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MERCOLEDì
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 30 Giugno 2004 |
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NEL GALLES UN NUOVO CENTRO DI LIVELLO MONDIALE PER LE RICERCHE SUL CERVELLO |
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Bruxelles, 30 giugno 2004 - Lord Sainsbury, ministro inglese per la Scienza e l'Innovazione, ha annunciato un finanziamento di 12 milioni di euro per costruire nel Galles un nuovo centro di ricerche che si occuperà di malati con danni celebrali e alterazioni psicologiche. L'innovativa struttura di ricerca, Cardiff University Brain and Repair Imaging Centre, sarà la prima nel Regno Unito a combinare due sistemi di scanning di punta per ottenere nuovi dati sul funzionamento del cervello. Si spera che le ricerche condotte nel nuovo centro permettano di migliorare il trattamento di casi quali accidenti cerebrovascolari, sclerosi multipla e morbo di Alzheimer, e dei pazienti schizofrenici. Verranno inoltre condotte ricerche per individuare le complesse ragioni psicologiche e culturali per cui tante persone soffrono di malattie di lunga durata. Nel Regno Unito, ogni giorno lavorativo sei milioni di persone sono assenti per malattia, con un costo per il sistema di protezione sociale, il servizio sanitario, l'industria e la società che raggiunge complessivamente i 135 miliardi di euro all'anno. 'Sarà il primo centro del Regno Unito, e forse del mondo, a sviluppare linee di ricerca specifiche dei fattori psicosociali dell'invalidità e della malattia', ha spiegato il professor Mansel Aylward, direttore del centro. 'Speriamo di poter identificare tali fattori e sviluppare metodi di screening per gli operatori della salute, in modo da permettere a loro d'individuare le persone predisposte alle malattie di lunga durata e a noi d'intervenire per aiutarle'. Lord Sainsbury ha aggiunto: 'Questo contributo a una innovativa struttura è un riconoscimento dell'eccellente lavoro che la Cardiff University e l'University of Wales College of Medicine hanno già condotto nella ricerca sul cervello. 'Il centro aiuterà le due organizzazioni a massimizzare i vantaggi della fusione e manterrà sia la scienza inglese che il lavoro condotto a Cardiff in prima linea nella ricerca mondiale'. Il finanziamento servirà soprattutto a coprire i costi di acquisto e installazione dell'fMri (functional magnetic resonance imaging) e della Meg (magneto encephalography). 'Il contributo unico dell'fMri dipende dalla sua capacità di generare immagini tridimensionali ad alta risoluzione del cervello che mostrano aree critiche del cervello durante le attività sensoriali, motrici e cognitive. Anche se l'fMri è la tecnica preferita per localizzare i processi del cervello durante le attività, i potenziali benefici che derivano dall'integrazione dell'fMri con la Meg, precisa al millisecondo, ci permetterà di esaminare e capire le molte attività discrete del cervello che vi prendono parte', ha spiegato il professor Peter Halligan, direttore del progetto alla Cardiff University. Halligan ha aggiunto: 'Mettendo insieme queste due apparecchiature estremamente sofisticate, stiamo creando un dispositivo secondo a nessuno in Europa e Nord America, che offre nuove opportunità di collaborazione in un'ampia gamma di discipline. L'uso combinato di questi sistemi metterà Cardiff, e il Galles, in prima linea nelle ricerche internazionali sullo sviluppo dell'imaging cerebrale per le neuroscienze cognitive, sociali e cliniche'. |
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NEL GALLES UN NUOVO CENTRO DI LIVELLO MONDIALE PER LE RICERCHE SUL CERVELLO |
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Bruxelles, 30 giugno 2004 - Lord Sainsbury, ministro inglese per la Scienza e l'Innovazione, ha annunciato un finanziamento di 12 milioni di euro per costruire nel Galles un nuovo centro di ricerche che si occuperà di malati con danni celebrali e alterazioni psicologiche. L'innovativa struttura di ricerca, Cardiff University Brain and Repair Imaging Centre, sarà la prima nel Regno Unito a combinare due sistemi di scanning di punta per ottenere nuovi dati sul funzionamento del cervello. Si spera che le ricerche condotte nel nuovo centro permettano di migliorare il trattamento di casi quali accidenti cerebrovascolari, sclerosi multipla e morbo di Alzheimer, e dei pazienti schizofrenici. Verranno inoltre condotte ricerche per individuare le complesse ragioni psicologiche e culturali per cui tante persone soffrono di malattie di lunga durata. Nel Regno Unito, ogni giorno lavorativo sei milioni di persone sono assenti per malattia, con un costo per il sistema di protezione sociale, il servizio sanitario, l'industria e la società che raggiunge complessivamente i 135 miliardi di euro all'anno. 'Sarà il primo centro del Regno Unito, e forse del mondo, a sviluppare linee di ricerca specifiche dei fattori psicosociali dell'invalidità e della malattia', ha spiegato il professor Mansel Aylward, direttore del centro. 'Speriamo di poter identificare tali fattori e sviluppare metodi di screening per gli operatori della salute, in modo da permettere a loro d'individuare le persone predisposte alle malattie di lunga durata e a noi d'intervenire per aiutarle'. Lord Sainsbury ha aggiunto: 'Questo contributo a una innovativa struttura è un riconoscimento dell'eccellente lavoro che la Cardiff University e l'University of Wales College of Medicine hanno già condotto nella ricerca sul cervello. 'Il centro aiuterà le due organizzazioni a massimizzare i vantaggi della fusione e manterrà sia la scienza inglese che il lavoro condotto a Cardiff in prima linea nella ricerca mondiale'. Il finanziamento servirà soprattutto a coprire i costi di acquisto e installazione dell'fMri (functional magnetic resonance imaging) e della Meg (magneto encephalography). 'Il contributo unico dell'fMri dipende dalla sua capacità di generare immagini tridimensionali ad alta risoluzione del cervello che mostrano aree critiche del cervello durante le attività sensoriali, motrici e cognitive. Anche se l'fMri è la tecnica preferita per localizzare i processi del cervello durante le attività, i potenziali benefici che derivano dall'integrazione dell'fMri con la Meg, precisa al millisecondo, ci permetterà di esaminare e capire le molte attività discrete del cervello che vi prendono parte', ha spiegato il professor Peter Halligan, direttore del progetto alla Cardiff University. Halligan ha aggiunto: 'Mettendo insieme queste due apparecchiature estremamente sofisticate, stiamo creando un dispositivo secondo a nessuno in Europa e Nord America, che offre nuove opportunità di collaborazione in un'ampia gamma di discipline. L'uso combinato di questi sistemi metterà Cardiff, e il Galles, in prima linea nelle ricerche internazionali sullo sviluppo dell'imaging cerebrale per le neuroscienze cognitive, sociali e cliniche'. |
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NEL GALLES UN NUOVO CENTRO DI LIVELLO MONDIALE PER LE RICERCHE SUL CERVELLO |
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Bruxelles, 30 giugno 2004 - Lord Sainsbury, ministro inglese per la Scienza e l'Innovazione, ha annunciato un finanziamento di 12 milioni di euro per costruire nel Galles un nuovo centro di ricerche che si occuperà di malati con danni celebrali e alterazioni psicologiche. L'innovativa struttura di ricerca, Cardiff University Brain and Repair Imaging Centre, sarà la prima nel Regno Unito a combinare due sistemi di scanning di punta per ottenere nuovi dati sul funzionamento del cervello. Si spera che le ricerche condotte nel nuovo centro permettano di migliorare il trattamento di casi quali accidenti cerebrovascolari, sclerosi multipla e morbo di Alzheimer, e dei pazienti schizofrenici. Verranno inoltre condotte ricerche per individuare le complesse ragioni psicologiche e culturali per cui tante persone soffrono di malattie di lunga durata. Nel Regno Unito, ogni giorno lavorativo sei milioni di persone sono assenti per malattia, con un costo per il sistema di protezione sociale, il servizio sanitario, l'industria e la società che raggiunge complessivamente i 135 miliardi di euro all'anno. 'Sarà il primo centro del Regno Unito, e forse del mondo, a sviluppare linee di ricerca specifiche dei fattori psicosociali dell'invalidità e della malattia', ha spiegato il professor Mansel Aylward, direttore del centro. 'Speriamo di poter identificare tali fattori e sviluppare metodi di screening per gli operatori della salute, in modo da permettere a loro d'individuare le persone predisposte alle malattie di lunga durata e a noi d'intervenire per aiutarle'. Lord Sainsbury ha aggiunto: 'Questo contributo a una innovativa struttura è un riconoscimento dell'eccellente lavoro che la Cardiff University e l'University of Wales College of Medicine hanno già condotto nella ricerca sul cervello. 'Il centro aiuterà le due organizzazioni a massimizzare i vantaggi della fusione e manterrà sia la scienza inglese che il lavoro condotto a Cardiff in prima linea nella ricerca mondiale'. Il finanziamento servirà soprattutto a coprire i costi di acquisto e installazione dell'fMri (functional magnetic resonance imaging) e della Meg (magneto encephalography). 'Il contributo unico dell'fMri dipende dalla sua capacità di generare immagini tridimensionali ad alta risoluzione del cervello che mostrano aree critiche del cervello durante le attività sensoriali, motrici e cognitive. Anche se l'fMri è la tecnica preferita per localizzare i processi del cervello durante le attività, i potenziali benefici che derivano dall'integrazione dell'fMri con la Meg, precisa al millisecondo, ci permetterà di esaminare e capire le molte attività discrete del cervello che vi prendono parte', ha spiegato il professor Peter Halligan, direttore del progetto alla Cardiff University. Halligan ha aggiunto: 'Mettendo insieme queste due apparecchiature estremamente sofisticate, stiamo creando un dispositivo secondo a nessuno in Europa e Nord America, che offre nuove opportunità di collaborazione in un'ampia gamma di discipline. L'uso combinato di questi sistemi metterà Cardiff, e il Galles, in prima linea nelle ricerche internazionali sullo sviluppo dell'imaging cerebrale per le neuroscienze cognitive, sociali e cliniche'. |
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Bruxelles, 30 giugno 2004 - Lord Sainsbury, ministro inglese per la Scienza e l'Innovazione, ha annunciato un finanziamento di 12 milioni di euro per costruire nel Galles un nuovo centro di ricerche che si occuperà di malati con danni celebrali e alterazioni psicologiche. L'innovativa struttura di ricerca, Cardiff University Brain and Repair Imaging Centre, sarà la prima nel Regno Unito a combinare due sistemi di scanning di punta per ottenere nuovi dati sul funzionamento del cervello. Si spera che le ricerche condotte nel nuovo centro permettano di migliorare il trattamento di casi quali accidenti cerebrovascolari, sclerosi multipla e morbo di Alzheimer, e dei pazienti schizofrenici. Verranno inoltre condotte ricerche per individuare le complesse ragioni psicologiche e culturali per cui tante persone soffrono di malattie di lunga durata. Nel Regno Unito, ogni giorno lavorativo sei milioni di persone sono assenti per malattia, con un costo per il sistema di protezione sociale, il servizio sanitario, l'industria e la società che raggiunge complessivamente i 135 miliardi di euro all'anno. 'Sarà il primo centro del Regno Unito, e forse del mondo, a sviluppare linee di ricerca specifiche dei fattori psicosociali dell'invalidità e della malattia', ha spiegato il professor Mansel Aylward, direttore del centro. 'Speriamo di poter identificare tali fattori e sviluppare metodi di screening per gli operatori della salute, in modo da permettere a loro d'individuare le persone predisposte alle malattie di lunga durata e a noi d'intervenire per aiutarle'. Lord Sainsbury ha aggiunto: 'Questo contributo a una innovativa struttura è un riconoscimento dell'eccellente lavoro che la Cardiff University e l'University of Wales College of Medicine hanno già condotto nella ricerca sul cervello. 'Il centro aiuterà le due organizzazioni a massimizzare i vantaggi della fusione e manterrà sia la scienza inglese che il lavoro condotto a Cardiff in prima linea nella ricerca mondiale'. Il finanziamento servirà soprattutto a coprire i costi di acquisto e installazione dell'fMri (functional magnetic resonance imaging) e della Meg (magneto encephalography). 'Il contributo unico dell'fMri dipende dalla sua capacità di generare immagini tridimensionali ad alta risoluzione del cervello che mostrano aree critiche del cervello durante le attività sensoriali, motrici e cognitive. Anche se l'fMri è la tecnica preferita per localizzare i processi del cervello durante le attività, i potenziali benefici che derivano dall'integrazione dell'fMri con la Meg, precisa al millisecondo, ci permetterà di esaminare e capire le molte attività discrete del cervello che vi prendono parte', ha spiegato il professor Peter Halligan, direttore del progetto alla Cardiff University. Halligan ha aggiunto: 'Mettendo insieme queste due apparecchiature estremamente sofisticate, stiamo creando un dispositivo secondo a nessuno in Europa e Nord America, che offre nuove opportunità di collaborazione in un'ampia gamma di discipline. L'uso combinato di questi sistemi metterà Cardiff, e il Galles, in prima linea nelle ricerche internazionali sullo sviluppo dell'imaging cerebrale per le neuroscienze cognitive, sociali e cliniche'. |
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Bruxelles, 30 giugno 2004 - Lord Sainsbury, ministro inglese per la Scienza e l'Innovazione, ha annunciato un finanziamento di 12 milioni di euro per costruire nel Galles un nuovo centro di ricerche che si occuperà di malati con danni celebrali e alterazioni psicologiche. L'innovativa struttura di ricerca, Cardiff University Brain and Repair Imaging Centre, sarà la prima nel Regno Unito a combinare due sistemi di scanning di punta per ottenere nuovi dati sul funzionamento del cervello. Si spera che le ricerche condotte nel nuovo centro permettano di migliorare il trattamento di casi quali accidenti cerebrovascolari, sclerosi multipla e morbo di Alzheimer, e dei pazienti schizofrenici. Verranno inoltre condotte ricerche per individuare le complesse ragioni psicologiche e culturali per cui tante persone soffrono di malattie di lunga durata. Nel Regno Unito, ogni giorno lavorativo sei milioni di persone sono assenti per malattia, con un costo per il sistema di protezione sociale, il servizio sanitario, l'industria e la società che raggiunge complessivamente i 135 miliardi di euro all'anno. 'Sarà il primo centro del Regno Unito, e forse del mondo, a sviluppare linee di ricerca specifiche dei fattori psicosociali dell'invalidità e della malattia', ha spiegato il professor Mansel Aylward, direttore del centro. 'Speriamo di poter identificare tali fattori e sviluppare metodi di screening per gli operatori della salute, in modo da permettere a loro d'individuare le persone predisposte alle malattie di lunga durata e a noi d'intervenire per aiutarle'. Lord Sainsbury ha aggiunto: 'Questo contributo a una innovativa struttura è un riconoscimento dell'eccellente lavoro che la Cardiff University e l'University of Wales College of Medicine hanno già condotto nella ricerca sul cervello. 'Il centro aiuterà le due organizzazioni a massimizzare i vantaggi della fusione e manterrà sia la scienza inglese che il lavoro condotto a Cardiff in prima linea nella ricerca mondiale'. Il finanziamento servirà soprattutto a coprire i costi di acquisto e installazione dell'fMri (functional magnetic resonance imaging) e della Meg (magneto encephalography). 'Il contributo unico dell'fMri dipende dalla sua capacità di generare immagini tridimensionali ad alta risoluzione del cervello che mostrano aree critiche del cervello durante le attività sensoriali, motrici e cognitive. Anche se l'fMri è la tecnica preferita per localizzare i processi del cervello durante le attività, i potenziali benefici che derivano dall'integrazione dell'fMri con la Meg, precisa al millisecondo, ci permetterà di esaminare e capire le molte attività discrete del cervello che vi prendono parte', ha spiegato il professor Peter Halligan, direttore del progetto alla Cardiff University. Halligan ha aggiunto: 'Mettendo insieme queste due apparecchiature estremamente sofisticate, stiamo creando un dispositivo secondo a nessuno in Europa e Nord America, che offre nuove opportunità di collaborazione in un'ampia gamma di discipline. L'uso combinato di questi sistemi metterà Cardiff, e il Galles, in prima linea nelle ricerche internazionali sullo sviluppo dell'imaging cerebrale per le neuroscienze cognitive, sociali e cliniche'. |
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Bruxelles, 30 giugno 2004 - Lord Sainsbury, ministro inglese per la Scienza e l'Innovazione, ha annunciato un finanziamento di 12 milioni di euro per costruire nel Galles un nuovo centro di ricerche che si occuperà di malati con danni celebrali e alterazioni psicologiche. L'innovativa struttura di ricerca, Cardiff University Brain and Repair Imaging Centre, sarà la prima nel Regno Unito a combinare due sistemi di scanning di punta per ottenere nuovi dati sul funzionamento del cervello. Si spera che le ricerche condotte nel nuovo centro permettano di migliorare il trattamento di casi quali accidenti cerebrovascolari, sclerosi multipla e morbo di Alzheimer, e dei pazienti schizofrenici. Verranno inoltre condotte ricerche per individuare le complesse ragioni psicologiche e culturali per cui tante persone soffrono di malattie di lunga durata. Nel Regno Unito, ogni giorno lavorativo sei milioni di persone sono assenti per malattia, con un costo per il sistema di protezione sociale, il servizio sanitario, l'industria e la società che raggiunge complessivamente i 135 miliardi di euro all'anno. 'Sarà il primo centro del Regno Unito, e forse del mondo, a sviluppare linee di ricerca specifiche dei fattori psicosociali dell'invalidità e della malattia', ha spiegato il professor Mansel Aylward, direttore del centro. 'Speriamo di poter identificare tali fattori e sviluppare metodi di screening per gli operatori della salute, in modo da permettere a loro d'individuare le persone predisposte alle malattie di lunga durata e a noi d'intervenire per aiutarle'. Lord Sainsbury ha aggiunto: 'Questo contributo a una innovativa struttura è un riconoscimento dell'eccellente lavoro che la Cardiff University e l'University of Wales College of Medicine hanno già condotto nella ricerca sul cervello. 'Il centro aiuterà le due organizzazioni a massimizzare i vantaggi della fusione e manterrà sia la scienza inglese che il lavoro condotto a Cardiff in prima linea nella ricerca mondiale'. Il finanziamento servirà soprattutto a coprire i costi di acquisto e installazione dell'fMri (functional magnetic resonance imaging) e della Meg (magneto encephalography). 'Il contributo unico dell'fMri dipende dalla sua capacità di generare immagini tridimensionali ad alta risoluzione del cervello che mostrano aree critiche del cervello durante le attività sensoriali, motrici e cognitive. Anche se l'fMri è la tecnica preferita per localizzare i processi del cervello durante le attività, i potenziali benefici che derivano dall'integrazione dell'fMri con la Meg, precisa al millisecondo, ci permetterà di esaminare e capire le molte attività discrete del cervello che vi prendono parte', ha spiegato il professor Peter Halligan, direttore del progetto alla Cardiff University. Halligan ha aggiunto: 'Mettendo insieme queste due apparecchiature estremamente sofisticate, stiamo creando un dispositivo secondo a nessuno in Europa e Nord America, che offre nuove opportunità di collaborazione in un'ampia gamma di discipline. L'uso combinato di questi sistemi metterà Cardiff, e il Galles, in prima linea nelle ricerche internazionali sullo sviluppo dell'imaging cerebrale per le neuroscienze cognitive, sociali e cliniche'. |
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MEDICI E VETERINARI UNISCONO LE FORZE PER COMBATTERE LE ZOONOSI NELL'AMBITO DI UN PROGETTO DELL'UE |
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Bruxelles, 30 giugno 2004 - Per la prima volta Med-vet-net, una nuova rete di eccellenza finanziata nell'ambito della priorità tematica 'Qualità e sicurezza alimentare' del Sesto programma quadro (6Pq) metterà insieme l'esperienza di medici e veterinari per combattere le zoonosi. Le zoonosi, responsabili di alcuni dei più gravi problemi di salute pubblica, sono malattie che possono trasmettersi dagli animali agli uomini. Molte sono dovute all'alimentazione e trasmesse dagli animali domestici, ad esempio la salmonellosi. Le ricerche hanno inoltre scoperto che quasi due terzi dei patogeni umani conosciuti sono zoonotici. 'Il controllo di queste malattie è complicato dalle 'divisioni' tra scienza medica e veterinaria. Gli scienziati che ne controllano l'apparizione negli esseri umani non sono in sintonia con quelli che controllano le malattie del bestiame. Ritrovare le fonti e prevedere le insorgenze è difficile in ogni caso', ha spiegato il coordinatore del progetto André Jestin, dell'agenzia francese per la sicurezza alimentare Afssa (Agence Française de Securité Sanitaire des Aliments). 'Nell'ambito del Sesto programma quadro, una rete di eccellenza riunirà per la prima volta l'esperienza medica e veterinaria di tutti i tipi di zoonosi, un passo che migliorerà significativamente le nostre possibilità di capire e controllare queste malattie'. Med-vet-net, che nei prossimi cinque anni riceverà dalla Commissione europea 15 milioni di euro e vedrà la partecipazione di 150 scienziati di 10 paesi dell'Ue, permetterà di sviluppare un istituto virtuale per integrare al livello europeo veterinaria, medicina e scienza dell'alimentazione. La polverizzazione delle risorse e conoscenze è attualmente un problema cruciale nello studio delle zoonosi. Istituzioni indipendenti raccolgono ogni anno nelle aziende agricole e negli ospedali centinaia di migliaia di campioni, che vengono però difficilmente confrontati. Questa mancanza di cooperazione è evidente non solo negli studi medici e veterinari ma anche nelle branche della scienza che studiano differenti organismi, ad esempio la virologia, la batteriologia e la parassitologia. Tutto ciò è increscioso, perché vi sono aspetti comuni nelle dinamiche delle malattie e tecniche comuni per studiarle. Alcune, come la sequenziazione del Dna, richiedono apparecchiature costose e producono una vera montagna di dati. Med-vet-net si propone dunque di utilizzare meglio le risorse e mettere in comune l'informazione, compartendo le disponibilità a livello internazionale, centralizzando gli archivi del materiale di riferimento e standardizzando le procedure. 'La rete avvierà ricerche comuni nei casi in cui la collaborazione internazionale potrebbe dare un valore aggiunto, ad esempio usando i 'Sistemi d'informazione geografica' per studiare la distribuzione delle insorgenze in Europa. Grazie a Med-vet-net tutti i partner avranno accesso a tutte le più recenti conoscenze e possibilità su tutte le zoonosi. Il gruppo spera che la rete porti alla creazione di un istituto internazionale permanente e a sistemi di sorveglianza centralizzati', ha concluso Jestin. Infolink: http://www.Medvetnet.org/ o: André Jestin E-mail: a.Jestin@afssa.fr |
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MEDICI E VETERINARI UNISCONO LE FORZE PER COMBATTERE LE ZOONOSI NELL'AMBITO DI UN PROGETTO DELL'UE |
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Bruxelles, 30 giugno 2004 - Per la prima volta Med-vet-net, una nuova rete di eccellenza finanziata nell'ambito della priorità tematica 'Qualità e sicurezza alimentare' del Sesto programma quadro (6Pq) metterà insieme l'esperienza di medici e veterinari per combattere le zoonosi. Le zoonosi, responsabili di alcuni dei più gravi problemi di salute pubblica, sono malattie che possono trasmettersi dagli animali agli uomini. Molte sono dovute all'alimentazione e trasmesse dagli animali domestici, ad esempio la salmonellosi. Le ricerche hanno inoltre scoperto che quasi due terzi dei patogeni umani conosciuti sono zoonotici. 'Il controllo di queste malattie è complicato dalle 'divisioni' tra scienza medica e veterinaria. Gli scienziati che ne controllano l'apparizione negli esseri umani non sono in sintonia con quelli che controllano le malattie del bestiame. Ritrovare le fonti e prevedere le insorgenze è difficile in ogni caso', ha spiegato il coordinatore del progetto André Jestin, dell'agenzia francese per la sicurezza alimentare Afssa (Agence Française de Securité Sanitaire des Aliments). 'Nell'ambito del Sesto programma quadro, una rete di eccellenza riunirà per la prima volta l'esperienza medica e veterinaria di tutti i tipi di zoonosi, un passo che migliorerà significativamente le nostre possibilità di capire e controllare queste malattie'. Med-vet-net, che nei prossimi cinque anni riceverà dalla Commissione europea 15 milioni di euro e vedrà la partecipazione di 150 scienziati di 10 paesi dell'Ue, permetterà di sviluppare un istituto virtuale per integrare al livello europeo veterinaria, medicina e scienza dell'alimentazione. La polverizzazione delle risorse e conoscenze è attualmente un problema cruciale nello studio delle zoonosi. Istituzioni indipendenti raccolgono ogni anno nelle aziende agricole e negli ospedali centinaia di migliaia di campioni, che vengono però difficilmente confrontati. Questa mancanza di cooperazione è evidente non solo negli studi medici e veterinari ma anche nelle branche della scienza che studiano differenti organismi, ad esempio la virologia, la batteriologia e la parassitologia. Tutto ciò è increscioso, perché vi sono aspetti comuni nelle dinamiche delle malattie e tecniche comuni per studiarle. Alcune, come la sequenziazione del Dna, richiedono apparecchiature costose e producono una vera montagna di dati. Med-vet-net si propone dunque di utilizzare meglio le risorse e mettere in comune l'informazione, compartendo le disponibilità a livello internazionale, centralizzando gli archivi del materiale di riferimento e standardizzando le procedure. 'La rete avvierà ricerche comuni nei casi in cui la collaborazione internazionale potrebbe dare un valore aggiunto, ad esempio usando i 'Sistemi d'informazione geografica' per studiare la distribuzione delle insorgenze in Europa. Grazie a Med-vet-net tutti i partner avranno accesso a tutte le più recenti conoscenze e possibilità su tutte le zoonosi. Il gruppo spera che la rete porti alla creazione di un istituto internazionale permanente e a sistemi di sorveglianza centralizzati', ha concluso Jestin. Infolink: http://www.Medvetnet.org/ o: André Jestin E-mail: a.Jestin@afssa.fr |
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Bruxelles, 30 giugno 2004 - Per la prima volta Med-vet-net, una nuova rete di eccellenza finanziata nell'ambito della priorità tematica 'Qualità e sicurezza alimentare' del Sesto programma quadro (6Pq) metterà insieme l'esperienza di medici e veterinari per combattere le zoonosi. Le zoonosi, responsabili di alcuni dei più gravi problemi di salute pubblica, sono malattie che possono trasmettersi dagli animali agli uomini. Molte sono dovute all'alimentazione e trasmesse dagli animali domestici, ad esempio la salmonellosi. Le ricerche hanno inoltre scoperto che quasi due terzi dei patogeni umani conosciuti sono zoonotici. 'Il controllo di queste malattie è complicato dalle 'divisioni' tra scienza medica e veterinaria. Gli scienziati che ne controllano l'apparizione negli esseri umani non sono in sintonia con quelli che controllano le malattie del bestiame. Ritrovare le fonti e prevedere le insorgenze è difficile in ogni caso', ha spiegato il coordinatore del progetto André Jestin, dell'agenzia francese per la sicurezza alimentare Afssa (Agence Française de Securité Sanitaire des Aliments). 'Nell'ambito del Sesto programma quadro, una rete di eccellenza riunirà per la prima volta l'esperienza medica e veterinaria di tutti i tipi di zoonosi, un passo che migliorerà significativamente le nostre possibilità di capire e controllare queste malattie'. Med-vet-net, che nei prossimi cinque anni riceverà dalla Commissione europea 15 milioni di euro e vedrà la partecipazione di 150 scienziati di 10 paesi dell'Ue, permetterà di sviluppare un istituto virtuale per integrare al livello europeo veterinaria, medicina e scienza dell'alimentazione. La polverizzazione delle risorse e conoscenze è attualmente un problema cruciale nello studio delle zoonosi. Istituzioni indipendenti raccolgono ogni anno nelle aziende agricole e negli ospedali centinaia di migliaia di campioni, che vengono però difficilmente confrontati. Questa mancanza di cooperazione è evidente non solo negli studi medici e veterinari ma anche nelle branche della scienza che studiano differenti organismi, ad esempio la virologia, la batteriologia e la parassitologia. Tutto ciò è increscioso, perché vi sono aspetti comuni nelle dinamiche delle malattie e tecniche comuni per studiarle. Alcune, come la sequenziazione del Dna, richiedono apparecchiature costose e producono una vera montagna di dati. Med-vet-net si propone dunque di utilizzare meglio le risorse e mettere in comune l'informazione, compartendo le disponibilità a livello internazionale, centralizzando gli archivi del materiale di riferimento e standardizzando le procedure. 'La rete avvierà ricerche comuni nei casi in cui la collaborazione internazionale potrebbe dare un valore aggiunto, ad esempio usando i 'Sistemi d'informazione geografica' per studiare la distribuzione delle insorgenze in Europa. Grazie a Med-vet-net tutti i partner avranno accesso a tutte le più recenti conoscenze e possibilità su tutte le zoonosi. Il gruppo spera che la rete porti alla creazione di un istituto internazionale permanente e a sistemi di sorveglianza centralizzati', ha concluso Jestin. Infolink: http://www.Medvetnet.org/ o: André Jestin E-mail: a.Jestin@afssa.fr |
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Bruxelles, 30 giugno 2004 - Per la prima volta Med-vet-net, una nuova rete di eccellenza finanziata nell'ambito della priorità tematica 'Qualità e sicurezza alimentare' del Sesto programma quadro (6Pq) metterà insieme l'esperienza di medici e veterinari per combattere le zoonosi. Le zoonosi, responsabili di alcuni dei più gravi problemi di salute pubblica, sono malattie che possono trasmettersi dagli animali agli uomini. Molte sono dovute all'alimentazione e trasmesse dagli animali domestici, ad esempio la salmonellosi. Le ricerche hanno inoltre scoperto che quasi due terzi dei patogeni umani conosciuti sono zoonotici. 'Il controllo di queste malattie è complicato dalle 'divisioni' tra scienza medica e veterinaria. Gli scienziati che ne controllano l'apparizione negli esseri umani non sono in sintonia con quelli che controllano le malattie del bestiame. Ritrovare le fonti e prevedere le insorgenze è difficile in ogni caso', ha spiegato il coordinatore del progetto André Jestin, dell'agenzia francese per la sicurezza alimentare Afssa (Agence Française de Securité Sanitaire des Aliments). 'Nell'ambito del Sesto programma quadro, una rete di eccellenza riunirà per la prima volta l'esperienza medica e veterinaria di tutti i tipi di zoonosi, un passo che migliorerà significativamente le nostre possibilità di capire e controllare queste malattie'. Med-vet-net, che nei prossimi cinque anni riceverà dalla Commissione europea 15 milioni di euro e vedrà la partecipazione di 150 scienziati di 10 paesi dell'Ue, permetterà di sviluppare un istituto virtuale per integrare al livello europeo veterinaria, medicina e scienza dell'alimentazione. La polverizzazione delle risorse e conoscenze è attualmente un problema cruciale nello studio delle zoonosi. Istituzioni indipendenti raccolgono ogni anno nelle aziende agricole e negli ospedali centinaia di migliaia di campioni, che vengono però difficilmente confrontati. Questa mancanza di cooperazione è evidente non solo negli studi medici e veterinari ma anche nelle branche della scienza che studiano differenti organismi, ad esempio la virologia, la batteriologia e la parassitologia. Tutto ciò è increscioso, perché vi sono aspetti comuni nelle dinamiche delle malattie e tecniche comuni per studiarle. Alcune, come la sequenziazione del Dna, richiedono apparecchiature costose e producono una vera montagna di dati. Med-vet-net si propone dunque di utilizzare meglio le risorse e mettere in comune l'informazione, compartendo le disponibilità a livello internazionale, centralizzando gli archivi del materiale di riferimento e standardizzando le procedure. 'La rete avvierà ricerche comuni nei casi in cui la collaborazione internazionale potrebbe dare un valore aggiunto, ad esempio usando i 'Sistemi d'informazione geografica' per studiare la distribuzione delle insorgenze in Europa. Grazie a Med-vet-net tutti i partner avranno accesso a tutte le più recenti conoscenze e possibilità su tutte le zoonosi. Il gruppo spera che la rete porti alla creazione di un istituto internazionale permanente e a sistemi di sorveglianza centralizzati', ha concluso Jestin. Infolink: http://www.Medvetnet.org/ o: André Jestin E-mail: a.Jestin@afssa.fr |
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Bruxelles, 30 giugno 2004 - Per la prima volta Med-vet-net, una nuova rete di eccellenza finanziata nell'ambito della priorità tematica 'Qualità e sicurezza alimentare' del Sesto programma quadro (6Pq) metterà insieme l'esperienza di medici e veterinari per combattere le zoonosi. Le zoonosi, responsabili di alcuni dei più gravi problemi di salute pubblica, sono malattie che possono trasmettersi dagli animali agli uomini. Molte sono dovute all'alimentazione e trasmesse dagli animali domestici, ad esempio la salmonellosi. Le ricerche hanno inoltre scoperto che quasi due terzi dei patogeni umani conosciuti sono zoonotici. 'Il controllo di queste malattie è complicato dalle 'divisioni' tra scienza medica e veterinaria. Gli scienziati che ne controllano l'apparizione negli esseri umani non sono in sintonia con quelli che controllano le malattie del bestiame. Ritrovare le fonti e prevedere le insorgenze è difficile in ogni caso', ha spiegato il coordinatore del progetto André Jestin, dell'agenzia francese per la sicurezza alimentare Afssa (Agence Française de Securité Sanitaire des Aliments). 'Nell'ambito del Sesto programma quadro, una rete di eccellenza riunirà per la prima volta l'esperienza medica e veterinaria di tutti i tipi di zoonosi, un passo che migliorerà significativamente le nostre possibilità di capire e controllare queste malattie'. Med-vet-net, che nei prossimi cinque anni riceverà dalla Commissione europea 15 milioni di euro e vedrà la partecipazione di 150 scienziati di 10 paesi dell'Ue, permetterà di sviluppare un istituto virtuale per integrare al livello europeo veterinaria, medicina e scienza dell'alimentazione. La polverizzazione delle risorse e conoscenze è attualmente un problema cruciale nello studio delle zoonosi. Istituzioni indipendenti raccolgono ogni anno nelle aziende agricole e negli ospedali centinaia di migliaia di campioni, che vengono però difficilmente confrontati. Questa mancanza di cooperazione è evidente non solo negli studi medici e veterinari ma anche nelle branche della scienza che studiano differenti organismi, ad esempio la virologia, la batteriologia e la parassitologia. Tutto ciò è increscioso, perché vi sono aspetti comuni nelle dinamiche delle malattie e tecniche comuni per studiarle. Alcune, come la sequenziazione del Dna, richiedono apparecchiature costose e producono una vera montagna di dati. Med-vet-net si propone dunque di utilizzare meglio le risorse e mettere in comune l'informazione, compartendo le disponibilità a livello internazionale, centralizzando gli archivi del materiale di riferimento e standardizzando le procedure. 'La rete avvierà ricerche comuni nei casi in cui la collaborazione internazionale potrebbe dare un valore aggiunto, ad esempio usando i 'Sistemi d'informazione geografica' per studiare la distribuzione delle insorgenze in Europa. Grazie a Med-vet-net tutti i partner avranno accesso a tutte le più recenti conoscenze e possibilità su tutte le zoonosi. Il gruppo spera che la rete porti alla creazione di un istituto internazionale permanente e a sistemi di sorveglianza centralizzati', ha concluso Jestin. Infolink: http://www.Medvetnet.org/ o: André Jestin E-mail: a.Jestin@afssa.fr |
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MEDICI E VETERINARI UNISCONO LE FORZE PER COMBATTERE LE ZOONOSI NELL'AMBITO DI UN PROGETTO DELL'UE |
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Bruxelles, 30 giugno 2004 - Per la prima volta Med-vet-net, una nuova rete di eccellenza finanziata nell'ambito della priorità tematica 'Qualità e sicurezza alimentare' del Sesto programma quadro (6Pq) metterà insieme l'esperienza di medici e veterinari per combattere le zoonosi. Le zoonosi, responsabili di alcuni dei più gravi problemi di salute pubblica, sono malattie che possono trasmettersi dagli animali agli uomini. Molte sono dovute all'alimentazione e trasmesse dagli animali domestici, ad esempio la salmonellosi. Le ricerche hanno inoltre scoperto che quasi due terzi dei patogeni umani conosciuti sono zoonotici. 'Il controllo di queste malattie è complicato dalle 'divisioni' tra scienza medica e veterinaria. Gli scienziati che ne controllano l'apparizione negli esseri umani non sono in sintonia con quelli che controllano le malattie del bestiame. Ritrovare le fonti e prevedere le insorgenze è difficile in ogni caso', ha spiegato il coordinatore del progetto André Jestin, dell'agenzia francese per la sicurezza alimentare Afssa (Agence Française de Securité Sanitaire des Aliments). 'Nell'ambito del Sesto programma quadro, una rete di eccellenza riunirà per la prima volta l'esperienza medica e veterinaria di tutti i tipi di zoonosi, un passo che migliorerà significativamente le nostre possibilità di capire e controllare queste malattie'. Med-vet-net, che nei prossimi cinque anni riceverà dalla Commissione europea 15 milioni di euro e vedrà la partecipazione di 150 scienziati di 10 paesi dell'Ue, permetterà di sviluppare un istituto virtuale per integrare al livello europeo veterinaria, medicina e scienza dell'alimentazione. La polverizzazione delle risorse e conoscenze è attualmente un problema cruciale nello studio delle zoonosi. Istituzioni indipendenti raccolgono ogni anno nelle aziende agricole e negli ospedali centinaia di migliaia di campioni, che vengono però difficilmente confrontati. Questa mancanza di cooperazione è evidente non solo negli studi medici e veterinari ma anche nelle branche della scienza che studiano differenti organismi, ad esempio la virologia, la batteriologia e la parassitologia. Tutto ciò è increscioso, perché vi sono aspetti comuni nelle dinamiche delle malattie e tecniche comuni per studiarle. Alcune, come la sequenziazione del Dna, richiedono apparecchiature costose e producono una vera montagna di dati. Med-vet-net si propone dunque di utilizzare meglio le risorse e mettere in comune l'informazione, compartendo le disponibilità a livello internazionale, centralizzando gli archivi del materiale di riferimento e standardizzando le procedure. 'La rete avvierà ricerche comuni nei casi in cui la collaborazione internazionale potrebbe dare un valore aggiunto, ad esempio usando i 'Sistemi d'informazione geografica' per studiare la distribuzione delle insorgenze in Europa. Grazie a Med-vet-net tutti i partner avranno accesso a tutte le più recenti conoscenze e possibilità su tutte le zoonosi. Il gruppo spera che la rete porti alla creazione di un istituto internazionale permanente e a sistemi di sorveglianza centralizzati', ha concluso Jestin. Infolink: http://www.Medvetnet.org/ o: André Jestin E-mail: a.Jestin@afssa.fr |
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DAL DISAGIO ALL’INTEGRAZIONE: VIAGGIO ALLE RADICI DELL’ADHD “VORREI SCAPPARE IN UN DESERTO E GRIDARE...” |
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Milano, 20 giugno 2004 - Adhd è la sigla che indica il Disturbo da Deficit d’Attenzione e Iperattività. Una sindrome che in età evolutiva colpisce con inaspettata frequenza, eppure è ancora misconosciuta e, in Italia soprattutto, difficilmente diagnosticata. Per questo Aifa onlus - Associazione Italiana Famiglie Adhd - ha fortemente voluto un incontro di approfondimento sul tema. L’obiettivo è fare chiarezza su un disturbo la cui incidenza sta assumendo dimensioni preoccupanti. “Si calcola che, solo In Italia, circa 400.000 bambini siano affetti da Adhd – afferma Raffaele D’errico, presidente di Aifa - un disturbo altamente invalidante che segrega i bambini e le famiglie nella solitudine ed emarginazione più totali”. Secondo D’errico “In Italia, oggi, è quasi impossibile curare adeguatamente un bambino affetto da Adhd. Alla radice del problema, vi è la mancanza sul territorio di risorse mediche adeguatamente formate nel percorso diagnostico–terapeutico dell’Adhd, da cui derivano attenzione carente o mancata identificazione del problema. Altri gravi ostacoli sono rappresentati dalla scarsa presenza di psicologi e psicoterapeuti formati all'approccio cognitivo-comportamentale del bambino Adhd, al Parent e al Teacher-training. E anche per quanto concerne la classe docente, la preparazione sulle tecniche che possono migliorare le prestazioni del bambino disattento e iperattivo è ancora inadeguata”. Nella grande maggioranza dei casi, in pratica, un bambino Adhd in Italia è condannato a restare senza alcun aiuto concreto. Qualcosa, però, sta cambiando. Una speranza in più viene dalle importanti novità sul fronte Adhd, risultato tangibile dell’impegno di Aifa nella promozione della conoscenza di questo disturbo, che aveva visto nella conferenza di Consensus dello scorso anno il punto di partenza per l’individuazione di un percorso diagnostico e terapeutico condiviso e accettato dalla comunità scientifica italiana, dalle associazioni familiari, e oggi anche dalle Istituzioni. L’apertura di un Registro Italiano, istituito presso l’Istituto Superiore di Sanità al fine di garantire accuratezza diagnostica e appropriatezza terapeutica ai bambini con Adhd, e l’istituzione dei Centri di cura regionali sono i nuovi elementi di uno scenario prossimo venturo che va finalmente definendosi.
__________________________________________________________________________ Sede legale: Viale Colli Aminei 60 – 80131 Napoli www.Aifa.it info@aifa.It fax 02-700421276 Segreteria: Via Umberto Boccioni 3 – 00067 Morlupo (Roma) segreteria@aifa.It fax 06-233227628 Conto corrente postale n.38759411 Conto Corrente Bancario n.000000002002 - Banca Popolare Commercio e Industria Spa Ag.175 Napoli Codice Paese: It - Chec Digit: 76 - Cin: C - Abi 05048 Cab 03400 | Paolo Curatolo, Ordinario di Neuropsichiatria Infantile all’Università Tor Vergata (Roma) e Presidente dell’International Child Neurology Association, è uno dei massimi esperti italiani di Adhd. “Si tratta di un disturbo caratterizzato da inattenzione, iperattività e/o impulsività in misura tale da compromettere il funzionamento quotidiano del bambino - spiega – E’ un disturbo di origine neuro-biologica, e le persone che ne sono affette possono presentare diverse alterazioni del Sistema Nervoso Centrale: volumi inferiori di materia cerebrale, ridotto metabolismo cerebrale di glucosio, un funzionamento meno accurato del meccanismo noradrenergico e dopaminergico”. Secondo Gabriele Masi, dell’Istituto Scientifico per la Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’adolescenza Stella Maris di Pisa “un aspetto particolarmente delicato è costituito dalla diagnosi perché i sintomi dell’Adhd non sono statici, ma si modificano con la crescita del bambino e dell’adolescente. Tali sintomi, inoltre, non sono specifici solo di questo disturbo: circa i due terzi dei bambini con Adhd presentano sintomi relativi ad altri disturbi o associati a situazione sociali o ambientali disagiate. La terapia per l'Adhd, perciò, deve basarsi su un approccio multimodale, tale da prevedere una terapia mirata psicoeducativo-comportamentale e il ricorso, in casi particolarmente critici, a una terapia farmacologia”. Oltre alla presenza degli esperti, l’incontro milanese ha visto la partecipazione di diversi genitori Aifa. Testimonianze importanti, che hanno consentito di mettere a fuoco esperienze, difficoltà e strategie di gestione, a livello familiare, dell’Adhd. “Mi piacerebbe che Aifa – ha concluso D’errico – riuscisse a creare un’unica famiglia, in cui accogliere bambini e genitori in difficoltà. La condivisione delle esperienze e delle conoscenze, più di ogni altra cosa, può essere lo strumento della speranza. Agire tutti insieme può davvero fermare l’Adhd”. |
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DAL DISAGIO ALL’INTEGRAZIONE: VIAGGIO ALLE RADICI DELL’ADHD “VORREI SCAPPARE IN UN DESERTO E GRIDARE...” |
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Milano, 20 giugno 2004 - Adhd è la sigla che indica il Disturbo da Deficit d’Attenzione e Iperattività. Una sindrome che in età evolutiva colpisce con inaspettata frequenza, eppure è ancora misconosciuta e, in Italia soprattutto, difficilmente diagnosticata. Per questo Aifa onlus - Associazione Italiana Famiglie Adhd - ha fortemente voluto un incontro di approfondimento sul tema. L’obiettivo è fare chiarezza su un disturbo la cui incidenza sta assumendo dimensioni preoccupanti. “Si calcola che, solo In Italia, circa 400.000 bambini siano affetti da Adhd – afferma Raffaele D’errico, presidente di Aifa - un disturbo altamente invalidante che segrega i bambini e le famiglie nella solitudine ed emarginazione più totali”. Secondo D’errico “In Italia, oggi, è quasi impossibile curare adeguatamente un bambino affetto da Adhd. Alla radice del problema, vi è la mancanza sul territorio di risorse mediche adeguatamente formate nel percorso diagnostico–terapeutico dell’Adhd, da cui derivano attenzione carente o mancata identificazione del problema. Altri gravi ostacoli sono rappresentati dalla scarsa presenza di psicologi e psicoterapeuti formati all'approccio cognitivo-comportamentale del bambino Adhd, al Parent e al Teacher-training. E anche per quanto concerne la classe docente, la preparazione sulle tecniche che possono migliorare le prestazioni del bambino disattento e iperattivo è ancora inadeguata”. Nella grande maggioranza dei casi, in pratica, un bambino Adhd in Italia è condannato a restare senza alcun aiuto concreto. Qualcosa, però, sta cambiando. Una speranza in più viene dalle importanti novità sul fronte Adhd, risultato tangibile dell’impegno di Aifa nella promozione della conoscenza di questo disturbo, che aveva visto nella conferenza di Consensus dello scorso anno il punto di partenza per l’individuazione di un percorso diagnostico e terapeutico condiviso e accettato dalla comunità scientifica italiana, dalle associazioni familiari, e oggi anche dalle Istituzioni. L’apertura di un Registro Italiano, istituito presso l’Istituto Superiore di Sanità al fine di garantire accuratezza diagnostica e appropriatezza terapeutica ai bambini con Adhd, e l’istituzione dei Centri di cura regionali sono i nuovi elementi di uno scenario prossimo venturo che va finalmente definendosi.
__________________________________________________________________________ Sede legale: Viale Colli Aminei 60 – 80131 Napoli www.Aifa.it info@aifa.It fax 02-700421276 Segreteria: Via Umberto Boccioni 3 – 00067 Morlupo (Roma) segreteria@aifa.It fax 06-233227628 Conto corrente postale n.38759411 Conto Corrente Bancario n.000000002002 - Banca Popolare Commercio e Industria Spa Ag.175 Napoli Codice Paese: It - Chec Digit: 76 - Cin: C - Abi 05048 Cab 03400 | Paolo Curatolo, Ordinario di Neuropsichiatria Infantile all’Università Tor Vergata (Roma) e Presidente dell’International Child Neurology Association, è uno dei massimi esperti italiani di Adhd. “Si tratta di un disturbo caratterizzato da inattenzione, iperattività e/o impulsività in misura tale da compromettere il funzionamento quotidiano del bambino - spiega – E’ un disturbo di origine neuro-biologica, e le persone che ne sono affette possono presentare diverse alterazioni del Sistema Nervoso Centrale: volumi inferiori di materia cerebrale, ridotto metabolismo cerebrale di glucosio, un funzionamento meno accurato del meccanismo noradrenergico e dopaminergico”. Secondo Gabriele Masi, dell’Istituto Scientifico per la Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’adolescenza Stella Maris di Pisa “un aspetto particolarmente delicato è costituito dalla diagnosi perché i sintomi dell’Adhd non sono statici, ma si modificano con la crescita del bambino e dell’adolescente. Tali sintomi, inoltre, non sono specifici solo di questo disturbo: circa i due terzi dei bambini con Adhd presentano sintomi relativi ad altri disturbi o associati a situazione sociali o ambientali disagiate. La terapia per l'Adhd, perciò, deve basarsi su un approccio multimodale, tale da prevedere una terapia mirata psicoeducativo-comportamentale e il ricorso, in casi particolarmente critici, a una terapia farmacologia”. Oltre alla presenza degli esperti, l’incontro milanese ha visto la partecipazione di diversi genitori Aifa. Testimonianze importanti, che hanno consentito di mettere a fuoco esperienze, difficoltà e strategie di gestione, a livello familiare, dell’Adhd. “Mi piacerebbe che Aifa – ha concluso D’errico – riuscisse a creare un’unica famiglia, in cui accogliere bambini e genitori in difficoltà. La condivisione delle esperienze e delle conoscenze, più di ogni altra cosa, può essere lo strumento della speranza. Agire tutti insieme può davvero fermare l’Adhd”. |
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Milano, 20 giugno 2004 - Adhd è la sigla che indica il Disturbo da Deficit d’Attenzione e Iperattività. Una sindrome che in età evolutiva colpisce con inaspettata frequenza, eppure è ancora misconosciuta e, in Italia soprattutto, difficilmente diagnosticata. Per questo Aifa onlus - Associazione Italiana Famiglie Adhd - ha fortemente voluto un incontro di approfondimento sul tema. L’obiettivo è fare chiarezza su un disturbo la cui incidenza sta assumendo dimensioni preoccupanti. “Si calcola che, solo In Italia, circa 400.000 bambini siano affetti da Adhd – afferma Raffaele D’errico, presidente di Aifa - un disturbo altamente invalidante che segrega i bambini e le famiglie nella solitudine ed emarginazione più totali”. Secondo D’errico “In Italia, oggi, è quasi impossibile curare adeguatamente un bambino affetto da Adhd. Alla radice del problema, vi è la mancanza sul territorio di risorse mediche adeguatamente formate nel percorso diagnostico–terapeutico dell’Adhd, da cui derivano attenzione carente o mancata identificazione del problema. Altri gravi ostacoli sono rappresentati dalla scarsa presenza di psicologi e psicoterapeuti formati all'approccio cognitivo-comportamentale del bambino Adhd, al Parent e al Teacher-training. E anche per quanto concerne la classe docente, la preparazione sulle tecniche che possono migliorare le prestazioni del bambino disattento e iperattivo è ancora inadeguata”. Nella grande maggioranza dei casi, in pratica, un bambino Adhd in Italia è condannato a restare senza alcun aiuto concreto. Qualcosa, però, sta cambiando. Una speranza in più viene dalle importanti novità sul fronte Adhd, risultato tangibile dell’impegno di Aifa nella promozione della conoscenza di questo disturbo, che aveva visto nella conferenza di Consensus dello scorso anno il punto di partenza per l’individuazione di un percorso diagnostico e terapeutico condiviso e accettato dalla comunità scientifica italiana, dalle associazioni familiari, e oggi anche dalle Istituzioni. L’apertura di un Registro Italiano, istituito presso l’Istituto Superiore di Sanità al fine di garantire accuratezza diagnostica e appropriatezza terapeutica ai bambini con Adhd, e l’istituzione dei Centri di cura regionali sono i nuovi elementi di uno scenario prossimo venturo che va finalmente definendosi.
__________________________________________________________________________ Sede legale: Viale Colli Aminei 60 – 80131 Napoli www.Aifa.it info@aifa.It fax 02-700421276 Segreteria: Via Umberto Boccioni 3 – 00067 Morlupo (Roma) segreteria@aifa.It fax 06-233227628 Conto corrente postale n.38759411 Conto Corrente Bancario n.000000002002 - Banca Popolare Commercio e Industria Spa Ag.175 Napoli Codice Paese: It - Chec Digit: 76 - Cin: C - Abi 05048 Cab 03400 | Paolo Curatolo, Ordinario di Neuropsichiatria Infantile all’Università Tor Vergata (Roma) e Presidente dell’International Child Neurology Association, è uno dei massimi esperti italiani di Adhd. “Si tratta di un disturbo caratterizzato da inattenzione, iperattività e/o impulsività in misura tale da compromettere il funzionamento quotidiano del bambino - spiega – E’ un disturbo di origine neuro-biologica, e le persone che ne sono affette possono presentare diverse alterazioni del Sistema Nervoso Centrale: volumi inferiori di materia cerebrale, ridotto metabolismo cerebrale di glucosio, un funzionamento meno accurato del meccanismo noradrenergico e dopaminergico”. Secondo Gabriele Masi, dell’Istituto Scientifico per la Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’adolescenza Stella Maris di Pisa “un aspetto particolarmente delicato è costituito dalla diagnosi perché i sintomi dell’Adhd non sono statici, ma si modificano con la crescita del bambino e dell’adolescente. Tali sintomi, inoltre, non sono specifici solo di questo disturbo: circa i due terzi dei bambini con Adhd presentano sintomi relativi ad altri disturbi o associati a situazione sociali o ambientali disagiate. La terapia per l'Adhd, perciò, deve basarsi su un approccio multimodale, tale da prevedere una terapia mirata psicoeducativo-comportamentale e il ricorso, in casi particolarmente critici, a una terapia farmacologia”. Oltre alla presenza degli esperti, l’incontro milanese ha visto la partecipazione di diversi genitori Aifa. Testimonianze importanti, che hanno consentito di mettere a fuoco esperienze, difficoltà e strategie di gestione, a livello familiare, dell’Adhd. “Mi piacerebbe che Aifa – ha concluso D’errico – riuscisse a creare un’unica famiglia, in cui accogliere bambini e genitori in difficoltà. La condivisione delle esperienze e delle conoscenze, più di ogni altra cosa, può essere lo strumento della speranza. Agire tutti insieme può davvero fermare l’Adhd”. |
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Milano, 20 giugno 2004 - Adhd è la sigla che indica il Disturbo da Deficit d’Attenzione e Iperattività. Una sindrome che in età evolutiva colpisce con inaspettata frequenza, eppure è ancora misconosciuta e, in Italia soprattutto, difficilmente diagnosticata. Per questo Aifa onlus - Associazione Italiana Famiglie Adhd - ha fortemente voluto un incontro di approfondimento sul tema. L’obiettivo è fare chiarezza su un disturbo la cui incidenza sta assumendo dimensioni preoccupanti. “Si calcola che, solo In Italia, circa 400.000 bambini siano affetti da Adhd – afferma Raffaele D’errico, presidente di Aifa - un disturbo altamente invalidante che segrega i bambini e le famiglie nella solitudine ed emarginazione più totali”. Secondo D’errico “In Italia, oggi, è quasi impossibile curare adeguatamente un bambino affetto da Adhd. Alla radice del problema, vi è la mancanza sul territorio di risorse mediche adeguatamente formate nel percorso diagnostico–terapeutico dell’Adhd, da cui derivano attenzione carente o mancata identificazione del problema. Altri gravi ostacoli sono rappresentati dalla scarsa presenza di psicologi e psicoterapeuti formati all'approccio cognitivo-comportamentale del bambino Adhd, al Parent e al Teacher-training. E anche per quanto concerne la classe docente, la preparazione sulle tecniche che possono migliorare le prestazioni del bambino disattento e iperattivo è ancora inadeguata”. Nella grande maggioranza dei casi, in pratica, un bambino Adhd in Italia è condannato a restare senza alcun aiuto concreto. Qualcosa, però, sta cambiando. Una speranza in più viene dalle importanti novità sul fronte Adhd, risultato tangibile dell’impegno di Aifa nella promozione della conoscenza di questo disturbo, che aveva visto nella conferenza di Consensus dello scorso anno il punto di partenza per l’individuazione di un percorso diagnostico e terapeutico condiviso e accettato dalla comunità scientifica italiana, dalle associazioni familiari, e oggi anche dalle Istituzioni. L’apertura di un Registro Italiano, istituito presso l’Istituto Superiore di Sanità al fine di garantire accuratezza diagnostica e appropriatezza terapeutica ai bambini con Adhd, e l’istituzione dei Centri di cura regionali sono i nuovi elementi di uno scenario prossimo venturo che va finalmente definendosi.
__________________________________________________________________________ Sede legale: Viale Colli Aminei 60 – 80131 Napoli www.Aifa.it info@aifa.It fax 02-700421276 Segreteria: Via Umberto Boccioni 3 – 00067 Morlupo (Roma) segreteria@aifa.It fax 06-233227628 Conto corrente postale n.38759411 Conto Corrente Bancario n.000000002002 - Banca Popolare Commercio e Industria Spa Ag.175 Napoli Codice Paese: It - Chec Digit: 76 - Cin: C - Abi 05048 Cab 03400 | Paolo Curatolo, Ordinario di Neuropsichiatria Infantile all’Università Tor Vergata (Roma) e Presidente dell’International Child Neurology Association, è uno dei massimi esperti italiani di Adhd. “Si tratta di un disturbo caratterizzato da inattenzione, iperattività e/o impulsività in misura tale da compromettere il funzionamento quotidiano del bambino - spiega – E’ un disturbo di origine neuro-biologica, e le persone che ne sono affette possono presentare diverse alterazioni del Sistema Nervoso Centrale: volumi inferiori di materia cerebrale, ridotto metabolismo cerebrale di glucosio, un funzionamento meno accurato del meccanismo noradrenergico e dopaminergico”. Secondo Gabriele Masi, dell’Istituto Scientifico per la Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’adolescenza Stella Maris di Pisa “un aspetto particolarmente delicato è costituito dalla diagnosi perché i sintomi dell’Adhd non sono statici, ma si modificano con la crescita del bambino e dell’adolescente. Tali sintomi, inoltre, non sono specifici solo di questo disturbo: circa i due terzi dei bambini con Adhd presentano sintomi relativi ad altri disturbi o associati a situazione sociali o ambientali disagiate. La terapia per l'Adhd, perciò, deve basarsi su un approccio multimodale, tale da prevedere una terapia mirata psicoeducativo-comportamentale e il ricorso, in casi particolarmente critici, a una terapia farmacologia”. Oltre alla presenza degli esperti, l’incontro milanese ha visto la partecipazione di diversi genitori Aifa. Testimonianze importanti, che hanno consentito di mettere a fuoco esperienze, difficoltà e strategie di gestione, a livello familiare, dell’Adhd. “Mi piacerebbe che Aifa – ha concluso D’errico – riuscisse a creare un’unica famiglia, in cui accogliere bambini e genitori in difficoltà. La condivisione delle esperienze e delle conoscenze, più di ogni altra cosa, può essere lo strumento della speranza. Agire tutti insieme può davvero fermare l’Adhd”. |
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Milano, 20 giugno 2004 - Adhd è la sigla che indica il Disturbo da Deficit d’Attenzione e Iperattività. Una sindrome che in età evolutiva colpisce con inaspettata frequenza, eppure è ancora misconosciuta e, in Italia soprattutto, difficilmente diagnosticata. Per questo Aifa onlus - Associazione Italiana Famiglie Adhd - ha fortemente voluto un incontro di approfondimento sul tema. L’obiettivo è fare chiarezza su un disturbo la cui incidenza sta assumendo dimensioni preoccupanti. “Si calcola che, solo In Italia, circa 400.000 bambini siano affetti da Adhd – afferma Raffaele D’errico, presidente di Aifa - un disturbo altamente invalidante che segrega i bambini e le famiglie nella solitudine ed emarginazione più totali”. Secondo D’errico “In Italia, oggi, è quasi impossibile curare adeguatamente un bambino affetto da Adhd. Alla radice del problema, vi è la mancanza sul territorio di risorse mediche adeguatamente formate nel percorso diagnostico–terapeutico dell’Adhd, da cui derivano attenzione carente o mancata identificazione del problema. Altri gravi ostacoli sono rappresentati dalla scarsa presenza di psicologi e psicoterapeuti formati all'approccio cognitivo-comportamentale del bambino Adhd, al Parent e al Teacher-training. E anche per quanto concerne la classe docente, la preparazione sulle tecniche che possono migliorare le prestazioni del bambino disattento e iperattivo è ancora inadeguata”. Nella grande maggioranza dei casi, in pratica, un bambino Adhd in Italia è condannato a restare senza alcun aiuto concreto. Qualcosa, però, sta cambiando. Una speranza in più viene dalle importanti novità sul fronte Adhd, risultato tangibile dell’impegno di Aifa nella promozione della conoscenza di questo disturbo, che aveva visto nella conferenza di Consensus dello scorso anno il punto di partenza per l’individuazione di un percorso diagnostico e terapeutico condiviso e accettato dalla comunità scientifica italiana, dalle associazioni familiari, e oggi anche dalle Istituzioni. L’apertura di un Registro Italiano, istituito presso l’Istituto Superiore di Sanità al fine di garantire accuratezza diagnostica e appropriatezza terapeutica ai bambini con Adhd, e l’istituzione dei Centri di cura regionali sono i nuovi elementi di uno scenario prossimo venturo che va finalmente definendosi.
__________________________________________________________________________ Sede legale: Viale Colli Aminei 60 – 80131 Napoli www.Aifa.it info@aifa.It fax 02-700421276 Segreteria: Via Umberto Boccioni 3 – 00067 Morlupo (Roma) segreteria@aifa.It fax 06-233227628 Conto corrente postale n.38759411 Conto Corrente Bancario n.000000002002 - Banca Popolare Commercio e Industria Spa Ag.175 Napoli Codice Paese: It - Chec Digit: 76 - Cin: C - Abi 05048 Cab 03400 | Paolo Curatolo, Ordinario di Neuropsichiatria Infantile all’Università Tor Vergata (Roma) e Presidente dell’International Child Neurology Association, è uno dei massimi esperti italiani di Adhd. “Si tratta di un disturbo caratterizzato da inattenzione, iperattività e/o impulsività in misura tale da compromettere il funzionamento quotidiano del bambino - spiega – E’ un disturbo di origine neuro-biologica, e le persone che ne sono affette possono presentare diverse alterazioni del Sistema Nervoso Centrale: volumi inferiori di materia cerebrale, ridotto metabolismo cerebrale di glucosio, un funzionamento meno accurato del meccanismo noradrenergico e dopaminergico”. Secondo Gabriele Masi, dell’Istituto Scientifico per la Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’adolescenza Stella Maris di Pisa “un aspetto particolarmente delicato è costituito dalla diagnosi perché i sintomi dell’Adhd non sono statici, ma si modificano con la crescita del bambino e dell’adolescente. Tali sintomi, inoltre, non sono specifici solo di questo disturbo: circa i due terzi dei bambini con Adhd presentano sintomi relativi ad altri disturbi o associati a situazione sociali o ambientali disagiate. La terapia per l'Adhd, perciò, deve basarsi su un approccio multimodale, tale da prevedere una terapia mirata psicoeducativo-comportamentale e il ricorso, in casi particolarmente critici, a una terapia farmacologia”. Oltre alla presenza degli esperti, l’incontro milanese ha visto la partecipazione di diversi genitori Aifa. Testimonianze importanti, che hanno consentito di mettere a fuoco esperienze, difficoltà e strategie di gestione, a livello familiare, dell’Adhd. “Mi piacerebbe che Aifa – ha concluso D’errico – riuscisse a creare un’unica famiglia, in cui accogliere bambini e genitori in difficoltà. La condivisione delle esperienze e delle conoscenze, più di ogni altra cosa, può essere lo strumento della speranza. Agire tutti insieme può davvero fermare l’Adhd”. |
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Milano, 20 giugno 2004 - Adhd è la sigla che indica il Disturbo da Deficit d’Attenzione e Iperattività. Una sindrome che in età evolutiva colpisce con inaspettata frequenza, eppure è ancora misconosciuta e, in Italia soprattutto, difficilmente diagnosticata. Per questo Aifa onlus - Associazione Italiana Famiglie Adhd - ha fortemente voluto un incontro di approfondimento sul tema. L’obiettivo è fare chiarezza su un disturbo la cui incidenza sta assumendo dimensioni preoccupanti. “Si calcola che, solo In Italia, circa 400.000 bambini siano affetti da Adhd – afferma Raffaele D’errico, presidente di Aifa - un disturbo altamente invalidante che segrega i bambini e le famiglie nella solitudine ed emarginazione più totali”. Secondo D’errico “In Italia, oggi, è quasi impossibile curare adeguatamente un bambino affetto da Adhd. Alla radice del problema, vi è la mancanza sul territorio di risorse mediche adeguatamente formate nel percorso diagnostico–terapeutico dell’Adhd, da cui derivano attenzione carente o mancata identificazione del problema. Altri gravi ostacoli sono rappresentati dalla scarsa presenza di psicologi e psicoterapeuti formati all'approccio cognitivo-comportamentale del bambino Adhd, al Parent e al Teacher-training. E anche per quanto concerne la classe docente, la preparazione sulle tecniche che possono migliorare le prestazioni del bambino disattento e iperattivo è ancora inadeguata”. Nella grande maggioranza dei casi, in pratica, un bambino Adhd in Italia è condannato a restare senza alcun aiuto concreto. Qualcosa, però, sta cambiando. Una speranza in più viene dalle importanti novità sul fronte Adhd, risultato tangibile dell’impegno di Aifa nella promozione della conoscenza di questo disturbo, che aveva visto nella conferenza di Consensus dello scorso anno il punto di partenza per l’individuazione di un percorso diagnostico e terapeutico condiviso e accettato dalla comunità scientifica italiana, dalle associazioni familiari, e oggi anche dalle Istituzioni. L’apertura di un Registro Italiano, istituito presso l’Istituto Superiore di Sanità al fine di garantire accuratezza diagnostica e appropriatezza terapeutica ai bambini con Adhd, e l’istituzione dei Centri di cura regionali sono i nuovi elementi di uno scenario prossimo venturo che va finalmente definendosi.
__________________________________________________________________________ Sede legale: Viale Colli Aminei 60 – 80131 Napoli www.Aifa.it info@aifa.It fax 02-700421276 Segreteria: Via Umberto Boccioni 3 – 00067 Morlupo (Roma) segreteria@aifa.It fax 06-233227628 Conto corrente postale n.38759411 Conto Corrente Bancario n.000000002002 - Banca Popolare Commercio e Industria Spa Ag.175 Napoli Codice Paese: It - Chec Digit: 76 - Cin: C - Abi 05048 Cab 03400 | Paolo Curatolo, Ordinario di Neuropsichiatria Infantile all’Università Tor Vergata (Roma) e Presidente dell’International Child Neurology Association, è uno dei massimi esperti italiani di Adhd. “Si tratta di un disturbo caratterizzato da inattenzione, iperattività e/o impulsività in misura tale da compromettere il funzionamento quotidiano del bambino - spiega – E’ un disturbo di origine neuro-biologica, e le persone che ne sono affette possono presentare diverse alterazioni del Sistema Nervoso Centrale: volumi inferiori di materia cerebrale, ridotto metabolismo cerebrale di glucosio, un funzionamento meno accurato del meccanismo noradrenergico e dopaminergico”. Secondo Gabriele Masi, dell’Istituto Scientifico per la Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’adolescenza Stella Maris di Pisa “un aspetto particolarmente delicato è costituito dalla diagnosi perché i sintomi dell’Adhd non sono statici, ma si modificano con la crescita del bambino e dell’adolescente. Tali sintomi, inoltre, non sono specifici solo di questo disturbo: circa i due terzi dei bambini con Adhd presentano sintomi relativi ad altri disturbi o associati a situazione sociali o ambientali disagiate. La terapia per l'Adhd, perciò, deve basarsi su un approccio multimodale, tale da prevedere una terapia mirata psicoeducativo-comportamentale e il ricorso, in casi particolarmente critici, a una terapia farmacologia”. Oltre alla presenza degli esperti, l’incontro milanese ha visto la partecipazione di diversi genitori Aifa. Testimonianze importanti, che hanno consentito di mettere a fuoco esperienze, difficoltà e strategie di gestione, a livello familiare, dell’Adhd. “Mi piacerebbe che Aifa – ha concluso D’errico – riuscisse a creare un’unica famiglia, in cui accogliere bambini e genitori in difficoltà. La condivisione delle esperienze e delle conoscenze, più di ogni altra cosa, può essere lo strumento della speranza. Agire tutti insieme può davvero fermare l’Adhd”. |
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FARMACI: MISURE DI CONTENIMENTO DELLA SPESA |
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Roma, 30 giugno 2004 - E' entrato in vigore il 26 giugno scorso il provvedimento sulla spesa farmaceutica che mira a contenere i prezzi delle medicine. Il decreto legge "Interventi urgenti per il ripiano della spesa farmaceutica", pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 25 giugno 2004 aveva ottenuto il via libera del Consiglio dei ministri del 22 giugno. Il ricorso al decreto d'urgenza si è reso necessario considerato che i dati della spesa farmaceutica posta a carico del Servizio sanitario nazionale hanno evidenziato un notevole incremento rispetto all'analogo periodo dell'anno 2003. In particolare, il decreto riduce il margine sul prezzo a beneficio del produttore e impone uno sconto sul prezzo dei medicinali. Infolink: http://www.Governo.it/governoinforma/dossier/spesa_farmaci2004/index.html |
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Roma, 30 giugno 2004 - E' entrato in vigore il 26 giugno scorso il provvedimento sulla spesa farmaceutica che mira a contenere i prezzi delle medicine. Il decreto legge "Interventi urgenti per il ripiano della spesa farmaceutica", pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 25 giugno 2004 aveva ottenuto il via libera del Consiglio dei ministri del 22 giugno. Il ricorso al decreto d'urgenza si è reso necessario considerato che i dati della spesa farmaceutica posta a carico del Servizio sanitario nazionale hanno evidenziato un notevole incremento rispetto all'analogo periodo dell'anno 2003. In particolare, il decreto riduce il margine sul prezzo a beneficio del produttore e impone uno sconto sul prezzo dei medicinali. Infolink: http://www.Governo.it/governoinforma/dossier/spesa_farmaci2004/index.html |
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Roma, 30 giugno 2004 - E' entrato in vigore il 26 giugno scorso il provvedimento sulla spesa farmaceutica che mira a contenere i prezzi delle medicine. Il decreto legge "Interventi urgenti per il ripiano della spesa farmaceutica", pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 25 giugno 2004 aveva ottenuto il via libera del Consiglio dei ministri del 22 giugno. Il ricorso al decreto d'urgenza si è reso necessario considerato che i dati della spesa farmaceutica posta a carico del Servizio sanitario nazionale hanno evidenziato un notevole incremento rispetto all'analogo periodo dell'anno 2003. In particolare, il decreto riduce il margine sul prezzo a beneficio del produttore e impone uno sconto sul prezzo dei medicinali. Infolink: http://www.Governo.it/governoinforma/dossier/spesa_farmaci2004/index.html |
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Roma, 30 giugno 2004 - E' entrato in vigore il 26 giugno scorso il provvedimento sulla spesa farmaceutica che mira a contenere i prezzi delle medicine. Il decreto legge "Interventi urgenti per il ripiano della spesa farmaceutica", pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 25 giugno 2004 aveva ottenuto il via libera del Consiglio dei ministri del 22 giugno. Il ricorso al decreto d'urgenza si è reso necessario considerato che i dati della spesa farmaceutica posta a carico del Servizio sanitario nazionale hanno evidenziato un notevole incremento rispetto all'analogo periodo dell'anno 2003. In particolare, il decreto riduce il margine sul prezzo a beneficio del produttore e impone uno sconto sul prezzo dei medicinali. Infolink: http://www.Governo.it/governoinforma/dossier/spesa_farmaci2004/index.html |
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L’ISTITUTO SCIENTIFICO UNIVERSITARIO SAN RAFFAELE ACCOMPAGNA PER TUTTA L’ESTATE I.TIM TOUR 2004 PER PROMUOVERE LA CAMPAGNA DI RACCOLTA FONDI “UN GESTO DI CUORE PER IL CUORE” |
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Roma, 30 giugno 2004 – L’istituto Scientifico Universitario San Raffaele quest’anno accompagnerà il i.Timtour 2004, il più grande palco di musica live dell’estate che, al quinto anno dal suo esordio, girerà le piazze italiane per una manifestazione musicale che lo scorso anno ha avuto due milioni di spettatori. Il San Raffaele seguirà tutte le tappe musicali, a partire da Civitavecchia il primo luglio, fino all’evento conclusivo a settembre in piazza del Duomo a Milano, per promuovere la sua campagna di raccolta fondi “Un gesto di cuore per il cuore”. Gli artisti e i conduttori di tutti gli eventi inviteranno il pubblico ad inviare un sms del valore di 1 euro al numero 48584 per contribuire alla realizzazione di un Centro di eccellenza per la ricerca clinica cardiovascolare postgenomica, un centro unico al mondo dove ricercatori e medici si affiancheranno per scoprire nuove cure contro le malattie cardiovascolari. L’istituto Scientifico Universitario San Raffaele di Milano è un ospedale d’eccellenza e uno tra i più importanti istituti di ricerca per le cellule staminali, per la terapia genica, per la prevenzione e la cura di alcuni tipi di tumori, dell’Aids, di malattie neurodegenerative come la sclerosi multipla e di altre gravi patologie. Ad oggi le donazioni a sostegno del progetto del San Raffaele hanno raggiunto la cifra di 684.000 euro grazie all’aiuto di testimonial del mondo dello spettacolo come Fiorello che il 24 aprile ha avviato la campagna con la sua trasmissione ‘Stasera pago io…Revolution’, Paolo Belli che ha cantato per 36 ore non stop sul palco di Radio Italia il 22 e il 23 maggio scorsi, Natalia Estrada, Max Laudadio e molti altri amici del mondo dello spettacolo. L’obiettivo è però ancora lontano: per un anno sarà possibile continuare a sostenere l’iniziativa mandando un sms al numero 48584 o con carta di credito tramite il sito www.Ungestodicuoreperilcuore.it |
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Roma, 30 giugno 2004 – L’istituto Scientifico Universitario San Raffaele quest’anno accompagnerà il i.Timtour 2004, il più grande palco di musica live dell’estate che, al quinto anno dal suo esordio, girerà le piazze italiane per una manifestazione musicale che lo scorso anno ha avuto due milioni di spettatori. Il San Raffaele seguirà tutte le tappe musicali, a partire da Civitavecchia il primo luglio, fino all’evento conclusivo a settembre in piazza del Duomo a Milano, per promuovere la sua campagna di raccolta fondi “Un gesto di cuore per il cuore”. Gli artisti e i conduttori di tutti gli eventi inviteranno il pubblico ad inviare un sms del valore di 1 euro al numero 48584 per contribuire alla realizzazione di un Centro di eccellenza per la ricerca clinica cardiovascolare postgenomica, un centro unico al mondo dove ricercatori e medici si affiancheranno per scoprire nuove cure contro le malattie cardiovascolari. L’istituto Scientifico Universitario San Raffaele di Milano è un ospedale d’eccellenza e uno tra i più importanti istituti di ricerca per le cellule staminali, per la terapia genica, per la prevenzione e la cura di alcuni tipi di tumori, dell’Aids, di malattie neurodegenerative come la sclerosi multipla e di altre gravi patologie. Ad oggi le donazioni a sostegno del progetto del San Raffaele hanno raggiunto la cifra di 684.000 euro grazie all’aiuto di testimonial del mondo dello spettacolo come Fiorello che il 24 aprile ha avviato la campagna con la sua trasmissione ‘Stasera pago io…Revolution’, Paolo Belli che ha cantato per 36 ore non stop sul palco di Radio Italia il 22 e il 23 maggio scorsi, Natalia Estrada, Max Laudadio e molti altri amici del mondo dello spettacolo. L’obiettivo è però ancora lontano: per un anno sarà possibile continuare a sostenere l’iniziativa mandando un sms al numero 48584 o con carta di credito tramite il sito www.Ungestodicuoreperilcuore.it |
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Roma, 30 giugno 2004 – L’istituto Scientifico Universitario San Raffaele quest’anno accompagnerà il i.Timtour 2004, il più grande palco di musica live dell’estate che, al quinto anno dal suo esordio, girerà le piazze italiane per una manifestazione musicale che lo scorso anno ha avuto due milioni di spettatori. Il San Raffaele seguirà tutte le tappe musicali, a partire da Civitavecchia il primo luglio, fino all’evento conclusivo a settembre in piazza del Duomo a Milano, per promuovere la sua campagna di raccolta fondi “Un gesto di cuore per il cuore”. Gli artisti e i conduttori di tutti gli eventi inviteranno il pubblico ad inviare un sms del valore di 1 euro al numero 48584 per contribuire alla realizzazione di un Centro di eccellenza per la ricerca clinica cardiovascolare postgenomica, un centro unico al mondo dove ricercatori e medici si affiancheranno per scoprire nuove cure contro le malattie cardiovascolari. L’istituto Scientifico Universitario San Raffaele di Milano è un ospedale d’eccellenza e uno tra i più importanti istituti di ricerca per le cellule staminali, per la terapia genica, per la prevenzione e la cura di alcuni tipi di tumori, dell’Aids, di malattie neurodegenerative come la sclerosi multipla e di altre gravi patologie. Ad oggi le donazioni a sostegno del progetto del San Raffaele hanno raggiunto la cifra di 684.000 euro grazie all’aiuto di testimonial del mondo dello spettacolo come Fiorello che il 24 aprile ha avviato la campagna con la sua trasmissione ‘Stasera pago io…Revolution’, Paolo Belli che ha cantato per 36 ore non stop sul palco di Radio Italia il 22 e il 23 maggio scorsi, Natalia Estrada, Max Laudadio e molti altri amici del mondo dello spettacolo. L’obiettivo è però ancora lontano: per un anno sarà possibile continuare a sostenere l’iniziativa mandando un sms al numero 48584 o con carta di credito tramite il sito www.Ungestodicuoreperilcuore.it |
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Roma, 30 giugno 2004 – L’istituto Scientifico Universitario San Raffaele quest’anno accompagnerà il i.Timtour 2004, il più grande palco di musica live dell’estate che, al quinto anno dal suo esordio, girerà le piazze italiane per una manifestazione musicale che lo scorso anno ha avuto due milioni di spettatori. Il San Raffaele seguirà tutte le tappe musicali, a partire da Civitavecchia il primo luglio, fino all’evento conclusivo a settembre in piazza del Duomo a Milano, per promuovere la sua campagna di raccolta fondi “Un gesto di cuore per il cuore”. Gli artisti e i conduttori di tutti gli eventi inviteranno il pubblico ad inviare un sms del valore di 1 euro al numero 48584 per contribuire alla realizzazione di un Centro di eccellenza per la ricerca clinica cardiovascolare postgenomica, un centro unico al mondo dove ricercatori e medici si affiancheranno per scoprire nuove cure contro le malattie cardiovascolari. L’istituto Scientifico Universitario San Raffaele di Milano è un ospedale d’eccellenza e uno tra i più importanti istituti di ricerca per le cellule staminali, per la terapia genica, per la prevenzione e la cura di alcuni tipi di tumori, dell’Aids, di malattie neurodegenerative come la sclerosi multipla e di altre gravi patologie. Ad oggi le donazioni a sostegno del progetto del San Raffaele hanno raggiunto la cifra di 684.000 euro grazie all’aiuto di testimonial del mondo dello spettacolo come Fiorello che il 24 aprile ha avviato la campagna con la sua trasmissione ‘Stasera pago io…Revolution’, Paolo Belli che ha cantato per 36 ore non stop sul palco di Radio Italia il 22 e il 23 maggio scorsi, Natalia Estrada, Max Laudadio e molti altri amici del mondo dello spettacolo. L’obiettivo è però ancora lontano: per un anno sarà possibile continuare a sostenere l’iniziativa mandando un sms al numero 48584 o con carta di credito tramite il sito www.Ungestodicuoreperilcuore.it |
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Roma, 30 giugno 2004 – L’istituto Scientifico Universitario San Raffaele quest’anno accompagnerà il i.Timtour 2004, il più grande palco di musica live dell’estate che, al quinto anno dal suo esordio, girerà le piazze italiane per una manifestazione musicale che lo scorso anno ha avuto due milioni di spettatori. Il San Raffaele seguirà tutte le tappe musicali, a partire da Civitavecchia il primo luglio, fino all’evento conclusivo a settembre in piazza del Duomo a Milano, per promuovere la sua campagna di raccolta fondi “Un gesto di cuore per il cuore”. Gli artisti e i conduttori di tutti gli eventi inviteranno il pubblico ad inviare un sms del valore di 1 euro al numero 48584 per contribuire alla realizzazione di un Centro di eccellenza per la ricerca clinica cardiovascolare postgenomica, un centro unico al mondo dove ricercatori e medici si affiancheranno per scoprire nuove cure contro le malattie cardiovascolari. L’istituto Scientifico Universitario San Raffaele di Milano è un ospedale d’eccellenza e uno tra i più importanti istituti di ricerca per le cellule staminali, per la terapia genica, per la prevenzione e la cura di alcuni tipi di tumori, dell’Aids, di malattie neurodegenerative come la sclerosi multipla e di altre gravi patologie. Ad oggi le donazioni a sostegno del progetto del San Raffaele hanno raggiunto la cifra di 684.000 euro grazie all’aiuto di testimonial del mondo dello spettacolo come Fiorello che il 24 aprile ha avviato la campagna con la sua trasmissione ‘Stasera pago io…Revolution’, Paolo Belli che ha cantato per 36 ore non stop sul palco di Radio Italia il 22 e il 23 maggio scorsi, Natalia Estrada, Max Laudadio e molti altri amici del mondo dello spettacolo. L’obiettivo è però ancora lontano: per un anno sarà possibile continuare a sostenere l’iniziativa mandando un sms al numero 48584 o con carta di credito tramite il sito www.Ungestodicuoreperilcuore.it |
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A MONZA LA 59ª MIA, MOSTRA DELL'ARREDAMENTO I FOCUS POINT |
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Monza, 30 giugno 2004 - "Progetti e innovazioni": ecco il tema centrale della 59ª Mia, la più consolidata mostra italiana del settore arredamento. Progettare e innovare non sono momenti occasionali, ma parte integrante e imprescindibile del lavoro in generale e del settore artigiano e della piccola azienda in particolare. Una lunga tradizione di collaborazione tra architetti, designer e imprenditori è nella storia artigiana e industriale del nostro Paese: è il momento di riaffermarlo con forza nella ricerca di quei nuovi settori che costituiranno, e in parte già formano, il futuro dell'Italia e della sua immagine nel mondo. Da ormai sei decenni Mia si propone come la più grande vetrina del settore arredamento presente in Brianza, territorio a forte vocazione mobiliera, e come nelle precedenti edizioni sono presenti le novità del settore con la ricostruzione di interi locali delle nostre abitazioni. La marcata spinta all'esportazione, altro dato significativo del settore, ha sempre trovato una costante conferma negli anni con la presenza di nazioni straniere, spesso per la prima volta in Italia proprio nei padiglioni di Mia, e quest'anno ospite è la Repubblica di Bielorussia. Artigianato Della Repubblica Di Bielorussia - una selezione del ricco e variegato artigianato della Bielorussia per scoprire una terra dagli antichi valori e dall'antichissima storia. Una giovane nazione che vuole proporsi sul mercato italiano e ha scelto Mia per la sua prima volta in Italia. Arredamento Bio E Dintorni - continuano le nuove proposte in un settore che ormai non si può più considerare di nicchia e che ormai vede impegnate molte aziende artigiane. La novità è la nuova e fattiva collaborazione con i designer per dare ai prodotti in modo definitivo un valore aggiunto ormai richiesto dal pubblico dei consumatori. Un Segno....unico Per Il Corpo - i maestri artigiani che lavorano nel settore del complemento d'arredo "azzardano" un'uscita dal loro campo privilegiato di lavoro e "invadono" il settore della moda con oggetti in vetro, in ceramica e in carta, naturalmente da indossare. Colazione Da....rosa Camuna - un'iniziativa che coinvolge gli artigiani-artisti lombardi su un rito quotidiano tra il recupero di "tempi antichi" e nuove esigenze che vedono la colazione come un "momento veloce", ma non per questo poco importante per iniziare bene una giornata. La mostra vedrà la partecipazione anche di alcuni artigiani-artisti provenienti da altre regioni italiane a conferma dell'importanza nell'immaginario e nella realtà del momento colazione nella vita di tutti i giorni. Giardino Metropolitano....di Sculture - il momento arte, appuntamento fisso della manifestazione, esce all'aperto con una serie di proposte di scultori che nella diversità e nella assoluta libertà del loro esprimersi artistico propongono un modo nuovo di abbellire il giardino. Premiazione Vincitori Del Premio Internazione Del Complemento D'arredo "Humanware...natural Inspiration" - nella serata di venerdì 24 settembre nella Sala Conferenze del Polo Fieristico vengono premiati i vincitori della 5ª edizione del Premio per il complemento d'arredo che si è svolto durante la 11ª Mia Primavera nello scorso mese di marzo e che ha ormai assunto una stabile connotazione internazionale. Infolink: www.Miaentemostre.com |
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Monza, 30 giugno 2004 - "Progetti e innovazioni": ecco il tema centrale della 59ª Mia, la più consolidata mostra italiana del settore arredamento. Progettare e innovare non sono momenti occasionali, ma parte integrante e imprescindibile del lavoro in generale e del settore artigiano e della piccola azienda in particolare. Una lunga tradizione di collaborazione tra architetti, designer e imprenditori è nella storia artigiana e industriale del nostro Paese: è il momento di riaffermarlo con forza nella ricerca di quei nuovi settori che costituiranno, e in parte già formano, il futuro dell'Italia e della sua immagine nel mondo. Da ormai sei decenni Mia si propone come la più grande vetrina del settore arredamento presente in Brianza, territorio a forte vocazione mobiliera, e come nelle precedenti edizioni sono presenti le novità del settore con la ricostruzione di interi locali delle nostre abitazioni. La marcata spinta all'esportazione, altro dato significativo del settore, ha sempre trovato una costante conferma negli anni con la presenza di nazioni straniere, spesso per la prima volta in Italia proprio nei padiglioni di Mia, e quest'anno ospite è la Repubblica di Bielorussia. Artigianato Della Repubblica Di Bielorussia - una selezione del ricco e variegato artigianato della Bielorussia per scoprire una terra dagli antichi valori e dall'antichissima storia. Una giovane nazione che vuole proporsi sul mercato italiano e ha scelto Mia per la sua prima volta in Italia. Arredamento Bio E Dintorni - continuano le nuove proposte in un settore che ormai non si può più considerare di nicchia e che ormai vede impegnate molte aziende artigiane. La novità è la nuova e fattiva collaborazione con i designer per dare ai prodotti in modo definitivo un valore aggiunto ormai richiesto dal pubblico dei consumatori. Un Segno....unico Per Il Corpo - i maestri artigiani che lavorano nel settore del complemento d'arredo "azzardano" un'uscita dal loro campo privilegiato di lavoro e "invadono" il settore della moda con oggetti in vetro, in ceramica e in carta, naturalmente da indossare. Colazione Da....rosa Camuna - un'iniziativa che coinvolge gli artigiani-artisti lombardi su un rito quotidiano tra il recupero di "tempi antichi" e nuove esigenze che vedono la colazione come un "momento veloce", ma non per questo poco importante per iniziare bene una giornata. La mostra vedrà la partecipazione anche di alcuni artigiani-artisti provenienti da altre regioni italiane a conferma dell'importanza nell'immaginario e nella realtà del momento colazione nella vita di tutti i giorni. Giardino Metropolitano....di Sculture - il momento arte, appuntamento fisso della manifestazione, esce all'aperto con una serie di proposte di scultori che nella diversità e nella assoluta libertà del loro esprimersi artistico propongono un modo nuovo di abbellire il giardino. Premiazione Vincitori Del Premio Internazione Del Complemento D'arredo "Humanware...natural Inspiration" - nella serata di venerdì 24 settembre nella Sala Conferenze del Polo Fieristico vengono premiati i vincitori della 5ª edizione del Premio per il complemento d'arredo che si è svolto durante la 11ª Mia Primavera nello scorso mese di marzo e che ha ormai assunto una stabile connotazione internazionale. Infolink: www.Miaentemostre.com |
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Monza, 30 giugno 2004 - "Progetti e innovazioni": ecco il tema centrale della 59ª Mia, la più consolidata mostra italiana del settore arredamento. Progettare e innovare non sono momenti occasionali, ma parte integrante e imprescindibile del lavoro in generale e del settore artigiano e della piccola azienda in particolare. Una lunga tradizione di collaborazione tra architetti, designer e imprenditori è nella storia artigiana e industriale del nostro Paese: è il momento di riaffermarlo con forza nella ricerca di quei nuovi settori che costituiranno, e in parte già formano, il futuro dell'Italia e della sua immagine nel mondo. Da ormai sei decenni Mia si propone come la più grande vetrina del settore arredamento presente in Brianza, territorio a forte vocazione mobiliera, e come nelle precedenti edizioni sono presenti le novità del settore con la ricostruzione di interi locali delle nostre abitazioni. La marcata spinta all'esportazione, altro dato significativo del settore, ha sempre trovato una costante conferma negli anni con la presenza di nazioni straniere, spesso per la prima volta in Italia proprio nei padiglioni di Mia, e quest'anno ospite è la Repubblica di Bielorussia. Artigianato Della Repubblica Di Bielorussia - una selezione del ricco e variegato artigianato della Bielorussia per scoprire una terra dagli antichi valori e dall'antichissima storia. Una giovane nazione che vuole proporsi sul mercato italiano e ha scelto Mia per la sua prima volta in Italia. Arredamento Bio E Dintorni - continuano le nuove proposte in un settore che ormai non si può più considerare di nicchia e che ormai vede impegnate molte aziende artigiane. La novità è la nuova e fattiva collaborazione con i designer per dare ai prodotti in modo definitivo un valore aggiunto ormai richiesto dal pubblico dei consumatori. Un Segno....unico Per Il Corpo - i maestri artigiani che lavorano nel settore del complemento d'arredo "azzardano" un'uscita dal loro campo privilegiato di lavoro e "invadono" il settore della moda con oggetti in vetro, in ceramica e in carta, naturalmente da indossare. Colazione Da....rosa Camuna - un'iniziativa che coinvolge gli artigiani-artisti lombardi su un rito quotidiano tra il recupero di "tempi antichi" e nuove esigenze che vedono la colazione come un "momento veloce", ma non per questo poco importante per iniziare bene una giornata. La mostra vedrà la partecipazione anche di alcuni artigiani-artisti provenienti da altre regioni italiane a conferma dell'importanza nell'immaginario e nella realtà del momento colazione nella vita di tutti i giorni. Giardino Metropolitano....di Sculture - il momento arte, appuntamento fisso della manifestazione, esce all'aperto con una serie di proposte di scultori che nella diversità e nella assoluta libertà del loro esprimersi artistico propongono un modo nuovo di abbellire il giardino. Premiazione Vincitori Del Premio Internazione Del Complemento D'arredo "Humanware...natural Inspiration" - nella serata di venerdì 24 settembre nella Sala Conferenze del Polo Fieristico vengono premiati i vincitori della 5ª edizione del Premio per il complemento d'arredo che si è svolto durante la 11ª Mia Primavera nello scorso mese di marzo e che ha ormai assunto una stabile connotazione internazionale. Infolink: www.Miaentemostre.com |
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A MONZA LA 59ª MIA, MOSTRA DELL'ARREDAMENTO I FOCUS POINT |
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Monza, 30 giugno 2004 - "Progetti e innovazioni": ecco il tema centrale della 59ª Mia, la più consolidata mostra italiana del settore arredamento. Progettare e innovare non sono momenti occasionali, ma parte integrante e imprescindibile del lavoro in generale e del settore artigiano e della piccola azienda in particolare. Una lunga tradizione di collaborazione tra architetti, designer e imprenditori è nella storia artigiana e industriale del nostro Paese: è il momento di riaffermarlo con forza nella ricerca di quei nuovi settori che costituiranno, e in parte già formano, il futuro dell'Italia e della sua immagine nel mondo. Da ormai sei decenni Mia si propone come la più grande vetrina del settore arredamento presente in Brianza, territorio a forte vocazione mobiliera, e come nelle precedenti edizioni sono presenti le novità del settore con la ricostruzione di interi locali delle nostre abitazioni. La marcata spinta all'esportazione, altro dato significativo del settore, ha sempre trovato una costante conferma negli anni con la presenza di nazioni straniere, spesso per la prima volta in Italia proprio nei padiglioni di Mia, e quest'anno ospite è la Repubblica di Bielorussia. Artigianato Della Repubblica Di Bielorussia - una selezione del ricco e variegato artigianato della Bielorussia per scoprire una terra dagli antichi valori e dall'antichissima storia. Una giovane nazione che vuole proporsi sul mercato italiano e ha scelto Mia per la sua prima volta in Italia. Arredamento Bio E Dintorni - continuano le nuove proposte in un settore che ormai non si può più considerare di nicchia e che ormai vede impegnate molte aziende artigiane. La novità è la nuova e fattiva collaborazione con i designer per dare ai prodotti in modo definitivo un valore aggiunto ormai richiesto dal pubblico dei consumatori. Un Segno....unico Per Il Corpo - i maestri artigiani che lavorano nel settore del complemento d'arredo "azzardano" un'uscita dal loro campo privilegiato di lavoro e "invadono" il settore della moda con oggetti in vetro, in ceramica e in carta, naturalmente da indossare. Colazione Da....rosa Camuna - un'iniziativa che coinvolge gli artigiani-artisti lombardi su un rito quotidiano tra il recupero di "tempi antichi" e nuove esigenze che vedono la colazione come un "momento veloce", ma non per questo poco importante per iniziare bene una giornata. La mostra vedrà la partecipazione anche di alcuni artigiani-artisti provenienti da altre regioni italiane a conferma dell'importanza nell'immaginario e nella realtà del momento colazione nella vita di tutti i giorni. Giardino Metropolitano....di Sculture - il momento arte, appuntamento fisso della manifestazione, esce all'aperto con una serie di proposte di scultori che nella diversità e nella assoluta libertà del loro esprimersi artistico propongono un modo nuovo di abbellire il giardino. Premiazione Vincitori Del Premio Internazione Del Complemento D'arredo "Humanware...natural Inspiration" - nella serata di venerdì 24 settembre nella Sala Conferenze del Polo Fieristico vengono premiati i vincitori della 5ª edizione del Premio per il complemento d'arredo che si è svolto durante la 11ª Mia Primavera nello scorso mese di marzo e che ha ormai assunto una stabile connotazione internazionale. Infolink: www.Miaentemostre.com |
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A MONZA LA 59ª MIA, MOSTRA DELL'ARREDAMENTO I FOCUS POINT |
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Monza, 30 giugno 2004 - "Progetti e innovazioni": ecco il tema centrale della 59ª Mia, la più consolidata mostra italiana del settore arredamento. Progettare e innovare non sono momenti occasionali, ma parte integrante e imprescindibile del lavoro in generale e del settore artigiano e della piccola azienda in particolare. Una lunga tradizione di collaborazione tra architetti, designer e imprenditori è nella storia artigiana e industriale del nostro Paese: è il momento di riaffermarlo con forza nella ricerca di quei nuovi settori che costituiranno, e in parte già formano, il futuro dell'Italia e della sua immagine nel mondo. Da ormai sei decenni Mia si propone come la più grande vetrina del settore arredamento presente in Brianza, territorio a forte vocazione mobiliera, e come nelle precedenti edizioni sono presenti le novità del settore con la ricostruzione di interi locali delle nostre abitazioni. La marcata spinta all'esportazione, altro dato significativo del settore, ha sempre trovato una costante conferma negli anni con la presenza di nazioni straniere, spesso per la prima volta in Italia proprio nei padiglioni di Mia, e quest'anno ospite è la Repubblica di Bielorussia. Artigianato Della Repubblica Di Bielorussia - una selezione del ricco e variegato artigianato della Bielorussia per scoprire una terra dagli antichi valori e dall'antichissima storia. Una giovane nazione che vuole proporsi sul mercato italiano e ha scelto Mia per la sua prima volta in Italia. Arredamento Bio E Dintorni - continuano le nuove proposte in un settore che ormai non si può più considerare di nicchia e che ormai vede impegnate molte aziende artigiane. La novità è la nuova e fattiva collaborazione con i designer per dare ai prodotti in modo definitivo un valore aggiunto ormai richiesto dal pubblico dei consumatori. Un Segno....unico Per Il Corpo - i maestri artigiani che lavorano nel settore del complemento d'arredo "azzardano" un'uscita dal loro campo privilegiato di lavoro e "invadono" il settore della moda con oggetti in vetro, in ceramica e in carta, naturalmente da indossare. Colazione Da....rosa Camuna - un'iniziativa che coinvolge gli artigiani-artisti lombardi su un rito quotidiano tra il recupero di "tempi antichi" e nuove esigenze che vedono la colazione come un "momento veloce", ma non per questo poco importante per iniziare bene una giornata. La mostra vedrà la partecipazione anche di alcuni artigiani-artisti provenienti da altre regioni italiane a conferma dell'importanza nell'immaginario e nella realtà del momento colazione nella vita di tutti i giorni. Giardino Metropolitano....di Sculture - il momento arte, appuntamento fisso della manifestazione, esce all'aperto con una serie di proposte di scultori che nella diversità e nella assoluta libertà del loro esprimersi artistico propongono un modo nuovo di abbellire il giardino. Premiazione Vincitori Del Premio Internazione Del Complemento D'arredo "Humanware...natural Inspiration" - nella serata di venerdì 24 settembre nella Sala Conferenze del Polo Fieristico vengono premiati i vincitori della 5ª edizione del Premio per il complemento d'arredo che si è svolto durante la 11ª Mia Primavera nello scorso mese di marzo e che ha ormai assunto una stabile connotazione internazionale. Infolink: www.Miaentemostre.com |
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Monza, 30 giugno 2004 - "Progetti e innovazioni": ecco il tema centrale della 59ª Mia, la più consolidata mostra italiana del settore arredamento. Progettare e innovare non sono momenti occasionali, ma parte integrante e imprescindibile del lavoro in generale e del settore artigiano e della piccola azienda in particolare. Una lunga tradizione di collaborazione tra architetti, designer e imprenditori è nella storia artigiana e industriale del nostro Paese: è il momento di riaffermarlo con forza nella ricerca di quei nuovi settori che costituiranno, e in parte già formano, il futuro dell'Italia e della sua immagine nel mondo. Da ormai sei decenni Mia si propone come la più grande vetrina del settore arredamento presente in Brianza, territorio a forte vocazione mobiliera, e come nelle precedenti edizioni sono presenti le novità del settore con la ricostruzione di interi locali delle nostre abitazioni. La marcata spinta all'esportazione, altro dato significativo del settore, ha sempre trovato una costante conferma negli anni con la presenza di nazioni straniere, spesso per la prima volta in Italia proprio nei padiglioni di Mia, e quest'anno ospite è la Repubblica di Bielorussia. Artigianato Della Repubblica Di Bielorussia - una selezione del ricco e variegato artigianato della Bielorussia per scoprire una terra dagli antichi valori e dall'antichissima storia. Una giovane nazione che vuole proporsi sul mercato italiano e ha scelto Mia per la sua prima volta in Italia. Arredamento Bio E Dintorni - continuano le nuove proposte in un settore che ormai non si può più considerare di nicchia e che ormai vede impegnate molte aziende artigiane. La novità è la nuova e fattiva collaborazione con i designer per dare ai prodotti in modo definitivo un valore aggiunto ormai richiesto dal pubblico dei consumatori. Un Segno....unico Per Il Corpo - i maestri artigiani che lavorano nel settore del complemento d'arredo "azzardano" un'uscita dal loro campo privilegiato di lavoro e "invadono" il settore della moda con oggetti in vetro, in ceramica e in carta, naturalmente da indossare. Colazione Da....rosa Camuna - un'iniziativa che coinvolge gli artigiani-artisti lombardi su un rito quotidiano tra il recupero di "tempi antichi" e nuove esigenze che vedono la colazione come un "momento veloce", ma non per questo poco importante per iniziare bene una giornata. La mostra vedrà la partecipazione anche di alcuni artigiani-artisti provenienti da altre regioni italiane a conferma dell'importanza nell'immaginario e nella realtà del momento colazione nella vita di tutti i giorni. Giardino Metropolitano....di Sculture - il momento arte, appuntamento fisso della manifestazione, esce all'aperto con una serie di proposte di scultori che nella diversità e nella assoluta libertà del loro esprimersi artistico propongono un modo nuovo di abbellire il giardino. Premiazione Vincitori Del Premio Internazione Del Complemento D'arredo "Humanware...natural Inspiration" - nella serata di venerdì 24 settembre nella Sala Conferenze del Polo Fieristico vengono premiati i vincitori della 5ª edizione del Premio per il complemento d'arredo che si è svolto durante la 11ª Mia Primavera nello scorso mese di marzo e che ha ormai assunto una stabile connotazione internazionale. Infolink: www.Miaentemostre.com |
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GLI SCORDATI IDEAZIONE ARTISTICA DI GIORGIO ROSSI LUNEDÌ 28, MARTEDÌ 29 E MERCOLEDÌ 30 GIUGNO AL TEATRO LITTA |
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Milano, 30 giugno 2004 - C’è chi sostiene che gli scordàti siano una razza a parte, fuori posto, forse anche fuori tempo. Vivono negli intervalli tar l parole sull’orlo di un pensiero, si nutrono di spazi e geometrie impossibili. Se gli dai una musica la pettinano, sono come promesse, come bagliori di promesse, promettono mondi, sono come persone. Si sa che ci sono e che certe volte si incontrano, ma quello che può succedere nessuno con sicurezza lo sa. Se ad esempio ci sarà da piangere o da ridere, ci sono solo supposizioni, è qualcosa di leggerissimo: lo dici ed è già sparito. … venghino, venghino Signori… … tra pochi istanti entrerete in un luogo senza tempo e senza forma, un posto dove si appoggia la luce senza ragione. Per caso assisterete al miracolo dell’apparire, entrerete nel mistero del battito di un’ ala e con un salto arriverete al solido delle cose… Forse non ci resta che ricevere il mondo, lasciarlo scivolare dentro, sopra, sotto e intorno, fino a diventare vestito, ombra, meraviglia di luce e di palmi, musica del tocco e del fiato, odore di altezze, polvere e scintille… Qualcuno ha detto che è uno stato somigliantissimo al sogno. All’inizio si parlava di ombre e di luce, di come inciampano i pensieri, si parlava di come contenere le cose del mondo, il passato, il presente e il futuro, e della difficoltà di afferrare e affermare una condizione, uno stato d’animo. Un primo passo da fare poteva essere scegliere le persone giuste per questo viaggio, persone con temperature, qualità, visioni vicine, interpreti ma anche autori, persone mutevoli, con colori diversi, che arrivassero dalla danza, dal teatro, dalla poesia, dal suono, dal segno, per inventare una zona di confine. Ci siamo scelti, ci siamo messi in sala, abbiamo individuato dei territori da esplorare e attraverso improvvisazioni, ognuno ha “lasciato uscire”, si è lasciato attraversare. Mano a mano si sentivano odori, si intuivano paesaggi, si creavano alchimie, ombre e luci, ognuno portava una parte di sé, triste, poetica, allegra, nostalgica, forza e debolezza, coraggio e disperazione. Si intuiva un quadro di umanità persa e confusa, fuori posto; ma il posto giusto qual è? Forse anche il posto poteva essere, improbabile, non convenzionale, anche non definito…un circo, una soffitta, un magazzino, una sala d'attesa, una sala da ballo, un varietà d'altri tempi, un varietà senza tempo. O forse anche tutte queste cose e in più un teatro che le contiene, fatto di corde, polvere e persone, persone che vendono sogni, che riflettono il mondo, il mondo tutto… Sì, forse così ci avviciniamo. Testi a cura di Vasco Mirandola Movimenti e interpretazione: Vasco Mirandola, Rebecca Murgi, Aline Nari, Ivana Petito, Giorgio Rossi, Domenico Santonicola Musiche di Giovanni Venosta Scene e Disegno Luci Michelangelo Campanale Costumi Beatrice Giannini Fonica e montaggio audio Luca Ravaioli Macchinista Matteo Fantoni Foto Paolo Pisanelli Video Raffaella Rivi Produzione Sosta Palmizi Network in coproduzione con Teatro Comunale di Castiglion Fiorentino (Ar) ed in collaborazione con Festival Oriente Occidente (Rovereto); Teatro comunale di Ferrara Infolink: www.Teatrolitta.it |
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Milano, 30 giugno 2004 - C’è chi sostiene che gli scordàti siano una razza a parte, fuori posto, forse anche fuori tempo. Vivono negli intervalli tar l parole sull’orlo di un pensiero, si nutrono di spazi e geometrie impossibili. Se gli dai una musica la pettinano, sono come promesse, come bagliori di promesse, promettono mondi, sono come persone. Si sa che ci sono e che certe volte si incontrano, ma quello che può succedere nessuno con sicurezza lo sa. Se ad esempio ci sarà da piangere o da ridere, ci sono solo supposizioni, è qualcosa di leggerissimo: lo dici ed è già sparito. … venghino, venghino Signori… … tra pochi istanti entrerete in un luogo senza tempo e senza forma, un posto dove si appoggia la luce senza ragione. Per caso assisterete al miracolo dell’apparire, entrerete nel mistero del battito di un’ ala e con un salto arriverete al solido delle cose… Forse non ci resta che ricevere il mondo, lasciarlo scivolare dentro, sopra, sotto e intorno, fino a diventare vestito, ombra, meraviglia di luce e di palmi, musica del tocco e del fiato, odore di altezze, polvere e scintille… Qualcuno ha detto che è uno stato somigliantissimo al sogno. All’inizio si parlava di ombre e di luce, di come inciampano i pensieri, si parlava di come contenere le cose del mondo, il passato, il presente e il futuro, e della difficoltà di afferrare e affermare una condizione, uno stato d’animo. Un primo passo da fare poteva essere scegliere le persone giuste per questo viaggio, persone con temperature, qualità, visioni vicine, interpreti ma anche autori, persone mutevoli, con colori diversi, che arrivassero dalla danza, dal teatro, dalla poesia, dal suono, dal segno, per inventare una zona di confine. Ci siamo scelti, ci siamo messi in sala, abbiamo individuato dei territori da esplorare e attraverso improvvisazioni, ognuno ha “lasciato uscire”, si è lasciato attraversare. Mano a mano si sentivano odori, si intuivano paesaggi, si creavano alchimie, ombre e luci, ognuno portava una parte di sé, triste, poetica, allegra, nostalgica, forza e debolezza, coraggio e disperazione. Si intuiva un quadro di umanità persa e confusa, fuori posto; ma il posto giusto qual è? Forse anche il posto poteva essere, improbabile, non convenzionale, anche non definito…un circo, una soffitta, un magazzino, una sala d'attesa, una sala da ballo, un varietà d'altri tempi, un varietà senza tempo. O forse anche tutte queste cose e in più un teatro che le contiene, fatto di corde, polvere e persone, persone che vendono sogni, che riflettono il mondo, il mondo tutto… Sì, forse così ci avviciniamo. Testi a cura di Vasco Mirandola Movimenti e interpretazione: Vasco Mirandola, Rebecca Murgi, Aline Nari, Ivana Petito, Giorgio Rossi, Domenico Santonicola Musiche di Giovanni Venosta Scene e Disegno Luci Michelangelo Campanale Costumi Beatrice Giannini Fonica e montaggio audio Luca Ravaioli Macchinista Matteo Fantoni Foto Paolo Pisanelli Video Raffaella Rivi Produzione Sosta Palmizi Network in coproduzione con Teatro Comunale di Castiglion Fiorentino (Ar) ed in collaborazione con Festival Oriente Occidente (Rovereto); Teatro comunale di Ferrara Infolink: www.Teatrolitta.it |
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Milano, 30 giugno 2004 - C’è chi sostiene che gli scordàti siano una razza a parte, fuori posto, forse anche fuori tempo. Vivono negli intervalli tar l parole sull’orlo di un pensiero, si nutrono di spazi e geometrie impossibili. Se gli dai una musica la pettinano, sono come promesse, come bagliori di promesse, promettono mondi, sono come persone. Si sa che ci sono e che certe volte si incontrano, ma quello che può succedere nessuno con sicurezza lo sa. Se ad esempio ci sarà da piangere o da ridere, ci sono solo supposizioni, è qualcosa di leggerissimo: lo dici ed è già sparito. … venghino, venghino Signori… … tra pochi istanti entrerete in un luogo senza tempo e senza forma, un posto dove si appoggia la luce senza ragione. Per caso assisterete al miracolo dell’apparire, entrerete nel mistero del battito di un’ ala e con un salto arriverete al solido delle cose… Forse non ci resta che ricevere il mondo, lasciarlo scivolare dentro, sopra, sotto e intorno, fino a diventare vestito, ombra, meraviglia di luce e di palmi, musica del tocco e del fiato, odore di altezze, polvere e scintille… Qualcuno ha detto che è uno stato somigliantissimo al sogno. All’inizio si parlava di ombre e di luce, di come inciampano i pensieri, si parlava di come contenere le cose del mondo, il passato, il presente e il futuro, e della difficoltà di afferrare e affermare una condizione, uno stato d’animo. Un primo passo da fare poteva essere scegliere le persone giuste per questo viaggio, persone con temperature, qualità, visioni vicine, interpreti ma anche autori, persone mutevoli, con colori diversi, che arrivassero dalla danza, dal teatro, dalla poesia, dal suono, dal segno, per inventare una zona di confine. Ci siamo scelti, ci siamo messi in sala, abbiamo individuato dei territori da esplorare e attraverso improvvisazioni, ognuno ha “lasciato uscire”, si è lasciato attraversare. Mano a mano si sentivano odori, si intuivano paesaggi, si creavano alchimie, ombre e luci, ognuno portava una parte di sé, triste, poetica, allegra, nostalgica, forza e debolezza, coraggio e disperazione. Si intuiva un quadro di umanità persa e confusa, fuori posto; ma il posto giusto qual è? Forse anche il posto poteva essere, improbabile, non convenzionale, anche non definito…un circo, una soffitta, un magazzino, una sala d'attesa, una sala da ballo, un varietà d'altri tempi, un varietà senza tempo. O forse anche tutte queste cose e in più un teatro che le contiene, fatto di corde, polvere e persone, persone che vendono sogni, che riflettono il mondo, il mondo tutto… Sì, forse così ci avviciniamo. Testi a cura di Vasco Mirandola Movimenti e interpretazione: Vasco Mirandola, Rebecca Murgi, Aline Nari, Ivana Petito, Giorgio Rossi, Domenico Santonicola Musiche di Giovanni Venosta Scene e Disegno Luci Michelangelo Campanale Costumi Beatrice Giannini Fonica e montaggio audio Luca Ravaioli Macchinista Matteo Fantoni Foto Paolo Pisanelli Video Raffaella Rivi Produzione Sosta Palmizi Network in coproduzione con Teatro Comunale di Castiglion Fiorentino (Ar) ed in collaborazione con Festival Oriente Occidente (Rovereto); Teatro comunale di Ferrara Infolink: www.Teatrolitta.it |
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Milano, 30 giugno 2004 - C’è chi sostiene che gli scordàti siano una razza a parte, fuori posto, forse anche fuori tempo. Vivono negli intervalli tar l parole sull’orlo di un pensiero, si nutrono di spazi e geometrie impossibili. Se gli dai una musica la pettinano, sono come promesse, come bagliori di promesse, promettono mondi, sono come persone. Si sa che ci sono e che certe volte si incontrano, ma quello che può succedere nessuno con sicurezza lo sa. Se ad esempio ci sarà da piangere o da ridere, ci sono solo supposizioni, è qualcosa di leggerissimo: lo dici ed è già sparito. … venghino, venghino Signori… … tra pochi istanti entrerete in un luogo senza tempo e senza forma, un posto dove si appoggia la luce senza ragione. Per caso assisterete al miracolo dell’apparire, entrerete nel mistero del battito di un’ ala e con un salto arriverete al solido delle cose… Forse non ci resta che ricevere il mondo, lasciarlo scivolare dentro, sopra, sotto e intorno, fino a diventare vestito, ombra, meraviglia di luce e di palmi, musica del tocco e del fiato, odore di altezze, polvere e scintille… Qualcuno ha detto che è uno stato somigliantissimo al sogno. All’inizio si parlava di ombre e di luce, di come inciampano i pensieri, si parlava di come contenere le cose del mondo, il passato, il presente e il futuro, e della difficoltà di afferrare e affermare una condizione, uno stato d’animo. Un primo passo da fare poteva essere scegliere le persone giuste per questo viaggio, persone con temperature, qualità, visioni vicine, interpreti ma anche autori, persone mutevoli, con colori diversi, che arrivassero dalla danza, dal teatro, dalla poesia, dal suono, dal segno, per inventare una zona di confine. Ci siamo scelti, ci siamo messi in sala, abbiamo individuato dei territori da esplorare e attraverso improvvisazioni, ognuno ha “lasciato uscire”, si è lasciato attraversare. Mano a mano si sentivano odori, si intuivano paesaggi, si creavano alchimie, ombre e luci, ognuno portava una parte di sé, triste, poetica, allegra, nostalgica, forza e debolezza, coraggio e disperazione. Si intuiva un quadro di umanità persa e confusa, fuori posto; ma il posto giusto qual è? Forse anche il posto poteva essere, improbabile, non convenzionale, anche non definito…un circo, una soffitta, un magazzino, una sala d'attesa, una sala da ballo, un varietà d'altri tempi, un varietà senza tempo. O forse anche tutte queste cose e in più un teatro che le contiene, fatto di corde, polvere e persone, persone che vendono sogni, che riflettono il mondo, il mondo tutto… Sì, forse così ci avviciniamo. Testi a cura di Vasco Mirandola Movimenti e interpretazione: Vasco Mirandola, Rebecca Murgi, Aline Nari, Ivana Petito, Giorgio Rossi, Domenico Santonicola Musiche di Giovanni Venosta Scene e Disegno Luci Michelangelo Campanale Costumi Beatrice Giannini Fonica e montaggio audio Luca Ravaioli Macchinista Matteo Fantoni Foto Paolo Pisanelli Video Raffaella Rivi Produzione Sosta Palmizi Network in coproduzione con Teatro Comunale di Castiglion Fiorentino (Ar) ed in collaborazione con Festival Oriente Occidente (Rovereto); Teatro comunale di Ferrara Infolink: www.Teatrolitta.it |
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Milano, 30 giugno 2004 - C’è chi sostiene che gli scordàti siano una razza a parte, fuori posto, forse anche fuori tempo. Vivono negli intervalli tar l parole sull’orlo di un pensiero, si nutrono di spazi e geometrie impossibili. Se gli dai una musica la pettinano, sono come promesse, come bagliori di promesse, promettono mondi, sono come persone. Si sa che ci sono e che certe volte si incontrano, ma quello che può succedere nessuno con sicurezza lo sa. Se ad esempio ci sarà da piangere o da ridere, ci sono solo supposizioni, è qualcosa di leggerissimo: lo dici ed è già sparito. … venghino, venghino Signori… … tra pochi istanti entrerete in un luogo senza tempo e senza forma, un posto dove si appoggia la luce senza ragione. Per caso assisterete al miracolo dell’apparire, entrerete nel mistero del battito di un’ ala e con un salto arriverete al solido delle cose… Forse non ci resta che ricevere il mondo, lasciarlo scivolare dentro, sopra, sotto e intorno, fino a diventare vestito, ombra, meraviglia di luce e di palmi, musica del tocco e del fiato, odore di altezze, polvere e scintille… Qualcuno ha detto che è uno stato somigliantissimo al sogno. All’inizio si parlava di ombre e di luce, di come inciampano i pensieri, si parlava di come contenere le cose del mondo, il passato, il presente e il futuro, e della difficoltà di afferrare e affermare una condizione, uno stato d’animo. Un primo passo da fare poteva essere scegliere le persone giuste per questo viaggio, persone con temperature, qualità, visioni vicine, interpreti ma anche autori, persone mutevoli, con colori diversi, che arrivassero dalla danza, dal teatro, dalla poesia, dal suono, dal segno, per inventare una zona di confine. Ci siamo scelti, ci siamo messi in sala, abbiamo individuato dei territori da esplorare e attraverso improvvisazioni, ognuno ha “lasciato uscire”, si è lasciato attraversare. Mano a mano si sentivano odori, si intuivano paesaggi, si creavano alchimie, ombre e luci, ognuno portava una parte di sé, triste, poetica, allegra, nostalgica, forza e debolezza, coraggio e disperazione. Si intuiva un quadro di umanità persa e confusa, fuori posto; ma il posto giusto qual è? Forse anche il posto poteva essere, improbabile, non convenzionale, anche non definito…un circo, una soffitta, un magazzino, una sala d'attesa, una sala da ballo, un varietà d'altri tempi, un varietà senza tempo. O forse anche tutte queste cose e in più un teatro che le contiene, fatto di corde, polvere e persone, persone che vendono sogni, che riflettono il mondo, il mondo tutto… Sì, forse così ci avviciniamo. Testi a cura di Vasco Mirandola Movimenti e interpretazione: Vasco Mirandola, Rebecca Murgi, Aline Nari, Ivana Petito, Giorgio Rossi, Domenico Santonicola Musiche di Giovanni Venosta Scene e Disegno Luci Michelangelo Campanale Costumi Beatrice Giannini Fonica e montaggio audio Luca Ravaioli Macchinista Matteo Fantoni Foto Paolo Pisanelli Video Raffaella Rivi Produzione Sosta Palmizi Network in coproduzione con Teatro Comunale di Castiglion Fiorentino (Ar) ed in collaborazione con Festival Oriente Occidente (Rovereto); Teatro comunale di Ferrara Infolink: www.Teatrolitta.it |
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Milano, 30 giugno 2004 - C’è chi sostiene che gli scordàti siano una razza a parte, fuori posto, forse anche fuori tempo. Vivono negli intervalli tar l parole sull’orlo di un pensiero, si nutrono di spazi e geometrie impossibili. Se gli dai una musica la pettinano, sono come promesse, come bagliori di promesse, promettono mondi, sono come persone. Si sa che ci sono e che certe volte si incontrano, ma quello che può succedere nessuno con sicurezza lo sa. Se ad esempio ci sarà da piangere o da ridere, ci sono solo supposizioni, è qualcosa di leggerissimo: lo dici ed è già sparito. … venghino, venghino Signori… … tra pochi istanti entrerete in un luogo senza tempo e senza forma, un posto dove si appoggia la luce senza ragione. Per caso assisterete al miracolo dell’apparire, entrerete nel mistero del battito di un’ ala e con un salto arriverete al solido delle cose… Forse non ci resta che ricevere il mondo, lasciarlo scivolare dentro, sopra, sotto e intorno, fino a diventare vestito, ombra, meraviglia di luce e di palmi, musica del tocco e del fiato, odore di altezze, polvere e scintille… Qualcuno ha detto che è uno stato somigliantissimo al sogno. All’inizio si parlava di ombre e di luce, di come inciampano i pensieri, si parlava di come contenere le cose del mondo, il passato, il presente e il futuro, e della difficoltà di afferrare e affermare una condizione, uno stato d’animo. Un primo passo da fare poteva essere scegliere le persone giuste per questo viaggio, persone con temperature, qualità, visioni vicine, interpreti ma anche autori, persone mutevoli, con colori diversi, che arrivassero dalla danza, dal teatro, dalla poesia, dal suono, dal segno, per inventare una zona di confine. Ci siamo scelti, ci siamo messi in sala, abbiamo individuato dei territori da esplorare e attraverso improvvisazioni, ognuno ha “lasciato uscire”, si è lasciato attraversare. Mano a mano si sentivano odori, si intuivano paesaggi, si creavano alchimie, ombre e luci, ognuno portava una parte di sé, triste, poetica, allegra, nostalgica, forza e debolezza, coraggio e disperazione. Si intuiva un quadro di umanità persa e confusa, fuori posto; ma il posto giusto qual è? Forse anche il posto poteva essere, improbabile, non convenzionale, anche non definito…un circo, una soffitta, un magazzino, una sala d'attesa, una sala da ballo, un varietà d'altri tempi, un varietà senza tempo. O forse anche tutte queste cose e in più un teatro che le contiene, fatto di corde, polvere e persone, persone che vendono sogni, che riflettono il mondo, il mondo tutto… Sì, forse così ci avviciniamo. Testi a cura di Vasco Mirandola Movimenti e interpretazione: Vasco Mirandola, Rebecca Murgi, Aline Nari, Ivana Petito, Giorgio Rossi, Domenico Santonicola Musiche di Giovanni Venosta Scene e Disegno Luci Michelangelo Campanale Costumi Beatrice Giannini Fonica e montaggio audio Luca Ravaioli Macchinista Matteo Fantoni Foto Paolo Pisanelli Video Raffaella Rivi Produzione Sosta Palmizi Network in coproduzione con Teatro Comunale di Castiglion Fiorentino (Ar) ed in collaborazione con Festival Oriente Occidente (Rovereto); Teatro comunale di Ferrara Infolink: www.Teatrolitta.it |
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LA PITTURA DI PAOLA VALLINI A LA FORNACE DI SAMMONTANA NEL SEGNO DEL COLORE SI INAUGURA A LA FORNACE CLUB RESTAURANT UNA PERSONALE DELL’ARTISTA TOSCANA |
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Sammontana (Montelupo) 30 giugno 2004 - - Paola Vallini in venticinque dipinti racconta i colori e le emozioni della nostra civiltà in una sorta di moderna astrazione che si muove verso la realtà, attraverso una dimensione sensoriale e lirica. Le sue opere vengono presentate a partire dal 2 luglio alle ore 19.00 a La Fornace di Sammontana, raffinato ristorante dai richiami orientali situato nel suggestivo scenario naturale della campagna toscana. La mostra Terre di confine presenta opere realizzate nel 2004 che, attraverso il gioco di segni e colori, cercano di restituire l’emozione della terra e del tempo: un materico viaggio nella realtà, che parte dalle suggestioni dell’arte etnica africana. Forti cromie ed intense emozioni in un percorso nella materia , nei segni del passato e della memoria, attraverso l’intensa voce della poesia, i richiami all’Africa ed a mondi lontani. “ E’una mostra che racconta le mie emozioni, sono opere quasi astratte- suggerisce Paola Vallini - che partono dalle suggestioni dell’arte africana, delle terre e dei colori di opere realizzate in terre lontane, ma che hanno influenzato profondamente l’arte contemporanea ed hanno dato nuova forza al mio lavoro. L’arte etnica africana od australiana trovano forme comunicative diverse per raccontare storie e leggende; in un certo modo la forza interiore dei miei dipinti nasce dalla volontà e dalla necessità di comunicare emozioni profonde che producano nuove visioni e richiami alla solitudine contemporanea .” Paola Vallini vive in Toscana, la sua prima personale risale al 1989. E’ stata selezionata per il Premio Nazionale Autore Donna a Castiglioncello, un sua opera fa parte della collezione del Consiglio Regionale della Toscana, ha realizzato opere grafiche ispirate ai film dei Taviani e alle canzoni di Andrea Bocelli. Tra le ultime mostre ricordiamo “Cieli di Toscana” all’Aeroporto Galilei e “Nostalgia del presente” alla Chiesa della Spina di Pisa. Le Terre di confine sono l’ultimo approdo di una ricerca che cerca nell’indeterminatezza della visione e del colore di ritrovare voci lontane ed arcaiche, frammenti di un passato che diventa presente e modernità, una pittura che parla al cuore dello spettatore. Il suo ciclo trova nei colori del rosso, delle terre, nelle luminosità del bianco un modo per conquistare un senso della poesia e del tempo, per incontrare le voci della storia. Le scansioni della pittura, quasi stazioni del tempo, rimandano ad un movimento dinamico che cerca libertà e punti di fuga, ma nei percorsi della materia si avverte pure il dolore della vita e dei sentimenti, poi l’irrompere del rosso racconta una volontà di superare il presente per gettare oltre lo sguardo, ritrovando nell’arte primitiva una fonte di vita inesauribile, una conoscenza profonda e destinata a durare. Ogni dipinto è parte di un ciclo, un’armonia che si ritrova compiutamente in uno sguardo diacronico e complessivo: nei percorsi e nei graffi sulla tela, nei segni del colore, nelle improvvise accensioni coloristiche in rosso o in nero, nell’affiorare di miti e leggende antiche. |
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Sammontana (Montelupo) 30 giugno 2004 - - Paola Vallini in venticinque dipinti racconta i colori e le emozioni della nostra civiltà in una sorta di moderna astrazione che si muove verso la realtà, attraverso una dimensione sensoriale e lirica. Le sue opere vengono presentate a partire dal 2 luglio alle ore 19.00 a La Fornace di Sammontana, raffinato ristorante dai richiami orientali situato nel suggestivo scenario naturale della campagna toscana. La mostra Terre di confine presenta opere realizzate nel 2004 che, attraverso il gioco di segni e colori, cercano di restituire l’emozione della terra e del tempo: un materico viaggio nella realtà, che parte dalle suggestioni dell’arte etnica africana. Forti cromie ed intense emozioni in un percorso nella materia , nei segni del passato e della memoria, attraverso l’intensa voce della poesia, i richiami all’Africa ed a mondi lontani. “ E’una mostra che racconta le mie emozioni, sono opere quasi astratte- suggerisce Paola Vallini - che partono dalle suggestioni dell’arte africana, delle terre e dei colori di opere realizzate in terre lontane, ma che hanno influenzato profondamente l’arte contemporanea ed hanno dato nuova forza al mio lavoro. L’arte etnica africana od australiana trovano forme comunicative diverse per raccontare storie e leggende; in un certo modo la forza interiore dei miei dipinti nasce dalla volontà e dalla necessità di comunicare emozioni profonde che producano nuove visioni e richiami alla solitudine contemporanea .” Paola Vallini vive in Toscana, la sua prima personale risale al 1989. E’ stata selezionata per il Premio Nazionale Autore Donna a Castiglioncello, un sua opera fa parte della collezione del Consiglio Regionale della Toscana, ha realizzato opere grafiche ispirate ai film dei Taviani e alle canzoni di Andrea Bocelli. Tra le ultime mostre ricordiamo “Cieli di Toscana” all’Aeroporto Galilei e “Nostalgia del presente” alla Chiesa della Spina di Pisa. Le Terre di confine sono l’ultimo approdo di una ricerca che cerca nell’indeterminatezza della visione e del colore di ritrovare voci lontane ed arcaiche, frammenti di un passato che diventa presente e modernità, una pittura che parla al cuore dello spettatore. Il suo ciclo trova nei colori del rosso, delle terre, nelle luminosità del bianco un modo per conquistare un senso della poesia e del tempo, per incontrare le voci della storia. Le scansioni della pittura, quasi stazioni del tempo, rimandano ad un movimento dinamico che cerca libertà e punti di fuga, ma nei percorsi della materia si avverte pure il dolore della vita e dei sentimenti, poi l’irrompere del rosso racconta una volontà di superare il presente per gettare oltre lo sguardo, ritrovando nell’arte primitiva una fonte di vita inesauribile, una conoscenza profonda e destinata a durare. Ogni dipinto è parte di un ciclo, un’armonia che si ritrova compiutamente in uno sguardo diacronico e complessivo: nei percorsi e nei graffi sulla tela, nei segni del colore, nelle improvvise accensioni coloristiche in rosso o in nero, nell’affiorare di miti e leggende antiche. |
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Sammontana (Montelupo) 30 giugno 2004 - - Paola Vallini in venticinque dipinti racconta i colori e le emozioni della nostra civiltà in una sorta di moderna astrazione che si muove verso la realtà, attraverso una dimensione sensoriale e lirica. Le sue opere vengono presentate a partire dal 2 luglio alle ore 19.00 a La Fornace di Sammontana, raffinato ristorante dai richiami orientali situato nel suggestivo scenario naturale della campagna toscana. La mostra Terre di confine presenta opere realizzate nel 2004 che, attraverso il gioco di segni e colori, cercano di restituire l’emozione della terra e del tempo: un materico viaggio nella realtà, che parte dalle suggestioni dell’arte etnica africana. Forti cromie ed intense emozioni in un percorso nella materia , nei segni del passato e della memoria, attraverso l’intensa voce della poesia, i richiami all’Africa ed a mondi lontani. “ E’una mostra che racconta le mie emozioni, sono opere quasi astratte- suggerisce Paola Vallini - che partono dalle suggestioni dell’arte africana, delle terre e dei colori di opere realizzate in terre lontane, ma che hanno influenzato profondamente l’arte contemporanea ed hanno dato nuova forza al mio lavoro. L’arte etnica africana od australiana trovano forme comunicative diverse per raccontare storie e leggende; in un certo modo la forza interiore dei miei dipinti nasce dalla volontà e dalla necessità di comunicare emozioni profonde che producano nuove visioni e richiami alla solitudine contemporanea .” Paola Vallini vive in Toscana, la sua prima personale risale al 1989. E’ stata selezionata per il Premio Nazionale Autore Donna a Castiglioncello, un sua opera fa parte della collezione del Consiglio Regionale della Toscana, ha realizzato opere grafiche ispirate ai film dei Taviani e alle canzoni di Andrea Bocelli. Tra le ultime mostre ricordiamo “Cieli di Toscana” all’Aeroporto Galilei e “Nostalgia del presente” alla Chiesa della Spina di Pisa. Le Terre di confine sono l’ultimo approdo di una ricerca che cerca nell’indeterminatezza della visione e del colore di ritrovare voci lontane ed arcaiche, frammenti di un passato che diventa presente e modernità, una pittura che parla al cuore dello spettatore. Il suo ciclo trova nei colori del rosso, delle terre, nelle luminosità del bianco un modo per conquistare un senso della poesia e del tempo, per incontrare le voci della storia. Le scansioni della pittura, quasi stazioni del tempo, rimandano ad un movimento dinamico che cerca libertà e punti di fuga, ma nei percorsi della materia si avverte pure il dolore della vita e dei sentimenti, poi l’irrompere del rosso racconta una volontà di superare il presente per gettare oltre lo sguardo, ritrovando nell’arte primitiva una fonte di vita inesauribile, una conoscenza profonda e destinata a durare. Ogni dipinto è parte di un ciclo, un’armonia che si ritrova compiutamente in uno sguardo diacronico e complessivo: nei percorsi e nei graffi sulla tela, nei segni del colore, nelle improvvise accensioni coloristiche in rosso o in nero, nell’affiorare di miti e leggende antiche. |
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Sammontana (Montelupo) 30 giugno 2004 - - Paola Vallini in venticinque dipinti racconta i colori e le emozioni della nostra civiltà in una sorta di moderna astrazione che si muove verso la realtà, attraverso una dimensione sensoriale e lirica. Le sue opere vengono presentate a partire dal 2 luglio alle ore 19.00 a La Fornace di Sammontana, raffinato ristorante dai richiami orientali situato nel suggestivo scenario naturale della campagna toscana. La mostra Terre di confine presenta opere realizzate nel 2004 che, attraverso il gioco di segni e colori, cercano di restituire l’emozione della terra e del tempo: un materico viaggio nella realtà, che parte dalle suggestioni dell’arte etnica africana. Forti cromie ed intense emozioni in un percorso nella materia , nei segni del passato e della memoria, attraverso l’intensa voce della poesia, i richiami all’Africa ed a mondi lontani. “ E’una mostra che racconta le mie emozioni, sono opere quasi astratte- suggerisce Paola Vallini - che partono dalle suggestioni dell’arte africana, delle terre e dei colori di opere realizzate in terre lontane, ma che hanno influenzato profondamente l’arte contemporanea ed hanno dato nuova forza al mio lavoro. L’arte etnica africana od australiana trovano forme comunicative diverse per raccontare storie e leggende; in un certo modo la forza interiore dei miei dipinti nasce dalla volontà e dalla necessità di comunicare emozioni profonde che producano nuove visioni e richiami alla solitudine contemporanea .” Paola Vallini vive in Toscana, la sua prima personale risale al 1989. E’ stata selezionata per il Premio Nazionale Autore Donna a Castiglioncello, un sua opera fa parte della collezione del Consiglio Regionale della Toscana, ha realizzato opere grafiche ispirate ai film dei Taviani e alle canzoni di Andrea Bocelli. Tra le ultime mostre ricordiamo “Cieli di Toscana” all’Aeroporto Galilei e “Nostalgia del presente” alla Chiesa della Spina di Pisa. Le Terre di confine sono l’ultimo approdo di una ricerca che cerca nell’indeterminatezza della visione e del colore di ritrovare voci lontane ed arcaiche, frammenti di un passato che diventa presente e modernità, una pittura che parla al cuore dello spettatore. Il suo ciclo trova nei colori del rosso, delle terre, nelle luminosità del bianco un modo per conquistare un senso della poesia e del tempo, per incontrare le voci della storia. Le scansioni della pittura, quasi stazioni del tempo, rimandano ad un movimento dinamico che cerca libertà e punti di fuga, ma nei percorsi della materia si avverte pure il dolore della vita e dei sentimenti, poi l’irrompere del rosso racconta una volontà di superare il presente per gettare oltre lo sguardo, ritrovando nell’arte primitiva una fonte di vita inesauribile, una conoscenza profonda e destinata a durare. Ogni dipinto è parte di un ciclo, un’armonia che si ritrova compiutamente in uno sguardo diacronico e complessivo: nei percorsi e nei graffi sulla tela, nei segni del colore, nelle improvvise accensioni coloristiche in rosso o in nero, nell’affiorare di miti e leggende antiche. |
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Sammontana (Montelupo) 30 giugno 2004 - - Paola Vallini in venticinque dipinti racconta i colori e le emozioni della nostra civiltà in una sorta di moderna astrazione che si muove verso la realtà, attraverso una dimensione sensoriale e lirica. Le sue opere vengono presentate a partire dal 2 luglio alle ore 19.00 a La Fornace di Sammontana, raffinato ristorante dai richiami orientali situato nel suggestivo scenario naturale della campagna toscana. La mostra Terre di confine presenta opere realizzate nel 2004 che, attraverso il gioco di segni e colori, cercano di restituire l’emozione della terra e del tempo: un materico viaggio nella realtà, che parte dalle suggestioni dell’arte etnica africana. Forti cromie ed intense emozioni in un percorso nella materia , nei segni del passato e della memoria, attraverso l’intensa voce della poesia, i richiami all’Africa ed a mondi lontani. “ E’una mostra che racconta le mie emozioni, sono opere quasi astratte- suggerisce Paola Vallini - che partono dalle suggestioni dell’arte africana, delle terre e dei colori di opere realizzate in terre lontane, ma che hanno influenzato profondamente l’arte contemporanea ed hanno dato nuova forza al mio lavoro. L’arte etnica africana od australiana trovano forme comunicative diverse per raccontare storie e leggende; in un certo modo la forza interiore dei miei dipinti nasce dalla volontà e dalla necessità di comunicare emozioni profonde che producano nuove visioni e richiami alla solitudine contemporanea .” Paola Vallini vive in Toscana, la sua prima personale risale al 1989. E’ stata selezionata per il Premio Nazionale Autore Donna a Castiglioncello, un sua opera fa parte della collezione del Consiglio Regionale della Toscana, ha realizzato opere grafiche ispirate ai film dei Taviani e alle canzoni di Andrea Bocelli. Tra le ultime mostre ricordiamo “Cieli di Toscana” all’Aeroporto Galilei e “Nostalgia del presente” alla Chiesa della Spina di Pisa. Le Terre di confine sono l’ultimo approdo di una ricerca che cerca nell’indeterminatezza della visione e del colore di ritrovare voci lontane ed arcaiche, frammenti di un passato che diventa presente e modernità, una pittura che parla al cuore dello spettatore. Il suo ciclo trova nei colori del rosso, delle terre, nelle luminosità del bianco un modo per conquistare un senso della poesia e del tempo, per incontrare le voci della storia. Le scansioni della pittura, quasi stazioni del tempo, rimandano ad un movimento dinamico che cerca libertà e punti di fuga, ma nei percorsi della materia si avverte pure il dolore della vita e dei sentimenti, poi l’irrompere del rosso racconta una volontà di superare il presente per gettare oltre lo sguardo, ritrovando nell’arte primitiva una fonte di vita inesauribile, una conoscenza profonda e destinata a durare. Ogni dipinto è parte di un ciclo, un’armonia che si ritrova compiutamente in uno sguardo diacronico e complessivo: nei percorsi e nei graffi sulla tela, nei segni del colore, nelle improvvise accensioni coloristiche in rosso o in nero, nell’affiorare di miti e leggende antiche. |
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Sammontana (Montelupo) 30 giugno 2004 - - Paola Vallini in venticinque dipinti racconta i colori e le emozioni della nostra civiltà in una sorta di moderna astrazione che si muove verso la realtà, attraverso una dimensione sensoriale e lirica. Le sue opere vengono presentate a partire dal 2 luglio alle ore 19.00 a La Fornace di Sammontana, raffinato ristorante dai richiami orientali situato nel suggestivo scenario naturale della campagna toscana. La mostra Terre di confine presenta opere realizzate nel 2004 che, attraverso il gioco di segni e colori, cercano di restituire l’emozione della terra e del tempo: un materico viaggio nella realtà, che parte dalle suggestioni dell’arte etnica africana. Forti cromie ed intense emozioni in un percorso nella materia , nei segni del passato e della memoria, attraverso l’intensa voce della poesia, i richiami all’Africa ed a mondi lontani. “ E’una mostra che racconta le mie emozioni, sono opere quasi astratte- suggerisce Paola Vallini - che partono dalle suggestioni dell’arte africana, delle terre e dei colori di opere realizzate in terre lontane, ma che hanno influenzato profondamente l’arte contemporanea ed hanno dato nuova forza al mio lavoro. L’arte etnica africana od australiana trovano forme comunicative diverse per raccontare storie e leggende; in un certo modo la forza interiore dei miei dipinti nasce dalla volontà e dalla necessità di comunicare emozioni profonde che producano nuove visioni e richiami alla solitudine contemporanea .” Paola Vallini vive in Toscana, la sua prima personale risale al 1989. E’ stata selezionata per il Premio Nazionale Autore Donna a Castiglioncello, un sua opera fa parte della collezione del Consiglio Regionale della Toscana, ha realizzato opere grafiche ispirate ai film dei Taviani e alle canzoni di Andrea Bocelli. Tra le ultime mostre ricordiamo “Cieli di Toscana” all’Aeroporto Galilei e “Nostalgia del presente” alla Chiesa della Spina di Pisa. Le Terre di confine sono l’ultimo approdo di una ricerca che cerca nell’indeterminatezza della visione e del colore di ritrovare voci lontane ed arcaiche, frammenti di un passato che diventa presente e modernità, una pittura che parla al cuore dello spettatore. Il suo ciclo trova nei colori del rosso, delle terre, nelle luminosità del bianco un modo per conquistare un senso della poesia e del tempo, per incontrare le voci della storia. Le scansioni della pittura, quasi stazioni del tempo, rimandano ad un movimento dinamico che cerca libertà e punti di fuga, ma nei percorsi della materia si avverte pure il dolore della vita e dei sentimenti, poi l’irrompere del rosso racconta una volontà di superare il presente per gettare oltre lo sguardo, ritrovando nell’arte primitiva una fonte di vita inesauribile, una conoscenza profonda e destinata a durare. Ogni dipinto è parte di un ciclo, un’armonia che si ritrova compiutamente in uno sguardo diacronico e complessivo: nei percorsi e nei graffi sulla tela, nei segni del colore, nelle improvvise accensioni coloristiche in rosso o in nero, nell’affiorare di miti e leggende antiche. |
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MARCIANISE: AL "SCUSATE IL RITARDO", JAZZ, ROCK E BLUES DAL VIVO. DANIELE SEPE, PIETRO CONDORELLI, AGOSTINO MARANGOLO ED ALTRI |
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Marcianise, 30 giugno 2004 - Parte il ricchissimo cartellone musicale di luglio al "Scusate il Ritardo", la prima cineristopizzeria d'Italia situata all'interno del complesso Big/small Cinema di Marcianise all'uscita autostradale Caserta Sud. Non una ma addirittura due giorni alla settimana dedicati alla musica dal vivo. Due cartelloni: uno dedicato al jazz made in Campania, e l'altro dedicato al rock ed al rithm and blues. A partire dal 1 luglio e per tutto il mese, tutti i giovedì e venerdì si potrà ascoltare musica dal vivo nella piazzetta antistante il Big Maxicinema assaporando i deliziosi menù messi a disposizione dal locale e bevendo le migliori birre ed i preziosi vini campani. In particolare ci sono da segnalare gli eventi che vedono protagonisti oltre al mitico sassofonista Daniele Sepe, il chitarrista casertano Pietro Condorelli e la particolare jam session che vede insieme il batterista marcianisano Alberto D'anna, Joe Amoruso, Antonio Onorato e Marco Zurzolo. Insomma il meglio dei musicisti jazz del meridione. Per ciò che riguarda il cartellone rock e blues, da segnalare l'esordiente Naskà apprezzata negli ambienti musicali per il suo caratteristico sound rock-folk. Ma ecco tutto il programma: Giovedì 1 luglio: Kija Project jazz; Venerdì 2 luglio: Naskà; Giovedì 8 luglio: Daniele Sepe; Venerdì 9 Luglio: Wonder's Mood; Giovedì 15 Luglio: Agostino Marangolo Qurtet; Venerdì 16 Luglio: Queimada; Giovedì 22 luglio: Pietro Condorelli; Venerdì 23 luglio: The Blumaffia; Giovedì 29 luglio: Alberto D'anna in trio: Special Guest: Joe Amoruso, Marco Zurzolo e Antonio Onorato; Venerdì 30 luglio: The Blues Runners. |
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MARCIANISE: AL "SCUSATE IL RITARDO", JAZZ, ROCK E BLUES DAL VIVO. DANIELE SEPE, PIETRO CONDORELLI, AGOSTINO MARANGOLO ED ALTRI |
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Marcianise, 30 giugno 2004 - Parte il ricchissimo cartellone musicale di luglio al "Scusate il Ritardo", la prima cineristopizzeria d'Italia situata all'interno del complesso Big/small Cinema di Marcianise all'uscita autostradale Caserta Sud. Non una ma addirittura due giorni alla settimana dedicati alla musica dal vivo. Due cartelloni: uno dedicato al jazz made in Campania, e l'altro dedicato al rock ed al rithm and blues. A partire dal 1 luglio e per tutto il mese, tutti i giovedì e venerdì si potrà ascoltare musica dal vivo nella piazzetta antistante il Big Maxicinema assaporando i deliziosi menù messi a disposizione dal locale e bevendo le migliori birre ed i preziosi vini campani. In particolare ci sono da segnalare gli eventi che vedono protagonisti oltre al mitico sassofonista Daniele Sepe, il chitarrista casertano Pietro Condorelli e la particolare jam session che vede insieme il batterista marcianisano Alberto D'anna, Joe Amoruso, Antonio Onorato e Marco Zurzolo. Insomma il meglio dei musicisti jazz del meridione. Per ciò che riguarda il cartellone rock e blues, da segnalare l'esordiente Naskà apprezzata negli ambienti musicali per il suo caratteristico sound rock-folk. Ma ecco tutto il programma: Giovedì 1 luglio: Kija Project jazz; Venerdì 2 luglio: Naskà; Giovedì 8 luglio: Daniele Sepe; Venerdì 9 Luglio: Wonder's Mood; Giovedì 15 Luglio: Agostino Marangolo Qurtet; Venerdì 16 Luglio: Queimada; Giovedì 22 luglio: Pietro Condorelli; Venerdì 23 luglio: The Blumaffia; Giovedì 29 luglio: Alberto D'anna in trio: Special Guest: Joe Amoruso, Marco Zurzolo e Antonio Onorato; Venerdì 30 luglio: The Blues Runners. |
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MARCIANISE: AL "SCUSATE IL RITARDO", JAZZ, ROCK E BLUES DAL VIVO. DANIELE SEPE, PIETRO CONDORELLI, AGOSTINO MARANGOLO ED ALTRI |
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Marcianise, 30 giugno 2004 - Parte il ricchissimo cartellone musicale di luglio al "Scusate il Ritardo", la prima cineristopizzeria d'Italia situata all'interno del complesso Big/small Cinema di Marcianise all'uscita autostradale Caserta Sud. Non una ma addirittura due giorni alla settimana dedicati alla musica dal vivo. Due cartelloni: uno dedicato al jazz made in Campania, e l'altro dedicato al rock ed al rithm and blues. A partire dal 1 luglio e per tutto il mese, tutti i giovedì e venerdì si potrà ascoltare musica dal vivo nella piazzetta antistante il Big Maxicinema assaporando i deliziosi menù messi a disposizione dal locale e bevendo le migliori birre ed i preziosi vini campani. In particolare ci sono da segnalare gli eventi che vedono protagonisti oltre al mitico sassofonista Daniele Sepe, il chitarrista casertano Pietro Condorelli e la particolare jam session che vede insieme il batterista marcianisano Alberto D'anna, Joe Amoruso, Antonio Onorato e Marco Zurzolo. Insomma il meglio dei musicisti jazz del meridione. Per ciò che riguarda il cartellone rock e blues, da segnalare l'esordiente Naskà apprezzata negli ambienti musicali per il suo caratteristico sound rock-folk. Ma ecco tutto il programma: Giovedì 1 luglio: Kija Project jazz; Venerdì 2 luglio: Naskà; Giovedì 8 luglio: Daniele Sepe; Venerdì 9 Luglio: Wonder's Mood; Giovedì 15 Luglio: Agostino Marangolo Qurtet; Venerdì 16 Luglio: Queimada; Giovedì 22 luglio: Pietro Condorelli; Venerdì 23 luglio: The Blumaffia; Giovedì 29 luglio: Alberto D'anna in trio: Special Guest: Joe Amoruso, Marco Zurzolo e Antonio Onorato; Venerdì 30 luglio: The Blues Runners. |
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Marcianise, 30 giugno 2004 - Parte il ricchissimo cartellone musicale di luglio al "Scusate il Ritardo", la prima cineristopizzeria d'Italia situata all'interno del complesso Big/small Cinema di Marcianise all'uscita autostradale Caserta Sud. Non una ma addirittura due giorni alla settimana dedicati alla musica dal vivo. Due cartelloni: uno dedicato al jazz made in Campania, e l'altro dedicato al rock ed al rithm and blues. A partire dal 1 luglio e per tutto il mese, tutti i giovedì e venerdì si potrà ascoltare musica dal vivo nella piazzetta antistante il Big Maxicinema assaporando i deliziosi menù messi a disposizione dal locale e bevendo le migliori birre ed i preziosi vini campani. In particolare ci sono da segnalare gli eventi che vedono protagonisti oltre al mitico sassofonista Daniele Sepe, il chitarrista casertano Pietro Condorelli e la particolare jam session che vede insieme il batterista marcianisano Alberto D'anna, Joe Amoruso, Antonio Onorato e Marco Zurzolo. Insomma il meglio dei musicisti jazz del meridione. Per ciò che riguarda il cartellone rock e blues, da segnalare l'esordiente Naskà apprezzata negli ambienti musicali per il suo caratteristico sound rock-folk. Ma ecco tutto il programma: Giovedì 1 luglio: Kija Project jazz; Venerdì 2 luglio: Naskà; Giovedì 8 luglio: Daniele Sepe; Venerdì 9 Luglio: Wonder's Mood; Giovedì 15 Luglio: Agostino Marangolo Qurtet; Venerdì 16 Luglio: Queimada; Giovedì 22 luglio: Pietro Condorelli; Venerdì 23 luglio: The Blumaffia; Giovedì 29 luglio: Alberto D'anna in trio: Special Guest: Joe Amoruso, Marco Zurzolo e Antonio Onorato; Venerdì 30 luglio: The Blues Runners. |
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Marcianise, 30 giugno 2004 - Parte il ricchissimo cartellone musicale di luglio al "Scusate il Ritardo", la prima cineristopizzeria d'Italia situata all'interno del complesso Big/small Cinema di Marcianise all'uscita autostradale Caserta Sud. Non una ma addirittura due giorni alla settimana dedicati alla musica dal vivo. Due cartelloni: uno dedicato al jazz made in Campania, e l'altro dedicato al rock ed al rithm and blues. A partire dal 1 luglio e per tutto il mese, tutti i giovedì e venerdì si potrà ascoltare musica dal vivo nella piazzetta antistante il Big Maxicinema assaporando i deliziosi menù messi a disposizione dal locale e bevendo le migliori birre ed i preziosi vini campani. In particolare ci sono da segnalare gli eventi che vedono protagonisti oltre al mitico sassofonista Daniele Sepe, il chitarrista casertano Pietro Condorelli e la particolare jam session che vede insieme il batterista marcianisano Alberto D'anna, Joe Amoruso, Antonio Onorato e Marco Zurzolo. Insomma il meglio dei musicisti jazz del meridione. Per ciò che riguarda il cartellone rock e blues, da segnalare l'esordiente Naskà apprezzata negli ambienti musicali per il suo caratteristico sound rock-folk. Ma ecco tutto il programma: Giovedì 1 luglio: Kija Project jazz; Venerdì 2 luglio: Naskà; Giovedì 8 luglio: Daniele Sepe; Venerdì 9 Luglio: Wonder's Mood; Giovedì 15 Luglio: Agostino Marangolo Qurtet; Venerdì 16 Luglio: Queimada; Giovedì 22 luglio: Pietro Condorelli; Venerdì 23 luglio: The Blumaffia; Giovedì 29 luglio: Alberto D'anna in trio: Special Guest: Joe Amoruso, Marco Zurzolo e Antonio Onorato; Venerdì 30 luglio: The Blues Runners. |
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MARCIANISE: AL "SCUSATE IL RITARDO", JAZZ, ROCK E BLUES DAL VIVO. DANIELE SEPE, PIETRO CONDORELLI, AGOSTINO MARANGOLO ED ALTRI |
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Marcianise, 30 giugno 2004 - Parte il ricchissimo cartellone musicale di luglio al "Scusate il Ritardo", la prima cineristopizzeria d'Italia situata all'interno del complesso Big/small Cinema di Marcianise all'uscita autostradale Caserta Sud. Non una ma addirittura due giorni alla settimana dedicati alla musica dal vivo. Due cartelloni: uno dedicato al jazz made in Campania, e l'altro dedicato al rock ed al rithm and blues. A partire dal 1 luglio e per tutto il mese, tutti i giovedì e venerdì si potrà ascoltare musica dal vivo nella piazzetta antistante il Big Maxicinema assaporando i deliziosi menù messi a disposizione dal locale e bevendo le migliori birre ed i preziosi vini campani. In particolare ci sono da segnalare gli eventi che vedono protagonisti oltre al mitico sassofonista Daniele Sepe, il chitarrista casertano Pietro Condorelli e la particolare jam session che vede insieme il batterista marcianisano Alberto D'anna, Joe Amoruso, Antonio Onorato e Marco Zurzolo. Insomma il meglio dei musicisti jazz del meridione. Per ciò che riguarda il cartellone rock e blues, da segnalare l'esordiente Naskà apprezzata negli ambienti musicali per il suo caratteristico sound rock-folk. Ma ecco tutto il programma: Giovedì 1 luglio: Kija Project jazz; Venerdì 2 luglio: Naskà; Giovedì 8 luglio: Daniele Sepe; Venerdì 9 Luglio: Wonder's Mood; Giovedì 15 Luglio: Agostino Marangolo Qurtet; Venerdì 16 Luglio: Queimada; Giovedì 22 luglio: Pietro Condorelli; Venerdì 23 luglio: The Blumaffia; Giovedì 29 luglio: Alberto D'anna in trio: Special Guest: Joe Amoruso, Marco Zurzolo e Antonio Onorato; Venerdì 30 luglio: The Blues Runners. |
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TRIPLETTA SUZUKI AL RALLY DI TURCHIA |
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Robassomero, 30 giugno 2004 - È un vero e proprio dominio, quello messo in mostra dalla Suzuki nella terza prova del Mondiale Rally Junior, disputata in Turchia su fondi particolarmente "distruttivi" per le macchine e con temperature così elevate da aver messo in difficoltà non solo i mezzi ma anche gli equipaggi. Solo otto tra le venti vetture iscritte al Jwrc hanno visto il traguardo e cinque sono Suzuki! Le Ignis Super1600 sono sempre state al comando della gara e lo svedese Per-gunnar Andersson ha conquistato un brillante successo davanti ai compagni di colori Kosti Katajamaki, secondo, e Guy Wilks, terzo. Ancora sfortuna per il sanmarinese Mirco Baldacci, relegato in sesta posizione da una serie di forature dopo essere stato lungamente al comando. Nel precedente rally dell'Acropoli, poi vinto dalla Ignis di Wilks, Baldacci si era dovuto fermare quando era in testa. Completa lo strapotere Suzuki in Turchia il piazzamento dell'estone Urmo Aava, quinto assoluto con la Ignis modello 2003. Gli equipaggi Suzuki in Turchia Per Gunnar Andersson (S)-jonas Andersson (S) Il giovane svedese ha impressionato per l'abilità con la quale ha incrementato progressivamente il suo ritmo senza mai prendere rischi. La sua strategia ha funzionato alla perfezione ed in questo è stata assecondata dall'affidabilità mostrata dalla Ignis nonostante le difficili condizioni di gara. P-g è passato in testa all'inizio della terza tappa per non essere più ripreso, nonostante un problema al cambio, rimasto bloccato in terza marcia nella penultima speciale. "Sono molto felice di aver vinto e aver portato la vettura intatta al traguardo e sono contento anche di essere riuscito ad andare veloce, ma la mia priorità era arrivare e prendere punti. In questo mi ha molto aiutato l'affidabilità della Ignis, ancora una volta perfetta. Adesso guardo con fiducia al rally di Finlandia, sempre favorevole a noi piloti scandinavi...". Kosti Katajamaki (Sf)-timo Alanne (Sf) Vincitore Jwrc della passata edizione del rally di Turchia, il finlandese dagli occhi di ghiaccio è stato costantemente nelle posizioni di vertice, ma la sua corsa è stata rallentata come quella di Baldacci dalle forature. Soprattutto nella seconda tappa. Il secondo posto conclusivo è un premio alla sua caparbietà e alla competitività della Ignis: "E' un rally duro e selettivo e sono felice di aver concluso. Mi rincresce ovviamente non aver vinto ma questo, davvero, è un rally imprevedibile, dove arrivare al traguardo è già un successo. Noi della Suzuki siamo stati bersagliati dalle forature ma questo non ci ha impedito di ottenere un fantastico risultato di squadra". Guy Wilks (Gb)-phil Pugh (Gb) Guy ha vinto all'Acropoli e in Turchia ha fatto sfoggio della sua guida "pulita", portando la Ignis affidatagli al terzo posto finale, risultato che gli vale il secondo posto nella classifica generale del Mondiale Junior, primo fra i piloti Suzuki, e nonostante un'uscita di strada nella Superspeciale del venerdì, causata dalla polvere sollevata dalla vettura che lo precedeva. Altri due minuti il britannico li ha persi poi per strada in seguito a piccoli inconvenienti: "Dopo i problemi che ho avuto essere sul podio è una gran cosa. Voglio ringraziare i meccanici per tutto il lavoro che hanno fatto nel mettere a posto la mia Ignis dopo l'uscita nella Superspeciale". Mirco Baldacci (Rsm)-giovanni Bernacchini (I) Baldacci aveva già dimostrato di essere a suo agio sui percorsi più difficili all'Acropoli, dove era al comando quando è stato costretto a fermarsi, e si è confermato in Turchia. Scattato immediatamente al comando, vi è rimasto, mostrando di essere l'uomo da battere. Alla fine una foratura gli ha fatto perdere tre minuti e un'altra gli è costata ancora qualche posizione in classifica. Un sesto posto, il suo, che non rispecchia il valore messo in campo: "E' amaro perdere la possibilità di vincere per una cosa stupida come le forature. L'unica consolazione è che ho dimostrato di essere in grado di vincere e di poter portare a casa parecchi punti. La fortuna, prima o poi, deve girare!". Urmo Aava (Ee)-kuldar Sikk (Ee) Nonostante forature e una penalità per anticipo a un controllo orario, Aava ha saputo stare "lontano dai guai", come da sua stessa ammissione, portando all'arrivo l'unica Ignis modello 2003 schierata: "E' uno dei rally più duri che io ricordi e sono davvero soddisfatto di aver finito. La chiave di tutto è stato evitare guai". |
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Robassomero, 30 giugno 2004 - È un vero e proprio dominio, quello messo in mostra dalla Suzuki nella terza prova del Mondiale Rally Junior, disputata in Turchia su fondi particolarmente "distruttivi" per le macchine e con temperature così elevate da aver messo in difficoltà non solo i mezzi ma anche gli equipaggi. Solo otto tra le venti vetture iscritte al Jwrc hanno visto il traguardo e cinque sono Suzuki! Le Ignis Super1600 sono sempre state al comando della gara e lo svedese Per-gunnar Andersson ha conquistato un brillante successo davanti ai compagni di colori Kosti Katajamaki, secondo, e Guy Wilks, terzo. Ancora sfortuna per il sanmarinese Mirco Baldacci, relegato in sesta posizione da una serie di forature dopo essere stato lungamente al comando. Nel precedente rally dell'Acropoli, poi vinto dalla Ignis di Wilks, Baldacci si era dovuto fermare quando era in testa. Completa lo strapotere Suzuki in Turchia il piazzamento dell'estone Urmo Aava, quinto assoluto con la Ignis modello 2003. Gli equipaggi Suzuki in Turchia Per Gunnar Andersson (S)-jonas Andersson (S) Il giovane svedese ha impressionato per l'abilità con la quale ha incrementato progressivamente il suo ritmo senza mai prendere rischi. La sua strategia ha funzionato alla perfezione ed in questo è stata assecondata dall'affidabilità mostrata dalla Ignis nonostante le difficili condizioni di gara. P-g è passato in testa all'inizio della terza tappa per non essere più ripreso, nonostante un problema al cambio, rimasto bloccato in terza marcia nella penultima speciale. "Sono molto felice di aver vinto e aver portato la vettura intatta al traguardo e sono contento anche di essere riuscito ad andare veloce, ma la mia priorità era arrivare e prendere punti. In questo mi ha molto aiutato l'affidabilità della Ignis, ancora una volta perfetta. Adesso guardo con fiducia al rally di Finlandia, sempre favorevole a noi piloti scandinavi...". Kosti Katajamaki (Sf)-timo Alanne (Sf) Vincitore Jwrc della passata edizione del rally di Turchia, il finlandese dagli occhi di ghiaccio è stato costantemente nelle posizioni di vertice, ma la sua corsa è stata rallentata come quella di Baldacci dalle forature. Soprattutto nella seconda tappa. Il secondo posto conclusivo è un premio alla sua caparbietà e alla competitività della Ignis: "E' un rally duro e selettivo e sono felice di aver concluso. Mi rincresce ovviamente non aver vinto ma questo, davvero, è un rally imprevedibile, dove arrivare al traguardo è già un successo. Noi della Suzuki siamo stati bersagliati dalle forature ma questo non ci ha impedito di ottenere un fantastico risultato di squadra". Guy Wilks (Gb)-phil Pugh (Gb) Guy ha vinto all'Acropoli e in Turchia ha fatto sfoggio della sua guida "pulita", portando la Ignis affidatagli al terzo posto finale, risultato che gli vale il secondo posto nella classifica generale del Mondiale Junior, primo fra i piloti Suzuki, e nonostante un'uscita di strada nella Superspeciale del venerdì, causata dalla polvere sollevata dalla vettura che lo precedeva. Altri due minuti il britannico li ha persi poi per strada in seguito a piccoli inconvenienti: "Dopo i problemi che ho avuto essere sul podio è una gran cosa. Voglio ringraziare i meccanici per tutto il lavoro che hanno fatto nel mettere a posto la mia Ignis dopo l'uscita nella Superspeciale". Mirco Baldacci (Rsm)-giovanni Bernacchini (I) Baldacci aveva già dimostrato di essere a suo agio sui percorsi più difficili all'Acropoli, dove era al comando quando è stato costretto a fermarsi, e si è confermato in Turchia. Scattato immediatamente al comando, vi è rimasto, mostrando di essere l'uomo da battere. Alla fine una foratura gli ha fatto perdere tre minuti e un'altra gli è costata ancora qualche posizione in classifica. Un sesto posto, il suo, che non rispecchia il valore messo in campo: "E' amaro perdere la possibilità di vincere per una cosa stupida come le forature. L'unica consolazione è che ho dimostrato di essere in grado di vincere e di poter portare a casa parecchi punti. La fortuna, prima o poi, deve girare!". Urmo Aava (Ee)-kuldar Sikk (Ee) Nonostante forature e una penalità per anticipo a un controllo orario, Aava ha saputo stare "lontano dai guai", come da sua stessa ammissione, portando all'arrivo l'unica Ignis modello 2003 schierata: "E' uno dei rally più duri che io ricordi e sono davvero soddisfatto di aver finito. La chiave di tutto è stato evitare guai". |
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Robassomero, 30 giugno 2004 - È un vero e proprio dominio, quello messo in mostra dalla Suzuki nella terza prova del Mondiale Rally Junior, disputata in Turchia su fondi particolarmente "distruttivi" per le macchine e con temperature così elevate da aver messo in difficoltà non solo i mezzi ma anche gli equipaggi. Solo otto tra le venti vetture iscritte al Jwrc hanno visto il traguardo e cinque sono Suzuki! Le Ignis Super1600 sono sempre state al comando della gara e lo svedese Per-gunnar Andersson ha conquistato un brillante successo davanti ai compagni di colori Kosti Katajamaki, secondo, e Guy Wilks, terzo. Ancora sfortuna per il sanmarinese Mirco Baldacci, relegato in sesta posizione da una serie di forature dopo essere stato lungamente al comando. Nel precedente rally dell'Acropoli, poi vinto dalla Ignis di Wilks, Baldacci si era dovuto fermare quando era in testa. Completa lo strapotere Suzuki in Turchia il piazzamento dell'estone Urmo Aava, quinto assoluto con la Ignis modello 2003. Gli equipaggi Suzuki in Turchia Per Gunnar Andersson (S)-jonas Andersson (S) Il giovane svedese ha impressionato per l'abilità con la quale ha incrementato progressivamente il suo ritmo senza mai prendere rischi. La sua strategia ha funzionato alla perfezione ed in questo è stata assecondata dall'affidabilità mostrata dalla Ignis nonostante le difficili condizioni di gara. P-g è passato in testa all'inizio della terza tappa per non essere più ripreso, nonostante un problema al cambio, rimasto bloccato in terza marcia nella penultima speciale. "Sono molto felice di aver vinto e aver portato la vettura intatta al traguardo e sono contento anche di essere riuscito ad andare veloce, ma la mia priorità era arrivare e prendere punti. In questo mi ha molto aiutato l'affidabilità della Ignis, ancora una volta perfetta. Adesso guardo con fiducia al rally di Finlandia, sempre favorevole a noi piloti scandinavi...". Kosti Katajamaki (Sf)-timo Alanne (Sf) Vincitore Jwrc della passata edizione del rally di Turchia, il finlandese dagli occhi di ghiaccio è stato costantemente nelle posizioni di vertice, ma la sua corsa è stata rallentata come quella di Baldacci dalle forature. Soprattutto nella seconda tappa. Il secondo posto conclusivo è un premio alla sua caparbietà e alla competitività della Ignis: "E' un rally duro e selettivo e sono felice di aver concluso. Mi rincresce ovviamente non aver vinto ma questo, davvero, è un rally imprevedibile, dove arrivare al traguardo è già un successo. Noi della Suzuki siamo stati bersagliati dalle forature ma questo non ci ha impedito di ottenere un fantastico risultato di squadra". Guy Wilks (Gb)-phil Pugh (Gb) Guy ha vinto all'Acropoli e in Turchia ha fatto sfoggio della sua guida "pulita", portando la Ignis affidatagli al terzo posto finale, risultato che gli vale il secondo posto nella classifica generale del Mondiale Junior, primo fra i piloti Suzuki, e nonostante un'uscita di strada nella Superspeciale del venerdì, causata dalla polvere sollevata dalla vettura che lo precedeva. Altri due minuti il britannico li ha persi poi per strada in seguito a piccoli inconvenienti: "Dopo i problemi che ho avuto essere sul podio è una gran cosa. Voglio ringraziare i meccanici per tutto il lavoro che hanno fatto nel mettere a posto la mia Ignis dopo l'uscita nella Superspeciale". Mirco Baldacci (Rsm)-giovanni Bernacchini (I) Baldacci aveva già dimostrato di essere a suo agio sui percorsi più difficili all'Acropoli, dove era al comando quando è stato costretto a fermarsi, e si è confermato in Turchia. Scattato immediatamente al comando, vi è rimasto, mostrando di essere l'uomo da battere. Alla fine una foratura gli ha fatto perdere tre minuti e un'altra gli è costata ancora qualche posizione in classifica. Un sesto posto, il suo, che non rispecchia il valore messo in campo: "E' amaro perdere la possibilità di vincere per una cosa stupida come le forature. L'unica consolazione è che ho dimostrato di essere in grado di vincere e di poter portare a casa parecchi punti. La fortuna, prima o poi, deve girare!". Urmo Aava (Ee)-kuldar Sikk (Ee) Nonostante forature e una penalità per anticipo a un controllo orario, Aava ha saputo stare "lontano dai guai", come da sua stessa ammissione, portando all'arrivo l'unica Ignis modello 2003 schierata: "E' uno dei rally più duri che io ricordi e sono davvero soddisfatto di aver finito. La chiave di tutto è stato evitare guai". |
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Robassomero, 30 giugno 2004 - È un vero e proprio dominio, quello messo in mostra dalla Suzuki nella terza prova del Mondiale Rally Junior, disputata in Turchia su fondi particolarmente "distruttivi" per le macchine e con temperature così elevate da aver messo in difficoltà non solo i mezzi ma anche gli equipaggi. Solo otto tra le venti vetture iscritte al Jwrc hanno visto il traguardo e cinque sono Suzuki! Le Ignis Super1600 sono sempre state al comando della gara e lo svedese Per-gunnar Andersson ha conquistato un brillante successo davanti ai compagni di colori Kosti Katajamaki, secondo, e Guy Wilks, terzo. Ancora sfortuna per il sanmarinese Mirco Baldacci, relegato in sesta posizione da una serie di forature dopo essere stato lungamente al comando. Nel precedente rally dell'Acropoli, poi vinto dalla Ignis di Wilks, Baldacci si era dovuto fermare quando era in testa. Completa lo strapotere Suzuki in Turchia il piazzamento dell'estone Urmo Aava, quinto assoluto con la Ignis modello 2003. Gli equipaggi Suzuki in Turchia Per Gunnar Andersson (S)-jonas Andersson (S) Il giovane svedese ha impressionato per l'abilità con la quale ha incrementato progressivamente il suo ritmo senza mai prendere rischi. La sua strategia ha funzionato alla perfezione ed in questo è stata assecondata dall'affidabilità mostrata dalla Ignis nonostante le difficili condizioni di gara. P-g è passato in testa all'inizio della terza tappa per non essere più ripreso, nonostante un problema al cambio, rimasto bloccato in terza marcia nella penultima speciale. "Sono molto felice di aver vinto e aver portato la vettura intatta al traguardo e sono contento anche di essere riuscito ad andare veloce, ma la mia priorità era arrivare e prendere punti. In questo mi ha molto aiutato l'affidabilità della Ignis, ancora una volta perfetta. Adesso guardo con fiducia al rally di Finlandia, sempre favorevole a noi piloti scandinavi...". Kosti Katajamaki (Sf)-timo Alanne (Sf) Vincitore Jwrc della passata edizione del rally di Turchia, il finlandese dagli occhi di ghiaccio è stato costantemente nelle posizioni di vertice, ma la sua corsa è stata rallentata come quella di Baldacci dalle forature. Soprattutto nella seconda tappa. Il secondo posto conclusivo è un premio alla sua caparbietà e alla competitività della Ignis: "E' un rally duro e selettivo e sono felice di aver concluso. Mi rincresce ovviamente non aver vinto ma questo, davvero, è un rally imprevedibile, dove arrivare al traguardo è già un successo. Noi della Suzuki siamo stati bersagliati dalle forature ma questo non ci ha impedito di ottenere un fantastico risultato di squadra". Guy Wilks (Gb)-phil Pugh (Gb) Guy ha vinto all'Acropoli e in Turchia ha fatto sfoggio della sua guida "pulita", portando la Ignis affidatagli al terzo posto finale, risultato che gli vale il secondo posto nella classifica generale del Mondiale Junior, primo fra i piloti Suzuki, e nonostante un'uscita di strada nella Superspeciale del venerdì, causata dalla polvere sollevata dalla vettura che lo precedeva. Altri due minuti il britannico li ha persi poi per strada in seguito a piccoli inconvenienti: "Dopo i problemi che ho avuto essere sul podio è una gran cosa. Voglio ringraziare i meccanici per tutto il lavoro che hanno fatto nel mettere a posto la mia Ignis dopo l'uscita nella Superspeciale". Mirco Baldacci (Rsm)-giovanni Bernacchini (I) Baldacci aveva già dimostrato di essere a suo agio sui percorsi più difficili all'Acropoli, dove era al comando quando è stato costretto a fermarsi, e si è confermato in Turchia. Scattato immediatamente al comando, vi è rimasto, mostrando di essere l'uomo da battere. Alla fine una foratura gli ha fatto perdere tre minuti e un'altra gli è costata ancora qualche posizione in classifica. Un sesto posto, il suo, che non rispecchia il valore messo in campo: "E' amaro perdere la possibilità di vincere per una cosa stupida come le forature. L'unica consolazione è che ho dimostrato di essere in grado di vincere e di poter portare a casa parecchi punti. La fortuna, prima o poi, deve girare!". Urmo Aava (Ee)-kuldar Sikk (Ee) Nonostante forature e una penalità per anticipo a un controllo orario, Aava ha saputo stare "lontano dai guai", come da sua stessa ammissione, portando all'arrivo l'unica Ignis modello 2003 schierata: "E' uno dei rally più duri che io ricordi e sono davvero soddisfatto di aver finito. La chiave di tutto è stato evitare guai". |
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MARMOLADA: SVETTANO MOLINARI E PALUSELLI SUCCESSO DELLA TRASLAVAL IN QUOTA MENTRE STEFANO BALDINI SI ALLENA PER LE OLIMPIADI |
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Trento, 30 giugno 2004 - “Tappone dolomitico” ieri nella terza giornata della Traslaval, il giro podistico della Val di Fassa. Una gara di 16 chilometri con poco dislivello, ma c’era l’altitudine di 2000 metri a condizionare le prestazioni dei 400 runners che stanno animando la manifestazione giunta alla sesta edizione. Negli ultimi due giorni la neve sulle pendici del ghiacciaio della Marmolada si è sciolta, vanificando il lavoro degli organizzatori che cinque giorni fa hanno dovuto utilizzare anche uno spazzaneve per fare la traccia del percorso ai bordi del lago della Fedaia. In programma tre giri di cinque chilometri intorno al lago alpino, poi uno strappo di un chilometro fino al rifugio Cima Undici che ha messo in crisi più d’un concorrente. Temperatura decisamente frizzante al via, poco sopra i 10 gradi, col sole che poi ha scaldato l’aria di una gara che si è risolta negli ultimi chilometri. Al via si formava subito un gruppetto con tutti i migliori in gara e con Ettore Girardi a marcare stretto il bergamasco Massimiliano Ronca, il quale nella classifica generale era a ridosso del leader. Il classico tapppone del martedì vede spesso al via anche atleti in gara per una sola tappa e così si è presentato anche Antonio Molinari, ex campione del mondo ed europeo di corsa in montagna ed al rientro alle corse dopo un lungo periodo di assenza. Con lui anche il veloce Gil Pintarelli e l’azzurra di sci di fondo “lunghe distanze”, vincitrice della Coppa del Mondo, Cristina Paluselli che ogni tanto, messi gli sci a riposo, si cimenta anche in gare podistiche. Ovvio che Molinari, senza la fatica delle due tappe precedenti sulle spalle, partiva col favore del pronostico. Nel gruppetto dei migliori si sono visti, oltre a Molinari e Pintarelli, anche Ronca, Pinamonti, Girardi, Conti, Piller e Campestrin. Il ritmo imposto era subito elevato e così il drappello di testa ha subito staccato il resto del gruppo. Stessa situazione nella gara femminile con Cristina Paluselli che è volata via dal controllo delle protagoniste della Traslaval, Mara Dellavecchia e Tessa Caimi. Nei primi due giri la gara di testa non subiva scossoni, poi quando la campana suonava l’ultimo giro Antonio Molinari ha inserito la marcia giusta ed ha allungato sensibilmente su tutti. Ovvio che Girardi & C. Non rispondevano alla provocazione pensando sicuramente alla classifica generale ed alle altre due tappe a venire. L’unico che reagiva era Gil Pintarelli, ma il ritmo di Molinari era troppo elevato. Molinari così tagliava il traguardo da solo col tempo di 52’45” staccando Pintarelli di 18”. Girardi, atleta tipico da corsa in montagna, non riusciva a controllare specie nel finale il suo maggior avversario, Massimiliano Ronca, che andava a piazzarsi terzo, ma soprattutto con un distacco tale da balzare al comando della graduatoria Traslaval dopo tre tappe. In ripresa anche Pinamonti che si è classificato quarto davanti a Girardi. Cristina Paluselli si assicurava invece la vittoria tra le donne, con Mara Dellavecchia che senza forzare si piazzava seconda consolidando ulteriormente la sua leadership nella generale. Negli ultimi chilometri si sbarazzava anche delle compagne di gara Paola Vignani e Melissa Peretti (vincitrice della Traslaval 2002). E proprio nell’ultima salita la milanese Tessa Caimi aveva uno scatto d’orgoglio e agguantava il quarto posto. Dopo tre tappe la Dellavecchia comanda la generale con oltre 3’ sulla Caimi e oltre 6’ sulla Vignani. Mimetizzato fra i partecipanti abbiamo notato anche l’azzurro Stefano Baldini che in questi giorni si sta allenando a Predazzo. Baldini ha percorso ben 8 giri intorno al lago della Fedaia come preparazione dell’impegno olimpico. Baldini era seguito (in bici) dall’allenatore azzurro Lucio Gigliotti. Domani la Traslaval osserva un giorno di riposo, riprenderà giovedì con la quarta tappa a Campestrin. Classifica 3.A tappa – Marmolada 1) Molinari Antonio (Atletica Trento) 0.52.45; 2) Pintarelli Gil 0.53.03; 3) Ronca Massimiliano (La Recastello) 0.53.19; 4) Pinamonti Adriano (Atl.valli di Non e Sole) 0.53.25; 5) Girardi Ettore (Atletica Trento) 0.53.58; 6) Rosso Marco (Atletica Trento) 0.54.37; 7) Conti Alberto (Pol. Pagnona) 0.54.46; 8) Piller Sergio (Cus Parma) 0.54.48; 9) Campestrin Cristiano (Gs Valsugana) 0.54.52; 10) Toniolo Mauro (Runners Valbossa) 0.55.26. Femminile: 1) Paluselli Cristina 1.05.06; 2) Dellavecchia Mara (Gp Oleggio 2000) 1.07.11; 3) Vignani Paola (Alpea Sarmas) 1.08.23; 4) Caimi Tessa (Atletica Ambrosiana) 1.08.38; 5) Peretti Melissa 1.08.57; 6) Freda Monica (Gs Pasta Granarolo) 1.09.27; 7) Cappellini Adelaide (Atletica Desenzano) 1.09.45; 8) Passera Cinzia (Runners Valbossa) 1.10.23; 9) Merlini Antonietta (Avis San Benedetto) 1.11.04; 10) Gnech Evelina (Atl. Fiori Barp) 1.12.21. Situazione Traslaval dopo 3 tappe: 1) Ronca Massimiliano (La Recastello) tempo totale 2.16.51; 2) Girardi Ettore (Atletica Trento) 2.17.15; 3) Pinamonti Adriano (Atl.valli di Non e Sole) 2.18.30. Femminile: 1) Dellavecchia Mara (Gp Oleggio 2000) 2.54.27; 2) Caimi Tessa (Atletica Ambrosiana) 2.57.54; 3) Vignani Paola (Alpea Sarmas) 3.02.49. |
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MARMOLADA: SVETTANO MOLINARI E PALUSELLI SUCCESSO DELLA TRASLAVAL IN QUOTA MENTRE STEFANO BALDINI SI ALLENA PER LE OLIMPIADI |
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Trento, 30 giugno 2004 - “Tappone dolomitico” ieri nella terza giornata della Traslaval, il giro podistico della Val di Fassa. Una gara di 16 chilometri con poco dislivello, ma c’era l’altitudine di 2000 metri a condizionare le prestazioni dei 400 runners che stanno animando la manifestazione giunta alla sesta edizione. Negli ultimi due giorni la neve sulle pendici del ghiacciaio della Marmolada si è sciolta, vanificando il lavoro degli organizzatori che cinque giorni fa hanno dovuto utilizzare anche uno spazzaneve per fare la traccia del percorso ai bordi del lago della Fedaia. In programma tre giri di cinque chilometri intorno al lago alpino, poi uno strappo di un chilometro fino al rifugio Cima Undici che ha messo in crisi più d’un concorrente. Temperatura decisamente frizzante al via, poco sopra i 10 gradi, col sole che poi ha scaldato l’aria di una gara che si è risolta negli ultimi chilometri. Al via si formava subito un gruppetto con tutti i migliori in gara e con Ettore Girardi a marcare stretto il bergamasco Massimiliano Ronca, il quale nella classifica generale era a ridosso del leader. Il classico tapppone del martedì vede spesso al via anche atleti in gara per una sola tappa e così si è presentato anche Antonio Molinari, ex campione del mondo ed europeo di corsa in montagna ed al rientro alle corse dopo un lungo periodo di assenza. Con lui anche il veloce Gil Pintarelli e l’azzurra di sci di fondo “lunghe distanze”, vincitrice della Coppa del Mondo, Cristina Paluselli che ogni tanto, messi gli sci a riposo, si cimenta anche in gare podistiche. Ovvio che Molinari, senza la fatica delle due tappe precedenti sulle spalle, partiva col favore del pronostico. Nel gruppetto dei migliori si sono visti, oltre a Molinari e Pintarelli, anche Ronca, Pinamonti, Girardi, Conti, Piller e Campestrin. Il ritmo imposto era subito elevato e così il drappello di testa ha subito staccato il resto del gruppo. Stessa situazione nella gara femminile con Cristina Paluselli che è volata via dal controllo delle protagoniste della Traslaval, Mara Dellavecchia e Tessa Caimi. Nei primi due giri la gara di testa non subiva scossoni, poi quando la campana suonava l’ultimo giro Antonio Molinari ha inserito la marcia giusta ed ha allungato sensibilmente su tutti. Ovvio che Girardi & C. Non rispondevano alla provocazione pensando sicuramente alla classifica generale ed alle altre due tappe a venire. L’unico che reagiva era Gil Pintarelli, ma il ritmo di Molinari era troppo elevato. Molinari così tagliava il traguardo da solo col tempo di 52’45” staccando Pintarelli di 18”. Girardi, atleta tipico da corsa in montagna, non riusciva a controllare specie nel finale il suo maggior avversario, Massimiliano Ronca, che andava a piazzarsi terzo, ma soprattutto con un distacco tale da balzare al comando della graduatoria Traslaval dopo tre tappe. In ripresa anche Pinamonti che si è classificato quarto davanti a Girardi. Cristina Paluselli si assicurava invece la vittoria tra le donne, con Mara Dellavecchia che senza forzare si piazzava seconda consolidando ulteriormente la sua leadership nella generale. Negli ultimi chilometri si sbarazzava anche delle compagne di gara Paola Vignani e Melissa Peretti (vincitrice della Traslaval 2002). E proprio nell’ultima salita la milanese Tessa Caimi aveva uno scatto d’orgoglio e agguantava il quarto posto. Dopo tre tappe la Dellavecchia comanda la generale con oltre 3’ sulla Caimi e oltre 6’ sulla Vignani. Mimetizzato fra i partecipanti abbiamo notato anche l’azzurro Stefano Baldini che in questi giorni si sta allenando a Predazzo. Baldini ha percorso ben 8 giri intorno al lago della Fedaia come preparazione dell’impegno olimpico. Baldini era seguito (in bici) dall’allenatore azzurro Lucio Gigliotti. Domani la Traslaval osserva un giorno di riposo, riprenderà giovedì con la quarta tappa a Campestrin. Classifica 3.A tappa – Marmolada 1) Molinari Antonio (Atletica Trento) 0.52.45; 2) Pintarelli Gil 0.53.03; 3) Ronca Massimiliano (La Recastello) 0.53.19; 4) Pinamonti Adriano (Atl.valli di Non e Sole) 0.53.25; 5) Girardi Ettore (Atletica Trento) 0.53.58; 6) Rosso Marco (Atletica Trento) 0.54.37; 7) Conti Alberto (Pol. Pagnona) 0.54.46; 8) Piller Sergio (Cus Parma) 0.54.48; 9) Campestrin Cristiano (Gs Valsugana) 0.54.52; 10) Toniolo Mauro (Runners Valbossa) 0.55.26. Femminile: 1) Paluselli Cristina 1.05.06; 2) Dellavecchia Mara (Gp Oleggio 2000) 1.07.11; 3) Vignani Paola (Alpea Sarmas) 1.08.23; 4) Caimi Tessa (Atletica Ambrosiana) 1.08.38; 5) Peretti Melissa 1.08.57; 6) Freda Monica (Gs Pasta Granarolo) 1.09.27; 7) Cappellini Adelaide (Atletica Desenzano) 1.09.45; 8) Passera Cinzia (Runners Valbossa) 1.10.23; 9) Merlini Antonietta (Avis San Benedetto) 1.11.04; 10) Gnech Evelina (Atl. Fiori Barp) 1.12.21. Situazione Traslaval dopo 3 tappe: 1) Ronca Massimiliano (La Recastello) tempo totale 2.16.51; 2) Girardi Ettore (Atletica Trento) 2.17.15; 3) Pinamonti Adriano (Atl.valli di Non e Sole) 2.18.30. Femminile: 1) Dellavecchia Mara (Gp Oleggio 2000) 2.54.27; 2) Caimi Tessa (Atletica Ambrosiana) 2.57.54; 3) Vignani Paola (Alpea Sarmas) 3.02.49. |
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MARMOLADA: SVETTANO MOLINARI E PALUSELLI SUCCESSO DELLA TRASLAVAL IN QUOTA MENTRE STEFANO BALDINI SI ALLENA PER LE OLIMPIADI |
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Trento, 30 giugno 2004 - “Tappone dolomitico” ieri nella terza giornata della Traslaval, il giro podistico della Val di Fassa. Una gara di 16 chilometri con poco dislivello, ma c’era l’altitudine di 2000 metri a condizionare le prestazioni dei 400 runners che stanno animando la manifestazione giunta alla sesta edizione. Negli ultimi due giorni la neve sulle pendici del ghiacciaio della Marmolada si è sciolta, vanificando il lavoro degli organizzatori che cinque giorni fa hanno dovuto utilizzare anche uno spazzaneve per fare la traccia del percorso ai bordi del lago della Fedaia. In programma tre giri di cinque chilometri intorno al lago alpino, poi uno strappo di un chilometro fino al rifugio Cima Undici che ha messo in crisi più d’un concorrente. Temperatura decisamente frizzante al via, poco sopra i 10 gradi, col sole che poi ha scaldato l’aria di una gara che si è risolta negli ultimi chilometri. Al via si formava subito un gruppetto con tutti i migliori in gara e con Ettore Girardi a marcare stretto il bergamasco Massimiliano Ronca, il quale nella classifica generale era a ridosso del leader. Il classico tapppone del martedì vede spesso al via anche atleti in gara per una sola tappa e così si è presentato anche Antonio Molinari, ex campione del mondo ed europeo di corsa in montagna ed al rientro alle corse dopo un lungo periodo di assenza. Con lui anche il veloce Gil Pintarelli e l’azzurra di sci di fondo “lunghe distanze”, vincitrice della Coppa del Mondo, Cristina Paluselli che ogni tanto, messi gli sci a riposo, si cimenta anche in gare podistiche. Ovvio che Molinari, senza la fatica delle due tappe precedenti sulle spalle, partiva col favore del pronostico. Nel gruppetto dei migliori si sono visti, oltre a Molinari e Pintarelli, anche Ronca, Pinamonti, Girardi, Conti, Piller e Campestrin. Il ritmo imposto era subito elevato e così il drappello di testa ha subito staccato il resto del gruppo. Stessa situazione nella gara femminile con Cristina Paluselli che è volata via dal controllo delle protagoniste della Traslaval, Mara Dellavecchia e Tessa Caimi. Nei primi due giri la gara di testa non subiva scossoni, poi quando la campana suonava l’ultimo giro Antonio Molinari ha inserito la marcia giusta ed ha allungato sensibilmente su tutti. Ovvio che Girardi & C. Non rispondevano alla provocazione pensando sicuramente alla classifica generale ed alle altre due tappe a venire. L’unico che reagiva era Gil Pintarelli, ma il ritmo di Molinari era troppo elevato. Molinari così tagliava il traguardo da solo col tempo di 52’45” staccando Pintarelli di 18”. Girardi, atleta tipico da corsa in montagna, non riusciva a controllare specie nel finale il suo maggior avversario, Massimiliano Ronca, che andava a piazzarsi terzo, ma soprattutto con un distacco tale da balzare al comando della graduatoria Traslaval dopo tre tappe. In ripresa anche Pinamonti che si è classificato quarto davanti a Girardi. Cristina Paluselli si assicurava invece la vittoria tra le donne, con Mara Dellavecchia che senza forzare si piazzava seconda consolidando ulteriormente la sua leadership nella generale. Negli ultimi chilometri si sbarazzava anche delle compagne di gara Paola Vignani e Melissa Peretti (vincitrice della Traslaval 2002). E proprio nell’ultima salita la milanese Tessa Caimi aveva uno scatto d’orgoglio e agguantava il quarto posto. Dopo tre tappe la Dellavecchia comanda la generale con oltre 3’ sulla Caimi e oltre 6’ sulla Vignani. Mimetizzato fra i partecipanti abbiamo notato anche l’azzurro Stefano Baldini che in questi giorni si sta allenando a Predazzo. Baldini ha percorso ben 8 giri intorno al lago della Fedaia come preparazione dell’impegno olimpico. Baldini era seguito (in bici) dall’allenatore azzurro Lucio Gigliotti. Domani la Traslaval osserva un giorno di riposo, riprenderà giovedì con la quarta tappa a Campestrin. Classifica 3.A tappa – Marmolada 1) Molinari Antonio (Atletica Trento) 0.52.45; 2) Pintarelli Gil 0.53.03; 3) Ronca Massimiliano (La Recastello) 0.53.19; 4) Pinamonti Adriano (Atl.valli di Non e Sole) 0.53.25; 5) Girardi Ettore (Atletica Trento) 0.53.58; 6) Rosso Marco (Atletica Trento) 0.54.37; 7) Conti Alberto (Pol. Pagnona) 0.54.46; 8) Piller Sergio (Cus Parma) 0.54.48; 9) Campestrin Cristiano (Gs Valsugana) 0.54.52; 10) Toniolo Mauro (Runners Valbossa) 0.55.26. Femminile: 1) Paluselli Cristina 1.05.06; 2) Dellavecchia Mara (Gp Oleggio 2000) 1.07.11; 3) Vignani Paola (Alpea Sarmas) 1.08.23; 4) Caimi Tessa (Atletica Ambrosiana) 1.08.38; 5) Peretti Melissa 1.08.57; 6) Freda Monica (Gs Pasta Granarolo) 1.09.27; 7) Cappellini Adelaide (Atletica Desenzano) 1.09.45; 8) Passera Cinzia (Runners Valbossa) 1.10.23; 9) Merlini Antonietta (Avis San Benedetto) 1.11.04; 10) Gnech Evelina (Atl. Fiori Barp) 1.12.21. Situazione Traslaval dopo 3 tappe: 1) Ronca Massimiliano (La Recastello) tempo totale 2.16.51; 2) Girardi Ettore (Atletica Trento) 2.17.15; 3) Pinamonti Adriano (Atl.valli di Non e Sole) 2.18.30. Femminile: 1) Dellavecchia Mara (Gp Oleggio 2000) 2.54.27; 2) Caimi Tessa (Atletica Ambrosiana) 2.57.54; 3) Vignani Paola (Alpea Sarmas) 3.02.49. |
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Trento, 30 giugno 2004 - “Tappone dolomitico” ieri nella terza giornata della Traslaval, il giro podistico della Val di Fassa. Una gara di 16 chilometri con poco dislivello, ma c’era l’altitudine di 2000 metri a condizionare le prestazioni dei 400 runners che stanno animando la manifestazione giunta alla sesta edizione. Negli ultimi due giorni la neve sulle pendici del ghiacciaio della Marmolada si è sciolta, vanificando il lavoro degli organizzatori che cinque giorni fa hanno dovuto utilizzare anche uno spazzaneve per fare la traccia del percorso ai bordi del lago della Fedaia. In programma tre giri di cinque chilometri intorno al lago alpino, poi uno strappo di un chilometro fino al rifugio Cima Undici che ha messo in crisi più d’un concorrente. Temperatura decisamente frizzante al via, poco sopra i 10 gradi, col sole che poi ha scaldato l’aria di una gara che si è risolta negli ultimi chilometri. Al via si formava subito un gruppetto con tutti i migliori in gara e con Ettore Girardi a marcare stretto il bergamasco Massimiliano Ronca, il quale nella classifica generale era a ridosso del leader. Il classico tapppone del martedì vede spesso al via anche atleti in gara per una sola tappa e così si è presentato anche Antonio Molinari, ex campione del mondo ed europeo di corsa in montagna ed al rientro alle corse dopo un lungo periodo di assenza. Con lui anche il veloce Gil Pintarelli e l’azzurra di sci di fondo “lunghe distanze”, vincitrice della Coppa del Mondo, Cristina Paluselli che ogni tanto, messi gli sci a riposo, si cimenta anche in gare podistiche. Ovvio che Molinari, senza la fatica delle due tappe precedenti sulle spalle, partiva col favore del pronostico. Nel gruppetto dei migliori si sono visti, oltre a Molinari e Pintarelli, anche Ronca, Pinamonti, Girardi, Conti, Piller e Campestrin. Il ritmo imposto era subito elevato e così il drappello di testa ha subito staccato il resto del gruppo. Stessa situazione nella gara femminile con Cristina Paluselli che è volata via dal controllo delle protagoniste della Traslaval, Mara Dellavecchia e Tessa Caimi. Nei primi due giri la gara di testa non subiva scossoni, poi quando la campana suonava l’ultimo giro Antonio Molinari ha inserito la marcia giusta ed ha allungato sensibilmente su tutti. Ovvio che Girardi & C. Non rispondevano alla provocazione pensando sicuramente alla classifica generale ed alle altre due tappe a venire. L’unico che reagiva era Gil Pintarelli, ma il ritmo di Molinari era troppo elevato. Molinari così tagliava il traguardo da solo col tempo di 52’45” staccando Pintarelli di 18”. Girardi, atleta tipico da corsa in montagna, non riusciva a controllare specie nel finale il suo maggior avversario, Massimiliano Ronca, che andava a piazzarsi terzo, ma soprattutto con un distacco tale da balzare al comando della graduatoria Traslaval dopo tre tappe. In ripresa anche Pinamonti che si è classificato quarto davanti a Girardi. Cristina Paluselli si assicurava invece la vittoria tra le donne, con Mara Dellavecchia che senza forzare si piazzava seconda consolidando ulteriormente la sua leadership nella generale. Negli ultimi chilometri si sbarazzava anche delle compagne di gara Paola Vignani e Melissa Peretti (vincitrice della Traslaval 2002). E proprio nell’ultima salita la milanese Tessa Caimi aveva uno scatto d’orgoglio e agguantava il quarto posto. Dopo tre tappe la Dellavecchia comanda la generale con oltre 3’ sulla Caimi e oltre 6’ sulla Vignani. Mimetizzato fra i partecipanti abbiamo notato anche l’azzurro Stefano Baldini che in questi giorni si sta allenando a Predazzo. Baldini ha percorso ben 8 giri intorno al lago della Fedaia come preparazione dell’impegno olimpico. Baldini era seguito (in bici) dall’allenatore azzurro Lucio Gigliotti. Domani la Traslaval osserva un giorno di riposo, riprenderà giovedì con la quarta tappa a Campestrin. Classifica 3.A tappa – Marmolada 1) Molinari Antonio (Atletica Trento) 0.52.45; 2) Pintarelli Gil 0.53.03; 3) Ronca Massimiliano (La Recastello) 0.53.19; 4) Pinamonti Adriano (Atl.valli di Non e Sole) 0.53.25; 5) Girardi Ettore (Atletica Trento) 0.53.58; 6) Rosso Marco (Atletica Trento) 0.54.37; 7) Conti Alberto (Pol. Pagnona) 0.54.46; 8) Piller Sergio (Cus Parma) 0.54.48; 9) Campestrin Cristiano (Gs Valsugana) 0.54.52; 10) Toniolo Mauro (Runners Valbossa) 0.55.26. Femminile: 1) Paluselli Cristina 1.05.06; 2) Dellavecchia Mara (Gp Oleggio 2000) 1.07.11; 3) Vignani Paola (Alpea Sarmas) 1.08.23; 4) Caimi Tessa (Atletica Ambrosiana) 1.08.38; 5) Peretti Melissa 1.08.57; 6) Freda Monica (Gs Pasta Granarolo) 1.09.27; 7) Cappellini Adelaide (Atletica Desenzano) 1.09.45; 8) Passera Cinzia (Runners Valbossa) 1.10.23; 9) Merlini Antonietta (Avis San Benedetto) 1.11.04; 10) Gnech Evelina (Atl. Fiori Barp) 1.12.21. Situazione Traslaval dopo 3 tappe: 1) Ronca Massimiliano (La Recastello) tempo totale 2.16.51; 2) Girardi Ettore (Atletica Trento) 2.17.15; 3) Pinamonti Adriano (Atl.valli di Non e Sole) 2.18.30. Femminile: 1) Dellavecchia Mara (Gp Oleggio 2000) 2.54.27; 2) Caimi Tessa (Atletica Ambrosiana) 2.57.54; 3) Vignani Paola (Alpea Sarmas) 3.02.49. |
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Trento, 30 giugno 2004 - “Tappone dolomitico” ieri nella terza giornata della Traslaval, il giro podistico della Val di Fassa. Una gara di 16 chilometri con poco dislivello, ma c’era l’altitudine di 2000 metri a condizionare le prestazioni dei 400 runners che stanno animando la manifestazione giunta alla sesta edizione. Negli ultimi due giorni la neve sulle pendici del ghiacciaio della Marmolada si è sciolta, vanificando il lavoro degli organizzatori che cinque giorni fa hanno dovuto utilizzare anche uno spazzaneve per fare la traccia del percorso ai bordi del lago della Fedaia. In programma tre giri di cinque chilometri intorno al lago alpino, poi uno strappo di un chilometro fino al rifugio Cima Undici che ha messo in crisi più d’un concorrente. Temperatura decisamente frizzante al via, poco sopra i 10 gradi, col sole che poi ha scaldato l’aria di una gara che si è risolta negli ultimi chilometri. Al via si formava subito un gruppetto con tutti i migliori in gara e con Ettore Girardi a marcare stretto il bergamasco Massimiliano Ronca, il quale nella classifica generale era a ridosso del leader. Il classico tapppone del martedì vede spesso al via anche atleti in gara per una sola tappa e così si è presentato anche Antonio Molinari, ex campione del mondo ed europeo di corsa in montagna ed al rientro alle corse dopo un lungo periodo di assenza. Con lui anche il veloce Gil Pintarelli e l’azzurra di sci di fondo “lunghe distanze”, vincitrice della Coppa del Mondo, Cristina Paluselli che ogni tanto, messi gli sci a riposo, si cimenta anche in gare podistiche. Ovvio che Molinari, senza la fatica delle due tappe precedenti sulle spalle, partiva col favore del pronostico. Nel gruppetto dei migliori si sono visti, oltre a Molinari e Pintarelli, anche Ronca, Pinamonti, Girardi, Conti, Piller e Campestrin. Il ritmo imposto era subito elevato e così il drappello di testa ha subito staccato il resto del gruppo. Stessa situazione nella gara femminile con Cristina Paluselli che è volata via dal controllo delle protagoniste della Traslaval, Mara Dellavecchia e Tessa Caimi. Nei primi due giri la gara di testa non subiva scossoni, poi quando la campana suonava l’ultimo giro Antonio Molinari ha inserito la marcia giusta ed ha allungato sensibilmente su tutti. Ovvio che Girardi & C. Non rispondevano alla provocazione pensando sicuramente alla classifica generale ed alle altre due tappe a venire. L’unico che reagiva era Gil Pintarelli, ma il ritmo di Molinari era troppo elevato. Molinari così tagliava il traguardo da solo col tempo di 52’45” staccando Pintarelli di 18”. Girardi, atleta tipico da corsa in montagna, non riusciva a controllare specie nel finale il suo maggior avversario, Massimiliano Ronca, che andava a piazzarsi terzo, ma soprattutto con un distacco tale da balzare al comando della graduatoria Traslaval dopo tre tappe. In ripresa anche Pinamonti che si è classificato quarto davanti a Girardi. Cristina Paluselli si assicurava invece la vittoria tra le donne, con Mara Dellavecchia che senza forzare si piazzava seconda consolidando ulteriormente la sua leadership nella generale. Negli ultimi chilometri si sbarazzava anche delle compagne di gara Paola Vignani e Melissa Peretti (vincitrice della Traslaval 2002). E proprio nell’ultima salita la milanese Tessa Caimi aveva uno scatto d’orgoglio e agguantava il quarto posto. Dopo tre tappe la Dellavecchia comanda la generale con oltre 3’ sulla Caimi e oltre 6’ sulla Vignani. Mimetizzato fra i partecipanti abbiamo notato anche l’azzurro Stefano Baldini che in questi giorni si sta allenando a Predazzo. Baldini ha percorso ben 8 giri intorno al lago della Fedaia come preparazione dell’impegno olimpico. Baldini era seguito (in bici) dall’allenatore azzurro Lucio Gigliotti. Domani la Traslaval osserva un giorno di riposo, riprenderà giovedì con la quarta tappa a Campestrin. Classifica 3.A tappa – Marmolada 1) Molinari Antonio (Atletica Trento) 0.52.45; 2) Pintarelli Gil 0.53.03; 3) Ronca Massimiliano (La Recastello) 0.53.19; 4) Pinamonti Adriano (Atl.valli di Non e Sole) 0.53.25; 5) Girardi Ettore (Atletica Trento) 0.53.58; 6) Rosso Marco (Atletica Trento) 0.54.37; 7) Conti Alberto (Pol. Pagnona) 0.54.46; 8) Piller Sergio (Cus Parma) 0.54.48; 9) Campestrin Cristiano (Gs Valsugana) 0.54.52; 10) Toniolo Mauro (Runners Valbossa) 0.55.26. Femminile: 1) Paluselli Cristina 1.05.06; 2) Dellavecchia Mara (Gp Oleggio 2000) 1.07.11; 3) Vignani Paola (Alpea Sarmas) 1.08.23; 4) Caimi Tessa (Atletica Ambrosiana) 1.08.38; 5) Peretti Melissa 1.08.57; 6) Freda Monica (Gs Pasta Granarolo) 1.09.27; 7) Cappellini Adelaide (Atletica Desenzano) 1.09.45; 8) Passera Cinzia (Runners Valbossa) 1.10.23; 9) Merlini Antonietta (Avis San Benedetto) 1.11.04; 10) Gnech Evelina (Atl. Fiori Barp) 1.12.21. Situazione Traslaval dopo 3 tappe: 1) Ronca Massimiliano (La Recastello) tempo totale 2.16.51; 2) Girardi Ettore (Atletica Trento) 2.17.15; 3) Pinamonti Adriano (Atl.valli di Non e Sole) 2.18.30. Femminile: 1) Dellavecchia Mara (Gp Oleggio 2000) 2.54.27; 2) Caimi Tessa (Atletica Ambrosiana) 2.57.54; 3) Vignani Paola (Alpea Sarmas) 3.02.49. |
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MARMOLADA: SVETTANO MOLINARI E PALUSELLI SUCCESSO DELLA TRASLAVAL IN QUOTA MENTRE STEFANO BALDINI SI ALLENA PER LE OLIMPIADI |
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Trento, 30 giugno 2004 - “Tappone dolomitico” ieri nella terza giornata della Traslaval, il giro podistico della Val di Fassa. Una gara di 16 chilometri con poco dislivello, ma c’era l’altitudine di 2000 metri a condizionare le prestazioni dei 400 runners che stanno animando la manifestazione giunta alla sesta edizione. Negli ultimi due giorni la neve sulle pendici del ghiacciaio della Marmolada si è sciolta, vanificando il lavoro degli organizzatori che cinque giorni fa hanno dovuto utilizzare anche uno spazzaneve per fare la traccia del percorso ai bordi del lago della Fedaia. In programma tre giri di cinque chilometri intorno al lago alpino, poi uno strappo di un chilometro fino al rifugio Cima Undici che ha messo in crisi più d’un concorrente. Temperatura decisamente frizzante al via, poco sopra i 10 gradi, col sole che poi ha scaldato l’aria di una gara che si è risolta negli ultimi chilometri. Al via si formava subito un gruppetto con tutti i migliori in gara e con Ettore Girardi a marcare stretto il bergamasco Massimiliano Ronca, il quale nella classifica generale era a ridosso del leader. Il classico tapppone del martedì vede spesso al via anche atleti in gara per una sola tappa e così si è presentato anche Antonio Molinari, ex campione del mondo ed europeo di corsa in montagna ed al rientro alle corse dopo un lungo periodo di assenza. Con lui anche il veloce Gil Pintarelli e l’azzurra di sci di fondo “lunghe distanze”, vincitrice della Coppa del Mondo, Cristina Paluselli che ogni tanto, messi gli sci a riposo, si cimenta anche in gare podistiche. Ovvio che Molinari, senza la fatica delle due tappe precedenti sulle spalle, partiva col favore del pronostico. Nel gruppetto dei migliori si sono visti, oltre a Molinari e Pintarelli, anche Ronca, Pinamonti, Girardi, Conti, Piller e Campestrin. Il ritmo imposto era subito elevato e così il drappello di testa ha subito staccato il resto del gruppo. Stessa situazione nella gara femminile con Cristina Paluselli che è volata via dal controllo delle protagoniste della Traslaval, Mara Dellavecchia e Tessa Caimi. Nei primi due giri la gara di testa non subiva scossoni, poi quando la campana suonava l’ultimo giro Antonio Molinari ha inserito la marcia giusta ed ha allungato sensibilmente su tutti. Ovvio che Girardi & C. Non rispondevano alla provocazione pensando sicuramente alla classifica generale ed alle altre due tappe a venire. L’unico che reagiva era Gil Pintarelli, ma il ritmo di Molinari era troppo elevato. Molinari così tagliava il traguardo da solo col tempo di 52’45” staccando Pintarelli di 18”. Girardi, atleta tipico da corsa in montagna, non riusciva a controllare specie nel finale il suo maggior avversario, Massimiliano Ronca, che andava a piazzarsi terzo, ma soprattutto con un distacco tale da balzare al comando della graduatoria Traslaval dopo tre tappe. In ripresa anche Pinamonti che si è classificato quarto davanti a Girardi. Cristina Paluselli si assicurava invece la vittoria tra le donne, con Mara Dellavecchia che senza forzare si piazzava seconda consolidando ulteriormente la sua leadership nella generale. Negli ultimi chilometri si sbarazzava anche delle compagne di gara Paola Vignani e Melissa Peretti (vincitrice della Traslaval 2002). E proprio nell’ultima salita la milanese Tessa Caimi aveva uno scatto d’orgoglio e agguantava il quarto posto. Dopo tre tappe la Dellavecchia comanda la generale con oltre 3’ sulla Caimi e oltre 6’ sulla Vignani. Mimetizzato fra i partecipanti abbiamo notato anche l’azzurro Stefano Baldini che in questi giorni si sta allenando a Predazzo. Baldini ha percorso ben 8 giri intorno al lago della Fedaia come preparazione dell’impegno olimpico. Baldini era seguito (in bici) dall’allenatore azzurro Lucio Gigliotti. Domani la Traslaval osserva un giorno di riposo, riprenderà giovedì con la quarta tappa a Campestrin. Classifica 3.A tappa – Marmolada 1) Molinari Antonio (Atletica Trento) 0.52.45; 2) Pintarelli Gil 0.53.03; 3) Ronca Massimiliano (La Recastello) 0.53.19; 4) Pinamonti Adriano (Atl.valli di Non e Sole) 0.53.25; 5) Girardi Ettore (Atletica Trento) 0.53.58; 6) Rosso Marco (Atletica Trento) 0.54.37; 7) Conti Alberto (Pol. Pagnona) 0.54.46; 8) Piller Sergio (Cus Parma) 0.54.48; 9) Campestrin Cristiano (Gs Valsugana) 0.54.52; 10) Toniolo Mauro (Runners Valbossa) 0.55.26. Femminile: 1) Paluselli Cristina 1.05.06; 2) Dellavecchia Mara (Gp Oleggio 2000) 1.07.11; 3) Vignani Paola (Alpea Sarmas) 1.08.23; 4) Caimi Tessa (Atletica Ambrosiana) 1.08.38; 5) Peretti Melissa 1.08.57; 6) Freda Monica (Gs Pasta Granarolo) 1.09.27; 7) Cappellini Adelaide (Atletica Desenzano) 1.09.45; 8) Passera Cinzia (Runners Valbossa) 1.10.23; 9) Merlini Antonietta (Avis San Benedetto) 1.11.04; 10) Gnech Evelina (Atl. Fiori Barp) 1.12.21. Situazione Traslaval dopo 3 tappe: 1) Ronca Massimiliano (La Recastello) tempo totale 2.16.51; 2) Girardi Ettore (Atletica Trento) 2.17.15; 3) Pinamonti Adriano (Atl.valli di Non e Sole) 2.18.30. Femminile: 1) Dellavecchia Mara (Gp Oleggio 2000) 2.54.27; 2) Caimi Tessa (Atletica Ambrosiana) 2.57.54; 3) Vignani Paola (Alpea Sarmas) 3.02.49. |
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