Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDì

Pagina1  Pagina2  Pagina3  Pagina4  Pagina5  Web Prodotti e Novità  Pagina7-PolEst 
Notiziario Marketpress di Martedì 06 Luglio 2004
Pagina7-PolEst
POLITICA TOSSICA  
 
International Herald Tribune, 5 luglio 2004
Politica tossica
di Glen Browder
Monterey, California
A distanza di un decennio dall'accordo americano-sovietico del 1997 sulla distruzione delle armi chimiche, il progresso circa l'eliminazione delle riserve di tali armi, possedute dai due paesi, è andato aggrovigliandosi in spiacevoli situazioni, quali "problemi di pubblica sicurezza", "controversie ambientaliste", "difficoltà tecnologiche","costi spaventosi". L'insorgenza continua di problemi, sembra aver rallentato un nobile sforzo, sorto alla fine della guerra fredda, e nè gli Stati Uniti, nè la Russia - in possesso di più del 95% dell'arsenale di armi chimiche conosciuto al mondo, rispetterà il termine del 2007, indicato dalla Convenzione circa la completa distruzione. Di più, quasi sicuramente, nessuno dei due paesi sarà in grado di onorare il nuovo termine che presto sarà esteso al 2012. La tabella di marcia del trattato originale prevedeva per quella data la distruzione di quasi la metà delle armi. La realtà è che gli Stati Uniti hanno eliminato solo un quarto delle riserve, mentre la Russiaha appena cominciato ad eliminare il suo deposito.Le armi più pericolose rimangono ben oltre quel termine illusorio.Perchè? La spiegazione è che l'urgenza della missione originaria non ha mai prevalso sulle agende politiche di Washington e Mosca, dando così spazio a controversie su una varietà di questioni a livello locale, statale, nazionale e internazionale onde eliminare queste eredità del secolo scorso.Per un caso del tutto fortuito, tuttavia, tanto per passare ad un concetto più convenzionale - il denaro -, il Congresso sta ora prestando grande attenzione allo stato travagliato di questa importante missione.Per l'esattezza, solo 8.600 tonnellate, cioè il 27% delle 31.500 tonnellate di riserve americane sono state distrutte entro il 15 maggio 2004.Il General Accounting Office ha dichiarato in un'udienza di aprilead un Subcomitato al Terrorismo dei Serrvizi Armati Interni, che gli Stati Uniti chiederanno una proroga della data prestabilita per distruggere il 100% delle loro riserve dopo il 2007." Se il programma non risolve i problemi che causano i ritardi nel programma," - si diceva nel rapporto - "gli Stati Uniti rischiano di non rispettare il termine, anche prolungato". Il costo, previsto inizialmente di 2 bilioni di $ per l'eliminazione delle riserve, è lievitato più del mille %, e sta ancora aumentando e potrà raggiungere i 25 bilioni.Ll programma russo è un marasma.La Russia non ha mai rispettato alcun termine circa l'eliminazione.Sino ad ora sono state distrutte dalle 600 alle 800 tonnellate delle armi più antiche - dall'uno al due % delle sue 40.000 tonnellate di riserve. Intanto gli impegni americani nei confronti della più grande fabbrica russa di Shchuchye hanno passato il bilione.......
 
   
   
POLITICA TOSSICA  
 
International Herald Tribune, 5 luglio 2004
Politica tossica
di Glen Browder
Monterey, California
A distanza di un decennio dall'accordo americano-sovietico del 1997 sulla distruzione delle armi chimiche, il progresso circa l'eliminazione delle riserve di tali armi, possedute dai due paesi, è andato aggrovigliandosi in spiacevoli situazioni, quali "problemi di pubblica sicurezza", "controversie ambientaliste", "difficoltà tecnologiche","costi spaventosi". L'insorgenza continua di problemi, sembra aver rallentato un nobile sforzo, sorto alla fine della guerra fredda, e nè gli Stati Uniti, nè la Russia - in possesso di più del 95% dell'arsenale di armi chimiche conosciuto al mondo, rispetterà il termine del 2007, indicato dalla Convenzione circa la completa distruzione. Di più, quasi sicuramente, nessuno dei due paesi sarà in grado di onorare il nuovo termine che presto sarà esteso al 2012. La tabella di marcia del trattato originale prevedeva per quella data la distruzione di quasi la metà delle armi. La realtà è che gli Stati Uniti hanno eliminato solo un quarto delle riserve, mentre la Russiaha appena cominciato ad eliminare il suo deposito.Le armi più pericolose rimangono ben oltre quel termine illusorio.Perchè? La spiegazione è che l'urgenza della missione originaria non ha mai prevalso sulle agende politiche di Washington e Mosca, dando così spazio a controversie su una varietà di questioni a livello locale, statale, nazionale e internazionale onde eliminare queste eredità del secolo scorso.Per un caso del tutto fortuito, tuttavia, tanto per passare ad un concetto più convenzionale - il denaro -, il Congresso sta ora prestando grande attenzione allo stato travagliato di questa importante missione.Per l'esattezza, solo 8.600 tonnellate, cioè il 27% delle 31.500 tonnellate di riserve americane sono state distrutte entro il 15 maggio 2004.Il General Accounting Office ha dichiarato in un'udienza di aprilead un Subcomitato al Terrorismo dei Serrvizi Armati Interni, che gli Stati Uniti chiederanno una proroga della data prestabilita per distruggere il 100% delle loro riserve dopo il 2007." Se il programma non risolve i problemi che causano i ritardi nel programma," - si diceva nel rapporto - "gli Stati Uniti rischiano di non rispettare il termine, anche prolungato". Il costo, previsto inizialmente di 2 bilioni di $ per l'eliminazione delle riserve, è lievitato più del mille %, e sta ancora aumentando e potrà raggiungere i 25 bilioni.Ll programma russo è un marasma.La Russia non ha mai rispettato alcun termine circa l'eliminazione.Sino ad ora sono state distrutte dalle 600 alle 800 tonnellate delle armi più antiche - dall'uno al due % delle sue 40.000 tonnellate di riserve. Intanto gli impegni americani nei confronti della più grande fabbrica russa di Shchuchye hanno passato il bilione.......
 
   
   
POLITICA TOSSICA  
 
International Herald Tribune, 5 luglio 2004
Politica tossica
di Glen Browder
Monterey, California
A distanza di un decennio dall'accordo americano-sovietico del 1997 sulla distruzione delle armi chimiche, il progresso circa l'eliminazione delle riserve di tali armi, possedute dai due paesi, è andato aggrovigliandosi in spiacevoli situazioni, quali "problemi di pubblica sicurezza", "controversie ambientaliste", "difficoltà tecnologiche","costi spaventosi". L'insorgenza continua di problemi, sembra aver rallentato un nobile sforzo, sorto alla fine della guerra fredda, e nè gli Stati Uniti, nè la Russia - in possesso di più del 95% dell'arsenale di armi chimiche conosciuto al mondo, rispetterà il termine del 2007, indicato dalla Convenzione circa la completa distruzione. Di più, quasi sicuramente, nessuno dei due paesi sarà in grado di onorare il nuovo termine che presto sarà esteso al 2012. La tabella di marcia del trattato originale prevedeva per quella data la distruzione di quasi la metà delle armi. La realtà è che gli Stati Uniti hanno eliminato solo un quarto delle riserve, mentre la Russiaha appena cominciato ad eliminare il suo deposito.Le armi più pericolose rimangono ben oltre quel termine illusorio.Perchè? La spiegazione è che l'urgenza della missione originaria non ha mai prevalso sulle agende politiche di Washington e Mosca, dando così spazio a controversie su una varietà di questioni a livello locale, statale, nazionale e internazionale onde eliminare queste eredità del secolo scorso.Per un caso del tutto fortuito, tuttavia, tanto per passare ad un concetto più convenzionale - il denaro -, il Congresso sta ora prestando grande attenzione allo stato travagliato di questa importante missione.Per l'esattezza, solo 8.600 tonnellate, cioè il 27% delle 31.500 tonnellate di riserve americane sono state distrutte entro il 15 maggio 2004.Il General Accounting Office ha dichiarato in un'udienza di aprilead un Subcomitato al Terrorismo dei Serrvizi Armati Interni, che gli Stati Uniti chiederanno una proroga della data prestabilita per distruggere il 100% delle loro riserve dopo il 2007." Se il programma non risolve i problemi che causano i ritardi nel programma," - si diceva nel rapporto - "gli Stati Uniti rischiano di non rispettare il termine, anche prolungato". Il costo, previsto inizialmente di 2 bilioni di $ per l'eliminazione delle riserve, è lievitato più del mille %, e sta ancora aumentando e potrà raggiungere i 25 bilioni.Ll programma russo è un marasma.La Russia non ha mai rispettato alcun termine circa l'eliminazione.Sino ad ora sono state distrutte dalle 600 alle 800 tonnellate delle armi più antiche - dall'uno al due % delle sue 40.000 tonnellate di riserve. Intanto gli impegni americani nei confronti della più grande fabbrica russa di Shchuchye hanno passato il bilione.......
 
   
   
POLITICA TOSSICA  
 
International Herald Tribune, 5 luglio 2004
Politica tossica
di Glen Browder
Monterey, California
A distanza di un decennio dall'accordo americano-sovietico del 1997 sulla distruzione delle armi chimiche, il progresso circa l'eliminazione delle riserve di tali armi, possedute dai due paesi, è andato aggrovigliandosi in spiacevoli situazioni, quali "problemi di pubblica sicurezza", "controversie ambientaliste", "difficoltà tecnologiche","costi spaventosi". L'insorgenza continua di problemi, sembra aver rallentato un nobile sforzo, sorto alla fine della guerra fredda, e nè gli Stati Uniti, nè la Russia - in possesso di più del 95% dell'arsenale di armi chimiche conosciuto al mondo, rispetterà il termine del 2007, indicato dalla Convenzione circa la completa distruzione. Di più, quasi sicuramente, nessuno dei due paesi sarà in grado di onorare il nuovo termine che presto sarà esteso al 2012. La tabella di marcia del trattato originale prevedeva per quella data la distruzione di quasi la metà delle armi. La realtà è che gli Stati Uniti hanno eliminato solo un quarto delle riserve, mentre la Russiaha appena cominciato ad eliminare il suo deposito.Le armi più pericolose rimangono ben oltre quel termine illusorio.Perchè? La spiegazione è che l'urgenza della missione originaria non ha mai prevalso sulle agende politiche di Washington e Mosca, dando così spazio a controversie su una varietà di questioni a livello locale, statale, nazionale e internazionale onde eliminare queste eredità del secolo scorso.Per un caso del tutto fortuito, tuttavia, tanto per passare ad un concetto più convenzionale - il denaro -, il Congresso sta ora prestando grande attenzione allo stato travagliato di questa importante missione.Per l'esattezza, solo 8.600 tonnellate, cioè il 27% delle 31.500 tonnellate di riserve americane sono state distrutte entro il 15 maggio 2004.Il General Accounting Office ha dichiarato in un'udienza di aprilead un Subcomitato al Terrorismo dei Serrvizi Armati Interni, che gli Stati Uniti chiederanno una proroga della data prestabilita per distruggere il 100% delle loro riserve dopo il 2007." Se il programma non risolve i problemi che causano i ritardi nel programma," - si diceva nel rapporto - "gli Stati Uniti rischiano di non rispettare il termine, anche prolungato". Il costo, previsto inizialmente di 2 bilioni di $ per l'eliminazione delle riserve, è lievitato più del mille %, e sta ancora aumentando e potrà raggiungere i 25 bilioni.Ll programma russo è un marasma.La Russia non ha mai rispettato alcun termine circa l'eliminazione.Sino ad ora sono state distrutte dalle 600 alle 800 tonnellate delle armi più antiche - dall'uno al due % delle sue 40.000 tonnellate di riserve. Intanto gli impegni americani nei confronti della più grande fabbrica russa di Shchuchye hanno passato il bilione.......
 
   
   
POLITICA TOSSICA  
 
International Herald Tribune, 5 luglio 2004
Politica tossica
di Glen Browder
Monterey, California
A distanza di un decennio dall'accordo americano-sovietico del 1997 sulla distruzione delle armi chimiche, il progresso circa l'eliminazione delle riserve di tali armi, possedute dai due paesi, è andato aggrovigliandosi in spiacevoli situazioni, quali "problemi di pubblica sicurezza", "controversie ambientaliste", "difficoltà tecnologiche","costi spaventosi". L'insorgenza continua di problemi, sembra aver rallentato un nobile sforzo, sorto alla fine della guerra fredda, e nè gli Stati Uniti, nè la Russia - in possesso di più del 95% dell'arsenale di armi chimiche conosciuto al mondo, rispetterà il termine del 2007, indicato dalla Convenzione circa la completa distruzione. Di più, quasi sicuramente, nessuno dei due paesi sarà in grado di onorare il nuovo termine che presto sarà esteso al 2012. La tabella di marcia del trattato originale prevedeva per quella data la distruzione di quasi la metà delle armi. La realtà è che gli Stati Uniti hanno eliminato solo un quarto delle riserve, mentre la Russiaha appena cominciato ad eliminare il suo deposito.Le armi più pericolose rimangono ben oltre quel termine illusorio.Perchè? La spiegazione è che l'urgenza della missione originaria non ha mai prevalso sulle agende politiche di Washington e Mosca, dando così spazio a controversie su una varietà di questioni a livello locale, statale, nazionale e internazionale onde eliminare queste eredità del secolo scorso.Per un caso del tutto fortuito, tuttavia, tanto per passare ad un concetto più convenzionale - il denaro -, il Congresso sta ora prestando grande attenzione allo stato travagliato di questa importante missione.Per l'esattezza, solo 8.600 tonnellate, cioè il 27% delle 31.500 tonnellate di riserve americane sono state distrutte entro il 15 maggio 2004.Il General Accounting Office ha dichiarato in un'udienza di aprilead un Subcomitato al Terrorismo dei Serrvizi Armati Interni, che gli Stati Uniti chiederanno una proroga della data prestabilita per distruggere il 100% delle loro riserve dopo il 2007." Se il programma non risolve i problemi che causano i ritardi nel programma," - si diceva nel rapporto - "gli Stati Uniti rischiano di non rispettare il termine, anche prolungato". Il costo, previsto inizialmente di 2 bilioni di $ per l'eliminazione delle riserve, è lievitato più del mille %, e sta ancora aumentando e potrà raggiungere i 25 bilioni.Ll programma russo è un marasma.La Russia non ha mai rispettato alcun termine circa l'eliminazione.Sino ad ora sono state distrutte dalle 600 alle 800 tonnellate delle armi più antiche - dall'uno al due % delle sue 40.000 tonnellate di riserve. Intanto gli impegni americani nei confronti della più grande fabbrica russa di Shchuchye hanno passato il bilione.......
 
   
   
POLITICA TOSSICA  
 
International Herald Tribune, 5 luglio 2004
Politica tossica
di Glen Browder
Monterey, California
A distanza di un decennio dall'accordo americano-sovietico del 1997 sulla distruzione delle armi chimiche, il progresso circa l'eliminazione delle riserve di tali armi, possedute dai due paesi, è andato aggrovigliandosi in spiacevoli situazioni, quali "problemi di pubblica sicurezza", "controversie ambientaliste", "difficoltà tecnologiche","costi spaventosi". L'insorgenza continua di problemi, sembra aver rallentato un nobile sforzo, sorto alla fine della guerra fredda, e nè gli Stati Uniti, nè la Russia - in possesso di più del 95% dell'arsenale di armi chimiche conosciuto al mondo, rispetterà il termine del 2007, indicato dalla Convenzione circa la completa distruzione. Di più, quasi sicuramente, nessuno dei due paesi sarà in grado di onorare il nuovo termine che presto sarà esteso al 2012. La tabella di marcia del trattato originale prevedeva per quella data la distruzione di quasi la metà delle armi. La realtà è che gli Stati Uniti hanno eliminato solo un quarto delle riserve, mentre la Russiaha appena cominciato ad eliminare il suo deposito.Le armi più pericolose rimangono ben oltre quel termine illusorio.Perchè? La spiegazione è che l'urgenza della missione originaria non ha mai prevalso sulle agende politiche di Washington e Mosca, dando così spazio a controversie su una varietà di questioni a livello locale, statale, nazionale e internazionale onde eliminare queste eredità del secolo scorso.Per un caso del tutto fortuito, tuttavia, tanto per passare ad un concetto più convenzionale - il denaro -, il Congresso sta ora prestando grande attenzione allo stato travagliato di questa importante missione.Per l'esattezza, solo 8.600 tonnellate, cioè il 27% delle 31.500 tonnellate di riserve americane sono state distrutte entro il 15 maggio 2004.Il General Accounting Office ha dichiarato in un'udienza di aprilead un Subcomitato al Terrorismo dei Serrvizi Armati Interni, che gli Stati Uniti chiederanno una proroga della data prestabilita per distruggere il 100% delle loro riserve dopo il 2007." Se il programma non risolve i problemi che causano i ritardi nel programma," - si diceva nel rapporto - "gli Stati Uniti rischiano di non rispettare il termine, anche prolungato". Il costo, previsto inizialmente di 2 bilioni di $ per l'eliminazione delle riserve, è lievitato più del mille %, e sta ancora aumentando e potrà raggiungere i 25 bilioni.Ll programma russo è un marasma.La Russia non ha mai rispettato alcun termine circa l'eliminazione.Sino ad ora sono state distrutte dalle 600 alle 800 tonnellate delle armi più antiche - dall'uno al due % delle sue 40.000 tonnellate di riserve. Intanto gli impegni americani nei confronti della più grande fabbrica russa di Shchuchye hanno passato il bilione.......