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di
GIOVEDI'
6 MARZO 2003
pagina 1
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DONNE E PARI OPPORTUNITÀ IN EUROPA: LA
COMMISSIONE EUROPEA ADOTTA LA RELAZIONE ANNUALE, IL COMMISSARIO
DIAMANTOPOULOU AFFERMA CHE LA SOLA LEGISLAZIONE IN TEMA DI PARITÀ NON È
SUFFICIENTE.
Bruxelles, 6 marzo 2003 - Ieri la
Commissione ha adottato la 7a relazione annuale sulle pari opportunità
nell'UE che presenta i principali traguardi raggiunti nel 2002 nell'ambito
della parità tra donne e uomini. La relazione sottolinea i progressi
compiuti dall'UE nella legislazione sulla parità, segnatamente con
l'adozione della direttiva relativa alle molestie sul lavoro, ed esamina le
novità legislative in tema di parità di retribuzione e di iniziative volte
a conciliare vita lavorativa e familiare. La Commissione ritiene tuttavia
insoddisfacenti i dati relativi alla partecipazione delle donne al processo
decisionale, specialmente nel settore privato. La relazione analizza il
grado d'importanza attribuito alle questioni di genere in tutte le altre
politiche comunitarie ('mainstreaming di genere') ed esamina i progressi
compiuti dai candidati nell'adozione della legislazione sulla parità
dell'UE, concludendo che 'la legge sulla carta' non è di per sé
sufficiente occorrono meccanismi di sostegno, quali organi per la parità,
difensori civici per la parità e una consulenza affidabile e
indipendente.Anna Diamantopoulou, Commissario europeo responsabile del
settore occupazione e affari sociali, ha affermato: 'La legislazione volta a
promuovere la parità delle donne è necessaria ma non sufficiente. Governi,
imprese, amministrazioni, partiti politici, devono tutti contribuire più
attivamente per trasformare la parità in una realtà concreta. Sinora gli
Stati membri si sono limitati a un consenso formale sulla parità. Questa
situazione deve cambiare, sia per le donne, sia globalmente nell'interesse
dell'Europa politica ed economica'. La relazione esamina in modo dettagliato
le principali nuove disposizioni giuridiche dell'UE e gli sviluppi della
giurisprudenza degli Stati membri. Vengono analizzati i progressi compiuti
dai paesi candidati nel recepire l'attuale legislazione comunitaria e la
situazione delle donne nel mercato del lavoro, sia nei 15 Stati membri che
nei paesi candidati, nonché il fenomeno dell'esclusione sociale in rapporto
alle donne. Infine la relazione esamina i progressi registrati
nell'integrazione della parità dei generi in tutte le altre politiche
comunitarie, quali relazioni esterne, ricerca e sviluppo, istruzione e
ambiente.
RAGGIUNTO UN ACCORDO SUL BREVETTO
COMUNITARIO
Bruxelles, 6 marzo 2003 - Il 3 marzo il Consiglio "Competitività"
dell'UE ha raggiunto un accordo sulla creazione di un brevetto comunitario,
a seguito del compromesso proposto dalla Presidenza greca. La creazione di
un brevetto comunitario è stata oggetto di dibattito fin dal 1975, quando
gli allora Stati membri della CE sottoscrissero la "Convenzione di
Lussemburgo" sul brevetto comunitario. La Commissione, il Consiglio e
la comunità della ricerca ritengono necessaria l'adozione di tale brevetto,
al fine di eliminare le distorsioni alla concorrenza causate dalle diverse
disposizioni degli Stati membri ed assicurare in tal modo la libera
circolazione delle merci protette dai brevetti. L'accordo contiene le
principali indicazioni riguardanti il sistema giudiziario per il brevetto
comunitario, le lingue da utilizzare, i costi, il ruolo degli uffici
nazionali dei brevetti e la ripartizione delle spese. Secondo l'accordo, i
richiedenti di brevetti devono trasmettere la documentazione in una delle
tre lingue ufficiali dell'Ufficio europeo dei brevetti (Ueb), vale a dire
inglese, francese e tedesco. La richiesta tuttavia, può essere compilata in
una lingua non ufficiale, purché sia corredata di una traduzione. In tal
caso il costo della traduzione sarà a carico del sistema. Una volta
rilasciato il brevetto, il titolare dovrà fornirne una traduzione in
ciascuna delle lingue ufficiali della Comunità. L'Ueb manterrà un ruolo
centrale nell'amministrazione dei brevetti comunitari, essendo l'unico
responsabile della valutazione delle domande e delle procedure di rilascio
dei brevetti europei. Il ruolo degli uffici nazionali dei brevetti consisterà
nel prestare consulenza ai potenziali richiedenti, trasmettere le domande di
rilascio all'Ueb, diffondere le informazioni relative ai brevetti e fornire
assistenza alle piccole e medie imprese. Gli uffici nazionali dei brevetti
che esercitano la propria attività in una delle tre lingue ufficiali dell'Ueb
ed hanno lavorato a stretto contatto con quest'ultimo possono svolgere,
qualora lo desiderino, attività di ricerca per conto dell'Ueb. Ciò favorirà
quegli uffici nazionali che intendono mantenere una massa critica. Saranno
adottate altresì disposizioni per coinvolgere gli altri uffici nazionali
nelle attività di ricerca, qualora dovessero sorgere problemi nel rilascio
dei brevetti comunitari per ragioni di capacità. I ministri hanno convenuto
sull'esigenza di costituire un tribunale unitario che provveda ad assicurare
l'uniformità della giurisprudenza. La Corte di giustizia delle Comunità
europee avrà competenza esclusiva nelle azioni e nelle richieste di nullità
o nelle procedure d'infrazione, nonché nei procedimenti riguardanti
l'utilizzo del brevetto e le domande riconvenzionali di nullità. I litigi
in materia di brevetti comunitari saranno discussi dinnanzi al Tribunale dei
brevetti comunitari (Tbc), che sarà costituito, al più tardi, entro il
2010. Il Tbc sarà associato al tribunale di primo grado delle Comunità
europee, presso il quale avrà sede. La lingua adottata in questi
procedimenti sarà quella dello Stato membro in cui risiede il convenuto,
tranne nei casi in cui sia richiesto l'utilizzo di un'altra lingua e il Tbc
esprima parere favorevole in proposito. Finché non si costituirà il Tbc,
ciascuno Stato membro designerà una serie di tribunali nazionali che
saranno responsabili della giurisdizione in materia di brevetto.
CORDIS LANCIA UN NUOVO SERVIZIO
TEMATICO SU "CITTADINI E GOVERNANCE"
Bruxelles, 6 marzo 2003 - Cordis, il servizio d'informazione in materia di
ricerca e sviluppo della Commissione europea, offre un servizio dedicato
alle attività di ricerca relative al tema "Cittadini e governance".
I progetti realizzati in questo ambito sono volti a mobilitare la ricerca
europea nelle scienze economiche, politiche e sociali, al fine di affrontare
l'emergere di una società basata sulla conoscenza e di nuovi rapporti fra
cittadini e istituzioni. Il nuovo servizio, che fa parte del portale
dedicato al sesto programma quadro (6PQ), offre un punto di accesso
centralizzato a tutte le informazioni pertinenti che comprende orientamenti
per l'utente, notizie, eventi di prossimo svolgimento e link diretti per
facilitare la presentazione delle candidature in vista dell'assegnazione dei
finanziamenti previsti per la ricerca in questo settore, i quali ammontano a
225 milioni di euro. Gli utenti potranno accedere rapidamente ai documenti
relativi agli inviti aperti o di prossima pubblicazione, identificare i
punti di assistenza, esaminare i progetti presentati in passato e consultare
le pubblicazioni. Inoltre, questo servizio propone una rapida rassegna di
oltre 450 organizzazioni che desiderano partecipare a progetti di ricerca in
questo settore. Il servizio contiene informazioni tempestive e pubblicherà,
non appena disponibili, le indicazioni relative a tutte le attività,
workshop e progetti finanziati. Si tratta del primo servizio tematico
lanciato sul portale del 6PQ. Prossimamente verranno attivati altri servizi
specifici. http://www.cordis.lu/citizens
IL CONSIGLIO "COMPETITIVITÀ"
CHIEDE UN PIANO D'AZIONE A FAVORE DELL'OBIETTIVO DEL 3 PER CENTO
Bruxelles, 6 marzo 2003 - In mancanza di orientamenti su come incrementare
la spesa nella ricerca per raggiungere l'obiettivo del 3 per cento del Pil
entro il 2010, il 3 marzo i Ministri del Consiglio "Competitività"
hanno invitato la Commissione a presentare un piano d'azione sull'argomento
prima della loro prossima riunione. Il Consiglio "Competitività"
si è dichiarato favorevole a un piano d'azione che preveda politiche e
incentivi commisurati alle caratteristiche strutturali dei singoli Stati
membri e che incoraggi il settore privato ad investire maggiormente nella
ricerca e sviluppo (R&S). Secondo i Ministri, lo strumento di
coordinamento del sesto programma quadro (6PQ) costituirà una base di
grande valore sia per creare lo Spazio europeo della ricerca e
dell'innovazione, sia per avvicinarsi all'obiettivo del 3 per cento. Il
Consiglio "Competitività" auspica che ci si avvalga del 6PQ per
ottimizzare le risorse umane e la mobilità dei ricercatori, migliorare il
dialogo tra scienza e società, collegare in rete e aprire i programmi di
ricerca nazionali, nonché promuovere la cooperazione in materia di
infrastrutture di R&S. Inoltre i ministri hanno chiesto alla Commissione
di presentare una relazione sulla cooperazione con le organizzazioni
intergovernative europee per la ricerca. I Ministri hanno sottolineato
quanto sia importante concentrarsi su attività che favoriscano la
partecipazione delle piccole e medie imprese alla ricerca e all'innovazione,
come le iniziative volte a diffondere e commercializzare i risultati della
R&S, facilitare la collaborazione con le università e creare nuove
aziende basate sulla tecnologia. Il Consiglio "Competitività" ha
invitato a stilare un programma comune per le tecnologie di frontiera e
quelle di natura strategica, nonché ad istituire in Europa piattaforme e
cluster tecnologici. I Ministri hanno espresso soddisfazione per il Libro
verde sulla politica spaziale dell'UE chiedendo di adottare, entro la fine
del 2003, un quadro normativo per una strategia spaziale congiunta tra la CE
e l'Agenzia spaziale europea. Il Consiglio "Competitività" ha
infine rinnovato l'auspicio che venga attuato al più presto il progetto
Galileo.
DAL CONSIGLIO "COMPETITIVITÀ"
GIUNGE LA RICHIESTA DI UN PIANO D'AZIONE A FAVORE DELL'IMPRENDITORIALITÀ
Bruxelles, 6 marzo 2003 - Nel corso di un dibattito pubblico, tenutosi il 3
marzo durante il Consiglio "Competitività", i ministri e i
rappresentanti degli Stati membri hanno chiesto alla Commissione di redigere
un piano d'azione per le Pmi. Durante la riunione, presieduta dal ministro
greco dello Sviluppo Apostolos Tsochatzopoulos, i ministri hanno espresso un
giudizio unanime favorevole sul Libro verde della Commissione
"L'imprenditorialità in Europa" e sulla Carta europea per le
piccole imprese, convenendo che iniziative di questo tipo non solo
promuovono lo spirito d'impresa, ma contribuiscono a migliorare le
condizioni operative per le piccole e medie imprese (Pmi). Come richiesto,
tuttavia, i ministri hanno indicato i settori nei quali occorre migliorare
il contributo della Comunità e degli Stati membri, al fine di garantire la
necessaria coerenza della politica in materia di imprenditorialità e Pmi.
Secondo il segretario di Stato olandese per gli Affari esteri Atzo Nicolaï,
poiché il Libro verde è suddiviso in misure a breve e a lungo termine,
"potremmo prendere in considerazione un obiettivo diverso [ogni anno].
Per il primo anno, ad esempio, si potrebbe affrontare il problema dell'onere
burocratico per le imprese, oppure analizzare i costi delle disposizioni
giuridiche". Come afferma Nicolaï, il Consiglio "Competitività"
svolge una funzione essenziale nel coordinare un approccio coerente in
merito a tali questioni. Per quanto concerne l'applicazione della Carta per
le Pmi, Nicolaï ha affermato che, sebbene sia essenziale discutere
l'adozione di nuove misure politiche, occorre anche continuare ad esaminare
le prassi utilizzate in passato. Il ministro irlandese per le Imprese, il
Commercio e l'Occupazione Mary Harney, infatti, ha sottolineato la necessità
di comprendere meglio le esperienze del passato, soprattutto quelle relative
ai fallimenti delle aziende: "Per quanto sia sempre positivo celebrare
i successi, occorre comprendere i fallimenti per creare il contesto
appropriato". La Harney ha aggiunto che "molte società di
capitali di rischio [...] non concedono finanziamenti ai soggetti che si
trovano alla loro prima esperienza imprenditoriale, poiché ritengono che la
probabilità di insuccesso sia elevata". Per mantenere il tasso di
sopravvivenza delle piccole aziende, la Harney ha proposto agli Stati membri
di assumere un ruolo guida nel "creare la necessaria collaborazione fra
il mondo delle imprese, dell'istruzione ed altri settori, collegando i
capitali e le idee, e coniugando innovazione e imprenditorialità".
Tuttavia, secondo il ministro federale austriaco degli Affari economici e
del Lavoro Martin Bartenstein, spetta alla DG Imprese e alla DG Istruzione
fornire il quadro legislativo appropriato per promuovere l'apprendimento e
la formazione professionale permanenti nei paesi dell'UE. Sia a livello
nazionale che europeo, "riuscire a definire un contesto favorevole che
valorizzi e promuova l'innovazione servirà indubbiamente a liberare il
talento e l'energia degli imprenditori", ha aggiunto la Harney.
Quest'opinione è stata condivisa da Patricia Hewitt, ministro britannico
per il Commercio e l'Industria, la quale ha evidenziato il ruolo cruciale
che le piccole imprese dovranno svolgere in termini di crescita
occupazionale futura: "L'innovazione proviene sempre più dalle piccole
aziende, poiché esse sono in grado di muoversi molto più velocemente, e di
rispondere alle nuove tecnologie e alle variazioni di comportamento dei
consumatori". Tuttavia, secondo il ministro britannico, occorre
compiere maggiori sforzi per garantire la crescita delle PMI e dello spirito
d'impresa in tutte le comunità: "Le comunità e le regioni
svantaggiate mostrano il livello più basso di imprenditorialità e,
pertanto, riteniamo che giustizia sociale e riforme economiche vadano di
pari passo". La Hewitt, inoltre, ha chiesto migliori disposizioni
normative per le PMI, affermando che "le piccole imprese che non
dispongono [...] di funzionari interni esperti in questioni sanitarie e di
sicurezza rischiano davvero di trovarsi penalizzate da una legislazione mal
concepita e inutilmente complessa". Tale opinione è stata sostenuta,
in seguito, dal commissario per le Imprese e la Società dell'informazione
Erkki Liikanen. Nel tentativo di fornire suggerimenti più concreti in
merito alle misure della Commissione, la Hewitt ha fatto riferimento al
documento redatto recentemente da Francia e Regno Unito, contenente diverse
idee per l'elaborazione di un piano d'azione in materia di imprenditorialità.
La proposta di un piano d'azione congiunto è stata esaminata in maniera più
approfondita dal segretario di Stato francese per gli Affari economici, le
Finanze e l'Industria Renaud Dutreil, il quale ha proposto di indire una
giornata europea dell'imprenditorialità e di migliorare la consultazione
con gli organi di rappresentanza delle PMI, nonché di realizzare degli
studi comparativi e offrire migliori possibilità di partecipazione agli
appalti pubblici. Le proposte avanzate dalla Francia e dal Regno Unito sono
state avvallate da diversi ministri presenti alla riunione del Consiglio,
fra cui il ministro portoghese dell'Attività economica Carlos Tavares, il
quale ha posto l'accento sulla necessità di un'azione rapida e decisa, e ha
chiesto alla Commissione di presentare un solido piano d'azione entro la
fine del 2003. In risposta alle richieste relative al piano d'azione,
Liikanen ha concluso affermando che "la Commissione è pronta a
dedicarsi all'elaborazione di un piano d'azione, non appena sarà terminata
la consultazione pubblica".
UN INVESTIMENTO INTERESSANTE ? LE
OBBLIGAZIONI DEI PAESI DELL'EST IL PARERE DI MICHAEL KRAUTZBERGER - GESTORE
DEL FONDO UNIEUROASPIRANT DI UNION INVESTMENT
Milano, 6 marzo 2003 - Da inizio anno il rendimento delle obbligazioni
dell'Europa dell'Est segna il passo dopo mesi di crescita memorabile.
Tuttavia sono ancora in molti a scommettere su questi titoli. I titoli
obbligazionari dell'Europa dell'Est sono stati tra gli investimenti più
richiesti del 2002, anno in cui l'indice ML Emerging Europe Government ha
registrato una crescita del + 9,1% in Euro e del 28,8% in dollari. Ma
dall'inizio del 2003 il mercato ha perso smalto tanto che lo stesso indice
evidenzia un ribasso dell'1,4%. Tuttavia, l'interesse verso gli investitori
istituzionali non sembra essere venuto meno: gli analisti ritengono che i
benefici legati alla spinta proveniente dal processo di convergenza dei
futuri membri dell'area UE non siano ancora esauriti e, in uno scenario di
ulteriori ribassi nei rendimenti nei paesi occidentali, le obbligazioni
europee "emergenti" sono viste come un valido strumento di
diversificazione del portafoglio obbligazionario. Inoltre, i dati economici
Usa e UE continuano a denunciare una situazione di stagnazione economica che
potrebbe anche protrarsi per i mesi a venire: recentemente, lo stesso
Governatore della Banca Centrale Duisemberg, ha riconosciuto che vi sono
ulteriori rischi di un indebolimento della crescita, lasciando intravedere
un imminente taglio dei tassi. Nel frattempo i rendimenti dei titoli di
Stato occidentali sono scesi ulteriormente, e le curve dei rendimenti si
sono ancora più appiattite, è dunque evidente il fatto che i bond
dell'Europa dell'Est rappresentino tuttora una buona opportunità
d'investimento per i sottoscrittori di fondi disposti a rischiare qualcosa
in più pur rimanendo nell'ambito del reddito fisso. Michael Krautzberger,
gestore del fondo UniEuroAspirant, si aspetta nel 2003 un rendimento del
proprio fondo tra il 6% e l'8%. Ma attenzione ai facili entusiasmi e a
sottovalutazioni del rischio insito nei bond emergenti: l'Europa dell'Est
resta ancora una regione molto particolare che rende necessaria un'attenta
analisi della situazione prima di prendere ogni decisione in merito. Fra i
candidati all'ingresso nella UE ci sono Paesi come Bulgaria e Romania che
potrebbero entrare nel 2007, mentre Turchia e Croazia sono in lista
d'attesa. Essendo gli investimenti del fondo UniEuroAspirant ad ampio
spettro, una piccola percentuale viene sempre destinata a settori a rischio
ben selezionati. Così in portafoglio sono ora presenti obbligazioni turche,
titoli il cui rischio risulta controllabile: già il semplice annuncio delle
condizioni necessarie per la trattativa sono il segnale del probabile
ingresso della Turchia nell'Unione Europea senza dimenticare che questo
mercato rappresenta un buon investimento solo se si investe con un buon
timing e se si monitorizza costantemente. Relativamente al rischio e alla
volatilità di questo tipo di investimenti, Krautzberger ricorda come i
rendimenti registrati dei fondi obbligazionari dell'Europa emergente possano
essere facilmente paragonati ai risultati a lungo termine dei fondi
azionari: nel corso dell'ultimo anno si è passati da un leggero segno
negativo a un + 15%, un'oscillazione piuttosto ampia per un fondo
obbligazionario, mentre la volatilità resta molto inferiore a quella dei
fondi azionari. Non si possono naturalmente escludere possibili perdite, ma
a medio termine il rischio resta piuttosto basso. Circa il futuro del
mercato obbligazionario europeo, si ritiene che durante il 2003 proseguirà,
forse leggermente indebolita, la positiva tendenza degli ultimi anni in
quanto ci aspettiamo uno o due ulteriori tagli dei tassi d'interesse in
Europa. "Al momento, non vedendo un deciso miglioramento della
situazione economica globale, ritengo che sarà difficile assistere a breve
ad una forte ripresa del mercato azionario", conclude il gestore di
Union Investment, 'e per ciò ritengo che i fondi obbligazionari aventi un
rischio leggermente più elevato possano rappresentare un buona fetta
d'investimento all'interno di un portafoglio diversificato'.
PIONEER INVESTMENTS VINCE IL MANDATO
PER LA GESTIONE DELL'AZIONARIO USA DEL GRUPPO SANTANDER, IL PIÙ GRANDE
ASSET MANAGER SPAGNOLO
Milano, 6 marzo 2003 - Pioneer Investments ha ricevuto da Santander Central
Hispano Gestion Activos - la prima società di gestione spagnola per
patrimonio in gestione, con una quota di mercato superiore al 27% - il
mandato per la gestione della componente azionaria statunitense presente
all'interno dei propri fondi comuni. La scelta di Pioneer Investments è
avvenuta alla fine di un lungo processo di selezione che ha visto coinvolti
i principali asset managers internazionali. La scelta è ricaduta su Pioneer
Investments grazie all'esperienza specifica e alla presenza diretta, con la
sede di Boston, sul mercato azionario americano, alle performance
consistenti nel tempo, ad un processo di gestione rigoroso e strutturato
basato sulla ricerca e sull'analisi fondamentale e quantitativa, svolta da
un team di professionisti interni. L'accordo è stato definito da Matteo
Perruccio, già responsabile della Divisione International di Pioneer
Investments e neo Amministratore Delegato di Pioneer Investments Management
Sgrpa. "Siamo orgogliosi di essere stati scelti da Santander e sono
molto fiducioso nelle sinergie che si potranno creare da questa partnership
- ha commentato Perruccio - Mi aspetto che la collaborazione possa crescere
abbracciando nuove aree di business. Oggi, oltre al track record eccellente
di 75 anni di attività sul mercato azionario americano, possiamo vantare
ottimi risultati sul mercato azionario europeo e capacità distintive
nell'ambito degli hedge fund che, anche grazie all'acquisizione di Momentum,
valgono oltre un miliardo e mezzo di €." "Inoltre - ha aggiunto
Perruccio - mettendo a frutto le competenze maturate in anni di stretta
collaborazione con le banche del gruppo UniCredito Italiano, saremo in grado
di offrire al nostro nuovo Partner un supporto a 360°, che passerà anche
per lo sviluppo di nuovi prodotti e le iniziative di marketing."
Americano, con precedenti esperienze professionali con American Express in
Italia, a Londra e Parigi, dove è oggi basato, Perruccio ha assunto la
responsabilità della Divisione International di Pioneer Investments due
anni fa. In questo arco temporale la società ha conseguito importanti
risultati commerciali stringendo accordi con i principali distributori in
Europa, tra cui Merril Lynch e Prudential Bache ed ha ampliato il proprio
mercato di riferimento grazie ad importanti accordi in America Latina (in
Cile è uno dei principali operatori del sistema pensionistico) ed in
estremo oriente (a Singapore ha conquistato rilevanti mandati
istituzionali). Nel 2002, nonostante il trend negativo dei mercati, la
Divisione International ha conseguito una raccolta netta di circa 1 miliardo
di €, un dato che contribuisce al positivo andamento globale di Pioneer
Investments che ha chiuso l'anno con vendite nette per oltre 6 miliardi di
€. La nomina di Perruccio ad Amministratore Delegato di Pioneer Investment
Management Sgrpa si inquadra in un progetto di fusione delle Divisioni
International e Italia, con l'obiettivo di unificare le competenze e best
practice maturate. Grazie a questa operazione sarà possibile sfruttare
l'esperienza italiana nel servizio e supporto integrato di un grande
distributore, quale UniCredito Italiano, che si avvale di Pioneer
Investments come partner in una logica di multi prodotto e multi segmento (retail,
corporate, private). Oggi Pioneer Investments gestisce in tutto il mondo
oltre 100 miliardi di €. In Italia il Gruppo UniCredito Italiano, con
oltre 60 miliardi di €, detiene il 13,2% del mercato dei fondi comuni di
investimento.
BANCA POPOLARE DI LODI: VIA LIBERA DAI
SOCI AL NUOVO PROGETTO DI CRESCITA E CONSOLIDAMENTO DEL GRUPPO APPROVATO IL
PIANO DI RAFFORZAMENTO PATRIMONIALE AUMENTO DI CAPITALE GRATUITO IMPORTO
COMPLESSIVO 63 MLN DI EURO
Lodi, 6 marzo 2003 - L'Assemblea Straordinaria dei Soci della Banca Popolare
di Lodi, in relazione alle proposte deliberate lo scorso 22 gennaio 2003 dal
Consiglio di Amministrazione, ha approvato il 3 marzo, con un consenso
pressoché unanime (due astenuti e un voto contrario) il piano di
rafforzamento patrimoniale di oltre 2 miliardi di euro che offrirà al
Gruppo basi solide per continuare a crescere. L'operazione servirà a
sostenere il nuovo piano di consolidamento e sviluppo finalizzato da un lato
a razionalizzare ulteriormente la struttura societaria e dall'altro a porre
le basi per rafforzare la posizione del Gruppo tra i primi 10 poli bancari
nazionali. Questo nuovo progetto rappresenta la naturale prosecuzione del
processo di ristrutturazione portato avanti con successo lo scorso anno
attraverso la costituzione di Bipielle Retail e Bipielle Investimenti
(società quotata in Borsa dal 1° novembre 2002), che permetterà di
sviluppare ulteriormente le potenzialità attuali del Gruppo per
incrementare la redditività e creare valore per gli azionisti. Il
rafforzamento patrimoniale permetterà al Gruppo sia di finanziare programmi
di espansione, mediante l'acquisizione di banche di medie dimensioni (oltre
quelle già rilevate nel 2002), sia di cogliere al meglio le opportunità di
crescita svolgendo un ruolo attivo nel consolidamento del sistema bancario
italiano e beneficiando di maggior forza contrattuale per eventuali accordi
ed aggregazioni con istituti di rilevanza nazionale. Il Gruppo Bipielle, che
dispone attualmente di 852 filiali, intende arrivare entro il 2003 ad
avvalersi di una rete distributiva di almeno 1.000 filiali e di proporsi
sempre più come polo aggregante. Il tier one, che senza l'operazione di
aumento di capitale deliberato oggi si sarebbe attestato al 6% entro il
2003, si posizionerà invece ad operazione conclusa (aumento di capitale in
opzione ai soci) sopra l'8,00% e il total capital ratio sopra il 13,00%,
consentendo al Gruppo di sostenere un'ulteriore crescita per linee interne
ed esterne. L'Assemblea dei Soci ha pertanto approvato le seguenti
deliberazioni: 1. Aumento di capitale gratuito per Euro 63.112.095,90, con
variazione del valore nominale unitario dell'azione dagli attuali Euro 2,58
ad Euro 3, mediante imputazione a capitale di riserve disponibili derivanti
da fondi di rivalutazione degli immobili. 2. Aumento di capitale in opzione
ai soci, in forma scindibile, per nominali massimi Euro 298.303.419,00,
mediante emissione, in una o più volte, purché entro il 31 dicembre 2004,
di massimo n. 99.434.473 azioni da nominali Euro 3 cadauna, di cui: a.
massimo n. 90.394.975 azioni, con godimento 1° gennaio 2003, da emettersi,
entro il 31 ottobre 2003, con sovrapprezzo da stabilirsi dal Consiglio di
Amministrazione in misura non inferiore ad Euro 5,25 e non superiore ad Euro
7,25; il prezzo di emissione, dato dal prezzo nominale più il sovrapprezzo,
sarà quindi compreso nel range tra 8,25 Euro e 10,25 Euro e sarà
determinato dal consiglio di amministrazione al momento del lancio
dell'operazione, tenuto conto anche dell'andamento del titolo, per un
ammontare complessivo compreso tra un minimo di 745,8 mln. di euro e un
massimo di 926,5 mln. di euro; b. massimo n. 9.039.498 azioni con godimento
1° gennaio 2004, da emettersi senza sovrapprezzo, entro il 30 giugno 2004.
Agli aderenti all'aumento di capitale saranno offerte, ogni n. 60 azioni e/o
obbligazioni convertibili possedute, n. 30 azioni di nuova emissione.
Inoltre saranno assegnate , a titolo gratuito, n. 1 azione ogni 30 azioni di
nuova sottoscrizione. Agli azionisti che conserveranno ininterrottamente le
azioni fino al 1° giugno 2004 saranno offerte, ogni 10 azioni di nuova
sottoscrizione, 1 azione senza sovrapprezzo, vale a dire al valore nominale
di 3 euro. 3. Aumento di capitale riservato agli investitori istituzionali,
in forma scindibile, con esclusione del diritto di opzione ai sensi
dell'art. 2441, comma 5 Cod. Civ., per un importo nominale massimo di Euro
120.000.000,00, mediante emissione, entro il 31 dicembre 2006, di massime n.
40.000.000 azioni, del valore nominale di Euro 3 cadauna, godimento
regolare, con prezzo unitario minimo non inferiore al patrimonio netto per
azione, come risultante dall'ultimo bilancio approvato al momento
dell'emissione e tenendo conto del patrimonio riveniente dall'aumento di
capitale in opzione ai soci sopra citato, per un ammontare minimo pari a 424
mln di euro. Il prezzo di emissione sarà determinato dal consiglio di
amministrazione al momento del lancio dell'operazione che potrà essere
realizzata anche in più tranche. 4. Emissione di obbligazioni convertibili
subordinate, anche in più tranche, per un valore nominale complessivo di 1
miliardo di euro, con esclusione del diritto di opzione, purché entro 3
anni dalla deliberazione assembleare. Il valore nominale unitario delle
obbligazioni sarà determinato in misura non inferiore al patrimonio netto
per azione, come risultante dall'ultimo bilancio approvato al momento
dell'emissione e tenendo conto del patrimonio riveniente dall'esecuzione
dell'aumento di capitale in opzione ai soci sopra citato; le obbligazioni
saranno convertibili alla pari in azioni Banca Popolare di Lodi di nuova
emissione, godimento regolare. Contestualmente sarà deliberato un aumento
di capitale a servizio esclusivo della conversione dell'obbligazione. 5.
Modifica della deliberazione dell'assemblea straordinaria del 6 novembre
2000, all'esclusivo fine di assegnare ai possessori di warrant (in scadenza
il 31 dicembre 2003) per l'acquisto e/o la sottoscrizione di azioni Banca
Bipielle Network S.p.A. anche il diritto di acquistare azioni di Bipielle
Investimenti S.p.A., con uno sconto del 10-20% sul prezzo di vendita. Per
ogni warrant posseduto sarà possibile acquistare un'azione Bipielle
Investimenti.
BPCI: CDA 14 MARZO; BILANCIO 2002 E DUE
DILIGENCE
Milano, 6 marzo 2003 - Banca Popolare Commercio e Industria comunica che il
Consiglio di Amministrazione per l'approvazione dei prospetti contabili
nonché della nota integrativa relativi ai bilanci al 31 dicembre 2002 della
Capogruppo e consolidato, si riunirà in data 14 marzo 2003. Nel corso della
stessa riunione, il Consiglio di Amministrazione esaminerà la relazione
finale relativa alla due diligence - svolta anche sui dati al 31 dicembre
2002 - prevista dall'Accordo Quadro relativo al progetto di aggregazione con
la Banca Popolare di Bergamo-Credito Varesino. A tal proposito si informa
che il Consiglio di Amministrazione ha già preso atto dell'informativa
preliminare sulle risultanze della due diligence, dalla quale non emergono
ipotesi di rettifiche di ammontare rilevante ai fini dell'eventuale
revisione del rapporto di concambio.
ASSOGESTIONI: ANTICIPAZIONI SUI DATI
DEL MESE DI FEBBRAIO 2003
Milano, 6 marzo 2003 - Fondi Comuni. Febbraio quinto mese consecutivo di
raccolta positiva con +2,7 mld. di euro. Patrimonio in crescita.
Obbligazionari +4,3 mld. di euro, liquidità +2,8 mld. di euro, flessibili
in nero. Segno meno per azionari e bilanciati. Saldo fortemente positivo a
febbraio per i fondi comuni d'investimento che chiudono il mese a +2.733
milioni di euro. A febbraio la raccolta ha recuperato oltre un terzo del
saldo negativo del 2002. In aumento il patrimonio rispetto a gennaio. Vero e
proprio boom per gli obbligazionari. Fondi di liquidità fortemente
positivi, segno più anche per i fondi flessibili. In rosso i fondi azionari
e quelli bilanciati. Nell'insieme di tutti fondi (italiani, lussemburghesi e
esteri) per le macro categorie si registra: Azionari raccolta netta negativa
per -2.819 mln. di euro; Bilanciati raccolta netta negativa per -1.739 mln.
di euro; Obbligazionari raccolta netta positiva per +4.315 mln. di euro; Di
Liquidità raccolta netta positiva per +2.857 mln. di euro; Flessibili
raccolta netta positiva per +119 mln. di euro. La raccolta netta, per
tipologia giuridica, è così costituita: I fondi armonizzati hanno
registrato una raccolta netta positiva per +1.289 mln. di euro. I fondi non
armonizzati (riservati, speculativi esteri/italiani e altri) hanno
registrato una raccolta netta positiva di circa +72 mln. di euro. I fondi e
gli organismi di diritto estero costituiti da intermediari italiani hanno
registrato, in Italia, una raccolta netta positiva per circa +1.327 mln. di
euro. I fondi lussemburghesi storici hanno registrato una raccolta netta
positiva per circa +45 mln. di euro. I Fondi di fondi, che non vengono
inclusi nei totali per evitare duplicazioni, hanno registrato nel mese di
febbraio una raccolta netta negativa per circa -106 mln. di euro e un
patrimonio pari a 5.887 mln. di euro. Il patrimonio dei fondi armonizzati di
diritto italiano risulta, a fine febbraio, di circa 360.456 mln. di euro. Il
patrimonio dei fondi non armonizzati (riservati, speculativi esteri/italiani
e altri) è pari a 7.943 mln. di euro. Il patrimonio dei fondi e organismi
di diritto estero degli intermediari italiani è di 74.123 mln. di euro. Il
patrimonio dei fondi lussemburghesi storici è di 23.177 mln. di euro.
Complessivamente il patrimonio gestito dalle forme collettive degli
intermediari italiani ammonta a 465.699 mln. di euro. I dati riportati nel
presente comunicato sono provvisori e passibili di variazioni. Giovedì 6
marzo Assogestioni renderà pubblici i risultati completi e
definitivi.
DE'LONGHI S.P.A.: PRECONSUNTIVI DI
BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2002. IL FATTURATO HA RAGGIUNTO €1.273,7M (+6,3%
RISPETTO AL 2001).
Milano, 6 marzo 2003 - A parità di tassi di cambio la crescita del
fatturato sarebbe stata dell'8,7%. L'Ebitda è cresciuto a €180,4m (+9,9%)
con un'incidenza del 14,2% sul fatturato, rispetto al 13,7% del 2001,
nonostante un effetto sfavorevole dei tassi di cambio di circa 0,4 punti
percentuali sul fatturato. Forte incremento dell'utile netto a €40,0m con
una crescita del 52,0% rispetto a €26,3m nel 2001. L'incidenza del
capitale circolante netto sul fatturato si è ridotta al 21,1% rispetto al
32,4% del 2001. In netta diminuzione anche l'indebitamento finanziario netto
pari a €269,1m, grazie a una generazione di cassa di €78,9m e ai
proventi della securitization per € 99,1m. Nel 2002, pur in un contesto di
mercato caratterizzato da una sostanziale stabilità, De' Longhi ha
proseguito nel suo percorso di crescita del fatturato e miglioramento della
redditività grazie al lancio di nuovi prodotti e al controllo dei costi
operativi. La crescita del fatturato (+6,3%) è stata influenzata
negativamente dall'andamento dei cambi (-2,4%) e dall'uscita dalla famiglia
dei microonde di gamma bassa (-1,3%); escludendo questi due effetti la
crescita sarebbe stata del 10%. Il Gruppo ha registrato una crescita
significativa nei settori della preparazione e cottura cibi (+10,8%) e del
condizionamento (+8,6%). Il calo nel riscaldamento (-2,7%) è stato causato
da un ritardo nella partenza della stagione invernale, in seguito a
temperature superiori alle medie in alcuni dei mercati di riferimento del
Gruppo. Soddisfacente la tenuta del segmento pulizia della casa e stiro
(+5,3%) dopo la rilevante crescita del 2001. Per quanto riguarda l'andamento
per area geografica va sottolineata la notevole crescita del fatturato in
Italia (+8,9%), pur in presenza di un mercato dell'elettrodomestico in
contrazione e a conferma dell'aumento delle quote di mercato e del
consolidamento della leadership nel mercato domestico. In Inghilterra
(+5,5%) si è confermata la crescita di Kenwood, che ha conquistato la
posizione di numero uno in diverse famiglie di prodotto. Molto soddisfacente
anche l'aumento di fatturato in Nord America e in Giappone (+9,7% e 10,8%
rispettivamente) seppure fortemente rallentato dalla rivalutazione dell'€
nei confronti di $ e Yen; a tassi di cambio costanti il fatturato sarebbe
aumentato del 18,2% in Nord America e del 20,7% in Giappone. Il margine
Ebitda è aumentato dal 13,7% al 14,2% grazie ad un migliore sales mix, al
contenimento dei costi industriali e ad un maggior utilizzo della realtà
industriale cinese, azioni su cui si sta lavorando anche nel 2003; questi
effetti hanno più che compensato le sfavorevoli fluttuazioni dei tassi di
cambio e il minore apporto al fatturato da parte del riscaldamento, segmento
con redditività più elevata rispetto alla media del Gruppo. Rilevante è
stato l' incremento della spesa pubblicitaria, in aumento di oltre il 20%
rispetto al 2001, a supporto in particolare di prodotti immessi nel mercato
nell'ultima parte dell'esercizio. Nel 2002 l'Ebit ha raggiunto €109,9m,
con un aumento del 16,5% (€ 94,4m nel 2001) e con un'incidenza dell'8,6%
sul fatturato rispetto al 7,9% nel 2001; il miglioramento dell'Ebit è stato
più che proporzionale rispetto all'Ebitda grazie alla minor incidenza degli
ammortamenti sul fatturato. L'utile netto ha raggiunto €40,0m (+52,0%
rispetto al 2001), in assenza di rilevanti variazioni delle componenti
straordinarie e anche grazie agli effetti delle politiche di copertura che
hanno permesso di recuperare gran parte delle fluttuazioni sfavorevoli dei
tassi di cambio. In miglioramento tutti i principali indicatori economico
finanziari: Roe (dal 5,0% del 2001 al 7,2% del 2002), Roce (dal 9,7 al
13,3%) e Interest Cover (Ebitda/Oneri Finanziari, in crescita da 4,2x a
5,0x). Le azioni intraprese per contenere il magazzino e migliorare le
condizioni di incasso dei crediti hanno permesso di ridurre ulteriormente il
capitale circolante netto, che prima degli effetti della securitization e
quindi a perimetro comparabile scende da €388,5m (32,4% sul fatturato) del
2001 a €370,3m (29,1% sul fatturato) nel 2002. Considerando anche i
proventi della securitization, il capitale circolante netto si è ridotto a
€269,1m (21,1% del fatturato). Per il secondo anno consecutivo l'incidenza
del capitale circolante sul fatturato è diminuita ed il risultato è ancora
più rilevante tenendo presente che nel 2000 il capitale circolante netto
rappresentava il 37,6% del fatturato. Al 31 dicembre 2002, l'indebitamento
finanziario netto si è ridotto a €269,1m grazie ad una generazione di
cassa di €78,9m (dopo aver distribuito dividendi per €4,9m) e a proventi
della securitization per €99,1m dai €447,1m di fine 2001. In netta
diminuzione è risultato anche Il rapporto mezzi terzi/mezzi propri che è
passato da 0,85x del 2001 a 0,49x nel 2002 (il rapporto sarebbe 0,66x
qualora si escludessero i proventi della securitization). "Siamo
soddisfatti dei risultati raggiunti" - commenta il Presidente Giuseppe
De' Longhi - "e in particolare delle performance ottenute nel mercato
italiano, giapponese e nord americano, anche alla luce della difficile
congiuntura economica". "Siamo fiduciosi di poter migliorare
ulteriormente fatturato e redditività nel 2003" - conclude
l'amministratore delegato Stefano Beraldo - "grazie all'ampliamento
della gamma per i prodotti immessi sul mercato a fine 2002, ai nuovi
prodotti in fase di lancio, all'ulteriore sviluppo dei principali marchi del
Gruppo e a un continuo impegno sul fronte del controllo dei costi". Il
progetto di bilancio verrà discusso dal Consiglio di Amministrazione che si
riunirà il giorno 21 marzo 2003 e sottoposto all'approvazione
dell'Assemblea dei soci prevista per il giorno 14 aprile in prima
convocazione e il 15 aprile in seconda convocazione.
HENKEL ITALIA IL FATTURATO CRESCE A 681
MILIONI DI EURO RISULTATI POSITIVI PER TUTTO IL GRUPPO
Milano, 6 marzo 2003 - Risultati positivi per la filiale italiana del Gruppo
Henkel. Il fatturato registra un incremento del 4,6%, passando dai 651
milioni di euro del 2001 ai 681 milioni di euro del 2002. Il margine
operativo (Ebit) cresce del 16,3% e si attesta a 91 milioni di euro. Il
rendimento del capitale investito (Roce) è del 33,1%, con un aumento di
circa 4 punti rispetto all'anno precedente. Dati che testimoniano un
ulteriore consolidamento sia nell'area dei Prodotti per il largo consumo sia
in quella delle Tecnologie per la realtà italiana della Henkel, che
riconferma la propria posizione primaria all'interno del Gruppo. Tale
crescita è riconducibile, da una parte, al buon andamento del largo consumo
in generale, dall'altra, alla tenuta delle quote nel settore industriale,
dove invece le sofferenze dei comparti "auto" ed
"edilizia" hanno rallentato l'espansione del mercato stesso. Tra
le principali leve di successo delle Divisioni al consumo ricordiamo
numerose novità di prodotto ed estensioni di linea, un'intensa politica per
la qualità ed un rinnovamento delle politiche commerciali. Nel settore
degli Adesivi al consumo va ricordata la cessione del marchio Bostik
avvenuta nel corso del mese di Maggio in seguito alla strategia di riduzione
dei marchi locali e concentrazione su marchi internazionali. L'area delle
Tecnologie ha concentrato i propri sforzi nel lancio di nuovi prodotti e,
soprattutto, nell'incremento delle performance di servizio, che hanno
consentito di rispondere in modo adeguato alla battuta di arresto dei
settori industriali di riferimento. L'incidenza percentuale di ciascuna
divisione sul fatturato globale Henkel Italia è così ripartita:
Detersivi/Prodotti per la pulizia della casa: 49,6%; Adesivi al consumo e
per uso professionale: 10,9%; Cosmetica/Igiene personale: 16,9%; Tecnologie
(Henkel Loctite Adesivi e Surface Technologies): 22,6% Per quanto riguarda
la situazione internazionale, malgrado le difficili condizioni economiche,
nel corso dell'esercizio 2002 il Gruppo Henkel ha registrato ancora una
volta un incremento del fatturato rispetto al 2001 del 2,6% arrivando a
9.656 milioni di euro. Al netto di flussi di cambio e di acquisizioni/disinvestimenti,
il fatturato è cresciuto del 4,5%. Per quanto riguarda il quarto trimestre
del 2002, Henkel ha registrato un incremento del del fatturato del 3,1%
rispetto all'esercizio precedente, toccando i 2.384 milioni di euro. Anche
il risultato operativo (Ebit) è migliorato per tutti i settori aziendali
rispetto al 2001, ottenendo un incremento nel 2001 del 10,6%, per un totale
di 666 milioni di euro. Tutte le attività aziendali hanno contribuito a
questo sviluppo positivo grazie ad incrementi percentuali a due cifre. Il
quarto trimestre del 2002 ha registrato un aumento dell'EBIT del 13,9%
rispetto all'esercizio precedente, arrivando a 176 milioni di euro. Nel
2002, il rendimento sul capitale investito (Roce) è migliorato del 3,3%
passando a 15,7%, un dato che rappresenta il nuovo valore massimo. Grazie ad
una chiara diminuzione dell'onere per interessi, il risultato finanziario ha
registrato un sensibile miglioramento di 149 milioni di euro, passando così
a -2 milioni di euro. L'utile di esercizio, al netto di quote terzi, ammonta
a 435 milioni di euro e raggiunge dunque, nonostante siano venute meno le
attività Cognis ed Henkel-Ecolab un valore pari a quello ottenuto durante
lo scorso esercizio, al netto di voci straordinarie. Di conseguenza, anche
il risultato per azione privilegiata ha raggiunto con 3,06 euro il livello
dell'esercizio precedente, al netto di voci straordinarie, pari a 3,05 euro.
Le commissioni competenti della Henkel KGaA intendono sottoporre a delibera
dell'Assemblea Generale la proposta di corrispondere dividendi invariati
pari a 1,12 euro sulle azioni privilegiate e 1,06 euro sulle azioni
ordinarie. Nel 2002, gli investimenti per ricerca e sviluppo del Gruppo
Henkel sono stati pari a 259 milioni di euro, corrispondenti al 2,7% del
fatturato. Ogni anno, a livello mondiale, sono circa 3.000 i dipendenti che
si occupano di ricerca, di sviluppo prodotti e tecniche di applicazione. Al
31 dicembre 2002 i dipendenti del Gruppo Henkel sono 48.638, e cioè 2.015
più dell'anno precedente, fattore riconducibile soprattutto ad
acquisizioni. Più del 75% dei dipendenti opera al di fuori della Germania.
Grazie allo speciale programma di ristrutturazione "Strong for the
future", nel 2002 sono stati effettuati risparmi pari a 65 milioni di
euro. Dei 134 progetti iniziali, 130 sono conclusi o in fase di
realizzazione. Il Gruppo Henkel nonostante il persistere di una situazione
economica difficile, prevede per il 2003 un incremento di fatturato al netto
di flussi di cambio e di acquisizioni/disinvestimenti pari circa al 4% ed un
aumento del risultato operativo prossimo al 10%. Per l'anno in corso il
Gruppo Henkel parte dal presupposto di un miglioramento del risultato
finanziario e di un sensibile aumento dell'utile di esercizio. Per quanto
riguarda il risultato per azione, il Gruppo Henkel aspira ad un
miglioramento di quasi il 10%.
DIEBOLD RAFFORZA LA PROPRIA POSIZIONE
DI OUTSOURCER CON UN NUOVO E IMPORTANTE CONTRATTO CON BANCA RAIFFEISEN
Windsor, 6 marzo 2003 - Diebold Incorporated, leader globale nel settore
delle soluzioni self-service per il mercato finanziario, ha sottoscritto con
la Banca Raiffeisen in Lussemburgo un contratto di outsourcing della durata
di cinque anni che prevede la manutenzione e la gestione dell'intera rete di
terminali self-service. Affidando la manutenzione e il controllo della
propria rete a Diebold, la Banca Raiffeisen potrà meglio concentrarsi sul
proprio core business. In base al contratto, la filiale Diebold del
Lussemburgo avrà la responsabilità totale del Monetic Server Luxembourg
(server Mosel ) al quale è collegata la rete di terminali self-service di
Banca Raiffeisen. Il server Mosel, sviluppato nei primi anni '90 da Diebold
(precedentemente era il Gruppo Bull), è il più importante server di Atm
del Lussemburgo in grado di gestire le operazioni dei 360 terminali
self-service del Paese e indirizzare le informazioni ai server delle banche
e ai centri di autorizzazione. Il nuovo contratto comprende: attività di
project management; installazione e manutenzione del server; progettazione e
manutenzione degli applicativi; gestione degli Atm e della rete (compreso il
controllo da remoto e la distribuzione dei contenuti); supporto software e
monitoraggio per garantire la sicurezza. Diebold sta inoltre sviluppando una
gamma di soluzioni personalizzate ad alto valore aggiunto fra le quali vi è
un'interfaccia web che consente al personale di agenzia di gestire i
terminali self-service dalla loro postazione di lavoro. Altri servizi
comprendono la fornitura di un supporto di emergenza per le agenzie situate
in zone ad elevato traffico e la gestione e il trasporto di contante con
società specializzate. "Questo contratto ci permette di focalizzare la
nostra attenzione sulle attività bancarie" ha dichiarato Alain
Marchioni, responsabile degli Atm della Banca Raiffeisen. "Quando sarà
possibile affidare in outsourcing le nostre attività non strategiche, lo
faremo e ciò ci consentirà di ridurre i costi. La competenza di Diebold,
riconosciuta a livello globale, relativa alla manutenzione e al controllo,
unita alla qualità dei servizi che ci offre già da tempo, hanno fatto sì
che la nostra scelta cadesse ancora una volta su di lei." Diebold, che
è il fornitore della rete di terminali self-service di tutte le principali
banche del Lussemburgo, gestiva già la manutenzione e il supporto software
per gli Atm della Banca Raiffeisen. Gilbert Gazon, responsabile della
filiale Diebold del Lussemburgo ha affermato: "Il nuovo contratto
sottolinea l'impegno di Diebold nell'offrire soluzioni di outsourcing
efficaci e profittevoli."
ERNST & YOUNG SEMPRE PIÙ
QUALIFICATA NEL RISK MANAGEMENT
Milano, 6 marzo 2003 - Ernst & Young potenzia la propria struttura con
due nuovi ingressi per rispondere in modo più incisivo alla domanda di
servizi correlati alla gestione del rischio. Entrano a far parte
dell'organizzazione due nuovi Partner: Massimo delli Paoli, assume la guida
della divisione Risk Advisory strutturata in due dipartimenti specializzati:
Technology and Security Risk Services e Business Risk Services.
Precedentemente è stato responsabile della medesima area in Arthur Andersen;
Fabio Merello con l'incarico di Responsabile Technology and Security Risk
Services, ruolo che già ricopriva in Andersen. Il dipartimento Business
Risk Services è invece affidato ai due partner Paolo Marcon e Floriano
Fasoli, rispettivamente responsabili il primo per il settore industriale, il
secondo per il settore finanziario. "Il mercato domanda servizi
specializzati nell'analisi e gestione dei rischi di business perché è
sempre più consapevole dell'importanza che una corretta prevenzione può
assumere nel consolidamento del valore di una società" - sottolinea
Massimo delli Paoli, responsabile Risk Advisory Ernst & Young -
"Noi rispondiamo investendo in risorse qualificate, metodologie e
tecnologie sempre più efficaci per supportare i nostri interlocutori
nell'affrontare l'attuale crescita competitiva e gli obiettivi di business
sempre più ambiziosi".
VINCENZO MUROLO, 57 ANNI, È IL NUOVO
DIRETTORE GENERALE DI BANCA 121 PROMOZIONE FINANZIARIA.
Lecce, 6 marzo 2003 - Napoletano, laureato in Giurisprudenza, Murolo ha
percorso le tappe principali della propria carriera all'interno di Banca
Monte dei Paschi di Siena, dove è entrato nel 1973. Nel Monte dei Paschi,
Murolo ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità, con particolare
riferimento al coordinamento territoriale della rete di filiali. Dal 2001 è
stato responsabile della Capogruppo di Salerno di Banca Monte dei Paschi di
Siena. Murolo sarà affiancato da Nicola Onorati, che è stato nominato Vice
Direttore Generale di Banca 121 PF, carica già ricoperta all'interno di
Banca 121 dal 2000.
INFERENTIA DNM S.P.A. SIGLA UNA
PARTNERSHIP COMMERCIALE CON BIT SYSTEMS S.P.A. - SOCIETÀ DI ICT DEL GRUPPO
BORSA ITALIANA
Milano, 6 marzo 2003 - Inferentia Dnm S.p.A., società quotata al Nuovo
Mercato, leader in Italia e tra i primi gruppi europei nei servizi di
consulenza e di sviluppo di progetti di eBusiness e digital marketing, ha
siglato una partnership commerciale con Bit Systems S.p.A. - società di Ict
del Gruppo Borsa Italiana, specializzata nella consulenza tecnologica e
informatica per il mondo finanziario. L'accordo, scaturito da una prolungata
collaborazione tra le due società su progetti internet di Borsa Italiana,
permette ad Inferentia Dnm e a Bit Systems di rafforzare la propria offerta
di servizi specialistici e di promuoverne lo sviluppo.
CATHAY PACIFIC RISULTATI ECONOMICI
2002: FORTE CRESCITA DELL'UTILE E DEL FATTURATO
Milano, 6 marzo 2003 - Nel 2002 Cathay Pacific ha registrato un utile di
3.983 milioni di dollari di Hong Kong (Hk$), pari a 487,318 milioni di euro,
rispetto ai 657 milioni di dollari di Hong Kong di utile dell'anno
precedente. Il fatturato è aumentato del 8,7%, raggiungendo un totale di
33.090 milioni di dollari di Hong Kong (4.046,907 milioni di euro). Il
consistente miglioramento del risultato è dovuto ad un aumento della
domanda del trasporto passeggeri, ad una forte crescita del settore cargo e
del successo degli sforzi continui per accrescere il livello di produttività
e per ridurre i costi operativi. "Malgrado le molte sfide, il 2002 è
stato un anno ricco di successi per Cathay Pacific, grazie alla fiducia dei
nostri clienti ed al assiduo lavoro dei dipendenti" ha dichiarato James
Hughes-Hallett, Presidente della Cathay Pacific Airways. "Le previsioni
per il 2003 sono parzialmente offuscate dalle attuali incertezze politiche
ed economiche; ciò nonostante siamo fiduciosi per quanto riguarda il nostro
futuro a lungo termine. Portiamo avanti i nostri piani per incrementare la
flotta e rafforzare la nostra rete globale che fa perno sulla nostra base di
Hong Kong, l'aeroporto hub e centro logistico più importante
dell'Asia". Il fattore di carico passeggeri, ovvero la percentuale di
posti occupati, ha raggiunto il livello record di 77,8%. Tuttavia, la
domanda per le classi Prima e Business, rimane ancora debole, causando un
calo dello 0,7% dello yield (rendimento passeggero/chilometro volato), pari
a 0,454 dollari di Hong Kong. Il settore cargo ha registrato una costante
crescita durante tutto l'anno, grazie alla forte domanda per traffico in
esportazione da Hong Kong verso Asia, Europa e in particolar modo Nord
America. I servizi cargo da e per Europa sono stati rafforzati grazie anche
all'inaugurazione dei nuovi servizi da Milano, Bruxelles e Manchester. Ciò
nonostante lo yield, pari a 1,80 dollari di Hong Kong per
tonnellata/chilometro ha subito una leggera flessione del 2,7%. Nel 2002
hanno registrato buoni risultati anche le controllate e partecipate,
nonostante le condizioni di mercato molto competitive. Infolink: www.cathaypacific.com
AIR DOLOMITI PORTA VERONA NELLE
CAPITALI EUROPEE CON LA NUOVA TARIFFA PRIMAVERILE.
Verona, 6 marzo 2003 - Air Dolomiti, la Compagnia regionale partner di
Lufthansa e quotata al MTA, offre speciali tariffe per scoprire le più
affascinanti capitali europee durante la primavera. Acquistabile dal 03 al
17 marzo ed utilizzabile dal 01 al 16 aprile con ultimo rientro il 16, la
nuova tariffa di Euro 169 + tasse è valida per volare da Verona ad
Amsterdam, Barcellona, Bruxelles, Madrid e Parigi. La tariffa si intende
valida andata e ritorno a persona, con validità massima 14 giorni e
permanenza minima 2 giorni. Il grande vantaggio è poter dunque beneficiare
di una tariffa economica senza il vincolo del sabato notte. Il network in
partenza da Verona, dove Air Dolomiti è la prima Compagnia per numero di
destinazioni offerte e movimenti giornalieri, tocca le più importanti città
europee che durante la primavera vivono il culmine del loro fascino e sono
quindi ideali da visitare. Air Dolomiti offre due voli giornalieri per
Amsterdam, tre per Barcellona, Bruxelles e Parigi e uno per Madrid
incontrando tutte le necessità dei passeggeri. Air Dolomiti garantisce a
tutti i passeggeri il rinomato servizio di bordo "Settimocielo by Air
Dolomiti", vincitore dei più prestigiosi Award mondiali. Il volo
diventa così un momento magico per assaporare quanto di meglio sia in grado
di offrire l'ospitalità italiana. A bordo di tutti gli aeromobili Air
Dolomiti, arredati con confortevoli poltrone in pelle reclinabili, un team
di professionali assistenti di volo è lieto di poter offrire la massima
assistenza per un'esperienza di volo unica.
A ROTTERDAM PER LA FORTIS MARATON, IL
WORLD PORT JAZZ FESTIVAL O IL POETRY INTERNATIONAL: MILLE OCCASIONI DA
COGLIERE AL VOLO GRAZIE ALLA STRAORDINARIA OFFERTA DI AZZURRAAIR A 85 € (A
TRATTA)
Bergamo, 6 Marzo 2003 - Azzurraair lancia una nuova tariffa per promuovere
l'ultima destinazione entrata a far parte del suo network di linea. Dal 12
gennaio 2003, infatti, Azzurra assicura collegamenti giornalieri diretti tra
Milano Malpensa e Rotterdam che da oggi saranno disponibili con una tariffa
scontata di 170 € (a/r). Rotterdam, famosa per l'importanza del suo porto
internazionale, il più grande a livello europeo, è una città dai mille
risvolti che riserva una particolare attenzione allo spettacolo ed alla
cultura. In quest'ottica, si inseriscono numerose manifestazioni che la città
organizza per i suoi abitanti e per i turisti. Uno degli eventi più
'dinamici' della prossima primavera sarà la Fortis Maraton, una maratona
internazionale per professionisti provenienti da tutti i Paesi ai quali
potranno affiancarsi, con un percorso dedicato di 10 Km, anche dilettanti ed
amatori. Le iscrizioni sono ancora aperte. Sempre in primavera, avrà inizio
il Waterlife, un programma nell'ambito del quale dal 1° Marzo al 31 Agosto
2003, nell'area del Maas, si susseguiranno manifestazioni, eventi sportivi e
spettacoli teatrali, musicali e di danza. Altre due opportunità per
visitare la città nel pieno dei suoi colori durante l'estate, saranno il
Poetry International, che si svolgerà dal 14 al 20 giugno 2003 e il World
Port Jazz Festival. Durante il primo, festival al quale aderiscono autori
provenienti da molti Paesi, sarà possibile partecipare a mostre, alla
proiezione di film e video e ad interessanti dibattiti. Il World Port Jazz
Festival, invece, dal 27 al 29 giugno, metterà in scena una rassegna jazz
multimediale e multiculturale con l'esibizione di artisti olandesi e
stranieri e con 'sorprese culinarie' da consumare in un'atmosfera
decisamente particolare. Le occasioni per andare a Rotterdam sono tante e
tutte interessanti e Azzurraair è il modo migliore per coglierle... al
volo! Prenotazioni e informazioni chiamando direttamente Azzurraair ai
numeri ripartiti: 848 825 725 dedicato agli ADV 848 800 116 dedicato al
pubblico www.azzurraair.it
BOEING COMMERCIAL AIRPLANES SCEGLIE
SIEBEL EBUSINESS APPLICATIONS PER LA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI E DELLE
INTERAZIONI CON LE COMPAGNIE AEREE CLIENTI
Milano, 6 marzo 2003 - Siebel Systems Inc. , produttore leader di
applicazioni software per l'eBusiness multicanale ha annunciato che Boeing
Company , la principale società aerospaziale al mondo, ha scelto Siebel
eBusiness Applications per l'unità organizzativa Commercial Airplanes, come
tecnologia abilitante per i progetti di Crm. Commercial Airplanes
implementerà, infatti, Siebel eBusiness Applications all'interno della
divisione Commercial Aviation Services (Cas) per gestire lo scmabio di
informazioni e corrispondenza tra Cas, i propri clienti e fornitori
nell'ambito delle problematiche della manutenzione e riparazione delle
flotte aeree. Impegnata a garantire livelli di servizio ineguagliabili alle
compagnie aeree clienti di tutto il mondo, Cas intende implementare Siebel
eBusiness Applications per accelerare i tempi di risposta e il livello
qualitativo dei servizi, offrendo a responsabili e operatori una panoramica
dettagliata e completa a livello enterprise delle informazioni sui clienti.
A lungo termine, Siebel eBusiness Applications consentirà a Cas di gestire
e consolidare un numero maggiore di interazioni con i clienti e di
continuare ad erogare servizi avanzati ai massimi livelli riducendo,
contemporaneamente, il Total Cost of Ownership. Cas sarà inoltre in grado
di offrire online una gamma di funzionalità aggiuntive grazie alle
applicazioni integrate per il Web, il marketing, i servizi e le vendite di
Siebel Systems. "Boeing è nota in tutto il mondo per l'eccellente
qualità del servizio offerto ai clienti. Siamo certi che la soluzione
Siebel eBusiness Applications consentirà a Commercial Airplane Services di
gestire, in tempo reale, le informazioni di servizio da destinare ai propri
clienti," ha dichiarato David Schmaier, Executive Vice President di
Siebel Systems. Boeing Commercial Airplanes ha scelto di implementare Siebel
7, la settima versione di Siebel eBusiness Applications caratterizzata da
ricche funzionalità pronte all'uso e da un'architettura aperta ed
estensibile. In un ambiente aziendale basato principalmente sulle
comunicazioni con clienti e fornitori, le solide soluzioni Crm di Siebel
Systems soddisfano completamente i requisiti di implementazione globale
dell'azienda. Siebel eBusiness Applications verrà integrata
nell'architettura Boeing, interagendo con altre applicazioni e componenti
software.
CONGRESSO EURSAFE SULL'ETICA COME
DIMENSIONE DELLA POLITICA AGROALIMENTARE
Bruxelles, 6 marzo 2003 - Il quarto congresso EurSafe (European society for
agricultural and food ethics - Società europea per l'etica nel settore
agroalimentare) si svolgerà a Tolosa (Francia) dal 20 al 22 marzo. Il
congresso verterà sulla dimensione etica delle politiche agroalimentari,
tema che sarà affrontato attraverso una serie di discussioni plenarie alle
quali parteciperanno scienziati, filosofi e politici. Per contribuire alle
discussioni previste nel corso della manifestazione, sono stati selezionati
64 documenti fra quelli pervenuti, su argomenti fra cui la bioetica animale,
i diritti di proprietà, e l'etica e il dibattito pubblico. Inoltre, sono
previsti alcuni workshop sull'insegnamento della bioetica, il rapporto fra
economia ed etica, e la creatività nell'etica. Gli organizzatori auspicano
che, attraverso l'analisi degli sviluppi economici e tecnici in campo
agroalimentare in rapporto alla politica europea e internazionale, il
congresso possa contribuire alla definizione di un'agenda politica in questo
settore, all'interno della quale figuri anche la dimensione etica. Infolink:
http://capoul.toulouse.inra.fr/eursafe2003/
QUELLA MILANO DA COMPRARE OLTRE 500
IMPRESE ESTERE HANNO GIÀ INVESTITO. CON 174 MILA ADDETTI E 57 MILIARDI DI
EURO DI FATTURATO
Milano, 6 marzo 2003. Milano continua a piacere alle imprese estere: nel
capoluogo lombardo sono infatti concentrate 537 imprese straniere, quasi 1
su 3 localizzata in Italia, 549 stabilimenti, il 18,3% in Italia, 174mila
addetti, il 28,8% e 57 miliardi di euro di fatturato, oltre il 33,8%
nazionale. Proprio per promuovere il marketing territoriale la Camera di
Commercio di Milano è presente al Mipim di Cannes dal 4 al 7 marzo con uno
spazio espositivo di 200 mq, condivisi con Comune di Milano, Provincia di
Milano, Regione Lombardia, Fondazione Fiera Milano, Sviluppo Sistema Fiera e
con le principali associazioni di categoria (Aici, Aspesi, Assimpredil,
Fiabci, Fimaa Milano) e con Progetto Città e Sda Bocconi. Al fine di
presentare il "Sistema Milano", i suoi progetti di
riqualificazione del territorio e i suoi servizi di assistenza
all'investimento (Stand: Mar.M47, telefono stand: 00 33 4 92 99 89 19). E
oggi 5 marzo, la Camera di Commercio di Milano, congiuntamente con Comune di
Milano, Fondazione Fiera Milano, Provincia di Milano e Regione Lombardia,
presso l'Auditorium K del Palais des Festivals di Cannes, ha tenuto una
conferenza sul tema "Milano: una città per il futuro". La Camera
di Commercio di Milano aderisce a tutte le iniziative di promozione e
comunicazione dell''Italian Way, la via dedicata all'Italia. "La sfida
che ha di fronte a sé Milano - ha commentato Bruno Ermolli, Presidente di
Promos, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Milano per
l'internazionalizzazione delle imprese - è quella di pensarsi in modo
efficace nell'arena globale. E questo significa superare quegli ostacoli e
quelle strozzature che a volte possono tenere lontane dalla nostra città un
numero ancora maggiore di imprese estere, e con questo business, innovazione
e occupazione. Per fare questo occorre allora pensare ad una nuova e più
coraggiosa politica di marketing territoriale, anche partecipando uniti ai
principali eventi internazionali". "Il nostro impegno per lo
sviluppo del settore immobiliare a Milano - ha dichiarato Antonio Pastore,
presidente di O.S.M.I-Borsa Immobiliare, Azienda Speciale della Camera di
Commercio di Milano - rende ancora più importante la partecipazione a un
evento che è un punto di riferimento a livello internazionale. Grazie anche
al coordinamento tra le istituzioni sul territorio". La Camera di
Commercio al Mipim. Un impegno volto alla qualificazione urbana e
territoriale, alla promozione del "sistema Milano", avvalendosi
anche di due Aziende Speciali: Promos e O.S.M.I. - Borsa Immobiliare. Promos
è l'Azienda Speciale della Camera di Commercio di Milano per le attività
internazionali e si occupa delle iniziative di marketing territoriale
realizzando attività di promozione del territorio milanese in Italia e
all'estero, di attrazione degli investimenti e di assistenza all'investitore
straniero. O.S.M.I-Borsa Immobiliare è l'Azienda Speciale della Camera di
Commercio di Milano per l'organizzazione di servizi per il mercato
immobiliare. Offre servizi specialisti di assistenza per operatori (studi di
fattibilità, valutazioni, ricerca di partner, indagini di mercato) e
servizi informativi e di orientamento al mercato attraverso banche dati
disponibili via web.
L'AGENZIA DEL DEMANIO AL MIPIM DI
CANNES CON UNA CONFERENZA SULLA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE
PUBBLICO IN ITALIA
Cannes, 6 marzo 2003 - Si svolgerà oggi a Cannes, nell'ambito dell'edizione
2003 del Mipim, una conferenza sul tema "La valorizzazione del
patrimonio immobiliare pubblico in Italia". Promossa e organizzata
dall'Agenzia del Demanio, la conferenza ha l'obiettivo di presentare la
realtà del patrimonio immobiliare pubblico del nostro Paese, e in
particolare di esaminare nuove soluzioni per la cooperazione tra soggetti
pubblici e mercato. La conferenza vedrà interventi di Massimo Ponzellini,
amministratore delegato di Patrimonio S.p.A., sul tema "Finanza
straordinaria e valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico", di
Elisabetta Spitz, direttore dell'Agenzia del Demanio, su "Modelli
innovativi nella gestione del patrimonio immobiliare pubblico", di
Giuseppe Roma, direttore del Censis, su "Le dinamiche dei contesti
territoriali e la gestione del portafoglio immobiliare dello Stato" e
di Alessandra Floriani, partner di Ecosfera S.p.A., sui "Processi
decisionali per la valorizzazione di asset del portafoglio immobiliare dello
Stato". Con gli studi realizzati da Censis ed Ecosfera, l'Agenzia ha
inteso dotarsi di strumenti specifici di analisi del portafoglio immobiliare
e dei contesti territoriali e di mercato in cui ricadono i beni in esso
contenuti, premesse indispensabili per la definizione di opportune strategie
di valorizzazione. A seguire è prevista una tavola rotonda sul tema
"Valorizzazioni, modalità di cooperazione e opportunità per il
mercato delle realtà locali", cui parteciperanno Roberto D'Agostino,
assessore al Comune di Venezia, Claudio Minelli, assessore al Comune di
Roma, Rosario Monteleone, assessore al Comune di Genova, e Gianni Verga,
assessore al Comune di Milano, comuni con i quali l'Agenzia ha in corso
importanti iniziative di valorizzazione che si ispirano a differenti modelli
gestionali, a conferma della molteplicità delle forme che può assumere la
cooperazione tra soggetti pubblici e mercato. Infolink: www.agenziadeldemanio.com
ENEL ACQUISIRA' IL CONTROLLO DI UNA
CENTRALE A LIGNITE DA 900 MW IN BULGARIA E' IL PRIMO PASSO DELLA NUOVA
STRATEGIA DI ESPANSIONE ALL'ESTERO DI ENEL.
Roma, 5 marzo 2003 - L'accordo raggiunto oggi prevede che Enel subentri
progressivamente alla società statunitense Entergy in una joint venture (Maritza
East III Power Company) con l'ente elettrico statale bulgaro Nek, che sarà
proprietaria e provvederà all'ammodernamento, ambientalizzazione e gestione
della centrale termoelettrica Maritza East III, situata a Stara Zagora nella
Bulgaria sud-orientale. Al completamento dell'operazione, Enel avrà il
pieno controllo della società con una percentuale superiore al 70%.
L'impegno finanziario di Enel, comprensivo del 60% della quota Entergy nella
joint venture acquisito oggi e dell'esercizio dell'opzione sulla restante
quota di Entergy (40%), varia tra i 110 e i 140 milioni di euro, a seconda
delle condizioni di esercizio dell'opzione che sono legate all'andamento
economico-finanziario del progetto. "L'operazione rientra nel piano
strategico di crescita di Enel in Europa. L'area dei Balcani - ha detto
l'amministratore delegato Paolo Scaroni - è di notevole interesse per i
processi di liberalizzazione e privatizzazione del settore elettrico che
stanno avvenendo: l'Enel dispone di un'esperienza specifica che può
rivelarsi determinante per il buon esito del processo. La Bulgaria, poi, -
ha sottolineato Scaroni - è particolarmente interessante per la prospettiva
di liberalizzazione del mercato elettrico, per la disponibilità di risorse
energetiche estremamente competitive come la lignite e per la capacità di
esportazione di energia elettrica verso la Turchia, la Grecia e
l'Italia." L'impianto, realizzato a cavallo tra gli anni '70 ed '80, ha
una potenza installata di 840 MW ed è composto da 4 unità da 210 MW
ciascuna, alimentate con la lignite estratta dalla vicina miniera e dispone
di un contratto di vendita dell'energia prodotta alla Nek, della durata di
15 anni oltre alla durata degli interventi di ammodernamento ed
ambientalizzazione. Il piano di ammodernamento consentirà di allungare la
vita della centrale, mentre la realizzazione di un impianto di
desolforazione renderà le emissioni compatibili con gli standard
internazionali. Dopo la ristrutturazione, l'impianto sarà in grado di
generare una potenza di circa 900 MW, e sarà la centrale di riferimento
dell'intero sistema elettrico bulgaro e una delle più competitive della
regione per costo di produzione. L'investimento complessivo, pari a circa
600 milioni di Euro, è previsto secondo uno schema di project financing;
gli enti finanziatori sono la Banca Europea per la Ricostruzione e lo
Sviluppo, Banca Mediocredito (gruppo UniCredito Italiano), Crédit Agricole
e Société Génerale.
MEMORANDUM OF UNDERSTANDING ENEL-NEK
PER LO SVILUPPO DEL MERCATO ELETTRICO IN BULGARIA E NEL SUD EST D'EUROPA
Sofia, 6 marzo 2003 - E' stato siglato oggi da Piero Gnudi, Presidente dell'Enel
e da Vasil Anastasov, amministratore delegato dell'Ente elettrico statale
bulgaro NEK, alla presenza dei ministri degli Esteri dei due paesi Franco
Frattini e Solomon Passy, un Memorandum of Understanding (MoU), che va nella
direzione di rafforzare la cooperazione tra Italia e Bulgaria in campo
energetico, al fine di garantire lo sviluppo del mercato elettrico di quel
paese e dell'intera area sud-orientale dell'Europa. "L'atto
sottoscritto - ha detto Piero Gnudi - rappresenta il quadro di riferimento
dell'accordo siglato da Enel e Nek per partecipare in joint venture al
progetto di ripotenziamento e gestione della centrale a lignite di Maritza
East III nel sud della Bulgaria, che svolge un ruolo strategico per la
fornitura elettrica del paese". Secondo quanto stabilito dal MoU, il
lavoro congiunto di Enel e Nek nel portare avanti il progetto Maritza III
sarà orientato a migliorare la competitività del mercato elettrico bulgaro
che potrà in tal modo apportare un contributo significativo al
soddisfacimento del fabbisogno elettrico dell'Europa sud-orientale. Le parti
hanno inoltre concordato che il progetto Maritza III costituisce la base su
cui potranno svilupparsi ulteriori iniziative di collaborazione tra Italia e
Bulgaria nel settore energetico, riservando un'attenzione particolare agli
aspetti relativi alla tutela e alla salvaguardia dell'ambiente. In
quest'ambito, verrà studiata la possibilità di altri progetti in comune
tra Enel e Nek.
7 MARZO 2003 IL CONVEGNO LUMENGEN
Brescia, 6 marzo 2003 - Si terrà domani venerdì 7 marzo l'atteso convegno
di presentazione della società Lumengen e dei suoi progetti.
L'appuntamento, organizzato dall'agenzia Primadv, è per le ore 18.30, nel
prestigioso contesto dell'Hotel Vittoria, di Via X Giornate, a Brescia. Un
appuntamento importante che vedrà la partecipazione di autorevoli
personalità dell'economia, della scienza e della cultura, riunite per
festeggiare la nascita di una realtà che si muove nell'interesse di tutti.
La presentazione sarà seguita da una cena di gala. Lumengen, società di
ricerca, nata in seno a Lumenergia, ha fatto propria la mission aziendale:
investire senza sosta per migliorare la qualità della propria offerta di
servizi e le risorse destinate alla ricerca del migliore rendimento delle
fonti energetiche. Lumengen lavora in sinergia con le più autorevoli realtà
tecnico-scientifiche, all'avanguardia in molteplici settori della ricerca e
dell'engineering. Sono infatti oltre 50 i brevetti a disposizione di
Lumengen e delle consociate, brevetti sviluppati da partners anche stranieri
e già depositati, in settori fondamentali per lo sviluppo delle tecnologie
in campo energetico. I campi di ricerca di Lumengen sono molteplici:
progresso ecosostenibile, dialogo più armonico con l'ambiente per produrre
energia pulita e collaborazioni ad attività profit e no-profit. Tra queste
spiccano le partnership con Biodiversity ed il GCIC, il Gold Coast
Innovation Centre californiano per la produzione di energie alternative.
Durante l'incontro interverranno Giampiero Ghidini, Amministratore Delegato
di Lumergia/Lumengen, Lucio Facchinetti, Sindaco di Lumezzane, il Prof.
Giovanni Mantero di Biodiversity, Stephen Herman di Gcic ed altre personalità
da confermare.
I COSTRUTTORI FRANCESI CREDONO
NELL'AUTO A PROPULSIONE ELETTRICA
Parigi, 6 marzo 2003 - L'ultimo Salone Mondial De L'automobile svoltosi in
ottobre 2002 a Parigi, ha testimoniato l'interesse dei costruttori francesi
per la propulsione elettrica. D'altronde anche il pubblico francese
manifesta un significativo interesse per i veicoli elettrici. Lo
testimoniano il numero d'immatricolazioni, che ammonta a 7.500 su un totale
di 11.500 in tutta Europa. Al primo posto in tutte le categorie si colloca
Psa Peugeot Citroën con i tre quarti delle immatricolazioni europee.
Diversi progetti sono attualmente allo studio presso i costruttori che
dovrebbero concretizzarsi entro i prossimi due anni. Quello più avanzato è
quello della Renault Kangoo Elect'Road, presentato durante il Mondial De
L'automobile. Questo veicolo commerciale a propulsione elettrica è dotato
di un sistema che ne aumenta l'autonomia. Si tratta di un piccolo motore
termico di 500 cm3, quattro tempi, due cilindri, alimentato con un serbatoio
da 10 litri di carburante, che può ricaricare la batteria e fornire
l'elettricità al motore elettrico attraverso due alternatori. "Questo
sistema evita di restare in panne quando ci si trova su un percorso un po'
più lungo del previsto", spiega Alain Lebourg, direttore del programma
Veicoli ad Energie Alternative di Renault. "La funzione di questo
motore ausiliare è principalmente quella di rassicurare gli
utilizzatori". Renault spera di vendere 2.000 Kangoo Elect'Road
all'anno prima di tutto alle Amministrazioni pubbliche, ma anche alle
aziende. Gli artigiani che si spostano frequentemente in città senza
percorrere più di un centinaio di chilometri al giorno potrebbero essere
attratti da questo modello che combina comfort di guida, silenziosità e
costi tutto sommato ragionevoli. Psa Peugeot Citroën commercializza già
diversi modelli elettrici con batterie Nickel/Cadmio (Partner, Berlingo,
106, Saxo). Ha anche progettato un prototipo ibrido. Questo veicolo,
battezzato Xsara Dynactive, è dotato di un motore elettrico per la città e
di un motore termico (diesel) per le distanze più lunghe; i due motori
hanno una potenza equivalente. La vettura ricarica le sue batterie quando il
motore funziona in regime termico, ottenendo un'autonomia equivalente a
quella di una vettura diesel tradizionale con, alla fine, un risparmio
teorico di carburante di circa il 35%. Forte di questa esperienza, Psa
Peugeot Citroën ha in progetto l'immissione sul mercato di una gamma di
modelli ibridi nel 2003. Alcuni avranno un motore elettrico ed un motore
termico di potenza equivalente, come appunto la Xsara Dynactive, altri
avranno un motore elettrico supplementare da 7 kW per recuperare l'energia
prodotta nelle frenate ottenendo cosi un risparmio del 15% sui consumi di
carburante e sull'inquinamento, altri, infine, avranno una semplice
assistenza elettrica all'avviamento ed all'arresto, con un alternatore di
potenza ed un controllo elettronico che consentirà di avviare senza rumore
e senza inquinamento. Con i suoi progetti, Psa Peugeot Citroën non vuole
solo collocarsi sul mercato dei veicoli "puliti". Il costruttore
vuole anche conservare la sua posizione di pioniere sul piano tecnologico
che ha saputo conquistare con i veicoli termici. "Nel prossimo futuro,
l'elettronica di potenza s'imporrà su tutti i veicoli, ad esempio per
l'assistenza alla guida o per la funzione stop-and-go, che spegne il motore
quando il veicolo si ferma. Avremo allora bisogno di alternatori con
prestazioni migliorate, oltre a sistemi d'avviamento a 42 V al posto dei 12
V tradizionali", sottolinea Joseph Beretta, responsabile delle
innovazioni elettriche ed elettroniche nella Direzione Ricerca del Gruppo Psa.
"Confidiamo oggi nelle batterie Nickel/Metalidruri poiché offrono
prestazioni superiori di circa il 30% rispetto alle batterie
Nickel/Cadmio". Pvi, filiale del gruppo Ponticelli Frères, molto
conosciuto nel settore delle attività off-shore, si sta facendo un nome nel
campo dei veicoli commerciali elettrici. Questa società della regione
parigina ha già al suo attivo un autobus urbano da 55 posti. Si tratta del
più grande autobus del mondo a propulsione totalmente elettrica. La sua
autonomia giornaliera raggiunge i 140 km grazie a due sistemi complementari
di ricarica: una ricarica lenta durante la notte ed una ricarica rapida
nell'intervallo tra i viaggi. Una quindicina d'esemplari sono in servizio,
soprattutto sulla collina di Montmartre, a Parigi. Diversi autobus hanno
funzionato all'interno del Parco delle Esposizione di Parigi durante
l'ultimo Mondial De L'auto. Con la collaborazione di EdF (Electricité de
France), primo produttore mondiale di elettricità, Pvi vuole
commercializzare nel 2003 anche un veicolo commerciale di 7÷10 tonnellate
totalmente elettrico. "Questo veicolo effettuerà la distribuzione
delle merci nel centro città riducendo al minimo rumore ed
inquinamento", sottolinea Simon-Pierre Thiery, responsabile dei veicoli
elettrici di EdF. Le prospettive offerte dalla propulsione elettrica hanno
anche attirato l'attenzione di Serge Dassault. Il presidente del Gruppo
aeronautico Marcel Dassault, sempre in prima linea per quanto riguarda le
rivoluzioni tecnologiche. Il costruttore aeronautico si è associato al
carrozziere Heuliez per produrre nei prossimi due anni veicoli elettrici a
quattro posti, capaci di viaggiare fino a 130 km/h con un'autonomia di
almeno 300 chilometri. Il progetto prevede l'adozione di batterie
Litio/Polimeri della prossima generazione ed un sistema d'incremento
dell'autonomia. Il blocco motore e le batterie saranno posizionate nella
parte anteriore della vettura, lasciando sufficiente spazio per i passeggeri
ed i bagagli. L'ambizione di Serge Dassault è aprire il mercato dei veicoli
elettrici ai privati. Ha per questo creato una filiale, denominata Secve (Société
d'Etudes et de Construction de Voitures Electriques), di cui ha assunto la
direzione suo figlio Laurent. "Il mercato ci sembra maturo per delle
vere vetture elettriche a quattro posti da utilizzare sia durante la
settimana, sia nel week-end, adatte alla città ed ai percorsi extraurbani,
disponibili a prezzi ragionevoli", assicura quest'ultimo. "Una
volta che avremo dimostrato la validità del nostro progetto, ci rivolgeremo
ad un grande costruttore per industrializzare la produzione". Il
successo della propulsione elettrica è subordinata all'arrivo sul mercato
di batterie ad elevate prestazioni, poiché occorre almeno una batteria da
20 kWh per alimentare una vettura totalmente elettrica. La società Saft
produce già batterie Nickel/Cadmio al ritmo di 5.000 unità all'anno
sull'unica linea di produzione industriale al mondo, a Bordeaux, nel sud
ovest della Francia. Inoltre, l'azienda sta mettendo a punto, insieme alla
società di componentistica Valeo, sistemi di avviamento a 42 V (al posto
dei tradizionali 12 V) sia per i veicoli ibridi, sia per quelli a motore
termico. Saft sviluppa anche nuove batterie basate su una tecnologia
Litio/Ioni, in fase d'omologazione. Il Gruppo Bolloré sta sviluppando, da
parte sua, una tecnologia concorrente basata sulla tecnologia
Litio/Polimeri. Si tratta di un film d'elettrolita composto da una miscela
di polimero e di sale di Litio, avvolto con un film catodo, un film di Litio
ed un collettore di corrente. Bolloré ha creato, con EdF (Electricité de
France), una filiale comune, denominata Batscap, in vista della produzione,
a partire dal 2004, a Quimper, in Bretagna, di batterie basate su questa
tecnologia. "Con una densità d'energia superiore a 100 Wh/kg, la
batteria Litio/Polimeri fornisce energia tre volte superiore rispetto ad un
classico accumulatore al piombo in un volume equivalente ed il suo prezzo di
vendita è molto inferiore a quello delle batterie Nickel/Cadmio o Nickel/Metalidruri",
afferma Simon-Pierre Thiery. "Garantiscono, inoltre, un'autonomia di
250 km rispetto ai 90÷100 km delle batterie attuali". Lo stabilimento
è in fase di costruzione e le prime prove sono previste nel corso del
2003.
214.100 VETTURE NUOVE E 243.445 ORDINI
CARATTERIZZANO IL MERCATO DELL'AUTO IN ITALIA SOSTENUTE DAGLI ECO-INCENTIVI
CRESCONO IN FEBBRAIO LE IMMATRICOLAZIONI (+8,1%) E GLI ORDINI (+21,2%)
Roma, 6 marzo 2003 - Nel mese di febbraio il mercato italiano delle auto
nuove ha registrato, secondo le proiezioni del Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti, 214.100 immatricolazioni, con una crescita
dell'8,1% rispetto alle 198.109 del febbraio dello scorso anno. Il saldo
positivo, che arriva dopo un gennaio negativo a causa della parziale assenza
degli eco-incentivi statali, ripristinati a mese ampiamente inoltrato,
conferma l'efficacia del sostegno alla rottamazione delle vetture non
catalizzate. La validità dell'iniziativa è ribadita dall'elevato numero di
ordini raccolti: 243.445, con un +21,2% rispetto ai 200.946 ordini del
febbraio del 2002. Nel bimestre iniziale dell'anno, il bilancio delle
immatricolazioni è ancora moderatamente negativo (425.300 targhe, -4,4%)
mentre quello positivo degli ordini (475.617 unità, +6,5% rispetto ai
446.417 del primo bimestre dello scorso anno), contribuisce a creare un
inevaso che preannuncia un buon livello di immatricolazioni nel mese di
marzo. Salvo modifiche che potrebbero essere decise dal Governo nei prossimi
giorni, l'applicazione degli eco-incentivi scadrà con la fine del corrente
mese di marzo, interrompendo così una efficace seppur breve azione di
miglioramento della composizione del parco circolante, ancora appesantito
dalla presenza sulle strade di oltre 8 milioni di auto non catalizzate e
meno sicure di quelle attualmente in produzione. "A questo proposito,
va richiamata l'attenzione sulla sempre più critica situazione della
sicurezza stradale in Italia - afferma Salvatore Pistola, Presidente
dell'Associazione delle Case estere - che fa registrare dati preoccupanti e
in controtendenza rispetto a quelli dei maggiori Paesi europei".
"Ciò, oltre a un maggior controllo del comportamento degli
automobilisti sulle strade, dovrebbe spingere le Autorità - continua
Pistola - a perseguire più rapidamente l'ammodernamento del parco
circolante con l'immissione di nuove vetture dotate di maggiore sicurezza
passiva dovuta all'impiego ormai molto diffuso di airbag e di impianti
frenanti dotati di ABS, con consumi ben inferiori a quelli delle vetture più
datate a beneficio dell'ambiente e della bolletta petrolifera".
Tornando alle immatricolazioni di febbraio, si rileva la continua crescita
delle vendite di vetture diesel, che hanno raggiunto il 45,3% nel mese e il
45,7% nel bimestre. Sono, queste, percentuali destinate ad aumentare
ulteriormente, con la sempre maggiore disponibilità di autovetture
equipaggiate con motori dotati delle più moderne tecnologie, anche nei
segmenti di più larga diffusione. Nel mese di febbraio le immatricolazioni
di auto estere hanno costituito il 72,4% del totale del mercato, contro il
66,8% del febbraio 2002. Nel bimestre, la penetrazione delle auto estere è
stata del 70,7%, contro il 66,2% del gennaio-febbraio dello scorso anno. In
febbraio è cresciuto anche il mercato dell'usato. I trasferimenti di
proprietà, comprensivi delle minivolture (vale a dire le iscrizioni
temporanee effettuate a nome dei concessionari), sono stati 327.251, il 6%
in più rispetto ai 308.861 del febbraio 2002. Questo conferma quanto già a
suo tempo rilevato dall'Unrae, ossia che l'andamento negativo registrato dal
Ministero negli scorsi mesi di dicembre (-10,1%) e gennaio (-14,7%) è stato
fortemente influenzato dall'avvio della fase sperimentale dello
"Sportello Telematico", che aveva causato rallentamenti
nell'espletamento delle nuove procedure ad esso connesse.
AVVIO DELL'ACCORDO TELECOM ITALIA E TNT
LOGISTICS (GRUPPO TPG)
Roma, 6 marzo 2003 - E' diventato operativo - a seguito dell'autorizzazione
da parte dell'Autorità Antitrust e dell'esperimento della procedura di
consultazione sindacale - l'accordo, annunciato lo scorso 27 gennaio, tra
Telecom Italia e Tnt Logistics Italia (Gruppo Tpg). Il valore dell'accordo,
della durata di tre anni, è pari a circa 120 milioni di euro. In
particolare, a Tnt Logistics è affidata la gestione delle attività di
magazzinaggio e di distribuzione di prodotti di telefonia fissa per i
Clienti Telecom (business e privati) e di assistenza e installazione per la
Rete Telecom. Contestualmente a tale affidamento, l'operazione prevede la
cessione a Tnt Logistics del ramo d'azienda che, con 338 dipendenti, 6
magazzini centrali e 100 magazzini avanzati situati nelle principali città
italiane per 75.000 mq complessivi e oltre 4,5 milioni di pezzi l'anno tra
apparecchi e parti d'impianti telefonici, provvede alle suddette attività.
Tale accordo, che costituisce una delle più importanti operazioni di
outsourcing logistico degli ultimi anni, è un chiaro esempio di partnership
finalizzata al rafforzamento del core business di entrambe le aziende e al
raggiungimento di nuovi standard qualitativi di servizio. Grazie a questa
intesa infatti, Telecom Italia intende rendere ancora più efficiente il
servizio ai Clienti mentre Tnt Logistics riafferma la propria leadership
nazionale nel settore della logistica delle telecomunicazioni.
CAMPI DI CALCIO A REGOLA D'ERBA I
TECNICI DEL CNR STANNO SPERIMENTANDO DIVERSE VARIETÀ DI MANTO ERBOSO PER I
CAMPI DI CALCIO
Roma, 6 marzo 2003 - I dirigenti di Milan, Roma, Inter o Lazio, per citare
solo i casi più eclatanti, potrebbero migliorare la qualità del manto
erboso dell'Olimpico o del San Siro scegliendo tra le diverse varietà di
specie da tappeto erboso che i ricercatori dell'Istituto per il Sistema
Produzione Animale in Ambiente Mediterraneo del Consiglio Nazionale delle
Ricerche di Sassari stanno sperimentando da tempo, per trovare una soluzione
al problema che sta gettando nello scompiglio allenatori, giocatori e tifosi
di molte squadre italiane: dare due calci al pallone su un campo decente.
"In Italia - spiega la ricercatrice del Cnr Simonetta Bullitta - si
gioca spesso in condizioni pessime perché la progettazione e realizzazione
delle superfici erbose è fatta sulla base di sperimentazioni condotte negli
Stati Uniti o nei paesi del Nord Europa, e quindi in condizioni climatiche
del tutto diverse dalle nostre". A questo aspetto si aggiungono poi
problemi strutturali, rappresentati da drenaggi imperfetti dei terreni o da
tribune che mantengono i campi sempre in ombra, che contribuiscono ad
aggravare una situazione facilmente migliorabile con il supporto dei
tecnici: "Ma le società di calcio - sottolinea l'esperta del Cnr -
sono molto restie ad accettare consigli, a differenza di quanto avviene nel
golf, dove abbiamo instaurato rapporti di stretta collaborazione".
Eppure per rendere lo spettacolo del calcio più entusiasmante non ci
vorrebbe neanche molto, se è vero che dai rilievi sperimentali condotti dal
Cnr - basati sul tipo di insediamento, sull'aspetto estetico globale, sul
colore, sulle malattie, sulla persistenza ed altro ancora - la specie più
interessante per la costituzione di tappeti erbosi è risultata la
graminacea Festuca arundinacea: un'erba povera, che si adatta ad ogni tipo
di clima, resiste ad attacchi fungini, tollera il taglio basso e forma un
prato fitto e robusto.
MIP POLITECNICO DI MILANO E
ASSOLOMBARDA PRESENTANO IL PROGRAMMA PEGASO: FORMAZIONE SU MISURA PER
AZIENDE E GIOVANI MANAGER
Milano, 6 marzo 2003 - Mercoledì 12 marzo si terrà a Milano il Convegno
"La formazione continua tra Università, Impresa e Istituzioni",
presso la sede di Assolombarda. Promosso dal Mip Politecnico di Milano e da
Assolombarda, il convegno si propone di verificare ad un anno dal suo lancio
i risultati del programma "Pegaso" e di mettere a confronto le
opinioni di autorevoli esponenti del mondo imprenditoriale che hanno
partecipato all'iniziativa. Tra i relatori grandi aziende come: Dhl,
Italcementi Group, Bticino, Gruppo Banca Lombarda, Gruppo Zucchi Bassetti e
Associazione Tessile Italiana, Iveco, Isvor Fiat. Pegaso è un Progetto
formativo del Mip Politecnico di Milano con il Patrocinio di Assolombarda e
la collaborazione di Isvor Fiat che prevede corsi modulari su misura per le
aziende e giovani manager e l'ottenimento di "crediti formativi"
per arrivare al conseguimento di qualificati titoli post-universitari.
Questo innovativo Programma dà una risposta alla crescente esigenza di
formazione permanente nel campo del management, contribuendo allo sviluppo
delle professionalità dei giovani Manager ad alto potenziale e stimolando
la loro capacità di assumere ruoli e responsabilità rilevanti. Nel 2002 ha
ottenuto il finanziamento del Fondo Sociale Europeo poiché rappresenta una
straordinaria sperimentazione di nuove forme di collaborazione tra Impresa
ed Università. I corsi vengono progettati attraverso un percorso
personalizzabile, coerente e sinergico con l'attività lavorativa, che
rappresenta il terreno fondamentale su cui viene costruito il processo di
apprendimento. La struttura modulare del progetto Pegaso, unica nel suo
genere, integra le attività svolte in aula, attività on-the-job e moduli
formativi a scelta del partecipante. Inoltre il Mip è l'unica Business
School ad attuare il sistema di "crediti formativi", che
accompagna i partecipanti nel loro processo di apprendimento e consente di
ottenere il titolo di "Executive Programme" o di "Master
Programme". I programmi possono essere progettati in collaborazione con
le aziende, sulla base delle loro esigenze, oppure con formula
interaziendale, focalizzata su uno specifico ruolo o su un determinato
settore merceologico. Il programma PEGASO si caratterizza anche perché
integra le attività formative cofinanziate da Enti Pubblici con percorsi di
apprendimento certificati all'interno dell'azienda. Questo sistema permette
di canalizzare opportunità formative esistenti e ridurre i costi aziendali.
Il convegno, coordinato dal Presidente del Mip - Politecnico di Milano,
Emilio Bartezzaghi, prevede l'intervento del Rettore del Politecnico, Giulio
Ballio.
UN' IDEA PER IL SOCIALE: NASCE LA
FONDAZIONE PRIVATA DI UNICREDITO ITALIANO. DUE PROGETTI GIÀ AVVIATI:
MOZAMBICO E CASA DELLE CARITÀ
Milano, 6 marzo 2003 - Nasce Unidea, la Fondazione di UniCredito Italiano.
Fondazione privata, non bancaria, è interamente finanziata attraverso gli
utili del Gruppo. Rappresenta una novità nel panorama italiano, mentre il
mondo imprenditoriale anglosassone è presente da tempo nel settore del non
profit con fondazioni quali la Ford Foundation e la Rockfeller Foundation.
Nata come fondazione umanitaria volta a portare un contributo quanto più
significativo alla lotta contro la povertà e il bisogno assoluto, Unidea
sosterrà la solidarietà, la cooperazione e lo sviluppo umano attraverso
attività di carattere sociale e umanitario, operando nei settori
dell'assistenza, della sanità, dell'educazione e dell'ambiente. Il
Consiglio di amministrazione - riunitosi oggi per la prima volta - è
presieduto da Roberto Bertazzoni, amministratore delegato Smeg. Gli altri
membri sono: Pier Mario Biava Primario di medicina del lavoro e oncologo,
Pier Luigi Celli Responsabile Corporate Identity UniCredit, Giuseppe De Rita
Segretario Generale Censis, Attilio Ferrari Presidente Arca, Antonio Andrea
Monari Direttore Risorse Umane UniCredit, Paola Pierri Direttore Generale Ubm,
Carlo Pesenti Condirettore generale Italcementi SpA, Severino Salvemini
Presidente Sda Bocconi, Maria Wisniewska Presidente C.d.A. di Bank Pekao
(Varsavia), Gianni Zappa Curia Arcivescovile di Milano, Giancarla Zemiti
Segreteria nazionale Fabi. Responsabile della Fondazione è Francesca Gori.
La Fondazione promuove interventi di assistenza sociale e sanitaria,
realizza progetti per combattere l'insufficienza alimentare e il progredire
di malattie endemiche, favorisce azioni per il sostegno alle fasce più
disagiate della popolazione, incentiva iniziative per la formazione ed
educazione di personale pubblico a ogni livello, capace di gestire le
situazioni di emergenza e di creare i presupposti per una risoluzione
strutturale dei problemi più gravi. Aree geografiche privilegiate di
intervento sono i Paesi in via di sviluppo con carenze nei principali
servizi di base e in particolare nel settore sociale e sanitario e i Paesi
in rapido avvicinamento all'Unione Europea, ovvero quelli della Nuova Europa
dove è radicato il Gruppo UniCredit. La Fondazione, inoltre, sostiene e
promuove la cultura del no-profit e del volontariato tra il personale del
Gruppo, offrendo ai dipendenti l'opportunità di mettere al servizio dei
diversi progetti le proprie capacità professionali e la propria creatività.
Al momento la Fondazione, in collaborazione con la Comunità di Sant'Egidio,
è al lavoro sul progetto D.R.E.A.M. (Drug Resources Enhancement against Aids
in Mozambique), finalizzato ad avviare un piano di cure per l'Aids in
Mozambico. Con questo progetto la Comunità di Sant'Egidio ha dato il via a
un regime di reale partnerariato con il governo e il personale sanitario
locali, avviando un meccanismo di collaborazione che riabilita le capacità
di intervento dell'intero sistema sanitario. Già nel 2002, con netto
anticipo su altri progetti nel continente africano, è stato possibile
iniziare a curare le prime persone malate di Aids e far nascere i primi
bambini sani. In collaborazione con la Caritas è nato anche il progetto per
la costruzione della "Casa delle Carità" a Milano: uno
"spazio" di accoglienza per i più svantaggiati, ma anche un punto
di partenza per iniziative di studio, ricerca e approfondimento sul tema
metropolitano, di educazione e di formazione.
L'UDIENZA DEL SANTO PADRE AL GRUPPO
OLIVETTI TECNOST
Ivrea, 6 marzo 2003 - Nella mattinata di sabato 1° marzo, Sua Santità
Giovanni Paolo II ha ricevuto in udienza privata in Vaticano i Concessionari
Olivetti, invitati a Roma per la Convention Annuale, e alcuni Dirigenti,
Funzionari e Collaboratori del Gruppo Olivetti Tecnost ed in particolar modo
di Olivetti Advalia, la nuova Business Unit Office Solutions. La delegazione
Olivetti Tecnost, ricevuta nella Sala Clementina, era guidata dal Presidente
Bruno Lamborghini e accompagnata dal Vescovo di Ivrea, Monsignor Arrigo
Miglio. Al discorso di ringraziamento del Presidente Lamborghini, il quale
ha ricordato che Sua Santità ha "sperimentato personalmente in gioventù
la fatica e l'impegno del lavoro nella fabbrica", ha fatto seguito
quello del Santo Padre che, rivolgendosi a Olivetti Tecnost come "uno
dei gruppi industriali maggiormente impegnati nell'attuale fase di
riorganizzazione e di rilancio dei settori produttivi dell'economia
italiana", ha sottolineato l'importanza di "riaffermare la
centralità dell'uomo nelle diverse tappe della progettazione della
produzione, della messa in commercio e dell'uso dei beni di consumo".
Lo stretto legame tra il lavoro e la dignità della persona nell'attuale
momento storico ed economico è stato al centro delle parole del Santo
Padre, che ha ribadito che " i prodotti, per essere tali, richiedono il
sigillo dell'uomo...Dietro ciascuno di essi, per quanto sofisticato e
perfetto, si celano l'intelligenza, la volontà e le energie di un uomo o di
una donna. La tecnologia, anche la più avanzata, non sopprime questa
esigenza". Il Papa ha ricordato la visita da Lui compiuta alle Officine
Olivetti di Ivrea il 19 marzo 1990 e ha invitato gli intervenuti, tra i
quali sedeva anche Laura Olivetti, figlia di Adriano Olivetti, "a fare
tesoro della grande eredità lasciata alla vostra azienda dall'Ingegner
Adriano Olivetti, stimato imprenditore, che riteneva il lavoro una singolare
opportunità di crescita umana per tutti". L'udienza, conclusasi con la
consegna di alcuni doni simbolo delle attività della Società e con il
saluto personale al Santo Padre da parte di alcuni Concessionari e del
Management Olivetti Tecnost , ha suscitato in tutti i presenti sentimenti di
grande gioia e commozione.
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