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Notiziario Marketpress di
Giovedì 04 Marzo 2004 |
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LA COMMISSIONE EUROPEA AUTORIZZA L'IMPRESA COMUNE TRA TOSHIBA E SAMSUNG SUI MERCATI DEI DRIVE OTTICI |
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Bruxelles, 4 marzo 2004 - La Commissione europea ha autorizzato, ai sensi del regolamento sulle concentrazioni, la costituzione di un'impresa comune tra l'impresa giapponese Toshiba e l'impresa sudcoreana Samsung per lo sviluppo, la concezione e la commercializzazione di drive ottici per l'archiviazione di dati. L'operazione non modifica in modo significativo la situazione della concorrenza, caratterizzata da una serie di concorrenti di grandi e piccole dimensioni. Toshiba e Samsung stanno costituendo un'impresa comune nel settore dei drive ottici per l'archiviazione di dati (Odd, "optical disk drives"), che comprende drive per Cd e Dvd con funzioni di lettura e scrittura, soprattutto per computer. Le due imprese madri trasferiranno le proprie attività all'impresa comune, uscendo successivamente dal mercato. La nuova impresa opererà soprattutto nello sviluppo, nella concezione e nella commercializzazione dei drive ottici. La produzione verrà esternalizzata, in sintonia con l'attuale tendenza delle imprese ad alta tecnologia, in particolare nel settore dei computer e delle telecomunicazioni. Dall'analisi della Commissione risulta che l'operazione non modificherà in modo significativo la situazione della concorrenza sui mercati, altamente dinamici, degli Odd. In tutti i mercati interessati, l'impresa comune continuerà ad affrontare la decisa concorrenza di operatori quali la joint-venture giapponese/sudcoreana Hitachi Lg, l'impresa taiwanese Lite-on, le imprese giapponesi Panasonic e Teac e una serie di altri concorrenti minori. Di conseguenza, la costituzione dell'impresa comune non ridurrà in maniera significativa la concorrenza sul mercato né limiterà le possibilità di scelta dei consumatori. |
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IL MERCATO ITALIANO DELL'INFORMATICA E DELLE TELECOMUNICAZIONI RISTAGNA NEL 2003, LA CRESCITA DELL'INTERO MERCATO NON È ANDATA OLTRE UN MODESTO 0,1 PER CENTO, CONTRO UNA CRESCITA MEDIA MONDIALE DEL 3,2 PER CENTO. LA TELEFONIA MOBILE RISOLLEVA IL COMPARTO DELLE TELECOMUNICAZIONI |
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Milano, 4 marzo 2004 - Assinform, Associazione Nazionale Produttori Contenuti Tecnologie e Servizi per l'Informazione e la Comunicazione, ha comunicato ieri i dati relativi all'andamento del mercato dell'informatica e delle telecomunicazioni in Italia nel 2003. I dati presentati danno conto del perdurare di una situazione di sostanziale ristagno. Nel 2003, il mercato aggregato dell'informatica e delle telecomunicazioni ha infatti espresso in Italia un volume d'affari pari a 60.281 milioni di Euro, con un incremento del +0,1 % rispetto al 2002 (in calo del -0,5 % sull'anno precedente). "Il mercato italiano dell'Ict sta attraversando un periodo di forte incertezza - ha commentato il neo-presidente di Assinform, Pierfilippo Roggero - E' vero che non siamo soli, almeno in Europa, a far fronte a queste dinamiche. Ma è anche vero che in Italia si è passati in soli due anni da crescite a due cifre, ai dati di oggi, che vanno posti in stretta relazione sia con la contrazione degli investimenti in innovazione, sia con la contestuale crescita zero del Pil". "Le considerazioni sono dunque due - ha aggiunto Roggero - In prima battuta, è interesse di tutti che la domanda di Information Communication Technology riprenda con vigore, perché l'Ict è fattore essenziale di innovazione, di rilancio della crescita e di riconquista di peso internazionale per il nostro Paese. In secondo luogo, è necessario che questa convinzione sia condivisa dai principali attori del nostro sistema - paese: in particolare dalle istituzioni pubbliche, dal sistema del credito e dal sistema imprenditoriale". Nel 2003, i due comparti, informatica e telecomunicazioni, hanno ricominciato a mostrare evoluzioni divergenti, a conferma della mancanza di spinta sul fronte degli investimenti. Le telecomunicazioni (apparati, terminali e servizi per reti fisse e mobili) hanno generato un volume d'affari complessivo di 40.885 milioni di Euro, in ripresa del +1,8 % sul 2002, essenzialmente sulla spinta dei servizi di telefonia mobile. La domanda di informatica è risultata pari a 19.396 milioni di Euro, in calo 3,2 %, anche per effetto di una caduta dei prezzi che ha fatto regredire non solo il comparto dei sistemi, ma anche quello del software e dei servizi (-2,2%), da sempre in crescita. "L'andamento del mercato Ict nel 2003 si presta a ben poche interpretazioni - ha commentato Giancarlo Capitani, Amministratore Delegato di Netconsulting, la società di ricerca che collabora con Assinform al monitoraggio del mercato Ict - Il mercato delle telecomunicazioni evolve sulla spinta dei servizi, valorizzando l'ondata di investimenti effettuati negli anni scorsi. Quello dell'informatica ha invece accentuato tutte o quasi le criticità emerse nel corso del 2002, quando per la prima volta dopo anni di crescita a due cifre, si è bloccato. Segue il ciclo degli investimenti fissi, ma con paradigmi d'offerta più complessi, sui quali influisce pesantemente anche la capacità di comprendere a fondo i vantaggi di nuove soluzioni e nuovi servizi". Nel seguito le note di maggior dettaglio sull'andamento del mercato. Telecomunicazioni in leggera ripresa: +1,8 per cento Nel corso del 2003, il mercato italiano delle telecomunicazioni (apparati, terminali e servizi per reti fisse e mobili) ha generato un volume d'affari complessivo di 40.885 milioni di Euro, ed è risultato in leggera ripresa (+1,8%) sul 2002 (quando, invece era risultato sostanzialmente statico (+0,4%). "Esaurita la prima ondata di investimenti infrastrutturali, si può vedere una domanda di servizi vitale e che si muove con i paradigmi del mercato di massa - ha commentato Giancarlo Capitani. "Tutto questo ha assunto connotazioni evidenti nel corso del 2003 - ha aggiunto Capitani - I servizi di telecomunicazione fissa e mobile, risultati nel complesso pari a 31.900 milioni di Euro(+5,1%), sono infatti risultati pari a 12.140 milioni di Euro in ambito business (+ del 3,6 %) e a 19.760 in ambito consumer (famiglie) in crescita addirittura del 6 per cento." Apparati e infrastrutture in frenata Il traino dei servizi è reso evidente ab-contrario anche dal dato di mercato relativo alla componente infrastrutturale (apparati), che nel 2003 è risultata pari a 8.985 milioni di Euro e in calo (-8,4%). Significativo è anche l'andamento delle due componenti di questo stesso comparto, con le infrastrutture a quota 4.710 milioni di Euro (in calo del 15,7%) e i terminali a quota 4.275 milioni di Euro (+1,4%). Servizi: +5,1 per cento La performance dei servizi rimane comunque legata alla progressione di quelli su rete mobile, che nel 2003 sono risultati pari a 15.820 milioni (+ 11,1% ). Le linee attive sono ancora cresciute (+ 4,7 %) risultando pari a 56.770.000 (per 41,4 milioni di utenti effettivi), ma ha ovviamente contato di più l'incremento della spesa annua per linea, risultata pari a 380,2 Euro (+6,8%) e che oramai da un triennio mostra una crescita apprezzabile, grazie al contributo dei servizi non voce (Sms, Mms e altri Vas), risultati pari a 2.135 milioni di Euro (+36,3%). I servizi su rete fissa hanno generato un mercato di 16.080 milioni, stabile rispetto al 2002. La componente voce è risultata pari a 10.260 milioni di Euro (-2,4 %), mentre la restante componente è risultata pari a 5.820 milioni (+3,7%). La telefonia mobile supera la fissa Il 2003 è stato anche l'anno del tanto atteso sorpasso della telefonia mobile sulla fissa. L'intera domanda di telefonia mobile (apparati+servizi+terminali) è infatti risultata pari a 21.041 milioni di Euro, in crescita del +6,7%, contro i 19.844 milioni della fissa, in calo del 3,0%. Informatica: -3,2 per cento Nel 2003, il mercato dell'informatica ha accentuato le criticità del 2002, quando per la prima volta dopo anni di crescita a due cifre, si è bloccato. I 19.396 milioni di Euro del 2003, indicano un ulteriore e più accentuato calo della domanda: -3,2% rispetto all'anno precedente (-2,2%). E' venuta a mancare anche la spinta del comparto dei servizi. E' la prima volta che questo succede da dieci anni a questa parte. "E' la conferma di una situazione difficile contrassegnata da una domanda fiacca e da una caduta dei prezzi (downpricing) che interessa l'intero mercato. - ha commentato Capitani - Significativa è anche la riduzione del numero e dell'importo di nuovi progetti, presso l'utenza sia pubblica che privata." Frenano tutti: dalle famiglie alle piccole e alle grandi imprese Nel corso del 2003 è venuta a mancare la spinta di tutti gli attori. La domanda delle famiglie è risultata pari a 791 milioni di Euro (-3,5%), quella delle piccole imprese a 3.633 milioni di Euro (-4,5%), quella delle medie a 4.513(-3,0%) e quella delle grandi imprese a 10.459 (-2,8%). "I nuovi fattori di spinta, come il rinnovo del parco tecnologico, l'integrazione applicativa, la messa in sicurezza dei sistemi e quanto serve ad evolvere verso le architetture Web non sono bastati a sostenere il mercato - ha aggiunto Capitani - La situazione recessiva mostra oramai connotazioni strutturali che giustificano il richiamo alla volontà di innovare." Anche l'andamento rilevato nei comparti in cui convenzionalmente si suddivide il mercato dell'informatica non lascia dubbi al riguardo. Nel 2003, le vendite di hardware, pari a 5.073 milioni di Euro, sono risultate in calo del 5,6%, con un rallentamento netto, anche se meno drammatico di quello registrato l'anno prima (-13,5 %), che già aveva segnato l'inversione negativa del ciclo; quelle dei servizi di assistenza tecnica, pari a 945 milioni di Euro sono risultate ancora in calo (-3,1%); mentre quelle di software e servizi, pari a 13.378 milioni di Euro sono per la prima volta regredite (-2,2%) dopo più di vent'anni di crescita costante. Hardware: crescono i volumi, calano i prezzi Alla contrazione del mercato dell'hardware (5.073 milioni di Euro, in calo del 5,6%) ha contribuito soprattutto il calo dei prezzi (downpricing), che nel caso dei Pc ha letteralmente spazzato gli effetti di un ricupero in volumi. Nel 2003, le vendite in unità sono ritornate a crescere per i personal computer (+9,8%), e per i grandi sistemi (+23% in Mips), mentre sono scese per i server midrange (-4%), le workstation(-17,3%) e le stampanti (-5,4%). Le vendite in valore sono scese per tutti i comparti ( Pc -3%; server-midrange -8,3%; workstation - 26,4%; stampanti -14,7%) con la sola eccezione dei grandi sistemi(+11,4%) Alla ripresa delle vendite in volumi dei Pc (3.101.000 unità; + 9,8%) ha contribuito solo la domanda proveniente dalle imprese (2.395.000 unità, +15,3 %). Quella delle famiglie (706.000 unità) ha infatti evidenziato un'ulteriore contrazione (-5,4%) che, se considerata congiuntamente a quelle degli anni precedenti conferma un calo strutturale. Per quanto riguarda i Pc, i portatili risultano ancora in crescita con 1.089.000 unità vendute nel 2003 (+33,1 % ). Oramai offerti a prezzi sempre più accessibili, i portatili sottraggono quote ai desktop (1.880.000; -0,9%). Servizi in calo per la prima volta in vent'anni: la spia di un mercato bloccato Nel 2003, alla dinamica del comparto del software e dei servizi di informatica (13.378 milioni di Euro; - 2,2 % ) hanno contribuito soprattutto, e come sempre i servizi, ma per la prima volta in chiave negativa. La battuta d'arresto del comparto ha contribuito in misura significativa alla contrazione dell'intero mercato It. Più in particolare, la componente servizi (sviluppo applicativo e progettuale, systems integration, servizi di elaborazione in conto terzi, consulenza, formazione e così via ) ha fatto registrare un volume d'affari pari a 9.371 milioni di Euro (in calo del - 4 % sull'anno prima, quando ancora risultava in crescita del +3,4%). Per contro, la componente software, si è attestata a quota 4007 milioni, con una crescita del +2,2 %, vicina a quella dell'anno precedente (+3%). La crescita del software deriva dal lancio sul mercato di nuovi strumenti d'integrazione, dall'upgrade di applicativi integrati (Erp) e dall'investimento in aree specifiche come la sicurezza, la business intelligence e il Crm. Il calo dei servizi è la risultante fra la caduta delle componenti della domanda legate al lancio di nuovi progetti (servizi progettuali e implementativi di systems integration, consulenza e formazione) e alla munutenzione applicativa, non controbilanciato dal ritrovato dinamismo della domanda di servizi in outsourcing, che è l'unica che cresce a tassi apprezzabili (+2,6%) |
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ASSINFORM VARA I PROGRAMMI 2004 RINNOVA LE CARICHE E NOMINA PRESIDENTE PIERFILIPPO ROGGERO |
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Milano, 4 marzo 2004 - L'anticipazione dei risultati del Rapporto ha coinciso per con l'Assemblea Annuale degli Associati. L'assemblea, ha: approvato le linee guida dell'attività associativa per il 2004. Quest'ultima - anche alla luce della nuova forza acquisita, in seguito alla fusione con Anee e all'ingresso in blocco di oltre 20 Aziende operanti nel settore della Pa Locale - punterà sia a intensificare il confronto con le Istituzioni, le Autorità di Governo e il sistema finanziario per favorire l'innovazione; sia a dare ulteriore spessore ai programmi già in essere di monitoraggio del mercato, di consulenza e di informazione, su tutti gli aspetti salienti dell'economia e della società dell'informazione; deliberato il rinnovo del Consiglio Direttivo (l'organo di governo dell'Associazione), che per il biennio 2004-2005 è oggi composto dai seguenti Consiglieri (fra parentesi l'azienda associata d'appartenenza); Giuseppe Biassoni (Rai); Maurizio Ghianda (Saga); Alvise Braga Illa (Txt eSolutions); Lodovico Grompo (Sap); Sergio Bruno (Albacom); Giovanni Gurrieri (Siemens Inform./e-utile); Enrico Bucci (Cisco); Roberto Liscia (Anee); Giorgio Capellani (Hp); Enrico Liverani (Oracle); Gianfranco De Nicolo (Getronics); Tomaso Quattrin (Nortel); Achille De Tommaso (Colt); Andrea Pontremoli (Ibm); Sandro Falleni (Fastweb); Osvaldo Re (Ncr); Riccardo Felicioli (Sfera): Pierfilippo Roggero (Fujitsu Siemens); Alessandro Ferrari (Sole 24 Ore); Rossano Ziveri (Microsoft); Marco Ferrario (Mondadori); Pierfilippo Roggero Presidente: Il nuovo Consiglio Direttivo ha quindi nominato Pierfilippo Roggero alla Presidenza dell'Associazione. Ingegnere, milanese, cinquant'anni, Pierfilippo Roggero è un profondo conoscitore dell'Information & Communication Technology e della stessa vita associativa. Vicepresidente uscente di Assinform, è dal febbraio del 2000 Amministratore Delegato di Fujitsu Siemens Computers S.p.a. Prima degli attuali incarichi, ha ricoperto il ruolo di Direttore della Divisione Computer Systems in Siemens Nixdorf Informatica (poi Siemens Informatica). Ha iniziato la sua carriera nel 1980 in Honeywell Isi, in ambito commerciale, per poi approdare in Apple Computer nel 1988, prima come Direttore Vendite, poi come Direttore Marketing per l'Italia, quindi, nel 1992, come Direttore della Business Unit Benelux. Dal 1993 al 1996 è stato Direttore Vendite Indirette e Direttore Vendite di Sun Microsystems Italia. |
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IL FUTURO DEL SOFTWARE TRA BREVETTO E COPYRIGHT |
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Milano, 4 marzo 2004 - L'europa informatica si trova a un bivio: le istituzioni, le aziende e gli operatori di settore si interrogano sulla strada più efficace da percorrere; ma è veramente iniziata l'era del software brevettato? La proposta di direttiva europea attualmente in esame spinge verso questa soluzione. Anche in Italia le aziende Ict, dalle multinazionali alle Pmi, si confrontano sull'applicabilità della suddetta proposta e sugli effetti che ne conseguiranno. Infatti, mentre per alcuni il brevetto è indispensabile quale unica forma di tutela, per altri è visto come economicamente non sostenibile e di difficile gestione da parte dell'azienda stessa, oltreché indirizzato verso un regime di oligopolio culturale e dunque estremamente limitativo per la creatività. Assintel propone un momento di informazione/riflessione sull'argomento, presentando un quadro aggiornato della situazione internazionale e italiana e focalizzando l'attenzione sulle esigenze, le aspettative e le problematiche legate all'eventuale adozione del Brevetto o del Copyright. Agenda/programma: 10.30 Apertura dei lavori Ignazio Rusconi Clerici - Presidente Assintel. 10.45 La brevettabilitá del software in Italia e in Europa Giorgio Floridia - Docente presso l'Università Cattolica del S. Cuore di Milano, Socio Studio Legale Nomostudi. 11.15 Il brevetto del software: l'esperienza statunitense e giapponese Andrea Sirotti Gaudenzi - Docente presso l'Università degli studi di Padova- Studio Sirotti Gaudenzi, Cesena 11.45 Copyright vs. Brevettabilitá del software: un'analisi della proposta di direttiva europea Mara Mignone - Osservatorio per l'economia sana della Camera di Commercio di Milano. Transcrime Università di Trento - Università Cattolica del S. Cuore di Milano 12.15 Pmi e Brevetto: sostenibilità economica e organizzativa Giovanni Ziccardi - Docente presso l'Università degli studi di Milano. Board of Directors, Ip Justice Moderatore: Giovanni Bastianelli - Segretario Generale, Assintel. Milano Palazzo Castiglioni - Corso Venezia 49 16 marzo 2004 dalle 10:00 alle 13:30 Per informazioni - Tel. 02-7750.231-235 |
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OLTRE 9 MILIONI DI EURO.DI AUMENTO DI CAPITALE PER GRUPPO FORMULA |
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Torino, 4 marzo 2004 - L’assemblea straordinaria di Gruppo Formula S.p.a. , principale produttore italiano di software applicativo per la gestione e il controllo dei processi aziendali, ha deliberato all’unanimità un aumento di oltre 9 milioni di Euro del capitale sociale. Le azioni di nuova emissione saranno offerte agli attuali azionisti. Oltre la metà (5 milioni di Euro circa) dell’aumento di capitale deliberato è riservato a Progetto Integra S.p.a - la società controllata dai Fondi Arca Impresa e Arca Impresa 2000 gestiti da Arca Impresa Gestioni Sgr S.p.a e Arca Merchant S.p.a - che con il 54,6 % è attualmente l’azionista di riferimento per Gruppo Formula S.p.a. Progetto Integra ha già deliberato la decisione di sottoscrivere la propria quota. “L’operazione – afferma Renato Ottina, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Gruppo Formula – ci offrirà i mezzi finanziari per continuare ad accelerare, anche in presenza di un mercato che ancora mostra segni di crisi, gli investimenti sulla nostra offerta e lo sviluppo delle nostre attività industriali. ” Alla congiuntura negativa, che ha investito pesantemente tutti gli operatori dell’Ict, Gruppo Formula ha risposto nella prima parte del 2003 attuando una decisa ristrutturazione organizzativa, che ha portato a ridurre sensibilmente la struttura dei costi, senza tuttavia ridurre né il tasso di investimento né il livello di servizio ai clienti. “Nonostante la difficile situazione economica, la spinta innovativa di Gruppo Formula non si è certo arrestata, come mostrano le nuove versioni di molti dei nostri prodotti uscite nel 2003 - spiega Ottina. I clienti vecchi e nuovi ce lo stanno riconoscendo. Le pipeline commerciali sono in crescita così come la nostra hit rate. La decisione di Progetto Integra di deliberare la partecipazione all’aumento di capitale è un segno concreto di fiducia da parte dei soci di riferimento nelle potenzialità del Gruppo”. |
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INTEL, IBM E CISCO INSIEME PER SPIEGARE ALLE AZIENDE ITALIANE I VANTAGGI DELLA "WIRELESS MOBILITY" |
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Milano, 4 marzo 2004 - Per illustrare i vantaggi della tecnologia mobile e del wi-fi e promuoverne lo sviluppo nelle grandi aziende e nelle piccole e medie imprese italiane, Intel Corporation Italia, Ibm Italia e Cisco Systems Italy hanno unito le proprie forze nell'organizzazione del Mobile Innovation Tour, un evento di tre giornate dedicato alla "Wireless Mobility" e al ruolo importante dei notebook in questo ambito. Le tre tappe del Mobile Innovation Tour saranno: giovedì 4 marzo, a San Donato Milanese presso Hotel Crowne Plaza - Via K. Adenauer 3; giovedì 11 marzo, a Roma presso l'Hotel Sol Melià - Via degli Aldobrandeschi, 223; venerdì 26 marzo, a Padova presso Hotel Sheraton - Corso Argentina, 5. L'esigenza di mobilità (intesa come possibilità di scegliere liberamente quando o dove lavorare con il proprio Pc portatile) è oggi sentita sempre di più non solo dalle grandi, ma anche dalle medie e piccole aziende, perché è sinonimo di flessibilità e quindi di maggiore produttività. Ma talvolta i dubbi legati agli investimenti necessari e alla sicurezza delle reti wireless possono rallentarne l'adozione. Nel corso del Mobile Innovation Tour verranno dunque affrontati da Intel, Ibm e Cisco Systems i temi del "wireless" e dell'accesso a banda larga come nuova utility per le aziende, del suo impatto sul mondo del lavoro, in termini di maggiore flessibilità e possibilità di conciliare lavoro e tempo libero, oltre che dei vantaggi economici (e di Tco) e della sicurezza delle nuove soluzioni Wi-fi. È prevista anche la testimonianza aziendale "dal vivo": Brembo Brake Systems, società leader a livello europeo nella produzione di sistemi frenanti per veicoli a motore a due e quattro ruote e nel mercato dei ricambi relativi ai dischi freno per auto, illustrerà la propria recente esperienza nell'implementazione della tecnologia mobile. |
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SCO ANNUNCIA DI AVER INTENTATO CAUSA AD AUTOZONE PER VIOLAZIONE DI COPYRIGHT |
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Milano, 4 marzo 2004 - The Sco Group, proprietaria del sistema operativo Unix e principale fornitore di soluzioni basate su Unix, ha annunciato di aver intentato causa a Autozone Inc. Per violazione del copyright su Unix di Sco nell’impiego di Linux. Sco accusa Autozone di aver violato i copyright Unix di Sco in quanto utilizza versioni del sistema operativo Linux che includono struttura, sequenza e/o organizzazione di codice appartenente al sistema operativo Unix System V di proprietà di Sco La causa, intentata presso la Corte Distrettuale del Nevada, chiede l’emanazione di un decreto ingiuntivo che impedisca ad Autozone un ulteriore uso o copia di qualsiasi porzione di materiale di proprietà di Sco e un risarcimento per i danni procurati a Sco dalla violazione di copyright perpetrata da Autozone, con importo da definirsi in sede di giudizio. Sco fornirà ulteriori dettagli su questo annuncio oggi, nel corso della conference call per i risultati economici trimestrali, che si terrà alle 17.00 ora italiana. Per partecipare: tel. +1-913-981-4910; codice: 141144. In alternativa, un web cast solo audio sarà disponibile in diretta all’indirizzo: http://ir.Sco.com/medialist.cfm. |
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IBM: DA PARTNERWORLD COLLABORAZIONE SEMPRE PIÙ STRETTA CON ISV E BUSINESS PARTNER |
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Las vegas, 4 marzo 2004 - Nel corso di Ibm Partnerworld, l'annuale incontro dedicato alla comunità dei Business Partner di Ibm che si svolge a Las Vegas in questi giorni, sono state annunciate numerose iniziative. La prima iniziativa, Pwin - Partnerworld Industry Networks, consiste in una rete di comunità basate su Internet progettate per aiutare gli sviluppatori software indipendenti (Isv, Independent Software Vendors) a realizzare soluzioni verticali, cioè specificamente ideate per rispondere alle esigenze dei diversi settori industriali: banking, mercati finanziari, healthcare, retail e telecomunicazioni. Inoltre, è stato annunciato il programma Isv Advantage for Industries, che testimonia il crescente impegno di Ibm verso gli Isv, ai quali viene offerto il massimo supporto nella realizzazione di soluzioni di e-business on demand per i diversi settori verticali. Questa nuova iniziativa si propone di ripetere il notevole successo di Isv Advantage for Smb, un programma analogo lanciato lo scorso anno e dedicato al settore della Piccola e Media Impresa. Ibm ha lanciato anche una nuova iniziativa per agevolare sempre più I propri Business Partner (tra i quali anche Ariba, Siebel e Business Objects) nel fornire soluzioni efficaci di Business Performance Management (Bpm), tramite un insieme di strumenti ad hoc quali tecnologia middleware Ibm, sessioni di approfondimento tecnico e supporto specifico. Infine, per aiutare i Business Partner a generare nuove opportunità commerciali, Ibm ha annunciato Orchestration and Provisioning Automation Library (Opal) un'ulteriore iniziativa che avrà lo scopo di facilitare gli step relativi al "workflow" necessario in alcune infrastrutture It per il deployment delle applicazioni. Opal ha lo scopo di creare un ecosistema di partner per condividere le migliori best practice e collaborare alla costruzione di un vasto portafoglio di workflow per lo storage, l'infrastruttura di rete, le piattaforme server, le applicazioni e il middleware. Opal include un catalogo on-line che funge da rete collaborativa per i Business Partner dove questi ultimi e i clienti possono condividere e ottenere informazioni sui workflow, compresi settori specifici come il comparto bancario, quello sanitario e la vendita al dettaglio. |
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NOVELL ANNUNCIA NUOVE CERTIFICAZIONI PER PROMUOVERE L’ADOZIONE DI LINUX |
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Milano, 4 marzo 2004 - Novell annuncia due programmi che garantiscono a clienti e partner un livello elevato di competenza tale da supportare le soluzioni Novell basate su Linux. Novell ha lanciato il programma Certified Linux Engineer (Cle), che include l’esame Cle Practicum, insieme alla certificazione Suse Certified Linux Professional, che attesta le competenze per distribuire Suse Linux. Entrambi i programmi sono stati studiati per migliorare la base di conoscenza tecnica di Linux e le soluzioni che oggi nel mercato si basano su Linux, offrendo ai clienti dell’azienda e ai partner ciò di cui necessitano per implementare con efficacia Linux in azienda. “Linux è l’ambiente che opera su server che cresce più velocemente di altri, e Novell è significativamente impegnata per consentire alle aziende di adottare Linux in tutta tranquillità” afferma Bob Couture, vice president for worldwide services in Novell. “Affinché le aziende adottino Linux e le soluzioni Linux di Novell hanno bisogno di sapere che esiste un’expertise che può sfruttare e che consente loro di installare e gestire gli ambienti Linux sia attraverso il personale It interno sia attraverso un partner di fiducia. Il Cle di Novell e le certificazioni Suse Certified Linux Professional, che si focalizzano sullo sviluppo di reali funzionalità “hands-on”, forniscono ai clienti tale sicurezza.” Il Cle di Novell richiede una profonda conoscenza di Linux, e Novell raccomanda fortemente ai candidati di raggiungere il livello di conoscenza richiesto per il riconosciuto Linux Professional Institute Certification Level I (Lpic-1). Un buon livello di competenza sugli obiettivi inclusi nella certificazione Lpic-1 è infatti richiesto nell’esame Practicum per il Cle. Novell e i partner responsabili della formazione offrono un corso intensivo della durata di cinque giorni su Novell Nterprisetm Linux Services - che distribuisce servizi di file, stampa, messaging, directory e di gestione su Linux - per fornire formazione sull’installazione, configurazione, e la risoluzione dei problemi di questi servizi. Infine, i candidati dovranno superare l’esame Cle Practicum per verificare se hanno sviluppato le competenze e le capacità per operare in ambienti Linux e Novell Nterprise Linux Services. “I clienti pretendono che lo staff, i consulenti e i partner coinvolti nell’adozione di Linux siano competenti e certificati. Il nostro esame Cle non è un semplice foglio di certificazione” commenta Dan Veitkus, responsabile dei servizi di formazione Novell in tutto il mondo. “I candidati per il Cle devono saper dimostrare di gestire le problematiche che si possono verificare con Linux e Novell Nterprise Linux Services, il tutto entro un determinato periodo di tempo. La nostra tecnologia Practicum, in attesa di brevetto, ci offre la possibilità di far comprendere alle persone che vengono formate che non hanno appreso solo i concetti dei corsi, ma ora sono anche in grado di mettere in pratica le conoscenze acquisite in situazioni concrete.” Suse Certified Linux Professional (Sclp) è basato su Lpic-1, ma con migliorie. Mentre il Lpic-1 verifica le competenze di base, indipendentemente dal tipo di distribuzione Linux, ai candidati per il Sclp viene anche richiesto di dimostrare competenze nella risoluzione di problematiche specifiche di Suse Linux Enterprise Server che non sono previste negli esami Lpi. Questo include il tool per l’amministrazione Yast di Suse e vari servizi standard di Suse Linux Enterprise Server (come il Cups print server). L’esame verifica le capacità di base collegate alla configurazione di vari servizi Suse Linux Enterprise Server. I candidati con certificato Lpic-1 che superano l’esame Suse Linux sono riconosciuti col titolo Sclp. Infolink: http://novell.Com/training/certinfo/cle/index.html |
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SCO SIGLA UN CONTRATTO DI LICENZA DELLA PROPRIA PROPRIETÀ INTELLETTUALE (SCO IP) CON UNO TRA I PRINCIPALI SERVER PROVIDER |
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Milano, 4 marzo 2004 - The Sco Group, ha siglato un accordo di licensing relativo alla proprietà intellettuale con Ev1servers.net (www.Ev1servers.net), divisione per l’hosting di Everyones Internet (Ev1.net), con sede a Houston. In base ai termini dell’accordo, Sco fornirà a Ev1servers.net una forma di licenza che consente l’utilizzo della proprietà intellettuale di Sco (Sco Ip, Intellectual Property) in forma binaria su tutti i server Linux gestiti da Ev1servers.net nelle proprie hosting factory. Ev1servers.net si aggiunge alle altre aziende Fortune 1000 che hanno già sottoscritto con Sco l’accordo di licenza Ip proposto dall’azienda a partire dall’agosto 2003. Con gli oltre 20.000 server gestiti, Ev1servers.net è uno dei principali server provider al mondo. La sottoscrizione della licenza Sco Ip consente a Ev1servers.net e ai suoi clienti di continuare a utilizzare i server Linux senza interruzioni o rischi legati alla proprietà intellettuale di Sco. “L’accordo con Sco elimina ogni incertezza", ha dichiarato Robert Marsh, Ceo di Everyones Internet. "I nostri utenti attuali e futuri vengono rassicurati sul fatto che i loro siti web e dati risiedono su una piattaforma conforme rispetto alla Sco Ip. Questo accordo dimostra il nostro impegno nel fornire ai clienti soluzioni stabili e a lungo termine sulle quali poter contare per la loro crescita ". “Il patrimonio più importante di qualsiasi azienda di software è la proprietà intellettuale”, ha affermato Darl Mcbride, presidente e Ceo di Sco. “Centinaia di milioni di dollari sono stati investiti per fare del nostro software Unix il sistema operativo che è oggi. Per questo motivo, siamo molto soddisfatti che anche altre aziende, come Ev1servers.net, riconoscano i nostri investimenti e l’importanza della nostra proprietà intellettuale". Il programma di licenza Sco Ip è stato creato per rispondere alle richieste dei clienti ed è specificatamente costruito per offrire agli utenti finali una licenza che permetta loro di continuare a utilizzare senza problemi una piattaforma rispettando la Sco Ip. Il 15 gennaio 2004, Sco ha iniziato a rendere disponibili le licenze Sco Ip in tutto il mondo. Per ulteriori informazioni sul programma di licenza Sco Ip: http://www.Thescogroup.com/scosource/license_program.html |
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GENERATION:3 PROPONE CINQUE NUOVI SERVIZI DISEGNATI PER RISPONDERE A REALI ESIGENZE DI MERCATO |
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Milano, 4 Marzo 2004 - Generation:3, la società italiana che offre servizi di consulenza alle aziende che desiderano investire in It per creare profitto, annuncia oggi di aver messo a punto cinque nuove soluzioni disegnate per guadagnare competitività e per ottemperare a specifiche leggi e normative. Le soluzioni sono state sviluppate sulla base delle esperienze maturate lo scorso anno in Italia e in Europa, delle richieste del mercato e di quelle dei clienti. L’obiettivo primario di Generation:3 è risolvere le problematiche che la quasi totalità delle aziende grandi e piccole si troverà a dover affrontare nei prossimi mesi: Ottemperare alla nuova legge sulla protezione dei dati personali dal punto di vista It e Processi Aziendali (Decreto n. 196 del 30/6/2003, che prevede anche responsabilità penali per chi non si adegua); Ridurre il Rischio Operativo It in previsione delle nuove normative relative all’Accordo Basilea Ii; Ottimizzare l’utilizzo del Data Center per migliorare i Costi di Gestione It e sviluppare nuovi servizi senza aumentare il budget di spesa; Utilizzare le nuove tecnologie sicure di comunicazione dati a livello geografico per diminuire i costi delle telecomunicazioni; Sfruttare le nuove piattaforme aperte (Linux ed Open Source) per ridurre i costi di gestione It e migliorare il livello di servizio. “Si tratta – ha affermato Claudio Franzoni, managing partner di Generation:3 – di cinque problemi reali che, se non affrontati per tempo e gestiti correttamente, rischiano di far perdere ulteriore competitività al nostro tessuto industriale, produttivo e dei servizi, quando non di paralizzare l’attività. Un nostro intervento può risolvere molti problemi, migliorare la produttività ed evitare possibili sanzioni.” I nuovi servizi si affiancano all’offerta “standard” di Generation:3, costituita dalla metodologia Technology-2-business che in quattro fasi, con l’attività coordinata di consulenti di tecnologia e di direzione aziendale, consente di inquadrare la situazione dell’azienda, disegnare e realizzare la trasformazione tecnologica, personalizzando architetture, trasformazioni e modelli finanziari per ottenere ricadute immediate sul bilancio aziendale. Il tutto tenendo ben tre argomenti particolarmente cari alle piccole e medie aziende: costi chiari, tempi certi, risultati sicuri. |
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GENERATION:3 INNOVA ANCORA IL SETTORE DELLA CONSULENZA CON L’OFFERTA G3:RISK&PROFIT SHARING IL CLIENTE PAGA SOLO AL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI DI PROGETTO PREFISSATI |
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Milano, 4 Marzo 2004 - Quante volte, di fronte a progetti di consulenza più o meno complessi, un’azienda fatica a prendere una decisione perché non sono chiari – o facilmente misurabili – i risultati da raggiungere e i parametri di misurazione di tali risultati? Generation:3, la società italiana di consulenza che ha creato la metodologia Technology-2-business e già offre servizi con costi chiari, tempi certi e risultati sicuri, ha studiato e messo a punto G3:risk&profit Sharing, un modello di offerta innovativo e applicabile anche a progetti di media dimensione. Secondo Generation:3, la trasformazione dell’infrastruttura It di un’azienda deve integrare la visione tecnologica con i processi aziendali, con l’organizzazione e con un modello economico capace di ridurre i costi operativi e produrre valore in tempi brevi. In questo modo si utilizza l’It per creare profitto in azienda. Una evidente marcia in più per affrontare i mercati moderni: turbolenti, difficili da prevedere, con finestre di successo sempre più brevi e redditività in calo. Una novità significativa per il mercato che porta grandi vantaggi per i clienti Nei progetti gestiti con il modello G3:risk&profit Sharing, il cliente conosce fin dall’inizio quale parte del costo dell’intervento è fissa e quale viene invece legata al raggiungimento dei risultati, sia di riduzione dei costi che di incremento dei ricavi. Ovviamente risultati e parametri di misurazione vengono fissati congiuntamente. In questo modo il cliente ha la certezza di ottenere un valore dalla consulenza: infatti corrisponderà il compenso base stabilito, più una commissione percentuale (anche pluriennale) sui vantaggi ottenuti, con la tranquillità e la sicurezza di aver almeno raggiunto gli obiettivi di progetto. “Questo significativo tassello della nostra offerta - ha dichiarato Claudio Franzoni, managing partner di Generation:3 - faceva parte della nostra strategia Con questo annuncio ci connotiamo ancora una volta non solo come una società attenta alle effettive esigenze delle aziende che devono ritrovare competitività attraverso l’utilizzo della tecnologia, ma anche capace di innovare e introdurre nuove modalità di offerta con l’obiettivo di dare più sicurezza al cliente e, soprattutto, di permettergli di ‘vedere e misurare’ in tempi brevi i risultati delle azioni intraprese.” Il modello Risk&profit Sharing è applicabile al modulo G3:genesis ed alle soluzioni G3:datacenter, G3:connect e G3:open che si avvalgono della metodologia Technology-2-business per disegnare la trasformazione tecnologica (integrando processi ed organizzazione), il modello finanziario, selezionare le tecnologie e preparare il piano di progetto. I servizi e le soluzioni hanno una durata media di 4/10 settimane e hanno come prerequisito lo svolgimento di G3:discovery. |
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LE SOLUZIONI SHARP PER L’UFFICIO DIGITALE IN POLE POSITION A OMAT 2004 |
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Milano, 4 marzo 2004 – Sharp sceglie un’occasione come l’Omat , la mostra-convegno che si terrà presso il Centro Congressi Milanofiori di Assago dal 30 marzo al 1° aprile prossimi, per presentare le sue novità dedicate all’ufficio digitale: un’offerta sapientemente bilanciata che integra soluzioni software e prodotti hardware all’avanguardia, volta a garantire efficienza, economia e sicurezza nella gestione degli odierni uffici digitali. La potenza delle Tiger Dal panorama delle multifunzione Sharp in bianco e nero e a colori, la prescelta per l’Omat è Ar-m450, copy printer monocromatica completamente modulare da 45 ppm della fortunata serie Tiger (che include anche i modelli Ar-m300 e 350, rispettivamente da 31 e 35 ppm). Estremamente versatile ed efficiente, questo modello ben risponde alle evolute e sofisticate esigenze nell’ambito dell’ufficio grazie alla disponibilità di diversi moduli opzionali, grazie ai quali può diventare dispositivo di copia digitale, di stampa e di scansione in rete, utilizzabile in ambiente Windows e Macos. Ar-m450 offre, inoltre, un’elevata qualità di stampa, capacità carta fino a 3.100 fogli (tra i diversi supporti accettati vi sono lucidi, cartoncini ad elevato spessore e buste), alimentatore automatico di documenti con capacità di 50 fogli e possibilità di leggere un originale Fronte-retro in un’unica passata; supporta i linguaggi di stampa Pcl5e e Pcl6, forniti di serie. Tutti i comandi sono impostabili dall’ampio pannello Touch Screen della macchina, attraverso il quale viene visualizzato lo stato di avanzamento dei lavori di copia, scansione e stampa. In caso di urgenza, l’ordine di esecuzione dei vari lavori può essere modificato pilotando tutto dal pannello Lcd. Fra le principali opzioni ricordiamo: - il Postscript 3, che consente di elaborare anche i documenti grafici sviluppati in ambiente Macintosh; - lo scanner di rete opzionale, che trasforma i modelli della serie Tiger in potenti scanner di rete, in grado di convertire un qualsiasi documento cartaceo in un file digitale in formato Tiff o Pdf. Si possono acquisire documenti fino al formato A3 e spedirli ovunque sulla rete. I file scansiti possono essere inviati direttamente sul desktop del vostro Pc (scan to desktop), si possono mandare via e-mail attraverso Internet (scan to e-mail), oppure archiviare sul server centrale (scan to Ftp); - due Staple Finisher opzionali, uno per la pinzatura normale e il secondo con pinzatura a sella, che è in grado di realizzare facilmente opuscoli fino a 40 pagine, piegati e pinzati. Soluzioni Software vincenti Quello dello sviluppo di soluzioni software proprietarie è un traguardo senza dubbio importante per Sharp, che completa così la propria offerta di tecnologie e soluzioni digitali per la gestione dell’ufficio. Di particolare rilevanza sono le tre proposte che sarà possibile vedere all’opera nei giorni di Omat, due dedicate alla Gestione del Flusso Documentale ed una alla Sicurezza. Gestione Flusso Documentale: - Sharpdesk: potente ed esclusivo software di gestione in grado di integrare tutti i documenti dell’azienda, indipendentemente dall’applicazione che li ha generati, in modo semplice, efficace e veloce. Infatti, con un semplice drag & drop è possibile trascinare i file desiderati all’interno dell’icona del software, o importare dati e immagini acquisiti da un dispositivo multifunzione , per averli tutti immediatamente disponibili sul desktop per l’elaborazione. - Sharpfind: è la "paper filing solution" che libera l'ambiente dell'ufficio dai problemi e dello spazio necessari per archiviare i documenti cartacei, fornendo un sistema di gestione dei documenti elettronici molto flessibile e sicuro. I documenti possono essere acquisiti da un qualsiasi sistema digitale Sharp dotato di opzione scanner e poi recuperati rapidamente ed efficientemente. Gli originali possono poi essere archiviati in cartelle riservate (per maggiore sicurezza); è, inoltre possibile distribuire i documenti memorizzati in modo elettronico tramite Cd-rom ed eseguire accurate ricerche documentali grazie anche alla funzione avanzata Fuzzy Logic. Security: - Data Security Kit: il nuovo, sofisticato sistema di sicurezza per dispositivi multifunzione che rimuove i dati rimasti sul disco fisso e sulla memoria di tali dispositivi, garantendo che tali informazioni non vadano in possesso di persone non autorizzate. Prima fra le soluzioni di sicurezza per dispositivi multifunzione ad aver ricevuto la prestigiosa certificazione Common Criteria. Quella di Sharp si presenta, quindi, come un’offerta completa, che sottolinea l’evoluzione del ruolo di Sharp nel mondo dell’office automation da semplice fornitore di macchine da ufficio a vero e proprio consulente, in grado di soddisfare le esigenze sempre più evolute e sofisticate dei Clienti business legate all’ottimizzazione dell’efficienza dell’ufficio ed al mantenimento della competitività aziendale. Per toccarla con mano, Sharp vi aspetta all’Omat, 30 marzo-1 aprile 2004, al Centro Congressi Milanofiori di Assago. |
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IMATION: GESTIRE IL FLUSSO DI INFORMAZIONI È IL COMPITO PRINCIPALE DEI RESPONSABILI IT |
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Segrate, 4 marzo 2004 - Nel 2003 sono stati generati oltre due exabyte di dati digitali, una quantità pari al contenuto degli hard disk di circa 20 milioni di personal computer con una capacità media di 100 gigabyte. La gestione del flusso di informazioni è destinata quindi a diventare una delle principali attività degli It manager. Gli analisti mettono in guardia dall'imminente impennata dei costi derivante dalla necessità di archiviare una quantità di informazioni sempre più grande in un tempo sempre più ridotto. Secondo le stime degli esperti, fino all'80% di tutti i dati generati per Internet e per altre reti proviene da utenti privati o piccole aziende. Questi dati sono stati resi noti da Imation, leader mondiale nei prodotti data storage rimovibili. Durante il Cebit 2004, Imation presenterà le sue ultime novità in materia di prodotti storage per la gestione del flusso di dati come, ad esempio, i nastri magnetici Imation Ultrium 2, caratterizzati da capacità storage fino a 400 gigabyte (con compressione 2:1). I nastri magnetici si confermano come i prodotti storage più efficienti: negli ultimi cinque anni, infatti, la loro capacità è cresciuta di dieci volte. Gli analisti di Idc stimano che la quantità di messaggi di posta elettronica inviati e ricevuti annualmente crescerà dai 9,7 miliardi del 2000 agli oltre 35 miliardi del 2005. Questo sviluppo richiederà da parte dei provider di telecomunicazioni ed e-service un sostanziale incremento della capacità storage. L'archiviazione sicura dei dati business e mission-critical diverrà quindi una delle massime priorità nei compiti dei responsabili It. "Questa presa di coscienza è stata sicuramente uno degli elementi più importanti del 2003", ha affermato Peter-paul van Heesewijk, Business Development Manager Dsm&s di Imation Europe. "Considerata fino a poco tempo fa semplicemente un compito noioso ma necessario, oggi l'archiviazione delle informazioni critiche è fondamentale, pena la messa in pericolo dell'intera infrastruttura It". "Un altro importante aspetto è quello della migrazione tecnologica, che crea da un lato la necessità di trasferire gli stock di dati esistenti sull'ultima generazione di supporti storage, dall’altro quella di ricorrere a soluzioni in grado di garantire la compatibilità con i sistemi delle generazioni precedenti", ha proseguito van Heesewijk. "Inoltre, i responsabili It sono soggetti a crescenti pressioni verso una maggiore produttività. Ad esempio, l'uso efficiente dei sistemi It per il mantenimento dei processi operativi è considerato un argomento prioritario rispetto all'apparentemente improduttiva esecuzione dei backup di routine". A tutto ciò si aggiunge la crescente incidenza sulle problematiche storage delle nuove disposizioni di legge in materia di archiviazione, conservazione e consultazione dei dati in formato digitale..I visitatori dello stand Imation avranno l'opportunità di partecipare all'estrazione di interessanti premi, in quanto per la prima volta Imation si presenta nella veste di sponsor ufficiale del programma "Mtv at the Movies". Imation sarà presente al Cebit presso il Padiglione 21, Stand B27. |
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SALESFORCE.COM CHIUDE DUE NUOVI ACCORDI E RAGGIUNGE QUOTA 9.000 |
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Milano, 4 marzo 2004 - Salesforce.com, leader mondiale per i servizi di Customer Relationship Management (Crm) on demand, ha annunciato ieri la chiusura del contratto con Avery Dennison Corporation, diventata il cliente numero 9.000 di salesforce.Com, e che porta a 130.000 il numero degli utenti del servizio. Salesforce.com ha inoltre annunciato un altro grande accordo da 2.000 utenti con Suntrust (vedere il comunicato stampa). L' azienda Fortune 500, si aggiunge così alle piccole e medie imprese nel considerare il modello on-demand come la strada per ottenere un successo completo nel Crm. "Dopo anni di scetticismo del mercato sul fatto che le grandi aziende fossero interessate ad adottare il Crm on-demand, ora salesforce.Com sigla dei contratti di grande rilevanza con aziende Fortune 500," ha dichiarato Sheryl Kingstone, Crm Program Manager di Yankee Group. "La maturità raggiunta da questo modello ha modificato in modo sostanziale lo scenario, con aziende che stanno portando avanti implementazioni su larga scala di servizi on-demand." |
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INTERNET: LA NUOVA GUERRA TRA I WORM METTE SOTTO ASSEDIO GLI UTENTI IL COMMENTO DI FABRIZIO CASSONI, RESPONSABILE DEL SETTORE ANTIVIRUS DELLA SOCIETA' DI NETWORK SECURITY SYMBOLIC S.P.A. |
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Milano, 4 marzo 2004 - Tutti gli osservatori e gli esperti di sicurezza ricorderanno il 27 gennaio come una data "nera": la scoperta di Mydoom, il mail worm piu' aggressivo della storia, con oltre 1 milione di macchine infettate e una frequenza di 1 mail su 3 in tutto il traffico di posta elettronica mondiale nel momento di massima diffusione. Mydoom aveva rubato la scena a Bagle, un altro virus uscito pochi giorni prima e che sembrava destinato a dominare il mese di gennaio, ed era stato in grado di frantumare i record di illustri predecessori come Sobig e Klez; gli operatori del nostro settore si erano quindi preparati a misurarsi con questa nuova minaccia, prevedendo una lunga permanenza in Rete per questo nuovo ceppo virale: la variante A era infatti programmata per disattivarsi il 10 febbraio, ma era stata subito rimpiazzata da nuove versioni. Il fatto che questa famiglia di worm fosse in grado di attivare una backdoor sui sistemi infetti e piazzarli sotto controllo remoto, e di lanciare attacchi Denial of Service contro diversi siti web (tra cui Sco e Microsoft), rendeva lo scenario ancora peggiore. Il 16 febbraio, pero', un nuovo worm piuttosto semplice e quasi dilettantesco ha iniziato a diffondersi con estrema aggressivita'; battezzato Netsky, questo infettore ha tra i suoi effetti quello di rimuovere le chiavi di registro utilizzate da Mydoom, disattivandolo. I "virus anti-virus" non sono una novita', ne esistono numerosi esempi dal passato, ma in questo caso lo sberleffo nei confronti di Mydoom e' evidente, specialmente perche' Netsky.a e le sue successive varianti hanno rubato la scena alla famiglia Mydoom. Una delle varianti di Netsky contiene addirittura un guanto di sfida contro Mydoom, in forma di messaggio nascosto nel codice eseguibile: "Noi siamo skynet - non potete nascondervi - noi uccidiamo gli autori di malware" (Nb: il riferimento e' alla Skynet del film "Terminator"). In questo duello si sono intromessi pero' gli autori di Bagle, che erano risultati perdenti nel duello con Mydoom.a. In un brevissimo lasso di tempo, Bagle e' arrivato alla sua decima variante, riconquistando terreno sui due rivali. Si e' quindi verificata una situazione esplosiva, con 3 diversi worm a contendersi la scena, tutti ugualmente aggressivi e diffusi: - Mydoom.f, una variante distruttiva che cancella diversi tipi di file e attacca i siti di Microsoft e Riaa (l'equivalente americano della Siae) - Bagle.f, che si spedisce per e-mail utilizzando file zippati protetti da una password indicata nella mail stessa (si tratta di un espediente per aggirare la scansione degli antivirus per gateway, che tipicamente non sono in grado di aprire questo tipo di file) - Netsky.d, che nelle prime ore di diffusione ha superato ogni record di velocita', e che continua ad accanirsi contro Mydoom, disattivandolo dalle macchine infette. Da stanotte, la guerra dei worm e' dichiarata; poche ore fa, due nuove varianti di Mydoom e Bagle sono state scoperte in Rete, ed entrambe contengono un messaggio per gli autori di Netsky. Mydoom.g dice: "Agli autori di Netsky: secondo me, Skynet è una rete neurale peer-to-peer decentralizzata. Abbiamo visto il Peer-to-peer solo in Slapper e in Sinit. Loro possono essere definiti Skynet, non la vostra applicazione di m...". Slapper e Sinit sono due network worm piuttosto avanzati, capaci di realizzare una rete Peer-to-peer tra le macchine infette, un espediente che consente loro di ottimizzare i tempi di propagazione e ottenere un maggior controllo su tutte le istanze infettive: evidentemente gli autori di Mydoom hanno voluto farsi gioco della povertà tecnica dei rivali, paragonandoli a più illustri predecessori. Bagle.j e' ancora più esplicito: "Hey Netsky [...] wanna start a war?" ("vuoi iniziare una guerra?"). In Netsky.f, scoperto stamattina, la sprezzante risposta "Bagle - you are a looser!!!!" ("Bagle - sei un perdente!!!!"). La situazione e' poco piacevole per gli utenti, che sono le prime vittime di questo conflitto fra 3 gruppi di virus writer determinati e accaniti; la continua scoperta di nuove varianti costringe ad un aggiornamento costante dei propri antivirus e dei filtri sulla posta elettronica. Naturalmente, le precauzioni tradizionali sono sempre valide; attenzione agli allegati nella posta elettronica, a prescindere dall'icona mostrata e da quanto sembri realistico il messaggio che li accompagna. Tutti i siti dedicati alla security contengono suggerimenti su come proteggersi e i produttori di antivirus rilasciano puntualmente gli aggiornamenti per le nuove minacce. Specialmente in questo periodo di Guerre Virali, la massima prudenza e' d'obbligo. |
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I LABORATORI MCAFEE AVERT ASSEGNANO UNA VALUTAZIONE DI RISCHIO MEDIA AI VIRUS W32/BAGLE.H@MM E WW32/BAGLE.J@MM |
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Beaverton, 4 marzo 2004. Mcafee Avert (Anti-virus Emergency Response Team), la divisione di ricerca anti-virus di Network Associates, ha assegnato una valutazione di rischio Media ai worm W32bagle.h@mm e W32bagle.j@mm. Bagle.h, utilizza un proprio motore Smtp per costruire messaggi in uscita con allegato un file .Zip protetto da password e contiene un componente per l'accesso remoto. Bagle.j è un worm che costruisce messaggi in uscita con un'estensione .Exe e .Pif oppure anch'esso un file Zip protetto da password. I worm hanno le stesse caratteristiche dei precedenti Bagle, due dei quali hanno una valutazione di pericolosità Media. I laboratori Mcafee Avert hanno rilevato ieri in giornata i primi esempi dei worm, e hanno ricevuto più di 100 esempi di Bagle.h e dozzine di Bagle.j, segnalati sia dagli utenti Mcafee Security sia dal virus stesso auto-generatosi in tutto il mondo. La maggior parte dei virus Bagle.h e Bagle.j sono diffusi tramite lo sfruttamento degli indirizzi e non da clienti infetti. Questo è quanto accade attualmente anche con la maggior parte dei virus, di cui le famiglie più pericolose sono quelle di Mydoom, Bagle e Netsky. Mcafee Avert consiglia ai propri utenti di aggiornare i sistemi con i Dat 4330 per assicurarsi la protezione contro le attuali minacce Bagle.h e con i Dat 4332 per quanto riguarda Tutte le minacce di Bagle. Inoltre nel Dat 4332, Mcafee Avert ha aggiunto una protrezione ulteriore per la variante di Mydoom.g, che Avert ritiene prossima a colpire. Al momento questa variante di Mydoom è ritenuta di livello Basso di pericolosità ma Avert ne sta osservando lo sviluppo. Ulteriori dettagli sulle minacce attualmente con livello Bsso di rischio, sono disponibili all'indirizzo http://vil.Nai.com/vil/content/v_101072.htm Sintomi - I worm Bagle.h e Bagle.j sono worm Internet mass mailer che raccolgono gli indirizzi da file locali, che poi utilizzano per inviarsi inserendoli nel campo "From" dei messaggi email. In questo modo il ricevente non è in grado di visualizzare il mittente reale. Il worm quindi attiva il componente di accesso remoto del virus, che "ascolta" la porta Tcp 2745 alla ricerca di connessioni remote. Gli utenti devono cancellare immediatamente qualsiasi messaggio che contiene quanto segue: Bagle.h Bagle.j From: (l'indirizzo è falsificato) From: (l'indirizzo è falsificato Subject: Subject: ^_^ meay-meay! E-mail account security warning. ^_^ mew-mew (-: Notify about using the e-mail account. Hey, dude, it's me ^_^ :P Warning about your e-mail account. Argh, i don't like the plaintext:) Important notify about your e-mail account. I don't bite, weah! Email account utilization warning. Looking forward for a response :P Notify about your e-mail account utilization E-mail account disabling warning. Body Text: Greeting · Dear user of (user’s domain), · Dear user of (user's domain) gateway e-mail server, · Dear user of e-mail server "(user’s domain) ", · Hello user of (user’s domain) e-mail server, · Dear user of "(user's domain) " mailing system, · Dear user, the management of (user’s domain) mailing system wants to let you know that, Patologia Una volta eseguiti, il worm Bagle.h si autoinvia come file .Zip protetto da password, dove la password è inclusa nel corpo del messaggio, mentre il worm Bagle.j si autoinvia agli indirizzi trovati sul sistema infetto come .Exe, .Pif o anch'esso come archivio .Zip protetto da password, con password inclusa nel corpo del messaggio. Il virus quindi utilizza la porta Tcp 2745 alla ricerca di connessioni remote che tentano di avvisare l'autore del virus che il sistema infetto è pronto ad accettare comandi, contattando diversi siti web, richiamando uno script Php sui siti remoti. In particolare, il worm Bagle.h contatta ogni 27,8 ore i siti web http://postertog.De/scr.php http://www.Gfotxt.net/scr.php and http://www.Maiklibis.de/scr.php Come i loro predecessori, questi worm controllano la data del sistema: il worm bagle.H smette di propagarsi se la data corrisponde al 25 marzo 2005 o successivi, mentre il worm bagle.J diventa inattivo a partire dal 25 aprile 2005 o successivi. Cura Informazioni aggiuntive e le cure per questi worm sono disponibili sul sito Network Associates Mcafee Avert agli indirizzi http://vil.Nai.com/vil/content/v_101068.htm (bagle.H) e http://vil.Nai.com/vil/content/v_101071.htm (bagle.J). |
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I CREATORI DI BAGLE, MYDOOM AND NETSKY INGAGGIANO UNA PERICOLOSA GUERRA L’UNO CONTRO L’ALTRO. KASPERSKY LAB RILASCIA PRONTAMENTE UNO SPECIALE AGGIORNAMENTO ANTI-VIRUS |
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Milano 4 marzo 2004 – Kaspersky Lab, società internazionale specializzata nello sviluppo di software per la sicurezza dei dati rappresentata in Italia da Questar informa tutti gli utenti che oggi, in sole tre ore, ha rilevato 5 nuove modifiche di famosi virus: Bagle.i e Bagle.j, Mydoom.f e Mydoom.g e Netsky.f. Kaspersky Lab ha prontamente rilasciato uno speciale aggiornamento anti-virus che protegge dai programmi infetti, ma la situazione si è ulteriormente complicata per il fatto che questi si sono diffusi assai rapidamente e allo stesso tempo è scoppiata una pericolosa guerra fra i tre principali gruppi di cyber-criminali. Ogni nuova modifica del virus contiene infatti un messaggio diretto al gruppo rivale e nessuno di loro risparmia accuse e invettive… "Netsky.c" we are the skynet - you can't hide yourself! - we kill malware writers (they have no chance!) - [Lamerz-->]mydoom.f is a thief of our idea! - -< Skynet Av vs. Malware >- - "Netsky.f" Skynet Antivirus - Bagle - you are a looser!!!! … nemmeno nelle risposte: "Mydoom.f" to netsky's creator(s): imho, skynet is a decentralized peer-to-peer neural network. We have seen P2p in Slapper in Sinit only. They may be called skynets, but not your shitty app. "Bagle.i" Hey, Netsky, fuck off you bitch, don't ruine our bussiness, wanna start a war ? "Bagle.j" Hey, Netsky, fu** off you bitch! Questo scambio di “cortesie” fra gruppi underground ha peggiorato indubbiamente la situazione su Internet, causando un “serio avvenimento epidemiologico”. Quest’ultimo episodio può infatti indurre qualcuno a pensare che Internet si sia trasformato irrevocabilmente in un sanguinoso campo di battaglia tra virus. “E’ difficile immaginare una situazione più comica: un manipolo di scrittori di virus sta giocando impunemente sul web e nessun membro della Internet Community può intraprendere un’azione decisiva per fermare questa situazione”, commenta Eugene Kaspersky, Direttore del settore Ricerca Anti-virus di Kaspersky Labs e prosegue “Non è che non ci sia nessuno che voglia cambiare la situazione, ma è l'architettura di Internet che non consente la sicurezza delle informazioni, questo è il vero problema” Kaspersky Lab precisa che avvenimenti simili continueranno a verificarsi sempre più frequentemente fino quando non verranno introdotti metodi efficaci per la prevenzione, rilevazione e neutralizzazione degli attacchi e, soprattutto, finché i creatori di virus non verranno perseguiti legalmente. Se non si agirà in tal senso, tutti i tentativi di neutralizzare gli attacchi saranno puramente reattivi ed è chiaro che con difese passive e non coordinate non si riuscirà mai a cambiare in modo significativo la situazione. |
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CRESCE LA CONSAPEVOLEZZA DEGLI UTENTI VERSO IL FURTO DI IDENTITÀ DIGITALI, MA LA FIDUCIA RESTA BASSA. I RISULTATI DI UN’INCHIESTA DI RSA SECURITY |
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Milano, 4 marzo 2004 – I risultati di un’indagine condotta da Rsa Security hanno dimostrato un notevole divario fra la consapevolezza dei consumatori nei confronti del furto di identità digitali e la loro capacità di proteggersi da questo rischio. Nonostante le preoccupazioni, la maggior parte dei consumatori sembra continuare ad affidarsi a password deboli, cosa che aumenta in modo incisivo i rischi di esposizione al furto di identità. “Sebbene la pubblica amministrazione, i servizi finanziari e il comparto della sicurezza abbiano fatto grossi passi avanti rispetto allo scorso anno per aumentare la consapevolezza nei confronti del furto di identità e incoraggiare l’adozione di policy di sicurezza, le organizzazioni devono proseguire in questa direzione se vogliono vedere aumentare la fiducia dei consumatori nei confronti del business online”, ha dichiarato John Worrall, vice president worldwide marketing di Rsa Security. “I consumatori devono potersi sentire sicuri quando effettuano transazioni online o le aziende non realizzeranno mai il potenziale di risparmio sui costi e aumento di fatturato offerti da Internet”. Consapevolezza del furto di identità e sensazione di sicurezza L’indagine, condotta per il secondo anno consecutivo da Opinion Research Corporation e commissionata da Rsa Security, ha messo a confronto comportamenti, percezioni e policy di sicurezza dei consumatori di oggi rispetto a quanto rilevato lo scorso anno. A oltre 1.000 consumatori sono state sottoposte una serie di domande relative alla consapevolezza delle problematiche di sicurezza, al sentirsi protetti e all’uso di strumenti disponibili per proteggersi dal rischio di furto di identità e di attacchi informatici. Alla domanda “Qual è il vostro grado di informazione oggi riguardo il furto di identità rispetto allo scorso anno” il 63% si è detto “Più informato”. Tuttavia, il 49% di questi non si considera affatto più sicuro e il 26% addirittura più vulnerabile rispetto al 2003. Solo il 18% degli intervistati si sente più protetto quest’anno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, e di questa percentuale oltre la metà attribuisce questo aumento della sicurezza alla propria personale salvaguardia, mentre meno del 30% lo indica gli avanzamenti della tecnologia di sicurezza e le modifiche delle policy e procedure bancarie. “Essere consapevoli del furto di identità rappresenta certamente il primo passo avanti, ma le organizzazioni devono fare ancora molta strada se vogliono che i consumatori si sentano sicuri”, ha aggiunto Worrall. L’uso di password aumenta la vulnerabilità Secondo i risultati dell’indagine, parte della vulnerabilità è il risultato di una scarsa gestione di Pin e password per l’accesso ai servizi online, sistemi desktop, Atm e altri servizi elettronici. Circa due intervistati su tre (63%) utilizzano meno di cinque password per l’accesso a tutte le informazioni elettroniche e oltre uno su dieci (15%) utilizza solo una password per tutto. “I consumatori hanno la falsa impressione che le password offrano sicurezza sufficiente per proteggere le informazioni personali”, continua Worrall. “Le organizzazioni lungimiranti con un gran numero di persone che accede a informazioni elettroniche - clienti, dipendenti, partner – riconoscono che forme di autenticazione più affidabili rivestono un’importanza critica per la sicurezza di informazioni importanti, comprese le informazioni personali e i patrimoni dell’azienda”. Ad esempio, Rsa Security ha recentemente annunciato la collaborazione con Microsoft per offrire elevata sicurezza ai clienti enterprise di Microsoft Windows, sostituendo le password statiche con autenticazione forte a due fattori. Inoltre, la soluzione per l’autenticazione a due fattori Rsa Securid è stata recentemente adottata da istituzioni finanziarie e organizzazioni che operano con l’e-business per offrire a clienti e partner un accesso più sicuro alle informazioni elettroniche. “Guidiamo una tendenza verso la sostituzione delle password con metodi migliori di autenticazione”, ha aggiunto Worrall. “L’aumento di tale tendenza consentirà di colmare il divario tra la consapevolezza dei consumatori nei confronti del furto di identità e la loro effettiva protezione contro questo rischio”. Altri risultati dell’indagine: - I consumatori sono oggi meno disposti a offrire ai commercianti online informazioni personali rispetto allo scorso anno. Se nel 2003, il 35% era riluttante a fornire informazioni personali, quest’anno la percentuale ha raggiunto il 44%. ·- L’impatto di minacce fisiche alla sicurezza, come il terrorismo, l’11 settembre e la guerra in Iraq hanno oggi meno effetto sulla consapevolezza dei consumatori riguardo alle problematiche di sicurezza di quanto non ne avessero nel 2003, mentre le minacce informatiche come il furto di identità, i virus e lo spamming stanno avendo maggiore effetto. ·- I consumatori ritengono che la responsabilità principale della protezione dal furto di identità ricada sugli individui e le rispettive istituzioni finanziarie. Alla domanda “Quale dei seguenti è da ritenersi ‘Molto responsabile’ per la vostra protezione dal furto di identità”, il 65% ha indicato se stesso, il 53% le banche e le istituzioni finanziarie, il 29% l’entrata in vigore di leggi apposite, il 27% la pubblica amministrazione e il 24% i commercianti (era possibile fornire più di una risposta). Metodologia dell’indagine L’indagine composta da nove quesiti sulle attitudini, percezioni e policy di sicurezza dei consumatori è stata condotta a livello nazionale, telefonicamente su un campione di 1.022 adulti nel periodo dal 29 gennaio al 1 febbraio 2004 da Opinion Research Corporation. Il margine di errore è del 3% per i risultati basati sull’intero campione. |
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FASTWEB SCEGLIE LA SICUREZZA DI MCAFEE SECURITY MCAFEE VIRUSSCAN FORNISCE SICUREZZA ONLINE AGLI UTENTI FASTWEB |
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Milano, 4 marzo 2004 - Fastweb, il principale operatore alternativo italiano di servizi di telecomunicazione a larga banda, e Network Associates Inc. (Nyse: Net), il principale fornitore di soluzioni per la prevenzione delle intrusioni, annunciano il lancio del servizio anti-virus, in modalità Asp, per tutti gli abbonati Fastweb. Per garantire sicurezza dalle minacce Internet e dagli attacchi da parte degli hacker, il servizio Fastweb offre ai propri abbonati la sicurezza di Mcafee Virusscan e la comodità di acquistarlo sulla My Fast page (pagina personale dedicata ai clienti Fastweb) e pagarlo direttamente sul Conto Fastweb "Con questa iniziativa intendiamo offrire ai nostri abbonati soluzioni di sicurezza complete attraverso le migliori funzionalità anti-virus garantite dal principale fornitore del mercato,” afferma Vincenzo Scarlato, Marketing Manager Clienti Residenziali e Piccolo Business, di Fastweb “rispondendo tempestivamente a una richiesta che si fa costantemente più urgente. La sicurezza online è una delle principali preoccupazioni degli utenti di Internet, e in particolare degli utenti broadband. Grazie alla velocità della connessione Fastweb è davvero enorme la quantità di dati che possono essere scaricati sul proprio Pc ed il numero di siti Internet che è possibile visitare: con le soluzioni di Mcafee Security il Cliente Fastweb unisce alla facilità di navigazione anche la tranquillità di poter evitare virus e minacce che possono venire dal mondo Internet.” "Le recenti minacce come Lovesan e Sobig, il più recente attacco di Bagle hanno dimostrato la necessità di installare sui propri Pc tecnologie di sicurezza complete, aggiornate e semplici da utilizzare”, afferma Sergio Vantusso, Marketing Manager Smea Network Associates, Mcafee Security. "Network Associates è lieta di collaborare con Fastweb per offrire protezione online completa tramite un’offerta avanzata di servizi web che siamo certi riscontreranno un sempre maggior successo da parte degli utenti, grazie alla possibilità di navigare liberi e sicuri, in modo semplice ed economico”. Questi servizi avanzati offrono agli utenti soluzioni desktop che vanno oltre la semplice protezione della posta elettronica, salvaguardandoli dalle minacce che arrivano da programmi di instant messaging, condivisione di file peer-to-peer, file scaricati da Internet e molto altro ancora. Mcafee Virusscan è un software anti-virus completamente automatico che protegge il Pc, i file e la rubrica di posta da virus, worm e trojan pericolosi come Sobig, Lovesan, Nimda, Code Red, Mydoom, Bagle e Netsky. Il prodotto è offerto ai clienti Fastweb per andare incontro alle esigenze di chi da casa o da un piccolo ufficio desidera la libertà di collegare il proprio Pc a Internet senza preoccupazioni e navigare senza restrizioni. L’antivirus gestito da Mcafee controlla regolarmente la disponibilità on-line di aggiornamenti e chiede automaticamente al cliente se desidera scaricare e installare le eventuali versioni nuove. Indipendentemente dalla quantità di miglioramenti o di aggiunte implementati nel servizio, è garantita una protezione aggiornata per l'intera durata dell'abbonamento e al costo di un unico conveniente abbonamento mensile. |
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INFERENTIADNM: SI DIMETTE IL CONSIGLIERE FEDERICO RAMPOLLA |
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Milano, 4 marzo 2004 – Inferentia Dnm S.p.a. Rende noto che il consigliere Federico Rampolla ha rassegnato le proprie dimissioni dal consiglio di Amministrazione della società. La società esprime il suo ringraziamento per l’importante contributo e la preziosa attività forniti da Federico Rampolla. “Le sue competenze professionali e la sua esperienza del settore – dichiara Enrico Gasperini presidente del Consiglio di Amministrazione - sono state fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi societari sui quali abbiamo lavorato fin dalla quotazione, ovvero di diventare il leader europeo nel marketing relazionale e interattivo. Sono sicuro che il rapporto di collaborazione con Federico Rampolla continuerà anche in futuro al di là del suo ruolo di Consigliere.” Federico Rampolla ha dichiarato: “Le mie dimissioni seguono un impegno preso con gli azionisti che aveva come obiettivo quello di aiutare Inferentia Dnm in una fase delicata di cambiamento e di riposizionamento. Ho fatto parte di un team che è riuscito a raggiungere importanti risultati che permetteranno ad Inferentia Dnm di continuare con successo la sfida intrapresa. Desidero ringraziare tutti per l’intensa esperienza intrapresa.” |
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NUOVO SOFTWARE GEO PER LA PROGETTAZIONE DEGLI IMPINTI DI TERRA |
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Milano, 4 marzo 2004 - Geo, il nuovo Software Cei per la progettazione degli impianti di terra in conformità alla Norma Cei 11-1 e alla Guida Cei 11-37. Geo calcola la resistenza di terra e traccia l’andamento del potenziale sul terreno per dispersori di qualunque forma, disegnato ad hoc oppure scelto in un elenco predefinito, aiutando così il progettista a dimensionare l’impianto di terra in bassa, media o alta tensione in conformità alle prescrizioni normative. In tal modo, è possibile verificare la protezione contro i contatti diretti valutando la tensione di contatto e confrontandola con i limiti stabiliti dalle norme. Come per gli altri Software Cei, Geo è fornito con una chiave hardware e con un pratico Manuale d’uso che contiene le istruzioni per l’installazione e gli esempi applicativi relativi al caso di un dispersore di una cabina Mt/bt e di un dispersore in un impianto alimentato in At che illustrano, passo per passo, il percorso che porta alla scelta di un dispersore a partire dalla determinazione delle tensione di contatto ammissibile e della corrente di guasto a terra, per arrivare così al calcolo della resistenza di terra e alla valutazione dei risultati in base alla conformità alle prescrizioni normative. Geo stampa i risultati dei calcoli e il disegno della geometria del dispersore che possono essere allegati dal progettista alla propria relazione di progetto. Geo è un programma realizzato per il Cei dal Professor Riccardo Tommasini nell’ambito di una ricerca sui metodi di analisi degli impianti di terra effettuata dal Dipartimento di Ingegneria Elettrica Industriale del Politecnico di Torino. |
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KODAK ITALIA: + 130% 150% DI FATTURATO SUGLI SCANNER A DI BASSO VOLUME. UN ANNO DI SUCCESSI PER LA DIVISIONE COMMERCIAL DOCUMENT IMAGING INTERVISTA A FRANCO FERRARIO, SALES MANAGER CAPTURE & IMAGELINK DELLA DIVISIONE COMMERCIAL DOCUMENT IMAGING DI KODAK ITALIA |
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Milano, 4 marzo 2004 - La divisione di Kodak dedicata alla commercializzazione di soluzioni di Document Imaging ha recentemente annunciato i propri positivi risultati di vendita relativi all’anno fiscale 2003. Dai dati emerge una forte crescita del fatturato relativo agli scanner di basso volume che hanno segnato una crescita di circa il 130 %. 150%. Questo risultato rappresenta un record nello scenario internazionale ponendo la divisione italiana al numero uno in Europa per crescita concretizzata. Anche la commercializzazione degli scanner a medio e alto volume e le soluzioni per l’archiviazione dei dati su microfilm hanno consolidato numeri positivi consentendo alla multinazionale americana di riaffermare il proprio ruolo di azienda leader del settore. “Ingegner Ferrario, quali sono, a suo avviso, i fattori che hanno determinato risultati così positivi per Kodak in un anno sofferto per molti operatori del settore Ict ?” Siamo certi che la qualità tecnologica e l’affidabilità dei nostri prodotti siano il principale i principali elementi elemento che hanno determinato il raggiungimento di questi risultati positivi. Un buon supporto è stato apportato fornito senz’altro anche dalla nostra rete di dai nostri Distributori e di Partner sul territorio che hanno contribuito, con il loro commitment costante, al conseguimento di questi successi. Il mercato ci ha premiato per essere stati innovativi, per avere rilasciato, al momento giusto, soluzioni al top delle prestazioni come l’ultimo scanner a di basso volume della dell’affermatissima famiglia i200, l’i280, in grado di rappresentare lo stato dell’arte delle performance nel proprio ambito di applicazione. Anche il rapporto qualità/prezzo dei nostri prodotti si è rivelato vincente e ci ha consentito di conquistare alla concorrenza importanti quote di mercato. Inoltre Kodak è l’unica società che opera con un servizio di assistenza tecnica diretto e presente su tutto il territorio nazionale, certificato Vision 2000 a supporto degli investimenti dei nostri clienti. “In quali settori avete identificato le più rilevanti dinamiche di sviluppo?” Direi nel settore delle medie imprese, in particolare nel comparto trasporti. Anche i Centri Servizi hanno dato ottimi segnali di sviluppo del business. Un caso degno di nota è infine il mondo della Pubblica Amministrazione che in questi mesi ci ha dato grandi soddisfazioni confermando un trend di crescita assolutamente al di sopra delle previsioni diventando uno dei nostri principali mercati target in termini di incremento di nuove installazioni e soluzioni vendute. “Quali evoluzioni prevedete per questo mercato nel 2004?” La velocità di entrata nel 2004 per la nostra Divisione è stata più che soddisfacente. Il mercato è in movimento e si nota una maggiore propensione da parte di imprese ed enti pubblici ad investire in soluzioni di Document Imaging, Data Capture e Data Collection che rappresentano un supporto indispensabile all’evoluzione dei processi interni ed esterni di comunicazione e archiviazione. Rapidità, efficienza, sicurezza e flessibilità nella gestione dei dati sono sempre più al centro dell’attenzione di tutte le organizzazioni. Questo dato ci conferma che quest’anno ci sarà molto da fare per rispondere in modo concreto e positivo a queste esigenze sempre più manifeste. La sfida ci stimola e vogliamo replicare i successi finora conseguiti. Anche la nostra organizzazione si è infatti evoluta in questi ultimi mesi per rispondere al meglio a queste dinamiche di mercato, ottimizzando ulteriormente le proprie risorse e i processi organizzativi. Abbiamo in programma, per il prossimo futuro, una serie di iniziative molto interessanti che ci porteranno, insieme ai nostri Partner, sempre più vicini alla nostra clientela. La prima di queste sarà la partecipazione al prossimo Forum dedicato alla Pubblica Amministrazione, il Forum P.a. 2004, che avrà luogo alla Fiera di Roma dal 10 al 14 maggio |
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UNA NUOVA SEDE PER DATAMAX |
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Roma, 4 marzo 2004 - Datamax, leader nella distribuzione dei migliori brand hardware e sistemi integrati a valore aggiunto per le medie e grandi imprese, prosegue la propria strategia di investimento nel futuro inaugurando la nuova sede nel quartiere romano di Tecnocittà, in via Zoe Fontana 220, palazzo B3. L’innovativa struttura ospita gli uffici commerciali e amministrativi dell’azienda, mentre il magazzino e l’assistenza tecnica rimangono ubicati nella storico sede di via Rocca di Cave 29. L’ampliamento degli spazi a disposizione consentirà all’azienda di ottimizzare la propria organizzazione interna, in vista del raggiungimento di una reale e concreta Customer Satisfaction. Proprio in quest’ottica l’Assistenza Tecnica è stata dotata di una linea telefonica prioritaria che agevolerà il raggiungimento delle varie divisioni tecniche con il nuovo numero: 06/4129161 r.A. Datamax conferma quindi, la volontà di proseguire la politica di forti investimenti anche in strutture qualificate, finalizzato all’acquisizione di ruolo di leadership nel mondo della integrazione tecnologica e dei servizi professionali. “Considerando la forte crescita di Datamax negli ultimi anni, risultava fondamentale una riorganizzazione degli spazi. La nuova sede è una risposta concreta a questa esigenza che ci consentirà di implementare nuovi servizi a supporto dei nostri clienti”, ha affermato Lorenza Ferrini, Vice Presidente Datamax. |
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CISCO SYSTEMS PRESENTA LA FUNZIONALITA’ POWER OVER ETHERNET BASATA SULLO STANDARD 802.3AF DISPONIBILE PER LA PROPRIA SERIE DI SWITCH INTELLIGENTI CATALYST |
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Milano, 4 marzo 2004 – Cisco Systems Inc. Ha recentemente annunciato il completo supporto allo standard Ieee 802.3af Power over Ethernet (Poe) da parte della propria famiglia di switch intelligenti Catalyst. La funzionalità Power over Ethernet consente la fornitura di corrente continua sullo stesso cavo in rame del collegamento Ethernet e permette ai clienti di integrare un’ampia serie di nuovi dispositivi di rete alimentati alla propria infrastruttura Lan attuale. Incluse nell’annuncio di oggi le line card Poe 10/100/1000 e 10/100 conformi allo standard 802.3af per le piattaforme di switching modulari Cisco Catalyst 6500 e 4500, le nuove opzioni Poe per il Catalyst 3750 e una nuova famiglia switch Catalyst 3560 Poe standalone. Inoltre, per il Catalyst 6500, Cisco Systems sta introducendo un nuovo modulo 10/100 a 96 porte e con slot singolo e con scheda figlia opzionale Power over Ethernet 802.3af per fornire implementazioni flessibili e ad alta densità in un’architettura compatta. Con l’adozione di queste opzioni, i clienti sono in grado di ridurre i costi Tco (total cost of ownership) e standardizzarsi sulle piattaforme Catalyst per indirizzare i requisiti delle loro reti end-to-end. Cisco Systems è stata tra i pionieri nello sviluppo della tecnologia Power over Ethernet effettuando nel 2000 le prime implementazioni. Oggi, i clienti possono utilizzare l'alimentazione basata sullo standard 802.3af abilitando il supporto a un’ampia serie di dispositivi alimentati di nuova generazione così come di nuove applicazioni basate sulla rete. "Con la definizione dello standard Ieee 802.3af, gli utilizzi potenziali delle porte Ethernet alimentate includono già i telefoni e gli Access Point Wlan," ha dichiarato Dave Passmore, Research Director presso Burton Group. “Grazie ad un numero di prodotti alimentati via Ethernet già disponibili sul mercato - compresi access point Bluetooth, picocelle Gsm, telecamere di video sorveglianza basate su web, terminali di controllo di raccolte di dati, regolatori dell’illuminazione e print server - gli utenti potranno beneficiare dell’integrazione di diversi dispositivi di rete all’interno di un unica rete. Oltre ad eliminare l'esigenza di corrente alternata locale e al risparmio finanziario che ne deriva, un punto interessante della tecnologia Poe è il fatto che rappresenta l'unico esempio di alimentazione globale con una tensione e una spina comune." "L'integrazione della funzionalità Power over Ethernet 802.3af al portfolio di switch Cisco Systems rappresenta un importante sviluppo che consente di usufruire di nuove applicazioni basate sulla rete e di ridurre i costi di cablaggio, permettendo l’implementazione delle più moderne soluzioni di video sorveglianza su Ip di Sony," ha dichiarato Steve Baker, Vice President delle soluzioni di sorveglianza per la Business Solutions Division di Sony Electronics. "Le nostre offerte di video sorveglianza su Ip, incluse le video camere di monitoraggio, server e software sofisticati, possono essere integrati con la nuova famiglia di switch Catalyst Cisco Systems per fornire ai clienti un'infrastruttura convergente con la possibilità di includere video camere per una copertura ottimale”. Ampliamenti agli chassis modulari per i Cisco Catalyst 6500 e 4500 Oltre alla line card a 96 porte, il Cisco Catalyst 6500 integra una scheda figlia Poe 802.3af aggiornabile e disponibile per i moduli 10/100/1000 e 10/100 a 48 porte annunciati nel 2003. L’aggiornabilità permette ai clienti una migrazione rapida ed efficace, diminuendo allo stesso tempo i costi Tco e ottimizzando il valore degli investimenti. Con queste nuove opzioni, Cisco Systems conferma il proprio impegno nella fornitura di densità di porta senza precedenti in grado di fornire funzionalità di alimentazione ed elevate prestazioni, offrendo allo stesso tempo ai clienti la massima flessibilità di implementazione e protezione dell’investimento. Le nuove soluzioni per i Catalyst della serie Cisco 4500 ampliano ulteriormente le opzioni Ethernet e Power over Ethernet con i nuovi moduli 10/100/1000 e 10/100 a 48 porte. Tali moduli sono compatibili con tutti i supervisor engine e si collocano nella strategia Cisco Systems di sviluppo di densità di porta leader di mercato per le opzioni Poe sulla propria linea di Catalyst. Ampliamenti alla serie Cisco Catalyst 3750 e al nuovo modello Catalyst 3560 Sia i nuovi modelli di switch della Serie Catalyst 3750 con tecnologia di Stackwisetm che la nuova famiglia di switch Cisco Catalyst 3560 Poe 10/100 a configurazione fissa, ampliano la flessibilità di implementazioni Poe con configurazioni switch stackable e fisse 10/100 a 48 e 24 porte. Entrambe le famiglie supportano lo Smi (Standard Multilayer Software Image) e l’Emi (Enhanced Multilayer Software Image) per una maggiore flessibilità di implementazione. Gestione intelligente dell’alimentazione e protezione dell’investimento Tutti i prodotti Cisco Catalyst 802.3af Power over Ethernet supportano la funzione opzionale di classificazione dell’alimentazione Ieee che permette agli switch di riconoscere i dispositivi end-point alimentati e identificare la quantità di alimentazione necessaria. Inoltre, Cisco Systems amplia il proprio supporto di Power Classification con funzionalità integrate di Intelligent Power Management per consentire una più scalabile gestione della distribuzione dell’alimentazione. Queste nuove funzionalità forniscono controllo e ottimizzazione granulari della ripartizione dell’alimentazione per ciascuna porta Poe, permettendo l’identificazione esatta dei requisiti di alimentazione dei dispositivi e consentendo di riservare, allocare, gestire l’eccesso e prioritizzare la fornitura dell’alimentazione per ciascuna porta nel caso di scarsità di alimentazione dello switch. Inoltre, tutti i prodotti Poe compatibili con lo standard 802.3af supportano l’implementazione Poe pre-standard e sono quindi compatibili con i precedenti dispositivi end point alimentati di Cisco Systems già installati, compresi i telefoni Ip e gli access point wireless. Cisco Systems ha recentemente annunciato il Cisco Ip Phone 7970G con schermo touch-screen a colori, che supporta sia lo standard Poe Ieee 802.3af che il Poe pre-standard di Cisco Systems in una più semplice modalità di alimentazione. |
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