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GIOVEDì
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 25 Marzo 2004 |
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Web alimentazione e benessere | |
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WORKSHOP SULLE OPPORTUNITÀ DI FINANZIAMENTO PER IL SETTORE AGROALIMENTARE |
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L'apre (Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea) organizza un workshop sulle opportunità di finanziamento offerte dalla Commissione europea. Il workshop, che si svolgerà a Latina il 6 aprile, si occuperà degli strumenti a disposizione delle Pmi (piccole e medie imprese) del settore agroalimentare. Infolink: http://www.Apre.it/serviziapre/eventi/giornata.asp?id=590 o: Mara Gualandi Apre Tel.: +39 06 5911817 E-mail gualandi@apre.It http://www.Apre.it |
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NORME SULL'ETICHETTA PER LE CARNE BOVINE |
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Multe salate se manca l'etichetta alla carne bovina in vendita. Dal 17 marzo 2004, giorno in cui è entrato in vigore il decreto legislativo 29 gennaio n.58, sono infatti scattate le sanzioni fino a 12.000 euro per chi la mette in vendita priva dell'etichetta obbligatoria che consente di riconoscere Stato di origine, allevamento, macellazione e sezionamento, e di identificare come una vera e propria carta d'identità i capi tramite un codice di identificazione. La carne acquistata nei vari punti vendita deve, dunque, obbligatoriamente riportare in etichetta se è stata ottenuta da un bovino nato, cresciuto e allevato in Italia o se si tratta di un capo nato in un altro Paese, cresciuto e macellato in Italia o ancora se la carne proviene da un animale nato, cresciuto e macellato in un altro Paese. Http://www.governo.it/governoinforma/dossier/etichetta_carni/index.html |
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SIMPOSIO INTERNAZIONALE SUL NOCE |
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Dal 7 al 9 novembre si svolgerà a Napoli un simposio internazionale sul noce. La riunione tratterà gli aspetti biologici, la diffusione e le difese del noce. Le discussioni scientifiche saranno organizzate in gruppi e si occuperanno della pianta nei suoi differenti aspetti: frutti, legno e altri prodotti. Le sezioni scientifiche intendono creare un collegamento tra le comunità di scienziati, tecnici e utilizzatori. Verrà illustrata sia la ricerca di base che quella applicata. Infolink: http://www.Walnut2004.sistemacongressi.com |
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UE: TRA I FRUTTI DOP E IGP TRIONFA LA MELA MA IN ITALIA C’E SOLO QUELLA DELLA VAL DI NON
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Primi nel comparto ortofrutticolo, con 37 prodotti certificati per un valore di circa 75-80 milioni di euro al consumo, gli Italiani diventano ultimi nel campo della frutta fresca Dop: possono vantare solo 2 denominazioni (la Mela della Val di Non e il Fico d’India dell’Etna) sulle 25 attualmente assegnate in Europa. Ma quali sono i frutti più”premiati”? La mela, l’uva, la ciliegia e la pesca. In tutta Europa esistono appena 25 frutti Dop e 32 Igp: 57 denominazioni iscritte nel registro della Commissione Europea su un totale di 132 prodotti ortofrutticoli, che oltre alla frutta fresca includono vari tipi di vegetali, cereali, legumi, frutta secca, riso ecc…. Oltre la metà dei frutti Dop si concentrano su 4 tipologie: mela (5), uva (4), ciliegia (2) e pesca (2). E l’Italia come si posiziona in questo confronto su frutta e verdura di qualità europea? Il nostro Paese conferma – con ben 37 tra indicazioni geografiche e denominazioni di origine protette - la leadership conquistata nel paniere generale delle Dop e Igp, dove risultiamo primi con 134 prodotti su un totale di circa 630, mentre la Francia ci tallona con 133 riconoscimenti. Il mercato dei prodotti Dop e Igp italiani sfiora oramai gli 8 miliardi di euro di valore al consumo, con una quota derivante dall’export di circa 1500 miliardi di euro. Il comparto ortofrutticolo – nonostante sia quello più rappresentato nel paniere italiano delle denominazioni protette - “pesa” ancora relativamente poco (circa l’1%) dal punto di vista economico, con 75-80 milioni di euro di fatturato rispetto ai 4.4 miliardi di euro dei formaggi e i 2.8 miliardi di euro dei salumi e prosciutti. Questi dati relativi al comparto ortofrutticolo di qualità in Europa sono stati elaborati e diffusi dal Consorzio produttori Mela della Val di Non (ben 5000 soci raccolti attorno al marchio Melinda) in occasione della presentazione, a Milano, della Dop concessa sul finire dello scorso anno. Scopriamo così che in Italia la Mela della Val di Non grazie al riconoscimento ottenuto dalla Commissione Europea, diventa al tempo stesso la prima mela e il primo frutto (insieme al Fico d’India dell’Etna) Dop italiano. Mentre sono appena 4 – alle 2 denominazioni già citate si aggiungono anche con il Marrone di San Zeno e il Pomodoro S. Marzano dell’Agro Sarnese Nocerino – le Dop dell’intero comparto ortofrutticolo italiano, su un totale, lo ricordiamo, di una quarantina di prodotti. “Per i 5200 soci del Consorzio produttori Mele della Val di Non – spiega Luca Granata, Direttore Generale di Melinda - si tratta di un importante riconoscimento alla qualità del lavoro svolto in questi anni e agli sforzi per mantenere saldo il legame con il territorio e le tradizioni. Che le mele di queste valli siano davvero tra le migliori del nostro Paese lo sanno i milioni di consumatori che si sono avvicinati in questi anni al nostro prodotto, ora la qualità viene certificata dal massimo organismo europeo preposto alla salvaguardia della tipicità. Questo ci fa piacere, anche perché sottolinea che la mela della Val di Non è un prodotto tipico, coltivato da migliaia di piccoli produttori, nel rispetto delle regole tradizionali che da sempre rendono questa valle famosa nel mondo per le sue mele. Senza dimenticare che si tratta di un prodotto Dop “vero”, nel senso che è effettivamente disponibile in quantità tali da poter arrivare sulle tavole di tutti gli italiani, come il Parmigiano Reggiano e il Prosciutto di Parma. Non è una realtà di nicchia, disponibile solo per pochi fortunati per i numeri ridottissimi della produzione”. L’italia, leader nel settore dell’ortofrutta di qualità in Europa (37 tra Dop e Igp) Un’analisi dei dati raccolti ed elaborati dal Consorzio produttori Mela della Val di Non mostra la situazione del paniere ortofrutticolo Dop e Igp in Europa. L’italia guida la classifica attestandosi saldamente al primo posto, con 37 riconoscimenti complessivi, seguita dalla Spagna (25), dalla Grecia (22), dal Portogallo e dalla Francia (entrambi 19). Se passiamo a esaminare il peso delle Dop sul totale, ci accorgiamo però che l’Italia perde pericolosamente posizioni, con appena 4 Dop contro le 12 di Spagna, Grecia e Portogallo e le 7 della Francia. Il che significa che se in Italia le Dop “pesano” sul complesso dei riconoscimenti ortofrutticoli appena un 10%, nei nostri concorrenti questa percentuale sale dal 37% della Francia al 64% del Portogallo, passando per il 48% della Spagna e per il 55% della Grecia. Al di là di quanto si potrebbe pensare anche denominazioni notissime come l’Arancia rossa di Sicilia, il Cappero di Pantelleria, la Lenticchia di Castelluccio di Norcia, il Limone di Amalfi o di Sorrento, il Pomodoro di Pachino o il Radicchio rosso di Treviso sono infatti tutte Igp. La Mela della Val di Non, 280.000 t. Per un fatturato di 186 milioni di euro La Mela della Val di Non si dimostra quindi un’eccezione, in un panorama italiano nel quale la frutta e verdura di qualità sono quasi sempre Igp e non Dop ed entra nell’esclusivo club delle 5 mele europee a denominazione di origine protetta (vedi scheda a parte), condividendo con la Spagna, il Portogallo e la Grecia il piacere di esprimere la versione più “nobile” del frutto più amato in assoluto dai consumatori. La mela più famosa d’Italia – forte delle sue 16 cooperative, di una produzione media di 280.000 t e di un fatturato che nel 2002-2003 ha toccato i 186 milioni di euro – aggiunge dunque una garanzia in più per chi la acquista. Su ogni golden, renetta e stark delicius commercializzata dal Consorzio Melinda, che porta sul mercato oltre il 95% delle Mele della Val di Non, al celebre marchio ormai ben noto ai consumatori si aggiunge la scritta Dop e una pennellata di verde che vuole richiamare, appunto, la Val di Non, territorio al centro della denominazione attribuita lo scorso settembre dalla Commissione Europea. Il segreto della croccantezza svelato dal Disciplinare di produzione Se la Mela della Val di Non fino ad oggi è stata sinonimo di croccantezza e gusto davvero speciali, oggi arriva il Disciplinare di produzione – obbligatorio per tutte le produzioni Dop – a svelarci il piccolo segreto di questo primato. Scopriamo, infatti che “la vocazione del territorio per la produzione di mele di elevato pregio organolettico-qualitativo è riconducibile alle esclusive matrici geologiche di tipo calcareo-dolomitico e tonalitico, non riscontrabili in altre aree a destinazione frutticola”. Il Disciplinare stabilisce anche la densità d’impianto (non più di 4800 piante per ettaro), regole per la potatura (che deve essere effettuata tassativamente a mano), il periodo in cui è consentito irrigare (da marzo a ottobre), le rese massime (68 tonnellate per ettaro) e impone che la raccolta venga effettuata “esclusivamente a mano e nei mesi di settembre ed ottobre, a seconda della maturazione fisiologica della varietà”. Mele che “sanno di montagna” dunque, che per beneficiare della Dop devono essere della varietà “Golden, Renetta, Red,” prodotte nel “Bacino Idrografico del Torrente Noce ricadente nella Val di Sole e Val di Non, altrimenti chiamate Valli del Noce o Anaunia”, in Provincia di Trento. Nuovi investimenti per l’ammodernamento tecnologico e i risultati della raccolta Il riconoscimento della Dop arriva in un momento importante della storia di Melinda, in coincidenza con un progetto strategico triennale (2003-2005) che ha toccato e sta toccando diversi nodi fondamentali dell’attività del Consorzio stesso: l’adeguamento delle sale di lavorazione – che ha già portato a una revisione dei compiti delle varie cooperativa e a una loro razionalizzazione - prosegue con un ulteriore investimento di 42 mio di euro, che serviranno a realizzare 2 nuovi centri di selezione e confezionamento ad elevata tecnologia (inaugurazione prevista a settembre 2005). L’obiettivo è arrivare a soli 5-6 centri (contro i 16 del 2002) dalla massima efficienza e capacità produttiva, tutti in grado di rispettare i più severi standard internazionali di certificazione (Iso 9001, Brc, Ifs), consentendo l’assoluta tracciabilità del prodotto. Prosegue anche il piano di adeguamento dell’assetto varietale, approvato nel marzo dello scorso anno, che alla fine del 2008 porterà alla produzione di una quantità inferiore di golden (dal 78,6% del totale al 62,4%), una percentuale stabile di Renetta (6%), per veder crescere leggermente le Red delicius (da 8,4% a 10,9%) e in maniera sensibile le Gala (da 1,5% a 6,6%) e le Fuji (da 0,5% a 8,1%). Tutto questo s’inserisce nel quadro di una stagione di raccolta che non è stata delle più felici. A una flessione della produzione del 15% circa (in linea con l’andamento dei principali distretti italiani ed europei) si è aggiunto il danno, riportato dal 15% della produzione, causato dalla gradine. |
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DALLA COLLABORAZIONE FRA DUE GRANDI REALTA’ IMPRENDITORIALI, NASCE IL PROGETTO DI UNA NUOVA AZIENDA VITIVINICOLA TORRACCIA DEL PIANTAVIGNA |
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Se, nel mondo del vino, c’è chi guarda lontano per l’acquisizione di nuovi terreni -l’Italia del Sud o l’estero - c’è anche chi sceglie la strada della massima valorizzazione dei vigneti e dei vitigni locali. Punta sul Nebbiolo un nuovo importante investimento nel Nord del Piemonte di cui sono protagoniste due note aziende italiane: Ponti Spa e Distillerie Francoli Spa. Le due proprietà viticole confinanti (patrimonio storico delle due aziende) si sono accorpate costituendo una nuova realtà vitivinicola: Torraccia del Piantavigna. La nuova azienda agricola si estende su un’area collinare di circa 50 ettari ripartiti tra Ghemme e Gattinara, zona “storica” per la vitivinicoltura della regione, che sarà quasi interamente destinata alla produzione di Nebbiolo doc oltre ai classici Ghemme docg e Gattinara docg. L’obiettivo della collaborazione è dunque la creazione di pochi, selezionati prodotti ottenuti da uno dei vitigni autoctoni più potenti e rappresentativi della regione. Una parte del vigneto sarà dedicata anche all’allevamento della Vespolina, vitigno autoctono dalle interessanti potenzialità espressive. «Considerata la frammentazione che da sempre caratterizza le proprietà viticole sul nostro territorio, questa fusione è strategicamente molto importante - spiega il Presidente Alessandro Francoli — poiché consentirà di produrre vini doc (accanto alle docg Ghemme e Gattinara) in una zona particolarmente vocata, sfruttando un estensione di vigneto a corpo unico che fino ad oggi nessuna azienda del territorio ha mai potuto vantare. Ciò permetterà di esercitare con efficacia controlli e interventi su tutta la filiera produttiva, dalla vigna fino all’imbottigliamento, puntando su livelli assoluti di qualità offerti al consumatore a prezzi di buon senso». L’obiettivo dichiarato è quello di collocare presto la nuova realtà nel circolo virtuoso delle aziende di cui si parla e di cui, soprattutto, si apprezzano i vini. Gli elementi per ottenere risultati positivi, ci sono tutti: una solida ed affermata struttura economica alle spalle, entusiasmo, uno staff tecnico di prim’ordine guidato da Beppe Caviola, autorevole enologo che vanta prestigiose collaborazioni a livello nazionale - coadiuvato dall’altrettanto noto agronomo Federico Curtaz - e l’ambizione di riaccendere sull’intera zona la curiosità e l’attenzione di tutti coloro per i quali il vino di qualità è forte motivo di attrazione. Per due aziende leader nei rispettivi settori di produzione, forte è anche l’impegno per la salvaguardia di una delle identità colturali regionali in sintonia con il manifesto interesse, da parte dei consumatori, per le varietà tipiche di un territorio: puntare su Nebbiolo e Vespolina - e insistere sulla specializzazione della qualità in quest’area di Piemonte - significa interpretare al meglio questa tendenza. L’incremento produttivo dell’azienda determinerà un restyling, per altro già avviato, dell’esistente cantina con l’adozione di nuovi impianti di pigiatura e vinificazione, di un magazzino termocondizionato per l’affinamento dell’imbottigliato e di una nuova area per l’invecchiamento. La produzione di Torraccia del Piantavigna sarà commercializzata a partire da prile 2004 e collocata sul mercato italiano nel circuito dei migliori ristoranti ed enoteche, con una particolare attenzione al territorio del Nord Piemonte, senza dimenticare i mercati esteri. Due emblematiche realtà imprenditoriali un obiettivo comune Due aziende, destinate a essere leader nei rispettivi ambiti produttivi, iniziano a definire e sviluppare la propria attività a partire dalla seconda metà dell’800. Ponti Spa L’atto di matrimonio di Giovanni Ponti, datato 1867, indicava la sua professione: produttore di vino e di aceto: questa è, convenzionalmente, la nascita della Ponti. Oggi l’azienda è leader in tutti i segmenti del settore aceto con quote superiori al 50% e una produzione annua di aceto di vino di oltre 50 milioni di litri. La Ponti opera con cinque stabilimenti produttivi, di cui uno, sito in Vignola (Mo), dedicato unicamente alla produzione e all’invecchiamento dell’aceto balsamico di Modena. Inoltre, con il marchio Peperlizia, Ponti è leader in svariati segmenti delle conserve vegetali sottolio e sottaceto. Soddisfare le esigenze di gusto, servizio e praticità del consumatore con prodotti di qualità superiore, coniugando tradizione culinaria e modernità di gusti, è la “mission” di Ponti. Distillerie Francoli Spa La famiglia Francoli muove i primi passi nel mondo degli alambicchi intorno alla seconda metà del 1800 a Campodolcino, in Val Chiavenna, ma solo nel 1951 Luigi Francoli fonda a Ghemme le Distillerie Francoli. Oggi in azienda si è insediata la quinta generazione di distillatori che continua ad interpretare con passione l’arte del lambiccare, mentre l’azienda stessa si è collocata ai vertici della produzione nazionale per qualità e fatturato. L’attuale Presidente della società, Alessandro Francoli, è anche Presidente dell’Istituto Nazionale Grappa. Entrambe le aziende hanno condotto per decenni un’attività vinicola parallela la cui produzione è stata destinata ad un consumo per lo più locale. Nel corso del 2003 si manifesta il comune desiderio di dare nuovo impulso ad un vigneto e a una produzione che, nonostante la indubbia potenzialità del patrimonio vitivinicolo locale, per troppo tempo non è stata in grado di affermare la propria identità. La fusione dei due vigneti confinanti e la costituzione di una nuova azienda agricola, definisce una proprietà di circa 50 ettari di cui attualmente il 700/o vitati. Nessuna realtà dell’area di produzione del Nebbiolo del Nord Piemonte può attualmente vantare una tale estensione a corpo unico. |
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IL PANE, I SUOI LUOGHI, LE SUE CITTA’ A MANTOVA 21-23 MAGGIO 2004 ALLA SCOPERTA DELLE TRADIZIONI LEGATE ALLA GENUINITÀ DEL PANE
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Il pane alimento principe della tavola, da sempre accompagna ricette e attraversa regioni. Quelle regioni che si ritroveranno a Mantova per la Terza Rassegna Nazionale del Pane: “Il pane, i suoi luoghi e le sue città”, dal 21 al 23 maggio, orario 10-20. Una manifestazione ideata dal Comune di Mantova (in collaborazione con Mantova Expo, Apt, Associazione Città del Pane Altopascio, Sindacato provinciale Panificatori di Mantova Uncom, Confederazione Nazionale Artigianato di Mantova, Unione Provinciale degli Artigiani di Mantova e il contributo di Camera di Commercio e Provincia di Mantova) per far riscoprire la tipicità e la tradizione gastronomica di ciò che può essere definito l’essenza della nostra civiltà e per perpetuare l’arte bianca, espressione del Rinascimento. Anche quest’anno la rassegna avrà il suo clou tra Palazzo della Ragione e le piazze adiacenti del centro storico dove saranno allestiti stand nei quali i panificatori esporranno e metteranno in vendita il proprio prodotto. In Italia c’è un’infinita varietà di pani, se ne contano almeno 350 tipi diversi, per forme e qualità, ciascuno con origini e ragioni simboliche, ciascuno prodotto ancora in maniera artigianale. Una gran parte di questi si potranno degustare durante i tre giorni di kermesse. Panificare come una volta, ma con più fantasia. Sarà il sindacato panificatori a promuovere, in Piazza delle Erbe, dimostrazioni di panificazione e degustazioni di prodotti da forno, molti tipicamente mantovani dal “Baule”, uno dei più antichi, realizzato impastando farina di grano tenero, acqua, lievito madre, sale, al “Chisol”, una schiacciata condita, ai “Tirot”, deliziosi rombi di pane, cipolle e ciccioli, fino al pane dolce come quello con l’uva, ma anche altri prodotti dei paesi presenti. A Palazzo della Ragione faranno bella mostra del proprio territorio alcune delle città italiane aderenti all’’Associazione Città del Pane, con le loro proposte culturali e turistiche. Per la prima volta ci saranno anche città estere gemellate con Mantova, come Nevers-charleville (Francia) e Weingarten (Germania). La manifestazione, infatti, punta a “vendere” attraverso il più comune e straordinario alimento il territorio circostante. Sempre a Palazzo della Ragione sarà allestito un percorso didattico per le scolaresche, una sorta di viaggio ideale tra odore di lievito e calore di forno, in cui poter entrare a contatto con la complessità della vita rurale. Prevista anche una mostra pittorica sempre legata alle varietà di pane. Non mancheranno percorsi guidati, degustazioni a tema, convegni con operatori specializzati, laboratori del gusto, attività didattiche e ludiche dedicate ai bambini. L’intento è quello di diffondere la storia della panificazione artigianale, la cultura legata al recupero delle tradizione e del mangiare bene e sano, la rivalutazione dei sapori autentici. Tra le altre iniziative segnaliamo: un Convegno con la presenza di esperti di panificazione, nutrizionisti, storici, gastronomi, per soddisfare le curiosità di appassionati del tema; “I matrimoni del gusto” che coinvolgerà i pubblici esercizi nell’offerta di degustazioni e originali abbinamenti di pane e prodotti tipici; l’iniziativa “Vetrine di pane” con le vetrine dei negozi del centro storico abbellite e arricchite con decorazioni caserecce dell’alimento più antico della tradizione culinaria. Infolink: www.Comune.mantova.it |
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IL CONSORZIO PER LA TUTELA DEL VINO PROSECCO DI CONEGLIANO VALDOBBIADENE VINO IN VILLA IL PRIMO DISTRETTO SPUMANTISTICO D’ITALIA ACCOGLIE I VINI DEL RENO A CASTELLO DI S. SALVATORE SUSEGANA (TV) 22- 23 MAGGIO 2004
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Il Primo Distretto Spumantistico d’Italia ospita a Vino in Villa il Distretto dei vini del Reno. Proprio così: sebbene il radicamento del Prosecco con il territorio di Conegliano Valdobbiadene sia sempre più forte, grazie al riconoscimento il base alla Legge Regionale 2003 a I Distretto italiano delle Bollicine, questo vino ha scelto per la 7° edizione di Vino in Villa un tema davvero “internazionale”. Il 22 e 23 maggio, infatti, il Festival del Prosecco doc avrà un ospite d’eccezione: il distretto enologico tedesco dello Pfalz che, grazie ad una rappresentanza di produttori, creerà un vero e proprio gemellaggio con le nostre bollicine. Per i due giorni di Vino in Villa il Castello di San Salvatore a Susegana (Tv) (Xiii sec), da secoli proprietà privata dell’azienda vitivinicola Conte Collalto, aprirà le porte all’evento più “spumeggiante”dell’anno… Nelle sue sale, i produttori presenteranno personalmente il meglio del Prosecco doc, oltre 200 etichette, ma vi sarà anche una selezione di Riesling del Reno, a cura delle più famose aziende tedesche. Il convegno di sabato 22 maggio alle ore 17.00 sarà poi un’opportunità unica per conoscere i vini ed il territorio della regione dello Pfalz, una delle aree vitivinicole ed enoturistiche più famose d’Europa, eppure ancora quasi sconosciuta in Italia. L’evento, tuttavia, sarà anzitutto l’occasione per ammirare le bellezze delle colline di Conegliano Valdobbiadene, adagiate ai piedi delle Prealpi trevigiane. Calice alla mano, per due giorni gli appassionati del buon bere parteciperanno al banco d’assaggio dove, sotto la guida attenta dei produttori, degusteranno il meglio del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene 2003 e del Riesling tedesco. Per meglio apprezzare le fruttate bollicine, i visitatori potranno acquistare il calice ideato da Riedel per esaltare le caratteristiche del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene. Realizzato in esclusiva per la denominazione, il calice è creato per aiutare il consumatore a riconoscere in Italia e all’Estero il Prosecco doc: è infatti il solo bicchiere usato dalle aziende di Conegliano Valdobbiadene nelle occasioni ufficiali. Vino in Villa offre infine un week-end per conoscere il mondo del vino divertendosi. Le degustazioni guidate suggeriranno gli abbinamenti dall’antipasto al dolce, mentre un calendario di iniziative pensate“ a…doc”, delizierà il palato dei presenti: dall’incontro con le giovani “promesse” della cucina trevigiana alla degustazione dei prodotti più ricercati del territorio trevigiano e renano. |
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VINI SEDUCENTI PER UNA CITTÀ GENEROSA: A NAPOLI L’ENOLOGIA DELL’ALTO ADIGE, EMOZIONI GUSTO-OLFATTIVE IN UN LUOGO DI FASCINO |
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Con la curiosità e il calore che contraddistinguono lo spirito dei suoi abitanti, Napoli ha accolto il 15 marzo al Grand Hotel Parker’s i leggendari vini altoatesini sfoggiando per l’occasione tutto il suo fascino e la sua bellezza: una cornice assolutamente all’altezza dell’eccellenza di una produzione enologica che sta collezionando un successo dietro l’altro. Con la mostra-degustazione itinerante “In Viaggio con i Vini Alto Adige”, i produttori altoatesini si sono posti l’obiettivo di far conoscere un territorio che si distingue per la qualità e la varietà dei suoi vini, celebri oltre che per la versatilità di accostamenti gastronomici, soprattutto per l’ottimale rapporto qualità/prezzo che li rende unici nell’ambito dell’enologia nazionale. Dopo le tappe 2003 a Milano e Roma, Napoli è stata la scelta primaria per l’esordio 2004 del tour promozionale dei Vini Alto Adige e non ha deluso le aspettative: una grande folla di giornalisti, ristoratori, gestori di wine bar ed enoteche, e soprattutto amanti del vino di qualità hanno riempito le sale del Parker’s per assaggiare i tanto decantati e superpremiati bianchi, rossi, spumanti e passiti altoatesini. Curiosità ed entusiasmo alle stelle durante il Wine Tasting ai banchi d’assaggio delle 26 aziende vitivinicole presenti all’evento, selezionate per rappresentare al meglio questa terra di antiche e nobili tradizioni enologiche: tra esse si contavano rinomate cantine sociali, “blasonate” cantine private e piccoli vignaioli emergenti, tutti accomunati dall’altissimo livello della loro produzione. Viva partecipazione anche ai seminari tenuti dal giornalista esperto di vini Francesco Arrigoni che dell’enologia altoatesina è un entusiasta divulgatore. I numerosi partecipanti al seminario “Eleganza & Seduzione” hanno potuto approfondire la conoscenza dei celebri vini bianchi dell’Alto Adige, attraverso una degustazione guidata che ha preso in esame in particolare i vitigni autoctoni e il fuoriclasse Gewürztraminer, un vino che piace sempre di più e che si è rivelato trainante per la riscossa dei bianchi sui rossi. Il seminario “Corpo & Velluto” era invece dedicato ai “rossisti”: anche in questo caso la degustazione si è concentrata soprattutto sui vini autoctoni, come l’eclettico Santa Maddalena a base di Schiava e il più aristocratico Lagrein che si appresta a diventare il rosso di punta dell’enologia altoatesina. Con la sua innata, calorosa ospitalità Napoli è stata così il teatro di un evento memorabile che ha coinvolto operatori ed enoappassionati della città e di tutta la Campania, con l’adesione anche di ristoratori stellati come Alfonso Iaccarino del “Don Alfonso 1890”. L’entusiasmo per gli affascinanti vini dell’Alto Adige si è toccato con mano e i produttori altoatesini hanno collezionato una volta di più soddisfazioni e ottimismo per il futuro, certi che con la qualità sempre al top e prezzi che non lievitano oltre misura si è sempre vincenti. |
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“AGRIVALTELLINA” 2° FIERA AGRICOLA PROVINCIALE, LA PRIMAVERA IN VALLE 16-17-18 APRILE A MORBEGNO (SO) |
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Storia, innovazione, turismo....Cultura, tradizioni, campionati, concorsi, aste e aule didattiche... Ecco alcuni dei temi e delle attività che animeranno “agrivaltellina”, 2° fiera agricola provinciale, che avrà luogo presso il polo fieristico provinciale e il centro zootecnico di Morbegno (So). Agrivaltellina, rappresentando tutto il mondo zootecnico e agricolo valtellinese, territorio montano da secoli dedito all’allevamento e all’agricoltura, si aprirà a suon di campanacci come vuole la tradizione che invita i contadini al risveglio dei campi, in dialetto “Chamà l’erba”, per propiziare il raccolto e la buona stagione. Una formula inedita e del tutto innovativa che arricchisce la manifestazione di importanti novità: dalle mucche in passerella sotto i riflettori di uno spettacolare ring, alle aste, come voleva la più antica tradizione dei banditori di inizio secolo; dalla ricostruzione della vita in fattoria, l’aia, la stalla, alla scoperta delle tecniche di lavorazione dei campi; dal fascino del cavallo al divertente pony per i più piccini; dalla mungitura di mucche e capre alle degustazioni mirate dei prodotti ottenuti con il loro latte. - Molte le aule didattiche legate al mondo agricolo e della zootecnia, aperte a grandi e piccini: “Erbe medicinali di montagna”, alla scoperta delle erbe medicinali di montagna e delle loro proprietà; “Un cavallo per amico”, dalla toelettatura alla monta; “La mucca di razza Bruna”, e “La capra: un animale curioso” per conoscere dal vivo animali che i bimbi di città non hanno mai visto da vicino. - Brevi seminari informativi: “Allergie e intolleranze: il Latte di Capra”; “Il formaggio e le sue caratteristiche nutrizionali”. - Per trasformare le attività produttive in divertimento ludico sono inoltre previsti alcuni spettacoli: il rodeo di cavalli, le sfilate di mucche e capre accompagnate da intermezzi musicali (bande, cori e folklore locale), aste e concorsi, sbandieratori e comici. - Aspettando la Mostra del Bitto... La Fiera si presenta come un anticipo della Mostra del Bitto che si svolge in Autunno. Il prodotto principe di questa fiera, infatti, frutto della fatica delle lavorazioni invernali, è il Valtellina Casera Dop, ottenuto nelle latterie di fondovalle con il latte prodotto dalle vacche durante il periodo invernale, quando ancora gli alpeggi di produzione del Bitto sono innevati e inaccessibili. Naturalmente Agrivaltellina rappresenta un'occasione unica per scoprire la Valtellina in questo inizio di bella stagione, grazie alle tante proposte: attività di ecoturismo, dal trekking, alle passeggiate a cavallo, alle piste ciclabili; la scoperta delle aziende agricole e degli agriturismi, fino a giungere ad una forma di turismo forse meno conosciuto ma importantissimo, il turismo sociale, grazie al quale antiche lavorazioni e tradizioni rivivono in montagna per merito della collaborazione delle persone e del coinvolgimento di portatori di handicap il cui lavoro viene in tal modo valorizzato. L'intera città di Morbegno e il mandamento che ospita l’evento si animeranno con “sapori di primavera”: ogni ristorante proporrà un menù di antica memoria a base di Valtellina Casera, formaggio che ha ottenuto il riconoscimento Dop per le sue caratteristiche di produzione e per le sue proprietà organolettiche. Per informazioni tel. 0342.601140 |
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IN ALTA BADIA GLI CHEF STELLATI MICHELIN BRINDANO CON I VINI DI MARCOFELLUGA GRAND CHEF’S CUP 2004 A SAN CASSIANO/ALTA BADIA (BZ) |
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Alta cucina, sport, divertimento e solidarietà per una “Tre giorni” tutta da gustare Oltre una settantina tra i più titolati chef internazionali (da 1 a 3 stelle Michelin) si contendono la palma del migliore nella Grand Chef’s Cup 2004, una sfida non solo tra i fornelli ma giocata anche su insolite prove di abilità sulle piste da sci e al volante. A suggellare questo incontro culinario di altissimo livello due grandissime espressioni della famiglia di vignaioli friulani Marco Felluga: il Pinot bianco 2002 di Russiz Superiore e il Carantan 2000 di Marco Felluga, due delle quattro prestigiose realtà (tre in Friuli, con Castello di Buttrio, e una sita in Toscana, la magnifica San Nicolò a Pisignano) occhi fiore all’occhiello dell’enologia italiana. I vini della famiglia Marco Felluga hanno accompagnato sia la serata di benvenuto di lunedì 22 che il brunch in programma martedì 23 marzo alle 11.00 sull’elegante terrazza del Club Moritzino. Infatti, impreziosisce ancora di più questa già eccezionale concentrazione di maître de cuisine, un’altrettanto selezionatissima degustazione dei vini dei migliori produttori italiani. Il programma della Grand Chef’s Cup 2004, nata per iniziativa di Norbert Niederkofler del St. Hubertus, prevedeva per domenica 21 marzo il benvenuto ai partecipanti nell’Hotel & Spal Relais Chateaux Rosa Alpina. La parte agonistica della sfida ha avuto inizio la mattina di lunedì 22 marzo con la distribuzione dei pettorali ai concorrenti e il trasferimento sull’altipiano del Piz Sorega, sede di una spettacolare Combinata sportiva commentata in diretta dal telecronista sportivo Ezio Zermiani. Se la prima mance era costituita da una gara di slalom, la seconda mance nel pomeriggio ha visto gli chef impegnati al volante di fiammanti Audi in un severo driving test basato sui criteri della “guida di sicurezza”. Per tutta la durata della competizione, spettatori e concorrenti erano ospitati, intrattenuti e rifocillati con una degustazione di prodotti tipici curata dal catering di Norbert Niederkofler nel Villaggio realizzato nel parterre dei campi di gara. L’evento clou di martedì 23 marzo è stata invece la Cena di Gala con un menù basato su 6 portate create da altrettanti “Top Chef” selezionati tra i partecipanti alla manifestazione. I proventi del Galà, aperto al pubblico, andranno devoluti a favore di un progetto umanitario promosso dall’alpinista Hans Kammerlander finalizzato alla costruzione di asili e scuole in Tibet. |
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COME SI VALORIZZA IL TURISMO ENOGASTRONOMICO – UN CONVEGNO ALLA UNIVERSITÀ BOCCONI |
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Il sottosegretario Teresio Delfino alla presentazione di una ricerca del Master in Economia del Turismo dell’Università Bocconi Appuntamento il 26 marzo (Aula N03, piazza Sraffa 15, ore 15,30) Il sottosegretario per le Politiche Agricole e Forestali, Teresio Delfino, concluderà, venerdì 26 marzo, i lavori del convegno Enogastronomia: connotazioni e strategie di valorizzazione, nel corso del quale verrà presentata l’omonima ricerca a cura del gruppo di lavoro sul turismo enogastronomico del Master in Economia del Turismo dell’Università Bocconi (Magda Antonioli Corigliano, Giovanni Viganò, Cristina Mottironi e Rodolfo Baggio). L’inizio dei lavori è previsto per le ore 15,30 di venerdì 26 marzo (Aula N03 Velodromo Bocconi, piazza Sraffa 15). Dopo i saluti del rettore della Bocconi, Carlo Secchi, e la presentazione della ricerca, ci sarà un dibattito con Pierdomenico Garrone (presidente Enoteca d’Italia), Alfredo Somoza (presidente Associazione Italiana Turismo Responsabile), Fabrizio Mottironi (presidente Buonitalia), Silvio Barbero (segretario nazionale Slow Food) e Alberto Dragone (direttore editoriale guide, repertori e illustrati De Agostini Editore). Nel corso del convegno sarà presentato il volume Turisti per gusto, a cura di Magda Antonioli Corigliano e Giovanni Viganò (De Agostini Editore, in collaborazione con Associazione Italiana Turismo Responsabile), nel quale confluisce parte dei risultati della ricerca. |
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ASSEGNATO IL 13° PREMIO BRASILE PER LA QUALITÀ DEL CAFFÈ DA ESPRESSO - ILLY ANNUNCIA I VINCITORI DELL'EDIZIONE 2003 DEL PREMIO CHE HA CONTRIBUITO ALLA RINASCITA DELLA QUALITÀ DEL CAFFÈ IN BRASILE |
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A San Paolo illy ha annunciato - durante la cerimonia di premiazione della Xiii edizione del Premio Brasile - i nomi dei cinquanta produttori di caffè vincitori. Ogni anno una giuria internazionale di esperti valuta i campioni di caffè che i produttori brasiliani inviano e assegna, ai primi cinquanta, premi da 700 a 30.000 dollari. I lotti partecipanti hanno inoltre la possibilità di essere acquistati da illycaffè ad un prezzo superiore a quello del mercato. Le iscrizioni pervenute per la Xiii edizione del Premio Brasile per la Qualità del Caffè da Espresso - indetto annualmente da illycaffè - ha nuovamente registrato un primato: 914 i coltivatori iscritti, con un incremento del 12,7 % sul totale dell'anno precedente. La regione del Minas Gerais si riconferma come leader tra i migliori produttori di caffè del Brasile, conquistando le prime dieci posizioni del Premio Brasile. Il primo premio va a João Vitor de Assis, proveniente dalla città di Araponga, situata nella Zona da Mata, a 280 Km da Belo Horizonte. Le cifre relative al numero dei partecipanti sono di particolare rilevanza considerando che, per la partecipazione dei produttori al premio, la quantità di caffè Arabica prodotta nell'anno corrente deve essere pari ad un minimo di 100 sacchi e che ogni produttore può iscrivere solamente un lotto. Sebbene il volume nazionale del raccolto sia diminuito nel corso dell'ultimo anno, aggirandosi sui 38 milioni di sacchi, la quantità di produttori di caffè iscritti alla competizione ha visto un costante aumento, indice di un miglioramento generale nella qualità del raccolto nazionale. Queste cifre aiutano a dimostrare che i rigorosi standard adottati da illycaffè per la selezione di campioni di alta qualità ha inciso sul miglioramento generale della qualità del caffè in Brasile. La selezione viene infatti effettuata utilizzando numerosi metodi: raggi infrarossi, apparecchiature a raggi ultravioletti, mappature e vari sistemi di classificazione (aspetto dei chicchi, colore, tipologia, tenore di umidità, etc.). Promosso da illycaffè sin dal 1991 il Premio Brasile (Prêmio Brasil de Qualidade do Café para Espresso) è nato con l'obiettivo di stimolare i coltivatori a migliorare la qualità del caffè prodotto. Giunto alla sua tredicesima edizione, il concorso ha raggiunto l'obiettivo non solo di migliorare la qualità del caffè brasiliano, ma ha anche aiutato alcune regioni a sviluppare la propria produzione di caffè, tra le quali Minas, Cerrado e la Zona da Mata, le regioni di Pirajù e Mogiana a San Paolo, la zona meridionale di Bahia, Espirito Santo e altri stati. L Premio è una delle iniziative che illy ha intrapreso in Brasile con l'obiettivo di diffondere nel paese la cultura della qualità. Dal 2000, ad esempio, con l'Università di San Paolo ha dato vita all'Universidade illy do Cafè, la prima accademia brasiliana interamente dedicata ad agricoltori e addetti ai lavori sulle tematiche legate alla produzione del caffè. Con sede a Trieste, illycaffè produce e commercializza un'unica miscela di caffè espresso, leader di qualità, con un unico marchio. E' presente in 40.000 tra i migliori ristoranti e coffee bar di più di 100 Paesi nel mondo che ogni giorno servono 5 milioni di espresso illy. A livello globale impiega circa 500 dipendenti. Illy acquista il caffè verde direttamente dai produttori della più pregiata Arabica attraverso rapporti di partnership basati sulla reciproca creazione di valore. Con i migliori coltivatori di caffè nel mondo -- in Brasile, nei Paesi dell'America Centrale, in India e in Africa -- l'azienda triestina sviluppa un rapporto di collaborazione a lungo termine trasferendo loro conoscenze e tecnologie e riconoscendo un prezzo superiore a quello di mercato. |
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LA PASQUA DI ARMANI/DOLCI |
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Dal 15 marzo sono pronte e disponibili le specialità per la Pasqua 2004, firmate da Armani/dolci. Si trovano la colomba da un chilo, soffice e profumata (che può ‘volare’ in Italia e all’estero) e le uova di cioccolato, al latte o fondente, nei due formati da 200 e da 700 grammi. Ma anche gli ovetti, in confezioni assortite da 100 o da 300 grammi in gusti diversi. Dopo il grande successo di Natale, sono di nuovo offerti al pubblico alcuni prodotti Armani/casa - la tazza da tè, la tazzina da caffè, le piccole ciotole in metallo argentato - da abbinare alle selezioni speciali di caffè (disponibili in tre diversi tipi), di tè (sei varietà diverse) e agli ovetti. Il packaging sempre sofisticato nei colori primaverili del verde acceso, arancio e azzurro propone le confezioni a sacchetto per le colombe, le scatole e i sacchettini, avvolti dal tessuto di cotone, chiuso da un sottile cordoncino sempre in cotone, tono su tono per l’arancio e l’azzurro, bianco per il verde. Sono disponibili inoltre le confezioni regalo che possono contenere vari prodotti a scelta per i più golosi. Tutti i prodotti sono realizzati rigorosamente senza conservanti, coloranti o ingredienti Ogm. |
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CONGUSTO, IL SALOTTO DI MILANO DOVE SOCIALIZZARE E TRASCORRERE PIACEVOLI MOMENTI DI RELAX |
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Congusto apre il suo salotto al civico 23 di via Manzoni a Milano. Lo apre per accogliere i suoi amici in un mood raffinato dove sarà facile dimenticare lo scorrere del tempo grazie alla piacevole atmosfera rilassante che si respira. Al cospetto di una deliziosa creazione di Dario Biotti, Chef di Congusto, o ad una fragrante tazza di selezionatissimo tè si conversa amabilmente, si incontrano amici futuri e si intrecciano idee, storie e progetti. Corsi, eventi culturali e strategie di benessere sono fra le tante proposte di un percorso tutto da scoprire. La vita quotidiana, per che lo vuole, può riservare anche questi attimi speciali. Basta fermarsi e decidere che è arrivato il momento di concedersi una piccola preziosa pausa che ci consenta di ritrovare armonia ed equilibrio tra mente e corpo. Lunch: dal lunedì al venerdì dalle 12.30 alle 14.30, salotto Congusto dal lunedì al venerdì dalle 11.00 alle 18.00. Info. Federico Lorefice tel. 3293780307. |
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ÀNÀCÀPS INTEGRATORE DIETETICO IDEATO DA DUCRAY LABORATOIRES DERMATOLOGIQUES PER LA SALUTE DEI CAPELLI
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Gli integratori alimentari sono i normali “nutrienti”, ossia le sostanze comunemente presenti nel cibo che abitualmente consumiamo, selezionate e concentrate industrialmente sotto forma di capsule, compresse, tavolette, bustine, bevande o altro, allo scopo di consentire più facilmente la copertura del fabbisogno giornaliero. Anacaps è un integratore dietetico innovativo, a base di isoflavoni di soia e di fattori nutrizionali utili a rinforzare e a mantenere il corretto apporto nutritivo dei capelli. Questo prodotto aiuta a riequilibrare la struttura del bulbo pilifero attraverso un complesso di isoflavoni ottenuti da soia senza Ogm (organismi geneticamente modificati) e svolge un’attività antiradicalica riconosciuta ed un’azione benefica sul meccanismo della crescita. Inoltre la formula contiene un complesso vitaminico (B5, B6, B8, E e Pp) indispensabile per la bellezza e la salute del capello, sali minerali e oligoelementi che donano vigore alla capigliatura. La confezione contiene 60 capsule costituite da gelatine non di origine bovina. Si consiglia di assumere due capsule al mattino a colazione con un bicchiere d’acqua e di seguire il trattamento per tre mesi. Confezione da 60 capsule € 18.40 |
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INTEGRATORE ALIMENTARE DI LINEA MEDITERRANEA PER PREPARARE LA PELLE ALL’ESPOSIZIONE SOLARE |
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Per chi vuole preparare la pelle prima dell’esposizione solare, Linea Mediterranea ha creato un integratore solare a base di Olio d’Oliva, Licopene, Vitamine E e Vitamina C e Olivello Spinoso, che esplicano un’azione anti radicali liberi e facilitano la sintesi di melanina, stimolando e intensificando l’abbronzatura, grazie anche alla Tirosina, precursore della melanina e responsabile dell’abbronzatura. Questo prodotto protegge dall’invecchiamento cutaneo anche in caso di prolungata esposizione della pelle ai raggi solari, associato comunque ad un fattore di protezione adatta al proprio fototipo. Le capsule dell’Integratore Solare sono completamente vegetali, non sono in gelatina animale ma in amido (senza glutine) e carragenine, un idrocolloide estratto da alghe marine. Si consiglia l’assunzione di 1 o 2 capsule al giorno per 2 mesi prima dell’esposizione al sole. Confezione da 30 capsule € 15,50 |
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GATORADE SPORTS SCIENCE INSTITUTE ELABORA UNA GUIDA PER AFFRONTARE LE FATICHE DELLA STRAMILANO E DELLA MARATONA DI ROMA |
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Studio del percorso, alimentazione ad hoc, mantenimento della temperatura corporea e controllo degli stati di affaticamento - alcuni dei consigli Gatorade Il Gatorade Sports Science Institute (Gssi)* ha elaborato le linee guida per affrontare le gare di resistenza, forte dell’esperienza acquisita come partner in alcune delle più prestigiose maratone al mondo, tra cui quella di New York e naturalmente quella di Roma. Consigli particolarmente utili per chi si accinge a partecipare alla X Maratona Città di Roma, in programma domenica 28 marzo e promossa dal Comune di Roma, dalla Federazione Italiana di Atletica Leggera e dall’Italia Marathon Club. Studiare il percorso Prima del giorno della competizione, perlustrare il percorso per essere preparati sui cambi di pendenza e conoscere il fondo gara. Esaminare dettagliatamente la mappa, prestando attenzione al posizionamento dei punti di ristoro. Alimentarsi correttamente Un pasto di 50/75 gr. Di carboidrati, consumato almeno 1 ora prima della partenza, fornisce il giusto apporto di energia per affrontare la gara. Gli alimenti ideali sono pane, barre energetiche, banane, pasta, cibo e cereali. Anche gli sport drink possono contribuire a fornire l’energia necessaria per portare a termine la competizione. Idratarsi prima della corsa È importante essere sufficientemente idratati prima dello sforzo. Tuttavia, non bisogna esagerare: 600 ml di acqua o di una bevanda sportiva, consumati 2 ore prima dell’inizio della corsa, sono quanto necessario. Non trascurare i punti di ristoro I punti di ristoro sono un momento essenziale della competizione. Un loro utilizzo sapiente consentirà di combattere la disidratazione. Ma per farlo è necessario conoscere il proprio tasso di sudorazione. Imparare a pesarsi prima e dopo una lunga corsa, è il modo migliore per capire di quanta acqua necessita l’organismo. Sapersi fermare Nel caso si avvertano giramenti di testa, affaticamento inusuale, stato di confusione, nausea, vomito o crampi muscolari, è necessario fermarsi e consultare immediatamente un medico. Rinfrescare l’organismo, non la testa Ricordarsi sempre che bagnarsi la testa dà una sensazione di freschezza solo temporanea: non reintegra i liquidi persi e non abbassa la temperatura del corpo. È il sudore che svolge il colpito di mantenere fresco l’organismo e perché questo processo sia efficace è necessario mantenere il giusto livello di idratazione. Rigenerarsi dopo la corsa Alla fine della gara, per un veloce recupero, è importante reidratarsi ed ingerire carboidrati. Cibi e bevande contenenti sodio contribuiscono ad una rapida e completa reidratazione. Dividendo il proprio peso corporeo per due, si ottiene il numero dei grammi di carboidrati da consumarsi entro la prima ora dopo la fine della maratona. Gatorade è partner della Maratona Città di Roma per il quarto anno consecutivo. Ad oggi sono quasi 190.000 i litri di prodotto distribuiti in occasioni di gare così impegnative, tra cui la manifestazione newyorkese, e oltre 150.000 i maratoneti che hanno potuto dissetarsi con Gatorade. Il Gatorade Sports Science Institute (Gssi) è stato creato dalla Gatorade Company nel 1988 per favorire lo scambio di informazioni ed espandere la conoscenza nel campo dell’alimentazione sportiva e in altri ambiti dell’educazione e dell’attività fisica in generale. I prodotti e i servizi offerti dall’Istituto sono informazioni non commerciali, destinate a fungere da strumenti didattico-educativi per studenti e praticanti in scienze dello sport. Il Gssi è diventato un organismo internazionale in tempi recenti. Oggi, in tutto il mondo, conta circa 60.000 affiliati distribuiti in oltre 80 Paesi. Per svolgere le proprie attività il Gssi si avvale della consulenza del Board of Advisors in Science and Education (Base) e dello Sport Medicine Review Board. Ne fanno parte esperti noti nel settore della medicina sportiva e della preparazione atletica, insegnanti, medici, tecnici e allenatori, dietisti. Attualmente ci sono diversi Base che operano separatamente nelle seguenti aree geografiche: Stati Uniti e Canada, Australia e Nuova Zelanda, Asia, America Latina. Infolink: Www.gssiweb.com |
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L’ESSENZA DELLA NATURA PER DONARE ARMONIA E BENESSERE AL CORPO CON NIVEA AROMA CARE |
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Se è vero che l’igiene, la pulizia e la freschezza sono i primi segreti per iniziare bene una giornata, Nivea propone gli elementi più gradevoli e naturali per una pausa rigenerante nella routine della giornata. I nuovi prodotti Nivea Aroma Care - Gli elementi per l’igiene quotidiana creano un rito irrinunciabile che fa sentire in sintonia con se stessi, restituisce una nuova energia e allo stesso tempo rilassa regalando un’intensa sensazione di armonia alle persone tese e affaticate. Il segreto di Nivea Aroma Care sono i quattro Elementi della Natura, Acqua, Terra, Aria e Fuoco, presenti insieme con preziosi olii essenziali nella formulazione ispirata ai principi dell’aromaterapia. |
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ARTSANA HEALTH CARE SLENDERTONE® FLEX LA FORMULA INNOVATIVA PER METTERSI IN FORMA
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L’efficacia dell’elettrostimolazione è stata già ampiamente dimostrata e da anni viene utilizzata nella medicina riabilitativa, nell’estetica, nell’allenamento sportivo e nel fitness. Mentre però l’elettrostimolazione tradizionale consente di esercitare solamente i muscoli a diretto contatto con gli elettrodi, Slendertone flex rivoluziona questo sistema grazie ad un’innovativa tecnologia Csi (Concentrated Slendertone Innervation) che, stimolando i nervi nel punto di massima concentrazione, fa in modo che questi esercitino tutti i muscoli anche quelli non a diretto contatto con gli elettrodi. Un lieve segnale viene trasmesso ai centri nervosi che, a loro volta, provocheranno la contrazione dei muscoli esattamente come avviene durante una contrazione volontaria. Questo permette in modo pratico ed efficace, la stimolazione del massimo numero di fibre muscolari. La linea Slendertone Flex, offre prodotti specifici in grado di garantire un allenamento efficace, veloce e pratico ideale per chi ha un ritmo e uno stile di vita dinamico ed è particolarmente attento alla propria forma fisica. E’ possibile trovare tutti i prodotti della linea Slendertone Flex nelle migliori farmacie e sanitarie-ortopedie. |
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STUDI CLINICI DERMATOLOGICI CONFERMANO L’EFFICACIA DI NOVADIOL VICHY ANTI-MACCHIE ALLA PROCYSTÉINE DEPIGMENTANTE CONTRO LE MACCHIE CUTANEE |
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L’origine delle macchie cutanee Sotto l’effetto combinato dello diminuzione dell’attività ormonale e dell’accelerazione dell’invecchiamento cutaneo, i melanociti, cellule responsabili della pigmentazione della pelle, possono modificare il loro funzionamento. Questo causa una produzione eccessiva di melanina, che risale verso la superficie della pelle e causa la comparsa di macchie cutanee. Con l’esposizione ai raggi Uv questo fenomeno si intensifica e si autoalimenta, per questo le zone più colpite sono il viso, il decolleté, le mani. Le soluzioni Vichy Novadiol Anti-macchie riduce le macchie scure grazie alla Procystéine, ne previene la comparsa grazie ai filtri solari e ridona comfort e densità alla pelle grazie alle proteine della soia. Agisce quindi direttamente su tutti i fattori coinvolti nel processo di pigmentazione per un efficacia totale. Test clinici dimostrano che: Dopo 4 settimane le macchie si attenuano e la pelle ritrova una pigmentazione più omogenea Dopo 3 mesi la dimensione delle macchie si riduce del 22% e il loro carico di melanina del 18% Novadiol Anti-macchie è un trattamento giorno, particolarmente indicato a partire dai 50 anni. Novadiol Mani Anti-macchie riduce il numero, la dimensione e l’intensità delle macchie scure e ne previene la comparsa di nuove. Grazie alla sua texture fresca e non grassa assicura nutrizione e comfort. Test clinici dimostrano che utilizzato ogni giorno Novadiol Mani Anti-macchie idrata e nutre le mani per 8 ore. Dopo 3 mesi di trattamento riduce la dimensione delle macchie e la loro intensità. Novadiol Anti-macchie è in vendita in farmacia (flacone 50 ml) al prezzo consigliato di Euro 26,00 Novadiol Mani anti-macchie è in vendita in farmacia (tubo 50ml) al prezzo consigliato di E 12,00 Studio clinico sotto controllo dermatologico condotto dal Prof. Pierard Questo studio consente di valutare l’efficacia in vivo di Novadiol Anti¬macchie sulla riduzione del carico di melanina delle macchie e di misurare l’evoluzione della loro dimensione. Sono state incluse nello studio 40 donne di razza caucasica, con tutti i tipi di pelle, di età superiore ai 50 anni in menopausa da almeno 3 anni e con macchie pigmentarie a livello del viso. Una zona con macchie è stata trattata per tre mesi con Novadiol Anti¬macchie, una zona analoga è stata utilizzata come riferimento. Le valutazioni sono state effettuate attraverso biopsia al cianoacrilato per la misura della quantità di melanina e attraverso visioscan per la misura della dimensione delle macchie. Dopo 3 mesi, Novadiol anti-macchie riduce del 22% la dimensione delle macchie cutanee e del 18% il loro carico di melanina. Studio clinico sotto controllo dermatologico sulla densità cutanea Questo studio consente di valutare l’efficacia in vivo di Novadiol Anti¬macchie sulla densità cutanea. Sono state incluse nello studio 30 donne di razza caucasica, con tutti i tipi di pelle, di età compresa tra i 52 e i 65 anni, con un grado di densità cutanea superiore a 3 (misura effettuata con il Densiscoretm) La misurazione della densità cutanea La misura oggettiva della densità cutanea è stata resa possibile dai Laboratori L’orèal Vichy attraverso il Densiscore, uno strumento brevettato in grado di deformare la pelle facendola increspare nella dimensione e nello spessore. La forma dell’increspatura permette di misurare la densità con l’aiuto di una scala fotografica di sei gradi. Più le increspature sono numerose, fini e regolari, più la pelle è densa. Più le increspature sono larghe, profonde ed irregolari, meno la pelle è densa. Dopo un mese di trattamento con Novadiol Anti-macchie si osserva una diminuzione di più di 1/2 grado dello score medio di densità. L’analisi mette in evidenza un miglioramento statistico significativo del 15,5% della densità cutanea sulla zona trattata rispetto alla zona di riferimento. |
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PSORACTIVE OSMODYN FIALE REMINERALIZZANTI |
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Psoractive Osmodyn fiale remineralizzanti è una formulazione innovativa. La fiale remineralizzanti della linea Psoractive Osmodyn sono particolarmente indicate per il trattamento del cuoio capelluto sensibile, accompagnato da rossore, irritazione, prurito e predisposto a desquamazioni, grazie anche all’assenza di coloranti e conservanti. La loro particolare composizione, a base di Sali del mar Morto in associazione ad estratti vegetali, ne garantisce una intensa efficacia dermatologica. Le particolari proprietà dei sali del Mar Morto, date dalla ricchezza di potassio e magnesio, costituiscono un efficace aiuto a normalizzare le funzioni biologiche e fisiologiche del cuoio capelluto, anche se particolarmente delicato. Psoractive osmodyn fiale è stato appositamente formulato per apportare sali e nutrienti essenziali per la cute del cuoio capelluto, ristabilendone il fisiologico equilibrio e svolgendo un’efficace azione lenitiva e protettiva. E’ consigliabile l’applicazione locale di psoractive osmodyn fiale remineralizzanti dopo il trattamento con psoractive osmodyn shampoo antidesquamativo. Campi d’impiego: per cuoio capelluto caratterizzato da ipercheratosi ed eccessiva secchezza . Presentazione: confezione di 12 fiale da 7 ml ciascuna. Prezzo pubblico: € 24,00 |
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LA DERMATOLOGIA PLASTICA TERMALE APPRODA ALLE TERME DELLA REGINA ISABELLA |
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Le Terme della Regina Isabella aprono la stagione 2004 presentando i nuovi ed esclusivi programmi di Dermatologia Plastica Termale, approntati in collaborazione con il Prof. Antonino Di Pietro. Il Centro Termale di Lacco Ameno, la cui apertura stagionale è fissata per il 3 aprile 2004, dimostra di saper anticipare le tendenze nell’ambito delle cure termali, ponendosi come primo e unico Centro in Italia ad offrire questo tipo di trattamenti dermatologici. Questa partnership, da un lato, consente a Le Terme della Regina Isabella di ampliare, innovare, qualificare e convalidare su basi scientifiche cede e riconosciute, la propria offerta di servizi di salute e benessere; dall’altro promuove, come auspicato dal Prof. Antonino Di Pietro, Specialista in Dermatologia, Presidente e fondatore della I.s.p.l.a.d. (International Society of Plastic and Aesthetic Dermatology), lo sviluppo dei trattamenti di Dermatologia Plastica in ambito termale, quale alternativa ad alcuni interventi di Chirurgia Plastica. Il ricorso al bisturi, infatti, provoca spesso radicali e innaturali cambiamenti del proprio aspetto, che possono avere delle conseguenze problematiche sulla psiche dell’individuo. La ricerca in ambito dermatologico ha portato alla scoperta di principi attivi (vitamine, enzimi...), che, attraverso terapie termali e metodologie innovative, stimolano e rinnovano la cute attraverso trattamenti personalizzati e poco invasivi. Plasmare la cute senza agire chirurgicamente è dunque possibile. Le Terme della Regina Isabella si configurano come la struttura ideale per accogliere questo tipo di trattamenti biocosmetici, grazie alle proprietà delle acque termali multiattive e ai fattori ambientali e climatici, che contraddistinguono l’isola di Ischia. In particolare, i fanghi termali, applicati come cataplasmi o maschere, possono risultare particolarmente utili ed efficaci per la risoluzione di patologie quali la seborrea. La dermatite seborroica, l’acne e la cellulite, grazie alla presenza di sostanze ad azione biostimolante e al loro effetto esfoliante dello strato corneo superficiale della pelle. Il Prof. Antonino Di Pietro prevede di attivare presso Le Terme della Regina Isabella dei percorsi di rivitalizzazione cutanea, specifica per pelli mature, attraverso l’utilizzo di alte concentrazioni di molecole attive associate a speciali fosfolipidi purissimi di origine naturale, e delle sedute di idro-elioterapia, che stimolano il rinnovamento della pelle sfruttando l’azione combinata delle nebulizzazioni dell’acqua termale multiattiva (ad effetto rimineralizzante e rigenerante) e dell’esposizione al sole (rivitalizzazione del sistema endocrino, miglioramento dell’efficienza fisica e mentale, aumento delle capacità muscolari, stimolazione della produzione dei globuli rossi, ossigenazione dei tessuti e, attraverso la traspirazione cutanea, eliminazione delle tossine). I trattamenti presso il centro benessere Le Terme della Regina Isabella, costantemente seguiti dall’equipe medica-dermatologica del Prof. Di Pietro, si specializzeranno quindi nella prevenzione e nella risoluzione dei problemi legati al foto-ageing, ossia l’invecchiamento cutaneo dovuto all’esposizione al sole e agli agenti atmosferici. L’accordo tra l’ing. Giancarlo Carriero, proprietario dell’Albergo e Le Terme della Regina Isabella, e il Prof. Antonino di Pietro manifesta ancora una volta la volontà di continuare il processo di rinnovamento e riqualificazione dei propri servizi, proponendo programmi scientifici mirati, condotti da un’équipe di esperti. |
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I PRODOTTI DORSAL DA PIÙ DI 70 ANNI AL SERVIZIO DEL RELAX E DEL BENESSERE |
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Sono passati più di 70 anni da quando Dorsal - una delle aziende con più tradizione ed esperienza nel settore - ha mosso i primi passi sul sentiero del riposo, ma la grande importanza per la qualità del sonno è rimasta uno delle caratteristiche fondamentali dell’azienda. La sua è una presenza significativa nel mercato, in costante crescita fin dall’inizio degli anni Trenta; un nome che per gli operatori del settore, negozi di mobili e specializzati, è sinonimo di professionalità, innovazione e qualità garantite. Inizia con la produzione di reti metalliche, ma nel corso degli anni Dorsal ha saputo rinnovare la sua immagine, costruire giorno dopo giorno una propria filosofia di mercato, per incontrare e, a volte, innovare anche le abitudini del riposo degli italiani. Ciò che è mutato sono la tecnologia, i metodi di ricerca, i processi di miglioramento organizzativo, tecnico ed aziendale. Ma sono rimasti costanti la cura artigianale, l’attenzione ai particolari e tanta passione per il proprio lavoro. Questi particolari hanno portato Dorsal ad essere, oggi, azienda leader in Italia per la realizzazione di supporti anatomici per il dormire e il relax, certificata in conformità alla normativa internazionale Uni En 150 9001:2000. In linea con l’ideologia Dorsal, giunta all terza generazione di Moretti, è la progettazione del materasso in lattice Talalay, un concept che sviluppa e consolida il personale progetto di “Sistema per il riposo Dorsal”. Dorsal è un’azienda sempre giovane e innovativa. Un’azienda vincente, costantemente alla ricerca di un nuovo limite da superare, consapevole che per soddisfare il consumatore finale è fondamentale una continua attenzione alle sue esigenze, un’immagine positiva e un elevato grado di specializzazione: che si applica a tutte le fasi di produzione, a cominciare dalla scelta delle materie prime, che devono essere sempre naturali. Con queste credenziali, Dorsal guarda al futuro, offrendo prodotti di ottima qualità e garantendone sempre una lunga durata nel tempo. Infolink: www.Dorsal.it |
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