NOTIZIARIO
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di
MARTEDI'
20 GENNAIO 2004
pagina 1
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europee,2001 http://www.cordis.lu ) |
LA COMMISSIONE EUROPEA
APRE UN DIBATTITO POLITICO SUL RAFFORZAMENTO
DEL SOSTEGNO ALLA RICERCA DI BASE
Bruxelles, 20 gennaio 2004 - Il commissario
europeo per
la Ricerca Philippe
Busquin ha trasferito nella sfera politica il dibattito sul sostegno europeo
alla ricerca fondamentale presentando, il 15 gennaio, una comunicazione
della Commissione dal titolo "L'europa e la ricerca di base". Il
documento, ha affermato il Commissario, costituirà il punto di partenza
delle discussioni all'interno delle istituzioni europee su nuove forme di
sostegno comunitario alla ricerca di base, compresa la possibile creazione
di un Consiglio europeo delle ricerche (Cer). "La nostra ambizione di
costruire una società basata sulla conoscenza ed uno Spazio europeo della
ricerca [Ser] richiede una solida base scientifica ed un capitale umano di
elevata qualità. La ricerca di base è la risposta ad entrambe queste
esigenze", ha dichiarato Busquin. Nell'analizzare l'attuale stato della
ricerca di base in Europa e negli Usa, la comunicazione suggerisce che,
sebbene il livello degli sforzi dei due paesi sia quasi equivalente,
l'Europa è notevolmente in ritardo rispetto agli Stati Uniti per ciò che
concerne il tasso di citazioni degli articoli pubblicati nelle riviste
scientifiche, un buon indicatore della qualità della ricerca. Secondo il
Commissario, tale situazione è da attribuirsi ad una scarsa concorrenza in
Europa, dove la ricerca di base viene condotta per lo più a livello
nazionale. "La soluzione consiste nel porre i migliori team in
concorrenza fra loro a livello europeo", ha sottolineato Busquin. Dopo
aver riconosciuto che la situazione richiede una risposta europea, la
comunicazione afferma che occorre introdurre un meccanismo di sostegno
europeo per i singoli progetti di ricerca, ispirato al programma di
sovvenzioni individuali ("individual grants") della "National
Science Foundation" statunitense. Un'iniziativa di questo tipo
"sembra particolarmente adeguata al contesto dello Spazio europeo della
ricerca", afferma
la Commissione. La
struttura di sostegno alla ricerca di base, ha spiegato Busquin, sarebbe
necessariamente diversa da quella degli attuali programmi quadro di ricerca,
incentrata invece sui consorzi. Il programma di lavoro e le priorità
scientifiche, per esempio, sarebbero molto più aperti rispetto a quelli
della ricerca finalizzata. Tuttavia, in questa fase
la Commissione
non vede ragione per limitare il nuovo meccanismo esclusivamente alla
ricerca di base. "Il sostegno a progetti di équipe individuali può e
deve essere previsto anche per la ricerca applicata", recita la
comunicazione.
La Commissione
riconosce inoltre che, al fine di esercitare un impatto sufficiente, il
nuovo programma richiederà l'apporto di "notevoli finanziamenti
nuovi" al bilancio dell'Unione per la ricerca. Invitato ad esprimere
un'opinione sul bilancio annuale di due miliardi di euro raccomandato in una
recente relazione del gruppo di esperti sul Cer, Busquin ha affermato che la
principale priorità consiste nel creare una struttura efficace priva di
un'eccessiva ed inutile burocrazia e che una dotazione iniziale di circa 500
milioni di euro l'anno sarebbe più realistica. Dopo il lancio ufficiale del
dibattito politico sul sostegno europeo alla ricerca di base, è stato
definito un calendario per l'elaborazione di proposte concrete. Una volta
concluso il dibattito all'interno delle istituzioni e della comunità
scientifica nel suo complesso - entro il primo trimestre del 2004 -
la Commissione
pubblicherà una seconda comunicazione durante il trimestre successivo, al
fine di tradurre le conclusioni in strutture e meccanismi concreti. Il
processo volto a raggiungere un consenso politico su tali proposte sarà
avviato nella seconda metà del 2004, durante
la Presidenza
olandese, affinché sia possibile definire le proposte in tempo per l'avvio
del Settimo programma quadro. Per leggere la comunicazione della Commissione
"L'europa e la ricerca di base", Infolink: http://europa.eu.int/comm/research/press/2004/p
df/acte_it_version_final_15janv_04.pdf
SECONDO UN ALTO RESPONSABILE IRLANDESE
DELL'INNOVAZIONE, IL SUPERAMENTO DEL "DEFICIT DI TRASFERIMENTO
TECNOLOGICO" È UNA PRIORITÀ
Bruxelles, 20 gennaio 2004 - Il coordinatore del Centro relais d'innovazione
(Irc) dell'Irlanda, Jim Cuddy, ha dichiarato che le priorità principali da
perseguire durante e dopo il semestre di Presidenza irlandese dell'Ue,
consistono nel dimostrare a numerose imprese di vario tipo le potenzialità
offerte dal trasferimento tecnologico, e nel sensibilizzare i giovani e
l'opinione pubblica irlandese in materia di innovazione. In un'intervista
rilasciata al nuovo servizio Cordis della Presidenza irlandese del
Consiglio, Cuddy ha affermato: "In Irlanda, non mancano i finanziamenti
per le attività di R&s [ricerca e sviluppo] interne, ma solo una minima
parte di questi viene impiegata per favorire l'acquisizione esterna di
tecnologie, determinando in tal modo una sorta di deficit nel trasferimento
tecnologico. Riteniamo che il trasferimento tecnologico sia particolarmente
adatto alle imprese a bassa e media tecnologia. Esso rappresenta, a nostro
avviso, uno dei percorsi per giungere all'innovazione, essendo più veloce,
più conveniente e meno rischioso delle attività di R&s".
Enterprise Ireland, l'organizzazione che ospita l'Irc irlandese, sta
cercando di risolvere il deficit di trasferimento tecnologico, persuadendo
le imprese che tale trasferimento rappresenta una proposta aziendale
attuabile. L'agenzia organizza e partecipa ad una serie di manifestazioni,
oltre a tenere due volte l'anno un seminario in diverse parti d'Irlanda,
rivolto soprattutto alle Pmi (piccole e medie imprese), su argomenti quali
la gestione dell'innovazione e sull'esame dei programmi di sostegno
all'innovazione europei e nazionali. "Nei prossimi mesi, tenteremo due
nuovi approcci per far sì che il messaggio dell'innovazione giunga ad un
pubblico più vasto", ha chiarito Cuddy, "ed è pertanto nostra
intenzione visitare le scuole con l'intento di rivolgerci agli studenti
nell'"anno di transizione" [di circa 15 anni di età], il cui
corso di studi prevede già esperienze lavorative, e presentare altresì
stand espositivi nelle più importanti manifestazioni pubbliche". La
fissazione di obiettivi concreti è determinante per il successo dei servizi
di innovazione e di sostegno alle imprese offerti da Enterprise Ireland.
"Vi sono circa 5.000 Pmi in tutto il paese che operano nel settore
manifatturiero e dei servizi destinati al commercio internazionale", ha
dichiarato Cuddy, "e possiamo affermare che, durante lo scorso anno,
abbiamo contattato via e-mail tutte queste imprese nell'intento di
pubblicizzare i nostri servizi. In un modo o nell'altro, tramite la semplice
consultazione del nostro sito Internet oppure attraverso la partecipazione
ad un incontro di partenariato, auspichiamo di poter aiutare circa un quinto
di queste imprese". Poiché l'Irc irlandese è ospitato da Enterprise
Ireland, l'agenzia nazionale per lo sviluppo industriale, la dimensione
europea dell'Irc non sempre viene percepita con immediatezza dalle imprese.
"In un certo senso, siamo considerati parte del servizio complessivo
fornito da Enterprise Ireland", ha spiegato Cuddy", "ma ciò
implica, nel contempo, che possiamo indirizzare i clienti dell'Irc verso la
gamma completa dei servizi di sostegno alle imprese offerti da Enterprise
Ireland". D'altra parte, non esistono dubbi riguardo al valore che una
rete paneuropea può apportare al trasferimento tecnologico, ha affermato
Cuddy. "Esiste un'energia all'interno della rete e vi sono legami molto
forti: il nostro successo è un successo anche per i nostri partner. Ciò
dimostra che si stanno raggiungendo risultati concreti, considerato che, in
qualsiasi momento, sono disponibili sulla rete circa 5.000 profili
tecnologici. Per un piccolo paese, gli Irc rappresentano una finestra sulla
tecnologia europea". Per leggere il testo integrale della relazione
visitare il sito: http://www.Cordis.lu/ireland/irc02.htm
CORDIS LANCIA IL SERVIZIO DELLA PRESIDENZA DEL
CONSIGLIO DEDICATO ALLA RICERCA E INNOVAZIONE IRLANDESI
Bruxelles, 20 gennaio 2004 - Cordis, il servizio d'informazione comunitario
in materia di ricerca e sviluppo, propone ora una nuova finestra sulle
attività di ricerca e innovazione condotte dalla Presidenza irlandese
(gennaio-giugno 2004). Il servizio, sviluppato congiuntamente da Cordis e
dal ministero irlandese delle Imprese, del Commercio e dell'Occupazione,
offre un quadro completo delle notizie più recenti, comprese informazioni
tempestive sui due Consigli "Competitività" informali in
programma nei prossimi sei mesi. Inoltre vi è un sito specificamente
dedicato alle priorità di ricerca e innovazione della Presidenza irlandese,
come i progressi nella realizzazione dello Spazio europeo della ricerca (Ser),
la promozione della ricerca di base e la semplificazione dello sviluppo
delle infrastrutture di ricerca. Un'ampia sessione dedicata alle
manifestazioni mette in luce le più importanti conferenze e riunioni che si
svolgeranno durante il semestre di Presidenza irlandese. Per quanto riguarda
il settore della ricerca e innovazione, tali manifestazioni saranno dedicate
ai seguenti temi: qualità e sicurezza dei prodotti alimentari, ricerca
marina e una conferenza ministeriale informale sulle "strade che
portano all'innovazione per un'Europa competitiva". Vi è anche una
sezione dedicata alle imprese irlandesi innovative e di successo e un'altra
alla gestione della ricerca ed agli investimenti irlandesi nella scienza e
tecnologia. Gli utenti possono inoltre accedere ad una mappa cliccabile, che
offre informazioni sulle attività della rete dei Centri relais
d'innovazione (Irc) in Irlanda. Il servizio presenta inoltre una panoramica
dell'iniziativa Ser e offre collegamenti ad altri siti specifici sulla
partecipazione irlandese al Sesto programma quadro. In fine, il sito propone
un'ampia directory di enti pubblici ed istituti di ricerca che operano nel
settore dell'innovazione. Infolink: http://www.Cordis.lu/ireland/home.html
LA SVIZZERA NUOVAMENTE
ASSOCIATA AI PROGRAMMI DI RICERCA DELL'UNIONE
EUROPEA
Bruxelles, 20 gennaio 2004 -
La Commissione
europea ha rinnovato il 16 gennaio il suo accordo di cooperazione
scientifica e tecnologica con
la Svizzera. Il
nuovo accordo riguarda la partecipazione della Svizzera al Sesto programma
quadro di ricerca (2002-2006) dell'Unione europea a decorrere dal 1°
gennaio 2004.
La Svizzera
contribuirà con 400 milioni di euro comprendenti anche la sua
partecipazione al programma Euratom al bilancio complessivo del programma
(pari a 20 miliardi di euro). Nei primi inviti a presentare proposte del
Sesto programma quadro, i progetti con partecipazione svizzera hanno
riportato un successo superiore a quello medio dell'Europa a 15. Gli
organismi svizzeri avevano già potuto partecipare al Quinto programma
quadro (1998-2002) ma esclusivamente con modalità "progetto per
progetto", ovvero senza la possibilità di finanziamento comunitario. E
tuttavia, partner svizzeri comprendenti università (14 %), imprese (18 %) e
centri e organismi pubblici di ricerca (20 %). Hanno partecipato a più di
1500 progetti di ricerca sostenuti dalla Ue. Scienziati svizzeri hanno
partecipato a progetti di ricerca nei settori delle "Tecnologie
dell'informazione", della "Qualità della vita", delle
"Scienze ambientali e dello "Sviluppo sostenibile" in
associazione con partner tedeschi, francesi, inglesi, italiani e di altre
nazionalità. «Lo Spazio europeo della ricerca potrà avvalersi
dell'eccellente potenziale scientifico e tecnologico svizzero», ha
dichiarato Philippe Busquin, commissario europeo per la ricerca. «A sua
volta,
la Svizzera
potrà trarre pieno profitto dallo Spazio europeo della ricerca e
contribuire allo sviluppo dello stesso.
La Svizzera
ha raggiunto un livello di eccellenza in numerosi settori, quali la
farmacia, la chimica o l'informatica, che rivestono un ruolo essenziale per
la competitività dell'Europa. Quello della ricerca è un ambito in cui i
contatti e la cooperazione possono travalicare le frontiere, e al giorno
d'oggi, grazie ai progetti dell'Unione europea, troviamo scienziati del
mondo intero che lavorano in partenariato». Per conto dell'Unione europea
l'accordo è stato firmato dal commissario Busquin e dall'ambasciatrice Ann
Anderson, in rappresentanza della presidenza irlandese e per
la Svizzera
, da Pascal Couchepin, capo del Dipartimento federale dell'interno.
La Svizzera
e i programmi di ricerca della Ue Il Sesto programma quadro (Vi Pq) è il
principale strumento europeo di finanziamento della ricerca. Esclusi i paesi
in via di adesione o candidati, e dopo gli altri paesi del See (lo
"Spazio economico europeo" che comprende l'Islanda, il
Liechtenstein e
la Norvegia
) e Israele,
la Svizzera
è il quinto paese a essere stato pienamente associato ai programmi quadro
della Ue. Dopo i primi inviti a presentare proposte nell'ambito del Vi Pq, i
ricercatori svizzeri (circa 500) sono presenti in più di 300 progetti per i
quali si stanno negoziando i finanziamenti. A titolo di esempio, nell'ambito
del Sesto programma quadro, un centro di ricerca svizzero partecipa al
progetto Cobra, finalizzato a contrastare la resistenza agli antibiotici (cfr.
Anche Ip/03/1624), con un bilancio di circa 1 milione di euro. Nel Quinto
programma quadro, organismi svizzeri avevano partecipato ai progetti Bojcas
(scienza dei materiali nel settore aeronautico), Certimark (multimedia),
Cloudmap 2 (ricerche sui mutamenti climatici mediante lo studio delle
nuvole) e Biobabel (gestione della basi dati di biologia molecolare). Il
finanziamento della ricerca in Svizzera Nel corso degli anni
la Svizzera
ha continuato ad aumentare gli stanziamenti destinati alla ricerca e oggi fa
parte dei paesi che investono di più in questo settore, poiché destina
alla ricerca e allo sviluppo tecnologico (R&s) il 2,6% del suo Pib.
L'unione europea si è data l'obiettivo raggiungere entro il
2010 l
'obiettivo di consacrare alla ricerca il 3% del suo Pil (la media europea è
oggi è pari a circa il 2%). Oltre due terzi degli investimenti svizzeri nel
campo della ricerca sono sostenuti dal settore privato e sono principalmente
rivolti ai settori chimico, farmaceutico, metallurgico e dell'energia
elettrica.
La Svizzera
figura inoltre nel gruppo di testa dei paesi dell'Ocse («Organizzazione per
la cooperazione e lo sviluppo economico») che maggiormente investono nella
ricerca, dietro
la Svezia
(3,8%),
la Finlandia
(3,3%), il Giappone (2,9%) e gli Stati Uniti (2,8%). Un impegno concreto e
di grande portata Il decreto federale del 6 giugno 2002, concernente il
finanziamento della partecipazione della Svizzera ai programmi quadro
dell'Unione europea, ha destinato 835 milioni di franchi svizzeri (pari
circa a 530 milioni di euro) in stanziamenti di impegno al finanziamento
della partecipazione della Svizzera al Sesto programma quadro nel periodo
2003-2006. 34 milioni di franchi svizzeri (pari a circa 22 milioni di euro),
sempre in stanziamenti di impegno, sono stati destinati inoltre al
finanziamento delle misure di accompagnamento relative allo stesso periodo.
Maggiori informazioni sul Sesto programma quadro di ricerca dell'Unione
europea sono reperibili sul sito: http://europa.Eu.int/comm/research/fp6/index_en.html
Maggiori informazioni sulla
partecipazione della Svizzera al Programma quadro sono reperibili sui siti: http://www.Euresearch.ch
oppure http://www.Bbw.admin.ch/html/pages/forschung/intfz-i.html
SANATORIE FISCALI: RIDEFINITI I TERMINI
CONNESSI ALLE NUOVE SCADENZE
Roma, 20 gennaio 2004 - Il Mef comunica che con decreto, in corso di
pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, sono stati ridefiniti i termini
connessi alle nuove scadenze delle sanatorie fiscali previste dalla
Finanziaria per il 2003 e da quella per il 2004. I nuovi termini sono
riepilogati nella seguente tabella:
Data versamento o
scadenza
|
Riferimento
|
16 marzo 04
|
Perfezionamento
delle persone fisiche titolari di redditi prodotti in forma associata
che, al 25 giugno 2003, avevano già ricevuto la comunicazione, da
parte di società di persone e associazioni, dell'avvenuta definizione
o integrazione
|
21 giugno 04
|
I rata per i
soggetti di cui al punto precedente
|
16 settembre 04
|
Ii rata stessi
soggetti
|
22 marzo 04
|
Presentazione della
domanda di definizione delle liti fiscali, di cui agli articoli 16,
comma 4, della legge n. 289 del 2002 e 2, comma 49, della legge n. 350
del 2003
|
23 marzo 04
|
Riversamento da
parte dei soggetti convenzionati di quanto dovuto in base alla
dichiarazione integrativa riservata
|
16 aprile 04
|
Comunicazione, da
parte delle società di persone e delle associazioni, che effettuano
la definizione automatica ovvero l’integrazione degli imponibili,
anche relativamente al periodo di imposta in corso al 31 dicembre
2002, alle persone fisiche titolari dei redditi prodotti in forma
associata dell’avvenuta definizione o integrazione
|
17 maggio 04
|
Perfezionamento
della definizione, anche relativamente al periodo di imposta in corso
al 31 dicembre 2002, da parte dei titolari di redditi prodotti in
forma associata che hanno ricevuto la comunicazione di cui al punto
precedente
|
21 giugno 04
|
I rata soggetti del
punto precedente
|
16 settembre 04
|
Ii rata stessi
soggetti
|
21 giugno 04
|
versamento della
prima rata dei contribuenti che: al 2 ottobre 2003 ancora non avevano
effettuato versamenti utili per la definizione degli adempimenti e
degli obblighi tributari di cui agli articoli 7, 8, 9, 9-bis e 15
della legge n. 289 del 2002; intendono avvalersi dell’estensione
stabilita per l’applicazione dei citati articoli 7, 8, 9, 9-bis e
15, dall’articolo 2 della legge n. 350 del 2003.
|
16 settembre 04
|
Ii rata soggetti di
cui al punto precedente
|
30 novembre 04
|
Iii rata di
versamento per i soggetti che al 2 ottobre 2003 ancora non avevano
effettuato versamenti utili per la definizione degli adempimenti e
degli obblighi tributari di cui all’articolo 9-bis della legge n.
289 del 2002 e per coloro che intendono avvalersi della medesima
definizione ai sensi dell’articolo 2, comma 45, secondo periodo
della legge n. 350 del 2003.
|
16 marzo 05
|
Versamento del
residuo importo dovuto dai i soggetti che al 25 giugno 2003 ancora non
avevano effettuato versamenti utili per la definizione degli
adempimenti e degli obblighi tributari di cui all’articolo 12 della
legge n. 289 del 2002
|
19 marzo 2004
|
Pagamento al
concessionario della tassa automobilistica erariale, nel caso di
notifica di cartella di pagamento, da parte dei contribuenti che si
avvalgono, in base alle disposizioni dell'articolo 1, comma 2, primo
periodo, del decreto-legge n. 143 del 2003, della definizione di cui
di cui all'art. 5-quinquies del decreto-legge n. 282 del 2002,
convertito, con modificazioni, dalla legge n. 27 del 2003
|
MAP: PROVVEDIMENTI PER TESSILE - CALZATURIERO
E PER NUOVE IMPRESE AD ALTO IMPATTO TECNOLOGICO.
Roma, 20 gennaio 2004 - Il Ministro delle Attività Produttive Antonio
Marzano ha firmato il bando per la presentazione delle domande e per la
concessione di agevolazioni alle piccole e medie imprese del settore
tessile, abbigliamento e calzaturiero per programmi di investimento diretti
all’innovazione di nuove collezioni per un importo complessivo di 2
milioni di euro, così come previsto dall’art. 2 dalla legge 12 dicembre
2002, n. 273 (collegato alla legge Finanziaria 2003). Il bando, che
riconosce contributi nei limiti della disciplina comunitaria sugli aiuti de
minimis, individua le seguenti modalità attuative della misura. Sono
finanziabili le attività di ricerca, ideazione, anche estetica,
realizzazione e sperimentazione del campione; misurazione delle specifiche
dei campioni; codifica delle procedure e degli standard qualitativi; marchi
di fabbrica; promozione del campionario attraverso studi e analisi di
mercato per favorire la diffusione e per misurare la correlazione con il
sistema moda; realizzazione dei “campioni unitari” nonché
organizzazione della gestione logistica del magazzino campioni. La
concessione delle agevolazioni avviene attraverso una procedura valutativa
che tiene conto della maggiore incidenza del costo, sia industriale che del
personale, necessario alla realizzazione del campionario sui costi
aziendali; della partecipazione a fiere internazionali e del maggior impiego
di risorse interne nelle varie fasi di attività. Si privilegia inoltre la
presenza in azienda di un sistema di contabilità industriale, di un reparto
di studio e progettazione e di collegamenti economici e finanziari con altre
imprese coinvolte nella realizzazione del campionario. Il Ministro Marzano
ha firmato inoltre il provvedimento annuale che ripartisce 154,937 milioni
di euro destinati alla nascita di nuove imprese operanti in comparti
innovativi e a elevato impatto tecnologico prevista dall’art. 106 dalla
legge 388/2000 (Finanziaria 2001). Le misure agevolate riguardano i
programmi di investimento per la nascita e il consolidamento delle imprese
operanti in comparti di attività ad alto impatto tecnologico (venture
capital) e le iniziative di promozione e assistenza tecnica svolte da
organismi qualificati per favorire l'avvio di imprese innovative (spin off).
BANCA MONTE DEI PASCHI – PARMALAT
Siena, 20 gennaio 2004 - In relazione a notizie di stampa pubblicate ieri,
la Banca Monte
dei Paschi di Siena S.p.a. Precisa che per Parmalat sono in corso di
valutazione opportuni accantonamenti, in linea con quelli degli altri Gruppi
bancari. Gli accantonamenti definitivi verranno comunque determinati in sede
di approvazione del bilancio d'esercizio 2003.
BANCA POPOLARE DI SONDRIO (SUISSE) SA –
LUGANO ESERCIZIO 2003: L'UTILE NETTO SI AFFERMA A FRANCHI SVIZZERI 6.981.258
(A OGGI € 4.446.377,94), CON UNA CRESCITA DEL 6,45%; DECISO INCREMENTO
DEGLI AGGREGATI PATRIMONIALI. AVVIATA
LA SUCCURSALE DI
MONACO (MONTE-CARLO), TREDICESIMA DIPENDENZA, MENTRE NEL SEMESTRE CORRENTE
VERRÀ ISTITUITA QUELLA DI ZURIGO.
Sondrio , 20 Gennaio 2004 - Il Consiglio di amministrazione della Banca
Popolare di Sondrio (Suisse) Sa - istituto di credito di diritto elvetico
con sede a Lugano controllato dalla Banca Popolare di Sondrio - nella
riunione del 19 corrente mese ha esaminato e approvato le risultanze
patrimoniali ed economiche dell'esercizio 2003, ottavo dalla fondazione. La
decisa espansione degli aggregati patrimoniali attesta l'accresciuta
operatività, quindi l'affermazione della banca nelle aree presidiate.
L'utile netto si afferma a franchi svizzeri 6.981.258 (a oggi €
4.446.377,94), con un progresso del 6,45%, risultato più che soddisfacente
in considerazione dell'andamento ancora incerto dell'attività di
intermediazione finanziaria, di una congiuntura economica non favorevole e
degli investimenti effettuati per il rafforzamento della struttura. Il
risultato economico netto sconta inoltre congrui accantonamenti e
ammortamenti. L'articolazione periferica beneficia dell'istituzione
dell'importante succursale di Monaco (Monte-carlo), nell'omonimo Principato.
La rete si compone quindi attualmente di quattordici unità. Precisamente,
tredici filiali: Lugano, Lugano-cassarate, Chiasso, Locarno e Bellinzona nel
Canton Ticino; St. Moritz, Poschiavo, Celerina, Castasegna e Coira nel
Cantone dei Grigioni; San Gallo e Basilea negli omonimi Cantoni; Monaco;
inoltre, la rappresentanza di Zurigo, che nel corrente semestre verrà
trasformata in dipendenza a piena operatività. Intanto sono iniziati i
lavori di ristrutturazione dell'immobile di proprietà in Lugano, nella
centrale via Luvini, che ospiterà la direzione generale e la sede centrale
della Banca Popolare di Sondrio (Suisse). L'assemblea per l'approvazione del
bilancio è convocata il 16 febbraio 2004.
INTERBANCA
PUBBLICA LE PRINCIPALI NORME DI TRASPARENZA
Roma, 20 gennaio 2004 –
Il presente Avviso richiama l’attenzione sui diritti e gli strumenti di
tutela previsti a favore dei clienti.
L’Avviso riguarda la trasparenza
delle operazioni e dei servizi bancari prevista dal D.Lgs. n. 385/1993
(Testo unico bancario) e dalle Istruzioni di vigilanza della Banca
d’Italia. L’Avviso non riguarda la trasparenza
dei servizi di investimento e del servizio di consulenza in materia di
investimenti in strumenti finanziari
disciplinata dal D.Lgs. n. 58/1998 (Testo unico finanza) e dalle
disposizioni della Consob.
SEZIONE I -
DIRITTI
Il cliente ha Diritto:
1. di avere a disposizione e di asportare copia di questo Avviso;
2. di avere a disposizione e di asportare i fogli informativi, datati e
tempestivamente aggiornati, contenenti una dettagliata
informativa sulla banca, sulle caratteristiche e sui rischi tipici
dell’operazione o del servizio, sulle condizioni economiche e sulle
principali clausole contrattuali;
3. qualora la banca si avvalga di tecniche
di comunicazione a distanza, di avere a disposizione mediante tali
tecniche, su supporto
cartaceo o su altro supporto durevole,
copia di questo Avviso ed i fogli informativi relativi all’operazione o al
servizio offerto;
4. di ottenere, prima della conclusione del contratto senza termini e
condizioni, una copia completa del relativo testo, contenente
anche un documento di sintesi
riepilogativo delle condizioni economiche e contrattuali, per una ponderata
valutazione dello stesso
e fermo restando che la consegna di
tale copia non impegna la banca (ed il Cliente) alla stipula del contratto;
5. di ricevere un esemplare del contratto stipulato, che include il
documento di sintesi;
6. di ricevere comunicazioni periodiche sull’andamento dei rapporti,
alla scadenza del contratto di durata e comunque una volta
all’anno, mediante un rendiconto ed
un documento di sintesi delle condizioni contrattuali;
7. di essere informato sulle variazioni sfavorevoli delle condizioni
contrattuali;
8. di recedere dal rapporto, in caso di variazioni sfavorevoli dei tassi,
prezzi ed altre condizioni, entro un periodo non inferiore a 15
giorni dal ricevimento della
comunicazione scritta ovvero dall’effettuazione delle altre forme di
comunicazione ammesse, senza
penalità e alle condizioni
precedentemente praticate;
9. di ottenere a proprie spese, entro e non oltre 90 giorni, copia della
documentazione relativa a singole operazioni compiute negli
ultimi dieci anni;
e, in
particolare, per i contratti di credito al consumo
il Cliente, in qualità di consumatore, ha diritto:
10. di adempiere in via anticipata o di recedere dal contratto senza
penalità, versando il capitale residuo, gli interessi, gli altri oneri
maturati fino a quel momento ed un
compenso, se contrattualmente previsto, comunque non superiore all’1% del
capitale residuo;
11. di opporre al cessionario, nel caso di cessione dei crediti derivanti
dal contratto di credito al consumo, tutte le eccezioni che
poteva far valere nei confronti del
cedente, ivi compresa la compensazione;
12. nel caso di inadempimento del fornitore di beni e servizi, che abbia un
accordo di esclusiva con il finanziatore, di agire
contro
quest’ultimo o il terzo cessionario
dei relativi diritti di credito dopo aver inutilmente effettuato la
costituzione in mora del fornitore.
SEZIONE II -
NORME A TUTELA DEL CLIENTE
Sono a tutela del Cliente:
1. l’obbligo della forma scritta del contratto, salvo i casi
normativamente stabiliti, a pena di nullità;
2. l’obbligo, in caso di offerta svolta in luogo diverso dalla sede o
dalle dipendenze della banca e prima della conclusione del
contratto, di consegnare al Cliente
copia di questo Avviso e dei fogli informativi relativi all’operazione o
servizio offerto;
3. l’obbligo di consegnare al Cliente, prima della sottoscrizione di
titoli strutturati
, il relativo foglio informativo;
4. l’obbligo di consegnare, ai Clienti consumatori, prima
dell’acquisto di prodotti complessi, il relativo foglio informativo;
5. l’obbligo di indicare nei contratti il tasso di interesse ed ogni
altro prezzo e condizione praticati inclusi, per i contratti di credito, gli
eventuali maggiori oneri in caso di mora;
6. l’approvazione specifica della clausola contrattuale che consente
di variare, in senso sfavorevole al Cliente, il tasso di interesse
ed ogni altro prezzo e condizione
praticati;
7. l’approvazione specifica delle eventuali clausole contrattuali
sulla capitalizzazione degli interessi;
8. la previsione, nei rapporti di conto corrente, della stessa periodicità
nel conteggio degli interessi creditori e debitori;
9. la nullità delle clausole contrattuali di rinvio agli usi per la
determinazione dei tassi di interesse e di ogni altro prezzo e condizione
praticati nonché delle clausole che
prevedono tassi, prezzi e condizioni più sfavorevoli di quelli
pubblicizzati nei fogli informativi.
Tali
clausole sono automaticamente sostituite applicando le condizioni e i prezzi
previsti dalla legge;
10. la previsione che gli interessi sui versamenti presso una banca di
denaro, di assegni circolari emessi dalla stessa banca e di
assegni bancari tratti sulla stessa
succursale presso la quale viene effettuato il versamento sono conteggiati
con la valuta del giorno
in cui è effettuato il versamento e
sono dovuti fino a quello del prelevamento;
I) Il credito al consumo è una forma di prestito, che la banca accorda per
l’acquisto di beni o servizi da parte di una persona fisica che agisce per
scopi estranei alla attività imprenditoriale
o professionale eventualmente svolta
(consumatore).
II) Per “titoli strutturati” si intendono quei titoli che incorporano
uno strumento di debito di tipo tradizionale e un contratto derivato.
III)
In particolare, la sostituzione automatica prevede per gli interessi, il
tasso nominale minimo e quello massimo dei buoni ordinari del tesoro
annuali, rispettivamente per le operazioni attive
e per quelle passive, mentre per gli
altri prezzi e condizioni, quelli pubblicizzati nel corso della durata del
rapporto per le corrispondenti categorie di operazioni e servizi (in
mancanza di
pubblicità nulla è dovuto).
IV) Art. 1525 del codice civile (inadempimento del compratore nella vendita
con riserva della proprietà): “Nonostante patto contrario, il mancato
pagamento di
una sola rata, che non superi
l’ottava parte del prezzo, non dà luogo alla risoluzione del contratto, e
il compratore conserva il beneficio del termine relativamente alle rate
successive”.
V)
Le procedure di reclamo riguardano sia
le operazioni e servizi bancari che i servizi di investimento. VI) Per
“bonifico transfrontaliero” si intende un’operazione effettuata da una
banca di
uno Stato membro dell’Unione europea,
che su incarico di un Cliente mette una somma di denaro a disposizione di un
soggetto beneficiario (indicato dallo stesso Cliente) presso una banca
di un altro Stato membro; il Cliente
che dà l’ordine ed il beneficiario (cioè colui che riceve la somma di
denaro) possono coincidere.
11. nelle operazioni di collocamento di titoli di Stato, la previsione:
a. dell’importo massimo della commissione eventualmente da applicare per
il compimento di tali operazioni;
b. dei criteri e parametri per la trasparente determinazione dei rendimenti;
c. degli obblighi di pubblicità, trasparenza e propaganda che la banca deve
osservare nell’attività di collocamento stessa;
e, in
particolare, per i contratti di credito al consumo, sono a tutela del
Cliente, in qualità di consumatore:
12. l’indicazione, nell’ambito della pubblicità e degli annunci
pubblicitari, del tasso annuo effettivo globale (TAEG) e del relativo
periodo di validità;
13. l’obbligo di indicare nei contratti: l’ammontare e le modalità
del finanziamento; il numero, gli importi e le scadenze delle singole
rate; il TAEG; il dettaglio delle
condizioni analitiche secondo cui il TAEG può essere eventualmente
modificato; l’importo e la
causale degli oneri che sono esclusi
dal calcolo del TAEG; le eventuali garanzie richieste; le eventuali
coperture assicurative
richieste al consumatore e non incluse
nel calcolo del TAEG. In caso di assenza o nullità di tali previsioni, la
legge prevede
meccanismi di sostituzione automatica;
14. l’obbligo di indicare, nei contratti aventi ad oggetto
l’acquisto di determinati beni o servizi: i beni e servizi da acquistare;
il prezzo
di acquisto in contanti; il prezzo
stabilito dal contratto e l’ammontare dell’eventuale acconto; le
condizioni per il trasferimento del
diritto di proprietà, qualora il
passaggio della proprietà non sia immediato;
15. l’obbligo di indicare a pena di nullità, nei contratti di
apertura di credito in conto corrente non connessa all’uso di una carta di
credito: il massimale e l’eventuale
scadenza del credito; il tasso di interesse annuo ed il dettaglio analitico
degli oneri applicabili
dal momento della conclusione del
contratto, nonché le condizioni che possono determinarne la modifica
durante l’esecuzione del
contratto stesso; le modalità di
recesso dal contratto;
16. l’applicazione delle disposizioni previste (dall’art. 1525
codice civile ): nel caso di inadempimento del compratore ai contratti di
credito al consumo, a fronte dei quali
sia stato concesso un diritto reale di garanzia sul bene acquistato con il
denaro ricevuto in
prestito.
SEZIONE III
- PROCEDURE DI RECLAMO E DI COMPOSIZIONE STRAGIUDIZIALE
DELLE
CONTROVERSIE
Questa banca aderisce all’Accordo per la costituzione dell'Ufficio Reclami
della clientela e dell'Ombudsman Bancario che
prevede una
procedura di risoluzione delle controversie alternativa rispetto al ricorso
al giudice.
La procedura è gratuita per il cliente,
escluse le spese relative alla corrispondenza inviata all'Ufficio Reclami o
all'Ombudsman Bancario.
Ogni
Cliente può rivolgersi all'Ufficio Reclami della Banca, entro due anni da quando l'operazione contestata è stata eseguita.
Il reclamo va inviato con lettera
raccomandata A/R, all’indirizzo di seguito indicato o consegnato alla
filiale dove è intrattenuto il rapporto:
Interbanca
S.p.A. - Ufficio Reclami
Corso Venezia, 56 - 20121 Milano
L'Ufficio Reclami evade la richiesta entro il termine di 60 giorni dalla
data di presentazione del reclamo stesso. Per i reclami aventi ad
oggetto i servizi di investimento il
predetto termine è, invece, di 90 giorni.
Se la banca dà ragione al Cliente, la
stessa deve comunicare i tempi tecnici entro i quali si impegna a
provvedere. Il Cliente - qualora
sia
un consumatore e sia rimasto insoddisfatto dal ricorso all’Ufficio Reclami
(perché non ha avuto risposta, perché
la risposta è
stata, in tutto o in parte, negativa,
ovvero perché la decisione, sebbene positiva, non è stata eseguita dalla
banca) – può presentare un
ricorso all’ Ombudsman Bancario, Organo collegiale composto di 5 membri, con
sede in Via delle Botteghe Oscure n.
46 - 00186
Roma.
Il ricorso all’Ombudsman Bancario va presentato entro
un anno dall’invio della contestazione all’Ufficio Reclami della
banca,
mediante una richiesta scritta, con
indicazione specifica del contenuto della controversia, inviata
preferibilmente con lettera
raccomandata A/R, allegando ogni altra
notizia e documento utili. L’Ombudsman può richiedere ulteriore
documentazione, ritenuta
necessaria per la decisione, sia alla
banca sia al Cliente. Le
controversie per cui è competente l’Ombudsman Bancario sono quelle
di valore fino a E 10.000,00.
La decisione viene adottata entro 90 giorni dal ricevimento della richiesta
di intervento o dall’ultima
comunicazione fatta dal richiedente ed
è vincolante solo per la banca e non per il consumatore.
Una procedura analoga è prevista per i
reclami in merito ai bonifici transfrontalieri: in questo caso però l’Ufficio
Reclami ha 30 giorni
per evadere la richiesta del Cliente.
Qualora il Cliente (consumatore e non) sia rimasto insoddisfatto del ricorso
all’Ufficio Reclami, può rivolgersi alla Sezione speciale
dell’Ombudsman Bancario, al medesimo
indirizzo e con le stesse modalità, per controversie relative ai predetti
bonifici, che abbiano un
importo fino a e 50.000,00, maggiorato
delle spese sostenute dal Cliente e degli eventuali interessi legali
calcolati secondo i criteri
indicati dal D.Lgs. n. 253/2000.
La Sezione
deve decidere entro 60 giorni dalla presentazione della richiesta.
Il ricorso all’Ufficio Reclami o all’Ombudsman Bancario non priva il
Cliente del diritto di investire della controversia, in qualunque
momento, l'Autorità giudiziaria
ovvero, ove previsto, un arbitro o un collegio arbitrale.
CAPITALIA-
IL CDA ESAMINA LE PRIME INDICAZIONI 1 PER IL 2003:PROFITTO OPERATIVO IN
CRESCITA DEL 47% NUOVE POLITICHE COMMERCIALI E DI MARKETING VIA LIBERA AL
PIANO COMMERCIALE A FAVORE DELLA CLIENTELA PER I BOND PARMALAT, CIRIO E
GIACOMELLI
Roma, 20 gennaio 2004 – Il Consiglio di Amministrazione di Capitalia,
riunitosi ieri sotto la presidenza di Cesare Geronzi, ha esaminato i dati
preliminari 1 - peraltro ancora suscettibili di variazioni e non sottoposti
a verifica indipendente - sull’andamento del Gruppo nell’esercizio 2003,
illustrati dall’Amministratore Delegato Matteo Arpe nel corso di una
conference call con analisti ed investitori. 1 Questo documento è stato
preparato da Capitalia esclusivamente a scopo informativo per illustrare i
risultati preliminari 2003 del Gruppo e delle sue strategie. Le informazioni
in esso contenute sono basate sulle previsioni attualmente formulate dal
management e sono soggette a incertezze e cambiamenti. I risultati effettivi
possono variare anche sensibilmente da quelli preliminari contenuti in
questo documento. I dati e le informazioni qui contenuti non sono stati
sottoposti a verifica indipendente. Per ulteriori dettagli su Capitalia
S.p.a. E sul Gruppo Capitalia, si prega di fare riferimento alle
informazioni disponibili al pubblico, quali il Bilancio Annuale,
la Relazione Semestrale
e i Rapporti Trimestrali.il Consiglio ha anche approvato il piano
commerciale relativo agli investimenti, da parte della propria clientela
retail, in corporate bond di aziende italiane. Il Consiglio ha inoltre
esaminato un’ipotesi di accantonamento relativo all’esposizione nei
confronti del Gruppo Parmalat. Prime indicazioni sulla chiusura
dell’esercizio 2003 L’amministratore Delegato ha fornito al Consiglio le
prime indicazioni sui risultati
2003. In
sintesi: il profitto operativo (risultato lordo di gestione) 2003 è stimato
in € 1,42 miliardi, in crescita di circa il 47% su € 0,97 miliardi
dell’anno precedente. Significativo l’aumento su base trimestrale: il
dato relativo al quarto trimestre 2003, pari a € 0,40 miliardi, è
superiore del 20% rispetto a € 0,33 miliardi registrato nel 3° trimestre;
il margine di intermediazione ha registrato un incremento annuo stimato del
7%, passando da € 4,45 miliardi a € 4,75 miliardi. A tale risultato ha
contribuito il margine di interesse in lieve calo del 3%, da € 2,53
miliardi a € 2,45 miliardi, mentre particolarmente positivi sono risultati
gli altri ricavi, saliti del 20% da € 1,92 miliardi a € 2,30 miliardi
stimati per il 2003; i costi operativi mostrano un calo su base annua del
4%, da € 3,49 miliardi a € 3,34 miliardi. Contribuiscono a tale
riduzione le spese amministrative e gli ammortamenti (-8%) e il costo del
personale (-1%). •alla crescita del risultato lordo di gestione ha
contribuito l’azione commerciale che ha registrato una forte
accelerazione, con un aumento di oltre il 200% dei volumi di vendita
rispetto al 2002. Tutti gli obiettivi operativi e reddituali previsti per il
2004 sono stati confermati. Progetti di marketing e politiche commerciali
Nel corso della presentazione sono stati illustrate le politiche di
marketing e di qualità del credito, finalizzate a incrementare con
interventi strutturali la redditività del Gruppo. Sono tre le direttrici
lungo le quali Capitalia ha perseguito una politica di prodotto al servizio
del cliente: Qualità del prodotto e approccio al rischio nel campo del
risparmio gestito, i fondi comuni sono risultati immuni dai recenti
avvenimenti riguardanti il mercato creditizio, in quanto non era presente
alcuna esposizione nei confronti dei titoli Cirio; .Nel mercato primario,
Mcc/capitalia negli ultimi due anni non ha partecipato, nonostante la sua
posizione di leadership, al collocamento di bond che hanno registrato
default. Innovazione di prodotto si sono utilizzati strumenti per accrescere
il valore per i clienti e proteggere i loro investimenti; la nuova offerta
ha rappresentato il 55% dei volumi di vendita 2003 dei prodotti di gestione
patrimoniale. Pricing La struttura di pricing dei prodotti di gestione
patrimoniale è al di sotto della media di mercato. Tra le nuove iniziative,
già poste in atto o in corso di attuazione, si segnalano: un nuovo processo
di formulazione del budget e nuovi schemi di incentivazione per l’intera
rete commerciale; la razionalizzazione e il rinnovamento dell’intera gamma
di prodotti; l’integrazione dei canali commerciali remoti; la
semplificazione dei processi operativi e dei sistemi informativi; il
crescente ricorso ai call center; la maggiore autonomia alle attività di
back-office delle reti; il completamento, entro il 2004, del dimensionamento
della forza vendita. Uno dei progetti più impegnativi è il Core (Customer
Oriented Excellence), nato per sviluppare le attività di Customer
Relationship Management. Esso fa leva su strumenti e metodologie per
favorire il contatto con i clienti, comprenderne le esigenze, promuovere i
prodotti più innovativi, migliorare la formazione della forza vendita. I
primi risultati sono incoraggianti: il numero dei prodotti venduti
attraverso la rete delle filiali grazie al programma Core è salito del 45%
fra giugno e dicembre 2003. Notevoli le performance del gruppo in termini di
volumi di vendita nel collocamento di prodotti di gestione patrimoniale, con
una crescita del 212%, da € 1,543 miliardi nel
2002 a
€ 4,811 miliardi stimati per il 2003, cui hanno contribuito per oltre la
metà nuovi prodotti. Piano a favore della clientela per le obbligazioni
Cirio, Parmalat e Giacomelli L’iniziativa di protezione degli investimenti
in bond, che punta a ristabilire la fiducia del mercato nei confronti degli
investimenti destinati a gruppi industriali italiani, considera in via
primaria ed esclusiva i titoli obbligazionari emessi da società coinvolte
in procedure concorsuali, quali Cirio, Parmalat e Giacomelli, e prevede due
diverse modalità di copertura delle perdite: .1. Nel caso in cui il Gruppo
Capitalia abbia partecipato in qualità di lead manager o co-lead manager
all’emissione e/o alla sottoscrizione dei bond (anche se destinati a
investitori istituzionali) la compensazione economica sarà totale,
equiparando l’investimento del cliente a quello in un titolo di Stato; 2.
Nel caso in cui il Gruppo Capitalia non abbia avuto alcun ruolo in tali
emissioni, la partecipazione alle perdite sostenute da propri clienti sul
costo dell’investimento sarà pari alla metà delle stesse, fino a un
massimo del 50% del valore nominale delle obbligazioni. Capitalia, inoltre,
intende offrire a tutti i clienti l’opportunità di convertire i propri
corporate bond in prodotti di risparmio gestito specializzati in
obbligazioni corporate a condizioni particolarmente vantaggiose: nessuna
commissione d’ingresso e 50% di sconto sulle commissioni annuali per il
primo anno. L’impatto di tale iniziativa sui conti del Gruppo si prevede
inferiore a € 50 milioni; in particolare, per l’esercizio 2003 è
stimato un onere massimo di € 40,9 milioni così ripartiti: € 28,1
milioni per obbligazioni Parmalat; € 11,4 milioni per obbligazioni Cirio;
€ 1,4 milioni per obbligazioni Giacomelli. Il Consiglio ha anche esaminato
un’ipotesi di accantonamento relativo all’esposizione nei confronti del
Gruppo Parmalat, incluso Parmatour. A fronte di un’esposizione di € 386
milioni, cui vanno aggiunti € 90 milioni riguardanti Parmatour, sono stati
predisposti accantonamenti in via preliminare fino a € 240 milioni, con
una copertura pari al 10% sulle esposizioni garantite, 40-60% sulle
esposizioni auto-liquidanti e del 60% sulle esposizioni piene. Si conferma
che non sussistono esposizioni di qualsiasi natura in prodotti derivati.
L’amministratore Delegato Matteo Arpe ha annunciato la sua intenzione di
investire in azioni Capitalia il 50% della sua remunerazione annua.
IFIL
RISALE AL 50% DEL CAPITALE SOCIALE DI EUROFIND,
LA SOCIETÀ CHE
CONTROLLA
LA RINASCENTE
Milano
, 20 gennaio 2004 - Il Gruppo Ifil, nell'ambito degli accordi stipulati il
15 ottobre
2002, ha
esercitato il proprio diritto di acquisto nei confronti di Mediobanca sul
9,53% del capitale sociale di Eurofind, società che controlla
La Rinascente. A
seguito di tale operazione, che comporta un investimento pari a circa €
116 milioni, il Gruppo Ifil controllerà il 50% del capitale di Eurofmd.
FIAT:
CDA APPROVA BUDGET 2004
Torino, 20 gennaio 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Fiat S.p.a. Si
è riunito ieri a Torino sotto la presidenza di Umberto Agnelli.
L’incontro è stato dedicato all’esame della situazione del Gruppo e dei
singoli settori operativi, in relazione alle attività in corso e alle
prospettive per il 2004. Il Consiglio ha inoltre approvato il budget 2004,
coerentemente con gli obiettivi fissati nel Piano di rilancio. I risultati
consolidati di Gruppo relativi al quarto trimestre e all’intero esercizio
2003 saranno esaminati in occasione della riunione programmata per il
prossimo 27 febbraio.
MICROFINANZA
PER IL SUD DEL MONDO
Milano, 20 gennaio 2004 - Creditosud e Cooperativa Chico Mendes in
collaborazione con Banca Popolare di Milano organizzano un convegno sul tema
: “Microfinanza Per Il Sud Del Mondo” L’incontro sarà introdotto
dalll'avv. Paolo Manzato -Vice Presidente Banca Popolare di Milano. Il
convegno si svolgerà Giovedi' 29 Gennaio 2004, dalle 14.30 alle 18.30, Sala
delle Colonne, Banca Popolare di Milano. Via S. Paolo 12 – Milano.
UN
SEMINARIO PER FARE MEGLIO IL PROPRIO BUSINESS
Milano, 20 genaio 2004 - Si intitola “Fai il tuo business?” il seminario
dedicato agli strumenti e alle strategie per la ripresa e lo sviluppo delle
Pmi che si svolgerà a Milano il 20 gennaio 2004. La data – gli inizi del
nuovo anno - non è casuale. Infatti gli organizzatori si propongono di
offrire ai titolari delle Pmi e ai loro consulenti e collaboratori una serie
di formule e soluzioni per l’attesa e auspicata ripresa economica e
produttiva. Un’occasione che potrà essere colta in pieno solo se le
piccole e medie imprese risulteranno adeguatamente attrezzate per porsi sul
mercato in modo più efficace ed innovativo. I diversi relatori –
introdotti da Dante Oreste Orsenigo presidente di Iniziativa Italia –
illustreranno le differenti angolazioni del tema ed esporranno una serie di
indicazioni pratiche. Il Dr Luigi Pavan – amministratore della Best
Control - chiarirà il concetto della Teoria dei Giochi applicata alle
problematiche aziendali mentre Corrado Diaferia – titolare della Diva
Business and Communication – dimostrerà un software di “Business
Intelligence” basato su questi schemi operativi. Altri contributi saranno
esposti da Guido Arrigoni (direttore del Politecnico Innovazione di Milano);
Giovanni Sala (imprenditore) e Stefano Valvason (servizio finanza di Api
Milano). Al termine del seminario si terrà un dibattito e, a seguire, sarà
offerto un buffet. Tutti gli interessati all’argomento possono partecipare
liberamente. Si prega di confermare la propria adesione inviando una e-mail
a divamail@diva.It o telefonando
ai seguenti numeri 0284800311 – 0289544751 oppure 0285155291 - 0285154353
“Fai Il Tuo Business?” Strumenti e strategie per la ripresa e lo
sviluppo delle Pmi 20 gennaio 2004 dalle ore 16.00 alle 18.00 presso la sala
Parlamentino Palazzo Affari ai Giureconsulti via Mercanti
2 a
Milano Il seminario è promosso da: Diva Business and Communication in
collaborazione con: Iniziativa Italia
BANCA
FIDEURAM S.P.A. - CALENDARIO DEGLI EVENTI SOCIETARI ANNO 2004
Roma, 20 gennaio 2004 - calendario degli eventi societari della scrivente
Banca per il 2004. 11/02/2004 Consiglio di Amministrazione di approvazione
della trimestrale al 31 dicembre 2003; 12/03/2004 Consiglio di
Amministrazione di approvazione del progetto di bilancio relativo
all’esercizio 2003; 22-23/04/2004 Assemblea di approvazione del bilancio
relativo all’esercizio 2003; 10/05/2004 Consiglio di Amministrazione di
approvazione della trimestrale al 31 marzo 2004; 09/09/2004 Consiglio di
Amministrazione di approvazione della semestrale al 30 giugno 2004;
11/11/2004 Consiglio di Amministrazione di approvazione della trimestrale al
30 settembre 2004. Come risulta dal calendario sopra riportato,
la Banca
si avvarrà, anche per il 2004, della facoltà concessa dall’art. 82 del
Regolamento approvato con Delibera Consob n..11971/1999 e successive
modificazioni e integrazioni, e pertanto non pubblicherà
la Relazione
sull’andamento del 2° trimestre
2004, in
quanto renderà pubblica la semestrale al 30 giugno 2004 entro il 13
settembre 2004. Indicativamente, nelle giornate delle sopracitate riunioni
del Consiglio di Amministrazione si terranno incontri con gli analisti
finanziari e la stampa per la presentazione dei dati contabili di periodo.
MARZOTTO
CALENDARIO EVENTI SOCIETARI ANNO 2004
Valdagno, 20 gennaio 2004 - - Marzotto S.p.a. Comunica il calendario delle
riunioni fissate per l'anno 2004 per l'approvazione dei documenti contabili
previsti dalla vigente normativa. 27 febbraio 2004; Consiglio di
Amministrazione Risultati economici e finanziari della Società e del Gruppo
al 31.12.2003; 29 marzo 2004:Consiglio di Amministrazione Approvazione
progetto di bilancio al 31.12.2003; 12 ma gg io 20 04:Assemblea Approvazione
bilancio al 31.12.2003 Consiglio di Amministrazione Approvazione relazione 1°
trimestre 2004 29 lu glio 2004: Consiglio di Amministrazione Risultati
economici e patrimoniali del Gruppo al 30.6.2004 10 settebre 2004: Consiglio
di Amministrazione Approvazione relazione semestrale al 30.6.2004 10
novembre 2004 4 Consiglio di Amministrazione Approvazione relazione 3°
trimestre 2004 Come risulta dal calendario su riportato,
la Società
ha deliberato di avvalersi, anche per il 2004, della facoltà concessa
dall’art. 82 della Deliberazione Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e
pertanto non pubblicherà le Relazioni sull’andamento del 2° e del 4°
trimestre
2004, in
quanto renderà pubblico il bilancio dell’esercizio 2003 entro il 30 marzo
2004 e la semestrale al 30 giugno 2004 entro il 13 settembre 2004.
AUTOGRILL:CALENDARIO
DEGLI EVENTI SOCIETARI PER L’ANNO 2004
Milano, 20 Gennaio 2004- Di seguito il calendario degli eventi societari per
l’anno 2004, approvato nella riunione consiliare del 12 novembre 2003:
Marzo 26, Venerdì, ore 10 Cda: approvazione progetto bilancio 2003; Aprile
27, Martedì, ore 10,30 Assemblea soci: approvazione bilancio 2003; Maggio
13, Giovedì, ore 10 Cda: approvazione 1° trimestrale 03/2004; Agosto 5,
Giovedì, ore 10 Cda: approvazione semestrale 06/2004; Novembre 15, Lunedì
ore 10 Cda: approvazione 3° trimestrale 09/2004. Come consentito
dall’articolo 82, comma 2, della Deliberazione Consob n. 11971/1999 e
successive modificazioni,
la Società
intende avvalersi dell’esonero della pubblicazione della seconda e quarta
relazione trimestrale mettendo a disposizione del pubblico • la relazione
semestrale entro 75 giorni dalla scadenza del semestre; • il progetto di
bilancio d’esercizio approvato dal Consiglio di Amministrazione entro 90
giorni dalla chiusura dell’esercizio.
I
GRANDI VIAGGI : CHIUSO POSITIVAMENTE IL BILANCIO 2003 CON UN UTILE DI 3,8
MLN € CRESCONO I RICAVI E MIGLIORA
LA POSIZIONE FINANZIARIA
NETTA PROPOSTA
LA DISTRIBUZIONE DI
DIVIDENDI
Milano, 20 gennaio 2004 – Si è riunito ieri– sotto
la Presidenza
di Luigi Clementi – il Consiglio di Amministrazione de I Grandi Viaggi
S.p.a. Che ha approvato il progetto di bilancio chiusosi al 31 Ottobre 2003
e ha esaminato i risultati consolidati del Gruppo del periodo 1 Novembre
2002 - 31 Ottobre 2003. Nonostante la congiuntura sfavorevole che continua a
caratterizzare il settore del turismo, il Gruppo ha registrato un’utile
pari a € 3,8 milioni, in linea con lo scorso esercizio (€ 4 milioni).
Migliorano i ricavi netti che si attestano a € 88,3 milioni (81 milioni di
€ nel 2002). L’incremento dei ricavi (+9%), registrato in un momento
ancora critico per il settore - che ha dovuto tener conto delle crisi
internazionali culminate con la guerra in Iraq e degli effetti della
epidemia di polmonite atipica - è principalmente determinato dall’aumento
delle vendite sulle destinazioni italiane e europee. In particolare, per
quanto riguarda il mercato italiano, sono iniziati i lavori per la
costruzione del nuovo villaggio “Santaclara”, di circa 300 camere,
situato a Palau in Sardegna, che verrà aperta per la stagione estiva 2004.
Riguardo agli altri risultati conseguiti a livello consolidato, si evidenzia
un margine operativo lordo pari a € 10,9 milioni in lieve flessione
rispetto allo scorso esercizio (€ 11,7 milioni) a causa principalmente dei
minori ricavi conseguiti nell’area del Golfo Il risultato prima delle
imposte ammonta a € 5,2 (€ 6,3 milioni nel 2002) mentre il risultato
operativo si attesta a € 6,1 milioni (€ 6,8 milioni nel 2002). Continua
a migliorare la posizione finanziaria netta che passa da € -9,4 milioni a
€ -1,9 milioni per l’esercizio in esame, miglioramento sostanzialmente
determinato dall’incremento del flusso di cassa relativo alla gestione
reddituale. La holding ha registrato ricavi pari a 89.582 migliaia di Euro
in crescita rispetto allo scorso esercizio (+7%) e un utile pari a €
356.860. Il Consiglio ha deliberato di sottoporre all’Assemblea degli
Azionisti, che si terrà il prossimo 27 febbraio, la distribuzione di un
dividendo di 2 centesimi spettante alle n. 45.000.000 di azioni per un
ammontare complessivo di € 900.000. Il suddetto dividendo verrà posto in
pagamento in data 8 aprile 2004, con data di stacco il 5 aprile 2004.
THE
WALL STREET JOURNAL EUROPE: BRIAN CARNEY VICE EDITOR DELLE PAGINE EDITORIALI
Londra, 20 gennaio 2004 - The Wall Street Journal Europe ha promosso Brian
Carney da redattore a vice responsabile della pagina editoriale, a partire
da gennaio 2004. Carney assume la carica precedentemente occupata per cinque
anni e mezzo da Michael Gonzalez, promosso alla posizione di curatore della
pagina editoriale di The Asian Wall Street Journal a Hong Kong. Gonzalez a
sua volta succede a Hugh Restall, che questo mese tornerà negli Stati Uniti
come membro di The Wall Street Journal Editorial Board. Recentemente
premiato con il Frederic Bastiat Prize for Journalism grazie ai suoi
articoli sul Principato di Andorra, sugli scandali economici negli Usa e su
France Telecom, Carney ha lavorato come redattore nelle pagine editoriali di
The Wall Street Journal Europe dal 2000. Egli cura inoltre la rubrica
“Business Europe”, un’analisi settimanale dei temi di interesse per la
business community europea. Carney, 28 anni, lavorerà a Bruxelles e
dipenderà direttamente da Therese Raphael, editor della pagina editoriale
di The Wall Street Journal Europe. Daniel Schwammenthal, 36 anni, reporter
di Dow Jones Newswires da sei anni, sostituirà Carney. Schwammenthal si è
occupato delle news europee di carattere economico e politico da Bonn,
Berlino e recentemente da Bruxelles. Lavorerà proprio a Bruxelles e
risponderà anche lui a Therese Raphael. Michael Gonzalez, ha commissionato
la “Letter of Eight”, nella quale i leader europei hanno espresso il
loro supporto alle operazioni militari in Iraq. Si è occupato anche della
rubrica d’opinione bisettimanale “Eye on Europe”. E’ arrivato al
Journal nel 1995 lavorando negli Stati Uniti, in Asia e Europa. Nella nuova
posizione dipenderà da George Melloan, vice editor per le pagine editoriali
straniere.
GRUPPO
MONDO TV: IN CRESCITA DEL 18,9% IL PRECONSUNTIVO DEL VALORE DELLA PRODUZIONE
CONSOLIDATO PER L’ESERCIZIO 2003 (48,5 MILIONI DI EURO). MOLTO POSITIVE LE
PRIME INDICAZIONI SULL’ATTIVITÀ NEI SETTORI CORRELATI.
Roma, 20 gennaio 2004 - Il Gruppo Mondo Tv - primario Gruppo attivo in
Europa nella creazione, realizzazione e distribuzione di “cartoons” per
Tv e cinema - ha realizzato per l’esercizio 2003 un Valore della
Produzione consolidato pari a 48,5 milioni di Euro (dato di preconsuntivo)
in crescita del 18,9% rispetto ai 40,8 milioni di Euro dell’esercizio
2002. Sempre con riferimento all’intero esercizio 2003, Mondo Tv stima di
registrare risultati molto positivi anche dai settori correlati (home video,
merchandising, editoria e cinema); informazioni più dettagliate in tal
senso saranno comunicate in occasione dell’approvazione del bilancio da
parte del Consiglio di Amministrazione di Mondo Tv S.p.a. Previsto
orientativamente entro la fine di febbraio (la data precisa sarà resa nota
secondo le normative vigenti). Il dato sopra indicato oltre che positivo in
valore assoluto, è ancor più significativo se analizzato alla luce
dell’evoluzione del settore secondo le stime rese note da “Screen Digest”
(The business of Children’s Television) - primaria realtà internazionale
attiva nelle ricerche nell’ambito dell’animazione televisiva - che
prevede una crescita di settore pari a circa il 3% per l’esercizio appena
concluso ed una crescita media annua del 4% per il prossimo triennio, a
testimonianza di una costante progressione del settore di riferimento.
AUTO:
ANIA, DATI ACI-CENSIS SU ASSICURAZIONE AUTO INESATTI
Roma, 20 gennaio 2004 – Con riferimento al Rapporto Aci/censis sui costi
di gestione dell’auto, l’Ania precisa che il dato sull’aumento della
voce di spesa associata all’assicurazione è sicuramente sbagliato. A tale
proposito, per quanto concerne l’assicurazione rc auto, il premio medio,
incluse le tasse e gli oneri parafiscali, è inferiore ai 500 euro e non è
di 797 euro come evidenziato dal Rapporto. Se così fosse, la raccolta premi
del ramo rc auto, che riguarda oltre 40 milioni di veicoli, sarebbe di circa
32 miliardi di euro, vale a dire quasi il doppio della effettiva raccolta
premi dell’intero mercato assicurativo. Per quanto riguarda la variazione
del prezzo intervenuta nel 2003, l’Istat ha rilevato un incremento del
solo 2,40% tra dicembre 2002 e dicembre
2003. In
realtà, il dato di 797 euro, indicato nel Rapporto Aci/censis, si riferisce
ad un campione statistico assai limitato di proprietari di vetture di alto
segmento e comprende anche la spesa di acquisto per prodotti incendio,
furto, kasko, etc.. Quand’anche la cifra fosse inclusiva dei rischi
diversi e riferita ad auto di alta cilindrata, il dato di incremento della
spesa intervenuto nel 2003 sarebbe comunque scorretto. Ed infatti, a parte
le tariffe rc auto, oramai ferme da mesi, anche le tariffe relative al
comparto "Auto rischi diversi" non hanno subito variazioni
significative.
ANALIZZATA
DALL’UNRAE
LA STRUTTURA DEL
MERCATO ITALIANO DELL’AUTOMOBILE 2003 FORTE ASCESA DELLE IMMATRICOLAZIONI
DEL SEGMENTO B MENTRE LE DIESEL HANNO QUASI RAGGIUNTO QUELLE A BENZINA
Roma, 20 gennaio 2004 - Appena 49.819 auto a benzina in più di quelle mosse
da motori diesel, circa il 72% delle auto immatricolate nel corso del 2003
sono stati acquistate da privati (persone fisiche) mentre le altre sono
andate a società o enti, le vendite di auto nuove sono stabili nelle cinque
macro aree in cui si divide il nostro Paese (solo il Nord-est è in calo,
dopo il boom degli ultimi anni), il segmento B è quello che ha registrato
la crescita più evidente. Dopo il calo del turismo che ha fatto seguito
alla tragedia delle Torri Gemelle, nel
2003 ha
ripreso la crescita delle auto a noleggio che in Italia - come noto - sono
in buona parte utilizzate proprio dai turisti. Queste ed altre informazioni
si possono desumere dalla disarticolazione del mercato italiano
dell’intero 2003, realizzata dall’Unrae, l’Associazione delle Case
estere, in base ai dati diffusi dal Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti. Di particolare interesse, ai fini di una corretta valutazione
delle tendenze della domanda di nuove auto, è la suddivisione per segmento
delle immatricolazioni. Si rileva, ad esempio, la significativa crescita
numerica del segmento B (+4,03%), a discapito di quello di ingresso (-0,63%
di quota) e del successivo segmento C (quasi 2% in meno di quota). Il
segmento delle utilitarie, ha quindi raggiunto il 41,48%, sfiorando il
milione di immatricolazioni. Come era stato ampiamente previsto, questa
grossa crescita è stata interamente trascinata dal diesel, che in questo
segmento è passato dal 23,21% del 2002 al 31,85% dello scorso anno.
Riguardo i tipi di alimentazione, oltre all’avvicinarsi del numero delle
vendite di diesel a quelle a benzina, si continua a registrare un basso
numero di motorizzazioni alternative, come metano, benzina + metano, benzina
+ gpl. Va inoltre rilevato come la crescita delle motorizzazioni diesel
negli ultimi tre anni, grazie alle nuove tecnologie che ormai garantiscono a
questo tipo di propulsore prestazioni analoghe alle vetture a benzina, sia
stata sorprendente passando da una quota del 36,78% del 2001 ad una del
48,75% dell’anno da poco conclusosi: 12 punti percentuali di crescita in
tre anni non sono cosa da poco, ed è prevedibile - anzi - che nel corso del
corrente anno le vetture diesel finiscano per sorpassare, nel cumulato, le
motorizzazioni a benzina. L’attenta lettura delle tabelle che accompagnano
queste note, consentirà sicuramente una interpretazione personalizzata di
questa dettagliata analisi del mercato italiano dell’auto nuova
dell’intero 2003.
ENERTAD
:NOMINA RAPPRESENTANTE COMUNE OBBLIGAZIONISTI
Milano, 20 gennaio 2004 – A seguito dell’istanza presentata al
Presidente del Tribunale Civile di Milano è stato nominato Rappresentante
Comune degli Obbligazionisti l’avvocato milanese Giuseppe Lupo. La nomina
è stata accettata e depositata presso l’ufficio del Registro delle
Imprese di Milano in data 19 gennaio 2004. Enertad – società del Gruppo
Tad facente capo alla famiglia Agarini – è la prima holding ambientale
italiana quotata in Borsa e attiva nella produzione di energia elettrica da
fonti rinnovabili e nei servizi ambientali (gestione e trattamento dei
rifiuti e del ciclo integrato delle acque).
AUTORITÀ
PER L’ENERGIA ELETTRICA E IL GAS CONVOCAZIONE DI AUDIZIONI SPECIALI
GENNAIO 2004
Roma, 20 gennaio 2004 - Sono convocate, nei giorni 23 e 26 gennaio
2004 a
Roma, audizioni speciali aperte al pubblico sui documenti per la
consultazione relativi a: Tariffe per il servizio di trasporto e
corrispettivi per i servizi di misura e vendita dell'energia elettrica per
il periodo di regolazione 2004 – 2007; Regolazione della qualità dei
servizi di distribuzione, misura e vendita dell’energia elettrica nel
periodo di regolazione 2004 – 2007; disponibili sul sito
www.Autorita.energia.it o in copia presso la sede dell’Autorità in piazza
Cavour 5, Milano, e presso l’ufficio di Roma, in via dei Crociferi 19 (dal
lunedì al venerdì dalle ore 9,30 alle 13,00 e dalle ore 14,30 alle 17,00).
Possono presentare richiesta di partecipazione i rappresentanti delle
associazioni dei consumatori e degli utenti, delle associazioni
ambientaliste, delle associazioni delle imprese e delle associazioni
sindacali dei lavoratori nonché tutti i soggetti e gli operatori
interessati. I soggetti che intendono partecipare lo comunicano
all’Autorità entro e non oltre il 19 gennaio 2004 indicando il nominativo
o i nominativi (non più di tre per richiedente) e un indirizzo fax o e-mail
a cui inviare la conferma dell’accreditamento. Le richieste di
partecipazione devono pervenire all’ufficio dell’Autorità per
l’energia elettrica e il gas, via dei Crociferi 19, 00187 Roma, a mezzo
fax (06/69791.464) o e-mail (audizioni@autorita.Energia.it). Le audizioni si
svolgeranno presso l’Hotel Bernini Bristol, Piazza Barberini 23, Roma, con
il seguente calendario: Venerdì 23 gennaio 2004 - Gruppo 1 Principali
operatori della trasmissione e distribuzione ore 9,30 -13,30; Gruppo 2
Associazioni tecniche di settore ore 14,30 -15,30; Gruppo 3 Altri operatori
e soggetti interessati ore 15,30 -18,00. Lunedì 26 gennaio 2004 - Gruppo 4
Associazioni di consumatori e di ambientalisti ore 9,30 -11,00; Gruppo 5
Associazioni sindacali dei lavoratori ore 11,00 -13,00; Gruppo 6
Associazioni di imprese consumatrici di elettricità ore 14,00 -16,00;
Gruppo 7 Associazioni di distributori di elettricità ore 16,00 -17,00;
Gruppo 8 Associazioni di produttori e grossisti ore 17.00 -19.00; Per
informazioni : Autorità per l’energia elettrica e il gas, Segreteria
audizioni, Via dei Crociferi 19, 00187 Roma, tel. 06.69791.445 - fax.
06.69791.464
CONSUMI
E PRODUZIONE DI ELETTRICITA’ NEL 2002 310,7 MILIARDI DI KWH IL FABBISOGNO
TOTALE DI ENERGIA ELETTRICA IN ITALIA: + 1,9% SUL 2001.
Roma, 20 gennaio 2004 – I dati definitivi sulla domanda di energia
elettrica in Italia nel 2002 attestano una crescita dell’1,9% rispetto al
2001. 310,7 miliardi di kWh è stato il totale dell’energia richiesta nel
Paese. Il settore Terziario ha fatto registrare la migliore performance:
+5,9% rispetto al 2001, seguito dal settore Domestico (+2,3%). Si ferma a
+0,2%, invece, l’aumento del settore Industria; in sensibile diminuzione
il settore Agricoltura (-5,3%) (vedi All. 1). A livello commerciale, il
mercato libero (imprese) ha assorbito 98,2 miliardi di kWh, con un aumento
del 29,5% rispetto al 2001. Tale aumento è dovuto in massima parte
all’ampliamento della platea dei clienti idonei, cresciuti nel 2002 di
circa 13.000 unità. Al mercato vincolato (famiglie e piccole aziende) sono
andati 170,5 miliardi di kWh, con una diminuzione pari al 9% rispetto
all’anno precedente. Complessivamente, nel mercato elettrico del 2002 i
clienti liberi hanno coperto il 36,6% della domanda, la restante parte
(63,4%) i clienti vincolati. Per quanto riguarda, invece, la distribuzione
geografica dei consumi di energia elettrica, nel 2002 il Molise ha fatto
registrare l’aumento più consistente: +4,9%, seguito dalla Basilicata
(+4,3%) e dall’Emilia Romagna (+4,3%) (vedi All. 2). In valori assoluti il
2002 conferma
la Lombardia
la regione con la più alta domanda di energia elettrica: 60,6 miliardi di
kWh; seguono il Veneto (28,8 miliardi di kWh) e il Piemonte (25,8 miliardi
di kWh). A livello provinciale (vedi All.3) nel 2002 i maggiori aumenti dei
consumi elettrici sono stati registrati nelle province di Cuneo (+12,5%) e
Verbano-cusio-ossola (+12%); alla provincia di Belluno va, invece, il record
negativo del 2002, con una diminuzione del 12,9% rispetto al 2001. Quanto ai
consumi elettrici per abitante (v. Tabella seguente), nel 2002 il
Mezzogiorno ha fatto registrare un +2,4% rispetto al 2001, seguito dal
Centro (+2,2%) e dal Nord (+1,4%). A livello nazionale nel 2002 i consumi
elettrici pro-capite sono cresciuti dell’1,8% Sul lato dell’offerta di
energia elettrica, nel 2002 la produzione nazionale ha contribuito alla
copertura della domanda con 260,1 miliardi di kWh (+1,4% rispetto al 2001),
per una quota percentuale dell’83,7%. La quota restante di domanda (16,3%)
è stata soddisfatta dal saldo tra import (51,5 miliardi di kWh, +5,3%) ed
export (0,9 miliardi di kWh, +67,9%) (vedi All. 1). Per quanto attiene alla
tipologia degli impianti di generazione di elettricità la produzione
termoelettrica (centrali a gas, olio combustibile, carbone) ha raggiunto nel
2002 i 218,4 miliardi di kWh (+5,4% rispetto al 2001), mentre il contributo
della produzione idroelettrica è stato pari a 46,6 miliardi di kWh, con una
diminuzione del 12,5% rispetto all’anno precedente. In crescita
l’apporto della produzione geotermica, che passa dai 4,3 miliardi di kWh
del 2001 ai 4,4 miliardi di kWh del 2002 (+3,0%%), mentre la produzione
eolica ha fatto registrare nel 2002 un significativo balzo in avanti: 1,4
miliardi di kWh, con una crescita percentuale del 19,2% rispetto al 2001
(vedi All.1). Sul versante delle principali fonti energetiche, il
2002 ha
confermato il gas naturale quale combustibile maggiormente utilizzato per la
produzione termoelettrica (vedi All.4). Nel 2002, infatti, la quantità di
energia termoelettrica prodotta con gas naturale è stata di 95,4 miliardi
di kWh, a fronte di una generazione da prodotti petroliferi pari a 72,1
miliardi di kWh; 32,4 miliardi di kWh è stata l’energia elettrica
prodotta con il carbone. Si conferma così il trend avviato nel 2000, anno
in cui il gas ha superato per la prima volta l’olio combustibile quale
fonte primaria per la produzione di elettricità. Per quanto riguarda la
rete elettrica di trasmissione nazionale, al 31 dicembre 2002 questa risulta
costituita da
44.648 km
, così suddivisi:
9.880 km
di linee a 380 kV,
12.005 Km
di linee a 220 kV,
21.700 Km
di linee a 150-120 kV e
1063 km
che rappresentano la lunghezza del cavo Italia-grecia (
204 km
) e del cavo Sardegna-continente (
859 km
) Tutti i dati sono estrapolati dall’annuario “Dati statistici
sull’energia elettrica in Italia – anno
2002”
, redatto dal Gestore della rete. Il volume raccoglie e illustra in
dettaglio le principali grandezze del sistema elettrico nazionale. Nove sono
le sezioni che lo compongono. La prima sezione – Dati generali –
contiene una sintesi dei principali dati statistici del 2002 confrontati con
gli analoghi dati del 2001. La seconda sezione – Rete elettrica – mostra
la consistenza della rete di alta e altissima tensione alla fine dell’anno
di riferimento. La successiva sezione – Impianti di generazione –
riporta la consistenza degli impianti idroelettrici, termoelettrici e da
fonti rinnovabili. Nella quarta sezione si analizzano i Carichi orari, con
particolare riferimento al terzo mercoledì di ciascun mese. La quinta
sezione, relativa alla Produzione, riporta i dati delle produzioni
idroelettrica, termoelettrica e da fonti rinnovabili, riferiti sia al tipo
di impianto sia a ciascuna Regione. La sesta sezione è dedicata
all’analisi dei Consumi, classificati secondo i parametri Istat delle
attività economiche e secondo il tipo di mercato elettrico. Nella settima
sezione – Confronti internazionali – viene fornito, con riferimento al
2002, un quadro sintetico della potenza installata e della produzione
elettrica, nonché di alcuni indicatori socio-economici ed energetici nel
mondo. L’ottava sezione riporta i Dati storici dei principali parametri
elettrici italiani, per quanto disponibili. L’ultima sezione, Elettricità
nelle regioni – presenta, in due schede per ciascuna regione, i principali
parametri elettrici e un bilancio regionale dell’energia elettrica nel
2002. Per ulteriori dettagli e approfondimenti si rimanda al testo integrale
delIa pubblicazione, consultabile sul sito www.Grtn.it
alla voce “Dati statistici”
PRECISAZIONE ENEL SU
SENTENZA GIUDICE DI PACE DI CATANZARO
Venezia, 20 gennaio 2004 – In riferimento alla nota diramata il 18 gennaio
dal Codacons a proposito della decisione presa dal Giudice di Pace di
Catanzaro in merito al black out del 28 settembre scorso, Enel, nel
riservarsi di tutelare la propria posizione nella giusta sede giudiziaria,
desidera ricordare ai propri clienti quanto segue: Il Presidente
dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, con lettera del 2
ottobre 2003 inviata alle Associazioni dei Consumatori, ha precisato che
“dalla regolazione della deliberazione n.202/99 sono escluse le
interruzioni aventi origine sulla rete di trasmissione nazionale (come il
black out del 28 settembre scorso)”. Il rimborso automatico di 25 Euro
viene riconosciuto solo nei casi in cui il Distributore di Energia Elettrica
non rispetta i tempi fissati dall’Authority per alcune prestazioni
richieste dai clienti come, ad esempio, l’attivazione o disattivazione
delle forniture, operazioni che devono essere eseguite entro 5 giorni dalla
domanda; mentre non è previsto per le interruzioni che hanno origine sulla
rete di trasmissione nazionale, così come per quelle attribuibili a forza
maggiore o a responsabilità di terzi. Inoltre, l’art.34 della Delibera n.201/99
dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, entrata in vigore
l’1/1/2000, ha abrogato
la Carta
dei Servizi Enel che, peraltro, non prevedeva la risarcibiltà dei casi come
quello in esame. Nella sua lettera l’Autorità per l’Energia Elettrica e
il Gas precisa comunque che “il cliente finale che ha subito un danno a
seguito del black out del 28 settembre scorso può sempre rivolgersi alla
magistratura ordinaria che ha la competenza a pronunciarsi in merito
all’accertamento delle eventuali responsabilità e alla quantificazione
dei danni subiti”. La lettera dell’Autorità per l’Energia Elettrica e
il Gas si conclude con l’invito, nell’interesse dell’utenza
rappresentata dalle associazioni dei consumatori, a diffondere in materia
un’informazione che tenga conto dei chiarimenti forniti.
ENEL: OGGI SI APRE IL
FORUM INTERNAZIONALE SULL'ENERGIA DEL FUTURO SENZA EMISSIONI
Roma, 20 gennaio 2004 – Catturare l’anidride carbonica per produrre
energia senza emissioni di gas effetto serra, segregandola in depositi
geologici, come per esempio giacimenti esauriti di idrocarburi, oppure in
fondo al mare: è il tema del Carbon Sequestration Forum, un summit
internazionale di scienziati che si apre oggi9 a Roma al centro congressi
dell’Enel e si concluderà giovedì prossimo. Centocinquanta delegati di
17 paesi analizzeranno i progetti più innovativi per stabilizzare le
concentrazioni di gas effetto serra nell’atmosfera. Al Forum, promosso dal
segretario dell’Energia Usa Spencer Abraham e dal sottosegretario di Stato
Usa per gli Affari Internazionali Paula Dobriansky, parteciperanno
scienziati, tecnici e politici. L’obiettivo è individuare progetti
internazionali per lo sviluppo di nuove tecnologie in grado di rendere
compatibile l’impiego dei combustibili fossili, come il carbone, per la
produzione di energia elettrica e di idrogeno, tenendo conto della necessità
di contrastare il cambiamento climatico. Enel è già oggi all’avanguardia
nella riduzione delle emissione di anidride carbonica (Co2). Nell’ambito
delle quote stabilite dal governo italiano, sulla base del trattato di Kyoto,
nel periodo 1990-2001 le ha ridotte di 12 milioni di tonnellate contro i 4-5
milioni di tonnellate richiesti, grazie ad investimenti per 4 miliardi di
euro nel miglioramento delle centrali elettriche e nello sviluppo delle
energie rinnovabili. E nel futuro farà di più, passando da 24 miliardi di
kWh a 27 miliardi di kWh nel 2006 con emissioni di Co2 evitate di circa 19
milioni di tonnellate all’anno. Enel sta inoltre sperimentando la
produzione di idrogeno da carbone con cattura della Co2. Un impegno che ha
consentito ad Enel di ottenere nel 2002 il prestigioso riconoscimento
dell’Energy Award promosso dal Business Week come società elettrica più
impegnata su questo fronte a livello globale.
SIMPOSIO
SUI PROCESSI ENERGETICI INNOVATIVI
Graz, 20 gennaio 2004 - Il 4 e 5 febbraio si svolgerà a Graz (Austria) un
simposio sui processi energetici innovativi e di successo. La manifestazione
analizzerà le innovazioni energetiche applicate con buoni risultati e
illustrerà i fattori fondamentali di questa riuscita. Il programma della
manifestazione prevede numerose sessioni su temi quali: pianificazione del
futuro; applicazione delle innovazioni energetiche; questioni sulle
realizzazioni commerciali; questioni giuridiche e regolamentari; ricerca e
istruzione; sicurezza degli approvvigionamenti; mercati dell'elettricità;
energia secondaria. Infolink: http://www.Enov.at
CREMONINI
S.P.A.: ACQUISISCE
LA GESTIONE DELLA
RISTORAZIONE NELLA STAZIONE FERROVIARIA DI TORINO PORTA NUOVA FATTURATO
PREVISTO PARI A 50 MILIONI DI EURO IN 15 ANNI.
Castelvetro di Modena, 20 gennaio 2004 - Cremonini S.p.a. Ha acquisito da
Sogebar srl la gestione di tutti i servizi di ristorazione del buffet di
stazione di Torino Porta Nuova, che con circa 70 milioni di frequentatori
ogni anno, è la terza stazione ferroviaria italiana dopo Roma Termini e
Milano Centrale. L’operazione è avvenuta tramite trasferimento
dell’intero capitale sociale di Sogebar srl per il corrispettivo di circa
2,9 milioni di Euro. Con l’ingresso a Torino Porta Nuova salgono a 7, su
un totale di 13, le Grandi Stazioni gestite in Italia da Cremonini con
concessioni a lungo termine (Roma Termini, Firenze Smn, Venezia Mestre,
Genova Porta Principe, Genova Brignole e Palermo Centrale) . Il Gruppo
Cremonini è presente complessivamente in 30 stazioni ferroviarie italiane e
grazie al know how e alle competenze maturate con successo in questo
settore, si conferma leader con una quota di mercato di oltre il 36%. I
locali all’interno della stazione di Torino Porta Nuova, svilupperanno un
fatturato complessivo, nell’arco dei 15 anni della concessione, di circa
50 milioni di Euro con l’impiego iniziale di 35 dipendenti.
La Divisione Ristorazione
di Cremonini S.p.a, che serve complessivamente 60 milioni di clienti con
oltre 3.500 dipendenti, nei primi nove mesi del
2003 ha
realizzato ricavi totali per 176,5 milioni di Euro in crescita del 24,6%
rispetto allo stesso periodo del 2002.
SITINDUSTRIE
ACCORCIA
LA CATENA DI
CONTROLLO SOCIETARIA
Milano, 20 gennaio 2004 - Sitindustrie completa l’opera di
riorganizzazione della struttura di Gruppo, iniziata nel 2002, con
l’obiettivo facilitare la trasparenza e la percezione dei diversi business
e di accorciare la catena di controllo. A tal proposito in data 16 dicembre
2003 la società S.i.t.a.i. S.p.a., dopo essere stata interamente
acquistata, è stata fusa per incorporazione nella holding principale
Sitindustrie S.p.a., mentre il 23 dicembre 2003 la società Sitai Inox S.r.l.,
produttrice di tubi in acciaio inossidabile, è stata trasformata da Società
a responsabilità limitata in Società per Azioni aumentando contemporaneamente
il capitale sociale a 6 milioni di euro. Infine in data 31 dicembre 2003 la
società Sitindustrie Equipment S.r.l., fino ad allora produttrice di
riduttori per valvole e di getti in acciaio, ha acquisito da Sitindustrie
International S.p.a. Il ramo d’azienda Valvometal, storica unità, dal
1955 produttrice di valvole industriali. “Sitindustrie sta operando con
successo in diversi settori- afferma soddisfatto Fausto Bocciolone,
presidente del Gruppo Sitindustrie - acquisendo una sempre più forte
notorietà nei diversi mercati europei e mondiali in cui opera. Tutto ciò
impone di avere una struttura di Gruppo chiara e trasparente, facilmente
percepibile dai nostri differenti interlocutori: clienti, fornitori, banche,
istituzioni,... Le operazioni portate a termine in questi giorni vanno in
questa direzione”.
CAMBIO DI BANDIERA DELLE NAVI: NO AL
SIMBOLO UE
Strasburgo, 20 gennaio 2004 - Il Parlamento europeo ha approvato la
relazione di Bernard Poignant (Pse, F) sul trasferimento delle navi tra
registi all'interno della Comunità. La proposta della Commissione estende
il campo di applicazione del regolamento del 1991 alle navi da passeggeri
costruite dopo il 1° luglio 1998, o comunque conformi ai requisiti
applicabili previsti a livello europeo e dall'IMO. Essa rimanda inoltre alle
nuove normative europee sulla sicurezza marittima e elimina la clausola di
sei mesi di navigazione sotto la bandiera di uno Stato membro affinché una
nave possa essere trasferita nel registro di un altro Stato membro. L'Aula
ha respinto a larga maggioranza gli emendamenti tesi a inserire il simbolo
europeo in un vertice della bandiera, analogamente a quanto fatto con le
targhe automobilistiche. Questa proposta aveva sollevato perplessità in
diversi Stati membri (in particolare in Regno Unito).
DA OGGI GUARDIE
PARTICOLARI GIURATE A PRESIDIO DEGLI INGRESSI DEGLI UFFICI GIUDIZIARI
Milano, 20 gennaio 2004 - A conclusione di un periodo di affiancamento da
parte dei Carabinieri, iniziato il 15 dicembre dello scorso anno, le guardie
particolari giurate private saranno poste a presidio degli ingressi degli
Uffici giudiziari compreso naturalmente il Palazzo di Giustizia di Porta
Vittoria. A seguito di una gara del Comune di Milano, due istituti di
vigilanza privata saranno incaricati di sorvegliare giorno e notte il
Palazzo di Giustizia e gli altri Uffici giudiziari milanesi. In particolare
i Cittadini dell’Ordine si occuperanno di vigilare sugli ingressi del
Palazzo di Giustizia di Corso di Porta Vittoria, mentre l’Ivri della altre
sedi giudiziarie (per esempio gli uffici del Giudice di Pace in via F.
Sforza o le aule bunker di via Ucelli di Nemi, ecc). Questo permetterà ai
carabinieri e in parte alla Polizia di Stato, che finora hanno garantito
questa sorveglianza, di operare per una maggiore sicurezza all’interno e
all’esterno degli uffici giudiziari e quindi anche nel resto della città.
La spesa complessiva è di oltre 14 milioni di euro per un periodo di 3
anni. Sono circa 9.000 gli utenti e gli addetti ai lavori che, in media,
entrano ed escono dal solo Tribunale in una normale giornata di lavoro e che
da martedì 20 gennaio troveranno le guardie giurate agli ingressi. In
proposito l’assessore alla Sicurezza Guido Manca ha dichiarato: “Mi
spiace che problemi di staticità dell’edificio non abbiano permesso
quest’anno di celebrare l’inaugurazione dell’anno giudiziario in forma
solenne. Spero vivamente che tutti gli enti preposti facciano la loro parte
per rimediare a queste oggettive carenze nella sicurezza del manufatto. Da
parte nostra abbiamo solo recepito un preciso orientamento del Governo
nazionale e della Procura generale della Repubblica di Milano per migliorare
la sicurezza interna agli uffici. Sono certo che le guardie giurate private
sapranno lavorare con serietà e abnegazione come devono fare degli
operatori della sicurezza. Agli Istituti di vigilanza è stato chiesto un
impegno suppletivo per la formazione specifica del personale, trattandosi di
un luogo sicuramente particolare come quello degli Uffici giudiziari. Chiedo
ai cittadini, agli impiegati del tribunale ma anche ai magistrati e agli
avvocati di collaborare al fine di attuare nel miglior modo possibile questo
importante avvicendamento”.
MILANO VISTA DALLE
IMPRESE RICOMINCIAMO. DAL TRAFFICO E’
LA PRIORITÀ
: BATTE QUALITÀ URBANA E AMBIENTE. SERVONO PIU’ MULTE E INFRASTRUTTURE.
MA NO ALLE TARGHE ALTERNE, AI PAGAMENTI PER INGRESSI E PARCHEGGI
Milano 20 gennaio 2004. Più rigore nelle sanzioni irregolari di sosta, la
centralizzazione delle decisioni sulle grandi infrastrutture, una nuova
tangenziale esterna. Lo chiede la comunità imprenditoriale milanese.
Incerta sulle targhe alterne anche per lunghi periodi, sulle soste a
pagamento nella circonvallazione esterna, sull’abbonamento per i
residenti. Mentre sono indesiderabili: il pagamento dalla circonvallazione
interna. La proposta più indesiderata? Il pagamento dal confine comunale. E
per il mondo imprenditoriale milanese la situazione della mobilità urbana
in un anno per il 45,5% è rimasta invariata, per il 42,4% è un po’
peggiorata, per il 3% è peggiorata molto, è un po’ migliorata per il
9,1%. Va peggio la mobilità extraurbana: rispetto ad un anno fa, per il
15,2% la situazione è peggiorata molto, per il 36,4% è un po’
peggiorata, per il 39,4% è rimasta invariata, è un po’ migliorata per il
9,1% Mentre il traffico, in città e fuori, resta ai vertici nella
classifica sulle priorità della città, prima di qualità urbana e
ambiente. Sono questi i risultati che emergono dall’ultima
“Consultazione Delphi” dell'Ufficio studi della Camera di Commercio di
Milano (www.Mi.camcom.it/delphi), strumento nato nel 1993 per raccogliere
periodicamente le valutazioni sulle politiche infrastrutturali espresse
dagli opinion leader e dai rappresentati più autorevoli del sistema
economico produttivo milanese, in particolare attraverso i vertici delle
associazioni di categoria. I dati sono stati presentati oggi in occasione
della Mobility Conference Exhibition 2004. Una manifestazione, organizzata
da Assolombarda e Camera di Commercio di Milano, che ha lo scopo di
promuovere lo sviluppo del mercato della mobilità attraverso la crescita
della conoscenza dei prodotti e dei servizi nei settori della realizzazione
e gestione delle infrastrutture; della qualità della vita nelle città e
della mobilità di merci e persone. L’iniziativa, che rappresenta
un’occasione privilegiata di confronto tra domanda e offerta di enti e
imprese pubbliche e private, dura tre giornate (19-20-21 gennaio) con 19
convegni, workshop e incontri tematici, nonché una “Exhibition” con
decine di stand e un portale web dove le imprese presentano prodotti e
servizi innovativi (www.Mobilityconference.it). Sede: Assolombarda, via
Pantano 9 e Camera di Commercio, Palazzo Affari ai Giureconsulti, via
Mercanti 2, Milano. “Infrastrutture e ancora infrastrutture - commenta
Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano -,
dall’indagine dell’Ufficio studi è questo il messaggio forte che
emerge. Infrastrutture moderne che non significa solo aumentare la
competitività economica, ma anche migliore qualità della vita e
dell’ambiente. Ed è importante come le priorità riguardano sia il
traffico interno, che la mobilità fuori città. In questa prospettiva si
inserisce il nostro impegno sul Corridoio 5, e il suo prolungamento da
Lisbona a Kiev, passando per Milano. Perché solo una grande opera a
carattere europeo rappresenta una risposta strutturale ai temi della mobilità
ed accessibilità. Per far questo occorrono alleanze europee: sul corridoio
5, dal 1998, stiamo lavorando con altre 30 camere di commercio europee”.
Ordinamento degli interventi riguardanti i problemi del traffico e la
mobilità. (voti tra –1: massima indesiderabilità e fattibilità; e +1
mazzima desiderabilità e fattibilità); il valore 0 separa gli item
desiderabili/indesiderabili e fattibili/non fattibili
|
Politiche
|
Indice di
desiderabilità
|
Indice di
fattibilità
|
|
Desiderabili
|
|
|
6
|
Sosta irregolare:
più rigore nelle sanzioni
|
0,68
|
0,62
|
17
|
Centralizzazione
delle decisioni sulle grandi infrastrutture
|
0,64
|
0,36
|
14
|
Nuova tangenziale
esterna
|
0,61
|
0,36
|
15
|
Riduzione delle
irregolarità nel trasporto merci su gomma
|
0,54
|
0,31
|
13
|
Seconda Stazione
Centrale
|
0,47
|
0,15
|
9
|
Mobility Manager
nelle aziende
|
0,41
|
0,07
|
10
|
Aumento delle
corsie preferenziali
|
0,39
|
0,22
|
12
|
Più gestori nel
trasporto pubblico locale
|
0,38
|
0,22
|
19
|
Massimo rigore
nell’attuare blocchi temporanei del traffico
|
0,33
|
0,27
|
16
|
Poteri speciali al
sindaco su sottosuolo e vincoli archeologici
|
0,31
|
0,19
|
7
|
Distribuzione merci
fuori dall’orario di apertura dei negozi
|
0,30
|
0,09
|
11
|
Trasporto pubblico
con tariffe a percorso anziché orarie
|
0,28
|
0,17
|
|
Incerte
|
|
|
18
|
Targhe alterne
anche per lunghi periodi
|
0,24
|
0,15
|
5
|
Sosta a pagamento
entro la circonvallazione esterna
|
0,20
|
0,23
|
4
|
Road pricing:
abbonamento per i residenti
|
0,16
|
0,15
|
20
|
In Lombardia solo
motori ecologici
|
0,15
|
-0,13
|
8
|
Apertura ritardata
di università e scuole superiori
|
-0,14
|
-0,14
|
|
Indesiderabili
|
|
|
3
|
Road pricing:
pagamento dalla circonvallazione (€10)
|
-0,32
|
-0,41
|
2
|
Road pricing:
pagamento dalla circonvallazione esterna
|
-0,36
|
-0,31
|
|
Molto
indesiderabili:
|
|
|
1
|
Road pricing:
pagamento dal confine comunale
|
-0,98
|
-0,50
|
Fonte: Delphi- Ufficio
Studi Camera di Commercio di Milano Milano: le prospettive future. Il mondo
produttivo milanese è soprattutto ottimista per le prospettive delle
telecomunicazioni (voto: 0,42), del sistema fieristico (0,27), delle risorse
per la produzione (0,14) e del sistema aeroportuale (0,16). Positive anche
le aspettative di miglioramento per le borse e mercati (0,09). Positivo
anche il giudizio sul sistema regionale ferroviario (0,05) e l’ampliamento
della rete Mm (0,10). Rimane invece un certo pessimismo anche per il
prossimo futuro nei confronti della situazione dell’ambiente (voto:
-0,14), della qualità urbana (voto: -0,17), della mobilità urbana (-0,05)
e soprattutto di quella extraurbana (-0,16) e del sistema tangenziali
(-0,19), le linee ferroviarie alta velocità (-0,06), il trasporto merci
intermodale (-0,05), i collegamenti est-ovest (-0,12), l’integrazione
ferro-gomma passeggeri (-0,02) e la gestione del trasporto pubblico (-0,05).
Complessivamente, esiste un relativo ottimismo per il futuro del sistema
infrastrutturale (voto: 0,03). Dove occorre con più urgenza intervenire
Sono, nell’ordine, la mobilità urbana, quella extraurbana, e la qualità
della città (vivibilità, sicurezza, clima internazionale). Seguono,
nell’ordine, l’ambiente (4° posto), il sistema aeroportuale (5°), le
risorse per la produzione al sesto posto (formazione risorse umane, ricerca
e sviluppo, offerta di sedi terziarie e produttive a imprese e istituzioni
globali), il sistema fieristico (7°). Meno bisognosi di interventi urgenti
sono, invece, il settore delle telecomunicazioni (8°), quello delle risorse
idriche (9°), le borse e mercati (10°) e le attrezzature congressuali (11°).
Rispetto alla classifica del 1993, il dato più rilevante è la discesa
d’importanza delle problematiche relative all’ambiente, che 10 anni fa
era al primo posto e ora è al 4°. Mentre acquistano importanza le risorse
per la produzione che 10 anni fa erano all’ultimo posto mentre oggi sono
al sesto. Situazione della mobilità urbana. Rispetto ad un anno fa, per il
3% la situazione è peggiorata molto e le prospettive di riuscita, per il
6,9%, sono molto più lontane e improbabili. Per il 42,4% invece la
situazione è un po’ peggiorata ed il 24,1% dice che le prospettive sono
un po’ più lontane e improbabili. Il 45,5% sostiene che la situazione è
rimasta invariata ed anche le prospettive (per il 41,4%). Pochi sostengono
che la situazione sia un po’ migliorata (il 9,1%) e che le prospettive
siano un po’ più vicine e probabili (il 27,6%). Per nessuno è molto
migliorata o è molto più vicina alle prospettive. Situazione della mobilità
extraurbana. Rispetto ad un anno fa, per il 15,2% la situazione è
peggiorata molto e nessuno ha risposto alle prospettive di riuscita. Per il
36,4% invece la situazione è un po’ peggiorata ed il 41,9% dice che le
prospettive sono un po’ più lontane e improbabili. Il 39,4% sostiene che
la situazione è rimasta invariata ed anche le prospettive (per il 48,4%).
Pochi sostengono che la situazione sia un po’ migliorata (il 9,1%) e che
le prospettive siano un po’ più vicine e probabili (il 9,7%). Per nessuno
è molto migliorata o è molto più vicina alle prospettive. Interventi sui
problemi del traffico e della mobilità. Più rigore nelle sanzioni
irregolari di sosta (0,68) con un indice di fattibilità dello 0,62.
Desiderano la centralizzazione delle decisioni sulle grandi infrastrutture
(0,64) e risulta essere fattibile (0,36). Si vuole una nuova tangenziale
esterna (0,61) e l’indice di fattibilità è di 0,36. Sono incerte le
targhe alterne anche per lunghi periodi (indice di desiderabilità 0,24;
fattibilità 0,15). Incerte anche le soste a pagamento entro la
circonvallazione esterna (indice di desiderabilità 0,20; fattibilità 0,23)
e l’abbonamento per i residenti (indice di desiderabilità 0,16;
fattibilità 0,15). Indesiderabili: il pagamento dalla circonvallazione
interna (indice di desiderabilità 0,32; fattibilità 0,41); il pagamento
dalla circonvallazione esterna (indice di desiderabilità 0,36; fattibilità
0,31). La cosa più indesiderata è il pagamento dal confine comunale
(indice di desiderabilità -0,98; fattibilità -0,50). Corridoio Plurimodale
ovest-est a sud dei Pirenei e delle Alpi, il progetto di sviluppo delle
linee di trasporto nelle loro diverse modalità (stradale, ferroviaria,
marittima, aerea, fluviale), promosso da 30 istituzioni economiche europee
con capofila
la Camera
di Commercio di Milano. Un progetto già inserito nel libro bianco della
Commissione Europea, che contiene le proposte di politica infrastrutturale.
Il Corridoio Plurimodale. Il progetto si propone l’obiettivo di rilanciare
il sistema dei trasporti e delle infrastrutture del Sud Europa, e quindi
anche dell’Italia, attraverso l’integrazione e lo sviluppo delle linee
di trasporto già esistenti, facendole crescere nelle loro diverse modalità
(stradale, ferroviaria, marittima, aerea) e nei collegamenti con gli altri
“corridoi” europei. L’iniziativa si sviluppa lungo diversi assi:
Interfaccia Ispano-portoghese (che vede interessate
la Camera
di Commercio di Lisbona e di Madrid), Interfaccia Africa-europa via Penisola
Iberica Orientale (Camera di Commercio di Valencia e di Barcellona),
Interfaccia Marsiglia – Genova – Lione – Torino – Milano (che
coinvolge
la Camere
di Commercio di Marsiglia e le Unioni delle Camere di Commercio del Rhône-alpese,
del Piemonte e della Liguria), Terminal Est del Corridoio (a cui partecipano
la Camera
di Commercio di Trieste e le Unioni delle Camere di Commercio del Trentino
Alto Adige, del Veneto e del Friuli Venezia Giulia), Sezione marittima (a
cui prendono parte le Camere di Commercio marittime, tra cui Genova e
Marsiglia).
DAIMLERCHRYSLER FORNISCE
300 AUTOBUS MERCEDES-BENZ PER I TRASPORTI URBANI A ROMA IL VOLUME
COMPLESSIVO DELL'ORDINE SUPERA I 60 MILIONI DI EURO
Stoccarda/Roma 20 gennanio 2004 -
La Evobus Italia
S.p.a., società affiliata del Gruppo Daimlerchrysler, e l'azienda di
trasporto privata Atac S.p.a. (Agenzia dei Trasporti Autoferrotranviari del
Comune di Roma) hanno appena concluso un accordo per un consistente ordine
di 300 autobus Mercedes-benz destinati alla Capitale. La consegna dei
veicoli avverrà entro la fine del 2004. Già due anni fa erano stati
ordinati per la prima volta 183 Citaro per i trasporti interurbani dell'Atac.
"È proprio grazie alle ottime esperienze precedenti che
Daimlerchrysler ha saputo aggiudicarsi il recente appalto europeo di 300
veicoli", ha specificato Antonio Sacristan, presidente della Evobus
Italia. Dopo la consegna di questo consistente ordine, la flotta dell'Atac
disporrà di quasi 2.700 autobus, dei quali circa 500 con
la Stella Mercedes-benz.
Nell'area metropolitana di Roma, l'Atac gestisce una rete di autobus che
copre più di
3.200 chilometri
e trasporta ogni anno circa 870 milioni di passeggeri. Per
la Evobus Gmbh
, di conseguenza, l'Atac è il cliente più importante in Italia: "Da
due anni, i nostri veicoli dimostrano già ampiamente le proprie capacità
nell'uso quotidiano sulle strade di Roma. Questo ha convinto il nostro
cliente Atac a diventare il più grande acquirente di veicoli Citaro
Mercedes-benz in Europa", ha specificato Antonio Sacristan, presidente
della Evobus Italia. Nell'ambito di una gara di appalto europea, l'Atac ha
scelto di acquistare due versioni del modello Citaro Mercedes-benz: per
l'impiego nei trasporti di linea urbani, l'azienda di trasporti ha preferito
la versione da
12 metri
con il motore verticale Om 906 La da 205 kW (279 Cv) di potenza. Nella
versione tipicamente concepita per l'Italia, l'autobus urbano Citaro a
pianale ribassato dispone di tre porte di accesso che contribuiscono a
garantire un flusso ottimale di ricambio dei passeggeri alle fermate.
L'autobus urbano Citaro dispone di 20 posti a sedere e due posti per
disabili, oltre ad 85 posti in piedi. L'uso di una rampa elettronica,
progettata per facilitare la salita e la discesa dei passeggeri, risulta
particolarmente comodo per le sedie a rotelle. Nei trasporti suburbani tra
la periferia ed il centro di Roma, in futuro l'Atac utilizzerà la variante
a due porte del Citaro, sempre lunga
12 metri
, che dispone di oltre 36 posti a sedere e di un posto per disabili. Tenendo
conto delle particolari esigenze di politica ambientale che comporta
l'impiego dei veicoli nella Capitale, entrambe le versioni del modello
Citaro sono dotate di un filtro Crt (Continuously-regenerating-trap-filter)
che consente di raggiungere livelli di emissione notevolmente al disotto dei
limiti prescritti dalla normativa Euro 3. "Il Citaro si è dimostrato
un modello estremamente valido e di fama internazionale, tanto da essere
utilizzato con grande successo nei parchi veicoli di molte capitali europee,
come Parigi, Londra, Stoccolma, Madrid e Berlino", ha dichiarato
Wolfgang Diez, responsabile a livello internazionale del settore strategico
Autobus del Gruppo Daimlerchrysler. "Nel 2003, con la vendita di circa
2130 unità della Serie Citaro Mercedes-benz, abbiamo totalizzato il volume
di vendite annuo più elevato, consolidando ulteriormente la nostra
posizione di leader del mercato in Europa", ha sottolineato Wolfgang
Diez. La commercializzazione degli autobus del Gruppo Daimlerchrysler è
coordinata a livello mondiale dal settore strategico Autobus Daimlerchrysler,
mentre la responsabilità delle vendite di autobus in Europa è affidata
alla Evobus Gmbh.
La Evobus Italia
S.p.a. Svolge le attività relative agli autobus con i marchi Mercedes-benz
e Setra commercializzati sul territorio italiano.
SANZIONI PER CHI INQUINA I MARI EUROPEI
Strasburgo, 20 gennaio 2005 - Il Parlamento europeo, con l'approvazione
della relazione di Peter Pex (Ppe/De, Nl), accoglie con favore la proposta
di direttiva che prevede anche sanzioni penali nel caso di navi che
provochino inquinamento marittimo. Tutto nasce dalla catastrofe della
petroliera Prestige:
la Commissione
però ha constatato che la maggior parte dell’inquinamento mondiale da
petrolio fuoriuscito da navi non è la conseguenza di disastri, bensì di
scarichi premeditati di prodotti petroliferi o chimici. Secondo l'Esecutivo,
quindi, non ha molto senso fare di tutto per evitare le catastrofi se, nel
contempo, non si combattono gli scarichi illegali. Qualsiasi scarico
illegale in mare da parte di una nave va considerato come un delitto
punibile, che comporta sanzioni, anche penali, a carico dell'armatore, del
proprietario, del noleggiatore o del proprietario del cargo o di una società
di classificazione. L'Aula ha votato un emendamento in base al quale i
presunti inquinatori ambientali hanno diritto a che la loro causa venga
trattata in modo equo ed indipendente. Le eventuali sanzioni loro comminate
debbono essere proporzionali al reato. I deputati hanno in particolare
sostenuto la proposta di creare un corpo europeo di guardacoste dotato delle
necessarie competenze e strumenti giuridici, chiedendo alla Commissione di
presentare prima possibile una proposta in questo senso. Su proposta dei
socialisti e dei liberali, verrà inoltre accelerato il processo di
introduzione delle attrezzature di monitoraggio a bordo, le cosiddette
scatole nere.
L’EUROPA
CHIEDE IL RICICLAGGIO TOTALE DI PILE E ACCUMULATORI ANCORA TROPPO BASSO,
SECONDO
LA DIREZIONE AMBIENTE
DI BRUXELLES, IL TASSO PRO CAPITE DI RICICLAGGIO DI PILE E ACCUMULATORI
Bruxelles, 20 gennaio 2004 - L’obiettivo che si è posta
la Commissione
europea, adottando una proposta di direttiva intesa a imporre la raccolta e
il riciclaggio di tutte le pile e gli accumulatori immessi sul mercato
(batterie delle automobili, accumulatori industriali, pile ed accumulatori
portatili), è di arrivare ad un riciclaggio di
160 grammi
pro capite all’anno. Con questa direttiva, si mira ad evitare lo
smaltimento non differenziato delle pile, recuperando, invece, i vari
metalli da cui sono composte. Sono circa 160.000 le tonnellate di pile ed
accumulatori portatili attualmente immesse sul mercato europeo annualmente.
Un obiettivo troppo ambizioso?
La Commissione
europea ha chiarito che "la legislazione europea attualmente
applicabile alle pile ed accumulatori non ha permesso di controllare
adeguatamente i rischi che questi prodotti rappresentano nel flusso di
rifiuti, né di creare un quadro omogeneo per la raccolta e il riciclaggio.
Poiché la legislazione attuale si applica soltanto a pile e accumulatori
che contengono una determinata quantità di cadmio, di mercurio o di piombo,
si copre soltanto il 7% del totale immesso sul mercato europeo ogni
anno". Nel 2002, ad esempio, quasi il 45% del volume totale delle
vendite di pile ed accumulatori portatili nell'Unione europea (pari a 72.155
tonnellate) è stato smaltito atraverso le discariche o gli inceneritori,
anziché riciclato. L'obiettivo della proposta di direttiva è quello di
riciclare
160 grammi
pro capite all'anno, cioè quattro o cinque pile o accumulatori per persona
all'anno, contro i
108 grammi
attuali raggiunti nei paesi europei più attenti in materia di riciclaggio.
Il progetto di direttiva prevede, inoltre, che il processo di riciclaggio
delle pile nichel-cadmio consenta di recuperare tutto il cadmio e il 75% del
loro peso medio. Per le altre pile, invece, è previsto che si arrivi ad un
recupero pari al 55% del loro peso medio. Secondo l’Epba (Associazione
Europea delle Pile ed Accumulatori portatili), però, "l'obiettivo
della Commissione non è raggiungibile rapidamente, tenuto conto
dell’allargamento dell'Europa a 25 paesi, fra cui alcuni del tutto privi
di esperienza in materia di riciclaggio".
SEMINARIO
INTERNAZIONALE SUI RISCHI RELATIVI ALL'INQUINAMENTO DIFFUSO
Praga, 20 gennaio 2004 - Il 28 e 29 giugno si svolgerà a Praga (Repubblica
Ceca) un seminario sui rischi correlati con l'inquinamento diffuso,
organizzato nell'ambito del progetto "Integrazione del territorio e
tutela delle acque" (Sowa), finanziato dall'Ue. L'inquinamento e il
degrado del territorio sono il risultato della crescita demografica e dello
sviluppo tecnologico. Lo sviluppo industriale ha lasciato in eredità danni
ambientali che continuano ad avere un impatto sulle risorse naturali e, in
ultimo, sulla qualità della vita. Un'ampia gamma di prodotti chimici
artificiali sviluppati per l'industria, l'agricoltura, l'igiene ambientale e
i prodotti di consumo, e le emissioni prodotte dalla combustione di
carburanti fossili rappresentano le principali fonti di inquinamento
diffuso. Nel corso della conferenza, saranno inoltre discussi temi che
costituiranno l'oggetto di future ricerche, come ad esempio la
multifunzionalità fisico-chimica del suolo. Infolink: http://www.Uni-tuebingen.de/sowa/sites/index.html
CORSO
BASE DI FINANZA PER LE ASSICURAZIONI VITA A FEBBRAIO, UN SEMINARIO PER
IMPARARE A GESTIRE SENZA PROBLEMI I NUOVI STRUMENTI NATI DALLA FUSIONE TRA
ASSICURAZIONI E FINANZA.
Milano, 20 gennaio 2004 – In un settore assicurativo caratterizzato dal
profondo cambiamento delle strategie competitive e delle logiche gestionali,
nonché dalla problematicità delle “tradizionali” gestioni separate, ha
assunto particolare rilievo la funzione finanza, al punto da influire sulla
nascita e strutturazione di nuovi prodotti. Il “Corso base di finanza per
le assicurazioni vita”, che si terrà dal 16 al 19 febbraio, è stato
organizzato dalla Divisione Intermediari finanziari, Banche e Assicurazioni
della Sda Bocconi, per aiutare gli operatori delle compagnie di
assicurazione a comprendere le logiche sottostanti la creazione dei nuovi
strumenti e la gestione di quelli con garanzia di rendimento minimo. In
particolare, il corso analizzerà le caratteristiche e le tecniche di
valutazione degli strumenti finanziari di base (prodotti obbligazionari e
azionari) e i principi che presiedono la scelta tra diverse attività
finanziarie nella composizione di un portafoglio, portando i partecipanti a
padroneggiare i meccanismi di funzionamento e di gestione dei diversi
prodotti. Inoltre, al fine di facilitare il controllo dei rischi tipicamente
legati alla distribuzione di tali prodotti, il corso dedicherà un
approfondimento al concetto di rischio finanziario, illustrando le tecniche
per la sua misurazione e gestione integrata, in una logica di Alm.
Destinatari del seminario tutti coloro che, all’interno delle compagnie di
assicurazione o dei diversi canali distributivi, desiderino acquisire le
competenze base di finanza necessarie per comprendere le logiche sottostanti
alla costruzione, alla gestione e al controllo dei prodotti vita. Il corso
sarà arricchito delle testimonianze di qualificati esponenti del settore.
La Divisione Intermediari
finanziari, Banche e Assicurazioni (Diba) della Sda Bocconi si propone come
partner delle istituzioni finanziarie, cercando di offrire contenuti e
formule d’intervento capaci di garantire una crescita delle risorse umane
equilibrata sotto il duplice profilo delle competenze tecniche e delle
competenze manageriali. In particolare,
la Diba
propone tre tipologie di servizio: iniziative di formazione “su misura”,
interventi di assistenza sul campo, iniziative di formazione a catalogo. Per
informazioni: Barbara Boccato – Responsabile Marketing Sda Bocconi -
Divisione Intermediari finanziari, Banche e Assicurazioni - tel.0258366793,
e-mail: barbara.Boccato@sdabocconi.it
DESIGN
FOCUS A MILANO: NASCE L'OSSERVATORIO SCIENTIFICO SUL SISTEMA DEL DESIGN
LOMBARDO.
Milano, 20 gennaio 2004 - Il territorio milanese e lombardo è
caratterizzato da una particolare concentrazione di risorse, attività,
competenze, azioni e prodotti legati al design. Quello del design è uno dei
punti di forza del sistema economico produttivo lombardo; il design è esso
stesso un settore produttivo (di attività di progetto, di attività
formative, di editoria, di prodotti culturali, di luoghi, di eventi ecc.),
ma anche un generale orientamento di una consistente parte
dell'imprenditoria lombarda. Design Focus_osservatorio sul sistema del
design lombardo_ è promosso da Camera di Commercio di Milano e Fondazione
Politecnico. Uno dei principali obiettivi è quello di favorire l'incontro
tra la domanda e l'offerta di design, generando innovazione e competitività
per l'intero sistema economico produttivo lombardo. Il nuovo organismo
opererà su due principali livelli di azione: uno strategico-politico,
ovvero la creazione di una policy sul design, un luogo aperto di
anticipazione, discussione e pianificazione di temi e progetti per la
competitività del sistema, e uno informativo-scientifico, e cioè la
costruzione di un capitale informativo, che rappresenti la base per la
costruzione di scenari informativi e operativi, e che porti a esplicitare
linee di politica per il design milanese e nazionale. Oltre ai promotori,
Camera di Commercio e Fondazione Politecnico, fanno parte di Design Focus:
Regione Lombardia, Assolombarda, Federlegno Arredo, Api Milano, Adi
(Associazione per il Disegno Industriale), Unione Artigiani della Provincia
di Milano, Fondazione Triennale di Milano. Design Focus nasce dalla
collaborazione sviluppata negli ultimi tre anni nel campo della ricerca sul
design tra la facoltà del Design del Politecnico di Milano e
la Camera
di Commercio di Milano; opera con il supporto scientifico dell'Agenzia
Sdi_sistema Design Italia. Design Focus è un organismo aperto anche ad
altri enti, istituzioni e associazioni protagonisti del mondo del design.
Design Focus si impegna inizialmente a lavorare sulle seguenti tematiche:
Museo del Design a Milano Design Focus intende supportare fattivamente il
progetto del Museo del Design, intorno al quale sta da tempo lavorando
la Triennale
di Milano, con il concorso di importanti enti e istituzioni milanesi e
lombarde. Lo farà generando azioni di confronto e di stimolo affinché il
progetto del Museo del Design a Milano prenda presto il via e sostenendo
culturalmente il progetto stesso, dando particolare evidenza al design come
elemento/valore fondante dell'identità del made in Italy. "Il design
milanese e lombardo - ha dichiarato Pier Andrea Chevallard, Segretario
Generale della Camera di Commercio di Milano - rappresenta un elemento di
eccellenza che porta le nostre imprese ad essere conosciute in tutto il
mondo. Un settore sempre più importante, capace di coniugare creatività,
innovazione e tecnologia, in una realtà competitiva. Ecco perché Milano è
il luogo ideale per un museo del design. E l'Osservatorio del Design che
presentiamo oggi, può aiutare a promuovere questo comparto. Creando un
luogo di incontro e di collaborazione progettuale tra i diversi attori
(imprese, istituzioni, professionisti) interessati alla promozione del
design quale leva strategica dello sviluppo locale". Verrà messo a
punto un sistema di azioni miranti a ricostruire il quadro internazionale
della problematica della tutela del design con la finalità di mettere in
connessione giuristi, esperti di design e operatori, per definire reali
strumenti di orientamento per le imprese. Design Focus si impegna
contemporaneamente a sviluppare e sostenere progetti miranti a rendere
visibile e riconoscibile il design come uno dei caratteri distintivi di
Milano e del territorio lombardo, a favorire la ricerca innovativa di design
nelle imprese e a rendere accessibile il design alle imprese, valorizzando
allo stesso tempo i giovani designer usciti dal sistema formativo milanese e
lombardo e il sistema delle professioni. Per questo Design Focus sostiene
tre progetti: Design Connection: è un progetto volto a comunicare e
valorizzare le risorse di design a Milano e in Lombardia, che punta a
mettere in rete le risorse e le attività presenti sul territorio attraverso
la costituzione di un network a cui sarà associato un brand, riconoscendo
il design come valore strategico e competitivo. Elementi importanti della
rete saranno i "Design Infopoint", spazi informativi, o terminali
disponibili per la consultazione collocati dentro la città e i luoghi
lombardi di maggior interesse turistico. Design Innovazione: è un progetto
mirante a incentivare la ricerca ed il design come fattori competitivi per
le imprese lombarde e a creare strutture di connessione tra le università,
i centri di formazione per il design, i professionisti del settore e il
mondo delle imprese, attraverso azioni di policy che promuovano
l'investimento nella ricerca, a fronte di specifici sostegni finanziari. In
questo quadro è stato proposta l'istituzione di "Milano Design
Innovation", premio dedicato a giovani designer di tutto il mondo con
meno di 35 anni e alle imprese lombarde per lo sviluppo di progetti
innovativi e l'iniziativa "Aggiungi un Designer all'impresa" per
il trasferimento delle competenze di design anche a quelle imprese lombarde
che in genere non le utilizzano, grazie ad un meccanismo di facilitazione
che offre alle aziende la possibilità di lavorare per un certo periodo di
tempo con giovani designer supportati da uno staff di docenti e
professionisti. "Il tema dell'innovazione e del trasferimento
dell'innovazione, ha dichiarato Giampio Bracchi, Presidente della Fondazione
Politecnico, è una delle missioni della Fondazione, nata per far crescere
con azioni integrate la cultura scientifica e tecnica al servizio della
competitività del sistema economico lombardo e nazionale e per promuove
progetti e iniziative di vasto interesse per la comunità. Tra queste si
colloca Design Focus, iniziativa sviluppata in accordo con Camera di
Commercio di Milano che è uno dei soci fondatori della Fondazione stessa.
Design Focus è uno degli osservatori che
la Fondazione
ha promosso". Osservatorio sul sistema del design lombardo via Durando
38/A 20158 Milano, T. 02.2399.5942
CONCORSO
INTERNAZIONALE OREGON SCIENTIFIC 2004 PER GIOVANI DESIGNERS IN
COLLABORAZIONE CON THE CHARTERED SOCIETY OF DESIGNERS
Milano, 20 gennaio 2004 - Oregon Scientific, società leader nella
progettazione, realizzazione e commercializzazione di prodotti elettronici
con display a cristalli liquidi (Lcd), presente in 35 paesi al mondo, in
collaborazione con The Chartered Society of Designers, una delle più
importanti organizzazioni che unisce designer professionisti, con sede a
Londra dal
1930, ha
indetto un concorso a livello internazionale, rivolto ai giovani designers
iscritti ad una scuola di design industriale o di prodotto, in Italia,
Spagna, Francia, Germania, Regno Unito, Irlanda del Nord e Hong Kong. I
prodotti di Oregon Scientific abbracciano design, stile ed innovazione per
un modo di vivere intelligente con fotocamere digitali, palmari ed orologi
multifunzione, strumenti di misurazione di tempo, previsioni meteo, per la
salute e prodotti elettronici istruttivi. Oregon Scientific è da sempre
particolarmente attenta ad un discorso di design, ed ha rivoluzionato il
design di prodotto di lunga tradizione, quale è quello di sveglie e
barometri, dando a questi strumenti una veste nuova e un nuovo spazio
all’interno della casa e della vita quotidiana; in linea con questa
tendenza, Oregon Scientific recentemente ha dato vita ad una nuova linea di
barometri-sveglie polifunzionali, mettendo il suo know how di tecnologia e
precisione al servizio della creatività e del genio del designer di fama
mondiale Philippe Starck. Per il Concorso di Design Oregon Scientific, agli
studenti delle Scuole di Design viene richiesto di progettare un prodotto di
consumo elettronico con un display Lcd, che sia apprezzabile in termini di
design e praticità di utilizzo. Le prime richieste devono essere inoltrate
via posta o posta elettronica sotto forma di disegno in formato A4,
accompagnato da un rapporto scritto che ne descriva il progetto e la
funzionalità del prodotto. Una prima selezione dei progetti premierà 5
studenti per ognuno dei 6 paesi con 100 sterline per poter sviluppare il
progetto; il vincitore poi di ogni paese riceverà un premio pari a 2.000
sterline per il progetto, oltre a 1.000 sterline per il proprio corso di
studi; il vincitore assoluto finale, premiato a Londra in una prestigiosa
cerimonia finale nel luglio 2004, otterrà un impiego per la durata di 3
mesi presso gli Studi di progettazione di design della Oregon Scientific ad
Hong Kong, e la medaglia dello studente in design di prodotto. I progetti
inziali andranno inviati entro il 27 febbraio
2004 a
The Chartered Society of Designers 5 Bermondsey Exchange 179-181 Bermondsey
Street Londra Se1 3Uw. Per ulteriori informazioni inviare una email a productsawards@csd.Org.uk
oppure contattare Carmen
Martinez allo 0044- (0)-207 357 8088. Oppure contattare Barbara Cavallaro di
Oregon Scientific Italia allo 039.656181. Il bando di concorso è
consultabile sul sito www.Oregonscientificawards.com
ARREDARE CON LUCE &
COLORE
Milano, 20 gennaio 2004 - I laboratori Luce & Colore del Dipartimento
Indaco, Facoltà del Design del Politecnico di Milano, organizzano una serie
di corsi brevi di formazione rivolti a chi voglia affrontare le
problematiche del progetto della luce e del colore. A partire da febbraio si
terrà il corso Arredare con Luce &Colore: si tratta di un corso base,
della durata di 18 ore distribuite su più giornate, rivolto a tutti coloro
che per lavoro ma soprattutto per proprio interesse desiderino apprendere
come impiegare al meglio luce e colore nel contesto abitativo. Il corso,
infatti, si configura innanzitutto come un momento di sensibilizzazione
rivolto a un vasto pubblico sui benefici connessi ad un corretto utilizzo di
luce e colore nell’ambiente, anche attraverso la presentazione di casi
studio, esercitazioni e il coinvolgimento di aziende del settore. Tra i
contenuti affrontati: i codici che regolano le strutture del linguaggio
della visione; gli aspetti psicologici, percettivi, estetici e simbolici
legati alla scelta del colore; le diverse tipologie di illuminazione
(generale, diffusa, d’accento…), i criteri di illuminazione per gli
ambienti domestici con una rassegna di apparecchi di illuminazione per
interni… Date: 17-18-19 febbraio 2004, 2-3-4 marzo 2004, 9-10-11 marzo
2004 Costo: 450€ + Iva È previsto il rilascio di un attestato di
partecipazione Per informazioni: www.Labcolore.polimi.it
- lab.Colore@polimi.it
tel. 02.2399.5612 www.Luce.polimi.it
- lab.Luce@polimi.it
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