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Notiziario Marketpress di Mercoledì 27 Ottobre 2004
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BANDA LARGA: GASPARRI, ORA NUOVE REGOLE UE PER I CONTENUTI  
 
Trieste, 27 ottobre 2004 - ''Servono norme omogenee tra i vari paesi europei e le diverse tecnologie per assicurare la non-discriminazione tra piattaforme e soggetti in campo''. Lo afferma in un'intervista al Dossier telecomunicazioni del 'Sole 24 Ore' il ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri, secondo cui la regolamentazione e' in ordine per quanto riguarda ''la convergenza tra le reti tecnologiche'', mentre e' ''sui contenuti, dove ogni paese puo' agire in modo diverso, che c'e' bisogno di maggiore omogeneita'''. ''Si va verso un universo tecnologico integrato -afferma Gasparri- dove un unico schermo potra' essere il terminale di trasmissioni che usano il cavo, il digitale terrestre o anche la telefonia mobile. Bisogna tenerne conto. C'e' un problema di piattaforme dei gestori, che devono essere aperte, e di esclusive sui diritti''.  
   
   
SMAU 2004, CHIUSURA IN POSITIVO: 360 MILA VISITATORI, 3 MLN € DI FATTURATO NELL’AREA SHOPPING ANTICIPATE LE NOVITÀ 2005: SMAU SI FA IN TRE (BUSINESS, CONSUMER, E-GOVERNMENT), LA COSTITUZIONE DI UN ADVISORY BOARD CON LE IMPRESE PER DEFINIRE LE NUOVE LINEE STRATEGICHE E UN OSSERVATORIO MENSILE SUL MERCATO IT  
 
Milano, 25 ottobre 2004 – Oltre trecentosessantamila visitatori, 53 mila operatori economici, 2755 giornalisti accreditati, 140 tra convegni, seminari e workshop. E ancora, visite organizzate per 15 mila studenti, un’imponente copertura televisiva, 4 milioni di pagine viste sul sito www.Smau.it, 270 mila utenti. Rilevante, infine, il dato commerciale dell’area Consumer: 3 milioni di euro (2 milioni da vendita diretta, 1 milione dall’area e-Commerceland). Alfredo Cazzola, Presidente di Smau, ha presentato i dati della 41aedizione della manifestazione, che si congeda dal suo pubblico con numeri al di sopra delle previsioni, e ha annunciato significative novità per il 2005, con una netta separazione tra le principali anime della fiera: Business, Consumer ed e-Government. “Constatare che questa manifestazione riesca ad attrarre un così vasto interesse in cinque giorni è una bella notizia. Smau si conferma un Salone di grande portata, una rarità per l’Italia e per l’Europa – ha esordito Cazzola -. Aver preso in mano le redini da poche settimane ci ha permesso di fare una full immersion utilissima per scoprire sul campo punti di forza e debolezze della manifestazione, e per sondare umori ed esigenze delle aziende partecipanti”. Nell’ottica di uno Smau sempre più tarato sulle necessità delle imprese, il Presidente ha annunciato l’imminente costituzione di un Advisory Board con i rappresentanti delle aziende, un ‘pensatoio’ molto pragmatico per mettere a sistema le esperienze pregresse e i bisogni emergenti: “ognuno continuerà a fare il suo lavoro, le imprese producono e vendono, noi organizziamo – ha precisato Cazzola – ma riteniamo fondamentale il loro contributo per ritagliare un’offerta sempre più mirata. In queste prime settimane di contatti, ho registrato una grande volontà di collaborazione, sia tra le imprese che hanno partecipato a questa edizione che tra quelle rimaste fuori. Lo considero un ottimo viatico per il futuro prossimo”. L’advisory board funzionerà attraverso tre gruppi di progetto, che ricalcheranno le aree Business, Consumer ed e-Government: “chiederemo alle imprese di collaborare con le loro migliori risorse e competenze sui temi di loro specifico interesse - ha spiegato il consigliere delegato Solly Cohen -, entro la fine del 2004, con questi contributi, avremo definito le linee guida strategiche della prossima edizione”. Si prepara dunque una piccola rivoluzione nelle modalità di svolgimento di Smau 2005, a partire dalla durata delle diverse sessioni. “In linea di massima manterremo le cinque giornate – ha anticipato Cazzola -, ma le tre grandi aree operative, pur convivendo sotto il grande brand Smau, rispondono a logiche operative diverse e quindi devono svilupparsi in modo indipendente. L’area Business deve essere un salone autonomo, differenziato anche in termini di durata rispetto al Consumer, eliminando per esempio il week end. L’accesso sarà regolato per inviti o per specifici motivi d’interesse. L’area Consumer manterrà grosso modo gli stessi giorni, ma con diverse modalità di organizzazione e fruizione. L’area e-Government e servizi al cittadino svolgerà una funzione di cerniera tra le altre due e riveste un’importanza strategica, testimoniata dal sondaggio svolto su un campione di 20 mila utenti e che individua nella Carta d’identità elettronica la più importante innovazione tecnologica dell’anno”. Novità in vista, infine, anche nella gestione e nelle modalità d’acquisto dei biglietti, anche per arginare il fenomeno del bagarinaggio: “la nostra cultura dice che in fiera entra chi è realmente interessato a conoscere quello che c’è dentro. E chi è interessato – ha concluso Cazzola – è giusto che paghi”. Il Presidente Cazzola ha inoltre sottolineato la scelta strategica di puntare su una sempre maggiore internazionalizzazione di Smau “al di là della presenza, tradizionalmente consolidata, delle aziende multinazionali in fiera. Lo sforzo deve essere quello di aprire nuovi canali di relazione e collaborazione con il mercato estero per lo sviluppo di contenuti e tematiche appropriate”. Cazzola ha infine confermato che dal 1° gennaio 2005 prenderà il via un Osservatorio sul mercato Ict in Italia, sotto la regia del Centro Studi Promotor, segmentato per i diversi settori. “L’obiettivo è affermare una voce indipendente ‘dal mercato sul mercato’, per attivare una catena di trasmissione tra organizzatori e imprese che partecipano al ‘progetto Smau’ in un’ottica più estesa e continuativa della semplice presenza agli stand”.  
   
   
WEBRANKING 2004-ITALIA TOP80: UN ANNO DOPO PARMALAT LA TRASPARENZA FINANZIARIA SU INTERNET MIGLIORA SOLO A METÀ DELLE OTTANTA SOCIETÀ ITALIANE PRESENTI NELLO STUDIO RAS, ENI E MERLONI SONO LE MIGLIORI. PIÙ DELLA METÀ DELLE SOCIETÀ ANCORA NON FORNISCE SUFFICIENTI DATI FINANZIARI IN INGLESE  
 
Milano, 27 ottobre 2004 – Dalla ottava edizione dello studio annuale Webranking 2004 sulla qualità della comunicazione finanziaria ed istituzionale online in inglese sulle 80 società più grandi d’Italia (Italia Top80), condotto da Ir Consultancy Hallvarsson & Halvarsson in collaborazione con Corriere della Sera e Financial Times, è emerso che i siti istituzionali di Ras, Eni e Merloni sono i migliori d’Italia. Alleanza Assicurazioni è la società che ha migliorato di più. Tra le 50 società italiane presenti negli studi Webranking 2003 e 2004, la media si è alzata passando da 37 punti su 100 nel 2003 a 42,6 nel 2004, con un miglioramento di 5,6 punti pari al 15%. Cinque società hanno ottenuto un punteggio che supera i 60 punti mentre ben 18 hanno meritato un punteggio superiore a 50 punti, rispetto a solo otto società nel 2003. Le 10 società che hanno migliorato di più quest’anno (in termini assoluti) sono in ordine: Alleanza Assicurazioni, Ras, E-biscom, Mediolanum, Tiscali, Snam Rete Gas, Tim, Eni, Unicredit, e Mondadori. Aggiungendo le 30 nuove entranti di quest’anno, la media complessiva scende a 36,7 punti leggermente inferiore rispetto ai 37 punti dell’anno scorso. La media delle nuovi entranti è, infatti, 27,5 punti su 100. Tra le 11 società italiane presenti nella classifica europea (Ft 150), che verrà pubblicata su Financial Times e su Corriere della Sera il 3 novembre 2004, e che rappresenta il benchmark europeo, Ras ed Eni si situano nelle posizioni più alte anche a livello europeo. La media tra queste 11 società italiane raggiunge 57,3 punti su 100, sfiorando la media dell’Inghilterra di 57,7 punti. La ricerca I siti delle società sono stati analizzati valutando 111 criteri, suddivisi in due categorie (tecnologia e contenuti). Questi criteri sono stati individuati considerando le esigenze d’informazione online di un campione di 147 analisti, investitori e giornalisti finanziari internazionali, che hanno risposto ad un questionario ad hoc. Lo studio sostanzialmente copre la qualità della comunicazione in inglese nelle sezioni istituzionale, investor relations, ufficio stampa e career dei siti, che rappresentano perciò parametri generici per una società quotata. La ricerca concentra, però, la propria attenzione sulle informazioni finanziarie. “La valutazione quest’anno è stata più rigida rispetto al 2003 e abbiamo introdotto ben 13 nuovi criteri e altri 33 criteri sono stati modificati. Per esempio, non è più sufficiente presentare i nomi dei membri del top management e del consiglio d’amministrazione; per ottenere un punteggio pieno è necessario anche fornire i curricula vitae e le foto dei membri in alta risoluzione”, spiega Joakim Lundquist, il responsabile della ricerca italiana. I nuovi criteri inseriti nella ricerca del 2004 riguardano, per esempio, la presenza di Ir policy, archivio generale, investimenti/ disinvestimenti, andamento storico del titolo in excel ecc. Aspetti migliorati I miglioramenti rispetto al 2003, relativi alle società presenti in entrambi gli anni, riguardano sostanzialmente tre aree. La prima area si riferisce all’interattività. Le società, infatti, hanno raddoppiato il loro punteggio rispetto allo scorso anno raggiungendo il 32% del massimo punteggio ottenibile in questa sezione. Il miglioramento più rilevante riguarda i risultati ottenuti nei test pratici. Quattordici società rispondono alle richieste via e-mail entro due ore e solo la metà delle aziende non fornisce alcuna risposta contro tre società su quattro nel 2003. Nel 2003, inoltre, dodici società hanno inviato bilanci e report su richiesta via e-mail, contro le 26 società del 2004. Un altro punto degno di nota riguarda l’introduzione di un modulo che permette di ordinare rapporti bilanci ed altri materiali online (cresciuto da una società su venti a una società su quattro). La seconda area interessa la sezione link, aggiornamenti e lingue. La media si è alzata dal 27% al 49% del punteggio massimo ottenibile. Il miglioramento più rilevante riguarda l’indicazione dell’aggiornamento di ciascuna pagina presente nel 40% dei siti (14% nel 2003). L’ultima area di miglioramento riguarda la sezione informazioni istituzionali, dove la media si è alzata dal 29% al 43% del punteggio massimo ottenibile. Le dimensioni in cui si sono avuti i miglioramenti più consistenti riguardano la responsabilità sociale, dove la presenza di un codice etico è raddoppiata (57%), le informazioni sull’ambiente si trovano nel 31% dei siti (18% nel 2003) e il ranking etico nel 25% (12%). Nella sezione più importante, relativa all’informazione finanziaria, i risultati non sono cambiati notevolmente. L’aspetto più apprezzabile rimane la presenza di un archivio di almeno tre anni con bilanci semestrali ed annuali, comunicati stampa e presentazioni. È interessante notare che la maggior parte delle società forniscono ora un calendario finanziario (punteggio raddoppiato). Sono migliorate, inoltre, le informazioni relative all’assemblea degli azionisti e la presentazione della quotazione del titolo sta diventando ormai una prassi (3 su 4 società). Diventa sempre più comune trovare dati finanziari comparati, informazioni sugli azionisti, key ratios e copertura degli analisti. Aspetti da migliorare Nel periodo successivo allo scandalo Parmalat, l’importanza di fornire informazioni finanziarie ed istituzionali in inglese in modo approfondito e trasparente diventa un passo fondamentale per riguadagnare fiducia e credibilità all’interno della comunità di investitori internazionali. Una puntuale comunicazione diventa basilare sia per facilitare gli investimenti internazionali sia per gestire la comunicazione con gli stakeholder stranieri dell’azienda. In questo contesto risulta piuttosto preoccupante che un elemento costante nello studio Webranking in Italia negli ultimi tre anni sia l’inadeguatezza della comunicazione in inglese di molte società. Dal nostro punto di vista, un punteggio minimo di 50 punti può essere visto come accettabile in questo contesto. Quest’anno, 27 società non hanno raggiunto la soglia di 30 punti. È, inoltre, necessario migliorare la qualità dell’uso della lingua inglese per eliminare l’utilizzo di termini poco chiari o tradotti non correttamente. Oltre all’uso della lingua inglese altre tre sono le aree su cui si dovrebbe concentrare l’attenzione. In primo luogo deve essere migliorata l’informazione istituzionale, in particolare le informazioni ambientali e la sezione risorse umane. In secondo luogo deve essere migliorata l’accessibilità dei siti per gli utenti disabili. È interessante notare che il sito più accessibile è quello di Hera. Da ultimo occorre migliorare i contenuti finanziari, mettendo a disposizione sul sito previsioni finanziarie, gestione dei rischi, fattori di sensibilità, possesso di azioni da parte del top management, politica dei dividendi ecc. Alcuni osservazioni Negli ultimi anni abbiamo osservato una forte tendenza verso l’armonizzazione della struttura e dei contenuti dei siti istituzionali in Europa. Questo sviluppo ha rappresentato un’evoluzione naturale, guidata sia dagli esempi di “best practice” sia dalla necessità di sviluppare metodi per comunicare ad un pubblico sempre più internazionale in un modo chiaro, comprensibile e lineare, ad esempio utilizzando una terminologia ed un tipo di navigazione standardizzati. Tutto questo processo è ora rafforzato dall’emergere di standard a livello sia nazionale sia internazionale iniziato dalla Ue e dalle borse ed autorità locali, spiega Joakim Lundquist. I risultati dell’edizione italiana del Webranking di quest’anno rimangono, comunque, molto promettenti. Nelle aziende italiane è stato osservato una cultura e un impegno verso la trasparenza in rapida crescita. Ci si aspetta che le storie di successo di molte società italiane diventino una fonte di ispirazione per le aziende che ancora devono migliorare la qualità dei loro siti web. È anche interessante notare che Merloni, Benetton, Erg, e Tiscali, quattro società relativamente piccole, sono posizionate tra le migliori sette. Anche il mid cap Campari si presenta al dodicesimo posto. Questo rende evidente che creare un sito istituzionale di un buon livello non è solo una questione di dimensione e disponibilità economica, ma piuttosto l’espressione di un forte impegno da parte della società nel creare una cultura della comunicazione e una organizzazione interna in grado di sostenerla. Dal punto di vista dei contenuti un’azienda può raggiungere un buon livello di trasparenza sul web utilizzando maggiormente la propria documentazione ufficiale, come i bilanci annuali, le presentazioni, la cartella stampa, e presentando queste informazioni in modo più approfondito e user-friendly. A rendere apprezzabile un sito istituzionale, però, non è solo la trasparenza. Creare un sito accessibile anche ad utenti disabili per una banca può significare ottenere nuovi clienti, così come una sezione di responsabilità sociale (Csr) ben sviluppata può attirare nuovi investimenti. Certamente rendere disponibile sul web buona parte delle informazioni necessarie agli investitori, analisti ed giornalisti permette di allocare le risorse dell’investor relations e dell’ufficio stampa per altre attività a maggior valore aggiunto, migliorando al contempo l’efficienza del processo di comunicazione. *** Le società presenti nella valutazione riceveranno ulteriori informazioni sullo studio, un codice per accedere sul sito www.Webranking.nu e un invito per partecipare al Premio Webranking Italia 2004, che si terrà l’ultima settimana di novembre presso la sede del Corriere della Sera. Webranking 2004 Italia Top80: Gli 80 siti istituzionali migliori
Rank 2004 (80) Rank 2003 (50) Rank 2002 (40) Società Indirizzo web Score 2004 Score 2003 Score 2002 Δ 2003-2004 % 2003-2004
1 4 32 Ras www.Ras.it  81 58 23,25 23 39,7%
2 2 1 Eni www.Eni.it  75,5 61 46,25 14,5 23,8%
3 1 - Merloni www.Merloni.com  62 62 - 0 0,0%
4 3 3 Benetton www.Benetton.it  60,75 60,5 44,25 0,25 0,4%
5 15 9 Tim www.Tim.it  60,5 44,5 37 16 36,0%
6 - - Erg www.Erg.it  58,75 - - - -
7 18 19 Tiscali www.Tiscali.com  58,5 41,75 29 16,75 40,1%
8 8 7 Enel www.Enel.it  56 50 38,5 6 12,0%
9 18 11 Unicredit www.Unicredit.it  55,75 41,75 36,75 14 33,5%
10 38 34 Alleanza Assicurazioni www.Alleanzaassicurazioni.it  55,25 31,25 21 24 76,8%
11 6 6 Banca Nazionale del Lavoro www.Bnl.it  55 51 39 4 7,8%
12 - - Campari www.Campari.it  54,75 - - - -
13 29 27 E.biscom www.Ebiscom.it  54,5 34,24 24,75 20,26 59,2%
14 23 40 Snam Rete Gas www.Snamretegas.it  54 37,75 10 16,25 43,0%
15 11 17 San Paolo Imi www.Grupposanpaoloimi.com  52,5 47,25 31 5,25 11,1%
16 10 1 Pirelli & C. www.Pirelli.com  51 47,75 46,25 3,25 6,8%
17 12 9 Banca Intesa www.Bancaintesa.it  50,5 46,5 37 4 8,6%
18 24 12 Fiat www.Fiatgroup.com  50,25 37,25 36,25 13 34,9%
19 7 5 Telecom Italia www.Telecomitalia.it  48 50,5 42 -2,5 -5,0%
20 5 - Stmicroelectronics1 www.St.com  47,75 52 44,25 -4,25 -8,2%
21 31 25 Generali www.Generali.com  47,25 33,75 26,5 13,5 40,0%
22 16 - Edison www.Edison.it  46,75 44,25 - 2,5 5,6%
23 13 4 Mediaset www.Gruppomediaset.it  46,25 46,25 42,5 0 0,0%
23 33 15 Saipem www.Saipem.it  46,25 32,75 33 13,5 41,2%
25 17 37 Banca Fideuram www.Bancafideuram.com  45,5 42 16,5 3,5 8,3%
26 36 16 Mondadori www.Mondadori.com  45,25 31,75 32 13,5 42,5%
27 - - Marzotto www.Marzotto.it  44,5 - - - -
28 - - Sorin www.Sorin.com  44 - - - -
29 32 - Finecogroup www.Finecogroup.it  43 33,25 - 9,75 29,3%
30 20 21 Rcs Mediagroup2 www.Rcsmediagroup.it  41,75 41,5 28 0,25 0,6%
31 - - Buzzi Unicem www.Buzziunicem.it  41,5 - - - -
31 - - Recordati www.Recordati.it  41,5 - - - -
33 9 27 Finmeccanica www.Finmeccanica.it  39,25 48,5 24,75 -9,25 -19,1%
34 14 13 Bulgari www.Bulgari.com  38,75 45 33,75 -6,25 -13,9%
35 - - Saeco3 www.Saeco.com  38,25 - - - -
36 40 38 Aem www.Aem.it  37,5 25,25 16 12,25 48,5%
36 46 35 Mediolanum www.Bancamediolanum.it  37,5 17,75 19,75 19,75 111,3%
38 26 - Capitalia www.Capitalia.it  37,25 36,25 - 1 2,8%
39 20 22 Italcementi4 www.Italcementigroup.com  35,75 41,5 27,75 -5,75 -13,9%
39 - - Pirelli Real Estate www.Pirellirealestate.com/  35,75 - - - -
41 36 14 Mediobanca www.Mediobanca.it  35,5 31,75 33,25 3,75 11,8%
41 38 18 Autostrade www.Autostrade.it  35,5 31,25 30,75 4,25 13,6%
43 35 23 Luxottica www.Luxottica.com  35 32,25 27 2,75 8,5%
44 - - Alitalia www.Alitalia.it  34,5 - - - -
45 28 19 Autogrill www.Autogrill.com  34,25 34,75 29 -0,5 -1,4%
45 29 - Ifil www.Ifil.it  34,25 34,25 - 0 0,0%
Rank 2004 (80) Rank 2003 (50) Rank 2002 (40) Società Indirizzo web Score 2004 Score 2003 Score 2002 Δ 2003-2004 % 2003-2004
47 - - Tod's Group www.Todsgroup.com  34,25 - - - -
48 - - Cattolica Assicurazioni www.Cattolicaassicurazioni.it  33,75 - - - -
49 25 - Banca Antonveneta www.Antonveneta.com  32,75 36,75 - -4 -10,9%
49 27 - Gruppo L'espresso www.Gruppoespresso.it  32,75 35 - -2,25 -6,4%
51 - - Telecom Italia Media www.Telecomitaliamedia.it  32,5 - - - -
52 - - Asm Brescia www.Asm.brescia.it  32,25 - - - -
53 41 - Banca Popolare di Lodi www.Bipielle.it  29,75 24,25 - 5,5 22,7%
54 - - Hera www.Gruppohera.it/  28,25 - - - -
55 - - Caltagironeeditore www.Caltagironeditore.it  28 - - - -
56 42 23 Banco Popolare di Verona e Novara www.Bpv.it  27,75 24 27 3,75 15,6%
56 - - Aem Torino www.Aem.torino.it  27,75 - - - -
58 - - Cir www.Cirgroup.it  27,25 - - - -
58 - - Unipol www.Unipol.it  27,25 - - - -
60 47 - Banca Monte dei Paschi di Siena www.Mps.it  27 16,5 - 10,5 63,6%
61 - - Beni Stabili www.Benistabili.it  26,5 - - - -
62 34 26 Seat Pagine Gialle www.Seat.it  25,75 32,5 25,75 -6,75 -20,8%
63 - - Cassa di Risparmio di Firenze www.Carifirenze.it  25,25 - - - -
64 43 - Bipielle Investimenti www.Bipielleinvestimenti.it  24 23,75 - 0,25 1,1%
64 45 36 Banca Lombarda e Piemontese www.Bancalombarda.it  24 22,5 18,75 1,5 6,7%
66 - - Lottomatica www.Lottomatica.it  23,75 - - - -
67 44 29 Banche Popolari Unite5 www.Bpb.it  22,75 23 24,5 -0,25 -1,1%
68 48 - Banca Popolare di Milano4 www.Bpm.it  22,5 12,5 - 10 80,0%
69 - - Credito Bergamasco www.Creberg.it  21,25 - - - -
70 - - Credito Emiliano www.Credem.it  17,75 - - - -
71 - - Banca Intermobiliare www.Bimbank.it  17,5 - - - -
72 49 - Banca Carige www.Carige.it  15,75 11,75 - 4 34,0%
73 - - Acea www.Aceaspa.it  10,75 - - - -
74 - - Reti Bancarie www.Retibancarie.it  9,5 - - - -
75 50 - Fondiaria-sai4 www.Fondiaria-sai.it  9 8,5 - 0,5 5,9%
76 - - Italmobiliare www.Italmobiliare.it  8 - - - -
77 - - Milano Assicurazioni www.Milass.it  7,75 - - -  
   
   
DIRECTA A MONTECATINI  
 
Torino, 27 ottobre 2004 - Directa, in collaborazione con il Credito Cooperativo Valdinievole, organizza un incontro durante il quale verrà presentato il suo sistema professionale per il trading online. L¹incontro si terrà martedì 9 novembre alle ore 17.15 a Montecatini Terme (Pt), presso la Sala Congressi del Credito Cooperativo Valdinievole, in Via Don Minzoni 14. Saranno presentati gli strumenti per il trading online messi a disposizione da Directa e saranno affrontati temi quali la sicurezza delle transazioni e la preparazione degli ordini da inviare in Borsa (ordini limitati e al meglio, ordini multigiorno, ordini debordanti, uso dello stop-loss, stop & reverse). Seguirà l¹illustrazione delle piattaforme Directa: Pen Trader per il trading su palmare a penna in tecnologia push, Flashbook per il trading direttamente dal book, Flashboard per il trading con un solo click, Multibook per l' informativa sui mercati in tecnologia push e Traderlink Vt per l'analisi tecnica a supporto dell'operatività. Relatore è Riccardo Bolgia, che lavora nell'Area Finanza di una Banca, si è occupato di Gestioni Patrimoniali e, dal 1998, di negoziazione, con compiti di formazione e supporto per la clientela dei sistemi di trading on line. Studioso di analisi tecnica da oltre quindici anni, è socio di Traderlab Multimedia, una società che ha nell'analisi tecnica di Borsa il suo focus principale. La partecipazione al corso è gratuita. Per informazioni ed iscrizioni: tel. 011 530101, mail: finanzaretail@creditovaldinievole.It  
   
   
LA CARICA DEGLI 802 QUALI STANDARD PER LE RETI WIRELESS AD ALTA MOBILITÀ? LA BATTAGLIA È IN PIENO SVOLGIMENTO E COINVOLGE AMERICANI E COREANI. SE NE PARLA ALL’INFOMOBILITY & TELEMATICS FORUM A TORINO L’11 NOVEMBRE  
 
 Milano/Torino, 27 ottobre 2004 - L’802 del titolo è naturalmente il numero di serie di tutti gli standard di rete stabiliti dall’Ieee, l’Institute of Electrical and Electronical Engineers, che rappresenta uno degli “oracoli” più importanti del settore a livello mondiale. Ma anche se non sono 802 di numero, non sono comunque poche le proposte tecnologiche che aspirano al ruolo di standard per le reti wireless ad elevata mobilità. La ragione del contendere è la definizione di uno standard tecnologico per reti wireless per il trasporto dati in gradi di funzionare in mobilità, ossia con la stazione ricevente o la stazione trasmittente entrambe in movimento a velocità sostenuta. Quindi non quella di una persona che cammina (nel qual caso si parla di portabilità) ma quella di un’automobile o di un treno. Per questo ultimo tipo di mobilità, gli standard tradizionali di rete wireless dati (Wi-fi in primis) non sono l’ideale per una serie di motivi (raggio limitato di ricezione, sensibilità alle interferenze ambientali, mancanza di un protocollo veloce di passaggio di un terminale da un access point all’altro). La macchina degli standard, e dietro di essa i laboratori di ricerca di università e aziende, si è così messa in moto un paio di anni fa. Il primo a essere costituito è stato il comitato 802.20, conosciuto anche come Mobile-fi. L’obiettivo della standardizzazione era una tecnologia di rete Ip (quindi non ti tipo cellulare a circuito come l’Umts) con protocolli fisici e di accesso totalmente nuovi che facesse uso di tecniche trasmissive avanzate (antenne adattative) su bande di frequenza regolamentate sotto i 3,5 Ghz. Tutto questo dovrebbe garantire almeno un Mbit/sec continui a velocità di 250 Km/ora. Fisicamente una rete 802.20 dovrebbe basarsi su “nuvole”, ossia aree estese di copertura, di 15 chilometri di diametro, con un metodo rapido di passaggio da un access point all’altro per garantire la continuità di copertura. Con supporter di “peso” come Motorola e Cisco, e diverse tecnologie proprietarie già sviluppate come fonte di ispirazione (come quelle di Navini Networks e Flarion). Il futuro dello standard sembrava assicurato, anche se difficilmente entro la fine del 2004 come previsto originariamente dall’Ieee. Ma i fan di Mobile-fi avevano fatto i conti senza gli “amici”, ossia un altro comitato dell’Ieee, l’802.16, incaricato di realizzare uno standard di rete wireless dati su scala metropolitana, meglio conosciuta (anche se non esattamente) come Wi-max. Nato per standardizzare la tecnologia necessaria a fornire collegamenti ad alte prestazioni verso termini portatili (nel senso di portabilità di cui sopra), l’802.16 sembrava essere complementare al Mobile-fi, e come tale era stato pensato dal suo sponsor iniziale più importante Nokia, fondatore dell’iniziativa Wi-max, che ci vedeva un modo di realizzare reti voce in Paesi a bassa intensità di infrastrutture (Africa e America Latina) con una tecnologia meno costosa del Gsm. L’arrivo nel 2003 di Intel come sponsor di Wi-max e del comitato 802.16 (di cui Intel ha la presidenza) cambiò le cose. La tecnologia di rete wireless fissa o al massimo portabile figliò a metà 2003 una derivazione e con essa un sottocomitato, l’802.16e che, conservando la compatibilità con le specifiche 802.16/Wi-max, con successive modifiche alle specifiche è arrivata a garantire sulla carta un mbit/secondo per terminale a una velocità media di 110 Km/ora, il tutto operando su diverse bande di frequenza, sia regolamentate che non, tra 2,4 e 5,4 Ghz (almeno per ora, ma questo è un altro discorso). Da allora il campo 802.16e si è progressivamente rafforzato con l’arrivo di Navini, Motorola e Cisco (che però continuano a lavorare nell’802.20) e con il rallentamento del progresso del rivale Mobile-fi per lotte interne sulla scelta delle tecnologie di base e per l’azione di freno effettuata da alcuni grandi gestori di cellulari (At&t e Ntt Docomo) che ne fanno parte. Sulla carta la tecnologia 802.20 sembra superiore, ma l’802.16e, il Wi-max mobile, ha il vantaggio di essere compatibile con le versioni fisse dello standard, di avere alle spalle sponsor molto decisi a farne un successo (Intel soprattutto) e di una previsione di prima disponibilità di prodotti entro qualche mese (mentre per l’802.20 si arriverà alla fine del 2006). Tutto fatto dunque? No, perché chi la fa l’aspetti… Una nuova fonte di concorrenza per un posto nel mondo delle reti dati wireless mobili si sta infatti profilando dal fratello minore del Wi-max, l’ormai scontato 802.11, noto anche come Wi.fi. A parte una serie di esperimenti sia a livello di aziende che di università che hanno dimostrato che con certi accorgimenti tecnici e operativi il Wi-fi classico può essere utilizzato in mobilità, il comitato 802.11 si è messo a “figliare” sottocomitati che mirano a standardizzare tecnologie per rendere il Wi-fi mobile. Sono nati così l’802.11r che normalizza le modalità di handoff veloce tra access point (chiave per gestire comunicazioni Wi-fi tra veicolo e bordo strada, per esempio) e l’802.11p, specificamente mirato alla comunicazione veicolare. Le caratteristiche dell’802.11p in particolare (6 mbit/secondo su distanze di 300 metri ad alta velocità sulla frequenza dei 5,9 Ghz) ne fanno l’ideale per funzionare da rete di trasporto per i servizi dati veicolari, dalla sicurezza alla fornitura di contenuti d’intrattenimento, dai pagamenti alle informazioni sul traffico e sullo stato del veicolo. I punti di forza di 802.11p sono la sua “familiarità” con gli altri standard della famiglia (la realizzazione di apparecchiature multimodali sembra essere relativamente semplice) e soprattutto la scelta da parte del governo americano che ha deciso lo scorso luglio di farne la base del proprio standard Dsrc (Dedicated Short Range Communications) per la comunicazione veicolo-attrezzature bordo strada e tra veicoli. Tra l’altro, l’appoggio pubblico promette un rapido processo di certificazione per assicurare l’interoperabilità dei prodotti di diversi fornitori da subito. I prototipi di schede e access point 802.11p sono già in test e si prevede che entro il 2007 i modelli di automobili di fascia alta cominceranno ad averle tra le dotazioni di serie. La società di consulenza Abi Research prevede che la spesa per dotare di infrastrutture Dsrc le “highway” americane sarà di un miliardo di dollari per iniziare, un ulteriore incentivo alla diffusione dell’802.11p. Allora, tutto finito? No. Sul palcoscenico tutto americano, con qualche spruzzata di Europa e Giappone, degli standard per le reti, si sono affacciati anche i coreani, che hanno un proprio standard per le reti wireless dati mobile, noto prima come Hpi e ora ribattezzato Wi-bro (indovinate perché?). Wi-bro sembra essere tutto quello che l’802.16e vuole essere, con un paio d’anni d’anticipo (i prodotti già esistono e il prossimo anno il gigante delle telecom sudoreano, Skt, inizierà le sperimentazioni). Wi-bro è stato sviluppato principalmente da Samsung con la collaborazione dell’Etri (il Miti sudcoreano) e dei fornitori di servizi di telecomunicazioni di quel Paese. I coreani non fanno mistero che vorrebbero che Wi-bro a tutti gli effetti venisse normalizzato come 802.16e, ma evidentemente tutti gli altri non sono molto d’accordo. Un compromesso è possibile, perché le tecnologie di base del Wi-bro sono compatibili con alcuni dei profili del più ampio standard 802.16, ma la questione è evidentemente politica. La Corea del Sud ha sostituito il Giappone come Paese asiatico più aggressivo nella promozione internazionale delle proprie tecnologie sviluppate per il mercato interno, spesso con aiuto pubblico. Il Paese del Sol Levante ha avuto successo in questo campo quando di è alleato con i giganti mondiali (vedi Sony e Matsushita con Philips nell’elettronica di consumo). La Corea saprà fare lo stesso? In attesa della Cina, che ha un mercato interno venti volte più grande di quello coreano. Come finirà? Presto per dirlo. Se ne parlerà comunque all’Infomobility & Telematics Forum. Itf 2004 si terrà al Lingotto di Torino il prossimo 11 novembre e vedrà la partecipazione di tutti i principali operatori italiani del settore e delegazioni ufficiali provenienti dall’estero. La scorsa edizione, tenutasi nel novembre 2003, ha avuto oltre 40 sponsor e la presenza di 1050 operatori professionali. La partecipazione all’evento è gratuita fino ad esaurimento dei posti disponibili e previa registrazione sul sito http://www.Infomobilityforum.com/go.php?partnerid=quartocomunicato  
   
   
E-MOTION A INFOMOBILITY & TELEMATICS FORUM 2004 AL LINGOTTO DI TORINO LA TERZA EDIZIONE DELL'EVENTO, IN CALENDARIO L'11 NOVEMBRE 2004  
 
Torino, 27 ottobre 2004 - Anche quest'anno E-motion è sponsor di Infomobility, l'evento organizzato al Lingotto di Torino il prossimo 11 novembre 2004 da Wireless, Centrosviluppo e dalla Camera di Commercio di Torino. Giunto alla sua terza edizione, Infomobility è un appuntamento divenuto ormai punto di riferimento per il mondo della telematica, dell'infomobilità e di tutte le più aggiornate ed innovative tecnologie wireless legate al mondo dell'auto. E-motion sarà presente all'evento con uno stand in cui esporrà i prodotti più recenti per la mobilità e la cartografia digitale, come Tomtom Go il navigatore satellitare che sta rivoluzionando la personal navigation, un dispositivo facile da usare, portatile, facilmente adattabile a tutte le auto, touch-screen con una chiara visualizzazione in 3D, subito operativo nell'indicare la rotta prescelta in pochissimi passaggi e Tomtom Mobile la soluzione di car navigation per smartphone con piattaforma Symbian e Microsoft Windows Mobile, di cui Tomtom è pionera nel mercato europeo. Il software di navigazione di Tomtom, per il momento disponibile per gli smartphone di Nokia, Motorola, Samsung, i-Mate e Qtek, non necessita di installazione e configurazione perché contenuto in una multimedia card (Mmc) da inserire nel telefono.  
   
   
TRADEDOUBLER TRACKER SMAU 2004 – 25 OTTOBRE  
 
 Milano, 27 ottobre 2004 - La quinta e conclusiva giornata de “la città del commercio elettronico”, ha mantenuto le aspettative, registrando una buona affluenza di visitatori e buoni volumi di vendita, nonostante fosse destinata agli operatori: oltre 30.000 persone si sono fermate presso gli stand dei merchant presenti, per un volume di vendite complessivo pari a circa 2300 unità ed un fatturato di oltre 44.000 euro. Tra i settori più dinamici, va segnalato il settore dell'abbigliamento e merchandising. Ottimi risultati anche per il settore dell'Entertainment. “La partecipazione a Smau 2004, forte dell’esperienza dello scorso anno, ha consentito a a-more di allestire uno stand totalmente incentrato sulla vendita diretta di prodotti della linea Fitness e Fashion Outlet. La sinergia tra on e off line ha consentito, secondo noi, di ridurre notevolmente la diffidenza verso lo strumento internet, generando tramite la vendita diretta l’interesse per successivi acquisti on line”, dichiara Fabio Porta, General Manager a-more.  
   
   
KELKOO NOMINA JEAN-FABRICE MATHIEU NUOVO GROUP MANAGING DIRECTOR DI KELKOO.COM ALLA GUIDA DELLO SVILUPPO DEL BUSINESS CONDURRÀ KELKOO VERSO NUOVI SUCCESSI  
 
Milano, 27 ottobre 2004 - Kelkoo.com, motore di ricerca per lo shopping leader in Europa, annuncia che Jean-fabrice Mathieu è stato nominato Managing Director di Kelkoo.com. Mathieu assume la leadership di Kelkoo.com in seguito alla nomina di Pierre Chappaz, il precedente Ceo, e Dominique Vidal, precedente Group Managing Director di Kelkoo, rispettivamente nuovi Presidente e Chief Operating Officer di Yahoo! Europe. Il primo impegno di Mathieu in Kelkoo sarà lo sviluppo dei nuovi prodotti per offrire la migliore esperienza di shopping: una "one- stop shopping destination", che si rivolge ai bisogni di tutti i consumatori, dallo shopping comparativo alle guide per lo shopping, giudizi degli utenti, valutazioni dei negozi virtuali e molto di più. Sono già state stabilite numerose sinergie con Yahoo! e le due aziende stanno collaborando per scoprire nuovi strumenti che permettano di migliorare l'esperienza dell' utente nello shopping basandosi sulle capacità di ricerca di Yahoo!. Pierre Chappaz, Presidente di Yahoo! Europa e fondatore di Kelkoo.com commenta: "Mathieu ha giocato un ruolo cruciale nel far diventare Kelkoo il leader di mercato nella ricerca dello shopping in tutta Europa. L'entusiasmo e la profonda conoscenza sia delle attività di Kelkoo che del mercato online fanno di Mathieu il candidato ideale per condurre Kelkoo verso le prossime tappe di sviluppo." Chappaz continua: "Con oltre 15 milioni di prodotti offerti e oltre 5.000 merchant disponibili, Kelkoo si trova ora nella posizione migliore per diventare lo strumento preferito per lo shopping e sono molto lieto di affidare le nostre attività di business ad un manager così competente". Grazie a un'esperienza internazionale di dieci anni presso L'oreal, dove ha ricoperto incarichi nel campo della Direzione Generale, Vendite e Marketing - inclusi 8 anni in Asia e negli Usa - Mathieu ha tutte le carte in regola per guidare lo sviluppo internazionale di Kelkoo. Mathieu ha iniziato la sua carriera presso Kelkoo nel gennaio 2000, portando a termine tre fusioni e acquisizioni nell'arco di sei mesi in Spagna, Gran Bretagna e Scandinavia. Da allora ha giocato un ruolo-chiave nei processi di sviluppo del business, portando Kelkoo a diventare leader di mercato in 10 Paesi europei. In passato è stato Vice President Senior per lo sviluppo del Marketing e del Business: questo suo ruolo lo impegnava a far sì che Kelkoo raggiungesse un audience mensile di 8 milioni di europei attraverso partnership innovative con i maggiori portali Internet, oltre a curare lo sviluppo delle strategie marketing online del mercato. "L'acquisizione di Kelkoo da parte di Yahoo! ha aperto la strada a nuove stimolanti opportunità per il business: sono già proiettato verso il futuro affinché Kelkoo colga al volo queste occasioni. Scegliendo Pierre e Dominique per la guida delle sue operazioni a livello europeo, Yahoo! dimostra quanto consideri importante il successo ottenuto nel fare di Kelkoo il numero uno fra i servizi online dedicati allo shopping in Europa. È un lascito notevole, ma mi impegno ad aiutare Kelkoo affinché raggiunga e vada oltre le loro aspettative per la società", commenta Mathieu.  
   
   
TENUTA COPPADORO RACCONTA SUL WEB LA MIGLIORE TRADIZIONE PUGLIESE  
 
San Severo, 27 ottobre 2004 Tenuta Coppadoro, l’azienda vitivinicola sanseverese, inaugura il nuovo sito web. Oltre alle informazioni sull’azienda e i suoi prodotti, il sito www.Tenutacoppadoro.it  nasce con l’intento di comunicare la migliore cultura pugliese con l’innovazione del linguaggio. La navigazione virtuale si dispiega attraverso il territorio e le coltivazioni in immagini e musica, mentre la voce fuori campo supporta il video con la narrazione. Il filmato, realizzato in modalità Streaming, consente anche a chi ha un semplice modem di ottenere la multimedialità su internet con un buon risultato in termini di qualità e tempo. L’unione di tecnologia e tradizione è una costante nella direzione intrapresa dalla società pugliese, dai processi produttivi alla comunicazione esterna. Grazie ad una struttura software all'avanguardia, il “Content Management System”, l’azienda è in grado di intervenire sui contenuti aggiornandoli in tempo reale e rispondendo velocemente ad ogni richiesta: il sito costituisce un filo diretto tra Tenuta Coppadoro e il consumatore, uno spazio dove richiedere informazioni, effettuare commenti e segnalazioni, mentre la dinamicità dell’azienda è garantita dai continui aggiornamenti sugli eventi promossi. Grande attenzione è rivolta alle tradizioni locali, con un repertorio di ricette tipiche della regione e consigli sugli abbinamenti enogastronomici. Non solo: ampio spazio è dedicato sia alla storia del vino che ad approfondimenti più tecnici tramite il glossario. Un utile strumento per comprendere la realtà del vino, anche grazie al supporto dell’area stampa, dove è possibile leggere le opinioni di varie firme giornalistiche. “Con l'inaugurazione del sito www.Tenutacoppadoro.com, la nostra azienda, seppur giovane, raggiunge un altro degli obiettivi che si era prefissa di ottenere nel suo primo anno di vita commerciale, e cioè quello di poter comunicare in tempo reale con quanti si affidano al web per conoscere le nuove realtà del mondo enologico italiano” commenta L.albano, amministratore delegato della società. E continua: “Per questa ragione e con l’obiettivo di fornire un servizio quanto più completo ai visitatori del nostro sito, abbiamo scelto un "taglio" che privilegiasse non solo la parte enologica, che resta comunque il punto centrale attorno al quale ruota tutto il progetto, ma che fosse in condizione di fornire una serie di indicazioni relative alla Puglia, all’area di San Severo nella quale operiamo, a quella meravigliosa realtà paesaggistica che è il Gargano, con tutti i legami di cultura e gastronomia che ne sono parte integrante da sempre.” Disponibile in tre lingue diverse, italiano inglese e tedesco, il sito è stato realizzato dall’agenzia web Situando.  
   
   
ADOTTA UNA MUCCA È DI NUOVO ON-LINE CON L'EDIZIONE 2004-05.  
 
Milano, 27 ottobre 2004 - “Adotta una mucca”, la prima, grande iniziativa di educazione alimentare rivolta alle scuole veicolata attraverso internet ( www.Adottaunamucca.it ), è giunta quest’anno con successo alla sua quinta edizione: quella relativa all’anno scolastico 2004/2005. Un successo confermato dai numeri. Nell’edizione 2003/2004 si è registrata, infatti, la partecipazione attiva di ben 1.045 classi delle scuole elementari e dei loro insegnanti, con il coinvolgimento di 20.465 alunni. Non solo. Tutte le classi che hanno aderito al programma si sono contraddistinte sia per l’impegno che per la qualità del lavoro svolto, a dimostrazione che il latte può trasformarsi anche in una coinvolgente materia di studio. Anche l’edizione 2004/2005 del Programma Didattico on line “Adotta una mucca”, realizzato da Cooperlat-gruppo Fattorie Italia, azienda marchigiana leader nel settore lattiero caseario, si rivolge agli alunni delle scuole elementari e ai loro insegnanti. Con il Programma Didattico “Adotta una mucca” l’educazione alimentare diventa un gioco. E di gioco in gioco, in un ambiente di estrema interattività, i bambini apprendono nozioni utili sul cibo, sul suo valore nutritivo e sulla sua “storia”, dal produttore al consumatore. Un programma che coinvolge insegnanti e alunni, nonché i genitori, e che è ricco, non solo di interessanti informazioni, ma anche di coinvolgenti proposte (giochi, esercizi di classe, esperimenti etc.), di svariate iniziative e di premi eccezionali legati a un bellissimo concorso che premia sia l’impegno, sia la qualità del lavoro svolto. Inoltre, attraverso un “forum virtuale”, gli insegnanti e gli alunni possono dialogare fra loro, scambiarsi esperienze, lanciare idee, porre domande agli esperti…