Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MERCOLEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 WEB E BEAUTY FLASH ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Mercoledì 10 Luglio 2013
LOMBARDIA.LATTE: PRIMO PASSO PER TRATTATIVA SU PREZZO  
 
Milano - ´Quello che abbiamo segnato oggi è un primo passo, una prima tappa che ci dà la possibilità di stabilire una tempistica. Abbiamo fissato un incontro con gli industriali, che sarà seguito martedì da un successivo focus tra le parti, nell´ambito del quale il nostro ruolo diventa secondario´. E´ quanto ha detto l´assessore regionale all´Agricoltura, Gianni Fava, al termine dell´incontro, che si è svolto oggi in Regione - non senza qualche effervescenza verbale - con l´obiettivo di arrivare a una definizione congiunta del prezzo del latte tra associazioni di categoria e industriali, rappresentati unicamente da Massimo Forino, direttore di Assolatte. ´Ho preso questa iniziativa - ha specificato Fava - su sollecitazione dei produttori e delle rappresentanze, rivendicando il ruolo di Regione Lombardia che pur essendo di terzietà assoluta in tema di definizione del prezzo, non può esimersi dal tentativo di arrivare a fissare regole condivise´. ´Credo fosse importante far sedere tutti gli attori del sistema attorno a un tavolo - ha aggiunto l´assessore Fava -. Le trattative sindacali seguono sempre un certo iter e hanno bisogno di essere messe a punto. Abbiamo messo dei punti fermi, abbiamo stabilito un percorso, credo che da qui alla prossima settimana possano esserci novità positive´.  
   
   
LUCIANO TRENTINI CONFERMATO AI VERTICI DEL GRUPPO CONSULTIVO PROMOZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA  
 
Ferrara - Luciano Trentini, responsabile della innovazione e delle relazioni europee del Cso, Centro Servizi Ortofrutticoli è stato eletto alla Vice Presidenza dell’Organismo di collegamento tra sistema produttivo e Commissione europea. Dopo un biennio alla Presidenza, nella riunione del 4 luglio 2013, Luciano Trentini, in rappresentanza del commercio agroalimentare, è stato confermato alla Vice Presidenza. La Presidenza per il prossimo biennio sarà del Copa-cogeca in rappresentanza delle cooperative agricole. “Una esperienza molto positiva - dichiara Luciano Trentini - che, con la riconferma, mi permette di continuare il percorso avviato in vista della approvazione del nuovo regolamento sulla promozione dei prodotti agroalimentari, previsto per il prossimo biennio. “In un momento in cui - continua Luciano Trentini - è sempre più importante ricercare nuovi mercati, soprattutto extra europei, per collocare le produzioni agricole ed in particolare quelle ortofrutticole, la promozione è lo strumento indispensabile per comunicare la qualità delle produzioni europee e accompagnare le imprese che vogliono raggiungere nuovi mercati.  
   
   
IL VENETO PRESENTA LA SUA AGRICOLTURA ALL’IOWA  
 
Venezia - Il Governatore dello Stato dell´Iowa (Usa), Terry E. Branstad, è stato ricevuto ieri a Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale, dall´assessore all´agricoltura Franco Manzato, che ha presentato il Veneto per le sue eccellenze nel settore agroalimentare e vitivinicolo. “Spesso riceviamo richieste, da parte di Stati esteri, di poter visitare le nostre aziende agricole, di conoscere il funzionamento dei nostri sistemi di qualità produttiva e di accoglienza - ha detto l´assessore - e ciò significa che il sistema primario rappresenta una vera risorsa, economica e culturale, conosciuta in tutto il mondo per le sue peculiarità, che producono annualmente un fatturato di 5,2 miliardi di euro”. “Questo incontro – ha concluso Manzato – è stato il proseguo di un rapporto di collaborazione che dura da quasi vent’anni, risalente ad un protocollo di intesa sottoscritto già nel 1997, redatto con l’obiettivo di facilitare gli scambi tra le realtà produttive come il Consorzio del Radicchio e il Consorzio del Prosecco, e produzioni statunitensi”.  
   
   
EMILIA ROMAGNA, SVILUPPO RURALE: AL VIA IL CONFRONTO SUGLI OBIETTIVI DEL PSR 2014-2020.  
 
Bologna - E’ un’agricoltura più innovativa, amica dell’ambiente e fonte di buona occupazione, ma anche un’agricoltura più forte grazie all’esperienza dei progetti di filiera, quella che si delinea da un primo bilancio del Programma di sviluppo rurale dell’Emilia-romagna 2007-2013 presentato l’ 8 luglio a Bologna nel corso del convegno “Risultati e nuova programmazione. Lo sviluppo rurale in Emilia-romagna”, che a pochi giorni dall’accordo sulla nuova Politica agricola comune è servito per delineare gli obiettivi della nuova programmazione 2014-2020. “Questo Psr - ha sottolineato concludendo i lavori il presidente della Regione Vasco Errani – ci consegna risultati significativi e importanti che ci forniscono anche la strategia da seguire per il futuro. In particolare con i progetti integrati di filiera, abbiamo anticipato una scelta strategica della nuova Pac. Dobbiamo continuare in questa direzione facendo un ulteriore salto di qualità in un quadro di forte programmazione nazionale”. “Il numero delle aziende agricole beneficiarie è aumentato del 28%, con un picco del 76% in montagna – ha spiegato l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni – gli investimenti aziendali hanno generato un valore aggiunto del 15% e un aumento dell’11% degli occupati, i giovani hanno rappresentato il 26% delle domande presentate e, tra le ditte individuali, il 50% dei contributi concessi per le competitività “. Con il prossimo Psr andranno riconfermati questi esiti cercando però di coinvolgere in processi innovativi l’insieme degli agricoltori regionali, in particolare quelli più in difficoltà di mercato e di reddito, delle aree rurali e montante più problematiche. “Questo potrà accadere solo se decideremo, tutti insieme - ha aggiunto Rabboni - di destinare la gran parte delle risorse della futura programmazione alle diverse forme possibili di reti di impresa.“ I dati del Psr 2007-2013. Il ruolo dei progetti di filiera. Nel periodo 2007-2013 le aziende agricole che hanno ricevuto finanziamenti del Psr sono cresciute del 28%, con un picco del 76% in montagna (quelle in cui l’agricoltura è lo strumento principale di presidio del territorio e di contrasto allo spopolamento). I giovani agricoltori hanno rappresentato il 26% del totale delle domande ammesse e il 50% dei contributi concessi per la competitività sulle ditte individuali. Il sostegno alle produzioni biologiche ha assorbito il 34% delle risorse, mentre i prodotti Dop e Igp hanno potuto contare su oltre la metà dei finanziamenti impegnati. Non solo: il Psr 2007-2013 ha coinvolto oltre 208 mila ettari (il 20% del totale) in interventi di carattere ambientale e ha permesso di ridurre del 42% le concimazioni azotate, del 51% l’uso di fitofarmaci, di 200 mila tonnellate all’anno le emissioni di Co2. Di particolare rilievo poi il ruolo che hanno avuto i progetti di filiera, vero e proprio tratto distintivo della programmazione 2007-2013, voluto dalla Regione Emilia-romagna per promuovere la collaborazione tra aziende di produzione, trasformazione e commercializzazione, rafforzando in particolare il ruolo della parte agricola, tradizionale anello debole della catena. Quasi l’80% dei progetti ha introdotto vincoli di conferimento della materia prima grazie ai quali si sono consolidati gli sbocchi di mercato per gli agricoltori. I progetti di filiera hanno generato nuovi posti di lavoro nel 44,9% dei casi e nel 71% rafforzato la sicurezza sul lavoro. Un monitoraggio effettuato sugli investimenti aziendali, a due anni dalla loro conclusione, ha infine mostrato un incremento del 18% della produzione lorda vendibile, del 15% del valore aggiunto nelle aziende beneficiarie e dell’11% delle unità di lavoro. Gli obiettivi per il Psr 2014-2020: reti di impresa, innovazione, accesso al credito più facile, meno burocrazia. Estendere l’esperienza degli accordi di filiera e delle reti di impresa che dovranno diventare una vera priorità, sostenere le partnership tra le imprese agroalimentari e il mondo della ricerca per promuovere l’innovazione e il trasferimento tecnologico, rendere più facile l’accesso al credito per i beneficiari del Psr , ridurre la complessità burocratica per gli adempimenti europei. Sono questi alcuni degli obiettivi che la Regione ha lanciato per allargare la platea delle imprese beneficiarie, in particolare le più marginali, del prossimo Psr e sui quali ha avviato oggi il confronto con il mondo agricolo regionale. Si tratta di cogliere appieno alcune delle opportunità offerte anche dal nuovo regolamento che prevede significativi incentivi economici proprio per i progetti collettivi e integrati, ma anche per il “partenariato d’innovazione” veri e propri accordi operativi tra mondo agricolo e della ricerca. Per quanto riguarda l’accesso al credito, tra le proposte della Regione il rafforzamento dell’esperienza di “Investi agricoltura”, in collaborazione con Istituti di credito e Consorzi Fidi, che ha permesso in questa programmazione l’immediato anticipo fino al 100% dell’investimento e un pre-ammortamento di 18 mesi con il solo pagamento degli interessi.  
   
   
CONSORZI BONIFICA, CAMPANIA: "OPPORTUNITÀ PER PRODURRE ENERGIA ELETTRICA ECOSOSTENIBILE"  
 
Napoli - "A seguito dell´assegnazione delle risorse ai consorzi di bonifica del centro-sud Italia da parte del ministero per le Politiche agricole, attraverso l´ex Agensud, si aprono nuove opportunità per la produzione di energia elettrica ecosostenibile." Così Daniela Nugnes, assessore all´Agricoltura della Regione Campania. "Tra le regioni a cui è rivolto il bando - aggiunge - c´è anche la Campania e prevede che si possano sfruttare le opere già esistenti per l´irrigazione estiva per produrre energia. Al tempo stesso, gli impianti a regime contribuiranno a compensare i notevoli consumi di energia elettrica dovuti all´esercizio degli impianti irrigui e alle opere di bonifica idraulica. Questo bando - prosegue - va ad aggiungersi alle attività di gestione delle risorse idriche previste dal Programma di sviluppo rurale (misura 125). L´attenzione dell´assessorato all´Agricoltura alle tematiche dell´energia ecosostenibile e alle problematiche dei consorzi di bonifica è alta. A tale proposito, inoltre, è mia intenzione sollecitare il Ministero anche sulle tematiche connesse alla depurazione delle acque destinate all´irrigazione per dare un maggiore segnale di attenzione agli operatori del comparto agricolo, garantire maggiore sicurezza ai cittadini e assicurare il rispetto dell´ambiente e dei suoli agricoli" conclude la Nugnes.  
   
   
INFORTUNI MORTALI, REGIONE TOSCANA AGLI AGRICOLTORI: “ADERITE AL PROGETTO PILOTA DELLA REGIONE PER PREVENIRLI”  
 
Firenze – “Molto abbiamo fatto e stiamo continuando a fare per prevenire gli infortuni in agricoltura. Ma evidentemente non è ancora sufficiente e dobbiamo fare ancora di più. In quest’ultimo periodo si sono verificati infortuni mortali; l’ultimo, ieri in provincia di Siena, ha coinvolto un ragazzo di appena 17 anni. Come Regione Toscana stiamo portando avanti un progetto pilota che ha proprio l’obiettivo di ridurre, e possibilmente annullare, gli infortuni derivanti dall’uso di trattori e motocoltivatori. Voglio personalmente invitare gli agricoltori ad aderire quanto più numerosi possibile a questo progetto”. Dopo gli ultimi incidenti che in quest’ultimo periodo hanno provocato la morte di agricoltori, l’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni rivolge un appello agli agricoltori perché aderiscano al progetto pilota varato dalla Regione proprio per prevenire gli infortuni in agricoltura. Il progetto pilota della Regione Toscana - Partendo dai dati infortunistici che evidenziano come il trattore e il motocoltivatore siano tra i maggiori responsabili di infortuni gravi e mortali, la Regione Toscana ha varato (decreto del 28 dicembre 2012) il piano mirato regionale “Progetto pilota per l’assistenza nell’implementazione della sicurezza delle attrezzature agricole nelle micro/piccole aziende”. Il progetto prevede un finanziamento complessivo di 700.000 euro per l’adeguamento di trattori e motocoltivatori dei lavoratori autonomi (arco di protezione e cinture di sicurezza). I soggetti individuati per ricevere il finanziamento sono i conduttori di aziende individuali, con età del conduttore avanzata e dotazione di mezzi vetusti: cioè quelle aziende in cui i conduttori non sono propensi ad investire, ma che comunque proseguono l’attività agricola, per necessità o per passione. Il progetto finanzia il 50% degli adeguamenti necessari a mettere in sicurezza il trattore e/o il motocoltivatore per un massimo di 1.500 euro ad azienda. A fronte di questo incentivo, il soggetto beneficiario si impegna a frequentare un’attività di formazione sulla sicurezza sui luoghi di lavoro. In tema di sicurezza sul lavoro in agricoltura, c’è anche il progetto regionale di informazione sul territorio “Coltiva la sicurezza”, che prevede iniziative mirate di informazione e assistenza per chi si occupa di prevenzione e per gli stessi agricoltori. Un camper appositamente attrezzato svolge la funzione di stand itinerante. L’andamento degli infortuni in agricoltura nel periodo 2008-2012 - Dall’entrata in vigore della legge regionale, gli infortuni nel comparto agricolo forestale sono diminuiti del 17%. Dai 3.986 del 2007 (di cui 5 mortali), sono scesi a 3.288 del 2011 (di cui 7 mortali), fonte Inail. Va detto però che i dati sono approssimati per difetto, perché sono esclusi dall’obbligo di assicurazione i lavoratori autonomi per i quali l’attività agricola non sia prevalente, i cosiddetti “agricoltori della domenica”. E molti infortuni, spesso gravi e mortali, capitano proprio alle persone che si dedicano parzialmente o solo per passione a questa attività, e quindi non risultano conteggiati nei dati ufficiali Inail. E comunque, per quanto i dati risultino in diminuzione, quello agricolo resta fra i settori di attività economica più a rischio, assieme alla lavorazione dei metalli, dei minerali non metalliferi, del legno, e al settore edile. L’attività di vigilanza - Nel 2012, le 12 Asl toscane hanno fatto nelle aziende 840 controlli (40 in più rispetto agli 800 programmati). Sono state controllate 324 aziende su 824 (39%). I trattori non conformi s0no risultati 65 su 592 (11%), i motocoltivatori, 4 su 64 (6%); le motoseghe, 9 su 207 (4%).  
   
   
ENERGIE RINNOVABILI IN AGRICOLTURA: SARDEGNA, CENTINAIA DI AZIENDE POTRANNO CONTARE SU INTEGRAZIONE AL REDDITO  
 
  "I coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali che vorranno installare nella propria azienda un impianto eolico fino a 60 kw per singola impresa e fino a 200 kw in forma associata, lo potranno fare senza anticipare neppure un centesimo”. Lo ha annunciato l’assessore regionale dell’Agricoltura Oscar Cherchi nel corso della conferenza stampa svoltasi questa mattina nella sede Argea ad Oristano, alla presenza dei vertici del Banco di Sardegna e della Sfirs. "E’ l’inizio di un percorso importante, - ha spiegato l’assessore - che servirà agli imprenditori agricoli per diminuire i costi di gestione della propria azienda, in un momento difficile come quello attuale”. In pratica, le aziende agricole potranno contare su un’integrazione al reddito che deriverà dalla cessione dell’energia elettrica prodotta dal vento al Gse (Gestore Servizi Energetici), che acquisterà pertanto tutta la produzione di ogni singola ‘torre’. Il corrispettivo che il Gse pagherà all’azienda agricola servirà al titolare per l’ammortamento del costo dell’investimento e per ottenere un’adeguata remunerazione. Secondo una stima, l’agricoltore potrà contare su un reddito integrativo di seimila/ottomila euro all’anno, al netto delle rate di ammortamento che durerà 10 anni, concluso il quale l’agricoltore percepirà l’intero importo della vendita dell’energia al Gse, stimata in circa 40 mila euro annuali. Il costo di realizzazione di un impianto eolico con potenza produttiva di 60 kw è di circa 250/300 mila euro. L’intero importo potrà essere finanziato dal Banco di Sardegna, come confermato dal Direttore generale Giuseppe Cuccurese. La Sfirs, finanziaria regionale, grazie al Fondo stanziato dalla Regione, garantirà l’80% dell’investimento; il restante 20% sarà garantito dallo stesso Banco di Sardegna. Massimo Concas, che ha rappresentato la Sfirs, ha spiegato, che a seguito dei primi due milioni del Fondo, che sono stati messi a disposizione in questi giorni, potrà essere prestata garanzia ad oltre 100 imprese richiedenti. "Il Fondo - ha infine annunciato l’assessore Cherchi – sarà incrementato nei prossimi mesi fino ai sette milioni, appositamente previsti dalla Giunta a questo scopo".  
   
   
PESCA: 10 LUGLIO ANNULLATO INCONTRO AL MIN. LAVORO PER ACCORDO CIGS SBLOCCA 30 MLN DI EURO PREVISTI DA LEGGE DI STABILITÀ COOPERAZIONE, ARMATORI E SINDACATI: “IL RINVIO È SOLO UN PRETESTO”, CONFERMATO PRESIDIO IN VIA FORNOVO  
 
“E’ stato annullato all’ultimo momento l’incontro previsto per domani presso ministero del lavoro per siglare l’accordo che avrebbe consentito l’utilizzo immediato dei 30 milioni di euro previsti nella Legge di stabilità e destinati al settore” lo annunciano indignati i sindacati di categoria della pesca, assieme alle associazioni cooperative ed armatoriali, lamentando che non è la prima volta che a poche ora dall’incontro, viene rimandato un appuntamento così atteso dal settore. “Siamo convinti a questo punto che i vari rinvii siano solo un pretesto. Un atteggiamento che non fa che aumentare lo stato di forte malessere vissuto dagli operatori, che sono ancora in attesa di ricevere non solo i pagamenti per la cassa integrazione dello scorso anno ma anche per quella del 2011.” Commentano il coordinamento pesca dell’Alleanza delle Cooperative, la Federpesca, la Flai-cgil, Fai-cisl e Uila Pesca, nell’annunciare che domani il presidio in via Fornovo di una rappresentanza di pescatori provenienti da tutta Italia, già programmato da tempo, si terrà comunque e diventerà “una vera e propria protesta”. “Saremo lì perché vogliamo essere ricevuti. La crisi che attraversa il settore ha bisogno di risposte immediate e non di continue fumate nere. La pesca è l’unico settore produttivo di questo paese a non avere un sistema di ammortizzatori sociali strutturati ed una disciplina propria in materia sociale. E non è più possibile proseguire su questa rotta” . I sindacati di categoria della pesca, assieme alle associazioni cooperative ed armatoriali annunciano che chiederanno immediatamente alle competenti commissioni parlamentari dell’agricoltura una audizione ad hoc “poiché le risposte ai lavoratori del settore devono essere immediate e non sono più procrastinabili”.  
   
   
EXPO 2015 - IL PIEMONTE SI CANDIDA A GESTIRE IL CLUSTER DEL RISO E´ IL PRINCIPALE PRODUTTORE IN ITALIA: ABBINATO AI GRANDI VINI, FORMAGGI, TARTUFI, NOCCIOLE E CIOCCOLATO, IL RISO SARA´ L´INGREDIENTE BASE PER PROMUOVERE L´INTERA ENOGASTRONOMIA SABAUDA  
 
Si è insediato ieri mattina a Torino il tavolo ‘Piemonte Expo 2015’, la cabina di regia creata dalla Regione Piemonte, e di cui fanno parte anche il Comune di Torino, l’Unione delle Province, Ceipiemonte, Unioncamere e il sistema delle fondazioni bancarie, coordinerà la partecipazione dell’intero territorio piemontese al grande evento. Presenti, presso la sala della Giunta regionale, il presidente della Regione Piemonte Roberto Cota con l’assessore al Turismo incaricato all’Expo 2015 Alberto Cirio, il sindaco di Torino Piero Fassino e gli altri rappresentanti del tavolo di lavoro. Obiettivo dell’incontro stabilire le modalità di partecipazione diretta del Piemonte all’Expo, a meno di due anni dall’apertura ufficiale il 1° maggio 2015. “L’expo 2015 sarà uno degli eventi di maggiore rilievo degli ultimi decenni - dichiarano il presidente Cota e l’assessore Cirio - e il Piemonte non avrà una partecipazione come le altre regioni, ma da protagonista, grazie alla possibilità di gestire il cluster tematico del riso: ne siamo il principale produttore in Italia e, abbinato ai grandi vini, formaggi, tartufi, nocciole e cioccolato, il riso sarà l’ingrediente base per promuovere l’intera enogastronomia piemontese”. Durante l’Expo vengono serviti giornalmente circa 35mila pasti: gestendo il cluster del Riso, il Piemonte avrà l’opportunità di dare i sapori del proprio territorio ai pasti serviti all’interno del padiglione tematico. Occasione decisiva nell’avvicinamento al 2015 sarà il forum internazionale che verrà ospitato alla Reggia di Venaria dal 2 al 4 ottobre prossimi: si tratta del penultimo appuntamento operativo prima dell’apertura dell’evento e vi prenderanno parte circa un migliaio di delegati di tutti i Paesi accreditati. “L’appuntamento di Venaria - proseguono Cota e Cirio - sarà una straordinaria occasione di visibilità per il nostro territorio. Durante il forum cominceremo a proporre i pacchetti turistici per fare in modo che, accanto alle mete più classiche come Roma, Venezia o Firenze, una parte dei 20 milioni di visitatori attesi per l’Expo scelga di visitare il Piemonte. Inoltre, proporremo le nostre imprese nell’elenco dei fornitori ufficiali, che costruiranno fisicamente la cittadella e tutti i padiglioni: il forum di ottobre sarà un’importante occasione per tessere rapporti anche in questa direzione”. L’esposizione Universale del 2015 ritornerà in Italia dopo oltre un secolo dall’edizione ospitata a Milano nel 1906. Sarà dedicata alla nutrizione, il più importante focus politico, sociale ed economico del Xxi secolo, con il tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. 131 i Paesi e le organizzazioni internazionali che hanno già aderito all’evento, che si svilupperà nell’arco di sei mesi, dal 1 maggio al 31 ottobre 2015, su un’area espositiva di oltre un milione di metri quadrati. Sono attesi 20 milioni di visitatori, di cui circa 6 milioni dall’estero. La ricaduta economica immediata per il sistema turistico è stimata intorno ai 4,8 miliardi di euro e, in base a uno studio dell’Università Bocconi di Milano, un impatto a breve termine entro il 2020 sull’intero territorio nazionale di 25 miliardi di euro di produzione aggiuntiva, 10,5 miliardi di euro di valore aggiunto e di oltre 200 mila posti di lavoro. All’interno dell’Expo ogni paese avrà un proprio Padiglione espositivo (il Padiglione Italia si ispirerà all’immagine di un vivaio e dell’albero della vita e avrà cinque elementi cardine: Energia, Tecnologia, Trasparenza, Natura e Acqua). Ai padiglioni dei vari paesi si affiancheranno cinque Padiglioni Tematici (Padiglione Zero, Future Food District, Art&food, Children Park e Parco della Biodiversità) in cui il tema dell’Expo sarà sviluppato mediante percorsi espositivi, installazioni artistiche ed elementi attrattivi. Terza anima funzionale dell’Expo saranno i Cluster, spazi espositivi di grande attrattività, che consentiranno ai paesi partecipanti di mostrare le loro tradizioni agricole, diversità culturali e prodotti di alta qualità, offrendo ai visitatori un´esperienza culinaria unica: saranno in tutto nove e ognuno raggrupperà i vari paesi sotto uno stesso cappello tematico: sei specifiche catene alimentari (Riso, Cereali e Tuberi, Spezie, Cacao, Caffè, Frutta e Legumi) e tre tematiche di particolare rilevanza globale (Agricoltura e Nutrizione in Zone Aride, Mare e Isole, ecosistemi del Bio-mediterraneum).  
   
   
FAUNA: INVERNO RIGIDO HA FALCIDIATO CERVI IN FVG, 44 DECESSI  
 
Trieste - Un lungo inverno protrattosi per buona parte della primavera, con temperature sotto la media e precipitazioni superiori alla norma, ha causato una notevole morìa di animali selvatici, in particolare cervi e caprioli. Il personale della stazione forestale di Forni Avoltri e il Corpo di Polizia Provinciale hanno operato congiuntamente nell´opera di recupero della selvaggina morta o in difficoltà. Ben 66 animali recuperati sui territori dei comuni di Forni Avoltri, Rigolato e Comeglians nei primi 6 mesi dell´anno, 56 dei quali solo dal primo marzo a metà maggio, con un bilancio di 64 morti e 2 feriti. Una parte degli animali morti sono stati inviati al Centro Grifoni di Cornino e un´altra all´Istituto Zooprofilattico di Basaldella per gli esami di laboratorio necessari a definire le cause dei tanti decessi. La selvaggina ancora viva è stata invece consegnata al Centro Recupero Fauna di Campoformido per essere curata e riabilitata e per poi venire liberata nel suo habitat naturale. Nel dettaglio, sono stati recuperati: 44 cervi di cui 1 vivo, 18 caprioli, 1 volpe, 2 lepri e 1 allocco vivo. Gli esami autoptici hanno rivelato che gli animali sono stati vittime della carenza di cibo per un periodo eccessivamente lungo dovuto alla copertura nevosa che si è protratta, anche a quote basse, fino alla tarda primavera. In sostanza, la fame è stata la causa dei tanti decessi e quindi delle numerose carcasse rinvenute fino a metà giugno, una selezione naturale che quest´anno è stata particolarmente severa.  
   
   
SUINI, SIGLATA A MANTOVA INTESA DI FILIERA ACCORDI POSSIBILI SE GLI INTERESSI SONO COMUNI  
 
Mantova . Un accordo per il miglioramento della qualità del prodotto e la sua valorizzazione attraverso strumenti tecnici e modelli di relazione che garantiscano maggior trasparenza del sistema, per aumentare la fiducia tra gli operatori e le garanzie di un´equa ripartizione del valore tra i soggetti della filiera dei suini. E´ quello firmato l’ 8 luglio a Mantova tra numerose organizzazioni economiche in rappresentanza di allevatori e macellatori, consorzi di tutela di salumi Dop, associazioni tecniche, organizzazioni cooperative e professionali agricole di Emilia-romagna, Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia, Regioni che da sole rappresentano oltre il 70% della produzione nazionale. Risultato Cercato Da Tutte Le Regioni - ´E´ il primo atto - ha detto l´assessore regionale all´Agricoltura, Gianni Fava presente alla sottoscrizione - di una serie di iniziative da parte di Regioni che hanno trovato soluzioni omogenee a problemi omogenei. Il fatto che questa tematica sia condivisa da Regioni differenti, a prescindere dagli orientamenti politici, rappresenta un valore aggiunto e dimostra che finalmente si parla la stessa lingua in un´area che ha una propria omogeneità e che deve affrontare i problemi con serietà e professionalità. In questo momento diamo un segnale forte, voluto da tutte le Regioni presenti, nella direzione di orientare i mercati attraverso regole certe e dare risposte al settore. Se le amministrazioni pubbliche riescono a trovare soluzioni in tal senso, credo che i cittadini possano essere soddisfatti. Oggi per la prima volta si mettono insieme tutti i soggetti della filiera, che convengono su regole comuni. Non era mai successo, credo che su questo punto non possiamo che essere soddisfatti´. Chiuso Confronto Su Punti Rimasti Irrisolti - L´intesa è stata promossa dagli Assessorati regionali all´Agricoltura delle regioni maggiormente produttive, a dimostrazione dell´impegno nel sostegno della filiera ed è frutto di un complesso confronto in particolare per quanto riguarda due questioni da tempo irrisolte nel settore: la definizione del ´peso morto ´ di riferimento e l´applicazione del sistema di classificazione delle carcasse richiesto dall´Unione Europea. Tra gli impegni sanciti, l´applicazione simulata della classificazione delle carcasse nel sistema di pagamento dei suini. Con l´assessore lombardo Gianni Fava hanno presenziato alla firma gli assessori all´Agricoltura dell´Emilia-romagna Tiberio Rabboni, del Piemonte Claudio Sacchetto, e del Veneto Franco Manzato. L´intesa dovrà essere trasmessa alla Conferenza delle Regioni e al ministero delle Politiche agricole, Alimentari e Forestali per proporne la condivisione a livello nazionale  
   
   
PRESENTAZIONE DELLA DOUJA D´OR 2013 ECCELLENZA DEL TERRITORIO ASTIGIANO  
 
  “Legare le migliori tradizioni ed eccellenze del nostro territorio astigiano, ovvero il cibo e il vino, alla grande occasione rappresentata dall’Expo 2015. Credo che Asti meriti di giocare questa sfida, perché in questi anni ha intrapreso un percorso di crescita importante, che oggi deve essere sfruttato appieno. É necessario puntare in alto, e utilizzare il potenziale costituito dalle nostre eccellenze enogastronomiche non soltanto attraverso la Candidatura a Patrimonio mondiale dell’Unesco, ma anche mettendole sotto i riflettori degli oltre 130 paesi che parteciperanno all’Expo. Il valore del cibo e la qualità dei nostri vini rappresentano un bene inestimabile che necessita, per essere sempre più attrattivo, di essere potenziato e diffuso con grande energia. E la Douja d’Or ne è un esempio concreto”. Queste le parole dell’assessore regionale Giovanna Quaglia, alla conferenza stampa di presentazione dell’edizione 2013 della Douja d’Or. “Novità della prossima edizione – ha concluso Quaglia – sarà la presentazione di un progetto promosso dall’Assessorato regionale del Piemonte alle Pari opportunità e dalla Commissione regionale per le Pari opportunità, per promuovere la crescita dell’imprenditoria agricola in rosa, perchè costituisce una realtà senza dubbio da valorizzare”.  
   
   
IL VIA DELLA GIUNTA TOSCANA ALL’ACCORDO DI PIANIFICAZIONE PER IL PARCO AGRICOLO DELLA PIANA  
 
Firenze – La Giunta regionale ha dato l’ 8 luglio il via all’accordo di pianificazione per definire l’esatta perimetrazione del Parco agricolo della Piana e per attuarne gli elementi costitutivi, armonizzando gli strumenti urbanistici degli 8 comuni (Firenze, Sesto, Campi Calenzano, Carmignano, Poggio a Caiano, Signa e Prato) e delle due province di Firenze e Prato interessate dal territorio del Parco agricolo. “Con questo percorso – ha commentato il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi – consegneremo alle generazioni future un grande polmone verde di ben 7.000 ettari dentro l’area più intensamente urbanizzata della Toscana. Un grande atto di programmazione urbanistica”. “L’obiettivo dell’accordo promosso dalla Regione con tutti gli enti competenti – spiega l’assessore al governo del territorio Anna Marson – è quello di salvaguardare e qualificare la dotazione di aree rurali e naturali al centro dell’area più densamente popolata e infrastrutturata della Toscana, la piana tra Firenze e Prato. Un passaggio essenziale per promuovere il riequilibrio anche ecologico dell’area metropolitana centrale della nostra regione”. In sostanza la visione di sintesi del Parco, che attraverso l’accordo di pianificazione sarà condivisa con tutti gli strumenti della pianificazione e programmazione delle amministrazioni coinvolte, è “un continuum – aggiunge Marson – di aree agricole e agro-ambientali, qualificate e rese fruibili sia attraverso connessioni ecologiche che attraverso una rete dedicata alla mobilità alternativa in grado di permeare e connettere tra loro insediamenti urbani, nodi di interscambio modale e beni culturali. La riqualificazione degli insediamenti limitrofi, la valorizzazione dei beni culturali, il ridisegno dei margini urbani e gli interventi di forestazione che possano concorrere al miglioramento del microclima e alla mitigazione delle opere infrastrutturali, miglioreranno complessivamente non solo l’immagine ma anche le funzioni e le prestazioni di una grande città multicentrica impostata intorno a un grande parco agricolo metropolitano”. Per l’attuazione di questi obiettivi la Regione si è assunta di recente ulteriori impegni programmatici inseriti nella nuova variante al Pit all’esame del Consiglio regionale. Il perfezionamento dell’accordo di pianificazione fra Regione e enti locali consentirà a questi ultimi, attraverso la puntuale definizione del perimetro e delle norme relative al parco nei propri strumenti di pianificazione, di ridurre i tempi rispetto alle salvaguardie (di durata triennale) che scatteranno con la prossima adozione in Consiglio regionale della variante al Pit.  
   
   
AICIG: SODDISFAZIONE PER LA PROGRAMMAZIONE DEI VOLUMI PER IL SETTORE DEI PROSCIUTTI DOP  
 
Notevole soddisfazione all’Associazione dei Consorzi Italiani ad Indicazione Geografica per l’approvazione della programmazione produttiva per i prosciutti Dop. Al termine di un laborioso e complesso negoziato, la Commissione, il Parlamento ed il Consiglio dei Ministri europei hanno finalmente trovato un accordo politico in merito alle richieste italiane nell’ambito dell’Ocm unica all’interno della Riforma della Pac e definito quindi le basi per una norma che consentirà ai prosciutti Dop di regolamentare le produzioni tutelate in funzione dell’andamento del mercato. “Da sempre – afferma l’on. Mario Catania - mi sono battuto per l’accoglimento di una richiesta proveniente dal mondo della produzione per la programmazione dei volumi produttivi dei prodotti Dop e Igp. Per questo le notizie provenienti da Bruxelles mi confortano e rendono merito a tutti quelli che, sia all’interno del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali sia all’esterno, hanno lavorato in tal senso”. “E’ con enorme piacere – afferma il Presidente dell’associazione Giuseppe Liberatore - che Aicig accoglie la decisione di Bruxelles che, nell’ambito della Riforma della Pac, ha previsto una norma che permetterà di regolamentare l’offerta dei prosciutti Dop. Dopo anni di paziente lavoro a fianco dei Consorzi di Parma e San Daniele, Aicig si rallegra che Commissione, Parlamento e Consiglio dei Ministri europei abbiano recepito le istanze italiane sostenute con determinazione dal nostro Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Un particolare ringraziamento va riservato al Presidente della Commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento Europeo, on. Paolo De Castro, per l’impegno e la tenacia con cui ha guidato le negoziazioni su questo argomento, sostenuto dai colleghi on. Dorfmann e on. Scottà. Questo importante successo corona il lavoro di squadra dei Consorzi di tutela italiani. Fare sistema è un modo per portare all’attenzione delle istituzioni nazionali e comunitarie le esigenze dei prodotti di qualità, simboli eccellenti del Made in Italy agro-alimentare”  
   
   
LA GAMMA DI ECCELLENZA CARAPELLI.IL NOBILE CARAPELLI  
 
Il Nobile è un olio extra vergine di oliva pregiato a bassa acidità (0,3% al momento dell´imbottigliamento). Un nettare di oliva dalla grande personalità, dal gusto morbido e leggermente fruttato, il Nobile è dedicato a chi ama i frutti pregiati della natura. Grazie alla nuova bottiglia firmata Carapelli, il Nobile porta ogni giorno sulla tavola l´eleganza dell´alta qualità. Il Nobile è un olio extra vergine di oliva ottenuto a freddo e le sue caratteristiche chimico-fisiche sono ufficialmente certificate dal Csqa a garanzia della qualità, delle materie prime e delle proprietà nutrizionali dell´olio. E´ confezionato in una speciale bottiglia di vetro scuro (alta protezione dalle radiazioni Uv), che garantisce la migliore conservazione del suo colore, del suo sapore e del suo profumo. È particolarmente indicato per l’utilizzo a crudo. Perfetto su minestre e bruschette. Prezzo consigliato: € 6,90 (bottiglia da 1 litro) 100% Oro Verde Italiano Carapelli E’ l’olio extra vergine di oliva 100% italiano: frutto dell’accurata selezione di soli oli extra vergini di alta qualità ottenuti da olive coltivate e frante all’interno del territorio italiano. Caratterizzato da un’intensa nota di oliva e da una sensazione gustativa decisa e fruttata, Oro Verde esprime il meglio della tradizione della nostra penisola. Oro Verde è un olio extra vergine di oliva ottenuto a freddo e le sue caratteristiche chimico-fisiche sono ufficialmente certificate dal Csqa a garanzia della qualità, delle materie prime e delle proprietà nutrizionali dell´olio. Grazie alla nuova bottiglia firmata Carapelli, Oro Verde si distingue per il suo stile italiano, esclusivo ed elegante. E’ particolarmente indicato per l’utilizzo a crudo. Ben si sposa con le insalate estive, il pinzimonio, il carpaccio e le bruschette. Prezzo consigliato: € 6,90 (bottiglia da 1 litro) Le Macine Carapelli Le Macine è un olio extra vergine di oliva dal sapore intenso e dall’aspetto velato, tipico dell’olio non filtrato. Le Macine è un olio extra vergine di oliva ottenuto a freddo e le sue caratteristiche chimico-fisiche sono ufficialmente certificate dal Csqa a garanzia della qualità, delle materie prime e delle proprietà nutrizionali dell´olio. Le Macine è il Rustico Originale di Carapelli che, grazie alla nuova bottiglia firmata Carapelli, coniuga la semplicità delle cose autentiche con l’eleganza dei dettagli. Le Macine di Carapelli è particolarmente indicato per gli usi a crudo. Ottimo per la bruschetta e le zuppe rustiche. Prezzo consigliato: € 6,90 (bottiglia da 1 litro) Il Ligustro Carapelli E’ un extra vergine di oliva toscano, selezionato nei frantoi delle zone più prestigiose della Toscana. Nasce dalla sapiente fusione di cultivar toscane, tra le quali si riconoscono il profumo del Frantoio, l’armonia del Leccino, il fruttato del Moraiolo. Ligustro ha un sapore fruttato verde e maturo al tempo stesso e un leggero retrogusto di mandorla e di carciofo. La provenienza dell’extra vergine Ligustro è dichiarata in etichetta e garantita Igp toscano dal consorzio di tutela. È un olio di grande pregio, apprezzato dagli intenditori. E´ confezionato in una speciale bottiglia di vetro scuro (alta protezione dalle radiazioni Uv) che garantisce la migliore conservazione del suo colore, del suo sapore e del suo profumo. L’aroma ed il gusto di questo olio lo rendono particolarmente indicato, oltre che per tutti gli usi di cucina, per i consumi a crudo. Esalta i sapori genuini della cucina toscana. Prezzo consigliato: € 13,90 (bottiglia da 750 ml) www.Carapelli.it  
   
   
SI ALZA IL SIPARIO SU BUSIATE BUSETO “XVIII MOSTRA MERCATO” “VI SAGRA DELLA BUSIATA” 25/ 28 LUGLIO 2013 BUSETO PALIZZOLO (TRAPANI)  
 
Dal 25 al 28 Luglio 2013 si alzerà il sipario sulle scene di “Busiate Buseto” , tradizionale appuntamento enogastronomico e culturale con la “Xviii Mostra Mercato” e la “Vi Sagra della Busiata” a Buseto Palizzolo che si estende nella Sicilia occidentale, nell’ampia vallata della provincia di Trapani che collega il monte Erice e il sito archeologico di Segesta, in un territorio ricco di sorprendenti risorse paesaggistiche. Una meravigliosa campagna immersa tra gli uliveti, i vigneti, i frutteti e i campi di grano dai colori cangianti fa da cornice ad un evento dedicato alla “Busiata” un formato di pasta fresca locale. Massaie e ristoratori si cimenteranno nell’antica pratica di preparazione delle “busiate”. Secondo l’usanza tradizionale si preparerà la pasta manualmente, con l’utilizzo del “buso” (stelo proveniente dal grano, utilizzato per arrotolare la pasta dandogli la forma classica della “busiata”). Questo strumento, che per alcuni potrebbe essere inutile, insignificante, invece è l’artefice “principe” per realizzare questa “callosa” e prelibata pasta che si sposa con una varietà innumerevoli di salse tipiche della gastronomia Trapanese. La busiata sarà l´unica vera protagonista, con diversi appuntamenti nell´appuntamento. Un convegno tenuto all’interno del “Centro di accoglienza ed informazione enoturistica”, degustazioni di busiate al pesto alla trapanese, con ragù di carni locali, con funghi autoctoni raccolti nel vicino Bosco di Scorace, tutto innaffiato da vini siciliani, spettacoli dal vivo e momenti di folklore. La Mostra Mercato sull´artigianato, in cui saranno presenti numerosi espositori, darà vita ad una riscoperta dei mestieri e delle arti di una volta, con artigiani, scultori, inventori, creatori, collezionisti. L’evento si svolgerà in piazza “G. Falcone” a Buseto Palizzolo, perfetta agorà per le occasioni di festa, come questa, fatta di sapori, promozione del territorio, valorizzazione e promozione della cultura agricola, tradizioni locali, artigianato, momenti di approfondimento e spettacoli, il tutto nella splendida cornice di Buseto Palizzolo. Quale momento migliore per riscoprire i sapori autentici della nostra Terra. L’evento è organizzato dal Comune di Buseto Palizzolo in collaborazione con la Regione Siciliana Assessorato Risorse Alimentari e Agricole - Assessorato del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo - Provincia Regionale di Trapani - Associazione Pro Loco Buseto Palizzolo