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VENERDI
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Notiziario Marketpress di
Venerdì 13 Aprile 2012 |
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MILANO (TEATRO NUOVO): PAOLO RUFFINI E JUSTINE MATTERA IN TRE CUORI IN AFFITTO
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Un nuovo e inedito adattamento teatrale della celebre sit-com statunitense degli anni ´80 "Tre cuori in affitto", la situation comedy che ha intrattenuto molte famiglie, oggi viene adattata per il palcoscenico da Claudio Insegno e diventa una commedia musicale grazie ai brani di Giovanni Maria Lori. Il protagonista maschile, interpretato da Paolo Ruffini, attore cinematografico ("Natale a New York", "Un´estate ai Caraibi", "La prima cosa bella", "Maschi contro femmine", "C´è chi dice no") e conduttore di Colorado su Italia 1, è uno spiantato con velleità da playboy che divide un appartamento in affitto con due belle ragazze, interpretate da Justine Mattera, showgirl e attrice (nei musical "Victor Victoria" e "Cantando sotto la pioggia", con Tato Russo in "Troppi santi in Paradiso", nel film di Abel Ferrara "Go go Tales") e Arianna, cantante e attrice teatrale (terza a Sanremo Giovani nel ´98, canta per il Papa al Giubileo, showgirl nell´edizione del 2007 de "La Corrida", Fata Turchina nel musical "Pinocchio" con Manuel Frattini, protagonista di "La bella e la bestia"). In un´infinita serie di equivoci, gag esilaranti e situazioni paradossali si snoda questa bizzarra e improbabile convivenza. Una commedia rocambolesca che alterna situazioni comiche forsennate, momenti romantici e splendide canzoni. La prima commedia dove i protagonisti sono anche tra il pubblico: gli spettatori saranno interattivamente coinvolti nello spettacolo per un divertimento sfrenato in 3D. Www.teatronuovo.it |
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MILANO (TEATRO SMERALDO): IL TEATRO DELL’OPERA DI MILANO PRESENTA CENERENTOLA DI GIOACCHINO ROSSINI |
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Quello di Cenerentola è sicuramente l’allestimento più innovativo e divertente della stagione: l’opera di Rossini viene tramutata – in alcune sue parti – in musical. Nuovi strumenti e nuove melodie sono aggiunti a quelli tradizionali e il teatro in prosa sostituisce i recitativi. La scenografia è dominata da un gigantesco libro che viene sfogliato e da enormi lettere mobili che formano di volta in volta parole diverse. E nel frattempo Rossini si ritrova a dialogare con i suoi personaggi che si rifiutano di obbedirgli. Un’opera anarchica, oltre gli schemi narrativi tradizionali, al punto da sottrarsi anche al finale che si renderà triplice dando al pubblico l’emozione di tre “vedute” differenti. Il primo evento in assoluto in cui l’Opera viene riletta e resa Teatro-in-musical. Rossini con le sue deliziose armonie viene dunque reso più moderno con l’aggiunta di strumenti musicali particolari e armonie nuove. Lo schema è quello dell’opera Cene¬rentola ma ancora più divertente, attuale e creativo. Elementi di spettacolarizzazione sono costanti colpi di scena. I recitativi in musica vengono sostituiti con moderni e veloci dialoghi ed il ritmo dà origine ad una Cenerentola dalla forza comica. Un Rossini che dà ordini ad un gruppo di anarchici coristi. Il dialogo tra mago autore e compositore con i suoi personaggi. Una pirandelliana ribellione dei personaggi che smonteranno la scena e la rimonteranno per volontà di Rossini, fino a ribellarsi. Ogni costruzione scenica risponde ad un mondo immaginario dove gli interpreti muo¬veranno parole e fatti in gesti simbolicamente legati alla natura delle loro passioni. La novità sta nel continuo cambio di fronte e nel punto di arrivo di questa Cenerentola. A partire da lunedì 26 marzo, in occasione della rappresentazione di Cenerentola, il Teatro dell´Opera di Milano invita a provare la magica scarpetta di Cenerentola direttamente presso la biglietteria del Teatro Smeraldo! La fortunata che riuscirà a calzare la scarpetta vincerà un biglietto omaggio per una delle due rappresentazioni in programma. La novità della stagione 2011/2012 è l’impegno di Teatro dell’Opera a creare un progetto legato all’ecosostenibilità riconsiderando tutti i suoi momenti produttivi e seguendo i principi di questo valore già intrinseco nella natura stessa della nostra associazione. Teatro dell’Opera ha creato un legame e una collaborazione in modo da divulgare e far conoscere questo nuovo stile di vita attraverso altri marchi ecosostenibili. Utilizzare la cultura per far conoscere le possibilità di un vivere sostenibile. Www.teatrosmeraldo.it |
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MILANO (PICCOLO TEATRO): VIA ROVELLO TORNA A ESSERE LA CASA DI GOLDONI - “I RUSTEGHI” CON LA REGIA DI GABRIELE VACIS - UN GOLDONI NERO E FEMMINISTA ANTE LITTERAM - RITRATTO AGGIORNATO DI RICCA E OTTUSA BORGHESIA CON UN CAST INTERAMENTE MASCHILE - DAL 24 APRILE AL 6 MAGGIO 2012
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Via Rovello, come dire la casa di Goldoni. La sala storica del Piccolo è stata testimone di tutte le possibili declinazioni sceniche del grande veneziano, da quelle storiche di Strehler ai Gemelli veneziani (2001) di Ronconi, fino alla recente Trilogia di Toni Servillo (2007). Al Piccolo Teatro Grassi arriva ora, dal 24 aprile al 6 maggio 2012, una delle sue commedie più cupe, i Rusteghi con la regia di Gabriele Vacis (prodotto dal Teatro Stabile di Torino), al suo secondo Goldoni dopo la Trilogia del 1993. Due padri, tanto ricchi quanto gretti e ignoranti, vorrebbero che i rispettivi figli si sposassero, ma senza dar loro la possibilità di conoscersi prima delle nozze. La siora Felice, trasgredendo, fa incontrare i ragazzi che sono scoperti e accusati di aver disobbedito agli ordini paterni. Goldoni tratteggia la condizione dell´uomo adagiato nella propria stoltezza: per questo un rinoceronte campeggia sul palco, rimandando all´universo ioneschiano di Rhinocéros, commedia sull´omologazione e sull´ottusità dell’uomo. La rilettura in chiave moderna dell´opera settecentesca operata da Gabriele Vacis e Antonia Spaliviero, che firmano insieme traduzione e adattamento, sottolinea la meschinità e la chiusura dei personaggi principali. La scelta di affidare i ruoli femminili a uomini rappresenta un tentativo di calarsi nei panni altrui per meglio capire il proprio prossimo. “Le donne dei Rusteghi”, spiega la Spaliviero, “non fanno mai veramente parte del mondo che decide le regole. Sono solo a disposizione di quel mondo, lo vivono nascoste e finiscono per adeguarne le loro stesse ambizioni. Per questo, quando abbiamo cominciato a riscrivere Rusteghi in italiano dal veneziano, ci è sembrato realistico che le donne fossero essenzialmente un costume, un abito sulla scena maschile. La scelta di affidare ad attori maschi anche le parti femminili è solo un piccolo scarto, data l’ininfluenza di un corpo femminile così scisso dalla complessità della sua intelligenza, in questo mondo di padroni, più che di padri o mariti”. “Quello dei Rusteghi è un mondo fatto di legami fra maschi che esclude ogni scheggia di femminile. Quella è gente, i rusteghi”, dice Vacis, “che ha bisogno di tenere asserviti i giovani e le donne. Ai rusteghi non basta decidere il matrimonio dei figli. Pretendono anche che non si incontrino prima. Una prepotenza gratuita. La prepotenza ha bisogno della gratuità, ha bisogno di passare i limiti, quando le pretese dei prepotenti diventano smisurate. Quando si allargano gli squilibri. Sostanzialmente quando i ricchi diventano troppo ricchi e i poveri troppo poveri. Ci sono dei periodi così. Periodi in cui si perdono le proporzioni. Quelli di Goldoni dovevano essere tempi schiodati. Un po’ come i nostri. Tempi in cui i ricchi sono troppo ricchi e i poveri troppo poveri”. Www.piccoloteatro.org |
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MILANO: CULTURA. DOMENICA CARLO GIUFFRÉ PROTAGONISTA IN SALA FONTANA DI “TEATRI AL NOVECENTO” |
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Domenica 15 aprile, alle ore 11.30, in Sala Fontana al Museo del Novecento, va in scena un nuovo appuntamento di “Teatri al Novecento”, il ciclo di incontri con i protagonisti degli spettacoli della stagione teatrale milanese. Questa domenica il pubblico potrà incontrare Carlo Giuffrè, noto attore teatrale e protagonista della commedia “Questi Fantasmi” di Eduardo De Filippo, di cui Giuffrè è regista oltre che attore protagonista, scoprendo i contenuti del testo teatrale, la costruzione del personaggio e avere un assaggio della rappresentazione. I visitatori del Museo potranno assistere liberamente all’incontro, così come i possessori della Card900, in vendita presso la Biglietteria del Museo, che potranno assistere gratuitamente a tutti gli appuntamenti in calendario. Ai visitatori verrà inoltre offerta la possibilità di assistere allo spettacolo di cui hanno assaporato un’anticipazione - a prezzo scontato, diverso da sala a sala - presentando alla biglietteria del teatro il tagliando di ingresso al Museo. Il calendario degli appuntamenti domenicali dedicati al teatro proseguirà fino a giugno. Il palcoscenico di Sala Fontana ospiterà attori e registi degli spettacoli teatrali in cartellone nei principali teatri milanesi. Tutte le informazioni e il calendario appuntamenti sono disponibili sul sito www.Museodelnovecento.org o al numero 02.88444061. |
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IL TRENTOFILMFESTIVAL ALL’OMBRA DELLE TOFANE |
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Si consolida l’amicizia tra il Trentofilmfestival e Cortinaincroda, la kermesse dedicata al mondo dell’alta quota, che inizierà il prossimo 6 luglio. Giovedì 5 aprile la presentazione ufficiale dell’edizione 2012 al teatro Alexander Girardi di Cortina, con la proiezione di “The Asgard Project” di Alastair Lee, film insignito con la Genziana d’Oro lo scorso anno a Trento. Cortina, dopo Courmayeur, è stata la seconda tappa del tour delle Alpi del Trentofilmfestival per il suo 60° anniversario, tour che proseguirà il 20 aprile a Bolzano in occasione di Prowinter. Lasciate le Alpi della Valle d’Aosta, il Trentofilmfestival torna sulle Dolomiti per il suo secondo appuntamento fuori dai confini trentini, questa volta all’ombra delle Tofane. Giovedì 5 aprile il festival ritrova i suoi cari amici di Cortinaincroda, la manifestazione dedicata al mondo della montagna che ogni estate, da quattro anni a questa parte, prende vita nella Regina delle Dolomiti. Per lanciare l’edizione 2012 della rassegna ampezzana, il presidente del Trentofilmfestival Roberto De Martin, il sindaco di Cortina Andrea Franceschi e l’assessore alla cultura Giovanna Martinolli si daranno appuntamento al teatro Alexander Girardi di Cortina. La kermesse quest’anno prenderà il via venerdì 6 luglio, facendo incontrare gli appassionati di un mondo antico e affascinante come quello della montagna in un mix di poesia, adrenalina, scrittura, cinema e musica. La serata di presentazione sarà un momento emozionante che unirà il cinema e lo sport: in programma la proiezione di The Asgard Project, film del regista inglese Alastair Lee che nell’edizione 2011 del Trentofilmfestival, è stato fregiato con la Genziana d’Oro del Club Alpino Italiano come miglior film dedicato all’alpinismo. Un riconoscimento che premia la capacità della pellicola di mettere in mostra le esaltazioni e le paure di scalatori e avventurieri tanto da far immedesimare alla perfezione lo spettatore con i loro stati d’animo. Sullo schermo l’avventura dell’ambizioso alpinista inglese Leo Houlding, che intende giungere per la prima volta sulla vetta della Torre Nord del Monte Asgard, massiccio situato nel cuore dell’Arcipelago Artico, sull’isola di Baffin. Accompagnato dallo statunitense Stanley Leary, grande esponente dell’arrampicata sulle big wall, lo scalatore britannico incontrerà una serie di pericoli non programmati sulla via del ritorno alla base della parete dopo la salita. L’appuntamento di Cortina è stato la seconda tappa del tour sulle Alpi che il Trentofilmfestival ha organizzato per celebrare il suo sessantesimo compleanno. Il viaggio si è aperto mercoledì 21 marzo a Courmayeur, in occasione della serata inaugurale dei Piolets d’Or, gli Oscar dell’alpinismo mondiale. Dopo Cortina il festival approderà il 20 aprile a Bolzano in occasione di Prowinter, fiera dedicata al noleggio e ai servizi per gli sport invernali che quest’anno dedicherà un’attenzione particolare allo scialpinismo, emozionante disciplina che ha avuto le origini prima del più famoso sci alpino. Il tour si concluderà la prossima estate a Madonna di Campiglio, dove il Trentofilmfestival sarà ospite della kermesse d’alta quota “Il Mistero dei Monti”, evento che intende diffondere la cultura della montagna attraverso la letteratura, la filosofia, la scienza e il cinema, con un incontro dedicato alla montagna nella veste di generatrice di immagini |
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SETTIMANA DELLA CULTURA CON “LE COLLINE DEL MARE” |
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Da sabato 14 a domenica 22 aprile verrà celebrata la settimana della cultura, nell’ambito del Piano di valorizzazione "Le Colline del Mare, tra Tanaro e Belbo", un progetto che coinvolge 26 piccoli Comuni astigiani, con le Comunità collinari, l´associazione Astesana, alcuni operatori economici e la Regione Piemonte, per far conoscere i valori culturali, paesaggistici ed enogastronominici del territorio. Capofila è l’Ente Parchi Astigiani. Si tratta di una zona con gli affioramenti fossiliferi nell’ex cava Crociera di Cortiglione e nella Riserva della Val Sarmassa, oltre alla sede espositiva della balena di Vigliano, residui del mare che in un passato remoto ricopriva le colline dell’Astigiano. Senza dimenticarsi che per Davide Lajolo le colline ricoperte da boschi e vigneti hanno un po´ l´aspetto del mare. Suggestioni di un mare che non c´è più si mescolano alla storia di un territorio che vuole svelarsi al visitatore. Le iniziative della Settimana della Cultura sono fruibili gratuitamente. Il programma completo sul sito. Www.lecolllinedelmare.it |
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MILANO (TEATRO STREHLER: NUOVA PRODUZIONE DEL PICCOLO - I SEGRETI E I MECCANISMI DEL POTERE - GIULIO CESARE SECONDO CARMELO RIFICI - IN PRIMA NAZIONALE DAL 12 APRILE AL 6 MAGGIO 2012 -
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Alla sua quinta regia per il Piccolo Teatro di Milano Carmelo Rifici, 38 anni, affronta un grande classico, Giulio Cesare di William Shakespeare, che debutterà in prima nazionale giovedì 12 aprile prossimo al Teatro Strehler, con repliche fino a domenica 6 maggio. È la prima volta di Rifici nella sala più grande del Piccolo, dopo I pretendenti di Lagarce, Il Gatto con gli stivali di Tieck, Dettagli di Norén, andati in scena allo Studio, e Nathan il saggio di Lessing al Grassi. Un grande cast con 23 attori (tra i quali Massimo de Francovich nel ruolo di Giulio Cesare, Marco Foschi in quello di Bruto, Sergio Leone di Cassio, Danilo Nigrelli di Antonio), un’originalissima messa in scena ricca di sorprese e di effetti speciali e una lettura che sviscera aspetti mai portati sul palcoscenico, fanno del Giulio Cesare di Rifici uno degli appuntamenti teatrali più attesi della primavera. E poi a suscitare grande interesse c’è il tema – quanto mai quotidianamente subito nella vita di ognuno di noi – dei segreti e dei meccanismi del Potere, del suo eterno conflitto con l’ideale, la giustizia, la libertà: un tema che appassionò particolarmente Shakespeare quando scrisse Giulio Cesare al volgere del nuovo secolo, il Seicento. Giulio Cesare si svolge all’interno di uno scenario distrutto e frammentato. La repubblica è allo sbando: priva di valori e di modelli di riferimento, trova in Giulio Cesare il capro espiatorio su cui scaricare tutta la violenza accumulatasi negli anni. In questo mondo disorientato e dominato dall’invidia, due figure si contrappongono: Marco Antonio, il nuovo ‘comunicatore’, ambiguo, seduttivo e demagogo, e Bruto, assassino con Cassio di Cesare, in realtà la sua copia mal riuscita e come lui destinato ad andare incontro a una morte violenta, sacrificale, l’unica soluzione, sembra dire Shakespeare, perché Roma trovi pace. Quando le decisioni sono prese all’interno di stanze alle quali è interdetto l’accesso del popolo… di Carmelo Rifici Giulio Cesare è ancora oggi uno dei testi che meglio rappresentano i meccanismi del potere. Soprattutto, restituisce una metafora sulla crisi di un sistema e invita anche il pubblico contemporaneo ad avere un punto di vista universale, uno sguardo dall’alto su che cosa può succedere quando uno Stato entra in crisi. La grandezza di Shakespeare sta proprio nella sua straordinaria capacità di rendere universali i problemi, svincolandoli dal quotidiano e dal dettaglio. Nel testo ho individuato tre nuclei. Il primo è l’aspetto pubblico: c’è una repubblica che sta evolvendo in un impero. Una parte della classe politica non vuole che ciò accada. La questione investe anche la popolazione, i cittadini di Roma e – in una visione universale – qualunque popolo che si trovi di fronte ad una svolta autoritaria. Il secondo nucleo, per me più importante, è l’aspetto privato. Abbiamo la percezione che le necessità dello Stato siano totalmente in secondo piano rispetto alle istanze espresse dai rapporti privati all’interno della classe politica, basati su strani equilibri che vengono via via smantellati. I politici si trovano a gestire una situazione che non conviene né a loro né al popolo. Di ciò che convenga al popolo, Shakespeare ci fa sapere ben poco. Molto ci dice invece su che cosa avvenga all’interno di una classe politica in crisi, dove si cerca di salvaguardare gli interessi privati e non il bene pubblico. È inutile sottolineare la somiglianza con il nostro presente. Cesare, Bruto, Cassio e Antonio vivono tutti una dimensione personale (amori, odi, invidie e gelosie) che riverbera sulla vita politica di Roma, la quale viene tragicamente travolta dalle loro stesse passioni. Il contesto politico in cui si muove il dramma storico è caotico e frammentato, il popolo non distingue Repubblicani da Monarchici, perché le differenze interne ai due schieramenti tendono a scomparire e ad essere assimilate ad un medesimo costume: chi sta all’opposizione tenta in tutti i modi di sradicare chi siede sulla poltrona del comando, e quest’ultimo sa che se fosse al posto suo farebbe esattamente la stessa cosa. Un terzo nucleo, quasi mai affrontato nelle messe in scena del Giulio Cesare, è quello “magico”, rappresentato dalle profezie e dai poteri occulti, di cui troviamo traccia in molte opere di Shakespeare, anche se è strano rilevarne la presenza in un dramma storico. Nel Giulio Cesare i presagi si avverano e meritano pertanto attenzione. Fondamentale risulta la figura dell’indovino, che io ho ampliato, rispetto al testo originale, conferendole un respiro più ampio. Diventa il ponte fra il potere della classe dirigente e un potere “altro”. La relazione fra magia e potere è millenaria ed è un fenomeno che si verifica, anche se in maniera meno prepotente, ancora oggi. E’ molto frequente che questo rapporto emerga nei periodi di crisi della politica: pensiamo per esempio al rapimento Moro, con la seduta spiritica alla quale partecipa Prodi, o al legame di Mussolini con il sensitivo Gustavo Rol, o a quello di Reagan con le veggenti, ma pensiamo anche ai rapporti con le logge massoniche, i servizi segreti, o peggio con quello che Norberto Bobbio chiama lo Stato invisibile o l’antistato. Uno Stato che si autodisciplina fuori dalla regole della Democrazia. Per indagare questi tre filoni ho evitato di ricorrere a immagini della Roma imperiale o repubblicana e ho vestito gli attori con abiti contemporanei. L’iconografia del potere è oggi incredibilmente legata a uomini che indossano gessati o abiti blu e cravatte rosse o blu, e a tendaggi degli stessi colori che fanno da sfondo alle foto ufficiali. Quasi non vi fossero altri colori ed esistesse una sorta di “divisa” che il popolo è abituato a riconoscere e ad identificare con il potere. Roma sulla scena diventa una stanza. Cassio dice: “Roma è diventata una stanzetta dove si è rifugiato un unico uomo”, e Antonio, parlando di Ottaviano, dice a un suo aiutante: “Non far venire Ottaviano ancora a Roma, perché Roma è una stanza alquanto pericolosa”. Questa rappresentazione consente di creare corridoi, giochi quasi labirintici all’interno della scena, dove i personaggi agiscono all’interno di un piccolo spazio. La stanza del potere ha ben poco a che vedere con la pubblica piazza dove i fatti dovrebbero essere condivisi e portati alla luce. È il popolo che dovrebbe decidere il destino di Roma. Con questa scelta ho voluto mettere in evidenza un aspetto che ritengo molto importante. Shakespeare denuncia un pericolo: le decisioni sono prese all’interno di stanze alle quali è interdetto l’accesso al popolo sovrano… Carmelo Rifici L’adattamento drammaturgico di Renato Gabrielli Nel progetto registico di Carmelo Rifici, i numerosi ambienti esterni evocati nel copione shakespeariano vengono ricondotti all’interno di un sistema di stanze che si scompongono e ricompongono, incastrando inesorabilmente i personaggi, guidandone i percorsi, limitandone la libertà. Non c’è pubblica piazza, non c’è campo aperto di battaglia. L’adattamento che ho realizzato insieme a Rifici ha comportato dunque soprattutto un lavoro di taglio e nuovo montaggio della traduzione di Agostino Lombardo su misura di una precisa drammaturgia dello spazio. Abbiamo scelto di “asciugare” drasticamente le battute dei personaggi principali (in particolare di Bruto, Cassio e Antonio), per poter dare anche rilievo a figure in apparenza minori, conservando scene o spezzoni di scena che nella maggior parte degli allestimenti vengono tagliati. In ciò si asseconda l’intento registico di dare vita in primo luogo a un ambiente: quello di una Roma/stanza inquieta, contraddittoria, avida e timorosa al tempo stesso di uno sconvolgimento epocale che tutti, dall’irridente calzolaio che appare solo nella prima scena a Cesare stesso, avvertono come inevitabile. Sotto il velo di una retorica che raggiunge nei versi shakespeariani vette altissime, ribollono spinte irrazionali, invidie appassionate e inconfessabili, deliri di superstizione. Giulio Cesare è una tragedia di presagi che si avverano e di eroi che soccombono ai propri fantasmi, rinunciando di fatto all’autonomia etica che si ostinano a rivendicare. I potenti usano l’occultismo a scopo di manipolazione, ma sono a loro volta sedotti, fuorviati, ipnotizzati. Non si dimostrano poi sostanzialmente diversi da quel popolo che disprezzano a parole, e che, con la forza delle parole, inducono a scatenare un’incontrollabile violenza. E infatti gli artigiani sostenitori di Cesare nella scena iniziale – da noi rielaborata per accentuare l’aspetto sinistro, più minaccioso che comico, dei giochi di parole – si contrappongono da pari a pari, senza palesare alcun tipo d’inferiorità, ai nobili Flavio e Marullo. Nel copione di Shakespeare non mancano certo le scene d’azione, e il sangue si sparge senza risparmio. Si è scelto di immergere queste scene in un’atmosfera rarefatta e allucinatoria, come se anche colui che perpetra la violenza ne fosse al tempo stesso spettatore impotente. Beninteso, il clima onirico non depotenzia i conflitti, né li rende irreali, ma accentua una scissione interna ai personaggi in cui una sensibilità contemporanea non può non rispecchiarsi. La violenza è sempre altrove, goduta come uno spettacolo, contemplata a distanza, perfino se siamo noi stessi a compierla, o se viene compiuta in nostro nome |
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MILANO (SEDE CENTRALE DEL CLUB ALPINO ITALIANO): PRESENTATA LA 60ESIMA EDIZIONE DEL FESTIVAL DEL CINEMA E DELLA CULTURA DI MONTAGNA PIÙ ANTICO AL MONDO - TUTTO PRONTO PER FESTEGGIARE I PRIMI 60 ANNI ED INVADERE CON TANTISSIME INIZIATIVE LA CITTÀ DI TRENTO - DAL 26 APRILE AL 6 MAGGIO 2012
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. «Il Trentofilmfestival si rinnova di anno in anno e si evolve come l’alpinismo, che consideriamo uno spaccato della società. E’ come una storia che si ripete, ma a cui ogni anno si aggiunge qualcosa, con la straordinaria capacità di suscitare un interesse sempre maggiore. Con queste parole Umberto Martini, Presidente Generale del Club Alpino Italiano, ha aperto la conferenza stampa di presentazione della 60esima edizione del festival trentino nella sede Centrale del Cai a Milano. «Grazie per quello che riuscirete a trasmettere e auguri per un’edizione speciale, che sia di grande successo». Ringraziando per l’augurio, il Presidente del Trentofilmfestival Roberto De Martin: «Sarà un’edizione ricchissima, a cui abbiamo dedicato notevole impegno, ma che si poggiava già sulle solide basi di chi mi ha proceduto. Chi va in montagna sale sulle spalle dei suoi predecessori. Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno reso grande il festival in questi 60 anni di storia». Il Direttore del Trentofilmfestival Luana Bisesti ha aggiunto: «Saranno 11 giorni fitti di appuntamenti, proiezioni, incontri. La prima edizione dove ogni sera ci sarà una ‘serata-evento’ che spazierà dal cinema muto al teatro, passando per concerti e serate alpinistiche. Siamo fieri anche di avere al festival tutte le generazioni di alpinisti, dai fenomeni ‘in erba’ come Adam Ondra e Hervè Barmasse ai grandi che hanno fatto la storia, Reinhold Messner e Steve House. Segno tangibile che il festival si sta sempre più aprendo ai giovani e riesce a stare al passo con la tecnologia. Novità di quest’anno è proprio la prima presentazione a Montagnalibri di un e-book, Il turno di notte lo fanno le stelle, un inedito racconto presentato da Erri De Luca e Adriano Giannini. Oltre a loro, Margherita Hack, Mauro Corona, Carla Perrotti festeggeranno i nostri primi 60 anni. Vi aspettiamo a Trento». Nella serata di premiazione, sabato 5 maggio, dopo la consegna delle Genziane, ci sarà lo spettacolo “Scritto a matita su un libro in vetta”, l’omaggio a quarant’anni dalla morte a Dino Buzzati. «Sarà il nostro umile contributo in scena, con parole e musica per ricordare Dino al festival che tanto amava» ha commentato Massimiliano Finazzer Flory, autore e voce narrante dello spettacolo, intervenuto stamane alla conferenza. Il festival non chiuderà i battenti a Trento, ma la sua programmazione continuerà a Bolzano. Domenica 6 maggio, dopo la tavola rotonda sull’alpinismo Quo Climbis? tenuta da Messner, ci sarà la serata Eiger Nord: rocce e tempeste nel centro d´Europa, condotta dal giornalista e scrittore Marco Albino Ferrari: «Ripercorreremo l’avventura di Andrea Mellano, Gildo Airoldi e Romano Perego. Non sono personaggi che il grande pubblico conosce, ma sono operai, artigiani, contadini che hanno dedicato il loro tempo libero all’alpinismo, praticandolo ad un livello altissimo, e che sono riusciti nell’impresa di salire, come primi italiani, la parete nord dell’Eiger cinquant’anni fa». La staffetta del festival proseguirà a Milano: «E’ stato divertente scegliere 20 appuntamenti del festival che porteremo allo Spazio Oberdan dal 16 al 20 maggio – ha commentato il Presidente della Fondazione Cineteca Italiana Matteo Pavesi – Faremo un racconto in filigrana del festival, con film in concorso, retrospettive ed eventi speciali» |
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MILANO (TEATRO LITTA): GIULIO CASALE CON LO SPETTACOLO DI PROSA CANTATA "LA FEBBRE" - DA GIOVEDÌ 12 AL 29 APRILE
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Da giovedì 12 al 29 aprile per dodici sere (12-13-14-15-19-20-21-22-26-27-28-29) il cantautore, autore e attore Giulio Casale andrà in scena al Teatro Litta di Milano (Corso Magenta, 24) con “La Febbre”: spettacolo di prosa cantata incentrato su monologhi originali scritti per l’occasione e brani del suo nuovo disco di inediti “Dalla parte del torto” (il secondo singolo estratto dall’album, in rotazione radiofonica da venerdì scorso, è “Apritemi”, scaricabile al seguente link http://dl.Dropbox.com/u/25181547/03%20apritemi.zip ). “La Febbre” affronta il tema dei disagi sociali raccontando di vite ed esistenze di uomini e donne, dando voce a presenze silenziose intorno a noi. Per farlo gli autori si sono avvalsi anche della collaborazione degli operatori dell’assessorato alle Politiche sociali del Comune di Milano (http://www.comune.milano.it/ ), testimoni in prima linea di storie e vicende di questa umanità nascosta. “Contribuire alla scrittura dei testi di questo spettacolo – spiega l’assessore Pierfrancesco Majorino – è stato per noi un momento di grande soddisfazione, un riconoscimento nuovo e diverso rivolto ai nostri operatori ogni giorno vicini a chi è in difficoltà nella nostra città. Un’esperienza significativa e coinvolgente che, grazie a questa rappresentazione, potrà essere condivisa con molte altre persone”. Dal giovedì al sabato (12-13-14-19-20-21-26-27-28 aprile) l’inizio dello spettacolo sarà alle ore 21.00, la domenica (15-22-29 aprile) alle ore 16.30. Il costo del biglietto (posto unico) è di 15,00 euro (infoline: 02 86454545 - promozione@teatrolitta.It - http://www.teatrolitta.it/ ). Ad accompagnare Giulio Casale sul palco del Teatro Litta sarà una band formata da Giovanni Ferrario (basso elettrico e produttore artistico dell’album “Dalla parte del torto”), Lorenzo Corti (chitarre elettriche), Pier Ballarin (tastiere e campioni) e Nicola “Accio” Ghedin (batteria e campioni). L’allestimento scenico e le luci sono curate da Lucio Diana e il suono da Marco Tagliola e Marco Posocco, mentre la regia dello spettacolo è affidata a Francesca Bartellini che racconta: “ Un incontro artistico, questo tra Casale e me, molto intenso. Il nostro spettacolo nasce da una sintonia di intenzioni e visioni che passa dalla parola al canto e dal canto alla parola in un viaggio che ci ha marcato entrambi ”. Http://www.facebook.com/pages/giulio-casale-pagina-ufficiale/268239809862261 http://www.Facebook.com/spettacololafebbre |
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TRENTO: ECCO LA 14^ "SETTIMANA DELLA CULTURA" |
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Si Comincia Col Museo Delle Palafitte Di Fiave´ Sarà l´inaugurazione ufficiale del Museo delle Palafitte di Fiavé, che si terrà sabato 14 aprile alle 14.30, ad aprire la quattordicesima Settimana della Cultura. L´ha annunciato l´assessore Panizza nel corso di una conferenza stampa che s´è tenuta stamani in Provincia: "Con l´apertura del Museo delle palafitte di Fiavé – ha detto Panizza, – consegniamo alla comunità trentina e al vastissimo mondo degli ospiti della nostra terra il museo di quello che dev´essere ormai considerato uno dei più importanti siti palafitticoli d´Europa e che di recente è stato inserito nel patrimonio culturale dell´Unesco assieme al sito altrettanto importante di Molina di Ledro." L´apertura del Museo di Fiavé darà il via a una intera settimana di appuntamenti con la cultura trentina. Numerosissime saranno le proposte e le opportunità, capaci di soddisfare tutti i gusti e tutte le età: si andrà dalle visite ai musei agli incontri con gli Autori, dagli spettacoli teatrali e musicali per grandi e piccini ai laboratori didattici,dai concerti e alle merende in biblioteca, dai tè delle letture alle presentazioni di nuovi libri o di capolavori dell´arte restaurati... La Cultura si muove, insomma, per far vivere il territorio, e non solo in questo mese di aprile. Accanto all´assessore Panizza stamani in Provincia c´erano Erilde Terenzoni, soprintendente archivistico per il Trentino Alto Adige del Ministero per i beni e le attività culturali; il soprintendente provinciale ai beni archivistici e archeologici Livio Cristofolini, accompagnato dal responsabile dell´Ufficio beni archeologici Franco Nicolis; il soprintendente per i beni architettonici Sandro Flaim; la soprintendente per i beni storico-artistici Laura Dalprà; il direttore del Castello del Buonconsiglio Franco Marzatico e Claudio Martinelli, dirigente del Servizio attività culturali. "La Settimana della Cultura - ha detto l´assessore Panizza nel suo intervento, – richiama l´attenzione di tutti sui nostri patrimoni culturali e ci invita a conoscerli e a impegnarci per una loro attenta valorizzazione. Il programma prevede 110 appuntamenti, che sono proposti da 27 diversi soggetti e che coinvolgono 17 municipalità. Numeri significativi perché documentano quella rete culturale che è l´obiettivo centrale del nostro impegno come amministrazione provinciale. Ma questa settimana, che vuole offrire occasioni culturali ad ampi spazi di popolazione, anche a coloro che normalmente non sono fruitori di musei e di biblioteche, diventa una proposta di cultura per tutti, di cultura accessibile anche economicamente, vista la presenza di numerosi appuntamenti gratuiti o a prezzi ridotti." È anche, però, una cultura che sa e che vuol far festa, visto che, dopo l´inaugurazione di Castel Thun avvenuta due anni fa, è la volta di un´altra importante tappa della crescita del sistema museale del Trentino: "Quest´anno – ha infatti ricordato Panizza, – la Settimana della Cultura si apre con l´apertura del nuovo Museo delle palafitte di Fiavé, che avrà luogo nel primo pomeriggio di sabato 14 aprile. È il coronamento di un impegno durato anni, che viene solennizzato anche dalla recente iscrizione delle palafitte di Fiavé e di Ledro nell´elenco dei siti preistorici dell´arco alpino che sono stati dichiarati patrimonio culturale dell´Unesco. Il nuovo Museo di Fiavé, a cui si aggiungerà il Parco delle palafitte di Fiavé che è in corso di realizzazione, sono il sigillo di un territorio che ama, che consuma e che produce cultura, cosciente com´è che ogni forma di cultura contribuisce ad arricchire quell´identità che sta alla base della nostra storia, della nostra Autonomia e del nostro modo di considerare la comunità". Centodieci appuntamenti, quindi, che vanno dall´arte alla storia, dalla musica alla didattica: laboratori, conferenze, visite guidate ai musei e ai castelli, serate in biblioteca, concerti e giochi: "La caratteristica di tutte le Settimane della Cultura – ha sottolineato l´assessore Panizza, – sta proprio nel saper parlare con linguaggi semplici e accattivanti a quei settori di popolazione con i quali normalmente chi studia e chi ricerca ha difficoltà a relazionarsi. Vogliamo parlare ai giovani, vogliamo coinvolgere le famiglie, vogliamo far capire che avvicinarsi alla cultura può essere bello, sorprendente e, perché no?, anche divertente". Analoghi concetti sono stati espressi da Erilde Terenzoni, che ha parlato a nome del Ministero per i beni e le attività culturali: "La Settimana della Cultura è l´occasione per una forte campagna motivazionale e attrattiva nei confronti di quanti nel settore della cultura vivono e lavorano: sono felice che anche quest´anno il Trentino abbia accolto con favore l´invito del Ministero, dimostrando una profonda convinzione in quelli che sono gli obiettivi che ci siamo posti nel realizzare questa kermesse diffusa sull´intero territorio nazionale". È poi toccato ai singoli referenti del settore culturale della Provincia autonoma di Trento presentare più nel dettaglio alcuni eventi specifici. Soprintendenza per i beni archivistici e archeologici: Museo delle Palafitte di Fiavé - La Settimana della Cultura in Trentino si apre con un evento di eccezione, l’inaugurazione del Museo delle Palafitte di Fiavé che si terrà sabato 14 aprile alle ore 14.30. Saranno presenti all´evento l’assessore alla cultura della Provincia autonoma di Trento, Franco Panizza e il sindaco di Fiavé, Nicoletta Aloisi. L’allestimento, progettato e diretto dall’architetto Franco Didoné, e le attività future del museo, saranno illustrati da Livio Cristofolini, dirigente della Soprintendenza per i Beni librari archivistici e archeologici, che ha ideato e realizzato la struttura, e dai curatori, gli archeologi Paolo Bellintani e Luisa Moser. Sabato 14 aprile 2012 - Il programma di sabato 14 aprile prevede la sfilata della Banda Intercomunale del Bleggio con partenza dalla piazzetta S.zeno fino al museo, dove si terranno i saluti delle autorità e gli interventi dei curatori e dei responsabili della struttura. Seguiranno visite al museo per gruppi, allietate da intermezzi musicali di Alexandra Selleri all’arpa celtica. Nell’occasione saranno esposti i lavori - disegni, collage, manufatti d’argilla, modellini - realizzati dagli alunni dell’Istituto Comprensivo Giudicarie Esteriori nell’ambito del progetto promosso dai Servizi Educativi della Soprintendenza, volto alla conoscenza del patrimonio archeologico locale nell’ottica di sviluppare la percezione del bene culturale come ricchezza inestimabile per tutta la comunità. Sono oltre 500 gli alunni di tutte le classi delle scuole primarie di Fiavé, Rango, San Lorenzo in Banale, Campo Lomaso e Stenico, oltre ad un gruppo di ragazzi della scuola secondaria di Ponte Arche che hanno preso parte al progetto con entusiasmo e molta creatività. L’inaugurazione proseguirà con una degustazione di prodotti locali a cura dalla Strada del Vino e dei Sapori dal Lago di Garda alle Dolomiti di Brenta e si concluderà in musica alle ore 20.30 nel parco del museo con il Quartetto Mandolinistico Neuma formato da Gianfranco Grisi, Alessandro Boni, Elvio Salvetti e Monica Modena. Poi, per tutta la durata della Settimana della Cultura (dal15 al 22 aprile) il museo sarà visitabile con ingresso gratuito dalle 10 alle 18, il 20 e 22 aprile anche in orario serale dalle 20.30 alle 22.30. Domenica 15 aprile 2012 - In località Carera, nei pressi dell´area archeologica delle Palafitte di Fiavé, alle 11 comincia una Visita guidata al biotopo Carera e al sito archeologico a cura del Servizio Conservazione della Natura e Valorizzazione ambientale della Provincia autonoma di Trento e dei Servizi Educativi della Soprintendenza Presso il Museo delle Palafitte, nel paese di Fiavé, alle 11, 12, 14.30 e 16.30 sono previste visite guidate. Alle 15 è in programma "Pali fitti? No, palafitte!", spettacolo teatrale per bambini e ragazzi a cura di Emit Flesti, mentre alle 16 sarà proiettato il filmato Le avventure di Patrimonito con il patrimonio mondiale. Sabato 21 aprile 2012 - Al Museo delle Palafitte delle Fiavé, alle 14.30, ´Un patrimonio di idee´, laboratorio per famiglie a cura del Museo delle Palafitte di Ledro e dei Servizi Educativi della Soprintendenza. In località Carera alle 16, presso il parcheggio dell´area archeologica delle Palafitte di Fiavé, ´Viaggio dell’Emozione. Tutto ebbe inizio dal piccolo lago Carera´, viaggio a ritroso nel tempo in compagnia di una cantastorie e di personaggi in costume, alla scoperta dei preziosi ritrovamenti di Fiavé. Seguirà una visita guidata al Museo. (a cura dell’Apt Terme di Comano Dolomiti di Brenta e dei Servizi Educativi della Soprintendenza, Info Apt Terme di Comano tel. 0465 702626 Domenica 22 aprile 2012 - In località Carera alle 14, presso l´area archeologica delle Palafitte di Fiavé, ´Arco...logia. Come si costruivano archi e frecce preistorici´, laboratorio per bambini e adulti e prove di tiro con l’arco. (a cura dei Servizi Educativi della Soprintendenza e della Compagnia Arcieri dell’Altopiano di Piné e Oscar Gonzalez. Alle 16.30, visita guidata al Museo delle Palafitte di Fiavé. Soprintendenza per i beni storico-artistici: tre conferenze - "Onore al Merito" - Nell´ambito della 14^ Settimana della Cultura – ha detto la soprintendente Laura Dalprà, – metteremo sotto ai riflettori le dodici migliori tesi di storia dell´arte dell´Università degli Studi di Trento che sono state selezionate e premiate in questi ultimi anni fra le oltre cento presentate. Martedì 17 aprile, nell´Aula grande della Fondazione Bruno Kessler di Via S.croce 77 a Trento, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17 saranno gli stessi giovani ricercatori a presentare al pubblico i risultati dei propri lavori di ricerca. "Un meraviglioso effetto di arte e di industria": le carte da parati di Castel Thun - Mercoledì 18 aprile alle 17, nella suggestiva Camera del Camin Nero del Castello del Buonconsiglio a Trento, Alessandro Pasetti Medin, funzionario della Soprintendenza per i Beni Storico-artistici, presenterà i risultati di una approfondita ricerca sulle carte da parati di Castel Thun a seguito del loro recente restauro. I papiers peints, che conobbero grande fortuna a partire dagli ultimi decenni del Settecento, sono materiali ancora poco studiati in Italia ma godono di una importante considerazione da parte degli studiosi soprattutto nell’area tedesca e francese. Le carte da parati di Castel Thun, risalenti proprio a quell’importante periodo, sono di particolare rilievo in un panorama di respiro europeo sia per qualità che per provenienza. Il rinvenimento dei documenti archivistici ha permesso di poterli datare esattamente e di ricostruire in parte la decorazione perduta. "Un capolavoro sconosciuto: il parato liturgico di Castelnuovo" - Sabato 21 aprile alle ore 18.00, nell’ambito della Settimana della Cultura, verranno presentati in anteprima a Castelnuovo presso il Teatro parrocchiale l’affascinante storia dell’acquisizione del paramento risalente al Xviii secolo, la complessa tecnica di esecuzione realizzata con materiali particolarmente pregiati, nonché il complesso intervento di restauro che ha permesso di conoscere nel dettaglio questo capolavoro tessile. L´appuntamento è promosso dalla Soprintendenza per i Beni Storico-artistici della Provincia autonoma di Trento. Soprintendenza per i beni architettonici: il restauro del Duomo di Trento - "Toccherà al Duomo di Trento – ha detto Sandro Flaim, soprintendente per i beni architettonici, chiudere la Settimana della Cultura". L´appuntamento molto atteso è per sabato 21 aprile alle 10.30. Presso lo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas (S.a.s.s.), Maria Antonietta Crippa e Giovanni Alessandrini illustreranno i restauri interni del Duomo di Trento, rendendo pubbliche le informazioni raccolte nel corso del restauro e gli esiti dello stesso nelle parti all´interno del Duomo che sono state interessate dall´intervento di restauro conservativo. Museo Castello del Buonconsiglio - Il direttore Franco Marzatico ha illustrato i numerosi appuntamenti del Buonconsiglio all´interno della Settimana della Cultura, sia nella sua prestigiosa sede di Trento sia nelle sedi periferiche di Castel Thun, Castel Beseno e Castel Stenico. Si va dal "Volo sulla torre", percorso di visita dedicato alle famiglie, all´anticipazione della grande mostra estiva "I cavalieri dell´imperatore", che sarà ospitata in due sedi distinte, il Buonconsiglio e Castel Beseno; verrà presentato il volume "Viaggio tra rocche e castelli" con gli storici dell´arte Francesca de Gramatica e Roberto Pancheri; si potrà godere della proiezione di un filmato in 3D dedicato alle fasi costruttive del Castello di Stenico. "La Settimana della Cultura – ha detto Franco Marzatico nel corso del suo intervento, – è buona testimone di quei dati statistici secondo i quali, in Trentino, il consumo di cultura è ai primi posti nella specifica classifica nazionale. Da noi più del 40% dei trentini dichiara di aver visitato nel corso dell´ultimo anno almeno un castello, una mostra o un castello. Cifre ragguardevoli, che ci invitano a proseguire negli investimenti per far crescere l´intera comunità". Altri appuntamenti - Il Museo degli usi e costumi della Gente trentina di San Michele all´Adige propone, per il pomeriggio di sabato 21 aprile, un salto tra i giochi di una volta. Si comincia alle 14.30 coi giochi di cortile e si termina verso le 18 con un salto nella golosità. Alle 15 visita guidata al Museo; alle 17 presentazione del volume "Il legno in gioco. Storia dei giocattoli in legno delle produzioni alpine dal Xviii al Xx secolo" di Rosanna Cavallini, Paolo de Carli e Laura Gasperi; alle 18 si chiude con un concerto dei River Boys. L´associazione Dimore storiche italiane, in collaborazione con l´orchestra "I filarmonici" di Trento e il Comune di Rovereto organizza per venerdì 20 aprile alle 20.30, nel Teatro Sociale "Gustavo Modena" di Mori un concerto dei fiati de "I Filarmonici", che eseguiranno musiche di Gounod, Gouvy e Strauss. |
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OSPEDALETTI: GIARDINI - PROGRAMMA COMPLETO DELLA MANIFESTAZIONE - 14 E 15 APRILE 2012
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Il 14 e 15 aprile ad Ospedaletti torna l’attesa seconda edizione di Giardini, evento organizzato da Confartigianato Imperia, Regione Liguria, Camera di Commercio di Imperia, Comune di Ospedaletti con la collaborazione di Cia, Coldiretti e Confagricoltura. Lungo la passeggiata di Corso Regina Margherita sarà nuovamente allestita un’esposizione e vendita di arredi da giardino, complementi d’arredo, attrezzi e strumenti per il giardinaggio, piante, fiori ed arte floreale (produzione di marmellate, liquori e sciroppi con i fiori), arte della tavola. Inoltre sarà dedicato uno spazio espositivo al marchio collettivo Artigiani In Liguria per i seguenti processi: ceramica, decorazione con varietà fresche e secche e ferro battuto e forgiato. La rievocazione storica Ospedaletti è la sede ideale per l’evento, perché storicamente legata al mondo della floricoltura ed all’artigianato floricolo. Il primo mercato floreale della Riviera aprì nel 1894 proprio ad Ospedaletti. Il Comune di Ospedaletti, proprio a sottolineare tale legame riprodurrà una mostra dedicata alla tradizione floricola, con mostra fotografica ed una mostra di attrezzatura appartenuta alle famiglie locali. Alcune signore in costume, proprio come un secolo fa, accoglieranno il pubblico tra le antiche ceste colme di fiori recisi, che nei primi del 900 partivano dalla vecchia stazione ferroviaria per tutta l’Europa. Uno dei due ingressi della manifestazione sarà costituito dalla ricostruzione di un’antica serra, dove il pubblico potrà trovare le testimonianze del legame con il mondo floricolo. Il programma di Giardini prevede una due giorni di corsi di composizioni floreali, corsi di cucina con tema floreale, dimostrazioni, dibattiti, incontri tematici, l’happening del cappello, la realizzazione di acconciature floreali ed una sfilata di acconciature. Gli espositori indosseranno un cappello di paglia, a sottolineare l’atmosfera romantica ed un po’ magica che l’evento vuole suggerire. Novita’ 2012: La sfilata di Giardini Tra gli stand si aggireranno modelle acconciate e vestite con abiti dedicati ad “Alice nel paese delle meraviglie”. Gli allievi della Gori Hair School e lo staff Parrucchieri Gori creeranno in diretta sotto gli occhi dei visitatori acconciature e total look ispirate al tema “Alice nel paese delle meraviglie” senza perdere di vista il tema principale della manifestazione: fiori e giardini che danno forza e lustro al territorio del Ponente Ligure. Sarà creata un’ambientazione ispirata alla festa di non compleanno del Cappellaio Matto e del Bianconiglio e non potranno assolutamente mancare la Regina di Cuori ed Alice. Tutte le acconciature sono inedite e create appositamente per l´evento, anche i trucchi e i vestiti. Verso il termine della manifestazione si terrà una piccola esibizione sul palchetto allestito dove le modelle e i professionisti dell´acconciatura si esibiranno in una simpatica parodia. Programma completo di Giardini Sabato 14 Aprile 10.00-19.00 apertura spazi espositivi di Giardini ore 10.00 Taglio del nastro a cura delle Autorità Eraldo Crespi, Sindaco di Ospedaletti Renzo Guccinelli, Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Liguria Marco Benedetti, Membro Camera di Commercio di Imperia Luca Falco, Presidente Confartigianato Imperia ore 10.15 Visita alle aree della manifestazione a seguire Tavola Rotonda Punteruolo Rosso Delle Palme: Una Minaccia Per I Giardini Liguri. Prevenzione E Difesa Biblioteca Civica “G. D’annunzio” - C.so Regina Margherita 1 - Ospedaletti (Im) ore 10.30 Saluto delle autorità Moderatore: Luca Falco, Presidente Confartigianato Imperia Interventi ore 10.45 Inquadramento generale del problema dal punto di vista normativo Dr. Marcello Storace, Dirigente Servizio Fitosanitario Regionale ore 11.00 Biologia dell’insetto e sintomatologia delle palme infestate Dr. Claudio Littardi, Centro Studi e Ricerche per le Palme di Sanremo ore 11.15 Risultati del Progetto Dipropalm - Difesa nei confronti del Punteruolo rosso delle palme, Rhynchophorus ferrugineus Dott. Ssa Benedetta Cangelosi, Cra - Fso Unità di Ricerca per la Floricoltura e le Specie Ornamentali - Sanremo ore 11.30 Strumenti di lavoro adottati con successo per la cura delle palme infestate Arch. Linda Peruggi, Responsabile del Servizio per il Verde Pubblico del Comune di Ospedaletti Dr. Stefano Anfosso, agronomo Testimonianze di: Antonino Bonifacio, giardiniere del Comune di Ospedaletti - Alberto Laura, palmista del Comune di Ospedaletti ore 12.00 Dibattito ore 12.30 Conclusioni a cura di Marco Roverio, Assessore al Verde Pubblico ed alle Politiche Agricole del Comune di Ospedaletti Due palme salvate dalla minaccia del punteruolo rosso Ospedaletti combatte in prima linea contro il punteruolo rosso delle palme organizzando “in casa” con proprio personale interno una efficace battaglia. Grazie all’impegno ed alla competenza dei giardinieri comunali Antonino Bonifacio ed Alberto Laura, supportati dall’Agronomo Dott. Stefano Anfosso, sono stati recuperati due esemplari di Phoenix canariensis colpiti da punteruolo rosso lo scorso autunno. La tempestiva diagnosi ed un adeguato intervento di dendrochirurgia hanno consentito di eliminare la parte colpita dall’infestazione, evitando l’abbattimento. In questi giorni è stato tolto l’involucro protettivo all’apice di una palma di circa ottant’anni, che abbellisce il giardino della villetta che ospita l’asilo nido e la scuola dell’infanzia, appartenente alla Fondazione Principe Lubomirski, e si è potuto constatare che le foglie sono germogliate numerose e sane. La stessa cosa è successa il mese scorso per un esemplare sito in via Matteotti. Alla luce della ripresa vegetativa, sebbene permangano in atto tutte le attenzioni del caso, si può ben sperare nella definitiva salvezza dei due esemplari trattati. L’ufficio verde pubblico del Comune di Ospedaletti e l’assessore Marco Roverio, nella battaglia contro il punteruolo rosso hanno scelto di puntare sulla tempestività della diagnosi, con un attento monitoraggio del territorio e quindi nel tentare per quanto possibile il recupero delle palme, nella speranza di mantenere vivo questo valore aggiunto del paesaggio cittadino, tanto apprezzato da abitanti e turisti. (Fonte Comune di Ospedaletti) ore 11.00 • Arena Eventi Corso di composizioni floreali A cura degli artigiani iscritti al marchio Artigiani In Liguria ore 15.00 • Arena Eventi Un giardino lungo 24 km.: la pista ciclabile tra Ospedaletti e San Lorenzo al Mare A cura dell’Architetto paesaggista Sergio Raimondo ore 16.00 Visita guidata ai giardini Pian D’aschè Realizzati dalla Société Foncière Lyonnaise a metà dell’ ‘800. A cura del Comune di Ospedaletti ore 17.30 I fiori e le piante nella cosmesi: la natura per la bellezza A cura delle aziende espositrici della manifestazione Domenica 15 Aprile 10.00-19.00 apertura spazi espositivi di Giardini ore 11.00 • Arena Eventi I consigli degli esperti di giardinaggio: la progettazione e manutenzione dei giardini A cura delle aziende espositrici della manifestazione ore 12.30 - 18.30 Happening del cappello fiorito Il pubblico è invitato ad indossare il cappello. Le signore possono fare decorare i propri cappelli presso gli stand dai flower designer ore 15.30 • Arena Eventi Fiori speciali: lavorazione sui fiori in zucchero soffiato e tirato A cura della Pasticceria Setti di Taggia (Im), aderente al marchio Artigiani In Liguria ore 17.30 • Arena Eventi “Aiga”: l’acqua nel giardinaggio Esperienza dei vecchi fontanieri del Ponente Ligure. A cura del Comune di Ospedaletti ore 18.00 • Arena Eventi Sfilata di acconciature ispirate ad “Alice nel paese delle meraviglie” A cura di Gori Hair & Beauty School di Taggia (Im) Durante le due giornate inoltre saranno create ceste ed oggetti in legno di castagno a cura dell’Azienda Intreccio Creativo di Badalucco (Im) presso lo stand del Consorzio Valle Argentina Saranno effettuate presso gli stand dimostrazioni sull’arte del giardinaggio e sull’utilizzo dei macchinari e delle attrezzature da giardino A Giardini si potrà trovare anche una mostra dedicata all’antico Mercato dei Fiori di Ospedaletti “Quando i fiori si producevano solo in Riviera” A cura di Fiorenzo Gimelli - Centro Regionale Servizi per la Floricoltura - Regione Liguria Apertura spazi espositivi di Giardini h. 10.00-19.00 Con cordiale preghiera di diffusione/pubblicazione Organizzazione: Confartigianato Imperia Segreteria organizzativa: Oroargento Group - Via Lancellotto 15 - 17024 Finale Ligure (Sv) Tel. 019 6898607 Fax 019 5293112 e-mail: oroargento@oroargento.Net www.Giardinigardens.org |
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CASA SAVOIA IN MOSTRA A GIAVENO |
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Dal 13 al 18 aprile, in occasione della “Settimana della Cultura” e nell´ambito del piano di valorizzazione culturale “Cammini di Libertà fra Arte e Cultura”, la Città di Giaveno ospita la mostra Una dinastia europea millenaria: Casa Savoia, a cura dell´Associazione Internazionale Regina Elena. Attraverso oltre 30 pannelli vengono presentati i personaggi di Casa di Savoia, protagonisti della storia del Piemonte, a partire dal Xvii secolo, in cui la dinastia e lo Stato sabaudi divennero soggetti importanti della storia europea. La mostra, allestita in Sala Consigliare, è visitabile sabato e domenica, dalle 16 alle 19 e lunedì, martedì e mercoledì dalle 9.30 alle 12.30. Www.comune.giaveno.to.it |
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COMACCHIO: VI EDIZIONE DELLA FIERA INTERNAZIONALE DEL BIRDWATCHING E DEL TURISMO NATURALISTICO - IL PIÙ GRANDE EVENTO ITALIANO, E UNO DEI PIÙ IMPORTANTI A LIVELLO EUROPEO, PER TUTTI GLI APPASSIONATI DI OSSERVAZIONE NATURALISTICA - DAL 27 AL 29 APRILE |
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Torna dal 27 al 29 aprile la Fiera Internazionale del Birdwatching e del Turismo Naturalistico a Comacchio (Fe) nel Parco del Delta del Po Emilia-romagna: il più grande evento italiano, e uno dei più importanti a livello europeo, per tutti gli appassionati di birdwatching. Un grande appuntamento da non perdere per tutti gli amanti della fotografia naturalistica e dell’osservazione dell’avifauna. Organizzata dal Gal Delta 2000, la Fiera, che vanta nelle passate edizioni una media di 30.000 visitatori e circa 200 espositori, si svolge in un territorio che si conferma quale meta privilegiata per praticare birdwatching e un turismo “lento” a contatto con la natura. Questa Vi edizione si presenta particolarmente ricca di novità: sia per quanto riguarda le iniziative dedicate ai turisti, ai curiosi, alle famiglie, sia per quanto riguarda le sezioni espressamente dedicate ai birdwatchers e ai fotografi naturalisti. Il programma della tre giorni comacchiese è davvero denso di iniziative. Dalla mattinata di venerdì 27 fino al tramonto di domenica 29, si susseguiranno escursioni a piedi, in bicicletta e in barca elettrica negli angoli più suggestivi delle Valli di Comacchio; laboratori didattici per i più piccini, con l’obiettivo di far loro conoscere la natura divertendosi ed essendone protagonisti; degustazioni di prodotti tipici, prime fra tutte le acciughe fritte, che si potranno gustare ogni giorno nella suggestiva sede della Manifattura dei Marinati; iniziativa di carattere sportivo; convegni e incontri di approfondimento scientifico, come quello dedicato ai vent’anni di progetti Life dell’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità - Delta del Po. Ritornerà nella sua seconda edizione il Laboratorio del documentario naturalistico, il cui docente sarà il conosciuto regista e documentarista Francesco Petretti: tutti gli appassionati potranno partecipare al corso che si svolgerà presso le Saline di Comacchio per imparare a filmare la natura e i suoi segreti. Grande attenzione sarà riservata al mondo della fotografia, a partire dall’ospite d’onore di quest’anno, Fotofestival Asferico 2012, in collaborazione con Afni – Associazione Fotografi Naturalisti Italiani, e con la partecipazione dei vincitori del noto concorso internazionale di fotografia naturalistica Asferico 2012. Nell’ambito del Fotofestival verranno organizzate proiezioni fotografiche naturalistiche di alta qualità in Full-hd su schermo panoramico, e incontri con fotografi di fama internazionale da tutta Europa. Al sabato sera ci sarà inoltre la premiazione del concorso, che quest’anno ha raccolto oltre 400 adesioni da tutto il mondo: Taiwan, India, Messico, Stati Uniti, Estonia, Australia, Cina, Israele con la proiezione degli audiovisivi dei finalisti e una cena di gala per i premiati. Verrà poi inaugurata la mostra fotografica delle 80 immagini vincitrici che compongono anche il volume fotografico e la domenica mattina verranno realizzate proiezioni a cura dei soci Afni, provenienti da diverse regioni italiane. A proposito di mostre di fotografia, sarà possibile partecipare anche a Oasis Photo Contest 2011 - International Award for Nature and Environment a cura della rivista Oasis e Il mio Delta. Sette fotografi e il loro punto di vista sul Parco del Delta del Po, a cura dei fotografi Delta in focus; con la loro collaborazione verranno inoltre organizzate tantissime iniziative. Nel corso dei tre giorni, gli appassionati potranno partecipare a varie escursioni con diversi fotografi di fama internazionale. Sabato sera ci saranno le suggestive proiezioni naturalistiche con lo sfondo dei Trepponti a Comacchio, mentre domenica è in programma la premiazione della Vi edizione del Concorso Delta in focus, sponsorizzato da la Rivista della Natura. Il concorso prevede 4 categorie: Avifauna del Delta, Avifauna del mondo, Paesaggi naturali e Slow Tourism. Tra le tante iniziative, verranno proposte anche uscite pratiche di digiscoping, l’arte di fotografare con fotocamere reflex o compatte digitali collegate ad un cannocchiale, in collaborazione con l’Associazione Skua Nature. Ovviamente non mancheranno i padiglioni espositivi, con il meglio delle aziende del settore ottica e fotografia, editoria specializzata, abbigliamento sportivo, T.o. E destinazioni naturalistiche, enti e associazioni, Biodiversità e Slow Tourism, con l’allestimento di postazioni di osservazione per testare le nuove attrezzature direttamente sulle valli di Comacchio e sarà presente, per la prima volta, il foto-mercato: una mostra-scambio dove sarà possibile trovare apparecchi fotografici e accessori di ogni tipo; dall´antico, all´usato, al digitale. Per il programma completo delle iniziative: Delta 2000, Tel. 0533 57693 deltaduemila@tin.It - www.Podeltabirdfair.it |
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A NOVI LIGURE LA SETTIMANA DELLA CULTURA |
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Anche Novi Ligure aderisce alla “Settimana della cultura”, iniziativa che il Ministero dei Beni Culturali dedica ogni anno alla promozione del patrimonio culturale. Il calendario degli eventi inizia domenica 15 aprile, con l’inaugurazione al Museo dei Campionissimi della mostra “Sul filo di lana” che racconta la storia dei giudici di gara di ciclismo a Novi. Alle ore 15 ritrovo in piazza Dellepiane con “Gloria Mundi”, un itinerario alla scoperta del cuore di Novi Ligure con i suoi palazzi nobiliari e di un insolito “cuore” cittadino: la città dei morti, del ricordo, degli affetti, che uomini dei secoli passati hanno voluto testimoniare e perpetrare con tombe monumentali. Per informazioni: tel. 014372- 585; iat@comune.Noviligure.al.it http://www.Comunenoviligure.gov.it/ |
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I GIOVANI VOLONTARI DELLA CULTURA ALL’INAUGURAZIONE DELLA V SETTIMANA FRA LE GROANE IL MINISTRO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI PROF. LORENZO ORNAGHI APRE I LAVORI DELLA TAVOLA ROTONDA “GIOVANI RISORSE PER IL VOLONTARIATO CULTURALE”. SABATO 14 APRILE IN VILLA ARCONATI, AL CASTELLAZZO DI BOLLATE |
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Sviluppare l’educazione al patrimonio culturale, operando con e per i giovani: è questo uno degli obiettivi del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, quale contributo significativo e qualificante nella costruzione dell’identità civile delle giovani generazioni. Questo progetto, attuale e di grande interesse, rappresenta il tema di base della Tavola rotonda “Giovani risorse per il volontariato culturale” che si terrà sabato 14 aprile 2012 alle 10 presso la Sala del Museo di Villa Arconati di Bollate. L’appuntamento costituisce il momento inaugurale della V Settimana fra le Groane - manifestazione inserita nella Settimana della Cultura del Mibac - che prevede l’apertura gratuita di oltre 60 beni di rilevante interesse storico, artistico e architettonico e lo svolgimento di un programma culturale e di intrattenimento forte di oltre 200 eventi nel territorio dei sedici comuni che hanno sottoscritto il Patto per Expo 2015. E’ parso naturale individuare nella Tavola rotonda sul volontariato culturale dei giovani il momento di avvio della Settimana, che si distingue per la capacità di coinvolgimento delle comunità locali e non solo. Non è un caso se, anche per questa quinta edizione, il compito di guida turistica è stato affidato a oltre 250 giovani studenti volontari, reclutati e formati nelle ultime settimane, che hanno dato la propria disponibilità per accompagnare visitatori, famiglie e curiosi nelle visite gratuite ai beni del territorio. Saranno proprio un giovane volontario e un docente a presentare il primo contributo alla Tavola rotonda. L’agenda dell’incontro - Sarà il prof. Lorenzo Ornaghi, Ministro per i Beni e le Attività Culturali, ad aprire ufficialmente i lavori della Tavola rotonda: accanto a lui al tavolo dei relatori, Mariella Enoc, Vicepresidente di Fondazione Cariplo, Giuseppe Sala*, Direttore generale di Expo 2015 e Pietro Petraroia, Direttore della Funzione specialistica Expo Milano 2015, Eupolis Lombardia. Giancarlo Cattaneo, Responsabile del Sistema integrato di valorizzazione dei beni culturali e delle culture nel nord ovest Milano, coordinerà gli interventi. Nella seconda fase della Tavola rotonda sono previsti alcuni contributi sul mondo del volontariato e un momento di dibattito con le istituzioni. In particolare sul tema del volontariato interverranno Alberto Biffi per l’Associazione Isc, Franco Iseppi, Presidente del Touring Club Italiano, Lino Lacagnina, Presidente Centro Servizi per il Volontariato della provincia di Milano e Giuseppe Frangi, Presidente Associazione Giovanni Testori. Nel dibattito con le istituzioni prenderanno la parola Alessandro Colucci, Assessore ai Sistemi verdi e Paesaggio della Regione Lombardia, Novo Umberto Maerna, Vicepresidente della Provincia di Milano, Enrico Elli, Assessore alla Cultura della Provincia di Monza e della Brianza, Stefano Boeri, Assessore alla Cultura del Comune di Milano e Ubaldo Bartolozzi, Assessore alla Cultura del Comune di Bollate. Moderatore del dibattito Roberto Ferrari, coordinatore del Sistema delle Ville Gentilizie Lombarde. Stefania Clara Lorusso, Sindaco di Bollate, e Fiorenza Rancilio, in rappresentanza della Fondazione Augusto Rancilio, chiuderanno i lavori. Www.villegentilizielombarde.org - www.Settimana.insiemegroane.it |
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CERIMONIA CONSEGNA RELIQUIE PAPA GIOVANNI PAOLO II |
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E´ avvenuta il 12 aprile a Roma, nella basilica di Sant´antonio da Padova dei Frati minori, la cerimonia di consegna delle reliquie di Papa Giovanni Paolo Ii, che da sabato 14 a domenica 22 aprile saranno esposte nel santuario della Madonna di Barbana a Grado. Consegnandole nelle mani del priore di Barbana Stefano Gallinaro e dell´assessore regionale Federica Seganti, il rettore della basilica, padre Antonio Baù, ha affermato di essere felice "di darle al Friuli Venezia Giulia, regione gloriosa ed orgogliosa di sè stessa". "E´un momento importante - ha osservato Federica Seganti - per Barbana e per l´intera nostra regione, oltre che per tutti i fedeli che fanno riferimento a Barbana, in Friuli Venezia Giulia e nei territori contermini", ricordando inoltre che Grado è meta amata dai flussi turistici provenienti da Austria, Germania, e da molti Paesi dell´Est europeo. Padre Baù ha quindi ricordato la visita alla basilica romana di via Merulana del pontefice polacco nel 1990, per incontrare la Commissione Scottista che lavora sui testi di John Scotto a cui si deve l´avvio - nel 1300 - degli studi sull´Immacolata concezione a cui Papa Wojtyla era devotissimo. "Anche in ricordo di quella visita - ha detto padre Baù - sono contento oggi di avere qui questo reliquiario e di essere lo strumento del Papa Santo per consegnarvi le sue reliquie affinché benedicano la vostra regione". |
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I SENSA LIBRET CON NA MANIGA D’AMBROJON |
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La prima assoluta sarà sabato 14 aprile. Come da tradizione con l’avvio della primavera il gruppo teatrale Lj Sensa Libret presenta il nuovo lavoro sul palco della Casa don Bernardi, in Piazza dell’Olmo. Na màniga d’ambrojon è una divertentissima commedia in tre atti di Giancarlo Chiesa, in cui equivoci, fatalità e tentativi di approfittare della buona fede delle persone, si mischiano nella vita di tutti i giorni creando esilaranti e buffe situazioni. E’ prevista una replica per domenica 15 aprile. Gli spettacoli iniziano puntualmente alle ore 21. L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti. Www.comune.boves.cn.it |
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