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Notiziario Marketpress di Mercoledì 27 Aprile 2011
25 ANNI FA CERNOBYL, OGGI FUKUSHIMA: ASSESSORE REGIONALE UMBRIA DICE NO AD ENERGIA NUCLEARE, SÌ A ENERGIE ALTERNATIVE  
 
Perugia, 27 aprile 2011 - La scelta del Governo nazionale di intraprendere nuovamente la strada dello sviluppo dell´energia nucleare è sbagliata ed anacronistica: lo ribadisce l´assessore regionale alle infrastrutture tecnologiche immateriali in occasione del venticinquesimo anniversario del disastro nucleare di Cernobyl. Esattamente il 26 aprile di 25 anni fa il reattore numero quattro della centrale nucleare di Cernobyl in Ucraina esplose, causando il più grave incidente nucleare della storia, l´unico, insieme all´incidente del 2011 avvenuto nella centrale di Fukushima Daiichi, al livello 7 (il massimo) della scala Ines dell´Iaea. Mentre nel mondo anche le nazioni più nucleariste stanno ripensando il proprio modello di sviluppo - afferma l´assessore, in Italia ci si imbarca in una avventura costosissima e dagli esiti incerti, mettendo la sicurezza della salute dei cittadini e lo sviluppo di energie alternative in secondo piano rispetto agli interesse delle grandi lobbies energetiche. Cernobyl e Fukushima sono un monito per tutti sulla devastante pericolosità della energia nucleare, anche se prodotta in centrali moderne e in un Paese, il Giappone, che ha fatto della prevenzione delle catastrofi ambientali il proprio fiore all´occhiello. La furbata del Governo, con la presentazione di un emendamento che abroga tutte le norme oggetto del quesito referendario di giugno, non deve - secondo l´assessore - far abbassare il livello di guardia dei cittadini sul problema del ritorno del nucleare in Italia, una scelta che è sbagliata indipendentemente dalla emotività causata dalle vicende giapponesi. Fortemente auspicabile sarebbe invece il varo di un grande piano energetico nazionale fondato sullo sviluppo delle energie alternative. La scelta del Governo di tagliare le risorse e gli incentivi economici per lo sviluppo delle energie rinnovabili è miope e dannosa, e bene fa la Giunta regionale a sostenere i lavoratori e le imprese del settore che vedono messi a rischio i livelli occupazionali e la loro stessa esistenza. L´esplosione di Cernobyl - ricorda infine l´assessore - sviluppò radiazioni duecento volte superiori a quelle delle atomiche su Hiroshima e Nagasaki nel 1945, determinò la fuoriuscita di materiali radioattivi che contaminarono tutta l´area circostante, mentre nubi radioattive raggiunsero l´Europa orientale, la Finlandia e la Scandinavia con livelli di contaminazione via via minori, raggiungendo anche l´Italia, la Francia, la Germania, la Svizzera, l´Austria e i Balcani, fino alla costa orientale del Nord America. L´incidente di Cernobyl aprì gli occhi dell´opinione pubblica mondiale sulla pericolosità della energia nucleare, con conseguenze anche politiche nel nostro Paese dove ai referendum dell´8-9 novembre 1987 vinse la maggioranza antinuclearista segnando, di fatto, l´uscita dell´Italia dal nucleare. Nonostante i progressi scientifici e tecnologici la tragedia giapponese conferma la bontà delle tesi che ritengono l´energia nucleare pericolosa e difficilmente controllabile. A questo occorre aggiungere le problematiche connesse allo stoccaggio delle scorie radioattive, argomento di fronte al quale anche i più fervidi sostenitori del nucleare tacciono.  
   
   
LETTERA CONGIUNTA APER, ASSOSOLARE E ASSO ENERGIE FUTURE.  
 

Milano, 27 aprile 2011 - le proposte di emendamenti al D.m. Di attuazione dell’art.25, comma 10, del d.Lgs. 28/11 elaborate da Aper, Assosolare e Asso Energie Future.
Milano, il 21 Aprile 2011.
Oggetto: proposte di emendamenti al D.M. di attuazione dell’art.25, comma 10, del d.lgs. 28/11
Le associazioni del settore fotovoltaico APER, ASSOSOLARE, ASSO ENERGIE FUTURE, intravedono nella

bozza del Decreto del 4 Conto Energia, sottoposta oggi al tavolo tecnico della Conferenza Stato‐Regioni,

forti criticità per il futuro del mercato con particolare riferimento ai seguenti punti:

1‐ Assenza di qualsiasi meccanismo di tutela dei diritti acquisiti;

2 ‐ Regime transitorio 2011‐12: introduzione di meccanismi che comporteranno il blocco del settore per la

non finanziabilità degli impianti. In particolare si rileva l’introduzione di CAP/limiti annui rigidi e di un

Registro Preventivo che determineranno speculazioni, incertezze ed extra costi dovuti anche all’incremento

della burocrazia;

3 ‐ Assegnazione della tariffa incentivante in base all’entrata in esercizio degli impianti e non in base alla

fine lavori certificata con conseguenti incertezza e ritardi legati ai tempi di connessione;

4 ‐ Eccessiva riduzione delle tariffe con particolare riferimento al periodo transitorio 2011‐12;

5 ‐ Meccanismo di riduzione delle tariffe dal 2013 al superamento delle soglie semestrali complesso e da

semplificare.

6 ‐ Tariffa omnicomprensiva che impedisce la valorizzazione dell’energia elettrica prodotta dagli impianti.

Pertanto le Associazioni scriventi esprimono forte contrarietà all’approvazione del testo di Decreto così

presentato e chiedono alla Conferenza Stato‐Regioni un significativo riesame dello stesso, in tal senso si

riportano di seguito delle proposte di emendamenti al D.M. di attuazione dell’art.25, comma 10, del d.lgs.

28/11

Art. 2

Comma 2 ‐ togliere “2012” ed inserire la partenza dal primo gennaio 2012 (modello dinamico senza cap

rigidi). Tutti i riferimenti successivi dovranno riferirsi al periodo 2012 – 2016 e non al periodo 2013 – 2016.

Art. 3

Comma 1 lettera u) ‐ definizione piccoli impianti “sono impianti realizzati su edifici che hanno una potenza

non superiore a 1MW, gli altri impianti fotovoltaici con potenza non superiore a 200 kW e tutti gli impianti

superiori a 200 kW purché in autoproduzione (come definito all’articolo 2, comma 2, del decreto legislativo

16 marzo 1999, n. 79 e successive modificazioni e integrazioni), nonché gli impianti…..”.

Art. 4

Comma 2 ‐ aggiungere punto b): Limitatamente al periodo 1° giugno – 31 dicembre 2011, sono fatti salvi

dal limite di costo, gli impianti che avessero ottenuto il titolo abilitativo anteriormente alla data di entrata

in vigore del d.lgs n. 28/2011 o che non necessitino di titolo abilitativo, in quanto edilizia libera, e che

entrino in esercizio (ai sensi del DM Agosto 2010 “Terzo Conto Energia”) entro il 31/12/2011.

Comma 3 ‐ inserire gli impianti di cui alle lettere b) e c) dell’art. 4 comma 1

Comma 4 ‐ per gli anni dal 2012 al 2016.

Comma 4 ‐ cancellare l’ultima riga che dice “tali valori possono essere aggiornati sulla base di quanto

stabilito dall’art. 7 comma 5”.

Aggiungere nella tabella 1.2 il 2012; la tabella è da rivedere, come da proposte sotto indicate per l’Allegato

5, basandosi su volumi di potenza di 1,5 GW a semestre e non sui valori di spesa indicati che comunque

sono troppo bassi per sostenere il settore e su un meccanismo di riduzione delle tariffe che dovrebbe

essere scorrevole, prevedendo anche il blocco della riduzione delle stesse tariffe nel caso in cui non si

dovessero raggiungere nel semestre di riferimento gli obiettivi indicativi di potenza.

Comma 5 modificare allegato 5 tariffe come sotto indicato.

Art. 6

Comma 1 ‐ modificare il comma come di seguito: “Tutti gli impianti accedono alle tariffe con le modalità e

nel rispetto delle condizioni fissate dal presente decreto”.

Comma 2 ‐ “fine lavori certificata” al posto di “entrata in esercizio dell’impianto”.

Art. 7

(Iscrizione al registro di fine lavori certificata)

Premessa: Eliminare il registro preventivo per i grandi impianti e lasciare solamente il registro della fine

lavori certificata.

Comma 1 Cancellato e sostituito con “i soggetti responsabili dei grandi impianti, ad eccezione degli

impianti di cui all’art4 comma 2, puntob) devono richiedere al gse l’iscrizione al registro informativo del gse

in base alla fine lavori certificata inviando la documentazione dell’allegato 3‐b”

Comma 2 ‐ Cancellato e sostituito con: Il documento di fine lavori certificata deve pervenire al GSE.

Comma 3 ‐ Cancellato e sostituito con: Il GSE forma la graduatoria degli impianti iscritti al registro di fine

lavori certificata e pubblica costantemente sul proprio portale l’andamento di tale registro.

Comma 4 ‐ Cancellato e sostituito con: Qualora un impianto risulti iscritto al registro in posizione tale da

non rientrare nella potenza indicativa di 1,5 GW del semestre di riferimento, la tarriffa che gli verrà

assegnata sarà decurtata del 5% rispetto alla tariffa spettante per il periodo in corso.

Comma 5, 6 e successivi ‐ eliminare

Art. 8

(la certificazione di fine lavori degli impianti)

Comma 1 ‐ cancellare e sostituire con: “Per gli anni 2011, 2012 e successivi il soggetto titolare di un

impianto invia al GSE la certificazione di fine lavori. Tale certificazione deve rispettare le condizioni previste

dall’Allegato 3‐B e deve essere allegato l’elenco dei moduli fotovoltaici, con relativi numeri di serie e dei

convertitori (inverter) cc/ca”. Eliminare “verifiche e asseverazioni del gestore di rete”

Comma 2 ‐ eliminare

Comma 3 ‐ modificare come di seguito “Nell’ambito delle regole tecniche di cui all’art. 7 comma 9, il GSE

redige un apposito protocollo sulla base del quale i soggetti titolari provvedono alla trasmissione della

certificazione di fine lavori”.

Art. 9

Comma 1 ‐ sostituire “entro 10 giorni” con “entro 30 giorni”.

Comma 3 ‐ aggiungere dopo “decreto”, “conferma l’assegnazione della tariffa entro 30 giorni e assicura

l’erogazione entro 60 giorni”.

Art. 13

Comma 1 punto c ‐ sostituire “del 10%” con “aggiungendo 0,05 € per ciascun kWh prodotto”

Comma 2 ‐ cancellare“serre” nella prima frase e aggiungere alla fine “Le serre fotovoltaiche che rispettano

le normative vigenti in materia di attività florovivaistica e ortofrutticola sono equiparate agli edifici”.

Art. 16

Comma 2 punto b ‐ aggiungere “o in fase di certificazione”.

Art. 19

comma 1 lettera b ‐ eliminare

Comma 1 lettera d ‐ aggiungere alla fine “aggiornando ed integrando le penali ad un livello tale da

compensare le perdite economiche subite dai soggetti responsabili”.

Comma 1 ‐ aggiungere lettera e) è necessario introdurre l’obbligo per i gestori di rete di istituire un

apposito portale informatico per inoltrare la documentazione in via telematica con le stesse modalità e

procedure già messe a punto dal GSE”.

Allegato 1

Terzo capoverso, pagina 22, modificare come di seguito:

… In particolare, l’aggiornamento assicura che, in fase di avvio dell’impianto fotovoltaico, il rapporto fra

l’energia prodotta in corrente alternata e l’energia producibile (determinata in funzione dell’irraggiamento

solare incidente sul piano dei moduli, della potenza nominale dell’impianto e della temperatura di

funzionamento dei moduli) o il rapporto fra la potenza prodotta in corrente alternata e la potenza

producibile sia superiore a 0,78 nel caso di utilizzo di inverter di potenza fino a 20 kW e 0,80 per inverter di

potenza superiore, nel rispetto delle condizioni di misura descritte nella Guida 82‐25

Allegato 3B

Modificare la prima frase come segue “di seguito vengono riportate le condizioni che andranno verificate e

certificate dal GSE” ed aggiornare l’allegato in funzione di quanto detto all’art. 7

Allegato 5

Comma 1 e 2, Tabella 1 e 2 ‐ “Tariffe per l’anno 2011”.

Estensione delle tariffe del terzo Conto energia per gli impianti che avessero ottenuto il titolo abilitativo

anteriormente alla data di entrata in vigore del d.lgs n. 28/2011 o che non necessitino di titolo abilitativo, in

quanto edilizia libera, e che entrino in esercizio (ai sensi del DM Agosto 2010 “Terzo Conto Energia”) entro il

31/12/2011, mantenendo l’assegnazione delle tariffe in base all’entrata in esercizio dell’impianto.

Per gli impianti non rientranti nella categoria di cui sopra si applica una riduzione che non superi il 10% e le

tariffe dovranno essere assegnate in base alla dichiarazione di fine lavori certificata.

Per le altre tabelle in allegato 5 che riguardano gli anni dal 2012 in poi, si propone come anticipato sopra

per ciascun semestre una riduzione del 10% ed una soglia di potenza di 1,5 GW, superata la quale nel

semestre in corso si applica una ulteriore riduzione del 5%. Occorre prevedere anche il blocco della

riduzione delle tariffe nel caso in cui non si dovessero raggiungere nel semestre di riferimento l’obiettivio

di potenza di 1,5 GW.

Lasciare per tutti gli anni il meccanismo del feed in premium (conto energia più vendita energia elettrica) e

non introdurre quindi quello della tariffa omnicomprensiva.

 

 
   
   
NUOVO IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE ORBA  
 
Alessandria, 27 aprile 2011- La Giunta provinciale, presieduta da Paolo Filippi, su proposta dell’assessore all’Ambiente, Lino Rava, ha espresso giudizio positivo di compatibilità ambientale relativamente al progetto di un nuovo impianto idroelettrico “Mulino di Molare” sul torrente Orba, nel Comune di Molare, presentato da Roberto Gaglione, residente in frazione Olbicella nel Comune di Molare. Il giudizio si basa sui risultati delle Conferenze dei Servizi svoltesi il 31 marzo 2009, 6 luglio 2010 e 15 marzo 2011 e sui pareri espressi dagli enti preposti.  
   
   
ENERGIA: DALLA PROVINCIA DI ROMA QUARTA EDIZIONE BANDO CALDAIE  
 
Roma, 27 aprile 2011 - “E’ stato pubblicato per il quarto anno consecutivo il Bando caldaie, che prevede un finanziamento provinciale per la sostituzione di impianti termici installati da singoli cittadini o da Condomini. Potranno usufruire del contributo provinciale sia i Condomini che i singoli utenti con l’indicatore I.s.e.e. Del nucleo familiare fino ad un massimo di 40.000 euro, il cui impianto termico abbia almeno 10 anni di vecchiaia e si trovi in un Comune della Provincia di Roma con una popolazione fino a 40.000 abitanti. Le risorse disponibili sono pari a 273.234 euro, ripartite nella misura di 73.234 euro ad interventi in favore di singoli utenti e 200.000 euro destinati ad interventi effettuati in impianti condominiali per la sostituzione di caldaie o per l’installazione di contabilizzatori di calore nelle singole unità immobiliari”. Lo rende noto l’Assessore alle Politiche del Territorio e alla Tutela Ambientale della Provincia di Roma, Michele Civita. “Il contributo – aggiunge l’assessore – per la sostituzione delle caldaie viene concesso per quegli impianti installati da almeno 10 anni, in regola con la manutenzione per il biennio 2009-2010. Le nuove caldaie dovranno essere ad alto rendimento energetico e a basso livello di emissione di sostanze inquinanti (con classificazione 3 stelle o categorie superiori). La sostituzione dovrà essere eseguita da personale abilitato e certificata in conformità alle normative vigenti”. Prosegue Civita: “Per le caldaie di tipo domestico il contributo è pari all’80% della spesa sostenuta fino a un massimo di 800 euro. Per le caldaie di tipo collettivo, al servizio di un impianto centralizzato, il contributo erogato è pari all’80% della spesa sostenuta fino ad un massimo di 2.000 euro. Per quanto riguarda, inoltre, gli impianti condominiali è previsto un ulteriore contributo per l’installazione di sistemi di controllo integrati e di contabilizzazione differenziata dei consumi di calore e acqua sanitaria nelle singole abitazioni, pari all’80% della spesa sostenuta, fino a un massimo di 2.500 euro”. “Il riscaldamento domestico – conclude Civita – rappresenta uno dei principali fattori di allarme per la salute pubblica e di inquinamento ambientale. Il nostro impegno per la tutela dell’ambiente e per la diminuzione di emissioni atmosferiche si concretizza anche con iniziative come quella del Bando Caldaie che ha la doppia finalità di tutelare l’ambiente e la salute, oltre che di migliorare la sicurezza degli impianti termici”.  
   
   
ALBANIA, SCOPERTO GIACIMENTO DI GAS A DURAZZO  
 
Tirana, 27 aprile 2011 - Due compagnie, l´Island International Exploration e l´australiana Beach Energy Limited, hanno annunciato recentemente di aver scoperto 4,2 miliardi di metri cubi di gas e 37 milioni di barili di petrolio condensato nella zona Blloku i Durresit in Albania. Il valore di mercato che raggiunge la quantità del gas scoperto si aggira intorno ai 600 milioni di dollari, informa l´Ice. Secondo l´Agenzia Albanese per le Risorse Naturali (Akbn), l´accordo con l´Island International Exploration e la Beach Energy Limited è entrato in vigore nel 2004. Nel 2010 l´Island International Exploration è stata acquistata da San Leon Energy, un gruppo internazionale di aziende concentrate nella produzione petrolifera e di gas in Europa e Nord Africa. Al fine di implementare il progetto, San Leon Energy ha stipulato un contratto con la compagnia norvegese Petroleum Geo-services per un importo pari a 50 milioni.  
   
   
DIRITTO EUROPEO: ACCORDO DI CONSULENZA TRA LA PROVINCIA DI BOLZANO.E LA CAMERA DI COMMERCIO  
 
Bolzano, 27 aprile 2011 - In base all’accordo di consulenza firmato ieri mattina a Palazzo Widmann dal presidente della Provincia, Luis Durnwalder, e dal presidente della Camera di Commercio, Michl Ebner, viene avviata una più stretta collaborazione tra i due enti nel campo della consulenza sul diritto europeo. Allo scopo di fornire una consulenza più completa alle piccole e medie imprese altoatesine in materia di diritto europeo è stato sottoscritto a Palazzo Widmann a Bolzano da parte del presidente della Provincia, Luis Durnwalder, e dal presidente della Camera di Commercio, Michl Ebner, un accordo di cooperazione nel campo appunto del diritto europeo. In sostanza l’accordo prevede che la Ripartizione affari comunitari della Provincia fornisca attraverso la Camera di Commercio la propria consulenza alle imprese altoatesine in materia di diritto europeo. A questo scopo presso la Ripartizione affari comunitari è stato creato un apposito team di esperti composto dal direttore della Ripartizione, Thomas Mathà, e dagli esperti in questioni di diritto europeo Arno Schuster e Jessica Strapazzon. “Grazie a quest’accordo” ha sottolineato il presidente Durnwalder nel corso della cerimonia “siamo in grado di offrire alle imprese altoatesine un punto di riferimento importante per la consulenza in materia di diritto europeo, utilizzando le risorse già esistenti nel territorio e quindi senza ulteriori costi per l’economia locale”. Secondo il presidente della Camera di Commercio, Michl Ebner, l’accordo rappresenta una conferma ed un ulteriore rafforzamento dell’ottima collaborazione esistente con la Ripartizione affari comunitari della Provincia.  
   
   
SLOVACCHIA, A FEBBRAIO PIÙ ALTO TASSO OCCUPAZIONE INDUSTRIA  
 
Bratislava, 27 aprile 2011 - In Slovacchia il tasso di occupazione nell´industria è aumentato del 5,1 per cento a febbraio, rispetto allo stesso mese dell´anno scorso, il passo più veloce dalla primavera del 2007, quando però il risultato era un mix dei risultati in altri settori dell´economia slovacca, ha annunciato l´Ufficio di Statistica slovacco. Il settore Ict ha registrato un aumento del 13,6 per cento, mentre l´occupazione nei servizi di mercato selezionati è cresciuto dell´8 per cento su base annua. Al contrario, è confermato un andamento negativo nelle costruzioni: un calo su base annua del 3,3, nel commercio all´ingrosso del 2, e al dettaglio dello 0,2 per cento. In termini annui, gli stipendi medi nominali nei settori selezionati sono rallentati in tutti i settori, con le eccezioni più evidenti delle costruzioni (+6,8) e del settore It (+6,4). Gli stipendi medi nominali nel settore sono aumentati del 2,7 per cento su base annua, attestandosi a 756 euro.  
   
   
L’ITALIA CHE VOGLIAMO LE ASSISE GENERALI DI CONFINDUSTRIA  
 
Bergamo, 27 aprile 2011- Ci sono momenti nella vita di un paese che richiedono un impegno straordinario. Per questo il 7 maggio a Bergamo saranno convocate le Assise generali di Confindustria e di Piccola Industria, il cui titolo è L’italia Che Vogliamo, con tre parole d´ordine: Sbloccare la crescita, Liberare il mercato, Premiare il merito. Una vasta consultazione tra tutti gli associati non per rivendicare ma per progettare insieme, per definire una piattaforma per la modernizzazione e lo sviluppo. La necessità di questa convocazione è partita da alcune considerazioni. La prima riguarda l´industria italiana. A marzo 2011 la produzione industriale ha recuperato, dai minimi toccati a marzo 2009, salendo all’11,5%, ma resta ancora a -17,2% dal picco precrisi. E’ evidente che si può fare molto di più. La seconda riguarda il livello di benessere degli italiani. Secondo i dati Eurostat il nostro Pil procapite nel 1995 era a quota 20mila euro, ci superavano solo i tedeschi (21.700), mentre i francesi erano a 18.800 e gli spagnoli a 15.400. Oggi i tedeschi stanno a quota 25mila euro, i francesi a 23.200, noi siamo rimasti a 21.800. La terza riguarda lo Stato. La nostra spesa pubblica era al 46,2% del Pil nel 2000, al 48,3% nel 2005, al 52,4% nel 2010. In Germania è al 49%. La quarta riguarda l’energia, soprattutto il petrolio, e le materie prime in generale. A inizio anno il Brent era a 94$, oggi siamo stabilmente a quota 116, con un aumento del 30% che rischia di stabilizzarsi per gli effetti dello tsunami in Giappone e degli sconvolgimenti politici in Nordafrica e Medioriente. Un aumento che colpisce l´Italia in maniera più pesante, siamo infatti dipendenti per l´85% del nostro fabbisogno energetico complessivo, soprattutto da petrolio e gas. In più nei giorni scorsi è scattato l’adeguamento dei prezzi di luce e gas, aumentati rispettivamente del 3,9 e del 2%. Il quadro che ne esce è molto preoccupante e rischia di far avvertire agli imprenditori un senso di grande solitudine: ci si sente inerti e penalizzati da un Paese che da 15 anni non cresce più. E quando cresce, cresce sempre meno degli altri. Per questo Confindustria ha deciso che occorreva un´iniziativa eccezionale, e così il prossimo 7 maggio alla Fiera di Bergamo l’intero Sistema sarà chiamato a raccolta con l´Assise 2011 di Confindustria e di Piccola Industria. Ogni singolo imprenditore, ogni Associazione potrà dire la sua, esprimersi direttamente su quelle che considera le priorità da porre al centro dell´agenda nazionale, e della nostra stessa Confindustria. Di seguito il programma degli interventi. 9.00 Registrazione dei partecipanti; 9.30 Apertura dei lavori: Vincenzo Boccia, Presidente Piccola Industria Confindustria; 10.00 Sessioni tematiche: Le imprese che vogliamo: il compito di Confindustria • Le relazioni industriali per la produttività • Fisco, credito e finanza • Infrastrutture, ambiente ed energia • Mezzogiorno e fondi strutturali • Pubblica Amministrazione: semplificazione e costi della politica • Giovani, merito, opportunità • Tecnologia, ricerca e innovazione; 12.30 Colazione di lavoro; 14.00 Sessione plenaria; 17.30 Conclusioni: Emma Marcegaglia, Presidente Confindustria. L’evento è riservato agli imprenditori associati a Confindustria.  
   
   
FINCANTIERI, IL PRESIDENTE SPACCA E LA GIUNTA REGIONALE INCONTRANO LA RSU. ILLUSTRATO L´AVANZAMENTO DEI PROGETTI SU FORMAZIONE, POLO DELLA NAVALMECCANICA E IMPIANTO FOTOVOLTAICO.  
 
Ancona, 27 Aprile 2011 - Avvio dei corsi di formazione a fine maggio, formalizzazione del progetto sulla navalmeccanica entro 60 giorni, accordo di programma per il fotovoltaico che coinvolga, cosi` come indicato da azienda e ministero dello Sviluppo economico, tutte le unita` produttive italiane del gruppo. Il presidente della Regione Gian Mario Spacca, con la Giunta regionale, ha illustrato ieri mattina ai delegati Rsu di Fincantieri e ai rappresentanti dei sindacati di categoria lo stato di avanzamento delle attivita` messe in campo dalla Regione sulla base dei nodi strategici emersi dall´incontro con l´amministratore delegato del gruppo Giuseppe Bono nel gennaio scorso. ´Condividiamo ´ ha detto Spacca ´ le preoccupazioni dei lavoratori in questa delicata fase che accompagna la presentazione da parte di Fincantieri del Piano industriale. Fase che la Regione sta affrontando con una serie di azioni, a breve e lungo termine, finalizzate a sostenere i lavoratori in cassa integrazione con corsi di formazione e a sviluppare in prospettiva la competitivita` dell´unita` produttiva anconetana. Si tratta di iniziative per la formazione, progetti per l´autosufficienza energetica dello stabilimento dorico e per la ricerca e l´innovazione del prodotto-nave. Siamo consapevoli che il Piano industriale di Fincantieri sara` durissimo, ma siamo altrettanto consapevoli che quello che sara` presentato a maggio potrebbe non essere il punto di caduta definitivo. In tutta la partita e` fondamentale il ruolo dello Stato: su questo continueremo la nostra azione di `pressing´ sul Governo, coinvolgendo anche la Conferenza delle Regioni´. Da parte loro i sindacati hanno chiesto un impegno comune di tutte le istituzioni locali, Regione, Provincia, Comune e di tutti i parlamentari di entrambi gli schieramenti per affrontare la ´partita´ in modo sinergico. Regione e sindacati hanno inoltre concordato sulla necessita` della convocazione di un Consiglio regionale aperto sulla Fincantieri dopo che sara` stato presentato il Piano industriale. Quanto ai tre progetti presentati dalla Regione a Fincantieri, ecco il punto: - Progetto energie alternative. Il Ministero dello Sviluppo economico e il gruppo Fincantieri hanno comunicato alla Regione la necessita` che un accordo di programma per la realizzazione di un impianto fotovoltaico nello stabilimento di Ancona rientri in un piu` ampio accordo che riguardi tutte le unita` produttive del gruppo. Sul progetto, quindi, la Regione proseguira` il proprio lavoro (gia` effettuato da parte del servizio competente, l´esame tecnico sulle potenzialita` del sito anconetano in termini di produzione energetica da fonti rinnovabili) ma con un profilo che riguardi anche le altre unita` produttive Fincantieri. - Distretto della navalmeccanica. Il Distretto al quale sta lavorando la Regione Marche in sinergia con la Regione Friuli, e` alle sue fasi finali: entro 60 giorni sara` possibile formalizzare il progetto che prevede lo sviluppo di tre filoni principali necessari a migliorare le condizioni competitive del nostro sistema nautico e navalmeccanico: ricerca, innovazione e formazione, in particolare per l´indotto. - Progetto formazione aziendale. Il progetto (tra i tre, e` quello allo stadio piu` avanzato) e` alla vigilia dell´accordo operativo. Il programma formativo per Fincantieri sara` inserito nel progetto regionale ´Farolab´ e coinvolgera`, gia` a partire dalla fine di maggio, i primi 50-60 lavoratori, per arrivare poi a interessarne 200-250. Il programma di formazione si sviluppera` nel biennio 2011-2012.  
   
   
FORMAZIONE, AGGREGAZIONE E SICUREZZA: TRE NUOVE OPPORTUNITA’ PER RAFFORZARE ED ACCRESCERE LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE IRPINE  
 
Avellino, 27 aprile 2011 - Attivazione di tirocini formativi, incentivazione per l’adesione ad associazioni di produttori o di imprese e a consorzi, acquisto di sistemi satellitari per trasportatori di merci su strada: tre nuovi bandi di contributi pubblicati dalla Camera di Commercio di Avellino grazie allo stanziamento di ulteriori 350mila euro per potenziare ed accrescere le piccole e medie imprese della provincia di Avellino, Il primo bando intende favorire la formazione e l’occupazione, nonché il raccordo tra imprese, scuola e università, attraverso lo stanziamento da parte dell’ente camerale di 100mila euro: sarà dunque concesso un contributo massimo di quattromila euro ad impresa per l’attivazione di tirocini formativi della durata massima di sei mesi, per supportare l’ingresso nel mondo del lavoro di risorse umane che possano realizzare un’importante esperienza pratico-professionale nonché arricchire il proprio curriculum personale. Il secondo bando, per il quale è stata stanziata la somma di 150mila euro – prevede la concessione di un contributo di mille euro (fino ad un massimo di 1.500 euro per le imprese femminili e giovani), per incentivare l´adesione nel 2011 delle piccole e medie imprese ad associazioni di produttori o di imprese e a consorzi d´impresa con attività esterna, con l’obiettivo di favorire l’aggregazione tra le imprese provinciali incentivando di fatto lo sviluppo dei sistemi e delle filiere produttive. Il terzo bando è dedicato alle Pmi impegnate in attività di trasporto merci su strada, per l’acquisto ed installazione dei sistemi di sicurezza digitale e di controllo satellitare dei veicoli. La Camera di Commercio concede un contributo pari al 50 per cento delle spese sostenute dall’impresa, per un massimo di 2.500 euro, con l’obiettivo di favorire il miglioramento dell’efficienza aziendale attraverso uno strumento di protezione del parco macchine e del personale addetto alla conduzione dei veicoli e per il monitoraggio in tempo reale dell’attività della flotta di automezzi. Inoltre il bando – per il quale è stanziata la somma di 100mila euro - ha anche una finalità sociale, contribuendo all’innalzamento dei livelli di sicurezza stradale. La data di apertura per i tre bandi è fissata per le ore 9 di lunedì 16 maggio (per le modalità di partecipazione è possibile scaricare la documentazione sul sito internet www.Av.camcom.it/  oppure rivolgersi agli uffici di Area Impresa (tel. 0825.694206-0825.694222). Sono già chiusi invece i bandi di contributi per l´ammodernamento delle imprese artigiane e per Innova Retail, essendo esaurito il fondo stanziato sulla base delle domande presentate.  
   
   
CAVE E TARIFFE IN PUGLIA: RAGGIUNTO ACCORDO CON LE PARTI SOCIALI  
 
Bari, 27 Aprile 2011- Sì ad una tariffazione sull’attività estrattiva, purché il suo incremento sia graduale. È questo l’accordo raggiunto tra Regione Puglia, sindacati, associazioni di categoria, Anci, Upi, associazioni ambientaliste e Distretto Produttivo Lapideo Pugliese che si sono incontrati oggi per un tavolo di concertazione sulla delibera di Giunta che introdurrà in Puglia l’applicazione della tariffa per l’attività estrattiva di pietre, marmi, argille, sabbie e gessi. Le associazioni hanno così condiviso la proposta della vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone. Si comincerà dunque con una tariffazione fondata sul parametro della superficie delle cave per poi arrivare gradualmente all’applicazione di tariffe sulla base dei metri cubi dei materiali estratti. Nella stessa delibera è previsto l’insediamento di un tavolo tecnico che scriverà la proposta di tariffazione e di ripartizione tra Regione, Province e Comuni. “Abbiamo diversi obiettivi da perseguire”, ha spiegato la vicepresidente e assessore allo sviluppo economico Loredana Capone. “Introdurre le tariffe che abbiamo previsto, dopo 35 anni, con l’articolo 22 della legge regionale 19 del 2010, tutelare il paesaggio e salvare un distretto che è il secondo in Italia dopo quello toscano ma che oggi è piegato da una crisi devastante. Se guardiamo i dati delle esportazioni – ha puntualizzato - vediamo che di fronte ad una crescita di quasi tutti i settori produttivi quello dei prodotti dell’estrazione di minerali da cave e miniere appare in riduzione del 6,7%. Addirittura, entrando più nello specifico, le esportazioni di pietra, sabbia e argilla si sono ridotte del 7,1%. Centinaia di imprese negli ultimi anni hanno chiuso i battenti. Per questo, nello scenario nel quale stiamo vivendo, l’applicazione di tariffe alte costringerebbe gli imprenditori a chiudere l’attività ed a licenziare i dipendenti. Non possiamo permettere che ciò avvenga, ecco perché il criterio individuato oggi con gli attori coinvolti ci sembra il più consono a salvaguardare gli interessi di tutti. Tra l’altro, una tariffazione in base alla superficie permette un minore impatto sul territorio rispetto alla tariffa legata al materiale estratto, in quanto si stimolano gli imprenditori ad utilizzare la minore quantità di superficie possibile”. Le associazioni ambientaliste, a cominciare da Legambiente e Italia Nostra, hanno appoggiato il criterio della gradualità fino ad arrivare ad una tariffa massima. Legambiente, in particolare, ha sottolineato la necessità di una maggiore incisività dei temi legati all’attività estrattiva anche sotto il profilo culturale attraverso nuovi musei dedicati alle cave e soprattutto con la formazione degli operatori dell’estrazione all’interno degli istituti tecnici anche per creare una cultura del ripristino ambientale. “L’apprendistato professionalizzante può aiutare l’occupazione nel settore”, ha detto la vicepresidente Capone. Un concetto sottolineato anche dal Presidente del Distretto Produttivo Lapideo Pugliese Marco Ielli che ha lanciato il progetto già concordato con l’Università di Bari di un master sulle georisorse finalizzato anche a prevenire i danni ambientali generati dalle cave. Per ripianare quelli già fatti, una proposta condivisa oltre che dalle associazioni ambientaliste anche da Assocave è stata quella di utilizzare parte dei fondi raccolti con le tariffe proprio a questo scopo. L’anci da parte sua ha sottolineato la necessità di non mettere le imprese nella condizione di abbandonare gli investimenti ed ha auspicato che i proventi delle tariffe possono essere utilizzate dalla Regione per favorire gli investimenti nel settore. Per l’Upi è fondamentale una opportuna tariffazione con una ripartizione delle cifre che coinvolga anche le Province, le quali però – ha precisato la vicepresidente – devono incrementare i controlli. Secondo Confindustria il meccanismo di tariffazione non può essere né uguale in tutta Italia, per via della differenza tra i territori, né applicato al metro cubo perché i metri cubi di scavato non corrispondono con i metri cubi di prodotto.  
   
   
MILANO - PROFESSIONISTI: SI GUARDA AVANTI NELLA CRISI  
 
Milano, 27 aprile 2011 - Professionisti, tra architetti, ingegneri, avvocati e piccoli operatori autonomi, c’è volontà di superare la crisi: il 43% ha reagito non chiudendosi ma cercando nuovi clienti e mercati. Ma per un professionista su tre peggiora il tenore di vita suo e della famiglia. Che significa declassamento economico, in quanto il 70,6% è insoddisfatto della propria retribuzione in rapporto alla qualità del lavoro svolto mentre il 75% crede che nella società di oggi la professione non abbia più il prestigio di cui godeva una volta. Per il post crisi possibili soluzioni vengono offerte dal nuovo protagonismo dei social network usati per lo scambio professionale e dai nuovi orizzonti dell’internazionalizzazione: ben un professionista su quattro si è internazionalizzato (24%) mentre il 37% serve la città e meno del 20% si spinge in Lombardia. Emerge da un’indagine della Camera di Commercio di Milano condotta dal Consorzio Aaster del sociologo Aldo Bonomi su oltre mille professionisti milanesi nel 2011. “Il nuovo e complesso mondo delle professioni – ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano – chiede di essere messo nelle condizioni migliori per poter esprimere tutte le sue potenzialità e guardare al domani con fiducia. E’ un mondo parcellizzato, talvolta senza volto e sottovalutato sul quale è necessario invece aprire gli occhi perché la ripresa della nostra economia passa anche attraverso questo passaggio nodale. Milano può raccogliere la sfida per rilanciare se stessa anche come capitale delle professioni pensando al futuro ma agendo da subito”.  
   
   
“ESITI DELL’AZIONE PILOTA A SOSTEGNO DI IDEE IMPRENDITORIALI”: IL 27 APRILE SEMINARIO “AUR” A PERUGIA  
 
Perugia, 27 aprile 2011 - "Esiti dell´azione pilota volta a supportare la mobilità di portatori di idee imprenditoriali" è il tema del seminario che, organizzato dall´Agenzia Umbria Ricerche (Aur), si terrà il 27 aprile (dalle ore 10.00) nella Biblioteca Aur in Via M. Angeloni, 80/A, a Perugia. La giornata sarà anche l´occasione per presentare le esperienze più significative che, grazie all´azione pilota, sono potenzialmente in grado di avviare in Umbria nuove realtà imprenditoriali. L´agenzia Umbria Ricerche - spiegano i promotori - ha infatti promosso nell´ambito del Programma operativo 2007/2013, cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo, la realizzazione di un´azione pilota per sostenere idee imprenditoriali in favore di diplomati e laureati, attraverso il finanziamento di borse di mobilità all´estero, in imprese, centri di ricerca, incubatori di impresa, parchi tecnologici, dove attivare stage per acquisire competenze professionali, funzionali all´avvio di iniziative imprenditoriali in Umbria. A tale scopo, nel 2009, l´Aur ha pubblicato un bando che ha permesso il finanziamento di 29 borse per la realizzazione di stage all´estero della durata da 2 a 6 mesi. Ad oggi, da una prima valutazione dell´esperienza, è emerso che oltre la metà dei borsisti ha manifestato interesse ad avviare una propria attività imprenditoriale o di lavoro autonomo in Umbria. Ai lavori del seminario, presieduti dal presidente Aur Claudio Carnieri, interverranno il direttore Aur Anna Ascani, che illustrerà l´azione pilota, i rappresentanti del Coordinamento delle Regioni Fse e il referente del progetto "Erasmus for Young entrepreneurs" in Umbria. Concluderà i lavori l´assessore regionale dello sviluppo economico e attività produttive.  
   
   
ISTITUITA IN FEDERLAZIO NUOVA CATEGORIA SETTORE AUDIOVISIVO  
 
Roma, 27 aprile 2011 - E’ stata istituita all’interno di Federlazio la categoria del comparto Audiovisivo. La nuova categoria racchiude in se tutte le aziende del settore che orbitano attorno alla produzione di spettacoli cinematografici, le attività ausiliarie quali l´editing, il montaggio, il doppiaggio, la distribuzione, ecc. Il settore audiovisivo del Lazio, nel 2010, vede la presenza di oltre 2.500 imprese attive (di cui il 21% circa costituito da ditte individuali), la maggior parte delle quali (quasi 2.400) si trovano a Roma (fonte Infocamere). Il comparto Audiovisivo della Federlazio comprende le maggiori imprese del settore presenti nella regione e in particolare a Roma che, oltre ad avere un volano enorme rappresentato da Cinecittà, ospita anche l´80% circa delle imprese italiane che operano a vario titolo nella produzione, post-produzione e servizi, le quali danno lavoro complessivamente a quasi 80 mila persone. “Quello dell’audiovisivo è un settore molto importante dal punto di vista numerico e della qualità, ma attualmente anche in forte difficoltà - ha dichiarato il Vicedirettore generale della Federlazio, Luciano Mocci -. Per questo motivo abbiamo ritenuto doverosa la creazione di una rappresentanza specifica all’interno della Federlazio che aiuti l’intero settore ad esprimersi a quei livelli elevati di cui è capace”. Nel corso dell’incontro i rappresentanti delle aziende del settore hanno anche eletto il Presidente della nuova categoria: Paolo Zanotti, 50 anni, attuale A.d. Della Mediacom Digital Evolution srl e un’esperienza di oltre 25 anni nel settore dell’audiovisivo. “Il nostro scopo principale sarà quello di risvegliare l’interesse della P.a. Nei confronti di un settore attualmente in forte difficoltà – ha dichiarato il nuovo Presidente del settore Audiovisivo di Federlazio, Paolo Zanotti – favorendo quell’insieme di azioni volte a recuperare nel più breve tempo possibile i livelli occupazionali e sostenendo, nel contempo, l’impiego di tecnologie d’avanguardia indispensabili per un rapido sviluppo della folta regia di imprese che compongono tutto il comparto”.  
   
   
ASCOLI CAPITALE DEI LIUTAI.  
 
 Ancona, 27 Aprile 2011- Il made in Italy e` famoso nel mondo per i prodotti che si contraddistinguono per qualita` dei materiali e delle lavorazioni, in particolare quelle realizzate dai maestri d´arte, che rappresentano una risorsa fondamentale grazie al radicamento nei sistemi locali. Per sviluppare questa linfa vitale il Comune di Ascoli Piceno, la Regione Marche e l´associazione Piceno Tecnologie hanno presentato un progetto per la nascita di un´esposizione di strumenti di liuteria ad arco e di un Festival internazionale di liuteria e musica classica. Presenti all´incontro, tra gli altri, il sindaco della citta`, Guido Castelli, l´assessore regionale, Antonio Canzian e quello comunale Davide Aliberti, il maestro liutaio, Piero Castelli e il presidente dell´associazione Piceno Tecnologie, Andrea Pomozzi, che nell´aprire i lavori ha sottolineato ´la rilevanza culturale e scientifica di carattere multidisciplinare del progetto che abbraccia aspetti legati alla musica, all´artigianato, al turismo e al sociale´. Guido Castelli ha rimarcato la ´dimensione internazionale del progetto che attraverso la collaborazione delle istituzioni proietta l´identita` di Ascoli con le proprie eccellenze´. Dello stesso avviso Canzian che ha precisato ´ di puntare sul territorio e sulle iniziative che valorizzano l´artigianato artistico locale e la produzione di strumenti musicali e incentivare, nel contempo, le mostre di strumenti musicali di valore quali i liuti ad arco. Esistono sei iniziative culturali importanti nella nostra regione e credo che l´iniziativa presentata oggi, con caratteristiche peculiari tutte del Piceno, possa annoverarsi tra le sei. Inoltre, il contributo confluito nella legge regionale 4 del 2010 e` collegato alla nascita di nuovi laboratori artigianali, ad un probabile sviluppo di scuole di musica e alla realizzazione di nuovi eventi culturali´. Anche Aliberti ha rafforzato il pensiero dell´assessore regionale nel dire che ´un progetto ambizioso necessita di un impegno importante perche` Ascoli detiene gli embrioni per fare una liuteria d´eccellenza visto che la citta` e` impregnata di storia nella costruzione di questi strumenti musicali´. Dopo la visione di un video storico, le conclusioni sono spettate a Piero Castelli che vuole vedere concretizzato un desiderio: la ´realizzazione di una mostra con oltre 700 strumenti musicali ad arco, come quella realizzata nel ´59, che richiamo` all´epoca nella nostra citta` il presidente della Repubblica e Alcide De Gasperi´. Tutti i presenti hanno condiviso l´obiettivo del maestro Castelli perche` l´evento da mettere in piedi, di alto profilo culturale, puo` sicuramente presentare notevoli spunti di marketing vincente per ricadute positive sulla promozione del territorio locale e regionale, capace di attrarre turisti, specialmente dall´estero.