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HI TECH
NOTIZIARIO
TECNOLOGICO
MARKETPRESS
NEWS
di
LUNEDI'
26 GENNAIO 2004
pagina 5
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IL PARLAMENTO EUROPEO PUBBLICA UNA
GARA DI SERVIZI DI CONSULENZA SCIENTIFICA
Bruxelles, 26 gennaio 2004 - Il
Parlamento europeo ha pubblicato la preinformazione di una gara d'appalto
per la prestazione di servizi di consulenza scientifica destinati all'unità
Valutazione delle opzioni scientifiche e tecnologiche (Stoa). Il presente
bando riguarda un contratto quadro della durata iniziale di 3 anni con
possibilità di rinnovo per altri 2 anni, fino a conseguimento di un periodo
totale di 5 anni. Un prestatore di servizi scientifici esterno, attivo a
livello internazionale, sarà incaricato di realizzare progetti di
valutazione tecnologica. La missione del prestatore di servizi consisterà
principalmente nella realizzazione, esclusivamente per conto del Parlamento
europeo, di progetti di valutazione tecnologica nell'ambito dei quali viene
analizzato l'impatto degli sviluppi scientifici e tecnologici, vengono
descritti approcci per la risoluzione di questioni problematiche a carattere
tecnologico e vengono identificate opzioni politiche per intraprendere
azioni che possano promuovere il ruolo del Parlamento. La mole annuale di
lavoro comprenderà dai quattro ai sei progetti di valutazione tecnologica.
400.000 euro sono stanziati a tal fine a valere sul bilancio del 2004. Il
finanziamento globale disponibile per gli anni successivi dipende dal numero
di progetti che il servizio Stoa decide di realizzare e dagli stanziamenti
di bilancio presunti. Valore totale stimato: 2.000.000 di euro per cinque
anni. Per consultare il testo dell'invito, visitare il sito: http://ted.Publications.eu.int/static/doccur/it/it/11988-2004.htm
TECNODIFFUSIONE: COLLOQUI CON LE
BANCHE CREDITRICI
Ponsacco (Pisa), 26 Gennaio 2004 – In relazione alle notizie apparse sulla
stampa e all’andamento anomalo del titolo, Tecnodiffusione Italia precisa
quanto segue. Il management della società, assistito dall’Advisor Franco
Tatò & Partners, è a tutt’oggi impegnato nei colloqui con le Banche
Creditrici (firmatarie nell’Aprile 2003 della Convenzione per il
riposizionamento del debito della società) finalizzati sia a migliorare
nell’immediato la situazione economico-patrimoniale del Gruppo sia a
creare le condizioni per un superamento definitivo delle attuali difficoltà.
Si informa al proposito che la gran parte delle Banche Creditrici si è
dichiarata disponibile ad accettare una proposta di rinuncia agli interessi
sul debito finanziario maturati fino al 2003, per circa 5 milioni di Euro.
Tecnodiffusione Italia ha già reso noto (comunicati stampa del 14 Novembre
e 22 Dicembre 2003) che la difficoltà di accesso al credito negli ultimi
mesi dell’anno incide negativamente sui risultati 2003. Dai primi dati
gestionali in corso di elaborazione si può prevedere un fatturato 2003
dell’ordine di 200 milioni di Euro. Contemporaneamente, la società ha
comunicato di aver avviato, con la consulenza dell’Advisor, un progetto di
ristrutturazione economico-finanziaria e rafforzamento patrimoniale, che
verrà presentato alle Banche Creditrici e al mercato nelle prossime
settimane, con l’obiettivo di un avvio operativo a fine Febbraio. Infine,
i risultati contabili del Gruppo al 31 Dicembre 2003 saranno esaminati dal
Consiglio di Amministrazione di Tecnodiffusione Italia entro la metà di
Febbraio e comunicati di conseguenza al mercato.
FILENET
ANNUNCIA I RISULTATI FINANZIARI DEL QUARTO TRIMESTRE DELL’ANNO FISCALE
2003 27% DI CRESCITA CONSECUTIVA NEL FATTURATO SOFTWARE; 23% DI CRESCITA NEL
SOFTWARE ANNO SU ANNO
Milano, 26 gennaio 2004—Filenet Corporation , Filenet Corporation , il
fornitore leader nelle soluzioni di Enterprise Content Management (Ecm), ha
annunciato i risultati finanziari relativi al quarto trimestre, conclusosi
il 31 dicembre 2003. Il fatturato totale per il quarto trimestre 2003 è
stato pari a 101,0 milioni di dollari rispetto a quello di 89,4 milioni di
dollari registrato nello stesso periodo del 2002 e di 89,4 milioni di
dollari registrati nel terzo trimestre 2003. Il fatturato software nel
quarto trimestre 2003 è stato pari a 44,8 milioni di dollari rispetto ai
36,4 registrati nello stesso periodo 2002 e ai 35,3 del terzo trimestre
2003. L’utile netto si è attestato a 5,6 milioni di dollari nel quarto
trimestre 2003, contro un utile netto di 3,8 milioni di dollari del quarto
trimestre 2002 e ai 2,5 milioni di dollari registrati nel terzo trimestre
2003. L
‘utile per azione base e diluita è stato rispettivamente di 0,15 dollari
e 0,14 dollari, nel il quarto trimestre
2003, a
confronto con un guadagno per azione base e diluita rispettivamente di 0,11
and 0,10 dollari, nel quarto trimestre del 2002. Nel terzo trimestre 2003,
gli utili per azione base e diluita sono stati rispettivamente di 0,07 e
0,06 dollari. Il fatturato totale dell’anno fiscale 2003 conclusosi il 31
Dicembre 2003, è stato pari a 364,5 milioni di dollari, rispetto a un
fatturato di 347,0 milioni di dollari riportati alla fine dell’anno
fiscale 2002 conclusosi il 31 Dicembre 2002. Il fatturato software è di
149,2 milioni di dollari rispetto ai 132,5 del 2002. Nell’anno fiscale
2003, l’utile netto è stato pari a 10,9 milioni dollari rispetto ad un
utile netto di 8,3 milioni di dollari nel 2002. Nell’anno fiscale 2003,
gli utili per azione base e diluita sono stati rispettivamente di 0,30 e
0,29 dollari a confronto con utili per azione base e diluita pari a 0,23
dollari riportati nell’anno fiscale 2002. Al 31 dicembre 2003, Filenet ha
avuto un totale di liquidità e investimenti pari a 248,2 milioni di
dollari, rispetto a 217,5 milioni dollari nel 30 settembre 2003. La società
non ha debiti a lungo termine. “La nostra performance nel quarto trimestre
è stata eccezionale – superando le previsioni di fatturato e di utile per
azione. Il fatturato derivato dalle vendite di licenze ha riportato una
forte crescita anno su anno dimostrando la continua e consistente adozione
delle soluzioni di Enterprise Content e Business Process Management di
Filenet P8” - ha dichiarato Lee Roberts, chairman e Ceo di Filenet. “Il
nostro successo nel raggiungere il livello più elevato di fatturato nelle
licenze software ha generato migliori margini operativi e utile per
azione.”
WESTERN DIGITAL -
ANNUNCIA I RISULTATI DEL SECONDO TRIMESTRE 2004
Milano, 26 gennaio 2004 - Western Digital Corp.una delle società principali
e maggiormente innovatrici nel settore dell'archiviazione di dati, ha chiuso
molto positivamente il secondo trimestre dell'anno fiscale 2004, registrando
835 milioni di dollari di fatturato, con circa 12,7 milioni di hard disk
distribuiti e un utile netto di 68,8 milioni di dollari, pari a 32 centesimi
di dollaro per azione. Nello stesso trimestre dello scorso anno, infatti, il
fatturato era stato di 750 milioni di dollari, con 10,3 milioni di hard disk
distribuiti. Nel primo semestre fiscale del 2004 - che si è chiuso il 26
dicembre 2003 - Western Digital Corp ha registrato un fatturato di 1,55
miliardi di dollari e un utile netto di 73,8 milioni. I risultati di questi
sei mesi comprendono tra l'altro anche alcune spese di start-up e altre
spese straordinarie. A questi vanno aggiunti ulteriori 5 milioni di spese in
ricerca e sviluppo per la progettazione di testine, tutte connesse con la
recente acquisizione di Read Rite, società specializzata nella
realizzazione di testine per hard disk, la cui integrazione in Western
Digital sta dando notevoli soddisfazioni.
SECONDO I RISULTATI DI
UNA RECENTE RICERCA IL MOBILE COMPUTING INCREMENTA
LA PRODUTTIVITÀ DELLA
FORZA LAVORO
Milano, 26 gennaio 2004 - Nortel Networks ha commissionato e sponsorizzato
un'indagine sul tema del mobile computing, svolta dall'Economist
Intelligence Unit La ricerca ha preso in considerazione 309 executive,
rappresentanti 17 settori diversi di mercato. Ai fini della ricerca, il
mobile computing è stato definito come la tecnologia che permette di avere
accesso e di scambiare dati aziendali in transito. I risultati evidenziano
che l'84% delle aziende ritiene che le soluzioni di mobile computing siano
in grado di aumentare la produttività dei propri dipendenti, ma solo il 35%
delle società che hanno investito in apparati wireless organizzano corsi di
formazione per un suo corretto utilizzo. Inoltre, secondo l'analisi più
sotto allegata, la tecnologia wireless sta diventando sempre più uno
strumento di lavoro onnipresente, con il 58% di senior executive che se
neavvalgono molte volte al giorno. Molte delle aziende intervistate stanno
investendo in Mobile Computing per dare supporto al lavoro da remoto,
eliminando il più possibile i tempi morti nei periodi di viaggio. Ma
sebbene i capi desiderino che i propri collaboratori utilizzino il più
possibile la tecnologia wireless, percepiscono anche la sempre maggiore
"intromissione" del lavoro nella loro vita privata come il
principale rovescio della medaglia del mobile computing. Gli executive
vivono le tematiche relative alla sicurezza e le difficoltà nell'integrare
la tecnologia wireless come le principali barriere ad un'adozione più ampia
del mobile computing. Infatti tra le aziende che hanno implementato la
tecnologia wireless, il 46% non è soddisfatta del grado di sicurezza delle
proprie reti. Ciononostante, il 45% delle società non possiede policy
specifiche in materia di sicurezza da mettere in campo per l'introduzione
del mobile computing.
COMPUWARE
E BEA ESPANDONO L'ALLEANZA PER ACCELERARE LO SVILUPPO APPLICATIVO J2EE
Milano, 26 Gennaio 2004 - Compuware Corporation e Bea Systems, Inc. Hanno
annunciato un'alleanza estesa per l'integrazione e lo sviluppo di prodotti.
In particolare le due aziende progettano di integrare Compuware Optimalj, un
ambiente di sviluppo J2ee model-driven di prossima generazione, con Weblogic
Workshop 8.1 di Bea, un ambiente di sviluppo visuale integrato, e runtime
framework. Tramite questa alleanza, Compuware e Bea offriranno un ambiente
di sviluppo model driven completo, che consentirà agli sviluppatori con
qualsiasi livello di esperienza di creare, integrare, testare, implementare
e gestire applicazioni J2ee. Ci si aspetta che questo accordo porti a
ulteriori miglioramenti per Optimalj di Compuware, quali la generazione di
componenti business come controlli Java per Bea Weblogic Worshop 8.1 e
parametri di deployment customizzati per migliorare la performance.
Attualmente, Optimalj supporta Bea Weblogic Server 8.1 come un ambiente di
test integrato e una piattaforma di sviluppo per le applicazioni generate
con Optimalj. Si prevede che il lavoro sia completato in Gennaio 2004
diventando così disponibile come servizio pacchettizzato per i clienti di
Optimalj. ''La complessità delle applicazioni continua ad aumentare,
spingendo le organizzazioni a ricercare nuove vie per aumentare la
produttività degli sviluppatori e migliorare la qualità. Ciò indurrà il
mercato a ricercare soluzioni di sviluppo avanzate e alternative utilizzando
approcci model-based, il supporto di pattern integrati e framework più
completi'', ha dichiarato Thomas Murphy, Senior Program Director della
società di analisi di mercato Meta Group. ''Le organizzazioni che
utilizzeranno strumenti e framework di sviluppo Mdpb (model-driven,
pattern-based) potranno ottenere miglioramenti più che sostanziali di
produttività e qualità da parte dei team di sviluppo''. Progettati per
consentire alle aziende di superare la complessità dello sviluppo J2ee,
Compuware Optimalj e Bea Weblogic Workshop rappresentano due approcci
distinti ma complementari. Weblogic Workshop offre un framework di tipo
grafico per gli sviluppatori di applicazioni code-centric che utilizzano
J2ee, mentre Compuware Optimalj implementa pattern che consentono agli
sviluppatori di convertire automaticamente modelli di business in
applicazioni funzionanti. Questa nuova integrazione di prodotto è
finalizzata a permettere a sviluppatori e architetti di utilizzare Optimalj
come ambiente di sviluppo per modelli di applicazioni e convertire il
modello in componenti di applicazioni funzionanti come gli Enterprise Java
Beans (Ejb), e convertire automaticamente i componenti in controlli Java per
Bea Weblogic Workshop 8.1. Gli sviluppatori di applicazioni che costruiscono
applicazioni composite possono così utlizzare questi controlli per
completare l'integrazione o progetti di portali, progetti di applicazioni
personalizzate, o trasformare i componenti in Web Services. Integrando
questi due approcci, Bea e Compuware consentono alle organizzazioni con
progetti di sviluppo di tutte le dimensioni di massimizzare i propri
investimenti di sviluppo per sistemi distribuiti e legacy, migliorare la
produttività generale e realizzare applicazioni maggiormente conformi agli
standard. ''Mentre cresce l'esigenza da parte delle aziende di creare
applicazioni Java di livello enterprise sempre più complesse con personale
meno esperto, i più importanti fornitori costituiranno alleanze strategiche
per integrare le rispettive suite di strumenti e soddisfare questa esigenza'',
ha dichiarato Mike Blechar, vicepresidente ricerca di Gartner. ''I partner
di queste alleanze vantano anni di esperienza in software e servizi per la
creazione di applicazioni enterprise-class, supportano per le più diffuse
piattaforme e dispongono di competenze nella generazione di codice
cross-platform che consentono di supportare la coesistenza di strategie di
deployment multipiattaforma, e tutto questo contribuisce a rendere più
agevole la transizione a nuove architetture orientate ai servizi''. ''Caretech
aveva la necessità di abbreviare i cicli di sviluppo e ridurre i costi per
le applicazioni eseguibili sulla piattaforma Bea Weblogic e Compuware ha
soddisfatto appieno queste esigenze'', ha dichiarato Patrick Milostan, Cto
di Caretech, un fornitore di soluzioni aziendali It. ''Questa relazione è
veramente importante poiché ottimizza due tecnologie potenti, ma
complementari, per implementare applicazioni aziendali - i modelli di
Compuware Optimalj e i pattern della piattaforma leader di mercato Weblogic
di Bea - rendendoci molto più produttivi''. Compuware Optimalj è un
ambiente di sviluppo applicativo avanzato che riduce i tempi, costi, rischi
e le complessità associati alla distribuzione e manutenzione delle
applicazioni aziendali Java. Compuware Optimalj è un ambiente di sviluppo
J2ee model-driven e pattern-based, che consente agli sviluppatori J2ee di
gestire la creazione e manutenzione di applicazioni ad un alto livello di
astrazione. Ciò contribuisce a massimizzare l'efficienza e aumentare il
valore fornito dall'It mediante team di sviluppo altamente produttivi. Con
Optimalj gli sviluppatori meno esperti diventano produttivi più
velocemente, mentre gli sviluppatori esperti raggiungono più facilmente gli
obiettivi di business tramite un'efficace e intelligente attività di
progettazione e realizzazione applicativa. ''I clienti beneficeranno
dell'integrazione delle prime piattaforme per sviluppo model driver, pattern
based e service oriented'' ha affermato Byron Sebastian, Vice Presidente e
General Manager di Bea Weblogic Portal e Bea Welogic Workshop. ''Bea e
Compuware si impegnano a produrre tool di sviluppo standard based e
framework che offrono agli utenti nuove capacità sul mercato, che aiutano a
semplificare lo sviluppo J2ee, a ridurre il tempo medio totale di sviluppo e
fare miglior uso dei vari livelli di competenze e delle risorse aziendali''.
''Questa partnership strategica fornisce l'unico ambiente di sviluppo
completo che coniuga i miglioramenti di produttività forniti dallo sviluppo
model-driven con i vantaggi offerti dallo sviluppo del codice in ambiente
grafico'', ha dichiarato Jamie Mcguffie, vicepresidente Strategic Partner
Management di Compuware. ''La soluzione congiunta Compuware/bea, che
comprende il supporto di Compuware per la piattaforma Bea Weblogic, offre ai
clienti un percorso semplice e affidabile per migliorare la produttività
dello sviluppo, senza sacrificare la qualità applicativa''.
NUOVE
NOMINE IN NETWORK ASSOCIATES GIANLUCA MEOMARTINI E EMILIANO PIERDOMINICI
RAFFORZANO
LA STRUTTURA ITALIANA
Milano 26 Gennaio 2004 - Ancora novità in Network Associates Italia,
fornitore leader di soluzioni per la prevenzione delle intrusioni, dopo le
nomine di Ottavio Camponeschi, Regional Director Italia, e Rodolfo Falcone
Corporate Channel Sales Manager, i nuovi ampliamenti nello staff della sede
italiana vedono ora l’arrivo in azienda di Gianluca Meomartini e Emiliano
Pierdominici. Per sviluppare e potenziare ulteriormente il settore della
vendita indiretta nel complesso business della sicurezza informatica,
Gianluca Meomartini si occuperà, in qualità di Business Development
Manager, di gestire la comunicazione all’interno del canale, ponendosi
quale interfaccia tra la forza vendita e di prevendita interna di Network
Associates e gli operatori del canale italiano. Meomartini sarà inoltre
focalizzato nella generazioni di contatti con nuovi e potenziali clienti
interessati alle soluzioni di Protezioni della Rete e dei Sistemi Mcafee
Security. Dopo una brillante carriera come Technical Account Manager in Bmc,
dove ha potuto arricchire le sue competenze seguendo clienti come Ericsson,
Alitalia, Eni e Enel, ha assunto la responsabilità di Channel Account
Manager sino al 2003, dove ha finalizzato la creazione di una rete di
partner qualificati. Emiliano Pierdominici ha assunto invece la carica di
Strategic Account Manager Network Associates, con la responsabilità di
gestire i rapporti strategici con i clienti dei comparti Telecomunicazioni,
Finance e Servizi. Dopo alcune esperienze all’estero e nel marketing e
vendite in Informix, ha acquisito notevole esperienza relativamente ai
mercati Finance, Telecomunicazioni e Pubblica Amministrazione sia in Bmc
Software che in Oracle e Ariba. Laureato in Economia e Commercio, collabora
anche come Assistente per attività di docenza (ed esami), alle cattedre di
Economia e gestione delle Imprese e di Web Economy presso il Dipartimento di
Economia delll'Università degli Studi Roma Tre. “Network Associates
prosegue nel riassetto della società che ancora investe in capitale umano
giovane e professionalmente qualificato”, spiega Ottavio Camponeschi,
Regional Director Network Associates Italia. “Sono certo che le risorse di
cui ora disponiamo ci permetteranno di affrontare le sfide del 2004 nel
mondo della sicurezza informatica, con equilibrio e con un’organizzazione
pronta ai grandi cambiamenti, che già iniziano a evidenziarsi, dovuti
all’accelerazione tecnologica in atto in questo ambito”.
LA TECNOLOGIA MPL
(MOBILE PIXEL LINK) MESSA A PUNTO DA NATIONAL
SEMICONDUCTOR PERMETTE DI RISOLVERE TUTTE LE PROBLEMATICHE LEGATE ALLE
INTERCONNESSIONI DI AMPIE DIMENSIONI PRESENTI NEI DISPOSITIVI PORTATILI
Rozzano, 26 Gennaio 2004 - Proseguendo nella sua strategia finalizzata allo
sviluppo di soluzioni analogiche innovative destinate ai produttori di
microtelefoni (handset) mobili, National Semiconductor Corporation (Nyse:nsm)
ha annunciato l'implementazione del livello fisico della tecnologia Mpl
(Mobile Pixel Link), primo passo di un processo di standardizzazione per la
realizzazione di una nuova interfaccia seriale per telefoni dotati di
fotocamera e display di piccole dimensioni grazie alla quale sarà possibile
eliminare i problemi in termini di consumi, affidabilità e rumore che
affliggono le interconnessioni parallele di ampie dimensioni. Oltre a
risolvere problemi progettuali immediati, la tecnologia Mpl rappresenta la
base dell'iniziativa messa a punto dalla società per creare il più ampio
consenso possibile da parte dell'industria sul protocollo di una nuova
interfaccia seriale standard di tipo aperto rivolta al mondo dei dispositivi
portatili. Per tale motivo National Semiconductor sta attivamente lavorando
con i maggiori produttori operanti nel settore per la realizzazione di
un'interfaccia standardizzata che garantisca l'interoperabilità tra i
diversi dispositivi. L'implementazione del livello fisico di Mpl è stata
possibile grazie al know how sviluppato da National Semiconductor nei campi
delle tecnologie di visualizzazione e delle interfacce a elevata velocità.
Mpl permette di risolvere in maniera efficace i problemi che si riscontrano
nelle interconnessioni parallele con sensori di immagine e display: essa
infatti permette di ridurre la dissipazione, il livello di interferenze
elettromagnetiche (Emi) e il costo del sistema complessivo, a fronte di un
miglioramento dell'affidabilità e alla semplificazione del design meccanico
per dispositivi mobili. Lo sviluppo di Mpl, inoltre, è una chiara
dimostrazione dell'impegno di National nella messa a punto di standard
aperti per le interfacce dei telefoni mobili, iniziata con il rilascio delle
specifiche dell'interfaccia Poweewise (Pwi - Powerwise) nell'ottobre del
2003. "Come è accaduto verso la metà degli anni '90, quando abbiamo
favorito l'adozione delle interfacce Lvds da parte dell'industria dei Pc
portatili ? ha sostenuto Peter Henry, vice president della divisione
portable power systems di National Semiconductor ? ora vogliamo stimolare
l'adozione di uno standard aperto per i dispositivi elettronici portatili.
Mpl dovrà essere uno standard aperto e non basato su royalty, e stiamo
attivamente cooperando con aziende di primo piano per poterlo introdurre in
tempi brevi sul mercato". La prima versione della tecnologia Mpl
prevede l'implementazione di un livello fisico a terminazione singola in
current mode a bassa dissipazione, caratterizzato da ridotte interferenze e
dalla possibilità di eseguire in maniera estremamente semplice la
serializzazione delle interfacce parallele di tipo "legacy". Essa
permette di risolvere i problemi legati alla presenza di percorsi di segnali
video contraddistinti da elevata potenza e da un alto livello di
interferenze Emi all'interno degli handset. La tecnologia Mpl, inoltre,
permette ai produttori di microtelefoni di ridurre in maniera significativa
i costi grazie alla riduzione delle dimensioni dei cavi ? specialmente
quelli di tipo flessibile ? dei connettori e dei package dei circuiti
integrati. L'annuncio odierno è il primo passo verso l'implementazione del
livello 1 della tecnologia Mpl, che sfrutterà il medesimo strato fisico e
metterà a disposizione un protocollo a pacchetti che consentirà l'interoperabilità
tra le periferiche offerte dai diversi costruttori. Grazie alla cooperazione
con i più importanti produttori di handset, National Semiconductor ha
anticipato che completerà il livello 1 della tecnologia Mpl in cooperazione
o con un consorzio che verrà creato "ad hoc" o con un ente di
standardizzazione riconosciuto a livello internazionale come ad esempio il
consorzio Mipi (Mobile Industry Processor Interface). "Nel momento in
cui quello degli handset si avvia a diventare un mercato maturo ? ha detto
Neil Strother, analista senior di In-stat/mdr ? la standardizzazione dei
componenti diventa un elemento importante nel processo di contenimento dei
costi. La soluzione Mpl proposta da National Semiconductor contribuisce a
ridurre in maniera sensibile i costi di interconnessione all'interno di
questi telefoni. Con la messa a punto di Mpl, la società è riuscita a
generare l'interesse dei maggiori produttori nei confronti di questo
importante problema". La tecnologia Mpl è stata già valutata
positivamente da alcuni tra i maggiori produttori operanti nel settore dei
dispositivi portatili, tra cui Philips, Sony-ericsson e Wavecom Infolink: www.National.com/appinfo/mpl
Per accelerare l'adozione della tecnologia Mpl, National Semiconductor ha
rilasciato i primi campioni di due prodotti; si tratta di Lm2501 e Lm2502,
due integrati d'interfaccia rispettivamente per fotocamere e display legaci,
questi nuovi dispositivi utilizzano il livello fisico Mpl per ridurre il
numero di fili di interconnessione in un telefonino e semplificare la
soluzione delle problematiche relative ai consumi e alle interferenze Emi
che i progettisti devono affrontare quotidianamente.
NUOVI ACCORDI, AUMENTO
DEL PERSONALE E SERVIZI SEMPRE PIÙ MIRATI: PER ALLASSO UN 2004
ALL’INSEGNA DELLA SICUREZZA
Milano, 23 gennaio 2004 – Allasso, distributore leader a livello
internazionale di soluzioni per la sicurezza e l’ottimizzazione delle
prestazioni di rete, affronta il nuovo anno con un rinnovato impegno sia per
quanto concerne gli investimenti sia per i servizi proposti. A partire da
gennaio la filiale italiana di Allasso ha, infatti, assunto quattro nuove
figure professionali che sono entrate a far parte del già nutrito organico
composto da 17 persone rinforzando così la struttura commerciale e la parte
tecnica. Tale scelta è stata motivata dai successi ottenuti da Allasso
Italia nel 2003 sia in termini economici sia per quanto riguarda lo sviluppo
della società che, proprio lo scorso anno, ha aperto una sede a Roma allo
scopo di garantire una più ampia copertura su tutto il territorio
nazionale. L’anno 2003 è terminato, inoltre, con la conclusione di tre
importanti accordi di distribuzione siglati rispettivamente con Bluesocket,
una delle principali aziende ad occuparsi di Wireless Local Area Network (Wlan)
e in grado di offrire soluzioni di management e security nel mercato Wi-fi,
con Netreport, una delle più importanti multinazionali nel settore della
gestione degli eventi e dell’analisi dei log per le soluzioni di sicurezza
e di rete, e, infine, con Allot Communications, società che offre prodotti
per la gestione della banda e, in particolare, soluzioni per
la Quality
of Service (Qos) e il Service Level Agreement (Sla). “Il
2003 ha
rappresentato per Allasso – ha dichiarato Edoardo Albizzati, Direttore
Generale Allasso Italia – un anno di fondamentale importanza. Nel mese di
giugno, infatti, Allasso, che già aveva conseguito ottimi risultati
economici negli anni precedenti, è entrata a far parte della società
britannica Intechnologies, un traguardo che ha permesso un'ulteriore
espansione anche sul mercato italiano. Tutto questo consente di guardare con
giustificato ottimismo l’anno appena iniziato”. Infine, anche sul fronte
dei servizi, Allasso Italia si sta preparando a soddisfare le esigenze della
propria clientela incrementando i corsi di formazione e introducendo
seminari specifici riservati ai rivenditori per garantire loro una completa
assistenza. Allasso è il primo distributore in Europa di prodotti
specialistici per la sicurezza del network aziendale con una presenza
capillare in ben sette paesi quali Belgio, Francia, Italia, Portogallo,
Spagna, Germania ed Inghilterra. A livello europeo si rivolge a più di 7000
tra reseller, system integrator e consulenti cui fornisce le soluzioni di
network security ed una molteplicità di servizi di pre-sales, post-sales,
training e marketing. Allasso fa parte di Intechnology, la società
britannica specializzata nella distribuzione di soluzioni per lo storage, il
management e la security dei dati. Sia il software sia l’hardware sono
realizzati da produttori leader nel mondo dell’It.
SPIKE
REPLY PARTECIPA A INFOSECURITY 2004 (11, 12, 13 FEBBRAIO 2004 – PAD. 8,
STAND A 14)
Milano, 26 gennaio 2004 - Reply, una delle principali realtà italiane nel
settore dell'e-business, parteciperà alla prossima edizione di Infosecurity
2004, che si terrà a Milano dall’11 al 13 febbraio presso i padiglioni
messi a disposizione da Fiera Milano (Pad. 8, stand A 14). Spike Reply, la
società del gruppo Reply specializzata sulla Security, conferma per il
secondo anno consecutivo la propria partecipazione a una delle principali
manifestazioni italiane dedicate al tema della sicurezza. Spike Reply ha
oggi una offerta consolidata in ambito di consulenza, progettazione e
realizzazione di soluzioni di sicurezza informatica. I progetti realizzati
da Spike Reply, soprattutto nei settori Finanza (banche ed assicurazioni) e
Telecomunicazioni, sono frutto dell’impegno di un team di lavoro che vanta
diversi anni di esperienza nel settore della sicurezza informatica e di una
buona collaborazione con le società partner. In particolare, un ambito di
attività che ha coinvolto Spike Reply negli ultimi mesi del 2003, è stato
lo sviluppo di soluzioni che hanno permesso a numerose aziende di adeguare
il proprio sistema informativo alle direttive contenute nel “Testo
Unico” (Dl199/2003), che regola il trattamento dei dati personali in
materia di privacy. Durante la manifestazione, Giacomo Segalli,
Amministratore Delegato di Spike Reply sarà a disposizione della stampa per
illustrare più nel dettaglio l’attività della società.
HITACHI
E RENESAS TECHNOLOGY COLLABORANO ALLO SVILUPPO DELLA TECNOLOGIA PER CELLE DI
MEMORIA DESTINATE ALLA MEMORIA FLASH AG-AND DA 4-GIGABIT
Milano, 26 gennaio 2004 - Hitachi, Ltd. E Renesas Technology Corp. Hanno
annunciato lo sviluppo di una tecnologia che permette di avere una cella di
memoria flash di soli 0,016 um2 - il minor ingombro attualmente realizzabile
– e che vanta la massima velocità di programmazione di 10 Mbyte al
secondo. La nuova tecnologia ottimizza la struttura source-drain di una
cella di memoria flash Ag-and (Assist Gate-and)*1, caratterizzata da
tecnologia multi-level*2 e da elevata velocità, che permette così di
ridurre approssimativamente del 30% la superficie di ingombro della cella di
memoria, quando si utilizza un processo di 90 nm. Renesas Technology
programma per il terzo trimestre del 2004 la produzione commerciale della
memoria flash Ag-and da 4-Gbit basata su questa tecnologia ed offrirà mezzi
di registrazione compatti, ad alta densità ed elevata velocità per le
applicazioni future. La memoria flash ad alta densità ha cominciato a
diffondersi nelle nostra vite come dispositivo per la memorizzazione di
informazioni, specialmente nelle applicazioni mobili, tra cui l'utilizzo
come memoria storage di immagini per fotocamere digitali e telefoni
cellulari, e storage Usb come alternativa dei drive per floppy disk. Le card
per la memoria flash di prossima generazione, offrendo la portabilità di
grossi volumi di dati ad alta qualità come i filmati, richiedono, in modo
particolare, alta densità e velocità di programmazione più elevata per
scaricare i dati in tempi rapidi. Per soddisfare queste necessità, nel 2001
Hitachi e Renesas Technology hanno sviluppato congiuntamente una memoria
flash Ag-and di prima generazione, ad alta velocità di programmazione - 10
Mbyte al secondo - attraverso l'utilizzo degli assist gate (Ags) per
prevenire le interferenze inter-cella insieme alla tecnologia per celle a
livelli multipli, e Renesas Technology attualmente produce su larga scala la
memoria flash Ag-and da 1-Gbit con processo a 130 nm. Tuttavia, l'esigenza
di alta densità mantenendo al contempo un elevata velocità, ha reso
necessario perfezionare la struttura della cella di memoria per ridurre
l'ingombro laterale attraverso la correzione della struttura source-gate*3;
si è reso altresì necessario ridurre al minimo la superficie della cella
di memoria per quanto consentito dai limiti fisici. In previsione di ciò,
il Laboratorio Centrale per
la Ricerca
di Hitachi e Renesas Technology hanno collaborato allo sviluppo di una
tecnologia di base per la memoria flash Ag-and di seconda generazione, che
offre sia un'elevata velocità di scrittura, sia un processo di
miniaturizzazione. Di seguito, le caratteristiche della nuova tecnologia:
Nuova struttura della cella di memoria in grado di fornire un'elevata densità.
Il source e il drain del transistor di una cella di memoria si presentano
come un inversione del layer*4 che appare nel substrato di silicio quando
viene applicato una tensione all'assist gate, diversamente da quanto avviene
in un livello di diffusione convenzionale. Di conseguenza, è stato
possibile ridurre la superficie della cella di memoria dai precedenti 6 F2
(F: dimensione caratteristica) a 4 F2, limite fisico. Attraverso la
combinazione della tecnologia della cella a livelli multipli, la superficie
per bit è diventata di 2 F2 ed è stata raggiunta la dimensione più
piccola attualmente esistente di cella di memoria, 0,016 um2 per i
dispositivi da 4-Gbit che utilizzano un processo di 90 nm. Questo
ridimensionamento rappresenta una riduzione della superficie
approssimativamente del 30% rispetto alla superficie delle celle di memoria
di prima generazione che utilizzano un processo di 130 nm, e permette di
realizzare card per la memoria flash ad elevata densità. Elevata velocità
di scrittura. La programmazione della cella di memoria ad elevata velocità
e bassa tensione è stata resa possibile dal metodo hot electron injection*5,
utilizzato sul dispositivo da 1-Gbit. Sviluppando il dispositivo da 4-Gbit,
è stata raggiunta una velocità di programmazione di 10 Mbyte al secondo,
anche utilizzando la tecnologia a livelli multipli. Questa nuova tecnologia
rende possibile lo scaricamento di dati in tempi rapidi e la portabilità di
grossi volumi di dati come filmati e contenuti musicali. Di conseguenza, le
possibilità di utilizzo che in precedenza erano limitate alle fotocamere
digitali e ai Pc possono ora essere estese ai terminali mobili e alle
applicazioni home digitali, allargando la gamma di soluzioni di sistema che
impiegano la memoria flash come mezzo di immagazzinamento dei dati.
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