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MERCOLEDì
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 07 Luglio 2004 |
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ASNM: OGGI PRESENTAZIONE A MILANO DELLA SILICON VALLEY ITALIAN EXECUTIVE COUNCIL A PALAZZO ISIMBARDI IL SODALIZIO CALIFORNIANO CHE RIUNISCE I PIÙ INNOVATIVI IMPRENDITORI ITALO AMERICANI |
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Milano, 7 luglio 2004 - Il centro servizi per le imprese Bic La Fucina, in collaborazione con la Provincia di Milano, per dare continuità alle relazioni nate nel corso della recente missione di internazionalizzazione Digital Gate to California, organizza la presentazione a Palazzo Isimbardi di Silicon Valley Italian Executive Council (Sviec). Sviec è un’organizzazione lanciata a San Francisco nel febbraio 2004 su iniziativa della National Italian American Foundation (Niaf) e patrocinata dal Consolato di San Francisco. La Niaf è la fondazione che rappresenta presso le istituzioni statunitensi gli interessi di 25 milioni di italoamericani ed è da sempre nel rafforzamento dei rapporti economici e culturali con il nostro paese. Sviec si avvale al momento di oltre 200 professionisti italiani e italoamericani, impegnati nel campo delle nuove tecnologie e dell’innovazione. Per la sua capacità di fare rete, si propone come un punto di riferimento obbligato per chi ambisca a sviluppare rapporti commerciali e di cooperazione tra Italia e Silicon Valley. Il sodalizio californiano è oggi espressione della professionalità e della creatività italiana in materia di tecnologia e telematica. Per la presentazione al mondo economico lombardo sarà presente a Milano Jeffrey Capaccio, l’avvocato italoamericano fondatore di Sviec. A lui spetterà il compito di declinare le potenzialità della sua organizzazione e le grandi opportunità che gli italo americani d’America possono dischiudere agli imprenditori che vivono e lavorano in Italia. |
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Milano, 7 luglio 2004 - Il centro servizi per le imprese Bic La Fucina, in collaborazione con la Provincia di Milano, per dare continuità alle relazioni nate nel corso della recente missione di internazionalizzazione Digital Gate to California, organizza la presentazione a Palazzo Isimbardi di Silicon Valley Italian Executive Council (Sviec). Sviec è un’organizzazione lanciata a San Francisco nel febbraio 2004 su iniziativa della National Italian American Foundation (Niaf) e patrocinata dal Consolato di San Francisco. La Niaf è la fondazione che rappresenta presso le istituzioni statunitensi gli interessi di 25 milioni di italoamericani ed è da sempre nel rafforzamento dei rapporti economici e culturali con il nostro paese. Sviec si avvale al momento di oltre 200 professionisti italiani e italoamericani, impegnati nel campo delle nuove tecnologie e dell’innovazione. Per la sua capacità di fare rete, si propone come un punto di riferimento obbligato per chi ambisca a sviluppare rapporti commerciali e di cooperazione tra Italia e Silicon Valley. Il sodalizio californiano è oggi espressione della professionalità e della creatività italiana in materia di tecnologia e telematica. Per la presentazione al mondo economico lombardo sarà presente a Milano Jeffrey Capaccio, l’avvocato italoamericano fondatore di Sviec. A lui spetterà il compito di declinare le potenzialità della sua organizzazione e le grandi opportunità che gli italo americani d’America possono dischiudere agli imprenditori che vivono e lavorano in Italia. |
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Milano, 7 luglio 2004 - Il centro servizi per le imprese Bic La Fucina, in collaborazione con la Provincia di Milano, per dare continuità alle relazioni nate nel corso della recente missione di internazionalizzazione Digital Gate to California, organizza la presentazione a Palazzo Isimbardi di Silicon Valley Italian Executive Council (Sviec). Sviec è un’organizzazione lanciata a San Francisco nel febbraio 2004 su iniziativa della National Italian American Foundation (Niaf) e patrocinata dal Consolato di San Francisco. La Niaf è la fondazione che rappresenta presso le istituzioni statunitensi gli interessi di 25 milioni di italoamericani ed è da sempre nel rafforzamento dei rapporti economici e culturali con il nostro paese. Sviec si avvale al momento di oltre 200 professionisti italiani e italoamericani, impegnati nel campo delle nuove tecnologie e dell’innovazione. Per la sua capacità di fare rete, si propone come un punto di riferimento obbligato per chi ambisca a sviluppare rapporti commerciali e di cooperazione tra Italia e Silicon Valley. Il sodalizio californiano è oggi espressione della professionalità e della creatività italiana in materia di tecnologia e telematica. Per la presentazione al mondo economico lombardo sarà presente a Milano Jeffrey Capaccio, l’avvocato italoamericano fondatore di Sviec. A lui spetterà il compito di declinare le potenzialità della sua organizzazione e le grandi opportunità che gli italo americani d’America possono dischiudere agli imprenditori che vivono e lavorano in Italia. |
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Milano, 7 luglio 2004 - Il centro servizi per le imprese Bic La Fucina, in collaborazione con la Provincia di Milano, per dare continuità alle relazioni nate nel corso della recente missione di internazionalizzazione Digital Gate to California, organizza la presentazione a Palazzo Isimbardi di Silicon Valley Italian Executive Council (Sviec). Sviec è un’organizzazione lanciata a San Francisco nel febbraio 2004 su iniziativa della National Italian American Foundation (Niaf) e patrocinata dal Consolato di San Francisco. La Niaf è la fondazione che rappresenta presso le istituzioni statunitensi gli interessi di 25 milioni di italoamericani ed è da sempre nel rafforzamento dei rapporti economici e culturali con il nostro paese. Sviec si avvale al momento di oltre 200 professionisti italiani e italoamericani, impegnati nel campo delle nuove tecnologie e dell’innovazione. Per la sua capacità di fare rete, si propone come un punto di riferimento obbligato per chi ambisca a sviluppare rapporti commerciali e di cooperazione tra Italia e Silicon Valley. Il sodalizio californiano è oggi espressione della professionalità e della creatività italiana in materia di tecnologia e telematica. Per la presentazione al mondo economico lombardo sarà presente a Milano Jeffrey Capaccio, l’avvocato italoamericano fondatore di Sviec. A lui spetterà il compito di declinare le potenzialità della sua organizzazione e le grandi opportunità che gli italo americani d’America possono dischiudere agli imprenditori che vivono e lavorano in Italia. |
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Milano, 7 luglio 2004 - Il centro servizi per le imprese Bic La Fucina, in collaborazione con la Provincia di Milano, per dare continuità alle relazioni nate nel corso della recente missione di internazionalizzazione Digital Gate to California, organizza la presentazione a Palazzo Isimbardi di Silicon Valley Italian Executive Council (Sviec). Sviec è un’organizzazione lanciata a San Francisco nel febbraio 2004 su iniziativa della National Italian American Foundation (Niaf) e patrocinata dal Consolato di San Francisco. La Niaf è la fondazione che rappresenta presso le istituzioni statunitensi gli interessi di 25 milioni di italoamericani ed è da sempre nel rafforzamento dei rapporti economici e culturali con il nostro paese. Sviec si avvale al momento di oltre 200 professionisti italiani e italoamericani, impegnati nel campo delle nuove tecnologie e dell’innovazione. Per la sua capacità di fare rete, si propone come un punto di riferimento obbligato per chi ambisca a sviluppare rapporti commerciali e di cooperazione tra Italia e Silicon Valley. Il sodalizio californiano è oggi espressione della professionalità e della creatività italiana in materia di tecnologia e telematica. Per la presentazione al mondo economico lombardo sarà presente a Milano Jeffrey Capaccio, l’avvocato italoamericano fondatore di Sviec. A lui spetterà il compito di declinare le potenzialità della sua organizzazione e le grandi opportunità che gli italo americani d’America possono dischiudere agli imprenditori che vivono e lavorano in Italia. |
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Milano, 7 luglio 2004 - Il centro servizi per le imprese Bic La Fucina, in collaborazione con la Provincia di Milano, per dare continuità alle relazioni nate nel corso della recente missione di internazionalizzazione Digital Gate to California, organizza la presentazione a Palazzo Isimbardi di Silicon Valley Italian Executive Council (Sviec). Sviec è un’organizzazione lanciata a San Francisco nel febbraio 2004 su iniziativa della National Italian American Foundation (Niaf) e patrocinata dal Consolato di San Francisco. La Niaf è la fondazione che rappresenta presso le istituzioni statunitensi gli interessi di 25 milioni di italoamericani ed è da sempre nel rafforzamento dei rapporti economici e culturali con il nostro paese. Sviec si avvale al momento di oltre 200 professionisti italiani e italoamericani, impegnati nel campo delle nuove tecnologie e dell’innovazione. Per la sua capacità di fare rete, si propone come un punto di riferimento obbligato per chi ambisca a sviluppare rapporti commerciali e di cooperazione tra Italia e Silicon Valley. Il sodalizio californiano è oggi espressione della professionalità e della creatività italiana in materia di tecnologia e telematica. Per la presentazione al mondo economico lombardo sarà presente a Milano Jeffrey Capaccio, l’avvocato italoamericano fondatore di Sviec. A lui spetterà il compito di declinare le potenzialità della sua organizzazione e le grandi opportunità che gli italo americani d’America possono dischiudere agli imprenditori che vivono e lavorano in Italia. |
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LINDOWS E QUESTAR PRESENTANO LA VERSIONE ITALIANA DI LINSPIRE IL POTENTE SISTEMA OPERATIVO DEDICATO AL MERCATO CONSUMER |
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Milano, 7 luglio 2004 - Lindows e Questar in seguito all' accordo esclusivo per la commercializzazione, la promozione e la vendita sul mercato italiano della versione retail in inglese di Linspire 4.5, annunciano la disponibilità della versione italiana di Linspire. Linspire è un sistema operativo basato su Linux che si distingue per essere stabile e di facile utilizzo. E' stato concepito per chiunque desideri un sistema operativo economico, semplice, intuitivo e al tempo stesso potente e completo. Si tratta di un software realizzato concentrando l'attenzione sulla semplicità di utilizzo e sulla disponibilità di strumenti che consentono di utilizzare le potenti e ricche risorse di Internet e di mantenere un ambiente informatico sicuro. Inoltre Linspire dispone di una suite da ufficio completamente compatibile con file di tipo .Doc, .Xls e .Ppt. Uno dei punti di forza di Linspire è Cnr Warehouse - www.Linspire.com/warehouse - un sistema che offre più di 1.800 applicazioni che vanno dalla nuova suite Staroffice di Sun, ai lettori multimediali, ai programmi di grafica, giochi... "Click and Run" significa infatti che un semplice clic è sufficiente per eseguire tutta una serie di operazioni: download, installazione, verifica delle dipendenze e tutte le altre operazioni che non si desidera effettuare personalmente. Cnr Warehouse è organizzato in sezioni di facile consultazione divise per argomenti. È possibile spaziare nelle varie sezioni o crearne di personalizzate per conservare il software preferito nella stessa posizione. Linspire non è un sistema isolato ai margini dell'ambiente informatico ma, al contrario, è compatibile con tutte le soluzioni software e si integra perfettamente con la maggior parte dei device hardware. Linspire dispone infatti di un supporto integrato per l'hardware; l'aggiunta di periferiche, ad esempio una scheda wireless, un'unità esterna o un dispositivo Usb, richiedono di solito l'utilizzo di un Cd di installazione, l'installazione dei driver e così via, Linspire invece è in grado di rilevare automaticamente la maggior parte dei dispositivi e di avviarne il funzionamento immediatamente. "Abbiamo deciso di realizzare la versione italiana di Linspire perché crediamo nel valore di questo sistema operativo e desideriamo mettere a disposizione degli utenti italiani le potenzialità del Desktop Linux" afferma Michael Robertson, Ceo di Lindows "L'accordo con Questar ci permetterà di rafforzare la presenza dei nostri prodotti non solo in Italia ma anche in Europa." "L'impegno di Questar nei confronti del mercato italiano è sempre stato quello di venire incontro alle esigenze dei clienti: la realizzazione della versione italiana dei nostri prodotti è per noi la chiave di volta. Linspire in italiano accrescerà senz'altro il successo locale di questo sistema operativo." afferma David Orban, Ceo di Questar. "Siamo convinti che Linspire sia la scelta ottimale per gli utilizzatori italiani di Pc. Questar offre a chiunque abbia intenzione di acquistare un computer, ma anche a coloro che pretendono funzionalità avanzate, una linea completa di prodotti Linux-based in lingua italiana come software e pc con Linspire preinstallato" e conclude Orban "Linspire è un sistema operativo alternativo, conveniente, innovativo e affidabile, una soluzione su cui poter contare per tutte le esigenze quotidiane di produttività personale". La versione italiana di Linspire è disponibile al prezzo di 69,90 € (iva inclusa) e comprende Linspire, Linspirelive! e Linspire Plus e un anno di sottoscrizione online a Cnr Warehouse. Sono disponibili inoltre soluzioni in multilicenza o versioni Oem per i produttori di Pc che scelgano di offrire Linspire precaricato alla propria clientela. Http://www.questar.it http://www.Questar.it/linspire http://www.Linspire.com |
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LINDOWS E QUESTAR PRESENTANO LA VERSIONE ITALIANA DI LINSPIRE IL POTENTE SISTEMA OPERATIVO DEDICATO AL MERCATO CONSUMER |
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Milano, 7 luglio 2004 - Lindows e Questar in seguito all' accordo esclusivo per la commercializzazione, la promozione e la vendita sul mercato italiano della versione retail in inglese di Linspire 4.5, annunciano la disponibilità della versione italiana di Linspire. Linspire è un sistema operativo basato su Linux che si distingue per essere stabile e di facile utilizzo. E' stato concepito per chiunque desideri un sistema operativo economico, semplice, intuitivo e al tempo stesso potente e completo. Si tratta di un software realizzato concentrando l'attenzione sulla semplicità di utilizzo e sulla disponibilità di strumenti che consentono di utilizzare le potenti e ricche risorse di Internet e di mantenere un ambiente informatico sicuro. Inoltre Linspire dispone di una suite da ufficio completamente compatibile con file di tipo .Doc, .Xls e .Ppt. Uno dei punti di forza di Linspire è Cnr Warehouse - www.Linspire.com/warehouse - un sistema che offre più di 1.800 applicazioni che vanno dalla nuova suite Staroffice di Sun, ai lettori multimediali, ai programmi di grafica, giochi... "Click and Run" significa infatti che un semplice clic è sufficiente per eseguire tutta una serie di operazioni: download, installazione, verifica delle dipendenze e tutte le altre operazioni che non si desidera effettuare personalmente. Cnr Warehouse è organizzato in sezioni di facile consultazione divise per argomenti. È possibile spaziare nelle varie sezioni o crearne di personalizzate per conservare il software preferito nella stessa posizione. Linspire non è un sistema isolato ai margini dell'ambiente informatico ma, al contrario, è compatibile con tutte le soluzioni software e si integra perfettamente con la maggior parte dei device hardware. Linspire dispone infatti di un supporto integrato per l'hardware; l'aggiunta di periferiche, ad esempio una scheda wireless, un'unità esterna o un dispositivo Usb, richiedono di solito l'utilizzo di un Cd di installazione, l'installazione dei driver e così via, Linspire invece è in grado di rilevare automaticamente la maggior parte dei dispositivi e di avviarne il funzionamento immediatamente. "Abbiamo deciso di realizzare la versione italiana di Linspire perché crediamo nel valore di questo sistema operativo e desideriamo mettere a disposizione degli utenti italiani le potenzialità del Desktop Linux" afferma Michael Robertson, Ceo di Lindows "L'accordo con Questar ci permetterà di rafforzare la presenza dei nostri prodotti non solo in Italia ma anche in Europa." "L'impegno di Questar nei confronti del mercato italiano è sempre stato quello di venire incontro alle esigenze dei clienti: la realizzazione della versione italiana dei nostri prodotti è per noi la chiave di volta. Linspire in italiano accrescerà senz'altro il successo locale di questo sistema operativo." afferma David Orban, Ceo di Questar. "Siamo convinti che Linspire sia la scelta ottimale per gli utilizzatori italiani di Pc. Questar offre a chiunque abbia intenzione di acquistare un computer, ma anche a coloro che pretendono funzionalità avanzate, una linea completa di prodotti Linux-based in lingua italiana come software e pc con Linspire preinstallato" e conclude Orban "Linspire è un sistema operativo alternativo, conveniente, innovativo e affidabile, una soluzione su cui poter contare per tutte le esigenze quotidiane di produttività personale". La versione italiana di Linspire è disponibile al prezzo di 69,90 € (iva inclusa) e comprende Linspire, Linspirelive! e Linspire Plus e un anno di sottoscrizione online a Cnr Warehouse. Sono disponibili inoltre soluzioni in multilicenza o versioni Oem per i produttori di Pc che scelgano di offrire Linspire precaricato alla propria clientela. Http://www.questar.it http://www.Questar.it/linspire http://www.Linspire.com |
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Milano, 7 luglio 2004 - Lindows e Questar in seguito all' accordo esclusivo per la commercializzazione, la promozione e la vendita sul mercato italiano della versione retail in inglese di Linspire 4.5, annunciano la disponibilità della versione italiana di Linspire. Linspire è un sistema operativo basato su Linux che si distingue per essere stabile e di facile utilizzo. E' stato concepito per chiunque desideri un sistema operativo economico, semplice, intuitivo e al tempo stesso potente e completo. Si tratta di un software realizzato concentrando l'attenzione sulla semplicità di utilizzo e sulla disponibilità di strumenti che consentono di utilizzare le potenti e ricche risorse di Internet e di mantenere un ambiente informatico sicuro. Inoltre Linspire dispone di una suite da ufficio completamente compatibile con file di tipo .Doc, .Xls e .Ppt. Uno dei punti di forza di Linspire è Cnr Warehouse - www.Linspire.com/warehouse - un sistema che offre più di 1.800 applicazioni che vanno dalla nuova suite Staroffice di Sun, ai lettori multimediali, ai programmi di grafica, giochi... "Click and Run" significa infatti che un semplice clic è sufficiente per eseguire tutta una serie di operazioni: download, installazione, verifica delle dipendenze e tutte le altre operazioni che non si desidera effettuare personalmente. Cnr Warehouse è organizzato in sezioni di facile consultazione divise per argomenti. È possibile spaziare nelle varie sezioni o crearne di personalizzate per conservare il software preferito nella stessa posizione. Linspire non è un sistema isolato ai margini dell'ambiente informatico ma, al contrario, è compatibile con tutte le soluzioni software e si integra perfettamente con la maggior parte dei device hardware. Linspire dispone infatti di un supporto integrato per l'hardware; l'aggiunta di periferiche, ad esempio una scheda wireless, un'unità esterna o un dispositivo Usb, richiedono di solito l'utilizzo di un Cd di installazione, l'installazione dei driver e così via, Linspire invece è in grado di rilevare automaticamente la maggior parte dei dispositivi e di avviarne il funzionamento immediatamente. "Abbiamo deciso di realizzare la versione italiana di Linspire perché crediamo nel valore di questo sistema operativo e desideriamo mettere a disposizione degli utenti italiani le potenzialità del Desktop Linux" afferma Michael Robertson, Ceo di Lindows "L'accordo con Questar ci permetterà di rafforzare la presenza dei nostri prodotti non solo in Italia ma anche in Europa." "L'impegno di Questar nei confronti del mercato italiano è sempre stato quello di venire incontro alle esigenze dei clienti: la realizzazione della versione italiana dei nostri prodotti è per noi la chiave di volta. Linspire in italiano accrescerà senz'altro il successo locale di questo sistema operativo." afferma David Orban, Ceo di Questar. "Siamo convinti che Linspire sia la scelta ottimale per gli utilizzatori italiani di Pc. Questar offre a chiunque abbia intenzione di acquistare un computer, ma anche a coloro che pretendono funzionalità avanzate, una linea completa di prodotti Linux-based in lingua italiana come software e pc con Linspire preinstallato" e conclude Orban "Linspire è un sistema operativo alternativo, conveniente, innovativo e affidabile, una soluzione su cui poter contare per tutte le esigenze quotidiane di produttività personale". La versione italiana di Linspire è disponibile al prezzo di 69,90 € (iva inclusa) e comprende Linspire, Linspirelive! e Linspire Plus e un anno di sottoscrizione online a Cnr Warehouse. Sono disponibili inoltre soluzioni in multilicenza o versioni Oem per i produttori di Pc che scelgano di offrire Linspire precaricato alla propria clientela. Http://www.questar.it http://www.Questar.it/linspire http://www.Linspire.com |
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Milano, 7 luglio 2004 - Lindows e Questar in seguito all' accordo esclusivo per la commercializzazione, la promozione e la vendita sul mercato italiano della versione retail in inglese di Linspire 4.5, annunciano la disponibilità della versione italiana di Linspire. Linspire è un sistema operativo basato su Linux che si distingue per essere stabile e di facile utilizzo. E' stato concepito per chiunque desideri un sistema operativo economico, semplice, intuitivo e al tempo stesso potente e completo. Si tratta di un software realizzato concentrando l'attenzione sulla semplicità di utilizzo e sulla disponibilità di strumenti che consentono di utilizzare le potenti e ricche risorse di Internet e di mantenere un ambiente informatico sicuro. Inoltre Linspire dispone di una suite da ufficio completamente compatibile con file di tipo .Doc, .Xls e .Ppt. Uno dei punti di forza di Linspire è Cnr Warehouse - www.Linspire.com/warehouse - un sistema che offre più di 1.800 applicazioni che vanno dalla nuova suite Staroffice di Sun, ai lettori multimediali, ai programmi di grafica, giochi... "Click and Run" significa infatti che un semplice clic è sufficiente per eseguire tutta una serie di operazioni: download, installazione, verifica delle dipendenze e tutte le altre operazioni che non si desidera effettuare personalmente. Cnr Warehouse è organizzato in sezioni di facile consultazione divise per argomenti. È possibile spaziare nelle varie sezioni o crearne di personalizzate per conservare il software preferito nella stessa posizione. Linspire non è un sistema isolato ai margini dell'ambiente informatico ma, al contrario, è compatibile con tutte le soluzioni software e si integra perfettamente con la maggior parte dei device hardware. Linspire dispone infatti di un supporto integrato per l'hardware; l'aggiunta di periferiche, ad esempio una scheda wireless, un'unità esterna o un dispositivo Usb, richiedono di solito l'utilizzo di un Cd di installazione, l'installazione dei driver e così via, Linspire invece è in grado di rilevare automaticamente la maggior parte dei dispositivi e di avviarne il funzionamento immediatamente. "Abbiamo deciso di realizzare la versione italiana di Linspire perché crediamo nel valore di questo sistema operativo e desideriamo mettere a disposizione degli utenti italiani le potenzialità del Desktop Linux" afferma Michael Robertson, Ceo di Lindows "L'accordo con Questar ci permetterà di rafforzare la presenza dei nostri prodotti non solo in Italia ma anche in Europa." "L'impegno di Questar nei confronti del mercato italiano è sempre stato quello di venire incontro alle esigenze dei clienti: la realizzazione della versione italiana dei nostri prodotti è per noi la chiave di volta. Linspire in italiano accrescerà senz'altro il successo locale di questo sistema operativo." afferma David Orban, Ceo di Questar. "Siamo convinti che Linspire sia la scelta ottimale per gli utilizzatori italiani di Pc. Questar offre a chiunque abbia intenzione di acquistare un computer, ma anche a coloro che pretendono funzionalità avanzate, una linea completa di prodotti Linux-based in lingua italiana come software e pc con Linspire preinstallato" e conclude Orban "Linspire è un sistema operativo alternativo, conveniente, innovativo e affidabile, una soluzione su cui poter contare per tutte le esigenze quotidiane di produttività personale". La versione italiana di Linspire è disponibile al prezzo di 69,90 € (iva inclusa) e comprende Linspire, Linspirelive! e Linspire Plus e un anno di sottoscrizione online a Cnr Warehouse. Sono disponibili inoltre soluzioni in multilicenza o versioni Oem per i produttori di Pc che scelgano di offrire Linspire precaricato alla propria clientela. Http://www.questar.it http://www.Questar.it/linspire http://www.Linspire.com |
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Milano, 7 luglio 2004 - Lindows e Questar in seguito all' accordo esclusivo per la commercializzazione, la promozione e la vendita sul mercato italiano della versione retail in inglese di Linspire 4.5, annunciano la disponibilità della versione italiana di Linspire. Linspire è un sistema operativo basato su Linux che si distingue per essere stabile e di facile utilizzo. E' stato concepito per chiunque desideri un sistema operativo economico, semplice, intuitivo e al tempo stesso potente e completo. Si tratta di un software realizzato concentrando l'attenzione sulla semplicità di utilizzo e sulla disponibilità di strumenti che consentono di utilizzare le potenti e ricche risorse di Internet e di mantenere un ambiente informatico sicuro. Inoltre Linspire dispone di una suite da ufficio completamente compatibile con file di tipo .Doc, .Xls e .Ppt. Uno dei punti di forza di Linspire è Cnr Warehouse - www.Linspire.com/warehouse - un sistema che offre più di 1.800 applicazioni che vanno dalla nuova suite Staroffice di Sun, ai lettori multimediali, ai programmi di grafica, giochi... "Click and Run" significa infatti che un semplice clic è sufficiente per eseguire tutta una serie di operazioni: download, installazione, verifica delle dipendenze e tutte le altre operazioni che non si desidera effettuare personalmente. Cnr Warehouse è organizzato in sezioni di facile consultazione divise per argomenti. È possibile spaziare nelle varie sezioni o crearne di personalizzate per conservare il software preferito nella stessa posizione. Linspire non è un sistema isolato ai margini dell'ambiente informatico ma, al contrario, è compatibile con tutte le soluzioni software e si integra perfettamente con la maggior parte dei device hardware. Linspire dispone infatti di un supporto integrato per l'hardware; l'aggiunta di periferiche, ad esempio una scheda wireless, un'unità esterna o un dispositivo Usb, richiedono di solito l'utilizzo di un Cd di installazione, l'installazione dei driver e così via, Linspire invece è in grado di rilevare automaticamente la maggior parte dei dispositivi e di avviarne il funzionamento immediatamente. "Abbiamo deciso di realizzare la versione italiana di Linspire perché crediamo nel valore di questo sistema operativo e desideriamo mettere a disposizione degli utenti italiani le potenzialità del Desktop Linux" afferma Michael Robertson, Ceo di Lindows "L'accordo con Questar ci permetterà di rafforzare la presenza dei nostri prodotti non solo in Italia ma anche in Europa." "L'impegno di Questar nei confronti del mercato italiano è sempre stato quello di venire incontro alle esigenze dei clienti: la realizzazione della versione italiana dei nostri prodotti è per noi la chiave di volta. Linspire in italiano accrescerà senz'altro il successo locale di questo sistema operativo." afferma David Orban, Ceo di Questar. "Siamo convinti che Linspire sia la scelta ottimale per gli utilizzatori italiani di Pc. Questar offre a chiunque abbia intenzione di acquistare un computer, ma anche a coloro che pretendono funzionalità avanzate, una linea completa di prodotti Linux-based in lingua italiana come software e pc con Linspire preinstallato" e conclude Orban "Linspire è un sistema operativo alternativo, conveniente, innovativo e affidabile, una soluzione su cui poter contare per tutte le esigenze quotidiane di produttività personale". La versione italiana di Linspire è disponibile al prezzo di 69,90 € (iva inclusa) e comprende Linspire, Linspirelive! e Linspire Plus e un anno di sottoscrizione online a Cnr Warehouse. Sono disponibili inoltre soluzioni in multilicenza o versioni Oem per i produttori di Pc che scelgano di offrire Linspire precaricato alla propria clientela. Http://www.questar.it http://www.Questar.it/linspire http://www.Linspire.com |
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Milano, 7 luglio 2004 - Lindows e Questar in seguito all' accordo esclusivo per la commercializzazione, la promozione e la vendita sul mercato italiano della versione retail in inglese di Linspire 4.5, annunciano la disponibilità della versione italiana di Linspire. Linspire è un sistema operativo basato su Linux che si distingue per essere stabile e di facile utilizzo. E' stato concepito per chiunque desideri un sistema operativo economico, semplice, intuitivo e al tempo stesso potente e completo. Si tratta di un software realizzato concentrando l'attenzione sulla semplicità di utilizzo e sulla disponibilità di strumenti che consentono di utilizzare le potenti e ricche risorse di Internet e di mantenere un ambiente informatico sicuro. Inoltre Linspire dispone di una suite da ufficio completamente compatibile con file di tipo .Doc, .Xls e .Ppt. Uno dei punti di forza di Linspire è Cnr Warehouse - www.Linspire.com/warehouse - un sistema che offre più di 1.800 applicazioni che vanno dalla nuova suite Staroffice di Sun, ai lettori multimediali, ai programmi di grafica, giochi... "Click and Run" significa infatti che un semplice clic è sufficiente per eseguire tutta una serie di operazioni: download, installazione, verifica delle dipendenze e tutte le altre operazioni che non si desidera effettuare personalmente. Cnr Warehouse è organizzato in sezioni di facile consultazione divise per argomenti. È possibile spaziare nelle varie sezioni o crearne di personalizzate per conservare il software preferito nella stessa posizione. Linspire non è un sistema isolato ai margini dell'ambiente informatico ma, al contrario, è compatibile con tutte le soluzioni software e si integra perfettamente con la maggior parte dei device hardware. Linspire dispone infatti di un supporto integrato per l'hardware; l'aggiunta di periferiche, ad esempio una scheda wireless, un'unità esterna o un dispositivo Usb, richiedono di solito l'utilizzo di un Cd di installazione, l'installazione dei driver e così via, Linspire invece è in grado di rilevare automaticamente la maggior parte dei dispositivi e di avviarne il funzionamento immediatamente. "Abbiamo deciso di realizzare la versione italiana di Linspire perché crediamo nel valore di questo sistema operativo e desideriamo mettere a disposizione degli utenti italiani le potenzialità del Desktop Linux" afferma Michael Robertson, Ceo di Lindows "L'accordo con Questar ci permetterà di rafforzare la presenza dei nostri prodotti non solo in Italia ma anche in Europa." "L'impegno di Questar nei confronti del mercato italiano è sempre stato quello di venire incontro alle esigenze dei clienti: la realizzazione della versione italiana dei nostri prodotti è per noi la chiave di volta. Linspire in italiano accrescerà senz'altro il successo locale di questo sistema operativo." afferma David Orban, Ceo di Questar. "Siamo convinti che Linspire sia la scelta ottimale per gli utilizzatori italiani di Pc. Questar offre a chiunque abbia intenzione di acquistare un computer, ma anche a coloro che pretendono funzionalità avanzate, una linea completa di prodotti Linux-based in lingua italiana come software e pc con Linspire preinstallato" e conclude Orban "Linspire è un sistema operativo alternativo, conveniente, innovativo e affidabile, una soluzione su cui poter contare per tutte le esigenze quotidiane di produttività personale". La versione italiana di Linspire è disponibile al prezzo di 69,90 € (iva inclusa) e comprende Linspire, Linspirelive! e Linspire Plus e un anno di sottoscrizione online a Cnr Warehouse. Sono disponibili inoltre soluzioni in multilicenza o versioni Oem per i produttori di Pc che scelgano di offrire Linspire precaricato alla propria clientela. Http://www.questar.it http://www.Questar.it/linspire http://www.Linspire.com |
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Milano, 7 luglio 2004 - Dell in accordo con Questar propone al mercato italiano ed europeo la prima linea di computer basati su Linux. "La partnership con Dell ci permetterà di offrire ai nostri clienti gli elevati standard di qualità dei pc basati su Linux, l'eccezionale servizio di assistenza e garanzia di Dell e l'accesso al software Cnr Warehouse di Linspire", afferma David Orban, Ceo di Questar "La forza di questa unione ci consentirà di aprire in Europa nuove frontiere commerciali, oltre a garantire la possibilità di offrire soluzioni di valore e supporto ai nostri clienti" Tutti i pc Dell saranno equipaggiati con Linspire nella nuova versione italiana inclusa la suite completa di Open Office con tutti gli applicativi necessari alla produttività personale come l'elaboratore dei testi, il client di posta elettronica, il programma per creare le presentazioni e molti altri. Senza dimenticare che, oltre alla suite da ufficio compatibile con file di tipo .Doc, .Xsl e .Ppt, grazie al software Cnr Warehouse di Linspire (www.Linspire.com/warehouse) gli utenti potranno scaricare gratuitamente per un anno tutti i nuovi aggiornamenti e oltre 1800 programmi software. "Click and Run" significa infatti che un semplice clic è sufficiente per eseguire tutta una serie di operazioni: download, installazione, verifica delle dipendenze e tutte le altre operazioni che non si desidera effettuare personalmente. "L'accordo siglato tra Dell e Questar sarà senza dubbio una combinazione vincente in Europa; un brand importante, riconosciuto e con un servizio eccellente come Dell unito all'esperienza nella commercializzazione di Questar - afferma Mithael Robertson, Ceo di Lindows - consentirà agli utenti di avere a disposizione la qualità di Linux, una gamma conveniente di computer supportata da un servizio di assistenza completa e una selezione di software per qualsiasi esigenza". Si potrà scegliere tra diversi tipi di modelli, tra i quali spicca Dell Optiplex, un pc desktop con 256 Mb di Ram, 40 gigabyte di hard disk e monitor Lcd, l'ideale per i privati o aziende di piccole e medie dimensioni attente al costo di acquisto e alla ricerca di un sistema flessibile e scalabile. Si tratta di un computer conveniente e completo, ideale per. Il lavoro, lo studio, il divertimento. Tutti i pc commercializzati da Questar riceveranno il supporto tecnico di Dell che unisce risposte veloci alla risoluzione di qualsiasi problema e un'assistenza tecnica eccellente per dare ai clienti un supporto personalizzato. In ogni paéee europeo saranno infatti a disposizione tecnici certificati e altamente qualificati in grado di aiutare gli utenti attraverso la risoluzione dei problemi con interventi "on-site" o attraverso un valido servizio di supporto telefonico. Infolink: http://www.Questar.it http://www.Questar.it/dell |
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DELL E QUESTAR ANNUNCIANO UNA PARTNERSHIP PER LA COMMERCIALIZZAZIONE IN EUROPA DI PC DESKTOP BASATI SU LINUX |
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Milano, 7 luglio 2004 - Dell in accordo con Questar propone al mercato italiano ed europeo la prima linea di computer basati su Linux. "La partnership con Dell ci permetterà di offrire ai nostri clienti gli elevati standard di qualità dei pc basati su Linux, l'eccezionale servizio di assistenza e garanzia di Dell e l'accesso al software Cnr Warehouse di Linspire", afferma David Orban, Ceo di Questar "La forza di questa unione ci consentirà di aprire in Europa nuove frontiere commerciali, oltre a garantire la possibilità di offrire soluzioni di valore e supporto ai nostri clienti" Tutti i pc Dell saranno equipaggiati con Linspire nella nuova versione italiana inclusa la suite completa di Open Office con tutti gli applicativi necessari alla produttività personale come l'elaboratore dei testi, il client di posta elettronica, il programma per creare le presentazioni e molti altri. Senza dimenticare che, oltre alla suite da ufficio compatibile con file di tipo .Doc, .Xsl e .Ppt, grazie al software Cnr Warehouse di Linspire (www.Linspire.com/warehouse) gli utenti potranno scaricare gratuitamente per un anno tutti i nuovi aggiornamenti e oltre 1800 programmi software. "Click and Run" significa infatti che un semplice clic è sufficiente per eseguire tutta una serie di operazioni: download, installazione, verifica delle dipendenze e tutte le altre operazioni che non si desidera effettuare personalmente. "L'accordo siglato tra Dell e Questar sarà senza dubbio una combinazione vincente in Europa; un brand importante, riconosciuto e con un servizio eccellente come Dell unito all'esperienza nella commercializzazione di Questar - afferma Mithael Robertson, Ceo di Lindows - consentirà agli utenti di avere a disposizione la qualità di Linux, una gamma conveniente di computer supportata da un servizio di assistenza completa e una selezione di software per qualsiasi esigenza". Si potrà scegliere tra diversi tipi di modelli, tra i quali spicca Dell Optiplex, un pc desktop con 256 Mb di Ram, 40 gigabyte di hard disk e monitor Lcd, l'ideale per i privati o aziende di piccole e medie dimensioni attente al costo di acquisto e alla ricerca di un sistema flessibile e scalabile. Si tratta di un computer conveniente e completo, ideale per. Il lavoro, lo studio, il divertimento. Tutti i pc commercializzati da Questar riceveranno il supporto tecnico di Dell che unisce risposte veloci alla risoluzione di qualsiasi problema e un'assistenza tecnica eccellente per dare ai clienti un supporto personalizzato. In ogni paéee europeo saranno infatti a disposizione tecnici certificati e altamente qualificati in grado di aiutare gli utenti attraverso la risoluzione dei problemi con interventi "on-site" o attraverso un valido servizio di supporto telefonico. Infolink: http://www.Questar.it http://www.Questar.it/dell |
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Milano, 7 luglio 2004 - Dell in accordo con Questar propone al mercato italiano ed europeo la prima linea di computer basati su Linux. "La partnership con Dell ci permetterà di offrire ai nostri clienti gli elevati standard di qualità dei pc basati su Linux, l'eccezionale servizio di assistenza e garanzia di Dell e l'accesso al software Cnr Warehouse di Linspire", afferma David Orban, Ceo di Questar "La forza di questa unione ci consentirà di aprire in Europa nuove frontiere commerciali, oltre a garantire la possibilità di offrire soluzioni di valore e supporto ai nostri clienti" Tutti i pc Dell saranno equipaggiati con Linspire nella nuova versione italiana inclusa la suite completa di Open Office con tutti gli applicativi necessari alla produttività personale come l'elaboratore dei testi, il client di posta elettronica, il programma per creare le presentazioni e molti altri. Senza dimenticare che, oltre alla suite da ufficio compatibile con file di tipo .Doc, .Xsl e .Ppt, grazie al software Cnr Warehouse di Linspire (www.Linspire.com/warehouse) gli utenti potranno scaricare gratuitamente per un anno tutti i nuovi aggiornamenti e oltre 1800 programmi software. "Click and Run" significa infatti che un semplice clic è sufficiente per eseguire tutta una serie di operazioni: download, installazione, verifica delle dipendenze e tutte le altre operazioni che non si desidera effettuare personalmente. "L'accordo siglato tra Dell e Questar sarà senza dubbio una combinazione vincente in Europa; un brand importante, riconosciuto e con un servizio eccellente come Dell unito all'esperienza nella commercializzazione di Questar - afferma Mithael Robertson, Ceo di Lindows - consentirà agli utenti di avere a disposizione la qualità di Linux, una gamma conveniente di computer supportata da un servizio di assistenza completa e una selezione di software per qualsiasi esigenza". Si potrà scegliere tra diversi tipi di modelli, tra i quali spicca Dell Optiplex, un pc desktop con 256 Mb di Ram, 40 gigabyte di hard disk e monitor Lcd, l'ideale per i privati o aziende di piccole e medie dimensioni attente al costo di acquisto e alla ricerca di un sistema flessibile e scalabile. Si tratta di un computer conveniente e completo, ideale per. Il lavoro, lo studio, il divertimento. Tutti i pc commercializzati da Questar riceveranno il supporto tecnico di Dell che unisce risposte veloci alla risoluzione di qualsiasi problema e un'assistenza tecnica eccellente per dare ai clienti un supporto personalizzato. In ogni paéee europeo saranno infatti a disposizione tecnici certificati e altamente qualificati in grado di aiutare gli utenti attraverso la risoluzione dei problemi con interventi "on-site" o attraverso un valido servizio di supporto telefonico. Infolink: http://www.Questar.it http://www.Questar.it/dell |
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E' NATA AKHELA, CONTROLLATA DAL GRUPPO SARAS DI PROPRIETÀ DELLA FAMIGLIA MORATTI, SPECIALIZZATA IN SERVIZI NEI SETTORI DELL’INFORMATICA (CON ATTENZIONE PARTICOLARE ALLA SICUREZZA, ALL’IT CONSOLIDATION E ALL’OPEN SOURCE) E DELL’ELETTRONICA |
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Milano, 7 luglio 2004 - Il termine “Akhela” in alcune lingue africane significa “costruire per gli altri, costruire un nido”, esprimendo così due concetti basilari per l’azienda, rispettivamente lo spirito di collaborazione con i clienti e l’offerta orientata nel suo complesso alla sicurezza dei sistemi. Akhela è una società anagraficamente giovane, ma può già vantare un curriculum di prestigio: nasce infatti dalla fusione di aziende preesistenti, di cui ha raccolto le esperienze maturate sul mercato con clienti come Bnl, St Microelectronics, Enel, Magneti Marelli, Albacom, la coreana Hyunwon e la casa-madre Saras, uno dei principali siti industriali strategici in Europa, per la quale gestisce in remoto dal proprio Datacenter in provincia di Cagliari l’intero sistema informativo di controllo della produzione. Questa esperienza in particolare ha permesso di formare uno staff di 180 persone con una spiccata cultura della qualità e dell’eccellenza (l’azienda è certificata Iso 9001) e di costruire un Datacenter all’avanguardia, progettato conformemente alla normativa Bs 7799. L’offerta di Akhela è organizzata in due grandi aree, specializzate rispettivamente nell’Ict e nei Sistemi Embedded. L’offerta Ict è focalizzata sui settori emergenti del mercato informatico: sicurezza, business continuity, It consolidation, disaster recovery e Open Source. Esperienze specifiche con alcuni clienti hanno permesso ad Akhela di affiancare anche un’offerta Ict verticalizzata sui settori petrolifero ed energetico, Pubblica Amministrazione, credito e finanza e Pmi. L’area Sistemi Embedded vanta invece significative referenze nella progettazione di applicativi per il controllo motore nel settore automobilistico e nel campo degli algoritmi di codifica audio, video e voce per applicazioni multimediali come la videofonia, la televisione digitale e i lettori multimediali. Infolink: http://www.Akhela.com |
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E' NATA AKHELA, CONTROLLATA DAL GRUPPO SARAS DI PROPRIETÀ DELLA FAMIGLIA MORATTI, SPECIALIZZATA IN SERVIZI NEI SETTORI DELL’INFORMATICA (CON ATTENZIONE PARTICOLARE ALLA SICUREZZA, ALL’IT CONSOLIDATION E ALL’OPEN SOURCE) E DELL’ELETTRONICA |
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Milano, 7 luglio 2004 - Il termine “Akhela” in alcune lingue africane significa “costruire per gli altri, costruire un nido”, esprimendo così due concetti basilari per l’azienda, rispettivamente lo spirito di collaborazione con i clienti e l’offerta orientata nel suo complesso alla sicurezza dei sistemi. Akhela è una società anagraficamente giovane, ma può già vantare un curriculum di prestigio: nasce infatti dalla fusione di aziende preesistenti, di cui ha raccolto le esperienze maturate sul mercato con clienti come Bnl, St Microelectronics, Enel, Magneti Marelli, Albacom, la coreana Hyunwon e la casa-madre Saras, uno dei principali siti industriali strategici in Europa, per la quale gestisce in remoto dal proprio Datacenter in provincia di Cagliari l’intero sistema informativo di controllo della produzione. Questa esperienza in particolare ha permesso di formare uno staff di 180 persone con una spiccata cultura della qualità e dell’eccellenza (l’azienda è certificata Iso 9001) e di costruire un Datacenter all’avanguardia, progettato conformemente alla normativa Bs 7799. L’offerta di Akhela è organizzata in due grandi aree, specializzate rispettivamente nell’Ict e nei Sistemi Embedded. L’offerta Ict è focalizzata sui settori emergenti del mercato informatico: sicurezza, business continuity, It consolidation, disaster recovery e Open Source. Esperienze specifiche con alcuni clienti hanno permesso ad Akhela di affiancare anche un’offerta Ict verticalizzata sui settori petrolifero ed energetico, Pubblica Amministrazione, credito e finanza e Pmi. L’area Sistemi Embedded vanta invece significative referenze nella progettazione di applicativi per il controllo motore nel settore automobilistico e nel campo degli algoritmi di codifica audio, video e voce per applicazioni multimediali come la videofonia, la televisione digitale e i lettori multimediali. Infolink: http://www.Akhela.com |
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Milano, 7 luglio 2004 - Il termine “Akhela” in alcune lingue africane significa “costruire per gli altri, costruire un nido”, esprimendo così due concetti basilari per l’azienda, rispettivamente lo spirito di collaborazione con i clienti e l’offerta orientata nel suo complesso alla sicurezza dei sistemi. Akhela è una società anagraficamente giovane, ma può già vantare un curriculum di prestigio: nasce infatti dalla fusione di aziende preesistenti, di cui ha raccolto le esperienze maturate sul mercato con clienti come Bnl, St Microelectronics, Enel, Magneti Marelli, Albacom, la coreana Hyunwon e la casa-madre Saras, uno dei principali siti industriali strategici in Europa, per la quale gestisce in remoto dal proprio Datacenter in provincia di Cagliari l’intero sistema informativo di controllo della produzione. Questa esperienza in particolare ha permesso di formare uno staff di 180 persone con una spiccata cultura della qualità e dell’eccellenza (l’azienda è certificata Iso 9001) e di costruire un Datacenter all’avanguardia, progettato conformemente alla normativa Bs 7799. L’offerta di Akhela è organizzata in due grandi aree, specializzate rispettivamente nell’Ict e nei Sistemi Embedded. L’offerta Ict è focalizzata sui settori emergenti del mercato informatico: sicurezza, business continuity, It consolidation, disaster recovery e Open Source. Esperienze specifiche con alcuni clienti hanno permesso ad Akhela di affiancare anche un’offerta Ict verticalizzata sui settori petrolifero ed energetico, Pubblica Amministrazione, credito e finanza e Pmi. L’area Sistemi Embedded vanta invece significative referenze nella progettazione di applicativi per il controllo motore nel settore automobilistico e nel campo degli algoritmi di codifica audio, video e voce per applicazioni multimediali come la videofonia, la televisione digitale e i lettori multimediali. Infolink: http://www.Akhela.com |
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Milano, 7 luglio 2004 - Il termine “Akhela” in alcune lingue africane significa “costruire per gli altri, costruire un nido”, esprimendo così due concetti basilari per l’azienda, rispettivamente lo spirito di collaborazione con i clienti e l’offerta orientata nel suo complesso alla sicurezza dei sistemi. Akhela è una società anagraficamente giovane, ma può già vantare un curriculum di prestigio: nasce infatti dalla fusione di aziende preesistenti, di cui ha raccolto le esperienze maturate sul mercato con clienti come Bnl, St Microelectronics, Enel, Magneti Marelli, Albacom, la coreana Hyunwon e la casa-madre Saras, uno dei principali siti industriali strategici in Europa, per la quale gestisce in remoto dal proprio Datacenter in provincia di Cagliari l’intero sistema informativo di controllo della produzione. Questa esperienza in particolare ha permesso di formare uno staff di 180 persone con una spiccata cultura della qualità e dell’eccellenza (l’azienda è certificata Iso 9001) e di costruire un Datacenter all’avanguardia, progettato conformemente alla normativa Bs 7799. L’offerta di Akhela è organizzata in due grandi aree, specializzate rispettivamente nell’Ict e nei Sistemi Embedded. L’offerta Ict è focalizzata sui settori emergenti del mercato informatico: sicurezza, business continuity, It consolidation, disaster recovery e Open Source. Esperienze specifiche con alcuni clienti hanno permesso ad Akhela di affiancare anche un’offerta Ict verticalizzata sui settori petrolifero ed energetico, Pubblica Amministrazione, credito e finanza e Pmi. L’area Sistemi Embedded vanta invece significative referenze nella progettazione di applicativi per il controllo motore nel settore automobilistico e nel campo degli algoritmi di codifica audio, video e voce per applicazioni multimediali come la videofonia, la televisione digitale e i lettori multimediali. Infolink: http://www.Akhela.com |
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I MISTERI DEI MESTIERI. LE PROFESSIONI NELL’ICT: UNA PROSPETTIVA EVOLUTIVA |
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Roma, 7 luglio 2004 - Un confronto sulle prospettive delle professioni nel settore dell’Ict (Information and Communication Technology). I lavori saranno aperti dalla vicepresidente del Cnel, Francesca Santoro, e introdotti da Enrico Manca (presidente Isimm-istituto per lo studio dell’innovazione nei media e per la multimedialità). Presenterà una ricerca sull’evoluzione del settore Sebastiano Bagnara (docente al Politecnico di Milano). Interverranno, tra gli altri: Bruno Di Cola (segretario generale Uil comunicazione); Fulvio Giacomassi (segretario generale Fistel-cisl); Massimiliano Grasso (presidente Unimatica-confapi); Ignazio Rusconi Clerici (presidente Assintel-confcommercio); Fulvio Fammoni (segretario generale Slc-cgil); Franco Patini (vicepresidente Federcomin-confindustria); Andrea Mancinelli (capo gabinetto ministero dell’Innovazione e Tecnologie); Maria Grazia Nardiello (dirigente generale ministero Istruzione, Università e Ricerca). Concluderà i lavori il sottosegretario alla Comunicazione, Gianfranco Innocenzi. 08-07-2004 alle ore 09:30 Parlamentino del Cnel |
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I MISTERI DEI MESTIERI. LE PROFESSIONI NELL’ICT: UNA PROSPETTIVA EVOLUTIVA |
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Roma, 7 luglio 2004 - Un confronto sulle prospettive delle professioni nel settore dell’Ict (Information and Communication Technology). I lavori saranno aperti dalla vicepresidente del Cnel, Francesca Santoro, e introdotti da Enrico Manca (presidente Isimm-istituto per lo studio dell’innovazione nei media e per la multimedialità). Presenterà una ricerca sull’evoluzione del settore Sebastiano Bagnara (docente al Politecnico di Milano). Interverranno, tra gli altri: Bruno Di Cola (segretario generale Uil comunicazione); Fulvio Giacomassi (segretario generale Fistel-cisl); Massimiliano Grasso (presidente Unimatica-confapi); Ignazio Rusconi Clerici (presidente Assintel-confcommercio); Fulvio Fammoni (segretario generale Slc-cgil); Franco Patini (vicepresidente Federcomin-confindustria); Andrea Mancinelli (capo gabinetto ministero dell’Innovazione e Tecnologie); Maria Grazia Nardiello (dirigente generale ministero Istruzione, Università e Ricerca). Concluderà i lavori il sottosegretario alla Comunicazione, Gianfranco Innocenzi. 08-07-2004 alle ore 09:30 Parlamentino del Cnel |
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I MISTERI DEI MESTIERI. LE PROFESSIONI NELL’ICT: UNA PROSPETTIVA EVOLUTIVA |
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Roma, 7 luglio 2004 - Un confronto sulle prospettive delle professioni nel settore dell’Ict (Information and Communication Technology). I lavori saranno aperti dalla vicepresidente del Cnel, Francesca Santoro, e introdotti da Enrico Manca (presidente Isimm-istituto per lo studio dell’innovazione nei media e per la multimedialità). Presenterà una ricerca sull’evoluzione del settore Sebastiano Bagnara (docente al Politecnico di Milano). Interverranno, tra gli altri: Bruno Di Cola (segretario generale Uil comunicazione); Fulvio Giacomassi (segretario generale Fistel-cisl); Massimiliano Grasso (presidente Unimatica-confapi); Ignazio Rusconi Clerici (presidente Assintel-confcommercio); Fulvio Fammoni (segretario generale Slc-cgil); Franco Patini (vicepresidente Federcomin-confindustria); Andrea Mancinelli (capo gabinetto ministero dell’Innovazione e Tecnologie); Maria Grazia Nardiello (dirigente generale ministero Istruzione, Università e Ricerca). Concluderà i lavori il sottosegretario alla Comunicazione, Gianfranco Innocenzi. 08-07-2004 alle ore 09:30 Parlamentino del Cnel |
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Roma, 7 luglio 2004 - Un confronto sulle prospettive delle professioni nel settore dell’Ict (Information and Communication Technology). I lavori saranno aperti dalla vicepresidente del Cnel, Francesca Santoro, e introdotti da Enrico Manca (presidente Isimm-istituto per lo studio dell’innovazione nei media e per la multimedialità). Presenterà una ricerca sull’evoluzione del settore Sebastiano Bagnara (docente al Politecnico di Milano). Interverranno, tra gli altri: Bruno Di Cola (segretario generale Uil comunicazione); Fulvio Giacomassi (segretario generale Fistel-cisl); Massimiliano Grasso (presidente Unimatica-confapi); Ignazio Rusconi Clerici (presidente Assintel-confcommercio); Fulvio Fammoni (segretario generale Slc-cgil); Franco Patini (vicepresidente Federcomin-confindustria); Andrea Mancinelli (capo gabinetto ministero dell’Innovazione e Tecnologie); Maria Grazia Nardiello (dirigente generale ministero Istruzione, Università e Ricerca). Concluderà i lavori il sottosegretario alla Comunicazione, Gianfranco Innocenzi. 08-07-2004 alle ore 09:30 Parlamentino del Cnel |
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Roma, 7 luglio 2004 - Un confronto sulle prospettive delle professioni nel settore dell’Ict (Information and Communication Technology). I lavori saranno aperti dalla vicepresidente del Cnel, Francesca Santoro, e introdotti da Enrico Manca (presidente Isimm-istituto per lo studio dell’innovazione nei media e per la multimedialità). Presenterà una ricerca sull’evoluzione del settore Sebastiano Bagnara (docente al Politecnico di Milano). Interverranno, tra gli altri: Bruno Di Cola (segretario generale Uil comunicazione); Fulvio Giacomassi (segretario generale Fistel-cisl); Massimiliano Grasso (presidente Unimatica-confapi); Ignazio Rusconi Clerici (presidente Assintel-confcommercio); Fulvio Fammoni (segretario generale Slc-cgil); Franco Patini (vicepresidente Federcomin-confindustria); Andrea Mancinelli (capo gabinetto ministero dell’Innovazione e Tecnologie); Maria Grazia Nardiello (dirigente generale ministero Istruzione, Università e Ricerca). Concluderà i lavori il sottosegretario alla Comunicazione, Gianfranco Innocenzi. 08-07-2004 alle ore 09:30 Parlamentino del Cnel |
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I MISTERI DEI MESTIERI. LE PROFESSIONI NELL’ICT: UNA PROSPETTIVA EVOLUTIVA |
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Roma, 7 luglio 2004 - Un confronto sulle prospettive delle professioni nel settore dell’Ict (Information and Communication Technology). I lavori saranno aperti dalla vicepresidente del Cnel, Francesca Santoro, e introdotti da Enrico Manca (presidente Isimm-istituto per lo studio dell’innovazione nei media e per la multimedialità). Presenterà una ricerca sull’evoluzione del settore Sebastiano Bagnara (docente al Politecnico di Milano). Interverranno, tra gli altri: Bruno Di Cola (segretario generale Uil comunicazione); Fulvio Giacomassi (segretario generale Fistel-cisl); Massimiliano Grasso (presidente Unimatica-confapi); Ignazio Rusconi Clerici (presidente Assintel-confcommercio); Fulvio Fammoni (segretario generale Slc-cgil); Franco Patini (vicepresidente Federcomin-confindustria); Andrea Mancinelli (capo gabinetto ministero dell’Innovazione e Tecnologie); Maria Grazia Nardiello (dirigente generale ministero Istruzione, Università e Ricerca). Concluderà i lavori il sottosegretario alla Comunicazione, Gianfranco Innocenzi. 08-07-2004 alle ore 09:30 Parlamentino del Cnel |
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GLI AZIONISTI DI ARIBA E FREEMARKETS APPROVANO LA FUSIONE DELLE DUE SOCIETÀ NASCE UNA SOCIETÀ SPECIALIZZATA NELLO SPEND MANAGEMENT |
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Milano, 7 luglio 2004 - Ariba Inc., produttore leader di soluzioni Sm (Spend Management); e Freemarkets Inc., il principale fornitore di soluzioni per supply management globale, hanno annunciato l'approvazione della fusione tra Freemarkets e Ariba da parte dei rispettivi azionisti. L'unione dà vita a una società completa specializzata nelle soluzioni di Spend Management combinando la più avanzata tecnologia del settore con la più profonda competenza di sourcing e servizi. L'operazione è stata perfezionata definitivamente il 1° luglio 2004. "In tutti i maggiori segmenti di mercato vi è un'azienda che emerge per diventare il sinonimo di quel settore", ha dichiarato Bob Calderoni, Ceo di Ariba. "Riteniamo che la conclusione dell'accordo pone inequivocabilmente Ariba nel ruolo di leader, in qualità di unica azienda dedicata esclusivamente allo Spend Management. Con le inesorabili pressioni imposte dal mercato globale, sempre più aziende ricercano soluzioni di Spend Management idonee a migliorare i loro risultati complessivi. Per questo riteniamo che Ariba si colloca ora in una solida posizione competitiva per risolvere le esigenze di questo mercato". La società risultante dall'accordo mantiene il nome Ariba e sarà gestita da un team misto. La nuova Ariba è forte di circa 1.600 dipendenti, una presenza globale in 21 Paesi e un numero di clienti che conta oltre 500 importanti aziende di rilievo, tra le quali la metà delle realtà Fortune 100. Il Ceo di Ariba, Bob Calderoni, mantiene le cariche di Ceo e Chairman of the Board, mentre il Presidente e Ceo di Freemarkets, Dave Mccormick, diventa President di Ariba. Mccormick entra anche a far parte del Consiglio d'Amministrazione insieme con Karl E. Newkirk, già membro del Cda di Freemarkets. La sede centrale di Ariba resterà a Sunnyvale, in California, e la società manterrà una presenza significativa a Pittsburgh con oltre 500 dipendenti. "Con la fusione di queste due società intendiamo portare sul mercato un set di servizi e tecnologie completo e altamente complementare quale non si è mai visto prima d'ora", ha spiegato Mccormick. "Abbiamo trascorso gli ultimi cinque mesi a sviluppare un progetto efficace per integrare i nostri prodotti in modo da fornire ai nostri clienti quelle che noi riteniamo saranno le soluzioni più rapide e rilevanti presenti sul mercato. Da oggi ci muoveremo con un focus e una flessibilità ancor più mirati per offrire quella competenza di sourcing e procurement su misura che le principali aziende di tutto il mondo stanno cercando". |
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GLI AZIONISTI DI ARIBA E FREEMARKETS APPROVANO LA FUSIONE DELLE DUE SOCIETÀ NASCE UNA SOCIETÀ SPECIALIZZATA NELLO SPEND MANAGEMENT |
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Milano, 7 luglio 2004 - Ariba Inc., produttore leader di soluzioni Sm (Spend Management); e Freemarkets Inc., il principale fornitore di soluzioni per supply management globale, hanno annunciato l'approvazione della fusione tra Freemarkets e Ariba da parte dei rispettivi azionisti. L'unione dà vita a una società completa specializzata nelle soluzioni di Spend Management combinando la più avanzata tecnologia del settore con la più profonda competenza di sourcing e servizi. L'operazione è stata perfezionata definitivamente il 1° luglio 2004. "In tutti i maggiori segmenti di mercato vi è un'azienda che emerge per diventare il sinonimo di quel settore", ha dichiarato Bob Calderoni, Ceo di Ariba. "Riteniamo che la conclusione dell'accordo pone inequivocabilmente Ariba nel ruolo di leader, in qualità di unica azienda dedicata esclusivamente allo Spend Management. Con le inesorabili pressioni imposte dal mercato globale, sempre più aziende ricercano soluzioni di Spend Management idonee a migliorare i loro risultati complessivi. Per questo riteniamo che Ariba si colloca ora in una solida posizione competitiva per risolvere le esigenze di questo mercato". La società risultante dall'accordo mantiene il nome Ariba e sarà gestita da un team misto. La nuova Ariba è forte di circa 1.600 dipendenti, una presenza globale in 21 Paesi e un numero di clienti che conta oltre 500 importanti aziende di rilievo, tra le quali la metà delle realtà Fortune 100. Il Ceo di Ariba, Bob Calderoni, mantiene le cariche di Ceo e Chairman of the Board, mentre il Presidente e Ceo di Freemarkets, Dave Mccormick, diventa President di Ariba. Mccormick entra anche a far parte del Consiglio d'Amministrazione insieme con Karl E. Newkirk, già membro del Cda di Freemarkets. La sede centrale di Ariba resterà a Sunnyvale, in California, e la società manterrà una presenza significativa a Pittsburgh con oltre 500 dipendenti. "Con la fusione di queste due società intendiamo portare sul mercato un set di servizi e tecnologie completo e altamente complementare quale non si è mai visto prima d'ora", ha spiegato Mccormick. "Abbiamo trascorso gli ultimi cinque mesi a sviluppare un progetto efficace per integrare i nostri prodotti in modo da fornire ai nostri clienti quelle che noi riteniamo saranno le soluzioni più rapide e rilevanti presenti sul mercato. Da oggi ci muoveremo con un focus e una flessibilità ancor più mirati per offrire quella competenza di sourcing e procurement su misura che le principali aziende di tutto il mondo stanno cercando". |
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GLI AZIONISTI DI ARIBA E FREEMARKETS APPROVANO LA FUSIONE DELLE DUE SOCIETÀ NASCE UNA SOCIETÀ SPECIALIZZATA NELLO SPEND MANAGEMENT |
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Milano, 7 luglio 2004 - Ariba Inc., produttore leader di soluzioni Sm (Spend Management); e Freemarkets Inc., il principale fornitore di soluzioni per supply management globale, hanno annunciato l'approvazione della fusione tra Freemarkets e Ariba da parte dei rispettivi azionisti. L'unione dà vita a una società completa specializzata nelle soluzioni di Spend Management combinando la più avanzata tecnologia del settore con la più profonda competenza di sourcing e servizi. L'operazione è stata perfezionata definitivamente il 1° luglio 2004. "In tutti i maggiori segmenti di mercato vi è un'azienda che emerge per diventare il sinonimo di quel settore", ha dichiarato Bob Calderoni, Ceo di Ariba. "Riteniamo che la conclusione dell'accordo pone inequivocabilmente Ariba nel ruolo di leader, in qualità di unica azienda dedicata esclusivamente allo Spend Management. Con le inesorabili pressioni imposte dal mercato globale, sempre più aziende ricercano soluzioni di Spend Management idonee a migliorare i loro risultati complessivi. Per questo riteniamo che Ariba si colloca ora in una solida posizione competitiva per risolvere le esigenze di questo mercato". La società risultante dall'accordo mantiene il nome Ariba e sarà gestita da un team misto. La nuova Ariba è forte di circa 1.600 dipendenti, una presenza globale in 21 Paesi e un numero di clienti che conta oltre 500 importanti aziende di rilievo, tra le quali la metà delle realtà Fortune 100. Il Ceo di Ariba, Bob Calderoni, mantiene le cariche di Ceo e Chairman of the Board, mentre il Presidente e Ceo di Freemarkets, Dave Mccormick, diventa President di Ariba. Mccormick entra anche a far parte del Consiglio d'Amministrazione insieme con Karl E. Newkirk, già membro del Cda di Freemarkets. La sede centrale di Ariba resterà a Sunnyvale, in California, e la società manterrà una presenza significativa a Pittsburgh con oltre 500 dipendenti. "Con la fusione di queste due società intendiamo portare sul mercato un set di servizi e tecnologie completo e altamente complementare quale non si è mai visto prima d'ora", ha spiegato Mccormick. "Abbiamo trascorso gli ultimi cinque mesi a sviluppare un progetto efficace per integrare i nostri prodotti in modo da fornire ai nostri clienti quelle che noi riteniamo saranno le soluzioni più rapide e rilevanti presenti sul mercato. Da oggi ci muoveremo con un focus e una flessibilità ancor più mirati per offrire quella competenza di sourcing e procurement su misura che le principali aziende di tutto il mondo stanno cercando". |
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GLI AZIONISTI DI ARIBA E FREEMARKETS APPROVANO LA FUSIONE DELLE DUE SOCIETÀ NASCE UNA SOCIETÀ SPECIALIZZATA NELLO SPEND MANAGEMENT |
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Milano, 7 luglio 2004 - Ariba Inc., produttore leader di soluzioni Sm (Spend Management); e Freemarkets Inc., il principale fornitore di soluzioni per supply management globale, hanno annunciato l'approvazione della fusione tra Freemarkets e Ariba da parte dei rispettivi azionisti. L'unione dà vita a una società completa specializzata nelle soluzioni di Spend Management combinando la più avanzata tecnologia del settore con la più profonda competenza di sourcing e servizi. L'operazione è stata perfezionata definitivamente il 1° luglio 2004. "In tutti i maggiori segmenti di mercato vi è un'azienda che emerge per diventare il sinonimo di quel settore", ha dichiarato Bob Calderoni, Ceo di Ariba. "Riteniamo che la conclusione dell'accordo pone inequivocabilmente Ariba nel ruolo di leader, in qualità di unica azienda dedicata esclusivamente allo Spend Management. Con le inesorabili pressioni imposte dal mercato globale, sempre più aziende ricercano soluzioni di Spend Management idonee a migliorare i loro risultati complessivi. Per questo riteniamo che Ariba si colloca ora in una solida posizione competitiva per risolvere le esigenze di questo mercato". La società risultante dall'accordo mantiene il nome Ariba e sarà gestita da un team misto. La nuova Ariba è forte di circa 1.600 dipendenti, una presenza globale in 21 Paesi e un numero di clienti che conta oltre 500 importanti aziende di rilievo, tra le quali la metà delle realtà Fortune 100. Il Ceo di Ariba, Bob Calderoni, mantiene le cariche di Ceo e Chairman of the Board, mentre il Presidente e Ceo di Freemarkets, Dave Mccormick, diventa President di Ariba. Mccormick entra anche a far parte del Consiglio d'Amministrazione insieme con Karl E. Newkirk, già membro del Cda di Freemarkets. La sede centrale di Ariba resterà a Sunnyvale, in California, e la società manterrà una presenza significativa a Pittsburgh con oltre 500 dipendenti. "Con la fusione di queste due società intendiamo portare sul mercato un set di servizi e tecnologie completo e altamente complementare quale non si è mai visto prima d'ora", ha spiegato Mccormick. "Abbiamo trascorso gli ultimi cinque mesi a sviluppare un progetto efficace per integrare i nostri prodotti in modo da fornire ai nostri clienti quelle che noi riteniamo saranno le soluzioni più rapide e rilevanti presenti sul mercato. Da oggi ci muoveremo con un focus e una flessibilità ancor più mirati per offrire quella competenza di sourcing e procurement su misura che le principali aziende di tutto il mondo stanno cercando". |
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GLI AZIONISTI DI ARIBA E FREEMARKETS APPROVANO LA FUSIONE DELLE DUE SOCIETÀ NASCE UNA SOCIETÀ SPECIALIZZATA NELLO SPEND MANAGEMENT |
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Milano, 7 luglio 2004 - Ariba Inc., produttore leader di soluzioni Sm (Spend Management); e Freemarkets Inc., il principale fornitore di soluzioni per supply management globale, hanno annunciato l'approvazione della fusione tra Freemarkets e Ariba da parte dei rispettivi azionisti. L'unione dà vita a una società completa specializzata nelle soluzioni di Spend Management combinando la più avanzata tecnologia del settore con la più profonda competenza di sourcing e servizi. L'operazione è stata perfezionata definitivamente il 1° luglio 2004. "In tutti i maggiori segmenti di mercato vi è un'azienda che emerge per diventare il sinonimo di quel settore", ha dichiarato Bob Calderoni, Ceo di Ariba. "Riteniamo che la conclusione dell'accordo pone inequivocabilmente Ariba nel ruolo di leader, in qualità di unica azienda dedicata esclusivamente allo Spend Management. Con le inesorabili pressioni imposte dal mercato globale, sempre più aziende ricercano soluzioni di Spend Management idonee a migliorare i loro risultati complessivi. Per questo riteniamo che Ariba si colloca ora in una solida posizione competitiva per risolvere le esigenze di questo mercato". La società risultante dall'accordo mantiene il nome Ariba e sarà gestita da un team misto. La nuova Ariba è forte di circa 1.600 dipendenti, una presenza globale in 21 Paesi e un numero di clienti che conta oltre 500 importanti aziende di rilievo, tra le quali la metà delle realtà Fortune 100. Il Ceo di Ariba, Bob Calderoni, mantiene le cariche di Ceo e Chairman of the Board, mentre il Presidente e Ceo di Freemarkets, Dave Mccormick, diventa President di Ariba. Mccormick entra anche a far parte del Consiglio d'Amministrazione insieme con Karl E. Newkirk, già membro del Cda di Freemarkets. La sede centrale di Ariba resterà a Sunnyvale, in California, e la società manterrà una presenza significativa a Pittsburgh con oltre 500 dipendenti. "Con la fusione di queste due società intendiamo portare sul mercato un set di servizi e tecnologie completo e altamente complementare quale non si è mai visto prima d'ora", ha spiegato Mccormick. "Abbiamo trascorso gli ultimi cinque mesi a sviluppare un progetto efficace per integrare i nostri prodotti in modo da fornire ai nostri clienti quelle che noi riteniamo saranno le soluzioni più rapide e rilevanti presenti sul mercato. Da oggi ci muoveremo con un focus e una flessibilità ancor più mirati per offrire quella competenza di sourcing e procurement su misura che le principali aziende di tutto il mondo stanno cercando". |
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Milano, 7 luglio 2004 - Ariba Inc., produttore leader di soluzioni Sm (Spend Management); e Freemarkets Inc., il principale fornitore di soluzioni per supply management globale, hanno annunciato l'approvazione della fusione tra Freemarkets e Ariba da parte dei rispettivi azionisti. L'unione dà vita a una società completa specializzata nelle soluzioni di Spend Management combinando la più avanzata tecnologia del settore con la più profonda competenza di sourcing e servizi. L'operazione è stata perfezionata definitivamente il 1° luglio 2004. "In tutti i maggiori segmenti di mercato vi è un'azienda che emerge per diventare il sinonimo di quel settore", ha dichiarato Bob Calderoni, Ceo di Ariba. "Riteniamo che la conclusione dell'accordo pone inequivocabilmente Ariba nel ruolo di leader, in qualità di unica azienda dedicata esclusivamente allo Spend Management. Con le inesorabili pressioni imposte dal mercato globale, sempre più aziende ricercano soluzioni di Spend Management idonee a migliorare i loro risultati complessivi. Per questo riteniamo che Ariba si colloca ora in una solida posizione competitiva per risolvere le esigenze di questo mercato". La società risultante dall'accordo mantiene il nome Ariba e sarà gestita da un team misto. La nuova Ariba è forte di circa 1.600 dipendenti, una presenza globale in 21 Paesi e un numero di clienti che conta oltre 500 importanti aziende di rilievo, tra le quali la metà delle realtà Fortune 100. Il Ceo di Ariba, Bob Calderoni, mantiene le cariche di Ceo e Chairman of the Board, mentre il Presidente e Ceo di Freemarkets, Dave Mccormick, diventa President di Ariba. Mccormick entra anche a far parte del Consiglio d'Amministrazione insieme con Karl E. Newkirk, già membro del Cda di Freemarkets. La sede centrale di Ariba resterà a Sunnyvale, in California, e la società manterrà una presenza significativa a Pittsburgh con oltre 500 dipendenti. "Con la fusione di queste due società intendiamo portare sul mercato un set di servizi e tecnologie completo e altamente complementare quale non si è mai visto prima d'ora", ha spiegato Mccormick. "Abbiamo trascorso gli ultimi cinque mesi a sviluppare un progetto efficace per integrare i nostri prodotti in modo da fornire ai nostri clienti quelle che noi riteniamo saranno le soluzioni più rapide e rilevanti presenti sul mercato. Da oggi ci muoveremo con un focus e una flessibilità ancor più mirati per offrire quella competenza di sourcing e procurement su misura che le principali aziende di tutto il mondo stanno cercando". |
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SSA GLOBAL ACQUISISCE MARCAM LA SOSTENUTA CAMPAGNA ACQUISTI DELLA SOCIETÀ CONTINUA AD AMPLIARE LA GAMMA DI SOLUZIONI PER LA PRODUZIONE DI PROCESSO |
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Milano, 7 luglio 2004 - Ssa Global, uno dei principali fornitori di soluzioni Erp estese e relativi servizi, ha comprato da Invensys plc la Marcam (www.Marcam.com); una società specializzata in soluzioni Erp (enterprise resource planning) molto operative per il process manufacturing. Con sede a Newton, Massuchasuttes, e sede europea nei Paesi Bassi, la Marcam era stata acquisita da Invensys nel 1999. I termini finanziari dell’accordo non sono stati resi noti. “L’acquisizione di Marcam e i 40 anni di esperienza cumulativa che questo comporta sono molto importanti per chi opera nel settore della produzione di processo.” – ha affermato Mike Greenough, presidente, chairman e Ceo di Ssa Global.- “La transazione consolida la nostra posizione in questo campo e sottolinea il nostro impegno nella fornitura di soluzioni estese, che innalzano il valore degli investimenti già effettuati.” Le collaudate soluzioni di process manufacturing di Marcam, conosciute come Prism e Protean, rafforzano ulteriormente la competenza di Ssa Global nel settore alimentare, delle bevande, della chimica e della farmaceutica. Le soluzioni Marcam semplificano le operazioni di supply chain a livello di stabilimento, dando agli utenti l’opportunità di accrescere il loro vantaggio competitivo. La combinazione di Marcam e Ssa Global darà ai clienti nel process manufacturing una maggiore visibilità delle loro attività e la possibilità di ottimizzare le operazioni finanziarie e la gestione del magazzino, degli ordini, degli acquisti e di altri cruciali processi di business. |
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Milano, 7 luglio 2004 - Ssa Global, uno dei principali fornitori di soluzioni Erp estese e relativi servizi, ha comprato da Invensys plc la Marcam (www.Marcam.com); una società specializzata in soluzioni Erp (enterprise resource planning) molto operative per il process manufacturing. Con sede a Newton, Massuchasuttes, e sede europea nei Paesi Bassi, la Marcam era stata acquisita da Invensys nel 1999. I termini finanziari dell’accordo non sono stati resi noti. “L’acquisizione di Marcam e i 40 anni di esperienza cumulativa che questo comporta sono molto importanti per chi opera nel settore della produzione di processo.” – ha affermato Mike Greenough, presidente, chairman e Ceo di Ssa Global.- “La transazione consolida la nostra posizione in questo campo e sottolinea il nostro impegno nella fornitura di soluzioni estese, che innalzano il valore degli investimenti già effettuati.” Le collaudate soluzioni di process manufacturing di Marcam, conosciute come Prism e Protean, rafforzano ulteriormente la competenza di Ssa Global nel settore alimentare, delle bevande, della chimica e della farmaceutica. Le soluzioni Marcam semplificano le operazioni di supply chain a livello di stabilimento, dando agli utenti l’opportunità di accrescere il loro vantaggio competitivo. La combinazione di Marcam e Ssa Global darà ai clienti nel process manufacturing una maggiore visibilità delle loro attività e la possibilità di ottimizzare le operazioni finanziarie e la gestione del magazzino, degli ordini, degli acquisti e di altri cruciali processi di business. |
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SSA GLOBAL ACQUISISCE MARCAM LA SOSTENUTA CAMPAGNA ACQUISTI DELLA SOCIETÀ CONTINUA AD AMPLIARE LA GAMMA DI SOLUZIONI PER LA PRODUZIONE DI PROCESSO |
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Milano, 7 luglio 2004 - Ssa Global, uno dei principali fornitori di soluzioni Erp estese e relativi servizi, ha comprato da Invensys plc la Marcam (www.Marcam.com); una società specializzata in soluzioni Erp (enterprise resource planning) molto operative per il process manufacturing. Con sede a Newton, Massuchasuttes, e sede europea nei Paesi Bassi, la Marcam era stata acquisita da Invensys nel 1999. I termini finanziari dell’accordo non sono stati resi noti. “L’acquisizione di Marcam e i 40 anni di esperienza cumulativa che questo comporta sono molto importanti per chi opera nel settore della produzione di processo.” – ha affermato Mike Greenough, presidente, chairman e Ceo di Ssa Global.- “La transazione consolida la nostra posizione in questo campo e sottolinea il nostro impegno nella fornitura di soluzioni estese, che innalzano il valore degli investimenti già effettuati.” Le collaudate soluzioni di process manufacturing di Marcam, conosciute come Prism e Protean, rafforzano ulteriormente la competenza di Ssa Global nel settore alimentare, delle bevande, della chimica e della farmaceutica. Le soluzioni Marcam semplificano le operazioni di supply chain a livello di stabilimento, dando agli utenti l’opportunità di accrescere il loro vantaggio competitivo. La combinazione di Marcam e Ssa Global darà ai clienti nel process manufacturing una maggiore visibilità delle loro attività e la possibilità di ottimizzare le operazioni finanziarie e la gestione del magazzino, degli ordini, degli acquisti e di altri cruciali processi di business. |
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Milano, 7 luglio 2004 - Ssa Global, uno dei principali fornitori di soluzioni Erp estese e relativi servizi, ha comprato da Invensys plc la Marcam (www.Marcam.com); una società specializzata in soluzioni Erp (enterprise resource planning) molto operative per il process manufacturing. Con sede a Newton, Massuchasuttes, e sede europea nei Paesi Bassi, la Marcam era stata acquisita da Invensys nel 1999. I termini finanziari dell’accordo non sono stati resi noti. “L’acquisizione di Marcam e i 40 anni di esperienza cumulativa che questo comporta sono molto importanti per chi opera nel settore della produzione di processo.” – ha affermato Mike Greenough, presidente, chairman e Ceo di Ssa Global.- “La transazione consolida la nostra posizione in questo campo e sottolinea il nostro impegno nella fornitura di soluzioni estese, che innalzano il valore degli investimenti già effettuati.” Le collaudate soluzioni di process manufacturing di Marcam, conosciute come Prism e Protean, rafforzano ulteriormente la competenza di Ssa Global nel settore alimentare, delle bevande, della chimica e della farmaceutica. Le soluzioni Marcam semplificano le operazioni di supply chain a livello di stabilimento, dando agli utenti l’opportunità di accrescere il loro vantaggio competitivo. La combinazione di Marcam e Ssa Global darà ai clienti nel process manufacturing una maggiore visibilità delle loro attività e la possibilità di ottimizzare le operazioni finanziarie e la gestione del magazzino, degli ordini, degli acquisti e di altri cruciali processi di business. |
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Milano, 7 luglio 2004 - Ssa Global, uno dei principali fornitori di soluzioni Erp estese e relativi servizi, ha comprato da Invensys plc la Marcam (www.Marcam.com); una società specializzata in soluzioni Erp (enterprise resource planning) molto operative per il process manufacturing. Con sede a Newton, Massuchasuttes, e sede europea nei Paesi Bassi, la Marcam era stata acquisita da Invensys nel 1999. I termini finanziari dell’accordo non sono stati resi noti. “L’acquisizione di Marcam e i 40 anni di esperienza cumulativa che questo comporta sono molto importanti per chi opera nel settore della produzione di processo.” – ha affermato Mike Greenough, presidente, chairman e Ceo di Ssa Global.- “La transazione consolida la nostra posizione in questo campo e sottolinea il nostro impegno nella fornitura di soluzioni estese, che innalzano il valore degli investimenti già effettuati.” Le collaudate soluzioni di process manufacturing di Marcam, conosciute come Prism e Protean, rafforzano ulteriormente la competenza di Ssa Global nel settore alimentare, delle bevande, della chimica e della farmaceutica. Le soluzioni Marcam semplificano le operazioni di supply chain a livello di stabilimento, dando agli utenti l’opportunità di accrescere il loro vantaggio competitivo. La combinazione di Marcam e Ssa Global darà ai clienti nel process manufacturing una maggiore visibilità delle loro attività e la possibilità di ottimizzare le operazioni finanziarie e la gestione del magazzino, degli ordini, degli acquisti e di altri cruciali processi di business. |
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Milano, 7 luglio 2004 - Ssa Global, uno dei principali fornitori di soluzioni Erp estese e relativi servizi, ha comprato da Invensys plc la Marcam (www.Marcam.com); una società specializzata in soluzioni Erp (enterprise resource planning) molto operative per il process manufacturing. Con sede a Newton, Massuchasuttes, e sede europea nei Paesi Bassi, la Marcam era stata acquisita da Invensys nel 1999. I termini finanziari dell’accordo non sono stati resi noti. “L’acquisizione di Marcam e i 40 anni di esperienza cumulativa che questo comporta sono molto importanti per chi opera nel settore della produzione di processo.” – ha affermato Mike Greenough, presidente, chairman e Ceo di Ssa Global.- “La transazione consolida la nostra posizione in questo campo e sottolinea il nostro impegno nella fornitura di soluzioni estese, che innalzano il valore degli investimenti già effettuati.” Le collaudate soluzioni di process manufacturing di Marcam, conosciute come Prism e Protean, rafforzano ulteriormente la competenza di Ssa Global nel settore alimentare, delle bevande, della chimica e della farmaceutica. Le soluzioni Marcam semplificano le operazioni di supply chain a livello di stabilimento, dando agli utenti l’opportunità di accrescere il loro vantaggio competitivo. La combinazione di Marcam e Ssa Global darà ai clienti nel process manufacturing una maggiore visibilità delle loro attività e la possibilità di ottimizzare le operazioni finanziarie e la gestione del magazzino, degli ordini, degli acquisti e di altri cruciali processi di business. |
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BUSINESS OBJECTS ANNUNCIA BUSINESSOBJECTS 6.5 |
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Milano, 7 luglio, 2004 - Business Objects produttore leader mondiale di soluzioni per la business intelligence (Bi); annuncia la disponibilità di Businessobjects 6.5. Con questa release, Business Objects rafforza la propria leadership nel mercato della Bi, fornendo funzionalità di query e analisi ancora più innovative, incrementando le prestazioni e la scalabilità, e completando l’integrazione con i prodotti Crystal versione 10. Businessobjects 6.5 fornisce ai clienti funzionalità di data integration, query e analisi via web, reporting, una linea completa di applicazioni analitiche e capacità di performance management. “Con Businessobjects 6.5, Business Objects ha ulteriormente esteso il proprio campo d’azione nel settore della Bi,” afferma Bernard Liautaud, chairman e chief executive officer di Business Objects. “Le nostre capacità di analisi, potenziate e interattive, offrono agli utenti un accesso alla Bi unico sul mercato; abbiamo, inoltre, migliorato la nostra tecnologia web services per estendere i vantaggi della Bi a un numero ancora maggiore di applicazioni e utenti. Siamo anche riusciti a completare l’integrazione a livello di front-end dei prodotti Businessobjects e Crystal entro il secondo trimestre 2004. Grazie a queste caratteristiche, la nuova release consente ai clienti di soddisfare le molteplici e diverse esigenze di Bi con un total cost of ownership minimo.” Ancora più efficacia nelle query e analisi via web Webintelligence 6.5 fornisce alle organizzazioni una soluzione unica e innovativa che consente di personalizzare i report ed eseguire analisi, senza dover passare a un complesso ambiente di authoring. Ora gli utenti business di qualsiasi livello possono gestire facilmente i componenti base dei report; possono ad esempio aggiungere calcoli, filtrare i dati, modificare l’aspetto delle tavole, e selezionare dati diversi per i report. Questa capacità di analizzare i report permette agli utenti di essere meno dipendenti dagli sviluppatori nella costruzione di report, riducendo i costi It. In più, Webintelligence 6.5 consente agli utenti business di combinare i dati provenienti da una serie di fonti disparate all’interno di un unico report. Per esempio, se un manager vuole analizzare la redditività di un cliente, può fare riferimento alla storia delle vendite e al backlog di ordini provenienti da diverse fonti di dati dall’interno dello stesso documento. Performance e scalabilità raddoppiate rispetto alla versione precedente Le aziende utilizzano sempre più la Bi, e devono assicurarsi che le implementazioni siano in grado di incrementare il numero di utenti senza sacrificare le prestazioni. Businessobjects 6.5 include server ottimizzati e capacità di caching migliorate, per supportare più del doppio del numero di utenti sullo stesso hardware, con tempi di risposta dimezzati. Questi miglioramenti permettono alle organizzazioni di estendere le implementazioni di Bi, minimizzando nel contempo i costi delle infrastrutture. ”Implementeremo Businessobjects 6.5 perché ci consentirà di estendere l’implementazione della Bi nella nostra azienda, liberando risorse It,” afferma Ken Emery, director of managed services in Carescience (un’unità operativa di Quovadx, Inc.). ”Questa nuova release consentirà al nostro team e ai nostri clienti, che utilizzano direttamente il sistema, di costruire report con il formato e i contenuti che meglio rispondono alle loro esigenze, con un solo click di mouse. Grazie a Businessobjects 6.5, offriamo ai nostri clienti strumenti di query e analisi su web leader di mercato e una suite di Bi scalabile in grado di soddisfare le loro richieste in continua evoluzione.” |
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BUSINESS OBJECTS ANNUNCIA BUSINESSOBJECTS 6.5 |
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Milano, 7 luglio, 2004 - Business Objects produttore leader mondiale di soluzioni per la business intelligence (Bi); annuncia la disponibilità di Businessobjects 6.5. Con questa release, Business Objects rafforza la propria leadership nel mercato della Bi, fornendo funzionalità di query e analisi ancora più innovative, incrementando le prestazioni e la scalabilità, e completando l’integrazione con i prodotti Crystal versione 10. Businessobjects 6.5 fornisce ai clienti funzionalità di data integration, query e analisi via web, reporting, una linea completa di applicazioni analitiche e capacità di performance management. “Con Businessobjects 6.5, Business Objects ha ulteriormente esteso il proprio campo d’azione nel settore della Bi,” afferma Bernard Liautaud, chairman e chief executive officer di Business Objects. “Le nostre capacità di analisi, potenziate e interattive, offrono agli utenti un accesso alla Bi unico sul mercato; abbiamo, inoltre, migliorato la nostra tecnologia web services per estendere i vantaggi della Bi a un numero ancora maggiore di applicazioni e utenti. Siamo anche riusciti a completare l’integrazione a livello di front-end dei prodotti Businessobjects e Crystal entro il secondo trimestre 2004. Grazie a queste caratteristiche, la nuova release consente ai clienti di soddisfare le molteplici e diverse esigenze di Bi con un total cost of ownership minimo.” Ancora più efficacia nelle query e analisi via web Webintelligence 6.5 fornisce alle organizzazioni una soluzione unica e innovativa che consente di personalizzare i report ed eseguire analisi, senza dover passare a un complesso ambiente di authoring. Ora gli utenti business di qualsiasi livello possono gestire facilmente i componenti base dei report; possono ad esempio aggiungere calcoli, filtrare i dati, modificare l’aspetto delle tavole, e selezionare dati diversi per i report. Questa capacità di analizzare i report permette agli utenti di essere meno dipendenti dagli sviluppatori nella costruzione di report, riducendo i costi It. In più, Webintelligence 6.5 consente agli utenti business di combinare i dati provenienti da una serie di fonti disparate all’interno di un unico report. Per esempio, se un manager vuole analizzare la redditività di un cliente, può fare riferimento alla storia delle vendite e al backlog di ordini provenienti da diverse fonti di dati dall’interno dello stesso documento. Performance e scalabilità raddoppiate rispetto alla versione precedente Le aziende utilizzano sempre più la Bi, e devono assicurarsi che le implementazioni siano in grado di incrementare il numero di utenti senza sacrificare le prestazioni. Businessobjects 6.5 include server ottimizzati e capacità di caching migliorate, per supportare più del doppio del numero di utenti sullo stesso hardware, con tempi di risposta dimezzati. Questi miglioramenti permettono alle organizzazioni di estendere le implementazioni di Bi, minimizzando nel contempo i costi delle infrastrutture. ”Implementeremo Businessobjects 6.5 perché ci consentirà di estendere l’implementazione della Bi nella nostra azienda, liberando risorse It,” afferma Ken Emery, director of managed services in Carescience (un’unità operativa di Quovadx, Inc.). ”Questa nuova release consentirà al nostro team e ai nostri clienti, che utilizzano direttamente il sistema, di costruire report con il formato e i contenuti che meglio rispondono alle loro esigenze, con un solo click di mouse. Grazie a Businessobjects 6.5, offriamo ai nostri clienti strumenti di query e analisi su web leader di mercato e una suite di Bi scalabile in grado di soddisfare le loro richieste in continua evoluzione.” |
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MERCURY ANNUNCIA LA STRATEGIA DI DIAGNOSTICA DEL CICLO DI VITA DELL’APPLICAZIONE |
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Milano, 7 luglio 2004 - Mercury Interactive Corp., il fornitore per la Business Technology Optimization (Bto); annuncia il primo approccio strategico per la diagnostica del ciclo di vita dell’applicazione. L’azienda ha anche presentato la nuova Mercurytm Lifecycle Diagnostics Probe volta all’ottimizzazione delle prestazioni e della disponibilità delle applicazioni J2ee in ambito di sviluppo, delivery, gestione e operation. Durante l’evento Bea eWorld, Mercury ha presentato la propria strategia per la gestione, il monitoraggio, la diagnosi e la risoluzione dei problemi delle applicazioni J2ee business-critical. Mercury ha condiviso le best practices, i processi e le tecnologie utilizzati per diagnosticare le cause delle problematiche legate alle prestazioni dell’applicazione J2ee in ambienti complessi e multipiattaforma. L’azienda ha, inoltre, annunciato il proprio supporto per le piattaforme leader di mercato quali Bea Weblogic, Ibm Websphere, Oracle As e Jboss che operano su sistemi quali Windows, Linux, Ibm z/Os e Unix. Dell’annuncio fanno parte anche i dettagli relativi al supporto e alle capacità di diagnostica per la piattaforma Microsoft. Net e per le applicazioni Erp e Crm leader di mercato pianificate da Mercury. Mercury ha anche presentato la nuova Mercury Lifecycle Diagnostics Probe, come parte dell’offerta Mercury Monitoring and Diagnostics for J2ee. Mercury Lifecycle Diagnostics Probe consente ai clienti di utilizzare la stessa sonda sia per testare le applicazioni sotto carico negli ambienti in pre-produzione sia per gestire le applicazioni in produzione. Questo permetterà ai clienti di gestire, monitorare, diagnosticare e risolvere i problemi di performance delle applicazioni in modo semplice ed univoco, ad ogni stadio del ciclo di vita. |
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MERCURY ANNUNCIA LA STRATEGIA DI DIAGNOSTICA DEL CICLO DI VITA DELL’APPLICAZIONE |
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Milano, 7 luglio 2004 - Mercury Interactive Corp., il fornitore per la Business Technology Optimization (Bto); annuncia il primo approccio strategico per la diagnostica del ciclo di vita dell’applicazione. L’azienda ha anche presentato la nuova Mercurytm Lifecycle Diagnostics Probe volta all’ottimizzazione delle prestazioni e della disponibilità delle applicazioni J2ee in ambito di sviluppo, delivery, gestione e operation. Durante l’evento Bea eWorld, Mercury ha presentato la propria strategia per la gestione, il monitoraggio, la diagnosi e la risoluzione dei problemi delle applicazioni J2ee business-critical. Mercury ha condiviso le best practices, i processi e le tecnologie utilizzati per diagnosticare le cause delle problematiche legate alle prestazioni dell’applicazione J2ee in ambienti complessi e multipiattaforma. L’azienda ha, inoltre, annunciato il proprio supporto per le piattaforme leader di mercato quali Bea Weblogic, Ibm Websphere, Oracle As e Jboss che operano su sistemi quali Windows, Linux, Ibm z/Os e Unix. Dell’annuncio fanno parte anche i dettagli relativi al supporto e alle capacità di diagnostica per la piattaforma Microsoft. Net e per le applicazioni Erp e Crm leader di mercato pianificate da Mercury. Mercury ha anche presentato la nuova Mercury Lifecycle Diagnostics Probe, come parte dell’offerta Mercury Monitoring and Diagnostics for J2ee. Mercury Lifecycle Diagnostics Probe consente ai clienti di utilizzare la stessa sonda sia per testare le applicazioni sotto carico negli ambienti in pre-produzione sia per gestire le applicazioni in produzione. Questo permetterà ai clienti di gestire, monitorare, diagnosticare e risolvere i problemi di performance delle applicazioni in modo semplice ed univoco, ad ogni stadio del ciclo di vita. |
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Milano, 7 luglio 2004 - Mercury Interactive Corp., il fornitore per la Business Technology Optimization (Bto); annuncia il primo approccio strategico per la diagnostica del ciclo di vita dell’applicazione. L’azienda ha anche presentato la nuova Mercurytm Lifecycle Diagnostics Probe volta all’ottimizzazione delle prestazioni e della disponibilità delle applicazioni J2ee in ambito di sviluppo, delivery, gestione e operation. Durante l’evento Bea eWorld, Mercury ha presentato la propria strategia per la gestione, il monitoraggio, la diagnosi e la risoluzione dei problemi delle applicazioni J2ee business-critical. Mercury ha condiviso le best practices, i processi e le tecnologie utilizzati per diagnosticare le cause delle problematiche legate alle prestazioni dell’applicazione J2ee in ambienti complessi e multipiattaforma. L’azienda ha, inoltre, annunciato il proprio supporto per le piattaforme leader di mercato quali Bea Weblogic, Ibm Websphere, Oracle As e Jboss che operano su sistemi quali Windows, Linux, Ibm z/Os e Unix. Dell’annuncio fanno parte anche i dettagli relativi al supporto e alle capacità di diagnostica per la piattaforma Microsoft. Net e per le applicazioni Erp e Crm leader di mercato pianificate da Mercury. Mercury ha anche presentato la nuova Mercury Lifecycle Diagnostics Probe, come parte dell’offerta Mercury Monitoring and Diagnostics for J2ee. Mercury Lifecycle Diagnostics Probe consente ai clienti di utilizzare la stessa sonda sia per testare le applicazioni sotto carico negli ambienti in pre-produzione sia per gestire le applicazioni in produzione. Questo permetterà ai clienti di gestire, monitorare, diagnosticare e risolvere i problemi di performance delle applicazioni in modo semplice ed univoco, ad ogni stadio del ciclo di vita. |
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Milano, 7 luglio 2004 - Mercury Interactive Corp., il fornitore per la Business Technology Optimization (Bto); annuncia il primo approccio strategico per la diagnostica del ciclo di vita dell’applicazione. L’azienda ha anche presentato la nuova Mercurytm Lifecycle Diagnostics Probe volta all’ottimizzazione delle prestazioni e della disponibilità delle applicazioni J2ee in ambito di sviluppo, delivery, gestione e operation. Durante l’evento Bea eWorld, Mercury ha presentato la propria strategia per la gestione, il monitoraggio, la diagnosi e la risoluzione dei problemi delle applicazioni J2ee business-critical. Mercury ha condiviso le best practices, i processi e le tecnologie utilizzati per diagnosticare le cause delle problematiche legate alle prestazioni dell’applicazione J2ee in ambienti complessi e multipiattaforma. L’azienda ha, inoltre, annunciato il proprio supporto per le piattaforme leader di mercato quali Bea Weblogic, Ibm Websphere, Oracle As e Jboss che operano su sistemi quali Windows, Linux, Ibm z/Os e Unix. Dell’annuncio fanno parte anche i dettagli relativi al supporto e alle capacità di diagnostica per la piattaforma Microsoft. Net e per le applicazioni Erp e Crm leader di mercato pianificate da Mercury. Mercury ha anche presentato la nuova Mercury Lifecycle Diagnostics Probe, come parte dell’offerta Mercury Monitoring and Diagnostics for J2ee. Mercury Lifecycle Diagnostics Probe consente ai clienti di utilizzare la stessa sonda sia per testare le applicazioni sotto carico negli ambienti in pre-produzione sia per gestire le applicazioni in produzione. Questo permetterà ai clienti di gestire, monitorare, diagnosticare e risolvere i problemi di performance delle applicazioni in modo semplice ed univoco, ad ogni stadio del ciclo di vita. |
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Milano, 7 luglio 2004 - Mercury Interactive Corp., il fornitore per la Business Technology Optimization (Bto); annuncia il primo approccio strategico per la diagnostica del ciclo di vita dell’applicazione. L’azienda ha anche presentato la nuova Mercurytm Lifecycle Diagnostics Probe volta all’ottimizzazione delle prestazioni e della disponibilità delle applicazioni J2ee in ambito di sviluppo, delivery, gestione e operation. Durante l’evento Bea eWorld, Mercury ha presentato la propria strategia per la gestione, il monitoraggio, la diagnosi e la risoluzione dei problemi delle applicazioni J2ee business-critical. Mercury ha condiviso le best practices, i processi e le tecnologie utilizzati per diagnosticare le cause delle problematiche legate alle prestazioni dell’applicazione J2ee in ambienti complessi e multipiattaforma. L’azienda ha, inoltre, annunciato il proprio supporto per le piattaforme leader di mercato quali Bea Weblogic, Ibm Websphere, Oracle As e Jboss che operano su sistemi quali Windows, Linux, Ibm z/Os e Unix. Dell’annuncio fanno parte anche i dettagli relativi al supporto e alle capacità di diagnostica per la piattaforma Microsoft. Net e per le applicazioni Erp e Crm leader di mercato pianificate da Mercury. Mercury ha anche presentato la nuova Mercury Lifecycle Diagnostics Probe, come parte dell’offerta Mercury Monitoring and Diagnostics for J2ee. Mercury Lifecycle Diagnostics Probe consente ai clienti di utilizzare la stessa sonda sia per testare le applicazioni sotto carico negli ambienti in pre-produzione sia per gestire le applicazioni in produzione. Questo permetterà ai clienti di gestire, monitorare, diagnosticare e risolvere i problemi di performance delle applicazioni in modo semplice ed univoco, ad ogni stadio del ciclo di vita. |
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CRESCE IL TEAM ITALIANO DI SOPHOS PAOLA CASIRAGHI NOMINATA NUOVO MARKETING CO-ORDINATOR |
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Milano, 7 Luglio 2004 - Sophos, uno dei leader mondiali nella protezione anti-virus e anti-spam per aziende, ha annunciato la nomina di Paola Casiraghi a Marketing Co-ordinator, con il compito di seguire tutte le attività di marketing e comunicazione della filiale italiana. Nel corso della sua carriera, Paola Casiraghi ha ricoperto diversi ruoli manageriali in aziende del settore informatico. Il suo primo incarico è stato di responsabile per il direct marketing di Temark srl; nel '93 è passata in Ingram Micro in qualità di product manager, ruolo che ha ricoperto successivamente anche in Actebis, dove viene chiamata nel 1996. Nel 1997 Casiraghi è nominata responsabile marketing communications per l'Italia e la Grecia della divisione Display Products di Nokia e si occupa a 360 gradi delle attività specifiche di marketing e comunicazione. Nel maggio del 2000, a seguito dell'acquisizione del ramo d'azienda di Nokia da parte di Viewsonic, assume il ruolo di responsabile marketing communications per l'Italia e la Grecia della società californiana e partecipa attivamente al lancio della filiale nel nostro Paese. Nel dicembre 2002 entra in American Power Conversion come Marcom Manager Italy & Greece. "L'arrivo di Paola rafforza la nostra struttura organizzativa," ha commentato Davide Bolzoni, country manager per l'Italia di Sophos. "Con le sue capacità e l'esperienza maturata nel settore contribuirà al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi della country italiana." |
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CRESCE IL TEAM ITALIANO DI SOPHOS PAOLA CASIRAGHI NOMINATA NUOVO MARKETING CO-ORDINATOR |
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Milano, 7 Luglio 2004 - Sophos, uno dei leader mondiali nella protezione anti-virus e anti-spam per aziende, ha annunciato la nomina di Paola Casiraghi a Marketing Co-ordinator, con il compito di seguire tutte le attività di marketing e comunicazione della filiale italiana. Nel corso della sua carriera, Paola Casiraghi ha ricoperto diversi ruoli manageriali in aziende del settore informatico. Il suo primo incarico è stato di responsabile per il direct marketing di Temark srl; nel '93 è passata in Ingram Micro in qualità di product manager, ruolo che ha ricoperto successivamente anche in Actebis, dove viene chiamata nel 1996. Nel 1997 Casiraghi è nominata responsabile marketing communications per l'Italia e la Grecia della divisione Display Products di Nokia e si occupa a 360 gradi delle attività specifiche di marketing e comunicazione. Nel maggio del 2000, a seguito dell'acquisizione del ramo d'azienda di Nokia da parte di Viewsonic, assume il ruolo di responsabile marketing communications per l'Italia e la Grecia della società californiana e partecipa attivamente al lancio della filiale nel nostro Paese. Nel dicembre 2002 entra in American Power Conversion come Marcom Manager Italy & Greece. "L'arrivo di Paola rafforza la nostra struttura organizzativa," ha commentato Davide Bolzoni, country manager per l'Italia di Sophos. "Con le sue capacità e l'esperienza maturata nel settore contribuirà al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi della country italiana." |
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CRESCE IL TEAM ITALIANO DI SOPHOS PAOLA CASIRAGHI NOMINATA NUOVO MARKETING CO-ORDINATOR |
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Milano, 7 Luglio 2004 - Sophos, uno dei leader mondiali nella protezione anti-virus e anti-spam per aziende, ha annunciato la nomina di Paola Casiraghi a Marketing Co-ordinator, con il compito di seguire tutte le attività di marketing e comunicazione della filiale italiana. Nel corso della sua carriera, Paola Casiraghi ha ricoperto diversi ruoli manageriali in aziende del settore informatico. Il suo primo incarico è stato di responsabile per il direct marketing di Temark srl; nel '93 è passata in Ingram Micro in qualità di product manager, ruolo che ha ricoperto successivamente anche in Actebis, dove viene chiamata nel 1996. Nel 1997 Casiraghi è nominata responsabile marketing communications per l'Italia e la Grecia della divisione Display Products di Nokia e si occupa a 360 gradi delle attività specifiche di marketing e comunicazione. Nel maggio del 2000, a seguito dell'acquisizione del ramo d'azienda di Nokia da parte di Viewsonic, assume il ruolo di responsabile marketing communications per l'Italia e la Grecia della società californiana e partecipa attivamente al lancio della filiale nel nostro Paese. Nel dicembre 2002 entra in American Power Conversion come Marcom Manager Italy & Greece. "L'arrivo di Paola rafforza la nostra struttura organizzativa," ha commentato Davide Bolzoni, country manager per l'Italia di Sophos. "Con le sue capacità e l'esperienza maturata nel settore contribuirà al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi della country italiana." |
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Milano, 7 Luglio 2004 - Sophos, uno dei leader mondiali nella protezione anti-virus e anti-spam per aziende, ha annunciato la nomina di Paola Casiraghi a Marketing Co-ordinator, con il compito di seguire tutte le attività di marketing e comunicazione della filiale italiana. Nel corso della sua carriera, Paola Casiraghi ha ricoperto diversi ruoli manageriali in aziende del settore informatico. Il suo primo incarico è stato di responsabile per il direct marketing di Temark srl; nel '93 è passata in Ingram Micro in qualità di product manager, ruolo che ha ricoperto successivamente anche in Actebis, dove viene chiamata nel 1996. Nel 1997 Casiraghi è nominata responsabile marketing communications per l'Italia e la Grecia della divisione Display Products di Nokia e si occupa a 360 gradi delle attività specifiche di marketing e comunicazione. Nel maggio del 2000, a seguito dell'acquisizione del ramo d'azienda di Nokia da parte di Viewsonic, assume il ruolo di responsabile marketing communications per l'Italia e la Grecia della società californiana e partecipa attivamente al lancio della filiale nel nostro Paese. Nel dicembre 2002 entra in American Power Conversion come Marcom Manager Italy & Greece. "L'arrivo di Paola rafforza la nostra struttura organizzativa," ha commentato Davide Bolzoni, country manager per l'Italia di Sophos. "Con le sue capacità e l'esperienza maturata nel settore contribuirà al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi della country italiana." |
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Milano, 7 Luglio 2004 - Sophos, uno dei leader mondiali nella protezione anti-virus e anti-spam per aziende, ha annunciato la nomina di Paola Casiraghi a Marketing Co-ordinator, con il compito di seguire tutte le attività di marketing e comunicazione della filiale italiana. Nel corso della sua carriera, Paola Casiraghi ha ricoperto diversi ruoli manageriali in aziende del settore informatico. Il suo primo incarico è stato di responsabile per il direct marketing di Temark srl; nel '93 è passata in Ingram Micro in qualità di product manager, ruolo che ha ricoperto successivamente anche in Actebis, dove viene chiamata nel 1996. Nel 1997 Casiraghi è nominata responsabile marketing communications per l'Italia e la Grecia della divisione Display Products di Nokia e si occupa a 360 gradi delle attività specifiche di marketing e comunicazione. Nel maggio del 2000, a seguito dell'acquisizione del ramo d'azienda di Nokia da parte di Viewsonic, assume il ruolo di responsabile marketing communications per l'Italia e la Grecia della società californiana e partecipa attivamente al lancio della filiale nel nostro Paese. Nel dicembre 2002 entra in American Power Conversion come Marcom Manager Italy & Greece. "L'arrivo di Paola rafforza la nostra struttura organizzativa," ha commentato Davide Bolzoni, country manager per l'Italia di Sophos. "Con le sue capacità e l'esperienza maturata nel settore contribuirà al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi della country italiana." |
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Milano, 7 Luglio 2004 - Sophos, uno dei leader mondiali nella protezione anti-virus e anti-spam per aziende, ha annunciato la nomina di Paola Casiraghi a Marketing Co-ordinator, con il compito di seguire tutte le attività di marketing e comunicazione della filiale italiana. Nel corso della sua carriera, Paola Casiraghi ha ricoperto diversi ruoli manageriali in aziende del settore informatico. Il suo primo incarico è stato di responsabile per il direct marketing di Temark srl; nel '93 è passata in Ingram Micro in qualità di product manager, ruolo che ha ricoperto successivamente anche in Actebis, dove viene chiamata nel 1996. Nel 1997 Casiraghi è nominata responsabile marketing communications per l'Italia e la Grecia della divisione Display Products di Nokia e si occupa a 360 gradi delle attività specifiche di marketing e comunicazione. Nel maggio del 2000, a seguito dell'acquisizione del ramo d'azienda di Nokia da parte di Viewsonic, assume il ruolo di responsabile marketing communications per l'Italia e la Grecia della società californiana e partecipa attivamente al lancio della filiale nel nostro Paese. Nel dicembre 2002 entra in American Power Conversion come Marcom Manager Italy & Greece. "L'arrivo di Paola rafforza la nostra struttura organizzativa," ha commentato Davide Bolzoni, country manager per l'Italia di Sophos. "Con le sue capacità e l'esperienza maturata nel settore contribuirà al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi della country italiana." |
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ALLIED TELESYN METTE A PUNTO UNA LINEA DI SOLUZIONI IN GRADO DI RILEVARE GLI ATTACCHI DOS |
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Milano, 7 luglio 2004 - Allied Telesyn, uno dei leader del mercato mondiale delle tecnologie di networking basate su Ip, annuncia la disponibilità della serie At-8500, una linea di switch studiati per rilevare tutti i tipi di attacchi che rendono impraticabile un servizio in rete. Gli switch fast ethernet Layer 2 con management sono in grado di rilevare i più comuni attacchi Dos (Denial of Service) e garantire un elevato livello di sicurezza. L’anno scorso nel Regno Unito più della metà delle aziende sono state vittime di attacchi Dos o di virus, con un incremento del 25% rispetto al 2002. Molte di queste organizzazioni hanno dovuto interrompere l’erogazione dei propri servizi per un periodo di tempo variabile tra mezza giornata a un mese con perdite incalcolabili in termini di tempo e di costi. Con un attacco Dos si cerca di "negare un servizio" mettendo il sistema nell'impossibilità di erogare regolarmente il suo servizio. Questo genere di attacchi non comporta la compromissione di un sistema, i suoi effetti si esauriscono nel momento in cui viene interrotto. La natura di un simile attacco è a suo modo "violenta" e brutale, e spesso non richiede particolari conoscenze perché può essere eseguito tramite strumenti e script reperibili in rete. Ha fatto notizia, nel Febbraio 2000, una serie di attacchi Dos su siti particolarmente noti (Yahoo, Ebay, Cnn...) che un singolo individuo è riuscito a rendere inutilizzabili per alcune ore utilizzando centinaia di host di origine, a loro volta precedentemente violati. La definizione di “Dos attack” si riferisce all'effetto finale che si intende raggiungere e cioè quello di rendere impraticabile un servizio in rete, ma i modi con cui può essere ottenuto questo scopo sono vari: · Esaurimento della larghezza di banda · Esaurimento delle risorse di sistema · Difetti di programmazione · Attacchi a funzionalità di routing e Dns Con il supporto dell’intelligenza Layer 2-Layer 4, la serie At- 8500 funge da complemento a disposizione di Wan firewall e Pc anti-virus per rafforzare la protezione della rete aziendale dai possibili attacchi. Ogni switch è programmato per rilevare i più comuni e pericolosi attacchi Dos (Syn Flood, Smurf, Land, Teardrop, Ping of Death e Ip Options). |
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Milano, 7 luglio 2004 - Allied Telesyn, uno dei leader del mercato mondiale delle tecnologie di networking basate su Ip, annuncia la disponibilità della serie At-8500, una linea di switch studiati per rilevare tutti i tipi di attacchi che rendono impraticabile un servizio in rete. Gli switch fast ethernet Layer 2 con management sono in grado di rilevare i più comuni attacchi Dos (Denial of Service) e garantire un elevato livello di sicurezza. L’anno scorso nel Regno Unito più della metà delle aziende sono state vittime di attacchi Dos o di virus, con un incremento del 25% rispetto al 2002. Molte di queste organizzazioni hanno dovuto interrompere l’erogazione dei propri servizi per un periodo di tempo variabile tra mezza giornata a un mese con perdite incalcolabili in termini di tempo e di costi. Con un attacco Dos si cerca di "negare un servizio" mettendo il sistema nell'impossibilità di erogare regolarmente il suo servizio. Questo genere di attacchi non comporta la compromissione di un sistema, i suoi effetti si esauriscono nel momento in cui viene interrotto. La natura di un simile attacco è a suo modo "violenta" e brutale, e spesso non richiede particolari conoscenze perché può essere eseguito tramite strumenti e script reperibili in rete. Ha fatto notizia, nel Febbraio 2000, una serie di attacchi Dos su siti particolarmente noti (Yahoo, Ebay, Cnn...) che un singolo individuo è riuscito a rendere inutilizzabili per alcune ore utilizzando centinaia di host di origine, a loro volta precedentemente violati. La definizione di “Dos attack” si riferisce all'effetto finale che si intende raggiungere e cioè quello di rendere impraticabile un servizio in rete, ma i modi con cui può essere ottenuto questo scopo sono vari: · Esaurimento della larghezza di banda · Esaurimento delle risorse di sistema · Difetti di programmazione · Attacchi a funzionalità di routing e Dns Con il supporto dell’intelligenza Layer 2-Layer 4, la serie At- 8500 funge da complemento a disposizione di Wan firewall e Pc anti-virus per rafforzare la protezione della rete aziendale dai possibili attacchi. Ogni switch è programmato per rilevare i più comuni e pericolosi attacchi Dos (Syn Flood, Smurf, Land, Teardrop, Ping of Death e Ip Options). |
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ALLIED TELESYN METTE A PUNTO UNA LINEA DI SOLUZIONI IN GRADO DI RILEVARE GLI ATTACCHI DOS |
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Milano, 7 luglio 2004 - Allied Telesyn, uno dei leader del mercato mondiale delle tecnologie di networking basate su Ip, annuncia la disponibilità della serie At-8500, una linea di switch studiati per rilevare tutti i tipi di attacchi che rendono impraticabile un servizio in rete. Gli switch fast ethernet Layer 2 con management sono in grado di rilevare i più comuni attacchi Dos (Denial of Service) e garantire un elevato livello di sicurezza. L’anno scorso nel Regno Unito più della metà delle aziende sono state vittime di attacchi Dos o di virus, con un incremento del 25% rispetto al 2002. Molte di queste organizzazioni hanno dovuto interrompere l’erogazione dei propri servizi per un periodo di tempo variabile tra mezza giornata a un mese con perdite incalcolabili in termini di tempo e di costi. Con un attacco Dos si cerca di "negare un servizio" mettendo il sistema nell'impossibilità di erogare regolarmente il suo servizio. Questo genere di attacchi non comporta la compromissione di un sistema, i suoi effetti si esauriscono nel momento in cui viene interrotto. La natura di un simile attacco è a suo modo "violenta" e brutale, e spesso non richiede particolari conoscenze perché può essere eseguito tramite strumenti e script reperibili in rete. Ha fatto notizia, nel Febbraio 2000, una serie di attacchi Dos su siti particolarmente noti (Yahoo, Ebay, Cnn...) che un singolo individuo è riuscito a rendere inutilizzabili per alcune ore utilizzando centinaia di host di origine, a loro volta precedentemente violati. La definizione di “Dos attack” si riferisce all'effetto finale che si intende raggiungere e cioè quello di rendere impraticabile un servizio in rete, ma i modi con cui può essere ottenuto questo scopo sono vari: · Esaurimento della larghezza di banda · Esaurimento delle risorse di sistema · Difetti di programmazione · Attacchi a funzionalità di routing e Dns Con il supporto dell’intelligenza Layer 2-Layer 4, la serie At- 8500 funge da complemento a disposizione di Wan firewall e Pc anti-virus per rafforzare la protezione della rete aziendale dai possibili attacchi. Ogni switch è programmato per rilevare i più comuni e pericolosi attacchi Dos (Syn Flood, Smurf, Land, Teardrop, Ping of Death e Ip Options). |
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Milano, 7 luglio 2004 - Allied Telesyn, uno dei leader del mercato mondiale delle tecnologie di networking basate su Ip, annuncia la disponibilità della serie At-8500, una linea di switch studiati per rilevare tutti i tipi di attacchi che rendono impraticabile un servizio in rete. Gli switch fast ethernet Layer 2 con management sono in grado di rilevare i più comuni attacchi Dos (Denial of Service) e garantire un elevato livello di sicurezza. L’anno scorso nel Regno Unito più della metà delle aziende sono state vittime di attacchi Dos o di virus, con un incremento del 25% rispetto al 2002. Molte di queste organizzazioni hanno dovuto interrompere l’erogazione dei propri servizi per un periodo di tempo variabile tra mezza giornata a un mese con perdite incalcolabili in termini di tempo e di costi. Con un attacco Dos si cerca di "negare un servizio" mettendo il sistema nell'impossibilità di erogare regolarmente il suo servizio. Questo genere di attacchi non comporta la compromissione di un sistema, i suoi effetti si esauriscono nel momento in cui viene interrotto. La natura di un simile attacco è a suo modo "violenta" e brutale, e spesso non richiede particolari conoscenze perché può essere eseguito tramite strumenti e script reperibili in rete. Ha fatto notizia, nel Febbraio 2000, una serie di attacchi Dos su siti particolarmente noti (Yahoo, Ebay, Cnn...) che un singolo individuo è riuscito a rendere inutilizzabili per alcune ore utilizzando centinaia di host di origine, a loro volta precedentemente violati. La definizione di “Dos attack” si riferisce all'effetto finale che si intende raggiungere e cioè quello di rendere impraticabile un servizio in rete, ma i modi con cui può essere ottenuto questo scopo sono vari: · Esaurimento della larghezza di banda · Esaurimento delle risorse di sistema · Difetti di programmazione · Attacchi a funzionalità di routing e Dns Con il supporto dell’intelligenza Layer 2-Layer 4, la serie At- 8500 funge da complemento a disposizione di Wan firewall e Pc anti-virus per rafforzare la protezione della rete aziendale dai possibili attacchi. Ogni switch è programmato per rilevare i più comuni e pericolosi attacchi Dos (Syn Flood, Smurf, Land, Teardrop, Ping of Death e Ip Options). |
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Milano, 7 luglio 2004 - Allied Telesyn, uno dei leader del mercato mondiale delle tecnologie di networking basate su Ip, annuncia la disponibilità della serie At-8500, una linea di switch studiati per rilevare tutti i tipi di attacchi che rendono impraticabile un servizio in rete. Gli switch fast ethernet Layer 2 con management sono in grado di rilevare i più comuni attacchi Dos (Denial of Service) e garantire un elevato livello di sicurezza. L’anno scorso nel Regno Unito più della metà delle aziende sono state vittime di attacchi Dos o di virus, con un incremento del 25% rispetto al 2002. Molte di queste organizzazioni hanno dovuto interrompere l’erogazione dei propri servizi per un periodo di tempo variabile tra mezza giornata a un mese con perdite incalcolabili in termini di tempo e di costi. Con un attacco Dos si cerca di "negare un servizio" mettendo il sistema nell'impossibilità di erogare regolarmente il suo servizio. Questo genere di attacchi non comporta la compromissione di un sistema, i suoi effetti si esauriscono nel momento in cui viene interrotto. La natura di un simile attacco è a suo modo "violenta" e brutale, e spesso non richiede particolari conoscenze perché può essere eseguito tramite strumenti e script reperibili in rete. Ha fatto notizia, nel Febbraio 2000, una serie di attacchi Dos su siti particolarmente noti (Yahoo, Ebay, Cnn...) che un singolo individuo è riuscito a rendere inutilizzabili per alcune ore utilizzando centinaia di host di origine, a loro volta precedentemente violati. La definizione di “Dos attack” si riferisce all'effetto finale che si intende raggiungere e cioè quello di rendere impraticabile un servizio in rete, ma i modi con cui può essere ottenuto questo scopo sono vari: · Esaurimento della larghezza di banda · Esaurimento delle risorse di sistema · Difetti di programmazione · Attacchi a funzionalità di routing e Dns Con il supporto dell’intelligenza Layer 2-Layer 4, la serie At- 8500 funge da complemento a disposizione di Wan firewall e Pc anti-virus per rafforzare la protezione della rete aziendale dai possibili attacchi. Ogni switch è programmato per rilevare i più comuni e pericolosi attacchi Dos (Syn Flood, Smurf, Land, Teardrop, Ping of Death e Ip Options). |
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Milano, 7 luglio 2004 - Allied Telesyn, uno dei leader del mercato mondiale delle tecnologie di networking basate su Ip, annuncia la disponibilità della serie At-8500, una linea di switch studiati per rilevare tutti i tipi di attacchi che rendono impraticabile un servizio in rete. Gli switch fast ethernet Layer 2 con management sono in grado di rilevare i più comuni attacchi Dos (Denial of Service) e garantire un elevato livello di sicurezza. L’anno scorso nel Regno Unito più della metà delle aziende sono state vittime di attacchi Dos o di virus, con un incremento del 25% rispetto al 2002. Molte di queste organizzazioni hanno dovuto interrompere l’erogazione dei propri servizi per un periodo di tempo variabile tra mezza giornata a un mese con perdite incalcolabili in termini di tempo e di costi. Con un attacco Dos si cerca di "negare un servizio" mettendo il sistema nell'impossibilità di erogare regolarmente il suo servizio. Questo genere di attacchi non comporta la compromissione di un sistema, i suoi effetti si esauriscono nel momento in cui viene interrotto. La natura di un simile attacco è a suo modo "violenta" e brutale, e spesso non richiede particolari conoscenze perché può essere eseguito tramite strumenti e script reperibili in rete. Ha fatto notizia, nel Febbraio 2000, una serie di attacchi Dos su siti particolarmente noti (Yahoo, Ebay, Cnn...) che un singolo individuo è riuscito a rendere inutilizzabili per alcune ore utilizzando centinaia di host di origine, a loro volta precedentemente violati. La definizione di “Dos attack” si riferisce all'effetto finale che si intende raggiungere e cioè quello di rendere impraticabile un servizio in rete, ma i modi con cui può essere ottenuto questo scopo sono vari: · Esaurimento della larghezza di banda · Esaurimento delle risorse di sistema · Difetti di programmazione · Attacchi a funzionalità di routing e Dns Con il supporto dell’intelligenza Layer 2-Layer 4, la serie At- 8500 funge da complemento a disposizione di Wan firewall e Pc anti-virus per rafforzare la protezione della rete aziendale dai possibili attacchi. Ogni switch è programmato per rilevare i più comuni e pericolosi attacchi Dos (Syn Flood, Smurf, Land, Teardrop, Ping of Death e Ip Options). |
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OLIVETTI I-JET PRESENTA UNA NUOVA SERIE DI SENSORI DI PRESSIONE MEMS |
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Ivrea, 7 luglio 2004 - Olivetti I-jet, l'azienda del gruppo Olivetti Tecnost totalmente dedicata alle attività di ricerca, sviluppo e produzione di dispositivi basati su tecnologia Mems (Micro-electrical-mechanical Systems); ha presentato una nuova serie di sensori Mems in occasione del Sensors Expo 2004 tenutosi a Detroit (Usa) dal 7 al 10 giugno scorso. La gamma di sensori di pressione differenziale, assoluta e gauge di Olivetti I-jet è basata su un chip in silicio piezoresistivo a tecnologia Mems - già pronto per applicazioni Oem - che fornisce una tensione proporzionale alla pressione applicata. I sensori sono caratterizzati da elevata sensibilità, risposta altamente lineare, protezione da sovrapressioni pari a 5 volte la portata, e sono adatti per una vasta gamma di applicazioni: dai sistemi Tpms a quelli di controllo industriale, dal controllo dei motori fino alle home appliance. I range di presisone variano da 50Kpa fino a 2000Kpa: range di pressioni addizionali, il tipo di packaging e il formato dei substrati ceramici sono disponibili su richiesta. I sensori vengono prodotti su un wafer di silicio da 6", adeguatamente protetti da substrati in Pirex preventivamente sagomati: i chip per i sensori di pressione assoluta sono realizzati mediante saldatura vetro/silicio realizzata in alto vuoto, mentre per i sensori differenziali o tipo gauge si utilizzano wafer di vetro precedentemente forati. I sensori di pressione sono disponibili in versione Die, Smd o Transducer. Nella versione Die possono essere consegnati direttamente su "blue-tape" o confezionati singolarmente in contenitori standard. La versione Smd è montata su un substrato ceramico (Al2o3) da 6,77 x 6,35 mm con piedini saldabili a stagno/piombo e protetto da una custodia plastica. Uno strato di gel in silicone protegge il componente da umidità e sporcizia qualora sia utilizzato in ambienti ostili o sensibili. Le versioni Smd possono essere fornite singolarmente o su reel. La versione attuale dei sensori Smd o Die non prevedono una compensazione in temperatura. I sensori di pressione, assemblati su Pcb nella versione Transducer, sono completamente calibrati e compensati, e forniscono una risposta pienamente lineare: la misura della temperatura è assicurata da un Ntc da 10Kohm. "Questi sensori di pressione sono la prima linea di prodotti che abbiamo sviluppato e commercializzato con il nostro brand, destinandoli ad applicazioni Oem nei settori automotive, Ipc e home appliance. Il successo di questa nuova linea di prodotti fa leva sulla nostra avanzata struttura produttiva e sui 25 anni di esperienza nella produzione di alcune applicazioni di successo nel mercato Mems come le testine ink-jet", ha dichiarato Roberto Della Marina, Vp Business Development di Olivetti I-jet. "Olivetti I-jet si avvale di una solida esperienza tecnica unitamente a specifiche competenze nella progettazione interdisciplinare, piattaforme tecnologiche chiave e infrastrutture produttive adeguate per poter offrire la migliore soluzione alle necessità dei nostri clienti e per garantire una perfetta integrazione verticale, dal progetto iniziale fino alla produzione su vasta scala". |
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OLIVETTI I-JET PRESENTA UNA NUOVA SERIE DI SENSORI DI PRESSIONE MEMS |
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Ivrea, 7 luglio 2004 - Olivetti I-jet, l'azienda del gruppo Olivetti Tecnost totalmente dedicata alle attività di ricerca, sviluppo e produzione di dispositivi basati su tecnologia Mems (Micro-electrical-mechanical Systems); ha presentato una nuova serie di sensori Mems in occasione del Sensors Expo 2004 tenutosi a Detroit (Usa) dal 7 al 10 giugno scorso. La gamma di sensori di pressione differenziale, assoluta e gauge di Olivetti I-jet è basata su un chip in silicio piezoresistivo a tecnologia Mems - già pronto per applicazioni Oem - che fornisce una tensione proporzionale alla pressione applicata. I sensori sono caratterizzati da elevata sensibilità, risposta altamente lineare, protezione da sovrapressioni pari a 5 volte la portata, e sono adatti per una vasta gamma di applicazioni: dai sistemi Tpms a quelli di controllo industriale, dal controllo dei motori fino alle home appliance. I range di presisone variano da 50Kpa fino a 2000Kpa: range di pressioni addizionali, il tipo di packaging e il formato dei substrati ceramici sono disponibili su richiesta. I sensori vengono prodotti su un wafer di silicio da 6", adeguatamente protetti da substrati in Pirex preventivamente sagomati: i chip per i sensori di pressione assoluta sono realizzati mediante saldatura vetro/silicio realizzata in alto vuoto, mentre per i sensori differenziali o tipo gauge si utilizzano wafer di vetro precedentemente forati. I sensori di pressione sono disponibili in versione Die, Smd o Transducer. Nella versione Die possono essere consegnati direttamente su "blue-tape" o confezionati singolarmente in contenitori standard. La versione Smd è montata su un substrato ceramico (Al2o3) da 6,77 x 6,35 mm con piedini saldabili a stagno/piombo e protetto da una custodia plastica. Uno strato di gel in silicone protegge il componente da umidità e sporcizia qualora sia utilizzato in ambienti ostili o sensibili. Le versioni Smd possono essere fornite singolarmente o su reel. La versione attuale dei sensori Smd o Die non prevedono una compensazione in temperatura. I sensori di pressione, assemblati su Pcb nella versione Transducer, sono completamente calibrati e compensati, e forniscono una risposta pienamente lineare: la misura della temperatura è assicurata da un Ntc da 10Kohm. "Questi sensori di pressione sono la prima linea di prodotti che abbiamo sviluppato e commercializzato con il nostro brand, destinandoli ad applicazioni Oem nei settori automotive, Ipc e home appliance. Il successo di questa nuova linea di prodotti fa leva sulla nostra avanzata struttura produttiva e sui 25 anni di esperienza nella produzione di alcune applicazioni di successo nel mercato Mems come le testine ink-jet", ha dichiarato Roberto Della Marina, Vp Business Development di Olivetti I-jet. "Olivetti I-jet si avvale di una solida esperienza tecnica unitamente a specifiche competenze nella progettazione interdisciplinare, piattaforme tecnologiche chiave e infrastrutture produttive adeguate per poter offrire la migliore soluzione alle necessità dei nostri clienti e per garantire una perfetta integrazione verticale, dal progetto iniziale fino alla produzione su vasta scala". |
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OLIVETTI I-JET PRESENTA UNA NUOVA SERIE DI SENSORI DI PRESSIONE MEMS |
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Ivrea, 7 luglio 2004 - Olivetti I-jet, l'azienda del gruppo Olivetti Tecnost totalmente dedicata alle attività di ricerca, sviluppo e produzione di dispositivi basati su tecnologia Mems (Micro-electrical-mechanical Systems); ha presentato una nuova serie di sensori Mems in occasione del Sensors Expo 2004 tenutosi a Detroit (Usa) dal 7 al 10 giugno scorso. La gamma di sensori di pressione differenziale, assoluta e gauge di Olivetti I-jet è basata su un chip in silicio piezoresistivo a tecnologia Mems - già pronto per applicazioni Oem - che fornisce una tensione proporzionale alla pressione applicata. I sensori sono caratterizzati da elevata sensibilità, risposta altamente lineare, protezione da sovrapressioni pari a 5 volte la portata, e sono adatti per una vasta gamma di applicazioni: dai sistemi Tpms a quelli di controllo industriale, dal controllo dei motori fino alle home appliance. I range di presisone variano da 50Kpa fino a 2000Kpa: range di pressioni addizionali, il tipo di packaging e il formato dei substrati ceramici sono disponibili su richiesta. I sensori vengono prodotti su un wafer di silicio da 6", adeguatamente protetti da substrati in Pirex preventivamente sagomati: i chip per i sensori di pressione assoluta sono realizzati mediante saldatura vetro/silicio realizzata in alto vuoto, mentre per i sensori differenziali o tipo gauge si utilizzano wafer di vetro precedentemente forati. I sensori di pressione sono disponibili in versione Die, Smd o Transducer. Nella versione Die possono essere consegnati direttamente su "blue-tape" o confezionati singolarmente in contenitori standard. La versione Smd è montata su un substrato ceramico (Al2o3) da 6,77 x 6,35 mm con piedini saldabili a stagno/piombo e protetto da una custodia plastica. Uno strato di gel in silicone protegge il componente da umidità e sporcizia qualora sia utilizzato in ambienti ostili o sensibili. Le versioni Smd possono essere fornite singolarmente o su reel. La versione attuale dei sensori Smd o Die non prevedono una compensazione in temperatura. I sensori di pressione, assemblati su Pcb nella versione Transducer, sono completamente calibrati e compensati, e forniscono una risposta pienamente lineare: la misura della temperatura è assicurata da un Ntc da 10Kohm. "Questi sensori di pressione sono la prima linea di prodotti che abbiamo sviluppato e commercializzato con il nostro brand, destinandoli ad applicazioni Oem nei settori automotive, Ipc e home appliance. Il successo di questa nuova linea di prodotti fa leva sulla nostra avanzata struttura produttiva e sui 25 anni di esperienza nella produzione di alcune applicazioni di successo nel mercato Mems come le testine ink-jet", ha dichiarato Roberto Della Marina, Vp Business Development di Olivetti I-jet. "Olivetti I-jet si avvale di una solida esperienza tecnica unitamente a specifiche competenze nella progettazione interdisciplinare, piattaforme tecnologiche chiave e infrastrutture produttive adeguate per poter offrire la migliore soluzione alle necessità dei nostri clienti e per garantire una perfetta integrazione verticale, dal progetto iniziale fino alla produzione su vasta scala". |
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Ivrea, 7 luglio 2004 - Olivetti I-jet, l'azienda del gruppo Olivetti Tecnost totalmente dedicata alle attività di ricerca, sviluppo e produzione di dispositivi basati su tecnologia Mems (Micro-electrical-mechanical Systems); ha presentato una nuova serie di sensori Mems in occasione del Sensors Expo 2004 tenutosi a Detroit (Usa) dal 7 al 10 giugno scorso. La gamma di sensori di pressione differenziale, assoluta e gauge di Olivetti I-jet è basata su un chip in silicio piezoresistivo a tecnologia Mems - già pronto per applicazioni Oem - che fornisce una tensione proporzionale alla pressione applicata. I sensori sono caratterizzati da elevata sensibilità, risposta altamente lineare, protezione da sovrapressioni pari a 5 volte la portata, e sono adatti per una vasta gamma di applicazioni: dai sistemi Tpms a quelli di controllo industriale, dal controllo dei motori fino alle home appliance. I range di presisone variano da 50Kpa fino a 2000Kpa: range di pressioni addizionali, il tipo di packaging e il formato dei substrati ceramici sono disponibili su richiesta. I sensori vengono prodotti su un wafer di silicio da 6", adeguatamente protetti da substrati in Pirex preventivamente sagomati: i chip per i sensori di pressione assoluta sono realizzati mediante saldatura vetro/silicio realizzata in alto vuoto, mentre per i sensori differenziali o tipo gauge si utilizzano wafer di vetro precedentemente forati. I sensori di pressione sono disponibili in versione Die, Smd o Transducer. Nella versione Die possono essere consegnati direttamente su "blue-tape" o confezionati singolarmente in contenitori standard. La versione Smd è montata su un substrato ceramico (Al2o3) da 6,77 x 6,35 mm con piedini saldabili a stagno/piombo e protetto da una custodia plastica. Uno strato di gel in silicone protegge il componente da umidità e sporcizia qualora sia utilizzato in ambienti ostili o sensibili. Le versioni Smd possono essere fornite singolarmente o su reel. La versione attuale dei sensori Smd o Die non prevedono una compensazione in temperatura. I sensori di pressione, assemblati su Pcb nella versione Transducer, sono completamente calibrati e compensati, e forniscono una risposta pienamente lineare: la misura della temperatura è assicurata da un Ntc da 10Kohm. "Questi sensori di pressione sono la prima linea di prodotti che abbiamo sviluppato e commercializzato con il nostro brand, destinandoli ad applicazioni Oem nei settori automotive, Ipc e home appliance. Il successo di questa nuova linea di prodotti fa leva sulla nostra avanzata struttura produttiva e sui 25 anni di esperienza nella produzione di alcune applicazioni di successo nel mercato Mems come le testine ink-jet", ha dichiarato Roberto Della Marina, Vp Business Development di Olivetti I-jet. "Olivetti I-jet si avvale di una solida esperienza tecnica unitamente a specifiche competenze nella progettazione interdisciplinare, piattaforme tecnologiche chiave e infrastrutture produttive adeguate per poter offrire la migliore soluzione alle necessità dei nostri clienti e per garantire una perfetta integrazione verticale, dal progetto iniziale fino alla produzione su vasta scala". |
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OLIVETTI I-JET PRESENTA UNA NUOVA SERIE DI SENSORI DI PRESSIONE MEMS |
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Ivrea, 7 luglio 2004 - Olivetti I-jet, l'azienda del gruppo Olivetti Tecnost totalmente dedicata alle attività di ricerca, sviluppo e produzione di dispositivi basati su tecnologia Mems (Micro-electrical-mechanical Systems); ha presentato una nuova serie di sensori Mems in occasione del Sensors Expo 2004 tenutosi a Detroit (Usa) dal 7 al 10 giugno scorso. La gamma di sensori di pressione differenziale, assoluta e gauge di Olivetti I-jet è basata su un chip in silicio piezoresistivo a tecnologia Mems - già pronto per applicazioni Oem - che fornisce una tensione proporzionale alla pressione applicata. I sensori sono caratterizzati da elevata sensibilità, risposta altamente lineare, protezione da sovrapressioni pari a 5 volte la portata, e sono adatti per una vasta gamma di applicazioni: dai sistemi Tpms a quelli di controllo industriale, dal controllo dei motori fino alle home appliance. I range di presisone variano da 50Kpa fino a 2000Kpa: range di pressioni addizionali, il tipo di packaging e il formato dei substrati ceramici sono disponibili su richiesta. I sensori vengono prodotti su un wafer di silicio da 6", adeguatamente protetti da substrati in Pirex preventivamente sagomati: i chip per i sensori di pressione assoluta sono realizzati mediante saldatura vetro/silicio realizzata in alto vuoto, mentre per i sensori differenziali o tipo gauge si utilizzano wafer di vetro precedentemente forati. I sensori di pressione sono disponibili in versione Die, Smd o Transducer. Nella versione Die possono essere consegnati direttamente su "blue-tape" o confezionati singolarmente in contenitori standard. La versione Smd è montata su un substrato ceramico (Al2o3) da 6,77 x 6,35 mm con piedini saldabili a stagno/piombo e protetto da una custodia plastica. Uno strato di gel in silicone protegge il componente da umidità e sporcizia qualora sia utilizzato in ambienti ostili o sensibili. Le versioni Smd possono essere fornite singolarmente o su reel. La versione attuale dei sensori Smd o Die non prevedono una compensazione in temperatura. I sensori di pressione, assemblati su Pcb nella versione Transducer, sono completamente calibrati e compensati, e forniscono una risposta pienamente lineare: la misura della temperatura è assicurata da un Ntc da 10Kohm. "Questi sensori di pressione sono la prima linea di prodotti che abbiamo sviluppato e commercializzato con il nostro brand, destinandoli ad applicazioni Oem nei settori automotive, Ipc e home appliance. Il successo di questa nuova linea di prodotti fa leva sulla nostra avanzata struttura produttiva e sui 25 anni di esperienza nella produzione di alcune applicazioni di successo nel mercato Mems come le testine ink-jet", ha dichiarato Roberto Della Marina, Vp Business Development di Olivetti I-jet. "Olivetti I-jet si avvale di una solida esperienza tecnica unitamente a specifiche competenze nella progettazione interdisciplinare, piattaforme tecnologiche chiave e infrastrutture produttive adeguate per poter offrire la migliore soluzione alle necessità dei nostri clienti e per garantire una perfetta integrazione verticale, dal progetto iniziale fino alla produzione su vasta scala". |
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OLIVETTI I-JET PRESENTA UNA NUOVA SERIE DI SENSORI DI PRESSIONE MEMS |
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Ivrea, 7 luglio 2004 - Olivetti I-jet, l'azienda del gruppo Olivetti Tecnost totalmente dedicata alle attività di ricerca, sviluppo e produzione di dispositivi basati su tecnologia Mems (Micro-electrical-mechanical Systems); ha presentato una nuova serie di sensori Mems in occasione del Sensors Expo 2004 tenutosi a Detroit (Usa) dal 7 al 10 giugno scorso. La gamma di sensori di pressione differenziale, assoluta e gauge di Olivetti I-jet è basata su un chip in silicio piezoresistivo a tecnologia Mems - già pronto per applicazioni Oem - che fornisce una tensione proporzionale alla pressione applicata. I sensori sono caratterizzati da elevata sensibilità, risposta altamente lineare, protezione da sovrapressioni pari a 5 volte la portata, e sono adatti per una vasta gamma di applicazioni: dai sistemi Tpms a quelli di controllo industriale, dal controllo dei motori fino alle home appliance. I range di presisone variano da 50Kpa fino a 2000Kpa: range di pressioni addizionali, il tipo di packaging e il formato dei substrati ceramici sono disponibili su richiesta. I sensori vengono prodotti su un wafer di silicio da 6", adeguatamente protetti da substrati in Pirex preventivamente sagomati: i chip per i sensori di pressione assoluta sono realizzati mediante saldatura vetro/silicio realizzata in alto vuoto, mentre per i sensori differenziali o tipo gauge si utilizzano wafer di vetro precedentemente forati. I sensori di pressione sono disponibili in versione Die, Smd o Transducer. Nella versione Die possono essere consegnati direttamente su "blue-tape" o confezionati singolarmente in contenitori standard. La versione Smd è montata su un substrato ceramico (Al2o3) da 6,77 x 6,35 mm con piedini saldabili a stagno/piombo e protetto da una custodia plastica. Uno strato di gel in silicone protegge il componente da umidità e sporcizia qualora sia utilizzato in ambienti ostili o sensibili. Le versioni Smd possono essere fornite singolarmente o su reel. La versione attuale dei sensori Smd o Die non prevedono una compensazione in temperatura. I sensori di pressione, assemblati su Pcb nella versione Transducer, sono completamente calibrati e compensati, e forniscono una risposta pienamente lineare: la misura della temperatura è assicurata da un Ntc da 10Kohm. "Questi sensori di pressione sono la prima linea di prodotti che abbiamo sviluppato e commercializzato con il nostro brand, destinandoli ad applicazioni Oem nei settori automotive, Ipc e home appliance. Il successo di questa nuova linea di prodotti fa leva sulla nostra avanzata struttura produttiva e sui 25 anni di esperienza nella produzione di alcune applicazioni di successo nel mercato Mems come le testine ink-jet", ha dichiarato Roberto Della Marina, Vp Business Development di Olivetti I-jet. "Olivetti I-jet si avvale di una solida esperienza tecnica unitamente a specifiche competenze nella progettazione interdisciplinare, piattaforme tecnologiche chiave e infrastrutture produttive adeguate per poter offrire la migliore soluzione alle necessità dei nostri clienti e per garantire una perfetta integrazione verticale, dal progetto iniziale fino alla produzione su vasta scala". |
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IL LEADER DI MERCATO DEGLI SWITCH GIGABIT ANNUNCIA CINQUE NUOVI PRODOTTI. PREZZI COMPETITIVI E ACCESSIBILI PER PICCOLE E MEDIE IMPRESE E L’UTENZA DOMESTICA. |
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Milano, 7 luglio 2004 - Netgear, Inc., fornitore universale di prodotti di rete tecnologicamente avanzati distribuiti con il proprio marchio e leader del mercato degli switch Gigabit Ethernet non gestiti, ha annunciato oggi la disponibilità degli switch Gigabit Ethernet Gs605 con 5 porte e Gs608 con 8 porte, progettati per soddisfare la crescente richiesta di elevate prestazioni delle applicazioni delle reti a larga banda ormai diffuse anche nelle case dei consumatori collegati a Internet. Inoltre, la società ha annunciato gli switch Gigabit Ethernet Gs116 con 16 porte e Jgs524 con 24 porte, che forniscono la potenza e le prestazioni di connessione in rete a 1 Gigabit con un prezzo conveniente per le piccole e medie imprese in espansione. Netgear, secondo un rapporto pubblicato dal Dell'oro Group, è leader di mercato nel 2003 per vendite complessive e numero totale di porte consegnate nella categoria degli switch Gigabit. I nuovi switch Netgear presentano un'architettura di switching non-blocking e sono dotati di caratteristiche di classe professionale con prezzi leader del settore. Alloggiati in un elegante involucro impilabile della linea Platinum, gli Switch Gigabit Netgear Gs605 e Gs608 per il mercato consumer possono funzionare in posizione orizzontale o in posizione verticale utilizzando il supporto fornito e sono ideali per le abitazioni e i piccoli ambienti d'ufficio. Questi dispositivi potenti, eleganti e convenienti permettono agli utenti di costruire piccole reti ad alta velocità estremamente economiche, con un throughput massimo fino a 2000 Mbps per porta, ideali per applicazioni in rete domestiche o d'ufficio che richiedono una notevole larghezza di banda come multimedia di alta qualità, trasferimenti di grandi archivi di dati, giochi e accesso a Internet. Questi switch basati sugli standard e facili da utilizzare permettono agli utenti di mescolare dispositivi a 10, 100 e 1000 Mbps nella loro rete, garantendo una grande flessibilità e una migrazione a Gigabit Ethernet senza soluzione di continuità. L'assenza di ventole permette un funzionamento perfettamente silenzioso. Lo switch Gigabit desktop Gs116 con 16 porte a 10/100/1000 Mbps e gli switch Gigabit Mbps montabili a rack Jgs516 con 16 porte e Jgs524 con 24 porte 10/100/1000 Mbps permettono a piccoli uffici, workgroup e reparti di aziende in espansione una conveniente migrazione alla tecnologia di rete Gigabit. Grazie alla rilevazione automatica della velocità e del tipo di collegamento full/half-duplex, questi switch non gestiti sono ideali per combinare dispositivi a 10, 100 e 1000 Mbps, permettendo agli utenti di spostare velocemente attraverso la rete grandi quantità di dati multimediali, immagini e informazioni video. "Netgear è estremamente compiaciuta di portare la tecnologia di rete Gigabit alle masse. L'avvento di dispositivi di elettronica di consumo collegabili in rete e la popolarità crescente dei media digitali sta mettendo alle corde i limiti di throughput delle reti domestiche, che finora si sono limitate alla tecnologia da 10/100 Mbps", ha spiegato Peter Newton, Product Line Manager di Netgear. "Il lancio dei nostri nuovi switch ad alta velocità rende facile e conveniente per i consumatori e per le aziende in espansione beneficiare delle elevate prestazioni e dei miglioramenti di produttività ottenibili con connessione a una rete Gigabit. I clienti possono rendere 'a prova di futuro' le loro reti per supportare le applicazioni sempre più diffuse che richiedono una grande larghezza di banda, e poiché gli switch supportano dispositivi a 10, 100 e 1000 Mbps, gli utenti possono convertire i client di rete a velocità Gigabit come lo permettono le risorse disponibili." Questi nuovi prodotti Gigabit completano la già estesa linea Netgear di prodotti Gigabit per applicazioni Soho (Small Office, Home Office) e per le Pmi, che include lo Switch Gigabit Ethernet con 5 porte Gs105, lo Switch Gigabit Ethernet con 8 porte Gs108, e gli Switch a 10/100/1000 Mbps Gs516t (a 16 porte) e Gs524t (a 24 porte). L’attuale linea di switch di Netgear, dotati di Led che forniscono un feedback più completo e con garanzie prolungate fino a cinque anni, è offerta a prezzi competitivi per clienti che ricercano queste caratteristiche aggiuntive, ma non offrono gli stessi prezzi leader di mercato dei nuovi prodotti Gigabit. |
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IL LEADER DI MERCATO DEGLI SWITCH GIGABIT ANNUNCIA CINQUE NUOVI PRODOTTI. PREZZI COMPETITIVI E ACCESSIBILI PER PICCOLE E MEDIE IMPRESE E L’UTENZA DOMESTICA. |
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Milano, 7 luglio 2004 - Netgear, Inc., fornitore universale di prodotti di rete tecnologicamente avanzati distribuiti con il proprio marchio e leader del mercato degli switch Gigabit Ethernet non gestiti, ha annunciato oggi la disponibilità degli switch Gigabit Ethernet Gs605 con 5 porte e Gs608 con 8 porte, progettati per soddisfare la crescente richiesta di elevate prestazioni delle applicazioni delle reti a larga banda ormai diffuse anche nelle case dei consumatori collegati a Internet. Inoltre, la società ha annunciato gli switch Gigabit Ethernet Gs116 con 16 porte e Jgs524 con 24 porte, che forniscono la potenza e le prestazioni di connessione in rete a 1 Gigabit con un prezzo conveniente per le piccole e medie imprese in espansione. Netgear, secondo un rapporto pubblicato dal Dell'oro Group, è leader di mercato nel 2003 per vendite complessive e numero totale di porte consegnate nella categoria degli switch Gigabit. I nuovi switch Netgear presentano un'architettura di switching non-blocking e sono dotati di caratteristiche di classe professionale con prezzi leader del settore. Alloggiati in un elegante involucro impilabile della linea Platinum, gli Switch Gigabit Netgear Gs605 e Gs608 per il mercato consumer possono funzionare in posizione orizzontale o in posizione verticale utilizzando il supporto fornito e sono ideali per le abitazioni e i piccoli ambienti d'ufficio. Questi dispositivi potenti, eleganti e convenienti permettono agli utenti di costruire piccole reti ad alta velocità estremamente economiche, con un throughput massimo fino a 2000 Mbps per porta, ideali per applicazioni in rete domestiche o d'ufficio che richiedono una notevole larghezza di banda come multimedia di alta qualità, trasferimenti di grandi archivi di dati, giochi e accesso a Internet. Questi switch basati sugli standard e facili da utilizzare permettono agli utenti di mescolare dispositivi a 10, 100 e 1000 Mbps nella loro rete, garantendo una grande flessibilità e una migrazione a Gigabit Ethernet senza soluzione di continuità. L'assenza di ventole permette un funzionamento perfettamente silenzioso. Lo switch Gigabit desktop Gs116 con 16 porte a 10/100/1000 Mbps e gli switch Gigabit Mbps montabili a rack Jgs516 con 16 porte e Jgs524 con 24 porte 10/100/1000 Mbps permettono a piccoli uffici, workgroup e reparti di aziende in espansione una conveniente migrazione alla tecnologia di rete Gigabit. Grazie alla rilevazione automatica della velocità e del tipo di collegamento full/half-duplex, questi switch non gestiti sono ideali per combinare dispositivi a 10, 100 e 1000 Mbps, permettendo agli utenti di spostare velocemente attraverso la rete grandi quantità di dati multimediali, immagini e informazioni video. "Netgear è estremamente compiaciuta di portare la tecnologia di rete Gigabit alle masse. L'avvento di dispositivi di elettronica di consumo collegabili in rete e la popolarità crescente dei media digitali sta mettendo alle corde i limiti di throughput delle reti domestiche, che finora si sono limitate alla tecnologia da 10/100 Mbps", ha spiegato Peter Newton, Product Line Manager di Netgear. "Il lancio dei nostri nuovi switch ad alta velocità rende facile e conveniente per i consumatori e per le aziende in espansione beneficiare delle elevate prestazioni e dei miglioramenti di produttività ottenibili con connessione a una rete Gigabit. I clienti possono rendere 'a prova di futuro' le loro reti per supportare le applicazioni sempre più diffuse che richiedono una grande larghezza di banda, e poiché gli switch supportano dispositivi a 10, 100 e 1000 Mbps, gli utenti possono convertire i client di rete a velocità Gigabit come lo permettono le risorse disponibili." Questi nuovi prodotti Gigabit completano la già estesa linea Netgear di prodotti Gigabit per applicazioni Soho (Small Office, Home Office) e per le Pmi, che include lo Switch Gigabit Ethernet con 5 porte Gs105, lo Switch Gigabit Ethernet con 8 porte Gs108, e gli Switch a 10/100/1000 Mbps Gs516t (a 16 porte) e Gs524t (a 24 porte). L’attuale linea di switch di Netgear, dotati di Led che forniscono un feedback più completo e con garanzie prolungate fino a cinque anni, è offerta a prezzi competitivi per clienti che ricercano queste caratteristiche aggiuntive, ma non offrono gli stessi prezzi leader di mercato dei nuovi prodotti Gigabit. |
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IL LEADER DI MERCATO DEGLI SWITCH GIGABIT ANNUNCIA CINQUE NUOVI PRODOTTI. PREZZI COMPETITIVI E ACCESSIBILI PER PICCOLE E MEDIE IMPRESE E L’UTENZA DOMESTICA. |
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Milano, 7 luglio 2004 - Netgear, Inc., fornitore universale di prodotti di rete tecnologicamente avanzati distribuiti con il proprio marchio e leader del mercato degli switch Gigabit Ethernet non gestiti, ha annunciato oggi la disponibilità degli switch Gigabit Ethernet Gs605 con 5 porte e Gs608 con 8 porte, progettati per soddisfare la crescente richiesta di elevate prestazioni delle applicazioni delle reti a larga banda ormai diffuse anche nelle case dei consumatori collegati a Internet. Inoltre, la società ha annunciato gli switch Gigabit Ethernet Gs116 con 16 porte e Jgs524 con 24 porte, che forniscono la potenza e le prestazioni di connessione in rete a 1 Gigabit con un prezzo conveniente per le piccole e medie imprese in espansione. Netgear, secondo un rapporto pubblicato dal Dell'oro Group, è leader di mercato nel 2003 per vendite complessive e numero totale di porte consegnate nella categoria degli switch Gigabit. I nuovi switch Netgear presentano un'architettura di switching non-blocking e sono dotati di caratteristiche di classe professionale con prezzi leader del settore. Alloggiati in un elegante involucro impilabile della linea Platinum, gli Switch Gigabit Netgear Gs605 e Gs608 per il mercato consumer possono funzionare in posizione orizzontale o in posizione verticale utilizzando il supporto fornito e sono ideali per le abitazioni e i piccoli ambienti d'ufficio. Questi dispositivi potenti, eleganti e convenienti permettono agli utenti di costruire piccole reti ad alta velocità estremamente economiche, con un throughput massimo fino a 2000 Mbps per porta, ideali per applicazioni in rete domestiche o d'ufficio che richiedono una notevole larghezza di banda come multimedia di alta qualità, trasferimenti di grandi archivi di dati, giochi e accesso a Internet. Questi switch basati sugli standard e facili da utilizzare permettono agli utenti di mescolare dispositivi a 10, 100 e 1000 Mbps nella loro rete, garantendo una grande flessibilità e una migrazione a Gigabit Ethernet senza soluzione di continuità. L'assenza di ventole permette un funzionamento perfettamente silenzioso. Lo switch Gigabit desktop Gs116 con 16 porte a 10/100/1000 Mbps e gli switch Gigabit Mbps montabili a rack Jgs516 con 16 porte e Jgs524 con 24 porte 10/100/1000 Mbps permettono a piccoli uffici, workgroup e reparti di aziende in espansione una conveniente migrazione alla tecnologia di rete Gigabit. Grazie alla rilevazione automatica della velocità e del tipo di collegamento full/half-duplex, questi switch non gestiti sono ideali per combinare dispositivi a 10, 100 e 1000 Mbps, permettendo agli utenti di spostare velocemente attraverso la rete grandi quantità di dati multimediali, immagini e informazioni video. "Netgear è estremamente compiaciuta di portare la tecnologia di rete Gigabit alle masse. L'avvento di dispositivi di elettronica di consumo collegabili in rete e la popolarità crescente dei media digitali sta mettendo alle corde i limiti di throughput delle reti domestiche, che finora si sono limitate alla tecnologia da 10/100 Mbps", ha spiegato Peter Newton, Product Line Manager di Netgear. "Il lancio dei nostri nuovi switch ad alta velocità rende facile e conveniente per i consumatori e per le aziende in espansione beneficiare delle elevate prestazioni e dei miglioramenti di produttività ottenibili con connessione a una rete Gigabit. I clienti possono rendere 'a prova di futuro' le loro reti per supportare le applicazioni sempre più diffuse che richiedono una grande larghezza di banda, e poiché gli switch supportano dispositivi a 10, 100 e 1000 Mbps, gli utenti possono convertire i client di rete a velocità Gigabit come lo permettono le risorse disponibili." Questi nuovi prodotti Gigabit completano la già estesa linea Netgear di prodotti Gigabit per applicazioni Soho (Small Office, Home Office) e per le Pmi, che include lo Switch Gigabit Ethernet con 5 porte Gs105, lo Switch Gigabit Ethernet con 8 porte Gs108, e gli Switch a 10/100/1000 Mbps Gs516t (a 16 porte) e Gs524t (a 24 porte). L’attuale linea di switch di Netgear, dotati di Led che forniscono un feedback più completo e con garanzie prolungate fino a cinque anni, è offerta a prezzi competitivi per clienti che ricercano queste caratteristiche aggiuntive, ma non offrono gli stessi prezzi leader di mercato dei nuovi prodotti Gigabit. |
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Milano, 7 luglio 2004 - Netgear, Inc., fornitore universale di prodotti di rete tecnologicamente avanzati distribuiti con il proprio marchio e leader del mercato degli switch Gigabit Ethernet non gestiti, ha annunciato oggi la disponibilità degli switch Gigabit Ethernet Gs605 con 5 porte e Gs608 con 8 porte, progettati per soddisfare la crescente richiesta di elevate prestazioni delle applicazioni delle reti a larga banda ormai diffuse anche nelle case dei consumatori collegati a Internet. Inoltre, la società ha annunciato gli switch Gigabit Ethernet Gs116 con 16 porte e Jgs524 con 24 porte, che forniscono la potenza e le prestazioni di connessione in rete a 1 Gigabit con un prezzo conveniente per le piccole e medie imprese in espansione. Netgear, secondo un rapporto pubblicato dal Dell'oro Group, è leader di mercato nel 2003 per vendite complessive e numero totale di porte consegnate nella categoria degli switch Gigabit. I nuovi switch Netgear presentano un'architettura di switching non-blocking e sono dotati di caratteristiche di classe professionale con prezzi leader del settore. Alloggiati in un elegante involucro impilabile della linea Platinum, gli Switch Gigabit Netgear Gs605 e Gs608 per il mercato consumer possono funzionare in posizione orizzontale o in posizione verticale utilizzando il supporto fornito e sono ideali per le abitazioni e i piccoli ambienti d'ufficio. Questi dispositivi potenti, eleganti e convenienti permettono agli utenti di costruire piccole reti ad alta velocità estremamente economiche, con un throughput massimo fino a 2000 Mbps per porta, ideali per applicazioni in rete domestiche o d'ufficio che richiedono una notevole larghezza di banda come multimedia di alta qualità, trasferimenti di grandi archivi di dati, giochi e accesso a Internet. Questi switch basati sugli standard e facili da utilizzare permettono agli utenti di mescolare dispositivi a 10, 100 e 1000 Mbps nella loro rete, garantendo una grande flessibilità e una migrazione a Gigabit Ethernet senza soluzione di continuità. L'assenza di ventole permette un funzionamento perfettamente silenzioso. Lo switch Gigabit desktop Gs116 con 16 porte a 10/100/1000 Mbps e gli switch Gigabit Mbps montabili a rack Jgs516 con 16 porte e Jgs524 con 24 porte 10/100/1000 Mbps permettono a piccoli uffici, workgroup e reparti di aziende in espansione una conveniente migrazione alla tecnologia di rete Gigabit. Grazie alla rilevazione automatica della velocità e del tipo di collegamento full/half-duplex, questi switch non gestiti sono ideali per combinare dispositivi a 10, 100 e 1000 Mbps, permettendo agli utenti di spostare velocemente attraverso la rete grandi quantità di dati multimediali, immagini e informazioni video. "Netgear è estremamente compiaciuta di portare la tecnologia di rete Gigabit alle masse. L'avvento di dispositivi di elettronica di consumo collegabili in rete e la popolarità crescente dei media digitali sta mettendo alle corde i limiti di throughput delle reti domestiche, che finora si sono limitate alla tecnologia da 10/100 Mbps", ha spiegato Peter Newton, Product Line Manager di Netgear. "Il lancio dei nostri nuovi switch ad alta velocità rende facile e conveniente per i consumatori e per le aziende in espansione beneficiare delle elevate prestazioni e dei miglioramenti di produttività ottenibili con connessione a una rete Gigabit. I clienti possono rendere 'a prova di futuro' le loro reti per supportare le applicazioni sempre più diffuse che richiedono una grande larghezza di banda, e poiché gli switch supportano dispositivi a 10, 100 e 1000 Mbps, gli utenti possono convertire i client di rete a velocità Gigabit come lo permettono le risorse disponibili." Questi nuovi prodotti Gigabit completano la già estesa linea Netgear di prodotti Gigabit per applicazioni Soho (Small Office, Home Office) e per le Pmi, che include lo Switch Gigabit Ethernet con 5 porte Gs105, lo Switch Gigabit Ethernet con 8 porte Gs108, e gli Switch a 10/100/1000 Mbps Gs516t (a 16 porte) e Gs524t (a 24 porte). L’attuale linea di switch di Netgear, dotati di Led che forniscono un feedback più completo e con garanzie prolungate fino a cinque anni, è offerta a prezzi competitivi per clienti che ricercano queste caratteristiche aggiuntive, ma non offrono gli stessi prezzi leader di mercato dei nuovi prodotti Gigabit. |
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Milano, 7 luglio 2004 - Netgear, Inc., fornitore universale di prodotti di rete tecnologicamente avanzati distribuiti con il proprio marchio e leader del mercato degli switch Gigabit Ethernet non gestiti, ha annunciato oggi la disponibilità degli switch Gigabit Ethernet Gs605 con 5 porte e Gs608 con 8 porte, progettati per soddisfare la crescente richiesta di elevate prestazioni delle applicazioni delle reti a larga banda ormai diffuse anche nelle case dei consumatori collegati a Internet. Inoltre, la società ha annunciato gli switch Gigabit Ethernet Gs116 con 16 porte e Jgs524 con 24 porte, che forniscono la potenza e le prestazioni di connessione in rete a 1 Gigabit con un prezzo conveniente per le piccole e medie imprese in espansione. Netgear, secondo un rapporto pubblicato dal Dell'oro Group, è leader di mercato nel 2003 per vendite complessive e numero totale di porte consegnate nella categoria degli switch Gigabit. I nuovi switch Netgear presentano un'architettura di switching non-blocking e sono dotati di caratteristiche di classe professionale con prezzi leader del settore. Alloggiati in un elegante involucro impilabile della linea Platinum, gli Switch Gigabit Netgear Gs605 e Gs608 per il mercato consumer possono funzionare in posizione orizzontale o in posizione verticale utilizzando il supporto fornito e sono ideali per le abitazioni e i piccoli ambienti d'ufficio. Questi dispositivi potenti, eleganti e convenienti permettono agli utenti di costruire piccole reti ad alta velocità estremamente economiche, con un throughput massimo fino a 2000 Mbps per porta, ideali per applicazioni in rete domestiche o d'ufficio che richiedono una notevole larghezza di banda come multimedia di alta qualità, trasferimenti di grandi archivi di dati, giochi e accesso a Internet. Questi switch basati sugli standard e facili da utilizzare permettono agli utenti di mescolare dispositivi a 10, 100 e 1000 Mbps nella loro rete, garantendo una grande flessibilità e una migrazione a Gigabit Ethernet senza soluzione di continuità. L'assenza di ventole permette un funzionamento perfettamente silenzioso. Lo switch Gigabit desktop Gs116 con 16 porte a 10/100/1000 Mbps e gli switch Gigabit Mbps montabili a rack Jgs516 con 16 porte e Jgs524 con 24 porte 10/100/1000 Mbps permettono a piccoli uffici, workgroup e reparti di aziende in espansione una conveniente migrazione alla tecnologia di rete Gigabit. Grazie alla rilevazione automatica della velocità e del tipo di collegamento full/half-duplex, questi switch non gestiti sono ideali per combinare dispositivi a 10, 100 e 1000 Mbps, permettendo agli utenti di spostare velocemente attraverso la rete grandi quantità di dati multimediali, immagini e informazioni video. "Netgear è estremamente compiaciuta di portare la tecnologia di rete Gigabit alle masse. L'avvento di dispositivi di elettronica di consumo collegabili in rete e la popolarità crescente dei media digitali sta mettendo alle corde i limiti di throughput delle reti domestiche, che finora si sono limitate alla tecnologia da 10/100 Mbps", ha spiegato Peter Newton, Product Line Manager di Netgear. "Il lancio dei nostri nuovi switch ad alta velocità rende facile e conveniente per i consumatori e per le aziende in espansione beneficiare delle elevate prestazioni e dei miglioramenti di produttività ottenibili con connessione a una rete Gigabit. I clienti possono rendere 'a prova di futuro' le loro reti per supportare le applicazioni sempre più diffuse che richiedono una grande larghezza di banda, e poiché gli switch supportano dispositivi a 10, 100 e 1000 Mbps, gli utenti possono convertire i client di rete a velocità Gigabit come lo permettono le risorse disponibili." Questi nuovi prodotti Gigabit completano la già estesa linea Netgear di prodotti Gigabit per applicazioni Soho (Small Office, Home Office) e per le Pmi, che include lo Switch Gigabit Ethernet con 5 porte Gs105, lo Switch Gigabit Ethernet con 8 porte Gs108, e gli Switch a 10/100/1000 Mbps Gs516t (a 16 porte) e Gs524t (a 24 porte). L’attuale linea di switch di Netgear, dotati di Led che forniscono un feedback più completo e con garanzie prolungate fino a cinque anni, è offerta a prezzi competitivi per clienti che ricercano queste caratteristiche aggiuntive, ma non offrono gli stessi prezzi leader di mercato dei nuovi prodotti Gigabit. |
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Milano, 7 luglio 2004 - Netgear, Inc., fornitore universale di prodotti di rete tecnologicamente avanzati distribuiti con il proprio marchio e leader del mercato degli switch Gigabit Ethernet non gestiti, ha annunciato oggi la disponibilità degli switch Gigabit Ethernet Gs605 con 5 porte e Gs608 con 8 porte, progettati per soddisfare la crescente richiesta di elevate prestazioni delle applicazioni delle reti a larga banda ormai diffuse anche nelle case dei consumatori collegati a Internet. Inoltre, la società ha annunciato gli switch Gigabit Ethernet Gs116 con 16 porte e Jgs524 con 24 porte, che forniscono la potenza e le prestazioni di connessione in rete a 1 Gigabit con un prezzo conveniente per le piccole e medie imprese in espansione. Netgear, secondo un rapporto pubblicato dal Dell'oro Group, è leader di mercato nel 2003 per vendite complessive e numero totale di porte consegnate nella categoria degli switch Gigabit. I nuovi switch Netgear presentano un'architettura di switching non-blocking e sono dotati di caratteristiche di classe professionale con prezzi leader del settore. Alloggiati in un elegante involucro impilabile della linea Platinum, gli Switch Gigabit Netgear Gs605 e Gs608 per il mercato consumer possono funzionare in posizione orizzontale o in posizione verticale utilizzando il supporto fornito e sono ideali per le abitazioni e i piccoli ambienti d'ufficio. Questi dispositivi potenti, eleganti e convenienti permettono agli utenti di costruire piccole reti ad alta velocità estremamente economiche, con un throughput massimo fino a 2000 Mbps per porta, ideali per applicazioni in rete domestiche o d'ufficio che richiedono una notevole larghezza di banda come multimedia di alta qualità, trasferimenti di grandi archivi di dati, giochi e accesso a Internet. Questi switch basati sugli standard e facili da utilizzare permettono agli utenti di mescolare dispositivi a 10, 100 e 1000 Mbps nella loro rete, garantendo una grande flessibilità e una migrazione a Gigabit Ethernet senza soluzione di continuità. L'assenza di ventole permette un funzionamento perfettamente silenzioso. Lo switch Gigabit desktop Gs116 con 16 porte a 10/100/1000 Mbps e gli switch Gigabit Mbps montabili a rack Jgs516 con 16 porte e Jgs524 con 24 porte 10/100/1000 Mbps permettono a piccoli uffici, workgroup e reparti di aziende in espansione una conveniente migrazione alla tecnologia di rete Gigabit. Grazie alla rilevazione automatica della velocità e del tipo di collegamento full/half-duplex, questi switch non gestiti sono ideali per combinare dispositivi a 10, 100 e 1000 Mbps, permettendo agli utenti di spostare velocemente attraverso la rete grandi quantità di dati multimediali, immagini e informazioni video. "Netgear è estremamente compiaciuta di portare la tecnologia di rete Gigabit alle masse. L'avvento di dispositivi di elettronica di consumo collegabili in rete e la popolarità crescente dei media digitali sta mettendo alle corde i limiti di throughput delle reti domestiche, che finora si sono limitate alla tecnologia da 10/100 Mbps", ha spiegato Peter Newton, Product Line Manager di Netgear. "Il lancio dei nostri nuovi switch ad alta velocità rende facile e conveniente per i consumatori e per le aziende in espansione beneficiare delle elevate prestazioni e dei miglioramenti di produttività ottenibili con connessione a una rete Gigabit. I clienti possono rendere 'a prova di futuro' le loro reti per supportare le applicazioni sempre più diffuse che richiedono una grande larghezza di banda, e poiché gli switch supportano dispositivi a 10, 100 e 1000 Mbps, gli utenti possono convertire i client di rete a velocità Gigabit come lo permettono le risorse disponibili." Questi nuovi prodotti Gigabit completano la già estesa linea Netgear di prodotti Gigabit per applicazioni Soho (Small Office, Home Office) e per le Pmi, che include lo Switch Gigabit Ethernet con 5 porte Gs105, lo Switch Gigabit Ethernet con 8 porte Gs108, e gli Switch a 10/100/1000 Mbps Gs516t (a 16 porte) e Gs524t (a 24 porte). L’attuale linea di switch di Netgear, dotati di Led che forniscono un feedback più completo e con garanzie prolungate fino a cinque anni, è offerta a prezzi competitivi per clienti che ricercano queste caratteristiche aggiuntive, ma non offrono gli stessi prezzi leader di mercato dei nuovi prodotti Gigabit. |
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CORSO CEI SUI LOCALI AD USO MEDICO |
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Milano, 7 luglio 2004 - Il Cei presenta il Corso Cei “Locali ad uso medico: approccio integrato alla sicurezza di apparecchiature e impianti", rivolto principalmente a progettisti, installatori, manutentori di impianti tecnologici ed apparecchi relativi ad ambienti ad uso medico. Tale corso è stato recentemente accreditato dal Ministero della Salute – Commissione Nazionale Ecm (Educazione continua in Medicina) con ben 22 crediti formativi. Si tratta di un credito di grande rilevanza, che accresce il prestigio del nostro Ente, poichè è uno dei pochi accreditati Ecm del nostro settore e raggiunge da solo 22 crediti sui 30 che gli operatori hanno l’obbligo di raggiungere nell’anno 2004, tali crediti sono stati calcolati sulla base di una serie di indicatori appositamente definiti dalla Commissione Nazionale. Scopo del Corso è di fornire, con riferimento alle Norme e Guide Cei sia nel campo impiantistico che delle apparecchiature elettromedicali, strumenti metodologici per un approccio integrato alle problematiche di sicurezza nel campo degli ambienti ad uso medico, delle apparecchiature e degli impianti in essi funzionanti. I documenti normativi riguardanti gli impianti e le apparecchiature negli ambienti medici hanno infatti subito in questi ultimi anni un notevole aumento in termini numerici e di contenuto. Tutto ciò ha comportato crescenti difficoltà per una sua applicazione organica da parte dei tecnici del settore in ambienti che sono sempre più complessi da gestire. Il Corso intende fornire tutte le informazioni e gli strumenti metodologici utili al superamento di tali difficoltà. Per venire incontro a queste esigenze, il Cei ha strutturato il Corso in due moduli: Il Modulo A (due giornate): “Integrazione di impianti e apparecchi in locali ad uso medico”; Il Modulo B (una giornata): “Verifiche e apparecchi in locali ad uso medico”. E’ allo studio, in ambito tecnico, la realizzazione di altri moduli. Per i Soci Cei sono previsti sconti sulle quote di iscrizione. Programma, calendario e modulo di iscrizione sono disponibili sul sito Cei www.Ceiuni.it in Home Page e alla voce “Corsi di formazione”. |
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Milano, 7 luglio 2004 - Il Cei presenta il Corso Cei “Locali ad uso medico: approccio integrato alla sicurezza di apparecchiature e impianti", rivolto principalmente a progettisti, installatori, manutentori di impianti tecnologici ed apparecchi relativi ad ambienti ad uso medico. Tale corso è stato recentemente accreditato dal Ministero della Salute – Commissione Nazionale Ecm (Educazione continua in Medicina) con ben 22 crediti formativi. Si tratta di un credito di grande rilevanza, che accresce il prestigio del nostro Ente, poichè è uno dei pochi accreditati Ecm del nostro settore e raggiunge da solo 22 crediti sui 30 che gli operatori hanno l’obbligo di raggiungere nell’anno 2004, tali crediti sono stati calcolati sulla base di una serie di indicatori appositamente definiti dalla Commissione Nazionale. Scopo del Corso è di fornire, con riferimento alle Norme e Guide Cei sia nel campo impiantistico che delle apparecchiature elettromedicali, strumenti metodologici per un approccio integrato alle problematiche di sicurezza nel campo degli ambienti ad uso medico, delle apparecchiature e degli impianti in essi funzionanti. I documenti normativi riguardanti gli impianti e le apparecchiature negli ambienti medici hanno infatti subito in questi ultimi anni un notevole aumento in termini numerici e di contenuto. Tutto ciò ha comportato crescenti difficoltà per una sua applicazione organica da parte dei tecnici del settore in ambienti che sono sempre più complessi da gestire. Il Corso intende fornire tutte le informazioni e gli strumenti metodologici utili al superamento di tali difficoltà. Per venire incontro a queste esigenze, il Cei ha strutturato il Corso in due moduli: Il Modulo A (due giornate): “Integrazione di impianti e apparecchi in locali ad uso medico”; Il Modulo B (una giornata): “Verifiche e apparecchi in locali ad uso medico”. E’ allo studio, in ambito tecnico, la realizzazione di altri moduli. Per i Soci Cei sono previsti sconti sulle quote di iscrizione. Programma, calendario e modulo di iscrizione sono disponibili sul sito Cei www.Ceiuni.it in Home Page e alla voce “Corsi di formazione”. |
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Milano, 7 luglio 2004 - Il Cei presenta il Corso Cei “Locali ad uso medico: approccio integrato alla sicurezza di apparecchiature e impianti", rivolto principalmente a progettisti, installatori, manutentori di impianti tecnologici ed apparecchi relativi ad ambienti ad uso medico. Tale corso è stato recentemente accreditato dal Ministero della Salute – Commissione Nazionale Ecm (Educazione continua in Medicina) con ben 22 crediti formativi. Si tratta di un credito di grande rilevanza, che accresce il prestigio del nostro Ente, poichè è uno dei pochi accreditati Ecm del nostro settore e raggiunge da solo 22 crediti sui 30 che gli operatori hanno l’obbligo di raggiungere nell’anno 2004, tali crediti sono stati calcolati sulla base di una serie di indicatori appositamente definiti dalla Commissione Nazionale. Scopo del Corso è di fornire, con riferimento alle Norme e Guide Cei sia nel campo impiantistico che delle apparecchiature elettromedicali, strumenti metodologici per un approccio integrato alle problematiche di sicurezza nel campo degli ambienti ad uso medico, delle apparecchiature e degli impianti in essi funzionanti. I documenti normativi riguardanti gli impianti e le apparecchiature negli ambienti medici hanno infatti subito in questi ultimi anni un notevole aumento in termini numerici e di contenuto. Tutto ciò ha comportato crescenti difficoltà per una sua applicazione organica da parte dei tecnici del settore in ambienti che sono sempre più complessi da gestire. Il Corso intende fornire tutte le informazioni e gli strumenti metodologici utili al superamento di tali difficoltà. Per venire incontro a queste esigenze, il Cei ha strutturato il Corso in due moduli: Il Modulo A (due giornate): “Integrazione di impianti e apparecchi in locali ad uso medico”; Il Modulo B (una giornata): “Verifiche e apparecchi in locali ad uso medico”. E’ allo studio, in ambito tecnico, la realizzazione di altri moduli. Per i Soci Cei sono previsti sconti sulle quote di iscrizione. Programma, calendario e modulo di iscrizione sono disponibili sul sito Cei www.Ceiuni.it in Home Page e alla voce “Corsi di formazione”. |
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Milano, 7 luglio 2004 - Il Cei presenta il Corso Cei “Locali ad uso medico: approccio integrato alla sicurezza di apparecchiature e impianti", rivolto principalmente a progettisti, installatori, manutentori di impianti tecnologici ed apparecchi relativi ad ambienti ad uso medico. Tale corso è stato recentemente accreditato dal Ministero della Salute – Commissione Nazionale Ecm (Educazione continua in Medicina) con ben 22 crediti formativi. Si tratta di un credito di grande rilevanza, che accresce il prestigio del nostro Ente, poichè è uno dei pochi accreditati Ecm del nostro settore e raggiunge da solo 22 crediti sui 30 che gli operatori hanno l’obbligo di raggiungere nell’anno 2004, tali crediti sono stati calcolati sulla base di una serie di indicatori appositamente definiti dalla Commissione Nazionale. Scopo del Corso è di fornire, con riferimento alle Norme e Guide Cei sia nel campo impiantistico che delle apparecchiature elettromedicali, strumenti metodologici per un approccio integrato alle problematiche di sicurezza nel campo degli ambienti ad uso medico, delle apparecchiature e degli impianti in essi funzionanti. I documenti normativi riguardanti gli impianti e le apparecchiature negli ambienti medici hanno infatti subito in questi ultimi anni un notevole aumento in termini numerici e di contenuto. Tutto ciò ha comportato crescenti difficoltà per una sua applicazione organica da parte dei tecnici del settore in ambienti che sono sempre più complessi da gestire. Il Corso intende fornire tutte le informazioni e gli strumenti metodologici utili al superamento di tali difficoltà. Per venire incontro a queste esigenze, il Cei ha strutturato il Corso in due moduli: Il Modulo A (due giornate): “Integrazione di impianti e apparecchi in locali ad uso medico”; Il Modulo B (una giornata): “Verifiche e apparecchi in locali ad uso medico”. E’ allo studio, in ambito tecnico, la realizzazione di altri moduli. Per i Soci Cei sono previsti sconti sulle quote di iscrizione. Programma, calendario e modulo di iscrizione sono disponibili sul sito Cei www.Ceiuni.it in Home Page e alla voce “Corsi di formazione”. |
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