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2003 anno 6°  

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VENERDI'
 6  FEBBRAIO  2004

pagina 6

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L’ASSESSORE MILANESE VERGA INCONTRA AL LIPSTICK CESAR PELLI PER IL MASTER PLAN DELLA CITTA’ DELLA MODA UN PARCO SU PIÙ LIVELLI, EDIFICI AD ALTO RISPARMIO ENERGETICO, SCOMPAIONO LE AUTO, LA MODA ISPIRA L’INTERO QUARTIERE

L’assessore allo Sviluppo del Territorio Gianni Verga con la delegazione del Comune di Milano, composta dagli assessori Giovanni Bozzetti (Moda, Turismo e Grandi Eventi), Salvatore Carrubba (Cultura, Musei e Relazioni Internazionali) dai consiglieri Alberto Martinelli e Paolo Massari e da Andrea Vento, direttore Relazioni Internazionali, ha incontrato a New York l’arch. César Pelli che ha ricevuto l’incarico alla fine dello scorso agosto dal Gruppo Hines (detentore dell’86% dei diritti edificatori privati dell’area) di predisporre il master plan della Città della moda nell’area di Garibaldi Repubblica. L’arch. Pelli, dopo aver accolto l’assessore Verga e i componenti della delegazione presso il grattacielo Lipstick Building, l’avveniristico “palazzo rossetto” progettato dall’arch. Philip Johnson dai colori rosa e bruni e dalla forma a telescopio, realizzato proprio dalla stessa Hines, ha illustrato le sue prime riflessioni e spunti progettuali per quello che è destinato a diventare a breve uno dei poli d’eccellenza della città di Milano. Durante l’incontro, l’assessore Verga ha sottolineato: “si colgono già gli elementi della mano e l’intelligente guida dell’architetto. L’intuizione dell’Amministrazione Comunale e dei collaboratori che hanno costruito la variante, vengono interpretati in modo creativo e pertinente da un grande architetto. E’ un anticipo anche per i restanti edifici previsti sull’area che verranno progettati e realizzati da altri grandi architetti che potranno esprimere le loro diverse creatività”. Dalle prime indicazioni del suo Master Plan è emerso come l’arch. César Pelli abbia interpretato le linee guida del piano Nicolin e le indicazioni di volta in volta pervenute dai cittadini e dai quartieri circostanti. In particolare Pelli sta tenendo conto della relazione che l’intervento avrà con Corso Como, l'Isola, e le nuove sedi della Regione e del Comune con l’obiettivo di creare una connessione pedonale attraverso i Giardini di Porta Nuova che eviti gli attraversamenti stradali ed escludendo l'impatto veicolare connesso ai parcheggi e le ricadute negative che gli stessi generano in superficie. Giardini di Porta Nuova - Dalle prime linee guida del Master Plan i Giardini di Porta Nuova e la piazza si porranno come il vero tessuto di connessione tra le varie funzioni circostanti e come polo catalizzatore di periodiche attività culturali e didattiche di supporto: una piazza pedonale collegata con Corso Como, la Stazione Garibaldi attraverso ponti e passerelle pedonali di elevata qualità architettonica e presidiata da un sistema di sicurezza avanzato per la fruizione di eventi pubblici all’aperto. Il Campus come elemento predominante di Garibaldi Repubblica, come luogo di collegamento dell’intero quartiere: partendo dal polo della Regione, attraversando la Città della Moda per ricongiungersi con corso Como. Città della Moda, del Design e della Comunicazione - Nel suo Master Plan l’arch. Pelli sta lavorando per realizzare una connessione reale, una combinazione e integrazione dei Giardini di Porta Nuova e dell’intero progetto Garibaldi Repubblica con le strutture dedicate alla moda, al design, e alla comunicazione e con quelle culturali e universitarie dedicate alle attività non-profit (Modam). Queste ultime, sotto la regia della Fondazione della Città della Moda, saranno oggetto di una successiva competizione internazionale che, indicativamente, porterà alla realizzazione di edifici realizzati con materiali innovativi e ad alta tecnologia. Si affacceranno sul Campus e sulla Piazza, spazi pubblici studiati e organizzati in modo tale da poter essere anch’essi utilizzati per sfilate, eventi, manifestazioni legate alla moda e al design. La moda, dunque, non avrà un solo luogo deputato ma uscirà dallo spazio fisico per ispirare e coinvolgere l’intero nuovo quartiere insieme a quelli adiacenti. In questo senso a Garibaldi Repubblica nascerà la città della moda. L’arch. Pelli sta pensando come integrare naturalmente il comparto dedicato al non profit con gli spazi pubblici e gli altri edifici dove avranno sede residenze, uffici e negozi. Uno di questi potrà arrivare ai 100 mt. E raccordarsi con edifici di minor altezza a quote sempre più degradanti sino a raggiungere le altezze medie del tessuto urbano circostante. Questi edifici, che saranno progettati e realizzati tenendo conto degli studi più recenti nel campo del risparmio energetico, dell’innovazione dei materiali e della sostenibilità ambientale, sfrutteranno al massimo le energie naturali sia per il riscaldamento e il raffreddamento degli ambienti sia per la loro illuminazione, seguendo così i principi base della bioarchitettura. L’edificio di maggior altezza, come anche gli altri, sarà realizzato in modo da poter sfruttare la luce naturale e rinunciare in larga parte alla luce artificiale durante le ore diurne. Le facciate degli edifici assumeranno un ruolo di primo piano che coinvolge la loro stessa vivibilità, il rapporto con l’ambiente esterno e la sostenibilità ambientale. Viabilità e parcheggi - Nel suo Master Plan Pelli prevede di migliorare l’intera viabilità dell’area attraverso una netta distinzione fra la viabilità del quartiere e quella del resto della città per fare di Garibaldi Repubblica un luogo di sosta e passeggio e non di transito. A tale scopo ci saranno grandi aree pedonali con percorsi per pedoni e biciclette che si collegheranno ai Giardini di Porta Nuova e al resto del quartiere esistente. L’intera area sottostante la piazza pedonale della Città della Moda sarà adibita a parcheggio progettato per soddisfare le nuove esigenze del quartiere e per alleggerire il fabbisogno dell’intera zona. Il grande parcheggio sotterraneo, di circa 40.000 mq, consentirà al Garibaldi Repubblica di evitare le invasioni di automobili a benefico del paesaggio e della qualità ambientale. E’ prevista, inoltre, la realizzazione del capolinea della Mm 5. Con l’incontro del 4 febbraio 2004 l’Amministrazione conferma la sua volontà di implementare e coordinare le proposte che possano contribuire, con spirito innovativo e caratteri di prestigio, alla definizione di un progetto di richiamo internazionale riducendo i tempi e procedendo in parallelo in tutte le fasi necessarie al suo completamento. L’amministrazione ha registrato nell’ultimo anno importanti passi in avanti per le tre grandi funzioni che andranno a comporre Garibaldi Repubblica: il Campus, la Città della Moda e il Polo Istituzionale. Per il Campus, attorno al quale sorgeranno la Città della Moda e il Polo Istituzionale, il prossimo 6 febbraio sarà proclamato il vincitore del concorso internazionale di progettazione bandito dal Comune di Milano lo scorso aprile. Il Campus sarà il grande polmone verde di 100.000 mq e costituisce il primo intervento pubblico che dà il via all’intero progetto. Il costo massimo di realizzazione dell’intervento da progettare è di euro 20.000.000,00. L’architetto César Pelli sta coordinando il master plan della Città della Moda che vedrà la partecipazione anche di altri architetti allo scopo di fare della Città della Moda il luogo non solo “della moda” ma “per la moda”, ovvero il luogo dove università, spazi, creatività, comunicazione, produzione si incontrano, si studiano, si combinano fino a creare tutto quell’universo che c’è davanti e dietro al sistema moda. All’interno del progetto la Fondazione della Città della Moda coordina le due iniziative non-profit: il Modam, nuovo centro museale e di esposizione e ricerca della creatività contemporanea e il Progetto di Alta Formazione. Il Modam, sintesi di "moda" e "modem", si presenta come la prima istituzione al mondo che sappia riflettere gli intrecci della realtà contemporanea. Modam raccoglie la vocazione interdisciplinare del Made in Italy e della città di Milano per collocare la moda al centro delle connessioni tra i linguaggi del presente, dall'arte al design passando per la comunicazione. Il Progetto di Alta Formazione nasce dalla sinergia tra l'Università Bocconi, l'Università Cattolica e il Politecnico di Milano. Nel piano formativo saranno coinvolti studiosi e ricercatori delle discipline economico-gestionali, socio-comunicative, estetico-progettuali. Il progetto si propone di lanciare una serie di master su aree strategiche del settore della moda. Per quanto attiene il Polo Istituzionale, è in fase di ultimazione la gara pubblica che prevede la costruzione della nuova sede degli uffici tecnici del Comune e la valorizzazione della sede esistente di via Pirelli, destinata a essere data in concessione. Inoltre, sono già noti i finalisti del concorso di progettazione del nuovo palazzo della Regione Lombardia. Lo scorso luglio Regione e Comune hanno siglato il protocollo d’intesa con cui la Regione ha acquistato dal Comune, per 78 milioni di euro, l’area dove sorgerà il suo nuovo palazzo. Aspetti Economico-finanziari - Garibaldi Repubblica è destinato ad essere un progetto di eccellenze che sarà completato nel 2009, a costo zero per l’Amministrazione comunale. Il Gruppo Hines ha deciso di investire nell’acquisto delle aree e nella realizzazione del progetto che, complessivamente, renderà al Comune, in termini di oneri di urbanizzazione, 75 milioni di euro Nel corso del 2003 il Gruppo Hines ha raggiunto accordi con 7 proprietari privati nell’ambito del progetto Garibaldi Repubblica controllando l’86% dei diritti edificatori privati. Questo ha reso possibile, grazie alle intese con gli altri proprietari privati, di raggiungere, lo scorso 11 luglio, la firma del protocollo di intesa con il Comune e quindi di avviare effettivamente il progetto Garibaldi Repubblica. Hines sta finanziando l’operazione tramite uno dei propri fondi chiusi europei che includono partecipazioni anche da parte di alcuni dei più importanti investitori istituzionali europei. Sono inoltre in corso trattative con alcuni investitori istituzionali italiani e con gli istituti di credito. L’effettivo perfezionamento dell’investimento avverrà al momento in cui l’iter urbanistico si sarà positivamente concluso. Recentemente è stato incaricato César Pelli per la predisposizione del master plan relativo all’area dove verrà sviluppato il progetto della Città della Moda nell’ambito del piano urbanistico Garibaldi Repubblica predisposto dall’arch. Nicolin. Una volta definito l’assetto strategico dell’area tramite il master plan, verranno selezionati studi di architettura per progettare i singoli edifici che sorgeranno nell’area. Dati indicativi di Garibaldi Repubblica - Moda, design e comunicazione: Espositivo s.L.p. Mq. 20.000; Showrooms/uffici mq. 50.000; Commercio/ristorazione/ricreazione mq. 10.000; Residenza mq. 15.000; Ricettivo mq. 15.000 ; Spazi museali + formazione universitaria/ professionale + spazi culturali e complementari mq. 20.000; Polo istituzionale: Regione Lombardia mq. 87.000; Comune di Milano mq. 29.000; Provincia e/o altri enti mq. 3.000. Giardino centrale, verde pubblico, piazze mq. 108.000.  

CONVEGNO A NEW YORK SULLA MODA: BOZZETTI PROPONE MANIFESTAZIONI CONGIUNTE NELLE DUE CITTÀ
Un successo oltre le aspettative. Il convegno dal titolo “Milano capitale italiana della moda. Nuovi scenari d’interscambio tra Italia e Stati Uniti nell’attuale panorama economico mondiale” cui hanno preso parte l’assessore alla moda di Milano Giovanni Bozzetti, l’ambasciatore Sergio Vento, Roberto Cavalli, Raffaella Curiel, Luca Missoni e Massimo Ferragamo, ha richiamato l’attenzione di numerosi rappresentanti della stampa specializzata americani e di buyers come Bloomingdales, Barney’s, Bergdorf Goodman e Mitchell. Durante l’incontro l’assessore Bozzetti ha sottolineato l’importanza che la moda riveste per la città di Milano e per l’intero paese e i rapporti privilegiati del settore con il mercato degli Stati Uniti: l’11 per cento dei tessuti, il 22.7 per cento dell’abbigliamento, il 20 per cento della maglieria e il 16,2 per cento di borse e valigie prodotti in Italia, sono destinati agli Stati Uniti; un buyer come Jack Mitchell ha il 75 per cento del suo fatturato con fornitori italiani; un abito su cinque prodotto in Italia è destinato al mercato degli Stati Uniti. “Il mercato statunitense –ha spiegato Bozzetti- con il Prodotto Interno Lordo in costante crescita, rappresenterà sempre il principale mercato di riferimento per il settore moda. L’incontro di oggi è un utile momento di confronto tra rappresentanti del mondo finanziario, della stampa specializzata, delle istituzioni e dei buyers, che ci consentirà di ottimizzare sempre più gli interventi a supporto del settore, contribuendo a migliorare l’offerta complessiva del sistema moda milanese e italiano”. L’assessore ha lanciato anche la proposta di effettuare manifestazioni di moda congiunte a Milano e a New York come interscambio culturale per consolidare i rapporti commerciali e istituzionali tra le due città

TEXTILEBUSINESS E MODA ML: L’E-BUSINESS CHE “FUNZIONA” NEL SETTORE TESSILE-ABBIGLIAMENTO VERSO UNO STANDARD EUROPEO
Creare una piattaforma di servizi
di integrazione di eccellenza, consolidare e sistematizzare un vocabolario per il settore tessile-abbigliamento, offrendo un riferimento nazionale che sia anche un contributo al consolidamento di uno standard europeo per lo scambio di informazioni gestionali e tecniche (ad esempio ordini, avanzamenti di produzione, stato magazzino, ecc) lungo la filiera. Con questi ambiziosi obiettivi è nata la partnership tra Textilebusiness.it, la piattaforma internet del distretto tessile comasco (soluzione adottata da Textileitaly.it, il portale dell’Associazione Tessile Italiana) e Moda–ml, il progetto finanziato dalla Ce per lo scambio di documenti elettronici in formato Xml nell’ambito del settore tessile che ha contribuito alla nascita del primo nucleo di specifiche standard per il settore, Cen/isss Texspin. Scopo dell’iniziativa è unire le risorse dei soggetti coinvolti valorizzando la complementarietà delle esperienze ed attivare anche il contributo dei fornitori di tecnologia It del settore; si vuole cioè ottenere un effetto a catena per raggiungere la massa critica necessaria a fare compiere all’intero settore un vero e proprio salto nell’integrazione dei sistemi aziendali. In questo modo, oltre ad essere di maggior aiuto al sistema tessile italiano nel suo complesso, ci si propone di diventare un punto di riferimento anche a livello europeo. Con questa nuova partnership si vuole implementare un unico vocabolario comune, pubblico, condiviso e compatibile con gli standard internazionali, su cui potranno fondarsi anche ulteriori soluzioni di mercato per lo scambio di dati gestionali e tecnici al fine di favorire l'integrazione tra tutte le aziende della filiera tessile: da chi si occupa della produzione del filato a chi realizza i tessuti, da chi disegna i capi a chi li confeziona, per arrivare a chi li distribuisce sul mercato. Il progetto congiunto sfrutta lo stato dell’arte della tecnologia, con soluzioni Peer to Peer e riconosciuti standard di comunicazione (Xml, Web Services, ebXml) per permettere alle aziende di fruire di nuovi servizi di facile utilizzo che migliorino significativamente la competitività delle imprese aderenti. Grazie alla standardizzazione dei documenti, alla gestione on-line delle offerte e degli ordini, al controllo via Internet dei magazzini e delle scorte e alla possibilità di monitorare in tempo reale gli stati di avanzamento della lavorazione, le aziende potranno gestire in maniera efficiente i nuovi ritmi del ciclo produttivo, con tempi di risposta più brevi e minori costi. Www.textilebusiness.it www.Moda-ml.org

BIO: I SEGRETI DEL PASSATO IN UN FILO CREATO PER UN FUTURO CHE DURA IAFIL PRESENTA A PITTI FILATI , IN ESCLUSIVA PER LA MAGLIERIA , IL NUOVO COTONE ORGANICO
Lima, 1971: Museo Nazionale di Antropologia. Un giovane studente americano, il laureando James M. Vreeland, analizza al microscopio un reperto di tessuto pre-incaico. E’ caso o fato? Il tessuto presenta delle piccole pigmentazioni marrone scuro: sono fibre di cotone. Non sembrano tinte: ma l’establishment è categorico…. sono certamente colorate perché il cotone è solo bianco. James continua le sue ricerche: nel 1982 trova in uno scavo a Huaca Prieta, un sito archeologico sulla costa nord del Perù, una serie si stoffe, in perfetto stato perché il suolo arido e desertico le ha ben preservate. Sono databili tra il 3.100 e il 1.300 a .c.: le fibre, intrecciate dalle pazienti mani di chi ha lavorato quei fili a telaio, risultano indubitabilmente “nate” marroni. L’emozione è forte e Vreeland non si accontenta: ricostruisce archivi e documenti, reperti e tracce etnografiche, botaniche ed archeologiche. Arriva all’università di Trujillo, incontra il professore di antropologia: appartiene all’etnia Mochic che da sempre ha abitato quelle terre. E la conferma è chiara: “l’algodòn paìs” – il cotone autoctono peruviano – un tempo nasceva colorato, in 5 tonalità (crema, beige, marrone, salvia e mauve) che servivano agli antichi popoli dediti ad economie di sussistenza per creare prodotti diversi nell’uso: per esempio il cotone marrone veniva coltivato per intrecciare scure reti da pesca, che, rese invisibili proprio dal colore, ingannassero i pesci. Il cotone peruviano è cresciuto naturalmente colorato fino al 1930, quando nel Paese le logiche industriali hanno fatto preferire piante ibridate e bianche, che meglio soddisfacessero le esigenze della produzione: e i vecchi campi sono stati distrutti, per decreto governativo, per non rischiare di rovinare, con l’impollinazione, i candidi fiocchi che crescevano ormai in filari regolari. Alla fine degli anni ’80, solo qualche seme dell’ algodòn paìs è ancora conservato nei musei, a ricordo di un passato ormai chiuso; solo qualche pianta cresce fra la sabbia e le erbacce, caparbia come le specie native sanno essere. L’interesse di Vreeland ormai è acceso: forte dell’appoggio delle comunità scientifiche, e interessato a recuperare una frammento di una tradizione tessile che fa parte delle radici stesse del Perù, nel 1986 fonda il Native Cotton Project of Perù. Recupera i semi, li pianta: i fiocchi sono colorati, in quei magici colori tipici di Demetra ( la Madre Terra ) che lui stesso ha rinvenuto nelle stoffe dei suoi scavi, in quei disegni di documenti un po’ magici che riportavano le cuffiette messe sulle teste dei bambini perché la fantastica fibra color salvia li preservasse dal male generato col grido notturno della civetta. Dal 1993 il messaggio forte Native Cotton Project of Perù, legato ad un’agricoltura sostenibile, è appoggiato anche dal Governo: centinaia di famiglie, che abitano in piccoli villaggi della giungla partecipano al progetto, certificato Skal, il prestigioso organismo olandese per la certificazione dei tessili organici. Il prodotto si affaccia al mercato con il logo Eko: in forza del suo protocollo, 15.000 discendenti delle antiche popolazioni peruviane ricevono ogni anno, all’inizio della stagione agricola, i sacchetti certificati delle sementi, insieme con un manuale di consigli di tipo tecnico e logistico. Il “cotone che nasce colorato” è coltivato senza l’ausilio di pesticidi o di altri prodotti chimici perché il necessario allontanamento degli insetti nocivi e delle erbe infestanti è effettuato utilizzando antagonisti animali e vegetali.  Per le lavorazioni dei fiocchi, non si usano sostanze sintetiche, ammorbidenti chimici e tinture: le loro delicate nuance sono totalmente naturali e prodotte organicamente in un ambiente “drug free” Ma il rispetto per l’ambiente non può essere disgiunto dall’interesse per l’uomo, per la sua cultura, per il suo benessere: il Native Cotton Project del Perù si batte perché le popolazioni che coltivano “il cotone organico che nasce colorato” ottengano per i loro prodotti un prezzo giusto, perché il mercato li gratifichi con la qualifica di lavoratori, perché trovino la forza di non essere il braccio operativo dei narcotrafficanti, ricuperino l’orgoglio e l’interesse economico per strappare i campi dalle mire dei coltivatori di coca. Iafil è orgogliosa di diventare partner di questo progetto e di moltiplicare il suo messaggio presentando, in esclusiva per la maglieria, Bio, “il cotone organico che nasce colorato”. Bio è il cotone che unisce alla qualità di lunghezza, di resistenza e di uniformità della fibra di Gossypium barbadense – il nome botanico del pima peruviano - la forza di un messaggio che collega ai segreti di un grande passato la bellezza di un filo creato per un futuro che dura.

ITS#THREE  INGEO™FIBERS SUPPORTA I GIOVANI STILISTI PER CREARE IL FUTURO DELLA MODA
Ingeo è entrato nella coscienza del mondo dell’abbigliamento attraverso la filiera mondiale, come testimoniano i suoi successi commerciali iniziati dallo straordinario lancio a New York e seguito da quello di Parigi, all’inizio del 2003. Partendo dai filatori fino ad arrivare agli stilisti, Ingeo non solo rappresenta un nuovo approccio nei confronti della moda ma anche una novità profondamente legata al futuro dell’ambiente e del mondo che crede nell’importanza di educare e formare i giovani stilisti diventando partner di Its#three. its#three è la terza edizione dell’ International Talent Support, un concorso di moda dedicato a studenti e neo-stilisti provenienti dalle migliori scuole di moda del mondo. Come nuovo concetto di fibra derivata al 100% da risorse annualmente rinnovabili, Ingeo sostiene il concetto di  responsabilità verso la società e rispetto per l’ambiente e desidera comunicare questi principi fondamentali. Questa partnership nasce per condividere questa  filosofia. “Crediamo fortemente nell’importanza di educare le prossime generazioni di stilisti, e per questo abbiamo scelto di essere partner di Its#Three, in questa terza edizione dell’International Talent Support, dice Steve Davies, apparel segment leader per Ingeo. “Come Its#Three, Ingeo fiber desidera avvicinarsi e supportare i giovani creativi per dare voce alle tendenze future, che, in questo caso, sono le stesse  che credono in un futuro improntato sulla  responsabilità  ambientale e sulla sostenibilità”. In linea con il carattere innovativo di questa manifestazione è stato pensato uno speciale Ingeo Sustainability Award (premio per la sostenibilità). Il premio consisterà in una somma di denaro, cui ne verrà aggiunta un’ulteriore ricavata dalla vendita delle T-shirt prodotte in esclusiva per Its#Three e realizzate da Diesel con tessuto Ingeo al 50%. La T-shirt sarà in vendita in sette Diesel stores: London-King’s Road, Milano-Ticinese, Ny Diesel Denim Gallery, Tokyo Diesel Denim Gallery, Berlin, Paris Le Marais, Antwerp.  I tessuti realizzati con la fibra Ingeo saranno forniti ai giovani stilisti dai partner commerciali di Ingeo tra cui: Brugnoli, Calamai, Cotonificio Veneto, E. Boselli, Faliero Sarti, Faribault Woolen Mills, Fountain Set, Guigou, Jackytex, Itochu, ITP, Lanificio Nello Gori, Mario Cucchetti, Molina, Pacific Textiles Ltd, Robecchetto Candiani, Uco Sportswear.

CURIOSITÀ NELLO ZODIACO VERGINE LE PIU' ALTE SCORPIONE LE PIU' PICCOLE
Il concorso Miss Zodiaco
International, organizzato dalla Fashion Suisse, coinvolge ragazze dai 14 ai 32 anni, provenienti da varie regioni d¹Italia e anche da altre Nazioni: Australia, Brasile, Cile, Colombia, Croazia, Equador, Germania, Gran Bretagna, Kosovo, Repubb. Dominicana, Romania, Russia, Serbia, Stati Uniti, Svizzera, Tunisia, Turchia. Complessivamente quasi 200 le ragazze accettate su più di 1000 richieste di partecipazione. La loro altezza? Suddividendo per segno zodiacale le prime sette classificate di ogni segno emerge che le Vergine sono le più alte, con una media di 173 centimetri . Al secondo posto l'Ariete con 172,6; al terzo l'Acquario con 171,9 centimetri . Partendo dal basso abbiamo invece lo Scorpione con 166,3 centimetri . Di 1,6 centimetri più alte (167,9), la media di Gemelli e Leone, a pari altezza. Un rilevamento provvisorio in quanto il concorso si esaurisce nel mese di maggio con votazioni tramite internet. La classifica attuale considera le prime 7 ragazze di ogni segno tra quelle iscritte da più di 30 giorni, quindi suscettibile di ulteriori variazioni essendo ancora aperte le iscrizioni fino ad aprile. Ragazze che nella finale garantiranno anche lo spettacolo in quanto si esibiranno cantando, ballando, recitando, sfilando... Si rilevano anche altre curiosità: il segno del Leone si direbbe il più disponibile a mettersi in gioco con ben 23 iscritte. Mentre Toro (10), Vergine (10) e Pesci (11) sono evidentemente le più timorose a sottoporsi al giudizio del pubblico. Alle ragazze è stato chiesto anche quanto credono all'oroscopo. La media si posiziona a 7,1. Decisamente sopra questa media la Vergine con 8,0, Pesci (7,9), Gemelli (7,7). Più scettiche, per contro, le aspiranti miss del Leone (6,3) e del Capricorno (6,6). Altra curiosità legata al segno zodiacale è emersa con le domande: con quali segni legate maggiormente?; con quali segni avete dei problemi? Nel confronto tra positività e negatività emerge in negativo (-24) lo Scorpione, mentre Capricorno e Bilancia si dividono i gradimenti. Per iscriversi è attivo il sito ufficiale http://www.Fashionsuisse.com 

MANIFATTURA TESSUTI SPUGNA BESANA : "CIAO ZIA" DELLA LINEA DONNA
Eccezionale collezione della linea Donna, "Ciao Zia" è un bagno di gioventù per tutte le età. Niente di più bello, di più trendy, di più simpatico edi allegro di questa collezione anni '60 di spugne 100% cotone con inserti all'uncinetto fatti a mano. Fantasia e qualità, che caratterizzano fin dall'esordio le collezioni di Donna, si esprimono nei dodici vivaci colori della collezione in spugna "Ciao Zia", nei soggetti naif, fiori, bambole, realizzati all'uncinetto, per una ventata di simpatia.

WRANGLER : LA PROPOSTA DI "WESTERNWEAR" PER LA STAGIONE FREDDA
La linea "Westernwear" riscopre le atmosfere del leggendario west con il mitico modello "Evolution", jeans dalla vestibilità aderente molto apprezzato dai consumatori e, da anni il best seller Wrangler: una linea storica per assaporare in piena libertà il comfort di uno stile casual.  Le tonalità giocano con i blu scuri per un look deciso e grintoso, i tessuti si alleggeriscono e diventano più morbidi grazie ai tessuti low-tech. I nuovi trattamenti conferiscono particolarità al jeans: effetti rigati per il lavaggio Herringbone (a spina di pesce) e l'inedito Japanese Wrinkle (grinzato di ispirazione giapponese), grande novità della stagione, con interventi più leggeri, per uno stile vissuto volutamente più naturale.

"ICONS", UNA LINEA VERSATILE CHE CELEBRA LE ICONE STORICHE LEE
Ogni stagione Lee Jeans rende omaggio al passato riproponendo temi e dettagli ripresi direttamente dal proprio repertorio, frutto di una centenaria esperienza.  La proposta "Icons" per la stagione fredda si ispira al mondo del lavoro.  Il risultato è uno stile "work" che si ritrova nel Waist Overall, jeans dal fit confortevole, perfetto da indossare con le bretelle, ricercato nei particolari: le impunture a tre aghi sono in rilievo, i bottoni in argento, le tasche sono più ampie e confortevoli, l'etichetta è realizzata in cavallino, come una volta.  Un capo originale per un personalissimo look firmato Lee.

DALL'8 AL 29 FEBBRAIO "ON STAGE PERCORSI MODA-INTIMO-MARE-CALZE" ATTRAVERSA L'ITALIA
Il prossimo 8 febbraio riparte "On Stage Percorsi Moda-Intimo-Mare-Calze", il ciclo di sfilate itineranti dedicato, questa edizione, alle collezioni intimo e lingerie autunno/inverno 2004/2005. On Stage, manifestazione giunta alla quarta edizione, costituisce una nuova formula di presentazione delle collezioni, dimostrando di essere una valida alternativa ai saloni tradizionali del settore, in termini di flessibilità nei confronti delle esigenze degli industriali e soprattutto della distribuzione, che generalmente incontra difficoltà nello spostarsi verso i grandi poli fieristici  italiani ed esteri. Il successo, costantemente in ascesa, dell'iniziativa è dovuto alla speciale formula che permette agli industriali di presentare le collezioni in soli cinque giorni a oltre 1.000 clienti in tutta Italia e ai negozianti di conoscere in anteprima le collezioni e naturalmente le tendenze. Può dunque valutare le proposte delle aziende e richiedere la visita del rappresentante di zona. On Stage è ancora l'unica vetrina italiana del settore intimo e beachwear. Dopo il successo delle scorse edizioni si può dunque affermare che sia le aziende produttrici che i dettaglianti hanno percepito On Stage come appuntamento fisso per la presentazione delle collezioni. Per questo la quarta edizione di On Stage, che vedrà sulle passerelle di cinque città italiane le collezioni Intimo autunno inverno 2004/2005, ha ottenuto la conferma del patrocinio dell'Assessorato alla Moda, Turismo ed Eventi del Comune di Milano. Fra le novità di questa edizione la presenza di aziende estere, a conferma della vitalità e della credibilità acquisita della manifestazione.  Inoltre tutti i rappresentanti della stampa verranno omaggiati di un paio di collant e una "rosa da indossare" offerti dall'azienda Calze Trasparenze, sponsor della manifestazione. La sfilata collettiva delle più importanti aziende italiane e straniere vedrà protagonisti marchi come:Alba, Allumette, Barbara, Boglietti, Compagnia Delle Indie, Eventi Donna, Fantasie, Fashino di Eurocorset, Gianni Cappelli, H.J. Tempest, Imec, Intimo Privato, Le Foglie, Lejaby, Lisanza, Luisa Maria Lugli, Luna, Margherita Mazzei, Millenotti, Miss Bisbigli, Nefer, Off Limits, Parah, Peach Tree, Pepita, Ravage, Rossella Lingerie, Sariana, Simone Perèle, Stefania Canavesi, Tata, Tenerezze by Sagat, Trasparenze, Veradonna, Verde Veronica, Verdissima. Dall'8 al 29 febbraio On Stage attraverserà l'Italia, toccando Roma, Firenze, Catania, Bari, Milano selezionando alberghi prestigiosi nei quali vengono allestite le differenti aree, l'area degli spazi esposiitivi, in cui ogni azienda partecipante presenta i capi e crea contatti con la forza vendita e con i clienti, e l'area sfilate, con più di 500 posti a sedere. La sfilata collettiva è suddivisa in due tranche di cui la prima è dedicata alle linee moda e classiche e la seconda ai marchi giovani e di nicchia. Programma evento: benvenuto 9.30,  1° sfilata 10.30, 2° sfilata 12.30. Spazi espositivi 9.30/16.00. Calendario sfilate: 8 febbraio a Roma, Hotel Sheraton, via del Pattinaggio 100; 9 febbraio a Firenze Hotel Sheraton, via G. Agnelli 33; 15 febbraio 2004 a
Bari Hotel Sheraton Nicolau, Via Cardinale Agostino Clasca 9; 22 febbraio a Catania Le Ciminiere, Piazzale Asia; 29 febbraio a Milano Milan Marriott  Hotel, Via Washington 66.

NOVITA' "SINTESI FASHION GROUP"
Sintesi Fashion Group, già leader nel mercato con le linee prêt-à-porter "Anna Rachele" e "BST Milano", acquisisce un nuovo marchio: "Lola Darling". Rigore nel colore, eleganza nelle forme, carattere nello stile per  un total look donna ispirato al vintage e al neo-punk romantico e composto da seta, lana, pizzi francesi, tessuti ricercati per inediti accostamenti, lavorazioni artigianali, stampe esclusive. Sintesi Fashion Group, con il nuovo marchio si rivolge ad una donna moderna, sicura di sé che guarda al futuro, ma che "strizza un occhio" al passato indossando capi dallo stile unico grazie ai piccoli ricami, ai deliziosi pizzi, agli accessori preziosi, ai tagli sartoriali classici rivisitati in chiave rock e punk.  Una donna consapevole che tutto va reinterpretato con personalità per non passare inosservata. La distribuzione è rivolta ai più importanti  punti vendita  in Italia e all'estero quali: "Folli Follie", "Regina", "Space",  "Altamoda", "Pozzi", "Antonia", "Victorienne", "Zoe", "Hot Stuff", "Hotel", "Ribot", "Montgomery", "Le zie di Zoe", "Spirito", "American Rag", "Flamigni".  

RAVAZZOLO VESTE IL 41° PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI BUSH SENIOR
L'azienda vicentina Confrav S.p.A, produttrice di abbigliamento uomo di alta sartoria con il marchio Ravazzolo, annovera tra i suoi clienti più prestigiosi il 41° Presidente degli Stati Uniti, George Bush Senior, padre dell'attuale Presidente. George Bush Senior, personaggio politico molto apprezzato e tutt'ora ancora molto amato dal popolo americano, ha scelto Ravazzolo, poiché sinonimo di altissima qualità sartoriale soprattutto per la cura dei particolari e per l'esclusività dei tessuti.  Il marchio Ravazzolo è infatti l'emblema della naturale eleganza, legata alla tradizione sartoriale e contribuisce sicuramente al prestigio del Made in Italy nel mondo.

ROBERTO CAVALLI VESTE EVA HERZIGOVA
Sarà la top model Eva Herzigova la madrina della nona edizione del "Gala della Pubblicità", in onda mercoledì 4 febbraio su Canale 5.  Per l'occasione Eva Herzigova vestirà abiti Roberto Cavalli della nuova collezione primavera/estate 2004; la top model indosserà alcune fra le più belle creazioni dello stilista: abiti lunghi,  dai colori lunari, impreziositi da pietre e cristalli Swarovski - per una grande soirée all'insegna dell'eleganza e della sensualità. Si conferma così l'amicizia e la stima fra lo stilista fiorentino e una tra le più famose top model del mondo.

GIORGIO ARMANI VESTE IL FESTIVAL DI BERLINO
In occasione della 54° edizione del Festival del cinema di Berlino, in programma fino al 15 febbraio, alcuni personaggi indosseranno abiti di Giorgio Armani. Matteo Garrone, il regista che presenterà il film 'Primo Amore', unico film italiano in lizza per l'Orso d'Oro, indosserà uno smoking Giorgio Armani. Filippo Nigro, l'attore (tra i suoi film 'La finestra di fronte') che rappresenterà il cinema italiano a Berlino, indosserà abiti Emporio Armani per tutta la durata del Festival.

CAMPAGNA PUBBLICITARIA PIANEGONDA 2004 : IL LUSSO È FASHION
Una nuova campagna pubblicitaria per il brand made in Italy. L'interpretazione intimista e intensa si fa morbida e notturna espressione dell'inconfondibile design Pianegonda. Gioielli indossati come abiti haute-couture sono il più contemporaneo dei lussi. Un lusso da scegliere, da vivere, da interpretare. Il fotografo è l'israeliano Ron Kedmi. La modella Ujjwala Raut, dal lunare fascino indiano.

I VIP SCELGONO BELSTAFF
Britney spears, nel suo nuovo video Toxic, messo in onda in questi giorni, indossa una giacca Belstaff rossa. Enrique iglesias, celebre cantante pop che oggi conta più di 20 milioni di dischi venduti in tutto il mondo, ha personalmente scelto di indossare nel suo nuovo video Not in love una "Lawrence Replica Jacket " della collezione Belstaff 

CINTI SCEGLIE IL FUMETTO
Non c’è che dire: le nuove tendenze per la primavera estate 2004 saranno i colori forti e le stampe fumetto su abiti e accessori. Non solo dettagli, ma abiti, accessori, scarpe, intimo, beachwear, campagne pubblicitarie, il tutto ispirato al fumetto, all’arte del disegno e alle indimenticabili immagini dello stile “Andy Warhol”. Cinti lo propone in alcuni pezzi della sua collezione: dalla scarpa decolleté con tacco a spillo all’infradito sportiva, da spiaggia o da piscina, in una serie di colori fluo e tinte forti come il rosa fucsia, il verde acido, il giallo acceso ma anche in un contrasto bianco/nero per ravvivare anche il più sobrio dei look. Sicuramente un pezzo da collezione che diventerà un must per la prossima stagione!

NASCE “QEMME 1089” QUINTA MODA, GIÀ APPREZZATA NEL SETTORE PRÉT-A-PORTER FEMMINILE PER IL MARCHIO “EXE”, PRESENTA LA SUA NUOVA “CREATURA”: “Q EMME 1089”
Un marchio che nasce in risposta alle esigenze di tutte quelle donne che, insofferenti ai diktat degli stilisti, sono alla ricerca di un look glamour ma personale. Donne dal carattere deciso, insoddisfatte da un mercato troppo omologato. È pensando a loro, che Quinta Moda ha realizzato una collezione innovativa e concettuale: rigore minimal, tagli destrutturati e linee pulite. Capi basic da mixare per creare inediti accostamenti. Una ricerca attenta nei materiali (lana, seta, cotone, jersey, viscosa), declinati in tinte mono-colore, per soluzioni che vestono la donna da mattino a sera. “Q emme 1089” verrà presentato ufficialmente in occasione di Milano Collezioni Donna. Per il retail, Quinta Moda ha deciso di puntare su selezionati stores italiani e non esclude, in futuro, di estendere la distribuzione anche al mercato estero.

I GIOIELLI BROSWAY NUOVE COLLEZIONI A/I 2003-2004
La collezione Doomy trae la sua ispirazione dalla tradizione millenaria del mondo orientale, dal mito del Buddha, il quale prima di morire chiamò a sé tutti gli animali, ma  solo in 12 si presentarono. Di lì la sua decisione di attribuire ad ogni anno il nome e le caratteristiche di uno di questi animali seguendo il loro ordine di apparizione. Ciò avrebbe influenzato il carattere e il destino dei nati all’interno dell’anno stesso. La collezione Doomy, che prende il nome dai 12 animali dell’Oroscopo cinese presenta, così, una serie di ciondoli in acciaio e diamanti a taglio brillante incastonato su oro, uno per ciascun ciondolo; i pendenti ritraggono allora il Topo, il Bufalo, la Tigre , il Coniglio, il Drago, il Serpente, il Cavallo, la Capra , la Scimmia , il Gallo, il Cane e il Maiale. Gala Collection  è una collezione rivolta alla donna elegante ed insieme dinamica che ama esprimere la propria personalità indossando un accessorio dal design unico. La collezione presenta tre modelli d’ispirazione geometrica: Gala Circle, Gala Elipse, Gala Aztec, collane in acciaio con diamante incastonato nel pendente,  dove la sinuosità e il movimento delle linee morbide si mixano alla staticità dei ciondoli. La Collezione Cosmos regala pezzetti della volta celeste: sono 12 le costellazioni dello Zodiaco riprodotte in pendenti in acciaio anallergico e oro18 kt da indossare al collo grazie al cordoncino e al cravattino 18 kt. Gioielli dal design giovane e particolarmente moderno che illuminano il volto! La Collezione Flat Chain  propone una serie di bracciali in acciaio con inserti in oro o diamanti: la catena, reinterpretata, diviene, così, emblema del legame indissolubile che unisce l’uomo alle proprie passioni, ai propri valori. Un bracciale elegantemente sobrio da indossare sempre perché espressione fedele della personalità di chi lo indossa. La Collezione Way : bracciali in pelle dai colori vivaci impreziositi da moduli in acciaio con applicazioni in oro, oro e smalto, pietre e murrine diventano un gioiello dal design moderno e soprattutto personalizzato perché modificabile a seconda del proprio mood o abbigliamento.

CRUNCH GENERATION PER UN FITNESS ALL’INSEGNA DEL DIVERTIMENTO
Fitness e divertimento. Questa in brevissime parole la filosofia di Crunch. Da sempre sinonimo di benessere e avanguardia, Crunch si è ispirata alla più creativa ed innovativa catena di palestre al mondo, dove (Avenue Lafayette – New York) sono nate tutte le innovazioni del fitness negli ultimi dieci anni. Crunch presenta la nuova collezione Spring/Summer 2004 dedicata all’abbigliamento fitness. Dal sapore sportivo sì, ma con un pizzico di ironia e molto divertimento. Perché Crunch è così: voglia di vivere, di divertirsi e prendersi cura di sé senza pregiudizi di alcun tipo. Crunch lancia un concept di abbigliamento comodo che accompagna nei movimenti e che si presta tanto alle discipline sportive quanto al quotidiano casual. Spring-Summer 2004 Men Linea Active Sportivo, informale ma sempre fashion è lo stile che contraddistingue Active, la nuova linea  firmata Crunch pensata per l’uomo. Vasta e completa, la linea Active permette una molteplicità di utilizzo sia in palestra che in città grazie anche alla facilità di abbinare e combinare tra loro capi basic con quelli più originali ed esclusivi.Con forme morbide ma lineari, ogni capo è realizzato con una particolare attenzione ai dettagli come le coulisse in punti strategici per permettere un’ampia libertà di movimento o le cuciture a vista per evidenziare l’originalità del design. E per affrontare in modo divertente e con un pizzico di ironia ogni momento della giornata, Crunch propone nella linea capi con originali stampe ispirate a disegni provenienti da Crunch Usa. Bianco, sabbia, girasole, pervinca, rosso, blu prussia, nero e grigio melange sono le tonalità prescelte per la linea Active. Women Linea Capoeira Arte, danza, sport ma soprattutto cultura: in una parola … Capoeira. Proprio la Capoeira , la nuova disciplina sportiva è la fonte d’ispirazione della nuova linea Crunch dedicata alla donna. Un look sportivo che nasce dal tradizionale pantalone “capoeira”, si impone su tutta la nuova linea con forme ampie e sinuose. Ogni capo è reso estremamente comodo grazie all’utilizzo di tessuti morbidi e confortevoli che permettono la pratica di qualsiasi disciplina sportiva. La linea Capoeira, ideale per ogni momento della giornata, presenta pratiche coulisse sotto il ginocchio, elastici personalizzati Crunch, che delineano le forme in modo delicato e sensuale, e divertenti stampe ispirate a disegni provenienti da Crunch Usa. Bianco e nero sono i colori che predominano nei capi che abbinati alle vivide tonalità del verde, rosso e blu cobalto rendono Capoeira una linea dinamica e giovanile. Felpa non garzata, jersey e tela, anche nella versione elasticizzata, sono i materiali passepartout utilizzati da Crunch. Linea 60’S Performance Colori vivaci e brillanti rievocano i fantastici anni sessanta per la linea 60’S Performance. Una briosa stampa fiorata, “rapita” a quegli anni, è il filo conduttore di tutta la linea. Grandi margherite, come elemento singolo o stampa oll-over, diventano protagoniste dei capi per catturare, sedurre e conquistare anche gli animi più ribelli. Ogni modello, curato nei più piccoli dettagli, presenta pratiche coulisse, comode zip pressofuse con finiture in nichel e materiali pregiati come il supplex, il jersey e una leggera felpa elasticizzata. La linea 60’S Performance è realizzata nelle tonalità del mandarino, verde, bianco e blu cobalto per uno look giovane e divertente . Linea Shaolin Per una donna riflessiva, emozionale e al tempo stesso dinamica e vitale, Crunch propone Shaolin, la linea d’ispirazione orientale. Bande con scritte orientali e vistosi draghi, nei colori del silver, oro e rame, si impongono in tutti i modelli donando originalità e versatilità ad ogni capo. Nata per chi ricerca esclusività ed originalità, la linea è realizzata con materiali confortevoli come tela, jersey e felpa nei colori neutri del bianco, nero e sabbia.

DAMIANI: DUE CUORI AI SAVOIA PER SAN VALENTINO DAMIANI  DEDICA A EMANUELE FILIBERTO UNA VERSIONE INEDITA DEL NUOVO CUORE  “NOTTE DI SAN LORENZO”.
Dopo aver realizzato le fedi per il matrimonio di Emanuele Filiberto, avvenuto lo scorso 25 Settembre, Damiani crea un prezioso gioiello per il  giovane Principe. Si tratta di un cuore in oro bianco e diamanti disposti su fili lucenti. Il disegno, abbina la leggerezza del design alla preziosità delle gemme e arricchisce la collezione “Notte di San Lorenzo” di cui fa parte. Un’anteprima regale per questo nuovo gioiello caratterizzato, per l’occasione,  da una particolarità: un cuoricino con zaffiro rosa in onore della piccola Vittoria. Emanuele Filiberto è rimasto colpito da questo gioiello dedicato ai suoi due grandi amori. Ancora una volta Damiani ha il piacere e l’onore di segnare, con i suoi preziosi, i momenti più belli della vita.

HISTORIC PROPONE CAPI SPORTIVI, RICERCATI NEI MATERIALI E NEI PARTICOLARI LA COLLEZIONE RIPRENDE E ATTUALIZZA ALCUNI CAPI “CLASSICI” DEL GUARDAROBA MASCHILE
Historic si prepara all’arrivo della primavera con una collezione sportswear ricca di capi comodi, colorati, caratterizzati da tessuti tecnici e da un forte legame con la storia. I capi spalla e pantaloni della collezione Historic P/e 2004 non tradiscono le caratteristiche tipiche del marchio: linea sportiva e ispirazione a personaggi e avvenimenti rilevanti del secolo scorso. La collezione propone alcuni capi già presenti in quella precedente, adattati nei tessuti e nei colori alla stagione entrante, e capi di nuova concezione. L’uomo secondo Historic è legato alla tradizione, al mito di personaggi che hanno fatto costume nello scorso secolo, ama capi classici ma non rinuncia all’evoluzione dei tessuti e dei materiali e alla comodità. Steve, Piggot, Fulton, Massaua, Stormbeater, Plush, Tour, Hunter, Game, Dennis e D.a.k. Rappresentano la primavera/estate 2004 secondo Historic. Ecco Steve, giubbotto che prende il nome da Steve Mc. Queen, ideale per un uomo appassionato di motori ma anche per un uomo che semplicemente dell’automobilismo apprezza lo stile: in microfibra waterproof leggermente trapuntata, la fodera è rigata gusto camiceria. Sono sempre molto curati i dettagli: polsini e colletto in cotone a costine scarto d’ago, tasca interna e doppio cursore. Steve è disponibile in 5 colori vivaci e alla moda: tabacco, rosso chili, blu scuro, turchese e bianco antico. L’equitazione è lo sport a cui è ispirato Piggot. Lester Piggot, figlio d’arte e Golden Boy dei circuiti equestri, vinse il suo primo (di nove) Derby il 2 giugno 1954 montando “Never say Die” e battè ogni record vincendo la classica di St. Leger ben 28 volte. Il successo di Piggot è stato determinato da un nuovo stile di monta, molto corto, chiamato “ scimmia su un bastone”. Piggot è in microfibra waterproof leggermente trapuntata, la fodera è rigata gusto camiceria. Come Steve, polsini e colletto sono in cotone a costine, il cursore è doppio e all’interno è applicata una pratica tasca porta documenti. I colori disponibili sono tabacco, rosso chili, blu scuro, turchese e bianco antico. Historic propone anche Fulton nella versione P/e. Il giubbotto è ispirato all’epica avventura di Robert Fulton, che dopo aver viaggiato per 40.000 miglia attraverso 23 nazioni si imbarcò con la sua moto al porto di Yokohama per San Francisco, e una volta giunto negli Stati Uniti continuò il viaggio con un coast-to-coast per raggiungere New York City nel dicembre 1933. Il capo è in misto lino/cordura lavata, molto tecnico, foderato in tessuto a spina di pesce e rigato tipo camicia. Fulton ha tutte le rifiniture in pelle ed è disponibile in sei colori sempre attuali: rosso chili, marrone, verde oliva, arancione, tabacco e blu scuro. Massaua ricorda i giubbotti indossati dagli avventurieri che colonizzavano le isole esotiche. Il nome è infatti quello di una città araba edificata su un’isola corallina dove la Regia Marina italiana sbarcò nel 1885, una città popolata in prevalenza da arabi ma anche da europei stremati dalla calura e dalle malattie. Le caratteristiche del capo sono il tessuto molto tecnico in misto lino/cordura lavata, l’interno con paramantura a spina di pesce e il resto sfoderato con rifiniture a sbiechi in colori a contrasto, i rinforzi sui gomiti e i passanti per cinturone. Sei sono i colori disponibili: rosso chili, marrone, verde oliva, arancione, tabacco e blu scuro. Molto attuale e pratico è Stormbeater, giubbotto da vela in raso spalmato antigoccia. Foderato in felpa leggera staccabile con ricamo, Stormbeater è rifinito con bottoni a pressione vintage cuciti a mano, contrasti in drill cotone e cappuccio fisso nautico. E’ proposto in 6 colori: giallo, rosso chili, verde pistacchio, blu scuro, turchese e bianco. Il capo è ispirato alle vicende della Coppa America, in particolare quando, nel 1962, il ruolo di Defender della Coppa fu assegnato – invece che al Nefertiti ideato da Heal, uno degli inventori della vela moderna – al “vecchio” Weatherly disegnato nel ’58 da Rohdes e rivisto da Ludens. Imponendosi su Gretel (Aus), Weatherly mantenne la Coppa ancora negli Usa. Legato al motociclismo e citato in un catalogo di accessori motociclistici anni ’20, Plush è un giubbotto soffice e ripiegabile, in cotone e nylon in filo tinto lavato, antivento, foderato in tessuto rigato gusto camiceria. Calza perfettamente il tronco ed è stato concepito più comodo all’altezza delle spalle. Plush è rifinito con collo risvoltabile “windproof”, costine scarto d’ago e carrè per areazione. Le tasche, ampie, sono applicate. I colori disponibili sono marrone, verde oliva, arancione, beige deserto e blu scuro. Dolan Crowe in Appunti di viaggio sulla Route 66 racconta di quando, fermatosi a fare rifornimento alla Chevrolet, incontrò “un uomo sui 45, il volto cotto dal sole, capelli brizzolati lunghi e con delle treccine alla “Bo” sulle tempie. Indossava una di quelle Tour Jkt, come le chiamavano i veterani. Seppur stinta dai mille lavaggi, sulla tela olivastra brillavano ancora i ricami colorati in filo di seta cuciti a Saigon o chissà in che luogo del Vietnam…” Ispirato ai giubbotti dei veterani del Vietnam, Tour è un capo in tela leggera delavè oliata, con applicazioni e ricami di gusto militare, rifiniture in cuoio e doppio cursore. Disponibile in 5 colori: marrone, verde oliva, arancione, tabacco e blu scuro. Hunter è invece un modello da caccia ed equitazione in canvas doppio ritorto lavato in capo. Particolare è la fodera in filo tinto con motivo “Prince of Wales”. Le caratteristiche peculiari del modello Hunter sono: monopetto a 4 bottoni, cintura, martingala, foulard regimental all’interno, profonde tasche applicate con patellina, taschino, effetto bretella che si prolunga sin sulla spalla e sul dietro, ampio spacco centrale per facilitare la posizione sulla sella. Proprio come la classica giacca sportiva da caccia ed equitazione di scuola anglosassone. Sette sono i colori disponibili: marrone, verde oliva, tabacco, bianco antico, beige deserto, blu scuro, nero. Anche Game è un pratico e classico modello di giacca da caccia in canvas doppio ritorto lavato in capo. Ispirato alle giornate di caccia che Hemingway e Gary Cooper trascorrevano insieme, Game è monopetto a 4 bottoni, con rinforzi e tasconi applicati uso “country”: La fodera è carrè con foulard regimental applicato. Il capo è disponibile in 7 colori: marrone, verde oliva, tabacco, bianco antico, beige deserto, blu scuro, nero. La collezione P/e 2004 di Historic propone anche pantaloni. Negli anni ’60 i motociclisti californiani indossavano giacche di pelle, adottavano il look militare e si facevano crescere i baffi e i capelli lunghi ispirandosi ai Beatles. A queste situazioni si lega il modello Dennis, che si ispira a Dennis Hopper nel film “Easy Rider”, un classico della cinematografia americana. Realizzato in cotone ritorto tinto in capo, le impunture sono in contrasto e dietro è applicata una pratica taschina portamonete. Dennis è disponibile in 10 colori vivaci e alla moda: turchese, blu scuro, verde pistacchio, rosso chili, beige deserto, tabacco, arancione, verde oliva, marrone e nero. Il modello D.a.k. Si ispira al Deutches Afrika Korp 1941, uno dei corpi di spedizione nord europei che, affascinati, si avventurarono nel deserto Nord Africano per conquistarlo ed assoggettarne le genti. Lungo fino al ginocchio, D.a.k. È realizzato in spina militare, tinto in capo, con cintura inserita in vita e ha un pratico gancio per chiusura laterale. Dieci sono i colori disponibili: turchese, blu scuro, verde pistacchio, rosso chili, beige deserto, tabacco, arancione, verde oliva, marrone e nero. Tutti i capi della collezione Historic P/e 2004 sono disponibili nei migliori negozi di abbigliamento su tutto il territorio nazionale.

UN NUOVO CAPO MODA: IL GREMBIULE
Tribu, marchio di abbigliamento rivolto a un target che vuole vestirsi non solo di abiti ma anche di concetti, presenta una novità assoluta e sicuramente singolare nel settore della moda: il grembiule. Comunemente considerato un indumento strumentale all’utilizzo, Tribu dà una nuova interpretazione del classico grembiule, arricchendolo di emozioni per renderlo un vero e proprio capo moda. Concepito sia per donna che per uomo, il grembiule Tribu consente di avere un look impeccabile senza rinunciare alla praticità tipica del capo. L’intenzione di Tribu è infatti quella di rendere più piacevoli alcuni momenti della vita quotidiana e del tempo libero, come la cucina, il giardinaggio e il fai-da-te. Indossare il grembiule Tribu è avere un’immagine ricercata anche quando la situazione non lo prevede. La donna, inoltre, sempre creativa e innovativa nel modo di vestirsi, potrà interpretare il grembiule Tribu come un vero e proprio pezzo del guardaroba, combinandolo con una minigonna o un paio di pantaloni. Con pettorina, fettuccia regolabile al collo e lacci da annodare davanti, il grembiule Tribu è prodotto da Willy Nilly S.r.l. Di Milano ed è distribuito nei migliori negozi di abbigliamento.

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