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4 FEBBRAIO 2004
pagina 1
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LA COMMISSIONE EUROPEA PUBBLICA
LE LINEE GUIDA PER LE AZIENDE IN DIFFICOLTÀ
Bruxelles, 4 febbraio 2004 - L'utilità del ricorso alla consulenza esterna
per evitare il fallimento è stata sottolineata da una nuova relazione della
Commissione su Ristrutturazione, bancarotta e nuovo avvio, pubblicata il 29
gennaio. La relazione è frutto del lavoro di esperti dell'Ue, dei paesi
candidati e della Norvegia, ed analizza i modi in cui le leggi nazionali
sulla bancarotta agiscono da deterrente per la sopravvivenza e il nuovo
avvio di aziende. La relazione valuta anche gli effetti della condanna
sociale sugli imprenditori che hanno fatto fallimento e che decidono di non
avviare una nuova attività. Le conclusioni della relazione mettono in luce
il contributo della consulenza esterna nel prevenire la bancarotta e
l'importanza di una legge sull'insolvenza aggiornata e univoca per
incoraggiare le operazioni. Gli esperti hanno anche sottolineato la necessità
di distinguere tra bancarotta e bancarotta fraudolenta, per aumentare le
possibilità di successo dei nuovi avvii.
La Commissione
spera che la relazione possa contribuire alla riforma delle leggi sulla
bancarotta negli Stati membri dell'Ue. Spagna e Regno Unito hanno già
riformato le loro leggi sull'insolvenza, mentre Francia, Italia e Portogallo
stanno per farlo. Oltre alle conclusioni generali, la relazione contiene
indicatori, parametri di riferimento e guide di buone pratiche su argomenti
come meccanismi d'allarme per le aziende in difficoltà, sistemi giuridici e
procedure d'insolvenza, e l'atteggiamento della società nei confronti del
fallimento. Per accedere alla relazione e al sommario delle sue conclusioni,
http://europa.Eu.int/comm/enterprise/entrepreneurship/support_
measures/failure_bankruptcy/index.htm
LA COMMISSIONE AUTORIZZA
AIUTI DESTINATI A FAVORIRE L'ACCESSO AL
MERCATO DEI CAPITALI ALLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE ITALIANE DEL SETTORE
AGRICOLO
Bruxelles, 4 febbraio 2004 -
La Commissione
europea ha autorizzato per la prima volta un aiuto di Stato finalizzato a
promuovere la costituzione di fondi di capitale di rischio a favore delle
Pmi del settore agricolo. L'italia è autorizzata a stanziare annualmente,
fino al 2005, un importo di 5 milioni di euro per la costituzione di un
Fondo di investimento nel capitale di rischio inteso a promuovere gli
investimenti nelle Pmi agricole e agroalimentari in fase di avviamento o di
crescita incipiente. Il Fondo interverrà tramite assunzioni di
partecipazioni minoritarie e prestiti partecipativi, a condizione che vi
partecipino anche investitori privati. Il nuovo Fondo potrà anche
partecipare in qualità di socio in altri fondi di capitale di rischio che
investono in Pmi agricole e agroalimentari. Si intende così favorire
l'accesso delle Pmi del settore agricolo al capitale di rischio. Le Pmi
agricole sono fortemente ostacolate nell'accesso al mercato dei capitali di
rischio, a causa dell'assenza di un'adeguata informazione, della scarsa
propensione al rischio degli investitori e degli istituti di credito e dei
costi elevati delle operazioni di intermediazione legate alla
"necessaria diligenza". Il Fondo di capitale di rischio finanziato
tramite l'aiuto immetterà nelle Pmi agricole nuovi apporti di capitale
azionario o di capitale intermedio e finanzierà altri fondi che investono
nel settore. Il Fondo finanzierà, direttamente e indirettamente, soltanto
investimenti ammissibili già approvati dalla Commissione nell'ambito di un
altro regime di aiuto (N 729/A/2000), il quale prevede tutta una serie di
investimenti compatibili con le regole della concorrenza nell'agricoltura.
La partecipazione del Fondo a tali investimenti non assumerà la solita
forma di sovvenzioni in conto capitale o di mutui bancari, bensì consisterà
nell'assunzione di partecipazioni minoritarie, tramite la sottoscrizione di
nuove quote o azioni, e nella concessione di prestiti partecipativi. Il
Fondo è interamente pubblico, ma il suo intervento è subordinato alla
partecipazione di terzi e le sue decisioni si fondano su una valutazione
commerciale basata a sua volta su un rigoroso piano aziendale. Le modalità
d'intervento del Fondo presentano elementi di aiuto a favore sia delle
imprese che beneficiano degli investimenti, sia dei privati che apportano il
capitale di rischio per gli investimenti. L'aiuto soddisfa i criteri
stabiliti nella Comunicazione della Commissione in materia di aiuti di Stato
e capitale di rischio relativamente alla natura e al volume delle
operazioni, alla limitazione degli investimenti alle piccole e medie imprese
nella fase di avviamento o nelle prime fasi dello sviluppo, situate anche
nelle zone assistite, e alla scelta di investimenti orientati alla
realizzazione di un profitto e con un livello minimo di distorsione della
concorrenza. Il testo delle decisioni sarà pubblicato nel sito Internet http://europa.Eu.int/comm/secretariat_general/sgb/state_aids/agriculture_2003.htm
FRANCESCO GIAVAZZI AL CNR: “RENDITE E
DEMOGRAFIA CAUSANO IL DECLINO EUROPEO” A TUTTO CAMPO LE CONSIDERAZIONI DEL
GRANDE ECONOMISTA A PALERMO PER I 5 ANNI DEL QUALITY COLLEGE
Palermo, 4 febbraio 2004 - “Continuando così -- ha spiegato Francesco
Giavazzi il 30 gennaio intervenendo a Palermo al Consiglio nazionale delle
ricerche -- l’Europa fra 50 anni sarà popolata di anziani, vi si lavorerà
4 giorni la settimana e saremo ancora ricchi: ma non come in Paesi come il
Cile o
la Corea
del Sud che viaggiano su ritmi di crescita per noi impensabili. Inoltre,
l’Ue sarà piena di immigrati che, a differenza di quelli che arrivano
negli Usa saranno di religione diversa e non integrati nella nostra civiltà;
mentre l’Unione sarà politicamente insignificante come lo è oggi quando
gli Usa hanno 87 C17 (aerei di trasporto per le truppe) e tutta
la Ue
ne ha 4 per cui anche se ne raddoppiasse il numero sarebbe pur sempre poco o
nulla”. Di analoga urgenza le altre considerazioni sull’economia
mondiale e sull’Italia fatte dal grande economista dell'Università
“Bocconi” nel suo intervento a tutto campo tenuto in Sicilia per i 5
anni del Quality College,
la Scuola
di formazione manageriale del Cnr. “Sono tre le grandi questioni per
capire dove va il mondo: la demografia; il nuovo ventennio americano; e la
globalizzazione. La popolazione in Europa non cresce più: Italia, Spagna e
Germania hanno un tasso di 0.9 figli per donna contro i 2 richiesti come
minimo. E il futuro non può essere promettente essendo l’intelligenza
equamente distribuita: niente bimbi, niente nuove idee. La signora Condoleza
Rice, che gestisce la politica estera Usa, ha ben chiaro che gli Usa hanno
di fronte a sé 20 anni in cui non ci sarà nessun altro Paese pronto a
rivaleggiarne la potenza, per cui vogliono esportare la democrazia e
risolvere alcune grandi questioni. Infine, non è detto che la
globalizzazione continui: i flussi di capitale odierni non hanno ancora
raggiunto, in proporzione, quelli della fine dell’800 durante la
globalizzazione spinta avutasi fra il 1880 e il 1918 quando la
globalizzazione finì per gli interventi congiunti dei sindacati Usa, che
misero fine all’emigrazione di massa dall’Europa, e dagli agricoltori
europei: che fecero chiudere le frontiere ai prodotti delle più efficienti
agricolture dell’Argentina e degli stessi Stati Uniti”. L’economista
bergamasco ha smentito sorridendo di essere fra i candidati alla carica di
nuovo Governatore della Banca d’Italia, ed ha quindi proseguito: “La
crescita dipende soltanto da 2 cose: dal catch-up delle economie povere che
vogliono smetterlo di essere, come
la Cina
oggi o il Giappone degli anni ’60; e dall’innovazione, per la quale
avremmo bisogno di università ed enti di ricerca molto migliori, eliminando
i finanziamenti a pioggia. Ma se non ci riesce neanche Letizia Moratti, che
quando vuole può tornarsene a fare il suo mestiere, temo che non ci riuscirà
nessuno. A me piacerebbe evitare che le mie figlie quando saranno adulte
debbano per forza andare in California; ma per evitarlo bisogna attaccare le
rendite che i grandi imprenditori italiani ricercano per il loro ovvio
vantaggio, ma che sono un male per il Paese. I Benetton, questa famiglia
straordinaria che s’inventò l’idea di colorare i golfini e il modo di
distribuirli conquistando il mondo, oggi ottengono una quota irrilevante del
loro bilancio dai golfini. Idem per Pirelli, che continua ad avere il
Pirelli Lab, ma il cui bilancio dipende al 90% dalla telefonia fissa e da
quella mobile grazie al duopolio di fatto con Vodafone. Stessa cosa per
la Fiat
: avevano deciso di uscire dall’auto, in cui producevano una gamma a basso
costo che non poteva durare, e di cercarsi una rendita nel tranquillo
duopolio dell’energia fra Enel ed Edison. “Le rendite – ha continuato
Giavazzi – creano incentivi perversi: forse, senza rendite, alla Fiat si
sarebbero svegliati prima. Ed è per questo che continuare a cercare di
proteggere le rendite impedendo fusioni e accorpamenti è perdente. Il San
Paolo Imi, la più grande banca italiana, ha una raccolta di 100 miliardi di
euro. La svizzera Ubs, di 1800 miliardi, 18 volte il San Paolo. Quando anche
il mercato bancario si aprirà, le persone scopriranno i vantaggi che
vengono da una banca di simile dimensione ed inizierà la fine delle banche
italiane”. “L’intervento del professor Giavazzi – ha concluso il
responsabile del Quality College, Mario Pagliaro – è una testimonianza
scomoda della verità: e come tale ha una natura ineluttabile. Possiamo fare
finta che questi problemi non esistano. Ma i risultati sono gli stessi: le
auto italiane non si vendono, i servizi privati sono costosi e scadenti,
l’economia è in crisi e i giovani migliori vanno via. Imprese,
amministrazioni e persone: in Italia siamo tutti chiamati ad uno sforzo di
cambiamento radicale e la consapevolezza dei problemi e delle loro cause è
la prima necessità perché si possa avere qualche speranza di successo nel
risolverli.”
6PQ: DUE WORKSHOP PER SAPERE COME PREPARARE
UNA PROPOSTA E NEGOZIARE UN CONTRATTO
Bruxelles, 4 febbraio 2004 - L'associazione europea dei direttori e gestori
della ricerca (Earma) terrà due workshop su come preparare una proposta e
negoziare e gestire un contratto per il sesto programma quadro (6Pq). Il
workshop sulla stesura di una proposta competitiva per il 6Pq avrà luogo a
Bruxelles il 27 aprile, mentre quello sulla negoziazione, gestione e
amministrazione dei contratti di ricerca dell'Unione si svolgerà il 28,
sempre a Bruxelles. Infolink: http://www.Hyperion.ie/course1217.htm
http://www.Hyperion.ie/course1218.htm
I MINISTRI DELLA SCIENZA
CHIEDONO CHE VENGA APERTO L'ACCESSO AI DATI SCIENTIFICI
Bruxelles, 4 febbraio 2004 - I ministri della ricerca di 34 paesi e
dell'Unione europea hanno adottato una dichiarazione sull'accesso ai dati
della ricerca finalizzata al miglioramento della qualità dei sistemi
scientifici in tutto il mondo e finanziata con fondi pubblici. Nel corso
della stessa riunione del comitato dell'Ocse per la politica scientifica e
tecnologica, tenutasi il 29 e 30 gennaio, sono state anche adottate
ulteriori dichiarazioni sulla cooperazione scientifica internazionale a
favore dello sviluppo sostenibile, della neuroinformatica e della fisica
delle alte energie. I ministri hanno riconosciuto che il libero accesso ai
dati, all'informazione e alla conoscenza 'contribuisce in modo decisivo
all'avanzamento della ricerca scientifica e all'innovazione' e 'massimizza
il valore degli investimenti pubblici nella raccolta di dati'. Hanno
pertanto concluso che dovrebbero essere creati metodi aperti e trasparenti
d'accesso ai dati della ricerca, sia rafforzando gli strumenti esistenti sia
instaurando nuovi meccanismi di collaborazione, e hanno definito prioritario
il raggiungimento di questo obiettivo, nel rispetto della protezione della
proprietà intellettuale e del segreto industriale. Il comitato ha invitato
l'Ocse a tracciare una serie di linee guida, da approvare in un secondo
momento, destinate ad agevolare l'accesso a costi ragionevoli ai dati della
ricerca finanziata dai fondi pubblici. È stata anche adottata una seconda
dichiarazione sul contributo della cooperazione internazionale in scienza e
tecnologia ai fini del conseguimento dello sviluppo sostenibile. Il comitato
ha convenuto che: '[I]l processo di globalizzazione ha dato vita a nuovi
schemi di networking che stanno mutando il modo in cui la conoscenza viene
creata, diffusa e applicata; per colmare le sperequazioni globali [...]
nella conoscenza e nell'informazione, occorrono dunque risposte globali,
soprattutto tecnologie e politiche innovative'. I ministri hanno dichiarato
di voler rafforzare i programmi e gli strumenti di finanziamento esistenti
allo scopo di appoggiare la collaborazione scientifica internazionale per lo
sviluppo sostenibile. Tali sforzi si appunteranno particolarmente sulla
creazione di una coscienza pubblica dell'uso della scienza per uno sviluppo
sostenibile, rafforzando le capacità d'innovazione e di conoscenza dei
paesi in via di sviluppo. La cooperazione internazionale è stata anche il
tema centrale delle discussioni del comitato sulla neuroinformatica. Lo
studio del cervello umano sarà senza dubbio una delle più importanti e
difficili sfide scientifiche del Xxi secolo, e condurrà a miglioramenti
della qualità della vita di milioni di persone. La neuroinformatica sarà
fondamentale per gestire l'immane quantità di dati scientifici che tale
ricerca non mancherà di produrre, e i ministri hanno perorato la necessità
di uno sforzo internazionale coordinato per creare le infrastrutture
necessarie. Hanno pertanto raccomandato la creazione di una struttura di
coordinamento neuroinformatico internazionale (Incf) e di un programma di
finanziamento associato. Lo scopo dell'Incf sarà coordinare la gestione dei
database neuroinformatici nazionali in modo da garantire il libero accesso
ai dati standardizzati, oltre a promuovere e finanziare progetti di ricerca
sul terreno. Infine il comitato dell'Ocse ha accolto favorevolmente la
relazione di un gruppo di lavoro sui grandi progetti basati su acceleratore
in fisica delle alte energie e ne ha appoggiato le conclusioni, secondo cui
le strutture della prossima generazione dovranno essere create su scala
globale. Tra l'altro, la relazione raccomandava ancora la creazione di una
mappa delle attività future e la promozione della cooperazione
internazionale nel settore della ricerca. Il comitato ha adottato la
relazione. Le conclusioni finali del comitato sono alla pagina http://www.Oecd.org/document/15/0,2340,en_2649_34487_25998799_1_1_1_1,00.html
'POCO E MALE SFRUTTATO
DALLA SOCIETÀ' IL POTENZIALE DELLE DONNE SCIENZIATO NELL'EUROPA
CENTRO-ORIENTALE
Bruxelles, 4 febbraio 2004 - Una relazione sulla situazione delle donne
scienziato nell'Europa centro-orientale e gli Stati baltici mostra che,
nonostante l'intensa attività nella ricerca documentata dalle statistiche,
la loro presenza si concentra in settori in cui il finanziamento è ai
minimi e in cui hanno poche probabilità di giungere a posizioni di rilievo.
'Il loro livello di professionalità è alto. Le donne progrediscono. E
tuttavia continuano ad essere sorprendentemente poco presenti nelle alte
sfere. La vetta resta fuori portata', ha detto al Notiziario Cordis Hana
Havelková, sociologa e assistente presso
la Charles University
di Praga. Ed ha aggiunto: 'La società continua a fare un pessimo uso delle
donne, perfino in questa professione 'intelligente'. Fanno tutto il lavoro
duro, ma restano invisibili'. La fondatezza di queste dichiarazioni è
provata dalla relazione Enwise (enlarge women in science to East), chiesta
dalla Commissione europea per accompagnare una relazione affine sulla
situazione delle donne scienziato nell'Unione europea. Il gruppo di esperti
di Enwise era presieduto da Ene Ergma, presidente del Parlamento estone e
uno dei vice presidenti dell'Accademia delle scienze estone, oltre che da
scienziati di chiara fama appartenenti ad accademie, università, istituti
di ricerca e industria. La relazione conclude che le donne rappresentano il
38% della forza lavoro scientifica dei paesi dell'Europa centro-orientale (Peco)
e degli Stati baltici, sebbene la maggior parte di esse lavori in settori in
cui la spesa è minima. Nel settore accademico le donne sono più della metà
del corpo docente (54%), ma gli uomini hanno probabilità tre volte maggiori
di giungere a posizioni importanti. In termini geografici, la percentuale di
donne scienziato è più alta nei paesi in cui numero di ricercatori e spesa
pro capite per la ricerca sono i più bassi. Questo significa che quando la
concorrenza si fa più agguerrita perché i finanziamenti aumentano le donne
sono tagliate fuori dalla ricerca. 'Sappiamo bene che maggiori finanziamenti
significheranno maggiore concorrenza - un maggior numero di uomini - e si
ripercuoteranno sulle posizioni delle donne', ha spiegato il prof. Havelková
al Notiziario Cordis. 'Dobbiamo sorvegliare la ripartizione dei fondi e
badare che le donne non vengano escluse', e chiedere anche una maggiore
trasparenza, non solo per la distribuzione del finanziamento, ma anche nei
criteri di selezione e valutazione. Sebbene abbia definito 'leggermente
preoccupanti' alcune percentuali, il Commissario per la ricerca Philippe
Busquin ha accolto favorevolmente la relazione, ed ha espresso ammirazione
per i dati sui programmi quadro, da cui appare che le donne dei paesi Enwise
superano numericamente quelle dellUe in tutti i settori: partecipazione ai
progetti, esperti in database, valutatori. Busquin ha anche annunciato che
la Commissione
sosterrà un nuovo centro dedicato a donne e scienza a Praga (Repubblica
ceca), ed ha dichiarato che
la Commissione
intende appoggiare iniziative simili in altri paesi. Il presidente del
gruppo di esperti Enwise, Ene Ergma, si è detta soddisfatta per leffetto
catalitico che la relazione avrà nei paesi implicati: 'Si tratta di
uniniziativa veramente importante da parte della Commissione. Talvolta cè
bisogno di una spintarella. Ai paesi Enwise interessa soprattutto sviluppare
un'economia di mercato, e i problemi di genere possono apparire meno
importanti. Spero che tra cinque anni non staremo più a discutere del
problema della scarsa percezione del genere nel mio paese'. Tutti i
partecipanti alla presentazione della relazione il 30 gennaio hanno
sottolineato che le donne non hanno bisogno di un trattamento speciale. 'Nei
programmi quadro il criterio è l'eccellenza, non il genere', ha detto il
Commissario Busquin. 'Viene incoraggiata la coesione, ma non è questo il
criterio'. Tutti sono stati concordi nell'affermare che quello di cui le
donne scienziato hanno bisogno è che vengano loro offerte pari opportunità.
Parlando della creazione di uno Spazio europeo della ricerca (Ser), il prof.
Ergma ha messo in guardia
la Commissione
europea. 'Se [nei paesi Enwise] dovessimo perdere dal 50 al 60% di donne con
istruzione universitaria, non riusciremmo più a creare il Ser. È uno
spreco di talenti'. La relazione mostra come e perché la situazione delle
donne nei Peco e negli Stati baltici sia diversa da quella delle loro
omologhe nell'Ue. 'Il comunismo aveva diffuso l'idea della parità tra i
generi. Le donne ritenevano di non subire discriminazioni'. Il periodo di
transizione successivo alla Guerra fredda ha portato ad una situazione
altamente complessa in termini di parità dei generi, ha spiegato
la Havelková.
'Per definire il problema occorrono ulteriori ricerche. Si tratta di una
cultura che è al tempo stesso moderna e tradizionale; le donne stanno
ovviamente facendo passi avanti e non vogliono più sopportare tutto, come
dimostra anche il numero in aumento dei divorzi, principalmente su richiesta
delle donne. Ma esse conservano ancora i ruoli e le responsabilità
tradizionali. Il problema è un altro. Le donne non stanno solo in prima
fila o sullo sfondo, non sono alla ribalta o chissà cosa. Si tratta di
qualcosa di molto più complesso', conclude il prof. Havelková. Per
consultare la relazione: http://europa.Eu.int/comm/research/science-society/highlights_en.html
Per ulteriori informazioni sui
paesi candidati e i programmi quadro: http://www.Cordis.lu/candidate_countries
PROSPETTIVE DEL MERCATO
OBBLIGAZIONARIO, GENNAIO 2004 UN 2003 CARATTERIZZATO DA MARCATE FLUTTUAZIONI
DEI RENDIMENTI.
Milano, 4 febbraio 2004 - Dopo gli aumenti dei rendimenti visti in
precedenza, negli Stati Uniti e in Eurolandia i mercati obbligazionari hanno
chiuso il 2003 con un andamento in ripresa. Sebbene in dicembre lo scenario
economico si sia ulteriormente rischiarato, la situazione ancora modesta del
mercato del lavoro ha creato qualche preoccupazione proprio negli Usa e si
sono fatte più concrete le speranze che le ban-che centrali mantengano
ancora per qual-che tempo una politica monetaria accomo-dante. Inoltre
l’innalzamento del livello di allarme disposto dal governo americano per
gli Usa ha nuovamente dato corpo al pericolo di attacchi terroristici,
spingendo gli operatori di mercato a rifugiarsi nel porto „sicuro“ dei
titoli a reddito fisso. Nonostante la positiva fine d’anno, nel 2003
l’andamento dei rendimenti è stato caratterizzato da notevoli turbolenze.
La guerra in Iraq, l'epidemia della Sars, i timori deflazionistici, la
debolezza del dol-laro e le questioni relative all'andamento della
congiuntura hanno dato luogo a mar-cate fluttuazioni dei rendimenti. Il
primo semestre è stato quindi all'insegna del conflitto bellico in Iraq e
dei crescenti timori per la situazione economica. In qualità di presunto
„porto sicuro“, in tale quadro i titoli a reddito fisso hanno tratto
beneficio dall’allontanamento dagli investimenti a rischio come le azioni,
oggetto proprio nei primi mesi dell'anno di violente oscillazioni delle
quotazioni. I mercati obbligazionari sono stati inoltre sostenuti dalla
politica monetaria ancora espansiva attuata dalla Fed e dalla Bce, che hanno
reagito in tal modo al progressivo indebolirsi degli indi-catori
congiunturali. L’annuncio dato all’ini-zio di maggio da Alan Greenspan
in merito alla volontà di contrastare il possibile insor-gere di processi
deflazionistici, se necessa-rio, anche con l’aiuto di misure non
con-venzionali come un programma di riacqui-sto di titoli di Stato, ha messo
in moto un rialzo in piena regola del mercato obbliga-zionario, nel corso
del quale i buoni del tesoro statunitensi a 10 anni hanno ceduto il 3,1 per
cento. Sulla scia dei titoli denomi-nati in dollari, anche i rendimenti dei
corri-spondenti prestiti obbligazionari in euro hanno perso quasi 100 punti
base nel giro di dieci settimane, attestandosi al 3,5 per cento. Solo quando
in giugno
la Fed
, con-trariamente alle attese, ha ridotto il tasso di riferimento dei Fed
Funds di soli 25 punti base, questo fatto è stato interpreta-to come
un’inversione di tendenza dai mer-cati obbligazionari. A seguito di ciò e
nella previsione di un netto miglioramento della situazione congiunturale
per il secondo semestre, i rendimenti decennali statuni-tensi sono aumentati
di 140 punti base nel giro di due mesi e i rendimenti europei
cor-rispondenti sono saliti di 80 punti base. In particolare negli Stati
Uniti si sono fatti più forti i segni di un'imminente ripresa
con-giunturale. Se in una prima fase sono stati soprattutto gli indicatori
anticipatori a segnalare una ripresa, successivamente tale tendenza è stata
confermata anche dai dati provenienti dall'economia reale. In Eurolandia i
potenziali di crescita hanno preso il sopravvento, anche se non si pote-va
ancora parlare di una ripresa economica in grado di autosostenersi: nel
complesso, tuttavia, un contesto non favorevole per le obbligazioni, visti i
timori inflazionistici connessi a una ripresa congiunturale. Di conseguenza
si sono verificati ulteriori rialzi dei rendimenti, interrotti solo a breve
ter-mine da movimenti di ripresa. Nonostante l’andamento nettamente
oneroso per la performance, il bilancio annuale è solo leg-germente
negativo. Così, in ultima analisi, i prestiti obbligazionari che
costituiscono il benchmark (i titoli di Stato decennali di Stati Uniti e
zona euro) presentano un ren-dimento solo lievemente superiore rispetto a
quanto registrato ad inizio anno. Continua a pesare la crescita della
congiuntura. Dopo i minimi toccati dai rendimenti nel giugno 2003, il
livello dei tassi d'interesse è notevolmente aumenta-to. Anche per i
prossimi mesi prevediamo una prosecuzione dell'aumento dei tassi negli Stati
Uniti e in Eurolandia. Il motivo è da individuarsi nel miglioramento del
qua-dro congiunturale e nel conseguente insor-gere di timori di una ripresa
dell'inflazione e quindi di una politica monetaria restritti-va da parte
della Fed e della Bce, che influiscono negativamente sui mercati
obbligazionari. Nel frattempo si è andata delineando un'energica ripresa
economica soprattutto negli Stati Uniti. L’aumento del prodotto interno
lordo nel terzo trimestre ha registrato un’ulteriore accelerazione
toc-cando, con l’8,2 per cento su base annua, il livello massimo dalla
primavera del 1984. Oltre all'impetuosa crescita della spesa pubblica e alla
rinascita degli investimenti dell’industria, il principale elemento di
trai-no della crescita sono state le spese per i consumi privati, dai quali
derivano due terzi abbondanti del prodotto interno ame-ricano. In
conseguenza della politica di riduzione delle tasse attuata dal governo
americano i consumi privati potrebbero rimanere anche nel prossimo futuro il
prin-cipale sostegno della congiuntura. Anche in Eurolandia si è assistito
ad un migliora-mento delle condizioni macroeconomiche generali. Non si può
certo parlare di una ripresa in grado di autosostenersi, tuttavia riteniamo
che, in seguito al recupero dell'e-conomia negli Usa, comincerà a farsi
senti-re in maniera evidente nei prossimi mesi anche qui da noi un
miglioramento della congiuntura. Secondo le nostre stime nel 2004 il
prodotto interno lordo della zona euro dovrebbe crescere dell'1,5 per cento
circa (nel 2003 la crescita era stata dello 0,4 per cento).
PROSPETTIVE DEL MERCATO
AZIONARIO, GENNAIO 2004 UN BILANCIO NETTAMENTE POSITIVO PER L'ANNO
TRASCORSO.
Milano, 4 febbraio 2004 - Negli Stati Uniti e in Europa i mercati azionari
si sono presentati alla scadenza di fine anno con un anda-mento
particolarmente sostenuto. In dicembre sono stati ancora una volta i dati
congiunturali in prevalenza incoraggianti a trainare le borse, facendo
registrare nuovi massimi agli indici. In tale positivo panora-ma,
caratterizzato dalle speranze di una prosecuzione dei movimenti al rialzo
anche nel 2004, i nuovi timori di attacchi terrori-stici e l’innalzamento
del livello di allarme disposto dal governo americano per gli Usa hanno
scatenato ondate di incertezza solo temporanee. L'umore resta nel com-plesso
fiducioso, tanto più che nel 2003, dopo tre anni di ribassi, i mercati sono
tor-nati a registrare rialzi delle quotazioni su base comparativa annuale.
Uno sguardo retrospettivo mostra che, nel complesso, nel 2003 le
oscillazioni al rialzo sono state notevoli. La spinta ai mercati proveniva
dalla ripresa congiunturale sca-turita dagli Stati Uniti, che ha messo le
ali all'andamento delle borse su entrambe le sponde dell’Atlantico.
Inizialmente tuttavia, alla vigilia del conflitto iracheno scoppiato nella
seconda metà di marzo, sono state registrate forti flessioni delle
quotazioni, nell'ambito delle quali i principali indici sono scesi a minimi
storici mai raggiunti negli ultimi anni. Così, ad esempio, il Dax ha
compiuto una temporanea incursione sotto la soglia dei 2.200 punti,
corrispon-dente al minimo da circa otto anni. In apri-le, con la conclusione
del conflitto armato, tra gli investitori sono tornate a diffondersi
speranze di un'imminente ripresa dell'eco-nomia e quindi di prospettive più
promet-tenti sul fronte delle imprese. Anche i risul-tati trimestrali
pubblicati nel corso dell'an-no hanno poi confermato il miglioramento della
situazione degli utili per le aziende sia statunitensi che europee, per le
quali tuttavia l'incremento degli utili è riconduci-bile principalmente ai
tagli alle spese. Dal-l’avvio della ripresa congiunturale hanno tratto
beneficio soprattutto i titoli tecnolo-gici, che nella passata fase
recessiva aveva-no subito una massiccia pressione di vendi-ta. La netta
ripresa della domanda di tali titoli si è tradotta in forti rialzi delle
quota-zioni: nel complesso quindi un „umore positivo“ sui mercati
azionari, che ha subi-to solo temporanei rannuvolamenti, come nel caso della
Sars, polmonite atipica alta-mente contagiosa, fonte di forti turbolenze in
particolare per le borse asiatiche. Inoltre, nel secondo semestre il nuovo
infittirsi degli attentati terroristici ha provocato incertezza e temporanee
flessioni dei corsi. Nel complesso, tuttavia, il bilancio annuo archiviato
è stato nettamente positivo. Con un incremento del 37 per cento circa e un
livello finale intorno ai 3.965 punti il Dax si è aggiudicato il primato
tra gli indici blue chip che hanno messo a segno una perfor-mance positiva.
Ma anche il Dow Jones Industrial Average, con un incremento del 25 per cento
abbondante, ha messo a segno un risultato soddisfacente. Tra gli indici
tecnologici i tassi di crescita sono stati ancora più forti. Come nel caso
del Tecdax o del Nasdaq Composite Index, che su base comparativa annuale
hanno registrato un tasso di crescita del 50 per cento circa. Una tendenza
altrettanto sod-disfacente ha interessato anche il mercato azionario
giapponese. Anche qui, dopo gli iniziali crolli delle quotazioni, si sono
verifi-cati importanti movimenti di ripresa quan-do il miglioramento delle
condizioni econo-miche negli Stati Uniti, ma anche il rassere-namento dello
scenario macroeconomico nello stesso Giappone, hanno stimolato l’andamento
della borsa. L’indice Nikkei ha chiuso l’esercizio 2003 sulla soglia dei
10.677 punti, corrispondente a un aumen-to del 24,5 per cento. Per la prima
volta dall’esplosione della cosiddetta bolla „dot.Com“ nel 2000, il
barometro blue chip è tornato a registrare incrementi delle quotazioni su
base comparativa annuale. La ripresa rende possibili ulteriori rialzi delle
quotazioni. Rispetto al futu-ro andamento dei mercati azionari statuni-tensi
ed europei manteniamo un atteggia-mento assolutamente costruttivo. La via
appare libera per ulteriori oscillazioni al rialzo. Una congiuntura di nuovo
in crescita soprattutto negli Stati Uniti, che alimenta le possibilità di
una ripresa dell’economia anche in Europa, diventerà la molla in gra-do
di dare slancio alle borse mondiali. Da uno sguardo alla Germania, la
maggiore fonte di preoccupazione della zona euro, emerge che anche qui si
sono verificati svi-luppi positivi. L'aumento dello 0,2 per cen-to del
prodotto interno lordo rispetto al tri-mestre precedente, reso noto per il
terzo trimestre 2003, dimostra che il paese ha superato la recessione.
Inoltre, il recente accordo tra governo e opposizione su una parziale
anticipazione della riforma fiscale e su determinate riforme strutturali del
mercato del lavoro crea un clima favorevo-le nelle borse. Con uno scenario
macroeco-nomico internazionale in via di migliora-mento aumenta anche la
probabilità che in futuro gli utili delle imprese, finora presu-mibilmente
saliti grazie ai tagli alle spese, evidenzino „vere“ tendenze di
crescita. Si tratta di un presupposto importante affin-ché i rialzi delle
quotazioni poggino su basi solide. Giudichiamo altrettanto positiva-mente il
mercato azionario giapponese. A fronte di una ripresa imminente
dell’econo-mia mondiale accompagnata dalle sorprese positive contenute
negli ultimi dati con-giunturali provenienti dal Giappone, pro-prio gli
investitori istituzionali esteri dovrebbero attribuire un’importanza via
via maggiore al Kabutocho nelle loro „Global Asset Allocation“.
RASBANK:
RIVISTI AL RIALZO GLI OBIETTIVI DI REDDITIVITÀ 2006 DOPO L'ACQUISIZIONE DI
BNL INVESTIMENTI
Milano, 4 febbraio 2004 - L'acquisizione di Bnl Investimenti (soggetta ad
autorizzazione di Banca D'italia e Antitrust) consente a Rasbank di
correggere al rialzo le previsioni di redditività 2006. Il target di utile
lordo Rasbank - che il piano fissava a 89 milioni di euro nel 2006 - viene
portato infatti a 120 milioni di euro (+36%). La forte compatibilità
industriale delle due strutture consentirà di avviare sin dal 2005 sinergie
di costo per 15-20 milioni di euro l'anno. Le novità sono state illustrate
durante il primo Ras Capita/ market day in corso oggi a Milano.
L'acquisizione di Bnl Investimenti porta anche alla revisione degli
obiettivi di reclutamento dei promotori finanziari. A fine 2006, infatti, si
prevede che Rasbank disporrà di 3.600 professionisti, invece dei 3.400
indicati nel business plan triennale. Il reclutamento - d'ora in poi - si
focalizzerà su risorse con profilo ancora più elevato per masse in
gestione e portafoglio di clientela. Nel corso del Capital market day sono
state tra l'altro fornite indicazioni sul rinnovamento della gamma prodotti,
in linea con la strategia del piano triennale 2004-
2006. In
particolare sul fronte previdenziale ad aprile verrà lanciato uno strumento
di risparmio che combina un prodotto vita tradizionale con una componente
unit linked. Nella seconda metà del 2004 verrà inoltre introdotta una
polizza a copertura del rischio di contrarre malattie gravi come l'infarto e
('ictus. Nello stesso periodo sarà disponibile una nuova linea di prodotti
finanziari che consentirà al pubblico retail di accedere a strumenti
sofisticati con componenti di hedge fund e private equity.
AMERICAN EXPRESS CREATES GLOBAL FUND OF HEDGE FUNDS PLATFORM
Minneapolis
, 4 febbraio, 2004 – American Express Financial Corporation, a wholly
owned subsidiary of American Express Company announced the creation of a
global fund of hedge funds platform through the integration of American
Express Bank and American Express Financial Corporation’s fund of hedge
funds businesses. The combined entity has total assets under management in
excess of $1 billion. “With the creation of a global fund of hedge funds
platform, American Express will be in a more powerful position to
significantly grow our business both in the Us and internationally,” said
Ted Truscott, chief investment officer, American Express Financial
Corporation. “It will provide greater integration of our fund of hedge
funds leadership, management and research talent.” The new entity is led
by Sam Perruchoud, senior director, based in
Geneva
,
Switzerland
. Perruchoud reports to Truscott. The fund of hedge funds business will
continue to operate out of
Geneva
,
Minneapolis
and
New York
. Peter Slattery, portfolio manager, will continue his portfolio management
responsibilities, reporting to Perruchoud. The combined businesses are
expected to have greater alignment and expansion of research coverage,
improved risk management and an integrated product development and
management function. Perruchoud noted, “With this new structure, American
Express is in a better position to deliver outstanding alternative
investment products and service to clients throughout the world.” The
announcement does not impact Threadneedle Asset Management’s or American
Express Financial Corporation’s single strategy hedge fund businesses.
Infolink; www.Americanexpress.com
INAUGURAZIONE
TOP TRADER 2004
Milano, 4 febbraio 2004 - Una settimana a Vienna negli uffici della società
di investimento austriaca Globe Invest per fare speculazione di Borsa.
Oppure la possibilità di essere inquadrato come gestore patrimoniale presso
un broker di Lugano, in Svizzera. Questo è il premio per i vincitori della
edizione 2004 del Top Trader di Borsa, l'unico campionato internazionale di
trading on line con denaro reale, che arriva alla sua sesta edizione
raggiungendo il massimo storico di sponsor internazionali che hanno
garantito la loro adesione, tra cui la borsa derivati Eurex di Francoforte.
Il Campionato Top Trader di Borsa, che si è tenuto in Italia dal 1999 ad
oggi ad iniziativa del sito finanziario italiano Lombardreport.com e del
broker torinese Directa sim, dal 2003 si è aperto anche ai broker dei paesi
europei, Germania, Svizzera, Spagna, e ha visto militare nelle sue file più
di un migliaio di trader in cerca, oltre che di utili di Borsa, anche di
gloria e di sbocchi professionali. Tra tutti i trader che sono saliti sul
podio quello che ha raccolto maggiore notorietà per le sue performance
straordinarie è stato sicuramente Achille Capecce, l'ingegnere molisano di
30 anni che si è imposto alla attenzione sul podio dal 1999 al 2001 con
risultati quasi sempre superiori al 1000% in soli 3 mesi. Per partecipare al
campionato dei trader on line basta aprire un conto presso un broker che
aderisce alla iniziativa (in Italia Directa sim), depositare almeno 15.000
euro ed operare al meglio delle proprie possibilità dal 22 marzo al 7
giugno 2004. La sponsorizzazione di Traders, il mensile di analisi tecnica
stampato sia in tedesco che in inglese, punto di riferimento con 40.000
copie vendute, dei trader europei, ha impresso una svolta alla intera
manifestazione tenutasi fino al 2002 all'interno dei confini italiani. A
questo si aggiunga il patrocinio, per la seconda volta, dell'Eurex, la borsa
europea dei derivati. "Siamo orgogliosi di essere il platinum sponsor
del Top Trader di Borsa, ha dichiarato Harald Patt dell'Eurex di
Francoforte, e daremo il nostro supporto alla competizione che mira ad
incoronare il miglior trader europeo sui derivati. I plus della
manifestazione Top Trader sono efficienza, trasparenza e velocità di
decisione e queste caratteristiche fanno del Top Trader un evento unico.
Come borsa di derivati leader in Europa siamo soddisfatti della opportunità
che ci è offerta di aiutare il Campionato a trovare i migliori top trader.
Auguriamo buona fortuna a tutti concorrenti". Nella edizione del 2004
si profila particolarmente agguerrita la partecipazione dei broker e dei
trader tedeschi, infatti il colosso E-trade si è affiancato nel Top Trader
a Ck Bank, leader nel settore dei derivati privati, e alla stessa Directa
che ha un help desk operativo a Monaco di Baviera. In Svizzera
parteciperanno al Campionato i due broker Refco, filiale europea del colosso
Usa, e Activtrades.com di Lugano. In Italia lo sponsor ufficiale del Top
Trader di Borsa è Directa, il primo broker on line italiano, che nel 1999
è stato il patrocinatore iniziale del campionato stesso. Le novità della
sesta edizione sono l'apertura di una categoria Forex, il mercato dei cambi,
a cui sarà possibile partecipare con i broker Refco (Zurigo),
Activtrades.com (Lugano), Ck Bank (Francoforte). "Siamo lieti di poter
offrire ancora una volta ai nostri clienti più attivi - dichiara Mario
Fabbri, amministratore delegato di Directa -la possibilità di misurarsi in
questa competizione molto interessante che sembra costruita apposta per
permettere ai trader di valutare in modo realistico le proprie capacità e
possibilità di miglioramento." Lombardreport.com è un quotidiano di
informazione finanziaria dedicato a chi opera in borsa, sia professionisti
che investitori, con 200 abbonati alle informazioni specializzate e oltre
6000 lettori della parte gratuita. Il Top Trader è il fiore all'occhiello
di Lombardreport.com, una società che è attiva dal 1996 e che sta
espandendosi anche all'estero: "Il settore del trading on line è un
settore di nicchia - ha dichiarato Emilio Tomasini, direttore responsabile
del sito - e tranne che nei periodi di boom il vero mercato è quello
estero, ovvero la sommatoria di tutte le nicchie nazionali. Un mercato,
quello estero, dove solo le società piccole, agili e brillanti possono
avventurarsi. E non è un caso che siano sponsor di questo campionato quelle
società italiane, e parlo soprattutto di Lombardreport.com, come Directa,
come Finanzaonline, che hanno una vocazione internazionale in ragione della
qualità dei loro prodotti."
ERGO PREVIDENZA - B. POP. DI INTRA ACCORDO DI
BANCASSICURAZIONE
Milano/Verbania-Intra, 4 febbraio 2004 - Ergo Previdenza e Banca Popolare di
Intra hanno siglato in data odierna un accordo triennale di
bancassicurazione per la distribuzione di prodotti vita attraverso la rete
commerciale della Banca stessa e delle sue controllate, Banca Popolare di
Monza e Brianza e Intra Private Bank, rete composta da 78 sportelli e da 108
promotori finanziari. Ergo Previdenza, appartiene al gruppo assicurativo
tedesco Ergo Versicherungsgruppe Ag di Düsseldorf, holding assicurativa a
sua volta controllata da Münich Re, primo riassicuratore mondiale; Ergo
Previdenza, società quotata alla Borsa di Milano a cui è stato
recentemente riconfermato il rating “Aa-“ da parte dell’agenzia
londinese Fitch Ratings, prosegue quindi nel suo obiettivo di sviluppo di
nuovi accordi di bancassicurazione con istituti di credito regionali
indipendenti fortemente radicati sul territorio, come già rappresentato nel
Piano Triennale 2003-2005.
La Banca Popolare
di Intra, grazie alla collaborazione commerciale con Ergo Previdenza,
qualificherà ed amplierà ulteriormente la propria gamma d’offerta di
prodotti di bancassicurazione di elevato profilo, specificatamente riservati
alla clientela della banca e delle sue controllate.
GRUPPO MONDO TV: OFFERTA IN SOTTOSCRIZIONE
NUOVA TRANCHE DELL’AUMENTO DI CAPITALE.
Roma, 4 febbraio 2004 - Ieri il Consiglio di Amministrazione di Mondo Tv
S.p.a., nella persona del suo presidente, ha offerto in sottoscrizione a
Banca Imi una nuova tranche di nuove azioni rivenienti dall’aumento di
capitale deliberato dall’Assemblea dei Soci del 6 agosto 2003, come
integrato in data 23 gennaio 2004. Tale aumento di capitale prevede
l’emissione in più tranches, entro il 28 febbraio 2006, di massimo n°
1,3 milioni di nuove azioni del valore nominale di Euro 0,50 ciascuna ed è
stato deliberato nell’ambito dell’operazione conclusa tra Mondo Tv e
Banca Imi, con cui quest’ultima si è impegnata a sottoscrivere a fermo o,
alternativamente, a garantire il collocamento presso investitori
istituzionali di nuove azioni di Mondo Tv fino ad un massimo di 40 milioni
di Euro (comprensivo di valore nominale e sovrapprezzo). Secondo i criteri
stabiliti dall’Assemblea per l’attuazione dell’aumento di capitale: a)
il prezzo delle azioni offerte in sottoscrizione (valore nominale più
sopraprezzo) corrisponderà alla media ponderata, sulla base dei volumi
negoziati, del prezzo ufficiale del titolo Mondo Tv nel corso dei dieci
giorni di Borsa aperta successivi alla data odierna, fermo restando che tale
prezzo non potrà essere inferiore a Euro 29,29; b) il numero di nuove
azioni offerte in sottoscrizione sarà pari al 30% del volume dei titoli
Mondo Tv scambiati nel corso dei dieci giorni di Borsa aperta successivi
alla data odierna e comunque non potrà essere superiore a n° 35.000 e
inferiore a n° 13.500. Tuttavia, qualora al termine del predetto periodo di
dieci giorni di Borsa aperta la media del prezzo ufficiale del titolo Mondo
Tv risulti inferiore a Euro 29,29 ma il prezzo ufficiale del titolo sia
stato superiore a tale importo per almeno cinque giorni di Borsa aperta, il
prezzo di offerta e il quantitativo delle azioni offerte in sottoscrizione
sarà determinato tenendo in considerazione esclusivamente il prezzo
ufficiale medio e i volumi scambiati dei giorni in cui il prezzo ufficiale
del titolo è stato superiore a Euro 29,29. Sulla base dell'integrazione
deliberata dall'Assemblea dei Soci del 23 gennaio 2004, è ora inoltre
prevista la possibilità aggiuntiva da parte di Mondo Tv di offrire in
sottoscrizione a Banca Imi, qualora questa ne faccia richiesta nel corso dei
dieci giorni di Borsa aperta dalla data odierna, fino ad un massimo di
300.000 nuove azioni per ogni tranche, in aggiunta a quelle determinate
sulla base dei summenzionati criteri. L’emissione e il pagamento delle
nuove azioni avverranno entro il terzo giorno di Borsa aperta successivo
alla scadenza del predetto periodo. I risultati dell’offerta in
sottoscrizione della tranche di nuove azioni verranno successivamente
comunicati nei termini di legge.
TREVI: PRECONSUNTIVO AL 31 DICEMBRE 2003 E
CALENDARIO ASSEMBLEE
Cesena, 4 febbraio 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Trevi -
Finanziaria Industriale S.p.a. (Mi:tfi), holding del Gruppo Trevi, tra i
principali operatori mondiali nel settore dei servizi di ingegneria del
sottosuolo e delle macchine per fondazioni e perforazioni, ha esaminato le
stime di preconsuntivo al 31 dicembre 2003 che hanno evidenziato Ricavi
totali per 370 milioni di Euro, in leggera crescita rispetto a quanto
previsto dal Budget (360 milioni di Euro) e con un incremento di circa 9%
rispetto al Bilancio 2002 (340 milioni di Euro).
La Posizione
finanziaria netta è in miglioramento rispetto al 30 giugno 2003 di circa il
10%. Nello stesso periodo semestrale l’indebitamento a medio/lungo termine
passa dal 50 all’80% circa del totale. Il Consiglio di Amministrazione ha
approvato le date previste per i principali eventi societari nell’anno
2004 come riportato nel seguente calendario: 29 marzo 2004 - Consiglio di
Amministrazione per esame del progetto di Bilancio e del Bilancio
Consolidato al 31 dicembre 2003. Il suddetti documenti saranno resi
disponibili al pubblico entro 90 giorni dalla chiusura dell’esercizio e,
pertanto, ai sensi dell’art. 82 della deliberazione Consob n. 11971/99 (e
successive modifiche e integrazioni) la relazione trimestrale relativa al
quarto trimestre 2003 non verrà predisposta. 30 aprile 2004 (1°
convocazione) / 14 maggio 2004 (2° convocazione) Assemblea degli Azionisti
per l’approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2003 (Cesena - Palazzo
Romagnoli). 15 maggio 2004- Consiglio di Amministrazione per esame della
Relazione relativa al primo trimestre 2004. 13 settembre 2004 - Consiglio di
Amministrazione per esame della Relazione semestrale al 30 giugno 2004. Il
suddetto documento sarà reso disponibile al pubblico entro il 13 settembre
2004 e, pertanto, ai sensi dell’art. 82 della deliberazione Consob n.
11971/99 (e successive modifiche e integrazioni) la relazione trimestrale
relativa al secondo trimestre 2004 non verrà predisposta. 12 novembre 2004
- Consiglio di Amministrazione per esame della Relazione relativa al terzo
trimestre 2004.
CIR: NON PUBBLICA
LA RELAZIONE DELL
’ULTIMO TRIMESTRE 2003
Milano, 4 febbraio 2004 - Cir S.p.a. Metterà a disposizione del pubblico la
relazione sull’andamento della gestione, il bilancio consolidato ed il
progetto del bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2003 entro il 30 marzo
2004. Pertanto Cir S.p.a. Non procederà alla pubblicazione della relazione
relativa all’ultimo trimestre dell’esercizio 2003.
INFLAZIONE,
CONFINDUSTRIA: PREMIATO LO SFORZO COMUNE GOVERNO-PARTI SOCIALI CSC:"ORA
SI CREANO I PRESUPPOSTI PER UNA LIMATURA AI TASSI"
Roma, 4 febbraio 2004 – "Un dato migliore delle attese, che premia lo
sforzo e l'impegno di Confindustria e sindacati nel denunciare e sollevare
il problema dell'inflazione e delle politiche necessarie per la sua
riduzione". Il Centro studi di Confindustria giudica positive le
anticipazioni Istat delle città campione per il mese di gennaio che, se
confermate, farebbero scendere l'inflazione di due decimi, al 2,3%. E
ricorda come occorra continuare su questa strada che "rappresenta
l'obbiettivo di fondo della politica dei redditi e della conseguente difesa
del potere d'acquisto delle retribuzioni". Il fatto che il calo
dell'indice italiano sia in linea con le tendenze in atto nell'area
dell'euro lascia prevedere – commenta Paolo Garonna, Chief Economist di
Confindustria, - una riduzione dell'inflazione europea nel corso del 2004
maggiore di quella ipotizzata verso la metà dello scorso anno. Si vanno
creando, dunque, le condizioni per un taglio dei tassi di interesse da parte
della Banca Centrale Europea. Un taglio – fa notare Garonna - che si rende
anche necessario per favorire una maggiore stabilità nell'andamento del
cambio euro-dollaro, e per consolidare le prospettive di ripresa economica
in Europa. Il rallentamento registrato a gennaio sembra essere diffuso a
tutte le componenti del tasso di inflazione: l'apprezzamento dell'euro nei
confronti del dollaro ha stabilizzato le quotazioni, espresse nella valuta
unica, del petrolio (in dollari, invece, i prezzi petroliferi hanno
continuato a salire: 31 dollari al barile nella media di gennaio).
Continuano a essere registrati segnali di riassorbimento delle tensioni
monitorate negli scorsi mesi sui prezzi degli alimentari freschi, l'altra
componente volatile dell'inflazione (ma la dinamica resta elevata: +3,9%
tendenziale a dicembre). La moderazione dei prezzi alla produzione per i
beni di consumo (1,5% tendenziale a dicembre), unitamente all'apprezzamento
dell'euro, dovrebbe infine aver favorito anche il proseguire del
rallentamento della dinamica delle componenti di fondo: la cosiddetta core
inflation (al netto di energetici ed alimentari freschi) era infatti già
scesa intorno al 2,5% a dicembre dal 3,0% di maggio. Infine, il calo della
variazione tendenziale dei prezzi al consumo si è giovato anche del
positivo confronto statistico rispetto al gennaio 2003, che aveva mostrato
la tipica dinamica congiunturale molto sostenuta del mese di gennaio
(+0,4%), legata per lo più all'aumento di varie tariffe. Ciò indica come
quest'anno tali aumenti tariffari non si siano verificati: le tariffe
avrebbero dunque giocato un ruolo significativo nella discesa
dell'inflazione.
INFLAZIONE AL 2,3%? NON CI CREDE NESSUNO! PER CONOSCERE IL
VERO LIVELLO DI INFLAZIONE BASTA INVERTIRE LE CIFRE, E COSI’ 2,3% DIVENTA
3,2%!!!
Roma, 4 febbraio 2004 - L’inflazione in calo nel mese di gennaio. Stando
ai dati provenienti dalle 12 città campione, il carovita sarebbe sceso al
2,3% dal 2,5% di dicembre. Un dato contestato da Intesaconsumatori. “Ormai
ai dati sull’inflazione non ci crede più nessuno – affermano i leader
dell’Intesa – è il solito balletto di numeri senza alcuna
corrispondenza con la realtà quotidiana”. E per conoscere invece il
livello reale del carovita Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori
invitano i cittadini a invertire le cifre diffuse: così un’inflazione
annunciata al 2,3% diventa pari al 3,2%, di sicuro più vicina
all’andamento reale dei prezzi…
ENERGIA: DECRETO PER FONTI RINNOVABILI
Roma, 4 febbraio 2004 - Il decreto legislativo di attuazione della direttiva
2001/77/Ce sulla promozione dell'elettricità da fonti rinnovabili è stato
pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 30 gennaio 2004. Il decreto getta le
basi per un futuro quadro europeo in materia di promozione delle fonti
rinnovabili di energia per la produzione di elettricità. In particolare, il
provvedimento prevede misure agevolative per la diffusione di impianti di
piccola taglia, cioè con potenza nominale non superiore a 20 Kw (ad esempio
impianti eolici), include i rifiuti fra le fonti energetiche ammesse a
beneficiare del regime riservato alle fonti rinnovabili, prevede
l’emanazione di specifiche disposizioni a favore dell’energia solare e
definisce misure atte a promuovere studi ed iniziative che favoriscano una
più efficace valorizzazione energetica delle biomasse. Http://www.governo.it/governoinforma/dossier/
fonti_rinnovabili/index.html
GLI EFFETTI SU ENEL DEL NUOVO SISTEMA
TARIFFARIO
Roma, 4 febbraio 2004 – Enel, sulla base del nuovo sistema tariffario per
il trasporto, la distribuzione, la misurazione e la vendita di energia
elettrica per il periodo regolatorio 2004-2007, così come definito
dall’Autorità di settore, stima i seguenti effetti principali. Sulla base
di prime stime prudenziali, l’impatto sui ricavi tariffari per il 2004 è
stimato in un calo di circa 4,3% per le attività di Enel Distribuzione (da
oltre 4,9 miliardi di euro del
2003 a
oltre 4,7 miliardi di euro nel 2004). Per Terna i ricavi dovrebbero rimanere
invariati a circa 780 milioni di euro. Sulla base dei suindicati livelli
tariffari e dei valori di settori forniti dall’Autorità, è possibile
desumere il valore del capitale investito (Rab: Regulated Asset Base)
relativo alle infrastrutture di Enel : per Terna tale valore sarebbe pari a
circa 4,9 miliardi di euro; per Enel Distribuzione tale valore sarebbe pari
a circa 20 miliardi di euro. A livello di Ebitda, gli effetti della
riduzione dei ricavi riconosciuti sulle attività di distribuzione, misura e
vendita saranno compensati dai continui progressi nel contenimento dei costi
e nell’efficienza di tutte le attività di Enel.
LA DIFFICILE SITUAZIONE
ECONOMICA FRENA
LA LOCOMOTIVA LOMBARDA
PICCOLE IMPRESE, PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI E ISTITUTI DI RICERCA A CONFRONTO
IN UN CONVEGNO PROMOSSO DA CNA MILANO
Milano, 4 febbraio 2004 -
La Lombardia
, traino dell’economia italiana, una delle regioni più ricche d’Europa,
negli ultimi anni registra una diminuzione del tasso di crescita che scende
al di sotto della media nazionale. Milano, la provincia con il più alto
livello di produttività complessivo per unità di lavoro, denuncia un
affaticamento nel mantenimento del ruolo propulsivo finora garantito allo
sviluppo del Nord Italia. Queste preoccupanti considerazioni impongono alle
imprese artigiane e alle Pmi la necessità di approfondire l’informazione
circa lo scenario economico in cui operano. Per rispondere a queste
esigenze, Cna Milano promuove il convegno: “Imprese Artigiane E Pmi Tra
Stagnazione Economica E Voglia Di Rilancio: Gli Scenari, Le Prospettive” 7
Febbraio 2004 Ore 9.30 Sala Colonne – Palazzo ai Giureconsulti Piazza
Mercanti 2, Milano Oltre ai rappresentanti delle Associazioni artigiane,
parteciperanno ai lavori pubbliche amministrazioni, imprenditori e
ricercatori.
IL BUSINESS DIVENTA RESPONSABILE TERRITORIO, CULTURA E
MADE IN ITALY PER IL SUCCESSO DELL’IMPRESA NEL CONVEGNO DEL 16 FEBBRAIO AD
AGORDO CON L’ON. ROBERTO MARONI
Belluno, 4 febbraio 2004 Più industria che finanza, più responsabilità,
più cultura e rispetto dei partner sociali e dell’ambiente per tenere
alta la credibilità e forte la competitività del marchio Italia. Così si
è aperta la conferenza stampa del 30 gennaio, con la quale Renato
Sopracolle, Presidente di Sipao (Sezione Industrie Produttrici Articoli per
l’Occhialeria di Assindustria Belluno) e Rappresentante del Distretto
dell’Occhiale, Rizieri Ongaro, Presidente Comunità Montana Agordina e
Vice Presidente G.a.l. Alto Bellunese, Francesco Bernabei, Responsabile
Ufficio Economia Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, e Roberto De
Martin, Direttore Assindustria Belluno hanno presentato il convegno
Responsabilità Sociale d’Impresa. Territorio, cultura e made in Italy per
il successo dell’impresa del prossimo 16 febbraio. La sala congressi
“Don Tamis” della Comunità Montana Agordina ospiterà una giornata di
esperienze imprenditoriali e opinioni istituzionali, voluta da Assindustria
Belluno, Comunità Montane Agordina e Centro Cadore in collaborazione con
G.a.l. Alto Bellunese e Cittadellarte – Fondazione Pistoletto e ideata
nell’ambito dei festeggiamenti per il 125° anniversario dell’occhiale.
Dalle ore 9.30 per tutto il mattino, infatti, si susseguiranno gli
interventi istituzionali, coordinati dall’inviato de “Il Sole 24 Ore”
Luca Paolazzi: dopo il saluto di benvenuto di Vito Valcozzena, Sindaco di
Agordo e l’introduzione di Rizieri Ongaro, Presidente della Comunità
Montana Agordina e Vice Presidente del G.a.l. Alto Bellunese, sarà la volta
di Celeste Bortoluzzi, Presidente Assindustria Belluno, del Prof. Walter
Santagata, Direttore del Dipartimento di Economia “S. Cognetti de Martiis”
e Professore Ordinario di Economia dei Beni e delle Attività Culturali
all’Università di Torino, di Michelangelo Pistoletto, Direttore Artistico
Cittadellarte - Fondazione Pistoletto e Leone d’oro 2003 alla carriera
artistica alla Biennale di Venezia, Arnaldo Cartotto del Club dei Distretti
Industriali Italiani, del Prof. Angelo Ferro dall’intervento intitolato
“Impresa e Coscienza Sociale”, Presidente Gruppo Ucid Veneto Trentino e
docente dell’Università Statale di Verona. Chiuderà il mattino
l’intervento dell’On. Roberto Maroni, Ministro del Welfare, che della
responsabilità Sociale d’Impresa è un profondo sostenitore. Dopo il
pranzo a buffet, una tavola rotonda accenderà il pomeriggio. Luca Paolazzi
de “Il Sole 24 Ore” modererà Luigi Rossi Luciani, Presidente
Confindustria veneto, Renato Sopracolle, Presidente Sipao e Rappresentante
Distretto dell'occhiale, Anna Adriani, Direttore Relazioni Esterne Illycaffè
S.p.a., il Prof. Peter Bendixen, Docente Rudolf Arnheim Institut di Amburgo,
Francesco Bernabei, Responsabile Ufficio Economia Cittadellarte - Fondazione
Pistoletto, Roberto Chemello, Amministratore Delegato Luxottica S.p.a,
Enrico Correale, Responsabile Risorse Umane - Lanificio Fratelli Cerruti e
Callisto Fedon, Presidente Giorgio Fedon & Figli S.p.a. E’ un fatto
noto che il Made in Italy soffre in questi anni a causa di una competitività
globale senza quartiere che premia tutti i comportamenti in grado di
abbattere costi e prezzi, senza guardare in faccia alle norme etiche e di
rispetto sociale che sembravano essere un patrimonio acquisito per
l’umanità. “Come imprenditori abbiamo il dovere di sostenere l’etica
nel comportamento quotidiano di chi opera sul mercato” – commenta
Roberto De Martin, Direttore di Assindustria Belluno – “Oggi più che
mai un’impresa opera sul territorio e contribuisce alla qualità della
vita di chi vi lavora. Solo un atteggiamento di rispetto, che porti ad
investire sull’ambiente e sulle persone, che produca reddito migliorando i
rapporti fra i partner sociali potrà mantenere alta la credibilità del
marchio Italia. Verso un simile cambiamento culturale ci stiamo muovendo
anche grazie alle direttive dettate dall’Unione Europea ed il valore che
il nostro Governo assegna alla Responsabilità Sociale d’Impresa. E
l’alleanza, la capacità di fare sistema sul territorio che la nostra
provincia sta dimostrando con questo convegno, in un momento davvero
delicato per il sistema imprenditoriale italiano, dimostra che ci siamo e
con un volontà ancor più forte che in passato. Ci auguriamo che il
convegno del 16 febbraio ponga un tassello di consapevolezza in più sulla
nuova frontiera della responsabilità sociale dell’impresa” – conclude
De Martin. “Come può l’ente locale non trovarsi d’accordo con le
preoccupazioni del territorio?” – si chiede Rizieri Ongaro, Presidente
della Comunità Montana Agordina e Vice Presidente del G.a.l. Alto Bellunese
– “L’obiettivo che gli amministratori locali devono perseguire è
quello di anticipare le preoccupazioni, assecondare gli impulsi allo
sviluppo e appoggiare la ricerca delle soluzioni. Il tema della
Responsabilità Sociale d’Impresa ci tocca in prima persona: per Agordo
come per il Cadore, come per tutte le vallate bellunesi, il futuro è nella
specializzazione del made in Italy. Con questo convegno amministrazione
locale e impresa dimostrano come le sinergie per lo sviluppo del territorio
debbano essere condivise perché siano vincenti. Condivisione di obiettivi
che inizia con la condivisione di cultura e conoscenze” – conclude
Ongaro. “I nostri prodotti vengono copiati e non riescono ad imporsi in un
sistema che ingoia qualunque cosa senza attenzioni particolari” commenta
Francesco Bernabei, Responsabile ufficio economia Cittadellarte –
Fondazione Pistoletto – “Allora perché non riqualificare il prodotto
italiano con un grosso investimento culturale sulla Responsabilità Sociale?
Se imprenditori, politici, consumatori e tutti gli stakeholder della
Responsabilità Sociale d’Impresa operassero di concerto per elaborare una
visione organica di società, dalla quale i prodotti economici si
differenziano come veicoli di promozione della qualità della vita,
probabilmente si realizzerebbe un’acquisizione sociale e culturale molto
importante per tutti e il Made in Italy diventerebbe un modello di qualità
della vita. Per queste ragioni, l’artista Michelangelo Pistoletto, nel suo
Manifesto dell’Arte e dell’Impresa del
2002 ha
definito l’impresa italiana ‘una missione culturale’” – conclude
Bernabei. “L’iniziativa si colloca all’interno della riflessione sul
125° anniversario dell’occhiale in Italia, voluta da Sipao,
la Sezione Industrie
Produttrici di Articoli per l’Occhialeria di Assindustria Belluno, in
collaborazione con le Comunità Montane Agordina e Centro Cadore e con il
G.a.l. Alto Bellunese” – commenta in conclusione Renato Sopracolle,
Presidente Sipao e Rappresentante del Distretto dell’occhiale – “Una
mostra e un convegno con il maestro Michelangelo Pistoletto oltre alla
collettiva di aziende del Distretto al Silmo di Parigi nel corso dell’anno
passato, un primo convegno di grande portata quest’anno: con questo
spirito vogliamo dare voce ad una delle poche zone in Italia che possono
vantare 125 di industria di successo” – continua il Presidente del
Distretto bellunese dell’occhiale. “La nostra Associazione sta inoltre
avviando un’iniziativa di screening visivo sui bambini in età d’asilo,
per arrivare ad anticipare alcuni problemi alla vista che si possono poi
porre in età adolescenziale e adulta. Un impegno davvero molto sentito,
quindi, in un’area come quella delle valli bellunesi dove fare impresa
richiede grande impegno. Investire sul territorio si può però davvero
rivelare una scelta di successo. L’immagine del Distretto infatti riassume
in sé tutte quelle connotazioni di rispetto dell’ambiente, collaborazione
con i partner e cultura locale di cui
la Responsabilità Sociale
d’Impresa si fa portavoce. Nel corso del nostro convegno ad Agordo avremo
modo di confrontarci apertamente con il Ministro Maroni e con tutti quegli
imprenditori che da tempo ormai hanno avviato iniziative in questo senso”
– conclude Sopracolle.
E’
LA CAMPANIA LA
PRIMA REGIONE DEL SUD PER ATTRATTIVITÀ DEGLI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN
RICERCA E SVILUPPO. AVELLINO
LA PRIMA PROVINCIA.
Milan
o, 4 febbraio 2004 -
La Campania
è la migliore tra le regioni del mezzogiorno per capacità di attrarre
capitali stranieri: è quanto emerge da un’analisi approfondita effettuata
a livello locale dello studio Siemens-ambrosetti presentata nel corso di un
incontro svoltosi oggi. Considerando il periodo 1998-2001, l’incidenza
degli investimenti diretti esteri sul Pil regionale è stata dello 0,11%,
valore più alto rispetto a Puglia, Calabria, Sicilia, Basilicata, Molise ed
Abruzzo. Regioni, queste tre ultime, che nel periodo considerato hanno
segnato tassi di investimenti diretti esteri sul Pil addirittura negativi.
Si tratta comunque di una percentuale di gran lunga inferiore rispetto al già
basso valore medio delle regioni italiane (0,47%), che pone
la Campania
in 14esima posizione, alle spalle delle regioni settentrionali, del Lazio e
della Sardegna. Un’analisi più approfondita dei fattori-chiave che
maggiormente incidono sulla capacità di attrarre gli investimenti dimostra
tuttavia come alcuni valori fatti segnare dalla Campania siano vicini o
superiori alla media delle regioni. Tra il 1998 e il 2000, ad esempio,
l’incidenza sul Pil degli investimenti in infrastrutture tecnologiche
avanzate ha superato il valore medio delle altre regioni prese in
considerazione. Valori appena inferiori alla media sono stati registrati
invece relativamente a capitale tecnologico innovativo, infrastrutture di
base, capitale umano e sistema educativo/formativo. Molto significativo
anche il dato registrato a livello provinciale, con Avellino che si rivela
provincia campana più attrattiva: nel periodo 1998-2002 l’incidenza degli
investimenti diretti esteri sul Pil ha raggiunto lo 0,28%, valore che pone
la città irpina al 29esimo posto tra le province italiane. Valore
praticamente doppio rispetto a quello di Benevento (0.14%) e Caserta (0,10%)
e nettamente superiore rispetto a Napoli e Salerno, posizionatesi
rispettivamente come 62esima e 90 esima provincia italiana. L’analisi dei
fattori che influenzano la capacità di attrarre investimenti consente
tuttavia di elaborare un quadro più completo: considerando l’indice
sintetico relativo al capitale tecnologico innovativo ed alle infrastrutture
tecnologiche avanzate, Napoli segna un valore (152) nettamente superiore
alla media delle province italiane e a quello delle restanti province
campane, che seguono con valori compresi tra 70 (Caserta) e 48 (Avellino).
Anche per quanto riguarda le infrastrutture di base il capoluogo campano
supera il valore medio delle province italiane, distanziando le altre
province campane. Considerando invece l’indicatore relativo al sistema
giudiziario, le cinque province sono accomunate da un netto divario rispetto
alla media italiana.
DOPO PARMALAT E VERSO BASILEA 2 CHI DA’ CREDITO AI
LOMBARDI? MA I PICCOLI SI ARRANGIANO IN FAMIGLIA. ANCHE NEL CUORE
FINANZIARIO D’ITALIA CON UNA IMPRESA SU CINQUE DEL SETTORE
Milano, 4 febbraio 2004. Chi fa da sé fa per tre. Così la pensano i
piccoli imprenditori lombardi: il 65% dei finanziamenti arriva dalla
famiglia e dai soci e solo il 28% dalle banche. D’altra parte tra le
difficoltà per avviare l’attività, per uno su cinque, c’è proprio il
credito dalle banche. Così nelle decisioni finanziarie dell’impresa si
ascolta ancora il commercialista (43%) più che la banca. E comunque quando
il credito si prende è soprattutto a breve (45%) e in banca (74%). Emerge
da un’elaborazione della Camera di Commercio su un’indagine Punto Nuova
Impresa, su un campione di nuovi piccoli imprenditori lombardi. Anche se la
scelta per avere credito non manca: le imprese di intermediazione monetaria
e finanziaria in Lombardia sono quasi 20.000 oggi, escluse le assicurazioni,
circa una su cinque in Italia. Un comparto che tiene a livello regionale: le
imprese aumentano del +0,2% in un anno (2002-2003). Ma la crescita regionale
generale del settore è divisa in due: bene a Mantova +2%, Como +1,5%,
Brescia 1,3%, Milano +0,5% e Varese 0,3%. Meno bene a Lodi -3,6% e Pavia
-2,4%, Lecco -1,6%, Cremona -0,7%, Bergamo e Sondrio -0,6%. E Milano con
8.880 imprese fa quasi la metà della Lombardia e circa il 10% dell'Italia.
In che ramo e dove ci si espande di più? Nelle attività ausiliarie
dell'intermediazione finanziaria (che escludono le assicurazioni e i fondi
pensione): +5,4% regionale e +8,3% a Mantova. Ma calo nelle attività
ausiliarie delle assicurazioni e dei fondi pensione: -1,7% regionale. Emerge
da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati Registro
Imprese 2002-2003. "L'accesso al credito per le piccole imprese deve
essere un fattore di sviluppo e non una criticità, - ha detto Carlo
Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano - . Con Basilea 2
un 35% delle società di capitale si colloca a cavallo tra posizioni di
rischio e di tranquillità; un 15% invece ha un rating estremamente basso da
essere escluso dal mercato creditizio. A Milano e in Lombardia la situazione
è di poco migliore: la piccola e media impresa si colloca due scalini di
rating sopra il valore nazionale. Occorre dunque una corretta informazione
alle imprese per vedersi assegnato un corretto rating. Va affrontato il tema
delle piccole aziende per le quali non è facile stimare il rating. E va
rivisto il ruolo dei Confidi, che oggi vedono quasi 400 mila imprese
associate, con un contributo delle Camere di commercio pari a 20 milioni di
euro”. Imprese nel settore. Un totale di 95.216 imprese attive
nell’intermediazione monetaria e finanziaria in tutt’Italia nel 2003,
con una crescita pari a +0,8% dal 2002. Capofila delle regioni
la Lombardia
con 18.909 imprese nel settore nel 2003, pesando il 19,9% sul totale
nazionale. E delle province Per crescita. +0,2% per
la Lombardia. Mantova
in testa nella regione con +2%, seconda Como con +1,5. Seguono Brescia
+1,3%, Milano +0,5% e Varese +0,3%. Flessione per le restanti province con
diminuzione da –0,6 a –3,6%. Province: le prime tre in classifica per
numero di imprese. Milano in testa per numero di imprese nel settore
dell’intermediazione monetaria e finanziaria nel 2003 con 8.880. Seconda
Brescia (2.239); terza Bergamo (1.877. Peso regionale. Milano pesa il 47%
del totale lombardo. Con distacco, la segue Brescia (12,3%) e Bergamo
(9,9%). …e peso nazionale. Milano pesa sull’Italia il 9,3%. Brescia il
2,4% e Bergamo il 2%. Intermediazione monetaria e finanziaria. 18.909 le
imprese attive in questo ramo in Lombardia nel 2003: leggermente aumentate
dal 2002 (18.864, +0,2%). Fra le province in testa prima Milano con 8.880
imprese, quasi la metà del totale regionale (47%) del dato regionale.
Seconda Brescia con 2.329 imprese e peso 12,3%; terza Bergamo (1.877 9,9%);
quarta Bergamo (1877, 9,9%). Ultima Sondrio con 306 imprese e peso regionale
1,6%. Per crescita Mantova in testa nella regione con +2%, seconda Como con
+1,5. Seguono Brescia +1,3%, Milano +0,5% e Varese +0,3%. Flessione per le
restanti province con diminuzione da –0,6 a –3,6%. In questo ramo: -
Intermediazione monetaria e finanziaria (escluse le assicurazioni e i fondi
di pensione). 4133 le imprese in Lombardia che si occupano di
intermediazione monetaria nel 2003. Un po’ diminuite dal 2002 (-1,6%). Fra
le regioni, per numero, Milano capofila con 2907 imprese attive e prima
anche per peso regionale (70,3%) e per peso nazionale ( 23,8%). Seconda
Brescia, 359 e peso regionale 8,7% e nazionale 2,9%. In crescita 4 province:
Sondrio (+4,8%), Brescia (+4,4%), Varese (+2,9%) e Pavia (+2,5%). Stabile
Lodi. Diminuzione per le restanti province con variazioni da –1,4% per
Como a –7,5% per Cremona. - Altre intermediazioni finanziarie (leasing
finanziario, servizi di credito al consumo, istituti e sezini per il credito
speciale, factoring, ecc…). 14.776 le imprese in Lombardia nel 2003 con
lieve aumento dal 2002 (+0,8%). Fra le province, per numero, Milano in testa
con 5973 imprese attive e prima anche per peso regionale (40,4%) e peso
nazionale (7,2%). Brescia seconda per numero (1970), per peso regionale
(13,3%) e per peso nazionale (2,4%). In cinque crescono: Mantova in testa
con +2,4% e Como +2%. E quattro diminuiscono: con oscillazioni da –0,1%
per Varese a – 4% per Lodi.
INTESA CONSUMATORI CONTRO SAN PAOLO IMI
Roma, 4 febbraio 2004 - L’avviso a pagamento, pubblicizzato ieri su alcuni
quotidiani (ad es.
La Repubblica
, pag.15),che pubblicizza la nascita del “Comitato dei clienti del San
Paolo Imi possessori dei bond Parmalat”, promette di avviare azioni
collettive di risarcimento contro i responsabili del dissesto, per i danni
morali e per i danni direttamente sopportati e di curare gli atti occorrenti
per l’ammissione al passivo, in Italia ed all’estero. Peccato che dietro
al Comitato, ci sia proprio il San Paolo Imi, la stessa banca cioè che ha
venduto i bond Cirio ed Argentini ai risparmiatori; lo stesso istituto di
credito che è indagato dalle Procure della Repubblica per aver ritardato il
rientro di un affidamento al gruppo agro-alimentare proprio per incassare i
proventi delle obbligazioni Cirio emesse nei paradisi legali e che non
potevano essere venduti,neppure se richiesti,al pubblico dei risparmiatori.
Piuttosto che coinvolgere le rappresentanze reali dei consumatori ed
ammettere i propri errori, come in precedenza hanno fatto banche ben più
blasonate, il Gruppo San Paolo-imi pare preferire e sostenere comitati di
comodo per far ritenere che darà tutela ed assistenza alla propria
clientela. Intesaconsumatori, dopo aver segnalato all’Ufficio Pubblicità
Ingannevole dell’Antitrust l’avviso a pagamento uscito ieri per
verificarne gli eventuali profili di ingannevolezza (così si potrà
accertare anche il committente), alla Consob ed alla Banca d’Italia per
gli aspetti di propria competenza ed al Consiglio Superiore della
magistratura, posto che viene reclamizzato come presidente del Comitato un
presidente del Tribunale di Torino e della Corte d’Appello di
Venezia,stigmatizza l’usuale arroganza di banche che continuano a
dichiararsi parti lese dopo aver fatto finora,almeno 825.000 vittime del
risparmio tradito. Intesaconsumatori, preoccupata per la crisi di fiducia
nei rapporti banche clienti che si riverbera sull’economia italiana e
sull’affidabilità internazionale del Paese,è disponibile ad un confronto
per recuperare la fiducia perduta, purchè le banche la smettano di fare le
vittime ed avviano un serio e costruttivo tavolo finalizzato ad ammettere
gli errori ed a risarcire,caso per caso, le numerose vittime del risparmio
tradito.
CON
LA DECISIONE SULL
’AEROPORTO DI CHARLEROI,
LA COMMISSIONE PROMUOVE
L’ATTIVITÀ DELLE COMPAGNIE AEREE A BASSO COSTO E LO SVILUPPO REGIONALE
Bruxelles, 4 febbraio 2004.
La Commissione
europea ha preso ieri una decisione di importanza fondamentale per il futuro
del trasporto aereo garantendo la piena concorrenza tra compagnie che
operano da aeroporti regionali. Autorizza infatti alcune forme di aiuto che
permettono un reale sviluppo di nuove linee, a condizioni chiaramente
stabilite. Al contrario, altri aiuti, accordati direttamente dalla Regione
Vallonia e in parte da Bsca, sono incompatibili con il buon funzionamento
del mercato interno e dovranno essere rimborsati.
La Commissione
doveva pronunciarsi ieri sulla denuncia introdotta nel 2001 relativa ai
vantaggi concessi a Ryanair all’aeroporto di Charleroi da Brussels South
Charleroi Airport (Bsca), società che gestisce l’aeroporto, e
la Regione Vallonia
(Belgio). Nel caso di Charleroi
la Commissione
ha concluso che nessun operatore privato nelle stesse condizioni di Bsca
avrebbe concesso gli stessi vantaggi. Non essendo rispettato il principio
dell’investitore privato in economia di mercato, i vantaggi concessi a
Ryanair costituiscono aiuti di Stato che possono falsare la concorrenza in
favore della compagnia aerea.
La Commissione
ha però considerato che gli aiuti concessi a Ryanair a Charleroi possono
essere compatibili con il mercato comune sulla base della politica dei
trasporti (perché permettono lo sviluppo e un migliore sfruttamento delle
infrastrutture aeroportuali secondarie che sono attualmente sotto utilizzate
e che rappresentano un costo per la collettività). La decisione permetterà
a Ryanair di conservare una parte degli aiuti già ottenuti (soprattutto per
il lancio di nuovi collegamenti aerei a cui potranno aggiungersi incentivi
una tantum, a condizione che le autorità belghe si conformino alle
condizioni imposte dalla Commissione). Al contrario, alcuni aiuti non
possono essere autorizzati (riduzioni sulle tasse aeroportuali e sulle
imposte di assistenza a terra) e dovranno essere rimborsati. In linea
generale la decisione presa oggi favorisce lo sviluppo regionale e condurrà
ad un maggiore sviluppo delle compagnie a basso costo in tutta l’Unione
europea, a beneficio dei consumatori. In questo modo tutti gli attori del
trasporto aereo opereranno alle stesse condizioni per garantire una
concorrenza reale.
RYANAIR ACCOGLIE
LA PUBBLICAZIONE DELLA
DECISIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA SUL CASO DI BRUXELLES CHARLEROI
Milano, 4 febbraio 2004 - Ryanair, ha accolto ieri la pubblicazione della
decisione della Commissione Europea perché questa significa che ora il
settore può almeno focalizzarsi su fatti precisi invece che su
anticipazioni o voci da parte della Commissione. Questa decisione conferma
che
la Commissione Europea
intende aumentare i costi e le tariffe aeree per i consumatori. Il risultato
di questa decisione è che
la Commissione Europea
non consentirà agli aeroporti pubblici di competere con gli aeroporti
privati. La decisione è un attacco a tutte le compagnie aeree a tariffe
basse e agli aeroporti pubblici e avrà ripercussioni ugualmente su Easyjet
a Berlino Schonefeld, Tolosa e Marsiglia, su Lufthansa a Lipsia e Monaco, su
Flybe a Perpignan, Bergerac e a
La Rochelle
, per fare qualche Esempio. E' spiacevole che
la Commissione
ponga i reclami degli aeroporti ad alti costi e delle compagnie aeree ad
alte tariffe al di sopra degli interessi dei consumatori che vogliono
tariffe più basse. °
La Commissione
ha confermato adesso che gli aeroporti di proprietà pubblica non possono più
competere con gli aeroporti di proprietà privata, e questa decisione è
contro la concorrenza, contro il consumatore e aumenterà costi che a loro
volta faranno aumentare le tariffe aeree. Michael O'leary, Amministratore
Delegato di Ryanair, ha detto oggi a Bruxelles: "E' impossibile pensare
che
la Commissione
limiti gli sconti o gli investimenti di marketing che Tesco, Carrefour, Aldi
o Lidl negoziano per abbassare i prezzi al consumatore. E' impossibile
pensare che
la Commissione
impedisca a Mcdonalds di negoziare sconti dai suoi fornitori per abbassare i
prezzi dei pasti ai consumatori. "Faremo appello alla Corte Europea per
questa decisione. Crediamo che l'appello sarà appoggiato da molte altre
linee aeree a basse tariffe, dagli aeroporti regionali e dalle associazioni
dei consumatori.
La Commissione Europea
non dovrebbe interferire nell'operatività di un libero mercato. L'aeroporto
di Charleroi era vuoto 5 anni fa. Se questa decisione fosse stata applicata
allora, sarebbe ancora oggi un aeroporto vuoto. Gli aeroporti secondari e
regionali poco usati devono offrire sconti per attrarre i clienti a tariffe
basse. Sia Bruxelles Charleroi che Ryanair fanno profitti su queste tariffe
scontate, e 2.5 milioni di consumatori ora volano annualmente da e per
Bruxelles Charleroi alle tariffe più basse d'Europa grazie a queste rotte
scontate. "Gli unici beneficiari di questa decisione sono l'aeroporto
di Bruxelles Zaventem, che ha reclamato originariamente, e le compagnie
aeree ad alte tariffe che volano lì. Ora affronteranno una minor
concorrenza, e tariffe più alte a Bruxelles Charleroi, grazie al fallimento
della Commissione Ue nel promuovere la concorrenza, tariffe più basse e gli
interessi dei consumatori."
CASO RYANAIR: DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DI
ASSOTRAVEL (ASSOCIAZIONE NAZIONALE DELLE AGENZIE DI VIAGGIO E TURISMO
ADERENTI A CONFINDUSTRIA), ANDREA GIANNETTI, IN MERITO ALLA SENTENZA DI
CONDANNA DELLA COMMISSIONE UE.
Roma, 3 febbraio 2004 - “Il giudizio della Commissione Ue in merito agli
aiuti concessi alla compagnia aerea Ryanair dalla Vallonia conferma, in modo
inequivocabile, quanto evidenziato da Assotravel al Ministro Lunari la
settimana scorsa: in Europa ed in Italia è in corso una lotta al ribasso
tra le compagnie aeree che sta portando, grazie a varie concause, ad una
situazione anomala costituita dalla diffusione di un livello tariffario
eccezionalmente basso. Nel caso specifico della Ryanair la capacità di
offrire biglietti a prezzi ultraconvenienti è quindi derivata dagli aiuti
di Stato ricevuti, ledendo i principi della concorrenza. Ma, sempre in
materia di trasporto aereo, la citata situazione di anomalia ci porta a
richiedere, ancora una volta e con l’occasione, un generale innalzamento
dei livelli di controllo sugli aeromobili e una più che puntuale
applicazione delle norme previste per assicurare la tranquillità dei nostri
clienti da parte delle Autorità competenti. Una richiesta, già formulata
al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e quindi non connessa al
caso Ryanair, né a nessuna altra compagnia aerea in particolare, ma
derivata dalla citata corsa al ribasso che tutte le compagnie, sia low cost
che tradizionali, stanno praticando sul mercato: ben venga una libera
concorrenza che comporti anche un abbassamento dei prezzi, ma ricordiamoci
che è in gioco la sicurezza dei viaggiatori. In questo quadro e con questi
obiettivi, si rende poi necessario ed utile che le Compagnie Aeree
dichiarino, nella propria pubblicità, la reale disponibilità dei posti a
prezzi stracciati sui singoli voli. È infatti fuorviante e, per certi
aspetti pericoloso, indurre i consumatori a pensare che si possa normalmente
andare in aereo da Roma ad un’altra città europea ad un costo più basso
della corsa in taxi dal centro città a Fiumicino. È invece opportuno un
approccio critico e competente, anche da parte dei consumatori, ad un
settore come quello dei viaggi e vacanze e del trasporto aereo troppo spesso
considerato con estrema leggerezza e valutato unicamente dal punto di vista
del prezzo (più basso)”.
IN ITALIA LE COMMISSIONI RICONOSCIUTE DA
AUSTRIAN AIRLINES ALLE AGENZIE DI VIAGGIO SONO DEL 7%
Milano, 4 febbraio 2004 - In merito alle notizie diffuse nei giorni scorsi
dalla compagnia di bandiera Alitalia e riprese in maniera imprecisa da
numerosi organi di stampa, Austrian Airlines precisa che in Italia la
compagnia riconosce alle agenzie di viaggio una commissione del 7%. Il dato
fornito da Alitalia si riferisce alle commissioni riconosciute da Austrian
Airlines agli agenti di viaggio in Austria per l'emissione di biglietteria
nazionale.
ICE: OGGI A PARIGI
LA PRESENTAZIONE DEL PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA L'OBIETTIVO ATTRARRE
INVESTIMENTI ESTERI PER
LA REALIZZAZIONE DELL'OPERA
Roma, 4 febbraio 2004 - Su iniziativa dell'Ice, dell'Ambasciata d'Italia a
Parigi e in stretto contatto con la società Stretto di Messina avrà luogo
a Parigi il 4 febbraio 2004 presso
la Camera
di commercio francese la presentazione del progetto del ponte sullo stretto
di Messina. L'iniziativa che si inserisce fra le attività di attrazione di
investimenti esteri ha lo scopo di promuovere l'interesse dei potenziali
investitori stranieri verso la realizzazione dell'opera o ad altre strutture
ad essa collegate, costituisce la prima presentazione ufficiale all'esterno
del progetto del ponte sullo stretto e vede l'Ice coinvolto in prima persona
nella promozione di una delle più importanti opere ingegneristiche ed
infrastrutturali mai progettate. Il seminario ha lo scopo di far conoscere
questa grande opera, punta di un iceberg all'interno del quadro della legge
obiettivo per lo sviluppo delle infrastrutture in Italia ed il recupero del
gap nei confronti dei Paesi europei. Si rivolge prevalentemente ad un
pubblico selezionato rappresentato dalle istituzioni finanziarie (banche di
investimenti e società specializzate nel project financing), da società
potenzialmente interessate alle future gare di appalto (società di
costruzioni) e dalla stampa qualificata. L'evento, che sarà presieduto
dall'ambasciatore d'Italia a Parigi Giovanni Dominedò e dal direttore
generale dell'Ice, Ugo Calzoni, prevede l'intervento del Ministro delle
infrastrutture e dei Trasporti Pietro Lunardi, e Gilles de Robien, suo
omologo francese, del Presidente e dell'Amministratore delegato della Società
Stretto di Messina Spa, rispettivamente Giuseppe Zamberletti e Pietro Ciucci
e di tecnici della stessa società responsabili delle attività di
progettazione. Per l'organizzazione dell'evento l'Ice di Parigi ha inoltrato
916 inviti ad una mailing selezionata tra le diverse categorie interessate:
sono attesi 165 invitati, di cui 29 addetti stampa, 80 società di
costruzioni, 19 banche, oltre ad una trentina di esponenti provenienti
dall'Italia.
TRASPORTO MARITTIMO IN ITALIA:
LA COMMISSIONE ACCETTA
DI PROROGARE LO SGRAVIO DEGLI ONERI SOCIALI PER IL CABOTAGGIO
Bruxelles, 4 febbraio 2004 - Ieri
la Commissione
ha deciso di non sollevare obiezioni circa la domanda dell'Italia di proroga
per il 2004 e il 2005 del regime di sgravi degli oneri sociali a carico del
datore di lavoro nel settore del cabotaggio marittimo. Gli orientamenti
comunitari in materia di aiuti di Stato ai trasporti marittimi permettono
riduzioni totali o parziali degli oneri sociali dei marittimi che navigano a
bordo di navi immatricolate in uno Stato membro. Questo regime, che
avvantaggia gli armatori operanti sul mercato del cabotaggio marittimo in
Italia, è stato autorizzato dalla Commissione per la prima volta per il
periodo 1999-2001, poi per il 2002 e infine per il
2003. L
'unica modifica riguarda il tasso di riduzione, che sarà limitato al 30%
nel 2004 e al 50% nel 2005.
AUTOSTRADE PER L'ITALIA:
NEL FINE SETTIMANA -24,7% INCIDENTI, -50,9% FERITI
Roma, 4 febbraio 2004 - Nell'ultimo fine settimana, compreso tra venerdì 30
gennaio e domenica 1 febbraio, sulla rete di Autostrade per l'Italia (
2854 km
, pari al 51 % della rete autostradale a pedaggio) si è registrato un calo
degli incidenti del 24,7% e dei feriti del 50,9% rispetto allo scorso anno.
Gli incidenti sono stati 107
contro 142 nel corrispondente fine settimana dello scorso anno, i feriti 57
(116 nel 2003), invariato il numero dei deceduti
PROGETTO ITALIA PRESENTA IL PROGRAMMA 2004 LE
NUOVE INIZIATIVE, I NUOVI INDIRIZZI E UN PRIMO BILANCIO DOPO UN ANNO DI
LAVORO
Milano, 4 febbraio 2004 — Il Presidente di Telecom Italia Marco Tronchetti
Provera e il Professor Renato Mannheimer hanno presentato ieri a Palazzo
Clerici il programma 2004 di Progetto Italia. Annunciato all'inizio del
2003, Progetto Italia si è sviluppato l'anno scorso attraverso una serie di
iniziative nella cultura, nella formazione, nella solidarietà e nello
sport. Le iniziative si sono caratterizzate per la strettissima
collaborazione con i partner scientifici, a cui il Gruppo Telecom ha fornito
le proprie competenze di carattere tecnologico, ma anche organizzativo e di
comunicazione. In questo modo si sono sviluppate collaborazioni importanti
con Istituzioni pubbliche e private, Amministrazioni locali, associazioni ed
enti, creando una rete che ha consentito la più adeguata organizzazione
degli eventi. Tutte le iniziative volevano premiare la qualità, e il
pubblico ha sempre risposto con un entusiasmo che rappresenta un segnale
confortante per il nostro Paese. Oggi, dopo un anno di lavoro, Progetto
Italia presenta un programma 2004 che risponde alle aspettative di questo
pubblico, che mostra di voler partecipare a iniziative di alto livello
qualitativo. A fianco di alcuni "classici" come Lectura Dantis,
Festival della Scienza, Telecom Italia Colloquia con i Nobel dell'Economia a
Venezia, l'edizione 2004, per la quale è confermato il budget annuale di
circa 30 milioni di euro, presenta anche significative novità in tutti i
campi di riferimento. Cultura Riflettori accesi sul Viaggio Telecom, un
suggestivo itinerario di tre anni dedicato alla scoperta delle nostre città,
della loro cultura, storia, bellezza artistica e naturale, della loro
tradizione e dei valori espressi. Cinque le tappe nel 2004: Milano (La
coscienza di Leonardo), Perugia (
La Spiritualità
e
la Poesia
), Cosenza (L'utopia), Trieste (Inconscio e Psicoanalisi), Ferrara (Mistero
e Metafisica). In contemporanea con il Viaggio, prenderà il via anche il
Premio Telecom, destinato a personaggi che hanno realizzato iniziative
originali capaci di trasmettere l'amore per le arti e la consapevolezza
della ricchezza culturale del Paese. Se il Festival della Scienza e le
Conversazioni di Storia dell'arte si presentano al pubblico con un programma
integralmente rinnovato, Le vie dell'amicizia vanno quest'anno a Damasco per
il tradizionale concerto diretto dal Maestro Riccardo Muti, a conclusione
del Ravenna Festival. Nel 2004 si consolida, inoltre, il rapporto con i
premi Strega e Campiello e parte La Grande Poesia, l'iniziativa culturale
che Progetto Italia propone in collaborazione con la Fondazione Corriere
della Sera: una collana di libri in edicola a febbraio collegata a una serie
di incontri letterari che accompagneranno l'uscita di molti volumi. Il Museo
del Tesoro di San Gennaro completa la proposta culturale. Formazione Accanto
al rinnovo del Future Centre di Venezia, grazie a Progetto Italia partono i
nuovi corsi del Laboratorio Digitale Telecom Italia della Scuola Nazionale
di Cinema, mentre approdano in televisione i lavori degli studenti del
Laboratorio di Comunicazione Telecom Italia dell'Università La Sapienza e
R.t.i. — Mediaset. Ma la rivoluzione digitale è anche al centro dei
programmi formativi di due scuole che coniugano design e tecnologia quali
l'Interaction Design Institute di Ivrea e la Domus Academy di Milano. Per le
scuole primarie e secondarie si rafforza inoltre l'iniziativa Telecom
Alleniamoci alla vita con gli "Atleti in Diretta" che porterà
alcuni dei più noti campioni nelle aule scolastiche per consolidare il
binomio tra scuola e valori dello sport. Solidarieta' A marzo prende il via
Missione Sogni, una iniziativa solidale rivolta ai bambini ricoverati presso
il reparto di Pediatria dell'Istituto Nazionale per la Cura e lo Studio dei
Tumori di Milano. Si tratta di giovanissimi pazienti che molto spesso
soffrono, non solo a causa della malattia, ma anche della solitudine e del
senso di isolamento. Grazie a un sistema di videochat, i piccoli ricoverati
potranno comunicare con le loro famiglie. Progetto Italia e Missione Sogni
stanno vagliando l'opportunità di estendere questa iniziativa ad altre
realtà ospedaliere. Sempre a marzo si concretizzerà, inoltre, uno degli
impegni presi l'anno scorso da Progetto Italia durante il concerto di Paul
Mccartney all'interno del Colosseo: il contributo nella ricostruzione del
Museo di Bagdad, uno dei grandi patrimoni dell'umanità, reso possibile con
i fondi ricavati dalla performance dell'ex Beatle. Novità anche per
"Matti per la vela", l'iniziativa di vela solidale che si occupa
del recupero di persone con problemi psichici, che quest'anno facendo il
periplo della nostra penisola raccoglierà una piccola flottiglia. L'anno si
concluderà con Progetto Italia al fianco di Airc, Fai e Telethon per la
realizzazione delle tradizionali raccolte fondi. Sport Nell'anno delle
Olimpiadi di Atene, particolare rilievo assume Sport per tutti,
un'iniziativa nata in ambito Coni per incentivare la pratica sportiva nei
confronti di tutte le fasce sociali, senza dimenticare i più deboli.
L'appuntamento clou è il 6 giugno 2004, giornata nazionale dedicata allo
sport, organizzata da un Comitato presieduto da Marco Tronchetti Provera del
quale fanno parte personalità come Guido Barilla, Yuri Chechi, Gianni
Morandi, Gianni Rivera e Simona Ventura. Sempre più intenso l'impegno del
Gruppo Telecom nel mondo della vela; all'avventura di Giovanni Soldini con
il trimarano Tim — Progetto Italia, di concezione sempre più avanzata, e
alla Regata dei Tre Golfi, quest'anno si aggiunge la Millevele, la
tradizionale regata che si svolge nel mare di Genova. La scommessa per la
diffusione del golf presso strati sempre più ampi della popolazione si
concretizzerà quest'anno nell' apertura di campi pratica nei parchi di
alcune tra le maggiori città italiane, ulteriore occasione di
collaborazione con la Federazione Italiana Golf, dopo il varo dei Telecom
Italia Open che si affiancano ai Telecom Italia Masters di Tennis.
OMICIDI MOSTRO/FIRENZE/INCHIESTA NON PIÙ
CREDIBILE
Firenze, 4 febbraio 2004 - “Caro direttore, le interviste in tv di certi
detective e le polemiche che ne sono nate soprattutto tra la gente di S.
Casciano, mi spingono a rimandarti, così com’era, la lettera che ti ho
inviato qualche giorno fa circa gli sviluppi (si fa per dire)
dell’inchiesta sul mostro. Sperando in un’accoglienza migliore.
Grazie” Riccardo Catola .
Firenze, 23 Gennaio 2004
“Caro direttore, puntuali come il solstizio d’estate, la dichiarazione
dei redditi e le gaffes di Berlusconi, ecco anche quest’anno nuovi
sviluppi dell’inchiesta sul mostro. Stavolta coinvolgono un farmacista, un
medico, perfino un dermatologo, così come ieri hanno coinvolto medici,
ginecologi, autisti d’ambulanze e, en passant, postini, pastori,
agricoltori e quant’altri, fino a un disgraziato giornalista tirato in
ballo da presunte perizie calligrafiche alle quali non crederebbe neppure un
neonato. Per puro caso (ed è vietato malignare), questa nuova inchiesta
coincide con la pubblicazione di una nuova fatica letteraria di uno dei
detective, così come qualche anno fa il suo esordio nella narrativa
s’incrociò, sempre per coincidenza, con alcuni clamorosi sviluppi
investigativi, poi inevitabilmente dimenticati. L’opinione pubblica
assiste costernata a una vicenda inverosimile legata alla realtà solo dal
dolore (questo sì indimenticabile) dei familiari delle vittime e
dall’accanimento terapeutico di chi ha fatto della caccia al mostro una
professione esclusiva che si protrae ormai dagli anni Sessanta, ossia da
oltre una generazione. La verità, con tutta la simpatia per gli inquirenti,
è che l’inchiesta, se di inchiesta ancora si tratta, ha perso per strada
la sua credibilità, perché priva della discrezione e della prudenza che
gli anni e i molti infortuni dovrebbero ormai aver insegnato a tutti. Che
senso ha dare in pasto ai giornali i nomi di alcuni poveretti solo in base a
indizi fragilissimi? Era improprio quando il mostro uccideva. Oggi, senza
quell’urgenza, suona tutto povero, scontato, arbitrario. E, più che
altro, cervellotico.” Grazie Riccardo Catola
SEI UNO STUDENTE? DIVENTA UNO DEI TEDOFORI CHE
SI SCAMBIERANNO
LA FIAMMA OLIMPICA
NEL SUO PASSAGGIO IN ITALIA
Milano, 4 febbraio 2004 - Samsung presenta alle scuole medie superiori e a
tutti gli studenti di eta’ superiore ai 14 anni l’opportunità unica di
diventare protagonista dei Giochi Olimpici di Atene 2004. Grazie a Samsung,
Presenting Partner dell’Olympic Torch Relay di Atene 2004, gli studenti
degli Istituti potranno avere l’onore di portare
la Torcia Olimpica
durante il suo passaggio a Roma il prossimo 28 giugno. Per prendere parte a
questo emozionante evento, che da sempre unisce i popoli di tutto il mondo,
basterà partecipare alla gara creativa “Condividi lo Spirito Olimpico”
indetta da Samsung. Come Funziona Gli studenti che vorranno partecipare
dovranno creare un lavoro originale e mai pubblicato prima dedicato ai
Giochi Olimpici in una delle 4 categorie previste: Cinema - gli studenti
dovranno presentare un micrometraggio (durata massima
90”
) a tema olimpico Musica - gli studenti dovranno presentare una
musica/canzone a tema olimpico Animazione - gli studenti dovranno presentare
un filmato di animazione (durata massima
90”
) a tema olimpico Design - gli studenti dovranno presentare il progetto per
un accessorio olimpico dedicato al frigorifero I lavori dovranno essere
inviati in formato digitale (Mpeg per micrometraggio e filmato di
animazione, Mp3 per musica/canzone e Jpeg/ms Word per il progetto di design)
entro e non oltre il 29 febbraio 2004 a: Cohn & Wolfe – Otr Samsung
Via Benedetto Marcello, 63 2014 Milano – Mi Una giuria composta da nomi di
primo piano del mondo del cinema, della musica, dell’animazione e del
design selezionerà i 16 tedofori che porteranno
la Fiamma Olimpica
durante il suo passaggio a Roma. Premi I tedofori selezionati viaggeranno e
saranno alloggiati a Roma, insieme ad un accompagnatore, a spese di Samsung.
La scuola di appartenenza di ciascun tedoforo selezionato riceverà un
prodotto audio/video Samsung utile alla formazione degli studenti. Contatti
Per ulteriori informazioni: info_olympic@cohnwolfe.Com
NUOVO REGOLAMENTO, COSÌ CAMBIA LA "CASA
POPOLARE" CANONE MODERATO E LOCAZIONE TEMPORANEA LE NOVITÀ. NESSUNA
SANATORIA PER GLI ABUSIVI
Milano, 4 febbraio 2004 - Approvato in Consiglio regionale il nuovo
regolamento per l'accesso alle case popolari, proposto dall'assessore alle
Politiche per
la Casa
, Carlo Lio. "Canone moderato" (per le famiglie con reddito non
basso ma tale da non poter sostenere i valori di mercato) e "locazione
temporanea" (alloggi offerti dai Comuni a chi soggiorna per un periodo
limitato), sono le novità sostanziali. Fissato anche il principio della
"residenzialità": chi abita in Lombardia da più anni (almeno 5)
avrà un punteggio maggiore in graduatoria. Nessuna sanatoria, infine, per
gli abusivi. "Con questo regolamento - ha commentato l'assessore Lio -
abbiamo posto norme chiare e giuste, puntando sulla velocità delle
procedure, sulla trasparenza nelle assegnazioni dei benefici, sulla lotta
all'abusivismo e soprattutto sulla centralità della famiglia e dei suoi
bisogni. Ed abbiamo fondato la nostra riforma dando una forte autonomia e
responsabilizzazione ai Comuni". Canone Moderato - Va ad affiancarsi al
tradizionale "canone sociale": mentre quest'ultimo è rivolto ai
cittadini a più basso reddito, il "canone moderato" si rivolge ad
una fascia di famiglie che vivono in condizioni socio-economiche non tanto
basse da poter rientrare nella fascia del canone sociale, ma nemmeno tanto
alte da poter sostenere un canone a valori di mercato. La fascia di reddito
pro capite entro cui si può avere diritto al canone moderato può andare da
17.000 a
21.000 euro secondo le regole Isee (Indicatore Situazione Economica
Equivalente), ma tenendo conto di diversi altri coefficienti da applicare
caso per caso. Locazione Temporanea - Questa forma di locazione,
originariamente prevista dalla legge statale 431/98 solo per lavoratori con
contratto temporaneo, verrà estesa anche a studenti e altre tipologie di
lavoratori che devono soggiornare in Lombardia per un periodo limitato. I
Comuni acquistano o prendono in affitto alloggi che poi assegnano o
subaffittano ai destinatari, rendendosi garanti per i canoni, la buona
tenuta e il rilascio a fine contratto. "Peso" Alla Residenza In
Lombardia - Ha ora maggiore "peso" l'anzianità di residenza. Chi
abita in Lombardia da più anni (almeno 5) avrà un punteggio maggiore in
graduatoria. Fine Dell'abusivismo - Chi occupa senza titolo una casa di
edilizia residenziale pubblica deve lasciarla. Non è più prevista alcuna
sanatoria. E chi ha occupato case popolari non può fare domanda per 5 anni
per vedersene assegnare una. Bando Sempre Aperto - Non più bandi biennali né
graduatorie sempre in ritardo, né discrezionalità di commissioni, ma
immissione continua nel programma informatico regionale delle domande
presentate ai Comuni, con formazione automatica ogni sei mesi delle
graduatorie, secondo i parametri prefissati dal regolamento. Maggiori Poteri
Ai Comuni - Oltre a scegliere appartamenti e aree, a gestire i fondi
assegnati, a raccogliere le domande dei cittadini, ai Comuni è possibile -
deliberandolo prima del bando - introdurre dei correttivi (più o meno 10%
dei parametri regionali), tenendo conto di fattori collettivi locali
ritenuti importanti. Riassegnazione Immediata Delle Case Lasciate - Le case
rese libere dovranno essere riassegnate entro 30 giorni, al fine di
ottimizzarne l'utilizzo.
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