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LUNEDì
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 01 Marzo 2004 |
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NUOVE UNITÀ DI RICERCA TEDESCHE PER RISOLVERE 14 PROBLEMI SCIENTIFICI |
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Bruxelles, 1 marzo 2004 - Il 25 febbraio la fondazione tedesca per la ricerca Dgf ha annunciato l'imminente creazione di 14 nuove unità di ricerca grazie alle quali personalità del mondo scientifico e accademico potranno cercare di dare una risposta a 'problemi scientifici speciali'. Le unità adotteranno un approccio interdisciplinare, e in qualche caso interregionale, a sorprendenti rompicapo nelle scienze della vita, discipline letterarie e scienze sociali, scienze naturali e ingegneria. Le 14 unità si spartiranno oltre 20 milioni di euro nell'arco dei prossimi tre anni, e altri fondi si aggiungeranno su un periodo complessivo di ricerche di sei anni. La lista completa dei rompicapo che le unità cercheranno di risolvere è piuttosto eclettica. Per quanto riguarda le scienze della vita, un'unità interregionale cui partecipano gruppi di Berlino, Monaco di Baviera e Hannover studierà nuove tecniche d'ingegneria genetica e immunologia per ulteriori sviluppi delle tecnologie che permettono il trapianto di organi di maiale negli esseri umani. Lo scopo è di trovare nuove strade per risolvere il problema della carenza a livello mondiale di donatori di organi. &Per quanto riguarda le discipline letterarie e le scienze sociali, i ricercatori della Free University di Berlino cercheranno nel frattempo nuove prospettive nello studio dei cosiddetti 'self-report' (ad esempio diari, lettere o resoconti di viaggio). L'obiettivo è quello di esaminare le pratiche sociali del self-report in differenti culture, paesi e aree per determinarne differenze e somiglianze. In che modo esattamente la polvere del Sahara, reperibile praticamente ovunque nell'emisfero settentrionale, entri nell'atmosfera e influisca sul clima è invece il problema che terrà occupata la nuova unità di ricerca 'Saharan mineral dust experiment'. Il team svolgerà la propria indagine usando dati satellitari e rilevazioni aeree. Un secondo team di studiosi di scienze naturali dell'università di Bonn e di sei altre istituzioni tenterà di svelare i segreti dell'evoluzione dei dinosauri sauropodi, una delle forme di vita più grandi mai apparse sulla Terra. Grazie ad un approccio che fonde paleontologia, zoologia e biomeccanica, il team cercherà di capire perché i corpi di queste creature avessero raggiunto dimensioni così sproporzionate e su quali meccanismi si basassero le loro funzioni vitali. La Dfg afferma che la creazione delle nuove unità ha lo scopo di favorire la cooperazione tra eminenti scienziati e rappresentanti del mondo accademico di tutto il paese e creare così nuove aree di ricerca nelle università. Infolink: http://www.Dfg.de/en/index.html |
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RICERCA SCIENTIFICA: FIRMATO ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO GOVERNO - REGIONE LIGURIA NELL'AMBITO DELLA DIAGNOSTICA AVANZATA, DELLA PREVENZIONE, DELLA BIOFARMACEUTICA, DELL' IMMUNOTERAPIA, DELLE CELLULE STAMINALI |
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Roma, 1 marzo Il Ministero dell'Economia e delle Finanze - Servizio per le politiche di sviluppo territoriale e le Intese -, il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e la Regione Liguria hanno sottoscritto il 27 febbraio, a Roma, un Accordo di Programma Quadro in materia di ricerca scientifica. Il programma comprende 16 interventi per un valore complessivo di 10,4 milioni di euro, la cui copertura finanziaria è assicurata per 6,9 milioni dalla delibera Cipe n.17/ 03 e per 3,5 da risorse pubbliche e private. Le aree di intervento sono state selezionate nel settore sanitario e comprendono progetti di ricerca nell'ambito della diagnostica avanzata, della prevenzione, della biofarmaceutica, dell' immunoterapia, delle cellule staminali. |
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ITALIA FANALINO DI CODA A LIVELLO EUROPEO NELLA DONAZIONE DI SANGUE |
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Milano, 1 marzo 2004 - Avis Comunale di Milano ha presentato i dati relativi alla situazione di donazioni e di fabbisogno di sangue relativi al 2003. L’incontro, tenutosi presso la Prefettura di Milano, ha visto la partecipazione del Prefetto, Bruno Ferrante, portavoce della cultura della donazione di sangue, ma anche donatore sull’Unità Mobile Sono stati presentati oggi presso la Prefettura di Milano i risultati del report annuale di Avis Comunale di Milano sulla situazione della donazione di sangue non solo nell’ambito del capoluogo lombardo, ma fornendo anche uno spaccato del contesto globale sia a livello nazionale che a livello mondiale. In occasione dell’incontro, il Prefetto di Milano, Bruno Ferrante, portavoce delle esigenze della collettività locale, ha rivolto ai cittadini e, in particolar modo alle istituzioni e alle aziende milanesi, un invito a diventare portatori della cultura della donazione di sangue, quale atto di social responsability dovuto a tutta la comunità milanese. Sulla base dei dati raccolti nel corso di tutto il 2003, nella sezione Avis di Milano si è registrata una diminuzione di donatori pari al 10,2%. Le unità di sangue raccolte, considerato lo stesso arco temporale, sono invece aumentate del 5,7%, grazie a una maggiore puntualità donazionale e alla nuova metodica di donazione, denominata Multicomponent, che prelevando l’emocomponente specifico permette una riduzione dell’intervallo tra una donazione e la successiva. “Il dato relativo al numero di nuovi donatori nel 2003 (-10%) - ha commentato Sergio Casartelli, Presidente di Avis Comunale di Milano - è gravemente negativo perché significa che, nonostante l’elevato numero di nuovi donatori, il rapporto con quelli che hanno cessato o che nel corso dell’anno sono stati sospesi per motivi di salute, viaggi all’estero in zone tropicali o malariche, diagnostica invasiva, la moda dei tatuaggi, piercing, ecc, denuncia la perdita anche provvisoria di ben 840 donatori. Inoltre il ricambio generazionale dei donatori è lento per l’Italia e in particolare per Milano che soffre di un grosso svantaggio: ha una popolazione residente che invecchia vertiginosamente. I giovani e le giovani famiglie spesso non reggono i costi della città e si spingono verso un hinterland sempre più periferico”. La più recente metodica di raccolta di sangue di Avis Milano (Multicomponent), introdotta nel 2001, fa registrare risultati positivi anche se non esaltanti. Si è infatti passati dalle 845 procedure nel 2002, alle 972 donazioni nel 2003: un trend di crescita pari a circa il 13%. “L’utilità delle donazioni Multicomponent è legata in particolare alla necessità di recupero di piastrine che devono necessariamente essere utilizzate massimo entro 5 giorni dal prelievo”, ha aggiunto Luca Maria Munari, Direttore Sanitario dell’Ospedale di Niguarda. “L’obiettivo, comunque, è indubbiamente quello di incrementarla significativamente perché, attraverso questa nuova metodica siamo in grado di ottenere svariati emocomponenti leucodepleti importantissimi tra cui plasma, globuli rossi e soprattutto piastrine sempre più utilizzate nelle cure oncologiche, ematologiche, nei trapianti complessi e in alcuni interventi di cardiochirurgia. Questa procedura garantisce vantaggi tanto al donatore quanto al ricevente che il più delle volte riporta diagnosi complesse: quest’ultimo, infatti, riceve piastrine senza necessità di ulteriori lavorazioni per frazionamenti dalle unità di sangue e si accorciano di gran lunga i tempi di trasferimento dal donatore al ricevente a favore della qualità dell'emocomponente e dell'efficacia della cura”. Alla base delle necessità di diffusione di prelievo con tecnica Multicomponent nella sede Avis di Milano c’è la dipendenza ancora troppo elevata da parte delle strutture ospedaliere della città di reperimento di donazioni lontano dall’area cittadina, il che comporta tempistiche spesso superiori a quelle richieste per il buon utilizzo degli emocomponenti presso unità ospedaliere del calibro di Niguarda, dove praticamente si effettua un trapianto al giorno. Il capoluogo lombardo che cura malati provenienti da tutta italia, necessiterebbe di raccogliere circa 35.000/40.000 emocomponenti all’anno in più. “Con questo incontro - ha concluso Casartelli - Avis Milano chiede aiuto non solo ai cittadini, ma anche e soprattutto alle istituzioni e alle aziende milanesi, di farsi portatrici della cultura della donazione di sangue, anche con l’ausilio di donazioni su Unità Mobili, all’interno del loro mondo lavorativo, con la speranza di raggiungere in tempi sempre più brevi quei 15.000/20.000 donatori che mancano ancora in città”. |
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“PRONTOFAMIGLIA” UN SERVIZIO DI QUALITÀ PRENDONO IL VIA IN AMBITO REGIONALE GLI INCONTRI PER I REFERENTI DIOCESANI DEL NUMERO VERDE |
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Milano, 1 marzo 2004 - L’attenzione alla famiglia e ai problemi legati alla sua “sopravvivenza” riguarda sempre più ampi settori della nostra società. Le speranze generali sono per una ripresa di questo tradizionale istituto, oggi messo in difficoltà dagli stili di vita promossi dall’industria dei consumi e della cultura. La secolarizzazione della società, emersa prepotentemente negli ultimi due o tre decenni, ha portato ad un indebolimento delle motivazioni che facevano da collante all’interno del nucleo famigliare, fino giungere, in taluni casi, a svuotarne il contenuto. Pur essendo tutti concordi nel confidare nella famiglia per risolvere i problemi del dissesto del bilancio socio-economico causati dalla denatalità, ci dobbiamo chiedere se questo può bastare a rilanciarla, o se invece si rende necessario rivalutare i punti di forza che oggi, come ieri, la rendono unica “cellula fondamentale della società”. Per questo, la famiglia ha bisogno, più che nel passato, di non sentirsi più sola, antiquata e superata da altre forme di aggregazione parentali. Da un’intuizione della Fondazione Beltrame Quattrocchi, nasce un numero verde d’informazione, un servizio di portata nazionale unico nel suo genere, in grado di mettere a disposizione degli individui che credono nella famiglia e nei suoi valori costitutivi, una serie di informazioni sui servizi pastorali, sociali e sanitari utili. Pronto Famiglia, questo il nome del numero verde, sarà la risposta ai problemi della famiglia, non solo con l’indicazione di generici soggetti già presenti sul territorio in ambito locale e, se necessario regionale o nazionale, ma con informazioni e consigli “di qualità”, forniti da operatori preparati e appositamente formati. Dalla consultazione della banca dati emergeranno, infatti, solo informazioni selezionate dai referenti diocesani durante il censimento del territorio, relative ad enti, associazioni e professionisti che, pur operando professionalmente, sono costantemente orientati nel normale svolgimento della loro professione, a promuovere i valori della famiglia e della vita. E’ questo il valore aggiunto del Prontofamiglia. Rintracciare ed inserire nella rete, tutti quei soggetti che operano nel quotidiano come “missionari” e non come semplici erogatori di un servizio. Il progetto della Fondazione Beltrame Quattrocchi parte dal presupposto che la famiglia di oggi ha bisogno di entrare in rete, di vivere quotidianamente quei valori che sono alla base della sua esistenza, in ogni occasione della giornata e della vita; è necessario andare oltre la semplice condivisione d’intenti, che rischia di sbriciolarsi dinnanzi alla complessità di una società che preferisce “parlare” ai singoli ed ha smesso da tempo di considerare l’individuo come membro di una famiglia. Per qualificare l’operatività dei volontari coinvolti nel progetto, la Fondazione ha già attivato una serie di corsi di formazione per referenti diocesani e regionali, che proseguiranno anche nei prossimi mesi (per informazioni: www.Prontofamiglia.it, oppure telefonare al numero 06.66.398.353, mail: info@prontofamiglia.It). Per valutare le prime esperienze di raccolta dati sul campo e condividere l'esperienza fatta in un clima di reciproca amicizia, sono stati promossi anche una serie di incontri regionali dei referenti diocesani del Pronto Famiglia. Ecco i prossimi appuntamenti in programma: 6 marzo: Campania; 13 marzo: Piemonte; 14 marzo: Toscana; 20 marzo: Abruzzo-molise; 21 marzo: Marche; 28 marzo: Sicilia; 17 aprile: Lombardia; 24 aprile: Emilia Romagna. |
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AUMENTANO DI 280 EURO MENSILI GLI ASSEGNI DI RICERCA UNIVERSITARI |
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Roma, 1 marzo 2004 - Con decreto del Ministro Letizia Moratti 26 febbraio 2004 sono stati rivalutati gli importi minimi e massimi degli assegni di ricerca, fermi dal 1997 (entrata in vigore della Legge 449/97 istitutiva degli assegni). E' previsto un aumento medio di oltre 3.400 euro annuali, circa 280 euro mensili. In particolare, l'importo minimo su base annuale passa da 12.911 a 16.138 euro, mentre l'importo massimo sale da 15.494 a 19.367 euro. Gli aumenti, che scattano dal 1 gennaio 2004, interessano circa 3.500 assegnisti distribuiti in tutte le università italiane. |
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ALLA RSA CONFERENCE IN CORSO A SAN FRANCISCO, LA NUOVA TECNOLOGIA ALL’OPERA ALL’INTERNO DI UNA FARMACIA DEL FUTURO. |
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Milano, 1 marzo 2004 - Durante la Rsa Conference sulla sicurezza informatica in corso a San Francisco, Rsa Security ha mostrato un prototipo della nuova tecnologia denominata Rsa Blocker Tag, progettata per proteggere la privacy dei consumatori nell’ambito dell’impiego di Rfid (Radio-frequency Identification), la tecnologia emergente per l’identificazione degli oggetti via onde radio. Blocker Tag consiste in uno speciale tag Rfid che, mentre consente lo svolgersi delle attività Rfid lecite (ad esempio la lettura dei codici prodotti alle casse dei supermercati), è però in grado di impedire ai lettori di etichette Rfid di eseguire tracciamenti non autorizzati di beni e acquirenti. Concepita negli Rsa Laboratories - la struttura di ricerca & sviluppo di Rsa Security - con la collaborazione del Professor Ronald Rivest (la `R’ del marchio Rsa), la tecnologia Blocker Tag di Rsa (in corso di brevetto) è solo una delle molte innovazioni che Rsa Security sta mettendo a punto per la nuova realtà Rfid, con l’obiettivo di tutelare la sicurezza e la privacy nell’ambito di utilizzo di tali applicazioni. Tag Rfid: i codici a barre di nuova generazione Un tag Rfid altro non è che un piccolissimo microchip collegato a un’antenna che trasmette via radiofrequenza un numero seriale associato all’oggetto sul quale è applicato e dunque in grado di identificare in maniera univoca un qualunque oggetto, prodotto, persona. In pratica, è una sorta di codice a barre di prossima generazione, in grado però di introdurre una sorta di rivoluzione nel mondo del commercio, tagliando i costi e incrementando enormemente l’efficienza nell’ambito della catena distributiva. Anche perché, a differenza dei codici a barre, grazie alle onde radio, il tag Rfid non richiede lettura ravvicinata. Inoltre, il barcode identifica in genere la marca e il tipo di prodotto, non il singolo articolo. Le informazioni archiviate sui tag Rfid, però, possono teoricamente essere lette da chiunque anche fuori dal punto vendita (destinato ad essere il principale ambito di applicazione della nuova tecnologia) e quindi costituire una minaccia potenziale alla privacy dei consumatori che, in effetti, stanno già manifestando una certa preoccupazione. “Effettivamente esiste il rischio che le informazioni possano essere visualizzate da chiunque sia in possesso di un lettore Rfid”, ha spiegato Burt Kaliski, direttore della ricerca presso gli Rsa Laboratories. “I numeri seriali emessi dai tag Rfid potenzialmente possono essere usati per tracciare di nascosto persone e oggetti. Anche le aziende devono preoccuparsi dei rischi in termini di privacy e sicurezza connessi con i tag Rfid, che potenzialmente potrebbero introdurre nuove modalità di spionaggio industriale. Queste preoccupazioni hanno spinto i nostri ricercatori a intraprendere lo sviluppo di una nuova generazione di soluzioni tecnologiche in grado di annullare i rischi descritti”. La “farmacia del futuro” allestita allo stand di Rsa Security Presso lo stand Rsa Security alla Rsa Conference, gli Rsa Laboratories hanno mostrato il funzionamento di un prototipo di Blocker Tag all’interno di un’immaginaria farmacia. Lo scopo era di dimostrare come i tag Rfid collocati sulle confezioni delle medicine possano aiutare a ottimizzare il controllo e il ripristino delle scorte di magazzino, ma anche esporre i clienti alla violazione della privacy su informazioni di carattere sanitario se usati in modo scorretto. Scopo della farmacia immaginaria allestita da Rsa era di rendere evidente come Rfid possa portare vantaggi alle aziende e garanzie di sicurezza ai consumatori a patto che venga usato nel modo corretto. I “clienti” che entravano nella farmacia allestita presso lo stand di Rsa dovevano compilare finte ricette scegliendo la prescrizione tra pillole dai nomi di fantasia quali Wisdom, Tranquility, Happiness. Le pillole prescelte – in realtà, caramelle di gelatina – venivano quindi consegnate in una bottiglia dotata di tag Rfid, in questo caso utilizzato per collegare il farmaco a uno specifico record-cliente e per registrare la medicina come venduta in modo da non far scattare il sistema antifurto della farmacia al passaggio del cliente dall’uscita. I “farmacisti” degli Rsa Laboratories consegnavano quindi ai “clienti” una speciale “blocker bag” di carta contenente una versione dimostrativa del Blocker Tag Rsa in grado di schermare i contenuti della borsa dotati di tag Rfid, proteggendoli da letture non autorizzate delle informazioni private. In pratica, quando i comuni tag Rfid vengono posti in prossimità di un Blocker Tag Rsa, sono schermati contro letture illecite dal comportamento del Blocker, che “confonde” i dispositivi di lettura. Quando il Blocker Tag viene rimosso, i tag Rfid possono invece essere letti normalmente. La tecnologia dei Blocker Tag di Rsa, quindi, consente di evitare il tracciamento illecito dei beni acquistati, ma non interferisce con la normale operatività dei sistemi Rfid. La versione demo del Blocker Tag mostrata alla Rsa Conference ha le stesse funzionalità che saranno presenti nel prodotto finale, da cui differisce solo per il fatto che è una soluzione software messa a punto per la demo, solo uno degli esempi di ambienti nei quali i Blocker Tag potrebbero essere usati per proteggere le informazioni riservate. Nell’ambito delle proprie attività in campo Rfid, Rsa Security è membro fondatore di Epcglobal, il principale organismo per lo sviluppo degli standard Rfid, nato da una collaborazione tra Uniform Code Council (Ucc) e Ean International, i due enti che sovrintendono agli standard per i codici a barre, rispettivamente, negli Stati Uniti e in Europa. La maggior parte delle aziende che intendono vendere o implementare tecnologia Rfid nel prossimo futuro hanno aderito a Epcglobal. “La promessa di Rfid richiederà modifiche di ordine infrastrutturale e dei processi per essere attuata e non è inoltre esente da problematiche legate alla tutela di sicurezza e privacy”, ha aggiunto Kaliski. “Mentre le aziende della grande distribuzione sono entusiaste delle nuove possibilità offerte da Rfid, in particolare per quanto riguarda il problema della gestione delle scorte di magazzino, i difensori della privacy sono preoccupati di quello che potrebbe succedere quando i tag Rfid escono dal negozio. E’ compito di aziende specializzate nella sicurezza come Rsa Security colmare il gap tra le due esigenze. Se unito a tecnologie per la sicurezza convenzionali quali autenticazione, autorizzazione e crittografia e supportato da standard, produttori di lettori e procedure di controllo, il nuovo approccio brevettato di Rsa Blocker Tag costituisce un meccanismo perfettamente idoneo a proteggere dati aziendali riservati e la privacy dei consumatori”. In questo momento, Rsa Blocker Tag è solamente un concept, in quanto è opinione di Rsa Security che i tag Rfid non raggiungeranno una diffusione capillare ancora per alcuni anni. Quando ciò avverrà, Rsa Blocker Tag sarà pronto per essere utilizzato, insieme a un insieme di altre tecnologie innovative per la protezione della privacy dei consumatori. Infolink: www.Rsasecurity.com/go/rfid/ |
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CONTO ALLA ROVESCIA PER LA 106ª EDIZIONE DI FIERAGRICOLA DAL 3 AL 7 MARZO A VERONAFIERE LA STORICA RASSEGNA DEDICATA ALL’AGRICOLTURA |
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Verona, 1 marzo 2004 - Si inaugura mercoledì, alla presenza del vicepresidente del consiglio Gianfranco Fini e del ministro delle politiche agricole e forestali Gianni Alemanno, la 106ª edizione di Fieragricola, la Fiera Internazionale Biennale della meccanica, dei servizi e dei prodotti per l’agricoltura e la zootecnia, in programma dal 3 al 7 marzo prossimi a Veronafiere. Saranno oltre 1.100, da 26 paesi, gli espositori presenti alla manifestazione, su una superficie netta complessiva superiore ai 70mila metri quadrati. La storica Fieragricola registra dunque un record di presenze, con il 20% in più di espositori rispetto al 2002, anno in cui era presente la grande meccanica. Grazie alla formula rinnovata della rassegna, che da quest’anno diventa biennale e che ritorna a mettere al centro della propria attività l’impresa agricola, motore trainante dell’intero settore primario, sono attesi circa 150mila visitatori professionali, i quali avranno a disposizione tre saloni a tema – Agrimecanica, Zoosystem e Agriservice – che rappresentano il meglio della tecnologia, dell’allevamento e dei servizi per l’agricoltura. In Agrimecanica, lo spazio riservato alle attrezzature e alle macchine più avanzate per la lavorazione del terreno e la raccolta dei prodotti, espongono i marchi più prestigiosi dell’universo della meccanica, che rappresentano oltre l’90% del mercato europeo. Zoosystem, invece, si concentra sulle tecniche ed i servizi per l’allevamento, ospitando due eventi di grande richiamo internazionale: la 7ª Conferenza mondiale degli allevatori della razza Bruna e l’International Dairy Show, la mostra del bovino di razza Frisona, che analizzeranno, tra gli altri aspetti, anche i passi avanti compiuti nel campo della selezione genetica. Da segnalare anche il «Salone dell’Avicoltura», che espone un’ampia gamma delle razze avicole nazionali ed internazionali, e che è il primo passo verso la Xiiª European Poultry Conference, un appuntamento che nel 2006 riunirà a Verona i massimi rappresentanti del mondo avicolo europeo. Agriservice, infine, mette in mostra i mezzi tecnici per la produzione (fitofarmaci, fertilizzanti, sementi, ecc.), insieme ai servizi, bancari, assicurativi, commerciali che svolgono un ruolo strategico per la redditività delle imprese agricole. |
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A FIERAGRICOLA LE AZIENDE INCONTRANO I COMPRATORI ESTERI DUE INIZIATIVE IN PROGRAMMA NEL PADIGLIONE 2, AREA AGROTECHNOLOGY |
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Verona, 1 marzo 2004 - Nuove opportunità di business e di scambi commerciali con l’estero per le aziende che partecipano a Fieragricola (3-7 marzo 2004). Veronafiere promuove due iniziative di grande interesse per gli operatori del settore primario, alla ricerca di occasioni di contatto e conoscenza per ampliare il proprio giro di affari in un mercato sempre più difficile e competitivo. L’obiettivo è di creare un luogo di incontro privilegiato con i buyers internazionali provenienti in particolare dall’Europa e dall’America Latina, interessati soprattutto ai prodotti che vengono esposti nei tre saloni in cui si articola la rassegna: Agrimecanica (meccanica innovativa di qualità), Zoosystem (zootecnia e tecnologia per l’allevamento), Agriservice (soluzioni e servizi per l’agricoltura). La prima, il progetto Al Invest – Agrotechnology, rientra nel programma Al-invest creato dalla Commissione Europea nel 1994 e si propone di favorire il collegamento tra le aziende del settore dei macchinari, attrezzature e tecnologie per l'agricoltura e l'industria agroalimentare. Lo scopo del «Business Meeting Al Invest» è di valorizzare e consolidare la cooperazione economica tra i paesi partecipanti seguendo il filo conduttore dell’innovazione tecnologica nella meccanica agricola e nelle tecnologie agroalimentari. Gli incontri sono previsti il 4 e il 5 marzo nell’area Agrotechnology del padiglione 2, e coinvolgeranno complessivamente circa 100 imprese che arrivano dall'Argentina, Brasile, Messico, Cile, Paraguay, le quali si confronteranno con aziende italiane, spagnole, greche, tedesche e inglesi. La seconda è il Buyers Club, che si svolge sempre nell’ambito di Agrotechnology, grazie al quale gli espositori italiani avranno diverse opportunità di contatto diretto con i compratori esteri. Veronafiere ha predisposto un apposito spazio, in cui, con l’aiuto di un qualificato staff addetto alle trattative, ogni rappresentante d’azienda potrà incontrare personalmente i «buyers», che sono stati selezionati dai delegati esteri di Veronafiere e dagli uffici Ice di Varsavia, Kiev e Budapest, e che provengono da Austria, Svizzera, Germania, Francia, Gran Bretagna, Spagna, Grecia, Ungheria, Polonia, Ucraina, Turchia, Israele e India. Gli incontri, che si svolgeranno esclusivamente su appuntamento tramite l’ufficio estero di Veronafiere, sono in agenda il 6 e 7 marzo, nel padiglione 2 (area Agrotechnology), dalle 9 alle 12 e 30 e dalle 14 alle 17 e 30. |
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GATER EXPO: PER TRE GIORNI AL CENTRO ESPOSITIVO TIAPOINT TUTTO SULLE TENDENZE DEL TESSILE DELLA PRIMAVERA/ESTATE 2005 |
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Bologna, 1 marzo 2004 – Gli spazi espositivi del Tiapoint, ospiteranno, dal 2 al 4 marzo, la 16a edizione del Gater Expo. Ancora una volta il Centergross, già sede del pronto moda italiano nel mondo, sarà teatro di una intensa kermesse che, promossa dall' Associazione Regionale degli Agenti di Commercio settore Tessile ( G.a.t.e.r.), presenterà le anticipazioni e le novità della collezione primavera/estate 2005 del tessile agli operatori del settore emiliano-romagnolo. Al Gater Expo, 65 agenti di commercio, che rappresentano più di 450 marchi nella produzione tessile italiana di alta qualità, ci regaleranno, in 2000 metri quadrati, le anteprime sui tessuti che segneranno la tendenza delle collezioni delle grandi firme e del pret à porter del prossimo anno. Magie di tessuti che con leggerezza raccolgono elementi che partono dagli anni 40 fino ai più recenti anni 80, e rompono i confini: da nord a sud, da est ad ovest, colori chiari e freschi che si accostano a quelli più scuri. Le fibre naturali vengono riprese, trattate e mescolate, seta/lino, seta/cotone, nuove alleanze tra lane e cashemire primaverili e nuovi fibre derivate dal mais e dalla soia insieme alla tradizionale canapa, lenpur, bambù, per un mix di natura, etica, estetica e tecnologia. (fonte Citer) Gater Expo ha dato voce alla scuola: infatti l' Associazione Agenti di Commercio del Tessile per cercare nuove vie al superamento della crisi della moda e del tessile Made in Italy che attanaglia il nostro mercato da troppo tempo, da due anni si è inventata il " Premio Gater", un progetto di supporto e sensibilizzazione nell'ambito scolastico, che coinvolge gli studenti del corso di fashion design dell'Istituto Professionale Aldrovandi – Rubbiani di Bologna e che premia le migliori idee realizzate durante l'ultimo anno scolastico. "L'idea iniziale" dice in una battuta Flaviano Lanzoni, responsabile relazioni esterne dell'Associazione G.a.t.e.r. "è stata quella di attingere dal bacino della scuola nuova linfa e creare un collegamento reale e concreto con un mondo del lavoro bisognoso di nuove idee, sempre più competitive, basti l'esempio del marchio Guru per tutti. Il successo del "Premio Gater" dimostrato sia dalla totale ed entusiastica adesione dei ragazzi che delle autorità locali, ci ha indotto ad un ampliamento e miglioramento del progetto. Abbiamo pensato ad un coinvolgimento di tutte le scuole di fashion design della regione, delle autorità locali, a partire dalla regione fino al comune di Bologna" e delle grandi aziende private che in futuro daranno lavoro ai giovani creativi". Gater Expo dal 2 al 4 marzo ospiterà la galleria delle creazioni dei vincitori della edizione precedente che farà da ponte alla premiazione che si effettuerà nell'edizione di settembre, ma chi volesse avere aggiornamenti sulle proposte moda delle prossime stagioni si può collegare al sito dell’Associazione www.Gater.it un vero e proprio strumento di lavoro, una fiera virtuale che dura 365 giorni l’anno, dove il visitatore potrà trovare tutti i soci con le loro schede prodotto. |
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L’IMPRONTA E LO STILE DEI MODELLI AD HOC A CASAIDEA 2004 LA 30ª EDIZIONE DELLA MANIFESTAZIONE OSPITA TRA I PROTAGONISTI DELL'EVENTO "STILI DI VITA" I RADIATORI DI DESIGN DEL GRUPPO RAGAINI |
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Roma, 1 marzo 2004 - Country, Mediterraneo, Naturale e City, quattro modi di vivere la casa: è il leit-motiv della mostra "Stili di vita" che, allestita all'interno di Casaidea 2004 dal 28 febbraio al 7 marzo alla Fiera di Roma, ospiterà gli ultimi modelli di corpi scaldanti della collezione Ad Hoc. Il rivoluzionario modo di vivere il riscaldamento degli ambienti domestici e di lavoro della società del Gruppo Ragaini approda alla manifestazione fieristica, attraverso gli originali radiatori di design. Radiatori che non si vogliono nascondere ma che, anzi, fanno parte dell'arredamento e rappresentano un nuovo stile di vita. La Mostra "Stili di Vita" nasce su iniziativa di Cetus, che ha allestito e curato, attraverso lo Studio degli architetti Parisio e Quaranta, i 1000 mq di spazio espositivo. Nelle ambientazioni riprodotte, i radiatori Ad Hoc raccontano il vivere quotidiano e contribuiscono a costruire il linguaggio di un'abitazione e ad interpretare i gusti e le preferenze di ognuno. In particolare, Ad Hoc porta le sue creazioni nello stile di vita Naturale attraverso diversi corpi scaldanti: Motus, che è caratterizzato da una fortissima carica di innovazione formale ed è dotato di un'impiantistica completamente a scomparsa e può assumere la forma espressiva di una scultura; Upper, il radiatore-scala che fa della verticalità e dello slancio le sue peculiarità e Sunny che esprime la rotondità del calore, l'equilibrio delle forme e l'essenzialità dell'innovazione. Per l'ambientazione City, Ad Hoc ha scelto invece 5 modelli moderni, high-tech, squadrati, "spigolosi", che ben si adattano al vivere frenetico, glamour e smart della città. Troviamo, oltre ad Upper e Sbox, un sistema di scatole e mensole in acciaio che prende la connotazione tipica dei corpi scaldanti per inserirsi nel concetto di praticità e funzionalità, tipiche esigenze del vivere moderno. La stessa idea funzionale sta alla base del disegno di Leo, scaldasalviette ma anche elemento di appoggio di accappatoi, asciugamani ed altri materiali. Deciso, potente, malleabile, è Bigone, una delle ultime creazioni di casa Ad Hoc, che colpisce per imponenza, forza e solidità. Fiore all'occhiello dell'ambientazione City è Glassy, l'elegante cristallo scaldante frutto di una lunga ricerca effettuata in Inghilterra sulle nuove molecole conduttive. Invisibili, di grandi prestazioni, queste sostanze "legano" due superfici di cristallo tra loro ed al tempo stesso producono un grande irraggiamento termico. Ad alimentazione elettrica, Glassy permette di arredare aree fortemente rappresentative, di separare spazi con funzioni diverse e di mantenere alta la luminosità degli ambienti. Disponibili in diversi colori e con marchi di personalizzazione, le superfici di cristallo possono anche essere dotate di pellicole specchianti, svolgendo anche funzioni riflettenti e di mascheramento dell'impianto di riscaldamento. Con i suoi 300 espositori, 750 case produttrici, 40.000 mq espositivi e 100.000 visitatori abituali, Casaidea è giunta alla sua trentesima edizione confermandosi come appuntamento di grande richiamo che ogni anno propone nuovi modi di interpretare ed esplorare l'ambiente domestico. |
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FREEDOM OF CREATION & MATERIALISE AI FUORI SALONE SUPERSTUDIO PIÙ DURANTE IL SALONE DEL MOBILE 2004 A MILANO |
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Milano, 1 marzo 2004 - Nell'ambito dei programma "Fuorisalone" durante la 43° Esposizione Internazionale del Salone dei Mobile 2004 di Milano, Materialise presenterà la collezione Materialise.mgx 2004. Unendo l'ispirazione del mondo dell'arte e del design con il proprio "know-how" nel settore high-tech della stampa tridimensionale e della produzione personalizzata, la giovane azienda belga riafferma quest'anno la sua offerta di nuove, eccitanti soluzioni per il design d'interni. Lo showroom di Materialise.mgx, riunirà il lavoro creativo dei designer Janne Kyttanen e Jiri Evenhuis (Freedom Of Creation - Olanda) e di Naomi Kaempfer alla scoperta di una nuova era di progettazione su misura che sta dettando nuove tendenze al mondo de! design e un'inattesa libertà di produrre secondo le esigenze di mercato. Il punto focale della mostra è rappresentato dalle innovative qualità riscontrate tra i materiali high-tech usati per la stampa tridimensionale: traslucenza, malleabilità, colore e qualità tattili. L'azienda unisce queste caratteristiche per "materializzare" prodotti non realizzabili con le tradizionali tecniche di produzione e crea interessanti opportunità per ambienti d'arredo contemporanei e tradizionali. In seguito al successo riscosso durante il Salone dei Mobile 2003 e alla qualificazione di "migliori emergenti" durante 100% Design, Io showroom di Materialise si sposta nel 2004 al Superstudio Più nel Tortona Design District di Milano. Per la sua collezione 2004, l'azienda belga mostrerà le sue ultime creazioni per l'arredamento di interni e di relax e, inoltre, svelerà una collezione di progetti sperimentali in un "peek-preview" di prodotti 3-D di nuova generazione, progettati da uno special guest che sarà annunciato durante il press preview. Infolink: www.Materialise.rom/made |
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GIARDINO IN FIORE |
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Ancona, 1 marzo 2004 - Le piante e i fiori sono protagonisti di questo appuntamento dedicato agli appassionati di giardinaggio o di erboristeria e prodotti naturali. Per tre giorni, dal 23 al 25 aprile, la centrale Piazza Cavour ad Ancona si trasformerà in un grande Giardino in fiore, ospitando vivai, piante e fiori, piante grasse e bonsai, ma anche terrecotte, vasi, arredo per esterni, attrezzature e piccoli macchinari, tutto l’occorrente per rinnovare davanzali, balconi, terrazze e giardini per la "bella stagione". Nei viali d’accesso all’area centrale della piazza un colorato mercatino a tema "floreale" con prodotti di erboristeria e di artigianato in materiali naturali: mazzi di fiori essiccati, essenze profumate per la persona e per gli ambienti, soprammobili e decori che riproducono fiori con vari materiali quali carta, legno, perline, vetro; abbigliamento e accessori decorati con motivi floreali e, in sintonia con le attuali tendenze, spazio anche ai prodotti biologici ed eco-sostenibili. Ancona - Piazza Cavour – 23/25 aprile 2004 Partecipano complessivamente una sessantina di espositori fra vivai e artigianato. Ingresso al pubblico gratuito. Apertura ore 9/20 |
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ANCONA: SAN CIRIACO + LA CAMPIONARIA = UNA CITTÀ IN FESTA DA SABATO 1 A MARTEDÌ 4 MAGGIO, AGLI ARCHI BANCARELLE E TRADIZIONI, AL QUARTIERE FIERISTICO LA RASSEGNA DEDICATA A CASA, PERSONA, TEMPO LIBERO E PRODOTTI TIPICI |
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Ancona, 1 marzo 2004 - Dall’1 al 4 maggio ritorna il più atteso degli appuntamenti popolari di Ancona, quello con la Fiera di San Ciriaco, il lungo ponte festivo degli anconetani che unisce i festeggiamenti del Primo Maggio a quelli del patrono della città. E, accanto ad un’allegra invasione delle bancarelle, oltre 450, dislocate dalla zona degli Archi fino al centro storico, all’interno del quartiere fieristico ritorna Freetime - Campionaria di San Ciriaco. Dopo i lusinghieri riscontri della prima edizione, che ha testato il “gradimento” fra pubblico ed espositori, quest’anno si tratterà di una vera e propria rassegna “multisettore”, sempre ad ingresso gratuito. La Campionaria infatti presenterà le migliori attività, prodotti e servizi nei settori della casa, della persona, del tempo libero e dell’eno-gastronomia, in pratica una “fiera nella fiera”, una vetrina dell’eccellenza produttiva e commerciale marchigiana. La manifestazione è organizzata da Blu Nautilus, azienda riminese specializzata nell’organizzazione di fiere ed eventi, e che ad Ancona cura anche, su incarico dell’Amministrazione Comunale, le fiere su area pubblica tra cui anche quella di San Ciriaco. Ma cosa proporranno gli ottanta partecipanti? Di tutto un po’, com’è consuetudine in queste occasioni. Acquisti ponderati e “importanti” per chi compra o vuole rinnovare e rendere più confortevole la propria abitazione. La Campionaria è l’occasione giusta per incontrare i migliori produttori o rivenditori di infissi, scale, caminetti, idromassaggio, climatizzatori, sistemi di sicurezza, cucine componibili, arredi. Vacanze, tempo libero e hobby con camper, scooter, accessori per l’auto, musicassette e cd, ma anche macchine per il cucito, robot per la cucina, batterie di pentole. Cura del corpo, idee regalo e shopping a trecentosessanta gradi tra prodotti d’artigianato locale ed esotico, tappeti, prodotti naturali e sanitari, apparecchi elettromedicali, animali da compagnia, costumi da bagno e calzature sportive. Non potevano mancare infine i prodotti tipici dell’eno-gastronomia regionale e nazionale con un trionfo di salumi, formaggi, prelibatezze sott’olio o sott’aceto, conserve, confetture, miele, focacce, dolci, oli, vini, liquori, infusi e digestivi; impossibile resistere all’assaggio offerto dagli affabili venditori. L’idea di una mostra campionaria in occasione di una ricorrenza festiva ha già un consolidato e positivo riscontro in diverse località; Freetime - Campionaria di San Ciriaco si propone di arricchire l’offerta della fiera tradizionale e di Ancona con un evento espositivo che sia un’opportunità di promozione per imprese del territorio proprio in occasione di una festa che ogni anno richiama nel capoluogo svariate migliaia di persone. Non mancheranno poi momenti di spettacolo, gioco e degustazioni offerte al pubblico: una kermesse di appuntamenti per tutta la famiglia! Si comincia in grande stile con una serata di moda e spettacolo: alle ore 21 del Primo maggio la Campionaria offrirà a tutti i visitatori una vera e propria sfilata con le ultime tendenze moda per la primavera/estate 2004. L’uscita in passerella delle modelle sarà intervallata da interventi musicali e comici. Per i più piccini saranno a disposizione grandi gonfiabili dove saltare e rotolare in piena libertà e, sempre per bambini e ragazzi, l’Uisp proporrà, il 2 e 3 maggio, una serie di giochi e animazioni. L’automodellismo invece sarà protagonista il 3 e 4 maggio, verrà infatti allestita una spettacolare autopista dove gareggeranno veri e propri bolidi in miniatura radiocomandati. Ci saranno gare, esibizioni ma anche prove aperte al pubblico. Per i gourmet ritrovo fisso tutti i giorni alle ore 17 con la degustazione di crocette (in italiano murici), i gustosi molluschi, in antichità utilizzati per l’estrazione della porpora. Al giorno d’oggi sono un prelibato frutto di mare, simbolo di marchigianità, che le nonne usavano preparare proprio in occasione della festa di San Ciriaco cucinandolo in "porchetta", cioè con pomodoro, olio, aglio e finocchio servatico, dopo averlo fatto spurgare in acqua salata e "sbeccato", cioè rompendo le estremità della conchiglia, per poterlo poi mangiare più facilmente estraendone la parte molle. Infoline dall’1 al 4 maggio: tel. 0715897300. |
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FIAT IDEA "5TERRE" DEBUTTA AL 74° SALONE DI GINEVRA |
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Torino 1 marzo 2004 - Lo scorso anno, proprio a Ginevra, Fiat Idea debuttava in anteprima mondiale. Oggi, sullo stesso palcoscenico, esordisce la Fiat Idea "5terre", una show car che fa della "trasversalità" l'elemento caratterizzante. Infatti, il modello combina il look dinamico e funzionale tipico dei Suv (Sport Utility Vehicle) con la modularità e la flessibilità interna degli Mpv (Multi Purpose Vehicle). Con Fiat Idea "5terre" si intende coniugare il connubio tra l'eleganza della linea e la caratterizzazione tipica delle vetture "off road", un percorso di stile e progettuale che propone affascinanti soluzioni rivolte al futuro e, in particolare, all'evoluzione dei segmenti Suv - Mpv. Già il nome del modello rinvia a questa ricerca di equilibrio tra le forme e i contenuti. Infatti, le Cinque Terre sono una delle più famose aree mediterranee, una striscia di terra sospesa tra mare e cielo dove da secoli la natura più incontaminata coesiste con le opere dell'uomo. Del resto, la storia millenaria di questi paesini liguri, aggrappati su scogliere a strapiombo e circondati da colline verdissime, ricordano a tutti che l'equilibrio tra gli opposti non solo è possibile ma spesso propone risultati di rara bellezza e straordinaria armonia. La show car presentata a Ginevra, dunque, può essere vista (e vissuta) nelle intricate vie di una metropoli europea, ma anche sulle piste del deserto o tra i paesaggi di frontiera. Del resto, fin dal lancio il modello Fiat Idea ha dimostrato di voler abbattere quelli che sembravano i limiti storici delle vetture tradizionali, conciliando caratteristiche apparentemente contrapposte: l'abitabilità con le dimensioni compatte, la maneggevolezza con un ampio vano di carico, la funzionalità e la versatilità con un interno fresco e curato, dal design moderno e accattivante. In questo senso, quindi, la show car è la risposta ideale per un cliente moderno che vive in una società dove la tecnologia lo ha abituato a vedere negli oggetti un valore "multifunzionale". Per questo la vettura diventa un prodotto versatile capace di adattarsi all'alternanza di attività: dal lavoro al relax, dalla cultura al tempo libero. Insomma, la vettura deve seguire l'evoluzione di un cliente che non ammette compromessi. Ecco perché Fiat Idea "5terre" è il connubio perfetto tra le soluzioni intelligenti di un'architettura razionale e un design tutto italiano dalla personalità forte che conserva, sia all'esterno sia all'interno, l'eleganza delle linee e la fluidità delle forme. Derivata dal modello di base, il prototipo "5terre" si differenzia per l'assetto più alto e per una livrea bicolore che abbina il "solare" Oro Rainbow (vernice tristrato dalle cangianze calde) con il color Muschio delle protezioni laterali (tinta dall'effetto granuloso e ispirato alla macchia mediterranea). In particolare, i fascioni laterali mettono in risalto le linee scolpite sulla fiancata e si protendono dinamicamente verso il frontale. Quest'ultimo, poi, è giocato su una pianta trapezoidale, dove le due "chele" laterali evidenziano l'andamento rastremato dei parafanghi, abbracciano il paraurti e la presa d'aria inferiore con un forte effetto tridimensionale. Dal design "a goccia" e dal taglio obliquo, i fanali anteriori propongono ottiche Hi-tech modulari inseriti "a giorno" in una palpebra dal profilo alare, con funzione di indicatore di direzione. Conclude la calandra che si integra con gli altri tratti estetici in modo dialettico determinando il volume della bugna centrale del cofano. Inoltre, Fiat Idea "5terre" offre ampie superfici vetrate che, oltre a conferire grande luminosità e visibilità all'abitacolo, alleggeriscono visivamente il volume compatto e robusto della vettura, grazie anche al vetro superiore che estende dinamicamente il parabrezza sul padiglione. Sensazione di solidità che si ritrova, invece, nel guscio paracolpi metallico presente nella parte inferiore del paraurti, sia anteriore sia posteriore. Una soluzione dalla forte personalizzazione estetica ma che ha anche la funzione di protegge la raffinata meccanica 4x4 della vettura. Infine, la coda è caratterizzata da un disegno molto pulito e da un volume tondeggiante, dove spiccano i gruppi ottici connotati da moduli cilindrici "a giorno". Dalla linea esterna agli interni. L'abitacolo propone le stesse tonalità calde ed accoglienti dei colori di carrozzeria, così come i materiali si ispirano alla natura: per esempio, l'impiego del "cocco intrecciato" che riveste il pavimento e tutto il vano di carico posteriore. La plancia, poi, ha la palpebra superiore trattata con effetto muschio (morbida e porosa al tatto) mentre tutti i comandi presentano una lavorazione "metallica", simile all'acciaio di fusione. Anche sui pannelli delle porte ritorna il color muschio, dove spicca l'inserto sellato in "Maktub", che riveste anche tutta la selleria, dall'effetto morbido e marezzato. Si tratta di una ultramicrofibra Alcantara appositamente realizzata per questa vettura da Trend Design Alcantara. Il tutto è completato dagli inserti in pelle nappata color Tortora degli appoggiatesta e dei contenimenti laterali dei sedili. |
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DIO E GLI EXTRATERRESTRI: LA VITA NELL’UNIVERSO CONVERSAZIONE TRA MARGHERITA HACK E DON GIOVANNI D’ERCOLE MODERATORE GIOVANNI CAPRARA - INTRODUCE MARINO GOLINELLI |
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Milano, 1 marzo 2004 - Nell’ambito del ciclo Sulle spalle dei Giganti – Conversazioni con i protagonisti della scienza il Museo della Scienza e della Tecnologia ospita un incontro dal titolo Dio e gli extraterrestri: la vita nell’universo. Conversano Margherita Hack, nota astrofisica coinvolta in numerosi progetti internazionali di ricerca e Professore Emerito dell’Università di Trieste e don Giovanni D’ercole, teologo e giornalista conduttore della rubrica di approfondimento spirituale e culturale di Rai2 “Sulla via di Damasco”. La conversazione è rivolta al confronto e alla ricerca di una sintesi, non sempre facile, tra posizioni legate alla ricerca scientifica e a quelle della fede. Il dialogo, introdotto da Marino Golinelli, è moderato da Giovanni Caprara, responsabile della redazione scientifica del Corriere della Sera, ed è aperto a interventi da parte del pubblico. La registrazione dell’incontro verrà mandata in onda Sabato 13 Marzo alle ore 10.30 su Rai2 all’interno della trasmissione “Sulla via di Damasco”. Sulle Spalle dei Giganti è un’iniziativa organizzata dal Museo della Scienza e della Tecnologia, in collaborazione con la Fondazione Marino Golinelli, volta ad avvicinare cittadini di ogni età alle personalità del mondo scientifico e alle idee della scienza del Xxi secolo. Ogni incontro permette al pubblico di scoprire con quali motivazioni i ricercatori e gli scienziati individuano i percorsi del loro lavoro. Particolare attenzione viene posta ai risultati, di valore e prestigio internazionale, raggiunti dalla ricerca italiana, e all'ambiente culturale in cui sono nati. Viene inoltre data voce alle considerazioni etiche, morali, industriali che derivano dallo sviluppo scientifico. Alle ore 18, alla presenza della Professoressa Hack, verrà riaperta la sezione di Astronomia, recentemente riallestita grazie al contributo della Camera di Commercio Industria e Artigianato di Milano. L’accesso all’incontro è libero fino ad esaurimento dei 300 posti. 4 marzo 2004 Ore 18.30 Sala delle Colonne Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia via San Vittore 21 – Milano Infolink: www.Museoscienza.org |
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RIAPERTURA E NUOVI ORARI PER IL MUSEO BAROFFIO E DEL SANTUARIO DEL SACRO MONTE SOPRA VARESE |
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Varese, 1 marzo 2004 - Dopo la consueta pausa invernale riapre al pubblico giovedì 11 marzo 2004 il Museo Baroffio e del Santuario del Sacro Monte sopra Varese. Incastonato nel fianco del santuario e con ampia vista panoramica su laghi lombardi, Alpi e Prealpi, il museo conserva una importante collezione di opere d’arte (quadri, sculture, codici miniati) oltre che disegni, paliotti, monete e paramenti sacri. Il museo sarà aperto fino al 7 novembre negli ormai consueti giorni di giovedì, sabato e domenica (9.30 – 12.30 ; 15 – 18.30). Si segnala inoltre la possibilità di aperture straordinarie, da effettuarsi su richiesta per gruppi superiori alle dieci persone, così come l’offerta di visite guidate, sempre su prenotazione. In occasione dell’approssimarsi della Pasqua e sulla scia del successo delle analoghe iniziative legate all’Assunzione, Natale ed Epifania, giovedì 25 marzo, 1 aprile, 8 aprile 2004, alle ore 15.30, la Conservatrice del Museo, Dott.ssa Laura Marazzi, offrirà una visita guidata gratuita (max 20 persone), compresa nel prezzo del biglietto, dal titolo Pasqua per immagini. Percorso iconografico alla scoperta dei simboli legati alla Passione, Morte e Resurrezione di Cristo. Infolink: www.Museobaroffio.it |
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QUARTA EDIZIONE DEL CONCORSO LETTERARIO MOAK 2004 DEDICATO AL CAFFE’ |
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Modica, 1 marzo 2004 – Il connubio tra letteratura e caffè, quale luogo di incontro, in cui condividere pensieri e cultura. E’ da questa idea che nasce il Concorso Caffè Letterario Moak, realizzato a livello nazionale e giunto alla sua quarta edizione. Il Concorso Caffè Letterario Moak è aperto a tutti senza limiti di età, offre agli amanti della scrittura la possibilità di descrivere, attraverso la penna, mondi ed emozioni che girano intorno al rito del caffè, un’abitudine quotidiana che ci accompagna nell’arco della giornata. Per partecipare al concorso occorre inviare un racconto, inedito in lingua italiana, che prenda spunto dal tema “caffè” inteso nella sua accezione più ampia (bevanda, luogo d’incontro ecc.) al Centro di Formazione e di Iniziative Culturali e Ambientali, Via Risorgimento 10/B – 97015 Modica (Rg) entro e non oltre il 3 aprile 2004. I racconti verranno valutati da una prestigiosa giuria, presieduta dallo scrittore e giornalista Roberto Alajmo e formata da Franco Antonio Belgiorno – scrittore e giornalista, Giuseppe Pitrolo – critico letterario, Dora Muccio - scrittrice e Giuseppe Puma - poeta. I primi tre classificati, oltre a ricevere un premio in denaro - €1.500 al primo, €1.000 per il secondo e €500 al terzo – avranno la possibilità di pubblicare il proprio lavoro sul volume del concorso I racconti sul caffè, libro che raccoglie 25 storie finaliste segnalate dalla giuria. Infolink: www.Caffe-letterario.it |
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AL TEATRO CARCANO DI MILANO UN CAPOLAVORO DELLA LETTERATURA MONDIALE: “IL MAESTRO E MARGHERITA” |
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Milano, 1 marzo 2004 - A due stagioni di distanza dal suo debutto milanese, viene riproposto al Teatro Carcano per una breve serie di repliche Il Maestro e Margherita, trasposizione teatrale del capolavoro di Mikhail Afanasevic Bulgakov. La nuova protagonista femminile è Natalia Lungu che prende il posto di Oxana Kichenko nel ruolo di Margherita. L’adattamento del romanzo, opera di dimensioni colossali, ha rappresentato per il regista Andrea Battistini una sfida difficile. Elementi puramente narrativi sono diventati parti consistenti delle scene, sono entrati nei dialoghi, si sono trasformati in monologhi e, uniti a invenzioni e variazioni squisitamente teatrali, hanno contribuito a mantenere accelerato il ritmo dell’azione. Il testo di Bulgakov possiede una complessa struttura polifonica: c’è un registro allegro (le azioni dei demoni e di Woland - incarnazione di Satana - per le strade di Mosca), un registro sentimentale (la storia del Maestro - scrittore vittima della censura a causa di un romanza su Pilato - e Margherita, la donna da lui amata), un registro epico (il romanzo nel romanzo di Pilato). Tutto accade a Mosca, ma dentro una sorta di stanza magica che lentamente si trasforma in altro. L’appartamento, il luogo dell’azione scenica, vive oniricamente per due ore e mezza presentandosi con forme sbilenche distorte, ambigue, scolpito da luci che lo tagliano con geometrie da allucinazione, eccessive, così com’è la distorsione della mente che occupa profondamente l’anima della storia. Le forme e la parola si muovono in un humus musicale che, segnato da un pianoforte suonato dal gatto Beghemot, commenta, detta, dialoga, si compenetra con le battute dei personaggi, si fonde con sonorità preregistrate che evocano suggestioni ipnotiche. Margherita appare nel secondo tempo occupandolo quasi interamente, attraversandolo prima nel contatto con il diavolo, poi nello straordinario volo su Mosca, poi nell’incredibile notte del ballo satanico dove grazie al suo “sacrificio” otterrà il desiderato Maestro. L’interpretazione è affidata agli attori del Teatro di Castalia e del Teatrul Studio Chisinau (Moldavia), attivi insieme da anni in territorio moldavo con interventi nel settore teatrale, culturale e sociale che hanno ottenuto numerosi riconoscimenti da parte delle autorità locali. Oltre a Natalia Lungu recitano Andrei Sochirca (Il Maestro), Orlando Calevro (Il gatto Beghemot) Angela Ciobanu (Ghella), Sandu Cozub (Il direttore del varietà), Constantin Mosoi (Azazel) Piotr Oistric (Il poeta Bezdonmy), Ion Mocanu (Woland), Valentin Zorila (Koroviev). Musiche eseguite al pianoforte da Orlando Calevro. I costumi sono di Stela Verebceanu, le luci di Carlo Pediani, il suono di Massimo Battaglini. Infolink: www.Teatrocarcano.com |
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AL TEATRO SAN BABILA DAL 2 AL 21 MARZO 2004 L’ANATRA ALL’ARANCIA DI MARC GILBERT SAUVAJON |
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Milano, 1 marzo 2004 - "L'anatra all'arancia" (Le canard a l'orange), è la versione che il celebre commediografo francese Marc-gilbert Sauvajon (autore di fortunate commedie come "Tredici a tavola") ha tratto dalla commedia di William Douglas Home "The Secretary Bird" del 1967, ed ha avuto immediato successo sia a Londra che a Parigi, come poi anche nel nostro paese, prima in teatro con Alberto Lionello e Valeria Valeri protagonisti, poi nell'omonimo film del 1975 diretto da Luciano Salce con Ugo Tognazzi e Monica Vitti. Lisa e Gilbert De Roy, sposati da quindici anni, hanno due figli, una bella casa ed una esistenza a due senza nubi.......O quasi! Questa perfetta intesa che spesso, con troppa fretta, si definisce felicità può con il passare del tempo generare una certa stanchezza al punto da dare a "uno dei due" il desiderio di quelle particolari distrazioni comunemente chiamate adulterio? Purtroppo si. E chi è il responsabile? Gilbert è senza dubbio il marito tradito che sta per essere abbandonato da Lisa, ma Lisa ha eccellenti ragioni per pensare che sia Gilbert ad averla trascurata e tradita. La storia potrebbe finire qui, invece è proprio qui che comincia. Ma come si spiega l'enorme successo che questa commedia ha sempre riscosso? Prima di tutto perchè si tratta di un meccanismo comico efficacissimo, un vero capolavoro del teatro cosiddetto "leggero", un genere che è lecito definire tale solo e unicamente fra virgolette, visto che si tratta, per chi lo interpreta come per chi lo dirige, di un genere ben più delicato e difficile di altri considerati difficilissimi. Secondo perchè ciò che capita a Gilbert De Roy potrebbe oggi o domani capitare a qualunque marito, perchè appunto Gilbert De Roy è un "personaggio", ossia ciò che tutti noi potremmo essere. E con i denti e le unghie ingaggerà, con un'avversaria al suo livello come Lisa, servendosi di una tattica apparentemente scombinata, una pittoresca e divertentissima lotta in cui sono coinvolti l'amante di lei e la bella segretaria di lui oltre all'invadente domestica, ed il cui esito è incerto fino alla fine della commedia. |
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DA MERCOLEDI’ 3 MARZO AL TEATRO STREHLER, LE RANE DI ARISTOFANE CON LA REGIA DI LUCA RONCONI |
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Milano, 1 marzo 2004 - Da mercoledì 3 marzo, al Teatro Strehler (ore 20.30), Le rane di Aristofane, traduzione di Raffaele Cantarella, terzo episodio della trilogia costruita nel 2002 da Luca Ronconi per gli spazi del teatro greco di Siracusa, un viaggio nei temi e nelle forme del teatro antico che ha visto in scena due tragedie (Prometeo incatenato e Baccanti ) e che si conclude, secondo la norma, con una commedia. Diversi i fili rossi che lo percorrono: il rapporto tra umano e divino, la dialettica tra individuo e collettività, grazie all’accostamento dei tre testi – e dei tre autori Eschilo, Euripide e Aristofane – acquisiscono accresciuta forza drammatica e comunicativa. In particolare, Ronconi individua nel “processo di progressiva desacralizzazione del divino e del mondo”, nella differente focalizzazione di “possibilità, rischi e splendori del concetto di sacro” una possibile interpretazione del suo itinerario. Un percorso che, in questa stagione, per il “confronto diretto” sul palcoscenico dello Strehler tra Baccanti e Rane, isolati dal momento “apollineo” del Prometeo, rende ancora più marcato. Protagonista di entrambe le opere è infatti Dioniso (Massimo Popolizio): tuttavia, laddove nelle Baccanti Dioniso conserva una veste grandiosa (Ronconi lo fa sorgere dal fuoco in un coro di clacson), immerso nel tempo comico delle Rane ci appare come una divinità bassa, confrontata con la decadenza di una città, Atene, e della sua cultura. Ed è proprio nel tentativo di far risorgere gli autori teatrali che hanno fatto grande la scena d’Atene che Dioniso, accompagnato dal fido servo Xantia, discende agli Inferi per ritrovare Eschilo ed Euripide. Questo topos consolidato consente ad Aristofane di innescare tirate satiriche contro la corruzione dei politici coevi e la scarsa perizia dei suoi colleghi letterati, e idealmente suggella la trilogia di Ronconi. Eschilo e Euripide ricompaiono infatti in scena in veste di personaggi “in un mondo” – spiega il regista – “non più primigenio, ma urbanizzato e civilizzato”, un mondo ormai disincantato cui Margherita Palli, autrice delle scene, sottolinea con citazioni di una tecnologia urbana degradata. Gianluca Sbicca e Simone Valsecchi firmano i costumi, mentre le musiche sono a cura di Paolo Terni. In scena, accanto a Massimo Popolizio nelle vesti di un Dioniso dagli accenti vernacolari, Riccardo Bini, Michele Bottini, Domenico Bravo, Antonietta Carbonetti, Francesco Colella, Giovanni Crippa, Pasquale Di Filippo, Raffaele Esposito, Elisabetta Femiano, Stefano Moretti, Michele Nani, Franca Penone, Alvia Reale, Luciano Roman, Tea Sammarti, Simone Toni, Maria Angeles Torres, Emanuele Vezzoli e gli allievi della Scuola di Teatro del Piccolo. Lo spettacolo, una produzione Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa in collaborazione con Inda Istituto Nazionale del Dramma Antico, è in scena fino al 28 marzo. Infolink: www.Piccoloteatro.org |
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A TEATRO : “STRAMILANO” CON ADRIANA ASTI |
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Milano, 1 marzo 2004 - Dal 2 al 7 marzo è in scena al Teatro Manzoni di Milano “Stramilano – (Dienott – storie di una città tra musica e parole)”, un itinerario prezioso di testi e canzoni legati alla storia della Milano di Adriana Asti. E’ la “milanesità” di Adriana Asti a condurre lo spettatore in un labirinto apparentemente inestricabile e pieno di suggestioni. Adriana guarda l’evoluzione della sua città che lentamente sta mutando e le diventa estranea. Il mondo dell’Italia del Nord, della civiltà lombardo-veneta, o meglio ancora della civiltà milanese si compone attraverso le testimonianze, le voci, i suoni, i rumori, le musiche, i momenti non vissuti e raccontati, quasi fossero lampi o intervalli, in un grande labirinto che Adriana Asti interpreta e vive. Labirinto nel quale si intrecciano e si disperdono parole e musiche di autori quali Francesco Antonacci, Alberto Arbasino, Cletto Arrighi, Arrigo Boito, Alfredo Bracchi, Pino Calvi, Fiorenzo Carpi, Camilla Cederna, Paolo Conte, Lucio Dalla, Giovanni D’anzi, Emilio De Marchi, Carlo Dossi, Sergio Endrigo, Ferdinando Fontana, Franco Fortini, Giorgio Gaber, Enzo Jannacci, Alessandro Manzoni, Marf, Giuseppe Marotta, Vittorio Mascheroni, Enrico Molaschi detto il Barbapedanna, Gino Negri, Carlo Porta, Luciano Ramo, Gaetano Sbodio, Ernesto Sigismondi, Delio Tessa, Giovanni Testori, Roberto Vecchioni. Scrittori e musicisti di Milano o che di Milano hanno scritto, costruiscono attraverso la voce e l’interpretazione di Adriana una visione personalissima e soprattutto insolita della città. Un gruppo di “musicanti” accompagneranno l’attrice nel suo monologo (se monologo si può definire) citando motivi più o meno famosi, temi familiari al cuore del pubblico per evocare ricordi di tempi lontani o prossimi. Gli arrangiamenti e la direzione musicale sono di Alessandro Nidi, al pianoforte Gianluca Faccini, violoncello Ilaria Catozzi, clarinetto Alessio Terranova. “Stramilano” ha debuttato al Teatro della Società di Lecco il 4 novembre 2002 con uno straordinario successo di pubblico e critica, ora Adriana Asti affronta il secondo anno di tournée teatrale “signora della scena sempre, per grinta, grazia e ironia …”. Lo scorso ottobre si è esibita allo Studio di Parigi, nell’ambito della rassegna Les Italiens curata da Maurizio Scaparro, portando nella capitale francese un po’ della sua Milano. Dopo una breve tournée in Sardegna, ed essere stato ospitato al Piccolo Eliseo di Roma, andrà a Valenza Po (12 febbraio 2004), Legnano (23 febbraio ), Como (24 e 25 febbraio), Pavia (26 febbraio) prima di tornare a Milano al Teatro Manzoni. Martedì 10 febbraio Adriana Asti insieme a tutto il cast del film “La meglio gioventù” e al regista Marco Tullio Giordana è stata ricevuta dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi che li ha premiati per il film dell’anno. Infolink: www.Teatromanzoni.it |
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IL PREMIO ALLA CARRIERA ALLA STILISTA ANNA MOLINARI
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Milano, 1 marzo 2004 - Sotto il segno della creatività italiana e del linguaggio universale dell’arte, tra cultura, moda e mondanità, Camera Nazionale della Moda Italiana ha dedicato un premio alla carriera ad Anna Molinari, una delle stiliste più amate del made in Italy e sulla scena fashion internazionale. Il Presidente Cnmi Mario Boselli ha consegnato ad Anna Molinari una coppa per la fulgida carriera e la sua fedeltà alle sfilate prêt-à-porter milanesi. La cerimonia di assegnazione del premio ha avuto luogo a Milano, nella Sala delle Otto Colonne di Palazzo Reale, in occasione della visita guidata tra i capolavori di Van Dyck , organizzata da Camera Nazionale della Moda Italiana, nell’ambito delle analoghe iniziative promosse durante le passate edizioni di Milano Moda Donna. La mostra di Palazzo Reale è uno degli eventi più attesi della stagione e porta nel capoluogo lombardo trentasei opere che videro la luce nel 1621 a Genova, dove Van Dyck fu chiamato per dipingere ritratti ai signori della buona società. L’allestimento porta una firma illustre, quella di Luca Ronconi, per la prima volta impegnato in una mostra pittorica, curata da Maria Grazia Bernardini che rimarrà aperta fino al 20 giugno prossimo. |
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MILANO SUR LA TERRE SPOSA L'ARTE |
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Milano, 1 marzo 2004 - Ancora una volta Milano sur la Terre si apre al mondo dell'arte. In questo caso non si tratta delle pagine patinate della rivista, ma dei geometrici ambienti della Triennale, dove è allestita una mostra d'eccezione: Il Mondo di Mad. Le creative illustrazioni di Maddalena Sisto, preziose testimonianze della moda e del costume degli ultimi trent'anni, non potevano non trovare negli amici e lettori del city-magazine dei visitatori d'eccezione. Così il prossimo 11 marzo Milano sur la Terre ha organizzato una serata alla Triennale in cui gli invitati avranno la possibilità di un private viewing della mostra. Partner dell'appuntamento è La Mer, esclusivo marchio della cosmesi, che legando il proprio nome a un evento d'arte, conferma la propria immagine seduttiva e raffinata. |
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GIORGIONE “LE MARAVIGLIE DELL’ARTE” ALLE GALLERIE DELL'ACCADEMIA DI VENEZIA |
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Venezia, 1 marzo 2004 - si è conclusa la scorsa domenica 22 febbraio raggiungendo 130.000 visitatori circa, in 114 giorni di apertura. Il Soprintendente Speciale per il Polo Museale Veneziano, la Dott. Giovanna Nepi Scirè, ha dichiarato: "Lo straordinario successo della mostra è la dimostrazione di come un consolidato e proficuo rapporto tra pubblico e privato, in questo caso le Gallerie dell'Accademia di Venezia e il concessionario per i servizi editoriali, di assistenza culturale ed ospitalità per il pubblico, possa produrre tali prestigiosi risultati. Le Gallerie dell'Accademia sono, poi, un museo strettamente legato al territorio, non solo veneziano, ma di tutto il Veneto, del quale rappresentano esaustivamente la civiltà figurativa. Grazie a ciò, in occasione di questa mostra, è stata realizzata una importante collaborazione con il Comune di Castelfranco Veneto che nello stesso periodo ha presentato l'enigmatico Fregio della cosiddetta Casa di Giorgione, dopo il restauro. Il prestigio internazionale di cui le Gallerie godono ha inoltre permesso, grazie alla generosità del Kunthistorisches Museum di Vienna, la realizzazione dell'eccezionale accostamento tra i due capolavori austriaci Tre filosofi e Laura con i veneziani Tempesta e Vecchia". Prima del suo trasferimento in Austria per la seconda fase della mostra su Giorgione (da marzo a giugno 2004), organizzata dal Kunthistorisches Museum di Vienna, la Tempesta rimarrà esposta al pubblico per circa due settimane, accanto all'eccezionale dipinto di Giovanni Bellini Cristo crocifisso in un cimitero ebraico, il cui prestito è stato, per l'occasione, prorogato dalla Banca Popolare di Vicenza, attuale proprietaria dell'opera. Il prossimo importante appuntamento alle Gallerie dell'Accademia è rappresento dalla mostra Disegni francesi dal Gabinetto dei Disegni e Stampe delle Gallerie dell'Accademia (20 marzo-20 giugno 2004), a cura di Pierre Rosemberg. I disegni, per la maggior parte inediti ed esposti per la prima volta al pubblico, saranno esposti nella cornice della cappella gotica (sala Xxiii delle Gallerie). |
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MILANO: NOVE GIORNI DA CAPITALE DELL’ARTE CON THE MILANO INTERNATIONAL FINE ART & ANTIQUES SHOW, FATTORE DINAMICO DI TRADIZIONE NELLA VITA CULTURALE MILANESE |
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Milano, 1 marzo 2004 - L’attenzione del più illuminato e vivace collezionismo sarà ancora una volta puntata su Milano per la sesta edizione di The Mifas-the milano International fine art & antiques show, l’evento italiano più atteso nel mondo della cultura e dell’arte internazionale che si svolgerà - come di consueto - nella storica sede del Palazzo per le Belle Arti ed Esposizione Permanente di Via Turati, da sabato 17 a domenica 25 Aprile 2004. The Mifas è ormai l’appuntamento di rito e di riferimento che consente al capoluogo lombardo di riproporsi come una delle capitali internazionali, ruolo che le viene attribuito dai molteplici e brillanti elementi di tradizioni e di cultura che si sviluppano nel suo seno. Ed è proprio The Mifas che ha elevato il concetto di mostra-mercato ai vertici qualitativi e culturali che gli competono, entrando nel novero dei fattori dinamici di tradizione del panorama artistico milanese. «La primavera milanese dell’arte», come viene comunemente definito l’insieme di più appuntamenti mercantili, culturali e artistici del capoluogo lombardo, è ormai considerata un momento di rifioritura di queste iniziative - gravitanti attorno a The Mifas - facendo di questa stagione una singolare e unica occasione di qualificato richiamo internazionale. Le più blasonate e selezionate gallerie e i maggiori editori d’arte internazionali, riuniti un unico e armonioso contesto espositivo, proporranno le loro scelte di eccellenza e unicità a collezionisti e visitatori italiani e stranieri, suggerendo investimenti di incontestabile valore sia economico che culturale. Sempre più prestigiosi infatti sono i dealers che accorrono da tutto il mondo per partecipare a The Mifas. Nel parterre de rois della prossima sesta edizione vanno sottolineate, ad esempio, le new entries di Patrick Perrin e Jacques Leegenhoek da Parigi, Richard Nagy da Londra, Di Castro e Lampronti da Roma, nonché il rientro di Cesati di Milano. Tutto questo mantenendo fede al rigoroso imperativo del numero chiuso, mai più di 50 espositori, e delle alternanze tese solo ai miglioramenti. Le opere d’arte in mostra, tutte vagliate prima della loro esposizione al pubblico dal rigoroso comitato scientifico, cui partecipano cattedratici, curatori di musei ed esperti di fama integerrima, spaziano - felicemente integrati - dall’Alta Epoca al Novecento, garantendo ad ogni tipo di visitatore una molteplice leggibilità e la possibilità di concretizzare le più svariate scelte, dettate da collezionismo o da passione. Il successo sempre crescente delle edizioni precedenti continua a dimostrare come The Mifas, oltre a rappresentare l’ambiente ideale per stimolare il mercato delle opere d’arte, è strutturato e vissuto come un’autentica realtà museale nel senso originale della parola ‘Museo’, così come concepito nel Rinascimento: l’atto dell’esporre è inscindibile da quello del collezionare e dell’acquistare. Queste le componenti che in modo esemplarmente equilibrato e armonioso sostengono il massimo livello qualitativo di The Mifas, per altro universalmente riconosciuto. Questa luminosa tradizione milanese porterà a Milano, con la sesta edizione di The Mifas, opere uniche e rare, fra le più svariate. E’ grazie al prestigio internazionale di questo appuntamento che tutti i suoi visitatori, milanesi, italiani e internazionali, avranno l’opportunità rara di avvicinarsi ad opere di pittori come Rubens, Guardi, Giaquinto, Amigoni, Leger, Morandi, Bellotto, Octavianus de Monfort, Severini, Ceruti, Canella, Braque, Bruegel, De Pisis, Savinio, Grosz, Schiele, Diziano, Joli, Appiani, Caffi, Balla, Magritte; scultori come Giacometti, Raggi, Trentanove, Bugatti; ebanisti come Piffetti; argentieri come Valadier, Paul Storr, Paul de Lamerie ; gioiellieri come Cartier, Bulgari, Van Cleef & Arpels. Saranno di questi grandi autori alcuni fra i capolavori che si ritroveranno a The Mifas: un appuntamento ancora una volta imperdibile. Infolink: www.The-mifas.com |
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DA KITCHEN A MILANO NUOVO APPUNTAMENTO CON L’ARTE: AL VIA LA PERSONALE DI GIANLUIGI NITTI |
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Milano, 1 marzo 2004 - Si rinnova l’appuntamento con l’Arte negli spazi di Kitchen, lo store milanese di via De Amicis 45 , dedicato al mondo della cucina ed ai suoi appassionati. Per un mese, dal 30 marzo al 30 aprile, saranno esposte le opere di Gianluigi Nitti: l’artista milanese che, con la sua pittura, offre un punto di vista inedito sulla cucina, i suoi utensili, i cibi che – grazie all’uso irrituale del colore, delle forme, degli spazi – garantiscono una riflessione divertita sulla quotidianità dell’ambiente casalingo preferito dagli italiani.M“agire oggi nella pittura è muoversi nell’ambito di una dimensione che comprende l’osservazione del quotidiano. – commenta Gianluigi Nitti - Significa porsi in rapporto con le realtà, i materiali, tutte le influenze e le contaminazioni della società. In questa condizione, la pittura resta priva di indirizzi certi, pur mantenendo la sua vocazione alla rappresentazione attenta e critica.” La mostra di Nitti si articola in due aree tematiche: Piatto Unico e Accumulazioni. Piatto unico: cibo, piatti, bicchieri, posate, oggetti quotidiani, nella fissità del piccolo spazio in cui sono racchiusi e composti ed immersi nel silenzio e nell’immobilità squillante del colore, vivono di una vita propria. L’occhio dello spettatore è sollecitato a vedere la complessità appena celata sotto i semplici gesti dell’apparecchiare la tavola. Le variazioni minime introdotte da un’opera all’altra dicono dell’infinita gamma di possibilità e di significati che connotano le scelte dei colori, delle forme, dei materiali. Accumulazioni: piatti, forchette e bicchieri sono depositati in strati sulla superficie della tela in piano orizzontale, mentre colature e sgocciolature di colore si succedono tra uno strato e l’altro dell’accumulazione in piano verticale. Lo spazio, divenuto pittorico, stravolge l’originaria fisionomia e crea un nuovo ordine compositivo più caotico e casuale, una nuova realtà nella quale l’ordine/disordine diventa pittura. L’evento dedicato a Nitti fa parte del fitto programma di appuntamenti culturali di Kitchen che ha recentemente ospitato la personale della pittrice francese Frédérique Monge e la rassegna di opere a tema, “3 prospettive”, di Gino Bigatti, Antonio Castellani e Gianantonio Brigatti. Accanto alle mostre, sempre collegate al mondo della cucina, nel calendario di Kitchen trovano spazio anche numerosi dibattiti, seminari, corsi e degustazioni. “Gli appassionati di cucina che ci vengono a trovare – dicono Myriam Koppel e Paola Bresciani, le ideatrici di Kitchen – sono tanto interessati alla nostra offerta di utensili inusuali, ricette originali, ingredienti esclusivi, quanto ad eventi culturali in grado di incuriosire, emozionare e nutrire la mente oltre che il corpo. La mostra di Nitti, quindi, s’inserisce in un progetto aziendale che ha come primo obiettivo il soddisfacimento, in modo innovativo, dei desideri della nostra clientela”. |
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NABA – NUOVA ACCADEMIA DI BELLE ARTI MILANO MERCOLEDÌ 3 MARZO 2004 PRESENTA IL PRIMO DELLA SECONDA EDIZIONE DI INCONTRI APERTI AL PUBBLICO DEDICATI ALL’ATTIVITÀ CURATORIALE CONTEMPORANEA |
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Milano, 1 marzo 2004 - “The Utopian Display” è un ciclo di conferenze promosso dalla Nuova Accademia di Belle Arti di Milano e curato da Marco Scotini e Maurizio Bortolotti, volto ad inaugurare in Italia una riflessione sull’attività curatoriale contemporanea. Nato come supporto al biennio specialistico in arti visive e discipline dello spettacolo Naba, il ciclo di incontri mette a fuoco un ampio raggio di pratiche curatoriali su scala internazionale che trattano in modo specifico temi, concetti, storie, culture e modelli espositivi. L’importanza di tale discussione nasce dalla convinzione che negli ultimi decenni il dibattito artistico si sia sviluppato soprattutto attraverso la produzione di mostre su scala globale. Mostre che spesso sono anche una riflessione sull’idea di esposizione, una decostruzione dei ruoli e dei contesti espositivi, una messa in scena di modelli o piattaforme alternative alla pratica tradizionale dell’esporre le opere d’arte. Il titolo, The Utopian Display, vuole essere perciò una traccia attorno alla quale sviluppare un discorso sulla pratica artistica contemporanea e, nello stesso tempo, una sollecitazione che lascia spazio aperto alla molteplicità delle possibili interpretazioni che gli stessi curatori invitati intendono dare di esso. La definizione di “mostra utopica” può così essere intesa come quella in cui si esprimono, in ambito artistico, le idee politiche o le istanze immaginarie e di liberazione dell’individuo, oppure può essere interpretata come la mostra “ideale” che ogni curatore ha per modello, o qualcosa d’altro ancora. La serie di incontri è già iniziata nel giugno scorso con l’intervento di Carlos Basualdo, che afferma: -“quando pensiamo ad una mostra, questa è qualcosa che esiste, che ha uno spazio; invece l’utopia è qualcosa che non esiste, che non trova spazio.[…] Ma se dobbiamo parlare della relazione tra arte e società, allora questo spiega il perché di utopian display, perché il problema è come l’arte si relaziona al sociale nello spazio e nel tempo di una mostra”-, e proseguirà con: Hans Ulrich Obrist - mercoledì 3 marzo 2004; Pier Luigi Tazzi - mercoledì 31 marzo 2004; Daniel Birnbaum - mercoledì 19 maggio 2004; Catherine David - ottobre 2004; Jens Hoffmann - novembre 2004; Roger M. Buergel - dicembre 2004. Hans Ulrich Obrist Nato a Zurigo nel 1968, vive e lavora a Parigi. Dal 1993 ha diretto il programma Migrateurs al Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris, dove è curatore per l’arte contemporanea. È stato curatore per il Museum in Progress di Vienna. Ha curato numerose mostre, tra le quali Cities on the Move (con Hou Hanru), 1997; Sogni/dreams (con F. Bonami), 1999; Évènement culturel sur la ville contemporaine (con Rem Koolhaas, Sanford Kwinter, Stefano Boeri), 2000; Bridge the Gap? (con A. Miyake); Utopia Station all’interno di Sogni e conflitti – 50° Biennale di Venezia, 2003. Tutti gli incontri si terranno presso la Naba - Via Darwin 20, 20143 Milano - Aula Scenografia alle ore 16.00. Per informazioni: Tel. 02. 97372213 -Email: federica.Carbonini@naba.it |
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A SIENA SUPERATI I 200.000 VISITATORI ALLA MOSTRA DUCCIO ALLE ORIGINI DELLA PITTURA SENESE L’ESPOSIZIONE RIMARRÀ APERTA FINO A DOMENICA 14 MARZO |
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Siena, 1 marzo 2004 - Continua la grande affluenza di pubblico alla mostra Duccio. Alle origini della pittura senese, in programma a Siena fino al 14 marzo. Oltre i 200.000, infatti, i biglietti staccati a Santa Maria della Scala, sede, insieme al Museo dell’Opera del Duomo, della mostra. Considerando il fatto che sono 20.000 le persone prenotate che devono ancora vedere “Duccio”, l’evento senese è destinato a diventare una delle mostre più visitate in Italia. Il percorso espositivo raccoglie dipinti, sculture, codici miniati, oreficerie che offrono una visione completa dell’arte del grande maestro, a confronto con i suoi precedenti, contemporanei e seguaci. Infolink: www.Duccio.siena.it |
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I DELLA ROVERE PIERO DELLA FRANCESCA, RAFFAELLO E TIZIANO 4 APRILE - 3 OTTOBRE 2004 |
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Pesaro, 1 marzo 2004 - 300 opere d’arte e capolavori provenienti dai musei di tutto il mondo illustrano per la prima volta cronologicamente i fasti della celebre dinastia che succedette dal 1508 ai Montefeltro: l’illuminata signoria dei Della Rovere, che attraversa una lunga stagione di arte e di bellezza. Si tratta di una signoria nuova e diversa rispetto alla precedente: alle soglie del Cinquecento, gli sviluppi della storia europea (comprese le conquiste di francesi e spagnoli sul suolo italiano) impongono una nuova figura di “principe” e una aggiornata versione del ruolo del “cortegiano”. E sono proprio i Della Rovere i primi duchi del Cinquecento italiano a comprendere i limiti e le prospettive di una signoria che deve rinunciare ad ambizioni di conquiste territoriali, ma assicurarsi una fama internazionale grazie allo splendore della produzione artistica e delle residenze, al generoso mecenatismo, all’esportazione o al dono diplomatico di prodotti assolutamente unici e inconfondibili. Oggi, quattro importanti centri marchigiani celebrano le figure, i fasti, gli artisti, le collezioni e gli interessi scientifici dei Della Rovere. Senigallia, Pesaro, Urbino e Urbania aprono ai visitatori i propri monumenti più importanti, alcuni dei quali altrimenti inaccessibili, invitando a un itinerario che porta dal mare ai boschi di “roveri” nella valle del Metauro, nella meraviglia di una natura intatta e sempre mutevole, capace non solo di accogliere ma anzi di ispirare e di generare grandi maestri e indimenticabili capolavori. L’esposizione è il frutto di recenti e approfonditi studi scientifici che hanno esplorato a tutto campo la cultura e il gusto di un’epoca ricostruendo filologicamente la storia e il mecenatismo dei Signori, uomini d’arme, sofisticati esteti, scaltri politici, immortalati nei ritratti di Tiziano (Francesco Maria I e la consorte Eleonora Gonzaga), del Bronzino (Guidubaldo Ii), del Barocci (Francesco Maria Ii) e di tanti altri protagonisti del tempo. Pedro Berruguete ci mostra invece le sembianze di Papa Sisto Iv come Raffaello quelle di Giulio Ii: i memorabili pontefici che diedero nobiltà alla nuova signoria sotto fronde di quercia cariche di ghiande, divenute facilmente, in virtù del nome, inequivocabile e fecondo segno di riconoscimento: non solo firma di una committenza colta e insistito simbolo di appartenenza, ma anche autonomo, raffinatissimo intreccio decorativo: come nel lussureggiante Stipo di ebano intarsiato d’avorio realizzato alla fine del Cinquecento per Francesco Maria Ii, recentissimamente acquistato dalla Galleria Nazionale delle Marche. Celebri dipinti, sculture antiche e rinascimentali, preziose oreficerie, ricchissime ceramiche, lucide armi, delicati manoscritti miniati tornano eccezionalmente a rivivere nelle antiche stanze dei grandi palazzi nelle quattro capitali ducali. I duchi favorirono infatti l’immagine del policentrismo del loro Stato, dando quasi vita ad una sorta di federalismo ante-litteram. Se Federico di Montefeltro aveva scelto Urbino e Gubbio, Guidubaldo I amò soprattutto Fossombrone, Francesco Maria I Della Rovere predilesse Pesaro, Guidubaldo Ii ancora Pesaro e poi Senigallia, e Francesco Maria Ii predilesse Casteldurante, poi ribattezzata Urbania in onore di papa Urbano Viii. I due pontefici Della Rovere, Sisto Iv (1471-1482) e Giulio Ii (1503-1515) fanno del Ducato di Urbino il centro da cui passare per ottenere i loro favori. I re d’Inghilterra, di Francia e di Spagna, gli imperatori asburgici accolgono al meglio gli ambasciatori del Ducato e conferiscono ai signori di Urbino le più alte onorificenze. Ed è proprio Giulio Ii nel 1507 a concedere al Collegio dei Dottori urbinate più ampie prerogative, dando vita, di fatto, al primo nucleo della celebre Libera Università fiore all’occhiello e fortuna moderna di Urbino. Senigallia: Le Origini Della Dinastia Le origini savonesi della dinastia roveresca sono testimoniate da un nutrito nucleo di opere, alcune delle quali, provenienti dalla città ligure che diede i natali a Sisto Iv, il papa della Sistina. Un albero genealogico della famiglia apre la mostra che si snoda nei suggestivi ambienti dagli splendidi soffitti a cassettoni dipinti da Taddeo Zuccari del Palazzo del Duca, progettato da Girolamo e Bartolomeo Genga per Guidubaldo Ii intorno alla metà del Xvi secolo, proprio sulla piazza, emblema della città, principale centro commerciale del ducato di Urbino. Vi sono esposti importanti dipinti su tavola e sculture lignee di Vincenzo Foppa; frammenti di affreschi; paramenti sacri e arredi liturgici. La mostra espone la splendida Madonna di Senigallia, eseguita da Piero della Francesca per Federico di Montefeltro (o per la figlia Giovanna che sposò l’inziatore della nuova dinastia), al centro di una convincente nuova interpretazione critica presentata nel catalogo. Seguono tre dipinti di Giovanni Santi, padre di Raffaello e una pala del Perugino, opere illustrano la cultura artistica alla corte urbinate all’atto dell’avvento della nuova signoria di Giovanni Della Rovere. Di Raffaello si può ammirare il Ritratto di papa Giulio Ii degli Uffizi. Per decodificare il particolare apporto culturale di Guidubaldo I di Montefeltro sono presenti il sottile Cristo Benedicente del Bramantino, due opere di Luca Signorelli tra cui il Battesimo da Arcevia. Urbino: I Duchi, Iconografie E Committenze Il luogo ideale nella “città ideale” concepire un’esposizione in un museo celebrato come la Galleria Nazionale delle Marche in Palazzo Ducale, dove la mostra continua nel suo Salone del Trono. Vi spiccano i ritratti ufficiali di Francesco Maria I e della consorte Eleonora Gonzaga: in essi Tiziano ha saputo mettere a nudo la vera psicologia dei personaggi ritratti. In un gioco di specchi Baldassar Castiglione, il loro cortigiano coltissimo, è raffigurato in una tavola della Galleria Nazionale di Palazzo Barberini in Roma, attribuita a Giulio Romano. Alla figura di Guidubaldo Ii è dedicata una tavola del Bronzino conservata nella Galleria Palatina di Firenze che lo ritrae potente in armatura, accanto alla consorte Giulia Varano, tizianesca. Esempi altissimi della committenza del 2° duca roveresco sono le deliziose predelle di Pellegrino Tibaldi con la Visitazione e la Decollazione, oggi divise tra Brera e Urbino, e, dalla stessa città, la bella pala di Battista Franco con Madonna con Bambino e Santi. Accanto a una tavola di Sebastiano del Piombo si può ammirare una scultura di quel grandissimo maestro urbinate della plastica che fu Federico Brandanti. La committenza di Francesco Maria Ii, sesto Duca di Urbino, si rivolge soprattutto alla grazia pittorica di Federico Barocci che trasfigura sulla tela con sfumature impalpabili persone e cose, come dimostrano l’Annunciazione vaticana, la Natività del Prado, la Deposizione senigalliese e un Ritratto di Lavinia inedito. In questa sezione grande risalto è dato alla protezione di artisti famosi da parte delle duchesse (in questo caso le consorti Lucrezia d’Este e Livia). Infatti il “mestiere” della guerra consentì un governo anche “femminile” dello Stato. Si tratta di donne che provengono dalle maggiori casate italiane Gonzaga, Varano, Farnese, Este, oltreché Sforza, le quali potenziarono l’oreficeria (fulgidi esempi ne sono le pissidi, i calici e le croci in mostra), e in genere tutte le arti “minori” come la tarsia lignea che nel ducato raggiunse livelli inarrivabili. Pesaro: Committenze Pesaresi. La Ceramica Nella città aperta ai traffici sul mare la mostra dei Della Rovere continua nella sede prestigiosa del Salone Metaurense al piano nobile del Palazzo Ducale di Piazza del Popolo. Sono esposte tele di Raffaellino del Colle, una grande tela con Siringa e Pan di Dosso Dossi dalla Galleria Borghese che insieme al disegno del Bronzino con Apollo e Marsia dal Louvre evocano atmosfere campestri. Oltre 100 sono le ceramiche di tutte le ricercate forme e preziose decorazioni, conservate nel Museo Civico della città, ma giunte anche da tutt’Italia e da vari musei stranieri che illustrano la felice stagione della produzione locale sotto i Della Rovere nei centri della valle del Metauro: a Casteldurante, a Gubbio, a Urbino, a Pesaro per oltre un secolo. Le maioliche si distinguono per l’invenzione di decorazioni caratteristiche con fiori, stemmi, festoni, “cerquate” (foglie di quercia in omaggio ai Della Rovere) o decorazioni geometriche o a spirale, sempre attenendosi alla gamma dei colori tipici (verde, giallo, arancione e blu) sapientemente accostati nel gioco delle mezze tinte e dei toni. Eccelle per raffinatezza il genere “istoriato”, influenzato dal magistero di grandi pittori urbinati. Urbania: Francesco Maria Ii A Casteldurante. La Grafica. La Scienza Nell’antica Casteldurante, famosa in tutta Europa nel Cinquecento per le sue ceramiche dai riflessi oro e rubino, l’esposizione ha sede nel Palazzo Ducale e presenta una nutrita raccolta di disegni dei maggiori artisti che lavorarono per i Della Rovere. Gran parte dei disegni furono eseguiti in preparazione della decorazione di sontuose ceramiche: quasi a mo’ di altissima didattica sono presenti alcuni piatti e albarelli in rapporto con alcuni dei disegni esposti. Tra i pittori spiccano Gherardo Cibo, Taddeo Zuccai e Federico Barocci. In questa sede è anche esplorato il rapporto dei Duchi con la Scienza, come rivelato dalla presenza di compassi, orologi solari e astrolabi decorati. Nume tutelare del nuovo metodo sperimentale è Galileo Galilei (che fu in diretto rapporto con l’ultimo Duca), che nella sua effigie più famosa, quella dipinta da Sustermans agli Uffizi, chiude la rassegna. In totale sono esposti in mostra circa 300 oggetti e opere d’arte: 50 a Senigallia, una settantina a Urbino, oltre centodieci a Pesaro, una settantina a Urbania. Scheda Tecnica Sedi Senigallia, Palazzo del Duca; Urbino, Palazzo Ducale; Pesaro, Palazzo Ducale; Urbania, Palazzo Ducale; Dal 4 aprile al 3 ottobre 2004. Informazioni e prenotazioni: Arthemisia, Pesaro Tel. +39 0721 370956 is@arthemisia.It |
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LE SUCCURSALI DI BANCA SELLA ‘ADOTTANO’ ARTISTI PARTE DA VERCELLI LA NUOVA INIZIATIVA CHE SEGUE QUELLA DELLE ‘MOSTRE IN SUCCURSALE’ CHE NEL CORSO DEL 2003 HA PORTATO ALL’INAUGURAZIONE DI 23 ESPOSIZIONI IN TUTTA ITALIA |
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Biella, 1 marzo 2004 – Prosegue anche nel 2004 il felice connubio tra Banca Sella e gli artisti locali. Dopo il successo dell’iniziativa Mostre in succursale, che nel corso del 2003 ha portato all’inaugurazione di 23 esposizioni in altrettante succursali di tutta Italia (da Aosta a Napoli), sta per partire la nuova campagna Adotta un artista, attraverso la quale le succursali potranno 'adottare' un artista (fotografo, pittore, scultore…) ospitando nei propri locali, per un periodo di 2/3 mesi, una selezione delle sue opere. L’idea della nuova iniziativa trae spunto da alcuni suggerimenti ricevuti dagli artisti incontrati nel 2003, quasi tutti espressione di realtà locali che spesso non offrono grossi spazi per le esposizioni di artisti cosiddetti minori, e vuole essere una positiva evoluzione di quelle Mostre in succursale che il territorio ha ben apprezzato nel corso dell’anno passato. L'obiettivo è quello di accrescere ulteriormente quel legame con il territorio e le sue persone che ha ispirato fin dalla prima ora l’iniziativa di Banca Sella, a cui si aggiunge la possibilità di offrire alla clientela un ambiente più accogliente e piacevole. Tre gli appuntamenti che partiranno nel corso del mese di marzo: una triplice mostra del fotografo Cele Bellardone, un percorso attraverso le immagini del territorio itinerante nelle tre succursali di Vercelli, l’esposizione congiunta delle scultrici Ilaria Golzio e Mara Comoglio a Vallemosso, e la mostra di Lino Balocco nella sede di Biella. Altre ‘adozioni’ sono in fase di programmazione a Verona, Sappada, Moncalieri, Casale, Castiglione Torinese, e in diverse succursali di Torino (via S. Donato, via Nizza, piazza Castello, piazza Carducci). Le mostre che saranno inaugurate nel mese di marzo: “Frammenti Di Citta’” Banca Sella via Castelnuovo della Lanze 2/4 – Vercelli; “Paesaggio Vercellese” Banca Sella via Paggi 29 – Vercelli; “Le Terre Del Riso” “Fotografie di Cele Bellardone” dal 4/3 al 7/5/2004 Banca Sella piazza Risorgimento 23 – Vercelli; “Visioni Senza Tempo” “sculture di Ilaria Golzio e Mara Comoglio” dall’11/3 all’11/6/2004 Banca Sella via Bartolomeo Sella 1 – Vallemosso (Bi); “Il Mio Charismo” “Dipinti di Lino Balocco” dal 26/3 al 28/5/2004 Banca Sella via Italia 2 – Biella; |
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LA GALLERIA ALISEA ART & DESIGN DI BOLOGNA DEDICA UNA MOSTRA PERSONALE A GIANCARLO CAZZANIGA |
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Milano, 1 marzo 2004 - E’ una mostra personale quella di Bologna dedicata a Giancarlo Cazzaniga, nella quale saranno esposte opere rappresentative dell'intero arco di lavoro del pittore per mettere in luce i vari momenti di ricerca che lo hanno portato ad essere oggi uno dei più riconosciuti artisti italiani. Un accento particolare sarà dato ad un nucleo di lavori dal titolo "Jazz Man" eseguiti negli ultimi anni che saranno mostrati anche all’Esposizione Universale del Jazz per la celebrazione di Genova Capitale Culturale d’Europa 2004. Si tratta di tele dedicate al mondo della musica jazz ed ai suoi maggiori rappresentanti, alcuni dei quali amici del pittore, composte con grande libertà espressiva e gestuale ed un forte senso ritmico e del movimento: i piatti della batteria divengono allora grandi cerchi di colore e le loro vibrazioni producono pennellate che muovono l'intero quadro, e così per le mani dei musicisti, per i numerosi saxofoni, per le figure ed i loro volti che paiono divenire un tutto unico con i loro strumenti. Dipingere la musica non è semplicemente dipingere i musicisti: è dare immagine ad un suono, è far percepire attraverso la vista ciò che si può soltanto udire, far partecipi anche gli occhi di quelle emozioni uditive, rendere concreta l'astratta vibrazione della musica, impedire al tempo di portarsela via. "Quel che vuole Cazzaniga è far durare a lungo, indefinitivamente, quel che non dura;…" ha scritto di lui Leonardo Sciascia. Così, nella serie "Jazz Man" riviviamo le emozioni che, una volta finita la musica, il tempo si sarebbe portato via. E invece sono lì, nei volti concentrati sul suono, nelle mani che, ossessionate, si muovono veloci su trombe e saxofoni, che percuotono con bacchette volanti i piatti lucidi delle batterie, si agitano e si sdoppiano come se fossero fermate da fotogrammi nella velocità dei loro movimenti. All’inaugurazione, cui presenzierà lo stesso Cazzaniga, saranno anche ospiti graditi il saxofonista Carlo Atti ed il chitarrista Jimmy Villotti, entrambi molto conosciuti ed apprezzati nel mondo della musica jazz, per offrire un breve momento musicale che si accompagnerà alle immagini. Monzese di nascita (Monza 1930), ma milanese di adozione, Cazzaniga è uno dei più noti pittori del movimento “Realismo Esistenziale”, ed autore di carattere nazionale. Innumerevoli sono le sue più importanti mostre, tra cui la Xxxiii Biennale di Venezia, la Ix Quadriennale di Roma, ed una grande mostra antologica a palazzo della Permanente di Milano. Di lui hanno scritto i più importanti critici e studiosi, tra cui Quintavalle, Gatto, De Micheli, Mascherpa e Trombadori, e persino Leonardo Sciascia. Sue opere sono presenti in collezioni pubbliche istituzionali ed in musei nazionali ed internazionali. Alisea arte & object design Via Azzo Gardino, 8 Bologna Dal 12 marzo all’8 aprile |
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RADIO CITTA’ FUTURA PRESENTA: “HERTZZ – GIVE ME ANOTHER |
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Roma 1 marzo 2004 - Le notti insonni della nightlife capitolina sono targate Hertzz. La serata di Radio Città Futura a La Palma Club si conferma punto di riferimento per gli amanti del clubbing di tendenza e pietra angolare delle nuove tendenza sonore. Per il mese di marzo Hertzz presenta quattro nuove affascinanti tappe del viaggio attraverso i ritmi e le pulsazioni della club culture. Protagonisti dj, musicisti e produttori che hanno seguito ed indicato la propria via all’elettronica, influenzando il panorama musicale contemporaneo: il creatore dell’Asian Underground Talvin Singh, Treva Whateva e Dj Sparky per la residenza Ninja Tune, il leggendario ideatore del suono dnb made in london Ltj Bukem ed il collettivo italiano Eclat. Una selezione di eventi che si rivolge al pubblico sempre più cool che anima le notti di Hertzz, ai clubbers più esigenti ed informati oltre che a tutti gli amanti della buona musica. Un’ eclettica proposta di suoni e contaminazioni che dalle frequenze di Radio Città Futura si diffonde ogni sabato negli spazi de La Palma Club. Ad affiancare gli interpreti di Hertzz, come sempre, il dj resident Raffaele Costantino, selecter di “Frena la Mula” il programma di Rcf dedicato alla Club Culture. Sabato 6 marzo :::Talvin Singh dj set (Uk) Torna ad Hertzz il più celebrato rappresentante del movimento chiamato Asian Underground, la stimolante scena musicale nata nei quartieri suburbani dell’ East End londinese dalla collisione tra tradizioni e tecnologie digitali. A sette anni di distanza dal suo primo successo “Anokha, the soundz of Asian Underground’ la musica di Talvin Singh è ancora sinonimo di avanguardia stilistica, eleganza e contaminazione. Dopo aver stupito il pubblico con “Ok” ed aver dato prova di maturità con il secondo lavoro “Ha”, il genio di Brick Lane ha intrapreso una serie di collaborazioni illustri prima fra tutte quella con Bjork. Ancora una volta protagonista del party di Hertzz l’affascinante e misterioso incontro tra musica indiana ed elettronica. sabato 13 marzo :::Xen Solid Steel:::residenza mensile Ninja Tune (Uk) featuring: Treva Whateva special guest: dj sparky Xen Solid Steel, la residenza mensile firmata Ninja Tune, lancia nell’arena de La Palma Club due giovani domatori del dancefloor: Treva Whateva e Dj Sparky. Dj, producer e selecter radiofonico Treva Whateva è l’inseparabile braccio destro di Mr.scruff. L’insindacabile giudizio dei Coldcut: tra Manchester, Brighton e Londra è nato un nuovo talento! Ad accompagnarlo sarà Dj Sparky, lo specialista dei suoni U.k. Garage della crew del Ministry Of Sound, nonchè ormai inseparabile collaboratore del celebre sassofonista Curtney Pine. Sabato 20 marzo :::Progressions Session featuring: Ltj Bukem + Mc Conrad (Good Looking Records) Dj tra i più famosi al mondo, Ltj Bukem è anche l’eclettico produttore che ha contribuito alla nascita ed all’evoluzione del suono drumnbass, guidandolo dalla realtà underground londinese alla ribalta internazionale. Progression Sessions è la serata che vede esibirsi gli artisti in forza alla label da lui fondata: la mitica Good Looking Records. Ad accompagnare Ltj Bukem nella speciale Progressions Sessions, eccezionalmente e solo per questo sabato ad Hertzz, salirà sul palco il fedele Mc Conrad, suo infaticabile collaboratore e immancabile “voce” di tutti i più importanti eventi drumnbass che hanno luogo in Gran Bretagna. Sabato 27 marzo :::Eclat live Uno dei progetti più interessanti della “nostra elettronica”, segnalato dalla stampa internazionale ed ospitato nei principali festival europei. Il progetto Eclat nasce nel 2001 dalle menti di Giulio Andreini e Francesco Parra (proprietario della Wide Records), dj e producers, divulgatori delle sonorità più ricercate del panorama dance internazionale. Nelle loro esibizioni si distreggiano con eleganza e stile attraverso una miscela di suoni minimali al servizio di un beat forte delle intuizioni della scuola elettronica e dello spirito della musica black. Eclat è “mental dancefloor” per le orecchie più ricercate ed esigenti; architetture ritmiche che superano ogni barriera musicale. Infolink: www.Lapalmaclub.it – www.Radiocittafutura.it |
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MUSICMARATHON 2004 10 SERATE SHOW CASE CONTRO LA PIRATERIA MUSICALE IN COLLABORAZIONE CON FPM |
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Palermo, 1 marzo 2004 – E’ paretito il 26 febbraio al Goa di Palermo la prima edizione di Musicmarathon, 10 serate di musica live contro la pirateria musicale, organizzata e prodotta da Eventi42 in collaborazione con Fpm e le principali case discografiche. Ogni serata avrà come ospiti 3 artisti italiani, big e giovani, che si alterneranno sul palco per 3 ore di musica e di chiacchiere con i fans. L’ ingresso è gratuito per i 1800 ospiti che si accaparreranno il pass d’ingresso distribuito da Ricordimediastore a Palermo e da radio Rgs. Per tutti gli altri, Musicmarathon sarà trasmessa da Tgs. Per altre informazioni sugli artisti e sulle serate: www.Musicmarathon.it Prima tappa il 26 febbraio con Roberto Angelini, Valeria Rossi e Solarys. Si prosegue l’11 marzo con Paolo Vallesi, M@d e Ulivieri. Ecco il calendario completo degli eventi: 26 febbraio 6 maggio; 11 marzo 27 maggio; 25 marzo 10 giugno; 8 aprile 24 giugno; 22 aprile 8 luglio. |
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PRESENTATA A TIRANA LA COCA-COLA SPORT ACADEMY |
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Milano, 1 marzo 2004 - Dopo il successo di Fuoriclasse Cup in Italia, Coca-cola lancia anche in Albania un progetto che intende aiutare la riscoperta dei valori genuini del calcio, rivolgendosi ai giovani, alle famiglie, ai cittadini ed alle Istituzioni in modo diretto e concreto: la Coca-cola Sport Academy. Il progetto non rappresenta semplicemente un evento sportivo, ma si pone come un vero e proprio percorso di vita, che, attraverso la passione per il calcio, porta alla riscoperta di quei valori che, nel contesto sociale (e sportivo) dei nostri giorni, devono trovare sempre più concrete affermazioni: uno stile di vita sano e la voglia di stare insieme, la lealtà ed il rispetto per l’avversario, l’integrazione tra culture ed etnie diverse, l’impegno sociale verso i problemi di coloro che hanno limitate possibilità di accedere alla pratica sportiva Valori, questi, che Coca-cola Sport Academy sostiene con convinzione proponendo ai giovani il calcio da vivere come divertimento e al tempo stesso come percorso educativo L’ iniziativa e’ stata presentata a Tirana dalla Presidente di Coca-cola Albania Cristina Busi Ferruzzi e dal Direttore delle relazioni esterne della Divisione Italy and Alpine della The Coca-cola Company Nicola Raffa. A sottolineare la forte valenza sociale ed educazionale del progetto, erano presenti alla conferenza il Ministro della Cultura, dello Sport e della Gioventù Dr Blendi Klosi, l’ambasciatore italiano Dr Attilio Iannucci, la Direttrice del Ministero dell’Istruzione Dott.ssa Mejlinda Keta, e a Roberto Greco, nuovo Region Manager della Company per Albania, Malta e Slovenia. Coca-cola Sport Academy, che ha ricevuto anche il patrocinio del Settore Giovanile e Scolastico della Federazione Italiana Giuoco Calcio, è una possibilità innovativa che consente a tutti i ragazzi partecipanti al progetto di affinare le proprie capacità tecnico-sportive attraverso la partecipazione alle attività proposte dalla Sport Academy: due allenatori qualificati insieme a tre giovani assistenti, per un periodo di circa due mesi, coinvolgeranno i ragazzi in attività di approfondimento tecnico dei fondamentali del calcio. La partecipazione alle attività della Sport Academy [la Scuola Calcio Coca-cola] sarà riservata a tutti i ragazzi dai 10 ai 16 anni di età, suddivisi in tre categorie di gioco: nati nel 1988-89; nati nel 1990-91; nati nel 1992-93; saranno accettati, per problemi logistici, sino a un massimo di 1000 iscrizioni. In questa fase i ragazzi iscritti parteciperanno a turno a lezioni di calcio che si terranno lungo l’arco di 8 settimane, per 5 ore ogni giorno per 5 giorni ogni settimana. Al termine delle 8 settimane di lezioni, si svolgerà un torneo sportivo di qualificazione, la Coca-cola Junior Cup, suddiviso secondo le categorie sopra indicate, che si svilupperà dal 17 al 28 maggio. Sarà cura degli allenatori redigere la composizione dei gironi divisi per categoria e i relativi calendari delle gare eliminatorie; le gare si disputeranno su tre campi di calcetto brandizzati Coca-cola. Sarà allestita una tribuna e saranno posizionati dei corner per distribuzione di prodotti Coca-cola. Le squadre finaliste della Coca-cola Junior Cup disputeranno nei giorni 29 e 30 maggio gare di semifinale e di finale di ogni categoria; la manifestazione è denominata City Event, un vero e proprio Evento Cittadino, durante il quale saranno organizzate attività collaterali quali concerti di giovani cantanti e gruppi albanesi, intrattenimento con comici e momenti di animazione con la conduzione dello speaker e dei Dj di Top Albania Radio. Lunedì apriranno le iscrizioni alla scuola calcio gratuita. Da domani saranno distribuiti nelle scuole, in collaborazione con gli insegnanti di educazione fisica e con il Ministero dell’Istruzione e in tutti i punti di incontro dei giovani a Tirana i leaflets da compilare e consegnare alla segreteria della scuola presso l’A.i.i.o.a. (Associazione Im prenditori Italiani Operanti in Albania) Palazzo Della Cultura, Sheshi Skenderbej, Tirana. Si parte il 15 Marzo 2004 a Tirana presso il Qendres Sportive Dajti Rruga Muhamet Gjollesha, Stadiumi i Lojrave me Dore, Tirana, ma il progetto non si esaurirà qui: tutte le municipalità albanesi interessate a sviluppare presso le loro sedi la Coca-cola Sport Academy per l’anno 2004/2005 potranno contattare il Comitato Organizzatore a questi recapiti 048 200 429, perché Tirana è stato solo il primo mattone di una costruzione di più ampio respiro. |
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DEBUTTO AGONISTICO A BRESCIA PER IL TEAM BIANCHI-AGOS |
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Treviglio, 1 marzo 2004 - Dopo aver vinto la prestigiosa Coppa del Mondo Cross Country di mountain bike ed il Campionato Europeo Marathon, il nuovo team Bianchi-agos si ripresenta sulla scena agonistica off-road come una delle formazioni più forti e competitive in campo mondiale. Al fianco di Bianchi partecipa, a questa nuova esaltante avventura internazionale, Agos nonché finanziaria leader nel settore del credito al consumo, che, per il debutto in campo ciclistico, ha scelto un abbinamento prestigioso, contraddistinto in gara da un colore leggendario: il celeste Bianchi. Leader della squadra, presieduta dal popolare campione Felice Gimondi e diretta dall'ex professionista Massimo Ghirotto, sarà il venticiquenne campione francese Julien Absalon, vincitore della Coppa del Mondo Mtb 2003, affiancato dal connazionale Thomas Dietsch, Campione Europeo Marathon 2003, dal neozelandese Kashi Leuchs, dallo svedese Emil Lindgren e dall'italiano Simone Lanteri. L'esordio agonistico del team Bianchi-agos è fissato per il 28 febbraio a Brescia in occasione del Trofeo Città di Brescia, prima competizione internazionale in programma in Italia, nonché prova d'apertura della Liquigas Cup, la più importante manifestazione Mtb italiana, che si articolerà in quattro gare con relativa classifica finale. Anche quest'anno obiettivi ambiziosi come si addice ad un team di primissimo piano. Il team manager Massimo Ghirotto ha, infatti, già provveduto a stilare un meticoloso programma agonistico finalizzato all'appuntamento Olimpico di Atene 2004. E' dunque l'Olimpiade il principale traguardo del team Bianchi-agos, nonché del fuoriclasse francese Julien Absalon, che, prima di Atene, spera di rivelarsi competivo e vincente a Walbrzjch (Polonia) dove il 1° agosto avrà luogo il Campionato Europeo che nella passata edizione ha visto Absalon conquistare l'argento. Altro importante traguardo è il Campionato del Mondo Cross Country Mtb, che avrà luogo il 12 settembre a Les Gets (Francia). Ed a Les Gets, il team Bianchi-agos sarà presente con due punte: il francese Julien Absalon ed il neozelandese Kashi Leuchs, che, l'anno scorso, al mondiale di Lugano si classificò 7°. Meta ambiziosa è rappresentata dal successo iridato al Campionato del Mondo Marathon, in programma a Bad Goisern (Austria) il prossimo 11 Luglio con il francese Thomas Dietsch, che, l'anno scorso, dopo aver dominato il Campionato Europeo, non ha ottenuto, per pura sfortuna, la vittoria al successivo Campionato del Mondo a causa di una foratura. Il team Bianchi-agos sarà inoltre presente a tutte le più importanti competizioni internazionali di mountain bike, fra cui la prestigiosa Coppa del Mondo, che scatterà il prossimo 23 maggio a Madrid, la cui ultima edizione è stata vinta dalla Bianchi con Julien Absalon. Clima di fondato ottimismo e fiducia nel team Bianchi-agos che, dopo l'esordio agonistico di Brescia, si trasferirà a Terracina sul litorale laziale per un periodo di preparazione che si protrarrà sino al 9 marzo. "I ragazzi sono motivati e, soprattutto, fermamente convinti di poter recitare, anche quest'anno, un ruolo di primo piano sulla scena agonistica internazionale - conferma il Team Manager Massimo Ghirotto - Absalon è concentrato soprattutto sull'Olimpiade e sul mondiale, mentre il nuovo acquisto Kashi Leuchs - ha confidato Ghirotto - sarà il nostro jolly vincente. Ovvero, il biker che potrà, non solo affiancare Absalon in Coppa, ma anche correre da protagonista sia a livello europeo che al mondiale di Les Gets. Per quanto riguarda le gran fondo, ovvero la specialità "marathon", penso che il nostro team disponga del campione più forte attualkmente in attività. Dietsch ha infatti dimostrato nel corso della stagione agonistica 2003 di essere veramente il numero "uno", collezionando 10 successi, fra cui spicca il Campionato Europeo di Graz. Non solo, ma senza quella maledetta foratura, a due passi dal traguardo - ha sottolineato con un pizzico di rammarico Ghirotto - avrebbe vinto anche il Campionato del Mondo. Nutro molta fiducia - ha proseguito l'esperto team manager - nei nostri due giovani Under 23: il ligure Simone Lanteri, reduce da una sfortunata, quanto deludente stagione 2003, e lo svedese Emil Lindgren, un ragazzo dotato e molto promettente in grado di fornire brillanti prestazioni". Per quanto riguarda l'imminente debutto agonistico di Brescia, il team manager Massimo Ghirotto ha le idee molto chiare: "Il team Bianchi- Agos si presenta a Brescia con un difficile compito: riuscire a bissare il successo conquistato l'anno scorso da Absalon. Attualmente la forma del campione francese è buona, e raggiungerà l'apice ad agosto in occasione dell'appuntamento Olimpico di Atene. Ritengo comunque che i nostri biker possano correre da protagonisti, anche perché è prassi consolidata della nostra squadra partecipare alle corse per fare risultato. Sono molto fiducioso e vorrei ricordare che, oltre ad aggiudicarsi il Trofeo Città di Brescia, il nostro Julien ha vinto anche la classifica finale della Liguigas Cup". Anche l'intramontabile campione Felice Gimondi, appassionato Presidente del team Bianchi-agos è molto fiducioso: "Sono entusiasta di questa squadra, perché formata da ragazzi dotati e competitivi, ma, soprattutto, seri e veramente professionali. Absalon è il biker più interessante del panorama mondiale, poiché migliora anno, dopo anno. Ed avendo solo venticinque anni potrà conquistare traguardi sempre più importanti e prestigiosi, fra cui quello Olimpico di Atene. E' una squadra compatta, affiatata, dove anche i nuovi arrivati, il neozelandese Kashi Leuchs e lo svedese Emil Lindgren - ha evidenziato Gimondi - si sono subito inseriti. Sono veramente soddisfatto e ritengo che il 2004 si rivelerà un anno ricco di soddisfazioni e successi, anche se ripetere le ventinove vittorie conquistate l'anno scorso non sarà facile, ma neppure impossibile". E' il francese Julien Absalon l'astro emergente del panorama internazionale del settore fuoristrada. La sua esaltante scalata di successi continua senza soste. "Faccio parte di una squadra dove mi trovo veramente bene, gestita da uno staff tecnico-dirigenziale di altissimo livello, che mi realizza e fornisce delle bici tecnicamente evolute e perfette, garantendomi un'assistenza tecnica altamente professionale. Non solo, ma in seno al nostro team, oltre alla managerialità operativa - ha evidenziato Julien Absalon - esiste un clima veramente motivante e familiare, ideale per correre ad altissimo livello". Naturalmente, seguendo una tradizione ormai consolidata e finalizzata all'individuazione e valorizzazione di altleti promettenti ed emergenti, il Team Bianchi-agos sarà presente sulla scena agonistica anche con una formazione giovanile, diretta dal tecnico Andrea Ferrero, composta da Hilary Savoldi, Daniele Radici e Nicoletta e Daniela Bresciani. Ed il team Bianchi-agos "junior" si è già posto in evidenza nella recente stagione ciclocrossistica invernale con Nicoletta e Daniela Bresciani e, soprattutto, con Cristian Cominelli che si è laureato Campione Italiano Ciclocross Allievi. |
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AI NASTRI DI PARTENZA LA QUINTA EDIZIONE DI MODENA TERRA DI MOTORI, LA TRADIZIONALE KERMESSE PER TUTTI GLI APPASSIONATI DI AUTO. MOLTE LE NOVITÀ IN ARRIVO DEL MONDO DELL'AUTOMOBILISMO |
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Modena, 1 marzo 2004 – E’ giunta alla quinta edizione la più grande manifestazione italiana dedicata al mondo delle auto: Modena Terra di Motori è la kermesse tradizionale che celebra la città di Modena quale “capitale dei motori”, grazie ad una serie di eventi, gratuiti per il pubblico, che attirano annualmente migliaia di appassionati di motorismo da tutt’Italia e dall’estero. Ferrari, Maserati, Lamborghini, De Tomaso, Pagani, Edonis sono solo alcuni dei nomi che hanno contribuito e contribuiscono alla leggenda del motorismo italiano che, anche in questa quinta edizione, saranno tra i protagonisti di Modena Terra di Motori. L’edizione di quest’anno si concentrerà nel mese di maggio, con esposizioni di auto storiche nel centro della città (15 e 16 maggio) e con il 3° Modena Historic Challenge, gara di regolarità ad inseguimento per auto sportive d’epoca e il 2° Gran Prix Walter Villa per moto d’epoca (29 e 30 maggio). Per l’8 maggio è previsto invece il passaggio della storica Mille Miglia, il museo viaggiante più prestigioso ed ambito del mondo. L’edizione 2004 ha in serbo molte novità per gli appassionati, tra le quali le seguenti manifestazioni: Il Pieno …grazie! una performance che abbina l’esposizione di auto storiche pregiate ad una particolare mostra di pompe di benzina d’epoca, accompagnando il visitatore nelle atmosfere dei diversi secoli, dall’America Jazz di Miles Davis agli anni ’60 nei quali Gassman correva ne Il Sorpasso, fino al charleston anni ’20. Il Tour della Passione un singolare viaggio su un vero e proprio autobus d’epoca che condurrà gli ospiti nei luoghi di culto delle Ferrari, le Maserati e le altre produzioni modenesi a due e quattro ruote. Donne e Motori grazie alla partnership con la Clarissa Burt Communication, saranno presenti alla manifestazione le aspiranti Miss Universo. Saranno inoltre presenti Deanna Orienti, da 4 anni protagonista della trasmissione televisiva di Rete4 “Donnavventura” e Gessica Valentivi, vincitrice del titolo Donna Trophy. Motorando un mercatino che espone tutti i cimeli del mondo dei motori, comprese le documentazioni tecniche delle auto, antichi volantini, depliant pubblicitari, targhe e insegne. |
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NICOLINI-VESCOVO E SECCO-CALLIARIACCOPPIATE VINCENTI ALLA SELLARONDA |
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Trento, 1 marzo 2004 - Tanta neve ed un grande freddo per la decima edizione della Sellaronda Ski Marathon, condizioni da ironmen per una manifestazione che ha ribadito il proprio fascino, quello di una gara fra le più amate in Italia nel settore dello scialpinismo.Una corsa nel buio della notte dolomitica, scavalcando i quattro passi del comprensorio ladino di Campolongo, Pordoi, Sella e Gardena, per uno sviluppo di 42 chilometri ma soprattutto con un dislivello di 2.700 metri con le “pelli” sotto gli sci.Se il freddo ha ghiacciato mani e piedi degli atleti, la neve li ha disturbati in particolare in discesa, limitando notevolmente la visibilità e causando qualche caduta imprevista, con la neve fresca che ha rallentato pesantemente la marcia.La gara è scattata da Corvara alle 18, con una temperatura di -5° e già dopo i primi metri la coppia trentina-valtellinese composta da Franco Nicolini e Camillo Vescovo ha allungato sugli avversari: dopo circa quattro chilometri il vantaggio era già salito a 2’. Poi la temperatura è precipitata ben oltre i -10° costringendo in molti al ritiro.Una vera locomotiva invece i due di testa, che fino ad Arabba hanno badato a controllare la situazione, poi sul Pordoi la loro cavalcata ha preso il sapore della vittoria. Hanno allungato ancora su Corsini-tomasoni e Fontana Gerardini, ma il colpo di grazia l’hanno dato sulla interminabile salita del Sella dove sono transitati per primi con un vantaggio superiore ai 5’ su Roberto Daz e Ivan Antiga, seguiti come ombre da Fontana-gerardini. Un podio che è rimasto immutato fin sul traguardo.Fontana, per la verità, nella discesa di Dantercepies è riuscito nell’impresa di precedere i rivali, ma il suo compagno non è stato altrettanto lesto e così a pochi metri dal traguardo Fontana ha dovuto rallentare per tagliare il traguardo con Gerardini, ma i due trentini Antiga e Daz hanno colto il momento giusto e sono balzati sul rivelamento cronometrico davanti a loro.Il tempo dei vincitori Nicolini-vescovo di 3h58’06”, ben lontano dal record di 3h31’25” fatto segnare da Meraldi-battel nel 2002 in condizioni ottimali, non deve sorprendere: le condizioni proibitive avrebbero messo prudenza anche a campioni ben più consumati. Se poi consideriamo che Vescovo ha avuto dei problemi durante il viaggio ed è arrivato alla partenza solamente pochi minuti prima del via, è immaginabile lo stress di gara. I due, nati lo stesso anno (1960) e a pochi giorni di distanza, hanno festeggiato il loro compleanno con una memorabile vittoria.I secondi ed i terzi sono divisi dai vincitori da due minuti, ma il distacco di oltre 12’ dei quarti classificati (Cloch-coter) la dice lunga sul ritmo dei primi.Se tra i maschi i pronostici sono stati rispettati, tra le donne la vittoria con grande determinazione delle trentine Roberta Secco e Loretta Calliari ha sovvertito ogni previsione, nonostante l’assenza le attesissime aostane Pellissier e Nex. Nei primi chilometri Silvana Jori e Fabiana Battel hanno pigiato sull’acceleratore e sembrava che la vittoria fosse alla loro portata. Poi, nella salita verso il Pordoi, Silvana Jori si è sentita male ed è stata costretta ad arrendersi. A quel punto la Secco e Calliari hanno rotto gli indugi ed hanno iniziato ad allungare guadagnando minuti su minuti, chilometro dopo chilometro. All’intergiro di Canazei il vantaggio ammontava a 2’ ma la Pedranzini e la Martinelli sono transitate praticamente assieme a Carla Jellici e ad Angela Stefani. Sulla salita del Sella si sono incuneate la graziosa Gretschen in gara con la Orlando, ma da Selva Gardena in poi la corsa non ha più avuto sobbalzi.La Secco e la Calliari hanno chiuso la gara vittoriose col tempo di 5h07’32”, ben staccate da Pedranzini-martinelli di oltre 9’ e con 13’ su Stefani-jellici.una gara che ha lasciato il segno su molti atleti per la gran fatica. Qualcuno è stato stoppato ai “cancelli” di Arabba, Canazei e Selva, ma altri sono arrivati prossimi al tempo massimo, quelle fatidiche 6 ore e 45’.Nonostante le pessime condizioni sono partite 292 delle 310 coppie iscritte, e di queste 184 hanno concluso regolarmente la loro “Sellaronda Ski Marathon”. Classifica: 1) Vescovo Camillo – Nicolini Franco (Ga. Altitude) 3.58.06; 2) Antiga Ivan – Daz Roberto (Brenta Team) 4.00.14; 3) Gerardini Alberto – Fontana Luciano (Dolomiti Ski Alp- Cs Forestale) 4.00.23; 4) Cloch Ivano- Coter Stefano (G.a. Altitude) 4.10.20; 5) Bordet Davide – Bordet Ezio (Sc Champorcher) 4.11.06.Donne:1) Calliari Orietta – Secco Roberta (G.a.altitude - Ski Club S. Martino) 5.07.32; 2) Pedranzini Roberta – Martinelli Francesca (Sc Sondalo) 5.16.52; 3) Stefani Angela – Jellici Carla (G.a.altitude - Winterthur Team) 5.20.31; 4) Gretschen Alexander – Orlando Maria (Dolomiti Ski Alp - Sc Valle Ellero) 5.25.50 |
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