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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 04 Novembre 2008
ENEL: INIZIANO I LAVORI DI COMPLETAMENTO DELLA CENTRALE NUCLEARE DI MOCHOVCE IN SLOVACCHIA  
 
Mochovce, Slovacchia, 4 novembre 2008 – Il Primo Ministro slovacco Robert Fico, l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel Fulvio Conti e Paolo Ruzzini, Amministratore Delegato di Slovenské elektrárne, oggi hanno inaugurato l’apertura del cantiere del sito nucleare slovacco di Mochovce. L’apertura segue la decisione dell’Autorità Nucleare slovacca (Ujd Sr) che ha approvato i cambiamenti al progetto per il completamento di Mochovce Npp, unità 3 e 4. La costruzione del nuovo impianto dovrebbe essere completata entro la fine del 2013, in linea con il Piano di Investimenti della Società. Gli investimenti per il completamento della centrale raggiungeranno un livello di 2,775 miliardi di euro impegnando circa 4. 000 lavoratori. I lavori preparatori al sito, che coinvolgono all’incirca 300 lavoratori, sono stati avviati da Se nel settembre 2007. Fulvio Conti, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel Spa: "Questo è un giorno importante sia per Slovacchia che per Enel. Il completamento della centrale nucleare di Mochovce contribuirà alla sicurezza degli approvvigionamenti del paese e alla sua crescente domanda di elettricità. Grazie a questo progetto, le famiglie e le imprese slovacche beneficeranno di prezzi dell’elettricità più bassi e più stabili. La fonte nucleare è sicura, a zero emissioni. Questo è anche un evento chiave per Enel, un traguardo della nostra strategia nucleare europea. Oggi Enel è la seconda utility europea per capacità installata, che opera in 22 paesi su 4 continenti. Siamo già un grande operatore nucleare a livello europeo, con più di 4 Gw di capacità nucleare installata con presenza in Francia e Spagna oltre che in Slovacchia. Progettiamo di rafforzare ulteriormente questa posizione investendo 2,775 miliardi di euro per costruire queste due unità aggiuntive, coprendo dunque ben il 22% dei consumi domestici. Il nostro impegno è anche più 2/3 concreto ed efficace dal momento che i flussi di cassa di Slovenské elektrárne saranno utilizzati per finanziare questo progetto. Nessun dividendo sarà distribuito agli azionisti fino a completamento del progetto. Sono convinto che quest’iniziativa rappresenta un passo in più verso una lunga e fruttuosa relazione con il governo slovacco. " Paolo Ruzzini, Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato di Se, a. S. : "Per Slovenské elektrárne questo è un passo significativo nella realizzazione della sua visione di diventare l’utility elettrica più sicura, più affidabile e più competitiva nella regione. L’importanza di questo investimento richiede tutti gli sforzi delle parti interessate, degli azionisti e dei fornitori, per avanzare con il progetto in condizioni di mercato stabili e prevedibili, garantite dal Governo della Repubblica Slovacca. Con dieci anni di eccellenti rapporti di operatività delle prime due unità, e con il completamento della terza e della quarta unità, Mochovce continuerà ad essere il pilastro della sicurezza energetica del paese per molti decenni. " Prerequisiti della costruzione Slovenské Elektrárne ha adattato le parti civili e tecnologiche del progetto delle unità 3 e 4 per portarle in linea con le migliori pratiche e requisiti internazionali delle autorità di supervisione. Le modifiche al progetto si fondano sull’esperienza di costruzione, commissioning e operazione di unità dello stesso tipo in Slovacchia e all’estero e garantiranno che le due nuove unità saranno conformi o eccederanno gli attuali requisiti internazionale di sicurezza per installazioni nucleari. Gli azionisti, Enel Produzione (66%) e il Fondo del Demanio Nazionale (34%) hanno cooperato al fine di ottenere con successo dalla Commissione Europea uno parere positivo per il Progetto Mochovce nel rispetto del Trattato Euratom. In più, il Progetto ha ottenuto l’approvazione da parte di Ujd Sr alle modifiche al progetto di costruzione prima del completamento. La decisione dell’autorità nucleare Ujd Sr, è stata un prerequisito per incorporare tutte le modifiche di sicurezza alla parte civile e tecnologica del progetto. .  
   
   
“ARTI E VECCHI MESTIERI IN BICI” IN MOSTRA ALLA CASA DELL’ENERGIA. MARTEDÌ 4 NOVEMBRE LA PRESENTAZIONE E L’INAUGURAZIONE  
 
 Milano, 4 novembre 2008 – Oggi alla Casa dell’Energia di Milano (piazza Po 3, a poche centinaia di metri da piazza Piemonte; Mm1 Pagano - Wagner, autobus 61, 68, 58, tram 29, 30, 16), viene inaugurata la mostra “Arti e vecchi mestieri in bici”, aperta fino al 28 novembre, con ingresso libero, dal lunedì alla domenica dalle 10 alle 18 (sabato chiuso). L’inaugurazione sarà preceduta da una conferenza stampa aperta al pubblico, alle 11. 30, presso la Sala stampa della stessa Casa dell’Energia, cui farà seguito un rinfresco offerto da A2a. Al centro dell’esposizione, trenta esemplari originali di biciclette che artigiani e commercianti ambulanti del secolo scorso utilizzavano - modificate e attrezzate al bisogno - per spostarsi di paese in paese, offrendo i loro servigi a chi ne faceva richiesta. Provengono dalla raccolta privata di Maurizio Urbinati - di professione fornaio a Santa Giustina di Rimini (Rn), ma collezionista per passione -, che da alcuni anni si è dedicato al recupero, al restauro e alla valorizzazione di queste vecchie biciclette. Una meticolosa ricerca condotta in tutta Italia ha permesso a Urbinati di riunire diversi esemplari, unici nel loro genere, accuratamente riadattati e accessoriati degli strumenti indispensabili per mestieranti senza fissa dimora, che svolgevano i loro lavori direttamente a domicilio, casa per casa, nelle campagne, nelle strade o nelle piazze (arrotino, barbiere, cantastorie…). Le biciclette in esposizione saranno accompagnate da schede documentative e da suggestivi quadri fotografici che le “ambientano” nella loro epoca. Il visitatore troverà un ulteriore supporto nella Guida gratuita curata dal giornalista e scrittore Emilio Magni, realizzata su iniziativa del Centro Studi Grande Milano con il contributo della Banca Popolare di Milano: in un’ottantina di pagine elegantemente illustrate sono descritte caratteristiche e curiosità dei mestieri relativi ai mezzi in esposizione. Durante il periodo di apertura della mostra, nelle domeniche 9, 16 e 23 novembre, alle 15. 30, sono in programma visite speciali dedicate a nonni e nipoti, curate dall’ Associazione Anteas, caratterizzate dal tema “Il nonno racconta. ” e dalla presenza dell´attrice Michela Costa (compagnia teatrale “ditta gioco fiaba”). Sono inoltre previste visite guidate per scolaresche con la collaborazione del Gruppo Pensionati Aem (info e prenotazioni: 02 77203838-3259). All’inaugurazione sarà presente la pattuglia ciclisti della “Luciano Manara” di Milano. Alla conferenza stampa interverranno il collezionista Maurizio Urbinati, il curatore della Guida Emilio Magni, Biagio Longo (Direttore comunicazione e relazioni esterne A2a), Daniela Mainini (Presidente del Centro Studi Grande Milano), Mariolina Moioli (Assessore famiglia, scuola e politiche sociali del Comune di Milano), Ildebrando Radice (Responsabile relazioni esterne B. P. M. ). “Arti e vecchi mestieri in bici” è organizzata da Pressing con la sponsorizzazione di A2a spa, la collaborazione del Centro Studi Grande Milano e il patrocinio dell’Assessorato Famiglia, Scuola e Politiche Sociali del Comune di Milano. .  
   
   
BENI STABILI VENDE IL 40% DI RISORSE & SVILUPPO NAPOLI S.P.A.  
 
 Roma, 4 novembre 2008 - Beni Stabili in data 31 Ottobre ha firmato il closing per la cessione del 40% di Risorse & Sviluppo Napoli a So. Ge. Pa S. P. A , già proprietaria del 60% del capitale sociale di Risorse & Sviluppo Napoli. Il prezzo di vendita è di € 2,8 milioni a fronte di un valore di bilancio pari a € 2,3 milioni al 30 giugno 2008. L’operazione è finalizzata a proseguire la semplificazione del gruppo Beni Stabili. Risorse & Sviluppo Napoli è proprietaria in Napoli di alcuni immobili a destinazione mista ubicati in zona centrale e dell’area industriale ex Redaelli. .  
   
   
CALABRIA: ILLUSTRATO DALL’ASSESSORE INCARNATO E DAL VICEPRESIDENTE CERSOSIMO IL “PIANO PER LA CASA”  
 
Reggio Calabria, 4 novembre 2008 - L’assessore ai Lavori Pubblici Luigi Incarnato ed il vicepresidente Domenico Cersosimo, stamani a Palazzo Alemanni, alla presenza dei giornalisti, hanno illustrato il Piano per la casa contenuto in un protocollo sottoscritto dalle amministrazioni Comunali di Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria, Crotone, Vibo Valentia, Lamezia Terme e Corigliano Calabro. L’intervento prevede un investimento complessivo di 230 milioni di euro da indirizzare su tre direttrici: 60 milioni di euro per recuperare interventi previsti nei contratti di quartiere dei Comuni sottoscrittori dell’intesa; 155 milioni per il Piano di edilizia locativa e privata; 15 milioni di euro per l’abbattimento delle barriere architettoniche, sia nelle abitazioni privati che in alloggi Erp, per le incompiute dell´Aterp e per contributi per l´acquisto di autoclave destinati alle case Erp. “È un programma innovativo - ha dichiarato l’assessore Incarnato - con un forte significato sociale. Il nostro obiettivo è di riuscire a coniugare l’assolvimento delle esigenze abitative con soluzioni di qualità, operando anche per il recupero di aree degradate in comuni individuati con criteri legati alla popolazione, ma dove sono già in essere i contratti di quartiere. Perciò è stato messo in cantiere un programma di 155 milioni di euro per l’edilizia locativa e privata, allo scopo di venire incontro alle necessità che riguardano particolari categorie come giovani coppie in difficoltà, anziani, extracomunitari e ragazze madri. Inoltre, è necessario anche dare risposte concrete a circa 1. 200 famiglie che, dal 2004 ad oggi, sono ancora in attesa di un contributo per l’abbattimento di barriere architettoniche. Altri 15 milioni di euro - ha proseguito l’assessore ai Lavori Pubblici - sono stati destinati alle incompiute nell’ambito delle Aterp, individuate in base ad un censimento, mentre tutti i condomini di edilizia residenziale pubblica potranno accedere ad un finanziamento del cinquanta per cento a fondo perduto per dotarsi di una cisterna con autoclave”. L’assessore Incarnato ha auspicato “la collaborazione di tutti per poter cantierizzare le opere entro un anno. A questo scopo - ha concluso - abbiamo fatto un bando dinamico che già all´indomani della sua pubblicazione sarà attivo e renderà possibile il finanziamento dei progetti che perverranno”. Per il vicepresidente Cersosismo “il Piano avrà una forte caratura sociale perché agisce attraverso l’edilizia per garantire il diritto di cittadinanza. Non è accettabile - ha evidenziato - che esistano situazioni di preclusione per persone che hanno difficoltà a fruire di servizi e attività per gli ostacoli dovuti alla condizione degli edifici abitativi. Pertanto, è importantissima la scelta di sanare al 31 dicembre prossimo tutte le richieste relative all´abbattimento delle barriere architettoniche che erano ferme dal 2004. La Regione – ha detto infine il vicepresidente - ha lavorato ad un programma che è anticiclico perché si propone di contrastare la crisi economica e finanziaria in atto, crisi che, per quanto riguarda la Calabria, inciderà pressoché esclusivamente sull’economia reale”. .  
   
   
CASA PUBBLICATO SUL BURT DEL 29 OTTOBRE. PREVISTI IN TOTALE 24 MILIONI DI EURO AFFITTI A CANONE SOCIALE, ECCO IL BANDO DELLA REGIONE TOSCANA  
 
Firenze, 3 novembre 2008 - E´ stato pubblicato il 29 ottobre 2008, sul Burt, il bollettino ufficiale della Regione Toscana, l´avviso pubblico riservato ai comuni Toscani per i programmi di riqualificazione urbana destinati ad incrementare gli alloggi da offrire in affitto a canone sostenibile e a migliorare la dotazione di alloggi nelle situazioni di diagio abitativo. Il bando, scaricabile anche dal sito internet della Regione (http://www. Regione. Toscana. It/regione/multimedia/rt/documents/1225273862361_parte_ii_n. _44_del_29. 10. 2008. Pdf ) prevede che i Comuni debbano inviare entro 180 giorni le domande di partecipazione corredate di tutti i documenti. Complessivamente sono previsti 24 milioni e 606 mila euro, dei quali 16 milioni e 194 mila euro stanziati da un Decreto Ministeriale del 26 marzo 2008 dell´allora Ministro Di Pietro, 4 milioni e 858 mila euro della Regione Toscana e 2 milioni e 947 mila rappresentata dalla quota dei Comuni. Il bando è finalizzato alla costruzione o al recupero di alloggi da destinare a canone sociale a quanti sono inseriti nelle graduatorie degli alloggi popolari ma non hanno potuto ottenerne uno, oppure a quanti sono comunque i condizioni di reddito da non poter accedere al libero mercato. «L´uscita di questo bando – sottolinea l´assessore regionale alla casa Eugenio Baronti – era particolarmente attesa in Toscana dove le situazioni di disagio abitativo si fanno sempre più critiche e sono accentuate dalla crisi. La Regione ha fatto tempestivamente il suo dovere, sia stanziando le risorse per tempo, sia predisponendo il bando. Purtroppo devo ricordare a tutti che le risorse statali stanziate dal Ministro di Pietro sono oggi in forse, dopo che il Governo Berlusconi ha cambiato le carte in tavola. La Toscana e le altre Regioni hanno reagito e si impegnano a fare quanto possono per scongiurare la possibilità che quest e risorse vengano stornate. Da qualche settimana è stato messo in piedi un tavolo per questo, così come per le altre risorse (per la Toscana erano 31,5 milioni di euro) stanziati dal governo Prodi. Il nostro impegno è totale per far sì che le risorse restino, tuttavia al momento i Comuni dovranno predisporre e inviare la documentazione senza poter contare con certezza sulle risorse statali. » .  
   
   
PIANO CASA, SCOTTI: FONDAMENTALE RUOLO REGIONI  
 
Cagliari, 4 novembre 2008 - Regione Lombardia si aspetta la possibilità di giocare un ruolo di programmazione degli interventi, auspica che anche le Aziende territoriali per l´Edilizia residenziale pubblica non si occupino solamente di realizzare e gestire l´edilizia sociale, ma diventino attuatrici di programmi complessi, e che sia conservata la quota di risorse già attribuite alle Regioni in particolare per la realizzazione di case per sfrattati. E´ l´auspicio espresso dall´assessore regionale alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti, durante il suo intervenuto al convegno "Piano Casa, Efficienza, Qualità" organizzato da Federcasa a Cagliari. "Tenuto conto della competenza regionale in materia di Edilizia residenziale pubblica - ha spiegato Scotti - le Regioni apprezzano i contenuti del piano presentato, fanno però notare che ancora qualcosa rimane da fare per quanto riguarda i ruoli delle stesse". Le Regioni, infatti, a seguito della riforma Bassanini prima, e costituzionale dopo, hanno impostato una propria politica per la casa più aderente alle esigenze ed alle potenzialità del proprio territorio. "Regione Lombardia - ha aggiunto Scotti - già dal 2004 ha introdotto innovative forme di housing sociale. Per questo il nostro sforzo è quello di far coesistere principi e procedure dell´Edilizia residenziale pubblica tradizionale con quello della sostenibilità economica e sociale degli interventi. La nostra elaborazione ha riguardato la risposta ad un bisogno abitativo che coinvolge classi meno abbienti come ceto medio, studenti e lavoratori temporanei, che si trovano in difficoltà nel sostenere i prezzi di mercato". Concretamente, questa situazione, in Lombardia ha significato attivare strumenti come: - il canone moderato, con contributi regionali fino al 40% per la realizzazione di alloggi in affitto a circa 350 euro al mese con la possibilità per l´operatore di gestire anche le assegnazioni; - il canone convenzionato con contributi solo in conto interessi per la realizzazione di alloggi in affitto a circa 500 euro al mese e - la locazione di posti letto per studenti con contributi regionali fino al 30% a fronte di un canone di circa 300 euro al mese. Regione Lombardia, poi, partecipa stabilmente al Fondo immobiliare etico "Abitare Sociale 1" promosso insieme a Fondazione Cariplo, tramite il quale saranno realizzati 800 alloggi a canone moderato e convenzionato a Milano e altri 90 a Crema. "Il riconoscimento del ruolo delle Regioni - ha concluso Scotti - in un´ottica di vera sussidiarietà è quindi indispensabile per garantire a tutti coloro che non possono accedere al libero mercato una casa dignitosa". . .  
   
   
CASA, PROVINCE DELL´EMILIA OVEST CONTRO IL GOVERNO NOTA COMUNE DEGLI ASSESSORI COMPETENTI DI PIACENZA, PARMA, REGGIO E MODEMNA  
 
 Piacenza, 4 novembre 2008 - Presa di posizione comune degli assessori alle Politiche abitative di Modena, Maurizio Maletti, di Parma, Ettore Manno, di Piacenza, Paola Gazzolo, e di Reggio Emilia, Marcello Stecco, sulla politica del Governo a livello di edilizia pubblica, politica che i quattro assessori giudicano in modo molto negativa Dov´è finito l´impegno del Governo sul Piano Casa, chiedono i quattro assessori? Il Piano doveva essere emanato entro il 21 ottobre (termine dei 60 giorni previsti in Finanziaria) ma ancora non c’è. Ogni tanto compare un annuncio (20. 000 alloggi, 100. 000 alloggi) ma del Decreto non esiste traccia né è dato sapere se e quante sono le risorse disponibili. Intanto non si riunisce la Conferenza Stato-regioni e della Casa, problema reale, il Governo non si occupa, e se se ne occupa lo fa per effettuare dei tagli. Come ha fatto bloccando i 550 milioni di Euro già stanziati dalla Finanziaria Prodi (32 milioni per la Regione Emilia Romagna). Come ha fatto cancellando (insieme ad altri 700 comuni italiani) tutti i capoluoghi emiliani, ad esclusione di Bologna, dalla proroga degli sfratti emanata ad ottobre. E come ha fatto diminuendo il Fondo Sociale per l’affitto. “Chiediamo dichiarano congiuntamente i quattro assessori - che il Governo rispetti gli impegni, non sottovaluti il problema casa che è urgente, restituisca e sblocchi i 550 milioni di Euro già impegnati, si confronti con le Regioni e gli Ee. Ll. Per dare attuazione, finalmente, a un vero Piano Casa, federalista e basato sui bisogni dei territori”. .  
   
   
COSTO CASA, INDAGINE DELLA UIL IN BASILICATA  
 
Potenza, 4 novembre 2008 - Se il 27% in media del reddito netto delle famiglie italiane è stato impiegato per pagare l’affitto della propria abitazione nel I semestre 2008 (rispetto al Ii semestre 2007, in cui la spesa per l’affitto incideva del 25% sul reddito, si è registrato un aumento pari al 6,3%), in Basilicata la spesa media mensile è di 357 euro (il 13,8% del salario) a Potenza e di 274,20 euro a Matera (il 10,6% , con un aumento più contenuto tra il 3 e il 3,7%. Sono i dati emersi dal Ii° rapporto Uil “Famiglia, reddito, casa” dell’Ufficio Politiche Territoriali della Uil. Per il rapporto, è stato utilizzato come campione di riferimento una famiglia composta da due lavoratori dipendenti, con due figli a carico, che percepisce un reddito lordo annuo pari a 36. 000 euro e vive in affitto in una delle città Capoluogo di Regione; il costo dell’affitto è stato calcolato sulla base della media tra il costo minimo e il costo massimo di un appartamento di 70 mq. , in stato conservativo normale, ubicato in area centrale, semicentrale e periferica. Analizzando i dati emerge quanto sia arduo per una famiglia italiana acquistare un’abitazione: a Potenza nel primo semestre 2008, il costo medio di un appartamento di nuova costruzione di 70 mq. È quotato tra i 3mila e i 3. 300 euro al mq. Una delle conseguenze della ormai insostenibilità degli affitti o dell’acquisto è la progressiva crescita della morosità; continua, infatti, ad essere sempre molto elevato il numero degli sfratti: nel 2007 sono stati emessi in Basilicata 141 provvedimenti di sfratto di cui 117 per morosità e 24 per finita locazione (61 al 31 dicembre 2007 sono stati eseguiti). La Regione in cui il rapporto tra n° degli sfratti emessi/famiglie residenti è più elevato risulta la Calabria dove nel 2007 è stato emesso 1 sfratto ogni 2. 295 famiglie, seguita da Basilicata, Sardegna e Campania dove è stato emesso rispettivamente 1 sfratto ogni 1. 596, 1. 569 e 1. 039 famiglie. Le Regioni dove il rapporto sfratti emessi/famiglie risulta essere più basso sono invece, Toscana, Lazio ed Emilia Romagna rispettivamente con 1 sfratto ogni 314, 348 e 370 famiglie. Per la Uil, e come confermano i dati emersi – sottolinea il segretario generale regionale Michele Delicio - occorre collocare al centro dell’agenda politica il problema della casa quale diritto innegabile del cittadino perseguendo un piano programmatico e non solo emergenziale. La Regione attraverso gli Ater di Potenza e di Matera deve intensificare i programmi per l’edilizia residenziale popolare e cooperativa e i Comuni individuare nuove aree da destinare agli stessi programmi. .  
   
   
L´ARCHITETTO PORTOGHESE JOãO FERREIRA NUNES VINCE IL CONCORSO INTERNAZIONALE SUL FUTURO DEL FORTE DI FENESTRELLE  
 
Torino, 4 novembre 2008 - Il progetto intitolato “Finis Terrae – Pons Terris”, presentato dal gruppo di architetti di cui era capofila il portoghese João Ferreira Nunes, ha vinto il concorso di idee per il recupero e la valorizzazione del Forte di Fenestrelle (la più grande fortezza alpina d’Europa), lanciato nei mesi scorsi dalla Provincia di Torino nell’ambito del Congresso mondiale degli Architetti. Il 29 ottobre a Palazzo Cisterna il Presidente della Provincia di Torino, Antonio Saitta ha premiato le tre proposte ritenute le migliori, tra le 19 presentate, dalla Commissione giudicatrice, presieduta dall’ingegner Sandro Petruzzi, dirigente della Provincia e composta dagli architetti torinesi Luca Barello e Stefano Trucco e dai colleghi Suha Ozkan (turco) e Andreas Kipar: - 1°classificato: progetto “Finis Terrae – Pons Terris”, presentato da un’associazione temporanea tra “Proap Estudios e Projectos de arquitectura paisagista” dell’architetto João Antonio Ribeiro Ferreira Nunes (capogruppo) e gli architetti Fiorenzo Meneghelli, Andrea Menegotto e Marco Carretta - 2° classificato: progetto “Un segno Forte”, presentato dagli architetti Francesco Barrera (capogruppo), Isabella Magnaghi, Alessandro Mellano, Paola Ravella e da Studioata - 3° classificato: progetto “Non più conquistare il mondo ma abitarlo”, presentato dagli architetti Margherita Bert (capogruppo), Antonio De Rossi e da Dedalo s. A. S. Di Luisella Italia & c João Ferreira Nunes, nato nel 1960, è un architetto e paesaggista che vive e lavora a Lisbona, dove si è laureato nel 1985 (in Architettura del Paesaggio presso l’Istituto Superiore di Agronomia dell´Università Tecnica di Lisbona) e dove ha fondato nel 1989, con altri quattro architetti paesaggisti, lo studio Proap - Estudos e Projectos de Arquitectura Paisagista Lda. Dal 1998, anno in cui la progettazione del parco per l’Expo di Lisbona lo ha fatto conoscere al pubblico internazionale, João Nunes ed il suo studio hanno elaborato decine di progetti, prevalentemente in Portogallo, ma anche in Italia: basti ricordare il concorso vinto per il Parco Forlanini a Milano (2002), il progetto per il Parco Urbano di Ferrara (2004), quello per il Lungomare di Trieste (2003), oltre a lavori più contenuti nelle dimensioni ma non certo nella qualità. Ne è un esempio il parco disegnato per il progetto jesolano di “Merville. La casa nel parco” (in fase di realizzazione), dove al suo fianco lavora il connazionale Gonçalo Byrne. Per scaricare il file della presentazione dei risultati del concorso ci si può collegare al link http://www. Provincia. Torino. It/decentramento/file-storage/file?file_id=504010&folder_id=495012 La Provincia di Torino aveva lanciato il concorso di idee per acquisire proposte di recupero e valorizzazione del suo monumento simbolo, chiedendo agli architetti di individuare strategie di intervento su tutto il Forte, immaginare una possibile destinazione d’uso agli immensi spazi di cui la fortezza dispone (in parte recuperati grazie agli interventi di restauro sinora eseguiti) e di ipotizzare il recupero e la valorizzazione della Ridotta Carlo Alberto, appena acquisita dalla Provincia e situata nel fondovalle, sulle rive del Chisone. La Ridotta, ultima costruzione realizzata nel 1836 a completamento del Forte, ne diverrà la porta di accesso per i turisti in visita al complesso. Al fine di definire i contenuti e gli obiettivi del concorso era stato istituito un Comitato Scientifico di livello internazionale, costituito da cinque autorevoli personalità dalla riconosciuta esperienza: l’architetto Andrea Bruno, l’architetto Carla Di Francesco, la professoressa Marta Francocci, l’architetto svizzero Aurelio Galletti ed il collega maltese David Pace. .  
   
   
INCHIESTA ALER, SCOTTI:IMPEGNO PER EVITARE RITARDI  
 
Milano, 4 novembre 2008 - "Stiamo facendo tutte le verifiche del caso per capire se e come Regione Lombardia è stata lesa". L´assessore regionale alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti, commenta così l´apertura di un inchiesta da parte della Procura di Monza su presunte finte ristrutturazioni in 13 quartieri popolari di Milano. "Da tempo - aggiunge Scotti - sono iniziate verifiche interne all´Aler per accertare i dettagli dell´episodio già emerso a luglio e per capire quali provvedimenti la stessa Azienda potrebbe adottare". "Da parte nostra - conclude l´assessore Scotti - faremo tutto il possibile affinché i cantieri non accusino ritardi penalizzando chi da tempo aspetta una casa". .  
   
   
LE PMI DELLA CHIMICA DI FRONTE ALLA NORMATIVA REACH  
 
 Milano, 4 novembre 2008 - "Una normativa europea che interessa in particolare il nostro settore", ha detto l´Assessore regionale all´Artigianato e Servizi, Domenico Zambetti, introducendo il convegno ´Il regolamento Reach e gli artigiani´, che si è svolto stamane alla camera di Commercio di Milano. Obiettivo principale del Reach, che ha iniziato ad entrare in vigore dal 1 giugno 2007, è quello di migliorare la conoscenza dei pericoli e dei rischi derivanti dai prodotti chimici già esistenti e al contempo mantenere e rafforzare la competitività e le capacità innovative dell´industria chimica europea. Attraverso un sistema integrato di registrazione, valutazione e autorizzazione delle sostanze chimiche, si mira ad assicurare un maggiore livello di protezione della salute umana e dell´ambiente: circa 30. 000 sostanze e prodotti chimici sono soggetti ad un esame sulla loro pericolosità e inseriti in un database comune a tutti gli Stati membri. La registrazione delle sostanze comporta l´obbligo di presentare all´Agenzia europea una serie di informazioni di base sulle caratteristiche delle sostanze e, in mancanza di dati disponibili, l´obbligo di eseguire test sperimentali per caratterizzare le proprietà fisico-chimiche, tossicologiche e ambientali. D´altro canto, il Regolamento Reach, sostituendo buona parte della legislazione attualmente in vigore in materia di sostanze chimiche, richiede un adattamento sostanziale da parte di tutti gli Stati. Al sistema industriale è richiesto quindi un ruolo attivo nella gestione del rischio delle sostanze chimiche e occorrono quindi una serie di azioni per l´adeguamento dei sistemi organizzativi aziendali. "A fronte di questa complessa problematica - ha detto ancora Zambetti - l´Assessorato Artigianato della Regione Lombardia, in previsione della necessità di affrontarla da parte delle imprese artigiane, ha attivato, nell´ambito della convenzione con Unioncamere Lombardia, un progetto di analisi e studio sull´impatto che questa normativa europea ha sul mondo delle imprese". Il progetto Reach Artigianato, cofinanziato da Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia nell´ambito della Convenzione Artigianato e realizzato da Innov-hub, Azienda della Cciaa di Milano per l´innovazione, parte dalla realtà delle imprese artigiane per sviluppare un percorso di supporto e sensibilizzazione attraverso un sito Internet (www. Inforeach. It), guide e un´indagine su alcuni comparti dell´artigianato lombardo: sono stati realizzati studi sul campo, che interessano i settori del tessile-abbigliamento, meccanico e legno arredo. Si sono inoltre attivate una serie di collaborazioni e contatti sul territorio al fine di creare una rete di competenze indispensabile per la raccolta e la diffusione dell´informazione relativa a Reach "L´importanza di Reach - ha concluso Zambetti - è amplificata nella nostra Regione. La Lombardia è infatti la seconda ´regione chimica´ d´Europa ed è quindi chiamata a confrontarsi in maniera forte con questa nuova legislazione che rappresenta un potente stimolo all´innovazione oltre che un passo decisivo nella salvaguardia della salute umana ed ambientale. In questo quadro di riferimento diviene evidente l´interesse anche del mondo artigiano che costituisce una parte essenziale del tessuto produttivo lombardo. Se le aziende più grandi hanno la disponibilità di risorse per prepararsi adeguatamente ai cambiamenti che verranno, sono le piccole imprese ad essere meno informate e preparate a recepire le novità. Ed è proprio per questo motivo che la nostra iniziativa non si esaurisce con la giornata da oggi, ma intendiamo impostare con la camera di Commercio un lavoro in profondità che andrà avanti su tutto il territorio". .  
   
   
CENTROMARCA: PRECISAZIONI  
 
 Milano, 4 novembre 2008 - In una recente pagina pubblicitaria sotto forma di “lettera aperta”, Coop prospetta il tema straordinariamente complesso e critico dei prezzi in una chiave semplicistica e prettamente demagogica, che occulta le dinamiche reali del mercato. Nessun produttore - con mercati stagnanti, potere d’acquisto calante e competizione feroce - può permettersi di aumentare i propri listini se non assolutamente costretto e nella misura minima indispensabile. D’altra parte la fissazione dei prezzi di cessione è un momento cruciale dell’esercizio di impresa e dei rischi connessi, massimizzati oggi da un contesto drammatico in cui la tenuta delle imprese non è certo meno importante dei prezzi dei loro prodotti: consumatori e lavoratori sono le stesse persone. A questo proposito, Centromarca ribadisce che l’industria di marca è tale grazie alla reputazione costruita con il rigore, la passione e la fatica di intere generazioni. Soltanto un impegno continuativo e totale consente di corrispondere pienamente alle attese e ai bisogni del consumatore e di garantirgli valore (sicurezza, prestazioni di qualità costanti nel tempo, innovazione) al giusto prezzo: senza questi impegni, il capitale costruito nel tempo e racchiuso nella Marca, può dissolversi in un attimo. Tale consapevolezza è un richiamo imperativo alla coerenza e alla responsabilità. Un imperativo che viene innanzitutto dal fatto stesso di essere impresa di marca. .