Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


LUNEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 WEB E DIRITTO PER LE NUOVE TECNOLOGIE
Notiziario Marketpress di Lunedì 21 Novembre 2011
IL PIANO ENERGETICO DEL VENETO NASCERA’ DA UN LAVORO DI SQUADRA CON LE ASSOCIAZIONI ECONOMICHE E AMBIENTALI  
 
Venezia, 21 novembre 2011 - Ridurre del 20% le emissioni di gas a effetto serra, portare al 20% il risparmio energetico, aumentare del 20% il consumo di fonti rinnovabili. Sono questi gli obiettivi che l’Europa si è data per la fine di questo decennio, fissati dal cosiddetto “pacchetto clima-energia”, noto anche come “20/20/20”. Un pacchetto che vincola gli Stati membri dell’Ue, e quindi anche l’Italia, a fare la propria parte per concorrere al conseguimento degli obiettivi comunitari. “E anche il Veneto farà la sua parte, dotandosi a breve di un piano regionale che dovrà consentirci di raggiungere i più immediati traguardi stabiliti dalla manovra energetica europea e nazionale. Ma, grazie a un lavoro di stretta collaborazione con le associazioni economiche e sociali, portatrici di rilevanti e diffusi interessi sul territorio, dobbiamo anche, attraverso questo strumento di programmazione strategico, porre le basi per una politica energetica di ampio respiro, che permetta al Veneto di affrontare la grande sfida di un futuro sostenibile, derivante dal difficile, ma non impossibile, equilibrio tra qualità dell’ambiente e sviluppo socio-economico”. Lo ha detto l’assessore regionale ai lavori pubblici e all’energia, Massimo Giorgetti, intervenendo oggi al convegno “Verso il nuovo piano energetico regionale”, tenutosi alla Fiera di Verona nell’ambito della rassegna “Geo-oikos”, preceduto dalla sottoscrizione di un protocollo di intesa di collaborazione tra lo stesso assessore Giorgetti e Luigi Schiavo, presidente dell’Associazione Regionale Costruttori Edili del Veneto, per la pianificazione in materia di energia. Per l’Italia l’impegno previsto entro il 2020 è di consumare il 17% dell’energia elettrica e termica da fonti rinnovabili. “Alla luce di questo impegno dello Stato italiano, il nostro Consiglio regionale – ha ricordato Giorgetti – ha approvato il marzo scorso, nell’ambito della legge finanziaria 2011, una norma transitoria in materia di impianti fotovoltaici a terra e di impianti di produzione alimentati da biomassa e a biogas e bioliquidi, che necessita di uno specifico stralcio del piano energetico regionale. Questo ci impone, quindi, di muoverci con solerzia, avvalendoci però del contributo essenziale delle parti sociali, economiche e degli Enti locali. Per questo abbiamo previsto l’istituzione di un tavolo di lavoro permanente, al quale hanno aderito, con la firma di relativi protocolli d’intesa, prima la Confindustria del Veneto e proprio oggi l’Ance. A queste seguiranno, nelle prossime settimane, le intese con Gse, Gestore dei Servizi Energetici, con Terna, operatore di reti per la trasmissione di energia, con Aiel, Associazione Italiana Energie Agroforestali e con le diverse organizzazioni del mondo agricolo”. “Con questi e gli altri soggetti che formeranno il tavolo di lavoro – ha spiegato ancora l’assessore regionale – elaboreremo una sorta di anticipazione del Piano energetico complessivo, una prima parte che focalizzerà l’attenzione sulle energie rinnovabili, l’efficienza energetica, il risparmio energetico, le reti di trasporto dell’energia elettrica”. Giorgetti ha ricordato, infine, che la normativa del settore è in continua evoluzione e di fatto lo Stato non ha ancora definito gli obiettivi da assegnare a ciascuna Regione: “Ma noi, intanto, abbiamo iniziato a muoverci, nell’interesse delle imprese e dei cittadini veneti”.  
   
   
UNIONE DELL´ENERGIA ALTO ADIGE: CREATE PREZIOSE SINERGIE  
 
Bolzano, 21 novembre 2011 - L´assessore provinciale all´ambiente ed energia Michl Laimer saluta con favore l´istituzione dell´Unione dell´Energia Alto Adige che accorpa in un unico ente la Federazione dell´Energia Raiffeisen Rev ed il Consorzio Biomassa Alto Adige Bmv con un totale di 119 produttori di energia, 44 centrali di teleriscaldamento ed un´Azienda elettrica. Si tratta di un accorpamento sensato delle competenze nel settore energetico. Le energie rinnovabili costituiscono un tema strategico per la provincia di Bolzano. La creazione dell´Unione dell´Energia Alto Adige, presentata ufficialmente ieri (17 novembre 2011) produce preziose sinergie nel comparto. Sia la Federazione dell´Energia Raiffeisen Rev che il Consorzio Biomassa Alto Adige Bmv hanno dimostrato di operare in favore della popolazione locale, come sottolinea l´ass. Laimer che pone in evidenza come la produzione energetica e termica siano sempre più connesse. È pertanto sensato, come prosegue, che anche le competenze riferite alla produzione energetica e termica da fonti rinnovabili siano state accorpate.  
   
   
VDA: QUATTRO INCONTRI SU CERTIFICAZIONE ENERGETICA BEAUCLIMAT E INCENTIVI REGIONALI  
 
Aosta, 21 novembre 2011 - L’assessorato regionale delle attività produttive e il Coa (Centro Osservazione e Attività) Energia, in collaborazione con il Consorzio degli Enti locali della Valle d’Aosta – Celva, promuovono quattro incontri sul territorio dal titolo Certificazione energetica Beauclimat e incentivi regionali. Cosa dobbiamo sapere. Gli appuntamenti, che si terranno da lunedì 21 novembre 2011, sono finalizzati a informare la popolazione sulle opportunità di risparmio legate alla legge regionale 3/2006 sugli interventi per la promozione dell´uso razionale dell´energia e sulle diverse possibilità di incentivazione alle quali il cittadino valdostano può accedere per effettuare interventi di risparmio energetico nel settore dell´edilizia o per installare impianti alimentati da fonti rinnovabili. Durante gli incontri sarà presentato il sistema regionale di certificazione Beauclimat che permette di determinare, grazie ad un’apposita indagine che conduce alla compilazione di un attestato di certificazione energetica, il fabbisogno energetico degli edifici. Conoscere i consumi degli edifici è il primo passo per efficaci interventi di riqualificazione del patrimonio edilizio, anche grazie agli incentivi regionali a disposizione, così da ridurre i costi di gestione degli stessi e migliorare il confort abitativo. Questo il calendario degli incontri sul territorio: Lunedì 21 novembre – ore 21 – Saint-vincent. Centro Congressi (via Martiri della libertà, 6); Martedì 22 novembre – ore 21 – Donnas. Salone comunale Bec Renon (via Binel, 19); Lunedì 28 novembre – ore 21 – Morgex. Auditorium comunale (Via del Convento, 8); Martedì 29 novembre – ore 21 – Aosta - Salone delle manifestazioni di Palazzo regionale (P.zza Deffeyes, 1). Per ulteriori informazioni: Info Energia Chez Nous – Av. Du Conseil des Commis, 23 – Aosta Numero verde: 800604110 E-mail: infoenergia@regione.Vda.it  sito internet www.Regione.vda.it/energia  
   
   
VDA: APPROVATO IL SECONDO AVVISO PUBBLICO PER GLI AUDIT ENERGETICI SU EDIFICI DI ENTI LOCALI  
 
Aosta, 21 novembre 2011 - L’assessorato regionale alle attività produttive comunica che è stata approvata, venerdì 18 novembre dalla Giunta regionale della Valle d’Aota la delibera che prevede l’attivazione del secondo avviso pubblico per il finanziamento, nell’ambito per Por-fesr 2007/2013, di audit energetici su edifici di proprietà di enti locali, finalizzati alla promozione di interventi di efficienza energetica e di utilizzo delle fonti di energia rinnovabili. «Visto il successo del precedente avviso – spiega l’assessore Ennio Pastoret - per il quale erano pervenute 25 domande su un totale di 215 edifici ammessi, pari a 379 mila 800 euro di contributo, è stato deciso di riproporre questa azione. Tra le principali novità contenute in questo secondo avviso, figura la possibilità di certificare edifici anche ad uso residenziale, prima non compresa, sempre di proprietà degli enti locali». La copertura finanziaria nelle risorse stanziate è di oltre a 786 mila 600 euro. L’avviso pubblico è rivolto a tutti i Comuni e alle Comunità montane della regione che siano proprietari di edifici, ad esclusione di quelli destinati ad uso agricolo o forestale. Gestito dal Coa energia di Finaosta, in collaborazione con il Celva, l’avviso pubblico si inserisce nell’ambito del Programma operativo Competitività regionale 2007/2013, cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), e intende sostenere la diffusione degli audit energetici e della certificazione energetica sugli edifici di proprietà degli Enti locali, in particolare di Comuni e Comunità montane, nonché la diffusione delle buone pratiche di risparmio energetico in edilizia. Le istanze di contributo possono essere presentate a partire dalla pubblicazione dell’avviso pubblico sul sito istituzionale della Regione, prevista entro il mese di dicembre 2011 (www.Regione.vda.it/energia/default_i.asp) e dovranno pervenire al Coa energia entro il 15 febbraio 2012. Gli audit e gli attestati di certificazione energetica, redatti secondo il sistema regionale Beauclimat, dovranno essere consegnati sempre al Coa energia entro fine 2012, rispettando così la scadenza per la certificazione degli edifici di proprietà pubblica, stabilita nell’allegato D della Dgr n. 1062 del 6 maggio 2011. Il contributo massimo erogabile per ogni edificio sottoposto ad audit energetico, con relativa certificazione energetica, è pari a euro 2 mila euro, al netto dell’Iva e degli oneri. Il Celva, nell’ambito del progetto Reseau Energie, fornirà, insieme al Coa energia, l’assistenza tecnico-amministrativa ai Comuni per la presentazione delle domande e per chiarire tutti gli aspetti procedurali relativi al nuovo avviso.  
   
   
CASA: MISURE DIVERSE PER BISOGNI DIVERSI A ROMA ILLUSTRATE A LEGACOOP STRATEGIA REGIONE LOMBARDIA HOUSING SOCIALE IL VOLANO PER USCIRE DA SITUAZIONE DIFFICILE  
 
Roma, 21 novembre 2011 - Una Regione impegnata nella messa a punto di misure e strumenti che permettano di affrontare la nuova domanda abitativa, quella che deriva dalla cosiddetta ´fascia grigia´, cioè da quei nuclei familiari che non sono né in grado di sostenere gli affitti del libero mercato, né di accedere all´edilizia residenziale pubblica. Così l´assessore regionale alla Casa Domenico Zambetti ha descritto, il 17 novembre, a Roma, all´Assemblea nazionale di Legacoop abitanti, l´azione lombarda per il mondo dell´abitare. Le Proposte Regionali - ´La casa è un bene fondamentale per le famiglie lombarde e italiane - ha detto l´assessore - e, per questo, siamo al lavoro per dare risposte concrete ai cittadini. Stiamo elaborando una riforma delle modalità di assegnazione e gestione degli alloggi pubblici e rivisitando le misure di sostegno alle famiglie, adeguandole al mutato contesto economico e sociale. Contemporaneamente stiamo elaborando nuove misure di aiuto per chi deve sostenere canoni di affitto. Sarà inoltre fondamentale lo sviluppo dei Fondi immobiliari e la definizione di nuove normative di supporto urbanistico´. Anche per le Aler (Aziende lombarde per l´edilizia residenziale pubblica) si stanno definendo misure di innovazione gestionale, razionalità finanziaria ed efficacia operative. L´housing Sociale - L´assessore ha rimarcato alla platea del mondo cooperativo come sia centrale l´housing sociale. ´L´esperienza e la sensibilità sociale del movimento cooperativo - ha sottolineato Zambetti - potranno dare un importante contributo per farlo crescere non solo in Lombardia, ma anche in Italia, garantendo qualità del costruito e misure per promuovere la coesione sociale. La sinergia tra pubblico, mondo cooperativo e fondi immobiliari etici ci garantirà quegli strumenti che consentiranno di aumentare l´offerta di case in affitto sociale e affiancare altre misure, quali i programmi di riqualificazione dei quartieri´. La Risorsa Del Patto - L´assessore ha anche ricordato di aver promosso un percorso di condivisione di una nuova progettualità per l´abitare nell´ambito di un ´Patto´ che sta vedendo tutte le forze sociali, istituzionali ed economiche, comprese quelle cooperative per creare la possibilità di garantire a tutti un´abitazione adeguata. La Fascia Grigia - Le difficoltà economiche nell´acquistare una casa sul libero mercato, o nel sostenere un affitto, stanno portando alla luce la cosiddetta ´fascia grigia´, cioè quelle famiglie che hanno, allo stesso tempo, un reddito troppo alto per accedere all´Erp e troppo basso per affacciarsi sul libero mercato. ´Stiamo lavorando - ha concluso Zambetti - per sviluppare un coordinamento tra l´intervento pubblico e l´iniziativa privata, così da garantire alloggi a canone sostenibile e per mettere a punto adeguati strumenti che stimolino i privati ad aumentare l´offerta di case in affitto con positive ricadute sul mercato delle locazioni´.  
   
   
MILANO: EX ALBERGO DI ITALIA ‘90. GIUNTA OTTIENE L’ABBATTIMENTO DELL’ECOMOSTRO DI VIA MONLUÈ  
 
 Milano, 21 novembre 2011 - L’ecomostro di via Bonfadini-monluè – l’albergo costruito per i Mondiali di calcio di Italia ‘90, ma mai completato e abbandonato da anni – sarà abbattuto. Il 18 novembre la Giunta ha deciso infatti di proporre al Consiglio comunale la richiesta di Beni Stabili Spa di sanare l’annosa questione di destinazione d’uso delle due Torri Garibaldi: i due edifici di 23 piani realizzati a metà degli anni Ottanta dalle Ferrovie dello Stato, e acquistati dalla società Beni Stabili nel 2004. Beni Stabili ha chiesto di potersi avvalere del particolare permesso in deroga previsto dal Decreto Sviluppo, versando al Comune tutti gli oneri di urbanizzazione dovuti. Beni Stabili, inoltre, si è impegnata a cedere definitivamente all’Amministrazione i circa 260mila metri quadrati di aree in località Cascina Grande (zona Monluè), obbligandosi a demolire l’ecomostro dei Mondiali e a ripristinare l’area a verde. Le modalità di demolizione dovranno essere concordate con il Parco agricolo Sud. “Il provvedimento di oggi è un’importante conquista per Milano – ha dichiarato l’assessore all’Urbanistica Ada Lucia De Cesaris – perché permette il recupero e la riqualificazione di un’area che da tanti, troppi anni, rappresenta uno scempio per la città. È un esempio di come pubblico e privato possano collaborare in modo proficuo, risolvendo un problema - quello delle Torri - che si trascinava da anni, e che avrebbe visto la continuazione nelle aule giudiziarie: il privato torna a una situazione di certezza, mentre il Comune può acquisire un importante ambito territoriale che potrà finalmente essere valorizzato, in coerenza con le finalità di rivitalizzazione delineate dal Parco agricolo Sud”. “Ringrazio Beni Stabili – ha proseguito l’assessore – perché si è dimostrata particolarmente attenta all’interesse pubblico, nonostante il Pgt avesse riconosciuto, anche grazie all’accoglimento di una loro osservazione, una potenzialità edificatoria all’area dell’ecomostro. Il Comune si impegna sin d’ora a collaborare con il Parco, per far sì che l’area possa rappresentare un nuovo polmone verde per il quartiere e per tutta la città: non più una brutta periferia, ma un grande parco per Milano”.  
   
   
CRISI: ALEMANNO CHIEDE BLOCCO SFRATTI ENTI PREVIDENZIALI PRIVATIZZATI  
 
Roma, 21 novembre 2011 - «È necessaria una sospensione degli sfratti per morosità e finita locazione degli inquilini degli Enti previdenziali privatizzati. È questa la richiesta che avanzo al presidente del Consiglio e ministro dell’Economia Mario Monti, al Ministro del Lavoro Elsa Fornero, e al Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, per tutelare le fasce sociali più deboli della nostra città». È quanto dichiara il sindaco di Roma Gianni Alemanno. «Dagli incontri svolti dal presidente del Iv Municipio, Cristiano Bonelli, incaricato per mio conto di seguire questo problema – spiega Alemanno - è emerso che Roma ha il più alto numero di inquilini che vivono negli immobili degli Enti, circa 50 mila famiglie». «Il nostro Paese sta affrontando un periodo di forte crisi e le prime ad essere colpite sono proprio le famiglie. Per questo motivo chiedo il blocco degli sfratti per finita locazione e morosità – precisa il Sindaco di Roma - e al più presto un confronto con tutte le Istituzioni interessate, al fine di sanare quel vuoto normativo che oggi impedisce la tutela di quella parte della popolazione meno abbiente».  
   
   
BOLZANO BILANCIO 2012: 450 NUOVI ALLOGGI, BAUSPAREN E SUSSIDIO UNICO  
 
 Bolzano, 21 novembre 2011 - 450 nuovi alloggi sociali, prosecuzione dei bandi, concretizzazione del modello Bausparen, sussidio unico per gli affitti. Sono queste le priorità elencate il 18 novembre dall´assessore provinciale Christian Tommasini per quanto riguarda il settore dell´edilizia abitativa nel 2012. "Investire nell´edilizia pubblica - ha spiegato - è una delle priorità della Giunta provinciale". Ha preso il via oggi (18 novembre) a Palazzo Widmann la serie delle conferenze stampa sul bilancio 2012. Il primo tema al centro dell´attenzione è stato quello relativo all´edilizia abitativa, con l´assessore provinciale Christian Tommasini che ha ricordato come "nel prossimo anno si proseguirà con il piano provinciale quinquennale da 2.200 alloggi". Per il 2012 il programma edilizio dell´Ipes prevede investimenti per 54 milioni di euro. "Tra alloggi nuovi e riassegnati - ha spiegato Tommasini - su tutto il territorio provinciale saranno consegnati circa 450 alloggi, tra cui quelli della zona di espansione "Kaiserau-bivio" a Bolzano: si tratta di un ottimo risultato, in media con quelli relativi agli ultimi due anni. In totale saranno messi a disposizione di tutto il settore dell´edilizia abitativa oltre 200 milioni di euro comprendenti non solo la costruzione, ma anche i programmi di sostegno all´acquisto della casa (90 milioni), il sussidio-casa (30 milioni) e l´acquisto dei terreni (35 milioni)". Nel 2012 proseguiranno poi le iniziative relative ai bandi per l´acquisto di alloggi, l´acquisto di terreni e il cosiddetto "chiavi in mano". "Sono progetti che consideriamo molto importanti - ha sottolineato l´assessore Christian Tommasini - e per la realizzazione dei quali è fondamentale la collaborazione dei comuni. Il vero problema riguarda la messa a disposizione delle aree, e anche per questo motivo abbiamo deciso di aumentare da 24 a 35 milioni di euro le somme destinate all´acquisto e all´urbanizzazione dei terreni edificabili: nel 2012 si "sbloccheranno" aree importanti soprattutto a Bolzano come quelle in fondo a via Druso e il lotto "C" di Casanova". Altro passaggio fondamentale è poi quello relativa al Bausparen, un nuovo modello di risparmio che può consentire l´acquisto di una casa a mutuo agevolato e con un ulteriore contributo provinciale per il cittadino che negli anni ha accantonato fondi. "Ci stiamo lavorando con impegno - ha spiegato Tommasini - perchè il sistema fiscale italiano rende difficile l´applicazione di questo modello già molto diffuso nella Mitteleuropa. Oggi il 75% degli altoatesini ha una casa di proprietà, e vogliamo garantire alle future generazioni prospettive concrete per poter disporre di un elemento chiave per la sicurezza sociale". Nel 2012, inoltre, verranno apportate alcune modifiche alla legge sull´edilizia abitativa: il tetto massimo del sussidio casa verrà fissato in 4.800 euro all´anno, chi rifiuta immotivatamente un alloggio sociale sarà escluso da ogni futura assegnazione, e verrà aperta la strada ai bandi intercomunali, "con le graduatorie per alcune aree aperte anche a chi risiede nei comuni limitrofi", ha detto Tommasini. Ultima importante novità, quella riguardante il mercato degli affitti. "Attualmente - ha spiegato l´assessore all´edilizia abitativa - convivono due sistemi per il sostegno: il sussidio casa gestito dall´Ipes, e il contributo alle spese di locazione dei servizi sociali, che in taluni casi corrono il rischio di sovrapporsi. Grazie anche alle possibilità offerte dal Durp, vogliamo unificare le due prestazioni creando un sussidio unico all´affitto. Il nuovo sistema verrà elaborato e approvato nel corso del prossimo anno ed entrerà in funzione all´inizio del 2013".  
   
   
PUGLIA: ABITARE SOSTENIBILE  
 
 Bari, 21 novembre 2011 - Si è tenuta presso l´assessorato alla qualità del territorio una riunione alla quale hanno partecipato, con l´assessore Barbanente, la dirigente del servizio assetto del territorio Ing. Pace e gli ordini e collegi professionali coinvolti nell´attuazione della legge regionale sull´abitare sostenibile per ricercare un´intesa sul sistema di formazione e accreditamento dei certificatori previsto dal sistema Itaca Puglia. "Si è raggiunto un accordo importante per superare l´impasse che è seguito al ricorso amministrativo sulle delibere regionali - afferma l´assessore Barbanente - e fondare su nuove basi il sistema di certificazione, a garanzia della qualità delle costruzioni, a tutela di acquirenti e affittuari e degli stessi progettisti, e per dare nuovo impulso all´edilizia sostenibile in Puglia." L´assessorato si è impegnato a mettere a punto in tempi brevi un protocollo di intesa che riassuma i punti chiave del sistema di accreditamento dei professionisti, rafforzando il ruolo degli ordini e collegi regionali nella valutazione dei requisiti di competenza dei professionisti abilitati a emettere certificati di sostenibilità edilizia. Secondo l´assessore "dall´incontro è emerso con chiarezza che diffondere e rafforzare l´applicazione del sistema Itaca Puglia è obiettivo comune della regione e dei professionisti pugliesi sia per migliorare le prestazioni energetiche e ambientali degli edifici, sia per creare nuove opportunità per l’ occupazione in un settore molto importante per l´economia regionale e ormai da tempo in profonda crisi. Quando si condividono gli obiettivi di fondo e si opera con spirito di collaborazione, l´accordo prima o poi si raggiunge."  
   
   
LOMBARDIA: APPALTI PULITI, NOMINATO IL COMITATO REGIONALE FORMIGONI: AVANTI SU TRASPARENZA E SICUREZZA ANCHE VERSO EXPO  
 
Milano, 21 novembre 2011 - Regione Lombardia si è dotata di un Comitato per la trasparenza degli appalti e la sicurezza dei cantieri. L´organismo, previsto dalla legge 9 del 2011 per ´la prevenzione e il contrasto alla criminalità´, è composto da 5 membri nominati da una delibera presentata dal presidente Roberto Formigoni e approvata ieri dalla Giunta (2 di essi su indicazione delle minoranze consiliari). Compongono dunque il Comitato: Giampiero Benzoni (ingegnere civile), Alberto Beretta (avvocato del Foro di Milano, già consulente del Ministero della Giustizia), Nazzareno Giovannelli (manager pubblico, già ufficiale delle Forze dell´ordine), Giuseppe Grechi (magistrato) e Marco Re (già manager pubblico e amministratore locale). Verso Expo - ´Un importante organismo, formato da persone di grande esperienza e competenza - ha commentato Formigoni - stabilmente al lavoro per monitorare in dettaglio la piena trasparenza di tutti gli appalti e il più rigoroso rispetto delle norme che riguardano i contratti per lavori, servizi e forniture e gli investimenti pubblici. Ciò è tanto più importante in relazione alle grandi opere infrastrutturali previste per Expo 2015´. I Precedenti - L´opera del Comitato non comincia da zero. Anzi. Già a partire dal 2009 un ´Comitato di saggi´, voluto dal presidente Formigoni, aveva realizzato un monitoraggio analitico su tutte le attività di affidamento e gestione degli appalti esercitate dalla Regione e dagli Enti del sistema regionale e un attento esame delle procedure esistenti di controllo e prevenzione. Lo stesso Comitato aveva poi fornito alla Regione preziosi suggerimenti su come migliorare ulteriormente la trasparenza e la sicurezza delle modalità di erogazione dei finanziamenti regionali. Intesa Per La Legalità - Per la trasparenza negli appalti e il massimo di sicurezza e di contrasto al crimine nei cantieri era anche stato sottoscritto il ´Protocollo di intesa per la tutela della legalità nel settore degli appalti di lavori pubblici´. La sottoscrizione era avvenuta nella sede della Prefettura di Milano da parte di Roberto Formigoni (presidente di Regione Lombardia), Gian Valerio Lombardi (prefetto di Milano), Claudio De Albertis (presidente di Assimpredil-ance), Giovanni Bozzetti (presidente di Infrastrutture Lombarde spa) e Norberto Achille (presidente di Fnm spa).  
   
   
CANTIERI LAVORO IN SICILIA:TRASPARENZA NELLA NOMINA DEI COLLAUDATORI  
 
Palermo, 21 novembre 2011 - "Trasparenza e velocita´ saranno applicate nei prossimi giorni per la nomina dei circa 1.800 collaudatori per i cantieri di lavoro". Lo ha comunicato l´assessore regionale al Lavoro, Andrea Piraino ai rappresentanti degli ordini professionali convocati il 17 novembre negli uffici dell´assessorato. All´incontro con Elvira Restivo (Ordine degli Ingegneri), Armando Beninati (Ordine degli Architetti), Salvatore Fiore (Ordine degli agronomi) e Santo Romano (collegio dei Geometri), l´assessore Piraino ha illustrato la decisione di modificare le procedure di nomina dei collaudatori dei cantieri di lavoro, che non saranno piu´ "discrezionali" ma in base all´ordine alfabetico della long list alla quale si iscrivono i collaudatori. Sara´ sorteggiata la lettera alfabetica a partire dalla quale si sceglieranno i nominativi. Entro fine anno sara´ cosi´ pronta la rendicontazione dei finanziamenti per i cantieri. I collaudatori dovranno seguire un vademecum che e´ stato predisposto dagli uffici dell´assessorato. "Nel giro di pochi giorni - ha annunciato Piraino - saranno attivate le nuove procedure che prevedono un´altra novita´: vi saranno nove liste, una per provincia, in maniera che le nomine dei collaudatori siano effettuate all´interno della provincia di appartenenza con un notevole risparmio di tempo e di danaro. Quindi trasparenza e velocita´ - conclude Piraino - con un altro risultato raggiunto, infatti, non si era mai verificato a mia memoria che i lavori nei cantieri si concludessero entro lo stesso anno dall´inizio dei lavori stessi".  
   
   
D´ONOFRIO CONFERMATO PRESIDENTE DEL SETTORE EDILE FEDERLAZIO  
 
Roma, 21 novembre 2011 - L’assemblea della Sezione Edile della Federlazio, che raggruppa le piccole e medie imprese del settore costruzioni, convocata per il rinnovo delle cariche associative, ha confermato Antonio D’onofrio alla presidenza della categoria per il prossimo triennio. D’onofrio, 64 anni, è titolare dell’impresa edile Edilgamma srl. La Sezione Edile della Federlazio rappresenta oltre 400 aziende che danno lavoro a circa 5.000 addetti. Nel corso dell’assemblea l’ing. Fabrizio Marchi è stato eletto Vicepresidente del Settore Edile di Roma. “Lo stato di crisi in cui versa il nostro settore è ben conosciuto, come confermato anche dai dati disaggregati di Edilcassa e della Cassa Edile relativi al monte ore lavorative della nostra regione – ha dichiarato il Presidente Antonio D’onofrio -. Proprio per questo lavoreremo, anche per il prossimo triennio, a stretto contatto con le Istituzioni locali affinché si intraprendano al più presto azioni mirate che consentano alle imprese di ripartire. Tra i punti più urgenti da affrontare, sicuramente quello dei mancati pagamenti e lo sblocco, da parte delle Amministrazioni, delle opere già programmate: argomenti vitali se si vuole frenare una disoccupazione dai numeri sempre più allarmanti”. Ad Antonio D’onofrio sono arrivati i personali auguri e congratulazioni per la rielezione anche da parte del Presidente della Federlazio, Maurizio Flammini.  
   
   
AL MAPIC PROMUOVE DISTRETTI  
 
Cannes/f, 21 novembre 2011 ´I Distretti del Commercio rappresentano lo strumento adatto per stimolare la crescita economica. Fondamentale la loro presenza al Mapic, una tra le manifestazioni fieristiche più importanti del settore immobiliare commerciale, perché rappresentano un prodotto d´investimento utile per promuovere il territorio. L´esperienza lombarda di questi anni insegna che riqualificare le città e i quartieri è possibile anche senza grandi infrastrutture, dando valore al tessuto produttivo di prossimità e ai negozi di vicinato´. Lo ha detto l´assessore al Commercio, Turismo e Servizi Stefano Maullu, in visita a Mapic, il Salone internazionale dell´immobiliare commerciale, che si svolge a Cannes (Francia). ´In Lombardia, così come nel Nord Europa, dove esistono da anni, i 200 Distretti del Commercio - ha aggiunto Maullu - si sono rivelati uno strumento strategico per rilanciare i consumi e l´economia locale e sono in grado di coprire tutte le declinazioni delle politiche di sviluppo territoriale. La nostra presenza qui è importante, perché ci consente di confrontarci con un contesto internazionale ad altissima competitività. Regione Lombardia intende lanciare, a breve, un vero e proprio marchio di qualità per i Distretti, che servirà a certificare l´importanza di questo strumento´. Quest´anno, per la prima volta, sono presenti al Mapic, alcuni dei Distretti del Commercio di Regione Lombardia (tra i quali Cremona, Varese, Gallarate (Va) e Busto Arsizio (Va) (quest´ultimo accompagnato dal vice presidente Rudy Collini) e con l´obiettivo di accrescere la visibilità del territorio lombardo. ´E´ un´iniziativa lodevole - ha concluso l´assessore Maullu - organizzata dalla Camera di Commercio di Varese per conquistare il mercato immobiliare internazionale e per attrarre investimenti´.  
   
   
TRENTO, EDIFICI PROVINCIALI: APPROVATO IL PROGETTO DI RAZIONALIZZAZIONE  
 
Trento, 21 novembre 2011 - La Giunta provinciale ha approvato il 18 novembre - su proposta dell´assessore ai lavori pubblici Alberto Pacher - un progetto che produrrà un significativo impatto sulla riorganizzazione degli spazi adibiti ad uffici provinciali. Il provvedimento, in parte anticipato nei contenuti da una precedente decisione dell´esecutivo, dà attuazione alle disposizioni contenute nella Finanziaria provinciale 2011 che prevedevano l’avvio di una razionalizzazione degli spazi utilizzati dagli uffici provinciali e la riqualificazione, anche sotto il profilo energetico, degli immobili di proprietà della Provincia autonoma. E’ stato avviato, conseguentemente, un processo di verifica complessiva che ha comportato l’effettuazione del censimento degli spazi occupati, l’elaborazione di standard dimensionali distinti per tipologie (cioé superficie media, in metri quadri, destinati per ciascun dipendente provinciale), l´analisi dei costi attuali con riferimento ai canoni locativi e all’energia consumata l’analisi delle criticità riscontrate. Peraltro, nel corso del 2011 sono già iniziati i primi interventi di riqualificazione energetica sugli immobili provinciali. Il progetto approvato dalla Giunta dovrà essere attuato, progressivamente, nell´arco di 10 anni; conseguentemente, dato atto che per quanto attiene la riqualificazione energetica i primi interventi sono stati già anticipati nel corso del 2011, esso dovrà essere realizzato gradualmente per quanto riguarda livelli di investimento, lavori di riqualificazione energetica, realizzazione dei nuovi immobili e acquisizioni di edifici, con corrispondente graduazione anche nel conseguimento dei risparmi sulla spesa corrente e nell´effettuazione delle alienazioni; a regime, entro l´arco decennale, dovranno essere totalmente conseguiti gli obiettivi previsti. Qualche cifra sul progetto: lo standard previsto per ciascun dipendente provinciale è, mediamente, di 12,50 mq/dip., il consumo energetico attuale medio per ciascun metro cubo è, attualmente, pari a 33,06 kWh/mc. E, a regime, i nuovi edifici dovranno consumare, al massimo, 13 kWh/mc all’anno; con la dismissione delle locazioni il risparmio annuo conseguibile è pari ad euro 5.572.000,00. L’obiettivo comune di questo insieme di operazioni è quello, ovviamente, di conseguire risparmi sulle spese gestionali a carico del bilancio provinciale da ottenere anche con la dismissione della totalità delle locazioni attualmente in essere, l’alienazione di edifici per i quali non appare opportuno l’intervento per adeguarli ai nuovi standard o per riqualificarli sotto il profilo energetico e l’acquisizione o la realizzazione di nuovi edifici che presentino le caratteristiche dimensionali e ed i nuovi standard richiesti. La decisione di oggi produrrà ricadute dirette nell’ambito delle strutture provinciale: ma vi è anche l’assunzione di un preciso impegno ad avviare un processo di condivisione di metodologie e di strutture anche a livello periferico (i “poli territoriali” dove si concentreranno, anche per migliorare i rapporti con l’utenza, gli uffici provinciali e quelli delle comunità) da definire ed attuare, ovviamente, coinvolgendo anche gli enti locali.  
   
   
"MATERIAL EFFICIENCY: PROVIDING MATERIAL SERVICES WITH LESS MATERIAL PRODUCTION"  
 
Londra, 21 novembre 2011 - Il 30 e 31 gennaio 2012 avrà luogo a Londra, nel Regno Unito, un evento intitolato "Material efficiency: providing material services with less material production" (Efficienza dei materiali: fornire servizi dei materiali con una minore produzione di materiali). Un terzo dell´energia mondiale viene utilizzata per creare e plasmare materiali. Lo sviluppo economico è correlato al consumo di materiali, ma in un futuro con limitazioni climatiche e delle risorse, questo modello di consumo sarebbe difficilmente sostenibile. Fattori come l´insicurezza delle forniture, la scarsità di risorse, i conflitti internazionali e la volatilità dei prezzi delle materie prime rappresenteranno delle grandi sfide. Il campo dell´efficienza dei materiali contribuisce ad affrontare questi problemi, offrendo servizi di materiali con una minore produzione di materiali. La conferenza riunirà ricercatori e parti interessate impegnati in questo settore. Per ulteriori informazioni, visitare: http://royalsociety.Org/events/material-efficiency/    
   
   
LOMBARDIA: ORA SI CAMBIA, SI ESPORTA IN CINA  
 
Nerviano/Mi, 21 novembre 2011 - ´Aziende come queste sono la dimostrazione che il settore dell´elettronica in Lombardia è ancora strategico. Ci sono imprenditori nella nostra regione che dimostrano che non c´è solo la Cina al mondo che può rappresentare l´aggressività, ma la stessa Cina può essere un´opportunità. Alla Rold siamo di fronte a un´azienda lombarda che produce interamente in Lombardia ed esporta in Cina´. Lo ha detto il 17 novembre Andrea Gibelli, vice presidente e assessore all´Industria e Artigianato della Regione Lombardia, visitando la Rold elettronica: un gruppo che da quarant´anni opera nel mercato della componentistica per elettrodomestici e che si snoda sui tre siti di Nerviano, Poiano e Cerro Maggiore. L´azienda lombarda lavora per le più grandi marche di elettrodomestici, producendo milioni di pezzi per il controllo automatico delle cappe da cucina, monitoraggio della qualità dell´aria e componenti per il raffreddamento per forni industriali, frigoriferi, congelatori e cabine per la stagionatura di salumi e formaggi, e vetrine refrigerate per il cibo. Visitando il sito produttivo di Nerviano, nel corso della 41a tappa di ´Assessorato Itinerante´, Gibelli ha spiegato che: ´modelli come la Rold hanno una mentalità completamente diversa, con un´organizzazione assolutamente nuova, che consente addirittura di superare il concetto di rete, che è la condivisione delle conoscenze indipendentemente della forma giuridica che è alla base della loro organizzazione´. La Rold ha creato al suo interno un fortissimo centro di sviluppo in collaborazione con altre imprese e con istituzioni universitarie; privilegiando, in maniera particolare, la creatività. Sul futuro c´è poi in programma un Polo meccatronico, che unirà la meccanica con l´elettronica. ´Di fronte a questi esempi - ha detto ancora il vice presidente di Regione Lombardia - la nostra istituzione può e deve, indubbiamente, aumentare con forza il grado di attenzione a tutte queste esperienze, che sono, come quelle di oggi, fuori dal coro. Si è di fronte a un ribaltamento rispetto a quelli che sono i canoni organizzativi anche d´avanguardia. Un cambio di mentalità che vede nelle ´virtual company´ una realtà completamente nuova e con una forma particolarmente avanzata´.  
   
   
INDAGINE CONGIUNTURALE RAPIDA – OTTOBRE 2011 SI È CONCLUSA NEGLI SCORSI GIORNI LA NUOVA EDIZIONE DELL’OSSERVATORIO RAPIDO CONGIUNTO DI CONFINDUSTRIA COMO E CONFINDUSTRIA LECCO RELATIVO AL MESE DI OTTOBRE.  
 
Como, 21 novembre 2011 - Prosegue la fase di rallentamento per le aziende dei due territori rispetto alla situazione già rilevata in settembre. Nel dettaglio, la maggior parte dei giudizi espressi indica una contrazione delle attività, sia sul fronte interno che verso l’estero, principale elemento propulsivo per la crescita nei primi 9 mesi dell’anno. Criticità sono riscontrabili anche per quanto riguarda i casi di insolvenza da parte dei clienti delle aziende del campione e i rapporti con gli istituti di credito. Tale scenario influisce inoltre sull’occupazione, in contrazione, e sulle previsioni per i prossimi mesi che indicano scarsa fiducia. Gli Ordini - Le aziende dei due territori registrano una contrazione degli ordini. Circa due imprese su tre hanno indicato una diminuzione degli ordini (62%) nel mese di ottobre, mentre si attestano al 12,4% i giudizi che esprimono un aumento; la parte rimanente (25,6%) segnala invece stabilità. In questa ultima rilevazione si registra un rallentamento anche sul fronte delle esportazioni. La domanda dall’estero risulta in diminuzione nel 45,6% dei casi, mentre il 34% del campione indica stabilità. I giudizi che segnalano un aumento dell’export sono invece pari al 20,4%. Per quanto riguarda gli ordinativi dal mercato interno emergono giudizi indicanti diminuzione nel 59% dei casi e un aumento nel 7,4%. Il restante 33,6% del campione evidenzia una situazione di stabilità. La Produzione - L’attività produttiva delle imprese di entrambe le province mostra un segnale di rallentamento. Il 43,9% dei giudizi, infatti, indica una contrazione della produzione, mentre l’aumento delle attività è attribuibile solo al 14,6%. Nel restante 41,5% dei casi la situazione si rivela stabile. Il livello di utilizzo medio della capacità produttiva installata si attesta a quota 71%, contro il 72,5% registrato in settembre. Le Previsioni - Le imprese complessivamente considerate segnalano incertezza per le ultime settimane dell’anno. Sale infatti al 43% il numero di aziende che rivelano di attendersi un peggioramento della situazione economica, mentre solo l’8% risulta fiducioso in un miglioramento delle attività. Per il restante 49% del campione le previsioni formulate esprimono un mantenimento dell’attuale scenario. L’orizzonte temporale di visibilità subisce gli effetti dell’incertezza descritta. Considerando gli ordini in portafoglio, il 52% delle imprese indica una visibilità sufficiente a garantire l’attività di poche settimane, mentre il 31,7% raggiunge il trimestre. Si attestano invece al 16,3% i casi in cui la programmazione copre un periodo superiore ai tre mesi. Le Materie Prime - In leggero miglioramento la situazione sul versante materie prime per le aziende delle province di Lecco e Como, con giudizi che evidenziano una diminuzione dei costi di approvvigionamento nel 25% dei casi, superando quelli che invece segnalano un aumento (14,5%). Quasi i due terzi delle aziende del campione (60,5%) ha invece indicato una situazione di stabilità. La Solvibilita’ - Per le imprese dei due territori l’aumento dei casi di insolvenza da parte dei clienti rappresenta un fattore critico. Oltre i due terzi del campione (il 68,3%), infatti, ha dichiarato di subire ritardi sui pagamenti. Nel 34,6% dei casi tali situazioni di insolvenza si sono aggravate, a fronte di un 60,7% dove il fenomeno è rimasto stabile e di un più limitato 4,7% in cui si è registrato un miglioramento. I Rapporti Con Gli Istituti Di Credito - Anche per il mese di ottobre le aziende del campione evidenziano un peggioramento nei rapporti con gli istituti di credito. Oltre un terzo del campione (35,7%) ha infatti registrato una situazione di maggiore criticità nei rapporti con le banche. I giudizi indicanti stabilità sono invece pari al 62,7%, mentre si registrano miglioramenti per una ristretta parte delle aziende del campione (1,6%). Azioni E Strategie Per La Crescita - A livello delle due province, le imprese hanno segnalato di aver intrapreso azioni mirate per supportare le strategie aziendali e fronteggiare l’instabilità economica degli ultimi mesi. I principali interventi attuati hanno riguardato il contenimento e la riduzione dei costi (23,9%) e i processi per la riorganizzazione e l’aumento dell’efficienza (16,9%). A fianco di tali azioni le imprese del campione hanno implementato innovazioni di prodotto e di processo (19,7%) e diversificato la propria gamma di prodotto/servizio (15%), interventi per la crescita e la formazione del capitale umano (8,3%) e investimenti in marketing (10,8%). L’occupazione - Per le aziende delle due province, nonostante la maggior parte dei giudizi indichino un mantenimento dei livelli nel mese di ottobre (78,9%) aumenta il divario tra le aziende che segnalano una diminuzione (15,6%) e quelle che indicano, al contrario, un aumento (5,5%). Nei prossimi mesi la situazione non sembra destinata a migliorare, con giudizi negativi pari al 26,5% del totale e previsioni di crescita al 5,5%. Lo scenario dovrebbe tuttavia rimanere stabile per oltre due terzi delle aziende del campione (68%). I Dati Di Como - Gli indicatori monitorati indicano uno scenario non rassicurante, specialmente per quanto concerne l’andamento degli insoluti, i ritardi nei pagamenti, l’innalzamento di spread e commissioni applicati sulle linee di credito. Il trend del fatturato, in Italia e nei mercati oltreconfine, registra variazioni negative; sempre più ridotto l’orizzonte di previsione della domanda, in calo l’utilizzo della capacità produttiva; stabile la dinamica dei prezzi delle materie prime. Inoltre, dall’analisi emerge che a fronte delle molteplici difficoltà rilevate e della crescente competizione sui mercati internazionali, le imprese intraprendono azioni sempre più strutturali e con soluzioni tra loro integrate. Infatti, al contenimento dei costi e alla riorganizzazione si affiancano sempre più spesso piani di sviluppo del prodotto, del processo produttivo e azioni di ampliamento della gamma. Nel dettaglio, sul fronte della domanda, l’indagine rapida evidenzia un aumento degli ordini per il 19% del campione, mentre il 44% indica una riduzione. Si attesta al 37% il numero dei soggetti che indicano invece una stabilità rispetto ai livelli di inizio anno. Come avviene ormai da diversi mesi, gli ordini provenienti dall’estero rilevano una performance migliore, con una crescita per il 26% degli intervistati, stabilità nel 48%. Non si ravvisano segnali di ripresa per la domanda interna che continua a calare: il 44% del campione comunica il mantenimento dei livelli; i giudizi che indicano contrazione sono ben il 49%; quelli che esprimono una crescita solo il 7%. L’attività produttiva risente della debole prestazione degli ordini, il 22% delle imprese comunica un incremento, il 51% segnala stabilità e ben il 35% una diminuzione. In media, il campione rivela di utilizzare circa il 67% della capacità produttiva disponibile. I dati di ordini, attività e capacità produttiva sono in netto deterioramento rispetto alle ultime rilevazioni. Coerentemente con i dati negativi registrati, si segnala un crescente pessimismo sulle aspettative delle imprese, esprimono fiducia e intravedono uno scenario di crescita 7 imprese su 100; il 51% conferma per le prossime settimane uno scenario nel complesso invariato; il 42% invece comunica previsioni negative. Permangono criticità rilevanti sull’orizzonte temporale di visibilità sulla domanda. Infatti, il 60% del campione rivela di avere visibilità per poche settimane (inferiori ad un mese), un terzo del campione per qualche mese. Sempre più infrequenti i casi in cui un’impresa abbia un orizzonte più ampio di un trimestre (7% circa). Se la domanda è in calo, la solvibilità dei clienti delle aziende aderenti all’indagine mostra segnali molto preoccupanti. L’80% degli intervistati ha riscontrato casi d’insolvenza o allungamento dei tempi di pagamento. Dopo mesi di rincari a doppia cifra, sul versante delle materie prime, l’osservatorio descrive una situazione che sembra essersi stabilizzata. Nel 62% dei casi non sono stati rilevati incrementi, nel 18% un miglioramento, nel 20% l’approvvigionamento è risultato più costoso rispetto ai mesi scorsi. All’aumento delle insolvenze e ai ritardi nei pagamenti si associano crescenti difficoltà nel rapporto con il sistema creditizio. Il 52% degli intervistati dichiara un peggioramento, il 49% stabilità (ma su livelli di spread e di commissioni comunque molto elevati) e solo nel 2% dei casi si riscontra un miglioramento delle condizioni. Inoltre, per un miglior monitoraggio della situazione economica e del suo evolversi, è stato monitorato lo spettro di azioni intraprese per supportare le strategie aziendali e migliorare la competizione sui mercati. Le misure cui si è fatto maggiormente ricorso sono: riduzione dei costi (30% del campione) e innovazione di prodotto e/o di processo (più del 20% dei casi). I piani di riorganizzazione e di ampliamento della gamma sono stati suggeriti nel 17 e 15% delle risposte rispettivamente. Meno rilevanti, ma probabilmente anche di difficile contabilizzazione, appaiono gli sforzi per migliorare il capitale umano disponibile in azienda e gli interventi di marketing e per la valorizzazione di brand e brevetti. Infine, dal consueto monitoraggio del mercato del lavoro, le indicazioni conducono ad un sostanziale mantenimento dei livelli (70% delle imprese). La situazione economica delle imprese comasche – commenta Francesco Verga, Presidente di Confindustria Como - non sembra purtroppo particolarmente incoraggiante. Ciò che maggiormente preoccupa è al momento la scarsa visibilità sulla domanda, denunciata da oltre la metà delle imprese interpellate, che spesso risulta inferiore ad un mese. E’ chiaro che in una situazione del genere è difficile per chiunque operare dei seri piani di sviluppo e innovazione. A questo va abbinata anche la scarsa solvibilità dei clienti, visto che la quasi totalità degli intervistati ha riscontrato casi di insolvenza, a cui si aggiungono crescenti difficoltà nel rapporto con il sistema creditizio. Occorre da parte delle nostre aziende un ulteriore sforzo per far fronte allo stallo dell’economia, e una capacità di visione e di fare impresa che vada oltre l’immediato e il contingente.  
   
   
PUGLIA: NO AL BLOCCO DEL CREDITO ALLE IMPRESE, AVVIAMO TAVOLO REGIONALE  
 
Bari, 21 novembre 2011 - La Regione convocherà a breve un tavolo con le banche per studiare le strategie indispensabili per non bloccare il credito alle imprese. È la necessità emersa a conclusione del tavolo convocato il 17 novembre dalla vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone con le associazioni di categoria Confartigianato, Cna, Claai, Casa, Coopartigiana, Confindustria, Confapi, Confocommercio e Confesercenti per rispondere all’allarme lanciato dalle imprese, soprattutto le più piccole. Un allarme forte e chiaro: le banche hanno rallentato la concessione di prestiti alle imprese. Tecnicamente la stretta creditizia si chiama “credit crunch” ed è una condizione nella quale la scarsità di finanziamenti fa salire il costo del credito. Ma le associazioni di categoria hanno denunciato anche un altro problema: l’aumento dello spread che, in questo caso, è il margine di guadagno che ogni banca decide di aggiungere al tasso di base, quale proprio ricavo (dunque la differenza tra il tasso preso a riferimento, per esempio l´Euribor, e il tasso della rata che il debitore deve pagare). Una situazione che blocca gli investimenti delle imprese, da un lato per la stretta creditizia, dall’altro per il costo del credito. “Le banche – ha detto la vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone - non assistono più le imprese come è avvenuto fino a giugno di quest’anno. Oggi ce lo confermano tutte le associazioni di categoria. Prendiamo atto di questo grido dall’allarme e dei problemi che l’hanno generato. Per questo convocheremo al più presto un tavolo con le banche per vedere insieme le strategie più utili per trovare un equilibrio tra le esigenze delle banche e quelle delle imprese. Non ci possiamo permettere di veder diminuiti gli impieghi, perché la stretta creditizia strangolerebbe le nostre imprese. Dobbiamo fare in modo che questo non succeda. Ecco perché dobbiamo costruire un’intesa con le banche. Le stesse dovranno anche indicarci come migliorare gli strumenti del “Titolo Ii” e del “Titolo Ii Turismo” perché possano garantire anche per il 2012 lo stesso gettito del 2011”. Unica nota positiva il valore delle garanzie rilasciate dai cofidi che, secondo il report di novembre della Banca d’Italia, nel 2010 è aumentato del 37,1% rispetto all’anno precedente. Una percentuale, questa, che vede la Puglia in cima alla classifica delle regioni italiane, con l’Italia che si ferma ad un aumento del 16%. “E’ il segno – ha sottolineato Loredana Capone – della riuscita delle politiche regionali che hanno promosso l’attività dei Cofidi e il loro accorpamento attraverso un intervento da 50milioni di euro”. Ma c’è un anche un altro problema. “Le grandi banche in particolare – denunciano le associazioni di categoria – stanno procedendo in Puglia all’escussione del debito rivalendosi sui Cofidi che hanno concesso le garanzie, dopo solo due rate non pagate”. Un problema tanto più grave per la Regione Puglia che ha costruito due incentivi per gli investimenti delle piccole imprese, i cosiddetti “Titolo Ii” e “Titolo Ii Turismo”, che si attivano dopo la concessione del mutuo da parte delle banche e le garanzie da parte dei Cofidi. La situazione ad oggi del Titolo Ii e Titolo Ii Turismo - Per il “Titolo Ii” che si chiama per intero “Aiuti agli investimenti iniziali alle microimprese e alle piccole imprese” ed ha un budget di 100milioni di euro, le domande presentate dalle imprese sono fino ad oggi 1.696 con investimenti proposti per più di 282milioni di euro. Di queste proposte, 944 sono state ammesse ad agevolazioni con investimenti per oltre 150milioni di euro ed agevolazioni concedibili per oltre 32milioni. Con questo incentivo lavorano attivamente le Banche di Credito Cooperativo che complessivamente hanno gestito circa 400 pratiche, bene anche le Popolari (157 pratiche la Banca popolare di Bari, 138 la Banca Popolare Pugliese, 137 la Banca Popolare di Puglia e Basilicata). Molto meno attive, soprattutto sotto il profilo dell’importo complessivo dei mutui erogati, le grandi banche. Tra i Cofidi, che entrano in gioco per assicurare le garanzie alle aziende che non le possiedono, svetta Co.fidi Puglia che ha garantito 226 domande, seguito da Artigianfidi Società Cooperativa (99 domande garantite) e da Fidindustria (80 domande garantite). Per il Titolo Ii Turismo, che mette a disposizioni 25 milioni di risorse, sono state presentate ad oggi 69 richieste con investimenti proposti per oltre 40 milioni. Ammesse alle agevolazioni sono 34 domande con investimenti ammessi per 21,5milioni di euro ed agevolazioni concedibili per 6milioni. La Banca più attiva è risultata Unicredit (12 domande), seguita da Banca Popolare Pugliese (10 domande) e Monte dei Paschi di Siena (8 domande). Entrambi i bandi sono a sportello quindi aperti fino all’esaurimento delle risorse.  
   
   
LIVORNO: LA TOSCANA SOSTIENE L’ACCESSO AL CREDITO DELLE IMPRESE ARTIGIANE  
 
 Firenze, 21 novembre 2011 – “Sostenere le piccole imprese, aiutarle a fronteggiare la peggiore crisi degli ultimi decenni e, nello stesso tempo, a crescere ad innovarsi è, per la Regione, una priorità. Il rifinanziamento del fondo rotativo per il sostegno agli investimenti delle piccole e medie imprese, il bando per favorire l’aggregazione sopperendo così alle piccole dimensioni, le risorse per la liquidità e il sostegno al credito, il sostegno ai Confidi e gli interventi per favorire l’innovazione e sostenere la presenza sui mercati esteri: sono queste le principali direttrici sulle quali si muove la Regione in una fase che resta particolarmente difficile, in particolare per il settore artigiano”. Lo ha ricordato l’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini, intervenendo il 17 novembre all’inaugurazione della nuova sede livornese di Artigiancredito Toscano, presso il centro direzionale Porta di Terra. L’assessore ha sottolineato, in particolare, lo sforzo per sostenere i programmi di investimento innovativi presentati dalle piccole e medie imprese industriali, artigiane e cooperative, ma anche il forte intervento a sostegno dell’accesso al credito sia con gli interventi in conto liquidità che in conto interessi. Ricordando l’importanza nazionale di Artigiancredito che oggi insieme a Fidi Toscana, gestisce il fondo rotativo, ha informato che, appena sbloccate dal nuovo governo le risorse del fondo Fri, la regione provvederà a rifinanziare con 60 milioni questo strumento.  
   
   
SMASCHERATA MAXITRUFFA PER FALSI ATTESTATI DI COMMERCIO: ZAIA, “IL VENETO OFFICINA DELLA LEGALITA’. COMPLIMENTI ALLA GDF”  
 
Venezia, 21 novembre 2011 - “Questa complessa operazione costituisce uno dei più rilevanti colpi messi a segno nella lotta quotidiana contro una criminalità sempre più aggressiva e organizzata. Un successo per il quale mi complimento con la Guardia di Finanza di Padova e del Veneto e con la Procura che ha coordinato le indagini e del quale andiamo particolarmente fieri, perché ottenuto anche con la collaborazione della Regione attraverso l’assessorato alla formazione e lavoro, che abbiamo dato e che continueremo a dare in futuro in ogni occasione possibile”. Lo sottolinea il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, che rivolge le sue felicitazioni alle Fiamme Gialle ed agli inquirenti per l’operazione che ha portato alla luce una maxitruffa ai danni di 552 Comuni in tutta Italia, dei quali 216 solo in Veneto, perpetrata da un’organizzazione criminale che falsificava e “commercializzava” certificati, abilitazioni professionali e libretti formativi per aprire o gestire esercizi commerciali di svariate tipologie. “La collaborazione instaurata e portata avanti dalla Regione con la Guardia di Finanza – aggiunge Zaia – costituisce la dimostrazione concreta che il nostro Veneto è oramai diventato una vera e propria officina della legalità”. “Un’officina – aggiunge Zaia – nella quale uniamo tutte le forze disponibili per combattere ogni tipo di illegalità secondo il criterio della tolleranza zero, l’unico da applicare nei confronti di malfattori e truffatori che troppo spesso, come in questo caso, sono in maggioranza extracomunitari che cercano, e purtroppo a volte trovano, complicità a livello locale”. “In questo caso – conclude Zaia – il mio grazie è anche quello di tutti i commercianti onesti che, con i Comuni, erano vittime di una trama criminale di vastissime proporzioni”.  
   
   
AIA ILVA TA: NESSUNA TIFOSERIA SUI PROVVEDIMENTI  
 
Taranto, 21 novembre 2011 - “Sono convinto assertore del fatto che in materia ambientale non si possa ragionare per tifoserie opposte ma si debba sempre e comunque operare sulla base di valutazioni tecniche equilibrate e ponderate che, nel rispetto della legittima attività d´impresa, tengano in conto salute pubblica, ambiente e tutela dai rischi industriali”. A dichiararlo l´Assessore alla Qualità dell´Ambiente Lorenzo Nicastro, apprendendo dei ricorsi presentati dall´Ilva di Taranto contro le prescrizioni ministeriali contenute nell´Aia. “Quanto poi alla presunta origine ´politica´ delle prescrizioni – prosegue l´assessore – se questo vuol dire indirizzo politico legato al rispetto delle direttive europee che presentano l´Aia come uno strumento essenziale per ridurre l´assorbimento da parte degli insediamenti produttivi di risorse naturali, allora siamo d´accordo. Giacché una delle prescrizioni, ad esempio, riguarda l´uso di acque depurate per il raffreddamento degli impianti – conclude Nicastro - per risparmiare i 10 milioni di metri cubi/anno che attualmente l´Ilva preleva dal Sinni e che, invece, potrebbero essere utilizzati nella rete idrica potabile della regione”.  
   
   
TOSCANA: DISTRETTO CONCIARIO, LA STAZIONE ARPAT DI SAN ROMANO CONTINUERÀ AD OPERARE COME PRIMA  
 
 Firenze, 21 novembre 2011 – “I controlli sulla qualità dell’aria nel distretto del cuoio continueranno, in futuro come è stato finora. Nessuno pensa di chiudere o depotenziare l’attività del centro di telerilevamento dell’Arpat di San Romano. Tant’è che se il personale assegnato non dovesse risultare sufficiente, tutti ci siamo impegnati a rivedere nel caso l’organizzazione attuale”. Rispondono così l’assessore all’ambiente della Regione Toscana Anna Rita Bramerini, l’assessore all’ambiente della Provincia di Pisa e i sindaci dei Comuni di Castelfranco di Sotto, Fucecchio, Montopoli in Valdarno, San Miniato, Santa Croce sull’Arno e Santa Maria a Monte, ai comitati e alle forze politiche che hanno alzato “un inutile polverone e polemiche solo strumentali” sulla vicenda del centro di telerilevamento dell’Arpat, l’agenzia regionale di protezione ambientale, nel comune di Montopoli. L’attività di controllo proseguirà, manda a dire l’assessore, e “vogliamo naturalmente che continui ad essere terza e imparziale”. Se possibile ancor più di oggi. L’assessore interviene carte alla mano, con il testo del protocollo appena firmato dalla Regione con la Provincia di Pisa e i comuni del comprensorio, ovvero Castelfranco di Sotto, Fucecchio, Montopoli in Valdarno, San Miniato, Santa Croce sull’Arno e Santa Maria a Monte. Nell’accordo c’è scritto che il centro di telerilevamento, che monitora la qualità dell’aria su tutto il territorio del distretto conciario, sarà mantenuto. Le attività di controllo primarie vengono fatte e garantite a prescindere. Ma quelle effettuate dal telerilevamento, essendo attività integrative, devono essere finanziate da ulteriori risorse. Ed è per questo che la Regione Toscana, per la prima volta quest’anno cofinanzia l’attività con risorse proprie, a dimostrazione che la ritiene importante per il territorio. La Regione ci ha messo 80 mila euro – spiegano Regione, Provincia e i comuni del comprensorio – la Provincia di Pisa ha messo a disposizione per sei mesi l’anno un mezzo mobile per l’azione di monitoraggio, per un costo di circa 20 mila euro, altri 30 mila li hanno aggiunti i Comuni e 90 mila gli impianti e alcune aziende dei conciatori”. E l’azione di controllo proseguirà. Questo è certo.  
   
   
GLI ALBERI POSSONO LOTTARE CONTRO LA SCARSITÀ DI LUCE ASSORBENDO PIÙ CARBONIO  
 
Bruxelles, 21 novembre 2011 - Se pensate che scarsi livelli di luce solare sconvolgano il processo di fotosintesi degli alberi, vi dovrete ricredere. Una nuova ricerca proveniente dalla Repubblica ceca mostra come gli alberi possiedono la capacità di adattarsi alle condizioni di luce e di aumentare il loro assorbimento di carbonio per la fotosintesi quando la luce è scarsa. Lo studio, che si concentra sul modo in cui la copertura nuvolosa influisce sulla fotosintesi, è presentato nella rivista Functional Ecology. Non importa quanto si impegnino, le nuvole non possono indebolire il sempreverde delle foreste europee. Questo contrasta con le giungle asiatiche che sono solitamente oscurate da una densa volta arborea. La fotosintesi fornisce alle piante e agli alberi gli strumenti per assorbire carbonio e usare l´energia solare per generare ossigeno. Questo processo ha bisogno della luce solare. La superficie del nostro pianeta riceve energia dal Sole direttamente o attraverso l´atmosfera mediante una miriade di fattori come la copertura nuvolosa. "La copertura nuvolosa ha un impatto diretto sugli ecosistemi influenzando la temperatura e la luce, quindi le condizioni del cielo sono importanti per la fotosintesi quanto lo è la stessa luce solare," spiega il dott. Otmar Urban del Centro di ricerca sul cambiamento globale a Brno, Repubblica ceca, che è l´autore principale dello studio. "Sorprendentemente, tuttavia, gli studi mostrano che un aumento della copertura nuvolosa e la risultante diffusione della luce può in realtà accrescere la fotosintesi della volta della foresta, ma il meccanismo che permette ciò è ancora sconosciuto." Anche se si potrebbe ritenere strano che una maggiore copertura nuvolosa possa aumentare lo scambio di carbonio di un ecosistema mediante la fotosintesi, il team ceco suggerisce che il processo sia innescato da una distribuzione bilanciata della luce tra le foglie nei vari livelli della volta arborea di una foresta. Dati gli scopi di questo studio, i ricercatori hanno esaminato l´assorbimento netto di un bosco di abeti nei monti Beskydy nella Repubblica ceca sia con tempo soleggiato che con cielo nuvoloso. Essi hanno inoltre esaminato la clorofilla della foglia in varie sezioni della volta arborea per misurare i risultanti valori della fotosintesi. I dati hanno rivelato che vi è un maggiore assorbimento di carbonio nell´ecosistema quando c´è una più alta diffusione della luce solare durante le giornate nuvolose. Secondo il team, questo accade se confrontato con gli stessi livelli di luce nelle giornate soleggiate. I ricercatori hanno scoperto che i rami degli alberi nel profondo della volta influenzavano il bilancio totale del carbonio della foresta quando il cielo era grigio. Ma quando il cielo era limpido e lucente, il contributo delle parti intermedie e ombreggiate della volta arborea era marginale o negativo. I rami in cima alla volta contribuivano per oltre i tre quarti dell´assorbimento totale di carbonio durante una giornata soleggiata, ma solo per il 43% durante una giornata nuvolosa quando la luce era distribuita più uniformemente. "Questa ricerca mostra che la luce diffusa, causata dalla copertura nuvolosa, ha un impatto importante sulla produttività della vegetazione," dice il dott. Urban. "La capacità delle foreste non soltanto di adattarsi ai livelli di luce che ricevono regolarmente, ma anche di fare un uso efficace di quelle condizioni, ci aiuta a capire come i singoli alberi possono mantenere un assorbimento di carbonio così elevato nonostante siano oscurati dalla cima della volta arborea." Per maggiori informazioni, visitare: Functional Ecology: http://www.Functionalecology.org/view/0/index.html  Centro di ricerca sul cambiamento globale: http://www.Czechglobe.cz/    
   
   
IMS, TAVOLO ISTITUZIONALE DOPO NOMINA COMMISSARIO DA TRIBUNALE  
 
Milano, 21 novembre 2011 - "Lavoreremo per mantenere la produzione - e quindi l´occupazione - convocando, dopo la nomina del commissario, il tavolo istituzionale per offrire ogni supporto possibile". Queste le conclusioni degli assessori regionali all´Istruzione, Formazione e Lavoro, Gianni Rossoni, e alle Infrastrutture e Mobilità, Raffaele Cattaneo, al termine dell´incontro con le rappresentanze sindacali dell´Ims di Caronno Pertusella (Va), leader in Italia nella produzione e distribuzione di cd e dvd, i cui lavoratori da oltre due settimane hanno dato vita ad un presidio permanente davanti alla sede dell´azienda. L´incontro con l´assessore Rossoni e l´assessore Cattaneo, coordinatore del tavolo territoriale di confronto di Varese, è stata l´occasione per un confronto con le parti sindacali, con l´obiettivo di valutare quali supporti concreti potranno essere utili a superare la crisi dell´azienda che proprio ieri ha portato i libri contabili in tribunale per la procedura di fallimento. Alla riunione erano presenti i rappresentanti dei sindacati A.l. Cobas-cub, Slc Cgil e Uilcom Uil di Varese oltre ai tecnici dell´Agenzia Regionale per l´Istruzione, Formazione e Lavoro (Arifl). "Il fatto che i libri siano stati portati in tribunale - ha commentato l´assessore Rossoni - è un elemento di chiarezza". "Dietro la crisi dell´Ims - ha sottolineato l´assessore Cattaneo - c´è un problema strutturale derivante dal calo drastico del mercato, precipitato di circa il 60%, ma non azzerato. Proprio perché la situazione che si è creata ha destato molto allarme non appena si insedierà il commissario fallimentare, vogliamo convocare un tavolo istituzionale per poter offrire il nostro contributo e dare il nostro supporto concreto per la più rapida soluzione di una situazione di crisi che sta interessano 130 famiglie". I rappresentanti sindacali hanno commentato con soddisfazione l´incontro esprimendo apprezzamento per l´impegno di Regione Lombardia e la disponibilità ad intervenire per salvaguardare l´occupazione dei lavoratori.  
   
   
SITUAZIONE SAFILO  
 
Trieste, 21 novembre 2011 - L´assessore al Lavoro Angela Brandi e l´assessore alle Attività produttive Federica Seganti hanno incontrato il 18 novembre i segretari provinciali di categoria di Cgil, Cisl e Uil per esaminare la situazione dei siti regionali della Safilo, alla luce della notizia della perdita per l´azienda del marchio Armani. "Il mancato rinnovo della collaborazione con il colosso della moda - afferma l´assessore Angela Brandi - comporterà una riduzione circa del 20% del fatturato complessivo della Safilo. Questo fatto però non dovrebbe mettere in discussione gli assetti occupazionali del gruppo sul territorio friulano, già pesantemente ridotti a seguito dell´accordo sottoscritto presso il Ministero del Lavoro lo scorso 23 febbraio. In quella sede fu infatti sottoscritto un accordo che ha portato all´utilizzo della cassa integrazione straordinaria per ristrutturazione aziendale fino al 28 febbraio 2013, con una previsione di un massimo di 526 esuberi, su 826 lavoratori occupati nei siti di Precenicco e Martignacco". "Riteniamo, d´intesa con le organizzazioni sindacali - affermano Brandi e Seganti - comunque necessario incontrare quanto prima i rappresentanti aziendali, al fine di veder confermato l´impegno industriale ed occupazionale della Safilo nella nostra regione".