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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 26 Giugno 2012 |
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UE: DEBITI E SALUTE MENTALE: LE VITTIME DELLA CRISI
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Bruxelles, 26 giugno 2012 - La crisi economica, l´incertezza crescente e l´indebitamento possono avere un impatto sulla salute mentale. Secondo degli studi europei numerose patologie psicologiche, che si spingono fino al suicidio, sono aumentate . Una struttura sociale forte può essere una soluzione per proteggere i cittadini e deve essere garantita nei periodi di austerità, hanno concordato gli esperti e i deputati durante un workshop organizzato dalla commissione all´Ambiente il 19 giugno al Parlamento europeo. Un indebitamento eccessivo è il primo fattore che può incidere sulla salute umana. E, come ricordato dalla deputata inglese di centro sinistra Glenis Willmott, "il tema merita un´attenzione speciale, soprattutto in tempi di crisi. In Grecia per esempio il tasso di suicidio è aumentato del 40% nella prima metà del 2011. La salute mentale dovrebbe avere un importante ruolo nel programma sulla salute pubblica 2014-2020. David Mcdaid, ricercatore alla London School of Economics, ha sottolineato che per evitare la depressione, le forme di ansia e i disturbi ossessivi bisogna "investire di più nei servizi sociali" e "trovare una soluzione all´interno del settore finanziario per aiutare i cittadini che indebitati". Una solida rete di servizi sociali La storia ci insegna che i paesi in cui i servizi sociali sono stati presenti, il tasso di omicidi non è aumentato durante il periodo di crisi, ha aggiunto José Luis Ayuso-mateos, professore di psichiatria all´Università Autonoma di Madrid. Mentre il rappresentante dell´Organizzazione mondiale della sanità all´Ue Roberto Bertollini ha indicato che per ridurre il rischio di omicidi legati alla crisi è necessario creare dei programmi per il lavoro e l´alleviamento del debito, il miglioramento dei sistemi di sanità e il rafforzamento delle reti familiari. |
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"SIMPOSIO INTERNAZIONALE SULLE TERAPIE CELLULARI E GENICHE"
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Granada, 27 giugno 2012 - Un evento dal titolo "Simposio internazionale sulle terapie cellulari e geniche" (International symposium on cell and gene-based therapies) si terrà il 28 e 29 giugno a Granada, in Spagna. La medicina rigenerativa è volta a ripristinare la struttura e la funzione dei tessuti e degli organi danneggiati. L´obiettivo è di trovare un modo per curare lesioni e malattie precedentemente incurabili. L´attuale ricerca scientifica sta lavorando per rendere i trattamenti disponibili per l´uso clinico. Questo tipo di ricerca si è sviluppata in un campo complesso e multidisciplinare con specifiche sfide lungo la catena, dalla ricerca scientifica di base alla commercializzazione sostenibile dei prodotti e servizi di ingegneria tessutale. La conferenza riunirà esperti di diversi settori della medicina rigenerativa e delle terapie avanzate. Le discussioni verteranno sugli aspetti clinici della medicina rigenerativa, nonché sulla proprietà intellettuale e le sfide educative incontrate in questo campo. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Cell-genetherapies.com |
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TEMPI RIDOTTI PER I PAGAMENTI IN SANITÀ TOSCANA,ROSSI: “VANTAGGI PER IL SISTEMA DELLE IMPRESE”
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Firenze, 26 giugno 2012 – “L’obiettivo di ridurre a non più di 120 giorni il tempo di pagamento dei fornitori delle Aziende sanitarie e degli Estav ci vincola a un impegno importante e rappresenta una svolta non banale per il sistema delle imprese”. Lo ha affermato ieri il presidente della Regione Enrico Rossi presentando alla stampa tre delibere che disegnano nuovi rapporti tra il sistema sanitario e i suoi fornitori di beni e servizi (attività che ammonta a oltre 2 miliardi di euro l’anno). Il presidente Rossi, accompagnato dall’assessore Luigi Marroni e dal direttore generale della Presidenza Antonio Barretta, ha annunciato un primo monitoraggio del nuovo sistema entro l’autunno: “Non abbiamo la bacchetta magica – ha proseguito – e per valutare i risultati dobbiamo aspettare che le nuove direttive vadano a regime. Tuttavia siamo convinti che il sistema disegnato dalle nostre delibere vada davvero incontrro alle esigenze delle imprese, che riguardano soprattutto i problemi di liquidità”. “Il sistema di certificazione dei crediti, di regolarizzazione dei trasferimenti da Regione alle Aziende e il ricorso alla tesoreria unica di area vasta – ha detto l’assessore Marroni – rappresenta un ulteriore livello di qualità per il sistema sanitario. Ora tutte le Asl e gli Estav si dovranno impegnare nei confronti dei loro fornitori, per aiutarli a cogliere i vantaggi e le opportunità delle nuove procedure”. |
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SANITA’: L’ULSS 20 DI VERONA AL TOP DEI PARAMETRI PER L’ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE.
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Verona, 26 giugno 2012 - La struttura organizzativa e l’assistenza erogata in tutti i settori dell’Ulss 20 di Verona sono praticamente al top dei criteri regionali di valutazione per ottenere l’accreditamento istituzionale di qualità, previsto da una specifica legge regionale. L’indice di efficienza medio è infatti al 98,15%. Il risultato, frutto di approfondite verifiche effettuate sin da febbraio dai valutatori dell’Agenzia Regionale Socio Sanitaria, è sta presentato oggi alla stampa dal direttore generale Giusy Bonavina, alla presenza dell’assessore regionale alla sanità Luca Coletto. Nel 2010 l’azienda aveva effettuato dei test di autovalutazione, che erano arrivati all’88,3%. La valutazione dei tecnici dell’Arss ha riguardato tutte le strutture ospedaliere, territoriali ed amministrative. “Rispetto alla nostra autovalutazione del 2010 – ha detto la Bonavina – riscontriamo un miglioramento significativo, ed è un dato rilevante, perché dimostra che le iniziative attivate dove avevamo riscontrato qualche carenza hanno centrato l’obiettivo. Allora, ad esempio, emergevano ritardi nell’informatizzazione, che oggi è invece uno dei nostri fiori all’occhiello e che fornisce ai cittadini anche al possibilità di scaricare i loro referti sul pc di casa”. “E’ un risultato che rende orgogliosi – ha detto da parte sua Coletto – e che sicuramente colloca questa Ulss nell’area dell’eccellenza assoluta regionale. E non si tratta di potersi mettere una sterile medaglia al collo – ha precisato – perché i criteri di valutazione nella nostra Regione sono rigidi e la legge sull’accreditamento prevede anche la sospensione dell’attività se i parametri scendono al di sotto di un certo livello. E’ anche importante sapere – ha aggiunto Coletto – che si tratta di valutazioni e procedure esattamente uguali per il pubblico e per il privato, convenzionato e non, il che garantisce che tutta l’offerta sanitaria veneta sia di alta qualità”. La valutazione per ambiti assistenziali, quelli che più interessano direttamente il cittadino, è stata del 98,35% per l’assistenza ospedaliera per acuti (l’autovalutazione dell’Ulss nel 2010 si era fermata all’86,22%); del 97,75% per i servizi di diagnosi e cura (83,27% nel 2010); del 98,19% per l’assistenza sanitaria collettiva, vale a dire vaccinazioni e screening (90,49% nel 2010); del 97,98% per l’assistenza dei distretti sociosanitari (83,81% nel 2010); del 98,07% per l’attività degli Hospice per malati terminali di Marzana e Cologna Veneta (81,90% nel 2010); e del 98,64% rispetto al settore della tutela della salute mentale (85,74% nel 2010). |
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SANITÀ: SBLOCCATI IN SARDEGNA 450 MILIONI ALLE ASL PER PAGAMENTI AI FORNITORI |
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Cagliari, 26 Giugno 2012 - E´ stato liquidato alle Aziende sanitarie locali della Sardegna quasi mezzo miliardo di euro per far fronte ai pagamenti dei fornitori. Nei giorni scorsi l’assessorato regionale della Sanità ha dato il via libera per sbloccare 450 milioni di euro come anticipazione del fondo relativo alle spese correnti di funzionamento. "Si tratta di una boccata di ossigeno sia per tutte le Asl dell’Isola – commenta l’assessore Simona De Francisci – sia soprattutto per le aziende e i fornitori che in questo modo potranno vedere saldate le fatture già nei prossimi giorni. La somma è ingente e, per venire incontro alle imprese e per fronteggiare più rapidamente i problemi dei pagamenti, si è deciso di liquidare una quota di anticipazione più elevata rispetto al passato". Con lo sblocco di queste risorse finanziarie si concretizza dunque quanto l’assessore, poco più di un mese fa, si era impegnato a fare nel corso di una tavola rotonda organizzata da Confapi Sardegna sul nuovo patto per la Salute, in discussione tra Governo e Regioni, e sul ruolo della sanità pubblica e privata. "La Giunta e l’assessorato in particolare – ha aggiunto l’assessore De Francisci - stanno lavorando molto per ridurre i tempi dei pagamenti e onorare senza ritardi eccessivi i crediti delle imprese. La Sardegna si sta progressivamente allineando alle Regioni con standard accettabili, perché pagare anche a 800 giorni, come avviene in alcune amministrazioni, significa far chiudere le aziende". |
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LOMBARDIA: NEL 2011 -5,8% PER SPESA FARMACEUTICA REGIONALE DAL 2007 IL CALO È DEL 9,5% CON INFLAZIONE SALITA DELL´8,1% FORMIGONI:NOSTRE POLITICHE VALIDE, PIÙ SERVIZI A MINORI COSTI |
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Milano, 26 giugno 2012 - Secondo i dati presentati da Federfarma sulla spesa farmaceutica in Italia, nel 2011 la spesa farmaceutica netta in Lombardia è scesa da 1,613 miliardi di euro a 1,519, con un conseguente risparmio per le casse della sanità pubblica regionale di 96 milioni di euro, pari a un calo del 5,8%. Prendendo in considerazione invece il periodo 2007-2011, questa voce si è ridotta complessivamente del 9,5%, a fronte di un contestuale aumento dell´inflazione pari al 8,1%. "Questi nuovi dati - commenta il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni - dimostrano ancora una volta la bontà e l´efficacia delle rigorose politiche di contenimento e razionalizzazione della spesa sanitaria in atto da tempo in Lombardia, che la qualificano come la Regione più virtuosa in Italia anche in questo ambito. Agendo su una sempre maggiore appropriatezza da un lato e investendo continuamente su tecnologia e sviluppi del sistema dall´altro, stiamo innalzando continuamente il livello dei servizi offerti ai cittadini a costi decrescenti". "Nel caso specifico della spesa farmaceutica - aggiunge Formigoni - questo è stato possibile anche grazie all´impegno dei farmacisti. Con loro è attivo un rapporto di collaborazione su numerose progettualità comuni, che mirano a potenziare sempre di più il ruolo della farmacia e dei servizi che è in grado di offrire al cittadino". "Ribadisco inoltre - conclude il presidente - la nostra contrarietà a ulteriori tagli lineari del Fondo Sanitario Nazionale da parte del Governo, che penalizzerebbero ulteriormente e indiscriminatamente le Regioni più virtuose piuttosto che andare a colpire sprechi e inefficienze". |
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SALUTE: POLVERINI INTERVIENE A CONFERENZA INTERNAZIONALE PROGETTO DREAM DI S. EGIDIO
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Roma, 26 giugno 2012 - "Non c´e´ futuro e vita se non si guarda alla salute delle mamme e dei bambini. È lì che si racchiude l´emozione del mondo". Lo ha detto la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, che è intervenuta il 22 giugno alla Conferenza internazionale del programma ´Dream´ della Comunità di S. Egidio ´W le mamme! W i bambini! Ridurre la mortalità materna e far crescere bambini senza Aids ´, il cui obiettivo è aprire una riflessione sulla possibile e concreta realizzazione di ridurre la mortalità materna e creare una generazione libera dall´Hiv in tutta l´Africa. All´evento hanno partecipato anche il segretario di Stato Vaticano, cardinale Tarcisio Bertone, il ministro per la Cooperazione Internazionale, Andrea Riccardi e delegazioni di oltre 20 Paesi africani. "Il Progetto Dream ha dato risultati importanti, perché non c´è futuro se non si guarda con attenzione alla salute delle mamme e dei bimbi", ha aggiunto Polverini, che ha ricordato l´impegno della Regione Lazio a fianco della Comunità di S. Egidio, con la quale "sono stati messi in campo progetti importanti per dare risposte ai bisogni primari delle persone. La chiave di volta del futuro sistema sociosanitario è la persona - ha spiegato la presidente - Dobbiamo guardare alle persone prima che alle malattie, creando un percorso di umanizzazione. In questo approccio la Comunità di Sant´egidio vanta un primato, e noi sosteniamo anche con strutture pubbliche questo orientamento". In particolare, Polverini ha ricordato l´attività dell´ l´Istituto Nazionale per le Malattie Infettive "Lazzaro Spallanzani" come Centro di Riferimento Regionale per l´Aids: "Lì tutti i cittadini possono fare il test gratuito rapido con la saliva per l´Hiv e si effettuano visite per le donne per evitare la trasmissione delle malattie infettive in gravidanza - ha concluso - Dobbiamo accompagnare le donne in un percorso culturale, non solo medico". |
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IL SITO DITESTAMIA.IT PREMIATO A VENEZIA, AL CONCORSO NAZIONALE “WEB2SALUTE”
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Firenze, 26 giugno 2012 – Il sito www.Ditestamia.it , la community dedicata alla salute dei giovani, che ha preso l’avvio da un progetto della Regione Toscana, è stato premiato a Venezia, al concorso nazionale “web2salute”, all’interno della manifestazione “Guadagnare salute”. Questi i tre progetti premiati per la sezione aziende pubbliche e private, enti e pubbliche amministrazioni, associazioni e terzo settore, istituti scolastici: 1° premio, A piedi per Bolzano (Comune di Bolzano); 2° premio, Qwert: i new media per la promozione delle life skills per i pre teenager (Azienda Ulss 9 Treviso); 3° premio, Di testa mia (Associazione Ditestamia Health Promoting Guys di Lucca). Nel triennio 2008-2010, il progetto regionale “Ditestamia” ha visto centinaia di ragazzi toscani impegnati in progetti su bullismo, alcol, droga, sesso, disturbi alimentari: progetti ideati e realizzati dai ragazzi e rivolti ai loro coetanei. Il sito internet www.Ditestamia.it, da poco rinnovato nella grafica e nei contenuti, è l’evoluzione e il rafforzamento di quello nato qualche anno fa a supporto della realizzazione del progetto regionale “Ditestamia”. Il sito è uno strumento di consulenza online gestito direttamente da tutor, ragazzi giovanissimi che moderano le discussioni attive nel forum, su argomenti riconducibili a cinque aree benessere: amore e sessualità; reti e relazioni; individualità e conformismo; corpo e immagine; rischio e divertimento. Focus del sito è il forum, gestito dai 10 tutor (2 per area tematica), che hanno il contatto diretto con i giovani e, se necessario, interpellano l’esperto. I tutor animano le discussioni nell’area del forum: qui i ragazzi, in completo anonimato, possono esprimersi e parlare liberamente, senza nessun pregiudizio o discriminazione. Nel sito si trovano anche: un’area campus, dove sono documentate attraverso video esperienze realizzate dai ragazzi nell’ambito delle attività promosse dalle aziende sanitarie con le scuole; una galleria multimediale che contiene video, spot sempre realizzati dai ragazzi sulle tematiche del benessere; una sezione agenda e news, con tutti gli appuntamenti di rilievo promossi sul territorio regionale; e il “cos’è di testa mia”, che riporta tutta la storia del progetto omonimo regionale. Il sito è gestito dall’associazione Ditestamia Health Promoting Guys, un gruppo di ragazzi e ragazze che hanno partecipato ai campus della salute organizzati dalle Asl nell’ambito del progetto regionale “Ditestamia”, edizioni 2008-2009-2010. Tutte le informazioni sul concorso “web 2.0 e salute” Vai a vedere il sito www.Ditestamia.it |
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IL PRESIDENTE DELLA CALABRIA SCOPELLITI SULLA COSTRUZIONE DEI NUOVI OSPEDALI: “HO SCRITTO AL PRESIDENTE MONTI CHIEDENDO DI SUPERARE IL BLOCCO DELLE ATTIVITÀ COMMISSARIALI”
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Catanzaro, 26 giugno 2012 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti ha commentato la recente manifestazione sul nuovo ospedale della sibaritide. “Manifestazioni in favore di iniziative importanti e strategiche per il nostro territorio - come quella indetta dalle sigle sindacati nell’intento di portare meritata attenzione sul percorso di realizzazione del nuovo ospedale della sibaritide - non possono che essere accolte positivamente. E’ la prova – ha aggiunto il Presidente - che l’obiettivo di risanamento, sviluppo, riequilibrio e modernizzazione della sanità in Calabria, affidatomi nelle contestuali vesti di Commissario Delegato per l’emergenza socio-economico-sanitaria e di Commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro del disavanzo del settore sanitario della Regione Calabria, può e deve essere perseguito con il sostegno di tutte le forze politiche e sociali. La realizzazione dei quattro nuovi ospedali della piana di Gioia Tauro, della sibaritide, di Vibo Valentia e di Catanzaro rappresenta una tappa imprescindibile del difficile percorso di miglioramento dell’offerta sanitaria in tutto il territorio regionale. La concentrazione delle attività cliniche, oggi svolte in numerose strutture poco sicure e di scarsa qualità, in nuovi presidi ospedalieri, caratterizzati da alta qualità ed efficienza, potrà generare economie nella gestione delle strutture ospedaliere ed un incremento di valore delle prestazioni sanitarie e della qualità percepita dai cittadini-utenti tali da condurre all’auspicata inversione delle tendenza alle “fughe” fuori regione ed al contenimento del fenomeno della “mobilità passiva” particolarmente gravoso sul budget complessivo del sistema sanitario regionale. E’ per questo che, sin dall’insediamento, abbiamo lavorato intensamente per dare impulso all’iter realizzativo delle opere superando il ritardo ereditato dalle precedenti gestioni commissariali. Ed è proprio grazie allo sforzo profuso che, in poco meno di un anno, siamo riusciti ad integrare le risorse statali, insufficienti a coprire il fabbisogno finanziario e superare gli ostacoli che impedivano l’indizione delle gare che, nello specifico degli Ospedali di Vibo e della sibaritide, si trovano già nell’avanzato stadio di esame delle offerte pervenute a seguito delle fasi di prequalifica. Le circostanze che alla scadenza del 31 dicembre scorso, hanno rallentato il rinnovo dello stato di emergenza sanitaria nella Regione Calabria, determinate dall’introduzione di un preventivo controllo di legittimità dei provvedimenti commissariali da parte della Corte dei Conti nonché del controllo preventivo di regolarità amministrativa e contabile, da parte della ragioneria territoriale dello Stato prima e l’entrata in vigore del Decreto Legge n. 59/2012 di riordino della Protezione Civile, poi sono evidentemente esterne e la nostra stessa struttura si è trovata costretta a subire un immeritato freno alle proprie attività per il cui riavvio stiamo impegnando risorse pari a quelle elargite finora senza riserva. L’evidente necessità di continuare a garantire tutti i presupposti necessari a favorire il prosieguo del percorso positivamente intrapreso – ha evidenziato Scopelliti - evitando di vanificarne irreversibilmente gli importanti risultati finora conseguiti, mi ha spinto a scrivere al Presidente del Consiglio Monti richiedendo l’imprescindibile sostegno nel voler adottare ogni possibile iniziativa volta a superare il blocco delle attività commissariali, ancor più inammissibile se rapportato alla tangibile necessità di conseguire gli obiettivi programmati di cui la Calabria ha estremo bisogno. Con il medesimo intento mi sono rivolto al Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Gabrielli al fine di concordare, in linea con le recenti disposizioni in materia di Portezione Civile che - di fatto - prevedono l’impossibilità di prorogare uno stato di emergenza già dichiarato se non per un periodo massimo di quaranta giorni, l’avvio di un rapido ed efficiente percorso di transizione al regime ordinario . Proprio nell’ottica dell’importanza di uno sforzo sinergico e corale, la volontà di tutelare con ogni iniziativa la perseguibilità di questi importanti obiettivi è transitata – altresì – in un emendamento alla legge di conversione Dl 59/2012, attualmente in discussione, presentato dall’onorevole Dima che, in attesa del transito al regime ordinario, potrebbe aprire il campo ad un’accelerazione del riavvio delle procedure L’attenzione che le forze sociali stanno dimostrando di riporre sulla questione, è giusta e quanto mai opportuna. Ben vengano – ha concluso il Presidente della Regione Calabria - iniziative che, al pari della nostra attività, si concentrano e sostengono obiettivi importanti e vitali per la comunità calabrese”. |
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TRENTO: ACCESSO IMMEDIATO ALLE CURE PER I BAMBINI CON DIABETE MELLITO DI TIPO 1 |
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Trento, 26 giugno 2012 - La giunta provinciale, su proposta dell´assessore Ugo Rossi, ha approvato una serie di direttive tese a semplificare l´accertamento della disabilità dei bambini che sono affetti da diabete mellito di tipo 1. "Le direttive approvate oggi – ci ha detto l´assessore Rossi, – vanno ad aggiungersi alle altre semplificazione in campo sanitario che abbiamo avviato e introdotto ormai da molto tempo e che hanno come obiettivo il miglioramento dei servizi resi alla comunità, aumentando l´efficienza e pertanto anche l´efficacia dei nostri interventi sanitari. Con il provvedimento approvato oggi, in particolare, veniamo incontro alle esigenze di quelle famiglie che hanno bambini al di sotto degli otto anni d´età affetti da diabete mellito di tipo 1 e che quindi hanno bisogno di interventi tempestivi non appena effettuata la diagnosi della patologia". Il decreto legge n. 4 del 10 gennaio 2006 prevede che l´invalidità civile o l´handicap sono accertati entro quindici giorni dalla presentazione della domanda dell´interessato, mentre la legge provinciale n. 19 del 15 novembre 2007 disciplina la procedura di accertamento degli stati di invalidità. Per quel che concerne nello specifico la patologia diabetica in età infantile, essa può determinare una situazione di invalidità e di handicap che, una volta accertata alla nascita o nella prima infanzia, comporta di norma, nei primi otto anni di vita, oltre alla difficoltà persistente a svolgere i compiti e le funzioni proprie di quell´età, l´assistenza costante dei genitori per gran parte dell’infanzia, fino a quando il bambino non acquista gradualmente, e presumibilmente fino al compimento degli otto anni, la maturazione necessaria per un’adeguata e corretta gestione della propria malattia. Fatta questa premessa e nell´ottica di semplificare l´accertamento della situazione di disabilità dei bambini affetti da diabete mellito di tipo 1, con la delibera approvata oggi viene affidato all´Unità operativa di Medicina legale dell´Azienda provinciale per i servizi sanitari, l´accertamento della condizione di handicap e di invalidità civile solo su base documentale, e cioè avvalendosi della prima diagnosi sottoscritta dallo specialista diabetologo del Servizio sanitario provinciale. Ciò significa che per quel che riguarda i bambini affetti da diabete mellito di tipo 1 di età inferiore agli otto anni, i loro genitori o chi esercita la potestà genitoriale sul bambino potranno accedere in modo immediato alle agevolazioni assistenziali previste dalla legge n. 104 del 5 febbraio 1992 e ai benefici economici previsti dalla legge provinciale n. 7 del 15 giugno 1998. Inoltre, sempre nell´ottica di semplificazione della procedura di accertamento, i bambini affetti da diabete mellito di tipo 1, fino al compimento degli otto anni, sono esonerati da ogni visita di controllo della permanenza della situazione di invalidità e di handicap, essendo sufficiente presentare la documentazione sanitaria specificamente indicata per la patologia del diabete mellito di tipo 1. |
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PARKINSON, PARTE IL PRIMO STUDIO SUI BIOMARCATORI LA MICHAEL J. FOX FOUNDATION: “TROVEREMO LA CURA |
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Milano, 26 giugno 2012 - Parte il Parkinson´s Progression Markers Initiative (Ppmi), il primo studio dedicato esclusivamente all’identificazione dei biomarcatori associati a questa malattia, ossia quelle sostanze, processi o caratteristiche dell’organismo, associabili al rischio e alla progressione del Parkinson. Ad oggi, nessuno di questi marcatori è ancora stato scoperto e, di conseguenza, non esistono farmaci in grado di rallentare o arrestare il decorso della malattia. Per questo la ricerca americana rappresenta una svolta epocale per affrontare il disturbo neurologico che in Italia colpisce più di 200.000 persone, 5 milioni in tutto il mondo. La conoscenza di questi biomarcatori – sostengono gli esperti della Michel J.fox Foundation, che finanzia il progetto – consentirà di prevedere, diagnosticare e monitorare la malattia, ma anche di determinare quali cure possono funzionare e quali no. “Si tratta di un approccio rivoluzionario – spiega Maurizio Facheris, Direttore associato dei Programmi di ricerca della Fondazione– Attualmente, i pazienti affetti da malattia di Parkinson possono accedere solo a trattamenti che alleviano provvisoriamente i sintomi. Trovando un biomarcatore, invece, i ricercatori avranno uno strumento di importanza vitale nella ricerca di terapie in grado di modificare realmente il decorso della malattia”. Il progetto prevede una durata di 5 anni ed è stato finanziato dalla Fondazione, la quale si prevede stanzierà in questo arco di tempo 40 milioni di dollari: il contributo iniziale è arrivato da Lily Safra, storica amica e membro della commissione della Fondazione, nonché da partner industriali come la Pfizer e la Ge Healthcare. Anche l’Italia fa parte dei Paesi coinvolti nel progetto di ricerca, guidata dal Centro per le malattie neurodegenerative (Cemand) dell’Università di Salerno. “Con i biomarcatori per la progressione della malattia di Parkinson nelle nostre mani, sarà possibile stabilire degli obiettivi per le sperimentazioni cliniche per i trattamenti”, afferma il Prof. Paolo Barone, responsabile del Centro Parkinson della regione Campania e a capo del progetto Cemand dell’Università di Salerno: “Senza dati concreti come un biomarcatore, è molto più difficile dimostrare se una terapia candidata riesce, o fallisce, nel rallentare il decorso della malattia nei pazienti affetti da Parkinson, al contrario del semplice trattamento dei sintomi della malattia”. Lo studio, coordinato dal responsabile della ricerca Kenneth L, Marek, Md, Presidente e Senior Scientist dell’Istituto per le Malattie Neurodegenerative di New Haven (Connecticut, Usa), sarà condotto in 18 centri tra Stati Uniti ed Europa, e seguirà un totale di 600 volontari, di cui 400 saranno pazienti affetti da Parkinson. L’arruolamento dei partecipanti è già iniziato in 6 centri, ma sarà attivato da tutti i rimanenti entro la fine dell’anno. Trattandosi di uno studio basato solo e unicamente sull’osservazione, non testerà alcun farmaco sperimentale: i partecipanti si limiteranno a fornire una grande quantità di dati e di campioni biologici, che saranno utilizzati nella ricerca dei biomarcatori. Infine, lo studio sarà “open source”, ossia i dati e i campioni raccolti saranno messi a disposizione di ricercatori qualificati esterni all’indagine, al fine di sviluppare più rapidamente i risultati. Gli interessati al progresso della ricerca in tempo reale possono infatti visitare il sito web scientifico dedicato all´indirizzo www.Ppmi-info.org. Questo studio assume un’importanza ancora maggiore se si considera che, attualmente, l’introduzione sul mercato di una nuova terapia per il sistema nervoso centrale richiede un investimento pari a oltre 1 miliardo di dollari e può impiegare più di 9 anni. La scoperta di biomarcatori potrebbe abbattere drasticamente entrambe le cifre, rendendo più economica e rapida l’immissione di nuove cure. Ottimista anche il fondatore della Fondazione: “Credo che stiamo per trovare la cura per la malattia di Parkinson, ma dobbiamo lavorare tutti insieme per far sì che avvenga” ha affermato Michael J. Fox. “Finalmente si può fare qualcosa per aiutare a cambiare la vita di milioni di persone”. La Michael J. Fox Foundation (http://www.Michaeljfox.org)è stata creata dall’attore americano nel maggio del 2000, due anni dopo che a questi fu diagnosticato il morbo di Parkinson. Da allora si dedica alla ricerca di una cura per la malattia di Parkinson tramite un programma di ricerca finanziato in modo costante e allo sviluppo di terapie rivoluzionarie per chi attualmente è affetto da malattia di Parkinson. La Fondazione fino a oggi ha investito oltre 289 milioni di dollari nella ricerca. |
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TRENTO: ASSISTENZA SANITARIA INTEGRATIVA, FIRMATO IL PROTOCOLLO D´INTESA SOTTOSCRITTO DA PARTI SOCIALI, SINDACATI, MONDO IMPRENDITORIALE E DALL´ASSESSORE ALLA SALUTE E POLITICHE SOCIALI |
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Trento, 26 giugno 2012 - I rappresentanti delle parti sociali, sindacati e mondo imprenditoriale, assieme all´assessore provinciale alla salute e politiche sociali, Ugo Rossi, hanno firmato il 22 giugno un protocollo d´intesa per l´assistenza sanitaria integrativa con cui si dà avvio alla fase operativa di definizione del progetto. Si punta a garantire una crescita dei servizi sanitari e a promuovere una loro diffusione capillare, in una prospettiva di contenimento delle risorse: il che richiede interventi e strumenti che rendano compatibili queste esigenze e credibili gli obiettivi. Con la sottoscrizione del protocollo prende così avvio un percorso per la costruzione di un sistema di assistenza sanitaria integrativa a carattere territoriale, guidato dalle parti sociali, che possa contribuire alla definizione della sostenibilità del sistema di welfare trentino. " I fondi integrativi - ha detto l´assessore Rossi - avranno successo nella misura in cui le parti, lavoratori e aziende, ci crederanno e decideranno di avvalersene. La logica è costruire uno strumento utile al sistema, ma utile anche a chi oggi nel sistema non c´è, quindi a tutti i cittadini che sono esclusi dagli strumenti attuali e potrebbero, fatti tutti gli approfondimenti, avvalersi invece di fondi integrativi previsti contrattualmente. In questa cornice potrebbe rientrare anche il tema dell´assegno di cura. Oggi facciamo un passo importante che rappresenta solamente una tappa del percorso complessivo, visto che ci sarà ancora molto lavoro da fare assieme. " Lo strumento previsto dalla legge dei fondi integrativi sanitari territoriali, che è disciplinato dalla legge di riforma dell’ordinamento sanitario, cerca di coniugare due esigenze: da un lato fornire protezione finanziaria alle persone nel momento in cui si trovano ad affrontare situazioni difficili e permanenti (ad esempio la non autosufficienza), dall’altro cercare di mantenere questo flusso nel sistema delle nostre entrate territoriali e far sì che il suo utilizzo sia coerente con la programmazione pubblica del sistema sanitario. Dopo una prima fase di confronto con le parti sociali in cui sono stati individuati i temi e le criticità da elaborare e risolvere e con il protocollo firmato oggi sono stati definiti i prossimi passaggi: - nominare un gruppo tecnico per la redazione del progetto di assistenza sanitaria integrativa territoriale ; - predisporre gli atti necessari alla costituzione del fondo sanitario integrativo da sottoporre all’approvazione delle parti firmatarie del presente protocollo di intesa; - definire le strutture di governance che prevedano forme di indirizzo e controllo concordate tra amministrazione e parti sociali per la gestione del futuro “Ente sanitario integrativo territoriale; - valutare la possibilità di estendere il sistema di fondi sanitari integrativi anche i cittadini non lavoratori dipendenti e i pensionati, altrimenti esclusi dalla consolidata tipologia dei fondi di natura contrattuale; - ricercare opportuni interventi agevolativi di natura tributaria da proporre con specifica norma di legge in favore dei soggetti e delle aziende aderenti al progetto territoriale di assistenza sanitaria integrativa. Questa, è stato evidenziato, è una tappa importante di un lavoro comune improntato alla necessaria ricerca di strumenti innovativi a favore della sostenibilità e dell’estensione dei servizi ai cittadini del nostro territorio con un attenzione particolare alla possibilità di sviluppare strumenti contrattuali coerenti all’esercizio della nostra autonomia. |
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ADDIO AI NUOVI OSPEDALI DI TRIESTE,UDINE E PORDENONE |
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Trieste, 26 giugno 2012 - "La brutta notizia proveniente da Roma, con la quale si mette una pietra tombale sulla possibilità che con l´articolo 20 della legge nazionale 67/88 si possano finanziarie le strutture ospedaliere di Trieste, Udine e Pordenone è diventa purtroppo una triste realtà". A dirlo il 22 giugno è il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Gianfranco Moretton, che si dichiara dispiaciuto di quanto accaduto, "e ancor di più che il presidente della Regione Tondo non abbia capito per tempo che non era possibile presupporre che lo Stato sarebbe intervenuto, dando priorità alla programmazione edilizia ospedaliera, e quindi non abbia provveduto per tempo a rivedere l´impostazione complessiva degli investimenti in sanità". "Tondo, inoltre - prosegue Moretton - non ha saputo tutelare l´ospedale di Pordenone che, a questo punto, rimane l´unica struttura che non ha né una programmazione d´interventi, come era stata prevista dal centrosinistra, né una nuova realizzazione,come promessa dall´attuale Giunta. "E´ il caso di ricordare - insiste il capogruppo Pd - che noi avevamo detto che, stante la crisi economica già in atto nel 2008, era necessario operare realizzando l´intervento di edilizia ospedaliera all´interno dell´attuale struttura di via Montereale, sia per una ragione economica di evidente minor spesa, sia perché sarebbe potuto rientrare nelle priorità di riparto dei fondi nazionali. "Purtroppo, ora, con ogni probabilità, è troppo tardi per porvi rimedio", è la conclusione del consigliere. |
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OMNI-PATIENT FOR HEALTHCARE: LA PRIMA SOLUZIONE VERTICALE RILASCIATA |
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Milano, 26 giugno 2012 – Information Builders, azienda atttiva nelle soluzioni di Business Intelligence (Bi) e Analytics, Information Integrity e Integration ha annunciato il rilascio di Omni Framework, la piattaforma che, facendo piena leva sul valore dei dati aziendali, fornisce una visione a 360 gradi su strategia e operazioni delle principali aree di business. Insieme a Omni Framework, Information Builders ha annunciato anche il lancio dell’applicazione Omni-patient, un prodotto dedicato in modo specifico all’Healthcare. Omni-patient fornisce un’immagine unica e completa dei dati attinenti a paziente, ente erogatore di prestazioni e medico; facilitando la piena convalida dell’identificazione del paziente all’interno di tutta l’impresa, Omni-patient offre ai provider di servizi sanitari completa visibilità su tutte le fasi del continuum of care. L’attuale sistema sanitario è caratterizzato da silos di informazioni che frammentano le informazioni critiche dei pazienti suddividendole in molteplici sistemi scarsamente connessi. Grazie a Omni-patient, i fornitori di servizi sanitari potranno di fatto accedere liberamente e senza ostacoli a tali sistemi, allocare le risorse in modo estremamente efficace e garantire un’assistenza dei pazienti caratterizzata da massima affidabilità e sicurezza. Oltre ad altri vantaggi e prestazioni, Omni-patient offre le seguenti funzionalità: Validation and identity management: Omni-patient consente agli utenti di eseguire attività di integrazione, matching e merging nonchè di ricerca utilizzando cartelle cliniche unificate e complete all’interno di sistemi transazionali e istanze molteplici. Integration: Facendo leva su diversi metodi di integrazione, Omni-patient collega e unisce dati e messaggi come pure dati relativi al Performance Management e altre informazioni fondamentali, senza richiedere la creazione di codici custom. Applica inoltre strumenti di analitica predittiva per gestire la domanda a fronte della pianificazione delle risorse. Consolidation: La piattaforma fornisce un data warehouse sanitario completo e integrato, con modelli dati preconfigurati di livello best-of-breed, domini dati unificati, dati clinici e finanziari, informazioni su compliance, personale, benchmarking, ricerca e sviluppo. “Quando si gestisce un elevato numero di clienti distribuiti in diverse aree geografiche, è indispensabile poter disporre di una view chiara, completa e consolidata dei dati che provengono da tutte le fonti più rilevanti, accedendovi liberamente,” ha affermato Gregory Dorman, Vice President di iWay Software. “Facendo leva su tre diversi tipi di dati provenienti da molte fonti diverse, Omni Framework offre visibilità totale garantendo una vista molto più completa rispetto a quella fornita dalla maggior parte delle altre soluzioni di Master Data Management. Questa immagine così completa si dimostra essere di primaria importanza per le aziende che operano nel settore dell’ Healthcare, del Retail e in molti altri settori, in cui è vitale garantire il successo e, in molti casi, anche la sicurezza ai propri clienti.” |
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PUGLIA: CASA DIVINA PROVVIDENZA: TUTELARE I LAVORATORI CON AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA
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Bari, 26 giugno 2012 - Si è tenuta il 22 giugno una riunione con la Task Force per l’occupazione della Regione Puglia, per esaminare la situazione di crisi degli istituti ospedalieri della Casa Divina Provvidenza. Alla riunione hanno partecipato l’assessore alle Politiche della Salute, Ettore Attolini, il Direttore dell’Area Politiche per la Promozione della Salute, Vincenzo Pomo, la Dirigente del Servizio, Silvia Papini, nonché i rappresentanti sindacali. “La situazione della Casa Divina Provvidenza – ha affermato l’assessore Attolini - è ormai di difficile gestione e la prospettiva di un fallimento, come richiesto dalla Procura della Repubblica di Trani, può ingenerare pesanti ricadute sull’occupazione e sulla salute dei cittadini che ricevono assistenza sanitaria dalla struttura. L’obiettivo dichiarato della Task Force per l’occupazione e di tutta l’amministrazione regionale è quello di tutelare i lavoratori, per cui la soluzione più auspicabile è quella della Amministrazione Straordinaria per le grandi imprese, secondo le norme della Legge Marzano, che garantirebbe una prospettiva di uscita dalla crisi ed una interlocuzione affidabile. E’ chiaro che qualsiasi scelta comporta dei sacrifici, ma siamo convinti che una soluzione di questo tipo fornisce certamente maggiori garanzie, innanzitutto per il futuro dei lavoratori impiegati nelle strutture ospedaliere”. |
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ASTI: AL MASSAIA ACCANTO AL PAZIENTE DIABETICO C’È ANCHE LA PSICOLOGA |
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Asti, 26 giugno 2012 - Per il terzo anno consecutivo, il Lions Club assicurerà la presenza dello psicologo alla Diabetologia del Massaia. Questa figura specialistica è parte integrante del team (composto anche dal diabetologo, il podologo, l’infermiere) che accoglie il paziente in reparto e lo accompagna nel percorso di cura. Per chi reagisce con depressione e rabbia al diabete, o nega il proprio disagio, l’aiuto psicologico si rivela prezioso: in Diabetologia, uno dei pochi reparti di ospedali italiani ad assicurare costantemente la presenza di questo specialista, la scommessa è iniziata nel 2003 per poi proseguire fino a oggi anche grazie al contributo di soggetti esterni. Il bilancio del lavoro che è stato possibile svolgere con l’apporto del Lions Club sarà al centro della serata di venerdì 22 giugno ospitata al Cardinal Massaia sotto al titolo: “L’accoglienza psicologica del paziente diabetico: la promozione di un approccio terapeutico integrato per aiutare la persona a prendersi cura di sé”. L’appuntamento è per le 20 nella piazza interna. Www.asl.at.it |
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WELFARE, ISTITUTO BRIGNOLE. PIENA SINTONIA CON COMUNE |
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Genova, 26 giugno 2012 - Ma Situazione Grave Dopo che la gara alla ricerca di privati è andata deserta Genova, 26 Giugno 2012 - Piena sintonia fra Regione Liguria e Palazzo Tursi, ma la situazione dell´istituto per anziani Emanuele Brignole di Genova, dopo che è andata deserta la gara per costituire una società mista, con la cessione del 49% delle quote a un socio privato, diventa molto difficile. Un risultato negativo valutato dal consiglio dell´Istituto, con la Regione Liguria, il Comune di Genova e Fedecomisseria. "Evidentemente, l´aver voluto, nel bando, tutelare molto l´azienda, la parte pubblica, ha ridotto l´appeal dei privati, in un momento di grave crisi economica", ha detto l´assessore al Welfare della Regione Liguria Lorena Rambaudi, intervenendo nella riunione di giunta. Per la Rambaudi il fatto poi di avere i dipendenti in agitazione e il mancato accordo sindacale, non ha facilitato uno sbocco della gara. Sul futuro dell´istituto Brignole e dei 250 dipendenti, pesano molte incognite e scenari diversi. Vanno da un nuovo bando di gara più articolato e con parametri più flessibili alla chiusura dell´esperienza Brignole. Quest´ultima soluzione sarebbe ulteriormente complessa in quanto le norme prevedono che le aziende pubbliche di servizio possano chiudere solo per essere inglobate in altre. "Un assurdo perché i problemi del Brignole nascono da fusioni con altri enti e non possiamo andare avanti così, con una perdita che sfiora i 400 mila euro al mese", spiega, preoccupata, l´assessore. |
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PARERE POSITIVO DEL CHMP PER SEEBRI BREEZHALER INNOVATIVO TRATTAMENTO PER I PAZIENTI AFFETTI DA BPCO |
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Origgio 26 giugno 2012 - Novartis ha annunciato il 22 giugno che il Chmp dell’Ema ha espresso parere positivo per Seebri Breezhaler (glicopirronio bromuro/Nva237), broncodilatatore in monosomministrazione quotidiana per i pazienti affetti da Bpco. Seebri Breezhaler appartiene agli antimuscarinici (Lama), una classe di broncodilatatori che è raccomandata per le strategie globali di trattamento della Bpco come terapia di mantenimento da somministrare da sola o in combinazione con altre terapie5. "Questa opinione positiva rappresenta un importante passaggio per Novartis, che è impegnata ad offrire ai pazienti con Bpco e agli specialisti una terapia alternativa in monosomministrazione quotidiana all’interno della classe degli antimuscarinici, che ha il potenziale di ridurre la dispnea, incrementare la resistenza allo sforzo fisico e migliorare la qualità della vita" ha affermato David Epstein, Division Head Novartis Farma. "Una volta approvato, Seebri Breezhaler sarà il secondo trattamento innovativo in monosomministrazione quotidiana nell’ambito dell’ampia offerta Novartis per la Bpco, da assumere con l’inalatore a bassa resistenza Breezhaler che consente ai pazienti di ascoltare, sentire e vedere se hanno assunto la terapia correttamente." I dati di tre degli Studi Novartis di Fase Iii Glow riguardavano 1.996 pazienti da tutto il mondo e includevano diversi paesi dell’Unione Europea 1,2,3,4,6. Glow1 ha dimostrato la superiorità clinicamente significativa di Seebri verso il placebo per miglioramenti nella funzionalità polmonare a 12 settimane misurati con Fev1 (p<0.01) 1. Glow2 sempre mediante misurazioni del Fev1 risultati simili ha anche rimarcato come Seebri sia stato simile in open-label (Ol) al tiotropio nell’arco di 52 settimane. Oltre a dimostrare benefici nella funzionalità polmonare, Seebri Breezhaler ha dimostrato una rapida insorgenza d’azione entro 5 minuti alla prima dose2 e riduzioni delle riacutizzazioni4 . Sono stati dimostrati benefici rispetto al placebo sia nella dispnea sia nella qualità di vita, mediante la misurazione del Transition Dyspnea Index (Tdi) e del St. George´s Respiratory Questionnaire (Sgrq) 3 . Lo Studio Glow3 ha dimostrato che dopo la somministrazione mattutina di Seebri Breezhaler, i pazienti hanno beneficiato di una migliore resistenza allo sforzo fisico dalla prima dose in poi 6. In generale i pazienti trattati con Seebri Breezhaler hanno beneficiato di un miglioramento nello sforzo fisico superiore del 21% rispetto al placebo alla fine dello studio (giorno 21°), con un incremento significativo del 10% fin dal primo giorno (entrambi p<0.001) 6. I pazienti in tutti gli Studi con Seebri Breezhaler hanno dimostrato una tollerabilità simile al placebo e l’incidenza di eventi avversi è stata anche’essa simile al placebo12,3,4,6. La Commissione Europea generalmente segue le raccomandazioni del Chmp e di solito emette la decisione finale entro tre mesi dal parere del Chmp. Le richieste per l’autorizzazione di Seebri Breezhaler (glicopirronio bromuro/Nva237) sono in itinere. La richiesta di autorizzazione in Us è attesa per il 2014. Seebri Breezhaler Seebri Breezhaler (glicopirronio bromuro/Nva237) è un antimuscarinico a lunga durata d´azione (Lama) sperimentale, sviluppato come terapia di mantenimento inalatoria in monosomministrazione giornaliera per il trattamento della Bpco. Glicopirronio Bromuro è stato dato in licenza a Novartis nell’aprile 2005 da Vectura e dal suo partner di Sviluppo Sosei. E’ stata richiesta l’approvazione in Europa nel Q3 2011 e in Giappone nel Q4 2011. |
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CALABRIA: MESSAGGIO DEL PRESIDENTE SCOPELLITI IN OCCASIONE DELLA 26.MA GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO IL CONSUMO E IL TRAFFICO ILLECITO DI DROGA |
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Catanzaro, 26 giugno 2012 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti in occasione della 26.Ma giornata internazionale contro il consumo e il traffico illecito di droga ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Il 26 giugno si celebra la Xxvi Giornata internazionale contro il consumo e il traffico illecito di droga. Questa giornata è stata indetta dall´Assemblea Generale dell’Onu nel 1987 per ricordare l´obiettivo comune a tutti gli stati membri di creare una comunità internazionale libera dalla droga. Tutte le droghe hanno effetti fisici immediati e danneggiano gravemente lo sviluppo psicologico ed emotivo. La Giunta Regionale – ha aggiunto il Presidente Scopelliti - allo scopo di sottolineare il proprio impegno per una società libera dalle droghe di qualsiasi natura, al fine di salvaguardare la salute e l’integrità psichica e sociale dei cittadini calabresi e dei giovani in particolare, ha approvato il “Piano di Azione Regionale sulle Dipendenze 2011-2014. Per realizzare questa importante e prioritaria finalità istituzionale, il Governo regionale intende perseguire una strategia di intervento globale in grado di produrre effetti sull’intera società calabrese e sulle sue istituzioni locali, attraverso interventi finalizzati ad incidere sulla prevenzione universale rivolta a tutti i cittadini, sulla riabilitazione ed il reinserimento sociale e lavorativo dei tossicodipendenti in cura, sulla formazione degli operatori della sanità e della scuola, sulla valutazione e monitoraggio dell’evoluzione del fenomeno delle dipendenze patologiche, e sulla collaborazione alle Forze di Polizia e della Magistratura nel contrasto al narcotraffico. In considerazione della complessità e dell’importanza di questo Piano Triennale di contrasto alle droghe, la Regione Calabria si avvarrà della collaborazione del Dipartimento Nazionale Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri e delle Nazioni Unite -Unicri United Nations Interregional Crime and Justice Research Institute. Il progetto regionale – ha successivamente affermato il Presidente Scopelliti - sta promuovendo un articolato programma organico e sinergico di azioni volte a prevenire il fenomeno delle dipendenze, a potenziare le forme d’intervento per assistere, curare, riabilitare, reinserire socialmente e lavorativamente quanti sono interessati dalla problematica, a valutare e monitorare il fenomeno al fine di prevedere i possibili scenari futuri del consumo di droghe, utilizzare i dati rilevati per la programmazione regionale in materia di politiche antidroga. Le aree di intervento su cui il progetto sta sviluppando i suoi obiettivi sono: la costituzione dell’Osservatorio regionale sulle dipendenze, la realizzazione di Progetti Regionali di Prevenzione e campagne di comunicazione, il potenziamento del sistema dei servizi pubblici e del privato accreditato per la cura delle dipendenze patologiche, la realizzazione di Progetti Regionali per il reinserimento lavorativo. Valutata la complessità delle azioni da mettere in campo, ho deciso di conferire una delega specifica alle politiche antidroga, affidandola al Consigliere regionale Fausto Orsomarso, che si sta occupando per conto della Presidenza, della governance del settore delle dipendenze patologiche. Siamo l’unica Regione del nostro Paese che ha un Consigliere regionale dedicato ad un drammatico fenomeno che colpisce ancora tanti giovani e le loro famiglie, per i quali vogliamo mettere in campo tutti i nostri sforzi per arginare la portata distruttiva dell’uso e dell’abuso delle droghe, siano esse legali che illegali. Voglio augurare – ha concluso il Presidente Scopelliti - a quanti quotidianamente s’impegnano su questo fronte, forze di polizia, magistratura, operatori dei servizi pubblici e delle comunità terapeutiche, di poter assicurare sempre il massimo impegno al servizio della collettività, sottolineando che la Giunta regionale farà la sua parte per sostenere il lavoro di tutte le istituzioni pubbliche e delle comunità terapeutiche, per potenziare l’efficacia delle azioni di contrasto a tutte le droghe”. |
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SALUTE E PROTEZIONE SOCIALE: TONDO INCONTRA SINDACATI DEI PENSIONATI |
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Trieste, 26 giugno 2012 - La scelta di abbattere dello 0,53 per cento l´addizionale regionale Irpef per i redditi al di sotto dei 15.000 euro e di implementare con ulteriori due milioni di euro del Fondo per l´Autonomia possibile, è stata illustrata questo pomeriggio dal presidente e assessore alla Salute e protezione sociale Renzo Tondo alle delegazioni dei sindacati dei pensionati Cgil, Cisl e Uil. All´incontro hanno partecipato Ezio Medeot e Gino Dorigo per Spi-cgil, Gianfranco Valenta e Camillo Gelmetti per Fnp-cisl e Magda Gruarin per Uilp-uil. Il presidente ha fatto notare che in un periodo di calo di risorse la Regione ha fatto fronte alla spesa nel settore della Salute aumentando il proprio impegno finanziario ed ha sopperito alla forte riduzione dei trasferimenti statali destinati al Fondo per l´autonomia possibile. Gli esponenti sindacali si sono espressi favorevolmente rispetto alle comunicazioni del presidente Tondo, richiedendo però la riapertura del tavolo di confronto con gli stessi sindacati sulle tematiche che interessano in particolare la popolazione anziana: un tavolo che hanno giudicato "fermo per troppo tempo". I temi proposti riguardano: il regolamento per le case di riposo; le modalità operative del Fondo per l´autonomia possibile e, più in generale, la riforma dell´organizzazione del Servizio Sanitario Regionale. Tondo ha garantito che si farà carico anche di questo aspetto assieme al direttore centrale alla Salute Gianni Cortiula per riprendere il dialogo su temi che sono di interesse di tutta la comunità. |
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TRENTO: RISPARMIO E QUALITÀ: SÌ AL BILANCIO DELL´AZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI |
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Trento, 26 giugno 2012 - Riguardano l’Azienda provinciale per i servizi sanitari tre diverse deliberazioni dell’assessore alla salute e alle politiche sociali, Ugo Rossi, approvate il 22 giugno dalla Giunta. Con la prima è stato dato il via libera al Bilancio d´Esercizio 2011, con la seconda si è valutato il grado di conseguimento – “positivo” - degli obiettivi specifici annuali assegnati ed è stato così determinato il compenso aggiuntivo per il direttore generale dell´Apss nella percentuale del 78%. Ed infine proprio il direttore generale, Luciano Flor, è stato confermato alla guida dell’Azienda sanitaria fino al 4 novembre 2015. “I conti dell’Azienda sanitaria – sottolinea l’assessore Rossi – sono ok. A fronte di un bilancio più magro la struttura ha saputo lavorare meglio con meno, riuscendo a raggiungere gli obiettivi stabiliti a partire dall´utile d´esercizio di circa 98 mila euro. Con ciò dimostrando che risparmio e qualità, anche in un settore delicato e decisivo quale è quello della salute - non va dimenticato che i trasferimenti della Provincia in campo sanitario ammontano ad un miliardo e 100 milioni - possono convivere. E´ il segno che si può contenere la spesa senza tagliare i servizi"”. Nello scorso aprile il Consiglio di direzione dell´Azienda provinciale per i servizi sanitari ha adottato il provvedimento sul Bilancio d´Esercizio 2011 ed oggi, come prevede la legge provinciale, la Giunta lo ha approvato. Spiccano, nel provvedimento, i circa 4 milioni di euro risparmiati che si riferiscono alle quote non utilizzate dei contributi provinciali assegnati nel 2011 per assunzioni di personale. Ebbene, la cifra di questa economia di spesa - così prevede la deliberazione oggi assunta - verrà destinata alla copertura dell’assegno di cura nell´ambito delle funzioni di supporto alla domiciliarità. Nel corso del 2011 l´Azienda ha poi messo in campo azioni di efficientamento della spesa assai significative nel campo degli appalti di servizi e con risparmi consistenti nella riduzione delle consulenze, nell´utilizzo della gare di acquisto beni e nella riorganizzazione delle gare per il settore farmaceutico dove il risparmio è quantificabile in 5,5 milioni di euro, mentre la spesa farmaceutica territoriale ha potuto contare su un risparmio di 3,2 milioni di euro, anche grazie ad un progetto specifico sulla prescrizione dei farmaci equivalenti. Nel 2011 l´Azienda ha poi completato la sua riorganizzazione interna che ha visto passare i distretti sanitari da 13 a 4 e la diminuzione dei dipartimenti aziendali, che da 26 sono diventati 15. Mentre il passaggio di tutte le funzioni socio sanitarie previste dalla legge è avvenuto senza alcun aumento di personale. Va segnalato poi il passaggio del personale della Agenzia per la Protonterapia con la istituzione della relativa U.o. Ed il rapporto di collaborazione instaurato con Cerin in vista di un diretto coinvolgimento in attività assistenziali presso il nuovo Villa Rosa e in altri Ospedali. E´ poi dalla valutazione complessiva finale - quest´anno ampiamente positiva - per l´esercizio 2011, che si determina la quota aggiuntiva della retribuzione da assegnare al management aziendale. Lo si fa valutando il grado di conseguimento degli obiettivi specifici annuali assegnati e gli ulteriori ambiti di valutazione ai sensi della legge provinciale sulla tutela della salute. Ed oggi la Giunta ha determinato che il compenso aggiuntivo per il direttore generale dell´Apss sia assegnato nella percentuale del 78% . Questa valutazione è determinata dal raggiungimento quasi completo dei 12 obiettivi annuali specifici e dalla altrettanto positiva valutazione dei tempi di attesa; del rispetto dei vincoli di bilancio; del grado d’attuazione delle linee di sviluppo strategico del servizio sanitario provinciale; dell’andamento della gestione del servizio sanitario provinciale; della funzionalità dei servizi sanitari erogati e la loro rispondenza alle esigenze espresse dalla popolazione, sotto i profili della appropriatezza (clinica, organizzativa e logistica, relazionale) e della adeguatezza quantitativa e qualitativa (volumi di prestazioni per livello di assistenza). Di qui l´ulteriore decisione odierna, ovvero la riconferma di Luciano Flor, che era stato indicato quale direttore generale nel novembre del 2010 per un periodo che va fino al 4 novembre 2015. Il contratto prevedeva che trascorsi 18 mesi dalla data del contratto, la Giunta provvedesse alla verifica dei risultati aziendali conseguiti, il che è avvenuto oggi. Luciano Flor "ha svolto completamente le funzioni indicate e quelle connesse alla gestione dell´Azienda ed ha assicurato la corretta ed economica gestione delle risorse attribuite". |
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SALUTE: MOLINARO, IMPRENDITORIALITA´ GIOVANI CONTRO LE DIPENDENZE |
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Udine, 26 giugno 2012 - "Il progetto transnazionale ´All4you´, tra il Friuli Venezia Giulia, il Veneto e la Carinzia, reca nuove misure di contrasto al consumo di alcool tra i giovani, e continua un percorso avviato negli anni dal gruppo di azione chiamato Euroregione, formato dalle tre realtà contermini, per dare maggiore efficacia all´azione di prevenzione delle dipendenze su area vasta". Lo ha affermato l´assessore regionale all´Istruzione, Università e Ricerca, Roberto Molinaro, intervenendo a Udine alla presentazione dello stato di avanzamento del progetto, avviato due anni fa, assieme all´assessore regionale alle Politiche Sociali del Veneto, Remo Sernagiotto, e all´assessore al Sociale del Land della Carinzia, Christian Ragger. Due, per Molinaro, sono le priorità che mettono in connessione le tre regioni in un´azione che per ottenere i suoi effetti è, e sarà, caratterizzata dalla continuità nel tempo. La prima è rappresentata dalla prevenzione. Che non riguarda soltanto la salute di per se stessa, ma contempla la quotidianità delle persone, quindi lo stile di vita e le famiglie, e si riflette in questo modo non soltanto sui rischi delle alcool dipendenze. La seconda priorità è rappresentata dai giovani, perché è tra loro che è più elevato il rischio di emarginazione, non collegata soltanto alle dipendenza. Dunque, per Molinaro, ´All4you´ rappresenta un deciso passo avanti degli impegni delle istituzioni verso una migliore qualità della nostra società. Il progetto si contraddistingue in particolare per due caratteristiche salienti. Innanzitutto, perché coinvolge diverse realtà del territorio, e sarà allargato in futuro anche ad altre. Poi, e soprattutto, perché individua nei giovani, specialmente in quelli presenti nelle comunità di recupero, i protagonisti di un´azione di informazione corretta nei confronti della società e dei soggetti più giovani. E per questo più a rischio di comportamenti non prudenti nei confronti delle possibili dipendenze. I giovani che hanno attraversato l´esperienza delle dipendenze divengono così protagonisti di un´azione virtuosa di promozione sociale, e sono stimolati anche da questo ruolo a reinserirsi nella società. Per l´assessore regionale del Veneto, Sernagiotto, ´All4you´ è la dimostrazione per l´Europa di come diverse realtà possano lavorare assieme. Pertanto, la Regione Veneto è fortemente motivata a proseguire lungo la progettualità avviata assieme al Friuli Venezia Giulia (dal già assessore alla Salute e Protezione Sociale, Vladimir Kosic), e alla Carinzia. La Regione Veneto, ha sostenuto Sernagiotto, ha adottato un approccio particolare nei confronti di queste problematiche. Rispetto alle dipendenze persegue l´accompagnamento dei soggetti interessati verso una vita buona. La sfida che le tre realtà contermini dovranno perseguire nei prossimi anni sarà quella di portare avanti il progetto All4you anche se dovessero venire meno i finanziamenti comunitari. "Da solo il Veneto - ha concluso - potrebbe fare molte cose, ma cose normali: assieme al Friuli Venezia Giulia e alla Carinzia facciamo cose straordinarie". L´assessore della Carinzia, Ragger, ha quindi posto l´accento sui motivi fondanti che hanno spinto le tre realtà a collaborare. Che si basano sulla constatazione che le dipendenze sono ormai un problema sociale. E ha citato a tal proposito il caso di una ragazzina di 12 anni, figlia di genitori afflitti dalle dipendenze, sostenuta in questi giorni dal Land, e le casistiche della Carinzia, dalle quali si ricava che il 66 per cento dei giovani a 16 anni ha già assunto alcool e si è già ubriacato. E che il 99 per cento dei ragazzi dai 14 ai 16 anni ha già bevuto alcolici. Si tratta di dati allarmanti, perché l´assunzione di bevande alcoliche al di sotto dei 16 anni, come ha specificato Francesco Piani, direttore del Dipartimento delle Dipendenze dell´Ass. N.4 ´Medio Friuli´, rischia tra l´altro di favorire l´insorgere delle dipendenze nell´età adulta. Dati, che secondo l´assessore Ragger spiegano i motivi del sostegno forte al progetto da parte delle tre regioni. |
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APERTE AL PUBBLICO LE MOSTRE SUL RINASCIMENTO VISITE GUIDATE, GITE IN PULLMAN DA FIRENZE E AREZZO, ATTIVITÀ PER BAMBINI E FAMIGLIE. TANTE INIZIATIVE GRATUITE PER CONOSCERE DA VICINO I CAPOLAVORI DI UN SECOLO D’ORO |
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Firenze, 26 giugno 2012 - Sull’asse Arezzo – Val di Chiana si sono aperte al pubblico le mostre dedicate ai grandi maestri del Rinascimento e da questo week end hanno inizio anche il programma di visite guidate e laboratori, e le escursioni gratuite in pullman con partenza da Firenze e Arezzo. Rinascimento in terra d’Arezzo (fino al 18 novembre) è come noto un percorso espositivo dedicato a quella straordinaria stagione che vide protagonisti, tra gli altri, Beato Angelico, Piero della Francesca, Bartolomeo della Gatta, Luca Signorelli, Donatello, Neri di Bicci, Michele da Firenze, Andrea della Robbia, Sansovino, Filippo Lippi. Artisti che in questa terra nacquero o operarono a lungo, disseminandola di capolavori oggi ammirabili nei vari musei e chiese che partecipano alla nuova edizione del progetto Pgm (Piccoli Grandi Musei), promosso dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, con Regione Toscana, Provincia di Arezzo e comuni della Val di Chiana. Ad Arezzo fanno parte del percorso Museo Nazionale di Arte Medievale e Moderna di Arezzo (vi è esposto il celebre trittico Marsuppini di Filippo Lippi di ritorno dai Musei Vaticani), Fraternita dei Laici, Museo Diocesano, chiesa di San Francesco (Storie della vera Croce di Piero della Francesca), cattedrale (fonte battesimale di Donatello e ceramiche di Andrea della Robbia), badia delle Sante Flora e Lucilla. Risalendo la Val di Chiana si approda a Castiglion Fiorentino (Collegiata e Museo della Pieve di S. Giuliano e Pinacoteca Comunale), a Lucignano (Museo Comunale), a Foiano (Chiesa della Fraternita) a Monte S. Savino (Museo del Cassero, Sinagoga, Chiesa di S. Chiara) a Cortona, patria di Signorelli (Museo dell’Accademia Etrusca –Maec e Museo Diocesano). Tutte le istituzioni citate sono visitabili con il Pass Pgm, ritirabile gratuitamente alle biglietterie, uffici informazioni locali, strutture di accoglienza e ristoranti convenzionati. Il Pass Pgm dà diritto a sconti sull’ingresso (varia da museo a museo) e ad agevolazioni per partecipare alle tante iniziative gratuite: per esempio le visite guidate previste ogni sabato e domenica. Se in questo caso non occorre prenotazione, è invece necessario prenotare per una serie di attività ludico-didattiche riservate a bambini e famiglie: per esempio i laboratori in inglese (Let´s work Artisans! Imparare Facendo) dedicati al grande artigianato, curati da Oma, Osservatorio dei Mestieri d’Arte. Sono inoltre previsti itinerari guidati a piedi ad Arezzo e Cortona, aperture straordinarie di antichi palazzi, attività per scuole e centri estivi e, appunto, visite in pullman tutti i fine settimana con partenza da Firenze e da Arezzo. Con il contributo di Banca Etruria è stata realizzata anche una serie di speciali schede didattico- ludiche per famiglie e studenti elementari e medi (Di museo in museo). Per consultare il programma: www.Rinascimentointerradarezzo.it Info e prenotazioni: Sigma Csc, 055.2340742, prenotazioni@cscsigma.It |
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TORNANO AI COMUNI LE OPERE D’ARTE RESTAURATE PANCALIERI RIACCOGLIE IL DIPINTO “CRISTO FRA I CARNEFICI” |
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Torino, 26 giugno 2012 - Il dipinto ad olio “Cristo tra i carnefici”, di autore ignoto, risalente al secolo Xvii, tornerà giovedì 28 giugno al Comune di Pancalieri, dopo essere stato restaurato. E’ un’altra delle opere “restituite” nell’ambito del progetto per contribuire al recupero e alla valorizzazione del patrimonio artistico dei Comuni del territorio, avviato nel 2007 dalla Provincia di Torino: allora la Provincia mise a disposizione 300mila euro per il cofinanziamento di interventi di diagnosi, conservazione e restauro del patrimonio culturale dei Comuni della Provincia di Torino. “Il recupero di queste testimonianze artistiche è una messa in valore di risorse che costituiscono la ricchezza, la storia, le radici del nostro territorio. E sono veri attrattori culturali per incentivare la scoperta e la valorizzazione della nostra provincia” afferma l’assessore all cultura della Provincia di Torino Ugo Perone, che giovedì 28 giugno, alle 20.45 nella Chiesa dei Frati (via Diaz angolo via delle Scuole) prenderà parte –con il sindaco di Pancalieri Fiorenzo Gamma, Cristina Mossetti della della Sovrintendenza Beni artistici del Piemonte e Luigi Quaranta, presidente del Centro di conservazione e restauro della Venaria– alla cerimonia di restituzione del dipinto. Il progetto, avviato nel 2007, ha dapprima "mappato" il territorio e selezionato 111 interventi su un totale di 71 Comuni: tali interventi sono stati classificati - grazie a un team di esperti del Centro per il restauro "La Venaria Reale", collegati con le competenti Soprintendenze, per ordine di priorità (alta, media, bassa). Sono così emersi 40 interventi ad "alta priorità", 51 a "media priorità" e 20 a "bassa priorità". Tra le "alte priorità", 17 Comuni hanno ottenuto dalla Provincia la copertura dei lavori di restauro dei loro beni presso il Centro di Venaria con i fondi a disposizione del bando. Ne hanno beneficiato i Comuni di Alpignano (Crocifisso ligneo del ‘700, attribuibile alla Scuola del Plura), San Mauro Torinese (Tela raffigurante la Deposizione di Scuola lombardo - piemontese del Xvii secolo), Caselle Torinese (Tridon, Quadro del Crocefisso, olio su tela del 1767), Rivarossa (Statua di Pietro Canonica del 1912 raffigurante Cristo che cammina sulle acque), Mazzé (dipinto raffigurante la Madonna con il Bambino e i i santi Carlo Borromeo e Antonio da Padova), Borgiallo (Mobile da sacrestia di epoca barocca), Reano (Molineri, Vergine del Rosario, olio su tela del 1625 circa), Torre Pellice (P. Gallizio, Antiluna, dipinto del 1959), San Colombano Belmonte (Dipinto raffigurante Madonna con il Bambino e Santi), Piossasco (Madonna con Bambino e Santi attribuibile al Zamorra, olio su tela del 1702), Pancalieri (Cristo tra i carnefici, olio su tela), Valperga (altare in legno dipinto e dorato), Nole (altare ligneo degli inizi del Xviii secolo), Villar Focchiardo (Coro ligneo del complesso monastico nella Certosa di Banda del 1300 circa), Verolengo (ex Municipio, volta affrescata del 1860), Carmagnola (San Filippo Neri, tela del Fassina, nella omonima chiesa), Grugliasco (Cappella di San Grato nell’ex complesso dei Fratelli Scuole Cristiane). Per un approfondimento: http://www.Provincia.torino.it/speciali/2011/opere_arte_comuni/index.htm |
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TONDO, MOSTRA PERLA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA ESEMPIO PROMOZIONE TERRITORIO |
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Tarcento, 26 giugno 2012 - La cultura, l´arte, le ricchezze paesaggistiche rappresentano un valore aggiunto del territorio del Friuli Venezia Giulia. Sta all´intera comunità regionale favorirne la conoscenza nei confronti dei turisti e dei visitatori. Lo ha affermato il presidente della Regione, Renzo Tondo, nell´inaugurare a Tarcento, a Villa Moretti, la mostra ´La perla del Friuli - Il paesaggio e la gente´, terza tappa di un percorso nell´arte arte pittorica, che questa volta propone oltre 300 quadri di alcuni dei massimi esponenti dell´arte friulana. Si tratta di pittori nati o vissuti a Tarcento o che ne hanno ritratto la suggestione dei paesaggi o i simboli pregnanti della quotidianità, della vita locale, della civiltà contadina. Per il presidente Tondo, che si è complimentato con Balilla Gritti, ideatore e coordinatore della rassegna assieme all´assessore comunale alla cultura, Lucio Tollis, la mostra rappresenta un esempio di promozione del territorio, che si manifesta attraverso l´interpretazione visiva dei paesaggi e delle situazioni ritratte dal sapiente pennello di maestri friulani dell´arte, a cominciare dagli inizi del secolo scorso, offrendo scorci della vita del tarcentino che sono ancora attuali. La terza edizione de ´La perla del Friuli´ evidenzia come l´arte friulana abbia saputo realizzare una rete molto forte di artisti, i quali, per esprimere il loro messaggio di cultura locale, hanno prediletto soggetti sì analoghi, però tutti legati al territorio e alla vita locale. Tondo si è quindi soffermato sulla suggestiva sede della mostra: la Villa Moretti di Tarcento. Una ´location´ suggestiva, che per il presidente dev´essere ulteriormente valorizzata, e si potrà prestare a ospitare anche incontri della Regione di caratura internazionale. Per il presidente, come sono davvero splendide location come Piazza Unità d´Italia di Trieste, o il Castello di Udine, anche Villa Moretti può accogliere degnamente eventi importanti, con lo scopo di diffondere adeguatamente e ad alto livello la conoscenza del nostro territorio. Il presidente ha poi tratto lo spunto dall´affollamento della sala prescelta per la cerimonia, l´ultimo piano della Villa Moretti, per rilevare come nei momenti di crisi la gente friulana ami ritrovarsi, e riunirsi per uno scambio costruttivo di opinioni e mettersi in rete con la comunità locale. Prima del presidente, il sindaco, Celio Cossa, aveva introdotto la cerimonia, mentre le tappe che hanno portato alla realizzazione della mostra, sostenuta dalla Regione e dalla Fondazione Crup, e del relativo Catalogo, erano state descritte dall´assessore Tollis. L´analisi critica della rassegna La perla del Friuli, il paesaggio e la gente, è stato sviluppata da Gianfranco Ellero. |
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SPORT: PRESENTATI GLI ASSOLUTI DI PATTINAGGIO VENTI GIORNI DI GARE A SCANNO E ROCCARASO |
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Pescara,26 giugno 2012 - La Regione Abruzzo, nell´ambito delle discipline gestite dalla Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio, vanta sia eccellenze dal punto di vista tecnico come la pluri campionessa mondiale di pattinaggio artistico, Debora Sbei, sia dal punto di vista organizzativo. E´ il caso di grandi eventi come i Campionati Mondiali di Hockey Inline, svoltisi a Roccaraso, lo scorso anno con un grandissimo successo mediatico e di presenze. Nella stagione in corso, dopo i Campionati Italiani Indoor di pattinaggio corsa, svoltisi a Pescara, in febbraio, sarà protagonista il pattinaggio artistico con tre grandi eventi nei mesi di luglio e agosto. Il 22 giugno, a Pescara, in Regione, la presentazione alla stampa con l´assessore allo Sport, Carlo Masci, il presidente della Fihp, On. Sabatino Aracu, il presidente della provincia dell´Aquila, Antonio del Corvo, il presidente regionale del Coni, Ermano Morelli, ed il sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato. "Un ringraziamento particolare - ha esordito Masci - va alla Federazione per l´attenzione che rivolge costantemente all´Abruzzo. Un legame forte favorito senza dubbio dalla circostanza di poter contare su atleti di livello internazionale e di avere nostri corregionali ai vertici delle Istituzioni e delle federazioni sportive ma anche dal fatto che l´Abruzzo dispone di impianti all´avanguardia ed, oltretutto, ha la fortuna di avere un territorio meraviglioso. Eventi come questi che andremo a vivere, come è capitato per i mondiali juniores di sci ed i mondiali di hokey in line, generano movimento turistico non solo tra gli appassionati e sono importanti per promuovere le nostre bellezze". Si partirà con i campionati italiani divisione nazionale, da sempre uno degli eventi con il maggior numero di partecipanti, che avranno luogo a Scanno dal 10 al 15 luglio. Si assegneranno complessivamente 24 titoli. Il clou è rappresentato dai campionati italiani assoluti che si svolgeranno a Roccaraso dal 17 al 29 luglio. Le giornate conclusive del 28 e 29 luglio saranno trasmesse in diretta da Rai Sport. Infine, uno stage internazionale che avrà luogo a Roccaraso dal 21 al 25 agosto. Le lezioni per gli atleti nella pista del Palaghiaccio si alterneranno con il seminario seguito da tanti allenatori stranieri con traduzione simultanea. Al termine dello stage è previsto un Gran Galà conclusivo con la partecipazione di tanti fuoriclasse del pattinaggio mondiale. Alla conferenza stampa erano presenti anche l´atleta azzurro Andrea Aracu, la pattinatrice argentina Rocchetti ed il campione asiatico di pattinaggio artistico, il giapponese Shingo. |
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FVG: 4,4 MILIONI DI EURO PER SISTEMAZIONE IMPIANTISTICA
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Trieste, 26 giugno 2012 - Ammontano a 4 milioni 400 mila euro i fondi che la Giunta regionale, sui proposta dell´assessore Elio De Anna, ha destinato a 29 beneficiari per la sistemazione dell´impiantistica sportiva. Si tratta della prima tranche di 200 mila euro all´anno per vent´anni assegnati a 16 comuni e associazioni sportive, mentre ad altri 13 sono stati stanziati 400 mila euro una tantum. Sulla base delle domande ricevute, al fine di attribuire la priorità delle proposte ammissibili, il Servizio Attività Ricreative e Sportive della Regione si avvale delle valutazioni tecniche compiute dal Comitato regionale del Coni, organo di consulenza tecnica in materia di impianti e attrezzature sportive. Al termine della valutazione tecnica, è stato attribuito ad ogni singolo intervento un grado di priorità sulla base del quale è stata stilata una graduatoria degli interventi ammissibili al riparto dei contributi annui costanti ed uno per quelli in conto capitale. Per quanto riguarda il primo settore, 101 mila euro per vent´anni sono stati destinati complessivamente a 8 beneficiarti della provincia di Pordenone mentre altri 58 mila 500 euro andranno a quattro interventi in provincia di Trieste. Infine i rimanenti 40 mila 500 euro copriranno le necessità di altre quattro realtà in provincia di Gorizia. I 400 mila euro in conto capitale sono stati così ripartiti: 240 mila in provincia di Udine (7 interventi), 110 mila in provincia di Pordenone (4 interventi), 30 mila in provincia di Trieste (1 intervento) e 20 mila in provincia di Gorizia (1 intervento). "L´attribuzione dei fondi a questi beneficiari - spiega l´assessore regionale allo Sport Elio De Anna - testimonia come la Regione considera l´impiantistica sportiva un investimento non solo per migliorare le strutture esistenti in Friuli Venezia Giulia ma anche uno strumento per dare una boccata di ossigeno alla nostra economia. In tutti i casi si tratta infatti di piccoli interventi al disotto della soglia dei 500 mila euro, che consentono di mettere in moto le ditte presenti nel nostro tessuto regionale, attivando così un volano per i settori interessati all´adeguamento degli impianti. Infine - ricorda De Anna - a questi fondi distribuiti vanno aggiunti anche i 200 mila euro l´anno per 20 anni stanziati in finanziaria, che rappresentano la quota parte della Provincia di Udine per l´acquisto del palasport di Cividale". |
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FIRENZE: CARTA DEI VALORI PER UNO SPORT ETICO, UN PROTOCOLLO D’INTESA IN PROVINCIA |
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Firenze, 26 giugno 2012 - Per promuovere e garantire la valorizzazione dell’eticità dello sport, per sviluppare e rinforzare il suo ruolo formativo e rinnovare il rispetto dei quei principi fondamentali che dovrebbero essere la base di ogni attività sportiva, il Comitato territoriale Uips di Firenze ha scelto di definire una “Carta dei Valori” che, su base volontaria, le società e associazioni sportive affiliate Uisp possono adottare. Sottoscrivere la Certificazione Etica, promossa e sostenuta dalla Provincia di Firenze e dal Dipartimento di Scienze Aziendali - Corso di Scienze Motorie, Sport e Salute dell’Università degli studi di Firenze, significa entrare in un percorso virtuoso che prevede da una parte un monitoraggio periodico di azioni e comportamenti, dall’altra un riconoscimento del proprio modo di “ben agire ed operare”. Per questi motivi è stato firmato, venerdì 22 giugno nella sala stampa O. Fallaci di Palazzo Medici Riccardi, alla presenza dell´Assessore Regionale allo Sport, Salvatore Allocca e del Presidente Nazionale della Uisp, Filippo Fossati, un protocollo d’intesa per lanciare il progetto dall’Assessore allo Sport della Provincia di Firenze, Sonia Spacchini, dal Presidente Uisp Comitato di Firenze, Mauro Dugheri, dal professor Luca Bagnoli, del Dipartimento di Scienze Aziendali Università degli Studi di Firenze, e dal professor Massimo Gulisano, Presidente del corso di laurea in Scienze motorie dell’Università degli Studi di Firenze. Il protocollo sottoscrive il documento “Carta dei Valori/disciplinare Etico per lo sviluppo dello sport”: un set di requisiti comportamentali e gestionali dedicati alle aree tematiche nelle quali è rappresentabile la Responsabilità Sociale e l’Etica dello Sport, da condividere con i soggetti interessati (parte pubblica compresa), e tradotti in obiettivi di miglioramento sottoposti periodicamente a verifica di raggiungimento. Tra i principi chiave: promuovere un modo di fare sport caratterizzato da comportamenti responsabili dei soggetti proponenti, sia verso le persone, sia verso il territorio ed altri soggetti interessati; qualificare il proprio ruolo all’interno della società nonché la propria offerta (sportiva) perché diventi “durevole” e sostenibile. Obiettivi del Disciplinare/carta dei valori (da applicare in maniera evidente e monitorabile): a) Visione globale dello Sport; b) Formazione integrale dell’individuo; c) Tutela ed accesso dei diversamente abili; a) Reputazione e Correttezza degli operatori; b) Tutela salute e sicurezza delle persone (utenti ed operatori); c) Tracciabilità della catena di fornitura (verifica degli insegnati); d) Rispetto delle normative cogenti; e) Comunicazione v/s il mondo esterno. I requisiti di cui sopra dovranno essere declinati in sotto requisiti e le associazioni che vorranno aderire alla Carta dei Valori dovranno dare evidenza alla Uisp del loro rispetto o motivare il loro mancato rispetto, indicando tempi e modalità di adeguamento. Il progetto si propone innanzitutto come strumento di autoanalisi, crescita ma anche di marketing interno (destinato agli stessi soggetti attuatori) per realizzare obiettivi che possono tradursi anche in un incremento dell’utenza e nel coinvolgimento da parte di altre realtà del settore o comunque interessate, coniugando all’etica dello sport, il benessere delle comunità, della vita e delle regole anche con riferimento alla gestione delle associazioni/società sportive. L’iniziativa della Uisp di Firenze si incardina in un percorso, già avviato in altre Regioni ed adesso anche al centro dell’attenzione della Regione Toscana sullo sviluppo della Responsabilità Sociale anche all’interno delle associazioni/società sportive e quindi della promozione di un modo di fare sport che faccia riferimento a principi etici fondamentali. “Il mondo dello sport sta mutando profondamente, tendendo sempre più al professionismo e nell’esasperazione delle prestazioni atletiche – ha commentato Sonia Spacchini – Questa trasformazione, insieme alle logiche di mercato, sta introducendo mutamenti anche nella concezione dell’etica. Inoltre la realtà dei mass media, portando le competizioni sportive ad una dimensione pubblica, fa diventare lo sport uno spettacolo sul quale gravano importanti interessi economici”. “In questo contesto, l’etica della lealtà è sottoposta a forti tensioni – ha concluso l’Assessore provinciale allo Sport - ma la sua sopravvivenza è essenziale per quella dell’intero mondo sportivo e dei valori che esso trasmette”. “Oggi occorre andare oltre - dice il Presidente fiorentino Uips Mauro Dugheri - Per questo l’obiettivo al quale puntiamo a partire dall’annata sportiva 2012-2013 è incentivare le nostre società affiliate che concorrono realmente e in maniera etica a formare cittadini migliori per il futuro”. “Così come le imprese si certificano nel settore ambientale o della responsabilità sociale - continua Dugheri - credo che occorra immaginare un cammino analogo per le realtà sportive del territorio nel segno di un modo nuovo di guardare allo sport e di fare sport. L’etica nello sport deve, cioè, essere un percorso che coinvolge molti attori, che diventano comunità educante, capace di rendere migliore la vita di ciascuno e quella di tutti”. In Europa si avverte l’esigenza di affrontare le degenerazioni dello sport – come violenza, doping, corruzioni, successo a qualsiasi costo - con un’intensa azione formativa ispirata ai valori etici dello sport. Riscoprire e affermare tali valori (rispetto delle regole, spirito di sacrificio, socializzazione, perseguimento di un obiettivo) collegandoli a quelli tipici della pratica sportiva (prontezza di riflessi, capacità di prevenire, visione del risultato, diletto e passione, ecc.) significa puntare a formare uomini, oltre che campioni, così da realizzare quel motto - che ripeteva frequentemente Memo Geremia, dirigente degli undici scudetti del Petrarca Rugby – “Quel che conta è non perdere nella vita”. |
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SPORT: MONDIALI KATA, IN SETTEMBRE A PORDENONE GOTHA ARTI MARZIALI |
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Trieste, 26 giugno 2012 - Un esempio di come sport, turismo e cultura si possono perfettamente legare tra di loro, dando quindi un volto nuovo ad una manifestazione di grande livello. Così l´assessore regionale Elio De Anna ha definito il 23 giugno a Pordenone, nel corso di una conferenza stampa, i mondiali di Kata, disciplina appartenente alle arti marziali, che si svolgeranno dal 20 al 23 settembre al Palazzetto dello Sport di via Fratelli Rosselli. L´iniziativa è organizzata dalla Polisportiva Villanova Judo Libertas, Judo Kuroki Tarcento, Comitato regionale Fijlkam Friuli Venezia Giulia, con il sostegno di Regione Friuli Venezia Giulia, Provincia e Comune di Pordenone, Ascom, Camera di Commercio e Coni di Pordenone. In passato sono state disputate altre tre prove dei campionati del mondo, dove hanno dominato i giapponesi. Alla manifestazione di Pordenone parteciperanno 32 nazionali in rappresentanza di tutti e 5 i continenti. Nell´arco delle due giornate verranno messi in palio i titoli di tutte e cinque le sezioni che compongono il Kata. Oltre ai nipponici, molto quotati anche gli italiani che si sono messi in mostra nelle passate edizioni della manifestazione. A questi poi si associano i francesi e gli iraniani. Inoltre, a Pordenone nello stesso periodo si terrà anche un corso di formazione e gli esami per arbitri mondiali, ai quali parteciperanno anche 5 personaggi che fanno parte del Kodokan, la prima scuola di judo al mondo e tempio sacro per chi svolge questa attività sportiva. Durante la manifestazione sono attesi a Pordenone Marcus Viser, presidente della federazione mondiale di judo e Franco Cappelletti, vicepresidente dell´Unione europea di categoria e responsabile mondiale del Kata. "Guardando all´impiantistica presente nel pordenonese - ha detto l´assessore - questa manifestazione così come le gare di ciclismo trovano "terreno ideale" per il loro svolgimento. In particolare le arti marziali hanno creato una sorta di feeling con la città di Pordenone, dove si sono sviluppati numerosi centri dedicati a queste discipline. Inoltre nell´arco dell´ultimo anno e mezzo il capoluogo del Friuli Occidentale ha già ospitato sia stage che corsi di aggiornamento legati a questa disciplina a cui si è aggiunto un campionato italiano che sicuramente ha fatto da apripista ai mondiali. Tutte iniziative che insieme a quello di settembre sono entrati nella lista dei "top 50" sia per il valore sia per il ritorno di immagine per il Friuli Venezia Giulia". Oltre all´evento sportivo è previsto anche un doppio appuntamento culturale. Infatti nello stesso periodo è in programma Pordenonelegge.it, durante il quale è prevista la presentazione di un libro dedicato al judo che verrà illustrato da uno dei più grandi maestri di questa disciplina, ossia il maestro Murata della scuola Kodokan. Inoltre si terrà anche una mostra fotografica dal titolo "I patrimoni Unesco in Giappone" negli spazi espostivi del Comune in via Bertossi. "Ciò dimostra - ha detto De Anna - come sport, cultura e turismo possano perfettamente intrecciarsi, offrendo al pubblico presente a Pordenone qualcosa di molto più strutturato rispetto al "semplice" evento. E questo grazie al grande lavoro compiuto dalla Polisportiva Villanova, diventata sempre più punto di riferimento per questa disciplina in regione". |
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MOTO MONDIALE TRIAL IN VAL D´AVETO. ATTESI IN 10 MILA, BOOM PRENOTAZIONI ALBERGHIERE |
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Santo Stefano d´Aveto, 25 Giugno 2012 - Campionato mondiale di trial sabato 7 e domenica 8 luglio a Santo Stefano d´Aveto, gara motociclistica fuoristrada alla quale sono già iscritti 180 piloti. È la prima volta che la Liguria ospita una competizione di questo genere. Un circus motoclistico mondiale che porterà in Val d´Aveto e nella Riviera di Levante, per una settimana, oltre dieci mila presenze fra equipaggi, addetti ai lavori e pubblico. Presenze che si sono tradotte, in gran parte, in prenotazioni alberghiere da Bedonia a Chiavari. I piloti che hanno aderito alla gara sono centottanta. Le qualificazioni e le varie fasi preparatorie avranno inizio mercoledì 4 luglio fino a domenica, giornata clou, con la disputa del mondiale. La manifestazione è stata presentata nel corso della conferenza stampa in mattinata, nella sede della Regione Liguria, dagli organizzatori del Motoclub della Superba, con i rappresentanti della Fim-federazione motociclistica italiana, il sindaco di Santo Stefano d´Aveto, Giuseppe Maggiolo, e l´assessore allo Sport, Gabriele Cascino. Quest´ultimo ha rimarcato l´importante ricaduta turistica per il Levante genovese. Il sindaco Maggiolo ha affermato che il mondiale di trial rilancia, insieme con gli impianti sciistici, il ruolo di capitale del turismo sportivo di Santo Stefano d´Aveto. |
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