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di
GIOVEDI'
20 MARZO 2003
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BANCHE, PARTE IL PROGETTO "PATTI
CHIARI" FIDUCIA, CHIAREZZA E CONFRONTABILITÀ LE PAROLE D'ORDINE
DELL'INIZIATIVA LANCIATA IERI NEL CORSO DI UN INCONTRO CUI HANNO PARTECIPATO
MILLE BANCHIERI ITALIANI. ENTRO L'ANNO AL VIA I PRIMI FATTI CONCRETI ALLO
SPORTELLO
Milano,
20 marzo 2002 - Parte il progetto "Patti chiari", che ha
l'obiettivo di migliorare il rapporto tra le banche e i clienti (famiglie e
imprese). Fiducia, chiarezza e confrontabilità le parole d'ordine. Tre le
aree di azione già individuate - credito, servizi e risparmio - ed entro
l'anno i primi fatti concreti arriveranno allo sportello, a disposizione dei
clienti. Per metterli in condizione di scegliere - confrontando le banche -
la soluzione più conveniente in relazione alle proprie esigenze. Il
progetto è stato illustrato ieri, a Milano, nel corso di un incontro cui
hanno partecipato mille banchieri italiani. Praticamente il settore al gran
completo. "L'incontro di oggi - ha sottolineato il presidente dell'Abi
Maurizio Sella - segna una tappa importante di un percorso che è stato
avviato dal Comitato Esecutivo dell'Abi nel gennaio del 2001. Oggi noi
banche abbiamo deciso di rimboccarci le maniche e sancito un impegno:
lavorare a questo processo di cambiamento-miglioramento che arriverà ai
primi fatti concreti entro l'anno". "Patti chiari" - questo
il nome del progetto - nasce da un dato di fatto. Il rapporto tra le banche
e la società - cittadini, imprese, opinione pubblica, istituzioni, ecc. -
presenta alcuni aspetti problematici. "Perciò - ha proseguito il
Presidente Sella - nel corso degli ultimi due anni ci siamo chiesti il perché,
le cause, di questi problemi, per cercare di capire come intervenire per
migliorare questo rapporto. E abbiamo ascoltato ancora di più i nostri
interlocutori. Oggi iniziamo - e iniziano le singole banche - un nuovo
cammino. Che per adesso è un cammino interno, con un road show sul
territorio, una indispensabile fase di preparazione, che illustrerà
concretamente alle banche gli strumenti del progetto. Entro la fine
dell'anno ci impegniamo a partire con i primi fatti concreti. E' un impegno
e un progetto di azione, di cambiamento di comportamenti". "atti
chiari" non è un'operazione di immagine, ma riguarda comportamenti
concreti. Si parte da un presupposto: la trasparenza c'è già, prevista e
garantita dalla legge (da ultimo, la delibera Cicr), oltre che
dall'autoregolamentazione voluta dalle stesse banche. "Oggi però - ha
aggiunto il numero uno di Palazzo Altieri - noi banche vogliamo fare di più,
andare oltre la trasparenza e puntare alla "chiarezza", alla
comprensibilità e alla confrontabilità". n questo senso, dunque,
"patti chiare'. E cioè, rendere più chiare le regole dei gioco
attraverso strumenti - pochi e semplici - che: facilitino una più ampia
disponibilità di informazioni;aiutino la clientela a "usare" le
informazioni disponibili; agevolino il confronto, in modo che il cliente
scelga sempre ciò che più gli è conveniente in relazione alle proprie
esigenze. Qualche dettaglio in più sulle tre aree del progetto. E sulle
iniziative su cui le banche inizieranno a lavorare per mettere a
disposizione dei clienti, entro l'anno, i primi "fatti concreti"
per i clienti: Credito: primo fatto concreto, tempi certi sulle decisioni di
affidamento Mettere a disposizione della clientela (famiglie e imprese,
soprattutto di piccole e medie dimensioni), un prospetto di comunicazione
grazie al quale sarà possibile comparare i tempi entro cui i prestiti
richiesti saranno effettivamente decisi dalle diverse banche. Garantendo così
una migliore operatività delle imprese e un uso più facile del credito da
parte delle famiglie (queste ultime già stanno sperimentando i vantaggi di
Esis, il prospetto di mutuo "europeo"). Secondo fatto concreto:
una campagna di comunicazione per spiegare i criteri generali di affidamento
Conto corrente - primo fatto concreto: confrontabilità prezzi e condizioni
Mettere a confronto, mediante un prospetto su mezzi di comunicazione,
l'ampia articolazione dei servizi contenuti nei conti correnti e dei
relativi prezzi, offerti dalle diverse banche. Assicurando così la
chiarezza, la comprensibilità e soprattutto la confrontabilità, in
modo,tale che ogni cliente possa scegliere in base alle proprie esigenze.
Risparmio - primo fatto concreto: prodotti finanziari a basso rischio Un
elenco dei prodotti finanziari a basso rischio che consentirà ai
risparmiatori di conoscere quei titoli legati ad una rischiosità
estremamente bassa, dando sicurezza anche al risparmiatore meno informato o
più prudente. Questi saranno "fatti" entro la fine di quest'anno.
"Siamo consapevoli - ha sottolineato il direttore generale dell'Abi
Giuseppe Zadra - che i nodi che abbiamo deciso di sciogliere non esauriscono
tutti quelli che si potrebbero affrontare, ma siamo altrettanto certi che
essi rappresentano un primo ed importante passo che farà da apripista agli
altri che seguiranno. Su tutto questo abbiamo incontrato nei giorni scorsi i
sindacati e rinnovato il dialogo con le associazioni dei consumatori".
"Patti chiari" è stato scelto per la sua semplicità. E perché
racchiude, in due parole, il senso di quello che le banche vogliono fare.
Migliorare il rapporto con ì clienti (e con la società in generale). Da un
lato, mettendo a loro disposizione informazioni semplici, comprensibili,
appunto chiare. Dall'altro, basando tutto sulla relazione, sulla correttezza
e quindi sulla fiducia reciproca. A "patti chiari" segue l'impegno
"le banche cambiano". E' un impegno per il cambiamento.
"Patti chiari": hanno detto... Le dichiarazioni, i commenti e i
giudizi di alcuni banchieri sul progetto e le prossime iniziative Alessandro
Azzi Presidente Federcasse "In qualità di banchiere locale, penso che
l'esperienza delle piccole banche locali possa risultare utile per tracciare
una strada in grado di recuperare il gap di immagine complessivo delle
aziende di credito. Il grande obiettivo dell'industria bancaria è
diventare, sempre più, interlocutore affidabile, lavorando in profondità
sulla correttezza, sulla trasparenza, sulla vicinanza, per un progetto che
dovrà portare a un cambiamento reale e che non sia un'operazione di
facciata." Aureliano Benedetti Presidente Cassa di Risparmio Di Firenze
"Questo progetto si propone di modificare la percezione del rapporto
con le banche da parte dei nostri interlocutori. Dobbiamo avviare una grande
rivoluzione, proporre un cambiamento culturale profondo: insieme a un
processo evolutivo dei nostri comportamenti operativi. Sta a noi infatti
accompagnare il mutamento culturale della clientela informando, orientando e
interagendo con le nostre comunità di riferimento." Giorgio Brambilla
Amministratore Delegato Capitalia "Il piano che oggi presentiamo ha
un'ampiezza e una valenza decisamente alta perché tocca il delicato
rapporto tra il sistema bancario e la società e tende a incidere su questo
rapporto in termini di procedure, di cultura e di comportamenti, innovando
il modo di "fare banca" e determinando un patto chiaro tra la
banca e la clientela." Davide Croff Amministratore Delegato Bnl
"E' un obiettivo ambizioso e complesso perché tocca nel profondo la
cultura delle nostre aziende e porta il sistema bancario italiano a compiere
un salto di qualità. Dobbiamo aprirci a un nuovo rapporto con il cliente e
per farlo c'è bisogno del coinvolgimento di tutti quanti: questo è il
progetto di ogni persona che lavora in banca. La classe dirigente
dell'industria bancaria ha oggi una grande responsabilità, sta a noi
tradurla in una realtà culturale di successo." Giovanni De Censi
Amministratore Delegato Credito Valtellinese "Uno dei principali
obiettivi di tutto il progetto è quello di favorire la consapevolezza del
ruolo del sistema bancario all'interno della società, modificando la
percezione dell'immagine delle banche. La credibilità e la fiducia verso il
sistema bancario si conquistano e si conservano attraverso atteggiamenti e
azioni concrete, rispettose degli interlocutori e soprattutto mantenute nel
tempo." Corrado Faissola Consigliere Delegato Banca Lombarda Piemontese
"Ritengo che l'iniziativa assunta da ABI costituisca un importante
contributo per il miglioramento dei rapporti tra sistema bancario e
clientela." Luigi Maranzana Amministratore Delegato San Paolo Imi
"Ricostruire una relazione positiva con la società e con il tessuto
produttivo dei Paese con azioni e fatti concreti: questo l'obiettivo del
progetto. Abbiamo già realizzato un'analisi approfondita per individuare i
punti critici del nostro rapporto con il mercato. Le soluzioni e gli
interventi presentati ci consentiranno di raggiungere il nostro scopo e, in
particolare, di rafforzare ulteriormente il legame che ci unisce alle
moltissime Pmi italiane." Roberto Mazzotta Presidente Bpm "Le
Banche sono una ricchezza per l'economia italiana. Devono imparare a
servirla meglio. E a questo scopo devono meritare il rispetto della società."
Corrado Passera Amministratore Delegato Banca Intesa "II nostro
progetto è ambizioso ma serio e possibile: rendere al 100% trasparenti,
comprensibili e comparabili i prodotti delle banche, per costruire su nuove
basi i rapporti con i nostri interlocutori. Si tratta di un percorso già
intrapreso in parte: molto resta da fare, ma vogliamo impegnarci con tutte
le nostre energie per raggiungere un obiettivo per noi fondamentale."
Alessandro Profumo Amministratore Delegato Unicredit "E' assolutamente
giusto cercare di portare avanti il lavoro che abbiamo impostato. Se sapremo
realizzare bene questo progetto, come sistema e come singola azienda, ogni
banca sarà apprezzata maggiormente dai suoi clienti e l'industria bancaria
nel suo complesso sarà più apprezzata dalla collettività." Camillo
Venesio Amministratore Delegato e Direttore Generale Banca Del Piemonte
"II nostro obiettivo è di migliorare la sostanza e la percezione
complessiva della relazione con i nostri clienti. Dovremo quindi tendere a
relazioni che esplicitamente si basino su obiettivi comuni, che ricerchino
la piena consapevolezza delle scelte, che tendano a risultati realmente
verificabili: intendiamo quindi adottare strumenti che accrescano
comprensibilità e comparabilità da parte dei nostri clienti."
LIBERA
CIRCOLAZIONE DEI CAPITALI: LA COMMISSIONE RICHIEDE ALLA GERMANIA DI
GIUSTIFICARE LA LEGGE VOLKSWAGEN
Bruxelles, 20 marzo 2003 - La Commissione europea ha deciso di inviare alla
Germania una richiesta formale di giustificazioni in merito a determinate
disposizioni della legge Volkswagen del 1960 (la cosiddetta legge VW), come
successivamente modificata e ripresa nello statuto societario. Questa misura
di Stato, basata su un accordo del 1959 tra il governo federale e il Land
Bassa Sassonia, riserva attualmente di fatto alcuni diritti speciali a
quest'ultimo che - con il 21% circa delle azioni con diritto di voto - negli
scorsi anni è rimasto tradizionalmente il principale azionista della casa
costruttrice tedesca. La Commissione nutre delle preoccupazioni in merito al
fatto che alcune disposizioni di questa legge possano disincentivare gli
investimenti da parte di altri Stati membri, in violazione delle norme del
trattato CE sulla libera circolazione dei capitali (articolo 56) e sulla
libertà di stabilimento (articolo 43). La richiesta della Commissione è
avvenuta sotto forma di lettera di costituzione in mora, la prima fase del
procedimento di infrazione previsto dall'articolo 226 del trattato CE. In
mancanza di una risposta soddisfacente entro due mesi, la Commissione
potrebbe decidere di richiedere formalmente al governo tedesco di modificare
la legge emettendo un cosiddetto "parere motivato". La Commissione
è preoccupata del fatto che le disposizioni seguenti della legge Vw ("Gesetz
über die Überführung der Anteilsrechte an der Volkswagenwerk Gesellschaft
mit beschränkter Haftung in private Hand", Legge sul trasferimento
delle quote azionarie in Volkswagenwerk GmbH a privati, nella versione del
31.07.1970) possano dissuadere gli investitori di altri Stati membri
dall'acquisire azioni ed effettuare investimenti di capitale in Volkswagen
AG e che possano dunque ostacolare l'esercizio del diritto alla libera
circolazione dei capitali e quello alla libertà di stabilimento garantiti
dal trattato CE: un limite di voto del 20%, in combinazione con una
minoranza di blocco del 20% In deroga alle norme tedesche generalmente
applicabili alle società quotate in borsa, tutti gli azionisti che
detengono più del 20% delle azioni con diritto di voto in Vw possono
esercitare al massimo il 20% dei voti in sede di assemblea degli azionisti.
Oltre a questo limite del 20% dei voti, per adottare decisioni importanti è
necessaria una maggioranza superiore all'80% dei voti degli azionisti. Le
due disposizioni sono collegate ad un accordo concluso nel 1959 tra il
governo federale tedesco e il Land Bassa Sassonia, che in linea di principio
riserva il 20% delle azioni di Vw, rispettivamente, ai due organismi
pubblici e rappresenta un accordo pubblico di transazione che predefinisce
il contenuto della successiva legge Vw. Anche se il governo federale ha nel
frattempo venduto la propria partecipazione, la Commissione si preoccupa del
fatto che l'azione combinata della minoranza di blocco del 20% e del limite
di voto al 20%, previsti da una misura statale ad hoc (la legge Vw),
conferisca in pratica uno speciale diritto di veto su decisioni strategiche
al principale azionista individuale di Volkswagen, ossia il Land Bassa
Sassonia, che detiene attualmente circa il 21% delle azioni con diritto di
voto. rappresentanza obbligatoria delle autorità pubbliche nel consiglio di
amministrazione La legge Vw prevede inoltre che, fintantoché detengono
azioni dell'impresa, il governo federale tedesco e il Land Bassa Sassonia
devono avere rispettivamente due posti nel consiglio di amministrazione (che
consiste di 20 membri, di cui solo la metà rappresenta gli azionisti,
mentre l'altra rappresenta i dipendenti Vw). Di conseguenza, grazie ad una
misura statale e in deroga alla normale normativa tedesca sulle società, 4
dei 10 membri che rappresentano gli azionisti possono essere direttamente
nominati dalle autorità pubbliche. Dato che il governo federale ha venduto
tutte le proprie azioni, il Land Bassa Sassonia è ora di fatto l'unico ad
avere il diritto di nominare due membri del consiglio di amministrazione. Il
consiglio di amministrazione svolge un ruolo fondamentale nelle decisioni
strategiche dell'impresa, comprese tra l'altro le decisioni sullo
stabilimento e la rilocalizzazione degli impianti di produzione e quelle di
investimento. Nell'esprimere le proprie preoccupazioni, la Commissione tiene
conto sia della sentenza della Corte di giustizia europea del 23 maggio 2000
(Commissione contro Repubblica italiana, causa C-58/99), che statuisce, tra
l'altro, che il diritto di nomina di amministratori di un'impresa è
contrario agli obblighi che incombono ad uno Stato membro ai sensi degli
articoli 43 e 56 del trattato, sia della sentenza della Corte del 4 giugno
2002 - Commissione contro Repubblica francese (C-483/99), Commissione contro
Regno del Belgio (C-503/99) e Commissione contro Repubblica portoghese
(C-367/98) - secondo la quale una normativa che può dissuadere gli
investitori di altri Stati membri dall'investire nel capitale delle società
può vanificare la libera circolazione dei capitali e dunque costituire una
restrizione a detta circolazione. Nella sentenza del 5 novembre 2002 ("Überseering",
causa C-208/00), la Corte di giustizia ha inoltre specificato che, in via di
principio, l'acquisizione di quote di una società costituita e stabilita in
un altro Stato membro rientra nelle disposizioni del trattato relative alla
libera circolazione dei capitali, mentre quando la partecipazione conferisce
una sicura influenza sulle decisioni della società e consente di
indirizzarne le attività trovano applicazione le disposizioni del trattato
relative alla libertà di stabilimento. La Commissione si preoccupa dunque
del fatto che le disposizioni della legge VW possano essere incompatibili
con la legislazione comunitaria sia per quanto riguarda la libera
circolazione dei capitali che per quanto concerne la libertà di
stabilimento, garantite rispettivamente dagli articoli 56 e 43 del
trattato.
LA
COMMISSIONE EUROPEA INVITA LA COMUNITÀ DELL'E-BUSINESS A PARTECIPARE ALLA
RETE DI SOSTEGNO PER LE PMI
Milano, 20 marzo 2003 - La DG Imprese della Commissione europea ha
pubblicato un invito a presentare manifestazioni d'interesse per la
partecipazione alla rete europea di sostegno a favore delle piccole e medie
imprese (Pmi) nel settore dell'e-business. L'iniziativa fa parte del piano
d'azione della Commissione "e-Europe 2005" ed intende riunire gli
operatori europei, nazionali e regionali, al fine di consolidare e
coordinare le attività di sostegno alle Pmi nel settore dell'e-business.
Gli esperti in e-business avranno l'opportunità di condividere esperienze e
buone prassi, in vista di aiutare le Pmi ad utilizzare Internet quale
strumento commerciale. La partecipazione sarà facoltativa e si baserà
esclusivamente sulla volontà di condividere le esperienze e le informazioni
in modo informale. La rete sarà aperta alle iniziative in materia di
e-business adottate negli Stati membri dell'UE, nei paesi candidati e nei
paesi dello Spazio economico europeo (See). Per ulteriori informazioni e per
ottenere il modulo d'iscrizione, consultare il seguente sito Internet: http://europa.eu.int/comm/enterprise/ict/policy/e-bus-snfsme/inv-expr.htm
L'EUROPARLAMENTO
CHIEDE LA PROMOZIONE DELL'IMPRENDITORIALITÀ E DELLE PMI PER RILANCIARE
L'ECONOMIA EUROPEA
Bruxelles, 20 marzo 2003 - In risposta alla comunicazione della Commissione
sulle ampie linee guida dell'Ue in materia di politica economica, il
Parlamento europeo ha chiesto l'adozione di misure per promuovere
l'imprenditorialità e le piccole e medie imprese (Pmi). La risoluzione
adottata dagli eurodeputati sostiene, inoltre, la necessità di accelerare
le riforme economiche strutturali, al fine di rafforzare la crescita in
Europa. Tale posizione è stata approvata il 12 marzo durante la sessione
plenaria di Strasburgo, con 354 voti favorevoli, 94 contrari e 78
astensioni. L'Europarlamento auspica un sostegno alle Pmi attraverso il
miglioramento dell'accesso ai capitali e la riduzione dell'onere burocratico
che grava su di esse. Inoltre, la risoluzione sostiene la necessità di
incrementare gli investimenti pubblici e privati anche in settori come la
tecnologia dell'informazione e le energie rinnovabili. Gli eurodeputati,
inoltre, auspicherebbero maggiori sforzi volti ad incrementare la mobilità
e la partecipazione delle donne e dei lavoratori più anziani nel mercato
del lavoro, ricorrendo, se necessario, all'introduzione di incentivi
fiscali.
SUL
SITO LA NEWSLETTER QCS NEWS - GENNAIO 2003
Roma, 20 marzo 2003 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica
che sul sito www.tesoro.it è disponibile il nuovo numero della newsletter
Qcs news, a cura del Servizio per le Politiche dei Fondi Strutturali
Comunitari. Questi i titoli principali: Il futuro è a Sud; Segnali positivi
sulla prima fase di attuazione; Glt: intensa attività per una pronta
ripresa; Helianthus, la natura a scuola; Gruppo speciale per i trasporti
dell'UE a 25.
ASSOGESTIONI:
IL 26 MARZO A MILANO L'INDUSTRIA DEL RISPARMIO GESTITO SI RIUNISCE PER
L'ASSEMBLEA ANNUALE E PER AFFRONTARE I GRANDI TEMI DEL RAPPORTO TRA MERCATO
E COMUNITÀ FINANZIARIA
Milano, 20 marzo 2003 - Il 26 marzo prossimo si terrà a Milano l'Assemblea
Annuale di Assogestioni. All'incontro - che si svolgerà presso l'Auditorium
di Assolombarda in via Pantano 9 - parteciperanno i rappresentanti
dell'Industria del Risparmio Gestito e porteranno i loro contributi alcuni
rappresentanti del mondo accademico, politico e istituzionale. La sessione
pubblica (che avrà inizio alle ore 11.00) sarà aperta dell'intervento del
Presidente, il Prof. Guido Cammarano. Il programma dei lavori prevede poi
gli interventi del Prof. Albino Claudio Bosio, docente associato di
Psicologia sociale all' Università Cattolica di Milano e Vicepresidente
dell'Istituto Eurisko; del Prof. Mario Baldassarri, Viceministro
dell'Economia e delle Finanze; dell'On. Roberto Pinza, membro della
Commissione Finanze della Camera dei Deputati. Il ruolo di discussant sarà
affidato ai vicepresidenti di Assogestioni Giovanni Landi e Marco
Mazzucchelli. Assogestioni è l'Associazione del Risparmio Gestito, che
rappresenta tutte le Sgr italiane, gran parte delle società di asset
management straniere operanti in Italia, un elevato numero di SIM, banche e
compagnie assicurative che gestiscono, tra fondi e gestioni patrimoniali,
circa 700 miliardi di euro, quasi il 45% dei risparmi complessivi degli
italiani.
ASSOGESTIONI:
FONDI IMMOBILIARI: RISPARMIATORI SEMPRE PIÙ FAVOREVOLI. IL PATRIMONIO
SUPERA I 3,3 MILIARDI DI EURO A FINE 2002. IN UN ANNO +26,3%, E NEL SEMESTRE
+12,8%.
Milano, 20 marzo 2003 - I fondi immobiliari conquistano un posto sempre più
significativo tra le scelte d'investimento dei risparmiatori italiani come
risulta dai dati riferiti al secondo semestre del 2002. In un anno il
patrimonio di questi fondi ha segnato una crescita del 26,3%, passando dai
2.686 milioni di euro di fine 2001 ai 3.393,5 milioni di euro al 31 dicembre
2002. Tra luglio e dicembre 2002, l'aumento è stato pari al 12,8% (al 30
giugno il patrimonio era di 3.008,2 milioni di euro). L'investimento
complessivo in immobili è cresciuto del 61,7%, passando dai 1.701,8 milioni
di euro di fine giugno, ai 2.753,3 milioni di euro al 31 dicembre. La crisi
dei mercati finanziari internazionali, che si è protratta per tutto il
2002, ha contribuito a far crescere la voglia di "mattone" tra i
risparmiatori italiani che hanno riconosciuto nei fondi immobiliari
un'opportunità di investimento in immobili anche non disponendo di somme
cospicue. La percentuale di attività dei fondi investita in immobili o
diritti reali immobiliari è cresciuta anche nel secondo semestre del 2002
attestandosi al 69,9% (nei primi sei mesi era del 55,8%) Il 44,1% degli
immobili detenuti dai fondi è stato costruito tra il 1981 e il 2000; il
36,95% tra il 1951 e il 1980; il 7,26% nel periodo 1900-1950 mentre solo il
4,15% risale al XIX secolo. Dopo il 2002 è stato invece costruito il 3,61%
degli immobili. La distribuzione geografica degli immobili che compongono i
portafogli dei fondi evidenzia una prevalenza del nord ovest (49,6%) a cui
segue il centro (39%). Solo una parte minoritaria degli immobili è invece
localizzata nel nord est (7,7%) e nel sud/isole (1,3%). All'estero risulta
invece presente il 2,4% degli immobili inclusi nei portafogli dei fondi. Dai
dati relativi alla destinazione d'uso si evince che il 58,6% degli immobili
posseduti dai fondi è destinato ad uso uffici (sia pubblici che privati);
il 12,2% ad uso commerciale (negozi, centri commerciali); il 10,6% ad uso
residenziale (abitazioni civili); il 6% ad uso logistico (magazzini, poli
logistici); il 5,1% ad uso turistico/ricreativo (hotel, villaggi turistici)
e il 3,7% a residenze sanitarie assistenziali (case di cura).
A
PIRELLI & C. REAL ESTATE LA GESTIONE DELL'OPERAZIONE AL VIA
CARTOLARIZZAZIONE DI UN PORTAFOGLIO DI 200 MILIONI DI EURO
Milano, 20 marzo 2003 - Pirelli & C. Real Estate Credit Servicing,
Società del Gruppo Pirelli & C. Real Estate, gestirà il portafoglio
multi-originator di crediti ipotecari in sofferenza (non perfoming loans),
con un gross book value complessivo di circa 200 milioni di euro, che verrà
cartolarizzato e collocato entro la metà del mese di aprile da Dresdner
Kleinwort Wasserstein. Originator dell'operazione di cartolarizzazione è
Cft Finanziaria, società partecipata da Partecipazioni Real Estate (Gruppo
Pirelli & C. Real Estate) e da Cassa di Risparmio di Firenze con quote
paritetiche del 47% e dalla Cassa di Risparmio di San Miniato con una quota
del 6%. Cft Finanziaria ha raccolto un portafoglio costituito da crediti
provenienti da diversi Istituti Bancari di dimensioni medio-piccole, il cui
nucleo centrale è rappresentato per il 60% circa dai crediti provenienti
dall'ex Credito Fondiario Toscano. L'operazione prevede l'emissione di bond
di varia natura per un importo complessivo di 79 milioni di euro così
ripartiti: un'emissione senior, per un importo di circa 50 milioni di euro,
che sarà offerta sul mercato; un'emissione mezzanine, che verrà
sottoscritta dall'arranger Dresdner Kleinwort Wasserstein un'emissione
junior, che verrà sottoscritta dalla stessa Cft Finanziaria, originator
dell'operazione.
COLT CANCELLA BOND OGGETTO DI BUYBACK
Milano, 20 marzo 2003 - Colt Telecom Group plc (Colt) ha comunicato ieri, in
relazione alle comunicazioni del 9 Ottobre 2001 e del 13 Maggio 2002
relative all'acquisto di alcuni bond fatto da Colt Telecom Finance, di aver
proceduto alla cancellazione dei medesimi. Questi i dettagli dell'operazione: $45.2 Million
accreted principal amount of our $314 Million 12% Senior Discount Notes due
December 2006; Dm17.2 Million face amount of our Dm150 Million 8.875% Senior
Notes due November 2007; Dm43.6 Million face amount of our Dm 600 Million
7.625% Senior Notes due July 2008; €27.0 Million face amount of our €320
Million 7.625% Senior Notes due December 2009; £8.8 Million face amount of
our £50 Million 10.125% Senior Notes due November 2007; €8.9 Million
accreted principal amount of our €295 Million 2% Senior Convertible Notes
due March 2006; €26.8 Million accreted principal amount of our €368
Million 2% Senior Convertible Notes due December 2006; and €31.3 Million
accreted principal amount of our €402.5 Million 2% Senior Convertible
Notes due April 2007.
BANCA
POPOLARE DI CREMONA I DATI PROVVISORI AL 31 DICEMBRE 2002: L'UTILE NETTO SI
ATTESTA A 8,2 MILIONI DI EURO,
Cremona, 20 marzo 2003 - In un anno caratterizzato da incertezze e
discontinuità di rilievo per il sistema economico e per le banche in
particolare, la Banca Popolare di Cremona ha denotato risultati in linea con
le proiezioni contenute nel Piano Biennale 2003/2004, approvato dal
Consiglio di Amministrazione il 9 settembre dello scorso anno, di cui
costituiscono il fondamentale punto di partenza. La raccolta diretta da
clientela è cresciuta del 7,7%, raggiungendo 1.274 milioni di euro contro i
1.182,4 del 31 dicembre 2001, mentre la raccolta indiretta, persistendo la
forte debolezza dei corsi azionari, si attesta a 1.597,9 milioni di euro a
fronte dei 1.768 di fine 2001 (-9,6%). Complessivamente, le attività
gestite per conto della clientela assommano a 2.871,9 milioni di euro
(-2,7%). Gli impieghi netti a clientela si attestano a 1.331,1 milioni di
euro, in aumento del 3,8% su base annua; la crescita si concentra
prevalentemente nelle componenti a medio e lungo termine, in particolare
mutui e altri finanziamenti rateali. Quest'ultimo comparto, tenuto conto
della cartolarizzazione di oltre 157 milioni di mutui in bonis, presenta una
dinamica particolarmente sostenuta, con una variazione incrementale del
22,2%. La congiuntura economica negativa, coniugata ad una impostazione di
rinnovata attenzione e prudenza gestionale, ha indotto ad un approfondito
riesame del merito del credito, che ha portato ad incrementare del 21,5% i
crediti lordi in sofferenza. Le sofferenze nette ammontano a 20,9 milioni di
euro a fronte di 25,4 milioni di fine esercizio 2001 (-17,6%). L'incidenza
delle sofferenze nette sui crediti netti è quindi scesa all'1,6% (2% a fine
2001). Di assoluto rilievo è la variazione complessiva del grado di
copertura dei crediti dubbi, passato dal 26,1% dello scorso esercizio al
40,9% dell'esercizio 2002. Con riguardo al conto economico, il margine di
interesse si attesta a 47,8 milioni di euro, con un incremento del 2%
rispetto ai 46,9 milioni registrati nel 2001. Nonostante l'andamento dei
mercati finanziari, rimane significativa la contribuzione delle commissioni
nette da servizi, che confermano il livello acquisito nello scorso esercizio
di 32,3 milioni di euro (+0,02%). Il margine di intermediazione raggiunge
così i 92,7 milioni di euro, con un incremento del 12,7% sul 2001, mentre
il risultato di gestione registra un aumento di assoluto rilievo, passando
da 30,4 a 40,9 milioni di euro (+34,6%). Le spese del personale diminuiscono
del 5,6%, passando da 32,1 a 30,3 milioni di euro, mentre le altre spese
amministrative presentano un incremento del 9,9%, dovuto prevalentemente a
costi di carattere eccezionale - in particolare per la richiamata operazione
di cartolarizzazione - e non ripetibili negli esercizi futuri. Le rettifiche
di valore su crediti per cassa e di firma assommano, al netto delle riprese,
a 22,7 milioni di euro; sono stati inoltre effettuati accantonamenti a vario
titolo nel fondo rischi e oneri per un importo complessivo di 0,9 milioni di
euro. L'utile netto si attesta a 8,2 milioni di euro, in linea con la
previsione di budget, con un decremento del 7,2% rispetto allo stesso
periodo dell'esercizio precedente.
MONRIF
S.P.A.: IL MARGINE OPERATIVO LORDO CONSOLIDATO, PARI A 40 MILIONI DI EURO,
SI È INCREMENTATO DEL 183% RISPETTO ALL'ESERCIZIO PRECEDENTE; UTILE DI 3,6
MILIONI DI EURO CONTRO UNA PERDITA DI 0,8 MILIONI DI EURO DELL'ESERCIZIO
PRECEDENTE
Bologna, 20 marzo 2003 - Il Consiglio di Amministrazione della Monrif S.p.A.,
riunitosi in data 19 marzo 2003, ha approvato la Relazione sull'andamento
della gestione dell'esercizio 2002 che si riassume nei seguenti dati
fondamentali: Crescita del Mol consolidato Il margine operativo lordo
consolidato, pari a 40 milioni di euro, si è incrementato del 183% rispetto
all'esercizio precedente; il bilancio chiude con utile di 13 milioni di euro
prima delle imposte e dell'attribuzione a terzi rispetto ad una perdita di
16,5 milioni di euro dell'esercizio precedente; Il Gruppo Monrif chiude
l'esercizio 2002 con un utile consolidato di 0,3 milioni di euro rispetto ad
una perdita consolidata di 17 milioni di euro del 2001; L'indebitamento
finanziario consolidato si riduce di 19,7 milioni di euro; Le perdite
registrate dalle controllate francesi Presse Alliance S.A. e Regie Print
S.a.r.l. si sono ridotte di12 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2001
evidenziando come le operazioni di ristrutturazioni iniziate nello scorso
esercizio abbiano già determinato effetti economici e finanziari
soddisfacenti; La Capogruppo Monrif S.p.A ha chiuso l'esercizio con un utile
di 3,6 milioni di euro contro una perdita di 0,8 milioni di euro
dell'esercizio precedente; Il Consiglio di Amministrazione della Monrif
S.p.A. proporrà all'Assemblea degli Azionisti di corrispondere ad ogni
azione un dividendo di euro 0,02 con l'attribuzione agli Azionisti di un
credito d'imposta pieno e utilizzabile senza limitazioni del 56,25%; I dati
audipress evidenziano come le tre testate "Il Resto del Carlino",
"La Nazione" ed "Il Giorno", raggruppate sotto "Qn
Quotidiano Nazionale", abbiano aumentato il numero dei lettori in
controtendenza rispetto alla media nazionale. I risultati di cui sopra sono
tanto più significativi in quanto realizzati in un anno caratterizzato dal
ristagno dell'economia, che ha visto un generalizzato aumento dei costi, la
contemporanea caduta dei consumi e la conseguente riduzione della produzione
e dei ricavi, e sono frutto della costante e puntuale azione di
razionalizzazione e di contenimento dei costi operata da tutte le società
del Gruppo. Va rilevato inoltre r che i risparmi non hanno inciso né sulla
qualità dei nostri quotidiani, che hanno aumentato il numero dei lettori,
in netta controtendenza rispetto alla media nazionale, né sulla qualità
dei servizi offerti dalle singole società. Il Gruppo opera principalmente
nei settori editoriale, alberghiero e multimediale attraverso le seguenti
principali società: Monrif S.p.A, capogruppo holding di partecipazioni;
Poligrafici Editoriale S.p.A. e sue controllate nel settore grafico
editoriale e pubblicitario; Ega Emiliana Grandi Alberghi S.r.l. e sue
controllate nel settore alberghiero. Qui di seguito si riportano i dati di
sintesi del conto economico e dello stato patrimoniale consolidati del
Gruppo Monrif al 31 dicembre 2002 e confronto con quelli del 31 dicembre
2001. Settore grafico editoriale - Questo settore che costituisce il core
business del Gruppo ha fatto registrare un Margine Operativo Lordo (Ebitda)
di 26,3 milioni di euro, contro i 6,6 milioni di euro del 2001 con un
aumento pari al 300%. Il miglioramento, intervenuto nonostante le difficoltà
per l'editoria e la stampa in genere, è dovuto al costante aggiornamento
della struttura produttiva ed alla riorganizzazione dei processi che hanno
consentito di ridurre il personale e contenere le spese di gestione. Oltre
al miglioramento dei conti economici il 2002 ha fatto registrare anche un
crescente gradimento dei nostri quotidiani come conferma l'ultima indagine
Audipress che pone "Il Resto del Carlino", "La Nazione"
e "Il Giorno", raggruppati sotto la comune testata Qn Quotidiano
Nazionale al terzo posto in Italia con n. 2.449.000 di lettori. I ricavi
delle vendite dei giornali invece hanno risentito della politica di
cut-price e degli abbinamenti con giornali sportivi posti in essere anche
dal nostro Gruppo che, se da un lato hanno sostenuto positivamente la
diffusione, dall'altro hanno penalizzato i ricavi. La raccolta della
pubblicità in Italia come in Europa ha avuto per il secondo hanno
consecutivo un trend in flessione che si è ripercosso, sia pure in misura
inferiore, sui risultati del nostro Gruppo. A valori omogenei, cioè a parità
di testate gestite, la flessione registrata dalla nostra concessionaria
rispetto all'anno precedente è stata del 3,03% contro un meno 6,70% fatto
segnare dai quotidiani italiani ed un meno 7,9% dai periodici (fonte Fcp/Fieg).
In Italia tra i media classici l'unico a registrare un segno positivo è
stato il settore televisivo con un +0,5%. Anche il settore grafico e della
stampa per conto terzi in generale ha avuto un andamento negativo. e la
sempre maggior concorrenza di altri paesi europei, e della Spagna in
particolare, ha contribuito a deprimere i prezzi. Il nostro Gruppo pur
risentendo della generale difficoltà del mercato ha aumentato il fatturato
da 35,8 milioni di euro a 39,6 milioni di euro soprattutto per
l'acquisizione delle nuove commesse per la stampa dei quotidiani gratuiti,
"Leggo" in Italia e "Metro" in Francia che hanno
compensato i minori ricavi del settore commerciale in parte attribuibili
alla scelta della clientela di fornire direttamente la carta. Il settore
delle nuove tecnologie dopo l'iniziale periodo di espansione ha subito un
drastico ridimensionamento soprattutto per il rinvio degli investimenti da
parte delle aziende e della caduta della pubblicità su internet. Il
cambiamento della politica gestionale, che ha abbandonato i portali
generalisti tesi principalmente all'acquisizione di contatti e ora diretta
verso obbiettivi più mirati e rivolti alle specifiche esigenze delle
aziende, ha permesso di ridurre sensibilmente i costi. I risultati economici
a livello operativo fanno intravedere un miglioramento che non si riflette
ancora sui risultati d'esercizio, ancora gravati dalle pesanti spese di
ristrutturazione e dalle quote di ammortamento delle spese di start-up. Per
le nostre partecipate la rigorosa politica di contenimento dei costi ha
cominciato a dare frutti nella seconda metà dell'anno che ha registrato
perdite inferiori a quelle del primo semestre; gli effetti dei provvedimenti
presi si avranno interamente a partire dal prossimo esercizio. Nonostante il
buon risultato operativo il Gruppo Poligrafici Editoriale chiude il bilancio
2002 con una perdita prima delle imposte di 4,7 milioni di euro dopo aver
accantonato ammortamenti e svalutazioni per 25,9 milioni di euro, aver
registrato oneri finanziari e straordinari per 5,2 milioni di euro. Nello
stesso periodo dell'anno precedente il conto economico consolidato aveva
registrato una perdita ante imposte di 13,7 milioni di euro dopo aver
contabilizzato ammortamenti e svalutazioni per 22 milioni di euro e oneri
finanziari e proventi straordinari per 1,8 milioni di euro. Il risultato del
2002 è stato condizionato principalmente dalle perdite delle controllate
francesi Presse Alliance S.A. e Regie Print S.a.r.l. che hanno gravato sul
conto economico consolidato con un onere complessivo di 13,3 milioni di euro
(contro 25,3 milioni di euro nel 2001), di cui 9,4 milioni di euro per
perdite di gestione e 3,9 milioni di euro per l'ammortamento delle
differenze di consolidamento. Settore alberghiero Le aspettative di una
ripresa a breve termine sono andate deluse con la conseguenza di una
ulteriore diminuzione dei flussi di traffico, sia turistico che d'affari, in
particolare modo dal Nord America, dai paesi anglosassoni e dal Giappone. In
Italia il settore più colpito è quello della clientela d'affari, legata
alle manifestazioni fieristiche ed ai congressi che rispetto allo scorso
anno ha fatto registrare una diminuzione di presenze di circa il 5%.
Migliore è stato l'andamento registrato dagli alberghi del nostro Gruppo
per i quali la diminuzione delle presenze è stata di circa il 4%; va però
evidenziato che nel corso del 2002 il Royal Hotel Carlton di Bologna è
stato chiuso completamente per 4 mesi e la sala congressi per sei mesi, per
consentire il completamento dei lavori di ristrutturazione. Il fatturato
complessivo ha beneficiato del ritocco delle tariffe e rispetto all'anno
precedente è diminuito solo dell'1,5 % contro una riduzione delle presenze
del 4%; i costi per servizi e gli altri oneri di gestione sono rimasti in
linea con l'esercizio precedente. Il risultato operativo, di 3,6 milioni di
euro, risente dei maggiori ammortamenti connessi agli investimenti
realizzati nell'esercizio. Il risultato del 2002, pari a 1,8 milioni di
euro, diminuisce di 1 milione di euro rispetto all'esercizio precedente, che
però beneficiava di proventi straordinari per circa 0,7 milioni di euro. La
Monrif S.p.A. chiude l'esercizio 2002 con un utile netto dopo le imposte di
3,6 milioni di euro contro una perdita di 0,8 milioni di euro dell'esercizio
2001. Le principali operazioni poste in essere nel 2002 hanno riguardato: la
vendita di n. 4.660.000 azioni Poligrafici Editoriale S.p.A., pari al 3,53%
del capitale sociale di cui: n. 4.000.000 azioni alla HdP S.p.A., società
holding quotata alla Borsa Valori di Milano; n. 660.000 azioni alla
Socpresse S.A., società francese operante nel settore editoriale. Il prezzo
di cessione per entrambe le vendite è stato di 3 euro per azione. la
vendita della partecipazione detenuta nella Consortium S.r.l., pari al 2,27%
del capitale sociale al prezzo complessivo di 19,5 milioni di euro. la
vendita dell'immobile sito ad Assago al prezzo di 15,5 milioni di euro,
previa estinzione anticipata del leasing. Alla formazione del risultato
dell'esercizio hanno concorso inoltre: la svalutazione della controllata
Monrif Net S.r.l. per 1 milione di euro; la svalutazione della collegata
Dada S.p.A. per 10,5 milioni di euro; imposte sul reddito e differite per
2,8 milioni di euro. La tabella seguente riporta i principali dati economici
e patrimoniali di bilancio della Monrif S.p.A., confrontati con quelli al 31
dicembre dell'anno precedente. I principali avvenimenti intervenuti dopo la
chiusura dell'esercizio hanno riguardato: la conclusione dell'operazione di
prepensionamento nelle società Poligrafici Editoriale S.p.A. e Csp Centro
Stampa Poligrafici S.r.l. con l'uscita di complessive 106 unità;
'acquisizione da parte di Poligrafici Editoriale S.p.A. della partecipazione
detenuta da Presse Alliance S.A. in Gaics S.a.S. e successiva cessione del
50% della medesima al Gruppo francese Riccobono; rilancio del quotidiano
"France Soir Plus" con una nuova veste grafica, foliazione a 48
pagine, maggiore colore e contenuti arricchiti e innovativi. Per quanto
concerne la capogruppo Monrif S.p.A., non si segnalano avvenimenti di
particolare rilievo. I provvedimenti presi da tutte le società del Gruppo
per il contenimento dei costi, attraverso il continuo monitoraggio dei
settori di attività e il mantenimento della produttività, fanno ritenere
che il risultato economico del 2003, se non si verificheranno fatti negativi
oggi non prevedibili, sarà migliore di quello del 2002 nonostante che il
mercato pubblicitario non mostra segnali di ripresa. Progetto Immobiliare -
Il Gruppo ha in progetto un piano per la valorizzazione dell'intero
patrimonio immobiliare di proprietà delle varie società da realizzarsi nel
prossimo triennio. Il progetto prevede l'edificazione, sui terreni posti in
Bologna e Campi Bisenzio, di nuove costruzioni per circa 50.000 metri quadri
e la riconversione e ristrutturazione di immobili a Firenze e Bologna per
altri 25.000 metri quadri per un totale complessivo di nuove unità da
immettere sul mercato per complessivi 75.000 metri quadri. Corporate
Governance - Il Consiglio di Amministrazione ha poi redatto la relazione
annuale sulla Corporate Governance, che conferma l'adesione al Codice di
autodisciplina per le Società quotate promosso dalla Borsa Italiana S.p.A.
con l'eccezione del Comitato per le proposte di nomina alla carica di
Amministratori.
EBITDA
POLIGRAFICI EDITORIALE S.P.A.: + 52% DA +12,4 A + 18,9 MILIONI DI EURO
Bologna, 20 marzo 2003 - Si è tenuto a Bologna ieri19 marzo 2003 il
Consiglio di Amministrazione della Poligrafici Editoriale S.p.A. per l'esame
del progetto di bilancio al 31 dicembre 2002. Malgrado le persistenti
difficoltà incontrate nel settore dell'editoria il Margine Operativo Lordo
(Ebitda) del Gruppo Poligrafici Editoriale evidenzia, a livello consolidato,
un risultato positivo di 26,3 milioni di euro con un miglioramento rispetto
all'esercizio precedente di 19,7 milioni di euro pari ad un incremento del
300%. Anche il Risultato Operativo Lordo (Ebit) registra un sensibile
miglioramento passando da una perdita di 15,4 milioni di euro del 2001 ad un
utile di 0,4 milioni di euro nel bilancio in esame. Il significativo
incremento dei margini reddituali è dovuto principalmente al calo del
prezzo della carta, all'effetto delle azioni di ristrutturazione e alla
riduzione delle spese di gestione in tutte le società del Gruppo che hanno
comportato complessivamente una contrazione dei costi operativi del 12,3% da
315,3 milioni di euro a 276,5 milioni di euro. Il valore consolidato della
produzione dell'esercizio ammonta a 302,8 milioni di euro rispetto a 321,9
milioni di euro dello scorso anno, con un decremento di 19,1 milioni di euro
dovuto per 10,7 milioni di euro alle minori concessioni pubblicitarie
gestite dalla Spe S.p.A.. La posizione finanziaria netta consolidata
registra, al 31 dicembre 2002, un indebitamento di 82,6 milioni di euro
rispetto a 80,7 milioni di euro del 31 dicembre 2001. Tutte le società
consolidate hanno migliorato sensibilmente i risultati economici di
esercizio per effetto della riduzione dei costi di produzione. In
particolare Superprint Editoriale S.r.l., Monrif Net S.r.l. e Presse
Alliance SA hanno ridotto le perdite da 34,2 a 9,5 milioni di euro rispetto
all'esercizio precedente; mentre Poligrafici Editoriale S.p.A. e la
controllata Csp Centro Stampa Poligrafici S.r.l. hanno confermato i
risultati soddisfacenti già evidenziati in occasione dell'approvazione
della semestrale al 30 giugno 2002. La Presse Alliance SA, editrice del
quotidiano France Soir, ha continuato l'opera di ristrutturazione con
particolare riguardo alla riduzione del personale dipendente da 304 a 129
unità come previsto dal piano di ristrutturazione. Per effetto dei
provvedimenti presi, la Presse Alliance SA e la Régie Print S.a r.l. hanno
ridotto le perdite da 27,9 a 7,3 milioni di euro ed hanno gravato sul conto
economico consolidato per 13,3 milioni di euro contro 25,3 milioni di euro
nel 2001. L'esercizio 2002 non ha interamente goduto della riduzione dei
costi dovuti alla ristrutturazione di cui beneficeranno interamente i
prossimi esercizi. Il Gruppo Poligrafici Editoriale chiude il bilancio
consolidato 2002 con una perdita di 17,3 milioni di euro dopo aver
accantonato ammortamenti e svalutazioni per 25,9 milioni di euro, aver
registrato oneri finanziari e straordinari per 5,2 milioni di euro e aver
portato a carico dell'esercizio imposte differite per 7 milioni di euro.
Nell'esercizio precedente il conto economico consolidato aveva registrato
una perdita prima delle imposte di 18 milioni di euro dopo aver
contabilizzato ammortamenti e svalutazioni per 22 milioni di euro, proventi
finanziari e straordinari per 1,8 milioni di euro e imposte differite per
0,6 milioni di euro. Il Margine Operativo Lordo della Poligrafici Editoriale
S.p.A. ammonta a 18,9 milioni di euro ed evidenzia un miglioramento di 6,5
milioni di euro, pari ad un incremento del 52%, rispetto all'esercizio
precedente. Detto risultato è stato ottenuto nonostante il perdurare delle
difficoltà economiche che hanno condizionato l'andamento della gestione
aziendale. Infatti per fronteggiare gli effetti negativi registrati sia
nella raccolta della pubblicità sia nel fatturato per le vendite di
quotidiani, è continuata l'opera di contenimento delle spese operative. I
costi del personale hanno registrato una riduzione del 2,9% passando da 71,5
milioni di euro a 69,4 milioni di euro, i costi esterni hanno realizzato un
decremento del 11% da 124,2 milioni di euro a 111,1 milioni di euro. Il
Risultato Operativo Lordo è pari al 6,5% del valore della produzione contro
il 3,4% dello scorso esercizio. Il contenimento dei costi operativi a
seguito di un continuo monitoraggio effettuato in tutte le società
controllate ha permesso di ridurre anche le perdite su partecipazioni che
hanno comportato svalutazioni di 12 milioni di euro contro 22,6 milioni di
euro del 2001. Il risultato economico dell'esercizio chiude con una perdita
di 1 milioni di euro, dopo aver accantonato a carico dell'esercizio 4,9
milioni di euro di imposte differite riconducibili a oneri fiscalmente
deducibili nell'anno che negli esercizi precedenti avevano dato luogo a
imposte prepagate; senza dette imposte l'esercizio avrebbe chiuso con un
utile di 3,9 milioni di euro.
RISULTATI
ANNUALI 2002 DI VISA EU 775 MILIARDI DI EURO SPESI CON 212 MILIONI DI CARTE
VISA L'ITALIA SI CONFERMA MERCATO EMERGENTE CON 14 MILIONI DI CARTE E UN
VOLUME DI SPESA SUPERIORE A 27 MILARDI DI EURO
Milano, 20 marzo 2003 - Il volume di spesa con carte Visa in Europa nel 2002
è aumentato del 14,8% raggiungendo quasi 775 miliardi di Euro, confermando
una forte crescita nell'uso di carte Visa nonostante le frequenti notizie
sul rallentamento della situazione economica. Nell'annunciare i risultati
annuali per il 2002 in Italia, il Presidente e Ceo di Visa Eu, Hans van der
Velde, ha parlato di una crescita costante di tutta la gamma di prodotti
Visa. "Visa sta, sempre più, sostituendo contanti e assegni quale
mezzo preferito per i pagamenti in Europa" - ha affermato Hans van der
Velde - "al punto che Visa è ormai una presenza costante nella vita di
tutti gli europei". Il numero di transazioni effettuate presso i Pos
nel 2002 è aumentato del 13,3% raggiungendo gli 8,2 miliardi, con un totale
in Euro di 494,9 miliardi, il 14,3% in più rispetto allo scorso anno.
"Questa crescita è comunque straordinaria, soprattutto alla luce del
quadro economico a tinte fosche che ha portato a una riduzione nella fiducia
dei consumatori dando loro seri motivi per tenere le proprie carte nel
cassetto. Queste cifre sarebbero già state positive in un anno di crescita
normale, ma in un contesto economico come quello attuale si rivelano
eccezionali" - ha proseguito van der Velde - "Stiamo assistendo ad
una crescita nel numero dei consumatori che preferiscono pagare usando carte
Visa e, poiché le carte sono il sistema di pagamento più efficiente,
sicuro e comodo, questo rappresenta una buona notizia per l'intera
economia". I pagamenti effettuati tramite carte Visa rappresentano
attualmente quasi il 9% della spesa personale (o Pce, Personal Consumer
Expenditure), una cifra che Visa si propone di raddoppiare entro il 2007. Il
Pce rappresenta il valore di mercato di tutti i beni e servizi acquistati
dalle famiglie, dai singoli consumatori e dalle istituzioni no-profit,
escluse le spese immobiliari. "L'Italia in questo contesto di crescita
sta facendo senz'altro la sua parte, passando dai 12,5 milioni di carte del
2001 ai 14 milioni del 2002" - ha affermato Gabriele Cappelletti,
Senior Vice President, Relationship Management Visa EU - "I pagamenti
effettuati con carte Visa hanno superato i 27 miliardi di Euro, rispetto ai
23 dello scorso anno. Una crescita che ci rende molto soddisfatti e
determinati a continuare su questa strada". La strategia impostata da
Visa l'anno scorso sta già portando i primi positivi risultati in termini
di crescita. Alcune delle ragioni chiave alla base di questo trend Europeo
comprendono: l'aumento del 13,8% nel volume transato con carte di debito al
Pos e giunto a 304,8 miliardi di Euro, è generalmente indicativo
dell'aumentata preferenza, a livello globale, nell'uso delle carte di
debito. I titolari Visa si dimostrano soddisfatti della comodità e
sicurezza dei pagamenti con carta. l'aumento del 8,8% nel numero di carte
Visa emesse, arrivate a 211,7 milioni. Anche se questa cifra non è
direttamente correlata all'aumento nella spesa, un numero maggiore di carte
ne rappresenta un naturale presupposto. l'aumento del 12,4% nel numero
totale di transazioni, ivi compresi i pagamenti tramite Pos e i prelievi di
contante. Questo totale è giunto a 11,2 miliardi di transazioni, circa un
terzo del totale di Visa nel mondo. Visa Eu è all'avanguardia nel sostegno
e nell'adozione dello standard Emv con 34,7 milioni di carte emesse in tutta
Europa. Le vendite online, nell'ultimo trimestre del 2002, sono cresciute di
oltre il 100% se confrontate alla fine del precedente anno, trasformando,
per la prima volta, l'Europa in un esportatore di business legato al web.
Gli acquisti natalizi hanno sostenuto molto il trend soprattutto per quanto
riguarda le vendite di apparecchiature elettroniche che sono più che
raddoppiate (114%) sotto Natale rispetto allo stesso periodo del 2001. Le
transazioni presso i supermercati online sono cresciute di più della metà
(58%) nello stesso periodo. Con l'introduzione di nuovi sistemi di sicurezza
quali Verified by Visa la fiducia dei consumatori nei confronti dello
shopping online non potrà che crescere. Le frodi continuano ad essere un
elemento di valutazione da parte del settore delle carte, nonostante si stia
assistendo ad una flessione incoraggiante nel loro ritmo di crescita, dovuta
ad una serie di iniziative tra cui la migrazione al microcircuito Emv.
"Dopo quella che potremmo definire una partenza lenta, stiamo
assistendo ad un'accelerazione nell'emissione di carte a microchip Emv. Ci
aspettiamo che questo processo continui, con l'avvicinarsi del
liability-shift (trasferimento di responsabilità) nel gennaio del 2005,
fino ad una diminuzione nelle frodi paragonabile a quella avvenuta in
Francia nel 1993, il primo anno completo in cui tutte le carte di quel Paese
erano dotate di chip" - ha detto Hans van der Velde. "L'Europa è
in prima linea nella migrazione globale verso il chip Emv e Visa è
all'avanguardia in questo programma con il quale assicura l'aumento della
fiducia di consumatori ed esercenti nelle carte di pagamento". Già nel
1998, Visa aveva impostato un chiaro programma settennale per la migrazione
europea verso il chip Emv che includeva un fondo di 168 milioni di Euro
quale parte di un pacchetto di supporto nei confronti di banche ed esercenti
per aiutarli ad implementare il Chip e il Pin. La maggioranza delle carte
Visa sarà dotata di chip e Pin entro il 2005. "Visa è molto impegnata
a sviluppare il proprio ruolo all'interno del mercato dei pagamenti europeo
e, a tale scopo, Visa Eu intende caratterizzarsi come una realtà autonoma a
livello regionale per quel che riguarda il proprio business. È in questo
contesto che si pone la costituzione di Visa EU Ltd. come entità separata e
dotata di propri sistemi regionali di gestione dati. In questo modo potremo
gestire la crescita prevista, continuando a muoverci verso l'obiettivo di
raddoppiare la nostra quota di PCE entro il 2007" - ha concluso Hans
van der Velde. Alcuni altri dati salienti per il 2002 per Visa Eu:
11.200.901.0 ansazioni in Europa nell'anno solare, cioè una media di 356
transazioni Visa ogni secondo; ogni carta Visa è stata usata, in media, più
di una volta alla settimana; il valore medio della singola transazione è
stata di 69,20 €; 2.405 € è il totale medio speso al POS da ogni carta
Visa in Europa Conclude Gabriele Cappelletti - "L'Italia è un Paese
che sta mostrando grandi potenzialità di crescita, in termini di valore e
di numero delle transazioni effettuate. Si tratti di carte di credito,
aziendali, di debito o pre-pagate, l'uso delle carte Visa è entrato nei
gesti quotidiani di un numero sempre crescente di Italiani. Abbiamo motivo
di credere che l'Italia continuerà, anche per i prossimi anni, a seguire
questo trend che ci avvicina ad abitudini di pagamento sempre più
europee".
CARDNET
VINCE IN OMAN E IN ALBANIA COMMESSE PER LA FORNITURA DI CARTE
TELEFONICHE.
Milano, 20 marzo 2003 CardNet, leader italiano nello sviluppo di cards, ha
vinto due commesse all'estero per la fornitura di carte telefoniche. Il
primo accordo è stato firmato con la società Omantel, l'operatore di
telefonia mobile del Sultanato dell'Oman, la Svizzera dei Paesi del Golfo.
La commessa prevede la fornitura di 10 milioni di carte del tipo
scratch-off, cioè di quelle ricaribili, per i cellulari. Il secondo accordo
è stato siglato con la società AlbTelecom, l'operatore di telefonia fissa
dell'Albania e prevede la consegna entro settembre di quest'anno, di 3
milioni e mezzo di carte con il chip del tipo pay-phone, cioè quelle
pre-caricate usa e getta.
PLURISERVICE
(IDENTIFICAZIONE AUTOMATICA) NON RISENTE DELLA CRISI, ANZI LA SOCIETÀ
RAVENNATE HA RAGGIUNTO GLI OBIETTIVI DI CRESCITA FISSATI PER IL 2002 E SI
PREPARA A UNA SIGNIFICATIVA ESPANSIONE NEL 2003
Ravenna, 20 marzo 2003 - Pluriservice, società ravennate che occupa un
ruolo di grande rilievo nel mercato italiano dell'identificazione
automatica, ha annunciato oggi i risultati ottenuti nel 2002. Il fatturato
dell'azienda ha raggiunto il valore di 11 milioni di Euro, con un aumento
del 15% rispetto all'anno precedente. Questi risultati, che corrispondono
esattamente agli obiettivi prefissati all'inizio del 2002, sono stati
raggiunti nonostante la generalizzata contrazione del mercato. Pluriservice,
quindi, non ha risentito degli effetti della crisi, che ha invece
penalizzato altre società nel campo dell'identificazione automatica.
Pluriservice ha potuto ottenere questi risultati grazie ad alcune
caratteristiche peculiari che la differenziano dagli altri player del
settore "identificazione automatica", in particolare un approccio
al mercato simile a quello utilizzato per i beni di largo consumo. La società
ravennate, infatti, è in grado di offrire prezzi competitivi perché,
operando su volumi di vendita molto elevati, possiede un notevole potere
contrattuale nei confronti dei produttori. Inoltre Pluriservice utilizza
massicciamente tutti i canali comunicativi disponibili: è stata la prima
società del settore AutoID a realizzare una campagna pubblicitaria su una
rete televisiva nazionale, oltre a intense campagne di direct marketing e ad
eventi di grande impatto rivolti a specifici settori di mercato, quali
l'industria automobilistica e la grande distribuzione cooperativa. Questa
attività pubblicitaria e promozionale è sostenuta da una rete vendita che
copre il territorio italiano in modo capillare. Un altro canale comunicativo
molto importante per Pluriservice è Internet, da cui proviene il 50% dei
contatti commerciali. Naturalmente la capacità comunicativa non è di per sé
sufficiente ad assicurare il successo, e la ricetta di Pluriservice
comprende infatti un altro ingrediente fondamentale: la competenza tecnica,
che consente alla società ravennate di selezionare i prodotti più adatti
al mercato italiano e di offrire soluzioni integrate e personalizzate.
"Siamo molto soddisfatti del lavoro svolto nel 2002" ha affermato
Ovidio Marzi, amministratore unico di Pluriservice. "I risultati
ottenuti dimostrano la vitalità della nostra azienda e il valore della
nostra offerta. Inoltre, continuare a crescere durante una fase di
recessione equivale a guadagnare quote di mercato. Pluriservice è quindi
pronta a sfruttare la ripresa economica nel migliore dei modi". Sono
infatti molte e ambiziose le nuove iniziative in programma per il 2003. Per
quel che riguarda il mercato italiano, Pluriservice potrà avvalersi di un
nuovo partner: Satel Group di Pordenone, un system integrator attivo nel
settore della logistica. Proseguirà inoltre l'espansione sui mercati
europei, sull'onda dei successi ottenuti - anche e soprattutto nel 2002 -
dalla filiale spagnola. Nei prossimi anni verranno aperti uffici diretti in
altri paesi europei, tra cui la Francia.
ENERTAD
S.P.A. (ENERGIA): IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE APPROVA L'AGGIORNAMENTO
DEL PIANO INDUSTRIALE 2003-2007 PER L'ESERCIZIO 2003, LA SOCIETÀ PREVEDE DI
REALIZZARE UN FATTURATO SUPERIORE A 250 MILIONI DI EURO
Milano, 20 marzo 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Enertad S.p.A. -
società del Gruppo Tad quotata al Mercato Telematico Azionario organizzato
e gestito da Borsa Italiana S.p.A. e attiva nei servizi ambientali e nella
produzione di energia da fonti rinnovabili - tenutosi il 18 marzo sotto la
presidenza di Luigi Agarini ha esaminato ed approvato l'aggiornamento del
Piano Industriale 2003-2007, già presentato in data 13 settembre 2002. Le
linee guida del Piano confermano come core business della Società la
produzione di energia da fonti rinnovabili (termovalorizzazione e eolico),
con una rimodulazione degli investimenti in base alle nuove opportunità di
mercato individuate. Rispetto alla versione precedente del Piano
Industriale, il nuovo Piano Industriale 2003-2007 approvato, prevede i
seguenti punti: le centrali eoliche, che entreranno in esercizio,
apporteranno una capacità produttiva di 130MW ; i nuovi termovalorizzatori,
che entreranno in esercizio, avranno una potenza installata di 50MW, che si
aggiungeranno ai 20MW già in esercizio; nel settore del trattamento delle
acque, sono stati previsti ulteriori investimenti per complessivi 19 milioni
di Euro, anche a seguito dell'acquisizione, in joint venture con Enel Hydro,
degli impianti ex Trenitalia S.p.A.; nel settore dei rifiuti speciali, sono
stati previsti investimenti per complessivi 30 milioni di Euro circa . La
somma complessiva degli investimenti previsti nel quinquennio 2003-2007
ammonta a circa 434 milioni di Euro, per la maggior parte destinati ai
settori di produzione di energia da fonti rinnovabili e dei servizi
ambientali. Sulla base degli obiettivi strategici aggiornati, la Società
stima che l'andamento dei ricavi nel periodo 2003-2007 possa esprimere una
crescita media annua di circa il 18 %. Per quanto riguarda il margine
operativo lordo, la crescita media annua stimata è attesa del 33%, in linea
con quanto già illustrato a settembre. Sulla base delle proiezioni del
Piano Industriale, si stima, inoltre, una crescita media, nel quinquennio
2003-2007, del Cash Flow operativo pari a circa il 45 %. Nell'ambito degli
obiettivi patrimoniali del Piano Industriale 2003-2007, la Società ha
fissato un target del rapporto debt/equity pari all'unità nel 2007. In
considerazione degli investimenti previsti dal citato Piano, la strategia di
copertura finanziaria è coerente con la natura dei progetti individuati da
Enertad e prevede, tra l'altro, il ricorso alle seguenti fonti di
finanziamento: aumento di capitale da offrirsi in opzione ai soci per 30-40
milioni di Euro, la cui esecuzione verrà deliberata da un prossimo
Consiglio di Amministrazione, che si terrà prevedibilmente nel mese di
Aprile 2003; l'emissione di un prestito obbligazionario convertibile con
esclusione del diritto di opzione per massimi 79,5 milioni di Euro, che sarà
sottoposto all'approvazione dell'Assemblea Straordinaria del 14 aprile 2003;
un adeguato ricorso a risorse di medio/lungo termine, preferibilmente con la
forma del project financing. Per quanto riguarda l'esercizio 2003, la Società
prevede di realizzare un fatturato superiore a 250 milioni di Euro con un
Ebitda di circa il 19%, un Roe di circa l'8% e un rapporto debt/equity pari
a circa 1,6-1,7. Tali previsioni sono il risultato oltre che all'avvenuto
conferimento in Enertad del gruppo di aziende facenti capo alla Charron S.A.
(ora Enertad France Sa) e operanti nel settore della distribuzione di
semilavorati in acciaio inossidabile, anche all'entrata a regime degli
impianti produttivi di energia elettrica da fonti rinnovabili e allo
sviluppo delle già esistenti attività legate all'ambiente. Inoltre il
Consiglio di Amministrazione ha approvato la "Relazione annuale degli
Amministratori in materia di Corporate Governance" che sarà
disponibile, insieme alla documentazione prescritta per le assemblee, dal 28
marzo 2003 presso la Borsa Italiana S.p.A., presso la sede sociale nonché
sul sito web www.enertad.it
BANCA
SELLA LANCIA 52 NUOVI COVERED WARRANT
Ivrea, 20 marzo 2003 - Da ieri sono quotati sul Mercato italiano dei Covered
Warrant (Mcw) 52 nuovi covered warrant emessi da Banca Sella e per i quali
Sella svolgerà anche il ruolo di market maker. Si tratta di covered warrant
aventi come sottostante l'indice Mib30 (scadenza 20/06/03 e 19/09/03) e
alcune delle principali azioni comprese nell'indice Mib30 (Enel, Unicredito,
Tim, Generali, Eni, Telecom, Stmicroelectronics; data di scadenza pari al
19/09/03). Tali covered warrant sono negoziabili via internet a commissioni
zero tramite il portale Sella.it, dove alla pagina https://www.sella.it/banca_on_line/trading/cw/index.jsp
è anche presente una sezione interamente dedicata ai Cw, aggiornata con le
informazioni relative a questa nuova emissione (compreso l'elenco dei nuovi
Cw). Banca Sella è entrata sull'Mcw per la prima volta come società
emittente lo scorso 22 novembre 2001 e successivamente, con una seconda
emissione, nel settembre 2002, andandosi così ad aggiungersi al ristretto
numero di operatori già presenti sul mercato.
ASSICURAZIONE
EUROPEA VIAGGI ENTRA NEL CIRCUITO INTERNAZIONALE DI EUROPEAN TRAVEL
INSURANCE GROUP
Agrate Brianza, 20 marzo 2003. Assicurazione Europea Viaggi S.p.A., società
controllata per il 51% dalla compagnia tedesca Europäische
Reiseversicherung e per il 49% da Filo diretto Assicurazioni S.p.A., entra a
far parte del più importante circuito internazionale specializzato nel
Travel Insurance: European Travel Insurance Group. European Travel Insurance
Group offre soluzioni di travel insurance in ogni paese europeo, grazie ad
un network di assistenza a servizio di chi viaggia in tutto il mondo. La
società, con sede ad Amsterdam, ha come scopo quello di operare in tutta
Europa, fornendo assistenza turistica a livello globale e allo stesso tempo
garantendo soluzioni personalizzate all'interno dei singoli paesi. La rete
del circuito European Travel Insurance Group, formata da compagnie
assicurative europee altamente qualificate nel Travel Insurance, garantisce
coperture assicurative globali, veloci ed efficienti soluzioni per ogni tipo
di richiesta o reclamo, valido supporto alla vendita, aggiornate e
dettagliate informazioni relative ai servizi turistici, integrazione nel
sistema di prenotazioni globale, aggiornato sistema di prenotazioni via
internet. Grazie a questa partnership il Gruppo Filo diretto consolida
ulteriormente la propria rete ed arricchisce la propria esperienza nel campo
della travel insurance mondiale. Il Gruppo ha così l'opportunità di
confrontarsi con i propri partner specializzati nel settore turistico e
accrescere il proprio know how e le proprie conoscenze circa il mercato di
appartenenza. La società Assicurazione Europea Viaggi offre a tour operator
stranieri, interessati a operare nel mercato turistico italiano, pacchetti
assicurativi contraddistinti da un elevato standard qualitativo e da servizi
di assistenza studiati per il territorio italiano. Per questo motivo la
collaborazione tra le due società - Europäische e Filo diretto
Assicurazioni - risulta per il Gruppo Filo diretto di grande rilevanza
strategica.
TRA
ROBERTO CAVALLI E MARCOLIN UN'INTESA CHE CONTINUA IL GRUPPO MARCOLIN
CONFERMA IL SODALIZIO CON LO STILISTA FIORENTINO PER LA PRODUZIONE E LA
DISTRIBUZIONE DELLA LINEA ROBERTO CAVALLI EYEWEAR.
Longarone, 20 marzo 2003 - Prosegue la collaborazione tra il Gruppo Marcolin
e Roberto Cavalli, iniziata nel 1999 e oggi confermata da un accordo di
licenza che consolida ed estende la partnership per i prossimi quattro anni.
"Alla luce della costruttiva collaborazione e degli ottimi risultati
raggiunti"- ha dichiarato lo stilista fiorentino - "sono convinto
che il Gruppo Marcolin sia il partner ideale per capitalizzare l'importante
crescita degli ultimi anni e incrementarla sensibilmente". In tre anni
Roberto Cavalli Eyewear ha infatti raggiunto insieme a Marcolin importanti
risultati, diventando una linea di indiscusso appeal. La collezione, che
punta su una creatività estrema ed un segno stilistico di grande
ricercatezza, può contare sull'esperienza di un Gruppo di solida
tradizione, in grado di offrire una qualità di prodotto, una tecnologia e
un rigore distributivo di altissimo livello. Come ha sottolineato Maurizio
Marcolin, amministratore delegato style & licensing del Gruppo, "Il
lavoro che viene svolto sinergicamente con la maison di Roberto Cavalli è
di grande stimolo per noi e rafforza la particolare attitudine di Marcolin a
realizzare e commercializzare collezioni di occhiali di alta gamma. Siamo
sicuri - ha concluso - che la continuazione di questa partnership produrrà
risultati di piena e reciproca soddisfazione".
GLL
REAL ESTATE PARTNERS (MONACO DI BAVIERA) ACQUISISCE UN ECCEZIONALE IMMOBILE
AD USO UFFICI IN CALLE SERRANO 55 A MADRID DALLA SOCIETÀ SPAGNOLA LAR
GROSVENOR
Milano/Monaco di Baviera, 20 marzo 2003 - Lar Grosvenor ha annunciato oggi
la vendita dell'immobile Calle Serrano 55, un immobile ad uso uffici con una
superficie di mq. 5.300 su nove piani. L'immobile è situato nel distretto
finanziario di Madrid, e la vendita è stata effettuata ad un rendimento di
poco superiore al 6%. L'immobile è affittato interamente alla banca
d'affari Morgan Stanley, che lo utilizza come proprio quartier generale in
Spagna. Serrano 55 è stato progettato dall'architetto Gabriel Allende, ed
è stato insignito dalla città di Madrid con il premio per il miglior
progetto commerciale nel 2000. Gll Real Estate Partners, società con sede a
Monaco di Baviera, ha acquisito l'immobile per il proprio fondo Office Fund,
entità gestita per conto di numerosi investitori istituzionali europei.
Rafael Avilés di Lar Grosvenor ha dichiarato: "Serrano 55 è un ottimo
esempio, in termini di posizione, design, qualità della costruzione e del
conduttore, dei progetti immobiliari per uffici che noi di Lar Grosvenor
intraprendiamo volentieri. Compratori alla ricerca di buone opportunità
d'investimento a Madrid e a Barcellona non hanno di solito molte chance di
trovare immobili della qualità di Serrano 55. Il nostro impegno per la
qualità ha reso possibile la vendita di questo stabile a Gll Real Estate
Partners, con cui è stato un piacere lavorare". Per i propri
investimenti, Gll si focalizza attualmente sui principali distretti
finanziari in Spagna, Francia e Italia. La società ritiene che le
prospettive di medio periodo per questo tipo di moderni immobili per uffici
in importanti centri rimarranno buone, nonostante la debolezza dell'attuale
congiuntura economica. Barry McGowan, Chief Investment Officer di GLL, ha
dichiarato: "Serrano 55 è un'acquisizione ideale per il nostro fondo,
perché l'immobile genera un cash flow molto solido e offre ottime
potenzialità di apprezzamento". Rainer Göbel, Amministratore Delegato
di Gll, ha aggiunto: "Per noi la Spagna è una delle economie europee
più forti. Gli investitori immobiliari istituzionali dovrebbero
approfittare delle opportunità presenti in questo Paese. Per questa
acquisizione, Gll si è servita del proprio unico network di azionisti, in
questo caso di Lend Lease España Real Estate Investments. Ci auguriamo di
lavorare a stretto contatto con Lar Grosvenor anche in futuro".
INFORMATION
RESOURCES PRESENTA LA RELAZIONE ANNUALE SUL LARGO CONSUMO IN ITALIA
Milano, 20 marzo 2003 - Martedì 8 aprile 2003, alle ore 16.00, presso il
Palazzo delle Stelline in corso Magenta 61 a Milano, Information Resources
presenta la terza edizione della Relazione Annuale sul Largo Consumo in
Italia, realizzata in collaborazione con il Prof. Guido Cristini del Centro
di Ricerche sui Mercati e sui Settori Industriali (Cermes) dell'Università
Bocconi. Incertezze geo-politiche, stasi dell'economia internazionale e
passaggio definitivo alla moneta unica hanno reso il 2002 particolarmente
impegnativo per l'Italia. La Relazione Annuale di Information Resources si
pone l'obiettivo di fornire una visione globale, ampia e strutturata dei
mercati dei prodotti confezionati di largo consumo e dell'andamento
dell'offerta distributiva nel 2002. Sei le sezioni della Relazione: Il
contesto economico italiano nel corso dell'ultimo anno attraverso la lettura
dei principali indicatori di natura economico-sociale. L'analisi dello
scenario della Distribuzione Moderna, realizzata attraverso approfondimenti
sui formati, sui gruppi strategici, sulle politiche di retail mix e sul
posizionamento delle insegne. Le dinamiche degli otto reparti in cui si
articola l'offerta dei prodotti di largo consumo, con particolare attenzione
alle direttrici di sviluppo delle diverse tipologie di marca, alla luce
delle azioni competitive poste in essere da produttori e distributori. La
concentrazione e il posizionamento dei gruppi industriali. Focus su un
aggregato di categorie merceologiche tra loro complementari, che rispondono
all'esigenza espressa dal consumatore di gestire il processo di detergenza e
cura dei capi d'abbigliamento e tessuti. Particolare attenzione viene
dedicata al tema dell'innovazione di prodotto. General Merchandise. Agenda
Ore 16.00 Introduzione ai lavori - Francesco Franceschini, Amministratore
Delegato Information Resources; Ore 16.20
Struttura della Relazione Annuale 2003 e analisi dell'evoluzione
dello scenario distributivo - Gianmaria Marzoli, Trade Service Vice
President Information Resources; Ore 16.50 Performance dei reparti nel 2002
e focus sulle condotte dei prodotti per la detergenza e la cura dei capi
d'abbigliamento e dei tessuti - Guido Cristini, Cermes Bocconi.
FUMATA
BIANCA A BRUXELLES PER GLI AUTOTRASPORTATORI ITALIANI DUE ANNI DI PROROGA
DEGLI SGRAVI SUL GASOLIO PER L'AUTOTRASPORTO.
Roma, 20 marzo 2003 Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che
nella riunione Ecofin di ieri pomeriggio il Ministro, Giulio Tremonti, ha
ottenuto la proroga di due anni degli sgravi sul gasolio per
l'autotrasporto. La direttiva europea sulla tassazione dell'energia è stata
infatti approvata con una eccezione per gli autotrasportatori italiani in
base alla quale l'aliquota fiscale salirà gradualmente dai 343 euro la
tonnellata attuali a 370 euro nel 2004 e all'aliquota normale dal 2005. La
riunione Ecofin prosegue in serata con la discussione relativa alla
direttiva sul risparmio.
LA
DIFFUSIONE DEL BIODIESEL IN ITALIA HA BISOGNO DI UN QUADRO NORMATIVO DI
RIFERIMENTO
Verona, 20 marzo 2003 - Sviluppare subito in Italia una politica di supporto
all'indirizzo europeo che prevede una rapida diffusione dei biocarburanti,
questa la conclusione del Seminario internazionale sul biodiesel tenutosi
oggi a "SolarExpo". La manifestazione fieristica di Verona
rappresenta uno dei più importanti eventi espositivi e tecnico-scientifici
di riferimento in Italia e in Europa sulle energie rinnovabili e le
tecnologie energetiche avanzate per lo sviluppo sostenibile. Nella sua
relazione Claudio Rocchietta, Presidente di Assobiodiesel, l'Associazione
dei produttori italiani di biodiesel aderente a Confindustria, si è
focalizzato sui molteplici vincoli che frenano lo sviluppo del mercato,
lanciando una proposta globale per dare impulso al mercato del biodiesel.
"In Italia - ha detto Rocchietta - la produzione di biodiesel toccherà
nel 2003 le 280 mila tonnellate, con un aumento di circa il 25% rispetto
all'anno precedente. Sono migliaia le caldaie da riscaldamento alimentate a
biodiesel ed intere flotte di automezzi pesanti o autobus cittadini
ricorrono a questo biocarburante. Siamo, tuttavia, ancora lontani da quello
sviluppo di mercato e dal raggiungimento della quota ideale di produzione e
distribuzione del biodiesel, un prodotto che, affiancato ad altri
combustibili e carburanti alternativi, può contribuire in modo
significativo alla lotta all'inquinamento. Serve uno sforzo da parte di
Governo, Parlamento ed Enti locali per inserire il biodiesel nelle politiche
ambientali e per farlo conoscere al grande pubblico. Noi produttori siamo
pronti a fare la nostra parte. Chiediamo solo un quadro normativo che sia
chiaro, innovativo e semplificato". Al Seminario di Verona ha preso la
parola Angelo Banfi, Dirigente dell'Amsa di Milano (Azienda Milanese Servizi
Urbani) per descrivere l'esperienza dell'azienda che, già da anni, ha
deciso di alimentare ben 400 automezzi della propria flotta a biodiesel, con
ottimi risultati. Dell'impiego del biodiesel in autotrazione in miscela al
30% e puro ha parlato anche Graziano Rinaldini, di Formula Servizi &
Ambiente. Tamara Early, Greenenergy Fuels, ha portato un'importante
testimonianza del mercato inglese ove la Grande Distribuzione, le catene di
supermercato hanno assunto la leadership dello sviluppo del mercato,
promuovendo il Globaldiesel come carburante "certificato",
garantendo l'effetto sulla riduzione effetto serra. Martin Dusek, di Novaol
Austria, ha illustrato la diffusione nella rete stradale austriaca del
biodiesel per autotrazione, che può contare oggi su circa 100 stazioni di
servizio. Sull'utilizzo del biodiesel negli impianti di riscaldamento, le
tecnologie di combustione e la certificazione delle emissioni sono
intervenuti Mario Chiadò Rana dell'Enea, Eligio Guerra della Riello, e
Marco Nava della Rettagliata Sistemi Energia. Un' altra applicazione del
biodiesel è quella destinata all'impiego nelle aree ecologicamente
sensibili: city car, mezzi agricoli, navigazione lacuale, generazione
elettrica e microgenerazione. Su queste tematiche sono intervenuti Massimo
Matteazzi, di Ecoenergie, Luca Zingale, dell'Istituto di ricerche Ambiente
Italia e Fausto Spaggiari della Lombardini.
SEMINARIO
IN CAMERA DI COMMERCIO INVESTIMENTI ITALIANI IN UK: STRATEGIE ED OPPORTUNITÀ
Milano, 20 marzo 2003 - Investimenti italiani nel Regno Unito: strategie ed
opportunità. E' questo il tema del Seminario che si tiene questa mattina
dalle ore 10,30 alle 12,30 presso la Camera di Commercio di Milano Palazzo
Affari ai Giureconsulti in Piazza dei Mercanti, 2 (Mm Duomo o Cordusio) Ad
una breve presentazione della Prima Indagine conoscitiva sugli investimenti
italiani nel Regno Unito, seguirà un dibattito sulle strategie di
investimento delle aziende italiane in Gran Bretagna. L'evento è promosso
dalla Camera di Commercio italiana per il Regno Unito e i co-sponsors Invest
Uk e Promos, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano per
l'internazionalizzazione. I partecipanti al dibattito saranno dirigenti di
aziende italiane operanti in territorio inglese da lunga data (sia di
piccole che di grosse dimensioni), nuovi investitori nel Regno Unito
(acquisizioni e/o investimenti green field negli ultimi 2 anni), investitori
italiani all'estero non ancora presenti in Gran Bretagna, dirigenti di
istituzioni finanziarie italiane (istituti bancari italiani e banche di
investimento presenti nel Regno Unito) e il Prof. Marco Mutinelli
dell'Osservatorio Reprint sugli Investimenti Italiani all'estero. Il Console
Generale britannico a Milano, che e' anche Direttore Generale Uk per il
commercio e gli investimenti e delegato di Invest Uk, partecipera' alla
tavola rotonda. Il seminario si svolgerà interamente in italiano.
SANPAOLOIMPRESE:
GLI ULTIMI DOSSIER SULLA GESTIONE D'IMPRESA
Torino, 20 marzo 2003 - Gli ultimi Dossier su Sanpaoloimprese.com: il VI
Programma Quadro di ricerca e sviluppo, gli strumenti della Finest per
favorire le iniziative in Est europa, il Tableau de Bord logistico, l'eprocurement,
le trattative nel marketing industriale. Alcuni sintetici abstract dei
dossier di approfondimento pubblicati sul sito www.sanpaoloimprese.com I
dossier completi (in versione .pdf) possono essere scaricati gratuitamente
dagli utenti registrati. Al via il VI Programma Quadro di ricerca e sviluppo
tecnologico (Fonte: Ipsoa) - Con i primi 3 inviti a presentare proposte (17
dicembre 2002), prende ufficialmente il via il VI Programma Quadro di
ricerca e sviluppo tecnologico, che mette a disposizione da qui al 2006 ben
17.500 milioni di euro. Il VI Programma Quadro e' lo strumento principale
dell'UE per la ricerca in Europa ed e' aperto a enti sia pubblici sia
privati, di qualsiasi dimensione... Una Finest(ra) sull'est per le imprese
(Fonte: Ipsoa) - Per favorire la nascita e lo sviluppo di iniziative di
collaborazione commerciale ed industriale tra le imprese italiane del
Nord-Est e i Paesi dell'Est europeo la legge n. 19/91 ha istituito
un'apposita societa' finanziaria, Finest S.p.A., che e' divenuta il
principale strumento finanziario di cooperazione economica a disposizione
delle Pmi che operano nel Triveneto. Il dossier offre un'analisi degli
strumenti operativi tipici di Finest, senza tralasciare anche le altre
principali iniziative di supporto da parte di questa societa' finanziaria
alle imprese del Nordest... Il Tableau de Bord logistico-produttivo. (Fonte:
Ipsoa) - Con la crescita del ruolo strategico della logistica nella gestione
sia dei costi sia dei servizi offerti al mercato, le imprese sentono sempre
piu' l'esigenza di costruire un sistema di valutazione dei processi
logistico-produttivi a supporto dei processi decisionali e operativi. Il
Tableau de Bord e' uno strumento che consente un ampliamento di visibilita'
per il controllo direzionale grazie all'individuazione dei processi, degli
indicatori di performance e la riconfigurazione degli stessi... Marketing
industriale, una trattativa complessa. (Fonte: Ipsoa) - Le vendite complesse
presuppongono un alto livello di personalizzazione. Nelle trattative, le
informazioni raccolte sono preziosi strumenti per consolidare la relazione
con il potenziale acquirente... L'eProcurement: come cambia la gestione
degli acquisti (Fonte: Mate) - La migrazione degli acquisti dal contesto
tradizionale a quello digitale sta entrando in maniera pervasiva nel
mercato. Negli Usa si registra un interesse crescente per la gestione on
line degli acquisti anche di materiali diretti. Ma che cosa significa fare
eProcurement? Quali processi e' realmente conveniente gestire on line? Il
dossier ha lo scopo di fornire gli strumenti per una lettura generale del
fenomeno, evidenziandone fattori chiave e tendenze in atto... Un mercato
troppo segmentato? Uniformita' e differenze nel mercato previdenziale
italiano (Fonte: Cerp) - Il legislatore ha individuato tre distinte
fattispecie di previdenza integrativa: il fondo pensione negoziale (o
chiuso), il fondo pensione aperto e la polizza assicurativa avente finalita'
previdenziale (Pip). La logica di funzionamento e' sostanzialmente una sola.
La differenziazione non riguarda le modalita' basilari di funzionamento
degli schemi previdenziali, ne' il trattamento fiscale in se', ma piuttosto
l'incentivazione a scegliere tra le diverse forme, indirizzata alle diverse
categorie di soggetti interessati... Telelavoro e disciplina
prevenzionistica (Fonte: Ipsoa) - Il telelavoro e' una delle innovazioni
organizzative di maggior rilievo che la societa' dell'informatica ha
introdotto nel mercato del lavoro, poiche' ha reso necessario rivedere il
sistema di qualificazione e di tutela giuridica pensato in riferimento al
lavoro in azienda. L'inquadramento giuridico del telelavoro mostra notevoli
difficolta' poiche', al momento, manca una nozione legale di telelavoro, in
cui siano precisate le caratteristiche che esso deve avere e dalla quale sia
possibile derivare una specifica disciplina.
21
MARZO 2003 : UNA GIORNATA SUL FUTURO DELL'UNIONE EUROPEA NELLE SCUOLE
Bruxelles, 20 marzo 2003 - 200 personalità si sono già iscritte alla
"Primavera dell'Europa", iniziativa per un dibattito nelle scuole
sul futuro dell'Unione europea. Si tratta di diversi membri della
Commissione europea, della Convenzione, del Parlamento europeo e delle
istituzioni nazionali che, il 21 marzo prossimo giornata della
"Primavera dell'Europa", avvieranno un dibattito con alunni e
insegnanti. A seguito dell'appello lanciato dai cinque promotori
dell'iniziativa (Michel Barnier, Palacio, Georgios Katiforis, Henning
Christophersen e Olivier Duhamel), diversi responsabili politici si sono
impegnati a visitare un istituto scolastico per dare un volto all'Europa in
occasione della giornata della primavera. Fra le personalità che hanno
aderito all'iniziativa vi saranno il Presidente portoghese Jorge Sampaio
(che si recherà alla Escola Secundária Maria Amália Vaz de Carvalho), il
Presidente della Romania Ion Iliescu (che visiterà diverse scuole a
Bucarest), una quarantina di membri della Convenzione (ivi compresi diversi
membri della Presidenza, tra cui Alojz Peterle, Georgios Katiforis, Michel
Barnier e António Vitorino), oltre 120 deputati del Parlamento europeo (ivi
compresi i Vicepresidenti Charlotte Cederschiöld, José Pacheco Pereira,
Joan Colom I Naval, Renzo Imbeni e Guido Podestà), nonché diversi
Commissari quali - oltre a Michel Barnier e António Vitorino - Viviane
Reding, Anna Diamantopoulou e il Vicepresidente Neil Kinnock. Un elenco
completo dei responsabili politici che parteciperanno alla primavera
dell'Europa figura sul seguente sito: http://www.eun.org/eun.org2/eun/fr/SpringSite_Storage/content.cfm?ov=20409&lang=en
L'intervento di un rappresentante delle istituzioni in occasione della
giornata del 21 marzo è una delle iniziative delle scuole partecipanti per
coinvolgere i giovani nel dibattito sulla Convenzione e sul futuro
dell'Europa. Le altre attività possono essere discussioni con esperti o con
giovani europei (studenti Erasmus, ecc.), partenariati con scuole di altri
paesi, videoconferenze, chat su Internet ecc. La città di Maastricht, ad
esempio, organizzerà un dibattito tra il Ministro della pubblica
istruzione, Hans van de Broek, le autorità europee, nazionali e locali e
scuole olandesi, belghe e tedesche. A Marsiglia il Comitato regionale del
parlamento dei giovani della regione Provence Alpes Côte d'Azur avvierà un
dibattito presso la scuola della seconda opportunità, alla presenza di
diversi esperti e personalità politiche. Sulla piazza del mercato di
Pinkafeld (Austria), gli scolari della città discuteranno con i cittadini
dei risultati di un questionario inviato a tutte le famiglie. Quiz e
concorsi saranno organizzati in Irlanda, in Danimarca, a Cipro, in Galizia.
In Slovenia, in Polonia e in Grecia le reti televisive nazionali
trasmetteranno dibattiti tra i giovani e i partecipanti alla Convenzione.
Circa 4900 scuole secondarie di tutta Europa (paesi membri e associati)
hanno già aderito e il numero continua ad aumentare in tutti i paesi
(attualmente i paesi più attivi sono la Romania, l'Italia, la Polonia, la
Grecia, la Spagna e la Francia). L'iniziativa, che beneficia del sostegno
della Presidenza della Convenzione, nonché del Consiglio istruzione, è
sostenuta dalla Commissione europea e, per quanto riguarda gli aspetti
tecnici, dalla rete Eun (European Schoolnet), costituita dalla maggior parte
dei Ministeri della pubblica istruzione degli Stati membri e dei paesi
associati. Qui di seguito, i nomi dei Commissari che partecipano
all'iniziativa, le coordinate dell'istituto scolastico, nonché il
nominativo del responsabile cui rivolgersi per informazioni: M. Barnier (con
Luc Ferry, Ministro francese della pubblica istruzione): scuola
professionale alberghiera "Jean Quarré", Parigi XIX, dalle 10.00
alle 11.30 Contatto : Simon Dufeigneux, Gabinetto Barnier, 299.64.27 ; A.
Vitorino : Athénée royal Jean Absil, Avenue Hansen Soulie, 27, 1040
Etterbeek (Bruxelles), ore 11.00 Contatto: Manuel Fernandes Pereira Lopes
Aleixo, Gabinetto Vitorino, tel. : 298.19.10) ; V. Reding : tre scuole del
Granducato di Lussemburgo: lycée Michel Rodange - Lussemburgo, lycée
Robert Schuman, Lussemburgo; lycée Classique, Diekirch Contatto: Tamara
Goldstein, Gabinetto Reding, tel. : 296.63.93 ; A. Diamantopoulou : dalle
11.00 alle 14.00, videoconferenza da Bruxelles, in collegamento con diverse
scuole in Grecia, con Georgios Katiforis (uno dei promotori
dell'iniziativa), alcuni partecipanti greci alla Convenzione e il Ministro
della pubblica istruzione Contatto : Marie Madeleine Kanellopoulou,
rappresentanza della Commissione ad Atene, tel. : +30.210.72.72.100 (interno
113) ; N. Kinnock : ore 15.00 : "Student Question Time on the
Euro", Londra, nel contesto della campagna "Speak Out campaign"
organizzata dall' "Institute for Citizenship" (in collegamento con
la "Primavera dell'Europa") Contatto : Magdalena Larsen
+44-207-79354777 ovvero Eric Mamer 299.40.73) . Link: Sito del progetto
"Primavera dell'Europa": http://futurum.eun.org
Elenco delle personalità che partecipano all'iniziativa: http://www.eun.org/eun.org2/eun/fr/SpringSite_Storage/content.cfm?ov=20409&lang=fr
Elenco delle scuole iscritte, per paese: http://futurum.eun.org/eun.org2/eun/fr/SpringSite_Contact/sub_area.cfm?sa=2895
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