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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 26 Giugno 2012
GLI STATI MEMBRI DEVONO RIMBORSARE ALLA COMMISSIONE EUROPEA 426 MILIONI DI EURO DI SPESE DELLA PAC  
 
Bruxelles - Nell’ambito della cosiddetta procedura di liquidazione dei conti, la Commissione europea ha chiesto il 22 giugno la restituzione di fondi della politica agricola dell’Ue indebitamente spesi dagli Stati membri per un totale di 436 milioni di euro. In realtà l’impatto finanziario è inferiore: restano infatti da rimborsare 426 milioni di euro, dato che una parte di questi fondi è già stata recuperata. I fondi riconfluiranno nel bilancio dell’Unione a seguito di infrazioni alle norme Ue o di inadempienze nelle procedure di controllo della spesa agricola. Se infatti gli Stati membri sono responsabili del pagamento e della verifica delle spese della politica agricola comune (Pac), spetta alla Commissione controllare che essi abbiano fatto un uso corretto dei fondi stanziati. Al fine di tener conto della pressione finanziaria cui sono sottoposti alcuni Stati membri a causa della crisi finanziaria, la Commissione ha adottato un regolamento che autorizza gli Stati membri beneficiari di assistenza finanziaria a dilazionare, a determinate condizioni, il rimborso dell’indebito per un massimo di 18 mesi. Ciò si aggiunge alla possibilità preesistente di richiedere il frazionamento del rimborso nell’arco di un certo numero di anni. Il primo Stato membro che ha chiesto di ricorrere a questa agevolazione è stato la Grecia. Principali rettifiche finanziarie - In virtù della recente decisione della Commissione, saranno recuperati fondi dai seguenti Stati membri: Danimarca, Germania, Estonia, Grecia, Spagna, Francia, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia e Regno Unito. Le principali rettifiche per paese sono: 131,3 milioni di Eur a carico della Spagna per l’impianto di viti senza diritti di (re)impianto; 98,9 milioni di Eur a carico dell’Italia per l’impianto di viti senza diritti di (re)impianto; 71,5 milioni di Eur a carico della Grecia per carenze nei controlli delle uve secche; 62,9 milioni di Eur a carico della Francia per carenze nei controlli dei premi per i bovini; 21,3 milioni di Eur a carico della Grecia per l’impianto di viti senza diritti di (re)impianto; 13,3 milioni di Eur (impatto finanziario: 13,1 milioni) a carico della Polonia per carenze nel sistema sanzionatorio e per mancata definizione delle buone condizioni agronomiche e ambientali (Bcaa) in relazione alla condizionalità; 11,6 milioni di Eur a carico della Grecia per l’assenza del sistema di controllo della produzione e dell’ammasso di zucchero. Gli Stati membri sono responsabili della gestione della maggior parte dei pagamenti della Pac, principalmente tramite i loro organismi pagatori. Essi sono inoltre responsabili dei controlli, ad esempio della verifica delle domande di pagamenti diretti presentate dagli agricoltori. La Commissione svolge oltre 100 audit ogni anno, verificando che i controlli effettuati dagli Stati membri e le correzioni delle carenze siano sufficienti, ed è abilitata a recuperare i fondi arretrati se gli audit dimostrano che le correzioni apportate dagli Stati membri non sono abbastanza efficaci da garantire che i fondi dell’Ue siano stati spesi correttamente. Per ulteriori informazioni sul funzionamento del sistema di liquidazione annuale dei conti, vedere Memo/12/109 e l’opuscolo “Una gestione saggia del bilancio agricolo”, disponibile al seguente indirizzo internet: http://ec.Europa.eu/agriculture/fin/clearance/factsheet_it.pdf   
   
   
AGRICOLTURA. AVEPA RECUPERA RITARDI AGEA: PAGAMENTI IN ARRIVO  
 
Venezia - Il 30 giugno 2012 è il termine ultimo per il pagamento della Domanda Unica 2011 agli agricoltori, sia per i cosiddetti titoli all’aiuto Pac, sia per il sostegno specifico alla qualità delle produzioni, noto come “articolo 68”. I competenti uffici della Regione fanno presente che, dal 16 ottobre 2011 a oggi, l’Agenzia Veneta per i Pagamenti in Agricoltura (Avepa) ha provveduto al pagamento dei titoli all’aiuto Pac per oltre 358 milioni di euro, pari quasi al 99% dei premi richiesti dai 93.600 agricoltori veneti interessati, e ha già erogato una parte del premio previsto dall’art 68, circa 3 milioni di euro, per la produzione della barbabietola da zucchero a 1500 aziende. Complessivamente per l’articolo 68 nel 2011 gli agricoltori richiedenti sono stati circa 14.000, interessati oltre che alla barbabietola, anche ai premi per le produzioni di tabacco, di olio d’oliva, per l’allevamento bovino da carne e da latte e ovicaprino, e per il sostegno all’assicurazione dei raccolti, per un’entità di premi richiesti nel 2011 di 51 milioni di euro. Il 15 giugno, non appena giunti dall’Agea – l’Agenzia nazionale per le erogazioni in agricoltura - i dati definitivi necessari per il calcolo dei premi, sono stati pagati circa 6 milioni di euro riferiti a circa 300 produttori di tabacco, e sono state avviate le procedure per pagare entro il 29 giugno agli altri produttori i restanti 42 milioni circa. I premi per il sostegno all’assicurazione dell’uva da vino (pari a circa 15 milioni di euro nel 2011) verranno erogati dall’Agenzia entro il 15 ottobre 2012, mentre per i titoli all’aiuto la Regione ha attivato il Ministero per le politiche agricole affinché si possa ottenere dalla Commissione Europea l’autorizzazione a erogare un primo anticipo dal 16 ottobre 2012. Per le aziende agricole i cui terreni ricadono nei comuni colpiti dal recente sisma si sta lavorando per poterlo effettuare entro luglio 2012. Per quanto riguarda il Programma di Sviluppo Rurale, sono 2.614 le domande sulla misura 211 “indennità per le zone montane” per un contributo richiesto di quasi 14 milioni di euro, 2.590 le nuove domande di aiuto sulla misura 214 “pagamenti agro ambientali” per un contributo richiesto superiore ai 12 milioni di euro e 7.271 le domande di conferma annuale sulla stessa misura 214 per un contributo richiesto di 25 milioni di euro. L’avepa prevede di erogare un anticipo pari al 75% del premio richiesto prima di ferragosto per le domande di conferma della misura 214 ed entro ottobre 2012 per le domande presentate sulla misura 211.  
   
   
CONFERMATI GLI OTTIMI RISULTATI DEL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLE MARCHE.  
 
Il Comitato di Sorveglianza annuale del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 è stato riunito nei giorni scorsi in Regione e ha confermato le ottime performance già registrate come capacità di spesa e raggiungimento degli obiettivi prefissati. Hanno preso parte alla riunione rappresentanti della Commissione europea, del Ministero per le Politiche agricole, esperti e tecnici regionali. Al 31 dicembre 2011, sono stati circa 12mila gli imprenditori beneficiari delle misure del Programma e 213 i milioni di euro di contributi erogati. Di particolare rilevanza il pacchetto giovani attraverso il quale sono state ammesse a finanziamento 217 aziende condotte da under 40 per un investimento complessivo di 106 milioni di euro. Il Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 delle Marche ha una dotazione finanziaria di 218,93 milioni di euro di risorse comunitarie, per un totale di 485,14 milioni di euro di spesa pubblica complessiva. Al 31/12/2011 l’attuazione del Psr mostra una fase molto avanzata. Il 72% delle risorse disponibili risulta impegnato, percentuale che sale al 96% se si considerano, oltre agli impegni già assunti, anche le risorse a bando per le quali non è ancora concluso l’iter procedurale. La capacità di spesa dei fondi europei è al 161% e pone le Marche tra le prime regioni d’Italia tra quelle per le quali non esiste il rischio di disimpegno delle risorse comunitarie. Dai lavori sono emerse percentuali di giovani e donne in aumento, il trend positivo degli investimenti aziendali che hanno migliorato il valore aggiunto delle aziende, l’apertura della commercializzazione dei prodotti anche alla vendita diretta, la consapevolezza raggiunta sull’importanza delle tematiche ambientali e sicurezza nel lavoro. Ancora un buon segnale viene dall’adesione delle aziende agricole (oltre 1200) ai Pif - Programmi Integrati di Filiera.  
   
   
TRENTO: I NUOVI BANDI PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE IN AGRICOLTURA  
 
La Giunta provinciale - approvando la deliberazione di Tiziano Mellarini, assessore all´agricoltura - ha dato il via libera a cinque nuovi bandi per sostenere iniziative del comparto agricolo. Ha riservato i finanziamenti a progetti immediatamente realizzabili con conseguenti ricadute su altri settori economici nonché opportunità di occupazione per gli operatori locali. Ll target degli investimenti è infatti tarato in modo da dare opportunità di accesso agli aiuti a diversi operatori e in modo da attivare iniziative di immediata assegnazione e realizzazione. "Questi nuovi bandi – spiega l’assessore Tiziano Mellarini – movimentano risorse importanti, per circa 70 milioni di euro e sono stati presentati ai responsabili delle varie categorie e delle organizzazioni sindacali del settore, durante un recente incontro con il Tavolo Verde. Testimoniano la sempre particolare attenzione della Provincia per un comparto, quello dell´agricoltura, che svolge un ruolo determinante nel complesso delle attività economiche del Trentino". La prima fase di impegno di risorse, nello scorso marzo, aveva visto prioritariamente concessi gli aiuti ai giovani agricoltori. Ora, con questa ulteriore assegnazione del bilancio provinciale, si intende dare continuità alle politiche comunitarie dello sviluppo rurale che con quasi due anni di anticipo sui tempi programmati hanno già completamente utilizzato le risorse rese disponibili dalla Unione Europea e dallo Stato. Complessivamente, vengono ora stanziati ulteriori 24.860.000,00 euro sul bilancio provinciale per il 2012. A questa cifra si aggiungono 6 milioni di euro sul bilancio pluriennale e 867.000,00 euro di aiuti in annualità costanti. Oltre la metà di queste risorse saranno riservate agli investimenti promossi da aziende agricole ed in particolare alle domande presentate sul bando chiuso lo scorso autunno per la misura 121 dello Sviluppo rurale - circa 10 milioni di euro e ulteriori 2 milioni di euro per iniziative del settore zootecnico ed ittico che saranno agevolate sulla legge provinciale 4 del 2003. In coerenza con le politiche di sviluppo e raccordo tra agricoltura e turismo saranno agevolate tutte le domande presentate dal settore agriturismo con un impegno di 3.370.000,00 di euro. A sostegno delle opere di infrastrutturazione e difesa del territorio di montagna sono riservati 4.150.000,00 euro ai quali vanno aggiunti 650 mila euro in annualità costanti, per la realizzazione di viabilità e reti di servizio alle comunità rurali, oltre a progetti di completamento dell’importante percorso di razionalizzazione dell’uso dell’acqua irrigua, fornendo agli operatori corretti strumenti di risposta in previsione della revisione delle concessioni nel 2016. Le rimanenti risorse sono riservate per progetti promossi dal comparto cooperativo ed in particolare per i settori frutticolo e lattiero-caseario per la realizzazione di nuove strutture e per l´adeguamento delle capacità e delle tecnologie di lavorazione e conservazione dei prodotti conferiti dagli agricoltori soci.  
   
   
MOLISE, AGRICOLTURA, PROGETTI PER GIOVANI ED INNOVAZIONE TECNOLOGICA  
 
«L´agricoltura può e deve tornare a svolgere un ruolo strategico e primario per la crescita e lo sviluppo del territorio molisano. Come Governo regionale, abbiamo investito risorse oggettivamente importanti che hanno consentito di creare nuovi posti di lavoro, dar vita a nuove iniziative imprenditoriali, riqualificare ed innovare le attività già esistenti». Lo ha detto il Presidente della Regione, Michele Iorio, commentando la relazione fatta dall´Assessore alle Politiche agricole, Angiolina Fusco Perrella, sui progetti in atto per i giovani e per l´innovazione tecnologica. Nella sua relazione, l´Assessore Perrella ha evidenziato che, con la Misura "Inserimento dei giovani in agricoltura", sono stati finanziati fino ad oggi 127 progetti, mentre con quella relativa all´"Ammodernamento delle aziende agricole" ne sono stati finanziati 80. Passando alla Misura "Azioni nel campo della formazione professionale e dell´innovazione", sono stati sostenuti 51 progetti ed, in futuro, ne verranno finanziati altri 500 con una dotazione da poco disponibile. Sono poi in via di finanziamento le iniziative riguardanti la Misura "Ricorso ai servizi di consulenza da parte degli imprenditori agricoli e forestali"; ancora, in fase di definizione è il progetto "Azioni sperimentali di agricoltura sociale", che prevede iniziative per il coinvolgimento delle aziende agricole in attività di servizio alle persone svantaggiate. Altro obiettivo è quello di favorire l´aumento dei tassi di occupazione nelle zone rurali. Per tali azioni sono coinvolte le Misure "Diversificazione verso attività non agricole" e "Sostegno alla creazione e allo sviluppo di microimprese". Sempre in via di definizione vi è un Bando pubblico rivolto ai giovani in linea con il Piano Integrato Giovani Molise. Il Bando ha l´obiettivo di rafforzare le azioni dedicate ai giovani, sostenendoli nella ualificazione professionale, nell´alta formazione e nei percorsi di apprendistato nel settore agricolo. Il Presidente Iorio ha poi voluto ricordare «come in passato, tra i vari buoni obiettivi conseguiti dai vari progetti legati ai giovani in agricoltura, ci sia stato quello della Misura 410 concernente l´"Insediamento giovani in agricoltura", che ha creato 579 nuovi insediamenti». «Ci prefiggiamo per il futuro di continuare su questa strada e di cogliere nuovi obiettivi - ha concluso Iorio - nella consapevolezza che la crisi può essere superata solo facendo leva sugli elementi positivi del nostro territorio, della nostra produzione e delle tante professionalità dedite all´impresa agricola che abbiamo».  
   
   
“NO ALLA CHIUSURA DELLA CENTRALE DEL LATTE DI GENOVA“ IERI IN REGIONE RIUNIONE TAVOLO VERDE DELL´AGRICOLTURA  
 
Genova. Preoccupazione e contrarietà alla possibile decisione di Parmalat - Actalis di chiudere la Centrale del latte di Genova. È stata espressa dall´assessore regionale all´agricoltura, Giovanni Barbagallo a nome del tavolo verde, riunitosi oggi in Regione. L´assessore, insieme a tutte le organizzazioni professionali agricole e di cooperazione che compongono il tavolo verde, ha espresso la sua netta contrarietà a qualsiasi ipotesi di chiusura, a difesa dei lavoratori del comparto e del tessuto produttivo della città, di cui la centrale costituisce un tassello rilevante per la fornitura e la raccolta del latte. "La mancanza di questa azienda – ha detto Barbagallo – rappresenterebbe un duro colpo al settore zootecnico ligure già provato dalla crisi".  
   
   
BOLZANO: BERGER AL SIMPOSIO SU NATURA 2000: CONCILIARE AGRICOLTURA E TUTELA DEL PAESAGGIO  
 
 Come conciliare agricoltura e tutela del paesaggio: questo il tema al centro del simposio di Salsburgo promosso dalla rete internazionale dello spazio rurale e al quale ha partecipato l´assessore provinciale Hans Berger teilnahm. "Riuscire a combinare i programmi di sviluppo rurale per le zone periferiche con la tutela dell´ambiente attraverso Natura 2000 sará cruciale anche in Alto Adige", ha sottolineato Berger. Discusse anche nuove collaborazioni con il Land di Salisburgo. Il progetto della rete Natura 2000 poggia su due direttive Ue e contempla finanziamenti comunitari. Nei siti Natura 2000 sono consentite la gestione agricola e selvicolturale, prevedendo l’armonizzazione con le esigenze ecologiche e incentivando con appositi premi quelle utilizzazioni agro-ambientali che favoriscono la preservazione di determinati habitat e specie. Di questo e delle prospettive delle aree periferiche di montagna si è discusso nel convegno internazionale di Salisburgo, presente l´assessore provinciale all´agricoltura e al turismo Hans Berger, impegnato direttamente nel progetto della Giunta provinciale di sostegno delle zone a rischio spopolamento. "Dalla capacità di combinare i programmi di sviluppo rurale per le zone periferiche con la tutela dell´ambiente attraverso il sito Natura 2000 dipenderà gran parte del futuro dello spazio rurale anche in Alto Adige", ha ribadito Berger. Nell´occasione l´assessore ha incontrato il suo omologo salisburghese Sepp Eisl per discutere della collaborazione tra le due regioni e del sostegno all´agricoltura di montagna. "Con l´avvio del progetto Interreg Sapori Alpini abbiamo concretizzato con successo la cooperazione tra agricoltura, turismo e commercio", ha osservato Berger. Verranno ulteriormente potenziati anche gli scambi tra le scuole professionali di agricoltura. Si è parlato anche della prossima introduzione di un marchio di tutela specifico per i prodotti di montagna, sulla quale hanno trovato l´accordo le autorità europee e che deve ora passare all´approvazione del plenum del Parlamento europeo. "Un marchio che significa qualità e che avrà effetti positivi sullo sviluppo dei prezzi e della commercializzazione dei prodotti dell´agricoltura montana", ha confermato l´assessore Berger.  
   
   
AREE INTERNE, CAMPANIA "CON I PIF ED I PIRAP SBLOCCATI FONDI PER QUASI 230 MILIONI DI EURO"  
 
Napoli - “Sono stati sbloccati i finanziamenti del Psr per la valorizzazione delle aree interne sia sul fronte dell´incentivazione dell´imprenditoria che del potenziamento infrastrutturale dei comuni dell´interno e dei parchi regionali.” Così Vito Amendolara, consigliere per l´Agricoltura del presidente Stefano Caldoro. “Per quel che riguarda i Progetti integrati rurali per le aree protette – aggiunge – stiamo parlando di finanziamenti per circa 103 milioni di euro di cui beneficeranno nove parchi regionali e il parco nazionale del Cilento e Diano, a cui si aggiungono i 209 Comuni all´interno del perimetro del parco, ossia il 38% del numero dei Comuni della regione. È una grande opportunità per le aree interne della nostra regione alla quale si aggiunge l´intervento a favore del sistema imprenditoriale, che si basa sull´integrazione tra le filiere: agricoltura, industria e distribuzione alleati per promuovere ed esaltare le peculiarità agroalimentari del territorio. “I Progetti integrati di filiera approvati sono 12 su 13: 2 del comparto cerealicolo, 1 vitivinicolo, 5 ortofrutticoli, 1 del comparto della carne e 3 dell´olio, per un valore complessivo di circa 124 milioni di euro. “Questo è, inoltre, un ulteriore segnale di interesse nei confronti delle aree interne che si va ad aggiungere all’ occasione che arriva dalla misura 322 del Psr per la valorizzazione dei villaggi rurali. Attraverso l´attuazione di questi programmi è possibile creare ulteriori opportunità di sviluppo locale nelle aree rurali. Si tratta di interventi concreti che incideranno sul tessuto economico ed imprenditoriale delle aree interne innestando meccanismi virtuosi di nuova occupazione”, conclude Amendolara.  
   
   
CACCIA E DANNI ALL´AGRICOLTURA, EMILIA ROMAGNA: DAL MINISTRO CATANIA UN IMPEGNO IMPORTANTE AD AFFRONTARE I NUMEROSI PROBLEMI APERTI. NELL´ATTESA BISOGNA FARE TUTTO IL POSSIBILE PER PROTEGGERE LE PRODUZIONI.  
 
Bologna - Linee guida nazionali per le caccie in deroga, compresa quella allo storno; il recepimento della direttiva "uccelli" dell´Unione europea per chiudere la procedura d´infrazione aperta nei confronti dell´Italia; l’accelerazione della revisione delle specie protette nel nostro paese. Ma, anche, stesse regole venatorie nelle aree alpine e appenniniche per la caccia agli ungulati e il coordinamento su base nazionale dei calendari venatori regionali. Sono le richieste che gli assessori regionali all’agricoltura, su sollecitazione dell´Emilia-romagna, hanno avanzato il 20 giugno a Roma al ministro Mario Catania in occasione di un incontro sui numerosi problemi aperti nella gestione faunistica venatoria e in particolare sui danni all’agricoltura da parte di specie protette come gli storni. "Abbiamo illustrato al ministro una situazione paradossale e non più giustificabile – spiega l’assessore emiliano-romagnolo Tiberio Rabboni - da un lato gli agricoltori ci chiedono pressantemente di tutelare le loro produzioni dai danni provocati dagli storni e più in generale da una fauna selvatica che in alcune realtà territoriali risulta particolarmente e pericolosamente numerosa; dall´altro le nostre possibilità di intervento sono costantemente contrastate e neutralizzate da una normativa nazionale incompleta e contraddittoria che lascia spazio alle interpretazioni soggettive, ai ricorsi amministrativi, alle infrazioni europee e al conflitto permanente. Per questo abbiamo sollecitato il Governo su una serie di provvedimenti attesi da tempo”. "Dal ministro Mario Catania - continua Rabboni – è arrivato un impegno importante a predisporre per le prossime settimane una proposta legislativa su una parte rilevante degli argomenti denunciati e ad avviare su di essa il necessario confronto con le Regioni e con i diversi portatori di interesse. Diamo atto al ministro di senso di responsabilità e di disponibilità ed attendiamo fiduciosi i testi anche se, non certo per responsabilità dell´attuale ministro l´attesa dura ormai da molti anni”. Nel frattempo, secondo Rabboni, bisogna mettere in atto tutte le iniziative che a normativa invariata possono contribuire a ridurre i danni agricoli. “Invitiamo pertanto le Province ad adottare da subito adeguati e mirati piani di controllo degli storni a difesa della frutta estiva – ha sottolineato - contemporaneamente ci attiveremo per una delibera regionale sulla caccia allo storno, in deroga ai divieti europei, analoga a quella dello scorso anno che, diversamente da quanto avvenuto in altre Regioni italiane, non è stata nè impugnata, nè ritirata."/  
   
   
INAUGURATO IL CENTRO SERVIZI DI LIFEWATCH  
 
“Solo attraverso la ricerca e l’innovazione si può investire sulla crescita”. Con queste parole la vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone è intervenuta a Lecce all’inaugurazione del Centro Servizi di Lifewatch, la grande infrastruttura europea di ricerca sulla biodiversità, che ha sede nel capoluogo salentino. “La Regione Puglia – ha detto – ha considerato questi temi come assi portanti del suo sviluppo. È questa la ragione per la quale nel primo trimestre del 2012 l’export ha registrato un aumento del 10,1%, quasi il doppio del dato italiano. Questo significa che le industrie, più competitive per gli investimenti nell’innovazione resi possibili grazie ai numerosi incentivi regionali, hanno raggiunto il mercato. La stessa crescita dei Paesi dell’Est, che tanto investono in ricerca, è un’ulteriore dimostrazione della validità di questa strategia. È questo il senso del sostegno che abbiamo dato al progetto di Lifewatch. Un’infrastruttura che sorge a Lecce, dove ha già sede del Dhitech, il distretto tecnologico regionale dell’hi-tech e l’Istituto di Nanotecnologie. Questa ulteriore struttura segna dunque una crescita importante del polo scientifico del Salento che oggi è diventato uno dei più eccellenti riferimenti europei per gli investimenti in ricerca”. Il Centro Servizi di Lifewatch è la prima sede istituzionale in Italia di una grande infrastruttura di ricerca europea di nuova generazione e costituisce una rilevante opportunità di crescita per la ricerca nazionale e per settori industriali che vanno dall´Ict all’agricoltura e nutrizione, alla salute, all’ambiente e turismo. Attraverso la nuova struttura i giovani potranno avvicinarsi alla ricerca su temi di grandissima rilevanza in un quadro di dimensione internazionale che potrà attrarre talenti e produrre innovazione. Lifewatch a Lecce collaborerà strettamente l’Università del Salento, il Centro Euromediterraneo per i Cambiamenti Climatici, nonché gli istituti del Cnr con sede a Bari, attivi nello studio della biodiversità a livello molecolare. Così sarà avviata la costituzione di un polo di ricerca unico in Europa. La localizzazione in Italia di una sede centrale dell´infrastruttura europea è il risultato di un grande impegno che ha visto collaborare in maniera sinergica con il ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, le Università e la Regione Puglia, che, nel bando dedicato alle infrastrutture del Pon Ricerca, ha sostenuto il progetto come priorità regionale.  
   
   
FIERA DELLA PESCA, IL PRESIDENTE SPACCA: “VIA A UN DISEGNO DI INNOVAZIONE PER RESTITUIRE CENTRALITÀ A QUESTA MANIFESTAZIONE”. .  
 
“Oggi avviamo un disegno di grande innovazione. E lanciamo una sfida: avere tra tre anni il presidente della Repubblica ad inaugurare la 75^ edizione della Fiera della Pesca, come fece Einaudi nel 1948. Se questo accadrà, saremo riusciti a far brillare nuovamente questa manifestazione”. Lo ha detto il 21 giugno il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, nel suo intervento alla giornata di apertura della 72^ Fiera della Pesca ad Ancona. “Stiamo vivendo un momento di straordinaria difficoltà – ha detto Spacca – e non c’è settore che non ne subisca le conseguenze, inclusa la pesca. E’ dunque necessario mettere da parte la passività e la conservazione degli schemi: le difficoltà ci devono spingere all’innovazione. Il progetto del presidente di Fiere delle Marche Mario Formica si inserisce perfettamente in questa prospettiva. Non ci sono più la Fiera di Ancona, quella di Civitanova, quella di Pesaro, bensì la Fiera delle Marche grazie alla quale tutte le aree si rafforzano e in cui ciascun evento ha successo grazie al legame tra prodotto e territorio. La Fiera della Pesca negli anni è stata sempre più carente di elementi innovativi che interpretassero la realtà e noi, oggi, vogliamo invertire questa tendenza. Grazie al supporto dei privati, uscendo da logiche di tipo campanilistico, la Fiera della Pesca tornerà ad essere punto di riferimento per il settore a livello nazionale ed internazionale.”. Spacca ha inoltre esortato ad integrare le competenze e le economie che ruotano intorno all’Adriatico, che poggiano su alcuni elementi ineludibili ad iniziare dalla sicurezza di questo mare. “L’europa – ha aggiunto - si sta standardizzando su un modello scandinavo-tedesco e il Mediterraneo rischia la marginalizzazione della sua economia. Occorre che l’Europa sposti l’attenzione dal nord del continente, dove il mar Baltico gode di una straordinaria centralità, verso il sud-est. Questo è possibile grazie al progetto della macroregione adriatico-ionica che si inserisce nella politica mediterranea. La strategia macroregionale, che trova nel commissario europeo alla Pesca Maria Damanaki uno dei più convinti sostenitori e che gode dell’appoggio dell’attuale e del precedente Governo italiano, si concretizzerà nel 2014, quando il nostro Paese avrà la presidenza di turno della Ue. Già oggi, tutti noi dobbiamo organizzarci per avviare il piano d’azione della macroregione che ha nelle politiche marittime integrate uno dei suoi elementi di forza”. Il presidente Spacca ha poi annunciato che la Regione Marche si candida formalmente ad ospitare la prossima Conferenza nazionale della pesca. “Questo settore – ha concluso – è un elemento identitario della nostra regione. Dobbiamo restituire forza e protagonismo alle imprese della pesca, accrescendo la qualità del prodotto, la sua certificazione e tracciabilità, ma soprattutto offrendo un forte mercato, sia interno, quasi a km zero, sia internazionale. In questa prospettiva vogliamo potenziare il settore cargo dell’Aeroporto delle Marche, affinché il nostro pescato possa raggiungere in tempi rapidi i mercati esteri a più alto valore aggiunto. Un marchio Adriatic food potrebbe rafforzare questa strategia”.  
   
   
PESCA, SARDEGNA: GIUSTIFICATA PREOCCUPAZIONE DEI PESCATORI DI BOSA. INTERVERREMO NEI MODI CONSENTITI  
 
Bosa - Anche la Regione, rappresentata dall´assessore dell’Agricoltura, Oscar Cherchi, ha voluto far sentire la propria voce alla manifestazione pubblica organizzata a Bosa Marina (Or) dai rappresentanti del territorio al fianco dei pescatori locali che si sono mobilitati per impedire che nel compendio bosano vengano utilizzati metodi di pesca troppo impattanti. "Agiremo in tutte le sedi opportune per garantire ai pescatori bosani il diritto di lavorare nel loro mare senza che questo si possa trasformare in un deserto improduttivo". L´assessore dell´agricoltura, Oscar Cherchi, si impegna davanti alle marinerie bosane per percorrere ogni strada possibile alla ricerca di una soluzione al problema della pesca con i ciancioli che, secondo i pescatori locali, impoverirebbe eccessivamente i fondali. "Dovrà essere una soluzione legalmente ineccepibile - continua Cherchi - in attesa della predisposizione dei ´Piani locali di gestione´ che regoleranno definitivamente la pesca nei vari compendi compreso quello bosano. In attesa dei "piani" sto predisponendo un decreto, sulla base di una relazione scientifica chiesta appositamente, che certificherà che la sopravvivenza di alcune specie a rischio non è compatibile con la pesca con i ciancioli. Spero - conclude l’esponente dell’Esecutivo - di poter completare l´iter del decreto entro la prossima settimana".  
   
   
AGRICOLTURA; SIGPA UMBRIA: GRAZIE A PROGETTO MIGLIORATO RAPPORTO TRA AZIENDE E P.A.  
 
Perugia - "Stiamo lavorando per semplificare e rendere più efficace il rapporto tra pubblica amministrazione e agricoltori, per rispondere in modo tempestivo e diretto alle richieste dei singoli e delle aziende. In questo quadro l´innovazione e la semplificazione delle procedure che in Umbria stiamo attuando con il progetto ´Sigpa´ rappresentano il mezzo per innalzare la produttività complessiva del sistema regionale e ridurre costi e tempi degli adempimenti": lo ha detto l´assessore regionale all´agricoltura, Fernanda Cecchini, intervenendo il 21 giugno a Torgiano, davanti ad una platea qualificata di oltre duecento fra operatori, tecnici e professionisti del settore agricolo, alla presentazione del progetto Sigpa (Sistema integrato di gestione delle procedure aziendali) per la gestione del Psr e degli adempimenti aziendali. "Il progetto, approvato lo scorso anno dalla Giunta regionale - ha ricordato Cecchini - si propone di agevolare gli adempimenti a carico delle aziende agricole derivanti dalle diverse normative comunitarie, nazionali e regionali attraverso procedure informatiche innovative, integrate con quelle già presenti nel Sistema informativo agricolo regionale. E ciò non solo nell´ambito della gestione del Piano di sviluppo rurale, ma di tutte le attività che riguardano il mondo agricolo, forestale e lo sviluppo rurale dell´Umbria. Il percorso intrapreso - ha sottolineato - consente l´eliminazione della ridondanza delle informazioni presenti nei diversi sistemi, assicura una maggiore attendibilità dei dati e offre maggiori garanzie alle aziende rispetto alle azioni di controllo a cui sono sottoposte. Si comprende dunque l´importanza per tutti i soggetti coinvolti, pubblici e privati, di poter contare su procedure trasparenti, veloci e semplificate. Ogni anno - ha concluso Cecchini - in Umbria arrivano oltre 200 milioni di euro attraverso le risorse del Psr e della Pac. Finanziamenti che incidono in maniera sostanziale sul Pil della regione, che concorrono allo sviluppo ed alla ripresa dell´economia, ma che necessitano di procedure adeguate per poter essere utilizzati nel modo migliore. Una sfida che, come Giunta regionale, intendiamo portare avanti anche rispetto alla nuova programmazione dei fondi comunitari 2014-2020 che richiede una migliore efficienza amministrativa, in termini di dotazioni di risorse, elaborazione di procedure e di sistemi informatici adeguati". Il Sigpa - è stato sottolineato durante il seminario - potrà concorrere all´interscambio di dati, con modalità che dovranno essere definite, con i sistemi informativi di altri enti o soggetti che operano nel contesto regionale, al fine della possibile messa a punto di interventi che possano ulteriormente semplificare la gestione dei diversi adempimenti. Relativamente allo stato di attuazione del progetto sono già operative le procedure di gestione del Psr e di tenuta registro aziendale. Le prossime tappe riguarderanno la compilazione della notifica del metodo biologico, la gestione del sistema regionale dei controlli su macchine erogatrice e le comunicazioni a carico delle aziende che utilizzano reflui zootecnici e l´acquisto dei carburanti a uso agricolo. Al Sigpa spetterà poi di realizzare il "sistema informativo per la certificazione dei prodotti agroalimentari" che dovrà rispondere sia alle esigenze di supporto alla gestione interna del 3A-parco Tecnologico Agroalimentare dell´Umbria, sia alla registrazione e all´analisi di dati forniti dai soggetti operanti nella filiera dei prodotti certificati (produttori, trasformatori, confezionatori, ecc.), dai valutatori, dai laboratori di analisi, dai comitati di controllo, dai consorzi di tutela ecc. Inerenti attività specifiche dei diversi schemi applicati ed applicabili. Tale sistema dovrà coordinare ed informare le attività del Parco 3A nelle fasi di pianificazione, gestione operativa, monitoraggio e miglioramento continuo delle procedure di certificazione deiprodotti agroalimentari con particolare riferimento agli schemi di certificazione Dop e Igp del settore vegetale (olio, lenticchie, farro, etc.).  
   
   
CAMPANIA: PROGETTO FORESTAZIONE 2012/2013, VIA LIBERA DEI SINDACATI DI CATEGORIA  
 
Il Comitato interassessorile di programmazione in materia forestale, istituito con la legge 1/2012, ha incontrato le organizzazioni sindacali di categoria per il nuovo programma di manutenzione dell´infrastruttura forestale per il biennio 2012/2013. Ai lavori, coordinati dal consigliere del presidente Caldoro per l’Agricoltura Vito Amendolara, erano presenti tra gli altri il consigliere regionale Sergio Nappi e i segretari regionali Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil Santese, Carotenuto e Rivetti. Le attività di manutenzione del patrimonio forestale - 450 mila ettari, pari a un terzo del territorio regionale - avverranno sulla base di un programma d’azione unitario, già approvato dal Comitato, con i seguenti obiettivi: difesa del suolo, prevenzione dei rischi e messa in sicurezza del territorio; cura della biodiversità e del paesaggio; promozione di filiere certificate e di nuove forme di imprenditorialità in campo forestale; aggiornamento tecnico e professionale delle maestranze. Le Oo.ss. Sindacali regionali di Fai-flai-uila, nel corso dell’incontro hanno sottolineato le criticità che tutt’ora permangono nel settore della forestazione, dovute soprattutto alla mancanza delle risorse economiche necessarie, e nel prendere visione dei nuovi documenti di programmazione forestale, hanno condiviso la proposta, ritenendola utile ed innovativa. Cgil, Cisl e Uil hanno dato la piena disponibilità delle strutture nazionali di categoria ad accompagnare l’azione della Regione nel sollecitare un incontro urgente col ministro per una rapida assegnazione da parte del Governo delle risorse necessarie per attuare le nuove politiche forestali predisposte per la Campania.  
   
   
AGRICOLTURA SOLIDALE IN VENETO FATTORIE SOCIALI: COSTITUITO GRUPPO LAVORO PER INTEGRARE INTERVENTI POLITICHE AGRICOLTURA SOCIALE E LAVORO A FAVORE PERSONE DISABILI E/O FRAGILI”  
 
Le “fattorie sociali” sono imprese agricole dove sono inserite, con interventi integrati tra i settori dell’agricoltura, del sociale e del lavoro, persone disabili o fragili che beneficiano del lavoro a stretto contatto con la natura e le relazioni solidali. Per incentivare questo progetto di agricoltura solidale, l’Assessore regionale al comparto Franco Manzato, di concerto con i colleghi Remo Sernagiotto al sociale e Elena Donazzan al lavoro, ha portato all’approvazione della Giunta regionale un provvedimento che costituisce un gruppo di lavoro tra tecnici e esperti di agricoltura sociale o solidale. Alla fine dell’anno in corso, il gruppo relazionerà alla Giunta regionale in merito al grado di diffusione di questo particolare tipo di agricoltura nel Veneto; all’individuazione degli ostacoli normativo-economici per i soggetti erogatori di servizi di utilità sociale attraverso l’agricoltura; alle opportunità di sviluppo del settore. “Sarà un tavolo – commenta Manzato - che cambierà l’impostazione fin qui consolidata. Passerà da questa porta il primo intervento importante: l’integrazione dell’agricoltura nel sociale con una filiera corta tra fattoria sociale e aziende Ullss fino a ora costrette a un passaggio fiscale in più per poter mandare i ragazzi in queste specifiche sedi di produzione agricola in campagna”. Gli assessori Sernagiotto e Donazzan, dal canto loro, sottolineano come “risulti ampiamente dimostrato che l’attività agricola eserciti un ruolo fondamentale nei programmi terapeutico-riabilitativi di soggetti in difficoltà fisica, mentale o comportamentale e nei percorsi di inserimento lavorativo di fasce deboli della popolazione in situazioni di disagio sociale”. “E’ opportuno ricordare – riprende Manzato - che la Regione del Veneto, già nei primi anni 2000, è stata tra le prime Regioni a definire, ai fini dell’applicazione della Programmazione Comunitaria per lo Sviluppo Rurale 2000-2006, le fattorie sociali come “le imprese agricole, come definite dal D.lgs n. 228/2001, in grado di svolgere attività sociali nei confronti di persone diversamente abili. Successivamente, con l’applicazione del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013, il rapporto agricoltura/attività sociale è stato approfondito, e l’ambito di attività delle “fattorie sociali” è stato riferito ad alcune tipologie di offerta definite dalle norme regionali per il settore sociale”. Attualmente in ambito regionale, si registra un notevole interesse da parte di alcune aziende agricole che, nonostante le notevoli difficoltà derivanti dall’innovatività di tale settore, promuovono iniziative ad alto valore sociale all’interno delle proprie strutture. Il gruppo di lavoro in materia di agricoltura sociale o solidale sarà costituito da: Dirigente regionale della Direzione Agroambiente (o delegato); Dirigente regionale della Direzione Servizi Sociali (o delegato); Dirigente regionale della Direzione del Lavoro (o delegato); cinque rappresentanti delle Ulss, esperti in materia di tutela dei minori, età evolutiva, area disabilità, anziani, salute mentale (1 per Ulss), designati dal Segretario regionale per la Sanità; un rappresentante per i Comuni del Veneto individuato dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani sezione del Veneto (Anci Veneto); un rappresentante per ciascuna Associazione Professionale agricola, di cui al Tavolo Verde previsto dalla legge regionale 9 agosto 1999, n. 32; sei rappresentanti delle associazione costituite tra imprese agricole ed eventuali altri soggetti operanti in ambito del sociale, avente per obiettivo statutario lo sviluppo di attività sociali in ambito agricolo, su indicazione dei rispettivi assessorati.  
   
   
PESCA: SU CRISI MARINERIA PESCARESE POSITIVO INCONTRO CON UE  
 
Pescara - "Al termine di un lungo confronto, nel corso del quale abbiamo trovato grande disponibilità da parte dei vertici della Commissione europea, sono state individuate due potenziali strade percorribili per porre in essere interventi concreti per alleggerire la difficile situazione della Marineria pescarese". Lo ha detto l´assessore con delega alla Pesca, Mauro Febbo, all´indomani della riunione che si è tenuta a Bruxelles con il Gabinetto del Commissario europeo agli Affari marittimi e alla Pesca, Maria Damanaki, e con il vice presidente della Commissione europea, Antonio Tajani, assistiti dai vertici tecnici delle Direzioni generali Mare e Concorrenza. "Si tratta di un confortante risultato, - ha sottolirnato Febbo - che premia il grande lavoro svolto in questi mesi dal mio assessorato, e soprattutto apre la strada ad azioni concrete che potrebbero contribuire ad offrire ossigeno ai pescatori e alle loro famiglie, incolpevoli protagonisti di una situazione tanto insostenibile, quanto, per loro, incontrollabile. La prima opzione che si prospetta, - ha spiegato l´assessore che a Bruxelles era accompagnato dal Dirigente del settore Pesca, Antonio Di Paolo - per la quale era necessario l´ok della Commissione, permetterebbe al Ministero di certificare sul fondo Fep (Fondo europeo per la Pesca) la spesa effettuata per il fermo pesca 2011. In questo modo, la Regione potrebbe procedere all´erogazione di aiuti in regime "de minimis" agli operatori del Porto di Pescara. Domani, pertanto, inoltrerò una richiesta ufficiale al Mipaaf perché si attivi in tale direzione. In ogni caso, qualora dovessero insorgere dei problemi su questo percorso, è stata individuata, su suggerimento della Commissione europea, un´opzione alternativa, rappresentata da un aiuto economico erogato dalla Regione, che permetta di indennizzare un prolungamento del fermo obbligatorio (che quest´anno decorrerà dal 6 agosto al 16 settembre), nel senso di anticiparne l´inizio e posticiparne la fine. Si valuterà con il Ministero, nei prossimi giorni, quale strada sia più percorribile. Va sottolineato - ha concluso l´assessore Febbo - che ottenere questo risultato non è stato certo agevole, ma siamo riusciti a far comprendere ai nostri interlocutori, che hanno manifestato tutta la loro sorpresa per l´intrigo burocratico-giudiziario che ha bloccato a lungo la soluzione del problema, la gravità sociale della questione che stiamo affrontando".  
   
   
GAL PIANA DEL TAVOLIERE, APPROVATO L’AMPLIAMENTO TERRITORIALE  
 
 Approvata la Determinazione dell’Autorità di Gestione del Psr Puglia 2007/2013 “Approvazione dell’ampliamento territoriale ai Comuni di Ortanova, Ordona, Stornarella e Carapelle e del nuovo Piano di Sviluppo Locale (Psl) e relativo piano finanziario” del Gal Piana del Tavoliere. L’approvazione segue un iter amministrativo in cui la struttura assessorile ha verificato i requisiti richiesti, al fine di evitare possibili ricorsi e consequenziali ritorni negativi al raggiungimento degli obiettivi. “Il provvedimento – spiega l’assessore alle Risorse agroalimentari Dario Stefàno – di fatto dà il via all’allargamento della base sociale e del territorio del Gal Piana del Tavoliere. Una strategia precisa che abbiamo perseguito in una ottica di partecipazione condivisa per lo sviluppo dei territori rurali attraverso i Gruppi di azione locale. Ed infatti il provvedimento si traduce in un accesso ai benefici delle misure del Psr ad un numero più ampio di imprese del territorio ma anche più funzionale alle necessità di natura tecnico-economica e di coordinamento del territorio derivanti dal Piano di Sviluppo Locale presentato dal Gal alla Regione”. In particolare l’approvazione della determinazione consentirà alle amministrazioni locali coinvolte di partecipare agli interventi per la individuazione di itinerari, la realizzazione di azioni di pubblicità ed informazione degli stessi, la creazione di punti di esposizione e vendita dei prodotti locali e turistici lungo gli itinerari (Misura 313 azione 1 – 2 – 3) Permetterà, inoltre, ai beneficiari dei territori ricadenti la partecipazione ai bandi di prossima emanazione tra i quali quello per il “Sostegno allo sviluppo e alla creazione di imprese” - Mis. 312. Inoltre promuoverà la creazione di nuove microimprese e il possibile sviluppo delle esistenti nell’ambito dell’artigianato locale, come il recupero di vecchi mestieri, del commercio relativo ai prodotti tradizionali e servizi alla popolazione attinenti il tempo libero, con particolare riguardo per anziani, bambini.  
   
   
CASTAGNI: LOTTA SERRATA IN TUTTA LA TOSCANA CONTRO IL CINIPIDE.  
 
 Ora si alleva l’insetto che lo combatte Firenze lotta serrata in Toscana contro il cinipide galligeno, l’insetto noto anche come “vespa cinese”, che ha gravemente alterato l’equilibrio biologico del castagno. La Regione ha varato fin dal 2010 un progetto quadriennale di lotta biologica al quale collaborano 19 enti locali (Provincia di Lucca; Provincia di Massa Carrara; Provincia di Pistoia; Provincia di Pisa; Comune Palazzuolo sul Senio; U.c. Montani del Casentino; U.c. Mugello (Strada del Marrone); U.c. Val d’Arno e Val di Sieve; U.c. Colline Metallifere; U.c. Montani Amiata Grossetana; U.c. Della Garfagnana; U.c. Media valle del Serchio; U. C. Della Versilia; U.c. Della Lunigiana; U.c. Dell’alta val di Cecina; U.c. Della Val di Bisenzio; U.c. Dell’appennino pistoiese; U.c. Della Val di Merse; U.c. Dell’amiata Val d’Orcia) con il coordinamento del Servizio Fitosanitario Regionale e dal Settore Programmazione Agricola e Forestale della Regione Toscana. La responsabilità scientifica del Progetto è del Centro di ricerca per l’agrobiologia e la pedologia – Cra/abp – mentre l’insetto utile è fornito dal Divapra dell’Università di Torino. Nel 2012 sono stati effettuati ben 64 rilasci dell’antagonista naturale (Torymus sinensis) del cinipide, mentre nel 2011 erano stati 27 e nel 2010 i lanci furono 5. Complessivamente sono stati effettuati dunque 96 lanci con 15 mila insetti utili disseminati sul territorio a caccia del cinipide. La Regione sta realizzando inoltre alcuni centri di moltiplicazione dell’insetto utile con lo scopo di rendere autosufficiente il territorio regionale nella sua produzione. Delle 5 località individuate per l’ allevamento, una è già in grado di produrre piccoli quantitativi di insetto utile, due sono in fase di avanzata realizzazione mentre le altre due, finanziate attraverso un progetto nazionale dal Ministero dell’Agricoltura e Foreste in accordo con le Regioni nell’ambito del Piano Nazionale del Settore Castanicolo 2010/2013, sono attualmente in fase di progettazione e saranno realizzate in stretta sinergia con gli utilizzatori attraverso il coinvolgimento di associazioni castanicole che si faranno carico della loro gestione. “Il coinvolgimento diretto dei castanicoltori, attraverso le rispettive associazioni, nella gestione dei centri di moltiplicazione del torymus – sottolinea l’assessore all’agricoltura e foreste della Regione, Gianni Salvadori – è una novità significativa. In questo modo la produzione dell’insetto utile può essere organizzata in funzione delle reali necessità del territorio, abbattendo anche i costi di approvvigionamento sul libero mercato. Il servizio fitosanitario regionale – conclude l’assessore – fornirà naturalmente tutte le prescrizioni tecniche necessarie alla lotta biologica e vigilerà sulla correttezza della distribuzione degli insetti utili.” I risultati della lotta biologica, relativi ai primi due anni, sono considerati incoraggianti, ma intanto non si tralasciano gli studi anche su altre tecniche di lotta all’insetto dannoso attraverso altri antagonisti, autoctoni, e pratiche selvicolturali efficaci volte a sostenere la produzione castanicola . Tabella riassuntiva dei lanci anno 2012
Provincia n. Lanci Totale Torymusdistribuiti Di cui Femmine Di cui Maschi
Arezzo 3 450 300 150
Firenze 12 1800 1200 600
Grosseto 16 2400 1600 800
Lucca 13 1950 1300 650
Massa Carrara 6 900 600 300
Pisa 3 450 300 150
Prato 2 300 200 100
Pistoia 4 600 400 200
Siena 5 750 500 250
Totale 64 10350 6900 3450
 
   
   
L’OFFERTA FORMATIVA IN AMBITO ENOGASTRONOMICO FIRMATA IULM E GAMBERO ROSSO  
 
Attivi a partire dall’Anno Accademico 2012-2013, i nuovi percorsi formativi promossi in partnership da Università Iulm e Gambero Rosso nascono col duplice fine di valorizzare l’enogastronomia italiana, intesa come bene culturale, e di creare figure professionali in grado di cogliere tutte le sfide provenienti dai mercati agro-alimentari e della ristorazione. I corsi verranno organizzati sulla base di specifiche esigenze rilevate sul campo grazie anche ai dati di ricerca che l’Osservatorio sui Consumi Alimentari produce annualmente. • Master Universitario In Food & Wine Communication (Attivazione: novembre 2012) Obiettivi - Il master, coordinato dal professor Vincenzo Russo per l’Università Iulm e dalla dottoressa Francesca Riganati per Gambero Rosso, prevede l’insegnamento delle strategie e delle tecniche di promozione, comunicazione e marketing dei prodotti enogastronomici e lo sviluppo delle conoscenze relative a: sistema agroalimentare ed enogastronomico, processi culturali, sociali e storici connessi al consumo di cibo e di vino, principi psicosociali e antropologici legati alla gastronomia italiana e internazionale, merceologie e tecniche di degustazione del vino. A Chi Si Rivolge – Destinatari sono i professionisti dell’area enogastronomica interessati a sviluppare competenze specifiche di promozione e di comunicazione del comparto Food & Wine. Permette inoltre a giovani studenti e appassionati di sviluppare specifiche competenze in ambito enogastronomico. Didattica - La didattica è sviluppata in tre macro aree – Comunicazione e marketing di settore, Organizzazione e gestione degli eventi, Cultura Enogastronomica – e include due laboratori esperienziali: un Laboratorio Sensoriale (per alfabetizzare al gusto e al riconoscimento della qualità dei prodotti) e un Laboratorio di Marketing Emotivo (per apprendere le tecniche di indagine neuroscientifica applicata alla promozione del Food & Wine). Le metodologie didattiche utilizzate integrano gli aspetti teorici (490 ore di lezioni frontali) con quelli a carattere più specificamente operativo e pratico, prevedendo, tra l’altro, analisi di case histories aziendali, visite guidate in aziende, testimonianze di addetti ai lavori, corsi di degustazione, stesura di recensioni e comunicati stampa, realizzazione di documenti multimediali e project work. Sbocchi Professionali - Le figure professionali in uscita sono: esperto in tecniche di marketing e di comunicazione per la valorizzazione del patrimonio enogastronomico del territorio, organizzatore di eventi enogastronomici, giornalista e redattore di contenuti multimediali e tradizionali, addetto alle pubbliche relazioni/ufficio stampa specializzato nei temi del Food & Wine. • Corso di specializzazione in Web E Social Media Marketing Per Il Settore Enogastronomico E Agro-alimentare (Attivazione: ottobre 2012) Obiettivi – Il corso, coordinato dal professor Guido Di Fraia, mira a sviluppare le competenze strategiche e le abilità tecniche necessarie alla progettazione, allo sviluppo, alla messa in atto e alla valutazione di attività di comunicazione attraverso il web e i social media e alla loro integrazione con le più tradizionali forme del marketing e della comunicazione aziendale, con particolare riferimento ai settori: agricolo, enogastronomico e della ristorazione. A Chi Si Rivolge – Destinatari sono i responsabili di aziende agricole, enogastronomiche e della ristorazione, ma anche gli addetti alla comunicazione delle stesse imprese. Didattica - La proposta formativa è strutturata su una serie di workshop della durata di 8 o 16 ore, autonomi e fruibili singolarmente ma che, nel loro insieme, offrono un percorso completo su tutte le diverse opportunità di comunicazione e relazione che i canali digitali e i social media offrono alla comunicazione delle aziende attive nel settore agricolo e enogastronomico. Tutto il corpo docente è costituito da professionisti del settore operanti nelle principali agenzie di comunicazione digitale presenti in Italia (spesso facenti parte di network internazionali), in grado di portare conoscenze, competenze e casi di studio focalizzati sui reali bisogni formativi dei partecipanti e costantemente aggiornati sulle più attuali tecnologie e pratiche d’uso. • Due corsi nell’area del Restaurant Management (Attivazione: novembre 2012) In risposta alle richieste e ai bisogni del campione coinvolto nella ricerca dell’Osservatorio sui Consumi Alimentari Iulm, i due corsi, della durata massima 60 ore, approfondiranno i seguenti temi : − Analisi, gestione e controllo dei costi nella ristorazione; − Strategie di vendita e relazione con il cliente. I corsi sono rivolti a professionisti della ristorazione e avranno come obiettivo principale l’approfondimento di conoscenze pratiche e teoriche per una migliore gestione della ristorazione. Parte dei corsi sono stati pensati anche per facilitare lo start up di nuovi servizi di ristorazione. Per facilitare la partecipazione dei professionisti i corsi si terranno secondo una formula part-time e nei giorni di maggiore facilità di accesso per le professioni della ristorazione  
   
   
PANEALBA - GRISSINI MULTI CEREALI - FONTE DI FIBRE  
 
Dopo il successo dei Grissini senza Sale Aggiunto e Grissini senza grassi Aggiunti, è ora la volta dei nuovissimi Grissini Multi Cereali, ultimi nati in casa Panealba con l´obiettivo di ampliare la proposta dei prodotti free from dell´azienda piemontese, da sempre attenta a promuovere uno stile di vita sano ed equilibrato. Ricchi di fibre i nuovi Multi Cereali sono realizzati con fiocchi di avena, segale, fiocchi d´orzo, farina di malto, semola rimacinata, cruschello, olio di oliva, farina di grano tenero “0”, lievito di birra e sale. Indicati per le diete ricche di fibre. Ottenuti esclusivamente con ingredienti sani e naturali e un´accurata lavorazione all´insegna dell´innovazione tecnologica, i grissini Multi Cereali Panealba sono ideali per un´alimentazione equilibrata e si possono gustare in ogni momento della giornata. Il gusto delicato e leggero dei Multi Cereali consente di apprezzare appieno il sapore dei cibi ai quali si accompagnano. I Grissini Multi Cereali Panealba sono disponibili in confezioni da 250 grammi, nei migliori supermercati. Negli ultimi anni Panealba ha ampliato la gamma dei propri prodotti, sfornando bontà per tutti i gusti e i palati: dai Grissini Nostrani, naturali e fragranti, agli Stiratini, saporiti e leggeri, dai Grissini senza sale aggiunto per i più salutisti, ai Grissini Torinesi, a lievitazione artigianale, fino ai gustosi Crostini Mediterranei, dorati e tostati, insaporiti all´olio di oliva. Dall´esperienza trentennale, da un´accurata selezione delle materie prime esclusivamente naturali e dalla continua ricerca per una produzione che unisca la lavorazione artigianale alla tecnologia dei macchinari, nascono ogni giorno prodotti semplici e genuini, friabili e leggeri più del pane  
   
   
UN NUOVO MONDO DI GUSTI E PROFUMI CON TUTTA LA QUALITÀ PLASMON DI SEMPRE ARRIVANO I NUOVI OMOGENEIZZATI SAPORI DI NATURA DI CARNE E PESCE  
 
Sapori di Natura è la nuovissima linea di alimenti per l’infanzia di Plasmon: si tratta degli omogeneizzati prodotti ‘in asettico’. E’ la prima volta, in assoluto, che viene usata questa tecnologia per il baby food: essa permette una nuova lavorazione degli ingredienti ancora più breve, semplice e delicata che mantiene al meglio la naturale ricchezza di sapori, profumi, colori ed elementi nutrizionali delle materie prime naturali. Perché nella natura c’è già tutto quello di cui i nostri figli hanno bisogno. A marzo erano state presentate le prime varietà alla frutta (mela, banana, pera, albicocca, frutta mista). Da oggi sono disponibili - nei supermercati, nelle farmacie e in tutti i principali punti vendita - gli omogeneizzati Sapori di Natura di vitello, manzo, pollo, coniglio, orata, spigola e salmone. Si tratta dei prodotti migliori per ampliare l’orizzonte gustativo e sensoriale dei piccoli. Infatti, sin dalle prime fasi dello svezzamento è importante non solo nutrire correttamente il bebè, ma anche abituarlo, gradualmente, alla varietà dei sapori freschi e autentici che la natura spontaneamente offre. Gli omogeneizzati Sapori di Natura, grazie alla lavorazione degli ingredienti in asettico, offrono al bambino un’esperienza di gusto unica. Anche il packaging è innovativo: la vaschetta ermetica salva-sapori con tappo richiudibile aiuta a conservare al meglio le caratteristiche organolettiche del prodotto  
   
   
LE NOVITA’ HAUSBRANDT “RINFRESCANO” L’ESTATE 2012  
 
E’ arrivata l’Estate… e la voglia di novità in casa Hausbrandt! Caffè, latte e… fantasia sono gli ingredienti che hanno ispirato la nuovissima linea di Cappuccini Freddi proposti da Hausbrandt per L’estate: sei varianti dell’irrinunciabile e tradizionale Cappuccino italiano in versione fredda, un’idea originale e accattivante da vedere e gustare, sfiziosa in ogni momento della giornata. Il classico Cappuccino, riproposto nei gusti Vaniglia, Menta, Fragola, Orzo e Ginseng, servito in monoporzione sembra una piccola opera d’arte, grazie all’originale utilizzo di ingredienti semplici (caffè, latte, topping). Il risultato finale è un cappuccino goloso ma leggero! Ma non finisce qui: la vera novità dell’estate 2012 è Mentaespresso, una proposta in cui l’intensità del caffè espresso Hausbrandt incontra la freschezza della menta. L’abbinamento è irresistibile, perfetto per la stagione estiva ma non solo! Grazie alla panna montata alla menta, il palato ha una sensazione di piacevole freschezza data dal gusto del caffè e il brio della menta. Sublime! Curiosa anche la nuova piacevole versione Espresso Freddo, il risultato del mix vincente tra caffè, zucchero di canna e cubetti di ghiaccio! Anche in questo caso Hausbrandt offre una valida alternativa, per le giornate d’estate, leggera e fresca, servita in un invitante bicchiere di vetro. Www.hausbrandt.com  
   
   
FILIERA CORTA COOPERATIVE “VINO & PESCE”DAL 25 AL 27 GIUGNO ALLE CANTINE MONTALBANO. TRE SERATE DEDICATE ALLA CUCINA DEL “PESCE POVERO” ABBINATO AI VINI DELL´EMPOLESE. PROTAGONISTE LE COOPERATIVE  
 
Quando è la terra ed i suoi prodotti a parlare di sé anche in una manifestazione estiva come quella che si sta svolgendo dai primi di giugno ad Empoli, è sempre un elemento nuovo da apprezzare ed aiutare. Dal 25 al 27 giugno 2012, tre giorni dedicati alla Filiera corta Cooperative Vino&pesce, che si terrà in via Livornese 208, presso le Cantine Montalbano. Per la prima volta cene a base di pesce a cura delle cooperative Marenostrum, espositore anche al Mercatale in Empoli, e Peschintavola con abbinamento vini delle Cantine Montalbano di Empoli. Le cene si terranno alle 20,30 (costo 25 euro a persona), su prenotazione al numero 0571 80649. Alle 19.30 lezioni di cucina per conoscere tutto sul “pesce povero” e i suoi abbinamenti con il vino. «Queste iniziative servono per conoscere quanto di bello e di buono offre il nostro territorio – dice Arianna Poggi, assessora alle attività produttive del Comune di Empoli – e questa tre giorni estiva sarà la festa del vino e del pesce, ma anche della nostra terra, della nostra agricoltura che va aiutata e difesa». «La nostra cooperativa è attiva dal 1960 -dice Rosanna Matteoli, presidente della società cooperativa agricola Cantine Montalbano- ha 300 soci la cui stragrande maggioranza coltiva nei comuni di Empoli, Vinci, Cerreto Guidi, Montelupo Fiorentino, Montespertoli e San Miniato, che conferiscono alla nostra sede di lavorazione a Empoli circa 30-35mila quintali di uva all´anno. Questa iniziativa l´abbiamo promossa per far conoscere di più i vini bianchi della zona, in particolare il Bianco dell´Empolese Doc di nostra produzione».  
   
   
BEN&JERRY’S, LA BONTÀ AUTENTICA TI RAGGIUNGE OVUNQUE  
 
Ancora più divertimento, ancora più attenzione all’ambiente, ancora più voglia di premiare le buone idee che contribuiscono a cambiare il mondo: i gelati Ben&jerry’s tornano ad attraversare l’Italia con la loro carica di bontà per tutti. Perché le buone abitudini non si perdono mai! Vi ha deliziato con l’irresistibile cremosità dei suoi gusti e la consistenza dei suoi pezzettoni di biscotto, frutta e gocce di cioccolato. Vi ha contagiato con la sua travolgente simpatia, insegnandovi a trovare sempre il lato positivo della vita. Vi ha suggerito le buone idee che rendono il mondo un posto migliore. Insomma, come restare indifferenti al passaggio di quel ciclone di bontà chiamato Ben&jerry’s? Ai due fondatori Ben Cohen e Jerry Greenfield, lo sapete bene, quello che piace di più è “Ridare indietro alla comunità”, ovvero ripagare tutti quelli che sostengono e partecipano alla creazione del gelato più buono che c’è, cercando di migliorare la qualità della vita su scala sempre più globale nel modo più divertente, stravagante ed originale possibile! Ben&jerry’s, infatti, ha dimostrato più di una volta che anche un gelato può parlare di tematiche attuali ed importanti come quelle sociali, economiche e ambientali, senza per questo perdere il proprio senso dell’umorismo: lo dimostrano le tante iniziative promosse dal brand, che insieme all’alto tasso di divertimento invitano ad adottare comportamenti responsabili utili al prossimo e al nostro pianeta. Ecco cosa vuol dire per un gelato essere buono davvero con tutti! Ben&jerry’s è pronto nuovamente a farci ingolosire, divertire e condividere il suo manifesto, quel Good Muuuuvement che nel 2011 ha iniziato ad attraversare l’Italia per diffondere la sua carica di energia, risate e buone idee che fanno sentire tutti meglio. Allacciate le cinture di sicurezza, il viaggio sta per cominciare!!! Ben&jerry’s: gelati per tutti i gusti! Non potrete fare a meno di notarli. Vi sapranno conquistare con la loro fantasia e cremosità. Chi tra loro vi farà salire di più l’acquolina in bocca? Per scoprirlo assaggiate tutti i nuovi, sorprendenti gusti dei gelati Ben&jerry’s: scegliete il vostro preferito tra Chocolate Fudge Brownie, Cookie Dough, Caramel Chew Chew, Wich e Chunky Monkey. La ricetta segreta di questa esplosione di piacere? Semplice: prendete due geniali e irriverenti amici con la passione del gelato, fate loro scegliere i migliori ingredienti naturali con certificazione Fairtrade, aggiungete latte e panna e mescolate bene fino ad ottenere una densissima consistenza. Infine, guarnite con nomi curiosissimi ma spassosi e siete pronti per servire. Da oggi potrete trovare i deliziosi gusti di gelato Ben&jerry’s non solo nelle selezioni dei migliori bar della vostra città, ma anche nei supermercati vicino a casa! Volete sapere qualcosa in più sui vostri prossimi, golosi compagni di scorpacciate? Vi sveliamo in anteprima esclusiva i loro identikit… Chocolate Fudge Brownie: squisito gelato al cacao con morbidissimi pezzi di brownies. Tra gli ingredienti, zucchero, cacao e vaniglia sono certificati Fairtrade, garanzia che attesta il loro acquisto ad un prezzo equo. Disponibile sia nei migliori bar (nel formato da 150 ml) che nei principali supermercati (coppone da 500 ml). Wich: superbiscottone che racchiude tra due morbide frolle un delizioso gelato alla vaniglia con gocce di cioccolato. Tra gli ingredienti con certificazione Fairtrade zucchero, polvere di cacao ed estratti naturali di vaniglia e caffè. Lo potete trovare in una selezione dei migliori bar della vostra città. Cookie Dough: cremoso gelato alla vaniglia che racchiude al suo interno gustosi pezzettoni di cookies. Zucchero, cacao e gli estratti di vaniglia e caffè sono tutti ingredienti con garanzia Fairtrade. Il coppone da 500 ml è disponibile nei punti vendita, mentre la confezione da 150 ml nei principali bar della vostra città. Caramel Chew Chew: cremosissimo gelato al caramello con variegatura dello stesso gusto, in cui sono immersi golosi pezzettoni di cioccolato ricoperti da caramello. Vaniglia, cacao e zucchero sono tutti ingredienti certificati Fairtrade. Scoprite la sua deliziosa consistenza nel formato da 150 ml, nei migliori bar della vostra città. Chunky Monkey: delizioso gelato al gusto banana con tanti pezzetti di noci e cioccolato. Sia le banane da cui si estrae la purea, che lo zucchero e il cacao sono certificati Fairtrade, ovvero acquistati attraverso i canali del commercio equo-solidale. Il barattolone da 500 ml lo trovate nei punti vendita, mentre la coppetta da 150 ml nei principali bar. Ben&jerry’s: Peace, Love & Fairtrade! I consumatori sono sempre più attenti a cosa acquistano e tra i loro criteri di consumo, oggi, c’è anche l’impatto che gli acquisti possono avere sulla vita di produttori e lavoratori nel Sud del Mondo. Per questo sempre più spesso decidono di adottare e condividere comportamenti eticamente responsabili, ad esempio affidandosi a marchi che garantiscono il rispetto e la dignità dei soggetti coinvolti nella filiera. Fedele al motto “Ridare indietro alla comunità”, Ben&jerry’s sceglie quindi il commercio equo certificato Fairtrade per sottolineare l’eticità dell’approccio adottato nella produzione degli ingredienti dei propri gelati. La certificazione Fairtrade, infatti, è l’unico standard che garantisce, oltre al rispetto delle colture locali, un prezzo equo e stabile ai produttori del Sud del Mondo e un margine aggiuntivo (il Fairtrade premium) da investire in progetti sociali e sanitari per le comunità. Almeno tre quarti dei consumatori ritiene che solo una certificazione indipendente accerti davvero le dichiarazioni di eticità di un prodotto e l’Italia è al primo posto tra i paesi che la stimano un plus imprescindibile. Chi conosce il marchio Fairtrade lo giudica garanzia di standard elevati e severi, un’assicurazione sul fatto che quell’acquisto sia stato la “scelta giusta”, perché prodotto eticamente. I nostri amici Ben e Jerry si impegnano ogni giorno affinché i propri gelati nascano nel rispetto della dignità di tutti i soggetti coinvolti nella produzione. E per continuare ad essere la “scelta giusta” ogni momento che lo desiderate, Ben&jerry’s quest’anno ha convertito a livello europeo tutti gli ingredienti che rendono il loro mondo così speciale, in ingredienti con certificazione Fairtrade ed entro il 2013 otterrà la certificazione anche a livello globale. Ora una carica di squisito gelato, con ingredienti certificati Fairtrade, è pronto per arrivare nella vostra città e travolgervi con tutta la sua autentica bontà. Mangiare un gelato non ha mai fatto tanto bene al prossimo! Ben&jerry’s Scoop Trip: tutti a bordo! Era la primavera del 2011 quando, preceduto da un sonoro muggito, un folle pick up muccato conquistò le piazze e le Università di 4 città italiane con tutto il suo carico di squisita bontà. Al suo comando i Good Muuuuvers, manipolo di ambassadors Ben&jerry’s, arrivati per diffondere il Good Muuuuvement, manifesto che invita tutti a sostenere e promuovere piccole e grandi azioni che possono rendere il mondo un posto migliore. Quest’anno Ben&jerry’s ha deciso di replicare l’esperienza itinerante, aumentando il numero di città coinvolte, i giorni di viaggio e …i km da macinare! Nasce così Ben&jerry’s Scoop Trip, tour della durata di sei settimane che attraverserà in lungo e in largo l’Italia, sbarcando in ben 11 città, per portare una ventata di buon umore e messaggi positivi nei principali luoghi di aggregazione e… anche a casa vostra! Potrete trovare il furgoncino Ben&jerry’s agli Scoop Trip Date, appuntamenti fissi di fronte agli atenei, sedi di associazioni, onlus e principali piazze della città. Ma il brand ha in serbo una sorpresa per tutti gli amanti del suo gelato. Avete una festa e volete renderla ancora più speciale e divertente con tutta la bontà del mondo Ben&jerry’s? Volete concedervi una merenda originale in compagnia dei vostri colleghi d’ufficio? Lo Scoop Trip è pronto ad esaudire i vostri desideri, raggiungendo la location maggiormente richiesta dagli utenti per una consegna speciale e gratuita di tanto cremosissimo gelato! Come sarà possibile? Facilissimo, attraverso un’applicazione disponibile sulla pagina ufficiale Facebook di Ben&jerry’s Italia, nella quale i fan potranno seguire le tappe del tour ed indicare il luogo in cui vorrebbero che il furgoncino si fermasse. A farvi compagnia in alcune delle tappe dello Scoop Trip, con la sua ironia e quel pizzico di follia che sono l’anima di Ben&jerry’s, arriva la Iena più sconvolgente che ci sia: Niccolò Torielli. Ha partecipato a campagne di prevenzione dalle malattie sessualmente trasmissibili andando in prima persona nelle scuole; ha sottoposto il pilota Giancarlo Fisichella a prove in autodromo prima e dopo aver bevuto, per dimostrare quali rischi si corrono guidando sotto effetto dell’alcol. I servizi in qualità di Iena, contraddistinti dalla sua irresistibile simpatia, hanno fatto riflettere i giovani su tematiche sociali importanti: una sintesi perfetta tra impegno sociale e divertimento, in pieno stile Ben&jerry’s! Durante le tappe del tour a cui sarà presente, Niccolò condurrà il “Ben&jerry’s Quiz”, per divertire, informare e coinvolgere ancora di più il pubblico. Siete pronti a gustare con lui un buon gelato e rispondere alle sue domande a raffica? Sapevate che lo Scoop Trip sarà completamente ad Impatto Zero? Ben&jerry’s partecipa infatti al progetto promosso da Lifegate, che calcola, riduce e compensa le emissioni generate dalle attività di persone, mezzi e prodotti. Per compensare i circa 26.000 kg di Co2 che verranno prodotti dallo Scoop Trip, Ben&jerry’s contribuirà a salvare oltre 3.000 metri quadri di verde in Madagascar e Italia, nel Parco Regionale di Veio, area Volusia/madonnetta, in provincia di Roma. Lo Scoop Trip è pronto ad accendere i motori: segnatevi tutte le tappe e gli Scoop Trip Date, per non perdervi nessun appuntamento con Ben&jerry’s! Si potranno scoprire tutti i dettagli del tour sul sito www.Benjerry.it e sulla pagina Facebook www.Facebook.com/benjerryitalia. Ma chi ci terrà aggiornati live con immagini e video su tutti gli avvenimenti, le iniziative, gli appuntamenti di questo emozionante tour on the road? Forse proprio uno di voi! Infatti, sulle piattaforme social di Ben&jerry’s partirà il recruitment del Digital Reporter, una figura ad hoc che parteciperà allo Scoop Trip e contribuirà a scrivere, ogni giorno, il diario di bordo dello Scoop Trip. Dimostrate a Ben&jerry’s quanto siete fantasiosi …allo Scoop Trip potreste partecipare proprio voi! Ben&jerry’s for Good Ideas: fate sentire la vostra voce! Una vetrina virtuale aperta a tutti, tanti progetti in grado di migliorare il benessere della comunità, un meccanismo democratico di voto per destinare 25 donazioni alle buone idee che meritano di essere promosse e sostenute: questo e molto altro ancora è stato Ben&jerry’s for Good Ideas, l’iniziativa sviluppata sul sito www.Benjerry.it e rivolta a tutte le imprese italiane con finalità sociale. La massiccia adesione di associazioni che forniscono servizi al cittadino (oltre 200 realtà partecipanti per altrettanti progetti presentati) ed il forte coinvolgimento di un pubblico attento e consapevole sul web (attraverso le principali piattaforme social network) hanno reso l’iniziativa un vero “caso” nella Rete. Torna quindi a grande richiesta, da aprile fino a luglio, la seconda edizione di Ben&jerry’s for Good Ideas, per dare anche quest’anno corpo e voce a tutte le buone idee che desiderano contribuire a rendere il mondo un posto migliore. Il sito italiano di Ben&jerry’s si trasformerà nuovamente nello spazio di promozione e supporto di tutte le imprese e associazioni a carattere sociale. E chi meglio di alcune delle aziende che nel 2011 hanno ricevuto le prime donazioni, può diventare testimonial della nuova caccia alla buona idea? Saranno proprio loro ad invitare chi non ha ancora partecipato all’iniziativa a farsi conoscere! Come sempre, accanto ad ambassadors e team Ben&jerry’s, un contributo significativo nella selezione delle nuove Good Ideas sarà offerto dalla community del sito, che potrà esprimere il proprio gradimento per il progetto che ritiene più meritevole, attraverso la like application. Ma quest’anno c’è una grande novità che renderà gli utenti ancora più partecipi. In che modo? Ben&jerry’s vuole che nelle vostre scelte ci mettiate non solo il cuore…ma anche la faccia! Una vera e propria call to action, affinché i partecipanti vengano incoraggiati a realizzare un contributo video che motivi la decisione di sostenere un determinato progetto, realtà, iniziativa che partecipa a Ben&jerry’s for Good Ideas. Sarà possibile registrare un video direttamente sul sito www.Benjerry.it, nella sezione dedicata, oppure caricare il proprio appello realizzato precedentemente. I contributi verranno proposti sulla home page delle Good Ideas e andranno inoltre ad arricchire la pagina personale dell’associazione all’interno della loro scheda sul sito Ben&jerry’s. Siete pronti per gridare al mondo perché queste sono Good Ideas? Fate sentire la vostra voce, Ben&jerry’s è pronto ancora una volta a sostenere con un contributo concreto chi ha fatto dell’aiuto verso il prossimo la sua missione. Ben&jerry’s per la sostenibilità ambientale: perché un pianeta più caldo fa sciogliere prima il gelato! Il rispetto del delicato equilibrio di Madre Natura è uno dei temi che stanno più a cuore ai nostri amici di Ben&jerry’s. Come riuscire a difendere il benessere del nostro pianeta e di tutti i suoi abitanti in maniera concreta? Ad esempio, riducendo l’impatto ambientale della propria filiera. Contrastare le emissioni di Co2 nell’atmosfera, tra i principali responsabili del buco nell’ozono, è uno tra i primi interventi adottati dal brand per salvaguardare e proteggere il nostro ecosistema. Per questo, dal 2007, Ben&jerry’s investe in misure contenitive che limitano la produzione di gas serra in tutta la filiera. Questo è stato possibile partecipando ad alcuni dei progetti promossi dallo Hier, consorzio composto da 38 Ong dei Paesi Bassi, che vanno dalla riduzione della produzione di metano da parte delle mucche alla costruzione di nuove aziende eoliche. Per ottenere un gelato così cremoso, i nostri amici si affidano alla freschezza del latte e della panna delle mucche, tanto da aver scelto come mascotte una di loro, ribattezzata Woody. Ma se pensiamo che al mondo esistono circa 1,4 miliardi di mucche, che producono ogni giorno così tanto metano da coprire circa il 14% delle emissioni totali di gas serra, per rispondere ai cambiamenti climatici è necessario studiare soluzioni efficaci. Sempre in Europa, e sempre nel 2007, Ben&jerry’s ha quindi lanciato il programma per un’industria sostenibile del latte chiamato “Caring Dairy”. Con la preziosa collaborazione di Waningen University, Wwf e Società della Natura dei Paesi Bassi, il brand ha individuato i principali fattori di rischio nell’ambito della filiera del latte e ha così potuto coinvolgere nella propria iniziativa 460 allevatori europei. I partecipanti, seguiti da un team di specialisti, hanno individuato le migliori soluzioni economiche, sociali ed ambientali per sostenere le proprie attività nel rispetto di tutti i soggetti coinvolti nella produzione. Ben&jerry’s così, può davvero conoscere fino in fondo ogni allevatore e ogni mucca che partecipa alla creazione del suo gelato e tutti i protagonisti vivono meglio!  
   
   
GLI APPUNTAMENTI PER I BRUNCH ESTIVI: FINO A FINE LUGLIO IL RISTORANTE UNICO CONTINUA A PROPORRE IL FAMOSO BRUNCH DELLA DOMENICA A TEMA.  
 
I Prossimi Appuntamenti Sono: 8 luglio 2012: Porchetta e Champagne 15 luglio 2012: Pesce e crostacei 22 luglio 2012: La scarpetta 29 luglio 2012: Il cocomero Tutti da gustare, e in linea con la stagione estiva, i saporiti piatti proposti dallo chef Fabio Baldassarre diventano un piacevole modo di interpretare il giorno di festa...Circondati dallo skyline di Milano. Euro 40,00 a persona, escluse bevande; per i bambini Euro 20,00 Per informazioni e prenotazioni: Ristorante Unico tel. 02 39261025  
   
   
MELODIADELVINO INIZIA IL SUO PERCORSO DI MUSICA E BUONI VINI A VILLA PANNA DI SCARPERIA OGGI CONCERTO DEL DUO PIANOFORTE/VIOLINO JASCHA NEMTSOV E KOLJA BLACHER  
 
Firenze - Si apre martedì 26 giugno a Villa Panna di Scarperia, con il concerto del duo pianoforte/violino Jascha Nemtsov (Russia) e Kolja Blacher (Germania), Melodiadelvino, il festival che unisce alcuni fra i migliori artisti della musica classica internazionale alle eccellenze del vino toscano. Le note musicali invaderanno ville e castelli della regione, nonché cantine che portano la firma dei più noti architetti al mondo. Melodiadelvino si svolgerà fino al prossimo 7 luglio. Il festival, che nasce sull´impronta del suo gemello francese Grands Crus Musicaux, si propone come ponte ideale tra le eccellenze di Toscana e Francia; per questo la Regione ha deciso di aderire e sostenere l´iniziativa dopo il successo della sua prima edizione, nell’estate dell’anno scorso. “Melodiadelvino è un festival che si caratterizza per la sua diversità e l’originalità dell’offerta grazie alla qualità delle sedi, delle collaborazioni e dei contenuti culturali del suo programma – sottolinea l’assessore regionale a cultura e turismo Cristina Scaletti -. La presenza di artisti famosi, fra i migliori esecutori di musica classica a livello mondiale, è segno indubbio del livello internazionale occupato da questo evento. E le ville della Toscana ne rappresentano la cornice ideale”. L’idea di questa originale iniziativa è del pianista Marc Laforet, direttore artistico di entrambe le manifestazioni, e di Michel Gotlib, amico d’infanzia del maestro Laforet, appassionato di vino e musica e presidente di Melodiadelvino. Il festival è un viaggio musicale che attraversa le province di Firenze, Massa Carrara, Grosseto, Siena e Livorno, alla scoperta delle più suggestive tenute vitivinicole della regione. Melodiadelvino è realizzato grazie alla collaborazione con Fondazione Sistema Toscana e Toscana Promozione, e alla partecipazione preziosa dei proprietari delle varie tenute: Acqua Panna, la famiglia Zuccarino, la famiglia Panerai, la famiglia Zonin, la famiglia Mariani e la famiglia Moretti. Il programma. Dopo Melodie dell’Acqua martedì 26, il 28 giugno Melodiadelvino sarà invece a Villa Malaspina, nel comune di Fosdinovo (Massa Carrara). “Abbiamo fortemente voluto questa tappa perché i territori colpiti dalla terribile alluvione dello scorso ottobre sono al centro delle politiche della Regione – ha aggiunto l’assessore Scaletti – e questo festival ci offre un’occasione unica” . Sono poi coinvolte anche le province di Grosseto, con la tenuta Rocca di Frassinello a Gavorrano e la tenuta Montemassi a Roccastrada; Siena con il Castello Poggio alle Mura Banfi, a Montalcino; Livorno con la tenuta Petra a Suvereto. Quest’anno è prevista anche un’incursione sulla via Francigena,al centro di un progetto regionale di valorizzazione. Info e programma : www.Melodiadelvino.it    
   
   
VETRINA TOSCANA, SEMPRE PIÙ RICCO IL CARNET DI PRODOTTI ED EVENTI  
 
Firenze – Sorseggiare vini prestigiosi in un calice prodotto dal Consorzio del Cristallo di Colle Val d’Elsa, assaggiare le delizie toscane della tavola ammirando affreschi e opere d’arte all’interno di un museo, partecipare a cene e workshop a tema su prodotti della filiera fino a poco tempo fa dimenticati. Sono solo alcune iniziative del ricco calendario di Vetrina Toscana 2012 presentato a Firenze. Il progetto di promozione di Regione e Unioncamere Toscana, che conta oggi tra gli aderenti 752 ristoratori e quasi 268 botteghe alimentari, rispetto al passato cresce e coinvolge da ora in poi tre assessorati regionali: turismo e cultura, agricoltura e attività produttive. Le prossime iniziative e le linee guida per lo sviluppo del progetto sono state presentate oggi in Regione durante la conferenza stampa che ha visto la partecipazione di Cristina Scaletti, assessore alla cultura ed al turismo, Gianni Salvadori, assessore all’agricoltura, Gianfranco Simoncini, assessore alle attività produttive e il presidente di Unioncamere Toscana, Vasco Galgani. Http://www.vetrina-toscana.it/    
   
   
PIPER-HEIDSIECK ROSÉ SAUVAGE: UNA PELLE DI COCCODRILLO ROSA SHOCKING CUSTODISCE PREZIOSAMENTE LA BOTTIGLIA DELLO CHAMPAGNE PIPER-HEIDSIECK ROSÉ SAUVAGE  
 
Per rendere ancora più cool i party dell’estate Piper-heidsieck ha realizzato Rosé Sauvage, una delizia da ammirare ancora prima di essere degustata: la bottiglia del nuovo champagne Piper-heidsieck Rosé Sauvage, infatti, è custodita preziosamente da una pelle di coccodrillo rosa shocking. La morbidezza e l’originalità dell’involucro in lattice rosa sublimano la bottiglia Piper-heidsieck e invitano a condividere momenti unici sotto il denominatore comune della raffinatezza che contraddistingue la maison francese fin dalla fine del Xiii° secolo. L’effetto rinfrescante che si percepisce assaporandolo inizialmente indica lo spirito e la passione dello champagne ed è intensificato da profonde note di frutti rossi e marasca che precedono note di agrumi, mandarino e arance rosse. Questo urban champagne arricchisce di effervescenza le serate estive più mondane e contraddistingue i propri momenti di uno spirito anticonformista, romantico, glamour o rock´n´roll. Essere audace per Piper-heidsieck è uno stile di vita, un nuovo modo di brillare. Per ottenere l’effetto “coccodrillo”, è stata scansionata la pelle di un magnifico alligatore del Nilo per oltre 12 giorni. Un laser ha poi stampato la sua trama su una sagoma dando così un effetto unico ad uno strato di lattice che crea una perfetta copia delle squame che simboleggiano da sempre il lusso più estremo e raffinato. La bottiglia “skin” è disponibile anche nella versione brut