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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 18 Novembre 2008
EVENTO SUI FONDAMENTI E LO SVILUPPO DELLE CELLE A COMBUSTIBILE  
 
Nancy, Francia, 18 novembre 2008 - Dal 10 al 12 dicembre si terrà a Nancy, in Francia, la conferenza Fdfc2008 (Fundamentals and Developments of Fuel Cell Conference 2008). La conferenza ha lo scopo di presentare i risultati tecnici e scientifici della ricerca sui materiali delle celle a combustibile, sugli stack e i sistemi delle celle a combustibile e le loro applicazioni. L´evento intende anche incentivare lo scambio scientifico internazionale tra laboratori, fornitori di celle a combustibile, produttori delle componenti e industrie utenti finali. L´evento di tre giorni consisterà in conferenze su invito, relazioni contributo e poster. Verranno trattati i seguenti argomenti: i fondamenti delle celle a combustibile, con particolare attenzione ai fenomeni fisicochimici che avvengono nelle celle a combustibile; lo sviluppo di componenti e sistemi delle celle a combustibile; applicazioni delle celle a combustibile; mercato e costi delle celle a combustibile. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Fdfc08. Ciril. Fr/ . .  
   
   
LETTERA APERTA AL GOVERNO PER UNA CHIARA POLITICA DI PROMOZIONE DELLE FER APER, ASSOELETTRICA E ASSOSOLARE CHIEDONO FORMALMENTE L’ADESIONE AGLI OBIETTIVI DELIBERATI IN SEDE EU  
 
Milano, 18 novembre 2008 – La lotta ai cambiamenti climatici come opportunità di competitività e di progresso tecnologico e sociale. Questo il presupposto alle richieste avanzate da Aper, Assoelettrica e Assosolare in una lettera aperta indirizzata al Governo affinchè aderisca alle politiche europee per l’utilizzo delle Fer. Pubblicato su alcuni quotidiani nazionali, il documento sostiene che “una chiara politica di promozione delle fonti rinnovabili e della filiera industriale ad esse collegata può significare per l’Italia nei prossimi dodici anni investimenti privati per oltre 50 miliardi di Euro e la creazione di nuova occupazione per più di 100. 000 addetti, offrendo inoltre un importante contributo allo sviluppo economico e sociale”. Per arrivare a questo obiettivo, le tre Associazioni identificano alcune azioni che il Governo italiano dovrà intraprendere. Innanzitutto l’avvio di una più incisiva politica di promozione dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili, che contempli obiettivi realistici e coerenti con i target individuati a livello Eu; un Testo Unico per le Fer in grado di armonizzare in maniera chiara e duratura una realtà normativa attualmente confusa; la semplificazione dei processi autorizzativi; un forte sviluppo delle rete elettrica per agevolare l’accesso e il collegamento degli impianti; facilitare il progresso di tecnologie sempre più avanzate attraverso investimenti in ricerca e infine la diffusione di una cultura delle Fer solida e referenziata, volta a promuovere l’accettabilità sociale degli impianti intergrati nel territorio. Solo in questo modo, i costi connessi al perseguimento degli obiettivi europei saranno compensati dai vantaggi conseguibili in termini di efficienza, occupazione e crescita economica. Lettera Aperta Al Governo Italiano Sull’adesione Alle Politiche Europee Per L’utilizzo Delle Fonti Energetiche Rinnovabili Onorevole Presidente del Consiglio, Onorevoli Ministri, le nostre Associazioni rappresentano la categoria degli imprenditori attivi nella produzione di energia da fonti rinnovabili e nella filiera industriale ad essa collegata che raccoglie oltre 1. 000 aziende con un numero di addetti ormai superiore alle 15. 000 unità. L’europa sta affrontando la lotta ai cambiamenti climatici come una necessità da convertire in una opportunità di competitività e di progresso tecnologico e sociale imponendo agli Stati membri precisi obiettivi al 2020 con scelte di natura epocale che potranno modificare gli scenari economici e politici in tempi più brevi di quanto si pensi. Le fonti rinnovabili hanno visto negli ultimi anni in Europa il maggior tasso di sviluppo incrementale tra tutte le fonti energetiche e rappresentano un importante settore industriale in grado di garantire, se opportunamente promosso, occupazione, sviluppo economico, competitività internazionale, esportazioni di tecnologie e prodotti. Una chiara politica di promozione delle fonti rinnovabili e della filiera industriale ad esse collegata può significare per l’Italia nei prossimi dodici anni investimenti privati per oltre 50 miliardi di Euro e la creazione di nuova occupazione per più di 100. 000 addetti, offrendo quindi un importante contributo allo sviluppo economico e sociale nonché significativi risparmi nell’acquisto dall’estero di combustibili fossili e di crediti di emissione. E’ per questo che chiediamo al Governo di: • Aderire in maniera costruttiva agli obiettivi che saranno deliberati in sede europea avviando una più incisiva politica di promozione dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili, per combattere la volatilità dei prezzi petroliferi, la nostra vulnerabilità strategica in campo energetico e i cambiamenti climatici. • Inserire negli annunciati nuovi indirizzi della politica energetica nazionale un obiettivo realistico e coerente con i target convenuti a livello europeo, ma soprattutto concordato, in piena corresponsabilizzazione con le Regioni, sulla base delle effettive potenzialità. • Dare pronta attuazione ai provvedimenti legislativi di sostegno allo sviluppo delle fonti rinnovabili rimasti finora incompiuti, anche redigendo un “Testo Unico per le fonti rinnovabili” in grado di armonizzare in maniera chiara e duratura una realtà normativa attualmente confusa. • Rendere semplici, affidabili e trasparenti i processi autorizzativi dei nuovi impianti in un quadro di armonizzazione delle differenti procedure attualmente vigenti nelle diverse Regioni. • Promuovere un più organico sviluppo della rete elettrica al fine di facilitare l’accesso e il collegamento del maggior numero di impianti, anche di piccola taglia, nel minor tempo possibile. • Diffondere una cultura delle fonti rinnovabili solida e referenziata, volta a promuovere l’accettabilità sociale degli impianti correttamente integrati nel territorio. • Stimolare l’ulteriore crescita dell’industria nazionale di settore e degli investimenti in ricerca e innovazione facilitando quindi lo sviluppo di tecnologie sempre più avanzate. Siamo certi che i costi connessi al perseguimento degli obiettivi europei saranno così compensati dai vantaggi conseguibili in termini di efficienza, occupazione, innovazione e crescita economica nonché dal raggiungimento di più efficaci risultati nella salvaguardia dell’ambiente. .  
   
   
PRIMO TOWN MEETING EUROPEO SU ENERGIA E CLIMA «I GIOVANI PROTAGONISTI DELLE SCELTE ENERGETICHE PER IL FUTURO»  
 
Firenze, 18 novembre 2008 - «E´ una bella esperienza di cui è importante che siate protagonisti voi giovani, la classe dirigente di domani. Siete voi che dovete occuparvi dei cambiamenti climatici, un tema che riguarda direttamente il presente e soprattutto il vostro futuro. La legge regionale sulla partecipazione sta funzionando e anche con iniziative come questa mettiamo a vostra disposizione uno strumento che coniuga la democrazia, richiama alle piazze dell´antica Atene, con la modernità dell´elettronica e le possibilità di dialogo mondiale che offre la rete. Usatele bene e buon lavoro a tutti». E´ con queste parole che il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, ha aperto, il 15 novembre, alla Fortezza da Basso di Firenze il primo town meeting europeo, dedicato all´energia e ai cambiamenti climatici. Lo ha fatto davanti ad una platea composta da circa 200 giovani tra i 15 e i 35 anni provenienti da tutte le province della Toscana e in collegamento telematico con 100 pari età spagnoli riuniti a Barcellona e 170 giovani francesi presenti a Poiteau. A loro aveva rivolto, in un perfetto francese e in catalano, un semplicissimo buongiorno accompagnato dall´augurio di buon lavoro. L´assessore regionale alla partecipazione, Agostino Fragai, ha sottolineato come la formula del town meeeting, giunta alla terza edizione, rappresenti un valido strumento di approfondimento e di partecipazione diretta. «Il frutto del vostro lavoro – ha aggiunto Fragai – lo porteremo martedì come contributo dei giovani delle tre regioni, la Toscana, la Catalogna e il Poitou-charantes, alla commissione europea sui cambiamenti climatici. Si tratta di un percorso, quello sulla partecipazione, che come Regione abbiamo avviato e stiamo perfezionando con la recente nomina del garante regionale della partecipazione e tra breve con l´annuncio del finanziamento dei primi 23 progett i, presentati da Comuni, scuole, comunità montane ed enti parco, che abbiamo approvato e finanziato». Il presidente della Commissione speciale del Parlamento europeo sui cambiamenti climatici, Guido Sacconi, presente in sala, ha salutato tutti i partecipanti ricordando l´indagine di Eurobarometro secondo la quale il 63 per cento dei cittadini dell´Unione europea considerano quello dei cambiamenti climatici il secondo problema più importante per il mondo dopo la fame e la povertà. «E tra i giovani europei – ha aggiunto Sacconi – questa percentuale è più alta. Fate quindi sentire il vostro fiato sul collo di politici e amministratori perché è importante che riusciamo a cogliere l´occasione offerta da questa nuova rivoluzione industriale che abbiamo davanti. Ci sono segnali importanti, come l´elezione di Obama a presidente degli Usa e sono convinto che anche questo ci aiuterà a trovare i l prossimo anno a Copenaghen un accordo sul clima migliore e più avanzato di quello sottoscritto a Kyoto». .  
   
   
CENTRALE ELETTRICA PRESSO L´API DI FALCONARA. IL PRESIDENTE SPACCA ALLA RIUNIONE CON LETTA  
 
Ancona, 18 Novembre 2008 - Il Presidente Gian Mario Spacca ha partecipato ieri pomeriggio ad un incontro promosso dal Sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri Gianni Letta sulle problematiche relative alla proposta di una nuova centrale di produzione elettrica a Falconara Marittima. Come noto si tratta di una iniziativa del gruppo Api Raffineria assunta nel giugno 2006, che prevede l´installazione di una centrale della potenza elettrica complessiva di 580 Mw, distinta in due sezioni, l´una di 520 Mw e l´altra di 60 Mw. L´istruttoria regionale per il necessario parere di Via e` in fase di definizione, ma gia` sono emerse problematiche di conformita` del progetto rispetto al quadro di riferimento programmatico regionale. Questo soprattutto per la sezione da 520 Mw, che risulta in contrasto con il Pear, per diversi ordini di motivi, per taglia, tipologia e localizzazione. Oltre ad una non congruita` con il Pear, il progetto non risulta in linea anche con altri strumenti regionali. Con il Piano di tutela e risanamento della qualita` dell´aria (fissa i massimali delle emissioni di Nox, che verrebbero superati), il Piano di risanamento dell´Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale (da analisi Arpam risulta che non vengono rispettati gli obiettivi del Piano per la qualita` dell´aria, delle acque, del clima acustico, della qualita` del suolo), il Piano stralcio di bacino per l´Assetto Idrogeologico (si tratta di nuove realizzazioni in un´area a rischio di esondazione molto elevata), il Protocollo d´Intesa siglato tra Regione Marche e Api Raffineria nel 2003 (il progetto non risulta in linea con gli orientamenti congiuntamente assunti). Diverso e` per la sezione da 60 Mw, che a tutti gli effetti si configura come un miglioramento impiantistico, funzionale alla sicurezza generale del sito industriale. Pertanto questa seconda realizzazione potrebbe comportare impatti ambientali sostenibili, sempre che vengano apportate delle migliorie agli impianti di raffinazione. Nella sostanza, in questo caso, non esiste un contrasto aprioristico con la programmazione regionale, ma si tratta di valutare la compatibilita` di questa struttura nel quadro piu` ampio del sito inquinato di interesse nazionale e comunque necessiterebbe di una soluzione ai problemi di esondazione dei corsi d´acqua. Sono queste, in sintesi, le considerazioni che sono riportate in un documento tecnico redatto dagli Uffici regionali, che il presidente Spacca ha consegnato nel corso della riunione, documento che si conclude sottolineando che, ´nell´attuale quadro normativo l´esito non puo` che essere quello di negare l´intesa all´intervento da 520 Mw´. Rispetto al documento consegnato il Governo ha assunto l´impegno ad approfondirlo, a prevedere un confronto in sede tecnica e ha invitato la Regione ad un supplemento di riflessione, visto che ritiene l´impianto per la produzione di energia elettrica strategico per la dorsale adriatica. .  
   
   
SIGLATO L´ACCORDO PER LO SVILUPPO DEL SOLARE TERMODINAMICO A MACCHIAREDDU ASCOLTA LA NOTIZIA  
 
 Cagliari, 18 Novembre 2008 - Il 6 novembre nella sede romana del Medio Credito Centrale è stato firmato il contratto del "Laboratorio per lo sviluppo di tecnologie solari termiche a concentrazione", finanziato dal Miur nell´ambito del Dm 593/2000 (bando Laboratori Pubblico-privati) che lega il Crs4, l´Università di Cagliari, Sardegna Ricerche e le aziende Sapio Srl e R. T. M. Spa, con uno stanziamento di 9,7 milioni di euro per la ricerca industriale (cofinanziato dai partner nella misura del 50%) e 1,7 milioni per la formazione (totalmente finanziata dal Miur). Quando, alcuni anni fa, il Miur pubblicò il bando, l´allora presidente del Crs4, il Nobel per la Fisica Carlo Rubbia, in anticipo sui tempi, aveva già creato le competenze che oggi costituiscono la base del progetto. Poi, anche la Regione Autonoma della Sardegna ha considerato strategico investire in questo settore ed ha sostenuto attivamente l´iniziativa. Il progetto, denominato Estate Lab, è coordinato dal Crs4 e i partner sono il Dipartimento di Ingegneria meccanica dell´Università di Cagliari (per la strumentazione e raccolta dati), Sardegna Ricerche (per la realizzazione del dimostratore) e due imprese: Rtm Spa (per lo sviluppo degli specchi) e Sapio Srl (per la gestione dei fluidi termovettori). L´impianto, da realizzare nella zona industriale di Macchiareddu (Cagliari), ha lo scopo di dimostrare la fattibilità della produzione efficiente, pulita e competitiva di energia elettrica a partire dalla concentrazione della radiazione solare per poi arrivare alla produzione di calore ad alta temperatura (550 gradi centigradi). Il dimostratore sarà costituito da specchi parabolici lineari (200 metri in totale) in grado di erogare una potenza massima totale di circa 0,8 Mw termici. Gli specchi riscaldano l´elio che circola nell´impianto a pressioni comprese tra le 10 e 20 atmosfere. Il calore prodotto, oltre ad essere inviato alla turbina per la generazione diretta di elettricità, sarà conservato in un sistema di accumulo in grado di immagazzinare circa 7,2 Mwora termici. In questo modo sarà possibile produrre elettricità anche in assenza di sole. Altri obiettivi sono l´analisi del comportamento dei gas impiegati come fluidi trasportatori del calore, lo sviluppo di nuovi tubi raccoglitori e lo sviluppo di un sistema di stoccaggio del calore basato su elementi solidi ceramici a basso costo. In risposta al bando, il Crs4 e i partner del progetto Estate Lab punteranno anche alla creazione di un laboratorio permanente per le tecnologie solari in grado di attrarre nuovi progetti. .  
   
   
AUSTRIA, EVN INTERESSATA A PROGETTO IDROELETTRICO  
 
Viernna, 18 novembre 2008 - L´azienda austriaca del settore energetico "Evn" ha espresso interesse a diventare partner strategico in un progetto idroelettrico in Bulgaria. Lo rende noto il "Budapest Business Journal". La Bulgaria ha dichiarato l´intenzione di aprire un bando per trovare un nuovo partner per il progetto, che va avanti da tempo, secondo la fonte ungherese. L´impianto dovrà essere costruito presso il fiume Gorna Arda, nei pressi del confine con la Turchia, ma è in corso una disputa legale con la turca Ccg, parte del conglomerato Ceylan. La Evn ha spedito una lettera d´intenti al Ministero dell´Economia e dell´Energia Bulgaro, rendendo noto il proprio interesse nel progetto. In agosto, il Ministro dell´Economia e dell´Energia bulgaro, Petar Dimitrov , ha dichiarato che la Ccg era d´accordo di vendere la propria partecipazione al progetto, che ha l´obiettivo di rinnovare le dighe esistenti e costruire tre nuove stazioni idroelettriche; è la Ccg che deve scegliere a chi vendere la propria partecipazione. La realizzazione del progetto, il cui accordo fu firmato nel 1998, non è mai iniziata, perché la banca del gruppo Ceylan Holding è stata messa in amministrazione controllata nel 2000. . .  
   
   
8 MILIONI DI EURO A 47 PROGETTI PER USO DI BIOMASSE PROGRAMMA DI INVESTIMENTI PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA PER LE AREE RURALI COINVOLGERANNO TUTTE LE PROVINCE TOSCANE PER PRODURRE 27 MEGA WATT  
 
Firenze, 18 novembre 2008 - Ventisette megawatt ricavati da impianti alimentati da biomasse di origine agroforestale forniranno energia termica ed elettrica ad edifici pubblici e utenze private in tutte le province toscane. E´ il risultato del finanziamento per complessivi 8 milioni di euro derivanti dal programma di investimenti per la produzione di energia per le aree rurali approvato dal Consiglio regionale nel novembre 2006. I primi 4 milioni hanno fatto partire tra la fine del 2007 ad oggi 18 progetti fra le 47 domande di accesso ammesse al finanziamento delle 48 presentate. Altri 4 milioni di euro sono stati appena messi a disposizione con decreto dalla giunta regionale e consentiranno di dare il via ad altri 24 progetti. La dotazione finanziaria disponibile consentirà la realizzazione di 13 progetti in Provincia di Firenze, 7 in Provincia di Arezzo, 6 in provincia di Lucca, 4 in Provincia di Pistoia, 4 in Provincia di Siena, 2 in Provincia di Massa Carrara, 2 in Provincia di Grosseto, 1 in Provincia di Prato, 1 in Provincia di Pisa, 1 in Provincia di Livorno. .  
   
   
ENÌA RELAZIONE TRIMESTRALE AL 30 SETTEMBRE 2008. CRESCITA DI TUTTI GLI INDICATORI NEI PRIMI NOVE MESI DELL’ANNO: RICAVI CONSOLIDATI A 914,9 MILIONI DI EURO (+9,9%) UTILE NETTO A 24,1 MILIONI DI EURO (+36,4%).  
 
Parma, 18 novembre 2008 – Il Consiglio di Amministrazione di Enìa S. P. A. Ha approvato il 14 nvoembre la relazione trimestrale al 30 settembre 2008 che presenta una sostanziale crescita di tutti i principali indicatori. Principali risultati consolidati nei primi nove mesi del 2008 - Nei primi 9 mesi del 2008 Enìa ha conseguito ricavi consolidati per 914,9 milioni di euro rispetto agli 832,3 milioni di euro del 2007 (+9,9%). L’incremento dei ricavi è imputabile in particolare al positivo andamento del settore idrico e del settore gas, caratterizzato dall’aumento dei volumi venduti e distribuiti in relazione sia al favorevole andamento climatico che allo sviluppo delle attività di trading. L’ebitda ha raggiunto i 120,7 milioni di euro, in aumento del 5,8% rispetto ai 114,1 milioni di euro del 2007, con un’incidenza sui ricavi consolidati del 13,2%. L’ebit si è attestato a 55,5 milioni di euro, in crescita del 4,8% rispetto ai 52,9 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente, con una incidenza sui ricavi consolidati pari al 6,1%. Il risultato del Gruppo si è attestato a 24,1 milioni di euro, in crescita del 36,4% rispetto ai 17,7 milioni dello stesso periodo del 2007. La Posizione Finanziaria Netta al 30 settembre 2008 è pari a 531,2 milioni di euro rispetto ai 440,5 milioni di fine 2007 e ai 595,2 milioni al 30 giugno 2008. Con l’obiettivo di ottimizzare la struttura finanziaria e di sostenere il piano degli investimenti, Enìa ha emesso nel mese di settembre due prestiti obbligazionari di tipo “puttable” dell’importo di 75 milioni di euro ciascuno, integralmente sottoscritti da Bnp Paribas e da Sociètè Gènèrale Corporate & Investment Banking. L’emissione è avvenuta a condizioni competitive e ha consentito di allungare la durata media del debito. Gli investimenti lordi al 30 settembre 2008 ammontano a 88,0 milioni di euro (+8,6% rispetto al 30 settembre 2007), in linea con la pianificazione di Gruppo che prevedeva, per il periodo in esame, il potenziamento delle reti per il settore idrico e teleriscaldamento e degli impianti nel settore ambiente. Risultati per segmento di attività - I ricavi di periodo del settore gas ammontano a 472,9 milioni di euro, in crescita del 26,7% rispetto ai 373,1 milioni di euro del corrispondente periodo del 2007. L’incremento è dovuto all’aumento dei volumi venduti e distribuiti (+97,7 milioni di metri cubi venduti) per effetto sia dell’andamento climatico favorevole, sia dello sviluppo dell’attività di trading. Il miglioramento dell’Ebitda, dai 18,9 milioni di euro dei primi nove mesi del 2007 agli attuali 25,6 milioni di euro (+35,6%), è riconducibile alla dinamica positiva dei volumi, alla riduzione dei costi di gestione per le sinergie derivanti dall’unificazione delle società di vendita del Gruppo ed, inoltre, all’incremento dei margini unitari di vendita legato all’adeguamento tariffario della componente di commercializzazione. Al 30 settembre 2008 i ricavi del settore elettrico ammontano a 158,0 milioni di euro, in calo rispetto ai 183,3 milioni di euro registrati nello stesso periodo dell’anno precedente. La contrazione è da attribuire alla riduzione dei volumi venduti (-420 Gwh) a seguito della scissione a favore di terzi, dal 1° ottobre 2007, di un ramo d’azienda comprendente una quota di clientela industriale, solo in parte compensata da un recupero di volumi sul mercato. La flessione dell’Ebitda, da 15,1 milioni di euro a 13,5 milioni di euro, è da attribuire prevalentemente alla riduzione delle tariffe di distribuzione prevista dalle delibere dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas (Aeeg) per il terzo periodo regolatorio 2008-2011, alle politiche di prezzo attuate per contrastare lo sviluppo della concorrenza ed al venir meno di alcune partite legate alla valorizzazione dei certificati di efficienza energetica. Il settore teleriscaldamento ha generato ricavi per 54,3 milioni di euro in aumento del 9,2% rispetto ai 49,7 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente. Nonostante una stagione termica favorevole che ha comportato un aumento del calore venduto (+17 Gwh) e della produzione di energia elettrica (+6,2 Gwh), l’Ebitda si attesta a 11,7 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 14,2 milioni di euro registrati nello stesso periodo dell’anno precedente, a causa di una dinamica di forte incremento dei prezzi delle materie prime, ed in particolare del gas naturale, che ha subito un’accelerazione nel terzo trimestre 2008. I ricavi del settore idrico sono pari a 114,3 milioni di euro e mostrano una crescita del 6,4% rispetto ai 107,4 milioni di euro registrati al 30 settembre 2007, dovuta principalmente all’adeguamento delle tariffe unitarie grazie all’approvazione, avvenuta nel periodo, dei Piani pluriennali dei tre Ambiti Territoriali Ottimali nei quali il Gruppo gestisce il ciclo idrico integrato. L’ebitda del settore, pari a 34,6 milioni di euro, risulta in crescita del 23% rispetto al corrispondente periodo del 2007 per effetto sia dell’incremento dei ricavi, sia del contenimento dei costi operativi. I ricavi del settore ambiente ammontano complessivamente a 153,9 milioni di euro a fronte dei 151,4 milioni di euro del corrispondente periodo del 2007. Tale dinamica è dovuta principalmente all’aumento delle tariffe del servizio di igiene ambientale. Necessario a sostenere l’incremento del livello di servizio. L’ebitda del periodo, pari a 30 milioni di euro è in diminuzione rispetto ai 34,3 milioni di euro del corrispondente periodo del 2007, per effetto dell’incremento dei costi operativi connessi all’estensione del perimetro di attività e alla fase iniziale di introduzione delle nuove modalità di raccolta dei rifiuti che stanno producendo una notevole crescita della raccolta differenziata nel territorio servito che si attesta sulla media del 47,7% (+5% rispetto ai primi nove mesi del 2007). Gli altri servizi gestiti dal Gruppo Enìa (telecomunicazioni, illuminazione pubblica, servizi semaforici, servizi cimiteriali ecc. ) hanno prodotto ricavi per 20,0 milioni di euro e un Ebitda pari a 5,3 milioni di euro in aumento rispettivamente del 30,5% e del 51,4% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente, grazie alle attività correlate ai servizi di telecomunicazione conseguenti il progressivo completamento del piano telematico regionale. Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo Progetto di aggregazione tra Enìa e Iride - Il 27 ottobre 2008 i Consigli di Amministrazione di Enìa S. P. A. Ed Iride S. P. A. Hanno approvato il progetto di fusione ex art. 2501 ter c. C. Delle due società. I principali punti di forza dell’aggregazione Enìa-iride sono rappresentati dalla complementarità upstream – downstream nei settori dell’energia elettrica e del gas e dalla capacità di ulteriore sviluppo nella filiera dell’energia; dalla leadership nella cogenerazione e nel teleriscaldamento con potenzialità di sviluppo nel settore ambiente, grazie alla dotazione infrastrutturale e di know-how, e dalla posizione di rilievo nel settore idrico. Costituzione di Enìa Solaris - Al fine di potenziare le attività del Gruppo Enìa nel settore del fotovoltaico, nel mese di ottobre è stata costituita Enìa Solaris, controllata da Enìa S. P. A. E nata dalla partnership con Ata Group, società trentina specializzata nell’offerta di servizi integrati di ingegneria e attiva nella progettazione di impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili. Enìa Solaris, consentirà al Gruppo Enìa, in linea con quanto previsto dal Piano Industriale in tema di investimenti nel settore della produzione di energia da fonti rinnovabili, di rafforzarsi in un segmento che offre interessanti opportunità di sviluppo e che rappresenta una delle direttrici strategiche di crescita anche nel territorio dell’Emilia occidentale. Principali risultati consolidati del terzo trimestre 2008 - Nel corso del terzo trimestre 2008 Enìa ha conseguito ricavi consolidati pari a 232,5 milioni di euro, in contrazione del 3,8% rispetto ai 241,6 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente. L’ebitda si è attestato a 26,9 milioni di euro, in aumento del 9,1% rispetto ai 24,6 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente, mentre l’Ebit si è attestato a 6,2 milioni di euro, in crescita del 40,4% rispetto ai 4,4 milioni di euro del terzo trimestre 2007. Gli investimenti lordi effettuati nel trimestre ammontano a 34,1 milioni di euro. .  
   
   
SCORIE NUCLEARI A SCANZANO: PETROLIO E RIFIUTI, LE RICHIESTE DELLE ASSOCIAZIONI  
 
Potenza, 18 novembre 2008 - In sette punti le richieste dei movimenti e delle associazioni che si sono riunite sabato, a Metaponto, per discutere sulle trivellazioni petrolifere in Basilicata. In particolare, Movimento No-scorie Trisaia, Ola – Organizzazione Lucana Ambientalista,csail Val D’agri, Associazione Leucippo – Operatori turistici di Metaponto, Cittadinanzattiva Basilicata, Ucaib, Noicittadinilucani, Un Cuore per l’Albania, Progetto Legalità, Comitato No Oil Lucania, Associazione I Calanchi, Accademia Kronos Basilicata, Archivio Lucano delle Voci, Associazione per i Diritti del Fanciullo, Multisonica, Associazione Pensiero Attivo, Pro Loco di Metaponto, Sassi Kult, Comitato Grande Lucania, Comitato Vediamoci Chiaro Teana, Associazione Protezione Civile Fardella, Protezione Civile Marconia, Associazione Gus, Associazione Emanuele 11 e 72, Associazione Lykeios chiedono, attraverso un comunicato stampa: Una moratoria su tutte le procedure di via alle trivellazioni in Basilicata per i pozzi da realizzare e da mettere in produzione, oltre al ritiro della concessione Bradano; Consigli comunali aperti in tutti i Comuni per decidere con la cittadinanza il futuro del territorio; Moratoria delle procedure di via inerenti quelle attività altamente inquinati come le discariche di rifiuti tossici e nocivi e gli impianti ad elevato impatto ambientale in Val Basento, Val d’agri e Val Camastra, nonché pareri contrari a progetti intercontinentali come il megastoccaggio di gas in Val Basento; Piani di tutela della salute pubblica che riguardino una legge regionale che limiti le emissioni e gli inquinanti così come avviene in altre nazioni su inquinanti petroliferi (vedi idrogeno solforato), radiazioni (vedi inquinamento Itrec), diossina (attività siderurgiche). Un monitoraggio ambientale consultabile da qualsiasi cittadino con dati pubblici. Indagini epidemiologiche con la pubblicazione dei dati del registro tumori; La creazione del “Parco dei Calanchi” e la riconversione del centro Enea di Rotondella in Facoltà universitaria sulle energie rinnovabili oltre alla restituzione di parte dei terreni del centro Enea (30 Ha) al comune di Rotondella per attività produttive-artigianali; la messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi dell’Itrec oltre all’invio negli Stati Uniti delle barre di Elk River e di tutti i residui del riprocessamento; Un Piano di emergenza nucleare e dighe". .  
   
   
LOMBARDIA, LEGGE CASA: CONFEDERALI FIRMANO, PRONTO EMENDAMENTO L´ASSESSORE SCOTTI: RICONOSCIUTA VALIDITA´ IMPIANTO NORMATIVO  
 
 Milano, 18 novembre 2008 - Anche i sindacati Confederali hanno sottoscritto ieri pomeriggio il documento preparato dall´assessore regionale alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti, e già firmato la settimana scorsa dai rappresentanti lombardi dell´Associazione dei Comuni (Anci). Il testo condiviso - siglato da Oriella Savoldi per la Cgil, Ugo Duci per la Cisl e Giuseppe Doria per la Uil - che ha recepito le indicazioni emerse dal Consiglio regionale straordinario dedicato alla Casa dello scorso mese di giugno e dall´Osservatorio sulla condizione abitativa, è diventato quindi un emendamento alla legge regionale 27/07 (quella che modifica i canoni delle case di edilizia residenziale pubblica). Lo stesso provvedimento è stato presentato all´apposita commissione consiliare prima che approdi al definitivo voto in Aula. "Il fatto che anche i confederali abbiamo condiviso con noi l´emendamento - spiega l´assessore Scotti - significa che è stata riconosciuta la validità della nostra legge. Il lavoro sin qui svolto è andato dunque nella giusta direzione garantendo l´equità dei canoni per gli inquilini, la tutela delle classi meno abbienti e la sostenibilità dell´intero sistema". "Ci siamo impegnati - aggiunge l´assessore - a valutare insieme la possibilità di estendere a tutti gli inquilini il blocco dell´adeguamento dei canoni all´Istat e ad articolare diversamente i costi base per il calcolo del canone". Le Prinicipali Novita´ Contenute Nell´emendamento Si potrà modificare del 20% il canone su base comunale, secondo le caratteristiche del territorio e degli alloggi, in particolare quelli in scadente stato di manutenzione. E´ prevista una franchigia di 25. 000 euro sul patrimonio mobiliare ed immobiliare. In questo modo gli inquilini pagheranno un canone adeguato alle loro capacità economiche ma non decadranno. Non verranno considerate ai fini della decadenza le abitazioni possedute fuori dalla Provincia di residenza o a una distanza non inferiore a 70 km. Le pensioni di invalidità e tutti redditi esenti dall´Irpef non verranno conteggiati ai fini della decadenza. Verranno ulteriormente tutelate le fasce meno abbienti cui sono riconosciuti sussidi sociali dai Comuni. Le classi di appartenenza all´Isee saranno aggiornate, a partire dal 2011, secondo l´inflazione vigente per evitare salti di fascia per semplici adeguamenti contrattuali. E´ eliminata la rideterminazione automatica del costo base per calcolare il canone in caso di ristrutturazione dell´alloggio e mantenuta solo nel caso di ristrutturazione dell´intero edificio. Anche l´azzeramento del coefficiente vetustà viene previsto solo per interventi significativi sull´abitazione. Sono poi modificati i coefficienti di ubicazione per le zone semi periferiche. I Comuni e le Aler potranno rateizzare su più anni gli aumenti e i conguagli dovuti per ritardata attuazione della legge. L´osservatorio sulla condizione abitativa proseguirà la propria attività fino al fino al 31 dicembre 2009. Per il periodo 2009-2010 i canoni degli inquilini meno abbienti non avranno incrementi su base Istat. Canone Moderato - Il tetto di accesso è elevato da 23. 000 a 30. 000 euro Isee per assicurare la continuità con il canone sociale. Vendite - Si vincola l´utilizzo dei proventi al piano di reinvestimento approvato dalla Giunta regionale e si dà la possibilità ai piccoli comuni di fare delle deroghe alla percentuale del 20% (spesso tale cifra non rappresenta neanche un appartamento). Canone Convenzionato - Le modifiche alle legge prevedono anche che la Regione potrà dare voucher alle famiglie e che sia unificato il tetto di accesso a 40. 000 euro Isee. .  
   
   
MERCATO IMMOBILIARE ROMA IN DIMINUZIONE DEL 2.2% LE QUOTAZIONI DEGLI IMMOBILI A ROMA NEL PRIMO SEMESTRE DEL 2008.  
 
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 I sem. 2008
+12. 5% +15. 8% +11. 6% +13. 5% +12% +9% +6. 5% -0. 9% -2. 2%
Roma, 18 novembre 2008 - Nelle zone centrali della città si registra una diminuzione delle quotazioni degli immobili dell’1. 5%. Il cuore storico di Roma è rimasto sostanzialmente stabile nei primi sei mesi dell’anno, anche se gli acquirenti sono molto più attenti e riflessivi prima di decidere per l’acquisto essendo maggiore l’offerta sul mercato. Molte compravendite sono state realizzate da genitori per i figli, spesso sono persone che hanno sempre vissuto nel quartiere. Alcuni acquisti sono stati realizzati da stranieri che amano Roma e hanno voluto un’abitazione in centro, un’altra fetta di compravendite è stata realizzata da investitori in cerca di immobili per avviare attività di Bed and Breakfast o tagli medio-piccoli da mettere a reddito. Elementi ricercati sono: la presenza del terrazzo o, comunque, una bella vista; l’attico rimane in testa alle preferenze, soprattutto per chi desidera la vista sulle piazze ed i monumenti più importanti della Capitale, sono acquirenti che cercano soluzioni di pregio per i quali l’offerta è sempre molto limitata, si toccano top prices di 20 mila € al mq se si tratta di pezzi unici. La domanda tende in genere ad orientarsi verso tipologie situate ai piani alti, luminosi, dotati di ascensore e con la presenza di spazi esterni. Si preferiscono soluzioni da ristrutturare che consentono la personalizzazione. Le zone in assoluto più richieste sono piazza di Spagna e piazza Navona dove spesso è difficile fare una stima di prezzo. A seguire nelle richieste ci sono le abitazioni di Campo dei Fiori, in particolare l’area che si estende verso corso Vittorio Emanuele dove si possono trovare soluzioni con portineria, spesso già ristrutturate, che possono costare intorno a 11 mila € al mq (con punte di 18 mila € al mq se attici). Apprezzate anche le abitazioni situate nella zona di Ludovisi-barberini dove si concentrano richieste di professionisti e di investitori, per una soluzione ristrutturata si spendono intorno a 8000-9000 € al mq. Sempre nel cuore di Roma sono molto apprezzate le abitazioni situate nel quartiere Prati, di interesse soprattutto per coloro che lavorano presso il Palazzo di Giustizia. L’offerta abitativa della zona contempla immobili dei primi anni del 1900, soprattutto tagli molto grandi, da 150-180 mq. Tra gli immobili più ambiti quelli situati sul lungotevere Marzio e che si affacciano su Castel S. Angelo. Le quotazioni in questo caso possono raggiungere anche 8500 € al mq. Si scende a 7500 € al mq per le soluzioni situate sul lungotevere Prati. Il mercato delle locazioni segnala stabilità e gli affittuari sono quasi sempre persone che transitano su Roma per motivi di lavoro o di studio. Anche a ridosso della Basilica di San Pietro la ricerca della casa vede protagoniste famiglie che hanno sempre vissuto in zona, alla ricerca della prima casa ed investitori che intendono svolgere attività di Bed and Breakfast. Si cercano tagli di 70-80 mq, possibilmente ai piani alti, luminosi. Si prediligono le tipologie da ristrutturare. Tra le zone più richieste ci sono via delle Fornaci, via di Porta Cavalleggeri e via Monte del Gallo, perché più tranquille, con palazzi d’epoca degli anni ’20-’30. Per una soluzione ristrutturata si spendono mediamente 5000-5500 € al mq, ma si possono toccare top prices di 9000 € al mq se c’è la vista della basilica di San Pietro. Chi desidera una soluzione di prestigio si orienta verso il complesso Piccolomini, con piscina e portineria, box auto e cantina. Si tratta di soluzioni di prestigio degli anni ’60, di tagli molto grandi, tra 160 e 200 mq. In diminuzione le quotazioni degli immobili nei quartieri di Aventino-san Saba e Piramide. Ad Aventino-san Saba tendenzialmente acquistano persone che hanno una disponibilità di spesa decisamente elevata (difficilmente si scende sotto i 500 mila €) e che si orientano su tagli medio-grandi. Ma negli ultimi mesi anche su questo target si assiste ad una maggiore attenzione verso l’acquisto dell’immobile, soprattutto se si devono eseguire lavori di ristrutturazione. In genere chi acquista in questa zona lo fa per migliorare la situazione abitativa oppure acquista per i propri figli. Chi vende all’Aventino spesso ha ereditato l’immobile oppure decide di acquistare in altre zone della città. Si prediligono i tagli grandi, a partire da 150 mq, la cui offerta sul mercato è molto bassa. A San Saba invece i tagli più richiesti sono intorno a 100 mq e si trovano più facilmente. San Saba si divide tra la zona dentro le mura, dove ci sono soluzioni costruite nei primi anni del 1900 e soluzioni anni ’60. Si possono toccare punte di 6500 € al mq. A San Saba fuori dalle mura invece prevalgono le tipologie degli anni ’50-’60. Mercato completamene diverso quello di Piramide dove negli ultimi anni alcuni residenti hanno deciso di lasciare la zona per trasferirsi altrove. Ma la difficoltà a vendere ha portato i potenziali venditori a ribassare il prezzo richiesto, ad acquistare sono soprattutto giovani che non hanno un’elevata disponibilità di spesa. Infatti i tagli più richiesti sono il monolocale ed il bilocale. Mercato soprattutto di investitori quello di Testaccio, negli ultimi tempi zona alla moda della capitale richiesto soprattutto da un target giovane. Infatti tra gli acquirenti si contano numerosi genitori per i figli che studiano all’Università (tanti arrivano dal Sud Italia) e altri che acquistano per avviare un’attività di Bed and Breakfast. Apprezzata anche la vicinanza a Trastevere. In tutti i quartieri citati si è iniziato a costruire a partire dai primi anni del 1900, sebbene le costruzioni dell’Aventino siano di qualità superiore. Il mercato immobiliare di Trastevere presenta segnali di rallentamento nei primi sei mesi dell’anno, con tempistiche in aumento fino a 3-4 mesi. Da tempo i potenziali acquirenti hanno iniziato a rivedere le richieste verso il basso e hanno dei budget medi di 300-400 mila € per tipologie quali bilocali e trilocali. Ad acquistare in zona sono prevalentemente single benestanti e a seguire famiglie alla ricerca della casa per i figli. Tra le abitazioni più ambite ci sono quelle situate nel cuore del quartiere (piazza Santa Maria in Trastevere, piazza san Cosimato) per le quali si spendono mediamente 5000-6000 € al mq se ristrutturate. Punte di 8000-10000 € al mq si possono toccare per tipologie signorili di fronte all’Isola Tiberina. L’offerta sul mercato è decisamente bassa e questo determina prezzi decisamente elevati. Più economiche le soluzioni immobiliari situate nel quartiere di Porta Portese dove ci sono immobili costruiti nei primi anni del 1900 che sono trattati a prezzi medi di 3500-4000 € al mq se ben ristrutturati. Resiste seppur in leggero calo la richiesta di tipologie di prestigio, con una disponibilità di spesa oltre il milione di € e alla ricerca di tipologie oltre i 180mq, dotate di terrazzo e box. Stabile il mercato delle locazioni, che segnala una ripresa, dopo l’estate, e vede protagonisti soprattutto studenti e lavoratori fuori sede. La diminuzione dei prezzi più sensibile degli immobili si è registrata nella macroarea di Roma Sud (-3. 9%) dove diversi quartieri hanno segnalato performance negative. In sensibile ribasso le quotazioni delle abitazioni a Poggio Ameno-croce, quartiere al confine con l’E. U. R. Sono in corso i lavori per numerosi nuovi insediamenti abitativi tra cui quello in zona Grottaperfetta dove si prevedono una serie di interventi ad uso residenziale e commerciale. Inoltre sono in scadenza i vincoli per la vendita di case degli Enti (es. Ex Enasarco) costruite negli anni ’60-’70. Non lontano stanno anche partendo i lavori per l’ex Fiera di Roma. In questi primi sei mesi dell’anno si è registrata una diminuzione della domanda, diventata più selettiva con la conseguenza che si sono vendute soprattutto le abitazioni di qualità posizionate in zone più signorili. Tra queste il quartiere di Poggio Ameno dove si concentrano soluzioni degli anni ’70 in cortina, dotate di cantina e con metrature oltre i 100 mq. Per una soluzione signorile usata si pagano cifre medie di 5800-6000 € al mq. Più basse le quotazioni degli immobili nella zona Benedetto Croce dove ci sono condomini di qualità media, valutati 5000 € al mq. Tra gli acquirenti coloro che non riescono ad accedere al mercato dell’Eur avendo una disponibilità di spesa inferiore e genitori degli studenti dell’Univeristà di Roma 3. Sono in corso dei lavori per il rifacimento delle piazze del quartiere e, in generale, della viabilità e per il completamento della pista ciclabile. Buono il mercato delle locazioni dove si riscontra un aumento delle richieste di affitti da parte di coloro che non riescono ad acquistare e di studenti universitari. Anche a Ostia Lido si registra un calo delle quotazioni insieme allo spostamento della domanda sui tagli più piccoli e di conseguenza più accessibili, ma anche privi di ascensore e balconi in modo da contenere la spesa. Nei primi sei mesi dell’anno si sono realizzate compravendite con permute ed acquisti di prima casa da parte di giovani coppie. Si apprezzano in particolare i piccoli contesti condominiali a ridosso del Parco del Fusco, le palazzine in cortina di via Simonetti e le abitazioni situate in piazza Ronca, a ridosso del Parco e con vista mare. Positivo l’andamento del mercato delle locazioni, dal momento che in questi ultimi mesi si stanno stipulando soprattutto contratti col canale concordato. C’è un aumento di richieste di persone che scelgono l’affitto in attesa di poter acquistare. Si sono riscontrati anche alcuni casi di persone che non riuscendo a pagare il mutuo hanno venduto l’immobile per tornare all’affitto. In diminuzione le quotazioni degli immobili a Centro Giano, in particolare sulle tipologie usate perché negli ultimi anni hanno costruito molte nuove costruzioni al momento più appetibili di quelle usate. Si registra comunque una maggiore cautela nell’acquisto anche sul nuovo. Gli acquirenti sono soprattutto giovani e famiglie che non riescono ad acquistare nel vicino quartiere di Vitinia oppure che lavorano a Ostia e comunque nella zona di Roma Sud. A Vitinia caratterizzata da un mercato interno prevalgono le soluzioni degli anni ’50. A Centro Giano il mercato immobiliare presenta sia soluzioni degli anni ’50 che degli ultimi 10 anni. Il quartiere poi ha subito una serie di lavori che lo hanno reso più sicuro rispetto ad eventuali esondazioni del fiume Tevere, che in passato avevano interessato soprattutto le abitazioni ubicate proprio a ridosso degli argini del fiume. Tra i lavori previsti sul territorio la nascita di un centro commerciale. Non lontano da Centro Giano sorge “Giardini di Roma” un progetto edilizio sviluppatosi alla fine degli anni ’90 con migliaia di appartamenti che al momento sono oggetto soprattutto di contratti di locazioni. Si tratta di immobili costruiti con finiture di alta qualità, dotati tutti di box auto e alcuni anche di terrazzo. Tra Eur e Ostia dovrebbe sorgere una nuova cittadella da un milione e duecento mila metri cubi nell’ambito di miglioramento di Acilia-madonnetta che con il 60% degli interventi che riguarderanno la creazione di servizi pubblici e privati, un Palazzo della Giustizia, un Campus universitario e nuove residenze per 3500 persone, attività commerciali, due alberghi ed un centro sportivo. In diminuzione del 2. 4% le quotazioni degli immobili nella macroarea di Prati-francia. Tra i quartieri che hanno registrato un aumento c’è Balduina-belsito dove si sono realizzate soprattutto compravendite su tagli medi-piccoli, bilocali e trilocali. Infatti tra gli acquirenti ci sono coloro che cercavano tagli più grandi ma che, in seguito alla contrazione della disponibilità di spesa si sono orientati sui tagli più piccoli, di cui non c’è molta offerta sul mercato immobiliare della zona. Infatti la maggioranza dei tagli presenti hanno dimensioni di 120-130 mq perché costruita in edilizia cooperativa negli anni ’60. A comprare nei primi sei mesi dell’anno sono prevalentemente famiglie al primo acquisto in assoluto. Molto apprezzati gli immobili situati in piazza della Balduina, perché concentra molti dei servizi presenti nel quartiere. Numerose le richieste per le abitazioni situate a Balduina Alta (via Fusco, via Madonna del Cenacolo, via Serranti) di cui si apprezza soprattutto la tranquillità e la disponibilità di box e posto auto. Questo giustifica quotazioni di 4300-4400 € al mq, quindi più alte della media. Presente anche una domandi di investimento da parte dei genitori di studenti della Cattolica che si orientano anche verso il quartiere di Montemario (le cui quotazioni sono in diminuzione) e che quartiere vanta la presenza di due importanti poli ospedalieri, il Policlinico Gemelli e il San Filippo Neri, che comporta la presenza di acquirenti appartenente ad un target medio – alto propenso ad acquistare soprattutto tipologie di qualità. La zona è sorta intorno agli anni ’50-’60 e si trova ora a vivere un cambio generazionale che porta un’offerta di immobili sul mercato, che data la vetustà, difficilmente trovano acquirenti se non dopo una serie di ribassi dei prezzi. La conseguenza è che tengono soprattutto le tipologie di qualità. Le richieste si orientano su bilocali per i quali si vogliono spendere 240-260 mila € e sui trilocali per i quali si richiedono cifre medie di 280-350 mila €. Per questo motivo tra gli immobili più ricercati ci sono quelli situati in via Pineta Sacchetti e in alcune traverse della via Trionfale dove ci sono contesti condominiali più di prestigio che possono costare anche 4000-4500 € al mq. Il mercato delle locazioni della zona si regge soprattutto sulle locazioni a studenti che raggiungono i loro picco a luglio e settembre quando iniziano le iscrizioni al nuovo anno accademico. Sul mercato dei posti auto e dei box non si riscontrano particolari problemi dal momento che la zona ha due fermate della Stazione delle ferrovie metropolitana (fermata Monte Mario e Gemelli), in corrispondenza delle quali ci sono molti parcheggi. A seguire tra le macroaree che hanno segnalato una diminuzione quella di Cassia-torrevecchia che ha messo a segno una riduzione del 2. 3%. La contrazione più sensibile è stata registrata dal quartiere di Ottavia in seguito ad una diminuzione della domanda e della disponibilità di spesa dei potenziali acquirenti. In questa zona acquistano prevalentemente famiglie e giovani coppie, con una spesa media di 260-270 mila €. La tipologia più richiesta è il trilocale. Si possono acquistare appartamenti costruiti negli anni ’70. Particolarmente apprezzate via Della Lucchina e zona Sant’andrea molto tranquille e caratterizzate da soluzioni signorili. Le quotazioni per una tipologia ristrutturata sono rispettivamente di 3800 € al mq e 3500 € al mq. In fase di completamento i lavori per la costruzione dei nuovi svicoli di collegamento con il raccordo anulare che permetteranno lo snellimento del traffico automobilistico in particolare nell’area di via Trionfale. La domanda di immobili in locazione proviene prevalentemente da stranieri (filippini, peruviani ed est europei impiegati come colf o nel settore edilizio) e si concentra in alcune traverse di via Trionfale. Da segnalare numerosi acquisti da parte di filippini. In diminuzione anche le quotazioni della macroarea di Villa Ada-monte Sacro che sono diminuite del 2. 2%. Tra i quartieri che hanno segnalato una contrazione delle dinamiche immobiliari c’è Montesacro-adriatico dove si registrano performance diverse a seconda delle zone. Hanno conservato il loro valore infatti le abitazioni situate a Città Giardino, in particolare nella zona di Acqua Sacra, dove si concentrano ville singole dei primi anni del 1900 ma anche piccoli contesti condominiali, circondati dal verde. Per un buon usato si possono spendere anche 5000 € al mq. Tra gli acquirenti ci sono anche persone che arrivano da zone più centrali della città come il Centro e i Parioli, decisamente più costose. Esiste poi un’altra parte del quartiere, più popolare, a ridosso del Tufello, con costruzioni della prima metà del 1900, acquistate soprattutto da persone che spesso arrivano da fuori Roma. Per un bilocale si spendono orientativamente dai 220 ai 270 mila € . Non ci sono nuove costruzioni ma sono in corso dei lavori per il prolungamento della linea B della metropolitana. Sul mercato delle locazioni non si registra dinamicità anche perché i canoni richiesti sono elevati e quindi le tempistiche si sono allungate. Anche nella zona di Montesacro-ossola si registra una diminuzione delle quotazioni perché la disponibilità di spesa da parte di coloro che cercano casa è in calo rispetto al passato. Il maggior numero delle richieste si concentra sui bilocali anche se negli ultimi mesi sono stati più esigenti che non in passato cercando soprattutto piani alti, una buona esposizione e l’inserimento in bei contesti condominiali. Sono sensibilmente diminuiti gli investitori. La zona si presenta abbastanza omogenea soprattutto nell’area di Montesacro-espero che offre condomini della fine degli anni ’50 ed inizio anni ’60, valutati in buone condizioni a 4000 € al mq. Prezzi più elevati, 5000 € al mq, si registrano nell’area di Città Giardino dove ci sono palazzi di dimensione più piccola, inseriti in contesti verdi. A seguire tra le macroaree con performance negative ci sono Monteverede-aurelio (-2. 2%) che ha registrato variazioni negative nei quartieri di Trullo, Monteverde Nuovo-gianicolense e Marconi-cardano. A Monteverde Nuovo-gianicolense, dove si iniziano a vedere i primi segnali di contrazione del mercato. Si segnala un’offerta abitativa più vetusta rispetto ai quartieri limitrofi e risalente agli anni ’40-’50. Poche le soluzioni degli anni ’60. Ad acquistare in zona sono state quasi tutte persone che hanno realizzato una permuta e che hanno sempre vissuto nel quartiere oppure genitori che hanno deciso di acquistare l’abitazione ai figli. Tra le tipologie più richieste ci sono il bilocale ed il trilocale. Si registra interesse anche per i monolocali di cui la zona è carente e per questo ci si orienta verso i quartieri limitrofi ( ad esempio Portuense-marconi). Difficile trovare un box ed un posto auto in zona che possono toccare punte di 60 mila €. L’area più apprezzata è quella che si sviluppa intorno ai Giardini di Largo Ravizza che garantisce più tranquillità e la presenza di aree verdi. Il mercato delle locazioni si presenta al momento poco dinamico. Per un bilocale si arriva a chiedere anche 1000 € al mese e per questo si preferisce acquistare. Le quotazioni della zona infatti oscillano da 3500 a 4000 € al mq. In diminuzione anche le quotazioni delle abitazioni nel quartiere Trullo, zona popolare il cui target medio è rappresentato da giovani coppie che hanno sempre vissuto nel quartiere e famiglie che non riescono ad acquistare nei vicini quartieri di Colle del Sole o Casetta Mattei dove le quotazioni sono decisamente più elevate. Il quartiere si è sviluppato fondamentalmente negli anni ’70 e presenta soluzioni spesso da ristrutturare e prive di ascensore. Per una soluzione usata si spendono da 2400 a 2500 € al mq. In calo le quotazioni immobiliari nel quartiere Marconi-cardano, caratterizzato attualmente da permute da parte di famiglie che cercano soluzioni più ampie oppure di figli che si avvicinano alla residenza dei genitori. Da segnalare qualche vendita in zona Marconi per acquistare soluzioni indipendenti nell’area di Infernetto e Casal Palocco circa 13-14 km di distanza. Il quartiere Marconi è caratterizzato da palazzi costruiti tra il 1955 ed il 1960. L’area è fornita di tutti i servizi ed è ben collegata al centro di Roma. Il prezzo di una soluzione ristrutturata oscilla tra i 4300 ed i 4500 € al mq, mentre un appartamento da ristrutturare costa circa 4000 € al mq. Tra le vie più richieste da segnalare Lungotevere di Pietrapapa e Lungotevere degli Inventori perché presentano palazzi ben rifiniti, aree verdi e palazzine con poche unità abitative. Comunque bassa l’offerta in questa area. Numerose le richieste di acquisto anche su via Cardano, strada principale del quartiere. La presenza dell’Università di Roma 3, situata tra il quartiere Marconi ed il quartiere San Paolo, richiama in prevalenza studenti che cercano immobili in locazione. Il canone di locazione mensile di un monolocale è di 650 €, quello di un bilocale è di 800-900 € mentre quello di un trilocale è di 1000 €. Da segnalare la richiesta di immobili in locazione anche da parte di coppie. A seguire nell’analisi delle macroaree c’è quella di Policlinico-pietralata (-1. 6%) che registra quotazioni in ribasso in più quartieri. Tra le eccezioni la zona dell’Università dove, nei primi sei mesi dell’anno si registra un calo delle compravendite, soprattutto sui tagli più grandi (oltre 100 mq). A partire dalla primavera si è avuto un ritorno di interesse da parte degli investitori e dei genitori di studenti universitari. Le compravendite realizzate hanno riguardato soprattutto permute, per cui chi aveva aspettato fino ad oggi per realizzare un acquisto migliorativo ora inizia a decidere di acquistare, complice la maggiore offerta sul mercato. Inoltre la migliore tenuta dei piccoli tagli rispetto ai grandi, ha ridotto la differenza di prezzo e di conseguenza il capitale da investire. Un ulteriore risultato è stato un allungamento delle tempistiche di vendita. Tra le zone più richieste ci sono via Como, via Bari e via Catania dove si concentrano soprattutto i palazzi d’epoca, di piccola dimensione che sono valutati mediamente 7000 € al mq. Diversa l’offerta immobiliare presente in viale delle Province, via Catania e viale Ippocrate dove ci sono condomini più grandi, con decine di appartamenti, risalenti agli anni ’40. Per un buon usato si spendono mediamente 5000 € al mq. Sono queste le zone prese in considerazione soprattutto da chi acquista per investimento che ha stanziato un budget non superiore a 400 mila €. La domanda, soprattutto quella legata alla necessità abitativa, si sta rivelando più selettiva e predilige in particolare gli immobili situati a piani alti, possibilmente ristrutturati o in buone condizioni, possibilmente con balconi o spazi esterni. Sul versante delle locazioni si registra una certa stabilità sia nella domanda (che vede un incremento nel periodo estivo per l’ arrivo dei nuovi universitari) che nei canoni di locazione. Da segnalare che in zona sono stati costruiti numerosi box in via Como, viale delle Province, via Pavia che in qualche modo hanno stabilizzato il mercato. In calo le quotazioni nell’area di Colli Aniene-verderocca. Cresce la distanza tra domanda e offerta, gli acquirenti infatti non sono più disposti a spendere le cifre degli scorsi anni e trascinano al ribasso le quotazioni. La domanda immobiliare è composta da famiglie e giovani coppie, in calo gli acquisti per investimento. Le tipologie più richieste sono il bilocale, preferibilmente con cucina abitabile in quanto più facile da modificare per ricavare un ambiente in più, oppure il trilocale. L’area di Colli Aniene – Verderocca si è sviluppata negli anni ’80 ed è composta prevalentemente da palazzi. Sempre molto richieste via Massini perché verde e tranquilla, via Galati perché presenta stabili di piccole dimensioni, il complesso di Villa Fassini poichè residenziale e riservato e viale Sacco e Vanzetti dove si possono acquistare stabili con ampi terrazzi. In queste vie un appartamento ristrutturato costa dai 4000 ai 4500 € al mq. In via Massini ed in via Bongiorno si possono acquistare villette a schiera ristrutturate da 180 mq con giardino e posto auto ad un prezzo di 580-600 mila €. Numerose le richieste di immobili in locazione da parte di studenti universitari, famiglie e lavoratori trasfertisti. Il canone mensile di un bilocale oscilla tra 700 e 900 € in base alle dimensioni dell’appartamento, mentre quello di un trilocale varia dai 900 ai 1100 € . Richiesta di box soprattutto nelle aree di via Galati e nei complessi residenziali di Verderocca, il prezzo di un box singolo è di 30 mila €. In diminuzione dell’1. 4% le quotazioni immobiliari di San Giovanni – Roma Est anche se si registra una buona performance del quartiere di San Giovanni – Re di Roma, dove acquistano famiglie e giovani coppie, alla ricerca di bilocali e trilocali. Piacciono gli attici ed i piani medi, si preferisce inoltre acquistare soluzioni da ristrutturare. Signorile l’area di via Cerveteri, via Fregene e via Lavinio, dove sono presenti palazzi costruiti negli anni ’30. In via Fregene molto richieste alcune soluzioni con grandi balconi in palazzi degli anni ’60. Un appartamento ristrutturato costa 5800-6000 € al mq. Più basse le quotazioni di via La Spezia, via Acireale e via Casilina dove un appartamento ristrutturato costa circa 4800 € al mq. In questa area infatti i disagi provocati dai lavori in corso per la costruzione della nuova linea della metropolitana, determinano una stabilità dei prezzi. Dentro le Mura, nell’area antistante la basilica di San Giovanni, si possono acquistare soluzioni risalenti alla fine del ‘800 ed ai primi del ‘900, nella zona di via Biancamano, via Savoia e via Felice un appartamento ristrutturato costa 6200-6300 € al mq. Sempre alta la richiesta di box e in via Isernia sono in costruzione alcuni box sotterranei acquistabili tra 60 ed 80 mila €. In diminuzione le quotazioni anche nella zona di Arco di Travertino dove si trovano palazzi costruiti generalmente negli anni ’80. In via Grottaferrata ed in via Demetriade ci sono anche soluzioni degli anni ’30 ed in via Anzio e via Frascati si trovano anche soluzioni degli anni ’60-’70. Un medio usato costa 4000 € al mq. In via Grottaferrata sono in corso interventi di nuova costruzione messi in vendita a 6000 € al mq. In via Frascati è prevista la costruzione di villini a schiera. L’applicazione del Piano Particolareggiato del ’98 ha determinato in zona Quadraro un processo di riqualificazione che ha riguardato impianti fognari, strade ed illuminazione. Questo ha incentivato una serie di ristrutturazioni su alcuni immobili si a da parte dei proprietari ma anche di costruttori che hanno acquistato soluzioni di disuso o in cattive condizioni e le hanno ristrutturate, ricavando soluzioni indipendenti con giardino e con possibilità di parcheggio all’interno dello stesso. Il tutto restando in un contesto tranquillo al di fuori del caos della vicina via Tuscolana ma con i vantaggi derivanti dai servizi che la stessa offre. Il quartiere presenta palazzi stile liberty e case indipendenti costruiti tra gli anni ’20 e gli anni ’50. Una casa indipendente con posto auto e giardino costa circa 340 mila euro. L’area del Quadraro è molto richiesta da coppie giovani perché presenta soluzioni particolari con giardinetti e terrazzi. In espansione l’area di Tor Fiscale dove sono in corso numerose trasformazioni di capannoni e laboratori in abitazioni. Una soluzione nuova da 100 mq con giardino e posto auto costa circa 380 mila €. Tra i progetti in corso più importanti citiamo quello relativo all’area occupata dalla ex Fiera di Roma, ormai a buon punto dove si prevede la nascita di aree verdi (50% dell’area), un parco urbano pedonale con la Città dei Bambini. Il progetto inoltre prevede la realizzazione di complessi residenziali. Sempre all’Eur segnaliamo il progetto che ridisegna l’area delle Torri che una volta ospitavano gli uffici del Ministero delle Finanze. Le Torri sono destinate a cadere e al loro posto sorgerà una struttura di dieci piani, riscaldata da pannelli solari che ospiterà un moderno centro di residenze, uffici, negozi di pregio. Un altro progetto interesserà la zona della Romanina ed ospiterà uno spazio da destinare ad aree verdi, a residenziale, servizi ed altre attività terziarie. L’area della Romanina sorge ad est della città, all’esterno del Gra, dove hanno sede l’Università di Tor Vergata,il Nuovo Palazzetto dello Sport, il Nuovo Polo Tecnologico. Avrà anche il prolungamento della metropolitana. Lavori in previsione anche per Tor Vergata dove oltre allo Stadio del Nuoto, sorgerà il nuovo rettorato dell’Università. Importanti interventi saranno messi in atto per la creazioni di residenze universitarie a Tor Vegata, Pietralata e San Paolo. I primi lavori partiranno proprio da Tor Vergata a gennaio con 1500 posti letto. Per i prossimi quattro anni in totale la capitale si vorrà dotare di 12 mila posti letto. Continuano ad Ostiense i lavori per il Campidoglio 2 che ospiterà la sede del Comune di Roma. Vanno aventi i lavori per la Nuova Stazione Tiburtina che sarà lo snodo romano dei treni ad Alta velocità nazionali ed internazionali e diverrà il più importante scalo della capitale. Alla nuova stazione si incroceranno 400 chilometri di ferrovie, tre linee di metropolitana urbana e il trasporto pubblico di superficie. Si prevede anche un nuovo tracciato della circonvallazione, lungo 3 Km, prevede un sottopasso ferroviario di 130 metri (da via della Batteria Nomentana a via dei Monti Tiburtini), un altro tratto in galleria fino a Pietralata (largo Camesena) e un ponte di 135 metri sopra i binari. La futura arteria, poi, si ricollegherà all’attuale tangenziale est presso l’innesto dello svincolo con l’A24. La nuova circonvallazione correrà più ad est (verso Pietralata) rispetto alla vecchia tangenziale, presso la linea ferroviaria e lontano dalle case. Molti i vantaggi anche per i residenti: sarà possibile un consistente recupero di spazi da destinare all’arredo urbano, al verde e ai parcheggi pubblici, e l’eliminazione di tratti di viabilità particolarmente degradati nella zona di Pietralata. Importanti interventi riguarderanno le linee metropolitane in particolare la Metropolitana C, i cui capolinea saranno Pantano e Grottarossa. Ad aprile è stato aperto il primo cantiere nel quartiere Prenestino – Labicano. La prima tratta, San Giovanni – Alessandrino, dovrebbe essere attivata a Marzo 2011. La linea prevede 30 stazioni. Allo studio anche la linea D che si svilupperà da nord, in zona Ojetti, a sud, all’Eur. In mezzo, Prati Fiscali, i quartieri Nomentano e Salario (fermate Verbano, Buoenos Aires e Fiume), il centro storico con le fermate Spagna, San Silvestro e Venezia e Trastevere prima di arrivare in zona Marconi. Domanda Monolocali 2 locali 3 locali 4 locali 5 locali
Luglio ‘08 10. 9% 34. 8% 35. 6% 14. 1% 4. 6%
Luglio ‘07 10. 2% 37. 6% 34. 6% 13. 0% 4. 6%
A Roma da luglio 2007 a luglio 2008 si registra una novità importante e cioè che la tipologia più richiesta risulta essere il trilocale e non più il bilocale come era sempre stato fino ad oggi. Esso infatti raccoglie il 35. 6% delle preferenze, subito dopo a seguire il bilocale con il 34. 8% delle richieste. Offerta Monolocali 2 locali 3 locali 4 locali 5 locali
Luglio ‘08 5. 9% 26. 1% 39. 6% 18. 8% 9. 6%
Luglio ‘07 6. 3% 26. 6% 39. 0% 18. 4% 9. 7%
Dal lato dell’offerta è il trilocale la tipologia maggiormente presente sul mercato con il 39. 6%. A seguire il bilocale con il 26. 1%. Fonte: Ufficio Studi Tecnocasa .
 
   
   
SERBIA: PROGETTO IMMOBILIARE DA 200 MLN EUR PER INVESTITORE ITALIANO  
 
Belgrado, 18 novembre 2008 - Il fondo italiano per gli investimenti Europe Holding Invest ha annunciato un piano per costruire un complesso immobiliare sull’area della centrale di Savremeni nella città di Krusevac. L’investimento totale nel progetto è stimato attorno ai 200 mln Eur e creerà, approssimativamente, 3000 posti di lavoro. Il complesso ospiterà spazi industriali (32 strutture costruite su un’area dai 600 mq ai 700 mq), commerciali e residenziali (150mila mq). L’investitore ha annunciato che ci vorranno 2-3 anni per la costruzione di fabbricati industriali, e prevede che il progetto sarà di particolare interesse per le società italiane. .  
   
   
IGD SIIQ S.P.A., RISULTATI POSITIVI DELLA GESTIONE AL 30 SETTEMBRE 2008: VALORE DELLA PRODUZIONE A 73,14 MILIONI DI € (+34,08% RISPETTO AL 30 SETTEMBRE 2007)  
 
Bologna, 17 novembre 2008 - Il Consiglio di Amministrazione di Igd Siiq S. P. A. Ha esaminato, il 13 novembre , i dati relativi al terzo trimestre 2008. Igd Siiq S. P. A. Chiude i primi nove mesi del 2008 con risultati che esprimono una dinamica molto positiva tanto a livello di ricavi quanto di performance operativa, a conferma della validità degli investimenti realizzati nel corso degli ultimi anni. I Ricavi consolidati, che si sono attestati a 73,14 milioni di €, sono in crescita del 34,08% rispetto ai 54,55 milioni di € del settembre 2007. A trainare tale espansione sono stati i ricavi da locazione degli immobili di proprietà, che sono cresciuti del 37,95% a 55,46 milioni di €, soprattutto grazie all’acquisizione, dal maggio 2008, della società rumena Winmarkt - che contribuisce per 8,34 milioni di € - e al pieno contributo, nel 2008, degli immobili di Mondovì e Rovereto (Mondovicino e Millennium Gallery), acquistati nel corso del 2007. Sensibile anche il progresso dei ricavi da servizi, che passano dai 2,09 milioni di € del settembre 2007 ai 3,14 milioni di € del settembre 2008, con un incremento consistente della parte ricorrente dell’attività - il facility management - grazie all’acquisizione di nuovi mandati,. Il Margine Operativo Lordo (Ebitda), che si è attestato a 45,06 milioni di € , mostra un incremento del 29,96% rispetto al 30 settembre 2007. A livello di redditività operativa lorda, il rapporto Ebitda/ricavi Totali è pari al 61,61%, mentre il rapporto sui Ricavi Gestionali- al netto cioè dei ricavi da rifatturazione - raggiunge il 67,32%, mettendo a segno un incremento dello 0,75% rispetto al livello del 66,8% del 30 settembre 2007. Il buon andamento della gestione è dimostrato dall’incremento dell’Ffo (Ebitda- saldo della gestione finanziaria), che è passato dai 24,23 milioni di € del settembre 2007 ai 26,37 milioni di € del settembre 2008, con un incremento dell’8,81%, nonostante il saldo negativo della gestione finanziaria, aumentato di € 8,25 milioni, debba registrare gli effetti dell’andamento dei tassi d’interesse e dell’incremento dell’indebitamento finanziario netto. L’utile netto è stato pari a 41,08 milioni di €, in crescita del 43,17% rispetto ai 28,70 milioni di € del settembre 2007. Sull’utile ha influito positivamente il recupero, per il passaggio al regime Siiq, delle imposte differite passive stanziate sul maggior valore degli immobili. L’indebitamento finanziario netto si è attestato a 642,10 milioni di €, rispetto ai 604,99 milioni di € del 30 giugno 2008; il gearing (Mezzi di terzi/Patrimonio netto) è quindi passato da 0,81x del 30 giugno scorso a 0,86x: un livello quindi ben lontano dai convenant legati ai debiti a lungo termine, pari a 2x e a 2,3x. “I risultati positivi della gestione dei primi nove mesi del 2008 - commenta Filippo-maria Carbonari, Amministratore Delegato di Igd Siiq S. P. A. - provano la validità e il timing corretto delle nostre scelte di investimento. Lo sviluppo in Italia, che fin qui abbiamo realizzato a ritmi molto sostenuti, e l’internazionalizzazione del gruppo, che abbiamo realizzato con un’operazione significativa per dimensioni e per rendimento iniziale, ci permettono oggi di mettere a segno interessanti incrementi a livello di prima linea del conto economico e di profittabilità. “ “Nel prossimo esercizio - prosegue Carbonari- i risultati potranno beneficiare, oltre che della crescita del portafoglio, anche degli effetti positivi delle rinegoziazioni dei contratti che abbiamo condotto in questi ultimi mesi in diverse gallerie. Ci attendiamo inoltre di potere avere ulteriori miglioramenti tangibili già nei conti del 2009 dai progetti di remodelling e di ristrutturazione che stanno interessando una fetta importante del nostro portafoglio”. .  
   
   
PER “URBAL” PREMIAZIONE IN DIRETTA DA STRASBURGO RICONOSCIMENTO EUROPEO ALLA TOSCANA PER I PROGETTI IN AMERICA LATINA  
 
Firenze, 18 novembre 2008 -. Un progetto che realizza 4 interventi di pianificazione urbana in America Latina permetterà alla Toscana di essere premiata alle Giornate Europee dello Sviluppo, a Strasburgo, dal 15 al 17 novembre 2008. Un partenariato di due anni e mezzo, un progetto di cooperazione e sviluppo condotto da attori diversi e numerosi che ha avuto risultati importanti verrà presentato domani, nell’ambito del Festival della geografia presso gli spazi della Fortezza da basso. Il progetto Urbal “Interventi di pianificazione e riqualificazione urbana: l’approccio multidisciplinare ed integrato” concluso nel gennaio 2008, è stato infatti selezionato tra le 50 migliori buone pratiche che concorreranno a Strasburgo. Tra dicembre e maggio 2008 la Commissione Europea ha svolto, attraverso tecnici esterni, una valutazione sul programma Urbal e sui singoli progetti finanziati nelle fasi I e Ii del Progra mma, ritenendolo tra i migliori. Il lavoro è stato indicato come migliore pratica per il coinvolgimento dei territori, per l’approccio “cooperazione tra pari”, per la capacità di diffusione sui territori. Le pratiche di pianificazione integrata implementate dal Municipio di Capilla del Monte (Argentina), per esempio, hanno influenzato positivamente i municipi limitrofi (Valle della Punilla). Obiettivo del progetto, di cui la Regione Toscana è capofila, è il miglioramento della capacità di pianificazione urbana e la realizzazione di interventi urbanistici attraverso lo sviluppo di proposte multidisciplinari e integrate che contribuiscano al miglioramento della qualità della vita e delle condizioni socioeconomiche delle popolazioni interessate. Toscana, Cile, Argentina, Cuba, Nicaragua e Francia hanno realizzato interventi per recuperare aree industriali dismesse e con gravi problemi di degrado sociale, valorizza re spiaggie, ricucire il territorio di un centro turistico di montagna diviso da una ferrovia dimessa, far partire il piano regolatore di una città con un grande patrimonio storico e artistico. Queste sfide sono state vinte anche dalla Regione Toscana, e dal consorzio di Ong Co. Opera, che ha coinvolto 5 comuni toscani e 1 circondario (Follonica, Livorno, Pontedera, Siena, Roccastrada, Empolese-valdelsa) che hanno messo a disposizione tecnici esperti al fine di garantire uno scambio di esperienze fra enti territoriali omologhi per caratteristiche amministrative e geografiche. In particolare, i comuni toscani hanno messo a disposizione le loro esperienze concrete per i comuni di Vina del Mar (Cile), di Capilla del Monte (Argentina), L’avana (Cuba) e Leon (Nicaragua). .