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GIOVEDì
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 24 Giugno 2004 |
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Web alimentazione e benessere | |
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VITIGNI ANTICHI, MAGGIORI TUTELE DI LEGGE IN UN SEMINARIO A GORIZIA “LEGISLAZIONE A TUTELA DEI VINI AUTOCTONI ITALIANI” |
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Bene la proposta di legge (firmatari On. Diliberto, Rizzo e Pistone) sulla “tutela e valorizzazione dei vitigni autoctoni italiani”, ma va affrontato meglio e in modo più deciso il collegamento dei vitigni al territorio. Alle Città del Vino piace l’ultima iniziativa di legge, seppur perfezionabile con qualche ritocco a favore della territorialità. L’argomento viene affrontato giovedì 24 giugno a Gorizia (ore 17,30 – Grand Hotel Entourage) durante il seminario “Legislazione a tutela dei vini autoctoni italiani”. Intervengono: Maurizio Tripani, direttore generale di Gorizia Fiere; Silvia Segnalini, esperta di legislazione vitivinicola che ha redatto la proposta di legge; Attilio Scienza, Dipartimento di produzione vegetale dell’Università di Milano; Adriano Gigante, presidente Federdoc Friuli Venezia Giulia; Paolo Benvenuti, direttore delle Città del Vino; Giacomo de Ghislanzoni Cardoli, presidente Commissione agricoltura della Camera dei deputati. Il seminario è promosso dal Comitato Vinum Loci e organizzato da Gorizia Fiere in partnership con Banca Popolare Friuladria. La proposta di legge prevede l’istituzione di una commissione nazionale per la catalogazione dei vitigni autoctoni italiani e l’ideazione di un progetto di tutela e valorizzazione degli stessi vitigni, considerati come patrimonio culturale, attraverso campi sperimentali insieme ai viticoltori e ai produttori, che assumerebbero un ruolo di “custodi”. Secondo le Città del Vino nel testo va sottolineato l’aspetto della tutela legale dei vitigni antichi e del loro rapporto con il territorio di origine, condizione primaria per programmare le attività di valorizzazione e promozione, affinché sia ribadito che quel vitigno è patrimonio esclusivo di quel territorio; condizione che nella proposta di legge appare un po’ sfumata e che andrebbe meglio precisata. La proposta è comunque un passo importante che coglie l’interesse che i vitigni autoctoni e antichi italiani stanno suscitando nel mondo del vino e tra gli appassionati. Lo dimostrano le tante attività intraprese da enti e istituzioni, a partire proprio dalle Città del Vino che da anni ormai si è impegnata nella direzione in cui va il testo di legge. “Penso in particolare allo stesso Comitato Vinum Loci – afferma Paolo Benvenuti, direttore delle Città del Vino – che abbiamo istituito lo scorso anno assieme alla Fiera di Gorizia e alla Facoltà di Agraria dell’Università di Milano e di Udine, che ha tra i suoi obiettivi, oltre alla catalogazione e al censimento dei vitigni antichi, anche la valorizzazione attraverso un progetto di ricerca che affida ai produttori dei vitigni antichi l’obiettivo di produrre vini sempre più di territorio. Ricerca e attività che possono trarre beneficio dall’approvazione della legge.”. |
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VINI E SAPORI NELLA RIVIERA DEL MONFERRATO COCCO...WINE LA TERZA EDIZIONE |
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A Cocconato, Conosciuta come la “Riviera del Monferrato”, grazie al particolare microclima della zona che consente, per esempio, la crescita di palme ed altre piante mediterranee, Cocconato, in provincia di Asti, si erge in una posizione appartata ad oltre 500 metri s.L.m.. Il singolare nome deriva appunto dal latino “cum conatu”, a testimonianza schietta e sincera dello sforzo che occorreva, per arrivarci, in un tempo senza automobili, arrampicandosi a piedi o risalendo lentamente a cavallo le tortuose strade collinari che conducono alla località monferrina. Il centro storico della città, tra i meglio conservati e restaurati dell’astigiano, farà da cornice, sabato 4 settembre, alla terza edizione di “Cocco…wine”, un evento che ha saputo rapidamente conquistarsi uno spazio di rilievo nel calendario degli eventi più graditi agli enoappasionati. Tra le ore 17 e le 23 i produttori e i comuni del comprensorio animeranno Via Roma, da Piazza Cavour fino a Piazza Statuto, e presenteranno in degustazione le loro produzioni, promuovendo la loro realtà territoriale, in un percorso di oltre una ventina di banchi d’assaggio. La Barbera d’Asti e del Monferrato, insieme agli altri ottimi vini della zona, accompagneranno formaggi, salumi e dolci, che ben esprimono la storica vocazione alla gastronomia di qualità della zona e la sua ricca tradizione di ristorazione. Proprio per questo motivo, in questa edizione 2004 verrà ulteriormente rafforzata la degustazione dei prodotti tipici e, in modo particolare, del piatto “riso e gallina”. La ricetta di questa pietanza della tradizione di Cocconato - il piatto del giorno di festa, il “piatto unico” della popolazione agricola - è stata recentemente riscoperta e riproposta nei menù della ristorazione locale; la sua storia è datata già in epoca romana attraverso alcuni scritti che la attribuiscono agli uomini di Cesare Augusto insediatisi nell’area sottostante il Comune di Cocconato, Regione Marcellina, dove esisteva l’omonimo lago. “Cocco…wine” è anche l’espressione di un territorio in forte crescita, con una presenza oggi importante del vigneto per i molti impianti realizzati negli ultimi anni. Particolarmente interessante la degustazione che affianca aziende storiche come Bava e Dezzani a giovani produttori emergenti. E’ anche prevista per il pubblico la possibilità di acquistare direttamente i vini delle aziende partecipanti, presso due enoteche che verranno allestite appositamente lungo il percorso. La giornata sarà preceduta il venerdì 3 settembre da un wine-tasting a cui parteciperanno giornalisti di importanti testate. Dopo le degustazioni alla cieca dei principali vini della rassegna, si terrà un incontro dibattito con i produttori. Per informazioni: go wine tel. 0173 364631 oppure mail: info@gowinet.It |
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ARMONIE E BENESSERE DELLA CUCINA REGIONALE ITALIANA DAL 4 AL 15 LUGLIO AL FORTE VILLAGE RESORT (S. MARGHERITA DI PULA – CAGLIARI)
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Ritorna presso Forte Village Resort di S. Margherita di Pula (Cagliari) l’appuntamento estivo con la cucina regionale italiana promosso ed organizzato dall’Associazione Culturale Ca dj’Amis – I Ristoranti della Tavolozza in collaborazione con l’Assessorato all’Agricoltura di Piemonte, Liguria, Veneto, Sicilia, Toscana ed Umbria. Armonie e benessere della cucina regionale italiana e’ il filo conduttore della Vi Edizione di questo itinerario che dal 4 al 15 luglio presso il Ristorante la Pineta, invita gli ospiti a vivere alcune significative regioni italiane attraverso gli aromi ed i gusti delle loro produzioni migliori. Certo, la nostra cucina regionale e’ vera armonia, una sinfonia di colori, profumi, sapori ed emozioni sapientemente diretta dagli abili chef – precisa Claudia Ferraresi, presidente dell’Associazione. Ed anche benessere, perche’ mangiare in modo equilibrato, ci aiuta ad essere in forma e vivere meglio. Il sipario si alza ogni sera su una diversa regione italiana, con proposte gastronomiche inedite che utilizzano i prodotti tutelati e garantiti di aree diverse preparate da chef provenienti dalle rispettive regioni. Il programma delle degustazioni prevede: domenica 4 luglio e lunedi 5 luglio: Regione Veneto con Gabriele Ferron del Ristorante La Pila Vecia – Isola della Scala – Verona, martedi 6 luglio e mercoledi 7 luglio: Regione Umbria – Comunita’ Montana Monte Subasio con Angelo Formica del Ristorante Angelo del Guesia Hotel di Foligno, giovedi 8 luglio e venerdi 9 luglio: Regione Liguria con Massimo Panizza del Ristorante La Capanna dei Celti Montalto ligure (Imperia), sabato 10 luglio e domenica 11 luglio: Regione Sicilia con i fratelli Campisi dell’Antica Filanda di Galati Mamertino (Me), lunedi 12 luglio e martedi 13 luglio: Regione Piemonte con Beppe Sardi del Ristorante Il Grappolo di Alessandria, mercoledi 14 luglio e giovedi 15 luglio: Regione Toscana – Provincia di Arezzo e Grosseto con gli chef Piero Lapini e Sabrina Ancarani, Il coordinamento di tutti gli chef e’ affidato a Claudio Forti e Cristina Gamba che da anni collaborano con la nostra Associazione. |
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IL SOAVE PROTAGONISTA AL VERONA WINE TOP 2004
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Con 16 Soave Doc e Classico, 6 Soave Superiore Docg e 13 Recioto di Soave Docg premiati alla prima edizione del Concorso Enologico Verona Wine Top 2004, la zona del Soave si conferma la più importante area per la produzione di grandi vini bianchi di territorio da vitigno autoctono. Pur delimitata in un'area relativamente ristretta, poco più di 10.000 ettari, i vigneti iscritti alla Doc Soave e Soave Classico sono quasi 6.600 ettari, rappresentando, dal punto di vista numerico quasi un 30% della potenzialità produttiva regionale dei vini qualificati Doc e circa il 40% in provincia di Verona. Il Soave, quindi, sia dal punto di vista dell'importanza economica che per la specificità delle produzioni (fin dal secolo scorso è indicato come l'unica area veronese vocata per la produzione di grandi vini bianchi), assume, nel contesto regionale e più in generale nell'articolato panorama dell'enologia italiana, un ruolo di riferimento. Sono del resto i numeri stessi della denominazione a definire le ambizioni e le valenze, sia tecniche che economiche, di questo territorio circoscritto e sostanzialmente originale dal punto di vista ampelografico, podologico, climatico e tecnologico. Tornando al Concorso Verona Wine Top 2004, promosso dalla Camera di Commercio di Verona e riconosciuto ufficialmente dal Ministero delle politiche agricole e forestali, ha visto impegnate 10 commissioni composte da circa 100 degustatori (60 enologi più 40 giornalisti rappresentanti le migliori testate a livello internazionale), che sono stati chiamati a selezionare i migliori vini per ogni denominazione. |
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“ RANE CHE PASSIONE!”, NELL’AMBITO DEGLI INCONTRI DE “ILGUSTONAUTA” ALLO CHALET DELLA CERTOSA DI CERTOSA DI PAVIA |
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Martedì 15 giugno si è svolta allo Chalet della Certosa di Certosa di Pavia “ Rane che passione!”, nell’ambito degli incontri de “Ilgustonauta”, eventi eno-gastronomici organizzati dalla G & B di Milano, società specializzata in comunicazione d’impresa, con la partecipazione della Fisar (Federazione Italiana Sommeliers Albergatori e Ristoratori) – delegazione Milano Sud, rappresentata da Luca Mastini. L’originale menu vedeva come protagonista assoluto la rana: dagli antipasti, ai primi piatti (strepitoso il risotto per la preparazione del quale sono state utilizzate due varietà di riso: il classico carnaroli e il riso venere, splendidamente nero, croccante, dal gusto pieno e dal profumo mandorlato, originario del sud est asiatico ma oggi coltivato con successo anche in Italia) agli originalissimi bignè di rane in salsa. Vincente la scelta dei vini nonostante la difficoltà di abbinamento con le rane e i piatti particolari della cena. Da segnalare, il vino che ha accompagnato le prime due portate, un Pinot Grigio dell’Oltrepò Pavese particolarmente corposo e il rosato, unico vino della serata non lombardo, scelto in abbinamento alle rane in guazzetto: un Montepulciano Cerasuolo d’Abruzzo. Per finire in dolcezza un dolce tipico dell’Oltrepò: torta di riso con crema di riso accompagnato da un moscato dell’Oltrepò Pavese Spumante Metodo Classico. Il prossimo appuntamento con le cene a tema de “Ilgustonauta”, è per l’8 luglio con “A tutta frutta” che, come si intuisce dal titolo, vedrà come protagonista assoluta la frutta. |
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ALLA FESTA DELL'ABBAZIA L'ARCOLE DOC VA … A TUTTO GUSTO!
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Alla festa dell'Abbazia l'Arcole Doc va…a tutto gusto. Nel "contenitore" della cinquantaquattresima sagra di San Pietro a Villanova di San Bopnifacio il Consorzio tutela vino Arcole Doc ha infatti pensato di dar vita a quella che a tutti gli effetti può essere considerata come la prima Festa del vino sotto il segno dell'Arcole Doc. Venerdì 25 giugno, infatti, la festa dell'Abbazia riserva la serata al testimone enologico della sua storia: alle 18, nella sala polifunzionale dell'Abbazia di Villanova, è in programma un forum su "Arcole Doc: territorio da vino o vino di territorio?". Accolti da Carlo Bressan, presidente del Consorzio, Giancarlo Conta, assessore regionale all'Agricoltura, Alberto Martelletto che ne è l'omologo in Provincia, Damiano Berzacola della giunta della Camera di Commercio di Verona e da Ezio Fallaci, commissario straordinario del Comune di San Bonifacio, cinque relatori proporranno gli spunti della discussione. Lo storico Ernesto Santi racconterà "L'arcole Doc tra Pievi e Abbazie", come dire il profilo di un vino che è ambasciatore di una storia d'amore lunga duemila anni con il territorio. E proprio del "vino delle sabbie" come vino di territorio si occuperanno Giuseppe Carcereri e Giovanni Tezza, quasi a dare l'input ad Andrea Burato per parlare del "Il vino Arcole sulla strada giusta". L'ultimo intervento previsto avrà la voce del giornalista Fabio Piccoli che "traghetterà" i presenti in un'escursione, prima letteraria e poi gustosamente concreta, tra i "Giacimenti gastronomici nelle terre dell'Arcole". Alle 20, infatti, al cospetto dell'Abbazia, vera e propria icona del territorio, i vini e i piatti del territorio della Denominazione animeranno il festival delle produzioni squisitamente tipiche della stessa. E a questo proposito è grande l'attesa per i vini visto che in mescita saranno i nettari sperimentali, meglio i nuovi profili di Arcole in versione Pinot Grigio, Chardonnay, Merlot e Cabernet Sauvignon, che sono il frutto del progetto di zonazione viticola dell'Arcole Doc al suo secondo anno di attività. Un'anteprima del genere non poteva che essere accompagnata da eccellenze dello stesso rilievo: il poker calato sulle tavole dal Consorzio e dal Comitato festa dell'abbazia di Villanova, in partnership con Aia, Negroni, il Consorzio del formaggio Monte veronese Dop ed il frantoio Redoro, comprende infatti il risotto dell'Abbazia, i salumi, l'olio ed il formaggio della Lessinia. |
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RICETTE PER OGNI GUSTO ALLA SCUOLA DI CUCINA BUITONI |
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Il calendario dei corsi della Scuola di Cucina Buitoni è sempre ricco di proposte capaci di soddisfare le esigenze di ogni aspirante o provetto cuoco. Per il periodo autunnale la Scuola ha realizzato una serie di corsi dedicati agli appassionati di vino, ai più golosi, a chi vuole scoprire tecniche e segreti per cucinare squisiti piatti di carne e un corso speciale dedicato ai bambini. In vino veritas, un corso di enologia tenuto da sommelier professionisti, interamente dedicato al vino: dalla vinificazione, alle caratteristiche del vino fino alle tecniche di degustazione. La Dolce vita, pensato per chi non può fare a meno di dolci e dessert, è il corso di base in cui verranno presentate le tecniche e i segreti per la preparazione di dolci di pasticceria e di dolci casalinghi. E per chi invece preferisce la bontà del cioccolato, la Scuola di Cucina Buitoni ha realizzato, in collaborazione con “Perugina, l’arte del Gusto”, il corso Cioccolato: cibo degli dei; un percorso in quattro lezioni per conoscere tutti i segreti di questo goloso prodotto, imparare a degustarlo, a realizzare praline e dolci,a utilizzarlo anche per primi piatti e carni. Per scoprire le ricette più sfiziose e gustose per cucinare la carne, la Scuola di Cucina Buitoni ha ideato il corso Speciale carne in tegame: tecniche di cottura per un tocco di originalità ai vostri secondi piatti. Infine, per una giornata da passare divertendosi con tutta la famiglia, il corso La cucina dei piccoli è un appuntamento da non perdere per creare semplici e sfiziose ricette con i propri figli. Caratteristica distintiva dei corsi della Scuola di Cucina Buitoni è la partecipazione attiva e diretta degli allievi e la possibilità per gruppi di almeno 10 persone di richiedere l'ideazione di corsi ad hoc. La Scuola di Cucina Buitoni è a Milano in Via Bergognone 46.Per raggiungerla: Mm Linea Verde fermata Porta Genova - Autobus n.68 - Tram: n.2, n.14, n.19. Per informazioni o prenotazione dei corsi alla Scuola di Cucina è sufficiente chiamare il numero verde Buitoni 800-227228 I corsi alla Scuola di cucina Buitoni hanno la frequenza di una volta la settimana con la possibilità di scegliere fra differenti fasce orarie: dalle 9.30 alle 12.30, dalle 14.30 alle 17.30, dalle 18.30 alle 21.30, oppure il sabato mattina. Infolink: www.Assaggi.it |
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IL LESSINI DURELLO SUPERA LA PROVA "SALAMA" |
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Il Lessini Durello Doc passa dalla teoria alla pratica e supera la prova, veramente difficile, di accompagnare con grande soddisfazione dei commensali piatti di salame cotto, di salama da sugo e di salama da taglio: straordinarie e più che saporite specialità ferraresi. Il riuscito esperimento si è svolto a Guarda Ferrarese, borgo del Comune di Ro, in provincia di Ferrara, dove nei fine settimana di giugno si svolge la Festa della Salama da Tai. L'iniziativa, giunta quest'anno all'11 edizione, vuole esaltare una salama, quella da taglio, che si consuma cruda affettata, e che pure appartiene alla tradizione ferrarese, anzi a quella parte della provincia a ridosso del Po: una salama che si stava perdendo, come tante altre particolarità frutto delle tradizioni locali, sopraffatta dai sapori industriali. Per fortuna la volontà di una comunità locale, unita a quella di una norcina impareggiabile, la signora Laura Righetti, che con le sue mani realizza questa salama, quella da sugo e altri insaccati. Lo fa alla maniera antica, con prodotti di prima scelta, senza uso alcuno di conservanti, anche se autorizzati. L'inconsueto abbinamento, considerato non solo possibile ma addirittura auspicabile dagli estimatori del Durello, è stato tenuto a battesimo, con concorde e ampio conforto dei presenti, nel corso dell'incontro organizzato dai giornalisti agroalimentari dell'Emilia Romagna con i colleghi del Veneto, presenti tra gli altri il sindaco di Ro, Presidente della provincia di Ferrara e il presidente della camera di commercio ferrarese. Un'occasione "ghiotta", è il caso di dirlo, per sperimentare ulteriormente le potenzialità del Lessini - Durello Doc e per l'occasione il Presidente del Consorzio Abele Casagrande ha messo a disposizione alcune bottiglie del Durello "I Fossili", spumante charmat lungo della Cantina di Montecchia di Crosara. Per capire meglio la difficoltà della prova è d'obbligo una carrellata sulle salame ferraresi, da taglio e da sugo. Quella da taglio viene fatta utilizzando tagli pregiati di suini pesanti: prosciutto, polpa scelta di spalla, coppa, con l'aggiunta di pancetta e grasso di prosciutto, aglio fresco, sale, pepe, vino bianco secco. Il tutto viene macinato, impastato e quindi insaccato nella vescica del maiale, come la sorella salama da sugo, e legato in modo da assumere una forma che ricorda quella di un melone. Si prepara nell'ultima parte dell'anno e dopo 5 - 6 mesi di stagionatura e la salama da taglio è pronta per la festa o per chi vuole consumarla.. E' un prodotto molto gustoso, dal sapore forte e appetitoso. La salama da sugo, più famosa, è del tutto diversa. La materia prima è sempre il suino pesante, del quale si utilizzano principalmente goletta, capocollo, pancetta e spalla, unitamente a lingua e fegato, magari aggiungendo anche muscolo di coscia e guancia. Si macina il tutto e lo si impasta con pepe nero, sale, spezie e vino rosso robusto, eventualmente con un'aggiunta di grappa o altro distillato. Insaccato l'impasto nella vescica di maiale, la salama viene lasciata invecchiare per un anno, fino a diventare bella dura. Poi la si serve dopo averla cucinata per ore nell'acqua bollente, aperta alla sommità e offerta col cucchiaino. Il sapore è particolare, pizzicoso, robusto, intenso, grasso, che scalda la bocca. Insomma non è un piatto per palati troppo delicati e richiede un vino adatto per attenuare gli ardori che provoca. Alla Festa della slama da tai di Guarda, la salama da sugo è stata proposta un po' più salda, tagliata a pezzetti, ma il gusto era quello intenso della tradizione. Nel ferrarese si abbina al Fortana del Bosco Eliceo Doc, vino locale da vitigno autoctono, ad elevata acidità e tannicità, che senza salama probabilmente avrebbe qualche difficoltà a trovare le giuste pietanze da accompagnare. Questa volta invece questo straordinario e particolare insaccato è stato abbinato appunto al Lessini Durello, un vino bianco, nella sua versione spumante, e non sono mancati visi curiosi e piuttosto increduli rispetto alla possibilità che un vino dall'apparenza delicata potesse confortare i consumatori della salama da sugo. E invece è andata benissimo: una abbinata davvero riuscita al più alto livello, accolta da applausi non di maniera. La vigoria acida del Lessini Durello Doc ha domato il gusto impetuoso della salama e pulito il palato dai grassi e dagli ardori. In più ha espresso anche la gentilezza che gli deriva dalla spumantizzazione, i suoi profumi di alta collina, la freschezza che comunque accompagna i vini bianchi. Fra i tre abbinamenti proposti, quelli più graditi sono stati, in odine crescente: con la salama da taglio, con il salame cotto e con la salama da sugo. Il che significa che il Lessini Durello è stato considerato tanto più indovinato quanto più cresceva il sapore e la complessità della pietanza. |
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LA GUIDA C’È OLIO E... OLIO IN TOSCANA. EDIZIONE 2004 A CURA DI ANDREA ZANFI , PER UNO SPACCATO COMPLETO DEL PANORAMA OLEARIO TOSCANO |
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Le due edizioni precedenti hanno dato buoni frutti e sono servite come “punto di partenza” per l’ipotesi di lavoro che ha visto gli autori in prima linea per la costruzione di meccanismi di rinnovamento, attraverso un “laboratorio aperto” per chi intende misurarsi e crescere , e di un osservatorio permanente capace di analizzare i dati emersi. Il volume, curato annualmente da Andrea Zanfi, che si avvale della collaborazione di numerosi esperti del settore, ha lo scopo di far dialogare e di mettere in rapporto tra loro una pluralità di soggetti ed enti, quali organizzazioni, consorzi e amministrazioni, creando un meccanismo culturale evolutivo di marketing e di crescita capace di coinvolgere “il sistema dell’olio in Toscana”. Anche per il 2004 si é deciso di continuare con il metodo adottato per la prima e la seconda edizione, in modo tale che il risultato finale possa essere ancor più autorevole: tutti gli oli sono stati sottoposti ad una degustazione cieca, effettuata da un Panel Test ufficiale riconosciuto a livello nazionale che ha determinato le caratteristiche soggettive del prodotto, mentre, in contemporanea, un laboratorio di analisi certificato e riconosciuto dal Ministero è stato chiamato ad avvalorare le caratteristiche oggettive dell’olio. Risultato di questo puntuale lavoro è un testo utile e molto pratico che propone un vero e proprio screening, sia del territorio che delle imprese, ma soprattutto “dell’olio” in Toscana con 166 oli selezionati a fronte di 339 aziende contattate. Per ognuno di essi: informazioni, scheda tecnica, immagine dell’etichetta, prezzi, valutazione e recapiti dell’azienda. La guida, oltre alla dettagliata panoramica, articolata per provincia, di questo vasto numero di oli di Toscana, contiene saggi, articoli e informazioni sulle origini, sull’importanza e il significato attuale dell’olivo nel paesaggio toscano, sullo studio dei genotipi di olivo, sulla valutazione organolettica degli oli, sui rapporti tra olio, medicina e alimentazione, su come il prodotto è stato degustato ed analizzato, sulle norme per l’etichettatura e altro ancora. Infolink: www.Carlocambieditore.it |
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NATURAL VIT. E, L’INTEGRATORE VEGETALE PROPOSTO DA VILLA EDEN DI MERANO PER UN’AZIONE IMMUNO-STIMOLANTE, ANTIOSSIDANTE, DEPURATIVA DEI RENI E DEL FEGATO |
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Natural Vit. E è una soluzione ricca di Vitamina E e di lecitina di soja. La vitamina E, liposolubile, è composta da un gruppo di componenti chiamati tocoferoli. Esistono sette tipi di tocoferolo in natura : alfa, beta, delta, ipsilon, eta, gamma e zeta. Di questi l’alfa-tocoferolo è la forma più potente di vitamina E ed ha un alto valore biologico e nutritivo. La lecitina di soja è una sostanza complessa in grado di emulsionare i grassi, particolarmente ricca di colina, inositolo, ferro, fosforo, iodina e calcio. Per le caratteristiche farmacodinamiche e terapeutiche dei suoi componenti, Natural Vit E è considerato il prodotto più consigliato per una efficace azione immuno-stimolante, antiossidante, anti-radicali liberi, depurativa dei reni e del fegato e riequilibrante delle lipoproteine (Ldl nocive e Hdl benefiche).“La vitamina E è necessaria per tutte le forme di vita che consumano ossigeno” Efficace: perché è ricco in d-alfa-Tocoferolo e vitamine F . Duttile: perché il dosaggio bilanciato di d-alfa-Tocoferolo /Cps si presta per modulare un’integrazione di tale elemento. Sicuro: I controlli chimico-fisici e microbiologici sia dei laboratori Capsugel/pfizer che quelli di Effegilab, garantiscono la massima sicurezza del prodotto Natural Vit. E. La scelta della capsula a base di gelatina vegetale rende Natural Vit. E sicuro e privo di ogni rischio Bse. Azione farmacodinamica della Vitamina E: Antiossidante, ossigena i tessuti, i muscoli e nervi aumentando cosi la resistenza e l’energia. Protegge la vitamina A, il Betacarotene, il Selenio e la vitamina C dall’ossidazione. Antianemico in quanto protegge i globuli rossi. Impiego terapeutico della vitamina E: Arteriosclerosi Ipercolesterolemia, Ipertensione, Nella menopausa, Nella gravidanza e l’allattamento, Dolori mestruali e premestruali, Anemia, fragilità dei globuli rossi, Diete ricche di acidi grassi insaturi e vitamine liposolubile, Distrofie muscolare, Diabete, Invecchiamento generale, Vitamina E , Lecitina di soja, gelatina vegetale, agente di resistenza : Hydroxypropylmethylcellulose (Hypromellose). Ogni capsula contiene d-alfa-tocoferolo acetato pari a 200U.i = 160 mg di tocoferolo.Per un corretto utilizzo è preferibile assumere 1 o 2 capsule al giorno. Entro le dosi indicate nella posologia non si riscontra alcun effetto collaterale. Flacone da 50 Cps vegetali . |
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L’ACQUA SALSOBROMOIODICA DELLE TERME DI SALSOMAGGIORE, CINQUE VOLTE PIÙ RICCA DI SALI MINERALI DELL’ACQUA DEL MAR MEDITERRANEO, PER TANTI EFFICACI TRATTAMENTI DI BENESSERE |
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L’acqua salsobromoiodica delle Terme di Salsomaggiore (Pr) è cinque volte più ricca di sali minerali dell’acqua del Mar Mediterraneo, viene usata in tanti efficaci trattamenti per aumentare la qualità della vita, migliorando la salute e il benessere. Le Terme si trovano in un’oasi di pace immersa tra le dolci colline parmensi, avulsa dagli stress della metropoli, ma facilmente raggiungibile. Regalate una boccata d’ossigeno al vostro corpo, dopo gli asfissianti mesi invernali, in cui è stato sottoposto all’inquinamento e ai tran-tran frenetici… anzi, intanto che ci siete, regalategli anche una boccata di calcio per rinvigorire le ossa, una di bromo per rilassarlo e distenderlo, una di litio come antidepressivo, e tanto cloruro di sodio efficace nella lotta alla cellulite. Una volta immersi nell’acqua termale di Salsomaggiore (Pr), ricca di tutte queste benefiche sostanze, potrete veramente tirare “un sospiro di sollievo”, è provato scientificamente che inalare l’acqua di mare ossigeni tutto l’organismo e aiuti ad espellere le tossine nocive. Si deve soltanto respirare profondamente con l’acqua a pochi centimetri dalle narici, saranno i sali marini a fare il resto, disintossicando il vostro organismo e stimolando il metabolismo degli alimenti. Tutto questo galleggiando in un mare di pace, avvolti dall’aria salubre delle dolci colline del parmense. Con pochi tuffi otterrete splendidi risultati per la vostra salute, migliorando la circolazione del sangue e la respirazione, contro i processi infiammatori cronici al naso, gola, orecchi, bronchi e contro gli attacchi delle allergie e dell’inquinamento. Ne trarranno giovamento anche il vostro benessere e la vostra bellezza, contro gli inestetismi della cellulite, contro i radicali liberi responsabili dell’invecchiamento cutaneo, e contro lo stress dei ritmi della vita della metropoli. Per ottenere i migliori risultati le Terme di Salsomaggiore consigliano un ciclo di bagni termali, meglio se eseguiti consecutivamente, ma se il tempo è poco si può optare per almeno due alla settimana. Il costo di 6 bagni con idromassaggio o ozonoterapia è di 177 euro, comprensivo della visita di ammissione e dell’assistenza medica (117 euro senza idromassaggio). Per i problemi respiratori vengono proposte almeno 12 cure inalatorie la settimana (se ne fanno generalmente 2 al giorno), che costano soltanto 98 euro. Potrete inoltre godere dei benefici dell’acqua termale accentuati dall’attività fisica, nella piscina coperta con terrazze per solarium, in cui ci si può abbronzare molto in fretta, perché il manto salino che resta sulla pelle attira i raggi del sole. Un consiglio prezioso: farsi prescrivere dal proprio medico di famiglia un ciclo di cure termali, che vi permetterà di fare le cure gratuitamente, pagando solo il ticket sanitario di legge, che ammonta a 50 euro. Infolink: www.Termedisalsomaggiore.it |
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ESERCIZI ARMONICI, RILASSAMENTO DI TENSIONE FISICA, POTENZIAMENTO DI ENERGIA E VITALITÀ NEI CORSI DEL CENTRO PARSIFAL |
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Rifacendosi ai fondamenti dello yoga, la ginnastica armonica consente di rilassare la tensione fisica a livello dei muscoli, delle articolazioni e dei legamenti, aiuta a migliorare lo stato di salute, stimola la colonna vertebrale e libera energia e vitalità. Proprio perché è dedicato a chi non è più giovanissimo, ogni postura viene eseguita in tutta sicurezza seguendo il flusso del respiro, la lentezza, la gradualità e il rispetto del limite. Il corso si basa sul principio che nel corpo umano la colonna vertebrale si estende naturalmente in due direzioni: la parte inferiore, più pesante, è attratta verso terra dalla forza di gravità, mentre quella superiore, più leggera e più delicata, è protesa verso il cielo. La maggior parte delle persone, accumula tensioni nella parte superiore del corpo, nel collo e nelle spalle. Questo tipo di rigidità si riflette nella parte più bassa della colonna, generando spesso blocchi dolorosi a livello delle lombari, del sacro e del bacino intero. La pratica della ginnastica armonica ristabilisce l’equilibrio del corpo, scioglie gradualmente la tensione accumulata e aiuta a rigenerare la vitalità del fisico affidandosi alla forza di gravità. Negli esercizi, attraverso particolari tecniche, il respiro accompagna dolcemente e delicatamente ogni posizione diventando sempre più intenso e consapevole, rivitalizzando e ringiovanendo il corpo, aiutando a essere più liberi mentalmente ed emotivamente. Il costo mensile del corso con frequenza monosettimanale o bisettimanale è a partire da 50,00 euro, previa l’iscrizione annuale all’Associazione Parsifal che è di 60,00 euro. Tel. 02.89423673 |
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I SEMINARI ESPERIENZIALI DELL’ISTITUTO DI COUNSELING OCEANOSINTESI SULLA NUOVA TECNICA DI AQUARESPIRO, PER IMPARARE A RILASSARSI E LIBERARE LE PROPRIE EMOZIONI |
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Il Dott. Gian Marco Carenzi, terrà a Montegrotto Terme dal 16 al 18 Luglio 2004 il seminario esperienziale in acqua calda ‘Tocchi D’amore’. Il Dott.carenzi, Psicologo, Naturopata e Presidente dell’istituto di Counseling e Respirazione Metacorporea Oceano Sintesi, guiderà i partecipanti a sperimentare la nuova tecnica di Aquarespiro, una particolare metodica di respirazione effettuata in acqua calda per imparare a lasciarsi andare e a liberare le proprie emozioni. L’obiettivo è quello di acquisire una nuova dimestichezza e una maggiore sicurezza nei confronti di emozioni e sensazioni che spesso vengono accantonate o addirittura rimosse. La immediata sensazione di accoglienza generata dall’acqua calda, abbinata al rassicurante contatto con l’operatore e alla respirazione, permette di provare sensazioni nuove di gioia, rilassamento, sicurezza interiore e aiuta relazionarsi con se stessi e con gli altri in modo appagante. Aquarespiro è un percorso di ricerca e libertà che può portare cambiamenti positivi nelle sfere dell’affettività, dell’autostima, della creatività, della sessualità e della spiritualità. ‘Tocchi D’amore’ permetterà ai partecipanti, attraverso un percorso emozionale e sensoriale, di abbandonare timori e condizionamenti per riscoprire il gusto della semplicità e della spontaneità. Il costo del seminario è di 395 Euro comprensivi di seminario e pensione completa presso l’Hotel Commodore**** di Montegrotto Terme (Pd). Orario: dalle 10.30 di venerdì 16 Luglio alle 17.00 circa di domenica 18 Luglio. Per iscrizioni info@oceanosintesi.It |
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