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Notiziario Marketpress di Lunedì 06 Dicembre 2004
Pagina1
VERHEUGEN COMMISSARIO PER L'INDUSTRIA E LE IMPRESE PRESENTA QUATTRO 'CONCETTI FONDAMENTALI' PER RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI DI LISBONA  
 
Bruxelles, 6 dicembre 2004 - Nella sua veste di commissario per l'Industria e le imprese, Günter Verheugen sarà uno dei principali piloti del processo di Lisbona, e il 29 novembre ha fornito le prime risposte ai commentatori ansiosi di vedere quale sarà la sua strategia e quella della Commissione. Verheugen ha dichiarato che nella situazione attuale l'Europa non ha nessuna possibilità di raggiungere gli obiettivi di Lisbona di diventare entro il 2010 l'economia più competitiva al mondo, e che in effetti il continente sta perdendo terreno in termini di competitività globale. La responsabilità si deve a vari fattori, incluso l'alto numero d'indicatori e il fatto che solo alcuni sono misurabili, ha detto il commissario. La soluzione, almeno in parte, si trova in quattro 'concetti fondamentali', indicati da Verheugen, che aiuteranno l'Ue ad aumentare crescita, competitività e produttività: normativa, politica industriale, Pmi (Piccole e medie imprese), innovazione. 'L'innovazione non è una scoperta dei tempi moderni', ha detto Verheugen. 'Tutto lo sviluppo è strettamente legato alla curiosità, alla creatività, all'interesse scientifico e allo sforzo di esplorare l'ignoto e di raggiungere nuovi lidi'. Questo 'spirito pionieristico' ha portato alla nascita delle ferrovie, degli aerei e di Internet, ha ricordato ai partecipanti della Confederazione dell'industria tedesca. Il commissario ha chiesto che l'innovazione venga perseguita con rinnovato vigore. 'Negli ultimi anni l'Europa ha avuto difficoltà a mantenersi al passo con gli altri', ha detto, aggiungendo che l'allargamento dell'Ue ha fornito un soffio di aria fresca e un'opportunità di cambiamento. 'È un'occasione che non dobbiamo perdere', ha detto Verheugen. L'innovazione richiede sognatori, una mentalità aperta, e la volontà di percorrere nuove strade non solo tra i singoli ma nella società nel suo assieme, ha detto Verheugen, ricordando che il lavoro necessario per innovare richiede l'appoggio della società. Per quel che riguarda le Pmi, il commissario ha chiesto una nuova attenzione ai loro bisogni, sollecitando i decisori politici a considerare, come riflesso istintivo, il possibile impatto di ogni proposta. L'europa può raggiungere gli obiettivi di Lisbona, ma c'è bisogno di coraggio, ha concluso Verheugen: 'Coraggio per cambiare e coraggio per più Europa. Può quindi valere la pena di guardare all'integrazione europea da questo punto di vista [...]. L'europa è forte se lavora unita'.  
   
   
FORUM 2005 SU SCIENZA E SOCIETÀ  
 
 Bruxelles, 6 dicembre 2004 - Sono aperte le iscrizioni al forum 2005 Scienza e società, la più importante conferenza della Commissione europea nel campo della scienza e dell'interazione con la società, che si svolgerà a Bruxelles dal 9 all'11 marzo 2005. L'avvenimento passerà in rassegna gli sforzi compiuti per stimolare un approfondito dialogo tra comunità scientifica e società in generale, e traccerà il futuro cammino in una Carta sul futuro della scienza nella società. La conferenza, cui si prevede parteciperanno tra i 500 e i 600 delegati, tratterà quattro grandi temi: scienza, società e strategia di Lisbona; scienza, tecnologia e democrazia; verso una cultura comune per la comunicazione scientifica nella società; dare impulso alla diversità e all'inclusione nella ricerca. Infolink: http://europa.Eu.int/comm/research/conferences/2005/forum2005/index_en.htm  
   
   
I SUSSIDI FISCALI ALLA R&S SONO LA CHIAVE PER AUMENTARE GL'INVESTIMENTI PRIVATI NELLA RICERCA, AFFERMA UN RAPPORTO  
 
 Bruxelles, 6 dicembre 2004 - L'edizione 2004 del rapporto annuale della Commissione sulla competitività europea sostiene che finanziamento statale diretto della R&s (Ricerca e sviluppo) privata e incentivi fiscali hanno un 'sensibile e positivo impatto sulla spesa di R&s industriale nei paesi dell'Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) e dell'Ue'. Il tema speciale del rapporto riguarda l'impatto delle politiche pubbliche sui risultati economici, e dedica una sezione al ruolo della spesa per la ricerca del settore pubblico. Globalmente il rapporto registra nei paesi dell'Ocse e dell'Ue un significativo aumento della spesa privata per la R&s tra il 1981 e il 2002, ma avvisa però che la tendenza è il risultato di un passaggio generalizzato a industrie con una più forte politica di R&s e non di politiche o spese pubbliche per la ricerca. Il rapporto sottolinea tuttavia l'impatto positivo della spesa pubblica per la ricerca, notando che: 'Le spese di R&s delle università e delle organizzazioni pubbliche di ricerca sono significativamente positive rispetto alle spese di R&s del settore industriale, e questo significa che nella R&s i settori pubblico e privato sono [complementari].' Un'analisi condotta con dati sui paesi Ocse e Ue mostra inoltre che la spesa per la ricerca nel settore dell'istruzione superiore stimola sensibilmente la crescita del Pil pro capire, e che una maggiore spesa, in percentuale del Pil, del settore pubblico di R&s ha un impatto estremamente positivo sul rapporto tra domande di brevetto e numero di abitanti. L'efficacia del sostegno pubblico all'innovazione viene analizzata con casi esemplificativi in tre paesi: Austria, Finlandia e Germania. I casi studiati confermano che il settore pubblico svolge un ruolo importante nel promuovere l'innovazione con aiuti finanziari e incentivi alla ricerca collaborativa. 'L'impatto maggiore si ottiene quando la collaborazione tra le aziende e il finanziamento pubblico coincidono', afferma il rapporto. L'analisi sottolinea anche l'importanza della cooperazione tra pubblico e privato nello stimolare l'innovazione, ma aggiunge: 'È proprio in quest'area che l'Ue tende a fornire risultati meno buoni degli Usa, dove il settore pubblico e le istituzioni di ricerca degl'istituti d'istruzione superiore hanno messo a punto un collegamento molto più efficace col mondo dell'innovazione'. Le conclusioni tratte hanno implicazioni per la politica pubblica, secondo il rapporto. In primo luogo, visto l'impatto positivo degl'incentivi fiscali sulla spesa per la R&s, 'aumentare l'elargizione di sussidi per la R&s può diventare utile per aumentare l'attività di R&s a livelli più prossimi a quelli dei principali leader mondiali nel settore'. Le politiche potrebbero inoltre aumentare la collaborazione tra pubblico e privato e dare impulso al trasferimento tecnologico. Il rapporto constata una necessità di migliorare le infrastrutture per la commercializzazione delle ricerche (ad esempio uffici per il trasferimento tecnologico e fornitura di capitali di rischio) e dichiara che 'i governi debbono fornire sufficienti finanziamenti alla R&s condotta dalle istituzioni pubbliche, in particolare nel settore dell'istruzione superiore'. Le conseguenze di una mancata realizzazione di queste politiche appaiono chiaramente dall'analisi della crescita economica cinese e delle sue implicazioni per l'Europa. Il rapporto nota che 'se la sfida cinese può non esserci del tutto nuova, la combinazione tra basso costo del lavoro e capacità tecniche e di ricerca in rapido sviluppo ci risulta invece molto meno familiare'. Se vuole restare competitiva, l'Ue non può contare sui bassi costi della mano d'opera, e questo implica maggiori sforzi di R&s e maggiore innovazione. 'Le condizioni istituzionali per introdurre innovazioni sono attualmente più favorevoli nell'Ue dei quindici e nei nuovi Stati membri che non in Cina. L'emergere di questo paese porterà inevitabilmente a modificare la ripartizione internazionale del lavoro e il posto dell'Ue', conclude il rapporto. Per una versione Pdf del rapporto (3.21 Mb): http://europa.Eu.int/comm/enterprise/enterprise_policy/competitiveness/doc/comprep_2004_en.pdf  
   
   
LA BEI SOSTIENE L'INIZIATIVA EUROPEA GROWTH IN ITALIA CIRCA 100 MILIONI DI EURO ANDRANNO ALLA PIRELLI  
 
Bruxelles, 6 dicembre 2004 - Nel quadro dell'iniziativa europea Growth lanciata dalla presidenza italiana del 2003, la Bei (Banca europea d'investimento) finanzierà con 1,6 miliardi di euro una serie di progetti di ricerca e infrastruttura italiani. Il sincrotrone laser di Trieste riceverà 60 milioni di euro, mentre le Pmi (Piccole e medie imprese) che conducono attività di ricerca e innovazione riceveranno 100 milioni di euro. Il finanziamento al sincrotrone verrà usato per la sua costruzione. Una volta terminato e funzionante, il laser a elettrone libero genererà raggi che permetteranno la microscopia molecolare e atomica, consentendo di capire meglio le proprietà dei materiali nel corso delle reazioni chimiche e nei processi biologici e farmaceutici. Il progetto si trova nella lista Quick Start di progetti prioritari selezionati dal Consiglio europeo. I lavori dovrebbero essere completati entro fine 2009. Circa 100 milioni di euro andranno alla Pirelli (l'azienda che produce pneumatici, cavi e sistemi) per essere investiti nel suo programma di ricerca, sviluppo e innovazione, che intende sviluppare componenti, prodotti e processi innovativi per migliorare i risultati, aumentare la sicurezza, ridurre l'impatto ambientale e ottimizzare l'efficienza del ciclo produttivo. Le priorità di ricerca includono materiali innovativi, pile a combustibile e sensori ambientali.  
   
   
TERZO RAPPORTO SUI PROGRESSI COMPIUTI NELLA REALIZZAZIONE DI UN’AREA UNICA DEI PAGAMENTI IN EURO  
 
Francoforte: 6 dicembre 2004 - Nel terzo rapporto sui progressi compiuti nella realizzazione di un’area unica dei pagamenti in euro, pubblicato oggi, il Consiglio direttivo della Banca centrale europea (Bce) valuta i recenti sviluppi e gli sforzi profusi nel processo di trasformazione dei sistemi di pagamento al dettaglio nazionali, ancora ampiamente frammentati, in un’area unica dei pagamenti in euro. Attraverso quest’ultima si intende assicurare che i cittadini europei possano eseguire pagamenti in tutta l’area dell’euro con un unico conto bancario e un solo insieme di strumenti, in modo altrettanto facile e sicuro che negli attuali sistemi nazionali. Dal punto di vista del cliente, non dovrebbe essere di alcuna rilevanza in che luogo e presso quale istituto di credito dell’area dell’euro è acceso il proprio conto. Secondo l’Eurosistema, il progetto di un’area unica dei pagamenti in euro implica che non dovrà sussistere alcuna differenza tra i pagamenti eseguiti in tutta l’area dell’euro; inoltre, dovranno essere applicate le migliori condizioni di sicurezza ed efficienza oggi offerte dai sistemi nazionali. La creazione di un’infrastruttura paneuropea per un’area unica dei pagamenti in euro accrescerebbe l’efficienza complessiva grazie alle economie di scala. Nel libro bianco del maggio 2002, le organizzazioni del settore creditizio e 42 banche europee hanno delineato chiaramente una simile concezione del progetto. L’eurosistema ha accolto con favore il fatto che gli istituti di credito abbiano dato vita, nel giugno 2002, al Consiglio europeo per i pagamenti (European Payments Council, Epa)[1], al fine di portare a termine la realizzazione dell’area unica dei pagamenti in euro entro il 2010. Ciò comporterebbe lo sviluppo di un insieme completo di strumenti a livello paneuropeo per la fine del 2007. A tale proposito, l’Eurosistema raccomanda che detti strumenti vengano offerti alla clientela privata e aziendale quale opzione per i pagamenti nazionali, già nel 2008, senza dovere modificare in quella fase l’infrastruttura nazionale. In tal modo, un’area unica dei pagamenti in euro per i cittadini sarebbe già completata. La migrazione integrale verso soluzioni paneuropee per gli istituti di credito e la loro clientela sarebbe conseguita per la fine del 2010. La responsabilità di precisare gli obiettivi dell’area unica dei pagamenti in euro ricade evidentemente sull’Epc, mentre spetta alle comunità bancarie nazionali definire e attuare i rispettivi piani di migrazione. L’eurosistema sostiene appieno l’obiettivo dell’Epc di sviluppare e offrire strumenti di pagamento paneuropei, in primo luogo bonifici, addebiti diretti e carte di debito. Inoltre, l’Eurosistema invita le comunità bancarie nazionali dell’area dell’euro a: presentare convincenti meccanismi di applicazione delle decisioni dell’Epc a livello nazionale (entro sei mesi dall’adozione di queste ultime da parte dell’Epc); sottoporre all’Epc, nel corso del 2005, un piano di migrazione nazionale per la graduale transizione verso l’area unica dei pagamenti in euro entro la fine del 2010. La banche nazionali dell’area dell’euro sono pronte a contribuire all’attuazione degli obiettivi fissati per il progetto di un’area unica dei pagamenti in euro nei rispettivi paesi. L’epc dovrebbe tenere sotto osservazione l’apporto di ciascuna comunità bancaria nazionale al progetto, mentre il Consiglio direttivo intende seguire con regolarità i progressi realizzati. Il terzo rapporto sui progressi compiuti nella realizzazione di un’area unica dei pagamenti in euro (pubblicato oggi in inglese, cfr. Towards a Single Euro Payments Area – (3rd) Progress report) sarà prossimamente disponibile in altre lingue ufficiali dell’Unione europea. [1] http://www.Europeanpaymentscouncil.org
 
 
   
   
BCE: I TASSI RIMANGONO INVARIATI  
 
Francoforte, 6 dicembre 2004 - Nella riunione del 2 dicembre il Consiglio direttivo della Bce ha deciso che il tasso minimo di offerta applicato alle operazioni di rifinanziamento principali e i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno invariati rispettivamente al 2,00%, al 3,00% e all’1,00%.  
   
   
MINISTERO ECONOMIA: NESSUNO VUOLE SVENDERE PEZZI DI ANAS  
 
Roma, 6 dicembre 2004 - Con riferimento ad alcune dichiarazioni del vice ministro Ugo Martinat, riportate dalle agenzie di stampa, il ministero dell’Economia precisa che non c’è alcun intento a svuotare l’Anas o svenderne pezzi. L’articolo che prevede la cessione di tratti della rete stradale a società controllate dallo Stato in cambio di pedaggi ombra, e dunque non a carico degli automobilisti, è peraltro contenuto nel testo di Legge Finanziaria approvato all’unanimità dal Consiglio dei ministri del 29 settembre scorso.  
   
   
STUDI DI SETTORE: NUOVA VERSIONE LARGAMENTE CONDIVISA SARÀ EMENDAMENTO  
 
Roma, 6 dicembre 2004 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica che le principali associazioni delle categorie produttive ed i rappresentanti dei professionisti hanno partecipato oggi a due incontri distinti con il Ministro e con i vertici dell’Agenzia delle Entrate in tema di studi di settore. Nella discussione costruttiva, che ha dato seguito a numerose riunioni tecniche, si è individuata una nuova stesura dell’articolato largamente condivisa. La nuova versione recepisce molte osservazioni delle categorie e dei professionisti, ed è in grado di generare gli effetti finanziari previsti grazie: alla revisione degli studi di settore; alla pianificazione triennale concordata; alla lotta all’evasione: possibile per la concentrazione delle risorse dell’amministrazione su un numero più ristretto di soggetti non sottoposti agli studi di settore. Il nuovo testo verrà presentato come emendamento alla Legge Finanziaria.  
   
   
DALLE BANCHE ARRIVA LA POSTA ELETTRONICA DOC PER I CLIENTI OBIETTIVO: GARANTIRE PIÙ SICUREZZA ALLA CLIENTELA NELLE COMUNICAZIONI VIA INTERNET  
 
Milano, 6 dicembre 2004 - Arriva la posta elettronica doc per i clienti delle banche, per dare più garanzie e maggiore sicurezza nelle comunicazioni via internet. È la posta elettronica certificata, che consente di spedire messaggi e documenti elettronici fornendo ricevute che attestano l’invio e il recapito delle comunicazioni. La posta “certificata” sarà in grado di sostituire quella tradizionale. Meno carta in circolazione, insomma: gli estratti conto e tutte le comunicazioni tra la banca e la clientela potranno viaggiare via internet. Il progetto è stato realizzato col contributo del gruppo di lavoro delle banche coordinato da Abi Lab (il Consorzio per la ricerca e lo sviluppo delle tecnologie per la banca promosso dall’Abi). Questo nuovo sistema di e-mail (Pec, cioè Posta elettronica certificata), già usato da alcune banche che hanno partecipato al progetto pilota, permette di attribuire validità legale all’invio elettronico di comunicazioni, secondo gli standard elaborati dal Cnipa (Centro nazionale per l’informatica nella pubblica amministrazione) con cui Abi Lab ha collaborato. Ciò perché l’invio dei messaggi e la successiva ricezione sono “certificati”. Di tutto questo, se ne è parlato nel corso “1° Forum Abi Lab”, la due giorni dedicata all’informatica e le banche.  
   
   
MEDIOBANCA: ACQUISTATE LE MINORANZE DI COMPAGNIE MONÉGASQUE DE BANQUE  
 
Milano, 6 dicembre 2004 – Lo scorso 3 dicembre Mediobanca ha sottoscritto un accordo per l’acquisto da Banca Intesa e Banca Regionale Europea del residuo 38,36% di Compagnie Monégasque de Banque (Cmb) ad un prezzo di € 93,8 mln. Il perfezionamento dell’operazione è subordinato all’ottenimento delle autorizzazioni di legge. Per effetto di tale acquisto, il 100% della Cmb risulta in carico a € 371,5 mln., elevando il rendimento della partecipazione, sulla base dell’utile netto atteso per l’esercizio in corso, ad oltre il 7%. L’operazione è prevista determinare un incremento del 3% circa dell’utile netto consolidato Mediobanca stimato al 30.6.2005 e si inquadra nella politica di investimento del capitale libero di gruppo, consolidando la posizione di Mediobanca nell’area del private banking e dell’asset management: Cmb è infatti la banca leader in tale comparto nel Principato di Monaco, con una raccolta complessiva al 30 settembre scorso di € 6,6 mld. Ed un Roe stimato per il 2004 superiore al 12%.  
   
   
BANCA REGIONALE EUROPEA (GRUPPO BANCA LOMBARDA E PIEMONTESE): CEDUTA LA PARTECIPAZIONE DEL 4,5% IN COMPAGNIE MONEGASQUE DE BANQUE  
 
Milano, 6 dicembre 2004 – Banca Regionale Europea (Gruppo Banca Lombarda e Piemontese) ha siglato in data odierna un accordo con Mediobanca per la cessione a quest’ultima dell'intera partecipazione posseduta in Compagnie Monégasque de Banque (4,5% del capitale sociale), con una plusvalenza di circa 2,3 milioni di euro. Il perfezionamento dell'operazione è subordinato all'ottenimento delle autorizzazioni di legge.  
   
   
TECHSTAR COMPANY PRESENTATIONS: 28 SOCIETÀ PRESENTANO I RISULTATI DEI PRIMI 9 MESI DEL 2004 A INVESTITORI E ANALISTI  
 
Milano, 2 dicembre 2004 - Le società techStar il 2 dicembre hanno incontrato analisti e investitori in occasione di techStar Company Presentations, organizzato da Borsa Italiana per offrire alle società l'opportunità di fare il punto sui risultati raggiunti e sulle prospettive future. Techstar ha esordito nell'aprile 2004 con 25 società - oggi ne conta 28 - ed è il mercato delle imprese il cui elevato potenziale , di crescita è determinato da una formula imprenditoriale innovativa o da prodotti/processi ad alto contenuto tecnologico. Le società techStar hanno il margine operativo lordo in crescita o l'indebitamento non superiore a 6 volte il Mol. Dati Societari Analizzando gli indicatori di crescita e di redditività nei primi nove mesi del 2004, le 251 società appartenenti al settore presentano - in termini di fatturato - una crescita omogenea e continua nell'arco dell'ultimo triennio: il fatturato aggregato passa infatti dai 2.8 miliardi di euro nel 2003 ai 4.1 miliardi di euro nel 2004, crescendo a ritmi superiori al 20% annuo. In particolare 20 società su 25, pari aIl'80% del totale, registrano una crescita del fatturato nell'ultimo anno: 14 di esse, pari al 56%, evidenziano una crescita superiore al 10%. La crescita del fatturato ha generato anche elevati margini: in termini di Mol si passa dai 78 milioni di euro raggiunti nel 2002 ai 294 milioni di euro del 2003 fino ai 458 milioni di euro al 30 settembre 2004. Tutte le società evidenziano un Mol positivo; 20 di esse (80%) in crescita. In particolare, il 72% ha registrato una variazione del margine operativo lordo superiore a 1 milione di euro sullo stesso periodo dell'anno precedente. Differenti le dinamiche delle b/ue chip2 e delle Pmi. Le blue chip archiviano l'anno con margini positivi e in aumento: dopo il raggiungimento, due anni fa, del pareggio in termini di Mol, il fatturato cresce a un tasso medio del 31% in confronto al 2002, con una variazione annuale del Mol di 140m euro. Le Pmi presentano un Mol positivo e in continua crescita: passate da 128 milioni di euro nel 2002 a 189 milioni di euro nel 2003 e a 227 milioni di euro nel 2004, hanno generato circa 50 milioni di euro all'anno con una crescita media del 34%.
Classifica per crescita del fatturato (min€)
Fatt04 Fatt03 Fatt02 Delta Delta -14
04/03 04/03
E.biscom 522,2 312,7 226,9 209,5 67%
Esprinet 1.038,0 872,3 598,4 165,7 19%
Tiscali 808,7 652,2 547,8 156,5 24%
Engineering 234,7 174,4 182,4 60,3 35%
Cairo Communication 132,1 110,1 117,2 22,0 20%
Buongiorno Vitaminic 58,2 38,5 32,9 19,7 51%
It Way 60,0 40,8 36,4 19,2 47%
Reply 79,5 60,7 55,7 18,8 31%
El.en. 71,2 53,4 35,3 17,9 33%
Dada 33,5 20,1 13,3 13,3 66%
Datalogic 102,6 94,2 82,8 8,4 9%
Mondo Tv 43,0 36,9 24,8 6,1 17%
Txt 33,8 27,8 31,6 6,0 22%
Digital Bros 14,7 9,8 8,1 4,9 50%
Tas 9,4 5,4 5,4 4,0 74%
Prima Industrie 69,7 66,5 66,5 3,2 5%
Poligrafica Sf 23,0 21,1 6,4 2,0 9%
Fidia 25,2 23,9 27,4 1,3 5%
Dmail Group 31,4 30,5 33,8 0,9 3%
Acotel Group 14,1 13,5 12,0 0,6 4%
Cad It 39,3 41,9 43,0 -2,6 -6%
Data Service 79,3 86,4 101,3 -7,1 -8%
Datamat 114,5 125,5 113,1 -11,0 -9%
Euphon 66,6 78,2 71,9 -11,6 -15%
Cdc Point 372,6 392,0 324,0 -19,4 -5%
Classifica per crescita del Mol (mln€)
Mo104 Mo103 Mo102 Delta Delta %
04/03 04/03
E.biscom 156,8 78,4 -37,0 78,4 100%
Tiscali 74,0 27,0 -12,2 47,0 174%
Esprinet 35,3 27,2 14,3 8,1 30%
Engineering 29,5 21,9 24,0 7,6 35%
Mondo Tv 32,4 27,7 20,6 4,7 17%
Buongiorno Vitaminic 4,1 -0,5 -15,4 4,6 n.A.
Datalogic 19,3 15,4 10,5 3,8 25%
Fidia 0,9 -2,9 -1,0 3,8 n.A.
Datamat 16,2 12,4 5,7 3,8 31%
Reply 11,1 7,3 9,0 3,8 52%
El.en. 7,4 3,7 4,2 3,7 100%
Dada 4,4 0,8 -4,5 3,6 436%
Tas 2,8 0,3 0,7 2,5 780%
Prima Industrie 4,1 1,8 -0,6 2,3 133%
Cairo Communication 13,2 11,4 8,0 1,8 16%
Dmail Group 3,2 1,6 0,6 1,6 100%
Digital Bros 1,8 0,5 -0,6 1,3 260%
Txt 3,7 2,5 3,8 1,2 48%
Acotel Group 1,3 0,4 2,9 0,9 225%
It W Ay 1,9 1,3 0,7 0,6 46°/o
Poligrafica Sf 1,7 2,0 0,9 -0,2 -12%
Cad It 7,1 9,2 8,2 -2,0 -22%
Cdc Point 16,0 19,9 8,6 -3,9 -20%
Euphon 3,5 8,4 4,1 -4,9 -58%
Data Service 6,0 16,7 23,0 -10,7 -64%
Memo-techstar -
Borsa Italiana ha disegnato Techstar in analogia con i principali indici growth3 sulla scena internazionale, definendo le condizioni qualitative e quantitative che le società devono soddisfare per farne parte e le modalità di verifica dei requisiti. La composizione del settore è effettuata sulla base dei seguenti criteri: a) Criteri di natura qualitativa, riconducibili a norme civilistiche e regolamentari, rappresentativi della situazione giuridica dell'emittente; b) Criteri di natura economico finanziaria che si ispirano al concetto di crescita sostenibile; c) Criteri particolari che tengano conto della specificità di alcune industrie rappresentate nel Nuovo Mercato come quella delle biotecnologie o delle "investment companies". L'inserimento in Techstar avviene su richiesta dell'emittente. Le società quotande possono richiederlo all'atto della domanda di ammissione. L'aggiornamento del settore e la verifica dei requisiti avvengono su base semestrale - mediante dati forniti dalle società, che effettuano semestralmente domanda di permanenza nel settore - ad eccezione degli aspetti di natura giuridica, per i quali si realizza un monitoraggio continuo e, previa comunicazione al mercato, l'immediata esclusione della società dal settore. Criteri Economico Finanziari La costruzione del settore è basata sul criterio di crescita sostenibile. Gli emittenti devono soddisfare almeno una delle condizioni elencate di seguito: ìl margine operativo lordo consolidato sia positivo e con un incremento di almeno 1 milione di euro, calcolato con riferimento all'anno o ai due anni precedenti gli ultimi dati contabili approvati dai relativi consigli di amministrazione; il rapporto tra il debito finanziario netto consolidato, in valore assoluto, e il margine operativo lordo consolidato, comunque positivo, sia inferiore o uguale a 6. Le società che abbiano una posizione finanziaria netta consolidata positiva, possono essere incluse nell'indice qualora il margine operativo lordo sia positivo. La Posizione Finanziaria Netta consolidata è calcolata come media delle ultime tre rilevazioni contabili (bilancio e relazione semestrale). Note Ai fini della verifica delle condizioni per posizione finanziaria netta consolidata, si intende la sommatoria delle voci dello stato patrimoniale dell'articolo 2424 del codice civile, identificate, nella sezione "passivo", con lettera D) (debiti) ai n. 1 (obbligazioni), n. 2 (obbligazioni convertibili), n. 3 ( debiti verso soci per finanziamenti), n.4 (debiti verso banche), n. 5 (debiti verso altri finanziatori), n. 8 (debiti rappresentati da titoli di credito), n. 9 (debiti verso imprese controllate), n. 10 (debiti verso imprese collegate) e n. 11 (debiti verso imprese controllanti), da cui deve essere dedotta la sommatoria degli importi delle voci identificate, nella sezione "attivo", con lettera C) (attivo circolante) al n. Iv (disponibilità liquide) ed al n. Iii, voci n. 4 e 6 per la sola componente rappresentata dai titoli di stato e da obbligazioni quotate in mercati regolamentati. Trai quali si ricordano gli indici settoriali quali S&p Midcap 600/Barra Growth, Russell 3000 Growth, Msci Growth index. Si sottolinea che le suddette voci di cui all'articolo 2424 del codice civile si intendono tratte dal bilancio consolidato. Per le voci del "passivo" di stato patrimoniale di cui ai nn. 8, 9, 10 e 11 sono da includersi nel calcolo della posizione finanziaria netta consolidata esclusivamente le componenti di natura finanziaria. Inoltre, bisogna considerare nel calcolo della posizione finanziaria netta consolidata il leasing finanziario e la cessione dei crediti e ogni altra operazione assimilabile. Il margine operativo lordo consolidato si ottiene sommando - alla differenza tra il valore della produzione (lettera A dell'articolo 2425 C.c.) e il costo della produzione (lettera B dell'articolo 2425 C.c.) - gli ammortamenti e svalutazioni (n. 10 a)b)c) della lettera B) dell'articolo 2425 C.c.) Si sottolinea che le suddette voci di cui all'articolo 2425 del codice civile si intendono tratte dal bilancio consolidato. Criteri di natura qualitativa Gli emittenti devono: a) avere l'ultimo bilancio annuale, anche consolidato, corredato di un giudizio positivo della società di revisione redatto secondo le modalità di cui all'articolo 156 del Tuf. L'inclusione nel paniere non può essere disposta qualora la società di revisione abbia espresso un giudizio negativo ovvero si sia dichiarata impossibilitata a esprimere un giudizio. Inoltre, qualora siano trascorsi più di 9 mesi dalla data di chiusura dell'esercizio annuale, l'inclusione nel paniere può essere disposta qualora la relazione semestrale, anche consolidata, sia accompagnata da una attestazione della società di revisione di non essere venuta a conoscenza di variazioni e integrazioni significative che dovrebbero essere apportate ai prospetti contabili per renderli conformi ai criteri di redazione previsti dall'articolo 81 del Regolamento Consob 11971/1999; b) non aver presentato istanza o essere stati ammessi a procedure concorsuali né avere società controllate rilevanti che abbiano presentato istanza o siano state ammesse a procedure concorsuali. Sono considerate rilevanti le società controllate per le quali almeno uno dei seguenti parametri risultano uguali o superiori al 25%: - totale fatturato della società controllata su totale fatturato dell'emittente (tratto dal bilancio consolidato); - totale attivo della società controllata su totale attivo dell'emittente (tratto dal bilancio consolidato e corrispondente alla somma di Patrimonio Netto, Posizione Finanziaria Netta e Fondo Tfr); margine operativo lordo della società controllata su margine operativo lordo dell'emittente (tratto dal bilancio consolidato); ) non avere le proprie azioni sospese dalle negoziazioni a tempo indeterminato; a) non incorrere in una delle situazioni previste dagli articoli 2446 e/o 2447 del codice civile; b) non essere incorsi negli ultimi 18 mesi, in violazioni di obblighi informativi formalmente accertati; c) non avere nell'ultimo bilancio annuale consolidato e, ove disponibile, nella successiva relazione semestrale consolidata un ammontare di posizione finanziaria netta positiva superiore al 75% della capitalizzazione di mercato delle azioni ordinarie componenti il capitale sociale quotato, calcolata come media dei 6 mesi precedenti la data di chiusura del bilancio/semestrale.
 
   
   
UNION INVESTMENT PROSPETTIVE PER I MERCATI DEI CAPITALI NEL 2005: I MERCATI AZIONARI SOVRAPPESATI IN EUROPA, SOTTOPESATI NEGLI USA  
 
Francoforte / Milano, 6 dicembre 2004 - «Nonostante i rallentamenti della crescita a livello globale e una dinamica degli utili aziendali in calo, il quadro congiunturale e dei ricavi rimane solido sia negli Usa sia in Europa», afferma Jens Wilhelm, amministratore di Union Investment Privatfonds Gmbh e responsabile della gestione dei fondi azionari. Ciò costituisce una base molto promettente per ulteriori aumenti delle quotazioni nei mercati azionari di entrambe le sponde dell’Atlantico. Inoltre, i prezzi del petrolio dovrebbero tornare nuovamente a livelli normali. «Prevediamo quotazioni fra i 35 e 40 Usd al barile Wti», dichiara Jens Wilhelm. Nel prossimo anno, mentre negli Usa è prevista una crescita del Pil di oltre il tre per cento circa, Jens Wilhelm si aspetta per Eurolandia una crescita del due per cento circa. «A nostro parere la zona euro vivrà una ripresa congiunturale in ritardo rispetto agli Usa, grazie alla quale i mercati locali continueranno ad essere sostenuti», afferma lo stratega dell´azionario di Union Investment. Ulteriori impulsi dovrebbero inoltre giungere dai successi delle ristrutturazioni attuate dalle aziende europee. Le azioni europee, soprattutto quelle tedesche, gli sembrano interessanti anche dal punto di vista delle valutazioni. Egli consiglia pertanto di sovrappesare le azioni europee e per contro di sottopesare i titoli statunitensi. Mercati emergenti ancora promettenti „I mercati emergenti offrono ancora buone prospettive“, aggiunge Jens Wilhelm. «Ma proprio in Estremo Oriente l’andamento potrebbe rimanere volatile». Tuttavia, a suo giudizio, un contesto macro-economico relativamente soddisfacente e valutazione favorevoli offrono ancora condizioni generali interessanti. «Nonostante l'atteso rallentamento congiunturale, la Cina dovrebbe restare il motore della crescita per l'intera regione», sostiene Jens Wilhelm. «Secondo noi l’India si affermerà come ulteriore forza propulsiva.» Per quanto concerne l’Europa orientale, Jens Wilhelm privilegia soprattutto gli investimenti in Russia e Ungheria. La borsa ungherese, infatti, dovrebbe trarre vantaggio da una progressiva ripresa della congiuntura. Nel mercato azionario russo, nonostante il persistere della vicenda Yukos, dovrebbero prevalere infine le notizie economiche positive. In combinazione con l’elevato prezzo del petrolio, favorevole alla congiuntura russa, ciò indica una tendenza forte e duratura verso la crescita. Nel lungo termine Jens Wilhelm è ottimista anche nei confronti del mercato azionario giapponese, che nel 2004 ha evidenziato una tendenza volatile, ma infine lievemente positiva. Inizialmente sembrava persino che ci si dovesse attendere un anno borsistico di eccezionale successo. Tuttavia, il brusco aumento del prezzo del petrolio ha cancellato ogni ulteriore speranza di apprezzamento delle quotazioni. A ciò si sono aggiunti i provvedimenti del governo cinese per contenere la propria congiuntura in forte espansione. Tali provvedimenti hanno suscitato timori circa un indebolimento del ruolo della Cina quale motore della crescita per l’Estremo Oriente. Jens Wilhelm dichiara: «Anche dati macro, in parte deludenti, si rivelano una pillola amara per il mercato. Sulla base delle ultime correzioni delle quotazioni tuttavia la maggior parte delle notizie negative dovrebbe essere giá scontata. Intravedo pertanto buone potenzialità di crescita.» A suo giudizio una ripresa prevedibile della domanda interna potrà rafforzare il trend di crescita e portare a un costante miglioramento degli scenari macro-economici. Prevede inoltre un ulteriore sostegno alle quotazioni anche dalle ristrutturazioni avviate in ambito bancario. «In Giappone privilegiamo ancora i titoli che beneficiano della congiuntura interna nonché delle esportazioni in Asia, in particolare i settori relativi a commercio, finanza, immobili e beni durevoli», afferma Jens Wilhelm. L'importanza dei dividendi Jens Wilhelm giudica interessanti soprattutto le azioni delle telecomunicazioni in considerazione degli elevati dividendi. Sono ancora promettenti certi titoli della fase ciclica finale come ad esempio Siemens o società dell’industria meccanica. Jens Wilhelm dichiara: «Per contro sottopesiamo i titoli petroliferi, poiché a seguito dei forti aumenti del prezzo del greggio si sono già apprezzati in misura notevole.» Inoltre egli è cauto nei confronti delle società produttrici di beni tradizionali di consumo, le quali nell'attuale contesto congiunturale si trovano in una situazione difficile sul fronte sia del fatturato sia dei prezzi. In generale va detto che nelle decisioni d’investimento è opportuno selezionare innanzi tutto imprese che conseguono elevati flussi di cassa e che sono disposte a distribuire dividendi ai loro azionisti. Andamento dominato dal rafforzamento dell’euro «Nel 2004 l’argomento predominante di discussione nei mercati dei capitali è stato l’aumento del prezzo del petrolio. L’anno prossimo tale argomento potrebbe essere sostituito dalla questione sull’andamento del tasso di cambio», prevede Anja Mikus, amministratore di Union Investment Privatfonds Gmbh e responsabile della gestione dei fondi obbligazionari. I deficit gemelli nella bilancia delle partite correnti e nel bilancio federale statunitensi inducono a prevedere un’ulteriore svalutazione del dollaro Usa. Al riguardo si teme che l’euro dovrà sopportare una quota sproporzionata degli oneri di adeguamento nella struttura internazionale dei cambi. Anja Mikus afferma: «È probabile che i paesi asiatici convertano in euro le loro riserve in dollari. Ciò potrebbe comportare un'ulteriore pressione rialzista». Anja Mikus ritiene quindi possibile un apprezzamento della moneta comunitaria verso quota 1,40 contro il dollaro Usa. Tuttavia, una rivalutazione di tale misura comporterebbe notevoli contrasti nei mercati delle merci. Proprio l’economia tedesca orientata alle esportazioni ha accusato per questo motivo flessioni nella propria capacità di crescita. È probabile che la Banca centrale europea non assisti ad un tale rafforzamento dell’euro senza reagire, ma tenti di contrastare le pressioni rialziste mediante interventi sui mercati valutari. Il tasso di riferimento è rimasto invariato al 2 per cento per tutto il 2004 . Il margine di manovra della Bce nel confermare il proprio indirizzo apatico di politica monetaria, con l’apprezzamento dell’euro, si è ora ampliato. «Nei prossimi mesi l’aumento del tasso d'inflazione, oltre il 2 per cento perseguito dalla Bce a causa soprattutto dall’incremento del prezzo del petrolio, dovrebbe regredire nuovamente in certa misura», prevede Anja Mikus. Non va fatto necessariamente affidamento sugli effetti di ripresa secondari dovuti alle capacità produttive inutilizzate e alla disoccupazione persistentemente elevata, sebbene di recente la crescita della massa monetaria abbia evidenziato nuovamente un leggero aumento. L’anno prossimo, a suo avviso, è prevedibile soltanto un moderato incremento dei tassi di interesse. Tuttavia, in caso di notevole peggioramento delle previsioni sulla crescita o di eccessivo apprezzamento dell’euro si potrebbe persino prescindere completamente da aumenti dei tassi di interesse. Obbligazioni aziendali con rendimenti più favorevoli Nelle durate più lunghe Anja Mikus prevede per quest’anno il ritorno, dopo la flessione dei rendimenti, di movimenti di segno opposto. Il livello attuale dei rendimenti le sembra troppo basso alla luce del contesto congiunturale. «L’indirizzo dovrebbe essere definito ancora una volta dal mercato obbligazionario statunitense. Poiché la congiuntura nella zona euro avrà comunque un andamento notevolmente più debole che negli Usa, il differenziale dei rendimenti potrebbe ancora aumentare», afferma Anja Mikus. «Per l'anno a venire negli Stati Uniti ci si attende un incremento dei rendimenti decennali fino al cinque per cento. Nella zona euro è più realistico che si attestino fra il 4,25 e il 4,5 per cento». «Anche l’anno prossimo le obbligazioni aziendali avranno rendimenti più favorevoli rispetto ai titoli di Stato», prevede Anja Mikus. Tuttavia anche in questo segmento un peggioramento del contesto nei mercati obbligazionari potrebbe avere effetti negativi. La cedola più elevata offrirebbe comunque un certo riparo dal rischio. A suo avviso continuerà l’andamento promosso negli ultimi anni (riduzione dei debiti, risanamento dei bilanci) che si riflette in un calo dei tassi d’insolvenza. Pertanto Anja Mikus classifica il rischio di mercato nel complesso come relativamente limitato. Tuttavia, vi saranno ancora rischi su casi singoli. Alcuni problemi potrebbero insorgere soprattutto per alcuni prestiti obbligazionari di case automobilistiche. Costruttori come Ford o General Motors sono solo a un passo dal perdere la loro caratteristica di emittenti sicuri di prestiti obbligazionari. Pertanto a Anja Mikus sembra ragionevole una condotta prudente dal punto di vista settoriale. Nonostante i guadagni visti nell’anno 2004, anche i prestiti obbligazionari dell’Europa orientale e dei paesi emergenti dovrebbero offrire opportunità di profitti superiori alla media rispetto ai titoli di Stato, grazie ai premi di rischio (spread). Vi sarebbero comunque rischi legati soprattutto all’andamento dei cambi.  
   
   
EDISON: APPROVATO IL BUDGET 2005 E IL PIANO. PROSEGUE IL PROGRAMMA DI STOCK OPTION  
 
Milano, 6 dicembre 2004 - Il Consiglio di amministrazione di Edison, che si è riunito in data odierna sotto la presidenza di Umberto Quadrino, ha approvato il budget 2005 e il Piano a medio termine che conferma le linee guida strategiche e operative della società. Il Cda ha inoltre deliberato, come nel precedente esercizio, l’attribuzione di opzioni valide per la sottoscrizione di azioni ordinarie della società a dirigenti che ricoprono posizioni chiave all’interno del gruppo. Questa assegnazione costituisce infatti la seconda tranche del piano di stock option, il cui regolamento è stato approvato nel febbraio 2003. Il Cda ha conseguentemente deciso di aumentare a pagamento, sulla base della delega ricevuta dall’Assemblea, il capitale sociale per massimi € 3,62 milioni mediante l’emissione di un pari numero di azioni ordinarie del valore nominale di € 1 cadauna, da porre al servizio dell’esercizio dei diritti di sottoscrizione assegnati. Il prezzo di sottoscrizione delle azioni, pari alla media dei 30 giorni precedenti l’assegnazione, ammonta a € 1,58 per azione. Le opzioni potranno essere esercitate a partire dal dicembre 2007. Edison: Approvato Il Budget 2005 E Il Piano. Prosegue Il Programma Di Stock Option Milano, 6 dicembre 2004 - Il Consiglio di amministrazione di Edison, che si è riunito in data odierna sotto la presidenza di Umberto Quadrino, ha approvato il budget 2005 e il Piano a medio termine che conferma le linee guida strategiche e operative della società. Il Cda ha inoltre deliberato, come nel precedente esercizio, l’attribuzione di opzioni valide per la sottoscrizione di azioni ordinarie della società a dirigenti che ricoprono posizioni chiave all’interno del gruppo. Questa assegnazione costituisce infatti la seconda tranche del piano di stock option, il cui regolamento è stato approvato nel febbraio 2003. Il Cda ha conseguentemente deciso di aumentare a pagamento, sulla base della delega ricevuta dall’Assemblea, il capitale sociale per massimi € 3,62 milioni mediante l’emissione di un pari numero di azioni ordinarie del valore nominale di € 1 cadauna, da porre al servizio dell’esercizio dei diritti di sottoscrizione assegnati. Il prezzo di sottoscrizione delle azioni, pari alla media dei 30 giorni precedenti l’assegnazione, ammonta a € 1,58 per azione. Le opzioni potranno essere esercitate a partire dal dicembre 2007.  
   
   
ALSTOM PER LE INFRASTRUTTURE SULL’ALTA VELOCITÀ CORDOBA-MALAGA  
 
 Milano, 26 Novembre 2004 - Gif, l’autorità spagnola per le infrastrutture ferroviarie, ha scelto il consorzio formato da Alstom e da alcune società spagnole del settore, per la progettazione, la costruzione e la manutenzione delle stazioni di alimentazione e delle altre infrastrutture per la linea ferroviaria ad alta velocità Cordoba-malaga. L’ammontare totale del contratto è di 44 milioni di euro. La quota di Alstom è pari a 12 milioni di euro. Il contratto prevede la progettazione, l’istallazione e le attività di manutenzione di 3 stazioni di alimentazione (due di 400/2x25 kV ed una di 220/2x25 kV) e di stabilizzatori di tensione per la linea ad alta velocità che collega le città di Malaga e Cordoba. L’intervento del consorzio capitanato da Alstom coinvolge inizialmente la tratta Cordoba-bobadilla e successivamente proseguirà sulla tratta Bobadilla-malaga.  
   
   
CIR SPA: PRESTITO OBBLIGAZIONARIO DI 300 MILIONI DI EURO  
 
Milano, 6 dicembre 2004 - Cir S.p.a. Annuncia con soddisfazione la conclusione del collocamento del prestito obbligazionario a 20 anni, lanciato in data odierna presso investitori istituzionali. L’operazione, condotta dal Lead Manager Lehman Brothers, ha le seguenti caratteristiche: Importo: 300 millioni di euro; Data di pricing: 2 dicembre 2004; Data di emissione: 16 dicembre 2004; Data di scadenza: 16 dicembre 2024; Cedola: 5,75% pari al tasso mid-swap a 20 anni maggiorato di 150 basis points; Prezzo di emissione: 98,81; Rendimento effettivo: 5,8525%. Il bond sarà quotato alla Borsa di Lussemburgo. L’immediata favorevole risposta del mercato, che colloca Cir nel ristretto novero degli emittenti italiani a 20 anni, testimonia l’apprezzamento per l’attenta strategia finanziaria del Gruppo, che ha condotto Cir a riacquistare sul mercato nel corso del 2004 un totale di 175 milioni di euro di propri titoli obbligazionari in circolazione, di cui 75 cancellati nel primo semestre e 100 da cancellarsi entro fine anno.  
   
   
LA DECISIONE DEL COLLEGIO ARBITRALE SULL’IMMEDIATO RIMBORSO DA PARTE DI HUTCHISON A CIRTEL DELL’INTERA SOMMA PIU’ INTERESSI E’ DEFINITIVA  
 
 Milano, 6 dicembre 2004 - In merito al comunicato stampa pubblicato il 5 dicembre da Hutchison Whampoa Ltd in relazione alla decisione del Collegio Arbitrale nella controversia tra Cirtel International e Hutchison 3G Italia Spa e Hutchison International Ltd, relativamente al finanziamento di 373,3 milioni di Euro concesso da Cirtel International a Hutchison 3G Italia nel novembre 2000, Cir precisa quanto segue: Nel procedimento arbitrale le parti avevano formulato le seguenti domande: - Hutchison 3G Italia e Hutchison International chiedevano che Cirtel fosse dichiarata inadempiente ai patti intercorsi tra i soci di H3g per non avere accettato di sottoscrivere un accordo con il quale il finanziamento concesso da Cirtel, in scadenza il 30 novembre 2001, sarebbe stato prorogato fino al 2020 senza applicazione di interessi e subordinato ai finanziamenti bancari di H3g, e che pertanto Cirtel venisse condannata a sottoscrivere tale accordo o, in alternativa, a risarcire i danni. - Cirtel chiedeva che tutte le domande di Hutchison 3G Italia e Hutchison International fossero rigettate, che fosse accertato il diritto di Cirtel al rimborso dei due prestiti alla scadenza del 30 novembre 2001, e che Hutchison 3G Italia fosse conseguentemente condannata al rimborso di entrambi i prestiti maggiorati di interessi dalla scadenza fino al pagamento. Il collegio arbitrale, pronunciando in via definitiva, ha rigettato tutte le domande di Hutchison 3G Italia e Hutchison International, riconoscendo che Cirtel non ha inadempiuto i propri obblighi e che essa non era tenuta a sottoscrivere la proroga richiesta da Hutchison 3G Italia, e ha accolto invece le domande di Cirtel, condannando perciò Hutchison 3G Italia al rimborso integrale dei prestiti maggiorati di interessi moratori al tasso del 4,7% dal 1 dicembre 2001 al pagamento. Nell’ambito delle motivazioni del lodo, il collegio ha poi espresso alcune considerazioni in merito al contenuto dei patti riflessi nello Shareholders’ Agreement, ritenendo che permanga un obbligo di Cirtel di finanziare la sua quota parte della licenza qualora tale finanziamento non fosse ottenibile da terzi o tramite Ipo. Tali considerazioni sono contenute esclusivamente nella motivazione del lodo e, avendo a oggetto questioni non rientranti nell’ambito delle domande delle parti, non costituiscono parte della decisione e non hanno alcuna efficacia vincolante tra le parti. Si conferma pertanto che, come già comunicato, in forza della decisione definitiva resa dal collegio arbitrale, Cirtel ha diritto all’immediato rimborso dell’intera somma di 373,3 milioni di Euro, aumentata degli interessi al tasso nominale del 4,7% annuo dal 1 dicembre 2001 alla data del pagamento.  
   
   
SENTENZA LODO ARBITRALE CIRTEL-H3G  
 
Milano, 6 dicembre 2004 - Cir Spa comunica che in data 3 dicembre 2004 è stato depositato il Lodo del Collegio Arbitrale investito della controversia che ha opposto la propria controllata Cirtel International a Hutchinson 3G Italia e a Hutchinson International Ltd, relativamente al finanziamento di 373,3 milioni di Euro concesso da Cirtel International a Hutchinson 3G Italia nel novembre 2000. Il Tribunale Arbitrale ha condannato Hutchinson 3G Italia (holding di controllo della società operativa H3g Spa) a rimborsare a Cirtel International l’intera somma di 373,3 milioni di Euro, aumentata degli interessi al tasso nominale del 4,7% annuo dal 1 dicembre 2001 alla data del pagamento (corrispondenti a circa 50 milioni di Euro). La decisione non è impugnabile per motivi attinenti al merito.  
   
   
EDIZIONI MASTER SI APRE A MPS MPS VENTURE SGR ACQUISISCE UNA PARTECIPAZIONE DEL 12% CIRCA ALL’INTERNO DEL GRUPPO EDITORIALE  
 
Milano, 6 Dicembre 2004 – Edizioni Master S.p.a., leader nel mercato editoriale specializzato in Information Communication Technology e Home Entertainment, annuncia l’acquisizione, in data 1 dicembre 2004, del 12% circa del proprio capitale sociale da parte di Mps Venture Sgr S.p.a., società di gestione di fondi comuni di investimento mobiliari di tipo chiuso del Gruppo Bancario Monte dei Paschi di Siena (Mps). L’investimento complessivo, da completarsi entro la fine del 2005, prevede un aumento di capitale di circa 5 milioni di euro, che la società toscana dovrà versare attraverso due distinte sottoscrizioni, di cui quella effettuata mercoledì scorso (2,5 milioni di euro) rappresenta la prima. L’operazione finanziaria consente a Edizioni Master S.p.a. Di consolidare la propria compagine azionaria, ponendo le basi per un’ulteriore, significativa crescita aziendale: “Siamo molto soddisfatti – dichiara l’editore Massimo Sesti – di aver raggiunto un accordo così importante con un partner finanziario prestigioso come Monte dei Paschi. Edizioni Master è una società moderna e tecnologica e la partecipazione di un Gruppo Bancario importante come Mps evidenzia l’efficienza e la solidità della precedente gestione strategica e finanziaria, nonché la validità dei progetti in cantiere. In seguito all’ingresso del gruppo Mps, a partire dai primi mesi del 2005 i nostri piani di sviluppo a medio e lungo termine saranno, naturalmente, valorizzati e incrementati.” Il nuovo Consiglio d’Amministrazione di Edizioni Master S.p.a. Sarà composto dallo stesso Massimo Sesti, che ne è anche Presidente e Amministratore Delegato, da Luigi Gaudio, Stefania De Napoli, Giovanni Simonetti e Stefano Lissoni.  
   
   
DMAIL GROUP SPA (TECHSTAR DMA.MI): IL CDA APPROVA LE LINEE GUIDA DEL PIANO INDUSTRIALE PER IL PERIODO 2005-2009  
 
Milano, 6 dicembre 2004 - Il Cda di Dmail Group, azienda quotata sul Segmento Techstar operante nel settore del media commerce e in quello dei media locali, ha approvato il 4 dicembre il Piano Industriale per il periodo 2005-2009, le cui linee guida prevedono una semplificazione della struttura societaria, una riduzione dei costi ed investimenti volti all’ulteriore sviluppo del business. Sul fronte dell’organizzazione societaria, il programma prevede un consolidamento del già avviato processo di integrazione delle società controllate, con l’obiettivo di conseguire un ulteriore miglioramento della redditività ed un’ottimizzazione delle risorse disponibili. In particolare, il Piano Industriale prevede la semplificazione dell’organizzazione societaria, la valorizzazione e vendita delle partecipazioni non core e del patrimonio immobiliare non strumentale, ed una razionalizzazione dei costi, con una conseguente ottimizzazione della struttura a livello economico e patrimoniale. Relativamente agli investimenti, Dmail Group prevede sia un rafforzamento delle funzioni e delle sinergie a livello di gruppo - con particolare riferimento alle aree tesoreria, fiscale e business development - sia un ulteriore sviluppo della piattaforma che supporta l’area dei media locali. In un’ottica di espansione del business, inoltre, Dmail Group intende perseguire una crescita organica orientata all’estensione dei modelli di business per segmento di mercato attraverso la ricerca di accordi, partnership ed acquisizioni strategiche, sia in Italia che all’estero. Nel corso della riunione , inoltre, il Consiglio di Amministrazione di Dmail Group ha deliberato di attuare il progetto di consolidamento della partecipazione di maggioranza posseduta dal Gruppo Dmail nella subholding Gidiemme Stampa S.r.l., società operante nei settori editoriale e pubblicitario con diffusione nel territorio lombardo, di cui Dmail Group ha acquisito in data 21 dicembre 2001 – tramite la controllata interamente posseduta Dmedia Group S.p.a. – una partecipazione pari al 57% del capitale sociale. Questo programma consente una maggiore flessibilità nella gestione aziendale e operativa della controllata Gidiemme Stampa S.r.l. Ed un ulteriore rafforzamento dell’attività nel settore media locali e si inserisce – come già reso noto al mercato nel comunicato stampa del 29 novembre c.A. – nel quadro dell’accordo transattivo volto a definire la controversia sorta tra Dmedia Group S.p.a., Antonio Percassi, Smalg S.p.a., Gidiemme Stampa S.r.l., Gianluigi Viganò, Angelo Baiguini e Giancarlo Ferrario. Il progetto di acquisizione verrà realizzato attraverso un aumento di capitale scindibile in Dmail Group, per Euro 2,4 milioni, mediante emissione di n. 1.200.000 nuove azioni ordinarie da nominali Euro 2,00, con sovrapprezzo di Euro 2,6923, da riservarsi ai soci di minoranza di Gidiemme Stampa S.r.l. E da liberarsi attraverso il conferimento di n. 4 quote Gidiemme Stampa, del valore nominale complessivo di Euro 22.360,00, rappresentanti il 43% del capitale sociale della predetta società. Il Cda è stato assistito dalla società Kon S.p.a., che ha predisposto, in qualità di advisor della Società, un documento di valutazione del capitale economico delle società coinvolte nell’operazione. La relazione di stima delle partecipazioni conferite da parte dell’esperto designato dal Tribunale di Firenze e il parere sulla congruità del prezzo di emissione rilasciato della società di revisione Reconta Ernst & Young S.p.a. Saranno depositati nei termini di legge presso la sede della Società e presso Borsa Italiana S.p.a. La suddetta operazione di aumento di capitale sociale sarà sottoposta all’esame e alla relativa approvazione di un’assemblea straordinaria degli azionisti di Dmail Group, che si terrà presumibilmente entro il mese di gennaio 2005.  
   
   
UFFICIO STUDI EULER HERMES RAPPORTO FALLIMENTI 2004: USA - 5%, GIAPPONE - 18%, GERMANIA FRANCIA - 4% E ITALIA 2% SETTORI PIÙ A RISCHIO: TRASPORTI AEREI, RISTORAZIONE, TURISMO IN EUROPA; COMMERCIO, INDUSTRIA ED EDILIZIA, IN ITALIA  
 
Milano, 6 dicembre 2004 - Per il secondo anno consecutivo risulta in calo l'indice globale delle insolvenze. Secondo lo studio "l fallimenti 2004: l'andamento nei principali Paesi industrializzati" - realizzato dal team di economisti, guidati da Philippe Brossard, di Euler Hermes (Gruppo Allianz), leader mondiale nell'assicurazione dei crediti - diffuso dalla consociata italiana Euler Hermes Siac, il 2004 andrà agli archivi come un anno positivo. Nel corso della presentazione dello studio che ha preso in esame l'andamento dei Paesi che rappresentano 1'80% del Pil mondiale, l'Amministratore Delegato di Euler Hermes Siac Jean Frangois Bellissen, ha sottolineato che "il previsto rimbalzo del numero dei fallimenti a livello globale, la lunghezza delle procedure, i bassi tassi di recupero e le difficoltà attraversate specie dai settori più esposti alla concorrenza internazionale (pelli e cuoio, tessile, abbigliamento, calzature, etc.) impone alle aziende italiane l'utilizzo di strumenti alternativi (come l'assicurazione del credito commerciale) che permettano l'individuazione e la prevenzione delle crisi aziendali fin dal loro nascere". Mondo - L'indice globale delle insolvenze calcolato dal gruppo Euler Hermes indica per quest'anno un calo pari al 5% che va ad aggiungersi alla flessione del 3% registrata l'anno scorso. Considerato lo stretto legame esistente tra il ciclo economico e i casi di insolvenza, il risultato è la diretta conseguenza della crescita economica mondiale che chiude il 2004 con un + 4%, il miglior risultato dal 2000 a questa parte. Il progressivo calo dei fallimenti è in gran parte dovuto alla prosperità delle economie statunitense e giapponese, che chiuderanno l'anno con una crescita superiore al 4% e che assisteranno a una riduzione dei fallimenti aziendali, rispettivamente del 5% e del 18%. Europa - L'europa è uscita dalla crisi economica nel secondo semestre 2003, seppure a ritmi modesti. Nel 2004 la sua crescita dovrebbe attestarsi al 2%. Di conseguenza si è registrata la stabilizzazione del numero di fallimenti dopo il forte rialzo del 7% realizzato lo scorso anno. Alla flessione dei fallimenti di circa il 4% di Germania e Francia fa da contraltare il persistere di una forte sinistralità, soprattutto nelle imprese individuali del Regno Unito, e dei Paesi Bassi. Italia - Ii numero ufficiale dei fallimenti dichiarati supera i 10.000 casi, con un tasso che si mantiene intorno allo 0,5% delle imprese. Secondo gli ultimi dati, aggiornati al 30 giugno 2004, le procedure fallimentari in corso erano circa 230.000 (per tutti i tipi di procedure aperte nel primo semestre 2004 e prima di tale periodo). Riferito al numero totale di imprese, significa che circa il 4% delle aziende italiane è oggetto di una procedura di fallimento. Analisi Settoriali - Il quadro settoriale dei fallimenti rileva un miglioramento generalizzato nel settore industriale, persino in Europa, dove la perdita di competitività frena la ripresa. Emerge la generale criticità del trasporto aereo, mentre in Francia, Belgio, Svizzera, Spagna e Italia, risultano in crisi i settori della ristorazione e l'alberghiero, a riprova del calo dell'attività turistica e della debolezza della domanda interna che penalizza il tessuto delle Pmi. Per quanto riguarda l'Italia un terzo delle procedure fallimentari in corso riguardano imprese del settore del commercio, contro un 22% nell'industria e un 11% nell'edilizia. In proporzione al numero di aziende in attività, la percentuale delle procedure in corso è più alta nel comparto manifatturiero e nel commercio e riguardano in prevalenza società a responsabilità limitata. Il settore meccanico, più sensibile al ciclo economico, sembra particolarmente colpito dall'aumento del numero di aziende in situazione di insolvenza. Parimenti, la concorrenza estera più accanita ha indebolito settori tradizionali quali il tessile e la pelletteria e accentuato le difficoltà di molte aziende. Prospettive 2005 - Pur essendo stato un anno eccellente il 2004 non ha però segnato una svolta nella dinamica dell'economia mondiale. Ii forte rallentamento della crescita è cominciato già nel secondo trimestre. Trend che continuerà anche nel 2005. La crescita mondiale dovrebbe infatti scendere al 3%. L'indice globale dei fallimenti di Euler Hermes prevede un aumento degli stessi pari all'1% nel 2005. In particolare i fallimenti-sono previsti in crescita del 3% in Europa; del 4% in Giappone. Solo negli Stati Uniti dovrebbero ancora essere in flessione (- 4%). L'economia italiana ha invece il fiato corto. La crescita non andrà oltre 1'1,2% nel 2004 e 1'1,3% nel 2005. L'italia non riesce a colmare il ritardo sui partner europei e la competitività delle sue imprese è in declino sul mercato mondiale ormai da alcuni anni. E pertanto previsto un aumento della sinistralità rispetto il 2004, che potrebbe tradursi in un numero maggiore di procedure fallimentari. Indice Globale Dei Fallimenti Euler Hermes - L'indice globale dei fallimenti calcolato dal gruppo Euler Hermes rende omogenee le varie statistiche nazionali e costituisce un prezioso indicatore dell'andamento economico dei diversi Paesi e dei rispettivi settori merceologici.  
   
   
ACCORDO QUADRO MIUR-SVILUPPO ITALIA PER IL SOSTEGNO DELL'INNOVAZIONE DELLE IMPRESE  
 
 Roma, 6 dicembre 2004 - Il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Letizia Moratti, e l'Amministratore delegato di Sviluppo Italia, Massimo Caputi, hanno firmato a Roma un accordo-quadro per la realizzazione di un programma di attività a sostegno dello sviluppo tecnologico e dell'innovazione nelle imprese. L'accordo si propone di favorire in particolare l'interazione fra ricerca, promozione di nuove tecnologie e crescita competitiva del territorio. "Il Ministero e Sviluppo Italia", ha detto il Ministro Moratti, "concorderanno insieme azioni e programmi in partnership con le amministrazioni centrali, regionali e locali su tre importanti ambiti: attrazione investimenti e distretti tecnologici, start-up tecnologici e finanza innovativa per lo sviluppo delle imprese. Con questo accordo", ha aggiunto il Ministro, "intendiamo proseguire nella politica finalizzata a migliorare la competitività del Paese, promuovendo la capacità di innovazione delle imprese attraverso la creazione di aggregazioni sistemiche a livello territoriale, in modo particolare dei distretti tecnologici". Per creare e sviluppare i distretti tecnologici e favorire nuovi investimenti in attività a forte contenuto innovativo, Sviluppo Italia metterà a disposizione i propri strumenti agevolativi e finanziari e la propria rete territoriale, operativa in tutto il Paese, nonché le sue apposite società. "Con questo accordo Sviluppo Italia conferma il proprio impegno per lo sviluppo dei territori e delle imprese che puntano su ricerca e innovazione", ha commentato l'amministratore delegato Massimo Caputi. "La collaborazione con il Miur", ha aggiunto, "avvicina il mondo delle imprese al sistema della ricerca, garantendo certezza e rapidità nei tempi di attuazione dei progetti imprenditoriali. È infatti indispensabile, anche in un'ottica di efficienza della spesa pubblica, concentrare risorse ed energie in quei settori ed in quei territori in cui l'Italia è in grado di reggere il confronto con gli altri Paesi". Queste le azioni che verranno svolte in base all'accordo: Attrazione Investimenti e distretti tecnologici: realizzare un piano integrato di interventi per l'attrazione degli investimenti in distretti di eccellenza; coordinare le azioni di promozione e sostegno per lo sviluppo dei distretti tecnologici. Start up tecnologici: attuare azioni congiunte per sostenere la creazione e lo sviluppo di imprese ad alto contenuto innovativo, per valorizzare i risultati della ricerca e diffondere le nuove tecnologie; favorire l'integrazione tra gli strumenti finanziari già attivi gestiti da Miur e Sviluppo Italia per realizzare un'efficace interazione tra ricerca, nuove tecnologie e imprese. Finanza innovativa per lo sviluppo delle imprese: individuare ed attivare strumenti di finanza innovativa specifici per le imprese ad alto contenuto tecnologico, in collegamento con le Istituzioni finanziarie europee.  
   
   
I RISULTATI DELL’INDAGINE “BLOOMBERG RETAIL PMI” SARANNO PUBBLICATI LUNEDÌ  
 
 Londra, 2 dicembre 2004 - Il “Montly Index” (“Indice mensile”) è l’unico studio su larga scala condotto nell’eurozona e pubblicato mensilmente sulla situazione del settore delle vendite al dettaglio I dati di novembre del “Bloomberg Retail Purchasing Managers Index” (“Pmi”), che si riferiscono all’eurozona, saranno pubblicati lunedì 6 dicembre 2004. I dati di ottobre hanno evidenziato una diminuzione mensile consecutiva dei valori delle vendite nella zona dell’euro che si sono attestati su 48,3, leggermente inferiori rispetto al 48,8 registrato in settembre. Il tasso di diminuzione si è mantenuto modesto; tuttavia è il più rapido dallo scorso mese di maggio. Gli indicatori al di sopra di 50,0 segnalano un aumento delle vendite nel corso del mese, mentre gli indicatori che si attestano al di sotto di 50,0 segnalano una diminuzione. I risultati mensili del Bloomberg Retail Pmi forniscono a tutti gli analisti, economisti, investitori e politici i dati necessari e comparativi a livello internazionale sui modelli di spesa dei consumatori e sulla crescita economica del settore delle vendite al dettaglio nella zona dell’euro. Il Bloomberg Retail Pmi rileva tutti i cambiamenti che hanno interessato le vendite al dettaglio, l’andamento del settore rispetto agli obiettivi di vendita, le scorte, i prezzi, l’occupazione e altri indicatori chiave. Ogni mese, l’indicatore fornisce uno dei quadri più completi e aggiornati della situazione nei mercati chiave delle vendite al dettaglio in Eurolandia e viene realizzato in collaborazione con Ntc Research Limited.  
   
   
SIGLATO ACCORDO COMUNE-SVILUPPO ITALIA: NASCERA’ UN INCUBATORE DI IMPRESE NELL’EX SCUOLA "8 MARZO" (6.000 MQ) DELLA MAGLIANA  
 
Roma, 6 novembre 2004 - Gli assessori alle Politiche economiche e al Patrimonio del Comune di Roma, Marco Causi e Claudio Minelli, hanno firmato il 3 novembre con Massimo Caputi, amministratore delegato di Sviluppo Italia S.p.a., l’agenzia nazionale per lo sviluppo delle imprese e per l’attrazione degli investimenti del Ministero dell’Economia, un protocollo d’intesa per la realizzazione di un "incubatore" di imprese a Roma all’interno dell’ex scuola "8 Marzo" di via dell’Impruneta, nel quartiere della Magliana. L’edificio, di 6.000 metri quadrati, viene affidato in comodato gratuito – con effetto immediato e per la durata di venti anni - dal Comune a Sviluppo Italia, la quale si assume l’onere di ristrutturarlo e provvedere, nel corso del tempo, alla manutenzione ordinaria e straordinaria della struttura per la quale prevede un investimento di oltre 2 milioni e 500 mila euro. La gestione dell’attività di accoglienza delle aziende nasciture e di sostegno all’imprenditoria verrà definita da un Comitato composto da quattro persone: due nominate dal Comune (una delle quali con funzioni di coordinatore) e due da Sviluppo Italia. Agli imprenditori privati che si rivolgeranno alla struttura verrà fornita un’ampia gamma di servizi: consulenza fiscale, per il marketing, per i problemi legati ai contratti di lavoro dei dipendenti, ecc. Sviluppo Italia metterà anche a disposizione delle imprese che si insedieranno nell’incubatore le soluzioni di finanza agevolata da essa gestite. Una volta terminato il periodo di avviamento (in media un anno) le imprese verranno aiutate ad insediarsi nel territorio cittadino. L’obiettivo fissato è di ospitare, per ogni ciclo triennale, un numero di nuove imprese in grado di creare 250 nuovi posti di lavoro. Nell’arco di tempo programmato, si calcola che la struttura possa produrre circa 1.500 occupati distribuiti in imprese che investiranno sul territorio romano. "Con questo accordo – ha affermato l’assessore Marco Causi – il Comune di Roma avvia per la prima volta una collaborazione strategica con Sviluppo Italia. E’ un passo importante che va nella direzione tracciata con il tavolo di concertazione del Progetto di Roma e con tutte le iniziative fin qui messe in campo: fare sistema con tutti i soggetti, pubblici e privati, per sostenere la struttura portante dell’economia romana, costituita per oltre il 90% da piccole e piccolissime imprese, e dare in ogni modo a questa città la possibilità di crescere contrastando la stagnazione in atto nel Paese". "Abbiamo lavorato con particolare soddisfazione a questo progetto – ha aggiunto l’assessore Claudio Minelli . Non nascondo che è stato un modo per farmi ricordare i venti anni passati alle organizzazioni sindacali. Questa iniziativa svolgerà un ruolo importante in una città che sta dimostrando di farcela con le proprie gambe e le risorse umane di cui dispone. In questo caso è bene evidenziare come le politiche patrimoniali svolgano un ruolo fondamentale per quattro settori: economia e lavoro, sociale, sport e cultura". "Con questa struttura – ha dichiarato l’amministratore delegato di Sviluppo Italia Massimo Caputi - potenziamo la già ampia rete di incubatori presenti su tutto il territorio nazionale, a testimonianza dell’impegno di Sviluppo Italia a sostenere le idee imprenditoriali valide e in grado di creare occupazione. I nuovi imprenditori – ha aggiunto Caputi - saranno aiutati nella delicata fase di start-up e l’incubatore fornirà loro la struttura fisica per l’insediamento, i servizi logistici di base e un’assistenza tecnica a tutto campo". Il nuovo incubatore andrà ad inserirsi nella rete di incubatori già attivati sul territorio romano, in particolare quello di Corviale e quello di Cinecittà più un altro specifico per le imprese sociali che verrà aperto a breve alla Garbatella, promossi dal Comune di Roma. Il nuovo incubatore sarà dotato anche di un asilo interno.  
   
   
TUTTA FIRENZE IN SOCCORSO DELL’EX VICESINDACO A POCHI GIORNI DAL RICORSO IN CASSAZIONE SI MOLTIPLICANO GLI ATTESTATI DI SOLIDARIETÀ CON GIOVANNI PALLANTI CONDANNATO DOPO AVER FATTO RISPARMIARE ALLA CITTÀ 80 MILIARDI  
 
Firenze, 6 dicembre 2004 - Accade raramente che una città intera corra in soccorso di un ex amministratore pubblico. Sta invece accadendo a Firenze dove il mondo della politica, della cultura e del sociale si sta mobilitando a favore dell’ex vicesindaco dc Giovanni Pallanti condannato, in sede civile, a un’ingente pena pecuniaria come risultato di una sua accesa battaglia politica, grazie alla quale il comune ha risparmiato ben 80 miliardi delle vecchie lire e forse danni paesaggistici e monumentali incalcolabili alla storica collina di S. Miniato. Ex colleghi di partito, di consiglio comunale, amici, conoscenti, ma anche numerosi avversari politici di un tempo, hanno dato vita a un Comitato pro Pallanti che sta raccogliendo fondi con lo scopo di pagarne le spese legali e finanziare il ricorso in Cassazione che il collegio di difesa (gli avvocati Roberto D’ippolito, Nino Filastò, Simone Pistelli e Alfredo Galasso) presenteranno il 7 dicembre. Fanno parte del Comitato l’attuale difensore civico della Toscana Giorgio Morales (sindaco all’epoca dei fatti contestati), il direttore della Rai Nicola Cariglia, il primario di Medicina Generale a Careggi Piero Cioni. E ancora: Franco Camarlinghi, Enrico Falqui, Graziano Grazzini (capogruppo di Forza Italia in provincia), Marcello Masotti, Ugo Barlozzetti e Gianni Conti, ex vicesindaco, assessore e fondatore del Comitato. Per i versamenti è stato aperto un conto corrente (4817/56 Banca Toscana, agenzia di via del Corso) intestato al notaio Massimo Herzog. Già nelle scorse settimane, a ridosso della sentenza, lo stesso sindaco Leonardo Domenici ebbe a sottolineare pubblicamente gli aspetti paradossali della vicenda, imitato da numerose personalità tutte concordi nel giudicare Pallanti vittima di un labirinto di interpretazioni improprie che non hanno tenuto in alcun conto i suoi meriti più che accertati. Adesso il Comitato insiste sulla piena solidarietà a Pallanti e sta raccogliendo un crescendo di adesioni. Tra gli altri, don Gianfranco Rolfi, docente di Storia della Chiesa alla Facoltà Teologica dell’Italia Centrale, monsignor Andrea Drigani, vicario giudiziale dell’Arcidiocesi di Firenze, l’onorevole Riccardo Migliori di Alleanza Nazionale, Federico Tondi (segretario provinciale Udc), la Federazione Comunisti di Empoli con il segretario Paolo Gaccione, i pittori Sergio Scatizzi, Piero Vignozzi e Mario Fallani. Quanto al presidente del Consiglio Regionale della Toscana Riccardo Nencini si è dichiarato dell’avviso che a Pallanti bisognerebbe dire grazie, altro che condanna. La storia, come noto, è quella di un progetto costosissimo presentato al Comune per favorire un’impresa edile campana. Erano gli anni dell’Italia da bere e il progetto si basava tutto su incerte indagini geologiche che attribuivano forti pericoli di smottamento alla collina di S. Miniato e che, dunque, insistevano sulla necessità di pronti, lunghi e complicati interventi. Pallanti volle vederci chiaro, si convinse che l’allarme era inventato ad arte per dare l’assalto alle casse pubbliche e si lanciò contro il progetto con tutta la passione di cui è capace. Riuscendo, appunto, a evitare alla città danni economici e ambientali consistenti. Ignorando queste motivazioni, la sentenza che lo condanna per diffamazione si limita a rimprovergli alcune affermazioni, fatte comunque in giunta e in consiglio comunale, ossia in sedi deputate e in veste di pubblico amministratore. “Un’incongruità”, commenta il Comitato, “davvero difficile da capire”.  
   
   
FILAS: NUOVO BANDO A SOSTEGNO DELLA RICERCA INDUSTRIALE  
 
Roma, 6 dicembre 2004 - Sono online sul Portale Filas il bando e la modulistica relativi alla legge 140/97 che favorisce gli investimenti delle imprese industriali in attività di ricerca industriale e sviluppo precompetitivo. Le agevolazioni sono destinate alle imprese che svolgono attività industriali ai sensi dell'articolo 2195, comma primo, del codice civile e che risultino iscritte presso l'Inps sotto il ramo "industria" all'atto della sottoscrizione della dichiarazione-domanda per l'accesso ai benefici. I costi ammissibili sono quelli sostenuti nell’esercizio precedente a quello di presentazione della dichiarazione-domanda, inseriti nel bilancio ed evidenziati nella relazione accompagnatoria. Le dichiarazioni-domanda di ammissione alle agevolazioni dovranno essere redatte utilizzando esclusivamente la modulistica disponibile sul sito Filas nell’area Finanziamenti all'Innovazione L. 140/97 Bandi, Modulistica e Graduatorie  e dovranno essere presentate esclusivamente inviandole in busta chiusa tramite raccomandata A/r, indirizzata a Fi.la.s. S.p.a., via Alessandro Farnese n. 3 - 00192 Roma, nel solo periodo dal 27 al 30 dicembre 2004; per l’ammissibilità delle stesse farà fede esclusivamente la data del timbro postale. Infolink: www.Filas.it  
   
   
ARRIVANO 2700 MILIONI DI EURO DALLA UE: LA CAMERA DI COMMERCIO AIUTA A PRESENTARE LA DOMANDA INVESTIRE IN RICERCA? LE IMPRESE CI CREDONO  
 
 Milano, 6 dicembre 2004. Si può dare di più…alla ricerca. E le imprese italiane già lo fanno con il 49% del totale degli investimenti italiani in ricerca e sviluppo. La regione che in termini assoluti spende di più è la Lombardia con oltre 3 miliardi di euro nel 2001 (22,2% del totale nazionale), di questi più di 2 miliardi vengono dalle imprese, record italiano, e danno lavoro a quasi 19.000 addetti nel settore. Lazio primo invece per percentuale spesa sul Pil (prodotto interno lordo) con il 2,1% e la maggior parte degli investimenti vengono da amministrazioni pubbliche e università. In Piemonte – Valle d’Aosta ci sono 4 addetti nel settore ricerca ogni mille abitanti per quasi 2 miliardi di investimenti (13,5% del totale italiano, 1,7% sul Pil). Bene anche Emilia Romagna (9,1%; 1,2% sul Pil), Toscana (6,5%; 1,1% sul Pil), Campania (5,5%; 0,9% Pil) e Sicilia (4,4%; 0,8% sul Pil). In generale l’Italia investe 13 miliardi e mezzo di euro nel settore della ricerca e impiega 154 mila addetti. Per una percentuale dell’1,11% sul Pil. Meno di quanto investito da altri Paesi della vecchia Europa a 15 come, per esempio, la Svezia che ha la quota più alta sul Pil (4,27%) e prima solo di Spagna (0,95%), Portogallo (0,85%) e Grecia (0,64%). Sotto la media dell’Europa a 15 che è del 1,98%. Ma una crescita degli investimenti c’è stata: lieve rispetto al 1995 (1,1% sul Pil), più forte rispetto agli anni successivi (dall’1,02 del ’96 all’1,07% del 2000 all’1,11% del 2001). Emerge da un’indagine a cura del Servizio Studi della Camera di commercio di Milano, su dati Istat e Eurostat relativi agli investimenti su ricerca e sviluppo al 2001. Se ne è parlato oggi alla Camera di commercio di Milano alla presentazione del nuovo Workprogramme Ist dell’Unione Europea, che definisce obiettivi strategici e modalità di finanziamento per il biennio 2005-2006, durante l’incontro “I finanziamenti comunitari per la ricerca e l’innovazione”. Promosso da Euro Info Centre It 351, azienda speciale della Camera di commercio di Milano – sportello Apre Lombardia, in collaborazione con il Ministero dell’Università e della Ricerca e la Direzione generale Società dell’informazione della Commissione Europea. Ricerca: 2700 milioni di euro in nuovi bandi di finanziamento per le imprese. Arrivano circa 2700 milioni di Euro per progetti di ricerca ed innovazione tecnologica presentati da imprese (anche piccole e medie) centri di ricerca ed Università. L’intero budget è suddiviso in due bandi di gara, per ora sono aperti: 4° bando di gara Ist (1120 Milioni di €) pubblicato il 1° dicembre con scadenza il 22 Marzo 2005, 5° bando di gara Ist (683 Milioni di €) previsto per il 17 maggio con scadenza il 21 settembre 2005. Le proposte devono essere presentate da almeno 3 organismi indipendenti di 3 stati membri diversi. Il contributo comunitario copre il 50% dei costi di ricerca (personale, attrezzature, viaggi). I due bandi saranno gli ultimi di tale dimensioni per l’attuale Vi Programma Quadro e quindi un’importante opportunità da non perdere. Euro Info Centre, azienda speciale della Camera di commercio di Milano aiuta a presentare la domanda: informazioni al tel. 02 85155235, eic@mi.Camcom.it. “La ricerca è un elemento trasversale, alla base della competitività di tutti i settori – ha dichiarato Guido Galardi – presidente Euro Info Centre, azienda speciale della Camera di commercio di Milano –. Per questo è importante che le istituzioni e le imprese incentivino sempre di più lo sviluppo di questo settore strategico, per essere al passo con gli altri partner europei e valorizzare le eccellenze, a livello di strutture e di addetti, indubbiamente presenti nel nostro Paese. Grazie anche ai programmi dell’Unione europea, per cui offriamo la nostra assistenza per la presentazione delle domande.” Spesa per ricerca e sviluppo (R&s) per area geografica - Anno 2001 (valori in migliaia di euro)
Regioni Amministrazioni pubbliche Università Imprese Totale % su tot. Spesa R&s (% Pil)
Lombardia 285.214 553.885 2.172.117 3.011.216 22,2% 1,2
Piemonte - Valle d'Aosta 85.815 266.554 1.480.557 1.832.926 13,5% 1,7
Emilia Romagna 121.522 427.633 680.355 1.229.510 9,1% 1,2
Lazio 1.336.988 561.575 650.960 2.549.523 18,8% 2,1
Veneto 67.626 272.260 346.805 686.691 5,1% 0,6
Toscana 118.804 466.292 301.572 886.668 6,5% 1,1
Campania 86.806 433.193 232.928 752.927 5,5% 0,9
Friuli V. G. 60.493 132.174 155.810 348.477 2,6% 1,2
Liguria 63.383 128.703 139.046 331.132 2,4% 0,9
Sicilia 62.247 405.440 134.493 602.180 4,4% 0,8
Abruzzo - Molise 20.148 111.025 95.817 226.990 1,7% 0,8
Puglia 52.020 196.821 69.630 318.471 2,3% 0,6
Marche 13.549 101.046 63.090 177.685 1,3% 0,6
Trentino A.a. 45.627 41.811 55.588 143.026 1,1% 0,5
Calabria - Basilicata 24.238 88.544 40.628 153.410 1,1% 0,4
Umbria 14.880 96.832 26.528 138.240 1,0% 0,8
Sardegna 33.934 134.487 14.976 183.397 1,4% 0,7
Per area
Nord 729.680 1.823.020 5.030.278 7.582.978 55,9% 1,1
Centro 1.484.221 1.225.745 1.042.150 3.752.116 27,6% 1,5
Mezzogiorno 279.393 1.369.510 588.472 2.237.375 16,5% 0,7
Italia 2.493.294 4.418.275 6.660.900 13.572.469 100,0% 1,1
Elaborazione Servizio Studi Camera di commercio di Milano su dati Istat Personale addetto alla ricerca e sviluppo (R&s) per area geografica italiana – Anno 2001
Regioni Amministrazioni pubbliche Università Imprese Totale % di addetti alla R&s ogni 1.000 abitanti
Piemonte - Valle d'Aosta 1.077 3.093 13.853 18.023 4,2
Lombardia 3.345 6.660 18.691 28.696 3,2
Trentino A.a. 536 484 849 1.869 2
Veneto 1.063 3.677 4.215 8.955 2
Friuli V. G. 656 1.928 1.475 4.059 3,4
Liguria 956 1.483 2.124 4.563 2,9
Emilia Romagna 1.614 5.528 7.704 14.846 3,7
Toscana 1.839 5.159 2.922 9.920 2,8
Umbria 198 1.696 419 2.313 2,8
Marche 223 1.300 915 2.438 1,7
Lazio 13.424 8.331 5.795 27.550 5,4
Abruzzo - Molise 263 1.607 1.184 3.054 1,9
Campania 1.704 6.254 2.555 10.513 1,8
Puglia 963 2.767 947 4.677 1,2
Calabria - Basilicata 432 1.441 358 2.231 0,9
Sicilia 929 5.676 996 7.601 1,5
Sardegna 543 1.785 269 2.597 1,6
Per area
Nord 9.247 22.853 48.911 81.011 3,2
Centro 15.684 16.486 10.051 42.221 3,9
Mezzogiorno 4.834 19.530 6.309 30.673 1,5
Italia 29.765 58.869 65.271 153.905 2,7
* Unità espresse in equivalenti tempo pieno Elaborazione Servizio Studi della Camera di commercio di Milano su dati: Istat Spesa complessiva per Ricerca e Sviluppo in Europa per area geografica - Anni 1995-2001 (quota percentuale di Pil investito
Aree geografiche Anni
1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001
Eu (15 Paesi) 1,89 1,88 1,87 1,88 1,92 1,95 1,98
Euro-zone (12 Paesi) 1,83 1,82 1,81 1,82 1,87 1,89 1,91
Svezia 3,35 - 3,55 3,62 3,65 - 4,27
Finlandia 2,19 2,49 2,68 2,9 3,23 3,4 3,41
Islanda 1,54 - 1,88 2,07 2,38 2,76 3,06
Germania 2,15 2,19 2,3 2,33 2,44 2,49 2,51
Danimarca 1,84 1,85 1,94 2,06 2,1 2,27 2,4
Francia 2,3 2,27 2,24 2,18 2,18 2,18 2,23
Belgio 1,64 1,76 1,88 1,91 1,96 2,04 2,17
Austria 1,49 1,57 1,72 1,8 1,86 1,84 1,9
Olanda 1,89 1,97 2,05 1,95 2,02 1,9 1,89
Regno Unito 1,97 1,9 1,82 1,81 1,84 1,84 1,89
Norvegia 1,7 - 1,64 - 1,65 - 1,6
Irlanda 1,39 1,33 1,22 1,25 1,2 1,15 1,17
Lussemburgo - - - - - 1,71 -
Italia 1,1 1,02 1,05 1,07 1,04 1,07 1,11
Spagna 0,79 0,8 0,81 0,9 0,88 0,94 0,95
Portogallo 0,56 - 0,61 - 0,75 - 0,85
Grecia 0,43 - 0,46 - 0,65 - 0,64
Elaborazione Servizio Studi della Camera di commercio di Milano su dati: Eurostat
 
   
   
NORD DI MILANO AUMENTANO LE IMPRESE DI SERVIZI E GLI IMMOBILI CRESCONO DI VALORE: CUSANO MILANINO +26% IN SEI MESI  
 
Milano, 3 dicembre 2004 - Nei comuni appartenenti al Consorzio Area Alto Milanese (Barlassina, Bovisio-masciago, Ceriano Laghetto, Cesano Maderno, Cogliate Cormano, Cusano Milanino, Lentate Sul Seveso, Limbiate, Nova Milanese, Paderno Dugnano, Solaro, Varedo) il valore degli immobili cresce in un anno ( primo semestre 2004, primo semestre 2003) più che nel resto della provincia +10% contro la media provinciale dell’8%. Tirano la volata Cusano Milanino +29% in un anno, Barlassina +12%, Bovisio Masciago +13%. E sempre Cusano Milanino negli ultimi sei mesi continua la sua cavalcata: +26%. In quattro anni, dal terzo trimestre 2000 al terzo trimestre 2004, le imprese sono aumentate del 7% in linea con l’incremento provinciale, ma gli aumenti più consistenti si sono registrati nel settori dei servizi delle attività immobiliari, noleggio informatica e ricerca con 386 imprese in più (+23%, contro il 15% della provincia), intermediazione monetaria e finanziaria con 40 nuove imprese (+15% contro il 5% provinciale). Ma rimane ancora forte la radice industriale: nel settore delle costruzioni con 630 imprese in più (+ 20% contro il 18% provinciale). E anche dal punto dell’occupazione il settore dei servizi cresce: +15% tra il 1996 e il 2001. E’ quanto emerge dai dati della venticinquesima edizione della “Rilevazione dei prezzi degli immobili sulla piazza di Milano” realizzata da Osmi-borsa Immobiliare, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano, in collaborazione con Fimaa Milano, da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese al secondo trimestre 2004 , e da una ricerca del Consorzio Caam (Consorzio Area Alto Milanese) attivo dal 1996 con azioni a favore dello sviluppo del territorio. E di opportunità per investimenti immobiliari e nuovi insediamenti produttivi si è parlato oggi al convegno:”Workshop business nell’Alto Milanese”, organizzato dal Consorzio Caam (Consorzio Area Alto Milanese) e Osmi-borsa Immobiliare, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano. “Il valore degli immobili - ha commentato Antonio Pastore, presidente di Osmi -Borsa Immobiliare, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano - è un significativo indicatore della qualità della vita del territorio. La crescita degli immobili nei comuni della provincia milanese ci indica la presenza di uno sviluppo diffuso e infatti questi dati mostrano che la provincia di Milano sta diventando sempre più policentrica e aree come quelle della zona a nord di Milano si candidano a essere nodi importanti, capaci di attirare popolazione e attività ad alto valore aggiunto”. “L’alto Milanese- ha dichiarato Emilio Giudici, presidente del Consorzio Area Alto Milanese - è un territorio che da tempo ha avviato un progressivo processo di riconversione produttiva dalla grande industria manifatturiera alle imprese terziarie; anche i dati di crescita demografica riconfermano l’attrattività dei nostri comuni. E’ necessario che la crescente richiesta di insediamento da parte di attività produttive nel nostro territorio venga gestita in un’ottica sovralocale, per dare valore allo sviluppo. Infatti ad oggi il Consorzio Area Alto Milanese si costituisce come una moderna agenzia di sviluppo locale, capace di offrire alle aziende servizi intergrati in più aspetti: dall’individuazione dell’area dove insediarsi,alla definizione di agevolazioni fiscali, al rilascio di autorizzazioni e alla fornitura di forza lavoro. Proprio dalla collaborazione con Osmi-borsa Immobiliare potranno nascere delle sinergie positive per lo sviluppo del nostro territorio”.
Valore medio degli immobili nuovi o ristrutturati
I sem 2002 I sem 2003 Ii sem 2003 I sem 2004
Zona media €/mq media €/mq media €/mq media €/mq Var. % dal 1°sem.2004 al 2 sem. 2003 Var. % dal 1°sem.2004 al 1 sem. 2003 Var. % dal 1°sem.2004 al 1 sem. 2002
Barlassina 1475 1475 1650 1650 0% 12% 12%
Bovisio Masciago 1550 1600 1800 1800 0% 13% 16%
Cesano Maderno 1600 1650 1750 1800 3% 9% 13%
Cogliate 1375 1375 1375 1525 11% 11% 11%
Cormano 2050 2150 2200 2200 0% 2% 7%
Cusano Milanino 2075 2075 2125 2675 26% 29% 29%
Lentate Sul Seveso 1550 1600 1650 1650 0% 3% 6%
Limbiate 1600 1600 1700 1775 4% 11% 11%
Nova Milanese 1700 1825 1825 1825 0% 0% 7%
Paderno Dugnano 1925 1925 2025 2025 0% 5% 5%
Solaro 1450 1500 1600 1650 3% 10% 14%
Varedo 1625 1625 1775 1800 1% 11% 11%
Media 1.665 1.700 1.790 1.865 4% 10% 12%
Media provinciale 1.529 1.606 1.665 1.738 4% 8% 14%
Fonte: venticinquesima edizione della “Rilevazione dei prezzi degli immobili sulla piazza di Milano” realizzata da Osmi-borsa Immobiliare Prezzi immobili. In un anno i prezzi degli immobili aumentano del 10% contro una media provinciale del 8%. Cusano Milanino ha registrato aumenti record +29%, ma significativi anche gli incrementi di Bovisio Masciago (11%) e Barlassina (+12%). Tutti sopra la media provinciale del 8%. Anche nel semestre nonostante un generale assestamento , +4% in linea con il dato provinciale Cusano Milanino corre ancora: + 26% e così Cogliate: 11%. La situazione delle imprese oggi. Quasi il 44% delle imprese appartiene al settore edile e manifatturiero, in particolare le costruzioni pesano per i 22,12% su tutta l’area contro una media provinciale del 15%, mentre le imprese manifatturiere vantano il 21,52% contro una media provinciale del 15%. Importante anche il settore commerciale che da solo raggruppa più del 26% delle imprese in linea con la media provinciale (27%). Rispetto alla provincia le imprese della zona rappresentano il 5% di tutta la provincia, ma per le costruzioni, pesano per il 9% e per il manifatturiero il 7%. Dall’industria ai servizi. In quattro anni, dal terzo trimestre 2000 al terzo trimestre 2004, le imprese sono aumentate del 7%, in linea con l’incremento provinciale. Il comune che ha registrato l’aumento più forte è stato Solaro con il +15%, 109 imprese in più in 4 anni, segue Limbiate +10% con 172 imprese, poi Cesano Maderno +9% con +215 imprese, Paderno Dugnano (+236 imprese). Gli aumenti più consistenti si sono registrati nel settore delle attività immobiliari, noleggio informatica e ricerca: + 386 imprese( +23%, contro il 15% della provincia), intermediazione monetaria e finanziaria +40 imprese (+15% contro il 5% provinciale) e nel settore delle costruzioni +630 imprese (+ 20% contro il 18% provinciale). In particolare si segnala Paderno Dugnano per il settore dell’intermediazione monetaria con +18 imprese (+45%), Lentate sul Seveso per attività immobiliari, noleggio e informatica: +32 imprese (+37,65%), Solaro:+58 (38,67%) e Cesano Maderno per le costruzioni +137 ( +31%). Dal punto di vista occupazionale. Una crescita significativa dell’occupazione si registra nel comparto terziario con una variazione degli addetti che passa da + 2,8%, tra il 1991 e il 1996, a + 15% tra il 1996 e il 2001, che si esprime in particolare:nei trasporti e comunicazioni, da + 15% nel quinquennio 1991-1996 a + 32% nel quinquennio 1996-2001; nei servizi alla persona (esclusa pubblica amministrazione, assicurazione sociale e istruzione), da – 11% nel periodo 1991-1996 a + 11% nel periodo 1996-2001; nei servizi alle imprese, con una crescita costante del + 32% in ambedue i periodi considerati. Un rallentamento della crisi occupazionale si registra nel settore manifatturiero con una variazione degli addetti al settore che passa da – 14,7% tra il 1991 e il 1996 a – 7,7% nel quinquennio successivo. Chi è il Caam: Il Consorzio Caam (Consorzio Area Alto Milanese) è attivo dal 1986 e nel corso degli anni ha sviluppato la propria attività in diversi campi operativi, a favore dello sviluppo territoriale: a partire dal recupero di siti industriali inquinati e dalla riconversione industriale (esemplificativo è il caso della bonifica e recupero dell'area Acna), il Caam ha successivamente avviato il Centro Lavoro (un'agenzia per l'incontro della domanda e dell'offerta di lavoro - 1996), l'Atlante Economico Territoriale (un sistema informativo territoriale dei comuni aderenti - 1998) e lo Sportello Unico per le imprese in forma consortile (attivo dal 1/1/2000). Alla luce del percorso svolto nell'arco di oltre 16 anni, il Caam si propone come agenzia integrata di sviluppo territoriale Quali servizi Offre: Lo Sportello Unico consortile è stato avviato il 1° gennaio 2000 offre i propri servizi ai Comuni di Barlassina, Ceriano Laghetto, Cesano Maderno, Cormano, Lentate sul Seveso, Limbiate e Solaro. I sette comuni hanno interamente delegato al Caam le funzioni amministrative per i procedimenti inerenti le attività produttive di beni e servizi:per questo le attività presenti o che si vogliono insediare in questi comuni, devono rivolgersi al Caam per le pratiche edilizie, o per le pratiche inerenti il commercio. L'istruttoria è interamente svolta dai tecnici del Caam che si relazionano con gli altri enti coinvolti. Il Centro Lavoro del Caam offre un'ampia offerta di servizi all'utenza. Attualmente i servizi disponibili sono. Inserimento del curriculum vitae nella banca dati e segnalazione alle aziende che ne fanno richiesta; colloqui di orientamento con operatori qualificati per il riconoscimento delle proprie competenze e abilità. Servizi di consulenza per aziende, accompagnamento e reinserimento lavorativo, attività di orientamento con le scuole e organizzazione di stage. La Promozione Territorio: è il più recente dei settori del Caam che copre tutta l'area consortile. Attraverso il Sistema Informativo Territoriale il Caam è in grado di produrre mappe digitali per offrire un supporto a quanti sono alla ricerca di opportunità insediative per la propria attività o desiderino segnalare la disponibilità di aree. E' possibile rivolgersi al servizio di marketing territoriale per interrogare il Sit per l'individuazione delle aree attualmente disponibili, o per inserire la propria offerta nella banca dati.
 
   
   
AEDES S.P.A. MARIA PAVIERA LASCIA L’INCARICO DI DIRETTORE GENERALE  
 
Milano, 6 Dicembre 2004 Nell’ambito del processo di trasformazione da Property company a Management company, Giovanni Maria Paviera lascia l’incarico di Direttore Generale di Aedes S.p.a. Per assumere la carica di Direttore Generale e Consigliere di Amministrazione di Bipiemme Real Estate Sgr S.p.a. Dando seguito agli accordi di partnership e a conferma della strategia di Aedes volta allo sviluppo dei fondi comuni immobiliari, Giovanni Maria Paviera lascia l’incarico di Direttore Generale di Aedes S.p.a. Per assumere la carica di Direttore Generale e Consigliere di Amministrazione di Bipiemme Real Estate Sgr S.p.a, società appartenente al Gruppo Bpm e di e cui Aedes possiede attualmente una quota del 5%. Paviera lascia per incompatibilità delle cariche e le deleghe a lui conferite vengono momentaneamente attribuite all’Amministratore Delegato Luca Castelli. La nomina di Giovanni Maria Paviera rientra nel piano strategico di Aedes, approvato nel mese di giugno, mirato alla progressiva trasformazione di Aedes da Property company a Management company attiva nel segmento dei fondi immobiliari, nello sviluppo dei servizi immobiliari e nella realizzazione di iniziative immobiliari di sviluppo e di trading. Come già comunicato al mercato, lo scorso 29 settembre è stato siglato un accordo con il Gruppo Bipiemme , per la realizzazione di una partnership nel settore dei fondi comuni immobiliari; l’accordo prevede inoltre il riconoscimento reciproco di un’opzione put e call, rispettivamente a Banca Popolare di Milano e ad Aedes, su un’ulteriore quota del 46% di Bipiemme Real Estate Sgr. Tali opzioni saranno esercitabili successivamente alla data di collocamento di un primo fondo immobiliare riservato, da effettuarsi entro dodici mesi dalla stipula dell’accordo. Le Linee Guida del Piano Industriale concordato tra le parti prevedono l’istituzione e il collocamento di fondi immobiliari riservati prevalentemente alla clientela istituzionale. Per questi fondi Aedes, anche attraverso società del suo Gruppo, svolgerà in esclusiva le attività di Global Advisor, Property Management ed Agency; da parte sua, Banca Popolare di Milano, anche attraverso società del Gruppo Bipiemme, svolgerà il ruolo di banca depositaria, di gestore della liquidità, nonché – sia pure non in via esclusiva – di collocatore.  
   
   
GRUPPO UNIPOL: DEFINITA LA CESSIONE DI UN PORTAFOGLIO IMMOBILIARE PER UN CORRISPETTIVO DI 260 MILIONI DI EURO  
 
Milano, 6 dicembre 2004 - Unipol Assicurazioni S.p.a., Aurora Assicurazioni S.p.a. Ed altre società del Gruppo hanno siglato il 3 dicembre un contratto preliminare per la cessione a Glenbrookoperae S.r.l., società controllata da Glenbrook International Real Estate Fund L.l.c. (fondo immobiliare americano) e partecipata da Operae S.p.a., di un portafoglio immobiliare per un corrispettivo di 260 milioni di euro. L’operazione si inserisce nell’ambito del progetto di razionalizzazione e riqualificazione patrimoniale e reddituale del comparto immobiliare del Gruppo Unipol avviato nel corso del 2004, che prevede la dismissione del patrimonio ad uso abitativo e di altra natura (uffici e commerciale) frazionato e diffuso sul territorio nazionale, per concentrare gli asset investiti nel settore su immobili direzionali. In tal senso le società del Gruppo hanno effettuato cessioni di immobili nel corso del 2004 per complessivi 150 milioni di euro che, unitamente all’operazione siglata in data odierna, portano il totale delle dismissioni effettuate ad oltre 400 milioni di euro. In particolare, Unipol Assicurazioni S.p.a. Ha ceduto immobili per 129 milioni di euro (di cui 83 in data odierna), Aurora Assicurazioni S.p.a. Per 235 milioni di euro (di cui 148 in data odierna) e le altre società del Gruppo per 47 milioni di euro (di cui 29 in data odierna). L’operazione, realizzata con l’assistenza di qualificati advisor indipendenti, si completerà entro il 2005 e darà origine a plusvalenze per oltre 90 milioni di euro.  
   
   
MEDIA SERVICES GROUP, INC. ACQUISISCE UNA QUOTA DI PARTECIPAZIONE EXCELSA S.P.A. UNA DELLE PRINCIPALI SOCIETÀ EUROPEE ATTIVE NEI SERVIZI DI SICUREZZA  
 
New York, 6 dicembre 2004 - Media Services Group, Inc. Ha annunciato, il 2 dicembre di aver acquisito una partecipazione di minoranza in Excelsa S.p.a. Società con sede in Italia che fornisce servizi di sicurezza. Grazie a questa partecipazione, Msgi ora è ben posizionata per una crescita immediata e sostenibile all'interno del fiorente mercato della sicurezza negli Stati Uniti, in Europa e in tutto il mondo. Msgi ha acquisito circa il 5% di Excelsa per un importo pari a 1,250 milioni di euro (circa 1,6 milioni di dollari Usa) che sarà corrisposto in base a due pagamenti. Msgi ha avviato trattative esclusive con Excelsa per eventuali acquisizioni di altre partecipazioni aggiuntive della società o, eventualmente, sulla possibile acquisizione totale di Excelsa. In questo caso sarà necessaria una transazione successiva per l'acquisizione totale di Excelsa, in base alle normali condizioni di chiusura previste dalla legge come, ad esempio, l'approvazione da parte degli azionisti di Msgi. Sin dalla sua fondazione nel 2000, Excelsa ha evidenziato una crescita e una redditività straordinarie. Nel 2003, la società ha realizzato vendite per 10,2 milioni di dollari Usa circa e ha registrato flussi di cassa positivi superiori al 30% e anche un reddito netto di segno positivo. Quest'anno Excelsa prevede di raggiungere entrate pari a circa 20 milioni di dollari Usa, con un flusso di cassa superiore al 20% e un reddito netto positivo. Nel 2005, Excelsa stima di realizzare una crescita costante delle entrate, con un andamento in linea con quello dell'anno precedente, se non addirittura superiore. Questi dati finanziari sono stati elaborati secondo i principi contabili generalmente accettati in Italia. Al momento, Msgi sta collaborando con Excelsa per convertire i dati finanziari in base ai principi contabili generalmente accettati negli Stati Uniti. Excelsa è fra i leader europei di videosorveglianza e sicurezza remota sia per il settore privato, che pubblico e militare. Con il suo Real Time Security Platform (Rts) - piattaforma in modalità Asp per la gestione via rete multilivello di parchi di telecamere di sorveglianza Ip o analogiche - Excelsa oggi gestisce, grazie alla sua tecnologia proprietaria, l'infrastruttura di videosorveglianza della polizia urbana di Roma. Il sistema distribuisce le informazioni fino a 3000 telecamere e segnali ripartiti sulle varie sale di controllo dei 24 distretti di polizia. Le soluzioni Excelsa includono anche Audio Logger, prodotto di punta, commercializzato da una divisione specifica dedicata ai servizi di pubblica sicurezza. Concepito secondo specifiche del Ministero di grazia e giustizia italiano, Audio Logger permette in modo semplice e completo di acquisire informazioni tramite comunicazioni telefoniche. Questo strumento permette di controllare sia comunicazioni vocali che fax su 16 canali simultanei. Audio Logger è regolarmente utilizzato in operazioni di sicurezza nazionale dalle agenzie di anti-terrorismo in Italia. Excelsa si avvale di una base di clienti prestigiosi e di importanti alleanze strategiche. Ad esempio Excelsa è partner commerciale esclusivo di Telecom Italia, leader italiano delle telecomunicazioni, per il quale Excelsa opera in qualità di Business Service Provider, fornendo sistemi e servizi di sorveglianza video, oltre a servizi di memorizzazione dei contenuti in Internet Data Center sicuri e affidabili. Jeremy Barbera, presidente e amministratore delegato di Msgi, ha affermato: "Grazie a questa transazione, Msgi rafforza la sua posizione di protagonista mondiale attraverso l'impiego di risorse internazionali e una solida base di crescita. La nostra collaborazione con Excelsa costituisce un legame strategico davvero notevole e solido con le attuali società operative di Msgi, in fase di posizionamento come società leader nella fornitura di software, sistemi e di altre soluzioni tecnologiche ai principali organismi di ordine pubblico, sicurezza e militari". Gianluca Longo, amministratore delegato di Excelsa, ha poi aggiunto: "Proprio come Msgi beneficerà delle relazioni esistenti con i nostri clienti in Europa, allo stesso modo Excelsa godrà dei vantaggi offerti dalla rete di relazioni e servizi di Msgi negli Stati Uniti. L'unione tra Excelsa e Msgi permetterà di offrire una solida gamma di servizi ben allineati e una visione unificata. Il nostro obiettivo è quello di diventare leader mondiali nella fornitura di soluzioni per la sicurezza all'avanguardia ai settori pubblici e privati. Siamo davvero lieti di collaborare con Msgi per la realizzazione concreta di questo enorme potenziale che nasce proprio dall'unione delle nostre due aziende". Il piano strategico di Excelsa prevede un'espansione immediata in Spagna, Francia e Europa del Nord. Inoltre, insieme a Msgi, Excelsa lavora allo sviluppo di vari accordi strategici per complementare e rafforzare la gamma di soluzioni offerte ai servizi di sicurezza e forze dell'ordine, su scala internazionale. Infolink: http://www.Excelsa.net  http://www.Mediaservices.com  
   
   
MAGIA: IL MARCHIO DI QUALITA’ PER LE AZIENDE LOMBARDE UN’ OPPORTUNITA’ PER 10.000 IMPRESE DEL SETTORE  
 
Milano, 6 dicembre 2004 -  In Lombardia prende corpo la realizzazione di un marchio di qualità per la moda artigiana, ovvero per tutte quelle imprese che operano in questo settore ad altissimo livello e non possono contare sulla forza d’immagine delle maisons internazionali. Apa Confartigianato, dopo avere promosso il progetto di Marchio collettivo dell’Artigianato della Moda denominato Magia prosegue nella realizzazione di una azione di supporto alla categoria attraverso la promozione del progetto “Distretto della Moda – Made in Lombardia Network” con la costruzione di una rete che, coinvolgendo un insieme di piccoli imprenditori/professionisti/esperti realizzano un vero distretto facendolo diventare marchio di un’iniziativa imprenditoriale. Apa Confartigianato, in collaborazione con la Regione Lombardia, sta lavorando dunque lavorando per riuscire a dare maggiore visibilità e immagine alle aziende lombarde che lavorano nella filiera della moda (abbigliamento, calzature, pelliccerie, occhialeria, ecc.Ecc.). Per citare alcuni casi concreti è sufficiente pensare alla provincia di Como dove operano nel tessile circa 5.000 aziende per un totale di oltre 13.000 lavoratori. Restando nel tessile vanno poi considerate le realtà mantovane di Castelgoffredo (2.100 aziende per 7.300 addetti), quelle bergamasche della Valseriana (2.000 aziende per 5.300 addetti) e quelle lecchesi (760 aziende per 2.200 addetti). Passando all’abbigliamento debbono essere prese in considerazioni le realtà varesine del gallaratese (4.000 aziende per 12.000 addetti) e quelle della bassa bresciana (1.380 aziende per 4.800 imprese) e sempre in questo territorio non vanno dimenticate le 1.400 aziende e i 4.500 addetti del settore cuoio-calzature. In totale sono interessati 126 comuni e si stima siano coinvolti circa 200.000 operatori tra dipendenti e collaboratori autonomi professionisti. Sono operanti circa 10.000 aziende di cui il 70% sono aziende artigiane. In sintesi gli obiettivi del progetto consistono nel: consolidare e sviluppare l’immagine della moda artigiana Lombarda di qualità sia sul mercato nazionale sia sui mercati internazionali attraverso mirate campagne di comunicazione tese a far conoscere sempre più il nuovo marchio collettivo “Magia”; costituire una rete organizzata di cooperazione imprenditoriale capace di produrre e distribuire una gamma di nuove collezioni moda da collocare nel mercato con una vendita diretta e in “franchising”. Il progetto è presentato nell’ambito dell’Artigiano in Fiera (4 - 12 dicembre 2004) nell’area Piazza Lombardia che la Regione dedica, quest’anno, al settore della Moda Artigiana Lombarda.  
   
   
INCONTRO ALL’ENAC SUL CASO VOLARE: ENTRO IL 10 DICEMBRE LA CONFERMA DEFINITIVA DEI PACCHETTI DI FINE ANNO.  
 
Roma, 6 dicembre 2004 - Si è tenuta il 3 dicembre 2004, a Roma la prevista riunione presso l'Enac per esaminare la situazione di Volare/air Europe con particolare riferimento al mercato turistico ed alle vacanze di fine anno. Volare ha prospettato la possibilità, che sarà proposta al Commissario, di ripartire prima di Natale (addirittura anche entro il 7 dicembre) con due aeromobili Air Europe più altri voli prestati da Blu Panorama. L’enac ha stabilito che, entro il prossimo venerdì 10 dicembre, la situazione dei collegamenti sulle varie destinazioni coperte da Volare (tra cui Mauritius, Maldive, Cuba) ed inserite nella programmazione dei tour operator andrà definita anche al fine di garantire ai clienti la tranquillità della vacanza. Per cui gli eventuali provvedimenti si riferiranno alle partenze successive e prevederanno o la conferma della capacità di Volare di tener fede agli impegni assunti o l’indicazione della compagnia che lo sostituirà. Assotravel (Associazione Nazionale Agenzie di Viaggio e Turismo aderente a Confindustria) ha avuto modo di sottolineare come il caso di Volare sia purtroppo emblematico di una situazione in atto nel settore del trasporto aereo. “La situazione di Volare - ha dichiarato il Presidente di Assotravel, Andrea Giannetti - spinge tutti gli operatori del settore turismo ad una seria riflessione sul comparto del trasporto aereo. Ancora una volta le agenzie di viaggio si trovano a rappresentare, assieme ai consumatori, l’anello più debole di tutta la filiera turistica. Infatti una grave crisi di gestione, come quella che ha colpito la compagnia aerea italiana, comporta varie conseguenze negative non solo per i dipendenti e per i clienti, ma anche per tour operator ed agenzie di viaggio che con la predetta compagnia hanno stipulato contratti di vario genere. Auspichiamo, pertanto, la costituzione di un’authority di regolazione, sia in termini di garanzia generale che dei margini minimi di tutti gli attori del settore, del trasporto aereo e, al contempo, un’assunzione di responsabilità da parte dei grandi vettori con una fideiussione che protegga le imprese che producono viaggi ed i consumatori.” Il Presidente di Assotravel, Andrea Giannetti, ha avuto anche modo di evidenziare come il tema di una authority si rifletta anche su aspetti solo apparentemente marginali. Ad esempio sul tema dei diversamente abili non appare chiaro se le compagnie aeree siano o meno tenute ad attrezzarsi e predisporsi per offrire tale servizio. Questo appare un fatto dovuto, ma, nel corso degli anni, si sono verificati casi di rifiuto ad imbarcare persone con deficit. Assotravel già due anni fa era intervenuta sull’Enac per un caso relativo ad Air Lib. L’enac ha confermato che, rispetto a quanto segnalato all'epoca, la predisposizione degli arerei resta affidata ad una scelta volontaria derivata da un commitment. Ma la soluzione lascia aperto il problema soprattutto in quei casi di scali serviti solo da compagnie che non hanno aderito a tale impegno volontario. Inoltre, sul tema di Myair, Assotravel ha ricordato, oltre due settimane fa, su segnalazione di numerose imprese aderenti all’Associazione, di aver sollecitato l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e l'Enac ad operare una verifica della rispondenza del comportamento della My Way Airlines alle norme predisposte alla tutela del mercato ed in materia di pubblicità. Infatti la My Way Airlines, con il marchio myair.Com, avrebbe iniziato a commercializzare i servizi di una nuova compagnia aerea che non risulterebbe ancora provvista di regolare permesso di esercizio C.o.a. (Certificato di Operatore Aeronautico) e, nel contempo, sta sollecitando alla vendita la rete delle agenzie di viaggio italiane ed europee ed ha creato un apposito sito internet dove attivare le prenotazioni. Con tale iniziativa Assotravel ha inteso dare il proprio contributo per far chiarezza su un comparto, quale quello del trasporto aereo, che sta vivendo un oggettivo momento di confusione e di difficoltà anche al di là dell'eclatante caso Volare. Su questo punto Assotravel si fa interprete del senso di disagio che gli agenti di viaggio stanno vivendo a causa delle susseguenti notizie negative sulla compagnia aerea italiana e che rischiano di pregiudicare i rapporti con i clienti in ragione dei conseguenti annullamenti. Infatti ciò che più preoccupa gli operatori dell’intermediazione dei viaggi, dopo la dichiarazione dello stato d’insolvenza del vettore, è la sospensione, per un mese, della licenza di operatore aereo da parte dell’Enac che cade in un periodo dell’anno, quello delle vacanze natalizie, importante per tutto il movimento turistico italiano. Una ulteriore conferma che il settore del trasporto aereo evidenzia la necessità di regolazione sotto vari punti di vista.  
   
   
PASSEGGERI RYANAIR: + 10% A NOVEMBRE 2004  
 

Milano, 6 Dicembre 2004 - A seguire le statistiche Ryanair su passeggeri e vendite Internet per Novembre 2004:

 

Novembre 2003

Novembre 2004

Ultimi 12 mesi fino al 30 Novembre 04

1 - Passeggeri

2.001.077

2.197.373

26.392.361

2 - Tasso di riempimento

83%

82%

83%

3 - Vendite online

96%

97%

97%

1. Rappresenta il numero di posti venduti inclusi i posti non effettivamente utilizzati dai passeggeri, infatti Ryanair è una linea aerea che non rimborsa: una volta che il volo è partito non è possibile per il passeggero “no show” cambiare volo o chiedere un rimborso. 2. Rappresenta il numero di passeggeri rispetto al numero di posti effettivamente disponibili. 3. Rappresenta il numero di posti venduti via Internet sulla percentuale di posti venduti in totale. Non sono incluse modifiche o cambiamenti.

 
   
   
LO SCIOPERO GENERALE FRENA LE VENDITE DI NUOVE AUTO NOVEMBRE SENZA L’ULTIMO GIORNO CHIUDE COMUNQUE IN ATTIVO (+0,9%)  
 
Roma, 6 dicembre 2004 - Mese anomalo per il mercato dell’auto, quello di novembre. La peculiarità è data dalla mancanza di immatricolazioni dell’ultimo giorno, per via dello sciopero generale che ha impedito l’operatività del sistema di registrazione del Ced del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Così, nei 20 giorni lavorativi effettivi, le immatricolazioni sono ammontate a 171.700, lo 0,92% in più rispetto alle 170.131 del novembre 2003. Una leggera inversione di tendenza – quindi – rispetto al segno “ – “ che aveva caratterizzato settembre (- 0,66%) ed ottobre (- 8,21%), che avrebbe potuto essere senz’altro più marcata senza lo sciopero (ed i primi dati che provengono dall’Europa – Francia +18%, Svezia +16.9%, Spagna +13,4% - parlano anch’essi di un novembre positivo. Nel totale degli undici mesi le immatricolazioni risultano 2.106.991, lo 0,12% in più rispetto a quanto registrato nell’analogo periodo dello scorso anno. Secondo gli analisti dell’Unrae, anche tenendo conto che le nuove auto non immatricolate il 30 novembre si riverseranno sulle immatricolazioni del mese di dicembre, il bilancio finale dell’intero 2004 si aggirerà attorno a 2.250.000 targhe (erano state 2.247.019 nel 2003), quante cioè l’Associazione delle Case estere ne aveva previste sin dall’inizio dell’anno. Quanto agli ordini, strumento più immediato di valutazione dello stato di salute del mercato, nel corso del mese di novembre la raccolta Anfia - Unrae ha totalizzato 188.808 unità, il 2,58% in più rispetto al novembre del 2003. Nel cumulato, gli ordini ammontano a 2.081.129 unità, il 2,25% in meno rispetto allo scorso anno. “Nella positività dovuta alla spinta dei molti nuovi prodotti, delle nuove tipologie di prodotto, del basso costo del danaro che fa registrare una significativa crescita delle diverse forme di finanziamento, che hanno sfiorato l’80% di tutte le vendite – commenta il Presidente dell’Unrae, Salvatore Pistola – preoccupa il costante attacco che ormai in maniera ricorrente viene portato nei confronti dell’automobile e, quindi, della mobilità privata. Talvolta questo attacco – ha proseguito il Presidente dell’Associazione che rappresenta le Case estere in Italia – avviene attraverso anticipazioni di eventuali ulteriori tassazioni, altre volte con riferimento a limitazioni alla circolazione ed alla sosta. Ciò anche da parte di grandi Comuni – conclude Pistola – che negli anni non sono stati in grado di assicurare uno sviluppo del trasporto pubblico e delle infrastrutture adeguati alle esigenze di un Paese moderno”. Tornando all’analisi delle immatricolazioni di novembre c’è subito da evidenziare come il diesel continui a battere i suoi record: in novembre le immatricolazioni di vetture dotate di questo tipo di propulsore hanno raggiunto il 61,27%, 8 punti in più del novembre 2003, mentre nel cumulato la crescita è addirittura di 10 punti secchi: 58,39% negli undici mesi dell’anno in corso, 48,40% nell’analogo periodo del 2003. Per quanto riguarda l’usato, infine, a novembre il mercato ha registrato 344.883 passaggi di proprietà, comprensivi delle “minivolture”, le registrazioni temporanee a nome del concessionario, con un calo del 9,20%. Negli 11 mesi - invece – i passaggi di proprietà comunicati dal Ministero sono saldamente in positivo (4.166.699 unità rispetto ai 3.694.092 del gennaio – novembre 2003: +12,79%). Ancora una volta – però – l’Unrae invita a valutare con molta prudenza questi numeri, non indicativi del vero andamento del mercato dell’usato, perché la recente entrata in vigore dello Sportello Telematico (che assicura l’immediata registrazione statistica anche dei passaggi di proprietà) non consente ancora confronti omogenei con il passato.  
   
   
METROBUS PADOVA: MECNO SERVICE PRESENTA SMR, LO SCAMBIO SICURO PER PEDONI E CICLI UN RIVOLUZIONARIO SISTEMA ANTI-INTRUSIONE CONSENTE DI "SALVARE" IL TACCO DI UN SCARPA, LA RUOTA DI UNA BICICLETTA, IL PIEDE DI UN BAMBINO  
 
Padova, 6 dicembre 2004 - Padova potrebbe essere la prima città nel mondo ad utilizzare uno scambio per monorotaia di nuova generazione, che garantisce standard di sicurezza mai raggiunti fino ad ora. Nella città del Santo ha trovato infatti la prima messa in posa sperimentale lo scambio Smr, un progetto di grande innovazione presentato ufficialmente alla fiera "Binaria" di Padova da Mecno Service - azienda di S. Maria di Sala (Venezia) specializzata nell'armamento di linee urbane su ferro e nella molatura di rotaie. Mecno Service ha progettato e realizzato Smr come sistema di scambio specifico per i mezzi su gomma che necessitano di una rotaia-guida a livello stradale. Riprendendo la filosofia costruttiva degli scambi ad "ago elastico" - adottati nei più recenti sistemi tranviari -, Smr utilizza la stessa rotaia montata sulla linea, che viene flessa da un impianto motorizzato. "La novità del nostro progetto - spiega il presidente di Mecno Service Claudio Favaron - è legata alla possibilità di coniugare affidabilità tecnica e sicurezza per i cittadini". L'innovazione più rilevante consiste infatti nell'installazione di un dispositivo anti-intrusione tra la rotaia fissa e quella di spostamento dello scambio. Nell'eventualità di intrusione di corpi estranei (oggetti metallici, sassi, ma soprattutto la ruota di una bicicletta, il tacco di una scarpa, il piede di un bambino), il meccanismo solleva l'oggetto o, nel caso sia impossibile, blocca automaticamente lo scambio, che potrà essere riattivato solamente dopo l'intervento di un operatore sul quadro di comando esterno. "Grazie a questo sistema - evidenzia Favaron -, anche in presenza di una sede stradale promiscua, gli incidenti nel contesto urbano potrebbero essere limitati. È un progetto pensato innanzitutto per chi vive la città, per chi si muove a piedi o in bicicletta". Con Smr Mecno Service perfeziona, anche sotto il profilo strettamente trasportistico, i sistemi di scambio motorizzato fino ad oggi disponibili sul mercato. L'innovazione risiede principalmente nell'utilizzo di un unico ago (rotaia) flessibile e intercambiabile, bloccato da un lato e rivestito da un profilo in gomma con le stesse caratteristiche della resina che ferma la rotaia. Questo consente di avere un unico movimento, invece dei due spostamenti del tradizionale ago a cerniera, con maggior precisione e minor usura nel tempo. Inoltre il movimento dell'ago elastico realizzato da Mecno Service è accompagnato da un sistema a maglie di acciaio o in acciaio e gomma, che danno alla rotaia la capacità di sostenere i carichi del mezzo (il tram-bus), ma anche il peso di altri veicoli in transito sulla strada. Il sistema motorizzato è collocato all'interno della stessa struttura dell'ago - che si sviluppa in soli 3 metri di estensione -, consentendo una maggiore facilità di posa e manutenzione rispetto ai tradizionali scambi, nei quali il telaio-ago e la cassa di manovra sono elementi distinti. Mecno Service Srl Fondata del 1997, Mecno Service Srl - 10 addetti e 2 milioni di fatturato nel 2003 - nasce dall'esperienza del presidente Claudio Favaron, titolare di una decina di brevetti internazionali per la molatura e per l'armamento di sistemi ferroviari. Oggi Mecno Service è tra i leader sul mercato internazionale della molatura di rotaie tramviarie. In Italia gli interventi più significativi sono sulle linee della metropolitana e del tram di Roma, del tram di Torino e di Napoli, della metro di Genova; inoltre sulle linee delle Ferrovie Apulo-lucane, della Circumvesuviana e della Circumetnea. In Europa lavora in Olanda (Amsterdam, Rotterdam, Den Haag), in Svizzera, in Francia (Strasburgo, Lione, Montpellier), in Portogallo (Porto), in Romania (Bucarest), in Repubblica Ceca (Ostrava). Ma non c'è solo la molatura. I sistemi di scambio progettati da Favaron sono stati utilizzati nella realizzazione delle linee tramviarie di Roma, Milano, Torino, Rotterdam (Olanda), Bucarest (Romania) e Ostrava (Repubblica Ceca). Inoltre, tra il 1999 e il 2000, l'imprenditore - attraverso la società Mecno Rail costituita con importanti aziende italiane dell'armamento - realizza il progetto e la fornitura dell'armamento della tramvia di Messina. Infolink: www.Mecno-service.com  
   
   
IN ITALIA, DA OGGI TUTTI I DEPOSITI DEL GRUPPO NORBERT DENTRESSANGLE SONO CERTIFICATI ISO 9001:2000  
 
Milano, 6 dicembre 2004 - La divisione italiana di logistica del Gruppo Norbert Dentressangle, ha ottenuto da Bvqi il rinnovo del certificato per Uni En Iso 9001:2000 per il settore Food, completando così la certificazione di tutti i depositi italiani. Si tratta di un risultato particolarmente significativo perché testimonia l'impegno del Gruppo Norbert Dentressangle sotto il profilo della qualità dei servizi e degli strumenti che hanno permesso di coinvolgere efficacemente anche il Food, settore di recente acquisizione. L'attività logistica del Gruppo Norbert Dentressangle garantisce, con impianti ubicati prevalentemente nelle aree Centro e Nord Italia per una. Totalità di 217.000 mq, una diretta occupazione ad oltre 250 persone, registra un indotto occupazionale consolidato di oltre 1500 persone e vanta un efficiente parco mezzi di 225 veicoli. 115 depositi oggi dislocati in varie località svolgono molteplici operazioni: dalla gestione degli stock, al controllo fisico e qualitativo dei prodotti, al trasporto ed alla preparazione degli ordini per Clienti quali Heineken, Campaci, Metro, Yoox, Tacchini, Con, , Ysl, Fendi. Diesel, Johnson Wax, e tanti altri. "L 'ottenìmento di questo attestato di qualità è il primo passo verso obiettivi ancor" più importanti come la certificazione 1S0 14001, che impone precisi obblighi in merito a un sistema di management ambientale. Da tempo il Gruppo Norbert Dentressangle opera in questa direzione ed è per questo motivo che già a partire dal mese di gennaio 20115 anche l'Italia punterà all'ottenimento della certificazione 1S'o 14001" ha dichiarato Alessandro Gokinajew, Presidente e Amministratore Delegato della divisione italiana del Gruppo.  
   
   
SVILUPPO DELLA RETE ELETTRICA: NEL 2005 AL VIA 5 NUOVI ELETTRODOTTI  
 
Roma, 6 dicembre 2004 - Si è svolta il 2 dicembre una riunione del cda del Gestore della rete, sotto la presidenza del Prof. Carlo Andrea Bollino, nel corso della quale sono stati discussi ed esaminati i principali aspetti inerenti le attività della società per lo sviluppo della rete elettrica di trasmissione e per l’incremento della sicurezza del sistema elettrico. Nel corso del 2005, è previsto l’ingresso in esercizio di 5 nuovi elettrodotti a 380 kV: San Fiorano/robbia, linea di interconnessione tra l’Italia e la Svizzera per una lunghezza di circa 50 km, entro i primi mesi del 2005; Rizziconi/laino, che percorre l’intera Calabria per una lunghezza di oltre 200 km, in estate 2005; Turbigo/rho, in Lombardia, per una lunghezza di circa 30 km, a fine 2005; Candela/foggia, in Puglia, lunga 40 km, a inizio 2005; La Spezia/acciaiolo, tra Liguria e Toscana, per una lunghezza di circa 100 km, a inizio 2005. L’entrata in funzione di queste nuove linee risponde all’obiettivo di risolvere alcune delle principali “strozzature” della rete, evidenziatesi anche con l’avvio del mercato, e quindi di consentire un migliore utilizzo della capacità produttiva installata. Nel corso dei lavori è stato evidenziato che le azioni che saranno poste in essere nei prossimi anni, come delineato dal Piano Strategico 2005-2007 di prossima approvazione, costituiscono la base per il rafforzamento del sistema elettrico nazionale in una prospettiva di più lungo periodo. In tale ambito sono state presentate nuove soluzioni tecnologiche in grado di garantire una migliore efficienza della rete e un minor impatto ambientale, nonché le linee di azione per un utilizzo più incisivo e capillare della Valutazione Ambientale Strategica come strumento di concertazione per la localizzazione delle nuove linee elettriche. Per quanto riguarda la sicurezza del sistema elettrico, il Piano di Difesa si concentrerà su due direttrici principali: la realizzazione delle soluzioni individuate per il rafforzamento dei meccanismi di difesa del sistema elettrico di seconda linea (piano di riaccensione, strumenti per il controllo della tensione e della produzione distribuita); lo studio delle logiche di applicazione e lo sviluppo delle tecnologie innovative.  
   
   
UN CONFERENCE ON CLIMATE CHANGE: EU SET TO KEEP MOMENTUM IN THE GLOBAL FIGHT AGAINST CLIMATE CHANGE  
 
Brussels, 6 December 2004 - The Eu will step up efforts to combat climate change alongside its international partners at the annual Un climate change conference starting next Monday in Argentina. At the conference, which is taking place against the background of the recent ratification of the Kyoto Protocol by Russia, the Eu will present its Emissions Trading System due to be launched on 1 January – a concrete step for the implementation of the Eu commitment under the Kyoto protocol in a cost-efficient manner. Environment Commissioner Stavros Dimas will represent the European Commission at the conference, which will bring together ministers and other senior representatives from 189 countries. The ambitious agenda focuses on the successful implementation of Kyoto and its market-based mechanisms. Other important issues on the agenda are the support developing countries need to deal with the effects of climate change as well as a first discussion of future policies. "The Conference gives the Eu and its partners, in industrialised and developing countries, the opportunity to take stock and advance in the fight against one of the most serious environmental challenges the world is facing", said Environment Commissioner Stavros Dimas. "The implementation of the Kyoto Protocol will be a very important first step, but more needs to be done. The Emissions Trading Scheme, which will take off in less than a month, shows that the Eu is not shying away from its commitment to meet the Kyoto target. But it's clear that we can't succeed on our own - this is a global challenge that requires a global response." Issues to resolve at Cop10 The Eu is committed to assisting developing countries in dealing with the effects of climate change. It therefore wishes to successfully conclude negotiations aimed at providing support to adaptation and mitigation policies in developing countries. Further, the Eu would like to stimulate first informal discussions on a future international framework for fighting climate change since the emission reductions envisaged by the Kyoto Protocol extend only until 2012. Another issue to which the Eu is attaching importance is the smooth functioning of the Executive Board of the Clean Development Mechanism (Cdm). Cdm allows both governments and companies participating in Eu emissions trading to carry out emission reduction projects in developing countries and count the achieved reductions toward their own reduction targets. This will result in the transfer of advanced technologies to developing countries and support them in achieving sustainable development. The Cdm Executive Board is asked to endorse such projects, monitor them and approve the amount of credits they generate. However, at the moment the Board is understaffed and underfinanced, which has considerably slowed down its work. Background Of the 189 Unfccc Parties, 128 are also Parties to the 1997 Kyoto Protocol, which envisages that the 34 industrialised countries among them reduce their greenhouse gas emissions by around 5% below 1990 levels until 2012. The Eu-15's target is a reduction of 8%. In 2002, the reduction achieved stood at 2.9%. Russia's recent ratification will bring the Protocol into force on 16 February 2005, which means that its provisions will become binding and that non-compliance will result in sanctions. Global average temperature has increased by 0.8° Celsius between 1860 and 2000. For further information about Eu climate change policies, see: http://www.Europa.eu.int/comm/environment/climat/home_en.htm  and about the conference, see: http://unfccc.Int/meetings/cop_10/items/2944.php  
   
   
CONFERENZA: IL LAGO TURKANA. NATURA, POPOLI E SVILUPPO SOSTENIBILE  
 
Milano, 6 dicembre 2004 - L'area del Lago Turkana è una delle zone del Kenya più ricche di interessanti spunti naturalistici, antropologici e paleoantropologici. La regione assomma caratteristiche uniche dal punto di vista ambientale (geologia, paesaggio, presenza di specie animali e vegetali endemiche) e contemporaneamente sostiene un mix culturale dove coesistono gruppi etnici dediti alla pastorizia nomade (Turkana, Samburu, ecc.) e altri, sedentari, dediti alla pesca (El Molo). L'antichità della presenza umana sul territorio è, tra l'altro, confermata dall'esistenza del sito paieoantropologico di Koobi Fora. Dal 1991, il Ministero degli Affari Esteri italiano collabora con il Governo del Kenya sostenendo il progetto di sviluppo denominato Conservation and Community Development in the Lake Turkana Area affidato ad una commissione congiunta itaiokenyana formata da Università degli Studi di Pavia, Cooperazione Italiana, National Museums of Kenya e Kenya Wildlife Service. Il progetto riguarda la conservazione dei patrimonio naturalistico, lo sviluppo sostenibile delle popolazioni locali e l'avvio di una politica igienico-sanitaria mirata al miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni. Una parte del progetto prevede la realizzazione di un eco-museo (Arid and Semi Arid Landa Museum) volto alla conservazione, al recupero e alla valorizzazione dell'insostituibile patrimonio culturale della regione. 10 dicembre 2004 alle ore 18, presso l’ Aula Magna del Museo Civico di Storia Naturale Corso Venezia 55, Milano. Parleranno: Alfredo Guillet (Ministero Affari Esteri, Roma) “Turkana: Un Programma Della Cooperazione Italiana”; Mauro Fasola (Dipartimento di Biologia Animale, Università di Pavia) “Ricerca Ambientale Nel Parco Nazionale Del Sibilai”; Mzalendo Kibunja (Natioral Museums of Kenya, Nairobi) “Antropologia, Tradizioni, Cultura”; Marco Falcetta (Proges, Roma) “Dss: Un Modello Ecologico Di Previsione” Marco Tinelli (Unità Operativa Malattie Infettive e Tropicali, Azienda Ospedaliera, Lodi) “Aspetti Epidemiologici E Sanitari Delle Popolazioni Del Turkana”.  
   
   
NATALE CON ATM: FACCIAMO RESPIRARE LA NOSTRA CITTÀ. USIAMO I MEZZI PUBBLICI  
 
Milano, 6 dicembre 2004 - Come di consueto, nel periodo natalizio Atm potenzia il numero di vetture in servizio sulla rete urbana e interurbana e promuove la vendita dei biglietti giornalieri di Natale per circolare liberamente sui mezzi pubblici e, quindi, contribuire al miglioramento della vivibilità della città in un periodo caratterizzato da intenso traffico. I biglietti giornalieri (validi nella sola giornata in cui è effettuata la timbratura per un numero illimitato di viaggi nell’area prescelta) sono disponibili, presso tutte le rivendite autorizzate dal 7 dicembre 2004 al 6 gennaio 2005. Ma non è tutto. Nel mese più festoso dell’anno, Atm ha deciso di regalare alla città un pizzico di dolcezza e di simpatia in più, distribuendo mini-colazioni a migliaia di clienti. La promozione è stata pensata e organizzata con la collaborazione di Latte Milano e di Panem Italia Spa che hanno messo a disposizione un loro prodotto. Dal 15 al 24 dicembre 2004, due squadre composte da tre Babbo Natale si presenteranno ‘a sorpresa’ in alcuni punti della rete di superficie e metropolitana (principali capilinea, stazioni e parcheggi di corrispondenza) e distribuiranno sacchetti personalizzati contenenti una confezione di latte fresco e una di brioche. Per comunicare l’operazione e invitare la città a muoversi con i mezzi, è stata scelta una campagna semplice e colorata, dove tram bus e metrò, da protagonisti del nostro comune vissuto, diventano testimonial di un momento di festa e di allegria. Infolink: www.Atm-mi.it  
   
   
GLI EUROHORC SOTTOSCRIVONO L'ACCORDO 'I SOLDI SEGUONO I RICERCATORI'  
 
Bruxelles, 6 dicembre 2004 - Grazie a un accordo Eurohorc (European Heads of Research Councils), gli scienziati che si trasferiscono in un altro paese mentre stanno portando avanti un progetto potranno d'ora in poi trasferire anche i fondi per la ricerca. I rappresentanti di 12 organizzazioni di ricerca di 10 paesi hanno sottoscritto il cosiddetto accordo 'i soldi seguono i ricercatori', e altre 6/8 firme dovrebbero aggiungersi prima di fine anno. L'accordo intende facilitare la mobilità degli scienziati all'interno del Ser (Spazio europeo della ricerca), tutelare le iniziative di ricerca in corso e sopperire alle necessità della transizione, fino a quando le richieste di fondi nel nuovo paese non giungono a buon fine. Nel firmare l'accordo le organizzazioni indicano il loro appoggio al principio 'i soldi seguono i ricercatori' e ne garantiscono l'adozione all'interno delle proprie strutture, ma restano libere di decidere quando e in che misura sia opportuno autorizzare il trasferimento di fondi. Per poter sollecitare un trasferimento di fondi, un ricercatore deve spostarsi in uno degli altri paesi aderenti. Secondo la Dfg tedesca, l'esperienza fatta con accordi bilaterali dello stesso tipo insegna che bisogna applicare un certo numero di principi di base. La condizione previa per un trasferimento è l'esistenza di un finanziamento, a titolo individuale o come parte di un programma coordinato. Se possibile, sostiene la Dfg, il progetto dovrebbe avere una durata prevista di almeno altri sei mesi, ma, se non è ancora cominciato, il trasferimento potrebbe essere limitato a un anno. 'L'opportunità di trasferire materiale e investimenti importanti dev'essere considerata caso per caso', aggiunge. Infolink: http://www.Dfg.de/en/index.html  
   
   
ASSUNTI 9.000 INSEGNANTI DI RELIGIONE E 70 DOCENTI DI ACCADEMIE E CONSERVATORI  
 
 Roma, 3 dicembre 2004 - Ai fini dell'insegnamento della religione cattolica nelle scuole di ogni ordine e grado, quale previsto dall'Accordo che apporta modifiche al Concordato Lateranense il Consiglio dei Ministri ha deliberato il 3 dicembre , sulla base della programmazione triennale proposta dal Miur, l'assunzione a tempo indeterminato di un contingente di 9.229 unità di insegnanti di religione cattolica, pari al 60% del contingente complessivamente richiesto per il triennio (15.366 assunzioni). Nei due anni successivi è prevista l'assunzione del restante 40%, nella misura del 20% per ciascun anno. Il Consiglio dei Ministri ha inoltre autorizzato l'assunzione in ruolo di 70 docenti delle Accademie e dei Conservatori di musica per la copertura degli insegnamenti istituzionali vacanti.  
   
   
UNA RISPOSTA DI LEGALITÀ DAL POLO INDUSTRIALE. ROSARIA CETRO  
 
 Pomigliano d’Arco 6 dicembre 2004 - “Globalizziamo la legalità” è la ricerca promossa da Codacons e Provincia di Napoli a Pomigliano d’Arco. E’ stata presentata sabato 4 dicembre alla scuola Media “G.falcone” . Al dibattito coordinato da Rosa Alba Notaro, Presidente della sezione cittadina del Codacons , sono intervenuti il magistrato Donato D’auria, Amato Lamberti, la sociologa e dirigente scolastico Rosaria Cetro. La ricerca è stata pubblicata in un volume con prefazione di Tano Grasso. Il Codacons - spiega Rosa Alba Notaro - da tempo è impegnata oltre che sul fronte dei consumi ,su quello dei diritti . Ecco una sintesi dell’analisi curata dalla sociologa Rosaria Cetro.l’educazione alla cittadinanza e alla legalità può contribuire a formare un adulto migliore? La ricerca condotta dal Codacons nelle scuole di Pomigliano d’Arco offre risultati incoraggianti ai docenti che desiderano condurre percorsi di educazione alla legalità. Nella prima fase è stato somministrato un questionario a un campione di circa 500 alunni di quinta elementare e prima media con l’intento di definire atteggiamenti e modi di approccio al sociale e alla legalità .La scelta del campione rispondeva all’esigenza di confrontare realtà diverse dal punto di vista socio-economico e culturale. L’istituto Comprensivo Omero accoglie, infatti, ragazze e ragazzi provenienti da famiglie maggiormente garantite dal punto di vista socio-economico, mentre l’Istituto comprensivo Falcone accoglie anche ragazze e ragazzi con famiglie caratterizzate da marginalità e sottoccupazione .La scala dei valori proposta dagli alunni delle due scuole è la seguente: l’onestà , la solidarietà , il successo personale e la furbizia. Gli intervistati sono pressoché concordi nel mettere al primo posto l’onestà, con punte del 90%. La solidarietà è considerata molto importante e importante dall’86% del campione. Il successo personale è più importante per i bambini di quinta elementare, mentre la furbizia è indicata dalla maggioranza degli intervistati come meno importante . Se derubati, solo il 75% degli studenti si rivolgerebbe alle forze dell’ordine, la restante parte andrebbe a cercare direttamente i ladri (15%) o si rivolgerebbe a qualche amico per farsi restituire il maltolto. Il comportamento di fronte ad episodi di bullismo è diversificato a seconda dell’età e denota una tendenza.La maggioranza afferma però che si farebbe valere con la ragione. La camorra è considerata dal 90% di ragazze e ragazzi un’associazione criminale, ma fa riflettere quel 12% della Falcone che la considera comunque un’associazione per farsi rispettare. E ancora, in caso di aggressione, circa il 20% del campione si dichiara disposto a farsi giustizia da solo. Nei comportamenti di molti studenti si possono scorgere le tracce di una crisi della legalità che vede le norme come intralcio alla propria affermazione e ai propri interessi. Circa il 20% ritiene che la legge vada rispettata solo quando la si ritiene giusta.Alla domanda “pensi che per il tuo futuro possa esserti utile soprattutto”oltre il 90% degli intervistati attribuisce i valori “molto – moltissimo” alla famiglia , che occupa così il primo posto, costituendo il riferimento più valido per il futuro. Al secondo posto si classifica la possibilità di contare su se stesso . Le istituzioni sono considerate mediamente importanti per costruire il futuro, con valori molto-moltissimo intorno al 60% , mentre la possibilità di contare su una persona importante si classifica all’ultimo posto, senza differenze rilevanti tra le scuole. L’onestà si riconferma così al primo posto con punte del 100% sui valori molto-moltissimo. Anche l’istruzione ha la sua rilevanza, in alcuni casi per l’80% del campione. Da grandi i nostri intervistati aspirano ad essere persone rispettate e conseguentemente, in altra parte del questionario, mettono al primo posto il rispetto degli altri . Emerge con forza il riconoscimento di sé come persona da rispettare e tenuta a rispettare gli altri. I giovani intervistati aspirano a svolgere professioni sociali a fare volontariato a dare il proprio contributo per la difesa dell’ ambiente e la pace nel mondo. E’ il desiderio di un futuro in cui si fanno strada le parole più importanti dell’alfabeto della legalità : ambiente, cooperazione, giustizia, pace, solidarietà, studio.  
   
   
STUDENTI EUROPEI, SI ALLARGANO LE FRONTIERE  
 
Bruxelles, 6 novembre 2004 - Gli studenti europei avranno la possibilità di studiare “Design Interaction” in Nuova Zelanda e “Gestione del patrimonio culturale e naturale” in Australia grazie a due progetti pilota siglati da Ue, Australia e Nuova Zelanda al fine di incrementare il livello educativo e la mobilità degli studenti. Per saperne di più: http://europa.Eu.int/comm/dgs/education_culture/index_en.htm  
19 progetti che coinvolgono 117 istituzioni con finanziamenti pari a 2,6 milioni di euro sono stati selezionati dalla Commissione europea per programmi di cooperazione tra Ue e Stati Uniti e tra Ue e Canada in materia di educazione superiore, formazione ed educazione professionale. Per saperne di più: http://www.Eucanadaus2004.com