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26 MARZO 2003
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IL CONSIGLIO EUROPEO DI PRIMAVERA
RINNOVA L'IMPEGNO NEI CONFRONTI DELL'AGENDA DI LISBONA
Bruxelles, 26 marzo 2003 - Durante il
Consiglio europeo di primavera, tenutosi il 20 e 21 marzo a Bruxelles, i
Capi di Stato e di governo dell'UE e i loro omologhi dei paesi candidati
hanno ribadito l'impegno nei confronti della strategia di Lisbona. Le
conclusioni del vertice illustrano le misure da adottare in materia di
imprenditorialità e innovazione, occupazione, mercato interno e protezione
ambientale, al fine di trasformare l'Europa nell'economia basata sulla
conoscenza più competitiva al mondo entro il 2010. Uno dei principali
annunci riguarda la creazione di una task force europea per l'occupazione,
sotto la guida dell'ex premier olandese Wim Kok, incaricata di analizzare le
principali sfide politiche connesse all'occupazione, al fine di individuare
le misure pratiche di riforma in grado di favorire i mercati del lavoro. Il
Consiglio europeo, inoltre, ha fissato delle scadenze per la conclusione di
un accordo definitivo fra gli Stati membri sugli ambiti di riforma
considerati essenziali per il processo di Lisbona. Fra questi figurano il
settore ferroviario, i mercati dell'energia, l'istituzione di un cielo
unico, i mercati finanziari, la società dell'informazione e la
responsabilità per danni ambientali e cambiamenti climatici. L'importanza
di promuovere le imprese e l'imprenditorialità è stata sottolineata
dall'impegno a partecipare attivamente al processo di consultazione,
lanciato in seguito alla pubblicazione del Libro verde della Commissione
sull'imprenditorialità. Quale follow-up, il Consiglio ha invitato la
Commissione a proporre, prima del Consiglio europeo di primavera del 2004,
un piano d'azione sull'imprenditorialità europea. Fra le altre proposte a
favore delle imprese figurano alcune iniziative volte a promuovere più
attivamente l'imprenditorialità attraverso i sistemi d'istruzione, nonché
l'invito, rivolto agli Stati membri, ad accelerare l'attuazione della Carta
europea per le piccole imprese e la riduzione degli oneri amministrativi per
le piccole aziende. I leader europei ritengono che l'elemento chiave per
sostenere l'innovazione e creare un'economia basata sulla conoscenza sia
rappresentato dalla promozione di maggiori investimenti privati nella
ricerca, al fine di raggiungere l'obiettivo di elevare la spesa in questo
settore al tre per cento del PIL, così come stabilito a Barcellona. Per
creare un contesto favorevole al conseguimento dell'obiettivo di Barcellona,
il Consiglio ha chiesto lo sviluppo di piattaforme tecnologiche europee in
settori quali la genomica delle piante o l'impiego dell'idrogeno come
combustibile. Essi, inoltre, ha incoraggiato i governi dell'UE a rafforzare
i legami fra ricerca e impresa, ha esortato alla creazione di aziende
spin-off e al rafforzamento della mobilità dei ricercatori e ha
sottolineato l'importanza di una migliore comprensione della scienza nella
società. Gli Stati membri hanno riconosciuto altresì il ruolo che la
R&S in materia di difesa e sicurezza potrebbe svolgere per promuovere le
tecnologie di punta, stimolando così l'innovazione. Il Consiglio ha reso
nota la propria intenzione di analizzare il ruolo della ricerca nel settore
della difesa nell'UE, in vista dell'eventuale creazione di un'agenzia
intergovernativa per lo sviluppo e l'acquisizione delle capacità di difesa.
Infine, i Capi di Stato e di governo hanno ribadito l'importanza del
pilastro ambientale della strategia di Lisbona e hanno concordato
un'accelerazione dei progressi verso il conseguimento degli obiettivi
fissati nel protocollo di Kyoto. Fra le misure specifiche previste figura la
riduzione delle emissioni di gas-serra, l'aumento della quota di energia
rinnovabile - compresa la determinazione di un traguardo per l'energia
rinnovabile pari al 12 per cento del fabbisogno di energia primaria e al 22
per cento del fabbisogno di energia elettrica entro il 2010 - e il
raggiungimento di un accordo definitivo sulla direttiva relativa agli scambi
di emissioni.
OXFORD
OSPITERÀ UNA CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLO SVILUPPO AZIENDALE
Oxford, 26 marzo 2003 - Il 23 e 24 giugno si svolgerà ad Oxford (Regno
Unito) una conferenza internazionale volta ad incoraggiare
l'imprenditorialità. La conferenza, dal titolo "Venturefest", si
concentrerà sulle componenti essenziali di un'azienda in via di sviluppo
con l'obiettivo di fornire orientamenti e chiarimenti preziosi per coloro
che desiderano avviare, sviluppare o far crescere ulteriormente la propria
organizzazione. La manifestazione si articolerà in diversi seminari e studi
di casi, che forniranno sostegno e pareri specializzati sugli elementi
chiave per avviare e sviluppare imprese. Durante la conferenza, sarà
annunciato il vincitore del concorso bandito dall'Università di Oxford per
il miglior piano d'impresa. Gruppi o singoli concorrenti in possesso di idee
commerciali che prevedono un ampio uso delle tecnologie sono invitati ad
iscriversi al concorso al quale sono ammessi a partecipare scienziati,
rappresentanti di giovani imprese e business school e imprenditori. Per
informazioni sulla presentazione del piano d'impresa : Jean Mulligan Tel:
+44 (0)1865 811145 http://www.venturefest.com
DELEGAZIONE
PRESIDENZIALE RUSSA IN VISITA AL MIT E-GOVERNMENT: IVANOV A STANCA,
"DOBBIAMO LAVORARE ASSIEME!"
Roma, 25 marzo 2003 - "Dobbiamo lavorare assieme!". Con questa
frase Viktor Ivanov, braccio destro del presidente russo Vladimir Putin e
responsabile dell'amministrazione presidenziale russa, ha concluso il lungo
e cordiale incontro con Lucio Stanca, ministro per l'Innovazione e le
Tecnologie, dedicato ai progetti di e-Government e all'innovazione
tecnologica in corso nel nostro paese. Ivanov presiede la Commissione
istituita dallo stesso presidente Putin per promuovere l'informatizzazione
della Pubblica Amministrazione in Russia. E proprio questo è stato il tema
centrale del colloquio avuto con Lucio Stanca, pure impegnato in un
complesso progetto di ammodernamento del Paese attraverso gli strumenti
dell'Ict (Information and Communication Technology). Alla delegazione russa
- di cui facevano parte tra gli altri anche Alexander Karlin, viceministro
della Giustizia, Valery Ianvarev, viceministro del Lavoro e Vladimir Yegorov,
rettore dell'Accademia di Russia - il ministro Stanca ha illustrato i
diversi progetti in corso di attuazione sul fronte non solo dell'e-Government,
ma anche dei servizi on-line al cittadino, protocollo elettronico, firma
digitale e posta elettronica per il personale della pubblica
amministrazione, come pure dell'e-Procurement e della connessione a banda
larga delle imprese per aumentare la loro competitività. È alla luce di
questo scenario che Ivanov ha espresso al ministro Stanca la sua intenzione
di "lavorare assieme" per utilizzare le esperienze italiane per
sostenere il progetto "Russia Elettronica". Ivanov ha inoltre
accolto con vivo favore l'invito rivolto dal ministro Stanca alla
delegazione russa a partecipare alla prossima Conferenza Europea sull'e-Government,
organizzata a Cernobbio - Villa Erba (7/8 luglio) dallo stesso ministro per
l'Innovazione e le Tecnologie, che aprirà il semestre italiano di
presidenza Ue e che vedrà presenti anche missioni di altri Stati al di
fuori dell'Europa, tra cui Cina, Usa, Canada, nonché di alcuni Paesi in via
di Sviluppo.
PROGRAMMA
TRIMESTRALE DI EMISSIONE II TRIMESTRE 2003/ QUARTERLY ISSUANCE PROGRAMME
Roma, 26 marzo 2003 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica
l'emissione dei seguenti nuovi titoli per il secondo trimestre del 2003: Btp
15/05/2003 - 2006 Ammontare minimo a fine emissione: 14 miliardi di Euro;
Verrà altresì offerto un nuovo Ctz, il cui ammontare minimo a fine
emissione raggiungerà i 10 miliardi di Euro. L'ammontare minimo si
riferisce all'intera emissione, ovvero al valore che il circolante del
titolo dovrà necessariamente raggiungere prima di essere sostituito da una
nuova emissione sulla stessa scadenza. Si ricorda che la data di godimento
dei nuovi titoli può non coincidere con quella di regolamento della prima
tranche emessa. Saranno inoltre offerte ulteriori tranche dei seguenti
titoli: Btp 01/02/2003 - 2006 cedola 2,75 %; Btp 15/01/2003 - 2008 cedola
3,50 %; Btp 01/08/2002 - 01/02/2013 cedola 4,75 %; Cct 01/02/2003 - 2010 1a
cedola 2,90% . Nel corso del secondo trimestre 2003, il Ministero
dell'Economia, sulla base delle condizioni dei mercati finanziari, si
riserva la facoltà di offrire nuovi titoli oltre a quelli summenzionati o
ulteriori tranche di altri titoli già in essere. In particolare, in
relazione alla domanda espressa dal mercato, saranno emessi il Btp
01/02/2002 - 01/08/2017 (cedola 5,25 %) e il Btp 01/02/2002 - 01/02/2033
(cedola 5,75 %).
PARTE
A LUGLIO A MILANO L'AGENZIA ITALIANA PER L'AMERICA LATINA DIECI MILIONI DI
EURO E SEI PERSONE PER LE PRIME INIZIATIVE
Milano, 26 marzo 2003. Dieci milioni di euro e una struttura di 6 persone:
sono questi i primi numeri dell'Agenzia Italiana per l'America Latina, che
nascerà a Milano entro i prossimi quattro mesi. E' stato. firmato il
"Protocollo d'intesa" tra il Ministro Tremonti, Bruno Ermolli,
presidente di Promos, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano,
Enrique V. Inglesias, presidente della Banca Interamericana di Sviluppo. Una
iniziativa che vede anche l'appoggio del Ministero degli Affari Esteri. I
primi passi: la nascita di un gruppo di lavoro (una persona della Banca
Interamericana di Sviluppo, una della Camera di Commercio, una del Ministero
dell'Economia e delle Finanze). Per arrivare alla nascita operativa
dell'agenzia a luglio, che potrà contare su un budget di 10 milioni di euro
per le prime attività di collaborazione imprenditoriale e formazione. Con
sede in Camera di Commercio, nella storica sede di Palazzo Affari ai
Giureconsulti, in piazza Mercanti angolo piazza Duomo. La sigla dell'intesa
è avvenuta durante la cena offerta dal ministero dell'economia e delle
finanze alla presenza dei governatori della Banca Interamericana e 500
ospiti selezionati e organizzata con la collaborazione di Promos, azienda
speciale della Camera di commercio di Milano per l'internazionalizzazione,
in occasione della quarantaquattresima assemblea annuale della Banca
Interamericana di Sviluppo, a Milano dal 20 al 26 marzo. "Dopo l'Annual
Meeting della Banca Interamericana di Sviluppo in Italia, Milano ottiene un
altro successo di marketing territoriale: l'Agenzia Italiana per l'America
Latina - ha dichiarato Bruno Ermolli, presidente di Promos, azienda speciale
della Camera di Commercio di Milano per l'internazionalizzazione-. Che abbia
come "mission" quella di favorire la crescita delle economie
latino-americane attraverso una maggiore integrazione con il sistema
economico ed imprenditoriale italiano. Una struttura impegnata sul versante
internazionale è un passo in avanti sia per Milano che per l'Italia. Ed è
un successo di squadra: è stato possibile grazie alla collaborazione del
mondo delle istituzioni milanesi e nazionali, delle associazioni, delle
imprese. Ed è probabilmente questo il vero valore aggiunto dell'esperienza
milanese, che insieme ad un forte tessuto imprenditoriale, può offrire un
concreto sostegno allo sviluppo dei Paesi dell'America Latina".
Obiettivi dell'Agenzia Italiana per l'America Latina. Promuovere programmi
di formazione, il partenariato tra piccole e medie imprese, la
collaborazione tra gli enti di formazione italiani e sudamericani. Far
meglio conoscere l'utilizzo degli strumenti finanziari messi a disposizione
della Banca Interamericana. Tra i programmi di intervento per la formazione,
quelli rivolti a manodopera specializzata, agli studenti avviati al settore
privato, agli imprenditori. Per sviluppare il partenariato e la cooperazione
imprenditoriale si farà leva su una banca dati proposte/richieste,
seminari, missioni. Per creare reti e favorire la collaborazione tra enti
che si occupano di formazione nel continente latino-americano si costituirà
anche una banca dati. Tra gli strumenti innovativi per realizzare i
programmi ci saranno piattaforme on-line e seminari tematici. www.promos-milano.it
www.mi.camcom.it
BPM
E COLDIRETTI INSIEME PER SVILUPPARE L'IMPRENDITORIA AGRICOLA
Milano, 26 marzo 2003 - Una convenzione a favore degli imprenditori agricoli
lombardi è stata firmata ieri mattina dal Presidente della Banca Popolare
di Milano, Roberto Mazzotta, e dal Presidente della Coldiretti di Milano e
Lodi, Carlo Franciosi. L'accordo riguarda un'offerta convezionata per gli
associati Coldiretti di Milano e Lodi e comprende la concessione di credito
a condizioni agevolate, finanziamenti per "calamità naturali",
finanziamenti per l'acquisto di terreni/fabbricati agricoli e/o l'impianto
di nuove produzioni/allevamenti, finanziamenti per l'anticipo di contributi
europei e della Regione Lombardia, crediti per l'acquisto di macchine
agricole e per investimenti produttivi. Ma non solo. Come ha commentato
Carlo Franciosi, l'accordo è il primo passo verso un più stretto rapporto
fra gli imprenditori agricoli lombardi e il Gruppo Bipiemme, mentre Roberto
Mazzotta ha ricordato che quanto firmato quest'oggi corrisponde al deciso
impegno del Gruppo Bipiemme a favore della piccola e media imprenditoria,
confermando il ruolo della Banca Popolare di Milano come istituto bancario
di riferimento nel territorio.
BILANCIO
CONSOLIDATO GRUPPO MEDIASET 2002 UTILE NETTO: + 45,7% A 362,0 MILIONI DI
EURO RICAVI PUBBLICITARI VERSO TERZI: LIVELLO RECORD 2.431,8 MILIONI DI EURO
MARGINE OPERATIVO LORDO: + 33,1 MILIONI DI EURO
Cologno Monzese, 26 marzo 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Mediaset,
riunitosi ieri sotto la Presidenza di Fedele Confalonieri, ha approvato il
progetto di bilancio di esercizio di Mediaset S.p.A. ed ha esaminato il
bilancio consolidato del Gruppo Mediaset al 31 dicembre 2002. I risultati
dell'esercizio 2002 evidenziano un andamento positivo dell'attività sia sul
lato dei ricavi sia su quello dei costi. Ricavi pubblicitari Publitalia ha
conseguito lo stesso livello di raccolta pubblicitaria registrato nel 2001 e
nel 2000, anno record per la concessionaria. Un risultato decisamente
superiore al trend del mercato pubblicitario che è diminuito del 3,5%
rispetto al 2001 e del 6,5% rispetto al 2000. In particolare la raccolta
pubblicitaria nei confronti dei clienti terzi sulle reti Mediaset ha
raggiunto il livello record di 2.431,8 milioni di euro, con una crescita di
8,5 milioni di euro rispetto al 2001 (+0,4%). Costi operativi televisivi I
costi operativi televisivi registrano una diminuzione di 66,8 milioni di
euro pari al 10,1% (scendendo dai 658,4 milioni di euro del 2001 ai 591,6
milioni di euro del 2002). L'incidenza del Mol sui ricavi netti consolidati
cresce pertanto al 58,4% rispetto al 56,7% dell'anno precedente. Costi
televisivi Anche il complesso dei costi televisivi, inclusivi delle
componenti legate al costo del lavoro ed agli ammortamenti di diritti
televisivi e di altre immobilizzazioni, al netto dei proventi generati dalla
rivendita dei diritti televisivi, ha mostrato nell'esercizio un lieve
incremento pari allo 0,5% (nel 2001 la crescita era stata del 6,4%). Utile
netto L'utile netto aumenta del 45,7% e raggiunge i 362,0 milioni di euro,
(+113,6 milioni di euro rispetto al 2001). il risultato netto e' in crescita
anche escludendo gli effetti della svalutazione della partecipazione in
Kirch media effettuata nel 2001 e nel 2002.. Cash flow Il flusso di cassa
generato dalla gestione caratteristica è stato di 240,0 milioni di euro,
significativamente superiore rispetto a quello dell'anno precedente (160
milioni di euro), anche grazie alla diminuzione degli investimenti in
diritti pari a circa 126 milioni di euro rispetto al 2001. Ascolti
televisivi L'attento controllo dei costi televisivi non ha avuto alcun
impatto sulla qualità del prodotto e, al contrario, ha coinciso con un
ulteriore miglioramento degli ascolti. Nel corso dell'anno 2002 le reti
Mediaset hanno superato i risultati d'ascolto record conseguiti nel 2001. In
prime time Canale 5, Italia 1 e Retequattro hanno raggiunto una share
straordinaria costantemente sopra al 44% ottenendo il risultato più alto da
quando esiste il sistema di rilevazione dell'Auditel, in crescita per il
terzo anno consecutivo, con un incremento di un punto di share rispetto al
già elevato risultato del 2001. Canale 5 si conferma prima rete italiana in
prime time con il 23,8% di share. Straordinaria la performance di Italia 1
che, per la prima volta nella storia dell'Auditel, diventa terza rete
nazionale con una share del 12,2%. Retequattro consolida con successo la
funzione di presidio strategico sul pubblico anagraficamente più maturo,
tradizionalmente orientato ai programmi Rai. Bilancio consolidato Gruppo
Mediaset - i ricavi netti consolidati ammontano a 2.316,1 milioni di euro in
linea con i 2.321,7 milioni di euro del 2001, al netto del consolidamento
del gruppo Epsilon. Come già sottolineato, la raccolta pubblicitaria nei
confronti dei clienti terzi sulle reti Mediaset ha raggiunto il livello
record di 2.431,8 milioni di euro, con una crescita di 8,5 milioni di euro
rispetto al 2001. Tale risultato è particolarmente apprezzabile perché
ottenuto in controtendenza rispetto al trend del mercato pubblicitario
complessivo caratterizzato, per il secondo anno consecutivo, da una
generalizzata contrazione degli investimenti. Gli altri ricavi dell'attività
televisiva, sono stati pari a 132,5 milioni di euro rispetto ai 145,1
milioni di euro del 2001 con una differenza di 12,6 milioni di euro. Tale
variazione è dovuta alla combinazione di una minore raccolta pubblicitaria
nei confronti di società appartenenti al Gruppo Fininvest e a maggiori
ricavi generati dalla rivendita di diritti. I ricavi netti generati da
attività multimediali (56,5 milioni di euro), attribuibili alla
distribuzione di canali tematici, alla raccolta pubblicitaria legata ad
Internet, a Mediavideo (teletext delle tre reti televisive) ed alla
diffusione della rivista mensile "La macchina del tempo", sono
sostanzialmente in linea rispetto a quelli registrati nel 2001 (37,0 milioni
di euro). i costi operativi sono scesi da 1.030,6 milioni di euro a 962,5
milioni di euro, con un decremento di 68,1 milioni di euro (- 6,6%). Tale
variazione è principalmente dovuta alla forte riduzione, -66,8 milioni di
euro, dei costi operativi televisivi che calano a 591,6 milioni di euro
rispetto ai 658,4 milioni di euro del 2001 (- 10,1% rispetto all'anno
precedente). Grazie al contenimento dei costi operativi il margine operativo
lordo (Ebitda) è cresciuto del 2,5% e passa dai 1.320,5 milioni di euro del
2001 ai 1.353,6 milioni di euro. il risultato operativo (Ebit) è stato di
558,5 milioni di euro rispetto ai 587,2 milioni di euro del 2001. La
variazione del risultato operativo va posta in relazione all'andamento
complessivo degli ammortamenti e delle svalutazioni che passano da 733,3
milioni di euro nel 2001 a 795,1 milioni di euro nel 2002. L'incremento di
tale voce è principalmente imputabile ai maggiori ammortamenti in diritti
televisivi e all'impatto derivante dagli investimenti in fiction seriali
autoprodotte avviate dalla fine del 2000. E' possibile prevedere che già a
partire dal prossimo anno si assisterà ad una progressiva normalizzazione
del profilo di crescita degli ammortamenti in diritti televisivi dettata
dalla riduzione degli investimenti già registrata nel 2002 e in linea con
la politica di acquisto dei diritti secondo l'effettivo fabbisogno delle
reti televisive. L'incidenza percentuale del risultato operativo sui ricavi
netti consolidati (redditività operativa) si è mantenuta elevata
collocandosi al 24,1% (25,4% nel 2001). Tale performance colloca Mediaset
ancora nettamente al di sopra della media dei principali operatori
televisivi europei che, nel 2002, hanno registrato diffuse e pesanti
flessioni. il risultato pre-imposte sale a 497,1 milioni di euro rispetto ai
418,1 milioni di euro conseguiti nell'esercizio 2001, in crescita del 19,0%.
La variazione riflette principalmente l'effetto economico straordinario
connesso all'accantonamento stanziato nel 2001 (171,9 milioni di euro) della
partecipazione del 2,28% in Kirch Media. il risultato netto evidenzia un
incremento del 45,7% passando da 248,4 milioni di euro del 2001 a 362,0
milioni di euro. La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2002 (-170,8
milioni di euro) migliora rispetto ai -247,8 milioni di euro del 31 dicembre
2001 in virtù dei risparmi pari a 126 milioni di euro in diritti
televisivi. Il flusso di cassa generato dalla gestione caratteristica, è
stato pari a 240,0 milioni di euro, significativamente superiore rispetto a
quello dell'anno precedente risultato pari a circa 160 milioni di euro.
bilancio della capogruppo Mediaset S.p.a. - La capogruppo Mediaset S.p.A.
chiude l'esercizio 2002 con un utile netto di 258,6 milioni di euro, dopo
aver effettuato ammortamenti e svalutazioni per 156,9 milioni di euro ed
accantonamenti per imposte di 143,4 milioni di euro. Il Consiglio di
Amministrazione ha deliberato di proporre all'Assemblea degli Azionisti, che
si terrà il 16 aprile prossimo, un dividendo di 0,21 euro per ciascuna
azione, con l'obiettivo di mantenere inalterato il dividendo dello scorso
anno. Il dividendo sarà messo in pagamento il giorno 22 maggio 2003 con
stacco cedola il 19 maggio 2003 (cedola n. 7). Corporate Governance - Nel
luglio 2002 il Comitato per la Corporate Governance ha provveduto a
rivisitare il Codice di Autodisciplina delle società quotate introducendo
alcune modifiche che tengono conto della best practice nazionale ed
internazionale. Le principali novità hanno riguardato gli amministratori
indipendenti, il trattamento delle informazioni riservate, la remunerazione
degli amministratori, il controllo interno e le operazioni con parti
correlate. Il Consiglio di Amministrazione di Mediaset ha provveduto,
tenendo conto degli assetti organizzativi e delle attribuzioni di poteri
della società, a modificare il proprio Codice di Autodisciplina adottato
nella riunione del marzo del 2001, conformandosi al citato Codice di
Autodisciplina delle società quotate. Il Codice di Autodisciplina e la
Relazione annuale sulla Corporate Governance di Mediaset verranno messi a
disposizione del pubblico unitamente ai documenti relativi al Bilancio al
31.12.2002, sottoposti all'approvazione dell'Assemblea degli azionisti che
si terrà il prossimo 16 aprile. Evoluzione prevedibile della gestione - In
presenza di un quadro economico internazionale nel quale, principalmente a
causa dell'attuale situazione geopolitica, i segnali di forte incertezza
sono ancora prevalenti rispetto a quelli di ripresa che avevano
caratterizzato l'ultima parte del 2002, il mercato pubblicitario nazionale
dovrebbe attestarsi nel 2003, prescindendo dagli effetti non prevedibili
legati all'evoluzione dell'attuale crisi internazionale, attorno ai livelli
conseguiti nel 2002. In previsione di tale scenario Publitalia'80 ha
ulteriormente rafforzato il suo presidio al fine di consolidare la quota nel
mercato pubblicitario televisivo conseguita nel 2002. Nei primi due mesi del
2003 la raccolta pubblicitaria di Publitalia relativa alle reti Mediaset è
risultata sostanzialmente in linea con quella registrata nello stesso
periodo dell'esercizio precedente. Anche le aspettative relative
all'andamento del mercato pubblicitario spagnolo risentono nel 2003
dell'incertezza del quadro internazionale. Telecinco punta a confermare la
quota di mercato già raggiunta nel 2002 con il contributo dell' andamento
del primo trimestre che sarà comunque in crescita rispetto allo stesso
periodo del 2002. La raccolta pubblicitaria televisiva lorda di Publiespana
nei primi due mesi dell'anno ha infatti registrato una crescita pari al
25,3% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Nei primi due mesi
del 2003 le reti Mediaset hanno complessivamente registrato nelle 24 ore una
share media pari al 43,5%, in linea con quella dello stesso periodo
dell'anno precedente ed in Prime Time una share complessiva del 46,3% con
una crescita di ben 2 punti di share. In particolare la fase iniziale della
stagione televisiva 2002-2003, avviata a settembre 2002, sta confermando a
livello nazionale il primato di Canale 5 e la terza posizione di Italia 1
nella principale fascia d'ascolto. In relazione all'andamento previsto in
termini di raccolta pubblicitaria sulle reti Mediaset, il Gruppo perseguirà
anche nel 2003 la politica di forte contenimento dei costi televisivi
attuata con successo nell'esercizio appena concluso. Obiettivo la
salvaguardia dei livelli di redditività operativa raggiunti nel 2002, con
la prospettiva di sfruttare al meglio, in termini di leva operativa,
l'eventuale maggiore e/o anticipata ripresa del mercato pubblicitario
rispetto all'andamento ad oggi previsto. Il Gruppo proseguirà anche nel
2003 ad investire nell'attività di sperimentazione del sistema trasmissivo
digitale terrestre previsto dalla Legge n. 66 del 20 marzo 2001. Nel 2003
sarà perfezionato l'acquisto da parte di Mediaset del 12% in portafoglio a
Correo di Gestevision Telecinco S.A. e di Publiespana S.A. che porterà
Mediaset alla maggioranza assoluta dell'emittente spagnola con una quota del
52%. Per effetto di tale operazione le società appartenenti al gruppo
Telecinco, consolidate sino al 31/12/2002 con il metodo del patrimonio
netto, verranno consolidate con il metodo dell'integrazione lineare.
MEDIOLANUM
UTILE NETTO: ITALIA € 121 MILIONI (+0,5%), CONSOLIDATO € 82 MILIONI
(-21%). SEMPRE POSITIVA LA RACCOLTA NETTA NEI DODICI MESI € 3.059 MILIONI
Milano, 26 marzo 2003: Il Consiglio di Amministrazione di Mediolanum S.p.A.,
riunitosi ieri a Basiglio, ha approvato il progetto di bilancio d´esercizio
e consolidato al 31 dicembre 2002. L´Assemblea degli Azionisti per l´approvazione
si terrà il giorno 29 aprile in prima convocazione e il giorno 6 maggio in
seconda convocazione. Il perdurare della situazione negativa dei mercati e
le condizioni di prolungata incertezza internazionale non hanno impedito al
Gruppo Mediolanum di chiudere l´anno con risultati di tutto rispetto. A
questo proposito il Consiglio di Amministrazione si complimenta con i
manager, gli agenti, i dipendenti e tutti i collaboratori per l´impegno
profuso per il raggiungimento dei risultati. Al di là dei dati finanziari
civilistici, il risultato di maggior rilevo che il Gruppo ha messo a segno
è stata la straordinaria tenuta dell´ Embedded Value, elaborato da
Tillinghast-Towers Perrin, che, in controtendenza rispetto all´andamento
del settore, ha fatto registrare addirittura un aumento del 3%, da € 1.768
milioni del 2001 a € 1.816 milioni, dopo le acquisizioni. Il Valore della
Nuova Produzione di Premi Vita e prodotti dell´Asset Management, incluso il
maggior valore generato da operazioni di conversione di vecchi prodotti in
nuovi servizi, è stato positivo per € 236 milioni. Per quanto riguarda i
dati complessivi del gruppo, che includono l´effetto delle nuove
iniziative: Le Masse amministrate consolidate, grazie all´ottimo andamento
della raccolta netta, sono ammontate a € 21 miliardi, crescendo dello 0,5%
nei dodici mesi (€ 20,9 miliardi al 31 dicembre 2001), nonostante l´importante
deprezzamento dovuto all´andamento negativo dei mercati azionari. L´Utile
netto consolidato è stato di € 82 milioni, in calo del 21% in confronto
al risultato dei dodici mesi del 2001 (€ 103 milioni). Va notato che la
contrazione rispetto allo scorso esercizio è da attribuire esclusivamente
ai costi affrontati per l´avvio e l´ammortamento dell´avviamento delle
nuove iniziative in Spagna, in Germania e nel settore del Private Banking.
Infatti, con riferimento al core business italia, (con esclusione di Banca
Esperia e delle iniziative estere) la qualità del modello e della strategia
commerciale ha permesso di mantenere inalterata la redditività del
business, nonostante le difficoltà della situazione economico-finanziaria
complessiva: La Raccolta netta è stata infatti positiva per € 3.059
milioni. Più in dettaglio, si è articolata in € 1.674 milioni relativi
al risparmio gestito ed € 1.385 milioni relativi al risparmio
amministrato. L´ Utile netto delle attività in Italia era pari a € 121
milioni, con un incremento dello 0,5% rispetto al risultato dello scorso
anno (€ 120 milioni). In particolare I Ricavi sono cresciuti nel periodo
del 30% (€ 2.444 milioni contro € 1.885 milioni) soprattutto per effetto
dei Premi Lordi Vita, che sono ammontati complessivamente ad € 2.123
milioni, a fronte di Euro 1.602 milioni del 2001 (+33%). Di significativo
rilievo la nuova produzione, che ha registrato un incremento del 38% (€
1.414 milioni contro € 1.023 milioni dello scorso anno). Le Commissioni
generate da Fondi Comuni di Investimento hanno messo a segno un marcato
progresso rispetto al 2001, pari al 7% (€ 217 milioni contro € 203
milioni). Tale brillante risultato è da attribuire all´ottimizzazione dei
margini del comparto e ad un miglioramento qualitativo dell´asset mix. La
redditività delle Attività Bancarie ha infine registrato un incremento del
13%, da € 85 milioni a € 95 milioni. Per quanto riguarda i Costi, le
spese generali e amministrative sono aumentate nel periodo di una
percentuale di poco superiore all´inflazione (+3,6%) (€ 172 milioni
contro € 166 milioni), riflettendo l´importante contenimento dei costi
attuato a tutti i livelli. Altri indicatori degni di nota: Il totale dei C/C
al 31 dicembre 2002 era n. 339.000 a fronte dei n. 297.000 al 31 dicembre
dello scorso anno, con un incremento del 14%. Il numero totale dei Clienti
al 31 dicembre 2002 era di n. 761.300 primi intestatari a fronte dei n.
714.700 alla stessa data dello scorso anno (+7%). Al 31 dicembre 2002 la
Rete di vendita di Banca Mediolanum ha registrato un organico complessivo di
n. 5.015 Consulenti globali (con una contrazione del 10% sul totale di n.
5.585 alla stessa data del 2001). Da segnalare il continuo progresso
qualitativo della rete, con 4.114 promotori finanziari, in crescita del 7%
rispetto ai 3.842 del 2001, record storico per Banca Mediolanum. Aggiungendo
a questi i 1.402 operatori assicurativi di Partner Time, le Reti di vendita
del Gruppo Mediolanum riportano un organico complessivo di 6.417 unità. Nel
progetto di bilancio approvato oggi dal Consiglio, gli utili delle società
partecipate sono stati conteggiati applicando il criterio "della
maturazione", secondo il quale gli utili delle partecipate vengono
contabilizzati nello stesso periodo nel quale sono prodotti. Detto criterio
non genera alcun effetto economico sull´utile netto consolidato. Il
bilancio della capogruppo, anche in conseguenza dei nuovi criteri contabili,
presenta un utile netto di esercizio di € 186 milioni. Il Consiglio di
Amministrazione proporrà all´Assemblea dei Soci la distribuzione di un
dividendo per Azione di € 0,10, identico a quello dello scorso anno,
pagabile a partire dal 22 maggio 2003, pari ad un totale di circa € 72
milioni.
LINIFICIO:
RISULTATI DELL'ESERCIZIO 2002: DIVIDENDO INVARIATO FATTURATO CONSOLIDATO
57,0 MILIONI DI EURO, CONTRO 59,2 MILIONI DI EURO DEL 2001 (-3,6%)
Milano, 26 marzo 2003 - Il Consiglio di Amministrazione del Linificio e
Canapificio Nazionale S.p.A. riunitosi ieri , ha approvato il progetto di
bilancio al 31 dicembre 2002 della Società, quello consolidato di Gruppo e
la relazione sulla gestione, documentazione che verrà resa pubblica ai
sensi di legge. Gruppo Linificio - L'anno trascorso è stato caratterizzato
da uno stato di forte incertezza che ha influito negativamente
sull'andamento di tutte le attività economiche, incluse quelle del settore
tessile-abbigliamento. Il settore liniero ha dovuto affrontare due fattori
specifici: il perdurare del ciclo congiunturale negativo e la scarsa
disponibilità di materia prima. Il gradimento dei prodotti di lino da parte
del consumatore e difficoltà produttive e di vendita da parte dei paesi
concorrenti a bassi salari hanno comunque consentito la difesa delle quantità
anche se a fronte di una riduzione dei prezzi. Il Gruppo Linificio ha
conseguito un fatturato consolidato pari a 57,0 milioni di Euro, contro 59,2
milioni di Euro del 2001 (-3,6%), principalmente a causa della riduzione dei
prezzi dei filati (-6%) L'andamento congiunturale del settore, aggravato dai
maggiori costi di produzione dovuti alla cattiva qualità della materia
prima, ha condizionato il risultato operativo, negativo per 0,4 milioni di
Euro contro un risultato positivo di 2,3 milioni di Euro del precedente
esercizio. Risultato operativo L'utile netto consolidato, dedotte le quote
di competenza delle minoranze azionarie, è stato di 0,1 milioni di Euro
(0,4 milioni di Euro nel 2001), dopo aver recepito plusvalenze pari a 2,3
milioni di Euro, principalmente ascrivibili alla vendita dell'ex
stabilimento di Rovigo. Al 31 dicembre 2002 gli organici del Gruppo
assommavano a 932 unità contro le 867 di fine 2001. L'incremento, è dovuto
all'entrata a regime dell'attività produttiva dello stabilimento di Kaunas
(Lituania). Con la chiusura della filatura ad umido dello stabilimento di
Fara Gera d'Adda, gli organici in Italia sono passati da 543 al 31 dicembre
2001 a 454 a fine anno 2002. Gli investimenti tecnici dell'esercizio hanno
prevalentemente riguardato il completamento dello stabilimento lituano e
l'ampliamento e l'aggiornamento dei macchinari dello stabilimento tunisino,
dotando le controllate delle più moderne tecnologie disponibili. Gli oneri
finanziari netti (comprensivi delle differenze cambio finanziarie) sono
ammontati a 0,4 milioni di Euro (2001: oneri per 0,1 milioni di Euro).
L'indebitamento finanziario netto del Gruppo, si è ridotto passando dai
14,1 milioni di Euro al 31.12.2001 a 11,4 milioni di Euro al 31.12.2002,
anche grazie alla diminuzione del capitale circolante ed agli incassi
derivanti dalle vendite immobiliari. Al 31 dicembre 2002, il patrimonio
netto consolidato di competenza degli azionisti della Capogruppo ammontava a
34,7 milioni di Euro. Linificio e Canapificio Nazionale S.P.A. - La Società
ha registrato un utile netto di 0,6 milioni di Euro (1,0 milioni di Euro nel
2001), grazie alle plusvalenze realizzate con la cessione di beni non più
strumentali. Il Consiglio di Amministrazione proporrà all'Assemblea
Ordinaria degli Azionisti, convocata per il giorno 30 aprile 2003 in prima
convocazione e per il giorno 6 maggio 2003 in seconda convocazione, la
distribuzione di dividendi per circa 0,6 milioni di Euro (2001: 0,6 milioni
di Euro), da mettere in pagamento il 22 maggio 2003 (stacco cedola 19 maggio
2003) in ragione di: Euro 0,05 alle azioni di risparmio (2001: Euro 0,05) Euro
0,02 alle azioni ordinarie (2001: Euro 0,02). Previsioni per l'esercizio in
corso - I dati riferiti ai primi due mesi dell'anno 2003, confermano la
buona richiesta di filati linieri già registrata nell'ultimo trimestre
2002, in controtendenza rispetto alle altre fibre tessili. L'aumento della
competitività aziendale nei costi e nella qualità e le opportunità legate
all'attesa ripresa dei consumi nella seconda parte dell'anno consentono di
prevedere, nel 2003, risultati operativi positivi ed in forte miglioramento
rispetto all'esercizio precedente.
L'ENI
ESERCITA IL DIRITTO DI ACQUISTO SULLE RESIDUE AZIONI ITALGAS
San Donato Milanese, 26 marzo 2003 - L'Eni comunica che in data odierna ha
esercitato, ai sensi dell'art. 111 del Testo Unico della Finanza(Tuf), il
diritto di acquisto (squeeze out) delle residue azioni Italgas non portate
in adesione all'Offerta Pubblica di Acquisto Volontaria Totalitaria promossa
sull'Italgas nel periodo dal 16 dicembre 2002 al 27 gennaio 2003 e a seguito
della quale l'Eni è divenuta titolare del 98,25% del capitale sociale dell'Italgas.
Il prezzo di acquisto delle azioni è stato fissato dall'esperto nominato
dal Presidente del Tribunale di Torino in 13 euro, cioè lo stesso prezzo
pagato dall'Eni per l'Opa. L'esborso a carico dell'Eni per acquistare
5.977.059 di azioni di Italgas sarà di circa 78 milioni di euro. A seguito
dell'esercizio dello squeeze out, l'Eni possiederà l'intero capitale
sociale di Italgas.
TORO:
LA SODDISFAZIONE DI DE AGOSTINI
Novara, 26 marzo 2003 - De Agostini ha accolto con grande soddisfazione la
decisione del Gruppo Fiat di cedere al Gruppo guidato da Marco Drago il
controllo del 100% di Toro Assicurazioni. L'offerta da parte di De Agostini
si inquadra nella strategia del Gruppo di perseguire uno sviluppo articolato
attraverso investimenti diversificati, ma tutti caratterizzati da un
consolidato presidio di reti di distribuzione, ambito che rappresenta
tradizionalmente uno degli elementi base della cultura imprenditoriale della
De Agostini. "Da questo punto di vista" ha sottolineato
l'Amministratore Delegato del Gruppo De Agostini, Antonio Belloni "Toro
Assicurazioni rappresenta un investimento perfettamente coerente con la
nostra politica di espansione. La compagnia torinese, inoltre, vanta una
solidità patrimoniale e una qualità gestionale che la pongono ai più alti
livelli del settore assicurativo italiano e in grado di svolgere anche nel
futuro un ruolo da protagonista". "L'acquisizione della Toro
Assicurazioni" ha dichiarato il Presidente Marco Drago "rafforza
considerevolmente il posizionamento strategico del Gruppo De Agostini e
rappresenta una tappa estremamente importante per il suo sviluppo. Siamo
certi che il passaggio di Toro Assicurazioni a un Gruppo caratterizzato da
un azionariato a struttura familiare, che nel corso della propria storia
imprenditoriale ha sempre saputo valorizzare con efficacia i propri asset,
offrirà alla Compagnia torinese l'opportunità di garantirsi stabilità e
ulteriore crescita". "Il nostro auspicio" ha proseguito Marco
Drago "è che le attuali partnership di business della Toro
Assicurazioni, in particolare con il Gruppo Capitalia, possano proseguire
con soddisfazione di tutti i soggetti coinvolti". "Vorrei
quindi" ha concluso il Presidente di De Agostini "condividere la
nostra soddisfazione con tutti coloro che hanno contribuito alla positiva
conclusione della iniziativa. In particolare con Lino Benassi e i team degli
advisor finanziari e legali che, nonostante i tempi ristretti con cui ci
siamo dovuti confrontare, ci hanno consentito di formulare un'offerta
organica e di ampio respiro industriale che si è rivelata
vincente".
SANPAOLO
IMI NEI PRIMI DUE MESI DEL 2003 IL GRUPPO REALIZZA UNA SIGNIFICATIVA
CRESCITA OPERATIVA, IN TERMINI SIA DI ATTIVITÀ FINANZIARIE (+0,9%), SIA DI
IMPIEGHI A CLIENTELA (+1,7%) CONFERMATO UN UTILE NETTO CONSOLIDATO DI 889
MILIONI DI EURO E DIVIDENDO DI 0,30 EURO PER AZIONE
Torino, 26 marzo 2003 - Il Consiglio di Amministrazione ha approvato oggi i
risultati del Gruppo Sanpaolo Imi, che coincidono sostanzialmente con quelli
annunciati il 12 febbraio scorso relativi alla fine del quarto trimestre del
2002. Sono stati inoltre esaminati i dati del primo bimestre 2003, che
confermano i segnali di ripresa già emersi negli ultimi mesi dell'anno
scorso. Nonostante le condizioni avverse dei mercati, le attività
finanziarie del Gruppo sono cresciute dello 0,9% da inizio anno (aumento
pari a circa 3,2 miliardi di euro): il risparmio gestito è cresciuto di
circa lo 0,5%, quello amministrato dell'1,7% e la raccolta diretta dello
0,8%, con una ricomposizione delle attività a favore di queste ultime due
componenti. Particolarmente positivo è stato, inoltre, lo sviluppo delle
polizze assicurative: la raccolta premi si è incrementata di 1,3 miliardi
di euro (7,7 miliardi di euro a fine 2002). Gli impieghi netti a clientela
hanno registrato un incremento dell'1,7%, corrispondente ad un flusso
positivo di 2,1 milioni di euro. Sotto l'aspetto gestionale è stata
mantenuta una costante attenzione al controllo dei costi e alla qualità
degli attivi. L'andamento dei principali margini reddituali nel primo
bimestre 2003 risulta sostanzialmente in linea con gli obiettivi fissati dal
budget e conferma la validità delle azioni intraprese nel corso del 2002
rivolte al rafforzamento delle relazioni con la clientela. L'esame dei
principali dati del bilancio consolidato al 31 dicembre 2002 si dimostra
coerente con i dati emersi in sede di relazione trimestrale: Componente
reddituale Margine di interesse: - 4,7% (3.773 milioni di euro); il
confronto con il 2001 evidenzia come lo sviluppo delle giacenze medie della
raccolta a vista e degli impieghi a clientela a medio-lungo termine abbia
solo in parte compensato la chiusura degli spread applicati alla clientela.
• commissioni nette: - 8,1% (2.809 milioni di euro); l'evoluzione su base
annua è stata condizionata dall'andamento negativo dei mercati finanziari.
La contrazione dei ricavi commissionali è derivata sia dal
ridimensionamento degli stock di risparmio gestito, sia dal mutato mix delle
attività finanziarie della clientela, orientata verso forme di investimento
a basso profilo di rischio. Le commissioni sui depositi e c/c hanno avuto un
incremento del 13,8% (438 milioni di euro). Utili di società valutate al
patrimonio netto e dividendi su partecipazioni: +28,1%. (292 milioni di
euro); l'aumento è dato principalmente dalle compagnie assicurative
controllate - la cui operatività è in significativa espansione - e dalle
altre partecipazioni del comparto bancario. Margine di intermediazione: in
relazione a quanto detto ha registrato una contrazione del 5,1% (7.160
milioni di euro). Spese amministrative: le azioni di contenimento
strutturale dei costi già avviate a partire dal 2001 hanno consentito al
Gruppo di mantenere un rigoroso presidio della dinamica delle spese
amministrative, rimaste pressoché invariate. Spese per il personale: -0,2%
(2.856 milioni di euro). Si è beneficiato di una riduzione degli organici
di 906 unità; la diminuzione dei costi è stata realizzata nonostante gli
aumenti contrattuali intervenuti nel corso dell'anno, a seguito del rinnovo
del Ccnl, e dell'adeguamento contrattuale di competenza dell'esercizio per
il personale dell'ex Banco di Napoli. Accantonamenti e rettifiche nette su
crediti e immobilizzazioni finanziarie: +41,6% (1.426 milioni di euro). Il
flusso netto è determinato da un incremento del 121,7% delle rettifiche di
valore su immobilizzazioni finanziarie (principalmente delle partecipazioni
in Santander Central Hispano e Fiat) e da incrementi rispettivamente del 22%
e dell'11,9% degli accantonamenti al fondo rischi e oneri e degli
accantonamenti e rettifiche per rischi creditizi. Utile netto: si attesta a
889 milioni di euro, in calo del 35,4%. Per fronteggiare l'impatto economico
straordinario connesso alla gestione delle partecipazioni e allo scopo di
perseguire l'efficientamento della fiscalità del Gruppo, si è utilizzato
il Fondo Rischi Bancari Generali per 364 milioni di euro. Roe: 8,3% rispetto
al 12,9% del 2001 Volumi Impieghi netti a clientela: 124.115 milioni di euro
(+2,2%); raccolta diretta: 137.049 milioni di euro (+1,7%); risparmio
amministrato: 87.717 milioni di euro (+3,7%); riserve tecniche vita: 27.154
milioni di euro (+35,5%); risparmio gestito:131.515 milioni di euro (-5%);
crediti problematici: 2.892 milioni di euro (-2,3%); sofferenze
nette/crediti netti: 1,1 % (invariato rispetto al 2001); tier 1 ratio: 7,3%
e total capital ratio: 10,7% Il bilancio d'impresa evidenzia un utile netto
di 764 milioni di Euro, con una diminuzione del 28,3% rispetto all'esercizio
precedente. All'assemblea degli Azionisti, convocata nelle date del 28 e del
29 aprile prossimi, rispettivamente in prima e seconda convocazione, sarà
proposta la distribuzione di un dividendo unitario di € 0,30 (con credito
d'imposta pieno). Per la cedola sono previsti stacco e pagamento
rispettivamente il 19 ed il 22 maggio prossimi. Alla determinazione
dell'utile netto del Gruppo ha contribuito in forma determinante il
risultato netto registrato dalle compagnie assicurative operanti nel ramo
vita: Sanpaolo Vita e la sua controllata Sanpaolo Life (appartenenti alla
Sanpaolo Imi Wealth Management) hanno contribuito all'utile netto di Gruppo
per 70 milioni di euro e Fideuram Vita ha registrato un utile netto di 46
milioni di euro. L'importanza dell'apporto economico del settore vita è
evidente se si osserva la crescita del valore intrinseco (embedded value)
del business assicurativo, dato dalla somma del patrimonio netto rettificato
a valori di mercato e del portafoglio polizze in essere: per la Sanpaolo Imi
Wm si è passati da un embedded value di 752 milioni di euro nel 2001 a 899
milioni di euro nel 2002 (+19,55%) e per Fideuram da 743 milioni di euro a
844 milioni di euro (+13,6%). Il bilancio consolidato ed il bilancio di
impresa saranno corredati dalle previste relazioni del Collegio Sindacale e
della Società di Revisione, che verranno depositate nei termini di legge.
Nell'ambito di una sempre crescente attenzione ai profili della governance e
della trasparente comunicazione verso gli Investitori Istituzionali ed il
mercato, il Gruppo Sanpaolo Imi ha recepito le recenti innovazioni del
Codice di Autodisciplina delle Società Quotate. Il Consiglio di
Amministrazione di Sanpaolo Imi ha pertanto provveduto a valutare
l'indipendenza degli Amministratori della Società, alla luce dei più
analitici criteri definiti con la recente revisione del Codice e ha
stabilito che fra gli Amministratori non esecutivi (privi di deleghe) siano
da considerarsi "non indipendenti" (in considerazione degli
incarichi ricoperti presso azionisti che aderiscono agli accordi
intercorrenti tra soci di Sanpaolo Imi e che intrattengono con la Banca
rilevanti relazioni economiche): Isabelle Bouillot; Gabriele Galateri di
Genola e Suniglia; Virgilio Marrone; Iti Mihalich. Il Consiglio di
Amministrazione del Gruppo Sanpaolo Imi ha inoltre provveduto ad
identificare le parti correlate della Banca e a definire una procedura di
Gruppo per la deliberazione delle operazioni con le parti medesime,
finalizzata a stabilire competenze e responsabilità, nonché ad indicare i
flussi informativi tra le strutture della Banca e le Società direttamente e
indirettamente controllate. Infine, il Consiglio di Amministrazione di
Sanpaolo Imi ha approvato l'adozione del Codice Etico, contenente
l'indicazione dei principi e dei valori etici di riferimento per
l'identificazione di una corporate policy di carattere etico-ambientale per
la Banca e i suoi Amministratori, dipendenti e collaboratori, in ogni
contesto operativo e geografico. La relazione sul sistema di corporate
governance e sull'adesione al codice di autodisciplina verrà messa a
disposizione insieme alla documentazione prevista per l'assemblea di
bilancio e pubblicata sul sito internet della banca.
RISULTATI
IN CRESCITA NEL 2002 PER IL GRUPPO BANCO POPOLARE DI VERONA E NOVARA.
L'UTILE CONSOLIDATO A 429 MILIONI DI EURO (+39%). IL DIVIDENDO SI ATTESTA A
0,390 € PER AZIONE
Verona, 26 marzo 2003 - Il Consiglio di Amministrazione ha approvato la
Relazione sulla Gestione del Gruppo e il relativo Bilancio consolidato per
l'esercizio 2002 che ha fatto registrare risultati in crescita pur in un
anno caratterizzato dall'andamento negativo dei mercati finanziari e della
situazione economica generale. Trattandosi del primo esercizio del Gruppo i
dati vengono forniti in forma comparativa con gli analoghi dati tratti dal
"pro-forma" pubblicati in occasione della quotazione. La raccolta
diretta, al netto delle operazioni pronti contro termine, ha raggiunto la
consistenza di 31.773 milioni di € che nel confronto con l'analogo dato
del 2001, pari a 30.661 milioni, esprime una crescita del 3,6% (35.228
milioni di € con un +0,26% includendo i pronti contro termine). A livello
di Gruppo la raccolta indiretta a fine 2002 è risultata pari a 53.468
milioni di € rispetto ai 49.409 milioni del 2001, con un incremento
dell'8,2%. Gli impieghi lordi al 31/12/2002 hanno raggiunto i 32.866 milioni
di € con un aumento dell'1,9% rispetto ai 32.239 milioni dell'anno
precedente. Il rapporto sofferenze nette/impieghi netti è sceso al 3,07%
rispetto al 3,22% del 2001. Il margine di interesse è pari a 1.261,5
milioni di €, contro i 1.213,5 milioni di fine 2001, con un aumento del
4,0%. Le commissioni nette si attestano a 699,1 milioni di € rispetto ai
717,3 milioni dell'esercizio precedente, con una diminuzione del 2,5%. I
profitti da operazioni finanziarie crescono da 53,5 a 67,1 milioni di € (+
25,4%) grazie allo sviluppo dell'attività di gestione dei rischi finanziari
per le imprese. Il passaggio al criterio mark to market ha influito
positivamente per un totale di 37,1 milioni di €. Qualora tale criterio
fosse stato adottato anche nella chiusura al 31/12/2001, la crescita sarebbe
stata del 16,1%. Il margine dei servizi è salito del 3,4% (da 887 milioni
di € del 2001 ai 917 milioni del 2002) Il margine di intermediazione ha
quindi raggiunto i 2.214 milioni di € rispetto ai 2.124 milioni del 2001,
con un incremento del 4,2%. I costi operativi, che includono oneri
d'integrazione per 26 milioni di €, passano a 1.366 milioni di € nel
2002 dai 1.339 milioni del 2001, con un incremento del 2%. Il cost income
ratio scende dal 63% del 2001 al 61,7% (60,5% escludendo i costi di
integrazione) Il numero medio dei dipendenti è passato dalle 13.275 unità
del 2001 alle 13.008 unità del 2002, pur a fronte dell'apertura di n. 11
nuove filiali. Il risultato della gestione al 31/12/2002 è ammontato a 848
milioni di € con un aumento dell'8,0% rispetto ai 785 milioni dell'anno
precedente. In forte aumento il saldo complessivo delle rettifiche di valore
su avviamenti, gli accantonamenti per rischi ed oneri, le rettifiche di
valore su crediti e le rettifiche di valore su immobilizzazioni finanziarie
per un totale di 277 milioni di € rispetto ai 235 milioni dell'anno
precedente (+ 17,6%). L'utile delle attività ordinarie perviene quindi al
saldo di 571,3 milioni di € con un aumento del 3,9% rispetto ai 550
milioni del 2002. L'utile lordo, che beneficia di 189 milioni di € di
utili straordinari prevalentemente derivanti dalla cessione della
partecipata Impresol, sale a 760 milioni di € (+30%) rispetto ai 585
milioni dell'anno precedente. Dedotte le imposte sul reddito e la componente
relativa all'utile di competenza di terzi (che nell'esercizio è diminuita
per effetto dell'aumento delle quote possedute dal Banco nel Credito
Bergamasco e in Banca Aletti avvenuto in corso d'anno) l'utile netto
consolidato del 2002 sale a 429 milioni di € con un aumento del 39%
rispetto ai 309 milioni del 2001. Alla fine dell'esercizio la rete delle
Filiali del Gruppo ammontava a 1.150 unità rispetto alle 1.139 che si
registravano alla fine del 2001. Il Consiglio di Amministrazione del Banco
Popolare di Verona e Novara ha inoltre approvato il progetto di bilancio
individuale chiuso il 31 dicembre 2002. Trattandosi di un esercizio che
comprende per 5/12 la somma della Banca Popolare di Novara Scarl e della
Banca Popolare di Verona - Banco S. Geminiano e S. Prospero e per i restanti
7/12 il Banco Popolare di Verona e Novara (esclusa la Banca Popolare di
Novara S.p.A.) non è possibile un confronto con esercizi precedenti. La
raccolta diretta ha raggiunto la consistenza di 15.732 milioni di € ,
mentre quella indiretta è pervenuta a 19.813 milioni di €. Gli impieghi
lordi sono risultati pari a 15.712 milioni di €. Con riferimento al Conto
Economico il margine di interesse ha raggiunto la consistenza di 668 milioni
di €. Il margine di intermediazione ha fatto registrare l'ammontare di
1.205 milioni di €. Il risultato della gestione è ammontato a 475 milioni
di €. L'utile delle attività ordinarie è stato pari a 357 milioni di €
mentre la componente straordinaria è risultata di 29 milioni di €.
L'utile lordo è ammontato a 387 milioni di € e quello d'esercizio ha
raggiunto i 234 milioni di €. Il Consiglio di Amministrazione ha
deliberato di convocare l'Assemblea dei Soci, sia in sede ordinaria che in
sede straordinaria, in prima convocazione, per il 30 aprile prossimo e, in
seconda convocazione, il 3 maggio prossimo e conseguentemente ha determinato
di proporre un dividendo di 0,390 euro per azione, con stacco cedola n. 1 il
19 maggio e data di pagamento il 22 maggio 2003. Nel 2001 il dividendo
distribuito ai Soci della ex Banca Popolare di Verona - Banco S. Geminiano e
S. Prospero era ammontato a 0,375 euro per azione; il dividendo distribuito
ai Soci della ex Banca Popolare di Novara Scarl era stato di 0,120 euro per
azione che, dato un concambio di 12 azioni nuove ogni 25 vecchie possedute,
equivale a 0,250 euro per azione. Scissione parziale di ramo d'azienda
costituito da 84 sportelli della Banca Popolare di Novara s.p.a. a favore
del Banco Popolare di Verona e Novara s.c.a r.l. Il Consiglio di
Amministrazione del Banco Popolare di Verona e Novara, con il parere
favorevole del Collegio Sindacale, ha deliberato di sottoporre all'Assemblea
dei Soci - prevista per il 30 aprile 2003 in prima convocazione e il 3
maggio 2003 in seconda convocazione - il progetto di scissione parziale
della Banca Popolare di Novara S.p.A. a favore del Banco Popolare di Verona
e Novara S.c.a r.l., ai sensi dell'Art. 2504 septies e seguenti del Codice
Civile sulla base delle rispettive situazioni patrimoniali. L'operazione
consegue al Progetto di Fusione approvato dalle Assemblee straordinarie
della ex Banca Popolare di Verona e della ex Banca Popolare di Novara il 9
marzo 2002 e si inquadra in un ampio processo di riarticolazione della rete
distributiva del Gruppo Banco Popolare di Verona e Novara approvata nel
Consiglio di Amministrazione del Banco del 25 febbraio 2002 e come da
Comunicato Stampa emesso in pari data. Segue un'ampia descrizione del
progetto ai fini di assolvere agli obblighi di una completa informativa al
mercato. La logica industriale sottesa a questo progetto intende cogliere i
seguenti obiettivi strategici: favorire il rafforzamento( dei marchi delle
Banche del Gruppo; intensificare la presenza degli( sportelli "a maglia
fitta" nei territori di radicamento delle diverse componenti bancarie;
contenere il rischio di concorrenza interna al Gruppo nelle aree( di forte
sovrapposizione territoriale liberando risorse per meglio e più
efficacemente competere con i concorrenti, massimizzando i ricavi; (
sviluppare l'attività di banca commerciale nelle aree territoriali di
presenza storica attraverso la distribuzione capillare e l'offerta di
prodotti e servizi, completa ed innovativa; sostenere la condivisione delle
migliori competenze( commerciali e la gestione con elevati livelli di
efficienza; contenere i( rischi operativi nell'ambito di un territorio più
omogeneo. Gli obiettivi strategici sopra individuati risultano essere stati
condivisi ed approvati dal Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare
di Novara S.p.A. nella seduta del 3 febbraio 2003. Il progetto di
riaticolazione in sintesi si articola come segue: per quanto concerne il
Banco Popolare di Verona e Novara S.c.a( r.l., in un aumento del perimetro
degli sportelli da 382 a 502, con significativo rafforzamento nel Triveneto,
mediante il trasferimento di 36 sportelli e della relativa Area Affari
Veneto dal Credito Bergamasco e di 84 sportelli dalla Banca Popolare di
Novara S.p.A., inclusa l'Area Affari Venezia ed eventualmente altre Aree
Affari a supporto della rete; per quanto( concerne il Credito Bergamasco,
nella conferma del sostanziale dimensionamento dell'attuale numero di
sportelli, mediante il trasferimento dal Credito Bergamasco al Banco di 36
sportelli - e della relativa Area Affari Veneto - ed il trasferimento dalla
Banca Popolare di Novara S.p.A. al Credito Bergamasco di 33 sportelli,
comprese eventualmente alcune Aree Affari a supporto della rete; per quanto
concerne la Banca Popolare di Novara S.p.A., nel( dimensionamento di 400
sportelli, peraltro già previsto a regime dal Piano Industriale, mediante
il trasferimento di 84 sportelli - ivi inclusa l'Area Affari Venezia ed
eventualmente altre Aree Affari a supporto della rete - al Banco e di 33
sportelli al Credito Bergamasco - comprese eventualmente alcune Aree Affari
a supporto della rete. In dettaglio l'operazione di scissione parziale dalla
Banca Popolare di Novara S.p.A. al controllante Banco Popolare di Verona e
Novara ha portato ad individuare il ramo d'azienda che è costituito dagli
sportelli ubicati nelle elencate provincie, con a fianco di ciascuna
precisato il numero corrispondente di sportelli: Belluno (3), Padova (1),
Treviso (7), Venezia (15), Vicenza (4), Verona (3), Pordenone (1), Trieste
(1), Udine (2), Bologna (3), Modena (5), Piacenza (1), Parma (3), Arezzo
(2), Firenze (9), Livorno (4), Lucca (2), Massa (1), Pisa (6), Prato (2)
Pistoia (5), Ancona (3), Macerata (1). In totale quindi 84 sportelli. Per
ciascuno dei predetti sportelli, il trasferimento riguarda essenzialmente:
il complesso dei beni( e dei rapporti contrattuali organizzati per
l'esercizio dell'attività bancaria svolta in ciascun sportello; il
complesso delle attività e delle passività,( i crediti e i debiti verso
banche (interbancario, le garanzie, i rischi, gli impegni e i conti
d'ordine); i rapporti di debito e di credito intrattenuti( con la clientela
e con i dipendenti (esclusi i crediti a "sofferenza"); i( rapporti
di lavoro con i dipendenti (inclusi i fondi per il trattamento di fine
rapporto). Restano pertanto esclusi dalla scissione i rapporti di credito
contabilizzati a sofferenza, quali risultanti al momento di efficacia del
trasferimento degli sportelli. E' previsto che la scissione avvenga a valori
contabili sulla base delle situazioni patrimoniali delle due banche al
3/12/2002, coincidenti con i bilanci redatti alla stessa data. La scissione
non richiede alcun aumento di capitale del Banco, che detiene l'intero
capitale sociale della società scissa, il quale procederà invece alla
riduzione del valore di carico della partecipazione detenuta nella Banca
Popolare di Novara S.p.A.; quest'ultima, per parte sua, provvederà ad una
corrispondente riduzione della riserva sovrapprezzi di emissione.
L'operazione di scissione non comporta alcun rapporto di cambio, né
conguaglio in denaro, e non prevede emissione di assegnazione di azioni e
conseguentemente non richiede alcuna disposizione in merito alla
partecipazione agli utili. Inoltre non comporta alcuna modifica degli
statuti sociali delle due Banche partecipanti alla scissione. Al riguardo si
ricorda inoltre che, in considerazione delle caratteristiche dell'operazione
e in particolare del fatto che non è prevista alcuna assegnazione di nuove
azioni ai soci, non si è reso necessario procedere alla nomina dell'esperto
per la relazione di cui all'art. 2501 quinques del codice civile. La
scissione non darà luogo al diritto di recesso. Gli effetti giuridici della
scissione decorreranno dal prossimo 1° novembre 2003 e comunque dall'ultima
delle iscrizioni dell'atto di scissione presso gli Uffici del Registro delle
Imprese. Gli effetti contabili, fiscali ed operativi decorreranno dal
prossimo 1° novembre 2003, data dalla quale tutti i dati saranno imputati
al bilancio del Banco. Per quanto concerne l'impatto dell'operazione di
scissione sui requisiti patrimoniali si precisa: - requisiti patrimoniali
consolidati: l'operazione non avrà alcun impatto; - requisiti patrimoniali
individuali della Banca Popolare di Novara S.p.A.: il patrimonio di
vigilanza subirà una limitata riduzione per un importo pari al patrimonio
netto contabile del ramo d'azienda oggetto di scissione. Le attività di
rischio ponderate subiranno una significativa riduzione principalmente per
effetto del trasferimento degli impieghi facenti capo alle filiali oggetto
di scissione al Banco. Il coefficiente di solvibilità risulterà pertanto,
a parità di ogni altra condizione, superiore a quello del 31dicembre 2002;
- requisiti patrimoniali individuali del Banco Popolare di Verona e Novara:
il patrimonio di vigilanza non subirà variazioni. Le attività di rischio
ponderate subiranno un significativo incremento principalmente per effetto
del trasferimento degli impieghi facenti capo alle filiali oggetto di
scissione. Il coefficiente di solvibilità risulterà pertanto, a parità di
ogni altra condizione, inferiore rispetto a quello del 31 dicembre 2002, ma
si manterrà comunque al di sopra del limite minimo obbligatorio.
L'operazione non avrà alcun impatto sul conto economico consolidato. Come
già riferito il progetto di scissione, steso a norma dell'art. 2504 octies
del codice civile, verrà sottoposto per l'approvazione all'Assemblea dei
Soci prevista per il 3 maggio prossimo. I regolamenti dei prestiti
obbligazionari "Banco Popolare di Verona e Novara 1999-2005 Subordinato
Convertibile" e "Banco Popolare di Verona e Novara 1,5% 2006
subordinato convertibile" non subiranno alcuna variazione; ai titolari
delle predette obbligazioni saranno assicurati diritti equivalenti a quelli
loro spettanti prima della scissione. Analoghe determinazioni saranno
adottate dal Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Novara
S.p.A., appositamente convocato per il 26 corrente, per essere poi
sottoposte dall'Assemblea dei Soci della controllata. L'operazione di
scissione è soggetta alle procedure autorizzative della Banca
d'Italia.
BANCA
INTERMOBILIARE APPROVATO IL BILANCIO DI GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2002: IN LINEA
CON IL 2001 L'UTILE DELLA CAPOGRUPPO, INVARIATO IL DIVIDENDO UNITARIO DI
EURO 0,129; UTILE NETTO CONSOLIDATO AD EURO 12,8 MLN (-25%); RACCOLTA TOTALE
+8,2%.
Torino, 26 marzo 2003: Il Consiglio di Amministrazione di Bim, tenutosi
quest'oggi sotto la Presidenza di Franca Segre, ha approvato il progetto di
bilancio civilistico ed il bilancio consolidato al 31.12.2002. La capogruppo
Banca Intermobiliare SpA chiude l'esercizio 2002 con un utile netto di 16,9
milioni di Euro, in linea con il risultato 2001 (-1,3%). Il CdA ha
deliberato di proporre all'Assemblea la distribuzione di un dividendo
unitario pari ad Euro 0,129 -invariato rispetto all'esercizio precedente-
attribuendo agli azionisti credito di imposta pieno. Il pagamento avverrà
in data 15.05.2003 - data stacco 12.05.2003. L'utile netto consolidato del
Gruppo è pari a 12,8 milioni di Euro, contro 17,1 milioni di Euro al
31.12.2001 (-25,4%), principalmente per effetto del consolidamento della
controllata BIM Suisse SA, al primo anno di operatività. Il prolungarsi
della situazione di incertezza sui mercati finanziari ha comportato una
riduzione della redditività complessiva del Gruppo, anche a causa dello
spostamento delle preferenze dei clienti verso prodotti a minore
profittabilità; il CdA ha peraltro preso atto con soddisfazione della
capacità di tenuta del Gruppo, attestata dal buon risultato in termini di
raccolta netta, dall'incremento delle masse amministrate complessive e
dall'aumento degli impieghi verso la clientela. I principali elementi
ricavabili dall'esame dei conti consolidati al 31.12.2002 sono i seguenti:
il margine di intermediazione alla chiusura dell'esercizio 2002 è pari a
77,2 milioni di Euro, diminuito del 4,7% rispetto al 31.12.2001; il
risultato di gestione si attesta a 27,9 milioni di Euro, in calo del 21%
rispetto al precedente esercizio; la raccolta totale di Gruppo -pur
penalizzata dal ribasso dei mercati- ha beneficiato in misura importante di
nuovi apporti, attestandosi a 6.066 milioni di Euro, a fronte dei 5.608
milioni di Euro al 31.12.2001 (+8,2%); il totale del patrimonio gestito
netto ammonta a 1.394 milioni di Euro, contro i 1.468 milioni di Euro al
31.12.2001, con una riduzione di circa il 5%. Il CdA ha inoltre deliberato
di sottoporre all'assemblea ordinaria una richiesta di autorizzazione
all'acquisto sino a 12 milioni di azioni proprie. Il bilancio civilistico e
consolidato al 31.12.2002 saranno sottoposti all'Assemblea degli Azionisti,
convocata per il 24 aprile 2003 ed, occorrendo, in seconda convocazione per
il 30 aprile 2003 presso la sede sociale in Torino, Via Gramsci 7. Il
progetto di bilancio al 31.12.2002, il bilancio consolidato di Gruppo alla
stessa data, la relazione illustrativa inerente la proposta di buy-back e la
relazione annuale in materia di corporate governance saranno a disposizione
a partire dal 25.03.2003 presso la sede sociale e la Borsa Italiana SpA.
BASICNET
RITORNO ALLA PIENA REDDITIVITÀ CON INDICI IN CRESCITA (EBITDA +70,5%, EBIT
+159%) E UTILE NETTO A 1,2 MILIONI DI EURO (-2,8 MILIONI NEL 2001).
Torino, 26 marzo 2003: Il Consiglio di Amministrazione di Basicnet ha
approvato il bilancio consolidato e il bilancio civilistico della capogruppo
relativi all´esercizio 2002 ed ha convocato l'Assemblea straordinaria dei
soci volta a discutere la proposta di attribuzione di deleghe al C.d.A. per
l'aumento del capitale sociale per un ammontare massimo di 25 milioni di
euro e per l'emissione di obbligazioni convertibili, con o senza warrant,
per un ammontare massimo di 25 milioni di euro. L'esercizio 2002 si è
caratterizzato per un aumento del giro d'affari, per l'allargamento del
network di licenziatari e l'espansione del marchio in nuovi mercati e,
soprattutto, per il ritorno alla piena redditività. L'attività del Gruppo
per il 2002 registra un incremento dei volumi di vendita: a parità di tassi
di cambio le vendite aggregate sviluppate dalla rete dei licenziatari
risultano in crescita del 6,7% rispetto al precedente esercizio. Ai cambi
correnti di fine periodo gli effetti negativi del deprezzamento del dollaro
portano il giro d'affari a 243 milioni di euro, in crescita del 2,4%
rispetto ai 237,2 milioni del 2001. Il fatturato consolidato diretto, pari a
91,7 milioni di euro, a parità di perimetro di consolidamento risulta
sostanzialmente in linea con il dato dell'esercizio 2001. Le royalties
attive consolidate conseguite dai licenziatari terzi ammontano a circa 16,3
milioni di euro, in crescita dell'8% rispetto ai 15,1 milioni del 2001. Il
margine operativo lordo (Ebitda) cresce del 70,5%, portandosi da 7,4 milioni
di euro del 2001 a 12,7 milioni con un'incidenza sui ricavi che sale dal 6%
all'11,2%. Il reddito operativo (Ebit) raggiunge i 7,6 milioni di Euro
(+159% rispetto ai 2,9 milioni del 2001) con un'incidenza sui ricavi del
6,6% (2,3% nel 2001). Il risultato ante imposte ritorna positivo per oltre
2,9 milioni di euro, a fronte di una perdita di 2,3 milioni nel 2001.
L'utile netto 2002 si attesta a 1,2 milioni di euro (-2,8 milioni il
risultato dell'esercizio 2001). Il cash flow passa dagli 1,7 milioni di euro
del 2001 ai 6,3 milioni del 2002 con una crescita del 267%. La posizione
finanziaria netta, seppur negativa per 45,7 milioni di euro, risulta in
miglioramento di oltre 13,5 milioni con un progresso del 23% rispetto ai -59
milioni di euro dei dati patrimoniali di fine anno 2001. Nel corso del 2002
sono stati siglati alcuni importanti accordi di partnership come quello con
Li-Ning - operatore leader in Cina nel settore dell'abbigliamento sportivo
cui fa capo la più grande rete distributiva cinese di abbigliamento e
attrezzature per lo sport - grazie al quale sono già stati aperti 110
negozi a marchio Kappa nelle principali città cinesi. Nel corso
dell'esercizio sono stati inoltre siglati accordi di licenza con Fiteks
d.o.o. per i territori della ex-Jugoslavia e con Golsport Pty per il
territorio australiano e sono stati rinnovati i contratti di licenza per i
mercati di Finlandia, Germania, Danimarca, Repubblica Ceca, Russia, Brasile,
Canada, e Thailandia. "Siamo particolarmente soddisfatti per i
risultati raggiunti da Basicnet nel 2002 - ha commentato l'Amministratore
Delegato Franco Spalla - poiché i principali obiettivi della società erano
tornare alla piena redditività e migliorare il rapporto Debito/Mezzi Propri
ed entrambi sono stati raggiunti, grazie all'effetto combinato del
miglioramento dei ricavi e del generalizzato contenimento dei costi".
"Il 2003 - ha aggiunto Spalla - fatti salvi gli elementi straordinari
legati alle gravi situazioni internazionali, potrà essere un anno positivo
poiché potremo beneficiare anche degli effetti dei nuovi contratti di
licenza e di un ulteriore contenimento dei costi di struttura".
SCUDO
FISCALE: SIAMO ALLA SVOLTA. LE NOVITÀ E I VANTAGGI PER IMPRESE E PRIVATI
ANALIZZATI DA UNICREDIT PRIVATE BANKING E ASSOLOMBARDA. SI STIMA RIENTRO PER
180 MILIARDI
Milano, 26 Marzo 2003 - Con la chiarezza in materia di sanatoria e condoni
arrivano anche le opportunità per imprese e privati. E' quanto è emerso
dall' incontro "La regolamentazione fiscale: una questione
"capitale" organizzato quest'oggi a Milano da Unicredit Private
Banking e Assolombarda in collaborazione con UniCredit Banca, UniCredit
Banca d'Impresa, presso la Sala Falck di Assolombarda (Via Chiaravalle, 8
Milano), alle ore 17. L'incontro ha voluto offrire alle imprese ed ai
privati la possibilità di valutare a fondo le disposizioni e le opportunità
create dalla nuova legge, che individua delle soluzioni interessanti per un
problema molto sentito. Come ha sottolineato il responsabile UniCredit
Private Banking per l'aera Lombardia Michele Ungaro "con la definitiva
conversione del decreto legge n.282 e l'emanazione della Circolare n.12 pare
giunto infatti al capolinea l'assetto definitivo del sistema dei
provvedimenti di sanatoria e di condono fiscale , ivi compreso il cosiddetto
scudo imprese e la riedizione dello scudo privati. L'elemento sicuramente più
interessante dei nuovi provvedimenti legislativi è proprio la coesistenza
di più forme di sanatoria, che possono essere combinate fra di loro per
ottenere benefici molto rilevanti sia a livello personale che a livello
aziendale.". Nel pacchetto di provvedimenti dalla finanziaria 2003 è
lo scudo 2 a fare la parte del leone, con la novità più importante
dell'introduzione della sanatoria per le imprese che consente di ottenere la
non punibilità dei reati fiscali ed anche societari più gravi (cioè dei
reati di frode fiscale , e del reato di falso in bilancio , oltre ad altri
reati di falso) principalmente a favore degli amministratori in relazione a
redditi conseguiti all'estero dalle società stesse. "Al di là dei
reali benefici che possono derivare per società e privati - sottolinea il
Direttore generale di UniCredit Private Banking Marco Bolgiani - lo scudo
fiscale rappresenta una buona occasione per partire di nuovo da zero con il
Fisco ad un costo, comprese le commissioni degli intermediari autorizzati,
assai limitato".Il Gruppo UniCredit sta svolgendo sul territorio
un'azione assai incisiva volta a far conoscere alla clientela i contenuti
della normativa. Presso tale Banca saranno aperti da parte di Cordusio
Fiduciaria i nuovi conti segretati della clientela di segmento Private. Un
ruolo importante , con i suoi oltre 2800 sportelli, lo svolgerà anche
UniCredit Banca, insieme ad UniCredit Banca d'Impresa. Per Giorgio D'Amico
Responsabile Servizi di Consulenza di UniCredit Consulting, c'è poi da
sottolineare l'aspetto interessante della riservatezza. Le dichiarazioni di
emersione di redditi conseguiti all'estero possono essere presentate in via
riservata alle banche o alle Poste italiane, ovvero per via telematica senza
alcuna riservatezza direttamente agli uffici dell'Agenzia delle Entrate. Con
la presentazione alle banche o alle Poste, e non ad altri intermediari
finanziari come fiduciarie, SIM o SGR, le imprese saranno quindi in grado di
non far conoscere al Fisco la circostanza di aver fatto emergere redditi
conseguiti all'estero sino al momento in cui subiranno eventualmente una
verifica della Polizia Tributaria o dei funzionari dell'Agenzia delle
Entrate. I capitali rientrati, inoltre saranno capitali nella piena ed
assoluta disponibilità dell'investitore , che può effettuare da un lato
investimenti finanziari mantenendo l'anonimato , ovvero può effettuare a
sua discrezione altri investimenti , con il rischio però di perdere
l'anonimato". "Per quanto riguarda l'entità dei flussi di rientro
generata da questi provvedimenti è difficile - secondo Patrizio Braccioni,
Responsabile Fiscale del Gruppo UniCredito Italiano - prevedere delle cifre
precise. Indicativamente ci si aspetta un'emersione di circa 180 miliardi di
euro a livello nazionale, provenienti per la maggior parte da paesi come
l'Austria, la Svizzera e il Lussemburgo. Le maggiori operazioni si
dovrebbero concretizzare a ridosso delle scadenze dei termini, previste per
il 16 aprile e il 30 giugno. I risultati si potranno comunque avere solo nel
corso del secondo semestre di quest'anno". Per quanto riguarda il
Gruppo UniCredit, nel corso del 2002 ha gestito le operazioni di rimpatrio
per i propri clienti per un importo complessivo di oltre 4,5 mld di Euro. Il
Gruppo UniCredito Italiano forte anche delle esperienze dello scorso anno si
è strutturato per affrontare le operazioni in modo specialistico. UniCredit
Private Banking fornisce, con la propria rete bancaria (158 Filiali in
Italia, 22 nella sola Lombardia) ampia consulenza in materia di scudo
fiscale, argomento sul quale i gestori Private hanno avuto intere giornate
di formazione professionale. Le operazioni di rimpatrio e di
regolarizzazione saranno concluse tramite l'affiliata Cordusio Fiduciaria.
Ma un ruolo importante lo avranno anche UniCredit Banca d'Impresa e
UniCredit Banca con i suoi 2.800 sportelli in Italia.
ASSOGESTIONI:
FONDI COMUNI: LA LOMBARDIA NON È LA REGIONE PIÙ "RICCA" D'ITALIA,
E IL NORD-EST È L'AREA D'ITALIA CON GLI INVESTITORI PIÙ
"CORAGGIOSI" SECONDO L'INDAGINE SOTTOSCRITTORI 2001
Milano, 26 marzo 2003 - La Lombardia non occupa più, come nel 2000, la
vetta della classifica delle regioni più ricche d'Italia. Nel 2001 il posto
d'onore spetta al Piemonte, con il 4,6% di sottoscrittori che investono in
fondi comuni oltre 150.000 euro. Seguono il Lazio (4,3%) e la Campania
(4,1%). La classifica dei "coraggiosi", ovvero di coloro che
prediligono investimenti con un elevato rapporto rischio/rendimento, vede in
vetta il Nord-Est che nel 2000 aveva il 40% del patrimonio investito in
fondi azionari, e che si riconferma con il 32,6%. Rovigo capoluogo leader
degli investimenti in fondi azionari. Questi alcuni degli interessanti dati
offerti dall'Indagine sui sottoscrittori italiani 2001, che verrà diffusa
domani, mercoledì 26 marzo, in margine all'Assemblea annuale di
Assogestioni. Dalla ricerca, condotta come ogni anno da Assogestioni su un
campione simile all'intero universo (80% del patrimonio gestito da
intermediari italiani), emerge l'identikit del risparmiatore italiano, l'età,
la distribuzione geografica, la propensione al rischio, le preferenze degli
italiani per le varie categorie di fondi, i mestieri degli italiani più
ricchi e meno ricchi, le aree, le città e le regioni che diversificano
maggiormente, oltre a molte altre informazioni sul quadro sociodemografico
dell'investimento e del risparmio del Paese. L'Assemblea, alla quale
interverranno il Viceministro Mario Baldassarri, l'Onorevole Roberto Pinza e
il Professor Albino Claudio Bosio, oltre ai vertici dell'Industria del
Risparmio Gestito, si terrà nella sede di Assolombarda a Milano alle ore
11.00 in sessione aperta al pubblico. Si annuncia ricca di spunti e di
interessanti analisi sul Risparmio la relazione del Presidente, Prof. Guido
Cammarano, che aprirà i lavori.
NUOVI
FONDI OBBLIGAZIONARI DI CREDIT SUISSE ASSET MANAGEMENT: STRATEGIA
D'INVESTIMENTO SPECIALE PER UN POSIZIONAMENTO OTTIMALE NELL'ODIERNO CONTESTO
DI MERCATO
Milano, 26 marzo 2003 - Credit Suisse Asset Management ha ampliato la sua
gamma di fondi obbligazionari con il lancio di tre nuovi prodotti
autorizzati alla commercializzazione in Italia dal 18 marzo 2003: Credit
Suisse Bond Fund (Lux) Tops (Sfr); Credit Suisse Bond Fund (Lux) Tops
(Euro); Credit Suisse Bond Fund (Lux) Tops (US$). I nuovi fondi
obbligazionari intendono offrire una risposta alle nuove esigenze degli
investitori nella particolare ottica dello scenario di mercato attuale.
Infatti, a seguito dell'elevata volatilità e delle serpeggianti incertezze
sui mercati azionari, oggi è osservabile una chiara rotazione degli
investitori verso prodotti in grado di offrire rendimenti, mirando nel
contempo alla conservazione del capitale investito. Sicurezza e
remunerazione periodica sono due obiettivi in costante crescita di
importanza. I mercati obbligazionari internazionali sono attualmente
caratterizzati non solo da un livello storicamente molto basso degli
interessi, ma anche da appetibili rendimenti aggiuntivi nel segmento dei
prestiti societari. Le difficoltà dell'economia a riprendere slancio e i
modesti tassi d'inflazione fanno peraltro supporre per il prossimo futuro
una tendenza ancora espansiva della politica monetaria (specie nell'area
Euro). Un'inversione di rotta potrebbe tuttavia rendersi necessaria in caso
di ripresa congiunturale ed a risentire dei conseguenti aumenti dei tassi
sarebbero soprattutto le quotazioni dei prestiti a lungo termine. Grazie
alla loro particolare strategia di copertura attiva del rischio di
interesse, i fondi Credit Suisse Bond Fund (Lux) Tops consentono un
posizionamento ottimale in questo contesto difficile, "offrendo agli
investitori l'opportunità di beneficiare sia degli interessanti rendimenti
offerti dalle obbligazioni a medio lungo termine, sia della bassa volatilità
delle obbligazioni a breve scadenza; per centrare questi obiettivi, il
patrimonio dei fondi viene investito in obbligazioni a lunga scadenza,
mentre il rischio di variazione dei tassi viene ridotto mediante l'impiego
di strumenti derivati." - spiega Maurizio Pedrini, responsabile del
Fixed-Income-Portfolio-Management di Credit Suisse Asset Management e
gestore dei fondi in oggetto. I fondi Credit Suisse Bond Fund (Lux) Tops
possono investire, oltre che in obbligazioni, anche in notes ed altri titoli
affini a tasso fisso e variabile. Il loro universo d'investimento comprende
valori di emittenti pubblici, privati e a partecipazione mista con un rating
medio investment grade (rating Standard & Poor's: da Aaa a Bbb; Moody's:
almeno Baa3). La strategia prevede una gestione attiva del rischio di tasso
d'interesse al fine di sfruttare, a tutto beneficio della performance, le
tendenze e le opportunità di mercato. Grazie alla loro speciale strategia
d'investimento, i Credit Suisse Bond Fund (Lux) Tops si pongono, a medio
termine, obiettivi di rendimento superiori a quelli degli investimenti sul
mercato monetario.
AUTORIZZATO
AL COLLOCAMENTO IN ITALIA IL FONDO CREDIT SUISSE EQUITY FUND (LUX)
OPPORTUNITIES JAPAN
Milano, 26 marzo 2003 - Credit Suisse Asset Management ha ampliato la sua
gamma di fondi azionari specializzati sul mercato giapponese con il lancio
di un nuovo prodotto autorizzato alla commercializzazione in Italia dal 18
marzo 2003, Credit Suisse Equity Fund (Lux) Opportunities Japan. Il nuovo
fondo azionario persegue un approccio best ideas, alla cui base vi è un
articolato processo di investimento bottom up. Il gestore seleziona
dall'universo dei 3500 titoli quotati alla borsa di Tokio una piccola rosa
di imprese candidate ad emergere vittoriose dalle trasformazioni strutturali
in corso da tempo in Giappone. Le aziende vengono selezionate
indipendentemente dal loro ciclo congiunturale (crescita, creazione di
valore) o dal settore di appartenenza. Il fondo ricerca anche aziende
sottovalutate che evidenziano una dinamica di forte aumento della redditività
oppure che possono trarre vantaggio da processi di ristrutturazione e
concentrazione, spin-off, fusioni, acquisizioni o deregulation. Per
sfruttare al massimo le potenzialità di questo approccio, il fondo può
investire indifferentemente in imprese a elevata, media e piccola
capitalizzazione. Le aziende prese in considerazione vengono inoltre
valutate dal punto di vista qualitativo e quantitativo. Fra i parametri
presi in considerazione ci sono tra l'altro le previsioni sugli utili e la
qualità della gestione. Successivamente, gli esperti analizzano il contesto
politico-economico e le tendenze dei diversi settori, per poi andare a
strutturare il portafoglio tenendo conto di volatilità e correlazioni delle
singole azioni. La composizione del portafoglio viene costantemente
monitorata in relazione ai citati parametri e analizzata in base a
considerazioni micro e macroeconomiche.
AEM
ACQUISISCE IL 100% DI METROWEB E CEDE A E.BISCOM LA QUOTA DI FASTWEB
L'AZIENDA ENERGETICA PRONTA A SOTTOSCRIVERE UN PRESTITO OBBLIGAZIONARIO
E.BISCOM DI 240 MILIONI DI EURO
Milano, 26 marzo 2003 - La Giunta ha approvato ieri gli indirizzi che il
Comune esprimerà nell'assemblea ordinaria degli azionisti Aem in calendario
il prossimo 31 marzo (in seconda convocazione il 1° aprile). L'assemblea di
Aem è chiamata ad approvare la cessione, a favore di e.Biscom, della quota
posseduta in Fastweb (pari al 30,80%, per un corrispettivo di 277,2 milioni
di euro) e il contestuale acquisto della partecipazione detenuta da e.Biscom
in Metroweb (pari al 33%, per un corrispettivo di 37,2 milioni di euro).
L'assemblea dovrà inoltre deliberare il proprio impegno a sottoscrivere un
prestito obbligazionario convertibile emesso da e.Biscom sul Mercato
Telematico Azionario, fino a un massimo di 240 milioni di euro. Per
stabilire i prezzi della compravendita di azioni si è tenuto conto sia
delle valutazioni economico finanziarie basate sui business plan delle
società, sia degli andamenti borsistici del titolo e.Biscom e, non ultimo,
delle stime fornite dagli analisti finanziari (nel caso di Aem, il ruolo di
consulente finanziario è stato svolto da Morgan Stanley). L'intera
operazione, subordinata all'acquisizione dei nulla osta delle autorità
competenti (Garante della Concorrenza, Borsa spa -previo parere della Banca
d'Italia e della Consob- che dovrà fissare il primo giorno di negoziazione
dei diritti di opzione sul prestito obbligazionario emesso da e.Biscom) e
delle deliberazioni dei rispettivi organi societari, si concluderà entro il
31 luglio 2003; se entro quel termine anche una sola di queste
"condizioni sospensive" non fosse rispettata, le parti in causa
avranno facoltà di recesso immediato. Nel dispositivo approvato oggi dalla
Giunta si afferma che l'acquisizione del 100% del capitale sociale di
Metroweb e la cessione della partecipazione in Fastweb, consentiranno ad Aem
di concentrare la propria attività nel core business, "mantenendo
tuttavia la possibilità di realizzare l'eventuale maggior valore di Fastweb
(che necessariamente si rifletterebbe sul valore delle azioni e.Biscom)
tramite la sottoscrizione e l'eventuale conversione delle obbligazioni in
azioni e.Biscom". "L'emissione di un prestito obbligazionario
convertibile - si legge nella delibera - rappresenta per Aem un investimento
di indubbio vantaggio in quanto permette, in caso di mancata conversione, di
mantenere protetto fino a scadenza il valore nominale delle obbligazioni
(circa 240 milioni di euro) e, in caso di conversione, di acquistare una
partecipazione di rilievo (circa il 12,23% del capitale) in e.Biscom".
Per partecipare alla sottoscrizione, Aem si è assicurata inoltre, da parte
degli azionisti di controllo di e.Biscom, la cessione dei diritti di opzione
nella misura del 50,1% del totale dell'emissione, garantendo altresì
l'impegno a sottoscrivere l'eventuale quantitativo rimasto senza opzione
fino all'importo massimo di 240 milioni di euro.
ASSICURAZIONE
OBBLIGATORIA R.C.AUTO: NUOVA DISCIPLINA PER PROMUOVERE L'INFORMAZIONE E LA
TRASPARENZA NEI RAPPORTI TRA ASSICURATORI E ASSICURATI.
Milano, 26 marzo 2003 - A seguito della legge 273 recante disposizioni in
materia di r.c.auto, l'Isvap ha emanato ieri la circolare n. 502/D allo
scopo di impartire specifiche disposizioni per garantire un'applicazione
uniforme della nuova disciplina e promuovere l'informazione e la trasparenza
nei rapporti tra assicuratori e assicurati. Il testo è disponibile sul sito
internet www.isvap.it Tra le novità introdotte, si segnala il diritto degli
utenti a richiedere un preventivo per la stipula della polizza r.c.auto,
correlata ai parametri di rischio che lo interessano e ad ottenerlo
gratuitamente presso tutti i punti vendita delle imprese. Questa possibilità
si aggiunge a quanto previsto dalla legge 273/2002 in materia di riforma
r.c.auto riguardo l'obbligo per le imprese di consentire all'utente
l'elaborazione di un preventivo in forma autonoma attraverso collegamento
internet. Si è anche disposto che la nota informativa, integrata con
notizie di particolare rilevanza per il consumatore, sia conoscibile al
momento della richiesta del preventivo, con l'evidenziazione grafica delle
clausole che limitano la portata della garanzia, oltre che affissa presso
ciascun punto vendita. Ciò in quanto la valutazione del prodotto offerto
deve essere correlata alle specifiche condizioni di contratto. Tra le
ulteriori disposizioni impartite, si segnala: la possibilità per l'impresa
di concedere sconti rispetto alla tariffa in vigore da evidenziarsi in
polizza in relazione ad eventuali ulteriori elementi di personalizzazione;
l'obbligo di consegna agli assicurati di un prospetto tipo, pubblicato in
allegato alla circolare, da utilizzarsi per la richiesta di risarcimento in
caso di sinistro, per agevolare la condotta del danneggiato e accelerare la
corretta liquidazione del danno; la facoltà per l'assicurato di
mantenimento della classe di merito maturata su veicolo oggetto di furto
anche in caso di trasferimento ad altro assicuratore della copertura
assicurativa per il nuovo veicolo.
ANIA:
OK ALLA TRASPARENZA DEL MERCATO ASSICURATIVO
Milano, 26 marzo 2003 - In riferimento alla circolare emanata oggi dall'Isvap
in tema di assicurazione rc auto, l'Ania esprime condivisione per gli
interventi diretti a migliorare la trasparenza del mercato e, di
conseguenza, i rapporti tra compagnie e assicurati, nonostante alcuni
passaggi della circolare introducano un eccesso di burocrazia nei processi
aziendali. L'Ania conferma inoltre che alcune previsioni della circolare
Isvap, in particolare la conservazione della classe di merito in caso di
furto del veicolo anche nell'ipotesi di cambiamento di compagnia, erano già
state condivise dal settore con il Ministro delle Attività Produttive.
Quanto alla riduzione del contributo al Fondo di garanzia per le vittime
della strada è da sottolineare che le tariffe della maggior parte delle
imprese sono già state modificate per tener conto del taglio dello 0,5%,
poiché la nuova misura del contributo era già nota alla fine di dicembre
2002.
LA
POLIZIA STRADALE DI REGGIO CALABRIA ARRESTA 10 PERSONE PER TRUFFE AD
ASSICURAZIONI
Reggio Calabria, 26 marzo 2003 - La Polizia Stradale di Reggio Calabria sta
concludendo in queste ore l'esecuzione di dieci ordinanze di custodia
cautelare per associazione per delinquere finalizzata alla truffa in danno
di società assicuratrici nazionali. L'intensa attività investigativa ha
consentito di accertare oltre 100 eventi criminosi, con un danno, per le
compagnie assicurative, valutabile in diverse decine di migliaia di euro.
Due i sistemi maggiormente usati per ottenere i falsi rimborsi: l'acquisto
di auto già incidentate stipulando una nuova polizza assicurativa, seguita
da una richiesta di rimborso per sinistro stradale, oppure falsi incidenti
tra conoscenti e scambio dei ruoli per le rispettive constatazioni
amichevoli di sinistro stradale. Sono stati inoltre denunciati anche i
gestori di quattro autocarrozzerie compiacenti, mentre si sono rilevati
episodi estorsivi ed intimidatori in danno dei periti delle compagnie
assicurative.
BMPS
DE BUSTIS LASCERÀ LINCARICO DI DG
Siena, 26 marzo 2003: In relazione alle odierne notizie di stampa, il
Presidente della Banca Monte dei Paschi di Siena (Bmps) Pier Luigi Fabrizi,
comunica di esser stato informato dall'Ing. Vincenzo De Bustis, Direttore
Generale della Bmps, dell'intenzione di lasciare il suo incarico a decorrere
dal 28.4 p.v., intendendo esaurito, con la presentazione del bilancio 2002
al Consiglio di Amministrazione e successivamente all'Assemblea dei Soci, il
progetto industriale e professionale svolto all'interno del Gruppo Mps. Il
Presidente comunica altresì di aver preso atto dell'intenzione dell'Ing. De
Bustis e di aver deciso di sottoporre il tema al CdA della Banca, convocato
per domani 26 marzo, per le conseguenti decisioni.
ORARIO
ESTIVO 2003: SALGONO A 340 LE DESTINAZIONI SERVITE DA LUFTHANSA IN 89 PAESI
NUOVI COLLEGAMENTI DA FRANCOFORTE A PORTLAND E DA MONACO A PECHINO E
MONTREAL
Milano, 26 marzo 2003 - Con l'orario estivo 2003, in vigore a partire dal
prossimo 31 marzo, Lufthansa introduce nuovi collegamenti intercontinentali,
in particolare da Francoforte per Portland e da Monaco per Pechino. Il nuovo
orario estivo 2003 includerà circa 3500 voli giornalieri per un totale di
quasi 25.000 voli la settimana. Rispetto all'orario estivo 2002, i posti
disponibili per chilometro aumenteranno dell'8% sulle tratte
intercontinentali e di circa il 3% sulle tratte continentali.
Complessivamente le destinazioni servite da Lufthansa con il nuovo orario
estivo 2003 sono 340 in 89 paesi. Novità Lufthansa in Italia Con l'orario
estivo 2003 tutti i voli in partenza da Torino per Monaco verranno operati
da Lufthansa per un totale di 4 frequenze giornaliere. mentre i collegamenti
tra Napoli e Monaco passeranno da due a tre voli giornalieri. A queste si
aggiungono due voli settimanali operati il sabato e la domenica in
code-share con Air Dolomiti. Potenziati anche i collegamenti tra Roma e
Monaco, che da 5 passano a 6 frequenze giornaliere e tra Firenze e la
capitale della Baviera grazie al quinto volo giornaliero. Infine, con il
nuovo orario estivo 2003 tutti i collegamenti in partenza da Malpensa per
Norimberga e Hannover verranno sospesi. In concomitanza con le fiere,
tuttavia, sarà mantenuto l'operativo su Hannover. Per ottimizzare le
coincidenze in partenza dall'hub di Monaco, il volo Genova-Francoforte verrà
sostituito con un ulteriore frequenza sull'aeroporto bavarese operata in
code share con Air Dolomiti. Con il nuovo orario estivo 2003 tutti i voli in
partenza da Bologna per la capitale bavarese verranno operati in code-share
con Air Dolomiti, per un totale di 33 frequenze settimanali. Grazie a un
volo aggiuntivo operato in code-share con Air Dolomiti salgono a 32 le
frequenze settimanali che collegano Verona a Monaco. A partire dal 12 aprile
2003 bmi, seconda compagnia aerea di linea britannica e partner di Lufthansa,
sarà la prima compagnia aerea a servire con voli di linea diretti la tratta
Venezia-Londra Heathrow, operando con Airbus A320 a 150 posti. Novità
Lufthansa da Francoforte Da Francoforte, principale hub della compagnia, i
passeggeri in viaggio verso le destinazioni intercontinentali potranno
beneficiare di nuovi collegamenti e del potenziamento di alcune rotte. A
partire dal 31 marzo 2003, un volo giornaliero collegherà Francoforte a
Portland portando così a 17 le destinazioni servite da Lufthansa verso il
Nord America. Il volo Francoforte-Portland sarà l'unico collegamento
diretto europeo con la città più importante dell'Oregon diventando così
meta d'interesse non solo per i passeggeri in partenza dalla Germania, ma
anche dagli altri paesi europei. Da Francoforte Lufthansa introdurrà 3
frequenze aggiuntive settimanali per Città del Messico, portando l'offerta
a 10 collegamenti settimanali. Con l'orario estivo Lufthansa raddoppierà
anche l'offerta per Chennai (Madras) offrendo 6 voli la settimana. Novità
Lufthansa da Monaco Da Monaco con l'apertura del nuovo Terminal 2 presso
l'aeroporto bavarese prevista per il 29 giugno 2003, Lufthansa potenzierà
alcuni voli intercontinentali e introdurrà nuovi collegamenti. Dal 30
giugno Lufthansa aprirà la rotta Monaco-Pechino servita da 3 voli
settimanali. Con l'introduzione del nuovo orario i collegamenti per Los
Angeles, sospesi nell'autunno del 2001, verranno ripristinati. Saranno
inoltre attivati 3 voli aggiuntivi a settimana per Hong Kong e Shanghai,
portando a 6 le frequenze settimanali per Hong Kong mentre Shanghai sarà
collegata a Monaco da 1 volo giornaliero. A partire dal 19 maggio 2003,
Lufthansa collegherà Monaco a Montreal con un volo giornaliero diretto
operato da un Airbus A340 in partenza da Monaco alle 15:45. Dal 14 aprile,
infine, Lufthansa offrirà (ora anche da Monaco) un nuovo collegamento
settimanale per Kiev, mentre dal 1 giugno un nuovo volo giornaliero
collegherà Monaco a Riga (Lettonia). Complessivamente con il nuovo orario
estivo le destinazioni servite da Lufthansa da Monaco salgono a 77 in 34
paesi. Configurazione a due classi Negli ultimi mesi Lufthansa ha registrato
un calo nella domanda in Prima Classe su alcuni voli intercontinentali verso
destinazioni di grande attrazione turistica. L'utilizzo di aeromobili a due
classi su alcune di queste rotte ha permesso a Lufthansa di ottimizzare
l'offerta adattandola ad una domanda continuamente soggetta alle mutevoli
condizioni del mercato. Già a partire da gennaio Lufthansa utilizza
aeromobili configurati a due classi sulle rotte da Francoforte a
Philadelphia e Boston e da marzo anche sui voli per Atlanta. Lufthansa sta
valutando l'introduzione di questa nuova configurazione su uno dei tre voli
giornalieri in partenza da Francoforte per New York, sul volo giornaliero da
Francoforte a Caracas, sui sei voli settimanali sulla tratta
Francoforte-Cairo-Asmara e su uno dei cinque voli settimanali sulla tratta
Francoforte-Cairo-Addis Abeba. Ad eccezione di queste tratte la Prima Classe
continuerà a rimanere il fiore all'occhiello del prodotto intercontinentale
di Lufthansa a bordo. Aggiustamento della capacità in Europa Su alcuni voli
interni in Germania come su quelli europei Lufthansa adeguerà l'offerta in
base alla effettiva domanda dei passeggeri. Il debole andamento
dell'economia in Germania ha spinto, il 21 gennaio, il comitato esecutivo di
Lufthansa a ridurre la capacità offerta in Europa mettendo a terra nove
aeromobili. In Italia questa decisione ha comportato la cancellazione di
tutti i collegamenti in partenza da Milano Malpensa per Hannover per un
totale di 12 collegamenti settimanali. Il servizio AiRail esteso anche da
Colonia a Francoforte Il servizio ferroviario AiRail, introdotto nel marzo
2001 da Lufthansa, Deutsche Bahn e Fraport sulla tratta
Stoccarda-Francoforte, verrà esteso anche da Colonia a Francoforte. A
partire dal 5 maggio, infatti, i passeggeri Lufthansa potranno usufruire del
collegamento ferroviario ICE 3 ad alta velocità, dalla stazione centrale di
Colonia all'aeroporto di Francoforte. I passeggeri potranno utilizzare un
unico biglietto comprensivo di tratta aerea e ferroviaria. Il viaggio ha una
durata di 57 minuti. Il nuovo servizio, operato 16 volte al giorno,
costituisce un collegamento ideale con l'aeroporto di Francoforte. I
passeggeri potranno effettuare il check in presso la stazione ferroviaria di
Colonia e ritirare il bagaglio una volta giunti a destinazione finale.
DELTA
AIR LINES RIDUCE LA CAPACITA' IN SEGUITO ALLE AZIONI MILITARI IN IRAQ
Milano, 26 marzo 2003 - Delta annuncia una riduzione di capacità del
proprio network di circa il 12% in seguito al calo di domanda causata dalle
azioni militari in Iraq. La riduzione interesserà sia scali nazionali sia
internazionali, ma manterrà un operativo conveniente per i passeggeri
Delta. I cambiamenti non coinvolgono i partner di Delta Connection.
"L'intervento militare in Medio Oriente e il conseguente aumento
dell'attenzione ai problemi legati alla sicurezza, hanno determinato un calo
della domanda nel settore del trasporto aereo" afferma Subodh Karnik,
Senior Vice-President Network e Revenue Management. "Delta non fa
eccezione, stiamo quindi attivandoci per ridurre l'impatto di questi eventi,
pur mantenendo un elevato numero di voli che consenta ai nostri passeggeri
di volare ovunque." La riduzione di capacità coinvolgerà
principalmente i collegamenti transatlantici, con la sospensione di voli e
rimandando l'inaugurazione di nuove rotte. In particolare, Delta ha deciso
di posticipare a data da definire il servizio stagionale tra Boston e Roma e
il collegamento Cincinnati - Roma; entrambi avrebbero dovuto essere
operativi dal 2 Maggio 2003. Delta continuerà comunque a servire le
destinazioni che hanno subito riduzioni con i voli in code-share operati dai
partner di SkyTeam. I collegamenti con le destinazioni in America Latina,
Caraibi e nel Pacifico restano inalterati. Per quanto riguarda il mercato
domestico, Delta ridurrà il numero dei voli, ma non le rotte servite.
"Continueremo ad offrire ai nostri clienti una vasta scelta di
collegamenti per tutte le nostre destinazioni" aggiunge Mr. Karnik. Le
variazioni saranno effettive a partire dal 6 Aprile per le rotte
transatlantiche e dal 27 Marzo per i voli domestici. I cambiamenti
resteranno in vigore almeno per tutto il mese di Aprile benché alcuni
potrebbero essere di maggiore durata se la situazione in Medio Oriente
continuerà a causare una riduzione nella domanda. "Ci auguriamo di
ritornare alla piena operatività al più presto" afferma Mr. Karnik.
"Manterremo la situazione sotto controllo comunicando tempestivamente
eventuali variazioni." Delta è la compagnia aerea americana leader
sulle rotte transatlantiche e la seconda compagnia al mondo per passeggeri
trasportati. Offre più di 5.619 voli ogni giorno per 438 città in 78 paesi
con Delta, Delta Express, Delta Shuttle, le compagnie di Delta Connection ed
i partner internazionali. Delta è uno dei co-fondatori dell'alleanza
globale SkyTeam. Infolink: www.delta.com
EMIRATES
VINCE IL PREMIO MARCO AWARD L'OSCAR ITALIANO DEL TURISMO
Milano, 26 marzo, 2003 - Emirates, la compagnia aerea internazionale con
sede a Dubai, ha vinto la prima edizione del Marco Polo Award. Noto nel
mercato locale anche come 'Oscar Italiano del Turismo', il premio nasce
dall'iniziativa di uno dei più importanti canali tematici dedicati al
turismo. Emirates ha vinto come Miglior Compagnia Aerea, una delle 5
categorie premiate per i seguenti requisiti: puntualità dei voli, cibo,
comfort, cortesia, prezzi, servizi a terra e servizi in volo. I premi sono
stati assegnati in base alle votazioni di tour operator italiani e stampa
specializzata. Emirates è risultata vincitrice nella categoria Compagnie
Aeree, superando Alitalia e Lufthansa, le altre due compagnie giunte in
finale. La competizione era stata annunciata ufficialmente durante l'ultima
edizione della Bit, che si è svolta a Milano dal 15 al 18 febbraio scorsi.
Il premio è stato consegnato a Massimo Massini, direttore generale di
Emirates per l'Italia, Malta e Penisola Iberica, da Tania Zamparo, Miss
Italia 2000 e da Corrado Azzolini, responsabile editoriale di Marco Polo,
alla Cerimonia di Gala che si è tenuta a Palazzo Aiutamicristo di Palermo
sabato 22 in presenza dei responsabili di tutte le principali aziende
italiane del settore turistico. "Siamo onorati di essere riconosciuti
in questo modo e di aver vinto questo prestigioso premio. Siamo
particolarmente orgogliosi che il mercato Italiano ci consideri la Miglior
Compagnia, confermando Emirates come una compagnia che offre ai suoi clienti
un servizio vincitore di premi, e come una compagnia che cerca continuamente
di migliorare la qualità dei prodotti che offriamo ai nostri clienti."
Emirates effettua un operativo dall'Italia a Dubai con voli giornalieri in
partenza da Roma e con 4 voli settimanali in partenza da Milano.
INCONTRI
FRANCO-ITALIANI PER I SETTORI ARTE DELLA TAVOLA, DELLA DECORAZIONE &
OGGETTISTICA PER LA CASA E DELLE FRAGRANZE. MILANO, 7 APRILE.
Milano, 26 marzo 2003 - La manifestazione si svolgerà il 7 aprile p.v. a
Milano al Palazzo ai Giureconsulti (Via dei Mercanti, 2), a due passi dal
Duomo, con il seguente ordine del giorno: 09.00 Presentazione della
situazione economica italiana ai partecipanti francesi; 09.30 / 19.00
Appuntamenti individuali con gli operatori italiani Alla manifestazione
hanno aderito 17 imprese francesi (7 trattano fragranze per l'ambiente e
prodotti naturali, 5 biancheria per la casa, 1 arte della tavola e 2
decorazione e complementi d'arredo), per le quali stiamo selezionando i
partner ideali locali. Si tratta infatti di colloqui personalizzati che si
terranno durante l'arco di una sola giornata ed in un'unica sede. La
partecipazione degli operatori italiani è gratuita. E' sufficiente
segnalare agli uffici commerciali dell'Ambasciata di Francia a Milano
www.dree.org/italie la Vs. adesione per effettuare la Vs. iscrizione alla
giornata e per consentire la preparazione degli appuntamenti individuali. Di
seguito una presentazione delle aziende francesi partecipanti suddivise per
tipologia di linee con qualche informazione sulla loro attività
commerciale. Gli interessati possono segnalare le società francesi che
desiderano incontrare inviando la scheda di registrazione ed il questionario
"profilo d'impresa" compilati. Gli uffici dell'Ambasciata
rovvederanno ad inviare su richiesta, i cataloghi delle case per le quali
viene manifestato un interesse di massima. Suggeriamo infine di consultare i
siti internet per avere una panoramica delle collezioni. Un programma
personalizzato di appuntamenti verrà comunicato agli interessati qualche
giorno prima dello svolgimento della manifestazione. www.dree.org/italie
GRANDE
SUCCESSO DELL'INIZIATIVA "LE NOTIZIE INVECCHIANO, LA CARTA CONTINUA A
VIVERE" QUASI 170 TONNELLATE DI GIORNALI RACCOLTI NELLA METROPOLITANA
DI MILANO E INVIATI A RICICLO
Milano, 26 marzo 2003. Quasi 170 tonnellate di giornali raccolti, attraverso
70 appositi contenitori, e inviati a riciclo: questo il risultato
dell'iniziativa "Le notizie invecchiano, la carta continua a
vivere"' nei 14 mesi di sperimentazione della raccolta differenziata
nelle stazioni della metropolitana di Cadorna, Duomo, S. Babila, Porta
Venezia, Lima e Loreto. E sulla scia dei buoni risultati ottenuti, Comieco
(Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base
Cellulosica), Amsa e Atm hanno deciso di estendere a tutte le stazioni della
metropolitana questo progetto che, attraverso la raccolta differenziata
della carta, si propone di risolvere il problema dei giornali abbandonati
sulle banchine. E' infatti in corso da alcuni giorni, e fino al 14 aprile,
il posizionamento nelle altre stazioni della metropolitana dei contenitori
specifici nei quali i Milanesi potranno mettere le copie lette dei giornali.
Comieco ha messo a disposizione i nuovi contenitori e, insieme ad Amsa, ha
ideato e realizzato la campagna di sensibilizzazione che tutti gli utenti
della Metropolitana Milanese potranno vedere nelle stazioni dal 24 marzo. Atm,
che curerà il posizionamento dei nuovi cestini lungo le banchine e
all'interno delle stazioni utilizzando un sistema di bloccaggio di sicurezza
che ne impedisce lo spostamento, ha messo a disposizione gli spazi per
l'affissione di circa 450 manifesti e 1000 locandine per promuovere
l'iniziativa. Amsa provvederà al ritiro dei sacchi bianchi e Comieco, in
sintonia con la sua missione, ad avviare al riciclo la carta raccolta. In
questo modo verrà anche ulteriormente incrementata la percentuale di
Raccolta Differenziata di Milano che, attualmente, si assesta intorno al
32%. "Milano è la prima città italiana che effettua la raccolta
differenziata dei giornali nella metropolitana - dichiara Carlo Montalbetti,
Direttore Generale di Comieco - e siamo certi che attraverso i 210
contenitori presenti tra qualche giorno in tutte le stazioni, sarà
possibile un'ulteriore notevole crescita. Anche nel 2002 i Milanesi si sono
confermati primi nella raccolta differenziata dei materiali cellulosici,
inviando a riciclo oltre 75.000 tonnellate di carta, cartone e cartoncino,
con una quantità pro-capite che ha raggiunto i 55 kg". "Questo
progetto congiunto - ha detto Giuseppe Bencini, Presidente Amsa S.p.A.- ha
dato risultati molto positivi: sebbene il problema dei giornali abbandonati
in metropolitana non possa dirsi risolto, dai dati raccolti emerge come la
maggior parte dei cittadini abbia non solo capito e risposto con entusiasmo
ed impegno, ma anche apprezzato l'iniziativa che ci ha consentito (e ci
consentirà una volta estesa a tutta la metropolitana) di apportare un
ulteriore e reale beneficio per l'ambiente". "Una città pulita e
ordinata - sostiene Bruno Soresina, Presidente e Amministratore Delegato Atm
S.p.A - è meglio. Fa bene a chi la vive e fa bene a chi la visita. Atm
tiene moltissimo alla pulizia. Per questo aderisce convinta a questa
iniziativa. Milano, ricordiamolo, è una città dove alto è pure il senso
dell'ambiente e del risparmio energetico. ATtmrispetta molto l'ambiente e lo
tutela. E' un nostro vanto produrre trasporto utilizzando energia pulita per
il 65% dei chilometri percorsi, quella elettrica e trasportare - con la
stessa fonte di energia - quasi il 75% dei nostri passeggeri. Sappiamo che
il trasporto pulito costa di più, ma ne vale la pena".
PROGETTO
UNI PER VALUTARE L'IMPATTO DELLE OPERE DELL'UOMO SUL PAESAGGIO
Milano, 26 marzo 2003 - Fino a lunedì 5 maggio chiunque sia interessato
alla tutela dell'ambiente (dagli amministratori pubblici ai rappresentanti
delle associazioni ambientaliste, dai titolari delle imprese di costruzioni,
ai semplici cittadini) può commentare ed avanzare eventuali proposte di
modifica via internet al progetto di norma Uni sull'impatto paesaggistico.
Fino a quella data, infatti, il progetto, identificato dal codice U53000960,
è sottopposto ad "inchiesta pubblica" . L'inchiesta pubblica è
l'occasione per allargare il confronto sui contenuti di un progetto di
norma, tramite internet, a chiunque ritenga di poter intervenire nella sua
stesura definitiva. L'autorevolezza ed il riconoscimento sul mercato delle
norme Uni (Ente Nazionale Italiano di Unificazione), si basano, infatti,
proprio sulla possibilità che tutte le parti interessate forniscano il
proprio contributo in un confronto sereno tra tutti gli attori. La
possibilità per chiunque di intervenire prima della pubblicazione finale
delle norme, offerta oggi dalla sezione Web "Progetton-Line" del
sito internet dell'Uni www.uni.com
fornisce un'ulteriore garanzia di democraticità, trasparenza e consensualità
che, con la conseguente volontarietà nell'attuazione, sono da sempre le
caratteristiche irrinunciabili delle norme (Uni quando sono a livello
nazionale, En se sono a livello europeo, Iso quando sono a livello
internazionale), Nel caso specifico, chiunque ritenga di poter intervenire
nella definizione del concetto di paesaggio e nell'individuazione degli
elementi che non si possono trascurare in uno studio di impatto ambientale,
può farlo, dopo aver letto il testo integrale elaborarto dall'apposita
commissione tcnica dell'Uni, disponibile gratuitamente on-line all'indirizzo
http://catalogo.uni.com/pii/home.html
codice U53000960, Per avere un'idea dell'importanza del progetto che mira a
stabilire quali dovranno essere le linee guida cui attenersi per definire il
concetto stesso di paesaggio (sotto il valore geografico, naturalistico,
urbanistico, estetico, percettivo e di scenario) e quali dovranno essere gli
indicatori e i livelli qualitativi soggettivi e oggettivi di giudizio per
valutare l'impatto che possono avere su di esso gli interventi dell'uomo,
basti ricordare che già durante la fase di progettazione di grandi opere
(dai ponti alle strade, dai porti agli aeroporti, dalle centrali elettriche
agli impianti chimici), i gestori dei progetti sono tenuti a presentare
all'autorità competente uno studio di impatto ambientale (SIA), in cui
dettagliare tutte le possibili modifiche che l'opera inevitabilmente
provocherà sul territorio circostante. E' da notare, inoltre, che anche
opere che possono non avere impatti significativi sull'inquinamento
atmosferico o dei corpi idrici, o magari dal punto di vista del rumore,
possono avere comunque un impatto sull'ambiente, deturpando territori e
stravolgendo il precario equilibrio tra paesaggio naturale e paesaggio
antropico. Ma come valutare l'impatto visivo sul paesaggio? Trattare la
componente paesaggistica significa trattare anche un fenomeno culturale di
notevole complessità, che rende particolarmente problematica la valutazione
delle sue componenti e l'individuazione di "indicatori" che ne
attestino, di caso in caso, il "livello qualitativo"
discretizzando tra soggettività ed oggettività di giudizio. Gli esperti
della Commissione Ambiente dell'Uni hanno ritenuto opportuno confrontarsi su
questo argomento elaborando il progetto di norma tecnica attualmente
sottoposto ad inchista pubblica contenente proprio le linee guida per lo
studio dell'impatto sul paesaggio nella redazione degli studi di impatto
ambientale, indipendentemente dalle specifiche tipologie di opere ed attività.
Poichè del significato di paesaggio si sono date e si danno ancora
interpretazioni differenti, dovute anche ai diversi approcci culturali e
disciplinari (geografico, urbanistico, filosofico, architettonico,
naturalistico, ecc.), nella redazione del progetto di norma si è ritenuto
opportuno richiamare e compendiare i diversi approcci al fine di meglio
collocare il percorso analitico e previsionale dello studio sul paesaggio.
In prima istanza si è proposto di articolare questo insieme di concetti e
definizioni con riferimento a due elementi che emergono nettamente anche dal
quadro legislativo: quello più direttamente legato al paesaggio come valore
estetico, percettivo e di scenario, con implicite le considerazioni
storico-culturali, l'altro più orientato sul paesaggio come prodotto di un
insieme di ecosistemi risultato della congiunta azione di processi naturali
e di processi antropici. Successivamente alla fase di definizione ed
individuazione della componente "paesaggio", il processo
valutativo si sviluppa ripercorrendo le diverse fasi conoscitive messe a
punto per connotare l'ambito, o gli ambiti, sui quali s'intende intervenire
con la specifica tipologia di opera o di attività, relazionandola al
contesto e definendo unità e ambiti di paesaggio a diversa scala
spazio-temporale, interpretando e riconoscendo gli elementi puntuali con i
quali dovrà relazionarsi quanto di nuovo viene proposto.
FIAT:
TRE MILIONI DI AUTO PRODOTTE A MELFI
Torino, 26 marzo 2003 - La vettura numero 3 milioni è stata prodotta nello
stabilimento della Fiat Auto di Melfi (Potenza), una delle fabbriche con la
più alta produttività del mondo. L'evento è stato festeggiato ieri alla
presenza dei Presidenti della Regione Basilicata, Filippo Bubbico, e della
Provincia di Potenza, Vito Santarsiero, e del Sindaco di Melfi, Ernesto
Navazio. Nel corso della cerimonia, Gianni Coda, President della Business
Unit Fiat, Lancia e Veicoli Commerciali, ha ripercorso le tappe principali
dello stabilimento di Melfi e illustrato le caratteristiche della tre
milionesima autovettura prodotta, che è una Fiat Punto. Nel settembre 1993
cominciarono ad uscire dalla linea di produzione della Sata a San Nicola, 18
chilometri da Melfi, le prime Fiat Punto. I lavori di costruzione della
fabbrica erano cominciati due anni prima. Lo stabilimento, dal quale escono
complessivamente 1.300 Fiat Punto e Lancia Y al giorno, rappresenta uno
degli esempi più emblematici dell'evoluzione organizzativa che dalla
fabbrica, così come tradizionalmente intesa, ha portato la Fiat Auto a
realizzare dapprima la fabbrica integrata (e Melfi ne è stata la più
importante interprete) che, con la modularizzazione, è diventata
successivamente la fabbrica integrata modulare (Fim). La fabbrica integrata
è un modello organizzativo ispirato a principi della "produzione
snella" (integrazione delle funzioni e dei compiti a tutti i livelli,
decentramento del potere decisionale, accorciamento della catena gerarchica,
trasparenza informativa). La produzione modulare, che mantiene tutti i
principi della lean manufacturing e della fabbrica integrata, aggiunge, da
una parte, la possibilità di realizzare una maggiore varietà e variabilità
di prodotto, ridefinendo il ruolo dei fornitori e riduce, allo stesso tempo,
la complessità produttiva attraverso la riduzione della quantità delle
parti da assemblare e la semplicità delle operazioni. La tre milionesima
auto prodotta a Melfi è una Fiat Punto 1.2 Elx 16 valvole cinque porte,
l'allestimento preferito dalla clientela italiana, nel colore rosso Tiziano.
Proprietaria della vettura è Maria Cristina Giusti di Sestino, nella
provincia di Arezzo, che ha acquistato la Punto presso la concessionaria
Di.Ba. di Paolo Baronciani a Pesaro. Dal 1993, cioè dalla
commercializzazione della compatta Fiat, sono oltre 5 milioni le Punto
vendute in Europa. Venticinque giurie internazionali hanno premiato la Punto
che è prodotta, oltre a Melfi, anche negli stabilimenti di Mirafiori e di
Termini Imerese. Stabilimento Sata Di San Nicola Di Melfi : Area complessiva
2 milioni 700 mila mq dei quali: 2 milioni destinati allo stabilimento Sata
700 mila destinati ai fornitori. Caratteristiche impianto di stampaggio e
carrozzeria (lastratura, verniciatura, montaggio)- Tipo di produzione:
vetture di media cilindrata appartenenti al segmento "B";
Produzione: Fiat Punto: da settembre 1993, Lancia Y: da novembre 1995.
Produzione media giornaliera: 1.300 vetture. Inizio produzione settembre
1993. Attività degli impianti 8 ore x 3 turni x 6 giorni settimanali.
Modello organizzativo fabbrica integrata modulare. Organico Sata: ca. 5.000
dipendenti, Organico fornitori ca. 4.000 dipendenti tra fornitori e società
di servizi.
RACCOLTE
230 ISCRIZIONI ALLA COMPETIZIONE PER ELEGGERE IL MIGLIORE CAMIONISTA D'ITALIA.
UNA SFIDA ALL'INSEGNA DELLA SICUREZZA STRADALE
Milano, 26 marzo 2003. I camionisti italiani hanno risposto positivamente
all'invito a partecipare allo "Young European Truck Driver 2003",
l'importante competizione fra giovani camionisti europei che Scania ha
organizzato col patrocinio della Commissione Europea e con il sostegno di
Michelin, Shell e IRU (International Road Transport Union) in qualità di
sponsor. Obiettivo primario della manifestazione, che coinvolgerà
camionisti provenienti dai 15 paesi membri dell'UE più Norvegia, Svizzera,
Polonia e Repubblica Ceca, è la promozione della sicurezza stradale.
L'iscrizione alla competizione, che si rivolge a tutti i camionisti con meno
di 30 anni, ha registrato molte adesioni da tutta Italia, superando la quota
di 230. Il numero di iscritti in Italia risulta essere in linea con la media
delle iscrizioni che stanno pervenendo negli altri Paesi europei aderenti
all'iniziativa e tiene conto del limite di età fissato a 30 anni. Il 60%
degli iscritti appartiene alla fascia di età 25-30 anni. Il 40% hanno tra i
20 e i 25 anni. Tra i partecipanti si contano anche 5 giovani di appena 19
anni e 3 donne. La regione maggiormente rappresentata è la Lombardia,
seguita da Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna. La Campania prima nel
meridione, seguita dalla Puglia. La provincia con il maggior numero di
iscritti è Padova, seguita da Trento e Milano. Dopo una prima selezione
attraverso un questionario, i camionisti si sottoporranno ad una serie di
prove pratiche e teoriche, previste per il mese di maggio. Il migliore
camionista d'Italia sarà eletto durante una finale a Trento nel mese di
giugno e rappresenterà il nostro Paese nella finale europea a Stoccolma,
prevista per il mese di settembre. Con la fase finale della competizione sarà
quindi eletto il miglior giovane camionista d'Europa che riceverà in premio
un viaggio per due persone in Brasile, alla scoperta del Carnevale di Rio, e
la possibilità di guidare nella foresta Amazzonica. Scania ha una lunga
tradizione di impegno nella promozione della sicurezza sulle strade. Molti
progressi sono stati ottenuti con l'introduzione di nuove tecnologie ma
condizione essenziale per la riduzione degli incidenti resta il rispetto
delle regole fondamentali del codice stradale e, soprattutto, un corretto
stile di guida. Per questa ragione Scania ha avviato il progetto "Young
European Truck Driver" che, sotto forma di una competizione fra giovani
camionisti, intende sensibilizzare i guidatori al rispetto delle regole di
sicurezza stradale. Uno degli obiettivi primari nella politica europea del
trasporto è quello di posizionare al centro dell'attenzione il conducente.
Il libro bianco della Commissione Europea "Politica Europea del
Trasporto per il 2010: è tempo di decidere" evidenzia come la
principale preoccupazione dei conducenti sia la sicurezza stradale. Per
questa ragione la Commissione Europea ha stabilito l'ambizioso obiettivo di
dimezzare entro il 2010 il numero dei morti sulle strade di tutta Europa,
che attualmente si aggira attorno all'inaccettabile cifra di 40.000 morti
annue. Per raggiungere questo obiettivo il libro bianco richiama una serie
di misure di contrasto, prima fra tutte una migliore educazione stradale
attraverso il training dei conducenti e specifiche campagne di informazione.
Alzare il livello di educazione può a lungo termine elevare gli standard di
sicurezza dei guidatori professionisti di tutta Europa. L'Unione Europea sta
infatti discutendo una nuova direttiva che stabilisce la necessità di un
addestramento continuo, mirato a tutti coloro che svolgono attività di
trasporto su strada. Poiché sono spesso i guidatori più giovani ad essere
coinvolti in incidenti stradali, è essenziale rivolgere grande attenzione a
questa categoria, creando interesse nelle tematiche della sicurezza
stradale, anche attraverso campagne come la competizione "Young
European Truck Driver". L'impegno di Scania in tema di sicurezza
stradale si traduce anche nell'organizzazione della Scania Road Safety
Conference che avrà luogo a Bruxelles nell'ottobre 2003. In quest'occasione
verranno presentati i risultati della competizione "Young European
Truck Driver 2003" e sarà approfondito il tema del "ruolo del
camionista" all'interno delle problematiche legate alla sicurezza nei
trasporti. Maggiori dettagli sulla competizione, compreso il regolamento,
sono disponibili sul sito internet www.scania.com oppure www.scania.it
DAIMLERCHRYSLER
PRESENTA MOBILEKIDS: IL PROGRAMMA DI EDUCAZIONE ALLA MOBILITÀ PER I
BAMBINI
Roma., 26 marzo 2003 - Wolfgang D. Schrempp, Presidente ed Amministratore
Delegato di DaimlerChrysler Italia, presenta oggi il progetto Mobilekids: un
programma di educazione alla mobilità dedicato ai bambini dagli 8 ai 12
anni, realizzato con il patrocinio dell'Unione Italiana Genitori e
dell'Intesa dei Consumatori. Mobilekids, che prenderà il via nel corso del
mese di aprile coinvolgendo le scuole di Lazio, Abruzzo e Umbria, testimonia
l'impegno e la sensibilità di DaimlerChrysler nel campo della sicurezza
stradale. Da oltre sessant'anni il Gruppo DaimlerChrysler è impegnato sia
nella ricerca e sviluppo di sistemi di sicurezza innovativi per vetture e
veicoli industriali, sia nella realizzazione di una importante ambizione:
intervenire sui comportamenti di guidatori, passeggeri e pedoni, andando
oltre la tecnologia. Il costante successo raggiunto nel corso degli anni,
attraverso una serie di primati tecnologici e la realizzazione di programmi
destinati a formare nelle persone un comportamento responsabile, infatti,
sono tappe di un impegnativo percorso che porta "ad un mondo senza
incidenti". In quest'ottica, nel corso del 2000 è stato creato in
Germania il concept di un progetto di educazione alla sicurezza dedicato ai
bambini: Mobilekids. Il progetto tedesco ha avuto un grande successo ed è
ormai giunto alla sua terza edizione. L'Italia sarà il primo Paese dopo la
Germania ad implementare Mobilekids su vasta scala. DaimlerChrysler Italia
ha infatti deciso di adattarlo alla realtà italiana, creando un progetto
nuovo ed innovativo. Mobilekids è un progetto originale e dai forti
contenuti innovativi, sviluppato in collaborazione con un Comitato
scientifico composto da rappresentanti del Ministero dell'Istruzione, del
Ministero dell'Ambiente, dell'Unione Italiana Genitori, dell'Intesa dei
Consumatori e da alcuni esperti esterni e che adotta forme e linguaggi
vicini alla sensibilità ed alla vita quotidiana dei bambini, trattando il
tema dell'educazione alla mobilità in modo efficace e comprensibile. Il
progetto Mobilekids si rivolge a bambini di età tra gli 8 ed i 12 anni,
sfruttando la loro naturale predisposizione al movimento, alla curiosità ed
all'esplorazione del mondo che li circonda. Il processo di apprendimento,
finalizzato da Mobilekids, consente ai bambini di ritrovare facilmente ed in
modo immediato quei segnali di riferimento a cui sono abituati e di
apprendere rapidamente ed in maniera naturale i principi fondamentali della
mobilità sicura e consapevole. La fascia di età di riferimento per il
progetto non è stata scelta a caso. Tra gli 8 ed i 12 anni, infatti, i
bambini vivono la delicata fase di passaggio dall'infanzia all'adolescenza
in cui si formano quelle abitudini comportamentali che si svilupperanno
ulteriormente durante la successiva fase di crescita. Mobilekids è
costituito da una fase teorica, svolta all'interno delle scuole, ed una più
ludica rappresentata dalla interazione con il "MobileKids Village",
un ambiente appositamente studiato per applicare gli insegnamenti appresi in
modo giocoso e divertente. Il progetto prevede, durante le fasi teoriche,
l'adozione di un diario per i bambini interamente dedicato alla mobilità,
denominato "Spasso, il diario sulle strisce", ed un manuale di
supporto agli insegnanti "A Spasso con gli insegnanti".
"Siamo orgogliosi di poter realizzare anche in Italia, dopo il successo
vissuto in Germania, il progetto Mobilekids", ha dichiarato Wolfgang D.
Schrempp, Presidente ed Amministratore Delegato di DaimlerChrysler Italia.
"DaimlerChrysler è da sempre attivamente impegnata sul fronte della
riduzione delle cause di incidenti sia attraverso la ricerca, lo sviluppo e
la realizzazione delle tecnologie per la sicurezza, sia attraverso azioni di
educazione. Il nostro obiettivo, in questo ultimo ambito, è quello di
formare le nuove generazioni a divenire, un domani, cittadini
responsabili". L'iniziativa Mobilekids prenderà il via nel mese di
aprile per essere poi estesa, con l'inizio del nuovo anno scolastico e per i
tre anni scolastici successivi, alle scuole di altre Regioni. Mobilekids
approderà durante questa prima fase sperimentale a Pescara, dall'8 al 5
maggio, a Perugia dal 13 al 16 maggio ed a Roma dal 21 al 30 maggio.
LE
FRONTIERE DEL MOTORE A SCOPPIO CONVEGNO INTERNAZIONALE IN ATENEO IN ONORE
DEI TOSCANI BARSANTI E MATTEUCCI A 150 ANNI DALL'INVENZIONE
Firenze, 26 marzo 2003 - Il primo motore a scoppio funzionante fu costruito
150 anni fa a Firenze da due toscani, il fisico padre Eugenio Barsanti e
l'ingegnere Felice Matteucci, originari rispettivamente di Pietrasanta e di
Lucca, che operando all'Osservatorio Ximeniano posero i primi passi di una
realizzazione che ha segnato profondamente la civiltà contemporanea. Il
risultato dei loro studi e delle loro sperimentazioni fu fissato in una
memoria consegnata alla segreteria dell'Accademia dei Georgofili il 5 giugno
1853, data ufficiale della nascita dell'invenzione, poi registrata in
numerosi brevetti europei ed internazionali. A 150 anni di distanza i
dipartimenti di Meccanica e tecnologie industriali e di Energetica
dell'Università di Firenze organizzano venerdì 28 (inizio ore 16) e sabato
29 marzo (inizio ore 9) in Aula Magna - Piazza S. Marco, 4 - il convegno
internazionale "Le frontiere del motore a scoppio alle soglie del terzo
millennio" a cui interverranno i maggiori esperti del settore italiani
e stranieri. L'iniziativa - cui sono stati invitati il vice ministro delle
Infrastrutture e dei Trasporti Mario Tassone e il presidente della Regione
Toscana Claudio Martini - è stata promossa in collaborazione con il
Comitato manifestazioni in onore di Barsanti e Matteucci, con l'Aci e
numerosi enti e istituzioni lucchesi. La manifestazione, oltre ad offrire un
profilo storico dell'evoluzione del motore ad accensione comandata a partire
dalle sue origini, traccerà anche le prospettive del futuro, dal crescente
controllo dell'elettronica sul processo di combustione al motore a idrogeno
e a quello a celle di combustibile. Interverranno, fra gli altri, Stefano
Iacoponi, Lucio Bernard, Rinaldo Rinolfi, del Centro Ricerche Fiat - dove
quattro anni fa è stato inventato il "common rail", il cosiddetto
diesel pulito - e Giovanni Cipolla, responsabile dei motopropulsori Ferrari.
"In 150 anni molti progressi sono stati compiuti - ha affermato Paolo
Citti, ordinario di Progettazione meccanica e costruzione di macchine presso
l'ateneo fiorentino - oggi la ricerca di motorizzazioni alternative ci
riporta in qualche modo al punto di partenza: anche Barsanti e Matteucci
usarono l'idrogeno, a cui attualmente si guarda come prospettiva per il
futuro. Nel campo dei motori - ha proseguito Citti - la ricerca italiana
mantiene comunque il primato, testimoniato anche dai successi dal team
Ferrari".
ARTEMISIA:
UN SISTEMA DI ANALISI DEL TERRITORIO E DI PREVISIONE PER LA VALUTAZIONE
DELL'INQUINAMENTO AMBIENTALE E DEGLI EFFETTI SANITARI DEGLI INSEDIAMENTI
PRODUTTIVI
Roma, 26 marzo 2003 - Il 27 marzo, si terrà a Palermo, presso la Sede della
Regione Siciliana, (Palazzo dei Normanni, Sala Gialla, Piazza del
Parlamento), alle ore 9.00, il convegno: "Insediamento di nuove attività
produttive e inquinamento del territorio", per presentare Artemisia 2*,
un sistema di analisi, misura e valutazione del territorio, progettata e
realizzata dall'Enea, in collaborazione con la Regione Siciliana e
finanziata dal Ministero dell'Ambiente e Tutela del Territorio. Per la messa
a punto di Artemisia 2, l'Enea ha preso a riferimento come zona di studio,
l'area di Milazzo e dei 73 Comuni limitrofi, con l'obiettivo di realizzare
uno strumento a supporto delle decisioni delle Amministrazioni Pubbliche,
centrali e locali, per la programmazione di nuovi insediamenti produttivi e
per la gestione dell'inquinamento ambientale e degli effetti sanitari. A
tale scopo l'Enea ha utilizzato i dati cartografici forniti dalla Regione
Siciliana, ha realizzato uno studio epidemiologico sullo stato di salute
delle popolazioni residenti ed ha effettuato una valutazione delle
alterazioni dell'ecosistema agricolo, mediante bioindicatori di tossicità,
ed in particolare sugli effetti nocivi sui suoli, sulle rese produttive e
sulle qualità dei prodotti ortofrutticoli. I primi risultati ottenuti hanno
permesso di valutare in modo puntuale lo stato dell'atmosfera, specie in
riferimento alla concentrazione di SO2 (biossido di zolfo) e O3 (ozono). I
dati relativi alla meteorologia, al monitoraggio ambientale, agli studi
epidemiologici ed ai risultati finora condotti nell'area di studio sono
stati raccolti in un libro "Artemisia 2", che verrà distribuito
nel corso del Convegno. Interverranno in apertura dei lavori: Salvatore
Cuffaro - Presidente della Regione Siciliana, Paolo Togni - Capo di
Gabinetto del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, e
Giovanni Lelli - Direttore Generale dell'Enea. Artemisia 2 potrà essere
impiegato, più in generale, nella gestione del territorio nazionale, per il
raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientale in sintonia con le
prescrizioni comunitarie: in particolare, Artemisia 2 potrà avere un ruolo
significativo per la gestione e la pianificazione territoriale delle aree
dichiarate "ad elevato rischio ambientale".
FORMAZIONE
CONTINUA PER 3000 LAVORATORI I CORSI ORGANIZZATI DA API LOMBARDIA E
COFINANZIATI DALLA REGIONE
Milano, 26 marzo 2003 - Sono oltre 3.000 i lavoratori lombardi che hanno
partecipato al "Progetto quadro di formazione continua",
organizzato dall'Api (Associazione Piccole e medie Industrie) Lombardia in
collaborazione con la Regione, i cui risultati sono stati resi noti
dall'assessore alla Formazione, Istruzione e Lavoro, Alberto Guglielmo, e
dal presidente dell'Api, Rodolfo Anghileri Il progetto quadro, cofinanziato
dalla Regione con un contributo del Fondo Sociale Europeo (Fse) di 1 milione
e 500 mila euro, ha coinvolto più di 1.000 aziende, 3.013 allievi per quasi
8.000 ore di lezione. Maschio, impiegato, con un età compresa tra i 30 e i
40 anni e un diploma di scuola media superiore è l'identikit di chi vi ha
partecipato; ma, oltre che da impiegati, i corsi sono stati frequentati
anche da operai, tecnici e imprenditori con età e titoli di studio
differenti. Nella scelta dei corsi ci si è orientati prevalentemente verso
il settore informatico (88 corsi), della gestione aziendale (69 corsi) e
dell'apprendimento di "competenze linguistiche" (53 corsi). Le
province che hanno realizzato il maggior numero di corsi sono state quelle
di: Milano (82 corsi), Brescia (77 corsi) e Varese (48 corsi), seguite da
Bergamo (28 corsi), Lecco (23 corsi) e Cremona (7 corsi). Brescia è stata
invece la provincia con il maggior numero di allievi (982), seguita da
Milano (733), Varese (678), Lecco (283) Bergamo (276) e Cremona (61
allievi). "Abbiamo voluto offrire con questo progetto - ha detto
l'assessore Guglielmo - opportunità formative sia alle piccole e medie
aziende, in difficoltà nel sostenere eccessivi costi aziendali, che ai
lavoratori desiderosi di recuperare gap scolastici o acquisire una
formazione di alta qualità". Api Lombardia ha poi presentato alla
Regione un nuovo progetto di formazione continua che, sulla scorta di questa
esperienza, ripropone un piano di 9.500 ore di formazione che coinvolgerà
altri 3.000 lavoratori in percorsi di approfondimento e di aggiornamento
professionale.
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