|
|
|
LUNEDI
|
 |
 |
Notiziario Marketpress di
Lunedì 17 Giugno 2013 |
 |
|
 |
IL VERTICE DEL G8 A LOUGH ERNE (UK) DEL 17-18 GIUGNO 2013: IL RUOLO E LE AZIONI DELL´UNIONE EUROPEA QUALI SONO I PRINCIPALI TEMI IN AGENDA QUEST´ANNO? |
|
|
 |
|
|
Bruxelles, 17 giugno 2013
- Il Regno Unito, che è alla presidenza annuale del G8 di quest´anno,
ha definito tre temi principali per la loro presidenza del G8: il commercio ,
fiscalità e trasparenza ("tre T"). I tre T sarà caratterizzato da
alta all´ordine del giorno del vertice con discussioni dell´economia globale e
la politica estera e di sicurezza.
Quali sono il ruolo e le
azioni relative a questi temi dell´Ue?
1) Commercio -
L´unione europea è il
principale partner commerciale del mondo, che rappresentano il 17% delle
importazioni ed esportazioni di beni e servizi commerciali. Commercio è un
motore fondamentale per rilanciare la crescita e l´occupazione nell´Unione
europea. Quasi un quarto della crescita dell´Ue proviene dal commercio
internazionale, e circa 30 milioni di posti di lavoro nell´Ue, ovvero più del
10% della forza lavoro totale, dipendono vendite al resto del mondo, con un
incremento di quasi il 50% dal 1995. Per favorire gli scambi, si traduce
politici dell´Ue in azioni seguenti: negoziano accordi commerciali bilaterali e
multilaterali, garantendo che siano effettivamente applicate le norme
concordate, e lavorando a stretto contatto con l´Omc e le altre istituzioni
multilaterali. Ciò consente di affrontare il commercio internazionale e le
barriere doganali, il backup dove necessario con la legislazione Ue.
Nel campo di accordi
commerciali bilaterali , esempi importanti sono il commercio transatlantico e
Investment Partnership con gli Stati Uniti, sul quale saranno lanciati a breve
trattativa, l´accordo di libero scambio che l´Unione europea ha recentemente
avviato i negoziati con il Giappone, e il commercio Ue-canada negoziati sono
ora nel loro tratto finale. In totale, l´Unione europea dispone di 28 accordi
commerciali già in essere, ha finito di negoziati su 9 accordi commerciali che
dispongono ancora di entrare in vigore, dispone di 11 trattative commerciali
attivamente in corso e molti più scambi e trattative di sviluppo in corso (per
un elenco completo vedi Memo/13/282 ). Se l´Unione europea è stato quello di
completare tutti i suoi attuali negoziati di libero scambio domani, sarebbe
aggiungere 2,2% al Pil dell´Ue o di 275.000.000.000 €. Questo è equivalente di
aggiungere un paese grande come l´Austria o la Danimarca per l´economia
dell´Ue. In termini di occupazione, questi accordi potrebbero produrre 2,2
milioni di nuovi posti di lavoro o di ulteriore 1% della forza lavoro totale
dell´Ue.
A complemento delle sue
relazioni commerciali bilaterali, l´Unione europea continua ad andare avanti
con l´ agenda commerciale multilaterale. , ad esempio, si è pienamente
impegnata a concludere un accordo di facilitazione del commercio Omc, su cui
l´affare dovrebbe essere chiuso al Wto riunione ministeriale di dicembre a
Bali. Inoltre, l´Unione europea sta facendo il caso di ulteriore del commercio
in Africa , ad esempio riducendo i costi commerciali, stimolare il
finanziamento di infrastrutture e di coordinare il sostegno migliore. L´ue è il
più grande fornitore al mondo di aiuti allo sviluppo a favore di un aumento del
commercio internazionale e regionale ("Aid for Trade"), con circa il
32% del totale degli aiuti per i flussi commerciali - raggiungendo oltre
10700000000 € nel 2010.
Maggiori informazioni sulla
politica commerciale dell´Ue: http://ec.Europa.eu/trade/
2) Tassazione -
Ogni anno, circa mille
miliardi di euro, è persa per evasione ed elusione fiscale nella Ue -
l´equivalente al prossimo bilancio di sette anni dell´Ue. Le perdite globali
sono molto più alti. La frode e l´evasione fiscali limitano i governi della
capacità di raccogliere fondi e attuare le loro politiche economiche e sociali.
Sullo sfondo degli sviluppi, come le cosiddette fughe di off-shore e la
necessità di consolidare le finanze pubbliche, un nuovo slancio politico verso
una maggiore equità fiscale in Europa e nel mondo sta guadagnando terreno.
Misure concrete di natura giuridica, amministrativa e politica vengono
distribuiti ad intensificare ulteriormente la lotta all´evasione e all´elusione
fiscale. L´ue sta attivamente promuovendo e sperimentando questo ordine del
giorno, a casa, con i paesi vicini e con i partner a livello mondiale nel
contesto del G8, il G20 e l´Ocse. Solo nel maggio 2013, il Consiglio europeo
dei capi di Stato e di governo ha segnato importanti progressi in questo senso:
si conferma che tutti gli Stati membri si sono impegnati ad adottare la
Direttiva Ue sul risparmio entro la fine del 2013. Dopo anni di stand-still,
questo sarebbe stabilire la scambio automatico di informazioni come standard
comune nella Ue. Inoltre contribuirà a promuovere lo scambio automatico di
informazioni ulteriori a livello internazionale nel quadro dell´Ocse. L´unione
europea, anche a maggio, ha accettato il mandato di negoziare accordi di
scambio automatico di informazioni con i paesi vicini, tra cui la Svizzera
(cfr. Comunicato stampa 9487/13). Il 12 giugno 2013 la Commissione europea ha
proposto la più ampia portata per lo scambio automatico di informazioni tra le
amministrazioni fiscali comunitarie (vedi Ip/13/530 e Memo/13/533 ). Questa
proposta apre la strada per l´Ue di avere il sistema più completo di scambio
automatico di informazioni in tutto il mondo. Il Consiglio europeo di maggio
inoltre invitato il Consiglio ad adottare misure volte a contrastare la frode
dell´Iva entro la fine del mese di giugno . Le misure comprendono il meccanismo
Quick Reaction, che consentirà un rapido intervento da parte degli Stati membri
in caso di frode improvvisa e massiccia, e il meccanismo di inversione
contabile, che si rivolge in particolare le frodi carosello. Piano d´azione
della Commissione europea per la lotta contro la frode e l´evasione fiscale, ha
presentato nel dicembre del 2012 integra questa casella degli strumenti tra cui
l´azione su paradisi fiscali e sulla pianificazione fiscale aggressiva .
Gruppi internazionali di
imprese utilizzo e le opportunità di abuso di spostare utili imponibili ai
paesi fiscali basse o paradisi fiscali. Di conseguenza alcune grandi
multinazionali pagano molto poco sul reddito delle società negli Stati membri,
come illustrato da alcuni recenti casi di alto profilo. L´ue appoggia
pienamente e contribuisce agli sforzi globali nella dell´Ocse, del G20 e del G8
per limitare l´erosione della base e del profitto spostando ( Beps ), anche a
dicembre piano d´azione della Commissione per il 2012 per rafforzare la lotta
contro la frode e l´evasione fiscale e le sue raccomandazioni su buona
governance fiscale e pianificazione fiscale aggressiva.
Maggiori informazioni su
lotta comunitaria contro la frode e l´evasione fiscali: http://ec.Europa.eu/taxation_customs/taxation/tax_fraud_evasion/index_en.htm
3) Trasparenza -
L´ue ha di recente (cfr.
Memo/13/546 ) ha aggiornato la sua trasparenza e le direttive contabili il 12
giugno (vedi Memo/13/546 ) , che è un enorme passo avanti nella lotta globale
contro la corruzione e per una maggiore trasparenza nelle industrie estrattive
e forestali . Questa legislazione, una volta pienamente in vigore negli Stati
membri, sarà di grande beneficio dei paesi in via di sviluppo, fornendo loro
gli strumenti per ridurre la corruzione e per incrementare i ricavi derivanti
dallo sfruttamento dei minerali, combustibili fossili o di legno.
Nel contesto dell
´iniziativa Trasparenza Terra´ questo G8 e nel quadro della sua politica di
sviluppo (il programma di cambiamento), l´Ue sostiene l´attuazione dei 2012
Linee guida volontarie sulla gestione responsabile del Godimento della terra,
della pesca e Foreste attraverso 40 progetti e programmi su problematiche del
territorio. Solo per il 2013 l´Unione europea ha fatto un ulteriore impegno di
€ 31.000.000 per l´attuazione delle linee guida di governance del territorio in
altri 10 paesi.
Su dati Open Government ,
l´Ue sta ultimando la revisione della direttiva Informazioni 2003 Public
Sector, che i dati del settore pubblico per il loro riutilizzo in tutta Europa
si-up aperto. Gli sviluppatori, programmatori, le imprese ei cittadini saranno
in grado di ottenere e riutilizzare i dati del settore pubblico a costo zero o
molto bassa nella maggior parte dei casi. Essi potranno anche avere accesso a
contenuti più emozionante e stimolante, per esempio tra i materiali in musei
nazionali, biblioteche e archivi. Per la Commissione, l´apertura dei dati
pubblici significa aprire opportunità di business, creando posti di lavoro e la
costruzione di comunità. (Vedi dichiarazione vicepresidente Kroes ´: Ip/13/316
)
Poco prima del vertice del
G8 a Lough Erne sarà anche l´occasione per l´Unione europea di annunciare
partnership specifiche con i paesi africani per promuovere la trasparenza.
4) Altri Aspetti -
Altre questioni che
potrebbero top nell´agenda dei leader del G8 sono la discussione della economia
globale e come stimolare crescita e occupazione, nonché questioni
internazionali e di sicurezza . La crisi in Siria sarà capire particolarmente
elevato all´ordine del giorno. L´ue è costernata per l´escalation di violenza e
le continue violazioni dei diritti umani. L´ue ha ribadito il suo sostegno
all´iniziativa americano-russo per una conferenza di pace internazionale in
Siria e ha annunciato la sua disponibilità a sostenere gli sforzi di
preparazione. La soluzione del conflitto risiede nel facilitare un processo
politico siriano guidato. L´ue è anche con più di 840.000.000 € già il
principale donatore umanitario per la crisi e mobiliterà ulteriori 400 milioni
di euro per la Siria e paesi vicini - in particolare il Libano e la Giordania,
tra le comunità ospitanti lì, che sono più gravemente colpiti ( leggere la
dichiarazione del presidente Barroso, del 6 giugno sulla crisi in Siria:
Memo/13/515 o guardare il video della dichiarazione ). La situazione in Iran,
il processo di pace in Medio Oriente, il Mali, le tensioni nella penisola
coreana e il processo di transizione nel Mediterraneo meridionale attraverso il
G8 di Deauville partenariato sono anche suscettibili di essere toccato.
L´ue è il maggior donatore
al mondo - più della metà degli mondiale di aiuti allo sviluppo è fornito dagli
europei. Aiuto rappresenta circa il 9% del bilancio dell´Ue (questo include il
Fondo europeo di sviluppo, che non fa parte del bilancio dell´Ue).
Dal 2004, grazie al sostegno
dell´Ue, più di 9 milioni di alunni sono stati iscritti nella scuola primaria,
e più di 720.000 insegnanti di scuola primaria sono stati formati; 5 milioni di
bambini hanno ricevuto l´immunizzazione contro il morbillo; 750.000 persone
hanno ricevuto la terapia antiretrovirale di combinazione, 32 milioni di
famiglie sono stati collegati ad acqua potabile e di 9 milioni di impianti
igienico-sanitari; Più di 600.000 famiglie hanno accesso all´elettricità; La
Commissione ha contribuito a proteggere i 1,5 milioni km ² di foreste e di
conservare e 1,1 milioni di chilometri quadrati di aree protette, l´Ue nel suo
insieme contribuito a costruire e riabilitare circa 36 000 km di strade. (Per
ulteriori informazioni, vedere http://ec.Europa.eu/europeaid/what/index_en.htm
)
Promuovere l´agricoltura e
la sicurezza alimentare è una priorità della politica di sviluppo dell´Unione
europea: ogni anno circa € 1 miliardo investito a tale scopo. Nel solo periodo
2010-2011, la Commissione ha stanziato circa € 5 miliardi a migliorare la
sicurezza alimentare. Un recente rapporto sulla strumento alimentare dell´Ue -
da € 1 miliardi per istituire nel 2008 su iniziativa del Presidente Barroso per
contrastare gli effetti negativi della crisi alimentare - mostra che in tre
anni, lo strumento alimentare dell´Ue ha migliorato la vita di oltre 59 milioni
di persone in 49 paesi, e ha fornito sostegno indiretto per altri 93 milioni di
altri, in particolare degli agricoltori. Sabato 15 giugno la Commissione
europea sarà assegnato il Food and Jacques Diouf premio agricoltura di per il
suo contributo al miglioramento della sicurezza alimentare globale. (Vedi
http://ec.Europa.eu/europeaid/what/food-security/index_en.htm )
Oggi, 870 milioni di persone
sono ancora in corso fame e la malnutrizione è responsabile per oltre 3 milioni
di morti infantili all´anno. Solo pochi giorni fa, alla nutrizione per caso la
crescita del Regno Unito Presidenza del G8, l´Unione europea ha annunciato che
spenderà un inedito 3500000000 € tra il 2014 e il 2020 sul miglioramento della
nutrizione in alcuni dei paesi più poveri del mondo. Il quadro politico
cercherà una mobilitazione forte e l´impegno politico per la nutrizione a
livello nazionale e internazionale, si scala fino interventi di nutrizione, e
consentirà all´Ue di investire nella ricerca applicata e sistemi informativi di
supporto. (+ Info: vedi Ip/13/516 )
Cfr. Anche la relazione
responsabilità del Regno Unito G8 Presidenza pubblicato il 7 giugno 2013: https://www.Gov.uk/government/publications/lough-erne-accountability-report
Durante il vertice, anche la
lotta contro il cambiamento climatico dovrebbe essere all´ordine del giorno e
di fornire i negoziati globali verso un accordo nel 2015 ulteriore slancio.
5) La Ue Come Membro G8 -
Chi rappresenta l´Unione
europea al vertice del G8?
L´unione europea è un membro
a pieno titolo nei vertici annuali del G8 ed è rappresentata dal Presidente
della Commissione europea e il presidente del Consiglio europeo. Presidente
della Commissione Barroso, che ha partecipato al G8 per la prima volta a
Gleneagles nel 2005, partecipa per il 9 ° tempo, mentre il Presidente del
Consiglio Van Rompuy ha frequentato il G8 dopo l´entrata in vigore del trattato
di Lisbona.
Da quando l´Ue partecipa ai
vertici del G8?
Nel 1977, i rappresentanti
della Comunità europea hanno iniziato poi partecipare al vertice di Londra. Il
primo vertice del G8 si è tenuta due anni prima, nel 1975 a Rambouillet
(Francia). In origine, l´Ue ha un ruolo limitato a quelle aree in cui aveva
competenze esclusive, ma il ruolo dell´Unione europea è cresciuta con il tempo.
La Commissione europea è stata via via incluso in tutte le discussioni
politiche in agenda vertice e ha preso parte a tutte le sessioni di lavoro
vetta, come del vertice di Ottawa (1981).
Perché l´Unione europea è
un´organizzazione sovranazionale unico - non è uno Stato sovrano membro - il
nome del G8, ´Gruppo degli Otto paesi ", si è fermato. Per lo stesso
motivo, l´Unione europea non si assume la presidenza di turno del G8. L´unione
europea dispone di tutti i privilegi e gli obblighi che comporta l´adesione,
tranne il diritto di ospitare e presiedere un vertice. La Commissione e il
Consiglio hanno tutte le responsabilità di appartenenza, e ciò che i presidenti
della Commissione e il Consiglio approva al vertice è politicamente vincolante.
Quali paesi avrà la
presidenza del G8 prossimo?
Il Regno Unito consegnerà
alla Presidenza di Russia per il 2014. La Presidenza continuerà nella sua
rotazione in Germania nel 2015, in Giappone nel 2016, l´Italia nel 2017, in
Canada nel 2018, in Francia nel 2019, e negli Stati Uniti nel 2020.
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
PROMUOVERE L´EQUITÀ GLOBALE ATTRAVERSO IL COMMERCIO, LA FISCALITÀ E LA TRASPARENZA, DICE IL PRESIDENTE BARROSO PRIMA DEL VERTICE G8 |
|
|
 |
|
|
Bruxelles, 17 giugno 2013
- In vista del vertice del G8, il
presidente Barroso illustra le sue opinioni sui principali temi all´ordine del
giorno del G8 nella rivista vertice pubblicati dal Gruppo di Ricerca G8
dell´Università di Toronto.
Questo vertice G8 in Irlanda
del Nord è particolarmente emozionante. I luoghi del vertice sulla scena
mondiale gli sforzi locali e nazionali, sostenuti anche attraverso l´Unione
europea, che oltre due decenni hanno restituito la pace e la riconciliazione
per questo più bella e ospitale parte d´Europa. Vorrei elogiare la presidenza
del Regno Unito per questa scelta.
Essa ha anche un significato
personale per me: era sotto l´ultima presidenza britannica del G8 nel 2005, che
ho frequentato a Gleneagles mio primo summit del G8 come presidente della
Commissione europea.
Naturalmente, nessun
presidenza britannica rinuncerebbe ´merenda´ e questo vertice ha tre ´Ts´ come
prioritari: commercio e l´economia, fiscalità e trasparenza. Passiamo
brevemente le nostre opinioni su questi temi principali.
In primo luogo, il
commercio: il commercio internazionale libero e senza ostacoli tra le economie
aperte è un motore fondamentale per la crescita, l´occupazione e lo sviluppo.
L´unione europea è sempre
stato un convinto sostenitore e promotore del libero scambio e del sistema
multilaterale. Mentre si lavora senza sosta per promuovere il progresso in
settori chiave del Doha Development Round, stiamo anche approfondire la nostra
commercio e le relazioni economiche con molti paesi e regioni di tutto il
mondo. Gli esempi più importanti in questo momento sono il commercio
transatlantico e Investment Partnership con gli Stati Uniti, su cui vogliamo
lanciare negoziati entro l´estate, e l´accordo di libero scambio che abbiamo
avviato i negoziati di recente con il Giappone.
Gli accordi commerciali
bilaterali che abbiamo avviato e concluso non sono in contraddizione con le
nostre ambizioni multilaterali e di certo non sostituiscono il nostro impegno
per la Organizzazione Mondiale del Commercio (Omc) e l´Agenda di Doha per lo
sviluppo. Anzi, sono un trampolino di lancio verso il commercio globale libero
e multilaterale.
Noi continueremo a cercare
di portare avanti l´agenda multilaterale, ove possibile. Per esempio, siamo
pienamente impegnati con i nostri partner a concludere un accordo di
facilitazione del commercio Omc, che avrebbe un enorme impatto positivo per lo
sviluppo e paesi meno sviluppati.
Il G8 dovrebbe fare il caso
di un tale accordo e poi, insieme al G20, di fornire l´impulso politico
necessario per chiudere l´affare in occasione della riunione ministeriale
dell´Omc a Bali in dicembre. Questo G8 dovrebbe anche sostenere e delineare le
azioni per ulteriormente il commercio in Africa, ad esempio riducendo i costi
commerciali, stimolare il finanziamento di infrastrutture e di coordinare il
sostegno migliore.
La presenza nel prossimo G8
dei co-presidenti del Gruppo ad alto livello delle Nazioni Unite sullo sviluppo
globale oltre il 2015, ci offre anche l´occasione per ribadire un forte
messaggio di impegno collettivo per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del
Millennio e per iniziare a preparare un post -2015 framework di sviluppo che ha
la lotta contro la povertà e lo sviluppo sostenibile, come i suoi principali
obiettivi.
Noi, naturalmente, non
ignorare il quadro più ampio dell´economia mondiale al vertice Lough Erne. Se
paragoniamo la situazione a un anno fa, la fiducia sta gradualmente tornando.
In Europa, abbiamo scongiurato la minaccia esistenziale per l´euro, ma abbiamo
ancora enormi sfide da affrontare, non ultimo quello di promuovere la crescita
e creare posti di lavoro. Abbiamo quindi dovremo mantenere la rotta del
risanamento di bilancio alla crescita, le riforme strutturali e investimenti
mirati, garantendo nel contempo che la nostra unione economica e monetaria è
costruito su un´architettura solida e continuando a stabilizzare il settore
finanziario.
Molto è già stato raggiunto.
Abbiamo completamente revisionato il modo in cui stiamo coordinando le nostre
politiche economiche, al fine di realizzare una crescita sostenibile sul retro
di finanze pubbliche sane e una maggiore competitività. E stiamo facendo buoni
progressi sulla creazione di un sindacato bancario che ridurrà il rischio di
future crisi bancarie, con nuova vigilanza sovranazionale e meccanismi di
risoluzione, così come regolazione rafforzata e requisiti patrimoniali in linea
con gli impegni del G20.
Tuttavia, la situazione
resta fragile e non c´è spazio per l´autocompiacimento. Questo è vero per
l´Europa e per altre parti del mondo. Occorre un impegno costante per garantire
il ritorno della stabilità finanziaria, la crescita e l´occupazione in tutto il
mondo. E ´quindi molto importante che i leader del G8 hanno la possibilità di
avere uno scambio molto franco di opinioni e di aggiornare l´altro su i nostri
sforzi comuni per accelerare il ritorno della crescita e dell´occupazione.
Al secondo T, fiscalità,
apprezzo vivamente la nuova volontà di unire le forze e collaborare in modo più
efficace per combattere l´evasione e l´elusione fiscali, in Europa e nel mondo.
Affrontare questi problemi
è, soprattutto, una questione di equità.
In tempi di difficoltà
economiche è particolarmente urgente per alleviare l´onere per i contribuenti
onesti e delle imprese e di tenere conto coloro che non rispettano le regole
del gioco. Evasione ed elusione fiscale costa all´Unione europea 1000000000000 €
ogni anno, che è l´equivalente al prossimo bilancio settennale dell´Ue. La
fattura globale è molto più alta. Questo è il denaro che dovrebbe essere
disponibile a spendere per l´istruzione, le competenze, la sanità e gli
investimenti in infrastrutture in entrambi i paesi sviluppati e in via di
sviluppo.
All´interno dell´Unione
europea stiamo adottando azioni comuni per lo scambio di informazioni, sui
paradisi fiscali e in materia di pianificazione fiscale aggressiva. C´è una
nuova disponibilità dei nostri soci per concordare finalmente un risparmio
d´imposta rafforzato e dei mandati a negoziare accordi fiscali con i paesi
partner. Ciò è completato da nuove regole per rafforzare la cooperazione
amministrativa e di una maggiore trasparenza, che dovrebbe entrare in vigore il
più presto possibile. Quindi, in Europa, l´arsenale per combattere l´evasione
fiscale viene utilizzato e intensificato.
Ma, come sappiamo, in un
mondo globalizzato, elusori stanno approfittando di lacune e scappatoie nei
diversi regimi fiscali di tutto il mondo. Quindi siamo convinti che vi è la
necessità di migliorare la governance fiscale ovunque. Dobbiamo quindi favorire
una unità di intenti a livello globale. Il vertice del G8 è una grande
opportunità per iniettare ulteriore slancio. Il nostro lavoro dovrebbe
concentrarsi sulla compatibilità di norme per lo scambio automatico di
informazioni, tenendo conto delle particolari caratteristiche ed i requisiti
legali di tutti i paesi coinvolti. L´ue dovrebbe sostenere con forza uno sforzo
comune verso un nuovo standard multilaterale nel quadro dell´Organizzazione per
la Cooperazione Economica e lo Sviluppo. Crediamo che la nostra direttiva sulla
tassazione del risparmio dell´Ue può essere un importante punto di riferimento
qui.
L´equità è anche il
guidatore dietro il lavoro per combattere la corruzione, e questo mi porta al
terzo T della presidenza britannica, la trasparenza.
L´ue è stato un forte
sostenitore di una maggiore trasparenza dei pagamenti effettuati ai governi
ospitare dalle industrie estrattive. Con il nuovo aggiornamento del marchio
della trasparenza dell´Unione europea e le direttive contabili, terremo i
governi e le imprese coinvolte nei settori del petrolio, del gas, minerario e
forestale più per conto e tutelare i cittadini di tutto il mondo dalla
distribuzione iniqua della loro ricchezza nazionale. Speriamo di vedere la
tempestiva attuazione delle nostre nuove norme in Stati membri dell´Ue e di
incoraggiare sempre più paesi a unirsi allo sforzo globale per sottoscrivere la
trasparenza dell´industria estrattiva. Siamo anche pronti a collaborare con i
singoli paesi ricchi di risorse per aiutarli a sfruttare tutti i benefici di
questa nuova trasparenza. La trasparenza dovrebbe anche essere ulteriormente
migliorata sul possesso della terra. Si vede chiaramente un ruolo per il G8 di
spingere ulteriormente l´attuazione dei contenuti innovativi Linee guida
volontarie sulla gestione responsabile del Godimento di terra, della pesca e
delle foreste approvati dal Comitato sulla Sicurezza Alimentare Mondiale nel
maggio 2012.
Per noi, l´agricoltura e la
sicurezza alimentare rimane una priorità della cooperazione allo sviluppo, come
abbiamo chiarito nel nostro programma di cambiamento. L´ue fornisce più della
metà degli aiuti globali, di cui circa € 1000000000 sola per ogni anno è
dedicato al rilancio dell´agricoltura e della sicurezza alimentare. L´unione
europea è e rimane più generoso donatore al mondo di aiuti allo sviluppo, anche
con i suoi programmi di aiuti pluriennali a partire dal prossimo anno.
Su altre questioni, il
vertice è un momento per più di T: altri argomenti hanno il loro fermo posto
all´ordine del giorno del G8, come ad esempio problemi di sicurezza o il
cambiamento climatico internazionale. Si discuterà della crisi in Siria, le
tensioni nella penisola coreana e la situazione in Mali, e faremo il punto del
lavoro di successo nel sostenere la transizione nel Mediterraneo meridionale
attraverso il Partenariato di Deauville del G8. Anche in questo caso, mi
aspetto che il G8 di fornire un chiaro segnale politico e di riaffermare la sua
leadership.
L´unione europea, come
membro a pieno titolo del G8, resta impegnata a svolgere un ruolo attivo nel
G8. Non vedo l´ora di dibattito aperto e sincero con altri leader a Lough Erne.
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
STATI MEMBRI E COMMISSIONE UE DEVONO SBLOCCARE L´IMPASSE SULLA RIFORMA DEL SETTORE FINANZIARIO |
|
|
 |
|
|
Strasburgo, 17 giugno 2013
- Il ritmo di esecuzione della riforma
dei servizi finanziari è troppo lento e il ritardo causa incertezza e ha un
impatto negativo su crescita economica sostenibile e creazione di posti di
lavoro, afferma il Parlamento in una risoluzione approvata giovedì. I deputati
accusano i paesi Ue e in qualche misura anche la Commissione europea per i
ritardi, molti dei quali superiori a un anno, nel trasformare le loro promesse
in fatti.
La risoluzione, approvata a
larga maggioranza, elenca i disegni di legge che sono bloccati per mancanza di
accordo in Consiglio, come quello, congelato dall´inizio del 2012, per
garantire i depositi privati fino a €100.000. Il Parlamento invita inoltre la
Commissione a presentare le proposte già promesse, come quella di una direttiva
sui valori mobiliari, che ha già due anni di ritardo.
Basta al consenso a ogni
costo con il Consiglio -
Oltre a sottolineare i casi
in cui il Consiglio ha agito con ritardo, nella risoluzione i deputati mettono
in dubbio anche la reale motivazione degli Stati membri a portare avanti la
riforma e criticano la loro insistenza nel cercare l´accordo sempre per consenso,
anche laddove sarebbe possibile una decisione a maggioranza.
Ad esempio, nella
risoluzione si sottolinea la mancanza di determinazione da parte dei paesi Ue
nel dare seguito all´impegno preso pubblicamente per completare l´unione
bancaria. Lo stesso succede per le proposte di revisione della direttiva sui
mercati degli strumenti finanziari (Mifid), ancora bloccata in Consiglio
nonostante i capi di Stato e di governo abbiano fissato un termine per la
finalizzazione (fine 2012).
I deputati affermano che,
invece di decidere sempre all´unanimità, il Consiglio deve assumersi la
responsabilità politica e votare le sue posizioni a maggioranza qualificata,
come prevedono i trattati.
Uno studio d´impatto sulla
legislazione anti crisi -
Nella risoluzione, s´invita
la Commissione a licenziare le proposte promesse e valutare l´efficacia e la
proporzionalità della legislazione approvata dall´inizio della crisi
finanziaria. Questo studio dovrebbe anche analizzare l´impatto che avrebbe il
non completamento dell´unione bancaria e il suo effetto sul debito sovrano.
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
LA COMMISSIONE RISPONDE AL COMITATO PER IL CONTROLLO DI BILANCIO DEL PARLAMENTO EUROPEO |
|
|
 |
|
|
Bruxelles, 17 giugno 2013
- La Commissione, il 13 giugno, ha risposto alle domande poste dal comitato
per il controllo di bilancio del Parlamento europeo per quanto riguarda le
dimissioni dell´ex commissario Dalli. Il 30 novembre 2012, la Commissione ha
già risposto ampiamente a un gran numero di domande sulla stessa questione.
La Commissione sottolinea
ancora una volta l´importanza di distinguere tra la politica e la dimensione
giudiziaria del caso Dalli. Il 16 ottobre 2012, John Dalli, in accordo con il
Presidente, ha deciso di rassegnare le dimissioni perché la sua posizione di
commissario era diventato politicamente insostenibile. La Commissione ha
costantemente sottolineato il suo attaccamento alla presunzione di innocenza,
che ha rispettato in tutte le situazioni.
La Commissione precisa nelle
sue risposte che rispetta l´articolo 12 del regolamento e dell´articolo 3 della
decisione della Commissione che istituisce l´Olaf che prevede la completa
indipendenza dell´Olaf nell´esercizio di indagini dell´Olaf. Si ritiene che a norma
di legge, l´Olaf deve essere indipendente da qualsiasi interferenza politica,
al fine di essere in grado di svolgere il suo ruolo. La Commissione, pertanto,
non interferisce nello svolgimento delle indagini indipendenti dell´Olaf.
Al fine di rispettare
l´indipendenza dell´Olaf e alla luce della continua procedure giudiziarie
nazionali, la Commissione ha l´obbligo di astenersi dal commentare la
legittimità degli atti d´indagine dell´Olaf. Questa non è una questione di
istituzioni politiche, ma per i tribunali.
Le risposte della
Commissione sottolineano inoltre la sua volontà di rafforzare ulteriormente la
tutela degli interessi finanziari dell´Unione e dei diritti di difesa delle
persone interessate dalle indagini dell´Olaf, in particolare rendendo nuove
proposte di modifica del regolamento che disciplina l´Olaf nel quadro della sua
proposta di creare una Procura europea pubblica.
Esprime inoltre la sua
volontà di guardare al di là dei singoli casi, le questioni più sistematiche
che sono state sollevate dal Parlamento europeo e il comitato di vigilanza
dell´Olaf, in collaborazione con le altre istituzioni, per migliorare
ulteriormente le disposizioni giuridiche e amministrative riguardanti l´Olaf,
andando al di là delle disposizioni dell´attuale revisione del regolamento
Olaf. La Commissione è impaziente di discutere con il comitato per il controllo
di bilancio e il rappresentante del Consiglio ogni ulteriore modifica da
apportare al regolamento Olaf in vista sulla base dell´esperienza finora.
Attraverso le sue risposte
la Commissione annuncia che ha preso l´iniziativa, nel pieno rispetto
dell´indipendenza dell´Olaf e il comitato di vigilanza, di portare l´Olaf e il
suo comitato di vigilanza insieme ad accordarsi su una tabella di marcia di
misure in grado di garantire un rapporto di lavoro costruttivo e leale tra i
due - a cui la Commissione attribuisce la massima importanza.
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
UE: IL CONSIGLIO DEVE AGIRE DURANTE IL PROSSIMO VERTICE EUROPEO |
|
|
 |
|
|
Bruxelles, 17 giugno 2013
- Durante il prossimo vertice europeo il
Consiglio dovrà passare all´azione. È tempo di agire per la disoccupazione
giovanile, la sorveglianza bancaria e il quadro finanziario pluriennale. I
deputati hanno discusso le priorità del vertice del 27 e 29 giugno con la
presidenza del Consiglio e il presidente della Commissione europea José Manuel
Barroso.
I deputati hanno chiesto al
Consiglio di agire rapidamente sulla creazione di posti di lavoro e la crescita
economica.
"Le decisioni sono
state prese ma non implementate e spesso contestate a livello nazionale"
ha indicato il presidente del Ppe, Joseph Daul.
"La priorità rimane
quella di risolvere la crisi bancaria" ha sottolineato Guy Verhofstadt,
leader dei liberali. "La ricapitalizzazione delle banche rilancerà il
meccanismo di transizione tra banche e piccole e medie imprese".
I deputati hanno anche
sottolineato la necessità di un budget europeo più flessibile. Hannes Swoboda,
leader dei Social-democratici: "Il Pe non può accettare il tasso di
disoccupazione giovanile raggiunto, abbiamo bisogno di flessibilità e di
rivedere le modalità di funzionamento del budget per il futuro".
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
IL PRIMO COMMISSARIO CROATO RICEVE L´APPROVAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO |
|
|
 |
|
|
Bruxelles, 17 giugno 2013
- Neven Mimica ha ricevuto
l´approvazione da parte del Parlamento europeo per diventare il primo
Commissario europeo croato, quando il suo paese entrerà a far dell´Unione
europea l´1 luglio 2013. Si occuperà della protezione del consumatore per la
durata del mandato della Commissione, cioè fino alle prossime elezioni europee
del 2014.
A seguito dell´approvazione
della commissione parlamentare alla protezione del consumatore, il 12 giugno i
deputati hanno votato a favore del commissario designato Neven Mimica. Prima di
poter esercitare il ruolo di Commissarrio, Mimica ha ancora bisogno
dell´approvazione del Consiglio.
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
UE: DISORDINI IN TURCHIA: I DEPUTATI METTONO IN GUARDIA CONTRO L´USO ECCESSIVO DELLA FORZA |
|
|
 |
|
|
Strasburgo, 17 giugno 2013
- I deputati hanno espresso
preoccupazione per l´uso sproporzionato ed eccessivo della forza da parte della
polizia turca in reazione alle proteste pacifiche e legittime al Gezi Park di
Istanbul. In una risoluzione votata giovedì, il Parlamento mette in guardia
contro l´uso di misure severe contro i manifestanti pacifici e chiede al primo
ministro Recep Tayyip Erdogan di adottare " una posizione unificante e
conciliante".
I deputati chiedono che i
responsabili delle azioni violente della polizia siano assicurati alla
giustizia, i manifestanti pacifici arrestati rilasciati immediatamente e le
vittime risarcite. Pur accogliendo con favore la risposta moderata alle
proteste del presidente Abdullah Gül e le scuse del vice primo ministro Bulent
Arinc, i deputati criticano la mancanza di volontà del governo turco e del
premier Erdogan di compiere passi verso la riconciliazione, di scusarsi e di
comprendere le ragioni di una parte della popolazione turca.
Società inclusiva -
Per i deputati, i
manifestanti sono sempre più preoccupati che le voci della loro minoranza non
siano rappresentate nel paese e una parte della popolazione turca si dice
insoddisfatta della recente regolamentazione dello stile di vita. Pertanto
ricordano che in una democrazia pluralista e inclusiva la maggioranza ha la
responsabilità di includere l´opposizione e la società civile nel processo
decisionale.
L´organizzazione di
manifestazioni legittime e pacifiche dimostra la vitalità della società civile
turca, ma la Turchia, si legge nel testo approvato, deve migliorare
ulteriormente le sue istituzioni democratiche, lo Stato di diritto e il
rispetto delle libertà fondamentali.
Garantire libertà
d´espressione e dei media -
I deputati sono anche
preoccupati per il deterioramento della libertà di stampa e per gli atti di
censura e autocensura nei media turchi. I media turchi principali non hanno
dato risalto alle manifestazioni e le autorità hanno arrestato utenti di
Twitter. Il Parlamento sottolinea, citando l´alto numero di giornalisti in
carcere e sotto processo, l´importanza di una stampa indipendente in una
società democratica e il ruolo della magistratura nel garantire la libertà di
stampa.
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
UE: INFORMAZIONI PUBBLICHE: UN RISORSA PER LE AZIENDE |
|
|
 |
|
|
Bruxelles, 17 giugno 2013
- Le informazioni pubbliche saranno
accessibili più facilmente. Le aziende private potranno utilizzarli per offrire
nuovi servizi e applicazioni, secondo le regole approvate dal Parlamento
giovedì 13 giugno. Un esempio? Dati sul tempo, statistiche e libri digitali.
L´obiettivo dell´iniziativa è di promuovere la trasparenza nelle
amministrazioni pubbliche, il rilancio dell´economia digitale e
dell´innovazione.
Le nuove regole dovrebbero
assicurare che le informazioni pubbliche - eccetto le informazioni private -
siano disponibili on line, ha dichiarato Ivailo Kalfin, responsabile del
dossier al Pe. Il deputato bulgaro di centro sinistra ha indicato che questa
legge cambierà l´approccio delle amministrazioni pubbliche e la riluttanza
delle persone a condividere le informazioni.
Kalfin crede che l´accesso
delle aziende alle informazioni contribuerà al rilancio dell´economia. "Le
aziende informatiche potranno sviluppare delle applicazioni sui trasporti
pubblici, dei servizi di mapping di una città o di una regione... Solo
utilizzando le informazioni pubbliche già esistenti". Le aziende potranno
quindi attingere ai dati pubblici gratuitamente o costi molto bassi.
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
MAPPE: STATISTICHE E ALTRI DATI PUBBLICI POTREBBERO RISPARMIARE MILIARDI LE AZIENDE UE |
|
|
 |
|
|
Strasburgo, 17 giugno 2013
- Le imprese dell´Ue potrebbero
risparmiare miliardi di euro grazie a redigere norme Ue che consentirebbero
loro di riutilizzare i dati pubblici, invece di produrre da zero. Queste regole,
approvate dal Parlamento Giovedi scorso, si applicano alle informazioni
pubbliche, quali mappe, statistiche e dati meteorologici. I deputati assicurato
che le commissioni saranno basse e che le imprese troveranno economico e facile
lamentarsi se l´accesso è negato.
"Questo non è solo una
questione di risparmio di costi - si tratta anche di aprire l´accesso ad un
tesoro nascosto di dati accurati e aggiornati, raccolti da enti pubblici per
uso proprio le imprese private e cittadini, che tutti pagano le tasse, hanno un
legittimo. Diritto a queste informazioni ", ha detto Ivailo Kalfin (S
& D, Bg), che ha portato la squadra negoziale del Parlamento.
La Commissione europea stima
che i benefici economici complessivi di risparmio e la creazione di nuovi beni
e servizi potrebbero ammontare a € 40 miliardi di euro l´anno nell´Ue.
Costi di contenimento -
Le nuove regole
consentiranno alle aziende o persone di ottenere l´accesso ai dati, come mappe,
statistiche, dati meteo, quotazioni di infrastrutture, i dati provenienti da
progetti di ricerca finanziati con fondi pubblici, e libri digitalizzati di
biblioteche, che possono poi utilizzare per sviluppare le loro attività. Ad
esempio, una società di software potrebbe usare esistenti dati pubblici per lo
sviluppo di nuovi prodotti, come ad esempio gli orari in tempo reale di
trasporto pubblico, i servizi di mappatura, o basi dati sull´attività
commerciale e pianificazione delle infrastrutture nella regione.
"Questo potrebbe essere
utilizzato per creare nuovi servizi e applicazioni che consentono di
risparmiare tempo e denaro e rilanciare l´economia. Ciò sarebbe particolarmente
utile per le piccole e medie imprese che non dispongono delle risorse per
raccogliere questi dati stessi", Ivailo Kalfin commentato.
I deputati hanno modificato
la proposta per assicurare che le imprese possono accedere ai dati
gratuitamente, o per un costo minimo, se non in alcuni casi ben definiti.
Hanno anche assicurato che
se un´autorità nega l´accesso alle informazioni pubbliche o impone oneri
abusive, sarà possibile presentare ricorso contro la decisione in modo rapido
ed economico oppure a costo zero.
Limitare l´accesso esclusivo
ai dati -
I deputati pongono limiti
chiari sulla portata e la durata dei contratti con cui le autorità assegnano
imprese diritti esclusivi di digitalizzare e gestire i dati pubblici.
La legge è stata approvata
con 486 voti favorevoli, 62 contrari e 10 astensioni e ha approvato un accordo
informale approvato la scorsa settimana dal Consiglio.
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
UE, OCCUPAZIONE: I COMMISSARI MALMSTRöM E ANDOR ACCOLGONO IL NUOVO RAPPORTO OCSE SULLE TENDENZE MIGRATORIE INTERNAZIONALI |
|
|
 |
|
|
Bruxelles, 17 giugno 2013
- Il Commissario europeo per gli Affari
interni, Cecilia Malmström e László Andor, commissario europeo per
l´Occupazione, gli affari sociali e l´inclusione, ha accolto con favore la
relazione Ocse International Migration Outlook 2013, pubblicato il 13 giugno.
Il Commissario Cecilia
Malmström ha dichiarato: "I cambiamenti demografici e mancanza di
competenze in alcuni settori sono una realtà La questione non è se abbiamo
bisogno di immigrati, ma come fare la maggior parte delle migrazioni Abbiamo
ovviamente bisogno di fare uso delle competenze e talenti che già abbiamo.. In
Europa, ma, allo stesso tempo, al fine di garantire la nostra futura prosperità
e crescita economica, abbiamo bisogno di stabilire una basata sulla domanda
politica di immigrazione del lavoro. Abbiamo bisogno di rendere l´Europa una
destinazione attraente per andare a ".
Commissario Andor ha
dichiarato: "Il nuovo rapporto Ocse conferma una lieve ripresa dei flussi
di mobilità transfrontaliera a livello Ue a seguito della caduta al momento
della comparsa della crisi, soprattutto nei Paesi più colpiti dalla
disoccupazione sottolinea come manodopera vantaggi di mobilità sia per
l´individuo. Lavoratori e degli Stati membri. Economie essa può svolgere un
ruolo fondamentale per soddisfare meglio le competenze dei domanda e l´offerta
in tutta l´Ue Il rapporto confuta anche il mito che gli immigrati costituiscono
un onere per il welfare -. Che non sono più beneficiari di prestazioni rispetto
ai nativi . Ciò è ancora più vero per i cittadini dell´Ue, come la maggior
parte di loro sono lavoratori. "
Il rapporto dell´Ocse
analizza le recenti tendenze della migrazione internazionale, la situazione
occupazionale dei lavoratori migranti e dei due argomenti di grande interesse a
livello europeo: l´impatto fiscale della migrazione e come misurare e
affrontare di nuovo la discriminazione degli immigrati. Si invita inoltre i
governi di adattare le politiche migratorie per promuovere la migrazione
economica, al fine di colmare le carenze nelle sfide di breve periodo, ma anche
di lungo periodo, quali l´invecchiamento demografico.
La relazione mostra
chiaramente che la situazione del mercato del lavoro del migrante è peggiorata
negli ultimi anni, sia in termini di livelli assoluti e rispetto alla
situazione del cittadino ´. Secondo i dati Eurostat a livello di Unione europea
il tasso di disoccupazione tra i cittadini di paesi terzi è aumentata dal 14%
del 2008 al 21% nel 2012 - contro il 7-10% per i cittadini. Inoltre, il tasso
di occupazione dei cittadini di paesi terzi è molto al di sotto della media, e
questo è particolarmente vero per le donne e gli immigrati altamente
qualificati.
Il rapporto Ocse sottolinea
che aumentare il tasso di occupazione degli immigrati a quella dei cittadini
comporterebbe vantaggi sostanziali, in particolare nei paesi europei dell´Ocse.
In questo contesto, la Commissione europea ha proposto raccomandazioni per
l´integrazione sul mercato del lavoro dei migranti per un certo numero di Stati
membri nelle sue raccomandazioni specifiche per paese pubblicato alla fine di
maggio ( Ip/13/463 ) .
Come sottolinea la
relazione, nonostante le difficoltà di misurare la discriminazione dei
migranti, molti studi concludono che permangono molti casi di discriminazione
degli immigrati nel processo di assunzione. Come sottolineato nel pacchetto di
investimento sociale adottata dalla Commissione nel febbraio 2013 ( Ip/13/125 ,
Memo/13/117 , Memo/13/118 ), ´mercati del lavoro non sono ancora inclusive´ e
rimane particolarmente vero per gli immigrati. In questo contesto, l´Ue
sostiene le politiche di integrazione e di lotta alla discriminazione, al di là
del quadro normativo comunitario esistente che vieta la discriminazione.
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
UE: IL PRESIDENTE PORTOGHESE CAVACO SILVA: PRIORITÀ ALLA CRESCITA |
|
|
 |
|
|
Bruxelles, 17 giugno 2013 - La
crisi dell´Eurozona non sarà risolta solo attraverso l´austerità. Queste le
parole nell´emiciclo del presidente del Portogallo Anibal Cavaco Silva in
visita al Pe il 12 giugno. L´europa sta prendendo una direzione inversa
rispetto alle altre potenze mondiali, ha indicato presidente portoghese.
Il Portogallo ha fatto
grandi sacrifici ma di fronte a un tasso del 42% di disoccupazione giovanile e
del 17% di disoccupazione generale, la situazione risulta grave, ha
sottolineato il presidente Cavaco Silva.
"Condivido la
frustrazione di molti deputati del Parlamento europeo rispetto alla mancanza di
ambizione del Consiglio. Nonostante ciò, nelle attuali circostanze, il mio
suggerimento è quello di trovare rapidamente un compromesso" ha affermato.
Martin Schulz ha ringraziato
Cavaco Silva per la solidarietà dimostrata sulle negoziazioni del budget
dell´Ue.
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
FVG, AIUTI DI STATO: SERRACCHIANI, DA ALMUNIA FORTI SEGNALI DI APERTURA |
|
|
 |
|
|
Trieste, 17 giugno 2013 - "Un incontro franco e concreto: Almunia
ha
aperto le porte a
sostanziali opportunità di sostegno alle nostre
imprese, non solo del Friuli
Venezia Giulia ma anche di tutte le
Regioni italiane". Lo
ha detto il 14 giugno a Bruxelles la
presidente del
Friuli Venezia Giulia,
Debora Serracchiani, al termine di un
incontro con il
vicepresidente della Commissione europea Joaquin
Almunia. Serracchiani, tra le prime presidenti di
Regione a
incontrare il commissario
europeo alla Concorrenza, ha posto le
basi per il riconoscimento
del Friuli Venezia Giulia come area svantaggiata,
che permetterà alle imprese
della Regione di accedere, nel medio
periodo, a sostegni
rafforzati agli investimenti iniziali.
Nel corso dei colloqui, cui
Serracchiani ha partecipato anche
come presidente della
Regione coordinatrice in materia di aiuti
di Stato nella Conferenza
delle Regioni italiane, sono stati
affrontati principalmente i
nodi relativi alla revisione in corso
delle linee guida in materia
di aiuti di Stato a finalità
regionale. La Commissione
europea, infatti, sta rivedendo le
regole con cui sono
individuate le aree svantaggiate per il
2014-2020, che potranno
accedere ad aiuti di Stato più
consistenti di quanto di
norma consentito, e "il Friuli Venezia
Giulia - ha evidenziato Serracchiani
ad Almunia - ha le carte in
regola per richiedere il
riconoscimento di una condizione di
svantaggio
competitivo".
Serracchiani ha chiesto di
"rivedere la mappatura delle aree
svantaggiate alla luce dei
dati statistici più aggiornati e che
saranno disponibili nel
2017, dal momento che quella mappatura
oggi avviene in base ai dati
Eurostat 2008-2010, che non
rispecchiano la gravità
della crisi che sta colpendo la Regione".
Una richiesta a cui il
commissario Almunia ha risposto
impegnandosi a prendere
seriamente in considerazione
l´emendamento proposto e
assicurando che "si farà una vera
midterm review, il più
possibile efficace per seguire da vicino
gli effetti di una crisi i
cui ritmi sono ben più rapidi di ogni
monitoraggio".
Riferendosi al caso
specifico della Croazia, che dall´1 luglio
2014 usufruirà di fondi
europei per miliardi, la Regione ha
chiesto di prendere in
considerazione il principio di
"prossimità" oltre
a quello di "confine territoriale", al fine di
riconoscere un oggettivo
svantaggio competitivo transfrontaliero.
"La Croazia - ha
ricordato Serracchiani - dista una manciata di
chilometri dal confine
italiano, e questo dovrebbe essere
considerato". Un punto
questo, sul quale Almunia non ha lasciato
molte speranze,
sottolineando che "il Governo italiano è arrivato
troppo tardi su tutto il
negoziato relativo agli aiuti di stato a
finalità regionale".
"Abbiamo inaugurato un
metodo - ha osservato Serracchiani -
coerente con la visione di
un´Europa delle Regioni, in cui
facciamo sentire
direttamente la nostra voce alla Commissione
europea. Proseguiremo su
questa strada - ha concluso - e confido
che sapremo fare sistema,
più di quanto fatto sinora".
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
LOMBARDIA. AL PARLAMENTO UE PER ACCORDI SU TIROCINI ASSESSORE A BRUXELLES PER PROMUOVERE FORMAZIONE PROFESSIONALE TAPPA AL COLLEGIO D´EUROPA DOVE STUDIANO FUNZIONARI EUROPEI |
|
|
 |
|
|
Milano, 17 giugno 2013 - Promozione della Regione Lombardia, in
sede comunitaria, per
l´ambito formazione e lavoro, come motore
propulsivo di nuovi percorsi
e di nuove modalità di preparazione
a una professione attraverso
una interconnessione funzionale tra
i soggetti della filiera
formativa e le imprese della filiera
produttiva;
sensibilizzazione del Parlamento europeo sul ruolo
delle Regioni in materia di
mobilità internazionale degli
studenti con opportunità di
formazione - apprendistato presso
strutture di Paesi Ue; avvio
di accordi bilaterali tra istituti
di formazione professionale
lombardi e realtà analoghe del
Belgio; incontro con i
deputati europei italiani; promozione
delle realtà formative
regionali lombarde all´interno della
settimana della cultura
italiana promossa dal collegio d´Europa
di Bruges.
Sono questi
gli obiettivi
della ´due giorni´ a
Bruxelles dell´assessore regionale
all´Istruzione, Formazione e
Lavoro Valentina Aprea, che martedì
e mercoledì prossimi - 18 e
19 giugno - ha in programma un fitto
calendario di incontri.
Prima Giornata - Presso il
Parlamento europeo, martedì alle
8.30, l´assessore incontrerà
la presidente della Commissione
Cultura, on. Doris Pack,
insieme all´on. Marco Scurria,
capogruppo Ppe in
Commissione Cultura al Parlamento europeo. Al
termine l´assessore Aprea
parteciperà ai lavori della
Commissione Cultura, che ha
in discussione misure a favore dei
tirocini e per la formazione
professionale. Alle 11.30 è
previsto l´incontro con
l´ambasciatore Ferdinando Nelli Feroci
(Rappresentanza permanente
presso l´Ue) sul tema ´Iniziative per
Scuole ed Expo 2015´. Nel
pomeriggio incontro presso la sede
dell´Ice-enit, organizzato
dall´Ambasciata d´Italia e dalla
Delegazione di Regione
Lombardia di Bruxelles, per far
incontrare la realtà
professionale milanese del Capac (Centro
addestramento e
perfezionamento addetti al commercio)-
Politecnico del Commercio e
del Turismo con realtà simili del
Belgio (Sala Ice-enit Place
de la Libertè). Subito dopo è in
programma il meeting in
Parlamento con gli eurodeputati
italiani.
Seconda Giornata - La
seconda giornata di lavoro si svolgerà a
Bruges, presso il Collegio
d´Europa, dove l´assessore Aprea e
gli studenti del Capac
incontreranno il rettore prof. De Maret e
il personale della scuola.
Il Collegio è una istituzione post
universitaria di altissimo
livello che prepara gli studenti,
futuri funzionari
comunitari, sui temi del diritto,
dell´economia e della
diplomazia. Con il mese di giugno si
conclude la prima edizione
del Programma ´La Lombardia per
l´eccellenza´, programma
promosso da Regione Lombardia, che
offre borse di studio ai
migliori studenti delle università
lombarde per un master al
prestigioso Collegio d´Europa di
Bruges. L´anno accademico in
corso ha visto borse di studio
coordinate da Regione
Lombardia con il contributo di realtà
lombarde, come la Fondazione
Cariplo e l´Istituto G. Toniolo.
L´assessore Aprea, in questa
occasione, ufficializzerà il numero
delle borse di studio per il
nuovo anno accademico 2013-2014,
promosse dall´Assessorato
regionale all´Istruzione, Formazione e
Lavoro, in collaborazione
con l´Istituto G. Toniolo.
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
PATTO LOMBARDIA-PIEMONTE-LIGURIA PER UNA GRANDE REGIONE COTA: “LA COLLABORAZIONE SU LOGISTICA ED INFRASTRUTTURE CARTA FONDAMENTALE PER IL NOSTRO RILANCIO” |
|
|
 |
|
|
Torino, 17 giugno 2013 - I presidenti di Piemonte, Lombardia e
Liguria, Roberto Cota, Roberto Maroni e Claudio Burlando, hanno stretto il 14
giugno sulle banchine del porto di Genova un patto per unire le forze su
federalismo fiscale, infrastrutture, collegamenti e logistica anche in vista
dell’Expo 2015.
Sul tavolo ci sono, per
citare qualche esempio, il terzo valico ferroviario Genova-milano, i retroporti
da realizzare in Piemonte, la fiscalità dei porti, il turismo. Tra i primi
passi, la sperimentazione di un biglietto unico per viaggiare sui treni e sui
bus a Genova, Milano e Torino, collegate da navette ferroviarie per Expo 2015.
Le tre Regioni potrebbero anche entrare nella società milanese che gestisce i
pacchetti turistici per l’esposizione.
“Ringrazio molto il
presidente Burlando per l´interessante visita all’area portuale di Genova - ha
dichiarato Cota - Sono oltre 21 km di cantieri, attracchi e attività che
dovranno servire come sbocco al mare del Piemonte e come porto di riferimento
per l’Expo 2015. La collaborazione tra i nostri territori su logistica ed
infrastrutture è una carta fondamentale per il nostro
rilancio. Il Terzo valico e
il retroporto sono le grandi infrastrutture che dobbiamo portare avanti insieme
per rafforzare i nostri sistemi produttivi, quelli cioè di una grande area
macroregionale. Le diversità politiche non sono una cosa importante, se
paragonate alla necessità di lavoro e di sviluppo dei territori”.
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
LOMBARDIA.APPROVATO DA GIUNTA ASSESTAMENTO BILANCIO 2013 REPERITI FONDI PER 280 MILIONI DI EURO |
|
|
 |
|
|
Milano, 17 giugno 2013 - ´Quello che abbiamo varato è un
assestamento di bilancio
mirato a rilanciare la Lombardia e
renderla ancora più
competitiva in ogni suo comparto: non
soltanto quello produttivo e
occupazionale, su cui eravamo già
intervenuti, ma anche
l´agricoltura, le infrastrutture, la
sanità, il sociale, la
famiglia, la scuola e naturalmente la
cultura´. L´assessore
all´Economia, Crescita e Semplificazione
della Regione Lombardia
Massimo Garavaglia presenta così
l´assestamento di Bilancio
2013, approvato giovedì dalla Giunta
regionale e ora pronto per
cominciare il suo iter nelle
Commissioni, per poi
approdare all´aula del Consiglio regionale.
Reperiti Fondi Per 280
Milioni - Un assestamento importante nei
numeri, che ha consentito di
reperire ulteriori fondi per circa
280 milioni di euro,
destinati a diversi settori. ´Regione
Lombardia - spiega
l´assessore Garavaglia - nonostante il calo
delle entrate conseguente
alla crisi, che ovviamente riduce
alcune voci, quali per
esempio l´Irap o le accise sulla benzina,
è riuscita a recuperare
circa 280 milioni di euro, da destinare
a varie iniziative mirate a
rilanciare la competitività´.
Interventi Per Circa 2
Miliardi - ´Ma a queste risorse -
sottolinea l´assessore
all´Economia - occorre aggiungere le
iniziative che abbiamo già
varato a supporto del nostro tessuto
produttivo, cioè l´anticipo
di 1 miliardo di euro, tramite
Finlombarda, per le aziende
che vantavano crediti verso la
Pubblica amministrazione e
l´attivazione di altri fondi per le
attività produttive per
altri 500 milioni, finalizzati alla
ricerca, allo sviluppo o
all´efficienza energetica. Sommando
questi interventi arriviamo
a sfiorare quasi i 2 miliardi di
euro, in pratica circa una
manovra. Così, mentre lo Stato è in
difficoltà e non riesce a
fare nulla, se non a stabilizzare i
precari della Pa e quindi ad
aumentare la spesa pubblica, noi
invece con un Bilancio
esistente riusciamo a fare una manovra
che si avvicina ai 2
miliardi´.
Ripartizione Delle Risorse -
Risorse importanti, che verranno
ripartite in vari settori.
Oltre 100 milioni di euro saranno
destinati a finanziare le
politiche relative all´istruzione,
alla cultura, alla casa e
alla famiglia: di questi, 50 milioni
serviranno per la creazione
del ´Fondo Famiglia´, per il
sostegno delle famiglie in
difficoltà e dei suoi componenti
fragili; altri 34,5 milioni
per incrementare le risorse di ´Dote
Scuola´, in modo da
sostenere ulteriori 80.000 ragazzi (che
hanno già presentato la
domanda), portando i beneficiari della
Dote a oltre 264.000
ragazzi; 20 milioni di euro sono destinati
a investimenti per il recupero e la
riqualificazione di alloggi
di proprietà delle Aler e
altri 10 per finanziare grandi eventi
sportivi in vista di Expo,
investimenti per l´ammodernamento
degli impianti sportivi e la riqualificazione dei rifugi.
Ammontano a 100 milioni di
euro i fondi per la realizzazione di
interventi di
ristrutturazione e riqualificazione delle aziende
ospedaliere. Oltre 17
milioni di euro sono invece destinati alle
imprese del commercio e del
terziario, attraverso un ulteriore
finanziamento ai distretti
del commercio, agli investimenti a
sostegno di nuove imprese
creative, dell´imprenditorialità
innovativa, delle
aggregazioni di impresa e per la promozione e
internazionalizzazione del
sistema fieristico. Altri 9 milioni
di euro saranno investiti
nella riqualificazione del sistema
turistico lombardo e in
interventi regionali di promozione e
attrattività turistica,
mentre 10 milioni andranno agli
investimenti per lo sviluppo
del settore agricolo e la tutela
del patrimonio agricolo. Per
rendere più competitivo il tessuto
produttivo lombardo, anche
in ottica Expo 2015, vengono messi
inoltre a disposizione 95
milioni di euro (di cui 50 per
l´acquisto di nuovi treni)
per i trasporti e gli interventi
infrastrutturali.
Di seguito l´elenco delle
principali
politiche finanziate
nell´ambito dell´assestamento di Bilancio
2013.
Istruzione, Cultura, Casa E
Famiglia - Ammontano a oltre 100
milioni di euro le risorse
destinate a finanziare politiche
relative all´istruzione,
alla cultura, alla casa e alla
famiglia. Nel dettaglio:
34,5 milioni di euro per incrementare le risorse di Dote
Scuola (componente sostegno
al reddito); con queste risorse si
potranno sostenere altri
80.000 ragazzi (che hanno già
presentato la domanda),
portando i beneficiari della dote a
oltre 264.000;
10 milioni di euro per incrementare le risorse
per la
Formazione professionale,
assicurando l´iscrizione ai Centri di
formazione professionale del
sistema regionale a tutti gli
studenti che ne hanno fatto
richiesta. Con questo stanziamento
si riesce inoltre a coprire
anche i percorsi speciali per gli
studenti disabili iscritti
alla Formazione professionale
regionale;
oltre 7 milioni di euro per gli interventi per
l´edilizia
scolastica, sia per
sostenere le infrastrutture, sia per
potenziare le reti
informatiche e tecnologiche;
- circa 5,7 milioni di euro
per interventi nel campo culturale,
sia per quanto riguarda la
promozione dello spettacolo, a
partire dalle produzioni
cinematografiche e dai filoni della
musica e della danza, che
per la ristrutturazione delle sale
cinematografiche, da un lato
per favorirne la digitalizzazione
(dall´anno prossimo le
pellicole saranno solo digitali e quindi
le sale non adeguate
rischiano la chiusura), dall´altro per
l´installazione di impianti
per la sottotitolazione, per
favorire la fruizione delle
persone disabili ma anche degli
stranieri, in chiave Expo;
50 milioni di euro, di cui 30 già trasferiti
alle Asl, per la
creazione del ´Fondo Famiglia´,
a sostegno delle famiglie in
difficoltà e dei loro
componenti fragili, valorizzando i compiti
che già la famiglia svolge,
offrendo dunque una rete di supporto
e aiuto, in un´ottica
sussidiaria, ma anche tutelando il
benessere di tutti i
componenti e la salute delle persone
fragili, non autosufficienti
e/o con patologie
cronico-degenerative, che,
anche in ragione della crisi
economica, sono in
situazione di povertà che non consente
adeguata assistenza e
cura;
un budget volto al finanziamento di interventi
contro la
violenza sulle donne;
10 milioni di euro per finanziare grandi
eventi sportivi anche
in ottica Expo, investimenti
per l´ammodernamento degli
impianti sportivi e la
riqualificazione dei rifugi;
- oltre 3 milioni di euro
per le politiche giovanili, anche come
sostegno all´occupazione dei
giovani;
- 20 milioni di euro per
investimenti destinati al recupero e
alla riqualificazione di
alloggi di proprietà delle Aler.
Sanità - Ulteriori 100
milioni di euro sono stati destinati per
la realizzazione di
interventi di ristrutturazione e
riqualificazione delle
Aziende ospedaliere, sia per il
completamento di alcuni
interventi in essere (come nel caso
dell´ospedale di Brescia)
sia per l´avvio di alcuni progetti
strategici di edilizia
sanitaria (come, per esempio, l´Ospedale
dei Bambini di Milano, il
nuovo Ospedale Niguarda Cà Granda Fase
Ii, la riqualificazione
dell´Ospedale di Monza).
Imprese, Commercio,
Terziario, Agricoltura - Oltre agli
interventi già avviati, tra
cui il sostegno ai Confidi lombardi
(20 milioni di euro), che ha
consentito di mettere in sicurezza
gli attuali finanziamenti
alle imprese e di attivarne ulteriori
per 500 milioni di euro, con
questa manovra di assestamento si
mettono a disposizione circa
40 milioni per la competitività del
sistema lombardo. E
precisamente:
- oltre 17,5 milioni di euro
per le imprese del commercio e del
terziario, attraverso un
ulteriore finanziamento ai distretti
del commercio, investimenti
a sostegno di nuove imprese
creative,
dell´imprenditorialità innovativa, delle aggregazioni
di impresa e per la
promozione e internazionalizzazione del
sistema fieristico;
- circa 9 milioni di euro
per il turismo, anche in prospettiva
Expo, da investire nella
riqualificazione del sistema turistico
lombardo e in interventi
regionali di promozione e attrattività
turistica;
- oltre 10 milioni di euro
per investimenti per lo sviluppo del
settore agricolo e la tutela
del patrimonio agricolo(a sostegno
delle Piccole e medie
imprese agricole, per agevolarne l´accesso
al credito e per finanziare
progetti delle imprese di montagna;
per l´attuazione del
programma straordinario di investimenti per
la Direttiva sui nitrati;
per finanziare investimenti di
valorizzazione delle
superfici forestali, attraverso
l´attuazione del progetto
pilota ´10.000 ettari di
nuoviboschi´).
Trasporti E Infrastrutture -
Sempre nell´ambito del sostegno al
tessuto competitivo
lombardo, con la manovra di assestamento, si
mettono a disposizione 95
milioni di euro per il sistema dei
trasporti e gli interventi
infrastrutturali. Nel dettaglio:
- oltre 50 milioni di euro
per l´acquisto di nuovi treni, anche
in vista di Expo 2015;
- 450.000 euro per favorire
l´installazione di filtri
antiparticolato sui bus del
Trasporto pubblico locale, al fine
di ridurre le emissioni
inquinanti e le polveri sottili;
- 14 milioni di euro per
finanziare la riqualificazione e il
potenziamento delle strade
Rivoltana e Cassanese;
- circa 20 milioni di per
finanziare la Variante di Morbegno
(Ss38);
- 500.000 euro per
finanziare le opere di mitigazione del
quadruplicamento ferroviario
Pioltello-treviglio;
- 10 milioni di euro per
finanziare una serie di opere
idrauliche, fra le quali la
difesa idraulica della Città di
Como.
Cittadini E Imprese -
Infine, anche sulla parte normativa
collegata al Bilancio, sono
contenute delle importanti
disposizioni a vantaggio dei
cittadini e delle imprese. Fra
queste il differimento al
2016 della norma sanzionatoria in caso
di mancata installazione dei
dispositivi di termoregolazione e
di contabilizzazione del
calore e una norma che consente a
Finlombarda Spa di
anticipare i fondi regionali in maniera da
poter attivare politiche per
la competitività per circa 1
miliardo di euro. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
ZAIA: “GIUSTO IL RICHIAMO DI NAPOLITANO AL FEDERALISMO FISCALE, IL FEDERALISMO E’ LA VERA ASSUNZIONE DI RESPONSABILITA’ PER GLI SPRECONI. SIAMO AL CAPOLINEA, E’ L’UNICO MODO PER RIPORTARE RISORSE SUI TERRITORI” |
|
|
 |
|
|
Venezia, 17 giugno 2013 - “Il
nuovo e forte richiamo del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a
‘fare il punto’ sul federalismo fiscale – tema caro al Capo dello Stato che ha
sempre tenuto a specificare essere una necessità - deve essere colto e
sviluppato senza ulteriori perdite di tempo”.
Con queste parole, il Presidente della Giunta
regionale del Veneto, Luca Zaia, chiede che riprenda con forza il dibattito
politico sull’avvio di un vero e forte federalismo fiscale.
“Non è pensabile – dice Zaia - che la politica
romana continui a predicare, mentre i territori virtuosi che sostengono il 60%
del Pil italiano continuano a impoverirsi sotto l’incalzare della peggiore
crisi dal dopoguerra e i territori spreconi proseguono tranquillamente a nutrirsi
delle altrui virtù. Siamo al capolinea. Il federalismo è la vera assunzione di
responsabilità per gli spreconi. Lo ripeto: il federalismo è centripeto, il
centralismo è centrifugo”
“Soltanto in Veneto –
aggiunge il Presidente della Regione - abbiamo un surplus di imposta di 18
miliardi annui, che non ritornano sul territorio né sotto forma di servizi alle
imprese né di sostegno al lavoro. Nel frattempo, in nome di un patto di
stabilità interno che nessuno ha mai chiesto e che serve soltanto a giustificare
le Regioni che insistono nel bruciare soldi pubblici, 1,3 miliardi di euro di
soldi dei veneti, soldi veri e non debiti, soldi pronti per essere restituiti
alle economie locali, restano sequestrati in Tesoreria centrale. E mentre ci
adoperiamo per tenere i conti della pubblica amministrazione in linea con la
nostra concezione di buon governo, il Governo continua a non imporre a tutti i
costi standard, col risultato di rinunciare a 30 miliardi immediati di cassa,
un terzo del costo annuale del debito pubblico”.
“Una pressione fiscale del
68,3 per cento sulle imprese, un costo del lavoro fra i più alti del mondo che
ha come contraltare le peggiori buste paga d’Europa, la secessione delle
imprese che vanno a delocalizzare in territori fiscalmente e produttivamente
più amichevoli e comprensivi, completano il quadro del disastro – conclude Zaia
- Cosa si attende dunque a rendersi conto, come chiede Napolitano, che occorre
muoversi, e in fretta, per evitare che il tracollo della nostra economia veneta
diventi tragedia?”.
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
RELAZIONI INTERNAZIONALI: SERRACCHIANI-BONINO, FVG HA RUOLO IMPORTANTE |
|
|
 |
|
|
Trieste, 17 giugno 2013 - "Il Friuli Venezia
Giulia ha un ruolo
importante da giocare nello
scacchiere internazionale". E´
l´opinione condivisa il 13
giugno a Roma dalla presidente della Regione
Debora Serracchiani e dal
ministro agli Affari Esteri, Emma
Bonino, nel corso di un
incontro alla Farnesina.
Il colloquio ha fatto
emergere punti di grande convergenza sulla
"mission" della
Regione in vista dell´ingresso della Croazia in
Europa e più in generale per
l´azione positiva che il Friuli
Venezia Giulia può svolgere
nell´area dei Balcani, anche in virtù
di legami e rapporti ormai
consolidati.
Anche in vista del semestre
di Presidenza italiana dell´Ue, è
stato dimostrato interesse
per le istituzioni internazionali che
hanno sede in Regione, come
l´Iniziativa Centro europea,
ipotizzando una
valorizzazione delle relazioni e delle realtà
esistenti.
"La strategia
Adriatico-ionica, la strategia delle Alpi, ma anche
quella del Danubio e altre
forme di collaborazione comunitaria -
ha riferito Serracchiani -
sono state considerate come grandi
opportunità per il Friuli
Venezia Giulia, che si trova inserito
in un crocevia strategico.
Sono state anche esaminate occasioni
concrete per tessere o
rafforzare rapporti con Paesi dell´area
mediterranea d´interesse per
la nostra Regione".
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
FONDI UE 2014-2020, TOSCANA: “L’EUROPA TROVI ACCORDO SUI FINANZIAMENTI” |
|
|
 |
|
|
Firenze, 17 giugno 2013 – Tra il 2000 e il 2013 sono
stati attivati sul territorio toscano, ad iniziativa degli enti locali e della
Regione, 730 interventi d’investimento nei beni culturali, che hanno riguardato
tutto il territorio della Toscana, per un costo complessivo di poco meno di 900
milioni di euro. La Regione ha contribuito, con risorse proprie e con risorse
Fesr e Fas, per circa 466 milioni di Euro. Le risorse europee hanno avuto un
ruolo di grande rilievo nel comporre queste cifre. Nel periodo 2007-2013, con
il Fesr, sono stati finanziati con oltre 52 milioni di euro 41 progetti del
costo totale di 89 milioni.
“E’ dunque facilmente
comprensibile l’interesse con cui guardiamo al nuovo ciclo di finanziamenti
europei in un contesto di grave crisi finanziaria come l’attuale, in particolare
per quel che riguarda la cultura che rappresenta il futuro della Toscana
legandosi al riconoscimento del grande patrimonio regionale. Perfettamente
consapevoli che per quanto efficienti ed efficaci siamo stati nella attuazione
dei progetti finanziati nel periodo 2007-2013, oggi siamo chiamati ad innovare
profondamente il nostro approccio progettuale” ha sostenuto l’assessore alle
attività produttive Gianfranco Simoncini, intervenendo in S. Apollonia al
seminario “La cultura nei fondi strutturali 2014-2020”.
“Purtroppo – ha aggiunto
Simoncini – di fronte a questa esigenza così forte, viviamo una fase delicata
che trae origine dall’incapacità che stanno dimostrando gli organismi europei
(Commissione, Consiglio, Parlamento) nell’accordarsi sui numeri del bilancio
che finanzierà il periodo di interventi quinquennale a partire dal prossimo
anno; un caso preoccupante di stallo che perpetua incertezza. Se anche
arriveremo a definizione entro l’anno, resta la possibilità di non veder
partire le attività legate all’emissione di bandi usciti con troppo ritardo”.
“I fondi europei sono un
sostegno fondamentale per finanziare molte attività previste dai piani delle
Regioni – ha concluso Simoncini -. In Toscana significa la valorizzazione dei
beni culturali, il sostegno alla ricerca ed all’innovazione delle imprese che
operano nel settore, molto delle quali di livello internazionale, e la
qualificazione del capitale umano che opera nel settore della cultura Per questo
come Regione non tralasceremo alcun atto, alcuna trattativa per trovarci pronti
al momento in cui l’Europa deciderà su questa partita; che sia attraverso
l’utilizzo dei fondi rimasti, le anticipazioni, il cofinanziamento che
chiederemo al governo, noi intendiamo esser pronti per non paralizzare
un’attività essenziale per lo sviluppo regionale”.
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
CALABRIA: IL PRESIDENTE SCOPELLITI SODDISFATTO PER LA RIUNIONE MINISTERIALE PER LE NUOVE RISORSE CON IL PIANO DI AZIONE COESIONE |
|
|
 |
|
|
Catanzaro, 17 giugno 2013
- Il Presidente della Regione Giuseppe
Scopelliti ha espresso soddisfazione per gli esiti della riunione
organizzativa, del 14 giugno, alla quale hanno preso parte il Sottosegretario
al Lavoro Carlo Dell’aringa e gli Assessori al Lavoro delle Regioni meridionali
durante la quale è stato stabilito che le risorse assegnate alle Regioni
“Obiettivo Convergenza” per gli ammortizzatori sociali in deroga, attraverso il
Piano di Azione Coesione, per un ammontare di 288 milioni di euro, sono
aggiuntive rispetto a quelle nazionali. “La capacità di dialogare, e dunque di
incidere – ha affermato il Presidente Scopelliti - rappresenta uno strumento
indispensabile per porsi come interlocutori credibili. Il grave momento di
crisi economica, che mette a rischio la coesione sociale e che appesantisce la
condizione di una regione come la nostra quotidianamente costretta a
confrontarsi con atavici ritardi, richiede un senso di responsabilità ancora
maggior e ribadisce la necessità di anteporre gli interessi della collettività,
e soprattutto delle categorie più deboli, a tutto il resto. Il risultato
raggiunto conferma la capacità di fare rete di amministratori decisi a
salvaguardare le popolazioni del sud, rilanciando l’esigenza di porre in primo
piano la questione meridionale, autentico crocevia per il destino dell’intero
Paese. Saper convergere verso un obiettivo comune condividendo azioni e
strategie è la chiave di volta per porre termine ad una questione storica su
cui, in passato, hanno inciso negativamente le divisioni ed i particolarismi.
Oggi il Sud riesce a parlare con una sola voce e a far valere le proprie
istanze. Il nostro Governo regionale – ha aggiunto Scopelliti - può pertanto
dimostrare con i fatti, anche per effetto di questo modo d’intendere la
politica ed il governo dei processi, di essere vicino a quei lavoratori che
sono venuti a trovarsi in condizioni di difficoltà e che hanno bisogno di
sostegno. La priorità resta il loro reinserimento nel mondo lavorativo e la
predisposizione di un cammino che consenta uno sviluppo armonico e sostenibile.
Avere le idee chiare e una visione moderna e lavorare con impegno e passione –
ha concluso il Presidente - in sintonia con chi per ragioni storiche, culturali
ed economiche vive le medesime situazioni, è il miglior modo per dare risposte
concrete che effettivamente generano ricadute positive per i cittadini”.
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
REGIONE ABRUZZO: ACCORDO CON ENTRATE SU IRAP E ADDIZIONALE IRPEF L´INTESA RAFFORZA LA SINERGIA TRA LE DUE ISTITUZIONI |
|
|
 |
|
|
L´aquila, 17 giugno 2013 -
Siglata la convenzione tra la Regione Abruzzo e l´Agenzia delle Entrate per la
gestione dell´Irap - imposta regionale sulle attività produttive e
dell´addizionale regionale all´imposta sul reddito delle persone fisiche, con
riferimento all´anno 2013. In base all´intesa, sottoscritta dal direttore
regionale dell´Agenzia, Rossella Rotondo, e da Filomena Ibello, nella sua
qualità di Direttore della Direzione Riforme Istituzionali, Enti Locali,
Bilancio e Attività Sportive della Regione Abruzzo, i proventi che derivano
dalle attività di controllo, accertamento e contenzioso tributario che
riguardato Irap e addizionale Irpef vengono riversati direttamente presso la
tesoreria regionale. La convenzione sarà valida per tutto il 2013, con
possibilità di rinnovo. "Grazie a questo accordo - sottolinea l´assessore
Carlo Masci, che ha presenziato alla firma - la Regione partecipa al gettito
derivante dal contrasto dell´evasione fiscale. Sarà dunque possibile recuperare
importanti risorse da destinare ai territori. Uno schema ormai collaudato a
livello nazionale, che attua il federalismo fiscale e che consente di rafforzare
la sinergia tra le istituzioni a tutto vantaggio dei servizi alla cittadinanza.
La convenzione, inoltre, fornisce ulteriore impulso allo scambio di dati e
informazioni di comune interesse tra i due enti". "Il cittadino - ha
aggiunto il Direttore regionale delle Entrate, Rossella Rotondo - grazie
all´accordo, potrà continuare ad avere quale unico interlocutore l´Agenzia
delle Entrate. A tal fine, i nostri uffici assicureranno la gestione dei
tributi sulla base delle linee guida definite dalla Regione, l´assistenza ai
contribuenti in materia di Irap e addizionale Irpef, la liquidazione delle due
imposte, le attività di controllo volte a contrastare l´evasione fiscale, la
tutela davanti agli organi giurisdizionali in caso di contenzioso, la
riscossione spontanea e coattiva dei tributi e l´erogazione di eventuali
rimborsi". "Le due istituzioni - ha aggiunto il Direttore Rotondo -
fermo restando il potere di indirizzo e di controllo della Regione nella
gestione dei tributi, si sono impegnate a collaborare per razionalizzare i
controlli su particolari categorie di soggetti passivi Irap e per snellire
l´iter dei rimborsi". Sarà, inoltre, costituita una commissione
paritetica, composta da due rappresentanti della Regione e da due dell´Agenzia,
che assicurerà il coordinamento e il monitoraggio delle attività previste dalla
convenzione. "L´accordo sottoscritto - ha proseguito l´assessore Masci
-segna, per la Regione Abruzzo, un momento particolarmente significativo nei
rapporti di collaborazione tra l´Agenzia delle Entrate e la Regione e,
sicuramente, una tappa importante nel processo di attuazione della riforma in
senso federale dello Stato".
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
TOSCANA: LA GIUNTA REGIONALE DI LUNEDÌ 17 GIUGNO IN DIRETTA STREAMING |
|
|
 |
|
|
Firenze, 17 giugno 2013 – I
lavori della Giunta regionale di lunedì 17 giugno saranno trasmessi in diretta
online a partire dalle ore 15.30. Lo streaming sarà disponibile alla home page
del sito http://www.toscana-notizie.it/
Lunedì in mattinata sarà
pubblicato l’ordine del giorno in discussione. Al termine della seduta sarà
resa disponibile la registrazione.
Si ricorda che gli atti
approvati saranno disponibili all’indirizzo http://web.Rete.toscana.it/attinew
dopo la verbalizzazione degli stessi da parte degli uffici regionali.
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
E-DEMOCRACY, LA REGIONE SAREGNA DÀ VOCE AI CITTADINI. SARDEGNASECONDOTE.IT ON LINE |
|
|
 |
|
|
Lunedì 17
Cagliari, 17 giugno 2013 - "La
Sardegna dà la voce ai cittadini e, attraverso l’uso delle tecnologie digitali,
promuove l’impegno civico, la partecipazione attiva ai processi decisionali e
la trasparenza". Così il presidente della regione, Ugo Cappellacci, ha
annunciato la pubblicazione on line del nuovo sito http://www.sardegnasecondote.it/ ,
programmata per lunedì 17.
"I cittadini - spiega
il presidente - potranno informarsi, leggere testi di approfondimento,
consultare la normativa, firmare una petizione per sostenere idee e progetti,
discutere e interagire con gli altri utenti. Chiederemo inoltre ai sardi di
pronunciarsi attraverso questionari che saranno utilizzati in sede europea per
rinforzare le iniziative dell’amministrazione regionale. I primi temi sui quali
si aprirà il confronto sul sito curato da Sardegna.it saranno quelli relativi
alla Zona Franca e della Flotta sarda.
"Con la piattaforma per
la e-democracy - osserva Cappellacci - la Sardegna si propone come Regione
all´avanguardia sullo scenario nazionale ed internazionale. E’ uno strumento di
confronto destinato a crescere in un momento storico in cui giustamente la
cittadinanza non si accontenta più di un semplice adempimento degli obblighi in
tema di pubblicità e trasparenza della pubblica amministrazione, ma chiede che
vengano ampliati gli spazi di vera e propria partecipazione".
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
FSE, LA BASILICATA TRA LE PRIME PER LA SPESA CERTIFICATA AL CENTRO DELL’ATTENZIONE DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA: LA VALUTAZIONE DEGLI OBBIETTIVI RAGGIUNTI E I NUOVI PRINCIPI DI PROGRAMMAZIONE PER IL 2014-2020, IN ARRIVO CIRCA 30 MILIONI DI EURO |
|
|
 |
|
|
Potenza, 17 giugno 2013 - Circa
30 milioni di euro di quota comunitaria relativi alla programmazione Po Fse
2007-20013 saranno assegnati già nei prossimi giorni alla Regione Basilicata.
Lo ha reso noto il 13 giugno Nicolas
Gibert-morin, capo Unità della Commissione Europea – Direzione Generale
Occupazione, intervenendo a Matera al Comitato di Sorveglianza del Po Fse
Basilicata che ha tracciato un bilancio dei risultati sin qui ottenuti e si è
soffermato sulla futura programmazione. Morin ha sottolineato che lo sblocco e
la riapertura del flusso finanziario si rende possibile in virtù del buon
lavoro svolto dalla Regione Basilicata che ha apportato le giuste misure
correttive, risanando la situazione dal punto di vista della gestione e del
controllo. Infatti il Dipartimento nazionale per lo Sviluppo e la Coesione
Economica attesta che la media nazionale di spesa certificata sui Fondi Europei
è pari al 40 %, mentre la Basilicata, al 31 maggio 2013, si attesta al 59 %.
Nel 2012 la programmazione
si è concentrata principalmente sulla lotta alla disoccupazione,
sull’integrazione socio lavorativa dei soggetti deboli, sugli interventi per
l’adattabilità di imprese e lavoratori. Una grossa attenzione è andata anche
alla realizzazione di specifiche attività di formazione finalizzate allo
sviluppo della capacità di inserimento professionale.
Per fronteggiare la pesante
fase recessiva, al 31 dicembre 2012, sono stati impegnati 231 milioni di euro
pari al 71% della programmazione totale. Gli Assi rispetto ai quali si è
registrata una capacità d’impegno più consistente sono quello dedicato
all’accessibilità al mercato del lavoro (84%) e quello per l’inserimento
lavorativo dei soggetti svantaggiati, andato addirittura in overbooking (101%).
Le spese certificate alla Commissione Europea, a fine 2012, sono state di 173
milioni di euro. Un dato questo che consente il raggiungimento degli obiettivi
di spesa.
Il Comitato ha preso in
esame anche il quadro di principi e metodi da attuare per il nuovo ciclo di
programmazione. Un documento sulla a logica di programmazione Fse 2014 -2020,
realizzato con il supporto del Formez, ne fissa i capisaldi: competenze di base
e successo formativo; creazione e sviluppo dell’occupazione; inclusione sociale
attiva; strategie di innovazione; capacità amministrativa.
Partendo da questi
obiettivi, attraverso un nuovo schema logico in linea con i più recenti
Regolamenti comunitari, si giungerà alla vera fase di programmazione, basata
sul confronto e l’esercizio della governance con i diversi soggetti di
rappresentanza. Tali principi sono fra loro logicamente legati e faranno da
sfondo alla definizione dei singoli obiettivi specifici e alla relativa
allocazione delle risorse economiche, un compito questo che sarà affrontato nei
prossimi mesi. Il documento, che va inteso come proposta di avvio del lavoro di
programmazione, rappresenta quindi una base tecnica di riflessione costruita con
un forte riferimento ai principi di integrazione, di concentrazione e
finalizzazione d’uso delle risorse. Al di là dei suoi esiti immediati tale
documento segna l’avvio di un nuovo metodo di lavoro finalizzato a garantire
nel futuro, in sede di attuazione 2014-2020, una più forte capacità mirata di
intervento.
Hanno preso parte, tra gli
altri, alla riunione del Comitato di Sorveglianza: l’assessore Roberto
Falotico, il direttore generale del Dipartimento Formazione, Cultura e Sport e
Autorità di Gestione Liliana Santoro, il Capo Unità della Commissione Europea –
Direzione Generale Occupazione Nicolas Gibert – Morin, il funzionario della
Commissione europea per la Regione Basilicata, Egidio Campoli e il funzionario
del Ministero del Lavoro Angela Altieri.
Tra gli argomenti all’ordine
del giorno: l’approvazione del Rapporto Annuale di Esecuzione 2012 e lo stato
di avanzamento del Programma Operativo nel 2012.
Al centro dell’attenzione
anche una buona pratica sulla certificazione degli standard professionali, formativi
e di attestazione delle competenze per la quale la Basilicata è una delle poche
Regioni in Italia ad avere un sistema innovativo.
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
FONDI UE, SUPERATI I TARGET DI SPESA: RAGGIUNTO IL 23% CONTRO IL 15,20% FISSATO. LA CAMPANIA AL SECONDO POSTO IN ITALIA CON UN + 7,80% |
|
|
 |
|
|
Napoli, 17 giugno 2013 - In
riferimento al Programma operativo Por Campania Fesr 2007-2013, si comunica che
i target di spesa fissati sono stati ampiamente superati.
A fronte di un tetto del
15,20% fissato a maggio 2013, la Campania ha ottenuto un risultato certificato
pari al 23%, con un delta pari a +7,80%.
Il dato di bilancio sale
ulteriormente, e si attesta al 31,34%, pari a 1 miliardo e 400 milioni di
pagamenti disposti.
Il target fissato ad ottobre
2013 è del 21%, attualmente già superato di 2 punti.
Questa performance colloca
la Campania al secondo posto in assoluto in Italia, subito dietro l’Emilia con
un incremento di circa il 10%, e nettamente avanti a Puglia, Sicilia, Lombardia
e Friuli.
Se si calcola che a luglio
2010 il tetto di spesa era al 3%, si registra un incremento di 20 punti come
spesa certificata, e di 28 come pagamenti in questo triennio.
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
SARDEGNA: FONDO PISL E POIC, DISPONIBILI 50 MILIONI PER PROGETTI DI SVILUPPO LOCALE |
|
|
 |
|
|
Cagliari, 17 giugno 2013 - "Il
fondo Pisl e Poic è uno strumento di programmazione strategica, finanziato dal
Fondo Sociale Europeo (asse I adattabilità, asse Ii occupabilità) finalizzato a
stimolare l’imprenditorialità nei territori comunali, a promuovere le
specificità locali, e a contrastare la disoccupazione e lo spopolamento dei
piccoli centri. E’ rivolto sia ai piccoli comuni (con meno di 3.000 abitanti o
unioni di comuni contigui) che possono presentare i Pisl - progetti integrati
di sviluppo locale, sia ai comuni più grandi (con oltre 3.000 abitanti) che
possono presentare i Poic - progetti operativi per l’imprenditorialità
comunale". Con queste parole l’assessore del lavoro, Mariano Contu ha
illustrato alla stampa il fondo Pisl e Poic.
I Pisl prevedono due tipi di
azioni: microcrediti per un massimo di 25.000 euro, a favore di soggetti non
bancabili per la creazione di nuove imprese (nei settori individuati da ciascun
comune) o per il rilancio di quelle già esistenti, e contributi rimborsabili
per attività di promozione e sviluppo delle specificità locali e per azioni di
riqualificazione di beni comunali dismessi. I Poic, rivolti ai comuni più
grandi, prevedono contributi da rimborsare per l’insediamento di nuove imprese
o per lo sviluppo e l’innovazione, per un importo variabile tra 15.000 e 50.000
euro per impresa, ad integrazione di ulteriori politiche di sostegno o di
incentivo avviate dal Comune. La Regione ha affidato la gestione del Fondo alla
Sfirs Spa, per la sua esperienza in gestione di progetti a sostegno dello
sviluppo imprenditoriale.
"L´intervento - ha
spiegato Contu - prevede due fasi: in un primo momento i comuni sono stati
chiamati a presentare i loro programmi di sviluppo locale. Gli avvisi,
pubblicati nel 2012, hanno riscosso un notevole interesse. Sono stati, infatti,
presentati da parte dei piccoli comuni e dalle unioni di comuni 129 Pisl e 90
Poic, e a seguito delle valutazioni condotte dalla Sfirs, sono stati approvati
112 Pisl su 129 progetti presentati, e 30 Poic su 90. La seconda fase, invece,
sarà attivata entro il mese di luglio, con la pubblicazione degli avvisi volti
a selezionare gli imprenditori che avranno accesso agli incentivi. Considerato
l’interesse dimostrato dai comuni - ha aggiunto l’esponente dell’esecutivo -
che dimostra l’utilità del fondo, il presidente Cappellacci e la giunta hanno
deciso di dare una risposta più larga possibile alle esigenze dei territori
incrementando le risorse di ulteriori 19 milioni di euro. Il fondo, quindi - ha
concluso l’assessore - passerà da una dotazione iniziale di 31 a oltre 50
milioni di euro, per soddisfare al meglio la domanda dei territori e finanziare
il maggior numero di progetti. Con queste ulteriori risorse saranno finanziati
114 Pisl ammessi e 58 Poic."
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
I MINISTRI DELLO SVILUPPO ECONOMICO DEGLI EAU AL MANSOURI E ITALIANO ZANONATO IN CONFERENZA STAMPA CON IL PRESIDENTE SPACCA. |
|
|
 |
|
|
Ancona, 17 giugno 2013
- Un’amicizia, quella tra l’Italia e gli
Emirati Arabi Uniti che continua a crescere e a rafforzarsi nel tempo, anche
grazie alle politiche di internazionalizzazione promosse dalla Regione Marche.
Nell’ambito dell’evento Marche Endurance Lifestyle, ospitato per la seconda
volta consecutiva quest’anno sulla Riviera del Conero, si sono svolti, accanto
agli eventi di carattere sportivo, gli Eau Days, giornate dedicate all’economia
e agli affari che hanno avuto il loro culmine il 14 giugno con l’incontro tra il presidente della Regione
Gian Mario Spacca e i ministri dello Sviluppo Economico emiratino Sultaan bin
Saeed Al Mansouri e italiano Flavio Zanonato. Il presidente Spacca ha parlato “
di un meeting ardito, dove si sposano diversi elementi come lo sport, la
cultura e soprattutto l’economia. L’interesse maggiore – ha proseguito – è
naturalmente per le possibili forme di scambio e per l’opportunità di attrarre
fondi ed investimenti sul nostro territorio. Se in questi anni nelle Marche non
ci fossero stati gli investimenti cinesi, russi, israeliani, oggi la crisi
morderebbe in modo ancora più violento di come sta già facendo. Riteniamo che
questo evento faccia parte di una precisa strategia economica contro la crisi.
Lo scorso anno Marche Endurance Lifestyle è riuscito a movimentare affari per
5milioni di euro e il rapporto costo-benefici è stato straordinario”. Il
Ministro Al Mansouri ha voluto innanzitutto ringraziare la Regione Marche “per
l´ottimo lavoro fatto per questo evento così importante e interessante sia per
i rapporti commerciali che per lo sport e per essere riuscita a mettere insieme
così tante persone. Questa iniziativa – ha sottolineato - non è coperta solo
dalla stampa italiana, ma anche da quella araba e in questo modo il nostro
paese avrà una finestra di conoscenza aperta su un luogo così importante e
splendido come le Marche. Altrettanto importante è la collaborazione tra gli
Stati visto che il primo partner commerciale dell’Italia nel mondo arabo con un
valore scambi di oltre sei miliardi euro sono proprio gli Eau. Nonostante la
crisi economica e finanziaria gli scambi sono aumentati anche nel 2012. Ci
siamo concentrati sulla collaborazione tra medie e piccole imprese. In questi
due giorni rappresentanze produttive emiratine hanno visitato le imprese
marchigiane e hanno riconosciuto un buon potenziale per gli investimenti nei
settori del turismo, delle energie rinnovabili, dei prodotti agroalimentari,
dei processi produttivi . Abbiamo raggiunto una partnership tra Italia Marche e
Eau e vogliamo aiutare le imprese italiane ad introdursi nella regione del
Golfo. Noi offriamo il nostro completo supporto sia all’Italia che in
particolare alle Marche”. Il Ministro Zanonato ha ricordato i precedenti
incontri di Al Mansouri con i ministri italiani e la visita dell’ex presidente
del consiglio Monti che portò in dono al Primo Ministro e vicepresidente degli
Eau Mohammed bin Rashid Al Maktoum Sceicco di Dubai, il libro fotografico
sull’Endurance Cup dello scorso anno. In quell’occasione lo sceicco aveva
trionfato con il suo cavallo ed era rimasto incantato dalla bellezza del Conero
tanto che oggi è in corso il progetto che prevede di rendere il percorso
permanente. “I nostri Paesi – ha detto - godono di una amicizia forte e stabile
e speriamo che prosegua su questo terreno. Gli scambi commerciali superano i 6
miliardi di euro e sono cresciuti nell’ultimo anno del 16% nonostante la crisi,
ma auspichiamo che gli Eau vengano sempre più in Italia a fare investimenti
perché c’è ancora molto margine d’azione. Le Marche come altre regioni d’Italia
hanno una capacità imprenditoriale diffusa di grande importanza e penso che
questa caratteristica sia una delle chiavi dei rapporti tra i due Paesi”. Il
viceministro agli Affari Esteri Lapo Pistelli da parte sua ha voluto
evidenziare “il modo di lavorare del presidente Spacca che può essere
considerato un modello per tutto il Paese. Se tutte le altre Regioni avessero
lavorato come le Marche oggi forse avremmo meno problemi. La Regione ha trovato
in Spacca uno dei suoi messaggeri più convincenti. Il Golfo non è solo un
mercato di partenza e di arrivo, ma un grande hub tra Europa Africa e Asia. C’è
un enorme spazio per le piccole e le medie imprese e le Marche sono ricche di
eccellenze. Il successo della manifestazione e l´affetto che gli Eau dimostrano
nei confronti di questa regione spingeranno altre regioni a seguirne
l’esempio”. Riccardo Monti presidente dell’Ice (Istituto Commercio Estero) ha
concluso: ”Molti turisti emiratini vengono in Italia e la loro spesa media di
soggiorno e la più alta di tutti. Stiamo investendo molto su questo. Il
presidente Spacca è il principale interlocutore e esempio di come promuovere un
prodotto, un territorio e un luogo dove venire a investire. Da parte nostra
potenzieremo sempre più i nostri uffici e il Sistema Italia sarà sempre più
presente e coordinato nel Golfo”.
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
AIUTI ALLE IMPRESE, VENDOLA RIVOLGE UN APPELLO AL PREMIER LETTA |
|
|
 |
|
|
Bari, 17 giugno 2013 - “Ho l’impressione che il Governo stia
sottovalutando questa partita, rivolgerò un appello al premier Letta perché
faccia in modo che il tema dello ‘Sviluppo’ in Europa non sia solo un esercizio
retorico. La questione ‘Aiuti alle Imprese’ deve essere posta al centro delle azioni
comuni a sostegno delle aree deboli del paese”.
Così il Presidente Vendola il
13 giugno al Forum del Legnoarredo a Milano, parlando delle criticità in tema
di crescita del sistema economico, in particolare Regolamento comunitario degli
aiuti a finalità regionale.
La bozza del nuovo
regolamento comunitario – oggi in discussione con gli Stati membri - prevede
l’obbligo di notificare direttamente a Bruxelles gli aiuti che comportino, ogni
anno a livello nazionale, spese superiori ai 100 milioni di euro, prevedendo
procedure e tempi decisamente non allineati alle esigenze di concretezza e
rapidità delle imprese italiane.
Inoltre la proposta prevede
il ridimensionamento degli aiuti a sostegno delle grandi imprese.
Se confermato, il nuovo
Regolamento potrebbe comportare gravi appesantimenti burocratico-amministrativi
a carico delle imprese beneficiarie degli aiuti europei, con conseguenze
negative anche in termini di maggiori conflitti tra i diversi territori del
Paese che configgerebbero tra loro nella corsa ad evitare la notifica dei
singoli strumenti di incentivazione.
Vendola ha anche parlato
dell’altra criticità del sistema, quella del patto di stabilità. “L’evoluzione
sempre più drammatica dei limiti del Patto interno di stabilità – ha detto
Vendola - limita sempre più drasticamente la possibilità di promuovere
investimenti pubblici ed aiuti diretti alle imprese. Tutto questo in una fase,
come l’attuale, in cui viceversa diviene più strategico, in funzione
anticiclica, il ruolo della domanda pubblica a favore del sistema
imprenditoriale nazionale, sia direttamente attraverso gli incentivi, sia
indirettamente attraverso la qualificazione del patrimonio infrastrutturale per
lo sviluppo e la competitività. Le regole del Patto oggi, - ha aggiunto Vendola
- anziché contribuire a contrastare gli effetti della crisi, diventano esse
stesse causa di ulteriore aggravamento, limitando la possibilità di promuovere
spesa per investimenti in quelle Regioni che non hanno problemi di cassa e di
liquidità”.
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
FVG, ASSESTAMENTO DI BILANCIO: SERRACCHIANI, MESSO A PUNTO DDL |
|
|
 |
|
|
Udine, 17 giugno 2013 - "Abbiamo
esaminato e approvato l´intero
articolato, ed entro giovedì
il testo del disegno di legge di
assestamento sarà pronto per
passare all´esame della competente
Commissione del Consiglio
regionale".
Lo ha detto la presidente
della Regione, Debora Serracchiani, al
termine dei lavori della
Giunta regionale, 15 giugno a Udine,
precisando che "il
provvedimento per quanto riguarda gli aspetti
economico-finanziari rimane
quello già noto".
"Come abbiamo spiegato
ai capigruppo e a tutte le forze politiche
- ha aggiunto Serracchiani -
arriverà in aula una manovra povera
nei numeri ma importante dal
punto di vista strutturale". Perché,
ha spiegato, "siamo
dovuti intervenire su settori che
immaginavamo coperti, quali
l´abbattimento delle rette degli
asili nido, gli
ammortizzatori sociali, la manutenzione delle
strade, il sostegno al
trasporto ferroviario ed aereo. Tutti
interventi assolutamente
necessari", ha concluso.
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
WELFARE, LIGURIA: NUOVE REGOLE ISEE PIÙ EQUE. ORA ADEGUAMENTO SUL TERRITORIO |
|
|
 |
|
|
Genova, 17 Giugno 2013 - “Ritengo
la riforma sull´Isee un provvedimento molto importante di cui sul territorio si
sentiva la necessità per potere mettere in atto politiche più eque per
l’individuazione dei cittadini che possono avere agevolazioni per l’accesso ai
servizi, come asili nido o residenze per anziani”. Lo ha detto l’assessore al
Welfare della Regione Liguria e coordinatrice della commissione politiche
sociali della Conferenza delle Regioni, Lorena Rambaudi dopo l’approvazione
dell’intesa il 13 giugno a Roma in Conferenza unificata. “E´ stato un percorso
complesso durato più di un anno – ha spiegato Rambaudi - che come coordinatrice
ho seguito, cercando di agevolare un risultato condiviso tra tutti i livelli
istituzionali. E´ stato fondamentale il supporto delle organizzazioni sindacali
e degli enti di terzo settore .Adesso sul territorio ci aspetta un grosso
lavoro di adeguamento delle regole regionali e comunali che faremo in modo non
burocratico, ma accompagnandolo ad una riflessione sulle politiche di accesso
ai servizi e alla compartecipazione di spesa, con regole il piu’ possibile
omogenee per evitare trattamenti troppo diversi tra cittadini che abitano a
pochi chilometri di distanza”. Adesso il provvedimento andrà all’esame della
commissioni parlamentari per poi essere approvato dal Consiglio dei Ministri.
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
AL VIA NEL LAZIO L’ANAGRAFE DEI SERVIZI SOCIALI E LA CARTELLA SOCIALE INFORMATIZZATA. CON L´INNOVAZIONE MIGLIORERANNO I SERVIZI PER I CITTADINI. |
|
|
 |
|
|
Roma, 17 giugno 2013 - Dal 31 luglio il Sistema informativo
dei servizi sociali del Lazio (Siss), accessibile dal portale regionale
www.Socialelazio.it, si doterà di questi
due nuovi strumenti per la pianificazione e la gestione del sistema regionale
integrato dei servizi sociali.
“I cittadini – ha detto Rita
Visini, assessore alle Politiche Sociali - avranno a disposizione uno strumento
per accedere in maniera realmente trasparente ai servizi, e le amministrazioni,
Regione in testa, potranno conoscere nel dettaglio la situazione sul
territorio”.
Una delle difficoltà
maggiori che si incontrano nella programmazione sociale è quella di avere una
mappa precisa dei bisogni delle persone per poter offrire le risposte più
vicine alle loro esigenze.
“Poter pianificare
finanziamenti e interventi a partire da una banca dati così dettagliata – ha
spiegato Visini - ci consentirà di utilizzare al meglio sia le risorse
finanziarie che quelle umane, e di offrire ai cittadini un servizio migliore”.
A cosa servono questi due
strumenti?
L’anagrafe dei servizi
sociali rileva le strutture e i servizi socio-assistenziali e socio-sanitari.
Permetterà di costruire una mappa dettagliata e aggiornata dell’offerta. La
banca dati raccoglie una serie di informazioni (anagrafica delle strutture e
dei servizi, tipologia dell’offerta, informazioni sulla capacità di accoglienza
e sugli operatori) che permetteranno di individuare il servizio più idoneo a
rispondere ai propri bisogni. Saranno i Comuni a inserire i dati in tempo
reale. Tutti gli enti territoriali, a partire dalla Regione fino alle Asl e ai
distretti socio-sanitari, potranno utilizzare la mole di informazioni raccolte
per la programmazione finanziaria, la pianificazione sociale e il monitoraggio
dello stato dei servizi sul territorio.
La Cartella sociale
informatizzata registra i dati relativi dei cittadini che accedono ai servizi
sociali, dalla valutazione dei casi alla presa in carico, fino alla gestione
dell’erogazione del servizio e al suo esito finale. La rete informativa sarà
alimentata dai Punti unici di accesso (Pua) e, dove non ancora presenti, dalle
strutture comunali, dalle Asl e dagli altri soggetti che effettuano la presa in
carico dei cittadini. Il sistema delle Cartelle sociali consentirà di raccogliere
i dati sulla domanda sociale e di agevolare lo scambio di informazioni tra area
sociale, sanitaria, dell’istruzione e della formazione. Per ogni cittadino che
accederà a uno qualunque dei servizi sociali sul territorio verrà mantenuta una
memoria storica degli interventi effettuati che ne permetterà una migliore
assistenza.
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
GIOCO AZZARDO. MILANO: PIU’ POTERI AI COMUNI E’ UN FATTO DI CIVILTÀ. IL 24 GIUGNO NASCE LA RETE CONTRO LA LUDOPATIA |
|
|
 |
|
|
Milano, 17 giugno 2013
- “Vogliamo difendere Milano dal
proliferare delle slot machine. Dare più poteri ai Comuni, anche di intervento
diretto per disciplinare l’apertura o la chiusura delle sale gioco, mi pare un
fatto di civiltà. Spero ora in una grande convergenza bipartisan, noi non
aspettiamo altro”. Così Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche
sociali e Cultura della Salute, in merito al decalogo che farà da guida alla
legge per il contrasto alle ludopatie presentato il 13 giugno dalla commissione
Attività produttive di Regione Lombardia.
“Per quanto riguarda
l’impegno del Comune – ha aggiunto l’assessore Majorino – il prossimo 24 giugno
costituiamo la rete contro la ludopatia, un coordinamento tra tutte le realtà
già attive sul territorio nel dare risposte alla crescente richiesta di aiuto
di chi è vittima della dipendenza da gioco”.
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
ASSESSORE CALABRIA HA PARTECIPATO AD UN INCONTRO OPERATIVO CON IL SOTTOSEGRETARIO DELL’ARINGA |
|
|
 |
|
|
Catanzaro, 17 giugno 2013
- L’assessore regionale al Lavoro
Nazzareno Salerno ha partecipato ad un incontro, a Roma, presieduto dal
Sottosegretario al Lavoro Carlo Dell’aringa, assieme agli altri assessori regionali al Lavoro. Nel corso
dell’incontro è stato stabilito che le risorse assegnate alle Regioni
“obiettivo convergenza” per gli ammortizzatori in deroga, attraverso il Piano
di Azione Coesione, pari a 288 milioni, sono aggiuntive rispetto a quelle
nazionali. Pertanto, nel procedere al riparto, le Regioni del Sud
concorreranno, come le altre, nell’attribuzione dei fondi nazionali,
complessivamente pari a circa settecento milioni. La decisione è stata
sostenuta unitariamente dal coordinamento degli assessori ed è stata fortemente
voluta dagli assessori delle Regioni dette dell’obiettivo “Convergenza” che
sono Campania, Calabria, Puglia e Sicilia, attraverso un confronto serrato,
durato alcuni mesi, dapprima con le altre regioni e poi col Governo nazionale.
Gli assessori meridionali sottolineano che, su questo tema, si è dato vita ad
un’azione di sistema tra le Regioni del Sud che, per la prima volta, hanno
sottoscritto sul tema delle politiche del lavoro un documento comune, condiviso
anche dagli Assessori al Lavoro delle Regioni Abruzzo e Sardegna, col quale
hanno congiuntamente evidenziato la necessità di definire, anche sul versante
delle politiche del lavoro e dell’occupazione, strumenti comuni, da predisporre
e, insieme, sottoporre al Governo dopo la condivisione con le parti sociali. Si
tratta di un’azione politica moderna ed efficace, che coniuga la questione sud
non in termini sterili e rivendicativi ma concretamente propositivi, cui si
darà vita a partire dalle prossime settimane.
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
LAVORO. ENTRATA CROAZIA IN UNIONE EUROPEA. ASSESSORE VENETO DOPO INCONTRO AL MINISTERO: “E’ RIMASTA SOLTANTO LA POLITICA A DIFENDERE I LAVORATORI E I DISOCCUPATI VENETI” |
|
|
 |
|
|
Venezia, 17 giugno 2013 - “E’ rimasta soltanto la politica a difendere i
lavoratori e i disoccupati veneti da quella che sarà l’invasione dei croati
sottopagati e senza regole. Assurdo constatare l’accondiscendenza delle parti
sociali”. Lo dichiara Elena Donazzan
Assessore al Lavoro del Veneto che ha partecipato il 13 giugno all’incontro
di Roma presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per trattare la
delicata situazione dell´entrata della Croazia in tema di mercato del lavoro.
“Una riunione paradossale” –
ha detto. A difendere i lavoratori che hanno perso il lavoro o coloro che,
giovani o meno giovani ma già presenti in Italia e in Veneto, é rimasta
soltanto la politica. I sindacati e le associazioni di categoria presenti hanno
infatti "mollato" totalmente a favore di una liberalizzazione senza
regole dei lavoratori della Croazia. Noi abbiamo chiesto un regime transitorio
come venne fatto anche per Bulgaria e Romania in un momento in cui la
disoccupazione é altissima visto che ci sono 170.000 lavoratori nel solo
Veneto che attivamente cercano e non
trovano lavoro".
"A quelli che oggi
cercano lavoro dico che, tutti i sindacati e i datori di lavoro, compreso il
sistema cooperativistico pare non vogliano considerarlo, ma entreranno altri
disperati in cerca di lavoro a cui verrà promessa una opportunità di
lavoro."
"Mi ha lasciato
francamente perplessa l´affermazione del sindacato friulano che ha affermato
che c´é tanto lavoro irregolare in Friuli e che la liberalizzazione limiterà
questo fenomeno, come a dire che l´illegalità in generale la risolvi dicendo
che é tutto lecito."
"Ho ricordato, insieme
alla sola Lombardia, che abbiamo il dovere di pensare ai nostri disoccupati,
italiani e stranieri qui regolarmente, in un momento in cui lavoro non ce n´é.
"
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
FSE, BEST PRACTICE SU CERTIFICAZIONE COMPETENZE LA BASILICATA INTENDE ALLINEARE L’OFFERTA FORMATIVA ALLE RICHIESTE DEL MERCATO |
|
|
 |
|
|
Potenza, 17 giugno 2013
- La Basilicata è una delle poche
Regioni in Italia, e di sicuro l’unica del Sud, ad avere un sistema innovativo
per la definizione degli standard professionali, formativi, di certificazione e
attestazione delle competenze. Il sistema lucano, oggetto di attenzione del
Coordinamento delle Regioni, rientra come buona prassi nel Rapporto Annuale di
Esecuzione 2012 presentato al Comitato di Sorveglianza del Po Fse.
Il documento, in linea con
le politiche europee e nazionali sull’apprendimento permanente e con gli
standard per la programmazione 2014-2020, definisce standard per: la
certificazione delle competenze; la progettazione e l’erogazione della
formazione; il conseguimento delle conoscenze tecnico-professionali;
l’implementazione di un sistema informativo integrato.
Con tale azione la
Basilicata intende allineare l’offerta formativa alle richieste del mercato, in
modo da costituire un riferimento con il mondo del lavoro. Il sistema è
finalizzato a innalzare la qualità delle politiche formative regionali, agendo
sul contesto socio-produttivo locale, nella consapevolezza che la risorsa più
preziosa per il rilancio economico del territorio risiede nel suo capitale
umano.
La Regione Basilicata
rappresenta, insieme ad altre quattro Amministrazioni, tutte le Regioni e
Province Autonome italiane al “Tavolo interistituzionale sull’apprendimento
permanente” della Conferenza Unificata delle regioni. In tale sede il
Dipartimento Formazione, Cultura e Sport segue direttamente con propri
funzionari, i lavori dei tavoli nazionali al fine di adeguare, in tempo reale,
il sistema regionale alle più recenti determinazioni. Tutto ciò garantisce sia
l’ampia trasparenza delle attestazioni rilasciate, sia il riconoscimento delle
competenze acquisite dai lucani su tutto il territorio nazionale ed europeo.
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
BASILICATA: FSE, GLI OBIETTIVI RAGGIUNTI CON LA PROGRAMMAZIONE 2012 LE AZIONI PIÙ SIGNIFICATIVE MESSE IN CAMPO ASSE PER ASSE |
|
|
 |
|
|
Potenza, 17 giugno 2013 - Sono
circa 43mila i destinatari di operazioni finanziate dal Programma Operativo Fse
nel periodo 2007 – 2013. Quasi la metà sono donne. Tra i beneficiari oltre il
50% sono nella fascia d’età tra 15 e 24 anni. In relazione ai titoli di studio
si registra inoltre una netta prevalenza (69%) di persone che hanno conseguito
il titolo di studio rilasciato dalla scuola dell’obbligo. Tra questi emerge
inoltre una forte prevalenza di persone che non hanno mai lavorato pari al 53%.
Per quanto riguarda la
programmazione 2012 queste le azioni più significative avviate in riferimento
ai singoli Assi.
Asse I: formazione continua
nelle imprese e apprendistato professionalizzante.
Asse Ii: avvisi pubblici per
il microcredito; credito d’imposta per l’assunzione di lavoratori svantaggiati.
Asse Iii: interventi di
inclusione sociale e lavorativa dei destinatari del Programma Copes per il
contrasto delle condizioni di povertà; attivazione del Catalogo dei corsi di
formazione per disabili; avviso pubblico per le donne riguardanti la
conciliazione dei tempi di vita e lavoro e le condizioni di sfruttamento e
violenza.
Asse Iv: azioni per
l’innalzamento della qualità del sistema regionale dell’istruzione; attivazione
di percorsi di alternanza scuola lavoro per gli studenti delle scuole
superiori; definizione del Catalogo regionale dell’Alta formazione;
realizzazione di percorsi formativi per la creazione di impresa; sostegno
all’alta formazione, attraverso il rilascio di voucher per la partecipazione a
master post universitari e a scuole di specializzazione post laurea; sostegno a
dottorandi di ricerca.
Asse V: finanziamento
iniziative sulla mobilità transnazionale e interregionale per lo sviluppo di
nuove idee imprenditoriali; avviso pubblico per la presentazione di progetti
per il rafforzamento della rete dei Centri per la Creatività della Basilicata.
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA, PASSA LA LINEA DELLA CAMPANIA SULLE RISORSE. CALDORO: "HA VINTO IL BUON SENSO." NAPPI: "RICONOSCIMENTO DELLA DURA BATTAGLIA CONDOTTA PER I LAVORATORI" |
|
|
 |
|
|
Napoli, 17 giugno 2013 - “E´
una vittoria del senso di giustizia e il riconoscimento della dura battaglia
che la Campania ha condotto, raccogliendo man mano le adesioni delle altre
Regioni, per garantire ai propri lavoratori, non soltanto parità di
trattamento, ma anche la possibilità di fruire di quegli interventi
straordinari che la drammatica situazione del Sud impone e per reperire i quali
sono stati fatti sacrifici e trovate risorse proprie che ora è giusto
considerare aggiuntive."
Così l´assessore al Lavoro
della Regione Campania Severino Nappi commenta l´esito dell’incontro svoltosi
al Ministero tra gli assessori regionali e il sottosegretario Carlo
Dell’aringa, nel corso del quale è stato stabilito che le risorse assegnate
alle Regioni dell’ Obiettivo Convergenza per gli ammortizzatori in deroga,
attraverso il Piano di Azione Coesione, pari a 288 milioni, sono aggiuntive
rispetto a quelle nazionali; per cui le Regioni del Sud concorreranno come le
altre nell’attribuzione dei 700 milioni di fondi nazionali.
"Desidero ringraziare
prima di tutti il presidente Caldoro – sottolinea Nappi - per aver seguito
costantemente la vicenda e dato tutto il sostegno della sua autorevolezza per
vincere questa complicata battaglia, durata mesi. E’ altrettanto importante
che, nel sostenere questa posizione, si sia trovata la convergenza di tutte le
Regioni, segno concreto di solidarietà sociale ma anche riconoscimento della
credibilità che la Campania ha acquisito in questi anni. Ringrazio quindi i
colleghi delle altre regioni, a partire dal coordinatore della Commissione
Gianfranco Simoncini, assessore al lavoro della Toscana. Da ultimo sottolineo
che, su questo tema, si è dato vita anche ad un’azione di sistema tra le
Regioni del Sud che per la prima volta hanno sottoscritto sul tema delle
politiche del lavoro un documento unitario, evidenziando congiuntamente la
necessità di trovare strumenti comuni, di predisporli e, insieme, di sottoporli
al Governo dopo la condivisione con le parti sociali. Si tratta di un’azione
politica moderna ed efficace che coniuga la questione sud non in termini
sterili e rivendicativi ma concretamente propositivi”, conclude Nappi.
“Ha vinto il buon senso”,
dice il presidente Stefano Caldoro.
"Abbiamo difeso i
lavoratori, lo abbiamo fatto con le ragioni della buona amministrazione",
conclude Caldoro.
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
SERVIZI PER L’IMPIEGO, LA TOSCANA INCONTRERÀ I SINDACATI IL PRIMO LUGLIO |
|
|
 |
|
|
Firenze, 17 giugno 2013 – I
problemi legati al futuro dei servizi per l’impiego saranno al centro dell’incontro
che l’assessore alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco
Simoncini ha già messo in agenda per lunedì primo luglio.
Su questo tema l’assessore
Simoncini ha già espresso nei giorni scorsi in più occasioni la sua
preoccupazione, sottolineando i rischi di un blocco dell’attività dei centri
dell’impiego.
“Negli ultimi incontri col
ministro Giovannini ed il sottosegretario Dell’aringa – ricorda l’assessore
Gianfranco Simoncini- a nome di tutte le Regioni ho denunciato la nostra forte
preoccupazione per la situazione che vivono i servizi per il lavoro che, ad
oggi, non hanno alcuna certezza sulla loro gestione a partire dal 1 gennaio
2014. Sulla base della legge oggi in vigore, le Province, in quella data, non
avranno più la competenza su lavoro e formazione. Si è però nel frattempo
aperto, alla luce dell’ipotesi di soppressione delle Province preannunciata dal
nuovo presidente del consiglio, un percorso che si preannuncia più lungo. Ad
oggi nessuna norma nazionale è stata emanata, rendendo difficile la produzione
di leggi regionali sulla materia. Inoltre vi è una pesante incertezza sulle
risorse per finanziare la gestione dei centri, anche per il ritardo che
subiranno sicuramente la programmazione e i finanziamenti del Fondo sociale
europeo, che contribuisce fortemente a garantirne il funzionamento. Anche ieri
ho riconfermato l’urgenza di un confronto in merito e di soluzione immediate.
Nei prossimi giorni si svolgerà una riunione tecnica al ministero del lavoro,
prima del prossimo incontro con il sottosegretario.”
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
LOMBARDIA: SOLO POLITICA DIFENDE LAVORATORI |
|
|
 |
|
|
Milano, 17 giugno 2013 - L´adozione di un regime transitorio, che
permetta di regolare
l´afflusso in Italia dei lavoratori croati
a partire dal 1 luglio. E´
la richiesta avanzata al Governo
dall´assessore regionale
alla Sicurezza, Protezione civile e
Immigrazione Simona
Bordonali, che, il 13 giugno, a Roma, affiancata
dall´assessore
all´Istruzione, Formazione e Lavoro Valentina
Aprea, ha messo in guardia
sui rischi che si potrebbero correre
con l´ingresso della Croazia
nell´Unione europea. ´Non è
possibile non tener conto
della situazione di grande crisi
occupazionale che stanno
attraversando le nostre regioni -
spiega Bordonali - e
pertanto sarebbe assurdo non mettere dei
paletti. D´accordo con i
colleghi del Veneto, già domani
presenteremo al Governo le
nostre osservazioni´.
L´atteggiamento
´Irresponsabile´ Delle Parti Sociali -
L´assessore Bordonali
esprime anche ´grande sorpresa e
perplessità´ per
l´atteggiamento tenuto da parti sociali,
sindacati e rappresentanti
del mondo dell´imprenditoria, che ´si
sono detti favorevoli invece
alla completa liberalizzazione´.
´E´ un atteggiamento del
tutto inconcepibile e irresponsabile -
aggiunge - chi lo spiega ai
nostri giovani disoccupati, che
crescono con un tasso
vertiginoso? Sono loro che dovrebbero
difenderli e invece sono i
primi a sferrare un attacco
frontale´.
L´esempio Degli Altri Paesi
- ´A questa stregua - conclude
l´assessore - chiediamo a
gran voce che si faccia quanto già
attuato con Romania e
Bulgaria in occasione del loro ingresso
nell´Unione europea.
Germania, Francia, Paesi Bassi e Slovenia
hanno già detto che
adotteranno misure precauzionali, noi
dobbiamo fare lo stesso´. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
“ITALIANO CANTIERE APERTO MARCHE –I.C.A.M2”, IN REGIONE LA CONCLUSIONE DEL PROGETTO PER CITTADINI STRANIERI. |
|
|
 |
|
|
Ancona, 17 giugno 2013
- Offrire un percorso integrato per
cittadini stranieri che attraverso la Rete dei Ctp della Regione Marche possono
raggiungere competenze linguistiche, socioculturali e orientamento lavorativo:
è questo l’obiettivo del progetto “Italiano Cantiere Aperto Marche –I.c.a.m2”
che si conclude con un seminario, venerdì 21 giugno alle 10.00 nella Sala Verde
del Palazzo Leopardi. Avviato ufficialmente il 12 dicembre 2011, il progetto
attua azioni di sistema a valenza regionale per l’erogazione di percorsi di
formazione linguistica ed educazione civica per cittadini immigrati. “I
processi integrativi che passano attraverso l’educazione linguistica e
soprattutto l’educazione civica – afferma l’assessore regionale ai Servizi
sociali, Luigi Viventi – hanno una valenza strategica, poiché contribuiscono a
garantire un effettivo inserimento all’interno della nostra società, della
quale oggi è importante comprendere appieno i meccanismi, le tradizioni, gli
usi e la cultura, vista anche la problematicità sociale ed economica del
momento storico che stiamo attraversando”. Il Seminario rappresenta il momento
conclusivo e di disseminazione dei risultati raggiunti per cui Paolo Mannucci,
Dirigente del Servizio Politiche Sociali, e Patrizia Cuppini, Dirigente
Scolastico dell’I.i.s. Volterra-elia di Ancona, illustreranno le fasi del
progetto realizzato e la ricaduta sul territorio. “Italiano Cantiere Aperto
Marche” è stato finanziato con Fondi F.e.i. (Fondo Europeo per l’Integrazione
dei cittadini dei Paesi Terzi) e promosso dalla Regione Marche, Servizio
Politiche Sociali in qualità di ente Capofila, in collaborazione con la P.f.
“Istruzione, Formazione Integrata, Diritto allo Studio e controlli di Primo
Livello”, in partenariato con l’Ufficio Scolastico Regionale per le Marche e
con i 13 Centri Territoriali Permanenti per l’Educazione degli Adulti (Ctp).
Attraverso l’erogazione di corsi rivolti ai cittadini dei Paesi Terzi
regolarmente soggiornati, il progetto promuove quindi modelli e buone pratiche
in un percorso integrato, in relazione alla Formazione linguistica,
all’educazione alla cittadinanza e ai diritti, all’orientamento professionale,
attraverso accordi con altri Enti pubblici (Prefetture, Province). Così da
rafforzare e consolidare la rete dei Ctp delle Marche, per dare seguito alla
Strategia Regionale avviata dal 2011 con la prima edizione di I.c.a.m. Tramite
il portale http://www.ctpreteicam.it/ è possibile accedere a numerosi servizi
informativi e formativi messi a punto da un’equipe regionale che fa capo
all’I.i.s. Volterra-elia, Ctp capofila della Rete.
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
UNA GIORNATA INFORMATIVA RIVOLTA ALLE DONNE DISOCCUPATE È PROGRAMMATA PER IL PROSSIMO VENTI GIUGNO A REGGIO CALABRIA |
|
|
 |
|
|
Catanzaro, 17 giugno 2013 - Il
prossimo venti giugno, a partire dalle 9,30, nel palazzo dell’Amministrazione
provinciale di Reggio, si svolgerà una giornata informativa dal titolo “Come
creare o trovare il proprio lavoro nel mercato che cambia”. La manifestazione,
rivolta a donne disoccupate, rientra nell’ambito del progetto “Possiamo”,
organizzata da “Italia Lavoro”, in collaborazione con le consigliere di parità
provinciali e regionali, risponde all’esigenza di arricchire il bagaglio informativo
delle donne partecipanti, irrobustendo la loro capacità di muoversi sul mercato
del lavoro locale e di intraprendere percorsi che favoriscano l’inserimento e
reinserimento nel mondo del lavoro. Le partecipanti potranno confrontarsi su
vari temi attinenti alle politiche attive del lavoro e potranno accedere ad un
set di conoscenze pratiche, che le renda più consapevoli ed informate rispetto
alle modalità e i canali di ricerca di un lavoro, alle opportunità formative e
ai fabbisogni occupazionali espressi dal territorio. Il programma prevede, dopo
la presentazione della giornata, gli interventi ed i saluti di Maria Stella
Ciarletta, Consigliera di Parità della Regione, e Daniela De Blasio,
Consigliera di Parità della Provincia di Reggio. Questi i temi delle relazioni:
“Contesto occupazionale sul
territorio. I profili professionali richiesti territorialmente e le
domande/offerte di lavoro dei vari settori e comparti” che sarà svolta da
Concettina Di Gesu, Dirigente Settore Politiche del Lavoro e Mercato del Lavoro
della Regione; “La promozione dell’occupazione femminile nella normativa
italiana. Un aggiornamento” che sarà svolta da Emanuela Mastropietro di Italia
Lavoro e “Come cercare lavoro nell’era digitale” da parte di Maria Ausilia
Barbaro, esperta politiche del lavoro e Antonello Rispoli, esperto innovazione
sociale. Seguiranno due laboratori su: “Il lavoro fai date, dall’idea
imprenditoriale alla sua realizzazione. Come sviluppare idee innovative
d’impresa e lavoro autonomo partendo dalle proprie passioni e competenze.
Individuazione di strumenti e di passi utili a facilitare il percorso di avvio
di impresa . L’accesso al credito”, curato da Antonello Rispoli, esperto
creazione start up e innovazione sociale e su “Orientamento alla ricerca del
lavoro subordinato, presentazione delle opportunità per accesso al lavoro sul
territorio locale e degli strumenti di candidatura per posizioni vacanti”.
Curato da Maria Ausilia Barbaro, esperta in politiche del lavoro. La
disponibilità è limitata a quaranta posti, pertanto per partecipare, inviare
una mail a infoparita@italialavoro.It indicando: Nome e Cognome, età, Comune di
residenza, durata dello stato di disoccupazione (in mesi), data del seminario.
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
POLITICHE SOCIALI, CRISI: REGIONE SARDEGNA SBLOCCA 125 MILIONI, INTERVENTI PER I COMUNI E BANDO LAV…ORA |
|
|
 |
|
|
Cagliari, 17 giugno 2013 La
Regione, con l´assessorato delle Politiche sociali, intensifica i propri sforzi
e gli interventi sul sociale, per venire incontro alle esigenze delle fasce
deboli e disagiate della popolazione sarda e degli enti locali, in un momento
di grave crisi.
"Per volontà del
presidente della Regione Cappellacci e della Giunta - ha sottolineato
l’assessore della Sanità e Politiche sociali Simona De Francisci, illustrando
il 13 giugno a Cagliari le novità - in
questi giorni abbiamo sbloccato fondi per complessivi 125 milioni di euro,
destinati a varie azioni, tra cui quelle contro le povertà, per i centri
antiviolenza, per la legge 162/98 per disabili gravi, sport terapia, oratori,
banco alimentare e altri".
"Inoltre, sul programma
"Ritornare a casa" - ha aggiunto l’assessore - quest’anno in via
eccezionale e una tantum, copriremo con 5 milioni di euro la quota del 20 per
cento, per legge riservata ai Comuni, in aggiunta all’intervento della Regione
dell’80 per cento. Una decisione di responsabilità che chiediamo anche ai
Comuni, che dovranno prevedere nei loro bilanci l’intervento".
Estreme Povertà. De
Francisci ha poi annunciato che la Regione sta lavorando per recuperare parte
dei fondi sulle estreme povertà destinati ai Comuni con accertate difficoltà.
Un intervento che sarà concretizzato nel prossimo assestamento di bilancio.
Bando Lav…ora. Oggi è stato
pubblicato il bando "Lav…ora" per l’inclusione sociale, con 9 milioni
di euro di dotazione finanziaria.
Sezioni Primavera. Infine,
su proposta dell’assessorato delle Politiche sociali e d’intesa con
l’assessorato della Pubblica istruzione, è stato approvato lo schema di
protocollo d’intesa, da sottoscrivere tra la Regione e l’Ufficio Scolastico
Regionale, per il finanziamento in favore dei Comuni dei servizi socio
educativi "Sezioni Primavera", servizi sperimentali per la prima
infanzia volti a migliorare il raccordo tra nido e scuola per l’infanzia e a
conciliare l’attività lavorativa dei genitori.
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
BOLZANO: PRESENTATI DATI SULLA SITUAZIONE OCCUPAZIONALE DELLE DONNE NELLE GRANDI IMPRESE ALTOATESINE 2010/2011 |
|
|
 |
|
|
Bolzano, 17 giugno 2013 - Dei 34.095 addetti occupati e dichiarati da
134 grandi aziende altoatesine al 31 dicembre 2011, 11.431 sono donne (ovvero
il 33,5 per cento ), delle quali il 27 per cento lavora part-time ed il 17,7
per cento con un contratto a tempo determinato; emerge una chiara
"segregazione orizzontale", ovvero una concentrazione delle
lavoratrici in settori precisi ed anche una loro "segregazione
verticale", ovvero scarsa rappresentanza in posizioni direttive ed
apicali, nonché un differenziale salariale.
I dati sono stati presentati
giovedì 13 giugno 2013, a Bolzano
dall´assessore provinciale al lavoro ed alle pari opportunità, Roberto Bizzo,
assieme alla Consigliera di parità Simone Wasserer. Si tratta degli esiti di
uno studio sulla situazione occupazionale delle donne nelle grandi aziende
dell´Alto Adige mappata in uno studio eseguito a cura dell´Istituto per la
promozione dei lavoratori (Afi-ipl) coi dati tramessi dalle aziende stesse
secondo le disposizioni normative (Codice per le pari opportunità, art. 46)
ogni due anni alla Consigliera di parità. Nel 2012 era stato presentato il
primo Rapporto, ora i dati sono stati aggiornati al biennio 2010/2011. Se per
il periodo 2008/2009 il totale delle aziende era di 119 (delle quali il 53,5
per cento fino a 150 addetti, il 18,4 per cento da 150 a 199 addetti ed il 28,1
per cento con oltre 200 addetti), la situazione riferita al periodo 2010/2011 è
di 134 aziende (di cui il 48,5 per cento fino a 150 addetti, il 20,9 per cento
fra 150 e 199 addetti, ed il 30,6 per cento con oltre 200 addetti).
Secondo l´assessore provinciale
Roberto Bizzo è importante sottolineare tre aspetti. Per giungere alla
conciliabilità lavoro/famiglia è opportuno giungere a d una sostanziale
modifica a costo zero dei meccanismi culturali e giungere ad una cura condivisa
dei figli e dei genitori anziani. Un altro aspetto rilevante in favore della
conciliazione sono le politiche di conciliazione, fra questeha citato il Patto
per il lavoro, l´introduzione di maggiore flessibilità nelle strutture per
l´infanzia, e la riduzione del differenziale salariale fra uomo e donna, nonché
l´audit di conciliazione con sostegni maggiorati per le aziende che pongono in
essere misure di conciliazione. Nella legge finanziaria 2012 - a seguito
proprio dello studio dell´anno scorso, come ha ricordato Bizzo, sono stati
introdotti dei voucher per la conciliazione tra famiglia e lavoro per i quali
si attende una risposta da Bruxelles."
Lo studio è stato elaborato
da Silvia Vogliotti che ne ha citato alcuni. Per quanto attiene la
"segregazione orizzontale": le donne sono concentrate nel settore
formativo (66,4 per cento), nella sanità e nell´assistenza sociale privata
(60,9 per cento), nel settore alberghiero e della ristorazione (54,3 per
cento), mentre lavorano in percentuale inferiore nel settore della lavorazione
dei metalli (14,7 per cento) ed in quello edilizio (9,9 per cento). In
riferimento alla "segregazione verticale", nelle posizioni direttive
si trovano il 6,2 per cento di donne, fra i quadri il 18 per cento; in nessun
settore la percentuale di donne in posizioni apicali si avvicina a quella degli
uomini (solo nel settore energetico a fronte di una presenza femminile
complessiva del 16,8 per cento vi sono il 10 per cento di donne dirigenti ed il
14,8 di quadri donne) .
Un altro dato, solo il 75
per cento delle donne ha un rapporto di lavoro a tempo indeterminato (egli
uomini l´81 per cento). Risulta così che ha un contratto a termine il 17,7 per
cento delle donne ed il 9,6 per cento degli uomini. Part-time lavorano il 27
per cento delle donne occupate (soprattutto fra le categorie impiegatizie ed
operaie). Come ha tenuto a sottolineare Vogliotti, il part-time Non può essere
l´unica soluzione alla conciliazione, da un latoa perché perpetua il modello
tradizionale di divisione dei ruoli nella famiglia, dall´altro perché ha forti
ripercussioni economiche nelle tasche delle donne: incide pesantemente sulle
carriere delle donne e sui redditi attuali e soprattutto sulle future pensioni
femminili.
Anche l´aspettativa è
tipicamente femminile: le donne rappresentano il 64,4 per cento delle persone
in aspettativa ed il 98,5 per cento delle persone in maternità/paternità.
Risulta così che solo l´1,5 per cento delle aspettative per maternità/paternità
è presa dai padri.
Il differenziale retributivo
tra uomo e donna risulta mediamente del 28,1 per cento (riferito ai lavoratori
a tempo pieno). Esso si attesta al 33 per cento fra gli impiegati, al 25 per
cento fra gli operai, al 15 per cento fra i quadri ed al 21 per cento fra i
dirigenti.
Per la Consigliera di parità
Simone Wasserer i dati sono scioccanti: "I risultati di questa analisi ci
mostrano la realtà: di norma sono gli uomini quelli che ottengono lavori a
tempo indeterminato, permangono ancora forti differenze salariali tra uomini e
donne, anche in conseguenza della perdurante divisione del lavoro segnata dagli
stereotipi. Sono un numero esiguo le donne che rivestono una posizione
dirigenziale nelle grandi imprese altoatesine, per non parlare delle ancora
poche possibilità riservate al tele-lavoro. Si fa ancora fatica ad intravvedere
un trend positivo nella direzione delle pari opportunità, mentre si evidenzia
una preoccupante stagnazione delle tematica stessa".
Silvia Vogliotti ha,
inoltre, posto in evidenza come sia necessario instaurare un "circolo
virtuoso" per ribaltare l´attuale situazione: "Se le donne
guadagnassero di più secondo la teoria economica sarebbero molto più numerose
quelle donne disposte a lavorare fuori casa, con la conseguenza che verrebbero
pagati maggiori contributi sociali e tasse allo Stato, che con queste entrate
potrebbe finanziare nuovi posti di lavoro nei servizi di cura e nei lavori
domestici, che sono proprio i servizi che le lavoratrici comprerebbero sul
libero mercato. Ma anche sarebbe favorito l´aumento dei congedi parentali
richiesti dai padri".
Resta pertanto ancora molto
da fare ed è opportuno individuare nuove soluzioni per ottenere una vera parità
tra uomini e donne. A tal fine, come è stato convenuto, è opportunot un
ulteriroe sviluppo delle problematiche occupazionali in un´ottica di genere
tenendo presente come il lavoro femminile costituisca una risorsa preziosa da
valorizzare ulteriormente.
|
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|