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Notiziario Marketpress di
Giovedì 06 Maggio 2004 |
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“LA PRIMA COMMISSIONE DELLA NUOVA EUROPA” INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA ROMANO PRODI AL PARLAMENTO EUROPEO. |
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Strasburgo, 6 maggio 2004 - "Presidente Cox, Taoiseach Ahern, Onorevoli deputati, Questa di oggi è l’ultima occasione che ho per rivolgermi a voi perché fra poco più di un mese gli elettori europei rinnoveranno il mandato democratico di questo Parlamento. Sono stati cinque anni di forte e costruttiva collaborazione fra Commissione e Parlamento. Qualche volta ci siamo trovati in disaccordo e le nostre proposte hanno acceso il dibattito in aula. Tuttavia in tutte le circostanze il dibattito è stato franco, aperto e costruttivo. Vi ringrazio quindi per la collaborazione, per gli stimoli e anche per le critiche che ho ricevuto. Onorevoli parlamentari, Oggi si apre un nuovo capitolo della storia del processo di integrazione europea. Abbiamo atteso questi giorni da tempo e oggi finalmente l’allargamento è una realtà. Il primo maggio 2004 rimarrà il giorno più bello degli anni che ho passato come Presidente della Commissione. L’allargamento proietta tutte le istituzioni verso il futuro. Per quanto riguarda la Commissione, essa entra oggi in una fase di transizione che si concluderà il prossimo primo novembre. Nelle settimane scorse avete incontrato i nuovi commissari uno per uno nel corso degli scambi di vedute che avete avuto con loro. Oggi sono venuto a presentarvi collegialmente la prima Commissione della nuova Europa. In questa fase di passaggio noi stiamo costruendo un ponte fra questa e la nuova Commissione a 25 che si insedierà a novembre. È per questo che abbiamo preso la strada inedita di associare i nostri nuovi colleghi a dieci commissari già in carica senza procedere a un’ulteriore assegnazione di portafogli che avrebbe compromesso la funzionalità del Collegio. Tuttavia, i nuovi commissari parteciperanno a pieno titolo alle decisioni del Collegio e la loro voce avrà lo stesso peso di quella di tutti gli altri. Essi hanno una responsabilità in più perché saranno in modo ancora più visibile il volto dell’Unione europea per i loro connazionali. Si tratta di una funzione cruciale in un periodo nel quale i nuovi concittadini stanno prendendo confidenza con l’Unione e con il suo modo di funzionare. Se è vero che dal punto di vista formale la mia Commissione procede verso la sua fine naturale; dal punto di vista sostanziale il calendario che ci sta davanti è molto fitto. In questi sei mesi dobbiamo realizzare gli obiettivi strategici compresi nel Programma di lavoro che abbiamo costruito con voi e con voi ci siamo impegnati a rispettare. In questo periodo di transizione, abbiamo deciso che non prenderemo alcuna iniziativa nuova e ci concentreremo a portare a termine i grandi impegni che già abbiamo di fronte. Vorrei delineare brevemente le questioni principali che saranno sul tappeto da qui alla fine di ottobre. In primo luogo c’è l’auspicata decisione sulla Costituzione europea. Non ho bisogno di sottolineare ancora una volta la straordinaria importanza di questo passaggio. Attendo con fiducia il suo varo, che manderà un messaggio forte per il futuro dell’Unione e servirà a stabilire i meccanismi con cui essa dovrà operare in modo efficace. Ci sono tutte le premesse perché il prossimo Consiglio europeo di giugno riesca a sbloccare la situazione e a concludere la Conferenza intergovernativa. La mia Commissione collaborerà in ogni forma possibile con la Presidenza per arrivare alla conclusione del patto costituzionale. Il secondo grande obiettivo compreso nel piano di lavoro della Commissione per il 2004 è garantire il successo dell’allargamento. Dopo l’ingresso dei dieci nuovi Stati membri, ora occorre riservare la dovuta considerazione alle aspirazioni degli altri candidati. I negoziati con la Bulgaria e la Romania procedono bene. Abbiamo già raccomandato l'apertura dei negoziati con la Croazia e il Consiglio prenderà una decisione sulla Turchia alla fine dell'anno, sulla base della raccomandazione che la mia Commissione adotterà in autunno. Infine dobbiamo portare avanti l’opera di preparazione delle nuove Prospettive finanziarie per il periodo successivo al 2006. Come sapete, abbiamo deciso di superare la semplice logica contabile e di dare all’esercizio un fondamento politico. Si tratta infatti di organizzare il progetto dell’Europa allargata in coerenza con le risorse necessarie per realizzarlo. Il progetto politico che proponiamo si fonda su tre grandi pilastri: lo sviluppo sostenibile, la cittadinanza europea e il ruolo dell’Europa nel mondo. Sviluppo sostenibile Da qualche tempo si moltiplicano le voci preoccupate sullo stato di salute dell’economia europea. La nostra analisi della situazione è nota e finora viene condivisa da tutti. La spina dorsale della nostra azione è e resta la strategia di Lisbona/göteborg che traccia la strada per lo sviluppo e la crescita in Europa fino alla fine del decennio. Il nostro progetto prevede di rilanciare il modello di sviluppo europeo puntando sulla competitività, sull’occupazione e sulla solidarietà fra le regioni e fra le generazioni. Ancora una volta mi debbo lamentare di fronte a voi della lentezza delle decisioni fino a ora adottate: Commissione e Parlamento debbono continuare a stimolare gli Stati membri perché si proceda nel cammino già da loro tracciato. Cittadinanza Il secondo pilastro della nostra proposta è l’effettiva messa in atto del concetto di cittadinanza europea. L’unione finora ha puntato soprattutto a realizzare un’area economica nella quale vigessero libertà di movimento e norme comuni. In futuro, l’Europa unita deve diventare anche un’area di sicurezza, di giustizia e di libertà civili. Europa nel mondo Per finire, proponiamo che l’Europa porti nel mondo il suo modello di governo delle relazioni fra paesi. In questo modo daremo una risposta concreta al deterioramento della situazione internazionale che osserviamo con crescente preoccupazione. Ai paesi che stanno intorno a noi è rivolta la Politica di vicinato che mira a estendere a tutto il continente europeo il modello di pace, di democrazia e di prosperità che caratterizza l’Unione. Questo, in termini molto generali, è il progetto politico sul quale poggia tutto l’edificio. Nei prossimi mesi, dobbiamo preparare le misure di attuazione e il piano finanziario in modo da consentire alla nuova Commissione di assolvere ai suoi compiti entro le scadenze stabilite. Onorevoli parlamentari, Questi cinque anni hanno visto grandi sviluppi e voglio mettere l’accento su alcuni fatti che mi sembrano particolarmente significativi. Il primo è l’euro. Dopo anni di realizzazioni straordinarie ma impalpabili, finalmente l’Europa ha nella moneta comune uno strumento straordinario di unità politica ed economica per un’azione comune. La forza effettiva e la forza simbolica di tutto questo sono ancora più grandi di quanto non si potesse prevedere. Il secondo fatto è l’irrompere sulla scena economica mondiale dei giganti dell’Asia, a cominciare dalla Cina. Tutto ciò sta producendo un riassetto complessivo della produzione e del commercio a livello globale che è vano ignorare. Si tratta invece di una realtà con la quale dobbiamo semplicemente fare i conti e possiamo riuscirci solo se restiamo uniti per difendere i nostri interessi e i nostri valori. Il terzo grande fatto di questi anni è la Convenzione. In attesa di veder nascere la nostra prima Costituzione, è certo che con la Convenzione abbiamo introdotto una novità assoluta nel modo di fare politica in Europa. Il dibattito sul futuro dell’Europa ha coinvolto tutti i principali protagonisti, si è svolto alla luce del sole e ha prodotto un testo coerente sulla quale la Conferenza intergovernativa ha potuto lavorare in modo efficace. Io credo che questi grandi passi avanti della vita democratica dell’Unione abbiano preparato il terreno per il quarto avvenimento che voglio ricordare: il sorgere di un movimento di opinione autenticamente europeo. Mi riferisco agli eventi che, a partire dagli ultimi mesi del 2002, hanno accompagnato il conflitto in Iraq. Forse per la prima volta nella nostra storia abbiamo visto sorgere un movimento di opinione che ha raccolto grandi maggioranze di cittadini in tutti i paesi dell’Unione. I cittadini europei hanno chiesto che, una volta esaurite tutte le possibilità di dialogo, qualsiasi intervento militare in difesa della nostra sicurezza si fondasse sulla legittimità internazionale che l’Unione europea incarna e propugna. Questi anni hanno dunque visto cambiamenti assolutamente fuori dal comune: la storia ha subito una forte accelerazione. In passato, l’euroscetticismo era un lusso che l’Unione si poteva permettere. Oggi, di fronte a questi cambiamenti, l’euroscetticismo è una posizione che ci porta a una sicura sconfitta. Onorevoli parlamentari, Questi anni di servizio per la causa europea hanno profondamente cambiato anche me. Ora so senza alcun dubbio che nei mesi e negli anni che verranno continuerò a lottare per dare forza a un’idea decisa e appassionata dell’Europa. Sono finiti i tempi delle posizioni tiepide, degli impegni presi senza convinzione e delle ambiguità. L’europa ha bisogno di determinazione, di visione e di coraggio e in questa arena getterò tutto il mio entusiasmo e tutte le mie risorse. Grazie." |
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ALLARGAMENTO UE: VIA LIBERA ALLA COMMISSIONE AMPLIATA, MA NON PRENDA INIZIATIVE POLITICHE RILEVANTI DOPO LE ELEZIONI
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Strasburgo, 6 maggio 2004 - Il Parlamento europeo, con 531 voti favorevoli, 18 contrari e 39 astensioni ha dato il via libera alla Commissione «nella sua nuova forma per il mandato restante fino al 31 ottobre 2004», che comprende i 10 nuovi membri dei Paesi che hanno appena aderito all'Unione e i due membri che hanno sostituito i commissari francese e spagnolo dimissionari. Salgono quindi a 30 i membri dell'Esecutivo comunitario, anche se i nuovi 10 non avranno portafogli specifici ma affiancheranno i colleghi già in funzione. Nella risoluzione adottata, l'Aula prendendo atto dei risultati delle audizioni dei Commissari designati, ricorda che il Parlamento «dovrà approvare la nuova Commissione prima della sua entrata in carica il 1° novembre 2004 e che avranno luogo, in quella fase, audizioni globali e decisive tenute dalle commissioni parlamentari». Il nuovo Esecutivo conterà 25 commissari, uno per Stato membro. Inoltre, pur riconoscendo che la Commissione Prodi debba continuare a eseguire i suoi compiti conformemente al programma legislativo e di lavoro per il 2004 fino al termine del suo mandato, i deputati auspicano che essa, nel periodo dopo le elezioni, «non adotti nuove iniziative di rilevante importanza politica relative al periodo seguente alla scadenza del suo mandato». Il Parlamento poi esorta gli Stati membri e il Consiglio «ad astenersi dal sostituire i membri dell'attuale Commissione che cessano dalle funzioni prima della fine del suo mandato» e chiede una revisione della procedura volta a coprire le circostanze in cui i singoli membri della Commissione cessano dalle funzioni prima del termine del loro mandato. Inoltre, l'Aula ribadisce il suo appello «a favore di un parallelismo dei mandati tra il Parlamento europeo e la Commissione». |
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GLI STATI UNITI PERDONO IL DOMINIO NELLA R&S |
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Bruxelles, 6 maggio 2004 - Mentre l'Europa si preoccupa di mettersi al passo con gli Usa in termini di ricerca e sviluppo (R&s), gli Stati Uniti mostrano segni di insicurezza riguardo alla loro posizione nella scena globale di R&s. "Oggi ci troviamo in un momento di capitale importanza", ha affermato il Senatore e leader dei democratici Tom Daschle in un recente forum sulla scienza tenutosi negli Usa. "Dopo i successi del passato, oggi vi sono segnali che indicano che la posizione dominante dell'America nel mondo scientifico è in pericolo". Daschle ha citato un recente studio che ha evidenziato come il numero di scoperte scientifiche americane stia per essere sorpassato da quello dei paesi europei. L'anno scorso è diminuito il numero di studi scientifici pubblicati da ricercatori americani, ed è rimasto basso per diversi anni. "Al contrario, tutti i paesi europei hanno aumentato il numero di scoperte. Negli ultimi due decenni del Xx secolo, Francia, Germania e Regno Unito hanno raddoppiato l'istituzione di dottorati in scienze e ingegneria. Il Giappone ha raddoppiato l'istituzione di dottorati in scienze e ingegneria in uno solo di questi due decenni. Se si consentirà il perdurare di questa situazione di stallo, vi saranno profonde implicazioni per tutti gli aspetti della società americana. Se vogliamo rimanere il paese del futuro, dobbiamo riaffermare i partenariati che hanno consentito all'America di assumere una posizione dominante nel mondo scientifico", ha affermato Daschle. Anche il numero di premi Nobel assegnati a ricercatori americani è diminuito. Mentre negli anni '60, gli ambiti premi venivano assegnati quasi automaticamente all'America, il comitato del Nobel riconosce sempre più il lavoro svolto da ricercatori britannici, giapponesi, russi, svedesi e svizzeri. Si ritiene che la fine del dominio americano possa essere dovuta all'aumento degli standard di vita di altre regioni del mondo, in particolare dell'Asia. "È l'influenza della globalizzazione", ha affermato Jack Fritz dell'americana National Academy of Engineering al giornale tedesco Der Spiegel. Mentre altri paesi cercano di aumentare la mobilità internazionale e traggono il massimo da ciò che la globalizzazione può offrire in tale ambito, la scienza americana è governata da severe regolamentazioni sui visti che impediscono ai ricercatori stranieri di lavorare negli Stati Uniti. Secondo l'associazione americana per lo sviluppo della scienza (Aaas), le iscrizioni di studenti stranieri alle università americane sono diminuite di un quarto dal 2001. Dall'attacco terrorista del 2001 a New York, vi è stato un cambiamento di mentalità è ciò ha influenzato anche la politica sulla ricerca. Secondo quanto afferma il direttore del programma politico e di bilancio per R&s dell'Aaas, Kei Koizumi, le proposte di bilancio quadriennali del presidente George Bush prevedono l'aumento dei budget per R&s per sole tre agenzie governative nei prossimi cinque anni: il Dipartimento della Difesa, la Nasa e il Dipartimento della Sicurezza Interna. "I previsti tagli per la maggior parte dei programmi di R&s non difensivi lasceranno programmi di importanza chiave con budget inferiori ai recenti livelli storici", ha affermato il Dott. Koizumi. I responsabili decisionali europei, per certi versi, possono essere rassicurati dall'autocritica degli americani, ma non possono permettersi di riposare sugli allori. Un altro dei concorrenti globali dell'Ue, il Giappone, è da tempo uno dei protagonisti della R&s e attualmente investe oltre il tre per cento del Pil nella ricerca. Inoltre, i suoi vicini asiatici, si stanno facendo avanti con rapidità. |
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PAGINE D’EUROPA: VOCI ALLE IDEE |
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Milano, 6 maggio 2004 - Secondo appuntamento con il ciclo di incontri organizzato da Egea e promosso dalla Commissione Europea Rappresentanza di Milano, dall’Ispi e dal Comune di Milano-relazioni Internazionali, nell’ambito delle manifestazioni della Festa dell’Europa. Giovedì 6 maggio, alle ore 18.30, al Museo di Storia Contemporanea si terrà l’incontro su “Cittadinanze e Stato sociale”: un incontro in cui non può non essere una città in qualche modo “laboratorio” come Milano a “chiamare l’Europa” sui grandi temi socio-demografici. L’incontro è coordinato dall’Assessore Salvatore Carrubba, Assessore alla cultura del Comune di Milano con gli interventi di Tito Boeri, Docente di Microeconomia, Economia del Lavoro e Economia della Transizione, Università Bocconi; Roberto Santaniello, Direttore della Rappresentanza a Milano della Commissione Europea e Paola Scevi, Co-direttore Master in Diritto delle Migrazioni, Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza. I prossimi appuntamenti: mercoledì 19 maggio “Alleanze e Disalleanze”; mercoledì 9 giugno “Democrazia e Economia globali”, entrambi ore 18.30, Palazzo Clerici, Via Clerici 5 - Milano. |
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LA FINANZA SPECIALIZZATA PER IL TERZO SETTORE PRESENTATA IN ABI LA RICERCA CURATA DAL CENTRO DI RICERCHE SULLA COOPERAZIONE DELL’UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO
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Roma, 6 maggio 2004 - Il 77% delle organizzazioni che operano nel terzo settore ha una propria banca di riferimento; il 60% è pienamente soddisfatto del rapporto con le banche, il 37% vorrebbe migliorare alcuni aspetto ed il 3% si dichiara insoddisfatto. I servizi più utilizzati sono il conto corrente per gestire le esigenze di tesoreria e i finanziamenti a breve termine, ma cresce anche il ricorso a soluzioni innovative come l’home e il corporate banking e gli incarichi di consulenza. Non esiste un problema di razionamento del credito, mentre i tassi di interesse sui prestiti e le garanzie necessarie per ottenerli sono gli argomenti più sentiti dalle organizzazioni del terzo settore. È questa la fotografia che emerge dalla ricerca “La finanza specializzata per il terzo settore”, curata dal Centro di ricerche sulla cooperazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e coordinata da Francesco Cesarini e Gian Paolo Barbetta, in corso di pubblicazione presso Bancaria Editrice, la casa editrice dell’Abi. La ricerca si inserisce nel progetto Equal Quasar – Qualità per i sistemi a rete di imprese sociali – realizzato da Asseforcamere, Aster-x Società Consortile per il Terzo Settore, Censis, Istituto G. Tagliacarne, con il contributo di Banca Intesa. Il volume sarà distribuito in 3 mila copie alle organizzazioni del Forum del Terzo settore, grazie alla collaborazione di Cartasi. Il rapporto indica anche la strada da seguire per il futuro: affiancare al grande sviluppo degli strumenti specializzati in “finanza etica” che si sta verificando di recente, la maggiore diffusione di nuovi strumenti per facilitare il trasferimento di risorse economiche al terzo settore, creare nuovi attori specializzati nel finanziamento al terzo settore e creare le possibilità, sia sul piano delle regole che degli strumenti, di utilizzare il capitale di rischio oltre a quello del credito da parte delle organizzazioni del terzo settore. Di questo tema si è discusso nel corso del convegno che si è tenuto oggi in Abi e che si svilupperà in futuro con una serie di nuove iniziative. Ecco, più nel dettaglio, i principali risultati della ricerca. Il terzo settore in Italia Il terzo settore ha raggiunto in Italia dimensioni ragguardevoli (quasi il 3% dell’occupazione nazionale stando ai dati Istat, relativi però al 1999), anche se non ancora paragonabili ai paesi anglosassoni e ad altre realtà dell’Europa continentale. L’attività è concentrata prevalentemente nei servizi alla persona e alla comunità ed è svolta quasi esclusivamente da organizzazioni di dimensioni piccole e medio-piccole che vivono grazie alla presenza determinante di operatori volontari e che operano una redistribuzione di risorse più che una vera e propria produzione di valore aggiunto. Tra i fattori che ne frenano la crescita c’è – stando ai risultati della ricerca – innanzitutto il desiderio fortemente avvertito tra gli operatori di preservare le caratteristiche tipiche dell’organizzazione nonprofit rispetto a quelle delle imprese a fini di lucro. A questo si aggiunge una normativa che presenta ancora ampi margini di miglioramento verso il settore, la presenza preponderante dell’operatore pubblico come fornitore di servizi e la carenza di adeguate capacità imprenditoriali. Margini di miglioramento ci sono anche per quanto riguarda le caratteristiche organizzative della propria struttura, la gestione finanziaria e, quindi, il rapporto con il mondo del credito..La struttura organizzativa e la gestione finanziaria Dalla ricerca emerge inoltre che buona parte delle nonprofit non utilizza risorse esterne per la gestione finanziaria (70% dei casi, percentuale che sale all’80 per la gestione degli investimenti finanziari). La gestione della tesoreria e quella creditizia spesso sono affidate ad un responsabile che generalmente si occupa di entrambe ma non mancano numerosi casi in cui nell’organizzazione nessuno si occupa formalmente della gestione degli investimenti finanziari (29%) e delle risorse patrimoniali (12%). Generalmente l’unica forma di consulenza esterna è il ricorso ad un commercialista, ma la metà degli intervistati ritiene migliorabile la gestione dell’area finanziaria. Il terzo settore e le banche: banca specializzata o banca tradizionale? A quali banche si rivolgono le organizzazioni del terzo settore? Il 77% delle organizzazioni che operano nel terzo settore ha una propria banca di riferimento. Undici su cento si rivolgono a banche e operatori specializzati in finanza etica, un altro 11% alle banche di credito cooperativo, mentre la grande maggioranza, il 74%, ha rapporti con una banca di tipo tradizionale [vedi grafico 1]. Tra i motivi che spingono a scegliere una banca tradizionale, giocano un ruolo fondamentale l’esistenza di buoni rapporti personali e la sua importanza sul territorio. Quando la scelta ricade sulle banche di credito cooperativo, invece, la motivazione principale è la possibilità di ottenere condizioni migliori, mentre chi sceglie la banca specializzata lo fa, oltre per le condizioni economiche, perché preferisce confrontarsi con un soggetto con cui si condividono le finalità sociali [vedi grafico 2]. Un rapporto positivo Il 60% delle organizzazioni del terzo settore è pienamente soddisfatta del rapporto che ha con le banche, il 37% vorrebbe migliorare alcuni aspetti e solo il 3% si dichiara insoddisfatta. Il rapporto migliore è con le banche di credito cooperativo (8 organizzazioni su 10 sono pienamente soddisfatte), seguite dalle banche specializzate (63% di pienamente soddisfatte), e dalle banche tradizionali (53%) [vedi grafico 3]. La fotografia del credito La ricerca evidenzia che non esiste un problema di razionamento o di carenza dei finanziamenti (anzi, proprio l’adeguatezza del credito da parte delle banche è indicata come uno degli elementi positivi nel rapporto con le banche). Laddove le organizzazioni del terzo settore evitano di far ricorso al credito, non è per la difficoltà di accedervi bensì una scelta consapevole che li porta a finanziare diversamente i propri investimenti. La struttura di bilancio delle organizzazioni del terzo settore è caratterizzata da un modesto livello di patrimonializzazione (con la rilevante eccezione delle cooperative sociali che presentano invece la caratteristica opposta) e perciò non sono molto propense ad investire somme ingenti. Gli investimenti più frequenti sono l’acquisto di automezzi ed attrezzature, di solito nella fase iniziale dell’attività, o l’acquisto e la ristrutturazione di immobili. Le modalità di finanziamento sono di tipo prevalentemente conservativo (autofinanziamento attraverso gli utili accantonati o ricorso alle istituzioni pubbliche) [vedi grafico 4]. Le modeste dimensioni patrimoniali e la percentuale piuttosto elevata di fatturato proveniente dalla pubblica amministrazione, che ha tempi più lunghi per i pagamenti, causano spesso difficoltà nei flussi di cassa per sopperire alle quali le organizzazioni da un lato cercano di ritardare i pagamenti ai fornitori e ai lavoratori, dall’altro si rivolgono alle banche per ottenere credito a breve. Ma su quali aspetti una organizzazione del terzo settore che chiede un prestito in banca chiede maggiore attenzione? Le problematiche sono differenti a seconda del diverso tipo di banca. Per chi ha rapporti con una banca tradizionale, la ricerca evidenzia che l’argomento più sentito è quello dei tassi di interesse applicati. Negli altri casi, invece, sono le garanzie richieste per ottenere il finanziamento. In pratica, mentre le banche di credito cooperativo e le banche etiche vengono incontro alle organizzazioni del terzo settore con tassi di interesse più bassi ma.Chiedendo maggiori garanzie per erogare i finanziamenti, le banche tradizionali scontano il rischio con un prezzo più elevato del prestito ma con minori garanzie. Il ruolo dei Consorzi fidi Essere una organizzazione nonprofit spesso non contribuisce ad ottenere condizioni privilegiate da parte delle banche. Ciò accade nel 23% dei casi, in cui le condizioni migliori riguardano i tassi più contenuti per i prestiti e le remunerazioni più elevate per i depositi sul conto corrente. Tuttavia, da parte delle organizzazioni del terzo settore è emerso un interesse ancora contenuto verso la possibilità di associarsi ad un consorzio di garanzia fidi: meno della metà (il 43%) dichiara di avvertire questa necessità, mentre negli altri casi questo passo è giudicato non utile, almeno nella situazione attuale dell’organizzazione. Stenta dunque a farsi strada la consapevolezza che proprio la partecipazione ad un consorzio fidi potrebbe essere una soluzione al problema della richiesta delle garanzie da parte delle banche per i prestiti. [vedi grafico 5]. I servizi finanziari utilizzati Poco variegato è il panorama dei servizi finanziari cui le organizzazioni del terzo settore fanno ricorso. I più diffusi sono le polizze assicurative, presenti nell’80% dei casi (ma bisogna tenere in conto, ad esempio, che l’assicurazione è obbligatoria per i volontari). Passi avanti, di recente, sta facendo la diffusione dei servizi di home banking e di corporate banking. Tra i meno utilizzati, invece, i servizi di gestione della tesoreria. Mentre, per quanto riguarda i servizi non ancora diffusi ma che le stesse organizzazioni indicano come potenzialmente interessanti, spiccano i prodotti di previdenza integrativa, il supporto per le operazioni di finanza straordinaria e i servizi di consulenza [vedi grafico 6]. La strada per il futuro In Italia stanno avendo un grande sviluppo gli strumenti specializzati in “finanza etica” (dai conti correnti fino ai fondi di investimento specializzati). Grazie alla recente affermazione di intermediari finanziari specializzati e al tradizionale ruolo delle banche di credito cooperativo, il problema del credito al terzo settore viene affrontato con strumenti più adeguati. Ma, stando ai risultati della ricerca, è indispensabile imprimere una accelerazione allo sviluppo di strumenti per facilitare il trasferimento di risorse economiche al terzo settore (come ad esempio le obbligazioni etiche previste dalla legge sulle Onlus). La strada da seguire per il futuro riguarda dunque la creazione di nuovi attori specializzati nel finanziamento al terzo settore così da moltiplicare le modalità di intervento, l’ideazione di strumenti – in primo luogo legislativi – che consentano di utilizzare il capitale di rischio oltre a quello del credito, un ulteriore sviluppo di competenze specialistiche da parte delle banche tradizionali, l’avvio di partnership per scambiarsi competenze. |
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ANTICIPAZIONI SUI DATI DEL MESE DI APRILE 2004 FONDI COMUNI: CONTINUA IL TREND POSITIVO A MARZO RACCOLTI +756 MILIONI DI EURO. TORNANO POSITIVI GLI AZIONARI |
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Milano, 6 maggio 2004 - Continua in positivo la primavera dei fondi comuni d’investimento che dopo marzo chiudono anche aprile in nero a +756,4 milioni di euro. Gli azionari tornano ad avere il segno più. Molto buono il saldo dei flessibili, in territorio positivo anche gli obbligazionari. Aprile in rosso invece per i fondi di liquidità e per i bilanciati. Nell’insieme di tutti fondi (italiani, lussemburghesi e esteri) per le macro categorie si registra: · Azionari raccolta netta positiva per +375 mln. Di euro; · Bilanciati raccolta netta negativa per -79 mln. Di euro; · Obbligazionari raccolta netta positiva per +439 mln. Di euro; · Di Liquidità raccolta netta negativa per -778 mln. Di euro; · Flessibili raccolta netta positiva per +799 mln. Di euro. La raccolta netta, per tipologia giuridica, è così costituita: I fondi armonizzati hanno registrato una raccolta netta negativa per –880 mln. Di euro. I fondi non armonizzati (riservati, speculativi esteri/italiani e altri) hanno registrato una raccolta netta positiva di circa +653 mln. Di euro. I fondi e gli organismi di diritto estero costituiti da intermediari italiani hanno registrato, in Italia, una raccolta netta positiva per circa +700 mln. Di euro. I fondi lussemburghesi storici hanno registrato una raccolta netta positiva per circa +284 mln. Di euro. I Fondi di fondi, che non vengono inclusi nei totali per evitare duplicazioni, hanno registrato nel mese di aprile una raccolta netta positiva per circa +393 mln. Di euro e un patrimonio pari a 10.879 mln. Di euro. Il patrimonio dei fondi armonizzati di diritto italiano risulta, a fine aprile, di circa 376.872 mln. Di euro. Il patrimonio dei fondi non armonizzati (riservati, speculativi esteri/italiani e altri) è pari a 14.279 mln. Di euro. Il patrimonio dei fondi e organismi di diritto estero degli intermediari italiani è di 98.052 mln. Di euro. Il patrimonio dei fondi lussemburghesi storici è di 27.453 mln. Di euro. Complessivamente il patrimonio gestito dalle forme collettive degli intermediari italiani ammonta, a fine aprile, 516.656 mln. Di euro. I dati riportati nel presente comunicato sono provvisori e suscettibili di variazioni. Giovedì 6 maggio Assogestioni renderà pubblici i risultati completi e definitivi. |
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RISPARMIO GESTITO: PER LE SGR DEL GRUPPO INTESA NEL PRIMO TRIMESTRE 2004 UN UTILE NETTO DI OLTRE 19 MILIONI DI EURO |
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Milano, 6 maggio 2004 – I consigli di amministrazione delle sgr del Gruppo Intesa, Nextra Investment Management, Nextra Alternative Investment ed Epsilon hanno approvato le rispettive trimestrali. Nei primi tre mesi dell’anno Nextra Investment Management Sgr ha registrato un utile netto di 17,8 milioni di euro in crescita del 80% rispetto al 1° trimestre 2003 (9,8 milioni di euro) e del 65 % rispetto alle previsioni, con un Roe trimestrale del 10,1% (5,6% nel 2003) e un Roi trimestrale del 6,3% (3,3% nel 2003). Nextra I. M. Sgr gestisce al 31.03.2004 un patrimonio di 106,45 miliardi di euro, in linea con le masse di fine 2003 (mld. € 106,53) e in crescita del 3,5 % rispetto al 31 marzo 2003 (mld. € 103,11). Nextra Alternative Investment Sgr ha presentato una trimestrale 2004 con un utile netto di 916 mila euro (319 mila euro nel primo trimestre 2003) ed Epsilon sgr un utile di 626 mila di euro (73 mila euro nel primo trimestre 2003). L’utile aggregato delle tre società, al netto degli accantonamenti, è pari a 19,3 milioni di euro con un incremento dell’89% rispetto allo stesso periodo 2003 (10,2 milioni di euro). |
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UTILE NETTO CONSOLIDATO AL 31/3/2004 DI 91,2 MILIONI (+16,6%) E RISULTATO DELLA GESTIONE IN CRESCITA DELL’8,8% PER IL GRUPPO BANCO POPOLARE DI VERONA E NOVARA |
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Verona, 6 maggio 2004 - Il Consiglio di Amministrazione del Banco Popolare di Verona e Novara ha approvato la Relazione trimestrale consolidata del Gruppo che si è chiusa con dati patrimoniali e reddituali in crescita, con un ulteriore rafforzamento patrimoniale. La raccolta diretta è pari a 36.137 milioni (33.826 milioni al 31 marzo 2003), in crescita del 6,8% rispetto al dato del primo trimestre 2003; la crescita della raccolta diretta, al netto della raccolta estera e dei prestiti subordinati, si attesta peraltro al +2,3%. La raccolta indiretta sale da 54.349 milioni a 66.388 milioni (+22,2% sul primo trimestre 2003) principalmente per effetto della raccolta amministrata (+37,6%) grazie allo sviluppo dell’attività di banca depositaria di fondi gestiti da società esterne al Gruppo. La raccolta gestita passa da 27.681 milioni a 29.683 al 31 marzo 2004 evidenziando una crescita del 7,2%. Gli impieghi lordi a clientela al 31 marzo 2004 sono pari a 33.267 milioni, in crescita dell’3,3% sul primo trimestre 2003 e dell’1,2% sul 31 dicembre 2003. Il rapporto tra sofferenze ed impieghi (entrambi al netto delle rettifiche di valore) è pari al 2,93% contro il 3,00% di fine anno e al 3,02% di marzo 2003. Il rapporto tra incagli netti e impieghi netti, che era al 2,24% a marzo 2003 è invece passato al 2,31% a marzo 2004. Il rapporto totale tra crediti dubbi netti ed impieghi netti è conseguentemente stabile al 5,44% (era di 5,45% al 31 marzo 2003). Il margine d’interesse è di 291,0 milioni, in calo del 4,3% rispetto ai 304,0 milioni del primo trimestre 2003. Includendo i dividendi, gli utili derivanti dalle partecipazioni valutate a patrimonio netto e gli utili derivanti dagli investimenti in O.i.c.r. Il margine finanziario è risultato pari a 304,4 milioni, in calo del’1,1% rispetto ai 307,8 milioni del primo trimestre 2003. Le flessioni sopra illustrate derivano principalmente dalla riduzione dei tassi di mercato, solo parzialmente compensata dall’espansione dei volumi intermediati. In crescita del 6,6% invece il margine da servizi che sale da 234,1 milioni a 249,6 milioni. L’incremento di 15,5 milioni dell’aggregato in esame deriva dall’aumento registrato sia dalle commissioni nette che dagli altri proventi netti, rispettivamente 22,7 e 8,9 milioni. L’incremento delle commissioni nette è riconducibile allo sviluppo dei servizi di gestione ed intermediazione. Tale crescita ha compensato il calo di 16,1 milioni dei profitti da operazioni finanziarie dovuto alla contrazione dei volumi di vendita di prodotti destinati alla copertura dei rischi di mercato della clientela corporate. Il margine d’intermediazione sale quindi del 2,2% da 541,9 milioni a 554,1 milioni. I costi operativi risultano di 335,5 milioni (erano pari a 341,0 milioni al 31 marzo 2003) ed evidenziano un calo dell’1,6%. Le spese per il personale salgono da 205,7 milioni a 208,8 milioni (+1,5%). Tale variazione, che deriva da un aumento del 4,7% del costo unitario e da una riduzione del 3,2% del numero degli addetti, è più che compensata dalla riduzione del totale delle spese amministrative e dalle rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali che scendono da 135,3 milioni a 126,8 milioni. Il rapporto costi operativi/margine di intermediazione è migliorato passando dal 62,9% al 31/3/2003 al 60,6% alla fine del primo trimestre di quest’anno. Il risultato della gestione è pari a 218,5 milioni in crescita dell’8,8% rispetto ai 200,9 milioni del primo trimestre 2003. Dopo le rettifiche per gli avviamenti (15,9 milioni), gli accantonamenti per rischi ed oneri (1,1 milioni) e le rettifiche nette su crediti (33,2 milioni), l’utile delle attività ordinarie è risultato pari a 168,4 milioni, in crescita di quasi il 10% rispetto al dato del primo trimestre 2003 pari a 153,4 milioni. Il costo del credito (rapporto su base annua tra rettifiche nette e impieghi lordi) è stato pari allo 0,40% contro lo 0,38% del primo trimestre 2003 e lo 0,45% totale del 2003. Dopo la stima delle imposte di competenza (72,8 milioni) e l’utile di pertinenza di terzi (4,8 milioni), l’utile netto del trimestre è risultato di 91,2 milioni in crescita del 16,6% rispetto ai 78,2 milioni del primo trimestre 2003. Tra il primo trimestre 2003 e il primo trimestre 2004 il numero medio dei dipendenti è diminuito di 381 unità passando dai 12.924 ai 12.543 dipendenti, mentre nello stesso periodo le filiali sono aumentate di 15 unità, dalle 1.150 del primo trimestre del 2003 alle 1.165 del 31/3/2004. |
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CREDITO VALTELLINESE: CONCLUSO CON PIENO SUCCESSO L'AUMENTO DI CAPITALE RISULTATI DEFINITIVI DELL'OPERAZIONE DI AUMENTO DEL CAPITALE |
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Sondrio, 6 maggio 2004 - Il Credito Valtellinese comunica che si è conclusa con pieno successo, al termine dell'offerta in borsa dei diritti inoptati, l'operazione di aumento del capitale sociale in opzione agli azionisti di massimo n. 7.341.643 azioni ordinarie e di massimo n. 293.665 obbligazioni convertibili del prestito obbligazionario "Credito Valtellinese 2,8 % 2004-2007 Convertibile". Al riguardo, si ricorda che il numero definitivo di azioni e obbligazioni offerte, pari rispettivamente a n. 7.334.516 e n. 293.380, è stato definitivamente determinato in considerazione dell'esercizio del diritto di conversione relativo alla terza ed ultima tranche del precedente prestito obbligazionario "Credito Valtellinese 2% 99/04 Index-linked, cum warrant, subordinato" (scaduto in data 15 febbraio 2004) che ha portato all'emissione di n. 4.098.251 azioni ordinarie Credito Valtellinese. Il Credito Valtellinese comunica che, al termine dell'offerta in borsa dei relativi diritti inoptati (26 - 30 aprile 2004), sono state sottoscritte a valere sui rispettivi diritti offerti n. 28.056 azioni ordinarie e n. 1.383 obbligazioni convertibili del Prestito Obbligazionario "Credito Valtellinese 2,8 % 2004-2007 Convertibile". L'operazione si è dunque conclusa con l'integrale sottoscrizione delle n. 7.334.516 azioni ordinarie, pari al 11,1% del nuovo capitale sociale, e n. 293.380 obbligazioni convertibili offerte in opzione, per un controvalore complessivo dell'operazione pari a Euro 343.988.160,40. Si ricorda altresì che non era prevista la presenza di consorzi di garanzia per il buon esito dell'operazione. Il nuovo capitale sociale ammonterà pertanto a Euro 198.031.953,00 suddiviso in n. 66.010.651 azioni ordinarie. |
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IL GRUPPO BANCARIO CREDITO VALTELLINESE ED IL GRUPPO BANCA POPOLARE DI CIVIDALE FORMALIZZANO L'ACCORDO DI COLLABORAZIONE |
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Cividale del Friuli (Udine), 6 maggio 2004 - Si è svolta ieri presso la "sala mosaico" della Presidenza della Giunta Regionale Friulana in Udine la formalizzazione dell'accordo di collaborazione tra il Gruppo bancario Credito Valtellinese ed il Gruppo Banca Popolare di Cividale. Alla conferenza stampa convocata per l'evento erano presenti il Presidente del Friuli Venezia Giulia Riccardo Illy e i Presidenti dei due Gruppi bancari, Giovanni De Censi e Lorenzo Pelizzo. In particolare, in data odierna, si è in primo luogo data esecuzione all'accordo quadro sottoscritto in data 6 febbraio 2004 e già noto al mercato che prevede l'ingresso del Gruppo Credito Valtellinese nel capitale sociale della Banca di Cividale S.p.a. Mediante la sottoscrizione ed integrale liberazione di un apposito aumento di capitale di circa 68 milioni di euro a titolo di capitale e sovrapprezzo. Ad esito di tale operazione il Credito Valtellinese detiene una quota di minoranza, pari al 22,22% della banca friulana. Il rafforzamento patrimoniale della Banca di Cividale è finalizzato, tra l'altro, alla crescita della banca nel territorio di riferimento, crescita che dovrebbe altresì positivamente risentire di specifiche intese commerciali che saranno stipulate con il Gruppo Credito Valtellinese e del contemporaneo sviluppo di iniziative comuni ai due Gruppi nel mercato bancario della regione Veneto e nei vicini Paesi dell'Est Europa. Sempre nel corso della giornata odierna, si è inoltre provveduto a sottoscrivere e dare contestuale esecuzione ad un accordo che prevede l'ingresso della Banca Popolare di Cividale Scarl nel capitale della Banca dell'Artigianato e Industria di Brescia "Bai" (appartenente al Gruppo Credito Valtellinese). L'accordo consente alla Banca Popolare di Cividale Scarl di acquisire una quota iniziale non superiore al 5% del capitale sociale della banca bresciana. Tale quota tuttavia, in conformità a quanto previsto nell'accordo, si incrementerà, previo il conseguimento delle necessarie autorizzazioni da parte degli organi competenti, sino a circa il 9,86% e potrà successivamente ulteriormente salire sino al 30% del capitale sociale della Bai. L'esborso complessivo della Banca Popolare di Cividale Scarl per l'acquisizione del 9,86% del capitale sociale di Bai ammonta a circa 4,7 milioni di euro. Quest'ultima operazione è finalizzata all'avvio in comune ai due Gruppi bancari di una nuova iniziativa ("Progetto Veneto") orientata ad estendere la crescita della Banca dell'Artigianato e Industria di Brescia verso la regione Veneto. L'alleanza strategica complessiva tra i due Gruppi bancari, grazie alle competenze distintive apportate da ciascun partner, consentirà al Gruppo Creval di ampliare la propria presenza in una delle zone più industrializzate del nostro paese, disponendo di un collegamento strategico con la rete commerciale del Gruppo Banca Popolare di Cividale, ed a quest'ultimo - nel rispetto della propria autonomia - di rafforzare il proprio percorso di crescita e di sviluppo nella regione di riferimento. |
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BANCA IFIS S.P.A.: NEI PRIMI TRE MESI DELL’ANNO: +38,7% TURNOVER +8,7% RISULTATO DI GESTIONE + 20,8% COMMISSIONI NETTE |
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Mestre, 6 maggio 2004 – Il Consiglio di Amministrazione di Banca Ifis S.p.a., impresa bancaria specializzata nel factoring, presieduta da Sebastien Egon Fürstenberg e quotata al Mta di Borsa Italiana, riunitosi ieri, ha approvato la Relazione Trimestrale al 31 marzo 2004. Relazione Trimestrale al 31 marzo 2004 Nel corso del primo trimestre 2004 la Società ha registrato un turnover di 338 milioni di euro (38,7% rispetto al primo trimestre 2003) e un risultato netto pari a 1.577 mila euro, in crescita del 1,6% rispetto ai 1.553 mila euro del primo trimestre 2003. Il risultato di gestione nel primo trimestre 2004 è stato pari a 4.025 mila euro (+8,7% rispetto al primo trimestre 2003 che aveva registrato un risultato di gestione di 3.702 mila euro). Il margine di interesse è passato da 3.046 mila euro nel primo trimestre 2003 a 3.140 mila euro nel primo trimestre 2004, con una crescita del 3,1%. Le commissioni nette sono cresciute del 20,8%, passando da 2.576 mila euro nel primo trimestre 2003 a 3.113 mila euro nello stesso periodo dell’esercizio in corso. Piano di Stock Option Il Consiglio d’Amministrazione in attuazione e completamento della delega precedentemente conferita dall’Assemblea del 30 aprile 2002, ha deliberato l’aumento di capitale al servizio di un piano di stock option riservato ad amministratori e ai dipendenti della Banca. L’aumento deliberato è pari a complessive 214.500 azioni (pari all’1% delle azioni precedenti l’aumento) per un totale di 214.500 euro, oltre al sovrapprezzo. Il piano di stock option attribuisce a 80 addetti e a due amministratori operativi il diritto a sottoscrivere azioni Banca Ifis al prezzo medio dell’ultimo semestre. L’esercizio del diritto di opzione è previsto nel 2007. Prestito Obbligazionario Convertibile Il Consiglio di Amministrazione inoltre, previa revoca di precedente delibera assunta in data 23 dicembre 2003, esercitando parzialmente la delega conferita allo stesso dall'assemblea straordinaria dei soci in data 17 dicembre 2003 ha deliberato, tra l'altro, di emettere un prestito obbligazionario convertibile di ammontare massimo pari a Euro 50.000.000 con correlato aumento di capitale a servizio della conversione per massimo Euro 6.000.000 da offrirsi in sottoscrizione nell'ambito di un offerta pubblica di sottoscrizione rivolta al pubblico indistinto in Italia e di un contestuale collocamento privato rivolto ad investitori professionali italiani e istituzionali esteri. Il Consiglio di Amministrazione ha altresì deliberato, tra l’altro, di presentare domanda di ammissione a quotazione sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana Spa delle obbligazioni convertibili e di presentare comunicazione alla Consob ai fini del rilascio del nulla osta per lo svolgimento dell'attività di sollecitazione e la conseguente pubblicazione del Prospetto Informativo e di Quotazione. L'operazione avrà luogo subordinatamente all'ottenimento di tutte le necessarie autorizzazioni da parte delle competenti autorità di vigilanza e controllo..Banca Akros Spa svolgerà il ruolo di coordinatore dell'Offerta e di Responsabile del Collocamento. Caratteristiche delle obbligazioni nonché modalità e termini dell'Offerta saranno determinati dal Consiglio di Amministrazione più in prossimità dell'Offerta stessa. L'offerta è soggetta al preventivo ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte dei competenti organi di vigilanza e di controllo. |
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DUOMO ASSICURAZIONI: NEL PRIMO TRIMESTRE SIGNIFICATIVO INCREMENTO DELL’UTILE (+27%) |
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Milano, 6 maggio 2004 - Duomo Assicurazioni chiude i primi tre mesi dell’anno con un utile netto di 1,019 milioni di euro, in crescita del 27,1% dagli 802 mila euro del primo trimestre del 2003. I premi del lavoro diretto della compagnia al 31 marzo 2004 sono saliti a 81,777 milioni di euro, con un incremento del 3,4% sui primi tre mesi del 2003, sviluppo che sale al 9,5% nei rami non auto. Sono i dati più significativi della relazione trimestrale al 31 marzo 2004, approvati ieri dal Consiglio di amministrazione di Duomo Assicurazioni, storica compagnia milanese fondata nel 1923 e confluita nel 2000 nel Gruppo Cattolica Assicurazioni. Note positive emergono anche dal conto tecnico, che ha chiuso il primo trimestre 2004 con un risultato di 847 mila euro dai 421 mila del corrispondente periodo del 2003. La gestione finanziaria evidenzia un risultato netto positivo di 3,665 milioni di euro rispetto agli 1,773 milioni del 31 marzo 2003. Gli investimenti hanno superato i 514 milioni di euro. Al 31 marzo erano operativi 344 punti vendita di Duomo Assicurazioni. Nel corso del trimestre è proseguita la progettazione di nuovi prodotti, focalizzati in particolare sulla copertura dei rischi per la famiglia. Sempre ieri è stata approvata la relazione trimestrale al 31 marzo 2004 di Duomo Previdenza, compagnia specializzata nel settore dei rischi vita e del risparmio assicurativo e anch’essa controllata da Cattolica Assicurazioni. I primi tre mesi dell’anno chiudono con un utile netto di 366 mila euro, in crescita del 61% rispetto ai 227 mila del primo trimestre 2003. Significativa la crescita dei premi lordi contabilizzati al 31 marzo, che ammontano a 46,359 milioni di euro, in crescita del 270,6% rispetto ai 12,510 milioni dei primi tre mesi dell’esercizio 2003. Nel corso del trimestre è proseguita l’attività di studio di nuovi prodotti, destinati sia al canale agenziale che a quello bancario, che è oggi costituito da 108 sportelli bancari. |
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TELECOM ITALIA MEDIA RISULTATI PRIMO TRIMESTRE 2004: I RICAVI CONSOLIDATI DEL TRIMESTRE CRESCONO DEL 18,1% |
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Milano, 6 maggio 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia Media (Gruppo Telecom Italia), riunito ieri sotto la presidenza di Riccardo Perissich, ha esaminato e approvato la Relazione trimestrale al 31 marzo 2004. Premessa Ai fini di una maggiore chiarezza nella rappresentazione dell’andamento di Telecom Italia Media Spa e del Gruppo nel primo trimestre 2004, i principali dati economici e di business, fino al risultato operativo, sono stati confrontati con quelli del corrispondente periodo dell’esercizio 2003 ricostruiti tenendo conto sia dell’operazione di scissione di Seat Pagine Gialle Spa (efficace dal primo agosto 2003), sia delle variazioni di perimetro. Queste ultime hanno riguardato prevalentemente, nel 2003, le dismissioni di alcune società di prodotti per ufficio del Gruppo Buffetti e l’acquisizione di Tm News (titolare di Apcom) e, nel 2004, la vendita di Cipi. Risultati del Gruppo Telecom Italia Media relativi al primo trimestre 2004 I ricavi ammontano a 148,5 milioni di euro ed evidenziano una crescita organica del 18,1% rispetto ai 125,7 milioni dello stesso periodo del 2003. Alla crescita organica del Gruppo hanno contribuito principalmente l’Area Internet, che ha registrato un incremento dei ricavi pari all’32,1% e l’Area Television, che presenta un aumento dei ricavi pari al 23,7%. Il margine operativo lordo diventa positivo per 3,2 milioni di euro, con una crescita di 5,2 milioni di euro, in termini omogenei, rispetto al primo trimestre 2003. Il miglioramento è dovuto principalmente ai maggiori volumi di fatturato realizzati in tutte le aree di business. Il risultato operativo, negativo per 23,6 milioni di euro, migliora del 19,7% in termini omogenei rispetto al primo trimestre 2003, in cui era negativo per 29,4 milioni di euro. La posizione finanziaria netta consolidata al 31 marzo 2004 è positiva per 55,4 milioni di euro (rispetto a una disponibilità di 58,7 milioni di euro al 31 dicembre 2003); la riduzione di 3,3 milioni di euro è sostanzialmente dovuta agli investimenti del periodo, parzialmente bilanciati dal free cash flow operativo, dagli incassi da dismissioni e altri incassi netti. Il patrimonio netto consolidato al 31 marzo 2004 è pari a 440,6 milioni di euro (474,2 milioni al 31 dicembre 2003). I dipendenti al 31 marzo 2004 erano 1.882. Risultati delle Aree di Business Internet I ricavi dell’Area di Business Internet (Divisione Tin.it e Matrix Spa-virgilio) nel primo trimestre 2004 ammontano a 75,1 milioni di euro e registrano un incremento del 32,1% rispetto allo stesso periodo del 2003 (56,8 milioni di euro). Il margine operativo lordo del periodo, positivo per 13,5 milioni di euro, registra una crescita del 42,1% rispetto primo trimestre 2003 (9,5 milioni di euro). Il risultato operativo dell’intera area registra un importante miglioramento e diventa positivo per 0,6 milioni di euro rispetto alla perdita operativa di 2,4 milioni di euro del primo trimestre 2003. In particolare: Tin.it nel primo trimestre 2004 ha registrato ricavi pari a 67,9 milioni di euro (51,9 milioni di euro nello stesso periodo del 2003) con una crescita del 30,8%. Il margine operativo lordo aumenta del 33,5% risultando pari a 14,4 milioni di euro (10,8 milioni di euro nello stesso periodo del 2003). Il risultato operativo è positivo per 3,9 milioni di euro rispetto all’utile operativo di 1,1 milioni di euro del primo trimestre 2003. I clienti attivi al 31 marzo 2004 sono 2,8 milioni (compresi i clienti Adsl Alice di Telecom Italia, per i quali Tin.it eroga alcuni servizi) con un incremento del 18,2% circa rispetto al 31 marzo 2003. Nel trimestre, inoltre, è proseguito lo sviluppo della rete Wi-fi che ha raggiunto al 31 marzo i 364 hot spot, di cui 245 attivi e 119 in fase di attivazione, qualificando la rete hot spot di Tin.it come uno dei primi network Wi-fi italiani per numero di location. Nel mese di marzo, infine, è avvenuta la migrazione dell’intera base clienti Adsl da una velocità di 256 Kb a 640 Kb. Matrix, con il portale e motore di ricerca Virgilio, nel primo trimestre 2004 ha realizzato ricavi per 8,6 milioni di euro, in crescita del 32,9% rispetto ai 6,5 milioni di euro del primo trimestre 2003. Nel periodo, inoltre, sono da evidenziare importanti miglioramenti di tutti i risultati rispetto all’esercizio precedente. In particolare, il margine operativo lordo (-0,9 milioni) migliora del 38,9% (era negativo per 1,5 milioni di euro nel primo trimestre 2003) e il risultato operativo (-2,8 milioni) migliora del 13% (era negativo per 3,2 milioni di euro). Al 31 marzo 2004 gli utenti di Virgilio, che si conferma il primo portale italiano, sono circa 14,7 milioni di visitatori unici (+19,5% rispetto al 31 marzo 2003). Sempre a fine trimestre, le pagine viste sono state 1,9 miliardi (+16,1% rispetto al 31 marzo 2003). Nel trimestre, infine, è stata lanciata la nuova home page, rivoluzionata nei contenuti e nella grafica. Television Nel primo trimestre 2004 la crescita della raccolta pubblicitaria lorda complessiva dell’Area è stata superiore al 25% rispetto al corrispondente periodo del 2003. I ricavi complessivi dell’Area ammontano a 26,4 milioni di euro con una crescita significativa (+23,7%) rispetto al primo trimestre dell’esercizio precedente (21,3 milioni di euro). Nonostante i maggiori costi sostenuti per il riposizionamento di La7 e il conseguente arricchimento del palinsesto e per la sperimentazione del digitale terrestre, anche il margine operativo lordo migliora del 6,1% attestandosi a -9,3 milioni di euro (-9,9 milioni nel primo trimestre 2003). Il risultato operativo, pari a -19,7 milioni di euro, migliora del 3,8% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente (-20,5 milioni). In particolare: La7 prosegue con successo nell’opera di rafforzamento del proprio marchio e dell’immagine editoriale, registrando nei primi tre mesi del 2004 uno share stabilmente sopra il 2% (fonte Auditel), in aumento rispetto allo stesso periodo del 2003. Sempre nel primo trimestre 2004, i ricavi complessivi registrano una crescita del 17,1% attestandosi a 14,4 milioni di euro (12,3 milioni nello stesso periodo del 2003) mentre i ricavi pubblicitari lordi si incrementano del 25,5% rispetto al primo trimestre 2003. Tutti i risultati dell’emittente evidenziano miglioramenti, al netto dei costi correlati all’attività di sperimentazione del digitale terrestre. Nel corso del trimestre La7 ha proseguito la sua programmazione caratterizzata dall’informazione e dall’alternarsi di cronaca, cultura e intrattenimento, sia attraverso i tradizionali programmi punti di forza della rete sia lanciando nuovi format ed esclusive di importanti eventi sportivi (Torneo sei nazioni di rugby). Mtv si rafforza nel mercato pubblicitario italiano (aumenta del 27% il numero di aziende che hanno fatto pubblicità sull’emittente) e si conferma televisione leader nel segmento televisivo per i giovani, con ricavi per 12,9 milioni di euro (+26,4% rispetto al primo trimestre 2003) e un risultato operativo in miglioramento del 51% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente. In termini di ascolti, la ricerca Audistar (osservatorio Eurisko) evidenzia il trend di significativa crescita di Mtv (a tecnologia di diffusione terrestre): l’audience settimanale aumenta del 10,2% rispetto al primo trimestre 2003, raggiungendo i 13,6 milioni di contatti. Prosegue infine lo sviluppo multimediale del brand Mtv, ormai distribuito con canali specifici su tutte le piattaforme tecnologiche, in particolare sul satellite e in Internet, con il sito www.Mtv.it. Office Products & Services Nei primi tre mesi del 2004, rispetto ai trend degli ultimi anni, si è verificata per l’Area Office Products&services (Gruppo Buffetti) l´inversione di tendenza del fatturato grazie allo sviluppo delle vendite dei nuovi prodotti (+12% rispetto al primo trimestre 2003) e al mantenimento dei volumi di vendita dei prodotti tradizionali. Nel primo trimestre 2004, i ricavi dell’Area si attestano a 38,2 milioni di euro con un aumento dell’1,1%, in termini omogenei, rispetto al primo trimestre 2003 (37,8 milioni). Il margine operativo lordo sale a 5,6 milioni di euro, in crescita del 19,2%, in termini omogenei, rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio. Il risultato operativo è pari a 3,1 milioni di euro ed evidenzia un aumento del 28,6%, in termini omogenei, rispetto ai primi tre mesi del 2003. Risultati di Telecom Italia Media Spa relativi al primo trimestre 2004 I ricavi di Telecom Italia Media Spa ammontano a 67,9 milioni di euro, in aumento del 29,7% rispetto al primo trimestre 2003 (52,4 milioni di euro). Il margine operativo lordo registra un incremento del 62,3% attestandosi 9,3 milioni di euro (5,8 milioni di euro nello stesso periodo del 2003). Anche il risultato operativo del periodo registra un deciso miglioramento (+76,1%) rispetto allo stesso periodo del 2003: la perdita operativa infatti si riduce significativamente scendendo a -1,1 milioni di euro (da -4,6 milioni del primo trimestre 2003). Confronto fra i dati di Telecom Italia Media del 1° Trimestre 2004 e i dati storici di Seat Pagine Gialle del 1°Trimestre 2003 In seguito all’operazione di scissione e alle variazioni di perimetro precedentemente citate non risulta significativo, per mancanza di omogeneità, confrontare i risultati consolidati e civilistici del primo trimestre 2004 di Telecom Italia Media con i dati storici relativi al Gruppo Seat Pagine Gialle che fanno riferimento allo stesso periodo del 2003. Tali dati sono comunque riportati nelle tabelle allegate e nella “Relazione Primo Trimestre 2004” che sarà disponibile sul sito Internet di Telecom Italia Media. |
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LUXOTTICA GROUP: PAGAMENTO DEL DIVIDENDO |
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Milano, 6 maggio 2004 - Luxottica Group S.p.a. Ha confermato, per conto dell’azionista di maggioranza, che l’Assemblea Annuale degli azionisti si terrà in data 17 giugno in prima convocazione e che, di conseguenza, la Società provvederà al pagamento del dividendo sulle azioni ordinarie nella prima data utile sulla base del Calendario di Borsa Italiana, ovvero il 24 giugno 2004. Come precedentemente annunciato, The Bank of New York, banca depositaria delle azioni ordinarie a fronte delle quali sono stati emessi gli Ads, metterà in pagamento il dividendo, in Dollari statunitensi, sugli Ads il 1° luglio 2004, al cambio Euro/dollaro del 24 giugno 2004. Allo stesso modo, le azioni ordinarie, quotate al Mta, e gli Ads, quotati al Nyse, tratteranno “ex dividend” il 21 giugno 2004. |
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MONTEFIBRE: TORNA IN UTILE IL RISULTATO OPERATIVO CONSOLIDATO DEL PRIMO TRIMESTRE 2004 |
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Milano, 6 maggio 2004 - Il Consiglio di Amministrazione ha approvato ieri la Relazione trimestrale al 31 marzo 2004. I ricavi netti consolidati del primo trimestre 2004 sono stati pari a 107,8 milioni di euro, in calo del 19,4% rispetto ai 133,8 milioni registrati nel primo trimestre dell’anno precedente. Il margine operativo lordo si è attestato a 5,0 milioni di euro, a fronte del negativo di 4,9 milioni del 31 marzo 2003. Il risultato operativo è stato positivo per 0,7 milioni di euro, mentre nel corrispondente periodo dell’anno precedente era stato negativo per 8,5 milioni. Il Consiglio di Amministrazione ha anche esaminato lo stato d’avanzamento della trattativa in sede di Governo iniziata dopo la decisione di Ngp di sospendere la propria attività produttiva, che comporta per Montefibre la necessità di fermare gli impianti di fibre poliestere dello stabilimento di Acerra, alimentati con polimero e utilities forniti da Ngp. L’esito della trattativa dovrebbe essere la stipula di un protocollo d’intesa che individui, tra l’altro, le fonti delle risorse finanziarie necessarie per la realizzazione del progetto di riconversione predisposto da Ngp, a cui Montefibre sarebbe chiamata a partecipare in quota minoritaria unitamente ad altri partners. Nelle more della trattativa, le produzioni di Montefibre, proseguite per tutto il primo trimestre, sono cessate progressivamente nel corso del mese di aprile. Le linee produttive fermate sono quelle alimentate da polimero fuso o in chips prodotto da Ngp; è stato invece deciso di mantenere in marcia le linee cosiddette short spinning (la cui materia prima differisce da quella prodotta da Ngp), che sono prevalentemente dedicate alla produzione di fibra tinta in pasta per il settore auto, nel quale Montefibre è leader a livello europeo. Nel primo trimestre 2004 l’andamento dei ricavi ha registrato una diminuzione dei volumi venduti (-5,7% per la fibra acrilica, conseguente alla chiusura degli impianti di Ottana, e –36,6% per i prodotti poliestere, considerando che nei primi due mesi del 2003 erano state effettuate anche vendite di polimeri poliestere). I prezzi di vendita sono diminuiti del 3,7% per la fibra acrilica, mentre sono lievemente aumentati per i prodotti poliestere, per il diverso mix di vendita..Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi si sono ridotti del 25,9% per effetto dei minori volumi prodotti e del calo dei prezzi delle materie prime, più rilevante per l’acrilonitrile. Il costo del lavoro è diminuito del 22,7% essenzialmente per le variazioni di organico conseguenti al trasferimento a Ngp, dal 1° marzo 2003, di 281 dipendenti dello stabilimento di Acerra e alla fermata, dal 29 aprile 2003, della produzione nello stabilimento di Ottana, che ha comportato una contrazione dell’organico operativo medio di 245 unità. Il primo trimestre 2004 ha pertanto confermato, pur in uno scenario di mercato ancora critico, il miglioramento di redditività, con il ritorno a un risultato operativo positivo. L’indebitamento finanziario netto è passato dai 65,0 milioni di euro del 31 dicembre 2003 a 74,2 milioni, prevalentemente per l’incremento del capitale circolante. Per le fibre acriliche, la riduzione dei consumi in Europa occidentale ha confermato nel primo trimestre 2004 il rallentamento già evidenziato nel trimestre precedente, con un calo delle consegne dei produttori europei di circa il 5% rispetto al primo trimestre 2003. Sempre rispetto al primo trimestre 2003, il Gruppo Montefibre ha diminuito solo del 2,9% le vendite in Europa occidentale, aumentato del 2,8% quelle in Europa orientale e Turchia e ridotto del 12% le esportazioni nel resto del mondo; il conseguente miglioramento del mix delle vendite e la riduzione dei costi della struttura produttiva hanno consentito un deciso incremento del margine operativo lordo. Per le fibre poliestere, le consegne dei produttori europei in Europa occidentale sono diminuite del 9% rispetto al primo trimestre 2003. Il calo delle vendite di Montefibre, conseguente all’annuncio in gennaio della fermata delle produzioni di Acerra, ha determinato un margine operativo lordo ancora negativo. Per il secondo trimestre, il risultato operativo consolidato si prevede sostanzialmente in linea con quello del primo trimestre. Infatti, ad un prevedibile miglioramento del business acrilico si contrapporrà un peggioramento dei risultati del poliestere, a causa dei costi aggiuntivi generati dalla fermata delle linee produttive legate alle forniture di polimero da Ngp. Successivamente, lo stabilimento di Acerra dovrebbe poter lavorare in un assetto tale da consentire una sia pur modesta redditività per la quota restante di questo business. Per quanto concerne la posizione finanziaria netta, nel secondo trimestre è previsto un suo graduale miglioramento, grazie al positivo cash flow operativo e all’inizio della riduzione di capitale circolante associata alla forte riduzione di attività nel poliestere. |
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IMPREGILO: ASSEMBLEA APPROVA BILANCIO E DISTRIBUZIONE DIVIDENDO DIVIDENDO PARI A 0,03 EURO P.A |
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Sesto San Giovanni, 6 maggio 2004 - L’assemblea degli Azionisti di Impregilo S.p.a., riunitasi il 5 maggio 2004 sotto la presidenza del Prof. Paolo Savona, ha approvato il Bilancio al 31 dicembre 2003. L’assemblea ha anche deliberato di distribuire un dividendo pari a 0,03 euro p.A. Alle azioni ordinarie e 0,0404 p.A. Alle azioni di risparmio, contro 0,01 e 0,098 rispettivamente nel 2002. I dividendi deliberati saranno messi in pagamento dal 10 giugno 2004 (data stacco cedole 7 giugno 2004). I principali dati consolidati dell’esercizio 2003 già comunicati in occasione del Consiglio di Amministrazione del 9 marzo 2004, sono i seguenti: il portafoglio ordini delle costruzioni è di 4.808 milioni di euro, contro i 6.320 milioni dell’anno precedente; i contratti già acquisiti per concessioni di pubblici servizi implicano un fatturato cumulato di 8.598 milioni di euro, che equivale a un fatturato medio atteso di 490 milioni di euro all’anno per i 17,5 anni di loro durata media; il valore della produzione si attesta a 2.932,4 milioni di euro (più 9,3% rispetto al 2002) come effetto del portafoglio in essere negli anni precedenti; il risultato operativo risulta essere 181,5 milioni di euro, in crescita del 31,8% rispetto allo scorso esercizio, e rappresenta il 6,2% del valore della produzione (5,1% nell’esercizio precedente); il risultato operativo indicato già sconta oneri per 25 milioni di euro, che sono stati contabilizzati nell’esercizio a copertura delle situazioni di rischio e di dubbia esigibilità che si sono manifestate; il risultato netto è di 50,5 milioni di euro, pari a un rendimento del capitale proprio del 15,5% doppio rispetto a quello conseguito nel 2002. Nelle partite non ricorrenti il risultato ha beneficiato della plusvalenza per la cessione del palazzo uffici di Sesto San Giovanni, con un effetto positivo dopo imposte per circa 14 milioni di euro, compensato peraltro dagli oneri del condono fiscale. Questi hanno pesato sul risultato per circa 12,5 milioni di euro, ma hanno reso liquidabili crediti fiscali per 110 milioni di euro di cui solo 36 milioni incassati;.•l’esposizione finanziaria netta è di 766,9 milioni di euro rispetto ai 595,5 milioni dell’anno precedente ed è comprensiva dell’indebitamento di 238,8 milioni di euro relativi a nuove iniziative sviluppate con la formula del project financing. Considerando separatamente il debito project financing garantito, a regime solo dai flussi di cassa dei singoli progetti, l’esposizione finanziaria netta si attesta a 528,1 milioni di euro con un miglioramento di 67,4 milioni di euro rispetto ai 595,5 milioni dell’anno precedente. Per quanto riguarda la Capogruppo Impregilo S.p.a. I cui dati, come fatto notare in precedenti relazioni, sono fondamentalmente rappresentativi della Business Unit Grandi Opere, si evidenziano i seguenti risultati: il valore della produzione raggiunge 1.772,4 milioni di euro (1.435,6 nel 2002) con una crescita del 23,4%; il risultato operativo è di 122,7 milioni euro (104,5 nel 2002) che rappresenta il 6,9% del fatturato e una crescita del 17,5% rispetto allo scorso esercizio; il risultato netto, che si attesta a 32,4 milioni di euro, è frutto della gestione caratteristica, ed è poco confrontabile con quello realizzato nello scorso esercizio. Infatti quest’ultimo includeva la plusvalenza per la cessione del 49% di Fisia Italimpianti S.p.a. Al fondo Equinox che, al netto dell’effetto fiscale, era pari a 176 milioni di euro; l’esposizione finanziaria netta è pari a 191,0 milioni di euro (63,4 milioni nel 2002); l’incremento è da iscriversi essenzialmente all’acquisto di macchinari per le commesse in Islanda e Venezuela, della partecipazione relativa all’Alta Capacità Milano-genova rilevata da Tecnimont, oltre al finanziamento concesso alle società controllate. L’assemblea Straordinaria è stata rinviata in terza convocazione e si terrà venerdì 7 maggio 2004 alle ore 11 presso so Studio Legale Guasti, Piazza Paolo Ferrari, 8 in Milano. |
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ANCORA CRESCITA PER MERLONI ELETTRODOMESTICI NEL PRIMO TRIMESTRE 2004 FATTURATO + 3,9 % E MARGINE OPERATIVO + 9,2%
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Fabriano, 6 Maggio 2004 - Continua il trend di crescita di Merloni Elettrodomestici anche nel primo trimestre 2004, che si è chiuso con una crescita del fatturato del 3,9% e del margine operativo del 9,2%, rispetto al primo trimestre 2003. Questi risultati sono stati ottenuti grazie al buon andamento delle vendite in tutti i mercati, a prodotti innovativi che hanno permesso di limitare lì'effetto di riduzione dei prezzi che ha interessato il mercato, e a un più efficiente controllo dei costi. Nel corso dei primi tre mesi dell'anno, tradizionalmente caratterizzati da una bassa stagionalità, la società ha presentato le nuove gamme Indesit, Ariston e Hotpoint i cui benefici sono attesi per la seconda parte dell'anno. Principali risultati del primo trimestre 2004 Il fatturato è di 730 milioni, in crescita del 3,9% rispetto al primo trimestre 2003 (703 milioni). Dal punto di vista dei volumi, la società è cresciuta del 5,5% a fronte di una domanda che in Europa ha registrato un incremento del 5%. Il margine operativo lordo è di 83 milioni, in aumento del 6,3% rispetto al primo trimestre 2003 (78 milioni). L'incidenza sul fatturato è dell'11,4%, rispetto all'11,1% del primo trimestre 2003. Il margine operativo è di 46 milioni, in crescita del 9,2% rispetto allo stesso periodo del 2003 (42 milioni). In rapporto alle vendite, il margine operativo si porta al 6,3%, rispetto al 6% del primo trimestre 2003. L'utile ante imposte è di 38 milioni, in crescita del 4,9% rispetto al primo trimestre 2003 (36 milioni di Euro). L'indebitamento finanziario netto alla fine del trimestre è di 337 milioni (292 milioni nel primo trimestre 2003). Il gearing passa dal 66,5% del 31 marzo 2003 al 63,7% del 31 marzo 2004. Nel corso di dichiarazioni rilasciate ieri alle agenzie di stampa a margine del Consiglio di Amministrazione svoltosi a Fabriano, l'Amministratore Delegato Andrea Guerra ha affermato che Me prevede di chiudere l'anno 2004 con un fatturato in crescita di circa il 5%, con un Ebit superiore a quello del 2003 e con un rapporto debt/equity inferiore a quello dell'anno precedente. Approvato il bilancio 2003 e un nuovo piano di stock options Innocenzo Cipolletta, Adriano De Maio e Mario Greco, entrano a far parte del Consiglio di Amministrazione di Merloni Elettrodomestici, portando a otto il numero dei consiglieri indipendenti. "Questa scelta ha l'obiettivo di dare ancora più trasparenza all'operato della nostra società - ha detto Vittorio Merloni. Grazie alla competenza e al rigore assicurati da personalità di questo calibro provenienti dal mondo dell'industria, dell'università e della finanza, si rafforza ulteriormente il sistema di Governance dell'azienda". Un Consiglio ancora più indipendente Il nuovo Consiglio, presieduto da Vittorio Merloni, risulta dunque composto da 8 amministratori indipendenti (rispetto ai 7 del precedente consiglio) su 13 totali: Innocenzo Cipolletta, Luca Cordero di Montezemolo, Adriano De Maio, Andrea Guerra, Alberto Fresco, Mario Greco, Carl H. Hahn, Hugh Malim, Andrea Merloni, Antonella Merloni, Ester Merloni, Roberto Ruozi. Innocenzo Cipolletta è presidente della Ubs Corporate Finance Italia e presidente dell'Università di Trento; Adriano De Maio è rettore della Luiss Guido Carli; Mario Greco, è amministratore delegato e direttore generale di Ras. Luca Cordero di Montezemolo dopo l'elezione a Presidente di Confindustria ha riconfermato il suo impegno nel Consiglio di Amministrazione di Merloni Elettrodomestici. In particolare, Montezemolo e Adriano De Maio sono anche membri del nuovo Comitato per l'Innovazione e la Tecnologia istituito lo scorso 23 marzo con lo scopo di indirizzare le strategie e gli investimenti necessari per sviluppare il livello di innovazione dell'impresa. Approvazione bilancio 2003 e distribuzione del dividendo L'assemblea degli azionisti di Merloni Elettrodomestici, riunita oggi a Fabriano, ha anche approvato il bilancio al 31.12.2003, confermando i dati comunicati dal Consiglio di Amministrazione lo scorso 23 marzo. Contestualmente ha approvato la distribuzione di un dividendo di 0,361 euro per le azioni ordinarie, in aumento del 12,1% rispetto all'anno precedente (0,322 euro) e di 0,379 euro per le azioni di risparmio (0,34 nell'anno precedente). I dividendi delle azioni ordinarie e risparmio includono il rendimento di 0,036 euro risultante dalla ripartizione dei dividendi delle azioni proprie. I dividendi saranno posti in pagamento a partire dal 27 maggio 2004 (la data di stacco della cedola è il 24 maggio 2004). Approvato un nuovo piano di Stock options L'assemblea ha autorizzato anche un nuovo aumento di capitale fino ad un massimo di 1.000.000 di nuove azioni a servizio dei piani di Stock options riservati al Presidente della Società, proposto dal Consiglio il 23 marzo scorso. L'assemblea ha inoltre conferito l'incarico per la revisione contabile del bilancio d'esercizio e consolidato alla Kpmg. |
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AUMENTO DEL GIRO D’AFFARI DEL 51% PER INTERACTIVE CORPORATION I DATI DEL PRIMO TRIMESTRE DELL’ANNO FISCALE 2004 |
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Milano, 6 maggio 2004 - Iac/interactivecorp annuncia i risultati finanziari del primo trimestre 2004. Il giro d’affari di Interactive Travel ha raggiunto 2,9 miliardi di dollari, con un aumento del 51% rispetto all’anno precedente. “Expedia, numero uno in Italia per le prenotazioni di hotel online, fa parte del gruppo Interactive Corporation – spiega Adriano Meloni, Country Manager di Expedia Italy. – I risultati positivi del gruppo Interactive Corporation pongono ancora di più le basi per l’ampliamento della filiale italiana di Expedia, che prevede una forte crescita per il 2004.” Interactive Corporation ha registrato un aumento dell’Oiba (Operating Income Before Amortization) del 14%, raggiungendo i 198 milioni di dollari per il trimestre. L’utile netto adjusted è aumentato del 23%, raggiungendo i 141 milioni di dollari e l’Eps adjusted di 0,18 dollari contro 0,16 dollari dell’anno precedente. L’utile netto Gaap ammonta a 38 milioni di dollari contro una perdita di 110 milioni di dollari dell’anno precedente e l’Eps diluito Gaap ammonta a 0,05 dollari contro gli 0,23 dollari nell’anno precedente. Le attività operative di Interactive Corporation hanno registrato ottimi risultati per il trimestre, con una buona crescita della topline Hsn (Home Shopping Network), che in Europa opera sotto il nome di Home Shopping Europe, sul mercato statunitense e un aumento del fatturato, del reddito operativo e dell’utile operativo al lordo degli ammortamenti,rispettivamente del 13%, del 53% e del 36%. La biglietteria ha riscontrato buoni risultati nel trimestre con una crescita dell’utile operativo e dell’Oiba (Operating Income Before Amortization) del 19% e del 13%. Il fatturato Iac Travel (“Iact”) è aumentato su base netta comparabile del 41% con 494 milioni di dollari, l’utile operativo ha registrato un aumento del 21% raggiungendo gli 85 milioni di dollari e l’utile operativo al lordo degli ammortamenti ha registrato un aumento del 23%, riportando un risultato di 128 milioni di dollari, sostenuto dalla crescita del settore dei merchant hotel, dei pacchetti e delle attività internazionali. |
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FIERA DI GENOVA SPA: APPROVATO L’AUMENTO DI CAPITALE PER L’ATTUAZIONE DEL PIANO INDUSTRIALE CON 42,9 MILIONI DI EURO DI INVESTIMENTI LA FIERA CAMBIA VOLTO |
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Genova, 6 maggio 2004 - Completato l’iter di approvazione del piano industriale e degli impegni finanziari da parte dei singoli azionisti, l’assemblea dei soci di Fiera di Genova Spa, riunita il 30 aprile in sede straordinaria e ordinaria, ha deliberatol’aumento di capitale per un importo di 16.773.435 Euro, delegando il Consiglio d’Amministrazione alla sua realizzazione secondo il piano di investimenti programmato. Resta invariato l’assetto azionario che vede il Comune socio di maggioranza relativa con il 32%, la Regione Liguria con il 27%, la Provincia con il 22%, la Camera di Commercio con il 17% e l’Autorità Portuale con il 2%. Il capitale sociale passerà quindi dagli attuali 13. 013.699 a 29.787.134 Euro. L’approvazione dell’aumento di capitale esprime il forte impegno delle istituzioni per l’attuazione del piano industriale 2004-2008, approvato dal Consiglio di Amministrazione nell’agosto scorso, che prevede investimenti complessivi per 42,9 milioni di Euro. Il programma di riqualificazione, in un mercato fieristico caratterizzato da un eccesso di offerta, punta ad offrire spazi fieristici di alta qualità in un ambiente di alto impatto scenografico fortemente collegato all’elemento mare, concorrendo al rafforzamento della ritrovata visibilità di Genova come destinazione di prestigio. “Il nostro obiettivo – ha dichiarato il Presidente di Fiera di Genova Spa Franco Gattorno – è assumere con sempre più forza un ruolo determinante per lo sviluppo economico della città. Il nostro impegno è incrementare l’attività rispettando criteri di equilibrio aziendale, ma anche favorendo la crescita dell’indotto sul territorio”. Le risorse disponibili saranno principalmente destinate alla demolizione e alla ricostruzione del padiglione B, con la realizzazione di un edificio biplanare che ne esalti la naturale spettacolarità dell’affaccio sul mare. Questo primo lotto rappresenta i due terzi di in un più ampio progetto che già prevede una seconda fase di edificazione nell’area attualmente occupata dal padiglione D. In base alpiano industriale questo intervento rappresenta il primo passo per l’attivazione in parallelo, anche con l’apporto di privati, di una successione coordinata di interventi. Il primo riguarda i lavori di infrastrutturazione a completamento dell’ampliamento di Marina finalizzata a ottenere un’area polivalente – aperta alla città – che garantisca una leadership mondiale al Salone Nautico Internazionale. Il secondo intervento svolge un ruolo chiave, consentendo alla Fiera di allinearsi ai più evoluti centri fieristici, con la realizzazione di un albergo tramite una procedura concorsuale - affidata alla Fiera di Genova – per attrarre l’interesse delle più qualificate catene alberghiere. L’albergo sarà funzionalmente integrato alla riqualificazione del centro congressi e a una nuova reception di ponente e ai nuovi ingressi direzionali del quartiere fieristico. Con la risistemazione di piazzale Kennedy – per la quale Fiera di Genova ha recentemente presentato al Comune un progetto che prevede una riorganizzazione complessiva finalizzata a una migliore e più coordinata fruibilità e a una gestione integrata che soddisfi le esigenze della città e della Fiera - e la nuova viabilità delle zone limitrofe approvata in questi giorni, si delinea il nuovo volto del quartiere fieristico destinato ad affermarsi in maniera mirata nel mercato fieristico nazionale e internazionale. In previsione di questo scenario di grande cambiamento si avvia alla fase conclusiva il perfezionamento della titolarità giuridica con cui Fiera di Genova dispone del quartiere fieristico che, dopo la sdemanializzazione delle aree avvenuta alla fine del 2001, si realizzerà nel conferimento di un “diritto di superficie”. “ Con l’avvio del piano industriale – ha sottolineato l’amministratore delegato Roberto Urbani – la Fiera di Genova può finalmente contare su strumenti idonei per giocare la propria partita su un mercato duramente competitivo, dove è necessario proporre elementi forti di identità e attrattività, congeniali a una clientela di respiro internazionale”. Nella stessa seduta l’assemblea dei soci, in sede ordinaria, ha approvato il bilancio 2003 che ha chiuso con un utile di 21.426 Euro, al netto di imposte per 313.181 Euro, ammortamenti e svalutazioni per 1.603.680 Euro. Un risultato positivo che segna un miglioramento rispetto al bilancio di previsione e conferma il ritrovato equilibrio reddituale e finanziario degli ultimi esercizi. |
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CONSORZIO AGRARIO, UN 2003 POSITIVO BILANCIO CHE SEGNA UN +7% SUL 2002 |
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Forli, 6 maggio 2004 - Decisamente positivi i risultati del bilancio 2003 del Consorzio Agrario di Forlì-cesena e Rimini, certificato dalla Società di Revisione “Consulaudit” ed approvato nei giorni scorsi dall’Assemblea dei Soci Delegati. I ricavi dell’anno sono stati 54 milioni e 438 mila €, pari a circa 105 miliardi e 407 milioni delle vecchie £ con un incremento del 7% rispetto al 2002 e del 2% rispetto al budget preventivo. In particolare, l’aumento delle vendite dei mezzi tecnici per l’agricoltura evidenzia un + 14% rispetto al fatturato 2002 e un +6% rispetto al budget, incremento ridimensionati sul dato globale dal comparto della commercializzazione dei cereali, negativamente influenzato dalle ridotte produzioni dell’annata. Dopo aver effettuato, utilizzando le aliquote massime fiscali, ammortamenti anticipati e svalutazioni per 676 mila €, accantonamenti per 77 mila €, ed aver finanziato 224.697 € per imposte (Irpeg ed Irap) sui redditi dell’anno e 54.238 € per Ici, l’utile netto di esercizio per il 2003 è risultato di 45.421 €. Questo risultato, unitamente ad un patrimonio netto di 10.105.212 €, ed alla disponibilità liquida di 1.135.991 €, dà una chiara visione del buono “stato di salute” della Cooperativa. La gestione 2003 riconferma il positivo trend, da tempo in atto, delle vendite: +61% negli ultimi 9 anni, con un incremento medio del 6,8% all’anno, nonchè il rapporto ottimale fra fatturato e numero di addetti: 1 milione e 210 mila € di fatturato per dipendente. In seguito alle 838 adesioni pervenute nel corso dell’anno, il numero dei soci è passato dai 2.180 del dicembre 2002 ai 3.018 del dicembre 2003. Parallelamente alla tradizionale attività di fornitura di mezzi tecnici ed erogazione di servizi all’agricoltura, nel corso del 2003 il Consorzio Agrario ha proseguito quelle azioni a favore della valorizzazione delle nostre produzioni agricole che negli ultimi anni hanno sempre maggiormente caratterizzando la sua filosofia operativa. Per citare le più significative. Proselitismo a favore dell’Organizzazione di Produttori “Cereali Romagna”, promossa in collaborazione con il Consorzio Agrario di Ravenna per la valorizzazione delle produzioni cerealicole delle nostre province (attualmente 1.250 aziende agrarie socie nelle sole province di Forlì-cesena e di Rimini). Attivazione del progetto “Grano Romagnolo”, in accordo con la stessa Organizzazione, per la creazione di un grano tipico di qualità superiore da destinarsi all’alimentazione umana. Partecipazione alla costituzione della cooperativa didattica vitivinicola Riminese “Valbruna”. L’ufficio Tecnico Agrario del Consorzio ha organizzato nel corso dell’anno 40 incontri tecnico divulgativi, che sono stati frequentati da oltre 1.500 agricoltori, ed ha gestito campi sperimentali di varie colture erbacee e di vite con l’obiettivo di verificare ed affinare le linee di fertilizzazione, di difesa fitosanitaria e di comportamento varietale, e metterne i risultati a disposizione delle aziende agrarie. Nel corso della stessa assemblea è stato eletto da una lista unitaria il nuovo Consiglio di Amministrazione, che rimarrà in carica per il triennio maggio 2004-aprile 2007. Al Presidente uscente Romano Macchini l’Assemblea ha rivolto i ringraziamenti più calorosi ed al Presidente eletto, Filippo Tramonti, ha fatto i più vivi rallegramenti e molti auguri di buon lavoro. Tramonti è un coltivatore diretto di San Mauro Pascoli ed ha innestato nell’azienda di famiglia una forte specializzazione in orticoltura. E’ stato ed è impegnato in vari consigli provinciali e regionali di organismi di produttori ortofrutticoli. |
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ELYO ITALIA CRESCE SUL MERCATO DEL GLOBAL SERVICE ACQUISITO UN CONTRATTO DELLA DURATA DI 9 ANNI PRESSO L’AZIENDA ULSS 20 DI VERONA CHE CONSOLIDA LA PRESENZA DI ELYO ITALIA NELLA GESTIONE DI SERVIZI IN CAMPO SANITARIO |
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Milano, 6 maggio 2004 - Elyo Italia amplia la sua presenza nel mercato del global service in ambito sanitario. L’azienda, leader nel settore dell’Energia, del Facility Management e del Global Service, ha vinto, infatti, in qualità di capogruppo del raggruppamento temporaneo di imprese costituito anche da Gemmo Impianti Spa, la gara di appalto in global service presso il nuovo Ospedale “Girolamo Fracastoro” di San Bonifacio e della gestione termica delle altre sedi dell’Ulss 20 di Verona. Il contratto durerà 9 anni e ha un valore annuo di 15,5 miliardi di vecchie Lire, circa 8 milioni di Euro. Tra i servizi che Elyo Italia fornirà, la conduzione e manutenzione degli impianti di sicurezza, riscaldamento e condizionamento, il trattamento dell’acqua, delle apparecchiature termo-meccaniche e idro-sanitarie e della rete elettrica e telefonica. Saranno garantiti, inoltre, anche servizi di pronto intervento, pulizia e giardinaggio, di progettazione e archiviazione dei disegni degli apparati impiantistici delle strutture sanitarie. Con l’acquisizione del contratto in global service all’Ulss 20 di Verona, Elyo Italia, certificata Uni En Iso 9001, incrementa il numero dei propri clienti nel mercato della sanità che già conta aziende sanitarie e ospedaliere importanti del territorio nazionale, in particolare in Lombardia, Veneto, Lazio e Sicilia. “Siamo particolarmente soddisfatti di questo nuovo successo di Elyo Italia – spiega Aldo Chiarini, Amministratore Delegato di Elyo Italia – che conferma il primato della nostra azienda. Consideriamo questa acquisizione il riconoscimento dei nostri valori aziendali e professionali, il risultato dell’efficace lavoro di squadra dei nostri team progettuali e tecnici, come sempre attenti a fornire e assicurare le soluzioni più valide e competitive nella gestione dei servizi”. |
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“LA TUTELA DEL RISPARMIO: SCANDALI FINANZIARI E RIFORME” A ROMA, IL 6 MAGGIO, CONVEGNO ORGANIZZATO DA CONSUMATORI INDIPENDENTI |
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Roma, 6 maggio 2004 - La protezione del consumatore nei servizi di investimento, il conflitto di interesse degli intermediari, la riforma delle autorità di controllo, l'introduzione delle class actions. Questi i temi al centro del convegno “La tutela del risparmio: scandali finanziari e riforme” in programma a Roma giovedì 6 maggio, a partire dalle ore 14.00, presso il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Roma - Centro Studi - Via Valadier n. 42 - 6° piano. L’incontro sarà occasione di confronto tra rappresentanti dei consumatori, esponenti di forze politiche ed esperti di diritto ed economia, in vista delle prossime riforme in risposta ai recenti scandali finanziari che hanno tradito la fiducia di migliaia di risparmiatori. Il convegno è organizzato dalle associazioni dei Consumatori Indipendenti (Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Movimento Consumatori, Movimento difesa del cittadino, Unione Nazionale Consumatori), con il patrocinio del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Roma. Di seguito il programma dei lavori: Saluti Introduttivi (ore 14.00); Avv. Alessandro Cassiani (Presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Roma) Avv. Fioravante Carletti (Consigliere dell'Ordine degli Avvocati di Roma - Coordinatore del Centro Studi); Avv. Massimiliano Dona (Unione Nazionale Consumatori). Interventi (ore 14.15) Scandali finanziari e prospettive di riforma, il punto di vista del risparmiatore Avv. Paolo Fiorio (Coordinatore Osservatorio Credito e Risparmio Movimento Consumatori); Intermediari finanziari e conflitti di interesse Prof. Ettore Gliozzi (Ordinario di Diritto Commerciale, Università di Torino); I controlli societari Prof. Niccolò Abriani (Preside della Facoltà di Economia, Università di Foggia); Azioni collettive e class actions in Italia? Prof. Claudio Consolo (Ordinario di Diritto Processuale Civile, Università di Padova); La riforma delle autorità di controllo Prof. Alfonso Papa Malatesta (Ricercatore Ceradi, Università Luiss Guido Carli). Tavola Rotonda (ore 16.00): On. Giorgio La Malfa (Presidente della Commissione Finanze della Camera dei Deputati); On. Giorgio Benvenuto (Commissione Finanze della Camera dei Deputati) Dott. Ssa Daniela Primicerio (Presidente del Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti). Conclusioni (ore 17.00): Avv. Laura Nissolino (Cittadinanzattiva) |
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AL VIA IL ROAD SHOW DELL'OSCAR DI BILANCIO |
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Padova, 6 maggio 2004 – La città veneta ospiterà la prima tappa - martedì 11 maggio alle ore 14.30 - presso la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo (Piazza Duomo – Entrata di Corte Valaresso) per un incontro di approfondimento dal titolo: “Dalla cultura del bilancio come strumento di rendicontazione economica alla cultura della condivisione permanente dei comportamenti economici, sociali e ambientali di ogni organizzazione con i suoi pubblici influenti” L’oscar di Bilancio compie 50 anni, fa un notevole salto culturale e promuove un vero cambiamento: passare dalla cultura del Bilancio come strumento di rendicontazione economica alla nuova cultura della condivisione permanente dei comportamenti economici, sociali e ambientali dell’organizzazione – privata, pubblica, nonprofit – con i suoi pubblici influenti, quindi non solo con la comunità finanziaria. Per promuovere e divulgare questa nuova cultura Ferpi – Federazione Relazioni Pubbliche Italiana - ha organizzato un Road Show nazionale che prevede lo svolgimento, in diverse città del Nord. Centro e Sud Italia, di una giornata di studio sulla tematica, con approfondimenti focalizzati nelle tre diverse aree: imprese private, organizzazioni pubbliche e organizzazioni sociali. Sarà Padova a inaugurare la serie di incontri con un appuntamento che analizzerà ragioni e modalità della nuova cultura della rendicontazione permanente e fornirà strumenti utili per la compilazione di un bilancio “da Oscar”. Poiché nell’ottica della rendicontazione permanente la redazione del Bilancio, che sia fotografia fedele della realtà dell’organizzazione, non può essere compito di una sola funzione aziendale, ma deve essere il risultato di un team di lavoro che rappresenti tutte le funzioni strategiche e le divisioni dell’organizzazione, la giornata di studio è aperta a tutti coloro che nell’organizzazione hanno una funzione di management e ai loro consulenti: dagli amministratori ai comunicatori, dai commercialisti ai revisori, ecc. |
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BILANCIO PARMACOTTO 2003: RAGGIUNTO UN FATTURATO DI 110 MILIONI DI EURO |
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Parma, 6 maggio 2004 – Parmacotto S.p.a., azienda italiana leader nella produzione di salumi di alta qualità comunica oggi i dati consolidati del Gruppo al 31 dicembre 2003. Il Gruppo ha registrato un fatturato consolidato di 110 milioni di euro rispetto ai 96,5 milioni di euro relativi all’anno precedente. Le vendite in volume sono passate a Kg 9.950.000 dai Kg 8.968.000 del 2002. Oggi il Gruppo Parmacotto conta 340 dipendenti e ben 184 agenti presenti su tutto il territorio nazionale e dispone di 3 stabilimenti a Parma. Un contributo importante per i risultati ottenuti è stato dato dai mercati stranieri: le vendite all’estero hanno raggiunto l’8% del fatturato complessivo del Gruppo. La crescita si è concentrata soprattutto all’interno del mercato europeo attraverso lo sviluppo delle vendite dei prodotti a libero servizio nelle principali catene della distribuzione moderna. Per quanto riguarda gli Stati Uniti, invece, il 2003 ha registrato una crescita nelle vendite del prosciutto crudo diventato oggi, assieme al prosciutto cotto, uno dei salumi made in Italy più conosciuti e richiesti dai consumatori americani. La gestione operativa ha fatto registrare un miglioramento con una crescita dell’Ebitda, che è stato di 13,3 milioni di euro contro i 12,9 milioni di euro del 2002.
Voce | 2003 Milioni di euro | 2002 Milioni di euro | Fatturato | 110 | 96,5 | Ebitda | 13,3 | 12,9 | |
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RISANAMENTO S.P.A. ESERCIZIO 2003: L’UTILE NETTO IN PAREGGIO RISPETTO AL PRECEDENTE ESERCIZIO, MENTRE L’UTILE NETTO CIVILISTICO AMMONTA AD EURO 18, 5 MILIONI DI EURO.
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Milano, 6 maggio 2004 - L’assemblea degli azionisti della Risanamento S.p.a. Ha approvato ieri il bilancio relativo all’esercizio 2003, come da progetto approvato dal Consiglio di Amministrazione del 26 marzo 2004. A livello consolidato l’utile netto risulta in sostanziale pareggio rispetto al precedente esercizio, mentre l’utile netto civilistico ammonta ad euro 18, 5 milioni di euro. E’ stata deliberata la distribuzione di un dividendo di € 0,028 per azione, in pagamento dal 3 giugno 2004, per complessivi euro € 7.681.430,24 Sempre in parte ordinaria l’Assemblea: ha nominato, con durata in carica per l’esercizio 2004, il Consiglio di Amministrazione, riconfermandone i membri attualmente in carica e conferendo la carica di presidente al Cav. Luigi Zumino, ha nominato, con durata in carica per il triennio 2004-2005-2006, il Collegio Sindacale sulla base dell’unica lista pervenuta dall’azionista di riferimento; ha approvato la proposta di revoca del Regolamento Assembleare..in parte straordinaria l’assemblea ha altresì approvato la proposta di modificare lo statuto sociale, sia per adeguarlo alle nuove disposizioni introdotte dalla riforma del diritto societario, sia per cogliere appieno le opportunità offerte dalla nuova normativa. Le più rilevanti innovazioni hanno riguardato: limitare l’indicazione della sede solo al Comune di Milano, attribuire al Consiglio di Amministrazione la competenza ad assumere deliberazioni concernenti materie specifiche, come consentito dal novellato art. 2365 C.c., introdurre disposizioni in materia di recesso e controllo contabile disciplinare le modalità di intervento in assemblea |
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AIR FRANCE - KLM, UN LEADER MONDIALE DEL TRASPORTO AEREO |
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Parigi, 6 maggio 2004 - Jean-cyril Spinetta, Presidente e Direttore Generale di Air France, e Leo van Wijk, presidente del Comitato di Direzione di Klm, hanno espresso viva soddisfazione per il successo dell'offerta pubblica di scambio sulle azioni ordinarie di Klm. Nel corso di una conferenza stampa svoltasi ieri a Roissy, i presidenti hanno dichiarato: "L'unione tra le nostre due compagnie è ora siglata. Questa data è importante per il trasporto aereo mondiale e costituisce una fase essenziale nel consolidamento del settore in Europa. Il nuovo gruppo, che diventa il primo a livello mondiale con un fatturato annuo di 19,2 miliardi di euro, é leader nei suoi tre settori: passeggeri, merci e manutenzione, ed ha la capacità di sviluppare potenti sinergie. Infatti la complementarità tra le due compagnie, che conserveranno ognuna il proprio marchio e i propri valori, renderà il nuovo gruppo più interessante per i passeggeri grazie ad un'offerta più ampia e contribuirà ad aumentarne il valore presso gli azionisti". Le sinergie già identificate dovrebbero aumentare ulteriormente ed avere un impatto positivo sul risultato operativo consolidato del gruppo, da 400 a 500 milioni di euro a partire dal quinto anno. Queste sinergie dovrebbero essere ottenute grazie ad un'ottimizzazione dei network, ad una migliore riorganizzazione delle attività trasporto passeggeri e merci, ad una più ampia offerta nelle attività di manutenzione ed infine ad una riduzione dei costi in materia di rifornimenti, di distribuzione commerciale e di informatica. I clienti potranno beneficiare rapidamente di tali sinergie: Jean-cyril Spinetta e Leo van Wijk hanno infatti annunciato che, a partire dal 1° giugno prossimo, i passeggeri di Air France e di Klm beneficeranno di programmi armonizzati su l'insieme della rete a corto, medio e lungo raggio. Gli orari tra Parigi ed Amsterdam verranno cadenzati e permetteranno di moltiplicare le possibilità di coincidenze verso il mondo intero via gli hub di Roissy-cdg2 o di Schiphol. I voli di Klm saranno trasferiti dal terminal 1 al terminal 2F di Roissy, ove si trovano i voli Air France. E anche ad Amsterdam, i voli delle due compagnie partiranno dalla stessa zona d'imbarco. Air France e Klm potenzieranno i collegamenti tra Amsterdam e la provincia francese e tra Parigi e la provincia olandese, con l'apertura di 3 nuovi collegamenti: Amsterdam-bordeaux, Amsterdam-marsiglia e Cdg-rotterdam. Air France e Klm potranno trarre profitto dalla complementarità delle loro reti di medio raggio: Air France beneficia infatti di una forte presenza nell'Europa del Sud, mentre Klm ha saputo sviluppare una densa rete nell'Europa del Nord. Le linee lungo raggio, sulle quali Air France e Klm non propongono voli quotidiani o voli diretti, saranno razionalizzate e migliorate. Le reti mondiali delle due compagnie nazionali saranno oramai combinabili e formeranno pertanto un ampio network articolato intorno a due centri nevralgici, gli hub di Schiphol e di Roissy. Questa iniziativa è, ad esempio, particolarmente interessante per i passeggeri che devono passare da un hub per raggiungere la loro meta: quando organizzeranno un viaggio verso una destinazione remota servita da Air France e Klm, potranno infatti scegliere tra due diversi orari lo stesso giorno, sia per l'andata che per il ritorno, e potranno effettuare una tratta via Amsterdam ed un'altra via Parigi. Il gruppo Air France-klm metterà quindi al servizio dei passeggeri più esigenti la potenza della sua offerta combinata: i viaggi potranno essere organizzati secondo precise esigenze orarie, alle migliori tariffe disponibili delle due compagnie. I titolari delle carte Fréquence Plus di Air France e Flying Dutchman di Klm potranno accumulare Miles e vincere premi sul network globale delle due compagnie a partire dal 1° giugno 2004. Infine, l'ingresso di Klm, di Northwest e di Continental nell'alleanza Skyteam; previsto per metà settembre 2004, permetterà di aumentare ulteriormente i vantaggi per i clienti. Abbinando le forze nel settore merci, Air France e Klm diventeranno il primo operatore mondiale al di fuori dei cosiddetti "integrators", con 2,5 miliardi di euro di fatturato cumulato. Nel settore della manutenzione aeronautica, l'unione tra le due compagnie dà vita ad uno dei primi fornitori mondiali di servizi di manutenzione, con 2,6 miliardi di fatturato, di cui 900 milioni di Euro di fatturato con i clienti esterni. Jean-cyril Spinetta e Leo van Wijk hanno concluso: "Air France e Klm hanno deciso di unire le loro forze e i loro destini per costruire una nuova entità, in linea con il grande mercato europeo. Oggi condividiamo un'ambizione: far parte di quelle compagnie abbastanza potenti da poter svolgere un ruolo di leader all'interno delle alleanze globali che struttureranno in futuro il trasporto aereo. In altri termini, essere in grado di diventare dei protagonisti sulla scena mondiale, per migliorare la redditività, offrire il miglior servizio possibile e preservare i posti di lavoro. Il personale di Air France e di Klm che costruirà questo nuovo gruppo può impegnarsi con orgoglio in questa direzione". |
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PIAGGIO AERO INDUSTRIES : COMMESSA RECORD DA AVANTAIR |
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Roma, 6 maggio 2004 - Piero Ferrari, Presidente di Piaggio Aero Industries, ha firmato mercoledì 6 maggio alla presenza del Ministro delle Attività Produttive, On. Antonio Marzano, del Sottosegretario On. Mario Valducci e dell'Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Liguria Giacomo Gatti, una commessa record con la società di fractional newyorkese Avantair. Il fractional ownership, una forma di multiproprietà dell'aereo, è la nuova frontiera nell'utilizzo di executive. Permette infatti l'acquisto di una quota dell'aereo riducendone i costi e ottimizzandone la gestione ed ha consentito a Piaggio Aero di conquistare quote di mercato (dal 7 al 13% nel proprio segmento di riferimento) proponendo un velivolo che, a fronte di standard tecnici e performance elevatissime, presenta costi operativi pari alla metà di quelli dei competitor. Avantair, che si avvale unicamente di P180 Avanti per la propria flotta e già opera attraverso 10 turboelica, ha già venduto tutte le quote di proprietà ancora disponibili, a testimonianza del prestigio e dell'apprezzamento di un prodotto made in Italy per eccellenza, sempre più richiesto dalla clientela di alto livello. Dopo aver commissionato nel solo 2003 cinque nuovi velivoli e un'opzione per ulteriori cinque "Executive", Avantair ha firmato ora un maxi ordine: 24 velivoli P.180 e la conferma delle cinque opzioni del 2003, per un totale di 200 milioni di dollari circa. Il mercato Usa continua a rappresentare il più importante riferimento per Piaggio Aero. Come riportato da recenti analisi, il settore della Business Aviation sta emergendo con risultati sorprendenti. Ne favoriscono il decollo la ripresa dei consumi, la domanda di servizi sempre più personalizzati e le difficoltà attuali dei voli di linea, unito ad un'attenzione particolare al settore della sicurezza: priorità, quest'ultima, sia per Piaggio Aero, sia per Avantair che hanno raggiunto livelli di assoluta affidabilità in pieno accordo con gli standard internazionali. Il Ministro Marzano ha dichiarato:"Questo importante accordo dimostra che l'industria aerospaziale italiana rappresenta un settore vitale e tecnologicamente avanzato. La collaborazione industriale con gli Stati Uniti, favorita anche dalla missione governativa del 30 marzo scorso a Washington da me guidata, è particolarmente promettente nel settore aerospaziale, e sono fiducioso che altri contratti seguiranno quello che si firma oggi al ministero delle Attività Produttive. Ecco l'ennesima occasione per smentire, in pieno accordo con le parole del Presidente Ciampi, chi parla di declino industriale dell'Italia". "Il legame tra Piaggio Aero e Avantair rappresenta un esempio della collaborazione di successo tra l'industria italiana e americana nel settore aeronautico", ha ricordato il Sottosegretario alle Attività Produttive, On. Mario Valducci. Valducci che già il 30 marzo scorso aveva partecipato a Washington, alla conferenza "Italia - Usa: Aerospazio e Difesa" assieme ai rappresentati di Piaggio Aero Industries, aveva sottolineato come il processo di razionalizzazione conosciuto dall'industria italiana dell'aerospazio e difesa, abbia condotto ad un potenziamento delle nostre capacità produttive e tecnologiche, "esprimendo alcune eccellenze che sono senza pari al mondo, come dimostra Piaggio Aero con questa importante commessa Usa nel settore dell'aeronautica civile. L'intervento pubblico ha puntato su un gruppo sano e in crescita, e la scelta si è rivelata vincente". Per parte sua Piero Ferrari, Presidente di Piaggio Aero, aggiunge: "Per la prima volta un'azienda aeronautica italiana vende un suo prodotto di punta negli Stati Uniti: è un grande risultato, un bellissimo riconoscimento che conferma e conforta la realtà del made in Italy. Desidero quindi dedicare questa giornata importante per Piaggio Aero al nostro Presidente Ciampi ed alle sue parole di stimolo e di incoraggiamento. Con il contratto che oggi firmiamo Piaggio Aero dimostra che, come dice il nostro Presidente, il made in Italy può ancora risultare vincente. Piaggio Aero Industries ha rafforzato e ampliato ulteriormente la propria compagine azionaria con l'ingresso di Sviluppo Italia, l'agenzia nazionale per lo sviluppo di impresa e l'attrazione degli investimenti nel capitale sociale, che detiene una quota pari a circa il 20%. Alla firma del contratto presso il Ministero delle Attività Produttive, erano presenti i presidenti di Piaggio Aero e di Avantair, rispettivamente Piero Ferrari e Steve Santo, insieme con l'amministratore delegato di Sviluppo Italia Massimo Caputi e di Piaggio Aero Josè Di Mase.per Piaggio Aero erano inoltre presenti i consiglieri d'amministrazione Filippo Capece Minutolo e Alberto Galassi, il direttore generale Giorgio Giorgi, il presidente di Piaggio America Tom Appleton e il suo direttore commerciale Jim Holcombe. |
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LA COMMISSIONE AUTORIZZA LA COSTITUZIONE DI UN'IMPRESA COMUNE TRA LE IMPRESE SPAGNOLE IBERIA E ACS NEL SETTORE DEI SERVIZI RELATIVI ALL'EQUIPAGGIAMENTO PER LE ATTIVITÀ DI ASSISTENZA A TERRA |
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Bruxelles, 6 maggio 2004 - Commissione europea ha autorizzato la costituzione di un'impresa comune tra Iberia e Cobra, una controllata del gruppo edile spagnolo Acs. La nuova impresa comune, che sarà denominata Serpista, opererà nel settore della riparazione e della manutenzione dell'equipaggiamento per servizi di assistenza a terra. La creazione di Serpista non determina problemi sotto il profilo della concorrenza, in quanto il mercato dei servizi di assistenza a terra negli aeroporti europei è stato aperto alla concorrenza e l'ingresso su tale mercato non comporta particolari problemi. Iberia è la principale compagnia aerea spagnola e anche il principale prestatore di servizi di assistenza a terra in Spagna. Questa attività, che comprende, ad esempio, la fornitura di autobus per il trasporto dei passeggeri dall'aeroporto agli aerei, è stata recentemente aperta alla concorrenza. Cobra è una controllata dal gruppo Acs, uno dei principali operatori dei settori delle costruzioni e dell'ingegneria in Spagna. Tra le principali attività di Cobra figurano l'ingegneria applicata e i servizi integrali relativi ai settori dell'energia, delle comunicazioni e dei sistemi di controllo. Serpista, l'impresa comune costituita dalle due imprese, opererà principalmente in Spagna e presterà servizi di riparazione e manutenzione per gli operatori di servizi di assistenza a terra. Tenuto conto della posizione consolidata di Iberia in quanto principale prestatore di servizi di assistenza a terra in Spagna, la Commissione ha condotto un accurato esame dell'operazione. Essa è tuttavia giunta alla conclusione che non vi sono problemi sotto il profilo della concorrenza, considerato che i requisiti tecnici per la prestazione di servizi di riparazione e manutenzione non sono particolarmente complessi e che il mercato è aperto a nuovi operatori. Inoltre, i concorrenti di Iberia nel settore dei servizi di assistenza a terra appartengono ad importanti gruppi dei settori delle costruzioni e dell'ingegneria e possono pertanto esercitare un notevole potere di contrattazione. |
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AVVICENDAMENTO DIRETTORI AEROPORTI DI MALPENSA E LINATE |
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Roma, 6 maggio 2004 - In merito ad articoli di stampa che riportano del mancato avvicendamento dei Direttori degli aeroporti di Milano Malpensa e di Milano Linate a seguito della sentenza sull’incidente dell’8 ottobre 2001 a Linate, l’Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, nel confermare in base al principio di garanzia sancito dalla Costituzione, l’innocenza di ogni imputato fino all’ultimo grado di giudizio e nel confidare in un differente giudizio in sede di appello, rende noto di aver avviato, già prima della sentenza, le procedure di trasferimento dei due direttori. Gli avvicendamenti sono stati disposti per permettere ai due dirigenti dell’Enac di acquisire le condizioni migliori per affrontare il processo di appello e fanno parte di un più vasto programma di rotazione dei direttori di aeroporto che interesserà una decina di scali nazionali. Nell’ambito di tale programma, pertanto, la direzione dell’aeroporto di Malpensa viene assegnata alla Dott.ssa Giuliana Guazzati, già direttrice degli scali di Bologna, Rimini ed Ancona, mentre quella di Linate è affidata al Dott. Alberto Basile, direttore dell’aeroporto di Firenze. Il Dott. Francesco Federico, Responsabile del Sistema Direzionale di Milano, ed il Dott. Vincenzo Fusco, direttore dell’aeroporto di Milano Linate, invece, proseguiranno il rapporto di lavoro con l’Enac presso la Direzione Generale di Roma, il primo in staff al Direttore Generale, il secondo al Servizio Registrazione Aeromobili. |
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TARGARENT APREUN UFFICIO PRESSO L’AEROPORTO DI NAPOLI |
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Napoli, 6 maggio 2004 - Targarent, la società di Fiat Auto specializzata nei servizi di rent-a-car, ha aperto un ufficio di noleggio diretto presso l’aeroporto di Napoli Capodichino che si aggiunge a quello di via Ferrante Imparato, 22 a - S.giovanni . Per Targaernt, che nel 2003 è stata fornitore ufficiale delle vetture di rappresentanza utilizzate dalle Delegazioni Internazionali per tutta la durata del semestre di Presidenza Italiana del Consiglio dell’Unione Europea, si tratta di un’operazione molto importante che le consente di crescere ulteriormente sul territorio nazionale e di istituzionalizzare la propria presenza a Napoli, realtà in cui crede molto, sia per quanto riguarda la clientela privata sia per quella business. Presso l’ufficio Targarent di Napoli Capodichino, saranno disponibili le vetture Fiat, Alfa Romeo e Lancia che ne costituiscono la flotta, comprese le Fiat Punto 1.2 Speedgear multi-adattate allestite appositamente per consentirne l’utilizzo agli autisti disabili. Infolink: www.Targarent.it |
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NEL CORSO DEL MESE DI APRILE IMMATRICOLATE IN ITALIA 208.100 NUOVE AUTO (+13,28%) MERCATO DELL’AUTOMOBILE IN CONTROTENDENZA NEI PRIMI 4 MESI DELL’ANNO CRESCITA DELL’1,10% |
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Roma, 6 maggio 2004 - Nel corso del mese di aprile, secondo le proiezioni del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in Italia sono state immatricolate 208.100 nuove auto, con una crescita del 13,28% rispetto all’aprile dello scorso anno, che fu il primo mese dopo la fine degli incentivi statali alla rottamazione. Nel complesso dei primi quattro mesi del 2004, le immatricolazioni ammontano a 888.700, che rispetto alle 879.022 dell’analogo periodo del 2003 segnano una crescita dell’1,10%. La progressione segnata dal mercato dell’auto è in controtendenza rispetto all’andamento dell’economia del nostro Paese e le ragioni sono da ricercarsi sia nel continuo affluire di nuovi prodotti sul mercato, sia nelle promozioni sempre più attraenti, sia nella severa battaglia dei prezzi. “L’andamento medio dei prezzi delle auto - sottolinea Gianni Filipponi, Segretario Generale dell’Unrae, l’Associazione delle Case estere - è caratterizzato da una significativa riduzione. Nel semestre compreso fra il settembre del 2003 e il febbraio del 2004, mentre l’indice generale dei prezzi al consumo è cresciuto di 0,9 punti, l’indice Istat del prezzo delle auto è sceso di 1 punto”. Se aggiungiamo a questo fenomeno il basso costo del denaro che ha portato quelle che godono di qualche forma di finanziamento al 70% di tutte le vendite di nuove auto, troviamo le motivazioni che hanno indotto i consumatori italiani all’acquisto di una nuova automobile. A tal fine, appare interessante la crescita (+12%) di coloro che, secondo i rilevamenti dell’Isae, hanno deciso di acquistare una nuova auto nei prossimi 12 mesi. Nella scelta dei nuovi prodotti, poi, si registra nel quadrimestre una notevole lievitazione della domanda di vetture sportive (+26,3%) e di fuoristrada (+7,5% per quelli compatti, +19,7% per quelli grandi). “Possiamo leggere in queste preferenze - ha commentato Filipponi - già una certa voglia di tempo libero e di vacanze estive”. Guardando al prossimo mese di maggio, gli analisti dell’Unrae indicano circa 200.000 imma-tricolazioni contro le 184.735 del maggio 2003, con un numero non inferiore di nuovi ordini. A proposito di ordini, nel mese di aprile la raccolta ha fruttato 204.653 ordini, con una crescita del 19,61% rispetto ai 171.106 ordini raccolti nell’analogo mese dello scorso anno. Nel periodo gennaio-aprile, gli ordini ammontano a 864.055, il 5,08% in meno rispetto ai 910.332 dei primi 4 mesi dello scorso anno. Quanto all’usato, la situazione sta lentamente avviandosi alla normalizzazione statistica dopo le distorsioni dovute all’entrata in funzione dello “sportello unico” e allo smaltimento degli arretrati: in aprile i passaggi di proprietà, incluse le minivolture, sono stati 400.544 (+15,59%) e nei quattro mesi 1.615.220 (+25,70%). C’è infine da registrare l’ennesimo primato delle immatricolazioni di auto Diesel, giunte a coprire il 56,10% di tutte le vendite. |
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FIDIA: LUIGI VISCONTI RITORNA ALLA GUIDA DEL GRUPPO |
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Milano, 6 maggio 2004 - L’ing. Luigi Visconti dal 1 giugno 2004 sarà inizialmente il Direttore Generale di Fidia S.p.a., società quotata al Nuovo Mercato della Borsa Italiana e holding di un Gruppo attivo nella progettazione e realizzazione di controlli numerici e sistemi di fresatura per la lavorazione di forme complesse, stampistica ed aeronautica. Lo stesso Visconti entrerà successivamente anche a far parte del Consiglio di Amministrazione e assumerà la carica di Amministratore Delegato. L’ingresso di Visconti, già Amministratore Delegato e Direttore Generale di Fidia S.p.a. Fino al settembre 2002, è stato deciso su proposta del Presidente del Consiglio di Amministrazione e azionista di riferimento Giuseppe Morfino per la gestione del progetto di ristrutturazione e rilancio aziendale, integrando il processo di riduzione costi avviato recentemente. In merito all’andamento del titolo in questi giorni, Fidia ribadisce che quest’ultimo non è legato a nessun evento societario di rilievo e che il suo apprezzamento appare coerente con l’effettivo valore della società, che si ritiene comunque ancora superiore a quanto espresso dall’attuale quotazione. |
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WORKSHOP IN MAROCCO CASABLANCA 22-23 GIUGNO 2004 |
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Roma, 6 maggio 2004 - Il Programma Promozionale 2003 dell'Istituto Per Il Commercio Estero ha previsto l'organizzazione di un Workshop in Marocco allo scopo di incrementare le opportunità commerciali degli operatori italiani del settore delle attrezzature alberghiere (Arredamento, Tessuti per l’arredamento e biancheria, Grandi attrezzature per la ristorazione, Pulizia industriale, Articoli di cortesia ecc.), organizzando incontri bilaterali con operatori locali. In Marocco l’industria turistica, che registra già oltre due milioni di presenze annue, è coinvolta in un processo di ristrutturazione profonda, che mira ad ottenere un riposizionamento sul mercato internazionale. In particolare il Governo ha varato piani di sviluppo che, con la “visione 2010”, si prefigge di portare la capacità ricettiva del Marocco, a 10 milioni di turisti annui. A conferma delle dimensioni e dell’interesse del cambiamento in atto, basti ricordare che il 1° marzo 2000 è entrato in vigore l’accordo di libero scambio con l’Unione Europea che obbliga il Marocco ad adeguare la propria economia alle esigenze del mercato internazionale, al fine di produrre a condizioni più competitive, sia per qualità sia per prezzo e che nel 2012 anche il Marocco beneficerà dell’entrata in vigore dell’Area di Libero Scambio del Mediterraneo. Il Workshop avrà luogo a Casablanca presso l’Hotel Royal Mansour Méridien, nei giorni 22 e 23 giugno 2004. L’istituto predisporrà l’agenda degli incontri per ogni ditta italiana con le controparti locali, selezionate attraverso una mailing diretta a promotori alberghieri, architetti, albergatori, importatori/distributori di mobili e giornalisti radio-televisi di quotidiani e periodici. Per dare maggiore risalto all’iniziativa, il workshop sarà promosso sui più importanti periodici locali quali - l’Economist e Le mattin - e mediante affissioni pubblicitarie con i nomi delle imprese italiane. Per informazioni Ice Fax n. 06.5422.0013-71 |
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GIORNATA SUL COMMERCIO INTERNAZIONALE: VINCOLI E OPPORTUNITÀ |
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Milano, 6 maggio 2004 - E’ stata presentata ieri presso Lo Spazio Sironi la prima “Giornata sul Commercio Estero” che avrà luogo a Genova il 21 maggio presso Palazzo San Giorgio. L’appuntamento di rilievo internazionale nell’ambito della maggior visibilità di Genova 2004, è stato organizzato dall'Associazione Ligure Commercio Estero (A.l.c.e.), sindacato di imprenditori che fin dal 1945 associa le aziende liguri che fanno del commercio internazionale la loro ragione di esistere insieme all’Università degli Studi di Genova, alla Confcommercio ed alla Regione Liguria. Questa iniziativa di grande respiro internazionale e di alto profilo ha l’intenzione di porsi come un appuntamento fisso ed un laboratorio che partendo dalla grande tradizione del Made in Italy, della valorizzazione non soltanto della grande ma anche della piccola e media impresa, ne sappia promuovere lo sviluppo nei mercati internazionali tramite l’innovazione e un pieno utilizzo delle tecnologie dei nuovi processi produttivi. Il Dottor Vittorio Doria Lamba Presidente Alce ha commentato: “Nell’europa dei 15 l’Italia era collocata alla periferia del mercato europeo, oggi con l’allargamento dei confini, la sua posizione al centro del Mediterraneo ritorna ad essere uno snodo fondamentale nei flussi tra Europa e Far East. In questo momento l’Italia può quindi cogliere un’opportunità unica di riposizionamento strategico nei mercati internazionali e Genova e la Liguria in particolare, per storia, vocazione e posizione geografica, hanno l’occasione per porsi in modo definitivo al centro dei flussi dei grandi traffici del Mediterraneo”. Il Dottor Adriano Calvini, Vice Presidente A.l.c.e., ha sottolineato “il ruolo svolto nei quasi sessant’anni di vita di A.l.c.e. Nel promuovere l’iniziativa privata offrendo il supporto delle introduzioni dell’associazione nell’affrontare i mercati internazionali condividendo esperienze e successi e sostenendo l’internazionalizzazione anche delle aziende più piccole”. Il Professor Vito Piergiovanni, Preside dell’Università degli Studi di Genova, ha sottolineato “l’importanza del ruolo trainante che un adeguato e continuo scambio tra il mondo accademico ed il mondo delle aziende può rivestire nel costituire un processo di consapevolezza nella futura classe imprenditoriale. Infatti attraverso l’interscambio con l’attuale classe imprenditoriale si pongono solide basi alla comprensione dei meccanismi e delle regole che guidano lo scenario mondiale”. L’intervento del Dottor Odone, Presidente della Camera di Commercio di Genova, ha sottolineato “l’importanza di promuovere, con cadenza annuale, una giornata di riflessione e di confronto dedicata ai grandi scenari dell’economia mondiale, con la presenza di esperti, osservatori e, come si direbbe oggi, analisti di livello internazionale. E non è un caso che la Camera di Commercio di Genova abbia scelto di tornare autorevolmente a “parlare di economia” al pubblico nazionale e internazionale proprio nell’anno di Genova Capitale Europea della Cultura: Genova ha saputo cambiare pelle, ritrovare la propria identità nel recupero e nella valorizzazione di un patrimonio artistico di grande valore e rifondare la propria struttura produttiva sulla base di 3 asset fondamentali per lo sviluppo di una economia moderna e sostenibile: porto e logistica, nuove tecnologie e ricerca, turismo e commercio. Tutti temi verranno affrontati nella giornata del 21 maggio dagli autorevoli relatori”. Il Dottor Giacomo Gatti, Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Liguria, ha sottolineato “la necessità di implementare una politica di sostegno all’innovazione che incoraggi maggiormente le imprese ad investire in formazione e ricerca per dare vitalità e dinamismo al sistema”. Il Dottor Gatti ha dichiarato che la Regione Liguria, promotore e sostenitore della giornata del 21 maggio vede in questo evento la valorizzazione degli accordi recentemente varati con il Ministero del Commercio Estero circa l’integrazione delle competenze delle istituzioni (Camere di Commercio, Ice, Simest, Ambasciate, Regioni, ecc.) in materia di promozione all’esportazione. Tra le priorità della Regione Liguria, la promozione dello sviluppo delle imprese del terziario, il sostegno del Porto di Genova che è considerato il secondo porto d’Europa e che con l’attivazione del progetto dell’alta velocità e di collegamenti degli assi lombardi del Corridoio 5 e del Corridoio 8 dovrà giocare un ruolo ancor più preminente nel Commercio Internazionale sia verso il bacino del mediterraneo che verso i nuovi mercati dell’Est e della Russia “Alla giornata del 21” ha anticipato Doria Lamba “parteciperà il Commissario Europeo Professor Mario Monti e il Magistrato Carla Del Ponte ai quali a chiusura dell’incontro sarà conferita la Laurea Honoris Causa. La presenza sia di Sergio Billè che di Luca Cordero di Montezemolo vedrà un importante momento di confronto e di collaborazione tra il mondo dell’industria e quello del commercio nel comune interesse del massimo sostegno all’internazionalizzazione delle aziende italiane”. Per iscrizioni al convegno: Bc Congressi Tel. 010-5957060 Segreteria@bccongressi.it Info@bccongressi.it |
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LAVORO: GLI ITALIANI HANNO PIU’ PAURA DI PERDERE IL POSTO. INDAGINE EURISKO - RIGHT MANAGEMENT CONSULTANTS |
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Milano, 6 maggio 2004 - Aumenta la paura degli italiani di perdere il posto di lavoro. E’ quanto rivela il Right Cc Index, l’indice che, con una scala che va da 0 a 100, basato su un’indagine che copre 18 Paesi (di cui 12 europei), è stato messo a punto da Right Management Consultants per misurare il grado di fiducia dei lavoratori a tempo pieno sulle prospettive di carriera e sul mercato del lavoro. In Italia, rispetto allo scorso anno, infatti il Right Cc Index (Right Career Confidence Index) è drasticamente passato da 52,18 punti registrati a marzo 2003 a 48, 8 di oggi, scendendo sotto la media europea che si è attestata a 50,1. In Italia, cresce la paura di perdere il posto di lavoro ma aumenta la fiducia di trovare una nuova occupazione. Infatti, la percentuale degli italiani che ritiene molto probabile o abbastanza probabile la perdita del proprio posto di lavoro nei prossimi 12 mesi è cresciuta da marzo 2003 del 10,5%, passando dal 4,4 al 14,9%. Diminuisce invece (- 7,6%) la percentuale di lavoratori a tempo pieno che ritiene sia abbastanza difficile o molto difficile per una persona che perde il posto di lavoro trovare un impiego analogo al precedente alle stesse condizioni. A marzo 2003 era l’88,7% contro l’81,1% di oggi. Nello scenario internazionale si assiste ad un’impennata del Right Cc Index negli Usa, (48,3) e in Inghilterra (50,2) che cresce rispettivamente di 3,82 e di 3,12 punti rispetto allo scorso anno. In Europa i più pessimisti rimangono i tedeschi con un indice di fiducia pari a 42,20 ( circa - 2 punti), mentre i più ottimisti sono i norvegesi a quota 60,20. Da evidenziare la perdita di ottimismo da parte degli spagnoli rispetto all’ultimo semestre (59,4 a novembre 2003 vs 56,6 di oggi) anche se rispetto allo scorso anno (55,18) hanno recuperato un punto. Right Management Consultants ha calcolato che il Right Cc Index a livello internazionale si è assestato a 50 punti, recuperando 1,3 punti rispetto allo scorso semestre (48,70) ma risultando quasi invariato rispetto allo scorso anno (50,85). “L’italia sta attraversando una profonda trasformazione culturale e strutturale del mercato del lavoro e gli italiani attendono di vedere gli effetti della completa applicazione della Legge Biagi: in confronto a sei mesi fa infatti, si riporta un leggero trend di crescita nell’indice che passa da 48 a 48,8. Insomma gli italiani sono cauti” ha dichiarato Elena Murelli, Direttore Generale di Right Management Consultants in Italia, commentando i dati. “Comincia a farsi strada, anche se a piccoli passi, l’idea di un maggiore dinamismo nei percorsi di carriera dei lavoratori. Cresce la paura di perdere il lavoro, ma cresce anche la fiducia di ricollocarsi rapidamente. In futuro - prosegue Elena Murelli - il ruolo delle istituzioni e delle imprese dovrà essere sempre di più quello di facilitare il passaggio da un impiego a un altro, riducendo i tempi e tutelando le competenze professionali”. Cos’è il Right Cc Index (Right Career Confidence Index) - l’indice che misura la sicurezza nel mantenere il posto di lavoro L’indice sulla fiducia della carriera verte attorno a due interrogativi posti ai lavoratori impiegati a tempo pieno di 18 Paesi: 1) Qual è la probabilità di perdere il lavoro nel prossimo anno? 2) Qual è la probabilità per una persona licenziata oggi di trovare un’occupazione simile alle stesse condizioni economiche? L’indice incorpora la tendenza delle due risposte. Fissando il tetto di fiducia al 100%, l’indice di fiducia globale della carriera nel mese di aprile è di 50 punti, in aumento rispetto al mese di novembre 2003 in cui si assestava a 48,70 punti contro i 50,85 di marzo 2003. Al di là dell’indice globale, Right Management Consultants calcola l’indice relativo a tre regioni e per ciascuno dei 18 Paesi aderenti all’inchiesta. Informazioni sulla ricerca La ricerca sull’indice globale di fiducia della carriera viene condotta da Right Management Consultants due volte all’anno per misurare la fiducia in tema di lavoro in tutto il mondo tra i lavoratori impiegati a tempo pieno. L’indice è rilevato attraverso sondaggi effettuati telefonicamente su un campione casuale di 350-1.000 lavoratori impiegati a tempo pieno per ogni singolo Paese, in base alle proporzioni del Paese. I risultati riflettono i sondaggi condotti nei mesi di marzo aprile 2004 ed hanno un margine di errore di circa 3 punti percentuali. Sono stati intervistati i lavoratori dei seguenti Paesi: Australia, Belgio, Canada, Corea del Sud, Danimarca, Francia, Germania, Hong Kong, Irlanda, Italia, Giappone, Paesi Bassi, Norvegia, Spagna, Svezia, Svizzera, Regno Unito ed Usa. Il lavoro sul campo è stato condotto sotto la guida della Icr - International Communications Research of Media, Pennsylvania, Usa, il cui partner in Italia è Eurisko.
International Right Cc Index ( Right Career Confidence Index) | | Country Index | | | | | | | | | mar-03 | nov-03 | mag-04 | Australia | 49,65 | 52,50 | 51,20 | Belgium | 57,45 | 52,00 | 50,80 | Canada | 50,48 | 47,60 | 52,20 | Denmark | 61,60 | 52,90 | 52,40 | France | 51,15 | 48,60 | 50,00 | Germany | 44,18 | 43,10 | 42,20 | Hong Kong | 41,00 | 41,50 | 42,20 | Ireland | 49,48 | 44,90 | 49,90 | Italy | 52,18 | 48,00 | 48,80 | Japan | 50,23 | 49,70 | 49,00 | Korea | - | - | 55,20 | Netherlands | 59,63 | 44,20 | 43,60 | Norway | 57,63 | 56,20 | 60,20 | Spain | 55,18 | 59,40 | 56,60 | Sweden | 59,20 | 61,10 | 53,90 | Switzerland | 45,30 | 44,40 | 42,80 | United States | 44,48 | 44,30 | 48,30 | United Kingdom | 47,08 | 45,70 | 50,20 | |
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CERCHI UNO STAGE? TROVI UN LAVORO UNA RICERCA SVOLTA DA SPORTELLO STAGE - ACTL CONFERMA LO STRAORDINARIO VALORE DEL TIROCINIO PER L’INGRESSO NEL MONDO DEL LAVORO |
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Milano, 6 maggio 2004 – L’ 85% degli stagisti ottiene un’occupazione al termine del tirocinio. E’ questo il risultato di un’indagine condotta da Sportello Stage - Actl su un campione di 164 stagisti che sono stati inseriti in stage da Sportello Stage nell’ambito di un progetto di orientamento al lavoro finanziato dalla Regione Lombardia e dal Fondo Sociale Europeo conclusasi nel dicembre 2003. Nell’ambito del progetto, che prevedeva un’attività di orientamento e accompagnamento al lavoro, uno staff di esperti di selezione del personale di Sportello Stage si è occupato guidare gli utenti in un’analisi e autovalutazione delle proprie competenze, nel supportare i candidati nella definizione di un percorso professionale coerente con le proprie attitudini, e monitorare i tirocinanti per i quali lo stage si rivelava lo strumento più adatto per inserirsi nel mondo del lavoro. Dalla ricerca emerge che il 62% di coloro che hanno scelto di fare uno stage era di sesso femminile, il 38% maschile, residenti prevalentemente in Lombardia (zona Milano e provincia) e con un’età compresa tra i 23 ed i 32 anni (oltre l’80%). Per quanto riguarda il titolo di studio conseguito, il 56% dei candidati risulta in possesso di una laurea o diploma universitario, il 9% di un master post lauream, il 27% di un diploma di maturità ed il restante 8% di qualifiche varie (licenza elementare, licenza media, qualifica professionale). Per quanto riguarda la tipologia del contratto di assunzione, dal monitoraggio svolto da Actl il contratto di lavoro a tempo determinato è risultato il più frequente (27%), seguito dall’assunzione con contratto di lavoro parasubordinato - ovvero con una collaborazione coordinata e continuativa oppure a progetto – (25%) e a tempo indeterminato (23%). Il 23% dei tirocinanti è stato inserito con altre tipologie di contratto (interinale, formazione lavoro, apprendistato) e il restante 2% si è dedicato alla libera professione/consulenza. Un dato importante da evidenziare è che oltre il 40% dei tirocinanti intervistati sono stati assunti dall’azienda presso cui hanno svolto lo stage e che oltre l’80% dei candidati ha ritenuto il tirocinio un’esperienza fondamentale per inserirsi nel mondo del lavoro. Lo stage consente alle aziende di avere tempo di conoscere e verificare le attitudini personali e le capacità professionali dei potenziali collaboratori. I tirocinanti, dal canto loro, acquisiscono un’esperienza utile per inserirsi in aziende talvolta diverse da quelle in cui si è svolto lo stage. Infolink: www.Sportellostage.it |
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CORSI GRATUITI PER “EXTRA - MANAGER” OPPORTUNITÀ PER QUINDICI IMPRENDITORI STRANIERI. COME FARE UN BILANCIO? COME ORGANIZZARE L’IMPRESA E GESTIRE IL TEMPO? |
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Milano, 6 maggio 2004 - Aprire un’attività? Una vera impresa, soprattutto per uno straniero. Ma oggi diventa più facile. Grazie all’opportunità per gli imprenditori stranieri che hanno avviato la propria attività in Italia, di partecipare gratuitamente a un corso di formazione. Arriva la terza proposta formativa, “Organizzazione ed economia dell'impresa extra comunitaria in Italia”, dopo “Strategie e strumenti per migliorare la competitività dell’impresa extra comunitaria sul mercato italiano” e "Gestire l'impresa in Italia". Ci si può iscrivere entro e non oltre venerdì 14 maggio: l’attività formativa avrà inizio il 25 maggio a Milano e prevede la partecipazione al massimo di 15 persone. Le iscrizioni verranno accettate fino ad esaurimento dei posti disponibili, sulla base dell’ordine di arrivo e del grado di rispondenza ai requisiti definiti: essere il titolare/socio dell’impresa, avere una buona conoscenza della lingua italiana parlata e scritta, provenire da uno dei Paesi extracomunitari previsti. Tra i requisiti preferenziali: avere la sede dell’impresa nella regione Lombardia, avere la forma giuridica dell’impresa (e non di semplice lavoro autonomo professionale), utilizzare uno o più collaboratori nell’attività d’impresa. La frequenza di almeno il 75% delle 48 ore complessive del corso dà diritto alla consegna di un attestato di partecipazione. Il corso si svolgerà presso Formaper, azienda speciale della Camera di commercio di Milano - Via Camperio, 1 – Milano (Mm Cordusio), Sala Ambra, 1° piano. Un’iniziativa offerta da: Formaper, azienda speciale della Camera di commercio di Milano partner insieme ad altri importanti enti ed aziende (Comune di Milano – Ufficio Stranieri; Unioncamere; Synergia; Cdie; Università Bocconi; Comune di Brescia; Provincia di Cremona; Provincia di Lecco; Lecco Lavoro S.p.a.), nell'ambito del progetto Equal "Empowerment dei lavoratori stranieri", promosso dal Comune di Milano. Obiettivi del corso: come organizzare in modo efficace la propria impresa, come appropriarsi degli strumenti imprenditoriali delle piccole e medie aziende italiane di successo, come leggere il bilancio di esercizio e trarre informazioni utili per valutare l’andamento della propria azienda, come migliorare la programmazione, gestione e produttività del proprio tempo in funzione degli specifici obiettivi di ruolo. Corso “Organizzazione Ed Economia Dell’ Impresa Extra Comunitaria In Italia” Destinatari Del Corso: Imprenditori e imprenditrici stranieri rispondenti ai requisiti indicati nella scheda di iscrizione. Obiettivi E Programma: La finalità del corso è, da un lato, trasmettere conoscenze e fornire strumenti per meglio definire e valutare l’organizzazione della impresa sia in termini di strategia, sia in termini economici e, dall’altro, sviluppare abilità nella gestione efficace del tempo in funzione degli obiettivi specifici di ruolo. I principali obiettivi e temi nel corso sono: “Come Organizzare In Modo Efficace La Propria Impresa” Sviluppare la consapevolezza della relazione stretta tra strategia imprenditoriale prescelta e forma dell’organizzazione per realizzare il progetto imprenditoriale Analizzare i modelli organizzativi già posti in atto in singole realtà e cogliere forze e debolezze di ciascuno di essi; valutare la eventuale necessità di modificarli. “Come Appropriarsi Degli Strumenti Imprenditoriali Delle Piccole E Medie Aziende Italiane Di Successo” Illustrare le dimensioni più importanti che caratterizzano la Pmi italiana; forze e debolezze; segreti del Successo; Sviluppare la consapevolezza del ruolo dell’imprenditore nel contesto italiano, rispetto ai fornitori, ai clienti, ai collaboratori, all’ambiente sociale circostante, nonché i metodi di gestione e di crescita che esso privilegia. “Come Leggere Il Bilancio Di Esercizio E Trarre Informazioni Utili Per Valutare L’andamento Della Propria Azienda” Sviluppare la capacità di valutare lo “stato di salute” dell’impresa attraverso la lettura consapevole dei dati di bilancio e di individuare punti di forza e di debolezza (analisi); Migliorare le competenze di utilizzo dei dati derivanti dall’analisi per prendere decisioni (pianificazione e decisione); Sviluppare abilità di dialogo con il commercialista (linguaggio tecnico) Formare competenze per leggere ed elaborare le informazioni dei “media” in merito alla situazione delle Imprese. “Come Migliorare La Programmazione, Gestione E Produttivita’ Del Proprio Tempo In Funzione Degli Specifici Obiettivi Di Ruolo” Analizzare le variabili che intervengono sulla programmazione del proprio tempo e sulla pianificazione delle Attività; Individuare le aree da monitorare dal punto di vista organizzativo; Rafforzare logiche di pianificazione e di individuazione delle priorità; Sviluppare consapevolezza delle abitudini personali che intervengono nella gestione del tempo e individuare alternative di ottimizzazione; Individuare e monitorare modelli di pensiero e di comportamento generanti stress e in grado di disturbare la corretta gestione del proprio tempo Calendario: Martedì 25 maggio 2004 dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00; Martedì 01 giugno 2004 dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00; Martedì 08 giugno 2004 dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00; Lunedì 14 giugno 2004 dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00; Martedì 22 giugno 2004 dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00; Martedì 29 giugno 2004 dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00. Si raccomanda la puntualità alle lezioni. La frequenza di almeno il 75% delle 48 ore complessive del corso dà diritto alla consegna di un attestato di partecipazione. Sede Il corso si svolgerà presso Formaper - Via Camperio, 1 – Milano (Mm Cordusio), Sala Ambra, 1° piano. Responsabile Di Progetto: Dott.ssa Sofia Gini – Area Piccola Impresa Formaper - Tel. 02 8515.4322. Informazioni: Segreteria Corsi Formaper – Tel. 02 8515.5331 – E-mail: formaper.Mkt@mi.camcom.it |
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"UN ALTRO CONVEGNO SULL’EUROPA?" "SÌ, PERCHÉ CI STA A CUORE LA FAMIGLIA, MA ANCHE L’EUROPA!" |
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Milano, 6 maggio 2004 - A Milano da venerdì 7 a domenica 9 maggio 2004 si terrà un convegno internazionale su "La famiglia nella cittadinanza europea. Una sfida per l’Europa allargata", organizzato dal Centro Internazionale Studi Famiglia (Cisf) con la collaborazione scientifica di altri otto Centri di ricerca e universitari di sei Paesi europei (oltre all’Italia Austria Belgio, Francia, Germania, Spagna). L’iniziativa muove dalla consapevolezza che nella società europea oggi c’è bisogno di più Europa, ma anche di più famiglia, perché la nuova Europa del 2000 non può essere solo un progetto degli Stati, non può essere costruita solo a partire dagli accordi politici ed economici tra i governi, ma è piuttosto una sfida che interessa la vita quotidiana di milioni di nuovi cittadini europei. Occorre quindi definire la cittadinanza europea non solo sui diritti politici, civili ed economici, pur essenziali, ma anche su una dimensione sociale, su una consapevolezza capace di interpellare i mondi vitali, l’esperienza concreta delle persone, la loro vita quotidiana, i loro bisogni reali, le loro aspettative, i loro sogni. Diventa allora cruciale, in questa prospettiva, il ruolo della famiglia, come ambito privilegiato di costruzione dell’identità personale, ma anche come luogo sociale essenziale di mediazione tra individuo e società, come spazio educativo, come strumento insostituibile per costruire coesione sociale e solidarietà. La famiglia è però diventata una sfida molto difficile per l'Europa alla vigilia del suo allargamento. Infatti, mentre da un lato il panorama internazionale è ricco di dichiarazioni ufficiali - a partire dalla "Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo" dell'Onu - che riconoscono l'importanza della famiglia ("La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato", articolo 16, comma 3), dall'altro osserviamo che l'Europa mostra crescenti difficoltà a vedere la famiglia. La questione di fondo del convegno è quindi: è possibile costruire una Europa dei popoli senza domandarci quale ruolo avrà la famiglia? Anche dalla risposta a questa domanda dipenderà il futuro dell’Europa del Xxi secolo. |
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CONFERENZA SULLA GESTIONE URBANA SOSTENIBILE E SULL'UTILIZZAZIONE DEL TERRITORIO: DALLA RICERCA ALL'APPLICAZIONE |
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Bruxelles, 6 maggio 2004 - La Dg Ricerca della Commissione europea, assieme al Senato della Repubblica Ceca, sta organizzando una conferenza dal titolo "Gestione urbana sostenibile e utilizzazione del territorio: dalla ricerca europea all'applicazione a livello locale"; la conferenza si svolgerà a Praga, Repubblica Ceca, il 1° e il 2 luglio. L'avvenimento si prefigge due obiettivi principali. In primo luogo, incoraggiare la divulgazione e la comprensione dei risultati dei progetti di ricerca nell'ambito del Quinto Programma Quadro (5° Pq) sulla gestione urbana sostenibile e l'utilizzazione del territorio, promuovendo il trasferimento delle conoscenze ai professionisti e ai responsabili delle politiche, a pari livello. In secondo luogo, la conferenza cercherà di promuovere la partecipazione, nell'ambito del 6° Pq, in merito alle priorità "Cambiamento globale ed ecosistemi" e "Sostegno scientifico alle politiche", concentrandosi in maniera particolare sui dieci nuovi stati membri della Comunità, nonché sui paesi candidati. Per iscriversi alla conferenza, si veda l'indirizzo Web seguente: http://scic.Cec.eu.int/scic/owa/web_mtkf.reg_form?confid=0412prague |
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WORKSHOP INTERNAZIONALE SUL MERCURIO, LA QUALITÀ DELL'ARIA E LA SALUTE DEI CITTADINI |
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Maratea, 6 maggio 2004 - Dal 23 al 26 maggio, si terrà un workshop organizzato dall'Istituto sull'Inquinamento Atmosferico del Consiglio Nazionale delle Ricerche italiano (Cnr-iia) in collaborazione con l'Agenzia Americana per l'Ambiente (Epa). Il "Workshop internazionale sull'armonizzazione dei metodi di misurazione del mercurio e dei modelli di valutazione dell'impatto sorgente-recettore sulla qualità dell'aria e la salute dei cittadini" riunirà scienziati che studiano questioni inerenti al termine di sorgente e al trasporto, nonché specialisti di tossicologia e di tutela della salute dei cittadini, al fine d'incrementare la collaborazione in tali settori di ricerca. L'obiettivo è realizzare un rapporto da presentare in occasione di una conferenza internazionale sul mercurio inteso come sostanza inquinante globale, che si terrà in Slovenia in luglio. Saranno trattati i seguenti argomenti: commercio internazionale del mercurio e impiego relativo su scala mondiale; sviluppo della strategia sul mercurio comunitaria; ricerca europea sul mercurio nei programmi quadro passati e presenti; monitoraggio e modellazione di specie di mercurio atmosferico in sostegno alla modellazione locale, regionale e mondiale; emissioni di mercurio da fonti antropogeniche in tutto il mondo: stato attuale e prospettive future. Infolink: http://www.Iia-cnr.unical.it/maratea/hg-workshop.htm |
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