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VENERDI
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Notiziario Marketpress di
Venerdì 11 Gennaio 2013 |
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MILANO (TEATRO CARCANO): LA COSCIENZA DI ZENO DI TULLIO KEZICH DAL ROMANZO DI ITALO SVEVO - DAL 16 GENNAIO A DOMENICA 3 FEBBRAIO 2013
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Mercoledì 16 gennaio debutta in sede in prima nazionale la nuova produzione del Teatro Carcano La Coscienza Di Zeno. Protagonista nel ruolo di Zeno Cosini Giuseppe Pambieri, attore tra i più versatili della scena italiana, mentre la regia è affidata a uno dei maestri del teatro italiano e internazionale, Maurizio Scaparro. Nell’adattamento di Tullio Kezich del 1964 il romanzo di Italo Svevo è stato portato sulle scene italiane da Alberto Lionello (1964), Giulio Bosetti con la regia di Egisto Marcucci (1987), Massimo Dapporto con la regia di Piero Maccarinelli (2002). Al termine delle repliche milanesi lo spettacolo affronterà una tournée che toccherà, fra le altre, le città di Bolzano (7-10 febbraio), Savona (13-15 febbraio), Monfalcone (19-20 febbraio), Figline Val d’Arno (22-24 febbraio), Arezzo (26 febbraio), Grosseto (27 febbraio), Treviso (1-3 marzo), Thiene (5-7 marzo), Rimini (12-14 marzo), Sassari (19 e 20 marzo), Roma (Teatro Quirino, 2-14 aprile). Ne La coscienza di Zeno, pubblicato nel 1923, si riassume l’esperienza umana di Zeno Cosini, il quale racconta la propria vita in modo così ironicamente disincantato e distaccato da far apparire l’esistenza tragica e comica insieme. Zeno ha maturato alcune convinzioni: la vita è lotta; l’inettitudine non è più un destino individuale, ma un fatto universale; la vita è una “malattia”; la nostra coscienza un gioco comico e assurdo di autoinganni più o meno consapevoli. Il romanzo possiede un’architettura particolare: l’autore abbandona il modulo ottocentesco del romanzo narrato da una voce anonima ed estranea al piano della vicenda e adotta l’espediente del memoriale, del diario, in cui la narrazione si svolge in prima persona e non presenta gli avvenimenti nella loro successione cronologica lineare, ma inseriti in un tempo tutto soggettivo che mescola piani e distanze. Il protagonista non è più una figura a tutto tondo, un carattere, ma è una coscienza che si costruisce attraverso il ricordo, ovvero di Zeno esiste solo ciò che egli intende ricostruire attraverso la propria coscienza. All’interno del memoriale, l’autobiografia appare un gigantesco tentativo di autogiustificazione da parte dell’inetto Zeno che vuole dimostrarsi innocente da ogni colpa nei rapporti con il padre, con la moglie, con l’amante e con il rivale Guido, anche se ad ogni pagina traspaiono i suoi impulsi reali, ostili ed aggressivi e a volte addirittura omicidi. Nel suo romanzo più famoso Svevo affronta un viaggio nella mente umana, un percorso nella malattia e nella cura; ci parla dell’insoddisfazione e dell’inquietudine dell’uomo che si percepisce come corpo estraneo della società, fornendo il ritratto di un’epoca e, insieme, quello di un’umanità senza tempo. *** Giovedì 17 gennaio alle ore 17,30 in teatro si terrà un incontro con il pubblico dal titolo Il Poema Della Nostra Complicata Pazzia Contemporanea Il titolo riprende la celebre definizione che Eugenio Montale – cui si deve intorno alla metà degli anni Venti la “scoperta” di Svevo da parte del mondo letterario italiano – diede di La coscienza di Zeno. Intervengono Maurizio Scaparro, Giuseppe Pambieri, Alessandra Levantesi, critico cinematografico, Enrico Groppali, critico teatrale (Ingresso libero) Per informazioni e prenotazioni 02 55181377 – 02 55181362 Per scuole e gruppi organizzati 02 5466367 – 02 55187234 Prevendite on-line www.Vivaticket.it ; www.Ticketone.it ; www.Happyticket.it |
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MILANO (TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI): OPEN - SPETTACOLO DIRETTO E COREOGRAFATO DA DANIEL EZRALOW E SCRITTO DA DANIEL EZRALOW E ARABELLA HOLZBOG - DAL 18 AL 20 GENNAIO |
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Ha debuttato il 16 novembre a Civitanova Marche (Mc) “Open”, il nuovo spettacolo del geniale coreografo statunitense Daniel Ezralow, che torna con una nuova proposta teatrale dopo quattro anni di assenza dai palcoscenici italiani. Il tour proseguirà fino a marzo toccando le principali città italiane fra le quali Firenze, Genova, Napoli, Bari, Milano, Torino, Bologna, Cagliari, Roma. L’arte coreografica di Daniel Ezralow si fonda su un’idea di danza fatta di divertimento, agilità, sorpresa, leggerezza, coinvolgimento diretto del pubblico, utilizzo emozionale delle tecnologie visive più all’avanguardia. Sono questi gli elementi che hanno reso le sue coreografie veri e propri “eventi” mediatici. Teatro, cinema, televisione, musica, moda, sport, pubblicità: non c´è interpretazione dell´arte del movimento, e in generale della comunicazione visiva, che non sia stata sperimentata da Daniel Ezralow e dal suo straordinario talento. Parte da qui il suo nuovo spettacolo “Open”, un’originalissima selezione del vasto vocabolario coreografico creato per il palcoscenico utilizzando celebri brani di musica classica. Il percorso professionale di Daniel Ezralow lo vede come ballerino professionista nella compagnia di Paul Taylor e fra i fondatori delle compagnie Momix e Iso (per la quale è ballerino solista, coreografo e direttore). Ha creato coreografie originali per numerose compagnie internazionali fra le quali The Paris Opera Ballet, Hubbard Street Dance Chicago e Batsheva. Lo spettacolo multimediale “Mandala” (1999-2002), diretto, coreografato e ballato dallo stesso Ezralow, è andato in scena in tutto il mondo ed è stato recensito come il lavoro di un “genio moderno”. Il suo incredibile estro creativo lo hanno portato a lavorare oltre che per il teatro (fra cui il suo ultimo spettacolo Why, Aeros, Love del Cirque du Soleil, Cats nella versione italiana della Compagnia della Rancia, Tosca - Amore Disperato di Lucio Dalla, il musical “Spiderman - turn off the dark”, diretto da Julie Taymor e musiche di Bono e The Edge), anche per il cinema (fra cui il recentissimo “Across the Universe”, film-musical di Julie Taymor), per la moda (con gli stilisti Issey Miyake e Koji Tatsuno, Roberto Cavalli, Hugo Boss) e per la musica (con gli artisti Sting, U2, David Bowie, Pat Metheny, Andrea Bocelli, Ricky Martin). Per la televisione italiana Daniel Ezralow ha ideato le coreografie per le ultime quattro edizioni dello show “Amici di Maria De Filippi”, per le ultime tre edizioni del “Festival di Sanremo”, per il recente show di Fiorello “Il più grande spettacolo dopo il weekend”, senza dimenticare nel 2001 la trasmissione di Adriano Celentano “125 milioni di caz..Te”. In “Open”, la danza contemporanea si fonde con la musica classica in un esaltante connubio per trasportare il pubblico in una nuova dimensione dove umorismo e intensità danno vita a una miscela esplosiva di straordinaria fantasia creativa, emozione scenica e puro entertainment. Brevi quadri, fulminanti vignette, che tengono il pubblico in uno stato di eccitante attesa e meravigliata sorpresa e che fanno dello show una inarrestabile ed esaltante serie di climax tecnici ed emotivi. Il vocabolario espressivo di Ezralow è come sempre provocatorio e con l’intento di interrogarsi continuamente sul concetto di danza e umanità. Un cast di otto danzatori e danzatrici della sua compagnia americana con talenti e stili differenti (dalla danza classica alla danza moderna, dalla ginnastica alla street dance) hanno lavorato insieme allo staff creativo del coreografo statunitense, per creare uno spettacolo che sarà di certo tra i più grandi successi della stagione teatrale. “Dance to classical music, that is accessible, fun and creative. Touching on family, providing joy and breaking through.” |
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MILANO (TIEFFETEATRO): ANIMA ERRANTE DI ROBERTO CAVOSI CON MADDALENA CRIPPA - DAL 10 AL 27 GENNAIO 2013
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Tra lirismo e realismo, sul palco rivive il disastro che colpì Seveso nel 1976. La tragedia della diossina vista con gli occhi di Sara, una straordinaria Maddalena Crippa. 1976, è estate. A Seveso un guasto alla ciminiera di una fabbrica di profumi, l’Icmesa, causa la fuoriuscita di una grande nube di diossina. Non tutti in quei giorni sapevano che la diossina è una sostanza estremamente tossica: ustionante, cancerogena e teratogena. Veniva usata in Vietnam per le bombe al napalm. Non lo sapeva Sara, una giovane donna, felicemente sposata e in attesa di un figlio: quella nube cambia la sua vita. All’epoca non si sapeva quali fossero le conseguenze della diossina per il feto: dal Vietnam arrivavano solo poche, imprecise, ed allarmanti notizie di gravissime malformazioni genetiche. A Seveso adulti e bambini vengono ricoverati in ospedale con gravi forme di cloracne. Il paese viene fatto evacuare: anche Sara e il marito si trasferiscono in un residence ad Assago. I pericoli di dare alla luce bambini gravemente menomati (detti dalla stampa dell’epoca “infelici”) erano reali e le donne venivano spinte ad abortire. Così Sara, non ottenendo dalla scienza risposte certe sul futuro di quel figlio non ancora nato, si rivolge alla Vergine pregandola di venirle in soccorso. Tanta è la sua insistenza che la Madre per eccellenza acconsente e le propone uno scambio: “Se il tuo fardello è troppo pesante - le dice - lo prenderò io e tu prenderai il mio”. Sara accetta lo scambio e le due donne si fondono una nell’altra e si fondono così i loro destini. Sara nei panni di Maria si trova sul Golgota davanti a suo Figlio in croce: ancora davanti ad un figlio che lei non è in grado di difendere. Il testo di Roberto Cavosi (Premio Hystrio alla drammaturgia 2001) fonde cronaca e mito, documento civile e sacra rappresentazione, realismo e lirismo. Questo legame tra informazione e ritualità è una delle cifre che contraddistinguono il teatro di Roberto Cavosi. Come nel format radiofonico Teatrogiornale, creato dallo stesso Cavosi per Radio3, il testo coniuga il carattere fantastico e irripetibile del teatro con l’impegno civile suscitato dall’osservazione dell’attualità. La violenza della cronaca si trasforma in metafora, in parabola, come nella tragedia greca. Per me è sempre stato importante partire da un mito, da un archetipo per sviluppare i miei testi. Tranne rare eccezioni, mi sono sempre ispirato a miti femminili, o a figure che, pur essendo storiche, vanno oltre qualsiasi connotazione temporale, come nel caso della Vergine. Roberto Cavosi - postfazione a “Trilogia della luna” Così in Anima Errante il dramma di Sara vive in scena attraverso la straordinaria prova d’attrice di Maddalena Crippa. Grazie a una recitazione concreta, quasi neorealista, lo spettacolo riesce a rappresentare una storia universale che tocca profondamente le coscienze. La storia di Sara si libera dalla “gabbia storica” della cronaca per diventare mito. Sara è protagonista ma anche coro, è personaggio ma anche molteplicità di personaggi, ed è a un tempo diversa e identica a Maria. Il momento dell’incontro tra queste due donne che sono due e una al tempo stesso, segna un contatto insolito tra due termini in realtà simili: “teatro” e “miracolo”. Le due donne si fondono una nell’altra, poiché risulta evidente che i due destini sono in realtà un unico destino. Luca Doninelli - Appunti sulla lingua teatrale di Roberto Cavosi Bella e forte la prova di Maddalena Crippa. La quale con la sua sicura, quasi brusca gestualità e la sua pastosità vocale tutta lombarda è riuscita a cogliere il ritmo del martirio drammatico della protagonista. Ottimo anche Francesco Colella nel ruolo del marito di Sara. E oltre Carlotta Viscovo, efficaci Raffaella Tagliabue, Stefania Medri e Francesca Mària in funzione di coro femminile, cioè le donne di Seveso da Rifici “trattate” come le donne di Canterbury dell’Eliot di Assassinio nella cattedrale. Domenico Rigotti - Hystrio |
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MILANO (TEATRO MANZONI): LA LOCANDIERA DI CARLO GOLDONI, INTERPRETATO DA NANCY BRILLI, PER LA REGIA DI GIUSEPPE MARINI |
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Spietata, modernissima e proto-strindberghiana lotta tra i sessi, “La Locandiera”, oltre a sancire il mio esordio registico nel pianeta Goldoni, non ha mancato di esercitare nel tempo, un lungo tempo, proprio come la sua protagonista, una certa misteriosa malia incantatrice. Mistero che apre oggi delle possibili fessure di comprensione (e interpretazione) in quella sorta di trattato, lucido e precisissimo, sull’egotismo o, meglio ancora, sul narcisismo – o battaglia di narcisismi – che da sempre sembra trovare nella sfera amorosa il suo terreno di applicazione privilegiato. Nel deserto dei sentimenti, fra le macerie del desiderio, sempre più confuso e confusamente recalcitrante al suo soccombere, l’Eros riemerge nell’accezione più odiosa, quantunque comica e divertente nel caso del capolavoro goldoniano, quella che reca il marchio della supremazia e della rivalsa. Nel perverso, quanto sterile, gioco di relazioni pericolose, l’Amore è sostituito dalle sue recite e la finzione si serve dell’Amore stesso come strumento e mai come autentica componente affettiva, fino al punto che il desiderio (maschile) faticosamente ritrovato, viene deriso e sbeffeggiato prima di morire, sacrificato sull’altare di un narcisismo (femminile) che tra calcolo, opportunismo, rivalsa, anche interclassista (ma le cose non andranno affatto meglio tra componenti della stessa classe) procede, costi quel che costi, senz’altro oggetto se non il proprio trionfo. Giuseppe Marini |
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MILANO (PICCOLO TEATRO STUDIO EXPO): BARCELLONA E NAPOLI - IL TEATRO DI PAU MIRÒ - DOPO IL SUCCESSO DI “CHIÒVE” TEATRI UNITI PRESENTA “JUCATÙRE” NUOVO TESTO DEL DRAMMATURGO CATALANO - DAL 10 AL 20 GENNAIO
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Grazie all´originale lavoro linguistico e drammaturgico di Enrico Ianniello, Teatri Uniti, la compagnia diretta da Toni Servillo, ha trasportato due testi contemporanei del giovane drammaturgo catalano Pau Mirò dal Quartiere Gotico di Barcellona ai Quartieri Spagnoli di Napoli. Il progetto “Barcellona e Napoli: il Teatro di Pau Mirò”, presentato al Piccolo Teatro Studio Expo, propone a Milano la messa in scena di due titoli, tra quelli di maggior successo dell’autore, realizzando una preziosa occasione d’incontro con la scrittura di uno tra i più seguiti ed apprezzati drammaturghi iberici. Si inizia con il primo allestimento in Italia di Jùcature (Giocatori) per la regia di Enrico Ianniello, in scena dal 10 gennaio 2013, di cui si documenta il successo senza precedenti della versione in catalano, Els Jugadors, Premio Butaca 2012, con la regia dello stesso Pau Mirò, per oltre un mese di repliche nello scorso maggio al Teatre Lliure di Barcellona diretto da Lluís Pasqual. Si prosegue con Chiòve (titolo originale Plou a Barcelona) diretto da Francesco Saponaro, in scena il 19 e 20 gennaio, che, alla sua sesta stagione di repliche, torna al Piccolo dopo i lusinghieri riscontri di pubblico e critica ed una lunga tournèe in Italia e all’estero. Jucatùre La vicenda dello spettacolo, vincitore del Premio Butaca 2012 per il migliore testo in lingua catalana, si svolge in un vecchio appartamento, intorno a un tavolo, quattro uomini giocano a carte. L´appartamento è il rifugio dove il fallimento è la regola, non l´eccezione. I soldi sono spariti da tempo, come qualsiasi possibilità di successo personale. Ma proprio sul punto di toccare il fondo, i quattro decidono di rischiare il tutto per tutto. Rouge et noir. E allora il gioco si fa pericoloso. Spiega il regista, Enrico Ianniello: "Come in Chiòve, ho ambientato la commedia a Napoli, anche se questa volta si tratta di un´ambientazione esclusivamente linguistica, senza riferimenti geografici precisi. Questa assenza di collocazione mi pare una cifra fondamentale dei quattro personaggi raccontati da Pau Mirò: quattro uomini di "mezz´età" (quindi senza un´età definita), senza nome, senza lavoro e senza un vero amore che li faccia bruciare di passione. Quattro uomini che si incontrano, in tempo di crisi, per mettere in gioco l´unico capitale che hanno a disposizione: la loro solitudine, la loro ironia, la loro incapacità di capire. Chiòve Dopo numerosi premi ed una lunga tournèe con repliche a Milano, Napoli, Roma, Parigi (e a Madrid Francesco Saponaro ne ha diretto la prima versione con un cast spagnolo), lo spettacolo “rivelazione”, secondo l´Associazione Nazionale Critici Teatrali nel 2008, torna nella cornice del Teatro Studio. “Al di là del successo internazionale e dei numerosi riconoscimenti che lo spettacolo ha avuto – sottolinea il regista Francesco Saponaro - ciò che mi sembra importante è l’attualità di Chiòve che ne ha fatto un piccolo caso. È il segno che anche il teatro d’arte e il lavoro sulla drammaturgia contemporanea possono sviluppare un repertorio”. Un’ambientazione iperrealista, dalle originarie ramblas di Barcellona al piccolo appartamento fatiscente nei Quartieri Spagnoli di Napoli, sposta l’intreccio di passioni dei tre protagonisti, immergendoli in una realtà sospesa tra le aspirazioni di normalità, il desiderio di riscatto e l’amarezza del presente. La vita della prostituta Lali e del protettore Carlo è solo sfiorata dalla civilizzazione di cui raccolgono le scorie, i modelli esterni e deteriori: dal cibo spazzatura dei fast food, alla droga, alla musica da bancarella. Le brame d’amore, i sogni di rivalsa sociale di Lali e la sua massima ambizione – sembrare normale – consumati dalla logorante convivenza con Carlo si ravvivano durante gli incontri mercenari con Davide. Ma la cultura e i libri, i versi dei poeti, gli aforismi dei filosofi, i quadri dei grandi musei, non si elevano oltre un meteorico vagheggiamento a margine di un rapporto mercenario e circoscritto alla lettura di un involucro di cioccolatino, nella poesia epigrafica dei Baci Perugina”. La Scheda Dello Spettacolo Piccolo Teatro Studio Expo (via Rivoli 6 – M2 Lanza), dal 10 al 20 gennaio 2013 Progetto Pau Mirò in collaborazione con Teatri Uniti, Institut Ramon Llull e Teatre Lliure Barcellona dal 10 al 18 gennaio 2013 Jucatùre di Pau Mirò, traduzione e regia Enrico Ianniello con Renato Carpentieri, Enrico Ianniello, Tony Laudadio, Marcello Romolo produzione Teatri Uniti in collaborazione con Otc, Institut Ramon Llull Durata: un’ora e 20 minuti senza intervallo 19 e 20 gennaio 2013 Chiòve di Pau Mirò, traduzione Enrico Ianniello regia e spazio scenico Francesco Saponaro scene Roberto Crea, costumi Roberta Nicodemo, suono Daghi Rondanini, luci Lucio Sabatino con Chiara Baffi, Enrico Ianniello, Carmine Paternoster produzione Teatri Uniti in collaborazione con Institut Ramon Llull, Obrador/sala Beckett, Dogma Televisivo, Nessuno Tv e Dams-università della Calabria/artimeridianelab Durata: un’ora senza intervallo Orari: martedì e sabato ore 19.30; mercoledì, giovedì e venerdì ore 20.30; domenica ore 16.00. Lunedì riposo. Prezzi: platea 25 euro, balconata 22 euro. Informazioni e prenotazioni 848800304 - www.Piccoloteatro.org |
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MILANO (TEATRO LEONARDO DA VINCI): CAOS (REMIX) - FINO AL 20 GENNAIO 2013 |
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Nel 1988 la Compagnia Quelli di Grock crea lo spettacolo che segna la propria storia, rimanendo nella mente di molteplici pubblici dall’Italia, all’Europa, alle Americhe. Molti anni di tournée e presenza nei maggiori festival italiani e stranieri: Festival Internazionale di Lugano (2007), Florence Dance Festival (2004), Sze Bunte Wahne, Horn (Austria 2002), Méli mome, Reims (Francia 2000), Premio Florencio de Critica Teatral Uruguaya, (Montevideo 1999), Festival Mess (Sarajevo 1998), Biennale Theatre, (lione 1997) solo per citarne alcuni. A distanza di ventiquattro anni e fedeli al profondo pensiero che l’arte nel tramandarsi si rinnova, Quelli di Grock affida a una nuova generazione di attori il suo spettacolo più magico e irresistibile, “Caos”, in una versione “Remix”. Rinnovato rispetto all’originale, Caos (remix) è costruito attingendo alle tecniche del teatro-danza, patrimonio consolidato nello stile di Quelli di Grock. Si sviluppa intrecciando parole taglienti, pensieri, concetti e dinamiche universali con i gesti catturati dalla quotidianità. In un’atmosfera surreale governata da giochi di luce raffinati ed esasperati, una compagnia di 9 attori – danzatori (5 uomini e 4 donne), si muove sullo sfondo di “una città che sale”. Coreografie potenti invadono gli spazi gettando uno sguardo mordente e ironico sui “troppo pieni” e “troppo vuoti” del nostro vivere in cui tutto si consuma e tutto si ripete. Corpi trasformati in massa indistinta, sincronizzati come gli ingranaggi di un orologio; marionette metropolitane, inconsapevoli, governate da tempi e ritmi precisi e claustrofobici. Ma come in un orologio un solo ingranaggio può far fermare la macchina, così per il gruppo, un movimento sbagliato può spezzare l’ordine prestabilito e creare il Caos. Un’esplosione di energia contagiosa e un palpito potente invaderanno il palcoscenico per dilagare in platea con un torrenziale finale coinvolgente, quanto inaspettato. Lo spettacolo è stato ospite del Fringe festival di Spoleto - venerdì 20 luglio 2012 Lunatica festival Aulla – domenica 22 luglio 2012 Informazioni e prenotazioni: Teatro Leonardo da Vinci – Via Ampère 1, angolo piazza Leonardo da Vinci, Milano 02 26.68.11.66 dal lun al sab dalle 15.30 alle 19.30 – biglietteria@teatroleonardo.It - www.Teatroleonardo.it |
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MILANO (TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI): LA NUOVA PROGRAMMAZIONE
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Terminati i due mesi di programmazione con lo sfavillante musical “Priscilla la regina del deserto”, il calendario del Teatro degli Arcimboldi è ricco di appuntamenti di sicuro richiamo. Claudio Baglioni, Giorgio Panariello, Enrico Brignano, Massimo Ranieri, l’atteso ritorno di Aldo Giovanni e Giacomo e i concerti di Antonello Venditti, Raf, Arisa, Ludovico Einaudi, Baustelle, Negrita, Mick Hucknall, Anastasia sono i grandi nomi in cartellone conosciuti dal vasto pubblico di appassionati e non. Oltre a questi, tre produzioni nuove che meritano un occhio di riguardo: Da Venerdi 18 A Domenica 20 Gennaio 2013 Daniel Ezralow Open Con la Deconstructions Dance Company Il nuovo spettacolo del geniale coreografo statunitense Daniel Ezralow, che torna con una nuova proposta teatrale dopo quattro anni di assenza dai palcoscenici italiani. L’arte coreografica di Daniel Ezralow si fonda su un’idea di danza fatta di divertimento, agilità, sorpresa, leggerezza, coinvolgimento diretto del pubblico, utilizzo emozionale delle tecnologie visive più all’avanguardia. Sono questi gli elementi che hanno reso le sue coreografie veri e propri “eventi” mediatici. Teatro, cinema, televisione, musica, moda, sport, pubblicità: non c´è interpretazione dell´arte del movimento, e in generale della comunicazione visiva, che non sia stata sperimentata da Daniel Ezralow e dal suo straordinario talento. Parte da qui il suo nuovo spettacolo “Open”, un’originalissima selezione del repertorio di coreografie create nella sua lunga carriera e oggi reinterpretate per il palcoscenico utilizzando come colonna sonora indimenticabili melodie di celebri brani di musica classica. Brevi quadri, fulminanti vignette, che terranno il pubblico in uno stato di eccitante attesa e meravigliata sorpresa e che faranno dello show una inarrestabile ed esaltante serie di climax tecnici ed emotivi. Il vocabolario espressivo di Ezralow sarà come sempre provocatorio e con l’intento di interrogarsi continuamente sul concetto di danza e umanità. Un cast di otto danzatori e danzatrici della sua compagnia americana con talenti e stili differenti (dalla danza classica alla danza moderna, dalla ginnastica alla street dance) è già in tour in Italia con questo spettacolo che si preannuncia tra i più grandi successi della stagione teatrale. Venerdi 1 E Sabato 2 Febbraio 2013 Gran Galà Danza Angeli Sulle Punte Ritorna dopo il grande successo di pubblico e di critica all’Arena di Verona ed in esclusiva per il Teatro Arcimboldi, il Gran Galà Angeli sulle Punte con la regia di Caterina Calvino Prina e la produzione di Aub e Fc. Ballerini solisti provenienti dai più grandi Teatri dell´Opera dei Paesi dell’Est si alterneranno interpretando passi a due e variazioni tratti dai principali balletti di repertorio con un programma completamente nuovo e ricco di emozioni. Un grande evento, uno spettacolo di altissimo livello tecnico e qualitativo sulle scene di un teatro simbolo di cultura ed apertura verso un pubblico sempre più ampio e vario. Andrei Batalov e Valeria Martynyuk dal Mariinsky Theatre, Mikhail Martynyuk e Aleksandra Timofeeva del Kremlin Ballet, Olga Kifyak e Jan Vanja dal Teatro dell’Opera di Kiev, Egor Scepaciov e Nadejda Scepaciova dal Teatro dell’Opera di Chisinau e Katerina Kalchenko e Vasilii Bogdan sempre dal Teatro dell’Opera di Kiev presenteranno passi a due tratti da Don Quixote, Le Corsaire, La Bella Addormentata, Lo Schiaccianoci ed altri balletti conosciuti per la loro importanza nella tradizione più pura della danza classica. Uno spettacolo che ha infatti come scopo quello di avvicinare il pubblico, anche meno esperto, alla bellezza di quest’arte con i momenti più coinvolgenti dei più famosi e conosciuti balletti di repertorio. E non a caso attraverso l’arte, l’eleganza, la professionalità, l’altissimo livello tecnico di primi ballerini e solisti provenienti dall’est Europeo, culla e patria di una tradizione riconosciuta in tutto il mondo. Da Giovedi 7 A Domenica 17 Febbraio 2013 Siddharta the Musical Liberamente tratto dal grande classico di Hermann Hesse, dal titolo omonimo, ed ispirato ad un altro capolavoro, il film “Piccolo Buddha” di Bernardo Bertolucci, Siddharta Musical, scritto e diretto da Isabeau, mette in scena la storia del Principe Siddharta che si incammina, lasciando il proprio castello dorato, sulla strada della scoperta della vera essenza della vita e le ragioni della sofferenza, fino a raggiungimento dell’illuminazione interiore, che permette di vivere una vita lunga e realizzata, in cui anche il dolore viene trasformato in saggezza e felicità. Lo spettacolo ha l’importante obbiettivo di trasferire al maggior numero di persone possibile un messaggio fondamentale: il senso profondo del vivere, occupandosi gli uni degli altri, in comunità di spirito, illuminati dalla luce dell’amore. Un numeroso cast di cantanti e ballerini professionisti mette in scena le quattro sofferenze, la gioia dell’amore, le emozioni intense della ricerca interiore. Fondamentale il contributo musicale straordinario di Beppe Carletti che ne firma un finale emozionante e coinvolgente. Le musiche, emozione pura, coniugano echi dell’antica cultura indiana fino alle più contemporanee sonorità. Con le sue curatissime scenografie, lo spettacolo avvolgerà gli spettatori, facendoli viaggiare alla volta del mondo fantastico in cui si intrecciano la autentica ricerca dei significati profondi e dell’illuminazione interiore, restituendo loro un grande pathos emotivo, grazie al susseguirsi di quadri, maxi-proiezioni ad effetti speciali. Un’esperienza multisensoriale coinvolgente ed affascinante che non mancherà di imprimersi a fondo nei cuori degli spettatori. Il Calendario Da Giovedi 10 A Mercoledi 16 Gennaio Claudio Baglioni “10 Dita” Da Venerdi 18 A Domenica 20 Gennaio Daniel Ezralow “Open” Lunedi 21 E Martedi 22 Gennaio Giorgio Panariello “In Mezz@voi” Da Mercoledi 23 Gennaio A Lunedi 28 Gennaio Enrico Brignano “Tutto Suo Padre…e Un Po’ Sua Madre” Martedi 29 E Giovedi 31 Gennaio Antonello Venditti “Unica Tour” Mercoledi 30 Gennaio Raf “Le Ragioni Del Cuore Tour 2013” Venerdi 1 E Sabato 2 Febbraio Gran Gala’ Angeli Sulle Punte Domenica 3 Febbraio Massimo Ranieri “Canto Perche’ Non So Nuotare…” Lunedi 4 Febbraio Arisa “Amami Tour” Da Giovedi 7 A Domenica 17 Febbraio Siddharta Il Musical Martedi 12 Febbraio Ludovico Einaudi Da Giovedi 21 Febbraio A Domenica 24 Marzo Aldo Giovanni E Giacomo “Ammutta Mudica” Lunedi 25 Febbraio Baustelle “Fantasma Tour” Lunedi 18 Marzo Mick Hucknall “American Soul Tour 2013” Domenica 7 Aprile Negrita “Unplugged 2013” Martedi 9 Aprile Anastasia “Its A Mans World Tour 2013. Info: Teatro Degli Arcimboldi Viale Dell’innovazione 20 – Milano Biglietteria: dal lunedì al venerdì ore 10 - 18 Telefono: 02.64.11.42.212/214 Ufficio Gruppi 02. 64.11.42.213 gruppi@ipomeriggi.It - www.Ipomeriggi.it |
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MILANO (TEATRO SAN BABILA): “DITEGLI SEMPRE DI SI” DI EDUARDO DE FILIPPO - FINO AL 27 GENNAIO |
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Michele (Gigi Savoia), appena uscito dal manicomio, torna a casa dove lo attende la sorella Teresa (Maria Basile Scarpetta), che è la sola a conoscere i suoi trascorsi di pazzia. Michele sembra guarito, ma prende alla lettera tutto ciò che gli viene detto, addirittura diffonde la falsa voce che il giovane Luigi è pazzo, e quindi cerca di tagliare la testa al ragazzo, per guarirlo, in quanto “la causa di tutti i mali è nella testa”. Michele viene fortunatamente fermato in extremis dalla sorella e riportato in manicomio. Orari e Prezzi Degli Spettacoli Dal martedì al sabato ore 21:00, sabato pomeriggio ore 16:00 domenica pomeriggio ore 15:30 e domenica 13 gennaio anche alle ore 19.30 Prezzi Dei Biglietti € 35.00 platea e € 25.00 balconata. Riduzioni convenzioni: da mercoledì a venerdì e sabato pomeriggio € 25.00 platea e € 18.00 balconata. Il testo di Eduardo scritto nel 1927, evolve nel tempo e nel linguaggio fino ad arrivare a noi “uomini di questo tempo”. Un tempo, il nostro, dove il linguaggio si fa, se possibile, ancora più confuso di allora, l’uso non corretto e “furbo” della parola oggi imperversa sia nelle discussioni salottiere, che nell’uso spicciolo e quotidiano ma soprattutto nella politica che ne piega i significati allo scopo di raggiungere obiettivi e risultati La lingua è usata per ottenere favori, regalie etc.. È di fatto una lingua svilita che ha bisogno sempre di essere interpretata. Oggi come allora il significato delle parole si scontra con il significante che quelle parole si trascinano dietro. Michele Murri torna di nuovo tra noi per riposizionare l’esatto significato delle cose dette, usa ancora una volta l’espressione di “parola adatta”, che costringe ognuno ad uscire fuori dai ruoli e dalle ipocrisie, sovvertendo quella pace sociale così faticosamente conquistata dai personaggi di “Ditegli sempre di sì” ma allo stesso tempo così fragile ed instabile La pazzia e la “normalità” in questo mirabile testo sono continuamente rovesciate. Michele Murri entra dalla porta della “normalità” di casa Lo Giudice e inizia un viaggio come gli eroi delle favole che lo porterà ad incrociare un’umanità che annaspa affannosamente. Eduardo ancora una volta ci mostra il teatro del mondo, vi partecipa, se ne distacca, ne rovescia la visione, quello che credevamo sano e buono ci si mostra nella sua più completa evanescenza Michele/eduardo funge da detonatore e costringe tutti gli altri ad uscire allo scoperto, mostrandoci tutte le loro miserie e soprattutto la loro inadeguatezza del vivere. Michele riconosce nel suo alter ego Luigi Strada, “l’attore”, la sua pericolosità sociale e ce la indica fino ad affermare, lui pazzo vero - Tu sei pazzo, tu devi essere rinchiuso in manicomio, tu sei un pericolo per la società. La gente ha paura di te, hai capito? Gli amici, i parenti, la famiglia ti possono compatire… ma ad un certo punto si rassegnano e ti abbandonano, vattene al manicomio.” In una mimesi totale, inquietante e pericolosa. Una “commedia nera” soprattutto nel secondo atto dove Michele Murri da vita ad una serie di azioni crudeli che culminano nel tentativo di decapitare Luigi Strada per salvarlo dalla pazzia. L’azione si fa serrata e costringe tutti i partecipanti a fare i conti con l’implacabile logica e rigore del protagonista, fino all’arrivo della sorella che svelando la reale follia di Michele rimette tutti i tasselli al loro posto. Ho sempre trovato in Eduardo una capacità chirurgica di operare ed incidere sulla società civile leggendo la realtà senza pietismi o facili entusiasmi, ho sempre percepito la sua inesauribile volontà di essere “esatto e “vigile” su un’umanità che chiede continuamente di essere aiutata, capita, compresa ma che proprio per questo dimentica che la responsabilità individuale è il fondamento di ogni vivere comune. Maurizio Panici Il Direttore Gennaro D’avanzo |
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FOTOGRAFARE: CORSI E VIAGGI PER TUTTI CON ANGELO TONDINI
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Il 19 e il 20 gennaio 2013 nuovo corso-base di fotografia a Milano: full immersion, rapido ed essenziale, per imparare o perfezionare l´uso della macchina, la tecnica digitale, l´inquadratura, la luce, bianco-nero e colore, ritratto, paesaggio, uso del flash, filtri. Perfetto per i principianti, ma anche per i fotoamatori evoluti. Include anche un´uscita per Milano a fare foto insime, con lettura immediata delle immagini scattate da voi. Costo 190 euro. Numero chiuso: minimo 6, max 12 allievi. 17 ore di corso + pausa pranzo. --- Il 12 e il 13 gennaio 2013 Corso di Photoshop, full immersion, adatto a tutti, studiato per i principianti, ma anche per chi voglia conoscere meglio il programma che ha rivoluzionato la fotografia. Serve soltanto un qualsiasi computer, Pc o Mac. Sono 16 ore svolte con un metodo innovativo e al costo più basso sul mercato: 280 euro. Numero chiuso : minimo 5, massimo 8 allievi. --- Domenica 10 Febbraio 2013, Lettura Portfolio E Revisione Foto (Stampate O Digitali In Proiezione) Una gionata utile e divertente. Capirete pregi e difetti delle vostre foto. Correzione immediata con Photoshop. Il giudizio sarà di tutti i partecipanti e dei maestri Tondini e Jannuzzi. E´ molto utile vedere e commentare le foto degli altri. Numero chiuso: minimo 8, max 15 partecipanti. 8 ore + pausa pranzo. Costo: 100 euro. --- 23-24 Febbraio 2013 Corso Di Reportage Fotografico Come scegliere soggetto e argomenti del reportage. Attrezzatura, filtri, bianco-nero e colore, ritratto, paesaggio. Come vendere il reportage, fare una mostra, pubblicare un libro. Tutti i segreti di un professionista. 16 ore full immersion a Milano centro. Numero chiuso: minimo 5 , max 12 allievi. Mezza giornata in giro per la città a fare foto. Lettura immediata delle vostre immagini. Costo: 190 euro. --- Per ogni viaggio e corso già in programma è possibile trovare maggiori informazioni sui siti www.Angelotondini.com e www.Corsifotomilanoinviaggio.com E´ possibile iscriversi sin da ora sia ai viaggi che ai corsi già in programma, contattandoci via mail o anche telefonicamente ai riferimenti sotto indicati. Angelo Tondini è giornalista e fotografo professionista, toscano di Arezzo, vive a Milano da 35 anni. Ha studiato letteratura e scienze politiche con insegnanti illustri (Contini, R.mieli, Sartori, Galli, D.oppenheimer). Ha lavorato con fotografi famosi – italiani, francesi e americani – tra cui spicca Art Kane, uno dei grandi maestri contemporanei. Specializzato in reportage di viaggio, architettura e food, ha visitato 169 Paesi nei cinque continenti, alcuni più volte. Il suo archivio personale è di un milione d’immagini. Ha pubblicato moltissimi articoli, con testi e foto, su centinaia di giornali e riviste in tutto il mondo. Tredici libri sono la sua produzione letteraria e fotografica, editi in Italia, Stati Uniti, Gran Bretagna e Russia. Una lunga intervista ad Angelo - considerato uno dei maggiori fotografi italiani viventi - è stata da poco pubblicata in un libro dal direttore della famosa Galleria Photology. --- Prossimi Viaggi Fotografici nel corso del 2013 sono previsti viaggi con scuola di reportage a: - Pontremoli e Lunigiana (toscana) weekend (aprile) - isole di Sal e Boavista (2 viaggi separati nell´arcipelago di Capoverde) - Mozambico (prima assoluta - settembre) - Armenia e Georgia (maggio) - 4 giorni a Lisbona e dintorni (sintra, cascais, cc) - Samarcanda e Bukhara (ottobre) - Langhe (piemonte) novembre, weekend Info: tel 02.34938332 (pomeriggio) - cell 335.8224244 - Fax: 02.33608566 - www.Angelotondini.com - www.Corsifotomilanoinviaggio.com - photo@focusteam.It |
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NUOVA PRODUZIONE DEL TEATRO CARCANO: LA COSCIENZA DI ZENO - PROTAGONISTA NEL RUOLO DI ZENO COSINI GIUSEPPE PAMBIERI, ATTORE TRA I PIÙ VERSATILI DELLA SCENA ITALIANA, MENTRE LA REGIA È AFFIDATA A UNO DEI MAESTRI DEL TEATRO ITALIANO E NTERNAZIONALE, MAURIZIO SCAPARRO |
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Nell’adattamento di Tullio Kezich del 1964 il romanzo di Italo Svevo è stato portato sulle scene italiane da Alberto Lionello (1964), Giulio Bosetti con la regia di Egisto Marcucci (1987), Massimo Dapporto con la regia di Piero Maccarinelli (2002). Al termine delle repliche milanesi lo spettacolo affronterà una tournée che toccherà, fra le altre, le città di Bolzano (7-10 febbraio), Savona (13-15 febbraio), Monfalcone (19-20 febbraio), Figline Val d’Arno (22-24 febbraio), Arezzo (26 febbraio), Grosseto (27 febbraio), Treviso (1-3 marzo), Thiene (5-7 marzo), Rimini (12-14 marzo), Sassari (19 e 20 marzo), Roma (Teatro Quirino, 2-14 aprile). Ne La coscienza di Zeno, pubblicato nel 1923, si riassume l’esperienza umana di Zeno Cosini, il quale racconta la propria vita in modo così ironicamente disincantato e distaccato da far apparire l’esistenza tragica e comica insieme. Zeno ha maturato alcune convinzioni: la vita è lotta; l’inettitudine non è più un destino individuale, ma un fatto universale; la vita è una “malattia”; la nostra coscienza un gioco comico e assurdo di autoinganni più o meno consapevoli. Il romanzo possiede un’architettura particolare: l’autore abbandona il modulo ottocentesco del romanzo narrato da una voce anonima ed estranea al piano della vicenda e adotta l’espediente del memoriale, del diario, in cui la narrazione si svolge in prima persona e non presenta gli avvenimenti nella loro successione cronologica lineare, ma inseriti in un tempo tutto soggettivo che mescola piani e distanze. Il protagonista non è più una figura a tutto tondo, un carattere, ma è una coscienza che si costruisce attraverso il ricordo, ovvero di Zeno esiste solo ciò che egli intende ricostruire attraverso la propria coscienza. All’interno del memoriale, l’autobiografia appare un gigantesco tentativo di autogiustificazione da parte dell’inetto Zeno che vuole dimostrarsi innocente da ogni colpa nei rapporti con il padre, con la moglie, con l’amante e con il rivale Guido, anche se ad ogni pagina traspaiono i suoi impulsi reali, ostili ed aggressivi e a volte addirittura omicidi. Nel suo romanzo più famoso Svevo affronta un viaggio nella mente umana, un percorso nella malattia e nella cura; ci parla dell’insoddisfazione e dell’inquietudine dell’uomo che si percepisce come corpo estraneo della società, fornendo il ritratto di un’epoca e, insieme, quello di un’umanità senza tempo. Giovedì 17 gennaio alle ore 17,30 in teatro si terrà un incontro con il pubblico dal titolo Il Poema Della Nostra Complicata Pazzia Contemporanea Il titolo riprende la celebre definizione che Eugenio Montale – cui si deve intorno alla metà degli anni Venti la “scoperta” di Svevo da parte del mondo letterario italiano – diede di La coscienza di Zeno. Intervengono Maurizio Scaparro, Giuseppe Pambieri, Alessandra Levantesi, critico cinematografico, Enrico Groppali, critico teatrale (Ingresso libero) Per informazioni e prenotazioni 02 55181377 – 02 55181362 Per scuole e gruppi organizzati 02 5466367 – 02 55187234 Teatro Carcano – corso di Porta Romana, 63 – 20122 Milano www.Teatrocarcano.com |
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MILANO (TEATRO PARENTI): QUINTO APPUNTAMENTO CON IL PROGETTO AMLETO - DAL 17 AL 26 GENNAIO 2013 - AMLETOFELIA DI E CON DARIO D´AMBROSI, LIBERAMENTE TRATTO DA AMLETO DI WILLIAM SHAKESPEARE - PRODUZIONE ASSOCIAZIONE DEL TEATRO PATOLOGICO
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Dario D’ambrosi è il creatore del movimento Teatro Patologico. Attore, regista, autore di spettacoli e film che rappresentano pensieri e comportamenti di malati di mente, è da oltre trent’anni uno dei più interessanti fenomeni teatrali della scena nazionale. La sua indagine della follia, quella vera dei malati, ha lo scopo di ridare “dignità al matto”. Ha presentato i suoi lavori in tutta Europa e soprattutto negli Stati Uniti, a New York, Cleveland, San Francisco. Per il cinema ha lavorato con Mel Gibson, Anthony Hopkins, Jessica Lange, Sergio Castellitto, Ben Gazzara. È fra i protagonisti di diversi sceneggiati e ficion: Racket, Padre Pio, Uno Bianca, Romanzo Criminale, Don Milani. Ha firmato la regia di Il ronzio delle mosche, con Greta Scacchi e I.n.r.i., girato negli Stati Uniti e prodotto dalla Pathological Performance Inc. Il mio spettacolo vuole mettere in evidenza il lato patologico di Amleto e confrontarlo con quella di Ofelia, due personaggi afflitti dalla stessa patologia “maniaca depressiva”. Nell’opera del grande drammaturgo inglese i due non arriveranno alle nozze, ma se si fossero sposati sarebbero stati la fotocopia di una coppia dei giorni d’oggi, dove in molti casi, uno (più spesso il marito) ammazza l’altro. Nel mio Amleto, dunque, il protagonista affoga Ofelia nella vasca da bagno, ripetendo ossessivamente la frase “essere o non essere”: nel momento del ”non essere” spinge Ofelia sott’acqua, mentre quando esclama “essere” la tira rapidamente fuori. L’ “essere” è vita il “non essere” è per Amleto la dolce morte. Queste sono, semplicemente e mostruosamente, le parole di un maniaco depresso. Nel mio spettacolo sono tre i momenti-fulcro dell’allestimento teatrale: il primo sono le visioni allucinogene di Amleto nel rivedere il padre; il secondo è invece il conflitto di Amleto con la madre e Ofelia (che nello spettacolo saranno interpretate dalla stessa persona) perché in fondo Amleto le desidera entrambe, ma non può soddisfare i suoi desideri; il terzo è infine il continuo allontanamento di Ofelia dall’amore di Amleto: un amore impossibile, un amore malato. Dario D’ambrosi Info: Biglietteria 02 59995206 |
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ROMA (CASA DEI TEATRI, VILLA PAMPHILJ): ARMANDO BANDINI E IRENE NEMIROVSKJ - 12 E 19 GENNAIO |
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Sabato 12 gennaio 2013, ore 11. 00 presentazione del libro Così Come Viene - Il Mio Novecento di Armando Bandini - Edizioni di pagina «Non è un diario. Non è una biografia. Non c’è un ordine cronologico. Sono fatti realmente accaduti, raccontati Così come viene. L’eventuale lettore può scomporre e ricomporre a suo piacimento la successione di questi fatti. […] I fatti che mi riguardano, a volte anche intimamente, che ho raccontato senza inutili pudori, non hanno voluto mettere in luce la mia persona, ma solo dare il quadro di quello che è stato il mio Novecento». Scritto da Armando Burlando, in arte Armando Bandini, fidando sulla propria capacità mnemonica, col solo ausilio di fotografie, locandine e documenti che percorrono sessant’anni di una straordinaria carriera. Tutto viene raccontato con stile fluente e cattivante senza vani intellettualismi e che, via via, si fa più incalzante e stimolante. Ne viene fuori un percorso originale su ciò che è stato il teatro, il cinema, la Tv di un passato recente e meno, arricchito dagli accadimenti storici del momento. Correda il volume una sezione di fotografie dell’archivio personale dell’Autore. Armando Bandini (Genova 1926 - Roma 2011), attore, uomo di spettacolo, doppiatore, ha girato 38 film, ha partecipato a quasi 200 commedie teatrali, ha recitato ballato e cantato in cinque operette per una settantina di repliche, ha partecipato a innumerevoli trasmissioni televisive e radiofoniche. Uno dei volti più noti del mondo dello spettacolo degli ultimi sessanta anni. Saranno presenti: Annabella Cerliani, Miranda Martino, Giancarlo Sammartano e Enrico Vaime. --- Sabato 19 gennaio ore 12:00 Sonata Per Ragazza Sola. Omaggio A Irène Némirovskj. Progetto di Federica Bern e Francesco Villanoreading presentato da Inbalìa Compagnia Instabile e dedicato alla grande scrittrice d´adozione francese Irène Némirovskj.un evento teatrale che prevede un approfondimento sulla figura della grande autrice di origine russa, ma d´adozione francese, scomparsa tragicamente ad Auschwitz nel 1942 e recentemente riscoperta da pubblico e critica, dopo la pubblicazione del suo romanzo postumo Suite Francese, avvenuta nel 2004.In anteprima alla Casa dei Teatri il reading: Sonata per ragazza sola - Omaggio a Irène Némirovskj è tratto dall´omonimo spettacolo che sarà in scena a Roma alla Casa delle Culture dal 24 gennaio al 3 febbraio 2013. L´evento prevede la presenza di Federica Bern, la quale leggerà in anteprima un estratto dall´omonimo spettacolo; di Silvia Giuliano che leggerà ulteriori estratti da alcune opere della Nemirovskj; di Emilio Pezzola, studioso di Irène Nèmirovskj dell´Università La Sapienza di Roma e di Francesco Villano, regista dello spettacolo, presente con un intervento video. Sarà inoltre proiettato il trailer video dello spettacolo Sonata per ragazza sola Info: Casa dei Teatri - Villa Doria Pamphilj - Largo 3 giugno 1849 angolo via di San Pancrazio - ingresso Arco dei Quattro Venti - www.Casadeiteatri.culturaroma.it |
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BOLOGNA ( ARENA UNIPOL): SENSATION – IL PRINCIPALE EVENTO MUSICALE DEL MONDO – È SOLD OUT - SABATO 13 APRILE 2013 8 (INIZIO SPETTACOLO ORE 22.00 - APERTURA PORTE ORE 20.00)
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Dopo aver prodotto con successo oltre 70 eventi per oltre 2 milioni di visitatori in più di 20 paesi dal 2000, Id&t con base nei Paesi Bassi e Massimo Fregnani in collaborazione con Azalea Promotion sono lieti di annunciare che Sensation ‘Source of Light’ organizzato per la prima volta in Italia è sold out. Sensation trasformerà la Unipol Arena di Casalecchio di Reno Bologna il 13 Aprile 2013 in un´oasi di bianco. Per quello che promette di essere una indimenticabile prima edizione italiana del Sensation. Ogni anno, Sensation viaggia in tutto il mondo con un nuovo spettacolo con la premessa ‘Be apart of the night, dress in white’. Quest´anno, Sensation lancia un messaggio speciale: uniti per entrare a far parte di un mondo, dentro i cui i confini ci si raccoglie attorno a una sfera radiante per rafforzare il nostro legame reciproco, per celebrare lo stare insieme al più alto livello , e per ritrovare il contatto con la fonte di luce che unisce tutti noi. ‘Source of Light’ è uno spettacolo visivo straordinario – oltre a acrobati e danzatori di livello mondiale, presenta anche splendidi spettacoli pirotecnici e laser. Questo, mixato e coordinato con la musica dei migliori Dj, garantirà il più grande party sul territorio italiano di quest´anno. Spettacolo, divertimento, sentimenti forti, ma non solo. La sensibilità ai problemi sociali ha sempre caratterizzato Sensation. E ´per questo che, quest´anno, donerà € 0,50 di ogni biglietto venduto alla Acli di Modena a sostegno delle vittime del terremoto di Modena e finanziare un progetto di educazione musicale nelle scuole della città con la costruzione di aule dedicate alla musica. Sensation: la storiaSensation nasce nel 2000 ad Amsterdam grazie al genio dei fratelli Miles e Duncan Stutterheim, già navigati organizzatori di party house e gabber. Dopo aver deciso di fondare la Id&t, società della quale Duncan Stutterheim è oggi Ad, Miles perì in un incidente d´auto. Fu proprio in occasione di una festa in memoria del fratello che Duncan chiese ai suoi ospiti di presentarsi all´evento vestiti di bianco, dando così vita al dress-code che tuttora caratterizza Sensation. Dal 2000 ad oggi oltre un milione di persone in tutto il mondo hanno partecipato, vissuto, creato Sensation. Grazie alla collaborazione nata tra la Id&t, Massimo Fregnani e Azalea Promotion, Sensation Source of Light potrà finalmente annoverare l’Italia tra i paesi del “Sensation World”. Let the world dance and unite in white! Info: www.Sensation.com |
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