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Notiziario Marketpress di
Giovedì 04 Marzo 2004 |
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IPERTENSIONE ARTERIOSA: È COLPA DEI GENI? QUATTRO GENI DEL SISTEMA RENINA-ANGIOTENSINA CONTRIBUISCONO A PROVOCARE L’IPERTENSIONE ARTERIOSA, NON PERMETTENDO IL REGOLARE BILANCIO IDROSALINO DELL’ORGANISMO UMANO |
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Roma, 4 marzo 2004 - Varianti genetiche che riducono l’eliminazione del sodio a livello renale, sono associate a un rischio tre volte maggiore di ipertensione arteriosa. E’ questa la conclusione della ricerca del gruppo di lavoro coordinato da Alfonso Siani del Cnr di Avellino. I ricercatori hanno focalizzato la loro attenzione su quattro geni del sistema renina-angiotensina. Questo sistema è un regolatore fondamentale del bilancio idrosalino e della pressione arteriosa dell’organismo e i geni che codificano per i componenti del sistema sono ritenuti coinvolti in varia misura nello sviluppo della malattia. La ricerca, che è pubblicata sul numero di marzo di Hypertension, è stata eseguita nell’ambito dell’Olivetti prospective heart study, uno studio, di cui è responsabile Pasquale Strazzullo dell’Università di Napoli, che da oltre 25 anni coinvolge circa 1.000 dipendenti di sesso maschile dell’azienda una volta presente a Pozzuoli e a Marcianise. Questi soggetti sono stati sottoposti a una valutazione periodica per identificare i fattori metabolici, nutrizionali e genetici associabili al rischio cardiovascolare. “Nel 3% della popolazione in esame”, spiega Alfonso Siani del Cnr, “abbiamo identificato una condizione di omozigosi per le quattro varianti genetiche che si associava a una significativa alterazione del riassorbimento renale del sodio e a un rischio più elevato di ipertensione. Mentre sono stati identificati molti fattori nutrizionali e ambientali che contribuiscono allo sviluppo di ipertensione arteriosa, tra cui ricordiamo l’eccessivo consumo di sale e l’obesità”, prosegue Siani, “gli studi di genetica e biologia molecolare hanno gettato nuova luce sui meccanismi molecolari di regolazione della pressione arteriosa”. L’ipertensione (patologia che colpisce circa il 30% della popolazione adulta ed è associata a un rischio molto elevato di ictus cerebrale e infarto del miocardio) può infatti essere definita una malattia multifattoriale su base poligenica, dipendente cioè dalla complessa interazione tra fattori ambientali e l’attività di decine o forse centinaia di geni. L’importanza di questa ricerca è la dimostrazione dell’esistenza di un rischio genetico con un effetto clinicamente misurabile su una patologia largamente diffusa quale l’ipertensione arteriosa. “In prospettiva”, conclude Siani, “l’identificazione di queste impronte genetiche potrà contribuire a intervenire con misure di prevenzione e/o terapie farmacologiche mirate sui soggetti a rischio più elevato”. Per informazioni: Alfonso Siani tel. 0825-299353 e-mail asiani@isa.Cnr.it |
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DISPOSITIVI MEDICI PER I LABORATORI DI ODONTOTECNICI: SE NE DISCUTERÀ GIOVEDÌ 4 MARZO A LEGNANO IN UN INCONTRO ORGANIZZATO DA CONFARTIGIANATO ALTO MILANESE |
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Legnano, 4 marzo 2004 - Proseguono in tutta Italia i controlli da parte dell’Istituto Superiore di Sanità sull’applicazione della Direttiva comunitaria n° 93/42, concernente l’adozione nei laboratori odontotecnici di dispositivi medici e relativi accessori atti a soddisfare quei fondamentali requisiti di sicurezza e tutela della salute dei pazienti, degli utilizzatori ed eventuali terzi. Per facilitare la comprensione delle norme vigenti e fare il punto circa le modalità con le quali possono e debbono essere operate le operazioni di verifica da parte degli organismi delegati, Confartigianato Alto Milanese ha organizzato un incontro con gli operatori del settore che si terrà giovedì 4 marzo prossimo alle ore 20,30 a Legnano, presso la sala riunioni di Via Xx Settembre 28. All’incontro interverrà Antonio Ziliotti, Vice Presidente nazionale della Fe.na.od.i. – Federazione Nazionale Odontotecnici italiani - e Presidente Regionale del medesimo organismo. |
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IL REGNO UNITO DIBATTE I PRO E I CONTRO DELLA SPERIMENTAZIONE ANIMALE |
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Londra, 4 marzo 2004 - A seguito della recente pubblicazione di due rapporti contrastanti da parte di rinomati organismi scientifici, in seno alla comunità degli scienziati del Regno Unito si è acceso il dibattito sul valore della sperimentazione animale. La Royal Society ha pubblicato una guida, 'The use of non-human animals in research: a guide for scientists', presentandola come 'un possibile mezzo per i ricercatori e il pubblico interessato di comprendere a fondo il ruolo essenziale che la ricerca sugli animali riveste nella conoscenza scientifica e nei progressi della medicina, e le norme che la disciplinano'. Questo 'ruolo essenziale' è tuttavia rimesso in questione da un gruppo di ricercatori inglesi e statunitensi che scrivono nel British Medical Journal (Bmj) in nome del gruppo Rats (Reviewing Animal Trials Systematically, revisione sistematica degli esperimenti sugli animali), i quali affermano che non vi sono prove sufficienti che la ricerca condotta sugli animali vada a vantaggio degli esseri umani. Il documento anglo-statunitense dichiara che esistono parecchi problemi metodologici relativi all'uso degli animali nella ricerca scientifica, e che molti esperimenti sugli animali sono mediocremente progettati. Tra i problemi metodologici vi è la disparità tra ceppi e specie animali e la conseguente varietà di percorsi metabolici e metaboliti di farmaci, che possono condurre a differenze nell'efficacia e nella tossicità; la variabilità nei metodi di selezione degli animali per gli studi; i metodi di randomizzazione; la scelta della terapia di comparazione; le lievi differenze non menzionate nelle tecniche di laboratorio che possono incidere sui risultati, per esempio, per gli investigatori in singolo cieco. A seconda di se e come i risultati sono usati, possono dunque mettere a repentaglio vite umane, oppure rendere la ricerca inconcludente e quindi non necessaria. Il documento chiede pertanto una 'urgente valutazione formale' del contributo degli studi sugli animali alla medicina clinica e l'analisi degli esperimenti esistenti. 'Il riesame sistematico della ricerca animale aumenterebbe la precisione degli effetti attesi dal trattamento, usati per calcolare l'efficacia degli studi umani proposti, riducendo il rischio di risultati falsamente negativi', affermano gli scienziati. La Royal Society respinge questi scrupoli. Clive Page, membro dell'accademia e del suo comitato 'animali nella ricerca', afferma che 'i progressi della medicina che salvano vite umane, dal vaccino antipolio alla dialisi renale, sono stati resi possibili unicamente dall'uso di animali nella ricerca. La Royal Society ritiene che i benefici della medicina, sia per gli uomini che per gli animali, giustifichino l'uso degli animali nella ricerca scientifica'. La guida dell'accademia va oltre, affermando che 'non è esagerato dire che praticamente ogni forma di terapia medica tradizionale, come farmaci, vaccini, raggi o chirurgia, poggia in parte sullo studio di animali'. Uno degli esempi dati dalla Royal Society è la secrezione di acido gastrico e il legame con l'istamina. Gli antistaminici sono solitamente usati per curare le reazioni allergiche in quanto antagonisti degli effetti dell'istamina, la sostanza prodotta in risposta alla presenza di un allergene. Essi tuttavia non annullano tutte le azioni dell'istamina, tra cui la secrezione di acido gastrico. Per evitare a tutti coloro che soffrono di questa patologia una gastrectomia parziale, durante gli anni '60 sono state condotte delle ricerche usando animali. Gli animali erano indispensabili, afferma la Royal Society, perché gli studi richiedevano l'osservazione e l'analisi di organi viventi e funzionanti. '[S]enza l'uso degli animali, afferma la guida, probabilmente non si sarebbe arrivati tanto presto a comprendere il ruolo di gastrina e istamina nella secrezione di acido gastrico, né a sviluppare terapie'. I test sugli animali hanno recentemente avuto gli onori della cronaca nel Regno Unito, quando la Cambridge University ha dovuto accantonare per ragioni finanziarie i progetti per la costruzione di un nuovo laboratorio di ricerca sui primati. I costi di costruzione del centro erano saliti da 24 milioni di sterline a più di 32. L'aumento era in parte dovuto alle nuove e più costose regolamentazioni sul benessere animale, ma anche ai costi di sicurezza a lungo termine e impossibili da quantificare. La costruzione del nuovo centro era già stata rifiutata sia dai pianificatori locali che da un'inchiesta pubblica, ma queste opinioni erano state prevaricate dal vice primo ministro inglese John Prescott, che aveva approvato il laboratorio 'nell'interesse della nazione'. Per accedere ai due rapporti divergenti: http://www.Royalsoc.ac.uk/templates/press/showpresspage.cfm?file=508.txt http://press.Psprings.co.uk/bmj/february/edd514.pdf |
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CANON E UEFA A FAVORE DELLA CROCE ROSSA |
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Milano, 4 marzo 2004 - Canon e Uefa hanno annunciato ieri il lancio di Canon Fanfoto, una galleria di fotografie e una competizione presenti on line sul sito ufficiale dei campionati europei Uefa 2004 (www.Euro2004.com). Il sito dà la possibilità ai tifosi di calcio europei di mettere on line le proprie foto di momenti del calcio creando così un panorama particolare del bellissimo gioco dal punto di vista di coloro che conoscono veramente e amano questo sport. Chi poi - visitando il sito - trova una foto che colpisce la sua immaginazione può creare una cartolina elettronica e inviarla a familiari e amici. Per ogni e-card inviata Canon donerà 1 Euro al programma ‘Protect Children in War’ (Proteggiamo i Bambini in Guerra), un’iniziativa della Commissione Internazionale della Croce Rossa e di Uefa. Canon Fanfoto ha messo in palio una serie di premi che entusiasmeranno chiunque ama il calcio e la fotografia. Ogni due settimane tre fortunati vincitori, le cui foto sono state più frequentemente scelte per spedire una e-card, vinceranno biglietti per la partita di inaugurazione di Uefa Euro 2004, fotocamere digitali Canon Ixus 400 con stampanti Cp-300 e una serie di oggetti promozionali. A chiusura della competizione (fine maggio) tutti i vincitori parteciperanno automaticamente al ‘Gran premio Canon’ che consiste in una Canon Eos 300 D, la reflex digitale di ultima generazione, e nella possibilità di assistere a una partita di Uefa Euro 2004 da bordo campo al fianco di un fotografo professionista. James Leipnik, Chief of Communication and Corporate Relations di Canon Europa, ha dichiarato “Il calcio è una parte importante della cultura europea e ha un significato diverso a seconda delle persone. La rivoluzione digitale ha reso più facile che mai per i tifosi usare la loro fantasia per catturare immagini che esprimono il gioco dal loro punto di vista. Canon Fanfoto dà quindi la possibilità ai tifosi europei di condividere sia le loro foto che il loro entusiasmo. “ Secondo Alexandre Fourtoy, Ceo, Uefa new media, “Canon Fanfoto è una grande opportunità per i tifosi di contribuire a rendere Uefa Euro 2004 uno dei migliori campionati europei. Siamo felici che, grazie a Canon, i visitatori - attraverso il sito e l’invio delle loro immagini preferite - aiuteranno il Comitato Internazionale della Croce Rossa a portare avanti l’importante impegno a favore dei bambini vittime della guerra”. Per partecipare collegarsi a www.Euro2004.com/canonfanfoto La competizione ha luogo dal 1°marzo al 15 maggio 2004. |
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ULTIMI PREPARATIVI PER IL DECIMO “MERCANTEINFIERA PRIMAVERA” |
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Parma, 4 marzo - Due giorni, oggi, giovedì e domani venerdì, di “deballage”, cioè la febbrile attività per gli allestimenti e gli ultimi ritocchi, ma anche di scambi fra “gli stessi espositori”, nei quattro padiglioni della Fiera di Parma che ospitano Mercanteinfiera. Poi, da sabato mattina, fino a domenica 14 marzo, la decima edizione primaverile della più grande mostra-mercato d’Europa di antiquariato, collezionismo e modernariato, aprirà i battenti al pubblico: tutti i giorni, dalle ore 10 alle 20 (il biglietto d'ingresso costa 9 Euro e 50). Poche cifre bastano a sottolineare l’importanza che la rassegna di Parma riveste nel panorama dei più importanti appuntamenti internazionali: gli espositori sono 1.200, provenienti da tutta Italia e da diversi paesi europei; gli oggetti messi in mostra (arredi, dipinti, ceramiche, argenti, tappeti e bijoux, di ogni tipologia e periodo), danno vita ad un pittoresco "alveare" di stands che occupano quattro padiglioni del quartiere fieristico, per un'area complessiva di 60 mila metri quadrati, nell'ordinato rincorrersi e intersecarsi di corridoi, per un fronte espositivo di ben 11 chilometri. I visitatori (tradizionalmente costituiti da collezionisti, architetti, designer, scenografi, ma anche da buyers delle più importanti case d'aste d'Europa e da titolari di blasonati negozi d'arte di Francia, Germania e Inghilterra, nonché personaggi del mondo dello spettacolo e semplici curiosi) nelle scorse edizioni sono stati più di 60 mila. Proprio come nel gioco di carte "Mercante in fiera" (da cui l'ormai tradizionale doppia rassegna di Parma prende il nome), scambi ed acquisti si succedono a ritmo frenetico, per un giro d'affari complessivo il cui valore raggiunge, puntualmente, cifre nell'ordine di svariati milioni di Euro. Un motivo d’attrazione in più è costituito dalla mostra collaterale dedicata a Bibendum, il mitico “Omino Michelin”, uno dei personaggi pubblicitari più noti al mondo. La mostra, intitolata "Nunc est Bibendum! 100 anni di affiches Michelin”, offrirà al pubblico l’occasione di ripercorrere attraverso l’esposizione di manifesti d’epoca e altri rari cimeli forniti da Michelin Comunicazione, l’incredibile storia del testimonial che, più di ogni altro, ha segnato un’epoca nell’evoluzione della pubblicità mondiale. Per chi vuole organizzare in anteprima la propria visita a questa rassegna delle meraviglie può farlo comodamente da casa o dall’ufficio, grazie al sito Internet www.Mercanteinfiera.com appositamente creato dalle Fiere di Parma. Per tutta la durata della rassegna, in Fiera i visitatori hanno comunque l’opportunità di effettuare dal Demo Point, che si trova all’interno dello spazio espositivo, tutte le ricerche necessarie per selezionare in modo rapido e sicuro gli oggetti preferiti. Per ulteriori informazioni si può consultare il sito Internet http://www.Fiere.parma.it o telefonare all'Ente Autonomo Fiere di Parma 0521-9961. |
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MERCANTEINFIERA PRIMAVERA 2004 FIERE DI PARMA DA SABATO 6 A DOMENICA 14 MARZO IL TRIONFO DEL COLLEZIONISMO: DALLE MEMORABILIA SPORTIVE AI GIOIELLI E I TAPPETI D’EPOCA |
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Parma, 4 marzo 2004 - Con le sue due edizioni primavera e autunno, il Mercanteinfiera di Parma è considerato uno degli eventi più importanti del circuito delle mostre antiquarie d'Europa, un barometro sensibilissimo a tutte le oscillazioni del mercato e gode sempre di indiscusso successo del pubblico. Basti pensare che il numero degli espositori, anche nell'imminente decima edizione primaverile in programmma da sabato 6 a domenica 14 marzo, sono 1.200 e che il numero di visitatori, nelle ultime edizioni, si è mantenuto stabilmente attorno ai 60.000 paganti. Questi dati confermano il trend di continua crescita dell’interesse da parte del pubblico internazionale verso l’antiquariato, il collezionismo e il modernariato, aree che, oltre al proprio valore intrinseco, offrono valide prospettive nell’ottica di investimenti, alternativi ai mercati finanziari, alquanto deludenti ultimamente in tutto il mondo. “Un’opera d’arte o un oggetto antico non passa mai di moda, non si deprezza: anzi, acquista sempre maggior valore nel tempo”, sostengono gli esperti. Inoltre, negli ultimi anni, sono progressivamente cresciuti anche in volume e in valore assoluto gli investimenti immobiliari, considerati di gran lunga più sicuri della borsa. Si costruiscono e si acquistano più case - dai piccoli appartamenti alle grandi ville - che poi devono essere arredate. “Si può scegliere d'impostare tutto l’arredo su un solo stile oppure sulla fusion di varie epoche”, spiegano architetti e arredatori. “Ed è proprio nelle grandi rassegne come il Mercanteinfiera di Parma che si può scegliere con un solo colpo d’occhio, fra migliaia di proposte una più interessante dell’altra, da quelle più raffinate e costose a quelle di minor pregio e a prezzi più accessibili, che spaziano dal modernariato all’antichità, consentendo, quindi, un arredamento a forte impronta individuale, praticamente irripetibile”. Un vero must, secondo le ultime tendenze del settore. “Mercanteinfiera è diventato da diversi anni un evento per veri appassionati di cose belle d’altri tempi”, afferma Fabiana Fruscella, giornalista di una prestigiosa rivista del settore. “Superato il luogo comune della colorata kermesse”, sottolinea Fruscella, “la rassegna di Parma gioca, stagione dopo stagione, la carta vincente della proposta a tutti i livelli, merceologici ed economici, con un occhio di riguardo per il modernariato e l’abbigliamento vintage, ai quali sono dedicati interi padiglioni. Mercanteinfiera ha lanciato e continua a lanciare anche precisi segnali di mercato: con l’inizio del Terzo Millennio, per esempio, l’antiquariato è più “giovane” e il Novecento ha assunto nuova dignità in tutte le sue manifestazioni, diventando oggetto di un collezionismo sempre più accanito da parte di italiani e stranieri. Ma Mercanteinfiera ha anche un’altra importante qualità: funziona da catalizzatore, da calamita per timidi collezionisti e appassionati d’antiquariato. La sua veste informale, infatti, non suscita alcuna soggezione e consente di avvicinarsi senza timori a un settore collezionistico altrimenti ritenuto elitario”. Appassionati sempre più giovani Le statistiche rivelano che parallelamente all’incremento degli investimenti nelle opere d’arte, cresce anche il numero degli appassionati e che l’età media dei frequentatori più assidui delle aste del settore è scesa dai 45-55 anni di qualche anno fa, agli attuali 35-40 anni, segno che i giovani con disponibilità economiche diventano sempre più sensibili al richiamo dell’arte. “Manifestazioni come Mercanteinfiera, alla quale partecipano più di 1.200 galleristi di prestigio internazionale”, dicono molti osservatori “svolgono il loro prezioso ruolo di promozione dell’arte e di sensibilizzazione del pubblico. Queste mostre assumono anche un importante compito culturale, perché favoriscono una progressiva differenziazione degli orientamenti del mercato e la nascita e lo sviluppo di nuove forme di collezionismo”. Collezionismo e memorabilia Ed è proprio il collezionismo che “esce vincitore” da tutte le vicissitudini e incertezze della congiuntura economica internazionale. Nelle recenti aste a Londra, New York, Parigi “spopolano” memorabilia e cimeli di storia abbastanza recente, riferita al mondo dello sport e dello spettacolo. Medaglie e trofei, cappellini e distintivi, locandine e gagliardetti, palloni firmati, e poi mazze da baseball o da golf, ecc. Vanno letteralmente a ruba, spuntando prezzi da capogiro. Chissà che fra le migliaia di cimeli che saranno esposti alla prossima edizione di Mercanteinfiera Primavera, non ci siano “pezzi” paragonabili alla collezione di “ricordi del baseball “ formata negli Stati Uniti da Barry Halper, dalla quale Sotheby’s, cinque anni fa, ha totalizzato 3,7 milioni di Euro, o alla mitica maglietta n. 10 indossata nel 1970 da Pelé nella finale dei mondiali disputata dal Brasile contro l’Italia, per la quale Christie’s vanta un palmares di ben 246.484 Euro. Lo stesso vale per i dischi a 45 e 78 giri e, in generale, per tutti gli strumenti musicali degli Anni ’60 e per i modellini d’epoca dei bolidi di Formula Uno, di aerei e di navi. A Parma, un visitatore particolarmente attento potrebbe scovare un modellino paragonabile a quello della Ferrari 250Lm di Michele Conti in scala 1:10, battuto recentemente ad un’asta svizzera per 32.000 franchi o decidere di diventare collezionista di “memorabilia” curiose, come vecchi manifesti, programmi, cataloghi e biglietti d’ingresso di opere liriche, spettacoli teatrali, partite di calcio, incontri di boxe, ecc. Locandine e affiches d’autore Oggi un pubblico sempre più ampio e qualificato è attratto dall'effetto nostalgia dei cartelloni pubblicitari d'epoca: estimatori che desiderano portare a casa una testimonianza fortemente espressiva del Xx secolo e di grande contenuto estetico. Al Mercantenfiera, non c’è che l’imbarazzo della scelta, fra un “tema” o un autore. Non solo, ma anche la mostra collaterale di questa edizione ha a che fare coi manifesti: infatti, è dedicata a Bibendum, il mitico “Omino Michelin”, uno dei personaggi pubblicitari più noti al mondo. La mostra, intitolata "Nunc est Bibendum! 100 anni di affiches Michelin”, offre al pubblico l’occasione di ripercorrere attraverso l’esposizione di manifesti d’epoca e altri rari cimeli forniti da Michelin Comunicazione, l’incredibile storia del testimonial che, più di ogni altro, ha segnato un’epoca nell’evoluzione della pubblicità mondiale. Anche se da molti galleristi il mercato del “manifesto d’autore” viene ancora considerato un settore di nicchia, esso rappresenta tuttavia un investimento sicuro, proprio per le sue caratteristiche di rarità e difficoltà di reperimento, contrapposto al crescente interesse su scala internazionale, nonché all'incontestabile pregio artistico e ai costi, quasi mai proibitivi. Le quotazioni variano naturalmente oltre che per la rarità, anche per il contenuto stilistico (molto richiesti quelli Art Déco), per l'aspetto cromatico e decorativo ed anche per l'importanza della località (luoghi famosi e da sempre alla moda, catturano maggiormente l'interesse degli acquirenti). Ad esempio, il celebre manifesto per Sestriere raffigurante una bella sciatrice disegnata nel 1949 da Gino Boccasile, fino a pochi anni si poteva acquistare con 3–4 mila Euro, mentre oggi bisogna preventivarne almeno 6.000. Però si possono acquistare manifesti molto interessanti della stessa tematica degli anni '50 a partire da 500-800 Euro. Investimenti che comunque sono destinati a rivalutarsi nel tempo, tenuto conto che il mercato del manifesto, da almeno quindici anni, registra una costante crescita. Abiti Vintage Sempre intramontabile resta la moda dell’abito usato, ma selezionato, che sia riconducibile ad un periodo particolare, ad una ricerca stilistica del suo autore, all’alta sartoria o ad un marchio di rilevanza mondiale: il Vintage, lanciato per la prima volta alcvuni anni fa proprio in una edizione primaverile del Mercanteinfiera e diventato ormai un must della moda internazionale. Con il termine Vintage - parola anglosassone con cui, tradizionalmente, si indica l’annata riferita ai vini pregiati – i giornali di moda più qualificati fanno riferimento all’usato d’autore, ai vestiti d’epoca usciti da guardaroba dimenticati, che negli ultimi anni stanno vivendo un vero boom, con una crescita esponenziale dei collezionisti, pronti a tutto pur di accaparrarsi un Dior originale, una valigia Louis Vuitton scovata da chissà quale rigattiere, o un jeans d’epoca. Recentemente un abito di Yves Saint Laurent del 1959 è stato valutato, ad una vendita all’asta, ben 45.000 dollari, un prezzo che i profani potrebbero considerare eccessivo ma che non spaventa i molti fans del vintage. La moda nasce - come, del resto, quasi tutte le tendenze degli ultimi anni - negli Stati Uniti, dove tra gli appassionati dell’abito d’antan si annoverano nientemeno che la trend setter d'eccezione quale Madonna, il rockettaro Bon Jovi e Bono degli U2, per non parlare di Julia Roberts. Oggetti preziosi e orologi antichi Parlando di investimenti, non si può tralasciare il mercato degli oggetti preziosi nel senso stretto del termine, cioè, gioielli e orologi d’epoca, di altissimo valore economico. Rispetto ad altri comparti, per quanto riguarda i risultati delle vendite negli ultimi vent’anni, la situazione in questo settore è a dir poco brillante. Bastano pochi esempi delle maggiori case d’aste internazionali, Sothby’s e Phillips, per dimostrare “il buono stato di salute” del gioiello d’epoca. In una vendita recente, nel giro di 48 ore sono stati venduti pezzi per oltre 27 milioni di Euro, di cui una parte consistente è andata ai gioielli di fascia “media”, coi prezzi tra i 30 e i 70 mila Euro, mentre anche oggetti più importanti, come un anello con diamante di 8,71 carati (prezzo di vendita 255.880 Euro) e simili, non hanno avuto difficoltà a trovare acquirenti. Ciò dimostra la forte richiesta per il gioiello antico e griffato, che al Mercanteinfiera di Parma gode sempre di una attenzione particolare da parte degli espositori italiani ed esteri più qualificati. Vastissima, poi, l’offerta di orologi antichi, sia quelli da polso, da tasca o pendenti da signora, sia quelli “da arredo”, dagli orologi da carrozza alle pendole da camino o a cassa lunga. Gli appassionati dei piccoli prodigi di meccanica che si portano al polso sono i più numerosi e le richieste fanno salire, inevitabilmente, anche i prezzi. Tra le varie firme dell’alta orologeria mondiale “padroneggia” sempre Patek Philippe. Nei recenti incanti di Antiquorum (casa d’aste svizzera specializzata in orologi e gioielli) il prezzo maggiore fu raggiunto da un modello Le ore del mondo in platino, realizzato nel 1946: ben 6,6 milioni di franchi svizzeri, mentre nelle aste italiane due esemplari della stessa maison, un pezzo in oro e un cronografo in acciaio, furono aggiudicati, rispettivamente, a 83,8 e 79,3 milioni di vecchie lire. Altre “firme” tra le più richieste, sono Breguet, Rolex, Piaget, Cartier, Vacheron & Costantin, per le quali spesso non servono cifre da capogiro, ma bastano circa 2 mila Euro. Per quanto riguarda altre categorie di orologi, si possono ricordare prezzi del tutto accessibili, registrati nelle recenti aste a Londra e New York. Ad esempio, per un orologio francese a cassa lunga, alto 22 cm, in mogano, realizzato da Perigal & Duterrau nel 1810, è stata pagata la cifra di 6.350 Euro. Una sveglia da tavolo in argento dorato e smalti di Cartier (1920) ha cambiato mano per 4.650 dollari, mentre una pendola da camino francese del 1835, in ottone e legno ebanizzato, alta 51 cm, è costata solo 900 Euro. Argenti Spesso bistrattata come “sorella minore” della gioielleria, l’argenteria, tuttavia, oltre a avere una costante richiesta da parte del pubblico, anche giovane, registra puntualmente, nelle varie edizioni di Mercanteinfiera, quotazioni di tutto rispetto. Sul mercato internazionale, i prezzi vanno da qualche centinaio di euro (per piccoli pezzi singoli) a decine di migliaia (per servizi o oggetti importanti). Se si parla, poi, di pezzi unici, come una monumentale zuppiera realizzata nel Settecento da Thomas Germain, venduta da Sotheby’s di New York nel 1996 si può arrivare alla somma-record di 15,9 miliardi di vecchie lire. Particolare interesse suscitano, nella rassegna di Parma, servizi da tavola e esempi di arte sacra, come calici e acquasantiere. Tappeti e arazzi Fra le molteplici proposte che caratterizzano Mercanteinfiera di particolare interesse sono quelle nell’ambito di tappeti e arazzi. Facendo un giro tra gli stand della rassegna, un attento visitatore può trovare autentici capolavori delle arti tessili, ad esempio rari tappeti caucasici, che si distinguono per l’annodatura, oppure kilim anatolici che invece sono tessuti, o ancora i soumak a trama avvolta. Questi preziosi esempi di antiche tradizioni tribali non solo arredano la casa con tocco di colore e calore particolare, ma costituiscono anche un valido investimento. Gli esemplari di buona qualità e ben conservati attualmente possono costate circa 10 mila Euro ma è ragionevole aspettare la loro futura rivalutazione nei tempi non troppo lunghi, mentre possiamo ricordare alcuni casi di tappeti veramente eccezionali, il cui valore commerciale può arrivare a 150-200 mila Euro. Ultimamente si registra un risveglio dell’attenzione verso gli arazzi (uno originale del ‘600 fiammingo può valere svariate centinaia di migliaia di Euro). Antiquariato d’alta epoca La parte del leone, la fa, comunque, l“antiquariato tradizionale” rappresentato cioè dai mobili e dei dipinti antichi. Tra gli arredi d’alta epoca proposti da molti espositori italiani e stranieri di Mercantinfiera, quelli destinati ad avere maggiore successo, sono i mobili in stile Luigi Xvi o Luigi Xv, anche se gli esemplari più rari e in miglior stato, possono raggiungere quotazioni superiori anche ai 100-200 mila Euro. Discreto interesse riscuotono i mobili della scuola genovese: una ribalta a quadrifoglio in buono stato di conservazione può raggiungere 200–250 mila Euro. Tra i dipinti vanno per la maggiore opere degli espressionisti e degli artisti contemporanei, ma non tramontano anche i vecchi maestri. Soprattutto, grazie al successo della mostra di Parmigianino, forse la più importante mostra d’arte svoltasi a Parma negli ultimi anni, si è risvegliato l’interesse del pubblico verso i pittori appartenenti alla scuola del manierismo (di cui capostipite fu, appunto, Parmigianino). Anche i rappresentanti minori di questa corrente possono dare notevoli soddisfazioni, in quanto le loro opere possono spuntare le cifre dell’ordine di 100–150 mila Euro. Ciò non significa, però, che un attento visitatore del Mercanteinfiera non possa trovare, tra l’infinita varietà di proposte presenti, un dipinto dell’epoca manierista a prezzi decisamente più abbordabili. |
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KABA AL SAIEDUE CON NUOVE SOLUZIONI PER GLI INGRESSI E RIVOLUZIONARI PRODOTTI MECCATRONICI DI CHIUSURA DEI VARCHI |
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Castel Maggiore (Bo),4 marzo 2004 - Kaba– Attraverso la Società Kaba Porte Automatiche spa e Kaba srl, Business Units del Gruppo per lo sviluppo del mercato relativo al controllo fisico degli accessi (tornelli, sliding doors, ecc.) e ai sistemi di chiusura meccanici e meccatronici– ha annunciato la propria partecipazione al Saiedue che si terrà dal 17 al 21 marzo prossimi a Bologna. Allo stand. B37 (pad. 29), nel settore dedicato alle tecnologie, ai sistemi di chiusura e agli accessori per finestre e porte, Kaba offrirà ai visitatori la possibilità di conoscere in modo approfondito le proprie soluzioni. Tra le novità, i sistemi meccatronici Kaba Elolegic che comprendono Kaba Elolegic Mobile, i sistemi meccanici Penta e il sistema di amministrazione delle chiavi Key Dispenser Kaba. |
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IL PIANETA CASA DI ARISTON: TUTTO UN ALTRO MONDO DAL 2 AL 6 MARZO 2004 MTS GROUP PRESENTA LE NOVITÀ ARISTON A MOSTRA CONVEGNO EXPOCOMFORT |
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Milano, 4 marzo 2004 - Innovazione tecnologica, semplicità di installazione e di utilizzo e rispetto per l'ambiente: questi sono i valori che caratterizzano e contraddistinguono i prodotti Ariston in ogni Paese del mondo. Nel suo "Pianeta Casa" dal 2 al 6 marzo 2004 - presso la Fiera di Milano – Padiglione 26 durante la 34ma edizione di Mostra Convegno Expocomfort, Ariston dà forma ai propri valori presentando le novità agli operatori nazionali ed internazionali. Novità che riguardano le seguenti famiglie di prodotti: caldaie murali, scaldacqua elettrici ed a gas, climatizzatori, impianti solari, servizi di gestione. Caldaie Murali Aco Con la nuova caldaia a condensazione per riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria ad alto rendimento, Ariston è riuscita a concentrare le prestazioni di una caldaia a condensazione di tipo tradizionale nel minimo spazio. In soli 700 x 400 x 250 mm e 32 Kg di peso Aco è installabile in qualsiasi spazio, anche quelli più ridotti. Grazie alla tecnologia a condensazione, Aco, abbattendo drasticamente i valori delle emissioni inquinanti, ha ottenuto le quattro stelle di rendimento di combustione ai sensi della direttiva 92/42/Cee e Classe A secondo l'ente inglese Sedbuk. Ma, soprattutto, grazie ai suoi costi estremamente contenuti, con Aco i vantaggi della condensazione diventano per tutti. Teleservizio E@sy Tutte le nuove caldaie Ariston sono predisposte per l’utilizzo del Teleservizio E@sy, il primo sistema telematico capace di far dialogare la caldaia di casa con l'utente e il centro di assistenza tecnica. Basato sull'esclusiva tecnologia Warm (Web Assisted Remote Management) il Teleservizio E@sy consente alla caldaia di interagire sia con l'utente finale, per gestire a distanza il funzionamento (accensione/spegnimento/regolazione temperatura ambiente), sia con il Centro di Assistenza Tecnica (Cat), per prevenire eventuali problemi e permettere interventi mirati e tempestivi. Il tutto tramite semplici messaggi Sms. Cuore del sistema è il "Kit E@sy", un accessorio che contiene i dispositivi per il funzionamento, di dimensioni molto ridotte (16x8x5), dotato di protezione contro la pioggia e gli agenti atmosferici, che consente attraverso tre semplici cavi, il collegamento diretto alla caldaia. Scaldacqua A Gas Istantanei Fast 11 -14 La nuova gamma di scaldacqua a gas istantanei elettronici modulanti per produzione di acqua calda sanitaria si presenta come la più completa e diversificata. Disponibile nella versione a camera stagna e a camera aperta, con accensione elettronica o a batteria, lo scaldacqua Fast è un prodotto molto innovativo in cui si combinano potenza e affidabilità, facilità di utilizzo e di montaggio. Per le dimensioni ridotte e per la sua compattezza è semplice da installare in qualsiasi spazio. Grande attenzione è stata posta anche al risparmio energetico e di gestione, che è reso possibile dai bruciatori ad alto rendimento, capaci di ottimizzare la produzione di acqua calda, mantenendo nel contempo il minimo fabbisogno di combustibile. Scaldacqua Elettrico Volga Il nuovo scaldacqua elettrico Volga, è il primo scaldacqua in pressione con la caldaia interamente realizzata in materiale composito. Questo speciale materiale offre caratteristiche di bassa conducibilità termica, riducendo gli sprechi energetici, e inoltre garantisce la massima resistenza alla corrosione. Allo stesso tempo annulla i rischi di gocciolamento grazie alla capacità di adattarsi alle lievi dilatazioni dell'acqua in riscaldamento. Le compatte dimensioni ed in particolare il peso estremamente contenuto in soli 21,8 Kg (versione da 80 litri) consentono una facile installazione. Climatizzatori Monosplit Inverter Dc I nuovi climatizzatori monosplit pompa di calore con la tecnologia Inverter Dc, sono tutti realizzati con il nuovo gas ecologico R410a che permette di avere elevate prestazioni e bassissimi consumi (Classe A) con risparmi energetici fino al 40% rispetto ad un climatizzatore tradizionale. Grazie al controllo digitale della potenza del compressore sono garantite prestazioni elevate in ogni condizione d'uso, il tutto con la massima silenziosità. Come per l’intera gamma di climatizzatori Ariston, anche i Multisplit Inverter utilizzano filtri a carboni attivi ed elettrostatici, in grado di aumentare l’efficacia del sistema di depurazione rispetto ai tradizionali filtri meccanici. Il Solare Termico La gamma offerta da Ariston è assolutamente completa e tale da fornire all’installatore tutti i componenti necessari per la realizzazione di impianti solari dedicati appositamente alle utenze familiari ed estremamente semplici da installare. Inoltre è presente in gamma tutta la componentistica per l’installazione di impianti solari a circolazione forzata, destinati ad utenze più complesse. Per adattare la scelta alle diverse esigenze, inoltre, Ariston ha inserito in gamma due tipi di collettori solari che si differenziano essenzialmente per il tipo di assorbitore e quindi per il rendimento offerto. Il collettore Base è fornito di un assorbitore indicato per installazioni in zone a forte irraggiamento solare o per un utilizzo prettamente estivo. Il collettore Top è dotato, invece, di un assorbitore con trattamento al titanio Tinox che ne aumenta il rendimento addirittura del 15% ed è l'ideale per installazioni in zone in cui vi è un minore irraggiamento o nei casi in cui vincoli costruttivi non permettono l'installazione di un numero elevato di pannelli. |
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NOLEXPO: "L'ACQUISTO" È CARO E FUORI MODA E IL NOLEGGIO PRENDE PIEDE |
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Milano, 4 Marzo 2004 - Si noleggiano quadri antichi e mobili d'epoca per le feste chic, ambulanze con tanto di infermieri per le sagre di paese, o ancora costosi ed eleganti mise da sera e costumi di carnevale, lavatrici soltanto per qualche mese per la casa al mare o in montagna, bilance per pesare i neonati, attrezzature per giardinaggio, tribune per comizi elettorali... Oggi la gamma di ciò che è noleggiabile è sempre più ampia e il significato del noleggio è cambiato. Si noleggia per usufruire di tanti servizi, tra cui assistenza immediata e qualitativa, sostituzione immediata in caso di guasti, copertura assicurativa, ecc. E' sufficiente pensare alla recente espansione in Italia del servizio di noleggio di spazi per magazzinaggio di oggetti, del grande business legato al noleggio di materiali per l'edilizia (come i ponteggi o ancora le macchine per il movimento terra) o ancora delle società di renting di automobili per rendersi conto delle potenzialità del settore. Ad esempio, il noleggio ha un ruolo determinante nel settore dell'edilizia, tant'è che la stima, a livello Europeo, del valore dell'attrezzature industriali a noleggio è di circa 40 miliardi di euro. E proprio nell'ottica di presentare i vantaggi che offre il business del noleggio nel nostro Paese, si svolgerà a Piacenza Expo, dal 21 al 22 maggio 2004, la seconda edizione di Nolexpo, organizzata da Senaf, la società specializzata nelle fiere B2b, in collaborazione con Assonolo — Assodimi e con la rivista Noleggio (ed. Tecniche Nuove). Obiettivo è far incontrare la domanda e l'offerta per costruire e sviluppare il mercato del noleggio in un unico luogo e apprendere le migliori metodologie per offrire e dare a noleggio. L'offerta di prodotti a noleggio in Italia è decisamente positiva ed è in continua e costante crescita. Secondo il Cresme (Centro Ricerche Economiche Sociali di Mercato per l'Edilizia e il Territorio) la crescita economica del noleggio è stata nel 2002 nell'ordine del 14,2 % mentre per il 2003 dovrebbe superare la soglia del 16%. Nolexpo 2004 offrirà ai visitatori la possibilità di entrare in contatto con tutto quanto è noleggiabile in Italia: dalle macchine per il movimento terra utilizzate nell'edilizia, alla tribune, dalle torri faro ai bagni chimici, dai veicoli di trasporto ai generatori elettrici, dalle piccole attrezzature per l'impiantistica e il bricolage, per il verde, per l'ecologia e la pulizia industriale, ai ponteggi, alle piattaforme aeree, allestimenti vari, catering, veicoli refrigeranti ma anche soluzioni finanziarie ed assicurative ad hoc. Infolink: www.Senaf.it |
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NOLEXPO INTERESSANTE PROGRAMMA DI CONVEGNI IL NOLEGGIO: UN FENOMENO TRASVERSALE |
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Piacenza, 4 marzo 2004 - A testimonianza dell'importanza del fenomeno del noleggio, che sta prendendo sempre più piede in tutti i settori economici del nostro Paese, si svolge quest'anno la seconda edizione della manifestazione Nolexpo, che si terrà presso la Fiera di Piacenza il 21 e 22 maggio 2004. Il salone, che è l'unico dedicato al noleggio, è organizzato da Senaf, la società specializzata nelle fiere B2b, in collaborazione con Assonolo — Assodimi e con la rivista Noleggio (ed. Tecniche Nuove). Nell'ambito di Nolexpo sarà anche organizzato un ricco programma di convegni, gestito in collaborazione con Assonolo e la rivista Nolexpo, che tratterà le tecniche del noleggio, le normative, le modalità applicative, gli aspetti finanziari e la situazione internazionale. Durante questi dibattiti saranno coinvolti tutti i settori merceologici principali: dalla piccola attrezzatura alla pulizia industriale, al settore del giardinaggio al movimento terra, dai veicoli aziendali ai servizi di catering, dagli allestimenti fieristici alle attrezzature per feste e spettacoli. Di seguito il programma dettagliato dei convegni: Venerdi' 21 Maggio 2004 Ore 10.30-13.30 “Il noleggio e l'industria: Trasporti interni — Logistica — Manutenzioni” Il dibattito riguarderà soprattutto i settori: Carrelli elevatori, Piattaforme aeree, Aria compressa e generatori, Pulizia industriale, Autoveicoli speciali, Software e hardware, Altri argomenti pertinenti. Ore 14.30-17.00 “Il noleggio di macchine e attrezzature per il cantiere: Costruzioni edili — Stradali – Ferroviarie” Il dibattito riguarderà soprattutto i settori: Macchine movimento terra, Macchine edili, gru, ponteggi, Mezzi cava cantiere, autobetoniere, pompe, Gruppi elettrogeni, torri faro, Monoblocchi prefabbricati etc. Sabato 22 Maggio 2004 Ore 10.30-12.30 “Il noleggio delle piccole attrezzature: Ristrutturazione — Recupero – Manutenzione” Il dibattito riguarderà soprattutto i settori: Piccole attrezzature, Demolizioni controllate, Macchine compatte, Mezzi di sollevamento, Strumenti ottici, Aria compressa, Macchine per costruzione verde, Macchine per pulizia, Veicoli commerciali. Ore 14.30-17.00 “Gli allestitori e il noleggio: Spettacoli – Convegni – Mostre e fiere” Il dibattito riguarderà soprattutto i settori: Allestitori stand, Ponteggi, Tribune, Catering, Audio visivi, Gruppi elettrogeni, Monoblocchi prefabbricati. |
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PROGETTARE PER IL FUTURO DELL’ENTERTAINMENT: DAL “METAPROGETTO” AL POLITECNICO DI MILANO ALL’INCONTRO CON IL MERCATO. A SIB ATMOSFAIR, DAL 13 AL 16 MARZO 2004 A RIMINI FIERA |
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Rimini, 4 marzo 2004 - Si sono appena conclusi presso la Facoltà del Design del Politecnico di Milano gli esami del corso “Laboratorio di Metaprogetto” dedicato quest’anno ad un tema di grande e crescente attualità e di rilevante consonanza con l’evoluzione del mercato. Il corso, condotto dal Prof. Gianpietro Sacchi nell’ambito del corso di laurea in Disegno industriale, ha avuto come tema la trasformazione di location urbane dismesse in locali di “new entertainment”, le nuove tipologie di locali serali che si trovano al centro di una radicale trasformazione del panorama notturno delle città italiane, delle sensibilità estetiche, degli stili e dei consumi dell’entertainment. I progetti e gli elaborati degli studenti saranno presentati in anteprima attraverso una mostra interattiva nel corso della manifestazione Sib Atmosfair a Rimini dal 13 al 16 marzo 2004. La vistosa evoluzione che riguarda i locali, il profondo mutamento in corso che vede nascere a ritmo continuo nuove tipologie di locali e nuovi spazi, insoliti, innovativi e caratterizzati in primo luogo dall’atmosfera e dall’ambientazione suggestiva, interessa ricercatori, sociologi, analisti di tendenze e, in modo particolare, architetti e progettisti a cui è affidata l’ideazione e la realizzazione dei nuovi spazi. A tal proposito, il prof. Alberto Seassaro - Preside della Facoltà del Design del Politecnico di Milano - ha commentato molto positivamente questa esperienza, che, vista la qualità dei risultati prodotti in ambito didattico, considerati l’interesse degli studenti e il grado di innovazione progettuale, evidenzia la ricettività del Politecnico verso le trasformazioni in atto nel settore entertainment. “Le nuove tendenze dell’entertainment serale lasciano prevedere per il locali una crescente attenzione per l’atmosfera, che è il risultato per nulla scontato di una somma di elementi e di linguaggi diversi che il progettista, oggi e sempre di più in futuro, dovrà saper utilizzare in modo prima di tutto corretto, poi creativo, capace di stupire e soprattutto anticipando la sensibilità estetica dei consumatori.” - spiega il Prof. Gianpietro Sacchi - “ Il corso è stato strutturato intorno a questi elementi chiave, che comprendono l’arredamento, l’illuminazione e l’utilizzo di elementi di industrial design nella progettazione. Gli studenti hanno lavorato molto bene, stimolati dall’attualità del tema e dai contributi di diversi esperti del settore, intervenuti nell’ambito delle lezioni, tra cui imprenditori, gestori e art director di locali”. Il nuovo appuntamento per un mercato in espansione Sib Atmosfair - Design Arredamento Tecnologie per il nuovo Entertainment - e’ la nuova manifestazione organizzata da Rimini Fiera e dedicata alle tendenze del mercato dei locali per l’entertainment. Dal 13 al 16 marzo progettisti, architetti e imprenditori del settore dell’entertainment troveranno idee, arredamento e illuminazione, che rifletteranno le molteplici tendenze per l’allestimento dei locali. Mobili e complementi provenienti da Cina, Indonesia, India e Pakistan, illuminazione a led, lampadari scenografici, antiquariato etnico e sedute di design, contractor, arredamento per esterni in rattan, mosaici, sedute e complementi in resine, per ambientazioni insolite di grande effetto e suggestione. Infolink: www.Sibinternational.com |
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“L’EVOLUZIONE DELL’ENTERTAINMENT. INDUSTRIAL DESIGN E PROGETTAZIONE PER I NUOVI LOCALI D’ATMOSFERA.” UN CONVEGNO SULL’INNOVAZIONE A SIB ATMOSFAIR |
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Rimini, 4 marzo 2004 - Sib Atmosfair - Design Arredamento Tecnologie per il nuovo Entertainment – è la manifestazione di Rimini Fiera dedicata alle tendenze del mercato dei locali per l’entertainment. Si svolgerà dal 13 al 16 marzo 2004, presenterà nuove proposte di arredamento, design, illuminazione per locali serali d’atmosfera come discobar, show restaurant, wine bar, design hotel, art cafè, lounge e beach club, ed è rivolta a progettisti, architetti e imprenditori del settore dell’entertainment. Anzi, del “new” entertainment. Innovazione e nuove tendenze: le chiavi di lettura del “new entertainment” Nel corso della manifestazione, lunedì 15 marzo alle ore 14.30, si svolgerà un importante convegno dal titolo “L’evoluzione dell’Entertainment. Industrial design, progettazione e illuminazione per i nuovi locali d’atmosfera.” Patrocinato da: Politecnico di Milano – Facoltà del Design, Aipi (Associazione Italiana Progettisti in Architettura d’Interni) e Fipe-conals (Coordinamento Nazionale Locali Serali), affronterà con un taglio innovativo e un panel di relatori di grande rilievo, gli aspetti principali della trasformazione attualmente in corso nel mondo dei locali di entertainment e la loro ricaduta sugli stili progettuali richiesti dalle nuove tipologie di locali e sulla nuova sensibilità estetica. Arredamento, illuminazione e utilizzo di elementi di industrial design sembrano essere le principali chiavi di lettura e di sviluppo creativo, per ora, di questo importante cambiamento di sensibilità e di tendenze che sta trasformando sia esteticamente che in termini di stili di vita e di consumo, il mondo dei locali di intrattenimento serale. Interverranno Laura Maggi di Elle Decor, che coordinerà i lavori; Gianpietro Sacchi, docente della Facoltà del Design del Politecnico di Milano e presidente Aipi; Paolo Apice dell’Università degli Studi di Milano e direttore Set-ricerche sulle tendenze; Vinicio Valdo, imprenditore e creatore dei locali Roialto, Milano, Makkia e Renzo’s Deli di Milano; l’architetto Fabio Novembre; Pio Nahum, lighting designer e amministratore della Martin, e Diba Kairi, studentessa del corso Laboratorio di Metaprogetto della Facoltà del Design del Politecnico di Milano dedicato alla progettazione dei locali di new entertainment. Un premio alla ricerca sui nuovi stili di progettazione Al termine del convegno saranno consegnati gli attestati di partecipazione agli studenti della Facoltà del Design del Politecnico di Milano che, nell’ambito del corso Laboratorio di Metaprogetto, hanno sviluppato progetti relativi all’architettura dei nuovi locali. Il progetto più interessante riceverà un premio ufficiale dalla giuria dei relatori. Tutti gli elaborati saranno esposti nel Padiglione C3 in una mostra multimediale curata direttamente dagli studenti. |
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FUJITSU GENERAL PARTECIPA AL SIB 2004: PROTAGONISTA IL NEW ENTERTAINMENT |
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Milano, 4 Marzo 2004 –Fujitsu General, società leader nel settore dei monitor al plasma, annuncia la propria partecipazione alla prestigiosa fiera Sib 2004, da vent’anni leader a livello mondiale per le tecnologie per eventi, spettacoli e locali, che si terrà a Rimini dal 13 al 16 marzo. Fujitsu General sarà presente con un proprio stand espositivo, Padiglione C3 – Stand 007/008, nella sezione specializzata Sib Atmosfair, creata quest’anno per rispondere alle esigenze dei visitatori professionali e del grande mercato emergente dell’entertainment: design hotel, discobar, show food, art cafè, cocktail bar, beach e lounge club, nuovi locali per i quali il design, le luci e tutte le tecnologie innovative audio-video costituiscono elementi fondamentali per creare atmosfere suggestive e trasmettere un concetto innovativo di divertimento. Durante l’evento Fujitsu General presenterà la gamma completa di monitor al plasma Fujitsu Plasmavision della linea professionale: il 50 pollici P50 Xca 30, un grande schermo dalle potenzialità sorprendenti ed uniche. Il nuovo monitor 50” Fujitsu Plasmavision e’ il monitor ideale per soluzioni professionali dove e’ richiesto l’impatto visivo di un grande schermo. Con la sua elevata risoluzione 1366x768 e l’adozione del circuito proprietario Avm, il P50xca si inserisce perfettamente in tutti i progetti applicativi professionali; il 42 pollici P42 Hca 30, un’alta definizione d’immagine. Il nuovo 42”, che adotta l’esclusiva tecnologia Alis, offre eccezionali prestazioni in termini di alta risoluzione di immagine e nitidezza, con l’esclusivo pannello con risoluzione 1024x1024, risponde perfettamente alle esigenze applicative professionali più sofisticate; il 42 pollici P42 Vca 30, alto valore aggiunto e elevata performance con l’esclusivo Video Processore Digitale – Avm. Il nuovo modello con risoluzione nativa Vga, completamente ridisegnato e pensato per trasmettere contenuti informativi nelle applicazioni professionali dove chiarezza e brillantezza delle informazioni sono di estrema importanza. Presso lo stand di Fujitsu General sarà possibile ammirare i prodotti e raccogliere tutte le informazioni tecniche approfondite. “La nostra partecipazione al Sib 2004, in particolare la volontà di essere presenti all’interno di Sib Atmosfair, rappresenta l’esordio di Fujitsu General nel settore del new entertainment, un mercato verso il quale vogliamo investire molto dal punto di vista strategico, perché riteniamo che sia un target molto sensibile alla tecnologia avanzata e al design raffinato, caratteristiche peculiari della nostra linea professionale di monitor al plasma”, dichiara Sonia Reggio, Responsabile Marketing di Fujitsu General. |
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FIERA DI VICENZA: VICENZA ARTE 2004: QUANDO L'ARTE DIVENTA INVESTIMENTO DAL 5 ALL'8 MARZO |
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Vicenza, 4 marzo 2004 - In un recente articolo del "Wall Street Journal" è apparsa un'inchiesta sul mercato dell'arte. Lo scopo era quello di verificare se sia meglio investire in arte o sui mercati finanziari e cosa sia meglio acquistare. L'indagine è stata fatta consultando i principali attori del mondo dell'arte americano (galleristi, direttori di musei, case d'asta e collezionisti) e ha preso in considerazione i cento artisti che sono stati più gettonati dal 1988 sino al 2003. Quanto agli artisti, risultano in crescita Albert Bierstadt, Paul Cézanne, Keith Haring, Roy Lichtenstein, Henri Matisse e Paul Gauguin; stabili Salvador Dalì, Alberto Giacometti e Picasso mentre mostrano dei cedimenti Andy Warhol, Jean-michel Basquiat, Marc Chagall e Tamara de Lempicka. Per quel che riguarda l'opera d'arte come investimento, dall'analisi è emerso che tra il 1993 e il 2003 l'indice finanziario Dow Jones è aumentato del 179%, mentre il valore medio del mercato dell'arte ha superato di! poco il 100%. La conclusione sembra evidente: azioni e obbligazioni rendono di più. Ci sono tuttavia altri, importanti, fattori di cui bisogna tenere conto. L'acquisto di opere d'arte, infatti, procura anche altre soddisfazioni legate al piacere estetico che si prova di fronte all'opera d'arte o al prestigio sociale derivante dal far parte di una certa élite. Ed è a questo tipo d'utenza che è rivolta Vicenza Arte 2004, la mostra mercato d'arte moderna e contemporanea in programma alla Fiera di Vicenza da 5 all'8 marzo. Cinquanta tra le migliori gallerie d'Italia, offriranno al visitatore-collezionista opere di indiscutibile prestigio. Le gallerie presenti, la maggior parte delle quali è fedelissima all'appuntamento vicentino, sono tra le più importanti del mercato: nomi celeberrimi dell'arte moderna (Tornabuoni, Poggiali e Forconi, Tonelli, Giovanni Di Summa, Vecchiato, Galleria Cinquantasei, L'incontro, Arte e Arte, San Giorgio, Poleschi, Denisi) e altrettanto noti dell! 'arte contemporanea (Rino Costa, Marchese, Cardelli e Fontana, Astuni, Santo Ficara, Bergamo, Bonelli, Charta, Gariboldi e Arte Capital). Sempre presenti i nomi più importanti del mercato veneto (Fidesarte, Nino Sindoni, Gmb di Brugni, Luisetto, Cd Studio di Silvestrin, Sgarro, Niselli) ma anche nuovi giovani emergenti come i vicentini Dimitri Gecchele (Dimitri Art Gallery) e Paolo Dosa (Andrearte) e la padovana Michela Zilio (Rossovermiglio). Presenti anche Serattini, Dalla Pina, Pivuelle, Nuova Bluart di Maloni, Thelesma, mentre dopo il positivo debutto del 2003 ritornano le gallerie, alcune di lunga tradizione come Marco Fioretti di Bergamo e L'immagine di Bari, altre emergenti come Arsmedia, Serego di Verona e Arte Silva di Milano. Debuttano quest'anno: Alandaarte di Carrara, Depart di Milano, Engema di Napoli, Boxart di Verona e la storica galleria Ghelfi, anch'essa di Verona. Tre le mostre collaterali in programma. La prima, "Anatomie del tempo", è dedicata ad Arman ed al suo percorso artistico. La mostra è organizzata dalla Fiera di Vic! enza e dopo Vicenza Arte proseguirà presso la Chiesa dei Ss. Ambrogio e Bellino di Vicenza dal 13 marzo al 18 aprile 2004. "Fuoco a Vicenza Arte" è invece il tema dell'iniziativa organizzata dall'Associazione culturale "Arte da mangiare mangiare Arte" che da sempre mette in evidenza la ricerca e la sperimentazione nel mondo dell'arte. Una dozzina di installazioni sul tema del fuoco caratterizzeranno la mostra: il fuoco come elemento ambientale, ma anche mezzo di mutamento e trasformazione e occasione per l'uomo che è cresciuto grazie al suo uso. "Prima della Transavanguardia. Omaggio a Francesco Clemente" ripropone infine la collaborazione con il Museo Casabianca di Malo ed il suo curatore Giobatta Meneguzzo. Sarà esposta l'opera "Senza Titolo" del 1973, la più grande opera del Clemente concettuale - formata da 22 tavole - realizzata prima che l'artista divenisse uno dei più importanti protagonisti del movimento della transavanguardia. |
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EUDI SHOW E BOMA: A GENOVA DAL 12 AL 15 MARZO UN GRANDE APPUNTAMENTO PER IL “POPOLO” DEL MARE SUBACQUEA, BARCHE USATE, NATANTI NUOVI E TANTO SPORT DA PROVARE |
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Genova, 4 marzo 2004 - Con Boma ed Eudi Show dal 12 al 15 marzo Genova sarà il punto di riferimento per tutti gli amanti del mare. Per la prima volta infatti in Fiera si svolgeranno contemporaneamente due importanti appuntamenti: il primo, organizzato da Fiera di Genova e Ucina, dedicato all’usato nautico e al natante nuovo e il secondo- organizzato da Assosub - alle attrezzature e alle attività subacquee. Per la subacquea si tratta di un grande ritorno, dopo tredici anni di assenza dal capoluogo ligure, in occasione di Genova 2004 capitale europea della cultura. A Boma parteciperanno 97 espositori che presentano un usato garantito di alta qualità - 100 imbarcazioni usate da provare, ormeggiate nella Marina del quartiere fieristico – natanti nuovi - con una netta prevalenza di gommoni, di open a motore e di moto d’acqua - e ancora motori fuoribordo, abbigliamento, accessoristica, attrezzature per la pesca sportiva, charter e servizi. L’ammiraglia sarà uno yacht a motore di 32 metri dei cantieri Overmarine mentre a suscitare curiosità sarà certamente un esemplare storico, perfettamente restaurato, dei cantieri Baglietto: il “Maiorca 22”, ex “Real Erminia” classe 1963, appartenuto ad Angelo Moratti e unico scafo rimasto dei tre costruiti dal cantiere di Varazze. Ad Eudishow - il salone Europeo delle attività subacquee giunto alla sua dodicesima edizione e approdato a Genova dopo aver toccato negli anni Roma, Verona e Bologna - saranno presenti oltre 260 espositori da 20 Paesi – con un trend di crescita del 9% rispetto al 2003 - su una superficie netta di 10 mila metri. In rassegna le ultime novità in fatto di attrezzature, servizi e turismo con la partecipazione di campioni e testimonial. Eudishow è la più importante Fiera europea interamente dedicata alla subacquea ed è, nel mondo, seconda solo a Dema statunitense. Eudishow e Boma si completano con un fitto programma di eventi, incontri e attività interattive volte ad avvicinare i più giovani alla subacquea, alla vela e alla canoa. Da segnalare in particolare l’incontro in programma venerdì 12 alle 16 sulla storia e l’evoluzione della subacquea con Luigi Ferraro e Umberto Pelizzari e il convegno di Legambiente “ I subacquei nelle Aree marine protette: ospiti, predoni, custodi”. |
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BOMA - BOAT MARKET GENOVA LA MOSTRA MERCATO DELL’USATO NAUTICO E DEL NATANTE NUOVO ORGANIZZATA DA UCINA E FIERA DI GENOVA |
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Genova, 4 marzo 2004 - Dopo il positivo riscontro delle passate edizioni, “Boma – Boat Market Genova” Mostra Mercato dell’Usato Nautico e del Natante Nuovo, torna alla Fiera di Genova dal 12 al 15 marzo. Il sostanziale anticipo di un mese sulla consueta data di svolgimento e la sinergia con Eudi Show, il Salone Europeo della Subacquea, confermano definitivamente la vocazione di Boma organizzato da Fiera di Genova Spa e Ucina, Unione Nazionale Cantieri e Industrie Nautiche ed Affini, quale privilegiato appuntamento con la nautica da provare e prêt à porter in vista della prossima stagione estiva. L’usato garantito, di ottima qualità, è l’elemento caratterizzante dell’offerta di Boma 2004 che, sfiorando le 100 unità pronte in acqua per la prova, registra una significativa presenza – pari al 20% - di imbarcazioni superiore ai 15 metri a testimonianza di una evidente crescita delle dimensioni questo settore. Il layout espositivo consiste in una superficie a terra di quasi 5.000 metri quadrati sviluppata all’interno del padiglione B, lungo i 300 metri della banchina nord della Marina e dei pontili, nella darsena 1, lungo la passeggiata mare e su parte della Piazza del Mare e vede la partecipazione di 97 espositori. Per quanto riguarda i natanti nuovi, completo il padiglione B con un centinaio di unità con prevalenza di imbarcazioni pneumatiche, di natanti open a motore e un’offerta completa di moto d’acqua. Grande novità in questo settore è la presenza della Boston Whaler con il modello “180 Impact”, primo modello di imbarcazione pneumatica prodotto dalla famosa azienda americana. Meritano una segnalazione l’ammiraglia della manifestazione, uno yacht a motore di 32 metri dei cantieri Overmarine e la presenza della barca storica dei cantieri Baglietto “Maiorca 22” – ex “Real Erminia” classe 1963, 22 metri – unico esemplare al mondo rimasto dei tre costruiti, appartenuto ad Angelo Moratti e in vendita completamente restaurato. E’ confermata la presenza del charter con, novità di Boma 2004, la presenza di operatori specializzati nel noleggio di imbarcazioni attrezzate per la pesca sportiva. Completa il quadro commerciale di questa manifestazione, caratterizzata da un’offerta articolata al diportista, l’offerta completa di tutti i marchi di motori fuoribordo oltre alla tradizionale parte espositiva dedicata allo shopping, alla pesca sportiva, all’accessoristica nautica e ai servizi concernenti la sicurezza, la manutenzione e la riparazione. Questa quinta edizione di Boma si annuncia con numerose novità anche nel palinsesto delle attività ricreative, sportive ed informative. Il turismo nautico è un importante argomento proposto ed affrontato attraverso diversi aspetti. Espositivo, con la nona edizione della Borsa del Turismo Nautico che vede la partecipazione di qualificati operatori del settore. Due invece gli incontri specifici dedicati: il convegno di Eudishow promosso da Legambiente “I subacquei nelle Aree Marine Protette: ospiti, predoni, custodi” e con la presentazione del volume “Diporto e turismo nautico” di Michele Grigoli, ordinario di Diritto della navigazione alla facoltà di Economia dell’Università di Catania. Confermata la presenza del settore pesca sportiva con Fipo – l’associazione che raggruppa produttori e operatori della pesca sportiva – che, in collaborazione con Fipsas e Ucina, presenterà la “1^ Coppa del Mediterraneo”, open internazionale di pesca d’altura” in programma il prossimo 16 maggio a Santa Margherita Ligure. Di rilievo la presenza istituzionale della Federazione Italiana Vela che, confermando la partnership con Fiera di Genova e Ucina, in occasione di Boma supporterà una ricca attività sportiva e ricreativa e presenterà in anteprima nazionale il nuovo modello di serie della nuova barca-scuola federale visibile sia in banchina sia all’interno del nuovo “Villaggio della Vela” spazio espositivo situato in Piazzale Mare. L’occasione sarà opportuna per illustrare alcuni obiettivi comuni che Ucina e Fiv potranno condurre insieme nell’ambito dei propri compiti istituzionali di promozione della nautica. In linea con la filosofia di Boma come manifestazione dedicata alla nautica per tutti l’appuntamento dedicato al rapporto tra mare e disabilità che vede due momenti significativi: la regata “Dream Sail” a equipaggi misti e la presentazione del progetto Dream, la vela come efficace veicolo di integrazione e di riabilitazione. L’associazione Mareforzadieci, partner didattico di Boma e del Salone Nautico, inoltre, presenterà presso il proprio stand alcuni soluzioni finalizzate all’adattamento per disabili di imbarcazioni standard in collaborazione con “Progettiamo Autonomia”(gruppo Guldmann). Inoltre in occasione di Boma ed Eudishow si attiverà, grazie all’impegno della Regione Liguria e alla collaborazione con la federazione Italiana Sport Disabili, un piano di formazione e assistenza articolato su più livelli per le discipline nautiche e la socializzazione degli sportivi" diversamente abili. Boma promuove la crescita della cultura del mare, proponendo in questa edizione iniziative culturali e sportive “sopra e sotto il mare “: le tradizionali attività, infatti, saranno arricchite da nuove occasioni didattico-formative rivolte a bambini e ragazzi dalla scuola materna alle medie superiori. Collaborano al programma la Fiv , Federazione Italiana Vela, l’Acquario di Genova, la Società Nazionale Salvamento, Mareforzadieci, associazione specializzata in didattica e comunicazione ambientale e la società Insport di Torino. Per i ragazzi delle scuole sono previsti 4 percorsi formativi: il Battesimo della subacquea, il Battesimo della nautica – con la vela e la canoa - il Laboratorio della Pesca – in collaborazione con Fipo, Federazione Operatori Produttori Pesca Sportiva - e l’Atelier di costruzioni modelli, in cui si imparerà a riprodurre animali marini con la tecnica della carta pesta. Sempre rivolta alle scuole, la premiazione del concorso “Profondo Blu” – , promosso da Eudishow in collaborazione con Fiera di Genova e Ucina e riservato alle scuole medie superiori - avrà luogo sabato 13 alle ore 16.00 presso il nuovo Museo della Subacquea situato nel sotto-galleria del padiglione C. Rivolta a tutti gli appassionati del mare la presentazione del libro di Nadia Repetto e Maurizio Wurtz “Guida al riconoscimento di balene e delfini nel Mediterraneo”, una affascinante viaggio alla scoperta del Santuario dei Cetacei con la guida e l’esperienza degli autori, esperti studiosi del settore. Di grande valore competitivo il contributo delle federazioni sportive che, in occasione del fine settimana, hanno organizzato spettacolari appuntamenti agonistici: la Regata Boma per la classe 420 e la “Coppa Liguria Open” di canoa polo. Rimanendo nelle discipline del remo sono inoltre previsti il Torneo di Canoa Polo e per l’intera durata di Boma sono state programmate dimostrazioni/prove di eskimo, nella nuova piscina allestita nella Piazza del mare, e di “Rodeo” in canoa a cura della Fick. La Società Nazionale Salvamento, oltre ai tradizionali incontri rivolti alle scuole incentrati sul salvataggio e sulla sicurezza in mare rivolto alle scuole, effettuerà dimostrazioni di salvamento con i cani Terranova e con le moto d’acqua. La concomitanza con Eudi Show consente ai visitatori di Boma di partecipare anche a numerose iniziative dedicate alla subacquea. Tra queste, appuntamento d’eccezione è l’incontro con Luigi Ferraro, pioniere di questa discipline, e Umberto Pelizzari, recordman e pluricampione di apnea, che condurranno gli appassionati in un affascinante viaggio nella storia della subacquea. Sempre legato al mondo della subacquea l’elezione di “Miss Modella Sub Boma”, selezione aperta a tutte le donne in possesso del brevetto sub di base o provenienti dal nuoto sincronizzato e valevole per la finale internazionale di Miss Plongée 2004 che si terrà ad Antibes il prossimo novembre. Confermate infine le presenze istituzionali dei Vigili del Fuoco con il nucleo sub e del Corpo delle Capitanerie di Porto-guardia Costiera che effettueranno esercitazioni di soccorso in mare. In occasione di Boma 2004 la cultura del mare viene promossa anche attraverso al visita di due navi speciali: la nave oceanografica “Astrea” - di Icram - ormeggiata in banchina e la nave “Anteo” della Marina Militare, attrezzata per le immersioni in profondità, ormeggiata al Porto Antico e visitabile venerdì 12 dalle 15.00 alle 18.00 e sabato e domenica dalle ore 9.00 alle 11.30 e dalle ore 15 alle 18.00. Come di consueto Boma sarà anche momento di svago e di incontro in cui non mancheranno lo shopping nautico, l’offerta della gastronomia ligure e moltissime informazioni turistiche per organizzare la prossima vacanza in mare. L’elenco aggiornato delle barche esposte sono reperibili sul sito www.Ucina.net all’interno della pagina dedicata al Boma. |
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PROGETTI DI GUMDESIGN, VIAREGGIO REALIZZAZIONE TESSUTI DI TESSITURA DI ROVEZZANO, FIRENZE EVENTO FUORISALONE – SALONE DEL MOBILE DI MILANO |
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Milano, 4 marzo 2004 - In occasione della prossima edizione del Salone del Mobile 2004, tra le manifestazioni “Fuorisalone”, si svolgerà dal 13 al 30 aprile 2004, presso la Libreria Internazionale Ulrico Hoepli, all’interno dei suoi spazi espositivi, una mostra dove l’oggetto di design diventa protagonista, curata da gumdesign. Si tratta della quarta edizione di una mostra che oramai è diventato un appuntamento annuale e che ricerca motivi di sperimentazione nella combinazione tra oggetto di design e mondo della letteratura e della parola. Nell’aprile 2001 la prima edizione “Book” dove gumdesign presenta 7 prototipi realizzati in materiali vari da "De Libris" by Win Distribuzione di Milano. Nell’aprile 2002 la seconda edizione “Mr. Book” dove gumdesign presenta 7 prototipi realizzati in polipropilene da "Inpiega" di Bologna. Nell'aprile 2003 la terza edizione "Abcdesign" dove gumdesign presenta 3 prototipi realizzati in ceramica da "Elios Ceramica" di Modena. Quest’anno il tema della mostra sarà orientato verso il mondo del tessuto; letteratura e poesia diventeranno il filo conduttore per trovare nuove soluzioni visivo-formali. Saranno presentate 3 linee di tessuto su progetto di “gumdesign” e realizzate con gli antichi telai primi ‘900 utilizzati dalla storica “Tessitura di Rovezzano” di Firenze, leader nel settore dal 1946. Tessuti damascati, geometrie e linee floreali giocano con intrecci, colori, effetti tattili e con l’uso del testo e di parole creano nuovi disegni da utilizzare nella casa contemporanea. |
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SOTTO L’OMBRELLO DELLA FANTASIA. GIANNI RODARI E I SUOI PIÙ MAGGIORI ILLUSTRATORI DAL 1950 AD OGGI |
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Gavirate, 4 marzo 2004 - È un grande ritorno di Gianni Rodari a Gavirate (Va), paese che ha segnato gli anni della sua formazione e le prime sperimentazioni in campo letterario, la mostra Sotto L’ombrello Della Fantasia. Gianni Rodari e i suoi più maggiori illustratori dal 1950 ad oggi, che apre al Chiostro di Voltorre sabato 20 marzo 2004. In una inedita esposizione, a cura di Metamusa arte ed eventi culturali, per la prima volta sono messi a confronto i bozzetti e i disegni originali realizzati per i volumi dello scrittore da Raul Verdini, Bruno Munari, Lele Luzzati e Francesco Altan. Realizzata in collaborazione con il Comune di Gavirate, l’esposizione permette di ripercorrere la felice produzione di Gianni Rodari attraverso le immagini che hanno accompagnato i suoi volumi, segnando una delle pagine più importanti della letteratura per l’infanzia italiana. Grazie alla preziosa collaborazione della Commissione Scientifica composta da Pino Boero, Professore ordinario e Preside della Facoltà di Scienze della Formazione a Genova, Walter Fochesato, Docente della Facoltà di Scienze della Formazione di Genova, Roberto Denti, fondatore della Libreria per Ragazzi di Milano, Emma Zanella, critico d’arte e direttore della Civica Galleria d’Arte Moderna di Gallarate, sono stati selezionati i bozzetti più importanti, che saranno esposti in quattro differenti sezioni, dedicate ai quattro illustratori permettendo una lettura da una parte cronologica della realtà delle illustrazioni per l’infanzia, dall’altra un confronto incrociato tra personaggi e storie disegnate da personalità tanto differenti. La mostra è divisa in quattro sezioni. Nella prima sezione vengono approfonditi gli anni del “Pioniere”, quando Rodari lavora con Raul Verdini. L’illustratore dà vita con il suo particolare segno a personaggi del calibro di Cipollino o Pinocchio. Sono gli anni del dopoguerra e della permanenza di Rodari a Roma. La seconda sezione espone la felicissima collaborazione con Bruno Munari, che ha saputo reinterpretare con ironia e scioltezza stilistica i personaggi dello scrittore e amico. Munari riesce a dare un’impronta nuova ai libri per l’infanzia, e alla rappresentazione più semplicemente figurativa affiancata al testo, sperimenta la contaminazione con la parte narrativa e l’utilizzo di tecniche nuove come il collage. Gli anni Settanta e Ottanta corrispondono alla collaborazione di Rodari con il genovese Lele Luzzati, con il quale aveva già lavorato per teatro. Il loro connubio viene purtroppo interrotto dalla prematura scomparsa dello scrittore, ma Luzzati riesce a proseguire il lavoro rimanendo fedele alla filosofia e alla natura dei racconti di Rodari. La storia recente vede, invece, come protagonista Francesco Altan. La sua forte personalità dà un’impronta nuova ai racconti e alle filastrocche di Rodari. I colori primari, prendono il posto dei collage e dei segni grafici di Munari e Luzzati, e offrono una lettura, ancora una volta, diversa. «La scelta – spiega Emma Zanella in catalogo - dei “Quattro Moschettieri”, come li chiama Fochesato, è dovuta non solo alla loro importanza e alla loro notorietà ma anche alla possibilità di mostrare concretamente quattro modi profondamente diversi e unici di accostarsi ai personaggi di Rodari per accompagnarli nelle loro avventure. Differenze dovute, normalmente, alla personalità artistica di ciascuno ma anche all’epoca in cui i singoli hanno operato. Quest’ultima considerazione vale soprattutto per Verdini e per Altan le cui illustrazioni mostrano chiaramente il segno del tempo in cui hanno operato, gli anni Cinquanta per Verdini, gli anni più vicini a noi per Altan». Durante tutto il periodo della mostra verranno tenuti dal dipartimento didattico del Chiostro di Voltorre laboratori legati alla mostra e ai quattro illustratori. La mostra, dopo Gavirate, verrà allestita presso il Centro Arte Contemporanea di Cavalese dal 26 dicembre 2004 al 25 aprile 2005 |
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TEATRO IN MATEMATICA: PARALLELISMI: GEOMETRIE EUCLIDEE E NON |
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Milano, 4 marzo 2004 - Proseguono con successo gli appuntamenti del ‘Teatro in Matematica’, E’ ora la volta di un nuovo ciclo di appuntamenti tra marzo e aprile dedicati ad un nuovo argomento: le geometrie. In scena, accanto alla curatrice Maria Eugenia D’aquino, anche Annig Raimondi e il Prof. Renato Betti, diretti dalla giovane regista Valentina Colorni. Il drammaturgo Riccardo Mini, questa volta affiancato all’esperto Prof. Renato Betti, che ha partecipato attivamente alla stesura drammaturgica dell’incontro, ha creato una struttura scenica divisa in tre momenti teatrali che seguono il filo dei parallelismi. Alla base c’è l’idea di indagare in varie forme le analogie, tra il concetto di geometria non euclidea (= partire da una serie di postulati o regole per costruire un modello che le soddisfi) e il teatro come spazio vuoto che assume forme diverse a seconda delle regole che di volta in volta gli attori stabiliscono. La geometria non euclidea nasce dalla scoperta della non universalità del postulato sulle parallele, quindi può essere interessante proporre una serie di parallelismi tra i due linguaggi. L’incontro prevede tre momenti propriamente “drammatici”, come tre microatti unici, alternati a due momenti più esplicativi affidati al Prof. Betti, in cui vengono forniti i concetti geometrici fondamentali . I tre momenti drammatici La prima scena introduce in modo leggero alcuni elementi base di geometria euclidea, con l’intenzione di catturare il pubblico su qualcosa di concreto e fisicamente evidente, come il discorso sulle geodetiche. Qual’ è la strada più breve per volare da Los Angeles a Francoforte? E’ questa la domanda che si pongono due curiosi personaggi che devono compiere una missione speciale. La seconda scena ci trasporta indietro nel tempo. E’ molto bella la storia del quinto postulato. La storia di quell’ unico neo in un modello perfetto che sembrava universale, e da cui si è usciti cambiando modo di pensare: non esiste un modello universale, ma tanti modelli che possono essere perfetti se soddisfano date condizioni. Ma è anche una storia drammatica, costellata di sconfitte e amarezze durata parecchi secoli. La scena dunque si svolge diversi secoli fa: un giovane matematico chiede udienza ad un vecchio matematico consacrato e celeberrimo (l’ombra di Gauss), per dirgli che ha fatto una scoperta sensazionale: dopo molti studi, ha potuto dimostrare che il quinto postulato di Euclide non è valido sempre, ma in determinati modelli può anche non esserlo (l’ombra di Lobacevskij e Boylian) . Alla fine della dimostrazione il vecchio matematico gli dice che anche lui molti anni prima è giunto alle stesse conclusioni, ma non ne ha parlato con nessuno, perché le conseguenze di una tale scoperta sarebbero disastrose per il mondo, lui stesso non ha voluto credere fino in fondo che fossero vere. Mentre ha luogo questo dialogo tra i due matematici, la città è attraversata da una rivolta popolare contro il sovrano, accusato di affamare il popolo e perseguitarlo con leggi ingiuste. I rivoltosi sono riusciti a catturare prigioniero il re, che in questo momento sta subendo un processo. Quindi il dialogo matematico è turbato da questo sottotesto, che lo interrompe continuamente con notizie sull’esito del processo e alla fine…..Chi l’avrà vinta il giovane o il vecchio, il popolo e o il re? Questa è una scena tradizionale, rispetto all’altra, con un impianto narrativo forte. Non viene messo in scena un concetto strettamente geometrico, ma un po’ di storia delle geometrie non euclidee. Anche qui emergono diversi parallelismi che mescolano elementi matematici con riflessioni sul potere e con elementi storico-sociali. La terza scena esplora un ulteriore parallelismo: prendiamo un classico del teatro, e lo “trasliamo” in uno spazio non euclideo. Inseriamoci ad esempio la quarta dimensione, e vediamo cosa succede. L’incursione della quarta dimensione nel mondo di Amleto potrebbe essere il fantasma del padre. Forse il padre vuole solo dire ad Amleto di placarsi l’animo per la sua perdita, perché adesso che è morto, ha capito che il prima e il dopo non esistono, vita e morte sono la stessa cosa, dal momento che morire non è altro che “passare” in una dimensione dove lo scorrere del tempo è percepito come unità . Infolink: www.Teatroarsenale.org |
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A GAVIRATE (VARESE) DAL 7 MARZO AL 12 APRILE LA MOSTRA MARC CHAGALL LA BIBBIA A VILLA PONCE DE LEON, UN VIAGGIO NELL’ARTE DI UN PROTAGONISTA DEL NOVECENTO, ATTRAVERSO 105 INCISIONI
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Gavirate, 4 marzo 2004 - Le sale di Villa Ponce de Leon, a Gavirate (Varese), appena restaurate, accoglieranno le tavole di uno dei maestri dell’incisione moderna. Dal 7 marzo al 12 aprile, infatti, si terrà la mostra dedicata alla Bibbia di Marc Chagall. Organizzata dal Comune di Gavirate in collaborazione con Opera d’Arte Milano e Galleria Bellinzona, e col sostegno del Gruppo Ferrovie Nord Milano e del Centro Commerciale Campo dei Fiori di Gavirate, l’esposizione presenta tutte le 105 incisioni originali, ad acquaforte su lastra di rame, realizzate dal maestro russo tra il 1931 e il 1956. La genesi di queste opere ha, infatti, seguito due tempistiche differenti: una prima, dal 1931 al 1939; e una seconda, più breve, dal 1952 al 1956. La cartella venne commissionata all’artista dal gallerista parigino Ambroise Vollard nel 1930, per il quale aveva già realizzato “Le anime morte” di Gogol e “Le Favole” di La Fontaine. La proposta di illustrare la Bibbia provocò in Chagall una sorta di impegno morale nei confronti delle proprie radici. Chagall, primogenito di una famiglia di stretta osservanza ebraica, visse il mondo della Bibbia come parte integrante della propria vita quotidiana, e i personaggi biblici costituirono per l’artista presenze vive, appartenenti a un mondo dove immaginazione e realtà si fondono. La morte di Vollard, nel 1939, e la fuga negli Stati Uniti per scampare all’orrore bellico, ritardano la conclusione del lavoro, che riprende solo nel 1952 per essere completato nel 1956 e quindi pubblicato, in tiratura limitata (295 esemplari autografati), da Tériade per le Edizioni Verve di Parigi. La lettura chagalliana della Bibbia si incentra sulle figure dei Patriarchi e dei Profeti, ritratti come potenti condottieri del “popolo eletto”. Anche gli animali recitano un ruolo importante in questo gruppo di incisioni, visti non solo come protagonisti dei racconti biblici, ma altresì come ideale legame con la sua infanzia. I temi affrontati da Chagall nella Bibbia rimandano a un universo culturale di cui l’artista si è nutrito fin dai primi anni di vita, e a un linguaggio che risente delle esperienze figurative legate alle avanguardie del Xx secolo, delle quali Chagall è stato un protagonista assoluto. Marc Chagall nasce a Vitebsk (Bielorussia) il 7 luglio 1887. Nel 1910 si trasferisce a Parigi e lì rimane fino al 1914. In questo periodo, domicilia in un atelier del Passaggio Danzica, dove vivono anche Soutine e Modigliani. Partecipa a numerose esposizioni, come il Salon des Indepéndents e il Salon d’Automne. E’ questa la stagione in cui dipinge alcune delle sue oper più famose, come A la Rusie, a les ânes, at aux autres, Le peintre et sa fiancée, Le Violiniste. Dopo la sua prima personale a Berlino, nel 1914, ritorna a Vitebsk dove sposa Bella, conosciuta nel 1909. Apprezzato dalla nuova nomenclatura russa, Chagall diviene direttore della nuova Accademia di Vitebsk e gli viene dedicata una sala all’Hermitage di San Pietroburgo. Nel maggio del 1920, si trasferisce a Mosca, dove rimane fino al 1922, anno in cui si trasferisce a Berlino. L’anno seguente, eccolo di nuovo a Parigi. Qui si incontra con Ambroise Vollard e per lui esegue le incisioni per le Anime morte di Gogol, e per le Favole di La Fontaine. Durante la seconda guerra mondiale, Chagall emigra negli Stati Uniti per problemi razziali, dal 1941 al 1948. Tornato in Francia, partecipa alla Xxv Biennale, dove riceve il premio per l’incisione, con alcune tavole della Bibbia – non ancora edita – e si trasferisce nel 1950 a Vence. Nel 1955, inizia in forma organica il ciclo di opere pittoriche di una certa misura, in un certo modo inaugurato da La Bibbia incisa e dai bozzetti preparatori, sul Messaggio biblico, che confluisce nel Museo Nazionale Messaggio Biblico, a lui dedicato, di Nizza. Marc Chagall muore il 28 marzo 1985, a Saint Paul de Vence. Catalogo Edizioni Bellinzona / Edizioni dei Soncino (€ 15,00) Infolink: www.Operadartemilano.it |
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L’OCCHIO DEI CARRA 1904 - 2004 UN SECOLO DI FOTOGRAFIE A PARMA |
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Parma, 4 marzo 2004 - La storia di una città come lente d’ingrandimento della storia di un intero Paese: l’Italia. Dal passato rurale e dai ritratti in posa di inizio ‘900, passando per gli anni del Fascismo e le trasformazioni sociali del periodo tra le Due Guerre, attraverso l’Italia del boom economico, e, con l’esplosione del colore nelle immagini, fino al curioso ritratto di costume della società contemporanea. Un secolo di immagini a costituire un variegato mosaico visivo. La Storia piccola e grande vissuta attraverso un obiettivo fotografico. Ecco il punto di vista privilegiato di una famiglia “storica” di artigiani-artisti della fotografia parmigiana: i Carra, operanti dal 1904 e tutt’ora in attività. La mostra “L’occhio dei Carra. 1904 – 2004, un secolo di fotografie a Parma”, organizzata dall’assessorato alle attività culturali e teatrali del Comune di Parma e dalla Fondazione Monte di Parma, verrà inaugurata a Parma presso la Galleria S. Ludovico il 2 aprile 2004 per chiudersi il successivo 2 maggio. La “dinastia” dei Carra inizia a inizio ‘900 con il capostipite Giuseppe Carra, la cui attività viene proseguita dai figli Walter e William, e successivamente dai nipoti Claudio e Dino e da Alessandro figlio di Claudio. Nella rassegna fotografica, che espone oltre 300 immagini per lo più in originale e ambientate nella città di Parma o nel suo immediato circondario, sono documentati accadimenti storici, momenti politici, sportivi, personaggi conosciuti e sconosciuti, trasformazioni urbane, industriali, di costume, del gusto, della moda: in una parola la ”vita” di una città e dell’Italia in generale nel corso del Xx secolo, così come ripresa dagli scatti delle varie generazioni di questa famiglia. In particolare, le immagini del primo periodo realizzate da Giuseppe Carra erano fotografie derivanti da lastre di vetro stampate su carta e successivamente incollate su cartoncini, decorati con gusto decisamente liberty anche sul dorso dove spesso compariva il marchio della ditta. Le immagini del secondo periodo, riferito a Walter e William, si situano tra il Ventennio fascista e il dopoguerra, e per i non più giovani costituiscono un momento caratterizzante del “come eravamo”, frammenti visivi di uno spaccato di vita non molto lontano da osservare con curiosità, simpatia, ironia e, spesso, nostalgia. Nell’ultimo parte dell’esposizione, riferita alla generazione attuale di Claudio, Dino e Alessandro, le fotografie di un passato decisamente più recente e di oggi, testimoniano l’esplosione del colore che ormai la fa da padrone nelle esigenze del paesaggio, nel ritratto, nel lavoro industriale, e nei momenti di festa o celebrativi. La mostra, allestita dall’arch. Leonardo Pedrelli autore anche della grafica, è arricchita da antichi oggetti e strumenti fotografici. Il catalogo, edito da Step, contiene una cospicua selezione delle immagini esposte. Presentazione e testi critici sono di Bruno Rossi e Romano Rosati. La mostra, realizzata grazie al contributo di Banca Monte Parma, Fondazione Monte di Parma e Barilla, è aperta tutti i giorni (orari 10-13 e 16-19) tranne il martedì ed è ad ingresso libero. L’inaugurazione è prevista per venerdì 2 aprile alle ore 18.30 presso la stessa Galleria S. Ludovico (angolo via Cavour e b.Go del Parmigianino). Informazioni sulla mostra: Silvana Randazzo Uff. Organizz. Mostre S. Ludovico (Comune di Parma) tel. 0521/218669, e-mail s.Randazzo@comune.parma.it |
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GLI ARTISTI DI PORTFOLIO INCONTRO CON RENATO BARBATO, SELVA BARNI, TINE FEHR, CLAUDIO GOBBI, FEDERICA LA ROSA, MATILDE MONTANARI, CLAUDIO SABATINO, MATTEO SERRI |
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Padova, 4 marzo 2004 - Nell’ambito della mostra “Portfolio. Giovane fotografia in Italia”, giovedì 11 marzo 2004 alle ore 16.30 nella Galleria Sottopasso della Stua (Largo Europa) avrà luogo l’incontro con gli artisti di “Portfolio”. Nell’occasione interverranno Renato Barbato, Selva Barni, Tine Fehr, Claudio Gobbi, Federica La Rosa, Matilde Montanari, Claudio Sabatino e Matteo Serri. La rassegna padovana che tanto interesse sta suscitando soprattutto nel pubblico giovanile, presenta una serie di immagini non solo legate alle tradizioni e ai generi fotografici ma, anche, alle linee di tendenza della ricerca fotografica contemporanea nel nostro Paese. Sono così le foto a colori di Renato Barbato, “Vinales 2003”, che ritraggono situazioni di realtà e quotidianità oppure quelle monocromatiche di Selva Barni, “Ritratti iracheni”, scattate a Bagdad e che ritraggono uomini in posa e bagnanti nel fiume Tigri. Il paesaggio è un altro tema presente in mostra: “Serie 7 # 0 5” di Federica la Rosa, è la rappresentazione di atmosfere enigmatiche e di linee essenziali costituite da pieni e vuoti in una dinamica che nasconde e svela l’immagine. In Tine Fehr, “Amrum 1971 - Capocotta 2001”, è la memoria il suo segno narrativo che vive nell’analogia con le foto scattate trent’anni prima dalla madre: una sorta di omaggio e di ritorno agli affetti e al tempo che scorre. Diversi ancora, gli scatti realizzati da Claudio Gobbi - “Persistenze” - dove l’atmosfera degli ambienti raffigurati è resa vivace da un particolare uso dei colori. L’autoritratto, ma anche gli aspetti narrativi e autobiografici, è quanto sviluppa Matilde Montanari in “Proiezioni di un desiderio”: un lavoro che nasce da un sentimento di appartenenza, all’interno di spazi domestici e personali in cui prende forma il proprio corpo, riflesso in uno specchio, quale motivo di un dialogo, di rinvio alla rimembranza . Ne “La mano del santo” di Claudio Sabatino è l’elemento religioso, in un contesto quotidiano, a caratterizzare le sue immagini nelle strade della periferia di Napoli. Sabatino, infatti, sceglie di guardare queste icone poiché esse sono la metafora delle persone che abitano la periferia napoletana, rendendone fisica la loro quotidianità. Infine Matteo Serri, che in “U Monaceu” presenta immagini di grande effetto, foto enigmatiche per un lavoro centrato sul concetto della casualità e sulla dualistica figura del mondo e del suo contrario. |
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ERIDANIA CON IL TEAM CHE SFIDA IL K2 |
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Milano, 4 marzo 2004 - Eridania, il marchio storico sinonimo di zucchero in Italia, sarà a fianco del team che partirà alla conquista del K2 in Karakorum nella spedizione 2004, organizzata in occasione del 50° anniversario della memorabile impresa italiana portata a termine il 31 luglio 1954 sotto la guida di Ardito Desio. I componenti della spedizione, composta da 33 alpinisti provenienti da tutta Italia e 49 ricercatori (scienziati, tecnici ed esperti) guidati dall’alpinista Agostino Da Polenza, avranno in Eridania un vero e proprio partner. Infatti, zucchero da sempre vuol dire energia, concentrazione e vitalità naturale. In altre parole, benessere e “forma”. Tutte caratteristiche indispensabili alla riuscita di un’impresa che 50 anni fa è stata pionieristica e che rappresenta ancora oggi una sfida. Nell’ambito della spedizione saranno svolte, con il supporto di Eridania, sperimentazioni e rilevazioni che forniranno un nuovo contributo alla ricerca scientifica in ambito nutrizionale. Non solo: nel corso dell’ascesa al secondo tetto del mondo l’azienda leader nel settore saccarifero testerà nuove tipologie di prodotto, altamente innovative e diversificate per rispondere in modo mirato a esigenze di consumo e di funzionalità sempre più complesse ed evolute. Ma cosa spinge un’azienda come Eridania, fra i protagonisti della storia economica italiana, ad affiancare il proprio marchio a questa impresa? Sfidare il K2 significa affrontare condizioni ambientali estreme in cui una corretta alimentazione diventa determinante per vincere un’altra sfida: quella contro una situazione di stress psico-fisico tale da alterare le normali capacità di reazione fisiologiche e psicologiche dell’essere umano. Sono molti infatti gli studi che confermano l’importanza di un corretto apporto di zuccheri semplici e complessi all’interno dell’alimentazione degli sportivi. Specialmente nelle discipline di lunga durata (che superano quindi i 60 minuti) il consumo di zucchero, in dosi minime e ripetute nel tempo, migliora la resistenza e ritarda la sensazione di stanchezza, aumentando la necessaria energia di scorta. Per queste ragioni i prodotti Eridania sono in grado di offrire un vitale e fondamentale supporto anche in situazioni così estreme quali l’ascesa del K2. «Essere leader significa concentrare ogni sforzo verso l’innovazione e quindi verso nuove mete. La nostra partecipazione a un progetto di tali dimensioni e importanza ha principalmente due valenze. La prima, funzionale, è quella di fornire ai componenti della spedizione il miglior contributo possibile a livello di vitalità e benessere psicofisico», ha sottolineato Massimo Maccaferri, presidente del Gruppo. «La seconda valenza tocca il sistema dei valori: Eridania è un marchio storico dell’economia Italiana, che ripercorrendo le orme di Desio sulle pareti del K2 sposa una leggenda anch’essa made in Italy. Lo zucchero Eridania è dal 1899 frutto di natura, ricerca e innovazione ma anche di passione e determinazione per il miglioramento continuo. Valori questi ultimi che caratterizzano e accomunano l’attività industriale di Eridania con un’impresa eccezionale quale l’ascesa del K2» ha concluso Massimo Maccaferri, presidente del Gruppo. |
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ALLA XXI EDIZIONE DEL TROFEO ACCADEMIA NAVALE CITTA DI LIVORNO SI SVOLGERÀ ANCHE 16° TROFEO TOPOLINO VELA |
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Milano, 4 marzo 2004: per il secondo anno consecutivo il Trofeo Topolino Vela si svolgerà all'interno della Xxi edizione del Trofeo dell'Accademia Navale, la prestigiosa manifestazione velica che, nella storia, vanta una partecipazione di oltre 60 paesi con pù di 10.000 equipaggi. La tradizionale cerimonia inaugurale aprirà il 29 aprile il 16° Trofeo Topolino Vela che assicurerà anche quest'anno momenti di competizione e agonismo per tutti i partecipanti della classe Optimist, confermando il grande successo dell'edizione scorsa che ha radunato ben oltre 250 regatanti che si sono sfidati in gare `entusiamanti'. Li Trofeo Topolino Vela rientra nel più ampio progetto Topolino Sport il cui obiettivo è di promuovere la pratica agonistica e diffondere i valori positivi di sana competizione, socializzazione e di amicizia, coinvolgendo i ragazzi e le loro famiglie in una dimensione sportiva divertente e ricreativa. Durante le giornate della manifestazione, all'interno del Villaggio Tuttovela, Disney sarà presente con lo `Stand di Topolino', area riservata al divertimento, animazione e giochi, dove i ragazzi potranno incontrare i disegnatori Dísney e il consueto ospite d'eccezione: il mitico Topolino, che accoglierà i vincitori della gara di abilità "Indovina l'oggetto e vinci". I lettori dovranno indovinare i nomi degli oggetti a tema navale rappesentati sul numero 2517 del magazine Topolino e provare ad ideare, graficamente, un congegno nautico fantastico ed originale. I primi 10 lettori selezionati dalla redazione potranno visitare, nei giorni 1 e 2 maggio, lo stand Topolino del Villaggio Tuttovela, incontrare disegnatori, personaggi Disney, visitare l'Accademia Navale e salire a bordo di una Nave Scuola della Marina Militare italiana! |
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IL CIRCOLO CANOTTIERI DOMASO PRESENTA LA PRESTIGIOSA STAGIONE AGONISTICA 2004 |
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Como 4 marzo 2004 – Il Circolo Canottieri Domaso, in collaborazione con la Regione Lombardia, l’Assessorato al Turismo e allo Sport della Provincia di Como e della Comunità Montana dell’Alto Lario Occidentale, presenta un calendario regate molto intenso e prestigioso per la stagione 2004. La sede, grazie alla posizione nella zona più ventosa del Lago di Como, si propone quindi come punto di riferimento per lo svolgimento di regate entusiasmanti sia per le condizioni di vento ideali e sia per il tipo di campo regata, in un contesto paesaggistico di prim’ordine. Il primo appuntamento importante è rappresentato dal Campionato Zonale Match Race, che si svolgerà il 27 ed il 28 marzo. Si tratta di un Match Race di Grado 4 con imbarcazioni della Classe Fun, monotipo molto diffuso sul Lago di Como. La stagione prosegue nei giorni 1 e 2 maggio con la terza tappa del Circuito Nazionale H22, imbarcazione che ha lanciato la sua prima stagione agonistica nel 2003. Sempre a maggio il Circolo organizzerà un Meeting Optimist, abbinato come di tradizione ad una regata zonale 420, che vedrà assegnato al primo classificato il Trofeo Nautica & Sport. Chiude il mese, dal 22 al 23 maggio, una tappa del Campionato del Lario, che vedrà impegnati i Meteor e gli Stag29. Nel mese di giugno, il 19 ed il 20, si svolgerà la Coppa Lillia, tappa del Campionato Zonale della Classe Fun. Seguirà nel mese di luglio, nei giorni 9, 10 ed 11, il primo degli eventi chiave della stagione del Circolo: la quarta tappa del Circuito Ultraclassic classe Star, valevole come regata nazionale Fiv. L’evento è uno degli ultimi appuntamenti prima delle regate olimpiche di Atene ed è attesa quindi la partecipazione di numerosi atleti di fama internazionale. Al primo classificato verrà assegnato lo storico e prestigioso Trofeo Internazionale Gianni Lillia, mentre per il vincitore della prova più veloce verrà messa in palio la Lizard Cup. Ancora a luglio, si terrà la quinta tappa del Circuito Volvo Cup Italia, che vedrà competere le classi Ufo 22 e Melges24 il 16 ed il 18, e la classe Beneteau 25 il 23 ed il 24. Le regate che verranno disputate il primo fine settimana, vedranno come co-sponsor Banca Bsi Italia S.p.a., banca di gestione patrimoniale dal 1873, che anche per quest’anno metterà in palio per il migliore timoniere-armatore della classe Melges24 la prestigiosa Bsi Cup, vinta nel 2003 da Gabriele Benussi sull’imbarcazione della classe J22 Ita 45 Banca Bsi. Infine in autunno, chiuderà la ricca stagione di regate la Crociera di Domaso, prevista per il 12 settembre, con in palio il trofeo Erika Cup ed il Campionato zonale Laser, il 18 ed il 19, che vedrà regatare diversi rappresentanti della squadra agonistica del Circolo. “Grazie alla strategica posizione del circolo nella zona più ventosa del Lago di Como”, afferma Giorgio Colombo, presidente del Circolo, “anche per quest’anno siamo riusciti a soddisfare le aspettative dei nostri soci e simpatizzanti, proponendo una serie di regate prestigiose. Colgo l’occasione per ringraziare in maniera particolare la Regione Lombardia, la Provincia di Como, la Comunità Montana dell’Alto Lario e tutti gli sponsor privati, che anche quest’anno ci permettono con il loro aiuto di organizzare una stagione agonistica di alto livello” Infolink: www.Canottieridomaso.it |
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SMART OFFICIAL CAR DELLA X MARATONA DELLA CITTÀ DI ROMA |
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Roma, 4 marzo 2004 - Smart è vettura ufficiale alla Maratona di Roma, uno dei più importanti eventi podistici italiani, giunto alla decima edizione, che vedrà protagoniste per le vie della Capitale più di 40.000 persone domenica 28 marzo. Smart, sinonimo di innovazione, funzionalità e gioia di vivere, simbolo di un mondo giovane e dinamico, è vicina all'atletica come sponsor delle principali maratone cittadine europee, quali Parigi, Berlino, Madrid e Vienna. Ad esse dallo scorso anno si è aggiunta la Maratona di Roma, inserita nel calendario interna-zionale Iaaf - Fidal. Il calendario smart Running 2004' comprende oltre 60 gare in 12 paesi. Il 28 marzo, alla partenza della gara, alcune smart precederanno gli atleti come "vetture apripista", ed una di esse sarà la "vettura cronometro" allestita in collaborazione con la Federa-zione Italiana Cronometristi. Anche i giudici di gara "correranno" a bordo di dieci vetture della gamma smart, che a partire dalla fine di aprile, si arricchirà della nuova smart for-four. La maratona di Roma non è solo sport, ma anche festa ed ospitalità; nei 42 chilometri della gara, personalizzati smart, si toccheranno tutti i luoghi più belli e suggestivi della Città Eterna e saranno organizzate divertenti iniziative mirate ad intrattenere gli spettatori. Per questa occasione smart sarà presente anche al Marathon Village, presso il Salone delle Fontane all'Eur, il villaggio ospitalità che da mercoledì a sabato sarà un punto d'incontro per atleti ed appassionati. Alla manifestazione sarà presente anche Daimlerchrysler Servizi Finanziari, con formule flessibili di finanziamento e leasing per "partire" in smart. Anche Mercedes-benz contribuirà alla festa che domenica 28 marzo coinvolgerà le vie della Capitale, grazie ad alcuni veicoli messi a disposizione di giudici, ospiti, atleti e per trasportare i rifornimenti di cibo e bevande lungo i 42 km del percorso. |
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PRONTO AL VIA IL 5° SUZUKI CHALLENGE |
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Robassomero, 4 marzo 2004 - Suzuki Italia Divisione Automobili indice per il quinto anno consecutivo il Suzuki Challenge, il trofeo promozionale riservato alle vetture fuoristrada di sua produzione inserito all’interno del Campionato Italiano Rally Tout Terrain. In palio per quest’anno un consistente montepremi complessivo di ben 60mila Euro, a riconferma dell’impegno costante di Suzuki nel mondo delle competizioni sportive automobilistiche. L’ingresso di Suzuki nel mondo del Tout Terrain, le gare che si disputano sui terreni più diversi fra loro e comunque in fuoristrada, ha infatti portato, insieme ai premi e ad un’organizzazione professionale, anche la presenza di una squadra ufficiale nel campionato e soprattutto la possibilità per i migliori trofeisti di trovare aiuti concreti per continuare l’attività agonistica. Le vetture con le quali si può partecipare al Suzuki Challenge sono le Grand Vitara 3 porte (tutte le versioni) e le Jimny (tutte le versioni). Le vetture sono preparate secondo i dettami del Gruppo T1, cioè strettamente di serie, con semplici adattamenti all’impiego agonistico e gli accorgimenti di sicurezza: roll-bar e impianto di estinzione. Il trofeo si annuncia competitivo ed interessante. Dopo quattro edizioni è ormai chiara la sua importanza per i giovani piloti che cercano un’occasione valida per mettersi in gioco con un investimento contenuto. Numerose sono infatti le facilitazioni previste da Suzuki Italia per i partecipanti al Challenge. Per chi porterà a termine le competizioni, direttamente a fine gara, ci sarà il rimborso completo delle spese sostenute per il carburante. Inoltre, a tutti gli iscritti al monomarca, verrà fatto omaggio della tassa d’iscrizione alle singole gare. Notevoli gli sconti concessi sia per l’acquisto delle vetture (15%) sia dei ricambi (20%) e del materiale tecnico della Toora (30%). La Yokohama, fornitrice delle gomme per i trofeisti, mette a disposizione le sue coperture a un prezzo agevolato. Ma non è tutto; a fronte di una tassa d’iscrizione al Challenge pari a 600 Euro viene fornito ai partecipanti un kit abbigliamento Toora Competizioni che comprende anche due tute ignifughe. Per avere maggiori informazioni sul Challenge Suzuki 2004, per conoscere le modalità di iscrizione e il regolamento del trofeo è sufficiente visitare il sito ufficiale: http://www.Suzuki.it/motorsport/challenge/index.htm Robassomero, 03 marzo 2004 ________________________________________ Suzuki Italia Divisione Automobili indice per il quinto anno consecutivo il Suzuki Challenge, il trofeo promozionale riservato alle vetture fuoristrada di sua produzione inserito all’interno del Campionato Italiano Rally Tout Terrain. In palio per quest’anno un consistente montepremi complessivo di ben 60mila Euro, a riconferma dell’impegno costante di Suzuki nel mondo delle competizioni sportive automobilistiche. L’ingresso di Suzuki nel mondo del Tout Terrain, le gare che si disputano sui terreni più diversi fra loro e comunque in fuoristrada, ha infatti portato, insieme ai premi e ad un’organizzazione professionale, anche la presenza di una squadra ufficiale nel campionato e soprattutto la possibilità per i migliori trofeisti di trovare aiuti concreti per continuare l’attività agonistica. Le vetture con le quali si può partecipare al Suzuki Challenge sono le Grand Vitara 3 porte (tutte le versioni) e le Jimny (tutte le versioni). Le vetture sono preparate secondo i dettami del Gruppo T1, cioè strettamente di serie, con semplici adattamenti all’impiego agonistico e gli accorgimenti di sicurezza: roll-bar e impianto di estinzione. Il trofeo si annuncia competitivo ed interessante. Dopo quattro edizioni è ormai chiara la sua importanza per i giovani piloti che cercano un’occasione valida per mettersi in gioco con un investimento contenuto. Numerose sono infatti le facilitazioni previste da Suzuki Italia per i partecipanti al Challenge. Per chi porterà a termine le competizioni, direttamente a fine gara, ci sarà il rimborso completo delle spese sostenute per il carburante. Inoltre, a tutti gli iscritti al monomarca, verrà fatto omaggio della tassa d’iscrizione alle singole gare. Notevoli gli sconti concessi sia per l’acquisto delle vetture (15%) sia dei ricambi (20%) e del materiale tecnico della Toora (30%). La Yokohama, fornitrice delle gomme per i trofeisti, mette a disposizione le sue coperture a un prezzo agevolato. Ma non è tutto; a fronte di una tassa d’iscrizione al Challenge pari a 600 Euro viene fornito ai partecipanti un kit abbigliamento Toora Competizioni che comprende anche due tute ignifughe. Per avere maggiori informazioni sul Challenge Suzuki 2004, per conoscere le modalità di iscrizione e il regolamento del trofeo è sufficiente visitare il sito ufficiale: http://www.Suzuki.it/motorsport/challenge/index.htm |
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