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2003 anno 6°  

NOTIZIARIO
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di

VENERDI'
 6  FEBBRAIO  2004

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I DECISORI POLITICI DEVONO FARE DI PIÙ PER RAFFORZARE IL SETTORE DELLE TIC, DICHIARA LIIKANEN

Bruxelles, 6 febbraio 2004 - Nel periodo che precede il Consiglio europeo di primavera, la Commissione europea ha adottato una comunicazione che invita i decisori politici a fare di più per incoraggiare gli investimenti nelle tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni (Tic). La comunicazione, non ancora tradotta in italiano e intitolata 'Connecting Europe at high speed: recent developments in the sector of electronic communications', nota che dopo la brusca contrazione del 2000 le prospettive economiche per il settore delle Tic hanno avuto un certo miglioramento negli ultimi mesi, ma avverte che i decisori politici restano comunque responsabili della creazione di un contesto favorevole per la diffusione delle Tic. 'Se tocca all'Unione massimizzare l'impatto della società dell'informazione come motore di crescita, produttività e posti di lavoro, dobbiamo creare il giusto clima per ulteriori investimenti', ha dichiarato il Commissario europeo per le Imprese e la società dell'informazione Erkki Liikanen. La comunicazione evidenzia quattro aree decisive in cui occorre un'azione politica sostenuta per migliorare l'uso efficiente delle Tic ed eliminare gli ostacoli che si frappongono ad ulteriori investimenti. Tali priorità sono: raccogliere qualsiasi sfida di regolamentazione rimasta in sospeso, aumentare la copertura a banda larga nelle zone ancora mal servite, stimolare la domanda di banda larga e lanciare con successo le comunicazioni di telefonia mobile della terza generazione. La principale preoccupazione legislativa della Commissione riguarda il nuovo quadro di regolamentazione delle comunicazioni elettroniche. Il trasferimento tardivo o incorretto del quadro in certi paesi dell'Unione sta frenando la concorrenza e creando incertezza, per non parlare delle nuove norme, che devono essere applicate in modo coerente dalle autorità regolamentari nazionali. A proposito della copertura Internet a banda larga in Europa, la comunicazione segnala con soddisfazione che il numero di tali collegamenti è raddoppiato nei 12 mesi fino ad ottobre del 2003, passando a quasi 20 milioni. Tuttavia avverte che vi sono zone dell'Ue che rischiano di finire 'nella corsia dei veicoli lenti della società dell'informazione' perché la domanda non è tale da giustificare l'estensione della copertura della banda larga. La Commissione chiede agli Stati membri che non l'hanno ancora fatto di attuare in brevissimo tempo una strategia nazionale per la banda larga, offrendo anche la possibilità di 'un finanziamento Ue che abbia un ruolo assieme all'azione a livello nazionale, regionale o locale' in modo da agevolare l'estensione della banda larga alle zone ancora sprovviste. Ma garantire un accesso allargato alla banda larga è solo una parte della sfida. La comunicazione fa notare che, sebbene la maggior parte delle famiglie nell'Unione abbia accesso ai collegamenti ad alta velocità, solo una minima percentuale sceglie di usarli. L'esperienza ha dimostrato l'importanza della concorrenza basata su una rete efficiente per abbattere i prezzi e promuovere servizi online innovativi, afferma la Commissione , e gli Stati membri possono incentivare la domanda mettendo online un maggior numero di servizi statali, come la sanità e l'istruzione. L'ultima delle priorità identificate è quella di garantire il successo del lancio delle comunicazioni di telefonia mobile della terza generazione (3G). Poiché le sfide chiave per raggiungere questo obiettivo coprono un'ampia varietà di zone, l'approccio proposto sarà esposto in un'ulteriore comunicazione nel corso dell'anno. La Commissione promette inoltre di lavorare con i diretti interessati per identificare le priorità di ricerca strategiche e di inserirle nei programmi quadro dell'Ue per la ricerca, in modo da risolvere problemi come quello dell'interoperabilità. Il Commissario Liikanen ha concluso ribadendo che 'adesso possediamo il quadro regolamentare e le tecnologie, ma per sfruttarli appieno ci serve un chiaro e rinnovato impegno politico ai massimi livelli per fare dell'eEurope una realtà'.

LA COMMISSIONE EUROPEA PREPARA IL TERRENO PER IL PROGRAMMA DI RICERCA SULLA SICUREZZA NELL'UE
Bruxelles, 6 febbraio 2004 - Il 3 febbraio Philippe Busquin, Commissario europeo per la ricerca, ha presentato una comunicazione che sollecita l'accordo su un'Azione preparatoria per spianare la via a un programma di ricerca sulla sicurezza nell'Ue da avviare nel 2007. I recenti avvenimenti mondiali e i cambi nella società hanno fatto della sicurezza una sfida globale, sostiene la comunicazione. La proposta della Commissione afferma che l'Europa deve investire in una 'cultura della sicurezza' che imbrigli le forze combinate e relativamente ancora vergini dell'industria della sicurezza e della ricerca comunitaria per far fronte in modo nuovo ed efficace alle sfide attuali e future. L'azione preparatoria proposta - triennale e con un bilancio di circa 64 milioni di euro - avrà lo scopo di colmare il divario tra la ricerca civile finanziata dai Programmi quadro dell'Ue e la ricerca militare, che invece non riceve finanziamenti di questo tipo. Riunirà inoltre tutti i soggetti interessati per stabilire il modo migliore di servire l'assieme degli utilizzatori finali. Philippe Busquin ha affermato che oggi l'Europa si trova di fronte ad una notevole frammentazione e duplicazione delle strutture e dei programmi per la sicurezza, il che peggiora il rapporto costo/efficienza e crea numerosi altri problemi. In un'Europa allargata, l'influenza reciproca delle idee e dei risultati tra ricerca civile e ricerca militare rappresenta un entusiasmante potenziale. Ma per poterlo sfruttare l'Europa deve investire in una cultura della sicurezza che imbrigli le forze combinate dell'industria e del settore della ricerca. Erkki Liikanen, Commissario per le Imprese e la Società dell'informazione, ha aggiunto che l'azione per la sicurezza civile in Europa rappresenta l'estensione logica dell'attività di ricerca già in corso nel campo delle tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni (Tic) e dell'interoperabilità dei sistemi. La comunicazione sottolinea in particolare che le attività proposte non intendono sostituire le attività nel settore della difesa condotte dai singoli Stati membri, ma sono piuttosto destinate, nel rispetto del principio di sussidiarietà, ad appoggiarle, rafforzarle e completarle. Più in particolare, l'Azione preparatoria prevede progetti e attività di appoggio. I progetti serviranno a dimostrare la capacità dell'Ue di fronteggiare, grazie a un programma di ricerca per la sicurezza, le attuali minacce nel settore, e analizzeranno i problemi tecnici, contrattuali e realizzativi di cui è indispensabile tener conto prima di dar vita ad un nuovo programma. Si concentreranno dunque su temi quali l'identificazione delle principali minacce per l'Europa (in particolare alle frontiere terrestri e marittime) mediante appropriati livelli di diffusione dell'informazione, d'interpretazione, d'integrazione e di divulgazione; potranno anche occuparsi di gestione delle crisi (comprese le operazioni di evacuazione, ricerca e salvataggio). Le attività di appoggio proposte prevedono esercizi di modellizzazione di scenari per la gestione delle minacce, studi di fattibilità per un sistema europeo d'informazioni sulla sicurezza, analisi delle buone prassi di localizzazione di nuove tecnologie pertinenti e di capacità per rispondere alle necessità dei differenti servizi pubblici. Per dare a queste attività la più ampia visibilità è stato creato un 'comitato di personalità' ad alto livello, presieduto dai commissari Busquin e Liikanen, al quale partecipano dirigenti dell'industria e degl'istituti di ricerca, parlamentari e altre preminenti personalità politiche europee. Il gruppo metterà a punto uno scenario a lungo termine per la ricerca sulla sicurezza e preparerà proposte concrete per la creazione di un programma di ricerca nel settore. La comunicazione conclude ricordando che l'Azione preparatoria rappresenta il contributo della Commissione ad una più ampia agenda dell'Ue per fronteggiare le sfide e le minacce per l'Europa. Sottolinea inoltre che l'esperienza e le conoscenze acquisite in questa fase permetteranno alle istituzioni europee di ottimizzare la preparazione del futuro programma di ricerca, dotandolo delle necessarie risorse finanziarie e facendo in modo che contribuisca validamente a raggiungere l'eccellenza tecnologica e le capacità indispensabili per permettere all'Ue di garantire pace, sicurezza e prosperità all'interno e all'esterno delle frontiere europee.

UCOFPL: RIPROGRAMMAZIONE DEL QUADRO COMUNITARIO DI SOSTEGNO 2000-2006 OBIETTIVO 3 PER LE REGIONI DEL CENTRO-NORD RIPROGRAMMATI OLTRE 9 MILIARDI DI EURO
Roma, 6 febbraio 2004 - Alla luce dei nuovi orientamenti comunitari, delle modifiche del contesto del mercato del lavoro e normativo nazionale, nonché dei risultati del primo triennio di attuazione, il Fondo Sociale Europeo, QCS Obiettivo 3, 2000-2006, è stato ridefinito, a metà periodo, nella propria strategia d’intervento e nelle misure, nonché negli obiettivi e nei contenuti delle azioni. La strategia nazionale è orientata al perseguimento di una crescita sociale ed economica accompagnata dall'espansione dell'occupazione ed è sostanziata dagli impegni definiti a livello comunitario: la nuova Strategia Europea  per l’Occupazione, il percorso avviato con l’agenda sociale europea approvato dal Consiglio Europeo di Nizza e il processo di Bruges-Copenhagen sul rafforzamento e la qualità dei sistemi di formazione professionale. In questo quadro particolare rilevanza è data all’aumento delle chance occupazionali per quei soggetti e gruppi sociali che incontrano maggiori difficoltà di inserimento nel lavoro, all’integrazione di azioni sia dal lato della domanda che dell’offerta di lavoro, conferendo una grande rilevanza al miglior funzionamento del sistema del mercato del lavoro e della formazione professionale, in particolare alla riforma e modernizzazione del mercato del lavoro, del sistema e degli interventi di formazione professionale durante tutto l’arco della vita, dell’istruzione, della ricerca e del trasferimento tecnologico in una logica di sviluppo e di governo integrato delle sue componenti. Sulla base di ciò lo sviluppo della strategia di intervento in favore delle risorse umane nel Centro-Nord investe prioritariamente tre ambiti di intervento:
 i percorsi di apprendimento, di inserimento lavorativo, di adattabilità nei percorsi professionali di differenti strati di popolazione e target  presi in considerazione (giovani, donne, disoccupati, disabili , immigrati, lavoratori…);
 la risposta ai fabbisogni manifestati dal mercato sia sul versante della domanda di lavoro che dei fabbisogni dei soggetti svantaggiati;
gli strumenti ed i servizi finalizzati a facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e ad innalzare la qualificazione della forza lavoro e l’apprendimento permanente della popolazione.
Queste considerazioni programmatiche hanno portato alla messa a fuoco di cinque obiettivi globali (assi) dell’intervento del FSE:
              Contribuire all’occupabilità dei soggetti in età lavorativa.
              Promuovere l’integrazione nel mercato del lavoro delle persone esposte al rischio di esclusione sociale.
   Sviluppare un’offerta di istruzione, formazione e orientamento che consenta lo sviluppo di percorsi di apprendimento per tutto l’arco della vita favorendo anche l’adeguamento e l’integrazione tra i sistemi della formazione, istruzione e lavoro.
    Sostenere le politiche di flessibilizzazione del Mercato del Lavoro, promuovere la competitività e favorire lo sviluppo dell’imprenditorialità.
   Migliorare l’accesso, la partecipazione e la posizione delle donne nel mercato del lavoro.
   Migliorare i sistemi di monitoraggio, valutazione e informazione.
Obiettivo globale     Assi         Misure
Contribuire all’occupabilità dei soggetti in età lavorativa                       
ASSE A: Sviluppo e promozione di politiche attive del mercato del lavoro per combattere e prevenire la disoccupazione, evitare a donne e uomini la disoccupazione di lunga durata, agevolare il reinserimento dei disoccupati di lunga durata nel mercato del lavoro e sostenere l'inserimento nella vita professionale dei giovani e di coloro, uomini e donne, che si reinseriscono nel mercato del lavoro.                 
A. 1 Implementazione dei servizi per l’impiego e messa in rete delle strutture  
A. 2 Inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro
 Promuovere l’integrazione nel mercato del lavoro delle persone esposte al rischio di esclusione sociale                               
ASSE B: Promozione di pari opportunità per tutti nell'accesso al mercato del lavoro, con particolare attenzione per le persone che rischiano l'esclusione sociale.  
B.1 Inserimento lavorativo e reinserimento di gruppi svantaggiati Sviluppare un’offerta di istruzione, formazione professionale e orientamento che consenta lo sviluppo di percorsi di apprendimento per tutto l’arco della vita favorendo anche l’adeguamento e l’integrazione tra i sistemi della formazione, istruzione e lavoro.  
ASSE C:   Promozione e miglioramento;  
Della formazione professionale;              
Dell'istruzione;         
Dell'orientamento  nell'ambito di una politica di apprendimento nell'intero arco della vita, al fine di                Agevolare e migliorare l'accesso e l'integrazione nel mercato del lavoro; Migliorare e sostenere l'occupabilità;       Promuovere la mobilità professionale.
C.1 Adeguamento del sistema della formazione professionale e dell’istruzione
C. 2 Prevenzione della dispersione scolastica e formativa
C.3 Formazione superiore
 C.4 Formazione permanente
Sostenere le politiche di flessibilizzazione del MdL, promuovere la competitività e favorire lo sviluppo dell’imprenditorialità.
ASSE D: Promozione di una forza lavoro competente, qualificata e adattabile, dell'innovazione e dell'adattabilità nell'organizzazione del lavoro, dello sviluppo dello spirito imprenditoriale, di condizioni che agevolino la creazione di posti di lavoro nonché della qualificazione e del rafforzamento del potenziale umano nella ricerca, nella scienza e nella tecnologia. 
 
D.1 Sviluppo della formazione continua, della flessibilità del MdL e della competitività delle imprese pubbliche e private, con priorità alle Pmi
D.2 Adeguamento delle competenze della Pubblica Amministrazione
D.3 Sviluppo e consolidamento dell’imprenditorialità con priorità ai nuovi bacini d’impiego
D. 4 Miglioramento delle risorse umane nel settore della Ricerca e Sviluppo tecnologico
Migliorare l’accesso, la partecipazione e la posizione delle donne nel mercato nel lavoro. 
ASSE E: Misure specifiche intese a migliorare l'accesso e la partecipazione delle donne al mercato del lavoro, compreso lo sviluppo delle carriere e l'accesso a nuove opportunità di lavoro e all'attività imprenditoriale, e a ridurre la segregazione verticale ed orizzontale fondata sul sesso nel mercato del lavoro.
E. 1 Promozione della partecipazione femminile al mercato del lavoro
Migliorare i sistemi di monitoraggio,      valutazione e informazione 
ASSE F: Accompagnamento del QCS e dei programmi operativi
F. 1 spese di gestione, esecuzione, monitoraggio, controllo
F. 2 altre spese di Assistenza tecnica
Ripartizione finanziamenti per Asse: periodo di programmazione 2000 – 2006
ASSI        Totale costo eleggibile
Asse A     2.892.386.807
Asse B     559.720.798
Asse C     2.579.906.378
Asse D     1.912.647.701
Asse E     873.167.199
Asse F      281.604.904
TOT. GEN.             9.099.433.787
L’ammontare finanziario complessivo del Quadro Comunitario di Sostegno è rappresentato dagli stanziamenti iniziali cui si aggiungono le risorse relative alla riserva di premialità, pari ad €.374.835.779. Il Fondo Sociale Europeo contribuisce con rilevanti risorse pari a € 4.055.805.200 mentre il contributo pubblico nazionale è pari a € 4.957.095.246. Il contributo privato, infine, è pari ad €. 86.533.341. Ripartizione finanziamenti per titolari di Programma Operativo: periodo di programmazione 2000-2006
TITOLARE P.O.     TOTALE
 Valle D'Aosta                        94.325.874
 Piemonte                          1.066.380.775
Lombardia                         1.582.862.831
Trento                                  230.381.834
Bolzano                                207.614.926
Friuli Venezia Giulia               371.831.680
Veneto                                   872.405.696
Liguria                                   371.379.461
Emilia Romagna                 1.324.194.714
Toscana                                 704.887.921
Umbria                                   232.164.044
Marche                                   291.951.816
Lazio                                      902.041.981
Abruzzo                                  406.567.379
Totale Regioni/P.A.              8.658.990.932
Ministero del Lavoro               440.442.855
TOTALE GENERALE          9.099.433.787
Con gli stessi criteri di analisi è stato riprogrammato anche il Programma Operativo Nazionale “Azioni di Sistema” per l’Obiettivo 3. Le azioni di sistema messe in atto con il contributo del Fondo sociale europeo mirano a supportare la modernizzazione dei sistemi della formazione e dell'occupazione, in un'ottica di stretto raccordo tra livello centrale e regionale. Le azioni di sistema, pertanto, sostengono i processi di riforma e l'integrazione tra formazione professionale, istruzione e lavoro, con l'obiettivo di favorire in tutto il territorio nazionale livelli standard di qualità e di garantire al tempo stesso il rispetto delle specificità territoriali. Per il periodo 2000 - 2006 è stato previsto per il PON Ob.3 lo stanziamento di 431.903.233 Euro di risorse totali, di cui 194.356.455 Euro di risorse FSE e 237.546.778 Euro di risorse pubbliche nazionali in coerenza con gli stanziamenti previsti dal QCS a livello di asse e di annualità del programma. A seguito della revisione di metà percorso il piano finanziario del complemento è stato rielaborato  tenuto conto anche dell’importo relativo alla proposta di attribuzione della riserva di premialità pari a  8.539.622 Euro che verrà finalizzata alla riqualificazione dei lavoratori interessati da crisi settoriali e territoriali.
Complemento di Programmazione - Programma Operativo Nazionale - Azioni di Sistema – Ob 3 2000-2006              Costo Totale Elegibile
ASSE A    86.410.322
ASSE B    12.961.547
ASSE C    211.558.933
ASSE D    94.949.944
ASSE E    17.285.980
ASSE F    17.276.129
Tot. Generale          440.442.855 

PATTO DI STABILITÀ INTERNO: SUL SITO RGS LA CIRCOLARE SULL ’APPLICAZIONE 2004-2005
Roma, 6 febbraio 2004 - Il Mef comunica che è disponibile sul sito internet della Ragioneria Generale dello Stato la Circolare n. 5 del 2004 che fornisce chiarimenti a province e a comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti sull’applicazione del Patto di stabilità interno per gli anni 2004-2005, secondo le disposizioni della Finanziaria 2003 e le modifiche introdotte dalla Finanziaria 2004.

ENTRATE FISCALI GENNAIO-DICEMBRE 2003: DATI DI CASSA
Roma, 6 febbraio 2004 - Il Mef comunica che il totale delle entrate fiscali incassate nel periodo gennaio-dicembre 2003 è stato pari a 475.861 milioni di euro, in aumento del 5,1% rispetto allo stesso periodo del 2002. L’aggregato considera gli incassi del bilancio dello Stato, delle Regioni e degli enti previdenziali. In particolare, nel 2003 le entrate tributarie sono state pari a 379.433 milioni (+5,4%), mentre i contributi sociali sono risultati pari a 96.427 milioni (+3,8%). Tra le imposte dirette, l’Irpef registra una variazione positiva - pur in presenza di ulteriori sgravi fiscali - del 3,4%, mentre l’Irpeg presenta un calo del 4,8% dovuto a minori versamenti a saldo. Tra le imposte indirette, si segnala il buon risultato dell’Iva (+3,9%) e dell’imposta sul consumo del gas metano (+10%). Cresce l’Irap (+7,2%), anche per effetto del condono fiscale, e l’addizionale regionale Irpef (+25,3%). Nel solo mese di dicembre, gli incassi sono stati pari a 83.294 milioni di euro, con un aumento di 4041 milioni. In particolare, le entrate tributarie sono aumentate di 3.882 milioni, per un totale di 75.765 milioni, mentre i contributi sociali hanno registrato un aumento di 159 milioni, attestandosi a 7.529 milioni contro i 7.370 incassati nello stesso periodo del 2002.

 

Gennaio-dicembre 2003

Gennaio-dicembre 2002

Variazione %

Entrate tributarie

379.433

360.070

+5,4%

Contributi sociali

96.427

92.871

+3,8%

Totale entrate

475.861

452.941

+5,1%

(dati in milioni di euro)

 

Dicembre 2003

Dicembre 2002

Variazione %

Entrate tributarie

75.765

71.883

+5,4%

Contributi sociali

7.529

7.370

+2,2%

Totale entrate

83.294

79.253

+5,1%

(dati in milioni di euro)

ENTI TERRITORIALI: SUL SITO IL REGOLAMENTO SULL’ACCESSO AL MERCATO DEI CAPITALI
Roma, 6 febbraio 2004 - Il Mef comunica che sul sito del debito pubblico www.Debitopubblico.it  è disponibile il testo del Regolamento interministeriale che, in attuazione dell’articolo 41 della Legge finanziaria per il 2002, disciplina il coordinamento dell’accesso al mercato dei capitali da parte degli Enti territoriali. Nel Regolamento si prevede anzitutto che gli Enti trasmettano con cadenza trimestrale al Mef informazioni esaustive su tutte le operazioni finanziarie poste in essere, con l’obbligo di comunicazione preventiva di quelle di finanziamento a medio/lungo termine e di cartolarizzazione per importo pari o superiore a 100 milioni di euro. Vengono poi individuate modalità e requisiti per ridurre il rischio di controparte nell’ammortamento del debito, prevedendo che l’intermediario sia in possesso di un rating adeguato. Vengono definite le categorie dei titoli ammessi a costituire la garanzia del fondo di ammortamento. Per quanto riguarda le operazioni in derivati, anch’esse da effettuarsi solo con controparti in possesso di un adeguato merito di credito, il Regolamento stabilisce l’obbligatorietà della copertura dal rischio di cambio attraverso lo swap in caso di indebitamento in valute diverse dall’euro. Sono infine elencate tutte le operazioni in derivati consentite, da effettuarsi in ogni caso esclusivamente a copertura di passività esistenti.

TUTELA DEL RISPARMIO. ASSOGESTIONI ALLE COMMISSIONI DI CAMERA E SENATO: “INVESTITORI COINVOLTI DI PIÙ NELLA FORMAZIONE DELLE REGOLE PER IL SISTEMA FINANZIARIO. LE ASIMMETRIE INFORMATIVE PREVISTE DAL TUF SONO DA ELIMINARE. SERVONO PIÙ POTERI DI CONTROLLO PER GLI AZIONISTI DI MINORANZA”.
Roma, 6 febbraio 2004 - “Alla tutela del risparmiatore deve essere riconosciuto un peso maggiore. E’ essenziale rafforzare i diritti dei risparmiatori coinvolgendo gli investitori istituzionali, che meglio li rappresentano, nella fase della formazione delle norme sul risparmio”. E’ con questo appello che il Professor Guido Cammarano si è rivolto oggi, nel corso di un’audizione, alle Commissioni di Camera e Senato. Cammarano, dopo aver ricordato, attraverso un breve excursus, che ciò che contraddistingue la disciplina del sistema finanziario italiano è la tutela della “supply side”, ha auspicato un cambiamento verso una maggiore tutela della “buy side”, sottolineando l’urgenza di procedere all’estensione a tutti i prodotti offerti sul mercato finanziario dei medesimi obblighi di trasparenza previsti da tempo per i fondi. “Devono essere superate scelte normative non più attuali che hanno determinato asimmetrie informative che vanno a danno degli investitori”, ha dichiarato il Presidente di Assogestioni esprimendo apprezzamento per il contenuto del disegno di legge governativo per la tutela del risparmio. “In particolare deve essere eliminata l’esenzione prevista dall’articolo 100, lettera f, del Testo Unico per la Finanza , che sottrae i prodotti finanziari emessi da banche e assicurazioni dagli obblighi del prospetto”. Il Presidente di Assogestioni, inoltre, ha ribadito la necessità di rafforzare i diritti delle minoranze qualificate in modo che queste possano contribuire a migliorare i controlli sull’operato della gestione societaria. In particolare è opportuno ridurre la soglia percentuale per la azione sociale di responsabilità ed estendere le liste di voto anche per gli amministratori, abbassando, per amministratori e sindaci, le soglie percentuali necessarie per il deposito delle liste. Parlando del collocamento degli strumenti finanziari, Cammarano ha espresso la necessità di un principio di garanzia sostanziale e non solo formale. In primo luogo tale garanzia è offerta dagli investitori istituzionali, ma anche per il risparmiatore occorre predisporre meccanismi che minimizzino, senza vincoli temporali, la possibilità di una traslazione del rischio-emittente dall’intermediario al privato risparmiatore
1.         Il sistema dei controlli è inefficiente. Assogestioni auspica una riforma delle Autorità di vigilanza e una razionalizzazione dei controlli che perfezioni, rendendola più coerente, la ripartizione delle competenze per finalità. In questo senso occorre estendere la competenza della medesima autorità di vigilanza del mercato su tutti i prodotti finanziari offerti ai risparmiatori, senza eccezioni.
2.         Plauso per la proposta governativa contenuta nel disegno di legge governativo per la tutela del risparmio di abrogare l’art. 100, comma 1, lettera f). Come più volte già sostenuto da Assogestioni, un tale intervento è fondamentale per rimuovere le asimmetrie informative tra i diversi prodotti finanziari. Il controllo “di trasparenza” deve essere esteso a tutti i prodotti finanziari, compresi quindi i prodotti bancari e assicurativi a contenuto sostanzialmente gestorio, offerti al pubblico dei risparmiatori.
3.         Riconsiderazione delle soglie percentuali necessarie per l’esercizio dei diritti delle minoranze:
a) riduzione della soglia percentuale per la azione sociale di responsabilità (il 5% è troppo elevato: non solo gli investitori retail ma anche gli investitori istituzionali non ci arrivano);
b) presentazione liste di voto per elezione componenti organi societari. Occorre estensione delle liste di voto anche per gli amministratori e abbassamento, per amministratori e sindaci, delle soglie percentuali necessarie per il deposito delle liste.
4          Necessità di uniformare le regole di comportamento e di trasparenza del conflitto di interessi nella prestazione dei diversi servizi per conto dei clienti e ciò per due fini: 1) stabilire un unico level playing field sul quale effettuare la vigilanza; 2) permettere condizioni di migliore competitività tra tutti gli offerenti prodotti finanziari.
5          Modalità di collocamento degli strumenti finanziari presso il pubblico. Necessità di un principio di garanzia sostanziale e non solo formale per l’investitore retail da attuare mediante meccanismi che non si limitino a ritardare nel tempo il trasferimento del rischio di insolvenza dell’emittente in capo al risparmiatore (come la rule 144 della SEC) ma minimizzino, senza vincoli temporali, la possibilità di una traslazione del rischio-emittente dall’intermediario al privato investitore.

FONDI COMUNI. DATI DEFINITIVI PER IL MESE DI GENNAIO 2004: SEGNO MENO PER OBBLIGAZIONARI, LIQUIDITÀ E BILANCIATI
Milano, 6 febbraio 2004 - In gennaio i fondi comuni d’investimento hanno registrato un saldo di raccolta negativo per –1.828,1 milioni di euro. Il patrimonio ha invece segnato una crescita dello 0,5% rispetto al mese precedente, attestandosi a quota 511.781,7 milioni di euro. “Il saldo negativo di gennaio è abbastanza fisiologico – ha commentato Fabio Galli, Segretario Generale di Assogestioni – come si può notare dall’analisi dei dati dei mesi di gennaio degli anni passati. Inoltre il saldo di fine mese ha confermato il positivo andamento del comparto azionario, un chiaro segno di fiducia e di propensione all’investimento di lungo periodo”. I fondi azionari hanno confermato il trend ininterroto di saldi positivi chiudendo (per l’ottavo mese in nero) a +861,5 milioni di euro. Positivi anche i risultati dei fondi flessibili che dopo aver chiuso il 2003 con un saldo annuale positivo per quasi 6 miliardi di euro, a gennaio si sono attestati a +524,1 milioni di euro. I fondi obbligazionari hanno invece chiuso in territorio negativo con un saldo di –2.314,9 milioni di euro. Segno meno anche per i fondi di liquidità che hanno riportato una raccolta di –596,3 milioni di euro e per i fondi bilanciati fermi a –302,5 milioni di euro. Molto buoni anche i dati relativi ai fondi di fondi (non inclusi nei totali per evitare duplicazioni) che a gennaio hanno raccolto +733,7 milioni di euro. Il patrimonio di questa categoria di fondi si è attestato a 8.445,3 milioni di euro.

SANPAOLO IMI PROTAGONISTA NEL BROKERAGGIO ASSICURATIVO NASCE SANPAOLO IMI INSURANCE BROKER SERVIZI ALLE IMPRESE E AGLI ENTI PER LA GESTIONE DEI RISCHI
Bologna, 6 febbraio 2004 – Nasce Sanpaolo Imi Insurance Broker, la nuova società di brokeraggio assicurativo del Gruppo Sanpaolo Imi che accorpa le attività di Poseidon e Brokerban, le due società già operanti nel settore interamente controllate dal Gruppo. L’operazione scaturisce dalla volontà di dar vita ad un primario operatore a livello nazionale nel campo del brokeraggio assicurativo e dei servizi per la gestione dei rischi rivolti alle imprese e agli Enti. Per il Gruppo Sanpaolo l’accorpamento delle attività nella nuova società risponde inoltre all’esigenza di una maggiore razionalizzazione dei servizi di consulenza in campo assicurativo e di diversificazione dei servizi rivolti alle imprese che manifestano sempre più la necessità di sicurezza e di consulenza qualificata in tale settore. Sanpaolo Imi Insurance Broker ha sede a Bologna ed opera su tutto il territorio nazionale con uffici a Napoli, Padova e Pesaro, con oltre 50 dipendenti. Può contare su 70 milioni di euro di raccolta premi e 7 milioni di euro di commissioni intermediate ed è guidata dal Direttore Generale Federico Casini, mentre Direttore Commerciale è Antonio de Siena. “La nuova società - ha dichiarato Federico Casini - si pone l’obiettivo di raddoppiare nel quinquennio i premi e le commissioni intermediate ed ha tutte le premesse per dar vita ad un operatore leader a livello nazionale nel campo del brokeraggio assicurativo.” L’attività di Sanpaolo Imi Insurance Broker è indirizzata, oltre che alle società del Gruppo Sanpaolo, anche verso imprese ed Enti, in particolare grandi e medie aziende industriali e commerciali, Enti pubblici (già diverse Aziende Ospedaliere e Comuni usufruiscono dei servizi), gruppi di affinità, associazioni e Onlus. A questi clienti, Sanpaolo Imi Insurance Broker offre attività di risk management nel settore assicurativo per analizzare i rischi, per valutarne l’importanza e l’entità, per definirne la riduzione o il trasferimento verso le compagnie di assicurazione. Tutti i servizi proposti sono certificati secondo le norme di qualità Uni En Iso 9001/2000.

DIRECTA: CORSO A GENOVA
Torino, 5 febbraio 2004. Si terrà il giorno 12 febbraio a Genova l'incontro sull'utilizzo delle piattaforme di trading Directa organizzato dalla sim torinese. Relatore è Davide Biocchi, trader professionista e fondatore del sito Tradingweek.net. L'appuntamento è fissato all'Hotel Torre Cambiaso di Genova-pegli. Durante il corso Biocchi illustrerà il trading con la versione base, con il Multibook in tecnologia push, con la Flashboard , con il Flashbook, con Visual Trader e con il wap, tramite dimostrazione a mercati aperti. La partecipazione è gratuita. Per iscriversi contattare l'help-desk Directa al numero 011.530101 oppure via e-mail: directa@directa.It

MERLONI ELETTRODOMESTICI - RISULTATI 2003: ANCORA UN ANNO DI CRESCITA. FATTURATO +21%, UTILE ANTE IMPOSTE +19%
Milano 6 febbraio 2004 - Il Consiglio di Amministrazione ha approvato ieri a Milano i risultati del quarto trimestre 2003 e ha esaminato i dati preliminari del 2003 che vedono una crescita del 21% del fatturato, del 21% del margine operativo (8,2% in rapporto al fatturato) e del 19% dell'utile ante-imposte. Il 2003 è stato un altro anno record per la società grazie alla crescita nei mercati dell'Europa dell'Est e dell'Ovest che, insieme a un grande lavoro sul fronte produttivo e commerciale, ha più che compensato l'effetto negativo della svalutazione della sterlina e la forte competizione sui prezzi. E' stato anche un anno molto importante per il consolidamento delle organizzazioni entrate a far parte di Merloni Elettrodomestici in seguito alle ultime acquisizioni. Il successo delle integrazioni è stato garantito dalla massima valorizzazione delle diverse competenze internazionali. Per soddisfare la crescente domanda (nel 2003, +14,4% a Est e +3,3% a Ovest) è cominciata la costruzione di nuovi stabilimenti per la produzione di frigoriferi, cucine e lavatrici che entreranno in funzione quest'anno in Polonia e Russia. A regime i nuovi impianti produrranno 3 milioni di elettrodomestici. 'Nei prossimi anni la competizione diventerà più globale - commenta Vittorio Merloni -noi siamo pronti ad affrontare le nuove sfide per continuare il percorso di crescita degli ultimi anni'. Principali risultati consolidati del 2003 Il fatturato al 31 dicembre 2003 è di 3.008 milioni di Euro, in crescita del 21% rispetto al 2002 (2.480 milioni di Euro). Il fatturato della società è in aumento sia nell'Europa dell'Ovest, che nell'Europa dell'Est, dove Merloni Elettrodomestici è leader di mercato. La crescita dipende dall'aumento dei volumi e dalla variazione del perimetro di consolidamento, che include al 100% i risultati di Hotpoint. Il margine operativo lordo è di 388 milioni di Euro, in crescita del 22% rispetto al 2002 (318 milioni di Euro). In rapporto al fatturato il margine operativo lordo è al 12,9%, in linea con il 2002, grazie al mantenimento di un buon mix di prezzo, al continuo miglioramento dell'efficienza produttiva e dei benefici derivanti dalle nuove economie di scala, che hanno compensato il leggero trend di crescita del costo delle forniture e la maggiore incidenza del costo del personale prodotta dal consolidamento integrale di Hotpoint. Il margine operativo è di 246 milioni di Euro, il 21% in più rispetto al 2002 (203 milioni di Euro). Il rapporto tra margine operativo e fatturato è dell'8,2%, in linea con quello dell'anno precedente. Il margine operativo si mantiene cosଠal livello più alto degli ultimi cinque anni, nonostante la forte competizione sui prezzi e l'effetto della svalutazione della sterlina, che ha inciso negativamente su questo risultato. L'utile ante-imposte è di 198 milioni, in aumento del 19% rispetto al 2002 (165 milioni). Principali indicatori finanziari del 2003 L 'indebitamento al 31 dicembre 2003 è di 192 milioni di Euro, rispetto ai 181 milioni di Euro del 31 dicembre 2002. Il rapporto indebitamento/mezzi propri al 31 dicembre 2003 scende a 0,35 (0,38 il 31 dicembre 2002), al lordo del relativo effetto fiscale. Gli investimenti in prodotti, processi e information technology sono di 127 milioni di Euro, in crescita del 25% rispetto al 2002 (102 milioni di euro). Per pubblicità e promozione sono stati spesi 95 milioni di Euro, il 10% in più rispetto al 2002 (86 milioni di Euro). Nel 2003 il Roi calcolato prima delle imposte sale al 33% rispetto al 31% del 2002. Il Roe calcolato prima delle imposte rimane stabile al 34%. I risultati del quarto trimestre 2003 Il quarto trimestre 2003 si è chiuso con un fatturato di 809 milioni, in crescita del 18% rispetto all'ultimo trimestre del 2002 (685 milioni). Il margine operativo lordo è di 122 milioni, in crescita del 17% rispetto al quarto trimestre 2002 (104 milioni). Il margine operativo è di 83 milioni, in aumento del 17% rispetto al quarto trimestre 2002 (71 milioni). Il rapporto tra margine operativo e fatturato è del 10,3%, in linea con quello dello stesso periodo del 2002. L 'utile ante-imposte è di 63 milioni, in crescita del 29% rispetto allo stesso periodo del 2002 (49 milioni). Il Cda convocato per il 23 marzo approverà il bilancio consolidato e procederà all'approvazione della proposta di bilancio d'esercizio e alla convocazione dell'Assemblea. La relazione trimestrale approvata ieri sarà a disposizione del pubblico presso la sede sociale e la Borsa Italiana dall'11 febbraio 2004. Lo stesso giorno sarà pubblicata sul sito Internet della società , www.Merloni.com

ANDREA CRENNA È IL NUOVO CHIEF FINANCIAL OFFICER DI MERLONI ELETTRODOMESTICI
Milano, 6 febbraio 2004 - Merloni Elettrodomestici ha un nuovo direttore finanziario: dal primo marzo Andrea Crenna avrà la responsabilità per le attività di amministrazione, finanza e investor relations e dell'ufficio legale e fiscale. Crenna ha maturato importanti esperienze a livello nazionale e internazionale: proviene da Vodafone Omnitel Nv dove ricopriva l'incarico di Direttore Finanza. In precedenza è stato per diversi anni in Citigroup dove ha sviluppato il business Corporate con alcuni grandi clienti internazionali. Andrea Crenna, 40 anni, di Varese, è sposato ed è laureato alla Bocconi di Milano in Economia e Commercio.

TECNIMONT (EDISON): FIRMATO A MOSCA CONTRATTO PER NUOVO IMPIANTO POLIETILENE AD ALTA DENSITA’
Milano, 6 febbraio 2004 – E' stato firmato ieri a Mosca tra Tecnimont, società di ingegneria e costruzioni del Gruppo Edison, e Salavatnefteorgsintez, società petrolchimica russa gestita da Gazprom, un contratto che prevede la concessione della licenza, la fornitura di servizi di ingegneria, apparecchiature, materiali ed assistenza tecnica per la realizzazione di un impianto di polietilene ad alta densità (Hdpe). L’accordo è stato siglato alla presenza del Ministro degli Esteri Italiano, Franco Frattini, nel corso di una cerimonia svoltasi presso la nostra Ambasciata nella capitale russa. L’impianto sorgerà a Salavat (nella repubblica del Bashkortostan) ed avrà una capacità produttiva di 120.000 tonnellate/annue di polietilene ad alta densità. La nuova unità, che verrà realizzata in circa due anni e mezzo, utilizzerà la tecnologia “Hostalen” della tedesca Basell Polyolefine. Il contratto ha un valore di circa 80 milioni di dollari e fa seguito a quello firmato lo scorso novembre a Roma durante la visita del Presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, che prevedeva l’assegnazione a Tecnimont di una commessa per la costruzione di un impianto di polipropilene nel complesso industriale di Nizhnekamsk, nella Repubblica del Tatarstan. L’aggiudicazione di questo nuovo contratto conferma la leadership di Tecnimont nel settore dei polimeri a livello internazionale ed in particolare sul mercato russo.

ENI: FIRMATO L'ACCORDO DI COOPERAZIONE CON PETROLEOS DE VENEZUELA PER LO STUDIO DI PROGETTI COMUNI NEL PAESE
S. Donato Milanese, 6 febbraio 2004 - Il Presidente della compagnia petrolifera Petroleos De Venezuela, Ali' Rodriguez Araque, e l'Amministratore Delegato dell'Eni, Vittorio Mincato, hanno firmato ieri a Caracas l'Accordo di Cooperazione per lo studio di progetti di comune interesse in Venezuela. L'accordo è il risultato di profonde analisi eseguite dalla Divisione Exploration

DIFENDIAMO IL MADE IN ITALY; NON INGANNIAMO I CONSUMATORI"
Milano, 6 febbraio 2004 - A Biella lunedi 9 febbraio 2004, ore 17.30, un’Assemblea pubblica promossa da Camera di Commercio, Unione Industriale Biellese, Confartigianato e Cna, coinvolgerà tutti gli imprenditori del distretto Un incontro molto rilevante e di ampio respiro è in programma per il 9 Febbraio <?xml:namespace prefix = st1 ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:smarttags" /> 2004 a Biella (ore 17.30) - Città Studi - per discutere di “Made in Italy Doc”: in particolare, dell’esigenza di escludere la possibilità che l’etichetta Made in Italy venga attribuita ad un prodotto che solo in minima parte sia stato realizzato in Italia, beneficiando per di più di uno stanziamento di risorse finanziarie dal Governo. L’assemblea pubblica sul tema “Difendiamo il Made in Italy; non inganniamo i consumatori”, riunirà tutti gli imprenditori biellesi, le personalità più in evidenza nel panorama della moda, la stampa locale e nazionale, le associazioni di categoria e le associazioni sindacali. Sarà una mobilitazione finalizzata ad affermare con detrminazione l’improrogabile necessità di un’effettiva tutela del lavoro italiano, e del diritto dei consumatori ad una corretta informazione. “In tema di Made in Italy ci sono proposte e alternative che impongono una chiara presa di posizione, che risulti forte e inequivocabile” - afferma il Presidente dell’Unione Industriale Biellese, Ing. Ermanno Rondi - “...Si tratta di iniziative che in termini volontari possono essere intraprese per rivolgersi con incisività al mercato, qualificando il prodotto, un qualsiasi prodotto, per il fatto che lo stesso sia stato fatto in Italia; esattamente come è avvenuto lo scorso anno con il lancio del marchio “Biella The Art of Excellence.” Nel corso dell’incontro sarà sottoposta a tutti i presenti la sottoscrizione di un documento, realizzato per sollecitare la valorizzazione della produzione italiana e la trasparenza verso il consumatore, che sarà inviato al Governo italiano.

WORKSHOP PER GRUPPI TEMATICI SUI PROGETTI DEL PATRIMONIO CULTURALE DEL 5PQ
Bruxelles, 6 febbraio 2004 - Il 22 e 23 aprile si svolgerà a Bruxelles (Belgio) un workshop per gruppi tematici sui progetti del patrimonio culturale finanziati dal quinto programma quadro (5Pq). La maggior parte di questi progetti è giunta ora a metà svolgimento e il workshop servirà a valutare i progressi fatti, i risultati della ricerca, le possibilità di networking e di spin-off, l'impatto dei progetti ed il sostegno politico. I progetti saranno presentati per gruppi tematici: inquinamento dell'aria ed effetti del cambiamento globale sul patrimonio culturale; danni degli edifici storici; musei nell'ambiente, edifici e librerie di valore storico; microbiologia e patrimonio culturale; patrimonio culturale e sostenibilità urbana. Per informazioni: Michel Chapuis E-mail: michel.Chapuis@cec.eu.int  Per informazioni sulla ricerca in questo campo: http://www.Cordis.lu/eesd/ka4/home.html

3°CONVEGNO NAZIONALE SUL CLIMA ORGANIZZATIVO DELLE AZIENDE L'EVOLUZIONE DEI BENEFIT
Milano, 6 febbraio 2004 - Il giorno 4 marzo 2004 avrà luogo il convegno annuale organizzato da Great Place to Work Institute Italia, ormai divenuto una tradizione, durante il quale verranno presentati i risultati dello ricerca e premiate le aziende qualificate fra "I 35 migliori ambienti organizzativi per cui lavorare in Italia nel 2004". Già a partire dallo scorso anno, il nostro convegno ha assunto una fisionomia ben precisa: quella di un percorso logico che continua a studiare come la presenza di un clima di fiducia reciproca in azienda consenta alla stessa di recitare in maniera più efficace il suo ruolo di presenza responsabile nella società. Il tema di questa edizione è quello legato ai "Benefit intangibili". Alla manifestazione interverranno relatori di grande rilievo, appartenenti al mondo dell'industria, della cultura e della politica. Il convegno si terrà, come lo scorso anno, presso il Centro Congressi Fondazione Cariplo, Via Romagnosi 6 - Milano, con inizio alle ore 9.00 e fine alle ore 13.00. La brochure allegata fornirà maggiori dettagli relativi alla manifestazione. Al fine di poter adeguatamente pianificare la logistica della manifestazione è opportuno far pervenire la conferma delle partecipazioni al seguente indirizzo di posta elettronica info@greatplacetowork.It  inserendo nome e cognome delle persone che parteciperanno e ruolo aziendale.

WORKSHOP SULL'ASSORBIMENTO DI ENERGIA ALL'URTO DEGLI AEROPLANI NEGLI IMPATTI AD ALTA VELOCITÀ
Filton, 6 febbraio 2004 - Nel quadro del progetto Crahvi, finanziato dall'Ue, il 17 marzo si svolgerà a Filton (Ru) un workshop sull'assorbimento di energia all'urto degli aeroplani negli impatti ad alta velocità. Il workshop presenterà metodi di modellizzazione degli urti e degli impatti e strumenti di simulazione sviluppati e validati per il progetto Crahvi. Verranno inoltre presentati test e studi numerici che hanno permesso di migliorare la conoscenza del comportamento caratteristico delle strutture metalliche e composite sottoposte a urti e a impatti ad elevata velocità. Le tre principali sessioni del workshop tratteranno del progetto in generale, dell'impatto di corpi estranei, e della simulazione d'impatto di un aeromobile. Il progetto è destinato soprattutto a soddisfare le esigenze dell'industria aerospaziale, ma il workshop è destinato ai progettisti di qualsiasi industria che debba affrontare i problemi di impatto e di assorbimento di energia all'urto. Per informazioni: E-mail: info@devtec.Ie

NEL 2003, CONTINUA INARRESTABILE L'AVANZATA DEL MOTORE DIESEL NELL'EUROPA OCCIDENTALE - GRAZIE AI SISTEMI DI INIEZIONE BOSCH ANCHE L'ITALIA IN CORSA
Milano, 6 febbraio 2004 - Da una recente ricerca di mercato effettuata da Bosch, risulta che nell'Europa Occidentale il diesel continui la sua avanzata inarrestabile. Nel 2003, in media il 43,7% delle autovetture di nuova immatricolazione era equipaggiato con un motore diesel. “Rispetto all’anno 2002, ciò significa un aumento in percentuale del 3,2%”, dichiara Wolfgang Chur, Membro del Comitato di Direzione della Robert Bosch Gmbh. Secondo la statistica di Bosch, la Germania si assesta su una percentuale del 39,9%, quindi, lievemente al di sotto della media europea. Nonostante le cifre, considerate in modo assoluto, in diminuzione per quanto riguarda le nuove immatricolazioni, la quota dei motori diesel è aumentata dell’1,9% rispetto all’anno precedente. Nel 2003, l’Italia ha registrato un forte incremento della quota diesel, che è stato ben del 4,5%, facendo elevare la quota diesel al 49,0%, come da rilevazioni Bosch. Altrettanto significativo è stato l’incremento in Gran Bretagna: grazie alla variazione di tassazione delle vetture di servizio, che incentiva in modo particolare la vendita di autoveicoli diesel per le loro ridotte emissioni di Co2, già nel 2002 la quota diesel nelle nuove immatricolazioni era sensibilmente aumentata rispetto al 2001 dal 17,7% al 23,4%. In media, ciò significa che la quota del 2003 è aumentata al 27,2%. “Il maggior indice di gradimento per il diesel si registra in Spagna, Francia, Belgio e Austria”, aggiunge Chur. Sempre secondo le rilevazioni Bosch, la Spagna ha raggiunto nel 2003 l 'elevata percentuale del 60,5%, che significa il 3,2% in più rispetto all’anno precedente. In Francia, il motore diesel è giunto ad una quota del 67,4% delle nuove immatricolazioni nel 2003– un livello elevato, con un aumento del 4,2% rispetto all’anno precedente. In Belgio, il diesel ha potuto riconfermare la sua posizione sul mercato, con addirittura un aumento del 5,7%, che ha consentito di raggiungere una percentuale del 68,2%. Per quanto riguarda l’Austria, dalla statistica risultava essere già nel 2002, con una percentuale del 69,6%, il paese con la quota diesel più elevata in Europa. Nel 2003, il motore diesel ha continuato la sua avanzata nelle nuove immatricolazioni, arrivando ad una media del 71,4%. “Nell’europa Occidentale, Bosch prevede che tra due-tre anni la quota dei motori diesel possa raggiungere il 50% delle autovetture di nuova immatricolazione. Già per il 2004, si dovrebbe raggiungere il 47%, pronostica Chur.

"IL LAGO MAGGIORE, LE SUE VALLI, I SUOI FIORI" UN PRODOTTO-TERRITORIO CHE TRAVALICA LE DIVISIONI GEOGRAFICHE/AMMINISTRATIVE, UN PROGETTO DA 1.231.752 EURO
Milano, 6 febbraio 2004 – E’ stato presentato il 4 febbraio a Milano il progetto "Il Lago Maggiore, le sue Valli, i suoi Fiori" realizzato dalle Camere di Commercio e Amministrazioni Provinciali di Varese, Novara e Verbano Cusio Ossola, dall¹Ente Turistico del Lago Maggiore di Locarno, dallo Sportello Unico associato di Arona, da Comunità Montane, Associazioni di categoria, Amministrazione Isole Borromee, Navigazione Lago Maggiore, Distretto Turistico dei Laghi, Consorzio Fiori Tipici del Lago Maggiore, Comune di Luino. “Le potenzialità del territorio ­ha dichiarato Giuseppe Moroni, Presidente della Camera di Commercio di Verbano Cusio Ossola capofila del progetto­ risiedono in particolari punti di eccellenza: le Isole Borromee, l'Isola d'Orta, Brissago, qualificano la destinazione in senso artistico-culturale e naturalistico-ambientale e rappresentano Œunique selling point’ che possono competere e integrarsi con le maggiori città d'arte italiane. Il turismo culturale si integra perfettamente con le caratteristiche della destinazione. Grazie alla collaborazione con Adhoc Culture di Firenze stiamo predisponendo un programma quinquennale di grandi mostre d'arte, eventi di grande richiamo a respiro internazionale, nei luoghi d'eccellenza del patrimonio storico e artistico dei territori che gravitano intorno al Lago Maggiore, così da valorizzare il plus della destinazione. L'altro Œcore business¹ dell'area è rappresentato dal turismo congressuale, che può contare su spazi congressuali appropriati e una cornice prestigiosa. Al tema del "Lago Maggiore come città d'arte" si lega fortemente il botanico e floreale: “Strade dei fiori”, ville e giardini, dimore storiche costituiscono un originale richiamo. La floricoltura e in particolare la produzione di camelie, azalee, rododendri, sviluppatasi nell'area del Lago Maggiore soprattutto negli ultimi 150 anni, costituisce un punto d'eccellenza a livello mondiale. Parchi, ville, giardini botanici caratterizzano la destinazione e costituiscono una scenografia ideale per una vacanza assolutamente originale rispetto ad altre località, anche grazie ad eventi ­ dalle Settimane Musicali di Stresa alle mostre botaniche ­ che costituiscono momenti di attrazione per il turista interessato a vivere un'esperienza unica. “Le strade dei fiori”, sviluppate sul modello delle strade dei vini, simboleggiano l'originalità del territorio e consentono di intraprendere percorsi legati alla storia ed alla cultura locale. Percorsi che possono essere compiuti anche grazie ad un altro importante filo conduttore: quello dello sport. Sci alpino, fuoripista e sci di fondo, trekking, golf, vela, ciclismo possono essere praticati con facilità, in ambienti particolarmente accattivanti: principianti e professionisti trovano nell'area del Lago e delle sue valli i giusti spazi, luoghi attrezzati, istruttori preparati, coniugando percorsi e itinerari alla scoperta del territorio. Proprio agli amanti della vacanza attiva sono dedicate due iniziative: il club di prodotto "piccoli alberghi tipici alpini" e "green hotel". Due marchi di qualità caratterizzeranno nei prossimi mesi sia le strutture di montagna che si distinguono per calda ospitalità sia gli alberghi sia le strutture recettive che fanno del turismo sostenibile il loro brand, dedicato agli amanti della cultura del benessere e in particolare del "benessere relazionale". Infine, la destinazione del Lago Maggiore e le sue valli, con la presenza di marchi di prestigio internazionale e contemporaneamente di un’ampia offerta di prodotti tipici, si presta particolarmente allo shopping tour”. ”Inoltre ­ha aggiunto Moroni al termine del suo intervento­ nell'ottobre 2003 i partner si sono dotati di un marchio comune, predisposto da Into.it, che caratterizza l'intera destinazione e che da questo momento individuerà la destinazione. Dal 30 marzo 2004 sarà on line il portale turistico del Lago Maggiore (www.lagomaggiore.com). Una porta d'accesso all'area, a tutti i suoi percorsi turistici, manifestazioni ed eventi, al sistema ricettivo alberghiero ed extralberghiero. Oltre a tutte le informazioni sul territorio, conterrà un servizio di prenotazione on line, servizio fortemente richiesto dai clienti. Il portale offrirà anche la possibilità di costruire percorsi turistici interattivi, così da valorizzare tutte le risorse sul territorio e soddisfare le esigenze di personalizzazione della vacanza.
Il progetto è finanziato in parte con l'iniziativa comunitaria Interreg III A Italia-Svizzera 2000-2006, il programma diretto a favorire la collaborazione tra aree transfrontaliere. Grazie al sostegno comunitario, della Regione Piemonte, della Regione Lombardia e del Canton Ticino, sono state mobilitate risorse pubbliche ingenti: si tratta complessivamente di 1.231.752 euro dei quali 770.113 a carico del finanziamento pubblico Interreg e 464.639 euro a carico dei partner italiani ed elvetici.
Infolink: www.vb.camcom.it 

LA DELEGAZIONE DEL COMUNE DI MILANO A NEW YORK L’ASSESSORE VERGA INCONTRA L’ARCHITETTO DANIEL LIBESKIND AL GROUND ZERO
New York, 6 febbraio 2004 - L’assessore allo Sviluppo del Territorio Gianni Verga con la delegazione del Comune di Milano, composta dagli assessori Giovanni Bozzetti (Moda, Turismo e Grandi Eventi), Salvatore Carrubba (Cultura, Musei e Relazioni internazionali), dai consiglieri Alberto Martinelli e Paolo Massari e da Andrea Vento, direttore Relazioni Internazionali, ha incontrato a New York l’architetto Daniel Libeskind. Libeskind, vincitore del concorso per la progettazione dell’area del Ground Zero, ha illustrato all’assessore Verga e a tutta la delegazione il suo progetto. Libeskind ha spiegato come al posto del World Trade Center, sorgerà un complesso architettonico che avrà come suo elemento dominante una guglia alta 541 metri , oltre a due grattacieli "tagliati" come due cristalli nella parte alta. L’altezza considerevole assume un preciso valore simbolico, in quanto la sommità dell’edificio sarà ad una quota di 1.776 piedi , numero che ricorda l’anno dell’Indipendenza. E’ prevista una guglia che supererà in altezza il complesso delle Petronas Towers in Malaysia, attualmente gli edifici più alti del mondo con i loro 452 metri . Il Memorial Garden, un "giardino della memoria", avrà un’estensione di circa 1,6 ettari rispetto agli attuali 6,5 di Ground Zero; l’intervento comprende aree con quote di progetto fino a 21 metri sotto il livello stradale, lasciando intatta l’unica parte ancora riconoscibile dopo l’attacco terroristico ovvero il muro di sostegno del "pozzo" del World Trade Center. I progetti, in effetti, inglobano il pozzo cintato da elementi originali delle fondazioni delle Twin Towers. L’incontro si è concluso con un sopralluogo al Ground Zero, dove Libeskind ha indicato alla delegazione i luoghi che saranno dedicati al ricordo attraverso un fascio di luce che riempirà la piazza dalle 8.46 alle 10.28, un solo giorno di ogni anno, l’11 settembre. Fra gli altri progetti di Libeskind: Jewish Museum di Berlino, Felix Nussbaum Museum per la città di Osnabrück, in Germania; Imperial War Museum North di Manchester; ampliamento del Victoria & Albert Museum di Londra e del Royal Ontario Museum di Toronto. Le sue idee hanno influenzato un’intera generazione di architetti e tutti coloro che sono interessati al futuro sviluppo delle città della cultura. L’assessore Gianni Verga ha sottolineato - sto prendendo “l’esempio e le misure di New York” per interpretarle nella realtà milanese. Anche a Milano sono stati banditi e sono in atto molti concorsi (i Giardini di Porta Nuova all’interno del progetto Garibaldi Repubblica, polo urbano Fiera, Beic, Arengario, Ansaldo, Parco Forlanini, etc.) e sono in competizione molti architetti che si stanno confrontando avendo alle spalle esperienze professionali molto diverse. Penso a Renzo Piano, Massimiliano Fuksas, Tadao Ando, Italo Rota, Mario Cucinella, Norman Foster, Peter Wilson, Gonçalo Byrne, David Chipperfield, César Pelli e tanti altri. L’impegno dell’Amministrazione Comunale di Milano - ha concluso l’assessore Verga- è la trasformazione di importanti luoghi e comparti edilizi della città verso una dimensione di eccellenza di architetture e di forme estetiche”.

SONSONATE (EL SALVADOR): IL SINDACO COLLE POSA LA PRIMA PIETRA DEL “CENTRO DI FORMAZIONE SEGRATE”
Segrate, 6 febbraio 2004 - Si chiamerà Centro di Formazione Segrate, sorgerà a Sonsonate (El Salvador) e preparerà infermieri che si specializzeranno in Italia. Giovedì 29 gennaio, la posa della prima pietra, in Sonsonate, da parte del nostro Sindaco, Bruno Colle, e del suo collega salvadoregno, Manuel Arce: il primo segno concreto del programma di Cooperazione Decentrata a sostegno del Dipartimento del Centroamerica con il quale Segrate è gemellata dal 16 aprile 2002. Un accordo siglato anche con la consegna simbolica a Colle delle chiavi della città: “Sonsonate ha un fratello in Italia- ha dichiarato commosso Manuel Arce-, il legame profondo della solidarietà e della cooperazione ha unito in modo indissolubile due realtà tanto lontane e differenti”. La posa della prima pietra del Centro di Formazione è stato l’atto conclusivo di un’intensa settimana di incontri e contatti per la delegazione segratese in missione ufficiale a Sonsonate, composta, oltre che dal nostro Sindaco, dagli assessori al Commercio e Cooperazione, Flavio Zinni e Laura Travaglia, da Giorgio Merigo, Responsabile delle Relazioni Esterne presso il Cesi e Idalgo Gandini della Fondazione Causa Pia D’adda. Il nostro primo cittadino è stato ricevuto dal Presidente della Repubblica di El Salvador, Francisco Flores, e l’intera delegazione, accompagnata da Arce e dall’ambasciatore italiano in Sonsonate, Roberto Falaschi, ha incontrato il Vicepresidente, Carlos Quintanilla Schmidt, il Viceministro delle Relazioni Estere, Roberto Interiano, il Presidente del Fisdl, Fondo di Investimento Sociale per lo Sviluppo Locale, Miguel Simàn. “Fisdl che –precisa l’assessore Travaglia-, in cordata con Segrate e Sonsonate, sosterrà le spese per la realizzazione del Centro di Formazione: 200.000 dollari per la costruzione di una scuola moderna, dagli standard qualitativi elevati, multifunzionale e dotata di attrezzature all’avanguardia. Una realtà che interagirà con l’Ospedale di Sonsonate e l’Ospedale San Carlo di Milano, scambiando conoscenze, tecnologie e personale specializzato”. Numerosi i partners del progetto nel Salvador, che i nostri rappresentanti hanno incontrato nella settimana in trasferta in Centroamerica: la Banca Multisettoriale di Investimento Centroamericana (Bmi), la Commissione Nazionale per la Piccola e Media Impresa (Conamype), l’Agenzia di Promozione degli Investimenti di El Salvador, (Proesa), il Ministero dell’Economia, le società per la distribuzione dell’Energia (Aes/clesa), il Ministero della Sanità, l’Università di San Salvador e l’Ospedale di Sonsonate. Tutti attori, insieme ai soci italiani (Cesi, Lita, Enel Green-power, Università degli Studi e ospedale San Carlo di Milano, Fondazione Causa Pia D’adda), in un programma che punta a contribuire allo sviluppo sociale ed economico di Sonsonate attraverso la strategia della cooperazione decentrata in materia di formazione professionale, promozione dello sviluppo tecnologico ed economico, miglioramento delle condizioni sanitarie e igieniche della popolazione e promozione del modello italiano di sviluppo della piccola impresa. “Sono essenzialmente quattro i settori sui quali i partners italiani potrebbero investire, trasferendo risorse e tecnologia a Sonsonate- spiega l’assessore Zinni-: turismo, tessile, chimico- farmaceutico, dolciario- alimentare, con opportunità molto consistenti di finanziamento in una struttura pronta ad accogliere capitali dall’estero con varie forme di agevolazione ed un mercato che può considerarsi tranquillamente un trampolino di lancio per gli Usa”. Grande la soddisfazione e l’entusiasmo del sindaco Colle: “E’ stata una sorpresa visitare El Salvador –ha dichiarato sulle pagine della Prensa Grafica, quotidiano locale-; la gente è molto ospitale e affettuosa. La classe dirigente- ha aggiunto- è molto giovane, ma altrettanto capace: avere gente giovane che regge il paese è positivo. Credo che il Salvador abbia potenzialità grandissime per intraprendere un ampio e articolato processo di sviluppo sociale ed economico”.

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