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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 26 Settembre 2011 |
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PARLAMENTO EUROPEO: SESSIONE DEL 26-29 SETTEMBRE 2011 A STRASBURGO |
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Strasburgo, 26 settembre 2011 - Sanzioni più severe e maggiore trasparenza per la futura governance europea . Il Parlamento voterà il pacchetto legislativo di 6 proposte per rinforzare la governance economica nell´Ue, in particolare evitando che i governi nazionali possano ignorare le raccomandazioni della Commissione di correggere i bilanci e affrontare in maniera più tempestiva i disequilibri economici. Palestina: i deputati discutono la proposta di riconoscimento all´Onu. Questa settimana a Strasburgo il Parlamento voterà una risoluzione sulla situazione in Palestina. Prima del voto, nel pomeriggio di martedì, l´Aula dibatterà le attività svolte in questa settimana dall´Assemblea Generale dell´Onu con l´Alto Rappresentante per gli Affari esteri, Catherine Ashton. La discussione si concentrerà sul processo di pace in Medio Oriente e sui recenti sviluppi della situazione in Africa settentrionale. Palestina: il commercio con l´Ue può contribuire a costruire lo Stato. Questa settimana il Parlamento approverà un accordo commerciale che mira a dare impulso all´economia palestinese e a contribuire alla costruzione di uno Stato, consentendo, dall´inizio del 2012, l´esportazione diretta di prodotti agricoli e pescati dai Territori palestinesi ai Paesi dell´Unione europea. Barroso farà il discorso sullo stato dell´Unione al Parlamento. Il Presidente José Manuel Barroso presenterà mercoledì al Parlamento le priorità strategiche della Commissione europea durante l´annuale discorso sullo stato dell´Unione. In seguito, saranno i deputati a proporre la loro visione sul futuro dell´Ue. La Commissione adotterà in ottobre il programma di lavoro per il 2012. Dibattito sulla situazione nella zona euro con Juncker. Martedì pomeriggio i deputati discuteranno la difficile situazione nei paesi dell´Euro con il Presidente dell´Eurogruppo, Jean-claude Juncker. La discussione verterà sulle soluzioni alle questioni più urgenti, ma anche sulle azioni da intraprendere per assicurare una stabilità finanziaria a lungo termine. Tempi duri per i Commissari. Per rendere il tempo delle interrogazioni alla Commissione più dinamico e più centrato sull´attualità, i deputati non presenteranno più le domande in anticipo. Dalla prossima settimana in poi, tre o più Commissari saranno presenti in Aula per rispondere a domande su un tema specifico, per i 90 minuti a disposizione. Rio+20: occasione per stabilire nuovi obiettivi ambientali. L´ue dovrebbe spingere la comunità internazionale a trovare un accordo su nuovi obiettivi in materia di energia rinnovabile e sviluppo sostenibile alla Conferenza Onu Rio+20 prevista per il prossimo anno, secondo una risoluzione che sarà votata giovedì. Il futuro del Fondo europeo per la globalizzazione. I deputati voteranno giovedì su una proposta, contenuta in una risoluzione approvata dalla commissione per gli affari sociali, per dotare il Fondo europeo per la globalizzazione (Feg) di una linea di bilancio specifica, al fine di poter mobilitare più rapidamente gli aiuti ai lavoratori che hanno perso il posto. Il Pe chiede misure concrete per fermare l´ecatombe sulle strade . Per i deputati della commissione per i trasporti, solo un vero piano d´azione per la sicurezza stradale potrebbe diminuire drasticamente il numero di morti e di feriti gravi* sulle strade europee. Nel documento che sarà posto in votazione in Aula il 27 settembre, propongono alcune misure concrete che la Commissione europea dovrebbe attuare senza indugio. Turismo: il Parlamento chiede un "marchio europeo". In una risoluzione che sarà votata il prossimo martedì, il Parlamento invita la Commissione a presentare entro la fine del 2012 una "strategia europea integrata sul turismo" e a sviluppare un "marchio europeo". Più risorse per gestire i flussi migratori e di rifugiati. Il Parlamento è chiamato a votare uno stanziamento straordinario di 43,9 milioni di euro per la gestione dei flussi migratori e dei rifugiati derivanti dagli sviluppi politici e sociali nel Mediterraneo. |
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26 SETTEMBRE: 10A GIORNATA EUROPEA DELLE LINGUE: GUARDIAMOCI INTORNO |
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Bruxelles, 26 settembre 2011 - "Per ogni nuova lingua che parli hai una vita in più; se conosci solo una lingua, vivi una volta sola". Questo proverbio ceco è uno degli slogan della 10a Giornata europea delle lingue, che il 26 settembre e per alcuni giorni sarà segnata da vari eventi, tra cui convegni, quiz, letture di poesie e giochi di strada (l´elenco completo in inglese è disponibile qui ). Lo scopo è di promuovere l´apprendimento delle lingue e di celebrare la diversità linguistica europea, a partire dalle 23 lingue "ufficiali" dell´Ue fino ad arrivare alla profusione di lingue e dialetti coufficiali, regionali e minoritari. Androulla Vassiliou, Commissario europeo responsabile per l´istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, e Thorbjørn Jagland, Segretario generale del Consiglio d´Europa, firmeranno una dichiarazione congiunta per riaffermare l´impegno per il multilinguismo. La presidenza polacca dell´Ue ha attribuito un´importanza prioritaria all´apprendimento delle lingue, invitando i giovani ad imparare due lingue in aggiunta a quella materna, per favorire il raggiungimento dei propri obiettivi personali e professionali. "I benefici procurati dalla padronanza di una lingua diversa dalla propria sono evidenti. Che si tratti di un´esperienza di lavoro all´estero in Germania, di un soggiorno di studio in Francia o di un periodo di vacanze a Cipro, la capacità di comunicare direttamente con la popolazione locale costituisce un enorme vantaggio. Le lingue allargano la mente, aprono nuovi orizzonti e accrescono la propria occupabilità", ha affermato il commissario Vassiliou. L´ue investe 1 miliardo di euro all´anno in programmi volti a rafforzare le abilità linguistiche e le competenze di altro tipo mediante iniziative quali l´Erasmus, che consente agli studenti universitari di trascorrere parte del loro periodo di studi o di formazione in un altro paese. Sono 400 000, prevalentemente giovani, i beneficiari delle borse di "mobilità" finanziate dall´Ue ogni anno, mediante l´Erasmus o altre iniziative quali il programma Leonardo da Vinci (formazione professionale) e il programma Gioventù in azione (volontariato/lavoro giovanile). Nell´ambito del proprio impegno per lo sviluppo dell´apprendimento e delle competenze linguistiche, la Commissione intende duplicare il numero di tali borse nel suo progetto di bilancio per il periodo 2014-2020 (cfr. Ip/11/857). L´ue investe inoltre 50 milioni di euro l´anno a sostegno di attività e progetti di natura linguistica. Contesto - La prima Giornata europea delle lingue, celebrata in 45 paesi, si è tenuta nel 2001 su iniziativa del Consiglio d´Europa. L´obiettivo è quello di sensibilizzare l´opinione pubblica sulle lingue parlate in Europa, promuovere la diversità culturale e linguistica ed incoraggiare i cittadini ad imparare altre lingue. La Commissione e la presidenza polacca stanno organizzando un convegno sull´apprendimento linguistico, che si terrà a Varsavia il 28 e 29 settembre. In tale occasione si svolgerà una cerimonia a riconoscimento delle migliori iniziative linguistiche nazionali ed europee (Premio progetto label europeo, 28 settembre) nonché un pranzo finalizzato alla promozione delle opportunità che le lingue sono in grado di offrire alle piccole aziende e al loro personale (29 settembre). Le "Antenne della traduzione" della Commissione in tutta l´Ue stanno organizzando una serie eventi. Molti gli eventi in programma in Italia, : a Roma i festeggiamenti per la Giornata delle lingue si aprono il 27 settembre con la presentazione di un sondaggio sul multilinguismo e un concerto del famoso musicista napoletano Raiz e si chiudono il 19 ottobre con una grande conferenza/happening/concerto sul tema del multilinguismo: per quanto riguarda gli altri paesi, spiccano un Language Music Festival a Londra, iniziativa lanciata in occasione delle Olimpiadi culturali 2012, una tavola rotonda sul ruolo delle competenze linguistiche per l´integrazione a Berlino e la lettura di poesie da parte di traduttori e artisti di varie lingue in quattro città della Lettonia. A Bruxelles e all´Aia si svolgerà inoltre una campagna per attirare un maggior numero di interpreti di lingua olandese alle istituzioni Ue. Dieci elementi della politica linguistica europea - Le politiche linguistiche dell´Ue mirano a tutelare la diversità linguistica e a promuovere la conoscenza delle lingue in nome dell´identità culturale e dell´integrazione sociale, ma anche perché chi conosce più lingue può più facilmente cogliere le opportunità formative e lavorative nel mercato unico. L´obiettivo strategico primario è quello di un´Europa in cui ogni cittadino parla almeno due lingue oltre a quella materna, sin dall´infanzia. L´obiettivo "lingua materna +2" è stato fissato dai capi di stato e di governo europei in occasione del vertice di Barcellona, tenutosi il 15 e 16 marzo 2002. L´unione europea ha 23 lingue ufficiali e di lavoro: bulgaro, ceco, danese, estone, finlandese, francese, greco, inglese, irlandese, italiano, lettone, lituano, maltese, neerlandese, polacco, portoghese, rumeno, slovacco, sloveno, spagnolo, svedese, tedesco e ungherese. I diritti e gli obblighi dell´Ue in materia linguistica sono tutelati dalla normativa europea. Ad esempio, il trattato sull´Unione europea (art. 3) e la Carta dei diritti fondamentali dell´Unione europea (artt. 21 e 22) vietano le discriminazioni fondate sulla lingua e sanciscono il rispetto della diversità linguistica da parte dell´Unione. Il primo regolamento comunitario, adottato nel 1958, prevede che le istituzioni comunitarie traducano i documenti legislativi in tutte le lingue ufficiali dell´Ue (articolo 4), nonché redigano la risposta a richieste da parte dei cittadini nella medesima lingua delle stesse (articolo 2, ma anche articoli 20 e 24 del trattato sul funzionamento dell´Unione europea). Il costo della traduzione e dell´interpretazione per tutte le istituzioni dell´Ue (che comprendono la Commissione europea, il Parlamento europeo, il Consiglio, la Corte di giustizia dell´Unione europea, la Corte dei conti europea, il Comitato economico e sociale europeo, il Comitato delle regioni) ammonta complessivamente a circa 1 miliardo di euro l´anno. Ciò equivale a meno dell´1% del bilancio Ue, poco più di 2 euro a cittadino. I traduttori e gli interpreti della Commissione europea sono circa 3 000. Per quanto riguarda i siti Web della Commissione, non vi è alcun obbligo giuridico in merito alla traduzione. La Commissione tuttavia si adopera in ogni modo per offrire sui suoi siti Web più informazioni possibili, nel maggior numero di lingue possibili. La lingua materna più parlata nell´Ue è il tedesco, mentre il 51% dei cittadini adulti afferma di capire l´inglese. Secondo un´indagine Eurobarometro del 2006 intitolata Europeans and their languages ("Gli europei e le loro lingue"), il 56% dei cittadini dell´Ue (il 41% degli italiani) è in grado di tenere una conversazione in una lingua diversa da quella materna e il 28% dei cittadini Ue (il 16% degli italiani) ha padronanza di due lingue oltre a quella materna. Il 44% degli europei (il 59% degli italiani) confessa di saper parlare solo la propria lingua materna. Il paese più multilingue dell´Ue è il Lussemburgo, dove il 99% dei cittadini parla almeno una lingua straniera, cui seguono il 97% degli slovacchi e il 95% dei lettoni. I paesi meno multilingue dell´Ue sono l´Irlanda (34%), il Regno Unito (38%) e l´Italia (41%). Http://ec.europa.eu/education/languages/funding/index_it.htm?cs_mid=185 |
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TORNA A RIUNIRSI A MILANO IL GOTHA DELLE REGIONI DEL MONDO PRESENTATA DA FORMIGONI LA II EDIZIONE DI WORLD REGIONS FORUM DAL QUEBEC AL MAHARASTRA, 16 GOVERNI SUB-NAZIONALI PROTAGONISTI |
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Milano, 22 settembre 2011 - Regione Lombardia ospiterà, dal 28 al 30 settembre, la seconda edizione del World Regions Forum, cioè la rete di governi subnazionali delle aree più dinamiche e innovative del mondo, alle quali è riconosciuto un ruolo di leadership sia all´interno dei rispettivi Paesi, sia su scala globale, che il presidente Roberto Formigoni tenne a battesimo due anni fa. Il progetto di rete, che prese il via a novembre 2009, è infatti, ideato e promosso da Regione Lombardia in stretta collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri. Ed è stato lo stesso presidente Formigoni a presentare, in una conferenza stampa, l´edizione di quest´anno, che avrà come tema ´Multilevel governance and civil society for innovation and growth´, governo multilivello e società civile per l´innovazione e la crescita. ´La globalizzazione e i grandi cambiamenti a cui assistiamo - ha spiegato Formigoni - hanno portato al riconoscimento di un ruolo sempre maggiore delle realtà subnazionali viste come soggetti dotati di una capacità di adattamento e di risposta più rapide ai cambiamenti´. Su questo tema si confronteranno i governatori e i delegati (circa 130) delle rispettive Regioni. Si tratta di Illinois, Massachusetts, Quebec, Nuevo Leon, Stato di San Paolo, Provincia di Buenos Aires, Gauteng, Baden-württemberg, Regione di Madrid, Rhône-alpes, Catalogna, San Pietroburgo, Regione di Shanghai, Singapore, Maharashtra che, insieme alla Lombardia sono impegnate a sviluppare forme innovative di collaborazione fondate sulla consultazione flessibile, l´apertura, la non burocratizzazione. ´Non sfugge a nessuno - ha sottolineato il presidente Formigoni - il peso della crisi mondiale: a maggior ragione risulta la risposta positiva di tutte queste realtà, le cui delegazioni sono quantitativamente maggiori rispetto alla prima edizione, che si sono sobbarcate l´impegno. Ciò conferma l´intuizione iniziale del Wrf, e cioè il ruolo fondamentale e crescente delle entità subnazionali´. Il sottosegretario alla presidenza, Paolo Alli, ha illustrato il programma dei lavori, sottolineando che ad essi parteciperanno´ delegazioni e governatori di realtà di grande livello e rilevanza, e che il metodo è dettato dalla logica della sussidiarietà, con forte coinvolgimento, quindi, di realtà del mondo economico e della cultura´. Le prime due giornate, 28 e 29 settembre, sono dedicate ai lavori per ambiti tematici, e si svolgeranno presso il nuovo Centro Congressi di Fiera Milano City (´Nuovissimo, il più grande d´Europa´ - ha sottolineato Pazzali, ad di Fiera Milano, main-sponsor dell´evento. ´Sarà per noi una vetrina mondiale´. La terza giornata, 30 settembre, in seduta plenaria con i leader politici delle Regioni partner, si svolgerà a Palazzo Lombardia. Interverrà, in questa occasione, il ministro degli Esteri italiano Franco Frattini. Imprese - Già nella sua prima giornata di lavoro - mercoledì 28 settembre , questa seconda edizione del Forum presenterà una novità: l´apertura alle realtà di eccellenza in ambito imprenditoriale, delle università e della ricerca. Il World Regions Forum diventa dunque un luogo di facilitazione al rafforzamento di collaborazioni internazionali e di accordi tra imprese, università, centri di ricerca. Per la prima volta si terrà un workshop dedicato alle collaborazioni imprenditoriali e all´innovazione tra le regioni partner, cui parteciperanno i rappresentanti di istituzioni, imprese e camere di commercio miste. Workshop - Il giorno successivo, i lavori proseguiranno articolandosi in workshop dedicati ai grandi settori di approfondimento e di collaborazione avviati nel primo Wrf, cioè capitale umano, ambiente e sanità, dando ulteriore impulso e sviluppo al lavoro svolto in questi due anni. In particolare sono stati individuate tre questioni concrete, una per ciascun settore, ritenute di imposrtanza strategica e su cui sviluppare iniziative incisive: Mobilità dei ricercatori per l´innovazione, Risorse idriche, Cura dei tumori e biobanche. Incontri Bilaterali - Oltre ai momenti plenari sono in programma numerosi incontri bilaterali di carattere tecnico e operativo tra i soggetti partecipanti al Forum, che lo hanno espressamente richiesto. Le richieste riguardano i temi in agenda del Forum, dal mondo imprenditoriale a quello universitario e della ricerca, dai temi ambientali alle problematiche di carattere sanitario. Plenaria - ´Multilevel governance and civil society for innovation and growth´, è il tema sul quale si confronteranno i leader politici, alla presenza di tutte le delegazioni, nella plenaria del 30 settembre, a Palazzo Lombardia. Expo - Il pomeriggio del 30 settembre sarà dedicato a una presentazione ai governatori e alle delegazioni dei programmi di Expo 2015. |
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BASTIA: CONVEGNO LANCIO PROGETTO ACCESSIT "ATTIVATA LA RETE TRANSFRONTALIERA PER NUOVI CANALI DI SVILUPPO DELLE IDENTITÀ LOCALI"
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Bastia, 26 Settembre 2011 - "Valorizzare il patrimonio storico e identitario transfrontaliero dei nostri territori, ricercare nuovi canali di difesa delle caratteristiche dei luoghi, mantenendo intatte le diversità culturali ma rafforzando azioni sostenibili, socialmente ed economicamente, con la promozione del buon governo del territorio e favorendo la diffusione delle conoscenze e dei valori dei patrimoni locali". Lo ha sottolineato il 22 settembre a Bastia, l’assessore regionale degli Enti locali, finanze e Urbanistica, Nicola Rassu, durante i lavori del convegno lancio del progetto internazionale: "Accessit" che vede la Sardegna al fianco di Corsica, Liguria e Toscana impegnate nel programma pilota che mira alla creazione e allo sviluppo di una strategia integrata di gestione, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale e identitario transfrontaliero. "Le culture locali, oggi, sono costantemente e sempre più minacciate dal crescente impatto dei processi di globalizzazione - ha proseguito l’esponente della Giunta regionale sarda - abbiamo il dovere di difenderle con progetti come questi e che grazie alla collaborazione con realtà a noi così vicine potremo creare un piano dinamico di sviluppo del territorio tale da rispondere al meglio alle esigenze di crescita e di sviluppo locale". Il progetto Accessit, finanziato all’interno del secondo bando del P.o Marittimo Italia-francia 2007-2013, ha come capofila la Collettivitè di Corsica e vede l’assessorato regionale dell’Urbanistica, come capofila dell’azione di sistema denominata "rete dei laboratori". All’appuntamento lancio del progetto, che la Regione Sardegna ha fortemente voluto per un confronto diretto di sviluppo e collaborazione con la comunità nazionale e internazionale, oltre l’assessore degli Enti locali, Nicola Rassu, hanno preso parte il direttore generale della Pianificazione urbanistica territoriale e della vigilanza edilizia, Marco Melis e i responsabili del progetto delle direzioni dell’Urbanistica e degli Enti locali dell’assessorato regionale.All´incontro oltre la delegazione sarda, erano presenti anche le rappresentanze delle istituzioni delle regioni Liguria e Toscana, oltre che quelle della regione ospitante, la Corsica, con le quali, l’assessore Rassu, ha posto le basi per nuovi progetti e nuove prospettive di collaborazione future. "Accessit", inoltre, attraverso la collaborazione sovranazionale e internazionale con le altre regioni coinvolte, mira alla creazione di reti territoriali transfrontaliere capaci di sviluppare nuove prospettive di sviluppo locale attraverso una strategia che valorizzi e metta a confronto il patrimonio culturale e identitario delle regioni. "Il progetto che oggi parte ufficialmente - ha proseguito l’assessore - è volto all’aumento delle qualità delle attività economiche locali, legate alla conservazione, valorizzazione e trasmissione del patrimonio culturale locale. "Oggi - ha concluso Rassu - abbiamo l’opportunità di estendere i nostri confini e metterli a stretto contatto con culture che non sono mai state a noi così vicine. Con Accessit avremo la possibilità di aprire le porte della nostra terra e della sua identità storico-culturale alla comunita nazionale e internazionale, in uno stretto rapporto di collaborazione e sviluppo economico-sociale". |
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CROAZIA, LOTTA ALLA CORRUZIONE INSIEME ALLA SLOVENIA |
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Zagabria, 26 settembre 2011 - Croazia e Slovenia combatteranno congiuntamente contro la corruzione diffusa nei rispettivi Paesi. A sostenerlo sono le autorità di entrambe le nazioni, che hanno siglato un memorandum di intesa per la cooperazione in materia di prevenzione della corruzione e del conflitto di interessi. La Slovenia ha già presentato a Zagabria il proprio progetto per contrastare al meglio la corruzione nel settore degli appalti per i lavori pubblici. |
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COMMERCIO ESTERO: POLIDORI, VENDITE SUPERANO ACQUISTI E´ LA PRIMA VOLTA DALL´INIZIO DELL´ANNO |
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Roma, 26 settembre 2011 -"C´è sete di Italia nel mondo: il nostro Made in Italy ancora una volta mette a segno due record importanti, a conferma del dinamismo dei nostri prodotti, sempre più apprezzati all´estero e capaci di raggiungere mercati meno noti e più lontani". Così il sottosegretario al Commercio con l´estero, Catia Polidori, commentando dalla platea del congresso nazionale di Confapi a Cagliari le rilevazioni Istat sulle esportazioni italiane verso i Paesi extra Ue nel mese di agosto. Più in particolare, secondo i dati dell´Osservatorio economico del ministero dello Sviluppo (elaborati su dati istat), nel mese di agosto le esportazioni italiane verso i paesi extra Ue hanno registrato un aumento tendenziale pari a più del doppio di quello di luglio, cioè del 15,1%. Le importazioni sono cresciute del 10,9%. E´ la prima volta dall´inizio di quest´anno che la crescita tendenziale mensile delle nostre vendite all´estero registra un incremento superiore degli acquisti. Inoltre, dalle serie storiche dell´Istat risulta che il valore dell´export di agosto 2011 è il più alto registrato in passato durante lo stesso mese. Lo stesso vale per il valore cumulato: la somma relativa all´export tra gennaio e agosto ha superato di oltre 15 miliardi di euro quello dello stesso periodo del 2010. "Ora occorre intensificare gli sforzi per consolidare le nostre performance commerciali nel mondo, in particolare in quelle aree dove più consistente si manifesta la crescita economica. Il ministero dello Sviluppo economico", conclude Polidori "svolge un ruolo attivo nel sostenere la proiezione internazionale delle imprese italiane: attraverso l´erogazione diretta di contributi alla rete delle Camere di commercio italiane all´estero, ad associazioni di categoria e consorzi export nonché con il sostegno finanziario fornito da Simest". |
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IL SINDACO DI MILANO INCONTRA IL SINDACO DI LIONE GÉRARD COLLOMB . “PROGETTI COMUNI E SCELTE CORAGGIOSE PER LO SVILUPPO DELLA CITTÀ METROPOLITANA” |
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Milano, 26 settembre 2011 - Il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia ha incontrato il 22 settembre a Palazzo Marino il Sindaco di Lione Gérard Collomb, accompagnato da una folta delegazione di assessori e rappresentanti dell’economia della seconda città francese. All’incontro hanno partecipato gli assessori milanesi Lucia De Cesaris, Daniela Benelli e Cristina Tajani. Il rilancio della collaborazione tra le due città, gemellate dal 1967, è stato al centro del colloquio. Sono state affrontate in particolare le tematiche legate alla costruzione e alla governance delle città metropolitane di cui la Grande Lione, con i suoi 57 comuni accorpati e i suoi 1,3 milioni di abitanti, è uno degli esempi di successo in Europa. Un successo fondato su tre pilastri: attrattività economica, coesione sociale e qualità della vita. Lione vanta, tra l’altro, il secondo più grande parco in Europa. Molti gli aspetti comuni alle due città che hanno vissuto il passaggio dall’industria manifatturiera al terziario, e oggi sono impegnate nelle sfide della rivoluzione tecnologica e della globalizzazione. Numerosi i campi individuati nel corso dell’incontro per la futura collaborazione: dai grandi progetti urbanistici alla lotta all’inquinamento, dalla ricerca medica all’internazionalizzazione delle imprese, dall’attrazione degli investimenti esteri alla cultura. In quest’ottica sarà decisiva la cooperazione tra le due amministrazioni nella partecipazione ai bandi Ue destinati a creare una rete di città europee a sviluppo sostenibile. Entrambe le amministrazioni prevedono, al riguardo, il coinvolgimento delle rispettive cittadinanze nell’ideazione dei progetti. “Lione rappresenta per noi un punto di riferimento, anche in vista della nostra futura città metropolitana. Per questo intendiamo rafforzare la collaborazione e dar vita a progetti comuni con una realtà cui ci sentiamo vicini per la visione della città e del mondo. Dovremo avere la capacità di far nascere da questi valori comuni il coraggio di scelte importanti per la costruzione della Grande Milano”, ha dichiarato il Sindaco Pisapia. “Lione punta a un rafforzamento della cooperazione con Milano e a iniziative comuni nel campo della sanità, dell’urbanistica e della cultura. Guardiamo alle esperienze degli altri , ai loro progetti innovativi e Milano ne è ricca. Oggi i gemellaggi tra città devono essere diversi dal passato. E per essere moderni devono basarsi su una effettiva collaborazione ai fini dello sviluppo comune di grandi progetti. La creazione in Europa di grandi aree metropolitane collegate fra loro è uno di questi”, ha dichiarato Gérard Collomb che è anche presidente dell’area metropolitana Grande Lione. |
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POLITICHE SOCIALI, ALLA REGIONE SARDEGNA QUASI 5,3 MILIONI DAL FONDO NAZIONALE
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Cagliari, 23 Settembre 2011 - Via libera dal Ministero del Lavoro al trasferimento alla Regione Sardegna di quasi 5,3 milioni di euro del 2011 del Fondo nazionale per le politiche sociali. La conferma arriva da una nota della Direzione generale per l’inclusione e le politiche sociali del dicastero, trasmessa oggi all’Assessorato regionale della Sanità e assistenza sociale. "La notizia del trasferimento arriva in un periodo delicato e di tagli generalizzati anche sul sociale, fermo restando che la quota percentuale destinata alla Sardegna è rimasta invariata rispetto al 2010". "Questa somma - commenta l’assessore Simona De Francisci - viene comunque integrata dalle quote regionali previste per l’anno in corso, pari a circa 30 milioni di euro e va a incidere sui progetti del sociale e sulle politiche a vantaggio delle famiglie che la Regione sta attuando". Secondo il decreto del ministro del Lavoro del giugno scorso, il totale assegnato alle Regioni e alle Province autonome per il 2011 è di 178,5 milioni di euro. Il Fondo nazionale per le politiche sociali (Fnps) è la fonte nazionale di finanziamento specifico degli interventi di assistenza alle persone e alle famiglie, così come previsto dalla legge quadro di riforma del settore, la legge 328/2000. Il Fondo va a finanziare un sistema articolato di piani sociali regionali e Piani sociali di zona che descrivono, per ciascun territorio, una rete integrata di servizi alla persona rivolti all´inclusione dei soggetti in difficoltà, o comunque all´innalzamento del livello di qualità della vita. |
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PPR, CAPPELLACCI: "BASTA POLEMICHE DA ENTRAMBI SCHIERAMENTI". GOVERNATORE: "SPESE PUBBLICITÀ IN DELIBERE SU SITO"
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Cagliari, 23 Settembre - "Dopo essermi autosospeso dal Pdl, mi autosospendo dalle polemiche che arrivino da voi o dalla mia parte politica. Ho poco tempo e preferisco utilizzarlo per altro". Lo ha detto il 23 settembre il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, nella sua replica in Aula durante la discussione sulla mozione del centrosinistra incentrata sull´utilizzo dei fondi destinati alla pubblicità istituzionale dopo la pubblicazione su alcuni quotidiani delle pagine a pagamento commissionate dalla Giunta per spiegare le modifiche al Piano paesaggistico regionale (Ppr). "E´ un dibattito che lascia sorpresi e allibiti in un tentativo di delegittimare l´avversario - ha attacco il Governatore - Non ho bisogno di lezioni sull´utilizzo dei fondi da nessuno. La campagna predisposta dai tecnici è stata ponderata dagli uffici, che hanno apportato anche delle modifiche in un clima di leale collaborazione con la parte politica. E chi è preposto a questo tipo di attività ha dato l´ok in pieno coscienza - ha chiarito Cappellacci - Tutte le spese di questa Giunta sono state fatte in modo molto trasparente attraverso delibere che si trovano sul sito e sono liberamente accessibili". Quanto al contenuto della pubblicità sul Ppr, il presidente ha spiegato che "questa Giunta ha deciso di usare un metodo diverso per la revisione Ppr che passa, appunto, da un procedimento virtuoso di ascolto dei cittadini". |
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TRENTO: NECESSARIA UN´AZIONE CONGIUNTA IN FAVORE DEI GIOVANI |
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Trento, 26 settembre 2011 - La Giunta provinciale ha incontrato il 23 settembre le parti sociali ed economiche per discutere la proposta di manovra di Bilancio 2012. Si è trattato di un primo incontro, "dagli esiti molto positivi", sottolinea il presidente della Provincia autonoma Lorenzo Dellai, che ha anche esortato a immaginare misure e percorsi straordinari in favore dei giovani. "Sia dai sindacati che dalle categorie imprenditoriali - spiega Dellai - è venuta innanzitutto una chiara consapevolezza del momento non ordinario che stiamo attraversando. Questa unità di visione è molto importante, perché se stiamo insieme, se siamo uniti, possiamo trasmettere questa consapevolezza con maggior forza ai cittadini. Sappiamo infatti che è necessario l´impegno di tutti, dell´intero sistema-Trentino, non solo per superare la crisi ma per avviare un nuovo percorso di crescita, al tempo stesso salvaguardando la coesione sociale." La scorsa settimana la Provincia aveva inviato alle parti economiche e sociali un primo documento, contenete le linee generali della manovra per il 2012. Documento che le parti stanno esaminando e sul quale faranno pervenire, nei prossimi giorni, le loro osservazioni. "E´´ una buona base di partenza - ha detto Dellai nel corso della conferenza stampa di Giunta, illustrando agli organi di informazione i risultati dell´incontro di stamani - ; da parte di tutti è stata evidenziata la ´spinta´ molto forte sul tema della crescita e insieme l´impegno a difendere la tenuta dei livelli di reddito dei cittadini, con particolare riguardo al ceto medio. Noi diciamo ´no´ ad ulteriori inasprimenti fiscali, ad esempio usando la leva dell´Irpef. Pensiamo sia necessario invece puntare sulla crescita, sulla coesione sociale, e naturalmente sul rigore e sulla qualificazione ulteriore della spesa pubblica, e su questo terreno abbiamo riscontrato un´ampia disponibilità sia sul fronte sindacale che su quello imprenditoriale. E´ stata inoltre sottolineata l´importanza dei rapporti bilaterali fra sindacato e imprenditori. Io auspico che il dibattito apertosi nei giorni scorsi possa continuare, naturalmente continuando a portare avanti al tempo stesso quello con la Provincia. Spero anche che nel sindacato si conservi uno spirito unitario. Speriamo insomma di veder nascere un clima che sia davvero all´altezza delle sfide che abbiamo di fronte." Nel corso dell´incontro Dellai ha parlato anche dei giovani. "Se il filo conduttore che lega tutto il nostro ragionamento è: crescere di più e crescere in modo che la coesione sociale sia rafforzata, allora il punto focale non possono che essere i giovani. Non si cresce, non si innova, non si tiene assieme la società se non si pensa ad essi, se le nostre politiche sociali sono rivolte solo a chi è già inserito nei diversi contesti, a chi ha un ruolo stabile nella società. Noi abbiamo già inserito nella manovra una serie di misure specifiche su questo tema, che partono dal documento elaborato con le parti sociali un mese fa. Abbiamo però rivolto una ulteriore sollecitazione alle parti affinché provino ad affiancare agli strumenti che può mettere in campo la pubblica amministrazione delle nuove forme di intesa, dei patti bilaterali per il lavoro, cercando anche di dare aspettative di maggiore stabilità ai contratti dei giovani. Se ciò fosse possibile, allora potremmo immaginare da un lato il varo di un pacchetto di misure straordinarie da parte dell´amministrazione e dall´altro la predisposizione di un pacchetto analogo di misure da parte di sindacati e imprenditori, raddoppiando l´efficacia del nostro intervento." Un breve accenno dal presidente Dellai infine anche agli enti locali. "Abbiamo aperto, assieme all´assessore Gilmozzi, un tavolo di lavoro con i Comuni, e credo che anche su questo versante stiamo lavorando bene per impostare una manovra che è molto importante e che si inserisce in un momento difficile e delicato per tutto il Paese." |
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UN "ASSE" DE FILIPPO-VENDOLA-LOMBARDO
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Potenza, 26 settembre 2011 - Le Regioni meridionali fanno fronte comune per individuare una ricetta condivisa con la quale affrontare la difficile situazione economica che investe il Paese. Un "asse" De Filippo Basilicata –Vendola Puglia-lombardo Sicilia. |
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REGION TRENTINO-ALTO ADIGE/SüDTIROL: INCONTRO FRA BIZZO E SIMONI |
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Trento, 26 settembre 2011 - L’assessore regionale agli enti locali Roberto Bizzo ed il presidente del Consorzio dei Comuni trentini Marino Simoni si sono incontrati oggi in Regione a Trento per fare il punto della situazione rispetto alle tematiche di comune interesse. L’assessore Bizzo ha ribadito il proprio impegno a sostenere le attività del Consorzio, anche per lo sviluppo dei legami con il Consorzio dei Comuni altoatesini. Si è inoltre deciso di impegnarsi congiuntamente per difendere ad ogni livello il sistema delle autonomie locali e la specificità dei comuni e delle comunità del Trentino-alto Adige. A tale riguardo è stato ribadita l’importanza della Regione come momento di sintesi e di cornice istituzionale per la collaborazione fra i comuni delle due province. L’assessore Bizzo si è inoltre detto disponibile, una volta approvati i bilanci di previsione delle due Province autonome e quello della Regione, ad avviare un confronto per rivedere l’impianto ordinamentale dei comuni del Trentino-altoadige, affrontando anche il tema dei costi della politica. Bizzo ha inoltre sottolineato la necessità di potenziare la rete di comunicazione informatica all’interno dei comuni, cosa che permetterebbe di diminuire i costi della pubblica amministrazione. |
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CONSIGLIO AUTONOMIE LOCALI, RIUNITA LA CONFERENZA REGIONALE DELLA CAMPANIA, ESPERIENZA DA NON DISPERDERE |
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Napoli, 26 settembre 2011 - L´assessore agli Enti locali della Regione Campania Pasquale Sommese ha riunito il 22 settembre a palazzo Santa Lucia la Conferenza Regione-autonomie per l´illustrazione del regolamento per l´elezione dei componenti del Cal, approvato recentemente dalla Giunta. Ai lavori erano presenti i rappresentanti istituzionali delle province di Napoli, Avellino e Caserta, dei comuni di Napoli, Benevento, Ischia, Ercolano, dell´Anci, della Lega, dell´Uncem, dell´Anpc e dell´Aicre. La Conferenza, che decadrà contestualmente all´insediamento del Cal, ha espresso il proprio apprezzamento verso l’assessore per il lavoro svolto in questi mesi a sostegno degli enti locali della Campania. "L’esperienza del sistema delle autonomie - ha detto Sommese – è un patrimonio da non disperdere. Le rappresentanze organizzate hanno dato in questi anni un contributo importante, che andrà ulteriormente valorizzato all’interno del nuovo Consiglio. Perciò ho proposto nel regolamento, e la Giunta ha condiviso, che la loro presenza nell’organismo in corso di costruzione venisse conservata. "I rappresentanti parteciperanno ai lavori con voto consultivo, e potranno portare al tavolo il patrimonio di esperienze acquisite, che sarà certamente utile nelle scelte di sviluppo degli enti locali, obiettivo verso il quale la Giunta continuerà a lavorare con molta intensità nei prossimi mesi e nei prossimi anni”, ha concluso Sommese. Il regolamento per l´elezione dei componenti del Cal è ora all´esame del Consiglio regionale, che dovrà pronunciarsi entro 60 giorni, prima dell´entrata in vigore definitiva. |
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SICILIA, ENTI LOCALI: 50 MLN AI COMUNI PER RICOVERO MINORI E TRASPORTO ALUNNI
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Palermo, 26 settembre 2011 - In arrivo quasi 50 milioni di euro per i comuni siciliani. Si tratta di 25 milioni per il rimborso delle spese degli enti locali nell´anno scolastico 2008/2009 per il trasporto interurbano degli alunni della scuola media superiore e di 23.856 milioni per le anticipazioni delle somme relative al ricovero, disposto dall´autorita´ giudiziaria, per minori negli anni 2008 e 2009. I due decreti con allegati gli elenchi completi con le assegnazioni, comune per comune, sono gia´ stati pubblicati sul sito del dipartimento regionale delle Autonomie locali. |
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FVG, AUTONOMIE LOCALI: LAVORI DEL CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE |
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Udine, 22 settembre 2011 - Partecipata e articolata seduta del Consiglio delle Autonomie Locali del Friuli Venezia Giulia, il 22 settembre a Udine, presieduta da Ettore Romoli. Dieci i punti all´ordine del giorno, che hanno visto l´organismo consultivo degli enti locali sostenere il ruolo propositivo delle amministrazioni, confermando l´attenzione che, specialmente per le problematiche di più immediato interesse dei cittadini, e afferenti le autonomie locali, hanno gli enti di prossimità. Il Consiglio ha raggiunto l´intesa su due punti all´ordine del giorno, provveduto a designazioni e nomine di propria competenza, ribadito osservazioni che erano state sottoposte in occasione della presentazione di provvedimenti avvenute nelle precedenti sedute, espresso parere con osservazioni su un programma e due regolamenti del Governo regionale. E´ stata approvata a maggioranza, con tre astensioni su diciannove votanti, l´intesa sullo schema di legge concernente l´adempimento degli obblighi della Regione derivanti dall´appartenenza dell´Italia alla Ue, in attuazione della direttiva comunitaria Bolkestein, già recepita dallo Stato. Il provvedimento reca modifiche alle leggi regionali. Con l´entrata in vigore di tale disegno di legge, già approvato dalla Giunta regionale, come ha specificato l´assessore regionale al Lavoro, Formazione, Commercio e Pari Opportunità, Angela Brandi, l´unico strumento del quale i Comuni dovranno tenere conto per svolgere le mansioni di pianificazione commerciale sarà il piano regolatore. Dall´applicazione della nuova normativa non avrà dunque più rilevanza il Piano regionale del commercio. Di conseguenza, ha affermato la Brandi, verranno riviste le funzioni dell´Osservatorio regionale sul commercio. E´ stata poi raggiunta l´intesa, 19 votanti, una astensione, su una deliberazione della Giunta regionale che ha per oggetto la Disciplina relativa alle indennità e ai gettoni di presenza, nonché ai rimborsi delle spese di viaggio, vitto e alloggio, per gli amministratori degli enti locali. Si trattava, come ha spiegato l´assessore regionale alla Funzione Pubblica, Autonomie Locali e Coordinamento delle Riforme, Andrea Garlatti, di un provvedimento dettato dall´esigenza di ribadire l´interpretazione delle disposizioni vigenti, a seguito di alcune contestazioni, e a garanzia degli atti posti in essere dagli enti locali in materia di indennità. Il Consiglio delle Autonomie ha quindi provveduto alla designazione di tre esperti per la Cabina di regia prevista dalla disciplina del sistema informativo integrato regionale del Friuli Venezia Giulia, 19 i votanti, due astensioni. Sono: il sindaco di Tavagnacco, Mario Pezzetta, l´assessore al Comune di Udine, Paolo Coppola, e Fulvio Della Vedova, direttore dell´Area finanziaria e servizi amministrativi della Provincia di Trieste. E altresì alla nomina, con voto unanime dei 19 consiglieri presenti, di un rappresentante delle province e di quattro rappresentanti dei comuni, quali componenti del Gruppo tecnico per la gestione del portale dello sportello unico per le attività produttive. Sono: Antonia Saltarini Modotti del Comune di Udine, Lorenzo Bandelli del Comune di Trieste, Silvia Cigana, del Comune di Pordenone, e Giuditta Rombolà, responsabile dello sportello unico dell´Associazione intercomunale Sile. L´attenzione dei lavori del Consiglio delle autonomie si è poi spostata su due oggetti all´ordine del giorno inerenti testi unificati di proposte normative di iniziativa del Consiglio regionale. Si trattava di esprimere eventuali osservazioni su provvedimenti che erano già stati esaminati dallo stesso organismo consultivo delle autonomie. Relatore il consigliere regionale, Ugo De Mattia, sono state votate unanimemente (21 i consiglieri delle autonomie presenti) ulteriori osservazioni, che saranno inviate al Consiglio regionale, rispetto al testo unificato delle proposte di legge numero 89-140 "Norme in materia funeraria e di polizia mortuaria", nel testo approvato dalla Iii Commissione. Anche le osservazioni sul Testo unificato delle proposte di legge numero 107 e 111 e dello stralcio 70-03 "Norme per il benessere e la tutela degli animali da affezione", nel testo approvato dalla Iii Commissione permanente, sono state nuovamente occasione di dibattito. Relatore, in tale occasione, il consigliere regionale, Roberto Novelli, sono state espresse ulteriori osservazioni, ed è stata votata nel contesto (18 presenti, una astensione) la richiesta che le competenze in materia di controllo delle nascite di cani e gatti in libertà passi dai Comuni alle competenze delle Aziende sanitarie. Il Consiglio delle Autonomie Locali, riunitosi a Udine, ha quindi espresso parere favorevole rispetto a tre provvedimenti della Giunta regionale: sul programma triennale per l´apicoltura, sugli interventi per terreni incolti e abbandonati, sull´economia e l´occupazione in montagna. Parere favorevole (21 votanti, due astensioni), sia pure con osservazioni, è stato concesso al Programma regionale triennale 2011-2013 per l´apicoltura, approvato dal Governo regionale lo scorso 28 luglio. Presentato per la prima volta, a sostegno del settore apistico che versa in crisi, tale programma prevede aiuti agli investimenti alle aziende attraverso fondi dello Stato, e il finanziamento di programmi associativi tra gli apicoltori e dell´acquisto di alveari e di famiglie di api. Il criterio di distribuzione dei fondi si baserà sulle denuncie presentate dagli apicoltori ai consorzi apistici entro il 31 ottobre dell´anno precedente. E´ previsto il sostegno anche agli apicoltori hobbisti che possiedano non meno di 15 alveari. Parere favorevole, con 20 votanti e 3 astensioni, sempre con osservazioni, è stato altresì accordato al Regolamento recante criteri e modalità per l´attuazione degli interventi in favore dei terreni incolti o abbandonati nei terreni montani. Il provvedimento della Giunta regionale si propone di contrastare l´abbandono della montagna. Reintroducendo le attività agricole in aree già coltivate in passato, e che spesso presentano, attualmente, condizioni di rischio per la salute e la sicurezza delle persone. I finanziamenti relativi a tale iniziativa saranno destinati ai Comuni. Mentre i legittimi proprietari, che spesso risultano oramai sconosciuti o lontani perché emigrati o perché hanno scelto di abbandonare la vita in montagna, potranno riprendere possesso dei loro terreni in qualsiasi momento. Parere unanimemente favorevole con 16 votanti è infine stato espresso dal Consiglio delle Autonomie sul regolamento per la definizione di criteri e di modalità per la concessione di contributi destinati alla estensione e al consolidamento della base produttiva e dell´occupazione, nonché alla valorizzazione delle risorse umane e materiali della montagna, a favore di Comunità montane, enti locali, loro consorzi e Consorzi di sviluppo industriale, in attuazione della legge regionale n.50 del 25 giugno del 1993. Si tratta di un provvedimento di carattere tecnico, è stato spiegato, inerente l´erogazione dei finanziamenti nell´area montana. |
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AOSTA: QUARTO SEMINARIO REGIONALE TRA AMMINISTRATORI LOCALI IN MATERIA DI POLITICHE GIOVANILI |
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Aosta, 26 settembre 2011 - L’assessorato della sanità, salute e politiche sociali organizza per giovedì 29 settembre, alle ore 15.30, nella Sala Consiliare di La Salle, il Quarto seminario regionale tra amministratori locali in materia di politiche giovanili rivolto ai Sindaci, agli Assessori e ai Consiglieri comunali delegati alle Politiche sociali e giovanili e ai Presidenti delle Comunità Montane. «Il seminario – afferma l’Assessore Albert Lanièce – ha l’intento di proseguire il dialogo in materia di politiche giovanili che si è creato fra gli amministratori locali e l´Amministrazione regionale, al fine di fissare le linee di indirizzo per proseguire la preziosa collaborazione per le iniziative e le azioni a favore dei giovani e di favorire lo sviluppo di una rete tra le diverse realtà territoriali della nostra regione». I temi trattati saranno collegati alla revisione della legge regionale n. 8/1997 e all’approfondimento di iniziative e azioni relative alla tematica della partecipazione e del protagonismo giovanile, con particolare attenzione alle sollecitazioni, alle problematiche, alle idee e alle iniziative che saranno suggerite dalle dirette esperienze degli amministratori locali. «L’esperienza, giunta alla sua quarta edizione – prosegue Lanièce – ha visto ad ogni appuntamento annuale la presenza di oltre 40 amministratori locali, riunitisi a Rhêmes-saint-georges nel 2007, a Montjovet nel 2009 e ad Aosta lo scorso anno. La significativa partecipazione ai seminari ha confermato l’importanza di mantenere e rinnovare questo appuntamento». |
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INCONTRO MONDIALE FAMIGLIE, APERTI GLI UFFICI AL PIRELLI FORMIGONI CONSEGNA CHIAVI DEL 27° PIANO A MONSIGNOR DE SCALZI |
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Milano, 26 settembre 2011 - ´Il 27° piano di Palazzo Pirelli ha un nuovo padrone: siamo onorati che la Fondazione Milano Famiglie 2012 abbia accettato la nostra offerta di lavorare in questo luogo. L´incontro mondiale delle famiglie con Papa Benedetto Xvi stimola in noi un impegno molto importante: abbiamo messo a disposizione una somma di 2 milioni euro e siamo pronti a collaborare per ogni problema logistico assieme a tutte le istituzioni per individuare lo spazio migliore in cui potrà aver luogo il raduno di centinaia di migliaia di fedeli con il Papa. Vogliamo anche collaborare a individuare quello che potrà essere un segno nella città da lasciare a conclusione di questo incontro ´. Con queste parole il presidente Roberto Formigoni ha consegnato simbolicamente la chiave di Regione Lombardia al presidente della Fondazione Milano Famiglie 2012, monsignor Erminio De Scalzi. Dal 23 settembre, infatti, la Fondazione sarà operativa al 27° piano della sede di Regione Lombardia, per preparare il grande evento in programma a Milano e nelle 10 diocesi della Lombardia dal 30 maggio al 3 giugno 2012. Famiglia Al Centro - Alla cerimonia di consegna, conclusa con la benedizione degli spazi lavorativi, hanno partecipato, assieme a Formigoni, il vicepresidente della Regione Lombardia Andrea Gibelli, il presidente del Consiglio regionale Davide Boni e il segretario generale della Fondazione don Luca Violoni. ´Al di là di ogni retorica - ha precisato Formigoni - la famiglia è veramente la colonna portante della società, elemento assolutamente fondamentale nell´avventura della persona umana e, nello stesso tempo, struttura infragilita da troppe scelte culturali e politiche che, in questi decenni, hanno teso a svalutarne il ruolo. Regione Lombardia guarda con grandissima attenzione a quello che la Chiesa fa per riportare all´attenzione di tutti noi e dell´opinione pubblica il ruolo centrale della famiglia e per stimolare iniziative della società civile e della stessa politica a favore della stessa famiglia´. L´aiuto Della Regione - Si realizza, dunque, la proposta che il presidente Formigoni fece lo scorso 24 giugno all´arcivescovo Dionigi Tettamanzi e a monsignor De Scalzi in occasione di un incontro svoltosi a porte chiuse presso la curia di Milano. ´La Giunta di Regione Lombardia ha accolto con decisione unanime la mia proposta - ha aggiunto il presidente -. Mettiamo a disposizione della Fondazione Milano Famiglie 2012 questo piano per tutto ciò che può aiutarne, dal punto di vista logistico, il lavoro. Seguiremo la loro attività con grande attenzione, affetto e rispetto, sapendo che l´incontro mondiale delle famiglie sarà un evento di natura ecclesiale molto importante, ma che avrà anche una rilevanza sociale, civile e culturale straordinaria. Come ente Regione non possiamo che essere interessati ai riflessi, alle proposte e ai suggerimenti che verranno dai lavori preparatori e dallo svolgimento della manifestazione´. Le Stanze Allestite - Tre, al momento, le stanze allestite al 27° piano di Palazzo Pirelli: una è occupata dalla segreteria generale, un´altra è riservata alla presidenza e l´ultima all´ufficio dedicato alla comunicazione. ´Ringraziamo la Regione Lombardia per l´ospitalità: non potevamo scegliere un posto più bello del 27° per dare evidenza mondiale a questo evento - ha detto De Scalzi prima della benedizione -. Palazzo Pirelli darà visibilità a questo incontro: quelli che verranno, avranno a che fare con un palazzo architettonicamente molto bello, che onora Milano. Il Santo Padre ha affidato alla diocesi di Milano l´organizzazione, in collaborazione con il Pontificio Consiglio della Famiglia, del settimo Incontro mondiale delle famiglie: sarà il primo evento mondiale che avverrà in Italia fuori dalla città di Roma. Questo darà molta visibilità alla nostra città: in tutto questo vedo una piccola prova generale dell´Expo 2015´. Tre i temi che animeranno la manifestazione del 2012: la famiglia, il lavoro e la festa. ´Tale è la famiglia e tale è la città´, ha concluso De Scalzi. |
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“LA FAMIGLIA E’ UN VALORE SUI CUI INVESTIRE PER IL FUTURO” |
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Trento, 26 settembre 2011 - A pochi mesi dall´approvazione della nuova legge provinciale sul benessere familiare e lo sviluppo della natalità, l’assessore provinciale alla salute, Ugo Rossi, ha incontrato a Pozza di Fassa, la cittadinanza per presentare e discutere le novità a sostegno della famiglia. L’incontro è stato organizzato dalla Comunità della Valle di Fassa, la Provincia Autonoma di Trento e il Forum delle Associazioni per la famiglia del Trentino. “Grazie alla nuova legge - ha spiegato l’assessore - la Provincia metterà in campo strumenti, quali finanziamenti pubblici, servizi socio-educativi, servizi informativi, promozione della sussidiarietà, strumenti gestionali, per sostenere i progetti di vita delle famiglie e qualificare il Trentino come territorio amico della famiglia”. Accanto a lui sedevano Cristina Donei, procuradora del Comun General de Fascia; Luciano Malfer, dirigente Agenzia provinciale per la famiglia, natalità e politiche giovanili; Silvia Peraro, presidente Forum delle Associazioni familiari del Trentino. Incontrandosi con la comunità ladina, Rossi - che in queste settimane sta girando la provincia per una serie di incontri e confronti sulla nuova legge - ha ricordato che il Trentino ha deciso di investire in termini concreti sulla famiglia, in controtendenza con quello che avviene per altri settori della pubblica amministrazione: “Politiche sanitarie, sociali e familiari avranno maggiori risorse rispetto alla precedente. E’ nei fatti che noi dimostriamo come per il Trentino il welfare è, con la nuove legge sulla famiglia, la forza per l’effettivo salto di qualità ai servizi e al sostegno delle fasce deboli della società".
L’assessore ha inoltre ricordato i "pilastri" del welfare trentino: le politiche sanitarie con la riforma socio-sanitaria, le politiche del lavoro con la delega sugli ammortizzatori sociali e le politiche di welfare a partire dal reddito di garanzia. “E’ in questo contesto che si inseriscono le specifiche politiche per la famiglia e la promozione del benessere, perché sono motivo di successo per lo sviluppo omogeneo e qualificante di un territorio. A servizi migliori corrispondono comunità più coinvolte, maggiormente coese e profondamente impegnate, appunto, nel sociale, perché del sociale sono direttamente responsabili". Rossi ha ricordato l’impegno della giunta a garantire servizi territoriali così da mantenere il livello di qualità anche in periferia: “Abbiamo incominciato a portare in periferia, nelle valli i primi servizi al cittadino, ad esempio il call center, così da far crescere anche in professionalità e competenze le valli” Luciano Malfer, dirigente del progetto speciale Coordinamento politiche familiari e natalità della Provincia autonoma di Trento, ha poi illustrato l´architettura complessiva delle politiche familiari così come sono promosse in Trentino: "Sono azioni concrete, produttive, sono investimenti che vengono fatti sui territori, per i territori e con i territori, perché sostenere la famiglia attraverso ad esempio gli strumenti della conciliazione famiglia-lavoro e il Distretto famiglia vuol dire in definitiva sostenere in modo armonico lo sviluppo economico dell´intero territorio provinciale". |
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DAI DATI ISTAT EMERGE UNA FAMIGLIA CHE NON CRESCE. IMPARARE A “PERDERE TEMPO” PER FAR NASCERE RELAZIONI |
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Trento, 26 settembre 2011 - L´unico modo per uscire dalla crisi della famiglia è quella di aprire la porta, riassaporare le relazioni, sostenersi a vicenda come in una piccola comunità. Questa la soluzione emersa dal confronto su tempo, famiglia e relazioni ad Educa. La famiglia è forte solo se si apre alla relazione, alla vita e al tempo. Creare alleanze e sostenersi a vicenda. Sembra essere questa la soluzione, emersa nell´incontro “Tempi di vita, tempi di relazione”, alla crisi della famiglia italiana. Una famiglia che incrocia la vita e la relazione delle persone ancora in modo molto forte, ma che non riesce a partorire progetti concreti, perché guarda troppo l´ombelico di sè stessa ed è troppo autoreferenziale. “Se singolarmente fare un unico figlio sembra essere la soluzione migliore, a livello di società non stiamo più in piedi”, spiega Pietro Boffi del Cisf (Centro Internazionale Studi Famiglia). Per questo il nucleo famigliare è ancora più cruciale di prima: se un tempo, infatti, la società si sosteneva a vicenda (con una piramide dalla base giovane e solida che sosteneva il vertice della popolazione anziana) oggi è lasciata sola e può contare solo su sè stessa. Il quadro che emerge dai dati Istat esposti da Boffi, è quello di una famiglia che non cresce, di giovani che non si legano e che non fanno figli. Nel 1994 l´Italia deteneva il livello più basso mai raggiunto nella storia: 1,19 figli per famiglia. Oggi c´è un crollo dei matrimoni, cioè di relazioni, passati da 419.000 a 117.00 negli ultimi 40 anni. E con un costante aumento delle separazioni annuali. “La relazione famigliare nell´immaginario degli italiani – continua Boffi – occupa però un ruolo positivo. È una contraddizione che può essere spiegata proprio con la categoria del tempo: il tempo si è fatto lungo, c´è stato uno spostamento cronologico rilevante nelle giovani generazioni rispetto alle medie europee e alle generazioni precedenti. Questo vale sia per il matrimonio (secondo l´Istat l´età in Italia per gli uomini è 33 anni e per le donne 30), che per la genitorialità: gli italiani sono indietro di 4-5 anni rispetto alla media europea. Le cause oggi sono da un lato legate a fattori strutturali (difficoltà economiche e legate alla casa e al lavoro), ma anche a fattori culturali già preesistenti nella società italiana. Come sbloccare, quindi, questa situazione? “Bisogna buttarsi, anche se non si sa dove si andrà a finire, e cercare le risposte di volta in volta. Se la situazione è così, non deve fermarci. Va bene indignarsi, ma poi è necessario lanciarsi, perché la soluzione non la darà nessuno: né scienza nè politica nè Chiesa.” afferma Bruno Volpi dell´Associazione nazionale Mondo Comunità e Famiglia e per diversi anni missionario laico in Africa. “Dovremmo imparare a perdere tempo, a guardarci negli occhi e far nascere le relazioni. Io, brianzolo, l´ho imparato vivendo all´estero e ho fatto fatica a reintegrarmi con la mia famiglia al ritorno in Italia. Ma credo davvero che la via d´uscita sia ricominciare dalla base, cioè dalla voglia di vivere. Il problema della famiglia di oggi è che è figlio-centrica invece che “coppia-centrica”. I figli vanno lasciati crescere per far loro trovare i propri talenti, non cercando di evitare loro sofferenze e difficoltà, ma sostenendoli.” Ma si può quindi vivere alla giornata? Ci si può inventare il lavoro in un altro modo per trovare il tempo di stare insieme? Per non condividere solo la fatica della sera? Sembra di sì, ma solo se non si è da soli. “Viviamo fra il desiderio di coltivare delle relazioni – dice Domenico Simeone, professore di pedagogia generale all´Università di Macerata - e la necessità di rincorrere qualcosa. Siamo stati illusi che con l´arrivo delle nuove tecnologie avremmo avuto più tempo libero, ma non è così. Siamo convinti che non esiste più la famiglia tradizionale in cui l´uomo lavorava e la donna educava i figli, ma non sappiamo che alternativa abbiamo. La soluzione sta nel trovare il tempo non solo di stare con l´altro ma anche per l´altro.” |
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BOLZANO: CORSO “L’ADOZIONE: UNA SCELTA CONSAPEVOLE“ |
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Bolzano, 26 settembre 2011 - Chi ha intenzione di adottare un bambino ha bisogno di una preparazione ottimale. Sono aperte le iscrizioni al corso di preparazione all’adozione organizzato dalla Ripartizione politiche sociali Servizio sviluppo personale, che si svolge in ottobre e novembre 2011. Il termine d’iscrizione è il 7 ottobre 2011. Nel mese di ottobre e novembre si svolgerà un corso di preparazione per le coppie aspiranti ad adozioni nazionali ed internazionali presso il Centro di formazione “Haus der Famiglie – Casa della famiglia” a Soprabolzano. Lo scopo principale del corso è quello di consentire alle coppie di maturare consapevolezza rispetto all’adozione come scelta personale e della coppia tenendo presente che l’adozione significa innanzi tutto dare una famiglia ad un bambino abbandonato e quindi vede come soggetto principale il bambino. Agli incontri verranno invitati esperti e persone che hanno vissuto e stanno vivendo l’esperienza adottiva. Il corso comprende 4 giornate e si svolgerà dal 22 al 23 ottobre e dal 5 al 6 novembre 2011, sempre dalle ore 9 alle ore 18, ed è rivolta a coppie che aspirano ad effettuare adozioni sia in campo nazionale che internazionale. Il corso è gratuito e le iscrizioni sono aperte sino al 7 ottobre 2011. Si può scegliere di frequentare il corso in lingua italiana o tedesca. Il corso sarà condotto dalla psicologa Carla Desiato e dall’assistente sociale Maela Bordin. Per ulteriori informazioni e il modulo d’iscrizione prego rivolgersi alla coordinatrice Ass.soc. Maria Minacapilli Baumgartner, Tel. 0471 418225, E-mail maria.Minacapilli@provinz.bz.it Il modulo d’iscrizione può essere scaricato anche alla pagina www.Provincia.bz.it/politiche-sociali/servizi/pubblicazioni.asp Per la partecipazione spedire il modulo d’iscrizione al centro di formazione “Haus delle Famiglie – Casa della famiglia”, Lichtenstern 1/7, 39059 Soprabolzano oppure tramite fax 0471 345062 (Tel. 0471 345172, hausderfamilie@hdf.It ). |
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IL PENSIERO DEI BAMBINI |
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Rovereto, 26 settembre 2011 - "Troppo spesso i genitori offrono ai bambini i loro pensieri di adulti, si muovono in schemi prefissati e così, invece di mettere al centro il pensiero del bambino, hanno in testa solo quello che loro immaginano per lui. E´ necessario non organizzare loro tutta la giornata ma lasciare spazio ai bambini, prendersi addirittura cura del loro spazio". Così Caterina Spillari, esperta in processi formativi e membro del Comitato tecnico scientifico della Federazione scuole materne di Trento, al seminario "Il pensiero dei bambini" proposto stamattina al palazzo Istruzione di Rovereto. La consulente psicopedagogica, che da anni si occupa della formazione professionale di insegnanti ed educatori di scuole dell’infanzia e asili nido, ha insistito sul tema: "I genitori devono sapere riconoscere le aspettative che loro stessi hanno sui figli. Solo così - ha proseguito Caterina Spillari - sapranno accogliere quello che viene dai piccoli. E´ una grande opportunità anche per loro, in quanto adulti, per essere presenti a ciò che sta capitando, perché possono aprirsi a uno sguardo diverso sul mondo. I bambini hanno un´apertura all´esterno priva di pregiudizio". Al seminario di stamattina, un vero e proprio percorso tematico coordinato da Silvia Cavalloro del Comitato Promotore di Educa (con tre laboratori formativi annessi nel pomeriggio: A scuola di volo, Piccole guide per grandi scoperte, Raccontare e raccontarsi), era presente anche la psicopedagogista Daria Santoni. "Per capire i pensieri dei bambini - ha detto - occorre saper leggere i piccoli gesti. Bisogna sintonizzarsi su sfumature, sapere interpretare le espressioni, dare significato alle emozioni. Inutile, ad esempio, fare loro delle sorprese: spesso si spaventano, visto che per loro è tutto una sorpresa". "E´ bene lasciare che i bambini raccontino - ha spiegato la terza relatrice, Rossella Safina, responsabile del Centro risorse educative e didattiche del comune di Scandicci (Firenze) - perché così comprendono se stessi, gli altri e il mondo. Inoltre riprendono in mano l´esperienza vissuta, la scompongono e ricompongono, riorganizzando il discorso per chi ascolta affinché capisca. Questo modo di agire consente loro di cogliere meglio i fatti, di avviare percorsi di comprensione della realtà. Ai genitori spetta il compito di sapersi mettere tra parentesi e avere un atteggiamento accogliente e non giudicante". |
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IRAN: A PORDENONE UN CONVEGNO SULL’ APARTHEID FEMMINILE |
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Pordenone, 26 settembre 2011 - l’iran, con suoi oltre 70 milioni di abitanti, rappresenta oggigiorno la più grande prigione del pianeta, dove i diritti umani più elementari vengono quotidianamente calpestati. All’ interno della prigione della repubblica islamica dell’ iran ce nè un’altra, ancora più repressiva, che riguarda le donne iraniane, considerate nel loro paese una specie inferiore rispetto all’uomo.Infatti, in iran, il regime integralista islamico prima ancora di proporre la propria costituzione , nel 1979, ha abrogato la legge per la protezione della famiglia che era i vigore dal 1967, la quale garantiva alle donne pari diritti rispetto agli uomini. Al posto di questo “diritto di famiglia” venne imposta una legge islamica tradizionale: la sharia. In questo modo hanno riportato l’intero paese indietro di cent’anni. Infatti col nuovo sistema politico hanno dato vita ad una sorta di apartheid grazie al quale una donna per legge: 1-non può fare il giudice; 2-non può chiedere il divorzio; 3-non può viaggiare senza l’autorizzazione di un uomo; 4-la sua testimonianza, legalmente, vale metà di quella di un uomo; 5-non può cantare; 6-non può praticare la maggior parte degli sport; 7-una bambina raggiunge la maggiore età a 9 anni( e non a 18), potendo cosi contrarre matrimonio e divenendo responsabile di tutte le sue azioni; 8- il valore della sua vita ad esempio . In caso di risarcimento per morte , è pari alla meta’ di quello di un uomo; 9-non può ballare; 10-una donna non può candidarsi per la presidenza della repubblica iraniana (art. 115); 11-le spiagge sono divise per uomini e donne; 12-gli autobus hanno la parte posteriore riservata alle donne; 13-se un uomo uccide una donna della propria famiglia non può essere condannato (art. 220 del codice penale islamico). Il fondatore della repubblica islamica dell’ Iran, komeini dichiarò che con questi provvedimenti intendeva restituire dignità alle donne; noi , invece, riteniamo che egli abbia derubato il popolo iraniano non solo dei suoi sacrosanti diritti, ma sopratutto della sua storia di popolo di grande cultura. Cosi Neda, giovane studentessa uccisa durante una manifestazione pacifica per ottenere una societa’ civile senza apartheid femminile, è diventata il simbolo di questa lotta del popolo intero, anche nostra, che viviamo all’estero ma che non dimentichiamo le nostre radici e la nostra cultura. Gli iraniani ringraziano l’ amministrazione comunale di Pordenone di aver istituito una borsa di studio a nome di Neda, per non dimenticare la lotta pacifica del popolo iraniano per la democrazia. Per far conoscere e diffondere queste situazioni l’associazione Neda Day, il Comune di Pordenone, la Provincia di Pordenone, Cinema Zero, l´ Universita´ di Pordenone-udine e Pn Box organizzano per il 27 ottobre 2011 alle ore 20.30 una conferenza presso Cinema Zero di Pordenone nel corso della quale si discuterà su: i diritti negati delle donne in Iran e nei paesi islamici; la lapidazione; deturpazione del viso con acidi ; impiccagioni davanti ai bambini http://youtu.Be/s-4al5dxy5s e altre atrocita´. All’ incontro interverranno: Il Dott. Roberto Toscano Ex ambasciatore italiano a Tehran e autore di vari libri; Azar Mahloojian scrittrice iraniana e autore di diversi libri; Mina Ahadi presidentessa mondiale contro la lapidazione e pena di morte; Farideh Arman attivista politica in Svezia; Maria Rashidi responsabile dell´associazione dei diritti delle donne in Svezia; il Dott. Giuseppe Losasso: chirurgo e presidente di associazione Smailagain; il Gruppo Musicale Orang27. L’ intera conferenza verrà ripresa dal regista Marco Rossitti e trasmessa da alcune tv satelitari e su Pnbox. http://www.pnbox.tv/ Il 28 settembre, sempre in tema, ci sarà un dibattito in diretta su Canale Italia dalle ore 6 alle 8 dove sarà possibile intervenire telefonicamente in diretta. Il giorno 29 presso Cinema Zero di Pordenone, dalle ore 10.30 in poi, ci sarà un incontro con gli studenti. Per informazioni schehrazad@libero.It |
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DONNE PRONTE A ENTRARE NEI CDA: SANZIONI PER GLI INADEMPIENTI MA LE DIRIGENTI SCENDONO DA 128 A 115.000 |
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Chioggia, 26 settembre 2011 - Mancano cento giorni all´entrata in vigore delle nuove norme sulle quote rosa ma l´Italia, e con lei il Veneto, è completamente impreparata a portare le quote femminili dall´attuale 7% al 20%. E le sanzioni per le società e le istituzioni inadempienti sono pesanti. E´ il quadro che emerge dal convegno “La crisi si tinge di rosa” che si è tenuto ieri a Chioggia: al tavolo Marina Balleello, Presidente del Consiglio Provinciale di Venezia, Elvira Bortolomiol, titolare dell´omonima azienda vinicola, Silvia Conte, Sindaco di Quarto d´Altino, Clara Peranetti, Dirigente Progetti Strategici e Politiche Comunitarie delle Regione Veneto, Tiziana Pradolini, Presidente Ordine Commercialisti ed Esperti Contabili Padova, Lisa Zanardo, titolare di Top Performance Consulting. Le imprese oltre i 200 Milioni di fatturato con una donna nel Consiglio di Amminstrazione sono il 36%. Solo il 7,8% delle imprese supera la quota femminile prevista dalla nuova legge, e solo il 9,3 % degli Amministratori delegati è donna. La grande distanza della norma dalla realtà è confermata dal dato sulle dirigenti donne che, dal 2009 al 2010 sono passate da 128.000 a 115.000. La preoccupazione emersa dal convegno è che, in questa situazione di emergeza, i posti verranno occupati in modo affrettato, senza adeguate competenze e dai soliti “volti noti”. Un pericolo per una norma che, in questo momento, può essere di grande aiuto per le imprese del nord est: Elvira Bortolomiol ha citato un recente studio su dati Cerved che evidenzia la solidità delle aziende con maggiore presenza femminile. Lo studio di Lisa Zanardo ha evidenziato in particolare la necessità di rinnovare la tutela del lavoro femminile in opportunità e servizi. A questo proposito va ricordato che solo il 7% dei bambini italiani è in asili comunali con un costo medio di 290 euro al mese. Nel Veneto la mappa dei comuni con asili nido comunali vede al primo posto Venezia con il 43%, seguita da Padova con il 41, Verona e Vicenza con il 39, Rovigo con il 30%. Il dato scende al 22% a Treviso fino al 7,2% di Belluno. Nel dibattito, coordinato dalla giornalista Vittoria Nalin, sulle quote rosa Clara Peranetti ha segnalato come aziende pubbliche e private presentino gli stessi problemi; Silvia Conte ha esortato le amministrazioni a interventi, come le procedure e gli orari, attenti alle necessità quotidiane della donna, e Marina Balleello ha ricordato che la normativa e gli aiuti europei sono un alleato importante in questo settore; per Tiziana Pradolini i conflitti inevitabili della crisi chiederanno un maggiore impegno alla grande capacita di mediazione delle donne. Un´analisi dell´Economist ha evidenziato che la donna italiana, con quella giapponese, è la più discriminata del mondo: l´occupazione femminile italiana è al 40% contro il 70 degli Stati Uniti, le donne laureate sono più disoccupate dei maschi, le retribuzioni femminili sono mediamente inferiori del 30%, e l´abbandono del lavoro dopo la maternità è al 30%. Crisi, nuove normative e sanzioni sono comunque destinate a mettere in discussione questa cultura sociale ed economica distorta e improduttiva. |
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OSPEDALE LECCO, POSITIVO SPORTELLO ANTI-STALKING ESTENDERE QUESTA ESPERIENZA A TUTTE LE PROVINCE IN MENO DI UN ANNO 81 VITTIME HANNO UTILIZZATO IL SERVIZIO |
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Lecco, 26 settembre 2011 - Ottantuno contatti telefonici, 114 colloqui psicologici e 35 colloqui legali. Questo il bilancio dell´attività dello sportello anti-stalking, inaugurato a Lecco lo scorso novembre. I dati sono stati illustrati il 23 settembre, nella sede dell´ospedale Alessandro Manzoni di Lecco, alla presenza dell´assessore regionale alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale Giulio Boscagli. Sono intervenuti anche Mauro Lovisari, direttore generale Ospedale Manzoni di Lecco, Stefania Bartoccetti, fondatrice dell´associazione Telefono Donna, il tenente colonnello Marco Riscaldati, comandante provinciale Arma dei Carabinieri, e Filippo Guglielmino, vice questore vicario. L´assessore Boscagli ha ringraziato i presenti, sottolineando l´importanza dell´intervento delle istituzioni riunite attorno a una determinata problematica. ´Oggi, e la presenza delle istituzioni attorno a questo tavolo ne è la testimonianza concreta, - ha detto l´assessore - ci occupiamo di un problema di cui finalmente abbiamo preso coscienza. Regione Lombardia si è mossa in questo campo dando un contributo concreto. Con 160.000 euro infatti siamo riusciti ad aprire, attraverso l´associazione, due sportelli: uno a Milano e uno a Lecco. Il nostro obiettivo è quello di estendere questo progetto anche al resto delle province della Lombardia´. Per il 55 per cento dei casi il rapporto fra vittima e aggressore è quello di ex partner. Il 26 per cento riguarda un conoscente, il 9 per cento un familiare, il 6 per cento un vicino di casa e il 4 per cento un collega di lavoro. L´86 per cento di chi subisce stalking è donna, mentre gli uomini sono il 14 per cento. La maggior parte delle vittime (51 per cento) ha un´età compresa fra i 25 e i 45 anni, mentre tra i 45 e i 65 anni è del 35 per cento. Lo stato civile delle vittime corrisponde al 40 per cento (per quelle coniugate) mentre le divorziate e separate sono al 30 per cento; nubili o celibi (22 per cento). ´Il nostro compito - ha detto ancora Boscagli - è quello di riuscire a rispondere in maniera concreta ai bisogni nel momento stesso in cui essi si propongono. In questi anni ci siamo occupati di tante novità: dal tema degli stati vegetativi, alla Sla, fino ad arrivare allo sportello anti-stalking. Analizzando questi dati, sono rimasto colpito dal fatto che il reato nasce dentro la rottura di un legame. Spesso infatti prendiamo coscienza di quanto la famiglia sia un perno centrale della nostra vita solo quando essa viene meno. La rottura dell´equilibrio psicologico affettivo sfocia sempre più spesso nel fenomeno dello stalking. Con lo sportello anti-stalking riusciamo a dare una risposta che dimostra concretamente la nostra attenzione ad un bisogno´. Per la gestione dello sportello l´ospedale si avvale della competenza dell´associazione Telefono Donna, che vanta un´esperienza pluriennale nelle azioni di contrasto e di prevenzione dei maltrattamenti sulle donne. Gli sportelli anti-stalking ricorrono alla collaborazione di operatrici volontarie che, 24 ore al giorno, supportano le vittime di stalking. |
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