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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 31 Gennaio 2008
‘BACKUP DEL CUORE’ CON IL NUOVO SISTEMA WIRELESS AL VIA PRESSO L’OSPEDALE MAGGIORE DI CREMA UN SISTEMA DI MONITORAGGIO A DOMICILIO PER I PAZIENTI CON IMPIANTO DI DEFIBRILLATORE AUTOMATICO I PAZIENTI TRASMETTONO I DATI DIRETTAMENTE ALL’OSPEDALE, COLLEGANDOSI PER VIA TELEMATICA  
 
Milano, 31 Gennaio 2008 - Fare il ‘backup del cuore’, inviando in modalità wireless i dati del pacemaker di ultima generazione, con la linea telefonica da casa al computer dell’ospedale. E’ la nuova frontiera del controllo diagnostico e terapeutico a domicilio di pazienti con impianto di defibrillatore automatico (Icd), che parte da oggi in Italia all’Ospedale ‘Maggiore’ di Crema e che negli Usa è già usato da più di 150mila pazienti. L’annuncio è arrivato stamattina durante la presentazione del progetto di ‘Home Monitoring’, presso l’Unità Operativa di Cardiologia dell’Azienda Ospedaliera “Ospedale Maggiore di Crema”, diretta dal dottor Giuseppe Inama, in collaborazione con l’Asl di Cremona. Dopo la fase di sperimentazione in diversi ospedali della penisola, prende il via questo innovativo progetto, che interesserà inizialmente 150 pazienti del territorio di Cremona fino a sud di Milano ma che, in teoria, “è aperto a tutti, poiché è sufficiente avere una linea telefonica ad alta velocità e comunicare con l’ospedale da qualunque località – sottolinea il dottor Giuseppe Inama – si tratta ovviamente di persone portatrici di defibrillatore dopo un arresto cardiaco o con una cardiopatia ad alto rischio, che necessitano di controlli e di un canale diretto con il medico”. Grazie al sistema ‘Carelink Network’, ideato da Medtronic e dotato di un’esclusiva telemetria wireless, i dati del defibrillatore corrispondono esattamente a quelli disponibili dopo una visita specialistica. In questo caso però sono subito accessibili sul ‘Carelink Web site’, per la visualizzazione da parte del cardiologo, il quale viene avvisato tramite una email o un sms sul cellulare. Il paziente così può fare il ‘backup del cuore’ con il proprio ‘Care Link Monitor’ per episodi sintomatici, eventi post-shock, richieste del medico curante o particolari allarmi, segnalati dallo stesso dispositivo impiantato come avviene in caso di aritmie o sovraccarico di liquidi. Ma anche per il follow up di routine, deciso con il medico a scadenze prefissate. “Il crescente numero di pazienti sottoposti ad impiantato di ‘Icd’ ed il conseguente aumento del numero di controlli periodici che un ambulatorio di elettrofisiologia cardiaca quotidianamente deve supportare, rappresenta un impegno crescente in termini sia di risorse umane sia organizzative – prosegue il dottor Inama – Questa innovativa modalità di controllo “Home care” di pazienti ad alto rischio invece consente di migliorare l’appropriatezza e la qualità del servizio di controllo del dispositivo e del contatto con il paziente, che ha una maggiore ‘compliance’ e soddisfazione nonché l’ottimizzazione della terapia, grazie al continuo monitoraggio. Inoltre si ottimizzano le risorse dedicate al controllo dei malati, si migliora la gestione del tempo e degli accessi ospedalieri, diminuendo anche il numero dei ricoveri solo ai reali casi di urgenza”. Il ‘Carelink Network’ permette anche una maggiore comodità al paziente e tranquillità anche ai familiari, certi di esser sempre connessi con l’ospedale, e consente ai portatori di ‘Icd’ una grande libertà nei viaggi, potendo trasmettere i dati per via telematica in qualsiasi parte d’Italia. .  
   
   
EFFICIENZA E TRASPARENZA PER LE AZIENDE SANITARIE DI PARMA PRESENTATI IN CONFERENZA TERRITORIALE SOCIALE E SANITARIA IL NUOVO ATTO AZIENDALE DELL’AZIENDA USL E IL BILANCIO DI MISSIONE DELL’AZIENDA OSPEDALIERA  
 
 Parma, 31 gennaio 2008 – Un nuovo modello organizzativo per l’Azienda Usl e un percorso di rendicontazione dei risultati raggiunti dall’Azienda ospedaliero-universitaria: sono questi gli argomenti affrontati dall’Ufficio di presidenza della Conferenza territoriale sociale e sanitaria, che si è riunito stamattina in P. Le della Pace. “I due documenti di cui oggi abbiamo discusso – ha detto il presidente della Conferenza Vincenzo Bernazzoli – sono strumenti importanti per una sanità moderna, che deve essere in grado sia di rispondere efficacemente ai bisogni della nostra società, sia di rendere conto con trasparenza delle politiche messe in atto e degli obiettivi conseguiti”. La Conferenza ha espresso parere positivo sul nuovo Atto aziendale dell’Ausl che, una volta concluso l’iter di approvazione da parte dell’Azienda e della Regione Emilia-romagna, andrà a sostituire quello attuale, adottato nel 2001. Il nuovo modello organizzativo affiancherà ad alcuni elementi di continuità importanti innovazioni, incentrate sui tre principi della partecipazione, del decentramento e della collegialità. Alla mission dell’Azienda di contribuire alla promozione, al mantenimento e allo sviluppo dello stato di salute della popolazione con un sistema organizzativo incentrato su qualità e adeguatezza dei servizi offerti in base alle attese e ai bisogni delle persone, corrisponderà dunque un modello di funzionamento che tiene conto dell’evoluzione del territorio e delle politiche sanitarie. Più partecipazione degli operatori, dei cittadini e degli enti locali alla programmazione dei servizi, quindi, e una forte caratterizzazione dei 4 Distretti per monitorare i bisogni del territorio e i risultati conseguiti. L’azienda Ospedaliero-universitaria ha invece presentato i risultati della fase di sperimentazione che ha condotto al primo Bilancio di missione, uno strumento che rende conto agli interlocutori istituzionali, e più precisamente alla stessa Conferenza e alla Regione Emilia-romagna, dei risultati raggiunti in rapporto agli obiettivi assegnati. .  
   
   
SANITA’. MARTINI: “LA RETE VENETA DIFFUSA DI PRESIDI OSPEDALIERI CON STRUTTURE PNEUMOLOGICHE CONTA SU 15 UNITA’ OPERATIVE CON 360 POSTI LETTO”  
 
Verona 31 gennaio 2008 - “L’asma bronchiale, come è stato più volte rimarcato, è una patologia cronica dell’apparato respiratorio in notevole incremento. Per migliorare la risposta di salute nei confronti delle patologie dell’apparato respiratorio da tempo è in atto una consultazione continua sia con le associazioni di medici sia con i sodalizi dei pazienti affetti da malattie polmonari. Parlare di malattie dell’apparato respiratorio in una visione globale di intervento impone soprattutto di considerare l’aspetto preventivo. Per la lotta al tabagismo sono stati pianificati interventi specifici comprendenti il monitoraggio del fenomeno, l’attività di informazione, l’istituzione di ambulatori specialistici. L’inquinamento ambientale, che stiamo affrontando in sinergia con l’Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale, è un altro problema rilevante con importanti ripercussioni sulla salute delle persone. Nel contesto preventivo vanno inserite anche la campagne vaccinali antinfluenzali e la vaccinazione contro l’infezione da pneumococco. ” Così ha aperto stamattina Francesca Martini, Assessore alle Politiche sanitarie, il congresso internazionale “Asma bronchiale e Bpco: obiettivi, rimedi e strategie” promosso dalla Ulss 20 a Verona. “In Veneto esiste una rete diffusa di Presidi ospedalieri –ha spiegato Francesca Martini- con strutture pneumologiche con la presenza di 15 unità operative e 360 posti letto. La spirometria è stata inserita già da tempo nel gruppo di prestazioni da monitorare per garantirne l’esecuzione entro 30 giorni. Nel cinquanta per cento delle Aziende sanitarie venete è attiva l’assistenza domiciliare respiratoria mentre siamo la prima regione italiana ad assicurare l’ossigenoterapia domiciliare a lungo termine. Di recente abbiamo introdotto, tra le prime regioni italiane, la normativa per la ventilazione domiciliare. ” Ha concluso l’Assessore: “Siamo consapevoli che occorre migliorare ulteriormente il processo assistenziale per il malato pneumologico. Il Piano sociosanitario regionale sarà l’occasione per potenziare la risposta assistenziale integrando ospedale e territorio e rendendo operativi in maniera omogenea su tutto il territorio i percorsi diagnostico terapeutici riabilitativi. Anche il Piano sanitario nazionale ha inserito tra le grandi patologie le malattie respiratorie”. .  
   
   
CONVENZIONE PER INCONTINENTI E STOMIZZATI  
 
Bari, 31 Gennaio 2008 - Una convenzione tra la Regione Puglia, la Federazione Italiana Incontinenti (Finco) e l’Associazione Italiana Stomizzati (Aistom) per la realizzazione di specifici progetti in tema di assistenza domiciliare e di formazione professionale in favore di pazienti incontinenti e stomizzati verrà sottoscritta Giovedi’ 31 Gennaio 2008 alle ore 11,00 presso la sede della Presidenza della Giunta Regionale – Lungomare Nazario Sauro, 33 Bari. A porre la firma al Documento saranno il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e il legale rappresentante della Finco Francesco Diomede. Sarà presente inoltre l’Assessore Regionale alle Politiche della Salute Alberto Tedesco. La convenzione fa riferimento alla delibera di Giunta Regionale n. 2141 dello scorso 11 Dicembre 2007 con la quale sono stati approvati e finanziati con un importo di 200,000 euro 3 progetti elaborati dalla Finco e dall’Aistom riguardanti: - Assistenza sanitaria domiciliare per i pazienti pugliesi incontinenti e stomizzati; - Corsi teorico-pratici per la formazione di operatori sanitari professionisti nella cura e assistenza di pazienti incontinenti nelle Province di Bari, Foggia e Lecce; - Formazione professionale presso la Scuola Nazionale di Stomoterapia dell’Aistom. .  
   
   
AL VIA "ABILMENTE": UN MODELLO INNOVATIVO PER FAVORIRE LA CREAZIONE E LO SVILUPPO DI IMPRESA DA PARTE DI PERSONE CON DISABILITÀ  
 
Roma, 31 gennaio 2008 - Promuovere un intervento per offrire alle persone con disabilità, nuovi strumenti e opportunità per avviare e gestire la propria idea imprenditoriale. E’ questo l’obiettivo di Abilmente con il quale Bic Lazio, in collaborazione con la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (F. I. S. H. ), l’Agenzia Lazio Lavoro e l’Assessorato alle Politiche per le Periferie, lo Sviluppo locale ed il Lavoro del Comune di Roma "Autopromozione Sociale", intende sperimentare un modello innovativo per favorire la creazione e lo sviluppo di impresa da parte di persone con disabilità. E’ evidente come il lavoro autonomo ed imprenditoriale possa contribuire a favorire i processi di coesione sociale delle persone disabili: una persona su sei in età lavorativa ha infatti una disabilità di qualche tipo, che limita o impedisce la sua capacità economico-produttiva all’interno della società. Incrementare il tasso occupazionale attraverso la prospettiva della creazione d’impresa e del lavoro autonomo delle persone disabili - oltre a rientrare pienamente nella strategia di Lisbona per l’occupazione - è fondamentale per il sistema produttivo locale, che può migliorare sia le proprie performance economiche (aumento della domanda, maggiore efficienza della produzione di beni e servizi), che sociali (inclusione sociale, garanzia dei diritti, ecc. ). “L´obiettivo per la persona disabile – come sottolinea Enrico D’agostino, Presidente di Bic Lazio - è giungere all’autonomia, intesa come capacità di poter programmare e gestire la propria vita in termini di lavoro e di partecipazione sociale. Proprio per questo motivo, Bic Lazio insieme con gli altri partner del progetto ed alle Associazioni federate alla F. I. S. H. , propone agli aspiranti imprenditori con disabilità un percorso di accompagnamento che tenga conto delle loro specifiche esigenze”. “Sono convinto che sia fondamentale assicurare a tutti, nessuno escluso, la possibilità di costruirsi un percorso professionale che risponda alle proprie competenze e aspirazioni – commenta l’Assessore alle Politiche per le Periferie, lo Sviluppo locale il Lavoro del Comune di Roma, Dante Pomponi – Come amministratore sono fiero di partecipare attivamente ad un’iniziativa volta alla piena tutela di un diritto fondamentale delle persone disabili, il cui contributo in termini di capacità imprenditoriali è molto importante per lo sviluppo economico e sociale del nostro territorio”. “L’agenzia Lazio Lavoro ha aderito con interesse alla iniziativa promossa da Bic Lazio - aggiunge Roberto Crescenzi, Commissario straordinario dell’Agenzia Lazio Lavoro - in quanto costituisce una importante opportunità per realizzare interventi di politica attiva del lavoro nel territorio. L’intervento si pone in linea con gli orientamenti indicati nella legge regionale n. 19 del 2003 sul diritto al lavoro delle persone disabili. Questa legge prevede espressamente, tra le diverse misure, un sistema di incentivi economici diretto a favorire l’occupazione e ad agevolare iniziative di lavoro autonomo e di creazione d’impresa di persone con disabilità. A tale riguardo è stato recentemente approvato il Programma operativo triennale che rappresenta lo strumento di programmazione ed attuazione degli interventi previsti dalla legge regionale. Nello spirito della collaborazione e dell’integrazione fra i servizi, l’Agenzia intende seguire l’evoluzione dell’iniziativa e promuovere e diffondere i risultati nel territorio”. “La Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità sottoscritta dal Governo Italiano il 30 marzo 2007 - come evidenzia Pietro Barbieri, Presidente di F. I. S. H. - chiede agli Stati membri nonché alle loro articolazioni territoriali un impegno forte verso il “cambio di paradigma” superando il pregiudizio e il paternalismo che ne discrimina l’accesso alla vita della comunità ed alla piena inclusione sociale. L’accesso all’occupazione ed all’impegno professionale rappresentano sia il fine ultimo che il mezzo: per partecipare alla pari di ogni altro cittadino è necessario produrre reddito per sé, ma anche contribuire allo sviluppo e innovazione per tutti. Diritti e doveri se è garantita l’uguaglianza delle opportunità. Il progetto Abilmente di Bic Lazio si muove su questa linea operando con le istituzioni competenti e con adeguati stakeholder nell’ottica del mainstreaming. In un epoca di ritorno della beneficenza e del conseguente assistenzialismo, è una boccata d’aria fresca”. La sperimentazione del percorso partirà nel primo semestre del 2008 ed è rivolta ad un numero limitato di aspiranti imprenditori, che saranno supportati in tutte le fasi progettuali fino alla realizzazione della propria idea imprenditoriale. Tutti coloro che fossero interessati a prenderne parte possono contattare Bic Lazio (tel. 069398062 – 0773474243) o le Associazioni che daranno inizio alla sperimentazione: Associazione Eidos in Rete (tel. 3358124654); Associazione Addha (tel. 067185882); Associazione Leg. Arco – Sportello del cittadino con disabilità (tel. 800470943); Associazione Paraplegici (tel. 0651604253); Comunità di Capodarco (tel. 067184784); F. I. S. H. (tel. 0678851262). .  
   
   
PROSEGUE L’ESPERIENZA DEGLI ATELIER DI MUSICA ED ESPRESSIONE CORPOREA PER PERSONE DISABILI, I LORO AMICI E LE LORO FAMIGLIE  
 
Aosta, 31 gennaio 2008 - L’assessorato della Sanità, Salute e Politiche sociali, visto l’apprezzamento registrato nella prima edizione, anche per quest’anno ha voluto proseguire il cammino intrapreso insieme alla Scuola di Formazione e Orientamento Musicale al fine di avviare un altro ciclo di “Ateliers di Musica ed Espressione Corporea per persone disabili, i loro amici e le loro famiglie”. Questa nuova iniziativa, voluta e promossa in sinergia col Servizio Disabili della Direzione Politiche sociali dell’Assessorato, consolida il passo compiuto lo scorso anno per avvicinare la musica a tutti i cittadini e a considerare le diversità valori, e non limiti. Il servizio di “Ateliers di musica ed espressione corporea” proseguirà le sue attività anche grazie al ruolo fondamentale espresso fattivamente dalla Fondazione Istituto Musicale che, convinta del valore del linguaggio sonoro-musicale a scopo comunicativo e relazionale, ha maturato negli anni una crescente sensibilità rispetto al tema dell’inserimento delle persone disabili in contesti sociali affinché cresca il loro benessere e la consapevolezza d’essere appieno inseriti nel tessuto connettivo della comunità regionale valdostana. Gli obiettivi del progetto sono quelli di affinare la coordinazione psico-motoria e la familiarità con gli spazi, incrementare la coscienza della proprie emozioni e la possibilità di manifestarle al prossimo, aumentare le capacità di dialogo e di relazione attraverso l’impiego di un linguaggio sonoro-musicale, prendere coscienza del proprio ruolo nel gruppo e interagire con esso, imparare a riconoscere e utilizzare per esprimersi i suoni, le altezze i colori, i volumi e le durate, allenare la memoria senza accorgersene. E prendere piena cognizione del tempo. Gli ateliers sono rivolti a utenti ad un minimo di dodici e fino a un massimo di trentacinque persone, suddivise in tre gruppi secondo criteri di inclusione e compatibilità caratteriale, i loro amici (compresi educatori, insegnanti di sostegno, volontari), i loro familiari. La proposta sarà articolata in laboratori di improvvisazione e composizione di gruppo guidate, esperienze di ascolto attivo, pratica del canto intonato e delle forme di vocalità non convenzionale, attività di sensibilizzazione al rapporto tra segno, disegno, colore e gesto sonoro-musicale, attività ritmiche di base con vari strumenti a percussione attraverso giochi collettivi ed esperienze di espressione corporea legate ad ascolti musicali. Sono previsti venti incontri settimanali (per tre laboratori di cui uno in Bassa Valle) della durata complessiva di circa un’ora e mezza ciascuno e organizzati secondo un calendario che terrà conto delle domande pervenute Le sedi degli atelier saranno ad Aosta, presso l’Istituzione Scolastica Luigi Einaudi o l’Istituzione Scolastica St. Roch e a Donnas, alla Maison Enrielli (sede staccata della Fondazione). Il Personale implicato è costituito da operatori musicali qualificati, musicoterapeuti e addetti all’assistenza, e il progetto sarà coordinato da Gianni Nuti. Per le iscrizioni è possibile rivolgersi all’Assessorato della Sanità, Salute e Politiche sociali, telefono 0165 527015 del Servizio Disabili, mentre per eventuali informazioni si potrà contattare la sede della Fondazione Istituto Musicale della Valle d’Aosta, in Via S. Giocondo 8, ad Aosta telefono 0165 43995 oppure scrivendo all’indirizzo di posta elettronica segreteria@imaosta. Com. .  
   
   
RIUNITO IERI IL TAVOLO SULLA TRATTA COORDINERA´ GLI INTERVENTI CONTRO IL TRAFFICO DI ESSERI UMANI  
 
Torino, 31 gennaio 2008 - Gli assessori regionali al Welfare, Teresa Angela Migliasso, e alle Pari Opportunità, Giuliana Manica, hanno incontrato, ieri mattina, presso l’assessorato alle Politiche Sociali, i componenti del costituendo Tavolo Interistituzionale sulla tratta. Il tavolo, la cui composizione definitiva sarà a breve formalizzata da una delibera della Giunta regionale, vedrà riuniti rappresentanti delle autonomie locali e delle associazioni che operano sul territorio. L’obiettivo del nuovo organismo è quello di creare un sistema regionale per programmare e coordinare gli interventi pubblici e del privato sociale finalizzati al contrasto di tutte le forme di traffico di esseri umani e del loro sfruttamento, favorendo il confronto tra le diverse realtà e lo scambio delle buone prassi realizzate. Il tavolo dovrà, inoltre, farsi portavoce a livello nazionale delle sollecitazioni provenienti dal territorio locale. Nel corso dell’incontro si è discusso anche dell’imminente pubblicazione, a cura del Ministero delle Pari Opportunità, di un bando volto a finanziare progetti di assistenza ed integrazione sociale a favore delle vittime della tratta. “Il tavolo – hanno dichiarato Migliasso e Manica – rappresenta uno strumento indispensabile per creare sinergia e trasversalità intorno ad una problematica così complessa e delicata e per rendere omogenei gli interventi su tutto il territorio regionale. Questo organismo, del quale l’assessorato al Welfare si assume il coordinamento, lavorerà in stretto collegamento con il tavolo che si occupa di contrastare il fenomeno della violenza alle donne, coordinato dall’assessorato alle Pari Opportunità”. “La Regione – ha aggiunto Migliasso - intende svolgere una funzione partnership con i soggetti che presenteranno progetti sulla base del bando ministeriale, garantendo anche una percentuale di co-finanziamento”. .  
   
   
DICHIARO DI ESSERE EMILIO ISGRO’ CENTRO PER L’ARTE CONTEMPORANEA LUIGI PECCI, PRATO 3 FEBBRAIO / 11 MAGGIO 2008  
 
 Roma, 31 gennaio 2008: Si inaugura sabato 2 febbraio alle ore 18,00, presso il Centro per l’Arte contemporanea Luigi Pecci, la grande retrospettiva Dichiaro di essere Emilio Isgrò a cura di Marco Bazzini e Achille Bonito Oliva. La mostra, allestita nelle sale espositive del Centro Pecci, ripercorre le tappe fondamentali dell’attività di Emilio Isgrò, artista, poeta e scrittore. Realizzata per l’occasione, Dichiaro di essere Emilio Isgrò, oltre ad essere l’opera che dà il titolo alla retrospettiva, è il grande lavoro (400x300 cm) che apre la mostra. La rassegna, concepita insieme allo stesso Emilio Isgrò, protagonista della scena artistica nazionale e internazionale del nostro tempo, è un percorso che tocca i diversi capitoli di una vivace attività creativa affermatasi sin dai primi anni ’60. Il duello tra Emilio Isgrò e la parola va avanti da quasi mezzo secolo. Erano i primi anni ’60 quando l’autore iniziava a realizzare le cancellature, opere eseguite intervenendo sui testi coprendone manualmente alcune parti. Le parole sono cancellate con un segno denso e delle pagine restano leggibili soltanto piccoli frammenti di frasi. Della cancellatura Isgrò dice: “Alle origini, probabilmente, essa non fu che un gesto: uno dei tanti gesti che gli artisti compivano un tempo per segnare di sé il percorso della vita e del mondo”. E continua: “Essa mi si è di fatto trasformata tra le mani anno per anno, minuto per minuto, piegandosi meglio di quanto volessi o sperassi al mio desiderio d’artista”. La cancellatura, scrive Marco Bazzini, è “un segno proibitivamente popolare e pittoricamente inibitorio, anche se nel tempo Isgrò arriva a risultati pittorici senza cedere alla pittura”. Il cancellare è un gesto paradossale di distruzione e ricostruzione. Le parole non oltraggiate dalla cancellatura danno linfa a un nuovo messaggio portatore di significati essenziali: l’inutile è spazzato via. La cancellatura diviene la lingua inconfondibile di una ricerca artistica che, pur anticipando il concettuale, con il passare del tempo tende sempre più ad affermare una propria autonomia: ogni volta che l’artista si cimenterà con la pratica della cancellatura giungerà a risultati di diverso valore. La linearità della pagina insieme all’orizzontalità della scrittura tipografica, considerate da Isgrò carenti nel manifestare l’essenza della realtà, lo portano ad affermare la necessità di dare valore espressivo allo spazio e al tempo che, come dice Achille Bonito Oliva, “non vivono separati tra loro nemmeno nella coscienza magmatica dell’artista ma in un intreccio che l’opera deve restituire”. Insieme al concetto di cancellatura, centrale e costante nei lavori di Isgrò, è originaria la continua coesistenza tra le parole e le immagini. Le scritte dialogano con le immagini fotografiche, espedienti che diventano perni imprescindibili per comprendere l’opera. Elemento linguistico e percezione visiva interagiscono suggerendo una più profonda lettura dell´opera che va al di là del semplice impatto estetico: lo spettatore è indotto a una riflessione ideologica e interpretativa del soggetto. Con la poesia visiva il corpo dell’arte sale sul palcoscenico della pagina, luogo della rappresentazione poetica, in cui agiscono dimensione spaziale e temporale: ecco così l’artista, nel 1971, addentrarsi con Dichiaro di non essere Emilio Isgrò nel campo di competenza dell’immagine figurativa, sfiorando contemporaneamente pittura, scultura, performance, architettura, scenografia e teatro. Nella retrospettiva allestita presso il Centro Pecci i capitoli e le tematiche affrontate dall’artista ben si evincono nelle opere e installazioni storiche e di elevato valore quali, per gli anni ‘60: i Titoli di giornale; Volkswagen; Cancellatura (Ideologia della sopravvivenza); Poesia Jacqueline; Attila; Paolo e Francesca; Anabasi; L’attacco isterico (Freud); Il Cristo cancellatore (installazione di 38 libri); Trittico del Vecchio Continente. Per gli anni ’70: Enciclopedia Treccani; L’avventurosa vita di Emilio Isgrò nelle testimonianze di uomini di stato, artisti, scrittori, parlamentari, attori, parenti, familiari, amici, anonimi cittadini (installazione per 60 elementi); Semibreve da Haydn; La Q di Hegel; Allende ( e altri telex cancellati); Trittico della Rivoluzione; Particolare da Montale: Il presidente Mao dorme; Mao Fuma, Henricus Kissinger, ex; Bagnasco; Particolare da Andreotti; Chopin (installazione-partitura per 15 pianoforti). Per gli anni ’80: Biografia di uno scarafaggio; Cancellatura candida; L’ora italiana (installazione per 20 elementi); La Ciaccona; Johanna Juditha; Hans Bach; Fredda e senza schiuma. Per gli anni ’90 e opere recenti: Dittico Antonello Dio; Il Dio di Mozart; Nero Caravaggio; Competition is competition; Fosforo Phosphorus; Weltanschauung e Mantra siciliano per madonne toscane, installazione realizzata per l’occasione. In occasione della mostra sarà editato un catalogo con testi critici di Achille Bonito Oliva, Marco Bazzini, Andrea Cortellessa, Alberto Fiz ad accompagnare un’antologia di scritti dell’artista e un’antologia della critica. Emilio Isgrò è nato a Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina nel 1937. Dopo l’esordio letterario con la raccolta di versi Fiere del Sud (Schwarz 1956), si trasferisce a Milano dove attualmente vive e lavora. Si dedica alla Poesia visiva, nel doppio ruolo di teorizzatore e artista. Nel 1964 inizia la produzione delle Cancellature, esposte in gallerie e musei italiani e stranieri. Nel 1966 si tiene a Padova la sua prima personale presso la Galleria 1 + 1 di Padova. Nei due anni successivi espone alla Galleria Apollinaire di Milano; espone poi presso la Galleria Schwarz nel 1971, a La Bertesca di Genova nel 1973 e nel 1974 presso lo Studio G7 di Bologna, da Lia Rumma a Napoli e alla Galleria Blu di Milano. Nel 1977 vince il primo premio alla Biennale di San Paolo. Nel 1985 realizza a Milano l’installazione multimediale La veglia di Bach, commissionatagli dal Teatro alla Scala per l’Anno Europeo della Musica, mentre nel 1998 il Seme d’arancia viene installato a Barcellona di Sicilia. Negli anni 1972, 1978, 1986, 1993 viene invitato alla Biennale di Venezia. Dona alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma la grande scultura Le Tavole della Legge ovvero La Bibbia di vetro, che resterà esposta al pubblico nella collezione permanente della Galleria. Di rilievo è anche la sua attività di scrittore e uomo di teatro, consolidatasi con L’orestea di Gibellina (1983/84/85) e con alcuni romanzi e libri di poesia, tra cui L’avventurosa vita di Emilio Isgrò (Il Formichiere, 1975), Marta de Rogatiis Johnson (Feltrinelli, 1977), Polifemo (Mondadori, 1989), L’asta delle ceneri (Camunia, 1994), Oratorio dei ladri (Mondadori, 1996) e, infine, Brindisi all’amico infame (Aragno, 2003), finalista al premio Viareggio e vincitore del premio San Pellegrino. .  
   
   
INAUGURATA A MODENA LA MOSTRA "LO SGUARDO ALTROVE. IL PROGETTO ETNO E IL PATRIMONIO CULTURALE EXTRAEUROPEO IN EMILIA-ROMAGNA"  
 
Bologna, 31 gennaio 2008 - E’ stata inaugurata ieri presso i Musei dell´Università di Modena la mostra “Lo sguardo altrove. Il Progetto Etno e il patrimonio culturale extraeuropeo in Emilia-romagna”. I Musei Universitari (Museo di Zoologia e Anatomia comparata, Museo di Paleontologia, Museo del dipartimento di Scienze della Terra, Orto Botanico, Museo di Anatomia Umana) con i loro pregiati reperti testimoni della natura e cultura di altri luoghi e di altri popoli, partecipano al Progetto Etno. Indagine di rilevamento del patrimonio culturale extraeuropeo in Emilia Romagna, promosso e coordinato dal Servizio Musei dell’Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia-romagna per conoscere ed esplorare in varie direzioni il potenziale culturale ed interculturale che tale patrimonio consente. Le raccolte etnografiche – oltre ad essere valorizzate per l’intrinseco valore culturale e di rarità dei reperti che le compongono - possono essere l’occasione di guardare alle culture di loro provenienza da diversi punti di vista per esplorare la complessità e dinamicità del concetto di cultura, possono infine essere “rilette” come riflesso coerente della crescente dimensione multietnica per una reciproca comprensione e un indispensabile scambio culturale. L’attenzione rivolta alle raccolte etnografiche dal Progetto Etno e dalla mostra Lo Sguardo Altrove – che viene ospitata e riallestita nell’atrio del Palazzo storico dell’università - è l’occasione per gli studenti del Seminario di Museologia della Laurea Magistrale in Progettazione e Gestione delle attività culturali, per dare avvio all’organizzazione di conferenze e seminari di approfondimento sulla diversità culturale in collaborazione con le associazioni di studenti stranieri e con le associazioni di stranieri presenti nel territorio modenese e reggiano. Il Progetto Etno, promosso dall’Istituto Beni Culturali della Regione Emilia-romagna è stato avviato nel 2004 con il coordinamento del Servizio Musei dell’Ibc e sotto la direzione di un Comitato Scientifico. L’indagine di rilevamento, come preliminare azione conoscitiva condotta in modo sistematico sul territorio regionale, è servita a far emergere un patrimonio Etno straordinario per varietà, consistenza, storia e stato conservativo che è espressione di popoli e culture provenienti dalle macro-aree continentali e conservato nei Musei. La mostra rimarrà aperta dal 30 gennaio al 10 febbraio 2008. Modena, Musei Universitari Atrio Lapidario dell’Università Via Università 4 Modena Info: 059 2056527 o 2056522 .  
   
   
MILLE VISITATORI STRINGONO “LE MANI DI MINO” AL FESTIVAL DELL’ILLUSTRAZIONE DI PAVIA. E ARRIVA LA MOSTRA DI MICHELE TRANQUILLINI.  
 
Pavia, 31 gennaio 2008 – Sfiora le mille presenze di visitatori nei primi giorni di apertura la mostra “Le mani di Mino”, dedicata a Mino Milani (esposta fino al 2 marzo al Palazzo del Broletto di piazza Vittoria a Pavia), evento portante del primo Festival dell’Illustrazione promosso dal Comune di Pavia e dal Sistema Bibliotecario Intercomunale del Pavese “Renato Sòriga”, in collaborazione con l’Associazione Culturale Incipit, inaugurato il 18 gennaio. E venerdì 1° febbraio alle 18. 30 si apre il primo grande evento collaterale legato al Festival: la mostra di Michele Tranquillini in Santa Maria Gualtieri (fino al 16 febbraio). La mostra “Le mani di Mino” è una collettiva in cui venti grandi illustratori italiani e stranieri, le cui tavole hanno illustrato libri e fumetti di Milani, espongono parte dei loro lavori. In mostra sono tavole e disegni di Dino Battaglia, José Bielsa, Nella Bosnia, Paolo D’altan, Gianni De Conno, José De Huescar, Aldo Di Gennaro, Paolo Eleuteri-serpieri, Alarico Gattia, Cinzia Ghigliano, Milo Manara, Carlo Marcello, Attilio Micheluzzi, Jorge Moliterni, Grazia Nidasio (anch’ella pavese e illustratrice del primo romanzo di Milani, “I ladri del fiume”, uscito a puntate, e del libro “Il fiume non si ferma”), Enrico Siò, Sergio Toppi, Mario Uggeri (illustratore, tra l’altro, non solo del leggendario personaggio di Tommy River, ma anche disegnatore del primo fumetto, “I nemici fratelli”, pubblicato sul “Corriere dei Piccoli” nel 1960 e scritto proprio da Mino Milani), Bice Volpi e Michael Welply. Mino Milani, nato a Pavia nel 1928, ha iniziato la sua attività di giornalista e scrittore nel 1953 al “Corriere dei Piccoli” – allora diretto da Giovanni Mosca – per cui ha scritto moltissimi racconti, romanzi e fumetti. In pochi anni Milani estense la sua attività ad altre riviste: da “La Domenica del Corriere”, dove cura la rubrica “La realtà romanzesca” ad “Amica”. Storia, ma anche mistero e leggende con un briciolo di “horror” sono interessi forti dell’attività di Mino Milani. Direttore per un anno, nel 1978, del quotidiano “La provincia pavese”, Milani si è poi dedicato alla stesura di saggi, biografie e romanzi, sia per adulti sia per ragazzi (il suo personaggio più famoso, Tommy River, appare in otto romanzi). Da alcuni suoi lavori di narrativa sono stati tratti film, molti i suoi scritti premiati con ambiti premi letterari. La mostra dedicata a Milani e l’intero progetto del festival dell’illustrazione si inseriscono in un percorso che il Comune di Pavia e il suo Sistema Bibliotecario hanno intrapreso già da tempo nel settore dell’illustrazione (basti citare le importanti mostre di Toppi, Quino, Innocenti, Teresa Sdralevich, Silver all’interno della rassegna “Uno sguardo dentro al segno”) e hanno lo scopo di creare un momento ben definito e a cadenza periodica di attenzione alla centralità delle immagini in quanto forme essenziali di comunicazione e di espressione. Inoltre, questo primo festival dell’illustrazione permetterà di porre le basi per la costituzione di un fondo dedicato all’illustrazione e deputato a raccogliere, tutelare, conservare e incrementare opere originali di illustratori, bozzetti, prototipi e altro, che sarà collocato all’interno del museo cittadino. E se la mostra “Le mani di Mino”, che, come si diceva, attraversa l’opera narrativa del grande scrittore con le immagini dei suoi illustratori, è l’evento portante di questo primo Festival dell’Illustrazione, ad essa si collegano una serie di iniziative collaterali, che vanno da laboratori a visite guidate sia per i ragazzi e le scuole, sia per il pubblico adulto, ma anche due ulteriori mostre. La prima, appunto, di Michele Tranquillini; la seconda (20 febbraio – 2 marzo) di Chiara Carrer. Entrambe saranno esposte in Santa Maria Gualtieri, in piazza della Vittoria. Michele Tranquillini, trentino, vive e lavora a Milano da ormai più di 20 anni. Ha lavorato in agenzie di pubblicità come art director, curando campagne pubblicitarie stampa e tv nazionali e internazionali, e collabora con alcuni giornali e riviste in Italia e all’estero (regolarmente con il Corriere della Sera e il mensile I viaggi del sole). Ha studiato cinematografia alla New York University e ha sviluppato progetti di ricerca nel campo dell’illustrazione e del talent scouting. A Pavia Michele Tranquillini propone un’esposizione che va al di là del disegno tradizionale, sei tappe di un viaggio che è da vedere più che da raccontare e spiegare. Al punto che, nelle tavole che accompagnano l’allestimento, ha scelto di rivolgersi in prima persona al visitatore. L’obiettivo è “far vedere che si disegna anche quando non si pensa di farlo, utilizzando legno, chiodi, viti, bulloni, stoffe, piastrelle, anche usando la macchina da cucire”. Saranno esposti disegni, ma anche copertine, un disegno originale poi finito su una maglietta, piccoli disegni incollati o anche cuciti tra di loro per non andare persi, immagini dipinte su legno, persino una sedia tutta illustrata con architetture ex industriali lombarde e tavole realizzate con materiali da imballaggio e di recupero. In più, un eccezionale “piccolo tour de Milan”, tavole sospese di immagini catturate per strada, sul posto, camminando o sotto la pioggia: schizzi che Michele Tranquillini ha fatto per “Repubblica” e per il “Corriere della Sera”, una selezione dei quali sono convogliati nel libro “Un giorno a Milano”. Nell’ allestimento ci sarà una ricostruzione simbolica anche del luogo dove Tranquillini lavora, attraverso una veduta del suo studio che verrà appesa su un pannello semicircolare messo nell’abside. In un paio di bacheche saranno anche allestiti tavoli immaginari con sketchbook, pennini , chine , mappe e altro materiale. Michele Tranquillini riceverà anche un premio dagli organizzatori del Festival per la qualità del suo lavoro . Tutte le mostre legate al festival dell’illustrazione sono visitabili da martedì a domenica dalle 10. 30 alle 13. 00 e dalle 15. 30 alle 19. 00. Il festival si concluderà il 2 marzo alle 18. 30. .  
   
   
THE SOLO EXHIBITION OF LIVIO SEGUSO IMMAGINI DI LUCE 21 DICEMBRE 2007 11 FEBBRAIO 2008 NATIONAL MUSEUM OF HISTORY IN TAIPEI  
 
Taipei, 31 gennaio 2008 - Lo scultore Livio Seguso sarà protagonista sino all’11 Febbraio 2008 della mostra, a cura di Shelley Wang e Takako Sakurada, The Solo Exhibition of Livio Seguso Immagini di Luce presso il prestigioso National Museum of History di Taipei. Dopo il recente successo della mostra La luce nel Tempo presso la Casa dei Carraresi di Treviso, Seguso spopola a Taiwan con unesposizione personale che presenta unimportante selezione del suo lavoro dartista esibendo oltre un centinaio di opere fra sculture, dipinti e disegni. La mostra è stata voluta fortemente prima di tutto da Maria Assunta Accili, direttrice del Ietcpo (Italian Economic, Trade and Cultural Promotion Office) di Taipei che in mancanza di una ambasciata italiana 蠩l massimo rappresentante del nostro paese in loco la quale, in seguito ad unesposizione precedente sempre a Taiwan, dimostra enorme interesse per lartista e gli propose di esibirsi in una sede pubblica della capitale Taipei. Promossa dallo stesso Museo, con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e del Ministero dellIstruzione di Taiwan, la mostra ha avuto sinora uno straordinario successo di pubblico e di critica, dovuto soprattutto al grande riconoscimento che unarte cos젦ine e laboriosa come quella di Seguso ha nei paesi orientali: tv, radio, e giornali tra i pi importanti del paese ne hanno parlato e ne parlano, tanto che si possono contare già piè di un migliaio di pubblicazioni tra carta stampata e on line. Per l’occasione è stato realizzato un catalogo bilingue (cinese-inglese) in cui tutte le opere in mostra, di cui numerose inedite, vengono esposte attraverso un percorso fotografico e critico. Lesposizione si articola in un interessante allestimento che evidenzia, lungo un percorso cronologico, i risultati della personale ricerca artistica di Livio Seguso nellambito della scultura contemporanea dagli anni 70 ad oggi. Il pubblico puè ammirare opere darte sublimi, in cui il rigore progettuale ed una marcata intuizione poetica connotano la chiara personalitࠤellartista, il quale rende protagoniste forme essenziali rimandandole per una realtò aturale in cui il vetro si compone con altri materiali quali acciaio, marmo, graniti e legno che congiuntamente danno vita ad un gioco di luci dove si alternano trasparenza e opacità. Livio Seguso è riconosciuto a livello internazionale ed annoverato tra i protagonisti dellarte plastica contemporanea. Giࠩnvitato ad esporre alla Biennale di Venezia, al Museo dArte Moderna di Ca Pesaro, al Palazzo Ducale di Mantova e presso importanti musei e gallerie in tutta Europa, negli ultimi anni si è esibito anche in musei e gallerie americane e giapponesi; prossimamente parteciperࠡlla Biennale di Scultura, curata da Luciano Caramel, presso il Castello Ducale di Agli (To). Diversi cataloghi monografici illustrano e documentano tutto il suo lavoro con interventi critici di Franco Batacchi, Luciano Caramel, Enrico Crispolti, Raffaele De Grada, Enzo Di Martino, Jiri Kotlik, Giuseppe Marchiori, Guido Perocco, Pierre Restany, Atsushi Takeda, e numerosi altri. .  
   
   
GOLF - EUROPEAN TOUR: TIGER WOODS AL DUBAI DESERT CLASSIC NEL QUALIFICATO FIELD ANCHE FRANCESCO MOLINARI  
 
Roma, 31 gennaio 2008 - Terza e ultima fermata negli Emirati Arabi Uniti per l´European Tour che, alla decima tappa stagionale, ancora non è giunto nel vecchio continente. Si gioca il Dubai Desert Classic (31 gennaio-3 febbraio) dove l´incontrastata stella del torneo sarà Tiger Woods, attratto dai petrodollari dei ricchissimo piccolo emirato e reduce dal debutto vittorioso di domenica scorsa nel Buick Invitational. Si gioca all´Emirates Golf Club dove Woods avrà un buon numero di qualificati avversari quali Ernie Els, Sergio Garcia, Henrik Stenson, Michael Campbell, Lee Westwood, attuale leader della money list europea, Darren Clarke, Thomas Bjorn, Miguel Angel Jimenez, Nick Dougherty e Jyoti Randhawa. Nel contesto vi sarà anche Francesco Molinari, che sta salendo di condizione come testimonia la buona prova nel Qatar (25°), mentre Emanuele Canonica non è riuscito a entrare nel field per due posizioni. Il montepremi è di 1. 690. 000 euro dei quali 283. 965 andranno al vincitore. Il Ladies European Tour Parte Dall´australia - Inizia in Australia il Ladies European Tour 2008. La prima delle 28 gare in calendario, il Mfs Women´s Australian Open (31 gennaio-3 febbraio) si disputa al Kingston Heath Gc di Melbourne, in palio 300. 000 euro. Quattro le italiane in campo: Sophie Sandolo, Diana Luna, Anna Rossi e la debuttante neo pro Vittoria Valvassori. I favori del pronostico vanno all´idolo di casa Karrie Webb, vincitrice lo scorso anno dopo aver fatto suo il titolo anche nel 1999 e nel 2000. Proveranno a contrastare la trentatreenne proette di Ayr, nel Queensland, che è l´unica golfista al mondo (uomini compresi) ad aver vinto cinque major diversi, le francesi Gwladys Nocera e Virginie Lagoutte, autrici di una buona prova nella World Cup, la tedesca Bettina Hauert, l´inglese Laura Davies, le australiane Nikki Campbell e Nikki Garrett, le coreane Amy Yang e Ji-yai Shin. Us Pga Tour In Arizona - L´u. S. Pga Tour propone il Fbr Open (31 dicembre-3 febbraio) al Tpc Scottsdale di Scottsdale in Arizona. Assente Tiger Woods, i bigs pesantemente sconfitti la scorsa settimana nel Buick Invitational sono quasi obbligati a cercare la vittoria. Phil Mickelson, Vijay Singh e Rory Sabbatini hanno un lieve vantaggio nelle preferenze dei tecnici rispetto a David Toms, Mike Weir, K. J. Choi e Justin Leonard, ma non sono da escludere sorprese, perché nessuno di loro, tranne Choi, è nella condizione migliore di forma. Il montepremi è di sei milioni di dollari con primo premio di $ 1. 080. 000. .  
   
   
INTESA GOVERNO-AUTONOMIE SULLO SPORT DI CITTADINANZA  
 
Roma, 31 gennaio 2008 - “Un passo importante per la pratica sportiva nel nostro Paese”. Così Giulia Rodano, assessore alla Cultura, Spettacolo e Sport della Regione Lazio, commenta l’intesa sulle risorse del Fondo per lo Sport di cittadinanza, raggiunta presso la Conferenza Unificata. “Per la prima volta – annuncia Rodano - lo Stato conferisce risorse direttamente alle Regioni e alle autonomie locali per la promozione della pratica sportiva dei cittadini: da qui, può partire nel nostro Paese una reale riforma dello sport, che potrà finalmente avere una propria politica pubblica. L’intesa triennale, infatti, da un lato consentirà alle Regioni un’adeguata programmazione degli interventi, e dall’altro, soprattutto, conferirà nuove risorse per le attività di promozione e sostegno allo stile di vita attivo, allo sport per tutti, all’attività sportiva quale veicolo di integrazione sociale e di valori socialmente utili, obiettivi che l’assessorato alla Cultura, Spettacolo e Sport della Regione Lazio – conclude Rodano - sta già perseguendo da tempo, con convinzione e continuità”. .  
   
   
VELA/SOLIDARIETA’: MARGHERITA PELASCHIER HA PRESENTATO A TRIESTE ALTO ADRIATICO 38 LA BARCA DELLA SFIDA LIBERA LA VITA, LIBERA LA VELA LA VELISTA TRIESTINA HA PRESENTATO ALLO YACHT CLUB ADRIACO L’IMBARCAZIONE CON CUI NAVIGHERÀ IN SOLITARIO INTORNO ALL’ITALIA  
 
Trieste, 31 gennaio 2008 – Nella prestigiosa sede dello Yacht Club Adriaco di Trieste, Margherita Pelaschier ha presentato il progetto “Libera la vita, libera le vele”: ormeggiata sul Molo Sartorio la nuovissima Alto Adriatico 38, l’imbarcazione con cui Margherita navigherà dallo Yca di Trieste fino allo Yacht Club Italiano a Genova, per testimoniare la solidarietà di A. B. C. Burlo ai piccoli malati del Gaslini. Durante la serata, che ha visto numerosi ospiti affollare la sala principale dello Yca, il vice–Presidente Giovanbattista Bellis ha fatto gli onori di casa, esprimendo la gran simpatia che il progetto riscontra in tutto il Direttivo e tra i soci e dimostrandosi disponibile anche per il futuro. Luca Alberti (presidente di A. B. C. Associazione Bambini Chirurgici) ha illustrato le finalità di A. B. C. , associazione nata per far tesoro dell’ esperienza diretta e per poter aiutare altri genitori e bambini; gli obiettivi raggiunti; le tante iniziative concrete portate a termine in soli due anni e mezzo. Grazie all’opera di Abc è stato possibile finanziare la ricerca, affittare un appartamento per i genitori che non abitano a Trieste, supportare una psicologa- psicoterapeuta dedicata al reparto di Chirurgia, comprare macchinari e attrezzature e molto altro. Il primario della Chirurgia Pediatrica del Burlo, dottor Jurgen Schleef ha posto l’accento su fatto che queste iniziative, oltre a sensibilizzare positivamente le persone su problematiche spesso sconosciute ai più, aiutano a consolidare i rapporti che già intercorrono tra i due ospedali pediatrici Burlo e Gaslini. Il medico di origine tedesca che con grande umanità e preparazione dirige questo settore dell’ospedale triestino si è anche complimentato con A. B. C. E con le persone che animano l’associazione come Giusy Battain e la vice-presidente Giuliana Cosulich, per il grande lavoro svolto finora nella salvaguardia delle famiglie, ma anche in supporto ai medici. Il clou della serata si è registrato nel momento dell’emozionato intervento della giovane navigatrice che ha illustrato la sfida che intraprederà in mare con l’imbarcazione Alto Adriatico 38: dal suo coinvolgimento emotivo da quando ha legato il suo nome ad A. B. C. Alle fasi della preparazione vera e propria fino al momento della partenza. La presentazione si è poi conclusa con l’intervento di Lorenzo Luxich, portavoce del cantiere Alto Adriatico e di Mauro Pelaschier, noto velista a livello internazionale, ma soprattutto padre di Margherita. Luxich ha presentato un suggestivo filmato con le immagini del lavoro appassionato dei maestri d’ascia del cantiere che in questa barca si unisce alle tecnologie più moderne e a materiali innovativi come il carbonio e il basalto. Mauro Pelaschier (padrino di Aa38) ha ancora una volta espresso tutto il suo plauso e la gioia per l’impresa che sua figlia prossimamente andrà a compiere sia nel suo ruolo di padre che in quello di marinaio di grande esperienza. Dopo le prove tecniche di Alto Adriatico 38 effettuate nelle scorse settimane inizieranno a breve gli allenamenti in mare di Margherita in vista della partenza. Il Progetto: Libera La Vita, Libera Le Vele - Chi: Margherita Pelaschier, triestina 29 anni, sin da ragazzina, sulle orme del padre Mauro, pratica la vela a livello agonistico, ma soprattutto navigando su imbarcazioni di tutte le dimensioni. È la prima donna italiana a compiere un’impresa del genere. Cosa: in solitario da Trieste a Genova, la sfida personale di Margherita dedicata alle persone che vivono la loro sfida quotidiana per la vita, come i bambini e i genitori delle sezioni chirurgiche degli Ospedali Infantili Burlo e Gaslini”. Margherita porterà messaggi di solidarietà, lettere e disegni preparati dagli stessi bambini della Chirurgia dell’Ospedale Infantile di Trieste “Burlo Garofolo”, appesi ai peluche Trudi, ai bambini nelle stesse condizioni ricoverati al “Gaslini” di Genova. Dove: La traversata di Margherita è prevista per il mese di marzo con partenza dalle banchine dello Yacht Club Adriaco di Trieste e si concluderà dopo circa 12 giorni di navigazione a quelle dello Yacht Club Italiano di Genova dopo circa 1. 300 miglia di navigazione intorno all’Italia. Quando: a metà di marzo circa Come: L’ imbarcazione che Margherita userà durante il giro d’Italia sarà il nuovo Alto Adriatico 38’. Si tratta di una imbarcazione costruita in legno, ma con un innovativo criterio costruttivo che consente la costruzione in serie di imbarcazioni più leggere a parità di caratteristiche e senza la necessità di manutenzione così impegnativa degli scafi tradizionali. Per la prova di Alto Adriatico 38’ è possibile rivolgersi a Paolo Velcich presso il cantiere Alto Adriatico Come Seguire Il Progetto Di Margherita: Già fin d’ora è possibile seguire il progetto di Margherita attraverso il sito www. Liberalavitaliberalevele. It. Inoltre, attraverso un sistema Gps e Gprs fornito da Movendo di Trieste leader nel settore del mobile resources management, sarà possibile seguire in tempo reale la posizione della barca durante l’impresa. L’associazione: A. B. C. Associazione per i Bambini Chirurgici del Burlo onlus (www. Abcburlo. It) è nata nel 2005 dall’iniziativa di alcuni genitori provati dalla dolorosa esperienza per la malattia dei loro figli. Aiuta i bambini affetti da gravi patologie malformative che richiedono interventi chirurgici multipli e complessi, ed i loro genitori ad affrontare più serenamente gli interventi, la malattia, la permanenza all’Ospedale Pediatrico “Burlo Garofolo” di Trieste, la riabilitazione post-operatoria, il reinserimento sociale. Inoltre A. B. C. Supporta la ricerca scientifica nel campo della Chirurgia Pediatrica. Come Aiutare A. B. C. : Banca di Cividale,codice Iban: It 51 D 05484 62190 068570399019 Cassa Rurale ed Artigiana di Cortina d´Ampezzo, codice Iban:it 42 B 08511 61070 000000018019 .