Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


LUNEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 WEB E DIRITTO PER LE NUOVE TECNOLOGIE GLI EUROINDICATORI
Notiziario Marketpress di Lunedì 23 Giugno 2008
ARNOLDO MONDADORI EDITORE S.P.A. HA DELIBERATO L’ASSEGNAZIONE PER L’ANNO 2008 DELLE OPZIONI RELATIVE AL PIANO DI STOCK OPTION ISTITUTO DALL’ASSEMBLEA DEL 26 APRILE 2006  
 
 Segrate, 23 giugno 2008 - Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore S. P. A. Ha deliberato in data 19 giugno, su proposta del Comitato per la Remunerazione, le assegnazioni per l’anno 2008 delle opzioni relative al Piano di stock option istituito dall’assemblea degli azionisti del 26 aprile 2006, con durata riferita al triennio 2006/2007/2008. In particolare, il Consiglio ha definito l’assegnazione di complessive n. 2. 850. 000 opzioni relativamente a n. 69 beneficiari. Ll Piano è articolato sull’assegnazione su base annuale ai destinatari di opzioni, personali e non trasferibili, per l’acquisto di azioni ordinarie Mondadori detenute dalla società quali azioni proprie - nel rapporto di un’azione (godimento regolare) per ogni opzione esercitata - ad un prezzo di esercizio non inferiore alla media aritmetica dei prezzi di riferimento dell’azione Mondadori rilevati nel periodo che va dalla data di assegnazione delle opzioni allo stesso giorno del mese solare precedente. L’esercizio delle opzioni è consentito esclusivamente in un’unica soluzione, nell’ambito di periodi di esercizio successivi alla decorrenza di vesting periods di trentasei mesi. .  
   
   
LOMBARDIA: CAMBIAMENTI CLIMATICI E INFORMAZIONE  
 
Milano, 23 giugno 2008 - La tematica dei cambiamenti climatici è trattata sui mezzi di comunicazione di massa in modo disorientante per l’opinione pubblica. Alcuni enfatizzano pericoli di catastrofi a breve termine; altri banalizzano il problema ed altri affrontano il tema con la dovuta considerazione. Tutto questo avviene nonostante l’evidenza scientifica sulle responsabilità umane nell’alterare i processi che determinano le condizioni climatiche sul nostro pianeta che inviterebbe, per l’importanza dell’argomento, ad un’analisi pragmatica sulle evidenze del rapporto ambiente-clima. Il tema dei cambiamenti climatici è un elemento fondamentale per la vita delle persone, per la competitività, per il mondo dell’impresa e per quello della politica e come tale necessita di una piena conoscenza della rilevanza del problema, degli scenari e delle possibili strategie da implementare. Alla luce di questi elementi, l’incontro si pone l’obiettivo di riflettere su alcuni quesiti: in quanto fruitori dei media di comunicazione di massa, ci si trova di fronte ad un processo di assestamento tra opinioni e argomentazioni differenti oppure si è invece partecipi di “scivoloni interpretativi” che segnalano la necessità di maggiore conoscenza su una tematica complessa come quella del rapporto tra attività umane e cambiamenti climatici? E se fosse così, quali sono gli strumenti per un migliore controllo delle fonti per evitare scivoloni interpretativi? Per dare concretezza al tentativo di superare questo disorientamento nell’opinione pubblica, che scaturisce da una nebulosa di informazioni dissonanti, l’incontro vuole essere una tavola rotonda, un momento di confronto e di scambio di informazioni tra esperti del mondo del giornalismo e studiosi del clima. L’intento è di creare un momento di riflessione per discutere, da un lato, in merito agli ostacoli e alle possibilità per una migliore informazione sul tema, e dall’altro, per riportare la discussione sulla crisi climatica, attraverso l’analisi della peculiarità degli argomenti, dei soggetti in campo e delle azioni intraprese e da intraprendere nella lotta contro i cambiamenti climatici. L’incontro si terrà a Milano, martedì 24 Giugno 2008presso il Palazzo Affari ai Giureconsulti – Sala Parlamentino Piazza Mercanti 2. .  
   
   
FREQUENZE, SAN SILVESTRO: DEL TURCO FIRMA ORDINANZA PER DELOCALIZZARE  
 
Pescara, 23 giugno 2008 - Il presidente della Giunta regionale, Ottaviano Del Turco, firmerà, entro la prossima settinana, l´ordinanza di delocalizzazione delle antenne di San Silvestro, in uno dei siti individuati per l´Abruzzo dal piano nazionale delle freqenze. Lo ha anticipato il segretario generale della Presidenza, Lamberto Quarta, che ha presieduto il 20 giugno, in viale Bovio, una riunione sul problema dell´inquinamento elettromagnetico di San Silvestro, alla presenza del direttore del Settore Ambiente della Regione, Antonio Sorgi, il dirigente del Servizio legislativo, Carlo Massacesi, dell´Arta, del sindaco di Pescara, Luciano D´alfonso, e del Comitato di lotta di San Silvestro. L´ordinanza - come ha spiegato Quarta - concederà un termine di 180 giorni a tutte le emittenti per ottemperare alle prescrizioni di legge. Contestualmente sarà intensificato il lavoro già avviato da un apposito tavolo tecnico, teso ad individuare, così come previsto da una norma regionale, ulteriori siti idonei ad accogliere le installazioni. "Si tratta di una decisone presa dal Presidente Del Turco - ha chiarito Quarta - che vuole dare risposte ad un problema che si trascina da anni e che ha creato tensioni e allarme tra i cittadini residenti". Il Segretario generale ha anche assicurato che la "Regione ha dato ogni garanzia al rappresentante delle emittenti radiotelevisive sul fatto che non mancherà l´impegno alla individuazione di soluzioni concrete per la delocalizzazione, prevedendo anche un coinvolgimento dell´Università e delle istituzioni provinciali e comunali, nella consapevolezza che il servizio offerto dalle emittenti deve essere tecnicamente ottimale ed assicurato ai cittadini abruzzesi". Nel corso dell´incontro Quarta ha anche auspicato una fattiva collaborazione tra tutti i soggetti interessati, ribadendo che "l´interesse preminente dell´Istituzione deve essere quello di tutelare la salute e la tranquillità dei cittadini residenti". .  
   
   
CINEMA DIGITALE E TELECOMUNICAZIONI: DUE APPUNTAMENTI A PULA IN SARDEGNA  
 
Cagliari, 23 Giugno 2008 - Due eventi che interessano le nuove tecnologie nel cinema e il futuro delle reti di telecomunicazioni sono in programma per la settimana prossima al Parco tecnologico della Sardegna a Pula (Ca). Il primo, giovedì 26 giugno alle 09:30, nella sede di Sardegna Ricerche è un seminario dal titolo: "Digital content production: il cinema digitale". L´evento intende offrire un´analisi delle problematiche e delle opportunità legate al passaggio dalla pellicola di celluloide alle nuove tecnologie di produzione, postproduzione e diffusione di contenuti digitali sulla filiera del cinema, del teatro e dell´home entertainment. Verrà presentato un caso aziendale. Il secondo appuntamento, fissato per venerdì 27 giugno 2008 nell´ambito delle attività dei laboratori Open media center e Geoweb di Sardegna District (Distretto sardo delle Ict), è un workshop dal titolo "Next Generation Networks", per approfondire i temi legati al futuro delle reti telematiche. Il workshop si svolgerà nell´edificio 2 della sede centrale del Parco tecnologico della Sardegna a Pula (Ca) a partire dalle ore 09:30. Http://www. Visiones. Sharemedia. It Telefono +39 070 9243. 2204 .  
   
   
L’ISCHIA FILM FESTIVAL ALL’INSEGNA DEL GIOVANE CINEMA ITALIANO VI EDIZIONE – 23 - 29 GIUGNO  
 
Ischia, 23 giugno 2008 - Si apre all’insegna del giovane cinema Italiano la sesta edizione dell’Ischia Film Festival, che si svolgerà dal 23 al 29 Giugno. «La nostra non è stata una scelta casuale - ha dichiarato il direttore artistico Michelangelo Messina -, abbiamo voluto invitare ad Ischia alcuni dei giovani cineasti più sensibili al ruolo del territorio all’interno dell’opera cinematografica». Tanti gli ospiti attesi negli scenari più suggestivi dell’isola verde. Saranno presenti Duccio Chiarini regista del cortometraggio “Lo Zio” (Sezione in concorso), il regista Pierluigi Ferrandini per “Vietato Fermarsi” (Sezione cortometraggi in concorso), Pier Paolo Giarolo autore del documentario “Boygo” (Sezione in concorso), Silvia Luzi e Luca Bellino registi del documentario “La Minaccia” (Sezione in concorso), Francesco Cordio e Paolo Pagnoncelli coautori del documentario “Inti-illimani - Donde las nubes cantan” (Sezione Documentari fuori concorso) presentato in anteprima nazionale al festival, il produttore Andreas Eicher per “Nothing but Ghosts” (Sezione Primo Piano), Lorella Zanardo per “L’iraq prima della guerra” (Sezione Location Negata), il regista Paul Kieffer del lungometraggio “Notti d’Arabia” (Scenari Euromediterranei) e il regista Salvatore Romano per “Liberarsi(figli di una rivoluzione minore)” (Sezione fuori concorso). Protagonista della prima serata della kermesse dedicata alle location e al cineturismo sarà il regista salentino Edoardo Winspeare, ma incontreranno il pubblico anche Vincenzo Marra, che parlerà del suo film “Tornando a Casa” e Francesco Munzi l’unico italiano ad essere stato selezionato al festival di Cannes con “Il Resto di Niente”, nella sezione Quinzaine des Realisateurs. Nel corso della settimana oltre cento opere della selezione ufficiale saranno proiettate al festival tra cui molte attese anteprime. .  
   
   
L’ARRIVO DI UNA MISTERIOSA CATASTROFE NEL FILM E VENNE IL GIORNO (THE HAPPENING)  
 
Milano, 23 giugno 2008 - Il 13 giugno è uscito il nuovo film di M. Night Shyamalan, The Happening, che in Italia è intitolato E venne il giorno. Il film è interpretato da Mark Wahlberg, Zooey Deschanel, John Leguizamo, Betty Buckley, Frank Collison, Ashlyn Sanchez,, Spencer Breslin,robert Bailey, Jr. Il film racconta l’arrivo di una misteriosa catastrofe che sta distruggendo il mondo e l’umanità. La scienza troverà qualche spiegazione da inserire nei libri, ma alla fine sarà soltanto una teoria. “Così, potremo evitare di riconoscere che ci sono delle forze che vanno al di là della nostra comprensione”. E venne il giorno è un emozionante thriller paranoico, dal ritmo serrato, su una famiglia in fuga da un evento inspiegabile e impossibile da arrestare, che minaccia il genere umano … ed anche un istinto primordiale, come la sopravvivenza. Tutto ha inizio all’improvviso, senza avvertimenti. In pochi minuti, diverse morti strane ed inquietanti nelle maggiori città americane sfuggono alla ragione e sconvolgono le menti delle persone con i loro scioccanti effetti distruttivi. Cosa provoca questo improvviso mutamento nel comportamento umano? È un nuovo attacco terroristico, un esperimento andato a male, una diabolica arma tossica o un virus fuori controllo? Viene trasmesso grazie all’aria, all’acqua o … come? Il vento agita le foglie degli alberi e trasmette un’inquietante insicurezza a chi si fa sorprendere …. Il film comincia una mattina a Central Park, a Manhattan, dove, senza apparente spiegazione, le persone cominciano e perdere il controllo di sé, si bloccano per strada, straparlano, camminao all’indietro … L’epidemia si morte però non si ferma a New York City e contagia alche altre città della costa Nord Est degli Stati uniti. Per Elliot Moore, insegnante di scienze in un liceo di Philadelphia (Mark Wahlberg) la preoccupazione principale è trovare un modo per fuggire a questo fenomeno misterioso e mortale. Sebbene lui e la moglie Alma (Zooey Deschanel) si ritrovino nel mezzo di una crisi coniugale, viaggiano prima in treno e poi in macchina assieme all’amico Julian, insegnante di matematica e a sua figlia di otto anni, Jess (Ashlyn Sanchez), dirigendosi verso le fattorie della Pennsylvania, dove sperano di trovare un rifugio sicuro da questi spaventosi attacchi, che diventano sempre più forti. In breve tempo diventa chiaro come nessuno sia veramente al sicuro, perché questo terribile assassino non può essere seminato. Solo quando inizia a scoprire la vera natura di quello che sta accadendo e che ha scatenato questa forza minacciosa per il futuro dell’umanità, Elliot riesce a trovare un barlume di speranza per la sua vulnerabile famiglia e un modo per tentare di sfuggire a questi eventi. Il film è interessante, ma non è completo. Varie domande restano senza risposta. .  
   
   
SUL GRANDE SCHERMO L´INCREDIBILE HULK  
 
Milano, 23 giugno 2008 - Il film, diretto da Louis Leterrier ed interpretato da Edward Norton, Liv Tyler, Tim Roth, William Hurt, è il secondo capitolo della saga cinematografica di Hulk, basato sul fumetto della Marvel Comics. Il film si presenta con un cast totalmente rinnovato rispetto al primo film ed è metà strada tra l´essere un sequel del primo film e un reboot. Il film inizia con Bruce Banner (Edward Norton) che vive nell´ombra, in continua ricerca di una cura per sopprimere il suo enorme problema: Hulk. Per questo inizia delle conversazioni via chat con un misterioso "Mr. Blue", affascinato da ciò che gli è capitato e pronto a curarlo. Intanto il generale Ross (William Hurt) è sulle sue orme, pronto a neutralizzarlo. Secondo gli eventi, sembra che Banner sia colpevole di numerose morti. Per questo Ross ingaggia Emil Blonsky (Tim Roth), un soldato del Kgb, ben attrezzato e pronto a portare la sua missione a termine. Dopo un´irruzione a casa sua, Bruce riesce a fuggire e a tornare alla civiltà dove di nascosto si mette a lavorare in una pizzeria e incontra di nuovo la sua amata Betty Ross (Liv Tyler), ormai fidanzata con Doc Samson (Ty Burrell). Ma Ross e Blonsky non mollano e riescono a rintracciarlo. Bruce fugge di nuovo, alla volta di New York, insieme a Betty dove s´incontra col famigerato "Dr. Blue", alias Samuel Sterns (Tim Blake Nelson). Nel frattempo, Tony Stark, grande amico di Banner, indossa l´armatura di Iron Man e si mette sulle tracce di Hulk. Vuole infatti curare Banner dalla sua malattia e evitare che venga prima distrutto dall´esercito americano. Intanto Blonsky decide di farsi iniettare un siero del "supersoldato" che gli permetterà di catturara Banner con facilità. Qualcosa va storto e Blonsky si tramuta nel crudele Abominio. Ora Bruce deve prendere la decisione finale: eliminare la parte più scatenata di sè oppure essere Hulk per sempre e salvare la situazione? Le riprese del film, iniziate nel giugno 2007, sono state fatte a Toronto, in Canada, e a Rio de Janeiro, in Brasile. Mentre il primo film su Hulk, diretto da Ang Lee, era ambientato nella zona di San Francisco, questo secondo film si svolge a New York. .  
   
   
AUSTRIA, CRESCE INDUSTRIA LAVORAZIONE CARTA  
 
Vienna, 23 giugno 2008 - Nel 2007, l´industria austriaca della lavorazione della carta ha aumentato la sua produzione del 3,1 p. C. (arrivando a 1,1 milioni di tonnellate) rispetto all´anno precedente; ciò corrisponde ad una crescita del fatturato del 5,6 p. C. (toccando 1,9 miliardi di euro). Con l´aumento della produzione, si sono ampliate anche le esportazioni (sia in Europa che nel resto del mondo) del 2,1 p. C. , per un totale di 1,2 miliardi di euro, secondo quanto riporta l´Ice. Le importazioni sono cresciute dell´11,8 p. C. Il numero degli addetti ha registrato un aumento dello 0,7 p. C. , per un totale di 9. 400 persone. Includendo tutte le imprese rappresentate del settore si è creato un valore aggiunto di 2,1 miliardi di euro. Il primo trimestre di quest´anno si è dimostrato altrettanto positivo e per il resto del 2008 si prevede una crescita del 3 p. C. .  
   
   
ROMA: III° EDIZIONE DELLA SETTIMANA DEL LIBRO  
 
Roma, 23 giugno 2008 - Dal 23 al 27 giugno prossimi si terrà, presso il Tempio di Adriano a Roma in piazza di Pietra, la terza edizione della Settimana del Libro, un’iniziativa della Camera di Commercio di Roma. Nel corso della settimana saranno presentati 20 libri pubblicati da case editrici romane. Tra questi volumi anche due pubblicazioni edite dalla Camera di Commercio di Roma dal titolo “Osservatorio sul credito nella provincia di Roma” e “Experience Roma. Come trasformare una città d’arte in un laboratorio d’innovazione culturale”, che saranno presentate rispettivamente il giorno 23 e il giorno 26 giugno. L’editoria libraria rappresenta sempre di più uno degli asset di eccellenza nel panorama imprenditoriale della Capitale con una concentrazione, a Roma, dell’80% delle Pmi che operano nel Lazio, terza regione italiana per numero di titoli pubblicati. La Camera di Commercio di Roma, da sempre impegnata a sostenere e sviluppare il tessuto imprenditoriale locale, negli ultimi anni ha dimostrato sempre maggiore attenzione nei confronti dei piccoli e medi editori. Oltre alla Settimana del Libro, infatti, l’Istituzione camerale ha partecipato per il terzo anno consecutivo alla Fiera internazionale del Libro di Torino svoltasi nel mese di maggio, portando con sé alla manifestazione 29 case editrici di Roma e provincia. Inoltre, è stata avviata una proficua collaborazione con i referenti territoriali delle associazioni di categoria impegnate nel comparto della produzione editoriale. “Vogliamo convogliare al Tempio di Adriano tutte le energie più rappresentative del settore dell’editoria romana all’interno di una manifestazione che punta ad essere uno strumento sempre più concreto ed allargato di sostegno agli imprenditori – dichiara Roberto Novelli, direttore generale di Promoroma, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Roma – “Con la Settimana del libro al Tempio di Adriano, infatti, si intende creare un contesto sinergico tra autori, editori, librai e lettori, per evidenziare sempre di più il forte impegno della Camera di Commercio di Roma verso l’editoria”. Il programma dettagliato della manifestazione, compresi gli orari di apertura al pubblico, sono disponibili sul sito della Camera di Commercio di Roma all’indirizzo www. Rm. Camcom. It. .  
   
   
INFRACULTURE-MED: TEATRO DI UN CAMBIAMENTO - ROMA - PONZA, 25-27 GIUGNO 2008  
 
Roma, 23 giugno 2008 - Il progetto Infraculture-med rientra nel quadro del programma comunitario Interreg Iiib Medocc ed ha come obiettivo quello di promuovere e sviluppare, attraverso azioni concrete, il concetto di infrastrutture culturali. Parlare di infrastrutture culturali significa concepire le stesse come strumento per il potenziamento e la riqualificazione di territori dotati di potenzialità ambientali, culturali e paesaggistiche, ma che attualmente sono marginalizzati a causa di diversi fattori (mancanza di accessibilità, conoscenza, gestione, etc. ). Il progetto vede la Regione Lazio, ed in particolar modo l’Assessorato Risorse Umane, Demanio e Patrimonio, capofila di un partenariato internazionale a cui partecipano l’Università di Firenze, la Spagna (municipalità di Siviglia) e la Grecia (regione Macedonia centrale). Iniziato nel 2006, giunge ora alla sua fase finale. L’obiettivo è stato quello di creare, attraverso la valorizzazione di quei luoghi culturali presenti nell’entroterra e posizionati lungo le direttrici che confluiscono sulla porzione territoriale del basso Lazio, una rete di sistemi integrati che trova il suo naturale bacino d’applicazione in un ambito territoriale più contenuto, quello dell’arcipelago delle isole pontine, ed in particolare Ponza. Qui, infatti, si svolgeranno una serie di attività. Tra le più significative, il progetto di recupero di Villa Le Tortore di proprietà regionale, che prevede la realizzazione di una mediateca interpartenariale con annessi spazi fruibili per diverse attività (biblioteca, sala convegni, laboratori e spazi museali) e per consentire, allo stesso tempo, lo svolgimento di manifestazioni pubbliche e private. Appuntamenti: 25 giugno 2008 - Roma, Regione Lazio – Sala Tevere: Riunione interpartenariale (ore 15. 00 – 17. 30); 26 giugno 2008 - Ponza – Convegno transnazionale Infraculture-med; 27 giugno 2008 - Visita area target di studio. .  
   
   
A BRERA OMAGGIO A CESARE PAVESE NEL CENTENARIO DELLA NASCITA  
 
Milano, 23 giugno 2008 - Lunedì 16 giugno, presso la Sala Maria Teresa della Biblioteca Nazionale Braidense a Milano, Via Brera 28, è stata inaugurata la mostra Omaggio a Cesare Pavese nel centenario della nascita, curata da Mariarosa Masoero, direttrice del Centro Interuniversitario Guido Gozzano — Cesare Pavese di Torino, e — per la sezione Pavese e Lalla Romano — da Antonio Ria e Giovanni Tesio, presidente del Comitato Nazionale per le celebrazioni del Centenario della nascita di Lalla Romano. L’esposizione, promossa dal Comune di Milano nell’ambito della manifestazione La bella estate 2008, è realizzata in collaborazione con l’Associazione Amici di La]la Romano. Aperta al pubblico fino al 25 luglio, la mostra è visitabile nei seguenti orari: da lunedì a venerdì dalle 9. 30 alle 17, il sabato dalle 9. 30 alle 13 (dal 10 luglio il pomeriggio e il sabato visita su appuntamento). L’esposizione Omaggio a Cesare Pavese nel centenario della nascita, attraverso documenti e materiali rari e m parte inediti — libri, manoscritti, lettere, carte, locandine cinematografiche, prime edizioni di romanzi, fotografie e dipinti, manifesti, fumetti — intende offrire un contributo alla conoscenza di aspetti meno noti dell’opera di Cesare Pavese, indagando in particolare l’interesse per il cinema (i film che vide, i suoi soggetti cinematografici, le sale torinesi del tempo, le pellicole nate dalle sue opere — come Le amiche, che Michelangelo Antonioni girò ispirandosi a Tra donne sole), i rapporti con la città di Torino in cui visse e scrisse (sezioni Lo scrittore nella città e Una città da scrivere) e le relazioni con gli scrittori del suo tempo, soprattutto con Lalla Romano, alla quale era legato da profonda amicizia: fecondo rapporto che viene ricostruito in una specifica sezione della mostra, dove per la prima volta vengono esposte una decina di lettere inedite di Lalla a Pavese, provenienti dall’Archivio Einaudi e depositate presso il Centro Studi di Letteratura Italiana in Piemonte Guido Gozzano — Cesare Pavese). Del continente Pavese il rapporto con Lalla Romano è un distretto piccolo ma significativo, di cui cerchiamo di dare un saggio in questa mostra che a Pavese è dedicata. - precisa Giovanni Tesio, Presidente del Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Lalla Romano - Ambedue piemontesi. Ambedue, e sia pure in senso diverso, cuneesi, e dunque conterranei. Ambedue hanno frequentato l’Ateneo torinese negli anni Venti (di cui Lalla Romano parla nel romanzo Una giovinezza inventata). Ambedue, e in modi anche qui diversi, hanno praticato l’arte sublime della sprezzatura, rivelando caratteri asprigni e severi, capaci tuttavia di profonda tenerezza. Un’amicizia, come documentano le lettere, nata soprattutto nei primi anni Quaranta (Pavese che chiede a Lalla Romano di tradurre i Trois contes di Flaubert per Einaudi). Poi alimentata da incontri, letture, scambi epistolari. E infine, dopo la morte di Pavese (1950), accudita dalla memoria con cui Lalla Romano lavorò nel tempo a disegnare dell’amico, e non solo in occasioni anniversarie, uno sfaccettato ricordo. Ricordando a nostra volta che a una considerazione di Pavese si ispira l’esergo del romanzo di Lalla Romano, Tetto Murato (“Non c’è vero silenzio se non condiviso”) ci auguriamo che questo accada nelle due bacheche allestite per raccontare un importante episodio di amicizia letteraria. Per informazioni: Biblioteca Nazionale Braidense - tel. 02 8646. 0907 int. 536/545 (dalle 9 alle 14) - claudia. Romano@benjculturali. Jt — gabriella. Fonti@beniculturali. It oppure Associazione Amici di Lalla Romano – tel. 028646. 3326 - cell. 3485601217 - antonioria@libero. It .  
   
   
FIRMATO ACCORDO PER EVENTI CULTURALI A VILLA BADOER  
 
Fratta Polesine (Rovigo), 23 giugno 2008 - Un accordo di programma tra la Regione, l’amministrazione provinciale di Rovigo e il comune di Fratta Polesine, che riguarda un progetto di manifestazioni culturali a Villa Badoer per l’anno in corso, è stato firmato il 20 giugno nella stessa villa palladiana. L’accordo è stato sottoscritto dall’assessore regionale al bilancio Isi Coppola, dall’assessore provinciale alla cultura Laura Negri e dal sindaco Riccardo Resini. Tutti ne hanno sottolineato il particolare significato dato dalla ricorrenza quest’anno del 500. Mo anniversario della nascita del grande architetto veneto. Il progetto infatti, oltre ad un cartellone di spettacoli estivi a Villa Badoer dedicati a danza, teatro e musica, prevede anche iniziative di approfondimento sull’attività di Andrea Palladio e di promozione della villa di Fratta Polesine, dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’umanità. L’assessore Coppola ha posto l’accento sull’attenzione coltivata nel tempo nei confronti della villa, ora restaurata, che è entrata nei percorsi di visitazione culturale delle ville venete. Ha parlato anche dell’ottimo livello degli spettacoli che vengono proposti nel periodo estivo, in grado di attirare spettatori anche da altre province. La sinergia tra istituzioni – ha aggiunto l’assessore Coppola – sta consentendo di accendere un altro riflettore sul Polesine, promuovendo le straordinarie ricchezze che può offrire. Da parte sua l’assessore Negri ha annunciato che Fratta Polesine si arricchirà di un altro elemento di offerta culturale, il museo archeologico, mentre a settembre sarà aperta una mostra permanente di carattere informativo-didattico su Villa Badoer e sul Palladio. Il programma 2008 degli eventi culturali in villa si apre il 10 luglio con uno spettacolo di danza della Limòn Dance Company, nell’ambito della tournée che compie in Italia per il centenario della nascita del suo fondatore José Limon, e prosegue fino all’8 agosto con un nutrito cartellone comprendente anche musica e teatro. Il 17 luglio è previsto, tra gli altri, un concerto della band “Ladri di carrozzelle”, composta in parte da artisti con disabilità. .  
   
   
I SOLISTI DEL TEATRO REGIO DI PARMA IN CONCERTO ALLE NAZIONI UNITE  
 
Parma, 23 giugno 2008 - I Solisti del Teatro Regio di Parma si esibiranno, “in qualità di acclamati artisti europei”, alla Cerimonia per il conferimento dei Premi delle Nazioni Unite per l’eccellenza nell’Amministrazione Pubblica, che si terrà a New York presso la sede centrale delle Nazioni Unite, lunedì 23 giugno 2008 alle ore 18. 00. Un invito prestigioso rivolto ai Solisti del Teatro Regio di Parma da parte di Guido Bertucci, Direttore del Dipartimento degli Affari Sociali ed Economici delle Nazioni Unite. Oltre trecento partecipanti saranno presenti alla Cerimonia, tra cui alti funzionari delle Nazioni Unite inclusi il Vice-presidente dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il Sottosegretario Generale delle Nazioni Unite, il Sottosegretario per gli Affari Economici e Sociali nonché ambasciatori e importanti personalità dei 192 paesi membri delle Nazioni Unite. È inoltre previsto un collegamento in videoconferenza con il Primo Ministro di Dubai, il Primo Ministro della Croazia, e ministri di altri paesi del mondo che interverranno nel corso della serata. Subito dopo la consegna dei Premi, i Solisti del Teatro Regio di Parma, Michelangelo Mazza e Carlo Menozzi (Violini), Olga Arzilli (Viola), Massimo Tannoia (Violoncello), Ferruccio Francia (Contrabbasso), Emiliano Bernagozzi (Flauto), Corrado Giuffredi e Sergio Pellegrini (Clarinetti), Danilo Marchello (Corno), Francesca Bonazzoli (Corno), eseguiranno un programma che prevede le sinfonie da Norma, La forza del destino e Cenerentola, il celebre valzer de Il Gattopardo e una fantasia per flauto e ensemble ancora dalla Norma. .  
   
   
UNKNOWN WEEGEE CRONACHE AMERICANE IN MOSTRA FINO AL 12 OTTOBRE A MILANO, PALAZZO DELLA RAGIONE  
 
Milano, 23 giugno 2008 - La mostra Unknown Weegee: cronache americane – organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, Palazzo Reale, 24 Ore Motta Cultura e dall’International Center of Photography di New York - presenta, a Palazzo della Ragione, un centinaio di opere del fotoreporter americano provenienti dall’Icp. I soggetti preferiti da Weegee (all’anagrafe Arthur Fellig) sono la città di New York e i suoi abitanti: con il suo obiettivo affronta le tensioni razziali, i problemi economici, i razionamenti bellici, e l’invasione glamour di Hollywood, e ci porta negli anni Trenta, in una città che cerca di risollevarsi dalla Depressione, sino all’ansioso spaccato della società americana dopo la seconda Guerra Mondiale. Tra il 1935 e il 1945 il fotografo ha creato un nuovo stile: dalle drammatiche scene del crimine, palazzi in fiamme, incidenti stradali alle immagini della vita quotidiana dei newyorkesi, dagli incontri amorosi a Coney Island alle serate esclusive al Metropolitan Opera. Nei suo scatti Weegee ha combinato il sapiente uso duro del flash, tipico delle immagini di cronaca e delle “paparazzate”, con un suggestivo e personale punto di vista, spostando l’attenzione dalla scena del crimine alla folla dei testimoni. Ha passato vent’anni lungo le strade della città, giorno e notte, alla ricerca di uno scatto cercando di arrivare sulla scena ancora “calda”. Weegee ha catturato New York nel suo fantastico insieme: Harlem, Chinatown, Bowery e Times Square, tra parate patriottiche, concerti, bar e caffè affollati. Bambini, animali, ballerine, criminali e poliziotti sono gli improbabili protagonisti dell’insaziabile obiettivo del fotografo. Molte delle sue foto apparvero su Pm, un quotidiano “libero” newyorkese che combatteva contro ogni tipo di oppressione e discriminazione. Un’importante ascendente nel suo lavoro di fotoreporter è stata anche l’adesione alla Photo League, un’influente organizzazione che promuoveva fotografie sulle working classes. L’esposizione Unknown Weegee: cronache americane è accompagnata dal catalogo, pubblicato da Icp/steidel, con saggi di Luc Sante, Cynthia Yuong e Paul Strand. Weegee (all’anagrafe Arthur Fellig) nasce nel 1899 a Lemberg in Austria (attuale Ucraina) e arriva a New York nel 1910. Lascia la scuola a quattordici anni e inizia una serie di lavoretti sino a quando diventa assistente di camera oscura e collabora con il New York Times e Acme Newspictures. Nel 1936 lascia l’Acme per dedicarsi all’attività di fotogiornalista free-lance. Equipaggiato di una Speed Graphic inizia una frenetica attività frequentando il quartier generale della Polizia di Manhattan. Le sue foto vengono pubblicate negli articoli di cronaca delle principali testate newyorkesi: Herald Tribune, Daily News, Post, World-telegram, Journal America, Sun. La sua fama è talmente nota al Dipartimento di Polizia a Spring Street che Weegee può organizzare la sua attività basando un ufficio personale ed informale all´interno dell´Ufficio Persone Smarrite. Nel 1938 è il primo cittadino di New York a ricevere il permesso di istallare il sistema radio della polizia sulla sua autovettura Chevrolet, sulla quale monta anche la sua attrezzatura fotografica a da stampa per utilizzarla anche come camera oscura. Nel 1941 espone la sua prima personale al Photo League di New York che apre con il titolo “Weegee: Murder is My Busines". Durante questo periodo inizia a sperimentare anche con una macchina da presa 16 mm. Nel 1943 il Museum of Modern Art di New York acquista cinque fotografie di Weegee che vengono esposte nella sezione permanente "Action Photography”. Due anni dopo nel 1945 viene pubblicato Naked City (New York: Duell, Sloan & Pearce; Essential Books), il suo primo catalogo di fotografie cui segue una campagna pubblicitaria nazionale, e che ispirerà il film The Naked City (1948) e la successiva serie Tv Naked City (1958). In questo periodo inizia anche la collaborazione con Vogue. Nel 1946 viene pubblicato Weegee´s People (New York: Duell, Sloan & Pearce; Essential Books). Nel 1947 si trasferisce a Hollywood per consentire a Weegee di seguire come consulente la lavorazione del film Naked City. Ritorna a New York e realizza la serie di distorsioni - che egli stesso definisce caricature dei ritratti di celebrità dello spettacolo e del mondo politico - che pubblicherà insieme a Mel Harris in Naked Hollywood (New York: Pellegrini and Cudahy). Le distorsioni vengono pubblicate anche nel numero di luglio di Vogue. Nel 1961 pubblica la sua autobiografia Weegee by Weegee (New York: Ziff-davis). Muore nel 1968. .  
   
   
FINO AL 14 SETTEMBRE PRESSO IL COMPLESSO MUSEALE SANTA MARIA DELLA SCALA A SIENA LA PRIMA GRANDE MOSTRA ITALIANA DEDICATA ALLE COPERTINE DEL JAZZ  
 
Siena, 23 giugno 2008 - Da Warhol a Crepax, in tanti artisti, fotografi, illustratori hanno firmato le copertine che hanno fatto la storia di mezzo secolo di jazz . Andy Warhol, Guido Crepax, Romare Bearden, Abdul Mati Klarwein, Charles Alston, John Altoon, Ben Shahn, Michelangelo Pistoletto, Ugo Nespolo, Francesco Tullio Altan. Artisti e fumettisti famosi, ma anche illustratori e grafici di grande interesse artistico come Jim Flora, David Stone Martin, Burt Goldblatt, Pierre Merlin e ancora celebri fotografi americani come Lee Friedlander, Bert Stern e italiani del calibro di Giuseppe Pino, Roberto Masotti. Questi gli artisti che firmano alcune delle copertine dei dischi di musica jazz a cui è dedicata la grande mostra “Sienajazzeye” inaugurata oggi a Siena, presso il Complesso Museale di Santa Maria della Scala, che riscopre decenni di storia del jazz attraverso la storia del disco in vinile a 33 e 45 giri. La mostra in programma fino al 14 settembre a cura di Enzo Gentile e Francesco Martinelli - promossa dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena attraverso Vernice Progetti Culturali in occasione del trentennale della Fondazione Siena Jazz – più che raccontare l’evoluzione del jazz, è incentrata sulla trasformazione dell’immagine che influenza le arti visive in genere, con il passaggio in pochi anni dalla semplice copertina in carta neutra ad una ricchezza ed una varietà di forme e contenuti che accompagna la ricerca musicale segnando una vera e propria rivoluzione in campo iconografico. “Sienajazzeye” è un viaggio che attraverso illustrazioni, fotografie, segni grafici e provocazioni visive entrate a far parte della storia del disco in vinile, vuole ripercorrere la grande avventura culturale, artistica e di costume di mezzo secolo di jazz. Le 500 copertine sono state scelte tra quelle disponibili nell´Archivio Sonoro del Centro Studi Nazionale sul Jazz "Arrigo Polillo", sezione ricerca della Fondazione Siena Jazz che grazie ad essa si è imposta a livello internazionale anche come centro di ricerca oltre che di attività concertistica e didattica. Molti appassionati scopriranno in mostra che lo stesso Polillo, indimenticato direttore della rivista “Musica Jazz” e autore di importanti volumi, era anche un eccellente grafico e ha disegnato eleganti copertine per 45 giri ormai rari. Segno tangibile delle trasformazioni del gusto e della società, le copertine diventano lo specchio dei tempi che cambiano, e grazie alla loro forza evocativa, mezzo di espressione e di contestazione. Ne è un esempio la copertina di “We insist!” di Max Roach nella quale è possibile rintracciare temi sociali forti come l’apartheid. Sulla stessa scia si inserisce la grafica del doppio album "Bitches´ Brew" di Miles Davis, realizzata da Mati Klarwein, artista di rottura cresciuto in Israele, dove ha aggiunto Abdul al suo nome in segno di tolleranza verso il popolo mussulmano. L´illustrazione di Klarwein che aveva già suscitato scandalo nella metà degli anni Sessanta con la sua controversa "Crocifissione”, è un potente aiuto alla visualizzazione della musica di quello che viene considerato il disco della “svolta rock” del grande jazzista. Sarà, invece, la grafica di "Live/evil", l´album successivo di Davis, a sfruttare pienamente le possibilità del mezzo espressivo. Le due immagini corrispondenti, che si possono vedere una accanto all´altra aprendo l´album, presentano figure bianche e nere contrapposte: di fronte una donna africana incinta viene bagnata dolcemente dalle acque del mare, sul retro un essere mostruoso e minaccioso dalla pelle rosata è accoccolato su un’ apertura. Le due figure si stagliano su uno sfondo di motivi geometrici che sono in realtà ispirati ad un particolare stile di scrittura islamica, il cufico geometrico, diffuso particolarmente in Afghanistan e Uzbekistan dove iscrizioni di questo tipo sono state usate per consacrare e decorare le moschee nel Xii e Xiii secolo: l´effetto è di rinforzare l´allusione già contenuta nel nome di Miles rovesciato. Con le immagini di copertina più rappresentative degli ultimi 50 anni, la mostra vuole raccontare le tappe fondamentali del jazz, ma anche gli ambiti minori, laddove un profilo artistico magari non centrale viene riscattato da un segno grafico, da una valenza visuale che ha reso quel disco significativo anche a distanza di anni. Particolarmente interessante in questo senso è la serie "contemporary art" dell´etichetta Pacific di William Claxton. In “Jazz Guitar/jim Hall”, ad esempio, per la prima volta non solo viene presentata un´opera d´arte ma viene ritratto l´artista al lavoro mentre il musicista suona e nel disco è contenuta anche l´offerta al cliente di acquistare un multiplo dell´opera. Nel caso della Pacific come di altre etichette Blue Note, Verve, Impulse, Esp, Ecm, la ricerca grafica diventa decisiva per disegnare un preciso universo espressivo. Curiose e divertenti le copertine che hanno come soggetto personaggi buffi riproposti in chiave nuova come nel caso di Humpty Dumpty protagonista della filastrocca di Mamma Oca rappresentato come un grosso uovo antropomorfizzato, che nell’album “Back Together Again” di Coryell Mouzon non è seduto sulla cima di un muretto, ma piuttosto su un portauovo con un grosso cucchiaio accanto. Notevole inoltre, l’influenza esercitata dai grandi movimenti artistici del Novecento, secolo vitale per la pittura e l’arte in generale, come dimostrano le atmosfere surrealiste ricreate in alcune copertine o l’irrompere della pop art anche sulla scena grafica dei dischi. A questo proposito la mostra espone i numerosi i tributi in copertina alle opere di Pollock, Matisse e De Chirico, che figurano accanto alla copertina di “The Congregation” di Johnny Griffin firmata proprio da Andy Warhol. Ad alcuni dei protagonisti del jazz, Miles Davis su tutti, saranno dedicate sezioni specifiche, e così anche a filoni ben individuabili come jazz-rock e fusion, o realtà di paesi ai margini della discografia più accreditata; senza dimenticare che, oltre agli lp a 33 giri che faranno la parte del leone, verranno esposti esemplari a 78, 45 giri, Ep, fino ai compact disc, a delineare una traiettoria completa ed esauriente del jazz inciso. Fonografi, rari albi a 78 giri, rulli, etichette sono altri elementi a disposizione degli appassionati, per risalire la storia del jazz, in quella che è la prima mostra italiana del genere, una delle principali mai allestite anche a livello internazionale. L’allestimento a cura dell’architetto Giovanni Mezzedemi riproduce al centro della sala un grande strumento musicale, un contrabbasso che si estende per circa 30 metri lungo lo spazio espositivo. Il cuore dello strumento sono le sue quattro corde, rappresentate da fibre ottiche molto lunghe, che illuminano le bacheche trasparenti in plexiglass dove sono esposte le copertine, visibili anche tramite una proiezione su schermo gigante. Il contrabbasso ha la fisionomia del corpo di una bella donna, di felliniana memoria, a cui è stato disegnato anche il volto, mentre le due calotte sospese dal soffitto riecheggiano la bellezza dei seni. Proprio all’interno delle due calotte, è prevista una ulteriore sezione audio-video di sicuro interesse, attraverso il posizionamento di touch screen, con i filmati dei maggiori jazzisti della storia:le immagini, che hanno attraversato gran parte del secolo scorso, documenteranno le performance salienti dei personaggi più popolari e meritevoli di attenzione. E saranno direttamente i visitatori a decidere cosa vedere sullo schermo, con una semplice pressione sul menu. Tutta la mostra, infine, avrà una sua colonna sonora con un mosaico di suoni e registrazioni di rilevanza assoluta, ripresi dagli archivi di Siena Jazz. La musica protagonista sempre e comunque: nelle prossime settimane, inoltre, sarà reso noto il fitto calendario dei concerti dal vivo che arricchiranno i contenuti della mostra Sienajazzeye. Un ricco catalogo, pubblicato da Mazzotta Editore, conterrà la selezione completa delle opere in mostra e sarà arricchito oltre che dai saggi critici dei curatori, dai contributi di grandi jazzisti come Stefano Bollani, Paolo Fresu, Claudio Fasoli, Bruno Tommaso, Franco d’Andrea e di alcuni dei più qualificati esperti del rapporto tra jazz, grafica e copertine come Ira Gitler, giornalista e produttore americano che ha realizzato alcune storiche sedute di Charlie Parker e Sonny Rollins e ha perfezionato l´arte del breve saggio da pubblicare nelle note di copertina, Selwyin Harris, giornalista inglese che su Jazzwise tiene una regolare rubrica dedicata alle copertine di jazz, Steve Lake, giornalista inglese oggi “vice” di Manfred Eicher all´Ecm, una delle più importanti etichette del jazz mondiale e Fulvia Serra, storica direttrice di Linus e appassionata di jazz, che oggi dirige la rivista milanese "Ritmo" e che ha collaborato direttamente con Crepax e lo stesso Francesco Tullio Altan, autori di alcune delle copertine in mostra. .  
   
   
ARCHIMEDE TROVA CASA A SIRACUSA CONVEGNO IN SICILIA PER CELEBRARE IL GRANDE SCIENZIATO E PRESENTARE IL PRIMO MUSEO INTERATTIVO A LUI DEDICATO, PROGETTATO DALLO SPIN OFF CNR AGORASOPHIA.  
 
 Roma, 23 giugno 2008 - Siracusa ritrova e celebra il “suo” Archimede con un convegno scientifico organizzato dalla Facoltà di Lettere dell’Università di Messina, che si inaugura Martedì 24 al Palazzo Vermexio di Siracusa, e si conclude il 26 a Messina nell’Aula Magna della Facoltà di Lettere con una sessione dedicata a Francesco Maurolico. Il convegno, dal titolo “Archimede e le sue fortune”, ripercorrerà attraverso il contributo di alcuni dei maggiori studiosi nazionali e internazionali il ruolo determinante di Archimede nella storia della scienza, e più in generale nella storia della cultura occidentale, attraverso la ricostruzione della sua variegata “fortuna” sul versante delle traduzioni latine di età umanistica, ma anche con l’obiettivo di avviare nuovi studi su una figura così complessa come quella di Maurolico, storico, matematico, poeta, grammatico e naturalista e comprendere in che modo tale attività sia intrecciata con quella dell’uomo impegnato nella vita politica della città e della Sicilia. L’occasione è offerta dalla ricorrenza del ritrovamento -circa un secolo fa in una biblioteca di Istanbul, del “palinsesto di Archimede”- l’insieme delle celebri pergamene contenenti alcune opere del grande studioso, ancora oggi oggetto di studio da parte di gruppi di ricerca internazionali. L’evento costituirà anche l’occasione per presentare la Domus Archimedea, il primo e unico museo scientifico interattivo della Sicilia dedicato alle origini della scienza e della tecnica e incentrato sulla figura e le scoperte di Archimede, destinato a sorgere proprio nel “cuore” della città di Siracusa, nello storico palazzo prospiciente il Duomo che per novant’anni ospitò il Museo Archeologico Nazionale “Paolo Orsi”. Il progetto nasce dalla collaborazione tra il Cnr – Consiglio Nazionale delle Ricerche- e il Gruppo Thesauron, attivo nel settore della valorizzazione dei beni culturali e del turismo tematico, i quali, insieme, hanno dato vita alla società “Agorasophia” ottenendo per questa un rilevante finanziamento della Regione Sicilia nell’ambito del Por Sicilia 2000/2006. Tratto distintivo della “Domus” - che prevede un percorso espositivo di 24 exhibit interattivi oltre ad un planetario interamente progettati e realizzati da personale Cnr coordinato da Manuela Arata, Technology Transfer Officer presso la Presidenza del Cnr e Presidente del Festival della Scienza di Genova - sarà quindi l’approccio “hands-on” tipico dei più moderni science centers internazionali, rigorosamente basato sull’interazione dei visitatori con gli oggetti e le installazioni proposte, partecipazione attiva e “totale” coinvolgimento intellettuale “mind’s on”. .