|
|
|
MERCOLEDI
|
 |
 |
Notiziario Marketpress di
Mercoledì 01 Dicembre 2010 |
 |
Politica |
 |
UNIONE EUROPEA E PAESI DI AFRICA, CARAIBI E PACIFICO: IL MOMENTO DEL DIALOGO |
|
|
 |
|
|
Bruxelles, 1 dicembre 2010 - Questa settimana si terrà la ventesima assemblea tra Unione europea e paesi dell´Africa, dei Caraibi e del Pacifico (Acp) a Kinshasa, in Congo. Molti gli argomenti in discussione in questo forum che due volte l´anno riunisce 78 membri del Parlamento europeo e 78 rappresentanti degli altri paesi interessati. Quest´anno, tra il 2 e il 4 dicembre, al centro del dibattito ci sarà il problema della mortalità durante il parto, il punto sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio e la sicurezza alimentare. Uno sguardo complessivo verrà dato sulla situazione in Congo e su quella dell´area saharo-saheliana, travolta da terrorismo e da traffico di droga, uomini e armi. Lo scorso martedì i deputati, dopo aver passato in rassegna i risultati del vertice 2009, hanno adottato una risoluzione per sottolineare come il commercio dev´essere uno strumento di sviluppo e per esortare l´assemblea a "monitorare da vicino le trattative in corso tra Ue e paesi Acp per un accordo di partnership economica". Il testo, scritto dalla verde francese e presidente della commissione Sviluppo Eva Joly, si augura l´apertura reciproca dei mercati e insiste sulla necessità di esplorare nuove modalità innovative di finanziamento allo sviluppo come per esempio una tassa internazionale sulle transazioni finanziarie. La risoluzione ha ripreso anche la richiesta, avanzata ormai da molto tempo dal Parlamento, che il Fondo europeo per lo sviluppo sia incorporato nel bilancio Ue in modo da garantire su di esso un controllo democratico. L´assemblea parlamentare congiunta tra Unione europea e paesi dell´Africa, dei Caraibi e del Pacifico si occupa prevalentemente di promuovere diritti umani, democrazia e valori comuni. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
CAMBIAMENTI CLIMATICI: LA CONFERENZA DI CANCUN DEVE ESSERE UNA TAPPA DECISIVA VERSO UN QUADRO INTERNAZIONALE GIURIDICAMENTE VINCOLANTE SUL CLIMA |
|
|
 |
|
|
Bruxelles, 1 dicembre 2010 - La conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici inaugurata il 29 novembre a Cancun, in Messico, deve essere una tappa decisiva verso l´istituzione di un quadro internazionale generale e giuridicamente vincolante sul clima. A Cancun l´Unione europea insisterà per giungere ad un accordo su un insieme equilibrato di decisioni che aprirebbero la strada all´istituzione in tempi rapidi di un quadro internazionale giuridicamente vincolante e a interventi concreti e immediati sul clima. L´ue, primo donatore mondiale, presenterà a Cancun una relazione completa e trasparente sui finanziamenti rapidi concessi a sostegno dei paesi in via di sviluppo. Connie Hedegaard, commissaria responsabile dell´Azione per il clima, ha dichiarato in proposito: "L´ue è disposta ad accettare a Cancun l´istituzione di un quadro internazionale ambizioso sul clima. Purtroppo alcune altre grandi economie non lo sono. Tuttavia, Cancun offre l´occasione di realizzare un significativo passo avanti a livello mondiale se riusciremo ad adottare un insieme equilibrato di decisioni riguardanti molte questioni fondamentali. Occorre che la conferenza di Cancun ci consenta di realizzare questi progressi, altrimenti il processo delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici rischia di perdere slancio e rilevanza; nessuno fino ad oggi è riuscito a trovare un altro forum più efficace. Pertanto a Cancun si dovranno compiere progressi sostanziali. È possibile se tutte le parti daranno prova della necessaria volontà politica." Joke Schauvliege, ministro fiammingo per l´Ambiente, la natura e la cultura, che rappresenterà la presidenza belga dell´Ue a Cancun, ha dichiarato a sua volta: "L´azione a livello internazionale è quanto mai urgente se vogliamo limitare il riscaldamento del pianeta al di sotto di 2°C ed evitare le conseguenze peggiori dei cambiamenti climatici. Il pacchetto di decisioni che l´Europa spera sarà adottato a Cancun deve basarsi sul protocollo di Kyoto e incorporare gli orientamenti politici contenuti nell´accordo di Copenaghen." Verso un quadro mondiale sul clima per il dopo 2012 - La conferenza di Cancun, che si terrà dal 29 novembre al 10 dicembre, si iscrive nella continuazione dei negoziati delle Nazioni Unite miranti a delineare il progetto di un sistema internazionale per lottare contro i cambiamenti climatici per il periodo dopo il 2012, quando scadranno disposizioni fondamentali del protocollo di Kyoto. L´unione europea ritiene che l´obiettivo essenziale del processo delle Nazioni Unite debba essere quello di creare un quadro internazionale ambizioso, completo e giuridicamente vincolante che impegni tutti i paesi a lottare contro i cambiamenti climatici. Questo quadro dovrebbe basarsi sul protocollo di Kyoto e sull´accordo di Copenaghen, raggiunto l´anno scorso alla conferenza delle Nazioni Unite sul clima e approvato da 140 paesi, fra cui l´Ue e i suoi Stati membri. L´accordo di Copenaghen riconosce la necessità di contenere il riscaldamento del pianeta al di sotto di 2°C rispetto alle temperature dell´era preindustriale. La preferenza dell´Ue va ad un futuro quadro internazionale sul clima nella forma di un nuovo strumento unico e giuridicamente vincolante che includa gli elementi essenziali del protocollo di Kyoto. È tuttavia pronta a considerare un secondo periodo di impegno ai sensi del protocollo di Kyoto, a condizione che rientri in un accordo internazionale più vasto che impegni tutte le più importanti economie ad adottare misure a favore del clima e che l´integrità ambientale del protocollo sia rafforzata. Il pacchetto di Cancun - Per l´Ue è importante che Cancun diventi una tappa significativa sulla via che condurrà alla creazione, al più presto possibile, di un quadro internazionale completo e giuridicamente vincolante. La conferenza dovrebbe permettere di avanzare in questo senso, grazie all´adozione di un insieme equilibrato di decisioni che tengano conto dei progressi realizzati finora nei negoziati e che stabiliscano le grandi basi dell´architettura del futuro regime internazionale sul clima. Le decisioni adottate a Cancun dovrebbero anche permettere di avviare azioni concrete immediate per lottare contro i cambiamenti climatici, in particolare nei paesi in via di sviluppo. Occorre ancora trovare un accordo sulla portata del pacchetto di decisioni. Le questioni specifiche che l´Ue desidera vengano affrontate in un pacchetto equilibrato da adottare a Cancun, comprendono in particolare: l´"ancoraggio" al processo dell´Onu degli impegni in materia di emissioni assunti nel quadro dell´accordo di Copenaghen; norme sulla trasparenza (Mrv); la riforma e l´espansione dei meccanismi del mercato del carbonio; un meccanismo di riduzione della deforestazione tropicale; norme contabili inerenti alla gestione delle foreste per i paesi sviluppati; l´adattamento ai cambiamenti climatici; la governance del futuro Fondo verde per il clima di Copenaghen; la cooperazione tecnologica; la creazione di capacità nei paesi in via di sviluppo; le emissioni prodotte dal trasporto aereo e marittimo internazionali. (Cfr. Per maggiori informazioni Memo/10/627) Finanziamenti rapidi - Nel 2010 l´Ue ha mobilitato finanziamenti rapidi per 2,2 miliardi di euro per sostenere gli sforzi dei paesi in via di sviluppo per adattarsi ai cambiamenti climatici e attenuarne gli effetti. Ciò rientra nell´impegno generale dell´Ue ai sensi dell´accordo di Copenaghen di fornire 7,2 miliardi di euro nel periodo 2010-2012. I finanziamenti rapidi integrano il considerevole sostegno in materia di clima che l´Ue, in quanto primo donatore mondiale, già fornisce ai paesi in via di sviluppo mediante i suoi aiuti pubblici allo sviluppo (Aps). Ad esempio, nel 2008 l´Unione europea ha fornito 5,1 miliardi di dollari Usa per interventi di attenuazione degli effetti dei cambiamenti climatici nei paesi in via di sviluppo tramite i suoi Aps, equivalenti al 60% degli Aps prestati a questo scopo a livello mondiale. Per assicurare la piena trasparenza nell´attuazione del suo impegno per finanziamenti rapidi, l´Ue presenterà una relazione completa sui progressi realizzati in una manifestazione organizzata a margine della conferenza di Cancun, aperta a tutte le Parti e alle parti in causa. Inoltre in futuro presenterà relazioni annuali. Sito web della Dg Clima sulla conferenza di Cancun: http://ec.Europa.eu/clima/policies/international/cancun_en.htm |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
UE: RENDERE PRIORITARI GLI INVESTIMENTI PER CRESCITA E LAVORO |
|
|
 |
|
|
Bruxelles, 1 dicembre 2010 - I ministri dell´Ue per la ricerca e l´industria hanno affermato che l´Unione deve rendere prioritari gli investimenti in ambiti quali istruzione, formazione, ricerca (di base e applicata), sviluppo e innovazione, oltre che finanziare nuove tecnologie in grado di salvaguardare le risorse che garantiscono crescita e posti di lavoro. La raccomandazione non è che una delle tante contenute nelle conclusioni dell´iniziativa "Innovation Union" di cui sono autori i partecipanti all´ultimo Consiglio "Competitività" tenutosi a Bruxelles (Belgio) il 25 e il 26 novembre scorsi. L´iniziativa fa parte della serie di azioni avviate nell´ambito della strategia Europa 2020. Nelle conclusioni i ministri sottolineano: "L´eccellenza scientifica e la ricerca di base e applicata, quando supportate da strutture di prim´ordine, apprendimento continuo, formazione e istruzione superiore, in particolare in ambito scientifico e ingegneristico, così come gli incentivi per la commercializzazione dei risultati, costituiscono i prerequisiti per un sistema basato sull´innovazione realmente efficiente". In un altro messaggio chiave, i ministri hanno invitato Ue e Stati membri ad "adottare un approccio strategico e integrato per l´innovazione", rendendo omogenee le politiche concepite per favorire l´innovazione. I ministri hanno poi sottolineato l´importanza di rafforzare il "triangolo della conoscenza" e di semplificare la commercializzazione e il trasferimento delle conoscenze. A livello comunitario, il programma quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico, il programma quadro Competitività e Innovazione e i Fondi strutturali dovrebbero inoltre "concentrarsi maggiormente sulle priorità della strategia Europa 2020; i ministri non hanno mancato di sottolineare l´importanza di "semplificare radicalmente" i meccanismi di accesso ai fondi. Secondo loro, garantire l´accesso a questi fondi per le attività legate all´innovazione, in modo particolare per le piccole e medie imprese (Pmi), dovrebbe essere "una delle massime priorità da implementare". I ministri hanno accolto con favore l´idea di istituire partenariati europei per l´innovazione (Eip - European Innovation Partnerships) e hanno posto l´accento sul fatto che queste strutture debbano "fornire un valore aggiunto europeo, essere volte ad affrontare le sfide che si profilano a livello sociale, prevenire le duplicazioni ed essere basate su una gestione flessibile, semplice e trasparente in cui confluiscano Stati membri e portatori di interesse di rilievo", I ministri hanno continuato esortando la Commissione europea a sviluppare ulteriormente gli aspetti pratici di questi partenariati, con attenzione particolare a meccanismi di finanziamento, criteri di selezione, gestione e questioni legali. Commissione, Stati membri e altri portatori di interesse sono stati invitati a lanciare un partenariato di questo tipo in materia di invecchiamento attivo e sano già nei primi mesi del 2011. Su questo tema, la Commissione ha avviato una consultazione lo scorso 26 novembre. Le conclusioni dei ministri sull´iniziativa riportano anche un programma di azione. Tra le altre cose, la Commissione europea presenterà una comunicazione concernente la standardizzazione, un piano per la cosiddetta "eco-innovazione", avvierà una consultazione sulle misure necessarie all´istituzione dello Spazio europeo della ricerca e avanzerà una serie di proposte per individuare i requisiti da soddisfare per la creazione di un mercato "Venture Capital" europeo. Infine, i ministri hanno invitato la Commissione ad avviare i lavori per lo sviluppo di un indicatore di innovazione, che dovrebbe essere nel 2012 e consentire un migliore monitoraggio dei progressi nell´ambito dell´innovazione sotto tutti i profili. Commissione, Stati membri e altri soggetti interessati dovrebbero inoltre lanciare una "convention sull´innovazione" a cadenza annuale a partire dalla seconda metà del 2011 e sensibilizzare l´opinione pubblica attraverso campagne volte a "stimolare una mentalità innovativa" a livello comunitario, nazionale, regionale e locale. Gli Stati membri, dal canto loro, hanno esortato a mettere a punto strategie volte a soddisfare gli obiettivi di R&s nazionali e a migliorare l´impiego dei Fondi strutturali per la ricerca e l´innovazione. L´incontro è stato anche occasione per parlare del brevetto europeo. In una dichiarazione, Michel Barnier, commissario per il mercato interno e i servizi, ha detto: "Come tutti sanno, in seno al Consiglio non è stata raggiunta l´unanimità sul regime linguistico per il brevetto europeo. Molti Stati membri hanno oggi dichiarato la propria disponibilità a muoversi verso una cooperazione migliorata. Non appena la Commissione riceverà una richiesta formale, reagiremo con tempestività e serietà. Abbiamo bisogno di un brevetto europeo. Il sistema attuale ha costi troppo elevati: dieci volte più alti di quelli degli Stati Uniti. È un sistema che frena la crescita. E le piccole e medie imprese, importanti risorse di dinamismo per il futuro, sono i soggetti maggiormente colpiti. Dobbiamo quindi fare dei progressi al più presto a questo proposito. Il Consiglio Competitività di dicembre sarà un´ottima opportunità in questo senso. Per maggiori informazioni, visitare: Consiglio dell´Ue: http://www.Consilium.europa.eu/ Presidenza belga del Consiglio dell´Ue: http://www.Eutrio.be/ Europa 2020: http://ec.Europa.eu/europe2020/index_en.htm |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
FVG-REGIONE ISTRIANA, VERTICE A TRIESTE IN FEBBRAIO PER RIPRENDERE IL CAMMINO DELL´EUROREGIONE |
|
|
 |
|
|
Parenzo (Croazia), 1 dicembre 2010 - Nel prossimo mese di febbraio Trieste ospiterà una giornata di lavoro congiunto fra il Friuli Venezia Giulia e la Regione Istriana, nel corso della quale non solo saranno approfonditi i rapporti istituzionali di comune interesse, ma saranno anche coinvolti i rappresentanti delle categorie e economiche e produttive, di Università, scuole e istituti di formazione professionale. E´ questo il principale esito dell´incontro, ieri a Parenzo (Croazia), tra il presidente del Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo e il presidente della Regione Istriana Ivan Jakovcic. Al vertice, che si è tenuto a Villa Polesini, hanno preso parte anche Edi Stifanic, sindaco della città di Parenzo, Dino Kozlevac, presidente dell´Assemblea regionale, i due vicepresidenti della Regione Istriana, Viviana Benussi e Vedran Grubisic, Oriano Otocan, assessore alla cooperazione internazionale e alle integrazioni europee, e il console generale d´Italia a Fiume, Fulvio Rustico. A Parenzo, i due presidenti hanno manifestato la volontà di rafforzare le relazioni bilaterali, ampliando i settori di collaborazione e impegnandosi ad incontri con cadenza almeno annuale. Il tutto in vista in particolare della prossima, auspicata adesione della Croazia all´Unione Europea, che il Friuli Venezia Giulia vede con molto favore e, ha promesso Tondo, sosterrà nei confronti del ministro degli Esteri italiano Franco Frattini. Sul piano istituzionale è stato stabilito di riprendere, soprattutto con in nuovi governatori del Veneto, Luca Zaia, e della Carinzia, Gerhard Doerfler, il cammino per la costituzione dell´Euroregione, alla quale, in Croazia, oltre alla Regione Istriana è interessata anche la Regione Litoraneo Montana, con capoluogo Fiume. Parallelamente è stata riconfermata la volontà di rafforzare l´operatività della Macroregione Adriatico-ionica. Istituita cinque anni fa e attualmente presieduta dallo stesso Jakovcic, è un patrimonio di tutta Europa, ha indicato il presidente Tondo e, assieme all´Euroregione, appare fondamentale per una comune politica nei settori della logistica - che deve in particolare vedere una sinergia tra i porti dell´Alto Adriatico - e della promozione turistica, con il rafforzamento dei collegamenti con il Nord Europa. Ma l´Istria, che a Bruxelles è ospitata nella sede di rappresentanza del Friuli Venezia Giulia, si pone nei confronti della nostra regione anche come possibile partner per investimenti produttivi, che possono beneficiare di agevolazioni governative croate, come ha precisato il presidente Jakovcic. Non manca il desiderio da parte istriana di far dialogare i sistemi scolastici, quelli universitari e della formazione professionale, così come si auspica un contatto più stretto con la struttura di protezione civile del Friuli Venezia Giulia. Sarà anche su questi temi che, come detto, si svilupperà il vertice che i due presidenti hanno stabilito di convocare in febbraio a Trieste. All´incontro con la delegazione istriana è seguito un colloquio tra il presidente Tondo e Fulvio Radin e Graziano Musizza, in rappresentanza dell´Unione italiana, i quali, oltre ad una conferma dei finanziamenti attribuiti alla minoranza italiana, hanno chiesto di studiare la possibilità di specifici percorsi di assistenza sanitaria per cittadini istriani di origine italiana nelle strutture di eccellenza della sanità del Friuli Venezia Giulia. La Regione istriana ha poco più di 206 mila abitanti e, proprio in considerazione della presenza di una minoranza etnica di lingua italiana, ha assunto uno status bilingue. In proposito il console Rustico ha definito l´Istria regione con valori europei, al 100 per cento bilingue e all´avanguardia nella tutela dei diritti delle minoranze. In Istria troviamo un grande livello di accoglienza e di civiltà, favorito dall´interculturalità, ha confermato il presidente Tondo, che ha apprezzato l´alto livello di tutela della minoranza e della lingua italiane. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
VENDOLA OGGI A BRUXELLES
|
|
|
 |
|
|
Bari, 1 dicembre 2010 - Due giornate a Bruxelles (l’1 e il 2 dicembre) per il presidente della regione Puglia Nichi Vendola che parteciperà alla Sessione plenaria del Comitato delle Regioni (dalle ore 15.00 dell 1 dicembre sino alla mattinata del 2 con inizio alle ore 9.00 presso l’Edificio Charlemagne in rue de la Loi, 170). Oltre ai numerosi pareri in discussione, nel corso della due giorni sarà presentato all’Assemblea il primo Rapporto di monitoraggio sulla Strategia Europa 2020, redatto dalla Eu2020 Monitoring Platform del Comitato delle Regioni, di cui il Presidente Vendola è coordinatore politico, assieme a Christine Chapman (Galles). |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
DURNWALDER A BRUXELLES: INCONTRO CON IL VICECOMMISSARIO TAJANI E AGENDA PER LA TUTELA DEL BOSCO |
|
|
 |
|
|
Bolzano, 1 dicembre 2010 - Da Venezia a Bruxelles: oggi dopo la firma della candidatura del Nordest a Capitale europea della cultura 2019, il presidente della Provincia si trasferisce dalla città lagunare direttamente a Bruxelles. In programma il colloquio con il vicepresidente Ue Antonio Tajani e la presentazione dell´Agenda sul futuro del bosco. Oltre a partecipare alla sessione plenaria del Comitato delle Regioni Ue, di cui è membro effettivo, il presidente Durnwalder ha in programma tra domani (mercoledì 1) e giovedì 2 dicembre una serie di incontri. Domani sera il primo con Michael Schneider, presidente del Partito popolare europeo nel Comitato delle Regioni. A seguire è prevista la partecipazione di Durnwalder alla tavola rotonda promossa nell´Europarlamento dalla Confederazione italiana agricoltura sul tema delle politiche Ue per la qualità nella produzione agricola. Giovedì 2 il presidente Durnwalder discuterà, nell´ambito di un convegno nella sede dell´Euregio, dell´Agenda sul futuro del bosco di montagna nello sviluppo rurale dopo il 2013, elaborata congiuntamente da Provincia di Bolzano, Tirolo, Trentino, Baviera e Ministero austriaco dell´agricoltura. Il documento verrà inoltrato all´Ue. La trasferta a Bruxelles si conclude con l´incontro con il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, competente per l´industria. Tra i temi sul tappeto, gli incentivi Ue per innovazione, ricerca e sviluppo ma anche i contributi per le Pmi. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
MONTENEGRO, CRESCE IL FRONTE FAVOREVOLE A UE |
|
|
 |
|
|
Podgorica, 1 dicembre 2010 - I cittadini del Montenegro sono più soddisfatti delle proprie condizioni di vita, meno colpiti da crimine organizzato e più favorevoli alla Ue, secondo un recente sondaggio condotto da Gallup e l´European Fund for the Balkans per conto di Balkan Monitor. La liberalizzazione dei visti ha prodotto risultati sostanziali in termini del sostegno all´Ue da parte della cittadinanza, che ha raggiunto il 73 per cento, con la diffusa convinzione che l´ammissione all´Unione del Montenegro avverrà nel 2016 e non, come programmato, nel 2017. Cresce anche il sostegno alla Nato: il 38 per cento è favorevole all´entrata nell´Alleanza, sebbene il 24 per cento degli interpellati pensi che rappresenterebbe un fatto negativo. Come nel caso di altri Stati della regione, anche i cittadini del Montenegro affermano di stare ancora subendo gli effetti della crisi economica e finanziaria: il 71 per cento del campione afferma di avere ancora difficoltà con la gestione del bilancio familiare; nonostante la recessione tuttavia, il livello di soddisfazione per il proprio standard di vita è cresciuto da 4,8 a 5,5 punti in una scala tra 0 e 10. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
CROAZIA, 1,2 MLD PERDITA STIMATA PER RITARDO IN EUROZONA
|
|
|
 |
|
|
Zagabria, 1 dicembre 2010 - Secondo una ricerca compiuta per volontà della presidenza della Croazia, il Paese potrebbe perdere circa 1,2 miliardi di euro in caso di mancato ingresso nell´Eurozona a partire dal 1° gennaio 2012. Il dato è stato fornito dal presidente Ivo Josipovic durante un incontro nel quale ha delineato le principali linee di politica estera della nazione. Josipovic ha poi espresso ´´convinzione´´ circa le capacità della Croazia di rispettare la scadenza sopra ricordata. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
BANCHE: ABI, RAPINE IN CALO DEL 14% 758 NEL PRIMO SEMESTRE DEL 2010 CONTRO LE 883 DEI PRIMI SEI MESI DELL’ANNO PRECEDENTE. IN CALO DEL 10,5% ANCHE IL BOTTINO COMPLESSIVO. È LA FOTOGRAFIA DEL CENTRO DI RICERCA ABI SULLA SICUREZZA. |
|
|
 |
|
|
Roma, 1 dicembre 2010 - Calano le rapine in banca e diminuisce anche il bottino complessivo. Nei primi sei mesi del 2010, infatti, sono stati 758 i colpi allo sportello, con un calo del 14% rispetto agli 883 registrati nello stesso periodo del 2009. La diminuzione conferma il trend positivo già registrato lo scorso anno (-19%) e riguarda anche il cosiddetto indice di rischio, cioè il numero di rapine ogni 100 sportelli in Italia, che è passato da 5,1 a 4,5 il valore più basso registrato negli ultimi venti anni. Sempre magro anche il bottino medio per rapina che, con circa 24 mila euro, si mantiene su livelli tra i più bassi degli ultimi dieci anni. Diminuisce, infine, anche il bottino complessivo pari a 18 milioni di euro nei primi sei mesi del 2010, il 10,5% in meno dell’anno precedente (20,4 milioni). Sono questi i principali risultati dell’indagine sul primo semestre 2010 condotta da Ossif, il Centro di ricerca Abi in materia di sicurezza. Lo studio è stato presentato oggi all’incontro col Ministro dell’Interno, Roberto Maroni, dedicato ai temi della sicurezza in banca. “Sul fronte della sicurezza e della lotta alla criminalità - ha detto il Presidente dell’Abi, Giuseppe Mussari – molto è stato fatto ed Istituzioni e Forze dell’ordine hanno ottenuto risultati importanti. Parlando di criminalità però non si può mai abbassare la guardia e in questa lotta senza quartiere anche le banche fanno la loro parte, investendo ampie risorse nei sistemi di sicurezza a tutela di clienti e dipendenti e collaborando attivamente con le Forze dell’ordine. La riduzione delle rapine allo sportello, confermata dai dati sul primo semestre 2010 – ha aggiunto Mussari – rappresenta il risultato più tangibile del grande lavoro fatto in questi anni per prevenire e contrastare il fenomeno, adottando sistemi di sicurezza sempre più evoluti e contribuendo alla riduzione dell’ampia circolazione di contante che ancora caratterizza il Paese”. Ecco, più nel dettaglio, cosa emerge dalla fotografia scattata da Ossif. La mappa delle rapine Nel primo semestre del 2010, le rapine sono diminuite in 13 regioni, vale a dire in: Abruzzo (-22,2%, da 18 a 14), Calabria (-12,5%, da 8 a 7), Emilia Romagna (-22,8%, da 79 a 61), Friuli Venezia Giulia (-100%, nessuna da 4), Liguria (-62,5%, da 32 a 12), Lombardia (-23%, da 225 a 173), Molise (-33,3%, da 3 a 2), Puglia (-9,7%, da 31 a 28), Sardegna (-75%, da 12 a 3), Sicilia (-39,8%, da 98 a 59), e Toscana (-47,2%, da 72 a 38), Trentino Alto Adige (-33,3%, da 3 a 2) e Umbria (-25%, da 8 a 6). Nessuna rapina in Valle d’Aosta (come nel 2009), mentre i dati negativi riguardano: Basilicata (con 4 rapine da 3), Campania (con 62 da 57), Lazio (con 116 da 111), Marche (con 28 da 20), Piemonte (con 89 da 60) e Veneto (con 54 da 39). Più tecnologia e collaborazione con le Forze dell’ordine a difesa degli sportelli Le banche italiane investono ogni anno oltre 750 milioni di euro per rendere le proprie filiali sempre più sorvegliate e sicure. Adottando misure di protezione sempre più moderne ed efficaci e formando i propri dipendenti anche attraverso un’apposita Guida antirapina che recepisce suggerimenti di Polizia e Carabinieri. Ma la collaborazione con le Forze dell’ordine per la sicurezza allo sportello non si ferma qui: in 95 province italiane è già operativo il Protocollo anticrimine firmato dall’Abi con le singole Prefetture. È operativo, inoltre, il gruppo di lavoro creato col Ministero dell’interno per migliorare la prevenzione attraverso lo scambio di dati e informazioni su furti e rapine. Anche grazie a queste iniziative, negli ultimi dieci anni le rapine in banca sono passate dal rappresentare l’8,5% del totale degli episodi criminosi al 4,9% (1998-2009). Tra il 2004 e il 2009, infine, la percentuale di rapine in cui si è giunti all’individuazione degli autori è passata dal 36% al 46%, grazie alla presenza in tutti gli sportelli di sistemi di ripresa. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
IL SI´ DEL MONDO ECONOMICO ALLA MANOVRA 2011 FORMIGONI: SACRIFICI MA MASSIMO IMPEGNO PER LAVORO E FAMIGLIA GIÀ GARANTITI AMMORTIZZATORI IN DEROGA PER PROSSIMO TRIMESTRE |
|
|
 |
|
|
Milano, 1 dicembre 2010 - Alla vigilia dell´incontro Regioni-ministro Tremonti sulla finanziaria la Giunta Formigoni incassa dagli Stati generali dell´economia lombarda (e dalla presidenza dell´associazione dei Comuni lombardi) un forte consenso all´impostazione del suo bilancio 2011: un bilancio da 24,9 miliardi (di cui 15,2 per la sanità e ben 3,5 per il Fondo di solidarietà tra le Regioni), che si è trovato a far fronte a minori trasferimenti statali per 1,2 miliardi (fra tagli e mancati rifinanziamenti) e che tuttavia, evitando tagli lineari indiscriminati, facendo invece scelte selettive, ed anche evitando trucchetti contabili, punta a "ridurre il più possibile l´impatto dei sacrifici e continuare a garantire la qualità dei servizi". Sono parole dello stesso presidente Roberto Formigoni, il quale - affiancato dal vicepresidente Andrea Gibelli, dall´assessore al Bilancio Romano Colozzi e da numerosi altri assessori e sottosegretari della Giunta - ha indicato in lavoro, impresa e welfare le priorità, che il tavolo di ieri ha condiviso. E resta l´obiettivo, entro l´anno, di ottenere dal Governo risorse aggiuntive per il sistema delle Regioni e delle autonomie locali. "Con l´approvazione del nuovo bilancio regionale - ha sottolineato Formigoni - abbiamo voluto dare un segnale forte, nonostante i pesanti tagli nazionali. Abbiamo l´obiettivo di continuare a sostenere lo sviluppo economico e la ripresa in atto (le previsioni dicono che il Pil lombardo crescerà dell´1,7%) e le famiglie nelle necessità relative al lavoro, alla casa, all´istruzione dei figli, alla salute, alla cura degli anziani. Abbiamo previsto investimenti per 1,5 miliardi e nessun aumento della pressione fiscale". Lavoro E Ammortizzatori - E proprio sul tema del lavoro, Formigoni ha dato un annuncio molto atteso e importante: la Lombardia, con una soluzione ponte anticipata, si è già assicurata la cassa integrazione in deroga per il primo trimestre del 2011. "Regione Lombardia - ha detto il presidente - garantirà la continuità della fruizione e dell´accesso agli ammortizzatori in deroga. Infatti, d´intesa con il Ministero del Lavoro e nelle more dell´attivazione del nuovo accordo 2011, la Regione garantirà tale servizio per il primo trimestre. A questo deve corrispondere un nuovo impegno per il rinnovo della Cassa, che necessità comunque una revisione delle modalità che vanno anche nella direzione di una maggiore responsabilità da parte di tutti, in particolare, da un lato, spostando sempre di più le risorse locali su politiche attive e, dall´altro, facendo addizione con diverse fondi di finanziamento". Imprese - Formigoni ha assicurato che "proseguiremo con gli interventi a favore delle imprese, creando strumenti di rilancio, per preparare la ripresa, agganciare la domanda internazionale, accrescere le competenze e incentivare l´innovazione". Raccogliendo anche le indicazioni emerse dalla riunione odierna, Formigoni ha sottolineato le priorità dell´accesso al credito (in particolare sul sistema delle garanzie), dell´innovazione, dell´aggregazione territoriale e di filiera e dell´internazionalizzazione". Welfare - "Occorre riposizionare - ha sottolineato Formigoni - l´insieme delle nostre azioni per realizzare un nuovo welfare lombardo che riconosca e valorizzi la centralità della famiglia come motore e fattore di sviluppo di una comunità, che sappia distinguere gli obiettivi della politica dagli strumenti di attuazione, che sappia accrescere la responsabilità sociale di tutti e non solo delle istituzioni. Questo riguarda tutti noi e non è solo compito di qualcuno. Credo che nei prossimi mesi avremo modo di parlarne così come abbiamo già iniziato a fare tramite il Comitato strategico Donna-famiglia-lavoro". Trasporto Pubblico - Su questo punto Formigoni ha raccolto, dicendo di condividerlo appieno, l´orientamento sottolineato in taluni interventi circa il fatto che sia preferibile "aumentare le tariffe che tagliare i servizi". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
NEL 2011 GRANDE EVENTO D´ISRAELE A MILANO IN PIAZZA DUOMO L´AMBASCIATORE MEIR HA PRESENTATO IL PROGETTO A FORMIGONI NETANYAHU APRIRÀ LA MANIFESTAZIONE REALIZZATA CON 2,5 MILIONI |
|
|
 |
|
|
Milano, 1 dicembre 2010 - Israele punta sulla Lombardia per dare vita, per la prima volta, a una grande manifestazione fuori dai suoi confini: nella seconda metà del 2011 si svolgerà, a Milano, un maxi evento culturale e scientifico della durata di 10 giorni. Sarà il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ad aprire la manifestazione, che avrà luogo in piazza del Duomo e in alcuni teatri milanesi. Oggi pomeriggio l´ambasciatore d´Israele Gideon Meir ha presentato in Regione Lombardia, assieme al manager di Mckinsey Yoram Gutgeld, il progetto, che prevede un investimento di 2,5 milioni di euro: ad applaudire all´iniziativa il presidente Roberto Formigoni. "Vogliamo promuovere gli scambi culturali e scientifici tra Tel Aviv e Milano - ha detto Meir a Formigoni - anche in vista dell´Expo 2015". "L´obiettivo - ha rimarcato Gutgeld, senior partner di Mckinsey - è quello dare un´immagine di Israele diversa da quella di Stato interessato da una situazione di conflitto. È la prima volta che Israele promuove una rassegna di questo tipo nel mondo". Sarà piazza del Duomo a ospitare un padiglione di 900 metri quadrati di plexiglas, illuminato anche di notte. All´interno saranno presentate le punte di eccellenza della tecnologia israeliana. Nell´arco dei 10 giorni Milano sarà interessata da eventi culturali come un concerto di Noa, una mostra a Palazzo Reale o a Palazzo Litta, un´installazione tra piazza Duomo e piazza Castello, una serie di incontri con i principali scrittori israeliani, una mostra di design e 4 eventi realizzati con la Camera di commercio sul tema dell´acqua. Ci sarà spazio anche per la sanità e per approfondire il tema dei rapporti consolidati tra la Regione Lombardia e Israele. "È un´idea eccellente - ha commentato Formigoni -. Regione Lombardia è a disposizione per collaborare alla riuscita di questo evento". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
MANOVRA.GIBELLI: LA LOMBARDIA NON E´ IL BANCOMAT DEL PAESE |
|
|
 |
|
|
Milano, 1 dicembre 2010 - Il vice presidente della Regione Lombardia Andrea Gibelli interviene a margine degli Stati Generali del Patto per lo Sviluppo: "Esprimo soddisfazione per la condivisione delle politiche regionali; sono infatti note a tutti le difficoltà, ma anche la volontà e la determinazione a superarle". Gibelli ha tenuto poi a sottolineare come si stia "prendendo sempre più coscienza che la Lombardia, con un saldo attivo di 28 miliardi di euro, non possa più essere il bancomat del Paese. E il federalismo invocato da tutti è solo il primo passo di una regione che si conferma la prima del Paese, ma che deve anche essere messa nelle condizioni di competere con le prime regioni d´Europa, soprattutto in tema di attrattività e di internazionalizzazione". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE VENETO LUCA ZAIA INCONTRA A VENEZIA IL GOVERNATORE DELLA CARINZIA GERHARD DÖRFLER IL PRESIDENTE DELLA REGIONE VENETO LUCA ZAIA INCONTRA A VENEZIA IL GOVERNATORE DELLA CARINZIA (AUSTRIA) GERHARD DÖRFLER
|
|
|
 |
|
|
Venezia, 1 dicembre 2010 - Ieri mattina, a Palazzo Balbi a Venezia, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha ricevuto in visita il Governatore della Carinzia Gerhard Dörfler. Con questo primo incontro, svoltosi in un clima di grande cordialità, il Governatore Dörfler e il Presidente Zaia hanno avuto modo di instaurare una conoscenza personale. La visita è servita anche per avviare una discussione tra i due governatori su tutte le politiche di interesse comune. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
FEDERALISMO FISCALE, ERRANI: "IL DECRETO LEGISLATIVO APPROVATO DAL GOVERNO È UN ATTO UNILATERALE CONTRARIO AL FEDERALISMO" |
|
|
 |
|
|
Bologna, 1 dicembre 2010 - “Un altro atto unilaterale, contrario non solo al federalismo ma anche al principio di autonomia dei territori, dal contenuto di sapore gerarchico e contrario ad ogni logica di leale collaborazione fra istituzioni”. E’ il primo commento di Vasco Errani, presidente della Regione Emilia-romagna, nell’apprendere dalle agenzie di stampa dello schema di decreto legislativo licenziato ieri dal Consiglio dei Ministri, applicativo delle legge 42/2009 sul federalismo fiscale. “Mi chiedo, a questo punto – continua Errani – in quale parte del decreto sia previsto e sanzionato l’eventuale ‘fallimento politico’ del Presidente del Consiglio. Questo modo di procedere, in evidente contrasto con la Costituzione, è francamente sconsolante e delinea una pervicace volontà di far da sé anziché unire gli sforzi del Paese per affrontare i problemi seri che abbiamo di fronte: il lavoro, la competitività delle imprese, il sapere come carte vincenti per il domani”. “Un motivo di amarezza in più – conclude Errani – è rappresentato dal fatto che questo atto unilaterale segue di un passo le ripetute prove di responsabilità che Comuni, Province e Regioni hanno offerto al Paese, dagli ammortizzatori in deroga fino alle emergenze più recenti”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
FESTA DELLA TOSCANA, ENRICO ROSSI: «ORGOGLIOSI DI ESSERE ITALIANI E TOSCANI» POLITICHE PER I GIOVANI, PER LA CULTURA DELLA COSTITUZIONE, PER GLI IMMIGRATI |
|
|
 |
|
|
Firenze, 1 dicembre 2010 – Di seguito l’ intervento del presidente Enrico Rossi per la celebrazione della Festa della Toscana «Politiche mirate, fin dalla Finanziaria 2011, per sostenere i giovani nella conquista dell´autonomia, nella ricerca di un lavoro adeguato, nella possibilità di costruire una propria famiglia». Una legge di principi «che valorizzi il contributo della Toscana all´Unità d´Italia e riproponga in tutte le scuole l´insegnamento dell´educazione civica e dei valori costituzionali». Infine un impegno a lavorare perchè sia allargata «la base di coloro che godono dei diritti politici» e quindi venga assicurato agli immigrati regolari il diritto di voto e la cittadinanza ai tanti giovani di famiglie straniere che nascono, vivono e studiano in Italia e in Toscana. Sono questi alcuni dei punti forti del discorso che il presidente della Regione Enrico Rossi ha pronunciato ieri in Consiglio regionale, nel corso della celebrazione della Festa della Toscana, a cui hanno partecipato anche numerosi toscani residenti all´estero e provenienti da quattro continenti. Il presidente Rossi ha affermato che la Toscana «può prendere la parola con orgoglio nelle giornate commemorative del 150° anniversario dell´Unità d´Italia. Il popolo toscano scrisse infatti nel corso dell´epopea risorgimentale parole indimenticabili, piene di slancio e di passioni, di sentimenti forti e di azioni determinate». «C´è un punto della nostra storia, che il presidente Napolitano ci indica – ha proseguito Rossi - da cui osservare la forza e la validità dell´esperienza storica dell´Italia unita”. Ed è l´avvento della Repubblica, l´elezione dell´Assemblea Costituente e l´approvazione della Carta costituzionale in cui si afferma che la Repubblica è «una e indivisibile». «Da quella Carta l´Italia ha ripreso la sua corsa moderna, attraverso gli anni della ricostruzione e dello sviluppo industriale, della crescita del benessere sociale. Con quella forza è riuscita ad attraversare, non senza ferite, l´epoca buia del terrorismo, a resistere a nuovi, pericolosi tentativi eversivi, a prendere e conservare il suo posto a livello internazionale». Il presidente Rossi si è soffermato a lungo sull´analisi del federalismo, sottolineando il valore di un federalismo solidale e cooperativo che ha come scopo fondamentale quello di realizzare l´unità della nazione non solo su basi politiche, ma anche culturali, sociali ed economiche. «La Costituzione – ha proseguito – afferma anche che la repubblica è fondata sul lavoro. Tuttavia oggi come non mai percepiamo le difficoltà di quel mondo del lavoro attraverso cui abbiamo costruito la nostra dignità prima ancora che il nostro benessere. Oggi il lavoro non festeggia». Da qui un impegno più forte nei confronti dei giovani e la rivendicazione decisa di una Toscana che può proporre a tutto il paese, senza nessuna esclusività, il proprio modello sociale basato sull´impresa media, sull´artigianato, sulla creatività, sulla coesione. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
DA CASSA DEPOSITI E PRESTITI 862 MILIONI ALLA SICILIA |
|
|
 |
|
|
Palermo, 1 dicembre 2010 - E´ stato firmato ieri a Palermo, nella sede dell´assessorato all´Economia, dal Presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo e dall´assessore all´Economia, Gaetano Armao, il contratto di mutuo trentennale di 862 milioni di euro tra la Regione siciliana e la Cassa depositi e prestiti, deliberato la scorsa settimana dal consiglio di amministrazione dell´istituto di credito. Le risorse sono destinate a investimenti pubblici di rilevanza regionale. In particolare, la Cassa depositi e prestiti eroghera´ alla Regione entro il 9 dicembre prossimo 696 milioni di euro per finanziare, tra l´altro, interventi su immobili di proprieta´ regionale, di edilizia residenziale convenzionata ed agevolata, scuole, sistema informativo regionale, cofinanziamento del Programma operativo regionale, 2007-2013 e infrastrutture. Altri 166,5 milioni di euro serviranno, invece, per la realizzazione di opere di pubblica utilita´ nell´area industriale di Termini Imerese e quale contributo straordinario per investimenti nelle universita´ statali siciliane e della Scuola superiore di eccellenza di Catania. "La sigla di questo contratto - ha detto Lombardo - e´ un segno dell´impegno che il Governo sta mettendo per ridare fiato alla nostra economia e per dotare la nostra Regione delle risorse necessarie per affrontare la grave crisi nella quale si trova, a causa di eventi economici esterni alla Regione stessa". "Potenzieremo in questo modo - ha commentato l´assessore Armao - la capacita´ d´investimento della Regione per accelerare la realizzazione di importanti progetti infrastrutturali, ottenendo cosi´ risorse finanziarie fresche, da investire in una economia che soffre gli effetti della crisi internazionale". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
PRECARI: REGIONE SICILIA , FIRMATI I PRIMI CONTRATTI A TEMPO INDETERMINATO |
|
|
 |
|
|
Palermo, 1 dicembre 2010 - Sono stati firmati i primi 40 contratti del personale precario dell´amministrazione regionale che, a seguito della procedura di stabilizzazione avviata a fine luglio, vedra´ il proprio rapporto di lavoro trasformarsi a tempo indeterminato. La cerimonia si e´ svolta ieri pomeriggio a palazzo d´Orleans, alla presenza del presidente della Regione Raffaele Lombardo, dell´assessore per le Autonomie locali e la Funzione pubblica, Caterina Chinnici, del segretario generale e dirigente del Dipartimento della Funzione pubblica, Giovanni Bologna e del capo del personale Vitalba Vaccaro. Gli altri contratti verranno firmati nei prossimi dieci giorni. "Abbiamo garantito a tutti - ha detto il presidente Lombardo - un posto di lavoro stabile, sottraendovi cosi´ a quell´incertezza della proroga dei contratti di anno in anno. Grazie all´impegno dell´assessore Chinnici, del dottore Bologna e di tutti gli uffici del dipartimento della Funzione pubblica abbiamo raggiunto un obiettivo importantissimo". Le assunzioni, che scatteranno dal primo gennaio 2011, riguarderanno in tutto 4.843 persone che lavorano gia´ negli uffici della Regione, la maggior parte delle quali dal 1988, prima come Lsu e dal 2002-2006 con un contratto a tempo determinato. L´inquadramento riguardera´ il personale delle categorie "A" e "B", le uniche per le quali, al momento, la legislazione nazionale consenta la stabilizzazione e per le quali e´ richiesto un titolo di studio non superiore a quello della scuola dell´obbligo. "La firma di questi contratti - ha aggiunto l´assessore Chinnici - rappresenta una cosa giusta e doverosa. Si tratta della realizzazione di un obiettivo che si puo´ definire senz´altro storico, perche´, se da un lato, la stabilizzazione consente di mettere ordine nella dotazione organica della Regione, dall´altro, finalmente da´ certezza sul futuro delle famiglie di tanti lavoratori che, quotidianamente, contribuiscono all´efficienza della macchina amministrativa". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
ABRUZZO, NUOVO REGOLAMENTO;CHIODI:ASSICURA QUALITA´ DI LEGISLAZIONE |
|
|
 |
|
|
L´aquila, 1 dicembre 2010 - "Esprimo il più vivo compiacimento per il lavoro svolto dall´ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale, dal Presidente Nazario Pagano, dal presidente della Commissione Giunta per il Regolamento, Walter Di Bastiano. L´approvazione del nuovo Regolamento era assolutamente necessaria. Da un buon Regolamento dipende la possibilità, per un Governo Regionale ed un Parlamento Regionale,di portare avanti l´azione ed il programma di Governo". Lo ha dichiarato il presidente della Regione, Abruzzo Gianni Chiodi intervenuto ieri alla conferenza stampa tenuta, per l´approvazione del nuovo Regolamento, dal presidente del Consiglio Regionale, Nazario Pagano, e dal presidente della Commissione della Giunta per il Regolamento, Walter Di Bastiano. "La dignità dei lavori dell´Assemblea Regionale dipende moltissimo dal nuovo Regolamento che ne è il pilastro" ha proseguito il Presidente Chiodi. "Durante l´inizio della mia legislatura regionale ho assistito a sedute di Consigli Regionali caratterizzate da un clima disordinato che non aveva eguali, la mia esperienza fino ad allora era quella maturata nel Consiglio Comunale di Teramo, ove devo riconoscere che il dibattito in aula consiliare si svolgeva in modo più tranquillo. Il Regolamento appena approvato assicurerà la qualità della legislazione. Siamo inolte fieri di non aver dovuto utilizzare lo strumento del maxi emendamento". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
OLTRE 280 MILIONI PER COMUNI, COMUNITÀ MONTANE ED ENTI LOCALI MINORI DELLA CAMPANIA UN SOSTEGNO IMPORTANTE PER LE ATTIVITÀ |
|
|
 |
|
|
Napoli, 1 dicembre 2010 - L´assessore regionale alle Autonomie Locali della Campania Pasquale Sommese esprime la propria soddisfazione per l´avvenuta approvazione da parte del Consiglio regionale dei provvedimenti relativi alle comunità montane. "Nonostante - sottolinea Sommese - le difficoltà contingenti che stiamo vivendo, e le necessità di contenimento della spesa, la Regione Campania ho voluto fortissimamente mettere i Comuni e le Comunità montane, che già vivono grandi sofferenze, nelle condizioni di poter lavorare. Grazie a tutti i colleghi consiglieri che hanno detto sì a queste misure. "Con la manovra finanziaria sono ora a disposizione 200 milioni per i ratei di copertura dei mutui contratti dai Comuni, 66 milioni per gli interventi di bonifica integrata, ed ulteriori 14 milioni per le attività ordinarie delle Comunità montana, che garantiscono la prosecuzione dei compiti ad esse affidati, e lo stipendio ai lavoratori. "Un ulteriore milione e mezzo è stato messo a disposizione dei piccoli Comuni per i servizi, al fine di sostenere economicamente le piccole realtà locali che vivono fuori dalle grandi aree urbane. "Si tratta di risultati importanti. Proseguiremo i nostri sforzi in questa direzione, per far sì che le Autonomie possano espletare al meglio le loro funzioni", conclude Sommese. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
ALLUVIONE. ECONOMIA: PIANO STRAORDINARIO A SOSTEGNO PMI VENETE |
|
|
 |
|
|
Venezia, 1 dicembre 2010 - La giunta regionale ha deciso di attuare un piano straordinario di sostegno finanziario e creditizio a favore delle piccole e medie imprese venete dei settori artigianato, industria, commercio e servizi, danneggiate dall’alluvione, mediante le risorse disponibili sui fondi di rotazione istituiti presso la Veneto Sviluppo Spa. Lo ha annunciato l’assessore allo sviluppo economico Isi Coppola al termine della seduta di ieri, sottolineando che la finalità è quella di favorire quanto più possibile il rapido riavvio delle attività economiche che si sono fermate a causa dei danni provocati dal maltempo. Una volta attestato lo stato di soggetto alluvionato, con una modalità semplificata di autocertificazione e di carattere eccezionale e temporaneo sarà possibile alle imprese richiedere di poter accedere ai fondi di rotazione gestiti dalla finanziaria regionale Veneto Sviluppo, senza pagare alcun onere, alcuna spesa e alcun interesse. Sarà possibile chiedere un intervento da un minimo di 10 mila ad un massimo di 100 mila euro. Ci sarà poi tempo fino a 5 anni per i rimborsi, compreso un periodo di preammortamento fino ad un massimo di 24 mesi. “Si tratta quindi di andare incontro alla quotidianità delle nostre imprese – ha detto l’assessore Coppola – e alle spese immediate per riprendere un minimo di attività”. La modulistica sarà reperibile presso Veneto Sviluppo ma anche presso le banche, che hanno risposto positivamente – ha detto l’assessore – alla richiesta di massima semplificazione di questo percorso. Le domande potranno essere presentate fino al 30 giugno 2011. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
DENARO SPORCO LAVATO IN FRIULI VENEZIA GIULIA È UNA REALTÀ SANA ED ESTRANEA A QUESTO FENOMENO. |
|
|
 |
|
|
Trieste, 1 dicembre 2010 - Denaro sporco lavato in Friuli Venezia Giulia? Sembrano quantomeno inverosimili i risultati di un’indagine, a livello nazionale, pubblicati dall’importante quotidiano il “Sole 24 ore” secondo cui, addirittura, risulterebbe che Gorizia sia al terzo posto fra le province italiane in materia di riciclaggio di denaro sporco – ha dichiarato il Consigliere Regionale del Partito Pensionati, Luigi Ferone – e del resto se vi è movimentazione di denaro, questo può avvenire in maniera perfettamente lecita. Pur concordando con gli autori dell’inchiesta giornalistica sul “modus operandi” che generalmente caratterizza il fenomeno del riciclaggio, per il quale i proventi illeciti, provenienti da attività criminali in un determinato territorio, successivamente vengono riciclati in attività varie in territorio diverso, c’è da dire che la nostra regione si caratterizza per l’elevata cultura della legalità – ha osservato Ferone – e per un tessuto sociale sano e non si è mai avuto la sensazione di attività finanziarie illecite di grande rilievo, come investimenti in grandi attività commerciali, industriali, etc., né Gorizia, né Udine, né tantomeno Trieste, si sono mai caratterizzate per una forte presenza criminale o di attività comunque riconducibili alla criminalità. Nella nostra regione vi è un forte rispetto per le istituzioni ed i reati vengono denunciati perché c’è ancora un forte senso dello Stato e rispetto della legge. – ha rimarcato il rappresentante del Partito Pensionati – Se c’è una consistente movimentazione di denaro non necessariamente questo deve essere riconducibile a fatti criminali ma può influire la particolare posizione geografica della nostra regione. Concordo pienamente con l’ottimo Questore di Udine, Antonio Tozzi, – ha continuato Ferone – che, fra l’altro, nella sua esperienza professionale ha assolto importanti incarichi, oltre che a Gorizia e a Udine come Questore, anche a Trieste e quindi è indubbiamente un profondo conoscitore della realtà locale, quando sostiene che non c’è riciclaggio e, del resto, appare di tutta evidenza, la mancanza di concreti e consistenti segnali che possano far pensare alla presenza di tentacoli criminali che abbiano scelto territori della nostra regione, in particolare Gorizia e Udine, per investimenti illeciti riconducibili al riciclaggio di denaro sporco. Il Partito Pensionati – ha concluso Ferone – esprime piena fiducia nell’autorità giudiziaria e nelle Forze di Polizia affinché siano fatti i dovuti approfondimenti sui risultati di questa “graduatoria” del presunto riciclaggio. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
NOMINATI I NUOVI PRESIDENTI DELLE FONDAZIONI PARTECIPATE DALLA SOLA REGIONE CALABRIA |
|
|
 |
|
|
Catanzaro, 1 dicembre 2010 - La Giunta regionale si è riunita sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Scopelliti, assistito dal Dirigente generale Francesco Zoccali. All’ordine del giorno una serie di provvedimenti amministrativi, tra cui quelli relativi alla nomina dei vertici di alcuni importanti Fondazioni partecipate dalla sola Regione. Su proposta del Presidente Scopelliti, la Giunta regionale ha deliberato di fare queste nomine: Presidente della Fondazione Field (Formazione Innovazione Emersione Locale Disegno del Territorio) è Domenico Barile, cinquantaquattro anni, imprenditore di Cosenza. E’ laureato in Giurisprudenza. E’stato consigliere regionale e consigliere della Provincia di Cosenza; è stato vicepresidente della stessa “Field” nel 2004 e, dal 2000 al 2005, Presidente della “Commissione regionale Emersione del Lavoro non regolare”. Presidente della Fondazione “Terina” è Giancarlo Nicotera, quarant’anni, residente a Lamezia Terme. E’ laureato in Giurisprudenza, con particolari competenze in materie giuridiche ed economiche. Presidente della Fondazione “Calabria Film Commission” è Gianluca Curti, quarantasette anni, di Roma. E’ presidente di “Minerva Pictures Group”, la holding del gruppo, marchio storico del cinema italiano, da molti anni nel mondo della produzione culturale e cinematografica italiana. E’ presidente e socio di maggioranza di “Minerva Com”. E’ “advisor” per la comunicazione della Cna (Confederazione nazionale artigiani e piccoli imprenditori). Tra le ultime produzioni vi è “Il loro Natale”, un documentario ambientato a Napoli e Poggioreale, presentato alla mostra del Cinema di Venezia 2010, nella sezione “Controcampo”. E’ stato anche consigliere artistico del Festival del cinema di Bellaria. Presidente della Fondazione “Calabria Etica” è Pasqualino Ruberto, quarant’anni, di Lamezia Terme. E’ laureato in Economia e Commercio. E’ stato più volte consulente societario e tributario di diversi società ed aziende. E’ stato consigliere comunale di Lamezia terme ed è consigliere provinciale di Catanzaro. In virtù dell’art. 11 della legge regionale n. 22/2010, tutti i poteri di amministrazione e rappresentanza di queste Fondazioni sono ora concentrati in capo al presidente e “pertanto – si legge nella delibera – tutte le norme dei rispettivi statuti che fanno riferimento ad organi di amministrazione e rappresentanza sono modificati in conformità al disposto di cui all’art. 11, comma 1 della l.R. N.22/2010”. Inoltre, si legge ancora, le nomine avranno durata di tre anni e con “la nomina dei nuovi organismi individuali sono estinti i corrispondenti organismi collegiali di amministrazione ed i relativi componenti cessano di diritto”. La Giunta, sempre su proposta del Presidente Scopelliti, ha approvato, in attuazione alla legge n.8/2003, il regolamento di disciplina in materia di maestri di sci e guida alpina. La Giunta, poi, su proposta dell’Assessore all’Agricoltura Michele Trematerra ha approvato il regolamento in attuazione alla legge n.14/2009 “Nuova disciplina per l’esercizio dell’attività agrituristica, didattica e sociale nelle aziende agricole”, che ora passa all’esame del Consiglio regionale. Su proposta dell’Assessore al Bilancio Giacomo Mancini, è stato approvato il nuovo progetto di bilancio di previsione dell’Arpacal, relativo all’esercizio finanziario 2010 “come riformulato”, che ora viene trasmesso al Consiglio regionale “ai fini dell’adozione dei provvedimenti di propria competenza”. Sempre su proposta dell’Assessore Mancini, è stato approvato il “Piano di valorizzazione e alienazione degli immobili di proprietà regionale”. Tale provvedimento costituisce un significativo strumento di programmazione di cui si è dotato l’Esecutivo guidato dal Governatore Scopelliti, che segna una tappa importante nella direzione del risanamento delle casse regionali, in quanto individua una serie di cespiti immobiliari in grado di assicurare alla Regione Calabria una serie di entrate derivanti dall’alienazione e dalla concessione in uso dei beni di sua proprietà. Per decenni, si è trascurata la ricchezza del patrimonio immobiliare regionale, costituito da beni provenienti dalle antiche gestioni Esac, Gil, Apt, Casmez, Agensud, nonché dagli immobili del demanio ferroviario trasferiti con legge dello Stato e da altri beni provenienti da lasciti ed altre transazioni immobiliari. Solo oggi, per la prima volta, la Regione si è dotata di uno strumento in cui tali beni vengono individuati, inventariati e stimati, per assicurarne la redditività, attraverso il duplice percorso della loro valorizzazione oppure della dismissione ove non più strumentali all’esercizio delle funzioni istituzionali. L’assessore Mancini, commentando l’approvazione di questo importante atto amministrativo, ha sottolineato che “l’azione intrapresa dell’Esecutivo guidato dal Governatore Scopelliti, nel risollevare la situazione finanziaria regionale, ha segnato oggi un altro momento importante. Valorizzare la ricchezza del patrimonio immobiliare regionale per trarne reddito è la dimostrazione di un’amministrazione attenta, che affronta consapevolmente la sfida quotidiana del buon governo con iniziative intelligenti e coraggiose, che aiutano il sistema delle entrate regionali, senza aumentare la pressione fiscale”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
PARMA,BILANCIO 2011: LE CARTE IN GIOCO DELLA PROVINCIA CHE PUNTO ALLO SVILUPPO E AL MANTENIMENTO DEI VALORI DI FONDO SU CUI È CRESCIUTA LA COESIONE SOCIALE |
|
|
 |
|
|
Parma, 1 dicembre 2010 – Valori e sviluppo, sono questi i due punti di riferimento della manovra economica per il 2011 della Provincia. Una manovra molto sofferta perché le difficoltà ci sono e non si negano, ma è partendo da queste che il Bilancio 2011 presentato 27 Novembre dal presidente Vincenzo Bernazzoli “gioca in avanti, per dare un futuro alla città e alla provincia, puntando allo sviluppo economico e al mantenimento dei valori di fondo su cui è cresciuta la coesione sociale del territorio”. I tagli sono rilevanti “10,5 ml di euro in meno sul 2009 la dicono lunga su quello che il territorio dovrà sopportare e hanno una origine chiara perché sono figli del taglio del Governo sugli enti locali che per le Regioni ha voluto di 4 miliardi di euro in meno, 300 ml per le Province” spiega l’assessore provinciale al Bilancio Roberto Zannoni intervenuto all’incontro insieme al Direttore Generale Enzo Cerbino. Sono tagli che si traducono in minori entrate, che si sommano ai vincoli del patto di stabilità. In numeri si traducono con una riduzione della spesa corrente e libera rispetto al 2009 del 70% e proprio nella parte del bilancio, ricorda il presidente della Provincia di Parma, dedicata a fare le politiche del territorio. “Abbiamo fatto una scelta, un patto con la Regione e l’Anci, per definire le priorità su cui non vogliamo mollare e che sono i servizi che hanno una ricaduta sulle condizioni di vita” dice Bernazzoli. A cominciare dal livello regionale, le risorse vengono dunque dirottate su scuole, sanità, sociale, trasporti, facendo ricorso, come nel caso di questi ultimi, anche alla razionalizzazione a al probabile ritocco tariffario. Ma non basta: oltre alla diminuzione di presenza nelle partecipate (fra cui la Fondazione Teatro Regio) si è continuato il processo di riduzione delle spese. “Imponiamo alla nostra struttura un sacrificio importante per recuperare e cogliere nuovi obiettivi e andiamo a trovare le risorse fuori”. Saranno necessarie dice il presidente, per garantire una buona parte delle azioni promosse nella cultura e sport, settori in sofferenza nel bilancio 2011. Si comincia dai fondi comunitari, a cui l’accesso è garantito grazie al fatto di essere una Regione virtuosa, che vengono destinati per proseguire l’azione di contrasto alla crisi, incentivando l’innovazione e il lavoro. E’ quello il campo in cui vengono convogliate le risorse della Formazione professionale (5,3 ml di euro) mentre quelle destinate dal Piano di sviluppo rurale ( 110 ml di euro nel sessennio 2007-2013 di cui quasi 24 ml solo per il 2011) serviranno per sostenere la competitività del settore agricolo e l’agroalimentare, spina dorsale del sistema economico locale. Viene finanziata anche la nuova struttura dell’istituto agrario superiore Bocchialini (8 ml). E grazie ad un progetto regionale arriveranno risorse (4,7 milioni) che consentiranno di potenziare ancora l’estensione della banda larga. “Vogliamo stare in campo in modo attivo – ha detto Bernazzoli - anche andando oltre i nostri compiti, stando al fianco dei lavoratori e delle persone, permettendo loro di avere una formazione incentivata per rimettersi in gioco, per consentire alla piccola e medie imprese di avere liquidità e di pensare al dopo crisi a stare nel mercato globale con carte vincenti”. Bernazzoli è sicuro che quella che si è aperta per gli Enti locali è una fase nuova, non transitoria, in cui per il pubblico non ci saranno più le risorse che ci sono state fino ad ora, una fase in cui occorre attrezzarsi in modo diverso. “In due anni la capacità di contrarre mutui è passata da 13 a 2,5 ml, ma nonostante questo variamo un piano delle opere pubbliche in linea con quanto è stato fatto fino ad ora per cambiare il volto infrastrutturale della nostra provincia”. Sarà realizzata così tra l’altro la cassa di espansione sul Baganza, necessaria alla messa in sicurezza della città, e su quella barriera, (a valle di Casale al confine fra Sala Baganza, il capoluogo e Collecchio) grazie ad un cambiamento nel progetto e un risparmio effettivo, passerà la Pedemontana. La realizzazione del corridoio Tirreno Brennero porta con sé la realizzazione di opere – per lo più tangenziali e collegamenti – per circa 31 ml di euro che la Provincia conta di appaltare nel 2011. “E’ importante in questa situazione riuscire ad avviare lavori pubblici che portano reddito alle imprese e al territorio – ha detto Bernazzoli – Anche in questo modo lanciamo un messaggio agli operatori economici, istituzionali e sociali. Noi non demordiamo, non ci rassegniamo. Rilanciamo, usando a pieno le capacità della Provincia che sono di coordinamento e messa a sintema, aiutando la parte più in difficoltà come i piccoli comuni”. E’ intenzione infatti della Provincia di utilizzare parte del proprio personale degli uffici per dare un supporto ai piccoli Comuni di montagna, colpiti dai tagli del Governo. Preoccupazione infine per la manutenzione, dei 1400 chilometri di strade provinciali si prevede di asfaltarne 40, un livello non sufficiente per mantenere in buono stato la rete viaria. “Siamo in apnea. La logica del Governo è stata quella di tagliare gli Enti locali senza dare loro l’autonomia fiscale e prevedendo il federalismo per il 2014 – ha detto Bernazzoli concludendo- L’insostenibilità di questa manovra governativa è proprio qui: il non poter chiedere al cittadino le risorse a fronte di un servizio”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
BOLZANO: LE PMI POSSONO RICHIEDERE I VOUCHER FORMATIVI SINO AL 10 DICEMBRE |
|
|
 |
|
|
Bolzano, 1 dicembre 2010 - La Formazione Professionale provinciale mette a disposizione delle piccole e micro imprese altoatesine finanziamenti nella forma di “voucher aziendali”, da destinare alla partecipazione dei lavoratori a corsi di formazione. Le domande devono essere presentate entro il 10 dicembre 2010. I fondi sono quelli previsti dalla Legge 236/93; sono state stanziate, tramite uno specifico bando, risorse pari a € 120.000,00, allo scopo di sostenere la formazione nelle piccole e micro imprese. Tale iniziativa, si pone l’obiettivo specifico di incrementare le attività formative nelle piccole e micro imprese che, anche in Alto Adige - nonostante gli alti livelli di partecipazione ad attività di formazione continua da parte dei lavoratori delle aziende locali –, costituisce ancora un punto debole su cui è indispensabile intervenire. Il bando è stato predisposto per venire incontro a quelle imprese che, considerato il numero limitato di dipendenti, sono impossibilitate a programmare piani di formazione. Alla base di questa nuova tipologia di finanziamento, che viene sperimentata per la prima volta nella nostra Provincia, vi è l´idea che investire in formazione sia fondamentale anche per le aziende di piccola dimensione. La formazione, infatti, garantisce ai lavoratori una opportunità di costante crescita professionale e alle piccole e micro imprese di disporre di risorse umane sempre più preparate e in grado di rispondere adeguatamente alle sfide della competitività e alle richieste di innovazione, anche nei settori tradizionali dell’economia. Possono richiedere un voucher aziendale, le piccole e micro imprese, con un numero di dipendenti non superiore a 15, che hanno sede in provincia di Bolzano. Alle attività formative possono partecipare tutti i lavoratori delle imprese richiedenti, indipendentemente dalla tipologia del rapporto di lavoro e dalla qualifica. L’importo massimo del contributo pubblico per ciascun voucher aziendale è di euro 3.000,00. Ogni azienda può richiedere un massimo di 3 voucher, per un importo complessivo di euro 9.000,00. Il voucher aziendale finanzia al massimo l’80% dei costi di frequenza alle attività formative, il restante 20% è a carico dell’azienda e può essere coperto anche dal costo del lavoro del lavoratore coinvolto nelle attività formative finanziate dal voucher aziendale. I voucher aziendali possono essere spesi per la frequenza a corsi di formazione continua presso enti di formazione con sede sull’intero territorio nazionale e internazionale. Gli interventi formativi finanziabili concernono esclusivamente materie tecnico-professionali attinenti al settore dell’azienda richiedente e alle prospettive professionali ed esigenze di qualificazione e aggiornamento del lavoratore, destinatario della formazione. Sono escluse dal finanziamento le attività formative del settore linguistico e informatico. Tutte le informazioni riguardanti i voucher aziendali: su come presentare la domanda , su chi può richiedere il finanziamento, sui destinatari della formazione, sulle modalità e sui tempi di presentazione, sono reperibili sui siti web della Formazione professionale provinciale. Le domande devono essere presntate entro il 10 dicembre 2010. Informazioni possono essere richieste anche presso gli uffici del Servizio di formazione continua sul lavoro della Ripartizione per la formazione professionale italiana, via S. Geltrude n. 3, tel. 0471-414419, o presso gli uffici del Servizio di formazione continua sul lavoro della Ripartizione per la formazione professionale tedesca e ladina, via Dante n. 3, tel 0471- 416930/416927. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
IL COMMISSARIO PER L’ALLUVIONE LUCA ZAIA: AMMONTA A 2.396.852 EURO LA CIFRA COMPLESSIVA DELLA RACCOLTA FONDI TRAMITE CONTO CORRENTE E SMS SOLIDALE |
|
|
 |
|
|
Venezia, 1 dicembre 2010 - Il Commissario delegato per l’emergenza alluvione in Veneto Luca Zaia ha reso noto l’ammontare della raccolta fondi “Pro-alluvionati del Veneto” mediante conto corrente e numero Sms solidale ad oggi 30 novembre 2010. Mediante il conto corrente di solidarietà per le popolazioni alluvionate istituito presso il tesoriere regionale Unicredit Spa, al 30 novembre 2010 ci sono stati versamenti per 758.000 euro. Mediante il servizio Sms solidale ‘45501’ attivato dal Commissario delegato attraverso i gestori di telefonia mobile e fissa Telecom/tim, Vodafone, Wind, Fastweb, H3g, Coopvoce e il supporto di Mediafriends al 30 novembre 2010 ci sono stati versamenti per 1.638.852 euro. (I dati parziali sono: Telecom/tim, 243.447 sms; Vodafone, 420.777 sms; Wind, 98.384 sms; Fastweb, 3.881 sms; H3g, 51812 sms; Coopvoce, 1125 sms) La cifra complessiva della raccolta fondi con i due strumenti del conto corrente e dell’Sms solidale ammonta al 30 novembre 2010 a 2.396.852 euro. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
SARDEGNA: AL VIA IL BANDO 2010 DEI PIP, PIANI DI INSERIMENTO PROFESSIONALE |
|
|
 |
|
|
Cagliari, 1 dicembre 2010 - "Il Piano di inserimento professionale rappresenta uno strumento per attenuare il grave disagio della disoccupazione giovanile e rivitalizzare il mercato del lavoro. Il Pip si inserisce perfettamente nella strategia di supporto all’occupazione giovanile, portata avanti dalla Giunta regionale, della quale fanno parte anche il recente bando ‘Europeando’ e il percorso per l’apprendistato, già bandito, e una serie di bandi specifici per l’autoimpresa, che partiranno a inizio 2011". Con queste parole l’assessore regionale del Lavoro Franco Manca ha presentato 30 Novembre il nuovo bando del Pip (Piano di inserimento professionale per il 2010), strumento di inclusione lavorativa promosso e attivato dall’Agenzia regionale per il lavoro e finalizzato all’aumento dell’occupazione. Il Pip prevede l’inserimento di giovani disoccupati e inoccupati, per 6 mesi full time o 12 part time, in un’azienda privata o all’interno di associazioni di categoria, studi, ordini o collegi professionali, nell’ambito delle quali i beneficiari svolgeranno mansioni riconducibili a uno specifico profilo professionale, accompagnate da un percorso formativo. Il bando è rivolto a disoccupati residenti in Sardegna e cittadini dell’Unione Europea di età compresa fra i 18 e i 25 anni, se diplomati (o con titolo professionalizzante), sino a 29 anni se laureati. "Si tratta di uno strumento doppiamente utile - ha proseguito l’assessore Manca -, avendo una connotazione formativa e lavorativa. L’azienda che ospita ha la possibilità di formare e mettere alla prova un giovane, anche in vista di una eventuale conversione del Pip in un rapporto di lavoro. Il giovane, dal canto suo, ha l’opportunità di affrontare un percorso in un´azienda, alternato fra formazione e lavoro, che mira a un rapido inserimento all’interno delle attività produttive, di acquisire una professionalità, spendibile nell’azienda che lo ospita anche in una eventuale periodo successivo al tirocinio, e di crearsi un network di conoscenze che possa essergli utile nella ricerca attiva e successiva dell’occupazione". Il Pip prevede lo svolgimento di una attività formativa (di 200 ore) e di una attività lavorativa (di 760 ore), durante la quale il giovane beneficiario, inizialmente affiancato da un tutor aziendale, sarà in grado di svolgere le proprie mansioni in autonomia. I piani di inserimento non costituiscono un rapporto di lavoro e possono essere attivati, dopo preventiva stipula di convenzione con l’Agenzia regionale per il lavoro, presso aziende private iscritte alle associazioni di categoria convenzionate o in studi di professionisti regolarmente iscritti agli ordini e collegi professionali convenzionati, nonché presso le associazioni, gli ordini e i collegi stessi. Le associazioni, gli ordini e i collegi hanno una funzione di intermediazione tra il giovane e l’azienda (o studio professionale) e di assistenza nella stesura del progetto, nonché di monitoraggio in itinere. L’esponente della giunta Cappellacci ha posto l’accento in particolare su quest’ultimo aspetto: “L’azione di valutazione e monitoraggio sull’iniziativa, così come su tutte le altre attivate dall’assessorato del Lavoro, è uno strumento utile per porre rimedi a eventuali errori e misurare adeguatamente efficacia ed efficienza dei piani di inserimento". Il finanziamento su base regionale dei Pip è di complessivi 6 milioni e 200mila euro. I giovani inseriti full time in azienda ricevono una indennità mensile di 619,20 euro, mentre i giovani inseriti con un progetto part time riceveranno una indennità mensile di 309,06 euro. Due terzi di questi importi sono a carico dell’Agenzia regionale per il lavoro, un terzo è a carico dell’azienda. L´aspetto più innovativo della nuova edizione del Pip è rappresentato dall’informatizzazione del sistema di acquisizione dati (con creazione di una banca dati informatizzata) e compilazione della modulistica on line (l’accesso ai Pip avverrà completamente on line), per garantire un accesso allo strumento immediato e capillare su tutto il territorio isolano. "Il precedente Pip, quello del 2005 – ha spiegato il direttore dell’Agenzia regionale per il lavoro Stefano Tunis – aveva attivato mille piani in un anno ma poi si era arenato. L’agenzia regionale del Lavoro ha valutato l´esperienza precedente individuando le criticità, cioè la difficoltà di promuovere il bando e le rigidità di alcune linee guida. Il nuovo bando parte proprio dal perfezionamento di questi aspetti nell’intento di far incontrare domanda e offerta di lavoro: è stato riscontrato che più le risorse umane si fanno conoscere, maggiori sono le possibilità di stabilizzazione. Il contatto diretto del giovane con l’azienda crea, sul medio – lungo periodo, una sorta di indispensabilità”. Per farsi conoscere altra novità di rilievo è l’accesso alla ‘vetrina degli annunci’, che occuperà una sezione apposita del sito della Regione Sardegna (Bandi/servizi ai cittadini): "un supporto innovativo e fondamentale - ha concluso Stefano Tunis - dove soggetti beneficiari e soggetti utilizzatori possono ‘incontrarsi’ via web e prendere contatti fra loro. Un incontro virtuale tra domanda e offerta che può alimentare il mercato del lavoro". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
MAFIA: CONSEGNATI ALLA REGIONE SICILIA IMMOBILI CHE FURONO DI ANGELO SIINO |
|
|
 |
|
|
Petralia Soprana (Palermo), 1 dicembre 2010 - "Con la firma del verbale di consegna di quattro appartamenti, di Petralia Soprana (Pa), che furono di Angelo Siino, passano dall´Agenzia nazionale per l´amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalita´ organizzata alla Regione, si apre una nuova fase nel rapporto tra Agenzia nazionale e Regione siciliana". Cosi´ ha commentato l´assessore all´Economia, Gaetano Armao la consegna avvenuta oggi a Bivio Madonnuzza. La Sicilia utilizzera´ subito i beni acquisiti trasferendovi gli uffici della locale condotta agraria. "Siamo di fronte ad una svolta nel rapporto tra Agenzia e Regione - ha aggiunto Armao - perche´ sara´ adesso piu´ semplice trasferire la proprieta´ anche di tanti altri immobili che, provenienti da sequestri ai danni dei mafiosi, possono entrare a far parte del patrimonio regionale". Gli appartamenti consegnati si trovano al numero civico 142/b di Via Madonnuzza, e si sviluppano su tre livelli: primo seminterrato, piano terra e primo piano. Quello del piano terra e´ adibito ad ufficio ed e´ composto da 5 vani. La superficie commerciale e´ pari a circa 190,00 mq. Quello del primo piano seminterrato, ha destinazione commerciale ed e´ composto da un ingresso, un ampio vano sul lato destro, tre vani sul lato sinistro. La superficie commerciale e´ pari a circa 223 mq. Quello del primo piano, e´ adibito a abitazione e risulta suddiviso in due appartamenti. Il verbale di consegnate e´ stato firmato dal Tenente colonnello Marco Letizi, in rappresentanza dell´Agenzia nazionale per l´amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalita´ organizzata, e da Antonio Ottavio, in rappresentanza dell´Agenzia del demanio della Sicilia, Caterina Cannariato, in rappresentanza del Demanio regionale e Pietro Miosi, per l´Ispettorato provinciale dell´agricoltura. Alla cerimonia erano presenti inoltre il presidente della Commissione regionale antimafia, Lillo Speziale, Maria Rosaria Alfieri, in sostuzione di Emanuela Giuliano, dirigente dell´Ufficio speciale per la legalita´, il direttore regionale del Genio Civile, Vincenzo Di Rosa ed altri esponenti delle istituzioni locali e regionali. "Da oggi - ha commentato l´assessore Armao - potremo avviare con maggiore velocita´ il cammino per consegnare all´amministrazione regionale e a quelle locali la piena titolarita´ di tutti gli immobili in cui sono gia´ ubicati uffici pubblici, per i quali le amministrazioni pagano esosi canoni di locazione a societa´ ormai confiscate che remunerano i loro amministratori" "La firma di oggi e´ - ha concluso Armao - l´ulteriore conferma dell´importanza che lo strumento della confisca ha sia come sanzione contro i mafiosi sia per l´effetto positivo nei confronti dei cittadini che vedono in tal modo tornare alla fruizione comune beni che erano stati sottratti alla collettivita´". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
CONTRO LE MAFIE “E’ IL NOI CHE VINCE" DON CIOTTI A PARMA IN PROVINCIA IN OCCASIONE DELL’ADESIONE SOTTOSCRITTA DAL PRESIDENTE BERNAZZOLI A “AVVISO PUBBLICO” LA RETE DEGLI ENTI LOCALI PER LA FORMAZIONE CIVILE CONTRO LE MAFIE. |
|
|
 |
|
|
Parma, 1 dicembre 2010 – “ La cosa pubblica è noi stessi...Il nostro interesse e la cosa pubblica coincidono”. Sono passi della lettera di Giacomo Ulivi agli amici, scritta nel ’44 poco prima di essere fucilato dai fascisti in piazza Grande, a Modena. Il presidente della Provincia di Parma Vincenzo Bernazzoli legge alcuni brani a Don Luigi Ciotti e a Roberto Montà vicepresidente di “Avviso pubblico”, la rete degli enti locali per la formazione civile contro le mafie alla quale la Provincia di Parma ieri ha aderito sulla base di un atto deliberativo unanime del Consiglio provinciale. “Un atto simbolico non formale ma che pone un punto di vista sul mondo in cui la dignità della persona sta al primo posto”, ha detto l’assessore provinciale alle Politiche sociali Marcella Saccani aprendo l’incontro con i rappresentanti delle istituzioni e le tante autorità locali e delle Forze dell’Ordine intervenute oggi all’incontro promosso per l’ingresso dell’Ente in “Avviso pubblico”. “E’ il frutto di dell’esperienza maturata negli ultimi anni – ha spiegato Bernazzoli - partendo dai diritti delle persone abbiamo sviluppato molte iniziative per promuovere la cultura della legalità. Il tema delle infiltrazioni mafiose è un tema che abbiamo anche qui, va inquadrato nella giusta dimensione e va contrastato, e ognuno deve fare la propria parte, assumersi la propria responsabilità. Noi vogliamo giocare la partita scegliendo con determinazione da parte stare” “Abbiamo bisogno di amministratori che condividano un impegno e scelgano di fare proprie le migliori buone pratiche contro la criminalità” – ha sottolineato Roberto Montà illustrando l’attività svolta da Avviso pubblico verso l´educazione alla legalità attraverso progetti per attività di formazione nelle scuole o di sostegno alle politiche giovanili. Nata nel 1996 l’associazione è di fatto una costola di Libera, fondata e presieduta da Don Luigi Ciotti. Intenso e concreto come sempre il suo intervento, un forte richiamo a riappropriarsi insieme della legalità. “ C’è impoverimento etico e sociale, e c’è impoverimento culturale. Siamo chiamati tutti a trasformare la paura, la fatica e lo smarrimento in speranza – ha detto Don Ciotti – la legalità è innanzitutto responsabilità e corresponsabilità e non la si può chiedere solo agli altri ma anche a se stessi. Non c’è legalità senza uguaglianza, che vuol dire i diritti delle persone, il lavoro, le politiche sociali, il sostegno alla famiglia, questo grande protagonismo che i ragazzi chiedono nella scuola, la grande sfida culturale ed educativa”. Ancora: “Il miglior testo alla lotta alle mafie è la Costituzione italiana, se uno la rilegge vi trova dentro trova tutte le dritte. La lotta alla criminalità e alla mafia comincia dal lavoro, dalla giustizia sociale non usciremo mai se non cambia un certo modo di fare la politica che deve creare quelle condizioni e se non cambiamo noi. La legalità è la saldatura tra responsabilità individuale e giustizia”. E commentando l’adesione della Provincia di Parma: “Avviso pubblico è una stupenda realtà, sono 200 comuni in Italia che devono crescere insieme e costruire dei percorsi di trasparenza, una politica con la P maiuscola,veramente al servizio del bene comune”. Don Ciotti ha anche consegnato al presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli la prima cartolina dell’imminente iniziativa promossa dalle due associazioni. “L’italia non ha ratificato i trattati e le direttive comunitarie sulla lotta alla corruzione e per la confisca dei beni sottratti ai mafiosi. Ecco allora che partirà nella giornata mondiale contro la corruzione, una cartolina al Presidente della Repubblica, un invito dei cittadini di firmarla e inviarla per chiedere al Governo e al Parlamento di fare la propria parte. Quando la Corte dei Conti ti dice che il furto della corruzione è stimato in 60 miliardi di euro, 1000 euro per persona, vuol dire che c’è un problema che dobbiamo sentire dentro perché è denaro che potrebbe servire per le fasce più deboli, per il bene comune. E’ questa coscienza che deve allargarsi, il cambiamento ha bisogno di ciascuno di noi. E’ il noi che vince”: |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|