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6 FEBBRAIO 2004
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I DECISORI POLITICI
DEVONO FARE DI PIÙ PER RAFFORZARE IL SETTORE DELLE TIC, DICHIARA LIIKANEN
Bruxelles, 6 febbraio
2004 - Nel periodo che precede il Consiglio europeo di primavera,
la Commissione
europea ha adottato una comunicazione che invita i decisori politici a fare
di più per incoraggiare gli investimenti nelle tecnologie dell'informazione
e delle comunicazioni (Tic). La comunicazione, non ancora tradotta in
italiano e intitolata 'Connecting Europe at high speed: recent developments
in the sector of electronic communications', nota che dopo la brusca
contrazione del 2000 le prospettive economiche per il settore delle Tic
hanno avuto un certo miglioramento negli ultimi mesi, ma avverte che i
decisori politici restano comunque responsabili della creazione di un
contesto favorevole per la diffusione delle Tic. 'Se tocca all'Unione
massimizzare l'impatto della società dell'informazione come motore di
crescita, produttività e posti di lavoro, dobbiamo creare il giusto clima
per ulteriori investimenti', ha dichiarato il Commissario europeo per le
Imprese e la società dell'informazione Erkki Liikanen. La comunicazione
evidenzia quattro aree decisive in cui occorre un'azione politica sostenuta
per migliorare l'uso efficiente delle Tic ed eliminare gli ostacoli che si
frappongono ad ulteriori investimenti. Tali priorità sono: raccogliere
qualsiasi sfida di regolamentazione rimasta in sospeso, aumentare la
copertura a banda larga nelle zone ancora mal servite, stimolare la domanda
di banda larga e lanciare con successo le comunicazioni di telefonia mobile
della terza generazione. La principale preoccupazione legislativa della
Commissione riguarda il nuovo quadro di regolamentazione delle comunicazioni
elettroniche. Il trasferimento tardivo o incorretto del quadro in certi
paesi dell'Unione sta frenando la concorrenza e creando incertezza, per non
parlare delle nuove norme, che devono essere applicate in modo coerente
dalle autorità regolamentari nazionali. A proposito della copertura
Internet a banda larga in Europa, la comunicazione segnala con soddisfazione
che il numero di tali collegamenti è raddoppiato nei 12 mesi fino ad
ottobre del 2003, passando a quasi 20 milioni. Tuttavia avverte che vi sono
zone dell'Ue che rischiano di finire 'nella corsia dei veicoli lenti della
società dell'informazione' perché la domanda non è tale da giustificare
l'estensione della copertura della banda larga.
La Commissione
chiede agli Stati membri che non l'hanno ancora fatto di attuare in
brevissimo tempo una strategia nazionale per la banda larga, offrendo anche
la possibilità di 'un finanziamento Ue che abbia un ruolo assieme
all'azione a livello nazionale, regionale o locale' in modo da agevolare
l'estensione della banda larga alle zone ancora sprovviste. Ma garantire un
accesso allargato alla banda larga è solo una parte della sfida. La
comunicazione fa notare che, sebbene la maggior parte delle famiglie
nell'Unione abbia accesso ai collegamenti ad alta velocità, solo una minima
percentuale sceglie di usarli. L'esperienza ha dimostrato l'importanza della
concorrenza basata su una rete efficiente per abbattere i prezzi e
promuovere servizi online innovativi, afferma
la Commissione
, e gli Stati membri possono incentivare la domanda mettendo online un
maggior numero di servizi statali, come la sanità e l'istruzione. L'ultima
delle priorità identificate è quella di garantire il successo del lancio
delle comunicazioni di telefonia mobile della terza generazione (3G). Poiché
le sfide chiave per raggiungere questo obiettivo coprono un'ampia varietà
di zone, l'approccio proposto sarà esposto in un'ulteriore comunicazione
nel corso dell'anno.
La Commissione
promette inoltre di lavorare con i diretti interessati per identificare le
priorità di ricerca strategiche e di inserirle nei programmi quadro dell'Ue
per la ricerca, in modo da risolvere problemi come quello dell'interoperabilità.
Il Commissario Liikanen ha concluso ribadendo che 'adesso possediamo il
quadro regolamentare e le tecnologie, ma per sfruttarli appieno ci serve un
chiaro e rinnovato impegno politico ai massimi livelli per fare dell'eEurope
una realtà'.
LA COMMISSIONE EUROPEA
PREPARA IL TERRENO PER IL PROGRAMMA DI
RICERCA SULLA SICUREZZA NELL'UE
Bruxelles, 6 febbraio 2004 - Il 3 febbraio Philippe Busquin, Commissario
europeo per la ricerca, ha presentato una comunicazione che sollecita
l'accordo su un'Azione preparatoria per spianare la via a un programma di
ricerca sulla sicurezza nell'Ue da avviare nel 2007. I recenti avvenimenti
mondiali e i cambi nella società hanno fatto della sicurezza una sfida
globale, sostiene la comunicazione. La proposta della Commissione afferma
che l'Europa deve investire in una 'cultura della sicurezza' che imbrigli le
forze combinate e relativamente ancora vergini dell'industria della
sicurezza e della ricerca comunitaria per far fronte in modo nuovo ed
efficace alle sfide attuali e future. L'azione preparatoria proposta -
triennale e con un bilancio di circa 64 milioni di euro - avrà lo scopo di
colmare il divario tra la ricerca civile finanziata dai Programmi quadro
dell'Ue e la ricerca militare, che invece non riceve finanziamenti di questo
tipo. Riunirà inoltre tutti i soggetti interessati per stabilire il modo
migliore di servire l'assieme degli utilizzatori finali. Philippe Busquin ha
affermato che oggi l'Europa si trova di fronte ad una notevole
frammentazione e duplicazione delle strutture e dei programmi per la
sicurezza, il che peggiora il rapporto costo/efficienza e crea numerosi
altri problemi. In un'Europa allargata, l'influenza reciproca delle idee e
dei risultati tra ricerca civile e ricerca militare rappresenta un
entusiasmante potenziale. Ma per poterlo sfruttare l'Europa deve investire
in una cultura della sicurezza che imbrigli le forze combinate
dell'industria e del settore della ricerca. Erkki Liikanen, Commissario per
le Imprese e
la Società
dell'informazione, ha aggiunto che l'azione per la sicurezza civile in
Europa rappresenta l'estensione logica dell'attività di ricerca già in
corso nel campo delle tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni
(Tic) e dell'interoperabilità dei sistemi. La comunicazione sottolinea in
particolare che le attività proposte non intendono sostituire le attività
nel settore della difesa condotte dai singoli Stati membri, ma sono
piuttosto destinate, nel rispetto del principio di sussidiarietà, ad
appoggiarle, rafforzarle e completarle. Più in particolare, l'Azione
preparatoria prevede progetti e attività di appoggio. I progetti serviranno
a dimostrare la capacità dell'Ue di fronteggiare, grazie a un programma di
ricerca per la sicurezza, le attuali minacce nel settore, e analizzeranno i
problemi tecnici, contrattuali e realizzativi di cui è indispensabile tener
conto prima di dar vita ad un nuovo programma. Si concentreranno dunque su
temi quali l'identificazione delle principali minacce per l'Europa (in
particolare alle frontiere terrestri e marittime) mediante appropriati
livelli di diffusione dell'informazione, d'interpretazione, d'integrazione e
di divulgazione; potranno anche occuparsi di gestione delle crisi (comprese
le operazioni di evacuazione, ricerca e salvataggio). Le attività di
appoggio proposte prevedono esercizi di modellizzazione di scenari per la
gestione delle minacce, studi di fattibilità per un sistema europeo
d'informazioni sulla sicurezza, analisi delle buone prassi di localizzazione
di nuove tecnologie pertinenti e di capacità per rispondere alle necessità
dei differenti servizi pubblici. Per dare a queste attività la più ampia
visibilità è stato creato un 'comitato di personalità' ad alto livello,
presieduto dai commissari Busquin e Liikanen, al quale partecipano dirigenti
dell'industria e degl'istituti di ricerca, parlamentari e altre preminenti
personalità politiche europee. Il gruppo metterà a punto uno scenario a
lungo termine per la ricerca sulla sicurezza e preparerà proposte concrete
per la creazione di un programma di ricerca nel settore. La comunicazione
conclude ricordando che l'Azione preparatoria rappresenta il contributo
della Commissione ad una più ampia agenda dell'Ue per fronteggiare le sfide
e le minacce per l'Europa. Sottolinea inoltre che l'esperienza e le
conoscenze acquisite in questa fase permetteranno alle istituzioni europee
di ottimizzare la preparazione del futuro programma di ricerca, dotandolo
delle necessarie risorse finanziarie e facendo in modo che contribuisca
validamente a raggiungere l'eccellenza tecnologica e le capacità
indispensabili per permettere all'Ue di garantire pace, sicurezza e
prosperità all'interno e all'esterno delle frontiere europee.
UCOFPL: RIPROGRAMMAZIONE DEL QUADRO
COMUNITARIO DI SOSTEGNO 2000-2006 OBIETTIVO 3 PER LE REGIONI DEL CENTRO-NORD
RIPROGRAMMATI OLTRE 9 MILIARDI DI EURO
Roma, 6 febbraio 2004 - Alla luce dei nuovi orientamenti comunitari, delle
modifiche del contesto del mercato del lavoro e normativo nazionale, nonché
dei risultati del primo triennio di attuazione, il Fondo Sociale Europeo,
QCS Obiettivo 3, 2000-2006, è stato ridefinito, a metà periodo, nella
propria strategia d’intervento e nelle misure, nonché negli obiettivi e
nei contenuti delle azioni.
La strategia nazionale è orientata al perseguimento di una crescita sociale
ed economica accompagnata dall'espansione dell'occupazione ed è sostanziata
dagli impegni definiti a livello comunitario: la nuova Strategia Europea
per l’Occupazione, il percorso avviato con l’agenda sociale
europea approvato dal Consiglio Europeo di Nizza e il processo di
Bruges-Copenhagen sul rafforzamento e la qualità dei sistemi di formazione
professionale.
In questo quadro particolare rilevanza è data all’aumento delle chance
occupazionali per quei soggetti e gruppi sociali che incontrano maggiori
difficoltà di inserimento nel lavoro, all’integrazione di azioni sia dal
lato della domanda che dell’offerta di lavoro, conferendo una grande
rilevanza al miglior funzionamento del sistema del mercato del lavoro e
della formazione professionale, in particolare alla riforma e
modernizzazione del mercato del lavoro, del sistema e degli interventi di
formazione professionale durante tutto l’arco della vita,
dell’istruzione, della ricerca e del trasferimento tecnologico in una
logica di sviluppo e di governo integrato delle sue componenti.
Sulla base di ciò lo sviluppo della strategia di intervento in favore delle
risorse umane nel Centro-Nord investe prioritariamente tre ambiti di
intervento:
i percorsi di apprendimento, di
inserimento lavorativo, di adattabilità nei percorsi professionali di
differenti strati di popolazione e target
presi in considerazione (giovani, donne, disoccupati, disabili ,
immigrati, lavoratori…);
la risposta ai fabbisogni
manifestati dal mercato sia sul versante della domanda di lavoro che dei
fabbisogni dei soggetti svantaggiati;
gli strumenti ed i servizi finalizzati a facilitare l’incontro tra domanda
e offerta di lavoro e ad innalzare la qualificazione della forza lavoro e
l’apprendimento permanente della popolazione.
Queste considerazioni programmatiche hanno portato alla messa a fuoco di
cinque obiettivi globali (assi) dell’intervento del FSE:
–
Contribuire all’occupabilità dei soggetti in età lavorativa.
–
Promuovere l’integrazione nel mercato del lavoro delle persone
esposte al rischio di esclusione sociale.
– Sviluppare un’offerta di istruzione, formazione e orientamento che
consenta lo sviluppo di percorsi di apprendimento per tutto l’arco della
vita favorendo anche l’adeguamento e l’integrazione tra i sistemi della
formazione, istruzione e lavoro.
– Sostenere le politiche di flessibilizzazione del Mercato del Lavoro,
promuovere la competitività e favorire lo sviluppo dell’imprenditorialità.
– Migliorare l’accesso, la partecipazione e la posizione delle donne
nel mercato del lavoro.
– Migliorare i sistemi di monitoraggio, valutazione e informazione.
Obiettivo globale Assi Misure
Contribuire all’occupabilità dei soggetti in età lavorativa
ASSE A: Sviluppo e promozione di politiche attive del mercato del
lavoro per combattere e prevenire la disoccupazione, evitare a donne e
uomini la disoccupazione di lunga durata, agevolare il reinserimento dei
disoccupati di lunga durata nel mercato del lavoro e sostenere l'inserimento
nella vita professionale dei giovani e di coloro, uomini e donne, che si
reinseriscono nel mercato del lavoro.
A. 1 Implementazione dei servizi per l’impiego e messa in rete delle
strutture
A. 2 Inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro
Promuovere l’integrazione nel
mercato del lavoro delle persone esposte al rischio di esclusione sociale
ASSE B: Promozione di pari opportunità per tutti nell'accesso al
mercato del lavoro, con particolare attenzione per le persone che rischiano
l'esclusione sociale.
B.1 Inserimento lavorativo e reinserimento di gruppi svantaggiati
Sviluppare un’offerta di istruzione, formazione professionale e
orientamento che consenta lo sviluppo di percorsi di apprendimento per tutto
l’arco della vita favorendo anche l’adeguamento e l’integrazione tra i
sistemi della formazione, istruzione e lavoro.
ASSE C: Promozione
e miglioramento;
Della formazione professionale;
Dell'istruzione;
Dell'orientamento nell'ambito
di una politica di apprendimento nell'intero arco della vita, al fine di
Agevolare e migliorare l'accesso e l'integrazione nel mercato del
lavoro; Migliorare e sostenere l'occupabilità;
Promuovere la mobilità professionale.
C.1 Adeguamento del sistema della formazione professionale e
dell’istruzione
C. 2 Prevenzione della dispersione scolastica e formativa
C.3 Formazione superiore
C.4 Formazione permanente
Sostenere le politiche di flessibilizzazione del MdL, promuovere la
competitività e favorire lo sviluppo dell’imprenditorialità.
ASSE D: Promozione di una forza lavoro competente, qualificata e adattabile,
dell'innovazione e dell'adattabilità nell'organizzazione del lavoro, dello
sviluppo dello spirito imprenditoriale, di condizioni che agevolino la
creazione di posti di lavoro nonché della qualificazione e del
rafforzamento del potenziale umano nella ricerca, nella scienza e nella
tecnologia.
D.1 Sviluppo della formazione continua, della flessibilità del
MdL e della competitività delle imprese pubbliche e private, con priorità
alle Pmi
D.2 Adeguamento delle competenze della Pubblica Amministrazione
D.3 Sviluppo e consolidamento dell’imprenditorialità con priorità ai
nuovi bacini d’impiego
D. 4 Miglioramento delle risorse umane nel settore della Ricerca e Sviluppo
tecnologico
Migliorare l’accesso, la partecipazione e la posizione delle donne nel
mercato nel lavoro.
ASSE E: Misure specifiche intese a migliorare l'accesso e la
partecipazione delle donne al mercato del lavoro, compreso lo sviluppo delle
carriere e l'accesso a nuove opportunità di lavoro e all'attività
imprenditoriale, e a ridurre la segregazione verticale ed orizzontale
fondata sul sesso nel mercato del lavoro.
E. 1 Promozione della partecipazione femminile al mercato del lavoro
Migliorare i sistemi di monitoraggio,
valutazione e informazione
ASSE F: Accompagnamento del QCS e dei programmi operativi
F. 1 spese di gestione, esecuzione, monitoraggio, controllo
F. 2 altre spese di Assistenza tecnica
Ripartizione finanziamenti per Asse: periodo di programmazione 2000 – 2006
ASSI
Totale costo eleggibile
Asse A 2.892.386.807
Asse B 559.720.798
Asse C 2.579.906.378
Asse D 1.912.647.701
Asse E 873.167.199
Asse F 281.604.904
TOT. GEN.
9.099.433.787
L’ammontare finanziario complessivo del Quadro Comunitario di Sostegno è
rappresentato dagli stanziamenti iniziali cui si aggiungono le risorse
relative alla riserva di premialità, pari ad €.374.835.779.
Il Fondo Sociale Europeo contribuisce con rilevanti risorse pari a €
4.055.805.200 mentre il contributo pubblico nazionale è pari a €
4.957.095.246.
Il contributo privato, infine, è pari ad €. 86.533.341.
Ripartizione finanziamenti per titolari di Programma Operativo: periodo di
programmazione 2000-2006
TITOLARE P.O. TOTALE
Valle D'Aosta
94.325.874
Piemonte
1.066.380.775
Lombardia
1.582.862.831
Trento
230.381.834
Bolzano
207.614.926
Friuli Venezia Giulia 371.831.680
Veneto
872.405.696
Liguria
371.379.461
Emilia Romagna
1.324.194.714
Toscana
704.887.921
Umbria
232.164.044
Marche
291.951.816
Lazio
902.041.981
Abruzzo
406.567.379
Totale Regioni/P.A.
8.658.990.932
Ministero del Lavoro
440.442.855
TOTALE GENERALE
9.099.433.787
Con gli stessi criteri di analisi è stato riprogrammato anche il Programma
Operativo Nazionale “Azioni di Sistema” per l’Obiettivo 3.
Le azioni di sistema messe in atto con il contributo del Fondo sociale
europeo mirano a supportare la modernizzazione dei sistemi della formazione
e dell'occupazione, in un'ottica di stretto raccordo tra livello centrale e
regionale.
Le azioni di sistema, pertanto, sostengono i processi di riforma e
l'integrazione tra formazione professionale, istruzione e lavoro, con
l'obiettivo di favorire in tutto il territorio nazionale livelli standard di
qualità e di garantire al tempo stesso il rispetto delle specificità
territoriali.
Per il periodo 2000 - 2006 è stato previsto per il PON Ob.3 lo stanziamento
di 431.903.233 Euro di risorse totali, di cui 194.356.455 Euro di risorse
FSE e 237.546.778 Euro di risorse pubbliche nazionali in coerenza con gli
stanziamenti previsti dal QCS a livello di asse e di annualità del
programma.
A seguito della revisione di metà percorso il piano finanziario del
complemento è stato rielaborato tenuto
conto anche dell’importo relativo alla proposta di attribuzione della
riserva di premialità pari a 8.539.622
Euro che verrà finalizzata alla riqualificazione dei lavoratori interessati
da crisi settoriali e territoriali.
Complemento di Programmazione - Programma Operativo Nazionale - Azioni di
Sistema – Ob 3
2000-2006
Costo Totale Elegibile
ASSE A 86.410.322
ASSE B 12.961.547
ASSE C 211.558.933
ASSE D 94.949.944
ASSE E 17.285.980
ASSE F 17.276.129
Tot. Generale
440.442.855
PATTO DI STABILITÀ INTERNO: SUL SITO
RGS
LA CIRCOLARE SULL
’APPLICAZIONE 2004-2005
Roma, 6 febbraio 2004 - Il Mef comunica che è disponibile sul sito internet
della Ragioneria Generale dello Stato
la Circolare
n. 5 del 2004 che fornisce chiarimenti a province e a comuni con popolazione
superiore a 5.000 abitanti sull’applicazione del Patto di stabilità
interno per gli anni 2004-2005, secondo le disposizioni della Finanziaria
2003 e le modifiche introdotte dalla Finanziaria 2004.
ENTRATE FISCALI
GENNAIO-DICEMBRE 2003: DATI DI CASSA
Roma, 6 febbraio 2004 - Il Mef comunica che il totale delle entrate fiscali
incassate nel periodo gennaio-dicembre 2003 è stato pari a 475.861 milioni
di euro, in aumento del 5,1% rispetto allo stesso periodo del 2002.
L’aggregato considera gli incassi del bilancio dello Stato, delle Regioni
e degli enti previdenziali. In particolare, nel 2003 le entrate tributarie
sono state pari a 379.433 milioni (+5,4%), mentre i contributi sociali sono
risultati pari a 96.427 milioni (+3,8%). Tra le imposte dirette, l’Irpef
registra una variazione positiva - pur in presenza di ulteriori sgravi
fiscali - del 3,4%, mentre l’Irpeg presenta un calo del 4,8% dovuto a
minori versamenti a saldo. Tra le imposte indirette, si segnala il buon
risultato dell’Iva (+3,9%) e dell’imposta sul consumo del gas metano
(+10%). Cresce l’Irap (+7,2%), anche per effetto del condono fiscale, e
l’addizionale regionale Irpef (+25,3%). Nel solo mese di dicembre, gli
incassi sono stati pari a 83.294 milioni di euro, con un aumento di 4041
milioni. In particolare, le entrate tributarie sono aumentate di 3.882
milioni, per un totale di 75.765 milioni, mentre i contributi sociali hanno
registrato un aumento di 159 milioni, attestandosi a 7.529 milioni contro i
7.370 incassati nello stesso periodo del 2002.
|
Gennaio-dicembre 2003
|
Gennaio-dicembre 2002
|
Variazione %
|
Entrate tributarie
|
379.433
|
360.070
|
+5,4%
|
Contributi sociali
|
96.427
|
92.871
|
+3,8%
|
Totale entrate
|
475.861
|
452.941
|
+5,1%
|
(dati in milioni di euro)
|
Dicembre 2003
|
Dicembre 2002
|
Variazione %
|
Entrate tributarie
|
75.765
|
71.883
|
+5,4%
|
Contributi sociali
|
7.529
|
7.370
|
+2,2%
|
Totale entrate
|
83.294
|
79.253
|
+5,1%
|
(dati in milioni di euro)
ENTI TERRITORIALI: SUL
SITO IL REGOLAMENTO SULL’ACCESSO AL MERCATO DEI CAPITALI
Roma, 6 febbraio 2004 - Il Mef comunica che sul sito del debito pubblico www.Debitopubblico.it
è disponibile il testo del
Regolamento interministeriale che, in attuazione dell’articolo 41 della
Legge finanziaria per il 2002, disciplina il coordinamento dell’accesso al
mercato dei capitali da parte degli Enti territoriali. Nel Regolamento si
prevede anzitutto che gli Enti trasmettano con cadenza trimestrale al Mef
informazioni esaustive su tutte le operazioni finanziarie poste in essere,
con l’obbligo di comunicazione preventiva di quelle di finanziamento a
medio/lungo termine e di cartolarizzazione per importo pari o superiore a
100 milioni di euro. Vengono poi individuate modalità e requisiti per
ridurre il rischio di controparte nell’ammortamento del debito, prevedendo
che l’intermediario sia in possesso di un rating adeguato. Vengono
definite le categorie dei titoli ammessi a costituire la garanzia del fondo
di ammortamento. Per quanto riguarda le operazioni in derivati, anch’esse
da effettuarsi solo con controparti in possesso di un adeguato merito di
credito, il Regolamento stabilisce l’obbligatorietà della copertura dal
rischio di cambio attraverso lo swap in caso di indebitamento in valute
diverse dall’euro. Sono infine elencate tutte le operazioni in derivati
consentite, da effettuarsi in ogni caso esclusivamente a copertura di
passività esistenti.
TUTELA DEL RISPARMIO. ASSOGESTIONI ALLE
COMMISSIONI DI CAMERA E SENATO: “INVESTITORI COINVOLTI DI PIÙ NELLA
FORMAZIONE DELLE REGOLE PER IL SISTEMA FINANZIARIO. LE ASIMMETRIE
INFORMATIVE PREVISTE DAL TUF SONO DA ELIMINARE. SERVONO PIÙ POTERI DI
CONTROLLO PER GLI AZIONISTI DI MINORANZA”.
Roma, 6 febbraio 2004 - “Alla tutela del risparmiatore deve essere
riconosciuto un peso maggiore. E’ essenziale rafforzare i diritti dei
risparmiatori coinvolgendo gli investitori istituzionali, che meglio li
rappresentano, nella fase della formazione delle norme sul risparmio”.
E’ con questo appello che il Professor Guido Cammarano si è rivolto oggi,
nel corso di un’audizione, alle Commissioni di Camera e Senato. Cammarano,
dopo aver ricordato, attraverso un breve excursus, che ciò che
contraddistingue la disciplina del sistema finanziario italiano è la tutela
della “supply side”, ha auspicato un cambiamento verso una maggiore
tutela della “buy side”, sottolineando l’urgenza di procedere
all’estensione a tutti i prodotti offerti sul mercato finanziario dei
medesimi obblighi di trasparenza previsti da tempo per i fondi. “Devono
essere superate scelte normative non più attuali che hanno determinato
asimmetrie informative che vanno a danno degli investitori”, ha dichiarato
il Presidente di Assogestioni esprimendo apprezzamento per il contenuto del
disegno di legge governativo per la tutela del risparmio. “In particolare
deve essere eliminata l’esenzione prevista dall’articolo 100, lettera f,
del Testo Unico per
la Finanza
, che sottrae i prodotti finanziari emessi da banche e assicurazioni dagli
obblighi del prospetto”. Il Presidente di Assogestioni, inoltre, ha
ribadito la necessità di rafforzare i diritti delle minoranze qualificate
in modo che queste possano contribuire a migliorare i controlli
sull’operato della gestione societaria. In particolare è opportuno
ridurre la soglia percentuale per la azione sociale di responsabilità ed
estendere le liste di voto anche per gli amministratori, abbassando, per
amministratori e sindaci, le soglie percentuali necessarie per il deposito
delle liste. Parlando del collocamento degli strumenti finanziari, Cammarano
ha espresso la necessità di un principio di garanzia sostanziale e non solo
formale. In primo luogo tale garanzia è offerta dagli investitori
istituzionali, ma anche per il risparmiatore occorre predisporre meccanismi
che minimizzino, senza vincoli temporali, la possibilità di una traslazione
del rischio-emittente dall’intermediario al privato risparmiatore
1.
Il sistema dei controlli è inefficiente. Assogestioni auspica una
riforma delle Autorità di vigilanza e una razionalizzazione dei controlli
che perfezioni, rendendola più coerente, la ripartizione delle competenze
per finalità. In questo senso occorre estendere la competenza della
medesima autorità di vigilanza del mercato su tutti i prodotti finanziari
offerti ai risparmiatori, senza eccezioni.
2.
Plauso per la proposta governativa contenuta nel disegno di legge
governativo per la tutela del risparmio di abrogare l’art. 100, comma 1,
lettera f). Come più volte già sostenuto da Assogestioni, un tale
intervento è fondamentale per rimuovere le asimmetrie informative tra i
diversi prodotti finanziari. Il controllo “di trasparenza” deve essere
esteso a tutti i prodotti finanziari, compresi quindi i prodotti bancari e
assicurativi a contenuto sostanzialmente gestorio, offerti al pubblico dei
risparmiatori.
3.
Riconsiderazione delle soglie percentuali necessarie per
l’esercizio dei diritti delle minoranze:
a) riduzione della soglia percentuale per la azione sociale di responsabilità
(il 5% è troppo elevato: non solo gli investitori retail ma anche gli
investitori istituzionali non ci arrivano);
b) presentazione liste di voto per elezione componenti organi societari.
Occorre estensione delle liste di voto anche per gli amministratori e
abbassamento, per amministratori e sindaci, delle soglie percentuali
necessarie per il deposito delle liste.
4
Necessità di uniformare le regole di comportamento e di trasparenza
del conflitto di interessi nella prestazione dei diversi servizi per conto
dei clienti e ciò per due fini: 1) stabilire un unico level playing field
sul quale effettuare la vigilanza; 2) permettere condizioni di migliore
competitività tra tutti gli offerenti prodotti finanziari.
5
Modalità di collocamento degli strumenti finanziari presso il
pubblico. Necessità di un principio di garanzia sostanziale e non solo
formale per l’investitore retail da attuare mediante meccanismi che non si
limitino a ritardare nel tempo il trasferimento del rischio di insolvenza
dell’emittente in capo al risparmiatore (come la rule 144 della SEC) ma
minimizzino, senza vincoli temporali, la possibilità di una traslazione del
rischio-emittente dall’intermediario al privato investitore.
FONDI COMUNI. DATI
DEFINITIVI PER IL MESE DI GENNAIO 2004: SEGNO MENO PER OBBLIGAZIONARI,
LIQUIDITÀ E BILANCIATI
Milano, 6 febbraio 2004 - In gennaio i fondi comuni d’investimento hanno
registrato un saldo di raccolta negativo per –1.828,1 milioni di euro. Il
patrimonio ha invece segnato una crescita dello 0,5% rispetto al mese
precedente, attestandosi a quota 511.781,7 milioni di euro. “Il saldo
negativo di gennaio è abbastanza fisiologico – ha commentato Fabio Galli,
Segretario Generale di Assogestioni – come si può notare dall’analisi
dei dati dei mesi di gennaio degli anni passati. Inoltre il saldo di fine
mese ha confermato il positivo andamento del comparto azionario, un chiaro
segno di fiducia e di propensione all’investimento di lungo periodo”. I
fondi azionari hanno confermato il trend ininterroto di saldi positivi
chiudendo (per l’ottavo mese in nero) a +861,5 milioni di euro. Positivi
anche i risultati dei fondi flessibili che dopo aver chiuso il 2003 con un
saldo annuale positivo per quasi 6 miliardi di euro, a gennaio si sono
attestati a +524,1 milioni di euro. I fondi obbligazionari hanno invece
chiuso in territorio negativo con un saldo di –2.314,9 milioni di euro.
Segno meno anche per i fondi di liquidità che hanno riportato una raccolta
di –596,3 milioni di euro e per i fondi bilanciati fermi a –302,5
milioni di euro. Molto buoni anche i dati relativi ai fondi di fondi (non
inclusi nei totali per evitare duplicazioni) che a gennaio hanno raccolto
+733,7 milioni di euro. Il patrimonio di questa categoria di fondi si è
attestato a 8.445,3 milioni di euro.
SANPAOLO IMI PROTAGONISTA NEL
BROKERAGGIO ASSICURATIVO NASCE SANPAOLO IMI INSURANCE BROKER SERVIZI ALLE
IMPRESE E AGLI ENTI PER
LA GESTIONE DEI
RISCHI
Bologna, 6 febbraio 2004 – Nasce Sanpaolo Imi Insurance Broker, la nuova
società di brokeraggio assicurativo del Gruppo Sanpaolo Imi che accorpa le
attività di Poseidon e Brokerban, le due società già operanti nel settore
interamente controllate dal Gruppo. L’operazione scaturisce dalla volontà
di dar vita ad un primario operatore a livello nazionale nel campo del
brokeraggio assicurativo e dei servizi per la gestione dei rischi rivolti
alle imprese e agli Enti. Per il Gruppo Sanpaolo l’accorpamento delle
attività nella nuova società risponde inoltre all’esigenza di una
maggiore razionalizzazione dei servizi di consulenza in campo assicurativo e
di diversificazione dei servizi rivolti alle imprese che manifestano sempre
più la necessità di sicurezza e di consulenza qualificata in tale settore.
Sanpaolo Imi Insurance Broker ha sede a Bologna ed opera su tutto il
territorio nazionale con uffici a Napoli, Padova e Pesaro, con oltre 50
dipendenti. Può contare su 70 milioni di euro di raccolta premi e 7 milioni
di euro di commissioni intermediate ed è guidata dal Direttore Generale
Federico Casini, mentre Direttore Commerciale è Antonio de Siena. “La
nuova società - ha dichiarato Federico Casini - si pone l’obiettivo di
raddoppiare nel quinquennio i premi e le commissioni intermediate ed ha
tutte le premesse per dar vita ad un operatore leader a livello nazionale
nel campo del brokeraggio assicurativo.” L’attività di Sanpaolo Imi
Insurance Broker è indirizzata, oltre che alle società del Gruppo Sanpaolo,
anche verso imprese ed Enti, in particolare grandi e medie aziende
industriali e commerciali, Enti pubblici (già diverse
Aziende
Ospedaliere e Comuni usufruiscono dei servizi), gruppi di affinità,
associazioni e Onlus. A questi clienti, Sanpaolo Imi Insurance Broker offre
attività di risk management nel settore assicurativo per analizzare i
rischi, per valutarne l’importanza e l’entità, per definirne la
riduzione o il trasferimento verso le compagnie di assicurazione. Tutti i
servizi proposti sono certificati secondo le norme di qualità Uni En Iso
9001/2000.
DIRECTA: CORSO A GENOVA
Torino, 5 febbraio 2004. Si terrà il giorno 12 febbraio a Genova l'incontro
sull'utilizzo delle piattaforme di trading Directa organizzato dalla sim
torinese. Relatore è Davide Biocchi, trader professionista e fondatore del
sito Tradingweek.net. L'appuntamento è fissato all'Hotel Torre Cambiaso di
Genova-pegli. Durante il corso Biocchi illustrerà il trading con la
versione base, con il Multibook in tecnologia push, con
la Flashboard
, con il Flashbook, con Visual Trader e con il wap, tramite dimostrazione a
mercati aperti. La partecipazione è gratuita. Per iscriversi contattare
l'help-desk Directa al numero 011.530101 oppure via e-mail: directa@directa.It
MERLONI ELETTRODOMESTICI - RISULTATI
2003: ANCORA UN ANNO DI CRESCITA. FATTURATO +21%, UTILE ANTE IMPOSTE +19%
Milano 6 febbraio 2004 - Il Consiglio di Amministrazione ha approvato ieri a
Milano i risultati del quarto trimestre 2003 e ha esaminato i dati
preliminari del 2003 che vedono una crescita del 21% del fatturato, del 21%
del margine operativo (8,2% in rapporto al fatturato) e del 19% dell'utile
ante-imposte. Il 2003 è stato un altro anno record per la società grazie
alla crescita nei mercati dell'Europa dell'Est e dell'Ovest che, insieme a
un grande lavoro sul fronte produttivo e commerciale, ha più che compensato
l'effetto negativo della svalutazione della sterlina e la forte competizione
sui prezzi. E' stato anche un anno molto importante per il consolidamento
delle organizzazioni entrate a far parte di Merloni Elettrodomestici in
seguito alle ultime acquisizioni. Il successo delle integrazioni è stato
garantito dalla massima valorizzazione delle diverse competenze
internazionali. Per soddisfare la crescente domanda (nel 2003, +14,4% a Est
e +3,3% a Ovest) è cominciata la costruzione di nuovi stabilimenti per la
produzione di frigoriferi, cucine e lavatrici che entreranno in funzione
quest'anno in Polonia e Russia. A regime i nuovi impianti produrranno 3
milioni di elettrodomestici. 'Nei prossimi anni la competizione diventerà
più globale - commenta Vittorio Merloni -noi siamo pronti ad affrontare le
nuove sfide per continuare il percorso di crescita degli ultimi anni'.
Principali risultati consolidati del 2003 Il fatturato al 31 dicembre 2003
è di 3.008 milioni di Euro, in crescita del 21% rispetto al 2002 (2.480
milioni di Euro). Il fatturato della società è in aumento sia nell'Europa
dell'Ovest, che nell'Europa dell'Est, dove Merloni Elettrodomestici è
leader di mercato. La crescita dipende dall'aumento dei volumi e dalla
variazione del perimetro di consolidamento, che include al 100% i risultati
di Hotpoint. Il margine operativo lordo è di 388 milioni di Euro, in
crescita del 22% rispetto al 2002 (318 milioni di Euro). In rapporto al
fatturato il margine operativo lordo è al 12,9%, in linea con il 2002,
grazie al mantenimento di un buon mix di prezzo, al continuo miglioramento
dell'efficienza produttiva e dei benefici derivanti dalle nuove economie di
scala, che hanno compensato il leggero trend di crescita del costo delle
forniture e la maggiore incidenza del costo del personale prodotta dal
consolidamento integrale di Hotpoint. Il margine operativo è di 246 milioni
di Euro, il 21% in più rispetto al 2002 (203 milioni di Euro). Il rapporto
tra margine operativo e fatturato è dell'8,2%, in linea con quello
dell'anno precedente. Il margine operativo si mantiene cosଠal livello più
alto degli ultimi cinque anni, nonostante la forte competizione sui prezzi e
l'effetto della svalutazione della sterlina, che ha inciso negativamente su
questo risultato. L'utile ante-imposte è di 198 milioni, in aumento del 19%
rispetto al 2002 (165 milioni). Principali indicatori finanziari del
2003 L
'indebitamento al 31 dicembre 2003 è di 192 milioni di Euro, rispetto ai
181 milioni di Euro del 31 dicembre 2002. Il rapporto indebitamento/mezzi
propri al 31 dicembre 2003 scende a 0,35 (0,38 il 31 dicembre 2002), al
lordo del relativo effetto fiscale. Gli investimenti in prodotti, processi e
information technology sono di 127 milioni di Euro, in crescita del 25%
rispetto al 2002 (102 milioni di euro). Per pubblicità e promozione sono
stati spesi 95 milioni di Euro, il 10% in più rispetto al 2002 (86 milioni
di Euro). Nel 2003 il Roi calcolato prima delle imposte sale al 33% rispetto
al 31% del 2002. Il Roe calcolato prima delle imposte rimane stabile al 34%.
I risultati del quarto trimestre 2003 Il quarto trimestre 2003 si è chiuso
con un fatturato di 809 milioni, in crescita del 18% rispetto all'ultimo
trimestre del 2002 (685 milioni). Il margine operativo lordo è di 122
milioni, in crescita del 17% rispetto al quarto trimestre 2002 (104
milioni). Il margine operativo è di 83 milioni, in aumento del 17% rispetto
al quarto trimestre 2002 (71 milioni). Il rapporto tra margine operativo e
fatturato è del 10,3%, in linea con quello dello stesso periodo del
2002. L
'utile ante-imposte è di 63 milioni, in crescita del 29% rispetto allo
stesso periodo del 2002 (49 milioni). Il Cda convocato per il 23 marzo
approverà il bilancio consolidato e procederà all'approvazione della
proposta di bilancio d'esercizio e alla convocazione dell'Assemblea. La
relazione trimestrale approvata ieri sarà a disposizione del pubblico
presso la sede sociale e
la Borsa Italiana
dall'11 febbraio 2004. Lo stesso giorno sarà pubblicata sul sito Internet
della società , www.Merloni.com
ANDREA CRENNA È IL NUOVO CHIEF
FINANCIAL OFFICER DI MERLONI ELETTRODOMESTICI
Milano, 6 febbraio 2004 - Merloni Elettrodomestici ha un nuovo direttore
finanziario: dal primo marzo Andrea Crenna avrà la responsabilità per le
attività di amministrazione, finanza e investor relations e dell'ufficio
legale e fiscale. Crenna ha maturato importanti esperienze a livello
nazionale e internazionale: proviene da Vodafone Omnitel Nv dove ricopriva
l'incarico di Direttore Finanza. In precedenza è stato per diversi anni in
Citigroup dove ha sviluppato il business Corporate con alcuni grandi clienti
internazionali. Andrea Crenna, 40 anni, di Varese, è sposato ed è laureato
alla Bocconi di Milano in Economia e Commercio.
TECNIMONT (EDISON):
FIRMATO A MOSCA CONTRATTO PER NUOVO IMPIANTO POLIETILENE AD ALTA DENSITA’
Milano, 6 febbraio 2004 – E' stato firmato ieri a Mosca tra Tecnimont,
società di ingegneria e costruzioni del Gruppo Edison, e
Salavatnefteorgsintez, società petrolchimica russa gestita da Gazprom, un
contratto che prevede la concessione della licenza, la fornitura di servizi
di ingegneria, apparecchiature, materiali ed assistenza tecnica per la
realizzazione di un impianto di polietilene ad alta densità (Hdpe).
L’accordo è stato siglato alla presenza del Ministro degli Esteri
Italiano, Franco Frattini, nel corso di una cerimonia svoltasi presso la
nostra Ambasciata nella capitale russa. L’impianto sorgerà a Salavat
(nella repubblica del Bashkortostan) ed avrà una capacità produttiva di
120.000 tonnellate/annue di polietilene ad alta densità. La nuova unità,
che verrà realizzata in circa due anni e mezzo, utilizzerà la tecnologia
“Hostalen” della tedesca Basell Polyolefine. Il contratto ha un valore
di circa 80 milioni di dollari e fa seguito a quello firmato lo scorso
novembre a Roma durante la visita del Presidente della Federazione Russa,
Vladimir Putin, che prevedeva l’assegnazione a Tecnimont di una commessa
per la costruzione di un impianto di polipropilene nel complesso industriale
di Nizhnekamsk, nella Repubblica del Tatarstan. L’aggiudicazione di questo
nuovo contratto conferma la leadership di Tecnimont nel settore dei polimeri
a livello internazionale ed in particolare sul mercato russo.
ENI: FIRMATO L'ACCORDO DI
COOPERAZIONE CON PETROLEOS DE VENEZUELA PER LO STUDIO DI PROGETTI COMUNI NEL
PAESE
S. Donato Milanese, 6 febbraio 2004 - Il Presidente della compagnia
petrolifera Petroleos De Venezuela, Ali' Rodriguez Araque, e
l'Amministratore Delegato dell'Eni, Vittorio Mincato, hanno firmato ieri a
Caracas l'Accordo di Cooperazione per lo studio di progetti di comune
interesse in Venezuela. L'accordo è il risultato di profonde analisi
eseguite dalla Divisione Exploration
DIFENDIAMO
IL MADE IN ITALY; NON INGANNIAMO I CONSUMATORI"
Milano, 6 febbraio 2004 - A Biella lunedi 9 febbraio 2004, ore 17.30,
un’Assemblea pubblica promossa da Camera di Commercio, Unione Industriale
Biellese, Confartigianato e Cna, coinvolgerà tutti gli imprenditori del
distretto Un incontro molto rilevante e di ampio respiro è in programma per
il 9 Febbraio <?xml:namespace prefix = st1 ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:smarttags"
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2004 a
Biella (ore 17.30) - Città Studi - per discutere di “Made in Italy Doc”:
in particolare, dell’esigenza di escludere la possibilità che
l’etichetta Made in Italy venga attribuita ad un prodotto che solo in
minima parte sia stato realizzato in Italia, beneficiando per di più di uno
stanziamento di risorse finanziarie dal Governo. L’assemblea pubblica sul
tema “Difendiamo il Made in Italy; non inganniamo i consumatori”, riunirà
tutti gli imprenditori biellesi, le personalità più in evidenza nel
panorama della moda, la stampa locale e nazionale, le associazioni di
categoria e le associazioni sindacali. Sarà una mobilitazione finalizzata
ad affermare con detrminazione l’improrogabile necessità di
un’effettiva tutela del lavoro italiano, e del diritto dei consumatori ad
una corretta informazione. “In tema di Made in Italy ci sono proposte e
alternative che impongono una chiara presa di posizione, che risulti forte e
inequivocabile” - afferma il Presidente dell’Unione Industriale Biellese,
Ing. Ermanno Rondi - “...Si tratta di iniziative che in termini volontari
possono essere intraprese per rivolgersi con incisività al mercato,
qualificando il prodotto, un qualsiasi prodotto, per il fatto che lo stesso
sia stato fatto in Italia; esattamente come è avvenuto lo scorso anno con
il lancio del marchio “Biella The Art of Excellence.” Nel corso
dell’incontro sarà sottoposta a tutti i presenti la sottoscrizione di un
documento, realizzato per sollecitare la valorizzazione della produzione
italiana e la trasparenza verso il consumatore, che sarà inviato al Governo
italiano.
WORKSHOP PER GRUPPI TEMATICI SUI
PROGETTI DEL PATRIMONIO CULTURALE DEL 5PQ
Bruxelles, 6 febbraio 2004 - Il 22 e 23 aprile si svolgerà a Bruxelles
(Belgio) un workshop per gruppi tematici sui progetti del patrimonio
culturale finanziati dal quinto programma quadro (5Pq). La maggior parte di
questi progetti è giunta ora a metà svolgimento e il workshop servirà a
valutare i progressi fatti, i risultati della ricerca, le possibilità di
networking e di spin-off, l'impatto dei progetti ed il sostegno politico. I
progetti saranno presentati per gruppi tematici: inquinamento dell'aria ed
effetti del cambiamento globale sul patrimonio culturale; danni degli
edifici storici; musei nell'ambiente, edifici e librerie di valore storico;
microbiologia e patrimonio culturale; patrimonio culturale e sostenibilità
urbana. Per informazioni: Michel Chapuis E-mail: michel.Chapuis@cec.eu.int
Per informazioni sulla ricerca in questo campo: http://www.Cordis.lu/eesd/ka4/home.html
3°CONVEGNO NAZIONALE SUL
CLIMA ORGANIZZATIVO DELLE AZIENDE L'EVOLUZIONE DEI BENEFIT
Milano, 6 febbraio 2004 - Il giorno 4 marzo 2004 avrà luogo il convegno
annuale organizzato da Great Place to Work Institute Italia, ormai divenuto
una tradizione, durante il quale verranno presentati i risultati dello
ricerca e premiate le aziende qualificate fra "I 35 migliori ambienti
organizzativi per cui lavorare in Italia nel 2004". Già a partire
dallo scorso anno, il nostro convegno ha assunto una fisionomia ben precisa:
quella di un percorso logico che continua a studiare come la presenza di un
clima di fiducia reciproca in azienda consenta alla stessa di recitare in
maniera più efficace il suo ruolo di presenza responsabile nella società.
Il tema di questa edizione è quello legato ai "Benefit
intangibili". Alla manifestazione interverranno relatori di grande
rilievo, appartenenti al mondo dell'industria, della cultura e della
politica. Il convegno si terrà, come lo scorso anno, presso il Centro
Congressi Fondazione Cariplo, Via Romagnosi 6 - Milano, con inizio alle ore
9.00 e fine alle ore 13.00. La brochure allegata fornirà maggiori dettagli
relativi alla manifestazione. Al fine di poter adeguatamente pianificare la
logistica della manifestazione è opportuno far pervenire la conferma delle
partecipazioni al seguente indirizzo di posta elettronica info@greatplacetowork.It
inserendo nome e cognome delle
persone che parteciperanno e ruolo aziendale.
WORKSHOP SULL'ASSORBIMENTO DI ENERGIA
ALL'URTO DEGLI AEROPLANI NEGLI IMPATTI AD ALTA VELOCITÀ
Filton, 6 febbraio 2004 - Nel quadro del progetto Crahvi, finanziato dall'Ue,
il 17 marzo si svolgerà a Filton (Ru) un workshop sull'assorbimento di
energia all'urto degli aeroplani negli impatti ad alta velocità. Il
workshop presenterà metodi di modellizzazione degli urti e degli impatti e
strumenti di simulazione sviluppati e validati per il progetto Crahvi.
Verranno inoltre presentati test e studi numerici che hanno permesso di
migliorare la conoscenza del comportamento caratteristico delle strutture
metalliche e composite sottoposte a urti e a impatti ad elevata velocità.
Le tre principali sessioni del workshop tratteranno del progetto in
generale, dell'impatto di corpi estranei, e della simulazione d'impatto di
un aeromobile. Il progetto è destinato soprattutto a soddisfare le esigenze
dell'industria aerospaziale, ma il workshop è destinato ai progettisti di
qualsiasi industria che debba affrontare i problemi di impatto e di
assorbimento di energia all'urto. Per informazioni: E-mail: info@devtec.Ie
NEL
2003, CONTINUA INARRESTABILE L'AVANZATA DEL MOTORE DIESEL NELL'EUROPA
OCCIDENTALE - GRAZIE AI SISTEMI DI INIEZIONE BOSCH ANCHE L'ITALIA IN CORSA
Milano, 6 febbraio 2004 - Da una recente ricerca di mercato effettuata da
Bosch, risulta che nell'Europa Occidentale il diesel continui la sua
avanzata inarrestabile. Nel
2003, in
media il 43,7% delle autovetture di nuova immatricolazione era equipaggiato
con un motore diesel. “Rispetto all’anno 2002, ciò significa un aumento
in percentuale del 3,2%”, dichiara Wolfgang Chur, Membro del Comitato di
Direzione della Robert Bosch Gmbh. Secondo la statistica di Bosch,
la Germania
si assesta su una percentuale del 39,9%, quindi, lievemente al di sotto
della media europea. Nonostante le cifre, considerate in modo assoluto, in
diminuzione per quanto riguarda le nuove immatricolazioni, la quota dei
motori diesel è aumentata dell’1,9% rispetto all’anno precedente. Nel
2003, l’Italia ha registrato un forte incremento della quota diesel, che
è stato ben del 4,5%, facendo elevare la quota diesel al 49,0%, come da
rilevazioni Bosch. Altrettanto significativo è stato l’incremento in Gran
Bretagna: grazie alla variazione di tassazione delle vetture di servizio,
che incentiva in modo particolare la vendita di autoveicoli diesel per le
loro ridotte emissioni di Co2, già nel 2002 la quota diesel nelle nuove
immatricolazioni era sensibilmente aumentata rispetto al 2001 dal 17,7% al
23,4%. In media, ciò significa che la quota del 2003 è aumentata al 27,2%.
“Il maggior indice di gradimento per il diesel si registra in Spagna,
Francia, Belgio e Austria”, aggiunge Chur. Sempre secondo le rilevazioni
Bosch,
la Spagna
ha raggiunto nel
2003 l
'elevata percentuale del 60,5%, che significa il 3,2% in più rispetto
all’anno precedente. In Francia, il motore diesel è giunto ad una quota
del 67,4% delle nuove immatricolazioni nel 2003– un livello elevato, con
un aumento del 4,2% rispetto all’anno precedente. In Belgio, il diesel ha
potuto riconfermare la sua posizione sul mercato, con addirittura un aumento
del 5,7%, che ha consentito di raggiungere una percentuale del 68,2%. Per
quanto riguarda l’Austria, dalla statistica risultava essere già nel
2002, con una percentuale del 69,6%, il paese con la quota diesel più
elevata in Europa. Nel 2003, il motore diesel ha continuato la sua avanzata
nelle nuove immatricolazioni, arrivando ad una media del 71,4%.
“Nell’europa Occidentale, Bosch prevede che tra due-tre anni la quota
dei motori diesel possa raggiungere il 50% delle autovetture di nuova
immatricolazione. Già per il 2004, si dovrebbe raggiungere il 47%,
pronostica Chur.
"IL LAGO MAGGIORE,
LE SUE VALLI, I SUOI FIORI" UN PRODOTTO-TERRITORIO CHE TRAVALICA LE
DIVISIONI GEOGRAFICHE/AMMINISTRATIVE, UN PROGETTO DA 1.231.752 EURO
Milano, 6 febbraio 2004 – E’ stato presentato il 4 febbraio a Milano il
progetto "Il Lago Maggiore, le sue Valli, i suoi Fiori" realizzato
dalle Camere di Commercio e Amministrazioni Provinciali di Varese, Novara e
Verbano Cusio Ossola, dall¹Ente Turistico del Lago Maggiore di Locarno,
dallo Sportello Unico associato di Arona, da Comunità Montane, Associazioni
di categoria, Amministrazione Isole Borromee, Navigazione Lago Maggiore,
Distretto Turistico dei Laghi, Consorzio Fiori Tipici del Lago Maggiore,
Comune di Luino. “Le potenzialità del territorio ha dichiarato Giuseppe
Moroni, Presidente della Camera di Commercio di Verbano Cusio Ossola capofila
del progetto risiedono in particolari punti di eccellenza: le Isole
Borromee, l'Isola d'Orta, Brissago, qualificano la destinazione in senso
artistico-culturale e naturalistico-ambientale e rappresentano Œunique
selling point’ che possono competere e integrarsi con le maggiori città
d'arte italiane. Il turismo culturale si integra perfettamente con le
caratteristiche della destinazione. Grazie alla collaborazione con Adhoc
Culture di Firenze stiamo predisponendo un programma quinquennale di grandi
mostre d'arte, eventi di grande richiamo a respiro internazionale, nei
luoghi d'eccellenza del patrimonio storico e artistico dei territori che
gravitano intorno al Lago Maggiore, così da valorizzare il plus della
destinazione. L'altro Œcore business¹ dell'area è rappresentato dal
turismo congressuale, che può contare su spazi congressuali appropriati e
una cornice prestigiosa. Al tema del "Lago Maggiore come città
d'arte" si lega fortemente il botanico e floreale: “Strade dei
fiori”, ville e giardini, dimore storiche costituiscono un originale
richiamo. La floricoltura e in particolare la produzione di camelie, azalee,
rododendri, sviluppatasi nell'area del Lago Maggiore soprattutto negli
ultimi 150 anni, costituisce un punto d'eccellenza a livello mondiale.
Parchi, ville, giardini botanici caratterizzano la destinazione e
costituiscono una scenografia ideale per una vacanza assolutamente originale
rispetto ad altre località, anche grazie ad eventi dalle Settimane
Musicali di Stresa alle mostre botaniche che costituiscono momenti di
attrazione per il turista interessato a vivere un'esperienza unica. “Le
strade dei fiori”, sviluppate sul modello delle strade dei vini,
simboleggiano l'originalità del territorio e consentono di intraprendere
percorsi legati alla storia ed alla cultura locale. Percorsi che possono
essere compiuti anche grazie ad un altro importante filo conduttore: quello
dello sport. Sci alpino, fuoripista e sci di fondo, trekking, golf, vela,
ciclismo possono essere praticati con facilità, in ambienti particolarmente
accattivanti: principianti e professionisti trovano nell'area del Lago e
delle sue valli i giusti spazi, luoghi attrezzati, istruttori preparati,
coniugando percorsi e itinerari alla scoperta del territorio. Proprio agli
amanti della vacanza attiva sono dedicate due iniziative: il club di
prodotto "piccoli alberghi tipici alpini" e "green
hotel". Due marchi di qualità caratterizzeranno nei prossimi mesi sia
le strutture di montagna che si distinguono per calda ospitalità sia gli
alberghi sia le strutture recettive che fanno del turismo sostenibile il
loro brand, dedicato agli amanti della cultura del benessere e in
particolare del "benessere relazionale". Infine, la destinazione
del Lago Maggiore e le sue valli, con la presenza di marchi di prestigio
internazionale e contemporaneamente di un’ampia offerta di prodotti
tipici, si presta particolarmente allo shopping tour”. ”Inoltre ha
aggiunto Moroni al termine del suo intervento nell'ottobre 2003 i partner
si sono dotati di un marchio comune, predisposto da Into.it, che
caratterizza l'intera destinazione e che da questo momento individuerà la
destinazione. Dal 30 marzo 2004 sarà on line il portale turistico del Lago
Maggiore (www.lagomaggiore.com). Una porta d'accesso all'area, a tutti i
suoi percorsi turistici, manifestazioni ed eventi, al sistema ricettivo
alberghiero ed extralberghiero. Oltre a tutte le informazioni sul
territorio, conterrà un servizio di prenotazione on line, servizio
fortemente richiesto dai clienti. Il portale offrirà anche la possibilità
di costruire percorsi turistici interattivi, così da valorizzare tutte le
risorse sul territorio e soddisfare le esigenze di personalizzazione della
vacanza.
Il progetto è finanziato in parte con l'iniziativa comunitaria Interreg III
A Italia-Svizzera 2000-2006, il programma diretto a favorire la
collaborazione tra aree transfrontaliere. Grazie al sostegno comunitario,
della Regione Piemonte, della Regione Lombardia e del Canton Ticino, sono
state mobilitate risorse pubbliche ingenti: si tratta complessivamente di
1.231.752 euro dei quali
770.113 a
carico del finanziamento pubblico Interreg e 464.639 euro a carico dei
partner italiani ed elvetici.
Infolink: www.vb.camcom.it
LA DELEGAZIONE DEL
COMUNE DI MILANO A NEW YORK L’ASSESSORE
VERGA INCONTRA L’ARCHITETTO DANIEL LIBESKIND AL GROUND ZERO
New York, 6 febbraio 2004 - L’assessore allo Sviluppo del Territorio
Gianni Verga con la delegazione del Comune di Milano, composta dagli
assessori Giovanni Bozzetti (Moda, Turismo e Grandi Eventi), Salvatore
Carrubba (Cultura, Musei e Relazioni internazionali), dai consiglieri
Alberto Martinelli e Paolo Massari e da Andrea Vento, direttore Relazioni
Internazionali, ha incontrato a New York l’architetto Daniel Libeskind.
Libeskind, vincitore del concorso per la progettazione dell’area del
Ground Zero, ha illustrato all’assessore Verga e a tutta la delegazione il
suo progetto. Libeskind ha spiegato come al posto del World Trade Center,
sorgerà un complesso architettonico che avrà come suo elemento dominante
una guglia alta
541 metri
, oltre a due grattacieli "tagliati" come due cristalli nella
parte alta. L’altezza considerevole assume un preciso valore simbolico, in
quanto la sommità dell’edificio sarà ad una quota di
1.776 piedi
, numero che ricorda l’anno dell’Indipendenza. E’ prevista una guglia
che supererà in altezza il complesso delle Petronas Towers in Malaysia,
attualmente gli edifici più alti del mondo con i loro
452 metri
. Il Memorial Garden, un "giardino della memoria", avrà
un’estensione di circa
1,6 ettari
rispetto agli attuali 6,5 di Ground Zero; l’intervento comprende aree con
quote di progetto fino a
21 metri
sotto il livello stradale, lasciando intatta l’unica parte ancora
riconoscibile dopo l’attacco terroristico ovvero il muro di sostegno del
"pozzo" del World Trade Center. I progetti, in effetti, inglobano
il pozzo cintato da elementi originali delle fondazioni delle Twin Towers.
L’incontro si è concluso con un sopralluogo al Ground Zero, dove
Libeskind ha indicato alla delegazione i luoghi che saranno dedicati al
ricordo attraverso un fascio di luce che riempirà la piazza dalle 8.46 alle
10.28, un solo giorno di ogni anno, l’11 settembre. Fra gli altri progetti
di Libeskind: Jewish Museum di Berlino, Felix Nussbaum Museum per la città
di Osnabrück, in Germania; Imperial War Museum North di Manchester;
ampliamento del Victoria & Albert Museum di Londra e del Royal Ontario
Museum di Toronto. Le sue idee hanno influenzato un’intera generazione di
architetti e tutti coloro che sono interessati al futuro sviluppo delle città
della cultura. L’assessore Gianni Verga ha sottolineato - sto prendendo
“l’esempio e le misure di New York” per interpretarle nella realtà
milanese. Anche a Milano sono stati banditi e sono in atto molti concorsi (i
Giardini di Porta Nuova all’interno del progetto Garibaldi Repubblica,
polo urbano Fiera, Beic, Arengario, Ansaldo, Parco Forlanini, etc.) e sono
in competizione molti architetti che si stanno confrontando avendo alle
spalle esperienze professionali molto diverse. Penso a Renzo Piano,
Massimiliano Fuksas, Tadao Ando, Italo Rota, Mario Cucinella, Norman Foster,
Peter Wilson, Gonçalo Byrne, David Chipperfield, César Pelli e tanti
altri. L’impegno dell’Amministrazione Comunale di Milano - ha concluso
l’assessore Verga- è la trasformazione di importanti luoghi e comparti
edilizi della città verso una dimensione di eccellenza di architetture e di
forme estetiche”.
SONSONATE (EL SALVADOR): IL SINDACO
COLLE POSA
LA PRIMA PIETRA
DEL “CENTRO DI FORMAZIONE SEGRATE”
Segrate, 6 febbraio 2004 - Si chiamerà Centro di Formazione Segrate, sorgerà
a Sonsonate (El Salvador) e preparerà infermieri che si specializzeranno in
Italia. Giovedì 29 gennaio, la posa della prima pietra, in Sonsonate, da
parte del nostro Sindaco, Bruno Colle, e del suo collega salvadoregno,
Manuel Arce: il primo segno concreto del programma di Cooperazione
Decentrata a sostegno del Dipartimento del Centroamerica con il quale
Segrate è gemellata dal 16 aprile 2002. Un accordo siglato anche con la
consegna simbolica a Colle delle chiavi della città: “Sonsonate ha un
fratello in Italia- ha dichiarato commosso Manuel Arce-, il legame profondo
della solidarietà e della cooperazione ha unito in modo indissolubile due
realtà tanto lontane e differenti”. La posa della prima pietra del Centro
di Formazione è stato l’atto conclusivo di un’intensa settimana di
incontri e contatti per la delegazione segratese in missione ufficiale a
Sonsonate, composta, oltre che dal nostro Sindaco, dagli assessori al
Commercio e Cooperazione, Flavio Zinni e Laura Travaglia, da Giorgio Merigo,
Responsabile delle Relazioni Esterne presso il Cesi e Idalgo Gandini della
Fondazione Causa Pia D’adda. Il nostro primo cittadino è stato ricevuto
dal Presidente della Repubblica di El Salvador, Francisco Flores, e
l’intera delegazione, accompagnata da Arce e dall’ambasciatore italiano
in Sonsonate, Roberto Falaschi, ha incontrato il Vicepresidente, Carlos
Quintanilla Schmidt, il Viceministro delle Relazioni Estere, Roberto
Interiano, il Presidente del Fisdl, Fondo di Investimento Sociale per lo
Sviluppo Locale, Miguel Simàn. “Fisdl che –precisa l’assessore
Travaglia-, in cordata con Segrate e Sonsonate, sosterrà le spese per la
realizzazione del Centro di Formazione: 200.000 dollari per la costruzione
di una scuola moderna, dagli standard qualitativi elevati, multifunzionale e
dotata di attrezzature all’avanguardia. Una realtà che interagirà con
l’Ospedale di Sonsonate e l’Ospedale San Carlo di Milano, scambiando
conoscenze, tecnologie e personale specializzato”. Numerosi i partners del
progetto nel Salvador, che i nostri rappresentanti hanno incontrato nella
settimana in trasferta in Centroamerica:
la Banca Multisettoriale
di Investimento Centroamericana (Bmi),
la Commissione Nazionale
per
la Piccola
e Media Impresa (Conamype), l’Agenzia di Promozione degli Investimenti di
El Salvador, (Proesa), il Ministero dell’Economia, le società per la
distribuzione dell’Energia (Aes/clesa), il Ministero della Sanità,
l’Università di San Salvador e l’Ospedale di Sonsonate. Tutti attori,
insieme ai soci italiani (Cesi, Lita, Enel Green-power, Università degli
Studi e ospedale San Carlo di Milano, Fondazione Causa Pia D’adda), in un
programma che punta a contribuire allo sviluppo sociale ed economico di
Sonsonate attraverso la strategia della cooperazione decentrata in materia
di formazione professionale, promozione dello sviluppo tecnologico ed
economico, miglioramento delle condizioni sanitarie e igieniche della
popolazione e promozione del modello italiano di sviluppo della piccola
impresa. “Sono essenzialmente quattro i settori sui quali i partners
italiani potrebbero investire, trasferendo risorse e tecnologia a Sonsonate-
spiega l’assessore Zinni-: turismo, tessile, chimico- farmaceutico,
dolciario- alimentare, con opportunità molto consistenti di finanziamento
in una struttura pronta ad accogliere capitali dall’estero con varie forme
di agevolazione ed un mercato che può considerarsi tranquillamente un
trampolino di lancio per gli Usa”. Grande la soddisfazione e
l’entusiasmo del sindaco Colle: “E’ stata una sorpresa visitare El
Salvador –ha dichiarato sulle pagine della Prensa Grafica, quotidiano
locale-; la gente è molto ospitale e affettuosa. La classe dirigente- ha
aggiunto- è molto giovane, ma altrettanto capace: avere gente giovane che
regge il paese è positivo. Credo che il Salvador abbia potenzialità
grandissime per intraprendere un ampio e articolato processo di sviluppo
sociale ed economico”.
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