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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 21 Luglio 2011
METANODOTTO SNAM: UMBRIA INCONTRA ASSOCIAZIONI E COMITATI  
 
Perugia, 21 luglio 2011 - L´assessore regionale all´Ambiente e Territorio Silvano Rometti ha incontrato i rappresentanti del Wwf Umbria, del Comitato No Tubo Umbria, del Mountain, Wilderness, e del Cai gruppo regionale Umbria che gli hanno ribadito le problematiche connesse al tracciato del metanodotto denominato "Rete Adriatica" proposto dalla Snam S.p.a..il progetto del metanodotto interessa il territorio della regione Umbria per un tratto complessivo di oltre 100 Km, interessando il parco nazionale dei Monti Sibillini e alcuni Siti di Interesse Comunitario (Sic) e/o Zone di Protezione Speciale (Zps). I rappresentanti delle associazioni e dei comitati intervenuti, hanno confermato all´assessore regionale le loro preoccupazioni in merito ai possibili impatti che il metanodotto in questione può comportare al vulnerabile ecosistema regionale, sia in fase di realizzazione che di esercizio, e le loro considerazioni in merito alle ricadute sociali ed economiche sulle popolazioni ed i territori interessati. L´assessore Rometti ha ricordato che per i due tratti del metanodotto che interessano il territorio umbro, il Ministero dell´Ambiente, a seguito dei pareri espressi dagli uffici regionali a conclusione di un iter partecipativo, durato alcuni anni e che ha coinvolto tutti gli enti territoriali interessati, ha emanato i decreti di compatibilità ambientale per il tratto Sulmona-foligno e Foligno-sestino. I due decreti Ministeriali hanno recepito tutte le osservazioni e le prescrizioni espresse nel parere degli uffici regionali, prevedendo specifiche verifiche di ottemperanza alle osservazioni ed alle prescrizioni imposte che dovranno essere effettuate dalle amministrazioni territoriali locali e regionale. L´assessore Rometti ha inoltre ricordato che, la giunta regionale con propria deliberazione, si è riservata di esprimere il parere definitivo sul progetto in sede di Intesa Stato-regioni, propedeutica al rilascio della definitiva autorizzazione dell´opera. Rometti, pur confermando l´intenzione dell´Amministrazione regionale di non aderire al ricorso pendente presso la Commissione Europea, contro la realizzazione dell´opera, che sarebbe in totale contraddizione con quanto espresso precedentemente dalla Regione, a conclusione dell´incontro si è impegnato a farsi parte attiva con le altre regioni interessate dal tracciato (Abruzzo, Marche, Emilia Romagna e Toscana) per giungere ad una posizione unitaria da esprimere in sede di Conferenza Stato -Regioni, sede dove eventualmente l´opera potrà avere o no il via definitivo.  
   
   
PO FESR 2007/2013, ´FONDO JESSICA´ IN SARDEGNA: 70 MILIONI PER LE AREE URBANE E L´EFFICIENZA ENERGETICA  
 
Cagliari, 21 Luglio 2011 - La Regione Autonoma della Sardegna e la Banca europea per gli investimenti (Bei) hanno annunciato ieri la creazione di un Fondo di partecipazione (Holding fund) Jessica dotato di un capitale di 70 milioni di euro destinato a finanziare progetti nell’Isola. "La costituzione di questo Fondo rappresenta un passo deciso verso una strategia di investimento che mira a garantire alla Sardegna un rapido assorbimento delle risorse allocate dalla Regione e ad attrarre dal mercato risorse finanziarie aggiuntive – hanno spiegato il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, e il vice presidente, Giorgio La Spisa - lo stesso fondo rappresenta uno strumento flessibile che la Regione potrà utilizzare per l’implementazione di iniziative che potranno essere lanciate nel corso di questo o dei prossimi periodi di programmazione, eventualmente anche a valere su fondi regionali e nazionali". Nel dettaglio, 35 milioni saranno dedicati alla riqualificazione e rigenerazione urbana nelle principali cittadine capoluogo di provincia della Sardegna, mentre 35 milioni è la quota per il progetto “Sardegna Co2.0” finalizzato a migliorare su base comunale l’efficienza energetica in tutta la Regione attraverso il finanziamento di progetti integrati che possano prevedere anche l’installazione di impianti di fonti energetiche rinnovabili. Negli uffici dell’Assessorato della Programmazione, il direttore del Centro regionale di Programmazione, Gianluca Cadeddu, ha stipulato con la Bei il funding agreement che regola il funzionamento del fondo di partecipazione. Nella stessa giornata è stato insediato l’Investment Board, struttura tecnica composta da dirigenti dell’Amministrazione regionale e da rappresentati della Bei che presiede al funzionamento del fondo. Gli investimenti saranno effettuati attraverso Fondi di sviluppo urbano (urban development funds o Udfs) che investono nei progetti inseriti nei piani integrati di sviluppo urbano e/o di efficienza energetica, in particolar modo nei progetti strutturati come project finance o public private partnership (ppp). Tali fondi vengono creati o selezionati in modo da garantire una adeguata competenza e autonomia di gestione nel selezionare gli investimenti più solidi finanziariamente. Le risorse provengono dal Po Fesr 2007/2013.  
   
   
VDA: DEFINITI I CRITERI PER MAGGIORE CHIAREZZA E TRASPARENZA DELLE CLASSI DI PRESTAZIONE ENERGETICA PER EDIFICI  
 
 Aosta, 21 luglio 2011 - L’assessorato alle Attività produttive della Regione Autonoma Valle d’Aosta informa che la Giunta regionale ha definito le classi di prestazione energetica per il sistema di certificazione energetica regionale degli edifici, Beauclimat, disciplinato dalla legge regionale 21/2008, operativo dal 20 luglio 2011. Il testo interviene nell’ambito della classificazione delle prestazioni energetiche degli edifici. Ad ogni edificio di nuova costruzione, sottoposto a totale demolizione e ricostruzione o a ristrutturazione edilizia, nonché gli edifici esistenti oggetto di trasferimento a titolo oneroso è assegnata, tramite la redazione dell’attestato di certificazione energetica da parte di un soggetto accreditato iscritto nell’elenco regionale consultabile sul sito regionale, una “classe di prestazione energetica”, dalla A+ alla G. Lo scopo della classificazione rimane quello di comunicare in modo chiaro ed efficace al cittadino la qualità energetica di un immobile, permettendo al contempo maggior trasparenza del mercato immobiliare. La “classe” di prestazione prende in considerazione diversi fabbisogni dell’edificio: riscaldamento, acqua calda sanitaria, climatizzazione estiva e, negli edifici non residenziali, anche illuminazione. Poiché i fabbisogni energetici sono molto diversi a seconda della destinazione d’uso, la delibera differenzia le classi in quattro categorie: edifici residenziali; uffici e scuole; ospedali e case di cura; altre destinazioni d’uso. «Con questo atto - precisa l’Assessore Ennio Pastoret - siamo alla fine di un lungo lavoro che nel giro di un anno ha consentito di mettere in piedi tutte le procedure che riguardano il risparmio energetico degli edifici. La certificazione rappresenta l’ultimo passaggio di un percorso assai complesso. E’ opportuno evidenziare che i sistemi di classificazione regionali variano molto tra loro e il sistema regionale Beauclimat rispetta pienamente i principi base delle direttive comunitarie in materia. Nostro obiettivo è comunicare ai cittadini la qualità degli edifici tenendo anche in considerazione le caratteristiche del territorio. Nell’attestato di certificazione energetica, oltre alla classe globale dell’edificio, sono inoltre inserite delle indicazioni “parziali” per aiutare la comprensione della qualità delle diverse parti che determinano la prestazione dell’edificio: qualità involucro, qualità impianti e utilizzo delle fonti rinnovabili». La classificazione energetica degli edifici, analogamente a quanto avviene in altre realtà quali la provincia di Bolzano e la regione Lombardia, dipende dall’altitudine, criterio che riassume la necessità di tenere conto delle diverse condizioni climatiche in cui sorge un edificio. Per maggiori informazioni: http://www.Regione.vda.it/energia/certificazioneenergetica/default_i.asp    
   
   
LISTINO PREZZI INFORMATIVI DEI MATERIALI E DELLE OPERE EDILI IN PROVINCIA DI TRENTO DISPONIBILE ON-LINE A PARTIRE DAL 1 AGOSTO 2011  
 
 Trento, 21 luglio 2011 - È stato presentato questa mattina alla Camera di Commercio di Trento l’edizione rivista e aggiornata del “Listino prezzi informativi dei materiali e delle opere edili”. All’incontro, aperto da Adriano Dalpez, Presidente dell’Ente camerale trentino, hanno partecipato Luca Trentinaglia, Dirigente dell’Area 3-Anagrafe economica della Camera di Commercio di Trento; Carmelo Sartori e Ivo Fadanelli, in rappresentanza dei Gruppi tecnici di lavoro e Nicola Baraldi, della Direzione marketing di Str Spa – Gruppo 24 ore. A partire dal 2010, l’Ente camerale, consapevole della rilevanza del comparto dell’edilizia nel contesto socioeconomico locale, ha avviato un’impegnativa attività di revisione, realizzata dagli Uffici camerali competenti, assieme a ‘Gruppi tecnici di lavoro’, composti da qualificati rappresentanti delle Categorie economiche e degli Ordini professionali di settore, con la collaborazione, per quanto riguarda la parte informatica, di Str, società del Gruppo 24 Ore specializzata in software gestionali per il mondo dell’edilizia. Si è ritenuto importante fin dall’inizio – ha proseguito il Presidente – realizzare la versione on-line del Listino prezzi, per renderlo maggiormente fruibile e confrontabile con le altre realtà nazionali, attraverso il sistema a rete delle Camere di Commercio. In quest’ottica sono state approntate anche specifiche schede tecniche e informative, con particolare riferimento ad alcuni settori che caratterizzano e qualificano il comparto dell’edilizia provinciale (ad esempio, porfido e legno). La nuova edizione del ‘prezziario’ si presenta, quindi, completamente rinnovata e rivista per quanto concerne impostazione, contenuti e modalità di utilizzo/consultazione”. Dal punto di vista operativo, le principali novità sono: - l’accesso (gratuito) on-line al “prezziario” e a tutti i documenti e servizi collegati, a partire dal 1 agosto, attraverso il sito istituzionale www.Tn.camcom.it (sezione prezzi) e il portale www.Prezziarioedile.tn.camcom.it; - la possibilità di scaricare il Listino prezzi in numerosi formati elettronici compatibili con i più importanti programmi di gestione della contabilità di cantiere; - la possibilità di elaborare, in modo semplice e intuitivo, computi metrici o preventivi personalizzati, utilizzando le varie voci del prezziario direttamente dal sito Internet. Dal punto di vista dei contenuti, si segnala che sono state introdotte nel “Listino prezzi” camerale (e nei documenti allegati allo stesso) parti nuove o completamente riformate, che si affiancano a quella del porfido già aggiornata lo scorso anno. In particolare: - edilizia prefabbricata in legno (categoria B); - oneri della sicurezza in cantiere (categoria S); - prestazioni professionali nell’ambito della progettazione edilizia (categoria Z); - impiantistica relativa alle fonti energetiche rinnovabili (fotovoltaico, caldaia a pellet, ecc.) - opere ed impianti di elevazione per abbattimento delle barriere architettoniche (ascensori, servoscale, ecc.); - opere da falegname e da fabbro (in particolare, infissi e serramentistica). Il nuovo “Listino prezzi informativi dei materiali e delle opere edili” (2010), pensato e realizzato in funzione dell’informazione economica e della regolazione del mercato, rappresenta un riferimento e uno strumento di lavoro utile per tutti gli operatori di settore, ma anche per il cittadino-committente.  
   
   
PIEMONTE: SOSTEGNO ALL’AFFITTO: 23,7 MILIONI PER FINANZIARE 31.282 DOMANDE  
 
 Torino, 21 luglio 2011 - Anche quest’anno la Regione ha mantenuto inalterato il suo impegno per sostenere i cittadini appartenenti alle fasce più deboli della popolazione nel pagamento dell’affitto della propria abitazione: 795 Comuni riceveranno 23.705.000 euro per finanziare 31.282 domande. Dei 795 Comuni aderenti all’iniziativa (il 2,5% in più rispetto all’anno precedente), 86 hanno deciso di introdurre un cofinanziamento con risorse proprie che ha consentito ad ognuno di essi, mediante un meccanismo premiale stabilito dalla Giunta regionale, di usufruire di un contributo ulteriore pari alle risorse aggiuntive introdotte. Questo il dettaglio dei contributi erogati su base provinciale: Alessandria 2.287.673 euro per 3.112 domande, Asti 911.706 euro per 1.371 domande, Biella 419.991 euro per 587 domande, Cuneo 1.979.000 euro per 3.081 domande, Novara 1.110.637 euro per 1.474 domande, Torino 15.571.253 euro per 19.758 domande (al capoluogo 8.889.794 euro per 11.382 domande), Verbania 546.631 euro per 792 domande, Vercelli 690.450 euro per 1.107 domande. “Non appena si sono rese disponibili le risorse ho chiesto, come per lo scorso anno, alle strutture regionali uno sforzo immediato nella redazione del riparto e degli atti di liquidazione e di erogazione ai Comuni - annuncia il vicepresidente e assessore all’Edilizia, Ugo Cavallera - per consentire agli stessi una risposta altrettanto celere ai propri cittadini”. Cavallera rileva inoltre che “si registra purtroppo, come nell’anno passato, la tendenza all’aumento delle richieste da parte di famiglie che, nella delicata fase economica congiunturale, faticano a corrispondere l’affitto per la propria abitazione. Il segnale non è certo positivo, tuttavia l’impegno della Regione consente di soddisfare oltre il 30% del fabbisogno riscontrato. Non solo, la Giunta regionale persegue un programma di interventi organico sul tema della casa, elemento fondante per la sicurezza e stabilità delle famiglie, che va dalla riqualificazione urbana al social housing per la messa a disposizione di alloggi a canone sostenibile”.  
   
   
BOLZANO: IL VICEPRESIDENTE TOMMASINI HA RICEVUTO I VERTICI DEL COLLEGIO DEI COSTRUTTORI EDILI  
 
Bolzano, 21 luglio 2011 - Proficuo colloquio tra il vicepresidente della Provincia, Christian Tommasini, e la delegazione del Collegio dei costruttori edili composta dal presidente Thomas Ausserhofer, dal vicepresidente, Roberto Caser e dal segretario, Florian Baumgartner. Nel corso del lungo e cordiale colloquio sono stati toccati vari temi riguardanti l’attività del Collegio dei costruttori edili e le difficoltà che tuttora caratterizzano il settore che stenta a riprendersi dalla crisi economica. Il presidente, Thomas Ausserhofer, ha sottolineato in particolare la notevole importanza del comparto edile per l’economia provinciale nel suo complesso. Il settore è caratterizzato da elevati standard qualitativi e da un know-how all’avanguardia. L’assessore Tommasini confermando queste considerazioni ha quindi aggiunto che, a suo avviso, il fabbisogno abitativo a livello provinciale richiederà nel breve periodo delle risposte chiare. Le stesse trasformazioni sociali, in primo luogo l’aumento della popolazione, la nuova composizione e tipologia delle famiglie concorrono ad aumentare la richiesta di alloggi o quantomeno le ristrutturazioni ed i risanamenti che puntano ad un significativo risparmio energetico. In questo campo indubbiamente si apriranno, secondo l’assessore, degli spazi interessanti per le imprese edili provinciali. La delegazione ha quindi presentato la campagna per la promozione dell’immagine degli operatori edili che ha per protagonista il piccolo castorino “Edi Biber”. La campagna punta a valorizzare le figure professionali che operano nell’edilizia iniziando già dalle scuole elementari nelle quali il Collegio degli operatori edili intende proporre un opuscolo imperniato sulla figura del castoro “Edi Biber” che ha già riscosso un particolare interesse tra i più piccini. L’iniziativa del Collegio punta ad ottenere il sostegno delle tre Intendenze scolastiche e l’assessore Tommasini ha già espresso la propria disponibilità di massima a promuovere l’opuscolo nelle scuole elementari di lingua italiana.  
   
   
EXPO.GIBELLI: PROGETTI D´AREA INTEGRATI, E´ IMPEGNO REGIONE LOMBARDIA  
 
 Milano, 21 luglio 2011 - "Con questi sei Progetti integrati d´area finanziati da Regione Lombardia viene dimostrato concretamente quanto la nostra Regione si stia impegnando per ospitare il grande evento di Expo 2015". Lo ha detto il vice presidente e assessore all´Industria e Artigianato di Regione Lombardia Andrea Gibelli in merito ai Progetti integrati d´area per la fruizione sostenibile delle risorse culturali e ambientali finanziati da Regione Lombardia nell´ambito del Programma Operativo Regionale Por Fesr 2007-2013. "Questo impegnativo lavoro - ha continuato Gibelli - durato più di un anno e mezzo, ha avuto quale capofila la mia struttura e ha visto il coinvolgimento a livello intersettoriale di diversi Assessorati regionali". "I finanziamenti assegnati da Regione Lombardia - ha spiegato l´assessore - sono pari a 18,8 milioni di euro e genereranno investimenti sul territorio lombardo per 45,5 milioni di euro, coinvolgendo circa sessanta Enti locali territoriali". "I progetti - ha proseguito il vice presidente - sono intesi a sviluppare l´attrattività del territorio nelle sue componenti di eccellenza: il paesaggio e le sue risorse naturali, ambientali e culturali". "In particolare - ha concluso Gibelli - gli interventi riguardano l´organizzazione di circuiti e itinerari, che collegano elementi e attrattive di particolare interesse, capaci di generare un significativo livello di sviluppo turistico sostenibile nell´area tra Ticino, Adda e Po, che comprende il sito che ospiterà Expo 2015". Di seguito l´elenco dei sei Progetti d´area integrati per la fruizione sostenibile delle risorse culturali e ambientali, finanziati da Regione Lombardia nell´ambito del Programma Operativo Regionale Por Fesr 2007- 2013. ´Fra il Ticino e l´Expo: storie di acqua e castelli in provincia di Pavia´; ´Passaggio sull´Adda: da Leonardo ad Expo-circuiti e itinerari sostenibili oltre il 2015´; ´Lodigiano per Expo: Terra buona e percorsi di fiume´; ´Circuito rurale terracqua - Parco Agricolo Sud Milano: Expo 2015 fuori le mura´; ´Il lago invisibile - itinerari d´acqua e terra lungo le sponde del lago Gerundo´, con capofila la Provincia di Cremona; ´Terre Slow ad un passo da Milano - Expo 2015 lungo le vie d´acqua´, con capofila il comune di Abbiategrasso (Mi). Le iniziative sono comprensive di azioni di sistema volte alla promozione e valorizzazione degli interventi e coordinate dalla Regione, al fine di ottimizzare la realizzazione degli interventi e garantire una immagine unitaria e integrata dei circuiti ed itinerari da attivare in funzione di Expo 2015.  
   
   
IN PIEMONTE INCENTIVI PER IL REINSERIMENTO DEI MANAGER OVER50  
 
Torino, 21 luglio 2011 - L’assessore al Lavoro e alla Formazione professionale, Claudia Porchietto, annuncia che il Ministero del Lavoro, attraverso Italia Lavoro e in collaborazione con Federmanager, Manageritalia e Regione Piemonte, ha messo a disposizione risorse per le imprese che contribuiscono al reinserimento dei dirigenti ultracinquantenni. In concreto, possono presentare domanda i datori di lavoro in regola con l’applicazione del contratto collettivo nazionale, con gli obblighi contributivi ed assicurativi e con le norme che disciplinano la materia del lavoro in genere. Inoltre, non dovranno avere in corso o attivato nei 12 mesi precedenti la data di presentazione della domanda procedure concorsuali e non dovranno aver licenziato nei 12 mesi precedenti dirigenti anche appartenenti a società collegate o facenti parte del medesimo gruppo. Come puntualizza Porchietto, “verranno suddivisi tra gli aventi diritto, secondo una apposita graduatoria, 10.000 euro per ogni manager over 50 in stato di disoccupazione assunto con contratto a tempo indeterminato o determinato di almeno 24 mesi, 5.000 euro per ogni manager over 50 in stato di disoccupazione assunto con contratto a tempo determinato di almeno 12 mesi, 5.000 euro per ogni manager over 50 in stato di disoccupazione assunto con contratto di collaborazione a progetto di almeno 12 mesi. L’incentivo si riferisce alle assunzioni effettuate fino al novembre 2011, salvo proroghe”. “Nell’attuale situazione economica - conclude Porchietto - una misura di questo tipo offre una concreta possibilità all’imprenditore, che può affidarsi a persone di esperienza e con alta professionalità, ed agli stessi manager over 50, che rischiano di venire emarginati dall’attuale stagnazione del mercato del lavoro”.  
   
   
BRASILE. GIBELLI SIGLA ACCORDO CON GOVERNATORE PERNANBUCO GRANDE OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE LOMBARDE  
 
Milano, 21 luglio 2011 - Economia e cultura. Prosegue sotto queste due insegne la vista del vice presidente Andrea Gibelli in Brasile. Dopo gli incontri svoltisi nella regione di Rio, il vice governatore è da ieri nel Pernanbuco dove, nella sede del Governo ha firmato un accordo con il Governatore Eduardo Campos, funzionale alla collaborazione per lo sviluppo economico dei rispettivi territori, alla promozione del sistema delle piccole e medie imprese e allo sviluppo di catene produttive locali. Dopo l´importante firma Gibelli ha sottollineato che ´il Pernanbuco ha un´infrastruttura importante in tutti i settori industriali, ma che guarda con particolare interesse alle piccole e medie imprese lombarde ed è per questo che l´accordo sottoscritto è una grande opportunità per le nostre aziende´. ´Esiste infatti - ha detto ancora il vice presidente lombardo - la concreta possibilità che esse possano partecipare in forma aggregata allo sviluppo di questo paese´. Del resto nel testo si legge che Pernanbuco e Lombardia favoriranno la collaborazione e lo scambio su temi della formazione tecnico professionale e delle infrastrutture ospedaliere volte ad un più armonioso sviluppo del tessuto sociale e del territorio. Verrà anche privilegiata la collaborazione e l´interscambio per lo sviluppo di attività economiche e di catene produttive locali principalmente nei in settori di comune interesse, rispettando opportunamente i propri limiti di disponibilità di bilancio. I settori sono: energia, meccanica, agroindustria, impiantistica, cantieristica. ´Questo incontro - ha concluso Gibelli - da una parte ha rappresentato un importante momento di confronto sulle reciproche necessità economiche, dall´altro ha fatto emergere nuovamente le similitudini tra il Pernambuco e la Lombardia per quanto riguarda il modello di sviluppo e la valorizzazione del patrimonio storico-culturale´. ´Ritengo questa una giornata molto importante per la Lombardia e il Pernambuco perchè si è firmato il protocollo d´intesa che consentirà alla nostra Regione e allo Stato brasiliano di avviare una serie di incontri e iniziative volte a creare nuove partnership forti e nuovi cluster. Per il Pernambuco c´è la possibilità, attraverso il trasferimento tecnologico, di aumentare la competitività e lo sviluppo del proprio territorio; la Lombardia invece ha l´occasione di aumentare il grado di competitività rispetto però ad altri paesi, come la Cina, che si sono candidati ad essere la fabbrica del mondo´. Lo ha detto il vicepresidente e assessore di Regione Lombardia, Andrea Gibelli, durante l´ultimo incontro della sua missione istituzionale in Brasile che si è tenuto presso la Fiepe, la Federazione delle Industrie dello Stato di Pernambuco. ´Sono anche soddisfatto - ha continuato Gibelli - perchè ho riscontrato, attraverso le parole del Governatore di Pernambuco Campos, la stessa logica presente nel nostro territorio: valorizzare le eccellenze di reti d´impresa e abbandonare così l´idea della singola impresa d´eccellenza: questo è un motivo in più per aprire nuove forme e possibili collaborazioni´. ´Gli aspetti economici - ha proseguito ancora l´assessore - però non sono gli unici punti di incontro tra la Lombardia e il Pernambuco. Infatti esiste una visione comune sull´imprenditorialità diffusa, sostenibilità ambientale, nella capacità di fare sistema, rispetto invece ad altre realtà economiche che hanno costruito le proprie fortune sul dumping sociale.´ ´Regione Lombardia - ha argomentato ancora Gibelli - ha una grande concentrazione di abitanti, una zootecnia molto intensa, un´industria molto forte, dove il tema della sostenibilità ambientale, attraverso l´utilizzo delle tecnologie legato alle rinnovabili, è assolutamente centrale. E infine c´è il tema della responsabilità sociale d´impresa; tutti questi fattori, dentro un contesto di valorizzazione del proprio patrimonio storico-culturale, sono in grado di costruire nuovo business´. ´Esiste un modello nel mondo - ha concluso Gibelli - quello del Medio Oriente, che costruisce la propria immagine attraverso i nuovi quartieri finanziari, che danno l´immagine della nuova frontiera del mondo. Noi lombardi invece riteniamo fondamentali gli elementi dell´identità e del progresso, e dentro questo binomio invito nuovamente il Pernambuco a continuare questo percorso insieme.´  
   
   
FVG: PRESENTATO IL "BIGNAMI" DELL´ACCESSO AL CREDITO  
 
 Trieste, 21 luglio 2011 - "Sburocratizzazione significa anche e soprattutto semplicità, accessibilità e velocità di risposta ed il lavoro fatto per mettere assieme le informazioni contenute in questa brochure è un passo fatto in questa direzione pensando in particolare alle Pmi". Così l´assessore regionale alle Attività produttive, Federica Seganti, ha sottolineato l´utilità del volumetto sull´accesso al credito proposto ufficialmente oggi a Trieste, alla presenza di diversi esponenti delle associazioni di categoria e dei fondi di rotazione. Uno strumento di consultazione di 14x21 cm che d´ora in poi sarà a disposizione degli imprenditori on line ed attraverso tutte le realtà di riferimento per il mondo produttivo regionale (dalle Associazioni di categoria alle Camere di Commercio, a tutti i partner della Regione nella gestione dell´accesso al credito). Progetto grafico dell´Ufficio stampa della Regione e contenuti elaborati dallo staff delle Attività produttive riducendo il burocratese ai minimi termini, il libretto, che rispolverando memorie scolastiche l´assessore definisce un "Bignami" dell´accesso al credito, contiene in poco spazio tutte le informazioni necessarie. Nelle appena quaranta pagine che lo compongono sono infatti descritte, in breve e con estrema chiarezza, tutte le modalità per ottenere contributi a fondo perduto, prestiti agevolati e finanziamenti per i settori dell´industria, dell´artigianato, del commercio, dei servizi e del turismo. Viola, arancio e verde contraddistinguono i capitoli dedicati il primo ai prestiti agevolati ed alle garanzie, il secondo ai contributi in conto capitale ed il terzo al rafforzamento del capitale aziendale attraverso "un mix di strumenti complessi, come Friulia, o più semplici, come il prestito partecipativo per le microimprese ed in particolare per quelle del commercio, dei servizi e del turismo" ha spiegato l´assessore. "Dall´inizio dell´anno è aumentata la richiesta di finanziamenti - ha rilevato Seganti - e la tendenza ora è una diminuzione progressiva dell´accesso agli strumenti anticrisi ed un aumento della domanda di sostegno per gli investimenti, a conferma che gli imprenditori ricominciano ad avere fiducia nel futuro del loro lavoro". Nella brochure prodotta dalla Regione vengono quindi indicati con precisione i beneficiari, le iniziative, gli importi, la durata dei prestiti e le strutture di riferimento per finanziamenti destinati ad acquisti, certificazioni di qualità, internazionalizzazione, promocommercializzazione, innovazione strutturale e di prodotto, partecipazione a fiere e rafforzamento del capitale sociale in funzione dell´introduzione della prima fase dell´accordo di Basilea 3 a partire dal 1 gennaio 2012.  
   
   
GENOVA - MOVIMENTO IMPRESE, PRIMO SEMESTRE POSITIVO  
 
Genova, 21 luglio 2011 - Unioncamere ha diffuso i dati relativi ai movimenti anagrafici delle imprese su tutto il territorio nazionale nel primo semestre 2011. In provincia di Genova i dati mostrano, per la prima volta dal 2007, un bilancio semestrale positivo (+ 437 imprese) confermando l’inversione iniziata a metà del 2010. Rispetto a giugno 2010, il numero delle imprese attive in provincia di Genova cresce di 519 unità, attestandosi sulle 71.891 (+0,7%). Il tasso di crescita dello 0,7% è superiore a quello nazionale. Positivo, in particolare, il tasso di sviluppo delle imprese artigiane, che crescono ad un tasso più che doppio (1,58%) rispetto a quello italiano, collocando Genova al terzo posto fra le province italiane. Positivo, infine, il rallentamento del picco di chiusure che si verifica normalmente a fine anno, e che viene registrato nel mese di gennaio: mentre nel gennaio 2010 avevano chiuso 844 imprese, nel gennaio 2011 le cessazioni in provincia di Genova sono scese a 676.  
   
   
SARÀ FACILITATO L’ACCESSO AL CREDITO DA PARTE DELLE IMPRESE CREDITRICI DELLA REGIONE BASILICATA MEDIANTE LO STRUMENTO DELLA CERTIFICAZIONE E DELLA CESSIONE DEI CREDITI  
 
Potenza, 21 luglio 2011 - Facilitare l’accesso al credito da parte delle imprese creditrici della Regione Basilicata mediante lo strumento della certificazione e della cessione dei crediti, secondo quanto previsto dal Codice Unico degli Appalti. E’ quanto prevede una convenzione per la cessione del credito pro solvendo a banche e intermediari finanziari da parte delle imprese creditrici della Regione Basilicata, siglata questa mattina in Regione dal dirigente dell’Ufficio Ragioneria Generale, Nicola Coluzzi e dal dirigente di Banca Carime, Luigi Montemurro. In particolare la convenzione prevede che la Regione Basilicata, su istanza dell’impresa creditrice richiedente, si impegna a rilasciare, entro venti giorni lavorativi una certificazione attestante la certezza, liquidità ed esigibilità del credito vantato dall’impresa. Tale certificazione riporterà tutti i dati identificativi del creditore, gli estremi dei giustificativi del credito e l’attestazione che il credito sia certo, liquido ed esigibile, compresa la data individuata per il rimborso del credito. Il pagamento dei crediti avverrà in un’unica soluzione entro la data indicata nella certificazione. La Banca si impegna alla sollecita evasione delle domande presentate dalle imprese creditrici della Regione, subordinatamente alla valutazione del merito creditizio del richiedente. La convenzione si configura a sostegno dell´attuale crisi economica caratterizzata da un lato dalla tensione nell´erogazione del credito e dall´altro dal Patto di stabilità. La stessa è diretta ad assicurare, in tempi brevi, la liquidità necessaria per le imprese che lavorano per la Regione. Banca Carime, con nota del Comitato Crediti, ha espresso la propria disponibilità a sottoscrivere contratti di cessione del credito pro solvendo con i fornitori della Regione che ne facciano richiesta entro il 31/12/2011.  
   
   
NATI-MORTALITá DELLE IMPRESE : IN PIEMONTE +2.242 IMPRESE TRA APRILE E GIUGNO 2011 IL TASSO DI CRESCITA È PARI AL +0,48%, CON PUNTE SUPERIORI ALLA MEDIA PER LE PROVINCE DI VERCELLI, NOVARA E VERBANO CUSIO OSSOLA E PER I COMPARTI DEL TURISMO, COSTRUZIONI E ALTRI SERVIZI  
 
 Torino, 21 luglio 2011 - Rallenta, nel Ii trimestre del 2011, il dinamismo del sistema imprenditoriale piemontese: secondo i dati diffusi da Movimprese (l’analisi sulla nati-mortalità delle imprese condotta da Infocamere), il bilancio demografico rilevato attraverso i registri camerali ha registrato 8.013 nuove iscrizioni tra aprile e giugno 2011 (erano state 9.265 nel periodo aprile-giugno 2010), mentre le cessazioni, valutate al netto delle cancellazioni d’ufficio, si sono attestate a quota 5.771, in lieve aumento rispetto alle 5.066 del Ii trimestre 2010. Il saldo del Ii trimestre 2011 risulta, pertanto, pari a +2.242 unità (a fronte delle +4.199 unità dello stesso periodo del 2010), portando a quota 469.278 unità lo stock di imprese complessivamente registrate a fine giugno 2011 presso il Registro imprese delle Camere di commercio piemontesi. Il bilancio tra nuove iscrizioni e cessazioni in Piemonte si traduce in un tasso di crescita del +0,48%, inferiore sia al dato complessivo nazionale (+0,64%) che a quello piemontese registrato nel Ii trimestre 2010 (+0,90%). “In un clima economico ancora incerto, i dati rilevati dal Registro imprese delle Camere di commercio piemontesi rivela un trend che si conferma positivo per tutte le province e soprattutto per i settori legati al turismo e alla ristorazione - commenta Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere Piemonte -. Per non vanificare questa voglia di fare impresa occorre supportare il tessuto imprenditoriale attraverso un’efficace politica di semplificazione amministrativa”. La performance regionale è il frutto di dinamiche positive registrate in tutte le province piemontesi: Vercelli, Novara e il Verbano Cusio Ossola trainano lo sviluppo complessivo, registrando incrementi del numero di imprese pari rispettivamente al +0,73%, +0,69% e +0,68%. Risultano superiori alla media regionale anche i tassi di crescita delle province di Asti (+0,57%) e Alessandria (+0,52%). Si collocano, invece, al di sotto della media piemontese i tassi di sviluppo registrati nei territori di Biella (+0,43%), Cuneo (+0,43%) e Torino (+0,42%). Sotto il profilo della forma giuridica, lo sviluppo più intenso ha riguardato le società di capitale (+0,90%) e le altre forme (+1,10%), mentre i tassi di crescita risultano più contenuti per le imprese individuali (+0,43%) e le società di persone (+0,30%). Valutando le variazioni dello stock d’imprese registrate per settore di attività economica, si osserva come la crescita più consistente abbia riguardato il comparto del turismo (+1,29%), seguito dal settore delle costruzioni (+0,87%) e dagli altri servizi (+0,58%). Risultano di intensità inferiore le variazioni postivie degli stock di imprese che operano nei comparti del commercio (+0,26%) e dell’industria in senso stretto (+0,23%), mentre nel settore agricolo si verifica una diminuzione del numero di imprese registrate rispetto al trimestre precedente.  
   
   
LA REGIONE ACQUISTERÀ AREA E STABILIMENTO DELLA EX EATON. ROSSI: “ORA LAVORIAMO PER LA REINDUSTRIALIZZAZIONE”  
 
Firenze, 21 luglio 2011 - Fidi, la finanziaria della Regione Toscana, acquisterà l’area e lo stabilimento della ex Eaton di Massa. L’intervento sarà possibile grazie ad una modifica della legge finanziaria regionale, che la giunta ha approvato nel corso della sua ultima seduta, e che consentirà la costituzione di una newco per realizzare l’operazione. Lo ha annunciato il presidente Enrico Rossi nel corso dell’odierno biefring con i giornalisti. “Si tratta di un passaggio – ha spiegato Rossi – per il quale la Eaton si è detta disponibile e che sarà decisivo per reindustrializzare il sito, salvare 300 posti di lavoro e bloccare ogni tentativo di speculazione. Sono in corso contatti importanti con aziende, toscane e no ma tutte comunque in fase di espansione, interessate al sito produttivo massese e a loro sottoporremo il pacchetto di agevolazioni che stiamo mettendo a punto per arrivare alla positiva conclusione di questa lunga e difficile vicenda”. “Sarebbe stato preferibile – ha concluso il presidente – trovare un soggetto disposto ad acquisire direttamente l’area. Questo non è stato possibile e noi abbiamo comunque mantenuto l’impegno preso con i lavoratori e il territorio di salvaguardare il sito e la sua destinazione produttiva”.  
   
   
UNA NUOVA LEGGE PER IL COMMERCIO IN PIEMONTE  
 
Torino, 21 luglio 2011 - Esonero dall’applicazione della direttiva “Bolkestein” per il commercio ambulante e mantenimento a dieci anni automaticamente rinnovabili della durata delle licenze sono i punti basilari del disegno di legge “Disposizioni urgenti in materia di commercio” approvato il 21 luglio dal Consiglio regionale. Fra le misure più significative figura anche l’aumento degli oneri di urbanizzazione a carico della grande distribuzione, con l’utilizzo di queste maggiori entrate per rivitalizzare e riqualificare il commercio già esistente ed in particolare i piccoli negozi di vicinato. Gli oneri aggiuntivi verranno reinvestiti per far fronte alle ripercussioni negative prodotte sul tessuto economico circostante dagli insediamenti di grandi dimensioni mediante la creazione di un apposito fondo regionale, destinato al sostegno del commercio nei centri urbani e nei Comuni soggetti, per le mutate condizioni del mercato, ad una “desertificazione” commerciale. Recepito anche il blocco delle autorizzazione per i grandi centri commerciali superiori ai 4.500 metri quadrati fino all’approvazione della nuova delibera relativa agli indirizzi generali per l’insediamento delle attività del commercio. Grande soddisfazione per l’approvazione della legge è stata espressa dall’assessore regionale al Commercio, William Casoni. “Ho onorato l’impegno che avevo preso con gli ambulanti, che potranno ora dedicarsi con più serenità al loro lavoro. L’esclusione dell’ambulantato dalle norme della direttiva Bolkestein, principio che ho fatto recepire anche alla conferenza delle Regioni a Roma, completa l’azione in favore del commercio ambulante. Non ci saranno minacce per i mercati piemontesi da parte dei grandi gruppi commerciali. Altro grande risultato è il concreto aiuto al commercio di prossimità: grazie alle maggiori entrate degli oneri imposti per la grande distribuzione sarà creato un fondo per il piccolo commercio. Anche questa è una promessa mantenuta: arginare i grandi insediamenti commerciali in favore del commercio di prossimità e contro la desertificazione pei piccoli centri”. “Questa nuova legge - ha aggiunto Casoni - apre una nuova fase per il commercio in Piemonte: è il primo passo di un cammino che intendo proseguire con determinazione per il sostegno e la crescita del comparto”.  
   
   
FVG, COMPARTO UNICO: RINNOVI BIENNIO 2008-2009, NON C´E´ INTESA  
 
 Trieste, 21 luglio 2011 - Nulla di fatto nel confronto ´politico´ tra Regione, Anci, Upi, Uncem e Sindacati per definire i diversi aspetti contrattuali relativi al biennio economico 2008-2009 del Comparto unico in Friuli Venezia Giulia e le ulteriori aperture datoriali sulle altre questioni relative alle relazioni sindacali, alla verifica dei risparmi da utilizzare per i contratti aziendali e per il completamento del Comparto stesso. All´incontro hanno preso parte, accanto allo stesso presidente Renzo Tondo, l´assessore alla Funzione pubblica Andrea Garlatti, i componenti della delegazione trattante, i presidenti di Anci Nerio Belfanti, Uncem Alessio Belgrado e Upi Mirella De Magistris, i responsabili di tutte le sigle sindacali del Comparto e delle Confederazioni. Per il rinnovo contrattuale del biennio, Regione ed Enti locali hanno messo in campo 19 milioni di euro per ogni singola annualità, con un aumento per gli arretrati di tre milioni, "esaurendo di fatto tutti i margini di disponibilità sia sotto il profilo economico che di legittimità", indica l´assessore Garlatti. Più nel dettaglio è stata confermata l´apertura ad "aumenti contrattuali al massimo livello possibile secondo la normativa vigente". Parallelamente è stata manifestata la disponibilità a riportare la vacanza contrattuale alle stesse percentuali di quelle nazionali (ovvero con un incremento da 0,5 a 0,75%) e a erogare tutti gli arretrati tecnicamente possibili. Sostanzialmente diverse le richieste delle Organizzazioni sindacali, giudicate non tanto difficili da accontentare quanto proprio "irricevibili". Per quel che riguarda la vacanza contrattuale, infatti, è stata avanzata la proposta di un incremento dell´1,5%. "Non solo i nostri dipendenti hanno stipendi più elevati degli altri dipendenti pubblici in Italia, ma su questa voce vorrebbero avere il doppio dei loro colleghi, esponendo la Regione e gli altri datori di lavoro a sicura bocciatura nazionale. Non lo possiamo proprio fare", commenta Garlatti, spiegando che "ci hanno anche chiesto di calcolare gli aumenti tabellari rapportando i 19 milioni disponibili a dotazioni organiche di periodi eterogenei, con il risultato di eludere in maniera surretizia il vincolo del 3,2% di incremento massimo previsto dalle leggi nazionali". "I datori di lavoro - conclude l´assessore regionale alla Funzione pubblica - hanno dovuto prendere atto di un rifiuto, che appare irragionevole. Una posizione sindacale che penalizzerà per i mancati aumenti non solo tutti i lavoratori del Comparto in servizio, ma anche quelli in quiescenza dal gennaio 2008, che non potranno vedere i benefici del rinnovo contrattuale sulla pensione". "Belci, come segretario regionale della Cgil, rasenta l´irresponsabilità. Si capisce che ha deciso di candidarsi al consiglio regionale e piega le esigenze del comparto a quelle personali". Così commenta dal canto suo il presidente Tondo.  
   
   
ORARI DEI NEGOZI NELLE CITTÀ D’ARTE, LA REGIONE TOSCANA RICORRE ALLA CONSULTA  
 
 Firenze, 21 luglio 2011 - Una nuova invasione di campo. E per questo la Regione Toscana farà ricorso alla Corte costituzionale contro la liberalizzazione relativa agli orari di apertura e chiusura dei negozi nelle cittaà d’arte e turistiche, contenuta nella manovra. Una misura che permette ai negozi di stare aperti a prescindere dall’obbligo di chiusura domenicale festiva o da quello della mezza giornata di chiusura infrasettimanale. “Il governo per l’ennesima volta entra nel merito di materie che la Costituzione attribuisce alle Regione” spiega il presidente Rossi. La norma è stata presentata come una misura per tutelare la concorrenza, dove la potestà esclusiva è dello Stato, ma la disposizione non vale per tutti gli operatori economici ed ha chiaramente a che fare con il commercio, che invece è competenza esclusiva delle Regioni. Ma c’è anche di più. “In Toscana, dove praticamente sono tutte città d’arte e turistiche – sottolinea Rossi – questa liberalizzazione provocherebbe aperture senza orari e senza limiti. Facciamo ricorso anche convinti che, se andasse in porto questo tipo di legislazione, si avrebbe uno sbilanciamento a favore della grande distribuzione e verrebbe colpito il tessuto commerciale minore che noi vogliamo invece sostenere”.  
   
   
ORDINI DI MACCHINE UTENSILI: NEL SECONDO TRIMESTRE PROSEGUE IL TREND POSITIVO (+13%) L’INDICE TORNA SULLA MEDIA DEI LIVELLI PRE-CRISI MA SOLO GRAZIE ALLA DOMANDA ESTERA.  
 
Cinisello Balsamo, 21 luglio 2011 - Prosegue il trend positivo della raccolta ordini di macchine utensili italiane che, nel secondo trimestre del 2011, segna un incremento del 13% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il valore assoluto dell’indice, pari a 90,1 (base 2005=100), si avvicina ai livelli pre-crisi in virtù dell’ottimo riscontro espresso dalla domanda straniera. Differente la risposta del mercato domestico che non premia l’offerta dei costruttori italiani. Secondo i dati elaborati dal Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu-sistemi Per Produrre, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione, l’indice degli ordini raccolti sui mercati stranieri è cresciuto del 44,5% rispetto al periodo aprile-giugno 2010, per un valore assoluto dell’indice pari a 102. Di tutt’altro tenore, l’indice relativo agli ordini sul mercato domestico che registra un calo del 33,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, per un valore assoluto dell’indice pari a 59,2%. Su base semestrale, l’incremento della raccolta ordini è risultato pari al 16,3% (per un valore assoluto pari a 101,5) rispetto al periodo gennaio-giugno 2010, in virtù dell’incremento degli ordinativi esteri, saliti del 37,4%, che bilanciano l’arretramento degli ordini interni, scesi del 19,5%. “La rilevazione trimestrale, che allunga la serie positiva registrata da inizio 2010 – ha affermato Giancarlo Losma, presidente Ucimu-sistemi Per Produrre – è certamente confortante. Le nostre fabbriche hanno ormai riavviato l’attività tornando su livelli di lavoro molto vicini a quelli antecedenti la crisi”. “Ciò che però preoccupa è il forte divario che va a acuirsi in modo graduale e costante tra andamento degli ordini raccolti sul mercato domestico e mercato estero. Questa tendenza, che pare oggi difficilmente controvertibile, è spiegata non soltanto dalla debolezza della domanda interna ma anche dalla scelta dei costruttori italiani di accentuare sempre più il presidio del mercato estero a svantaggio di quello interno”. “Stiamo assistendo, in sostanza, a un graduale ma netto spostamento dell’attività delle nostre imprese verso quelle aree che appaiono più interessanti per vivacità e apprezzamento della nostra offerta. In ragione di ciò ci appare miope la decisione di sopprimere l’Ice che, pur necessitando di una chiara riorganizzazione, rappresentava il giusto strumento per sostenere l’attività di internazionalizzazione delle imprese italiane” “D’altra parte appare evidente, dati alla mano, che in Italia l’offerta dei costruttori italiani è insidiata dalla proposta dei concorrenti stranieri. Produzione standardizzata, media qualità e prezzi contenuti sono le richieste che gli utilizzatori italiani avanzano sempre più e sulle quali i margini per i costruttori sono poco premianti. Queste tendenze - ha aggiunto Losma - denotano un pericoloso mutamento dei connotati dell’industria manifatturiera del paese verso standard medio-bassi”. “Per evitare il rischio di impoverimento della nostra industria - ha concluso il presidente di Ucimu - occorre che le autorità di governo considerino attentamente quali misure attuare a favore del mantenimento, se non dello sviluppo, del tessuto imprenditoriale nazionale. A questo proposito sottolineiamo la necessità che il decreto attuativo relativo all’articolo 23 (comma 47), della manovra finanziaria appena approvata contempli la liberalizzazione delle quote di ammortamento dei beni strumentali. In sostanza, chiediamo che non sia inserita alcuna obbligatorietà nella definizione della tempistica di ammortamento del bene che, al contrario, deve essere decisa dall’utilizzatore”.  
   
   
APPROVATO IL BANDO 2011 DEL CAIAZZA MEMORIAL CHALLENGE PREMIA I PROGETTI DI SEDUTE REALIZZATI DA GIOVANI ARCHITETTI E DESIGNER DA TUTTO IL MONDO  
 
 Udine, 12 luglio 2011 - Nuova edizione per il “Caiazza Memorial Challenge”, il concorso riservato a giovani architetti, designer e studenti under 35 da tutto il mondo, che premia i progetti di sedute più originali, innovativi e di qualità, ma comunque tecnicamente attuabili e producibili in serie. Per il 2011, il bando, promosso dalla Camera di Commercio di Udine con Promosedia, presenta alcune novità, con l’obiettivo di stimolare ancora più il legame con il comparto sediario, che si trova di fronte alle sfide dell’internazionalizzazione e della diversificazione della produzione. Tra esse, la principale riguarda le tipologie di progetti, che potranno essere parte di due categorie: la sedia in senso stretto (con o senza bracciolo) e la seduta (poltroncina, poltrona, divanetto, chaise longue, sgabello…). I progetti andranno presentati entro il 18 gennaio 2012. Ai partecipanti è richiesto di produrre una seduta con un’attenzione speciale ai materiali e facendo un significativo uso del legno, e di presentare progetti inediti, sviluppati espressamente per il concorso. Dovranno inoltre chiarire la destinazione d’uso (residenziale o contract) dell’oggetto e potranno partecipare come singoli o in gruppo. La Giuria è composta da esperti del settore, giornalisti e rappresentati istituzionali. Il bando e tutte le informazioni sono disponibili sul sito internet camerale www.Ud.camcom.it/  In occasione della presenza della Camera di Commercio di Udine al Salone Internazionale del Mobile di Milano, il 14 aprile sono stati consegnati i riconoscimenti del Promosedia International Design Competition 2010-Caiazza Memorial Challenge alla presenza delle autorità. Quattro i progetti cui è stata conferita la menzione e tre i premiati: "Fly chair" realizzato dallo Studio Associato Orefice-benaglia di Milano; "Wch10s Stacking Chair" dell’architetto Roberta Capovilla di Padova; "Nokl", seduta ideata dalle studentesse tedesche Caroline Perret e Friederike Daumiller. L’esposizione dei prototipi dei tre modelli selezionati ha fatto da sfondo alla premiazione. La Giuria ha voluto conferire anche 4 Menzioni, assegnate a Daniele Locati per il modello A593a4 – Bristol; Davide Scomparin per il modello Liqood chair; Simone Simonelli per il modello Mossa; Stefano Vaccari per il modello Lamè. La commissione era composta da Luisa Bocchietto, Presidente Adi Italia; Aldo Colonetti, Direttore della rivista Ottagono; Jan Ètvrtník, Senior Designer della Electrolux; Giovanni De Ponti Direttore di Federlegno-arredo; Patrick Ledoux, Direttore e Cofondatore della rivista Damn, Direttore della rivista Meubihome - Belgio; Maria Lucia Pilutti, Direttore dell’Azienda Speciale I.ter della Camera di Commercio di Udine; l’arch. Boris Podrecca di Vienna; il designer Matteo Ragni di Milano; Marco Sabetta, Direttore Generale del Cosmit e Matteo Tonon, Presidente del Comitato Promosedia.  
   
   
BOLZANO: CON LE COOP SOCIALI ASSICURARE ALLE PERSONE DISABILI LAVORO E PENSIONE  
 
Bolzano, 21 luglio 2011 - "Attraverso le cooperative sociali di tipo B vogliamo creare nuovi posti di lavoro per le persone con disabilità e garantire loro anche la copertura pensionistica": è quanto ha sottolineato l´assessore Richard Theiner il 20 luglio nel Colloquio di metà legislatura con i mass media. Il tema dell´integrazione lavorativa è una priorità nell´agenda di Theiner. Per incontrare i giornalisti l´assessore Theiner ha scelto non a caso l´Hotel Masatsch di Pianizza di sopra, "che oltre a non avere barriere architettoniche da´ lavoro a 11 persone con disabilità", ha ricordato Theiner. L´integrazione lavorativa delle persone diversamente abili è infatti una delle priorità nel settore delle politiche sociali e ha già fornito buoni risultati con "Plus35", il progetto che ha permesso l’inserimento lavorativo di 81 persone. "Ora vogliamo creare nuovi posti di lavoro non solo negli enti pubblici e non solo nelle città", ha anticipato Theiner. L´intervento prevede nuova occupazione, si stimano tra 100 e 150 posti, attraverso le cooperative sociali di tipo B che collaborano con enti pubblici e aziende private. "La Giunta provinciale ha approvato il piano che prevede di sensibilizzare datori di lavoro privati e pubblici affinchè assegnino incarichi alle cooperative sociali, ad esempio per la cura del verde o attività amministrativa", ha spiegato Theiner. Si vuole integrare i disabili nel mondo del lavoro seguendo una strada alternativa rispetto a quella del collocamento obbligatorio. "Secondo noi l´integrazione nel mondo del lavoro passa soprattutto dalle cooperative sociali che dovranno fare da tramite con l´economia privata fornendo in maniera flessibile servizi alle aziende." Le persone diversamente abili diventano dipendenti delle cooperative e possono quindi godere della copertura previdenziale abbandonando il vincolo del contributo provinciale. "È un sistema che vogliamo sviluppare a livello di comprensorio con il coninvolgimento nelle cooperative anche dei sindaci e degli imprenditori locali", ha concluso Theiner.  
   
   
AUSTRIA, ZUMTOBEL AUMENTA FATTURATO DEL 10,2%  
 
Vienna, 21 luglio 2011 - Il gruppo austriaco Zumtobel, specialista nella produzione di sistemi d´illuminazione, ha potuto aumentare il fatturato del 10,2 per cento raggiungendo un giro d´affari 1.228,2 milioni di euro nell´anno commerciale 2010/2011, terminato il 30 aprile. L´utile netto, dopo le imposte, è salito a 51,3 milioni di euro, dopo una perdita di 69,8 milioni di euro nell´anno precedente. Lo sviluppo positivo nel campo dei prodotti Led offre al gruppo un´ottima opportunità di crescita e contribuisce per una quota dell´8 per cento al fatturato complessivo, quota che il gruppo intende aumentare, entro il 2014/2015, ad un terzo del fatturato. Per raggiungere quest´obiettivo sono previsti investimenti mirati per marketing e sviluppo di nuovi prodotti.  
   
   
EURALLUMINA: INCONTRO REGIONE SARDEGNA-SINDACATI-AZIENDA. ASSESSORE CHERCHI: "EVITARE SANZIONI UE”  
 
 Cagliari, 21 Luglio 2011 - "Dopo mesi di attento studio delle richieste dell’Eurallumina, abbiamo finalmente prodotto un documento chiaro che stabilisce i limiti entro i quali la Regione può contribuire alla ripresa dell’attività dell’azienda di Portovesme". Lo ha detto l’assessore dell’Industria, Oscar Cherchi, al termine dell’incontro stamane a Cagliari con le organizzazioni sindacali, la Rsu di fabbrica dell’Eurallumina, l’amministratore delegato dello stabilimento sulcitano, la Sfirs, e la Confindustria: "Abbiamo chiarito - ha sottolineato l’esponente della Giunta Cappellacci - alcuni punti essenziali dai quali si dovrà necessariamente ripartire e dei quali la Rusal, che è la proprietaria dell’Eurallumina, dovrà tener conto per riattivare la filiera dell’alluminio nel Sulcis". Nel corso della riunione sono stati descritti dall’assessore Cherchi gli esiti delle interlocuzioni avute in questi mesi con gli uffici della Sfirs e del Ministero dello Sviluppo Economico, ai quali era stato dato espresso mandato di analizzare i punti deboli dell’Addendum al Protocollo d’Intesa del 2009, per poter formulare delle proposte di ‘aiuto’ compatibili con la legislazione attuale, sia nazionale che europea: "La nostra maggiore preoccupazione - ha precisato Cherchi - è stata quella di individuare gli strumenti opportuni per evitare sanzioni dall’Unione europea in tema di aiuti di Stato per evitare di farsi bocciare qualunque iniziativa che, invece di essere funzionale alla ripresa, rischierebbe di essere il colpo finale. Ora però, dobbiamo attendere le conclusioni della multinazionale russa per poi affrontare l’ultima parte del programma di ripresa dell’attività lavorativa".