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MARTEDì
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Notiziario Marketpress di
Martedì 06 Luglio 2004 |
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UNA RELAZIONE DELLA PRESIDENZA IRLANDESE DELL'UE SOTTOLINEA I RISULTATI OTTENUTI |
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Bruxelles, 6 luglio 2004 - In una relazione appena pubblicata sui suoi sei mesi di presidenza dell'Ue, il governo irlandese ha sottolineato i risultati conseguiti nell'area della competitività e dello sviluppo. In primo luogo la relazione nota che al Vertice europeo di primavera l'Ue ha ribadito l'impegno sull'agenda di Lisbona e ha ammesso che ottenere una crescita sostenibile e creare nuovi e migliori posti di lavoro rappresentano le priorità fondamentali dell'anno a venire. La presidenza irlandese è stata in grado di ottenere un accordo per 'includere la partecipazione d'importanti attori nell'implementazione dell'agenda di Lisbona', continua il testo. Gli autori della relazione ritengono che la revisione di metà percorso dell'agenda di Lisbona sarà un'importante occasione per valutare quanto bene le riforme vengono introdotte. 'Nel corso del Vertice europeo di primavera, la presidenza irlandese ha ottenuto un accordo sui parametri per il riesame [e] ha invitato la Commissione a creare un gruppo ad alto livello per preparare un'analisi indipendente sui progressi dell'agenda di Lisbona', afferma il testo. Anche nello sviluppo dello Spazio europeo per la ricerca (Ser) sono stati registrati progressi dal gennaio 2004 e, secondo la relazione, tra i risultati fondamentali bisogna annoverare la creazione delle reti transeuropee per i trasporti e l'energia, i progressi nella realizzazione del progetto di navigazione satellitare Galileo, le nuove misure per promuovere l'imprenditorialità, e la rapida approvazione del piano d'azione per le tecnologie ambientali. Nonostante i risultati ottenuti dalla presidenza irlandese dell'Ue, restano comunque alcuni temi in sospeso che la presidenza olandese deve cercare di risolvere, come ad esempio l'accordo sul brevetto comunitario, le norme sul sostegno dell'Ue alla ricerca sulle cellule staminali di embrioni umani, un accordo soddisfacente sul sito di costruzione dell'Iter (international thermonuclear experimental reactor). |
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UNA RELAZIONE DELLA PRESIDENZA IRLANDESE DELL'UE SOTTOLINEA I RISULTATI OTTENUTI |
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Bruxelles, 6 luglio 2004 - In una relazione appena pubblicata sui suoi sei mesi di presidenza dell'Ue, il governo irlandese ha sottolineato i risultati conseguiti nell'area della competitività e dello sviluppo. In primo luogo la relazione nota che al Vertice europeo di primavera l'Ue ha ribadito l'impegno sull'agenda di Lisbona e ha ammesso che ottenere una crescita sostenibile e creare nuovi e migliori posti di lavoro rappresentano le priorità fondamentali dell'anno a venire. La presidenza irlandese è stata in grado di ottenere un accordo per 'includere la partecipazione d'importanti attori nell'implementazione dell'agenda di Lisbona', continua il testo. Gli autori della relazione ritengono che la revisione di metà percorso dell'agenda di Lisbona sarà un'importante occasione per valutare quanto bene le riforme vengono introdotte. 'Nel corso del Vertice europeo di primavera, la presidenza irlandese ha ottenuto un accordo sui parametri per il riesame [e] ha invitato la Commissione a creare un gruppo ad alto livello per preparare un'analisi indipendente sui progressi dell'agenda di Lisbona', afferma il testo. Anche nello sviluppo dello Spazio europeo per la ricerca (Ser) sono stati registrati progressi dal gennaio 2004 e, secondo la relazione, tra i risultati fondamentali bisogna annoverare la creazione delle reti transeuropee per i trasporti e l'energia, i progressi nella realizzazione del progetto di navigazione satellitare Galileo, le nuove misure per promuovere l'imprenditorialità, e la rapida approvazione del piano d'azione per le tecnologie ambientali. Nonostante i risultati ottenuti dalla presidenza irlandese dell'Ue, restano comunque alcuni temi in sospeso che la presidenza olandese deve cercare di risolvere, come ad esempio l'accordo sul brevetto comunitario, le norme sul sostegno dell'Ue alla ricerca sulle cellule staminali di embrioni umani, un accordo soddisfacente sul sito di costruzione dell'Iter (international thermonuclear experimental reactor). |
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UNA RELAZIONE DELLA PRESIDENZA IRLANDESE DELL'UE SOTTOLINEA I RISULTATI OTTENUTI |
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Bruxelles, 6 luglio 2004 - In una relazione appena pubblicata sui suoi sei mesi di presidenza dell'Ue, il governo irlandese ha sottolineato i risultati conseguiti nell'area della competitività e dello sviluppo. In primo luogo la relazione nota che al Vertice europeo di primavera l'Ue ha ribadito l'impegno sull'agenda di Lisbona e ha ammesso che ottenere una crescita sostenibile e creare nuovi e migliori posti di lavoro rappresentano le priorità fondamentali dell'anno a venire. La presidenza irlandese è stata in grado di ottenere un accordo per 'includere la partecipazione d'importanti attori nell'implementazione dell'agenda di Lisbona', continua il testo. Gli autori della relazione ritengono che la revisione di metà percorso dell'agenda di Lisbona sarà un'importante occasione per valutare quanto bene le riforme vengono introdotte. 'Nel corso del Vertice europeo di primavera, la presidenza irlandese ha ottenuto un accordo sui parametri per il riesame [e] ha invitato la Commissione a creare un gruppo ad alto livello per preparare un'analisi indipendente sui progressi dell'agenda di Lisbona', afferma il testo. Anche nello sviluppo dello Spazio europeo per la ricerca (Ser) sono stati registrati progressi dal gennaio 2004 e, secondo la relazione, tra i risultati fondamentali bisogna annoverare la creazione delle reti transeuropee per i trasporti e l'energia, i progressi nella realizzazione del progetto di navigazione satellitare Galileo, le nuove misure per promuovere l'imprenditorialità, e la rapida approvazione del piano d'azione per le tecnologie ambientali. Nonostante i risultati ottenuti dalla presidenza irlandese dell'Ue, restano comunque alcuni temi in sospeso che la presidenza olandese deve cercare di risolvere, come ad esempio l'accordo sul brevetto comunitario, le norme sul sostegno dell'Ue alla ricerca sulle cellule staminali di embrioni umani, un accordo soddisfacente sul sito di costruzione dell'Iter (international thermonuclear experimental reactor). |
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UNA RELAZIONE DELLA PRESIDENZA IRLANDESE DELL'UE SOTTOLINEA I RISULTATI OTTENUTI |
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Bruxelles, 6 luglio 2004 - In una relazione appena pubblicata sui suoi sei mesi di presidenza dell'Ue, il governo irlandese ha sottolineato i risultati conseguiti nell'area della competitività e dello sviluppo. In primo luogo la relazione nota che al Vertice europeo di primavera l'Ue ha ribadito l'impegno sull'agenda di Lisbona e ha ammesso che ottenere una crescita sostenibile e creare nuovi e migliori posti di lavoro rappresentano le priorità fondamentali dell'anno a venire. La presidenza irlandese è stata in grado di ottenere un accordo per 'includere la partecipazione d'importanti attori nell'implementazione dell'agenda di Lisbona', continua il testo. Gli autori della relazione ritengono che la revisione di metà percorso dell'agenda di Lisbona sarà un'importante occasione per valutare quanto bene le riforme vengono introdotte. 'Nel corso del Vertice europeo di primavera, la presidenza irlandese ha ottenuto un accordo sui parametri per il riesame [e] ha invitato la Commissione a creare un gruppo ad alto livello per preparare un'analisi indipendente sui progressi dell'agenda di Lisbona', afferma il testo. Anche nello sviluppo dello Spazio europeo per la ricerca (Ser) sono stati registrati progressi dal gennaio 2004 e, secondo la relazione, tra i risultati fondamentali bisogna annoverare la creazione delle reti transeuropee per i trasporti e l'energia, i progressi nella realizzazione del progetto di navigazione satellitare Galileo, le nuove misure per promuovere l'imprenditorialità, e la rapida approvazione del piano d'azione per le tecnologie ambientali. Nonostante i risultati ottenuti dalla presidenza irlandese dell'Ue, restano comunque alcuni temi in sospeso che la presidenza olandese deve cercare di risolvere, come ad esempio l'accordo sul brevetto comunitario, le norme sul sostegno dell'Ue alla ricerca sulle cellule staminali di embrioni umani, un accordo soddisfacente sul sito di costruzione dell'Iter (international thermonuclear experimental reactor). |
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Bruxelles, 6 luglio 2004 - In una relazione appena pubblicata sui suoi sei mesi di presidenza dell'Ue, il governo irlandese ha sottolineato i risultati conseguiti nell'area della competitività e dello sviluppo. In primo luogo la relazione nota che al Vertice europeo di primavera l'Ue ha ribadito l'impegno sull'agenda di Lisbona e ha ammesso che ottenere una crescita sostenibile e creare nuovi e migliori posti di lavoro rappresentano le priorità fondamentali dell'anno a venire. La presidenza irlandese è stata in grado di ottenere un accordo per 'includere la partecipazione d'importanti attori nell'implementazione dell'agenda di Lisbona', continua il testo. Gli autori della relazione ritengono che la revisione di metà percorso dell'agenda di Lisbona sarà un'importante occasione per valutare quanto bene le riforme vengono introdotte. 'Nel corso del Vertice europeo di primavera, la presidenza irlandese ha ottenuto un accordo sui parametri per il riesame [e] ha invitato la Commissione a creare un gruppo ad alto livello per preparare un'analisi indipendente sui progressi dell'agenda di Lisbona', afferma il testo. Anche nello sviluppo dello Spazio europeo per la ricerca (Ser) sono stati registrati progressi dal gennaio 2004 e, secondo la relazione, tra i risultati fondamentali bisogna annoverare la creazione delle reti transeuropee per i trasporti e l'energia, i progressi nella realizzazione del progetto di navigazione satellitare Galileo, le nuove misure per promuovere l'imprenditorialità, e la rapida approvazione del piano d'azione per le tecnologie ambientali. Nonostante i risultati ottenuti dalla presidenza irlandese dell'Ue, restano comunque alcuni temi in sospeso che la presidenza olandese deve cercare di risolvere, come ad esempio l'accordo sul brevetto comunitario, le norme sul sostegno dell'Ue alla ricerca sulle cellule staminali di embrioni umani, un accordo soddisfacente sul sito di costruzione dell'Iter (international thermonuclear experimental reactor). |
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UN WORKSHOP A BRUXELLES SUL PROGETTO COMUNITARIO I GIOVANI E L'IDENTITÀ EUROPEA |
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Bruxelles, 6 luglio 2004 - L'8 luglio si svolgerà a Bruxelles un workshop su 'orientare i ragazzi e le ragazze alla cittadinanza e all'identità europea', organizzato dal progetto 'I giovani e l'identità europea' del Quinto programma quadro (5Pq). Il progetto prevede un'indagine condotta in più località su identità e cittadinanza tra i giovani di regioni strategicamente scelte in Austria, Germania, Repubblica ceca, Regno Unito, Slovacchia e Spagna. In ogni regione il consorzio selezionerà due gruppi di giovani tra i 18 e i 24 anni, scelti a caso: il primo composto da persone con differenti basi sociali e percorsi di lavoro, l'altro da persone con livello d'istruzione superiore con un percorso di lavoro che li orienta verso l'Europa (ad esempio diritto europeo o lingue). Il team del progetto utilizzerà poi i due gruppi per confrontare i giovani 'ordinari' con quelli che hanno ragioni specifiche per essere proeuropei. Infolink: http://www.Sociology.ed.ac.uk/youth |
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UN WORKSHOP A BRUXELLES SUL PROGETTO COMUNITARIO I GIOVANI E L'IDENTITÀ EUROPEA |
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Bruxelles, 6 luglio 2004 - L'8 luglio si svolgerà a Bruxelles un workshop su 'orientare i ragazzi e le ragazze alla cittadinanza e all'identità europea', organizzato dal progetto 'I giovani e l'identità europea' del Quinto programma quadro (5Pq). Il progetto prevede un'indagine condotta in più località su identità e cittadinanza tra i giovani di regioni strategicamente scelte in Austria, Germania, Repubblica ceca, Regno Unito, Slovacchia e Spagna. In ogni regione il consorzio selezionerà due gruppi di giovani tra i 18 e i 24 anni, scelti a caso: il primo composto da persone con differenti basi sociali e percorsi di lavoro, l'altro da persone con livello d'istruzione superiore con un percorso di lavoro che li orienta verso l'Europa (ad esempio diritto europeo o lingue). Il team del progetto utilizzerà poi i due gruppi per confrontare i giovani 'ordinari' con quelli che hanno ragioni specifiche per essere proeuropei. Infolink: http://www.Sociology.ed.ac.uk/youth |
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UN WORKSHOP A BRUXELLES SUL PROGETTO COMUNITARIO I GIOVANI E L'IDENTITÀ EUROPEA |
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Bruxelles, 6 luglio 2004 - L'8 luglio si svolgerà a Bruxelles un workshop su 'orientare i ragazzi e le ragazze alla cittadinanza e all'identità europea', organizzato dal progetto 'I giovani e l'identità europea' del Quinto programma quadro (5Pq). Il progetto prevede un'indagine condotta in più località su identità e cittadinanza tra i giovani di regioni strategicamente scelte in Austria, Germania, Repubblica ceca, Regno Unito, Slovacchia e Spagna. In ogni regione il consorzio selezionerà due gruppi di giovani tra i 18 e i 24 anni, scelti a caso: il primo composto da persone con differenti basi sociali e percorsi di lavoro, l'altro da persone con livello d'istruzione superiore con un percorso di lavoro che li orienta verso l'Europa (ad esempio diritto europeo o lingue). Il team del progetto utilizzerà poi i due gruppi per confrontare i giovani 'ordinari' con quelli che hanno ragioni specifiche per essere proeuropei. Infolink: http://www.Sociology.ed.ac.uk/youth |
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UN WORKSHOP A BRUXELLES SUL PROGETTO COMUNITARIO I GIOVANI E L'IDENTITÀ EUROPEA |
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Bruxelles, 6 luglio 2004 - L'8 luglio si svolgerà a Bruxelles un workshop su 'orientare i ragazzi e le ragazze alla cittadinanza e all'identità europea', organizzato dal progetto 'I giovani e l'identità europea' del Quinto programma quadro (5Pq). Il progetto prevede un'indagine condotta in più località su identità e cittadinanza tra i giovani di regioni strategicamente scelte in Austria, Germania, Repubblica ceca, Regno Unito, Slovacchia e Spagna. In ogni regione il consorzio selezionerà due gruppi di giovani tra i 18 e i 24 anni, scelti a caso: il primo composto da persone con differenti basi sociali e percorsi di lavoro, l'altro da persone con livello d'istruzione superiore con un percorso di lavoro che li orienta verso l'Europa (ad esempio diritto europeo o lingue). Il team del progetto utilizzerà poi i due gruppi per confrontare i giovani 'ordinari' con quelli che hanno ragioni specifiche per essere proeuropei. Infolink: http://www.Sociology.ed.ac.uk/youth |
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Bruxelles, 6 luglio 2004 - L'8 luglio si svolgerà a Bruxelles un workshop su 'orientare i ragazzi e le ragazze alla cittadinanza e all'identità europea', organizzato dal progetto 'I giovani e l'identità europea' del Quinto programma quadro (5Pq). Il progetto prevede un'indagine condotta in più località su identità e cittadinanza tra i giovani di regioni strategicamente scelte in Austria, Germania, Repubblica ceca, Regno Unito, Slovacchia e Spagna. In ogni regione il consorzio selezionerà due gruppi di giovani tra i 18 e i 24 anni, scelti a caso: il primo composto da persone con differenti basi sociali e percorsi di lavoro, l'altro da persone con livello d'istruzione superiore con un percorso di lavoro che li orienta verso l'Europa (ad esempio diritto europeo o lingue). Il team del progetto utilizzerà poi i due gruppi per confrontare i giovani 'ordinari' con quelli che hanno ragioni specifiche per essere proeuropei. Infolink: http://www.Sociology.ed.ac.uk/youth |
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Bruxelles, 6 luglio 2004 - L'8 luglio si svolgerà a Bruxelles un workshop su 'orientare i ragazzi e le ragazze alla cittadinanza e all'identità europea', organizzato dal progetto 'I giovani e l'identità europea' del Quinto programma quadro (5Pq). Il progetto prevede un'indagine condotta in più località su identità e cittadinanza tra i giovani di regioni strategicamente scelte in Austria, Germania, Repubblica ceca, Regno Unito, Slovacchia e Spagna. In ogni regione il consorzio selezionerà due gruppi di giovani tra i 18 e i 24 anni, scelti a caso: il primo composto da persone con differenti basi sociali e percorsi di lavoro, l'altro da persone con livello d'istruzione superiore con un percorso di lavoro che li orienta verso l'Europa (ad esempio diritto europeo o lingue). Il team del progetto utilizzerà poi i due gruppi per confrontare i giovani 'ordinari' con quelli che hanno ragioni specifiche per essere proeuropei. Infolink: http://www.Sociology.ed.ac.uk/youth |
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CORDIS LANCIA IL SERVIZIO RICERCA E INNOVAZIONE DELLA PRESIDENZA OLANDESE DEL CONSIGLIO |
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Bruxelles, 6 luglio 2004 - Cordis, il servizio informazioni sulla Ricerca e Innovazione della Comunità, ha lanciato un nuovo servizio online che copre le attività di ricerca e innovazione della presidenza olandese dell'Unione europea (1 luglio - 31 dicembre 2004). Sviluppato in collaborazione tra le autorità olandesi responsabili della ricerca e innovazione e Cordis, il servizio informazioni online dell'Ue, il nuovo servizio offre una copertura approfondita delle ultime notizie, incluse interviste e informazioni sulle tre riunioni del Consiglio Competitività previste dall'1 al 3 luglio (informale); il 24 settembre e il 25/26 novembre 2004. Viene anche prestata particolare attenzione alle priorità di ricerca e innovazione della presidenza olandese, come ad esempio l'eccellenza nella ricerca di base, la fornitura, la qualità e la mobilità dei lavoratori nel settore conoscenza, la cooperazione europea per le infrastrutture di ricerca, la posizione delle Pmi e l'interazione tra scienza e industria. Un'ampia sezione dedicata agli avvenimenti attira l'attenzione sulle principali conferenze e riunioni destinate ad accelerare la costruzione di uno spazio europeo per la ricerca e l'innovazione. La presidenza olandese ospiterà inoltre discussioni in preparazione del Settimo programma quadro (che dovrebbe cominciare nel 2007) e i lavori per giungere a un accordo sul brevetto comunitario, e il nuovo servizio Cordis ne parlerà puntualmente. Il servizio porta alle luci della ribalta i protagonisti olandesi della ricerca e dell'innovazione, fornendo statistiche, esami di casi concreti e contatti, nonché tecnologie sfruttabili messe a punto dai partecipanti olandesi ai programmi di ricerca dell'Ue. Gli utilizzatori possono anche accedere a uno schedario completo (con una carta cliccabile) che fornisce informazioni sulle attività della rete Irc (Centri relais d'innovazione) in Olanda. Il servizio sostituisce il punto di accesso olandese nei Servizi nazionali Cordis di Ricerca e innovazione, che copre tutti gli Stati membri con sezioni sui paesi candidati e associati. Infolink: http://www.Cordis.lu/netherlands |
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CORDIS LANCIA IL SERVIZIO RICERCA E INNOVAZIONE DELLA PRESIDENZA OLANDESE DEL CONSIGLIO |
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Bruxelles, 6 luglio 2004 - Cordis, il servizio informazioni sulla Ricerca e Innovazione della Comunità, ha lanciato un nuovo servizio online che copre le attività di ricerca e innovazione della presidenza olandese dell'Unione europea (1 luglio - 31 dicembre 2004). Sviluppato in collaborazione tra le autorità olandesi responsabili della ricerca e innovazione e Cordis, il servizio informazioni online dell'Ue, il nuovo servizio offre una copertura approfondita delle ultime notizie, incluse interviste e informazioni sulle tre riunioni del Consiglio Competitività previste dall'1 al 3 luglio (informale); il 24 settembre e il 25/26 novembre 2004. Viene anche prestata particolare attenzione alle priorità di ricerca e innovazione della presidenza olandese, come ad esempio l'eccellenza nella ricerca di base, la fornitura, la qualità e la mobilità dei lavoratori nel settore conoscenza, la cooperazione europea per le infrastrutture di ricerca, la posizione delle Pmi e l'interazione tra scienza e industria. Un'ampia sezione dedicata agli avvenimenti attira l'attenzione sulle principali conferenze e riunioni destinate ad accelerare la costruzione di uno spazio europeo per la ricerca e l'innovazione. La presidenza olandese ospiterà inoltre discussioni in preparazione del Settimo programma quadro (che dovrebbe cominciare nel 2007) e i lavori per giungere a un accordo sul brevetto comunitario, e il nuovo servizio Cordis ne parlerà puntualmente. Il servizio porta alle luci della ribalta i protagonisti olandesi della ricerca e dell'innovazione, fornendo statistiche, esami di casi concreti e contatti, nonché tecnologie sfruttabili messe a punto dai partecipanti olandesi ai programmi di ricerca dell'Ue. Gli utilizzatori possono anche accedere a uno schedario completo (con una carta cliccabile) che fornisce informazioni sulle attività della rete Irc (Centri relais d'innovazione) in Olanda. Il servizio sostituisce il punto di accesso olandese nei Servizi nazionali Cordis di Ricerca e innovazione, che copre tutti gli Stati membri con sezioni sui paesi candidati e associati. Infolink: http://www.Cordis.lu/netherlands |
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Bruxelles, 6 luglio 2004 - Cordis, il servizio informazioni sulla Ricerca e Innovazione della Comunità, ha lanciato un nuovo servizio online che copre le attività di ricerca e innovazione della presidenza olandese dell'Unione europea (1 luglio - 31 dicembre 2004). Sviluppato in collaborazione tra le autorità olandesi responsabili della ricerca e innovazione e Cordis, il servizio informazioni online dell'Ue, il nuovo servizio offre una copertura approfondita delle ultime notizie, incluse interviste e informazioni sulle tre riunioni del Consiglio Competitività previste dall'1 al 3 luglio (informale); il 24 settembre e il 25/26 novembre 2004. Viene anche prestata particolare attenzione alle priorità di ricerca e innovazione della presidenza olandese, come ad esempio l'eccellenza nella ricerca di base, la fornitura, la qualità e la mobilità dei lavoratori nel settore conoscenza, la cooperazione europea per le infrastrutture di ricerca, la posizione delle Pmi e l'interazione tra scienza e industria. Un'ampia sezione dedicata agli avvenimenti attira l'attenzione sulle principali conferenze e riunioni destinate ad accelerare la costruzione di uno spazio europeo per la ricerca e l'innovazione. La presidenza olandese ospiterà inoltre discussioni in preparazione del Settimo programma quadro (che dovrebbe cominciare nel 2007) e i lavori per giungere a un accordo sul brevetto comunitario, e il nuovo servizio Cordis ne parlerà puntualmente. Il servizio porta alle luci della ribalta i protagonisti olandesi della ricerca e dell'innovazione, fornendo statistiche, esami di casi concreti e contatti, nonché tecnologie sfruttabili messe a punto dai partecipanti olandesi ai programmi di ricerca dell'Ue. Gli utilizzatori possono anche accedere a uno schedario completo (con una carta cliccabile) che fornisce informazioni sulle attività della rete Irc (Centri relais d'innovazione) in Olanda. Il servizio sostituisce il punto di accesso olandese nei Servizi nazionali Cordis di Ricerca e innovazione, che copre tutti gli Stati membri con sezioni sui paesi candidati e associati. Infolink: http://www.Cordis.lu/netherlands |
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Bruxelles, 6 luglio 2004 - Cordis, il servizio informazioni sulla Ricerca e Innovazione della Comunità, ha lanciato un nuovo servizio online che copre le attività di ricerca e innovazione della presidenza olandese dell'Unione europea (1 luglio - 31 dicembre 2004). Sviluppato in collaborazione tra le autorità olandesi responsabili della ricerca e innovazione e Cordis, il servizio informazioni online dell'Ue, il nuovo servizio offre una copertura approfondita delle ultime notizie, incluse interviste e informazioni sulle tre riunioni del Consiglio Competitività previste dall'1 al 3 luglio (informale); il 24 settembre e il 25/26 novembre 2004. Viene anche prestata particolare attenzione alle priorità di ricerca e innovazione della presidenza olandese, come ad esempio l'eccellenza nella ricerca di base, la fornitura, la qualità e la mobilità dei lavoratori nel settore conoscenza, la cooperazione europea per le infrastrutture di ricerca, la posizione delle Pmi e l'interazione tra scienza e industria. Un'ampia sezione dedicata agli avvenimenti attira l'attenzione sulle principali conferenze e riunioni destinate ad accelerare la costruzione di uno spazio europeo per la ricerca e l'innovazione. La presidenza olandese ospiterà inoltre discussioni in preparazione del Settimo programma quadro (che dovrebbe cominciare nel 2007) e i lavori per giungere a un accordo sul brevetto comunitario, e il nuovo servizio Cordis ne parlerà puntualmente. Il servizio porta alle luci della ribalta i protagonisti olandesi della ricerca e dell'innovazione, fornendo statistiche, esami di casi concreti e contatti, nonché tecnologie sfruttabili messe a punto dai partecipanti olandesi ai programmi di ricerca dell'Ue. Gli utilizzatori possono anche accedere a uno schedario completo (con una carta cliccabile) che fornisce informazioni sulle attività della rete Irc (Centri relais d'innovazione) in Olanda. Il servizio sostituisce il punto di accesso olandese nei Servizi nazionali Cordis di Ricerca e innovazione, che copre tutti gli Stati membri con sezioni sui paesi candidati e associati. Infolink: http://www.Cordis.lu/netherlands |
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Bruxelles, 6 luglio 2004 - Cordis, il servizio informazioni sulla Ricerca e Innovazione della Comunità, ha lanciato un nuovo servizio online che copre le attività di ricerca e innovazione della presidenza olandese dell'Unione europea (1 luglio - 31 dicembre 2004). Sviluppato in collaborazione tra le autorità olandesi responsabili della ricerca e innovazione e Cordis, il servizio informazioni online dell'Ue, il nuovo servizio offre una copertura approfondita delle ultime notizie, incluse interviste e informazioni sulle tre riunioni del Consiglio Competitività previste dall'1 al 3 luglio (informale); il 24 settembre e il 25/26 novembre 2004. Viene anche prestata particolare attenzione alle priorità di ricerca e innovazione della presidenza olandese, come ad esempio l'eccellenza nella ricerca di base, la fornitura, la qualità e la mobilità dei lavoratori nel settore conoscenza, la cooperazione europea per le infrastrutture di ricerca, la posizione delle Pmi e l'interazione tra scienza e industria. Un'ampia sezione dedicata agli avvenimenti attira l'attenzione sulle principali conferenze e riunioni destinate ad accelerare la costruzione di uno spazio europeo per la ricerca e l'innovazione. La presidenza olandese ospiterà inoltre discussioni in preparazione del Settimo programma quadro (che dovrebbe cominciare nel 2007) e i lavori per giungere a un accordo sul brevetto comunitario, e il nuovo servizio Cordis ne parlerà puntualmente. Il servizio porta alle luci della ribalta i protagonisti olandesi della ricerca e dell'innovazione, fornendo statistiche, esami di casi concreti e contatti, nonché tecnologie sfruttabili messe a punto dai partecipanti olandesi ai programmi di ricerca dell'Ue. Gli utilizzatori possono anche accedere a uno schedario completo (con una carta cliccabile) che fornisce informazioni sulle attività della rete Irc (Centri relais d'innovazione) in Olanda. Il servizio sostituisce il punto di accesso olandese nei Servizi nazionali Cordis di Ricerca e innovazione, che copre tutti gli Stati membri con sezioni sui paesi candidati e associati. Infolink: http://www.Cordis.lu/netherlands |
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Bruxelles, 6 luglio 2004 - Cordis, il servizio informazioni sulla Ricerca e Innovazione della Comunità, ha lanciato un nuovo servizio online che copre le attività di ricerca e innovazione della presidenza olandese dell'Unione europea (1 luglio - 31 dicembre 2004). Sviluppato in collaborazione tra le autorità olandesi responsabili della ricerca e innovazione e Cordis, il servizio informazioni online dell'Ue, il nuovo servizio offre una copertura approfondita delle ultime notizie, incluse interviste e informazioni sulle tre riunioni del Consiglio Competitività previste dall'1 al 3 luglio (informale); il 24 settembre e il 25/26 novembre 2004. Viene anche prestata particolare attenzione alle priorità di ricerca e innovazione della presidenza olandese, come ad esempio l'eccellenza nella ricerca di base, la fornitura, la qualità e la mobilità dei lavoratori nel settore conoscenza, la cooperazione europea per le infrastrutture di ricerca, la posizione delle Pmi e l'interazione tra scienza e industria. Un'ampia sezione dedicata agli avvenimenti attira l'attenzione sulle principali conferenze e riunioni destinate ad accelerare la costruzione di uno spazio europeo per la ricerca e l'innovazione. La presidenza olandese ospiterà inoltre discussioni in preparazione del Settimo programma quadro (che dovrebbe cominciare nel 2007) e i lavori per giungere a un accordo sul brevetto comunitario, e il nuovo servizio Cordis ne parlerà puntualmente. Il servizio porta alle luci della ribalta i protagonisti olandesi della ricerca e dell'innovazione, fornendo statistiche, esami di casi concreti e contatti, nonché tecnologie sfruttabili messe a punto dai partecipanti olandesi ai programmi di ricerca dell'Ue. Gli utilizzatori possono anche accedere a uno schedario completo (con una carta cliccabile) che fornisce informazioni sulle attività della rete Irc (Centri relais d'innovazione) in Olanda. Il servizio sostituisce il punto di accesso olandese nei Servizi nazionali Cordis di Ricerca e innovazione, che copre tutti gli Stati membri con sezioni sui paesi candidati e associati. Infolink: http://www.Cordis.lu/netherlands |
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FP6UK PUBBLICA UNA GUIDA PRATICA AL FINANZIAMENTO NEL CONTESTO DEL SESTO PROGRAMMA QUADRO |
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Londra, 6 luglio 2004 - Fp6uk, il servizio inglese di supporto ai partecipanti al Sesto programma quadro (6Pq) dell'Ue, ha pubblicato una guida di otto pagine al 6Pq e ai suoi meccanismi di finanziamento. ''Fp6 Is It For You?' è descritto come la prima guida veramente pratica per essere sicuri di ottenere un finanziamento nell'ambito del programma quadro dell'Ue. Destinata a coloro che partecipano per la prima volta, contiene una presentazione del 6Pq e spiega i tipi di progetto ammissibili al finanziamento 'indicando i benefici e i potenziali intralci che si possono incontrare strada facendo'. Per scaricare una copia della pubblicazione: http://fp6uk.Ost.gov.uk/page.aspx?sp=1721 |
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Londra, 6 luglio 2004 - Fp6uk, il servizio inglese di supporto ai partecipanti al Sesto programma quadro (6Pq) dell'Ue, ha pubblicato una guida di otto pagine al 6Pq e ai suoi meccanismi di finanziamento. ''Fp6 Is It For You?' è descritto come la prima guida veramente pratica per essere sicuri di ottenere un finanziamento nell'ambito del programma quadro dell'Ue. Destinata a coloro che partecipano per la prima volta, contiene una presentazione del 6Pq e spiega i tipi di progetto ammissibili al finanziamento 'indicando i benefici e i potenziali intralci che si possono incontrare strada facendo'. Per scaricare una copia della pubblicazione: http://fp6uk.Ost.gov.uk/page.aspx?sp=1721 |
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Londra, 6 luglio 2004 - Fp6uk, il servizio inglese di supporto ai partecipanti al Sesto programma quadro (6Pq) dell'Ue, ha pubblicato una guida di otto pagine al 6Pq e ai suoi meccanismi di finanziamento. ''Fp6 Is It For You?' è descritto come la prima guida veramente pratica per essere sicuri di ottenere un finanziamento nell'ambito del programma quadro dell'Ue. Destinata a coloro che partecipano per la prima volta, contiene una presentazione del 6Pq e spiega i tipi di progetto ammissibili al finanziamento 'indicando i benefici e i potenziali intralci che si possono incontrare strada facendo'. Per scaricare una copia della pubblicazione: http://fp6uk.Ost.gov.uk/page.aspx?sp=1721 |
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Londra, 6 luglio 2004 - Fp6uk, il servizio inglese di supporto ai partecipanti al Sesto programma quadro (6Pq) dell'Ue, ha pubblicato una guida di otto pagine al 6Pq e ai suoi meccanismi di finanziamento. ''Fp6 Is It For You?' è descritto come la prima guida veramente pratica per essere sicuri di ottenere un finanziamento nell'ambito del programma quadro dell'Ue. Destinata a coloro che partecipano per la prima volta, contiene una presentazione del 6Pq e spiega i tipi di progetto ammissibili al finanziamento 'indicando i benefici e i potenziali intralci che si possono incontrare strada facendo'. Per scaricare una copia della pubblicazione: http://fp6uk.Ost.gov.uk/page.aspx?sp=1721 |
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Londra, 6 luglio 2004 - Fp6uk, il servizio inglese di supporto ai partecipanti al Sesto programma quadro (6Pq) dell'Ue, ha pubblicato una guida di otto pagine al 6Pq e ai suoi meccanismi di finanziamento. ''Fp6 Is It For You?' è descritto come la prima guida veramente pratica per essere sicuri di ottenere un finanziamento nell'ambito del programma quadro dell'Ue. Destinata a coloro che partecipano per la prima volta, contiene una presentazione del 6Pq e spiega i tipi di progetto ammissibili al finanziamento 'indicando i benefici e i potenziali intralci che si possono incontrare strada facendo'. Per scaricare una copia della pubblicazione: http://fp6uk.Ost.gov.uk/page.aspx?sp=1721 |
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SECONDO LABORATORIO EURO-MEDITERRANEO STANCA: "USIAMO ANCHE L'INNOVAZIONE TECNOLOGICA PER LO SVILUPPO SOCIO-ECONOMICO DEL MEDITERRANEO" PROPOSTA UNA CONFERENZA EURO-MEDITERRANEA SULLA COOPERAZIONE NEL SETTORE DELL'ICT |
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Milano, 7 luglio 2004 - "Le tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione, l'Ict, come strumento per perseguire lo sviluppo socio-economico del Mediterraneo". È uno dei capisaldi dell'azione che Lucio Stanca, Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, sta portando avanti con il "Piano di e-Government per lo Sviluppo", in stretta collaborazione con il Ministro per gli Affari Esteri. Intervenendo al "Secondo Laboratorio Euro-mediterraneo", il Ministro Stanca ha ricordato che "anche nelle conclusioni del recente Vertice G8 di Sea Island è stato riconosciuto il ruolo che l'Ict può avere nella promozione di sistemi pubblici trasparenti e in tale ottica l'Italia ha già in atto un forte, concreto impegno nell'uso dell'Ict per la cooperazione Mediterranea". A tale proposito Stanca ha rammentato che proprio nell'ambito del "Piano di e-Government per lo sviluppo" "il nostro Paese sta già operando in paesi dell'area Mediterranea. In particolare, in Albania (con progetti in fase operativa per la contabilità nazionale e le procedure doganali); in Algeria (da settembre l'avvio di progetti di contabilità e fisco nazionale; in Giordania (imminente avvio di progetti di contabilità e di appalti per forniture pubbliche di beni e servizi) e in Marocco (esame preliminare delle aree di intervento). Il successo di questo piano d'azione", ha aggiunto, "è testimoniato dalla forte domanda di partnership di altri Paesi Mediterranei per essere inseriti nei programmi Ict del Governo italiano". Vista la leadership riconosciuta al nostro Paese, Stanca ha annunciato che l'Italia ha lanciato la proposta ai colleghi dell'Ue di organizzare nella primavera nel 2005 una Conferenza Euro Mediterranea sulla cooperazione nel settore dell'Ict, che potrebbe tenersi in Italia, allo scopo di individuare iniziative in corso e possibilità di ulteriori collaborazioni anche per valorizzare i risultati già raggiunti dall'Ue con Eumedis (Euro Mediterranean Information Society); la prima iniziativa di cooperazione regionale euro-mediterranea nell'Ict, che ha creato una rete di preziosi contatti ed in cui l'Italia ha svolto un ruolo rilevante. Dei 21 progetti pilota finanziati, ben 10 sono coordinati da italiani, con una partecipazione ampia e molto attiva. È alla luce di questo scenario, ha sottolineato il ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, che "siamo favorevoli ad una evoluzione di analoghi modelli di cooperazione europea nell'Ict". Tanto che, ha aggiunto, "i risultati della Conferenza Euro Mediterranea da noi sostenuta verranno presentati, come contributo al dibattito sulla cooperazione internazionale nel settore, alla seconda fase del Vertice Mondiale sulla Società dell'Informazione, promosso dall'Onu proprio a Tunisi, ossia nel cuore del Mediterraneo, per il novembre 2005". In termini politici, ha concluso il ministro Stanca, "alla base della Società dell'Informazione non vi sono tanto le tecnologie, quanto i grandi valori di libertà di espressione, sviluppo economico, partecipazione e democrazia, in cui noi crediamo fortemente. Valori che l'innovazione tecnologica consente di interpretare e di promuovere in modo nuovo". |
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SECONDO LABORATORIO EURO-MEDITERRANEO STANCA: "USIAMO ANCHE L'INNOVAZIONE TECNOLOGICA PER LO SVILUPPO SOCIO-ECONOMICO DEL MEDITERRANEO" PROPOSTA UNA CONFERENZA EURO-MEDITERRANEA SULLA COOPERAZIONE NEL SETTORE DELL'ICT |
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Milano, 7 luglio 2004 - "Le tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione, l'Ict, come strumento per perseguire lo sviluppo socio-economico del Mediterraneo". È uno dei capisaldi dell'azione che Lucio Stanca, Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, sta portando avanti con il "Piano di e-Government per lo Sviluppo", in stretta collaborazione con il Ministro per gli Affari Esteri. Intervenendo al "Secondo Laboratorio Euro-mediterraneo", il Ministro Stanca ha ricordato che "anche nelle conclusioni del recente Vertice G8 di Sea Island è stato riconosciuto il ruolo che l'Ict può avere nella promozione di sistemi pubblici trasparenti e in tale ottica l'Italia ha già in atto un forte, concreto impegno nell'uso dell'Ict per la cooperazione Mediterranea". A tale proposito Stanca ha rammentato che proprio nell'ambito del "Piano di e-Government per lo sviluppo" "il nostro Paese sta già operando in paesi dell'area Mediterranea. In particolare, in Albania (con progetti in fase operativa per la contabilità nazionale e le procedure doganali); in Algeria (da settembre l'avvio di progetti di contabilità e fisco nazionale; in Giordania (imminente avvio di progetti di contabilità e di appalti per forniture pubbliche di beni e servizi) e in Marocco (esame preliminare delle aree di intervento). Il successo di questo piano d'azione", ha aggiunto, "è testimoniato dalla forte domanda di partnership di altri Paesi Mediterranei per essere inseriti nei programmi Ict del Governo italiano". Vista la leadership riconosciuta al nostro Paese, Stanca ha annunciato che l'Italia ha lanciato la proposta ai colleghi dell'Ue di organizzare nella primavera nel 2005 una Conferenza Euro Mediterranea sulla cooperazione nel settore dell'Ict, che potrebbe tenersi in Italia, allo scopo di individuare iniziative in corso e possibilità di ulteriori collaborazioni anche per valorizzare i risultati già raggiunti dall'Ue con Eumedis (Euro Mediterranean Information Society); la prima iniziativa di cooperazione regionale euro-mediterranea nell'Ict, che ha creato una rete di preziosi contatti ed in cui l'Italia ha svolto un ruolo rilevante. Dei 21 progetti pilota finanziati, ben 10 sono coordinati da italiani, con una partecipazione ampia e molto attiva. È alla luce di questo scenario, ha sottolineato il ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, che "siamo favorevoli ad una evoluzione di analoghi modelli di cooperazione europea nell'Ict". Tanto che, ha aggiunto, "i risultati della Conferenza Euro Mediterranea da noi sostenuta verranno presentati, come contributo al dibattito sulla cooperazione internazionale nel settore, alla seconda fase del Vertice Mondiale sulla Società dell'Informazione, promosso dall'Onu proprio a Tunisi, ossia nel cuore del Mediterraneo, per il novembre 2005". In termini politici, ha concluso il ministro Stanca, "alla base della Società dell'Informazione non vi sono tanto le tecnologie, quanto i grandi valori di libertà di espressione, sviluppo economico, partecipazione e democrazia, in cui noi crediamo fortemente. Valori che l'innovazione tecnologica consente di interpretare e di promuovere in modo nuovo". |
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Milano, 7 luglio 2004 - "Le tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione, l'Ict, come strumento per perseguire lo sviluppo socio-economico del Mediterraneo". È uno dei capisaldi dell'azione che Lucio Stanca, Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, sta portando avanti con il "Piano di e-Government per lo Sviluppo", in stretta collaborazione con il Ministro per gli Affari Esteri. Intervenendo al "Secondo Laboratorio Euro-mediterraneo", il Ministro Stanca ha ricordato che "anche nelle conclusioni del recente Vertice G8 di Sea Island è stato riconosciuto il ruolo che l'Ict può avere nella promozione di sistemi pubblici trasparenti e in tale ottica l'Italia ha già in atto un forte, concreto impegno nell'uso dell'Ict per la cooperazione Mediterranea". A tale proposito Stanca ha rammentato che proprio nell'ambito del "Piano di e-Government per lo sviluppo" "il nostro Paese sta già operando in paesi dell'area Mediterranea. In particolare, in Albania (con progetti in fase operativa per la contabilità nazionale e le procedure doganali); in Algeria (da settembre l'avvio di progetti di contabilità e fisco nazionale; in Giordania (imminente avvio di progetti di contabilità e di appalti per forniture pubbliche di beni e servizi) e in Marocco (esame preliminare delle aree di intervento). Il successo di questo piano d'azione", ha aggiunto, "è testimoniato dalla forte domanda di partnership di altri Paesi Mediterranei per essere inseriti nei programmi Ict del Governo italiano". Vista la leadership riconosciuta al nostro Paese, Stanca ha annunciato che l'Italia ha lanciato la proposta ai colleghi dell'Ue di organizzare nella primavera nel 2005 una Conferenza Euro Mediterranea sulla cooperazione nel settore dell'Ict, che potrebbe tenersi in Italia, allo scopo di individuare iniziative in corso e possibilità di ulteriori collaborazioni anche per valorizzare i risultati già raggiunti dall'Ue con Eumedis (Euro Mediterranean Information Society); la prima iniziativa di cooperazione regionale euro-mediterranea nell'Ict, che ha creato una rete di preziosi contatti ed in cui l'Italia ha svolto un ruolo rilevante. Dei 21 progetti pilota finanziati, ben 10 sono coordinati da italiani, con una partecipazione ampia e molto attiva. È alla luce di questo scenario, ha sottolineato il ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, che "siamo favorevoli ad una evoluzione di analoghi modelli di cooperazione europea nell'Ict". Tanto che, ha aggiunto, "i risultati della Conferenza Euro Mediterranea da noi sostenuta verranno presentati, come contributo al dibattito sulla cooperazione internazionale nel settore, alla seconda fase del Vertice Mondiale sulla Società dell'Informazione, promosso dall'Onu proprio a Tunisi, ossia nel cuore del Mediterraneo, per il novembre 2005". In termini politici, ha concluso il ministro Stanca, "alla base della Società dell'Informazione non vi sono tanto le tecnologie, quanto i grandi valori di libertà di espressione, sviluppo economico, partecipazione e democrazia, in cui noi crediamo fortemente. Valori che l'innovazione tecnologica consente di interpretare e di promuovere in modo nuovo". |
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Milano, 7 luglio 2004 - "Le tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione, l'Ict, come strumento per perseguire lo sviluppo socio-economico del Mediterraneo". È uno dei capisaldi dell'azione che Lucio Stanca, Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, sta portando avanti con il "Piano di e-Government per lo Sviluppo", in stretta collaborazione con il Ministro per gli Affari Esteri. Intervenendo al "Secondo Laboratorio Euro-mediterraneo", il Ministro Stanca ha ricordato che "anche nelle conclusioni del recente Vertice G8 di Sea Island è stato riconosciuto il ruolo che l'Ict può avere nella promozione di sistemi pubblici trasparenti e in tale ottica l'Italia ha già in atto un forte, concreto impegno nell'uso dell'Ict per la cooperazione Mediterranea". A tale proposito Stanca ha rammentato che proprio nell'ambito del "Piano di e-Government per lo sviluppo" "il nostro Paese sta già operando in paesi dell'area Mediterranea. In particolare, in Albania (con progetti in fase operativa per la contabilità nazionale e le procedure doganali); in Algeria (da settembre l'avvio di progetti di contabilità e fisco nazionale; in Giordania (imminente avvio di progetti di contabilità e di appalti per forniture pubbliche di beni e servizi) e in Marocco (esame preliminare delle aree di intervento). Il successo di questo piano d'azione", ha aggiunto, "è testimoniato dalla forte domanda di partnership di altri Paesi Mediterranei per essere inseriti nei programmi Ict del Governo italiano". Vista la leadership riconosciuta al nostro Paese, Stanca ha annunciato che l'Italia ha lanciato la proposta ai colleghi dell'Ue di organizzare nella primavera nel 2005 una Conferenza Euro Mediterranea sulla cooperazione nel settore dell'Ict, che potrebbe tenersi in Italia, allo scopo di individuare iniziative in corso e possibilità di ulteriori collaborazioni anche per valorizzare i risultati già raggiunti dall'Ue con Eumedis (Euro Mediterranean Information Society); la prima iniziativa di cooperazione regionale euro-mediterranea nell'Ict, che ha creato una rete di preziosi contatti ed in cui l'Italia ha svolto un ruolo rilevante. Dei 21 progetti pilota finanziati, ben 10 sono coordinati da italiani, con una partecipazione ampia e molto attiva. È alla luce di questo scenario, ha sottolineato il ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, che "siamo favorevoli ad una evoluzione di analoghi modelli di cooperazione europea nell'Ict". Tanto che, ha aggiunto, "i risultati della Conferenza Euro Mediterranea da noi sostenuta verranno presentati, come contributo al dibattito sulla cooperazione internazionale nel settore, alla seconda fase del Vertice Mondiale sulla Società dell'Informazione, promosso dall'Onu proprio a Tunisi, ossia nel cuore del Mediterraneo, per il novembre 2005". In termini politici, ha concluso il ministro Stanca, "alla base della Società dell'Informazione non vi sono tanto le tecnologie, quanto i grandi valori di libertà di espressione, sviluppo economico, partecipazione e democrazia, in cui noi crediamo fortemente. Valori che l'innovazione tecnologica consente di interpretare e di promuovere in modo nuovo". |
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PROMETEIA: PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO DI PREVISIONE, 30 GIUGNO 2004 |
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Bologna, 6 luglio 2004 – Il 30 giugno Prometeia ha presentato a Bologna il suo Rapporto di Previsione di Giugno 2004 sulle prospettive dell'economia internazionale e italiana nel prossimo triennio. Sono molte le domande che si intrecciano in questa fase congiunturale, in bilico tra opposti timori di un rimbalzo negativo della crescita economica e di tensioni inflazionistiche. Domande che danno per scontato che la crescita sia stabilmente avviata si affiancano ad altre che evidenziano come questa ripresa abbia caratteristiche di peculiare fragilità: ci si chiede quando ricominceranno a salire i tassi di interesse; quanto a lungo resterà elevato il prezzo del petrolio e con quali effetti sull'inflazione ma anche se la forte ripresa mondiale in atto preluda a un rallentamento ciclico nel 2005 e, in tal caso, se l'economia europea e quella italiana ora in difficoltà riusciranno a mantenere la promessa di un'accelerazione della crescita nel corso del 2005. Questi, e altri, sono i temi affrontati dal Rapporto di Previsione. Fragilità del retroterra della ripresa in atto, in termini di squilibri nell'economia statunitense e cinese, e rischi inflazionistici contenuti sono i due elementi di fondo dello scenario disegnato da Prometeia. Per quanto riguarda il prezzo del petrolio, la possibilità di una relativa normalizzazione della situazione in Iraq nel corso dei prossimi diciotto mesi consentirà la riduzione del premio per il rischio politico sul prezzo del petrolio dal 2005 e il ritorno del prezzo del Brent a prezzi inferiori ai 30 dollari per barile. I prezzi delle materie prime stanno già mostrando un rallentamento. Per questo, e per il timore di un eccessivo aggravamento delle posizione debitorie negli Usa, l'aumento imminente dei tassi di interesse negli Usa sarà "graduale" e non sarà seguito, per almeno sei mesi, da quello dei tassi europei. La Bce, infatti, nonostante i timori più volte espressi, ha di fronte una ripresa europea ancora insufficiente, e tale da garantire che gli impulsi inflazionistici da "caro petrolio" non verranno interamente trasmessi a valle. Confermiamo dunque uno scenario di rallentamento della crescita americana nel 2005 (cfr. Tabella allegata); per il progressivo venire meno degli eccezionali impulsi espansivi delle politiche economiche che l'avevano sostenuta negli ultimi anni, e invece un'accelerazione per quella europea, per l'uscita dalla stagnazione della Germania, il più importante mercato di sbocco per le economie dell'area. All'interno di questo scenario internazionale, l'economia italiana dovrebbe seguire un profilo di crescita analogo a quello europeo, ma con tassi più contenuti. Sarà la domanda interna a trainare la crescita, anche favorita da una politica fiscale espansiva, mentre il contributo del settore estero continuerà ad essere negativo, rimanendo uno degli aspetti differenziali e più problematici della nostra economia. Le esportazioni, infatti, torneranno a crescere a tassi medi del 4.5 per cento nel prossimo biennio (dopo essere cadute del 3.5 per cento nel 2002 e nel 2003); ma a fronte di una crescita del 6.7 per cento della domanda nei mercati di sbocco. Ma vi è un altro rischio nelle previsioni per l'Italia, ovvero la deriva assunta dai conti pubblici, che l'attuazione degli sgravi fiscali previsti accentuerebbe. La progressiva erosione del saldo primario delle Ap in atto dal 2001 segnala che è venuta meno la capacità del "conto economico" delle Ap di contribuire alla riduzione del debito pubblico, pre condizione perché il settore pubblico possa liberare risorse dal servizio del debito da destinare alla crescita del paese. E ciò sarà ancora più urgente perché non potremo più contare su ulteriori riduzioni nell'onere del debito, visto l'aumento previsto dei tassi di interesse. | | Italia | Usa | Uem | Pil | 2004 | 1.1 | 4.3 | 1.8 | 2005 | 2.3 | 3.0 | 2.3 | Inflazione | 2004 | 2.4 | 2.5 | 2.4 | 2005 | 2.1 | 2.3 | 1.8 | Indebitamento netto delle A.p. (in % del Pil) | 2004 | 3.2 | 5.2 | 2.8 | 2005 | 3.5 | 4.9 | 2.7 | |
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PROMETEIA: PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO DI PREVISIONE, 30 GIUGNO 2004 |
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Bologna, 6 luglio 2004 – Il 30 giugno Prometeia ha presentato a Bologna il suo Rapporto di Previsione di Giugno 2004 sulle prospettive dell'economia internazionale e italiana nel prossimo triennio. Sono molte le domande che si intrecciano in questa fase congiunturale, in bilico tra opposti timori di un rimbalzo negativo della crescita economica e di tensioni inflazionistiche. Domande che danno per scontato che la crescita sia stabilmente avviata si affiancano ad altre che evidenziano come questa ripresa abbia caratteristiche di peculiare fragilità: ci si chiede quando ricominceranno a salire i tassi di interesse; quanto a lungo resterà elevato il prezzo del petrolio e con quali effetti sull'inflazione ma anche se la forte ripresa mondiale in atto preluda a un rallentamento ciclico nel 2005 e, in tal caso, se l'economia europea e quella italiana ora in difficoltà riusciranno a mantenere la promessa di un'accelerazione della crescita nel corso del 2005. Questi, e altri, sono i temi affrontati dal Rapporto di Previsione. Fragilità del retroterra della ripresa in atto, in termini di squilibri nell'economia statunitense e cinese, e rischi inflazionistici contenuti sono i due elementi di fondo dello scenario disegnato da Prometeia. Per quanto riguarda il prezzo del petrolio, la possibilità di una relativa normalizzazione della situazione in Iraq nel corso dei prossimi diciotto mesi consentirà la riduzione del premio per il rischio politico sul prezzo del petrolio dal 2005 e il ritorno del prezzo del Brent a prezzi inferiori ai 30 dollari per barile. I prezzi delle materie prime stanno già mostrando un rallentamento. Per questo, e per il timore di un eccessivo aggravamento delle posizione debitorie negli Usa, l'aumento imminente dei tassi di interesse negli Usa sarà "graduale" e non sarà seguito, per almeno sei mesi, da quello dei tassi europei. La Bce, infatti, nonostante i timori più volte espressi, ha di fronte una ripresa europea ancora insufficiente, e tale da garantire che gli impulsi inflazionistici da "caro petrolio" non verranno interamente trasmessi a valle. Confermiamo dunque uno scenario di rallentamento della crescita americana nel 2005 (cfr. Tabella allegata); per il progressivo venire meno degli eccezionali impulsi espansivi delle politiche economiche che l'avevano sostenuta negli ultimi anni, e invece un'accelerazione per quella europea, per l'uscita dalla stagnazione della Germania, il più importante mercato di sbocco per le economie dell'area. All'interno di questo scenario internazionale, l'economia italiana dovrebbe seguire un profilo di crescita analogo a quello europeo, ma con tassi più contenuti. Sarà la domanda interna a trainare la crescita, anche favorita da una politica fiscale espansiva, mentre il contributo del settore estero continuerà ad essere negativo, rimanendo uno degli aspetti differenziali e più problematici della nostra economia. Le esportazioni, infatti, torneranno a crescere a tassi medi del 4.5 per cento nel prossimo biennio (dopo essere cadute del 3.5 per cento nel 2002 e nel 2003); ma a fronte di una crescita del 6.7 per cento della domanda nei mercati di sbocco. Ma vi è un altro rischio nelle previsioni per l'Italia, ovvero la deriva assunta dai conti pubblici, che l'attuazione degli sgravi fiscali previsti accentuerebbe. La progressiva erosione del saldo primario delle Ap in atto dal 2001 segnala che è venuta meno la capacità del "conto economico" delle Ap di contribuire alla riduzione del debito pubblico, pre condizione perché il settore pubblico possa liberare risorse dal servizio del debito da destinare alla crescita del paese. E ciò sarà ancora più urgente perché non potremo più contare su ulteriori riduzioni nell'onere del debito, visto l'aumento previsto dei tassi di interesse. | | Italia | Usa | Uem | Pil | 2004 | 1.1 | 4.3 | 1.8 | 2005 | 2.3 | 3.0 | 2.3 | Inflazione | 2004 | 2.4 | 2.5 | 2.4 | 2005 | 2.1 | 2.3 | 1.8 | Indebitamento netto delle A.p. (in % del Pil) | 2004 | 3.2 | 5.2 | 2.8 | 2005 | 3.5 | 4.9 | 2.7 | |
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PROMETEIA: PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO DI PREVISIONE, 30 GIUGNO 2004 |
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Bologna, 6 luglio 2004 – Il 30 giugno Prometeia ha presentato a Bologna il suo Rapporto di Previsione di Giugno 2004 sulle prospettive dell'economia internazionale e italiana nel prossimo triennio. Sono molte le domande che si intrecciano in questa fase congiunturale, in bilico tra opposti timori di un rimbalzo negativo della crescita economica e di tensioni inflazionistiche. Domande che danno per scontato che la crescita sia stabilmente avviata si affiancano ad altre che evidenziano come questa ripresa abbia caratteristiche di peculiare fragilità: ci si chiede quando ricominceranno a salire i tassi di interesse; quanto a lungo resterà elevato il prezzo del petrolio e con quali effetti sull'inflazione ma anche se la forte ripresa mondiale in atto preluda a un rallentamento ciclico nel 2005 e, in tal caso, se l'economia europea e quella italiana ora in difficoltà riusciranno a mantenere la promessa di un'accelerazione della crescita nel corso del 2005. Questi, e altri, sono i temi affrontati dal Rapporto di Previsione. Fragilità del retroterra della ripresa in atto, in termini di squilibri nell'economia statunitense e cinese, e rischi inflazionistici contenuti sono i due elementi di fondo dello scenario disegnato da Prometeia. Per quanto riguarda il prezzo del petrolio, la possibilità di una relativa normalizzazione della situazione in Iraq nel corso dei prossimi diciotto mesi consentirà la riduzione del premio per il rischio politico sul prezzo del petrolio dal 2005 e il ritorno del prezzo del Brent a prezzi inferiori ai 30 dollari per barile. I prezzi delle materie prime stanno già mostrando un rallentamento. Per questo, e per il timore di un eccessivo aggravamento delle posizione debitorie negli Usa, l'aumento imminente dei tassi di interesse negli Usa sarà "graduale" e non sarà seguito, per almeno sei mesi, da quello dei tassi europei. La Bce, infatti, nonostante i timori più volte espressi, ha di fronte una ripresa europea ancora insufficiente, e tale da garantire che gli impulsi inflazionistici da "caro petrolio" non verranno interamente trasmessi a valle. Confermiamo dunque uno scenario di rallentamento della crescita americana nel 2005 (cfr. Tabella allegata); per il progressivo venire meno degli eccezionali impulsi espansivi delle politiche economiche che l'avevano sostenuta negli ultimi anni, e invece un'accelerazione per quella europea, per l'uscita dalla stagnazione della Germania, il più importante mercato di sbocco per le economie dell'area. All'interno di questo scenario internazionale, l'economia italiana dovrebbe seguire un profilo di crescita analogo a quello europeo, ma con tassi più contenuti. Sarà la domanda interna a trainare la crescita, anche favorita da una politica fiscale espansiva, mentre il contributo del settore estero continuerà ad essere negativo, rimanendo uno degli aspetti differenziali e più problematici della nostra economia. Le esportazioni, infatti, torneranno a crescere a tassi medi del 4.5 per cento nel prossimo biennio (dopo essere cadute del 3.5 per cento nel 2002 e nel 2003); ma a fronte di una crescita del 6.7 per cento della domanda nei mercati di sbocco. Ma vi è un altro rischio nelle previsioni per l'Italia, ovvero la deriva assunta dai conti pubblici, che l'attuazione degli sgravi fiscali previsti accentuerebbe. La progressiva erosione del saldo primario delle Ap in atto dal 2001 segnala che è venuta meno la capacità del "conto economico" delle Ap di contribuire alla riduzione del debito pubblico, pre condizione perché il settore pubblico possa liberare risorse dal servizio del debito da destinare alla crescita del paese. E ciò sarà ancora più urgente perché non potremo più contare su ulteriori riduzioni nell'onere del debito, visto l'aumento previsto dei tassi di interesse. | | Italia | Usa | Uem | Pil | 2004 | 1.1 | 4.3 | 1.8 | 2005 | 2.3 | 3.0 | 2.3 | Inflazione | 2004 | 2.4 | 2.5 | 2.4 | 2005 | 2.1 | 2.3 | 1.8 | Indebitamento netto delle A.p. (in % del Pil) | 2004 | 3.2 | 5.2 | 2.8 | 2005 | 3.5 | 4.9 | 2.7 | |
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PROMETEIA: PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO DI PREVISIONE, 30 GIUGNO 2004 |
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PROMETEIA: PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO DI PREVISIONE, 30 GIUGNO 2004 |
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Bologna, 6 luglio 2004 – Il 30 giugno Prometeia ha presentato a Bologna il suo Rapporto di Previsione di Giugno 2004 sulle prospettive dell'economia internazionale e italiana nel prossimo triennio. Sono molte le domande che si intrecciano in questa fase congiunturale, in bilico tra opposti timori di un rimbalzo negativo della crescita economica e di tensioni inflazionistiche. Domande che danno per scontato che la crescita sia stabilmente avviata si affiancano ad altre che evidenziano come questa ripresa abbia caratteristiche di peculiare fragilità: ci si chiede quando ricominceranno a salire i tassi di interesse; quanto a lungo resterà elevato il prezzo del petrolio e con quali effetti sull'inflazione ma anche se la forte ripresa mondiale in atto preluda a un rallentamento ciclico nel 2005 e, in tal caso, se l'economia europea e quella italiana ora in difficoltà riusciranno a mantenere la promessa di un'accelerazione della crescita nel corso del 2005. Questi, e altri, sono i temi affrontati dal Rapporto di Previsione. Fragilità del retroterra della ripresa in atto, in termini di squilibri nell'economia statunitense e cinese, e rischi inflazionistici contenuti sono i due elementi di fondo dello scenario disegnato da Prometeia. Per quanto riguarda il prezzo del petrolio, la possibilità di una relativa normalizzazione della situazione in Iraq nel corso dei prossimi diciotto mesi consentirà la riduzione del premio per il rischio politico sul prezzo del petrolio dal 2005 e il ritorno del prezzo del Brent a prezzi inferiori ai 30 dollari per barile. I prezzi delle materie prime stanno già mostrando un rallentamento. Per questo, e per il timore di un eccessivo aggravamento delle posizione debitorie negli Usa, l'aumento imminente dei tassi di interesse negli Usa sarà "graduale" e non sarà seguito, per almeno sei mesi, da quello dei tassi europei. La Bce, infatti, nonostante i timori più volte espressi, ha di fronte una ripresa europea ancora insufficiente, e tale da garantire che gli impulsi inflazionistici da "caro petrolio" non verranno interamente trasmessi a valle. Confermiamo dunque uno scenario di rallentamento della crescita americana nel 2005 (cfr. Tabella allegata); per il progressivo venire meno degli eccezionali impulsi espansivi delle politiche economiche che l'avevano sostenuta negli ultimi anni, e invece un'accelerazione per quella europea, per l'uscita dalla stagnazione della Germania, il più importante mercato di sbocco per le economie dell'area. All'interno di questo scenario internazionale, l'economia italiana dovrebbe seguire un profilo di crescita analogo a quello europeo, ma con tassi più contenuti. Sarà la domanda interna a trainare la crescita, anche favorita da una politica fiscale espansiva, mentre il contributo del settore estero continuerà ad essere negativo, rimanendo uno degli aspetti differenziali e più problematici della nostra economia. Le esportazioni, infatti, torneranno a crescere a tassi medi del 4.5 per cento nel prossimo biennio (dopo essere cadute del 3.5 per cento nel 2002 e nel 2003); ma a fronte di una crescita del 6.7 per cento della domanda nei mercati di sbocco. Ma vi è un altro rischio nelle previsioni per l'Italia, ovvero la deriva assunta dai conti pubblici, che l'attuazione degli sgravi fiscali previsti accentuerebbe. La progressiva erosione del saldo primario delle Ap in atto dal 2001 segnala che è venuta meno la capacità del "conto economico" delle Ap di contribuire alla riduzione del debito pubblico, pre condizione perché il settore pubblico possa liberare risorse dal servizio del debito da destinare alla crescita del paese. E ciò sarà ancora più urgente perché non potremo più contare su ulteriori riduzioni nell'onere del debito, visto l'aumento previsto dei tassi di interesse. | | Italia | Usa | Uem | Pil | 2004 | 1.1 | 4.3 | 1.8 | 2005 | 2.3 | 3.0 | 2.3 | Inflazione | 2004 | 2.4 | 2.5 | 2.4 | 2005 | 2.1 | 2.3 | 1.8 | Indebitamento netto delle A.p. (in % del Pil) | 2004 | 3.2 | 5.2 | 2.8 | 2005 | 3.5 | 4.9 | 2.7 | |
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ASSEMBLEA ARTIGIANCREDIT LOMBARDIA 500 MILIONI DI EURO GARANTITI NEL 2003 BASILEA 2 E REGOLAMENTAZIONE DEI CONFIDI AL CENTRO DELLA RELAZIONE ANNUALE |
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Milano, 6 luglio 2004 - Convocata ieri a Milano, per l’approvazione del bilancio 2003, l’assemblea di Artigiancredit Lombardia ha discusso le attività realizzate al 31.12.2003. In particolare Artigiancredit ha controgarantito i finanziamenti garantiti dai Confidi artigiani della Lombardia dal 1997 al 2003 per complessivi 2.741 milioni di euro. Nel corso del 2003 sono state controgarantite le seguenti tipologie di operazioni: 10.961 operazioni per 316 milioni di euro di finanziamenti a breve, medio e lungo termine; 2.915 operazioni per 118 milioni di euro di finanziamenti riferiti a investimenti inseriti nel portafoglio Fei (Fondo Europeo Investimenti); 391 operazioni per 12,5 milioni di euro di finanziamenti riferiti a nuove imprese inseriti nel portafoglio Fei; 368 operazioni per 14 milioni di euro di finanziamenti per il progetto “riequilibrio finanziario” (trasformazione da breve a medio termine dei debiti delle aziende artigiane e Pmi); 60 operazioni per 1,7 milioni di euro per eventi straordinari; 24 operazioni per 1,8 milioni di euro per finanziamenti Docup Misura 1.4 B; Il totale dei finanziamenti garantiti dai confidi Soci e controgarantiti da Artigiancredit nel 2003, ammonta complessivamente a n. 14.719 pratiche per 465 milioni di euro. Nel 2003 i finanziamenti per investimenti hanno rappresentato solo il 25% del totale dei finanziamenti contro il quasi 40% dell’anno precedente, una flessione dovuta al calo degli investimenti da parte delle imprese lombarde per la evidente congiuntura negativa. Dalla relazione sulla gestione del Consiglio di Amministrazione si legge che, in merito al rapporto banca impresa/confidi, il 2003 è stato caratterizzato dall’incremento della discussione relativa a Basilea 2. Le reiterate revisioni del documento di Basilea, hanno portato, ad oggi, ad un progressivo alleggerimento delle quote di capitale che il sistema bancario dovrà allocare per fronteggiare i rischi di credito delle Pmi, ma si aprono nuove criticità rispetto all’adozione, da parte delle banche, di nuovi sistemi di rating e di scoring. La relazione ha dedicato grande attenzione all’ evento più significativo, destinato a incidere fortemente sul sistema dei confidi, rappresentato dall’approvazione a sorpresa, anche se attesa da molti anni, della nuova “disciplina dell’attività di garanzia collettiva dei fidi”, scritta nell’articolo 13 del Decreto Legge 269 del 30 settembre 2003 e convertito nella Legge 326 del 24 novembre 2003. La pubblicazione di questa disciplina, che i Confidi avrebbero preferito nella forma di una vera e propria legge quadro, ha definito sostanzialmente i nuovi confini operativi degli enti di garanzia mutualistica in Italia, lasciando purtroppo ancora aperte numerose lacune che si spera possano essere colmate con le attese disposizioni attuative. Artigiancredit annuncia inoltre che i Confidi soci e le Federazioni Regionali dell’artigianato, hanno deciso di costituire un fondo interconsortile dell’artigianato Lombardo, per poter mantenere in Lombardia le risorse determinate dal contributo dello 0,5 per mille (altrimenti da versare al Ministero o alla Società nazionale da questo istituita). Questa scelta è stata caldeggiata chiaramente anche dalla Regione Lombardia con una delibera della Giunta Regionale del 23 dicembre 2003. La costituzione del Fondo Interconsortile dell’Artigianato Lombardo (Fial); società consortile a responsabilità limitata sotto forma di consorzio di secondo grado, è in programma per il 13 luglio e vedrà la partecipazione di tutti i Confidi aderenti a Confartigianato, Cna, Casa e Claai della Lombardia. Altro punto importante riguarda il rapporto con il Fondo Europeo per gli Investimenti, con il quale è stato firmato un nuovo contratto attraverso la costituzione di una Ati, Associazione Temporanea di Imprese, tra Artigiancredit Emilia Romagna, Artigiancredit Piemonte e Artigiancredit Lombardia. Le risorse assegnate al consorzio consentiranno di avere la copertura del Fei, sulle pratiche di investimento e nuova impresa, fino a tutto il 31.12.2004. |
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ASSEMBLEA ARTIGIANCREDIT LOMBARDIA 500 MILIONI DI EURO GARANTITI NEL 2003 BASILEA 2 E REGOLAMENTAZIONE DEI CONFIDI AL CENTRO DELLA RELAZIONE ANNUALE |
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Milano, 6 luglio 2004 - Convocata ieri a Milano, per l’approvazione del bilancio 2003, l’assemblea di Artigiancredit Lombardia ha discusso le attività realizzate al 31.12.2003. In particolare Artigiancredit ha controgarantito i finanziamenti garantiti dai Confidi artigiani della Lombardia dal 1997 al 2003 per complessivi 2.741 milioni di euro. Nel corso del 2003 sono state controgarantite le seguenti tipologie di operazioni: 10.961 operazioni per 316 milioni di euro di finanziamenti a breve, medio e lungo termine; 2.915 operazioni per 118 milioni di euro di finanziamenti riferiti a investimenti inseriti nel portafoglio Fei (Fondo Europeo Investimenti); 391 operazioni per 12,5 milioni di euro di finanziamenti riferiti a nuove imprese inseriti nel portafoglio Fei; 368 operazioni per 14 milioni di euro di finanziamenti per il progetto “riequilibrio finanziario” (trasformazione da breve a medio termine dei debiti delle aziende artigiane e Pmi); 60 operazioni per 1,7 milioni di euro per eventi straordinari; 24 operazioni per 1,8 milioni di euro per finanziamenti Docup Misura 1.4 B; Il totale dei finanziamenti garantiti dai confidi Soci e controgarantiti da Artigiancredit nel 2003, ammonta complessivamente a n. 14.719 pratiche per 465 milioni di euro. Nel 2003 i finanziamenti per investimenti hanno rappresentato solo il 25% del totale dei finanziamenti contro il quasi 40% dell’anno precedente, una flessione dovuta al calo degli investimenti da parte delle imprese lombarde per la evidente congiuntura negativa. Dalla relazione sulla gestione del Consiglio di Amministrazione si legge che, in merito al rapporto banca impresa/confidi, il 2003 è stato caratterizzato dall’incremento della discussione relativa a Basilea 2. Le reiterate revisioni del documento di Basilea, hanno portato, ad oggi, ad un progressivo alleggerimento delle quote di capitale che il sistema bancario dovrà allocare per fronteggiare i rischi di credito delle Pmi, ma si aprono nuove criticità rispetto all’adozione, da parte delle banche, di nuovi sistemi di rating e di scoring. La relazione ha dedicato grande attenzione all’ evento più significativo, destinato a incidere fortemente sul sistema dei confidi, rappresentato dall’approvazione a sorpresa, anche se attesa da molti anni, della nuova “disciplina dell’attività di garanzia collettiva dei fidi”, scritta nell’articolo 13 del Decreto Legge 269 del 30 settembre 2003 e convertito nella Legge 326 del 24 novembre 2003. La pubblicazione di questa disciplina, che i Confidi avrebbero preferito nella forma di una vera e propria legge quadro, ha definito sostanzialmente i nuovi confini operativi degli enti di garanzia mutualistica in Italia, lasciando purtroppo ancora aperte numerose lacune che si spera possano essere colmate con le attese disposizioni attuative. Artigiancredit annuncia inoltre che i Confidi soci e le Federazioni Regionali dell’artigianato, hanno deciso di costituire un fondo interconsortile dell’artigianato Lombardo, per poter mantenere in Lombardia le risorse determinate dal contributo dello 0,5 per mille (altrimenti da versare al Ministero o alla Società nazionale da questo istituita). Questa scelta è stata caldeggiata chiaramente anche dalla Regione Lombardia con una delibera della Giunta Regionale del 23 dicembre 2003. La costituzione del Fondo Interconsortile dell’Artigianato Lombardo (Fial); società consortile a responsabilità limitata sotto forma di consorzio di secondo grado, è in programma per il 13 luglio e vedrà la partecipazione di tutti i Confidi aderenti a Confartigianato, Cna, Casa e Claai della Lombardia. Altro punto importante riguarda il rapporto con il Fondo Europeo per gli Investimenti, con il quale è stato firmato un nuovo contratto attraverso la costituzione di una Ati, Associazione Temporanea di Imprese, tra Artigiancredit Emilia Romagna, Artigiancredit Piemonte e Artigiancredit Lombardia. Le risorse assegnate al consorzio consentiranno di avere la copertura del Fei, sulle pratiche di investimento e nuova impresa, fino a tutto il 31.12.2004. |
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ASSEMBLEA ARTIGIANCREDIT LOMBARDIA 500 MILIONI DI EURO GARANTITI NEL 2003 BASILEA 2 E REGOLAMENTAZIONE DEI CONFIDI AL CENTRO DELLA RELAZIONE ANNUALE |
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Milano, 6 luglio 2004 - Convocata ieri a Milano, per l’approvazione del bilancio 2003, l’assemblea di Artigiancredit Lombardia ha discusso le attività realizzate al 31.12.2003. In particolare Artigiancredit ha controgarantito i finanziamenti garantiti dai Confidi artigiani della Lombardia dal 1997 al 2003 per complessivi 2.741 milioni di euro. Nel corso del 2003 sono state controgarantite le seguenti tipologie di operazioni: 10.961 operazioni per 316 milioni di euro di finanziamenti a breve, medio e lungo termine; 2.915 operazioni per 118 milioni di euro di finanziamenti riferiti a investimenti inseriti nel portafoglio Fei (Fondo Europeo Investimenti); 391 operazioni per 12,5 milioni di euro di finanziamenti riferiti a nuove imprese inseriti nel portafoglio Fei; 368 operazioni per 14 milioni di euro di finanziamenti per il progetto “riequilibrio finanziario” (trasformazione da breve a medio termine dei debiti delle aziende artigiane e Pmi); 60 operazioni per 1,7 milioni di euro per eventi straordinari; 24 operazioni per 1,8 milioni di euro per finanziamenti Docup Misura 1.4 B; Il totale dei finanziamenti garantiti dai confidi Soci e controgarantiti da Artigiancredit nel 2003, ammonta complessivamente a n. 14.719 pratiche per 465 milioni di euro. Nel 2003 i finanziamenti per investimenti hanno rappresentato solo il 25% del totale dei finanziamenti contro il quasi 40% dell’anno precedente, una flessione dovuta al calo degli investimenti da parte delle imprese lombarde per la evidente congiuntura negativa. Dalla relazione sulla gestione del Consiglio di Amministrazione si legge che, in merito al rapporto banca impresa/confidi, il 2003 è stato caratterizzato dall’incremento della discussione relativa a Basilea 2. Le reiterate revisioni del documento di Basilea, hanno portato, ad oggi, ad un progressivo alleggerimento delle quote di capitale che il sistema bancario dovrà allocare per fronteggiare i rischi di credito delle Pmi, ma si aprono nuove criticità rispetto all’adozione, da parte delle banche, di nuovi sistemi di rating e di scoring. La relazione ha dedicato grande attenzione all’ evento più significativo, destinato a incidere fortemente sul sistema dei confidi, rappresentato dall’approvazione a sorpresa, anche se attesa da molti anni, della nuova “disciplina dell’attività di garanzia collettiva dei fidi”, scritta nell’articolo 13 del Decreto Legge 269 del 30 settembre 2003 e convertito nella Legge 326 del 24 novembre 2003. La pubblicazione di questa disciplina, che i Confidi avrebbero preferito nella forma di una vera e propria legge quadro, ha definito sostanzialmente i nuovi confini operativi degli enti di garanzia mutualistica in Italia, lasciando purtroppo ancora aperte numerose lacune che si spera possano essere colmate con le attese disposizioni attuative. Artigiancredit annuncia inoltre che i Confidi soci e le Federazioni Regionali dell’artigianato, hanno deciso di costituire un fondo interconsortile dell’artigianato Lombardo, per poter mantenere in Lombardia le risorse determinate dal contributo dello 0,5 per mille (altrimenti da versare al Ministero o alla Società nazionale da questo istituita). Questa scelta è stata caldeggiata chiaramente anche dalla Regione Lombardia con una delibera della Giunta Regionale del 23 dicembre 2003. La costituzione del Fondo Interconsortile dell’Artigianato Lombardo (Fial); società consortile a responsabilità limitata sotto forma di consorzio di secondo grado, è in programma per il 13 luglio e vedrà la partecipazione di tutti i Confidi aderenti a Confartigianato, Cna, Casa e Claai della Lombardia. Altro punto importante riguarda il rapporto con il Fondo Europeo per gli Investimenti, con il quale è stato firmato un nuovo contratto attraverso la costituzione di una Ati, Associazione Temporanea di Imprese, tra Artigiancredit Emilia Romagna, Artigiancredit Piemonte e Artigiancredit Lombardia. Le risorse assegnate al consorzio consentiranno di avere la copertura del Fei, sulle pratiche di investimento e nuova impresa, fino a tutto il 31.12.2004. |
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ASSEMBLEA ARTIGIANCREDIT LOMBARDIA 500 MILIONI DI EURO GARANTITI NEL 2003 BASILEA 2 E REGOLAMENTAZIONE DEI CONFIDI AL CENTRO DELLA RELAZIONE ANNUALE |
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Milano, 6 luglio 2004 - Convocata ieri a Milano, per l’approvazione del bilancio 2003, l’assemblea di Artigiancredit Lombardia ha discusso le attività realizzate al 31.12.2003. In particolare Artigiancredit ha controgarantito i finanziamenti garantiti dai Confidi artigiani della Lombardia dal 1997 al 2003 per complessivi 2.741 milioni di euro. Nel corso del 2003 sono state controgarantite le seguenti tipologie di operazioni: 10.961 operazioni per 316 milioni di euro di finanziamenti a breve, medio e lungo termine; 2.915 operazioni per 118 milioni di euro di finanziamenti riferiti a investimenti inseriti nel portafoglio Fei (Fondo Europeo Investimenti); 391 operazioni per 12,5 milioni di euro di finanziamenti riferiti a nuove imprese inseriti nel portafoglio Fei; 368 operazioni per 14 milioni di euro di finanziamenti per il progetto “riequilibrio finanziario” (trasformazione da breve a medio termine dei debiti delle aziende artigiane e Pmi); 60 operazioni per 1,7 milioni di euro per eventi straordinari; 24 operazioni per 1,8 milioni di euro per finanziamenti Docup Misura 1.4 B; Il totale dei finanziamenti garantiti dai confidi Soci e controgarantiti da Artigiancredit nel 2003, ammonta complessivamente a n. 14.719 pratiche per 465 milioni di euro. Nel 2003 i finanziamenti per investimenti hanno rappresentato solo il 25% del totale dei finanziamenti contro il quasi 40% dell’anno precedente, una flessione dovuta al calo degli investimenti da parte delle imprese lombarde per la evidente congiuntura negativa. Dalla relazione sulla gestione del Consiglio di Amministrazione si legge che, in merito al rapporto banca impresa/confidi, il 2003 è stato caratterizzato dall’incremento della discussione relativa a Basilea 2. Le reiterate revisioni del documento di Basilea, hanno portato, ad oggi, ad un progressivo alleggerimento delle quote di capitale che il sistema bancario dovrà allocare per fronteggiare i rischi di credito delle Pmi, ma si aprono nuove criticità rispetto all’adozione, da parte delle banche, di nuovi sistemi di rating e di scoring. La relazione ha dedicato grande attenzione all’ evento più significativo, destinato a incidere fortemente sul sistema dei confidi, rappresentato dall’approvazione a sorpresa, anche se attesa da molti anni, della nuova “disciplina dell’attività di garanzia collettiva dei fidi”, scritta nell’articolo 13 del Decreto Legge 269 del 30 settembre 2003 e convertito nella Legge 326 del 24 novembre 2003. La pubblicazione di questa disciplina, che i Confidi avrebbero preferito nella forma di una vera e propria legge quadro, ha definito sostanzialmente i nuovi confini operativi degli enti di garanzia mutualistica in Italia, lasciando purtroppo ancora aperte numerose lacune che si spera possano essere colmate con le attese disposizioni attuative. Artigiancredit annuncia inoltre che i Confidi soci e le Federazioni Regionali dell’artigianato, hanno deciso di costituire un fondo interconsortile dell’artigianato Lombardo, per poter mantenere in Lombardia le risorse determinate dal contributo dello 0,5 per mille (altrimenti da versare al Ministero o alla Società nazionale da questo istituita). Questa scelta è stata caldeggiata chiaramente anche dalla Regione Lombardia con una delibera della Giunta Regionale del 23 dicembre 2003. La costituzione del Fondo Interconsortile dell’Artigianato Lombardo (Fial); società consortile a responsabilità limitata sotto forma di consorzio di secondo grado, è in programma per il 13 luglio e vedrà la partecipazione di tutti i Confidi aderenti a Confartigianato, Cna, Casa e Claai della Lombardia. Altro punto importante riguarda il rapporto con il Fondo Europeo per gli Investimenti, con il quale è stato firmato un nuovo contratto attraverso la costituzione di una Ati, Associazione Temporanea di Imprese, tra Artigiancredit Emilia Romagna, Artigiancredit Piemonte e Artigiancredit Lombardia. Le risorse assegnate al consorzio consentiranno di avere la copertura del Fei, sulle pratiche di investimento e nuova impresa, fino a tutto il 31.12.2004. |
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ASSEMBLEA ARTIGIANCREDIT LOMBARDIA 500 MILIONI DI EURO GARANTITI NEL 2003 BASILEA 2 E REGOLAMENTAZIONE DEI CONFIDI AL CENTRO DELLA RELAZIONE ANNUALE |
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Milano, 6 luglio 2004 - Convocata ieri a Milano, per l’approvazione del bilancio 2003, l’assemblea di Artigiancredit Lombardia ha discusso le attività realizzate al 31.12.2003. In particolare Artigiancredit ha controgarantito i finanziamenti garantiti dai Confidi artigiani della Lombardia dal 1997 al 2003 per complessivi 2.741 milioni di euro. Nel corso del 2003 sono state controgarantite le seguenti tipologie di operazioni: 10.961 operazioni per 316 milioni di euro di finanziamenti a breve, medio e lungo termine; 2.915 operazioni per 118 milioni di euro di finanziamenti riferiti a investimenti inseriti nel portafoglio Fei (Fondo Europeo Investimenti); 391 operazioni per 12,5 milioni di euro di finanziamenti riferiti a nuove imprese inseriti nel portafoglio Fei; 368 operazioni per 14 milioni di euro di finanziamenti per il progetto “riequilibrio finanziario” (trasformazione da breve a medio termine dei debiti delle aziende artigiane e Pmi); 60 operazioni per 1,7 milioni di euro per eventi straordinari; 24 operazioni per 1,8 milioni di euro per finanziamenti Docup Misura 1.4 B; Il totale dei finanziamenti garantiti dai confidi Soci e controgarantiti da Artigiancredit nel 2003, ammonta complessivamente a n. 14.719 pratiche per 465 milioni di euro. Nel 2003 i finanziamenti per investimenti hanno rappresentato solo il 25% del totale dei finanziamenti contro il quasi 40% dell’anno precedente, una flessione dovuta al calo degli investimenti da parte delle imprese lombarde per la evidente congiuntura negativa. Dalla relazione sulla gestione del Consiglio di Amministrazione si legge che, in merito al rapporto banca impresa/confidi, il 2003 è stato caratterizzato dall’incremento della discussione relativa a Basilea 2. Le reiterate revisioni del documento di Basilea, hanno portato, ad oggi, ad un progressivo alleggerimento delle quote di capitale che il sistema bancario dovrà allocare per fronteggiare i rischi di credito delle Pmi, ma si aprono nuove criticità rispetto all’adozione, da parte delle banche, di nuovi sistemi di rating e di scoring. La relazione ha dedicato grande attenzione all’ evento più significativo, destinato a incidere fortemente sul sistema dei confidi, rappresentato dall’approvazione a sorpresa, anche se attesa da molti anni, della nuova “disciplina dell’attività di garanzia collettiva dei fidi”, scritta nell’articolo 13 del Decreto Legge 269 del 30 settembre 2003 e convertito nella Legge 326 del 24 novembre 2003. La pubblicazione di questa disciplina, che i Confidi avrebbero preferito nella forma di una vera e propria legge quadro, ha definito sostanzialmente i nuovi confini operativi degli enti di garanzia mutualistica in Italia, lasciando purtroppo ancora aperte numerose lacune che si spera possano essere colmate con le attese disposizioni attuative. Artigiancredit annuncia inoltre che i Confidi soci e le Federazioni Regionali dell’artigianato, hanno deciso di costituire un fondo interconsortile dell’artigianato Lombardo, per poter mantenere in Lombardia le risorse determinate dal contributo dello 0,5 per mille (altrimenti da versare al Ministero o alla Società nazionale da questo istituita). Questa scelta è stata caldeggiata chiaramente anche dalla Regione Lombardia con una delibera della Giunta Regionale del 23 dicembre 2003. La costituzione del Fondo Interconsortile dell’Artigianato Lombardo (Fial); società consortile a responsabilità limitata sotto forma di consorzio di secondo grado, è in programma per il 13 luglio e vedrà la partecipazione di tutti i Confidi aderenti a Confartigianato, Cna, Casa e Claai della Lombardia. Altro punto importante riguarda il rapporto con il Fondo Europeo per gli Investimenti, con il quale è stato firmato un nuovo contratto attraverso la costituzione di una Ati, Associazione Temporanea di Imprese, tra Artigiancredit Emilia Romagna, Artigiancredit Piemonte e Artigiancredit Lombardia. Le risorse assegnate al consorzio consentiranno di avere la copertura del Fei, sulle pratiche di investimento e nuova impresa, fino a tutto il 31.12.2004. |
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Milano, 6 luglio 2004 - Convocata ieri a Milano, per l’approvazione del bilancio 2003, l’assemblea di Artigiancredit Lombardia ha discusso le attività realizzate al 31.12.2003. In particolare Artigiancredit ha controgarantito i finanziamenti garantiti dai Confidi artigiani della Lombardia dal 1997 al 2003 per complessivi 2.741 milioni di euro. Nel corso del 2003 sono state controgarantite le seguenti tipologie di operazioni: 10.961 operazioni per 316 milioni di euro di finanziamenti a breve, medio e lungo termine; 2.915 operazioni per 118 milioni di euro di finanziamenti riferiti a investimenti inseriti nel portafoglio Fei (Fondo Europeo Investimenti); 391 operazioni per 12,5 milioni di euro di finanziamenti riferiti a nuove imprese inseriti nel portafoglio Fei; 368 operazioni per 14 milioni di euro di finanziamenti per il progetto “riequilibrio finanziario” (trasformazione da breve a medio termine dei debiti delle aziende artigiane e Pmi); 60 operazioni per 1,7 milioni di euro per eventi straordinari; 24 operazioni per 1,8 milioni di euro per finanziamenti Docup Misura 1.4 B; Il totale dei finanziamenti garantiti dai confidi Soci e controgarantiti da Artigiancredit nel 2003, ammonta complessivamente a n. 14.719 pratiche per 465 milioni di euro. Nel 2003 i finanziamenti per investimenti hanno rappresentato solo il 25% del totale dei finanziamenti contro il quasi 40% dell’anno precedente, una flessione dovuta al calo degli investimenti da parte delle imprese lombarde per la evidente congiuntura negativa. Dalla relazione sulla gestione del Consiglio di Amministrazione si legge che, in merito al rapporto banca impresa/confidi, il 2003 è stato caratterizzato dall’incremento della discussione relativa a Basilea 2. Le reiterate revisioni del documento di Basilea, hanno portato, ad oggi, ad un progressivo alleggerimento delle quote di capitale che il sistema bancario dovrà allocare per fronteggiare i rischi di credito delle Pmi, ma si aprono nuove criticità rispetto all’adozione, da parte delle banche, di nuovi sistemi di rating e di scoring. La relazione ha dedicato grande attenzione all’ evento più significativo, destinato a incidere fortemente sul sistema dei confidi, rappresentato dall’approvazione a sorpresa, anche se attesa da molti anni, della nuova “disciplina dell’attività di garanzia collettiva dei fidi”, scritta nell’articolo 13 del Decreto Legge 269 del 30 settembre 2003 e convertito nella Legge 326 del 24 novembre 2003. La pubblicazione di questa disciplina, che i Confidi avrebbero preferito nella forma di una vera e propria legge quadro, ha definito sostanzialmente i nuovi confini operativi degli enti di garanzia mutualistica in Italia, lasciando purtroppo ancora aperte numerose lacune che si spera possano essere colmate con le attese disposizioni attuative. Artigiancredit annuncia inoltre che i Confidi soci e le Federazioni Regionali dell’artigianato, hanno deciso di costituire un fondo interconsortile dell’artigianato Lombardo, per poter mantenere in Lombardia le risorse determinate dal contributo dello 0,5 per mille (altrimenti da versare al Ministero o alla Società nazionale da questo istituita). Questa scelta è stata caldeggiata chiaramente anche dalla Regione Lombardia con una delibera della Giunta Regionale del 23 dicembre 2003. La costituzione del Fondo Interconsortile dell’Artigianato Lombardo (Fial); società consortile a responsabilità limitata sotto forma di consorzio di secondo grado, è in programma per il 13 luglio e vedrà la partecipazione di tutti i Confidi aderenti a Confartigianato, Cna, Casa e Claai della Lombardia. Altro punto importante riguarda il rapporto con il Fondo Europeo per gli Investimenti, con il quale è stato firmato un nuovo contratto attraverso la costituzione di una Ati, Associazione Temporanea di Imprese, tra Artigiancredit Emilia Romagna, Artigiancredit Piemonte e Artigiancredit Lombardia. Le risorse assegnate al consorzio consentiranno di avere la copertura del Fei, sulle pratiche di investimento e nuova impresa, fino a tutto il 31.12.2004. |
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ASSEMBLEA ASSOBIOTEC: FORTE CRESCITA DEL SETTORE, ANCHE SE PERSISTONO OMBRE SULLO SVILUPPO ITALIA PRIMA DELLA GERMANIA PER FARMACI IN SPERIMENTAZIONE. ROBERTO GRADNIK (SERONO ITALIA) ELETTO NUOVO PRESIDENTE PER IL BIENNIO 2004-2006 |
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Milano, 6 luglio 2004 – Si è svolta ieri l'Assemblea annuale di Assobiotec, l'Associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie (66 associati tra aziende e parchi scientifici e tecnologici, 1.300 milioni di Euro il fatturato dei prodotti); che fa parte di Federchimica. Durante l'Assemblea, dedicata al tema ''Investire nel biotech'', hanno parlato il Presidente uscente di Assobiotec, Sergio Dompé, e il Presidente designato dell'Associazione Roberto Gradnik, Amministratore delegato di Serono Italia. Sono intervenuti anche Claudio Bordignon, Presidente di Molmed S.p.a., Massimo Capuano, Amministratore Delegato Borsa Italiana, Francesco Micheli, Presidente di Genextra S.r.l. Ha concluso i lavori Roberto Formigoni, Presidente della Regione Lombardia. Nel corso dell'Assemblea Roberto Gradnik è stato eletto a larghissima maggioranza nuovo Presidente dell'Associazione per il biennio 2004-2006. Nell'occasione il Presidente uscente, Sergio Dompé, ha ripercorso i fattori che hanno portato, in sei anni, ad una forte crescita delle aziende biotecnologiche italiane, oggi 83: ''Abbiamo oggi un piccolo nucleo di realtà imprenditoriali eccellenti, un tessuto bioindustriale di valore che sei anni fa non c'era, e che ha mutato radicalmente la fisionomia stessa dell'Associazione, permettendoci di raddoppiare in questi anni gli Associati. Mi auguro quindi che, partendo da questo solido patrimonio, potremo dare il nostro contributo all'innovazione tecnologica e allo sviluppo del Paese''. Il neo Presidente dell'Associazione, Roberto Gradnik, ha aggiunto, a questo proposito: ''Siamo cresciuti, è vero, ma siamo ancora in ritardo rispetto ai traguardi già tagliati dai maggiori competitori europei ed internazionali. Paesi come Francia, Gran Bretagna e Germania sono infatti molto avanti a noi per le forze che hanno saputo mettere in campo nel biotech, in termini, soprattutto, di incentivi e di promozione del comparto''. ''Non dimentichiamo, infatti – ha rimarcato Gradnik – che l'Italia ha sopperito alla mancanza di una strategia specifica di sviluppo con un serbatoio di competenze di sicuro rilievo, come conferma la partecipazione italiana a numerosi progetti di ricerca internazionali, ed il fatto che abbiamo più farmaci in sperimentazione della Germania, che pure ha un numero di imprese 5 volte superiore al nostro''. E aggiunge: ''Ora però tocca alle Istituzioni fare la loro parte, anche perché, nel mondo e nell'Ue, la competizione tra i Paesi è forte ed agguerrita. Se vogliamo recuperare il ritardo vanno rimossi alcuni ostacoli significativi: in primo luogo va garantita alle imprese italiane la protezione giuridica delle invenzioni biotech, con il recepimento della Direttiva Brevetti, da lungo tempo fermo in Parlamento. Una vera spina nel fianco per chi fa ricerca nel nostro Paese''. ''Ma va anche adeguato il sistema degli incentivi fiscali per le aziende che fanno innovazione, rifinanziando al contempo strumenti essenziali per favorire gli investimenti nel comparto, come il Fondo per l'innovazione tecnologica. Solo così potremo avvalerci di quell'eccezionale occasione di sviluppo rappresentata dalle biotecnologie'' conclude. |
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ASSEMBLEA ASSOBIOTEC: FORTE CRESCITA DEL SETTORE, ANCHE SE PERSISTONO OMBRE SULLO SVILUPPO ITALIA PRIMA DELLA GERMANIA PER FARMACI IN SPERIMENTAZIONE. ROBERTO GRADNIK (SERONO ITALIA) ELETTO NUOVO PRESIDENTE PER IL BIENNIO 2004-2006 |
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Milano, 6 luglio 2004 – Si è svolta ieri l'Assemblea annuale di Assobiotec, l'Associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie (66 associati tra aziende e parchi scientifici e tecnologici, 1.300 milioni di Euro il fatturato dei prodotti); che fa parte di Federchimica. Durante l'Assemblea, dedicata al tema ''Investire nel biotech'', hanno parlato il Presidente uscente di Assobiotec, Sergio Dompé, e il Presidente designato dell'Associazione Roberto Gradnik, Amministratore delegato di Serono Italia. Sono intervenuti anche Claudio Bordignon, Presidente di Molmed S.p.a., Massimo Capuano, Amministratore Delegato Borsa Italiana, Francesco Micheli, Presidente di Genextra S.r.l. Ha concluso i lavori Roberto Formigoni, Presidente della Regione Lombardia. Nel corso dell'Assemblea Roberto Gradnik è stato eletto a larghissima maggioranza nuovo Presidente dell'Associazione per il biennio 2004-2006. Nell'occasione il Presidente uscente, Sergio Dompé, ha ripercorso i fattori che hanno portato, in sei anni, ad una forte crescita delle aziende biotecnologiche italiane, oggi 83: ''Abbiamo oggi un piccolo nucleo di realtà imprenditoriali eccellenti, un tessuto bioindustriale di valore che sei anni fa non c'era, e che ha mutato radicalmente la fisionomia stessa dell'Associazione, permettendoci di raddoppiare in questi anni gli Associati. Mi auguro quindi che, partendo da questo solido patrimonio, potremo dare il nostro contributo all'innovazione tecnologica e allo sviluppo del Paese''. Il neo Presidente dell'Associazione, Roberto Gradnik, ha aggiunto, a questo proposito: ''Siamo cresciuti, è vero, ma siamo ancora in ritardo rispetto ai traguardi già tagliati dai maggiori competitori europei ed internazionali. Paesi come Francia, Gran Bretagna e Germania sono infatti molto avanti a noi per le forze che hanno saputo mettere in campo nel biotech, in termini, soprattutto, di incentivi e di promozione del comparto''. ''Non dimentichiamo, infatti – ha rimarcato Gradnik – che l'Italia ha sopperito alla mancanza di una strategia specifica di sviluppo con un serbatoio di competenze di sicuro rilievo, come conferma la partecipazione italiana a numerosi progetti di ricerca internazionali, ed il fatto che abbiamo più farmaci in sperimentazione della Germania, che pure ha un numero di imprese 5 volte superiore al nostro''. E aggiunge: ''Ora però tocca alle Istituzioni fare la loro parte, anche perché, nel mondo e nell'Ue, la competizione tra i Paesi è forte ed agguerrita. Se vogliamo recuperare il ritardo vanno rimossi alcuni ostacoli significativi: in primo luogo va garantita alle imprese italiane la protezione giuridica delle invenzioni biotech, con il recepimento della Direttiva Brevetti, da lungo tempo fermo in Parlamento. Una vera spina nel fianco per chi fa ricerca nel nostro Paese''. ''Ma va anche adeguato il sistema degli incentivi fiscali per le aziende che fanno innovazione, rifinanziando al contempo strumenti essenziali per favorire gli investimenti nel comparto, come il Fondo per l'innovazione tecnologica. Solo così potremo avvalerci di quell'eccezionale occasione di sviluppo rappresentata dalle biotecnologie'' conclude. |
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ASSEMBLEA ASSOBIOTEC: FORTE CRESCITA DEL SETTORE, ANCHE SE PERSISTONO OMBRE SULLO SVILUPPO ITALIA PRIMA DELLA GERMANIA PER FARMACI IN SPERIMENTAZIONE. ROBERTO GRADNIK (SERONO ITALIA) ELETTO NUOVO PRESIDENTE PER IL BIENNIO 2004-2006 |
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Milano, 6 luglio 2004 – Si è svolta ieri l'Assemblea annuale di Assobiotec, l'Associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie (66 associati tra aziende e parchi scientifici e tecnologici, 1.300 milioni di Euro il fatturato dei prodotti); che fa parte di Federchimica. Durante l'Assemblea, dedicata al tema ''Investire nel biotech'', hanno parlato il Presidente uscente di Assobiotec, Sergio Dompé, e il Presidente designato dell'Associazione Roberto Gradnik, Amministratore delegato di Serono Italia. Sono intervenuti anche Claudio Bordignon, Presidente di Molmed S.p.a., Massimo Capuano, Amministratore Delegato Borsa Italiana, Francesco Micheli, Presidente di Genextra S.r.l. Ha concluso i lavori Roberto Formigoni, Presidente della Regione Lombardia. Nel corso dell'Assemblea Roberto Gradnik è stato eletto a larghissima maggioranza nuovo Presidente dell'Associazione per il biennio 2004-2006. Nell'occasione il Presidente uscente, Sergio Dompé, ha ripercorso i fattori che hanno portato, in sei anni, ad una forte crescita delle aziende biotecnologiche italiane, oggi 83: ''Abbiamo oggi un piccolo nucleo di realtà imprenditoriali eccellenti, un tessuto bioindustriale di valore che sei anni fa non c'era, e che ha mutato radicalmente la fisionomia stessa dell'Associazione, permettendoci di raddoppiare in questi anni gli Associati. Mi auguro quindi che, partendo da questo solido patrimonio, potremo dare il nostro contributo all'innovazione tecnologica e allo sviluppo del Paese''. Il neo Presidente dell'Associazione, Roberto Gradnik, ha aggiunto, a questo proposito: ''Siamo cresciuti, è vero, ma siamo ancora in ritardo rispetto ai traguardi già tagliati dai maggiori competitori europei ed internazionali. Paesi come Francia, Gran Bretagna e Germania sono infatti molto avanti a noi per le forze che hanno saputo mettere in campo nel biotech, in termini, soprattutto, di incentivi e di promozione del comparto''. ''Non dimentichiamo, infatti – ha rimarcato Gradnik – che l'Italia ha sopperito alla mancanza di una strategia specifica di sviluppo con un serbatoio di competenze di sicuro rilievo, come conferma la partecipazione italiana a numerosi progetti di ricerca internazionali, ed il fatto che abbiamo più farmaci in sperimentazione della Germania, che pure ha un numero di imprese 5 volte superiore al nostro''. E aggiunge: ''Ora però tocca alle Istituzioni fare la loro parte, anche perché, nel mondo e nell'Ue, la competizione tra i Paesi è forte ed agguerrita. Se vogliamo recuperare il ritardo vanno rimossi alcuni ostacoli significativi: in primo luogo va garantita alle imprese italiane la protezione giuridica delle invenzioni biotech, con il recepimento della Direttiva Brevetti, da lungo tempo fermo in Parlamento. Una vera spina nel fianco per chi fa ricerca nel nostro Paese''. ''Ma va anche adeguato il sistema degli incentivi fiscali per le aziende che fanno innovazione, rifinanziando al contempo strumenti essenziali per favorire gli investimenti nel comparto, come il Fondo per l'innovazione tecnologica. Solo così potremo avvalerci di quell'eccezionale occasione di sviluppo rappresentata dalle biotecnologie'' conclude. |
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ASSEMBLEA ASSOBIOTEC: FORTE CRESCITA DEL SETTORE, ANCHE SE PERSISTONO OMBRE SULLO SVILUPPO ITALIA PRIMA DELLA GERMANIA PER FARMACI IN SPERIMENTAZIONE. ROBERTO GRADNIK (SERONO ITALIA) ELETTO NUOVO PRESIDENTE PER IL BIENNIO 2004-2006 |
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Milano, 6 luglio 2004 – Si è svolta ieri l'Assemblea annuale di Assobiotec, l'Associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie (66 associati tra aziende e parchi scientifici e tecnologici, 1.300 milioni di Euro il fatturato dei prodotti); che fa parte di Federchimica. Durante l'Assemblea, dedicata al tema ''Investire nel biotech'', hanno parlato il Presidente uscente di Assobiotec, Sergio Dompé, e il Presidente designato dell'Associazione Roberto Gradnik, Amministratore delegato di Serono Italia. Sono intervenuti anche Claudio Bordignon, Presidente di Molmed S.p.a., Massimo Capuano, Amministratore Delegato Borsa Italiana, Francesco Micheli, Presidente di Genextra S.r.l. Ha concluso i lavori Roberto Formigoni, Presidente della Regione Lombardia. Nel corso dell'Assemblea Roberto Gradnik è stato eletto a larghissima maggioranza nuovo Presidente dell'Associazione per il biennio 2004-2006. Nell'occasione il Presidente uscente, Sergio Dompé, ha ripercorso i fattori che hanno portato, in sei anni, ad una forte crescita delle aziende biotecnologiche italiane, oggi 83: ''Abbiamo oggi un piccolo nucleo di realtà imprenditoriali eccellenti, un tessuto bioindustriale di valore che sei anni fa non c'era, e che ha mutato radicalmente la fisionomia stessa dell'Associazione, permettendoci di raddoppiare in questi anni gli Associati. Mi auguro quindi che, partendo da questo solido patrimonio, potremo dare il nostro contributo all'innovazione tecnologica e allo sviluppo del Paese''. Il neo Presidente dell'Associazione, Roberto Gradnik, ha aggiunto, a questo proposito: ''Siamo cresciuti, è vero, ma siamo ancora in ritardo rispetto ai traguardi già tagliati dai maggiori competitori europei ed internazionali. Paesi come Francia, Gran Bretagna e Germania sono infatti molto avanti a noi per le forze che hanno saputo mettere in campo nel biotech, in termini, soprattutto, di incentivi e di promozione del comparto''. ''Non dimentichiamo, infatti – ha rimarcato Gradnik – che l'Italia ha sopperito alla mancanza di una strategia specifica di sviluppo con un serbatoio di competenze di sicuro rilievo, come conferma la partecipazione italiana a numerosi progetti di ricerca internazionali, ed il fatto che abbiamo più farmaci in sperimentazione della Germania, che pure ha un numero di imprese 5 volte superiore al nostro''. E aggiunge: ''Ora però tocca alle Istituzioni fare la loro parte, anche perché, nel mondo e nell'Ue, la competizione tra i Paesi è forte ed agguerrita. Se vogliamo recuperare il ritardo vanno rimossi alcuni ostacoli significativi: in primo luogo va garantita alle imprese italiane la protezione giuridica delle invenzioni biotech, con il recepimento della Direttiva Brevetti, da lungo tempo fermo in Parlamento. Una vera spina nel fianco per chi fa ricerca nel nostro Paese''. ''Ma va anche adeguato il sistema degli incentivi fiscali per le aziende che fanno innovazione, rifinanziando al contempo strumenti essenziali per favorire gli investimenti nel comparto, come il Fondo per l'innovazione tecnologica. Solo così potremo avvalerci di quell'eccezionale occasione di sviluppo rappresentata dalle biotecnologie'' conclude. |
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ASSEMBLEA ASSOBIOTEC: FORTE CRESCITA DEL SETTORE, ANCHE SE PERSISTONO OMBRE SULLO SVILUPPO ITALIA PRIMA DELLA GERMANIA PER FARMACI IN SPERIMENTAZIONE. ROBERTO GRADNIK (SERONO ITALIA) ELETTO NUOVO PRESIDENTE PER IL BIENNIO 2004-2006 |
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Milano, 6 luglio 2004 – Si è svolta ieri l'Assemblea annuale di Assobiotec, l'Associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie (66 associati tra aziende e parchi scientifici e tecnologici, 1.300 milioni di Euro il fatturato dei prodotti); che fa parte di Federchimica. Durante l'Assemblea, dedicata al tema ''Investire nel biotech'', hanno parlato il Presidente uscente di Assobiotec, Sergio Dompé, e il Presidente designato dell'Associazione Roberto Gradnik, Amministratore delegato di Serono Italia. Sono intervenuti anche Claudio Bordignon, Presidente di Molmed S.p.a., Massimo Capuano, Amministratore Delegato Borsa Italiana, Francesco Micheli, Presidente di Genextra S.r.l. Ha concluso i lavori Roberto Formigoni, Presidente della Regione Lombardia. Nel corso dell'Assemblea Roberto Gradnik è stato eletto a larghissima maggioranza nuovo Presidente dell'Associazione per il biennio 2004-2006. Nell'occasione il Presidente uscente, Sergio Dompé, ha ripercorso i fattori che hanno portato, in sei anni, ad una forte crescita delle aziende biotecnologiche italiane, oggi 83: ''Abbiamo oggi un piccolo nucleo di realtà imprenditoriali eccellenti, un tessuto bioindustriale di valore che sei anni fa non c'era, e che ha mutato radicalmente la fisionomia stessa dell'Associazione, permettendoci di raddoppiare in questi anni gli Associati. Mi auguro quindi che, partendo da questo solido patrimonio, potremo dare il nostro contributo all'innovazione tecnologica e allo sviluppo del Paese''. Il neo Presidente dell'Associazione, Roberto Gradnik, ha aggiunto, a questo proposito: ''Siamo cresciuti, è vero, ma siamo ancora in ritardo rispetto ai traguardi già tagliati dai maggiori competitori europei ed internazionali. Paesi come Francia, Gran Bretagna e Germania sono infatti molto avanti a noi per le forze che hanno saputo mettere in campo nel biotech, in termini, soprattutto, di incentivi e di promozione del comparto''. ''Non dimentichiamo, infatti – ha rimarcato Gradnik – che l'Italia ha sopperito alla mancanza di una strategia specifica di sviluppo con un serbatoio di competenze di sicuro rilievo, come conferma la partecipazione italiana a numerosi progetti di ricerca internazionali, ed il fatto che abbiamo più farmaci in sperimentazione della Germania, che pure ha un numero di imprese 5 volte superiore al nostro''. E aggiunge: ''Ora però tocca alle Istituzioni fare la loro parte, anche perché, nel mondo e nell'Ue, la competizione tra i Paesi è forte ed agguerrita. Se vogliamo recuperare il ritardo vanno rimossi alcuni ostacoli significativi: in primo luogo va garantita alle imprese italiane la protezione giuridica delle invenzioni biotech, con il recepimento della Direttiva Brevetti, da lungo tempo fermo in Parlamento. Una vera spina nel fianco per chi fa ricerca nel nostro Paese''. ''Ma va anche adeguato il sistema degli incentivi fiscali per le aziende che fanno innovazione, rifinanziando al contempo strumenti essenziali per favorire gli investimenti nel comparto, come il Fondo per l'innovazione tecnologica. Solo così potremo avvalerci di quell'eccezionale occasione di sviluppo rappresentata dalle biotecnologie'' conclude. |
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ASSEMBLEA ASSOBIOTEC: FORTE CRESCITA DEL SETTORE, ANCHE SE PERSISTONO OMBRE SULLO SVILUPPO ITALIA PRIMA DELLA GERMANIA PER FARMACI IN SPERIMENTAZIONE. ROBERTO GRADNIK (SERONO ITALIA) ELETTO NUOVO PRESIDENTE PER IL BIENNIO 2004-2006 |
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Milano, 6 luglio 2004 – Si è svolta ieri l'Assemblea annuale di Assobiotec, l'Associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie (66 associati tra aziende e parchi scientifici e tecnologici, 1.300 milioni di Euro il fatturato dei prodotti); che fa parte di Federchimica. Durante l'Assemblea, dedicata al tema ''Investire nel biotech'', hanno parlato il Presidente uscente di Assobiotec, Sergio Dompé, e il Presidente designato dell'Associazione Roberto Gradnik, Amministratore delegato di Serono Italia. Sono intervenuti anche Claudio Bordignon, Presidente di Molmed S.p.a., Massimo Capuano, Amministratore Delegato Borsa Italiana, Francesco Micheli, Presidente di Genextra S.r.l. Ha concluso i lavori Roberto Formigoni, Presidente della Regione Lombardia. Nel corso dell'Assemblea Roberto Gradnik è stato eletto a larghissima maggioranza nuovo Presidente dell'Associazione per il biennio 2004-2006. Nell'occasione il Presidente uscente, Sergio Dompé, ha ripercorso i fattori che hanno portato, in sei anni, ad una forte crescita delle aziende biotecnologiche italiane, oggi 83: ''Abbiamo oggi un piccolo nucleo di realtà imprenditoriali eccellenti, un tessuto bioindustriale di valore che sei anni fa non c'era, e che ha mutato radicalmente la fisionomia stessa dell'Associazione, permettendoci di raddoppiare in questi anni gli Associati. Mi auguro quindi che, partendo da questo solido patrimonio, potremo dare il nostro contributo all'innovazione tecnologica e allo sviluppo del Paese''. Il neo Presidente dell'Associazione, Roberto Gradnik, ha aggiunto, a questo proposito: ''Siamo cresciuti, è vero, ma siamo ancora in ritardo rispetto ai traguardi già tagliati dai maggiori competitori europei ed internazionali. Paesi come Francia, Gran Bretagna e Germania sono infatti molto avanti a noi per le forze che hanno saputo mettere in campo nel biotech, in termini, soprattutto, di incentivi e di promozione del comparto''. ''Non dimentichiamo, infatti – ha rimarcato Gradnik – che l'Italia ha sopperito alla mancanza di una strategia specifica di sviluppo con un serbatoio di competenze di sicuro rilievo, come conferma la partecipazione italiana a numerosi progetti di ricerca internazionali, ed il fatto che abbiamo più farmaci in sperimentazione della Germania, che pure ha un numero di imprese 5 volte superiore al nostro''. E aggiunge: ''Ora però tocca alle Istituzioni fare la loro parte, anche perché, nel mondo e nell'Ue, la competizione tra i Paesi è forte ed agguerrita. Se vogliamo recuperare il ritardo vanno rimossi alcuni ostacoli significativi: in primo luogo va garantita alle imprese italiane la protezione giuridica delle invenzioni biotech, con il recepimento della Direttiva Brevetti, da lungo tempo fermo in Parlamento. Una vera spina nel fianco per chi fa ricerca nel nostro Paese''. ''Ma va anche adeguato il sistema degli incentivi fiscali per le aziende che fanno innovazione, rifinanziando al contempo strumenti essenziali per favorire gli investimenti nel comparto, come il Fondo per l'innovazione tecnologica. Solo così potremo avvalerci di quell'eccezionale occasione di sviluppo rappresentata dalle biotecnologie'' conclude. |
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Milano, 6 luglio 2004 - I risparmiatori hanno una percezione moderatamente ottimista sul futuro del bilancio familiare, con una crescita della fiducia negli investimenti in titoli per quanto riguarda il mercato finanziario, e una conferma della fiducia negli investimenti in immobili. Questa la fotografia che emerge dall’Indice di Soldi Sette sulla fiducia dei risparmiatori, rilevazione trimestrale sulla percezione del futuro dell’economia da parte dell’associazione Altroconsumo. L’indice segnala un rinnovato ottimismo, con una significativa crescita rispetto alla precedente rilevazione: se a marzo il suo valore era pari a 98,2, a giugno è risalito a 109,7, tornando così sui livelli del dicembre 2003 (110,2). Ricordiamo che l’Indice va da un minimo di 0, pessimismo assoluto, a un massimo di 200, grande ottimismo, mentre il valore 100 indica una visione di stabilità. Dalla rilevazione emerge una crescita della fiducia negli investimenti in titoli, con l’Indice relativo passato da 110,5 a 116,7. Questa è una conseguenza dell’aumento della fiducia sia negli investimenti in azioni (con l’Indice salito da 106,5 a 108,2); sia soprattutto in obbligazioni (da 103,2 a 109,5). Sul fronte degli investimenti in immobili non è cambiato molto, con l’Indice passato da 110,3 a 109,7. Il dato conferma la fiducia nel mattone, mai venuta meno sin dalla prima rilevazione dell’Indice, che risale al marzo del 2002. “I dati indicano un ritrovato ottimismo dei risparmiatori, che restano però con i piedi per terra” commenta Vincenzo Somma, direttore responsabile di Soldi Sette, il settimanale di Altroconsumo dedicato al mondo del risparmio. “Il calo della fiducia registrato nella rilevazione di marzo appare a questo punto come una sorta di incidente di percorso, dovuto alla prudenza con cui i risparmiatori guardano al mondo del risparmio dopo i noti misfatti che hanno colpito la nostra economia. Con questa rilevazione sembrerebbe riprendere il trend ottimista, grazie probabilmente alla maggiore dinamicità del mercato negli ultimi mesi, che ha visto quotarsi a Piazza Affari diverse società tra cui Terna, mentre sul fronte obbligazionario ha visto l’emissione di numerosi titoli da parte di società cosiddette affidabili”, conclude Somma. La rilevazione dell’Indice di Soldi Sette viene effettuata trimestralmente, attraverso un campione di risparmiatori, intervistati telefonicamente sulle aspettative di evoluzione della propria situazione finanziaria nei 12 mesi successivi. |
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Milano, 6 luglio 2004 - I risparmiatori hanno una percezione moderatamente ottimista sul futuro del bilancio familiare, con una crescita della fiducia negli investimenti in titoli per quanto riguarda il mercato finanziario, e una conferma della fiducia negli investimenti in immobili. Questa la fotografia che emerge dall’Indice di Soldi Sette sulla fiducia dei risparmiatori, rilevazione trimestrale sulla percezione del futuro dell’economia da parte dell’associazione Altroconsumo. L’indice segnala un rinnovato ottimismo, con una significativa crescita rispetto alla precedente rilevazione: se a marzo il suo valore era pari a 98,2, a giugno è risalito a 109,7, tornando così sui livelli del dicembre 2003 (110,2). Ricordiamo che l’Indice va da un minimo di 0, pessimismo assoluto, a un massimo di 200, grande ottimismo, mentre il valore 100 indica una visione di stabilità. Dalla rilevazione emerge una crescita della fiducia negli investimenti in titoli, con l’Indice relativo passato da 110,5 a 116,7. Questa è una conseguenza dell’aumento della fiducia sia negli investimenti in azioni (con l’Indice salito da 106,5 a 108,2); sia soprattutto in obbligazioni (da 103,2 a 109,5). Sul fronte degli investimenti in immobili non è cambiato molto, con l’Indice passato da 110,3 a 109,7. Il dato conferma la fiducia nel mattone, mai venuta meno sin dalla prima rilevazione dell’Indice, che risale al marzo del 2002. “I dati indicano un ritrovato ottimismo dei risparmiatori, che restano però con i piedi per terra” commenta Vincenzo Somma, direttore responsabile di Soldi Sette, il settimanale di Altroconsumo dedicato al mondo del risparmio. “Il calo della fiducia registrato nella rilevazione di marzo appare a questo punto come una sorta di incidente di percorso, dovuto alla prudenza con cui i risparmiatori guardano al mondo del risparmio dopo i noti misfatti che hanno colpito la nostra economia. Con questa rilevazione sembrerebbe riprendere il trend ottimista, grazie probabilmente alla maggiore dinamicità del mercato negli ultimi mesi, che ha visto quotarsi a Piazza Affari diverse società tra cui Terna, mentre sul fronte obbligazionario ha visto l’emissione di numerosi titoli da parte di società cosiddette affidabili”, conclude Somma. La rilevazione dell’Indice di Soldi Sette viene effettuata trimestralmente, attraverso un campione di risparmiatori, intervistati telefonicamente sulle aspettative di evoluzione della propria situazione finanziaria nei 12 mesi successivi. |
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Milano, 6 luglio 2004 - I risparmiatori hanno una percezione moderatamente ottimista sul futuro del bilancio familiare, con una crescita della fiducia negli investimenti in titoli per quanto riguarda il mercato finanziario, e una conferma della fiducia negli investimenti in immobili. Questa la fotografia che emerge dall’Indice di Soldi Sette sulla fiducia dei risparmiatori, rilevazione trimestrale sulla percezione del futuro dell’economia da parte dell’associazione Altroconsumo. L’indice segnala un rinnovato ottimismo, con una significativa crescita rispetto alla precedente rilevazione: se a marzo il suo valore era pari a 98,2, a giugno è risalito a 109,7, tornando così sui livelli del dicembre 2003 (110,2). Ricordiamo che l’Indice va da un minimo di 0, pessimismo assoluto, a un massimo di 200, grande ottimismo, mentre il valore 100 indica una visione di stabilità. Dalla rilevazione emerge una crescita della fiducia negli investimenti in titoli, con l’Indice relativo passato da 110,5 a 116,7. Questa è una conseguenza dell’aumento della fiducia sia negli investimenti in azioni (con l’Indice salito da 106,5 a 108,2); sia soprattutto in obbligazioni (da 103,2 a 109,5). Sul fronte degli investimenti in immobili non è cambiato molto, con l’Indice passato da 110,3 a 109,7. Il dato conferma la fiducia nel mattone, mai venuta meno sin dalla prima rilevazione dell’Indice, che risale al marzo del 2002. “I dati indicano un ritrovato ottimismo dei risparmiatori, che restano però con i piedi per terra” commenta Vincenzo Somma, direttore responsabile di Soldi Sette, il settimanale di Altroconsumo dedicato al mondo del risparmio. “Il calo della fiducia registrato nella rilevazione di marzo appare a questo punto come una sorta di incidente di percorso, dovuto alla prudenza con cui i risparmiatori guardano al mondo del risparmio dopo i noti misfatti che hanno colpito la nostra economia. Con questa rilevazione sembrerebbe riprendere il trend ottimista, grazie probabilmente alla maggiore dinamicità del mercato negli ultimi mesi, che ha visto quotarsi a Piazza Affari diverse società tra cui Terna, mentre sul fronte obbligazionario ha visto l’emissione di numerosi titoli da parte di società cosiddette affidabili”, conclude Somma. La rilevazione dell’Indice di Soldi Sette viene effettuata trimestralmente, attraverso un campione di risparmiatori, intervistati telefonicamente sulle aspettative di evoluzione della propria situazione finanziaria nei 12 mesi successivi. |
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Milano, 6 luglio 2004 - I risparmiatori hanno una percezione moderatamente ottimista sul futuro del bilancio familiare, con una crescita della fiducia negli investimenti in titoli per quanto riguarda il mercato finanziario, e una conferma della fiducia negli investimenti in immobili. Questa la fotografia che emerge dall’Indice di Soldi Sette sulla fiducia dei risparmiatori, rilevazione trimestrale sulla percezione del futuro dell’economia da parte dell’associazione Altroconsumo. L’indice segnala un rinnovato ottimismo, con una significativa crescita rispetto alla precedente rilevazione: se a marzo il suo valore era pari a 98,2, a giugno è risalito a 109,7, tornando così sui livelli del dicembre 2003 (110,2). Ricordiamo che l’Indice va da un minimo di 0, pessimismo assoluto, a un massimo di 200, grande ottimismo, mentre il valore 100 indica una visione di stabilità. Dalla rilevazione emerge una crescita della fiducia negli investimenti in titoli, con l’Indice relativo passato da 110,5 a 116,7. Questa è una conseguenza dell’aumento della fiducia sia negli investimenti in azioni (con l’Indice salito da 106,5 a 108,2); sia soprattutto in obbligazioni (da 103,2 a 109,5). Sul fronte degli investimenti in immobili non è cambiato molto, con l’Indice passato da 110,3 a 109,7. Il dato conferma la fiducia nel mattone, mai venuta meno sin dalla prima rilevazione dell’Indice, che risale al marzo del 2002. “I dati indicano un ritrovato ottimismo dei risparmiatori, che restano però con i piedi per terra” commenta Vincenzo Somma, direttore responsabile di Soldi Sette, il settimanale di Altroconsumo dedicato al mondo del risparmio. “Il calo della fiducia registrato nella rilevazione di marzo appare a questo punto come una sorta di incidente di percorso, dovuto alla prudenza con cui i risparmiatori guardano al mondo del risparmio dopo i noti misfatti che hanno colpito la nostra economia. Con questa rilevazione sembrerebbe riprendere il trend ottimista, grazie probabilmente alla maggiore dinamicità del mercato negli ultimi mesi, che ha visto quotarsi a Piazza Affari diverse società tra cui Terna, mentre sul fronte obbligazionario ha visto l’emissione di numerosi titoli da parte di società cosiddette affidabili”, conclude Somma. La rilevazione dell’Indice di Soldi Sette viene effettuata trimestralmente, attraverso un campione di risparmiatori, intervistati telefonicamente sulle aspettative di evoluzione della propria situazione finanziaria nei 12 mesi successivi. |
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Milano, 6 luglio 2004 - I risparmiatori hanno una percezione moderatamente ottimista sul futuro del bilancio familiare, con una crescita della fiducia negli investimenti in titoli per quanto riguarda il mercato finanziario, e una conferma della fiducia negli investimenti in immobili. Questa la fotografia che emerge dall’Indice di Soldi Sette sulla fiducia dei risparmiatori, rilevazione trimestrale sulla percezione del futuro dell’economia da parte dell’associazione Altroconsumo. L’indice segnala un rinnovato ottimismo, con una significativa crescita rispetto alla precedente rilevazione: se a marzo il suo valore era pari a 98,2, a giugno è risalito a 109,7, tornando così sui livelli del dicembre 2003 (110,2). Ricordiamo che l’Indice va da un minimo di 0, pessimismo assoluto, a un massimo di 200, grande ottimismo, mentre il valore 100 indica una visione di stabilità. Dalla rilevazione emerge una crescita della fiducia negli investimenti in titoli, con l’Indice relativo passato da 110,5 a 116,7. Questa è una conseguenza dell’aumento della fiducia sia negli investimenti in azioni (con l’Indice salito da 106,5 a 108,2); sia soprattutto in obbligazioni (da 103,2 a 109,5). Sul fronte degli investimenti in immobili non è cambiato molto, con l’Indice passato da 110,3 a 109,7. Il dato conferma la fiducia nel mattone, mai venuta meno sin dalla prima rilevazione dell’Indice, che risale al marzo del 2002. “I dati indicano un ritrovato ottimismo dei risparmiatori, che restano però con i piedi per terra” commenta Vincenzo Somma, direttore responsabile di Soldi Sette, il settimanale di Altroconsumo dedicato al mondo del risparmio. “Il calo della fiducia registrato nella rilevazione di marzo appare a questo punto come una sorta di incidente di percorso, dovuto alla prudenza con cui i risparmiatori guardano al mondo del risparmio dopo i noti misfatti che hanno colpito la nostra economia. Con questa rilevazione sembrerebbe riprendere il trend ottimista, grazie probabilmente alla maggiore dinamicità del mercato negli ultimi mesi, che ha visto quotarsi a Piazza Affari diverse società tra cui Terna, mentre sul fronte obbligazionario ha visto l’emissione di numerosi titoli da parte di società cosiddette affidabili”, conclude Somma. La rilevazione dell’Indice di Soldi Sette viene effettuata trimestralmente, attraverso un campione di risparmiatori, intervistati telefonicamente sulle aspettative di evoluzione della propria situazione finanziaria nei 12 mesi successivi. |
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Milano, 6 luglio 2004 - I risparmiatori hanno una percezione moderatamente ottimista sul futuro del bilancio familiare, con una crescita della fiducia negli investimenti in titoli per quanto riguarda il mercato finanziario, e una conferma della fiducia negli investimenti in immobili. Questa la fotografia che emerge dall’Indice di Soldi Sette sulla fiducia dei risparmiatori, rilevazione trimestrale sulla percezione del futuro dell’economia da parte dell’associazione Altroconsumo. L’indice segnala un rinnovato ottimismo, con una significativa crescita rispetto alla precedente rilevazione: se a marzo il suo valore era pari a 98,2, a giugno è risalito a 109,7, tornando così sui livelli del dicembre 2003 (110,2). Ricordiamo che l’Indice va da un minimo di 0, pessimismo assoluto, a un massimo di 200, grande ottimismo, mentre il valore 100 indica una visione di stabilità. Dalla rilevazione emerge una crescita della fiducia negli investimenti in titoli, con l’Indice relativo passato da 110,5 a 116,7. Questa è una conseguenza dell’aumento della fiducia sia negli investimenti in azioni (con l’Indice salito da 106,5 a 108,2); sia soprattutto in obbligazioni (da 103,2 a 109,5). Sul fronte degli investimenti in immobili non è cambiato molto, con l’Indice passato da 110,3 a 109,7. Il dato conferma la fiducia nel mattone, mai venuta meno sin dalla prima rilevazione dell’Indice, che risale al marzo del 2002. “I dati indicano un ritrovato ottimismo dei risparmiatori, che restano però con i piedi per terra” commenta Vincenzo Somma, direttore responsabile di Soldi Sette, il settimanale di Altroconsumo dedicato al mondo del risparmio. “Il calo della fiducia registrato nella rilevazione di marzo appare a questo punto come una sorta di incidente di percorso, dovuto alla prudenza con cui i risparmiatori guardano al mondo del risparmio dopo i noti misfatti che hanno colpito la nostra economia. Con questa rilevazione sembrerebbe riprendere il trend ottimista, grazie probabilmente alla maggiore dinamicità del mercato negli ultimi mesi, che ha visto quotarsi a Piazza Affari diverse società tra cui Terna, mentre sul fronte obbligazionario ha visto l’emissione di numerosi titoli da parte di società cosiddette affidabili”, conclude Somma. La rilevazione dell’Indice di Soldi Sette viene effettuata trimestralmente, attraverso un campione di risparmiatori, intervistati telefonicamente sulle aspettative di evoluzione della propria situazione finanziaria nei 12 mesi successivi. |
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CONCLUSO IL ROAD-SHOW SULL'ACCORDO ICE-HONG KONG TRADE DEVELOPMENT COUNCIL |
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Roma, 6 luglio 2004 - L'accordo prevede la collaborazione tra Ice e Hong Kong Trade Development Council con l'obiettivo di facilitare e supportare le intenzioni di investimento di Pmi italiane in operazioni di sourcing, investimento diretto e joint ventures in Cina attraverso una controparte commerciale di Hong Kong (con particolare riferimento all'area del Guangdong e del Delta del Fiume delle Perle). Nato dall'esigenza evidente di creare una piattaforma di appoggio per l'ingresso di aziende italiane in Cina, l'accordo offre l'opportunità di entrare in contatto con la rete principale di Pmi di Hong Kong che fa capo appunto al Trade Development Council. Le imprese di Hong Kong stanno radicandosi sempre più nel territorio cinese (65 mila siti produttivi per 200 mld. Di Usd di investimenti diretti); con particolare prevalenza nel Guangdong e nel Delta del Fiume delle Perle ed in via prevalente costituiscono un insieme di imprese trasparente e riconoscibile, qualità non indifferenti per attività commerciali nella Cina attuale. Il recente Cepa Closer Economic Partnership Arrangement non potrà che agevolare questo processo. |
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CONCLUSO IL ROAD-SHOW SULL'ACCORDO ICE-HONG KONG TRADE DEVELOPMENT COUNCIL |
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Roma, 6 luglio 2004 - L'accordo prevede la collaborazione tra Ice e Hong Kong Trade Development Council con l'obiettivo di facilitare e supportare le intenzioni di investimento di Pmi italiane in operazioni di sourcing, investimento diretto e joint ventures in Cina attraverso una controparte commerciale di Hong Kong (con particolare riferimento all'area del Guangdong e del Delta del Fiume delle Perle). Nato dall'esigenza evidente di creare una piattaforma di appoggio per l'ingresso di aziende italiane in Cina, l'accordo offre l'opportunità di entrare in contatto con la rete principale di Pmi di Hong Kong che fa capo appunto al Trade Development Council. Le imprese di Hong Kong stanno radicandosi sempre più nel territorio cinese (65 mila siti produttivi per 200 mld. Di Usd di investimenti diretti); con particolare prevalenza nel Guangdong e nel Delta del Fiume delle Perle ed in via prevalente costituiscono un insieme di imprese trasparente e riconoscibile, qualità non indifferenti per attività commerciali nella Cina attuale. Il recente Cepa Closer Economic Partnership Arrangement non potrà che agevolare questo processo. |
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CONCLUSO IL ROAD-SHOW SULL'ACCORDO ICE-HONG KONG TRADE DEVELOPMENT COUNCIL |
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Roma, 6 luglio 2004 - L'accordo prevede la collaborazione tra Ice e Hong Kong Trade Development Council con l'obiettivo di facilitare e supportare le intenzioni di investimento di Pmi italiane in operazioni di sourcing, investimento diretto e joint ventures in Cina attraverso una controparte commerciale di Hong Kong (con particolare riferimento all'area del Guangdong e del Delta del Fiume delle Perle). Nato dall'esigenza evidente di creare una piattaforma di appoggio per l'ingresso di aziende italiane in Cina, l'accordo offre l'opportunità di entrare in contatto con la rete principale di Pmi di Hong Kong che fa capo appunto al Trade Development Council. Le imprese di Hong Kong stanno radicandosi sempre più nel territorio cinese (65 mila siti produttivi per 200 mld. Di Usd di investimenti diretti); con particolare prevalenza nel Guangdong e nel Delta del Fiume delle Perle ed in via prevalente costituiscono un insieme di imprese trasparente e riconoscibile, qualità non indifferenti per attività commerciali nella Cina attuale. Il recente Cepa Closer Economic Partnership Arrangement non potrà che agevolare questo processo. |
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CONCLUSO IL ROAD-SHOW SULL'ACCORDO ICE-HONG KONG TRADE DEVELOPMENT COUNCIL |
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Roma, 6 luglio 2004 - L'accordo prevede la collaborazione tra Ice e Hong Kong Trade Development Council con l'obiettivo di facilitare e supportare le intenzioni di investimento di Pmi italiane in operazioni di sourcing, investimento diretto e joint ventures in Cina attraverso una controparte commerciale di Hong Kong (con particolare riferimento all'area del Guangdong e del Delta del Fiume delle Perle). Nato dall'esigenza evidente di creare una piattaforma di appoggio per l'ingresso di aziende italiane in Cina, l'accordo offre l'opportunità di entrare in contatto con la rete principale di Pmi di Hong Kong che fa capo appunto al Trade Development Council. Le imprese di Hong Kong stanno radicandosi sempre più nel territorio cinese (65 mila siti produttivi per 200 mld. Di Usd di investimenti diretti); con particolare prevalenza nel Guangdong e nel Delta del Fiume delle Perle ed in via prevalente costituiscono un insieme di imprese trasparente e riconoscibile, qualità non indifferenti per attività commerciali nella Cina attuale. Il recente Cepa Closer Economic Partnership Arrangement non potrà che agevolare questo processo. |
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CONCLUSO IL ROAD-SHOW SULL'ACCORDO ICE-HONG KONG TRADE DEVELOPMENT COUNCIL |
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Roma, 6 luglio 2004 - L'accordo prevede la collaborazione tra Ice e Hong Kong Trade Development Council con l'obiettivo di facilitare e supportare le intenzioni di investimento di Pmi italiane in operazioni di sourcing, investimento diretto e joint ventures in Cina attraverso una controparte commerciale di Hong Kong (con particolare riferimento all'area del Guangdong e del Delta del Fiume delle Perle). Nato dall'esigenza evidente di creare una piattaforma di appoggio per l'ingresso di aziende italiane in Cina, l'accordo offre l'opportunità di entrare in contatto con la rete principale di Pmi di Hong Kong che fa capo appunto al Trade Development Council. Le imprese di Hong Kong stanno radicandosi sempre più nel territorio cinese (65 mila siti produttivi per 200 mld. Di Usd di investimenti diretti); con particolare prevalenza nel Guangdong e nel Delta del Fiume delle Perle ed in via prevalente costituiscono un insieme di imprese trasparente e riconoscibile, qualità non indifferenti per attività commerciali nella Cina attuale. Il recente Cepa Closer Economic Partnership Arrangement non potrà che agevolare questo processo. |
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CONCLUSO IL ROAD-SHOW SULL'ACCORDO ICE-HONG KONG TRADE DEVELOPMENT COUNCIL |
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Roma, 6 luglio 2004 - L'accordo prevede la collaborazione tra Ice e Hong Kong Trade Development Council con l'obiettivo di facilitare e supportare le intenzioni di investimento di Pmi italiane in operazioni di sourcing, investimento diretto e joint ventures in Cina attraverso una controparte commerciale di Hong Kong (con particolare riferimento all'area del Guangdong e del Delta del Fiume delle Perle). Nato dall'esigenza evidente di creare una piattaforma di appoggio per l'ingresso di aziende italiane in Cina, l'accordo offre l'opportunità di entrare in contatto con la rete principale di Pmi di Hong Kong che fa capo appunto al Trade Development Council. Le imprese di Hong Kong stanno radicandosi sempre più nel territorio cinese (65 mila siti produttivi per 200 mld. Di Usd di investimenti diretti); con particolare prevalenza nel Guangdong e nel Delta del Fiume delle Perle ed in via prevalente costituiscono un insieme di imprese trasparente e riconoscibile, qualità non indifferenti per attività commerciali nella Cina attuale. Il recente Cepa Closer Economic Partnership Arrangement non potrà che agevolare questo processo. |
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CANTON TICINO: CONFERENZA NELL'AMBITO "BUSINESS BREAKFAST" SUL TEMA STRUMENTI DI FINANZA INNOVATIVA PER LE IMPRESE |
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Lugano, 6 luglio 2004 - Lo scorso 1 luglio si è svolta a Mezzana la conferenza conclusiva della serie denominata Business Breakfast, avente come tema gli "Strumenti di finanza innovativa per le imprese". Nel corso della relazione della signora Frey, consulente presso la Sofi, Swiss Organization for Facilitating Investments, è stato presentato il caso di una ditta ticinese, la Asico Sa di Bioggio, che avrebbe percepito degli aiuti per dislocare la produzione di penne a sfera dal Ticino in Cina. La Divisione Economia precisa che la ditta in questione non è registrata in Ticino, ma a Baar/zg ed in Svizzera ha unicamente svolto un'attività d'intermediazione commerciale, mai un'attività produttiva. A Bioggio risulta avere una casella postale legata all'attività di vendita e distribuzione. Il finanziamento dell'attività in Cina è stato messo a disposizione sotto forma di prestito dal fondo start-up del Seco per le Pmi. Il Cantone Ticino per il tramite della Divisione economia del Dfe non ha concesso alcun aiuto alla ditta in questione, né sotto forma monetaria, né in forma di consulenza particolare. Come precisato più volte durante la serie di incontri con gli imprenditori la missione della Divisione Economia del Dfe è di favorire lo sviluppo delle aziende presenti sul territorio ticinese migliorandone la competitività, nonché quello di creare le premesse per l'insediamento di nuove attività di origine locale o a seguito di dislocazione da paesi esteri. |
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CANTON TICINO: CONFERENZA NELL'AMBITO "BUSINESS BREAKFAST" SUL TEMA STRUMENTI DI FINANZA INNOVATIVA PER LE IMPRESE |
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Lugano, 6 luglio 2004 - Lo scorso 1 luglio si è svolta a Mezzana la conferenza conclusiva della serie denominata Business Breakfast, avente come tema gli "Strumenti di finanza innovativa per le imprese". Nel corso della relazione della signora Frey, consulente presso la Sofi, Swiss Organization for Facilitating Investments, è stato presentato il caso di una ditta ticinese, la Asico Sa di Bioggio, che avrebbe percepito degli aiuti per dislocare la produzione di penne a sfera dal Ticino in Cina. La Divisione Economia precisa che la ditta in questione non è registrata in Ticino, ma a Baar/zg ed in Svizzera ha unicamente svolto un'attività d'intermediazione commerciale, mai un'attività produttiva. A Bioggio risulta avere una casella postale legata all'attività di vendita e distribuzione. Il finanziamento dell'attività in Cina è stato messo a disposizione sotto forma di prestito dal fondo start-up del Seco per le Pmi. Il Cantone Ticino per il tramite della Divisione economia del Dfe non ha concesso alcun aiuto alla ditta in questione, né sotto forma monetaria, né in forma di consulenza particolare. Come precisato più volte durante la serie di incontri con gli imprenditori la missione della Divisione Economia del Dfe è di favorire lo sviluppo delle aziende presenti sul territorio ticinese migliorandone la competitività, nonché quello di creare le premesse per l'insediamento di nuove attività di origine locale o a seguito di dislocazione da paesi esteri. |
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Lugano, 6 luglio 2004 - Lo scorso 1 luglio si è svolta a Mezzana la conferenza conclusiva della serie denominata Business Breakfast, avente come tema gli "Strumenti di finanza innovativa per le imprese". Nel corso della relazione della signora Frey, consulente presso la Sofi, Swiss Organization for Facilitating Investments, è stato presentato il caso di una ditta ticinese, la Asico Sa di Bioggio, che avrebbe percepito degli aiuti per dislocare la produzione di penne a sfera dal Ticino in Cina. La Divisione Economia precisa che la ditta in questione non è registrata in Ticino, ma a Baar/zg ed in Svizzera ha unicamente svolto un'attività d'intermediazione commerciale, mai un'attività produttiva. A Bioggio risulta avere una casella postale legata all'attività di vendita e distribuzione. Il finanziamento dell'attività in Cina è stato messo a disposizione sotto forma di prestito dal fondo start-up del Seco per le Pmi. Il Cantone Ticino per il tramite della Divisione economia del Dfe non ha concesso alcun aiuto alla ditta in questione, né sotto forma monetaria, né in forma di consulenza particolare. Come precisato più volte durante la serie di incontri con gli imprenditori la missione della Divisione Economia del Dfe è di favorire lo sviluppo delle aziende presenti sul territorio ticinese migliorandone la competitività, nonché quello di creare le premesse per l'insediamento di nuove attività di origine locale o a seguito di dislocazione da paesi esteri. |
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Lugano, 6 luglio 2004 - Lo scorso 1 luglio si è svolta a Mezzana la conferenza conclusiva della serie denominata Business Breakfast, avente come tema gli "Strumenti di finanza innovativa per le imprese". Nel corso della relazione della signora Frey, consulente presso la Sofi, Swiss Organization for Facilitating Investments, è stato presentato il caso di una ditta ticinese, la Asico Sa di Bioggio, che avrebbe percepito degli aiuti per dislocare la produzione di penne a sfera dal Ticino in Cina. La Divisione Economia precisa che la ditta in questione non è registrata in Ticino, ma a Baar/zg ed in Svizzera ha unicamente svolto un'attività d'intermediazione commerciale, mai un'attività produttiva. A Bioggio risulta avere una casella postale legata all'attività di vendita e distribuzione. Il finanziamento dell'attività in Cina è stato messo a disposizione sotto forma di prestito dal fondo start-up del Seco per le Pmi. Il Cantone Ticino per il tramite della Divisione economia del Dfe non ha concesso alcun aiuto alla ditta in questione, né sotto forma monetaria, né in forma di consulenza particolare. Come precisato più volte durante la serie di incontri con gli imprenditori la missione della Divisione Economia del Dfe è di favorire lo sviluppo delle aziende presenti sul territorio ticinese migliorandone la competitività, nonché quello di creare le premesse per l'insediamento di nuove attività di origine locale o a seguito di dislocazione da paesi esteri. |
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Lugano, 6 luglio 2004 - Lo scorso 1 luglio si è svolta a Mezzana la conferenza conclusiva della serie denominata Business Breakfast, avente come tema gli "Strumenti di finanza innovativa per le imprese". Nel corso della relazione della signora Frey, consulente presso la Sofi, Swiss Organization for Facilitating Investments, è stato presentato il caso di una ditta ticinese, la Asico Sa di Bioggio, che avrebbe percepito degli aiuti per dislocare la produzione di penne a sfera dal Ticino in Cina. La Divisione Economia precisa che la ditta in questione non è registrata in Ticino, ma a Baar/zg ed in Svizzera ha unicamente svolto un'attività d'intermediazione commerciale, mai un'attività produttiva. A Bioggio risulta avere una casella postale legata all'attività di vendita e distribuzione. Il finanziamento dell'attività in Cina è stato messo a disposizione sotto forma di prestito dal fondo start-up del Seco per le Pmi. Il Cantone Ticino per il tramite della Divisione economia del Dfe non ha concesso alcun aiuto alla ditta in questione, né sotto forma monetaria, né in forma di consulenza particolare. Come precisato più volte durante la serie di incontri con gli imprenditori la missione della Divisione Economia del Dfe è di favorire lo sviluppo delle aziende presenti sul territorio ticinese migliorandone la competitività, nonché quello di creare le premesse per l'insediamento di nuove attività di origine locale o a seguito di dislocazione da paesi esteri. |
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CITYLIFE VINCE LA GARA PER LA RIQUALIFICAZIONE DELL’AREA URBANA DELLA FIERA DI MILANO |
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Milano, 6 luglio 2004 - Citylife (cordata composta da Generali Properties, Ras – Riunione Adriatica di Sicurtà, Progestim – Gruppo Fondiaria Sai, Lamaro Appalti, Grupo Lar, con l’assistenza degli advisor finanziari Mediobanca e Deloitte e del consulente legale Clifford Chance) si è aggiudicata la gara per la riqualificazione del quartiere storico della Fiera di Milano. La strategia vincente di Citylife si è basata su: la qualità del progetto architettonico, affidato a Zaha Hadid, Arata Isozaki, Daniel Libeskind e Pier Paolo Maggiora; la creazione di un parco di grande valore ambientale e naturalistico, progettato con l’assistenza di Vittorio Ingegnoli; l’ideazione e la realizzazione di una serie di opportunità culturali e ricreative per la città di Milano. L’offerta da parte di Citylife di 523 milioni di euro, che ha consentito l’aggiudicazione diretta della gara senza il passaggio alla fase dei rilanci, è il risultato di un piano industriale basato su assunzioni economiche in linea con il mercato e in grado di consentire un ritorno adeguato alle aspettative degli investitori. Ugo Debernardi, rappresentante di Citylife, ha dichiarato: “A nome dei partner di Citylife, esprimo la nostra soddisfazione e il nostro orgoglio per aver colto questo successo in una gara che ha visto partecipare i migliori protagonisti del settore immobiliare e le più prestigiose firme dell’architettura mondiale. Grazie all’impegno e alla lungimiranza della Fiera di Milano e delle Istituzioni milanesi e lombarde, che hanno garantito una procedura di assoluta trasparenza, la riqualificazione dell’area urbana della Fiera è una straordinaria e reale opportunità di crescita e di sviluppo per Milano. Citylife ha iniziato il suo lavoro partendo dall’ascolto della città e, tramite la precisa e tempestiva realizzazione del suo progetto, darà risposte concrete alle attese dei cittadini della zona Fiera e di Milano tutta. E’ un impegno che prendiamo insieme ai nostri architetti Zaha Hadid, Arata Isozaki, Daniel Libeskind e Pier Paolo Maggiora e agli oltre 200 specialisti che hanno contribuito a creare la qualità vincente del nostro progetto. A tutti loro il ringraziamento per la professionalità, l’entusiasmo e lo spirito di squadra che hanno dimostrato in questi mesi e che porteranno alla realizzazione di questa opera fondamentale per il futuro di Milano”. |
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UNA FIERA DEI PRODOTTI DEI PAESI MEDITERRANEI A MILANO |
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Milano, 6 luglio 2004 - Un Mediterranean Business Center in Camera di commercio di Milano (centro di promozione economica dei Paesi del Mediterraneo finalizzato alla loro promozione per il mercato italiano ed europeo); la partecipazione ad alla news agency Ansamed (il primo network di comunicazione italiano in lingua araba); la proposta a Fiera Milano di realizzare la prima Fiera campionaria per i prodotti dei Paesi mediterranei a Milano, un progetto con le Università Bocconi e Cattolica corsi e master per convogliare le migliori intelligenze del Mediterraneo a Milano, così da creare una generazione Euromediterranea, un Festival del Mediterraneo con il Piccolo Teatro e, soprattutto, l’Euromed Fund – specificamente dedicato agli operatori che intendono investire nell’area mediterranea. Un Fondo è oggi una realtà in fase di avvio con un capitale iniziale di 45milioni di euro, nato su iniziativa della Camera di Commercio di Milano, che coinvolge Banca Intesa, San Paolo Imi e Unicredito, ma anche Regione Lombardia e Bei. Sono queste le proposte del “pacchetto Mediterraneo” presentato oggi a Milano in occasione della conferenza, “Secondo Laboratorio Euro Mediterraneo, Proposte, idee e progetti per la creazione di uno spazio comune Mediterraneo”, organizzata dalla Camera di commercio di Milano in collaborazione con il Ministero degli Esteri e il Ministero delle Attività Produttive. L’iniziativa, che si svolge oggi e domani, prevede quattro i workshop previsti: “Infrastrutture e grandi opere per lo sviluppo di un’area di libero scambio”, “La cultura e le reti di comunicazione: creare la comprensione Mediterranea”, “Reti economiche e sviluppo locale: favorire il Partenariato fra le piccole medie imprese e la collaborazione tra i sistemi fieristici euro – mediterranei”, “Le iniziative del sistema Universitario per l’Alta Formazione: sinergie e collaborazioni nell’area Mediterranea”. Partecipano ministri dei Paesi Mediterranei, dal Marocco alla Siria, all’Algeria, imprenditori dei Paesi del Mediterraneo oltre alle autorità e imprese del nostro Paese. Alcuni numeri: 85 relatori, 7 rappresentanti governativi italiani, 10 rappresentanti governativi esteri, 34 personalità italiane, 28 straniere, 4 rettori. “Milano è da sempre una città aperta ed internazionale – ha commentato Carlo Sangalli, Presidente della Camera di Commercio di Milano – ed è il nodo tra Europa e Mediterraneo. La Camera di commercio è da anni impegnata a far crescere sia i rapporti commerciali che l’idea di piccola impresa nei paesi dell’altra sponda del Mediterraneo. E’ un contributo concreto alla stabilità dell’area, che ha visto l’adesione per questa seconda Conferenza del nostro Governo e dei Governi dei Paesi Mediterranei. Un segno questo profondo: per Milano la dimensione euromediterranea rappresenta un importante orizzonte di sviluppo”. “Vorremmo offrire strumenti concreti – ha aggiunto Bruno Ermolli, presidente di Promos-azienda speciale della Camera di commercio di Milano per l’internazionalizzazione – che discendono da una strategia di sistema per contribuire allo sviluppo dell’area mediterranea: per questo stiamo rafforzando il “Pacchetto per il Mediterraneo”. Ogni fatto concreto risponde ad una precisa. Dalla finanza, alle informazioni, alla formazione, alla cultura. Tra le iniziative il rafforzamento dell’ Euro Med Fund, un fondo Euro - mediterraneo dell’ammontare di 45 milioni di euro, per facilitare l’ingresso nell’area mediterranea delle aziende italiane, lo sviluppo delle imprese locali e la creazione a Milano di un Centro nazionale di promozione economica dei Paesi del Mediterraneo e la proposta della “Fiera Campionaria del Mediterraneo”. La ricerca. Durante la Conferenza è stata presentata una ricerca sull’ “Indice di Mediterraneità” delle province italiane. A sorpresa è Brescia che vince la classifica della provincia più “mediterranea” di Italia, superando Pavia, Torino, Siracusa e Vicenza. Tra i grandi centri, la provincia più “specializzata” nel Mediterraneo è Firenze (al 9° posto); segue Roma (10°); Bari (12°); Bologna (16°); Napoli (25°); Palermo (27°); Milano (30°); Genova (42°). La classifica è stata compilata tenendo in considerazione 7 indicatori di interscambio con i paesi del Mediterraneo: import; export; variazione import in dieci anni; variazione export in dieci anni; quote dell’interscambio con il Mediterraneo sul tot. Dell’interscambio con l’estero; numero imprese che intrattengono rapporti commerciali con il mediterraneo; quota di imprese “mediterranee” sul totale di imprese che commerciano con l’estero. Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano attraverso il Lab Mim su dati Istat, I trim. 2004, e del Registro Imprese giugno 2004. Alcune delle iniziative più significative per il Mediterraneo promosse dalla Camera di Commercio di Milano …attraverso l’azienda speciale Promos per l’internazionalizzazione Fondo Euromed: la costituzione del Fondo a Milano è attualmente nelle sue fasi finali. Realizzato dalla Camera di Commercio di Milano, hanno aderito i principali istituti bancari italiani unitamente a primarie istituzioni multilaterali e istituzioni sul territorio. Si offre la possibilità di utilizzo del Fondo in modo semplice e immediato in tutti i principali Paesi mediterranei con priorità per Marocco, Tunisia, Egitto, Algeria, Turchia. A disposizione delle imprese italiane interessate a nuove joint venture nel Mediterraneo ci sarà un capitale di 45 milioni di Euro. Il Fondo investirà in società prevalentemente non quotate e di nuova costituzione, formate da soggetti misti, italiani e mediterranei. Il Fondo costituito si presenta come una vera innovazione: infatti non si tratta di un’agevolazione finanziaria ma di uno strumento flessibile che sarà gestito da Milano da una prioritaria società di gestione del risparmio e che si avvarrà della collaborazione di società specializzate in private equity ubicate nelle aree di interesse, al fine di offrire il migliore servizio di assistenza alle imprese italiane che investiranno nel Fondo e di garantire la massima redditività. Sarà quindi il primo fondo italiano dotato di una corporate governance realmente euromediterranea. Il Fondo Euromed è nato con il preciso obiettivo di creare strumenti finanziari adeguati per sostenere e incentivare un cospicuo flusso di investimenti Fdi (finanziamenti diretti esteri). E’ un’infrastruttura finanziaria capace di mettere in condivisione il know-how tecnico e commerciale, di facilitare lo sviluppo di Joint venture tra aziende mediterranee e aziende Europee permettendo l’allargamento del potenziale mercato. Il Centro nazionale di promozione economica dei Paesi del Mediterraneo - Mediterranean business center: dedicato a promuovere insieme ad altri significativi attori della scena locale e nazionale, la localizzazione nel capoluogo lombardo dei vari uffici di promozione economico-commerciale dei Paesi del Basso Mediterraneo. Una sede per il marketing territoriale della città, valorizzando la vocazione di Milano a essere non solo polo per il Mediterraneo, ma anche centro promotore e di attrazione di attività economico – istituzionali – culturali relative all’area, porta d’ingresso ideale per l’Italia e per l’intera Europa. Un progetto che si potrebbe realizzare entro il 2005 anche per dare un’assistenza specializzata non solo alle imprese del Mediterraneo che vogliono entrare nel mercato europeo dall’Italia e da Milano ma anche per dare assistenza agli imprenditori extracomunitari che sempre più sono presenti sul nostro territorio. La proposta a di realizzare la prima Fiera campionaria per i prodotti dei Paesi mediterranei a Milano, che possa offrire ai Paesi espositori una vetrina privilegiata per esporre il meglio della loro produzione nel polo fieristico più importante d’Europa. Collaborazione con le Università Bocconi e Cattolica, per corsi Masters e Phd, per ospitare presso le nostre Università diversi studenti che avranno modo di specializzarsi attraverso dei corsi di post laurea. Progetto di formazione a distanza: il progetto è stato attuato, grazie all’accordo firmato da Promos con Banca Mondiale e con il supporto del Ministero degli Affari Esteri. Promos, nell’autunno 2003, ha cominciato a fornire programmi di formazione a distanza a diversi Paesi mediterranei (Marocco, Algeria, Tunisia, Egitto, Giordania, Turchia). I temi affrontati vanno dalle politiche per lo sviluppo del settore privato e Pmi in particolare, ai modelli associativi delle strutture intermedie quali Camere di Commercio o Associazioni Industriali. La partecipazione della Camera di Commercio al “Festival Mediterraneo”, iniziativa del Piccolo Teatro di Milano: 100 appuntamenti con lingue, culture e spettacoli di 18 paesi del Mediterraneo. Accordo con Università Cattolica e Bocconi: sta per essere sottoscritto un Accordo con le Università Bocconi e Cattolica e con il Collegio di Milano che prevede tra le altre attività anche la presenza a Milano di circa venti studenti stranieri per corsi di specializzazione post laurea (Master Degree della durata di dieci mesi). Dieci tra i venti studenti saranno identificati fra i migliori laureati dell’area mediterranea. Progetto Marocco: è attualmente in fase di costituzione a Casablanca un ufficio che offrirà assistenza alle imprese lombarde interessate a investire in Marocco. Uffici commerciali all’estero. L’accordo operativo per l’apertura di un ufficio commerciale siriano presso la Camera di Commercio di Milano/promos: il 2 Marzo 2004 è stato siglato a Damasco, alla presenza del Vice Ministro Urso e del Ministro dell’Economia siriana, Rifai. Segue il primo Memorandum of Understanding, firmato nel corso della prima conferenza euromediterranea nel Giugno 2003. L’ufficio fornirà informazioni e assistenza alle imprese siriane ed italiane che sono interessate ad opportunità commerciali ed a eventuali collaborazioni industriali. La Camera di Commercio di Milano ha un’antenna in Egitto e una in Tunisia, per assistere le nostre imprese in loco e promuovere le relazioni sul territorio. Missioni di imprese e iniziative di promozione commerciale: nel corso del 2003, Promos ha aumentato l’attenzione nei confronti dell’area realizzando anche alcune significative esperienze di assistenza alle imprese. (Fiera a Tripoli nel Settembre 2003 con la partecipazione di 30 imprese lombarde, missioni commerciali in Turchia, Egitto, Tunisia e Siria). … attraverso l’azienda speciale Camera Arbitrale di Milano L’accordo di cooperazione tra Milano e Il Cairo in materia di arbitrato per la risoluzione delle controversie tra imprese. In data 15/12/2003 è stato siglato un accordo di cooperazione nel campo dell’arbitrato commerciale internazionale tra la Camera Arbitrale Nazionale e Internazionale di Milano e il Centro Regionale del Cairo per l’Arbitrato Commerciale Internazionale (Crcica). Alla luce di tale accordo, le procedure da condurre al Cairo in base alle "Regole del Crcica" possono essere iniziate con il deposito dell’atto introduttivo a Milano presso la Camera Arbitrale, con gli stessi effetti che avrebbero se il deposito fosse avvenuto al Cairo. Analogamente, le procedure da condurre a Milano in base alle "Regole della Camera Arbitrale di Milano" potranno essere iniziate con il deposito dell’atto introduttivo al Cairo presso il Crcica. L’accordo prevede inoltre che qualora una delle due parti lo richieda, l’altra parte fornisca servizi amministrativi e ogni altro genere di servizi necessari per condurre arbitrati, conciliazioni, mediazioni e negoziati. Le due istituzioni, in generale, garantiscono poi reciproco supporto e cooperazione nella risoluzione di controversie commerciali e si impegnano a preparare una clausola da raccomandare agli imprenditori italiani ed egiziani per gli accordi bilaterali. … attraverso l’azienda speciale Formaper “Developing the export capacity of Egyptian own brand textiles”, programma che persegue come obiettivo quello di contribuire allo sviluppo dell’industria tessile egiziana – principalmente piccole e medie imprese del settore abbigliamento – tramite formazione mirata ad introdurre idee creative nella fase di design, a migliorare la qualità del prodotto ed a sviluppare efficaci azioni di marketing in modo da poter incrementare il peso delle aziende partecipanti sui mercati esteri. Il progetto, la cui data di avvio è prevista per settembre 2004 per una durata complessiva di 18 mesi, è finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Meda e vede la gestione dell’iniziativa direttamente demandata all’autorità contraente incaricata in Egitto, specificamente all’Industrial Modernisation Centre (Imc) con sede centrale al Cairo. Nell’ambito della suddetta gara, la proposta progettuale presentata dal Consorzio, a cui fa riferimento Formaper, è stata valutata dalla Commissione Europea e dall’Imc come la migliore secondo i criteri fissati dal punto di vista dei contenuti, del personale proposto e dell’offerta economica tra tutte quelle presentate. Il Formaper è presente a titolo di partner del Consorzio incaricato della fase di realizzazione il quale è costituito da: Pem Gmbh, Germania, in qualità di leader e Formaper - azienda speciale Camera di commercio di Milano, Ral– Resources and Logistics, Francia, Citer – Centro di informazione Tessile dell’Emilia Romagna in qualità di partners. Ebis (Egyptian Business Institutional Support) Programme Anche per questo progetto finanziato da Eurochambres l’Industrial Modernisation Center è autorità contraente. Nell’ambito di un accordo siglato tra le due parti, l’obiettivo generale di questo progetto è quello di rafforzare le capacità dei cosiddette Business Representative Organisations – Bros, ovvero degli Organi e delle associazioni rappresentativi di categoria nella fase di formulazione di proposte volte alla formazione e sviluppo istituzionale per i propri membri. Formaper è stato scelto da Eurochambres, a fronte di una manifestazione di interesse, come unico partner europeo e soggetto idoneo in questa fase di assistenza tecnica verso quattro selezionati organi istituzionali ed associazioni di categoria. I tempi di realizzazione sono molto attuali considerando che la data di inizio è fissata intorno al 10 luglio e si concluderà a fine Luglio 2004. Tunisia. Formaper ha recentemente partecipato ad un progetto finanziato dalla Commissione Europea nel quadro di un programma di cooperazione con la Fipa - Tunisia, l’Agenzia per la Promozione degli investimenti esteri. Sono stati condotti studi comparativi e attività di benchmarking nel settore della trasformazione dell’industria plastica tra Tunisia e selezionati altri paesi Europei ed extraeuropei tra cui Italia, Spagna, Francia, Ungheria Romania e Marocco. Il risultato di questa valutazione trasversale tra più paesi permetterà alla stessa Fipa di analizzare con un notevole grado di precisione il posizionamento dell’industria della trasformazione plastica Tunisina e la sua competitività in ambito internazionale con particolare riferimento ai settori della produzione automobilistica, elettronica e farmaceutica. … attraverso l’azienda speciale Euro Info Centre La Camera di Commercio di Milano, con il supporto delle aziende speciali Camera Arbitrale, Promos ed Euro Info Centre ed il coinvolgimento di alcuni qualificati partner dei Paesi Mediterranei si è candidata a sviluppare il progetto: «Promotion of International Commercial Arbitration and Other Alternative Dispute Resolution techniques», indetto dalla Commissione Europea. Nei giorni scorsi si è conclusa la pre-selezione (short-list); dalla quale sono stati selezionati 5 candidati - tra cui il consorzio della Camera di Commercio di Milano- , che saranno chiamati ad elaborare e sottoporre un progetto volto ad agevolare il commercio internazionale e gli investimenti esteri nei paesi/partner Meda, in particolare promuovendo il ricorso all’ arbitrato internazionale e la risoluzione alternativa delle controversie con particolare riferimento alle Pmi. Le attività del progetto comprenderanno: diffusione di informazioni sulle tecniche di risoluzione delle controversie; formazione; assistenza tecnica, divulgazione di strumenti contrattuali; con l’obiettivo di sensibilizzare e informare i giuristi e gli imprenditori circa l’utilità dell’arbitrato e della risoluzione alternativa delle controversie e quindi potenziare il funzionamento dei sistemi giudiziari locali. I dati della ricerca: indici di “mediterraneità” (Elaborazione Camera di commercio di Milano su 11 paesi dell’area Mediterranea: Algeria, Cipro, Egitto, Giordania, Libano, Libia, Malta, Marocco, Siria, Tunisia, Turchia) Le “top ten” di mediterraneità”: elaborazione Camera di Commercio di Milano su dati Istat (I trim. 04) e Registro Imprese (giugno 04) Classifica finale | Export I trim. 2004 | Import I trim. 2004 | Variazione export I trim. 1994-2004 | Variazione import I trim.94-04 | Interscambio Mediterraneo sul tot. | Numero imprese “mediterranee Giugno 04” | Quote imprese “mediterranee” sul tot. Imprese | Brescia | Milano | Trapani | Potenza | Isernia | Trapani | Milano | Massa Carrara | Pavia | Torino | Cagliari | Grosseto | Terni | Cagliari | Brescia | Avellino | Torino | Siracusa | Roma | L'aquila | Belluno | Caltanissetta | Torino | Trapani | Siracusa | Firenze | Milano | Frosinone | Lodi | Savona | Padova | Vibo Valentia | Vicenza | Vicenza | Siracusa | Reggio Calabria | Savona | Messina | Varese | Reggio Emilia | Padova | Bergamo | Venezia | Ragusa | Benevento | Siracusa | Bergamo | Ragusa | Parma | Brescia | Cremona | Cosenza | Agrigento | Cremona | Bologna | Caltanissetta | Modena | Cagliari | Savona | Chieti | L'aquila | Brindisi | Vicenza | Pesaro | Firenze | Bologna | Messina | Palermo | Reggio C. | Venezia | Reggio Emilia | Modena | Roma | Varese | Torino | Campobasso | Aosta | La Spezia | Bari | Lodi | |
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UNA FIERA DEI PRODOTTI DEI PAESI MEDITERRANEI A MILANO |
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Milano, 6 luglio 2004 - Un Mediterranean Business Center in Camera di commercio di Milano (centro di promozione economica dei Paesi del Mediterraneo finalizzato alla loro promozione per il mercato italiano ed europeo); la partecipazione ad alla news agency Ansamed (il primo network di comunicazione italiano in lingua araba); la proposta a Fiera Milano di realizzare la prima Fiera campionaria per i prodotti dei Paesi mediterranei a Milano, un progetto con le Università Bocconi e Cattolica corsi e master per convogliare le migliori intelligenze del Mediterraneo a Milano, così da creare una generazione Euromediterranea, un Festival del Mediterraneo con il Piccolo Teatro e, soprattutto, l’Euromed Fund – specificamente dedicato agli operatori che intendono investire nell’area mediterranea. Un Fondo è oggi una realtà in fase di avvio con un capitale iniziale di 45milioni di euro, nato su iniziativa della Camera di Commercio di Milano, che coinvolge Banca Intesa, San Paolo Imi e Unicredito, ma anche Regione Lombardia e Bei. Sono queste le proposte del “pacchetto Mediterraneo” presentato oggi a Milano in occasione della conferenza, “Secondo Laboratorio Euro Mediterraneo, Proposte, idee e progetti per la creazione di uno spazio comune Mediterraneo”, organizzata dalla Camera di commercio di Milano in collaborazione con il Ministero degli Esteri e il Ministero delle Attività Produttive. L’iniziativa, che si svolge oggi e domani, prevede quattro i workshop previsti: “Infrastrutture e grandi opere per lo sviluppo di un’area di libero scambio”, “La cultura e le reti di comunicazione: creare la comprensione Mediterranea”, “Reti economiche e sviluppo locale: favorire il Partenariato fra le piccole medie imprese e la collaborazione tra i sistemi fieristici euro – mediterranei”, “Le iniziative del sistema Universitario per l’Alta Formazione: sinergie e collaborazioni nell’area Mediterranea”. Partecipano ministri dei Paesi Mediterranei, dal Marocco alla Siria, all’Algeria, imprenditori dei Paesi del Mediterraneo oltre alle autorità e imprese del nostro Paese. Alcuni numeri: 85 relatori, 7 rappresentanti governativi italiani, 10 rappresentanti governativi esteri, 34 personalità italiane, 28 straniere, 4 rettori. “Milano è da sempre una città aperta ed internazionale – ha commentato Carlo Sangalli, Presidente della Camera di Commercio di Milano – ed è il nodo tra Europa e Mediterraneo. La Camera di commercio è da anni impegnata a far crescere sia i rapporti commerciali che l’idea di piccola impresa nei paesi dell’altra sponda del Mediterraneo. E’ un contributo concreto alla stabilità dell’area, che ha visto l’adesione per questa seconda Conferenza del nostro Governo e dei Governi dei Paesi Mediterranei. Un segno questo profondo: per Milano la dimensione euromediterranea rappresenta un importante orizzonte di sviluppo”. “Vorremmo offrire strumenti concreti – ha aggiunto Bruno Ermolli, presidente di Promos-azienda speciale della Camera di commercio di Milano per l’internazionalizzazione – che discendono da una strategia di sistema per contribuire allo sviluppo dell’area mediterranea: per questo stiamo rafforzando il “Pacchetto per il Mediterraneo”. Ogni fatto concreto risponde ad una precisa. Dalla finanza, alle informazioni, alla formazione, alla cultura. Tra le iniziative il rafforzamento dell’ Euro Med Fund, un fondo Euro - mediterraneo dell’ammontare di 45 milioni di euro, per facilitare l’ingresso nell’area mediterranea delle aziende italiane, lo sviluppo delle imprese locali e la creazione a Milano di un Centro nazionale di promozione economica dei Paesi del Mediterraneo e la proposta della “Fiera Campionaria del Mediterraneo”. La ricerca. Durante la Conferenza è stata presentata una ricerca sull’ “Indice di Mediterraneità” delle province italiane. A sorpresa è Brescia che vince la classifica della provincia più “mediterranea” di Italia, superando Pavia, Torino, Siracusa e Vicenza. Tra i grandi centri, la provincia più “specializzata” nel Mediterraneo è Firenze (al 9° posto); segue Roma (10°); Bari (12°); Bologna (16°); Napoli (25°); Palermo (27°); Milano (30°); Genova (42°). La classifica è stata compilata tenendo in considerazione 7 indicatori di interscambio con i paesi del Mediterraneo: import; export; variazione import in dieci anni; variazione export in dieci anni; quote dell’interscambio con il Mediterraneo sul tot. Dell’interscambio con l’estero; numero imprese che intrattengono rapporti commerciali con il mediterraneo; quota di imprese “mediterranee” sul totale di imprese che commerciano con l’estero. Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano attraverso il Lab Mim su dati Istat, I trim. 2004, e del Registro Imprese giugno 2004. Alcune delle iniziative più significative per il Mediterraneo promosse dalla Camera di Commercio di Milano …attraverso l’azienda speciale Promos per l’internazionalizzazione Fondo Euromed: la costituzione del Fondo a Milano è attualmente nelle sue fasi finali. Realizzato dalla Camera di Commercio di Milano, hanno aderito i principali istituti bancari italiani unitamente a primarie istituzioni multilaterali e istituzioni sul territorio. Si offre la possibilità di utilizzo del Fondo in modo semplice e immediato in tutti i principali Paesi mediterranei con priorità per Marocco, Tunisia, Egitto, Algeria, Turchia. A disposizione delle imprese italiane interessate a nuove joint venture nel Mediterraneo ci sarà un capitale di 45 milioni di Euro. Il Fondo investirà in società prevalentemente non quotate e di nuova costituzione, formate da soggetti misti, italiani e mediterranei. Il Fondo costituito si presenta come una vera innovazione: infatti non si tratta di un’agevolazione finanziaria ma di uno strumento flessibile che sarà gestito da Milano da una prioritaria società di gestione del risparmio e che si avvarrà della collaborazione di società specializzate in private equity ubicate nelle aree di interesse, al fine di offrire il migliore servizio di assistenza alle imprese italiane che investiranno nel Fondo e di garantire la massima redditività. Sarà quindi il primo fondo italiano dotato di una corporate governance realmente euromediterranea. Il Fondo Euromed è nato con il preciso obiettivo di creare strumenti finanziari adeguati per sostenere e incentivare un cospicuo flusso di investimenti Fdi (finanziamenti diretti esteri). E’ un’infrastruttura finanziaria capace di mettere in condivisione il know-how tecnico e commerciale, di facilitare lo sviluppo di Joint venture tra aziende mediterranee e aziende Europee permettendo l’allargamento del potenziale mercato. Il Centro nazionale di promozione economica dei Paesi del Mediterraneo - Mediterranean business center: dedicato a promuovere insieme ad altri significativi attori della scena locale e nazionale, la localizzazione nel capoluogo lombardo dei vari uffici di promozione economico-commerciale dei Paesi del Basso Mediterraneo. Una sede per il marketing territoriale della città, valorizzando la vocazione di Milano a essere non solo polo per il Mediterraneo, ma anche centro promotore e di attrazione di attività economico – istituzionali – culturali relative all’area, porta d’ingresso ideale per l’Italia e per l’intera Europa. Un progetto che si potrebbe realizzare entro il 2005 anche per dare un’assistenza specializzata non solo alle imprese del Mediterraneo che vogliono entrare nel mercato europeo dall’Italia e da Milano ma anche per dare assistenza agli imprenditori extracomunitari che sempre più sono presenti sul nostro territorio. La proposta a di realizzare la prima Fiera campionaria per i prodotti dei Paesi mediterranei a Milano, che possa offrire ai Paesi espositori una vetrina privilegiata per esporre il meglio della loro produzione nel polo fieristico più importante d’Europa. Collaborazione con le Università Bocconi e Cattolica, per corsi Masters e Phd, per ospitare presso le nostre Università diversi studenti che avranno modo di specializzarsi attraverso dei corsi di post laurea. Progetto di formazione a distanza: il progetto è stato attuato, grazie all’accordo firmato da Promos con Banca Mondiale e con il supporto del Ministero degli Affari Esteri. Promos, nell’autunno 2003, ha cominciato a fornire programmi di formazione a distanza a diversi Paesi mediterranei (Marocco, Algeria, Tunisia, Egitto, Giordania, Turchia). I temi affrontati vanno dalle politiche per lo sviluppo del settore privato e Pmi in particolare, ai modelli associativi delle strutture intermedie quali Camere di Commercio o Associazioni Industriali. La partecipazione della Camera di Commercio al “Festival Mediterraneo”, iniziativa del Piccolo Teatro di Milano: 100 appuntamenti con lingue, culture e spettacoli di 18 paesi del Mediterraneo. Accordo con Università Cattolica e Bocconi: sta per essere sottoscritto un Accordo con le Università Bocconi e Cattolica e con il Collegio di Milano che prevede tra le altre attività anche la presenza a Milano di circa venti studenti stranieri per corsi di specializzazione post laurea (Master Degree della durata di dieci mesi). Dieci tra i venti studenti saranno identificati fra i migliori laureati dell’area mediterranea. Progetto Marocco: è attualmente in fase di costituzione a Casablanca un ufficio che offrirà assistenza alle imprese lombarde interessate a investire in Marocco. Uffici commerciali all’estero. L’accordo operativo per l’apertura di un ufficio commerciale siriano presso la Camera di Commercio di Milano/promos: il 2 Marzo 2004 è stato siglato a Damasco, alla presenza del Vice Ministro Urso e del Ministro dell’Economia siriana, Rifai. Segue il primo Memorandum of Understanding, firmato nel corso della prima conferenza euromediterranea nel Giugno 2003. L’ufficio fornirà informazioni e assistenza alle imprese siriane ed italiane che sono interessate ad opportunità commerciali ed a eventuali collaborazioni industriali. La Camera di Commercio di Milano ha un’antenna in Egitto e una in Tunisia, per assistere le nostre imprese in loco e promuovere le relazioni sul territorio. Missioni di imprese e iniziative di promozione commerciale: nel corso del 2003, Promos ha aumentato l’attenzione nei confronti dell’area realizzando anche alcune significative esperienze di assistenza alle imprese. (Fiera a Tripoli nel Settembre 2003 con la partecipazione di 30 imprese lombarde, missioni commerciali in Turchia, Egitto, Tunisia e Siria). … attraverso l’azienda speciale Camera Arbitrale di Milano L’accordo di cooperazione tra Milano e Il Cairo in materia di arbitrato per la risoluzione delle controversie tra imprese. In data 15/12/2003 è stato siglato un accordo di cooperazione nel campo dell’arbitrato commerciale internazionale tra la Camera Arbitrale Nazionale e Internazionale di Milano e il Centro Regionale del Cairo per l’Arbitrato Commerciale Internazionale (Crcica). Alla luce di tale accordo, le procedure da condurre al Cairo in base alle "Regole del Crcica" possono essere iniziate con il deposito dell’atto introduttivo a Milano presso la Camera Arbitrale, con gli stessi effetti che avrebbero se il deposito fosse avvenuto al Cairo. Analogamente, le procedure da condurre a Milano in base alle "Regole della Camera Arbitrale di Milano" potranno essere iniziate con il deposito dell’atto introduttivo al Cairo presso il Crcica. L’accordo prevede inoltre che qualora una delle due parti lo richieda, l’altra parte fornisca servizi amministrativi e ogni altro genere di servizi necessari per condurre arbitrati, conciliazioni, mediazioni e negoziati. Le due istituzioni, in generale, garantiscono poi reciproco supporto e cooperazione nella risoluzione di controversie commerciali e si impegnano a preparare una clausola da raccomandare agli imprenditori italiani ed egiziani per gli accordi bilaterali. … attraverso l’azienda speciale Formaper “Developing the export capacity of Egyptian own brand textiles”, programma che persegue come obiettivo quello di contribuire allo sviluppo dell’industria tessile egiziana – principalmente piccole e medie imprese del settore abbigliamento – tramite formazione mirata ad introdurre idee creative nella fase di design, a migliorare la qualità del prodotto ed a sviluppare efficaci azioni di marketing in modo da poter incrementare il peso delle aziende partecipanti sui mercati esteri. Il progetto, la cui data di avvio è prevista per settembre 2004 per una durata complessiva di 18 mesi, è finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Meda e vede la gestione dell’iniziativa direttamente demandata all’autorità contraente incaricata in Egitto, specificamente all’Industrial Modernisation Centre (Imc) con sede centrale al Cairo. Nell’ambito della suddetta gara, la proposta progettuale presentata dal Consorzio, a cui fa riferimento Formaper, è stata valutata dalla Commissione Europea e dall’Imc come la migliore secondo i criteri fissati dal punto di vista dei contenuti, del personale proposto e dell’offerta economica tra tutte quelle presentate. Il Formaper è presente a titolo di partner del Consorzio incaricato della fase di realizzazione il quale è costituito da: Pem Gmbh, Germania, in qualità di leader e Formaper - azienda speciale Camera di commercio di Milano, Ral– Resources and Logistics, Francia, Citer – Centro di informazione Tessile dell’Emilia Romagna in qualità di partners. Ebis (Egyptian Business Institutional Support) Programme Anche per questo progetto finanziato da Eurochambres l’Industrial Modernisation Center è autorità contraente. Nell’ambito di un accordo siglato tra le due parti, l’obiettivo generale di questo progetto è quello di rafforzare le capacità dei cosiddette Business Representative Organisations – Bros, ovvero degli Organi e delle associazioni rappresentativi di categoria nella fase di formulazione di proposte volte alla formazione e sviluppo istituzionale per i propri membri. Formaper è stato scelto da Eurochambres, a fronte di una manifestazione di interesse, come unico partner europeo e soggetto idoneo in questa fase di assistenza tecnica verso quattro selezionati organi istituzionali ed associazioni di categoria. I tempi di realizzazione sono molto attuali considerando che la data di inizio è fissata intorno al 10 luglio e si concluderà a fine Luglio 2004. Tunisia. Formaper ha recentemente partecipato ad un progetto finanziato dalla Commissione Europea nel quadro di un programma di cooperazione con la Fipa - Tunisia, l’Agenzia per la Promozione degli investimenti esteri. Sono stati condotti studi comparativi e attività di benchmarking nel settore della trasformazione dell’industria plastica tra Tunisia e selezionati altri paesi Europei ed extraeuropei tra cui Italia, Spagna, Francia, Ungheria Romania e Marocco. Il risultato di questa valutazione trasversale tra più paesi permetterà alla stessa Fipa di analizzare con un notevole grado di precisione il posizionamento dell’industria della trasformazione plastica Tunisina e la sua competitività in ambito internazionale con particolare riferimento ai settori della produzione automobilistica, elettronica e farmaceutica. … attraverso l’azienda speciale Euro Info Centre La Camera di Commercio di Milano, con il supporto delle aziende speciali Camera Arbitrale, Promos ed Euro Info Centre ed il coinvolgimento di alcuni qualificati partner dei Paesi Mediterranei si è candidata a sviluppare il progetto: «Promotion of International Commercial Arbitration and Other Alternative Dispute Resolution techniques», indetto dalla Commissione Europea. Nei giorni scorsi si è conclusa la pre-selezione (short-list); dalla quale sono stati selezionati 5 candidati - tra cui il consorzio della Camera di Commercio di Milano- , che saranno chiamati ad elaborare e sottoporre un progetto volto ad agevolare il commercio internazionale e gli investimenti esteri nei paesi/partner Meda, in particolare promuovendo il ricorso all’ arbitrato internazionale e la risoluzione alternativa delle controversie con particolare riferimento alle Pmi. Le attività del progetto comprenderanno: diffusione di informazioni sulle tecniche di risoluzione delle controversie; formazione; assistenza tecnica, divulgazione di strumenti contrattuali; con l’obiettivo di sensibilizzare e informare i giuristi e gli imprenditori circa l’utilità dell’arbitrato e della risoluzione alternativa delle controversie e quindi potenziare il funzionamento dei sistemi giudiziari locali. I dati della ricerca: indici di “mediterraneità” (Elaborazione Camera di commercio di Milano su 11 paesi dell’area Mediterranea: Algeria, Cipro, Egitto, Giordania, Libano, Libia, Malta, Marocco, Siria, Tunisia, Turchia) Le “top ten” di mediterraneità”: elaborazione Camera di Commercio di Milano su dati Istat (I trim. 04) e Registro Imprese (giugno 04) Classifica finale | Export I trim. 2004 | Import I trim. 2004 | Variazione export I trim. 1994-2004 | Variazione import I trim.94-04 | Interscambio Mediterraneo sul tot. | Numero imprese “mediterranee Giugno 04” | Quote imprese “mediterranee” sul tot. Imprese | Brescia | Milano | Trapani | Potenza | Isernia | Trapani | Milano | Massa Carrara | Pavia | Torino | Cagliari | Grosseto | Terni | Cagliari | Brescia | Avellino | Torino | Siracusa | Roma | L'aquila | Belluno | Caltanissetta | Torino | Trapani | Siracusa | Firenze | Milano | Frosinone | Lodi | Savona | Padova | Vibo Valentia | Vicenza | Vicenza | Siracusa | Reggio Calabria | Savona | Messina | Varese | Reggio Emilia | Padova | Bergamo | Venezia | Ragusa | Benevento | Siracusa | Bergamo | Ragusa | Parma | Brescia | Cremona | Cosenza | Agrigento | Cremona | Bologna | Caltanissetta | Modena | Cagliari | Savona | Chieti | L'aquila | Brindisi | Vicenza | Pesaro | Firenze | Bologna | Messina | Palermo | Reggio C. | Venezia | Reggio Emilia | Modena | Roma | Varese | Torino | Campobasso | Aosta | La Spezia | Bari | Lodi | |
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UNA FIERA DEI PRODOTTI DEI PAESI MEDITERRANEI A MILANO |
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Milano, 6 luglio 2004 - Un Mediterranean Business Center in Camera di commercio di Milano (centro di promozione economica dei Paesi del Mediterraneo finalizzato alla loro promozione per il mercato italiano ed europeo); la partecipazione ad alla news agency Ansamed (il primo network di comunicazione italiano in lingua araba); la proposta a Fiera Milano di realizzare la prima Fiera campionaria per i prodotti dei Paesi mediterranei a Milano, un progetto con le Università Bocconi e Cattolica corsi e master per convogliare le migliori intelligenze del Mediterraneo a Milano, così da creare una generazione Euromediterranea, un Festival del Mediterraneo con il Piccolo Teatro e, soprattutto, l’Euromed Fund – specificamente dedicato agli operatori che intendono investire nell’area mediterranea. Un Fondo è oggi una realtà in fase di avvio con un capitale iniziale di 45milioni di euro, nato su iniziativa della Camera di Commercio di Milano, che coinvolge Banca Intesa, San Paolo Imi e Unicredito, ma anche Regione Lombardia e Bei. Sono queste le proposte del “pacchetto Mediterraneo” presentato oggi a Milano in occasione della conferenza, “Secondo Laboratorio Euro Mediterraneo, Proposte, idee e progetti per la creazione di uno spazio comune Mediterraneo”, organizzata dalla Camera di commercio di Milano in collaborazione con il Ministero degli Esteri e il Ministero delle Attività Produttive. L’iniziativa, che si svolge oggi e domani, prevede quattro i workshop previsti: “Infrastrutture e grandi opere per lo sviluppo di un’area di libero scambio”, “La cultura e le reti di comunicazione: creare la comprensione Mediterranea”, “Reti economiche e sviluppo locale: favorire il Partenariato fra le piccole medie imprese e la collaborazione tra i sistemi fieristici euro – mediterranei”, “Le iniziative del sistema Universitario per l’Alta Formazione: sinergie e collaborazioni nell’area Mediterranea”. Partecipano ministri dei Paesi Mediterranei, dal Marocco alla Siria, all’Algeria, imprenditori dei Paesi del Mediterraneo oltre alle autorità e imprese del nostro Paese. Alcuni numeri: 85 relatori, 7 rappresentanti governativi italiani, 10 rappresentanti governativi esteri, 34 personalità italiane, 28 straniere, 4 rettori. “Milano è da sempre una città aperta ed internazionale – ha commentato Carlo Sangalli, Presidente della Camera di Commercio di Milano – ed è il nodo tra Europa e Mediterraneo. La Camera di commercio è da anni impegnata a far crescere sia i rapporti commerciali che l’idea di piccola impresa nei paesi dell’altra sponda del Mediterraneo. E’ un contributo concreto alla stabilità dell’area, che ha visto l’adesione per questa seconda Conferenza del nostro Governo e dei Governi dei Paesi Mediterranei. Un segno questo profondo: per Milano la dimensione euromediterranea rappresenta un importante orizzonte di sviluppo”. “Vorremmo offrire strumenti concreti – ha aggiunto Bruno Ermolli, presidente di Promos-azienda speciale della Camera di commercio di Milano per l’internazionalizzazione – che discendono da una strategia di sistema per contribuire allo sviluppo dell’area mediterranea: per questo stiamo rafforzando il “Pacchetto per il Mediterraneo”. Ogni fatto concreto risponde ad una precisa. Dalla finanza, alle informazioni, alla formazione, alla cultura. Tra le iniziative il rafforzamento dell’ Euro Med Fund, un fondo Euro - mediterraneo dell’ammontare di 45 milioni di euro, per facilitare l’ingresso nell’area mediterranea delle aziende italiane, lo sviluppo delle imprese locali e la creazione a Milano di un Centro nazionale di promozione economica dei Paesi del Mediterraneo e la proposta della “Fiera Campionaria del Mediterraneo”. La ricerca. Durante la Conferenza è stata presentata una ricerca sull’ “Indice di Mediterraneità” delle province italiane. A sorpresa è Brescia che vince la classifica della provincia più “mediterranea” di Italia, superando Pavia, Torino, Siracusa e Vicenza. Tra i grandi centri, la provincia più “specializzata” nel Mediterraneo è Firenze (al 9° posto); segue Roma (10°); Bari (12°); Bologna (16°); Napoli (25°); Palermo (27°); Milano (30°); Genova (42°). La classifica è stata compilata tenendo in considerazione 7 indicatori di interscambio con i paesi del Mediterraneo: import; export; variazione import in dieci anni; variazione export in dieci anni; quote dell’interscambio con il Mediterraneo sul tot. Dell’interscambio con l’estero; numero imprese che intrattengono rapporti commerciali con il mediterraneo; quota di imprese “mediterranee” sul totale di imprese che commerciano con l’estero. Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano attraverso il Lab Mim su dati Istat, I trim. 2004, e del Registro Imprese giugno 2004. Alcune delle iniziative più significative per il Mediterraneo promosse dalla Camera di Commercio di Milano …attraverso l’azienda speciale Promos per l’internazionalizzazione Fondo Euromed: la costituzione del Fondo a Milano è attualmente nelle sue fasi finali. Realizzato dalla Camera di Commercio di Milano, hanno aderito i principali istituti bancari italiani unitamente a primarie istituzioni multilaterali e istituzioni sul territorio. Si offre la possibilità di utilizzo del Fondo in modo semplice e immediato in tutti i principali Paesi mediterranei con priorità per Marocco, Tunisia, Egitto, Algeria, Turchia. A disposizione delle imprese italiane interessate a nuove joint venture nel Mediterraneo ci sarà un capitale di 45 milioni di Euro. Il Fondo investirà in società prevalentemente non quotate e di nuova costituzione, formate da soggetti misti, italiani e mediterranei. Il Fondo costituito si presenta come una vera innovazione: infatti non si tratta di un’agevolazione finanziaria ma di uno strumento flessibile che sarà gestito da Milano da una prioritaria società di gestione del risparmio e che si avvarrà della collaborazione di società specializzate in private equity ubicate nelle aree di interesse, al fine di offrire il migliore servizio di assistenza alle imprese italiane che investiranno nel Fondo e di garantire la massima redditività. Sarà quindi il primo fondo italiano dotato di una corporate governance realmente euromediterranea. Il Fondo Euromed è nato con il preciso obiettivo di creare strumenti finanziari adeguati per sostenere e incentivare un cospicuo flusso di investimenti Fdi (finanziamenti diretti esteri). E’ un’infrastruttura finanziaria capace di mettere in condivisione il know-how tecnico e commerciale, di facilitare lo sviluppo di Joint venture tra aziende mediterranee e aziende Europee permettendo l’allargamento del potenziale mercato. Il Centro nazionale di promozione economica dei Paesi del Mediterraneo - Mediterranean business center: dedicato a promuovere insieme ad altri significativi attori della scena locale e nazionale, la localizzazione nel capoluogo lombardo dei vari uffici di promozione economico-commerciale dei Paesi del Basso Mediterraneo. Una sede per il marketing territoriale della città, valorizzando la vocazione di Milano a essere non solo polo per il Mediterraneo, ma anche centro promotore e di attrazione di attività economico – istituzionali – culturali relative all’area, porta d’ingresso ideale per l’Italia e per l’intera Europa. Un progetto che si potrebbe realizzare entro il 2005 anche per dare un’assistenza specializzata non solo alle imprese del Mediterraneo che vogliono entrare nel mercato europeo dall’Italia e da Milano ma anche per dare assistenza agli imprenditori extracomunitari che sempre più sono presenti sul nostro territorio. La proposta a di realizzare la prima Fiera campionaria per i prodotti dei Paesi mediterranei a Milano, che possa offrire ai Paesi espositori una vetrina privilegiata per esporre il meglio della loro produzione nel polo fieristico più importante d’Europa. Collaborazione con le Università Bocconi e Cattolica, per corsi Masters e Phd, per ospitare presso le nostre Università diversi studenti che avranno modo di specializzarsi attraverso dei corsi di post laurea. Progetto di formazione a distanza: il progetto è stato attuato, grazie all’accordo firmato da Promos con Banca Mondiale e con il supporto del Ministero degli Affari Esteri. Promos, nell’autunno 2003, ha cominciato a fornire programmi di formazione a distanza a diversi Paesi mediterranei (Marocco, Algeria, Tunisia, Egitto, Giordania, Turchia). I temi affrontati vanno dalle politiche per lo sviluppo del settore privato e Pmi in particolare, ai modelli associativi delle strutture intermedie quali Camere di Commercio o Associazioni Industriali. La partecipazione della Camera di Commercio al “Festival Mediterraneo”, iniziativa del Piccolo Teatro di Milano: 100 appuntamenti con lingue, culture e spettacoli di 18 paesi del Mediterraneo. Accordo con Università Cattolica e Bocconi: sta per essere sottoscritto un Accordo con le Università Bocconi e Cattolica e con il Collegio di Milano che prevede tra le altre attività anche la presenza a Milano di circa venti studenti stranieri per corsi di specializzazione post laurea (Master Degree della durata di dieci mesi). Dieci tra i venti studenti saranno identificati fra i migliori laureati dell’area mediterranea. Progetto Marocco: è attualmente in fase di costituzione a Casablanca un ufficio che offrirà assistenza alle imprese lombarde interessate a investire in Marocco. Uffici commerciali all’estero. L’accordo operativo per l’apertura di un ufficio commerciale siriano presso la Camera di Commercio di Milano/promos: il 2 Marzo 2004 è stato siglato a Damasco, alla presenza del Vice Ministro Urso e del Ministro dell’Economia siriana, Rifai. Segue il primo Memorandum of Understanding, firmato nel corso della prima conferenza euromediterranea nel Giugno 2003. L’ufficio fornirà informazioni e assistenza alle imprese siriane ed italiane che sono interessate ad opportunità commerciali ed a eventuali collaborazioni industriali. La Camera di Commercio di Milano ha un’antenna in Egitto e una in Tunisia, per assistere le nostre imprese in loco e promuovere le relazioni sul territorio. Missioni di imprese e iniziative di promozione commerciale: nel corso del 2003, Promos ha aumentato l’attenzione nei confronti dell’area realizzando anche alcune significative esperienze di assistenza alle imprese. (Fiera a Tripoli nel Settembre 2003 con la partecipazione di 30 imprese lombarde, missioni commerciali in Turchia, Egitto, Tunisia e Siria). … attraverso l’azienda speciale Camera Arbitrale di Milano L’accordo di cooperazione tra Milano e Il Cairo in materia di arbitrato per la risoluzione delle controversie tra imprese. In data 15/12/2003 è stato siglato un accordo di cooperazione nel campo dell’arbitrato commerciale internazionale tra la Camera Arbitrale Nazionale e Internazionale di Milano e il Centro Regionale del Cairo per l’Arbitrato Commerciale Internazionale (Crcica). Alla luce di tale accordo, le procedure da condurre al Cairo in base alle "Regole del Crcica" possono essere iniziate con il deposito dell’atto introduttivo a Milano presso la Camera Arbitrale, con gli stessi effetti che avrebbero se il deposito fosse avvenuto al Cairo. Analogamente, le procedure da condurre a Milano in base alle "Regole della Camera Arbitrale di Milano" potranno essere iniziate con il deposito dell’atto introduttivo al Cairo presso il Crcica. L’accordo prevede inoltre che qualora una delle due parti lo richieda, l’altra parte fornisca servizi amministrativi e ogni altro genere di servizi necessari per condurre arbitrati, conciliazioni, mediazioni e negoziati. Le due istituzioni, in generale, garantiscono poi reciproco supporto e cooperazione nella risoluzione di controversie commerciali e si impegnano a preparare una clausola da raccomandare agli imprenditori italiani ed egiziani per gli accordi bilaterali. … attraverso l’azienda speciale Formaper “Developing the export capacity of Egyptian own brand textiles”, programma che persegue come obiettivo quello di contribuire allo sviluppo dell’industria tessile egiziana – principalmente piccole e medie imprese del settore abbigliamento – tramite formazione mirata ad introdurre idee creative nella fase di design, a migliorare la qualità del prodotto ed a sviluppare efficaci azioni di marketing in modo da poter incrementare il peso delle aziende partecipanti sui mercati esteri. Il progetto, la cui data di avvio è prevista per settembre 2004 per una durata complessiva di 18 mesi, è finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Meda e vede la gestione dell’iniziativa direttamente demandata all’autorità contraente incaricata in Egitto, specificamente all’Industrial Modernisation Centre (Imc) con sede centrale al Cairo. Nell’ambito della suddetta gara, la proposta progettuale presentata dal Consorzio, a cui fa riferimento Formaper, è stata valutata dalla Commissione Europea e dall’Imc come la migliore secondo i criteri fissati dal punto di vista dei contenuti, del personale proposto e dell’offerta economica tra tutte quelle presentate. Il Formaper è presente a titolo di partner del Consorzio incaricato della fase di realizzazione il quale è costituito da: Pem Gmbh, Germania, in qualità di leader e Formaper - azienda speciale Camera di commercio di Milano, Ral– Resources and Logistics, Francia, Citer – Centro di informazione Tessile dell’Emilia Romagna in qualità di partners. Ebis (Egyptian Business Institutional Support) Programme Anche per questo progetto finanziato da Eurochambres l’Industrial Modernisation Center è autorità contraente. Nell’ambito di un accordo siglato tra le due parti, l’obiettivo generale di questo progetto è quello di rafforzare le capacità dei cosiddette Business Representative Organisations – Bros, ovvero degli Organi e delle associazioni rappresentativi di categoria nella fase di formulazione di proposte volte alla formazione e sviluppo istituzionale per i propri membri. Formaper è stato scelto da Eurochambres, a fronte di una manifestazione di interesse, come unico partner europeo e soggetto idoneo in questa fase di assistenza tecnica verso quattro selezionati organi istituzionali ed associazioni di categoria. I tempi di realizzazione sono molto attuali considerando che la data di inizio è fissata intorno al 10 luglio e si concluderà a fine Luglio 2004. Tunisia. Formaper ha recentemente partecipato ad un progetto finanziato dalla Commissione Europea nel quadro di un programma di cooperazione con la Fipa - Tunisia, l’Agenzia per la Promozione degli investimenti esteri. Sono stati condotti studi comparativi e attività di benchmarking nel settore della trasformazione dell’industria plastica tra Tunisia e selezionati altri paesi Europei ed extraeuropei tra cui Italia, Spagna, Francia, Ungheria Romania e Marocco. Il risultato di questa valutazione trasversale tra più paesi permetterà alla stessa Fipa di analizzare con un notevole grado di precisione il posizionamento dell’industria della trasformazione plastica Tunisina e la sua competitività in ambito internazionale con particolare riferimento ai settori della produzione automobilistica, elettronica e farmaceutica. … attraverso l’azienda speciale Euro Info Centre La Camera di Commercio di Milano, con il supporto delle aziende speciali Camera Arbitrale, Promos ed Euro Info Centre ed il coinvolgimento di alcuni qualificati partner dei Paesi Mediterranei si è candidata a sviluppare il progetto: «Promotion of International Commercial Arbitration and Other Alternative Dispute Resolution techniques», indetto dalla Commissione Europea. Nei giorni scorsi si è conclusa la pre-selezione (short-list); dalla quale sono stati selezionati 5 candidati - tra cui il consorzio della Camera di Commercio di Milano- , che saranno chiamati ad elaborare e sottoporre un progetto volto ad agevolare il commercio internazionale e gli investimenti esteri nei paesi/partner Meda, in particolare promuovendo il ricorso all’ arbitrato internazionale e la risoluzione alternativa delle controversie con particolare riferimento alle Pmi. Le attività del progetto comprenderanno: diffusione di informazioni sulle tecniche di risoluzione delle controversie; formazione; assistenza tecnica, divulgazione di strumenti contrattuali; con l’obiettivo di sensibilizzare e informare i giuristi e gli imprenditori circa l’utilità dell’arbitrato e della risoluzione alternativa delle controversie e quindi potenziare il funzionamento dei sistemi giudiziari locali. I dati della ricerca: indici di “mediterraneità” (Elaborazione Camera di commercio di Milano su 11 paesi dell’area Mediterranea: Algeria, Cipro, Egitto, Giordania, Libano, Libia, Malta, Marocco, Siria, Tunisia, Turchia) Le “top ten” di mediterraneità”: elaborazione Camera di Commercio di Milano su dati Istat (I trim. 04) e Registro Imprese (giugno 04) Classifica finale | Export I trim. 2004 | Import I trim. 2004 | Variazione export I trim. 1994-2004 | Variazione import I trim.94-04 | Interscambio Mediterraneo sul tot. | Numero imprese “mediterranee Giugno 04” | Quote imprese “mediterranee” sul tot. Imprese | Brescia | Milano | Trapani | Potenza | Isernia | Trapani | Milano | Massa Carrara | Pavia | Torino | Cagliari | Grosseto | Terni | Cagliari | Brescia | Avellino | Torino | Siracusa | Roma | L'aquila | Belluno | Caltanissetta | Torino | Trapani | Siracusa | Firenze | Milano | Frosinone | Lodi | Savona | Padova | Vibo Valentia | Vicenza | Vicenza | Siracusa | Reggio Calabria | Savona | Messina | Varese | Reggio Emilia | Padova | Bergamo | Venezia | Ragusa | Benevento | Siracusa | Bergamo | Ragusa | Parma | Brescia | Cremona | Cosenza | Agrigento | Cremona | Bologna | Caltanissetta | Modena | Cagliari | Savona | Chieti | L'aquila | Brindisi | Vicenza | Pesaro | Firenze | Bologna | Messina | Palermo | Reggio C. | Venezia | Reggio Emilia | Modena | Roma | Varese | Torino | Campobasso | Aosta | La Spezia | Bari | Lodi | |
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UNA FIERA DEI PRODOTTI DEI PAESI MEDITERRANEI A MILANO |
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Milano, 6 luglio 2004 - Un Mediterranean Business Center in Camera di commercio di Milano (centro di promozione economica dei Paesi del Mediterraneo finalizzato alla loro promozione per il mercato italiano ed europeo); la partecipazione ad alla news agency Ansamed (il primo network di comunicazione italiano in lingua araba); la proposta a Fiera Milano di realizzare la prima Fiera campionaria per i prodotti dei Paesi mediterranei a Milano, un progetto con le Università Bocconi e Cattolica corsi e master per convogliare le migliori intelligenze del Mediterraneo a Milano, così da creare una generazione Euromediterranea, un Festival del Mediterraneo con il Piccolo Teatro e, soprattutto, l’Euromed Fund – specificamente dedicato agli operatori che intendono investire nell’area mediterranea. Un Fondo è oggi una realtà in fase di avvio con un capitale iniziale di 45milioni di euro, nato su iniziativa della Camera di Commercio di Milano, che coinvolge Banca Intesa, San Paolo Imi e Unicredito, ma anche Regione Lombardia e Bei. Sono queste le proposte del “pacchetto Mediterraneo” presentato oggi a Milano in occasione della conferenza, “Secondo Laboratorio Euro Mediterraneo, Proposte, idee e progetti per la creazione di uno spazio comune Mediterraneo”, organizzata dalla Camera di commercio di Milano in collaborazione con il Ministero degli Esteri e il Ministero delle Attività Produttive. L’iniziativa, che si svolge oggi e domani, prevede quattro i workshop previsti: “Infrastrutture e grandi opere per lo sviluppo di un’area di libero scambio”, “La cultura e le reti di comunicazione: creare la comprensione Mediterranea”, “Reti economiche e sviluppo locale: favorire il Partenariato fra le piccole medie imprese e la collaborazione tra i sistemi fieristici euro – mediterranei”, “Le iniziative del sistema Universitario per l’Alta Formazione: sinergie e collaborazioni nell’area Mediterranea”. Partecipano ministri dei Paesi Mediterranei, dal Marocco alla Siria, all’Algeria, imprenditori dei Paesi del Mediterraneo oltre alle autorità e imprese del nostro Paese. Alcuni numeri: 85 relatori, 7 rappresentanti governativi italiani, 10 rappresentanti governativi esteri, 34 personalità italiane, 28 straniere, 4 rettori. “Milano è da sempre una città aperta ed internazionale – ha commentato Carlo Sangalli, Presidente della Camera di Commercio di Milano – ed è il nodo tra Europa e Mediterraneo. La Camera di commercio è da anni impegnata a far crescere sia i rapporti commerciali che l’idea di piccola impresa nei paesi dell’altra sponda del Mediterraneo. E’ un contributo concreto alla stabilità dell’area, che ha visto l’adesione per questa seconda Conferenza del nostro Governo e dei Governi dei Paesi Mediterranei. Un segno questo profondo: per Milano la dimensione euromediterranea rappresenta un importante orizzonte di sviluppo”. “Vorremmo offrire strumenti concreti – ha aggiunto Bruno Ermolli, presidente di Promos-azienda speciale della Camera di commercio di Milano per l’internazionalizzazione – che discendono da una strategia di sistema per contribuire allo sviluppo dell’area mediterranea: per questo stiamo rafforzando il “Pacchetto per il Mediterraneo”. Ogni fatto concreto risponde ad una precisa. Dalla finanza, alle informazioni, alla formazione, alla cultura. Tra le iniziative il rafforzamento dell’ Euro Med Fund, un fondo Euro - mediterraneo dell’ammontare di 45 milioni di euro, per facilitare l’ingresso nell’area mediterranea delle aziende italiane, lo sviluppo delle imprese locali e la creazione a Milano di un Centro nazionale di promozione economica dei Paesi del Mediterraneo e la proposta della “Fiera Campionaria del Mediterraneo”. La ricerca. Durante la Conferenza è stata presentata una ricerca sull’ “Indice di Mediterraneità” delle province italiane. A sorpresa è Brescia che vince la classifica della provincia più “mediterranea” di Italia, superando Pavia, Torino, Siracusa e Vicenza. Tra i grandi centri, la provincia più “specializzata” nel Mediterraneo è Firenze (al 9° posto); segue Roma (10°); Bari (12°); Bologna (16°); Napoli (25°); Palermo (27°); Milano (30°); Genova (42°). La classifica è stata compilata tenendo in considerazione 7 indicatori di interscambio con i paesi del Mediterraneo: import; export; variazione import in dieci anni; variazione export in dieci anni; quote dell’interscambio con il Mediterraneo sul tot. Dell’interscambio con l’estero; numero imprese che intrattengono rapporti commerciali con il mediterraneo; quota di imprese “mediterranee” sul totale di imprese che commerciano con l’estero. Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano attraverso il Lab Mim su dati Istat, I trim. 2004, e del Registro Imprese giugno 2004. Alcune delle iniziative più significative per il Mediterraneo promosse dalla Camera di Commercio di Milano …attraverso l’azienda speciale Promos per l’internazionalizzazione Fondo Euromed: la costituzione del Fondo a Milano è attualmente nelle sue fasi finali. Realizzato dalla Camera di Commercio di Milano, hanno aderito i principali istituti bancari italiani unitamente a primarie istituzioni multilaterali e istituzioni sul territorio. Si offre la possibilità di utilizzo del Fondo in modo semplice e immediato in tutti i principali Paesi mediterranei con priorità per Marocco, Tunisia, Egitto, Algeria, Turchia. A disposizione delle imprese italiane interessate a nuove joint venture nel Mediterraneo ci sarà un capitale di 45 milioni di Euro. Il Fondo investirà in società prevalentemente non quotate e di nuova costituzione, formate da soggetti misti, italiani e mediterranei. Il Fondo costituito si presenta come una vera innovazione: infatti non si tratta di un’agevolazione finanziaria ma di uno strumento flessibile che sarà gestito da Milano da una prioritaria società di gestione del risparmio e che si avvarrà della collaborazione di società specializzate in private equity ubicate nelle aree di interesse, al fine di offrire il migliore servizio di assistenza alle imprese italiane che investiranno nel Fondo e di garantire la massima redditività. Sarà quindi il primo fondo italiano dotato di una corporate governance realmente euromediterranea. Il Fondo Euromed è nato con il preciso obiettivo di creare strumenti finanziari adeguati per sostenere e incentivare un cospicuo flusso di investimenti Fdi (finanziamenti diretti esteri). E’ un’infrastruttura finanziaria capace di mettere in condivisione il know-how tecnico e commerciale, di facilitare lo sviluppo di Joint venture tra aziende mediterranee e aziende Europee permettendo l’allargamento del potenziale mercato. Il Centro nazionale di promozione economica dei Paesi del Mediterraneo - Mediterranean business center: dedicato a promuovere insieme ad altri significativi attori della scena locale e nazionale, la localizzazione nel capoluogo lombardo dei vari uffici di promozione economico-commerciale dei Paesi del Basso Mediterraneo. Una sede per il marketing territoriale della città, valorizzando la vocazione di Milano a essere non solo polo per il Mediterraneo, ma anche centro promotore e di attrazione di attività economico – istituzionali – culturali relative all’area, porta d’ingresso ideale per l’Italia e per l’intera Europa. Un progetto che si potrebbe realizzare entro il 2005 anche per dare un’assistenza specializzata non solo alle imprese del Mediterraneo che vogliono entrare nel mercato europeo dall’Italia e da Milano ma anche per dare assistenza agli imprenditori extracomunitari che sempre più sono presenti sul nostro territorio. La proposta a di realizzare la prima Fiera campionaria per i prodotti dei Paesi mediterranei a Milano, che possa offrire ai Paesi espositori una vetrina privilegiata per esporre il meglio della loro produzione nel polo fieristico più importante d’Europa. Collaborazione con le Università Bocconi e Cattolica, per corsi Masters e Phd, per ospitare presso le nostre Università diversi studenti che avranno modo di specializzarsi attraverso dei corsi di post laurea. Progetto di formazione a distanza: il progetto è stato attuato, grazie all’accordo firmato da Promos con Banca Mondiale e con il supporto del Ministero degli Affari Esteri. Promos, nell’autunno 2003, ha cominciato a fornire programmi di formazione a distanza a diversi Paesi mediterranei (Marocco, Algeria, Tunisia, Egitto, Giordania, Turchia). I temi affrontati vanno dalle politiche per lo sviluppo del settore privato e Pmi in particolare, ai modelli associativi delle strutture intermedie quali Camere di Commercio o Associazioni Industriali. La partecipazione della Camera di Commercio al “Festival Mediterraneo”, iniziativa del Piccolo Teatro di Milano: 100 appuntamenti con lingue, culture e spettacoli di 18 paesi del Mediterraneo. Accordo con Università Cattolica e Bocconi: sta per essere sottoscritto un Accordo con le Università Bocconi e Cattolica e con il Collegio di Milano che prevede tra le altre attività anche la presenza a Milano di circa venti studenti stranieri per corsi di specializzazione post laurea (Master Degree della durata di dieci mesi). Dieci tra i venti studenti saranno identificati fra i migliori laureati dell’area mediterranea. Progetto Marocco: è attualmente in fase di costituzione a Casablanca un ufficio che offrirà assistenza alle imprese lombarde interessate a investire in Marocco. Uffici commerciali all’estero. L’accordo operativo per l’apertura di un ufficio commerciale siriano presso la Camera di Commercio di Milano/promos: il 2 Marzo 2004 è stato siglato a Damasco, alla presenza del Vice Ministro Urso e del Ministro dell’Economia siriana, Rifai. Segue il primo Memorandum of Understanding, firmato nel corso della prima conferenza euromediterranea nel Giugno 2003. L’ufficio fornirà informazioni e assistenza alle imprese siriane ed italiane che sono interessate ad opportunità commerciali ed a eventuali collaborazioni industriali. La Camera di Commercio di Milano ha un’antenna in Egitto e una in Tunisia, per assistere le nostre imprese in loco e promuovere le relazioni sul territorio. Missioni di imprese e iniziative di promozione commerciale: nel corso del 2003, Promos ha aumentato l’attenzione nei confronti dell’area realizzando anche alcune significative esperienze di assistenza alle imprese. (Fiera a Tripoli nel Settembre 2003 con la partecipazione di 30 imprese lombarde, missioni commerciali in Turchia, Egitto, Tunisia e Siria). … attraverso l’azienda speciale Camera Arbitrale di Milano L’accordo di cooperazione tra Milano e Il Cairo in materia di arbitrato per la risoluzione delle controversie tra imprese. In data 15/12/2003 è stato siglato un accordo di cooperazione nel campo dell’arbitrato commerciale internazionale tra la Camera Arbitrale Nazionale e Internazionale di Milano e il Centro Regionale del Cairo per l’Arbitrato Commerciale Internazionale (Crcica). Alla luce di tale accordo, le procedure da condurre al Cairo in base alle "Regole del Crcica" possono essere iniziate con il deposito dell’atto introduttivo a Milano presso la Camera Arbitrale, con gli stessi effetti che avrebbero se il deposito fosse avvenuto al Cairo. Analogamente, le procedure da condurre a Milano in base alle "Regole della Camera Arbitrale di Milano" potranno essere iniziate con il deposito dell’atto introduttivo al Cairo presso il Crcica. L’accordo prevede inoltre che qualora una delle due parti lo richieda, l’altra parte fornisca servizi amministrativi e ogni altro genere di servizi necessari per condurre arbitrati, conciliazioni, mediazioni e negoziati. Le due istituzioni, in generale, garantiscono poi reciproco supporto e cooperazione nella risoluzione di controversie commerciali e si impegnano a preparare una clausola da raccomandare agli imprenditori italiani ed egiziani per gli accordi bilaterali. … attraverso l’azienda speciale Formaper “Developing the export capacity of Egyptian own brand textiles”, programma che persegue come obiettivo quello di contribuire allo sviluppo dell’industria tessile egiziana – principalmente piccole e medie imprese del settore abbigliamento – tramite formazione mirata ad introdurre idee creative nella fase di design, a migliorare la qualità del prodotto ed a sviluppare efficaci azioni di marketing in modo da poter incrementare il peso delle aziende partecipanti sui mercati esteri. Il progetto, la cui data di avvio è prevista per settembre 2004 per una durata complessiva di 18 mesi, è finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Meda e vede la gestione dell’iniziativa direttamente demandata all’autorità contraente incaricata in Egitto, specificamente all’Industrial Modernisation Centre (Imc) con sede centrale al Cairo. Nell’ambito della suddetta gara, la proposta progettuale presentata dal Consorzio, a cui fa riferimento Formaper, è stata valutata dalla Commissione Europea e dall’Imc come la migliore secondo i criteri fissati dal punto di vista dei contenuti, del personale proposto e dell’offerta economica tra tutte quelle presentate. Il Formaper è presente a titolo di partner del Consorzio incaricato della fase di realizzazione il quale è costituito da: Pem Gmbh, Germania, in qualità di leader e Formaper - azienda speciale Camera di commercio di Milano, Ral– Resources and Logistics, Francia, Citer – Centro di informazione Tessile dell’Emilia Romagna in qualità di partners. Ebis (Egyptian Business Institutional Support) Programme Anche per questo progetto finanziato da Eurochambres l’Industrial Modernisation Center è autorità contraente. Nell’ambito di un accordo siglato tra le due parti, l’obiettivo generale di questo progetto è quello di rafforzare le capacità dei cosiddette Business Representative Organisations – Bros, ovvero degli Organi e delle associazioni rappresentativi di categoria nella fase di formulazione di proposte volte alla formazione e sviluppo istituzionale per i propri membri. Formaper è stato scelto da Eurochambres, a fronte di una manifestazione di interesse, come unico partner europeo e soggetto idoneo in questa fase di assistenza tecnica verso quattro selezionati organi istituzionali ed associazioni di categoria. I tempi di realizzazione sono molto attuali considerando che la data di inizio è fissata intorno al 10 luglio e si concluderà a fine Luglio 2004. Tunisia. Formaper ha recentemente partecipato ad un progetto finanziato dalla Commissione Europea nel quadro di un programma di cooperazione con la Fipa - Tunisia, l’Agenzia per la Promozione degli investimenti esteri. Sono stati condotti studi comparativi e attività di benchmarking nel settore della trasformazione dell’industria plastica tra Tunisia e selezionati altri paesi Europei ed extraeuropei tra cui Italia, Spagna, Francia, Ungheria Romania e Marocco. Il risultato di questa valutazione trasversale tra più paesi permetterà alla stessa Fipa di analizzare con un notevole grado di precisione il posizionamento dell’industria della trasformazione plastica Tunisina e la sua competitività in ambito internazionale con particolare riferimento ai settori della produzione automobilistica, elettronica e farmaceutica. … attraverso l’azienda speciale Euro Info Centre La Camera di Commercio di Milano, con il supporto delle aziende speciali Camera Arbitrale, Promos ed Euro Info Centre ed il coinvolgimento di alcuni qualificati partner dei Paesi Mediterranei si è candidata a sviluppare il progetto: «Promotion of International Commercial Arbitration and Other Alternative Dispute Resolution techniques», indetto dalla Commissione Europea. Nei giorni scorsi si è conclusa la pre-selezione (short-list); dalla quale sono stati selezionati 5 candidati - tra cui il consorzio della Camera di Commercio di Milano- , che saranno chiamati ad elaborare e sottoporre un progetto volto ad agevolare il commercio internazionale e gli investimenti esteri nei paesi/partner Meda, in particolare promuovendo il ricorso all’ arbitrato internazionale e la risoluzione alternativa delle controversie con particolare riferimento alle Pmi. Le attività del progetto comprenderanno: diffusione di informazioni sulle tecniche di risoluzione delle controversie; formazione; assistenza tecnica, divulgazione di strumenti contrattuali; con l’obiettivo di sensibilizzare e informare i giuristi e gli imprenditori circa l’utilità dell’arbitrato e della risoluzione alternativa delle controversie e quindi potenziare il funzionamento dei sistemi giudiziari locali. I dati della ricerca: indici di “mediterraneità” (Elaborazione Camera di commercio di Milano su 11 paesi dell’area Mediterranea: Algeria, Cipro, Egitto, Giordania, Libano, Libia, Malta, Marocco, Siria, Tunisia, Turchia) Le “top ten” di mediterraneità”: elaborazione Camera di Commercio di Milano su dati Istat (I trim. 04) e Registro Imprese (giugno 04) Classifica finale | Export I trim. 2004 | Import I trim. 2004 | Variazione export I trim. 1994-2004 | Variazione import I trim.94-04 | Interscambio Mediterraneo sul tot. | Numero imprese “mediterranee Giugno 04” | Quote imprese “mediterranee” sul tot. Imprese | Brescia | Milano | Trapani | Potenza | Isernia | Trapani | Milano | Massa Carrara | Pavia | Torino | Cagliari | Grosseto | Terni | Cagliari | Brescia | Avellino | Torino | Siracusa | Roma | L'aquila | Belluno | Caltanissetta | Torino | Trapani | Siracusa | Firenze | Milano | Frosinone | Lodi | Savona | Padova | Vibo Valentia | Vicenza | Vicenza | Siracusa | Reggio Calabria | Savona | Messina | Varese | Reggio Emilia | Padova | Bergamo | Venezia | Ragusa | Benevento | Siracusa | Bergamo | Ragusa | Parma | Brescia | Cremona | Cosenza | Agrigento | Cremona | Bologna | Caltanissetta | Modena | Cagliari | Savona | Chieti | L'aquila | Brindisi | Vicenza | Pesaro | Firenze | Bologna | Messina | Palermo | Reggio C. | Venezia | Reggio Emilia | Modena | Roma | Varese | Torino | Campobasso | Aosta | La Spezia | Bari | Lodi | |
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UNA FIERA DEI PRODOTTI DEI PAESI MEDITERRANEI A MILANO |
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Milano, 6 luglio 2004 - Un Mediterranean Business Center in Camera di commercio di Milano (centro di promozione economica dei Paesi del Mediterraneo finalizzato alla loro promozione per il mercato italiano ed europeo); la partecipazione ad alla news agency Ansamed (il primo network di comunicazione italiano in lingua araba); la proposta a Fiera Milano di realizzare la prima Fiera campionaria per i prodotti dei Paesi mediterranei a Milano, un progetto con le Università Bocconi e Cattolica corsi e master per convogliare le migliori intelligenze del Mediterraneo a Milano, così da creare una generazione Euromediterranea, un Festival del Mediterraneo con il Piccolo Teatro e, soprattutto, l’Euromed Fund – specificamente dedicato agli operatori che intendono investire nell’area mediterranea. Un Fondo è oggi una realtà in fase di avvio con un capitale iniziale di 45milioni di euro, nato su iniziativa della Camera di Commercio di Milano, che coinvolge Banca Intesa, San Paolo Imi e Unicredito, ma anche Regione Lombardia e Bei. Sono queste le proposte del “pacchetto Mediterraneo” presentato oggi a Milano in occasione della conferenza, “Secondo Laboratorio Euro Mediterraneo, Proposte, idee e progetti per la creazione di uno spazio comune Mediterraneo”, organizzata dalla Camera di commercio di Milano in collaborazione con il Ministero degli Esteri e il Ministero delle Attività Produttive. L’iniziativa, che si svolge oggi e domani, prevede quattro i workshop previsti: “Infrastrutture e grandi opere per lo sviluppo di un’area di libero scambio”, “La cultura e le reti di comunicazione: creare la comprensione Mediterranea”, “Reti economiche e sviluppo locale: favorire il Partenariato fra le piccole medie imprese e la collaborazione tra i sistemi fieristici euro – mediterranei”, “Le iniziative del sistema Universitario per l’Alta Formazione: sinergie e collaborazioni nell’area Mediterranea”. Partecipano ministri dei Paesi Mediterranei, dal Marocco alla Siria, all’Algeria, imprenditori dei Paesi del Mediterraneo oltre alle autorità e imprese del nostro Paese. Alcuni numeri: 85 relatori, 7 rappresentanti governativi italiani, 10 rappresentanti governativi esteri, 34 personalità italiane, 28 straniere, 4 rettori. “Milano è da sempre una città aperta ed internazionale – ha commentato Carlo Sangalli, Presidente della Camera di Commercio di Milano – ed è il nodo tra Europa e Mediterraneo. La Camera di commercio è da anni impegnata a far crescere sia i rapporti commerciali che l’idea di piccola impresa nei paesi dell’altra sponda del Mediterraneo. E’ un contributo concreto alla stabilità dell’area, che ha visto l’adesione per questa seconda Conferenza del nostro Governo e dei Governi dei Paesi Mediterranei. Un segno questo profondo: per Milano la dimensione euromediterranea rappresenta un importante orizzonte di sviluppo”. “Vorremmo offrire strumenti concreti – ha aggiunto Bruno Ermolli, presidente di Promos-azienda speciale della Camera di commercio di Milano per l’internazionalizzazione – che discendono da una strategia di sistema per contribuire allo sviluppo dell’area mediterranea: per questo stiamo rafforzando il “Pacchetto per il Mediterraneo”. Ogni fatto concreto risponde ad una precisa. Dalla finanza, alle informazioni, alla formazione, alla cultura. Tra le iniziative il rafforzamento dell’ Euro Med Fund, un fondo Euro - mediterraneo dell’ammontare di 45 milioni di euro, per facilitare l’ingresso nell’area mediterranea delle aziende italiane, lo sviluppo delle imprese locali e la creazione a Milano di un Centro nazionale di promozione economica dei Paesi del Mediterraneo e la proposta della “Fiera Campionaria del Mediterraneo”. La ricerca. Durante la Conferenza è stata presentata una ricerca sull’ “Indice di Mediterraneità” delle province italiane. A sorpresa è Brescia che vince la classifica della provincia più “mediterranea” di Italia, superando Pavia, Torino, Siracusa e Vicenza. Tra i grandi centri, la provincia più “specializzata” nel Mediterraneo è Firenze (al 9° posto); segue Roma (10°); Bari (12°); Bologna (16°); Napoli (25°); Palermo (27°); Milano (30°); Genova (42°). La classifica è stata compilata tenendo in considerazione 7 indicatori di interscambio con i paesi del Mediterraneo: import; export; variazione import in dieci anni; variazione export in dieci anni; quote dell’interscambio con il Mediterraneo sul tot. Dell’interscambio con l’estero; numero imprese che intrattengono rapporti commerciali con il mediterraneo; quota di imprese “mediterranee” sul totale di imprese che commerciano con l’estero. Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano attraverso il Lab Mim su dati Istat, I trim. 2004, e del Registro Imprese giugno 2004. Alcune delle iniziative più significative per il Mediterraneo promosse dalla Camera di Commercio di Milano …attraverso l’azienda speciale Promos per l’internazionalizzazione Fondo Euromed: la costituzione del Fondo a Milano è attualmente nelle sue fasi finali. Realizzato dalla Camera di Commercio di Milano, hanno aderito i principali istituti bancari italiani unitamente a primarie istituzioni multilaterali e istituzioni sul territorio. Si offre la possibilità di utilizzo del Fondo in modo semplice e immediato in tutti i principali Paesi mediterranei con priorità per Marocco, Tunisia, Egitto, Algeria, Turchia. A disposizione delle imprese italiane interessate a nuove joint venture nel Mediterraneo ci sarà un capitale di 45 milioni di Euro. Il Fondo investirà in società prevalentemente non quotate e di nuova costituzione, formate da soggetti misti, italiani e mediterranei. Il Fondo costituito si presenta come una vera innovazione: infatti non si tratta di un’agevolazione finanziaria ma di uno strumento flessibile che sarà gestito da Milano da una prioritaria società di gestione del risparmio e che si avvarrà della collaborazione di società specializzate in private equity ubicate nelle aree di interesse, al fine di offrire il migliore servizio di assistenza alle imprese italiane che investiranno nel Fondo e di garantire la massima redditività. Sarà quindi il primo fondo italiano dotato di una corporate governance realmente euromediterranea. Il Fondo Euromed è nato con il preciso obiettivo di creare strumenti finanziari adeguati per sostenere e incentivare un cospicuo flusso di investimenti Fdi (finanziamenti diretti esteri). E’ un’infrastruttura finanziaria capace di mettere in condivisione il know-how tecnico e commerciale, di facilitare lo sviluppo di Joint venture tra aziende mediterranee e aziende Europee permettendo l’allargamento del potenziale mercato. Il Centro nazionale di promozione economica dei Paesi del Mediterraneo - Mediterranean business center: dedicato a promuovere insieme ad altri significativi attori della scena locale e nazionale, la localizzazione nel capoluogo lombardo dei vari uffici di promozione economico-commerciale dei Paesi del Basso Mediterraneo. Una sede per il marketing territoriale della città, valorizzando la vocazione di Milano a essere non solo polo per il Mediterraneo, ma anche centro promotore e di attrazione di attività economico – istituzionali – culturali relative all’area, porta d’ingresso ideale per l’Italia e per l’intera Europa. Un progetto che si potrebbe realizzare entro il 2005 anche per dare un’assistenza specializzata non solo alle imprese del Mediterraneo che vogliono entrare nel mercato europeo dall’Italia e da Milano ma anche per dare assistenza agli imprenditori extracomunitari che sempre più sono presenti sul nostro territorio. La proposta a di realizzare la prima Fiera campionaria per i prodotti dei Paesi mediterranei a Milano, che possa offrire ai Paesi espositori una vetrina privilegiata per esporre il meglio della loro produzione nel polo fieristico più importante d’Europa. Collaborazione con le Università Bocconi e Cattolica, per corsi Masters e Phd, per ospitare presso le nostre Università diversi studenti che avranno modo di specializzarsi attraverso dei corsi di post laurea. Progetto di formazione a distanza: il progetto è stato attuato, grazie all’accordo firmato da Promos con Banca Mondiale e con il supporto del Ministero degli Affari Esteri. Promos, nell’autunno 2003, ha cominciato a fornire programmi di formazione a distanza a diversi Paesi mediterranei (Marocco, Algeria, Tunisia, Egitto, Giordania, Turchia). I temi affrontati vanno dalle politiche per lo sviluppo del settore privato e Pmi in particolare, ai modelli associativi delle strutture intermedie quali Camere di Commercio o Associazioni Industriali. La partecipazione della Camera di Commercio al “Festival Mediterraneo”, iniziativa del Piccolo Teatro di Milano: 100 appuntamenti con lingue, culture e spettacoli di 18 paesi del Mediterraneo. Accordo con Università Cattolica e Bocconi: sta per essere sottoscritto un Accordo con le Università Bocconi e Cattolica e con il Collegio di Milano che prevede tra le altre attività anche la presenza a Milano di circa venti studenti stranieri per corsi di specializzazione post laurea (Master Degree della durata di dieci mesi). Dieci tra i venti studenti saranno identificati fra i migliori laureati dell’area mediterranea. Progetto Marocco: è attualmente in fase di costituzione a Casablanca un ufficio che offrirà assistenza alle imprese lombarde interessate a investire in Marocco. Uffici commerciali all’estero. L’accordo operativo per l’apertura di un ufficio commerciale siriano presso la Camera di Commercio di Milano/promos: il 2 Marzo 2004 è stato siglato a Damasco, alla presenza del Vice Ministro Urso e del Ministro dell’Economia siriana, Rifai. Segue il primo Memorandum of Understanding, firmato nel corso della prima conferenza euromediterranea nel Giugno 2003. L’ufficio fornirà informazioni e assistenza alle imprese siriane ed italiane che sono interessate ad opportunità commerciali ed a eventuali collaborazioni industriali. La Camera di Commercio di Milano ha un’antenna in Egitto e una in Tunisia, per assistere le nostre imprese in loco e promuovere le relazioni sul territorio. Missioni di imprese e iniziative di promozione commerciale: nel corso del 2003, Promos ha aumentato l’attenzione nei confronti dell’area realizzando anche alcune significative esperienze di assistenza alle imprese. (Fiera a Tripoli nel Settembre 2003 con la partecipazione di 30 imprese lombarde, missioni commerciali in Turchia, Egitto, Tunisia e Siria). … attraverso l’azienda speciale Camera Arbitrale di Milano L’accordo di cooperazione tra Milano e Il Cairo in materia di arbitrato per la risoluzione delle controversie tra imprese. In data 15/12/2003 è stato siglato un accordo di cooperazione nel campo dell’arbitrato commerciale internazionale tra la Camera Arbitrale Nazionale e Internazionale di Milano e il Centro Regionale del Cairo per l’Arbitrato Commerciale Internazionale (Crcica). Alla luce di tale accordo, le procedure da condurre al Cairo in base alle "Regole del Crcica" possono essere iniziate con il deposito dell’atto introduttivo a Milano presso la Camera Arbitrale, con gli stessi effetti che avrebbero se il deposito fosse avvenuto al Cairo. Analogamente, le procedure da condurre a Milano in base alle "Regole della Camera Arbitrale di Milano" potranno essere iniziate con il deposito dell’atto introduttivo al Cairo presso il Crcica. L’accordo prevede inoltre che qualora una delle due parti lo richieda, l’altra parte fornisca servizi amministrativi e ogni altro genere di servizi necessari per condurre arbitrati, conciliazioni, mediazioni e negoziati. Le due istituzioni, in generale, garantiscono poi reciproco supporto e cooperazione nella risoluzione di controversie commerciali e si impegnano a preparare una clausola da raccomandare agli imprenditori italiani ed egiziani per gli accordi bilaterali. … attraverso l’azienda speciale Formaper “Developing the export capacity of Egyptian own brand textiles”, programma che persegue come obiettivo quello di contribuire allo sviluppo dell’industria tessile egiziana – principalmente piccole e medie imprese del settore abbigliamento – tramite formazione mirata ad introdurre idee creative nella fase di design, a migliorare la qualità del prodotto ed a sviluppare efficaci azioni di marketing in modo da poter incrementare il peso delle aziende partecipanti sui mercati esteri. Il progetto, la cui data di avvio è prevista per settembre 2004 per una durata complessiva di 18 mesi, è finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Meda e vede la gestione dell’iniziativa direttamente demandata all’autorità contraente incaricata in Egitto, specificamente all’Industrial Modernisation Centre (Imc) con sede centrale al Cairo. Nell’ambito della suddetta gara, la proposta progettuale presentata dal Consorzio, a cui fa riferimento Formaper, è stata valutata dalla Commissione Europea e dall’Imc come la migliore secondo i criteri fissati dal punto di vista dei contenuti, del personale proposto e dell’offerta economica tra tutte quelle presentate. Il Formaper è presente a titolo di partner del Consorzio incaricato della fase di realizzazione il quale è costituito da: Pem Gmbh, Germania, in qualità di leader e Formaper - azienda speciale Camera di commercio di Milano, Ral– Resources and Logistics, Francia, Citer – Centro di informazione Tessile dell’Emilia Romagna in qualità di partners. Ebis (Egyptian Business Institutional Support) Programme Anche per questo progetto finanziato da Eurochambres l’Industrial Modernisation Center è autorità contraente. Nell’ambito di un accordo siglato tra le due parti, l’obiettivo generale di questo progetto è quello di rafforzare le capacità dei cosiddette Business Representative Organisations – Bros, ovvero degli Organi e delle associazioni rappresentativi di categoria nella fase di formulazione di proposte volte alla formazione e sviluppo istituzionale per i propri membri. Formaper è stato scelto da Eurochambres, a fronte di una manifestazione di interesse, come unico partner europeo e soggetto idoneo in questa fase di assistenza tecnica verso quattro selezionati organi istituzionali ed associazioni di categoria. I tempi di realizzazione sono molto attuali considerando che la data di inizio è fissata intorno al 10 luglio e si concluderà a fine Luglio 2004. Tunisia. Formaper ha recentemente partecipato ad un progetto finanziato dalla Commissione Europea nel quadro di un programma di cooperazione con la Fipa - Tunisia, l’Agenzia per la Promozione degli investimenti esteri. Sono stati condotti studi comparativi e attività di benchmarking nel settore della trasformazione dell’industria plastica tra Tunisia e selezionati altri paesi Europei ed extraeuropei tra cui Italia, Spagna, Francia, Ungheria Romania e Marocco. Il risultato di questa valutazione trasversale tra più paesi permetterà alla stessa Fipa di analizzare con un notevole grado di precisione il posizionamento dell’industria della trasformazione plastica Tunisina e la sua competitività in ambito internazionale con particolare riferimento ai settori della produzione automobilistica, elettronica e farmaceutica. … attraverso l’azienda speciale Euro Info Centre La Camera di Commercio di Milano, con il supporto delle aziende speciali Camera Arbitrale, Promos ed Euro Info Centre ed il coinvolgimento di alcuni qualificati partner dei Paesi Mediterranei si è candidata a sviluppare il progetto: «Promotion of International Commercial Arbitration and Other Alternative Dispute Resolution techniques», indetto dalla Commissione Europea. Nei giorni scorsi si è conclusa la pre-selezione (short-list); dalla quale sono stati selezionati 5 candidati - tra cui il consorzio della Camera di Commercio di Milano- , che saranno chiamati ad elaborare e sottoporre un progetto volto ad agevolare il commercio internazionale e gli investimenti esteri nei paesi/partner Meda, in particolare promuovendo il ricorso all’ arbitrato internazionale e la risoluzione alternativa delle controversie con particolare riferimento alle Pmi. Le attività del progetto comprenderanno: diffusione di informazioni sulle tecniche di risoluzione delle controversie; formazione; assistenza tecnica, divulgazione di strumenti contrattuali; con l’obiettivo di sensibilizzare e informare i giuristi e gli imprenditori circa l’utilità dell’arbitrato e della risoluzione alternativa delle controversie e quindi potenziare il funzionamento dei sistemi giudiziari locali. I dati della ricerca: indici di “mediterraneità” (Elaborazione Camera di commercio di Milano su 11 paesi dell’area Mediterranea: Algeria, Cipro, Egitto, Giordania, Libano, Libia, Malta, Marocco, Siria, Tunisia, Turchia) Le “top ten” di mediterraneità”: elaborazione Camera di Commercio di Milano su dati Istat (I trim. 04) e Registro Imprese (giugno 04) Classifica finale | Export I trim. 2004 | Import I trim. 2004 | Variazione export I trim. 1994-2004 | Variazione import I trim.94-04 | Interscambio Mediterraneo sul tot. | Numero imprese “mediterranee Giugno 04” | Quote imprese “mediterranee” sul tot. Imprese | Brescia | Milano | Trapani | Potenza | Isernia | Trapani | Milano | Massa Carrara | Pavia | Torino | Cagliari | Grosseto | Terni | Cagliari | Brescia | Avellino | Torino | Siracusa | Roma | L'aquila | Belluno | Caltanissetta | Torino | Trapani | Siracusa | Firenze | Milano | Frosinone | Lodi | Savona | Padova | Vibo Valentia | Vicenza | Vicenza | Siracusa | Reggio Calabria | Savona | Messina | Varese | Reggio Emilia | Padova | Bergamo | Venezia | Ragusa | Benevento | Siracusa | Bergamo | Ragusa | Parma | Brescia | Cremona | Cosenza | Agrigento | Cremona | Bologna | Caltanissetta | Modena | Cagliari | Savona | Chieti | L'aquila | Brindisi | Vicenza | Pesaro | Firenze | Bologna | Messina | Palermo | Reggio C. | Venezia | Reggio Emilia | Modena | Roma | Varese | Torino | Campobasso | Aosta | La Spezia | Bari | Lodi | |
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UNA FIERA DEI PRODOTTI DEI PAESI MEDITERRANEI A MILANO |
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Milano, 6 luglio 2004 - Un Mediterranean Business Center in Camera di commercio di Milano (centro di promozione economica dei Paesi del Mediterraneo finalizzato alla loro promozione per il mercato italiano ed europeo); la partecipazione ad alla news agency Ansamed (il primo network di comunicazione italiano in lingua araba); la proposta a Fiera Milano di realizzare la prima Fiera campionaria per i prodotti dei Paesi mediterranei a Milano, un progetto con le Università Bocconi e Cattolica corsi e master per convogliare le migliori intelligenze del Mediterraneo a Milano, così da creare una generazione Euromediterranea, un Festival del Mediterraneo con il Piccolo Teatro e, soprattutto, l’Euromed Fund – specificamente dedicato agli operatori che intendono investire nell’area mediterranea. Un Fondo è oggi una realtà in fase di avvio con un capitale iniziale di 45milioni di euro, nato su iniziativa della Camera di Commercio di Milano, che coinvolge Banca Intesa, San Paolo Imi e Unicredito, ma anche Regione Lombardia e Bei. Sono queste le proposte del “pacchetto Mediterraneo” presentato oggi a Milano in occasione della conferenza, “Secondo Laboratorio Euro Mediterraneo, Proposte, idee e progetti per la creazione di uno spazio comune Mediterraneo”, organizzata dalla Camera di commercio di Milano in collaborazione con il Ministero degli Esteri e il Ministero delle Attività Produttive. L’iniziativa, che si svolge oggi e domani, prevede quattro i workshop previsti: “Infrastrutture e grandi opere per lo sviluppo di un’area di libero scambio”, “La cultura e le reti di comunicazione: creare la comprensione Mediterranea”, “Reti economiche e sviluppo locale: favorire il Partenariato fra le piccole medie imprese e la collaborazione tra i sistemi fieristici euro – mediterranei”, “Le iniziative del sistema Universitario per l’Alta Formazione: sinergie e collaborazioni nell’area Mediterranea”. Partecipano ministri dei Paesi Mediterranei, dal Marocco alla Siria, all’Algeria, imprenditori dei Paesi del Mediterraneo oltre alle autorità e imprese del nostro Paese. Alcuni numeri: 85 relatori, 7 rappresentanti governativi italiani, 10 rappresentanti governativi esteri, 34 personalità italiane, 28 straniere, 4 rettori. “Milano è da sempre una città aperta ed internazionale – ha commentato Carlo Sangalli, Presidente della Camera di Commercio di Milano – ed è il nodo tra Europa e Mediterraneo. La Camera di commercio è da anni impegnata a far crescere sia i rapporti commerciali che l’idea di piccola impresa nei paesi dell’altra sponda del Mediterraneo. E’ un contributo concreto alla stabilità dell’area, che ha visto l’adesione per questa seconda Conferenza del nostro Governo e dei Governi dei Paesi Mediterranei. Un segno questo profondo: per Milano la dimensione euromediterranea rappresenta un importante orizzonte di sviluppo”. “Vorremmo offrire strumenti concreti – ha aggiunto Bruno Ermolli, presidente di Promos-azienda speciale della Camera di commercio di Milano per l’internazionalizzazione – che discendono da una strategia di sistema per contribuire allo sviluppo dell’area mediterranea: per questo stiamo rafforzando il “Pacchetto per il Mediterraneo”. Ogni fatto concreto risponde ad una precisa. Dalla finanza, alle informazioni, alla formazione, alla cultura. Tra le iniziative il rafforzamento dell’ Euro Med Fund, un fondo Euro - mediterraneo dell’ammontare di 45 milioni di euro, per facilitare l’ingresso nell’area mediterranea delle aziende italiane, lo sviluppo delle imprese locali e la creazione a Milano di un Centro nazionale di promozione economica dei Paesi del Mediterraneo e la proposta della “Fiera Campionaria del Mediterraneo”. La ricerca. Durante la Conferenza è stata presentata una ricerca sull’ “Indice di Mediterraneità” delle province italiane. A sorpresa è Brescia che vince la classifica della provincia più “mediterranea” di Italia, superando Pavia, Torino, Siracusa e Vicenza. Tra i grandi centri, la provincia più “specializzata” nel Mediterraneo è Firenze (al 9° posto); segue Roma (10°); Bari (12°); Bologna (16°); Napoli (25°); Palermo (27°); Milano (30°); Genova (42°). La classifica è stata compilata tenendo in considerazione 7 indicatori di interscambio con i paesi del Mediterraneo: import; export; variazione import in dieci anni; variazione export in dieci anni; quote dell’interscambio con il Mediterraneo sul tot. Dell’interscambio con l’estero; numero imprese che intrattengono rapporti commerciali con il mediterraneo; quota di imprese “mediterranee” sul totale di imprese che commerciano con l’estero. Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano attraverso il Lab Mim su dati Istat, I trim. 2004, e del Registro Imprese giugno 2004. Alcune delle iniziative più significative per il Mediterraneo promosse dalla Camera di Commercio di Milano …attraverso l’azienda speciale Promos per l’internazionalizzazione Fondo Euromed: la costituzione del Fondo a Milano è attualmente nelle sue fasi finali. Realizzato dalla Camera di Commercio di Milano, hanno aderito i principali istituti bancari italiani unitamente a primarie istituzioni multilaterali e istituzioni sul territorio. Si offre la possibilità di utilizzo del Fondo in modo semplice e immediato in tutti i principali Paesi mediterranei con priorità per Marocco, Tunisia, Egitto, Algeria, Turchia. A disposizione delle imprese italiane interessate a nuove joint venture nel Mediterraneo ci sarà un capitale di 45 milioni di Euro. Il Fondo investirà in società prevalentemente non quotate e di nuova costituzione, formate da soggetti misti, italiani e mediterranei. Il Fondo costituito si presenta come una vera innovazione: infatti non si tratta di un’agevolazione finanziaria ma di uno strumento flessibile che sarà gestito da Milano da una prioritaria società di gestione del risparmio e che si avvarrà della collaborazione di società specializzate in private equity ubicate nelle aree di interesse, al fine di offrire il migliore servizio di assistenza alle imprese italiane che investiranno nel Fondo e di garantire la massima redditività. Sarà quindi il primo fondo italiano dotato di una corporate governance realmente euromediterranea. Il Fondo Euromed è nato con il preciso obiettivo di creare strumenti finanziari adeguati per sostenere e incentivare un cospicuo flusso di investimenti Fdi (finanziamenti diretti esteri). E’ un’infrastruttura finanziaria capace di mettere in condivisione il know-how tecnico e commerciale, di facilitare lo sviluppo di Joint venture tra aziende mediterranee e aziende Europee permettendo l’allargamento del potenziale mercato. Il Centro nazionale di promozione economica dei Paesi del Mediterraneo - Mediterranean business center: dedicato a promuovere insieme ad altri significativi attori della scena locale e nazionale, la localizzazione nel capoluogo lombardo dei vari uffici di promozione economico-commerciale dei Paesi del Basso Mediterraneo. Una sede per il marketing territoriale della città, valorizzando la vocazione di Milano a essere non solo polo per il Mediterraneo, ma anche centro promotore e di attrazione di attività economico – istituzionali – culturali relative all’area, porta d’ingresso ideale per l’Italia e per l’intera Europa. Un progetto che si potrebbe realizzare entro il 2005 anche per dare un’assistenza specializzata non solo alle imprese del Mediterraneo che vogliono entrare nel mercato europeo dall’Italia e da Milano ma anche per dare assistenza agli imprenditori extracomunitari che sempre più sono presenti sul nostro territorio. La proposta a di realizzare la prima Fiera campionaria per i prodotti dei Paesi mediterranei a Milano, che possa offrire ai Paesi espositori una vetrina privilegiata per esporre il meglio della loro produzione nel polo fieristico più importante d’Europa. Collaborazione con le Università Bocconi e Cattolica, per corsi Masters e Phd, per ospitare presso le nostre Università diversi studenti che avranno modo di specializzarsi attraverso dei corsi di post laurea. Progetto di formazione a distanza: il progetto è stato attuato, grazie all’accordo firmato da Promos con Banca Mondiale e con il supporto del Ministero degli Affari Esteri. Promos, nell’autunno 2003, ha cominciato a fornire programmi di formazione a distanza a diversi Paesi mediterranei (Marocco, Algeria, Tunisia, Egitto, Giordania, Turchia). I temi affrontati vanno dalle politiche per lo sviluppo del settore privato e Pmi in particolare, ai modelli associativi delle strutture intermedie quali Camere di Commercio o Associazioni Industriali. La partecipazione della Camera di Commercio al “Festival Mediterraneo”, iniziativa del Piccolo Teatro di Milano: 100 appuntamenti con lingue, culture e spettacoli di 18 paesi del Mediterraneo. Accordo con Università Cattolica e Bocconi: sta per essere sottoscritto un Accordo con le Università Bocconi e Cattolica e con il Collegio di Milano che prevede tra le altre attività anche la presenza a Milano di circa venti studenti stranieri per corsi di specializzazione post laurea (Master Degree della durata di dieci mesi). Dieci tra i venti studenti saranno identificati fra i migliori laureati dell’area mediterranea. Progetto Marocco: è attualmente in fase di costituzione a Casablanca un ufficio che offrirà assistenza alle imprese lombarde interessate a investire in Marocco. Uffici commerciali all’estero. L’accordo operativo per l’apertura di un ufficio commerciale siriano presso la Camera di Commercio di Milano/promos: il 2 Marzo 2004 è stato siglato a Damasco, alla presenza del Vice Ministro Urso e del Ministro dell’Economia siriana, Rifai. Segue il primo Memorandum of Understanding, firmato nel corso della prima conferenza euromediterranea nel Giugno 2003. L’ufficio fornirà informazioni e assistenza alle imprese siriane ed italiane che sono interessate ad opportunità commerciali ed a eventuali collaborazioni industriali. La Camera di Commercio di Milano ha un’antenna in Egitto e una in Tunisia, per assistere le nostre imprese in loco e promuovere le relazioni sul territorio. Missioni di imprese e iniziative di promozione commerciale: nel corso del 2003, Promos ha aumentato l’attenzione nei confronti dell’area realizzando anche alcune significative esperienze di assistenza alle imprese. (Fiera a Tripoli nel Settembre 2003 con la partecipazione di 30 imprese lombarde, missioni commerciali in Turchia, Egitto, Tunisia e Siria). … attraverso l’azienda speciale Camera Arbitrale di Milano L’accordo di cooperazione tra Milano e Il Cairo in materia di arbitrato per la risoluzione delle controversie tra imprese. In data 15/12/2003 è stato siglato un accordo di cooperazione nel campo dell’arbitrato commerciale internazionale tra la Camera Arbitrale Nazionale e Internazionale di Milano e il Centro Regionale del Cairo per l’Arbitrato Commerciale Internazionale (Crcica). Alla luce di tale accordo, le procedure da condurre al Cairo in base alle "Regole del Crcica" possono essere iniziate con il deposito dell’atto introduttivo a Milano presso la Camera Arbitrale, con gli stessi effetti che avrebbero se il deposito fosse avvenuto al Cairo. Analogamente, le procedure da condurre a Milano in base alle "Regole della Camera Arbitrale di Milano" potranno essere iniziate con il deposito dell’atto introduttivo al Cairo presso il Crcica. L’accordo prevede inoltre che qualora una delle due parti lo richieda, l’altra parte fornisca servizi amministrativi e ogni altro genere di servizi necessari per condurre arbitrati, conciliazioni, mediazioni e negoziati. Le due istituzioni, in generale, garantiscono poi reciproco supporto e cooperazione nella risoluzione di controversie commerciali e si impegnano a preparare una clausola da raccomandare agli imprenditori italiani ed egiziani per gli accordi bilaterali. … attraverso l’azienda speciale Formaper “Developing the export capacity of Egyptian own brand textiles”, programma che persegue come obiettivo quello di contribuire allo sviluppo dell’industria tessile egiziana – principalmente piccole e medie imprese del settore abbigliamento – tramite formazione mirata ad introdurre idee creative nella fase di design, a migliorare la qualità del prodotto ed a sviluppare efficaci azioni di marketing in modo da poter incrementare il peso delle aziende partecipanti sui mercati esteri. Il progetto, la cui data di avvio è prevista per settembre 2004 per una durata complessiva di 18 mesi, è finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Meda e vede la gestione dell’iniziativa direttamente demandata all’autorità contraente incaricata in Egitto, specificamente all’Industrial Modernisation Centre (Imc) con sede centrale al Cairo. Nell’ambito della suddetta gara, la proposta progettuale presentata dal Consorzio, a cui fa riferimento Formaper, è stata valutata dalla Commissione Europea e dall’Imc come la migliore secondo i criteri fissati dal punto di vista dei contenuti, del personale proposto e dell’offerta economica tra tutte quelle presentate. Il Formaper è presente a titolo di partner del Consorzio incaricato della fase di realizzazione il quale è costituito da: Pem Gmbh, Germania, in qualità di leader e Formaper - azienda speciale Camera di commercio di Milano, Ral– Resources and Logistics, Francia, Citer – Centro di informazione Tessile dell’Emilia Romagna in qualità di partners. Ebis (Egyptian Business Institutional Support) Programme Anche per questo progetto finanziato da Eurochambres l’Industrial Modernisation Center è autorità contraente. Nell’ambito di un accordo siglato tra le due parti, l’obiettivo generale di questo progetto è quello di rafforzare le capacità dei cosiddette Business Representative Organisations – Bros, ovvero degli Organi e delle associazioni rappresentativi di categoria nella fase di formulazione di proposte volte alla formazione e sviluppo istituzionale per i propri membri. Formaper è stato scelto da Eurochambres, a fronte di una manifestazione di interesse, come unico partner europeo e soggetto idoneo in questa fase di assistenza tecnica verso quattro selezionati organi istituzionali ed associazioni di categoria. I tempi di realizzazione sono molto attuali considerando che la data di inizio è fissata intorno al 10 luglio e si concluderà a fine Luglio 2004. Tunisia. Formaper ha recentemente partecipato ad un progetto finanziato dalla Commissione Europea nel quadro di un programma di cooperazione con la Fipa - Tunisia, l’Agenzia per la Promozione degli investimenti esteri. Sono stati condotti studi comparativi e attività di benchmarking nel settore della trasformazione dell’industria plastica tra Tunisia e selezionati altri paesi Europei ed extraeuropei tra cui Italia, Spagna, Francia, Ungheria Romania e Marocco. Il risultato di questa valutazione trasversale tra più paesi permetterà alla stessa Fipa di analizzare con un notevole grado di precisione il posizionamento dell’industria della trasformazione plastica Tunisina e la sua competitività in ambito internazionale con particolare riferimento ai settori della produzione automobilistica, elettronica e farmaceutica. … attraverso l’azienda speciale Euro Info Centre La Camera di Commercio di Milano, con il supporto delle aziende speciali Camera Arbitrale, Promos ed Euro Info Centre ed il coinvolgimento di alcuni qualificati partner dei Paesi Mediterranei si è candidata a sviluppare il progetto: «Promotion of International Commercial Arbitration and Other Alternative Dispute Resolution techniques», indetto dalla Commissione Europea. Nei giorni scorsi si è conclusa la pre-selezione (short-list); dalla quale sono stati selezionati 5 candidati - tra cui il consorzio della Camera di Commercio di Milano- , che saranno chiamati ad elaborare e sottoporre un progetto volto ad agevolare il commercio internazionale e gli investimenti esteri nei paesi/partner Meda, in particolare promuovendo il ricorso all’ arbitrato internazionale e la risoluzione alternativa delle controversie con particolare riferimento alle Pmi. Le attività del progetto comprenderanno: diffusione di informazioni sulle tecniche di risoluzione delle controversie; formazione; assistenza tecnica, divulgazione di strumenti contrattuali; con l’obiettivo di sensibilizzare e informare i giuristi e gli imprenditori circa l’utilità dell’arbitrato e della risoluzione alternativa delle controversie e quindi potenziare il funzionamento dei sistemi giudiziari locali. I dati della ricerca: indici di “mediterraneità” (Elaborazione Camera di commercio di Milano su 11 paesi dell’area Mediterranea: Algeria, Cipro, Egitto, Giordania, Libano, Libia, Malta, Marocco, Siria, Tunisia, Turchia) Le “top ten” di mediterraneità”: elaborazione Camera di Commercio di Milano su dati Istat (I trim. 04) e Registro Imprese (giugno 04) Classifica finale | Export I trim. 2004 | Import I trim. 2004 | Variazione export I trim. 1994-2004 | Variazione import I trim.94-04 | Interscambio Mediterraneo sul tot. | Numero imprese “mediterranee Giugno 04” | Quote imprese “mediterranee” sul tot. Imprese | Brescia | Milano | Trapani | Potenza | Isernia | Trapani | Milano | Massa Carrara | Pavia | Torino | Cagliari | Grosseto | Terni | Cagliari | Brescia | Avellino | Torino | Siracusa | Roma | L'aquila | Belluno | Caltanissetta | Torino | Trapani | Siracusa | Firenze | Milano | Frosinone | Lodi | Savona | Padova | Vibo Valentia | Vicenza | Vicenza | Siracusa | Reggio Calabria | Savona | Messina | Varese | Reggio Emilia | Padova | Bergamo | Venezia | Ragusa | Benevento | Siracusa | Bergamo | Ragusa | Parma | Brescia | Cremona | Cosenza | Agrigento | Cremona | Bologna | Caltanissetta | Modena | Cagliari | Savona | Chieti | L'aquila | Brindisi | Vicenza | Pesaro | Firenze | Bologna | Messina | Palermo | Reggio C. | Venezia | Reggio Emilia | Modena | Roma | Varese | Torino | Campobasso | Aosta | La Spezia | Bari | Lodi | |
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LA COMMISSIONE EUROPEA APPROFONDISCE L’INDAGINE SULL’IMPRESA COMUNE COSTITUITA DA SONOCO E AHLSTROM NEL SETTORE DEL CARTONE E DEI TUBI DI CARTONE |
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Bruxelles, 6 luglio 2004 - La Commissione europea ha avviato un’indagine approfondita sul progetto di impresa comune fra il fabbricante di imballaggi statunitense Sonoco Products e Ahlstrom, un produttore finlandese di materiali a base di fibre, che dovrebbero mettere in comune le rispettive attività nel settore del cartone per anime e delle anime in carta in Europa. In questa fase dell’indagine, la Commissione ritiene che l’operazione potrebbe ridurre considerevolmente la concorrenza nei mercati delle anime in carta di alta qualità (tubi per l’avvolgimento di carta da riviste) e di anime di bassa qualità (tubi meno sofisticati per l’avvolgimento di carta, pellicole e tessuti). La decisione di avviare un’indagine approfondita non pregiudica l’esito finale. Il 18 maggio 2004 la Commissione ha ricevuto la notifica di un progetto di concentrazione con cui le imprese Sonoco Luxembourg S.à.r.l., che appartiene a Sonoco Products Company, e Ahlstrom Holding Gmbh, un’impresa con sede in Germania di proprietà della finlandese Ahlstrom Corporation, intendono creare un’impresa comune nei settori del cartone per anime e delle anime in Europa. Il cartone per anime è un materiale di carta/cartone ottenuto da materiale riciclato. Le anime di carta sono tubi prodotti a partire da cartone per anime mediante avvolgimento e utilizzate di norma come base intorno a cui vengono avvolti prodotti vari (carta, pellicola, nastro adesivo, tessuto o filato). La prima fase dell’indagine ha rivelato potenziali problemi in materia di concorrenza nel settore delle anime in carta di alta qualità (tubi per l’avvolgimento di carta da riviste) tenuto conto delle rilevanti quote di mercato dell’impresa comune nello Spazio economico europeo e in particolare nell’Europa settentrionale. L’impresa deterrebbe anche quote di mercato molto elevate nel settore delle anime di bassa qualità (tubi meno sofisticati per l’avvolgimento di carta, pellicole e tessuti) nella regione scandinava. In questa fase dell’indagine la Commissione dubita che il mercato possa restare sufficientemente competitivo tenuto conto, del numero di concorrenti limitato. Le parti hanno proposto impegni per eliminare tali preoccupazioni. Non si è però potuto determinare con sufficiente certezza se tali impegni ristabilirebbero pienamente una concorrenza efficace. La Commissione, tuttavia, non esclude che gli impegni proposti possano costituire la base per una possibile soluzione, nel qual caso essa potrebbe non avere bisogno di tutto il tempo previsto per la seconda fase dell’indagine nelle operazioni di concentrazione. Sonoco è attiva in tutto il mondo nella produzione di prodotti da imballaggio destinati sia all’industria che ai consumatori, e nei servizi di imballaggio, compresi anime e cartone per anime. Ahlstrom è attiva in oltre venti paesi nella produzione di materiali ad alta prestazione a base di fibre, utilizzati in vari settori fra cui quello sanitario, dei trasporti e degli imballaggi, nonché a fini sia domestici che professionali. Le sue attività comprendono lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di anime e cartone per anime. |
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LA COMMISSIONE EUROPEA APPROFONDISCE L’INDAGINE SULL’IMPRESA COMUNE COSTITUITA DA SONOCO E AHLSTROM NEL SETTORE DEL CARTONE E DEI TUBI DI CARTONE |
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Bruxelles, 6 luglio 2004 - La Commissione europea ha avviato un’indagine approfondita sul progetto di impresa comune fra il fabbricante di imballaggi statunitense Sonoco Products e Ahlstrom, un produttore finlandese di materiali a base di fibre, che dovrebbero mettere in comune le rispettive attività nel settore del cartone per anime e delle anime in carta in Europa. In questa fase dell’indagine, la Commissione ritiene che l’operazione potrebbe ridurre considerevolmente la concorrenza nei mercati delle anime in carta di alta qualità (tubi per l’avvolgimento di carta da riviste) e di anime di bassa qualità (tubi meno sofisticati per l’avvolgimento di carta, pellicole e tessuti). La decisione di avviare un’indagine approfondita non pregiudica l’esito finale. Il 18 maggio 2004 la Commissione ha ricevuto la notifica di un progetto di concentrazione con cui le imprese Sonoco Luxembourg S.à.r.l., che appartiene a Sonoco Products Company, e Ahlstrom Holding Gmbh, un’impresa con sede in Germania di proprietà della finlandese Ahlstrom Corporation, intendono creare un’impresa comune nei settori del cartone per anime e delle anime in Europa. Il cartone per anime è un materiale di carta/cartone ottenuto da materiale riciclato. Le anime di carta sono tubi prodotti a partire da cartone per anime mediante avvolgimento e utilizzate di norma come base intorno a cui vengono avvolti prodotti vari (carta, pellicola, nastro adesivo, tessuto o filato). La prima fase dell’indagine ha rivelato potenziali problemi in materia di concorrenza nel settore delle anime in carta di alta qualità (tubi per l’avvolgimento di carta da riviste) tenuto conto delle rilevanti quote di mercato dell’impresa comune nello Spazio economico europeo e in particolare nell’Europa settentrionale. L’impresa deterrebbe anche quote di mercato molto elevate nel settore delle anime di bassa qualità (tubi meno sofisticati per l’avvolgimento di carta, pellicole e tessuti) nella regione scandinava. In questa fase dell’indagine la Commissione dubita che il mercato possa restare sufficientemente competitivo tenuto conto, del numero di concorrenti limitato. Le parti hanno proposto impegni per eliminare tali preoccupazioni. Non si è però potuto determinare con sufficiente certezza se tali impegni ristabilirebbero pienamente una concorrenza efficace. La Commissione, tuttavia, non esclude che gli impegni proposti possano costituire la base per una possibile soluzione, nel qual caso essa potrebbe non avere bisogno di tutto il tempo previsto per la seconda fase dell’indagine nelle operazioni di concentrazione. Sonoco è attiva in tutto il mondo nella produzione di prodotti da imballaggio destinati sia all’industria che ai consumatori, e nei servizi di imballaggio, compresi anime e cartone per anime. Ahlstrom è attiva in oltre venti paesi nella produzione di materiali ad alta prestazione a base di fibre, utilizzati in vari settori fra cui quello sanitario, dei trasporti e degli imballaggi, nonché a fini sia domestici che professionali. Le sue attività comprendono lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di anime e cartone per anime. |
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Bruxelles, 6 luglio 2004 - La Commissione europea ha avviato un’indagine approfondita sul progetto di impresa comune fra il fabbricante di imballaggi statunitense Sonoco Products e Ahlstrom, un produttore finlandese di materiali a base di fibre, che dovrebbero mettere in comune le rispettive attività nel settore del cartone per anime e delle anime in carta in Europa. In questa fase dell’indagine, la Commissione ritiene che l’operazione potrebbe ridurre considerevolmente la concorrenza nei mercati delle anime in carta di alta qualità (tubi per l’avvolgimento di carta da riviste) e di anime di bassa qualità (tubi meno sofisticati per l’avvolgimento di carta, pellicole e tessuti). La decisione di avviare un’indagine approfondita non pregiudica l’esito finale. Il 18 maggio 2004 la Commissione ha ricevuto la notifica di un progetto di concentrazione con cui le imprese Sonoco Luxembourg S.à.r.l., che appartiene a Sonoco Products Company, e Ahlstrom Holding Gmbh, un’impresa con sede in Germania di proprietà della finlandese Ahlstrom Corporation, intendono creare un’impresa comune nei settori del cartone per anime e delle anime in Europa. Il cartone per anime è un materiale di carta/cartone ottenuto da materiale riciclato. Le anime di carta sono tubi prodotti a partire da cartone per anime mediante avvolgimento e utilizzate di norma come base intorno a cui vengono avvolti prodotti vari (carta, pellicola, nastro adesivo, tessuto o filato). La prima fase dell’indagine ha rivelato potenziali problemi in materia di concorrenza nel settore delle anime in carta di alta qualità (tubi per l’avvolgimento di carta da riviste) tenuto conto delle rilevanti quote di mercato dell’impresa comune nello Spazio economico europeo e in particolare nell’Europa settentrionale. L’impresa deterrebbe anche quote di mercato molto elevate nel settore delle anime di bassa qualità (tubi meno sofisticati per l’avvolgimento di carta, pellicole e tessuti) nella regione scandinava. In questa fase dell’indagine la Commissione dubita che il mercato possa restare sufficientemente competitivo tenuto conto, del numero di concorrenti limitato. Le parti hanno proposto impegni per eliminare tali preoccupazioni. Non si è però potuto determinare con sufficiente certezza se tali impegni ristabilirebbero pienamente una concorrenza efficace. La Commissione, tuttavia, non esclude che gli impegni proposti possano costituire la base per una possibile soluzione, nel qual caso essa potrebbe non avere bisogno di tutto il tempo previsto per la seconda fase dell’indagine nelle operazioni di concentrazione. Sonoco è attiva in tutto il mondo nella produzione di prodotti da imballaggio destinati sia all’industria che ai consumatori, e nei servizi di imballaggio, compresi anime e cartone per anime. Ahlstrom è attiva in oltre venti paesi nella produzione di materiali ad alta prestazione a base di fibre, utilizzati in vari settori fra cui quello sanitario, dei trasporti e degli imballaggi, nonché a fini sia domestici che professionali. Le sue attività comprendono lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di anime e cartone per anime. |
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Bruxelles, 6 luglio 2004 - La Commissione europea ha avviato un’indagine approfondita sul progetto di impresa comune fra il fabbricante di imballaggi statunitense Sonoco Products e Ahlstrom, un produttore finlandese di materiali a base di fibre, che dovrebbero mettere in comune le rispettive attività nel settore del cartone per anime e delle anime in carta in Europa. In questa fase dell’indagine, la Commissione ritiene che l’operazione potrebbe ridurre considerevolmente la concorrenza nei mercati delle anime in carta di alta qualità (tubi per l’avvolgimento di carta da riviste) e di anime di bassa qualità (tubi meno sofisticati per l’avvolgimento di carta, pellicole e tessuti). La decisione di avviare un’indagine approfondita non pregiudica l’esito finale. Il 18 maggio 2004 la Commissione ha ricevuto la notifica di un progetto di concentrazione con cui le imprese Sonoco Luxembourg S.à.r.l., che appartiene a Sonoco Products Company, e Ahlstrom Holding Gmbh, un’impresa con sede in Germania di proprietà della finlandese Ahlstrom Corporation, intendono creare un’impresa comune nei settori del cartone per anime e delle anime in Europa. Il cartone per anime è un materiale di carta/cartone ottenuto da materiale riciclato. Le anime di carta sono tubi prodotti a partire da cartone per anime mediante avvolgimento e utilizzate di norma come base intorno a cui vengono avvolti prodotti vari (carta, pellicola, nastro adesivo, tessuto o filato). La prima fase dell’indagine ha rivelato potenziali problemi in materia di concorrenza nel settore delle anime in carta di alta qualità (tubi per l’avvolgimento di carta da riviste) tenuto conto delle rilevanti quote di mercato dell’impresa comune nello Spazio economico europeo e in particolare nell’Europa settentrionale. L’impresa deterrebbe anche quote di mercato molto elevate nel settore delle anime di bassa qualità (tubi meno sofisticati per l’avvolgimento di carta, pellicole e tessuti) nella regione scandinava. In questa fase dell’indagine la Commissione dubita che il mercato possa restare sufficientemente competitivo tenuto conto, del numero di concorrenti limitato. Le parti hanno proposto impegni per eliminare tali preoccupazioni. Non si è però potuto determinare con sufficiente certezza se tali impegni ristabilirebbero pienamente una concorrenza efficace. La Commissione, tuttavia, non esclude che gli impegni proposti possano costituire la base per una possibile soluzione, nel qual caso essa potrebbe non avere bisogno di tutto il tempo previsto per la seconda fase dell’indagine nelle operazioni di concentrazione. Sonoco è attiva in tutto il mondo nella produzione di prodotti da imballaggio destinati sia all’industria che ai consumatori, e nei servizi di imballaggio, compresi anime e cartone per anime. Ahlstrom è attiva in oltre venti paesi nella produzione di materiali ad alta prestazione a base di fibre, utilizzati in vari settori fra cui quello sanitario, dei trasporti e degli imballaggi, nonché a fini sia domestici che professionali. Le sue attività comprendono lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di anime e cartone per anime. |
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Bruxelles, 6 luglio 2004 - La Commissione europea ha avviato un’indagine approfondita sul progetto di impresa comune fra il fabbricante di imballaggi statunitense Sonoco Products e Ahlstrom, un produttore finlandese di materiali a base di fibre, che dovrebbero mettere in comune le rispettive attività nel settore del cartone per anime e delle anime in carta in Europa. In questa fase dell’indagine, la Commissione ritiene che l’operazione potrebbe ridurre considerevolmente la concorrenza nei mercati delle anime in carta di alta qualità (tubi per l’avvolgimento di carta da riviste) e di anime di bassa qualità (tubi meno sofisticati per l’avvolgimento di carta, pellicole e tessuti). La decisione di avviare un’indagine approfondita non pregiudica l’esito finale. Il 18 maggio 2004 la Commissione ha ricevuto la notifica di un progetto di concentrazione con cui le imprese Sonoco Luxembourg S.à.r.l., che appartiene a Sonoco Products Company, e Ahlstrom Holding Gmbh, un’impresa con sede in Germania di proprietà della finlandese Ahlstrom Corporation, intendono creare un’impresa comune nei settori del cartone per anime e delle anime in Europa. Il cartone per anime è un materiale di carta/cartone ottenuto da materiale riciclato. Le anime di carta sono tubi prodotti a partire da cartone per anime mediante avvolgimento e utilizzate di norma come base intorno a cui vengono avvolti prodotti vari (carta, pellicola, nastro adesivo, tessuto o filato). La prima fase dell’indagine ha rivelato potenziali problemi in materia di concorrenza nel settore delle anime in carta di alta qualità (tubi per l’avvolgimento di carta da riviste) tenuto conto delle rilevanti quote di mercato dell’impresa comune nello Spazio economico europeo e in particolare nell’Europa settentrionale. L’impresa deterrebbe anche quote di mercato molto elevate nel settore delle anime di bassa qualità (tubi meno sofisticati per l’avvolgimento di carta, pellicole e tessuti) nella regione scandinava. In questa fase dell’indagine la Commissione dubita che il mercato possa restare sufficientemente competitivo tenuto conto, del numero di concorrenti limitato. Le parti hanno proposto impegni per eliminare tali preoccupazioni. Non si è però potuto determinare con sufficiente certezza se tali impegni ristabilirebbero pienamente una concorrenza efficace. La Commissione, tuttavia, non esclude che gli impegni proposti possano costituire la base per una possibile soluzione, nel qual caso essa potrebbe non avere bisogno di tutto il tempo previsto per la seconda fase dell’indagine nelle operazioni di concentrazione. Sonoco è attiva in tutto il mondo nella produzione di prodotti da imballaggio destinati sia all’industria che ai consumatori, e nei servizi di imballaggio, compresi anime e cartone per anime. Ahlstrom è attiva in oltre venti paesi nella produzione di materiali ad alta prestazione a base di fibre, utilizzati in vari settori fra cui quello sanitario, dei trasporti e degli imballaggi, nonché a fini sia domestici che professionali. Le sue attività comprendono lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di anime e cartone per anime. |
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LA COMMISSIONE EUROPEA APPROFONDISCE L’INDAGINE SULL’IMPRESA COMUNE COSTITUITA DA SONOCO E AHLSTROM NEL SETTORE DEL CARTONE E DEI TUBI DI CARTONE |
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Bruxelles, 6 luglio 2004 - La Commissione europea ha avviato un’indagine approfondita sul progetto di impresa comune fra il fabbricante di imballaggi statunitense Sonoco Products e Ahlstrom, un produttore finlandese di materiali a base di fibre, che dovrebbero mettere in comune le rispettive attività nel settore del cartone per anime e delle anime in carta in Europa. In questa fase dell’indagine, la Commissione ritiene che l’operazione potrebbe ridurre considerevolmente la concorrenza nei mercati delle anime in carta di alta qualità (tubi per l’avvolgimento di carta da riviste) e di anime di bassa qualità (tubi meno sofisticati per l’avvolgimento di carta, pellicole e tessuti). La decisione di avviare un’indagine approfondita non pregiudica l’esito finale. Il 18 maggio 2004 la Commissione ha ricevuto la notifica di un progetto di concentrazione con cui le imprese Sonoco Luxembourg S.à.r.l., che appartiene a Sonoco Products Company, e Ahlstrom Holding Gmbh, un’impresa con sede in Germania di proprietà della finlandese Ahlstrom Corporation, intendono creare un’impresa comune nei settori del cartone per anime e delle anime in Europa. Il cartone per anime è un materiale di carta/cartone ottenuto da materiale riciclato. Le anime di carta sono tubi prodotti a partire da cartone per anime mediante avvolgimento e utilizzate di norma come base intorno a cui vengono avvolti prodotti vari (carta, pellicola, nastro adesivo, tessuto o filato). La prima fase dell’indagine ha rivelato potenziali problemi in materia di concorrenza nel settore delle anime in carta di alta qualità (tubi per l’avvolgimento di carta da riviste) tenuto conto delle rilevanti quote di mercato dell’impresa comune nello Spazio economico europeo e in particolare nell’Europa settentrionale. L’impresa deterrebbe anche quote di mercato molto elevate nel settore delle anime di bassa qualità (tubi meno sofisticati per l’avvolgimento di carta, pellicole e tessuti) nella regione scandinava. In questa fase dell’indagine la Commissione dubita che il mercato possa restare sufficientemente competitivo tenuto conto, del numero di concorrenti limitato. Le parti hanno proposto impegni per eliminare tali preoccupazioni. Non si è però potuto determinare con sufficiente certezza se tali impegni ristabilirebbero pienamente una concorrenza efficace. La Commissione, tuttavia, non esclude che gli impegni proposti possano costituire la base per una possibile soluzione, nel qual caso essa potrebbe non avere bisogno di tutto il tempo previsto per la seconda fase dell’indagine nelle operazioni di concentrazione. Sonoco è attiva in tutto il mondo nella produzione di prodotti da imballaggio destinati sia all’industria che ai consumatori, e nei servizi di imballaggio, compresi anime e cartone per anime. Ahlstrom è attiva in oltre venti paesi nella produzione di materiali ad alta prestazione a base di fibre, utilizzati in vari settori fra cui quello sanitario, dei trasporti e degli imballaggi, nonché a fini sia domestici che professionali. Le sue attività comprendono lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di anime e cartone per anime. |
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COMUNE DI SEGRATE ED ASSOLOMBARDA FIRMANO L’ACCORDO PER UN TAVOLO PER LO SVILUPPO SUI PROBLEMI DELLE IMPRESE |
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Segrate, 7 luglio 2004 – Comune di Segrate e Assolombarda in sinergia per lo sviluppo del sistema economico e produttivo locale. Una volontà ed un impegno ufficializzati oggi, con la sottoscrizione dell’Accordo per la costituzione di un Tavolo per lo Sviluppo sui problemi delle Imprese. “Un atto –spiega il Sindaco, Bruno Colle- che rientra nella strategia dell’Amministrazione per il miglioramento dei rapporti con le realtà produttive del territorio e consolida la collaborazione di questi anni tra il Comune di Segrate ed Assolombarda, dando concretezza alla volontà congiunta di favorire lo sviluppo del dialogo tra imprese, cittadinanza e pubblica amministrazione”. “Utilizzando anche –prosegue Flavio Zinni, assessore al Commercio, Lavoro e Attività Produttive- le analisi e le ipotesi di lavoro emerse dalla costante attività di monitoraggio del territorio condotta da Assolombarda per l’individuazione delle principali potenzialità esistenti e dall’esperienza raccolta dal Comune di Segrate durante i primi anni di attività dello Sportello Unico per le Imprese e del portale Segrate Produce. A ciò si aggiunge l’apporto della neo-costituita società consortile Emil Est, Est Milano Impresa e Lavoro, di cui Segrate è socio fondatore: una realtà che ha lo scopo di promuovere l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, il marketing territoriale e la piccola e media impresa”. Il Tavolo per lo Sviluppo coinvolgerà le diverse componenti economiche della città per affrontare le problematiche delle imprese e delle aree produttive, intervenendo in particolare per: la risoluzione dei problemi legati al traffico e alla mobilità delle persone e delle merci; il potenziamento delle attività dello Sportello Unico per le Attività Produttive e, in generale, delle attività del Comune per la promozione delle imprese segratesi; favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro a livello locale; migliorare la qualità della vita di coloro che vivono e/o lavorano a Segrate. “L’organizzazione Zonale ha già attivato Tavoli di lavoro analoghi in diversi Comuni della Provincia di Milano: si sono rivelate esperienze estremamente positive, che ora vogliamo applicare anche a Segrate -dice Mario Zucchino, Presidente di Zona Est dell’Organizzazione Zonale di Assolombarda-; è quindi con molta soddisfazione che firmiamo questo accordo, che mi auguro consentirà alle imprese di comunicare con più facilità con l’Amministrazione Comunale, per migliorare la qualità sia del territorio che della vita delle imprese e dei cittadini che lo abitano.” Fabio Alessandro Filè, Vice Presidente di Assolombarda, ha sottolineato come l’attenzione verso il territorio e l’attivazione di collaborazioni e sinergie con le Pubbliche Amministrazioni locali siano punti importanti nelle attuali strategie di Assolombarda. Il Tavolo si riunirà con tempi e modi da definirsi. Le sue attività verranno decise e coordinate da un gruppo di lavoro composto, per il Comune di Segrate, dall’Assessore Zinni, e, per Assolombarda, da Sergio Rossi e Renzo Viappiani, imprenditori designati dal Presidente di Zona Est dell’Organizzazione Zonale. |
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COMUNE DI SEGRATE ED ASSOLOMBARDA FIRMANO L’ACCORDO PER UN TAVOLO PER LO SVILUPPO SUI PROBLEMI DELLE IMPRESE |
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Segrate, 7 luglio 2004 – Comune di Segrate e Assolombarda in sinergia per lo sviluppo del sistema economico e produttivo locale. Una volontà ed un impegno ufficializzati oggi, con la sottoscrizione dell’Accordo per la costituzione di un Tavolo per lo Sviluppo sui problemi delle Imprese. “Un atto –spiega il Sindaco, Bruno Colle- che rientra nella strategia dell’Amministrazione per il miglioramento dei rapporti con le realtà produttive del territorio e consolida la collaborazione di questi anni tra il Comune di Segrate ed Assolombarda, dando concretezza alla volontà congiunta di favorire lo sviluppo del dialogo tra imprese, cittadinanza e pubblica amministrazione”. “Utilizzando anche –prosegue Flavio Zinni, assessore al Commercio, Lavoro e Attività Produttive- le analisi e le ipotesi di lavoro emerse dalla costante attività di monitoraggio del territorio condotta da Assolombarda per l’individuazione delle principali potenzialità esistenti e dall’esperienza raccolta dal Comune di Segrate durante i primi anni di attività dello Sportello Unico per le Imprese e del portale Segrate Produce. A ciò si aggiunge l’apporto della neo-costituita società consortile Emil Est, Est Milano Impresa e Lavoro, di cui Segrate è socio fondatore: una realtà che ha lo scopo di promuovere l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, il marketing territoriale e la piccola e media impresa”. Il Tavolo per lo Sviluppo coinvolgerà le diverse componenti economiche della città per affrontare le problematiche delle imprese e delle aree produttive, intervenendo in particolare per: la risoluzione dei problemi legati al traffico e alla mobilità delle persone e delle merci; il potenziamento delle attività dello Sportello Unico per le Attività Produttive e, in generale, delle attività del Comune per la promozione delle imprese segratesi; favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro a livello locale; migliorare la qualità della vita di coloro che vivono e/o lavorano a Segrate. “L’organizzazione Zonale ha già attivato Tavoli di lavoro analoghi in diversi Comuni della Provincia di Milano: si sono rivelate esperienze estremamente positive, che ora vogliamo applicare anche a Segrate -dice Mario Zucchino, Presidente di Zona Est dell’Organizzazione Zonale di Assolombarda-; è quindi con molta soddisfazione che firmiamo questo accordo, che mi auguro consentirà alle imprese di comunicare con più facilità con l’Amministrazione Comunale, per migliorare la qualità sia del territorio che della vita delle imprese e dei cittadini che lo abitano.” Fabio Alessandro Filè, Vice Presidente di Assolombarda, ha sottolineato come l’attenzione verso il territorio e l’attivazione di collaborazioni e sinergie con le Pubbliche Amministrazioni locali siano punti importanti nelle attuali strategie di Assolombarda. Il Tavolo si riunirà con tempi e modi da definirsi. Le sue attività verranno decise e coordinate da un gruppo di lavoro composto, per il Comune di Segrate, dall’Assessore Zinni, e, per Assolombarda, da Sergio Rossi e Renzo Viappiani, imprenditori designati dal Presidente di Zona Est dell’Organizzazione Zonale. |
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COMUNE DI SEGRATE ED ASSOLOMBARDA FIRMANO L’ACCORDO PER UN TAVOLO PER LO SVILUPPO SUI PROBLEMI DELLE IMPRESE |
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Segrate, 7 luglio 2004 – Comune di Segrate e Assolombarda in sinergia per lo sviluppo del sistema economico e produttivo locale. Una volontà ed un impegno ufficializzati oggi, con la sottoscrizione dell’Accordo per la costituzione di un Tavolo per lo Sviluppo sui problemi delle Imprese. “Un atto –spiega il Sindaco, Bruno Colle- che rientra nella strategia dell’Amministrazione per il miglioramento dei rapporti con le realtà produttive del territorio e consolida la collaborazione di questi anni tra il Comune di Segrate ed Assolombarda, dando concretezza alla volontà congiunta di favorire lo sviluppo del dialogo tra imprese, cittadinanza e pubblica amministrazione”. “Utilizzando anche –prosegue Flavio Zinni, assessore al Commercio, Lavoro e Attività Produttive- le analisi e le ipotesi di lavoro emerse dalla costante attività di monitoraggio del territorio condotta da Assolombarda per l’individuazione delle principali potenzialità esistenti e dall’esperienza raccolta dal Comune di Segrate durante i primi anni di attività dello Sportello Unico per le Imprese e del portale Segrate Produce. A ciò si aggiunge l’apporto della neo-costituita società consortile Emil Est, Est Milano Impresa e Lavoro, di cui Segrate è socio fondatore: una realtà che ha lo scopo di promuovere l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, il marketing territoriale e la piccola e media impresa”. Il Tavolo per lo Sviluppo coinvolgerà le diverse componenti economiche della città per affrontare le problematiche delle imprese e delle aree produttive, intervenendo in particolare per: la risoluzione dei problemi legati al traffico e alla mobilità delle persone e delle merci; il potenziamento delle attività dello Sportello Unico per le Attività Produttive e, in generale, delle attività del Comune per la promozione delle imprese segratesi; favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro a livello locale; migliorare la qualità della vita di coloro che vivono e/o lavorano a Segrate. “L’organizzazione Zonale ha già attivato Tavoli di lavoro analoghi in diversi Comuni della Provincia di Milano: si sono rivelate esperienze estremamente positive, che ora vogliamo applicare anche a Segrate -dice Mario Zucchino, Presidente di Zona Est dell’Organizzazione Zonale di Assolombarda-; è quindi con molta soddisfazione che firmiamo questo accordo, che mi auguro consentirà alle imprese di comunicare con più facilità con l’Amministrazione Comunale, per migliorare la qualità sia del territorio che della vita delle imprese e dei cittadini che lo abitano.” Fabio Alessandro Filè, Vice Presidente di Assolombarda, ha sottolineato come l’attenzione verso il territorio e l’attivazione di collaborazioni e sinergie con le Pubbliche Amministrazioni locali siano punti importanti nelle attuali strategie di Assolombarda. Il Tavolo si riunirà con tempi e modi da definirsi. Le sue attività verranno decise e coordinate da un gruppo di lavoro composto, per il Comune di Segrate, dall’Assessore Zinni, e, per Assolombarda, da Sergio Rossi e Renzo Viappiani, imprenditori designati dal Presidente di Zona Est dell’Organizzazione Zonale. |
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COMUNE DI SEGRATE ED ASSOLOMBARDA FIRMANO L’ACCORDO PER UN TAVOLO PER LO SVILUPPO SUI PROBLEMI DELLE IMPRESE |
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Segrate, 7 luglio 2004 – Comune di Segrate e Assolombarda in sinergia per lo sviluppo del sistema economico e produttivo locale. Una volontà ed un impegno ufficializzati oggi, con la sottoscrizione dell’Accordo per la costituzione di un Tavolo per lo Sviluppo sui problemi delle Imprese. “Un atto –spiega il Sindaco, Bruno Colle- che rientra nella strategia dell’Amministrazione per il miglioramento dei rapporti con le realtà produttive del territorio e consolida la collaborazione di questi anni tra il Comune di Segrate ed Assolombarda, dando concretezza alla volontà congiunta di favorire lo sviluppo del dialogo tra imprese, cittadinanza e pubblica amministrazione”. “Utilizzando anche –prosegue Flavio Zinni, assessore al Commercio, Lavoro e Attività Produttive- le analisi e le ipotesi di lavoro emerse dalla costante attività di monitoraggio del territorio condotta da Assolombarda per l’individuazione delle principali potenzialità esistenti e dall’esperienza raccolta dal Comune di Segrate durante i primi anni di attività dello Sportello Unico per le Imprese e del portale Segrate Produce. A ciò si aggiunge l’apporto della neo-costituita società consortile Emil Est, Est Milano Impresa e Lavoro, di cui Segrate è socio fondatore: una realtà che ha lo scopo di promuovere l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, il marketing territoriale e la piccola e media impresa”. Il Tavolo per lo Sviluppo coinvolgerà le diverse componenti economiche della città per affrontare le problematiche delle imprese e delle aree produttive, intervenendo in particolare per: la risoluzione dei problemi legati al traffico e alla mobilità delle persone e delle merci; il potenziamento delle attività dello Sportello Unico per le Attività Produttive e, in generale, delle attività del Comune per la promozione delle imprese segratesi; favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro a livello locale; migliorare la qualità della vita di coloro che vivono e/o lavorano a Segrate. “L’organizzazione Zonale ha già attivato Tavoli di lavoro analoghi in diversi Comuni della Provincia di Milano: si sono rivelate esperienze estremamente positive, che ora vogliamo applicare anche a Segrate -dice Mario Zucchino, Presidente di Zona Est dell’Organizzazione Zonale di Assolombarda-; è quindi con molta soddisfazione che firmiamo questo accordo, che mi auguro consentirà alle imprese di comunicare con più facilità con l’Amministrazione Comunale, per migliorare la qualità sia del territorio che della vita delle imprese e dei cittadini che lo abitano.” Fabio Alessandro Filè, Vice Presidente di Assolombarda, ha sottolineato come l’attenzione verso il territorio e l’attivazione di collaborazioni e sinergie con le Pubbliche Amministrazioni locali siano punti importanti nelle attuali strategie di Assolombarda. Il Tavolo si riunirà con tempi e modi da definirsi. Le sue attività verranno decise e coordinate da un gruppo di lavoro composto, per il Comune di Segrate, dall’Assessore Zinni, e, per Assolombarda, da Sergio Rossi e Renzo Viappiani, imprenditori designati dal Presidente di Zona Est dell’Organizzazione Zonale. |
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Segrate, 7 luglio 2004 – Comune di Segrate e Assolombarda in sinergia per lo sviluppo del sistema economico e produttivo locale. Una volontà ed un impegno ufficializzati oggi, con la sottoscrizione dell’Accordo per la costituzione di un Tavolo per lo Sviluppo sui problemi delle Imprese. “Un atto –spiega il Sindaco, Bruno Colle- che rientra nella strategia dell’Amministrazione per il miglioramento dei rapporti con le realtà produttive del territorio e consolida la collaborazione di questi anni tra il Comune di Segrate ed Assolombarda, dando concretezza alla volontà congiunta di favorire lo sviluppo del dialogo tra imprese, cittadinanza e pubblica amministrazione”. “Utilizzando anche –prosegue Flavio Zinni, assessore al Commercio, Lavoro e Attività Produttive- le analisi e le ipotesi di lavoro emerse dalla costante attività di monitoraggio del territorio condotta da Assolombarda per l’individuazione delle principali potenzialità esistenti e dall’esperienza raccolta dal Comune di Segrate durante i primi anni di attività dello Sportello Unico per le Imprese e del portale Segrate Produce. A ciò si aggiunge l’apporto della neo-costituita società consortile Emil Est, Est Milano Impresa e Lavoro, di cui Segrate è socio fondatore: una realtà che ha lo scopo di promuovere l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, il marketing territoriale e la piccola e media impresa”. Il Tavolo per lo Sviluppo coinvolgerà le diverse componenti economiche della città per affrontare le problematiche delle imprese e delle aree produttive, intervenendo in particolare per: la risoluzione dei problemi legati al traffico e alla mobilità delle persone e delle merci; il potenziamento delle attività dello Sportello Unico per le Attività Produttive e, in generale, delle attività del Comune per la promozione delle imprese segratesi; favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro a livello locale; migliorare la qualità della vita di coloro che vivono e/o lavorano a Segrate. “L’organizzazione Zonale ha già attivato Tavoli di lavoro analoghi in diversi Comuni della Provincia di Milano: si sono rivelate esperienze estremamente positive, che ora vogliamo applicare anche a Segrate -dice Mario Zucchino, Presidente di Zona Est dell’Organizzazione Zonale di Assolombarda-; è quindi con molta soddisfazione che firmiamo questo accordo, che mi auguro consentirà alle imprese di comunicare con più facilità con l’Amministrazione Comunale, per migliorare la qualità sia del territorio che della vita delle imprese e dei cittadini che lo abitano.” Fabio Alessandro Filè, Vice Presidente di Assolombarda, ha sottolineato come l’attenzione verso il territorio e l’attivazione di collaborazioni e sinergie con le Pubbliche Amministrazioni locali siano punti importanti nelle attuali strategie di Assolombarda. Il Tavolo si riunirà con tempi e modi da definirsi. Le sue attività verranno decise e coordinate da un gruppo di lavoro composto, per il Comune di Segrate, dall’Assessore Zinni, e, per Assolombarda, da Sergio Rossi e Renzo Viappiani, imprenditori designati dal Presidente di Zona Est dell’Organizzazione Zonale. |
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Segrate, 7 luglio 2004 – Comune di Segrate e Assolombarda in sinergia per lo sviluppo del sistema economico e produttivo locale. Una volontà ed un impegno ufficializzati oggi, con la sottoscrizione dell’Accordo per la costituzione di un Tavolo per lo Sviluppo sui problemi delle Imprese. “Un atto –spiega il Sindaco, Bruno Colle- che rientra nella strategia dell’Amministrazione per il miglioramento dei rapporti con le realtà produttive del territorio e consolida la collaborazione di questi anni tra il Comune di Segrate ed Assolombarda, dando concretezza alla volontà congiunta di favorire lo sviluppo del dialogo tra imprese, cittadinanza e pubblica amministrazione”. “Utilizzando anche –prosegue Flavio Zinni, assessore al Commercio, Lavoro e Attività Produttive- le analisi e le ipotesi di lavoro emerse dalla costante attività di monitoraggio del territorio condotta da Assolombarda per l’individuazione delle principali potenzialità esistenti e dall’esperienza raccolta dal Comune di Segrate durante i primi anni di attività dello Sportello Unico per le Imprese e del portale Segrate Produce. A ciò si aggiunge l’apporto della neo-costituita società consortile Emil Est, Est Milano Impresa e Lavoro, di cui Segrate è socio fondatore: una realtà che ha lo scopo di promuovere l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, il marketing territoriale e la piccola e media impresa”. Il Tavolo per lo Sviluppo coinvolgerà le diverse componenti economiche della città per affrontare le problematiche delle imprese e delle aree produttive, intervenendo in particolare per: la risoluzione dei problemi legati al traffico e alla mobilità delle persone e delle merci; il potenziamento delle attività dello Sportello Unico per le Attività Produttive e, in generale, delle attività del Comune per la promozione delle imprese segratesi; favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro a livello locale; migliorare la qualità della vita di coloro che vivono e/o lavorano a Segrate. “L’organizzazione Zonale ha già attivato Tavoli di lavoro analoghi in diversi Comuni della Provincia di Milano: si sono rivelate esperienze estremamente positive, che ora vogliamo applicare anche a Segrate -dice Mario Zucchino, Presidente di Zona Est dell’Organizzazione Zonale di Assolombarda-; è quindi con molta soddisfazione che firmiamo questo accordo, che mi auguro consentirà alle imprese di comunicare con più facilità con l’Amministrazione Comunale, per migliorare la qualità sia del territorio che della vita delle imprese e dei cittadini che lo abitano.” Fabio Alessandro Filè, Vice Presidente di Assolombarda, ha sottolineato come l’attenzione verso il territorio e l’attivazione di collaborazioni e sinergie con le Pubbliche Amministrazioni locali siano punti importanti nelle attuali strategie di Assolombarda. Il Tavolo si riunirà con tempi e modi da definirsi. Le sue attività verranno decise e coordinate da un gruppo di lavoro composto, per il Comune di Segrate, dall’Assessore Zinni, e, per Assolombarda, da Sergio Rossi e Renzo Viappiani, imprenditori designati dal Presidente di Zona Est dell’Organizzazione Zonale. |
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CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO FINO A 25.000 EURO, VOUCHER PER SERVIZI A DISPOSIZIONE DELLE NEOIMPRESE LOMBARDE |
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Sesto San Giovanni(mi) 6 luglio 2004 – Le nuove imprese lombarde sono le destinatarie dell'azione 3 del Bando Saturno, promosso per aiutare 580 imprenditori lombardi che desiderino strutturare e consolidare al meglio il loro neonato business. Saturno è promosso e cofinanziato da Regione Lombardia, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Fondo Sociale Europeo, ed è gestito da un Organismo Intermedio (O.i.) composto dal sistema delle 11 Camere di Commercio lombarde e da Unioncamere Lombardia. Il voucher è lo strumento scelto da Saturno per supportare le imprese nel consolidamento del loro know-how e nella ricerca di finanziamenti pubblici, primo tra tutti quello previsto dall'azione 2 dello stesso Saturno che distribuirà ai richiedenti un totale di 8 milioni di euro a fondo perduto. Ogni impresa avrà fino a 25.000 euro per pagarsi software, arredi, ristrutturazione, franchising, comunicazione, spese notarili. Agenzia Sviluppo Nord Milano e Bic La Fucina sono stati accreditati come centri servizi in cui spendere i voucher del Bando che garantiranno la stesura di un Piano d'Impresa, l'affiancamento nello sviluppo delle capacità imprenditoriali e di gestione dell'attività, la consulenza specialistica per lo sviluppo d'impresa, il supporto nella richiesta del finanziamento a fondo perduto. Il carnet di 30 voucher orari (nominativi, non trasferibili e con una data di scadenza) potrà essere richiesto da ditte individuali, società di persone, società di capitali, società cooperative, con sede operativa in Lombardia, che siano piccole imprese (meno di 50 dipendenti, fatturato annuo non superiore a 7 milioni di euro oppure totale patrimoniale non superiore a 5 milioni di euro); che si siano iscritte al Registro Imprese tra il 1° Gennaio 2002 e la data di presentazione della domanda, che non abbiano negli ultimi tre anni già goduto di aiuti di stato per oltre 100.000 euro. I voucher possono essere richiesti presso gli sportelli Punto Nuova Impresa delle Camere di Commercio lombarde. In particolare le imprese del Nord Milano possono rivolgersi presso: Camera Di Commercio Milano via Mercanti 8, Tel. 02 85 15 53 42, fax 02 85 15 53 35, formaper.Pni@mi.camcom.it Regione Lombardia Direzione Generale Formazione Istruzione e Lavoro Via Cardano, 10 Milano Tel. 02 67 65 22 99, fax 02 67 65 20 88, formaper.Pni.rl@mi.camcom.it La modulistica per la presentazione della domanda per accedere ai servizi può essere scaricata dal sito www.Saturno.lombardia.it Le domande in regola con i requisiti richiesti saranno ammesse in base all'ordine cronologico di arrivo, fino ad esaurimento dei voucher. |
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CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO FINO A 25.000 EURO, VOUCHER PER SERVIZI A DISPOSIZIONE DELLE NEOIMPRESE LOMBARDE |
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Sesto San Giovanni(mi) 6 luglio 2004 – Le nuove imprese lombarde sono le destinatarie dell'azione 3 del Bando Saturno, promosso per aiutare 580 imprenditori lombardi che desiderino strutturare e consolidare al meglio il loro neonato business. Saturno è promosso e cofinanziato da Regione Lombardia, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Fondo Sociale Europeo, ed è gestito da un Organismo Intermedio (O.i.) composto dal sistema delle 11 Camere di Commercio lombarde e da Unioncamere Lombardia. Il voucher è lo strumento scelto da Saturno per supportare le imprese nel consolidamento del loro know-how e nella ricerca di finanziamenti pubblici, primo tra tutti quello previsto dall'azione 2 dello stesso Saturno che distribuirà ai richiedenti un totale di 8 milioni di euro a fondo perduto. Ogni impresa avrà fino a 25.000 euro per pagarsi software, arredi, ristrutturazione, franchising, comunicazione, spese notarili. Agenzia Sviluppo Nord Milano e Bic La Fucina sono stati accreditati come centri servizi in cui spendere i voucher del Bando che garantiranno la stesura di un Piano d'Impresa, l'affiancamento nello sviluppo delle capacità imprenditoriali e di gestione dell'attività, la consulenza specialistica per lo sviluppo d'impresa, il supporto nella richiesta del finanziamento a fondo perduto. Il carnet di 30 voucher orari (nominativi, non trasferibili e con una data di scadenza) potrà essere richiesto da ditte individuali, società di persone, società di capitali, società cooperative, con sede operativa in Lombardia, che siano piccole imprese (meno di 50 dipendenti, fatturato annuo non superiore a 7 milioni di euro oppure totale patrimoniale non superiore a 5 milioni di euro); che si siano iscritte al Registro Imprese tra il 1° Gennaio 2002 e la data di presentazione della domanda, che non abbiano negli ultimi tre anni già goduto di aiuti di stato per oltre 100.000 euro. I voucher possono essere richiesti presso gli sportelli Punto Nuova Impresa delle Camere di Commercio lombarde. In particolare le imprese del Nord Milano possono rivolgersi presso: Camera Di Commercio Milano via Mercanti 8, Tel. 02 85 15 53 42, fax 02 85 15 53 35, formaper.Pni@mi.camcom.it Regione Lombardia Direzione Generale Formazione Istruzione e Lavoro Via Cardano, 10 Milano Tel. 02 67 65 22 99, fax 02 67 65 20 88, formaper.Pni.rl@mi.camcom.it La modulistica per la presentazione della domanda per accedere ai servizi può essere scaricata dal sito www.Saturno.lombardia.it Le domande in regola con i requisiti richiesti saranno ammesse in base all'ordine cronologico di arrivo, fino ad esaurimento dei voucher. |
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Sesto San Giovanni(mi) 6 luglio 2004 – Le nuove imprese lombarde sono le destinatarie dell'azione 3 del Bando Saturno, promosso per aiutare 580 imprenditori lombardi che desiderino strutturare e consolidare al meglio il loro neonato business. Saturno è promosso e cofinanziato da Regione Lombardia, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Fondo Sociale Europeo, ed è gestito da un Organismo Intermedio (O.i.) composto dal sistema delle 11 Camere di Commercio lombarde e da Unioncamere Lombardia. Il voucher è lo strumento scelto da Saturno per supportare le imprese nel consolidamento del loro know-how e nella ricerca di finanziamenti pubblici, primo tra tutti quello previsto dall'azione 2 dello stesso Saturno che distribuirà ai richiedenti un totale di 8 milioni di euro a fondo perduto. Ogni impresa avrà fino a 25.000 euro per pagarsi software, arredi, ristrutturazione, franchising, comunicazione, spese notarili. Agenzia Sviluppo Nord Milano e Bic La Fucina sono stati accreditati come centri servizi in cui spendere i voucher del Bando che garantiranno la stesura di un Piano d'Impresa, l'affiancamento nello sviluppo delle capacità imprenditoriali e di gestione dell'attività, la consulenza specialistica per lo sviluppo d'impresa, il supporto nella richiesta del finanziamento a fondo perduto. Il carnet di 30 voucher orari (nominativi, non trasferibili e con una data di scadenza) potrà essere richiesto da ditte individuali, società di persone, società di capitali, società cooperative, con sede operativa in Lombardia, che siano piccole imprese (meno di 50 dipendenti, fatturato annuo non superiore a 7 milioni di euro oppure totale patrimoniale non superiore a 5 milioni di euro); che si siano iscritte al Registro Imprese tra il 1° Gennaio 2002 e la data di presentazione della domanda, che non abbiano negli ultimi tre anni già goduto di aiuti di stato per oltre 100.000 euro. I voucher possono essere richiesti presso gli sportelli Punto Nuova Impresa delle Camere di Commercio lombarde. In particolare le imprese del Nord Milano possono rivolgersi presso: Camera Di Commercio Milano via Mercanti 8, Tel. 02 85 15 53 42, fax 02 85 15 53 35, formaper.Pni@mi.camcom.it Regione Lombardia Direzione Generale Formazione Istruzione e Lavoro Via Cardano, 10 Milano Tel. 02 67 65 22 99, fax 02 67 65 20 88, formaper.Pni.rl@mi.camcom.it La modulistica per la presentazione della domanda per accedere ai servizi può essere scaricata dal sito www.Saturno.lombardia.it Le domande in regola con i requisiti richiesti saranno ammesse in base all'ordine cronologico di arrivo, fino ad esaurimento dei voucher. |
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Sesto San Giovanni(mi) 6 luglio 2004 – Le nuove imprese lombarde sono le destinatarie dell'azione 3 del Bando Saturno, promosso per aiutare 580 imprenditori lombardi che desiderino strutturare e consolidare al meglio il loro neonato business. Saturno è promosso e cofinanziato da Regione Lombardia, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Fondo Sociale Europeo, ed è gestito da un Organismo Intermedio (O.i.) composto dal sistema delle 11 Camere di Commercio lombarde e da Unioncamere Lombardia. Il voucher è lo strumento scelto da Saturno per supportare le imprese nel consolidamento del loro know-how e nella ricerca di finanziamenti pubblici, primo tra tutti quello previsto dall'azione 2 dello stesso Saturno che distribuirà ai richiedenti un totale di 8 milioni di euro a fondo perduto. Ogni impresa avrà fino a 25.000 euro per pagarsi software, arredi, ristrutturazione, franchising, comunicazione, spese notarili. Agenzia Sviluppo Nord Milano e Bic La Fucina sono stati accreditati come centri servizi in cui spendere i voucher del Bando che garantiranno la stesura di un Piano d'Impresa, l'affiancamento nello sviluppo delle capacità imprenditoriali e di gestione dell'attività, la consulenza specialistica per lo sviluppo d'impresa, il supporto nella richiesta del finanziamento a fondo perduto. Il carnet di 30 voucher orari (nominativi, non trasferibili e con una data di scadenza) potrà essere richiesto da ditte individuali, società di persone, società di capitali, società cooperative, con sede operativa in Lombardia, che siano piccole imprese (meno di 50 dipendenti, fatturato annuo non superiore a 7 milioni di euro oppure totale patrimoniale non superiore a 5 milioni di euro); che si siano iscritte al Registro Imprese tra il 1° Gennaio 2002 e la data di presentazione della domanda, che non abbiano negli ultimi tre anni già goduto di aiuti di stato per oltre 100.000 euro. I voucher possono essere richiesti presso gli sportelli Punto Nuova Impresa delle Camere di Commercio lombarde. In particolare le imprese del Nord Milano possono rivolgersi presso: Camera Di Commercio Milano via Mercanti 8, Tel. 02 85 15 53 42, fax 02 85 15 53 35, formaper.Pni@mi.camcom.it Regione Lombardia Direzione Generale Formazione Istruzione e Lavoro Via Cardano, 10 Milano Tel. 02 67 65 22 99, fax 02 67 65 20 88, formaper.Pni.rl@mi.camcom.it La modulistica per la presentazione della domanda per accedere ai servizi può essere scaricata dal sito www.Saturno.lombardia.it Le domande in regola con i requisiti richiesti saranno ammesse in base all'ordine cronologico di arrivo, fino ad esaurimento dei voucher. |
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CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO FINO A 25.000 EURO, VOUCHER PER SERVIZI A DISPOSIZIONE DELLE NEOIMPRESE LOMBARDE |
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Sesto San Giovanni(mi) 6 luglio 2004 – Le nuove imprese lombarde sono le destinatarie dell'azione 3 del Bando Saturno, promosso per aiutare 580 imprenditori lombardi che desiderino strutturare e consolidare al meglio il loro neonato business. Saturno è promosso e cofinanziato da Regione Lombardia, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Fondo Sociale Europeo, ed è gestito da un Organismo Intermedio (O.i.) composto dal sistema delle 11 Camere di Commercio lombarde e da Unioncamere Lombardia. Il voucher è lo strumento scelto da Saturno per supportare le imprese nel consolidamento del loro know-how e nella ricerca di finanziamenti pubblici, primo tra tutti quello previsto dall'azione 2 dello stesso Saturno che distribuirà ai richiedenti un totale di 8 milioni di euro a fondo perduto. Ogni impresa avrà fino a 25.000 euro per pagarsi software, arredi, ristrutturazione, franchising, comunicazione, spese notarili. Agenzia Sviluppo Nord Milano e Bic La Fucina sono stati accreditati come centri servizi in cui spendere i voucher del Bando che garantiranno la stesura di un Piano d'Impresa, l'affiancamento nello sviluppo delle capacità imprenditoriali e di gestione dell'attività, la consulenza specialistica per lo sviluppo d'impresa, il supporto nella richiesta del finanziamento a fondo perduto. Il carnet di 30 voucher orari (nominativi, non trasferibili e con una data di scadenza) potrà essere richiesto da ditte individuali, società di persone, società di capitali, società cooperative, con sede operativa in Lombardia, che siano piccole imprese (meno di 50 dipendenti, fatturato annuo non superiore a 7 milioni di euro oppure totale patrimoniale non superiore a 5 milioni di euro); che si siano iscritte al Registro Imprese tra il 1° Gennaio 2002 e la data di presentazione della domanda, che non abbiano negli ultimi tre anni già goduto di aiuti di stato per oltre 100.000 euro. I voucher possono essere richiesti presso gli sportelli Punto Nuova Impresa delle Camere di Commercio lombarde. In particolare le imprese del Nord Milano possono rivolgersi presso: Camera Di Commercio Milano via Mercanti 8, Tel. 02 85 15 53 42, fax 02 85 15 53 35, formaper.Pni@mi.camcom.it Regione Lombardia Direzione Generale Formazione Istruzione e Lavoro Via Cardano, 10 Milano Tel. 02 67 65 22 99, fax 02 67 65 20 88, formaper.Pni.rl@mi.camcom.it La modulistica per la presentazione della domanda per accedere ai servizi può essere scaricata dal sito www.Saturno.lombardia.it Le domande in regola con i requisiti richiesti saranno ammesse in base all'ordine cronologico di arrivo, fino ad esaurimento dei voucher. |
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CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO FINO A 25.000 EURO, VOUCHER PER SERVIZI A DISPOSIZIONE DELLE NEOIMPRESE LOMBARDE |
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Sesto San Giovanni(mi) 6 luglio 2004 – Le nuove imprese lombarde sono le destinatarie dell'azione 3 del Bando Saturno, promosso per aiutare 580 imprenditori lombardi che desiderino strutturare e consolidare al meglio il loro neonato business. Saturno è promosso e cofinanziato da Regione Lombardia, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Fondo Sociale Europeo, ed è gestito da un Organismo Intermedio (O.i.) composto dal sistema delle 11 Camere di Commercio lombarde e da Unioncamere Lombardia. Il voucher è lo strumento scelto da Saturno per supportare le imprese nel consolidamento del loro know-how e nella ricerca di finanziamenti pubblici, primo tra tutti quello previsto dall'azione 2 dello stesso Saturno che distribuirà ai richiedenti un totale di 8 milioni di euro a fondo perduto. Ogni impresa avrà fino a 25.000 euro per pagarsi software, arredi, ristrutturazione, franchising, comunicazione, spese notarili. Agenzia Sviluppo Nord Milano e Bic La Fucina sono stati accreditati come centri servizi in cui spendere i voucher del Bando che garantiranno la stesura di un Piano d'Impresa, l'affiancamento nello sviluppo delle capacità imprenditoriali e di gestione dell'attività, la consulenza specialistica per lo sviluppo d'impresa, il supporto nella richiesta del finanziamento a fondo perduto. Il carnet di 30 voucher orari (nominativi, non trasferibili e con una data di scadenza) potrà essere richiesto da ditte individuali, società di persone, società di capitali, società cooperative, con sede operativa in Lombardia, che siano piccole imprese (meno di 50 dipendenti, fatturato annuo non superiore a 7 milioni di euro oppure totale patrimoniale non superiore a 5 milioni di euro); che si siano iscritte al Registro Imprese tra il 1° Gennaio 2002 e la data di presentazione della domanda, che non abbiano negli ultimi tre anni già goduto di aiuti di stato per oltre 100.000 euro. I voucher possono essere richiesti presso gli sportelli Punto Nuova Impresa delle Camere di Commercio lombarde. In particolare le imprese del Nord Milano possono rivolgersi presso: Camera Di Commercio Milano via Mercanti 8, Tel. 02 85 15 53 42, fax 02 85 15 53 35, formaper.Pni@mi.camcom.it Regione Lombardia Direzione Generale Formazione Istruzione e Lavoro Via Cardano, 10 Milano Tel. 02 67 65 22 99, fax 02 67 65 20 88, formaper.Pni.rl@mi.camcom.it La modulistica per la presentazione della domanda per accedere ai servizi può essere scaricata dal sito www.Saturno.lombardia.it Le domande in regola con i requisiti richiesti saranno ammesse in base all'ordine cronologico di arrivo, fino ad esaurimento dei voucher. |
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ROBERTO CAVELLI È IL NUOVO VICEPRESIDENTE I. I. A. S. (ISTITUTO ITALIANO ALIMENTI SURGELATI) |
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Milano, 6 luglio 2004 - Roberto Cavelli, nato a Genova, 56 anni fa, è attualmente Direttore Generale (Area Commerciale) di Orogel, dove è entrato nel 1990, dopo aver avuto incarichi ed esperienze nell’area Marketing/vendite in Cibageygi (ora Novartis); Colgate Palmolive, Itpa – Yomo, Mare Pronto. La Mission ricevuta al conferimento della Vicepresidenza Iias (Istituto Italiano Alimenti Surgelati) è di contribuire a migliorare la conoscenza, la diffusione e la valorizzazione dei prodotti surgelati sul mercato nazionale |
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ROBERTO CAVELLI È IL NUOVO VICEPRESIDENTE I. I. A. S. (ISTITUTO ITALIANO ALIMENTI SURGELATI) |
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Milano, 6 luglio 2004 - Roberto Cavelli, nato a Genova, 56 anni fa, è attualmente Direttore Generale (Area Commerciale) di Orogel, dove è entrato nel 1990, dopo aver avuto incarichi ed esperienze nell’area Marketing/vendite in Cibageygi (ora Novartis); Colgate Palmolive, Itpa – Yomo, Mare Pronto. La Mission ricevuta al conferimento della Vicepresidenza Iias (Istituto Italiano Alimenti Surgelati) è di contribuire a migliorare la conoscenza, la diffusione e la valorizzazione dei prodotti surgelati sul mercato nazionale |
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ROBERTO CAVELLI È IL NUOVO VICEPRESIDENTE I. I. A. S. (ISTITUTO ITALIANO ALIMENTI SURGELATI) |
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Milano, 6 luglio 2004 - Roberto Cavelli, nato a Genova, 56 anni fa, è attualmente Direttore Generale (Area Commerciale) di Orogel, dove è entrato nel 1990, dopo aver avuto incarichi ed esperienze nell’area Marketing/vendite in Cibageygi (ora Novartis); Colgate Palmolive, Itpa – Yomo, Mare Pronto. La Mission ricevuta al conferimento della Vicepresidenza Iias (Istituto Italiano Alimenti Surgelati) è di contribuire a migliorare la conoscenza, la diffusione e la valorizzazione dei prodotti surgelati sul mercato nazionale |
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Milano, 6 luglio 2004 - Roberto Cavelli, nato a Genova, 56 anni fa, è attualmente Direttore Generale (Area Commerciale) di Orogel, dove è entrato nel 1990, dopo aver avuto incarichi ed esperienze nell’area Marketing/vendite in Cibageygi (ora Novartis); Colgate Palmolive, Itpa – Yomo, Mare Pronto. La Mission ricevuta al conferimento della Vicepresidenza Iias (Istituto Italiano Alimenti Surgelati) è di contribuire a migliorare la conoscenza, la diffusione e la valorizzazione dei prodotti surgelati sul mercato nazionale |
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Milano, 6 luglio 2004 - Roberto Cavelli, nato a Genova, 56 anni fa, è attualmente Direttore Generale (Area Commerciale) di Orogel, dove è entrato nel 1990, dopo aver avuto incarichi ed esperienze nell’area Marketing/vendite in Cibageygi (ora Novartis); Colgate Palmolive, Itpa – Yomo, Mare Pronto. La Mission ricevuta al conferimento della Vicepresidenza Iias (Istituto Italiano Alimenti Surgelati) è di contribuire a migliorare la conoscenza, la diffusione e la valorizzazione dei prodotti surgelati sul mercato nazionale |
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Milano, 6 luglio 2004 - Roberto Cavelli, nato a Genova, 56 anni fa, è attualmente Direttore Generale (Area Commerciale) di Orogel, dove è entrato nel 1990, dopo aver avuto incarichi ed esperienze nell’area Marketing/vendite in Cibageygi (ora Novartis); Colgate Palmolive, Itpa – Yomo, Mare Pronto. La Mission ricevuta al conferimento della Vicepresidenza Iias (Istituto Italiano Alimenti Surgelati) è di contribuire a migliorare la conoscenza, la diffusione e la valorizzazione dei prodotti surgelati sul mercato nazionale |
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AIR LIQUIDE VENDE I BENI DISINVESTITI DELLA MESSER GRIESHEIM NEGLI STATI UNITI |
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Milano, 6 luglio 2004 - Air Liquide ha siglato un accordo con Matheson Tri-gas, filiale della giapponese Nippon Sanso Corporation, per la vendita delle attività relative ai gas liquidi da disinvestire negli Stati Uniti nel contesto dell’acquisizione di alcune attività della Messer Griesheim. La cessione di queste attività, che ammontano a circa 60 milioni Usd della cifra d’affari negli Stati Uniti, soddisfa l’ordine di consenso siglato il 29 aprile 2004 tra Air Liquide e Ftc (Federal Trade Commission) per andare incontro alle regolamentazioni dell’antitrust. La transazione coinvolge principalmente le attività di vendita e di distribuzione dei gas liquidi, oltre ad alcuni contratti locali on-site effettuati nelle parte meridionale ed occidentale del paese (si veda la lista sotto riportata). Questa cessione, che rappresenta una cifra globale di 155 milioni di Usd, è realizzata sulla base del raddoppio delle vendite approssimativamente equivalenti al raddoppio del prezzo di acquisizione e sarà inserita nei risultati di Air Liquide 2004. Le parti coinvolte dovranno ottenere l’approvazione definitiva dalla Ftc. L’acquirente, Matheson Tri-gas è un attore importante nel mercato dei gas industriali nel Sud degli Stati Uniti: la sua offerta, ha infatti colto l’attenzione di Air Liquide grazie all’affinità delle attività esistenti, dando inoltre all’acquirente una competitività maggiore. Benoît Potier, presidente del “Directoire” di Air Liquide ha dichiarato: “Questo disinvestimento è stato completato rapidamente, secondo il nostro programma iniziale e in maniera soddisfacente per entrambe le parti. La parte rimanente delle operazioni di Messer Griesheim negli Stati Uniti, collocherà il gruppo in una posizione di primaria importanza a livello nazionale negli Stati Uniti, con una cifra d’affari di circa 1,8 miliardi di euro su una base pro forma del 2003”. Lista delle attività cedute: Irwindale – California (vicino a Los Angeles); Vacaville – California (vicino a San Francisco); Westlake (Lago Charles) – Luisiana; Waxahachie – il Texas (vicino a Dallas); De Lisle – Mississippi (ad est di New Orleans). San Antonio – Il Texas. |
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AIR LIQUIDE VENDE I BENI DISINVESTITI DELLA MESSER GRIESHEIM NEGLI STATI UNITI |
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Milano, 6 luglio 2004 - Air Liquide ha siglato un accordo con Matheson Tri-gas, filiale della giapponese Nippon Sanso Corporation, per la vendita delle attività relative ai gas liquidi da disinvestire negli Stati Uniti nel contesto dell’acquisizione di alcune attività della Messer Griesheim. La cessione di queste attività, che ammontano a circa 60 milioni Usd della cifra d’affari negli Stati Uniti, soddisfa l’ordine di consenso siglato il 29 aprile 2004 tra Air Liquide e Ftc (Federal Trade Commission) per andare incontro alle regolamentazioni dell’antitrust. La transazione coinvolge principalmente le attività di vendita e di distribuzione dei gas liquidi, oltre ad alcuni contratti locali on-site effettuati nelle parte meridionale ed occidentale del paese (si veda la lista sotto riportata). Questa cessione, che rappresenta una cifra globale di 155 milioni di Usd, è realizzata sulla base del raddoppio delle vendite approssimativamente equivalenti al raddoppio del prezzo di acquisizione e sarà inserita nei risultati di Air Liquide 2004. Le parti coinvolte dovranno ottenere l’approvazione definitiva dalla Ftc. L’acquirente, Matheson Tri-gas è un attore importante nel mercato dei gas industriali nel Sud degli Stati Uniti: la sua offerta, ha infatti colto l’attenzione di Air Liquide grazie all’affinità delle attività esistenti, dando inoltre all’acquirente una competitività maggiore. Benoît Potier, presidente del “Directoire” di Air Liquide ha dichiarato: “Questo disinvestimento è stato completato rapidamente, secondo il nostro programma iniziale e in maniera soddisfacente per entrambe le parti. La parte rimanente delle operazioni di Messer Griesheim negli Stati Uniti, collocherà il gruppo in una posizione di primaria importanza a livello nazionale negli Stati Uniti, con una cifra d’affari di circa 1,8 miliardi di euro su una base pro forma del 2003”. Lista delle attività cedute: Irwindale – California (vicino a Los Angeles); Vacaville – California (vicino a San Francisco); Westlake (Lago Charles) – Luisiana; Waxahachie – il Texas (vicino a Dallas); De Lisle – Mississippi (ad est di New Orleans). San Antonio – Il Texas. |
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AIR LIQUIDE VENDE I BENI DISINVESTITI DELLA MESSER GRIESHEIM NEGLI STATI UNITI |
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Milano, 6 luglio 2004 - Air Liquide ha siglato un accordo con Matheson Tri-gas, filiale della giapponese Nippon Sanso Corporation, per la vendita delle attività relative ai gas liquidi da disinvestire negli Stati Uniti nel contesto dell’acquisizione di alcune attività della Messer Griesheim. La cessione di queste attività, che ammontano a circa 60 milioni Usd della cifra d’affari negli Stati Uniti, soddisfa l’ordine di consenso siglato il 29 aprile 2004 tra Air Liquide e Ftc (Federal Trade Commission) per andare incontro alle regolamentazioni dell’antitrust. La transazione coinvolge principalmente le attività di vendita e di distribuzione dei gas liquidi, oltre ad alcuni contratti locali on-site effettuati nelle parte meridionale ed occidentale del paese (si veda la lista sotto riportata). Questa cessione, che rappresenta una cifra globale di 155 milioni di Usd, è realizzata sulla base del raddoppio delle vendite approssimativamente equivalenti al raddoppio del prezzo di acquisizione e sarà inserita nei risultati di Air Liquide 2004. Le parti coinvolte dovranno ottenere l’approvazione definitiva dalla Ftc. L’acquirente, Matheson Tri-gas è un attore importante nel mercato dei gas industriali nel Sud degli Stati Uniti: la sua offerta, ha infatti colto l’attenzione di Air Liquide grazie all’affinità delle attività esistenti, dando inoltre all’acquirente una competitività maggiore. Benoît Potier, presidente del “Directoire” di Air Liquide ha dichiarato: “Questo disinvestimento è stato completato rapidamente, secondo il nostro programma iniziale e in maniera soddisfacente per entrambe le parti. La parte rimanente delle operazioni di Messer Griesheim negli Stati Uniti, collocherà il gruppo in una posizione di primaria importanza a livello nazionale negli Stati Uniti, con una cifra d’affari di circa 1,8 miliardi di euro su una base pro forma del 2003”. Lista delle attività cedute: Irwindale – California (vicino a Los Angeles); Vacaville – California (vicino a San Francisco); Westlake (Lago Charles) – Luisiana; Waxahachie – il Texas (vicino a Dallas); De Lisle – Mississippi (ad est di New Orleans). San Antonio – Il Texas. |
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Milano, 6 luglio 2004 - Air Liquide ha siglato un accordo con Matheson Tri-gas, filiale della giapponese Nippon Sanso Corporation, per la vendita delle attività relative ai gas liquidi da disinvestire negli Stati Uniti nel contesto dell’acquisizione di alcune attività della Messer Griesheim. La cessione di queste attività, che ammontano a circa 60 milioni Usd della cifra d’affari negli Stati Uniti, soddisfa l’ordine di consenso siglato il 29 aprile 2004 tra Air Liquide e Ftc (Federal Trade Commission) per andare incontro alle regolamentazioni dell’antitrust. La transazione coinvolge principalmente le attività di vendita e di distribuzione dei gas liquidi, oltre ad alcuni contratti locali on-site effettuati nelle parte meridionale ed occidentale del paese (si veda la lista sotto riportata). Questa cessione, che rappresenta una cifra globale di 155 milioni di Usd, è realizzata sulla base del raddoppio delle vendite approssimativamente equivalenti al raddoppio del prezzo di acquisizione e sarà inserita nei risultati di Air Liquide 2004. Le parti coinvolte dovranno ottenere l’approvazione definitiva dalla Ftc. L’acquirente, Matheson Tri-gas è un attore importante nel mercato dei gas industriali nel Sud degli Stati Uniti: la sua offerta, ha infatti colto l’attenzione di Air Liquide grazie all’affinità delle attività esistenti, dando inoltre all’acquirente una competitività maggiore. Benoît Potier, presidente del “Directoire” di Air Liquide ha dichiarato: “Questo disinvestimento è stato completato rapidamente, secondo il nostro programma iniziale e in maniera soddisfacente per entrambe le parti. La parte rimanente delle operazioni di Messer Griesheim negli Stati Uniti, collocherà il gruppo in una posizione di primaria importanza a livello nazionale negli Stati Uniti, con una cifra d’affari di circa 1,8 miliardi di euro su una base pro forma del 2003”. Lista delle attività cedute: Irwindale – California (vicino a Los Angeles); Vacaville – California (vicino a San Francisco); Westlake (Lago Charles) – Luisiana; Waxahachie – il Texas (vicino a Dallas); De Lisle – Mississippi (ad est di New Orleans). San Antonio – Il Texas. |
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Milano, 6 luglio 2004 - Air Liquide ha siglato un accordo con Matheson Tri-gas, filiale della giapponese Nippon Sanso Corporation, per la vendita delle attività relative ai gas liquidi da disinvestire negli Stati Uniti nel contesto dell’acquisizione di alcune attività della Messer Griesheim. La cessione di queste attività, che ammontano a circa 60 milioni Usd della cifra d’affari negli Stati Uniti, soddisfa l’ordine di consenso siglato il 29 aprile 2004 tra Air Liquide e Ftc (Federal Trade Commission) per andare incontro alle regolamentazioni dell’antitrust. La transazione coinvolge principalmente le attività di vendita e di distribuzione dei gas liquidi, oltre ad alcuni contratti locali on-site effettuati nelle parte meridionale ed occidentale del paese (si veda la lista sotto riportata). Questa cessione, che rappresenta una cifra globale di 155 milioni di Usd, è realizzata sulla base del raddoppio delle vendite approssimativamente equivalenti al raddoppio del prezzo di acquisizione e sarà inserita nei risultati di Air Liquide 2004. Le parti coinvolte dovranno ottenere l’approvazione definitiva dalla Ftc. L’acquirente, Matheson Tri-gas è un attore importante nel mercato dei gas industriali nel Sud degli Stati Uniti: la sua offerta, ha infatti colto l’attenzione di Air Liquide grazie all’affinità delle attività esistenti, dando inoltre all’acquirente una competitività maggiore. Benoît Potier, presidente del “Directoire” di Air Liquide ha dichiarato: “Questo disinvestimento è stato completato rapidamente, secondo il nostro programma iniziale e in maniera soddisfacente per entrambe le parti. La parte rimanente delle operazioni di Messer Griesheim negli Stati Uniti, collocherà il gruppo in una posizione di primaria importanza a livello nazionale negli Stati Uniti, con una cifra d’affari di circa 1,8 miliardi di euro su una base pro forma del 2003”. Lista delle attività cedute: Irwindale – California (vicino a Los Angeles); Vacaville – California (vicino a San Francisco); Westlake (Lago Charles) – Luisiana; Waxahachie – il Texas (vicino a Dallas); De Lisle – Mississippi (ad est di New Orleans). San Antonio – Il Texas. |
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AIR LIQUIDE VENDE I BENI DISINVESTITI DELLA MESSER GRIESHEIM NEGLI STATI UNITI |
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Milano, 6 luglio 2004 - Air Liquide ha siglato un accordo con Matheson Tri-gas, filiale della giapponese Nippon Sanso Corporation, per la vendita delle attività relative ai gas liquidi da disinvestire negli Stati Uniti nel contesto dell’acquisizione di alcune attività della Messer Griesheim. La cessione di queste attività, che ammontano a circa 60 milioni Usd della cifra d’affari negli Stati Uniti, soddisfa l’ordine di consenso siglato il 29 aprile 2004 tra Air Liquide e Ftc (Federal Trade Commission) per andare incontro alle regolamentazioni dell’antitrust. La transazione coinvolge principalmente le attività di vendita e di distribuzione dei gas liquidi, oltre ad alcuni contratti locali on-site effettuati nelle parte meridionale ed occidentale del paese (si veda la lista sotto riportata). Questa cessione, che rappresenta una cifra globale di 155 milioni di Usd, è realizzata sulla base del raddoppio delle vendite approssimativamente equivalenti al raddoppio del prezzo di acquisizione e sarà inserita nei risultati di Air Liquide 2004. Le parti coinvolte dovranno ottenere l’approvazione definitiva dalla Ftc. L’acquirente, Matheson Tri-gas è un attore importante nel mercato dei gas industriali nel Sud degli Stati Uniti: la sua offerta, ha infatti colto l’attenzione di Air Liquide grazie all’affinità delle attività esistenti, dando inoltre all’acquirente una competitività maggiore. Benoît Potier, presidente del “Directoire” di Air Liquide ha dichiarato: “Questo disinvestimento è stato completato rapidamente, secondo il nostro programma iniziale e in maniera soddisfacente per entrambe le parti. La parte rimanente delle operazioni di Messer Griesheim negli Stati Uniti, collocherà il gruppo in una posizione di primaria importanza a livello nazionale negli Stati Uniti, con una cifra d’affari di circa 1,8 miliardi di euro su una base pro forma del 2003”. Lista delle attività cedute: Irwindale – California (vicino a Los Angeles); Vacaville – California (vicino a San Francisco); Westlake (Lago Charles) – Luisiana; Waxahachie – il Texas (vicino a Dallas); De Lisle – Mississippi (ad est di New Orleans). San Antonio – Il Texas. |
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AMS REALIZZERA’ LA RETE RADAR METEO PER IL DIPARTIMENTO DI PROTEZIONE CIVILE ITALIANO |
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Roma, 6 luglio 2004 - Ams, joint venture tra Finmeccanica e Bae Systems, fornirà sei sistemi radar meteorologici per il Dipartimento della Protezione Civile italiano. Il contratto, del valore di circa 16,6 milioni di Euro (iva esclusa); è stato aggiudicato ad un Raggruppamento Temporaneo d’Imprese (Rti) composto da Ams - Gematronik come società mandataria e Datamat. Ams – Gematronik, azienda totalmente controllata da Ams sin dal 2001, è leader mondiale nella produzione di sistemi radar meteorologici. Il cuore della rete radar meteo sarà costituto dal sistema radar Meteor 500 C, già presente sia sul mercato italiano che su quello internazionale. Questo contratto si colloca all’interno del primo piano di copertura radar meteo nazionale promosso dalla Protezione Civile che permetterà di monitorare il territorio in maniera sempre più efficace e capillare. I sistemi radar meteo saranno installati in Friuli Venezia Giulia, Toscana, Campania, Umbria, Calabria e Abruzzo. A questi 6 siti se ne dovrebbero aggiungere altri 8 nei prossimi anni. Ad oggi in Italia alcune Regioni hanno provveduto in maniera autonoma alla realizzazione di siti radar meteorologici con sistemi forniti da Ams (come il Piemonte, la Liguria e l’Emilia Romagna) tramite le loro Arpa, le Aziende Regionali di Protezione Ambientale. Carlo Venturi, Ceo di Ams, ha così commentato la firma del contratto: “Si tratta di un ulteriore riconoscimento dell’alto valore della tecnologia Ams in questo settore: la realizzazione di una rete nazionale di radar meteorologici rappresenta un importante passo avanti nella gestione tempestiva degli interventi di protezione civile. E Ams è orgogliosa di poter offrire il proprio contributo a questo progetto”. Il sistema radar meteo infatti, consente l’elaborazione di previsioni quantitative delle precipitazioni a breve termine su tutto il territorio, fornendo uno strumento cruciale per le attività di allertamento e gestione delle emergenze. |
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AMS REALIZZERA’ LA RETE RADAR METEO PER IL DIPARTIMENTO DI PROTEZIONE CIVILE ITALIANO |
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Roma, 6 luglio 2004 - Ams, joint venture tra Finmeccanica e Bae Systems, fornirà sei sistemi radar meteorologici per il Dipartimento della Protezione Civile italiano. Il contratto, del valore di circa 16,6 milioni di Euro (iva esclusa); è stato aggiudicato ad un Raggruppamento Temporaneo d’Imprese (Rti) composto da Ams - Gematronik come società mandataria e Datamat. Ams – Gematronik, azienda totalmente controllata da Ams sin dal 2001, è leader mondiale nella produzione di sistemi radar meteorologici. Il cuore della rete radar meteo sarà costituto dal sistema radar Meteor 500 C, già presente sia sul mercato italiano che su quello internazionale. Questo contratto si colloca all’interno del primo piano di copertura radar meteo nazionale promosso dalla Protezione Civile che permetterà di monitorare il territorio in maniera sempre più efficace e capillare. I sistemi radar meteo saranno installati in Friuli Venezia Giulia, Toscana, Campania, Umbria, Calabria e Abruzzo. A questi 6 siti se ne dovrebbero aggiungere altri 8 nei prossimi anni. Ad oggi in Italia alcune Regioni hanno provveduto in maniera autonoma alla realizzazione di siti radar meteorologici con sistemi forniti da Ams (come il Piemonte, la Liguria e l’Emilia Romagna) tramite le loro Arpa, le Aziende Regionali di Protezione Ambientale. Carlo Venturi, Ceo di Ams, ha così commentato la firma del contratto: “Si tratta di un ulteriore riconoscimento dell’alto valore della tecnologia Ams in questo settore: la realizzazione di una rete nazionale di radar meteorologici rappresenta un importante passo avanti nella gestione tempestiva degli interventi di protezione civile. E Ams è orgogliosa di poter offrire il proprio contributo a questo progetto”. Il sistema radar meteo infatti, consente l’elaborazione di previsioni quantitative delle precipitazioni a breve termine su tutto il territorio, fornendo uno strumento cruciale per le attività di allertamento e gestione delle emergenze. |
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AMS REALIZZERA’ LA RETE RADAR METEO PER IL DIPARTIMENTO DI PROTEZIONE CIVILE ITALIANO |
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Roma, 6 luglio 2004 - Ams, joint venture tra Finmeccanica e Bae Systems, fornirà sei sistemi radar meteorologici per il Dipartimento della Protezione Civile italiano. Il contratto, del valore di circa 16,6 milioni di Euro (iva esclusa); è stato aggiudicato ad un Raggruppamento Temporaneo d’Imprese (Rti) composto da Ams - Gematronik come società mandataria e Datamat. Ams – Gematronik, azienda totalmente controllata da Ams sin dal 2001, è leader mondiale nella produzione di sistemi radar meteorologici. Il cuore della rete radar meteo sarà costituto dal sistema radar Meteor 500 C, già presente sia sul mercato italiano che su quello internazionale. Questo contratto si colloca all’interno del primo piano di copertura radar meteo nazionale promosso dalla Protezione Civile che permetterà di monitorare il territorio in maniera sempre più efficace e capillare. I sistemi radar meteo saranno installati in Friuli Venezia Giulia, Toscana, Campania, Umbria, Calabria e Abruzzo. A questi 6 siti se ne dovrebbero aggiungere altri 8 nei prossimi anni. Ad oggi in Italia alcune Regioni hanno provveduto in maniera autonoma alla realizzazione di siti radar meteorologici con sistemi forniti da Ams (come il Piemonte, la Liguria e l’Emilia Romagna) tramite le loro Arpa, le Aziende Regionali di Protezione Ambientale. Carlo Venturi, Ceo di Ams, ha così commentato la firma del contratto: “Si tratta di un ulteriore riconoscimento dell’alto valore della tecnologia Ams in questo settore: la realizzazione di una rete nazionale di radar meteorologici rappresenta un importante passo avanti nella gestione tempestiva degli interventi di protezione civile. E Ams è orgogliosa di poter offrire il proprio contributo a questo progetto”. Il sistema radar meteo infatti, consente l’elaborazione di previsioni quantitative delle precipitazioni a breve termine su tutto il territorio, fornendo uno strumento cruciale per le attività di allertamento e gestione delle emergenze. |
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AMS REALIZZERA’ LA RETE RADAR METEO PER IL DIPARTIMENTO DI PROTEZIONE CIVILE ITALIANO |
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Roma, 6 luglio 2004 - Ams, joint venture tra Finmeccanica e Bae Systems, fornirà sei sistemi radar meteorologici per il Dipartimento della Protezione Civile italiano. Il contratto, del valore di circa 16,6 milioni di Euro (iva esclusa); è stato aggiudicato ad un Raggruppamento Temporaneo d’Imprese (Rti) composto da Ams - Gematronik come società mandataria e Datamat. Ams – Gematronik, azienda totalmente controllata da Ams sin dal 2001, è leader mondiale nella produzione di sistemi radar meteorologici. Il cuore della rete radar meteo sarà costituto dal sistema radar Meteor 500 C, già presente sia sul mercato italiano che su quello internazionale. Questo contratto si colloca all’interno del primo piano di copertura radar meteo nazionale promosso dalla Protezione Civile che permetterà di monitorare il territorio in maniera sempre più efficace e capillare. I sistemi radar meteo saranno installati in Friuli Venezia Giulia, Toscana, Campania, Umbria, Calabria e Abruzzo. A questi 6 siti se ne dovrebbero aggiungere altri 8 nei prossimi anni. Ad oggi in Italia alcune Regioni hanno provveduto in maniera autonoma alla realizzazione di siti radar meteorologici con sistemi forniti da Ams (come il Piemonte, la Liguria e l’Emilia Romagna) tramite le loro Arpa, le Aziende Regionali di Protezione Ambientale. Carlo Venturi, Ceo di Ams, ha così commentato la firma del contratto: “Si tratta di un ulteriore riconoscimento dell’alto valore della tecnologia Ams in questo settore: la realizzazione di una rete nazionale di radar meteorologici rappresenta un importante passo avanti nella gestione tempestiva degli interventi di protezione civile. E Ams è orgogliosa di poter offrire il proprio contributo a questo progetto”. Il sistema radar meteo infatti, consente l’elaborazione di previsioni quantitative delle precipitazioni a breve termine su tutto il territorio, fornendo uno strumento cruciale per le attività di allertamento e gestione delle emergenze. |
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AMS REALIZZERA’ LA RETE RADAR METEO PER IL DIPARTIMENTO DI PROTEZIONE CIVILE ITALIANO |
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Roma, 6 luglio 2004 - Ams, joint venture tra Finmeccanica e Bae Systems, fornirà sei sistemi radar meteorologici per il Dipartimento della Protezione Civile italiano. Il contratto, del valore di circa 16,6 milioni di Euro (iva esclusa); è stato aggiudicato ad un Raggruppamento Temporaneo d’Imprese (Rti) composto da Ams - Gematronik come società mandataria e Datamat. Ams – Gematronik, azienda totalmente controllata da Ams sin dal 2001, è leader mondiale nella produzione di sistemi radar meteorologici. Il cuore della rete radar meteo sarà costituto dal sistema radar Meteor 500 C, già presente sia sul mercato italiano che su quello internazionale. Questo contratto si colloca all’interno del primo piano di copertura radar meteo nazionale promosso dalla Protezione Civile che permetterà di monitorare il territorio in maniera sempre più efficace e capillare. I sistemi radar meteo saranno installati in Friuli Venezia Giulia, Toscana, Campania, Umbria, Calabria e Abruzzo. A questi 6 siti se ne dovrebbero aggiungere altri 8 nei prossimi anni. Ad oggi in Italia alcune Regioni hanno provveduto in maniera autonoma alla realizzazione di siti radar meteorologici con sistemi forniti da Ams (come il Piemonte, la Liguria e l’Emilia Romagna) tramite le loro Arpa, le Aziende Regionali di Protezione Ambientale. Carlo Venturi, Ceo di Ams, ha così commentato la firma del contratto: “Si tratta di un ulteriore riconoscimento dell’alto valore della tecnologia Ams in questo settore: la realizzazione di una rete nazionale di radar meteorologici rappresenta un importante passo avanti nella gestione tempestiva degli interventi di protezione civile. E Ams è orgogliosa di poter offrire il proprio contributo a questo progetto”. Il sistema radar meteo infatti, consente l’elaborazione di previsioni quantitative delle precipitazioni a breve termine su tutto il territorio, fornendo uno strumento cruciale per le attività di allertamento e gestione delle emergenze. |
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AMS REALIZZERA’ LA RETE RADAR METEO PER IL DIPARTIMENTO DI PROTEZIONE CIVILE ITALIANO |
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Roma, 6 luglio 2004 - Ams, joint venture tra Finmeccanica e Bae Systems, fornirà sei sistemi radar meteorologici per il Dipartimento della Protezione Civile italiano. Il contratto, del valore di circa 16,6 milioni di Euro (iva esclusa); è stato aggiudicato ad un Raggruppamento Temporaneo d’Imprese (Rti) composto da Ams - Gematronik come società mandataria e Datamat. Ams – Gematronik, azienda totalmente controllata da Ams sin dal 2001, è leader mondiale nella produzione di sistemi radar meteorologici. Il cuore della rete radar meteo sarà costituto dal sistema radar Meteor 500 C, già presente sia sul mercato italiano che su quello internazionale. Questo contratto si colloca all’interno del primo piano di copertura radar meteo nazionale promosso dalla Protezione Civile che permetterà di monitorare il territorio in maniera sempre più efficace e capillare. I sistemi radar meteo saranno installati in Friuli Venezia Giulia, Toscana, Campania, Umbria, Calabria e Abruzzo. A questi 6 siti se ne dovrebbero aggiungere altri 8 nei prossimi anni. Ad oggi in Italia alcune Regioni hanno provveduto in maniera autonoma alla realizzazione di siti radar meteorologici con sistemi forniti da Ams (come il Piemonte, la Liguria e l’Emilia Romagna) tramite le loro Arpa, le Aziende Regionali di Protezione Ambientale. Carlo Venturi, Ceo di Ams, ha così commentato la firma del contratto: “Si tratta di un ulteriore riconoscimento dell’alto valore della tecnologia Ams in questo settore: la realizzazione di una rete nazionale di radar meteorologici rappresenta un importante passo avanti nella gestione tempestiva degli interventi di protezione civile. E Ams è orgogliosa di poter offrire il proprio contributo a questo progetto”. Il sistema radar meteo infatti, consente l’elaborazione di previsioni quantitative delle precipitazioni a breve termine su tutto il territorio, fornendo uno strumento cruciale per le attività di allertamento e gestione delle emergenze. |
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COMMISSIONE TECNICA PER L’ELISUPERFICIE DI LICATA |
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Roma, 6 luglio 2004 - Il Presidente dell’Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, On. Prof. Vito Riggio, rende noto di aver già disposto l’invio a Licata di una commissione tecnica che vaglierà, entro l’inizio della prossima settimana, le condizioni di operatività dell’elisuperficie della zona ospedaliera di San Giacomo d’Altopasso, a Licata. All’esito del sopralluogo della commissione, composta da un ingegnere e da un ispettore di volo, verrà quindi valutata l’idoneità alle attività di volo dell’elisupercifie di Licata, utilizzata principalmente per voli di elisoccorso. Nell’attuale quadro normativo, le elisuperfici operano in regime di liberalizzazione. L’enac, tuttavia, segue con particolare attenzione tali attività, inviando in via preventiva proprie commissioni tecniche al fine di garantire sempre l’operatività in sicurezza. |
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Roma, 6 luglio 2004 - Il Presidente dell’Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, On. Prof. Vito Riggio, rende noto di aver già disposto l’invio a Licata di una commissione tecnica che vaglierà, entro l’inizio della prossima settimana, le condizioni di operatività dell’elisuperficie della zona ospedaliera di San Giacomo d’Altopasso, a Licata. All’esito del sopralluogo della commissione, composta da un ingegnere e da un ispettore di volo, verrà quindi valutata l’idoneità alle attività di volo dell’elisupercifie di Licata, utilizzata principalmente per voli di elisoccorso. Nell’attuale quadro normativo, le elisuperfici operano in regime di liberalizzazione. L’enac, tuttavia, segue con particolare attenzione tali attività, inviando in via preventiva proprie commissioni tecniche al fine di garantire sempre l’operatività in sicurezza. |
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Roma, 6 luglio 2004 - Il Presidente dell’Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, On. Prof. Vito Riggio, rende noto di aver già disposto l’invio a Licata di una commissione tecnica che vaglierà, entro l’inizio della prossima settimana, le condizioni di operatività dell’elisuperficie della zona ospedaliera di San Giacomo d’Altopasso, a Licata. All’esito del sopralluogo della commissione, composta da un ingegnere e da un ispettore di volo, verrà quindi valutata l’idoneità alle attività di volo dell’elisupercifie di Licata, utilizzata principalmente per voli di elisoccorso. Nell’attuale quadro normativo, le elisuperfici operano in regime di liberalizzazione. L’enac, tuttavia, segue con particolare attenzione tali attività, inviando in via preventiva proprie commissioni tecniche al fine di garantire sempre l’operatività in sicurezza. |
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Roma, 6 luglio 2004 - Il Presidente dell’Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, On. Prof. Vito Riggio, rende noto di aver già disposto l’invio a Licata di una commissione tecnica che vaglierà, entro l’inizio della prossima settimana, le condizioni di operatività dell’elisuperficie della zona ospedaliera di San Giacomo d’Altopasso, a Licata. All’esito del sopralluogo della commissione, composta da un ingegnere e da un ispettore di volo, verrà quindi valutata l’idoneità alle attività di volo dell’elisupercifie di Licata, utilizzata principalmente per voli di elisoccorso. Nell’attuale quadro normativo, le elisuperfici operano in regime di liberalizzazione. L’enac, tuttavia, segue con particolare attenzione tali attività, inviando in via preventiva proprie commissioni tecniche al fine di garantire sempre l’operatività in sicurezza. |
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SUCCESSO DEL SERVIZIO SU MISURA "DEDICATE" DI AIR FRANCE - APERTURA DI TRE NUOVE DESTINAZIONI: DOHA, KUWAIT E TASHKENT |
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Parigi, 7 luglio 2004 Il nuovo servizio Dedicate di Air France, inaugurato in gennaio 2004, si è rivelato un vero successo. Dedicate è un'offerta destinata a facilitare i viaggi professionali verso siti di produzione o cantieri, situati anche nelle regioni più lontane. Le destinazioni Dedicate sono cosi collegate alla rete mondiale di Air France e dell'alleanza Skyteam. Forte di questo successo, Air France apre tre nuove linee dirette: Parigi - Doha (Qatar); Parigi - Kuwait e Parigi - Tashkent (Uzbekistan): Parigi - Doha : volo Af 576 il mercoledì e il sabato. Partenza: 13.40, arrivo: 21.15, Doha – Parigi : volo Af 577 il giovedì e la domenica, Partenza: 11.05, arrivo: 17.20. Parigi - Kuwait : volo Af 594 il martedì, il venerdì e il sabato, Partenza: 10.50, arrivo: 18.15, Kuwait – Parigi : volo Af 593 il mercoledì, il sabato e la domenica, Partenza: 02.25, arrivo: 08.15. Parigi - Tashkent: volo Af 226 il giovedì e la domenica, Partenza: 19.30, arrivo: 05.15 del giorno dopo, Tashkent - Parigi: volo Af 233 il martedì e il sabato, Partenza: 01.40, arrivo: 06.00. Queste tre nuove destinazioni si aggiungono alle due destinazioni Dedicate già collegate dal mese di gennaio 2004: Malabo (Guinea Equatoriale) e Pointe Noire (Congo); che già riportano ottimi risultati. Tra Parigi e Pointe Noire, dal 14 giugno 2004, Air France ha aggiunto inoltre una terza frequenza settimanale. Malabo conserva i suoi due voli settimanali, ma gli orari sono stati modificati per adeguarsi meglio alle esigenze della clientela. Gli orari di partenza e di arrivo a Malabo, ad esempio, permettono il passaggio di consegne tra i team che effettuano i vari turni: si tratta della cosiddetta struttura "voli aperti". Parigi - Pointe Noire: volo Af 824 il lunedì, il giovedì e il sabato; Partenza: 23.20, arrivo: 06.20 del giorno dopo; Pointe Noire - Parigi: volo Af 827 il martedì, il giovedì e la domenica; Partenza: 21.10, arrivo 06.00 del giorno dopo; Parigi – Malabo : volo Af 962 il lunedì e il mercoledì; Partenza 23.20, arrivo 05.10 del giorno dopo; Malabo – Parigi : volo Af 959 il martedì e il giovedì; Partenza 22.10, arrivo 06.00 del giorno dopo. Inoltre, dal 14 giugno, Air France effettua tali voli con i propri A319 Er (Extended Range); appositamente equipaggiati e strutturati per il servizio Dedicate. L'a319 Er è dotato di 82 poltrone ripartite in 2 cabine: 28 in cabina l'Espace Affaires e 54 in cabina Tempo. Si tratta di una disposizione speciale, che offre un maggior spazio per la clientela in quanto la configurazione normale degli altri A319 di Air France è di 142 poltrone. Due aeromobili sono stati consegnati in giugno 2004. Nel 2005, altri tre raggiungeranno la flotta Dedicate . Fino ad ora le destinazioni Dedicate erano collegate solo da aeromobili A319 Lr, affittati dalla compagnia Aéro Services. Ampliando l'offerta del suo servizio Dedicate, Air France intende dimostrare il suo impegno nei confronti della sua clientela petrolifera e del gas, nonché di imprenditori. Dedicate è un servizio su misura e innovativo "Ci posizioniamo su piccoli flussi, con un prodotto appositamente dedicato a professionisti", spiega Bruno Matheu, Vice Direttore Generale responsabile del marketing e della rete. Originale per la sua progettazione, Dedicate unisce tutti i servizi tradizionali di una grande compagnia aerea e un comfort a bordo che ricorda quello della "business aviation". Il suo successo è dovuto agli orari, alle frequenze e all'allestimento della cabina, ideato per soddisfare le specifiche esigenze di una clientela professionale. Dedicate completa la rete Air France di destinazioni petrolifere e del gas, come ad esempio Aberdeen, Caracas, Dubai, Houston, Luanda, Lagos, Port Harcourt, Riyad, Teheran… Basandosi sul suo hub di Parigi – Charles de Gaulle, leader in Europa, Air France integra tutte queste destinazioni nella sua vasta rete mondiale e in quella, più globale, dell'alleanza Skyteam. Doha: Doha è la capitale del Qatar, una penisola che risale verso nord, nel golfo Persico. Questo emirato di 11.400 Kmq accoglie una popolazione di 575.000 abitanti.. Le risorse naturali sono soprattutto il petrolio e il gas, un settore che rappresenta il 55% del Pil, l'80% del budget e l'87% delle esportazioni. Kuwait: Kuwait è la capitale dello stato del Kuwait. Si tratta di un emirato popolato da oltre due milioni di abitanti. Ha una superficie di 17.818 Kmq e si trova a Nord Est della penisola arabica, tra l'Iraq a nord e il Regno di Arabia Saudita a sud. Lo stato del Kuwait possiede oltre il 10% delle riserve mondiali di petrolio e produce 26 milioni di metri cubi di gas al giorno, un settore che il governo intende sviluppare. Il Kuwait è inoltre un punto d'ingresso strategico per la ricostruzione dell'Iraq. Tashkent: Tashkent è la capitale dell'Uzbekistan, in Asia Centrale. L'uzbekistan ha una superficie di 447.400 Kmq ed una popolazione di oltre 25 milioni di abitanti. Tashkent è oggi uno dei grandi crocevia dell'Asia Centrale, con 2.100.000 abitanti. L'uzbekistan possiede numerose risorse naturali, fra cui delle riserve di petrolio e di gas, che ne fanno il 2° produttore di gas della Comunità degli Stati Indipendenti. |
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SUCCESSO DEL SERVIZIO SU MISURA "DEDICATE" DI AIR FRANCE - APERTURA DI TRE NUOVE DESTINAZIONI: DOHA, KUWAIT E TASHKENT |
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Parigi, 7 luglio 2004 Il nuovo servizio Dedicate di Air France, inaugurato in gennaio 2004, si è rivelato un vero successo. Dedicate è un'offerta destinata a facilitare i viaggi professionali verso siti di produzione o cantieri, situati anche nelle regioni più lontane. Le destinazioni Dedicate sono cosi collegate alla rete mondiale di Air France e dell'alleanza Skyteam. Forte di questo successo, Air France apre tre nuove linee dirette: Parigi - Doha (Qatar); Parigi - Kuwait e Parigi - Tashkent (Uzbekistan): Parigi - Doha : volo Af 576 il mercoledì e il sabato. Partenza: 13.40, arrivo: 21.15, Doha – Parigi : volo Af 577 il giovedì e la domenica, Partenza: 11.05, arrivo: 17.20. Parigi - Kuwait : volo Af 594 il martedì, il venerdì e il sabato, Partenza: 10.50, arrivo: 18.15, Kuwait – Parigi : volo Af 593 il mercoledì, il sabato e la domenica, Partenza: 02.25, arrivo: 08.15. Parigi - Tashkent: volo Af 226 il giovedì e la domenica, Partenza: 19.30, arrivo: 05.15 del giorno dopo, Tashkent - Parigi: volo Af 233 il martedì e il sabato, Partenza: 01.40, arrivo: 06.00. Queste tre nuove destinazioni si aggiungono alle due destinazioni Dedicate già collegate dal mese di gennaio 2004: Malabo (Guinea Equatoriale) e Pointe Noire (Congo); che già riportano ottimi risultati. Tra Parigi e Pointe Noire, dal 14 giugno 2004, Air France ha aggiunto inoltre una terza frequenza settimanale. Malabo conserva i suoi due voli settimanali, ma gli orari sono stati modificati per adeguarsi meglio alle esigenze della clientela. Gli orari di partenza e di arrivo a Malabo, ad esempio, permettono il passaggio di consegne tra i team che effettuano i vari turni: si tratta della cosiddetta struttura "voli aperti". Parigi - Pointe Noire: volo Af 824 il lunedì, il giovedì e il sabato; Partenza: 23.20, arrivo: 06.20 del giorno dopo; Pointe Noire - Parigi: volo Af 827 il martedì, il giovedì e la domenica; Partenza: 21.10, arrivo 06.00 del giorno dopo; Parigi – Malabo : volo Af 962 il lunedì e il mercoledì; Partenza 23.20, arrivo 05.10 del giorno dopo; Malabo – Parigi : volo Af 959 il martedì e il giovedì; Partenza 22.10, arrivo 06.00 del giorno dopo. Inoltre, dal 14 giugno, Air France effettua tali voli con i propri A319 Er (Extended Range); appositamente equipaggiati e strutturati per il servizio Dedicate. L'a319 Er è dotato di 82 poltrone ripartite in 2 cabine: 28 in cabina l'Espace Affaires e 54 in cabina Tempo. Si tratta di una disposizione speciale, che offre un maggior spazio per la clientela in quanto la configurazione normale degli altri A319 di Air France è di 142 poltrone. Due aeromobili sono stati consegnati in giugno 2004. Nel 2005, altri tre raggiungeranno la flotta Dedicate . Fino ad ora le destinazioni Dedicate erano collegate solo da aeromobili A319 Lr, affittati dalla compagnia Aéro Services. Ampliando l'offerta del suo servizio Dedicate, Air France intende dimostrare il suo impegno nei confronti della sua clientela petrolifera e del gas, nonché di imprenditori. Dedicate è un servizio su misura e innovativo "Ci posizioniamo su piccoli flussi, con un prodotto appositamente dedicato a professionisti", spiega Bruno Matheu, Vice Direttore Generale responsabile del marketing e della rete. Originale per la sua progettazione, Dedicate unisce tutti i servizi tradizionali di una grande compagnia aerea e un comfort a bordo che ricorda quello della "business aviation". Il suo successo è dovuto agli orari, alle frequenze e all'allestimento della cabina, ideato per soddisfare le specifiche esigenze di una clientela professionale. Dedicate completa la rete Air France di destinazioni petrolifere e del gas, come ad esempio Aberdeen, Caracas, Dubai, Houston, Luanda, Lagos, Port Harcourt, Riyad, Teheran… Basandosi sul suo hub di Parigi – Charles de Gaulle, leader in Europa, Air France integra tutte queste destinazioni nella sua vasta rete mondiale e in quella, più globale, dell'alleanza Skyteam. Doha: Doha è la capitale del Qatar, una penisola che risale verso nord, nel golfo Persico. Questo emirato di 11.400 Kmq accoglie una popolazione di 575.000 abitanti.. Le risorse naturali sono soprattutto il petrolio e il gas, un settore che rappresenta il 55% del Pil, l'80% del budget e l'87% delle esportazioni. Kuwait: Kuwait è la capitale dello stato del Kuwait. Si tratta di un emirato popolato da oltre due milioni di abitanti. Ha una superficie di 17.818 Kmq e si trova a Nord Est della penisola arabica, tra l'Iraq a nord e il Regno di Arabia Saudita a sud. Lo stato del Kuwait possiede oltre il 10% delle riserve mondiali di petrolio e produce 26 milioni di metri cubi di gas al giorno, un settore che il governo intende sviluppare. Il Kuwait è inoltre un punto d'ingresso strategico per la ricostruzione dell'Iraq. Tashkent: Tashkent è la capitale dell'Uzbekistan, in Asia Centrale. L'uzbekistan ha una superficie di 447.400 Kmq ed una popolazione di oltre 25 milioni di abitanti. Tashkent è oggi uno dei grandi crocevia dell'Asia Centrale, con 2.100.000 abitanti. L'uzbekistan possiede numerose risorse naturali, fra cui delle riserve di petrolio e di gas, che ne fanno il 2° produttore di gas della Comunità degli Stati Indipendenti. |
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SUCCESSO DEL SERVIZIO SU MISURA "DEDICATE" DI AIR FRANCE - APERTURA DI TRE NUOVE DESTINAZIONI: DOHA, KUWAIT E TASHKENT |
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Parigi, 7 luglio 2004 Il nuovo servizio Dedicate di Air France, inaugurato in gennaio 2004, si è rivelato un vero successo. Dedicate è un'offerta destinata a facilitare i viaggi professionali verso siti di produzione o cantieri, situati anche nelle regioni più lontane. Le destinazioni Dedicate sono cosi collegate alla rete mondiale di Air France e dell'alleanza Skyteam. Forte di questo successo, Air France apre tre nuove linee dirette: Parigi - Doha (Qatar); Parigi - Kuwait e Parigi - Tashkent (Uzbekistan): Parigi - Doha : volo Af 576 il mercoledì e il sabato. Partenza: 13.40, arrivo: 21.15, Doha – Parigi : volo Af 577 il giovedì e la domenica, Partenza: 11.05, arrivo: 17.20. Parigi - Kuwait : volo Af 594 il martedì, il venerdì e il sabato, Partenza: 10.50, arrivo: 18.15, Kuwait – Parigi : volo Af 593 il mercoledì, il sabato e la domenica, Partenza: 02.25, arrivo: 08.15. Parigi - Tashkent: volo Af 226 il giovedì e la domenica, Partenza: 19.30, arrivo: 05.15 del giorno dopo, Tashkent - Parigi: volo Af 233 il martedì e il sabato, Partenza: 01.40, arrivo: 06.00. Queste tre nuove destinazioni si aggiungono alle due destinazioni Dedicate già collegate dal mese di gennaio 2004: Malabo (Guinea Equatoriale) e Pointe Noire (Congo); che già riportano ottimi risultati. Tra Parigi e Pointe Noire, dal 14 giugno 2004, Air France ha aggiunto inoltre una terza frequenza settimanale. Malabo conserva i suoi due voli settimanali, ma gli orari sono stati modificati per adeguarsi meglio alle esigenze della clientela. Gli orari di partenza e di arrivo a Malabo, ad esempio, permettono il passaggio di consegne tra i team che effettuano i vari turni: si tratta della cosiddetta struttura "voli aperti". Parigi - Pointe Noire: volo Af 824 il lunedì, il giovedì e il sabato; Partenza: 23.20, arrivo: 06.20 del giorno dopo; Pointe Noire - Parigi: volo Af 827 il martedì, il giovedì e la domenica; Partenza: 21.10, arrivo 06.00 del giorno dopo; Parigi – Malabo : volo Af 962 il lunedì e il mercoledì; Partenza 23.20, arrivo 05.10 del giorno dopo; Malabo – Parigi : volo Af 959 il martedì e il giovedì; Partenza 22.10, arrivo 06.00 del giorno dopo. Inoltre, dal 14 giugno, Air France effettua tali voli con i propri A319 Er (Extended Range); appositamente equipaggiati e strutturati per il servizio Dedicate. L'a319 Er è dotato di 82 poltrone ripartite in 2 cabine: 28 in cabina l'Espace Affaires e 54 in cabina Tempo. Si tratta di una disposizione speciale, che offre un maggior spazio per la clientela in quanto la configurazione normale degli altri A319 di Air France è di 142 poltrone. Due aeromobili sono stati consegnati in giugno 2004. Nel 2005, altri tre raggiungeranno la flotta Dedicate . Fino ad ora le destinazioni Dedicate erano collegate solo da aeromobili A319 Lr, affittati dalla compagnia Aéro Services. Ampliando l'offerta del suo servizio Dedicate, Air France intende dimostrare il suo impegno nei confronti della sua clientela petrolifera e del gas, nonché di imprenditori. Dedicate è un servizio su misura e innovativo "Ci posizioniamo su piccoli flussi, con un prodotto appositamente dedicato a professionisti", spiega Bruno Matheu, Vice Direttore Generale responsabile del marketing e della rete. Originale per la sua progettazione, Dedicate unisce tutti i servizi tradizionali di una grande compagnia aerea e un comfort a bordo che ricorda quello della "business aviation". Il suo successo è dovuto agli orari, alle frequenze e all'allestimento della cabina, ideato per soddisfare le specifiche esigenze di una clientela professionale. Dedicate completa la rete Air France di destinazioni petrolifere e del gas, come ad esempio Aberdeen, Caracas, Dubai, Houston, Luanda, Lagos, Port Harcourt, Riyad, Teheran… Basandosi sul suo hub di Parigi – Charles de Gaulle, leader in Europa, Air France integra tutte queste destinazioni nella sua vasta rete mondiale e in quella, più globale, dell'alleanza Skyteam. Doha: Doha è la capitale del Qatar, una penisola che risale verso nord, nel golfo Persico. Questo emirato di 11.400 Kmq accoglie una popolazione di 575.000 abitanti.. Le risorse naturali sono soprattutto il petrolio e il gas, un settore che rappresenta il 55% del Pil, l'80% del budget e l'87% delle esportazioni. Kuwait: Kuwait è la capitale dello stato del Kuwait. Si tratta di un emirato popolato da oltre due milioni di abitanti. Ha una superficie di 17.818 Kmq e si trova a Nord Est della penisola arabica, tra l'Iraq a nord e il Regno di Arabia Saudita a sud. Lo stato del Kuwait possiede oltre il 10% delle riserve mondiali di petrolio e produce 26 milioni di metri cubi di gas al giorno, un settore che il governo intende sviluppare. Il Kuwait è inoltre un punto d'ingresso strategico per la ricostruzione dell'Iraq. Tashkent: Tashkent è la capitale dell'Uzbekistan, in Asia Centrale. L'uzbekistan ha una superficie di 447.400 Kmq ed una popolazione di oltre 25 milioni di abitanti. Tashkent è oggi uno dei grandi crocevia dell'Asia Centrale, con 2.100.000 abitanti. L'uzbekistan possiede numerose risorse naturali, fra cui delle riserve di petrolio e di gas, che ne fanno il 2° produttore di gas della Comunità degli Stati Indipendenti. |
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SUCCESSO DEL SERVIZIO SU MISURA "DEDICATE" DI AIR FRANCE - APERTURA DI TRE NUOVE DESTINAZIONI: DOHA, KUWAIT E TASHKENT |
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Parigi, 7 luglio 2004 Il nuovo servizio Dedicate di Air France, inaugurato in gennaio 2004, si è rivelato un vero successo. Dedicate è un'offerta destinata a facilitare i viaggi professionali verso siti di produzione o cantieri, situati anche nelle regioni più lontane. Le destinazioni Dedicate sono cosi collegate alla rete mondiale di Air France e dell'alleanza Skyteam. Forte di questo successo, Air France apre tre nuove linee dirette: Parigi - Doha (Qatar); Parigi - Kuwait e Parigi - Tashkent (Uzbekistan): Parigi - Doha : volo Af 576 il mercoledì e il sabato. Partenza: 13.40, arrivo: 21.15, Doha – Parigi : volo Af 577 il giovedì e la domenica, Partenza: 11.05, arrivo: 17.20. Parigi - Kuwait : volo Af 594 il martedì, il venerdì e il sabato, Partenza: 10.50, arrivo: 18.15, Kuwait – Parigi : volo Af 593 il mercoledì, il sabato e la domenica, Partenza: 02.25, arrivo: 08.15. Parigi - Tashkent: volo Af 226 il giovedì e la domenica, Partenza: 19.30, arrivo: 05.15 del giorno dopo, Tashkent - Parigi: volo Af 233 il martedì e il sabato, Partenza: 01.40, arrivo: 06.00. Queste tre nuove destinazioni si aggiungono alle due destinazioni Dedicate già collegate dal mese di gennaio 2004: Malabo (Guinea Equatoriale) e Pointe Noire (Congo); che già riportano ottimi risultati. Tra Parigi e Pointe Noire, dal 14 giugno 2004, Air France ha aggiunto inoltre una terza frequenza settimanale. Malabo conserva i suoi due voli settimanali, ma gli orari sono stati modificati per adeguarsi meglio alle esigenze della clientela. Gli orari di partenza e di arrivo a Malabo, ad esempio, permettono il passaggio di consegne tra i team che effettuano i vari turni: si tratta della cosiddetta struttura "voli aperti". Parigi - Pointe Noire: volo Af 824 il lunedì, il giovedì e il sabato; Partenza: 23.20, arrivo: 06.20 del giorno dopo; Pointe Noire - Parigi: volo Af 827 il martedì, il giovedì e la domenica; Partenza: 21.10, arrivo 06.00 del giorno dopo; Parigi – Malabo : volo Af 962 il lunedì e il mercoledì; Partenza 23.20, arrivo 05.10 del giorno dopo; Malabo – Parigi : volo Af 959 il martedì e il giovedì; Partenza 22.10, arrivo 06.00 del giorno dopo. Inoltre, dal 14 giugno, Air France effettua tali voli con i propri A319 Er (Extended Range); appositamente equipaggiati e strutturati per il servizio Dedicate. L'a319 Er è dotato di 82 poltrone ripartite in 2 cabine: 28 in cabina l'Espace Affaires e 54 in cabina Tempo. Si tratta di una disposizione speciale, che offre un maggior spazio per la clientela in quanto la configurazione normale degli altri A319 di Air France è di 142 poltrone. Due aeromobili sono stati consegnati in giugno 2004. Nel 2005, altri tre raggiungeranno la flotta Dedicate . Fino ad ora le destinazioni Dedicate erano collegate solo da aeromobili A319 Lr, affittati dalla compagnia Aéro Services. Ampliando l'offerta del suo servizio Dedicate, Air France intende dimostrare il suo impegno nei confronti della sua clientela petrolifera e del gas, nonché di imprenditori. Dedicate è un servizio su misura e innovativo "Ci posizioniamo su piccoli flussi, con un prodotto appositamente dedicato a professionisti", spiega Bruno Matheu, Vice Direttore Generale responsabile del marketing e della rete. Originale per la sua progettazione, Dedicate unisce tutti i servizi tradizionali di una grande compagnia aerea e un comfort a bordo che ricorda quello della "business aviation". Il suo successo è dovuto agli orari, alle frequenze e all'allestimento della cabina, ideato per soddisfare le specifiche esigenze di una clientela professionale. Dedicate completa la rete Air France di destinazioni petrolifere e del gas, come ad esempio Aberdeen, Caracas, Dubai, Houston, Luanda, Lagos, Port Harcourt, Riyad, Teheran… Basandosi sul suo hub di Parigi – Charles de Gaulle, leader in Europa, Air France integra tutte queste destinazioni nella sua vasta rete mondiale e in quella, più globale, dell'alleanza Skyteam. Doha: Doha è la capitale del Qatar, una penisola che risale verso nord, nel golfo Persico. Questo emirato di 11.400 Kmq accoglie una popolazione di 575.000 abitanti.. Le risorse naturali sono soprattutto il petrolio e il gas, un settore che rappresenta il 55% del Pil, l'80% del budget e l'87% delle esportazioni. Kuwait: Kuwait è la capitale dello stato del Kuwait. Si tratta di un emirato popolato da oltre due milioni di abitanti. Ha una superficie di 17.818 Kmq e si trova a Nord Est della penisola arabica, tra l'Iraq a nord e il Regno di Arabia Saudita a sud. Lo stato del Kuwait possiede oltre il 10% delle riserve mondiali di petrolio e produce 26 milioni di metri cubi di gas al giorno, un settore che il governo intende sviluppare. Il Kuwait è inoltre un punto d'ingresso strategico per la ricostruzione dell'Iraq. Tashkent: Tashkent è la capitale dell'Uzbekistan, in Asia Centrale. L'uzbekistan ha una superficie di 447.400 Kmq ed una popolazione di oltre 25 milioni di abitanti. Tashkent è oggi uno dei grandi crocevia dell'Asia Centrale, con 2.100.000 abitanti. L'uzbekistan possiede numerose risorse naturali, fra cui delle riserve di petrolio e di gas, che ne fanno il 2° produttore di gas della Comunità degli Stati Indipendenti. |
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SUCCESSO DEL SERVIZIO SU MISURA "DEDICATE" DI AIR FRANCE - APERTURA DI TRE NUOVE DESTINAZIONI: DOHA, KUWAIT E TASHKENT |
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Parigi, 7 luglio 2004 Il nuovo servizio Dedicate di Air France, inaugurato in gennaio 2004, si è rivelato un vero successo. Dedicate è un'offerta destinata a facilitare i viaggi professionali verso siti di produzione o cantieri, situati anche nelle regioni più lontane. Le destinazioni Dedicate sono cosi collegate alla rete mondiale di Air France e dell'alleanza Skyteam. Forte di questo successo, Air France apre tre nuove linee dirette: Parigi - Doha (Qatar); Parigi - Kuwait e Parigi - Tashkent (Uzbekistan): Parigi - Doha : volo Af 576 il mercoledì e il sabato. Partenza: 13.40, arrivo: 21.15, Doha – Parigi : volo Af 577 il giovedì e la domenica, Partenza: 11.05, arrivo: 17.20. Parigi - Kuwait : volo Af 594 il martedì, il venerdì e il sabato, Partenza: 10.50, arrivo: 18.15, Kuwait – Parigi : volo Af 593 il mercoledì, il sabato e la domenica, Partenza: 02.25, arrivo: 08.15. Parigi - Tashkent: volo Af 226 il giovedì e la domenica, Partenza: 19.30, arrivo: 05.15 del giorno dopo, Tashkent - Parigi: volo Af 233 il martedì e il sabato, Partenza: 01.40, arrivo: 06.00. Queste tre nuove destinazioni si aggiungono alle due destinazioni Dedicate già collegate dal mese di gennaio 2004: Malabo (Guinea Equatoriale) e Pointe Noire (Congo); che già riportano ottimi risultati. Tra Parigi e Pointe Noire, dal 14 giugno 2004, Air France ha aggiunto inoltre una terza frequenza settimanale. Malabo conserva i suoi due voli settimanali, ma gli orari sono stati modificati per adeguarsi meglio alle esigenze della clientela. Gli orari di partenza e di arrivo a Malabo, ad esempio, permettono il passaggio di consegne tra i team che effettuano i vari turni: si tratta della cosiddetta struttura "voli aperti". Parigi - Pointe Noire: volo Af 824 il lunedì, il giovedì e il sabato; Partenza: 23.20, arrivo: 06.20 del giorno dopo; Pointe Noire - Parigi: volo Af 827 il martedì, il giovedì e la domenica; Partenza: 21.10, arrivo 06.00 del giorno dopo; Parigi – Malabo : volo Af 962 il lunedì e il mercoledì; Partenza 23.20, arrivo 05.10 del giorno dopo; Malabo – Parigi : volo Af 959 il martedì e il giovedì; Partenza 22.10, arrivo 06.00 del giorno dopo. Inoltre, dal 14 giugno, Air France effettua tali voli con i propri A319 Er (Extended Range); appositamente equipaggiati e strutturati per il servizio Dedicate. L'a319 Er è dotato di 82 poltrone ripartite in 2 cabine: 28 in cabina l'Espace Affaires e 54 in cabina Tempo. Si tratta di una disposizione speciale, che offre un maggior spazio per la clientela in quanto la configurazione normale degli altri A319 di Air France è di 142 poltrone. Due aeromobili sono stati consegnati in giugno 2004. Nel 2005, altri tre raggiungeranno la flotta Dedicate . Fino ad ora le destinazioni Dedicate erano collegate solo da aeromobili A319 Lr, affittati dalla compagnia Aéro Services. Ampliando l'offerta del suo servizio Dedicate, Air France intende dimostrare il suo impegno nei confronti della sua clientela petrolifera e del gas, nonché di imprenditori. Dedicate è un servizio su misura e innovativo "Ci posizioniamo su piccoli flussi, con un prodotto appositamente dedicato a professionisti", spiega Bruno Matheu, Vice Direttore Generale responsabile del marketing e della rete. Originale per la sua progettazione, Dedicate unisce tutti i servizi tradizionali di una grande compagnia aerea e un comfort a bordo che ricorda quello della "business aviation". Il suo successo è dovuto agli orari, alle frequenze e all'allestimento della cabina, ideato per soddisfare le specifiche esigenze di una clientela professionale. Dedicate completa la rete Air France di destinazioni petrolifere e del gas, come ad esempio Aberdeen, Caracas, Dubai, Houston, Luanda, Lagos, Port Harcourt, Riyad, Teheran… Basandosi sul suo hub di Parigi – Charles de Gaulle, leader in Europa, Air France integra tutte queste destinazioni nella sua vasta rete mondiale e in quella, più globale, dell'alleanza Skyteam. Doha: Doha è la capitale del Qatar, una penisola che risale verso nord, nel golfo Persico. Questo emirato di 11.400 Kmq accoglie una popolazione di 575.000 abitanti.. Le risorse naturali sono soprattutto il petrolio e il gas, un settore che rappresenta il 55% del Pil, l'80% del budget e l'87% delle esportazioni. Kuwait: Kuwait è la capitale dello stato del Kuwait. Si tratta di un emirato popolato da oltre due milioni di abitanti. Ha una superficie di 17.818 Kmq e si trova a Nord Est della penisola arabica, tra l'Iraq a nord e il Regno di Arabia Saudita a sud. Lo stato del Kuwait possiede oltre il 10% delle riserve mondiali di petrolio e produce 26 milioni di metri cubi di gas al giorno, un settore che il governo intende sviluppare. Il Kuwait è inoltre un punto d'ingresso strategico per la ricostruzione dell'Iraq. Tashkent: Tashkent è la capitale dell'Uzbekistan, in Asia Centrale. L'uzbekistan ha una superficie di 447.400 Kmq ed una popolazione di oltre 25 milioni di abitanti. Tashkent è oggi uno dei grandi crocevia dell'Asia Centrale, con 2.100.000 abitanti. L'uzbekistan possiede numerose risorse naturali, fra cui delle riserve di petrolio e di gas, che ne fanno il 2° produttore di gas della Comunità degli Stati Indipendenti. |
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SUCCESSO DEL SERVIZIO SU MISURA "DEDICATE" DI AIR FRANCE - APERTURA DI TRE NUOVE DESTINAZIONI: DOHA, KUWAIT E TASHKENT |
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Parigi, 7 luglio 2004 Il nuovo servizio Dedicate di Air France, inaugurato in gennaio 2004, si è rivelato un vero successo. Dedicate è un'offerta destinata a facilitare i viaggi professionali verso siti di produzione o cantieri, situati anche nelle regioni più lontane. Le destinazioni Dedicate sono cosi collegate alla rete mondiale di Air France e dell'alleanza Skyteam. Forte di questo successo, Air France apre tre nuove linee dirette: Parigi - Doha (Qatar); Parigi - Kuwait e Parigi - Tashkent (Uzbekistan): Parigi - Doha : volo Af 576 il mercoledì e il sabato. Partenza: 13.40, arrivo: 21.15, Doha – Parigi : volo Af 577 il giovedì e la domenica, Partenza: 11.05, arrivo: 17.20. Parigi - Kuwait : volo Af 594 il martedì, il venerdì e il sabato, Partenza: 10.50, arrivo: 18.15, Kuwait – Parigi : volo Af 593 il mercoledì, il sabato e la domenica, Partenza: 02.25, arrivo: 08.15. Parigi - Tashkent: volo Af 226 il giovedì e la domenica, Partenza: 19.30, arrivo: 05.15 del giorno dopo, Tashkent - Parigi: volo Af 233 il martedì e il sabato, Partenza: 01.40, arrivo: 06.00. Queste tre nuove destinazioni si aggiungono alle due destinazioni Dedicate già collegate dal mese di gennaio 2004: Malabo (Guinea Equatoriale) e Pointe Noire (Congo); che già riportano ottimi risultati. Tra Parigi e Pointe Noire, dal 14 giugno 2004, Air France ha aggiunto inoltre una terza frequenza settimanale. Malabo conserva i suoi due voli settimanali, ma gli orari sono stati modificati per adeguarsi meglio alle esigenze della clientela. Gli orari di partenza e di arrivo a Malabo, ad esempio, permettono il passaggio di consegne tra i team che effettuano i vari turni: si tratta della cosiddetta struttura "voli aperti". Parigi - Pointe Noire: volo Af 824 il lunedì, il giovedì e il sabato; Partenza: 23.20, arrivo: 06.20 del giorno dopo; Pointe Noire - Parigi: volo Af 827 il martedì, il giovedì e la domenica; Partenza: 21.10, arrivo 06.00 del giorno dopo; Parigi – Malabo : volo Af 962 il lunedì e il mercoledì; Partenza 23.20, arrivo 05.10 del giorno dopo; Malabo – Parigi : volo Af 959 il martedì e il giovedì; Partenza 22.10, arrivo 06.00 del giorno dopo. Inoltre, dal 14 giugno, Air France effettua tali voli con i propri A319 Er (Extended Range); appositamente equipaggiati e strutturati per il servizio Dedicate. L'a319 Er è dotato di 82 poltrone ripartite in 2 cabine: 28 in cabina l'Espace Affaires e 54 in cabina Tempo. Si tratta di una disposizione speciale, che offre un maggior spazio per la clientela in quanto la configurazione normale degli altri A319 di Air France è di 142 poltrone. Due aeromobili sono stati consegnati in giugno 2004. Nel 2005, altri tre raggiungeranno la flotta Dedicate . Fino ad ora le destinazioni Dedicate erano collegate solo da aeromobili A319 Lr, affittati dalla compagnia Aéro Services. Ampliando l'offerta del suo servizio Dedicate, Air France intende dimostrare il suo impegno nei confronti della sua clientela petrolifera e del gas, nonché di imprenditori. Dedicate è un servizio su misura e innovativo "Ci posizioniamo su piccoli flussi, con un prodotto appositamente dedicato a professionisti", spiega Bruno Matheu, Vice Direttore Generale responsabile del marketing e della rete. Originale per la sua progettazione, Dedicate unisce tutti i servizi tradizionali di una grande compagnia aerea e un comfort a bordo che ricorda quello della "business aviation". Il suo successo è dovuto agli orari, alle frequenze e all'allestimento della cabina, ideato per soddisfare le specifiche esigenze di una clientela professionale. Dedicate completa la rete Air France di destinazioni petrolifere e del gas, come ad esempio Aberdeen, Caracas, Dubai, Houston, Luanda, Lagos, Port Harcourt, Riyad, Teheran… Basandosi sul suo hub di Parigi – Charles de Gaulle, leader in Europa, Air France integra tutte queste destinazioni nella sua vasta rete mondiale e in quella, più globale, dell'alleanza Skyteam. Doha: Doha è la capitale del Qatar, una penisola che risale verso nord, nel golfo Persico. Questo emirato di 11.400 Kmq accoglie una popolazione di 575.000 abitanti.. Le risorse naturali sono soprattutto il petrolio e il gas, un settore che rappresenta il 55% del Pil, l'80% del budget e l'87% delle esportazioni. Kuwait: Kuwait è la capitale dello stato del Kuwait. Si tratta di un emirato popolato da oltre due milioni di abitanti. Ha una superficie di 17.818 Kmq e si trova a Nord Est della penisola arabica, tra l'Iraq a nord e il Regno di Arabia Saudita a sud. Lo stato del Kuwait possiede oltre il 10% delle riserve mondiali di petrolio e produce 26 milioni di metri cubi di gas al giorno, un settore che il governo intende sviluppare. Il Kuwait è inoltre un punto d'ingresso strategico per la ricostruzione dell'Iraq. Tashkent: Tashkent è la capitale dell'Uzbekistan, in Asia Centrale. L'uzbekistan ha una superficie di 447.400 Kmq ed una popolazione di oltre 25 milioni di abitanti. Tashkent è oggi uno dei grandi crocevia dell'Asia Centrale, con 2.100.000 abitanti. L'uzbekistan possiede numerose risorse naturali, fra cui delle riserve di petrolio e di gas, che ne fanno il 2° produttore di gas della Comunità degli Stati Indipendenti. |
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AIR FRANCE ACCOGLIE IL PRIMO VOLO CANTON-PARIGI DEL SUO PARTNER CHINA SOUTHERN |
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Parigi, 7 luglio 2004 - Pierre-henri Gourgeon, direttore generale esecutivo di Air France, ha accolto il 28 giugno scorso, a Roissy, il primo volo Canton-parigi effettuato dalla compagnia China Southern, a bordo del quale si trovava una delegazione ufficiale cinese guidata da Liu Ming Qi, vicepresidente esecutivo della China Southern Airlines Holding Company. Nel suo discorso di benvenuto, Pierre-henri Gourgeon ha sottolineato l'importanza dell'accordo di partnership tra Air France e China Southern, in quanto il nuovo collegamento aereo tra la capitale francese e la metropoli del sud della Cina sta riscuotendo un notevole successo. "Lo sviluppo della linea Parigi-canton rientra in un contesto estremamente promettente" ha dichiarato. "La Cina è diventata uno dei paesi chiave del mondo attuale e si annuncia come il mercato del futuro, un mercato che attira l'attenzione di numerosi imprenditori stranieri. In sei mesi, il numero di frequenze offerte su questa linea, da parte delle due compagnie, è raddoppiato, passando da 5 ad 11 a settimana". Air France, ad esempio, ha inaugurato la linea Parigi-canton il 5 gennaio 2004 con 5 partenze settimanali, passando poi, a partire dal 14 giugno, ad un volo quotidiano. Attualmente questa offerta è stata ulteriormente sviluppata, grazie ad un accordo di code share firmato il 26 novembre 2003. Air France può infatti apporre il suo codice "Af" sui 4 voli settimanali di China Southern. In quanto a China Southern, può apporre il suo codice "Cz" sui voli Air France tra Parigi e Canton. I voli Parigi/canton effettuati da Air France con aeromobili Airbus A330-200 partono ogni giorno alle 13.30 dall'aeroporto Charles-de-gaulle 2A ed arrivano il giorno dopo alle ore 7.05. I voli operati da China Southern con aeromobili Boeing 777-200 in code share con Air France partono il lunedì, il mercoledì e il giovedì alle ore 22.50 dal terminal 2F ed arrivano l'indomani a Canton alle ore 16.20. Da Canton a Parigi, i voli effettuati da Air France partono alle ore 11.10 ed arrivano il giorno stesso alle 17.25. I voli effettuati da China Southern decollano alle ore 14.30 ed atterrano a Roissy alle ore 21.20, il lunedì, mercoledì, giovedì e sabato. |
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AIR FRANCE ACCOGLIE IL PRIMO VOLO CANTON-PARIGI DEL SUO PARTNER CHINA SOUTHERN |
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Parigi, 7 luglio 2004 - Pierre-henri Gourgeon, direttore generale esecutivo di Air France, ha accolto il 28 giugno scorso, a Roissy, il primo volo Canton-parigi effettuato dalla compagnia China Southern, a bordo del quale si trovava una delegazione ufficiale cinese guidata da Liu Ming Qi, vicepresidente esecutivo della China Southern Airlines Holding Company. Nel suo discorso di benvenuto, Pierre-henri Gourgeon ha sottolineato l'importanza dell'accordo di partnership tra Air France e China Southern, in quanto il nuovo collegamento aereo tra la capitale francese e la metropoli del sud della Cina sta riscuotendo un notevole successo. "Lo sviluppo della linea Parigi-canton rientra in un contesto estremamente promettente" ha dichiarato. "La Cina è diventata uno dei paesi chiave del mondo attuale e si annuncia come il mercato del futuro, un mercato che attira l'attenzione di numerosi imprenditori stranieri. In sei mesi, il numero di frequenze offerte su questa linea, da parte delle due compagnie, è raddoppiato, passando da 5 ad 11 a settimana". Air France, ad esempio, ha inaugurato la linea Parigi-canton il 5 gennaio 2004 con 5 partenze settimanali, passando poi, a partire dal 14 giugno, ad un volo quotidiano. Attualmente questa offerta è stata ulteriormente sviluppata, grazie ad un accordo di code share firmato il 26 novembre 2003. Air France può infatti apporre il suo codice "Af" sui 4 voli settimanali di China Southern. In quanto a China Southern, può apporre il suo codice "Cz" sui voli Air France tra Parigi e Canton. I voli Parigi/canton effettuati da Air France con aeromobili Airbus A330-200 partono ogni giorno alle 13.30 dall'aeroporto Charles-de-gaulle 2A ed arrivano il giorno dopo alle ore 7.05. I voli operati da China Southern con aeromobili Boeing 777-200 in code share con Air France partono il lunedì, il mercoledì e il giovedì alle ore 22.50 dal terminal 2F ed arrivano l'indomani a Canton alle ore 16.20. Da Canton a Parigi, i voli effettuati da Air France partono alle ore 11.10 ed arrivano il giorno stesso alle 17.25. I voli effettuati da China Southern decollano alle ore 14.30 ed atterrano a Roissy alle ore 21.20, il lunedì, mercoledì, giovedì e sabato. |
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AIR FRANCE ACCOGLIE IL PRIMO VOLO CANTON-PARIGI DEL SUO PARTNER CHINA SOUTHERN |
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Parigi, 7 luglio 2004 - Pierre-henri Gourgeon, direttore generale esecutivo di Air France, ha accolto il 28 giugno scorso, a Roissy, il primo volo Canton-parigi effettuato dalla compagnia China Southern, a bordo del quale si trovava una delegazione ufficiale cinese guidata da Liu Ming Qi, vicepresidente esecutivo della China Southern Airlines Holding Company. Nel suo discorso di benvenuto, Pierre-henri Gourgeon ha sottolineato l'importanza dell'accordo di partnership tra Air France e China Southern, in quanto il nuovo collegamento aereo tra la capitale francese e la metropoli del sud della Cina sta riscuotendo un notevole successo. "Lo sviluppo della linea Parigi-canton rientra in un contesto estremamente promettente" ha dichiarato. "La Cina è diventata uno dei paesi chiave del mondo attuale e si annuncia come il mercato del futuro, un mercato che attira l'attenzione di numerosi imprenditori stranieri. In sei mesi, il numero di frequenze offerte su questa linea, da parte delle due compagnie, è raddoppiato, passando da 5 ad 11 a settimana". Air France, ad esempio, ha inaugurato la linea Parigi-canton il 5 gennaio 2004 con 5 partenze settimanali, passando poi, a partire dal 14 giugno, ad un volo quotidiano. Attualmente questa offerta è stata ulteriormente sviluppata, grazie ad un accordo di code share firmato il 26 novembre 2003. Air France può infatti apporre il suo codice "Af" sui 4 voli settimanali di China Southern. In quanto a China Southern, può apporre il suo codice "Cz" sui voli Air France tra Parigi e Canton. I voli Parigi/canton effettuati da Air France con aeromobili Airbus A330-200 partono ogni giorno alle 13.30 dall'aeroporto Charles-de-gaulle 2A ed arrivano il giorno dopo alle ore 7.05. I voli operati da China Southern con aeromobili Boeing 777-200 in code share con Air France partono il lunedì, il mercoledì e il giovedì alle ore 22.50 dal terminal 2F ed arrivano l'indomani a Canton alle ore 16.20. Da Canton a Parigi, i voli effettuati da Air France partono alle ore 11.10 ed arrivano il giorno stesso alle 17.25. I voli effettuati da China Southern decollano alle ore 14.30 ed atterrano a Roissy alle ore 21.20, il lunedì, mercoledì, giovedì e sabato. |
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AIR FRANCE ACCOGLIE IL PRIMO VOLO CANTON-PARIGI DEL SUO PARTNER CHINA SOUTHERN |
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Parigi, 7 luglio 2004 - Pierre-henri Gourgeon, direttore generale esecutivo di Air France, ha accolto il 28 giugno scorso, a Roissy, il primo volo Canton-parigi effettuato dalla compagnia China Southern, a bordo del quale si trovava una delegazione ufficiale cinese guidata da Liu Ming Qi, vicepresidente esecutivo della China Southern Airlines Holding Company. Nel suo discorso di benvenuto, Pierre-henri Gourgeon ha sottolineato l'importanza dell'accordo di partnership tra Air France e China Southern, in quanto il nuovo collegamento aereo tra la capitale francese e la metropoli del sud della Cina sta riscuotendo un notevole successo. "Lo sviluppo della linea Parigi-canton rientra in un contesto estremamente promettente" ha dichiarato. "La Cina è diventata uno dei paesi chiave del mondo attuale e si annuncia come il mercato del futuro, un mercato che attira l'attenzione di numerosi imprenditori stranieri. In sei mesi, il numero di frequenze offerte su questa linea, da parte delle due compagnie, è raddoppiato, passando da 5 ad 11 a settimana". Air France, ad esempio, ha inaugurato la linea Parigi-canton il 5 gennaio 2004 con 5 partenze settimanali, passando poi, a partire dal 14 giugno, ad un volo quotidiano. Attualmente questa offerta è stata ulteriormente sviluppata, grazie ad un accordo di code share firmato il 26 novembre 2003. Air France può infatti apporre il suo codice "Af" sui 4 voli settimanali di China Southern. In quanto a China Southern, può apporre il suo codice "Cz" sui voli Air France tra Parigi e Canton. I voli Parigi/canton effettuati da Air France con aeromobili Airbus A330-200 partono ogni giorno alle 13.30 dall'aeroporto Charles-de-gaulle 2A ed arrivano il giorno dopo alle ore 7.05. I voli operati da China Southern con aeromobili Boeing 777-200 in code share con Air France partono il lunedì, il mercoledì e il giovedì alle ore 22.50 dal terminal 2F ed arrivano l'indomani a Canton alle ore 16.20. Da Canton a Parigi, i voli effettuati da Air France partono alle ore 11.10 ed arrivano il giorno stesso alle 17.25. I voli effettuati da China Southern decollano alle ore 14.30 ed atterrano a Roissy alle ore 21.20, il lunedì, mercoledì, giovedì e sabato. |
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Parigi, 7 luglio 2004 - Pierre-henri Gourgeon, direttore generale esecutivo di Air France, ha accolto il 28 giugno scorso, a Roissy, il primo volo Canton-parigi effettuato dalla compagnia China Southern, a bordo del quale si trovava una delegazione ufficiale cinese guidata da Liu Ming Qi, vicepresidente esecutivo della China Southern Airlines Holding Company. Nel suo discorso di benvenuto, Pierre-henri Gourgeon ha sottolineato l'importanza dell'accordo di partnership tra Air France e China Southern, in quanto il nuovo collegamento aereo tra la capitale francese e la metropoli del sud della Cina sta riscuotendo un notevole successo. "Lo sviluppo della linea Parigi-canton rientra in un contesto estremamente promettente" ha dichiarato. "La Cina è diventata uno dei paesi chiave del mondo attuale e si annuncia come il mercato del futuro, un mercato che attira l'attenzione di numerosi imprenditori stranieri. In sei mesi, il numero di frequenze offerte su questa linea, da parte delle due compagnie, è raddoppiato, passando da 5 ad 11 a settimana". Air France, ad esempio, ha inaugurato la linea Parigi-canton il 5 gennaio 2004 con 5 partenze settimanali, passando poi, a partire dal 14 giugno, ad un volo quotidiano. Attualmente questa offerta è stata ulteriormente sviluppata, grazie ad un accordo di code share firmato il 26 novembre 2003. Air France può infatti apporre il suo codice "Af" sui 4 voli settimanali di China Southern. In quanto a China Southern, può apporre il suo codice "Cz" sui voli Air France tra Parigi e Canton. I voli Parigi/canton effettuati da Air France con aeromobili Airbus A330-200 partono ogni giorno alle 13.30 dall'aeroporto Charles-de-gaulle 2A ed arrivano il giorno dopo alle ore 7.05. I voli operati da China Southern con aeromobili Boeing 777-200 in code share con Air France partono il lunedì, il mercoledì e il giovedì alle ore 22.50 dal terminal 2F ed arrivano l'indomani a Canton alle ore 16.20. Da Canton a Parigi, i voli effettuati da Air France partono alle ore 11.10 ed arrivano il giorno stesso alle 17.25. I voli effettuati da China Southern decollano alle ore 14.30 ed atterrano a Roissy alle ore 21.20, il lunedì, mercoledì, giovedì e sabato. |
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AIR FRANCE ACCOGLIE IL PRIMO VOLO CANTON-PARIGI DEL SUO PARTNER CHINA SOUTHERN |
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Parigi, 7 luglio 2004 - Pierre-henri Gourgeon, direttore generale esecutivo di Air France, ha accolto il 28 giugno scorso, a Roissy, il primo volo Canton-parigi effettuato dalla compagnia China Southern, a bordo del quale si trovava una delegazione ufficiale cinese guidata da Liu Ming Qi, vicepresidente esecutivo della China Southern Airlines Holding Company. Nel suo discorso di benvenuto, Pierre-henri Gourgeon ha sottolineato l'importanza dell'accordo di partnership tra Air France e China Southern, in quanto il nuovo collegamento aereo tra la capitale francese e la metropoli del sud della Cina sta riscuotendo un notevole successo. "Lo sviluppo della linea Parigi-canton rientra in un contesto estremamente promettente" ha dichiarato. "La Cina è diventata uno dei paesi chiave del mondo attuale e si annuncia come il mercato del futuro, un mercato che attira l'attenzione di numerosi imprenditori stranieri. In sei mesi, il numero di frequenze offerte su questa linea, da parte delle due compagnie, è raddoppiato, passando da 5 ad 11 a settimana". Air France, ad esempio, ha inaugurato la linea Parigi-canton il 5 gennaio 2004 con 5 partenze settimanali, passando poi, a partire dal 14 giugno, ad un volo quotidiano. Attualmente questa offerta è stata ulteriormente sviluppata, grazie ad un accordo di code share firmato il 26 novembre 2003. Air France può infatti apporre il suo codice "Af" sui 4 voli settimanali di China Southern. In quanto a China Southern, può apporre il suo codice "Cz" sui voli Air France tra Parigi e Canton. I voli Parigi/canton effettuati da Air France con aeromobili Airbus A330-200 partono ogni giorno alle 13.30 dall'aeroporto Charles-de-gaulle 2A ed arrivano il giorno dopo alle ore 7.05. I voli operati da China Southern con aeromobili Boeing 777-200 in code share con Air France partono il lunedì, il mercoledì e il giovedì alle ore 22.50 dal terminal 2F ed arrivano l'indomani a Canton alle ore 16.20. Da Canton a Parigi, i voli effettuati da Air France partono alle ore 11.10 ed arrivano il giorno stesso alle 17.25. I voli effettuati da China Southern decollano alle ore 14.30 ed atterrano a Roissy alle ore 21.20, il lunedì, mercoledì, giovedì e sabato. |
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PASSEGGERI RYANAIR: + 24% A GIUGNO 2004 A GONFIE VELE LE VENDITE SU INTERNET |
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Milano, 6 luglio 2004 - A seguire proponiamo le statistiche Ryanair su passeggeri e vendite Internet per Giugno 2004: | Giugno 2003 | Giugno 2004 | Ultimi 12 mesi fino al 30 Giugno 04 | 1 - Passeggeri | 1.829.692 | 2.273.390 | 24.586.768 | 2 - Tasso di riempimento | 79% | 87% | 82% | 3 - Vendite online | 94% | 97% | 96% | 1. Rappresenta il numero di posti venduti inclusi i posti non effettivamente utilizzati dai passeggeri, infatti Ryanair è una linea aerea che non rimborsa: una volta che il volo è partito non è possibile per il passeggero “no show” cambiare volo o chiedere un rimborso. 2. Rappresenta il numero di passeggeri rispetto al numero di posti effettivamente disponibili. 3. Rappresenta il numero di posti venduti via Internet sulla percentuale di posti venduti in totale. Non sono incluse modifiche o cambiamenti. |
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PASSEGGERI RYANAIR: + 24% A GIUGNO 2004 A GONFIE VELE LE VENDITE SU INTERNET |
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Milano, 6 luglio 2004 - A seguire proponiamo le statistiche Ryanair su passeggeri e vendite Internet per Giugno 2004: | Giugno 2003 | Giugno 2004 | Ultimi 12 mesi fino al 30 Giugno 04 | 1 - Passeggeri | 1.829.692 | 2.273.390 | 24.586.768 | 2 - Tasso di riempimento | 79% | 87% | 82% | 3 - Vendite online | 94% | 97% | 96% | 1. Rappresenta il numero di posti venduti inclusi i posti non effettivamente utilizzati dai passeggeri, infatti Ryanair è una linea aerea che non rimborsa: una volta che il volo è partito non è possibile per il passeggero “no show” cambiare volo o chiedere un rimborso. 2. Rappresenta il numero di passeggeri rispetto al numero di posti effettivamente disponibili. 3. Rappresenta il numero di posti venduti via Internet sulla percentuale di posti venduti in totale. Non sono incluse modifiche o cambiamenti. |
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Milano, 6 luglio 2004 - A seguire proponiamo le statistiche Ryanair su passeggeri e vendite Internet per Giugno 2004: | Giugno 2003 | Giugno 2004 | Ultimi 12 mesi fino al 30 Giugno 04 | 1 - Passeggeri | 1.829.692 | 2.273.390 | 24.586.768 | 2 - Tasso di riempimento | 79% | 87% | 82% | 3 - Vendite online | 94% | 97% | 96% | 1. Rappresenta il numero di posti venduti inclusi i posti non effettivamente utilizzati dai passeggeri, infatti Ryanair è una linea aerea che non rimborsa: una volta che il volo è partito non è possibile per il passeggero “no show” cambiare volo o chiedere un rimborso. 2. Rappresenta il numero di passeggeri rispetto al numero di posti effettivamente disponibili. 3. Rappresenta il numero di posti venduti via Internet sulla percentuale di posti venduti in totale. Non sono incluse modifiche o cambiamenti. |
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Milano, 6 luglio 2004 - A seguire proponiamo le statistiche Ryanair su passeggeri e vendite Internet per Giugno 2004: | Giugno 2003 | Giugno 2004 | Ultimi 12 mesi fino al 30 Giugno 04 | 1 - Passeggeri | 1.829.692 | 2.273.390 | 24.586.768 | 2 - Tasso di riempimento | 79% | 87% | 82% | 3 - Vendite online | 94% | 97% | 96% | 1. Rappresenta il numero di posti venduti inclusi i posti non effettivamente utilizzati dai passeggeri, infatti Ryanair è una linea aerea che non rimborsa: una volta che il volo è partito non è possibile per il passeggero “no show” cambiare volo o chiedere un rimborso. 2. Rappresenta il numero di passeggeri rispetto al numero di posti effettivamente disponibili. 3. Rappresenta il numero di posti venduti via Internet sulla percentuale di posti venduti in totale. Non sono incluse modifiche o cambiamenti. |
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Milano, 6 luglio 2004 - A seguire proponiamo le statistiche Ryanair su passeggeri e vendite Internet per Giugno 2004: | Giugno 2003 | Giugno 2004 | Ultimi 12 mesi fino al 30 Giugno 04 | 1 - Passeggeri | 1.829.692 | 2.273.390 | 24.586.768 | 2 - Tasso di riempimento | 79% | 87% | 82% | 3 - Vendite online | 94% | 97% | 96% | 1. Rappresenta il numero di posti venduti inclusi i posti non effettivamente utilizzati dai passeggeri, infatti Ryanair è una linea aerea che non rimborsa: una volta che il volo è partito non è possibile per il passeggero “no show” cambiare volo o chiedere un rimborso. 2. Rappresenta il numero di passeggeri rispetto al numero di posti effettivamente disponibili. 3. Rappresenta il numero di posti venduti via Internet sulla percentuale di posti venduti in totale. Non sono incluse modifiche o cambiamenti. |
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Milano, 6 luglio 2004 - A seguire proponiamo le statistiche Ryanair su passeggeri e vendite Internet per Giugno 2004: | Giugno 2003 | Giugno 2004 | Ultimi 12 mesi fino al 30 Giugno 04 | 1 - Passeggeri | 1.829.692 | 2.273.390 | 24.586.768 | 2 - Tasso di riempimento | 79% | 87% | 82% | 3 - Vendite online | 94% | 97% | 96% | 1. Rappresenta il numero di posti venduti inclusi i posti non effettivamente utilizzati dai passeggeri, infatti Ryanair è una linea aerea che non rimborsa: una volta che il volo è partito non è possibile per il passeggero “no show” cambiare volo o chiedere un rimborso. 2. Rappresenta il numero di passeggeri rispetto al numero di posti effettivamente disponibili. 3. Rappresenta il numero di posti venduti via Internet sulla percentuale di posti venduti in totale. Non sono incluse modifiche o cambiamenti. |
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CONTINUA IL PIANO DI ESPANSIONE DI OASI SERVIZI AEROPORTUALI APPENA INAUGURATO IL NUOVISSIMO PARKINGO FIUMICINO |
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Vizzola Ticino, 6 luglio 2004 - Oasi Servizi Aeroportuali conferma il trend di crescita a due cifre degli ultimi anni. Oltre all’estensione dei servizi di assistenza ai passeggeri in tutti gli aeroporti italiani, compresi quelli periferici, il portafoglio degli autoparcheggi si arricchisce della recente apertura del Parkingo Fiumicino, un nuovissimo parcheggio di 1000 posti auto che offre la stessa gamma di servizi dei più noti Parkingo Linate, Malpensa T1 e T2, posizionati presso gli scali milanesi. Il Parkingo Fiumicino persegue la stessa filosofia delle altre tre strutture: integrare la capacità dei parcheggi gestiti direttamente dagli scali, che in periodi di forte traffico come quello estivo, o durante le ore del giorno in cui i trasporti pubblici sono limitati, risulta insufficiente a far fronte alla domanda. Ma ciò che maggiormente distingue il Parkingo Fiumicino da strutture similari è la completezza dei servizi offerti al passeggero, i prezzi decisamente concorrenziali e l’ubicazione a soli 1300 metri dall’aerostazione. Le modalità di utilizzo del Parkingo Fiumicino sono semplicissime: una volta arrivato al parcheggio, il passeggero lascia l’auto in sosta negli appositi spazi, effettua l’accettazione mentre un addetto Parkingo avvolge e protegge il suo bagaglio per poi collocarlo su una comoda navetta, disponibile ogni 5 minuti nell’arco delle 24 ore, e in alcuni minuti accompagna il passeggero direttamente al terminal e al check-in di riferimento. Al rientro, il passeggero trova il servizio navetta ad attenderlo per riportarlo in parcheggio. Inoltre, le auto in sosta sono vigilate e custodite 24 ore su 24 e godono di una polizza assicurativa aggiuntiva contro incendio e furto. Il nuovo Parkingo Fiumicino costituisce una risposta efficace soprattutto per le agenzie di viaggio e i Tour Operator posizionati nel Centro Sud Italia che hanno la necessità di far partire i propri passeggeri dal grande scalo romano. Per gli operatori del turismo sono già disponibili convenzioni particolarmente vantaggiose. |
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HAMID KHOUDLI NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO DI GE CAPITAL FLEET SERVICES ITALIA, LA SOCIETÀ DI GESTIONE FLOTTE DELLA GENERAL ELECTRIC, OPERANTE CON IL MARCHIO AVIS FLEET SERVICES |
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Roma, 6 luglio 2004 - Hamid Khoudli è il nuovo Amministratore Delegato di Ge Avis Fleet Services, società del Gruppo General Electric, tra i leader mondiali nella gestione delle flotte aziendali. Khoudli, già General Manager della società, in questo nuovo ruolo punterà soprattutto sullo sviluppo di soluzioni innovative per i clienti e sul rafforzamento delle relazioni con i partner. Hamid Khoudli, 42 anni, laurea in ingegneria e Mba all'Insead di Fontainebleau, ha fatto il proprio ingresso in Ge Avis Fleet Services Francia nel gennaio 1997 come responsabile dell'introduzione dell'innovativo programma di qualità "6 Sigma" di Ge. Nel 1998 ha assunto il ruolo di Direttore Marketing, Business Development e Vendite Canali Indiretti e nel 2000 è divenuto Strategic Marketing and e-Business Leader di Ge Avis Fleet Services Europa, incarico che gli è valso una profonda conoscenza dei singoli mercati e in particolare di quello italiano. Proprio sull'esperienza maturata in contesti più avanzati nei quali vengono testati e implementati nuovi prodotti e soluzioni, Khoudli fonda i propri obiettivi di crescita in Italia. Qualità totale nel servizio e capacità di anticipare le esigenze dei clienti sono i punti di forza sui quali intende puntare il nuovo Amministratore Delegato facendo leva sulla vocazione all'innovazione propria del Gruppo Ge e sugli investimenti in tecnologia che hanno contribuito al forte sviluppo della società in questi anni. "Abbiamo obiettivi di crescita molto importanti sul mercato italiano" afferma Khoudli, "ma sono certo che grazie all'attenzione per il Cliente ed agli investimenti passati e futuri in tecnologia e risorse umane potremo vincere la sfida ed essere la prima società nei servizi dedicati alle flotte aziendali." |
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HAMID KHOUDLI NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO DI GE CAPITAL FLEET SERVICES ITALIA, LA SOCIETÀ DI GESTIONE FLOTTE DELLA GENERAL ELECTRIC, OPERANTE CON IL MARCHIO AVIS FLEET SERVICES |
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Roma, 6 luglio 2004 - Hamid Khoudli è il nuovo Amministratore Delegato di Ge Avis Fleet Services, società del Gruppo General Electric, tra i leader mondiali nella gestione delle flotte aziendali. Khoudli, già General Manager della società, in questo nuovo ruolo punterà soprattutto sullo sviluppo di soluzioni innovative per i clienti e sul rafforzamento delle relazioni con i partner. Hamid Khoudli, 42 anni, laurea in ingegneria e Mba all'Insead di Fontainebleau, ha fatto il proprio ingresso in Ge Avis Fleet Services Francia nel gennaio 1997 come responsabile dell'introduzione dell'innovativo programma di qualità "6 Sigma" di Ge. Nel 1998 ha assunto il ruolo di Direttore Marketing, Business Development e Vendite Canali Indiretti e nel 2000 è divenuto Strategic Marketing and e-Business Leader di Ge Avis Fleet Services Europa, incarico che gli è valso una profonda conoscenza dei singoli mercati e in particolare di quello italiano. Proprio sull'esperienza maturata in contesti più avanzati nei quali vengono testati e implementati nuovi prodotti e soluzioni, Khoudli fonda i propri obiettivi di crescita in Italia. Qualità totale nel servizio e capacità di anticipare le esigenze dei clienti sono i punti di forza sui quali intende puntare il nuovo Amministratore Delegato facendo leva sulla vocazione all'innovazione propria del Gruppo Ge e sugli investimenti in tecnologia che hanno contribuito al forte sviluppo della società in questi anni. "Abbiamo obiettivi di crescita molto importanti sul mercato italiano" afferma Khoudli, "ma sono certo che grazie all'attenzione per il Cliente ed agli investimenti passati e futuri in tecnologia e risorse umane potremo vincere la sfida ed essere la prima società nei servizi dedicati alle flotte aziendali." |
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HAMID KHOUDLI NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO DI GE CAPITAL FLEET SERVICES ITALIA, LA SOCIETÀ DI GESTIONE FLOTTE DELLA GENERAL ELECTRIC, OPERANTE CON IL MARCHIO AVIS FLEET SERVICES |
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Roma, 6 luglio 2004 - Hamid Khoudli è il nuovo Amministratore Delegato di Ge Avis Fleet Services, società del Gruppo General Electric, tra i leader mondiali nella gestione delle flotte aziendali. Khoudli, già General Manager della società, in questo nuovo ruolo punterà soprattutto sullo sviluppo di soluzioni innovative per i clienti e sul rafforzamento delle relazioni con i partner. Hamid Khoudli, 42 anni, laurea in ingegneria e Mba all'Insead di Fontainebleau, ha fatto il proprio ingresso in Ge Avis Fleet Services Francia nel gennaio 1997 come responsabile dell'introduzione dell'innovativo programma di qualità "6 Sigma" di Ge. Nel 1998 ha assunto il ruolo di Direttore Marketing, Business Development e Vendite Canali Indiretti e nel 2000 è divenuto Strategic Marketing and e-Business Leader di Ge Avis Fleet Services Europa, incarico che gli è valso una profonda conoscenza dei singoli mercati e in particolare di quello italiano. Proprio sull'esperienza maturata in contesti più avanzati nei quali vengono testati e implementati nuovi prodotti e soluzioni, Khoudli fonda i propri obiettivi di crescita in Italia. Qualità totale nel servizio e capacità di anticipare le esigenze dei clienti sono i punti di forza sui quali intende puntare il nuovo Amministratore Delegato facendo leva sulla vocazione all'innovazione propria del Gruppo Ge e sugli investimenti in tecnologia che hanno contribuito al forte sviluppo della società in questi anni. "Abbiamo obiettivi di crescita molto importanti sul mercato italiano" afferma Khoudli, "ma sono certo che grazie all'attenzione per il Cliente ed agli investimenti passati e futuri in tecnologia e risorse umane potremo vincere la sfida ed essere la prima società nei servizi dedicati alle flotte aziendali." |
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Roma, 6 luglio 2004 - Hamid Khoudli è il nuovo Amministratore Delegato di Ge Avis Fleet Services, società del Gruppo General Electric, tra i leader mondiali nella gestione delle flotte aziendali. Khoudli, già General Manager della società, in questo nuovo ruolo punterà soprattutto sullo sviluppo di soluzioni innovative per i clienti e sul rafforzamento delle relazioni con i partner. Hamid Khoudli, 42 anni, laurea in ingegneria e Mba all'Insead di Fontainebleau, ha fatto il proprio ingresso in Ge Avis Fleet Services Francia nel gennaio 1997 come responsabile dell'introduzione dell'innovativo programma di qualità "6 Sigma" di Ge. Nel 1998 ha assunto il ruolo di Direttore Marketing, Business Development e Vendite Canali Indiretti e nel 2000 è divenuto Strategic Marketing and e-Business Leader di Ge Avis Fleet Services Europa, incarico che gli è valso una profonda conoscenza dei singoli mercati e in particolare di quello italiano. Proprio sull'esperienza maturata in contesti più avanzati nei quali vengono testati e implementati nuovi prodotti e soluzioni, Khoudli fonda i propri obiettivi di crescita in Italia. Qualità totale nel servizio e capacità di anticipare le esigenze dei clienti sono i punti di forza sui quali intende puntare il nuovo Amministratore Delegato facendo leva sulla vocazione all'innovazione propria del Gruppo Ge e sugli investimenti in tecnologia che hanno contribuito al forte sviluppo della società in questi anni. "Abbiamo obiettivi di crescita molto importanti sul mercato italiano" afferma Khoudli, "ma sono certo che grazie all'attenzione per il Cliente ed agli investimenti passati e futuri in tecnologia e risorse umane potremo vincere la sfida ed essere la prima società nei servizi dedicati alle flotte aziendali." |
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Roma, 6 luglio 2004 - Hamid Khoudli è il nuovo Amministratore Delegato di Ge Avis Fleet Services, società del Gruppo General Electric, tra i leader mondiali nella gestione delle flotte aziendali. Khoudli, già General Manager della società, in questo nuovo ruolo punterà soprattutto sullo sviluppo di soluzioni innovative per i clienti e sul rafforzamento delle relazioni con i partner. Hamid Khoudli, 42 anni, laurea in ingegneria e Mba all'Insead di Fontainebleau, ha fatto il proprio ingresso in Ge Avis Fleet Services Francia nel gennaio 1997 come responsabile dell'introduzione dell'innovativo programma di qualità "6 Sigma" di Ge. Nel 1998 ha assunto il ruolo di Direttore Marketing, Business Development e Vendite Canali Indiretti e nel 2000 è divenuto Strategic Marketing and e-Business Leader di Ge Avis Fleet Services Europa, incarico che gli è valso una profonda conoscenza dei singoli mercati e in particolare di quello italiano. Proprio sull'esperienza maturata in contesti più avanzati nei quali vengono testati e implementati nuovi prodotti e soluzioni, Khoudli fonda i propri obiettivi di crescita in Italia. Qualità totale nel servizio e capacità di anticipare le esigenze dei clienti sono i punti di forza sui quali intende puntare il nuovo Amministratore Delegato facendo leva sulla vocazione all'innovazione propria del Gruppo Ge e sugli investimenti in tecnologia che hanno contribuito al forte sviluppo della società in questi anni. "Abbiamo obiettivi di crescita molto importanti sul mercato italiano" afferma Khoudli, "ma sono certo che grazie all'attenzione per il Cliente ed agli investimenti passati e futuri in tecnologia e risorse umane potremo vincere la sfida ed essere la prima società nei servizi dedicati alle flotte aziendali." |
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HAMID KHOUDLI NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO DI GE CAPITAL FLEET SERVICES ITALIA, LA SOCIETÀ DI GESTIONE FLOTTE DELLA GENERAL ELECTRIC, OPERANTE CON IL MARCHIO AVIS FLEET SERVICES |
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Roma, 6 luglio 2004 - Hamid Khoudli è il nuovo Amministratore Delegato di Ge Avis Fleet Services, società del Gruppo General Electric, tra i leader mondiali nella gestione delle flotte aziendali. Khoudli, già General Manager della società, in questo nuovo ruolo punterà soprattutto sullo sviluppo di soluzioni innovative per i clienti e sul rafforzamento delle relazioni con i partner. Hamid Khoudli, 42 anni, laurea in ingegneria e Mba all'Insead di Fontainebleau, ha fatto il proprio ingresso in Ge Avis Fleet Services Francia nel gennaio 1997 come responsabile dell'introduzione dell'innovativo programma di qualità "6 Sigma" di Ge. Nel 1998 ha assunto il ruolo di Direttore Marketing, Business Development e Vendite Canali Indiretti e nel 2000 è divenuto Strategic Marketing and e-Business Leader di Ge Avis Fleet Services Europa, incarico che gli è valso una profonda conoscenza dei singoli mercati e in particolare di quello italiano. Proprio sull'esperienza maturata in contesti più avanzati nei quali vengono testati e implementati nuovi prodotti e soluzioni, Khoudli fonda i propri obiettivi di crescita in Italia. Qualità totale nel servizio e capacità di anticipare le esigenze dei clienti sono i punti di forza sui quali intende puntare il nuovo Amministratore Delegato facendo leva sulla vocazione all'innovazione propria del Gruppo Ge e sugli investimenti in tecnologia che hanno contribuito al forte sviluppo della società in questi anni. "Abbiamo obiettivi di crescita molto importanti sul mercato italiano" afferma Khoudli, "ma sono certo che grazie all'attenzione per il Cliente ed agli investimenti passati e futuri in tecnologia e risorse umane potremo vincere la sfida ed essere la prima società nei servizi dedicati alle flotte aziendali." |
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LE VENDITE AUTO IN ATTIVO (+3%) NEL PRIMO SEMESTRE NUOVO RECORD STORICO DELLE DIESEL: SUPERATO IL 60% |
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Roma, 6 luglio 2004 - Con 196.300 immatricolazioni realizzate nel corso del mese di giugno (+3,3% rispetto al giugno del 2003); il mercato italiano dell’automobile è al suo terzo risultato utile consecutivo dopo aprile +13,28% e maggio +12,12%. Sia pure con un incremento a una sola cifra, dunque, il trend positivo prosegue, tanto che il primo semestre dell’anno in corso chiude con 1.292.200 nuove immatricolazioni, pari a un 3% di crescita rispetto ad 1.253.949 veicoli consegnati nel corso del primo semestre del 2003. Una crescita nel primo semestre in linea, quindi, con l’andamento generale del mercato europeo nello stesso periodo. Straordinaria, nel mese di giugno, la crescita delle vendite di autovetture con motorizzazione diesel: è stato superato il traguardo del 60% di tutte le immatricolazioni (per l’esattezza 60,34%); mentre nell’arco del primo semestre il diesel si attesta sul 56,74%, confermando le previsioni che Unrae aveva espresso già alla fine dello scorso anno. Quanto agli ordini, che sono il vero termometro della tendenza del mercato, in base allo scambio dei dati fra Anfia e Unrae la raccolta è stata di 183.713 unità, +1,5% rispetto a giugno dello scorso anno. Continua ad essere buona la tendenza del mercato dell’auto usata: i 383.949 passaggi di proprietà (minivolture incluse) di giugno (+36,28%); portano il complessivo del primo semestre a 2.394.417, pari ad un incremento del 24% rispetto al 1.931.054 passaggi del semestre iniziale dello scorso anno. L’esame dei dati del mese di giugno suggerisce alcuni elementi di riflessione. Intanto, l’efficace avvio dello “Sportello Telematico dell’Automobilista”, che non ha creato problemi pur essendo al suo effettivo primo mese di vita. Per la prima volta circa 200.000 automobilisti hanno potuto ritirare presso le concessionarie la loro nuova vettura e ricevere contestualmente il documento di circolazione e il certificato di proprietà. Il sistema ha funzionato, consentendo al “cervellone” del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di registrare immediatamente il 99,05% delle immatricolazioni, dando così maggior consistenza al bilancio del mese eliminando la prassi delle “proiezioni”. In secondo luogo, vi è da registrare la marcia positiva del mercato malgrado la concentrazione nello stesso periodo di occasioni non certo favorevoli allo sviluppo dei consumi, come l’appesantimento del quadro politico prima e dopo la tornata elettorale, la presa d’atto di una necessaria manovra di aggiustamento dei conti pubblici e il perdurare delle incertezze sulla sperata, ma non ancora delineata, ripresa dell’economia nazionale ed europea. “L’unico elemento di perplessità sulla tenuta dell’attuale fase positiva della domanda - afferma Salvatore Pistola, Presidente di Unrae - è costituito da una leggera flessione nella raccolta degli ordini del primo semestre rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, in particolare se correlata in proiezione all’attuale alto prezzo dei carburanti, nel mentre permane irrisolto il problema della revisione delle tariffe assicurative Rcauto, visto che le Compagnie per ora hanno apportato riduzioni quasi inconsistenti ai premi che gli automobilisti sono chiamati a pagare ogni anno. Resta ancora da sciogliere il nodo della fiscalità, in particolare sulle auto aziendali e sui passaggi di proprietà dell’usato”. |
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LE VENDITE AUTO IN ATTIVO (+3%) NEL PRIMO SEMESTRE NUOVO RECORD STORICO DELLE DIESEL: SUPERATO IL 60% |
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Roma, 6 luglio 2004 - Con 196.300 immatricolazioni realizzate nel corso del mese di giugno (+3,3% rispetto al giugno del 2003); il mercato italiano dell’automobile è al suo terzo risultato utile consecutivo dopo aprile +13,28% e maggio +12,12%. Sia pure con un incremento a una sola cifra, dunque, il trend positivo prosegue, tanto che il primo semestre dell’anno in corso chiude con 1.292.200 nuove immatricolazioni, pari a un 3% di crescita rispetto ad 1.253.949 veicoli consegnati nel corso del primo semestre del 2003. Una crescita nel primo semestre in linea, quindi, con l’andamento generale del mercato europeo nello stesso periodo. Straordinaria, nel mese di giugno, la crescita delle vendite di autovetture con motorizzazione diesel: è stato superato il traguardo del 60% di tutte le immatricolazioni (per l’esattezza 60,34%); mentre nell’arco del primo semestre il diesel si attesta sul 56,74%, confermando le previsioni che Unrae aveva espresso già alla fine dello scorso anno. Quanto agli ordini, che sono il vero termometro della tendenza del mercato, in base allo scambio dei dati fra Anfia e Unrae la raccolta è stata di 183.713 unità, +1,5% rispetto a giugno dello scorso anno. Continua ad essere buona la tendenza del mercato dell’auto usata: i 383.949 passaggi di proprietà (minivolture incluse) di giugno (+36,28%); portano il complessivo del primo semestre a 2.394.417, pari ad un incremento del 24% rispetto al 1.931.054 passaggi del semestre iniziale dello scorso anno. L’esame dei dati del mese di giugno suggerisce alcuni elementi di riflessione. Intanto, l’efficace avvio dello “Sportello Telematico dell’Automobilista”, che non ha creato problemi pur essendo al suo effettivo primo mese di vita. Per la prima volta circa 200.000 automobilisti hanno potuto ritirare presso le concessionarie la loro nuova vettura e ricevere contestualmente il documento di circolazione e il certificato di proprietà. Il sistema ha funzionato, consentendo al “cervellone” del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di registrare immediatamente il 99,05% delle immatricolazioni, dando così maggior consistenza al bilancio del mese eliminando la prassi delle “proiezioni”. In secondo luogo, vi è da registrare la marcia positiva del mercato malgrado la concentrazione nello stesso periodo di occasioni non certo favorevoli allo sviluppo dei consumi, come l’appesantimento del quadro politico prima e dopo la tornata elettorale, la presa d’atto di una necessaria manovra di aggiustamento dei conti pubblici e il perdurare delle incertezze sulla sperata, ma non ancora delineata, ripresa dell’economia nazionale ed europea. “L’unico elemento di perplessità sulla tenuta dell’attuale fase positiva della domanda - afferma Salvatore Pistola, Presidente di Unrae - è costituito da una leggera flessione nella raccolta degli ordini del primo semestre rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, in particolare se correlata in proiezione all’attuale alto prezzo dei carburanti, nel mentre permane irrisolto il problema della revisione delle tariffe assicurative Rcauto, visto che le Compagnie per ora hanno apportato riduzioni quasi inconsistenti ai premi che gli automobilisti sono chiamati a pagare ogni anno. Resta ancora da sciogliere il nodo della fiscalità, in particolare sulle auto aziendali e sui passaggi di proprietà dell’usato”. |
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LE VENDITE AUTO IN ATTIVO (+3%) NEL PRIMO SEMESTRE NUOVO RECORD STORICO DELLE DIESEL: SUPERATO IL 60% |
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Roma, 6 luglio 2004 - Con 196.300 immatricolazioni realizzate nel corso del mese di giugno (+3,3% rispetto al giugno del 2003); il mercato italiano dell’automobile è al suo terzo risultato utile consecutivo dopo aprile +13,28% e maggio +12,12%. Sia pure con un incremento a una sola cifra, dunque, il trend positivo prosegue, tanto che il primo semestre dell’anno in corso chiude con 1.292.200 nuove immatricolazioni, pari a un 3% di crescita rispetto ad 1.253.949 veicoli consegnati nel corso del primo semestre del 2003. Una crescita nel primo semestre in linea, quindi, con l’andamento generale del mercato europeo nello stesso periodo. Straordinaria, nel mese di giugno, la crescita delle vendite di autovetture con motorizzazione diesel: è stato superato il traguardo del 60% di tutte le immatricolazioni (per l’esattezza 60,34%); mentre nell’arco del primo semestre il diesel si attesta sul 56,74%, confermando le previsioni che Unrae aveva espresso già alla fine dello scorso anno. Quanto agli ordini, che sono il vero termometro della tendenza del mercato, in base allo scambio dei dati fra Anfia e Unrae la raccolta è stata di 183.713 unità, +1,5% rispetto a giugno dello scorso anno. Continua ad essere buona la tendenza del mercato dell’auto usata: i 383.949 passaggi di proprietà (minivolture incluse) di giugno (+36,28%); portano il complessivo del primo semestre a 2.394.417, pari ad un incremento del 24% rispetto al 1.931.054 passaggi del semestre iniziale dello scorso anno. L’esame dei dati del mese di giugno suggerisce alcuni elementi di riflessione. Intanto, l’efficace avvio dello “Sportello Telematico dell’Automobilista”, che non ha creato problemi pur essendo al suo effettivo primo mese di vita. Per la prima volta circa 200.000 automobilisti hanno potuto ritirare presso le concessionarie la loro nuova vettura e ricevere contestualmente il documento di circolazione e il certificato di proprietà. Il sistema ha funzionato, consentendo al “cervellone” del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di registrare immediatamente il 99,05% delle immatricolazioni, dando così maggior consistenza al bilancio del mese eliminando la prassi delle “proiezioni”. In secondo luogo, vi è da registrare la marcia positiva del mercato malgrado la concentrazione nello stesso periodo di occasioni non certo favorevoli allo sviluppo dei consumi, come l’appesantimento del quadro politico prima e dopo la tornata elettorale, la presa d’atto di una necessaria manovra di aggiustamento dei conti pubblici e il perdurare delle incertezze sulla sperata, ma non ancora delineata, ripresa dell’economia nazionale ed europea. “L’unico elemento di perplessità sulla tenuta dell’attuale fase positiva della domanda - afferma Salvatore Pistola, Presidente di Unrae - è costituito da una leggera flessione nella raccolta degli ordini del primo semestre rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, in particolare se correlata in proiezione all’attuale alto prezzo dei carburanti, nel mentre permane irrisolto il problema della revisione delle tariffe assicurative Rcauto, visto che le Compagnie per ora hanno apportato riduzioni quasi inconsistenti ai premi che gli automobilisti sono chiamati a pagare ogni anno. Resta ancora da sciogliere il nodo della fiscalità, in particolare sulle auto aziendali e sui passaggi di proprietà dell’usato”. |
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LE VENDITE AUTO IN ATTIVO (+3%) NEL PRIMO SEMESTRE NUOVO RECORD STORICO DELLE DIESEL: SUPERATO IL 60% |
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Roma, 6 luglio 2004 - Con 196.300 immatricolazioni realizzate nel corso del mese di giugno (+3,3% rispetto al giugno del 2003); il mercato italiano dell’automobile è al suo terzo risultato utile consecutivo dopo aprile +13,28% e maggio +12,12%. Sia pure con un incremento a una sola cifra, dunque, il trend positivo prosegue, tanto che il primo semestre dell’anno in corso chiude con 1.292.200 nuove immatricolazioni, pari a un 3% di crescita rispetto ad 1.253.949 veicoli consegnati nel corso del primo semestre del 2003. Una crescita nel primo semestre in linea, quindi, con l’andamento generale del mercato europeo nello stesso periodo. Straordinaria, nel mese di giugno, la crescita delle vendite di autovetture con motorizzazione diesel: è stato superato il traguardo del 60% di tutte le immatricolazioni (per l’esattezza 60,34%); mentre nell’arco del primo semestre il diesel si attesta sul 56,74%, confermando le previsioni che Unrae aveva espresso già alla fine dello scorso anno. Quanto agli ordini, che sono il vero termometro della tendenza del mercato, in base allo scambio dei dati fra Anfia e Unrae la raccolta è stata di 183.713 unità, +1,5% rispetto a giugno dello scorso anno. Continua ad essere buona la tendenza del mercato dell’auto usata: i 383.949 passaggi di proprietà (minivolture incluse) di giugno (+36,28%); portano il complessivo del primo semestre a 2.394.417, pari ad un incremento del 24% rispetto al 1.931.054 passaggi del semestre iniziale dello scorso anno. L’esame dei dati del mese di giugno suggerisce alcuni elementi di riflessione. Intanto, l’efficace avvio dello “Sportello Telematico dell’Automobilista”, che non ha creato problemi pur essendo al suo effettivo primo mese di vita. Per la prima volta circa 200.000 automobilisti hanno potuto ritirare presso le concessionarie la loro nuova vettura e ricevere contestualmente il documento di circolazione e il certificato di proprietà. Il sistema ha funzionato, consentendo al “cervellone” del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di registrare immediatamente il 99,05% delle immatricolazioni, dando così maggior consistenza al bilancio del mese eliminando la prassi delle “proiezioni”. In secondo luogo, vi è da registrare la marcia positiva del mercato malgrado la concentrazione nello stesso periodo di occasioni non certo favorevoli allo sviluppo dei consumi, come l’appesantimento del quadro politico prima e dopo la tornata elettorale, la presa d’atto di una necessaria manovra di aggiustamento dei conti pubblici e il perdurare delle incertezze sulla sperata, ma non ancora delineata, ripresa dell’economia nazionale ed europea. “L’unico elemento di perplessità sulla tenuta dell’attuale fase positiva della domanda - afferma Salvatore Pistola, Presidente di Unrae - è costituito da una leggera flessione nella raccolta degli ordini del primo semestre rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, in particolare se correlata in proiezione all’attuale alto prezzo dei carburanti, nel mentre permane irrisolto il problema della revisione delle tariffe assicurative Rcauto, visto che le Compagnie per ora hanno apportato riduzioni quasi inconsistenti ai premi che gli automobilisti sono chiamati a pagare ogni anno. Resta ancora da sciogliere il nodo della fiscalità, in particolare sulle auto aziendali e sui passaggi di proprietà dell’usato”. |
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LE VENDITE AUTO IN ATTIVO (+3%) NEL PRIMO SEMESTRE NUOVO RECORD STORICO DELLE DIESEL: SUPERATO IL 60% |
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Roma, 6 luglio 2004 - Con 196.300 immatricolazioni realizzate nel corso del mese di giugno (+3,3% rispetto al giugno del 2003); il mercato italiano dell’automobile è al suo terzo risultato utile consecutivo dopo aprile +13,28% e maggio +12,12%. Sia pure con un incremento a una sola cifra, dunque, il trend positivo prosegue, tanto che il primo semestre dell’anno in corso chiude con 1.292.200 nuove immatricolazioni, pari a un 3% di crescita rispetto ad 1.253.949 veicoli consegnati nel corso del primo semestre del 2003. Una crescita nel primo semestre in linea, quindi, con l’andamento generale del mercato europeo nello stesso periodo. Straordinaria, nel mese di giugno, la crescita delle vendite di autovetture con motorizzazione diesel: è stato superato il traguardo del 60% di tutte le immatricolazioni (per l’esattezza 60,34%); mentre nell’arco del primo semestre il diesel si attesta sul 56,74%, confermando le previsioni che Unrae aveva espresso già alla fine dello scorso anno. Quanto agli ordini, che sono il vero termometro della tendenza del mercato, in base allo scambio dei dati fra Anfia e Unrae la raccolta è stata di 183.713 unità, +1,5% rispetto a giugno dello scorso anno. Continua ad essere buona la tendenza del mercato dell’auto usata: i 383.949 passaggi di proprietà (minivolture incluse) di giugno (+36,28%); portano il complessivo del primo semestre a 2.394.417, pari ad un incremento del 24% rispetto al 1.931.054 passaggi del semestre iniziale dello scorso anno. L’esame dei dati del mese di giugno suggerisce alcuni elementi di riflessione. Intanto, l’efficace avvio dello “Sportello Telematico dell’Automobilista”, che non ha creato problemi pur essendo al suo effettivo primo mese di vita. Per la prima volta circa 200.000 automobilisti hanno potuto ritirare presso le concessionarie la loro nuova vettura e ricevere contestualmente il documento di circolazione e il certificato di proprietà. Il sistema ha funzionato, consentendo al “cervellone” del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di registrare immediatamente il 99,05% delle immatricolazioni, dando così maggior consistenza al bilancio del mese eliminando la prassi delle “proiezioni”. In secondo luogo, vi è da registrare la marcia positiva del mercato malgrado la concentrazione nello stesso periodo di occasioni non certo favorevoli allo sviluppo dei consumi, come l’appesantimento del quadro politico prima e dopo la tornata elettorale, la presa d’atto di una necessaria manovra di aggiustamento dei conti pubblici e il perdurare delle incertezze sulla sperata, ma non ancora delineata, ripresa dell’economia nazionale ed europea. “L’unico elemento di perplessità sulla tenuta dell’attuale fase positiva della domanda - afferma Salvatore Pistola, Presidente di Unrae - è costituito da una leggera flessione nella raccolta degli ordini del primo semestre rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, in particolare se correlata in proiezione all’attuale alto prezzo dei carburanti, nel mentre permane irrisolto il problema della revisione delle tariffe assicurative Rcauto, visto che le Compagnie per ora hanno apportato riduzioni quasi inconsistenti ai premi che gli automobilisti sono chiamati a pagare ogni anno. Resta ancora da sciogliere il nodo della fiscalità, in particolare sulle auto aziendali e sui passaggi di proprietà dell’usato”. |
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LE VENDITE AUTO IN ATTIVO (+3%) NEL PRIMO SEMESTRE NUOVO RECORD STORICO DELLE DIESEL: SUPERATO IL 60% |
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Roma, 6 luglio 2004 - Con 196.300 immatricolazioni realizzate nel corso del mese di giugno (+3,3% rispetto al giugno del 2003); il mercato italiano dell’automobile è al suo terzo risultato utile consecutivo dopo aprile +13,28% e maggio +12,12%. Sia pure con un incremento a una sola cifra, dunque, il trend positivo prosegue, tanto che il primo semestre dell’anno in corso chiude con 1.292.200 nuove immatricolazioni, pari a un 3% di crescita rispetto ad 1.253.949 veicoli consegnati nel corso del primo semestre del 2003. Una crescita nel primo semestre in linea, quindi, con l’andamento generale del mercato europeo nello stesso periodo. Straordinaria, nel mese di giugno, la crescita delle vendite di autovetture con motorizzazione diesel: è stato superato il traguardo del 60% di tutte le immatricolazioni (per l’esattezza 60,34%); mentre nell’arco del primo semestre il diesel si attesta sul 56,74%, confermando le previsioni che Unrae aveva espresso già alla fine dello scorso anno. Quanto agli ordini, che sono il vero termometro della tendenza del mercato, in base allo scambio dei dati fra Anfia e Unrae la raccolta è stata di 183.713 unità, +1,5% rispetto a giugno dello scorso anno. Continua ad essere buona la tendenza del mercato dell’auto usata: i 383.949 passaggi di proprietà (minivolture incluse) di giugno (+36,28%); portano il complessivo del primo semestre a 2.394.417, pari ad un incremento del 24% rispetto al 1.931.054 passaggi del semestre iniziale dello scorso anno. L’esame dei dati del mese di giugno suggerisce alcuni elementi di riflessione. Intanto, l’efficace avvio dello “Sportello Telematico dell’Automobilista”, che non ha creato problemi pur essendo al suo effettivo primo mese di vita. Per la prima volta circa 200.000 automobilisti hanno potuto ritirare presso le concessionarie la loro nuova vettura e ricevere contestualmente il documento di circolazione e il certificato di proprietà. Il sistema ha funzionato, consentendo al “cervellone” del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di registrare immediatamente il 99,05% delle immatricolazioni, dando così maggior consistenza al bilancio del mese eliminando la prassi delle “proiezioni”. In secondo luogo, vi è da registrare la marcia positiva del mercato malgrado la concentrazione nello stesso periodo di occasioni non certo favorevoli allo sviluppo dei consumi, come l’appesantimento del quadro politico prima e dopo la tornata elettorale, la presa d’atto di una necessaria manovra di aggiustamento dei conti pubblici e il perdurare delle incertezze sulla sperata, ma non ancora delineata, ripresa dell’economia nazionale ed europea. “L’unico elemento di perplessità sulla tenuta dell’attuale fase positiva della domanda - afferma Salvatore Pistola, Presidente di Unrae - è costituito da una leggera flessione nella raccolta degli ordini del primo semestre rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, in particolare se correlata in proiezione all’attuale alto prezzo dei carburanti, nel mentre permane irrisolto il problema della revisione delle tariffe assicurative Rcauto, visto che le Compagnie per ora hanno apportato riduzioni quasi inconsistenti ai premi che gli automobilisti sono chiamati a pagare ogni anno. Resta ancora da sciogliere il nodo della fiscalità, in particolare sulle auto aziendali e sui passaggi di proprietà dell’usato”. |
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NUOVA STRUTTURA DISTRIBUTIVA IN SVIZZERA: COSTITUITA LA SUZUKI AUTOMOBILE SCHWEIZ AG |
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Robassomero, 6 luglio 2004 - Suzuki Motor Corporation e il Gruppo Emil Frey hanno dato vita a una joint venture per l'importazione e distribuzione in Svizzera di auto, parti di ricambio e accessori Suzuki. Per questo è stata creata una nuova organizzazione, Suzuki Automobile Schweiz Ag, che ha iniziato l'attività il primo luglio scorso presso il centro logistico del Gruppo Frey a Safenwil, vicino a Zurigo. Il Gruppo Emil Frey ha una quota di maggioranza (65%) nella nuova azienda, il restante 35% è di proprietà Suzuki. Il Gruppo Emil Frey ha una lunga esperienza nell'importazione e vendita di auto in Svizzera dove è presente con un'ampia rete di concessionarie in rappresentanza di 22 marchi diversi. |
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NUOVA STRUTTURA DISTRIBUTIVA IN SVIZZERA: COSTITUITA LA SUZUKI AUTOMOBILE SCHWEIZ AG |
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Robassomero, 6 luglio 2004 - Suzuki Motor Corporation e il Gruppo Emil Frey hanno dato vita a una joint venture per l'importazione e distribuzione in Svizzera di auto, parti di ricambio e accessori Suzuki. Per questo è stata creata una nuova organizzazione, Suzuki Automobile Schweiz Ag, che ha iniziato l'attività il primo luglio scorso presso il centro logistico del Gruppo Frey a Safenwil, vicino a Zurigo. Il Gruppo Emil Frey ha una quota di maggioranza (65%) nella nuova azienda, il restante 35% è di proprietà Suzuki. Il Gruppo Emil Frey ha una lunga esperienza nell'importazione e vendita di auto in Svizzera dove è presente con un'ampia rete di concessionarie in rappresentanza di 22 marchi diversi. |
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NUOVA STRUTTURA DISTRIBUTIVA IN SVIZZERA: COSTITUITA LA SUZUKI AUTOMOBILE SCHWEIZ AG |
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Robassomero, 6 luglio 2004 - Suzuki Motor Corporation e il Gruppo Emil Frey hanno dato vita a una joint venture per l'importazione e distribuzione in Svizzera di auto, parti di ricambio e accessori Suzuki. Per questo è stata creata una nuova organizzazione, Suzuki Automobile Schweiz Ag, che ha iniziato l'attività il primo luglio scorso presso il centro logistico del Gruppo Frey a Safenwil, vicino a Zurigo. Il Gruppo Emil Frey ha una quota di maggioranza (65%) nella nuova azienda, il restante 35% è di proprietà Suzuki. Il Gruppo Emil Frey ha una lunga esperienza nell'importazione e vendita di auto in Svizzera dove è presente con un'ampia rete di concessionarie in rappresentanza di 22 marchi diversi. |
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NUOVA STRUTTURA DISTRIBUTIVA IN SVIZZERA: COSTITUITA LA SUZUKI AUTOMOBILE SCHWEIZ AG |
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Robassomero, 6 luglio 2004 - Suzuki Motor Corporation e il Gruppo Emil Frey hanno dato vita a una joint venture per l'importazione e distribuzione in Svizzera di auto, parti di ricambio e accessori Suzuki. Per questo è stata creata una nuova organizzazione, Suzuki Automobile Schweiz Ag, che ha iniziato l'attività il primo luglio scorso presso il centro logistico del Gruppo Frey a Safenwil, vicino a Zurigo. Il Gruppo Emil Frey ha una quota di maggioranza (65%) nella nuova azienda, il restante 35% è di proprietà Suzuki. Il Gruppo Emil Frey ha una lunga esperienza nell'importazione e vendita di auto in Svizzera dove è presente con un'ampia rete di concessionarie in rappresentanza di 22 marchi diversi. |
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NUOVA STRUTTURA DISTRIBUTIVA IN SVIZZERA: COSTITUITA LA SUZUKI AUTOMOBILE SCHWEIZ AG |
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Robassomero, 6 luglio 2004 - Suzuki Motor Corporation e il Gruppo Emil Frey hanno dato vita a una joint venture per l'importazione e distribuzione in Svizzera di auto, parti di ricambio e accessori Suzuki. Per questo è stata creata una nuova organizzazione, Suzuki Automobile Schweiz Ag, che ha iniziato l'attività il primo luglio scorso presso il centro logistico del Gruppo Frey a Safenwil, vicino a Zurigo. Il Gruppo Emil Frey ha una quota di maggioranza (65%) nella nuova azienda, il restante 35% è di proprietà Suzuki. Il Gruppo Emil Frey ha una lunga esperienza nell'importazione e vendita di auto in Svizzera dove è presente con un'ampia rete di concessionarie in rappresentanza di 22 marchi diversi. |
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NUOVA STRUTTURA DISTRIBUTIVA IN SVIZZERA: COSTITUITA LA SUZUKI AUTOMOBILE SCHWEIZ AG |
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Robassomero, 6 luglio 2004 - Suzuki Motor Corporation e il Gruppo Emil Frey hanno dato vita a una joint venture per l'importazione e distribuzione in Svizzera di auto, parti di ricambio e accessori Suzuki. Per questo è stata creata una nuova organizzazione, Suzuki Automobile Schweiz Ag, che ha iniziato l'attività il primo luglio scorso presso il centro logistico del Gruppo Frey a Safenwil, vicino a Zurigo. Il Gruppo Emil Frey ha una quota di maggioranza (65%) nella nuova azienda, il restante 35% è di proprietà Suzuki. Il Gruppo Emil Frey ha una lunga esperienza nell'importazione e vendita di auto in Svizzera dove è presente con un'ampia rete di concessionarie in rappresentanza di 22 marchi diversi. |
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LE NOVITÀ INTRODOTTE DALLA LEGGE REGIONALE SUI PUBBLICI ESERCIZI: SE NE PARLA OGGI IN UN CONVEGNO ORGANIZZATO DA UPEL E UNIASCOM |
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Varese, 6 luglio 2004 - E’ ormai quasi a regime la normativa regionale sui pubblici esercizi avviata con la legge 24 dicembre 2003 n. 30. La Regione ha infatti approvato lo scorso 17 maggio i criteri applicativi della nuova normativa che i Comuni dovranno seguire per il rilascio delle nuove autorizzazioni. I nuovi indirizzi regionali saranno illustrati ai responsabili degli uffici del Commercio e della Polizia Municipale delle amministrazioni locali della provincia di Varese, nel corso di un convegno che si terrà martedì 6 luglio, a partire dalle ore 16.30 presso la sala convegni Monti della sede Uniascom in via Valle Venosta 4 a Varese. L’incontro di studio è organizzato da Upel, l’Unione Provinciale Enti Locali, e Uniascom Varese. Dopo i saluti di Carlo Bottinelli, presidente Uniascom, interventi dei relatori: Silvio Fiorini, presidente Upel Varese, avvocato Maria Cristina Colombo, ricercatrice di diritto urbanistico e dell’ambiente presso l’università degli studi di Firenze, Saverio Languanti, rappresentante Anci Lombardia e consulente Ancitel. Moderatori: Giovanni Origoni, Upel Varese, e Antonio Besacchi, Ascom Varese. Informazioni e iscrizioni: Upel Service Varese, tel. 0332.287064. |
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LE NOVITÀ INTRODOTTE DALLA LEGGE REGIONALE SUI PUBBLICI ESERCIZI: SE NE PARLA OGGI IN UN CONVEGNO ORGANIZZATO DA UPEL E UNIASCOM |
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Varese, 6 luglio 2004 - E’ ormai quasi a regime la normativa regionale sui pubblici esercizi avviata con la legge 24 dicembre 2003 n. 30. La Regione ha infatti approvato lo scorso 17 maggio i criteri applicativi della nuova normativa che i Comuni dovranno seguire per il rilascio delle nuove autorizzazioni. I nuovi indirizzi regionali saranno illustrati ai responsabili degli uffici del Commercio e della Polizia Municipale delle amministrazioni locali della provincia di Varese, nel corso di un convegno che si terrà martedì 6 luglio, a partire dalle ore 16.30 presso la sala convegni Monti della sede Uniascom in via Valle Venosta 4 a Varese. L’incontro di studio è organizzato da Upel, l’Unione Provinciale Enti Locali, e Uniascom Varese. Dopo i saluti di Carlo Bottinelli, presidente Uniascom, interventi dei relatori: Silvio Fiorini, presidente Upel Varese, avvocato Maria Cristina Colombo, ricercatrice di diritto urbanistico e dell’ambiente presso l’università degli studi di Firenze, Saverio Languanti, rappresentante Anci Lombardia e consulente Ancitel. Moderatori: Giovanni Origoni, Upel Varese, e Antonio Besacchi, Ascom Varese. Informazioni e iscrizioni: Upel Service Varese, tel. 0332.287064. |
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LE NOVITÀ INTRODOTTE DALLA LEGGE REGIONALE SUI PUBBLICI ESERCIZI: SE NE PARLA OGGI IN UN CONVEGNO ORGANIZZATO DA UPEL E UNIASCOM |
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Varese, 6 luglio 2004 - E’ ormai quasi a regime la normativa regionale sui pubblici esercizi avviata con la legge 24 dicembre 2003 n. 30. La Regione ha infatti approvato lo scorso 17 maggio i criteri applicativi della nuova normativa che i Comuni dovranno seguire per il rilascio delle nuove autorizzazioni. I nuovi indirizzi regionali saranno illustrati ai responsabili degli uffici del Commercio e della Polizia Municipale delle amministrazioni locali della provincia di Varese, nel corso di un convegno che si terrà martedì 6 luglio, a partire dalle ore 16.30 presso la sala convegni Monti della sede Uniascom in via Valle Venosta 4 a Varese. L’incontro di studio è organizzato da Upel, l’Unione Provinciale Enti Locali, e Uniascom Varese. Dopo i saluti di Carlo Bottinelli, presidente Uniascom, interventi dei relatori: Silvio Fiorini, presidente Upel Varese, avvocato Maria Cristina Colombo, ricercatrice di diritto urbanistico e dell’ambiente presso l’università degli studi di Firenze, Saverio Languanti, rappresentante Anci Lombardia e consulente Ancitel. Moderatori: Giovanni Origoni, Upel Varese, e Antonio Besacchi, Ascom Varese. Informazioni e iscrizioni: Upel Service Varese, tel. 0332.287064. |
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LE NOVITÀ INTRODOTTE DALLA LEGGE REGIONALE SUI PUBBLICI ESERCIZI: SE NE PARLA OGGI IN UN CONVEGNO ORGANIZZATO DA UPEL E UNIASCOM |
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Varese, 6 luglio 2004 - E’ ormai quasi a regime la normativa regionale sui pubblici esercizi avviata con la legge 24 dicembre 2003 n. 30. La Regione ha infatti approvato lo scorso 17 maggio i criteri applicativi della nuova normativa che i Comuni dovranno seguire per il rilascio delle nuove autorizzazioni. I nuovi indirizzi regionali saranno illustrati ai responsabili degli uffici del Commercio e della Polizia Municipale delle amministrazioni locali della provincia di Varese, nel corso di un convegno che si terrà martedì 6 luglio, a partire dalle ore 16.30 presso la sala convegni Monti della sede Uniascom in via Valle Venosta 4 a Varese. L’incontro di studio è organizzato da Upel, l’Unione Provinciale Enti Locali, e Uniascom Varese. Dopo i saluti di Carlo Bottinelli, presidente Uniascom, interventi dei relatori: Silvio Fiorini, presidente Upel Varese, avvocato Maria Cristina Colombo, ricercatrice di diritto urbanistico e dell’ambiente presso l’università degli studi di Firenze, Saverio Languanti, rappresentante Anci Lombardia e consulente Ancitel. Moderatori: Giovanni Origoni, Upel Varese, e Antonio Besacchi, Ascom Varese. Informazioni e iscrizioni: Upel Service Varese, tel. 0332.287064. |
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LE NOVITÀ INTRODOTTE DALLA LEGGE REGIONALE SUI PUBBLICI ESERCIZI: SE NE PARLA OGGI IN UN CONVEGNO ORGANIZZATO DA UPEL E UNIASCOM |
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Varese, 6 luglio 2004 - E’ ormai quasi a regime la normativa regionale sui pubblici esercizi avviata con la legge 24 dicembre 2003 n. 30. La Regione ha infatti approvato lo scorso 17 maggio i criteri applicativi della nuova normativa che i Comuni dovranno seguire per il rilascio delle nuove autorizzazioni. I nuovi indirizzi regionali saranno illustrati ai responsabili degli uffici del Commercio e della Polizia Municipale delle amministrazioni locali della provincia di Varese, nel corso di un convegno che si terrà martedì 6 luglio, a partire dalle ore 16.30 presso la sala convegni Monti della sede Uniascom in via Valle Venosta 4 a Varese. L’incontro di studio è organizzato da Upel, l’Unione Provinciale Enti Locali, e Uniascom Varese. Dopo i saluti di Carlo Bottinelli, presidente Uniascom, interventi dei relatori: Silvio Fiorini, presidente Upel Varese, avvocato Maria Cristina Colombo, ricercatrice di diritto urbanistico e dell’ambiente presso l’università degli studi di Firenze, Saverio Languanti, rappresentante Anci Lombardia e consulente Ancitel. Moderatori: Giovanni Origoni, Upel Varese, e Antonio Besacchi, Ascom Varese. Informazioni e iscrizioni: Upel Service Varese, tel. 0332.287064. |
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LE NOVITÀ INTRODOTTE DALLA LEGGE REGIONALE SUI PUBBLICI ESERCIZI: SE NE PARLA OGGI IN UN CONVEGNO ORGANIZZATO DA UPEL E UNIASCOM |
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Varese, 6 luglio 2004 - E’ ormai quasi a regime la normativa regionale sui pubblici esercizi avviata con la legge 24 dicembre 2003 n. 30. La Regione ha infatti approvato lo scorso 17 maggio i criteri applicativi della nuova normativa che i Comuni dovranno seguire per il rilascio delle nuove autorizzazioni. I nuovi indirizzi regionali saranno illustrati ai responsabili degli uffici del Commercio e della Polizia Municipale delle amministrazioni locali della provincia di Varese, nel corso di un convegno che si terrà martedì 6 luglio, a partire dalle ore 16.30 presso la sala convegni Monti della sede Uniascom in via Valle Venosta 4 a Varese. L’incontro di studio è organizzato da Upel, l’Unione Provinciale Enti Locali, e Uniascom Varese. Dopo i saluti di Carlo Bottinelli, presidente Uniascom, interventi dei relatori: Silvio Fiorini, presidente Upel Varese, avvocato Maria Cristina Colombo, ricercatrice di diritto urbanistico e dell’ambiente presso l’università degli studi di Firenze, Saverio Languanti, rappresentante Anci Lombardia e consulente Ancitel. Moderatori: Giovanni Origoni, Upel Varese, e Antonio Besacchi, Ascom Varese. Informazioni e iscrizioni: Upel Service Varese, tel. 0332.287064. |
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INCONTRO PROGRAMMATICO DELLA RETE DELLE CONSIGLIERE DI PARITÀ DEL PIEMONTE, LIGURIA E VALLE D’AOSTA |
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Courmayeur (Ao) – 6 Luglio 2004 Si è svolto questo fine settimana 2 e 3 Luglio a Courmayeur (Ao) l’incontro della Rete delle Consigliere di Parità piemontesi allargata alle Consigliere della Liguria e della Valle D'aosta. L’incontro organizzato dall’Ufficio della Consigliera di Parità della Valle d’Aosta e da Cif/oil ha visto la partecipazione delle Consigliere di Parità Regionali e Provinciali delle tre regioni. Due giornate di inteso lavoro per ragionare sull’importanza di costituire e far parte di una rete allargata per raggiungere più elevati livelli di incisività nei territori, per costruire solide relazioni ed alleanze, per estendere la capacità d’intervento e di lavoro attraverso relazioni di cooperazione. Dopo un primo bilancio delle attività svolte dalla Rete delle Consigliere di Parità del Piemonte lungo il 2003, a cura della Cdp regionale Anna Mantini, le partecipanti, come da programma, hanno affrontato il tema della tutela antidiscriminatoria introdotta dalla Cdp della Provincia di Cuneo, Franca Turco, e dalla relazione sulle esperienze delle Provincia di Torino presentate da Ivana Melli Cdp supplente. I lavori sono proseguiti grazie all’apporto del dott. Durando dell’Osservatorio del Mercato del Lavoro della Regione Piemonte e del dott. Ceccarelli dell’Osservatorio del Mercato del Lavoro della Valle d’Aosta, che sono intervenuti in merito ai rapporti sulla situazione del personale maschile e femminile previsti dall’art. 9 della legge 125/91. A chiudere la prima giornata dei lavori è stata la presentazione da parte della dott.Ssa Valeria Cappellato della ricerca svolta dal Cirsde e Cif/oil nell’ambito del progetto Aspasia 2 sulle “Buone prassi nella costituzione di partenariati attivi tra istituzioni di parità a livello nazionale ed europeo”. Sabato mattina i lavori sono ripresi sul tema della “promozione” con l’introduzione di Antonella Barillà, Cdp Regione Piemonte, e Silvana Ferrari, Cdp Provincia di Novara. Il dibattito è stato molto intenso e condotto attraverso gruppi di lavoro che hanno affrontato i temi introdotti strettamente legati al ruolo istituzionale delle Cdp nell’ambito del sostegno all’occupazione femminile, della tutela delle lavoratrici e dei lavoratori contro le discriminazioni. Una riflessione, infine, sulla definizione degli obiettivi operativi e delle strategie comunicative per l’attività futura. Le Consigliere hanno concordato sulla necessita di una strategia complessiva finalizzata al potenziamento della rete, alla promozione di programmi e progetti concreti per migliorare la conoscenza della figura della Consigliera e avvicinarla ulteriormente al mondo del lavoro, dell’impresa e della pubblica amministrazione. In particolare, il programma definito dalle Consigliere è focalizzato nel sostegno delle politiche attive del lavoro e della formazione professionale finalizzata a ridurre il divario di genere nell’ingresso e permanenza delle donne nel mercato del lavoro. Infolink; www.Kila.it |
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Courmayeur (Ao) – 6 Luglio 2004 Si è svolto questo fine settimana 2 e 3 Luglio a Courmayeur (Ao) l’incontro della Rete delle Consigliere di Parità piemontesi allargata alle Consigliere della Liguria e della Valle D'aosta. L’incontro organizzato dall’Ufficio della Consigliera di Parità della Valle d’Aosta e da Cif/oil ha visto la partecipazione delle Consigliere di Parità Regionali e Provinciali delle tre regioni. Due giornate di inteso lavoro per ragionare sull’importanza di costituire e far parte di una rete allargata per raggiungere più elevati livelli di incisività nei territori, per costruire solide relazioni ed alleanze, per estendere la capacità d’intervento e di lavoro attraverso relazioni di cooperazione. Dopo un primo bilancio delle attività svolte dalla Rete delle Consigliere di Parità del Piemonte lungo il 2003, a cura della Cdp regionale Anna Mantini, le partecipanti, come da programma, hanno affrontato il tema della tutela antidiscriminatoria introdotta dalla Cdp della Provincia di Cuneo, Franca Turco, e dalla relazione sulle esperienze delle Provincia di Torino presentate da Ivana Melli Cdp supplente. I lavori sono proseguiti grazie all’apporto del dott. Durando dell’Osservatorio del Mercato del Lavoro della Regione Piemonte e del dott. Ceccarelli dell’Osservatorio del Mercato del Lavoro della Valle d’Aosta, che sono intervenuti in merito ai rapporti sulla situazione del personale maschile e femminile previsti dall’art. 9 della legge 125/91. A chiudere la prima giornata dei lavori è stata la presentazione da parte della dott.Ssa Valeria Cappellato della ricerca svolta dal Cirsde e Cif/oil nell’ambito del progetto Aspasia 2 sulle “Buone prassi nella costituzione di partenariati attivi tra istituzioni di parità a livello nazionale ed europeo”. Sabato mattina i lavori sono ripresi sul tema della “promozione” con l’introduzione di Antonella Barillà, Cdp Regione Piemonte, e Silvana Ferrari, Cdp Provincia di Novara. Il dibattito è stato molto intenso e condotto attraverso gruppi di lavoro che hanno affrontato i temi introdotti strettamente legati al ruolo istituzionale delle Cdp nell’ambito del sostegno all’occupazione femminile, della tutela delle lavoratrici e dei lavoratori contro le discriminazioni. Una riflessione, infine, sulla definizione degli obiettivi operativi e delle strategie comunicative per l’attività futura. Le Consigliere hanno concordato sulla necessita di una strategia complessiva finalizzata al potenziamento della rete, alla promozione di programmi e progetti concreti per migliorare la conoscenza della figura della Consigliera e avvicinarla ulteriormente al mondo del lavoro, dell’impresa e della pubblica amministrazione. In particolare, il programma definito dalle Consigliere è focalizzato nel sostegno delle politiche attive del lavoro e della formazione professionale finalizzata a ridurre il divario di genere nell’ingresso e permanenza delle donne nel mercato del lavoro. Infolink; www.Kila.it |
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INCONTRO PROGRAMMATICO DELLA RETE DELLE CONSIGLIERE DI PARITÀ DEL PIEMONTE, LIGURIA E VALLE D’AOSTA |
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Courmayeur (Ao) – 6 Luglio 2004 Si è svolto questo fine settimana 2 e 3 Luglio a Courmayeur (Ao) l’incontro della Rete delle Consigliere di Parità piemontesi allargata alle Consigliere della Liguria e della Valle D'aosta. L’incontro organizzato dall’Ufficio della Consigliera di Parità della Valle d’Aosta e da Cif/oil ha visto la partecipazione delle Consigliere di Parità Regionali e Provinciali delle tre regioni. Due giornate di inteso lavoro per ragionare sull’importanza di costituire e far parte di una rete allargata per raggiungere più elevati livelli di incisività nei territori, per costruire solide relazioni ed alleanze, per estendere la capacità d’intervento e di lavoro attraverso relazioni di cooperazione. Dopo un primo bilancio delle attività svolte dalla Rete delle Consigliere di Parità del Piemonte lungo il 2003, a cura della Cdp regionale Anna Mantini, le partecipanti, come da programma, hanno affrontato il tema della tutela antidiscriminatoria introdotta dalla Cdp della Provincia di Cuneo, Franca Turco, e dalla relazione sulle esperienze delle Provincia di Torino presentate da Ivana Melli Cdp supplente. I lavori sono proseguiti grazie all’apporto del dott. Durando dell’Osservatorio del Mercato del Lavoro della Regione Piemonte e del dott. Ceccarelli dell’Osservatorio del Mercato del Lavoro della Valle d’Aosta, che sono intervenuti in merito ai rapporti sulla situazione del personale maschile e femminile previsti dall’art. 9 della legge 125/91. A chiudere la prima giornata dei lavori è stata la presentazione da parte della dott.Ssa Valeria Cappellato della ricerca svolta dal Cirsde e Cif/oil nell’ambito del progetto Aspasia 2 sulle “Buone prassi nella costituzione di partenariati attivi tra istituzioni di parità a livello nazionale ed europeo”. Sabato mattina i lavori sono ripresi sul tema della “promozione” con l’introduzione di Antonella Barillà, Cdp Regione Piemonte, e Silvana Ferrari, Cdp Provincia di Novara. Il dibattito è stato molto intenso e condotto attraverso gruppi di lavoro che hanno affrontato i temi introdotti strettamente legati al ruolo istituzionale delle Cdp nell’ambito del sostegno all’occupazione femminile, della tutela delle lavoratrici e dei lavoratori contro le discriminazioni. Una riflessione, infine, sulla definizione degli obiettivi operativi e delle strategie comunicative per l’attività futura. Le Consigliere hanno concordato sulla necessita di una strategia complessiva finalizzata al potenziamento della rete, alla promozione di programmi e progetti concreti per migliorare la conoscenza della figura della Consigliera e avvicinarla ulteriormente al mondo del lavoro, dell’impresa e della pubblica amministrazione. In particolare, il programma definito dalle Consigliere è focalizzato nel sostegno delle politiche attive del lavoro e della formazione professionale finalizzata a ridurre il divario di genere nell’ingresso e permanenza delle donne nel mercato del lavoro. Infolink; www.Kila.it |
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Courmayeur (Ao) – 6 Luglio 2004 Si è svolto questo fine settimana 2 e 3 Luglio a Courmayeur (Ao) l’incontro della Rete delle Consigliere di Parità piemontesi allargata alle Consigliere della Liguria e della Valle D'aosta. L’incontro organizzato dall’Ufficio della Consigliera di Parità della Valle d’Aosta e da Cif/oil ha visto la partecipazione delle Consigliere di Parità Regionali e Provinciali delle tre regioni. Due giornate di inteso lavoro per ragionare sull’importanza di costituire e far parte di una rete allargata per raggiungere più elevati livelli di incisività nei territori, per costruire solide relazioni ed alleanze, per estendere la capacità d’intervento e di lavoro attraverso relazioni di cooperazione. Dopo un primo bilancio delle attività svolte dalla Rete delle Consigliere di Parità del Piemonte lungo il 2003, a cura della Cdp regionale Anna Mantini, le partecipanti, come da programma, hanno affrontato il tema della tutela antidiscriminatoria introdotta dalla Cdp della Provincia di Cuneo, Franca Turco, e dalla relazione sulle esperienze delle Provincia di Torino presentate da Ivana Melli Cdp supplente. I lavori sono proseguiti grazie all’apporto del dott. Durando dell’Osservatorio del Mercato del Lavoro della Regione Piemonte e del dott. Ceccarelli dell’Osservatorio del Mercato del Lavoro della Valle d’Aosta, che sono intervenuti in merito ai rapporti sulla situazione del personale maschile e femminile previsti dall’art. 9 della legge 125/91. A chiudere la prima giornata dei lavori è stata la presentazione da parte della dott.Ssa Valeria Cappellato della ricerca svolta dal Cirsde e Cif/oil nell’ambito del progetto Aspasia 2 sulle “Buone prassi nella costituzione di partenariati attivi tra istituzioni di parità a livello nazionale ed europeo”. Sabato mattina i lavori sono ripresi sul tema della “promozione” con l’introduzione di Antonella Barillà, Cdp Regione Piemonte, e Silvana Ferrari, Cdp Provincia di Novara. Il dibattito è stato molto intenso e condotto attraverso gruppi di lavoro che hanno affrontato i temi introdotti strettamente legati al ruolo istituzionale delle Cdp nell’ambito del sostegno all’occupazione femminile, della tutela delle lavoratrici e dei lavoratori contro le discriminazioni. Una riflessione, infine, sulla definizione degli obiettivi operativi e delle strategie comunicative per l’attività futura. Le Consigliere hanno concordato sulla necessita di una strategia complessiva finalizzata al potenziamento della rete, alla promozione di programmi e progetti concreti per migliorare la conoscenza della figura della Consigliera e avvicinarla ulteriormente al mondo del lavoro, dell’impresa e della pubblica amministrazione. In particolare, il programma definito dalle Consigliere è focalizzato nel sostegno delle politiche attive del lavoro e della formazione professionale finalizzata a ridurre il divario di genere nell’ingresso e permanenza delle donne nel mercato del lavoro. Infolink; www.Kila.it |
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Courmayeur (Ao) – 6 Luglio 2004 Si è svolto questo fine settimana 2 e 3 Luglio a Courmayeur (Ao) l’incontro della Rete delle Consigliere di Parità piemontesi allargata alle Consigliere della Liguria e della Valle D'aosta. L’incontro organizzato dall’Ufficio della Consigliera di Parità della Valle d’Aosta e da Cif/oil ha visto la partecipazione delle Consigliere di Parità Regionali e Provinciali delle tre regioni. Due giornate di inteso lavoro per ragionare sull’importanza di costituire e far parte di una rete allargata per raggiungere più elevati livelli di incisività nei territori, per costruire solide relazioni ed alleanze, per estendere la capacità d’intervento e di lavoro attraverso relazioni di cooperazione. Dopo un primo bilancio delle attività svolte dalla Rete delle Consigliere di Parità del Piemonte lungo il 2003, a cura della Cdp regionale Anna Mantini, le partecipanti, come da programma, hanno affrontato il tema della tutela antidiscriminatoria introdotta dalla Cdp della Provincia di Cuneo, Franca Turco, e dalla relazione sulle esperienze delle Provincia di Torino presentate da Ivana Melli Cdp supplente. I lavori sono proseguiti grazie all’apporto del dott. Durando dell’Osservatorio del Mercato del Lavoro della Regione Piemonte e del dott. Ceccarelli dell’Osservatorio del Mercato del Lavoro della Valle d’Aosta, che sono intervenuti in merito ai rapporti sulla situazione del personale maschile e femminile previsti dall’art. 9 della legge 125/91. A chiudere la prima giornata dei lavori è stata la presentazione da parte della dott.Ssa Valeria Cappellato della ricerca svolta dal Cirsde e Cif/oil nell’ambito del progetto Aspasia 2 sulle “Buone prassi nella costituzione di partenariati attivi tra istituzioni di parità a livello nazionale ed europeo”. Sabato mattina i lavori sono ripresi sul tema della “promozione” con l’introduzione di Antonella Barillà, Cdp Regione Piemonte, e Silvana Ferrari, Cdp Provincia di Novara. Il dibattito è stato molto intenso e condotto attraverso gruppi di lavoro che hanno affrontato i temi introdotti strettamente legati al ruolo istituzionale delle Cdp nell’ambito del sostegno all’occupazione femminile, della tutela delle lavoratrici e dei lavoratori contro le discriminazioni. Una riflessione, infine, sulla definizione degli obiettivi operativi e delle strategie comunicative per l’attività futura. Le Consigliere hanno concordato sulla necessita di una strategia complessiva finalizzata al potenziamento della rete, alla promozione di programmi e progetti concreti per migliorare la conoscenza della figura della Consigliera e avvicinarla ulteriormente al mondo del lavoro, dell’impresa e della pubblica amministrazione. In particolare, il programma definito dalle Consigliere è focalizzato nel sostegno delle politiche attive del lavoro e della formazione professionale finalizzata a ridurre il divario di genere nell’ingresso e permanenza delle donne nel mercato del lavoro. Infolink; www.Kila.it |
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Courmayeur (Ao) – 6 Luglio 2004 Si è svolto questo fine settimana 2 e 3 Luglio a Courmayeur (Ao) l’incontro della Rete delle Consigliere di Parità piemontesi allargata alle Consigliere della Liguria e della Valle D'aosta. L’incontro organizzato dall’Ufficio della Consigliera di Parità della Valle d’Aosta e da Cif/oil ha visto la partecipazione delle Consigliere di Parità Regionali e Provinciali delle tre regioni. Due giornate di inteso lavoro per ragionare sull’importanza di costituire e far parte di una rete allargata per raggiungere più elevati livelli di incisività nei territori, per costruire solide relazioni ed alleanze, per estendere la capacità d’intervento e di lavoro attraverso relazioni di cooperazione. Dopo un primo bilancio delle attività svolte dalla Rete delle Consigliere di Parità del Piemonte lungo il 2003, a cura della Cdp regionale Anna Mantini, le partecipanti, come da programma, hanno affrontato il tema della tutela antidiscriminatoria introdotta dalla Cdp della Provincia di Cuneo, Franca Turco, e dalla relazione sulle esperienze delle Provincia di Torino presentate da Ivana Melli Cdp supplente. I lavori sono proseguiti grazie all’apporto del dott. Durando dell’Osservatorio del Mercato del Lavoro della Regione Piemonte e del dott. Ceccarelli dell’Osservatorio del Mercato del Lavoro della Valle d’Aosta, che sono intervenuti in merito ai rapporti sulla situazione del personale maschile e femminile previsti dall’art. 9 della legge 125/91. A chiudere la prima giornata dei lavori è stata la presentazione da parte della dott.Ssa Valeria Cappellato della ricerca svolta dal Cirsde e Cif/oil nell’ambito del progetto Aspasia 2 sulle “Buone prassi nella costituzione di partenariati attivi tra istituzioni di parità a livello nazionale ed europeo”. Sabato mattina i lavori sono ripresi sul tema della “promozione” con l’introduzione di Antonella Barillà, Cdp Regione Piemonte, e Silvana Ferrari, Cdp Provincia di Novara. Il dibattito è stato molto intenso e condotto attraverso gruppi di lavoro che hanno affrontato i temi introdotti strettamente legati al ruolo istituzionale delle Cdp nell’ambito del sostegno all’occupazione femminile, della tutela delle lavoratrici e dei lavoratori contro le discriminazioni. Una riflessione, infine, sulla definizione degli obiettivi operativi e delle strategie comunicative per l’attività futura. Le Consigliere hanno concordato sulla necessita di una strategia complessiva finalizzata al potenziamento della rete, alla promozione di programmi e progetti concreti per migliorare la conoscenza della figura della Consigliera e avvicinarla ulteriormente al mondo del lavoro, dell’impresa e della pubblica amministrazione. In particolare, il programma definito dalle Consigliere è focalizzato nel sostegno delle politiche attive del lavoro e della formazione professionale finalizzata a ridurre il divario di genere nell’ingresso e permanenza delle donne nel mercato del lavoro. Infolink; www.Kila.it |
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AL VIA I LAVORI DELLA SETTIMANA DELLA CULTURA AMBIENTALE |
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Genova, 6 luglio 2004 - Si è aperta ieri, presso il Centro Congressi Magazzini del Cotone di Genova la prima settimana della cultura ambientale promossa da Apat, Arpal, Genova 2004 e Regione Liguria. Primo appuntamento dell’evento, che prosegue fino a venerdì 9 luglio, l’Ottava Conferenza nazionale delle Agenzie Ambientali ha subito sollevato un problema di disinformazione: nonostante l’efficienza del sistema agenziale italiano, che dispone di dati sempre più approfonditi e capillari, esiste una evidente difficoltà nel creare consapevolezza nella società civile in merito ai diversi aspetti ambientali. Principale obiettivo della Conferenza è dunque quello di potenziare la comunicazione e l’informazione ambientale, trasformando il rapporto tra il singolo cittadino e la rete di controllo e prevenzione delle agenzie, in quanto referente autorevole ed istituzionale per affermare la certezza del dato. “La comunicazione del dato ambientale presupposto per comportamenti consapevoli”, così Giorgio Cesari e Bruno Soracco, Direttori di Apat e Arpa Liguria negli interventi di apertura Lo scopo della prima settimana ambientale è quello di raggiungere il pubblico - commenta il direttore generale di Apat, Giorgio Cesari - La comunicazione è un’attività ormai fisiologica all’interno di qualsiasi struttura per la sua funzionalità. Per sostenere un’efficace prevenzione la comunicazione non può essere relegata alla semplice disposizione delle informazioni, ma deve essere collegata alle percezioni ambientali ed al sistema dell’informazioni messe in atto”. Con questo approccio il sistema agenziale completa il proprio ruolo di supporto tecnico alla prevenzione sottolineando come l’attività non si limita ai controlli ex-ante ma si completa nella ricerca di sensibilizzazione e diffusione di conoscenza verso l’esterno - istituzioni, imprese e cittadini - attraverso comunicazione, informazione, confronto e cooperazione. “L’affermazione della cultura ambientale è già passata nella grande impresa mentre più difficoltoso è il coinvolgimento delle aziende di dimensioni più contenute – precisa Bruno Soracco, Direttore Generale di Arpa Liguria - Un suggerimento in questo senso è fare sistema per abbattere quelli che sono ancora percepiti come costi e non investimenti in ambiente. Un esempio costruttivo è inoltre rappresentato dall’impegno diretto della grande industria che nel selezionare i fornitori include tra i criteri di qualità e affidabilità, oltre all’aspetto economico ed organizzativo, il rispetto delle risorse naturali”. Approccio integrato anche nella programmazione delle politiche territoriali: “E’ dal 1145 che Genova si preoccupa di regolamentare il piano di urbanizzazione e l’attività mercantile nel rispetto dell’ambiente – conclude il direttore di Arpal - già allora esisteva un sistema di ecogestione che oggi cerchiamo di recuperare”. “Cooperazione interna ed esterna per far fronte all’emergenza ambientale, ma anche nella gestione quotidiana”, dichiara Marianne Horinko, Assistent administrator per l’Office of Solid Waste and Emergency Respons (Epa – Ente federale per la protezione ambientale degli Stati Uniti) Il discorso di Marianne Horinko si è aperto sulla rievocazione del “disastro” dell’11 settembre, esperienza sul campo di emergenza ambientale, senza fare nessuna distinzione tra catastrofe naturale e attentato terroristico. “La lezione più importante - ha detto la Horinko - è stata la necessità di una stretta collaborazione, intergovernativa, nazionale ed internazionale, per reperire le informazioni e comunicarle”. Dal suo intervento è emersa l’importanza del coordinamento e della comunicazione interna ed esterna dell’Epa e del sistema agenziale statunitense. Tra gli approfondimenti in programma nella giornata di domani, martedì 6 luglio, il tema delle fonti rinnovabili: programma ambizioso quello della Liguria che da queste, entro il 2010, vuole raggiungere quota 7 per cento di produzione energetica. Lo ha annunciato Giorgio Ghiglione, presidente di Are Liguria, Agenzia per l’energia che ha il compito di «incubatore» delle imprese presenti sul territorio, spingendo soprattutto la realizzazione di impianti idroelettrici, solari, a biomassa, e solari termici e fotovoltaici. La Regione, da parte sua, rimborsa attraverso bandi regionali per aziende o privati circa 600 interventi annui e grazie ai nuovi impianti ha risparmiato di fatto quasi mezzo milione di euro. «Puntiamo a risparmiare il 10 per cento, ma anche a evitare soluzioni invasive, quindi a non far costruire grandi centrali», ha precisato l’assessore regionale all’Ambiente, Franco Orsi. A questo riguardo si terrà domani la conferenza stampa di presentazione dell’indagine sul rapporto tra cittadini e fonti rinnovabili – realizzata da Ispo, Istuto diretto dal prof. Mannheimer. Martedì 6 luglio, Sala Grecale, ore 12.00. L’area espositiva dell’evento, che conta circa settanta presenze tra enti pubblici e operatori del settore, è aperta al pubblico negli orari della manifestazione (9.00 - 18.00). |
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Genova, 6 luglio 2004 - Si è aperta ieri, presso il Centro Congressi Magazzini del Cotone di Genova la prima settimana della cultura ambientale promossa da Apat, Arpal, Genova 2004 e Regione Liguria. Primo appuntamento dell’evento, che prosegue fino a venerdì 9 luglio, l’Ottava Conferenza nazionale delle Agenzie Ambientali ha subito sollevato un problema di disinformazione: nonostante l’efficienza del sistema agenziale italiano, che dispone di dati sempre più approfonditi e capillari, esiste una evidente difficoltà nel creare consapevolezza nella società civile in merito ai diversi aspetti ambientali. Principale obiettivo della Conferenza è dunque quello di potenziare la comunicazione e l’informazione ambientale, trasformando il rapporto tra il singolo cittadino e la rete di controllo e prevenzione delle agenzie, in quanto referente autorevole ed istituzionale per affermare la certezza del dato. “La comunicazione del dato ambientale presupposto per comportamenti consapevoli”, così Giorgio Cesari e Bruno Soracco, Direttori di Apat e Arpa Liguria negli interventi di apertura Lo scopo della prima settimana ambientale è quello di raggiungere il pubblico - commenta il direttore generale di Apat, Giorgio Cesari - La comunicazione è un’attività ormai fisiologica all’interno di qualsiasi struttura per la sua funzionalità. Per sostenere un’efficace prevenzione la comunicazione non può essere relegata alla semplice disposizione delle informazioni, ma deve essere collegata alle percezioni ambientali ed al sistema dell’informazioni messe in atto”. Con questo approccio il sistema agenziale completa il proprio ruolo di supporto tecnico alla prevenzione sottolineando come l’attività non si limita ai controlli ex-ante ma si completa nella ricerca di sensibilizzazione e diffusione di conoscenza verso l’esterno - istituzioni, imprese e cittadini - attraverso comunicazione, informazione, confronto e cooperazione. “L’affermazione della cultura ambientale è già passata nella grande impresa mentre più difficoltoso è il coinvolgimento delle aziende di dimensioni più contenute – precisa Bruno Soracco, Direttore Generale di Arpa Liguria - Un suggerimento in questo senso è fare sistema per abbattere quelli che sono ancora percepiti come costi e non investimenti in ambiente. Un esempio costruttivo è inoltre rappresentato dall’impegno diretto della grande industria che nel selezionare i fornitori include tra i criteri di qualità e affidabilità, oltre all’aspetto economico ed organizzativo, il rispetto delle risorse naturali”. Approccio integrato anche nella programmazione delle politiche territoriali: “E’ dal 1145 che Genova si preoccupa di regolamentare il piano di urbanizzazione e l’attività mercantile nel rispetto dell’ambiente – conclude il direttore di Arpal - già allora esisteva un sistema di ecogestione che oggi cerchiamo di recuperare”. “Cooperazione interna ed esterna per far fronte all’emergenza ambientale, ma anche nella gestione quotidiana”, dichiara Marianne Horinko, Assistent administrator per l’Office of Solid Waste and Emergency Respons (Epa – Ente federale per la protezione ambientale degli Stati Uniti) Il discorso di Marianne Horinko si è aperto sulla rievocazione del “disastro” dell’11 settembre, esperienza sul campo di emergenza ambientale, senza fare nessuna distinzione tra catastrofe naturale e attentato terroristico. “La lezione più importante - ha detto la Horinko - è stata la necessità di una stretta collaborazione, intergovernativa, nazionale ed internazionale, per reperire le informazioni e comunicarle”. Dal suo intervento è emersa l’importanza del coordinamento e della comunicazione interna ed esterna dell’Epa e del sistema agenziale statunitense. Tra gli approfondimenti in programma nella giornata di domani, martedì 6 luglio, il tema delle fonti rinnovabili: programma ambizioso quello della Liguria che da queste, entro il 2010, vuole raggiungere quota 7 per cento di produzione energetica. Lo ha annunciato Giorgio Ghiglione, presidente di Are Liguria, Agenzia per l’energia che ha il compito di «incubatore» delle imprese presenti sul territorio, spingendo soprattutto la realizzazione di impianti idroelettrici, solari, a biomassa, e solari termici e fotovoltaici. La Regione, da parte sua, rimborsa attraverso bandi regionali per aziende o privati circa 600 interventi annui e grazie ai nuovi impianti ha risparmiato di fatto quasi mezzo milione di euro. «Puntiamo a risparmiare il 10 per cento, ma anche a evitare soluzioni invasive, quindi a non far costruire grandi centrali», ha precisato l’assessore regionale all’Ambiente, Franco Orsi. A questo riguardo si terrà domani la conferenza stampa di presentazione dell’indagine sul rapporto tra cittadini e fonti rinnovabili – realizzata da Ispo, Istuto diretto dal prof. Mannheimer. Martedì 6 luglio, Sala Grecale, ore 12.00. L’area espositiva dell’evento, che conta circa settanta presenze tra enti pubblici e operatori del settore, è aperta al pubblico negli orari della manifestazione (9.00 - 18.00). |
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Genova, 6 luglio 2004 - Si è aperta ieri, presso il Centro Congressi Magazzini del Cotone di Genova la prima settimana della cultura ambientale promossa da Apat, Arpal, Genova 2004 e Regione Liguria. Primo appuntamento dell’evento, che prosegue fino a venerdì 9 luglio, l’Ottava Conferenza nazionale delle Agenzie Ambientali ha subito sollevato un problema di disinformazione: nonostante l’efficienza del sistema agenziale italiano, che dispone di dati sempre più approfonditi e capillari, esiste una evidente difficoltà nel creare consapevolezza nella società civile in merito ai diversi aspetti ambientali. Principale obiettivo della Conferenza è dunque quello di potenziare la comunicazione e l’informazione ambientale, trasformando il rapporto tra il singolo cittadino e la rete di controllo e prevenzione delle agenzie, in quanto referente autorevole ed istituzionale per affermare la certezza del dato. “La comunicazione del dato ambientale presupposto per comportamenti consapevoli”, così Giorgio Cesari e Bruno Soracco, Direttori di Apat e Arpa Liguria negli interventi di apertura Lo scopo della prima settimana ambientale è quello di raggiungere il pubblico - commenta il direttore generale di Apat, Giorgio Cesari - La comunicazione è un’attività ormai fisiologica all’interno di qualsiasi struttura per la sua funzionalità. Per sostenere un’efficace prevenzione la comunicazione non può essere relegata alla semplice disposizione delle informazioni, ma deve essere collegata alle percezioni ambientali ed al sistema dell’informazioni messe in atto”. Con questo approccio il sistema agenziale completa il proprio ruolo di supporto tecnico alla prevenzione sottolineando come l’attività non si limita ai controlli ex-ante ma si completa nella ricerca di sensibilizzazione e diffusione di conoscenza verso l’esterno - istituzioni, imprese e cittadini - attraverso comunicazione, informazione, confronto e cooperazione. “L’affermazione della cultura ambientale è già passata nella grande impresa mentre più difficoltoso è il coinvolgimento delle aziende di dimensioni più contenute – precisa Bruno Soracco, Direttore Generale di Arpa Liguria - Un suggerimento in questo senso è fare sistema per abbattere quelli che sono ancora percepiti come costi e non investimenti in ambiente. Un esempio costruttivo è inoltre rappresentato dall’impegno diretto della grande industria che nel selezionare i fornitori include tra i criteri di qualità e affidabilità, oltre all’aspetto economico ed organizzativo, il rispetto delle risorse naturali”. Approccio integrato anche nella programmazione delle politiche territoriali: “E’ dal 1145 che Genova si preoccupa di regolamentare il piano di urbanizzazione e l’attività mercantile nel rispetto dell’ambiente – conclude il direttore di Arpal - già allora esisteva un sistema di ecogestione che oggi cerchiamo di recuperare”. “Cooperazione interna ed esterna per far fronte all’emergenza ambientale, ma anche nella gestione quotidiana”, dichiara Marianne Horinko, Assistent administrator per l’Office of Solid Waste and Emergency Respons (Epa – Ente federale per la protezione ambientale degli Stati Uniti) Il discorso di Marianne Horinko si è aperto sulla rievocazione del “disastro” dell’11 settembre, esperienza sul campo di emergenza ambientale, senza fare nessuna distinzione tra catastrofe naturale e attentato terroristico. “La lezione più importante - ha detto la Horinko - è stata la necessità di una stretta collaborazione, intergovernativa, nazionale ed internazionale, per reperire le informazioni e comunicarle”. Dal suo intervento è emersa l’importanza del coordinamento e della comunicazione interna ed esterna dell’Epa e del sistema agenziale statunitense. Tra gli approfondimenti in programma nella giornata di domani, martedì 6 luglio, il tema delle fonti rinnovabili: programma ambizioso quello della Liguria che da queste, entro il 2010, vuole raggiungere quota 7 per cento di produzione energetica. Lo ha annunciato Giorgio Ghiglione, presidente di Are Liguria, Agenzia per l’energia che ha il compito di «incubatore» delle imprese presenti sul territorio, spingendo soprattutto la realizzazione di impianti idroelettrici, solari, a biomassa, e solari termici e fotovoltaici. La Regione, da parte sua, rimborsa attraverso bandi regionali per aziende o privati circa 600 interventi annui e grazie ai nuovi impianti ha risparmiato di fatto quasi mezzo milione di euro. «Puntiamo a risparmiare il 10 per cento, ma anche a evitare soluzioni invasive, quindi a non far costruire grandi centrali», ha precisato l’assessore regionale all’Ambiente, Franco Orsi. A questo riguardo si terrà domani la conferenza stampa di presentazione dell’indagine sul rapporto tra cittadini e fonti rinnovabili – realizzata da Ispo, Istuto diretto dal prof. Mannheimer. Martedì 6 luglio, Sala Grecale, ore 12.00. L’area espositiva dell’evento, che conta circa settanta presenze tra enti pubblici e operatori del settore, è aperta al pubblico negli orari della manifestazione (9.00 - 18.00). |
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Genova, 6 luglio 2004 - Si è aperta ieri, presso il Centro Congressi Magazzini del Cotone di Genova la prima settimana della cultura ambientale promossa da Apat, Arpal, Genova 2004 e Regione Liguria. Primo appuntamento dell’evento, che prosegue fino a venerdì 9 luglio, l’Ottava Conferenza nazionale delle Agenzie Ambientali ha subito sollevato un problema di disinformazione: nonostante l’efficienza del sistema agenziale italiano, che dispone di dati sempre più approfonditi e capillari, esiste una evidente difficoltà nel creare consapevolezza nella società civile in merito ai diversi aspetti ambientali. Principale obiettivo della Conferenza è dunque quello di potenziare la comunicazione e l’informazione ambientale, trasformando il rapporto tra il singolo cittadino e la rete di controllo e prevenzione delle agenzie, in quanto referente autorevole ed istituzionale per affermare la certezza del dato. “La comunicazione del dato ambientale presupposto per comportamenti consapevoli”, così Giorgio Cesari e Bruno Soracco, Direttori di Apat e Arpa Liguria negli interventi di apertura Lo scopo della prima settimana ambientale è quello di raggiungere il pubblico - commenta il direttore generale di Apat, Giorgio Cesari - La comunicazione è un’attività ormai fisiologica all’interno di qualsiasi struttura per la sua funzionalità. Per sostenere un’efficace prevenzione la comunicazione non può essere relegata alla semplice disposizione delle informazioni, ma deve essere collegata alle percezioni ambientali ed al sistema dell’informazioni messe in atto”. Con questo approccio il sistema agenziale completa il proprio ruolo di supporto tecnico alla prevenzione sottolineando come l’attività non si limita ai controlli ex-ante ma si completa nella ricerca di sensibilizzazione e diffusione di conoscenza verso l’esterno - istituzioni, imprese e cittadini - attraverso comunicazione, informazione, confronto e cooperazione. “L’affermazione della cultura ambientale è già passata nella grande impresa mentre più difficoltoso è il coinvolgimento delle aziende di dimensioni più contenute – precisa Bruno Soracco, Direttore Generale di Arpa Liguria - Un suggerimento in questo senso è fare sistema per abbattere quelli che sono ancora percepiti come costi e non investimenti in ambiente. Un esempio costruttivo è inoltre rappresentato dall’impegno diretto della grande industria che nel selezionare i fornitori include tra i criteri di qualità e affidabilità, oltre all’aspetto economico ed organizzativo, il rispetto delle risorse naturali”. Approccio integrato anche nella programmazione delle politiche territoriali: “E’ dal 1145 che Genova si preoccupa di regolamentare il piano di urbanizzazione e l’attività mercantile nel rispetto dell’ambiente – conclude il direttore di Arpal - già allora esisteva un sistema di ecogestione che oggi cerchiamo di recuperare”. “Cooperazione interna ed esterna per far fronte all’emergenza ambientale, ma anche nella gestione quotidiana”, dichiara Marianne Horinko, Assistent administrator per l’Office of Solid Waste and Emergency Respons (Epa – Ente federale per la protezione ambientale degli Stati Uniti) Il discorso di Marianne Horinko si è aperto sulla rievocazione del “disastro” dell’11 settembre, esperienza sul campo di emergenza ambientale, senza fare nessuna distinzione tra catastrofe naturale e attentato terroristico. “La lezione più importante - ha detto la Horinko - è stata la necessità di una stretta collaborazione, intergovernativa, nazionale ed internazionale, per reperire le informazioni e comunicarle”. Dal suo intervento è emersa l’importanza del coordinamento e della comunicazione interna ed esterna dell’Epa e del sistema agenziale statunitense. Tra gli approfondimenti in programma nella giornata di domani, martedì 6 luglio, il tema delle fonti rinnovabili: programma ambizioso quello della Liguria che da queste, entro il 2010, vuole raggiungere quota 7 per cento di produzione energetica. Lo ha annunciato Giorgio Ghiglione, presidente di Are Liguria, Agenzia per l’energia che ha il compito di «incubatore» delle imprese presenti sul territorio, spingendo soprattutto la realizzazione di impianti idroelettrici, solari, a biomassa, e solari termici e fotovoltaici. La Regione, da parte sua, rimborsa attraverso bandi regionali per aziende o privati circa 600 interventi annui e grazie ai nuovi impianti ha risparmiato di fatto quasi mezzo milione di euro. «Puntiamo a risparmiare il 10 per cento, ma anche a evitare soluzioni invasive, quindi a non far costruire grandi centrali», ha precisato l’assessore regionale all’Ambiente, Franco Orsi. A questo riguardo si terrà domani la conferenza stampa di presentazione dell’indagine sul rapporto tra cittadini e fonti rinnovabili – realizzata da Ispo, Istuto diretto dal prof. Mannheimer. Martedì 6 luglio, Sala Grecale, ore 12.00. L’area espositiva dell’evento, che conta circa settanta presenze tra enti pubblici e operatori del settore, è aperta al pubblico negli orari della manifestazione (9.00 - 18.00). |
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Genova, 6 luglio 2004 - Si è aperta ieri, presso il Centro Congressi Magazzini del Cotone di Genova la prima settimana della cultura ambientale promossa da Apat, Arpal, Genova 2004 e Regione Liguria. Primo appuntamento dell’evento, che prosegue fino a venerdì 9 luglio, l’Ottava Conferenza nazionale delle Agenzie Ambientali ha subito sollevato un problema di disinformazione: nonostante l’efficienza del sistema agenziale italiano, che dispone di dati sempre più approfonditi e capillari, esiste una evidente difficoltà nel creare consapevolezza nella società civile in merito ai diversi aspetti ambientali. Principale obiettivo della Conferenza è dunque quello di potenziare la comunicazione e l’informazione ambientale, trasformando il rapporto tra il singolo cittadino e la rete di controllo e prevenzione delle agenzie, in quanto referente autorevole ed istituzionale per affermare la certezza del dato. “La comunicazione del dato ambientale presupposto per comportamenti consapevoli”, così Giorgio Cesari e Bruno Soracco, Direttori di Apat e Arpa Liguria negli interventi di apertura Lo scopo della prima settimana ambientale è quello di raggiungere il pubblico - commenta il direttore generale di Apat, Giorgio Cesari - La comunicazione è un’attività ormai fisiologica all’interno di qualsiasi struttura per la sua funzionalità. Per sostenere un’efficace prevenzione la comunicazione non può essere relegata alla semplice disposizione delle informazioni, ma deve essere collegata alle percezioni ambientali ed al sistema dell’informazioni messe in atto”. Con questo approccio il sistema agenziale completa il proprio ruolo di supporto tecnico alla prevenzione sottolineando come l’attività non si limita ai controlli ex-ante ma si completa nella ricerca di sensibilizzazione e diffusione di conoscenza verso l’esterno - istituzioni, imprese e cittadini - attraverso comunicazione, informazione, confronto e cooperazione. “L’affermazione della cultura ambientale è già passata nella grande impresa mentre più difficoltoso è il coinvolgimento delle aziende di dimensioni più contenute – precisa Bruno Soracco, Direttore Generale di Arpa Liguria - Un suggerimento in questo senso è fare sistema per abbattere quelli che sono ancora percepiti come costi e non investimenti in ambiente. Un esempio costruttivo è inoltre rappresentato dall’impegno diretto della grande industria che nel selezionare i fornitori include tra i criteri di qualità e affidabilità, oltre all’aspetto economico ed organizzativo, il rispetto delle risorse naturali”. Approccio integrato anche nella programmazione delle politiche territoriali: “E’ dal 1145 che Genova si preoccupa di regolamentare il piano di urbanizzazione e l’attività mercantile nel rispetto dell’ambiente – conclude il direttore di Arpal - già allora esisteva un sistema di ecogestione che oggi cerchiamo di recuperare”. “Cooperazione interna ed esterna per far fronte all’emergenza ambientale, ma anche nella gestione quotidiana”, dichiara Marianne Horinko, Assistent administrator per l’Office of Solid Waste and Emergency Respons (Epa – Ente federale per la protezione ambientale degli Stati Uniti) Il discorso di Marianne Horinko si è aperto sulla rievocazione del “disastro” dell’11 settembre, esperienza sul campo di emergenza ambientale, senza fare nessuna distinzione tra catastrofe naturale e attentato terroristico. “La lezione più importante - ha detto la Horinko - è stata la necessità di una stretta collaborazione, intergovernativa, nazionale ed internazionale, per reperire le informazioni e comunicarle”. Dal suo intervento è emersa l’importanza del coordinamento e della comunicazione interna ed esterna dell’Epa e del sistema agenziale statunitense. Tra gli approfondimenti in programma nella giornata di domani, martedì 6 luglio, il tema delle fonti rinnovabili: programma ambizioso quello della Liguria che da queste, entro il 2010, vuole raggiungere quota 7 per cento di produzione energetica. Lo ha annunciato Giorgio Ghiglione, presidente di Are Liguria, Agenzia per l’energia che ha il compito di «incubatore» delle imprese presenti sul territorio, spingendo soprattutto la realizzazione di impianti idroelettrici, solari, a biomassa, e solari termici e fotovoltaici. La Regione, da parte sua, rimborsa attraverso bandi regionali per aziende o privati circa 600 interventi annui e grazie ai nuovi impianti ha risparmiato di fatto quasi mezzo milione di euro. «Puntiamo a risparmiare il 10 per cento, ma anche a evitare soluzioni invasive, quindi a non far costruire grandi centrali», ha precisato l’assessore regionale all’Ambiente, Franco Orsi. A questo riguardo si terrà domani la conferenza stampa di presentazione dell’indagine sul rapporto tra cittadini e fonti rinnovabili – realizzata da Ispo, Istuto diretto dal prof. Mannheimer. Martedì 6 luglio, Sala Grecale, ore 12.00. L’area espositiva dell’evento, che conta circa settanta presenze tra enti pubblici e operatori del settore, è aperta al pubblico negli orari della manifestazione (9.00 - 18.00). |
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Genova, 6 luglio 2004 - Si è aperta ieri, presso il Centro Congressi Magazzini del Cotone di Genova la prima settimana della cultura ambientale promossa da Apat, Arpal, Genova 2004 e Regione Liguria. Primo appuntamento dell’evento, che prosegue fino a venerdì 9 luglio, l’Ottava Conferenza nazionale delle Agenzie Ambientali ha subito sollevato un problema di disinformazione: nonostante l’efficienza del sistema agenziale italiano, che dispone di dati sempre più approfonditi e capillari, esiste una evidente difficoltà nel creare consapevolezza nella società civile in merito ai diversi aspetti ambientali. Principale obiettivo della Conferenza è dunque quello di potenziare la comunicazione e l’informazione ambientale, trasformando il rapporto tra il singolo cittadino e la rete di controllo e prevenzione delle agenzie, in quanto referente autorevole ed istituzionale per affermare la certezza del dato. “La comunicazione del dato ambientale presupposto per comportamenti consapevoli”, così Giorgio Cesari e Bruno Soracco, Direttori di Apat e Arpa Liguria negli interventi di apertura Lo scopo della prima settimana ambientale è quello di raggiungere il pubblico - commenta il direttore generale di Apat, Giorgio Cesari - La comunicazione è un’attività ormai fisiologica all’interno di qualsiasi struttura per la sua funzionalità. Per sostenere un’efficace prevenzione la comunicazione non può essere relegata alla semplice disposizione delle informazioni, ma deve essere collegata alle percezioni ambientali ed al sistema dell’informazioni messe in atto”. Con questo approccio il sistema agenziale completa il proprio ruolo di supporto tecnico alla prevenzione sottolineando come l’attività non si limita ai controlli ex-ante ma si completa nella ricerca di sensibilizzazione e diffusione di conoscenza verso l’esterno - istituzioni, imprese e cittadini - attraverso comunicazione, informazione, confronto e cooperazione. “L’affermazione della cultura ambientale è già passata nella grande impresa mentre più difficoltoso è il coinvolgimento delle aziende di dimensioni più contenute – precisa Bruno Soracco, Direttore Generale di Arpa Liguria - Un suggerimento in questo senso è fare sistema per abbattere quelli che sono ancora percepiti come costi e non investimenti in ambiente. Un esempio costruttivo è inoltre rappresentato dall’impegno diretto della grande industria che nel selezionare i fornitori include tra i criteri di qualità e affidabilità, oltre all’aspetto economico ed organizzativo, il rispetto delle risorse naturali”. Approccio integrato anche nella programmazione delle politiche territoriali: “E’ dal 1145 che Genova si preoccupa di regolamentare il piano di urbanizzazione e l’attività mercantile nel rispetto dell’ambiente – conclude il direttore di Arpal - già allora esisteva un sistema di ecogestione che oggi cerchiamo di recuperare”. “Cooperazione interna ed esterna per far fronte all’emergenza ambientale, ma anche nella gestione quotidiana”, dichiara Marianne Horinko, Assistent administrator per l’Office of Solid Waste and Emergency Respons (Epa – Ente federale per la protezione ambientale degli Stati Uniti) Il discorso di Marianne Horinko si è aperto sulla rievocazione del “disastro” dell’11 settembre, esperienza sul campo di emergenza ambientale, senza fare nessuna distinzione tra catastrofe naturale e attentato terroristico. “La lezione più importante - ha detto la Horinko - è stata la necessità di una stretta collaborazione, intergovernativa, nazionale ed internazionale, per reperire le informazioni e comunicarle”. Dal suo intervento è emersa l’importanza del coordinamento e della comunicazione interna ed esterna dell’Epa e del sistema agenziale statunitense. Tra gli approfondimenti in programma nella giornata di domani, martedì 6 luglio, il tema delle fonti rinnovabili: programma ambizioso quello della Liguria che da queste, entro il 2010, vuole raggiungere quota 7 per cento di produzione energetica. Lo ha annunciato Giorgio Ghiglione, presidente di Are Liguria, Agenzia per l’energia che ha il compito di «incubatore» delle imprese presenti sul territorio, spingendo soprattutto la realizzazione di impianti idroelettrici, solari, a biomassa, e solari termici e fotovoltaici. La Regione, da parte sua, rimborsa attraverso bandi regionali per aziende o privati circa 600 interventi annui e grazie ai nuovi impianti ha risparmiato di fatto quasi mezzo milione di euro. «Puntiamo a risparmiare il 10 per cento, ma anche a evitare soluzioni invasive, quindi a non far costruire grandi centrali», ha precisato l’assessore regionale all’Ambiente, Franco Orsi. A questo riguardo si terrà domani la conferenza stampa di presentazione dell’indagine sul rapporto tra cittadini e fonti rinnovabili – realizzata da Ispo, Istuto diretto dal prof. Mannheimer. Martedì 6 luglio, Sala Grecale, ore 12.00. L’area espositiva dell’evento, che conta circa settanta presenze tra enti pubblici e operatori del settore, è aperta al pubblico negli orari della manifestazione (9.00 - 18.00). |
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Roma, 6 luglio 2004 - Datamat annuncia la sua partecipazione all' Ottava Conferenza Nazionale delle Agenzie Ambientali, che si tiene a Genova dal 5 al 7 luglio 2004. La manifestazione, organizzata dalle Agenzie regionali e nazionali per la Protezione dell'Ambiente, ha come tema principale "la cultura ambientale come elemento strategico di sviluppo" ed è inserita nell'ambito della Settimana della Cultura Ambientale, evento più ampio promosso dal sistema delle Agenzie per la Protezione dell'Ambiente e dalla Regione Liguria nel programma ufficiale di Genova 2004 Capitale Europea della Cultura. Datamat è presente all'appuntamento di Genova con una propria area espositiva per presentare alcuni tra i più significativi sistemi sviluppati nel campo della meteorologia e del monitoraggio ambientale. In particolare, per il settore meteorologia, Datamat presenta il sistema per la distribuzione dei prodotti meteorologici Nubis (National Unified Broadcast Informative Satellite System); realizzato per il Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare, e il prodotto Datamet, per l'acquisizione, l'elaborazione, l'archiviazione, la distribuzione e la presentazione dei dati raccolti da radar meteorologici multi-parametrici, che permette il controllo e l'elaborazione integrata di una rete radar fornendo prodotti di sintesi (mosaici); estremamente utili per applicazioni legate al rischio idrogeologico. Come recentemente annunciato, Il prodotto Datamet sarà inoltre utilizzato per la gestione dei dati raccolti dalla rete radar che verrà realizzata da Datamat in un Rti con Ams-gemanotrick per la Protezione Civile, nell'ambito della prima fase del piano di copertura delle rete meteo radar nazionale. Nel campo del monitoraggio ambientale sono invece presentati i sistemi Egeris (European Generic Emergency Response Information System) e Mushroom (Multiple Users Service for Hydro-geological Risk Open and Operational Management); entrambi realizzati con il contributo della Commissione Europea. Egeris ha l'obiettivo principale di fornire un sistema per la gestione delle attività sul campo, basato sull'integrazione delle più recenti tecnologie informatiche con criteri e metodi di intervento, condivisi a livello europeo, mentre Mushroom ha l'obiettivo di realizzare un sistema integrato per la previsione e la gestione delle emergenze di tipo idrogeologico Datamat ha iniziato la sua attività nel settore ambiente negli anni '80 diventando un riferimento per un'ampia gamma di istituzioni ed enti che operano nella protezione dell'ambiente: Protezione Civile, Regioni, Amministrazioni Locali e Provinciali, Servizio Meteorologico dell'Aeronautica. Le Istituzioni Pubbliche, in particolare gli Enti Locali, considerano oggi come priorità assolute la salvaguardia dell'ambiente, l'utilizzo responsabile delle risorse disponibili, la tutela della collettività. A tale riguardo sono necessarie valutazioni precise sull'impatto ambientale e politiche correttive efficaci, sia a livello globale sia a livello locale, realizzate attraverso una sempre più ampia ed efficace disponibilità di informazioni ambientali corrette e consolidate. In tale contesto, Datamat ha fatto leva sulle proprie competenze tecnologiche per realizzare sistemi in grado di gestire le informazioni ambientali in scenari operativi critici, come la gestione delle emergenze, le previsioni meteorologiche ed il monitoraggio ambientale. |
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Roma, 6 luglio 2004 - Datamat annuncia la sua partecipazione all' Ottava Conferenza Nazionale delle Agenzie Ambientali, che si tiene a Genova dal 5 al 7 luglio 2004. La manifestazione, organizzata dalle Agenzie regionali e nazionali per la Protezione dell'Ambiente, ha come tema principale "la cultura ambientale come elemento strategico di sviluppo" ed è inserita nell'ambito della Settimana della Cultura Ambientale, evento più ampio promosso dal sistema delle Agenzie per la Protezione dell'Ambiente e dalla Regione Liguria nel programma ufficiale di Genova 2004 Capitale Europea della Cultura. Datamat è presente all'appuntamento di Genova con una propria area espositiva per presentare alcuni tra i più significativi sistemi sviluppati nel campo della meteorologia e del monitoraggio ambientale. In particolare, per il settore meteorologia, Datamat presenta il sistema per la distribuzione dei prodotti meteorologici Nubis (National Unified Broadcast Informative Satellite System); realizzato per il Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare, e il prodotto Datamet, per l'acquisizione, l'elaborazione, l'archiviazione, la distribuzione e la presentazione dei dati raccolti da radar meteorologici multi-parametrici, che permette il controllo e l'elaborazione integrata di una rete radar fornendo prodotti di sintesi (mosaici); estremamente utili per applicazioni legate al rischio idrogeologico. Come recentemente annunciato, Il prodotto Datamet sarà inoltre utilizzato per la gestione dei dati raccolti dalla rete radar che verrà realizzata da Datamat in un Rti con Ams-gemanotrick per la Protezione Civile, nell'ambito della prima fase del piano di copertura delle rete meteo radar nazionale. Nel campo del monitoraggio ambientale sono invece presentati i sistemi Egeris (European Generic Emergency Response Information System) e Mushroom (Multiple Users Service for Hydro-geological Risk Open and Operational Management); entrambi realizzati con il contributo della Commissione Europea. Egeris ha l'obiettivo principale di fornire un sistema per la gestione delle attività sul campo, basato sull'integrazione delle più recenti tecnologie informatiche con criteri e metodi di intervento, condivisi a livello europeo, mentre Mushroom ha l'obiettivo di realizzare un sistema integrato per la previsione e la gestione delle emergenze di tipo idrogeologico Datamat ha iniziato la sua attività nel settore ambiente negli anni '80 diventando un riferimento per un'ampia gamma di istituzioni ed enti che operano nella protezione dell'ambiente: Protezione Civile, Regioni, Amministrazioni Locali e Provinciali, Servizio Meteorologico dell'Aeronautica. Le Istituzioni Pubbliche, in particolare gli Enti Locali, considerano oggi come priorità assolute la salvaguardia dell'ambiente, l'utilizzo responsabile delle risorse disponibili, la tutela della collettività. A tale riguardo sono necessarie valutazioni precise sull'impatto ambientale e politiche correttive efficaci, sia a livello globale sia a livello locale, realizzate attraverso una sempre più ampia ed efficace disponibilità di informazioni ambientali corrette e consolidate. In tale contesto, Datamat ha fatto leva sulle proprie competenze tecnologiche per realizzare sistemi in grado di gestire le informazioni ambientali in scenari operativi critici, come la gestione delle emergenze, le previsioni meteorologiche ed il monitoraggio ambientale. |
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Roma, 6 luglio 2004 - Datamat annuncia la sua partecipazione all' Ottava Conferenza Nazionale delle Agenzie Ambientali, che si tiene a Genova dal 5 al 7 luglio 2004. La manifestazione, organizzata dalle Agenzie regionali e nazionali per la Protezione dell'Ambiente, ha come tema principale "la cultura ambientale come elemento strategico di sviluppo" ed è inserita nell'ambito della Settimana della Cultura Ambientale, evento più ampio promosso dal sistema delle Agenzie per la Protezione dell'Ambiente e dalla Regione Liguria nel programma ufficiale di Genova 2004 Capitale Europea della Cultura. Datamat è presente all'appuntamento di Genova con una propria area espositiva per presentare alcuni tra i più significativi sistemi sviluppati nel campo della meteorologia e del monitoraggio ambientale. In particolare, per il settore meteorologia, Datamat presenta il sistema per la distribuzione dei prodotti meteorologici Nubis (National Unified Broadcast Informative Satellite System); realizzato per il Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare, e il prodotto Datamet, per l'acquisizione, l'elaborazione, l'archiviazione, la distribuzione e la presentazione dei dati raccolti da radar meteorologici multi-parametrici, che permette il controllo e l'elaborazione integrata di una rete radar fornendo prodotti di sintesi (mosaici); estremamente utili per applicazioni legate al rischio idrogeologico. Come recentemente annunciato, Il prodotto Datamet sarà inoltre utilizzato per la gestione dei dati raccolti dalla rete radar che verrà realizzata da Datamat in un Rti con Ams-gemanotrick per la Protezione Civile, nell'ambito della prima fase del piano di copertura delle rete meteo radar nazionale. Nel campo del monitoraggio ambientale sono invece presentati i sistemi Egeris (European Generic Emergency Response Information System) e Mushroom (Multiple Users Service for Hydro-geological Risk Open and Operational Management); entrambi realizzati con il contributo della Commissione Europea. Egeris ha l'obiettivo principale di fornire un sistema per la gestione delle attività sul campo, basato sull'integrazione delle più recenti tecnologie informatiche con criteri e metodi di intervento, condivisi a livello europeo, mentre Mushroom ha l'obiettivo di realizzare un sistema integrato per la previsione e la gestione delle emergenze di tipo idrogeologico Datamat ha iniziato la sua attività nel settore ambiente negli anni '80 diventando un riferimento per un'ampia gamma di istituzioni ed enti che operano nella protezione dell'ambiente: Protezione Civile, Regioni, Amministrazioni Locali e Provinciali, Servizio Meteorologico dell'Aeronautica. Le Istituzioni Pubbliche, in particolare gli Enti Locali, considerano oggi come priorità assolute la salvaguardia dell'ambiente, l'utilizzo responsabile delle risorse disponibili, la tutela della collettività. A tale riguardo sono necessarie valutazioni precise sull'impatto ambientale e politiche correttive efficaci, sia a livello globale sia a livello locale, realizzate attraverso una sempre più ampia ed efficace disponibilità di informazioni ambientali corrette e consolidate. In tale contesto, Datamat ha fatto leva sulle proprie competenze tecnologiche per realizzare sistemi in grado di gestire le informazioni ambientali in scenari operativi critici, come la gestione delle emergenze, le previsioni meteorologiche ed il monitoraggio ambientale. |
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Roma, 6 luglio 2004 - Datamat annuncia la sua partecipazione all' Ottava Conferenza Nazionale delle Agenzie Ambientali, che si tiene a Genova dal 5 al 7 luglio 2004. La manifestazione, organizzata dalle Agenzie regionali e nazionali per la Protezione dell'Ambiente, ha come tema principale "la cultura ambientale come elemento strategico di sviluppo" ed è inserita nell'ambito della Settimana della Cultura Ambientale, evento più ampio promosso dal sistema delle Agenzie per la Protezione dell'Ambiente e dalla Regione Liguria nel programma ufficiale di Genova 2004 Capitale Europea della Cultura. Datamat è presente all'appuntamento di Genova con una propria area espositiva per presentare alcuni tra i più significativi sistemi sviluppati nel campo della meteorologia e del monitoraggio ambientale. In particolare, per il settore meteorologia, Datamat presenta il sistema per la distribuzione dei prodotti meteorologici Nubis (National Unified Broadcast Informative Satellite System); realizzato per il Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare, e il prodotto Datamet, per l'acquisizione, l'elaborazione, l'archiviazione, la distribuzione e la presentazione dei dati raccolti da radar meteorologici multi-parametrici, che permette il controllo e l'elaborazione integrata di una rete radar fornendo prodotti di sintesi (mosaici); estremamente utili per applicazioni legate al rischio idrogeologico. Come recentemente annunciato, Il prodotto Datamet sarà inoltre utilizzato per la gestione dei dati raccolti dalla rete radar che verrà realizzata da Datamat in un Rti con Ams-gemanotrick per la Protezione Civile, nell'ambito della prima fase del piano di copertura delle rete meteo radar nazionale. Nel campo del monitoraggio ambientale sono invece presentati i sistemi Egeris (European Generic Emergency Response Information System) e Mushroom (Multiple Users Service for Hydro-geological Risk Open and Operational Management); entrambi realizzati con il contributo della Commissione Europea. Egeris ha l'obiettivo principale di fornire un sistema per la gestione delle attività sul campo, basato sull'integrazione delle più recenti tecnologie informatiche con criteri e metodi di intervento, condivisi a livello europeo, mentre Mushroom ha l'obiettivo di realizzare un sistema integrato per la previsione e la gestione delle emergenze di tipo idrogeologico Datamat ha iniziato la sua attività nel settore ambiente negli anni '80 diventando un riferimento per un'ampia gamma di istituzioni ed enti che operano nella protezione dell'ambiente: Protezione Civile, Regioni, Amministrazioni Locali e Provinciali, Servizio Meteorologico dell'Aeronautica. Le Istituzioni Pubbliche, in particolare gli Enti Locali, considerano oggi come priorità assolute la salvaguardia dell'ambiente, l'utilizzo responsabile delle risorse disponibili, la tutela della collettività. A tale riguardo sono necessarie valutazioni precise sull'impatto ambientale e politiche correttive efficaci, sia a livello globale sia a livello locale, realizzate attraverso una sempre più ampia ed efficace disponibilità di informazioni ambientali corrette e consolidate. In tale contesto, Datamat ha fatto leva sulle proprie competenze tecnologiche per realizzare sistemi in grado di gestire le informazioni ambientali in scenari operativi critici, come la gestione delle emergenze, le previsioni meteorologiche ed il monitoraggio ambientale. |
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Roma, 6 luglio 2004 - Datamat annuncia la sua partecipazione all' Ottava Conferenza Nazionale delle Agenzie Ambientali, che si tiene a Genova dal 5 al 7 luglio 2004. La manifestazione, organizzata dalle Agenzie regionali e nazionali per la Protezione dell'Ambiente, ha come tema principale "la cultura ambientale come elemento strategico di sviluppo" ed è inserita nell'ambito della Settimana della Cultura Ambientale, evento più ampio promosso dal sistema delle Agenzie per la Protezione dell'Ambiente e dalla Regione Liguria nel programma ufficiale di Genova 2004 Capitale Europea della Cultura. Datamat è presente all'appuntamento di Genova con una propria area espositiva per presentare alcuni tra i più significativi sistemi sviluppati nel campo della meteorologia e del monitoraggio ambientale. In particolare, per il settore meteorologia, Datamat presenta il sistema per la distribuzione dei prodotti meteorologici Nubis (National Unified Broadcast Informative Satellite System); realizzato per il Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare, e il prodotto Datamet, per l'acquisizione, l'elaborazione, l'archiviazione, la distribuzione e la presentazione dei dati raccolti da radar meteorologici multi-parametrici, che permette il controllo e l'elaborazione integrata di una rete radar fornendo prodotti di sintesi (mosaici); estremamente utili per applicazioni legate al rischio idrogeologico. Come recentemente annunciato, Il prodotto Datamet sarà inoltre utilizzato per la gestione dei dati raccolti dalla rete radar che verrà realizzata da Datamat in un Rti con Ams-gemanotrick per la Protezione Civile, nell'ambito della prima fase del piano di copertura delle rete meteo radar nazionale. Nel campo del monitoraggio ambientale sono invece presentati i sistemi Egeris (European Generic Emergency Response Information System) e Mushroom (Multiple Users Service for Hydro-geological Risk Open and Operational Management); entrambi realizzati con il contributo della Commissione Europea. Egeris ha l'obiettivo principale di fornire un sistema per la gestione delle attività sul campo, basato sull'integrazione delle più recenti tecnologie informatiche con criteri e metodi di intervento, condivisi a livello europeo, mentre Mushroom ha l'obiettivo di realizzare un sistema integrato per la previsione e la gestione delle emergenze di tipo idrogeologico Datamat ha iniziato la sua attività nel settore ambiente negli anni '80 diventando un riferimento per un'ampia gamma di istituzioni ed enti che operano nella protezione dell'ambiente: Protezione Civile, Regioni, Amministrazioni Locali e Provinciali, Servizio Meteorologico dell'Aeronautica. Le Istituzioni Pubbliche, in particolare gli Enti Locali, considerano oggi come priorità assolute la salvaguardia dell'ambiente, l'utilizzo responsabile delle risorse disponibili, la tutela della collettività. A tale riguardo sono necessarie valutazioni precise sull'impatto ambientale e politiche correttive efficaci, sia a livello globale sia a livello locale, realizzate attraverso una sempre più ampia ed efficace disponibilità di informazioni ambientali corrette e consolidate. In tale contesto, Datamat ha fatto leva sulle proprie competenze tecnologiche per realizzare sistemi in grado di gestire le informazioni ambientali in scenari operativi critici, come la gestione delle emergenze, le previsioni meteorologiche ed il monitoraggio ambientale. |
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Roma, 6 luglio 2004 - Datamat annuncia la sua partecipazione all' Ottava Conferenza Nazionale delle Agenzie Ambientali, che si tiene a Genova dal 5 al 7 luglio 2004. La manifestazione, organizzata dalle Agenzie regionali e nazionali per la Protezione dell'Ambiente, ha come tema principale "la cultura ambientale come elemento strategico di sviluppo" ed è inserita nell'ambito della Settimana della Cultura Ambientale, evento più ampio promosso dal sistema delle Agenzie per la Protezione dell'Ambiente e dalla Regione Liguria nel programma ufficiale di Genova 2004 Capitale Europea della Cultura. Datamat è presente all'appuntamento di Genova con una propria area espositiva per presentare alcuni tra i più significativi sistemi sviluppati nel campo della meteorologia e del monitoraggio ambientale. In particolare, per il settore meteorologia, Datamat presenta il sistema per la distribuzione dei prodotti meteorologici Nubis (National Unified Broadcast Informative Satellite System); realizzato per il Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare, e il prodotto Datamet, per l'acquisizione, l'elaborazione, l'archiviazione, la distribuzione e la presentazione dei dati raccolti da radar meteorologici multi-parametrici, che permette il controllo e l'elaborazione integrata di una rete radar fornendo prodotti di sintesi (mosaici); estremamente utili per applicazioni legate al rischio idrogeologico. Come recentemente annunciato, Il prodotto Datamet sarà inoltre utilizzato per la gestione dei dati raccolti dalla rete radar che verrà realizzata da Datamat in un Rti con Ams-gemanotrick per la Protezione Civile, nell'ambito della prima fase del piano di copertura delle rete meteo radar nazionale. Nel campo del monitoraggio ambientale sono invece presentati i sistemi Egeris (European Generic Emergency Response Information System) e Mushroom (Multiple Users Service for Hydro-geological Risk Open and Operational Management); entrambi realizzati con il contributo della Commissione Europea. Egeris ha l'obiettivo principale di fornire un sistema per la gestione delle attività sul campo, basato sull'integrazione delle più recenti tecnologie informatiche con criteri e metodi di intervento, condivisi a livello europeo, mentre Mushroom ha l'obiettivo di realizzare un sistema integrato per la previsione e la gestione delle emergenze di tipo idrogeologico Datamat ha iniziato la sua attività nel settore ambiente negli anni '80 diventando un riferimento per un'ampia gamma di istituzioni ed enti che operano nella protezione dell'ambiente: Protezione Civile, Regioni, Amministrazioni Locali e Provinciali, Servizio Meteorologico dell'Aeronautica. Le Istituzioni Pubbliche, in particolare gli Enti Locali, considerano oggi come priorità assolute la salvaguardia dell'ambiente, l'utilizzo responsabile delle risorse disponibili, la tutela della collettività. A tale riguardo sono necessarie valutazioni precise sull'impatto ambientale e politiche correttive efficaci, sia a livello globale sia a livello locale, realizzate attraverso una sempre più ampia ed efficace disponibilità di informazioni ambientali corrette e consolidate. In tale contesto, Datamat ha fatto leva sulle proprie competenze tecnologiche per realizzare sistemi in grado di gestire le informazioni ambientali in scenari operativi critici, come la gestione delle emergenze, le previsioni meteorologiche ed il monitoraggio ambientale. |
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TRASPORTI PUBBLICI OGGI SCIOPERO NAZIONALE PROCLAMATO DA 5 ORGANIZZAZIONI SINDACALI |
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Milano 6 luglio 2004 - Per oggi, cinque organizzazioni sindacali di settore hanno proclamato uno sciopero nazionale del trasporto pubblico, a sostegno della vertenza per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro 2004/07, con modalità di effettuazione differenti per ogni organizzazione, fatte salve le fasce di garanzia. Il servizio di trasporto pubblico sarà regolare:dall’inizio del servizio alle 8.45; dalle 15 alle 18. Qualora intervenissero modifiche sarà cura di Atm aggiornare i Clienti sulle modalità di effettuazione dello sciopero. Per ulteriori informazioni i Clienti Atm possono contattare il Numero Verde 800.80.81.81, operativo tutti i giorni dalle 7.30 alle 19.30, o consultare il sito Internet www.Atm-mi.it |
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Milano 6 luglio 2004 - Per oggi, cinque organizzazioni sindacali di settore hanno proclamato uno sciopero nazionale del trasporto pubblico, a sostegno della vertenza per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro 2004/07, con modalità di effettuazione differenti per ogni organizzazione, fatte salve le fasce di garanzia. Il servizio di trasporto pubblico sarà regolare:dall’inizio del servizio alle 8.45; dalle 15 alle 18. Qualora intervenissero modifiche sarà cura di Atm aggiornare i Clienti sulle modalità di effettuazione dello sciopero. Per ulteriori informazioni i Clienti Atm possono contattare il Numero Verde 800.80.81.81, operativo tutti i giorni dalle 7.30 alle 19.30, o consultare il sito Internet www.Atm-mi.it |
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