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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 05 Febbraio 2014 |
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NASCE MIGENERATION.IT, IL PORTALE DEI GIOVANI MILANESI SARÀ IL SITO PER LE POLITICHE GIOVANILI. UNA PIATTAFORMA PER RESTARE AGGIORNATI SULLE INIZIATIVE E FORNIRE SUGGERIMENTI ALL´AMMINISTRAZIONE |
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Milano, 5 febbraio 2014 – Informazioni di servizio, aggiornamento su bandi e progetti, trasparenza amministrativa, opportunità di lavoro e di studio, eventi e manifestazioni. Nasce www.Migeneration.it il portale dei giovani milanesi. Migeneration.it sarà l’interfaccia dell’Amministrazione comunale per le politiche giovanili, ma anche un luogo dove chiunque potrà collaborare attivamente con commenti e suggerimenti da “postare” on-line. Il nome della piattaforma riprende il tema del Forum delle Politiche Giovanili “Mi Generation”, per dare continuità al lavoro discusso a fine settembre. “Mi Generation – ha dichiarato il delegato del Sindaco alle Politiche Giovanili Alessandro Capelli –viene a colmare un vuoto. Da oggi il Comune ha un nuovo strumento di comunicazione pensato per i giovani e rivolto a loro. Questo sito è un esempio concreto dell’impegno di questa amministrazione verso le politiche giovanili. Mi Generation è anche la finestra sul mondo dell’Informagiovani, uno spazio che si aprirà sempre più alla città e che assomiglierà sempre meno a un ufficio di sola rappresentanza del Comune”. Il sito è stato realizzato utilizzando le ultime tecnologie web (Html5, Css3 e, per alcune funzionalità ed animazioni, il framework Javascript jQuery). L’architettura del sito è strutturata al fine di semplificare l’aggiornamento, la velocità di caricamento e l’intuitività di utilizzo, con una particolare attenzione all’interazione con i maggiori Social Network. I contenuti, infatti, non si limitano a quelli pubblicati sulla piattaforma stessa, ma vengono ripresi direttamente anche dai Social Network attualmente utilizzati (Twitter, Facebook ed Instagram). Mi Generation si avvarrà di una ‘redazione diffusa’ che condividerà iniziative, eventi, appuntamenti, anche attraverso l’ausilio grafico di Google calendar. Inoltre, nella sezione “media” saranno fruibili gli interventi in diretta di Shareradio. Proprio attraverso Shareradio si darà voce a un progetto formativo nato dalla collaborazione con diversi soggetti (Consorzio Imprese Sociali, Diapason, Coop. Lotta contro l´emarginazione, Arci Milano e associazione Joint) dal titolo “Effetto Larsen”: una serie di sei aperitivi radiofonici organizzati in collaborazione con Shareradio e il network di webradio comunitarie I Have a Stream presso l´Informagiovani di via Dogana 2 fino ad aprile 2014. Durante le serate radiofoniche saranno invitati a partecipare i protagonisti di Mi Generation, per raccontarne gli sviluppi dopo il forum delle politiche giovanili Mi Generation Camp di fine settembre 2013. |
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ISTRUZIONE IN LIGURIA, APPROVATO IL CALENDARIO SCOLASTICO 2014-2015 SI RICOMINCIA LUNEDÌ 15 SETTEMBRE |
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Genova, 5 febbraio 2014 - Calendario scolastico senza particolari sorprese quello che è stato approvato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore all’istruzione e al bilancio, Pippo Rossetti. Le lezioni ricominceranno lunedì 15 settembre 2014 e termineranno mercoledì 10 giugno 2015 in tutte le scuole di ogni ordine e grado della Liguria. Le scuole dell’infanzia invece chiuderanno martedì 30 giugno 2015. Complessivamente sono previsti 209 giorni di lezione che scendono a 208 nel caso in cui la festa del Santo patrono cada in un giorno in cui è previsto lo svolgimento delle lezioni. I giorni di vacanza dalle attività didattiche e educative, oltre a quelli stabiliti a livello nazionale (tutte le domeniche, il 1° novembre, l’8 dicembre, il 25 e il 26 dicembre, il 1° gennaio, il 6 gennaio, il lunedì dopo Pasqua, il 25 aprile, il 1° maggio, il 2 giugno e la festa del Santo patrono) saranno: il 23, 24, 27, 29, 30 e 31 dicembre 2014, il 2,3,5 gennaio 2015, il 2,3,4 aprile 2015. “Si tratta di un calendario senza sorprese – commenta l’assessore Rossetti – perché la scuola non ne ha proprio bisogno, almeno da questo punto di vista. Un patrimonio di tempo da utilizzare bene, con i vincoli e anche le opportunità dell’autonomia scolastica, centrando l’attenzione sui processi educativi nella vita in classe, per trovare spunti di innovazione nel modo di pensare la scuola e di fare didattica. La tempestività con cui abbiamo approvato il calendario consentirà a tutti, operatori e famiglie, di programmare per tempo la prossima estate in vista del primo campanello del nuovo anno”. |
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SCUOLA. "CHI RICERCA TROVA" E "RICERCATORI PER UN GIORNO". AL VIA L´INIZIATIVA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA PER FAR CONOSCERE AGLI STUDENTI DEGLI ISTITUTI SECONDARI SUPERIORI LA RETE REGIONALE DELLA RICERCA |
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Bologna, 5 gennaio 2014 - La Rete Alta Tecnologia entra nelle scuole per far conoscere agli studenti delle superiori i suoi tecnopoli, i laboratori di ricerca industriale e i centri per l´innovazione. Questo l’obiettivo della Regione Emilia-romagna che, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale, ha avviato, per l’anno scolastico 2013-2014, il progetto “Chi ricerca trova” e “Ricercatori per un giorno”. L’invito a partecipare all’iniziativa è stato formalizzato in una lettera – recapitata, nei giorni scorsi, ai dirigenti scolastici di oltre 200 istituti superiori di secondo grado dell’Emilia-romagna, privilegiando quelli ad indirizzo tecnico-scientifico – e in un poster, che sarà affisso negli spazi pubblici delle scuole, realizzato proprio con l’obiettivo di dare massima visibilità alla Rete regionale della ricerca e stimolare l’interesse degli studenti. Finalità comune dei due progetti è infatti quella attivare una serie di occasioni di confronto fra gli operatori dei laboratori e i centri per l’innovazione che fanno parte della Rete alta tecnologia dell’Emilia-romagna e alcune realtà scolastiche regionali. Occasioni pensate per favorire negli istituti coinvolti spunti e progetti di approfondimento come, ad esempio, lo studio delle tematiche oggetto dell’attività dei laboratori o la realizzazione di materiali informativi sulle strutture. Il progetto "Chi ricerca trova", patrocinato dall’Ufficio Scolastico Regionale, prevede in particolare la diffusione di materiale informativo e l’invito, rivolto agli insegnanti, a conoscere e far conoscere le opportunità offerte dalla presenza della Rete alta tecnologia sul territorio. Una nuova applicazione multimediale per tablet – fruibile all’indirizzo www.Chiricercatrova.it – mette al centro i ragazzi e le loro attitudini e li guida alla scoperta delle piattaforme tecnologiche con tour virtuali che potranno affiancare o arricchire eventuali visite guidate alle strutture disponibili nell’ambito dell’iniziativa “Ricercatori per un giorno”. È infatti con quest’ultimo progetto che gli studenti, dopo i tour virtuali, potranno accedere alle principali strutture di ricerca con vere e proprie visite guidate, per promuovere il confronto fra studenti e giovani ricercatori. Ricercatori per un giorno prevede anche la collaborazione con il Cnr di Bologna nell’ambito del progetto "Il linguaggio della ricerca" che con finalità analoghe ha attivato una serie di laboratori per le scuole per l’anno scolastico 2013-2014: "Laerte" (Efficienza energetica, sicurezza sismica, sostenibilità); T3lab (Energia, visione digitale, reti wireless, interfacce uomo-macchina, tele-controllo di macchine e impianti); Lecop Mia (Modelli matematici e misure sperimentali sulla qualità dell’aria); Lecop Lei (Progettazione Lca ed ecodesign); Lecop Tigri (Gestione della risorsa idrica). Agli studenti interessati, i diversi team di ricerca illustreranno le principali soluzioni elaborate, attraverso moduli formativi, dimostrazioni sperimentali dal vivo e tramite l’utilizzo di software avanzati, approfondimenti su singoli focus di ricerca oggetto dell’attività del laboratorio. Per saperne di più ed essere contattati dal gruppo di lavoro dedicato, è possibile scrivere a infoporfesr@regione.Emilia-romagna.it o consultare il sito http://fesr.Regione.emilia-romagna.it (sezione Promozione e comunicazione, “Per i giovani”). |
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UNIVERSITÀ: PERFEZIONATA L’INTESA PER POLO UNIVERSITARIO MARITTIMO DELLA SPEZIA |
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Genova, 5 febbraio 2014 - La Giunta ha confermato oggi, su proposta degli assessori al bilancio e formazione, Pippo Rossetti e allo sviluppo economico, Renzo Guccinelli, l’intesa tra Ministero della Difesa, Ministero dell’Istruzione e della Ricerca, Regione Liguria, Comune della Spezia, Università degli studi di Genova, distretto ligure delle tecnologie marine e fondazione Promostudi La Spezia per la costituzione del polo universitario marittimo della Spezia nell’ex ospedale militare Bruno Falcomatà. Alla base dell’accordo il finanziamento, attraverso fondi Fsc di sviluppo e coesione (ex Fas) di 9,5 milioni di euro della programmazione 2007-2013. Di questi 4,5 sono destinati alla realizzazione del polo universitario decentrato nell’ex ospedale militare marittimo e nell’adiacente centro sportivo e di laboratori di ricerca del centro supporto e sperimentazioni navale della Marina Mercantile e dell’Università nell’Arsenale e gli altri 5 milioni per la realizzazione della sede dei laboratori e della foresteria del distretto delle tecnologie marine sempre nell’ex ospedale militare. “In questo modo – ha detto l’assessore al bilancio e alla formazione, Pippo Rossetti – diamo seguito alla programmazione dei fondi Fsc, ex Fas per lo sviluppo dell’economia del mare, come punto di forza della nostra regione e costruiamo un’integrazione tra il sistema della formazione, i centri di ricerca e le aziende come unica modalità per offrire un nuovo respiro alla nostra economia”. I corsi previsti del polo universitario e marittimo saranno: design navale e nautico e ingegneria nautica e meccanica. Si è concluso così l’iter per la sottoscrizione delle convenzioni con i rispettivi enti che verranno formalizzate già dalle prossime settimane alla Spezia per poi partire. “prosegue così - ha concluso l’assessore allo sviluppo economico, Renzo Guccinelli –il piano di restituzione dei beni della Marina Mercantile e la collaborazione tra Marina, Enti locali e Distretto delle tecnologie per un utilizzo più proficuo dei beni sul territorio”. |
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CLIMA: ORLANDO INCONTRA BAN KI-MOON, FORTE IMPEGNO ITALIA CONTRASTO CAMBIAMENTI CLIMATICI |
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Roma, 5 febbraio 2014 - Il ministro dell´Ambiente Andrea Orlando, a New York per partecipare all´ottava sessione del gruppo di lavoro intergovernativo sugli obiettivi di sviluppo sostenibile, ha incontrato il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon. All´ordine del giorno dell´incontro l´impegno dell´Italia in qualità di Presidenza dell’Ue nel secondo semestre del 2014 e la gestione di importanti appuntamenti internazionali quali il Foro Politico di Alto Livello sui Cambiamenti Climatici, la Iii Conferenza Internazionale delle Nazioni Unite sulle piccole isole in via di sviluppo, i negoziati sui cambiamenti climatici, sulla definizione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e sull’avvio dei negoziati sul Post-2015. In materia di cambiamenti climatici uno dei primi appuntamenti che come Presidente di turno dell’Unione l’Italia si troverà ad affrontare è l’Evento di Alto livello sul Clima convocato dal Segretario Generale Ban Ki-moon che si terrà a New York il 23 settembre 2014. "L’italia appoggia con grande convinzione questo vertice sposandone in pieno gli obiettivi e le modalità” ha detto il ministro Orlando al Segretario Ban Ki-moon annunciando anche il contributo finanziario del nostro Paese alla realizzazione del vertice. Orlando si è detto particolarmente soddisfatto che al Vertice parteciperanno non solo Capi di Stato e di Governo ma anche leader della finanza e dell’imprenditoria internazionale, così come rappresentanti di governi locali e della società civile. "Crediamo fermamente in un dialogo multi-stakeholders, capace di creare le condizioni per l’identificazione e l’attuazione di soluzioni di sostenibilità. Da parte nostra, come rappresentanti dei Governi, abbiamo la responsabilità di fornire un quadro normativo solido e stabile che non solo garantisca, ma anche stimoli gli investimenti privati in sostenibilità." Il ministro Orlando si è infine appellato a Ban Ki-moon affinché le modalità con cui si svolge il negoziato sul clima possano, almeno in parte, trovare spazio nell’agenda del Vertice. "In linea con i target condivisi in ambito europeo per il 2030 - ha spiegato il ministro dell´ambiente italiano - si può accelerare il processo di decarbonizzazione dell’economia attuando una serie di misure a livello globale, tra cui definire un programma di progressiva sostituzione di combustibili e tecnologie ad alto contenuto di carbonio; stabilire una “carbon tax” globale; permettere il superamento delle barriere tariffarie alla diffusione delle tecnologie a basse emissioni; assicurare la protezione della proprietà intellettuale a favore dei produttori delle tecnologie a basse emissioni; creare misure finanziarie e di cooperazione tecnologica di supporto alle economie emergenti e ai Paesi in via di sviluppo per realizzare le infrastrutture necessarie per modificare il sistema energetico" Il segretario Ban Ki-moon ha infine ringraziato il Ministro Orlando per il suo forte impegno nell´azione di contrasto ai cambiamenti climatici e per il ruolo di leadership esercitato dall´Italia a livello internazionale su questo tema decisivo. |
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MALTEMPO. ZAIA. STATO DI CALAMITA’ IN VENETO. UN APPELLO AI MEDIA: L’ACQUA NON C’E’ SOLO A FIUMICINO |
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Venezia, 5 febbraio 2014 - “Ho dichiarato, con un decreto, lo stato di calamità in Veneto a causa del maltempo. Abbiamo assegnato per le prime necessità un milione di euro”. Lo ha annunciato il presidente Luca Zaia, al termine della seduta di ieri della giunta regionale nel corso della quale è stato deciso di presentare immediatamente la richiesta di recepimento da parte del governo per lo stanziamento delle risorse necessarie a far fronte all’emergenza. “Interventi – ha aggiunto – che tutte le Regioni più volte hanno chiesto al governo venga liberati dai lacci del Patto di stabilità”. “Nel Veneto già colpito dall’alluvione del 2010 – ha aggiunto - i danni sono inimmaginabili e incalcolabili e i dati meteo sono peggiori rispetto al 2010. Faccio un appello ai media nazionali: si rendano conto che l’acqua non c’è solo a Fiumicino. L’attuale calamità coinvolge tutto il Veneto e c’è grande preoccupazione per quanto riguarda le temperature in questi giorni che dovrebbero essere i più freddi dell’anno. Questo caldo rischia di far sciogliere la neve che si è accumulata in montagna e riversare una mole enorme di acqua nei fiumi già ingrossati. Se si verificasse, sarebbe peggio che nel 2010”. “In questo quadro – ha detto Zaia – è allucinante la situazione di difficoltà della montagna veneta che, tra neve e black-out, non ha fatto la stagione turistica invernale. A Natale si è registrato un -97%. Ma non sono da meno i disagi per la popolazione: 35 mila famiglie sono rimaste senza corrente elettrica per molto tempo. La verità è che tutto questo non è da paese civile. Ora abbiamo il grosso problema delle slavine. Una ha praticamente distrutto un impianto di risalita sulla Marmolada”. Tornando alla situazione del dissesto idrogeologico, Zaia ha sottolineato che “le 925 opere realizzate sul territorio dopo l’alluvione del 2010 ci hanno permesso finora di respirare, ma non sappiamo quanto possano ancora reggere. Nonostante gli interventi, ci preoccupa infatti la consistenza di parecchi argini che sono fragili. Ci vuole un piano strategico nazionale. Quello per il Veneto lo abbiamo fatto e lo abbiamo notificato al governo. Non è possibile che distretti produttivi fondamentali siano messi in discussione per un po’ di pioggia. E va dato atto all’impegno dei comuni che fanno quello che possono, anche se ridotti al dissesto finanziario. Un ringraziamento va infine a tutti quelli che si stanno prodigando e in particolare al vero esercito sul campo che è quello dei volontari”. Da parte sua l’assessore al bilancio Roberto Ciambetti ha fatto presente che lo stanziamento di un milione di euro è possibile come anticipazione, nonostante la Regione stia operando in regime di bilancio provvisorio, in quanto si tratta di una situazione di emergenze e di interventi di prima necessità, |
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MALTEMPO. STATO DI ALLARME IN VENETO PER RISCHIO IDRAULICO E IDROGEOLOGICO |
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Venezia, 5 febbraio 2014 - In riferimento alla situazione meteorologica attesa, il Centro Funzionale Decentrato della protezione civile del Veneto ha dichiarato lo Stato Di Allarme per rischio idraulico e per rischio idrogeologico nelle aree Vene-d (Po, Fissero – Tartaro – Canalbianco e Basso Adige), Vene-e(basso Brenta –Bacchiglione), Vene-f (Basso Piave, Sile e Bacino scolante in laguna) e Vene-g (Livenza, Lemene e Tagliamento). E’ inoltre Stato Di Preallarme nelle aree Vene-b (Alto Brenta-bacchiglione) e Vene-c (Adige – Garda e Monti Lessini). E’ pure stato di preallarme per rischio idrogeologico su Vene-a (Alto Piave) dove invece è stato di attenzione per rischio idraulico. Questa dichiarazione ha validità dalle ore 14 di oggi alle ore 16 di domani, mercoledì 5 febbraio. Lo Stato di Allarme per Rischio Idraulico su Vene-d è riferito ai territori dei Comuni rivieraschi del sistema Fratta-gorzone. Sul restante territorio si dichiara lo di Stato di Attenzione. E’ attiva la sala operativa di Coordinamento Regionale in Emergenza (Co.r.em.). La Protezione Civile Regionale, anche attraverso il proprio Centro Funzionale Decentrato, seguirà l’evoluzione dell’evento e comunicherà tempestivamente ogni eventuale sviluppo negativo. |
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TRE MILIONI DI EURO PER LE FAMIGLIE COLPITE DAI NUBIFRAGI DI GENNAIO 105 I COMUNI TOSCANI ALLUVIONATI NELL´ULTIMO FINE SETTIMANA |
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Firenze, 5 gennaio 2014 - La Regione stanzia 3 milioni di euro per le famiglie che hanno avuto la casa danneggiata dai nubifragi e dalle frane di gennaio. La giunta regionale ha infatti approvato, oggi, la proposta annunciata sabato dal presidente della Toscana Enrico Rossi durante il sopralluogo a San Miniato e nel pisano dopo le ultime piogge. Per erogare il contributo straordinario occorrerà attendere che il Consiglio regionale trasformi il provvedimento in legge. Sono stati 105 i Comuni toscani alluvionati nell´ultimo fine settimana. Altri 74 – in alcuni casi gli stessi - erano stati coinvolti dagli altri nubifragi di gennaio. Gli uffici della Regione stanno al momento facendo un censimento per stilare un elenco dei territori dove si sono registrati danni agli immobili. Solo nel caso di case danneggiate scatterà infatti il diritto al contributo straordinario, che sarà poi compito dei Comuni erogare. La giunta ha fissato un risarcimento massimo di 5 mila euro a famiglia. C´è un tetto: 36 mila euro di Isee, che è l´oramai noto indicatore che misura patrimonio, reddito e ricchezza di una famiglia tenendo conto anche della sua numerosità. Si tratta comunque di un tetto abbastanza alto, sotto cui può tranquillamente rientrare una famiglia con un paio di stipendi da 1.500 euro, un figlio o due e una casa di proprietà. Il secondo requisito è la dimora abituale della famiglia nel comune dove la casa ha subito danni. |
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AMBIENTE FVG: AVVIA TAVOLO PER PIANO GESTIONE RISCHIO ALLUVIONI |
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Trieste, 5 febbraio 2014 - Coordinare e condividere le informazioni per elaborare la modellistica e la cartografia condivise, che permettano di salvaguardare il territorio del Friuli Venezia Giulia in termini di prevenzione e programmazione. E´ questo l´obiettivo del primo incontro, promosso dall´assessore all´Ambiente, Sara Vito, che ha visto insieme la relativa direzione regionale e la Protezione civile, rappresentata dall´assessore delegato Paolo Panontin, unitamente all´Autorità di Bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta-bacchiglione, rappresentata da Roberto Casarin. Questa collaborazione, "un segnale importante e di svolta - ha commentato Vito - nella gestione e cura del patrimonio del territorio e dell´ambiente regionale", è finalizzata a predisporre il Piano di gestione del rischio da alluvioni che, come stabilito dalla direttiva europea 2007/60, dovrà essere approvato entro il 23 dicembre 2015. Il Piano dovrà riguardare tutti gli aspetti della gestione del rischio e del pericolo di alluvioni, "che naturalmente ci auguriamo - ha affermato l´assessore all´Ambiente - non si verifichino mai, ma bisogna essere pronti anche per questo tipo di calamità naturali". Nello specifico, il piano dovrà evidenziare le attività di prevenzione, protezione e preparazione, comprese le previsioni e i sistemi di allertamento di alluvioni. "Questa nuova documentazione è importante - ha spiegato ancora Vito - perché riuscirà a combinare due elementi rilevanti: il rischio (la localizzazione delle aree più vulnerabili e a maggiore rischiosità di esondazioni) e il pericolo (quando si possono verificare le calamità)." Il Piano prevede la mappatura delle aree allagabili e del corrispondente rischio in tre scenari temporali diversi: a distanza di 30, 100 e 300 anni. Dopo l´avvio della collaborazione tra l´Autorità di Bacino e i funzionari della Regione, "sono convinta - ha osservato l´assessore all´Ambiente - che sarà fatto un buon lavoro, poiché tutti i soggetti coinvolti possono sin dall´inizio interloquire nella stesura del Piano: non è infatti pensabile che il documento venga ´calato dall´alto´, bensì sarà condiviso da tutti coloro che hanno la conoscenza del territorio". |
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PROTEZIONE CIVILE: FVG, INVESTIAMO IN MEZZI CON GRUPPI ELETTROGENI |
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Trieste, 5 febbraio 2014 - "La Protezione civile sta per fare degli investimenti importanti sul piano dei mezzi e delle strutture operative che potrebbero dare una soluzione in futuro nell´eventualità delle emergenze elettriche come, ad esempio, quelle che si sono verificate in questi giorni. Si tratta - spiega l´assessore alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Paolo Panontin, a margine dell´odierna valutazione dei disagi causati dal maltempo in regione - di camion su cui montare dei gruppi elettrogeni piuttosto potenti per dare energia in zone periferiche della montagna". "La parte emergenziale relativa al maltempo sul territorio regionale - ha poi confermato l´assessore - si è chiusa questo fine settimana con limitati danni, principalmente agli scantinati. In montagna, oltre a qualche frana e slavina, il vero problema è stata l´interruzione dell´energia elettrica". "Dopo una breve pausa - ha aggiunto l´assessore - siamo nuovamente alle prese con il maltempo. Le previsioni dicono però che l´intensità delle piogge e delle nevicate non sarà tale da mettere in grave difficoltà il sistema. I mezzi della Protezione civile -rassicura Panontin - sono comunque rimasti sul territorio in modo da poter intervenire immediatamente già questa sera qualora ciò fosse necessario. Sembra che domani il tempo ritorni a dare un attimo di tregua". In merito ai disagi relativi all´interruzione di fornitura dell´energia elettrica in Carnia, Panontin sottolinea come il bollettino sullo stato dell´arte, che la Protezione civile gli ha inviato questa mattina, "non segnala criticità e quindi mi verrebbe da dire che tutto è a posto". L´assessore si è soffermato anche sulla questione del taglio degli alberi adiacenti alle linee elettriche. "I consiglieri regionali Marsilio e Revelant mi hanno consegnato un´ipotesi di proposta di legge - ha osservato - sulla quale lavoreremo insieme anche alla collega Vito (assessore all´Ambiente, ndr) per verificare quali iniziative legislative, qualora fossero necessarie, dobbiamo intraprendere per ovviare a questo problema". "Sembra che l´Enel e la Terna sostengano di non poter intervenire - ha precisato Panontin - poiché il taglio degli alberi, riferito alle zone boschive, potrebbe comportare un danno ambientale". "All´incontro con le due società di distribuzione dell´energia elettrica di venerdì pomeriggio - ha concluso l´assessore - analizzeremo quanto è accaduto in questi giorni per capire cosa bisogna fare per ovviare in futuro ai problemi che si sono verificati". |
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VALLE IMAGNA: SICUREZZA È LA PRIORITÀ |
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Ponte Giurino/bg, 5 febbraio 2014 - "Abbiamo voluto prendere visione di quanto accaduto e valutare gli interventi opportuni da effettuare per evitare ulteriori disagi e mettere in sicurezza il luogo". Così, in una nota congiunta, gli assessori di Regione Lombardia Claudia Maria Terzi (Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile) e Simona Bordonali (Protezione civile, Sicurezza e Immigrazione), che insieme al presidente della Provincia di Bergamo, Ettore Pirovano e ai Vigili del fuoco, hanno effettuato un sopralluogo a Ponte Giurino, frazione di Berbenno, interessata, nella notte di sabato, da una frana di 15.000 metri cubi di terra. Conseguenze - Lo smottamento, che ha trascinato anche alberi e pietre, arrivando quasi all´imbocco di una galleria, ha invaso la provinciale della Valle Imagna che da Berbenno porta a Sant´omobono Terme. A scopo precauzionale, sono state fatte evacuare 14 persone, che hanno trascorso la notte nella scuola materna del paese. Gli Step - "Domani - prosegue la nota - inizieranno i carotaggi che porteranno a verificare quale sia la reale situazione della frana. Solo dopo questa operazione, che durerà un paio di giorni, si potranno decidere le azioni da intraprendere, in base ai risultati ottenuti". Collaborazione Istituzionale - "C´è e ci sarà una collaborazione istituzionale tra Regione, Provincia, Comune e Comunità montana, per affrontare la situazione - rassicurano gli assessori-. La Regione garantisce fondi per interventi di prima emergenza. Una volta ottenuti i risultati dei carotaggi, che probabilmente arriveranno entro venerdì, sarà convocato un incontro e saranno concordati interventi e competenze". |
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DIFESA DELLA COSTA MARCHIGIANA DOPO I SOPRALLUOGHI: ATTENZIONE, MONITORAGGIO E PRESENZA, MA ABBIAMO BISOGNO DI FONDI |
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Ancona, 5 febbraio 2014 - “La vulnerabilità e la fragilità del nostro territorio sono un dato di fatto e l´attenzione alla sua difesa, in maniera principale a quella della costa, legata a filo diretto con lo sviluppo dell’offerta turistica regionale, è destinataria di costante attenzione da parte della Regione. Ci muoviamo in un contesto finanziario assolutamente sfavorevole, con Governi centrali, succedutisi negli anni, che hanno via via esautorato risorse per la tutela del territorio, lasciando molto spesso le Regioni sole a contrastare questi fenomeni. Parlo di risorse perché è il tema centrale della questione ed è per questo stiamo lavorando per implementare, in maniera significativa, quelle economiche che, dall’Unione europea, possono venire in favore del territorio e della comunità marchigiana. E non mi riferisco solo ai fondi strutturali, ma parlo principalmente di fondi diretti, verso l’acquisizione dei quali è rivolto il nuovo bando, in scadenza il prossimo 17 febbraio, per individuare alte professionalità che riescano a convogliare nel nostro territorio risorse fresche e nuove”. Così l’assessore Paola Giorgi, responsabile della Protezione civile, della Difesa della costa e delle Politiche comunitarie. Tre settori “pesantemente coinvolti nella gestione delle emergenze e nel recupero dei danni causati da fenomeni atmosferici sempre più insistenti ed estremi, che lasciano una lunga scia di situazioni da ripristinare”, afferma la Giorgi. L’assessore è reduce da una serie di sopralluoghi lungo il litorale maceratese che ha subito pesanti ferite dalle mareggiate di queste ore. “Come Regione ci siamo subito attivati per monitorare e valutare l´evolversi degli eventi e sostenere lo sforzo che le amministrazioni locali stanno mettendo in campo per recuperare una situazione di normalità – afferma l’assessore – I danni registrati sono di entità consistente, anche se le piogge cadute non sono rientrate nei parametri dell’emergenza. Ma la vulnerabilità del territorio e della costa rendono tutto più complesso anche nella fase della gestione e del recupero”. Giorgi ricorda che la Regione “ha stanziato risorse per l’adeguamento del Piano della costa, in corso di definizione. Un’azione imprescindibile per aggiornare gli interventi anche in funzione di mutamenti strutturali che, nel tempo, si sono succeduti: il mare è un elemento fortemente dinamico, così come lo sono tutte le azioni che dal mare derivano. Ma le sole disponibilità regionali, tra l’altro pesantemente decurtate, come quelle degli Enti locali, per il rispetto del Patto di stabilità e l’equilibrio del bilancio nazionale, non sono più sufficienti e adeguate ad assicurare la prevenzione e la manutenzione. Con le sole nostre forze non è possibile fronteggiare una situazione che, per la difesa della costa marchigiana, si stima richieda almeno 100 milioni di euro”. Nel corso dei sopralluoghi l’assessore Giorgi ha incontrato diversi anche operatori balneari, analizzando la situazione: “Comprendo le preoccupazioni dei balneari, preoccupazioni animate soprattutto dall’incertezza nel futuro che grava sulle loro imprese, su cui pende il destino dell’applicazione della direttiva Bolkestein, vittime di una distrazione senza precedenti da parte dei Governi centrali che mai hanno interloquito con la Commissione europea, come invece agito da altri Paesi, per salvaguardare una specificità turistica italiana, ma soprattutto il lavoro di migliaia di piccole imprese che, nella sola Regione Marche, conta circa 10mila addetti”.. |
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MASSIMA ATTENZIONE AL TERRITORIO PAVESE |
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Milano, 5 febbraio 2014 - "L´attenzione per il territorio pavese è massima, però al momento risulta impossibile chiedere lo stato di emergenza, perché la situazione è in continua e costante evoluzione e materialmente non abbiamo ancora tutte le schede tecniche relative ai danni". Così l´assessore alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione della Regione Lombardia Simona Bordonaliintervenendo nella seduta odierna del Consiglio regionale, in risposta ad una mozione relativa alla situazione idrogeologica dell´Oltrepo pavese. Dopo aver chiarito che "Non si può parlare di calamità naturale perché a livello legislativo è un´espressione che si usa solo in ambito agricolo", l´assessore ha aggiunto: "Mi auguro che sia direttamente il Governo ad attivare lo stato di emergenza nazionale su tutti i territori colpiti, compresi quelli della nostra regione". Intervento Immediato - "La Regione Lombardia si è adoperata immediatamente e ha fatto molto in questo senso - ha proseguito Bordonali - sono già stati attivati pronti interventi di somma urgenza per 500.000 euro, risorse erogate direttamente ai Comuni interessati. Per quanto riguarda invece i danni strutturali sarà necessario fare le dovute stime". L´importanza Della Prevenzione - "La prevenzione è essenziale - ha aggiunto ancora l´assessore - e abbiamo già stanziato oltre 10 milioni di euro per progetti di messa in sicurezza attivati sul territorio pavese. Purtroppo le risorse che arrivano dal Governo centrale sono ridotte all´osso. Basta leggere l´Articolo 1 comma 6 della Legge di stabilità che prevede 50 milioni di euro sul 2014 per opere ambientali, così ripartiti: 80% alle regioni del Sud e 20% a quelle del Centro-nord". Sicurezza Fuori Dal Patto Di Stabilità - "Dal mio insediamento inoltre chiedo, in accordo gli assessori alla Protezione civile di tutte le Regioni, di escludere le spese di messa in sicurezza del territorio dal Patto di stabilità, ma al momento - ha concluso l´assessore Bordonali - non ho ancora ricevuto da Roma riscontri positivi". |
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LA GIUNTA DELLA CALABRIA HA CHIESTO IL RICONOSCIMENTO DELLA DICHIARAZIONE DELLO STATO DI EMERGENZA PER GLI EVENTI ALLUVIONALI. |
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Catazaro, 5 febbraio 2014 - La Giunta regionale si è riunita sotto la presidenza della Vicepresidente Antonella Stasi con l’assistenza del Dirigente generale Francesco Zoccali. Su proposta del Presidente Scopelliti, di concerto con il Sottosegretario con delega alla Protezione civile Giovanni Dima, è stata richiesta al Governo nazionale la dichiarazione dello stato di emergenza ai sensi dell’art.5 della legge 225/92, per gli eventi alluvionali e di dissesto idrogeologico, che hanno colpito il territorio regionale nel periodo 1-3 febbraio scorsi. Su proposta dell’Assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Gentile, è stato deliberato di promuovere l’Accordo di programma finalizzato alla realizzazione di un’ingegnerizzazione delle reti idriche di distribuzione urbana ed ai lavori di manutenzione straordinaria ed infrastrutturazione delle reti funzionali al miglioramento della gestione del servizio di distribuzione idrica ed alla riduzione delle perdite nella regione per i comuni capoluogo. Su proposta dell’Assessore alla Programmazione nazionale comunitaria Giacomo Mancini, è stata deliberata la rimodulazione del piano finanziario del Por Calabria Fesr 2007-2013 - asse Iii ambiente . Su proposta dell’Assessore alla Cultura Mario Caligiuri, è stata integrata la delibera sul dimensionamento scolastico. Non è stata recepita la proposta della Provincia di Cosenza, relativamente all’istituzione delle dirigenza scolastica per l’Istituto di Istruzione superiore di Rogliano, che ha 278 alunni, ed è stata confermato la Dirigenza scolastica all’Ipsia di Cosenza, che conta 575 allievi. La decisione è stata adottata in quanto la proposta della Provincia di Cosenza non era “rispondente alle esigenze ed ai fabbisogni della maggior parte degli studenti interessati e delle loro famiglie”. |
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AMBIENTE, IN RETE IL REPORT LIGURIA SU QUALITÀ ARIA ACQUE RIFIUTI, TERRITORI A RISCHIO ALLUVIONI |
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Genova, 5 febbraio 2014 - Diminuiscono in Liguria le emissioni in atmosfera, la qualità dell´aria, per alcuni inquinanti è ancora critica, in determinate aree del territorio. In crescita graduale anche la raccolta differenziata dei rifiuti, salita nel 2012 di oltre due punti percentuali rispetto al 2011, ma ancora distante dagli obiettivi previsti dalla normativa. La classificazione di qualità delle acque restituisce un ecosistema costiero in discreta salute. Affinati nel 2013 i dati sulla popolazione residente in aree inondabili. Sono alcuni elementi che emergono dalla fotografia dell´ambiente ligure contenuti in un focus della Regione Liguria “per rendere trasparenti i dati, pubblicati sul sito http://www.ambienteinliguria.it/ e capire quali azioni mettere in campo, elementi concreti che tutti possono consultare, sui quali ragionare “, spiega l’assessore Renata Briano. Dalla relazione emerge che sono in diminuzione le emissioni per tutti i principali inquinanti, ma si registra ancora qualche criticità sulla qualità dell´aria, in particolare per il biossido di azoto, di cui il valore limite sulla media annuale risulta superato in alcune aree delle zone di Genova, dello Spezzino e della Bormida. Per quanto riguarda il Pm10 – le microscopiche particelle di polvere, fumo e altro presenti nell’atmosfera- Genova conferma il rispetto del valore limite sulla media giornaliera. La situazione migliora rispetto al 2011 per la zona Bormida, dove il numero di superamenti è notevolmente diminuito. In generale le fonti su cui continuare ad agire con priorità sono il traffico urbano, gli impianti termici civili e le navi in stazionamento nei porti. Agire su queste fonti e sul risparmio energetico, in particolare degli edifici, può contribuire anche alla diminuzione delle emissioni di Co2”, spiegano i tecnici. Rifiuti. Sul fronte della gestione dei rifiuti, la Liguria, pur avendo diminuito sia la produzione (936.755 tonnellate), sia la quota conferita in discarica, è ancora lontana , con il 32,02%, dall´obiettivo di percentuale di raccolta differenziata previsto dalla legge (45% al 2011 e 65% per il 2012). Il miglior risultato si ha nelle province di Savona e di Genova, dove si è superato il 33%. I sei comuni che centrano l’obiettivo del 65% sono tutti del Savonesi (cinque di questi hanno attivato la raccolta domiciliare): Garlenda ( 81,23%) Vendone (79,72%), Arnasco (79,07%) Noli (66,56%), Villanova (66,39%) e Pietra Ligure (65%). Tra i comuni capoluogo il miglior risultato in termini di raccolta differenziata viene raggiunto dalla Spezia con il 37,75%, seguita da Genova con il 33,29%, Savona (23,31%) , ultima Imperia con il 21,21%. Il nuovo Piano regionale dei Rifiuti prevede una serie di azioni per ridurre alla fonte i rifiuti (-6% al 2020), promuoverne il riciclaggio (65% di raccolta differenziata al 2020) e garantirne il recupero. Acque. I risultati della classificazione dello stato dei corpi idrici liguri rappresentano la prima vera fotografia dello stato di salute delle nostre risorse idriche. L’esempio delle acque marine mostra un ecosistema costiero generalmente in salute, con tutti gli indicatori biologici esaminati in discrete condizioni e talvolta in miglioramento. Esistono alcuni inquinanti di natura chimica , criticità riscontrata raramente nelle acque, più diffusamente nei sedimenti marini. Alluvioni. Gli studi condotti nel corso del 2013 per la direttiva Alluvioni hanno permesso di affinare l’individuazione delle aree a rischio di alluvione sul territorio ligure ed in particolare le stime di massima relative alla percentuale di popolazione residente in aree inondabili: 18-19% in media nelle province di Genova e Imperia, 24% nel savonese e 32% nello spezzino. In alcuni comuni, peraltro, la percentuale di abitanti a rischio risulta significativamente più elevata, superando anche il 60%. Sulla base di questi dati potranno essere condotte analisi di maggior dettaglio e aggiornati i piani di protezione comunali. |
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MALTEMPO, 2 MLN DA REGIONE LIGURIA PER RIPRISTINO FRANE E STRADE |
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Genova, 5 febbraio 2014 - Oltre due milioni di euro per le frane nell’Imperiese e le strade danneggiate in tutta la Liguria dalle alluvioni di dicembre e gennaio sono stati stanziati in mattinata dalla giunta regionale, su proposta degli assessori alla Protezione Civile e alle Infrastrutture Renata Briano e Raffaella Paita. Si tratta di due prime tranche di finanziamenti sostenuti dall’accisa regionale 2014 sulla benzina. In particolare, la Regione Liguria ha assegnato 1 milione di euro alla Provincia di Imperia per far fronte agli interventi franosi nei comuni di Pigna, Carpasio, Castelvittorio, Montalto Ligure, Chiusanico (località Torria). Una volta terminato l’invio delle schede, è prevista una seconda tranche di finanziamento da parte dei comuni. La delibera dell’assessorato alle Infrastrutture prevede un co-finanziamento di 1, 115 milioni per il ripristino della viabilità su strade colpite da frane. I comuni interessati sono : Carasco, in provincia di Genova (400 mila euro località Castellaro di Paggi) , Dolceacqua , nell’Imperiese ( 120 mila, località Costa), Vernazza , nelle Cinque Terre ( 250 mila per viabilità frazione Muro), Provincia della Spezia ( 280 mila, viabilità Sp38, località Trezzo), Perinaldo, nell’imperiese, 65 mila, per ripristino frana vicino a scuola). |
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FRANE E ALLUVIONI, REGIONE CAMPANIA POTENZIA RETE PLUVIOMETRICA DI CONTROLLO DELLE PIOGGE |
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Napoli, 5 febbraio 2014 - "Grazie allo stanziamento di 600mila euro saranno installate nei territori della Costiera Amalfitana e del Cilento 20 nuove stazioni pluviometriche per un più capillare controllo delle precipitazioni e la tutela delle popolazioni dal rischio frane e alluvioni." Così l´assessore regionale alla Protezione civile Edoardo Cosenza che questa mattina ha dato il via alla gara per la realizzazione degli impianti interamente progettati in house dal Centro regionale multirischi della Campania. "Le 20 nuove stazioni automatiche si aggiungono - ha detto Cosenza - alle 200 attualmente in esercizio che costituiscono la rete ufficiale di protezione civile gestita dall´Assessorato e saranno installate in Costiera Amalfitana e Cilentana, due aree delicatissime perché particolarmente esposte al dissesto idrogeologico, come purtroppo gli eventi del passato (il mio pensiero è ancora ad Atrani) hanno dimostrato: si tratta di piccoli bacini esposti anche a colata rapida di fango. Tutte le apparecchiature - ha aggiunto Cosenza - sono collegate alla Sala di controllo del Centro Direzionale: i dati rilevati in tempo reale dalle stazioni vengono utilizzati per l´allertamento delle popolazioni esposte al rischio idrogeologico e per supportare, in linea con le normative vigenti, le decisioni dei sindaci rispetto, ad esempio, ad una eventuale evacuazione preventiva del territorio. La Giunta Caldoro, ancora una volta - ha detto l´assessore - investe in una moderna cultura di protezione civile e nella costruzione della sicurezza del cittadino: le stazioni misurano l´intensità delle piogge, elaborano i dati aggregati confrontandoli con le soglie di allarme prefissate nei modelli e li trasmettono al Centro multirischi della Regione e alla Sala Italia del Dipartimento Nazionale di Protezione civile: nel caso in cui i valori limite vengano superati, si adottano le misure di sicurezza necessarie a tutela del cittadino, avvisando tempestivamente le autorità competenti. Questo intervento rientra in una serie di iniziative già avviate dall´Assessorato per il potenziamento del monitoraggio e della prevenzione dei rischi naturali ai quali la Campania è esposta: dall´attivazione dei presidi idrogeologici composti da ingegneri e geologi esperti allo stanziamento dei fondi per i Piani comunali e provinciali di protezione civile che ancora mancano in gran parte del territorio. Il potenziamento della rete pluviometrica avviata oggi dalla Regione è uno degli strumenti più efficaci - ha concluso l´assessore Cosenza - per la salvaguardia delle vite umana in un territorio particolarmente esposto ai fenomeni connessi al dissesto idrogeologico." |
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INQUINAMENTO MARINO, COMPLETATO INTERVENTO ALLACCIAMENTO FOGNE CASTELLAMMARE. |
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Napoli, 5 febbraio 2014 - "Grazie all´Agenzia regionale per la Difesa del Suolo (Arcadis), sono state realizzate le condotte fognarie a Castellammare di Stabia, lungo via Cosenza, fondamentale arteria cittadina che ne era priva." Così l´assessore regionale ai Lavori pubblici Edoardo Cosenza. "Le opere - dice - sono state consegnate questa mattina all´ente d´Ambito Sarnese Vesuviano che, attraverso la Gori, le metterà immediatamente in esercizio. L´intervento servirà circa 15 mila abitanti e rientra in un quadro più ampio che prevede il completamento dell’ intera rete fognaria di Castellammare di Stabia con la totale eliminazione degli scarichi a mare. I lavori, sempre a cura di Arcadis, sono già in corso. Le opere fognarie realizzate in via Cosenza contribuiranno al disinquinamento del litorale stabiese nel tratto compreso tra Foce Sarno e la Penisola Sorrentina." L´intervento si affianca a quelli analoghi recentemente conclusi che hanno riguardato via Sepolcri a Boscotrecase e via Bertone a Torre Annunziata e, dunque, il disinquinamento del porto di Torre Annunziata e del litorale della Salera. Tutti sono stati curati dalla Agenzia regionale per la Difesa del suolo con il coordinamento del commissario Flavio Cioffi che ringrazio per l´opera che sta portando avanti. "L´azione della Giunta Caldoro prosegue in questa direzione grazie anche al finanziamento di tutte le opere per la depurazione del Sarno che non avevano avuto copertura finanziaria dall´ex Commissario per i comuni di Scafati, Boscoreale, Calvanico e Siano che abbiamo sbloccato grazie alla delibera sull´accelerazione della spesa e, anche, con il Grande progetto Fiume Sarno che garantirà benefici per l´intero comprensorio (che si estende su tre province e 39 comuni) e un fiume pulito e sicuro", conclude Cosenza. |
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