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26 MARZO 2003

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IL CONSIGLIO EUROPEO DI PRIMAVERA RINNOVA L'IMPEGNO NEI CONFRONTI DELL'AGENDA DI LISBONA 

Bruxelles, 26 marzo 2003 - Durante il Consiglio europeo di primavera, tenutosi il 20 e 21 marzo a Bruxelles, i Capi di Stato e di governo dell'UE e i loro omologhi dei paesi candidati hanno ribadito l'impegno nei confronti della strategia di Lisbona. Le conclusioni del vertice illustrano le misure da adottare in materia di imprenditorialità e innovazione, occupazione, mercato interno e protezione ambientale, al fine di trasformare l'Europa nell'economia basata sulla conoscenza più competitiva al mondo entro il 2010. Uno dei principali annunci riguarda la creazione di una task force europea per l'occupazione, sotto la guida dell'ex premier olandese Wim Kok, incaricata di analizzare le principali sfide politiche connesse all'occupazione, al fine di individuare le misure pratiche di riforma in grado di favorire i mercati del lavoro. Il Consiglio europeo, inoltre, ha fissato delle scadenze per la conclusione di un accordo definitivo fra gli Stati membri sugli ambiti di riforma considerati essenziali per il processo di Lisbona. Fra questi figurano il settore ferroviario, i mercati dell'energia, l'istituzione di un cielo unico, i mercati finanziari, la società dell'informazione e la responsabilità per danni ambientali e cambiamenti climatici. L'importanza di promuovere le imprese e l'imprenditorialità è stata sottolineata dall'impegno a partecipare attivamente al processo di consultazione, lanciato in seguito alla pubblicazione del Libro verde della Commissione sull'imprenditorialità. Quale follow-up, il Consiglio ha invitato la Commissione a proporre, prima del Consiglio europeo di primavera del 2004, un piano d'azione sull'imprenditorialità europea. Fra le altre proposte a favore delle imprese figurano alcune iniziative volte a promuovere più attivamente l'imprenditorialità attraverso i sistemi d'istruzione, nonché l'invito, rivolto agli Stati membri, ad accelerare l'attuazione della Carta europea per le piccole imprese e la riduzione degli oneri amministrativi per le piccole aziende. I leader europei ritengono che l'elemento chiave per sostenere l'innovazione e creare un'economia basata sulla conoscenza sia rappresentato dalla promozione di maggiori investimenti privati nella ricerca, al fine di raggiungere l'obiettivo di elevare la spesa in questo settore al tre per cento del PIL, così come stabilito a Barcellona. Per creare un contesto favorevole al conseguimento dell'obiettivo di Barcellona, il Consiglio ha chiesto lo sviluppo di piattaforme tecnologiche europee in settori quali la genomica delle piante o l'impiego dell'idrogeno come combustibile. Essi, inoltre, ha incoraggiato i governi dell'UE a rafforzare i legami fra ricerca e impresa, ha esortato alla creazione di aziende spin-off e al rafforzamento della mobilità dei ricercatori e ha sottolineato l'importanza di una migliore comprensione della scienza nella società. Gli Stati membri hanno riconosciuto altresì il ruolo che la R&S in materia di difesa e sicurezza potrebbe svolgere per promuovere le tecnologie di punta, stimolando così l'innovazione. Il Consiglio ha reso nota la propria intenzione di analizzare il ruolo della ricerca nel settore della difesa nell'UE, in vista dell'eventuale creazione di un'agenzia intergovernativa per lo sviluppo e l'acquisizione delle capacità di difesa. Infine, i Capi di Stato e di governo hanno ribadito l'importanza del pilastro ambientale della strategia di Lisbona e hanno concordato un'accelerazione dei progressi verso il conseguimento degli obiettivi fissati nel protocollo di Kyoto. Fra le misure specifiche previste figura la riduzione delle emissioni di gas-serra, l'aumento della quota di energia rinnovabile - compresa la determinazione di un traguardo per l'energia rinnovabile pari al 12 per cento del fabbisogno di energia primaria e al 22 per cento del fabbisogno di energia elettrica entro il 2010 - e il raggiungimento di un accordo definitivo sulla direttiva relativa agli scambi di emissioni. 

OXFORD OSPITERÀ UNA CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLO SVILUPPO AZIENDALE 
Oxford, 26 marzo 2003 - Il 23 e 24 giugno si svolgerà ad Oxford (Regno Unito) una conferenza internazionale volta ad incoraggiare l'imprenditorialità. La conferenza, dal titolo "Venturefest", si concentrerà sulle componenti essenziali di un'azienda in via di sviluppo con l'obiettivo di fornire orientamenti e chiarimenti preziosi per coloro che desiderano avviare, sviluppare o far crescere ulteriormente la propria organizzazione. La manifestazione si articolerà in diversi seminari e studi di casi, che forniranno sostegno e pareri specializzati sugli elementi chiave per avviare e sviluppare imprese. Durante la conferenza, sarà annunciato il vincitore del concorso bandito dall'Università di Oxford per il miglior piano d'impresa. Gruppi o singoli concorrenti in possesso di idee commerciali che prevedono un ampio uso delle tecnologie sono invitati ad iscriversi al concorso al quale sono ammessi a partecipare scienziati, rappresentanti di giovani imprese e business school e imprenditori. Per informazioni sulla presentazione del piano d'impresa : Jean Mulligan Tel: +44 (0)1865 811145 http://www.venturefest.com

DELEGAZIONE PRESIDENZIALE RUSSA IN VISITA AL MIT E-GOVERNMENT: IVANOV A STANCA, "DOBBIAMO LAVORARE ASSIEME!" 
Roma, 25 marzo 2003 - "Dobbiamo lavorare assieme!". Con questa frase Viktor Ivanov, braccio destro del presidente russo Vladimir Putin e responsabile dell'amministrazione presidenziale russa, ha concluso il lungo e cordiale incontro con Lucio Stanca, ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, dedicato ai progetti di e-Government e all'innovazione tecnologica in corso nel nostro paese. Ivanov presiede la Commissione istituita dallo stesso presidente Putin per promuovere l'informatizzazione della Pubblica Amministrazione in Russia. E proprio questo è stato il tema centrale del colloquio avuto con Lucio Stanca, pure impegnato in un complesso progetto di ammodernamento del Paese attraverso gli strumenti dell'Ict (Information and Communication Technology). Alla delegazione russa - di cui facevano parte tra gli altri anche Alexander Karlin, viceministro della Giustizia, Valery Ianvarev, viceministro del Lavoro e Vladimir Yegorov, rettore dell'Accademia di Russia - il ministro Stanca ha illustrato i diversi progetti in corso di attuazione sul fronte non solo dell'e-Government, ma anche dei servizi on-line al cittadino, protocollo elettronico, firma digitale e posta elettronica per il personale della pubblica amministrazione, come pure dell'e-Procurement e della connessione a banda larga delle imprese per aumentare la loro competitività. È alla luce di questo scenario che Ivanov ha espresso al ministro Stanca la sua intenzione di "lavorare assieme" per utilizzare le esperienze italiane per sostenere il progetto "Russia Elettronica". Ivanov ha inoltre accolto con vivo favore l'invito rivolto dal ministro Stanca alla delegazione russa a partecipare alla prossima Conferenza Europea sull'e-Government, organizzata a Cernobbio - Villa Erba (7/8 luglio) dallo stesso ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, che aprirà il semestre italiano di presidenza Ue e che vedrà presenti anche missioni di altri Stati al di fuori dell'Europa, tra cui Cina, Usa, Canada, nonché di alcuni Paesi in via di Sviluppo. 

PROGRAMMA TRIMESTRALE DI EMISSIONE II TRIMESTRE 2003/ QUARTERLY ISSUANCE PROGRAMME 
Roma, 26 marzo 2003 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica l'emissione dei seguenti nuovi titoli per il secondo trimestre del 2003: Btp 15/05/2003 - 2006 Ammontare minimo a fine emissione: 14 miliardi di Euro; Verrà altresì offerto un nuovo Ctz, il cui ammontare minimo a fine emissione raggiungerà i 10 miliardi di Euro. L'ammontare minimo si riferisce all'intera emissione, ovvero al valore che il circolante del titolo dovrà necessariamente raggiungere prima di essere sostituito da una nuova emissione sulla stessa scadenza. Si ricorda che la data di godimento dei nuovi titoli può non coincidere con quella di regolamento della prima tranche emessa. Saranno inoltre offerte ulteriori tranche dei seguenti titoli: Btp 01/02/2003 - 2006 cedola 2,75 %; Btp 15/01/2003 - 2008 cedola 3,50 %; Btp 01/08/2002 - 01/02/2013 cedola 4,75 %; Cct 01/02/2003 - 2010 1a cedola 2,90% . Nel corso del secondo trimestre 2003, il Ministero dell'Economia, sulla base delle condizioni dei mercati finanziari, si riserva la facoltà di offrire nuovi titoli oltre a quelli summenzionati o ulteriori tranche di altri titoli già in essere. In particolare, in relazione alla domanda espressa dal mercato, saranno emessi il Btp 01/02/2002 - 01/08/2017 (cedola 5,25 %) e il Btp 01/02/2002 - 01/02/2033 (cedola 5,75 %). 

PARTE A LUGLIO A MILANO L'AGENZIA ITALIANA PER L'AMERICA LATINA DIECI MILIONI DI EURO E SEI PERSONE PER LE PRIME INIZIATIVE 
Milano, 26 marzo 2003. Dieci milioni di euro e una struttura di 6 persone: sono questi i primi numeri dell'Agenzia Italiana per l'America Latina, che nascerà a Milano entro i prossimi quattro mesi. E' stato. firmato il "Protocollo d'intesa" tra il Ministro Tremonti, Bruno Ermolli, presidente di Promos, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano, Enrique V. Inglesias, presidente della Banca Interamericana di Sviluppo. Una iniziativa che vede anche l'appoggio del Ministero degli Affari Esteri. I primi passi: la nascita di un gruppo di lavoro (una persona della Banca Interamericana di Sviluppo, una della Camera di Commercio, una del Ministero dell'Economia e delle Finanze). Per arrivare alla nascita operativa dell'agenzia a luglio, che potrà contare su un budget di 10 milioni di euro per le prime attività di collaborazione imprenditoriale e formazione. Con sede in Camera di Commercio, nella storica sede di Palazzo Affari ai Giureconsulti, in piazza Mercanti angolo piazza Duomo. La sigla dell'intesa è avvenuta durante la cena offerta dal ministero dell'economia e delle finanze alla presenza dei governatori della Banca Interamericana e 500 ospiti selezionati e organizzata con la collaborazione di Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per l'internazionalizzazione, in occasione della quarantaquattresima assemblea annuale della Banca Interamericana di Sviluppo, a Milano dal 20 al 26 marzo. "Dopo l'Annual Meeting della Banca Interamericana di Sviluppo in Italia, Milano ottiene un altro successo di marketing territoriale: l'Agenzia Italiana per l'America Latina - ha dichiarato Bruno Ermolli, presidente di Promos, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano per l'internazionalizzazione-. Che abbia come "mission" quella di favorire la crescita delle economie latino-americane attraverso una maggiore integrazione con il sistema economico ed imprenditoriale italiano. Una struttura impegnata sul versante internazionale è un passo in avanti sia per Milano che per l'Italia. Ed è un successo di squadra: è stato possibile grazie alla collaborazione del mondo delle istituzioni milanesi e nazionali, delle associazioni, delle imprese. Ed è probabilmente questo il vero valore aggiunto dell'esperienza milanese, che insieme ad un forte tessuto imprenditoriale, può offrire un concreto sostegno allo sviluppo dei Paesi dell'America Latina". Obiettivi dell'Agenzia Italiana per l'America Latina. Promuovere programmi di formazione, il partenariato tra piccole e medie imprese, la collaborazione tra gli enti di formazione italiani e sudamericani. Far meglio conoscere l'utilizzo degli strumenti finanziari messi a disposizione della Banca Interamericana. Tra i programmi di intervento per la formazione, quelli rivolti a manodopera specializzata, agli studenti avviati al settore privato, agli imprenditori. Per sviluppare il partenariato e la cooperazione imprenditoriale si farà leva su una banca dati proposte/richieste, seminari, missioni. Per creare reti e favorire la collaborazione tra enti che si occupano di formazione nel continente latino-americano si costituirà anche una banca dati. Tra gli strumenti innovativi per realizzare i programmi ci saranno piattaforme on-line e seminari tematici. www.promos-milano.it  www.mi.camcom.it 

BPM E COLDIRETTI INSIEME PER SVILUPPARE L'IMPRENDITORIA AGRICOLA 
Milano, 26 marzo 2003 - Una convenzione a favore degli imprenditori agricoli lombardi è stata firmata ieri mattina dal Presidente della Banca Popolare di Milano, Roberto Mazzotta, e dal Presidente della Coldiretti di Milano e Lodi, Carlo Franciosi. L'accordo riguarda un'offerta convezionata per gli associati Coldiretti di Milano e Lodi e comprende la concessione di credito a condizioni agevolate, finanziamenti per "calamità naturali", finanziamenti per l'acquisto di terreni/fabbricati agricoli e/o l'impianto di nuove produzioni/allevamenti, finanziamenti per l'anticipo di contributi europei e della Regione Lombardia, crediti per l'acquisto di macchine agricole e per investimenti produttivi. Ma non solo. Come ha commentato Carlo Franciosi, l'accordo è il primo passo verso un più stretto rapporto fra gli imprenditori agricoli lombardi e il Gruppo Bipiemme, mentre Roberto Mazzotta ha ricordato che quanto firmato quest'oggi corrisponde al deciso impegno del Gruppo Bipiemme a favore della piccola e media imprenditoria, confermando il ruolo della Banca Popolare di Milano come istituto bancario di riferimento nel territorio. 

BILANCIO CONSOLIDATO GRUPPO MEDIASET 2002 UTILE NETTO: + 45,7% A 362,0 MILIONI DI EURO RICAVI PUBBLICITARI VERSO TERZI: LIVELLO RECORD 2.431,8 MILIONI DI EURO MARGINE OPERATIVO LORDO: + 33,1 MILIONI DI EURO 
Cologno Monzese, 26 marzo 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Mediaset, riunitosi ieri sotto la Presidenza di Fedele Confalonieri, ha approvato il progetto di bilancio di esercizio di Mediaset S.p.A. ed ha esaminato il bilancio consolidato del Gruppo Mediaset al 31 dicembre 2002. I risultati dell'esercizio 2002 evidenziano un andamento positivo dell'attività sia sul lato dei ricavi sia su quello dei costi. Ricavi pubblicitari Publitalia ha conseguito lo stesso livello di raccolta pubblicitaria registrato nel 2001 e nel 2000, anno record per la concessionaria. Un risultato decisamente superiore al trend del mercato pubblicitario che è diminuito del 3,5% rispetto al 2001 e del 6,5% rispetto al 2000. In particolare la raccolta pubblicitaria nei confronti dei clienti terzi sulle reti Mediaset ha raggiunto il livello record di 2.431,8 milioni di euro, con una crescita di 8,5 milioni di euro rispetto al 2001 (+0,4%). Costi operativi televisivi I costi operativi televisivi registrano una diminuzione di 66,8 milioni di euro pari al 10,1% (scendendo dai 658,4 milioni di euro del 2001 ai 591,6 milioni di euro del 2002). L'incidenza del Mol sui ricavi netti consolidati cresce pertanto al 58,4% rispetto al 56,7% dell'anno precedente. Costi televisivi Anche il complesso dei costi televisivi, inclusivi delle componenti legate al costo del lavoro ed agli ammortamenti di diritti televisivi e di altre immobilizzazioni, al netto dei proventi generati dalla rivendita dei diritti televisivi, ha mostrato nell'esercizio un lieve incremento pari allo 0,5% (nel 2001 la crescita era stata del 6,4%). Utile netto L'utile netto aumenta del 45,7% e raggiunge i 362,0 milioni di euro, (+113,6 milioni di euro rispetto al 2001). il risultato netto e' in crescita anche escludendo gli effetti della svalutazione della partecipazione in Kirch media effettuata nel 2001 e nel 2002.. Cash flow Il flusso di cassa generato dalla gestione caratteristica è stato di 240,0 milioni di euro, significativamente superiore rispetto a quello dell'anno precedente (160 milioni di euro), anche grazie alla diminuzione degli investimenti in diritti pari a circa 126 milioni di euro rispetto al 2001. Ascolti televisivi L'attento controllo dei costi televisivi non ha avuto alcun impatto sulla qualità del prodotto e, al contrario, ha coinciso con un ulteriore miglioramento degli ascolti. Nel corso dell'anno 2002 le reti Mediaset hanno superato i risultati d'ascolto record conseguiti nel 2001. In prime time Canale 5, Italia 1 e Retequattro hanno raggiunto una share straordinaria costantemente sopra al 44% ottenendo il risultato più alto da quando esiste il sistema di rilevazione dell'Auditel, in crescita per il terzo anno consecutivo, con un incremento di un punto di share rispetto al già elevato risultato del 2001. Canale 5 si conferma prima rete italiana in prime time con il 23,8% di share. Straordinaria la performance di Italia 1 che, per la prima volta nella storia dell'Auditel, diventa terza rete nazionale con una share del 12,2%. Retequattro consolida con successo la funzione di presidio strategico sul pubblico anagraficamente più maturo, tradizionalmente orientato ai programmi Rai. Bilancio consolidato Gruppo Mediaset - i ricavi netti consolidati ammontano a 2.316,1 milioni di euro in linea con i 2.321,7 milioni di euro del 2001, al netto del consolidamento del gruppo Epsilon. Come già sottolineato, la raccolta pubblicitaria nei confronti dei clienti terzi sulle reti Mediaset ha raggiunto il livello record di 2.431,8 milioni di euro, con una crescita di 8,5 milioni di euro rispetto al 2001. Tale risultato è particolarmente apprezzabile perché ottenuto in controtendenza rispetto al trend del mercato pubblicitario complessivo caratterizzato, per il secondo anno consecutivo, da una generalizzata contrazione degli investimenti. Gli altri ricavi dell'attività televisiva, sono stati pari a 132,5 milioni di euro rispetto ai 145,1 milioni di euro del 2001 con una differenza di 12,6 milioni di euro. Tale variazione è dovuta alla combinazione di una minore raccolta pubblicitaria nei confronti di società appartenenti al Gruppo Fininvest e a maggiori ricavi generati dalla rivendita di diritti. I ricavi netti generati da attività multimediali (56,5 milioni di euro), attribuibili alla distribuzione di canali tematici, alla raccolta pubblicitaria legata ad Internet, a Mediavideo (teletext delle tre reti televisive) ed alla diffusione della rivista mensile "La macchina del tempo", sono sostanzialmente in linea rispetto a quelli registrati nel 2001 (37,0 milioni di euro). i costi operativi sono scesi da 1.030,6 milioni di euro a 962,5 milioni di euro, con un decremento di 68,1 milioni di euro (- 6,6%). Tale variazione è principalmente dovuta alla forte riduzione, -66,8 milioni di euro, dei costi operativi televisivi che calano a 591,6 milioni di euro rispetto ai 658,4 milioni di euro del 2001 (- 10,1% rispetto all'anno precedente). Grazie al contenimento dei costi operativi il margine operativo lordo (Ebitda) è cresciuto del 2,5% e passa dai 1.320,5 milioni di euro del 2001 ai 1.353,6 milioni di euro. il risultato operativo (Ebit) è stato di 558,5 milioni di euro rispetto ai 587,2 milioni di euro del 2001. La variazione del risultato operativo va posta in relazione all'andamento complessivo degli ammortamenti e delle svalutazioni che passano da 733,3 milioni di euro nel 2001 a 795,1 milioni di euro nel 2002. L'incremento di tale voce è principalmente imputabile ai maggiori ammortamenti in diritti televisivi e all'impatto derivante dagli investimenti in fiction seriali autoprodotte avviate dalla fine del 2000. E' possibile prevedere che già a partire dal prossimo anno si assisterà ad una progressiva normalizzazione del profilo di crescita degli ammortamenti in diritti televisivi dettata dalla riduzione degli investimenti già registrata nel 2002 e in linea con la politica di acquisto dei diritti secondo l'effettivo fabbisogno delle reti televisive. L'incidenza percentuale del risultato operativo sui ricavi netti consolidati (redditività operativa) si è mantenuta elevata collocandosi al 24,1% (25,4% nel 2001). Tale performance colloca Mediaset ancora nettamente al di sopra della media dei principali operatori televisivi europei che, nel 2002, hanno registrato diffuse e pesanti flessioni. il risultato pre-imposte sale a 497,1 milioni di euro rispetto ai 418,1 milioni di euro conseguiti nell'esercizio 2001, in crescita del 19,0%. La variazione riflette principalmente l'effetto economico straordinario connesso all'accantonamento stanziato nel 2001 (171,9 milioni di euro) della partecipazione del 2,28% in Kirch Media. il risultato netto evidenzia un incremento del 45,7% passando da 248,4 milioni di euro del 2001 a 362,0 milioni di euro. La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2002 (-170,8 milioni di euro) migliora rispetto ai -247,8 milioni di euro del 31 dicembre 2001 in virtù dei risparmi pari a 126 milioni di euro in diritti televisivi. Il flusso di cassa generato dalla gestione caratteristica, è stato pari a 240,0 milioni di euro, significativamente superiore rispetto a quello dell'anno precedente risultato pari a circa 160 milioni di euro. bilancio della capogruppo Mediaset S.p.a. - La capogruppo Mediaset S.p.A. chiude l'esercizio 2002 con un utile netto di 258,6 milioni di euro, dopo aver effettuato ammortamenti e svalutazioni per 156,9 milioni di euro ed accantonamenti per imposte di 143,4 milioni di euro. Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all'Assemblea degli Azionisti, che si terrà il 16 aprile prossimo, un dividendo di 0,21 euro per ciascuna azione, con l'obiettivo di mantenere inalterato il dividendo dello scorso anno. Il dividendo sarà messo in pagamento il giorno 22 maggio 2003 con stacco cedola il 19 maggio 2003 (cedola n. 7). Corporate Governance - Nel luglio 2002 il Comitato per la Corporate Governance ha provveduto a rivisitare il Codice di Autodisciplina delle società quotate introducendo alcune modifiche che tengono conto della best practice nazionale ed internazionale. Le principali novità hanno riguardato gli amministratori indipendenti, il trattamento delle informazioni riservate, la remunerazione degli amministratori, il controllo interno e le operazioni con parti correlate. Il Consiglio di Amministrazione di Mediaset ha provveduto, tenendo conto degli assetti organizzativi e delle attribuzioni di poteri della società, a modificare il proprio Codice di Autodisciplina adottato nella riunione del marzo del 2001, conformandosi al citato Codice di Autodisciplina delle società quotate. Il Codice di Autodisciplina e la Relazione annuale sulla Corporate Governance di Mediaset verranno messi a disposizione del pubblico unitamente ai documenti relativi al Bilancio al 31.12.2002, sottoposti all'approvazione dell'Assemblea degli azionisti che si terrà il prossimo 16 aprile. Evoluzione prevedibile della gestione - In presenza di un quadro economico internazionale nel quale, principalmente a causa dell'attuale situazione geopolitica, i segnali di forte incertezza sono ancora prevalenti rispetto a quelli di ripresa che avevano caratterizzato l'ultima parte del 2002, il mercato pubblicitario nazionale dovrebbe attestarsi nel 2003, prescindendo dagli effetti non prevedibili legati all'evoluzione dell'attuale crisi internazionale, attorno ai livelli conseguiti nel 2002. In previsione di tale scenario Publitalia'80 ha ulteriormente rafforzato il suo presidio al fine di consolidare la quota nel mercato pubblicitario televisivo conseguita nel 2002. Nei primi due mesi del 2003 la raccolta pubblicitaria di Publitalia relativa alle reti Mediaset è risultata sostanzialmente in linea con quella registrata nello stesso periodo dell'esercizio precedente. Anche le aspettative relative all'andamento del mercato pubblicitario spagnolo risentono nel 2003 dell'incertezza del quadro internazionale. Telecinco punta a confermare la quota di mercato già raggiunta nel 2002 con il contributo dell' andamento del primo trimestre che sarà comunque in crescita rispetto allo stesso periodo del 2002. La raccolta pubblicitaria televisiva lorda di Publiespana nei primi due mesi dell'anno ha infatti registrato una crescita pari al 25,3% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Nei primi due mesi del 2003 le reti Mediaset hanno complessivamente registrato nelle 24 ore una share media pari al 43,5%, in linea con quella dello stesso periodo dell'anno precedente ed in Prime Time una share complessiva del 46,3% con una crescita di ben 2 punti di share. In particolare la fase iniziale della stagione televisiva 2002-2003, avviata a settembre 2002, sta confermando a livello nazionale il primato di Canale 5 e la terza posizione di Italia 1 nella principale fascia d'ascolto. In relazione all'andamento previsto in termini di raccolta pubblicitaria sulle reti Mediaset, il Gruppo perseguirà anche nel 2003 la politica di forte contenimento dei costi televisivi attuata con successo nell'esercizio appena concluso. Obiettivo la salvaguardia dei livelli di redditività operativa raggiunti nel 2002, con la prospettiva di sfruttare al meglio, in termini di leva operativa, l'eventuale maggiore e/o anticipata ripresa del mercato pubblicitario rispetto all'andamento ad oggi previsto. Il Gruppo proseguirà anche nel 2003 ad investire nell'attività di sperimentazione del sistema trasmissivo digitale terrestre previsto dalla Legge n. 66 del 20 marzo 2001. Nel 2003 sarà perfezionato l'acquisto da parte di Mediaset del 12% in portafoglio a Correo di Gestevision Telecinco S.A. e di Publiespana S.A. che porterà Mediaset alla maggioranza assoluta dell'emittente spagnola con una quota del 52%. Per effetto di tale operazione le società appartenenti al gruppo Telecinco, consolidate sino al 31/12/2002 con il metodo del patrimonio netto, verranno consolidate con il metodo dell'integrazione lineare. 

MEDIOLANUM UTILE NETTO: ITALIA € 121 MILIONI (+0,5%), CONSOLIDATO € 82 MILIONI (-21%). SEMPRE POSITIVA LA RACCOLTA NETTA NEI DODICI MESI € 3.059 MILIONI
Milano, 26 marzo 2003: Il Consiglio di Amministrazione di Mediolanum S.p.A., riunitosi ieri a Basiglio, ha approvato il progetto di bilancio d´esercizio e consolidato al 31 dicembre 2002. L´Assemblea degli Azionisti per l´approvazione si terrà il giorno 29 aprile in prima convocazione e il giorno 6 maggio in seconda convocazione. Il perdurare della situazione negativa dei mercati e le condizioni di prolungata incertezza internazionale non hanno impedito al Gruppo Mediolanum di chiudere l´anno con risultati di tutto rispetto. A questo proposito il Consiglio di Amministrazione si complimenta con i manager, gli agenti, i dipendenti e tutti i collaboratori per l´impegno profuso per il raggiungimento dei risultati. Al di là dei dati finanziari civilistici, il risultato di maggior rilevo che il Gruppo ha messo a segno è stata la straordinaria tenuta dell´ Embedded Value, elaborato da Tillinghast-Towers Perrin, che, in controtendenza rispetto all´andamento del settore, ha fatto registrare addirittura un aumento del 3%, da € 1.768 milioni del 2001 a € 1.816 milioni, dopo le acquisizioni. Il Valore della Nuova Produzione di Premi Vita e prodotti dell´Asset Management, incluso il maggior valore generato da operazioni di conversione di vecchi prodotti in nuovi servizi, è stato positivo per € 236 milioni. Per quanto riguarda i dati complessivi del gruppo, che includono l´effetto delle nuove iniziative: Le Masse amministrate consolidate, grazie all´ottimo andamento della raccolta netta, sono ammontate a € 21 miliardi, crescendo dello 0,5% nei dodici mesi (€ 20,9 miliardi al 31 dicembre 2001), nonostante l´importante deprezzamento dovuto all´andamento negativo dei mercati azionari. L´Utile netto consolidato è stato di € 82 milioni, in calo del 21% in confronto al risultato dei dodici mesi del 2001 (€ 103 milioni). Va notato che la contrazione rispetto allo scorso esercizio è da attribuire esclusivamente ai costi affrontati per l´avvio e l´ammortamento dell´avviamento delle nuove iniziative in Spagna, in Germania e nel settore del Private Banking. Infatti, con riferimento al core business italia, (con esclusione di Banca Esperia e delle iniziative estere) la qualità del modello e della strategia commerciale ha permesso di mantenere inalterata la redditività del business, nonostante le difficoltà della situazione economico-finanziaria complessiva: La Raccolta netta è stata infatti positiva per € 3.059 milioni. Più in dettaglio, si è articolata in € 1.674 milioni relativi al risparmio gestito ed € 1.385 milioni relativi al risparmio amministrato. L´ Utile netto delle attività in Italia era pari a € 121 milioni, con un incremento dello 0,5% rispetto al risultato dello scorso anno (€ 120 milioni). In particolare I Ricavi sono cresciuti nel periodo del 30% (€ 2.444 milioni contro € 1.885 milioni) soprattutto per effetto dei Premi Lordi Vita, che sono ammontati complessivamente ad € 2.123 milioni, a fronte di Euro 1.602 milioni del 2001 (+33%). Di significativo rilievo la nuova produzione, che ha registrato un incremento del 38% (€ 1.414 milioni contro € 1.023 milioni dello scorso anno). Le Commissioni generate da Fondi Comuni di Investimento hanno messo a segno un marcato progresso rispetto al 2001, pari al 7% (€ 217 milioni contro € 203 milioni). Tale brillante risultato è da attribuire all´ottimizzazione dei margini del comparto e ad un miglioramento qualitativo dell´asset mix. La redditività delle Attività Bancarie ha infine registrato un incremento del 13%, da € 85 milioni a € 95 milioni. Per quanto riguarda i Costi, le spese generali e amministrative sono aumentate nel periodo di una percentuale di poco superiore all´inflazione (+3,6%) (€ 172 milioni contro € 166 milioni), riflettendo l´importante contenimento dei costi attuato a tutti i livelli. Altri indicatori degni di nota: Il totale dei C/C al 31 dicembre 2002 era n. 339.000 a fronte dei n. 297.000 al 31 dicembre dello scorso anno, con un incremento del 14%. Il numero totale dei Clienti al 31 dicembre 2002 era di n. 761.300 primi intestatari a fronte dei n. 714.700 alla stessa data dello scorso anno (+7%). Al 31 dicembre 2002 la Rete di vendita di Banca Mediolanum ha registrato un organico complessivo di n. 5.015 Consulenti globali (con una contrazione del 10% sul totale di n. 5.585 alla stessa data del 2001). Da segnalare il continuo progresso qualitativo della rete, con 4.114 promotori finanziari, in crescita del 7% rispetto ai 3.842 del 2001, record storico per Banca Mediolanum. Aggiungendo a questi i 1.402 operatori assicurativi di Partner Time, le Reti di vendita del Gruppo Mediolanum riportano un organico complessivo di 6.417 unità. Nel progetto di bilancio approvato oggi dal Consiglio, gli utili delle società partecipate sono stati conteggiati applicando il criterio "della maturazione", secondo il quale gli utili delle partecipate vengono contabilizzati nello stesso periodo nel quale sono prodotti. Detto criterio non genera alcun effetto economico sull´utile netto consolidato. Il bilancio della capogruppo, anche in conseguenza dei nuovi criteri contabili, presenta un utile netto di esercizio di € 186 milioni. Il Consiglio di Amministrazione proporrà all´Assemblea dei Soci la distribuzione di un dividendo per Azione di € 0,10, identico a quello dello scorso anno, pagabile a partire dal 22 maggio 2003, pari ad un totale di circa € 72 milioni. 

LINIFICIO: RISULTATI DELL'ESERCIZIO 2002: DIVIDENDO INVARIATO FATTURATO CONSOLIDATO 57,0 MILIONI DI EURO, CONTRO 59,2 MILIONI DI EURO DEL 2001 (-3,6%)
Milano, 26 marzo 2003 - Il Consiglio di Amministrazione del Linificio e Canapificio Nazionale S.p.A. riunitosi ieri , ha approvato il progetto di bilancio al 31 dicembre 2002 della Società, quello consolidato di Gruppo e la relazione sulla gestione, documentazione che verrà resa pubblica ai sensi di legge. Gruppo Linificio - L'anno trascorso è stato caratterizzato da uno stato di forte incertezza che ha influito negativamente sull'andamento di tutte le attività economiche, incluse quelle del settore tessile-abbigliamento. Il settore liniero ha dovuto affrontare due fattori specifici: il perdurare del ciclo congiunturale negativo e la scarsa disponibilità di materia prima. Il gradimento dei prodotti di lino da parte del consumatore e difficoltà produttive e di vendita da parte dei paesi concorrenti a bassi salari hanno comunque consentito la difesa delle quantità anche se a fronte di una riduzione dei prezzi. Il Gruppo Linificio ha conseguito un fatturato consolidato pari a 57,0 milioni di Euro, contro 59,2 milioni di Euro del 2001 (-3,6%), principalmente a causa della riduzione dei prezzi dei filati (-6%) L'andamento congiunturale del settore, aggravato dai maggiori costi di produzione dovuti alla cattiva qualità della materia prima, ha condizionato il risultato operativo, negativo per 0,4 milioni di Euro contro un risultato positivo di 2,3 milioni di Euro del precedente esercizio. Risultato operativo L'utile netto consolidato, dedotte le quote di competenza delle minoranze azionarie, è stato di 0,1 milioni di Euro (0,4 milioni di Euro nel 2001), dopo aver recepito plusvalenze pari a 2,3 milioni di Euro, principalmente ascrivibili alla vendita dell'ex stabilimento di Rovigo. Al 31 dicembre 2002 gli organici del Gruppo assommavano a 932 unità contro le 867 di fine 2001. L'incremento, è dovuto all'entrata a regime dell'attività produttiva dello stabilimento di Kaunas (Lituania). Con la chiusura della filatura ad umido dello stabilimento di Fara Gera d'Adda, gli organici in Italia sono passati da 543 al 31 dicembre 2001 a 454 a fine anno 2002. Gli investimenti tecnici dell'esercizio hanno prevalentemente riguardato il completamento dello stabilimento lituano e l'ampliamento e l'aggiornamento dei macchinari dello stabilimento tunisino, dotando le controllate delle più moderne tecnologie disponibili. Gli oneri finanziari netti (comprensivi delle differenze cambio finanziarie) sono ammontati a 0,4 milioni di Euro (2001: oneri per 0,1 milioni di Euro). L'indebitamento finanziario netto del Gruppo, si è ridotto passando dai 14,1 milioni di Euro al 31.12.2001 a 11,4 milioni di Euro al 31.12.2002, anche grazie alla diminuzione del capitale circolante ed agli incassi derivanti dalle vendite immobiliari. Al 31 dicembre 2002, il patrimonio netto consolidato di competenza degli azionisti della Capogruppo ammontava a 34,7 milioni di Euro. Linificio e Canapificio Nazionale S.P.A. - La Società ha registrato un utile netto di 0,6 milioni di Euro (1,0 milioni di Euro nel 2001), grazie alle plusvalenze realizzate con la cessione di beni non più strumentali. Il Consiglio di Amministrazione proporrà all'Assemblea Ordinaria degli Azionisti, convocata per il giorno 30 aprile 2003 in prima convocazione e per il giorno 6 maggio 2003 in seconda convocazione, la distribuzione di dividendi per circa 0,6 milioni di Euro (2001: 0,6 milioni di Euro), da mettere in pagamento il 22 maggio 2003 (stacco cedola 19 maggio 2003) in ragione di: Euro 0,05 alle azioni di risparmio (2001: Euro 0,05) Euro 0,02 alle azioni ordinarie (2001: Euro 0,02). Previsioni per l'esercizio in corso - I dati riferiti ai primi due mesi dell'anno 2003, confermano la buona richiesta di filati linieri già registrata nell'ultimo trimestre 2002, in controtendenza rispetto alle altre fibre tessili. L'aumento della competitività aziendale nei costi e nella qualità e le opportunità legate all'attesa ripresa dei consumi nella seconda parte dell'anno consentono di prevedere, nel 2003, risultati operativi positivi ed in forte miglioramento rispetto all'esercizio precedente. 

L'ENI ESERCITA IL DIRITTO DI ACQUISTO SULLE RESIDUE AZIONI ITALGAS 
San Donato Milanese, 26 marzo 2003 - L'Eni comunica che in data odierna ha esercitato, ai sensi dell'art. 111 del Testo Unico della Finanza(Tuf), il diritto di acquisto (squeeze out) delle residue azioni Italgas non portate in adesione all'Offerta Pubblica di Acquisto Volontaria Totalitaria promossa sull'Italgas nel periodo dal 16 dicembre 2002 al 27 gennaio 2003 e a seguito della quale l'Eni è divenuta titolare del 98,25% del capitale sociale dell'Italgas. Il prezzo di acquisto delle azioni è stato fissato dall'esperto nominato dal Presidente del Tribunale di Torino in 13 euro, cioè lo stesso prezzo pagato dall'Eni per l'Opa. L'esborso a carico dell'Eni per acquistare 5.977.059 di azioni di Italgas sarà di circa 78 milioni di euro. A seguito dell'esercizio dello squeeze out, l'Eni possiederà l'intero capitale sociale di Italgas.

TORO: LA SODDISFAZIONE DI DE AGOSTINI 
Novara, 26 marzo 2003 - De Agostini ha accolto con grande soddisfazione la decisione del Gruppo Fiat di cedere al Gruppo guidato da Marco Drago il controllo del 100% di Toro Assicurazioni. L'offerta da parte di De Agostini si inquadra nella strategia del Gruppo di perseguire uno sviluppo articolato attraverso investimenti diversificati, ma tutti caratterizzati da un consolidato presidio di reti di distribuzione, ambito che rappresenta tradizionalmente uno degli elementi base della cultura imprenditoriale della De Agostini. "Da questo punto di vista" ha sottolineato l'Amministratore Delegato del Gruppo De Agostini, Antonio Belloni "Toro Assicurazioni rappresenta un investimento perfettamente coerente con la nostra politica di espansione. La compagnia torinese, inoltre, vanta una solidità patrimoniale e una qualità gestionale che la pongono ai più alti livelli del settore assicurativo italiano e in grado di svolgere anche nel futuro un ruolo da protagonista". "L'acquisizione della Toro Assicurazioni" ha dichiarato il Presidente Marco Drago "rafforza considerevolmente il posizionamento strategico del Gruppo De Agostini e rappresenta una tappa estremamente importante per il suo sviluppo. Siamo certi che il passaggio di Toro Assicurazioni a un Gruppo caratterizzato da un azionariato a struttura familiare, che nel corso della propria storia imprenditoriale ha sempre saputo valorizzare con efficacia i propri asset, offrirà alla Compagnia torinese l'opportunità di garantirsi stabilità e ulteriore crescita". "Il nostro auspicio" ha proseguito Marco Drago "è che le attuali partnership di business della Toro Assicurazioni, in particolare con il Gruppo Capitalia, possano proseguire con soddisfazione di tutti i soggetti coinvolti". "Vorrei quindi" ha concluso il Presidente di De Agostini "condividere la nostra soddisfazione con tutti coloro che hanno contribuito alla positiva conclusione della iniziativa. In particolare con Lino Benassi e i team degli advisor finanziari e legali che, nonostante i tempi ristretti con cui ci siamo dovuti confrontare, ci hanno consentito di formulare un'offerta organica e di ampio respiro industriale che si è rivelata vincente". 

SANPAOLO IMI NEI PRIMI DUE MESI DEL 2003 IL GRUPPO REALIZZA UNA SIGNIFICATIVA CRESCITA OPERATIVA, IN TERMINI SIA DI ATTIVITÀ FINANZIARIE (+0,9%), SIA DI IMPIEGHI A CLIENTELA (+1,7%) CONFERMATO UN UTILE NETTO CONSOLIDATO DI 889 MILIONI DI EURO E DIVIDENDO DI 0,30 EURO PER AZIONE 
Torino, 26 marzo 2003 - Il Consiglio di Amministrazione ha approvato oggi i risultati del Gruppo Sanpaolo Imi, che coincidono sostanzialmente con quelli annunciati il 12 febbraio scorso relativi alla fine del quarto trimestre del 2002. Sono stati inoltre esaminati i dati del primo bimestre 2003, che confermano i segnali di ripresa già emersi negli ultimi mesi dell'anno scorso. Nonostante le condizioni avverse dei mercati, le attività finanziarie del Gruppo sono cresciute dello 0,9% da inizio anno (aumento pari a circa 3,2 miliardi di euro): il risparmio gestito è cresciuto di circa lo 0,5%, quello amministrato dell'1,7% e la raccolta diretta dello 0,8%, con una ricomposizione delle attività a favore di queste ultime due componenti. Particolarmente positivo è stato, inoltre, lo sviluppo delle polizze assicurative: la raccolta premi si è incrementata di 1,3 miliardi di euro (7,7 miliardi di euro a fine 2002). Gli impieghi netti a clientela hanno registrato un incremento dell'1,7%, corrispondente ad un flusso positivo di 2,1 milioni di euro. Sotto l'aspetto gestionale è stata mantenuta una costante attenzione al controllo dei costi e alla qualità degli attivi. L'andamento dei principali margini reddituali nel primo bimestre 2003 risulta sostanzialmente in linea con gli obiettivi fissati dal budget e conferma la validità delle azioni intraprese nel corso del 2002 rivolte al rafforzamento delle relazioni con la clientela. L'esame dei principali dati del bilancio consolidato al 31 dicembre 2002 si dimostra coerente con i dati emersi in sede di relazione trimestrale: Componente reddituale Margine di interesse: - 4,7% (3.773 milioni di euro); il confronto con il 2001 evidenzia come lo sviluppo delle giacenze medie della raccolta a vista e degli impieghi a clientela a medio-lungo termine abbia solo in parte compensato la chiusura degli spread applicati alla clientela. • commissioni nette: - 8,1% (2.809 milioni di euro); l'evoluzione su base annua è stata condizionata dall'andamento negativo dei mercati finanziari. La contrazione dei ricavi commissionali è derivata sia dal ridimensionamento degli stock di risparmio gestito, sia dal mutato mix delle attività finanziarie della clientela, orientata verso forme di investimento a basso profilo di rischio. Le commissioni sui depositi e c/c hanno avuto un incremento del 13,8% (438 milioni di euro). Utili di società valutate al patrimonio netto e dividendi su partecipazioni: +28,1%. (292 milioni di euro); l'aumento è dato principalmente dalle compagnie assicurative controllate - la cui operatività è in significativa espansione - e dalle altre partecipazioni del comparto bancario. Margine di intermediazione: in relazione a quanto detto ha registrato una contrazione del 5,1% (7.160 milioni di euro). Spese amministrative: le azioni di contenimento strutturale dei costi già avviate a partire dal 2001 hanno consentito al Gruppo di mantenere un rigoroso presidio della dinamica delle spese amministrative, rimaste pressoché invariate. Spese per il personale: -0,2% (2.856 milioni di euro). Si è beneficiato di una riduzione degli organici di 906 unità; la diminuzione dei costi è stata realizzata nonostante gli aumenti contrattuali intervenuti nel corso dell'anno, a seguito del rinnovo del Ccnl, e dell'adeguamento contrattuale di competenza dell'esercizio per il personale dell'ex Banco di Napoli. Accantonamenti e rettifiche nette su crediti e immobilizzazioni finanziarie: +41,6% (1.426 milioni di euro). Il flusso netto è determinato da un incremento del 121,7% delle rettifiche di valore su immobilizzazioni finanziarie (principalmente delle partecipazioni in Santander Central Hispano e Fiat) e da incrementi rispettivamente del 22% e dell'11,9% degli accantonamenti al fondo rischi e oneri e degli accantonamenti e rettifiche per rischi creditizi. Utile netto: si attesta a 889 milioni di euro, in calo del 35,4%. Per fronteggiare l'impatto economico straordinario connesso alla gestione delle partecipazioni e allo scopo di perseguire l'efficientamento della fiscalità del Gruppo, si è utilizzato il Fondo Rischi Bancari Generali per 364 milioni di euro. Roe: 8,3% rispetto al 12,9% del 2001 Volumi Impieghi netti a clientela: 124.115 milioni di euro (+2,2%); raccolta diretta: 137.049 milioni di euro (+1,7%); risparmio amministrato: 87.717 milioni di euro (+3,7%); riserve tecniche vita: 27.154 milioni di euro (+35,5%); risparmio gestito:131.515 milioni di euro (-5%); crediti problematici: 2.892 milioni di euro (-2,3%); sofferenze nette/crediti netti: 1,1 % (invariato rispetto al 2001); tier 1 ratio: 7,3% e total capital ratio: 10,7% Il bilancio d'impresa evidenzia un utile netto di 764 milioni di Euro, con una diminuzione del 28,3% rispetto all'esercizio precedente. All'assemblea degli Azionisti, convocata nelle date del 28 e del 29 aprile prossimi, rispettivamente in prima e seconda convocazione, sarà proposta la distribuzione di un dividendo unitario di € 0,30 (con credito d'imposta pieno). Per la cedola sono previsti stacco e pagamento rispettivamente il 19 ed il 22 maggio prossimi. Alla determinazione dell'utile netto del Gruppo ha contribuito in forma determinante il risultato netto registrato dalle compagnie assicurative operanti nel ramo vita: Sanpaolo Vita e la sua controllata Sanpaolo Life (appartenenti alla Sanpaolo Imi Wealth Management) hanno contribuito all'utile netto di Gruppo per 70 milioni di euro e Fideuram Vita ha registrato un utile netto di 46 milioni di euro. L'importanza dell'apporto economico del settore vita è evidente se si osserva la crescita del valore intrinseco (embedded value) del business assicurativo, dato dalla somma del patrimonio netto rettificato a valori di mercato e del portafoglio polizze in essere: per la Sanpaolo Imi Wm si è passati da un embedded value di 752 milioni di euro nel 2001 a 899 milioni di euro nel 2002 (+19,55%) e per Fideuram da 743 milioni di euro a 844 milioni di euro (+13,6%). Il bilancio consolidato ed il bilancio di impresa saranno corredati dalle previste relazioni del Collegio Sindacale e della Società di Revisione, che verranno depositate nei termini di legge. Nell'ambito di una sempre crescente attenzione ai profili della governance e della trasparente comunicazione verso gli Investitori Istituzionali ed il mercato, il Gruppo Sanpaolo Imi ha recepito le recenti innovazioni del Codice di Autodisciplina delle Società Quotate. Il Consiglio di Amministrazione di Sanpaolo Imi ha pertanto provveduto a valutare l'indipendenza degli Amministratori della Società, alla luce dei più analitici criteri definiti con la recente revisione del Codice e ha stabilito che fra gli Amministratori non esecutivi (privi di deleghe) siano da considerarsi "non indipendenti" (in considerazione degli incarichi ricoperti presso azionisti che aderiscono agli accordi intercorrenti tra soci di Sanpaolo Imi e che intrattengono con la Banca rilevanti relazioni economiche): Isabelle Bouillot; Gabriele Galateri di Genola e Suniglia; Virgilio Marrone; Iti Mihalich. Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Sanpaolo Imi ha inoltre provveduto ad identificare le parti correlate della Banca e a definire una procedura di Gruppo per la deliberazione delle operazioni con le parti medesime, finalizzata a stabilire competenze e responsabilità, nonché ad indicare i flussi informativi tra le strutture della Banca e le Società direttamente e indirettamente controllate. Infine, il Consiglio di Amministrazione di Sanpaolo Imi ha approvato l'adozione del Codice Etico, contenente l'indicazione dei principi e dei valori etici di riferimento per l'identificazione di una corporate policy di carattere etico-ambientale per la Banca e i suoi Amministratori, dipendenti e collaboratori, in ogni contesto operativo e geografico. La relazione sul sistema di corporate governance e sull'adesione al codice di autodisciplina verrà messa a disposizione insieme alla documentazione prevista per l'assemblea di bilancio e pubblicata sul sito internet della banca. 

RISULTATI IN CRESCITA NEL 2002 PER IL GRUPPO BANCO POPOLARE DI VERONA E NOVARA. L'UTILE CONSOLIDATO A 429 MILIONI DI EURO (+39%). IL DIVIDENDO SI ATTESTA A 0,390 € PER AZIONE 
Verona, 26 marzo 2003 - Il Consiglio di Amministrazione ha approvato la Relazione sulla Gestione del Gruppo e il relativo Bilancio consolidato per l'esercizio 2002 che ha fatto registrare risultati in crescita pur in un anno caratterizzato dall'andamento negativo dei mercati finanziari e della situazione economica generale. Trattandosi del primo esercizio del Gruppo i dati vengono forniti in forma comparativa con gli analoghi dati tratti dal "pro-forma" pubblicati in occasione della quotazione. La raccolta diretta, al netto delle operazioni pronti contro termine, ha raggiunto la consistenza di 31.773 milioni di € che nel confronto con l'analogo dato del 2001, pari a 30.661 milioni, esprime una crescita del 3,6% (35.228 milioni di € con un +0,26% includendo i pronti contro termine). A livello di Gruppo la raccolta indiretta a fine 2002 è risultata pari a 53.468 milioni di € rispetto ai 49.409 milioni del 2001, con un incremento dell'8,2%. Gli impieghi lordi al 31/12/2002 hanno raggiunto i 32.866 milioni di € con un aumento dell'1,9% rispetto ai 32.239 milioni dell'anno precedente. Il rapporto sofferenze nette/impieghi netti è sceso al 3,07% rispetto al 3,22% del 2001. Il margine di interesse è pari a 1.261,5 milioni di €, contro i 1.213,5 milioni di fine 2001, con un aumento del 4,0%. Le commissioni nette si attestano a 699,1 milioni di € rispetto ai 717,3 milioni dell'esercizio precedente, con una diminuzione del 2,5%. I profitti da operazioni finanziarie crescono da 53,5 a 67,1 milioni di € (+ 25,4%) grazie allo sviluppo dell'attività di gestione dei rischi finanziari per le imprese. Il passaggio al criterio mark to market ha influito positivamente per un totale di 37,1 milioni di €. Qualora tale criterio fosse stato adottato anche nella chiusura al 31/12/2001, la crescita sarebbe stata del 16,1%. Il margine dei servizi è salito del 3,4% (da 887 milioni di € del 2001 ai 917 milioni del 2002) Il margine di intermediazione ha quindi raggiunto i 2.214 milioni di € rispetto ai 2.124 milioni del 2001, con un incremento del 4,2%. I costi operativi, che includono oneri d'integrazione per 26 milioni di €, passano a 1.366 milioni di € nel 2002 dai 1.339 milioni del 2001, con un incremento del 2%. Il cost income ratio scende dal 63% del 2001 al 61,7% (60,5% escludendo i costi di integrazione) Il numero medio dei dipendenti è passato dalle 13.275 unità del 2001 alle 13.008 unità del 2002, pur a fronte dell'apertura di n. 11 nuove filiali. Il risultato della gestione al 31/12/2002 è ammontato a 848 milioni di € con un aumento dell'8,0% rispetto ai 785 milioni dell'anno precedente. In forte aumento il saldo complessivo delle rettifiche di valore su avviamenti, gli accantonamenti per rischi ed oneri, le rettifiche di valore su crediti e le rettifiche di valore su immobilizzazioni finanziarie per un totale di 277 milioni di € rispetto ai 235 milioni dell'anno precedente (+ 17,6%). L'utile delle attività ordinarie perviene quindi al saldo di 571,3 milioni di € con un aumento del 3,9% rispetto ai 550 milioni del 2002. L'utile lordo, che beneficia di 189 milioni di € di utili straordinari prevalentemente derivanti dalla cessione della partecipata Impresol, sale a 760 milioni di € (+30%) rispetto ai 585 milioni dell'anno precedente. Dedotte le imposte sul reddito e la componente relativa all'utile di competenza di terzi (che nell'esercizio è diminuita per effetto dell'aumento delle quote possedute dal Banco nel Credito Bergamasco e in Banca Aletti avvenuto in corso d'anno) l'utile netto consolidato del 2002 sale a 429 milioni di € con un aumento del 39% rispetto ai 309 milioni del 2001. Alla fine dell'esercizio la rete delle Filiali del Gruppo ammontava a 1.150 unità rispetto alle 1.139 che si registravano alla fine del 2001. Il Consiglio di Amministrazione del Banco Popolare di Verona e Novara ha inoltre approvato il progetto di bilancio individuale chiuso il 31 dicembre 2002. Trattandosi di un esercizio che comprende per 5/12 la somma della Banca Popolare di Novara Scarl e della Banca Popolare di Verona - Banco S. Geminiano e S. Prospero e per i restanti 7/12 il Banco Popolare di Verona e Novara (esclusa la Banca Popolare di Novara S.p.A.) non è possibile un confronto con esercizi precedenti. La raccolta diretta ha raggiunto la consistenza di 15.732 milioni di € , mentre quella indiretta è pervenuta a 19.813 milioni di €. Gli impieghi lordi sono risultati pari a 15.712 milioni di €. Con riferimento al Conto Economico il margine di interesse ha raggiunto la consistenza di 668 milioni di €. Il margine di intermediazione ha fatto registrare l'ammontare di 1.205 milioni di €. Il risultato della gestione è ammontato a 475 milioni di €. L'utile delle attività ordinarie è stato pari a 357 milioni di € mentre la componente straordinaria è risultata di 29 milioni di €. L'utile lordo è ammontato a 387 milioni di € e quello d'esercizio ha raggiunto i 234 milioni di €. Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di convocare l'Assemblea dei Soci, sia in sede ordinaria che in sede straordinaria, in prima convocazione, per il 30 aprile prossimo e, in seconda convocazione, il 3 maggio prossimo e conseguentemente ha determinato di proporre un dividendo di 0,390 euro per azione, con stacco cedola n. 1 il 19 maggio e data di pagamento il 22 maggio 2003. Nel 2001 il dividendo distribuito ai Soci della ex Banca Popolare di Verona - Banco S. Geminiano e S. Prospero era ammontato a 0,375 euro per azione; il dividendo distribuito ai Soci della ex Banca Popolare di Novara Scarl era stato di 0,120 euro per azione che, dato un concambio di 12 azioni nuove ogni 25 vecchie possedute, equivale a 0,250 euro per azione. Scissione parziale di ramo d'azienda costituito da 84 sportelli della Banca Popolare di Novara s.p.a. a favore del Banco Popolare di Verona e Novara s.c.a r.l. Il Consiglio di Amministrazione del Banco Popolare di Verona e Novara, con il parere favorevole del Collegio Sindacale, ha deliberato di sottoporre all'Assemblea dei Soci - prevista per il 30 aprile 2003 in prima convocazione e il 3 maggio 2003 in seconda convocazione - il progetto di scissione parziale della Banca Popolare di Novara S.p.A. a favore del Banco Popolare di Verona e Novara S.c.a r.l., ai sensi dell'Art. 2504 septies e seguenti del Codice Civile sulla base delle rispettive situazioni patrimoniali. L'operazione consegue al Progetto di Fusione approvato dalle Assemblee straordinarie della ex Banca Popolare di Verona e della ex Banca Popolare di Novara il 9 marzo 2002 e si inquadra in un ampio processo di riarticolazione della rete distributiva del Gruppo Banco Popolare di Verona e Novara approvata nel Consiglio di Amministrazione del Banco del 25 febbraio 2002 e come da Comunicato Stampa emesso in pari data. Segue un'ampia descrizione del progetto ai fini di assolvere agli obblighi di una completa informativa al mercato. La logica industriale sottesa a questo progetto intende cogliere i seguenti obiettivi strategici: favorire il rafforzamento( dei marchi delle Banche del Gruppo; intensificare la presenza degli( sportelli "a maglia fitta" nei territori di radicamento delle diverse componenti bancarie; contenere il rischio di concorrenza interna al Gruppo nelle aree( di forte sovrapposizione territoriale liberando risorse per meglio e più efficacemente competere con i concorrenti, massimizzando i ricavi; ( sviluppare l'attività di banca commerciale nelle aree territoriali di presenza storica attraverso la distribuzione capillare e l'offerta di prodotti e servizi, completa ed innovativa; sostenere la condivisione delle migliori competenze( commerciali e la gestione con elevati livelli di efficienza; contenere i( rischi operativi nell'ambito di un territorio più omogeneo. Gli obiettivi strategici sopra individuati risultano essere stati condivisi ed approvati dal Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Novara S.p.A. nella seduta del 3 febbraio 2003. Il progetto di riaticolazione in sintesi si articola come segue: per quanto concerne il Banco Popolare di Verona e Novara S.c.a( r.l., in un aumento del perimetro degli sportelli da 382 a 502, con significativo rafforzamento nel Triveneto, mediante il trasferimento di 36 sportelli e della relativa Area Affari Veneto dal Credito Bergamasco e di 84 sportelli dalla Banca Popolare di Novara S.p.A., inclusa l'Area Affari Venezia ed eventualmente altre Aree Affari a supporto della rete; per quanto( concerne il Credito Bergamasco, nella conferma del sostanziale dimensionamento dell'attuale numero di sportelli, mediante il trasferimento dal Credito Bergamasco al Banco di 36 sportelli - e della relativa Area Affari Veneto - ed il trasferimento dalla Banca Popolare di Novara S.p.A. al Credito Bergamasco di 33 sportelli, comprese eventualmente alcune Aree Affari a supporto della rete; per quanto concerne la Banca Popolare di Novara S.p.A., nel( dimensionamento di 400 sportelli, peraltro già previsto a regime dal Piano Industriale, mediante il trasferimento di 84 sportelli - ivi inclusa l'Area Affari Venezia ed eventualmente altre Aree Affari a supporto della rete - al Banco e di 33 sportelli al Credito Bergamasco - comprese eventualmente alcune Aree Affari a supporto della rete. In dettaglio l'operazione di scissione parziale dalla Banca Popolare di Novara S.p.A. al controllante Banco Popolare di Verona e Novara ha portato ad individuare il ramo d'azienda che è costituito dagli sportelli ubicati nelle elencate provincie, con a fianco di ciascuna precisato il numero corrispondente di sportelli: Belluno (3), Padova (1), Treviso (7), Venezia (15), Vicenza (4), Verona (3), Pordenone (1), Trieste (1), Udine (2), Bologna (3), Modena (5), Piacenza (1), Parma (3), Arezzo (2), Firenze (9), Livorno (4), Lucca (2), Massa (1), Pisa (6), Prato (2) Pistoia (5), Ancona (3), Macerata (1). In totale quindi 84 sportelli. Per ciascuno dei predetti sportelli, il trasferimento riguarda essenzialmente: il complesso dei beni( e dei rapporti contrattuali organizzati per l'esercizio dell'attività bancaria svolta in ciascun sportello; il complesso delle attività e delle passività,( i crediti e i debiti verso banche (interbancario, le garanzie, i rischi, gli impegni e i conti d'ordine); i rapporti di debito e di credito intrattenuti( con la clientela e con i dipendenti (esclusi i crediti a "sofferenza"); i( rapporti di lavoro con i dipendenti (inclusi i fondi per il trattamento di fine rapporto). Restano pertanto esclusi dalla scissione i rapporti di credito contabilizzati a sofferenza, quali risultanti al momento di efficacia del trasferimento degli sportelli. E' previsto che la scissione avvenga a valori contabili sulla base delle situazioni patrimoniali delle due banche al 3/12/2002, coincidenti con i bilanci redatti alla stessa data. La scissione non richiede alcun aumento di capitale del Banco, che detiene l'intero capitale sociale della società scissa, il quale procederà invece alla riduzione del valore di carico della partecipazione detenuta nella Banca Popolare di Novara S.p.A.; quest'ultima, per parte sua, provvederà ad una corrispondente riduzione della riserva sovrapprezzi di emissione. L'operazione di scissione non comporta alcun rapporto di cambio, né conguaglio in denaro, e non prevede emissione di assegnazione di azioni e conseguentemente non richiede alcuna disposizione in merito alla partecipazione agli utili. Inoltre non comporta alcuna modifica degli statuti sociali delle due Banche partecipanti alla scissione. Al riguardo si ricorda inoltre che, in considerazione delle caratteristiche dell'operazione e in particolare del fatto che non è prevista alcuna assegnazione di nuove azioni ai soci, non si è reso necessario procedere alla nomina dell'esperto per la relazione di cui all'art. 2501 quinques del codice civile. La scissione non darà luogo al diritto di recesso. Gli effetti giuridici della scissione decorreranno dal prossimo 1° novembre 2003 e comunque dall'ultima delle iscrizioni dell'atto di scissione presso gli Uffici del Registro delle Imprese. Gli effetti contabili, fiscali ed operativi decorreranno dal prossimo 1° novembre 2003, data dalla quale tutti i dati saranno imputati al bilancio del Banco. Per quanto concerne l'impatto dell'operazione di scissione sui requisiti patrimoniali si precisa: - requisiti patrimoniali consolidati: l'operazione non avrà alcun impatto; - requisiti patrimoniali individuali della Banca Popolare di Novara S.p.A.: il patrimonio di vigilanza subirà una limitata riduzione per un importo pari al patrimonio netto contabile del ramo d'azienda oggetto di scissione. Le attività di rischio ponderate subiranno una significativa riduzione principalmente per effetto del trasferimento degli impieghi facenti capo alle filiali oggetto di scissione al Banco. Il coefficiente di solvibilità risulterà pertanto, a parità di ogni altra condizione, superiore a quello del 31dicembre 2002; - requisiti patrimoniali individuali del Banco Popolare di Verona e Novara: il patrimonio di vigilanza non subirà variazioni. Le attività di rischio ponderate subiranno un significativo incremento principalmente per effetto del trasferimento degli impieghi facenti capo alle filiali oggetto di scissione. Il coefficiente di solvibilità risulterà pertanto, a parità di ogni altra condizione, inferiore rispetto a quello del 31 dicembre 2002, ma si manterrà comunque al di sopra del limite minimo obbligatorio. L'operazione non avrà alcun impatto sul conto economico consolidato. Come già riferito il progetto di scissione, steso a norma dell'art. 2504 octies del codice civile, verrà sottoposto per l'approvazione all'Assemblea dei Soci prevista per il 3 maggio prossimo. I regolamenti dei prestiti obbligazionari "Banco Popolare di Verona e Novara 1999-2005 Subordinato Convertibile" e "Banco Popolare di Verona e Novara 1,5% 2006 subordinato convertibile" non subiranno alcuna variazione; ai titolari delle predette obbligazioni saranno assicurati diritti equivalenti a quelli loro spettanti prima della scissione. Analoghe determinazioni saranno adottate dal Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Novara S.p.A., appositamente convocato per il 26 corrente, per essere poi sottoposte dall'Assemblea dei Soci della controllata. L'operazione di scissione è soggetta alle procedure autorizzative della Banca d'Italia. 

BANCA INTERMOBILIARE APPROVATO IL BILANCIO DI GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2002: IN LINEA CON IL 2001 L'UTILE DELLA CAPOGRUPPO, INVARIATO IL DIVIDENDO UNITARIO DI EURO 0,129; UTILE NETTO CONSOLIDATO AD EURO 12,8 MLN (-25%); RACCOLTA TOTALE +8,2%. 
Torino, 26 marzo 2003: Il Consiglio di Amministrazione di Bim, tenutosi quest'oggi sotto la Presidenza di Franca Segre, ha approvato il progetto di bilancio civilistico ed il bilancio consolidato al 31.12.2002. La capogruppo Banca Intermobiliare SpA chiude l'esercizio 2002 con un utile netto di 16,9 milioni di Euro, in linea con il risultato 2001 (-1,3%). Il CdA ha deliberato di proporre all'Assemblea la distribuzione di un dividendo unitario pari ad Euro 0,129 -invariato rispetto all'esercizio precedente- attribuendo agli azionisti credito di imposta pieno. Il pagamento avverrà in data 15.05.2003 - data stacco 12.05.2003. L'utile netto consolidato del Gruppo è pari a 12,8 milioni di Euro, contro 17,1 milioni di Euro al 31.12.2001 (-25,4%), principalmente per effetto del consolidamento della controllata BIM Suisse SA, al primo anno di operatività. Il prolungarsi della situazione di incertezza sui mercati finanziari ha comportato una riduzione della redditività complessiva del Gruppo, anche a causa dello spostamento delle preferenze dei clienti verso prodotti a minore profittabilità; il CdA ha peraltro preso atto con soddisfazione della capacità di tenuta del Gruppo, attestata dal buon risultato in termini di raccolta netta, dall'incremento delle masse amministrate complessive e dall'aumento degli impieghi verso la clientela. I principali elementi ricavabili dall'esame dei conti consolidati al 31.12.2002 sono i seguenti: il margine di intermediazione alla chiusura dell'esercizio 2002 è pari a 77,2 milioni di Euro, diminuito del 4,7% rispetto al 31.12.2001; il risultato di gestione si attesta a 27,9 milioni di Euro, in calo del 21% rispetto al precedente esercizio; la raccolta totale di Gruppo -pur penalizzata dal ribasso dei mercati- ha beneficiato in misura importante di nuovi apporti, attestandosi a 6.066 milioni di Euro, a fronte dei 5.608 milioni di Euro al 31.12.2001 (+8,2%); il totale del patrimonio gestito netto ammonta a 1.394 milioni di Euro, contro i 1.468 milioni di Euro al 31.12.2001, con una riduzione di circa il 5%. Il CdA ha inoltre deliberato di sottoporre all'assemblea ordinaria una richiesta di autorizzazione all'acquisto sino a 12 milioni di azioni proprie. Il bilancio civilistico e consolidato al 31.12.2002 saranno sottoposti all'Assemblea degli Azionisti, convocata per il 24 aprile 2003 ed, occorrendo, in seconda convocazione per il 30 aprile 2003 presso la sede sociale in Torino, Via Gramsci 7. Il progetto di bilancio al 31.12.2002, il bilancio consolidato di Gruppo alla stessa data, la relazione illustrativa inerente la proposta di buy-back e la relazione annuale in materia di corporate governance saranno a disposizione a partire dal 25.03.2003 presso la sede sociale e la Borsa Italiana SpA. 

BASICNET RITORNO ALLA PIENA REDDITIVITÀ CON INDICI IN CRESCITA (EBITDA +70,5%, EBIT +159%) E UTILE NETTO A 1,2 MILIONI DI EURO (-2,8 MILIONI NEL 2001). 
Torino, 26 marzo 2003: Il Consiglio di Amministrazione di Basicnet ha approvato il bilancio consolidato e il bilancio civilistico della capogruppo relativi all´esercizio 2002 ed ha convocato l'Assemblea straordinaria dei soci volta a discutere la proposta di attribuzione di deleghe al C.d.A. per l'aumento del capitale sociale per un ammontare massimo di 25 milioni di euro e per l'emissione di obbligazioni convertibili, con o senza warrant, per un ammontare massimo di 25 milioni di euro. L'esercizio 2002 si è caratterizzato per un aumento del giro d'affari, per l'allargamento del network di licenziatari e l'espansione del marchio in nuovi mercati e, soprattutto, per il ritorno alla piena redditività. L'attività del Gruppo per il 2002 registra un incremento dei volumi di vendita: a parità di tassi di cambio le vendite aggregate sviluppate dalla rete dei licenziatari risultano in crescita del 6,7% rispetto al precedente esercizio. Ai cambi correnti di fine periodo gli effetti negativi del deprezzamento del dollaro portano il giro d'affari a 243 milioni di euro, in crescita del 2,4% rispetto ai 237,2 milioni del 2001. Il fatturato consolidato diretto, pari a 91,7 milioni di euro, a parità di perimetro di consolidamento risulta sostanzialmente in linea con il dato dell'esercizio 2001. Le royalties attive consolidate conseguite dai licenziatari terzi ammontano a circa 16,3 milioni di euro, in crescita dell'8% rispetto ai 15,1 milioni del 2001. Il margine operativo lordo (Ebitda) cresce del 70,5%, portandosi da 7,4 milioni di euro del 2001 a 12,7 milioni con un'incidenza sui ricavi che sale dal 6% all'11,2%. Il reddito operativo (Ebit) raggiunge i 7,6 milioni di Euro (+159% rispetto ai 2,9 milioni del 2001) con un'incidenza sui ricavi del 6,6% (2,3% nel 2001). Il risultato ante imposte ritorna positivo per oltre 2,9 milioni di euro, a fronte di una perdita di 2,3 milioni nel 2001. L'utile netto 2002 si attesta a 1,2 milioni di euro (-2,8 milioni il risultato dell'esercizio 2001). Il cash flow passa dagli 1,7 milioni di euro del 2001 ai 6,3 milioni del 2002 con una crescita del 267%. La posizione finanziaria netta, seppur negativa per 45,7 milioni di euro, risulta in miglioramento di oltre 13,5 milioni con un progresso del 23% rispetto ai -59 milioni di euro dei dati patrimoniali di fine anno 2001. Nel corso del 2002 sono stati siglati alcuni importanti accordi di partnership come quello con Li-Ning - operatore leader in Cina nel settore dell'abbigliamento sportivo cui fa capo la più grande rete distributiva cinese di abbigliamento e attrezzature per lo sport - grazie al quale sono già stati aperti 110 negozi a marchio Kappa nelle principali città cinesi. Nel corso dell'esercizio sono stati inoltre siglati accordi di licenza con Fiteks d.o.o. per i territori della ex-Jugoslavia e con Golsport Pty per il territorio australiano e sono stati rinnovati i contratti di licenza per i mercati di Finlandia, Germania, Danimarca, Repubblica Ceca, Russia, Brasile, Canada, e Thailandia. "Siamo particolarmente soddisfatti per i risultati raggiunti da Basicnet nel 2002 - ha commentato l'Amministratore Delegato Franco Spalla - poiché i principali obiettivi della società erano tornare alla piena redditività e migliorare il rapporto Debito/Mezzi Propri ed entrambi sono stati raggiunti, grazie all'effetto combinato del miglioramento dei ricavi e del generalizzato contenimento dei costi". "Il 2003 - ha aggiunto Spalla - fatti salvi gli elementi straordinari legati alle gravi situazioni internazionali, potrà essere un anno positivo poiché potremo beneficiare anche degli effetti dei nuovi contratti di licenza e di un ulteriore contenimento dei costi di struttura". 

SCUDO FISCALE: SIAMO ALLA SVOLTA. LE NOVITÀ E I VANTAGGI PER IMPRESE E PRIVATI ANALIZZATI DA UNICREDIT PRIVATE BANKING E ASSOLOMBARDA. SI STIMA RIENTRO PER 180 MILIARDI 
Milano, 26 Marzo 2003 - Con la chiarezza in materia di sanatoria e condoni arrivano anche le opportunità per imprese e privati. E' quanto è emerso dall' incontro "La regolamentazione fiscale: una questione "capitale" organizzato quest'oggi a Milano da Unicredit Private Banking e Assolombarda in collaborazione con UniCredit Banca, UniCredit Banca d'Impresa, presso la Sala Falck di Assolombarda (Via Chiaravalle, 8 Milano), alle ore 17. L'incontro ha voluto offrire alle imprese ed ai privati la possibilità di valutare a fondo le disposizioni e le opportunità create dalla nuova legge, che individua delle soluzioni interessanti per un problema molto sentito. Come ha sottolineato il responsabile UniCredit Private Banking per l'aera Lombardia Michele Ungaro "con la definitiva conversione del decreto legge n.282 e l'emanazione della Circolare n.12 pare giunto infatti al capolinea l'assetto definitivo del sistema dei provvedimenti di sanatoria e di condono fiscale , ivi compreso il cosiddetto scudo imprese e la riedizione dello scudo privati. L'elemento sicuramente più interessante dei nuovi provvedimenti legislativi è proprio la coesistenza di più forme di sanatoria, che possono essere combinate fra di loro per ottenere benefici molto rilevanti sia a livello personale che a livello aziendale.". Nel pacchetto di provvedimenti dalla finanziaria 2003 è lo scudo 2 a fare la parte del leone, con la novità più importante dell'introduzione della sanatoria per le imprese che consente di ottenere la non punibilità dei reati fiscali ed anche societari più gravi (cioè dei reati di frode fiscale , e del reato di falso in bilancio , oltre ad altri reati di falso) principalmente a favore degli amministratori in relazione a redditi conseguiti all'estero dalle società stesse. "Al di là dei reali benefici che possono derivare per società e privati - sottolinea il Direttore generale di UniCredit Private Banking Marco Bolgiani - lo scudo fiscale rappresenta una buona occasione per partire di nuovo da zero con il Fisco ad un costo, comprese le commissioni degli intermediari autorizzati, assai limitato".Il Gruppo UniCredit sta svolgendo sul territorio un'azione assai incisiva volta a far conoscere alla clientela i contenuti della normativa. Presso tale Banca saranno aperti da parte di Cordusio Fiduciaria i nuovi conti segretati della clientela di segmento Private. Un ruolo importante , con i suoi oltre 2800 sportelli, lo svolgerà anche UniCredit Banca, insieme ad UniCredit Banca d'Impresa. Per Giorgio D'Amico Responsabile Servizi di Consulenza di UniCredit Consulting, c'è poi da sottolineare l'aspetto interessante della riservatezza. Le dichiarazioni di emersione di redditi conseguiti all'estero possono essere presentate in via riservata alle banche o alle Poste italiane, ovvero per via telematica senza alcuna riservatezza direttamente agli uffici dell'Agenzia delle Entrate. Con la presentazione alle banche o alle Poste, e non ad altri intermediari finanziari come fiduciarie, SIM o SGR, le imprese saranno quindi in grado di non far conoscere al Fisco la circostanza di aver fatto emergere redditi conseguiti all'estero sino al momento in cui subiranno eventualmente una verifica della Polizia Tributaria o dei funzionari dell'Agenzia delle Entrate. I capitali rientrati, inoltre saranno capitali nella piena ed assoluta disponibilità dell'investitore , che può effettuare da un lato investimenti finanziari mantenendo l'anonimato , ovvero può effettuare a sua discrezione altri investimenti , con il rischio però di perdere l'anonimato". "Per quanto riguarda l'entità dei flussi di rientro generata da questi provvedimenti è difficile - secondo Patrizio Braccioni, Responsabile Fiscale del Gruppo UniCredito Italiano - prevedere delle cifre precise. Indicativamente ci si aspetta un'emersione di circa 180 miliardi di euro a livello nazionale, provenienti per la maggior parte da paesi come l'Austria, la Svizzera e il Lussemburgo. Le maggiori operazioni si dovrebbero concretizzare a ridosso delle scadenze dei termini, previste per il 16 aprile e il 30 giugno. I risultati si potranno comunque avere solo nel corso del secondo semestre di quest'anno". Per quanto riguarda il Gruppo UniCredit, nel corso del 2002 ha gestito le operazioni di rimpatrio per i propri clienti per un importo complessivo di oltre 4,5 mld di Euro. Il Gruppo UniCredito Italiano forte anche delle esperienze dello scorso anno si è strutturato per affrontare le operazioni in modo specialistico. UniCredit Private Banking fornisce, con la propria rete bancaria (158 Filiali in Italia, 22 nella sola Lombardia) ampia consulenza in materia di scudo fiscale, argomento sul quale i gestori Private hanno avuto intere giornate di formazione professionale. Le operazioni di rimpatrio e di regolarizzazione saranno concluse tramite l'affiliata Cordusio Fiduciaria. Ma un ruolo importante lo avranno anche UniCredit Banca d'Impresa e UniCredit Banca con i suoi 2.800 sportelli in Italia. 

ASSOGESTIONI: FONDI COMUNI: LA LOMBARDIA NON È LA REGIONE PIÙ "RICCA" D'ITALIA, E IL NORD-EST È L'AREA D'ITALIA CON GLI INVESTITORI PIÙ "CORAGGIOSI" SECONDO L'INDAGINE SOTTOSCRITTORI 2001
Milano, 26 marzo 2003 - La Lombardia non occupa più, come nel 2000, la vetta della classifica delle regioni più ricche d'Italia. Nel 2001 il posto d'onore spetta al Piemonte, con il 4,6% di sottoscrittori che investono in fondi comuni oltre 150.000 euro. Seguono il Lazio (4,3%) e la Campania (4,1%). La classifica dei "coraggiosi", ovvero di coloro che prediligono investimenti con un elevato rapporto rischio/rendimento, vede in vetta il Nord-Est che nel 2000 aveva il 40% del patrimonio investito in fondi azionari, e che si riconferma con il 32,6%. Rovigo capoluogo leader degli investimenti in fondi azionari. Questi alcuni degli interessanti dati offerti dall'Indagine sui sottoscrittori italiani 2001, che verrà diffusa domani, mercoledì 26 marzo, in margine all'Assemblea annuale di Assogestioni. Dalla ricerca, condotta come ogni anno da Assogestioni su un campione simile all'intero universo (80% del patrimonio gestito da intermediari italiani), emerge l'identikit del risparmiatore italiano, l'età, la distribuzione geografica, la propensione al rischio, le preferenze degli italiani per le varie categorie di fondi, i mestieri degli italiani più ricchi e meno ricchi, le aree, le città e le regioni che diversificano maggiormente, oltre a molte altre informazioni sul quadro sociodemografico dell'investimento e del risparmio del Paese. L'Assemblea, alla quale interverranno il Viceministro Mario Baldassarri, l'Onorevole Roberto Pinza e il Professor Albino Claudio Bosio, oltre ai vertici dell'Industria del Risparmio Gestito, si terrà nella sede di Assolombarda a Milano alle ore 11.00 in sessione aperta al pubblico. Si annuncia ricca di spunti e di interessanti analisi sul Risparmio la relazione del Presidente, Prof. Guido Cammarano, che aprirà i lavori. 

NUOVI FONDI OBBLIGAZIONARI DI CREDIT SUISSE ASSET MANAGEMENT: STRATEGIA D'INVESTIMENTO SPECIALE PER UN POSIZIONAMENTO OTTIMALE NELL'ODIERNO CONTESTO DI MERCATO 
Milano, 26 marzo 2003 - Credit Suisse Asset Management ha ampliato la sua gamma di fondi obbligazionari con il lancio di tre nuovi prodotti autorizzati alla commercializzazione in Italia dal 18 marzo 2003: Credit Suisse Bond Fund (Lux) Tops (Sfr); Credit Suisse Bond Fund (Lux) Tops (Euro); Credit Suisse Bond Fund (Lux) Tops (US$). I nuovi fondi obbligazionari intendono offrire una risposta alle nuove esigenze degli investitori nella particolare ottica dello scenario di mercato attuale. Infatti, a seguito dell'elevata volatilità e delle serpeggianti incertezze sui mercati azionari, oggi è osservabile una chiara rotazione degli investitori verso prodotti in grado di offrire rendimenti, mirando nel contempo alla conservazione del capitale investito. Sicurezza e remunerazione periodica sono due obiettivi in costante crescita di importanza. I mercati obbligazionari internazionali sono attualmente caratterizzati non solo da un livello storicamente molto basso degli interessi, ma anche da appetibili rendimenti aggiuntivi nel segmento dei prestiti societari. Le difficoltà dell'economia a riprendere slancio e i modesti tassi d'inflazione fanno peraltro supporre per il prossimo futuro una tendenza ancora espansiva della politica monetaria (specie nell'area Euro). Un'inversione di rotta potrebbe tuttavia rendersi necessaria in caso di ripresa congiunturale ed a risentire dei conseguenti aumenti dei tassi sarebbero soprattutto le quotazioni dei prestiti a lungo termine. Grazie alla loro particolare strategia di copertura attiva del rischio di interesse, i fondi Credit Suisse Bond Fund (Lux) Tops consentono un posizionamento ottimale in questo contesto difficile, "offrendo agli investitori l'opportunità di beneficiare sia degli interessanti rendimenti offerti dalle obbligazioni a medio lungo termine, sia della bassa volatilità delle obbligazioni a breve scadenza; per centrare questi obiettivi, il patrimonio dei fondi viene investito in obbligazioni a lunga scadenza, mentre il rischio di variazione dei tassi viene ridotto mediante l'impiego di strumenti derivati." - spiega Maurizio Pedrini, responsabile del Fixed-Income-Portfolio-Management di Credit Suisse Asset Management e gestore dei fondi in oggetto. I fondi Credit Suisse Bond Fund (Lux) Tops possono investire, oltre che in obbligazioni, anche in notes ed altri titoli affini a tasso fisso e variabile. Il loro universo d'investimento comprende valori di emittenti pubblici, privati e a partecipazione mista con un rating medio investment grade (rating Standard & Poor's: da Aaa a Bbb; Moody's: almeno Baa3). La strategia prevede una gestione attiva del rischio di tasso d'interesse al fine di sfruttare, a tutto beneficio della performance, le tendenze e le opportunità di mercato. Grazie alla loro speciale strategia d'investimento, i Credit Suisse Bond Fund (Lux) Tops si pongono, a medio termine, obiettivi di rendimento superiori a quelli degli investimenti sul mercato monetario. 

AUTORIZZATO AL COLLOCAMENTO IN ITALIA IL FONDO CREDIT SUISSE EQUITY FUND (LUX) OPPORTUNITIES JAPAN 
Milano, 26 marzo 2003 - Credit Suisse Asset Management ha ampliato la sua gamma di fondi azionari specializzati sul mercato giapponese con il lancio di un nuovo prodotto autorizzato alla commercializzazione in Italia dal 18 marzo 2003, Credit Suisse Equity Fund (Lux) Opportunities Japan. Il nuovo fondo azionario persegue un approccio best ideas, alla cui base vi è un articolato processo di investimento bottom up. Il gestore seleziona dall'universo dei 3500 titoli quotati alla borsa di Tokio una piccola rosa di imprese candidate ad emergere vittoriose dalle trasformazioni strutturali in corso da tempo in Giappone. Le aziende vengono selezionate indipendentemente dal loro ciclo congiunturale (crescita, creazione di valore) o dal settore di appartenenza. Il fondo ricerca anche aziende sottovalutate che evidenziano una dinamica di forte aumento della redditività oppure che possono trarre vantaggio da processi di ristrutturazione e concentrazione, spin-off, fusioni, acquisizioni o deregulation. Per sfruttare al massimo le potenzialità di questo approccio, il fondo può investire indifferentemente in imprese a elevata, media e piccola capitalizzazione. Le aziende prese in considerazione vengono inoltre valutate dal punto di vista qualitativo e quantitativo. Fra i parametri presi in considerazione ci sono tra l'altro le previsioni sugli utili e la qualità della gestione. Successivamente, gli esperti analizzano il contesto politico-economico e le tendenze dei diversi settori, per poi andare a strutturare il portafoglio tenendo conto di volatilità e correlazioni delle singole azioni. La composizione del portafoglio viene costantemente monitorata in relazione ai citati parametri e analizzata in base a considerazioni micro e macroeconomiche. 

AEM ACQUISISCE IL 100% DI METROWEB E CEDE A E.BISCOM LA QUOTA DI FASTWEB L'AZIENDA ENERGETICA PRONTA A SOTTOSCRIVERE UN PRESTITO OBBLIGAZIONARIO E.BISCOM DI 240 MILIONI DI EURO
Milano, 26 marzo 2003 - La Giunta ha approvato ieri gli indirizzi che il Comune esprimerà nell'assemblea ordinaria degli azionisti Aem in calendario il prossimo 31 marzo (in seconda convocazione il 1° aprile). L'assemblea di Aem è chiamata ad approvare la cessione, a favore di e.Biscom, della quota posseduta in Fastweb (pari al 30,80%, per un corrispettivo di 277,2 milioni di euro) e il contestuale acquisto della partecipazione detenuta da e.Biscom in Metroweb (pari al 33%, per un corrispettivo di 37,2 milioni di euro). L'assemblea dovrà inoltre deliberare il proprio impegno a sottoscrivere un prestito obbligazionario convertibile emesso da e.Biscom sul Mercato Telematico Azionario, fino a un massimo di 240 milioni di euro. Per stabilire i prezzi della compravendita di azioni si è tenuto conto sia delle valutazioni economico finanziarie basate sui business plan delle società, sia degli andamenti borsistici del titolo e.Biscom e, non ultimo, delle stime fornite dagli analisti finanziari (nel caso di Aem, il ruolo di consulente finanziario è stato svolto da Morgan Stanley). L'intera operazione, subordinata all'acquisizione dei nulla osta delle autorità competenti (Garante della Concorrenza, Borsa spa -previo parere della Banca d'Italia e della Consob- che dovrà fissare il primo giorno di negoziazione dei diritti di opzione sul prestito obbligazionario emesso da e.Biscom) e delle deliberazioni dei rispettivi organi societari, si concluderà entro il 31 luglio 2003; se entro quel termine anche una sola di queste "condizioni sospensive" non fosse rispettata, le parti in causa avranno facoltà di recesso immediato. Nel dispositivo approvato oggi dalla Giunta si afferma che l'acquisizione del 100% del capitale sociale di Metroweb e la cessione della partecipazione in Fastweb, consentiranno ad Aem di concentrare la propria attività nel core business, "mantenendo tuttavia la possibilità di realizzare l'eventuale maggior valore di Fastweb (che necessariamente si rifletterebbe sul valore delle azioni e.Biscom) tramite la sottoscrizione e l'eventuale conversione delle obbligazioni in azioni e.Biscom". "L'emissione di un prestito obbligazionario convertibile - si legge nella delibera - rappresenta per Aem un investimento di indubbio vantaggio in quanto permette, in caso di mancata conversione, di mantenere protetto fino a scadenza il valore nominale delle obbligazioni (circa 240 milioni di euro) e, in caso di conversione, di acquistare una partecipazione di rilievo (circa il 12,23% del capitale) in e.Biscom". Per partecipare alla sottoscrizione, Aem si è assicurata inoltre, da parte degli azionisti di controllo di e.Biscom, la cessione dei diritti di opzione nella misura del 50,1% del totale dell'emissione, garantendo altresì l'impegno a sottoscrivere l'eventuale quantitativo rimasto senza opzione fino all'importo massimo di 240 milioni di euro. 

ASSICURAZIONE OBBLIGATORIA R.C.AUTO: NUOVA DISCIPLINA PER PROMUOVERE L'INFORMAZIONE E LA TRASPARENZA NEI RAPPORTI TRA ASSICURATORI E ASSICURATI. 
Milano, 26 marzo 2003 - A seguito della legge 273 recante disposizioni in materia di r.c.auto, l'Isvap ha emanato ieri la circolare n. 502/D allo scopo di impartire specifiche disposizioni per garantire un'applicazione uniforme della nuova disciplina e promuovere l'informazione e la trasparenza nei rapporti tra assicuratori e assicurati. Il testo è disponibile sul sito internet www.isvap.it Tra le novità introdotte, si segnala il diritto degli utenti a richiedere un preventivo per la stipula della polizza r.c.auto, correlata ai parametri di rischio che lo interessano e ad ottenerlo gratuitamente presso tutti i punti vendita delle imprese. Questa possibilità si aggiunge a quanto previsto dalla legge 273/2002 in materia di riforma r.c.auto riguardo l'obbligo per le imprese di consentire all'utente l'elaborazione di un preventivo in forma autonoma attraverso collegamento internet. Si è anche disposto che la nota informativa, integrata con notizie di particolare rilevanza per il consumatore, sia conoscibile al momento della richiesta del preventivo, con l'evidenziazione grafica delle clausole che limitano la portata della garanzia, oltre che affissa presso ciascun punto vendita. Ciò in quanto la valutazione del prodotto offerto deve essere correlata alle specifiche condizioni di contratto. Tra le ulteriori disposizioni impartite, si segnala: la possibilità per l'impresa di concedere sconti rispetto alla tariffa in vigore da evidenziarsi in polizza in relazione ad eventuali ulteriori elementi di personalizzazione; l'obbligo di consegna agli assicurati di un prospetto tipo, pubblicato in allegato alla circolare, da utilizzarsi per la richiesta di risarcimento in caso di sinistro, per agevolare la condotta del danneggiato e accelerare la corretta liquidazione del danno; la facoltà per l'assicurato di mantenimento della classe di merito maturata su veicolo oggetto di furto anche in caso di trasferimento ad altro assicuratore della copertura assicurativa per il nuovo veicolo. 

ANIA: OK ALLA TRASPARENZA DEL MERCATO ASSICURATIVO 
Milano, 26 marzo 2003 - In riferimento alla circolare emanata oggi dall'Isvap in tema di assicurazione rc auto, l'Ania esprime condivisione per gli interventi diretti a migliorare la trasparenza del mercato e, di conseguenza, i rapporti tra compagnie e assicurati, nonostante alcuni passaggi della circolare introducano un eccesso di burocrazia nei processi aziendali. L'Ania conferma inoltre che alcune previsioni della circolare Isvap, in particolare la conservazione della classe di merito in caso di furto del veicolo anche nell'ipotesi di cambiamento di compagnia, erano già state condivise dal settore con il Ministro delle Attività Produttive. Quanto alla riduzione del contributo al Fondo di garanzia per le vittime della strada è da sottolineare che le tariffe della maggior parte delle imprese sono già state modificate per tener conto del taglio dello 0,5%, poiché la nuova misura del contributo era già nota alla fine di dicembre 2002. 

LA POLIZIA STRADALE DI REGGIO CALABRIA ARRESTA 10 PERSONE PER TRUFFE AD ASSICURAZIONI 
Reggio Calabria, 26 marzo 2003 - La Polizia Stradale di Reggio Calabria sta concludendo in queste ore l'esecuzione di dieci ordinanze di custodia cautelare per associazione per delinquere finalizzata alla truffa in danno di società assicuratrici nazionali. L'intensa attività investigativa ha consentito di accertare oltre 100 eventi criminosi, con un danno, per le compagnie assicurative, valutabile in diverse decine di migliaia di euro. Due i sistemi maggiormente usati per ottenere i falsi rimborsi: l'acquisto di auto già incidentate stipulando una nuova polizza assicurativa, seguita da una richiesta di rimborso per sinistro stradale, oppure falsi incidenti tra conoscenti e scambio dei ruoli per le rispettive constatazioni amichevoli di sinistro stradale. Sono stati inoltre denunciati anche i gestori di quattro autocarrozzerie compiacenti, mentre si sono rilevati episodi estorsivi ed intimidatori in danno dei periti delle compagnie assicurative. 

BMPS DE BUSTIS LASCERÀ LINCARICO DI DG 
Siena, 26 marzo 2003: In relazione alle odierne notizie di stampa, il Presidente della Banca Monte dei Paschi di Siena (Bmps) Pier Luigi Fabrizi, comunica di esser stato informato dall'Ing. Vincenzo De Bustis, Direttore Generale della Bmps, dell'intenzione di lasciare il suo incarico a decorrere dal 28.4 p.v., intendendo esaurito, con la presentazione del bilancio 2002 al Consiglio di Amministrazione e successivamente all'Assemblea dei Soci, il progetto industriale e professionale svolto all'interno del Gruppo Mps. Il Presidente comunica altresì di aver preso atto dell'intenzione dell'Ing. De Bustis e di aver deciso di sottoporre il tema al CdA della Banca, convocato per domani 26 marzo, per le conseguenti decisioni. 

ORARIO ESTIVO 2003: SALGONO A 340 LE DESTINAZIONI SERVITE DA LUFTHANSA IN 89 PAESI NUOVI COLLEGAMENTI DA FRANCOFORTE A PORTLAND E DA MONACO A PECHINO E MONTREAL 
Milano, 26 marzo 2003 - Con l'orario estivo 2003, in vigore a partire dal prossimo 31 marzo, Lufthansa introduce nuovi collegamenti intercontinentali, in particolare da Francoforte per Portland e da Monaco per Pechino. Il nuovo orario estivo 2003 includerà circa 3500 voli giornalieri per un totale di quasi 25.000 voli la settimana. Rispetto all'orario estivo 2002, i posti disponibili per chilometro aumenteranno dell'8% sulle tratte intercontinentali e di circa il 3% sulle tratte continentali. Complessivamente le destinazioni servite da Lufthansa con il nuovo orario estivo 2003 sono 340 in 89 paesi. Novità Lufthansa in Italia Con l'orario estivo 2003 tutti i voli in partenza da Torino per Monaco verranno operati da Lufthansa per un totale di 4 frequenze giornaliere. mentre i collegamenti tra Napoli e Monaco passeranno da due a tre voli giornalieri. A queste si aggiungono due voli settimanali operati il sabato e la domenica in code-share con Air Dolomiti. Potenziati anche i collegamenti tra Roma e Monaco, che da 5 passano a 6 frequenze giornaliere e tra Firenze e la capitale della Baviera grazie al quinto volo giornaliero. Infine, con il nuovo orario estivo 2003 tutti i collegamenti in partenza da Malpensa per Norimberga e Hannover verranno sospesi. In concomitanza con le fiere, tuttavia, sarà mantenuto l'operativo su Hannover. Per ottimizzare le coincidenze in partenza dall'hub di Monaco, il volo Genova-Francoforte verrà sostituito con un ulteriore frequenza sull'aeroporto bavarese operata in code share con Air Dolomiti. Con il nuovo orario estivo 2003 tutti i voli in partenza da Bologna per la capitale bavarese verranno operati in code-share con Air Dolomiti, per un totale di 33 frequenze settimanali. Grazie a un volo aggiuntivo operato in code-share con Air Dolomiti salgono a 32 le frequenze settimanali che collegano Verona a Monaco. A partire dal 12 aprile 2003 bmi, seconda compagnia aerea di linea britannica e partner di Lufthansa, sarà la prima compagnia aerea a servire con voli di linea diretti la tratta Venezia-Londra Heathrow, operando con Airbus A320 a 150 posti. Novità Lufthansa da Francoforte Da Francoforte, principale hub della compagnia, i passeggeri in viaggio verso le destinazioni intercontinentali potranno beneficiare di nuovi collegamenti e del potenziamento di alcune rotte. A partire dal 31 marzo 2003, un volo giornaliero collegherà Francoforte a Portland portando così a 17 le destinazioni servite da Lufthansa verso il Nord America. Il volo Francoforte-Portland sarà l'unico collegamento diretto europeo con la città più importante dell'Oregon diventando così meta d'interesse non solo per i passeggeri in partenza dalla Germania, ma anche dagli altri paesi europei. Da Francoforte Lufthansa introdurrà 3 frequenze aggiuntive settimanali per Città del Messico, portando l'offerta a 10 collegamenti settimanali. Con l'orario estivo Lufthansa raddoppierà anche l'offerta per Chennai (Madras) offrendo 6 voli la settimana. Novità Lufthansa da Monaco Da Monaco con l'apertura del nuovo Terminal 2 presso l'aeroporto bavarese prevista per il 29 giugno 2003, Lufthansa potenzierà alcuni voli intercontinentali e introdurrà nuovi collegamenti. Dal 30 giugno Lufthansa aprirà la rotta Monaco-Pechino servita da 3 voli settimanali. Con l'introduzione del nuovo orario i collegamenti per Los Angeles, sospesi nell'autunno del 2001, verranno ripristinati. Saranno inoltre attivati 3 voli aggiuntivi a settimana per Hong Kong e Shanghai, portando a 6 le frequenze settimanali per Hong Kong mentre Shanghai sarà collegata a Monaco da 1 volo giornaliero. A partire dal 19 maggio 2003, Lufthansa collegherà Monaco a Montreal con un volo giornaliero diretto operato da un Airbus A340 in partenza da Monaco alle 15:45. Dal 14 aprile, infine, Lufthansa offrirà (ora anche da Monaco) un nuovo collegamento settimanale per Kiev, mentre dal 1 giugno un nuovo volo giornaliero collegherà Monaco a Riga (Lettonia). Complessivamente con il nuovo orario estivo le destinazioni servite da Lufthansa da Monaco salgono a 77 in 34 paesi. Configurazione a due classi Negli ultimi mesi Lufthansa ha registrato un calo nella domanda in Prima Classe su alcuni voli intercontinentali verso destinazioni di grande attrazione turistica. L'utilizzo di aeromobili a due classi su alcune di queste rotte ha permesso a Lufthansa di ottimizzare l'offerta adattandola ad una domanda continuamente soggetta alle mutevoli condizioni del mercato. Già a partire da gennaio Lufthansa utilizza aeromobili configurati a due classi sulle rotte da Francoforte a Philadelphia e Boston e da marzo anche sui voli per Atlanta. Lufthansa sta valutando l'introduzione di questa nuova configurazione su uno dei tre voli giornalieri in partenza da Francoforte per New York, sul volo giornaliero da Francoforte a Caracas, sui sei voli settimanali sulla tratta Francoforte-Cairo-Asmara e su uno dei cinque voli settimanali sulla tratta Francoforte-Cairo-Addis Abeba. Ad eccezione di queste tratte la Prima Classe continuerà a rimanere il fiore all'occhiello del prodotto intercontinentale di Lufthansa a bordo. Aggiustamento della capacità in Europa Su alcuni voli interni in Germania come su quelli europei Lufthansa adeguerà l'offerta in base alla effettiva domanda dei passeggeri. Il debole andamento dell'economia in Germania ha spinto, il 21 gennaio, il comitato esecutivo di Lufthansa a ridurre la capacità offerta in Europa mettendo a terra nove aeromobili. In Italia questa decisione ha comportato la cancellazione di tutti i collegamenti in partenza da Milano Malpensa per Hannover per un totale di 12 collegamenti settimanali. Il servizio AiRail esteso anche da Colonia a Francoforte Il servizio ferroviario AiRail, introdotto nel marzo 2001 da Lufthansa, Deutsche Bahn e Fraport sulla tratta Stoccarda-Francoforte, verrà esteso anche da Colonia a Francoforte. A partire dal 5 maggio, infatti, i passeggeri Lufthansa potranno usufruire del collegamento ferroviario ICE 3 ad alta velocità, dalla stazione centrale di Colonia all'aeroporto di Francoforte. I passeggeri potranno utilizzare un unico biglietto comprensivo di tratta aerea e ferroviaria. Il viaggio ha una durata di 57 minuti. Il nuovo servizio, operato 16 volte al giorno, costituisce un collegamento ideale con l'aeroporto di Francoforte. I passeggeri potranno effettuare il check in presso la stazione ferroviaria di Colonia e ritirare il bagaglio una volta giunti a destinazione finale. 

DELTA AIR LINES RIDUCE LA CAPACITA' IN SEGUITO ALLE AZIONI MILITARI IN IRAQ 
Milano, 26 marzo 2003 - Delta annuncia una riduzione di capacità del proprio network di circa il 12% in seguito al calo di domanda causata dalle azioni militari in Iraq. La riduzione interesserà sia scali nazionali sia internazionali, ma manterrà un operativo conveniente per i passeggeri Delta. I cambiamenti non coinvolgono i partner di Delta Connection. "L'intervento militare in Medio Oriente e il conseguente aumento dell'attenzione ai problemi legati alla sicurezza, hanno determinato un calo della domanda nel settore del trasporto aereo" afferma Subodh Karnik, Senior Vice-President Network e Revenue Management. "Delta non fa eccezione, stiamo quindi attivandoci per ridurre l'impatto di questi eventi, pur mantenendo un elevato numero di voli che consenta ai nostri passeggeri di volare ovunque." La riduzione di capacità coinvolgerà principalmente i collegamenti transatlantici, con la sospensione di voli e rimandando l'inaugurazione di nuove rotte. In particolare, Delta ha deciso di posticipare a data da definire il servizio stagionale tra Boston e Roma e il collegamento Cincinnati - Roma; entrambi avrebbero dovuto essere operativi dal 2 Maggio 2003. Delta continuerà comunque a servire le destinazioni che hanno subito riduzioni con i voli in code-share operati dai partner di SkyTeam. I collegamenti con le destinazioni in America Latina, Caraibi e nel Pacifico restano inalterati. Per quanto riguarda il mercato domestico, Delta ridurrà il numero dei voli, ma non le rotte servite. "Continueremo ad offrire ai nostri clienti una vasta scelta di collegamenti per tutte le nostre destinazioni" aggiunge Mr. Karnik. Le variazioni saranno effettive a partire dal 6 Aprile per le rotte transatlantiche e dal 27 Marzo per i voli domestici. I cambiamenti resteranno in vigore almeno per tutto il mese di Aprile benché alcuni potrebbero essere di maggiore durata se la situazione in Medio Oriente continuerà a causare una riduzione nella domanda. "Ci auguriamo di ritornare alla piena operatività al più presto" afferma Mr. Karnik. "Manterremo la situazione sotto controllo comunicando tempestivamente eventuali variazioni." Delta è la compagnia aerea americana leader sulle rotte transatlantiche e la seconda compagnia al mondo per passeggeri trasportati. Offre più di 5.619 voli ogni giorno per 438 città in 78 paesi con Delta, Delta Express, Delta Shuttle, le compagnie di Delta Connection ed i partner internazionali. Delta è uno dei co-fondatori dell'alleanza globale SkyTeam. Infolink: www.delta.com 

EMIRATES VINCE IL PREMIO MARCO AWARD L'OSCAR ITALIANO DEL TURISMO 
Milano, 26 marzo, 2003 - Emirates, la compagnia aerea internazionale con sede a Dubai, ha vinto la prima edizione del Marco Polo Award. Noto nel mercato locale anche come 'Oscar Italiano del Turismo', il premio nasce dall'iniziativa di uno dei più importanti canali tematici dedicati al turismo. Emirates ha vinto come Miglior Compagnia Aerea, una delle 5 categorie premiate per i seguenti requisiti: puntualità dei voli, cibo, comfort, cortesia, prezzi, servizi a terra e servizi in volo. I premi sono stati assegnati in base alle votazioni di tour operator italiani e stampa specializzata. Emirates è risultata vincitrice nella categoria Compagnie Aeree, superando Alitalia e Lufthansa, le altre due compagnie giunte in finale. La competizione era stata annunciata ufficialmente durante l'ultima edizione della Bit, che si è svolta a Milano dal 15 al 18 febbraio scorsi. Il premio è stato consegnato a Massimo Massini, direttore generale di Emirates per l'Italia, Malta e Penisola Iberica, da Tania Zamparo, Miss Italia 2000 e da Corrado Azzolini, responsabile editoriale di Marco Polo, alla Cerimonia di Gala che si è tenuta a Palazzo Aiutamicristo di Palermo sabato 22 in presenza dei responsabili di tutte le principali aziende italiane del settore turistico. "Siamo onorati di essere riconosciuti in questo modo e di aver vinto questo prestigioso premio. Siamo particolarmente orgogliosi che il mercato Italiano ci consideri la Miglior Compagnia, confermando Emirates come una compagnia che offre ai suoi clienti un servizio vincitore di premi, e come una compagnia che cerca continuamente di migliorare la qualità dei prodotti che offriamo ai nostri clienti." Emirates effettua un operativo dall'Italia a Dubai con voli giornalieri in partenza da Roma e con 4 voli settimanali in partenza da Milano. 

INCONTRI FRANCO-ITALIANI PER I SETTORI ARTE DELLA TAVOLA, DELLA DECORAZIONE & OGGETTISTICA PER LA CASA E DELLE FRAGRANZE. MILANO, 7 APRILE. 
Milano, 26 marzo 2003 - La manifestazione si svolgerà il 7 aprile p.v. a Milano al Palazzo ai Giureconsulti (Via dei Mercanti, 2), a due passi dal Duomo, con il seguente ordine del giorno: 09.00 Presentazione della situazione economica italiana ai partecipanti francesi; 09.30 / 19.00 Appuntamenti individuali con gli operatori italiani Alla manifestazione hanno aderito 17 imprese francesi (7 trattano fragranze per l'ambiente e prodotti naturali, 5 biancheria per la casa, 1 arte della tavola e 2 decorazione e complementi d'arredo), per le quali stiamo selezionando i partner ideali locali. Si tratta infatti di colloqui personalizzati che si terranno durante l'arco di una sola giornata ed in un'unica sede. La partecipazione degli operatori italiani è gratuita. E' sufficiente segnalare agli uffici commerciali dell'Ambasciata di Francia a Milano www.dree.org/italie la Vs. adesione per effettuare la Vs. iscrizione alla giornata e per consentire la preparazione degli appuntamenti individuali. Di seguito una presentazione delle aziende francesi partecipanti suddivise per tipologia di linee con qualche informazione sulla loro attività commerciale. Gli interessati possono segnalare le società francesi che desiderano incontrare inviando la scheda di registrazione ed il questionario "profilo d'impresa" compilati. Gli uffici dell'Ambasciata rovvederanno ad inviare su richiesta, i cataloghi delle case per le quali viene manifestato un interesse di massima. Suggeriamo infine di consultare i siti internet per avere una panoramica delle collezioni. Un programma personalizzato di appuntamenti verrà comunicato agli interessati qualche giorno prima dello svolgimento della manifestazione. www.dree.org/italie 

GRANDE SUCCESSO DELL'INIZIATIVA "LE NOTIZIE INVECCHIANO, LA CARTA CONTINUA A VIVERE" QUASI 170 TONNELLATE DI GIORNALI RACCOLTI NELLA METROPOLITANA DI MILANO E INVIATI A RICICLO 
Milano, 26 marzo 2003. Quasi 170 tonnellate di giornali raccolti, attraverso 70 appositi contenitori, e inviati a riciclo: questo il risultato dell'iniziativa "Le notizie invecchiano, la carta continua a vivere"' nei 14 mesi di sperimentazione della raccolta differenziata nelle stazioni della metropolitana di Cadorna, Duomo, S. Babila, Porta Venezia, Lima e Loreto. E sulla scia dei buoni risultati ottenuti, Comieco (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica), Amsa e Atm hanno deciso di estendere a tutte le stazioni della metropolitana questo progetto che, attraverso la raccolta differenziata della carta, si propone di risolvere il problema dei giornali abbandonati sulle banchine. E' infatti in corso da alcuni giorni, e fino al 14 aprile, il posizionamento nelle altre stazioni della metropolitana dei contenitori specifici nei quali i Milanesi potranno mettere le copie lette dei giornali. Comieco ha messo a disposizione i nuovi contenitori e, insieme ad Amsa, ha ideato e realizzato la campagna di sensibilizzazione che tutti gli utenti della Metropolitana Milanese potranno vedere nelle stazioni dal 24 marzo. Atm, che curerà il posizionamento dei nuovi cestini lungo le banchine e all'interno delle stazioni utilizzando un sistema di bloccaggio di sicurezza che ne impedisce lo spostamento, ha messo a disposizione gli spazi per l'affissione di circa 450 manifesti e 1000 locandine per promuovere l'iniziativa. Amsa provvederà al ritiro dei sacchi bianchi e Comieco, in sintonia con la sua missione, ad avviare al riciclo la carta raccolta. In questo modo verrà anche ulteriormente incrementata la percentuale di Raccolta Differenziata di Milano che, attualmente, si assesta intorno al 32%. "Milano è la prima città italiana che effettua la raccolta differenziata dei giornali nella metropolitana - dichiara Carlo Montalbetti, Direttore Generale di Comieco - e siamo certi che attraverso i 210 contenitori presenti tra qualche giorno in tutte le stazioni, sarà possibile un'ulteriore notevole crescita. Anche nel 2002 i Milanesi si sono confermati primi nella raccolta differenziata dei materiali cellulosici, inviando a riciclo oltre 75.000 tonnellate di carta, cartone e cartoncino, con una quantità pro-capite che ha raggiunto i 55 kg". "Questo progetto congiunto - ha detto Giuseppe Bencini, Presidente Amsa S.p.A.- ha dato risultati molto positivi: sebbene il problema dei giornali abbandonati in metropolitana non possa dirsi risolto, dai dati raccolti emerge come la maggior parte dei cittadini abbia non solo capito e risposto con entusiasmo ed impegno, ma anche apprezzato l'iniziativa che ci ha consentito (e ci consentirà una volta estesa a tutta la metropolitana) di apportare un ulteriore e reale beneficio per l'ambiente". "Una città pulita e ordinata - sostiene Bruno Soresina, Presidente e Amministratore Delegato Atm S.p.A - è meglio. Fa bene a chi la vive e fa bene a chi la visita. Atm tiene moltissimo alla pulizia. Per questo aderisce convinta a questa iniziativa. Milano, ricordiamolo, è una città dove alto è pure il senso dell'ambiente e del risparmio energetico. ATtmrispetta molto l'ambiente e lo tutela. E' un nostro vanto produrre trasporto utilizzando energia pulita per il 65% dei chilometri percorsi, quella elettrica e trasportare - con la stessa fonte di energia - quasi il 75% dei nostri passeggeri. Sappiamo che il trasporto pulito costa di più, ma ne vale la pena". 

PROGETTO UNI PER VALUTARE L'IMPATTO DELLE OPERE DELL'UOMO SUL PAESAGGIO 
Milano, 26 marzo 2003 - Fino a lunedì 5 maggio chiunque sia interessato alla tutela dell'ambiente (dagli amministratori pubblici ai rappresentanti delle associazioni ambientaliste, dai titolari delle imprese di costruzioni, ai semplici cittadini) può commentare ed avanzare eventuali proposte di modifica via internet al progetto di norma Uni sull'impatto paesaggistico. Fino a quella data, infatti, il progetto, identificato dal codice U53000960, è sottopposto ad "inchiesta pubblica" . L'inchiesta pubblica è l'occasione per allargare il confronto sui contenuti di un progetto di norma, tramite internet, a chiunque ritenga di poter intervenire nella sua stesura definitiva. L'autorevolezza ed il riconoscimento sul mercato delle norme Uni (Ente Nazionale Italiano di Unificazione), si basano, infatti, proprio sulla possibilità che tutte le parti interessate forniscano il proprio contributo in un confronto sereno tra tutti gli attori. La possibilità per chiunque di intervenire prima della pubblicazione finale delle norme, offerta oggi dalla sezione Web "Progetton-Line" del sito internet dell'Uni  www.uni.com  fornisce un'ulteriore garanzia di democraticità, trasparenza e consensualità che, con la conseguente volontarietà nell'attuazione, sono da sempre le caratteristiche irrinunciabili delle norme (Uni quando sono a livello nazionale, En se sono a livello europeo, Iso quando sono a livello internazionale), Nel caso specifico, chiunque ritenga di poter intervenire nella definizione del concetto di paesaggio e nell'individuazione degli elementi che non si possono trascurare in uno studio di impatto ambientale, può farlo, dopo aver letto il testo integrale elaborarto dall'apposita commissione tcnica dell'Uni, disponibile gratuitamente on-line all'indirizzo http://catalogo.uni.com/pii/home.html  codice U53000960, Per avere un'idea dell'importanza del progetto che mira a stabilire quali dovranno essere le linee guida cui attenersi per definire il concetto stesso di paesaggio (sotto il valore geografico, naturalistico, urbanistico, estetico, percettivo e di scenario) e quali dovranno essere gli indicatori e i livelli qualitativi soggettivi e oggettivi di giudizio per valutare l'impatto che possono avere su di esso gli interventi dell'uomo, basti ricordare che già durante la fase di progettazione di grandi opere (dai ponti alle strade, dai porti agli aeroporti, dalle centrali elettriche agli impianti chimici), i gestori dei progetti sono tenuti a presentare all'autorità competente uno studio di impatto ambientale (SIA), in cui dettagliare tutte le possibili modifiche che l'opera inevitabilmente provocherà sul territorio circostante. E' da notare, inoltre, che anche opere che possono non avere impatti significativi sull'inquinamento atmosferico o dei corpi idrici, o magari dal punto di vista del rumore, possono avere comunque un impatto sull'ambiente, deturpando territori e stravolgendo il precario equilibrio tra paesaggio naturale e paesaggio antropico. Ma come valutare l'impatto visivo sul paesaggio? Trattare la componente paesaggistica significa trattare anche un fenomeno culturale di notevole complessità, che rende particolarmente problematica la valutazione delle sue componenti e l'individuazione di "indicatori" che ne attestino, di caso in caso, il "livello qualitativo" discretizzando tra soggettività ed oggettività di giudizio. Gli esperti della Commissione Ambiente dell'Uni hanno ritenuto opportuno confrontarsi su questo argomento elaborando il progetto di norma tecnica attualmente sottoposto ad inchista pubblica contenente proprio le linee guida per lo studio dell'impatto sul paesaggio nella redazione degli studi di impatto ambientale, indipendentemente dalle specifiche tipologie di opere ed attività. Poichè del significato di paesaggio si sono date e si danno ancora interpretazioni differenti, dovute anche ai diversi approcci culturali e disciplinari (geografico, urbanistico, filosofico, architettonico, naturalistico, ecc.), nella redazione del progetto di norma si è ritenuto opportuno richiamare e compendiare i diversi approcci al fine di meglio collocare il percorso analitico e previsionale dello studio sul paesaggio. In prima istanza si è proposto di articolare questo insieme di concetti e definizioni con riferimento a due elementi che emergono nettamente anche dal quadro legislativo: quello più direttamente legato al paesaggio come valore estetico, percettivo e di scenario, con implicite le considerazioni storico-culturali, l'altro più orientato sul paesaggio come prodotto di un insieme di ecosistemi risultato della congiunta azione di processi naturali e di processi antropici. Successivamente alla fase di definizione ed individuazione della componente "paesaggio", il processo valutativo si sviluppa ripercorrendo le diverse fasi conoscitive messe a punto per connotare l'ambito, o gli ambiti, sui quali s'intende intervenire con la specifica tipologia di opera o di attività, relazionandola al contesto e definendo unità e ambiti di paesaggio a diversa scala spazio-temporale, interpretando e riconoscendo gli elementi puntuali con i quali dovrà relazionarsi quanto di nuovo viene proposto. 

FIAT: TRE MILIONI DI AUTO PRODOTTE A MELFI 
Torino, 26 marzo 2003 - La vettura numero 3 milioni è stata prodotta nello stabilimento della Fiat Auto di Melfi (Potenza), una delle fabbriche con la più alta produttività del mondo. L'evento è stato festeggiato ieri alla presenza dei Presidenti della Regione Basilicata, Filippo Bubbico, e della Provincia di Potenza, Vito Santarsiero, e del Sindaco di Melfi, Ernesto Navazio. Nel corso della cerimonia, Gianni Coda, President della Business Unit Fiat, Lancia e Veicoli Commerciali, ha ripercorso le tappe principali dello stabilimento di Melfi e illustrato le caratteristiche della tre milionesima autovettura prodotta, che è una Fiat Punto. Nel settembre 1993 cominciarono ad uscire dalla linea di produzione della Sata a San Nicola, 18 chilometri da Melfi, le prime Fiat Punto. I lavori di costruzione della fabbrica erano cominciati due anni prima. Lo stabilimento, dal quale escono complessivamente 1.300 Fiat Punto e Lancia Y al giorno, rappresenta uno degli esempi più emblematici dell'evoluzione organizzativa che dalla fabbrica, così come tradizionalmente intesa, ha portato la Fiat Auto a realizzare dapprima la fabbrica integrata (e Melfi ne è stata la più importante interprete) che, con la modularizzazione, è diventata successivamente la fabbrica integrata modulare (Fim). La fabbrica integrata è un modello organizzativo ispirato a principi della "produzione snella" (integrazione delle funzioni e dei compiti a tutti i livelli, decentramento del potere decisionale, accorciamento della catena gerarchica, trasparenza informativa). La produzione modulare, che mantiene tutti i principi della lean manufacturing e della fabbrica integrata, aggiunge, da una parte, la possibilità di realizzare una maggiore varietà e variabilità di prodotto, ridefinendo il ruolo dei fornitori e riduce, allo stesso tempo, la complessità produttiva attraverso la riduzione della quantità delle parti da assemblare e la semplicità delle operazioni. La tre milionesima auto prodotta a Melfi è una Fiat Punto 1.2 Elx 16 valvole cinque porte, l'allestimento preferito dalla clientela italiana, nel colore rosso Tiziano. Proprietaria della vettura è Maria Cristina Giusti di Sestino, nella provincia di Arezzo, che ha acquistato la Punto presso la concessionaria Di.Ba. di Paolo Baronciani a Pesaro. Dal 1993, cioè dalla commercializzazione della compatta Fiat, sono oltre 5 milioni le Punto vendute in Europa. Venticinque giurie internazionali hanno premiato la Punto che è prodotta, oltre a Melfi, anche negli stabilimenti di Mirafiori e di Termini Imerese. Stabilimento Sata Di San Nicola Di Melfi : Area complessiva 2 milioni 700 mila mq dei quali: 2 milioni destinati allo stabilimento Sata 700 mila destinati ai fornitori. Caratteristiche impianto di stampaggio e carrozzeria (lastratura, verniciatura, montaggio)- Tipo di produzione: vetture di media cilindrata appartenenti al segmento "B"; Produzione: Fiat Punto: da settembre 1993, Lancia Y: da novembre 1995. Produzione media giornaliera: 1.300 vetture. Inizio produzione settembre 1993. Attività degli impianti 8 ore x 3 turni x 6 giorni settimanali. Modello organizzativo fabbrica integrata modulare. Organico Sata: ca. 5.000 dipendenti, Organico fornitori ca. 4.000 dipendenti tra fornitori e società di servizi. 

RACCOLTE 230 ISCRIZIONI ALLA COMPETIZIONE PER ELEGGERE IL MIGLIORE CAMIONISTA D'ITALIA. UNA SFIDA ALL'INSEGNA DELLA SICUREZZA STRADALE 
Milano, 26 marzo 2003. I camionisti italiani hanno risposto positivamente all'invito a partecipare allo "Young European Truck Driver 2003", l'importante competizione fra giovani camionisti europei che Scania ha organizzato col patrocinio della Commissione Europea e con il sostegno di Michelin, Shell e IRU (International Road Transport Union) in qualità di sponsor. Obiettivo primario della manifestazione, che coinvolgerà camionisti provenienti dai 15 paesi membri dell'UE più Norvegia, Svizzera, Polonia e Repubblica Ceca, è la promozione della sicurezza stradale. L'iscrizione alla competizione, che si rivolge a tutti i camionisti con meno di 30 anni, ha registrato molte adesioni da tutta Italia, superando la quota di 230. Il numero di iscritti in Italia risulta essere in linea con la media delle iscrizioni che stanno pervenendo negli altri Paesi europei aderenti all'iniziativa e tiene conto del limite di età fissato a 30 anni. Il 60% degli iscritti appartiene alla fascia di età 25-30 anni. Il 40% hanno tra i 20 e i 25 anni. Tra i partecipanti si contano anche 5 giovani di appena 19 anni e 3 donne. La regione maggiormente rappresentata è la Lombardia, seguita da Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna. La Campania prima nel meridione, seguita dalla Puglia. La provincia con il maggior numero di iscritti è Padova, seguita da Trento e Milano. Dopo una prima selezione attraverso un questionario, i camionisti si sottoporranno ad una serie di prove pratiche e teoriche, previste per il mese di maggio. Il migliore camionista d'Italia sarà eletto durante una finale a Trento nel mese di giugno e rappresenterà il nostro Paese nella finale europea a Stoccolma, prevista per il mese di settembre. Con la fase finale della competizione sarà quindi eletto il miglior giovane camionista d'Europa che riceverà in premio un viaggio per due persone in Brasile, alla scoperta del Carnevale di Rio, e la possibilità di guidare nella foresta Amazzonica. Scania ha una lunga tradizione di impegno nella promozione della sicurezza sulle strade. Molti progressi sono stati ottenuti con l'introduzione di nuove tecnologie ma condizione essenziale per la riduzione degli incidenti resta il rispetto delle regole fondamentali del codice stradale e, soprattutto, un corretto stile di guida. Per questa ragione Scania ha avviato il progetto "Young European Truck Driver" che, sotto forma di una competizione fra giovani camionisti, intende sensibilizzare i guidatori al rispetto delle regole di sicurezza stradale. Uno degli obiettivi primari nella politica europea del trasporto è quello di posizionare al centro dell'attenzione il conducente. Il libro bianco della Commissione Europea "Politica Europea del Trasporto per il 2010: è tempo di decidere" evidenzia come la principale preoccupazione dei conducenti sia la sicurezza stradale. Per questa ragione la Commissione Europea ha stabilito l'ambizioso obiettivo di dimezzare entro il 2010 il numero dei morti sulle strade di tutta Europa, che attualmente si aggira attorno all'inaccettabile cifra di 40.000 morti annue. Per raggiungere questo obiettivo il libro bianco richiama una serie di misure di contrasto, prima fra tutte una migliore educazione stradale attraverso il training dei conducenti e specifiche campagne di informazione. Alzare il livello di educazione può a lungo termine elevare gli standard di sicurezza dei guidatori professionisti di tutta Europa. L'Unione Europea sta infatti discutendo una nuova direttiva che stabilisce la necessità di un addestramento continuo, mirato a tutti coloro che svolgono attività di trasporto su strada. Poiché sono spesso i guidatori più giovani ad essere coinvolti in incidenti stradali, è essenziale rivolgere grande attenzione a questa categoria, creando interesse nelle tematiche della sicurezza stradale, anche attraverso campagne come la competizione "Young European Truck Driver". L'impegno di Scania in tema di sicurezza stradale si traduce anche nell'organizzazione della Scania Road Safety Conference che avrà luogo a Bruxelles nell'ottobre 2003. In quest'occasione verranno presentati i risultati della competizione "Young European Truck Driver 2003" e sarà approfondito il tema del "ruolo del camionista" all'interno delle problematiche legate alla sicurezza nei trasporti. Maggiori dettagli sulla competizione, compreso il regolamento, sono disponibili sul sito internet www.scania.com oppure www.scania.it 

DAIMLERCHRYSLER PRESENTA MOBILEKIDS: IL PROGRAMMA DI EDUCAZIONE ALLA MOBILITÀ PER I BAMBINI 
Roma., 26 marzo 2003 - Wolfgang D. Schrempp, Presidente ed Amministratore Delegato di DaimlerChrysler Italia, presenta oggi il progetto Mobilekids: un programma di educazione alla mobilità dedicato ai bambini dagli 8 ai 12 anni, realizzato con il patrocinio dell'Unione Italiana Genitori e dell'Intesa dei Consumatori. Mobilekids, che prenderà il via nel corso del mese di aprile coinvolgendo le scuole di Lazio, Abruzzo e Umbria, testimonia l'impegno e la sensibilità di DaimlerChrysler nel campo della sicurezza stradale. Da oltre sessant'anni il Gruppo DaimlerChrysler è impegnato sia nella ricerca e sviluppo di sistemi di sicurezza innovativi per vetture e veicoli industriali, sia nella realizzazione di una importante ambizione: intervenire sui comportamenti di guidatori, passeggeri e pedoni, andando oltre la tecnologia. Il costante successo raggiunto nel corso degli anni, attraverso una serie di primati tecnologici e la realizzazione di programmi destinati a formare nelle persone un comportamento responsabile, infatti, sono tappe di un impegnativo percorso che porta "ad un mondo senza incidenti". In quest'ottica, nel corso del 2000 è stato creato in Germania il concept di un progetto di educazione alla sicurezza dedicato ai bambini: Mobilekids. Il progetto tedesco ha avuto un grande successo ed è ormai giunto alla sua terza edizione. L'Italia sarà il primo Paese dopo la Germania ad implementare Mobilekids su vasta scala. DaimlerChrysler Italia ha infatti deciso di adattarlo alla realtà italiana, creando un progetto nuovo ed innovativo. Mobilekids è un progetto originale e dai forti contenuti innovativi, sviluppato in collaborazione con un Comitato scientifico composto da rappresentanti del Ministero dell'Istruzione, del Ministero dell'Ambiente, dell'Unione Italiana Genitori, dell'Intesa dei Consumatori e da alcuni esperti esterni e che adotta forme e linguaggi vicini alla sensibilità ed alla vita quotidiana dei bambini, trattando il tema dell'educazione alla mobilità in modo efficace e comprensibile. Il progetto Mobilekids si rivolge a bambini di età tra gli 8 ed i 12 anni, sfruttando la loro naturale predisposizione al movimento, alla curiosità ed all'esplorazione del mondo che li circonda. Il processo di apprendimento, finalizzato da Mobilekids, consente ai bambini di ritrovare facilmente ed in modo immediato quei segnali di riferimento a cui sono abituati e di apprendere rapidamente ed in maniera naturale i principi fondamentali della mobilità sicura e consapevole. La fascia di età di riferimento per il progetto non è stata scelta a caso. Tra gli 8 ed i 12 anni, infatti, i bambini vivono la delicata fase di passaggio dall'infanzia all'adolescenza in cui si formano quelle abitudini comportamentali che si svilupperanno ulteriormente durante la successiva fase di crescita. Mobilekids è costituito da una fase teorica, svolta all'interno delle scuole, ed una più ludica rappresentata dalla interazione con il "MobileKids Village", un ambiente appositamente studiato per applicare gli insegnamenti appresi in modo giocoso e divertente. Il progetto prevede, durante le fasi teoriche, l'adozione di un diario per i bambini interamente dedicato alla mobilità, denominato "Spasso, il diario sulle strisce", ed un manuale di supporto agli insegnanti "A Spasso con gli insegnanti". "Siamo orgogliosi di poter realizzare anche in Italia, dopo il successo vissuto in Germania, il progetto Mobilekids", ha dichiarato Wolfgang D. Schrempp, Presidente ed Amministratore Delegato di DaimlerChrysler Italia. "DaimlerChrysler è da sempre attivamente impegnata sul fronte della riduzione delle cause di incidenti sia attraverso la ricerca, lo sviluppo e la realizzazione delle tecnologie per la sicurezza, sia attraverso azioni di educazione. Il nostro obiettivo, in questo ultimo ambito, è quello di formare le nuove generazioni a divenire, un domani, cittadini responsabili". L'iniziativa Mobilekids prenderà il via nel mese di aprile per essere poi estesa, con l'inizio del nuovo anno scolastico e per i tre anni scolastici successivi, alle scuole di altre Regioni. Mobilekids approderà durante questa prima fase sperimentale a Pescara, dall'8 al 5 maggio, a Perugia dal 13 al 16 maggio ed a Roma dal 21 al 30 maggio. 

LE FRONTIERE DEL MOTORE A SCOPPIO CONVEGNO INTERNAZIONALE IN ATENEO IN ONORE DEI TOSCANI BARSANTI E MATTEUCCI A 150 ANNI DALL'INVENZIONE 
Firenze, 26 marzo 2003 - Il primo motore a scoppio funzionante fu costruito 150 anni fa a Firenze da due toscani, il fisico padre Eugenio Barsanti e l'ingegnere Felice Matteucci, originari rispettivamente di Pietrasanta e di Lucca, che operando all'Osservatorio Ximeniano posero i primi passi di una realizzazione che ha segnato profondamente la civiltà contemporanea. Il risultato dei loro studi e delle loro sperimentazioni fu fissato in una memoria consegnata alla segreteria dell'Accademia dei Georgofili il 5 giugno 1853, data ufficiale della nascita dell'invenzione, poi registrata in numerosi brevetti europei ed internazionali. A 150 anni di distanza i dipartimenti di Meccanica e tecnologie industriali e di Energetica dell'Università di Firenze organizzano venerdì 28 (inizio ore 16) e sabato 29 marzo (inizio ore 9) in Aula Magna - Piazza S. Marco, 4 - il convegno internazionale "Le frontiere del motore a scoppio alle soglie del terzo millennio" a cui interverranno i maggiori esperti del settore italiani e stranieri. L'iniziativa - cui sono stati invitati il vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Mario Tassone e il presidente della Regione Toscana Claudio Martini - è stata promossa in collaborazione con il Comitato manifestazioni in onore di Barsanti e Matteucci, con l'Aci e numerosi enti e istituzioni lucchesi. La manifestazione, oltre ad offrire un profilo storico dell'evoluzione del motore ad accensione comandata a partire dalle sue origini, traccerà anche le prospettive del futuro, dal crescente controllo dell'elettronica sul processo di combustione al motore a idrogeno e a quello a celle di combustibile. Interverranno, fra gli altri, Stefano Iacoponi, Lucio Bernard, Rinaldo Rinolfi, del Centro Ricerche Fiat - dove quattro anni fa è stato inventato il "common rail", il cosiddetto diesel pulito - e Giovanni Cipolla, responsabile dei motopropulsori Ferrari. "In 150 anni molti progressi sono stati compiuti - ha affermato Paolo Citti, ordinario di Progettazione meccanica e costruzione di macchine presso l'ateneo fiorentino - oggi la ricerca di motorizzazioni alternative ci riporta in qualche modo al punto di partenza: anche Barsanti e Matteucci usarono l'idrogeno, a cui attualmente si guarda come prospettiva per il futuro. Nel campo dei motori - ha proseguito Citti - la ricerca italiana mantiene comunque il primato, testimoniato anche dai successi dal team Ferrari". 

ARTEMISIA: UN SISTEMA DI ANALISI DEL TERRITORIO E DI PREVISIONE PER LA VALUTAZIONE DELL'INQUINAMENTO AMBIENTALE E DEGLI EFFETTI SANITARI DEGLI INSEDIAMENTI PRODUTTIVI 
Roma, 26 marzo 2003 - Il 27 marzo, si terrà a Palermo, presso la Sede della Regione Siciliana, (Palazzo dei Normanni, Sala Gialla, Piazza del Parlamento), alle ore 9.00, il convegno: "Insediamento di nuove attività produttive e inquinamento del territorio", per presentare Artemisia 2*, un sistema di analisi, misura e valutazione del territorio, progettata e realizzata dall'Enea, in collaborazione con la Regione Siciliana e finanziata dal Ministero dell'Ambiente e Tutela del Territorio. Per la messa a punto di Artemisia 2, l'Enea ha preso a riferimento come zona di studio, l'area di Milazzo e dei 73 Comuni limitrofi, con l'obiettivo di realizzare uno strumento a supporto delle decisioni delle Amministrazioni Pubbliche, centrali e locali, per la programmazione di nuovi insediamenti produttivi e per la gestione dell'inquinamento ambientale e degli effetti sanitari. A tale scopo l'Enea ha utilizzato i dati cartografici forniti dalla Regione Siciliana, ha realizzato uno studio epidemiologico sullo stato di salute delle popolazioni residenti ed ha effettuato una valutazione delle alterazioni dell'ecosistema agricolo, mediante bioindicatori di tossicità, ed in particolare sugli effetti nocivi sui suoli, sulle rese produttive e sulle qualità dei prodotti ortofrutticoli. I primi risultati ottenuti hanno permesso di valutare in modo puntuale lo stato dell'atmosfera, specie in riferimento alla concentrazione di SO2 (biossido di zolfo) e O3 (ozono). I dati relativi alla meteorologia, al monitoraggio ambientale, agli studi epidemiologici ed ai risultati finora condotti nell'area di studio sono stati raccolti in un libro "Artemisia 2", che verrà distribuito nel corso del Convegno. Interverranno in apertura dei lavori: Salvatore Cuffaro - Presidente della Regione Siciliana, Paolo Togni - Capo di Gabinetto del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, e Giovanni Lelli - Direttore Generale dell'Enea. Artemisia 2 potrà essere impiegato, più in generale, nella gestione del territorio nazionale, per il raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientale in sintonia con le prescrizioni comunitarie: in particolare, Artemisia 2 potrà avere un ruolo significativo per la gestione e la pianificazione territoriale delle aree dichiarate "ad elevato rischio ambientale". 

FORMAZIONE CONTINUA PER 3000 LAVORATORI I CORSI ORGANIZZATI DA API LOMBARDIA E COFINANZIATI DALLA REGIONE
Milano, 26 marzo 2003 - Sono oltre 3.000 i lavoratori lombardi che hanno partecipato al "Progetto quadro di formazione continua", organizzato dall'Api (Associazione Piccole e medie Industrie) Lombardia in collaborazione con la Regione, i cui risultati sono stati resi noti dall'assessore alla Formazione, Istruzione e Lavoro, Alberto Guglielmo, e dal presidente dell'Api, Rodolfo Anghileri Il progetto quadro, cofinanziato dalla Regione con un contributo del Fondo Sociale Europeo (Fse) di 1 milione e 500 mila euro, ha coinvolto più di 1.000 aziende, 3.013 allievi per quasi 8.000 ore di lezione. Maschio, impiegato, con un età compresa tra i 30 e i 40 anni e un diploma di scuola media superiore è l'identikit di chi vi ha partecipato; ma, oltre che da impiegati, i corsi sono stati frequentati anche da operai, tecnici e imprenditori con età e titoli di studio differenti. Nella scelta dei corsi ci si è orientati prevalentemente verso il settore informatico (88 corsi), della gestione aziendale (69 corsi) e dell'apprendimento di "competenze linguistiche" (53 corsi). Le province che hanno realizzato il maggior numero di corsi sono state quelle di: Milano (82 corsi), Brescia (77 corsi) e Varese (48 corsi), seguite da Bergamo (28 corsi), Lecco (23 corsi) e Cremona (7 corsi). Brescia è stata invece la provincia con il maggior numero di allievi (982), seguita da Milano (733), Varese (678), Lecco (283) Bergamo (276) e Cremona (61 allievi). "Abbiamo voluto offrire con questo progetto - ha detto l'assessore Guglielmo - opportunità formative sia alle piccole e medie aziende, in difficoltà nel sostenere eccessivi costi aziendali, che ai lavoratori desiderosi di recuperare gap scolastici o acquisire una formazione di alta qualità". Api Lombardia ha poi presentato alla Regione un nuovo progetto di formazione continua che, sulla scorta di questa esperienza, ripropone un piano di 9.500 ore di formazione che coinvolgerà altri 3.000 lavoratori in percorsi di approfondimento e di aggiornamento professionale. 

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