NOTIZIARIO
MARKETPRESS
NEWS
di
MARTEDI'
13 GENNAIO 2004
pagina 4
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ALCUNI SCIENZIATI HANNO SCOPERTO CHE LE
NANOPARTICELLE POSSONO RAGGIUNGERE IL CERVELLO
Bruxelles, 13 gennaio 2004 - Secondo un
ricercatore tedesco che lavora negli Stati Uniti, le nanoparticelle sono in
grado di penetrare all'interno del cervello dopo essere state inalate. Günter
Oberdörster ed alcuni suoi colleghi dell'Università di Rochester di New
York hanno monitorato il percorso compiuto da particelle di carbonio del
diametro di 35 nanometri precedentemente fatte inalare a dei ratti. Il
giorno successivo l'inalazione, le particelle sono state rintracciate nel
bulbo olfattivo, l'area cerebrale deputata all'olfatto, e la loro
concentrazione è aumentata progressivamente sino a conclusione
dell'esperimento, sette giorni dopo. Se da un lato, tale ricerca potrebbe
far crescere i timori relativi agli effetti della nanotecnologia sulla
salute, dall'altro, essa potrebbe condurre anche ad una migliore
comprensione dell'impatto delle nanoparticelle emesse dai motori diesel.
Alcuni scienziati ritengono, infatti, che inalare gas di scarico prodotti da
motori diesel determini l'insorgenza di difficoltà cardiache e
respiratorie, forse determinate da una reazione a livello polmonare. Dalla
ricerca del prof. Oberdörster emerge che alcune nanoparticelle possono
stimolare una reazione infiammatoria di tipo simile nel cervello dei ratti,
come si legge sulla rivista "Nature". Il prof. Oberdörster
ritiene che le nanoparticelle di carbonio utilizzate nel suo esperimento
siano penetrate all'interno del cervello dei ratti scendendo lungo le
cellule cerebrali adibite al riconoscimento degli odori ed alla trasmissione
di segnali al bulbo olfattivo. Tale teoria è supportata dai risultati di
ulteriori esperimenti, che prevedevano l'ostruzione di una delle narici di
un certo numero di ratti al fine di individuare verso quale area cerebrale
si sarebbero dirette le nanoparticelle.
SARS, MINISTRO SIRCHIA A GINEVRA INCONTRA
DIRETTORE GENERALE OMS
Ginevra, 13 gennaio 2004 - Il Ministro della Salute Girolamo Sirchia ha
incontrato ieri a Ginevra nella sede dell’Oms il Direttore Generale
Jong-wook Lee. Scopo dell’incontro uno scambio di informazioni sui
progetti italiani in ambito sanitario a livello internazionale. Soprattutto
il Direttore dell’Oms ha fatto il punto al Ministro Sirchia sulla
situazione della Sars in Cina e in particolare sulle possibili vie di
diffusione ed ha presentato
la Centrale
operativa per le emergenze che sarà attivata a Ginevra tra quindici giorni
e sarà collegata anche con
la Centrale
per le emergenze sanitarie del Ministero della Salute. Il Ministro Sirchia
ha presentato al Direttore Jong–wook Lee il programma di collaborazione
con
la Cina
per rendere disponibile la terapia di combinazione contro la malaria a base
di artemisinina, a costi bassi, su larga scala, anche attraverso una
autorizzazione rilasciata in Italia sulla base dei criteri applicabili
nell’Unione Europea. Il Direttore dell’Oms ha dichiarato la sua
disponibilità per il progetto. Altro importante tema trattato
nell’incontro è stato l’Istituto Mediterraneo di Ematologia, progetto
italiano per la lotta alla talassemia, allo scopo di trovare momenti di
sinergia con i programmi Oms; il Ministro Sirchia ha inoltre illustrato il
progetto Ipocm, vale a dire la rete degli Ospedali italiani nel mondo, per
verificare l’opportunità di un coinvolgimento nelle attività dell’Oms;
infine è stato affrontato il tema dell’Aids: il Ministro Sirchia ha
manifestato l’impegno dell’Italia a sostenere l’iniziativa Oms “3 by
5”
(piano congiunto Oms/unaids) mirante ad assicurare il trattamento
antiretrovirale a tre milioni di soggetti affetti da Aids entro il 2005 e le
possibili sinergie con il progetto Esther (gemellaggio tra ospedali italiani
ed africani per combattere l’Aids). Il Direttore dell’Oms ha accettato
l’invito del Ministro Sirchia a recarsi tra breve in Italia.
SECONDO GLI SCIENZIATI,
LA LOTTA ALL'OBESITÀ
NON RIGUARDA SOLO L'ALIMENTAZIONE
Bruxelles, 13 gennaio 2004 - Nel corso di una conferenza europea sull'obesità,
alcuni scienziati hanno dichiarato che l'alimentazione non è l'unica causa
di questo disturbo, in particolare nei bambini. Il professor Claus Vögele
dell'Università del Surrey (Regno Unito) ha citato uno degli studi più
completi sull'obesità infantile, ossia il "Kiel obesity prevention
study" (Kops), secondo il quale non esiste un legame identificabile tra
una dieta scorretta e l'obesità. Anzi, i bambini sono più predisposti
all'obesità se provengono da un nucleo familiare a basso reddito, se
conducono una vita molto sedentaria oppure se hanno genitori obesi.
"Dobbiamo passare all'azione, se vogliamo incidere seriamente sul
crescente livello di obesità e migliorare attivamente la salute alimentare
dei cittadini europei", ha dichiarato l'8 gennaio il commissario
europeo per
la Salute
e
la Tutela
dei consumatori David Byrne. Secondo alcuni scienziati, tuttavia, le
proposte avanzate dalla Commissione per l'etichettatura dei prodotti
alimentari non sono di per sé sufficienti a ridurre i livelli di obesità.
La proposta vieterebbe ai produttori di qualsiasi genere alimentare ricco di
sale, zuccheri o grassi di rendere dichiarazioni sugli effetti salutari dei
propri prodotti, indipendentemente dalle sostanze nutritive che potrebbero
contenere. Per lottare contro l'obesità, il professor Vögele ha invitato a
concentrare l'attenzione sul miglioramento dell'istruzione, sul sostegno
sociale e sull'incoraggiamento all'attività fisica, ma ha anche criticato
la società occidentale perché attribuisce maggiore importanza alla perdita
di peso piuttosto che alla salute. "Possono esistere individui in
sovrappeso che godono di ottima salute: questo particolare viene messo in
secondo piano dalle attuali preoccupazioni sull'obesità", ha
dichiarato il Professore. La conferenza si è svolta in concomitanza con la
pubblicazione di uno studio del Worldwatch Institute, il quale sostiene che
oltre il 25 per cento della popolazione mondiale beneficia di uno stile di
vita che, in passato, era privilegio soltanto dei ceti agiati. Ne risultano
un aumento dell'obesità, dei debiti e un'accelerazione dei tempi, nonché
una riduzione della qualità della vita per molti individui.
RESPIRARE ARIA
PULITA AL RISTORANTE SARÀ PRESTO POSSIBILE ANCHE IN ITALIA.
Roma, 13 gennaio 2004 - Entro un anno, infatti, tutti i locali pubblici
dovranno adeguarsi alle nuove norme che proteggono la salute di chi non fa
uso di tabacco. In particolare, gli oltre 70.000 ristoranti e 130.000 bar
distribuiti sul territorio nazionale potranno decidere se adeguarsi ai nuovi
requisiti tecnici previsti dalla legge e, quindi, differenziare e ventilare
in modo idoneo spazi per fumatori e zone riservate a chi non ha il vizio,
oppure vietare del tutto le sigarette nei propri locali. Con la
pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 29 dicembre 2003 si è quindi
concluso il lungo cammino del decreto sulla salvaguardia della salute dei
non fumatori. Ora, trascorsi i 15 giorni dalla pubblicazione, è previsto un
anno per gli adeguamenti tecnici e strutturali dei locali, dalla metà di
gennaio 2005 il provvedimento sarà operativo e scatteranno sanzioni molto
dure per i trasgressori. Http://www.governo.it/governoinforma/dossier/fumo_divieto/index.html
ERBEXPO:SOS, ERBE
VELENOSE SUGGERITE IN INTERNET 2° SALONE DELL’ERBORISTERIA E DEL
TERMALISMO CARRARA, 6 – 8 FEBBRAIO 2004
Firenze, 13 gennaio 2004 – Attenzione alla rete, in tema di erbe e tisane
il rischio può essere mortale. Ben 45 siti web italiani suggeriscono come
toccasana un’erba che il Ministero della Salute ha messo all’indice da
anni perché dannosissima per il fegato al punto da scatenare epatiti
fulminanti. Ne da notizia oggi Fabio Firenzuoli, presidente
dell’Associazione Nazionale Medici Fitoterapeuti (Anmf) e direttore a S.
Miniato del primo ambulatorio pubblico italiano di medicina naturale,
anticipando i dibattiti in materia in programma a Carrara dal 6 all’8
febbraio a Erbexpo, il Salone dell’Erboristeria e del Termalismo, e il
convegno sui Vantaggi delle Erbe previsto a Empoli il 2 febbraio. Firenzuoli
e il suo Centro di Medicina Naturale sono semplicemente andati a leggersi i
contenuti di alcune centinaia di siti trovando molte spiacevoli sorprese.
L’esempio più vistoso e preoccupante è dato dal Camedrio (Teucrium
chamaedrys), pianta tipica delle nostre campagne, un tempo suggerita dalla
tradizione popolare per tisane digestive e dimagranti. “In realta”,
spiega Firenzuoli, “il Camedrio è proibitissimo dal Ministero a causa
della sua tossicità sul fegato. La scienza medica sa da almeno un decennio
che questa pianta è responsabile di numerosi casi di epatite anche
fulminante e mortale. Ormai è addirittura riconosciuta come vero e proprio
veleno da un decreto legge del 29 luglio 1996. L’uso a scopo medicinale o
erboristico è quindi espressamente proibito”. Malgrado ciò,
l’inchiesta ha trovato sul Web ben 45 siti web italiani dove si descrivono
e si esaltano le proprietà salutari e addirittura curative del Camedrio. In
particolare, otto siti contengono schede botaniche della pianta con
specifiche indicazioni d’uso, dodici la descrivono come una qualunque erba
officinale, uno si definisce specializzato in educazione sanitaria, cinque
appartengono a produttori di erbe e materie prime vegetali, uno a un
laboratorio di prodotti biologici, quattro a laboratori di erboristeria, tre
a erboristerie, uno, a testa, a un agricoltore, una farmacia e un medico.
Non basta. La ricerca ha individuato perfino un’erboristeria intitolata al
Camedrio. Ecco anche l’elenco delle reclamizzate virtù della pianta:
aperitiva, aromatizzante, digestiva, lassativa, carminativa, diaforetica,
diuretica, astringente, antinfiammatoria, febbrifuga, anticancro, ecc.
“Niente di più falso”, dice Firenzuoli, “Non esiste alcuna evidenza
scientifica che garamntisca queste fantomatiche doti. Al contrario, è
arcisicuro che il Camedrio è micidiale. Ed è scandaloso che una pianta così
pericolosa per il fegato sia consigliata proprio come depurativo adatto alle
insufficienze epatiche, alle malattie del fegato e della colecisti”.
Contro i 45 siti descritti, Web Italia ne ospita solo 14 con le informazioni
corrette: appartengono ad alcuni Ordini di Farmacisti, a quello di un’
Associazione di Erboristi e, naturalmente, al Centro di Firenzuoli.
GM DAEWOO ITALIA S.P.A. NUOVA RAGIONE SOCIALE
Roma, 13 genaio 2004 - Continua il processo di uniformazione globale del
marchio Gm Daewoo, avviato in seguito alla costituzione, nell’ottobre
2002, di Gm Daewoo Auto & Technology Co. Per questo motivo, a far data
dal 1° Gennaio 2004, Daewoo Motor Italia S.p.a., mantenendo inalterati
indirizzo e recapiti telefonici, cambia la propria ragione sociale in Gm
Daewoo Italia S.p.a. Via della Corona Boreale, snc, 00054 Fiumicino (Roma),
Tel. 06.65962400, Fax 06.65962419
LA GAMMA MATIZ
ANCORA PIÙ RICCA E CONVENIENTE
Roma, 13 gennaio 2004 - Con l’avvio del 2004 Daewoo introduce nella sua
gamma la nuova Matiz Nice,
0.8 litri
, una nuova versione pronta ad affrontare con determinazione il competitivo
segmento delle citycar in cui Matiz, sin dall’esordio, avvenuto nel
1998, ha
sempre raccolto ampi successi. Matiz Nice viene proposta con un allestimento
di serie ricco ed un ottimo rapporto qualità prezzo, secondo la filosofia
di prodotto che caratterizza da sempre le auto Daewoo. Al prezzo competitivo
di 7.700,00 Euro chiavi in mano, Matiz Nice rappresenta il livello
intermedio tra
la Lucky
(6.490,00 Euro) in vendita dallo scorso dicembre, e
la Planet
, offerta dal 1° gennaio
2004 a
8.600,00 Euro, prezzo inferiore a quello del 2003. Nel suo equipaggiamento
di serie Matiz Nice può contare, tra le tante dotazioni, su: Abs a 4 canali
e 4 sensori, chiusura centralizzata, paraurti in tinta, alzacristalli
elettrici anteriori, antifurto immobilizzatore, vetri azzurrati, regolatore
livello fari, apertura sportello carburante dal posto guida e la
predisposizione per la climatizzazione (climatizzatore manuale privo di Cfc
a richiesta). Dalla gamma
0.8 litri
escono le versioni Smile e City. Le motorizzazioni 1.0, presentate al
pubblico italiano a fine gennaio 2003, sono state arricchite oggi nei loro
allestimenti di serie mantenendo inalterato il prezzo. Matiz Energy è ora
equipaggiata con climatizzatore manuale e chiusura centralizzata con comando
a distanza mentre
la Star
è dotata di un elegante tetto apribile.
NEBBIOLO GRAPES
2004 A
SONDRIO IL 23, 24 E 25 GEANNAIO 2004 TUTTO IL MONDO IN UN BICCHIERE:
APPUNTAMENTO IN VALTELLINA ALL’INSEGNA DEL NEBBIOLO
Sondrio, 13 gennaio 2004 - Le grandi aspettative che accompagnano Nebbiolo
Grapes, il convegno internazionale dedicato al vitigno Nebbiolo, che si
svolgerà a Sondrio, in Valtellina, il 23, 24 e 25 gennaio prossimi per
l’organizzazione del Consorzio Tutela Vini di Valtellina in collaborazione
con l’Amministrazione Provinciale di Sondrio, sono confermate dai numeri
che disegnano i contorni di un evento unico nel suo genere che, per la prima
volta, raduna i principali esponenti internazionali del mondo vitivinicolo.
Il nebbiolo, considerato uno tra i cinque più grandi vitigni rossi
mondiali, rappresenta una delle grandi sfide enologiche del futuro. Per
questo il Consorzio Tutela Vini di Valtellina vuole rendere omaggio a questo
suo prodotto simbolo con un’intensa tre giorni di dibattiti, confronti,
incontri e degustazioni tra tecnici, studiosi, produttori e amanti del buon
vino che raggiungeranno Sondrio da tutto il mondo. L’omaggio al vitigno
Nebbiolo non poteva non suscitare l’interesse degli esperti del settore e
degli appassionati che a migliaia, in questi mesi, ma soprattutto nelle
ultime settimane, hanno visitato il sito internet ufficiale del convegno,
www.Nebbiolograpes.org, per conoscere i dettagli dell’evento e per
iscriversi. In pochi mesi gli accessi al sito hanno raggiunto e superato la
soglia dei 50mila, con una media giornaliera di oltre 600. Gli iscritti a
Nebbiolo Grapes, sono già oltre 200, ma nei prossimi giorni il numero è
destinato a raddoppiare. Quel che è certo è che gli alberghi di Sondrio e
dintorni sono già al completo, pronti ad ospitare i partecipanti al
convegno. In oltre un anno di lavoro, gli organizzatori hanno contattato più
di cento produttori di vino Nebbiolo in tutto il mondo: dagli Stati Uniti al
Messico, dall’Australia al Sudafrica. Una ventina di questi, selezionati
dal Consorzio di Tutela Vini di Valtellina, saranno presenti a Sondrio per
portare la loro testimonianza di vignaioli e per presentare il loro
Nebbiolo. Un confronto che li vedrà allineati con i rappresentanti di
Barolo, Barbaresco, Ghemme, Gattinara, con i produttori di Sardegna e Valle
d’Aosta, oltre naturalmente ai valtellinesi che faranno gli onori di casa.
Oltre 70 etichette per
la Carta
del Nebbiolo, che verrà presentata ufficialmente nella cena di gala di
venerdì 23 gennaio. Tutti questi vini potranno essere degustati anche nel
Banco d’Assaggio, che verrà allestito nella suggestiva cornice delle
cantine del Museo del Vino, nel pomeriggio di sabato e nell’intera
giornata di domenica, in collaborazione con i Sommelier dell’Ais. Sarà
un’occasione unica ed irripetibile per assaggiare il vino Nebbiolo
prodotto in quattro continenti. Il programma del Convegno prevede per venerdì
23 gennaio, dalle ore 10.00 nella sala Martinelli della Cciaa di Sondrio, la
sessione viticola a cui seguirà nel pomeriggio dalle 15.00 la sessione su
storia, enologia e aspetti sensoriali. Giornalisti, esperti e docenti
universitari si confronteranno sulle tecniche di coltivazione e di
vinificazione. Il convegno centrale si svolgerà quindi sabato 24 gennaio
dalle
9.30 a
palazzo Muzio sede della Provincia di Sondrio e proporrà gli interventi di
enologi, produttori e giornalisti italiani e stranieri.Ad aprire i lavori
sarà Carlo Alberto Panont, Direttore del Consorzio Vini Valtellina. Per
l’occasione saranno presenti anche le Poste italiane con l’annullo
ufficiale del Convegno, che sarà fatto sul francobollo creato per
l’iniziativa, raffigurante un’opera di Morandi. Nel pomeriggio, a
partire dalle 15.00 nel Museo del Vino, verrà aperto il Banco d’Assaggio.
Il Banco d’Assaggio, allestito nella suggestiva cornice delle cantine del
Museo del Vino, resterà aperto tutta la domenica, giornata riservata in
particolar modo agli enoturisti, che avranno la possibilità di visitare
vigneti ed aziende valtellinesi: a loro disposizione ci sarà infatti un bus
navetta gratuito, che partirà alle ore 10.00 dal centro cittadino e li
porterà nei dintorni di Sondrio (“Circuito piccoli produttori e
ricerca”) a Chiuro (“L’anfiteatro di Chiuro”), a Teglio (“Il
conoide di Teglio”) oppure a Tirano (“Il sentiero di Baruffini”). Il
Banco d’Assaggio e le visite guidate sono assolutamente gratuite e aperte
alla partecipazione di quanti si iscriveranno. Per accedere al Convegno e al
Banco d’assaggio basta pre-accreditarsi sul sito ufficiale del Convegno www.Nebbiolograpes.org
CICLO DI LETTURE CONFERENZE E CONCERTI ALLA
MOSTRA "IL GRAN TEATRO DEL MONDO"
Milano, 13 gennaio 2004 - Mercoledì 14 gennaio alle 18, nella Sala delle
Otto Colonne di Palazzo Reale, Giuseppe Di Leva terrà la conferenza Un
“barbiere” si aggira per l’Europa: Beaumarchais, Mozart, Paisiello e
Giancarlo Dettori leggerà alcune pagine tratte dalle Memorie di Lorenzo Da
Ponte. A seguire, Paolo Mereghetti illustrerà il video Il piccolo teatro
del cinema in cui, con la collaborazione di Giuseppe Di Leva, ha selezionato
alcune tra le scene più significative che il cinema ha dedicato al
Settecento. Al video è riservata per tutto il corso della mostra
la Sala
del Gran Lucernario, attigua a quella delle Otto Colonne. Giuseppe Di Leva
ripercorre l’evoluzione di uno dei personaggi più noti del teatro del
Settecento, il barbiere Figaro, attraverso le opere di alcuni degli autori
che lo hanno reso celebre: Beaumarchais, Paisiello e Mozart. Figaro nasce
dalla fantasia di Pierre-augustin Caron de Beaumarchais (1732-1799), che
dedica al personaggio del barbiere la trilogia Il barbiere di Siviglia, La
folle giornata ovvero Il matrimonio di Figaro e La madre colpevole. Figaro
incarna i caratteri della nuova borghesia nella sua fase ascendente: lo
spirito libero e intraprendente, le risorse dell’ingegno e la mancanza di
scrupoli finiscono per aver ragione della vecchia aristocrazia, i cui
privilegi non corrispondono più a un effettivo ruolo sociale. Il Barbiere
di Siviglia di Giovanni Paisiello (1714-1816), su libretto di Giovanni
Petrosellini, va in scena con grande successo a San Pietroburgo nel 1782,
durante il lungo soggiorno del musicista presso la corte di Caterina Ii, e
si impone immediatamente come ineguagliabile modello di opera buffa,
rinnovata nei ritmi teatrali. La musica dell’autore tarantino alterna
mirabilmente la vena patetica e quella dichiaratamente comica; l’intreccio
garantisce ritmi molto serrati ed equilibrati di narrazione. La fortuna
incontrata dall’opera di Paisiello suscita un notevole interesse in
Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791). È lo stesso musicista a proporre al
nuovo librettista di corte, l’abate Lorenzo Da Ponte, il soggetto de Le
mariage de Figaro di Beaumarchais, benché consapevole della censura cui era
sottoposta la commedia, tanto a Parigi quanto a Vienna, a causa dei
contenuti di forte critica sociale. Nascono così Le Nozze di Figaro: alla
prima rappresentazione, nel 1786, al Burgtheater di Vienna, l’opera
riscuote uno straordinario successo. La censura è evitata grazie
all’abile opera di cesellatura del librettista che elimina tutte le
componenti critiche giudicate inopportune ed eccessive. La novità
dell’opera si gioca sia sulla dinamica teatrale sia sul realismo dei
personaggi. Quasi tutti i numeri musicali delle Nozze hanno la funzione di
far progredire l’azione, diversamente dalla tradizione precedente che
affidava questo compito al recitativo. Così anche l’aria, il cosiddetto
pezzo chiuso, diventa narrativamente dinamica e non un semplice pretesto per
far risaltare i virtuosismi tecnici del canto. Altro elemento innovativo è
costituito dal realismo dei personaggi, che, non più semplici incarnazioni
dei vari “tipi” umani, assumono una fisionomia complessa e profondamente
articolata. La lettura di brani tratti dalle Memorie di Lorenzo Da Ponte
(1819), affidata a Giancarlo Dettori, consentirà di conoscere e
approfondire in tutti i suoi aspetti la genesi dell’opera mozartiana. A
conclusione della conferenza, Paolo Mereghetti illustrerà il video Il
piccolo teatro del cinema, realizzato con Giuseppe Di Leva appositamente per
la mostra. Gli stessi autori commentano così il taglio interpretativo e
critico che hanno scelto: “Cinematograficamente parlando, il Settecento è
un secolo ibrido, senza una forte identità “visiva”, schiacciato tra i
fasti del Seicento e le tensioni della Rivoluzione francese, tra il trionfo
dorato del barocco e il corrusco annuncio del nuovo, tra Re Sole e
Napoleone. Ma quello che poteva sembrare un male dal punto di vista
dell’identità storica si trasforma in una insperata libertà per
l’artista, che si trova così libero di reinventare un secolo e i suoi
protagonisti come meglio gli suggerisce la fantasia. Lo dimostra Fellini e
il suo Casanova, ma anche Mitchel Leisen quando ricrea Gainsborough o
Stephen Frears quando rilegge Laclos. Per non parlare del perfezionismo di
Kubrick, che scava nel Settecento per trovare le risposte ai grandi
interrogativi morali dell’uomo moderno… Di questa contraddittoria varietà
abbiamo cercato di dare conto negli ottanta minuti di montaggio che abbiamo
costruito per accompagnare la mostra sul Settecento, un “piccolo teatro
del cinema” che cercasse di ricapitolare personaggi e situazioni così
come erano stati filtrati attraverso la fantasia e l’immaginazione dei
registi”.
MEMOIRES DI PAOLO POLI, ALLA MOSTRA "IL
GRAN TEATRO DEL MONDO" PALAZZO REALE 13 NOVEMBRE 2003 12 APRILE 2004
Milano, 13 gennaio 2003 - Oggi alle 17.30, nella Sala delle Otto Colonne di
Palazzo Reale, con Mémoires di Paolo Poli, proseguono le manifestazioni
collaterali della mostra Il Gran Teatro del Mondo, ideata e curata da Flavio
Caroli, in corso fino al 12 aprile 2004. Le iniziative si avvalgono della
direzione artistica di Giuseppe Di Leva e si articolano in letture,
conferenze e concerti, realizzati dalla Fondazione Scuole Civiche di Milano
- Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi, dal Teatro Out Off e
dall’Accademia d’Arti e Mestieri dello Spettacolo Teatro alla Scala. Nei
“suoi” Mémoires, Paolo Poli rende omaggio, con la consueta ironia, a un
genere letterario che conosce la massima diffusione proprio nel Settecento,
quello delle Memorie. Si pensi a Les Confessions di Rousseau, ai Mémoires
di Goldoni, alla Histoire de ma vie di Casanova, alla Vita di Alfieri. Non
solo. L’artista fiorentino ripercorre i propri personali ricordi legati ai
tanti spettacoli da lui dedicati al Settecento, non ultimo Jacques il
fatalista, di Denis Diderot, con il quale è attualmente in tournée. Paolo
Poli, dopo la laurea in letteratura francese e un periodo di insegnamento,
ha lavorato per la radio. Le prime esperienze teatrali lo vedono recitare in
compagnie vernacolari. Nel 1959 entra a far parte de
La Borsa
di Arlecchino, il piccolo teatro d'avanguardia che nasce a Genova grazie a
Aldo Trionfo. Ma il suo primo vero spettacolo è Il Novellino (1961), cui
fanno seguito alcuni spettacoli divertentissimi, costituiti in gran parte da
montaggi di testi letterari commisti ad altre fonti di varia cultura o di
cronaca popolare; un vero e proprio teatro da camera, che rimarrà la cifra
distintiva del suo modo di fare spettacolo. Ha così inizio una
straordinaria carriera: Il diavolo (1964); Rita da Cascia (1967), sospeso a
Milano per oltraggio alla religione; La rappresentazione di Giovanni e Paolo
(1969); La vispa Teresa (1970); L'uomo nero (1971); Giallo (1972). Tra le
sue interpretazioni, classici (Il mondo d'acqua di A. Nicolajs, Il
suggeritore nudo di F.t. Marinetti) e parodie di commedie celebri, come La
nemica di D. Niccodemi (1969), dove interpreta il ruolo della protagonista.
In questo periodo gli si affianca come fedele collaboratrice Ida Omboni, e,
agli inizi degli anni '70, per breve tempo, si unisce a lui, la sorella
Lucia, coautrice e attrice (Apocalisse 1973; Femminilità 1975). I suoi
spettacoli trovano un valido sostegno in divertenti colonne sonore: brani
musicali e canzonette d'epoca da lui cantate in falsetto. Si segnala inoltre
il successo di Mezzacoda (1979), curioso itinerario di mezzo secolo di
cultura kitsch attraverso i salotti buoni di Gozzano e altri luoghi;
Paradosso (1980), uno spettacolo ispirato a Diderot. Negli anni '90 inizia
la grande saga dei miti. Il coturno e la ciabatta (1990), tratto da Alberto
Savinio e scritto da Ida Omboni, con le scene di Emanuele Luzzati. Poi la
divertente rilettura de L'asino d'oro di Apuleio (1996). Nel 1997-98 i
mitici Viaggi di Gulliver, da Swift, ancora con le scene di Luzzati. Se
scarse sono le sue esperienze cinematografiche, notevoli sono invece quelle
televisive, da Tutto da rifare pover'uomo con Laura Betti (1960) a
Canzonissima (1961), dalle produzioni per ragazzi alla riduzione de I tre
moschettieri (1976), a Viaggio a Goldonia di Gregoretti (1982). Poli coniuga
alla satira di costume, la parodia e il funambolismo, la malinconia e il
guizzo farsesco, il travestitismo e il divertissement cabarettistico.
E’ MORTO DAVID LEES DOPO GLI UFFIZI,
LA SUA STORIA
FOTOGRAFICA D’ITALIA ANDRÀ A LONDRA E NEW YORK
Firenze, 13 gennaio 2004- E’ morto David Lees, un artista della
fotografia. Era figlio di inglesi illustri (il padre, Edward Gordon Craig,
importante drammaturgo, la madre, Dorothy Nevile Lees, poetessa), ma era
nato a Firenze e a Firenze ha vissuto quasi tutta la sua vita. Firenze
Mostre gli ha reso omaggio lo scorso autunno dedicandogli una mostra alle
Regie Poste degli Uffizi promossa in collaborazione con
la Soprintendenza
per il Polo Museale fiorentino, il Comune di Firenze e il Gabinetto
Vieusseux. David Lees, 30 anni di storia italiana attraverso le fotografie
di Life. Questo il titolo di un successo autentico e davvero straordinario,
giustamente premiato dal pubblico e dalla stampa. Migliaia i visitatori,
moltissimi gli articoli pubblicati da tutti i media più importanti, con
un’eco rimbalzata in Europa e sulla stampa americana. Adesso la mostra è
stata richiesta da Londra e da New York. David Lees era del resto una
personalità anche negli Stati Uniti. Per tre decenni la sua macchina
fotografica aveva documentato l’America sulle non facili vicende italiane:
la politica, i papi, i capitani d’industria, il costume, la gente, le
sciagure. E l’arte. Restano memorabili le sue immagini sull’alluvione di
Firenze e sul lungo lavoro di restauro di monumenti, dipinti, libri. In
quegli anni non ancora colonizzati dalla televisione, Life era la rivista più
letta. Aveva un’influenza enorme che David Lees, fotografo di razza,
sfruttò per insegnare agli americani e al mondo a conoscere e ad amare
l’Italia, nostro e suo Paese. Lees teneva molto alla mostra degli Uffizi,
così come teneva al riconoscimento di Firenze che Firenze gli ha dato
volentieri e con affetto.
VISITA ALLA MOSTRA ARMATURE DA PARATA DEL
CINQUECENTO
Milano, 13 gennaio 2004 - Per rispondere alle numerose richieste del
pubblico, il Museo Poldi Pezzoli realizza un ricco programma di visite
guidate alla mostra Armature da parata del Cinquecento. Un primato
dell’arte lombarda. Il prossimo appuntamento in programma è: Mercoledì
14 gennaio ore 18.00 Verrà illustrata l’altissima qualità dei pezzi
esposti, veri e propri capolavori usciti dalle botteghe degli armaioli
milanesi. Opere stupefacenti non solo per l’abilità tecnica, ma
soprattutto per l’invenzione decorativa, che li rende oggetti comparabili
con le sculture e più in generale con le opere dei maggiori artisti del
Cinquecento. Milano e
la Lombardia
, infatti, esercitavano nel Xvi e nel Xvii secolo un primato assoluto nel
mercato europeo della produzione di armi e armature che raggiunse livelli di
perfezione mai conosciuti prima. Al Museo anche di sera. Il Museo rimane
aperto mercoledì 14 gennaio dalle ore 10.00 alle ore 21.30. Infolink: www.Museopoldipezzoli.it
L'AUTODELTA HA SCELTO I PILOTI PER IL
CAMPIONATO EUROPEO TURISMO ECCO
LA SQUADRA ALFA
ROMEO 2004 CONFERMATO IL CAMPIONE IN CARICA GABRIELE TARQUINI, RITORNA
FABRIZIO GIOVANARDI, ESORDIO DEL GIOVANE AUGUSTO FARFUS
Torino, 13 gennaio 2004 - L'autodelta Squadra Corse, team ufficiale Alfa
Romeo che nel corso della stagione 2004 prenderà parte al Campionato
Europeo Turismo, ha designato i tre piloti che guideranno le Alfa 156 Gta
ufficiali nell'Etcc 2004: Gabriele Tarquini, vincitore del titolo piloti
2003, Fabrizio Giovanardi, che ritorna a correre con l'Alfa Romeo, e il
giovane brasiliano Augusto Farfus, campione europeo 2003 di Formula 3000.
Gabriele Tarquini, indiscusso mattatore della passata stagione, si è
aggiudicato il titolo piloti proprio nell'ultima gara a Monza. Pilota di
Formula 1 dal 1988 al 1992, nel
1993 ha
iniziato a correre con i colori dell'Alfa Romeo, esperienza che è
proseguita fino al 1996 e che l'ha visto protagonista nei campionati turismo
inglese, Btcc, (vinto nel 1994) e turismo Internazionale Itcc (1996). La
grande novità è rappresentata dal ritorno al volante di un'Alfa Romeo di
Fabrizio Giovanardi, che con
la Casa
italiana ha vinto un titolo spagnolo (1997) due titoli italiani (1998 e
1999) e tre europei (2000, 2001 e 2002). Con Augusto Farfus l'Autodelta
ancora una volta, dopo aver dato l'opportunità a Felipe Massa nel 2001,
apre le porte ai giovani talenti. Il ventunenne brasiliano Farfus ha segnato
il suo esordio agonistico nel 1991 con le mini-moto per passare, l'anno
seguente, alle quattro ruote dei go-kart fino a diventare, nel '99,
vice-campione del mondo. Nel 2001 si è aggiudicato il campionato europeo di
Formula Renault, nel
2002 ha
debuttato in Formula 3000 (9° in campionato), mentre nel
2003 ha
conquistato il titolo della stessa formula. Il Campionato Europeo Turismo
2004 si articola su 10 appuntamenti di 2 gare ciascuno. Si incomincia
domenica 28 marzo a Monza (quest'anno il secondo dei due appuntamenti
italiani sarà a Imola il 5 settembre) e terminerà il 10 ottobre a Dubai.
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