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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 09 Dicembre 2013 |
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"STRUMENTI INNOVATIVI PER LA FUTURA GESTIONE COORDINATA DEL SISTEMA PANEUROPEO DI TRASMISSIONE DI ENERGIA ELETTRICA" |
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Bruxelles, 9 dicembre 2013 - Il 14 gennaio 2014 si terrà a Bruxelles, in Belgio, un workshop dal titolo "Strumenti innovativi per la futura gestione coordinata del sistema paneuropeo di trasmissione di energia elettrica" (Innovative Tools for the Future Coordinated Operation of the Pan-european Electricity Transmission System). I progetti Itesla e Umbrella, finanziati dall´Ue, sono stati avviati per sviluppare una serie di strumenti di simulazione entro il 2016 per sostenere il futuro funzionamento della rete paneuropea di trasmissione di energia elettrica, migliorando così il coordinamento delle procedure operative tra i gestori di rete. I partner del progetto intendono presentare i loro risultati e strumenti preliminari durante il workshop. La giornata sarà un´occasione per gli operatori dei sistemi di trasmissione di energia elettrica, ricercatori, produttori, analisti e politici, per saperne di più sui progetti. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Itesla-project.eu/news/itesla-umbrella-second-workshop-january-14-2014-brussels |
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PETROLIZZAZIONI IN ABRUZZO: CHIODI, PERICOLO SCONGIURATO GRAZIE A NOI DUE SOCIETA´ RINUNCIANO ALLA CONCESSIONE |
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l´Aquila , 9 dicembre 2013 "E´ la conferma dell´impegno che questa amministrazione regionale ha preso di bloccare la deriva petrolifera. La rinuncia delle due società petrolifere Cygam energy Italia e della Petroceltic dimostra che la Regione Abruzzo ha tentato di sventare tutti i piani di petrolizzazione ed ha portato avanti una ferma opposizione al rischio petrolizzazione assumendo una chiara e univoca posizione contro le trivellazioni". Lo ha detto il 5 dicembre il Presidente della Regione, Gianni Chiodi, commentando la notizia che le due società avrebbero abbandonato l´Abruzzo rinunciando alla concessione perché la legislazione regionale non consente l´esplorazione di petrolio nell´area indicata. Pertanto, merito della legge regionale 48 del 2010, varata dal governo Chiodi. "Ci siamo sempre opposti al proliferare di impianti petroliferi - ha aggiunto Chiodi - ed oggi abbiamo la riprova della fondatezza delle mie assicurazioni e della strumentalizzazione, a fini politici, messa in piedi dall´opposizione che, in questi anni, non ha fatto altro che lanciare accuse infondate su reali indirizzi di questo governo regionale. Non esiste nessuna concessione che possa essere attribuita alla mia amministrazione. Siamo sempre stati contro tutti i progetti petroliferi nel nostro territorio a differenza di quanto avveniva iin passato quando gli esponenti del centro-sinistra, oggi all´opposizione, firmavano atti per favorire le attività di ricerca ed estrazione di idrocarburi liquidi nella nostra regione. Noi, con la nostra legge, abbiamo messo al sicuro tutto il nostro territorio regionale". La Cygam Energy Italia, è titolare del permesso Civitaquana, un´area di circa 600 chilometri quadrati tra le province di Pescara, Chieti e Teramo. Il permesso era stato conferito nel 2007 alla Cygam Gas, canadese - per il 65% - e alla Petroceltic, irlandese - per il rimanente 35%. |
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INDAGINE: FAMIGLIE ITALIANE E MERCATO IMMOBILIARE 2013 |
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Roma, 9 dicembre 2013 - “Nel biennio 2011-2012 il 68,2% di chi ha acquistato un immobile a uso residenziale a Roma è ricorso all’aiuto di un intermediario mentre, mediamente, nelle sei grandi città vi hanno fatto ricorso solo il 60,9% degli acquirenti”. A sottolineare questo dato è Valter Giammaria, presidente di Tecnoborsa, a riprova del fatto che, come sempre, l’agenzia immobiliare rimane il canale più utilizzato (65,9% di chi ha acquistato), seguita con un notevolissimo distacco dal ricorso al supporto di altri consulenti (2,3%). A Roma, tra i principali motivi del mancato ricorso all’agenzia da parte di chi ha acquistato un immobile si trovano, in ordine decrescente: il costo troppo elevato (51,1%); la scarsità dei servizi di assistenza/consulenza offerti (26,7%) e la scarsità di offerte immobiliari (22,2%). Andando ad analizzare attraverso quali canali informativi l’acquirente è venuto a conoscenza dell’abitazione comprata, è emerso che per il 40,2% c’è stato l’intervento delle agenzie immobiliari; per il 28% hanno funzionato i cartelli vendesi; per il 14,4% Internet; per il 13,6% il passa parola con conoscenti o custodi di stabili, etc. E solo per il 3,8% l’individuazione del bene è avvenuta tramite la lettura di quotidiani. Il 69,7% delle abitazioni acquistate erano state affidate a un’agenzia immobiliare tuttavia, circa il 42% degli acquirenti è venuto a conoscenza del bene attraverso altri canali ma poi è stato costretto a ‘passare’ per un’agenzia. “Per quanto riguarda la vendita – ha proseguito il presidente Giamaria – il 71,2% di coloro che hanno ceduto un’abitazione a Roma hanno usufruito di un canale di vendita ma la percentuale è leggermente inferiore a quella rilevata come media sulle sei grandi città (73,5%), al contrario di quanto avvenuto per il comparto dell’acquisto”. Dall’analisi del grado di preferenza nei confronti delle diverse figure di intermediazione da parte delle famiglie romane è emerso che il canale preferito è l’agenzia immobiliare (67,1%), e le altre figure professionali sono state utilizzate solo dal 4,1% di coloro che hanno ceduto un immobile . Andando ad analizzare le motivazioni che hanno spinto coloro che hanno venduto a non utilizzare l’agenzia immobiliare, il 66,7% ha dichiarato che la causa principale è il costo troppo elevato e il restante 33,3% ha affermato che la ragione del non ricorso è stata la scarsità dei servizi di consulenza/assistenza offerti, mentre nessuno ha indicato la scarsità delle offerte immobiliari. Per quanto riguarda la valutazione, Giammaria ha evidenziato che: “si sono serviti di uno specialista per la valutazione di un bene immobiliare il 58,3% delle famiglie romane che hanno acquistato, contro il 55,9% della media delle maggiori città italiane”. Andando ad analizzare, nello specifico, i canali utilizzati per valutare il bene, si evidenzia che le famiglie che hanno acquistato un bene hanno preferito perlopiù l’agenzia immobiliare (25%), seguite da chi ha dichiarato di aver stimato il bene da solo con l’aiuto di listini, ricerche di mercato e altro (20,5%), o da chi è ricorso a un libero professionista (14,4%), mentre il 3% si è servito di altri canali non meglio specificati. Concludendo, il presidente di Tecnoborsa ha affermato che: “Dall’analisi della vendita è emerso che ben l’87,7% delle famiglie romane che sono riuscite a vendere un immobile lo ha fatto valutare prima di immetterlo sul mercato, dato molto significativo specialmente se confrontato con la media delle grandi città dove si registra solo un 55,9%”. Quindi, la figura professionale preferita per ottenere una valutazione commerciale dell’immobile da parte di chi ha venduto è l’agenzia immobiliare (63%), seguita dai liberi professionisti abilitati (21,9%); invece, l’8,2% ha valutato il bene da solo. |
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SUOLO IN LOMBADIA: INVERTIRE IL PROCESSO DEL CONSUMO |
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Bergamo. 9 dicembre 2013 - La Giunta regionale ha approvato, su proposta degli assessori Viviana Beccalossi (Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo) e Gianni Fava (Agricoltura) il progetto denominato ´Metodologie, procedure e linee guida per la limitazione del consumo di suolo alla scala locale, nell´ambito dei processi di regolazione e governo del territorio´. Capofila dell´iniziativa sono l´Istituto nazionale di urbanistica, il Politecnico di Milano (Dipartimento di Architettura e pianificazione) insieme a Legambiente Lombardia. Progetto Avviato Nel 2010 - Il progetto costituisce la prosecuzione della precedente ricerca sul consumo di suolo, avviato nel 2010. In particolare, il progetto deliberato oggi si propone di "sperimentare modelli di gestione qualitativa e di governo degli usi del suolo su scala locale, finalizzati alla riduzione del consumo; approfondire le modalità di definizione e applicazione di indirizzi specifici per la limitazione del consumo di suolo a livello regionale; predisporre una proposta per la partecipazione ai prossimi progetti ´Life´ e continuare la rendicontazione dei consumi di suolo a livello nazionale". Gli esiti dei lavori confluiranno nel ´Rapporto annuale sui consumi di suolo´. Priorità Già Individuate Per Legge - "Ringrazio vivamente Viviana Beccalossi, assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo, che ha presentato, insieme a me, in Giunta questa delibera - dichiara l´assessore Fava -. Il contrasto al consumo di suolo è una delle priorità individuate dalla Lombardia sino dalla Legge regionale 12 del 2005 sulla pianificazione sostenibile e la minimizzazione del consumo di suolo, i cui principi di tutela sono stati trasferiti anche nella Legge 31/2008 relativamente ai terreni agricoli". "Con il provvedimento di Giunta di oggi - prosegue Fava - proseguirà una ricerca i cui risultati potranno fornire ulteriori elementi scientifici e disciplinari per la salvaguardia del suolo su scala locale e regionale". |
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IMU. PISAPIA: “SINDACI UNITI, CITTADINI NON PAGHINO NULLA PER PRIMA CASA” IL SINDACO DI MILANO: “OTTIMISTA DOPO INCONTRO CON GRUPPI PARLAMENTARI“ |
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Milano, 9 dicembre 2013 - “E’ stato estremamente positivo e costruttivo l’incontro dell’Ufficio di Presidenza dell’Anci, allargato a tutti i presidenti regionali dell’Associazione. Nel corso del dibattito è emersa totale condivisione sugli obiettivi e compattezza nell’impegno comune affinché i cittadini non paghino alcunché per l’Imu sulla prima casa. Si tratta di una decisione del Governo, condivisibile o meno, ma di cui il Governo stesso deve assumersene tutte le conseguenze. Da parte di tutti noi, oggi, c’è stata moderazione nei toni, ma rimaniamo decisi e fermi sugli obiettivi da raggiungere. L’incontro con i gruppi parlamentari, poi, è stato confortante e sono ottimista, perché è stata messa in evidenza una grande attenzione da parte di tutti sulle nostre richieste e anche le dichiarazioni dei relatori al Senato vanno in questa direzione”. Lo afferma il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia al termine dell’incontro oggi a Roma del’Ufficio di Presidenza dell’Anci. |
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SARDEGNA, LL.PP.: PUBBLICATO BANDO RIQUALIFICAZIONE EDILIZIA RESIDENZIALE PER 10,8 M€ |
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Cagliari, 9 dicembre 2013 - Pubblicato il bando per i programmi di riqualificazione urbana nell’ambito dell’edilizia residenziale pubblica riservato ai Comuni della Sardegna finanziato dall’assessorato dei Lavori pubblici con 10,8 milioni di euro. Le finalità del provvedimento sono l’incremento e il miglioramento della dotazione infrastrutturale dei quartieri degradati con opere di urbanizzazione primaria e secondaria e il recupero di alloggi di edilizia residenziale pubblica dei Comuni. "Il bando risponde alle diverse esigenze manifestate dai Comuni proprietari del patrimonio di edilizia residenziale - dice l’assessore, Angela Nonnis - spesso queste strutture si trovano in uno stato di degrado tale da rendere non più derogabili gli interventi di recupero". Le proposte, è specificato nel bando, possono riguardare anche l’eliminazione delle barriere architettoniche, le sistemazioni esterne stradali e degli spazi comuni, del verde urbano, di impianti sportivi e di centri di aggregazione. Ogni Comune potrà presentare una sola domanda e la quota di finanziamento regionale, non oltre l’80 per cento del costo complessivo, non dovrà essere superiore a 200mila euro. Il modulo da compilare, completo degli allegati, è disponibile nell´apposita sezione "Bandi e gare" del portale istituzionale della Regione, (accessibile seguendo il percorso home>regione>struttura organizzativa>assessorato dei lavori pubblici), e dovrà essere redatto in due copie, una in formato cartaceo e una in formato elettronico. Le proposte dovranno pervenire entro il 23 dicembre prossimo all’indirizzo: Regione Autonoma della Sardegna, assessorato dei Lavori pubblici, Servizio edilizia residenziale, Vi piano, via San Simone, 60, 09123 Cagliari. |
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DL GIUNTA REGIONALE SARDA PER ELIMINARE ABITABILITÀ SEMINTERRATI |
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Cagliari, 9 dicembre 2014 - "La Giunta regionale ha approvato questa mattina un disegno di legge, che sarà sottoposto al vaglio del Consiglio regionale, per eliminare la possibilità di destinare a funzioni abitative i seminterrati". Lo ha annunciato il presidente della Regione, Ugo Cappellacci. Il testo ribadisce che è vietato altresì il recupero ai fini abitativi dei piani pilotis e dei locali al piano terra nelle aree dichiarate, ai sensi del vigente piano stralcio per l’assetto idrogeologico, di pericolosità elevata o molto elevata ovvero in aree di pericolosità di frana elevata o molto elevata e nelle altre aree che i Comuni possono identificare mediante specifica deliberazione. "Con questo disegno di legge – ha aggiunto il presidente - che recupera i contenuti degli emendamenti cassati due giorni fa, proponiamo una soluzione concreta per impedire che venga concessa l’abitabilità in locali seminterrati". |
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TERREMOTO/EMILIA - PROSEGUE LA RICHIESTA E IL PAGAMENTO DEI CONTRIBUTI ALLA RICOSTRUZIONE PER ABITAZIONI E IMPRESE E LA RIDUZIONE DI CARENZE STRUTTURALI NEI CAPANNONI. |
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Bologna, 9 dicembre 2013 – Sono 2129 le ordinanze emesse presso gli istituti bancari per il pagamento dei contributi per la riparazione delle abitazioni: l’importo delle ordinanze ha raggiunto un importo di oltre 99 milioni dieuro (per una superficie totale di oltre un milione di mq): le unità abitative coinvolte nelle pratiche accettate ammontano a 8.746, per un totale di oltre 14.500 mila abitanti interessati. Sono questi i dati relativi alla ricostruzione registrati dal sistema Mude (Modello unico digitale per l’edilizia) relativo alle abitazioni e dal sistema telematico Sfinge per quanto riguarda le imprese colpite dal sisma del maggio 2012. Abitazioni. I dati estrapolati dal sistema Mude registrano 2.728 richieste di contributo in lavorazione da parte dei professionisti e dei Comuni. Queste si aggiungono alla 3.221 domande già depositate e protocollate presso i Comuni. I contributi concessi ammontano a oltre 235,6 milioni di euro (per un totale di quasi 1,6 milione di mq di superfici). Nel totale è compresa anche una quota 2054 immobili a uso produttivo (315), commerciale (883), uffici (381) e depositi (475). Imprese. Le richieste di contributo, registrate dal sistema telematico Sfinge, sono 585, equivalenti a oltre 485,4 milioni di euro. Ben 208 sono i decreti di concessione del contributo approvati (per 105 milioni e 598 mila euro, di cui 29 milioni in liquidazione). Le richieste sul fondo Inail (prima e seconda finestra di domande), riguardanti le imprese che abbiano carenze strutturali nei capannoni e per le quali occorra intervenire per aumentarne la sicurezza, sono oggi 466 per un ammontare complessivo di costi sostenuti dalle imprese pari a 18 milioni di euro (in fase di liquidazione 277 richieste per un contributo di 8,4 milioni di euro). |
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LOMBARDIA: 14,6 MILIONI PER GLI SPOSTAMENTI DELLE FASCE DEBOLI |
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Milano, 9 dicembre 2013 - "Anche quest´anno, nonostante i pesantissimi tagli cui continuiamo a essere sottoposti, abbiamo trovato i fondi per aiutare quelle 65.000 persone che faticano anche solo a comprare il biglietto del mezzo pubblico. Ci sembra anzitutto un gesto non solo dovuto, ma di grande civiltà". Lo ha detto l´assessore alle Infrastrutture e Mobilità di Regione Lombardia Maurizio Del Tenno, illustrando lo stanziamento, da parte della Giunta regionale, di 14,644 milioni di euro per gli Enti e le aziende di trasporto pubblico che erogano agevolazioni tariffarie alle categorie più svantaggiate (fra cui diversamente abili, invalidi e pensionati a basso reddito). Regione Lombardia riconoscerà quindi un contributo di 14.644.817 euro, che, sulla base dei dati dell´indagine di mobilità condotta e condivisa con le aziende, sarà così suddiviso: - servizi urbani e di area urbana: 8.001.034 euro; - servizi interurbani: 3.941.506 euro; - servizi ferroviari: 2.683.292 euro; - navigazione Lago d´Iseo: 18.983 euro. |
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AFFITTI, LOMBARDIA: 8,6 MILIONI PER PREVENIRE GLI SFRATTI |
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Bergamo, 9 dicembre 2013 - Un cofinanziamento di oltre 8,6 milioni di euro per sperimentare nuove iniziative a sostegno dei cittadini (residenti nei 16 Comuni ad alta tensione abitativa), che non riescono a pagare il canone di affitto sul libero mercato e si trovano in situazione di morosità incolpevole, legata quindi a eventi che hanno modificato le reali possibilità economiche della famiglia. E´ questa la nuova misura approvata dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità Paola Bulbarelli. "La grave crisi economica - ha spiegato l´assessore - ha avuto, e continua a manifestare, ricadute estremamente negative sui redditi delle famiglie, che spesso faticano a sostenere i costi del canone di locazione, incorrendo in situazioni di morosità. Per questo abbiamo pensato a una misura che rendesse più incisiva la prevenzione e il contrasto degli sfratti per morosità nei Comuni dove c´è stato un notevole incremento di queste situazioni". Nessun Aiuto Dallo Stato - "Fino al 2011 - ha ricordato Bulbarelli - con le politiche attivate sinergicamente da Regione, Stato e Comuni abbiamo supportato circa 60.000 famiglie in difficoltà nel pagamento dell´affitto, grazie a 65 milioni di euro che hanno ovviato ai pericoli di sfratti morosi". "Dal 2012, però, - ha continuato - i fondi statali sono stati sostanzialmente azzerati e con le sole risorse regionali (10 milioni nel 2012 e 13 milioni nel 2013, integrate con risorse dei Comuni) siamo riusciti a supportare le famiglie più disagiate, coprendo tuttavia solo il 15,20 per cento delle richieste di coloro che, precedentemente, avevano potuto contare su un sostegno pubblico. Da qui la necessità di intervenire Fondo Attivato Presso Finlombarda - In concreto dunque, Regione Lombardia attiverà, entro il 16 dicembre, uno specifico fondo presso Finlombarda, cui potranno attingere i Comuni definiti ´ad alta tensione abitativa´ (Brescia, Bergamo, Bresso, Cesano Boscone, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Como, Corsico, Cremona, Cusano Milanino, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Monza, Pavia, Sesto San Giovanni, Sondrio, Varese ), perché lì si concentrano circa il 90 per cento degli sfratti. Le Amministrazioni, allo stesso tempo, si impegnano, non solo, a cofinanziare l´intervento regionale, ma anche ad attivare iniziative sperimentali affiancando le famiglie. I Comuni Si Fanno Garanti - Le iniziative dei Comuni sono finalizzate a introdurre forme di garanzia, al posto del tradizionale contributo a fondo perduto e in un´ottica di rotatività delle risorse, e di subentro all´affittuario moroso mediante il ripiano dell´eventuale debito già maturato e definizione di microcredito per il pagamento fino a 12 mensilità, estensibile eventualmente fino a un massimo di 24 complessive. Allo stesso tempo va acquisita la garanzia che il proprietario, non solo non procederà allo sfratto, ma si impegna a rinnovare il contratto. Potranno beneficiare dei fondi coloro che hanno una morosità accertata di almeno 6 mesi. La Cabina Di Regia - La misura prevede anche l´istituzione di una cabina di Regia composta, oltre che dalla Regione, da rappresentanti di Anci e organizzazioni sindacali dei proprietari ed inquilini interessati alle sperimentazioni. La cabina deve promuovere la sottoscrizione degli accordi di collaborazione con i Comuni interessati; valutare la fattibilità delle iniziative sperimentali proposte; definire insieme agli Enti locali i contenuti e le modalità di attuazione; monitorare l´efficacia dell´iniziativa sperimentale; autorizzare il cofinanziamento delle iniziative previste negli accordi. |
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UNIONCAMERE - CRISI, CRESCONO I BREVETTI ITALIANI "GREEN" IN EUROPA |
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Roma, 9 dicembre 2013 - “Mater artium necessitas” dicevano i latini, ovvero la necessità aguzza l’ingegno. E nelle difficoltà della crisi in cui si trovano a lottare ormai da sei anni, gli italiani stanno dando buona prova di sé e della loro fama di popolo di inventori. Negli ultimi cinque anni, infatti, i brevetti italiani a tecnologia “green” registrati in Europa sono cresciuti del 5,4% e quelli nelle Ket (dall’inglese Key Enabling Technologies) dell’1,1%; un dato che vale più di quel che appare, visto che le cosiddette “tecnologie abilitanti” sono ritenute capaci di innescare processi di innovazione accelerata in modo trasversale in più settori produttivi. Questi alcuni dei dati resi noti oggi, a Milano, nel corso del “Forum dell’Innovazione delle Camere di Commercio”, organizzato da Unioncamere con la collaborazione della Cdc del capoluogo lombardo. Allargando lo sguardo al periodo compreso tra il 1999-2012, l’Ufficio Europeo dei Brevetti ha pubblicato più di 14.000 domande di brevetto italiane riconducibili alle Ket, pari al 27,9% di tutta l’attività brevettuale italiana rivolta al mercato europeo. La distribuzione di queste tecnologie evidenzia una forte specializzazione nella Manifattura avanzata (69,5% delle domande di brevetto), a cui seguono i Materiali avanzati (10,2%), la Fotonica (7,4%), le Biotecnologie (6,8%), la Micro e nanoelettronica (5,7%) e le Nanotecnologie (0,4%). Sempre nello stesso periodo, una quota pari al 5,5% delle domande di brevetto italiane pubblicate dall’Epo rientra nei settori della green economy, da più parti considerati ambiti con forti opportunità di sviluppo e di investimento e ormai parte integrante del modello di sviluppo delle imprese italiane più dinamiche sui mercati internazionali. Nonostante la generale contrazione nel numero di domande italiane di registrazione presso gli uffici europei (passate dalle 4.423 del 2008 alle 3.819 del 2012, con una riduzione media annua del 3,6% nell’arco del quinquennio), in questi ultimi anni il nostro Paese ha incrementato lo sviluppo tecnologico su settori applicativi che la Commissione Europea reputa a forte valenza strategica, con ricadute positive sia sulla competitività delle nostre imprese sia sulla capacità – in prospettiva - di attrarre capitali in cerca di idee e progetti imprenditoriali a forte capacità di sviluppo. Un dato ancora più significativo se si considera il periodo di crisi cui si riferisce e che – secondo un dossier presentato nel corso dei lavori – in tutti i settori, meno nell´edilizia, le imprese che hanno innovano lo hanno fatto nell´organizzazione, nel marketing, nel design. Una conferma dell’orientamento del nostro sistema produttivo verso la "soft innovation”, l´innovazione non solo tecnologica industriale ma anche nelle componenti intangibili della competitività. |
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UE: LA CORTE DI GIUSTIZIA RESPINGE LE IMPUGNAZIONI DELLE SOCIETÀ IMPLICATE NELL’INTESA SUL MERCATO DEI CANDEGGIANTI LE AMMENDE DIVENGONO DEFINITIVE PER QUESTE SOCIETÀ |
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Lussemburgo, 5 dicembre 2013 - Il perossido d’idrogeno è un potente agente ossidante che ha diverse applicazioni industriali. Si tratta di un liquido trasparente e incolore, disponibile in commercio o usato come candeggiante nelle cartiere e nell’industria tessile, per la disinfezione e il trattamento delle acque reflue. Il perborato di sodio è principalmente utilizzato come sostanza attiva nei detergenti sintetici e nei detersivi in polvere. A seguito di una denuncia presentata dalla società Degussa nel 2002, la Commissione ha accertato, nel 2006, la partecipazione di nove imprese a intese nel settore dei candeggianti (perossido d’idrogeno e perborato di sodio).Di conseguenza, essa ha inflitto ammende per un importo totale pari a Eur 388,13 milioni a sette fra le imprese coinvolte 1. L’intesa è consistita prevalentemente nello scambio di informazioni riservate concernenti i mercati e le imprese, nella limitazione e nel controllo della produzione, nell’assegnazione di quote di mercato e di clienti e nella fissazione e monitoraggio dei prezzi per un periodo compreso tra il 1994 e il 2000. Tra le società punite comparivano le società italiane Edison Spa e la sua controllata Solvay Solexis Spa (denominata, all’epoca dei fatti, Ausimont Spa), Snia Spa e la sua controllata Caffaro Spa, la società belga Solvay Sa, la società statunitense Fmc Corporation e la sua controllata spagnola Fmc Foret Sa. La partecipazione all’intesa della società francese L’air Liquide Sa era terminata già da più di cinque anni alla data dei primi atti istruttori della Commissione per cui, pur essendo destinataria della decisione della Commissione, ad essa non sono state inflitte ammende a causa della prescrizione. Adito da queste società, nel 2011 il Tribunale ha annullato la decisione della Commissione relativamente a L’air Liquide e alla Edison. Il Tribunale ha ridotto anche l’importo dell’ammenda inflitta alla Solvay, per tener conto della durata ridotta della sua partecipazione all’intesa e del fatto che le informazioni comunicate da questa società sono state ampiamente utilizzate nella decisione. Viceversa, esso ha respinto il ricorso delle società Solvay Solexis, Snia e della sua controllata Caffaro, nonché della Fmc Corporation e della sua controllata Fmc Foret, confermando l’importo delle ammende loro inflitte 2 3. Le società Solvay, Caffaro, Snia E Solvay Solexis hanno proposto allora diverse impugnazioni dinanzi alla Corte di giustizia, al fine di ottenere l’annullamento delle sentenze del Tribunale che le riguardavano. Con una distinta impugnazione anche la Commissione ha adito la Corte, chiedendo l’annullamento della sentenza del Tribunale concernente la società Edison. Con le sentenze odierne, la Corte conferma le sentenze del Tribunale, giudicando sostanzialmente che il Tribunale non aveva commesso errori di diritto. Di conseguenza, la Corte respinge l’insieme delle impugnazioni e conferma le ammende stabilite dal Tribunale nelle sue sentenze del 16 giugno 2011.
Società |
Commissione (Ammende) |
Tribunale |
Corte |
Degussa Ag |
0 (immunità) |
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L’air Liquide Sa (Francia) |
0 (prescrizione) |
Annullamento della decisione della Commissione riguardo a L’air Liquide Sa (T-185/06) |
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Solvay Sa (Belgio) |
Eur 167,062 milioni |
Riduzione dell’ammenda a Eur 139,50 milioni (T-186/06) |
Rigetto (C-455/11) |
Edison Spa e controllata Solvay Solexis Spa (ex Ausimont) (Italia) |
Edison Spa : Eur 58,125 milioni (di cui 25,619 in solido con Solvay Solexis Spa) |
Annullamento della decisione della Commissione riguardo a Edison Spa e rigetto del ricorso della Solvay Solexis Spa (T-196/06 e T-195/06) |
Rigetto Solvay Solexis (C-449/11 P) |
Snia Spa e controllataCaffaro Srl (Italia) |
Eur 1,078 milioni (in solido) |
Rigetto dei ricorsi (T-194/06 e T-192/06) |
Rigetto Snia (C-448/11 P) Caffaro ( C-447/11 P) |
Fmc Foret Sa (Spagna) e Fmc Corporation (Stati Uniti) |
Eur 25 milioni (in solido) |
Rigetto dei ricorsi (T-191/06 e T-197/06) |
/ |
Akzo Nobel Nv, Akzo Nobel Chemical Holding Ab e Eka Chemicals Ab |
Eur 25,2 milioni (in solido) |
Cancellazione dal ruolo (T-199/06) |
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Arkema Sa, Total Sa e Elf Aquitaine Sa |
Arkema Sa : Eur 78,663 milioni (di cui 42 in solido con la Total Sa e 65,1 in solido con Elf Aquitaine Sa) |
Rigetto Arkema/commissione: (T-189/06) Total e Elf Aquitaine/commissione (T-190/06) |
Rigetto Total/elf Aquitaine (C-495/11 P) |
Kemira Oyj |
Eur 33 milioni |
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/ | Importante: Avverso le sentenze o ordinanze del Tribunale può essere presentata impugnazione alla Corte di giustizia, limitatamente alle questioni di diritto. In linea di principio, l´impugnazione non ha effetti sospensivi. Se essa è ricevibile e fondata, la Corte annulla la decisione del Tribunale. Nel caso in cui la causa sia matura per essere decisa, la Corte stessa può pronunciarsi definitivamente sulla controversia; in caso contrario, rinvia la causa al Tribunale, vincolato dalla decisione emanata dalla Corte in sede di impugnazione. |
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MARONI: BENE LA PROMOZIONE DEL NOSTRO MADE IN ITALY |
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Milano, 9 dicembre 2013 - "Queste iniziative, ´Made in Europe´ e ´Italian Luxury in the World´, sono due iniziative molto interessanti, che, come Regione Lombardia, intendiamo sostenere". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, intervenendo, a Milano, insieme all´europarlamentare Laura Comi, alla conferenza stampa sui progetti finalizzati a promuovere il Made in Italy, in vista di Expo, 2015 nei principali Paesi del mondo. Progetto Per Verificare Origine Prodotti - ´Made in Europe´, ideato dagli imprenditori Eleonora Piazzolla e Andrea Parise, ha l´obiettivo di valorizzare la qualità delle merci prodotte in Europa, aumentandone la competitività contro le contraffazioni, in un mondo globalizzato. Il progetto prevede la possibilità, per i cittadini comunitari, di ricevere e verificare informazioni sull´origine e la tracciabilità dei prodotti attraverso "etichetta consapevole," che permette di avere informazioni precise e sicure sulla qualità dei prodotti, grazie alla piattaforma realizzata. Promozione Sui Mercati - ´Italian Luxury in the World´, progetto ideato da Andrea Radic e Daniele Biagi, intende invece promuovere sui mercati esteri l´eccellenza dei prodotti italiani e la qualità del Made in Italy attraverso road show, presentazioni ed eventi durante tutto il 2014 e nel primo trimestre del 2015, con l´allestimento di un aereo a showroom dei prodotti italiani per un tour in 12 Paesi (Brasile, Cina, Corea, Emirati Arabi: Dubai e Abu Dhabi, Qatar, Oman, Hong Kong, Giappone, India, Russia, Stati Uniti), dove è forte la domanda di qualità e le aziende italiane possono aumentare o posizionare la propria presenza. Battaglia Lombardia Contro Contraffazione - "L´iniziativa ´Made in Europe´ tocca il tema della contraffazione alimentare, ovvero - ha rimarcato il presidente Roberto Maroni - un rischio per la salute, ma anche un grave danno economico per le imprese italiane che operano nell´agro-alimentare, pensate che il cosiddetto ´Italian sounding´, ovvero il consumo nel mondo di prodotti che suonano come italiani ma non lo sono, equivale all´intero export di prodotti agroalimentari italiani, circa 60 miliardi l´anno". Iniziativa Coerente Con Politica Regione - "Riuscire a ridurre la contraffazione dei nostri prodotti - ha proseguito Maroni - anche solo del 10 per cento significherebbe avere un vantaggio economico enorme, e questa iniziativa lodevole, questo portale, che ha ottenuto anche il patrocinio della Commissione europea, è coerente con quello che, come Regione Lombardia, stiamo facendo in vista di Expo 2015, dove, a fianco al documento strategico, che spiega le finalità di Expo, ovvero ´Nutrire il pianeta´ e ´Energia per la vita´, abbiamo aggiunto un protocollo sulla contraffazione alimentare". "Ho fatto avere questo protocollo al presidente della Commissione europea- ha detto ancora - con l´obiettivo di arrivare, durante Expo, a far sottoscrivere a tutti i Paesi europei questo documento, che rappresenta l´impegno di tutta l´Europa a combattere la contraffazione alimentare". Promozione Di Expo E Lombardia Con World Expo Tour - Commentando poi il progetto di ´Italian Luxury in the World´, il presidente Roberto Maroni ha ricordato che: "Prima di Expo faremo un tour nei 12 Paesi mondiali più importanti per promuovere il Made in Italy, con il World Expo Tour gireremo il mondo per promuovere Expo, con due diverse direzioni: in una andremo nei ´Brics´, per cercare di promuovere la Lombardia come terra d´investimento, e, nell´altra, andremo nei cosiddetti Paesi ´Next eleven´, che avranno un´esplosione economica nei prossimi dieci anni e avranno un grande sviluppo e al contrario, richiedono imprese che vadano lì per fare infrastrutture, strade e tutto quanto serve". |
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BRAND MILANO. NUOVO LOOK PER L’OFFICIAL STORE IN VISTA DI EXPO 2015 TRA DESIGN, SCELTE HI TECH ED EFFICIENZA ENERGETICA |
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Milano, 9 dicembre 2013 - Nasce nel cuore della città, in piazza San Babila, il nuovo spazio che coniuga design, innovazione tecnologica ed efficienza energetica, dedicato ai prodotti brand Milano in vista di Expo 2015. L’official Store nasce dalla collaborazione tra il Comune di Milano, Plg Professional Licensing Group, master licenziatario del brand, e un gruppo di importanti aziende internazionali del mondo del design, arredo e hi-tech. “Crediamo fortemente che il progetto, così come è stato studiato e realizzato, possa essere un simbolo degno della creatività, dell’intraprendenza imprenditoriale e della qualità progettuale tipica della città di Milano e del suo territorio”. Così l’assessore al Commercio, Attività Produttive e Turismo Franco D’alfonso che ha aggiunto: “Con questa nuova struttura Milano si prepara per il grande appuntamento di Expo 2015 con la realizzazione di prodotti a Brand Milano, espressione di design e qualità. L´official Store offrirà a turisti e cittadini una vasta gamma di articoli: dal food all´abbigliamento, dai gadget agli accessori di vario genere”. A ideare i circa 70 mq del nuovo Official Store è stato lo studio storageassociati che ha disegnato una struttura in perfetta sintonia con il contesto architettonico della piazza. Uno spazio che coniuga estetica, funzionalità e attenzione all’ecosostenibilità. La struttura esterna, ingegnerizzata dalla Saporiti Italia, è realizzata interamente in acciaio, è stata studiata per aprirsi all’esterno durante il giorno e chiudersi la sera mantenendo la luminosità interna grazie alla copertura a rete microforata in alluminio di Ponzio srl che ha creato anche un apposito colore chiamato “grigio sanbabila”. La stessa società ha specificamente ideato e progettato i serramenti in alluminio, che permettono la realizzazione di grandi vetrate apribili, con sistema di scorrimento laterale. Le vetrate, realizzate con un vetro innovativo antiriflesso, a bassa emissività e altamente trasparente per rispondere alle esigenze estetiche e di altissimo isolamento termico invernale e estivo, sono state fornite da Saint-gobain Glass Italia. Gli interni, appositamente studiati da storageassociati e realizzati da Saporiti Italia, sono in legno multistrato Okume, mentre gli arredi sono totalmente modulari e personalizzabili a seconda della stagione e delle esigenze di vendita oltre a consentire di ospitare altri eventi. L’official Store è anche un esempio di efficienza energetica, grazie all’inserimento, nella copertura, di pannelli fotovoltaici invisibili che garantiscono l’alimentazione degli impianti, forniti da Dimensione Solare divisione Energy di Ponzio. Un risparmio energetico raggiunto grazie anche all’utilizzo di sistemi di illuminazione a led ad alto rendimento e basso consumo, appositamente studiati e realizzati da Led Luci & Dintorni. Sempre a garanzia del risparmio energetico gli impianti del sistema di condizionamento e riscaldamento di ultima generazione forniti da It Impianti tecnologici in collaborazione con Mitsubishi Electric. La Società Plg Professional Licensing Group srl, licenziatario Ufficiale per il prossimo quinquennio, è impegnata nel garantire non solo la produzione delle linee dei vari articoli, in collaborazione con le migliori marche sul mercato, ma a sostenere l’affermazione del brand Milano in occasione di manifestazioni italiane e/o internazionali. L’official Store è attivo da oggi e per tutto il periodo di Expo 2015 fornirà anche un servizio di informazione turistica sulla città. |
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ROGO PRATO E CONTROLLI SU LABORATORI CLANDESTINI: VENETO CONVOCA ULSS E DIPARTIMENTI PREVENZIONE: “PIANO DI CONTROLLI MIRATO PER IL 2014 EVITANDO DISPERSIONI E INUTILI BUROCRATISMI” |
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Venezia, 9 dicembre 2013 - L’assessore regionale al lavoro e formazione, Elena Donazzan, ha convocato per giovedì 12 dicembre, a Palazzo Balbi, i Direttori generali delle Ulss del Veneto per avviare un’analisi dei sistemi, metodi, programmi e piani di controllo nelle aziende al fine di garantire la sicurezza sui posti di lavoro. Le Ulss, come noto, hanno una rilevante competenza attraverso i Dipartimenti per la prevenzione. L’assessore ha richiesto a tutte le Ulss di presentare nel corso della riunione dettagliati report sulle attività svolte nell’ultimo anno dai rispettivi Dipartimenti. Subito dopo questa riunione sarà convocato il Tavolo per la sicurezza sul Lavoro, previsto dalle normative nazionali e regionali sul lavoro. “Finalità delle due riunioni – spiega l’assessore Donazzan - è di verificare modalità e quantità dei controlli effettuati nelle aziende, ma in particolare di stilare un piano di azione per il 2014 che massimizzi le verifiche nei confronti di quelle realtà produttive dove maggiormente si annidano violazioni. Evitare insomma controlli di routine su aziende risultate già in regola nel recente passato, per concentrare invece gli adempimenti nei confronti di realtà che in molti casi si scopre operano completamente al di fuori da ogni norma di sicurezza”. Il tema della sicurezza sul lavoro è balzato recentemente alla ribalta delle cronache in seguito al drammatico rogo dell’azienda di Prato dove sette lavoratori cinesi hanno perduto la vita. “Occorre riportare a una sostanziale unitarietà il frammentato sistema dei controlli, spesso tarato su verifiche formali nei confronti di aziende complessivamente in regola – commenta l’assessore Donazzan - ma incapace di effettuare un’efficace prevenzione e di portare il peso della legge e di pesanti sanzioni, anche penali, in realtà produttive sommerse in cui lo sfruttamento del lavoro va di pari passo con gravi carenze dei sistemi di incolumità del lavoratore”. |
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BERGAMO SISTEMA MECCATRONICA |
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Bergamo, 9 dicembre 2013 - Si terrà dal 9 al 13 dicembre l’iniziativa “Bergamo Sistema Meccatronica”: cinque giornate dense di eventi per conoscere questa importante disciplina che abbraccia i settori dell’elettronica, della meccanica e dell’informatica. Obiettivo dell’iniziativa, nell’ambito della quale sono programmati ben 13 eventi, è “fare informazione” sulle caratteristiche, le opportunità e le importanti innovazioni che stanno attraversando questo rilevante comparto manifatturiero, rivolgendosi in particolare a tre diversi target: imprese, studenti e insegnanti, genitori e studenti. Considerata la trasversalità della disciplina, “Bergamo Sistema Meccatronica” vede il coinvolgimento di diversi soggetti vicini al mondo delle imprese, della ricerca e della formazione. In particolare, la Camera di Commercio attraverso Bergamo Sviluppo, l’Università degli Studi di Bergamo, Confindustria Bergamo, Imprese&territorio, il Consorzio per la Meccatronica Intellimech, la Pro Universitate Bergomensi e l’Ufficio X-ambito territoriale di Bergamo. |
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IMPRESE: UN BANDO PER FAVORIRE L´APERTURA DI SEDI DI RAPPRESENTANZA ALL´ESTERO INIZIATIVA PILOTA DELLA REGIONE PIEMONTE IN FAVORE DELLE PICCOLE AZIENDE. IL PRESIDENTE COTA : «AIUTO CONCRETO PER L’ACCESSO AL CREDITO». |
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Torino, 9 dicembre 2013 - L´apertura di uffici amministrativi, di rappresentanza, show-room, magazzini, punti vendita e quant´altro possa essere utile per promuovere i prodotti delle aziende piemontesi al di fuori dai confini dell´Unione Europa. E´ questo l´obiettivo di una misura pilota sull´internazionalizzazione in uscita, pubblicata il 5 dicembre sul sito istituzionale della Regione e che è possibile consultare dalla sezione "bandi e finanziamenti". L´iniziativa è rivolta alle piccole e medie imprese piemontesi che non hanno sedi all´estero e che, accedendo al contributo regionale, potranno per la prima volta promuoversi in un mercato straniero. Le risorse stanziate per il bando, che rientra nell´ambito del Piano internazionalizzazione del Piemonte, ammontano a 1 milione di euro , grazie al quale viene costituito un fondo di garanzia rotativo, destinato a favorire l´accesso al credito per l´erogazione dei finanziamenti. « E´ una misura innovativa, sicuramente molto attesa da parte del nostro sistema imprenditoriale e studiata appositamente per le piccole e medie imprese. Bisogna potenziare la loro presenza nei mercati diversi dall´Ue, perché solo in questo modo è possibile valorizzare le nostre eccellenze - sottolinea il Presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota - Sappiamo quanto le aziende abbiano di questi tempi difficoltà ad accedere al credito, ma con la garanzia della Regione potranno ottenere il finanziamento necessario ad aprire per la prima volta una nuova sede all´estero. Contiamo di finanziarie una trentina di pmi in questa prima fase del bando. Trattandosi di fondo rotativo potranno essere molte di più una volta che le imprese rientreranno nei prestiti ». La misura è “a sportello” e sarà gestita dalla società in house Finpiemonte. Sono ammissibili unicamente le iniziative e gli investimenti di carattere non produttivo, rivolti alla penetrazione in Paesi che non sono membri dell’Unione Europea e in cui il soggetto richiedente non abbia già una presenza diretta attraverso proprie sedi o imprese ad essa collegate. L’agevolazione consiste nella concessione di una garanzia fideiussoria gratuita in favore dell´impresa, che assiste fino al 50% un finanziamento bancario di importo minimo pari a 200 mila euro, durata minima 24 mesi e massima 60 mesi, con preammortamento massimo di 6 mesi. Le domande potranno essere presentate esclusivamente online, accreditandosi all´indirizzo web: http://www.Sistemapiemonte.it/bandi/industria/jsp/controller/swhttpcontroller.jsp Sarà possibile procedere all´accreditamento e all´invio delle richieste a partire dal 14 Gennaio 2014 . Ulteriori dettagli possono essere reperiti sul sito di Finpiemonte ( www.Finpiemonte.it ) nella sezione bandi. |
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RAPPORTO SULL’EXPORT CALABRESE |
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Catanzaro, 9 dicembre 2013 - L´assessore regionale alle politiche internazionali Luigi Fedele ha presentato il “rapporto sull’economia calabrese nello scenario globale”, studio scientifico del flussi economici, realizzato dall’Osservatorio per l’internazionalizzazione, con l’obiettivo di offrire un quadro aggiornato sugli interscambi commerciali e sulle recenti evoluzioni dell’economia calabrese. Alla conferenza stampa sono intervenuti, inoltre, il Dg della Presidenza della Regione Francesco Zoccali, la Dirigente del settore internazionalizzazione della Regione, Saveria Cristiano e Alfredo Fortunato della società Contesti che ha realizzato il report dell´Osservatorio per l´internazionalizzazione. Analizzare l’economia regionale in una prospettiva globale significa comprendere non solo come la Calabria stia vivendo l’attuale crisi economica, ma anche su quali leve strategiche lavorare e quali vie percorrere per rafforzare il tessuto produttivo, rilanciare l’economia regionale, orientare lo sviluppo locale sui mercati internazionali. La Regione ha piena consapevolezza che la crescita della presenza sui mercati esteri dei prodotti e delle imprese calabresi rappresenta una delle principali direttrici strategiche per sostenere lo sviluppo economico e produttivo della Calabria. La domanda estera nell’attuale contesto economico internazionale costituisce la sola opportunità per una ripresa sostenibile. L´export rimane il settore trainante per le piccole e medie imprese regionali, che pur in uno scenario economico non facile, mantengono una buona tendenza, grazie soprattutto ai mercati con forte presenza di italiani all´estero (Germania, Stati Uniti, Canada, Australia e Svizzera), ma anche in quei paesi in forte crescita economica come India, Cina e Corea. Per l’Africa, è emerso nel “rapporto”, la Libia è il Paese con maggiore percentuale di investimento delle aziende calabresi, alcune delle quali specializzate in prodotti per l’estrazione del petrolio. L´agro-alimentare (con circa il 30% del totale), l´artigianato di pregio, il settore tecnico ma anche la ricerca scientifica, i settori che hanno trainato l´export regionale. Dallo studio emerge anche il lavoro sinergico avviato da tempo con il sistema camerale calabrese, l’associazione industriali, le associazioni di categoria e le università. L’assessore Fedele ha introdotto i lavori soffermandosi, in modo particolare, sull’azione svolta dall’Osservatorio per l´internazionalizzazione che “rappresenta un ottimo strumento di analisi, di informazione e di monitoraggio dei processi di internazionalizzazione del sistema produttivo calabrese e degli investimenti esteri effettuati in Calabria. Grazie a questi nuovi interventi realizzati dall’assessorato che dirigo – ha aggiunto l’Assessore Fedele - è possibile progettare e implementare un sistema efficace di azioni a sostegno dei processi di internazionalizzazione delle imprese calabresi. Esiste un grosso impegno da parte di questa amministrazione regionale in tema di politiche internazionali che scaturisce da una convinzione di fondo: implementare la crescita della presenza sui mercati esteri dei prodotti e delle imprese calabresi perché rappresenta una delle principali direttrici strategiche per sostenere lo sviluppo economico e produttivo della Calabria. La domanda estera nell’attuale contesto economico internazionale costituisce la sola opportunità per una ripresa sostenibile. Le aziende calabresi, rappresentate solitamente da produzioni di nicchia – ha concluso l’Assessore Fedele - vengono costantemente supportate e accompagnate in un processo di crescita verso nuovi mercati e ottengono all’estero importanti risultati proprio per le tipicità che offrono. Il Presidente Scopelliti, istituendo questo dipartimento ha assecondato una perspicace intuizione”. “Le politiche di internazionalizzazione - ha dichiarato il Dg della Presidenza Francesco Zoccali - sono il nodo cruciale per le imprese in cerca di nuovi mercati, ma anche per realtà produttive straniere che intendano insediarsi nei nostri territori. Il Presidente Scopelliti ha inteso da subito avviare una seria programmazione in questa direzione. Le linee strategiche dei fondi comunitari 2014-2020, inoltre, saranno incentrate su questa direttrice per creare sviluppo e lavoro”. “Con l’istituzione del settore politiche internazionali - ha dichiarato la Dirigente Saveria Cristiano – abbiamo colmato una lacuna, operando uno sforzo organizzativo e utilizzando con grande impegno i fondi comunitari. Da qualche anno abbiamo alcuni strumenti importanti quali: lo Sportello Sprint e lo Sportello per l´internazionalizzazione, nati con l’obiettivo di offrire alle aziende calabresi, strumenti utili per partecipare direttamente e indirettamente alle strategie di internazionalizzazione. Lo stesso strumento dell’Osservatorio è utile per avere uno studio più approfondito per programmare i futuri investimenti in questo settore”. “Negli ultimi tre anni - ha sostenuto Alfredo Fortunato - c´è stato un guadagno di competitività abbastanza importante per la Calabria. Si tratta di volumi di export limitati, ma la tendenza ci dice che si sta facendo bene e questo è incoraggiante. I nuovi scenari globali impongono cambiamenti, c’è comunque un guadagno di competitività delle aziende calabresi”. |
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IMPRESE LIGURIA: “ULTERIORI FONDI PER PRESTITI RIMBORSABILI. DALLA GIUNTA STANZIATI 500MILA EURO PER RIAPRIRE BANDO” |
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Genova, 9 dicembre 2013 - Ulteriori 500mila euro dalla Giunta regionale ligure, su proposta dell’assessore allo sviluppo economico, Renzo Guccinelli, per la riapertura del bando sui prestiti rimborsabili alle piccole e medie imprese. I nuovi finanziamenti si vanno ad aggiungere ai precedenti 33 milioni di euro già stanziati che avevano consentito di soddisfare 56 richieste su un totale di 80 domande presentate. Il bando finanzierà, attraverso risorse Por, il programma operativo regionale, investimenti produttivi ancora da realizzare, ad un tasso agevolato dello 0,5%, per realizzare interventi finalizzati all’innovazione dell’azienda dal punto di vista tecnologico, produttivo, gestionale, organizzativo e commerciale. I prestiti saranno concessi fino al 70% dell’investimento richiesto a Filse e per il 100% dell’investimento, di cui una quota dell’80% richiesta a Filse e un 20% messo a disposizione da una banca convenzionata. “Con queste nuove risorse e grazie alla riapertura del bando – ha commentato Guccinelli – contiamo di soddisfare ulteriori richieste per colmare il più possibile le nuove domande”. Le domande potranno essere presentate dal 17 febbraio fino al 17 marzo 2014 e Il bando sarà disponibile da questa settimana sul sito di Filse. |
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FERRIERA SERVOLA: SERRACCHIANI, ENTRO DICEMBRE ACCORDO PROGRAMMA |
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Trieste, 9 dicembre 2013 - L´accordo di programma che dovrà definire puntualmente gli interventi da attuare sul sito della Ferriera di Servola (Ts) dovrà esser sottoscritto entro l´anno. Lo ha confermato il 5 dicembre a Trieste la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, ad una audizione in seduta congiunta della Ii e della Iv commissione consiliare, presiedute rispettivamente da Alessio Gratton e Vittorino Boem. All´incontro, nel corso del quale è stato fatto il punto della situazione della "crisi industriale complessa" dello stabilimento siderurgico, erano presenti anche gli assessori all´Ambiente Sara Vito e alle Infrastrutture Mariagrazia Santoro. L´accordo di programma, che sarà siglato da Regione, Comune, Provincia, Autorità portuale, e i ministeri dell´Ambiente, dello Sviluppo economico, delle Infrastrutture e del Lavoro, avrà per oggetto interventi di bonifica (che riguarderanno rifiuti e acque) sugli impianti e di messa in sicurezza operativa, con particolare riguardo alla pavimentazione del sito. Oltre a definire la tipologia degli interventi, esso prevederà nei dettagli "chi fa cosa", con quali finanziamenti, come vengono reperite le risorse e il crono-programma. "Il principio generale è che la prosecuzione dell´attività industriale, per la quale esiste una manifestazione d´interesse da parte del gruppo Arvedi, e il risanamento ambientale sono necessità legate in modo indissolubile", ha sottolineato Serracchiani. Un risanamento definito "fondamentale" non solo per la continuazione dell´attività ma anche "per la salute dei cittadini e dei lavoratori". "Il mio timore è che senza la continuazione dell´attività industriale semplicemente quel sito inquinato resterà tale senza che nessuno lo tocchi perché nessuno avrà interesse a farlo", ha affermato. Rispondendo alle domande poste da alcuni consiglieri regionali, la presidente si è detta convinta che, una volta acquisito il controllo dell´impianto, il gruppo Arvedi, che non ha responsabilità sull´inquinamento pregresso, si impegni, al pari degli altri attori, per il risanamento che, più nel dettaglio, prevede proprio a carico di Arvedi interventi sugli impianti con l´obiettivo di superare le attuali criticità di impatto ambientale, e parallelamente lo smaltimento di 240 mila tonnellate di rifiuti, la bonifica delle acque di dilavamento e del mare, con la realizzazione di vasche di depurazione, barriere a mare e pavimentazione. Gli interventi comporteranno ragionevolmente per un periodo di tempo la necessità di accedere agli ammortizzatori sociali. Aspetti che saranno trattati in modo specifico non appena il gruppo Arvedi avrò la piena titolarità sulla Ferriera. Per quanto riguarda le risorse, esse saranno a carico di Arvedi, della Regione e anche dei ministeri coinvolti, con una ulteriore ipotesi, non ancora definita, di poter accedere ai finanziamenti europei disponibili sui capitoli ricerca, innovazione ed efficientamento energetico. In relazione ai danni della salute connessi per lavoratori e cittadini, è intervenuta l´assessore Vito, spiegando che la Regione ha chiesto di acquisire dalla Procura della Repubblica tutta la documentazione in merito alle indagini in corso, compreso uno studio epidemiologico. |
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VARESE - BIOTECNOLOGIE, OPPORTUNITÀ CON I BANDI DI HORIZON 2020 |
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Varese, 9 dicembre 2013 -I primi bandi si apriranno mercoledì 11 dicembre. A una settimana dal via del progetto Horizon 2020, il nuovo programma dell’Unione Europea che mette a disposizione 70 miliardi di euro con l’obiettivo di portare la spesa per ricerca e sviluppo al 3% del Pil entro la fine del decennio, la Camera di Commercio ha promosso un incontro d’approfondimento, dedicato in particolare alle opportunità offerte alle imprese varesine che operano nelle biotecnologie. Quest’ultimo è considerato a livello comunitario un settore strategico per la competitività dei nostri sistemi economici. Di fronte agli operatori economici intervenuti nelle sale del Centro Congressi “Ville Ponti”, hanno approfondito il tema Ludovico Monforte, responsabile dell’ufficio di Bruxelles di Unioncamere Lombardia e, in collegamento video dall’Eurodesk della capitale belga, un altro rappresentante di Unioncamere Lombardia quale Paolo Bonardi. Tra gli elementi del programma Horizon 2020 quello forse più significativo, volto a consentirne l’accesso anche alle pmi, è la semplificazione amministrativa. In particolare, si puntato su norme di finanziamento più semplici, che tengano conto dell’esigenza di rimborso dei costi effettivi con un unico tasso per tutti i partecipanti e tutte le attività nell´ambito di uno stesso progetto. Non mancano poi somme forfettarie e premi e finanziamenti basati sui prodotti. L’ufficio Innovazione della Camera di Commercio varesina è a disposizione per ulteriori approfondimenti e fornire un supporto alle imprese nell’approccio ai bandi di Horizon 2020. |
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CORSO DI ALTA FORMAZIONE IN CULTURA, ECONOMIA, DIRITTO NEI PROCESSI DI INTERNAZIONALIZZAZIONE VERSO LA CINA AL VIA IL LA 5° EDIZIONE DEL CEDIC |
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Firenze, 9 dicembre 2013 - Il corso Cedic è giunto alla 5° edizione. La partecipazione complessiva di 70 persone alle 4 edizioni precedenti ha confermato pienamente l’intuizione dei progettisti che nel 2007 idearono un corso sperimentale e innovativo. Il Cedic è un corso di alta formazione che dà importanti basi pratiche e conoscitive a figure professionali con ruoli decisionali, gestionali e di consulenza in attività che si svolgono in Cina o che implicano forti relazioni con operatori cinesi. La Cina ha un ruolo da protagonista nel panorama internazionale e sebbene i processi di globalizzazione abbiano favorito la comunicazione interculturale, essere introdotti a questo mondo è un passaggio fondamentale per comprenderlo appieno e poterci lavorare. Il corso Cedic fornisce le basi di cultura, marketing, legislazioni, normative e tanti aspetti che riguardano il mondo dell’imprese che vogliono iniziare a lavorare con la Cina. Il corso è destinato a chi opera regolarmente con la Cina o a chi ha intenzione di iniziare a lavorare con la Cina: imprenditori, studenti, consulenti, manager privati e pubblici. Sarà possibile, per gli interessati, effettuare un periodo di tirocinio in Cina. Le domande d’iscrizione devono pervenire entro il 17 gennaio 2014. Anche quest’anno sono messe a disposizione dagli Enti sostenitori numerose borse di studio a copertura totale o parziale della retta di iscrizione. I sostenitori della 5° edizione sono la Regione Toscana – Progetto Prato; il Comune di Prato; la Fondazione Cassa di Risparmio di Prato e l’Associazione d’Amicizia dei Cinesi a Prato. A presentare la 5° edizione del Cedic, erano presenti Maurizio Fioravanti, Presidente del Pin; Daniela Toccafondi, Direttore del Corso sin dalla sua prima edizione; Rita Pieri, Assessore alla Pubblica Istruzione e Università del Comune di Prato; Antonio Avitabile, Dirigente del Servizio Pubblica Istruzione del Comune di Prato; Iacopo Benini, Referente di Progetto Prato. |
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FVG, INDUSTRIA: SERRACCHIANI, OPERATIVI FONDI PER ACCESSO AL CREDITO |
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Trieste, 9 dicembre 2013 - Saranno operativi entro dicembre, attraverso Mediocredito, i 90 milioni che la Regione ha stanziato nella legge anticrisi per favorire l´accesso al credito delle imprese. Lo ha annunciato la presidente della Regione, Debora Serracchiani, in occasione di un confronto promosso il 5 dicembre a Trieste da Confindustria con gli imprenditori della provincia. Introdotto dal presidente degli industriali, Sergio Razeto, l´incontro ha permesso di approfondire i temi delle misure per superare la crisi e per accrescere la competitività territoriale del Friuli Venezia Giulia. "Come Regione - ha detto la presidente - vogliamo rilanciare la programmazione strategica, e in particolare stiamo elaborando un Piano di politica industriale. Abbiamo perciò bisogno del confronto e dello scambio di idee con gli imprenditori e con le categorie sociali ed economiche. In questo senso, il Protocollo sulla concertazione che abbiamo sottoscritto diventa uno strumento importante". In tema di semplificazione, l´Amministrazione regionale ha già avviato una sostanziale riduzione dei costi della politica (8 milioni di euro di risparmi) e una riorganizzazione della macchina amministrativa. Ma è in corso anche un ripensamento sul sistema del credito che fa capo alla Regione così come su quello degli Enti di ricerca del Friuli Venezia Giulia, entrambi settori in cui occorre evitare "dispersioni di risorse", ha osservato la presidente. Fondamentali, per le imprese, sono i finanziamenti che l´Unione europea metterà a disposizione dell´Italia nella programmazione 2014-20. "Il Piano nazionale - ha detto la presidente Serracchiani - rischia di penalizzare le Regioni del Nord, e per questo stiamo trattando con determinazione con il Governo per riaprire gli spazi". L´incontro ha permesso di affrontare anche questioni che riguardano da vicino l´area triestina, a partire dalla Ferriera: "la proposta del gruppo Arvedi - ha detto la presidente - rappresenta un´occasione imperdibile per bonificare l´area e garantire l´attività produttiva e l´occupazione. Stiamo lavorando all´Accordo di programma, che è ormai in fase di definizione". Il porto di Trieste costituisce, ha rilevato Debora Serracchiani, un´opportunità straordinaria, non solo per il Friuli Venezia Giulia ma per il Paese. "Occorre però - ha osservato - che i diversi interessi si muovano nella stessa direzione". |
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LA REGIONE PUGLIA NON DIMENTICA LA VERTENZA OM |
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Bari, 9 dicembre 2013 - I contatti del Ministero dello sviluppo Economico con aziende interessate alla reindustrializzazione del sito Om carrelli , la visita degli stabilimenti da parte di imprenditori manifestanti interesse alla struttura barese non hanno ancora prodotto piani industriali da valutare, discutere, approfondire. Solamente una fuga di notizie su di una fantomatica produzione di autobus elettrici ha alimentato ulteriori aspettativa ed ansia nel gruppo di lavoratori, e tra le loro famiglie, impegnati in una lunghissima ed estenuante lotta a difesa del proprio futuro lavorativo e di vita. A nche il contenzioso che vede in tribunale azienda e sindacati rimbalzare tra un udienza e l’altra, finisce col tenere bloccata , incancrenita ed incarognita la situazione in cui il presidio dei lavoratori davanti ai cancelli rimane contrapposto ai tentativi dei tedeschi di Kion, del quale gruppo fa parte la om carrelli, di portar via dagli stabilimenti macchinari e carrelli per un valore di diversi milioni di euro. E’ del tutto evidente che questo contesto di stallo genera incertezza. E l’incertezza può finire con l’inibire o scoraggiare del tutto i possibili nuovi investitori. Per queste ragioni, rimanendo la vertenza Om carrelli una priorità per l’azione dell’intera Giunta Regionale pugliese, considerato il pacchetto di misure predisposte per sostenere gli investimenti per il sito, per incentivare la rioccupazione dei lavoratori attualmente in cigs ed il riavvio di attività produttive, ho voluto convocare per il prossimo 17 dicembre il tavolo regionale Om presso l’assessorato al lavoro. Caparbiamente continueremo l’impegno per la ricomposizione delle relazioni tra le parti, il superamento di ogni rigidità, la ripresa di un’ azione di ricerca di manifestazioni d’interesse ed il riavvio di un sostenibile processo di reindustrializzazione. Tanto da ridare futuro ai lavoratori ed a Kion-om l’opportunità di lasciare Bari con dignità e rispetto. |
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AZIENDA CINESE: GRAVE DANNO AL MADE IN ITALY |
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Milano, 9 dicembre 2013 - "Inaccettabile e vergognoso. La Lombardia non può e non deve accettare che si verifichino casi come quelli scoperti dai carabinieri in provincia di Pavia. Serve rigore e tolleranza zero per evitare che situazioni come queste si ripetano". Lo ha detto Viviana Beccalossi, assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo della Regione Lombardia nel commentare la scoperta e il sequestro da parte dei carabinieri di Vigevano di due opifici clandestini gestiti da cinesi ad Albonese e Parona, cittadine in provincia di Pavia, dove moglie e marito cinesi avevano allestito un laboratorio per calzature, anche di griffe di alta moda, in cui impiegavano oltre venti connazionali. "Le condizioni inumane in cui erano costretti a convivere i protagonisti di questa brutta storia, tra i quali anche bambini, sono aberranti - ha concluso Viviana Beccalossi - e tutto ciò senza mai perdere di vista come strutture clandestine di questo genere arrechino un danno grandissimo alle aziende italiane e agli italiani che lavorano per affermare il vero made in Italy". |
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BASILICATA, CORSA A DUE PER RILANCIARE LA MYTHEN |
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Potenza, 9 dicembre 2013 - Due aziende sono pronte a dare continuità produttiva alla Mythen. Si tratta della società estera Just Oil Europe Ltd e del Gruppo Brenntag che, attraverso un accordo sottoscritto con la società di Ferrandina, hanno definito un contratto di dieci anni che eviterà il rischio fallimento della Mythen preservandone i livelli occupazionali. La Just Oil Europe, in particolare, ha ottenuto tutte le autorizzazione necessarie tra cui quella amministrativa da parte della Regione Basilicata, ed ha avanzato istanza di concessione della licenza fiscale per l’esercizio del deposito fiscale di Ferrandina. A supporto della richiesta è stato anche allegato il parere dell’Avvocatura Generale dello Stato che attesta che la stessa società può essere destinataria della licenza fiscale: l’unico tassello che manca per consentire alla Mythen di riprendere la produzione. A tal proposito, in un incontro che si è tenuto questa mattina nel Dipartimento Attività produttive della Regione a cui hanno partecipato, tra gli altri, Vito Laurenza per la Segreteria Tecnica Task Force Occupazione, l’assessore del comune di Ferrandina Angelo Marzano, l’amministratore della società Mythen, le rappresentanze sindacali Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e la Rsu aziendale, è emerso un appello unitario agli organi istituzionali preposti affinché, “nel rispetto delle legalità e della autonoma valutazione del caso, ad assumere le proprie decisioni tenendo conto delle necessità del territorio e delle conseguenze negative che verrebbero a determinarsi in caso di non accoglimento della richiesta”. I contratti decennali stipulati con le aziende rappresentano un’opportunità unica per lo stabilimento di Ferrandina in quanto le permetterà di riavviare la produzione, nel più breve tempo ipotizzabile, di non dover ricorrere a nuova finanza, di garantire l’occupazione locale, di scongiurare l’ipotesi del fallimento che comporterebbe non solo la perdita dei posti di lavoro ma anche una perdita significativamente superiore dei crediti nei confronti di Mythen. |
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PROGETTO PIOMBINO, INSEDIATO COMITATO TECNICO. ROSSI: OCCASIONE DI SVILUPPO |
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Roma, 9 dicembre 2013 - "Piombino non deve chiudere: oggi abbiamo fatto un passo concreto proprio in questa direzione, verso il rilancio del polo siderurgico e dell´ammodernamento del porto di Piombino". E´ questo il commento del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi al termine della riunione di insediamento del gruppo di lavoro tecnico presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Riunione che si è svolta il 6 dicembre a Roma, con la partecipazione dei rappresentanti dei Ministeri dell´Ambiente, delle Infrastrutture e del Lavoro, della Regione Toscana, del Commissario della Lucchini, della Provincia di Livorno, dell´Autorità portuale e del Comune di Piombino. "Questo progetto – ha detto Rossi – punta a potenziare il porto e riconvertire il polo siderurgico con nuove tecnologie più sostenibili e flessibili, nonché a creare il primo centro di smontaggio dei navigli conforme ai nuovi indirizzi europei. Il fatto che tutte le istituzioni, centrali e locali, siano unite per realizzarlo costituisce una garanzia per gli oltre 5.000 lavoratori interessati. La Regione sostiene l´iniziativa con un impegno finanziario consistente perché considera l´area di Piombino e la siderurgia strategica non solo per la Toscana ma per tutto il paese". Entro il 20 dicembre sarà sottoscritto, da tutti i soggetti coinvolti, un primo protocollo in cui saranno indicati gli obiettivi condivisi, gli impegni dei vari enti ed i tempi di realizzazione. Sarà messo nero su bianco chi fa cosa e quante risorse dovranno poi essere formalizzate nel successivo accordo di programma previsto dalla normativa sulle aree di crisi complessa, di cui Piombino sarà il primo caso applicativo in Italia. "E´ una grande occasione di sviluppo per tutta l´area interessata – ha proseguito il presidente Rossi - Si tratta di un investimento complessivo di oltre 230 milioni. Di questi 140 sono già impegnati nella modernizzazione del porto / retroporto ed in alcune opere accessorie (viabilità, ecc), a cui si aggiungeranno altri 90 milioni circa da destinare agli incentivi per la conversione ecologica del polo siderurgico. Anche sul piano finanziario la Regione è il soggetto che allocherà maggiori risorse: 60 milioni di euro dei propri fondi europei di sviluppo e coesione, in coerenza con il piano europeo per l´acciaio, a favore di investimenti nella riconversione ambientale della produzione siderurgica". "Lo facciamo perché siamo convinti che questo progetto rappresenti una grande azione di politica industriale congiunta a nuovi investimenti privati, non solo per il superamento della attuale crisi del Gruppo Lucchini, ma anche per rilanciare e rendere più competitivo il combinato disposto tra porto ed acciaieria, a partire dalle imprese già presenti come Lucchini, Tenaris Dalmine, Acelor Mittal, Sol, e dall´indotto di piccole e medie imprese specializzate. Sarà proprio grazie alla messa a punto delle varie azioni e relativi impegni finanziari – conclude Rossi - che il Commissario della Lucchini potrà, a breve, pubblicare un bando molto più attrattivo per ricercare imprenditori interessati a rilevare una Lucchini inserita in una prospettiva di sviluppo dell´intera economia della zona". A Piombino esiste infatti una forte cultura della lavorazione dell´acciaio ed un radicato attaccamento alla dimensione manifatturiera che, unite al posizionamento sul mare, ad un riordino più sostenibile delle centrali elettriche presenti, nonché ad un nuovo impulso agli interventi di bonifica, possono rappresentare delle condizioni non indifferenti agli occhi di investitori seri e non tentati dalla semplice spartizione degli impianti esistenti. |
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LIGURIA A CONVEGNO CGIL: UN PATTO PER IL WELFARE SOSTENUTO DA NUOVE RISORSE |
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Genova, 9 Dicembre 2013 - “Un patto per il welfare che gli assessori regionali alle politiche sociali presenteranno al Governo in sede di Conferenza Stato Regioni, condiviso anche con Anci, organizzazioni sindacali e terzo settore per dare vita ad una riforma del settore e individuare le risorse per la non autosufficienza e il contrasto alla povertà”. Lo ha annunciato il 5 dicembre la coordinatrice degli assessori al welfare delle regioni e assessore alle politiche sociali della Liguria, Lorena Rambaudi intervenendo al convegno della Cgil alla presenza del segretario, Susanna Camusso. “Servono – ha detto Rambaudi - 7,5 miliardi per le politiche sociali e soprattutto una riforma del welfare da parte del Governo che ponga al centro la non autosufficienza e il contrasto alla povertà come macrobiettivi per delineare i livelli essenziali minimi di assistenza, integrando risorse nazionali e europee per coadiuvare gli sforzi che si fanno sui territori”. Secondo Rambaudi in Italia “manca completamente un’idea di sistema, ma è il momento di portarla avanti, soprattutto ora in un periodo di finanziaria in cui si continuano a proporre politiche spot senza affrontare le tematiche in maniera organica”. L’assessore ligure ha proposto di “riconvertire le risorse e renderle appropriate, non in una logica di contrapposizione, tra povertà e lavoro o sociale e sanitario, ma di integrazione”. Rambaudi ha inoltre posto l’accento sul momento difficile che stanno vivendo le famiglie liguri e ha sottolineato, tra i dati presentati, quello relativo al 45% di famiglie formate da un unico componente che associa alla difficoltà economica la mancanza di una rete familiare. “Fino ad oggi – ha concluso l’assessore al welfare della Liguria– in Finanziaria il Governo non ha trovato spazio per le misure di contrasto alla povertà, ma in un momento come questo si devono trovare i 7,5 miliardi per un piano nazionale di sostegno per l’inclusione attiva”. |
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