MARKETPRESS
QUOTIDIANO DI: New & Net Economy, Finanza, Politica,Tecnologia, E-business, Turismatica ed Attualità
2003 anno 6°  

NOTIZIARIO
MARKETPRESS

NEWS
di

GIOVEDI'
6 MARZO 2003

pagina 1

 

VUOI PUBBLICIZZARE
LA TUA AZIENDA SU QUESTO SPAZIO 

A SOLI 200 € 

AL MESE ?

TELEFONATECI ALLO 
02 40 91 84 11

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(* symbolcopyright c Comunitè europee,2001 http://www.cordis.lu )

 

DONNE E PARI OPPORTUNITÀ IN EUROPA: LA COMMISSIONE EUROPEA ADOTTA LA RELAZIONE ANNUALE, IL COMMISSARIO DIAMANTOPOULOU AFFERMA CHE LA SOLA LEGISLAZIONE IN TEMA DI PARITÀ NON È SUFFICIENTE.

Bruxelles, 6 marzo 2003 - Ieri la Commissione ha adottato la 7a relazione annuale sulle pari opportunità nell'UE che presenta i principali traguardi raggiunti nel 2002 nell'ambito della parità tra donne e uomini. La relazione sottolinea i progressi compiuti dall'UE nella legislazione sulla parità, segnatamente con l'adozione della direttiva relativa alle molestie sul lavoro, ed esamina le novità legislative in tema di parità di retribuzione e di iniziative volte a conciliare vita lavorativa e familiare. La Commissione ritiene tuttavia insoddisfacenti i dati relativi alla partecipazione delle donne al processo decisionale, specialmente nel settore privato. La relazione analizza il grado d'importanza attribuito alle questioni di genere in tutte le altre politiche comunitarie ('mainstreaming di genere') ed esamina i progressi compiuti dai candidati nell'adozione della legislazione sulla parità dell'UE, concludendo che 'la legge sulla carta' non è di per sé sufficiente occorrono meccanismi di sostegno, quali organi per la parità, difensori civici per la parità e una consulenza affidabile e indipendente.Anna Diamantopoulou, Commissario europeo responsabile del settore occupazione e affari sociali, ha affermato: 'La legislazione volta a promuovere la parità delle donne è necessaria ma non sufficiente. Governi, imprese, amministrazioni, partiti politici, devono tutti contribuire più attivamente per trasformare la parità in una realtà concreta. Sinora gli Stati membri si sono limitati a un consenso formale sulla parità. Questa situazione deve cambiare, sia per le donne, sia globalmente nell'interesse dell'Europa politica ed economica'. La relazione esamina in modo dettagliato le principali nuove disposizioni giuridiche dell'UE e gli sviluppi della giurisprudenza degli Stati membri. Vengono analizzati i progressi compiuti dai paesi candidati nel recepire l'attuale legislazione comunitaria e la situazione delle donne nel mercato del lavoro, sia nei 15 Stati membri che nei paesi candidati, nonché il fenomeno dell'esclusione sociale in rapporto alle donne. Infine la relazione esamina i progressi registrati nell'integrazione della parità dei generi in tutte le altre politiche comunitarie, quali relazioni esterne, ricerca e sviluppo, istruzione e ambiente. 

RAGGIUNTO UN ACCORDO SUL BREVETTO COMUNITARIO 
Bruxelles, 6 marzo 2003 - Il 3 marzo il Consiglio "Competitività" dell'UE ha raggiunto un accordo sulla creazione di un brevetto comunitario, a seguito del compromesso proposto dalla Presidenza greca. La creazione di un brevetto comunitario è stata oggetto di dibattito fin dal 1975, quando gli allora Stati membri della CE sottoscrissero la "Convenzione di Lussemburgo" sul brevetto comunitario. La Commissione, il Consiglio e la comunità della ricerca ritengono necessaria l'adozione di tale brevetto, al fine di eliminare le distorsioni alla concorrenza causate dalle diverse disposizioni degli Stati membri ed assicurare in tal modo la libera circolazione delle merci protette dai brevetti. L'accordo contiene le principali indicazioni riguardanti il sistema giudiziario per il brevetto comunitario, le lingue da utilizzare, i costi, il ruolo degli uffici nazionali dei brevetti e la ripartizione delle spese. Secondo l'accordo, i richiedenti di brevetti devono trasmettere la documentazione in una delle tre lingue ufficiali dell'Ufficio europeo dei brevetti (Ueb), vale a dire inglese, francese e tedesco. La richiesta tuttavia, può essere compilata in una lingua non ufficiale, purché sia corredata di una traduzione. In tal caso il costo della traduzione sarà a carico del sistema. Una volta rilasciato il brevetto, il titolare dovrà fornirne una traduzione in ciascuna delle lingue ufficiali della Comunità. L'Ueb manterrà un ruolo centrale nell'amministrazione dei brevetti comunitari, essendo l'unico responsabile della valutazione delle domande e delle procedure di rilascio dei brevetti europei. Il ruolo degli uffici nazionali dei brevetti consisterà nel prestare consulenza ai potenziali richiedenti, trasmettere le domande di rilascio all'Ueb, diffondere le informazioni relative ai brevetti e fornire assistenza alle piccole e medie imprese. Gli uffici nazionali dei brevetti che esercitano la propria attività in una delle tre lingue ufficiali dell'Ueb ed hanno lavorato a stretto contatto con quest'ultimo possono svolgere, qualora lo desiderino, attività di ricerca per conto dell'Ueb. Ciò favorirà quegli uffici nazionali che intendono mantenere una massa critica. Saranno adottate altresì disposizioni per coinvolgere gli altri uffici nazionali nelle attività di ricerca, qualora dovessero sorgere problemi nel rilascio dei brevetti comunitari per ragioni di capacità. I ministri hanno convenuto sull'esigenza di costituire un tribunale unitario che provveda ad assicurare l'uniformità della giurisprudenza. La Corte di giustizia delle Comunità europee avrà competenza esclusiva nelle azioni e nelle richieste di nullità o nelle procedure d'infrazione, nonché nei procedimenti riguardanti l'utilizzo del brevetto e le domande riconvenzionali di nullità. I litigi in materia di brevetti comunitari saranno discussi dinnanzi al Tribunale dei brevetti comunitari (Tbc), che sarà costituito, al più tardi, entro il 2010. Il Tbc sarà associato al tribunale di primo grado delle Comunità europee, presso il quale avrà sede. La lingua adottata in questi procedimenti sarà quella dello Stato membro in cui risiede il convenuto, tranne nei casi in cui sia richiesto l'utilizzo di un'altra lingua e il Tbc esprima parere favorevole in proposito. Finché non si costituirà il Tbc, ciascuno Stato membro designerà una serie di tribunali nazionali che saranno responsabili della giurisdizione in materia di brevetto. 

CORDIS LANCIA UN NUOVO SERVIZIO TEMATICO SU "CITTADINI E GOVERNANCE" 
Bruxelles, 6 marzo 2003 - Cordis, il servizio d'informazione in materia di ricerca e sviluppo della Commissione europea, offre un servizio dedicato alle attività di ricerca relative al tema "Cittadini e governance". I progetti realizzati in questo ambito sono volti a mobilitare la ricerca europea nelle scienze economiche, politiche e sociali, al fine di affrontare l'emergere di una società basata sulla conoscenza e di nuovi rapporti fra cittadini e istituzioni. Il nuovo servizio, che fa parte del portale dedicato al sesto programma quadro (6PQ), offre un punto di accesso centralizzato a tutte le informazioni pertinenti che comprende orientamenti per l'utente, notizie, eventi di prossimo svolgimento e link diretti per facilitare la presentazione delle candidature in vista dell'assegnazione dei finanziamenti previsti per la ricerca in questo settore, i quali ammontano a 225 milioni di euro. Gli utenti potranno accedere rapidamente ai documenti relativi agli inviti aperti o di prossima pubblicazione, identificare i punti di assistenza, esaminare i progetti presentati in passato e consultare le pubblicazioni. Inoltre, questo servizio propone una rapida rassegna di oltre 450 organizzazioni che desiderano partecipare a progetti di ricerca in questo settore. Il servizio contiene informazioni tempestive e pubblicherà, non appena disponibili, le indicazioni relative a tutte le attività, workshop e progetti finanziati. Si tratta del primo servizio tematico lanciato sul portale del 6PQ. Prossimamente verranno attivati altri servizi specifici. http://www.cordis.lu/citizens 

IL CONSIGLIO "COMPETITIVITÀ" CHIEDE UN PIANO D'AZIONE A FAVORE DELL'OBIETTIVO DEL 3 PER CENTO 
Bruxelles, 6 marzo 2003 - In mancanza di orientamenti su come incrementare la spesa nella ricerca per raggiungere l'obiettivo del 3 per cento del Pil entro il 2010, il 3 marzo i Ministri del Consiglio "Competitività" hanno invitato la Commissione a presentare un piano d'azione sull'argomento prima della loro prossima riunione. Il Consiglio "Competitività" si è dichiarato favorevole a un piano d'azione che preveda politiche e incentivi commisurati alle caratteristiche strutturali dei singoli Stati membri e che incoraggi il settore privato ad investire maggiormente nella ricerca e sviluppo (R&S). Secondo i Ministri, lo strumento di coordinamento del sesto programma quadro (6PQ) costituirà una base di grande valore sia per creare lo Spazio europeo della ricerca e dell'innovazione, sia per avvicinarsi all'obiettivo del 3 per cento. Il Consiglio "Competitività" auspica che ci si avvalga del 6PQ per ottimizzare le risorse umane e la mobilità dei ricercatori, migliorare il dialogo tra scienza e società, collegare in rete e aprire i programmi di ricerca nazionali, nonché promuovere la cooperazione in materia di infrastrutture di R&S. Inoltre i ministri hanno chiesto alla Commissione di presentare una relazione sulla cooperazione con le organizzazioni intergovernative europee per la ricerca. I Ministri hanno sottolineato quanto sia importante concentrarsi su attività che favoriscano la partecipazione delle piccole e medie imprese alla ricerca e all'innovazione, come le iniziative volte a diffondere e commercializzare i risultati della R&S, facilitare la collaborazione con le università e creare nuove aziende basate sulla tecnologia. Il Consiglio "Competitività" ha invitato a stilare un programma comune per le tecnologie di frontiera e quelle di natura strategica, nonché ad istituire in Europa piattaforme e cluster tecnologici. I Ministri hanno espresso soddisfazione per il Libro verde sulla politica spaziale dell'UE chiedendo di adottare, entro la fine del 2003, un quadro normativo per una strategia spaziale congiunta tra la CE e l'Agenzia spaziale europea. Il Consiglio "Competitività" ha infine rinnovato l'auspicio che venga attuato al più presto il progetto Galileo. 

DAL CONSIGLIO "COMPETITIVITÀ" GIUNGE LA RICHIESTA DI UN PIANO D'AZIONE A FAVORE DELL'IMPRENDITORIALITÀ 
Bruxelles, 6 marzo 2003 - Nel corso di un dibattito pubblico, tenutosi il 3 marzo durante il Consiglio "Competitività", i ministri e i rappresentanti degli Stati membri hanno chiesto alla Commissione di redigere un piano d'azione per le Pmi. Durante la riunione, presieduta dal ministro greco dello Sviluppo Apostolos Tsochatzopoulos, i ministri hanno espresso un giudizio unanime favorevole sul Libro verde della Commissione "L'imprenditorialità in Europa" e sulla Carta europea per le piccole imprese, convenendo che iniziative di questo tipo non solo promuovono lo spirito d'impresa, ma contribuiscono a migliorare le condizioni operative per le piccole e medie imprese (Pmi). Come richiesto, tuttavia, i ministri hanno indicato i settori nei quali occorre migliorare il contributo della Comunità e degli Stati membri, al fine di garantire la necessaria coerenza della politica in materia di imprenditorialità e Pmi. Secondo il segretario di Stato olandese per gli Affari esteri Atzo Nicolaï, poiché il Libro verde è suddiviso in misure a breve e a lungo termine, "potremmo prendere in considerazione un obiettivo diverso [ogni anno]. Per il primo anno, ad esempio, si potrebbe affrontare il problema dell'onere burocratico per le imprese, oppure analizzare i costi delle disposizioni giuridiche". Come afferma Nicolaï, il Consiglio "Competitività" svolge una funzione essenziale nel coordinare un approccio coerente in merito a tali questioni. Per quanto concerne l'applicazione della Carta per le Pmi, Nicolaï ha affermato che, sebbene sia essenziale discutere l'adozione di nuove misure politiche, occorre anche continuare ad esaminare le prassi utilizzate in passato. Il ministro irlandese per le Imprese, il Commercio e l'Occupazione Mary Harney, infatti, ha sottolineato la necessità di comprendere meglio le esperienze del passato, soprattutto quelle relative ai fallimenti delle aziende: "Per quanto sia sempre positivo celebrare i successi, occorre comprendere i fallimenti per creare il contesto appropriato". La Harney ha aggiunto che "molte società di capitali di rischio [...] non concedono finanziamenti ai soggetti che si trovano alla loro prima esperienza imprenditoriale, poiché ritengono che la probabilità di insuccesso sia elevata". Per mantenere il tasso di sopravvivenza delle piccole aziende, la Harney ha proposto agli Stati membri di assumere un ruolo guida nel "creare la necessaria collaborazione fra il mondo delle imprese, dell'istruzione ed altri settori, collegando i capitali e le idee, e coniugando innovazione e imprenditorialità". Tuttavia, secondo il ministro federale austriaco degli Affari economici e del Lavoro Martin Bartenstein, spetta alla DG Imprese e alla DG Istruzione fornire il quadro legislativo appropriato per promuovere l'apprendimento e la formazione professionale permanenti nei paesi dell'UE. Sia a livello nazionale che europeo, "riuscire a definire un contesto favorevole che valorizzi e promuova l'innovazione servirà indubbiamente a liberare il talento e l'energia degli imprenditori", ha aggiunto la Harney. Quest'opinione è stata condivisa da Patricia Hewitt, ministro britannico per il Commercio e l'Industria, la quale ha evidenziato il ruolo cruciale che le piccole imprese dovranno svolgere in termini di crescita occupazionale futura: "L'innovazione proviene sempre più dalle piccole aziende, poiché esse sono in grado di muoversi molto più velocemente, e di rispondere alle nuove tecnologie e alle variazioni di comportamento dei consumatori". Tuttavia, secondo il ministro britannico, occorre compiere maggiori sforzi per garantire la crescita delle PMI e dello spirito d'impresa in tutte le comunità: "Le comunità e le regioni svantaggiate mostrano il livello più basso di imprenditorialità e, pertanto, riteniamo che giustizia sociale e riforme economiche vadano di pari passo". La Hewitt, inoltre, ha chiesto migliori disposizioni normative per le PMI, affermando che "le piccole imprese che non dispongono [...] di funzionari interni esperti in questioni sanitarie e di sicurezza rischiano davvero di trovarsi penalizzate da una legislazione mal concepita e inutilmente complessa". Tale opinione è stata sostenuta, in seguito, dal commissario per le Imprese e la Società dell'informazione Erkki Liikanen. Nel tentativo di fornire suggerimenti più concreti in merito alle misure della Commissione, la Hewitt ha fatto riferimento al documento redatto recentemente da Francia e Regno Unito, contenente diverse idee per l'elaborazione di un piano d'azione in materia di imprenditorialità. La proposta di un piano d'azione congiunto è stata esaminata in maniera più approfondita dal segretario di Stato francese per gli Affari economici, le Finanze e l'Industria Renaud Dutreil, il quale ha proposto di indire una giornata europea dell'imprenditorialità e di migliorare la consultazione con gli organi di rappresentanza delle PMI, nonché di realizzare degli studi comparativi e offrire migliori possibilità di partecipazione agli appalti pubblici. Le proposte avanzate dalla Francia e dal Regno Unito sono state avvallate da diversi ministri presenti alla riunione del Consiglio, fra cui il ministro portoghese dell'Attività economica Carlos Tavares, il quale ha posto l'accento sulla necessità di un'azione rapida e decisa, e ha chiesto alla Commissione di presentare un solido piano d'azione entro la fine del 2003. In risposta alle richieste relative al piano d'azione, Liikanen ha concluso affermando che "la Commissione è pronta a dedicarsi all'elaborazione di un piano d'azione, non appena sarà terminata la consultazione pubblica". 

UN INVESTIMENTO INTERESSANTE ? LE OBBLIGAZIONI DEI PAESI DELL'EST IL PARERE DI MICHAEL KRAUTZBERGER - GESTORE DEL FONDO UNIEUROASPIRANT DI UNION INVESTMENT 
Milano, 6 marzo 2003 - Da inizio anno il rendimento delle obbligazioni dell'Europa dell'Est segna il passo dopo mesi di crescita memorabile. Tuttavia sono ancora in molti a scommettere su questi titoli. I titoli obbligazionari dell'Europa dell'Est sono stati tra gli investimenti più richiesti del 2002, anno in cui l'indice ML Emerging Europe Government ha registrato una crescita del + 9,1% in Euro e del 28,8% in dollari. Ma dall'inizio del 2003 il mercato ha perso smalto tanto che lo stesso indice evidenzia un ribasso dell'1,4%. Tuttavia, l'interesse verso gli investitori istituzionali non sembra essere venuto meno: gli analisti ritengono che i benefici legati alla spinta proveniente dal processo di convergenza dei futuri membri dell'area UE non siano ancora esauriti e, in uno scenario di ulteriori ribassi nei rendimenti nei paesi occidentali, le obbligazioni europee "emergenti" sono viste come un valido strumento di diversificazione del portafoglio obbligazionario. Inoltre, i dati economici Usa e UE continuano a denunciare una situazione di stagnazione economica che potrebbe anche protrarsi per i mesi a venire: recentemente, lo stesso Governatore della Banca Centrale Duisemberg, ha riconosciuto che vi sono ulteriori rischi di un indebolimento della crescita, lasciando intravedere un imminente taglio dei tassi. Nel frattempo i rendimenti dei titoli di Stato occidentali sono scesi ulteriormente, e le curve dei rendimenti si sono ancora più appiattite, è dunque evidente il fatto che i bond dell'Europa dell'Est rappresentino tuttora una buona opportunità d'investimento per i sottoscrittori di fondi disposti a rischiare qualcosa in più pur rimanendo nell'ambito del reddito fisso. Michael Krautzberger, gestore del fondo UniEuroAspirant, si aspetta nel 2003 un rendimento del proprio fondo tra il 6% e l'8%. Ma attenzione ai facili entusiasmi e a sottovalutazioni del rischio insito nei bond emergenti: l'Europa dell'Est resta ancora una regione molto particolare che rende necessaria un'attenta analisi della situazione prima di prendere ogni decisione in merito. Fra i candidati all'ingresso nella UE ci sono Paesi come Bulgaria e Romania che potrebbero entrare nel 2007, mentre Turchia e Croazia sono in lista d'attesa. Essendo gli investimenti del fondo UniEuroAspirant ad ampio spettro, una piccola percentuale viene sempre destinata a settori a rischio ben selezionati. Così in portafoglio sono ora presenti obbligazioni turche, titoli il cui rischio risulta controllabile: già il semplice annuncio delle condizioni necessarie per la trattativa sono il segnale del probabile ingresso della Turchia nell'Unione Europea senza dimenticare che questo mercato rappresenta un buon investimento solo se si investe con un buon timing e se si monitorizza costantemente. Relativamente al rischio e alla volatilità di questo tipo di investimenti, Krautzberger ricorda come i rendimenti registrati dei fondi obbligazionari dell'Europa emergente possano essere facilmente paragonati ai risultati a lungo termine dei fondi azionari: nel corso dell'ultimo anno si è passati da un leggero segno negativo a un + 15%, un'oscillazione piuttosto ampia per un fondo obbligazionario, mentre la volatilità resta molto inferiore a quella dei fondi azionari. Non si possono naturalmente escludere possibili perdite, ma a medio termine il rischio resta piuttosto basso. Circa il futuro del mercato obbligazionario europeo, si ritiene che durante il 2003 proseguirà, forse leggermente indebolita, la positiva tendenza degli ultimi anni in quanto ci aspettiamo uno o due ulteriori tagli dei tassi d'interesse in Europa. "Al momento, non vedendo un deciso miglioramento della situazione economica globale, ritengo che sarà difficile assistere a breve ad una forte ripresa del mercato azionario", conclude il gestore di Union Investment, 'e per ciò ritengo che i fondi obbligazionari aventi un rischio leggermente più elevato possano rappresentare un buona fetta d'investimento all'interno di un portafoglio diversificato'. 

PIONEER INVESTMENTS VINCE IL MANDATO PER LA GESTIONE DELL'AZIONARIO USA DEL GRUPPO SANTANDER, IL PIÙ GRANDE ASSET MANAGER SPAGNOLO 
Milano, 6 marzo 2003 - Pioneer Investments ha ricevuto da Santander Central Hispano Gestion Activos - la prima società di gestione spagnola per patrimonio in gestione, con una quota di mercato superiore al 27% - il mandato per la gestione della componente azionaria statunitense presente all'interno dei propri fondi comuni. La scelta di Pioneer Investments è avvenuta alla fine di un lungo processo di selezione che ha visto coinvolti i principali asset managers internazionali. La scelta è ricaduta su Pioneer Investments grazie all'esperienza specifica e alla presenza diretta, con la sede di Boston, sul mercato azionario americano, alle performance consistenti nel tempo, ad un processo di gestione rigoroso e strutturato basato sulla ricerca e sull'analisi fondamentale e quantitativa, svolta da un team di professionisti interni. L'accordo è stato definito da Matteo Perruccio, già responsabile della Divisione International di Pioneer Investments e neo Amministratore Delegato di Pioneer Investments Management Sgrpa. "Siamo orgogliosi di essere stati scelti da Santander e sono molto fiducioso nelle sinergie che si potranno creare da questa partnership - ha commentato Perruccio - Mi aspetto che la collaborazione possa crescere abbracciando nuove aree di business. Oggi, oltre al track record eccellente di 75 anni di attività sul mercato azionario americano, possiamo vantare ottimi risultati sul mercato azionario europeo e capacità distintive nell'ambito degli hedge fund che, anche grazie all'acquisizione di Momentum, valgono oltre un miliardo e mezzo di €." "Inoltre - ha aggiunto Perruccio - mettendo a frutto le competenze maturate in anni di stretta collaborazione con le banche del gruppo UniCredito Italiano, saremo in grado di offrire al nostro nuovo Partner un supporto a 360°, che passerà anche per lo sviluppo di nuovi prodotti e le iniziative di marketing." Americano, con precedenti esperienze professionali con American Express in Italia, a Londra e Parigi, dove è oggi basato, Perruccio ha assunto la responsabilità della Divisione International di Pioneer Investments due anni fa. In questo arco temporale la società ha conseguito importanti risultati commerciali stringendo accordi con i principali distributori in Europa, tra cui Merril Lynch e Prudential Bache ed ha ampliato il proprio mercato di riferimento grazie ad importanti accordi in America Latina (in Cile è uno dei principali operatori del sistema pensionistico) ed in estremo oriente (a Singapore ha conquistato rilevanti mandati istituzionali). Nel 2002, nonostante il trend negativo dei mercati, la Divisione International ha conseguito una raccolta netta di circa 1 miliardo di €, un dato che contribuisce al positivo andamento globale di Pioneer Investments che ha chiuso l'anno con vendite nette per oltre 6 miliardi di €. La nomina di Perruccio ad Amministratore Delegato di Pioneer Investment Management Sgrpa si inquadra in un progetto di fusione delle Divisioni International e Italia, con l'obiettivo di unificare le competenze e best practice maturate. Grazie a questa operazione sarà possibile sfruttare l'esperienza italiana nel servizio e supporto integrato di un grande distributore, quale UniCredito Italiano, che si avvale di Pioneer Investments come partner in una logica di multi prodotto e multi segmento (retail, corporate, private). Oggi Pioneer Investments gestisce in tutto il mondo oltre 100 miliardi di €. In Italia il Gruppo UniCredito Italiano, con oltre 60 miliardi di €, detiene il 13,2% del mercato dei fondi comuni di investimento. 

BANCA POPOLARE DI LODI: VIA LIBERA DAI SOCI AL NUOVO PROGETTO DI CRESCITA E CONSOLIDAMENTO DEL GRUPPO APPROVATO IL PIANO DI RAFFORZAMENTO PATRIMONIALE AUMENTO DI CAPITALE GRATUITO IMPORTO COMPLESSIVO 63 MLN DI EURO 
Lodi, 6 marzo 2003 - L'Assemblea Straordinaria dei Soci della Banca Popolare di Lodi, in relazione alle proposte deliberate lo scorso 22 gennaio 2003 dal Consiglio di Amministrazione, ha approvato il 3 marzo, con un consenso pressoché unanime (due astenuti e un voto contrario) il piano di rafforzamento patrimoniale di oltre 2 miliardi di euro che offrirà al Gruppo basi solide per continuare a crescere. L'operazione servirà a sostenere il nuovo piano di consolidamento e sviluppo finalizzato da un lato a razionalizzare ulteriormente la struttura societaria e dall'altro a porre le basi per rafforzare la posizione del Gruppo tra i primi 10 poli bancari nazionali. Questo nuovo progetto rappresenta la naturale prosecuzione del processo di ristrutturazione portato avanti con successo lo scorso anno attraverso la costituzione di Bipielle Retail e Bipielle Investimenti (società quotata in Borsa dal 1° novembre 2002), che permetterà di sviluppare ulteriormente le potenzialità attuali del Gruppo per incrementare la redditività e creare valore per gli azionisti. Il rafforzamento patrimoniale permetterà al Gruppo sia di finanziare programmi di espansione, mediante l'acquisizione di banche di medie dimensioni (oltre quelle già rilevate nel 2002), sia di cogliere al meglio le opportunità di crescita svolgendo un ruolo attivo nel consolidamento del sistema bancario italiano e beneficiando di maggior forza contrattuale per eventuali accordi ed aggregazioni con istituti di rilevanza nazionale. Il Gruppo Bipielle, che dispone attualmente di 852 filiali, intende arrivare entro il 2003 ad avvalersi di una rete distributiva di almeno 1.000 filiali e di proporsi sempre più come polo aggregante. Il tier one, che senza l'operazione di aumento di capitale deliberato oggi si sarebbe attestato al 6% entro il 2003, si posizionerà invece ad operazione conclusa (aumento di capitale in opzione ai soci) sopra l'8,00% e il total capital ratio sopra il 13,00%, consentendo al Gruppo di sostenere un'ulteriore crescita per linee interne ed esterne. L'Assemblea dei Soci ha pertanto approvato le seguenti deliberazioni: 1. Aumento di capitale gratuito per Euro 63.112.095,90, con variazione del valore nominale unitario dell'azione dagli attuali Euro 2,58 ad Euro 3, mediante imputazione a capitale di riserve disponibili derivanti da fondi di rivalutazione degli immobili. 2. Aumento di capitale in opzione ai soci, in forma scindibile, per nominali massimi Euro 298.303.419,00, mediante emissione, in una o più volte, purché entro il 31 dicembre 2004, di massimo n. 99.434.473 azioni da nominali Euro 3 cadauna, di cui: a. massimo n. 90.394.975 azioni, con godimento 1° gennaio 2003, da emettersi, entro il 31 ottobre 2003, con sovrapprezzo da stabilirsi dal Consiglio di Amministrazione in misura non inferiore ad Euro 5,25 e non superiore ad Euro 7,25; il prezzo di emissione, dato dal prezzo nominale più il sovrapprezzo, sarà quindi compreso nel range tra 8,25 Euro e 10,25 Euro e sarà determinato dal consiglio di amministrazione al momento del lancio dell'operazione, tenuto conto anche dell'andamento del titolo, per un ammontare complessivo compreso tra un minimo di 745,8 mln. di euro e un massimo di 926,5 mln. di euro; b. massimo n. 9.039.498 azioni con godimento 1° gennaio 2004, da emettersi senza sovrapprezzo, entro il 30 giugno 2004. Agli aderenti all'aumento di capitale saranno offerte, ogni n. 60 azioni e/o obbligazioni convertibili possedute, n. 30 azioni di nuova emissione. Inoltre saranno assegnate , a titolo gratuito, n. 1 azione ogni 30 azioni di nuova sottoscrizione. Agli azionisti che conserveranno ininterrottamente le azioni fino al 1° giugno 2004 saranno offerte, ogni 10 azioni di nuova sottoscrizione, 1 azione senza sovrapprezzo, vale a dire al valore nominale di 3 euro. 3. Aumento di capitale riservato agli investitori istituzionali, in forma scindibile, con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell'art. 2441, comma 5 Cod. Civ., per un importo nominale massimo di Euro 120.000.000,00, mediante emissione, entro il 31 dicembre 2006, di massime n. 40.000.000 azioni, del valore nominale di Euro 3 cadauna, godimento regolare, con prezzo unitario minimo non inferiore al patrimonio netto per azione, come risultante dall'ultimo bilancio approvato al momento dell'emissione e tenendo conto del patrimonio riveniente dall'aumento di capitale in opzione ai soci sopra citato, per un ammontare minimo pari a 424 mln di euro. Il prezzo di emissione sarà determinato dal consiglio di amministrazione al momento del lancio dell'operazione che potrà essere realizzata anche in più tranche. 4. Emissione di obbligazioni convertibili subordinate, anche in più tranche, per un valore nominale complessivo di 1 miliardo di euro, con esclusione del diritto di opzione, purché entro 3 anni dalla deliberazione assembleare. Il valore nominale unitario delle obbligazioni sarà determinato in misura non inferiore al patrimonio netto per azione, come risultante dall'ultimo bilancio approvato al momento dell'emissione e tenendo conto del patrimonio riveniente dall'esecuzione dell'aumento di capitale in opzione ai soci sopra citato; le obbligazioni saranno convertibili alla pari in azioni Banca Popolare di Lodi di nuova emissione, godimento regolare. Contestualmente sarà deliberato un aumento di capitale a servizio esclusivo della conversione dell'obbligazione. 5. Modifica della deliberazione dell'assemblea straordinaria del 6 novembre 2000, all'esclusivo fine di assegnare ai possessori di warrant (in scadenza il 31 dicembre 2003) per l'acquisto e/o la sottoscrizione di azioni Banca Bipielle Network S.p.A. anche il diritto di acquistare azioni di Bipielle Investimenti S.p.A., con uno sconto del 10-20% sul prezzo di vendita. Per ogni warrant posseduto sarà possibile acquistare un'azione Bipielle Investimenti. 

BPCI: CDA 14 MARZO; BILANCIO 2002 E DUE DILIGENCE 
Milano, 6 marzo 2003 - Banca Popolare Commercio e Industria comunica che il Consiglio di Amministrazione per l'approvazione dei prospetti contabili nonché della nota integrativa relativi ai bilanci al 31 dicembre 2002 della Capogruppo e consolidato, si riunirà in data 14 marzo 2003. Nel corso della stessa riunione, il Consiglio di Amministrazione esaminerà la relazione finale relativa alla due diligence - svolta anche sui dati al 31 dicembre 2002 - prevista dall'Accordo Quadro relativo al progetto di aggregazione con la Banca Popolare di Bergamo-Credito Varesino. A tal proposito si informa che il Consiglio di Amministrazione ha già preso atto dell'informativa preliminare sulle risultanze della due diligence, dalla quale non emergono ipotesi di rettifiche di ammontare rilevante ai fini dell'eventuale revisione del rapporto di concambio. 

ASSOGESTIONI: ANTICIPAZIONI SUI DATI DEL MESE DI FEBBRAIO 2003 
Milano, 6 marzo 2003 - Fondi Comuni. Febbraio quinto mese consecutivo di raccolta positiva con +2,7 mld. di euro. Patrimonio in crescita. Obbligazionari +4,3 mld. di euro, liquidità +2,8 mld. di euro, flessibili in nero. Segno meno per azionari e bilanciati. Saldo fortemente positivo a febbraio per i fondi comuni d'investimento che chiudono il mese a +2.733 milioni di euro. A febbraio la raccolta ha recuperato oltre un terzo del saldo negativo del 2002. In aumento il patrimonio rispetto a gennaio. Vero e proprio boom per gli obbligazionari. Fondi di liquidità fortemente positivi, segno più anche per i fondi flessibili. In rosso i fondi azionari e quelli bilanciati. Nell'insieme di tutti fondi (italiani, lussemburghesi e esteri) per le macro categorie si registra: Azionari raccolta netta negativa per -2.819 mln. di euro; Bilanciati raccolta netta negativa per -1.739 mln. di euro; Obbligazionari raccolta netta positiva per +4.315 mln. di euro; Di Liquidità raccolta netta positiva per +2.857 mln. di euro; Flessibili raccolta netta positiva per +119 mln. di euro. La raccolta netta, per tipologia giuridica, è così costituita: I fondi armonizzati hanno registrato una raccolta netta positiva per +1.289 mln. di euro. I fondi non armonizzati (riservati, speculativi esteri/italiani e altri) hanno registrato una raccolta netta positiva di circa +72 mln. di euro. I fondi e gli organismi di diritto estero costituiti da intermediari italiani hanno registrato, in Italia, una raccolta netta positiva per circa +1.327 mln. di euro. I fondi lussemburghesi storici hanno registrato una raccolta netta positiva per circa +45 mln. di euro. I Fondi di fondi, che non vengono inclusi nei totali per evitare duplicazioni, hanno registrato nel mese di febbraio una raccolta netta negativa per circa -106 mln. di euro e un patrimonio pari a 5.887 mln. di euro. Il patrimonio dei fondi armonizzati di diritto italiano risulta, a fine febbraio, di circa 360.456 mln. di euro. Il patrimonio dei fondi non armonizzati (riservati, speculativi esteri/italiani e altri) è pari a 7.943 mln. di euro. Il patrimonio dei fondi e organismi di diritto estero degli intermediari italiani è di 74.123 mln. di euro. Il patrimonio dei fondi lussemburghesi storici è di 23.177 mln. di euro. Complessivamente il patrimonio gestito dalle forme collettive degli intermediari italiani ammonta a 465.699 mln. di euro. I dati riportati nel presente comunicato sono provvisori e passibili di variazioni. Giovedì 6 marzo Assogestioni renderà pubblici i risultati completi e definitivi. 

DE'LONGHI S.P.A.: PRECONSUNTIVI DI BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2002. IL FATTURATO HA RAGGIUNTO €1.273,7M (+6,3% RISPETTO AL 2001). 
Milano, 6 marzo 2003 - A parità di tassi di cambio la crescita del fatturato sarebbe stata dell'8,7%. L'Ebitda è cresciuto a €180,4m (+9,9%) con un'incidenza del 14,2% sul fatturato, rispetto al 13,7% del 2001, nonostante un effetto sfavorevole dei tassi di cambio di circa 0,4 punti percentuali sul fatturato. Forte incremento dell'utile netto a €40,0m con una crescita del 52,0% rispetto a €26,3m nel 2001. L'incidenza del capitale circolante netto sul fatturato si è ridotta al 21,1% rispetto al 32,4% del 2001. In netta diminuzione anche l'indebitamento finanziario netto pari a €269,1m, grazie a una generazione di cassa di €78,9m e ai proventi della securitization per € 99,1m. Nel 2002, pur in un contesto di mercato caratterizzato da una sostanziale stabilità, De' Longhi ha proseguito nel suo percorso di crescita del fatturato e miglioramento della redditività grazie al lancio di nuovi prodotti e al controllo dei costi operativi. La crescita del fatturato (+6,3%) è stata influenzata negativamente dall'andamento dei cambi (-2,4%) e dall'uscita dalla famiglia dei microonde di gamma bassa (-1,3%); escludendo questi due effetti la crescita sarebbe stata del 10%. Il Gruppo ha registrato una crescita significativa nei settori della preparazione e cottura cibi (+10,8%) e del condizionamento (+8,6%). Il calo nel riscaldamento (-2,7%) è stato causato da un ritardo nella partenza della stagione invernale, in seguito a temperature superiori alle medie in alcuni dei mercati di riferimento del Gruppo. Soddisfacente la tenuta del segmento pulizia della casa e stiro (+5,3%) dopo la rilevante crescita del 2001. Per quanto riguarda l'andamento per area geografica va sottolineata la notevole crescita del fatturato in Italia (+8,9%), pur in presenza di un mercato dell'elettrodomestico in contrazione e a conferma dell'aumento delle quote di mercato e del consolidamento della leadership nel mercato domestico. In Inghilterra (+5,5%) si è confermata la crescita di Kenwood, che ha conquistato la posizione di numero uno in diverse famiglie di prodotto. Molto soddisfacente anche l'aumento di fatturato in Nord America e in Giappone (+9,7% e 10,8% rispettivamente) seppure fortemente rallentato dalla rivalutazione dell'€ nei confronti di $ e Yen; a tassi di cambio costanti il fatturato sarebbe aumentato del 18,2% in Nord America e del 20,7% in Giappone. Il margine Ebitda è aumentato dal 13,7% al 14,2% grazie ad un migliore sales mix, al contenimento dei costi industriali e ad un maggior utilizzo della realtà industriale cinese, azioni su cui si sta lavorando anche nel 2003; questi effetti hanno più che compensato le sfavorevoli fluttuazioni dei tassi di cambio e il minore apporto al fatturato da parte del riscaldamento, segmento con redditività più elevata rispetto alla media del Gruppo. Rilevante è stato l' incremento della spesa pubblicitaria, in aumento di oltre il 20% rispetto al 2001, a supporto in particolare di prodotti immessi nel mercato nell'ultima parte dell'esercizio. Nel 2002 l'Ebit ha raggiunto €109,9m, con un aumento del 16,5% (€ 94,4m nel 2001) e con un'incidenza dell'8,6% sul fatturato rispetto al 7,9% nel 2001; il miglioramento dell'Ebit è stato più che proporzionale rispetto all'Ebitda grazie alla minor incidenza degli ammortamenti sul fatturato. L'utile netto ha raggiunto €40,0m (+52,0% rispetto al 2001), in assenza di rilevanti variazioni delle componenti straordinarie e anche grazie agli effetti delle politiche di copertura che hanno permesso di recuperare gran parte delle fluttuazioni sfavorevoli dei tassi di cambio. In miglioramento tutti i principali indicatori economico finanziari: Roe (dal 5,0% del 2001 al 7,2% del 2002), Roce (dal 9,7 al 13,3%) e Interest Cover (Ebitda/Oneri Finanziari, in crescita da 4,2x a 5,0x). Le azioni intraprese per contenere il magazzino e migliorare le condizioni di incasso dei crediti hanno permesso di ridurre ulteriormente il capitale circolante netto, che prima degli effetti della securitization e quindi a perimetro comparabile scende da €388,5m (32,4% sul fatturato) del 2001 a €370,3m (29,1% sul fatturato) nel 2002. Considerando anche i proventi della securitization, il capitale circolante netto si è ridotto a €269,1m (21,1% del fatturato). Per il secondo anno consecutivo l'incidenza del capitale circolante sul fatturato è diminuita ed il risultato è ancora più rilevante tenendo presente che nel 2000 il capitale circolante netto rappresentava il 37,6% del fatturato. Al 31 dicembre 2002, l'indebitamento finanziario netto si è ridotto a €269,1m grazie ad una generazione di cassa di €78,9m (dopo aver distribuito dividendi per €4,9m) e a proventi della securitization per €99,1m dai €447,1m di fine 2001. In netta diminuzione è risultato anche Il rapporto mezzi terzi/mezzi propri che è passato da 0,85x del 2001 a 0,49x nel 2002 (il rapporto sarebbe 0,66x qualora si escludessero i proventi della securitization). "Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti" - commenta il Presidente Giuseppe De' Longhi - "e in particolare delle performance ottenute nel mercato italiano, giapponese e nord americano, anche alla luce della difficile congiuntura economica". "Siamo fiduciosi di poter migliorare ulteriormente fatturato e redditività nel 2003" - conclude l'amministratore delegato Stefano Beraldo - "grazie all'ampliamento della gamma per i prodotti immessi sul mercato a fine 2002, ai nuovi prodotti in fase di lancio, all'ulteriore sviluppo dei principali marchi del Gruppo e a un continuo impegno sul fronte del controllo dei costi". Il progetto di bilancio verrà discusso dal Consiglio di Amministrazione che si riunirà il giorno 21 marzo 2003 e sottoposto all'approvazione dell'Assemblea dei soci prevista per il giorno 14 aprile in prima convocazione e il 15 aprile in seconda convocazione. 

HENKEL ITALIA IL FATTURATO CRESCE A 681 MILIONI DI EURO RISULTATI POSITIVI PER TUTTO IL GRUPPO 
Milano, 6 marzo 2003 - Risultati positivi per la filiale italiana del Gruppo Henkel. Il fatturato registra un incremento del 4,6%, passando dai 651 milioni di euro del 2001 ai 681 milioni di euro del 2002. Il margine operativo (Ebit) cresce del 16,3% e si attesta a 91 milioni di euro. Il rendimento del capitale investito (Roce) è del 33,1%, con un aumento di circa 4 punti rispetto all'anno precedente. Dati che testimoniano un ulteriore consolidamento sia nell'area dei Prodotti per il largo consumo sia in quella delle Tecnologie per la realtà italiana della Henkel, che riconferma la propria posizione primaria all'interno del Gruppo. Tale crescita è riconducibile, da una parte, al buon andamento del largo consumo in generale, dall'altra, alla tenuta delle quote nel settore industriale, dove invece le sofferenze dei comparti "auto" ed "edilizia" hanno rallentato l'espansione del mercato stesso. Tra le principali leve di successo delle Divisioni al consumo ricordiamo numerose novità di prodotto ed estensioni di linea, un'intensa politica per la qualità ed un rinnovamento delle politiche commerciali. Nel settore degli Adesivi al consumo va ricordata la cessione del marchio Bostik avvenuta nel corso del mese di Maggio in seguito alla strategia di riduzione dei marchi locali e concentrazione su marchi internazionali. L'area delle Tecnologie ha concentrato i propri sforzi nel lancio di nuovi prodotti e, soprattutto, nell'incremento delle performance di servizio, che hanno consentito di rispondere in modo adeguato alla battuta di arresto dei settori industriali di riferimento. L'incidenza percentuale di ciascuna divisione sul fatturato globale Henkel Italia è così ripartita: Detersivi/Prodotti per la pulizia della casa: 49,6%; Adesivi al consumo e per uso professionale: 10,9%; Cosmetica/Igiene personale: 16,9%; Tecnologie (Henkel Loctite Adesivi e Surface Technologies): 22,6% Per quanto riguarda la situazione internazionale, malgrado le difficili condizioni economiche, nel corso dell'esercizio 2002 il Gruppo Henkel ha registrato ancora una volta un incremento del fatturato rispetto al 2001 del 2,6% arrivando a 9.656 milioni di euro. Al netto di flussi di cambio e di acquisizioni/disinvestimenti, il fatturato è cresciuto del 4,5%. Per quanto riguarda il quarto trimestre del 2002, Henkel ha registrato un incremento del del fatturato del 3,1% rispetto all'esercizio precedente, toccando i 2.384 milioni di euro. Anche il risultato operativo (Ebit) è migliorato per tutti i settori aziendali rispetto al 2001, ottenendo un incremento nel 2001 del 10,6%, per un totale di 666 milioni di euro. Tutte le attività aziendali hanno contribuito a questo sviluppo positivo grazie ad incrementi percentuali a due cifre. Il quarto trimestre del 2002 ha registrato un aumento dell'EBIT del 13,9% rispetto all'esercizio precedente, arrivando a 176 milioni di euro. Nel 2002, il rendimento sul capitale investito (Roce) è migliorato del 3,3% passando a 15,7%, un dato che rappresenta il nuovo valore massimo. Grazie ad una chiara diminuzione dell'onere per interessi, il risultato finanziario ha registrato un sensibile miglioramento di 149 milioni di euro, passando così a -2 milioni di euro. L'utile di esercizio, al netto di quote terzi, ammonta a 435 milioni di euro e raggiunge dunque, nonostante siano venute meno le attività Cognis ed Henkel-Ecolab un valore pari a quello ottenuto durante lo scorso esercizio, al netto di voci straordinarie. Di conseguenza, anche il risultato per azione privilegiata ha raggiunto con 3,06 euro il livello dell'esercizio precedente, al netto di voci straordinarie, pari a 3,05 euro. Le commissioni competenti della Henkel KGaA intendono sottoporre a delibera dell'Assemblea Generale la proposta di corrispondere dividendi invariati pari a 1,12 euro sulle azioni privilegiate e 1,06 euro sulle azioni ordinarie. Nel 2002, gli investimenti per ricerca e sviluppo del Gruppo Henkel sono stati pari a 259 milioni di euro, corrispondenti al 2,7% del fatturato. Ogni anno, a livello mondiale, sono circa 3.000 i dipendenti che si occupano di ricerca, di sviluppo prodotti e tecniche di applicazione. Al 31 dicembre 2002 i dipendenti del Gruppo Henkel sono 48.638, e cioè 2.015 più dell'anno precedente, fattore riconducibile soprattutto ad acquisizioni. Più del 75% dei dipendenti opera al di fuori della Germania. Grazie allo speciale programma di ristrutturazione "Strong for the future", nel 2002 sono stati effettuati risparmi pari a 65 milioni di euro. Dei 134 progetti iniziali, 130 sono conclusi o in fase di realizzazione. Il Gruppo Henkel nonostante il persistere di una situazione economica difficile, prevede per il 2003 un incremento di fatturato al netto di flussi di cambio e di acquisizioni/disinvestimenti pari circa al 4% ed un aumento del risultato operativo prossimo al 10%. Per l'anno in corso il Gruppo Henkel parte dal presupposto di un miglioramento del risultato finanziario e di un sensibile aumento dell'utile di esercizio. Per quanto riguarda il risultato per azione, il Gruppo Henkel aspira ad un miglioramento di quasi il 10%. 

DIEBOLD RAFFORZA LA PROPRIA POSIZIONE DI OUTSOURCER CON UN NUOVO E IMPORTANTE CONTRATTO CON BANCA RAIFFEISEN 
Windsor, 6 marzo 2003 - Diebold Incorporated, leader globale nel settore delle soluzioni self-service per il mercato finanziario, ha sottoscritto con la Banca Raiffeisen in Lussemburgo un contratto di outsourcing della durata di cinque anni che prevede la manutenzione e la gestione dell'intera rete di terminali self-service. Affidando la manutenzione e il controllo della propria rete a Diebold, la Banca Raiffeisen potrà meglio concentrarsi sul proprio core business. In base al contratto, la filiale Diebold del Lussemburgo avrà la responsabilità totale del Monetic Server Luxembourg (server Mosel ) al quale è collegata la rete di terminali self-service di Banca Raiffeisen. Il server Mosel, sviluppato nei primi anni '90 da Diebold (precedentemente era il Gruppo Bull), è il più importante server di Atm del Lussemburgo in grado di gestire le operazioni dei 360 terminali self-service del Paese e indirizzare le informazioni ai server delle banche e ai centri di autorizzazione. Il nuovo contratto comprende: attività di project management; installazione e manutenzione del server; progettazione e manutenzione degli applicativi; gestione degli Atm e della rete (compreso il controllo da remoto e la distribuzione dei contenuti); supporto software e monitoraggio per garantire la sicurezza. Diebold sta inoltre sviluppando una gamma di soluzioni personalizzate ad alto valore aggiunto fra le quali vi è un'interfaccia web che consente al personale di agenzia di gestire i terminali self-service dalla loro postazione di lavoro. Altri servizi comprendono la fornitura di un supporto di emergenza per le agenzie situate in zone ad elevato traffico e la gestione e il trasporto di contante con società specializzate. "Questo contratto ci permette di focalizzare la nostra attenzione sulle attività bancarie" ha dichiarato Alain Marchioni, responsabile degli Atm della Banca Raiffeisen. "Quando sarà possibile affidare in outsourcing le nostre attività non strategiche, lo faremo e ciò ci consentirà di ridurre i costi. La competenza di Diebold, riconosciuta a livello globale, relativa alla manutenzione e al controllo, unita alla qualità dei servizi che ci offre già da tempo, hanno fatto sì che la nostra scelta cadesse ancora una volta su di lei." Diebold, che è il fornitore della rete di terminali self-service di tutte le principali banche del Lussemburgo, gestiva già la manutenzione e il supporto software per gli Atm della Banca Raiffeisen. Gilbert Gazon, responsabile della filiale Diebold del Lussemburgo ha affermato: "Il nuovo contratto sottolinea l'impegno di Diebold nell'offrire soluzioni di outsourcing efficaci e profittevoli." 

ERNST & YOUNG SEMPRE PIÙ QUALIFICATA NEL RISK MANAGEMENT 
Milano, 6 marzo 2003 - Ernst & Young potenzia la propria struttura con due nuovi ingressi per rispondere in modo più incisivo alla domanda di servizi correlati alla gestione del rischio. Entrano a far parte dell'organizzazione due nuovi Partner: Massimo delli Paoli, assume la guida della divisione Risk Advisory strutturata in due dipartimenti specializzati: Technology and Security Risk Services e Business Risk Services. Precedentemente è stato responsabile della medesima area in Arthur Andersen; Fabio Merello con l'incarico di Responsabile Technology and Security Risk Services, ruolo che già ricopriva in Andersen. Il dipartimento Business Risk Services è invece affidato ai due partner Paolo Marcon e Floriano Fasoli, rispettivamente responsabili il primo per il settore industriale, il secondo per il settore finanziario. "Il mercato domanda servizi specializzati nell'analisi e gestione dei rischi di business perché è sempre più consapevole dell'importanza che una corretta prevenzione può assumere nel consolidamento del valore di una società" - sottolinea Massimo delli Paoli, responsabile Risk Advisory Ernst & Young - "Noi rispondiamo investendo in risorse qualificate, metodologie e tecnologie sempre più efficaci per supportare i nostri interlocutori nell'affrontare l'attuale crescita competitiva e gli obiettivi di business sempre più ambiziosi". 

VINCENZO MUROLO, 57 ANNI, È IL NUOVO DIRETTORE GENERALE DI BANCA 121 PROMOZIONE FINANZIARIA. 
Lecce, 6 marzo 2003 - Napoletano, laureato in Giurisprudenza, Murolo ha percorso le tappe principali della propria carriera all'interno di Banca Monte dei Paschi di Siena, dove è entrato nel 1973. Nel Monte dei Paschi, Murolo ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità, con particolare riferimento al coordinamento territoriale della rete di filiali. Dal 2001 è stato responsabile della Capogruppo di Salerno di Banca Monte dei Paschi di Siena. Murolo sarà affiancato da Nicola Onorati, che è stato nominato Vice Direttore Generale di Banca 121 PF, carica già ricoperta all'interno di Banca 121 dal 2000. 

INFERENTIA DNM S.P.A. SIGLA UNA PARTNERSHIP COMMERCIALE CON BIT SYSTEMS S.P.A. - SOCIETÀ DI ICT DEL GRUPPO BORSA ITALIANA 
Milano, 6 marzo 2003 - Inferentia Dnm S.p.A., società quotata al Nuovo Mercato, leader in Italia e tra i primi gruppi europei nei servizi di consulenza e di sviluppo di progetti di eBusiness e digital marketing, ha siglato una partnership commerciale con Bit Systems S.p.A. - società di Ict del Gruppo Borsa Italiana, specializzata nella consulenza tecnologica e informatica per il mondo finanziario. L'accordo, scaturito da una prolungata collaborazione tra le due società su progetti internet di Borsa Italiana, permette ad Inferentia Dnm e a Bit Systems di rafforzare la propria offerta di servizi specialistici e di promuoverne lo sviluppo. 

CATHAY PACIFIC RISULTATI ECONOMICI 2002: FORTE CRESCITA DELL'UTILE E DEL FATTURATO
Milano, 6 marzo 2003 - Nel 2002 Cathay Pacific ha registrato un utile di 3.983 milioni di dollari di Hong Kong (Hk$), pari a 487,318 milioni di euro, rispetto ai 657 milioni di dollari di Hong Kong di utile dell'anno precedente. Il fatturato è aumentato del 8,7%, raggiungendo un totale di 33.090 milioni di dollari di Hong Kong (4.046,907 milioni di euro). Il consistente miglioramento del risultato è dovuto ad un aumento della domanda del trasporto passeggeri, ad una forte crescita del settore cargo e del successo degli sforzi continui per accrescere il livello di produttività e per ridurre i costi operativi. "Malgrado le molte sfide, il 2002 è stato un anno ricco di successi per Cathay Pacific, grazie alla fiducia dei nostri clienti ed al assiduo lavoro dei dipendenti" ha dichiarato James Hughes-Hallett, Presidente della Cathay Pacific Airways. "Le previsioni per il 2003 sono parzialmente offuscate dalle attuali incertezze politiche ed economiche; ciò nonostante siamo fiduciosi per quanto riguarda il nostro futuro a lungo termine. Portiamo avanti i nostri piani per incrementare la flotta e rafforzare la nostra rete globale che fa perno sulla nostra base di Hong Kong, l'aeroporto hub e centro logistico più importante dell'Asia". Il fattore di carico passeggeri, ovvero la percentuale di posti occupati, ha raggiunto il livello record di 77,8%. Tuttavia, la domanda per le classi Prima e Business, rimane ancora debole, causando un calo dello 0,7% dello yield (rendimento passeggero/chilometro volato), pari a 0,454 dollari di Hong Kong. Il settore cargo ha registrato una costante crescita durante tutto l'anno, grazie alla forte domanda per traffico in esportazione da Hong Kong verso Asia, Europa e in particolar modo Nord America. I servizi cargo da e per Europa sono stati rafforzati grazie anche all'inaugurazione dei nuovi servizi da Milano, Bruxelles e Manchester. Ciò nonostante lo yield, pari a 1,80 dollari di Hong Kong per tonnellata/chilometro ha subito una leggera flessione del 2,7%. Nel 2002 hanno registrato buoni risultati anche le controllate e partecipate, nonostante le condizioni di mercato molto competitive. Infolink: www.cathaypacific.com 

AIR DOLOMITI PORTA VERONA NELLE CAPITALI EUROPEE CON LA NUOVA TARIFFA PRIMAVERILE.
Verona, 6 marzo 2003 - Air Dolomiti, la Compagnia regionale partner di Lufthansa e quotata al MTA, offre speciali tariffe per scoprire le più affascinanti capitali europee durante la primavera. Acquistabile dal 03 al 17 marzo ed utilizzabile dal 01 al 16 aprile con ultimo rientro il 16, la nuova tariffa di Euro 169 + tasse è valida per volare da Verona ad Amsterdam, Barcellona, Bruxelles, Madrid e Parigi. La tariffa si intende valida andata e ritorno a persona, con validità massima 14 giorni e permanenza minima 2 giorni. Il grande vantaggio è poter dunque beneficiare di una tariffa economica senza il vincolo del sabato notte. Il network in partenza da Verona, dove Air Dolomiti è la prima Compagnia per numero di destinazioni offerte e movimenti giornalieri, tocca le più importanti città europee che durante la primavera vivono il culmine del loro fascino e sono quindi ideali da visitare. Air Dolomiti offre due voli giornalieri per Amsterdam, tre per Barcellona, Bruxelles e Parigi e uno per Madrid incontrando tutte le necessità dei passeggeri. Air Dolomiti garantisce a tutti i passeggeri il rinomato servizio di bordo "Settimocielo by Air Dolomiti", vincitore dei più prestigiosi Award mondiali. Il volo diventa così un momento magico per assaporare quanto di meglio sia in grado di offrire l'ospitalità italiana. A bordo di tutti gli aeromobili Air Dolomiti, arredati con confortevoli poltrone in pelle reclinabili, un team di professionali assistenti di volo è lieto di poter offrire la massima assistenza per un'esperienza di volo unica. 

A ROTTERDAM PER LA FORTIS MARATON, IL WORLD PORT JAZZ FESTIVAL O IL POETRY INTERNATIONAL: MILLE OCCASIONI DA COGLIERE AL VOLO GRAZIE ALLA STRAORDINARIA OFFERTA DI AZZURRAAIR A 85 € (A TRATTA) 
Bergamo, 6 Marzo 2003 - Azzurraair lancia una nuova tariffa per promuovere l'ultima destinazione entrata a far parte del suo network di linea. Dal 12 gennaio 2003, infatti, Azzurra assicura collegamenti giornalieri diretti tra Milano Malpensa e Rotterdam che da oggi saranno disponibili con una tariffa scontata di 170 € (a/r). Rotterdam, famosa per l'importanza del suo porto internazionale, il più grande a livello europeo, è una città dai mille risvolti che riserva una particolare attenzione allo spettacolo ed alla cultura. In quest'ottica, si inseriscono numerose manifestazioni che la città organizza per i suoi abitanti e per i turisti. Uno degli eventi più 'dinamici' della prossima primavera sarà la Fortis Maraton, una maratona internazionale per professionisti provenienti da tutti i Paesi ai quali potranno affiancarsi, con un percorso dedicato di 10 Km, anche dilettanti ed amatori. Le iscrizioni sono ancora aperte. Sempre in primavera, avrà inizio il Waterlife, un programma nell'ambito del quale dal 1° Marzo al 31 Agosto 2003, nell'area del Maas, si susseguiranno manifestazioni, eventi sportivi e spettacoli teatrali, musicali e di danza. Altre due opportunità per visitare la città nel pieno dei suoi colori durante l'estate, saranno il Poetry International, che si svolgerà dal 14 al 20 giugno 2003 e il World Port Jazz Festival. Durante il primo, festival al quale aderiscono autori provenienti da molti Paesi, sarà possibile partecipare a mostre, alla proiezione di film e video e ad interessanti dibattiti. Il World Port Jazz Festival, invece, dal 27 al 29 giugno, metterà in scena una rassegna jazz multimediale e multiculturale con l'esibizione di artisti olandesi e stranieri e con 'sorprese culinarie' da consumare in un'atmosfera decisamente particolare. Le occasioni per andare a Rotterdam sono tante e tutte interessanti e Azzurraair è il modo migliore per coglierle... al volo! Prenotazioni e informazioni chiamando direttamente Azzurraair ai numeri ripartiti: 848 825 725 dedicato agli ADV 848 800 116 dedicato al pubblico www.azzurraair.it 

BOEING COMMERCIAL AIRPLANES SCEGLIE SIEBEL EBUSINESS APPLICATIONS PER LA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI E DELLE INTERAZIONI CON LE COMPAGNIE AEREE CLIENTI 
Milano, 6 marzo 2003 - Siebel Systems Inc. , produttore leader di applicazioni software per l'eBusiness multicanale ha annunciato che Boeing Company , la principale società aerospaziale al mondo, ha scelto Siebel eBusiness Applications per l'unità organizzativa Commercial Airplanes, come tecnologia abilitante per i progetti di Crm. Commercial Airplanes implementerà, infatti, Siebel eBusiness Applications all'interno della divisione Commercial Aviation Services (Cas) per gestire lo scmabio di informazioni e corrispondenza tra Cas, i propri clienti e fornitori nell'ambito delle problematiche della manutenzione e riparazione delle flotte aeree. Impegnata a garantire livelli di servizio ineguagliabili alle compagnie aeree clienti di tutto il mondo, Cas intende implementare Siebel eBusiness Applications per accelerare i tempi di risposta e il livello qualitativo dei servizi, offrendo a responsabili e operatori una panoramica dettagliata e completa a livello enterprise delle informazioni sui clienti. A lungo termine, Siebel eBusiness Applications consentirà a Cas di gestire e consolidare un numero maggiore di interazioni con i clienti e di continuare ad erogare servizi avanzati ai massimi livelli riducendo, contemporaneamente, il Total Cost of Ownership. Cas sarà inoltre in grado di offrire online una gamma di funzionalità aggiuntive grazie alle applicazioni integrate per il Web, il marketing, i servizi e le vendite di Siebel Systems. "Boeing è nota in tutto il mondo per l'eccellente qualità del servizio offerto ai clienti. Siamo certi che la soluzione Siebel eBusiness Applications consentirà a Commercial Airplane Services di gestire, in tempo reale, le informazioni di servizio da destinare ai propri clienti," ha dichiarato David Schmaier, Executive Vice President di Siebel Systems. Boeing Commercial Airplanes ha scelto di implementare Siebel 7, la settima versione di Siebel eBusiness Applications caratterizzata da ricche funzionalità pronte all'uso e da un'architettura aperta ed estensibile. In un ambiente aziendale basato principalmente sulle comunicazioni con clienti e fornitori, le solide soluzioni Crm di Siebel Systems soddisfano completamente i requisiti di implementazione globale dell'azienda. Siebel eBusiness Applications verrà integrata nell'architettura Boeing, interagendo con altre applicazioni e componenti software. 

CONGRESSO EURSAFE SULL'ETICA COME DIMENSIONE DELLA POLITICA AGROALIMENTARE 
Bruxelles, 6 marzo 2003 - Il quarto congresso EurSafe (European society for agricultural and food ethics - Società europea per l'etica nel settore agroalimentare) si svolgerà a Tolosa (Francia) dal 20 al 22 marzo. Il congresso verterà sulla dimensione etica delle politiche agroalimentari, tema che sarà affrontato attraverso una serie di discussioni plenarie alle quali parteciperanno scienziati, filosofi e politici. Per contribuire alle discussioni previste nel corso della manifestazione, sono stati selezionati 64 documenti fra quelli pervenuti, su argomenti fra cui la bioetica animale, i diritti di proprietà, e l'etica e il dibattito pubblico. Inoltre, sono previsti alcuni workshop sull'insegnamento della bioetica, il rapporto fra economia ed etica, e la creatività nell'etica. Gli organizzatori auspicano che, attraverso l'analisi degli sviluppi economici e tecnici in campo agroalimentare in rapporto alla politica europea e internazionale, il congresso possa contribuire alla definizione di un'agenda politica in questo settore, all'interno della quale figuri anche la dimensione etica. Infolink: http://capoul.toulouse.inra.fr/eursafe2003/ 

QUELLA MILANO DA COMPRARE OLTRE 500 IMPRESE ESTERE HANNO GIÀ INVESTITO. CON 174 MILA ADDETTI E 57 MILIARDI DI EURO DI FATTURATO 
Milano, 6 marzo 2003. Milano continua a piacere alle imprese estere: nel capoluogo lombardo sono infatti concentrate 537 imprese straniere, quasi 1 su 3 localizzata in Italia, 549 stabilimenti, il 18,3% in Italia, 174mila addetti, il 28,8% e 57 miliardi di euro di fatturato, oltre il 33,8% nazionale. Proprio per promuovere il marketing territoriale la Camera di Commercio di Milano è presente al Mipim di Cannes dal 4 al 7 marzo con uno spazio espositivo di 200 mq, condivisi con Comune di Milano, Provincia di Milano, Regione Lombardia, Fondazione Fiera Milano, Sviluppo Sistema Fiera e con le principali associazioni di categoria (Aici, Aspesi, Assimpredil, Fiabci, Fimaa Milano) e con Progetto Città e Sda Bocconi. Al fine di presentare il "Sistema Milano", i suoi progetti di riqualificazione del territorio e i suoi servizi di assistenza all'investimento (Stand: Mar.M47, telefono stand: 00 33 4 92 99 89 19). E oggi 5 marzo, la Camera di Commercio di Milano, congiuntamente con Comune di Milano, Fondazione Fiera Milano, Provincia di Milano e Regione Lombardia, presso l'Auditorium K del Palais des Festivals di Cannes, ha tenuto una conferenza sul tema "Milano: una città per il futuro". La Camera di Commercio di Milano aderisce a tutte le iniziative di promozione e comunicazione dell''Italian Way, la via dedicata all'Italia. "La sfida che ha di fronte a sé Milano - ha commentato Bruno Ermolli, Presidente di Promos, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Milano per l'internazionalizzazione delle imprese - è quella di pensarsi in modo efficace nell'arena globale. E questo significa superare quegli ostacoli e quelle strozzature che a volte possono tenere lontane dalla nostra città un numero ancora maggiore di imprese estere, e con questo business, innovazione e occupazione. Per fare questo occorre allora pensare ad una nuova e più coraggiosa politica di marketing territoriale, anche partecipando uniti ai principali eventi internazionali". "Il nostro impegno per lo sviluppo del settore immobiliare a Milano - ha dichiarato Antonio Pastore, presidente di O.S.M.I-Borsa Immobiliare, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Milano - rende ancora più importante la partecipazione a un evento che è un punto di riferimento a livello internazionale. Grazie anche al coordinamento tra le istituzioni sul territorio". La Camera di Commercio al Mipim. Un impegno volto alla qualificazione urbana e territoriale, alla promozione del "sistema Milano", avvalendosi anche di due Aziende Speciali: Promos e O.S.M.I. - Borsa Immobiliare. Promos è l'Azienda Speciale della Camera di Commercio di Milano per le attività internazionali e si occupa delle iniziative di marketing territoriale realizzando attività di promozione del territorio milanese in Italia e all'estero, di attrazione degli investimenti e di assistenza all'investitore straniero. O.S.M.I-Borsa Immobiliare è l'Azienda Speciale della Camera di Commercio di Milano per l'organizzazione di servizi per il mercato immobiliare. Offre servizi specialisti di assistenza per operatori (studi di fattibilità, valutazioni, ricerca di partner, indagini di mercato) e servizi informativi e di orientamento al mercato attraverso banche dati disponibili via web. 

L'AGENZIA DEL DEMANIO AL MIPIM DI CANNES CON UNA CONFERENZA SULLA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE PUBBLICO IN ITALIA 
Cannes, 6 marzo 2003 - Si svolgerà oggi a Cannes, nell'ambito dell'edizione 2003 del Mipim, una conferenza sul tema "La valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico in Italia". Promossa e organizzata dall'Agenzia del Demanio, la conferenza ha l'obiettivo di presentare la realtà del patrimonio immobiliare pubblico del nostro Paese, e in particolare di esaminare nuove soluzioni per la cooperazione tra soggetti pubblici e mercato. La conferenza vedrà interventi di Massimo Ponzellini, amministratore delegato di Patrimonio S.p.A., sul tema "Finanza straordinaria e valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico", di Elisabetta Spitz, direttore dell'Agenzia del Demanio, su "Modelli innovativi nella gestione del patrimonio immobiliare pubblico", di Giuseppe Roma, direttore del Censis, su "Le dinamiche dei contesti territoriali e la gestione del portafoglio immobiliare dello Stato" e di Alessandra Floriani, partner di Ecosfera S.p.A., sui "Processi decisionali per la valorizzazione di asset del portafoglio immobiliare dello Stato". Con gli studi realizzati da Censis ed Ecosfera, l'Agenzia ha inteso dotarsi di strumenti specifici di analisi del portafoglio immobiliare e dei contesti territoriali e di mercato in cui ricadono i beni in esso contenuti, premesse indispensabili per la definizione di opportune strategie di valorizzazione. A seguire è prevista una tavola rotonda sul tema "Valorizzazioni, modalità di cooperazione e opportunità per il mercato delle realtà locali", cui parteciperanno Roberto D'Agostino, assessore al Comune di Venezia, Claudio Minelli, assessore al Comune di Roma, Rosario Monteleone, assessore al Comune di Genova, e Gianni Verga, assessore al Comune di Milano, comuni con i quali l'Agenzia ha in corso importanti iniziative di valorizzazione che si ispirano a differenti modelli gestionali, a conferma della molteplicità delle forme che può assumere la cooperazione tra soggetti pubblici e mercato. Infolink: www.agenziadeldemanio.com

ENEL ACQUISIRA' IL CONTROLLO DI UNA CENTRALE A LIGNITE DA 900 MW IN BULGARIA E' IL PRIMO PASSO DELLA NUOVA STRATEGIA DI ESPANSIONE ALL'ESTERO DI ENEL. 
Roma, 5 marzo 2003 - L'accordo raggiunto oggi prevede che Enel subentri progressivamente alla società statunitense Entergy in una joint venture (Maritza East III Power Company) con l'ente elettrico statale bulgaro Nek, che sarà proprietaria e provvederà all'ammodernamento, ambientalizzazione e gestione della centrale termoelettrica Maritza East III, situata a Stara Zagora nella Bulgaria sud-orientale. Al completamento dell'operazione, Enel avrà il pieno controllo della società con una percentuale superiore al 70%. L'impegno finanziario di Enel, comprensivo del 60% della quota Entergy nella joint venture acquisito oggi e dell'esercizio dell'opzione sulla restante quota di Entergy (40%), varia tra i 110 e i 140 milioni di euro, a seconda delle condizioni di esercizio dell'opzione che sono legate all'andamento economico-finanziario del progetto. "L'operazione rientra nel piano strategico di crescita di Enel in Europa. L'area dei Balcani - ha detto l'amministratore delegato Paolo Scaroni - è di notevole interesse per i processi di liberalizzazione e privatizzazione del settore elettrico che stanno avvenendo: l'Enel dispone di un'esperienza specifica che può rivelarsi determinante per il buon esito del processo. La Bulgaria, poi, - ha sottolineato Scaroni - è particolarmente interessante per la prospettiva di liberalizzazione del mercato elettrico, per la disponibilità di risorse energetiche estremamente competitive come la lignite e per la capacità di esportazione di energia elettrica verso la Turchia, la Grecia e l'Italia." L'impianto, realizzato a cavallo tra gli anni '70 ed '80, ha una potenza installata di 840 MW ed è composto da 4 unità da 210 MW ciascuna, alimentate con la lignite estratta dalla vicina miniera e dispone di un contratto di vendita dell'energia prodotta alla Nek, della durata di 15 anni oltre alla durata degli interventi di ammodernamento ed ambientalizzazione. Il piano di ammodernamento consentirà di allungare la vita della centrale, mentre la realizzazione di un impianto di desolforazione renderà le emissioni compatibili con gli standard internazionali. Dopo la ristrutturazione, l'impianto sarà in grado di generare una potenza di circa 900 MW, e sarà la centrale di riferimento dell'intero sistema elettrico bulgaro e una delle più competitive della regione per costo di produzione. L'investimento complessivo, pari a circa 600 milioni di Euro, è previsto secondo uno schema di project financing; gli enti finanziatori sono la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo, Banca Mediocredito (gruppo UniCredito Italiano), Crédit Agricole e Société Génerale. 

MEMORANDUM OF UNDERSTANDING ENEL-NEK PER LO SVILUPPO DEL MERCATO ELETTRICO IN BULGARIA E NEL SUD EST D'EUROPA 
Sofia, 6 marzo 2003 - E' stato siglato oggi da Piero Gnudi, Presidente dell'Enel e da Vasil Anastasov, amministratore delegato dell'Ente elettrico statale bulgaro NEK, alla presenza dei ministri degli Esteri dei due paesi Franco Frattini e Solomon Passy, un Memorandum of Understanding (MoU), che va nella direzione di rafforzare la cooperazione tra Italia e Bulgaria in campo energetico, al fine di garantire lo sviluppo del mercato elettrico di quel paese e dell'intera area sud-orientale dell'Europa. "L'atto sottoscritto - ha detto Piero Gnudi - rappresenta il quadro di riferimento dell'accordo siglato da Enel e Nek per partecipare in joint venture al progetto di ripotenziamento e gestione della centrale a lignite di Maritza East III nel sud della Bulgaria, che svolge un ruolo strategico per la fornitura elettrica del paese". Secondo quanto stabilito dal MoU, il lavoro congiunto di Enel e Nek nel portare avanti il progetto Maritza III sarà orientato a migliorare la competitività del mercato elettrico bulgaro che potrà in tal modo apportare un contributo significativo al soddisfacimento del fabbisogno elettrico dell'Europa sud-orientale. Le parti hanno inoltre concordato che il progetto Maritza III costituisce la base su cui potranno svilupparsi ulteriori iniziative di collaborazione tra Italia e Bulgaria nel settore energetico, riservando un'attenzione particolare agli aspetti relativi alla tutela e alla salvaguardia dell'ambiente. In quest'ambito, verrà studiata la possibilità di altri progetti in comune tra Enel e Nek. 

7 MARZO 2003 IL CONVEGNO LUMENGEN 
Brescia, 6 marzo 2003 - Si terrà domani venerdì 7 marzo l'atteso convegno di presentazione della società Lumengen e dei suoi progetti. L'appuntamento, organizzato dall'agenzia Primadv, è per le ore 18.30, nel prestigioso contesto dell'Hotel Vittoria, di Via X Giornate, a Brescia. Un appuntamento importante che vedrà la partecipazione di autorevoli personalità dell'economia, della scienza e della cultura, riunite per festeggiare la nascita di una realtà che si muove nell'interesse di tutti. La presentazione sarà seguita da una cena di gala. Lumengen, società di ricerca, nata in seno a Lumenergia, ha fatto propria la mission aziendale: investire senza sosta per migliorare la qualità della propria offerta di servizi e le risorse destinate alla ricerca del migliore rendimento delle fonti energetiche. Lumengen lavora in sinergia con le più autorevoli realtà tecnico-scientifiche, all'avanguardia in molteplici settori della ricerca e dell'engineering. Sono infatti oltre 50 i brevetti a disposizione di Lumengen e delle consociate, brevetti sviluppati da partners anche stranieri e già depositati, in settori fondamentali per lo sviluppo delle tecnologie in campo energetico. I campi di ricerca di Lumengen sono molteplici: progresso ecosostenibile, dialogo più armonico con l'ambiente per produrre energia pulita e collaborazioni ad attività profit e no-profit. Tra queste spiccano le partnership con Biodiversity ed il GCIC, il Gold Coast Innovation Centre californiano per la produzione di energie alternative. Durante l'incontro interverranno Giampiero Ghidini, Amministratore Delegato di Lumergia/Lumengen, Lucio Facchinetti, Sindaco di Lumezzane, il Prof. Giovanni Mantero di Biodiversity, Stephen Herman di Gcic ed altre personalità da confermare. 

I COSTRUTTORI FRANCESI CREDONO NELL'AUTO A PROPULSIONE ELETTRICA 
Parigi, 6 marzo 2003 - L'ultimo Salone Mondial De L'automobile svoltosi in ottobre 2002 a Parigi, ha testimoniato l'interesse dei costruttori francesi per la propulsione elettrica. D'altronde anche il pubblico francese manifesta un significativo interesse per i veicoli elettrici. Lo testimoniano il numero d'immatricolazioni, che ammonta a 7.500 su un totale di 11.500 in tutta Europa. Al primo posto in tutte le categorie si colloca Psa Peugeot Citroën con i tre quarti delle immatricolazioni europee. Diversi progetti sono attualmente allo studio presso i costruttori che dovrebbero concretizzarsi entro i prossimi due anni. Quello più avanzato è quello della Renault Kangoo Elect'Road, presentato durante il Mondial De L'automobile. Questo veicolo commerciale a propulsione elettrica è dotato di un sistema che ne aumenta l'autonomia. Si tratta di un piccolo motore termico di 500 cm3, quattro tempi, due cilindri, alimentato con un serbatoio da 10 litri di carburante, che può ricaricare la batteria e fornire l'elettricità al motore elettrico attraverso due alternatori. "Questo sistema evita di restare in panne quando ci si trova su un percorso un po' più lungo del previsto", spiega Alain Lebourg, direttore del programma Veicoli ad Energie Alternative di Renault. "La funzione di questo motore ausiliare è principalmente quella di rassicurare gli utilizzatori". Renault spera di vendere 2.000 Kangoo Elect'Road all'anno prima di tutto alle Amministrazioni pubbliche, ma anche alle aziende. Gli artigiani che si spostano frequentemente in città senza percorrere più di un centinaio di chilometri al giorno potrebbero essere attratti da questo modello che combina comfort di guida, silenziosità e costi tutto sommato ragionevoli. Psa Peugeot Citroën commercializza già diversi modelli elettrici con batterie Nickel/Cadmio (Partner, Berlingo, 106, Saxo). Ha anche progettato un prototipo ibrido. Questo veicolo, battezzato Xsara Dynactive, è dotato di un motore elettrico per la città e di un motore termico (diesel) per le distanze più lunghe; i due motori hanno una potenza equivalente. La vettura ricarica le sue batterie quando il motore funziona in regime termico, ottenendo un'autonomia equivalente a quella di una vettura diesel tradizionale con, alla fine, un risparmio teorico di carburante di circa il 35%. Forte di questa esperienza, Psa Peugeot Citroën ha in progetto l'immissione sul mercato di una gamma di modelli ibridi nel 2003. Alcuni avranno un motore elettrico ed un motore termico di potenza equivalente, come appunto la Xsara Dynactive, altri avranno un motore elettrico supplementare da 7 kW per recuperare l'energia prodotta nelle frenate ottenendo cosi un risparmio del 15% sui consumi di carburante e sull'inquinamento, altri, infine, avranno una semplice assistenza elettrica all'avviamento ed all'arresto, con un alternatore di potenza ed un controllo elettronico che consentirà di avviare senza rumore e senza inquinamento. Con i suoi progetti, Psa Peugeot Citroën non vuole solo collocarsi sul mercato dei veicoli "puliti". Il costruttore vuole anche conservare la sua posizione di pioniere sul piano tecnologico che ha saputo conquistare con i veicoli termici. "Nel prossimo futuro, l'elettronica di potenza s'imporrà su tutti i veicoli, ad esempio per l'assistenza alla guida o per la funzione stop-and-go, che spegne il motore quando il veicolo si ferma. Avremo allora bisogno di alternatori con prestazioni migliorate, oltre a sistemi d'avviamento a 42 V al posto dei 12 V tradizionali", sottolinea Joseph Beretta, responsabile delle innovazioni elettriche ed elettroniche nella Direzione Ricerca del Gruppo Psa. "Confidiamo oggi nelle batterie Nickel/Metalidruri poiché offrono prestazioni superiori di circa il 30% rispetto alle batterie Nickel/Cadmio". Pvi, filiale del gruppo Ponticelli Frères, molto conosciuto nel settore delle attività off-shore, si sta facendo un nome nel campo dei veicoli commerciali elettrici. Questa società della regione parigina ha già al suo attivo un autobus urbano da 55 posti. Si tratta del più grande autobus del mondo a propulsione totalmente elettrica. La sua autonomia giornaliera raggiunge i 140 km grazie a due sistemi complementari di ricarica: una ricarica lenta durante la notte ed una ricarica rapida nell'intervallo tra i viaggi. Una quindicina d'esemplari sono in servizio, soprattutto sulla collina di Montmartre, a Parigi. Diversi autobus hanno funzionato all'interno del Parco delle Esposizione di Parigi durante l'ultimo Mondial De L'auto. Con la collaborazione di EdF (Electricité de France), primo produttore mondiale di elettricità, Pvi vuole commercializzare nel 2003 anche un veicolo commerciale di 7÷10 tonnellate totalmente elettrico. "Questo veicolo effettuerà la distribuzione delle merci nel centro città riducendo al minimo rumore ed inquinamento", sottolinea Simon-Pierre Thiery, responsabile dei veicoli elettrici di EdF. Le prospettive offerte dalla propulsione elettrica hanno anche attirato l'attenzione di Serge Dassault. Il presidente del Gruppo aeronautico Marcel Dassault, sempre in prima linea per quanto riguarda le rivoluzioni tecnologiche. Il costruttore aeronautico si è associato al carrozziere Heuliez per produrre nei prossimi due anni veicoli elettrici a quattro posti, capaci di viaggiare fino a 130 km/h con un'autonomia di almeno 300 chilometri. Il progetto prevede l'adozione di batterie Litio/Polimeri della prossima generazione ed un sistema d'incremento dell'autonomia. Il blocco motore e le batterie saranno posizionate nella parte anteriore della vettura, lasciando sufficiente spazio per i passeggeri ed i bagagli. L'ambizione di Serge Dassault è aprire il mercato dei veicoli elettrici ai privati. Ha per questo creato una filiale, denominata Secve (Société d'Etudes et de Construction de Voitures Electriques), di cui ha assunto la direzione suo figlio Laurent. "Il mercato ci sembra maturo per delle vere vetture elettriche a quattro posti da utilizzare sia durante la settimana, sia nel week-end, adatte alla città ed ai percorsi extraurbani, disponibili a prezzi ragionevoli", assicura quest'ultimo. "Una volta che avremo dimostrato la validità del nostro progetto, ci rivolgeremo ad un grande costruttore per industrializzare la produzione". Il successo della propulsione elettrica è subordinata all'arrivo sul mercato di batterie ad elevate prestazioni, poiché occorre almeno una batteria da 20 kWh per alimentare una vettura totalmente elettrica. La società Saft produce già batterie Nickel/Cadmio al ritmo di 5.000 unità all'anno sull'unica linea di produzione industriale al mondo, a Bordeaux, nel sud ovest della Francia. Inoltre, l'azienda sta mettendo a punto, insieme alla società di componentistica Valeo, sistemi di avviamento a 42 V (al posto dei tradizionali 12 V) sia per i veicoli ibridi, sia per quelli a motore termico. Saft sviluppa anche nuove batterie basate su una tecnologia Litio/Ioni, in fase d'omologazione. Il Gruppo Bolloré sta sviluppando, da parte sua, una tecnologia concorrente basata sulla tecnologia Litio/Polimeri. Si tratta di un film d'elettrolita composto da una miscela di polimero e di sale di Litio, avvolto con un film catodo, un film di Litio ed un collettore di corrente. Bolloré ha creato, con EdF (Electricité de France), una filiale comune, denominata Batscap, in vista della produzione, a partire dal 2004, a Quimper, in Bretagna, di batterie basate su questa tecnologia. "Con una densità d'energia superiore a 100 Wh/kg, la batteria Litio/Polimeri fornisce energia tre volte superiore rispetto ad un classico accumulatore al piombo in un volume equivalente ed il suo prezzo di vendita è molto inferiore a quello delle batterie Nickel/Cadmio o Nickel/Metalidruri", afferma Simon-Pierre Thiery. "Garantiscono, inoltre, un'autonomia di 250 km rispetto ai 90÷100 km delle batterie attuali". Lo stabilimento è in fase di costruzione e le prime prove sono previste nel corso del 2003. 

214.100 VETTURE NUOVE E 243.445 ORDINI CARATTERIZZANO IL MERCATO DELL'AUTO IN ITALIA SOSTENUTE DAGLI ECO-INCENTIVI CRESCONO IN FEBBRAIO LE IMMATRICOLAZIONI (+8,1%) E GLI ORDINI (+21,2%) 
Roma, 6 marzo 2003 - Nel mese di febbraio il mercato italiano delle auto nuove ha registrato, secondo le proiezioni del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, 214.100 immatricolazioni, con una crescita dell'8,1% rispetto alle 198.109 del febbraio dello scorso anno. Il saldo positivo, che arriva dopo un gennaio negativo a causa della parziale assenza degli eco-incentivi statali, ripristinati a mese ampiamente inoltrato, conferma l'efficacia del sostegno alla rottamazione delle vetture non catalizzate. La validità dell'iniziativa è ribadita dall'elevato numero di ordini raccolti: 243.445, con un +21,2% rispetto ai 200.946 ordini del febbraio del 2002. Nel bimestre iniziale dell'anno, il bilancio delle immatricolazioni è ancora moderatamente negativo (425.300 targhe, -4,4%) mentre quello positivo degli ordini (475.617 unità, +6,5% rispetto ai 446.417 del primo bimestre dello scorso anno), contribuisce a creare un inevaso che preannuncia un buon livello di immatricolazioni nel mese di marzo. Salvo modifiche che potrebbero essere decise dal Governo nei prossimi giorni, l'applicazione degli eco-incentivi scadrà con la fine del corrente mese di marzo, interrompendo così una efficace seppur breve azione di miglioramento della composizione del parco circolante, ancora appesantito dalla presenza sulle strade di oltre 8 milioni di auto non catalizzate e meno sicure di quelle attualmente in produzione. "A questo proposito, va richiamata l'attenzione sulla sempre più critica situazione della sicurezza stradale in Italia - afferma Salvatore Pistola, Presidente dell'Associazione delle Case estere - che fa registrare dati preoccupanti e in controtendenza rispetto a quelli dei maggiori Paesi europei". "Ciò, oltre a un maggior controllo del comportamento degli automobilisti sulle strade, dovrebbe spingere le Autorità - continua Pistola - a perseguire più rapidamente l'ammodernamento del parco circolante con l'immissione di nuove vetture dotate di maggiore sicurezza passiva dovuta all'impiego ormai molto diffuso di airbag e di impianti frenanti dotati di ABS, con consumi ben inferiori a quelli delle vetture più datate a beneficio dell'ambiente e della bolletta petrolifera". Tornando alle immatricolazioni di febbraio, si rileva la continua crescita delle vendite di vetture diesel, che hanno raggiunto il 45,3% nel mese e il 45,7% nel bimestre. Sono, queste, percentuali destinate ad aumentare ulteriormente, con la sempre maggiore disponibilità di autovetture equipaggiate con motori dotati delle più moderne tecnologie, anche nei segmenti di più larga diffusione. Nel mese di febbraio le immatricolazioni di auto estere hanno costituito il 72,4% del totale del mercato, contro il 66,8% del febbraio 2002. Nel bimestre, la penetrazione delle auto estere è stata del 70,7%, contro il 66,2% del gennaio-febbraio dello scorso anno. In febbraio è cresciuto anche il mercato dell'usato. I trasferimenti di proprietà, comprensivi delle minivolture (vale a dire le iscrizioni temporanee effettuate a nome dei concessionari), sono stati 327.251, il 6% in più rispetto ai 308.861 del febbraio 2002. Questo conferma quanto già a suo tempo rilevato dall'Unrae, ossia che l'andamento negativo registrato dal Ministero negli scorsi mesi di dicembre (-10,1%) e gennaio (-14,7%) è stato fortemente influenzato dall'avvio della fase sperimentale dello "Sportello Telematico", che aveva causato rallentamenti nell'espletamento delle nuove procedure ad esso connesse. 

AVVIO DELL'ACCORDO TELECOM ITALIA E TNT LOGISTICS (GRUPPO TPG) 
Roma, 6 marzo 2003 - E' diventato operativo - a seguito dell'autorizzazione da parte dell'Autorità Antitrust e dell'esperimento della procedura di consultazione sindacale - l'accordo, annunciato lo scorso 27 gennaio, tra Telecom Italia e Tnt Logistics Italia (Gruppo Tpg). Il valore dell'accordo, della durata di tre anni, è pari a circa 120 milioni di euro. In particolare, a Tnt Logistics è affidata la gestione delle attività di magazzinaggio e di distribuzione di prodotti di telefonia fissa per i Clienti Telecom (business e privati) e di assistenza e installazione per la Rete Telecom. Contestualmente a tale affidamento, l'operazione prevede la cessione a Tnt Logistics del ramo d'azienda che, con 338 dipendenti, 6 magazzini centrali e 100 magazzini avanzati situati nelle principali città italiane per 75.000 mq complessivi e oltre 4,5 milioni di pezzi l'anno tra apparecchi e parti d'impianti telefonici, provvede alle suddette attività. Tale accordo, che costituisce una delle più importanti operazioni di outsourcing logistico degli ultimi anni, è un chiaro esempio di partnership finalizzata al rafforzamento del core business di entrambe le aziende e al raggiungimento di nuovi standard qualitativi di servizio. Grazie a questa intesa infatti, Telecom Italia intende rendere ancora più efficiente il servizio ai Clienti mentre Tnt Logistics riafferma la propria leadership nazionale nel settore della logistica delle telecomunicazioni. 

CAMPI DI CALCIO A REGOLA D'ERBA I TECNICI DEL CNR STANNO SPERIMENTANDO DIVERSE VARIETÀ DI MANTO ERBOSO PER I CAMPI DI CALCIO 
Roma, 6 marzo 2003 - I dirigenti di Milan, Roma, Inter o Lazio, per citare solo i casi più eclatanti, potrebbero migliorare la qualità del manto erboso dell'Olimpico o del San Siro scegliendo tra le diverse varietà di specie da tappeto erboso che i ricercatori dell'Istituto per il Sistema Produzione Animale in Ambiente Mediterraneo del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Sassari stanno sperimentando da tempo, per trovare una soluzione al problema che sta gettando nello scompiglio allenatori, giocatori e tifosi di molte squadre italiane: dare due calci al pallone su un campo decente. "In Italia - spiega la ricercatrice del Cnr Simonetta Bullitta - si gioca spesso in condizioni pessime perché la progettazione e realizzazione delle superfici erbose è fatta sulla base di sperimentazioni condotte negli Stati Uniti o nei paesi del Nord Europa, e quindi in condizioni climatiche del tutto diverse dalle nostre". A questo aspetto si aggiungono poi problemi strutturali, rappresentati da drenaggi imperfetti dei terreni o da tribune che mantengono i campi sempre in ombra, che contribuiscono ad aggravare una situazione facilmente migliorabile con il supporto dei tecnici: "Ma le società di calcio - sottolinea l'esperta del Cnr - sono molto restie ad accettare consigli, a differenza di quanto avviene nel golf, dove abbiamo instaurato rapporti di stretta collaborazione". Eppure per rendere lo spettacolo del calcio più entusiasmante non ci vorrebbe neanche molto, se è vero che dai rilievi sperimentali condotti dal Cnr - basati sul tipo di insediamento, sull'aspetto estetico globale, sul colore, sulle malattie, sulla persistenza ed altro ancora - la specie più interessante per la costituzione di tappeti erbosi è risultata la graminacea Festuca arundinacea: un'erba povera, che si adatta ad ogni tipo di clima, resiste ad attacchi fungini, tollera il taglio basso e forma un prato fitto e robusto. 

MIP POLITECNICO DI MILANO E ASSOLOMBARDA PRESENTANO IL PROGRAMMA PEGASO: FORMAZIONE SU MISURA PER AZIENDE E GIOVANI MANAGER 
Milano, 6 marzo 2003 - Mercoledì 12 marzo si terrà a Milano il Convegno "La formazione continua tra Università, Impresa e Istituzioni", presso la sede di Assolombarda. Promosso dal Mip Politecnico di Milano e da Assolombarda, il convegno si propone di verificare ad un anno dal suo lancio i risultati del programma "Pegaso" e di mettere a confronto le opinioni di autorevoli esponenti del mondo imprenditoriale che hanno partecipato all'iniziativa. Tra i relatori grandi aziende come: Dhl, Italcementi Group, Bticino, Gruppo Banca Lombarda, Gruppo Zucchi Bassetti e Associazione Tessile Italiana, Iveco, Isvor Fiat. Pegaso è un Progetto formativo del Mip Politecnico di Milano con il Patrocinio di Assolombarda e la collaborazione di Isvor Fiat che prevede corsi modulari su misura per le aziende e giovani manager e l'ottenimento di "crediti formativi" per arrivare al conseguimento di qualificati titoli post-universitari. Questo innovativo Programma dà una risposta alla crescente esigenza di formazione permanente nel campo del management, contribuendo allo sviluppo delle professionalità dei giovani Manager ad alto potenziale e stimolando la loro capacità di assumere ruoli e responsabilità rilevanti. Nel 2002 ha ottenuto il finanziamento del Fondo Sociale Europeo poiché rappresenta una straordinaria sperimentazione di nuove forme di collaborazione tra Impresa ed Università. I corsi vengono progettati attraverso un percorso personalizzabile, coerente e sinergico con l'attività lavorativa, che rappresenta il terreno fondamentale su cui viene costruito il processo di apprendimento. La struttura modulare del progetto Pegaso, unica nel suo genere, integra le attività svolte in aula, attività on-the-job e moduli formativi a scelta del partecipante. Inoltre il Mip è l'unica Business School ad attuare il sistema di "crediti formativi", che accompagna i partecipanti nel loro processo di apprendimento e consente di ottenere il titolo di "Executive Programme" o di "Master Programme". I programmi possono essere progettati in collaborazione con le aziende, sulla base delle loro esigenze, oppure con formula interaziendale, focalizzata su uno specifico ruolo o su un determinato settore merceologico. Il programma PEGASO si caratterizza anche perché integra le attività formative cofinanziate da Enti Pubblici con percorsi di apprendimento certificati all'interno dell'azienda. Questo sistema permette di canalizzare opportunità formative esistenti e ridurre i costi aziendali. Il convegno, coordinato dal Presidente del Mip - Politecnico di Milano, Emilio Bartezzaghi, prevede l'intervento del Rettore del Politecnico, Giulio Ballio. 

UN' IDEA PER IL SOCIALE: NASCE LA FONDAZIONE PRIVATA DI UNICREDITO ITALIANO. DUE PROGETTI GIÀ AVVIATI: MOZAMBICO E CASA DELLE CARITÀ 
Milano, 6 marzo 2003 - Nasce Unidea, la Fondazione di UniCredito Italiano. Fondazione privata, non bancaria, è interamente finanziata attraverso gli utili del Gruppo. Rappresenta una novità nel panorama italiano, mentre il mondo imprenditoriale anglosassone è presente da tempo nel settore del non profit con fondazioni quali la Ford Foundation e la Rockfeller Foundation. Nata come fondazione umanitaria volta a portare un contributo quanto più significativo alla lotta contro la povertà e il bisogno assoluto, Unidea sosterrà la solidarietà, la cooperazione e lo sviluppo umano attraverso attività di carattere sociale e umanitario, operando nei settori dell'assistenza, della sanità, dell'educazione e dell'ambiente. Il Consiglio di amministrazione - riunitosi oggi per la prima volta - è presieduto da Roberto Bertazzoni, amministratore delegato Smeg. Gli altri membri sono: Pier Mario Biava Primario di medicina del lavoro e oncologo, Pier Luigi Celli Responsabile Corporate Identity UniCredit, Giuseppe De Rita Segretario Generale Censis, Attilio Ferrari Presidente Arca, Antonio Andrea Monari Direttore Risorse Umane UniCredit, Paola Pierri Direttore Generale Ubm, Carlo Pesenti Condirettore generale Italcementi SpA, Severino Salvemini Presidente Sda Bocconi, Maria Wisniewska Presidente C.d.A. di Bank Pekao (Varsavia), Gianni Zappa Curia Arcivescovile di Milano, Giancarla Zemiti Segreteria nazionale Fabi. Responsabile della Fondazione è Francesca Gori. La Fondazione promuove interventi di assistenza sociale e sanitaria, realizza progetti per combattere l'insufficienza alimentare e il progredire di malattie endemiche, favorisce azioni per il sostegno alle fasce più disagiate della popolazione, incentiva iniziative per la formazione ed educazione di personale pubblico a ogni livello, capace di gestire le situazioni di emergenza e di creare i presupposti per una risoluzione strutturale dei problemi più gravi. Aree geografiche privilegiate di intervento sono i Paesi in via di sviluppo con carenze nei principali servizi di base e in particolare nel settore sociale e sanitario e i Paesi in rapido avvicinamento all'Unione Europea, ovvero quelli della Nuova Europa dove è radicato il Gruppo UniCredit. La Fondazione, inoltre, sostiene e promuove la cultura del no-profit e del volontariato tra il personale del Gruppo, offrendo ai dipendenti l'opportunità di mettere al servizio dei diversi progetti le proprie capacità professionali e la propria creatività. Al momento la Fondazione, in collaborazione con la Comunità di Sant'Egidio, è al lavoro sul progetto D.R.E.A.M. (Drug Resources Enhancement against Aids in Mozambique), finalizzato ad avviare un piano di cure per l'Aids in Mozambico. Con questo progetto la Comunità di Sant'Egidio ha dato il via a un regime di reale partnerariato con il governo e il personale sanitario locali, avviando un meccanismo di collaborazione che riabilita le capacità di intervento dell'intero sistema sanitario. Già nel 2002, con netto anticipo su altri progetti nel continente africano, è stato possibile iniziare a curare le prime persone malate di Aids e far nascere i primi bambini sani. In collaborazione con la Caritas è nato anche il progetto per la costruzione della "Casa delle Carità" a Milano: uno "spazio" di accoglienza per i più svantaggiati, ma anche un punto di partenza per iniziative di studio, ricerca e approfondimento sul tema metropolitano, di educazione e di formazione. 

L'UDIENZA DEL SANTO PADRE AL GRUPPO OLIVETTI TECNOST 
Ivrea, 6 marzo 2003 - Nella mattinata di sabato 1° marzo, Sua Santità Giovanni Paolo II ha ricevuto in udienza privata in Vaticano i Concessionari Olivetti, invitati a Roma per la Convention Annuale, e alcuni Dirigenti, Funzionari e Collaboratori del Gruppo Olivetti Tecnost ed in particolar modo di Olivetti Advalia, la nuova Business Unit Office Solutions. La delegazione Olivetti Tecnost, ricevuta nella Sala Clementina, era guidata dal Presidente Bruno Lamborghini e accompagnata dal Vescovo di Ivrea, Monsignor Arrigo Miglio. Al discorso di ringraziamento del Presidente Lamborghini, il quale ha ricordato che Sua Santità ha "sperimentato personalmente in gioventù la fatica e l'impegno del lavoro nella fabbrica", ha fatto seguito quello del Santo Padre che, rivolgendosi a Olivetti Tecnost come "uno dei gruppi industriali maggiormente impegnati nell'attuale fase di riorganizzazione e di rilancio dei settori produttivi dell'economia italiana", ha sottolineato l'importanza di "riaffermare la centralità dell'uomo nelle diverse tappe della progettazione della produzione, della messa in commercio e dell'uso dei beni di consumo". Lo stretto legame tra il lavoro e la dignità della persona nell'attuale momento storico ed economico è stato al centro delle parole del Santo Padre, che ha ribadito che " i prodotti, per essere tali, richiedono il sigillo dell'uomo...Dietro ciascuno di essi, per quanto sofisticato e perfetto, si celano l'intelligenza, la volontà e le energie di un uomo o di una donna. La tecnologia, anche la più avanzata, non sopprime questa esigenza". Il Papa ha ricordato la visita da Lui compiuta alle Officine Olivetti di Ivrea il 19 marzo 1990 e ha invitato gli intervenuti, tra i quali sedeva anche Laura Olivetti, figlia di Adriano Olivetti, "a fare tesoro della grande eredità lasciata alla vostra azienda dall'Ingegner Adriano Olivetti, stimato imprenditore, che riteneva il lavoro una singolare opportunità di crescita umana per tutti". L'udienza, conclusasi con la consegna di alcuni doni simbolo delle attività della Società e con il saluto personale al Santo Padre da parte di alcuni Concessionari e del Management Olivetti Tecnost , ha suscitato in tutti i presenti sentimenti di grande gioia e commozione. 

Pagina 1   Pagina 2   Pagina 3   Pagina 4  Pagina 5  Pagina 6

Titoli      Home    Archivio news