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MERCOLEDI'
21 GENNAIO 2004
pagina 1
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L'UE
SI DOTA DI NUOVE REGOLE SUL CONTROLLO DELLE CONCENTRAZIONI PER IL XXI SECOLO
Bruxelles, 21 gennaio 2004 - Ieri il Consiglio dei ministri ha approvato una
nuova normativa sul controllo delle concentrazioni che entrerà in vigore a
maggio, in concomitanza con l'allargamento dell'Unione Europea. Il
Commissario Mario Monti, responsabile per la concorrenza ha dichiarato
"La nuova regolamentazione doterà l'Unione Europea di una normativa
moderna, più flessibile ed efficiente, che a partire dal 1° maggio di
quest'anno, tutelerà gli interessi di 450 milioni di consumatori" Il
Consiglio per gli affari economici e monetari ha approvato ieri in via
definitiva, il nuovo Regolamento sulle concentrazioni che entrerà in vigore
il 1° maggio. L'adozione formale fa seguito all'accordo politico raggiunto
all'unanimità dal Consiglio Concorrenza il 27 novembre 2003. Il Regolamento
sulle concentrazioni era stato adottato per la prima volta nel 1989 ed era
entrato in vigore il 21 dicembre 1990. Esso introduceva il concetto di
"one-stop shop", in base al quale le società che superavano
determinate soglie di fatturato, a livello sia mondiale che europeo,
dovevano chiedere un'autorizzazione in caso di concentrazioni e di
acquisizioni (vedi promemoria allegato Memo/04/09). Il nuovo regolamento
introduce una certa flessibilità nei tempi dell'indagine, conservando da un
lato l'apprezzata prevedibilità, rafforzando il concetto di "one-stop
shop" e chiarendo che
la Commissione
ha il potere di svolgere indagini su tutti I possibili scenari pericolosi
provocati da una fusione, dal predominio di una sola società fino agli
effetti derivanti da una situazione di oligopolio che potrebbe ledere gli
interessi dei consumatori europei Il nuovo testo giuridico fa parte di un
pacchetto di riforme avviate nel dicembre 2001 per migliorare quello che
risultava essere un regime di controllo delle concentrazioni già di alta
qualità. Il pacchetto comprende direttive per la valutazione di fusioni fra
società concorrenti (le cosiddette "direttive orizzontali")
basate sull'esperienza acquisita negli ultimi 13 anni e sulle sentenze della
Corte. Con questo regolamento
la Commissione
intende fornire una guida alle imprese e alla comunità giuridica sulle
modalità con cui le fusioni possono essere contestate. Inoltre
la Commissione
ha già adottato un insieme di migliori pratiche relative alle modalità
concernenti un'indagine su una fusione, al fine di migliorare e rendere più
trasparenti le indagini e il processo decisionale. Esse vanno dalla
pubblicazione di indicatori economici ai diritti della difesa. Alcune di
queste riforme sono già state attuate, come la nomina di un Chief
Competition Economist e la creazione di un panel per valutare le conclusioni
dell'unità di indagine da un nuovo punto di vista con "altri
occhi". Il nuovo Regolamento sulle Concentrazioni, le direttive
orizzontali e le migliori pratiche verranno pubblicati nei prossimi giorni
sul sito della Direzione generale Concorrenza della Commissione: http://europa.Eu.int/comm/competition/index_it.html
IL GOVERNO BRITANNICO PUBBLICA UN NUOVO
DISEGNO DI LEGGE SUI BREVETTI
Londra, 21 gennaio 2004 - Il governo britannico ha reso noti i piani
destinati a rinnovare le norme sui brevetti e renderle conformi a quelle che
figurano nella versione rivista della Convenzione europea sui brevetti. Gli
emendamenti proposti per la legge britannica sui brevetti comprendono una
disposizione in base alla quale l'ufficio dei brevetti potrà fornire un
parere non vincolante sulla contraffazione di un brevetto e, di conseguenza,
risolvere i litigi senza che le parti interessate debbano sostenere costi
elevati. Il disegno di legge prevede inoltre che il Regno Unito si conformi
alla versione rivista della Convenzione europea sui brevetti, la quale,
secondo il governo britannico, oltre a snellire gli iter burocratici,
consentirà alle piccole imprese di fare affari in tutta Europa. Il ministro
britannico della Scienza e dell'Innovazione, David Sainsbury, ha dichiarato:
"Il governo si impegna a migliorare il contesto necessario per
sostenere e incoraggiare l'innovazione. Una legge sui brevetti efficace,
flessibile e aggiornata, è essenziale per trasformare idee brillanti in
prodotti e processi di successo". Infolink:
http://www.Patent.gov.uk/about/consultations/responses/patact/index.htm
OPERE PUBBLICHE: FINANZIAMENTO PER NUOVI INTERVENTI LOCALI
Roma, 21 gennaio 2004 - Con la legge 29 dicembre 2003 n.N. 376 (in vigore
dal 31 gennaio 2004) vengono stanziati cospicui fondi per finanziare
numerose opere d'interesse locale. Tra gli interventi previsti, vi sono
opere di interesse viario in Veneto, Abruzzo, Calabria, Campania e
Basilicata. Opere di ripristino di edifici ad Urbino, Torino e Reggio
Calabria. Inoltre, vengono destinati fondi alla tutela del carattere
storico, monumentale e artistico della citta' di Siena e alla laguna di
Venezia, per eliminare gli effetti negativi dovuti al Canale dei petroli.
Infine, la legge prevede un sostegno anche allo sviluppo economico e
all'occupazione nei distretti economico-produttivi di Cassino, Coreno
Ausonio e Sora investiti dalla crisi. Http://www.governo.it/governoinforma/dossier/oopp_legge376/index.html
ROMA
21 GENNAIO 2004, ORE 10,30 MANIFESTAZIONE NAZIONALE DEI RISPARMIATORI
DAVANTI ALLA BANCA D’ITALIA
Roma, 21 gennaio 2004 - Oggi a Roma, alle ore 10:30 davanti la sede di Banca
d’Italia a via Nazionale 91, si terrà la manifestazione nazionale dei
risparmiatori. A organizzarla l’Intesa dei consumatori, che ha dato
appuntamento alla stampa per un’azione dimostrativa. Il presidio
dell’Intesa vuole richiamare l’attenzione sulla necessità di tutelare i
risparmiatori italiani da crack finanziari che fanno perdere miliardi di
euro agli investitori, e sulle responsabilità degli organi che hanno il
compito di controllare e difendere il risparmio degli italiani. Nel corso
dell’incontro di domani, oltre a fantasiose esibizioni degli attivisti
delle 4 associazioni, verrà diffuso materiale informativo ai cittadini e ai
giornalisti e gli avvocati dell’Intesa daranno consigli legali ai
risparmiatori coinvolti nel crack che ne faranno richiesta. Verranno inoltre
comunicate clamorose iniziative avviate dall’Intesa a tutela degli
investitori. In contemporanea a Milano i legali dell’Intesa depositeranno
alla Procura della Repubblica la nomina di parte offesa delle 4 associazioni
(in cui si contestano gravi reati come la truffa, l’aggiotaggio, la
gestione infedele di patrimonio, l’appropriazione indebita, falsa
certificazione, ecc.), e centinaia di atti con i quali i risparmiatori hanno
dato mandato per essere assistiti, con conseguente richiesta risarcitoria.
Domani, inoltre, scade l’ultimatum dato dall’Intesa agli istituiti di
credito coinvolti nella vicenda Parmalat. Contro le banche che non
offriranno garanzie agli utenti circa i rimborsi delle somme investite,
l’Intesa annuncia per domani clamorose iniziative, come una campagna di
disdetta dei conti correnti.
POSTE
ITALIANE : ZERO EURO DOPO ANNI DI SACRIFICI E DI DEPOSITI DEI PROPRI
RISPARMI!! CHI VUOLE INVESTIRE ALLE POSTE IN OBBLIGAZIONI DEVE PRIMA
RIVOLGERSI AD UN ESPERTO DI LINGUA, POI DI MATEMATICA E INFINE DI FINANZA!
Roma, 21 gennaio 2004 - Grande delusione tra i risparmiatori italiani, non
solo quelli che avevano investito i propri risparmi in bond Cirio, Argentina
o obbligazioni Parmalat. Ad alimentare il clima di sfiducia arriva la
notizia che Poste Italiane ha rimborsato 678 milioni di euro investiti dai
risparmiatori che avevano acquistato nell’ottobre 2000 i titoli
“Doppiocentro3” collocati dall’ente. In sostanza i risparmiatori hanno
ottenuto il rimborso dell’intero patrimonio investito, ma nessun
interesse, come se avessero tenuto per questo periodo i soldi sotto il
materasso. Ma come sono stati utilizzati i soldi investiti dai cittadini in
questo periodo? E quanto ha guadagnato Poste italiane da tale operazione? Al
riguardo il Codacons ha presentato una diffida a Poste Italiane in cui si
chiede: 1- di giustificare il rendimento zero dei titoli “Doppiocentro3”
piazzati dall’ente per un totale di 678 milioni di euro, comunicando al
Codacons la somma totale di commissioni incassate per tale operazione e
l’impiego delle somme stesse nel tempo dall’incasso a seguire con i
tassi di rendimento fruiti all’ente; 2- di prevedere comunque una sorta di
indennizzo ai risparmiatori per tale fallimentare investimento anche
mediante riduzioni su acquisti di titoli diversi in futuro quanto alle
commissioni da versare; 3- di comunicare il rendimento delle obbligazioni
strutturate piazzate per un totale di 16 miliardi di euro per l’ente e per
i risparmiatori; 4- di rendere leggibili e non nulle per incomprensibilità
le clausole contrattuali contenute nel sito www.Poste.it
sul rapporto rendimento/rischio che allo stato non consentono alcuna scelta
oculata per i cittadini; 5- di giustificare l’aumento del 500% del costo
del canone Postamat (da zero a 5 euro) e dare notizia sulla pubblicità
adeguata fatta a tale mutamento abnorme di costi per renderne edotti i
consumatori. Il Codacons ha inoltre invitato il Ministero delle
comunicazioni, il Ministero dell’Economia, Banca d’Italia e Consob ad
attuare atti concreti di direttiva e intervento per favorire un indennizzo
ai risparmiatori e comunque sospendere la regolamentazione poco chiara delle
obbligazioni postali rendendola chiara e comprensibile da chiunque anche
tenuto conto del target culturale dei clienti delle Poste.
BIPIEMME
ESPOSIZIONE NEI CONFRONTI DI PARMALAT
Milano, 21 gennaio 2004 L’esposizione del Gruppo Banca Popolare di Milano
nei confronti di Parmalat S.p.a. È pari a € 31 milioni (di cui € 20
milioni per finanziamenti autoliquidanti con scadenza nei primi mesi del
2004) oltre ad impegni per operazioni di copertura di cambi e tassi per €
16 milioni contratti dalla stessa Parmalat S.p.a. Nei confronti di Banca
Akros S.p.a.. Una esposizione per complessivi € 2 milioni è presente nei
confronti di altre società del gruppo Parmalat. Il Gruppo Banca Popolare di
Milano non detiene titoli azionari od obbligazionari emessi da società del
Gruppo Parmalat. Complessivamente i crediti e gli impegni corrispondono allo
0,2% del totale dei crediti di cassa e firma.
RETI
BANCARIE HOLDING S.P.A CALENDARIO EVENTI SOCIETARI 2004
Lucca, 21 gennaio 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Reti Bancarie
Holding S.p.a. Ha approvato il calendario degli ‘eventi societari’ con
il seguente svolgimento: Cda approvazione Progetto di Bilancio d’Esercizio
2003 dal 22/03/04 al 29/03/04 Assemblea dei Soci – approvazione Bilancio
d’Esercizio 2003 dal 23/04/04 al 29/04/04; Cda approvazione Relazione
Trimestrale al 31/03/04 dal 11/05/04 al 14/05/04; Cda approvazione Relazione
Semestrale al 30/06/04 dal 06/09/04 al 10/09/04; Cda approvazione Relazione
Trimestrale al 30/09/04 dal 02/11/04 al 12/11/04.
CRESCONO IL PATRIMONIO GESTITO DA FIDELITY ED
IL TEAM DI GESTIONE EUROPEO NEL REDDITO FISSO
Milano, 21 gennaio 2004 - Al 31 dicembre 2003 il patrimonio gestito nel
reddito fisso di Fidelity International Ltd (vendita diretta e clienti
istituzionali) ha raggiunto i 16,7 miliardi di Euro* in Europa, con un
incremento del 30% rispetto all’anno precedente, e oltre 350 miliardi di
Euro* a livello mondiale. Fidelity gestisce patrimoni investiti in questo
settore da oltre vent’anni con un team di oltre 100 professionisti nel
mondo. L’investimento nei fondi a reddito fisso rappresenta oggi più che
mai la soluzione ottimale per il risparmiatore che vuole ottenere un reddito
superiore ai Bot, ma non vuole correre i rischi che possono presentare
singoli bond. L’attenzione posta da Fidelity in questo settore è sempre
stata particolarmente alta ed il team europeo si è recentemente arricchito
di due nuovi acquisti, arrivando così a quota 28 professionisti. I nuovi
arrivati sono Beatrice Rodriguez, fund manager e Joe Andrews, analista delle
ricerche quantitative. Beatrice Rodriguez entra nel gruppo londinese con la
qualifica di Fund manager per il mercato monetario e lavorerà con Martin
Hall, alla guida del team Reddito Fisso di Fidelity. Beatrice opera in
questo mercato dal 1994, recentemente con il ruolo di responsabile per il
prestito titoli presso State Street Global Advisor. In precedenza è stata
Portfolio Manager in Deutsche Bank e prima ancora in Jp Morgan Investment
Management. La sua esperienza riguarda tutte le funzioni del trading sul
mercato monetario, compreso il reinvestimento dei proventi, il lancio e la
gestione di una gamma di fondi “offshore” del mercato monetario. Joe
Andrews si unisce al gruppo di analisti della ricerca quantitativa Fidelity,
diretto da Jenny Toolin Mcauliffe. Joe ha più di 13 anni di esperienza nel
campo dell’analisi quantitativa: una carriera iniziata in Rolls Royce, in
Jp Morgan poi, come membro del gruppo di ricerca sui ”Capital Markets”
che sviluppa i metodi quantitativi per i derivati azionari. Prima di
Fidelity Joe era nel gruppo di finanza quantitativa di Bank of America, con
funzione di supporto quantitativo alle attività di Tesoreria. Alessandro
Fonzi, responsabile Fidelity in Italia, aggiunge: “In Europa stiamo
registrando un aumento della richiesta di prodotti a reddito fisso poiché
gli investitori riconoscono che rappresentano una fonte certa di reddito e
una diversificazione importante all’interno di un portafoglio di
investimenti. Consapevoli di ciò, negli ultimi due anni abbiamo rafforzato
la squadra dedicata ai prodotti a reddito fisso e incrementato la nostra
gamma di prodotti. Questi sviluppi dimostrano l'impegno di Fidelity nel
settore del reddito fisso e ci permettono di offrire elevate prestazioni di
investimento e di generare prodotti che soddisfano i bisogni dei nostri
clienti, permettendo loro una diversificazione che li aiuti ad evitare i
rischi legati agli investimenti su singoli bond”.
PRESENTAZIONE DI CELL THERAPEUTICS, INC. ALLA CONFERENZA
DEGLI INVESTITORI IN GENNAIO
Milano 21 Gennaio 2004 Seattle— La prossima settimana avverrà la
presentazione di Cell Therapeutics, Inc. (Cti) (Nasdaq e Nuovo Mercato: Ctic)
da parte del proprio management, in occasione della “U.s. Bancorp Piper
Jaffray Health Care Conference”. La conferenza si terrà dal 27 al 29
Gennaio 2004, al The Pierre Hotel in New York City. Cti verrà presentata
Martedì 27 Gennaio alle ore 07:00 p.M. (Cet). La conferenza sarà trasmessa
su web e archiviata per consultazioni a richiesta. Per accedere alla
conferenza via web visitare il sito www.Cticseattle.com
U.s. Bancorp Piper Jaffray Health Care Conference Presentazione Cti :
Martedi, 27 Gennaio costa atlantica 1:00 p.M. /costa pacifica 10:00 a.M. Cet
(Italia): 07:00 p.m
UCIMU- ORDINI DI MACCHINE UTENSILI: IN CALO IL QUARTO
TRIMESTRE 2003
Cinisello (Mi), 21 gennanio 2004 - In base ai dati elaborati dal Centro
Studi & Cultura di Impresa di Ucimu-sistemi Per Produrre,
l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e
automazione, gli ordini raccolti dai costruttori italiani di macchine
utensili per la lavorazione del metallo, nel quarto trimestre del 2003, sono
diminuiti del 16,8%, rispetto allo stesso periodo del 2002 (per un valore
dell’indice pari a 76,1; base 2000=100). Particolarmente negativo è
risultato l’andamento degli ordini interni, calati del 27,5% rispetto al
quarto trimestre del 2002, che si attestano, così, a un valore di 75 (il
numero indice più basso fatto registrare in chiusura di anno dal
1998 a
oggi). Sul fronte estero, l’indice ha registrato una diminuzione più
contenuta, pari al 4,3%. In ragione d’anno, l’indice complessivo degli
ordini
2003 ha
registrato un calo dell’11,9% (per un valore medio dell’indice di 63,4).
Sul risultato finale ha pesato il calo degli ordini interni scesi del 23,1%
rispetto al 2002. Gli ordinativi raccolti sul mercato estero, invece, sono
rimasti sostanzialmente invariati, rispetto all’anno precedente, facendo
registrare un -0,2%. La congiuntura di settore si conferma quindi negativa:
l’indice degli ordini, negli ultimi tre anni, è sempre stato in costante
diminuzione, perdendo il 26,6% rispetto all’anno base. Tale dato ha sempre
riflettuto l’andamento dell’economia internazionale, della quale,
tuttavia, non ha ancora recepito i segnali di miglioramento provenienti,
recentemente, da alcuni dei principali paesi. Il diverso andamento degli
ordinativi raccolti sul mercato interno, rispetto a quello registrato
sull’estero, rivela che, a fronte di una domanda interna particolarmente
debole, i costruttori italiani hanno mantenuto intatta la forte capacità
competitiva sul mercato internazionale. Approfondendo l’analisi dei
mercati stranieri, secondo i dati di commercio estero relativi ai primi nove
mesi dell’anno, emerge una sostanziale differenza tra i mercati
dell’area euro, in cui le vendite registrano cali dell’ordine del
20-30%, e i principali paesi extra-Ue (Stati Uniti, Cina, Russia, Canada),
dove le esportazioni crescono a ritmi sostenuti. “Questo dato - afferma
Andrea Riello, presidente di Ucimu-sistemi Per Produrre - è tanto più
significativo se si considera che proprio in questi paesi dovrebbe farsi
sentire l’effetto della rivalutazione dell’euro. La crescita delle
esportazioni negli Stati Uniti, in Cina, Russia e Canada, dimostra, invece,
che l’industria italiana non manca di competitività ma soffre per
l’assenza di domanda nei mercati dell’Unione monetaria Europea”. “A
conferma di ciò - continua Riello - vi è il fatto che i costruttori
italiani stanno incrementando la propria quota sul mercato interno: le
importazioni, infatti, calano molto più delle vendite di macchine made in
Italy.” “Alla luce di questi dati, per contribuire al rilancio del
settore - afferma Riello - chiediamo alle autorità governative
l’attuazione di uno strumento di politica industriale come quello della
liberalizzazione delle quote di ammortamento degli investimenti, quale
indispensabile intervento in grado di stimolare la ripresa. A fronte della
crisi, diffusa in tutti i paesi dell’Unione monetaria, - continua Riello -
sarebbe, inoltre, opportuna una più coraggiosa politica monetaria da parte
della Banca Centrale Europea, sul modello di quella attuata dalla Federal
Reserve.”
IMPREGILO
CDA ESAMINA DATI DI PRECONSUNTIVO 2003 VALORE DELLA PRODUZIONE IN CRESCITA
DELL’8%. RISULTATO OPERATIVO PIU’ 13%
Sesto San Giovanni, 21 gennaio 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di
Impregilo S.p.a., presieduto dal Prof. Paolo Savona, ha esaminato i dati
consolidati del preconsuntivo relativi all’esercizio 2003 che indicano un
valore della produzione in crescita di circa l’8% rispetto al consuntivo
2002 (2.901 milioni di euro contro 2.682 del consuntivo 2002) e un risultato
operativo in crescita di circa il 13% rispetto al consuntivo 2002 (156
milioni di euro contro 138 del consuntivo 2002). La dinamica delle partite
straordinarie, finanziarie e fiscali consente di indicare che l’incremento
percentuale del risultato netto sarà superiore a quello registrato dal
risultato operativo. I dati confermano pertanto la progressiva crescita del
Gruppo Impregilo rispetto agli esercizi precedenti. Il Consiglio di
Amministrazione ha deciso di riunirsi martedì 9 marzo per approvare il
progetto di bilancio d’esercizio e il bilancio consolidato 2003 che verrà
presentato all’Assemblea degli Azionisti.
CREMONINI:
VITTIMA DELLA CACCIA ALLE STREGHE
Castelvetro di Modena, 21 gennaio 2004 - In riferimento agli articoli di
stampa che mettono in relazione, direttamente o indirettamente, il Gruppo
Cremonini con i recenti scandali finanziari,
la Società
precisa che tutte le notizie inerenti l’operazione di cartolarizzazione (Securitization),
che da anni rientra tra le usuali politiche di finanziamento del circolante
del Gruppo, sono state a suo tempo ampiamente diffuse e rese note al mercato
in ogni dettaglio. La società precisa inoltre che la documentazione
contrattuale della Securitization è stata curata dallo studio legale
inglese Clifford Chance Londra e non dallo Studio Zini & Associates.
Cremonini è sconcertata dalla strumentalizzazione di dati ed operazioni su
cui
la Società
ha sempre dato ampia informativa garantendo la massima trasparenza al
mercato.
La Società
conferma il trend positivo dei risultati
2003 in
tutti i settori di attività del Gruppo, sia in termini di fatturato sia di
marginalità, con una significativa riduzione dell’indebitamento a livello
consolidato rispetto all’esercizio precedente.
TERRANOVA PROCEDE ALLO SPIN OFF DEL PROPRIO PATRIMONIO
IMMOBILIARE NASCE T&M PROPERTIES, UNA DELLE PIÙ IMPORTANTI REALTÀ DEL
PANORAMA ITALIANO CON OLTRE 100 MILIONI DI PATRIMONIO IMMOBILIARE.
Milano, 21 gennaio 2004 - gennaio 2004 Teddy S.p.a., leader in Italia e
fra i primi gruppi in Europa nel settore del pronto moda, ha deciso un¹
importante riorganizzazione della propria struttura attraverso la scissione
delle proprietà immobiliari della casa madre T&m S.p.a. (ora denominata
T&m Holding S.p.a.) e di quelle della Teddy S.p.a., facendole confluire
entrambe in una newco denominata T&m Properties S.p.a. E dando così
vita ad una società immobiliare di notevoli dimensioni, tra le più
importanti properties companies nel panorama italiano. Questi sono alcuni
numeri della nuova realtà immobiliare: 52.000.000 euro di capitale sociale;
106.700.000 euro di valore degli immobili; 80.500 mq. Di superficie quasi
tutta commerciale (92%); 281.569 mq. Di superficie di terreni con case
coloniche; 55 unità immobiliari. Si tratta perlopiù di immobili
commerciali di elevata qualità e profittabilità posizionati in gran parte
in Emilia Romagna e con una forte presenza nei Centri Commerciali all¹ingrosso
di Bologna (Centergross) e di Rimini (Gros Rimini), tanto da esserne in
entrambi i casi gli azionisti di riferimento. Questa importante
riorganizzazione societaria, che rende visibile un patrimonio immobiliare
via via acquisito negli anni e che era rimasto notevolmente sottovalutato
rispetto ai valori correnti di mercato, è stata decisa per ottenere una
maggiore focalizzazione sul proprio core business da parte di ogni società.
A seguito di questa operazione
la Teddy S.p
.a. Si concentrerà infatti sulla propria missione di impresa distributiva
liberando importanti risorse che prima erano impegnate sul capitale fisso
immobiliare e rendendo così possibile anche l¹eventuale ingresso di nuovi
soci.
La T
&m Properties si occuperà di gestire l’importante patrimonio
immobiliare italiano del Gruppo mentre
la T
&m Holding sarà la holding industriale e si occuperà di gestire le
varie partecipazioni e di coordinare a livello finanziario le varie società
del Gruppo.
ENI:
ESAME E DIFFUSIONE DEI RISULTATI ECONOMICO-FINANZIARI, ECCO LE DATE DEL CDA
ENI NEL 2004
San Donato Milanese, 20 gennaio 2004 - Il calendario dei Consigli di
Amministrazione dell'Eni per l'anno in corso: 26 febbraio: bilancio
preconsuntivo dell'Eni al 31 dicembre 2003 e proposta dividendo; 31 marzo:
bilancio consolidato e bilancio di esercizio dell'Eni S.p.a. Al 31 dicembre
2003; 11 maggio: relazione trimestrale al 31 marzo 2004; 29 luglio:
relazione trimestrale al 30 giugno 2004; 22 settembre: relazione semestrale
al 30 giugno 2004; 10 novembre: relazione trimestrale al 30 settembre 2004.
Il 25 e il 28 maggio 2004, rispettivamente in prima o seconda convocazione,
assemblea degli azionisti per l'esame del bilancio al 31 dicembre 2003 e la
deliberazione dell'attribuzione dell'utile. Il 27 febbraio 2004 sarà
illustrata alla comunità finanziaria
la Strategy Presentation
relativa al Piano 2004-2007 delle attività del Gruppo Eni.
ASM
BRESCIA IN RIFERIMENTO A NOTIZIE STAMPA
Brescia, 21 gennaio 2004 - In riferimento alle notizie apparse ieri sulla
stampa, relative ad una eventuale emissione di bond, la società dichiara
che: nell’ambito delle diverse opzioni di ottimizzazione del debito, si
sta approfondendo l’opzione di una prima emissione di bond, valutandone il
merito e la convenienza, nonché l’opportunità, in questa fase di
mercato; l’entità dell’eventuale emissione sarà comunque inferiore a
quanto apparso ieri sulla stampa.
THE "EUROPEAN HYDROGEN AND FUEL CELL TECHNOLOGY"
A STRONG EUROPEAN TECHNOLOGY PARTNERSHIP TO MOVE TOWARDS THE HYDROGEN
ECONOMY
Brussels, 21 January 2004 - European Commission President, Romano Prodi,
launched the "European Hydrogen and Fuel Cell Technology" Platform,
whose Advisory Council includes key players of the European hydrogen sector,
at its first assembly in Brussels. The Platform has the task of drafting a
blueprint to smooth the Eu's transition from a fossil fuel-based to a
hydrogen-based economy. The creation of this platform follows the
presentation of a report by an Eu high-level expert group on June 16, 2003,
and the inclusion of a hydrogen and fuel cell initiative in the "Quickstart"
list of transport and research projects. This list was presented by the
Commission on November 11,
2003, in
the framework of the "European Growth Initiative". World-wide
energy demand will double in the next 50 years, and
Europe
still has very limited home-grown resources. The Eu currently imports 50% of
its demand for oil, and, if nothing is done, this figure will rise to 70% in
20-30 years time. Hydrogen and fuel cell technologies could form an integral
part of future sustainable energy systems. This will contribute to improving
Europe
's energy security and air quality, whilst lessening climate change.
Developing the new hydrogen society while gaining worldwide leadership will
require a coherent Eu strategy, which this European Hydrogen and Fuel Cells
Technology Platform will help devise. "At the current pace,
Europe
's oil import dependency is set to grow from around 50% today to 70% or more
in 2025. Current trends are clearly unsustainable. We have to act now in
order to change them," said Commission President Romano Prodi. "Our
objective is to realise a step-by-step shift towards a fully integrated
hydrogen economy, based on renewable energy sources, by the middle of the
century. To turn this vision into reality, however,
Europe
needs more research, larger demonstration and deployment projects, and
regulations and standards appropriate to the future hydrogen economy. These
efforts will be successful only if national and European resources, both
public and private, are pulled together in a co-ordinated way. This is why
we are launching the European partnership for the hydrogen economy."
The creation of the European Hydrogen and Fuel Cell Technology Platform is
sponsored by President Prodi, along with Vice-president and Energy and
Transport Commissioner Loyola de Palacio and Research Commissioner Philippe
Busquin. A Technology Platform: what for? The Eu effort in developing and
consolidating this technology is fragmented and spread across a number of
member states, often with overlapping activities. This is why last year the
Commission decided to set up a high level group. The group's vision report
was strongly endorsed at the major European conference, "The hydrogen
economy a bridge to sustainable energy". Foremost amongst the group's
recommendations was the establishment of a "European Hydrogen and Fuel
Cell Technology Partnership", guided by an Advisory Council. The
expected outcome of this Technology Platform will be the development of a
broad and far-reaching hydrogen and fuel cell strategy at the Eu level. The
intention is to secure the Eu's position as a leading world-wide player in
the supply and deployment of hydrogen technologies. The Technology Platform
Advisory Council comprises 35 members representing the relevant stakeholders,
and distinguished by their leadership in the field (See the list in Annex
1). The first assembly of this Technology Platform, to be held on January
20-
21 in
Brussels and opened by Commission President Romano Prodi, will address the
three cornerstones for implementing the new Hydrogen Economy in Europe:
"Transport applications" (by 2020, 5% of road transport fuels
could be based on hydrogen, as proposed by the Eu Communication on
alternative fuels for road transportation); "Stationary applications"
and "Hydrogen infrastructure". It will stimulate the formation of
working groups which will support the Platform's operations and objectives.
The Technology Platform will have the opportunity to build consensus and
drive forward a coherent European research and deployment strategy in the
hydrogen and fuel cell sector, including public-private partnerships,
lighthouse projects, standards and regulations. In so doing, it will build
critical mass and rally stakeholders to make Europe a leading player and a
stronger partner at the international level. Hydrogen: a clean energy vector
Hydrogen, like electricity, is a clean energy vector. It can be produced
from a wide variety of primary energy sources. It is possible to
de-carbonise fossil fuels by carbon capture, allowing for the production of
hydrogen from these traditional fuels with negligible carbon emissions. But,
more importantly, hydrogen produced through a range of renewable primary
energy sources such as wind, biomass and solar energy is ideal for gradually
replacing fossil energy - in particular, oil. A concrete application: fuel
cells The energy conversion principle in a fuel cell is clean and silent:
hydrogen combines with oxygen from the air in the fuel cell to produce water
and electricity. The electrochemical conversion processes are not limited by
the same physical laws of thermodynamics that govern combustion processes
and are, therefore, more efficient. Fuel cells generally use hydrogen as a
fuel but others, such as natural gas and methanol, can also be used. In the
long term, fuel cells have the potential to replace a very large proportion
of current energy systems in all fields, from mobile phone batteries to
vehicle propulsion to centralised or decentralised stationary power
generation. They also represent a potential paradigm shift in the way we
produce and consume energy. The European Union has been supporting fuel cell
research since 1989, and the growing importance of this field is reflected
in the substantial increase in the financial support to fuel cell research,
from €8 million in the 1988-1992 programme, to €150 million for
1999-2002. At present, after a first call of proposals for the 6th Research
Framework Programme (Fp6 2002-2006), the Eu contribution to these activities
amounts to €95 million; two more calls for proposals are expected before
2006. Around €300 million should be allocated to hydrogen and fuel cell
research within Fp6. The European Initiative for Growth and Quickstart
Programme In November 2003 the Commission also launched the European
Initiative for Growth to accelerate Eu economic recovery. The Growth
Initiative includes a "Quick Start Programme" of projects of
public and private investment in infrastructure, networks and knowledge. The
aim is to encourage the creation of public-private partnerships, in
co-operation with the European Investment Bank, to leverage finance. This
programme foresees a major ten year initiative for hydrogen-related research,
production and use, with an indicative total budget of €2.8 billion of
public and private funding. The technology platform can help shape this
initiative, which has already received the political backing of Member
States at the highest level. The international framework In June 2003,
hydrogen was discussed during the Eu-us summit. In a joint statement with
the Us, the Eu committed to collaborate on a global scale in accelerating
the development of the hydrogen economy. Behind this collaboration is the
aim to enhance security of energy supply, increase diversity of energy
sources and improve local and global air quality. The growing commitment to
developing a global hydrogen economy was further strengthened in November
2003, when the International Partnership for the Hydrogen Economy was
launched with the United States, fourteen countries and the European Union
in Washington. This International Partnership includes, notably, India and
China, which will become major consumers of energy as their economies
rapidly expand. It is a step forward for building international
collaboration on both technical, regulatory and policy related matters.
Links of interest: The proceedings of the meeting 20-21 January
2004 in
Brussels to launch the Hydrogen & Fuel cells Platform will be available
next week at the following address: http://forum.Europa.eu.int/public/irc/rtd/eurhydrofuelcellplat/library
The concept of a Hydrogen and Fuel Cell Technology Platform, and its related
activities, was endorsed by the European Commission on September
2003 in
the Communication "A European Partnership for the Sustainable Hydrogen
Economy" The objectives, scope, operational structure and timelines of
the Technology Platform, is set out in the document posted at: http://europa.Eu.int/comm/research/energy/nn/nn
_rt_htp1_en.html The European Initiative for Growth and the "Quickstart"
programme: http://europa.Eu.int/comm/commissioners/prodi/pdf/growth_initiative_en.pdf
SHARP: ARRIVA IN EUROPA
LA PRODUZIONE DI
MODULI FOTOVOLTAICI PER SHARP UN ULTERIORE PASSO STRATEGICO PER
L’AMPLIAMENTO DEL BUSINESS DELL’ENERGIA SOLARE
Milano, 21 gennaio 2003 – Sharp Corporation annuncia che nella Primavera
del 2004 avvierà la produzione di moduli fotovoltaici per il mercato
europeo presso la propria fabbrica di Wrexham, nel nord del Galles – Regno
Unito. L’aumentare della consapevolezza mondiale in ordine alla necessità
di tutelare l’ambiente, ha attirato l’attenzione sulle fonti di energia
rinnovabili, inclusi i sistemi in grado di produrre energia pulita dal sole.
In particolare, le importanti misure adottate in Germania per promuovere la
diffusione dell’uso dell’energia solare hanno portato al rapido
incremento della domanda di questo tipo di sistemi nel nostro continente;
una domanda che si prevede diventerà ancor più consistente non appena
anche altri Paesi adotteranno programmi di incentivazione, prevedendo
standard per l’introduzione di energia rinnovabile guidata da politiche
Rps[1][1]. Per rispondere a questa situazione, lo scorso ottobre 2003 Sharp
ha messo a punto una nuova divisione commerciale e marketing dedicata a
prodotti per l’energia solare. La nuova divisione ha sede presso Sharp
Electronics (Europe) Gmbh di Amburgo – Germania. In futuro Sharp ha in
programma di potenziare tanto la produzione tanto il marketing della sua
organizzazione europea. La fabbrica sita in Gran Bretagna sarà il secondo
centro di produzione di moduli fotovoltaici fuori dal Giappone dopo quello
americano. Inizialmente saranno prodotti 20Mw all’anno;
la Società
ha comunque intenzione di monitorare attentamente il mercato ed entrare a
pieno regime produttivo non appena il livello della domanda lo richiederà.
A partire dal 2005, inoltre, entrerà in vigore
la Direttiva Ue
Weee[2][2], un sistema di norme relativo alla raccolta ed al riciclaggio di
materiali elettrici ed elettronici di scarto. Attualmente, i moduli
fotovoltaici non rientrano nel raggio di applicazione di questa direttiva
ma, anche se così fosse, essi hanno un ciclo di vita di oltre 25 anni:
Sharp, avendo in grande considerazione la tutela dell’ambiente, nella
fabbrica del Regno Unito creerà un centro di eccellenza per il riciclaggio
ed il riutilizzo di queste moduli.
INFRASTRUTTURE LOMBARDE:
RISPETTO ALL’ITALIA IL DOPPIO DELLE MACCHINE E
LA METÀ DELLE
STRADE
Milano, 20 gennaio 2004. Il doppio delle macchine che circolano per
100 km
di strada – in Lombardia 1.681 veicoli contro i 796 della media italiana -
e la metà di strade se rapportate alla popolazione residente – 43,3
contro 88,8 -. Così il ritardo infrastrutturale lombardo. Se in regione si
concentra il 16% dei veicoli nazionali, la rete stradale si ferma al 7,5% e
le autostrade al 9%. Pochi scelgono il mezzo pubblico al posto della
macchina, ma sempre più che in Italia: gli habitué del treno sono il 4,5%
contro il 3,2% italiano. Di più i giornalieri del pullman - 6,7% contro il
5,2% - e di bus e tram – 13,4% contro 11,7%-. Qualunque sia il mezzo, i
lombardi perdono più tempo degli italiani per raggiungere il posto di
lavoro: ci vogliono più di 30 minuti per il 15,8%, contro un 12,4%
nazionale. E più degli italiani pesa ai lombardi il ritardo e la scarsa
pulizia nei treni e il costo del biglietto per treni, autobus, bus e tram.
Gradita invece la puntualità e la velocità dei mezzi. Questi i dati che
emergono da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati
Istat. I dati sono stati divulgati oggi in occasione della Mobility
Conference Exhibition 2004. Una manifestazione, organizzata da Assolombarda
e Camera di Commercio di Milano, che ha lo scopo di promuovere lo sviluppo
del mercato della mobilità attraverso la crescita della conoscenza dei
prodotti e dei servizi nei settori della realizzazione e gestione delle
infrastrutture; della qualità della vita nelle città e della mobilità di
merci e persone. L’iniziativa, che rappresenta un’occasione privilegiata
di confronto tra domanda e offerta di enti e imprese pubbliche e private,
dura tre giornate (19-20-21 gennaio) con 19 convegni, workshop e incontri
tematici, nonché una “Exhibition” con decine di stand e un portale web
dove le imprese presentano prodotti e servizi innovativi
(www.Mobilityconference.it). Sede: Assolombarda, via Pantano 9 e Camera di
Commercio, Palazzo Affari ai Giureconsulti, via Mercanti 2, Milano. “Un
sistema efficiente di trasporto - ha commentato Massimo Sordi,
vicepresidente della Camera di Commercio di Milano - gioca un ruolo
fondamentale nella competitività di un’area e nella qualità della vita
dei cittadini. E in un quadro in cui cresce sempre più l’integrazione
europea e la globalizzazione economica, non si può che puntare sulla qualità
delle infrastrutture, a partire da quelle legate alla comunicazione e al
trasporto”.
|
Autostrade
|
Strade statali
|
Raccordi
autostradali
|
Strade provinciali
|
Totale
|
Lombardia
|
577
|
3.336
|
10
|
7.788
|
11.711
|
Italia
|
6.476
|
44.357
|
350
|
119.644
|
170.829
|
% lomb
|
8,9%
|
7,5%
|
2,9%
|
6,5%
|
6,9%
|
|
Estesa stradale per
100 kmq sup
|
Veicoli circolanti
per
100 km
strada
|
Estesa stradale per
pop.Residente (100.000 ab.)
|
% di km autostrade
su tot. Rete strad.
|
Lombardia
|
16,4
|
1681,2
|
43,3
|
14,7
|
Italia
|
17,0
|
796,0
|
88,8
|
12,7
|
La mobilità sul
territorio Mobilità quotidiana per studio e lavoro riferita al 1999. I
bambini o studenti lombardi fino ai 34 anni che si recano a scuola o
all'università vanno per il 22,9% a piedi, rispetto a una media nazionale
del 26,9%. Il 73,6% usa invece mezzi di trasporti, contro una media italiana
più bassa, del 68,9%. Di questo 73,6% il 31,9% si sposta in auto ma come
passeggero, il 16,5% utilizza i pullman, il 10,3% tram o bus, l'8,6% in
treno, l'8%, tutto concentrato a Milano, sceglie la metropolitana, il 5,8%
l'auto, ma come conducente, il 4,7% opta per l'ecologica bicicletta, un dato
superiore alla media nazionale che è del 2,5%, il 4,2 può usufruire del
pullman scolastico, il 2,9% invece preferisce il motorino. Il tempo
impiegato per raggiungere la propria destinazione è minore ai 15 minuti per
il 63,6% dei ragazzi lombardi, superiore ai 30 minuti per il 13,6%, contro
un 11,1% nazionale. Per quanto riguarda le persone con più di 15 anni che
escono di casa per andare al lavoro, in Lombardia solo il 10,2% va a piedi,
rispetto a una media nazionale del 11,8%. L'87,6% usa invece mezzi di
trasporti, contro una media italiana del 84,9%. Di questo 87,6% ben il 65,6%
si sposta in auto come conducente, il 6,5% utilizza tram o bus, un
altrettanto 6,5%, tutto concentrato a Milano, sceglie la metropolitana, il
5,9% l'auto, ma come passeggero, il 4,7% il ciclomotore e il 3,7% opta per
l'ecologica bicicletta, un dato superiore alla media nazionale che è del
2,6%, dati più bassi per il treno con 3,0%, la corriera con il 2,7% e solo
lo 0,8% può usufruire di un pullman aziendale. Il tempo impiegato dai
lombardi per raggiungere il posto di lavoro è inferiore ai 15 minuti per il
49,3%, superiore ai 30 minuti per il 15,8%, contro un 12,4% nazionale.
Mobilità in Italia per turismo, anno 2000. Su 100 italiani che si spostano
in patria per motivi di turismo, ma anche di lavoro,
la Lombardia
viene scelta come destinazione per una vacanza breve (da
1 a
3 notti) nell'11,2% dei casi, classificandosi al 2° posto dopo il Lazio
14,0%), la percentuale sale al 17,1% quando si tratta di viaggi d'affari, ma
la posizione non cambia, sempre seconda dietro al Lazio con il 19%. La
qualità dei servizi pubblici percepita dagli utenti Uso del treno. In
Lombardia nel 1999 su 100 persone maggiori di 14 anni, il 33,8% ha
utilizzato il treno, rispetto al 29,7% nazionale, ma solo il 4,5% con
frequenza quotidiana o almeno settimanale, rispetto al 3,2 italiano. Gli
utenti che si sono dichiarati molto o abbastanza soddisfatti lo sono stati
soprattutto per la frequenza delle corse (65,9%, rispetto al 64,4%
italiano), la possibilità di trovare posto a sedere (62,3%), la comodità
degli orari (61,0%), le informazioni sul servizio (53,2%), percentuali
minori per la puntualità (46,6%), inferiore anche alla media italiana
(49,7%), il costo del biglietto (35,4% rispetto al 36,9% nazionale) e la
pulizia delle vetture (25,9%; 30,6% italiano). …del pullman. Nel
1999, in
Lombardia su 100 persone maggiori di 14 anni, il 21,6% ha preso il pullman,
rispetto al 18,2% nazionale, ma la percentuale si riduce al 6,7% se si
considera chi lo ha utilizzato con frequenza quotidiana o almeno
settimanale, rispetto al 5,2 italiano. Gli utenti che si sono dichiarati
molto o abbastanza soddisfatti del servizio lo sono stati soprattutto per la
velocità delle corse (73,4%, rispetto al 69,5% italiano), puntualità
(71,7%, superiore al 67,1% nazionale), la possibilità di trovare posto a
sedere (71,3%), la frequenza delle corse (61,6%), seguono la comodità degli
orari (58,6%), la pulizia delle vetture (58,5%), la possibilità di
collegamento con altri comuni (56,1%), le informazioni sul servizio (50,8%).
Percentuali minori per la comodità dell'attesa alle fermate (37,5%,
superiore però alla media nazionale del 34,8%) e il costo del biglietto
(34,2%, contro un 39,33% italiano). …di autobus, filobus e tram. Nel
1999, In
Lombardia su 100 persone maggiori di 14 anni, il 26,1% ha utilizzato
autobus, filobus e tram , rispetto al 24,9% nazionale e il 13,4% con
frequenza quotidiana o almeno settimanale, rispetto all'11,7 italiano. Tra
gli utenti che si sono dichiarati molto o abbastanza soddisfatti del
servizio, le voci più gradite sono state: la velocità delle corse (67,4%,
rispetto al 59,8% nazionale), la possibilità di collegamento con altri
comuni (65,3%), la comodità degli orari (64,2%), la puntualità (57%) e la
pulizia delle vetture (55,6%). Minor gradimento hanno riscosso la possibilità
di trovare posto a sedere (51,5%), la possibilità di trovare posto a sedere
(40,2% contro il 34,3% italiano) e il costo del biglietto (38%, inferiore al
43,2% nazionale). Trasporti aerei: qualità del servizio Voli e ritardi per
aeroporto di partenza. Nel 2000, tra gli aeroporti internazionali, Milano
Malpensa su 126.133 voli in partenza ha registrato una percentuale di
ritardo del 34,5%, inferiore solo a quella di Venezia (48,1%), Bologna
(37,9%) e Ginevra (36%). E con un ritardo medio di 22,9 minuti, pari a
Malaga, ma inferiore a quello di Atene (26,6), Venezia (25,2), Palma de
Maiorca (24,3) e Bologna (23,9). Voli e ritardi per aeroporto di arrivo.
Sempre dal confronto con gli altri aeroporti internazionali emerge che nel
2000 su 125.005 voli atterrati a Milano Malpensa il 36,3% ha portato un
ritardo. Percentuale inferiore a quella registrata a Basilea (40,8%),
Venezia (38,7%) e Francoforte (36,4%). Il ritardo è quantificabile
mediamente in 22,1, meno di Parigi (25,1), Venezia (24,2) e New York (23).
Lo stato delle infrastrutture Rete stradale. Nel 1999
la Lombardia
poteva contare su
577 km
di autostrade, pari circa al 9% del totale nazionale, su
3.336 km
di strade statali (7,5% di quelle italiane), 10 di raccordi autostradali
(3%) e 7.7.88 di strade provinciali (6,5%) per un totale di
11.711 km
(7% italiano). Ma per valutare la disponibilità di infrastrutture stradali,
si sono considerati anche indicatori quali: il rapporto tra l'estesa
stradale e la superficie regionale, il parco veicoli circolanti e la
popolazione, l'incidenza delle autostrade sul totale della rete stradale. In
Lombardia, per esempio, il rapporto tra veicoli circolanti e l'estesa
stradale è un valore molto elevato (1.681,2 contro una media nazionale di
796). Rete ferroviaria. La rete ferroviaria milanese, gestita dalle Ferrovie
dello Stato ha raggiunto nel 1999 i
1.596,5 km
, circa il 10% del totale italiano (
16.091,9 km
) di cui ben
699,2 km
di linee elettrificate a binario doppio (11% nazionale), contro
668,5 a
binario semplice (15% nazionale) e
228,8 km
di linee a binario semplice non elettrificate. Per quanto riguarda la rete
ferroviaria data in concessione, che risponde soprattutto ad esigenze di
tipo locale,
la Lombardia
contava nel
1999 320 km
complessivi su
3.461 km
nazionali. Consistenza del Parco veicolare. Nel 2000 secondo i risultati del
Pubblico Registro Automobilistico,
la Lombardia
poteva contare su un parco di 5.285.721 autovetture, rispetto ai 32.583.815
italiani (16%), 10.258 autobus su un totale nazionale di 87.956 (12%),
551.328 autocarri su 3.377.573 (16%), 17.412 motrici su 115.958 (15%),
563.635 motocicli su 3.375.782 (17%), 21.068 motocarri su 390.097 (5%)e
145.980 altri veicoli (rimorchi, semirimorchi ecc…) su 812.596 (18%). Per
un totale di 6.595.402 veicoli circolanti su un totale nazionale di
40.743.777 (16%). Trasporti merci dalla Lombardia: 230 milioni di
tonnellate, il 21,6% sul totale di origine interna italiano. Il trasporto
intraregionale in Lombardia rappresenta il 67,7% sul totale di origine
lombarda con destinazione Italia o estero. Meno della media nazionale
(70,6%). Il restante 32% tra direttrici di flusso prevalente vede l’Emilia
Romagna (19,7% del trasporto interregionale con origine lombarda), Piemonte
(18,1%)
MOBILITY
CONFERENCE - GIOVANNI VERGA - SVILUPPO DEL TERRITORIO UNA PROGETTAZIONE DI
QUALITÀ PER UNA MOBILITÀ DI QUALITÀ L’ASSESSORE VERGA: "
LA QUALITÀ DEVE
ESSERE SIA IL FINE CHE IL MEZZO"
Milano, 21 gennaio 2004 - L’assessore allo Sviluppo del Territorio Gianni
Verga ha partecipato oggi alla Mobility Conference Exhibition 2004,
organizzata da Assolombarda, intervenendo al workshop sul tema “Una
progettazione di qualità per una mobilità di qualità”. L’edizione
2004 della Mobility Conference Exhibition ha posto al centro del dibattito
la qualità della città, intesa come insieme di fattori che la rendono
funzionale, attrattiva e vivibile con particolare attenzione a quelle
tematiche che contribuiscono alla creazione di un ambiente urbano di qualità.
L’incontro di ieri ha affrontato il tema della progettazione di qualità
come elemento fondamentale sia per ottimizzare tempi e costi di costruzione
sia per realizzare opere destinate a durare. Una progettazione che deve
essere eccellente oltre che a livello di inserimento territoriale e
ambientale anche a livello specialistico per la singola infrastruttura. Nel
suo intervento l’assessore Verga ha sottolineato come sia ormai in atto
una nuova stagione urbanistica che ha assunto come riferimento la qualità
che “deve essere sia il fine che il mezzo”. “Per rilanciare lo
sviluppo e aumentare l’attrattività di Milano per gli investitori - ha
continuato Verga - occorrono strategie, programmi e impegni pubblici a lungo
termine, che diano certezza agli investitori e, insieme, offrano ai
cittadini milanesi una migliore qualità urbana. Qualità che può essere
raggiunta dando forma e accessibilità al tessuto degli insediamenti per
trasformarli in un efficiente sistema territoriale e dotando la regione
urbana di una rete infrastrutturale più forte. I primi risultati sono già
tangibili ed evidenti. Due esempi per tutti, il nuovo polo fieristico di Rho
Pero e il grande progetto Montecity-rogoredo. Ma anche altri interventi nei
diversi ambiti della progettazione come quelli delle infrastrutture, dello
spazio pubblico e urbano hanno avuto e avranno significativi riflessi
positivi sul contesto urbano. Mi riferisco alla Strada Interquartiere Nord,
alle nuove piazze già realizzate a Gambara, Ohm e Roserio e alla rinnovata
fisionomia che sta assumendo l’ambito dei navigli. Tutti interventi che
nascono da studi approfonditi, i cui risultati hanno portato alla qualità
progettuale come comune denominatore e alla mobilità di qualità come fine
condiviso”.
A
REGIME "INFRASTRUTTURE LOMBARDE SPA" NOMINATI I CONSIGLI DI
GESTIONE (FORMENTI PRESIDENTE) E DI SORVEGLIANZA
Milano, 21 gennaio 2004 - Con la nomina, da parte dell'assemblea dei soci e
su indicazione della Giunta regionale, del Consiglio di sorveglianza e del
Consiglio di gestione, va a regime "Infrastrutture Lombarde Spa",
la nuova società regionale destinata a sviluppare le infrastrutture e
valorizzare il patrimonio immobiliare della Regione Lombardia. I componenti
il Consiglio di gestione sono Francesco Formenti (presidente), Claudio
Artusi (designato per la carica di amministratore delegato), Benito Benedini,
Guido Della Frera e Francesco Tofoni. Del Consiglio di sorveglianza fanno
parte gli assessori Massimo Corsaro, Alessandro Moneta, Massimo Zanello,
Carlo Borsani, Romano Colozzi, il consigliere regionale Domenico Zambetti,
indicato da Finlombarda e, su delega del presidente della Regione Roberto
Formigoni, il vice segretario generale della Giunta, Raffaele Cattaneo. Si
tratta del primo caso in Italia in cui una società di tale complessità
adotta il modello dualistico, recentemente introdotto dalla riforma del
diritto societario, che prevede due nuovi organi di amministrazione: il
Consiglio di gestione (cui è affidata l'esclusiva responsabilità della
gestione della Società) ed il Consiglio di sorveglianza (deputato a
garantire il raccordo con
la Regione-azionista
di maggioranza, e quindi con le priorità della programmazione regionale).
Gli scopi di Infrastrutture Lombarde sono: - favorire lo start up di
progetti infrastrutturali ed il miglioramento delle infrastrutture
esistenti; - svolgere le funzioni di soggetto aggiudicatore e/o attuatore,
con funzioni di affiancamento alla Regione Lombardia per progetti complessi,
anche ricevendo a questo fine risorse assegnate dallo Stato e dalla Regione;
- valorizzare e gestire il patrimonio di proprietà della Regione e gli
altri asset reali ad esso collegati. Inoltre, Infrastrutture Lombarde
potrebbe eventualmente partecipare all'acquisizione di quote del capitale
sociale di società esistenti che si occupano di infrastrutture strategiche.
CITTÀ
METROPOLITANA: SEGRATE È GIÀ PRESENTE
Segrate, 21 gennaio 2004 –
La Presidente
della Provincia, onorevole Ombretta Colli, lancia una sfida propositiva:
“una città per fare grande Milano”. “Una sfida che si deve accogliere
-commenta il Consigliere Udc, Benito Alberto Ruiu, Responsabile della
Comunicazione, che prosegue- “la città metropolitana deve finalmente
realizzarsi. Desideriamo aggiungere che nella Grande Milano devono occupare
un posto di rilievo i comuni dell’hinterland, prevalentemente quelli di
prima fascia milanese.
Segrate, continua Ruiu, fra questi comuni gioca un ruolo determinante, è già
“sistema”, ospitando nel proprio territorio importanti servizi e
infrastrutture di interesse pubblico, industriale commerciale e della
comunicazione. La futura Grande Milano dovrà essere guidata da un governo
ampio e rappresentativo, non verticistico”.
MASSIMO
SOPPANI È IL NUOVO DIRETTORE GENERALE DI SAVE S.P.A., SOCIETÀ DI GESTIONE
DELL’AEROPORTO “MARCO POLO” DI VENEZIA.
Venezia, 21 gennanio 2004 - Laureato in ingegneria meccanica, veneziano,
l’ingegner Soppani ha acquisito una ricca esperienza in aziende di
carattere manifatturiero fortemente focalizzate sul servizio al cliente, nei
settori di produzione di alluminio e elettronica industriale. L’incarico
precedente al nuovo ruolo in Save è stato quello di Direttore Generale di
Becromal S.p.a., società multinazionale che opera nel settore
dell’elettronica industriale, con sede a Milano. L’esperienza
dell’ingegner Soppani è funzionale allo sforzo di Save verso
l’”industrializzazione” dei processi aziendali, al fine di garantire
al cliente un servizio di sempre maggiore qualità, in coerenza con gli
obiettivi della Società di sempre migliori standard di sicurezza ed
efficienza nei servizi.
NAVIGAZIONE
MONTANARI S.P.A. CAUSA INADEMPIENZE DA PARTE DEL CANTIERE NAVALE È
COSTRETTA A RISOLVERE CONTRATTO DI COSTRUZIONE DI DUE NAVI “PRODUCT TANKER”
DA 25.000 TPL CIASCUNA, E CEDE NAVE IN COSTRUZIONE DEL TIPO “OIL TANKER”,
DA 105.000 TPL.
Fano, 20 gennaio 2004 - Navigazione Montanari S.p.a. Comunica che in seguito
al mancato avverarsi di alcune condizioni essenziali poste, il contratto per
la costruzione di due navi “product tanker” da 25.000 tpl ciascuna per
il trasporto di prodotti petroliferi e petrolchimici non ha potuto avere
esecuzione e, quindi, è stato risolto. L’informativa delle nuove
costruzioni è stata diffusa con comunicato stampa del 18 settembre u.S.; la
commessa avrebbe comportato un investimento complessivo di circa 46 milioni
di dollari. Si è provveduto, inoltre, alla cessione della nave in
costruzione “oil-tanker” da 105.000 tpl, classe “aframax”, da
destinare al trasporto di petrolio greggio. Infatti, avendo perso carattere
strategico nel piano industriale e di sviluppo della Società si è ritenuto
opportuno cederla, per un corrispettivo di 44,5 milioni di dollari.
Conseguentemente, rimangono quattro le unità attualmente in costruzione
-una “oiltanker” da 159.000 tpl e tre “product tanker” da 40.000 tpl
ciascuna - che entreranno gradualmente in esercizio nei prossimi 18 mesi.
La Società
è impegnata nel perseguimento degli obiettivi di crescita, al fine di
ulteriormente ampliare e diversificare la propria capacità di trasporto con
unità moderne, tutte a doppio scafo, dotate dei più aggiornati sistemi di
sicurezza e di protezione ambientale, in linea con le esigenze di trasporto
dei clienti noleggiatori.
TRASPORTI: NOVITA' PER GLI
AUTOMOBILISTI
Roma, 21 gennaio 2004 - Entro la fine di gennaio 2004 entreranno in vigore
due nuovi provvedimenti in materia di immatricolazione di veicoli e utilizzo
delle targhe di prova. Il primo riguarda la possibilità di rilasciare una
dichiarazione sostitutiva al fine di ottenere l'iscrizione al P.r.a. Di un
veicolo nuovo. Il provvedimento, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 16
gennaio 2004, entrerà in vigore dal 31 gennaio 2004. Il secondo
provvedimento riguarda il rilascio e l'utilizzo di targhe di prova. Questo
decreto, firmato dal ministro Lunardi, prevede che le imprese di consulenza
automobilistica, che intendono svolgere attivita' relative al rilascio e al
rinnovo delle autorizzazioni alla circolazione di prova e alla produzione e
distribuzione delle targhe di prova debbano esporre, all'esterno della loro
sede l'apposita insegna allegata al decreto. Http://www.governo.it/governoinforma/dossier/immatricolazione_veicoli/index.html
ENERGIZER HOLDINGS ANNUNCIA CHE
LA CORTE DISTRETTUALE
DEL MASSACHUSSETS HA RESPINTO
LA RICHIESTA DI
INGIUNZIONE PRELIMINARE CONTRO
LA SUA CONTROLLATA
"SCHICK WILKINSON SWORD"AVANZATA DA "GILLETTE"
St. Louis, Missouri, 21 gennaio 2004 - Energizer Holdings, Inc (Nyse.enr) ha
annunciato che il giudice Patti Saris, della Corte Distrettuale del
Massachusetts, ha respinto la mozione presentata da Gillette inerente
l'ingiunzione preliminare contro Schick "Quattro", il primo rasoio
a quattro lame del mondo. Il giudice Saris ha affermato che Gillette non ha
alcuna ragionevole probabilità di successo in merito alla violazione. La
sentenza conferma pertanto il diritto del Gruppo Schick a commercializzare
il rasoio "Quattro" negli Stati Uniti. "Siamo felici che la
decisione della Corte sia stata quella di respingere l'ingiunzione
preliminare" ha dichiarato Joe Lynch, Presidente del Gruppo
Schick-wilkinson Sword. "Rimaniamo estremamente fiduciosi della nostra
posizione legale in materia di violazioni di brevetti e siamo anzi
orgogliosi dell'ampio portfolio di brevetti e della tecnologie innovative di
cui disponiamo e che abbiamo utilizzato per la realizzazione di tutti i
nostri prodotti, incluso "Quattro". Dal suo lancio nello scorso
mese di Settembre, "Quattro", il rivoluzionario rasoio a 4 lame
del Gruppo Wilkinson, è il più venduto negli Stati Uniti, secondo I dati
forniti da A.c Nielsen. E non è tutto: la prestigiosa rivista Fortune lo ha
infatti selezionato fra I 25 prodotti di maggiore successo del 2003.
UN PROGETTO EUROPEO FA TIRARE UN SOSPIRO DI
SOLLIEVO A QUANTI VIVONO IN PROSSIMITÀ DI UNA DISCARICA DI RIFIUTI LIQUIDI
Bruxelles, 21 gennaio 2004 - Un progetto finanziato dall'Ue, al quale
partecipano piccole e medie imprese (Pmi) ed istituti di ricerca di tutta
l'Europa, ha contribuito a sviluppare un sistema capace di ridurre del 95
per cento i cattivi odori emessi dai rifiuti liquidi. In varie zone
industriali, sono presenti migliaia di vasche e bacini a cielo aperto
contenenti rifiuti liquidi che generano emissioni di metano, ossido di
diazoto e metaboliti volatili responsabili degli odori, peggiorando così la
qualità dell'aria nelle zone residenziali. Delle imprese che conferiscono i
rifiuti liquidi in vasche e bacini non areati, la maggior parte sono Pmi e
perciò non in grado di investire in impianti high-tech per il trattamento
di tali rifiuti. Il team del progetto Emred ha utilizzato gli impianti
idraulici e i materiali di filtraggio per ricoprire le vasche e i bacini a
cielo aperto. I primi test hanno messo in evidenza che tali impianti e
assorbenti possono dare buoni risultati, con il 95 per cento di riduzione
delle emissioni. Al momento, prove ulteriori sono effettuate in Germania,
Danimarca, Spagna e Portogallo per decidere su come posizionare al meglio il
materiale galleggiante in modo che non sia sposato dal vento o dalle
correnti. Tali ricerche innovative uniscono natura e tecnologia, ha
dichiarato il direttore commerciale di "ttz Bremerhaven", Werner
Mlodzianowski, una delle imprese partner del progetto. "Ci stiamo
inoltre concentrando sulle esigenze concrete di mercato, in modo che i
risultati ottenuti possano essere realizzati nella pratica: solo in questo
modo la scienza e le imprese possono collaborare in maniera proficua",
ha aggiunto. Il progetto riunisce partner di diversi settori, a
dimostrazione del fatto che il problema delle emissioni degli odori è
ampiamente diffuso. Oltre al centro di trasferimento tecnologico "ttz
Bremerhaven" ed a Eismann & Stoebe, partner principale e produttore
di filtri, partecipano imprese produttrici di carni, prodotti caseari,
fecola di patate e gnocchi di pasta. Il progetto, finanziato nell'ambito
della sezione "Ambiente, energia e sviluppo sostenibile" del
Quinto programma quadro, sarà completato nell'ottobre 2004.
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