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2003 anno 6°  

NOTIZIARIO
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&
ALIMENTAZIONE
SANITA'
E
BENESSERE

a cura di 
 Franca D. Scotti

GIOVEDI'
6 MARZO 2003

pagina 6

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GRANDE SUCCESSO DELLE CITTA' DEL VINO DEL FRIULI VENEZIA GIULIA ALLA BIT DI MILANO

E' stata un successo la presenza delle Città del Vino del Friuli Venezia Giulia alla BIT (Borsa internazionale del Turismo) di Milano. Un contatto importante e sempre centrale in ogni iniziativa all'interno dello stand istituzionale: a partire dalla nuova Guida delle Città del Vino 2003, presentata e descritta da un friulano doc, Bruno Pizzul, presentazione conclusasi brindando con lo Chardonnay di Villa Russiz, in assoluto miglior vino bianco dell'anno 2002 presentato e gustato con il prezionso supporto dell'enologo Gianni Menotti dell'Azienda Villa Russiz di Capriva del Friuli. Le Città del Vino della regione sono ad oggi 22 e per ognuna, nella Guida delle città del Vino, oltre ad una accurata esposizione storica e turistica, sono riportate notizie inerenti al vino, alla cucina, al territorio ed il suo paesaggio. Il Friuli Venezia Giulia, comunque è protagonista anche negli appuntamenti di approfondimento come il terzo rapporto sul turismo del vino del Censis (che ha sottolineato come il turismo enogastronomico in questa regione abbia una crescita costante e forte), nelle degustazioni all'interno dell'enoteca dove i vini da vigneti autoctoni friulani (Refosco, Tocai, Ribolla, Verduzzo) hanno fatto da padrone, e nello stand del coordinamento delle Città del Vino del Friuli Venezia Giulia, dove non è mancato il contatto con il numeroso pubblico che ha fatto visita alla BIT, al quale sono stati fatti degustare i vini offerti dai viticoltori delle Città del Vino del Fiuli Venezia Giulia. Una accoglienza davvero straordinaria è stata riservata dai tour operator che hanno mostrato un grande interesse per la regione ed il suo sviluppo turistico enogastronomico. Una potenzialità enorme che, però non è stata ancora colta in pieno, tanto che il filo conduttore che ha accompagnato lo stand istituzionale della regione Friuli Venezia Giulia alla BIT di Milano è stata la lavanda, anziché il vino, che soprattutto con i bianchi è sempre leader nel panorama enologico italiano e senz'altro sarebbe stato maggiormente opportuno, tenedo conto del motto che si presenta il territorio in un bicchiere: storia, cultura, ambiente, iniziative di ogni genere attraverso il filo conduttore dell'enogastronimia. In questo contesto, la mancanza di strade del vino, pacchetti turistici e proposte concrete per uno sviluppo di rete si è fatto sentire al momento dei contatti con gli addetti ai lavori del mondo del turismo. Ruolo di primo piano nell'offerta e nelle promozioni della Regione e delle Città del Vino del Vino del Friuli Venezia Giulia, è stata Ornella Zucco, sindaco di Corno di Rosazzo e rappresentante della regione nel Direttivo nazionale delle Città del Vino, che, tra l'altro, ad ogni protagonista dei convegni, iniziative e degustazioni all'interno dello stand di Città del Vino, ha donato "L'anima di un mondo e di un vino" una preziosa guida di Leda Dorigo-Viani, promossa dalla Provincia di Udine, dagli otto Comuni "Noi Cultura" e dall'Associazione delle Città del Vino, dedicata al Picolit, storico e regale vino friulano.

COOP TORNA IN TV CON LOWE PIRELLA.
A partire dal 23 febbraio su tutte le reti TV nazionali, torneranno in onda gli spot 30" per i prodotti a marchio Coop. Un nuovo film si aggiunge alla campagna multisoggetto, ideata da Lowe Pirella per l'insegna leader della grande distribuzione, dopo il grande successo riscosso nel 2002 dai soggetti "Faraona" e "Uovo". I protagonisti sono sempre i prodotti a marchio Coop, i cui valori sono esaltati attraverso le situazioni comiche e paradossali rappresentate negli spot. Nel nuovo film vediamo un single, non più giovanissimo, che armeggia in cucina in previsione di una romantica cenetta. Sta per svuotare la scatola di penne nell'acqua bollente quando, al posto della pasta, escono delle vere e proprie penne a sfera. Lo speaker conclude con la frase "Volete evitare sorprese ? Scegliete i prodotti Coop: li trovate dentro la Coop, ci trovate la Coop dentro."
CREDITS Direttori creativi: Dario Alesani (copy) e Umberto Mauri (art). Regista: Matteo Pellegrini Casa di produzione: Buddy Film Pianificazione: Chorus media (gruppo Initiative media).

GODIVA CHOCOLATIER LANCIA TRUFFLE: LUSSURIA DI CHAMPAGNE, SEDUZIONE DI CIOCCOLATO
Godiva Chocolatier, maison belga di celebrata tradizione nella lavorazione del cioccolato, lancia un nuovo prodotto, sensuale e dolcissimo come un corpo femminile. E' una nuova opera di seduzione al cioccolato, impreziosita dallo champagne servito sulla tavola dei reali del Belgio. I cioccolatini Truffles allo Champagne di Godiva sono simbolo di passione, felicità, piacere, amore, estasi, fantasia.... Unione di effervescenza e di velluto. E come è noto fin dalle origini, anche i Truffles allo Champagne Godiva possono essere considerati un cibo divino dalle virtù afrodisiache. I Truffles sono un'esperienza gustativa unica. Una delicata spruzzata di zucchero a velo, poi il fondente di un manto di cioccolato nero, seguito dalla dolcezza di un secondo strato di cioccolato al latte. Subito dopo aver morso questa doppia scorza, si raggiunge il cuore: due gocce al profumo di Champagne. Una al cioccolato al latte, l'altra al cioccolato bianco. Non troppo dolci, non troppo amare, appena accentuate da discrete note floreali e di mandorla. L'aroma dello Champagne persiste sottilmente nel retrogusto e procura l'irresistibile impulso di ripetere l'esperienza. Lo Champagne selezionato è ottenuto da tre prestigiosi vitigni (Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Meunier). Esso aggiunge una nota leggermente acidula alla Truffle che, grazie alla sua profusione di strutture e di sapori, è probabilmente l'espressione più edonistica del cacao. La proporzione di Champagne (5%) e di cioccolato è stata a lungo studiata dal Maestro Cioccolataio affinché gli ingredienti si armonizzino perfettamente senza denaturare i loro profumi. Piccolo dettaglio spumeggiante: lo Champagne scelto per questa ricetta è quello che fu servito al matrimonio del Principe Philippe e della Principessa Mathilde. D'altra parte il cioccolato con la aura di esotismo ed erotismo ha da sempre ispirato artisti, poeti, scrittori e grandi personaggi che se ne servirono come strumento di seduzione. L'imperatore atzeco Montezuma ne beveva fino a cinquanta tazze prima di far visita alle donne del suo harem. Si racconta che Madame de Pompadour , la prediletta di Luigi XIV0, bevesse una cioccolata al giorno per "riscaldare il sangue e gli ardori di Venere". Il grande Casanova si serviva della dolcezza del cioccolato per conquistare alcune donne particolarmente difficili e consigliava di berne sia prima, sia dopo "l'aver bevuto con avidità alla coppa del desiderio". Anche il marchese De Sade lo riteneva un potente afrodisiaco mentre Gabriele D 'Annunzio mangiava un quadretto di fondente prima di incontrare le sue amanti. Per il romantico Goethe, infine, la combinazione ideale per un dono all'amata era una scatola di cioccolatini abbinata ad un mazzo di rose e all'immancabile dedica. "Il cioccolato è divino, morbido, sensuale, profondo. Nero, sontuoso, gratificante, potente, denso, cremoso, seducente, suggestivo, ricco, eccessivo, setoso, dolce, lussuoso, celeste..." - Elaine Sherman

ARRIVA IN TAVOLA LEERDAMMER CARACTÈRE
Leerdammer Caractère, il nuovo e morbido formaggio stagionato coi buchi dal gusto irresistibile di Leerdammer, ma più deciso, è da oggi disponibile anche nella confezione richiudibile da g 250. Sempre più richiesto ed apprezzato dai consumatori, Leerdammer Caractère, è da oggi disponibile non solo al banco taglio, ma anche a libero servizio. Inoltre, la sua nuova confezione richiudibile permette di conservarne appieno tutto il gusto e la morbidezza, ed è già pronto da servire in tavola stuzzicando il vostro appetito. A sostegno del lancio di Leerdammer Caractère prosegue, fino ad aprile compreso, la fortissima campagna pubblicitaria, iniziata nel novembre 2002, con la messa in onda a rotazione dei 13 spot Candid Camera sulle reti RAI e Mediaset. Sono inoltre previste attività di in store promotion per incentivare l'assaggio e promuovere il prodotto. Leerdammer è da sempre attenta e vicina alle esigenze del consumatore e sempre pronta ad esaudirne le necessità e le richieste; al desiderio di una maggior praticità ed un più comodo utilizzo del prodotto, Leerdammer ha fatto nascere Caractère porzionato! Preconfezionato - 250 gr Scheda Informativa - Descrizione: - Formaggio semiduro con il 50% di grasso sul secco - Stagionatura: 15 settimane - Consistenza morbida - La crosta è di colore scuro - Occhiature piccole e rade - Peso netto: ca. 10,0 kg Gusto: Leerdammer Caractère ha un gusto pieno, con un carattere deciso, grazie ad una maggiore e particolare stagionatura, mantenendo la nota di sapore del Leerdammer classico. Consumo: - Per arricchire il piatto dei formaggi - Da gustare con un buon bicchiere di vino - Per concedersi uno stuzzichino gustoso - Per insaporire piatti al forno Conservazione: Conservare in frigorifero (max 7° C.) Prezzo consigliato al pubblico: 3,75 € / 250gr; 15,00 €/kg

LEZIONI DI CUCINA SALUTARE NELLA PICCOLA PROVENZA ITALIANA
Nel giardino botanico Gavinell di Salsomaggiore (PR), OGNI SABATO (dal 3 maggio al 28 giugno), si impara a nutrirsi in modo corretto e a preparare gustosi piatti con erbe e fiori C'è un giardino botanico a Salsomaggiore dove sembra di essere in Provenza. Dieci ettari dove si coltivano erbe officinali come timo, valeriana, menta, salvia e persino una varietà di lavanda bianca. Un luogo ideale per inebriarsi di profumi e scoprire tutti i segreti della cucina sana e naturale. Gavinell, questo il nome del "parco della salute" ideato dall'erborista Paolo Prampolini, accoglierà infatti per sette sabati consecutivi, dal 3 maggio al 28 giugno, altrettante lezioni dedicate ai menù con fiori e foglie, ai dolci leggeri, alla cucina macrobiotica e ayurvedica, ai piatti preparati con piante officinali, alle ricette fresche per l'estate. Alla lezione teorica, tenuta da esperti della materia, seguirà la divertente fase pratica nella nuovissima cucina dell'azienda. Attrezzata come quella di un grande albergo, accoglierà tutti gli alunni che potranno sperimentare le nuove ricette sane e gustose. Chi decide di trascorrere l'intero weekend in questa oasi, può fermarsi in una delle tre deliziose camere appena inaugurate. Il loro nome è una promessa di relax salute: Melissa, Melograno e Calendula. Per informazioni: tel. 0524.578348; fax, 0524.580775; sito internet: www.giardinodellasalute.com

MAILLE: LA GRANDE TRADIZIONE FRANCESE DELLE SALSE
Antoine Maille aprì il suo primo negozio a Parigi nel lontano 1747 in Rue Saint André des Arts: le sue senapi cremose, le salse delicate e gli aceti aromatici sedussero ben presto le corti reali dell'epoca facendolo diventare il fornitore ufficiale di pranzi e banchetti del Re di Francia, dell'Imperatore d'Austria e Ungheria e della Zarina Caterina II. A partire dal XIX secolo la produzione delle senapi e degli aceti passa da artigianale a industriale, ma i successori di Antoine Maille sono rimasti fedeli ai segreti contenuti nel suo quaderno di ricette che raccoglie oltre 24 tipi di senapi e più di 50 aceti. Su queste antiche ricette si fonda ancor oggi la reputazione della Maison MAILLE. Antoine Maille è considerato il più grande creatore di salse di tutti i tempi. Ancor oggi le sue salse, le senapi e gli aceti profumati vengono esportati e venduti nelle migliori gastronomie in più di 60 Paesi nel mondo. MAILLE rappresenta senz'altro uno dei simboli della tradizione culinaria francese che si rinnova ancor oggi nella prestigiosa sede di Place de la Madelaine a Parigi. Un vero e proprio tempio gastronomico dove degustare e acquistare le specialità servite fresche "alla spina". MAILLE propone una gamma completa di Senapi, Maionesi, Salse, Aceti profumati, Vinaigrette e Sottaceti. In Italia i prodotti MAILLE sono distribuiti da EUROFOOD, leader nell'importazione di specialità gastronomiche da tutto il mondo.

ARTE DA MANGIARE MANGIARE ARTE PROSEGUE IN 10 RISTORANTI DI MILANO
La Delegazione Milano Internazionale dell'Accademia Italiana della Cucina propone  Piatto d'Arte in 10 ristoranti fino al 20 Maggio 2003 La manifestazione culturale Arte da mangiare mangiare Arte  prosegue e dopo i Chiostri dell'Umanitaria, coinvolge gli  spazi deputati al CIBO :  I Ristoranti L'iniziativa del Piatto d'Arte, arrivata alla sua 3° edizione, promossa dalla stessa Associazione, con la collaborazione della Accademia Italiana della Cucina, Delegazione Milano Internazionale, ha come tema: Surgelati....Gelati....Congelati.  La Conservazione Per tre mesi sarà possibile degustare un Piatto d'Arte proposto dall'incontro di Artisti, Accademici e Maestri di Cucina esperti, che ispirandosi alla Conservazione hanno creato piatti d'Autore a tema, prelibati e fantasiosi, abbinati in ogni ristorante a delle opere uniche ed originali create dagli Artisti  ispirandosi al tema dell'8° edizione della manifestazione di Arte da mangiare mangiare Arte appena conclusasi. Il Piatto d'Arte e' un evento unico perché non solo gastronomico, ma un appuntamento con l'Arte, in una sinergia particolare tra Cultura e Cibo. In ogni ristorante  e' previsto un momento conviviale di incontro con l'Artista, gli Accademici, i Maestri di cucina a cui sarà possibile partecipare su prenotazione presso gli stessi ristoranti
Associazione  'Arte da mangiare' - 20121 Milano, via Ausonio, 7-tel/fax +39 02 58 113 117  e mail meceven@tin.it             www.artedamangiare.com
Accademia Italiana della Cucina  Delegazione di Milano Internazionale - www.accademiaitalianacucina.it  www.oliopepesale.com
Artisti,  Accademici  e Ristoranti:
Gli  Artisti  di  Arte da mangiare creano ed espongono   un'opera  d'arte;  gli    Accademici, ispirati, hanno elaborato un messaggio gastronomico con una ricetta di riferimento; i Maestri di cucina amici dell'arte la realizzeranno personalizzata nei templi della ristorazione per tre mesi a partire dal 20 Febbraio 2003.
Artista:  Guido Bertuzzi
Accademici: Giorgio Saini  Sandro Minghetti, ,Gianni Delmatti
Antica Trattoria San Galdino, via Vittorio Emanuele 22 - Zelo Surrigone (MI )- Tel 02 9440434
Momento conviviale : 9 Aprile
Artista: Giovanni Canu
Accademici:Giorgio Piga Serra, Carlo Pisacane, Vito Soavi
Ristorante Collio, via Nerino 10 - Milano  - Tel 02 86450528
Momento conviviale : Maggio
Artista:Carmine Caputo di Roccanova
Accademici: Renato Patetta, Nicola Barbera, Egle Scopinich
Ristorante La Cerba, via Orti  4 - Milano  - Tel  02.5455475
Momento conviviale : 20 Febbraio
Artista: Adriana Chiari
Accademici: Marco Almerigogna, Gianni Fossati, Giuseppe
De Francisco
Ristorante Indiano
Momento conviviale : Maggio
Artista: Stefania Dameri
Accademici: Claudio Capsoni, Sergio Bertolotto, Mario Clemente
Osteria Caneva, via Cenisio 70 - Milano - Tel 02 33101352
Momento conviviale : 17 Aprile
Artista: Maria Luisa Imperiali
Accademici: Anna  Mattioli, Luigi  Moscheri, Paolo Castiglioni
Innocenti Evasioni, via Della Bindellina - Milano - Tel 02 33001882
Momento conviviale : 6 Marzo
Artista: Aghim Muka
Accademici: Marisa Zipoli, Andrea Cesari de Maria, Giancarlo Trentini
Orti di Leonardo, Via A. De Togni 6/8 -  Milano - Tel 02 4983197
Momento conviviale : 27 Marzo
Artista: Luca Rendina
Accademici: Giorgio D'Aquino, Maria Luisa Mandelli,
Marcello Mancini, Carlo Cavallotti
Ristorante Ape Piera, via Ludovico il Moro 11 - Milano  - Tel 02 89126060
Momento conviviale : 13 Marzo
Artista: Stefano Soddu
Accademici: Catello Sorrentino,Salvatore Pascarelli, Emilio Regazzoni
Ristorante Isola, via Novara 282 - Milano - Tel 024525657
Momento conviviale : 3 Aprile
Artista: topylabrys
Accademici: Franco Barbieri Hermitte,Enzo Lo Scalzo, Piero Romano
Il Visconte - Cascina Longoli in Gudo Visconti (Mi) - Tel 02 94940266
Momento conviviale : 25 Febbraio
Associazione  'Arte da mangiare' - 20121 Milano, via Ausonio, 7-tel/fax +39 02 58 113 117  e mail meceven@tin.it www.artedamangiare.com
Accademia Italiana della Cucina  Delegazione di Milano Internazionale - www.accademiaitalianacucina.it www.oliopepesale.com

I SEGRETI DEL PANE NEL NUOVO VOLUME "PANIFICANDO..."
"Panificando" é il nuovo libro di Piergiorgio Giorilli presentato a Milano, nell'elegante cornice dello spazio 'q.b. - Centro di Cultura Enogastronomica'. Il volume (287 pagine, prezzo al pubblico 28,00 euro), curato, oltre che da Giorilli anche da Elena Lipetskaia, Ingegnere Tecnologo dell'industria Alimentare nel ramo del pane, pasta e dolciumi, si avvale delle foto di Francesca Brambilla, è edito da Franco Lucisano Editore ed è distribuito in esclusiva da Zanichelli Editore. Il testo, semplice e professionale, con una vasta proposta di ricette, affianca una conoscenza teorica di base, a volte ancora carente in molte scuole di panificazione alla pluridecennale esperienza di Piergiorgio Giorilli, "Maestro Panifìcatore", vice presidente del Richemont Club Italiano oltre che già vice presidente dell'Associazione Panificatori di Varese, riconosciuto dagli addetti del settore come una 'autorità' a livello sia nazionale che internazionale. Il libro si potrebbe definire un percorso dal chicco di grano al palato e alla tavola. E' quindi rivolto a tutti coloro che amano il pane, dagli addetti ai lavori - tecnici, panificatori -alla gente qualunque, accomunati dal desiderio di avvicinarsi alla magia dell'arte bianca. I due autori, Giorilli e Lipetskaia, hanno unito l'aspetto pratico della materia e la parte teorica con un linguaggio semplice, efficace, avvalendosi di un valido supporto di illustrazioni e schede esplicative. Il libro è suddiviso in sei capitoli. Si parte da un'analisi attenta e accurata della farina, ingrediente principale per la produzione di pane e prodotti da forno in generale: la specie e le categorie della farina, da quella di frumento tenero a quella di segale a quella di grano duro. La composizione chimica, la sua maturazione, la prova di panificazione, le sostanze minerali e le vitamine, forniscono un esame completo dell'ingrediente. Si passa quindi al lievito e agli agenti lievitanti chimici, I vari tipi di lievitazione - fisica, chimica, biologica - la produzione industriale del Iievito di birra, il lievito naturale. Si prosegue con le principali fasi della produzione del pane e i relativi procedimenti. Come si conservano le materie prime, la preparazione dell'impasto, la spezzatura - operazione con la quale l'impasto viene diviso in pezzi della quantità necessaria - come si formano i pezzi, la lievitazione, la cottura- cosa succede durante e dopo - il ruolo del vapore. E ancora, la resa in pane - il rapporto tra il peso del pane ottenuto e la quantità di farina impiegata - il suo valore nutritivo. Si analizzano, con una scheda chiara e semplice, i difetti dovuti alla scarsa qualità o al dosaggio errato degli ingredienti: le cause, come si presentano, come si può porre rimedio. Un esempio concreto: l'impasto risulta appiccicoso e molle? Il prodotto finale sarà insipido e piatto, la mollica poco soffice, la crosta chiara. I rimedi: correggere la quantità di sale nell'impasto, diminuire l'umidità e la temperatura nella cella di fermentazione, Il quinto capitolo è dedicato ai miglioranti, le sostanze d'origine chimica o biologica che aggiunte alle farine o agli impasti in piccole quantità, migliorano le caratteristiche organolettiche di un impasto, le sue capacità di fermentazione, la qualità e la conservabilità del prodotto finito. In questa parte del libro si parla di glutine e ossidanti, vitamina O e proteasi e cisteina, di malto e destrosio, di amilasi ed emulsionanti. Il volume si conclude con un capitolo dedicato interamente alla tecnologia del freddo, un metodo in diffusione nella panificazione moderna, utilizzata sia per rallentare la lievitazione dei prodotti che per bloccare e conservare il prodotto per periodi piuttosto lunghi, grazie alla surgelazione degli impasti o dei prodotti. Inoltre, per passare dalla teoria alla pratica, tante ricette di numerose varietà di pane, ampiamente illustrate, gli abbinamenti più adatti per esaltare il sapore delle pietanze e degli alimenti.

LE SETTIMANE GASTRONOMICHE A VILLA TORRETTA
Dal 4 marzo è partita a Villa Torretta una nuovissima iniziativa gastronomica che ha come protagonisti i vini d'eccellenza. Per una settimana al mese il Vico della Torretta sarà dedicato ad un esclusivo brand vinicolo: lo chef Ivano Rottoli provvederà ad abbinare i vini a speciali portate gastronomiche. A coordinare il tutto il direttore food & beverage di Villa Torretta Gianluca Priori e il sommelier del Vico della Torretta Luca Piersantelli. Di seguito i primi appuntamenti: dal 10 al 15 marzo 2003 al Vico della Torretta settimana gastronomica con i vini Umani Ronchi Questa settimana gastronomica avrà come protagonisti i vini Umani Ronchi. Menù (Stuzzichino) Filetto di triglia croccante con aceto balsamico e alloro Tortino di alici gratinato con peperoni, pinoli ed emulsione alle olive verdi in abbinamento ai 2 piatti VERDICCHIO CASAL DI SERRA UMANI RONCHI Strozzapreti saltati con ragu' d'anatra e crema di asparagi profumata al timo in abbinamento ROSSO CONERO CUMARO UMANI RONCHI Maialino da latte alle erbe con insalatina di misticanze all'aspretto di lamponi in abbinamento PELAGO UMANI RONCHI Budino di vaniglia e cioccolato con biscotto savoiardo e gelato alle mandorle amare in abbinamento VINO DA MEDITAZIONE UMANI RONCHI 20 marzo Serata inaugurale Ornellaia (Toscana) vini Ornellaia '95 Masseto '95 4 aprile Serata inaugurale Villanova (Friuli) vini Meny Ronco Cucco Sauvignon Fraja dal 7 al 12 aprile 2003 al Vico della Torretta settimana gastronomica con i vini Villanova 8 maggio Serata inaugurale Terlaner (Alto Adige) vini Pinot bianco Gewurztraminer Terlaner dal 12 al 17 maggio 2003 al Vico della Torretta settimana gastronomica con i vini Terlaner 22 maggio Serata Majolini (Lombardia) vini Brut Saten Millesimato dal 26 al 31 maggio 2003 al Vico della Torretta settimana gastronomica con i vini Majolini Per prenotazioni: Villa Torretta, tel. 02241127800; restaurant@villatorretta.it

UNA NUOVA FRONTIERA DELL'ENOLOGIA ITALIANA: LA DIFESA DI VINI E VITIGNI NAZIONALI ANTICHI ED AUTOCTONI- NASCE A GORIZIA "VINUM LOCI"
Sono unici e hanno nomi curiosi: Gamba di Pernice, Pigato, Schiava, Sciaglin, Vitovska, Colorino, Vernaccia di San Giminiano, Sagrantino, Magliocco, Canino, Frappato... nomi che, letti uno di fila all'altro suonano quasi come un'arcana formula magica e che, in verità, sono preziosi indicatori di profumi e gusti inimitabili. Tutto questo sono i vini ed i vitigni italiani antichi ed autoctoni, Partendo dal desiderio di salvaguardare e promuovere questa immensa biodiversità - ricchezza che tutto il mondo ci invidia - è stato fondato recentemente a Gorizia (una città di confine e di scambio culturale dalla spiccata vocazione vitivinicola) il Comitato "Vinum Loci" che ha avuto il suo battesimo ufficiale nel prestigioso Circolo della Stampa di Milano giovedì 27 febbraio. Alla presentazione milanese, impreziosita da un numeroso pubblico di giornalisti del settore, il presidente del Comitato Paolo Benvenuti (Direttore generale dell'Associazione Nazionale Città del Vino), il presidente del Comitato scientifico Attilio Scienza (Docente ordinario di Viticoltura all'Università degli Studi di Milano) ed il segretario generale di "Vinum Loci" Maurizio Tripani (Direttore di Gorizia Fiere) hanno evidenziato il fine ed i progetti futuri del Comitato: "Il grande patrimonio dei vitigni antichi ed autoctoni italiani si sta inesorabilmente erodendo con il risultato di perdere definitivamente anche quell' eccezionale patrimonio genetico che tutto il mondo ci invidia". Hanno detto: "Questi portatori di geni unici ed irripetibili sono sempre più a rischio di estinzione e, pensando a tutto ciò, è nato il Comitato "Vinum Loci" il quale, oltre a creare un archivio dei vitigni di cui si ha ricordanza nei diversi territori italiani, vuole unire in questa crociata tutti coloro che sono interessati a salvaguardare questa ricchezza e, lavorando tutti insieme, associazioni e università, organismi pubblici e aziende private, trasformare queste silenti riserve di geni custodite in laboratori o disperse per le campagne italiane in un volano per far conoscere un solo gusti e profumi unici ma anche territori altrettanto eccezionali". I promotori del Comitato "Vinum Loci" sono Gorizia Fiere, Associazione Nazionale Città del Vino, Slow Food, Movimento Turismo Vino, Dipartimento di Produzione Vegetale della Facoltà di Agraria dell'Università degli Studi di Milano, Facoltà di Agraria dell'Università degli Studi di Udine, Il Gastronauta, Club Papillon, Pro-Vites, Ersa-Agenzia Regionale per lo Sviluppo Rurale del Friuli Venezia Giulia. Il sostegno finanziario è dato dalla Banca FriulAdria - Gruppo Bancaintesa. Tramite le preziose informazioni che stanno già arrivando dai Comuni aderenti all'Associazione Nazionale Città del Vino (dei circa 500 centri già più un centinaio ha risposta all'appello), i promotori, come primo passo, stanno catalogando le varietà autoctone esistenti sul territorio ed a rischio di estinzione, al fine di "mappare" la biodiversità della piattaforma ampelografica italiana individuando in essa le varietà caratterizzate dal più alto potenziale qualitativo. Ciò è importante non solo dal punto di vista scientifico, ma è anche nell'interesse delle aziende partecipanti, le quali si prefiggono di diversificare la propria produzione, per distinguersi anche sul mercato con una valida proposta commerciale basata sull'utilizzo dei migliori vitigni antichi e autoctoni emergenti dal progetto. Dopo la mappatura il progetto continuerà con l'analisi dei dati raccolti e l'individuazione delle varietà più interessanti che saranno adottate dalle aziende le quali ne diventeranno amorevoli custodi. Terminato lo studio della caratterizzazione ampelografica e molecolare dei vitigni antici e autoctoni, passando dalla teoria alla prassi, queste uve rare e particolari saranno trasformate in vino con la sperimentazione enologica attraverso microvinificazioni. Il progetto di "Vinum Loci" si concluderà quindi con la commercializzazione e promozione dei prodotti così ottenuti. * Fonte: Datamonitor, 2002

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