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VENERDI'
6
FEBBRAIO 2004
pagina 6
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L’ASSESSORE
MILANESE VERGA INCONTRA
AL LIPSTICK CESAR PELLI PER IL MASTER PLAN DELLA CITTA’ DELLA MODA UN
PARCO SU PIÙ LIVELLI, EDIFICI AD ALTO RISPARMIO ENERGETICO, SCOMPAIONO
LE AUTO,
LA MODA ISPIRA
L’INTERO QUARTIERE
L’assessore
allo Sviluppo del Territorio Gianni Verga con la delegazione del Comune di
Milano, composta dagli assessori Giovanni Bozzetti (Moda, Turismo e Grandi
Eventi), Salvatore Carrubba
(Cultura, Musei e Relazioni Internazionali) dai consiglieri Alberto Martinelli
e Paolo Massari
e da Andrea Vento, direttore Relazioni Internazionali, ha incontrato a New
York l’arch. César
Pelli che ha ricevuto l’incarico alla fine dello scorso agosto dal Gruppo Hines
(detentore dell’86% dei diritti edificatori privati dell’area) di
predisporre il master plan della Città della moda nell’area di Garibaldi
Repubblica. L’arch. Pelli, dopo aver accolto l’assessore Verga e i componenti
della delegazione presso il grattacielo Lipstick
Building, l’avveniristico “palazzo rossetto” progettato dall’arch. Philip
Johnson
dai colori rosa e bruni e dalla forma a telescopio, realizzato proprio dalla
stessa Hines,
ha illustrato le sue prime riflessioni e spunti progettuali per quello che
è destinato a diventare a breve uno dei poli d’eccellenza della città di
Milano. Durante l’incontro, l’assessore Verga ha sottolineato:
“si colgono già gli elementi della mano e l’intelligente guida
dell’architetto. L’intuizione dell’Amministrazione Comunale e dei
collaboratori che hanno costruito la variante, vengono
interpretati in modo creativo e pertinente da un grande architetto. E’ un
anticipo anche per i restanti edifici previsti sull’area che verranno
progettati e realizzati da altri grandi architetti che potranno esprimere le
loro diverse creatività”. Dalle prime indicazioni del suo Master Plan è
emerso come l’arch. César
Pelli abbia
interpretato le linee guida del piano Nicolin
e le indicazioni di volta in volta pervenute dai cittadini e dai quartieri
circostanti. In
particolare Pelli
sta tenendo conto della relazione che l’intervento avrà con Corso Como,
l'Isola, e le nuove sedi della Regione e del Comune con l’obiettivo di
creare una connessione pedonale attraverso i Giardini di Porta Nuova che
eviti gli attraversamenti stradali ed escludendo l'impatto veicolare
connesso ai parcheggi e le ricadute negative che gli stessi generano in
superficie. Giardini di Porta Nuova - Dalle prime linee guida del Master
Plan i Giardini di Porta Nuova e la piazza si porranno come il vero tessuto
di connessione tra le varie funzioni circostanti e come polo catalizzatore
di periodiche attività culturali e didattiche di supporto: una piazza
pedonale collegata con Corso Como,
la Stazione Garibaldi
attraverso ponti e passerelle pedonali di
elevata qualità
architettonica e presidiata da un sistema di sicurezza avanzato per la
fruizione di eventi pubblici all’aperto. Il Campus come elemento
predominante di Garibaldi Repubblica, come luogo di collegamento
dell’intero quartiere: partendo dal polo della Regione, attraversando
la Città
della Moda per ricongiungersi con corso
Como. Città della Moda, del Design e della Comunicazione - Nel suo Master
Plan l’arch. Pelli sta
lavorando per realizzare una connessione reale, una combinazione e
integrazione dei Giardini di Porta Nuova e dell’intero progetto Garibaldi
Repubblica con le strutture dedicate alla moda, al design, e alla
comunicazione e con quelle culturali e universitarie dedicate alle attività
non-profit
(Modam).
Queste ultime, sotto la regia della Fondazione della Città della Moda,
saranno oggetto di una successiva competizione internazionale che,
indicativamente, porterà alla realizzazione di
edifici
realizzati con materiali innovativi e ad alta tecnologia. Si affacceranno
sul Campus
e sulla Piazza, spazi pubblici studiati e organizzati in modo tale da poter
essere anch’essi utilizzati per sfilate, eventi, manifestazioni legate
alla moda e al design. La moda, dunque, non avrà un solo luogo deputato
ma uscirà
dallo spazio fisico per ispirare e coinvolgere l’intero nuovo quartiere
insieme a quelli adiacenti. In questo senso
a Garibaldi Repubblica nascerà la città della moda. L’arch. Pelli sta
pensando come integrare naturalmente il comparto dedicato al non profit
con gli spazi pubblici e gli altri edifici dove avranno sede residenze,
uffici e negozi. Uno di questi potrà arrivare ai 100 mt.
E raccordarsi con edifici di minor altezza a quote sempre più degradanti
sino a raggiungere le altezze medie del tessuto urbano circostante. Questi
edifici, che saranno progettati e realizzati tenendo conto degli studi più
recenti nel campo del risparmio energetico, dell’innovazione dei materiali
e della sostenibilità ambientale, sfrutteranno al massimo le energie
naturali sia per il riscaldamento e il raffreddamento degli ambienti sia per
la loro illuminazione, seguendo così i principi base della bioarchitettura.
L’edificio di maggior altezza, come anche gli altri, sarà realizzato in
modo da poter sfruttare la luce naturale e rinunciare in larga parte alla
luce artificiale durante le ore diurne. Le facciate degli edifici
assumeranno un ruolo di primo piano che coinvolge la loro stessa vivibilità,
il rapporto con l’ambiente esterno e la sostenibilità ambientale.
Viabilità e parcheggi - Nel suo Master Plan Pelli prevede
di migliorare l’intera viabilità dell’area attraverso una netta
distinzione fra la viabilità del quartiere e quella del resto della città
per fare di Garibaldi Repubblica un luogo di sosta e passeggio e non di
transito. A tale scopo ci saranno grandi aree pedonali con percorsi per
pedoni e biciclette che si collegheranno ai Giardini di Porta Nuova e al
resto del quartiere esistente. L’intera area sottostante
la piazza
pedonale della Città della Moda sarà adibita a parcheggio progettato per
soddisfare le nuove esigenze del quartiere e per alleggerire il fabbisogno
dell’intera zona. Il grande
parcheggio sotterraneo, di circa 40.000 mq, consentirà al Garibaldi
Repubblica di evitare le invasioni di automobili a benefico del paesaggio e
della qualità ambientale. E’ prevista, inoltre, la realizzazione
del capolinea della Mm 5. Con l’incontro del 4 febbraio 2004
l’Amministrazione
conferma la sua volontà di implementare e coordinare le proposte che
possano contribuire, con spirito innovativo e caratteri di prestigio, alla
definizione di un progetto di richiamo internazionale riducendo i tempi e
procedendo in parallelo in tutte le fasi necessarie al suo completamento.
L’amministrazione ha registrato nell’ultimo anno importanti passi in
avanti per le tre grandi funzioni che andranno a comporre Garibaldi
Repubblica: il Campus,
la Città
della Moda e il Polo Istituzionale. Per il Campus, attorno al quale
sorgeranno
la Città
della Moda e il Polo Istituzionale, il prossimo 6 febbraio sarà
proclamato il vincitore del concorso internazionale di progettazione bandito
dal Comune di Milano lo scorso aprile. Il Campus sarà il grande
polmone verde di 100.000 mq e costituisce il primo intervento pubblico che dà
il via all’intero progetto. Il costo massimo di realizzazione
dell’intervento da progettare è di
euro
20.000.000,00. L’architetto César
Pelli sta coordinando il master plan della Città della Moda che vedrà la
partecipazione anche di altri architetti allo scopo di fare della Città
della Moda il luogo non solo “della moda” ma “per la moda”, ovvero
il luogo dove università, spazi, creatività, comunicazione, produzione si
incontrano, si studiano, si combinano fino a creare tutto quell’universo
che c’è davanti e dietro al sistema moda. All’interno del progetto
la Fondazione
della Città della Moda coordina le due iniziative non-profit:
il Modam,
nuovo centro museale
e di
esposizione e
ricerca della creatività contemporanea e il Progetto di Alta Formazione. Il
Modam,
sintesi di "moda" e "modem", si presenta come la prima
istituzione al mondo che sappia riflettere gli intrecci della realtà
contemporanea. Modam
raccoglie la vocazione interdisciplinare
del Made
in Italy
e della città di Milano per collocare la moda al centro delle connessioni
tra i linguaggi del presente, dall'arte al design passando per la
comunicazione. Il Progetto di
Alta
Formazione nasce dalla sinergia tra l'Università Bocconi, l'Università
Cattolica e il Politecnico di Milano. Nel piano formativo saranno coinvolti
studiosi e ricercatori delle discipline economico-gestionali,
socio-comunicative, estetico-progettuali.
Il progetto si propone di lanciare una serie di master
su aree strategiche del settore della moda. Per quanto attiene il Polo
Istituzionale, è in fase di
ultimazione la
gara pubblica che prevede la costruzione della nuova sede degli uffici
tecnici del Comune e la valorizzazione della sede esistente di via Pirelli,
destinata a essere data in concessione. Inoltre, sono già noti i finalisti
del concorso di progettazione del
nuovo palazzo della Regione Lombardia. Lo scorso luglio Regione e Comune
hanno siglato il protocollo d’intesa con cui
la Regione
ha acquistato dal Comune, per 78 milioni di
euro, l’area
dove sorgerà il suo nuovo palazzo. Aspetti Economico-finanziari
- Garibaldi Repubblica
è destinato
ad essere un progetto di eccellenze che sarà completato nel
2009, a
costo zero per l’Amministrazione comunale. Il Gruppo Hines
ha deciso di investire nell’acquisto delle aree e nella realizzazione del
progetto che, complessivamente, renderà al Comune, in termini di
oneri di
urbanizzazione, 75 milioni di euro Nel corso del 2003 il Gruppo Hines
ha raggiunto accordi con 7 proprietari privati nell’ambito del progetto
Garibaldi Repubblica controllando l’86% dei diritti edificatori privati.
Questo ha reso possibile, grazie alle intese con gli altri proprietari
privati, di raggiungere, lo scorso 11 luglio, la firma del protocollo di
intesa con il
Comune e quindi di avviare effettivamente il progetto Garibaldi Repubblica. Hines
sta finanziando l’operazione tramite uno dei propri fondi chiusi europei
che includono partecipazioni anche da parte di alcuni dei più importanti
investitori istituzionali europei. Sono inoltre in
corso trattative
con alcuni investitori istituzionali italiani e con gli istituti di credito.
L’effettivo perfezionamento dell’investimento avverrà al momento in cui
l’iter urbanistico si sarà positivamente concluso.
Recentemente è stato incaricato César
Pelli per la predisposizione del master plan relativo
all’area
dove verrà sviluppato il progetto della Città della Moda nell’ambito del
piano urbanistico Garibaldi Repubblica predisposto dall’arch. Nicolin.
Una
volta definito
l’assetto strategico dell’area tramite il master plan, verranno
selezionati studi di architettura per progettare i singoli edifici che
sorgeranno nell’area. Dati
indicativi di Garibaldi Repubblica - Moda, design e comunicazione:
Espositivo s.L.p. Mq.
20.000; Showrooms/uffici
mq. 50.000; Commercio/ristorazione/ricreazione mq. 10.000; Residenza mq.
15.000; Ricettivo mq. 15.000
; Spazi museali
+ formazione universitaria/ professionale + spazi culturali e complementari
mq. 20.000; Polo istituzionale: Regione Lombardia mq. 87.000; Comune di
Milano mq. 29.000;
Provincia e/o altri enti mq.
3.000. Giardino centrale, verde pubblico, piazze mq. 108.000.
CONVEGNO
A NEW YORK SULLA MODA: BOZZETTI PROPONE MANIFESTAZIONI CONGIUNTE NELLE DUE
CITTÀ
Un successo oltre le aspettative. Il convegno dal titolo “Milano capitale
italiana della moda. Nuovi scenari d’interscambio tra Italia e Stati Uniti
nell’attuale panorama economico mondiale” cui hanno preso parte
l’assessore alla moda di Milano Giovanni Bozzetti, l’ambasciatore Sergio
Vento, Roberto Cavalli, Raffaella Curiel, Luca Missoni e Massimo Ferragamo,
ha richiamato l’attenzione di numerosi rappresentanti della stampa
specializzata americani e di buyers come Bloomingdales, Barney’s, Bergdorf
Goodman e Mitchell. Durante l’incontro l’assessore Bozzetti ha
sottolineato l’importanza che la moda riveste per la città di Milano e
per l’intero paese e i rapporti privilegiati del settore con il mercato
degli Stati Uniti: l’11 per cento dei tessuti, il 22.7 per cento
dell’abbigliamento, il 20 per cento della maglieria e il 16,2 per cento di
borse e valigie prodotti in Italia, sono destinati agli Stati Uniti; un
buyer come Jack Mitchell ha il 75 per cento del suo fatturato con fornitori
italiani; un abito su cinque prodotto in Italia è destinato al mercato
degli Stati Uniti.
“Il mercato statunitense –ha spiegato Bozzetti- con il Prodotto Interno
Lordo in costante crescita, rappresenterà sempre il principale mercato di
riferimento per il settore moda. L’incontro di oggi è un utile momento di
confronto tra rappresentanti del mondo finanziario, della stampa
specializzata, delle istituzioni e dei buyers, che ci consentirà di
ottimizzare sempre più gli interventi a supporto del settore, contribuendo
a migliorare l’offerta complessiva del sistema moda milanese e
italiano”.
L’assessore ha lanciato anche la proposta di effettuare manifestazioni di
moda congiunte a Milano e a New York come interscambio culturale per
consolidare i rapporti commerciali e istituzionali tra le due città
TEXTILEBUSINESS
E MODA ML: L’E-BUSINESS CHE “FUNZIONA” NEL SETTORE
TESSILE-ABBIGLIAMENTO VERSO UNO STANDARD EUROPEO
Creare una piattaforma di servizi di
integrazione
di eccellenza, consolidare e sistematizzare
un vocabolario per il settore tessile-abbigliamento,
offrendo un riferimento nazionale che sia anche un contributo al
consolidamento di uno standard europeo per lo scambio di informazioni
gestionali e tecniche (ad esempio ordini, avanzamenti di produzione, stato
magazzino, ecc) lungo la filiera. Con questi ambiziosi obiettivi è nata la
partnership tra Textilebusiness.it,
la piattaforma internet del distretto tessile comasco
(soluzione adottata da Textileitaly.it,
il portale dell’Associazione Tessile Italiana) e Moda–ml,
il progetto finanziato dalla Ce per lo scambio di documenti elettronici in
formato Xml
nell’ambito del settore tessile che ha contribuito alla nascita del primo
nucleo di
specifiche standard
per il settore, Cen/isss
Texspin.
Scopo dell’iniziativa è unire le risorse dei soggetti coinvolti
valorizzando la complementarietà delle esperienze ed attivare anche il
contributo dei fornitori di tecnologia It
del settore; si vuole cioè
ottenere un effetto a catena per raggiungere la massa critica necessaria a
fare compiere all’intero settore un vero e proprio salto
nell’integrazione dei sistemi aziendali. In questo modo, oltre ad essere
di maggior aiuto al sistema tessile italiano nel suo complesso, ci si
propone di diventare un punto di riferimento anche a livello europeo. Con
questa nuova partnership si vuole implementare un unico vocabolario comune,
pubblico, condiviso e compatibile con gli standard internazionali, su cui
potranno fondarsi anche ulteriori
soluzioni di mercato per lo scambio di dati gestionali e tecnici al fine di
favorire l'integrazione tra tutte le aziende della filiera tessile: da chi
si occupa della produzione del filato a chi realizza i tessuti, da chi
disegna i capi a chi li confeziona, per arrivare a chi li distribuisce sul
mercato. Il progetto congiunto sfrutta lo stato dell’arte della
tecnologia, con soluzioni Peer
to
Peer
e riconosciuti standard di comunicazione (Xml,
Web Services,
ebXml)
per permettere alle aziende di fruire di nuovi servizi di facile utilizzo
che migliorino significativamente la competitività delle imprese aderenti.
Grazie alla standardizzazione dei documenti, alla gestione on-line delle
offerte e degli ordini, al controllo via
Internet dei magazzini e delle scorte e alla possibilità di monitorare in
tempo reale gli stati di avanzamento della lavorazione, le aziende potranno
gestire in maniera efficiente i nuovi ritmi del ciclo produttivo, con tempi
di risposta più brevi e minori costi. Www.textilebusiness.it
www.Moda-ml.org
BIO:
I SEGRETI DEL PASSATO IN UN FILO CREATO PER UN FUTURO CHE DURA IAFIL
PRESENTA A PITTI FILATI , IN ESCLUSIVA PER
LA MAGLIERIA
, IL NUOVO COTONE ORGANICO
Lima, 1971: Museo Nazionale di Antropologia. Un giovane studente americano,
il laureando James M. Vreeland, analizza al microscopio un reperto di
tessuto pre-incaico. E’ caso o fato?
Il tessuto presenta delle piccole pigmentazioni marrone scuro: sono fibre di
cotone. Non sembrano tinte: ma l’establishment è categorico…. sono
certamente colorate perché il cotone è solo bianco.
James continua le sue ricerche: nel 1982 trova in uno scavo a Huaca Prieta,
un sito archeologico sulla costa nord del Perù, una serie si stoffe, in
perfetto stato perché il suolo arido e desertico le ha ben preservate. Sono
databili tra il 3.100 e il
1.300 a
.c.: le fibre, intrecciate dalle pazienti mani di chi ha lavorato quei fili
a telaio, risultano indubitabilmente “nate” marroni.
L’emozione è forte e Vreeland non si accontenta: ricostruisce archivi e
documenti, reperti e tracce etnografiche, botaniche ed archeologiche. Arriva
all’università di Trujillo, incontra il professore di antropologia:
appartiene all’etnia Mochic che da sempre ha abitato quelle terre. E la
conferma è chiara: “l’algodòn paìs” – il cotone autoctono
peruviano – un tempo nasceva colorato, in 5 tonalità (crema, beige,
marrone, salvia e mauve) che servivano agli antichi popoli dediti ad
economie di sussistenza per creare prodotti diversi nell’uso: per esempio
il cotone marrone veniva coltivato per intrecciare scure reti da pesca, che,
rese invisibili proprio dal colore, ingannassero i pesci.
Il cotone peruviano è cresciuto naturalmente colorato fino al 1930, quando
nel Paese le logiche industriali hanno fatto preferire piante ibridate e
bianche, che meglio soddisfacessero le esigenze della produzione: e i vecchi
campi sono stati distrutti, per decreto governativo, per non rischiare di
rovinare, con l’impollinazione, i candidi fiocchi che crescevano ormai in
filari regolari. Alla fine degli anni ’80, solo qualche seme dell’ algodòn
paìs è ancora conservato nei musei, a ricordo di un passato ormai chiuso;
solo qualche pianta cresce fra la sabbia e le erbacce, caparbia come le
specie native sanno essere.
L’interesse di Vreeland ormai è acceso: forte dell’appoggio delle
comunità scientifiche, e interessato a recuperare una frammento di una
tradizione tessile che fa parte delle radici stesse del Perù, nel 1986
fonda il Native Cotton Project of Perù.
Recupera i semi, li pianta: i fiocchi sono colorati, in quei magici colori
tipici di Demetra (
la Madre Terra
) che lui stesso ha rinvenuto nelle stoffe dei suoi scavi, in quei disegni
di documenti un po’ magici che riportavano le cuffiette messe sulle teste
dei bambini perché la fantastica fibra color salvia li preservasse dal male
generato col grido notturno della civetta.
Dal 1993 il messaggio forte Native Cotton Project of Perù, legato ad
un’agricoltura sostenibile, è appoggiato anche dal Governo: centinaia di
famiglie, che abitano in piccoli villaggi della giungla partecipano al
progetto, certificato Skal, il prestigioso organismo olandese per la
certificazione dei tessili organici.
Il prodotto si affaccia al mercato con il logo Eko: in forza del suo
protocollo, 15.000 discendenti delle antiche popolazioni peruviane ricevono
ogni anno, all’inizio della stagione agricola, i sacchetti certificati
delle sementi, insieme con un manuale di consigli di tipo tecnico e
logistico. Il “cotone che nasce colorato” è coltivato senza l’ausilio
di pesticidi o di altri prodotti chimici perché il necessario
allontanamento degli insetti nocivi e delle erbe infestanti è effettuato
utilizzando antagonisti animali e vegetali.
Per le lavorazioni dei fiocchi, non si usano sostanze sintetiche,
ammorbidenti chimici e tinture: le loro delicate nuance sono totalmente
naturali e prodotte organicamente in un ambiente “drug free”
Ma il rispetto per l’ambiente non può essere disgiunto dall’interesse
per l’uomo, per la sua cultura, per il suo benessere: il Native Cotton
Project del Perù si batte perché le popolazioni che coltivano “il cotone
organico che nasce colorato” ottengano per i loro prodotti un prezzo
giusto, perché il mercato li gratifichi con la qualifica di lavoratori,
perché trovino la forza di non essere il braccio operativo dei
narcotrafficanti, ricuperino l’orgoglio e l’interesse economico per
strappare i campi dalle mire dei coltivatori di coca.
Iafil è orgogliosa di diventare partner di questo progetto e di
moltiplicare il suo messaggio presentando, in esclusiva per la maglieria,
Bio, “il cotone organico che nasce colorato”.
Bio è il cotone che unisce alla qualità di lunghezza, di resistenza e di
uniformità della fibra di Gossypium barbadense – il nome botanico del
pima peruviano - la forza di un messaggio che collega ai segreti di un
grande passato la bellezza di un filo creato per un futuro che dura.
ITS#THREE
INGEO™FIBERS SUPPORTA I GIOVANI STILISTI PER CREARE IL FUTURO DELLA
MODA
Ingeo è entrato nella coscienza del mondo dell’abbigliamento attraverso
la filiera mondiale, come testimoniano i suoi successi commerciali iniziati
dallo straordinario lancio a New York e seguito da quello di Parigi,
all’inizio del 2003. Partendo dai filatori fino ad arrivare agli stilisti,
Ingeo non solo rappresenta un nuovo approccio nei confronti della moda ma
anche una novità profondamente legata al futuro dell’ambiente e del mondo
che crede nell’importanza di educare e formare i giovani stilisti
diventando partner di Its#three. its#three è la terza edizione dell’
International Talent Support, un concorso di moda dedicato a studenti e
neo-stilisti provenienti dalle migliori scuole di moda del mondo. Come nuovo
concetto di fibra derivata al 100% da risorse annualmente rinnovabili, Ingeo
sostiene il concetto di responsabilità
verso la società e rispetto per l’ambiente e desidera comunicare questi
principi fondamentali. Questa partnership nasce per condividere questa
filosofia.
“Crediamo fortemente nell’importanza di educare le prossime generazioni
di stilisti, e per questo abbiamo scelto di essere partner di Its#Three, in
questa terza edizione dell’International Talent Support, dice Steve Davies,
apparel segment leader per Ingeo. “Come Its#Three, Ingeo fiber desidera
avvicinarsi e supportare i giovani creativi per dare voce alle tendenze
future, che, in questo caso, sono le stesse
che credono in un futuro improntato sulla
responsabilità ambientale
e sulla sostenibilità”.
In linea con il carattere innovativo di questa manifestazione è stato
pensato uno speciale Ingeo Sustainability Award (premio per la sostenibilità).
Il premio consisterà in una somma di denaro, cui ne verrà aggiunta
un’ulteriore ricavata dalla vendita delle T-shirt prodotte in esclusiva
per Its#Three e realizzate da Diesel con tessuto Ingeo al 50%.
La T-shirt
sarà in vendita in sette Diesel stores: London-King’s Road,
Milano-Ticinese, Ny Diesel Denim Gallery, Tokyo Diesel Denim Gallery, Berlin,
Paris Le Marais, Antwerp.
I tessuti realizzati con la fibra Ingeo saranno forniti ai giovani stilisti
dai partner commerciali di Ingeo tra cui: Brugnoli, Calamai, Cotonificio
Veneto, E. Boselli, Faliero Sarti, Faribault Woolen Mills, Fountain Set,
Guigou, Jackytex, Itochu, ITP, Lanificio Nello Gori, Mario Cucchetti, Molina,
Pacific Textiles Ltd, Robecchetto Candiani, Uco Sportswear.
CURIOSITÀ
NELLO ZODIACO VERGINE LE PIU'
ALTE
SCORPIONE LE PIU'
PICCOLE
Il concorso Miss Zodiaco International,
organizzato dalla Fashion Suisse,
coinvolge ragazze dai 14 ai 32 anni, provenienti da varie regioni d¹Italia
e anche da altre Nazioni: Australia, Brasile, Cile, Colombia, Croazia, Equador,
Germania, Gran Bretagna, Kosovo,
Repubb.
Dominicana, Romania, Russia, Serbia, Stati Uniti, Svizzera, Tunisia,
Turchia. Complessivamente
quasi 200 le ragazze accettate su più di 1000 richieste di partecipazione.
La loro altezza? Suddividendo per segno zodiacale le prime sette
classificate di
ogni segno
emerge che le Vergine sono le più alte, con una media di
173 centimetri
. Al
secondo posto l'Ariete con 172,6; al terzo l'Acquario con
171,9 centimetri
. Partendo dal basso abbiamo invece lo Scorpione con
166,3 centimetri
. Di
1,6 centimetri
più alte (167,9), la media di Gemelli e Leone, a pari altezza. Un
rilevamento provvisorio in quanto il concorso si esaurisce nel mese di
maggio con votazioni tramite internet.
La classifica attuale considera le prime 7 ragazze di
ogni segno tra
quelle iscritte da più di 30 giorni, quindi suscettibile di ulteriori
variazioni essendo ancora aperte le iscrizioni fino ad aprile. Ragazze
che nella finale garantiranno anche lo spettacolo in quanto si esibiranno
cantando, ballando, recitando, sfilando... Si rilevano anche altre curiosità:
il segno del Leone si direbbe il più disponibile a mettersi in gioco con
ben 23 iscritte.
Mentre Toro (10), Vergine (10) e Pesci
(11) sono evidentemente le più timorose
a sottoporsi al giudizio del pubblico. Alle ragazze è stato chiesto anche
quanto credono all'oroscopo. La media si posiziona
a 7,1. Decisamente
sopra questa media
la Vergine
con 8,0, Pesci (7,9), Gemelli (7,7). Più
scettiche, per contro, le aspiranti miss del Leone (6,3) e del Capricorno
(6,6). Altra
curiosità legata al segno zodiacale è emersa con le domande: con quali
segni legate maggiormente?;
con quali segni avete dei problemi? Nel confronto tra positività e
negatività emerge in negativo (-24) lo Scorpione, mentre Capricorno e
Bilancia si dividono i gradimenti. Per iscriversi è attivo il sito
ufficiale http://www.Fashionsuisse.com
MANIFATTURA
TESSUTI SPUGNA BESANA : "CIAO ZIA" DELLA LINEA DONNA
Eccezionale collezione della linea Donna, "Ciao Zia" è un bagno
di gioventù per tutte le età. Niente di più bello, di più trendy, di più
simpatico edi allegro di questa collezione anni '60 di spugne 100% cotone
con inserti all'uncinetto fatti a mano. Fantasia e qualità, che
caratterizzano fin dall'esordio le collezioni di Donna, si esprimono nei
dodici vivaci colori della collezione in spugna "Ciao Zia", nei
soggetti naif, fiori, bambole, realizzati all'uncinetto, per una ventata di
simpatia.
WRANGLER
:
LA PROPOSTA DI
"WESTERNWEAR" PER
LA STAGIONE FREDDA
La linea "Westernwear" riscopre le atmosfere del leggendario west
con il mitico modello "Evolution", jeans dalla vestibilità
aderente molto apprezzato dai consumatori e, da anni il best seller Wrangler:
una linea storica per assaporare in piena libertà il comfort di uno stile
casual. Le tonalità giocano con
i blu scuri per un look deciso e grintoso, i tessuti si alleggeriscono e
diventano più morbidi grazie ai tessuti low-tech. I nuovi trattamenti
conferiscono particolarità al jeans: effetti rigati per il lavaggio
Herringbone (a spina di pesce) e l'inedito Japanese Wrinkle (grinzato di
ispirazione giapponese), grande novità della stagione, con interventi più
leggeri, per uno stile vissuto volutamente più naturale.
"ICONS",
UNA LINEA VERSATILE CHE CELEBRA LE ICONE STORICHE LEE
Ogni stagione Lee Jeans rende omaggio al passato riproponendo temi e
dettagli ripresi direttamente dal proprio repertorio, frutto di una
centenaria esperienza. La
proposta "Icons" per la stagione fredda si ispira al mondo del
lavoro. Il risultato è uno
stile "work" che si ritrova nel Waist Overall, jeans dal fit
confortevole, perfetto da indossare con le bretelle, ricercato nei
particolari: le impunture a tre aghi sono in rilievo, i bottoni in argento,
le tasche sono più ampie e confortevoli, l'etichetta è realizzata in
cavallino, come una volta. Un
capo originale per un personalissimo look firmato Lee.
DALL'8
AL 29 FEBBRAIO "ON STAGE PERCORSI MODA-INTIMO-MARE-CALZE"
ATTRAVERSA L'ITALIA
Il prossimo 8 febbraio riparte "On Stage Percorsi
Moda-Intimo-Mare-Calze", il ciclo di sfilate itineranti dedicato,
questa edizione, alle collezioni intimo e lingerie autunno/inverno
2004/2005.
On Stage,
manifestazione giunta alla quarta edizione, costituisce una nuova formula di
presentazione delle collezioni, dimostrando di essere una valida alternativa
ai saloni tradizionali del settore, in termini di flessibilità nei
confronti delle esigenze degli industriali e soprattutto della
distribuzione, che generalmente incontra difficoltà nello spostarsi verso i
grandi poli fieristici italiani
ed esteri. Il successo, costantemente in ascesa, dell'iniziativa è dovuto
alla speciale formula che permette agli industriali di presentare le
collezioni in soli cinque giorni a oltre 1.000 clienti in tutta Italia e ai
negozianti di conoscere in anteprima le collezioni e naturalmente le
tendenze. Può dunque valutare le proposte delle aziende e richiedere la
visita del rappresentante di zona.
On Stage è
ancora l'unica vetrina italiana del settore intimo e beachwear.
Dopo il
successo delle scorse edizioni si può dunque affermare che sia le aziende
produttrici che i dettaglianti hanno percepito On Stage come appuntamento
fisso per la presentazione delle collezioni.
Per questo la
quarta edizione di On Stage, che vedrà sulle passerelle di cinque città
italiane le collezioni Intimo autunno inverno 2004/2005, ha ottenuto la
conferma del patrocinio dell'Assessorato alla Moda, Turismo ed Eventi del
Comune di Milano. Fra le novità di questa edizione la presenza di aziende
estere, a conferma della vitalità e della credibilità acquisita della
manifestazione. Inoltre tutti i
rappresentanti della stampa verranno omaggiati di un paio di collant e una
"rosa da indossare" offerti dall'azienda Calze Trasparenze,
sponsor della manifestazione.
La sfilata
collettiva delle più importanti aziende italiane e straniere vedrà
protagonisti marchi come:Alba, Allumette, Barbara, Boglietti, Compagnia
Delle Indie, Eventi Donna, Fantasie, Fashino di Eurocorset, Gianni Cappelli,
H.J. Tempest, Imec, Intimo Privato, Le Foglie, Lejaby, Lisanza, Luisa Maria
Lugli, Luna, Margherita Mazzei, Millenotti, Miss Bisbigli, Nefer, Off
Limits, Parah, Peach Tree, Pepita, Ravage, Rossella Lingerie, Sariana,
Simone Perèle, Stefania Canavesi, Tata, Tenerezze by Sagat, Trasparenze,
Veradonna, Verde Veronica, Verdissima.
Dall'8 al 29
febbraio On Stage attraverserà l'Italia, toccando Roma, Firenze, Catania,
Bari, Milano selezionando alberghi prestigiosi nei quali vengono allestite
le differenti aree, l'area degli spazi esposiitivi, in cui ogni azienda
partecipante presenta i capi e crea contatti con la forza vendita e con i
clienti, e l'area sfilate, con più di 500 posti a sedere.
La sfilata
collettiva è suddivisa in due tranche di cui la prima è dedicata alle
linee moda e classiche e la seconda ai marchi giovani e di nicchia.
Programma evento: benvenuto 9.30, 1°
sfilata 10.30, 2° sfilata 12.30.
Spazi
espositivi 9.30/16.00. Calendario
sfilate: 8 febbraio a Roma, Hotel Sheraton, via del Pattinaggio 100; 9
febbraio a Firenze Hotel Sheraton, via G. Agnelli 33; 15 febbraio
2004 a
Bari Hotel Sheraton
Nicolau, Via Cardinale Agostino Clasca 9; 22 febbraio a Catania Le
Ciminiere, Piazzale Asia; 29 febbraio a Milano Milan Marriott
Hotel, Via Washington 66.
NOVITA'
"SINTESI FASHION GROUP"
Sintesi Fashion Group, già leader nel mercato con le linee prêt-à-porter
"Anna Rachele" e "BST Milano", acquisisce un nuovo
marchio: "Lola Darling".
Rigore nel
colore, eleganza nelle forme, carattere nello stile per
un total look donna ispirato al vintage e al neo-punk romantico e
composto da seta, lana, pizzi francesi, tessuti ricercati per inediti
accostamenti, lavorazioni artigianali, stampe esclusive.
Sintesi Fashion Group, con il nuovo marchio si rivolge ad una donna moderna,
sicura di sé che guarda al futuro, ma che "strizza un occhio" al
passato indossando capi dallo stile unico grazie ai piccoli ricami, ai
deliziosi pizzi, agli accessori preziosi, ai tagli sartoriali classici
rivisitati in chiave rock e punk. Una
donna consapevole che tutto va reinterpretato con personalità per non
passare inosservata. La distribuzione è rivolta ai più importanti
punti vendita in Italia e
all'estero quali: "Folli Follie", "Regina",
"Space", "Altamoda",
"Pozzi", "Antonia", "Victorienne",
"Zoe", "Hot Stuff", "Hotel", "Ribot",
"Montgomery", "Le zie di Zoe", "Spirito",
"American Rag", "Flamigni".
RAVAZZOLO
VESTE IL 41° PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI BUSH SENIOR
L'azienda vicentina Confrav S.p.A, produttrice di abbigliamento uomo di alta
sartoria con il marchio Ravazzolo, annovera tra i suoi clienti più
prestigiosi il 41° Presidente degli Stati Uniti, George Bush Senior, padre
dell'attuale Presidente.
George Bush
Senior, personaggio politico molto apprezzato e tutt'ora ancora molto amato
dal popolo americano, ha scelto Ravazzolo, poiché sinonimo di altissima
qualità sartoriale soprattutto per la cura dei particolari e per
l'esclusività dei tessuti. Il
marchio Ravazzolo è infatti l'emblema della naturale eleganza, legata alla
tradizione sartoriale e contribuisce sicuramente al prestigio del Made in
Italy nel mondo.
ROBERTO
CAVALLI VESTE EVA HERZIGOVA
Sarà la top model Eva Herzigova la madrina della nona edizione del
"Gala della Pubblicità", in onda mercoledì 4 febbraio su Canale
5. Per l'occasione Eva Herzigova
vestirà abiti Roberto Cavalli della nuova collezione primavera/estate 2004;
la top model indosserà alcune fra le più belle creazioni dello stilista:
abiti lunghi, dai colori lunari,
impreziositi da pietre e cristalli Swarovski - per una grande soirée
all'insegna dell'eleganza e della sensualità.
Si conferma
così l'amicizia e la stima fra lo stilista fiorentino e una tra le più
famose top model del mondo.
GIORGIO
ARMANI VESTE IL FESTIVAL DI BERLINO
In occasione della 54° edizione del Festival del cinema di Berlino, in
programma fino al 15 febbraio, alcuni personaggi indosseranno abiti di
Giorgio Armani.
Matteo Garrone, il regista che presenterà il film 'Primo Amore', unico film
italiano in
lizza per l'Orso d'Oro, indosserà uno smoking Giorgio Armani.
Filippo Nigro, l'attore (tra i suoi film 'La finestra di fronte') che
rappresenterà il cinema italiano a Berlino, indosserà abiti Emporio Armani
per tutta la durata del Festival.
CAMPAGNA
PUBBLICITARIA PIANEGONDA 2004 : IL LUSSO È FASHION
Una nuova campagna pubblicitaria per il brand made in Italy.
L'interpretazione intimista e intensa si fa morbida e notturna espressione
dell'inconfondibile design Pianegonda. Gioielli indossati come abiti
haute-couture sono il più contemporaneo dei lussi. Un lusso da scegliere,
da vivere, da interpretare. Il fotografo è l'israeliano Ron Kedmi. La
modella Ujjwala Raut, dal lunare fascino indiano.
I VIP SCELGONO BELSTAFF
Britney spears, nel suo nuovo video Toxic, messo in onda in questi giorni,
indossa una giacca Belstaff rossa.
Enrique iglesias, celebre cantante pop che oggi conta più di 20 milioni di
dischi venduti in tutto il mondo, ha personalmente scelto di indossare nel
suo nuovo video Not in love una "Lawrence Replica Jacket " della
collezione Belstaff
CINTI SCEGLIE IL FUMETTO
Non c’è che dire: le nuove tendenze per la primavera estate 2004 saranno
i colori forti e le stampe fumetto su abiti e accessori. Non solo dettagli,
ma abiti, accessori, scarpe, intimo, beachwear, campagne pubblicitarie, il
tutto ispirato al fumetto, all’arte del disegno e alle indimenticabili
immagini dello stile “Andy Warhol”.
Cinti lo propone in alcuni pezzi della sua collezione: dalla scarpa decolleté
con tacco a spillo all’infradito sportiva, da spiaggia o da piscina, in
una serie di colori fluo e tinte forti come il rosa fucsia, il verde acido,
il giallo acceso ma anche in un contrasto bianco/nero per ravvivare anche il
più sobrio dei look.
Sicuramente un pezzo da collezione che diventerà un must per la prossima
stagione!
NASCE “QEMME
1089”
QUINTA MODA, GIÀ APPREZZATA NEL SETTORE PRÉT-A-PORTER FEMMINILE PER IL
MARCHIO “EXE”, PRESENTA
LA SUA NUOVA
“CREATURA”: “Q EMME
1089”
Un marchio che nasce in risposta alle esigenze di tutte quelle donne che,
insofferenti ai diktat degli stilisti, sono alla ricerca di un look glamour
ma personale.
Donne dal carattere deciso, insoddisfatte da un mercato troppo omologato.
È pensando a loro, che Quinta Moda ha realizzato una collezione innovativa
e concettuale: rigore minimal, tagli destrutturati e linee pulite. Capi
basic da mixare per creare inediti accostamenti.
Una ricerca attenta nei materiali (lana, seta, cotone, jersey, viscosa),
declinati in tinte mono-colore, per soluzioni che vestono la donna da
mattino a sera.
“Q emme
1089”
verrà presentato ufficialmente in occasione di Milano Collezioni Donna.
Per il retail, Quinta Moda ha deciso di puntare su selezionati stores
italiani e non esclude, in futuro, di estendere la distribuzione anche al
mercato estero.
I GIOIELLI BROSWAY NUOVE COLLEZIONI
A/I 2003-2004
La collezione Doomy trae la sua ispirazione dalla tradizione millenaria del
mondo orientale, dal mito del Buddha, il quale prima di morire chiamò a sé
tutti gli animali, ma solo in 12
si presentarono. Di lì la sua decisione di attribuire ad ogni anno il nome
e le caratteristiche di uno di questi animali seguendo il loro ordine di
apparizione.
Ciò avrebbe influenzato il carattere e il destino dei nati all’interno
dell’anno stesso.
La collezione Doomy, che prende il nome dai 12 animali dell’Oroscopo
cinese presenta, così, una serie di ciondoli in acciaio e diamanti a taglio
brillante incastonato su oro, uno per ciascun ciondolo; i pendenti
ritraggono allora il Topo, il Bufalo,
la Tigre
, il Coniglio, il Drago, il Serpente, il Cavallo,
la Capra
,
la Scimmia
, il Gallo, il Cane e il Maiale.
Gala Collection è una
collezione rivolta alla donna elegante ed insieme dinamica che ama esprimere
la propria personalità indossando un accessorio dal design unico.
La collezione presenta tre modelli d’ispirazione geometrica: Gala Circle,
Gala Elipse, Gala Aztec, collane in acciaio con diamante incastonato nel
pendente, dove la sinuosità e
il movimento delle linee morbide si mixano alla staticità dei ciondoli.
La Collezione Cosmos
regala pezzetti della volta celeste: sono 12 le costellazioni dello Zodiaco
riprodotte in pendenti in acciaio anallergico e oro18 kt da indossare al
collo grazie al cordoncino e al cravattino 18 kt.
Gioielli dal design giovane e particolarmente moderno che illuminano il
volto!
La Collezione Flat
Chain propone una serie di
bracciali in acciaio con inserti in oro o diamanti: la catena,
reinterpretata, diviene, così, emblema del legame indissolubile che unisce
l’uomo alle proprie passioni, ai propri valori.
Un bracciale elegantemente sobrio da indossare sempre perché espressione
fedele della personalità di chi lo indossa.
La Collezione Way
: bracciali in pelle dai colori vivaci impreziositi da moduli in acciaio con
applicazioni in oro, oro e smalto, pietre e murrine diventano un gioiello
dal design moderno e soprattutto personalizzato perché modificabile a
seconda del proprio mood o abbigliamento.
CRUNCH GENERATION PER UN FITNESS
ALL’INSEGNA DEL DIVERTIMENTO
Fitness e divertimento. Questa in brevissime parole la filosofia di Crunch.
Da sempre sinonimo di benessere e avanguardia, Crunch si è ispirata alla più
creativa ed innovativa catena di palestre al mondo, dove (Avenue Lafayette
– New York) sono nate tutte le innovazioni del fitness negli ultimi dieci
anni.
Crunch presenta la nuova collezione Spring/Summer 2004 dedicata
all’abbigliamento fitness. Dal sapore sportivo sì, ma con un pizzico di
ironia e molto divertimento. Perché Crunch è così: voglia di vivere, di
divertirsi e prendersi cura di sé senza pregiudizi di alcun tipo.
Crunch lancia un concept di abbigliamento comodo che accompagna nei
movimenti e che si presta tanto alle discipline sportive quanto al
quotidiano casual. Spring-Summer 2004
Men Linea Active
Sportivo, informale ma sempre fashion è lo stile che contraddistingue
Active, la nuova linea firmata
Crunch pensata per l’uomo. Vasta e completa, la linea Active permette una
molteplicità di utilizzo sia in palestra che in città grazie anche alla
facilità di abbinare e combinare tra loro capi basic con quelli più
originali ed esclusivi.Con forme morbide ma lineari, ogni capo è realizzato
con una particolare attenzione ai dettagli come le coulisse in punti
strategici per permettere un’ampia libertà di movimento o le cuciture a
vista per evidenziare l’originalità del design.
E per affrontare in modo divertente e con un pizzico di ironia ogni momento
della giornata, Crunch propone nella linea capi con originali stampe
ispirate a disegni provenienti da Crunch Usa.
Bianco, sabbia, girasole, pervinca, rosso, blu prussia, nero e grigio
melange sono le tonalità prescelte per la linea Active.
Women Linea Capoeira
Arte, danza, sport ma soprattutto cultura: in una parola … Capoeira.
Proprio
la Capoeira
, la nuova disciplina sportiva è la fonte d’ispirazione della nuova linea
Crunch dedicata alla donna.
Un look sportivo che nasce dal tradizionale pantalone “capoeira”, si
impone su tutta la nuova linea con forme ampie e sinuose. Ogni capo è reso
estremamente comodo grazie all’utilizzo di tessuti morbidi e confortevoli
che permettono la pratica di qualsiasi disciplina sportiva.
La linea Capoeira, ideale per ogni momento della giornata, presenta pratiche
coulisse sotto il ginocchio, elastici personalizzati Crunch, che delineano
le forme in modo delicato e sensuale, e divertenti stampe ispirate a disegni
provenienti da Crunch Usa. Bianco e nero sono i colori che predominano nei
capi che abbinati alle vivide tonalità del verde, rosso e blu cobalto
rendono Capoeira una linea dinamica e giovanile.
Felpa non garzata, jersey e tela, anche nella versione elasticizzata, sono i
materiali passepartout utilizzati da Crunch.
Linea 60’S Performance
Colori vivaci e brillanti rievocano i fantastici anni sessanta per la linea
60’S Performance. Una briosa stampa fiorata, “rapita” a quegli anni,
è il filo conduttore di tutta la linea. Grandi margherite, come elemento
singolo o stampa oll-over, diventano protagoniste dei capi per catturare,
sedurre e conquistare anche gli animi più ribelli.
Ogni modello, curato nei più piccoli dettagli, presenta pratiche coulisse,
comode zip pressofuse con finiture in nichel e materiali pregiati come il
supplex, il jersey e una leggera felpa elasticizzata.
La linea 60’S Performance è realizzata nelle tonalità del mandarino,
verde, bianco e blu cobalto per uno look giovane e divertente .
Linea Shaolin
Per una donna riflessiva, emozionale e al tempo stesso dinamica e vitale,
Crunch propone Shaolin, la linea d’ispirazione orientale. Bande con
scritte orientali e vistosi draghi, nei colori del silver, oro e rame, si
impongono in tutti i modelli donando originalità e versatilità ad ogni
capo.
Nata per chi ricerca esclusività ed originalità, la linea è realizzata
con materiali confortevoli come tela, jersey e felpa nei colori neutri del
bianco, nero e sabbia.
DAMIANI: DUE CUORI AI SAVOIA
PER SAN VALENTINO DAMIANI DEDICA
A EMANUELE FILIBERTO UNA VERSIONE INEDITA DEL NUOVO CUORE
“NOTTE DI SAN LORENZO”.
Dopo aver realizzato le fedi per il matrimonio di Emanuele Filiberto,
avvenuto lo scorso 25 Settembre, Damiani crea un prezioso gioiello per il
giovane Principe.
Si tratta di un cuore in oro bianco e diamanti disposti su fili lucenti. Il
disegno, abbina la leggerezza del design alla preziosità delle gemme e
arricchisce la collezione “Notte di San Lorenzo” di cui fa parte.
Un’anteprima regale per questo nuovo gioiello caratterizzato, per
l’occasione, da una
particolarità: un cuoricino con zaffiro rosa in onore della piccola
Vittoria.
Emanuele Filiberto è rimasto colpito da questo gioiello dedicato ai suoi
due grandi amori.
Ancora una volta Damiani ha il piacere e l’onore di segnare, con i suoi
preziosi, i momenti più belli della vita.
HISTORIC PROPONE CAPI
SPORTIVI, RICERCATI NEI MATERIALI E NEI PARTICOLARI
LA COLLEZIONE RIPRENDE
E ATTUALIZZA ALCUNI CAPI “CLASSICI” DEL GUARDAROBA MASCHILE
Historic si prepara all’arrivo della primavera con una collezione
sportswear ricca di capi comodi, colorati, caratterizzati da tessuti tecnici
e da un forte legame con la storia. I capi spalla e pantaloni della
collezione Historic P/e 2004 non tradiscono le caratteristiche tipiche del
marchio: linea sportiva e ispirazione a personaggi e avvenimenti rilevanti
del secolo scorso. La collezione propone alcuni capi già presenti in quella
precedente, adattati nei tessuti e nei colori alla stagione entrante, e capi
di nuova concezione. L’uomo secondo Historic è legato alla tradizione, al
mito di personaggi che hanno fatto costume nello scorso secolo, ama capi
classici ma non rinuncia all’evoluzione dei tessuti e dei materiali e alla
comodità. Steve, Piggot, Fulton, Massaua, Stormbeater, Plush, Tour, Hunter,
Game, Dennis e D.a.k. Rappresentano la primavera/estate 2004 secondo
Historic. Ecco Steve, giubbotto che prende il nome da Steve Mc. Queen,
ideale per un uomo appassionato di motori ma anche per un uomo che
semplicemente dell’automobilismo apprezza lo stile: in microfibra
waterproof leggermente trapuntata, la fodera è rigata gusto camiceria. Sono
sempre molto curati i dettagli: polsini e colletto in cotone a costine
scarto d’ago, tasca interna e doppio cursore. Steve è disponibile in 5
colori vivaci e alla moda: tabacco, rosso chili, blu scuro, turchese e
bianco antico. L’equitazione è lo sport a cui è ispirato Piggot. Lester
Piggot, figlio d’arte e Golden Boy dei circuiti equestri, vinse il suo
primo (di nove) Derby il 2 giugno 1954 montando “Never say Die” e battè
ogni record vincendo la classica di St. Leger ben 28 volte. Il successo di
Piggot è stato determinato da un nuovo stile di monta, molto corto,
chiamato “ scimmia su un bastone”. Piggot è in microfibra waterproof
leggermente trapuntata, la fodera è rigata gusto camiceria. Come Steve,
polsini e colletto sono in cotone a costine, il cursore è doppio e
all’interno è applicata una pratica tasca porta documenti. I colori
disponibili sono tabacco, rosso chili, blu scuro, turchese e bianco antico.
Historic propone anche Fulton nella versione P/e. Il giubbotto è ispirato
all’epica avventura di Robert Fulton, che dopo aver viaggiato per
40.000 miglia
attraverso 23 nazioni si imbarcò con la sua moto al porto di Yokohama per
San Francisco, e una volta giunto negli Stati Uniti continuò il viaggio con
un coast-to-coast per raggiungere New York City nel dicembre 1933. Il capo
è in misto lino/cordura lavata, molto tecnico, foderato in tessuto a spina
di pesce e rigato tipo camicia. Fulton ha tutte le rifiniture in pelle ed è
disponibile in sei colori sempre attuali: rosso chili, marrone, verde oliva,
arancione, tabacco e blu scuro. Massaua ricorda i giubbotti indossati dagli
avventurieri che colonizzavano le isole esotiche. Il nome è infatti quello
di una città araba edificata su un’isola corallina dove
la Regia Marina
italiana sbarcò nel 1885, una città popolata in prevalenza da arabi ma
anche da europei stremati dalla calura e dalle malattie. Le caratteristiche
del capo sono il tessuto molto tecnico in misto lino/cordura lavata,
l’interno con paramantura a spina di pesce e il resto sfoderato con
rifiniture a sbiechi in colori a contrasto, i rinforzi sui gomiti e i
passanti per cinturone. Sei sono i colori disponibili: rosso chili, marrone,
verde oliva, arancione, tabacco e blu scuro. Molto attuale e pratico è
Stormbeater, giubbotto da vela in raso spalmato antigoccia. Foderato in
felpa leggera staccabile con ricamo, Stormbeater è rifinito con bottoni a
pressione vintage cuciti a mano, contrasti in drill cotone e cappuccio fisso
nautico. E’ proposto in 6 colori: giallo, rosso chili, verde pistacchio,
blu scuro, turchese e bianco. Il capo è ispirato alle vicende della Coppa
America, in particolare quando, nel 1962, il ruolo di Defender della Coppa
fu assegnato – invece che al Nefertiti ideato da Heal, uno degli inventori
della vela moderna – al “vecchio” Weatherly disegnato nel ’58 da
Rohdes e rivisto da Ludens. Imponendosi su Gretel (Aus), Weatherly mantenne
la Coppa
ancora negli Usa. Legato al motociclismo e citato in un catalogo di
accessori motociclistici anni ’20, Plush è un giubbotto soffice e
ripiegabile, in cotone e nylon in filo tinto lavato, antivento, foderato in
tessuto rigato gusto camiceria. Calza perfettamente il tronco ed è stato
concepito più comodo all’altezza delle spalle. Plush è rifinito con
collo risvoltabile “windproof”, costine scarto d’ago e carrè per
areazione. Le tasche, ampie, sono applicate. I colori disponibili sono
marrone, verde oliva, arancione, beige deserto e blu scuro. Dolan Crowe in
Appunti di viaggio sulla Route 66 racconta di quando, fermatosi a fare
rifornimento alla Chevrolet, incontrò “un uomo sui 45, il volto cotto dal
sole, capelli brizzolati lunghi e con delle treccine alla “Bo” sulle
tempie. Indossava una di quelle Tour Jkt, come le chiamavano i veterani.
Seppur stinta dai mille lavaggi, sulla tela olivastra brillavano ancora i
ricami colorati in filo di seta cuciti a Saigon o chissà in che luogo del
Vietnam…” Ispirato ai giubbotti dei veterani del Vietnam, Tour è un
capo in tela leggera delavè oliata, con applicazioni e ricami di gusto
militare, rifiniture in cuoio e doppio cursore. Disponibile in 5 colori:
marrone, verde oliva, arancione, tabacco e blu scuro. Hunter è invece un
modello da caccia ed equitazione in canvas doppio ritorto lavato in capo.
Particolare è la fodera in filo tinto con motivo “Prince of Wales”. Le
caratteristiche peculiari del modello Hunter sono: monopetto a 4 bottoni,
cintura, martingala, foulard regimental all’interno, profonde tasche
applicate con patellina, taschino, effetto bretella che si prolunga sin
sulla spalla e sul dietro, ampio spacco centrale per facilitare la posizione
sulla sella. Proprio come la classica giacca sportiva da caccia ed
equitazione di scuola anglosassone. Sette sono i colori disponibili:
marrone, verde oliva, tabacco, bianco antico, beige deserto, blu scuro,
nero. Anche Game è un pratico e classico modello di giacca da caccia in
canvas doppio ritorto lavato in capo. Ispirato alle giornate di caccia che
Hemingway e Gary Cooper trascorrevano insieme, Game è monopetto a 4
bottoni, con rinforzi e tasconi applicati uso “country”: La fodera è
carrè con foulard regimental applicato. Il capo è disponibile in 7 colori:
marrone, verde oliva, tabacco, bianco antico, beige deserto, blu scuro,
nero. La collezione P/e 2004 di Historic propone anche pantaloni. Negli anni
’60 i motociclisti californiani indossavano giacche di pelle, adottavano
il look militare e si facevano crescere i baffi e i capelli lunghi
ispirandosi ai Beatles. A queste situazioni si lega il modello Dennis, che
si ispira a Dennis Hopper nel film “Easy Rider”, un classico della
cinematografia americana. Realizzato in cotone ritorto tinto in capo, le
impunture sono in contrasto e dietro è applicata una pratica taschina
portamonete. Dennis è disponibile in 10 colori vivaci e alla moda:
turchese, blu scuro, verde pistacchio, rosso chili, beige deserto, tabacco,
arancione, verde oliva, marrone e nero. Il modello D.a.k. Si ispira al
Deutches Afrika Korp 1941, uno dei corpi di spedizione nord europei che,
affascinati, si avventurarono nel deserto Nord Africano per conquistarlo ed
assoggettarne le genti. Lungo fino al ginocchio, D.a.k. È realizzato in
spina militare, tinto in capo, con cintura inserita in vita e ha un pratico
gancio per chiusura laterale. Dieci sono i colori disponibili: turchese, blu
scuro, verde pistacchio, rosso chili, beige deserto, tabacco, arancione,
verde oliva, marrone e nero. Tutti i capi della collezione Historic P/e 2004
sono disponibili nei migliori negozi di abbigliamento su tutto il territorio
nazionale.
UN NUOVO CAPO MODA: IL
GREMBIULE
Tribu, marchio di abbigliamento rivolto a un target che vuole vestirsi non
solo di abiti ma anche di concetti, presenta una novità assoluta e
sicuramente singolare nel settore della moda: il grembiule. Comunemente
considerato un indumento strumentale all’utilizzo, Tribu dà una nuova
interpretazione del classico grembiule, arricchendolo di emozioni per
renderlo un vero e proprio capo moda. Concepito sia per donna che per uomo,
il grembiule Tribu consente di avere un look impeccabile senza rinunciare
alla praticità tipica del capo. L’intenzione di Tribu è infatti quella
di rendere più piacevoli alcuni momenti della vita quotidiana e del tempo
libero, come la cucina, il giardinaggio e il fai-da-te. Indossare il
grembiule Tribu è avere un’immagine ricercata anche quando la situazione
non lo prevede. La donna, inoltre, sempre creativa e innovativa nel modo di
vestirsi, potrà interpretare il grembiule Tribu come un vero e proprio
pezzo del guardaroba, combinandolo con una minigonna o un paio di pantaloni.
Con pettorina, fettuccia regolabile al collo e lacci da annodare davanti, il
grembiule Tribu è prodotto da Willy Nilly S.r.l. Di Milano ed è
distribuito nei migliori negozi di abbigliamento.
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