Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDì

Pagina1  Pagina2  Pagina3  Pagina4  Pagina5  Web Prodotti e Novità 
Notiziario Marketpress di Martedì 24 Maggio 2005
Pagina1
LA DICHIARAZIONE DI VARSAVIA DEL CONSIGLIO D'EUROPA  
 
Roma, 24 maggio 2005 - Democrazia, diritti dell'uomo e preminenza del diritto rappresentano i valori comuni sanciti dallo Statuto del Consiglio d'Europa ribaditi nel Vertice dei Capi di Stato e di Governo del Consiglio d'Europa, tenutosi a Varsavia il 16 e 17 maggio. Il terzo vertice, dopo quello di Vienna del 1993 e di Strasburgo del 1997, si è concluso con l'adozione di una Dichiarazione politica e di un Piano d'azione contenente gli obiettivi principali dell'Organizzazione per gli anni a venire. Per la prima volta nella storia, i capi di Stato e di Governo di 46 democrazie europee - gli stati membri del Consiglio d'Europa - si sono incontrati, su invito del governo polacco, nel Castello Reale di Varsavia allo scopo di riaffermare i valori fondanti sui quali l'Europa è costruita, definire il mandato politico del Consiglio d'Europa e delineare la sua azione futura. La salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali unitamente alla lotta al terrorismo e il rafforzamento della sicurezza nella nostra società sono i principi guida dell'attività futura del Consiglio d'Europa, istituito nel lontano 1949 dal Trattato di Londra. Http://www.governo.it/governoinforma/dossier/consiglio_europa_varsavia2005/index.html  
   
   
GLI STATI UNITI TEMONO DI PERDERE LA SUPREMAZIA NEL CAMPO DELLE NANOTECNOLOGIE  
 
Bruxelles, 24 maggio 2005 - Anche se gli Stati Uniti rimangono il leader mondiale nel campo della ricerca e sviluppo (R&s) delle nanotecnologie, una recente relazione della Casa Bianca avverte che il dominio statunitense nel campo delle nanotecnologie è minacciato, dal momento che altri paesi stanno migliorando i propri programmi al riguardo. La relazione, diffusa il 18 maggio dal President's Council of Advisors on Science and Technology (Pcast), un comitato di esperti che fornisce consulenza al Presidente americano, sostiene che gli Stati Uniti, attraverso la National Nanotechnology Initiative (Nni, iniziativa nazionale in materia di nanotecnologie), devono impegnarsi maggiormente per affrontare le preoccupazioni della società e i rischi potenziali, sia per l'ambiente che per la salute, che comporta questa tecnologia in via di sviluppo. La relazione del Pcast sostiene che "il governo federale in questo anno finanziario spenderà circa un miliardo di dollari americani [790 milioni di euro] nel settore della R&s in materia di nanotecnologie. Questo importo rappresenta quasi un quarto dell'attuale investimento globale di tutte le nazioni. L'importo totale annuo della spesa degli Stati Uniti nel campo della R&s (a livello federale, statale e privato) ammonta ora a circa 3 miliardi di dollari americani [2,4 miliardi di euro], ovvero a un terzo dei nove miliardi di dollari stimati [7,1 miliardi di euro] nel totale della spesa mondiale da parte dei settori pubblico e privato considerati insieme". "Inoltre gli Stati Uniti sono i leader nel numero delle aziende di nuova costituzione basate sulle nanotecnologie e nei risultati della ricerca come mostrato dai brevetti e dalle pubblicazioni. Tuttavia il primato degli Stati Uniti è messo sotto pressione dalla concorrenza di altre nazioni che stanno riformando i propri programmi", aggiunge la relazione. Benché gli Stati Uniti spendano un terzo dell'importo totale a livello mondiale destinato alla R&s sulle nanotecnologie, questo è dovuto essenzialmente al contributo dello Stato. La spesa federale nel settore della R&s in materia di nanotecnologie è in pratica uguale a quella dell'Ue e del Giappone. Dunque è soltanto quando si aggiunge il finanziamento dello Stato alla R&s sulle nanotecnologie che gli Stati Uniti sono finanziatori leader nella ricerca sulle nanotecnologie. "Il resto del mondo è estremamente interessato alla materia delle nanotecnologie e dunque con il passare del tempo le percentuali statunitensi di testa stanno diminuendo a causa di questo interesse solo relativo", sostiene Floyd Kvamme, copresidente del Pcast. "È abbastanza evidente che altri posti al mondo stiano cercando di emulare alcuni dei programmi che abbiamo a causa della natura trasversale delle nanotecnologie". La relazione raccomanda dunque una serie di misure al fine di rafforzare l'Nni, tra cui azioni intese a incoraggiare il trasferimento di tecnologie dal laboratorio al mercato, ad aumentare il coordinamento tra il livello federale e quello statale per incrementare così l'applicazione pratica dei risultati della ricerca con il finanziamento dell'Nni, migliorare lo sviluppo della forza lavoro e ottenere altri benefici nazionali. La relazione invita l'Nni a proseguire lo studio delle implicazioni sull'ambiente e sulla salute delle nanotecnologie e "laddove vengano provati effetti dannosi sull'uomo o sulla natura, dovrebbero essere utilizzati meccanismi di regolamentazione appropriati da parte delle agenzie federali competenti" La relazione aggiunge che dovrebbe essere ampiamente incoraggiato un forte coordinamento internazionale per far sì che gli sforzi non vengano inutilmente raddoppiati e per garantire un'ampia condivisione delle informazioni. La relazione raccomanda inoltre la creazione di un'infrastruttura capace di formare un numero adeguato di ricercatori e insegnanti in questo campo. Per leggere il testo completo della relazione del Pcast consultare: http://www.Ostp.gov/pcast/pcastreportfinal5-17-05.pdf  
   
   
EMISSIONE BOT  
 
Roma, 24 maggio 2005 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha disposto per il giorno 26 maggio 2005, con regolamento 31 maggio 2005, un’asta di Bot:
importo (in milioni di euro) scadenza giorni
Semestrali 8.000 30.11.2005 183
Ha disposto, inoltre, per il medesimo giorno e con regolamento 31 maggio 2005 l’emissione di una seconda tranche di Bot, (durata residua 204 giorni) con godimento 29 aprile 2005 e scadenza 21 dicembre 2005, di cui al decreto ministeriale 20 aprile 2005 n. 41479, per un importo di 2.000 milioni di Euro. Si ricorda che, ai sensi del D.m. 12 febbraio 2004, sugli importi massimi delle commissioni applicabili alla clientela da parte degli intermediari, per i Bot a 204 gg. La commissione massima è fissata nella misura dello 0,20%. E' da tener presente che il 31 maggio 2005 vengono a scadere Bot per 8.250 milioni di euro. I Bot sono posti all'asta con il sistema di collocamento dell'asta competitiva e senza l'indicazione del prezzo base da parte del Tesoro. I buoni possono essere sottoscritti per un importo minimo di mille euro. I prezzi indicati dagli operatori partecipanti alle aste dei Bot, espressi in termini percentuali, possono variare, per tutte le tipologie di titoli, di un millesimo di punto percentuale o multiplo di tale cifra. Non sono ammesse all’asta richieste senza indicazione di prezzo. L'importo di ciascuna richiesta non può essere inferiore ad un milione e mezzo di euro. Il collocamento dei Bot verrà effettuato nei confronti degli operatori indicati nei decreti di emissione.In attuazione di quanto disposto nella Sez. Ii - Tit. V del decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213, e relative norme di attuazione, in relazione alla dematerializzazione dei titoli di Stato, i buoni ordinari del Tesoro sono rappresentati da iscrizioni contabili a favore degli aventi diritto. La Banca d’Italia provvede a inserire in via automatica le partite dei Bot sottoscritti in asta da regolare nel servizio di compensazione e liquidazione avente a oggetto strumenti finanziari con valuta pari a quella di regolamento. Sulla base delle assegnazioni, gli intermediari aggiudicatari accreditano i relativi importi sui conti intrattenuti con i sottoscrittori. Le richieste di acquisto - con un massimo di tre - per ogni singolo titolo - dovranno pervenire alla Banca d'Italia, esclusivamente tramite la rete nazionale interbancaria, entro e non oltre le ore 11 del giorno 26 maggio 2005, con l'osservanza delle modalità stabilite nei decreti di emissione. Si ricorda che in caso di malfunzionamento delle apparecchiature che non consenta l’immissione dei messaggi nella rete, le richieste di partecipazione all’asta debbono essere inviate con modulo trasmesso via fax. Le richieste non pervenute entro il termine stabilito dai decreti di emissione non vengono prese in considerazione. Eventuali richieste sostitutive di quelle corrispondenti già pervenute sono prese in considerazione solo se giunte entro il termine di cui sopra. Le richieste non possono essere più ritirate dopo il termine suddetto . Qualora le richieste di ciascun operatore, anche complessivamente, superino l’importo offerto dal Tesoro, esse verranno prese in considerazione a partire da quella a prezzo più alto, fino a concorrenza dell’importo offerto, salvo quanto diversamente stabilito nei decreti di emissione. Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare al collocamento supplementare dei Bot semestrali previsto in via automatica per il giorno 27 maggio 2005. L’offerta della tranche supplementare è stabilita nella misura del 10% dell’ammontare nominale offerto nell’asta ordinaria. Il Tesoro, comunque, si riserva di aumentare detta percentuale dopo la chiusura dell’asta medesima. In tale evenienza sarà emesso un comunicato stampa al riguardo. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all’asta ordinaria non sono ammessi al collocamento supplementare. L’assegnazione avrà luogo al prezzo medio ponderato determinato nell’asta ordinaria. La procedura di collocamento supplementare seguirà le disposizioni contenute nel decreto di emissione. In particolare, le richieste di acquisto dovranno pervenire entro e non oltre le ore 15.30 del 27 maggio 2005. La circolazione dei Bot al 16 maggio 2005 era pari a 136.860 milioni di euro, di cui 2.500 milioni di euro a 236 giorni, 9.500 milioni di euro trimestrali, 52.360 milioni di euro semestrali e 72.500 milioni di euro annuali.
 
   
   
EMISSIONE DI CCT E BTP  
 
Roma, 24 maggio 2005 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze dispone, per il giorno 30 maggio 2005, con regolamento 1° giugno 2005, l'emissione di titoli di Stato, rappresentati dai seguenti prestiti: Certificati di Credito del Tesoro: settennali, decorrenza : 1° marzo 2005; prima tranche, scadenza : 1° marzo 2012. Tasso d'interesse semestrale lordo : pari al tasso di rendimento semestrale dei Bot a sei mesi relativo all'asta tenutasi alla fine del mese precedente la decorrenza della semestralità, maggiorato di uno spread di 0,15 punti percentuali; la prima cedola, di scadenza 1° settembre 2005, è risultata pari a 1,20%. Buoni del Tesoro Poliennali: - triennali decorrenza : 1° febbraio 2005; nona tranche; scadenza : 1° febbraio 2008; tasso d'interesse annuo lordo : 2,75%. "decennali" - decorrenza : 1° febbraio 2005; terza tranche; scadenza : 1° agosto 2015; tasso d'interesse annuo lordo : 3,75%. Tutti i titoli suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di mille euro, sono emessi con il sistema dell'asta marginale riferita al prezzo, senza indicazione di prezzo base di collocamento ed escludendo le richieste effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di esclusione"; ai fini della determinazione di quest’ultimo, non verranno prese in considerazione le offerte presentate a prezzi superiori al "prezzo massimo accoglibile", calcolato con le modalità riportate nei relativi decreti di emissione. Sono ammesse a partecipare all'asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonchè le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie indicate nei decreti recanti l'emissione dei suddetti titoli. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500.000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all'importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all'importo medesimo. I prezzi indicati varieranno di un importo minimo di un centesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - nel termine previsto dal sottoindicato calendario - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d'Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d'Italia medesima e conosciute dagli operatori. L'assegnazione dei titoli verrà effettuata, nella giornata in cui si perfezioneranno le operazioni d'asta, al prezzo meno elevato tra quelli offerti dai concorrenti rimasti aggiudicatari. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione ed il prezzo di esclusione saranno resi noti mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all'asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i titoli assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei titoli assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato al prezzo di aggiudicazione e con corresponsione dei dietimi d'interesse dal giorno successivo alla data di godimento dei titoli al giorno del regolamento. Agli operatori viene riconosciuta, quale compenso dell'impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all'ammontare nominale dei titoli assegnati - pari allo: 0,30% per i Cct settennali; 0,20% per i Btp triennali; 0,40% per i Btp "decennali". Il pubblico potrà prenotare i titoli presso le suddette categorie di operatori nel termine previsto dal sottoindicato calendario; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l'eventuale versamento di un acconto sull'importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l'importo corrispondente ai titoli assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione, nonché ai dietimi d'interesse dovuti; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente:
Cct Btp triennali Btp decennali
Prenotazione da parte del pubblico entro il 27 maggio 2005 27 maggio 2005 27 maggio 2005
Presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del 30 maggio 2005 30 maggio 2005 30 maggio 2005
Regolamento sottoscrizioni 1° giugno 2005 1° giugno 2005 1° giugno 2005
Dietimi d'interesse da corrispondere 92 giorni 120 giorni 120 giorni
Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti dei titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L'offerta della tranche supplementare è stabilita per un importo massimo non superiore: al 25% dell’ammontare nominale offerto per i Cct settennali, al 10% dell’ammontare nominale offerto per i Btp triennali e "decennali". Gli "specialisti" che non hanno partecipato all'asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L'assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell'asta della presente emissione. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti" alle assegnazioni supplementari vengono indicate nei rispettivi decreti recanti l'emissione dei titoli suddetti.
 
   
   
EMISSIONE DI CTZ  
 
Roma, 24 maggio 2005 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze dispone, per il giorno 26 maggio 2005, con regolamento 31 maggio 2005, l’emissione dei seguenti certificati di credito del Tesoro "zero coupon": Ctz 24 mesi: decorrenza : 31 marzo 2005 – quinta tranche; scadenza : 30 aprile 2007; importo nominale dell'emissione : 2.000 milioni di euro. I certificati suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di mille euro, sono emessi con il sistema dell'asta marginale riferita al prezzo, senza indicazione di prezzo base di collocamento ed escludendo le richieste effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di esclusione"; ai fini della determinazione di quest’ultimo, non verranno prese in considerazione le offerte presentate a prezzi superiori al "prezzo massimo accoglibile", calcolato con le modalità riportate nel decreto di emissione. Sono ammesse a partecipare all'asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extra comunitarie indicate nei decreti recanti l’emissione dei suddetti titoli. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500.000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all'importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all'importo medesimo. I prezzi indicati varieranno dell'importo minimo di un centesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - entro le ore 11 del giorno sottoindicato - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d'Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d'Italia medesima e conosciute dagli operatori. L'assegnazione dei certificati verrà effettuata, nella giornata in cui si perfezioneranno le operazioni d'asta, al prezzo meno elevato tra quelli offerti dai concorrenti rimasti aggiudicatari. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione ed il prezzo di esclusione saranno resi noti mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all'asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i certificati assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei certificati assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato al prezzo di aggiudicazione. Agli operatori viene riconosciuta, quale compenso dell'impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all'ammontare nominale dei certificati assegnati - pari allo 0,20%. Il pubblico potrà prenotare i certificati presso le suddette categorie di operatori nel giorno sottoindicato; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l'eventuale versamento di un acconto sull'importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l'importo corrispondente ai certificati assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente: prenotazione da parte del pubblico: entro il giorno 25 maggio 2005; presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del giorno 26 maggio 2005; regolamento sottoscrizione: il giorno 31 maggio 2005. Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti di titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L'importo della tranche supplementare è stabilito nella misura massima del 10% dell'ammontare nominale offerto. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all'asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L'assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell'asta relativa alla presente emissione. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti" all'assegnazione supplementare vengono indicate nel decreto recante l'emissione dei relativi titoli.  
   
   
COLLOCAMENTO TRAMITE ASTA DEL BTP€I 2014 INDICIZZATO ALL’INFLAZIONE DELL’AREA EURO  
 
Roma, 24 maggio 2005 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica che in data 27 maggio 2005, con regolamento 31 maggio 2005, sarà emessa tramite asta la settima tranche del Btp€i con decorrenza 15 settembre 2003 e scadenza 15 settembre 2014, fino ad un importo massimo di 2.000 milioni di euro. Il meccanismo di collocamento utilizzato sarà quello dell’asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa. L’ammontare collocato sarà determinato escludendo le offerte formulate a prezzi ritenuti non convenienti sulla base delle condizioni di mercato, con la stessa metodologia adottata per i titoli venduti nelle aste di concambio. Per il resto, la procedura di collocamento si svolgerà seguendo le modalità tecniche e le convenzioni utilizzate nel collocamento dei Btp nominali. Il pubblico potrà prenotare i buoni entro il 26 maggio 2005. Ogni operatore, entro le ore 11,00 del 27 maggio 2005, potrà sottoporre attraverso la Rete Nazionale Interbancaria, fino ad un massimo di tre offerte, ciascuna di importo reale (non rivalutato sulla base del Coefficiente di Indicizzazione) non inferiore a 500.000 euro. I prezzi offerti, anche essi formulati in termini reali, dovranno differire tra loro per almeno un centesimo di euro. La Banca d’Italia, sulla base del Coefficiente di Indicizzazione riferito al giorno di regolamento, provvederà ad effettuare il calcolo dei controvalori relativi al capitale sottoscritto e ai dietimi da versare per il regolamento dei buoni sottoscritti in asta. Il regolamento avverrà con valuta due giorni lavorativi successivi al giorno di svolgimento dell’asta (T+2), il 31 maggio 2005. Per i suddetti Btp€i, per i quali il 15 marzo u.S. È pervenuta a scadenza la terza cedola, i sottoscrittori dovranno corrispondere dietimi di interesse per 77 giorni. Agli operatori viene riconosciuta, quale compenso dell’impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione – commisurata all’ammontare nominale dei buoni assegnati – pari allo 0,40%. Gli operatori Specialisti in titoli di Stato avranno la facoltà di partecipare al collocamento supplementare, il cui importo massimo sarà pari al 10% del quantitativo offerto in asta, facendo pervenire le domande di sottoscrizione entro le ore 15,30 del giorno 30 maggio 2005. L'importo spettante di diritto a ciascuno Specialista sarà pari al rapporto fra il valore dei Buoni di cui lo Specialista è risultato aggiudicatario nelle ultime tre aste "ordinarie" del Btp€i decennale (inclusa quella di cui all’oggetto del presente comunicato), e il totale complessivamente assegnato, nelle medesime aste, agli operatori ammessi a partecipare al collocamento supplementare. Le richieste saranno soddisfatte assegnando prioritariamente a ciascuno Specialista il minore tra l'importo richiesto e quello spettante di diritto. Si ricorda che, al fine della valutazione degli Specialisti, le quote di sottoscrizione in asta dei titoli indicizzati sono incluse nel calcolo della quota di primario con un peso uguale a quello previsto per i Btp nominali di analoga scadenza.  
   
   
A BANCA ANTONVENETA NOTIFICATO IL PROVVEDIMENTO CON IL QUALE IL TRIBUNALE DI PADOVA SOSPENDE LA DELIBERAZIONE DEL 30 APRILE 2005  
 
Padova, 24 maggio 2005 - Banca Antonveneta comunica di aver ricevuto ieri notifica del provvedimento cautelare con il quale il Tribunale di Padova sospende la deliberazione dell'Assemblea ordinaria dei soci della Banca Antoniana Popolare Veneta S.p.a. Tenutasi il 30 aprile 2005, con la quale sono stati nominati il nuovo Consiglio di Amministrazione e il nuovo Collegio Sindacale, fissando per il giorno 6 giugno 2005 l'udienza per la conferma, modifica o revoca del provvedimento. Inoltre, con riferimento alla predetta deliberazione assembleare, il Presidente del Tribunale di Padova ha nominato, per i soli giudizi di impugnazione e di sospensione della stessa, un curatore speciale, in rappresentanza della Banca, nella persona dell'Avv. Giampaolo Belloni Peressutti. I provvedimenti del Tribunale non incidono sulla Direzione Generale e sulla struttura della Banca, che continuano a operare nella pienezza dei loro poteri, consentendo, nell'ambito delle proprie deleghe, il consueto servizio alla clientela.  
   
   
GRUPPO SANPAOLO IMI: DAL 24 MAGGIO AL 17 GIUGNO 2005 SI APRE LA PRIMA FINESTRA DEL PIANO DI STOCK OPTION 2002  
 
Torino, 24 maggio 2005 – Sanpaolo Imi comunica che a partire da oggi si apre il primo periodo in cui potranno essere esercitate le opzioni assegnate nell’ambito del piano di stock option 2002 riservato alla Dirigenza del Gruppo. Tale primo periodo si concluderà il 17 giugno 2005. Nell’ambito del piano, potranno quindi essere emesse sino ad un massimo di 7.990.000 azioni ordinarie Sanpaolo Imi, ad un prezzo di esercizio pari a 7,12 euro per azione e aventi godimento 1° gennaio 2005.  
   
   
UNIPOL ASSICURAZIONI S.P.A: AUMENTO DELLA PARTECIPAZIONE DETENUTA IN BANCA NAZIONALE DEL LAVORO S.P.A.  
 
 Bologna, 24 maggio 2005 - Con riferimento alla partecipazione detenuta dal Gruppo Unipol in Banca Nazionale del Lavoro S.p.a., ieri, Unipol Assicurazioni S.p.a. E la sua controllata Aurora Assicurazioni S.p.a. Hanno acquistato complessivamente n. 90 milioni di azioni ordinarie Bnl (45 milioni ciascuna). A seguito di tali acquisizioni, Unipol Assicurazioni al momento detiene, direttamente e indirettamente, n. 149,5 milioni di azioni ordinarie Bnl, rappresentanti il 4,955% del capitale sociale ordinario della Banca. L’operazione è finalizzata ad accrescere la presenza del Gruppo Unipol all’interno della compagine azionaria di Bnl al fine di meglio tutelare, anche in rapporto alle possibili evoluzioni degli assetti societari di Bnl medesima, l’investimento effettuato nella joint venture assicurativa Bnl Vita S.p.a. (controllata congiuntamente da Unipol Assicurazioni e da Bnl), le cui attività sono da considerarsi di assoluta rilevanza per il Gruppo Unipol.  
   
   
CONVEGNO ARCHITETTURA.NET ED INTEGRAZIONE SWIFT: UN NUOVO MODELLO ORGANIZZATIVO PER L'AUTOMAZIONE DEI PROCESSI OPERATIVI DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI  
 
Milano, 24 maggio 2005 - Come ottimizzare l'efficienza operativa e l’efficacia delle procedure interne degli operatori finanziari. Rimuovendo vincoli organizzativi e migliorando la flessibilità e l'integrazione tra le diverse unita di business? La risposta è nell'automazione intelligente che sfrutti architetture tecnologiche evolute, standards di settore e protocolli di comunicazione (swift, fix, xml). Financial Tradeware, come dimostrato da uno studio idc, incontra le necessità di business e presenta la nuova soluzione ultra.Net per la gestione dei processi operativi front, middle e bach office delle società di gestione, Fondi investimento ed hedge funds. Durante l'evento sarà introdotto il gruppo utenti chiuso (ma-cug): il nuovo servizio offerto da financial tradeware, fornisce connettività swift a società di gestione degli investimenti, fondi di investimento, hedge funds ed altre corporates non necessariamente di natura finanziaria, permettendo loro di scambiare messaggi finanziari standardizzati, con illimitate controparti finanziarie, attraverso swiftnet secure ip network. Il convegno si svolgerà a Milano il 16 Giugno a Palazzo Mezzanotte , Piazza Affari, 6. Il programma prevede il seguente svolgimento: ore 10.00 Introduce e coordina Rosanna Santonocito Giornalista (le Il Sole 24 Ore); 10.20 Intervengono: Gianni Soreca Consulting Director Idc Italia:” Le Società D'intermediazione Finanziaria E L'auiomazione: Quali Necessità?”. Walter Poloni: Developer Platform Director Microsoft Italia “Architettura .Net: Tecnologia A Su M'ori() Dei Nuovi 'Modelli Organizzativi D1 Business”. Marco Attilio, Senior Business Manager; Italr & Greecc Securities Industri. Division Swift “Servizi Swift Per Asset Managers E Società Di Fondi”. Andrea Raspi Amministratore Delegato Européenne de Gestion Privée Sa “Tesiivioniai. User”. Alberto Fontana Amministratore Delegato Financial Tradeware: “I Programmi Di Ft: Una Proposition Sofisticata Per Un Mercato Esigente” 12.00 Dibattito; 12.20 Conclude Alberto Fontana. La partecipazione al convegno è gratuita. Confermare la partecipazione alla Segreteria Organizzativa At Comunicazione Globale d'Impresa e-mail : atcomunicazione@iol.It    
   
   
SET: APPROVATA PROPOSTA DI RIFINANZIAMENTO DI BNP PARIBAS PER LA TOTALITA’ DELLE LINEE DI CREDITO SENIOR (2.620 MILIONI) UNA SIGNIFICATIVA RIDUZIONE DEL COSTO DEL DEBITO SENIOR PARI PER I PRIMI DUE ANNI A 82 PUNTI BASE PER ANNO E ULTERIORMENTE MIGLIORATIVA PER GLI ANNI SUCCESSIVI  
 
Milano, 24 maggio 2005 – Il consiglio di Amministrazione di Seat Pagine Gialle S.p.a. Ha deliberato ieri l’adesione alla proposta di rifinanziamento del debito bancario senior di Bnp Paribas (Mandated Lead Arranger and Bookrunner), cui era stato conferito mandato lo scorso 8 Aprile 2005, delegando l’Amministratore Delegato a concludere l’operazione. La firma dei relativi contratti è prevista nei prossimi giorni Il nuovo finanziamento sostituirà su base 1:1 il debito senior esistente, al netto di rimborsi anticipati di 86 milioni di Euro previsti entro giugno. Esso prevede un significativo miglioramento delle condizioni economiche ed una maggiore flessibilità operativa nella gestione della Società, quale risultato del positivo andamento gestionale e della elevata generazione di cassa del 2004. Di seguito i principali termini della proposta approvata dal Consiglio di Amministrazione Caratteristiche del finanziamento E’ prevista la messa a disposizione della Società delle seguenti linee di finanziamento a lungo termine (si veda la tabella A): Euro 1.930,1 milioni, derivanti dalla Tranche A del nuovo finanziamento, con ammortamento semestrale a partire da giugno 2006, sino a giugno 2012 ed uno spread iniziale rispetto all Euribor dell’1,91%; Euro 600 milioni, derivanti dalla Tranche B del nuovo finanziamento, con rimborso in un’unica soluzione a giugno 2013 ed uno spread iniziale del 2,41%; sino a Euro 90 milioni, derivanti da una linea revolving, destinata alle esigenze di finanziamento del capitale circolante, da rimborsare entro giugno 2012, con uno spread iniziale del 1,91%. L’operazione prevede quindi una notevole semplificazione rispetto al precedente finanziamento in quanto è stata eliminata la Tranche C, caratterizzata dall’applicazione di un margine pari al 3,415%, mediante un incremento della Tranche A su cui Seat vedrà applicato il margine più contenuto (1,91%). Il termine ultimo di rimborso della nuova Tranche A è stato esteso di circa 24 mesi, mentre quello della nuova Tranche B di circa 12 mesi. Rimane in essere il finanziamento subordinato di Lighthouse S.a. Derivante dall’emissione del High Yield Bond con scadenza 2014, a tasso fisso dell’ 8%. Condizioni economiche La proposta di rifinanziamento prevede un significativo abbassamento del costo del debito senior, di circa 82 punti base nei primi due anni e ulteriormente migliorativi negli anni successivi, ottenuti grazie: alla riduzione dei margini inizialmente applicati alle Tranches A e B di circa 50,5 punti base; all’eliminazione della Tranche C caratterizzata dall’applicazione del margine più elevato (3,415%); all’applicazione di un più favorevole e più rapido meccanismo di progressiva riduzione dei margini (credit spreads) legato al miglioramento del rapporto Indebitamento Finanziario Netto / Ebitda. A seguito di tali modifiche, il costo totale dell’indebitamento, inclusivo anche dell’impatto del finanziamento subordinato (High Yield Bond) e delle relative imposte, nonché delle operazioni di hedging in essere (che rimangono inalterate), per il 2005 passerebbe dal 6,76% al 6,53% tenuto conto del maggior costo del precedente finanziamento per i primi cinque mesi dell’anno. Nel 2006 il costo totale dell’indebitamento atteso dovrebbe invece passare dal 6,94% al 6,40% con una riduzione di 54 punti base. Condizioni operative Oltre ai citati miglioramenti di carattere economico, la nuova struttura contrattuale prevede vantaggiose modifiche ai limiti stabiliti e agli impegni attualmente in capo alla Società, tutte volte a conseguire margini più flessibili di manovra nella gestione ordinaria e straordinaria. In particolare: la possibilità di distribuire dividendi è stata innalzata fino al limite quantitativo del 3% della capitalizzazione di Borsa della Società; gli investimenti operativi possibili sono stati incrementati in media del 20%; è stata concessa la possibilità di investire il temporaneo eccesso di liquidità nel High Yield Bond” fino a 100 milioni. E’ previsto inoltre che, dove possibile, le limitazioni di carattere operativo vengano allineate a quelle più favorevoli esistenti nell’ambito del contratto relativo al finanziamento subordinato. “Siamo molto soddisfatti – commenta Luca Majocchi, Amministratore Delegato di Seat Pagine Gialle – di questa operazione, che rappresenta un evidente segno di fiducia da parte del mercato finanziario, e con la quale esso riconosce la validità delle scelte strategiche della Società e che permetterà a Seat di dare ancora maggiore impulso all’attività intrapresa per migliorare la qualità e il gradimento dei propri servizi e di sviluppare il mercato italiano della pubblicità delle piccole e medie imprese. La soddisfazione viene anche dal successo che l’operazione di rifinanziamento sta avendo con adesioni dai principali istituti di credito italiani e internazionali significativamente eccedenti rispetto all’importo rifinanziato di 2,6 miliardi di Euro.”  
   
   
SOTTOSCRITTO IL PROTOCOLLO DI INTESA CHE AVVIA IL PROGETTO DI INTEGRAZIONE TRA HERA SPA E META SPA  
 
Bologna, 24 maggio 2005 - Ieri i soci pubblici di riferimento di Hera Spa e Meta Spa hanno sottoscritto il Protocollo di Intesa che sancisce l’accordo delle Parti ad avviare il progetto di integrazione tra Hera Spa e Meta Spa che sarà oggetto di approvazione da parte degli organi competenti. Tale progetto si realizzerà mediante la fusione per incorporazione di Meta Spa in Hera Spa, previa cessione ad Hera Spa da parte dei soci pubblici di Meta Spa di una quota azionaria non superiore al 15% del capitale sociale di Meta Spa ad un prezzo per azione determinato nell’ambito della media delle quotazioni di chiusura del titolo Meta Spa negli ultimi 3 mesi. Il Protocollo di Intesa sarà sottoposto ai prossimi Consigli di Amministrazione delle società Hera Spa e Meta Spa per la relativa attuazione. Le Parti hanno condiviso la validità del progetto di aggregazione tra le due società in quanto consente di attuare un importante progetto industriale su base regionale, creando un primario operatore nel settore nazionale delle public utilities, in grado di realizzare importanti sviluppi nei settori strategici e conseguire rilevanti sinergie industriali. Il Protocollo di Intesa delinea le principali modifiche da apportare alla struttura di governance di Hera Spa e prevede: l’ingresso dei soci pubblici di Meta Spa in un nuovo Patto di Sindacato tra i soci pubblici di Hera Spa, con il riconoscimento ai soci pubblici di Meta Spa di 3 consiglieri nell’ambito del futuro Consiglio di Amministrazione di Hera Spa di cui uno con la qualifica di Vicepresidente, che farà parte del costituendo Comitato Esecutivo; la realizzazione dell’integrazione secondo il modello operativo adottato da Hera Spa con la costituzione di una società operativa territoriale con sede a Modena. L’impegno assunto dalle Parti è di traguardare la conclusione dell’operazione entro la fine del 2005. Nei prossimi giorni verranno avviati i tavoli tecnici composti dai rappresentanti delle due società.  
   
   
L’OICE RINNOVA LO SCHEMA DI POLIZZA PROFESSIONALE 2005 CON I LLOYD’S  
 
Roma, 24 maggio 2005 - E’ stata rinnovata lo scorso 12 maggio, la convenzione quadro tra l’associazione delle società di ingegneria ed i Lloyd’s per il tramite di Aec Broker di Assicurazioni e Riassicurazioni per Engineering, Costruzioni e Responsabilità Professionali Spa. Dopo la stagione degli aumenti dei tassi derivanti dagli eventi del settembre 2001, le tariffe valide da Aprile 2005 introducono una serie di sconti nel caso di: Organizzazioni di Ingegneria ed Architettura in possesso di un sistema qualità; copertura merloni per progetti ove l’assicurato sia incaricato anche della direzione dei lavori; “fidelity bonus” per rinnovo di polizze senza sinistri. Il testo 2005 recepisce tutti gli adeguamenti ed i miglioramenti degli anni scorsi nonché alcune fondamentali novità quale l’estensione delle attività valutate a basso rischio e il recepimento dei testi merloni secondo lo schema tipo 2.2 del D.m. 123/04. “Siamo soddisfatti della collaborazione con i Lloyd’s - ha commentato il presidente dell’Oice Ing. Nicola Greco – grazie ai quali dal 1999 abbiamo messo a disposizione dell’ingegneria italiana uno schema di polizza che ci ha permesso di aumentare i servizi forniti ai nostri iscritti garantendo un importante strumento di lavoro per i progettisti di lavori pubblici”. “Lo Schema Oice-lloyd’s - ha commentato Fabrizio Callarà, Presidente della Aec Broker – è divenuta un esempio imitato dalle associazioni e dai consigli nazionali delle altre professioni tecniche per gli importanti risultati ottenuti”.  
   
   
MISURARE LE PRESTAZIONI AZIENDALI PER ESSERE PIÙ COMPETITIVI  
 
 Milano, 24 maggio 2005 - Ieri presso la sede Uni è stata presentata in anteprima la norma Uni 11155 “Attività operative delle imprese. Misurazione delle prestazioni”, uno strumento necessario alle imprese per identificare le variabili rilevanti della propria attività ed utilizzare i metodi di misurazione che diano risultati significativi e confrontabili per le necessarie verifiche di benchmarking. La norma Uni 11155 è fortemente collegata ai concetti di base della qualità e della soddisfazione del cliente. Come affermato da Claudio Rolandi -coordinatore dei lavori che hanno portato alla stesura della norma- “la qualità Iso 9000 ha come punto fondamentale il miglioramento continuo, ma per migliorare bisogna tenere sotto controllo continuamente l’efficacia e l’efficienza delle prestazioni della propria azienda: è quindi necessario misurare le variabili più significative e controllare l’andamento dei parametri nel tempo”. La norma raccoglie e sistematizza numerosi indici di efficienza, di efficacia, di tempi di risposta e di livello del servizio validi in tutti i settori di attività dell’impresa (commerciale, acquisti, produzione, logistica…) tranne quello strettamente finanziario, creando così un punto di riferimento condiviso che le imprese possono utilizzare per capire “lo stato di salute” aziendale e per metterlo a confronto con quello dei concorrenti dello stesso settore. In tempi dove “competitività” è una parola chiave, la norma Uni 11155 permette di avere dei punti di riferimento inequivocabili. “La norma deriva dai lavori di normazione europei svolti dal Cen negli anni ’90 naufragati per il dissenso della Francia -afferma Gianbattista Marini, presidente della Commissione Servizi dell’Uni- che a livello italiano sono stati recuperati, aggiornati ed adattati alla realtà nazionale, per dare alle nostre imprese degli strumenti per affrontare temi non tradizionali”. A livello d’impresa l’applicazione di questa norma -cioè la corretta misurazione di un set di parametri accuratamente selezionato- darà una conoscenza più profonda dell’efficacia e dell’efficienza dei processi aziendali, permetterà di mettere in atto le necessarie azioni correttive (sia a livello organizzativo che di infrastruttura…) e infine di tenerne sotto controllo l’andamento nel tempo. Una norma che aiuterà le aziende a riconcentrarsi sul fare impresa, misurare quello che sanno fare e farlo sempre meglio. L’applicazione della norma è estremamente semplice ed immediata e non necessita il ricorso a consulenti esterni, se non per valutare le azioni correttive da porre in atto. La norma sarà disponibile su www.Uni.com a partire da metà giugno. A titolo di esempio riportiamo in allegato alcuni indicatori per le varie attività aziendali. Vendite - Indicatori relativi ai tempi di risposta - Lead time dell’offerta - Misura della prontezza di risposta dei servizi di vendita e dei processi di preventivazione. Si rileva: l’intervallo di tempo intercorso tra il ricevimento, alla sede del fornitore, di una richiesta di offerta, e la consegna dell’offerta all’approvvigionatore del cliente. Servizio al cliente - Misure relative al lead time dell’ordine e della consegna - Lead Time dell’ordine - Misura delle prestazioni complessive relative alla evasione dell’ordine, che ne include tutti gli aspetti, quali la produzione, la formazione delle commesse (“picking”), la spedizione e il trasporto. Si rileva l’intervallo di tempo intercorso tra il ricevimento di un ordine da parte del fornitore e la consegna dei beni ordinati al luogo di consegna richiesto. Servizio al cliente - Misure relative alla flessibilità delle consegne - Modifiche degli ordini da parte dei clienti - Misura della capacità di risposta o dell’agilità dell’organizzazione. Il rapporto, riferito a un determinato periodo di tempo, tra il numero delle richieste di modifica del cliente che sono state soddisfatte, e il numero totale delle richieste di modifica pervenute. Questo rapporto può essere riferito al numero degli ordini, o al numero delle righe d’ordine, ma anche con riferimento ai tempi richiesti per le modifiche Prodotto - Progettazione del prodotto - Proporzione tra parti comuni e componenti singoli - Misura della capacità dell’azienda nell’evitare duplicazioni, e di conseguenza misura del livello di controllo sulla progettazione e sulle specifiche di progetto. Il rapporto tra il numero dei componenti che sono singoli nel progetto, e il numero totale di componenti nel progetto. Prodotto - Tempo per l’immissione sul mercato - Misura della possibilità di effettuare modifiche nella esecuzione del prodotto. Si confrontano il tempo che intercorre tra l’inizio del processo di progettazione e il momento in cui si ottiene il primo prodotto pronto per la spedizione al cliente (tempo effettivo per la disponibilità al mercato), e il tempo obiettivo fissato per ottenere la disponibilità al mercato, definito dal Marketing ed accettato dalla Progettazione. Produzione - Rotazione reale delle scorte - Misura della velocità della produzione, e della capacità di esecuzione dei programmi. Il rapporto, espresso in genere in rotazioni per periodo, riferito ai prodotti più importanti o a gruppi di prodotti, tra la quantità di prodotto spedita nel periodo, e il livello medio della scorta di questi nel periodo. Magazzino - Spazio - Utilizzazione dello spazio totale - Misura dell'efficienza del progetto del magazzino e delle procedure di messa a dimora e di prelievo. Il rapporto (solitamente espresso come percentuale) tra lo spazio effettivamente usato per lo stoccaggio, e lo spazio totale disponibile. Trasporti - Qualità del trasporto - Misura del rispetto delle normative e della protezione delle merci da parte del fornitore del servizio di trasporto. Ci si riferisce anche alla possibilità di danneggiamenti, furti e smarrimenti. Il rapporto, misurato in un determinato periodo di tempo, tra la quantità di merci danneggiate o perse nel trasporto, e la quantità totale di merci trasportate. Gestione delle scorte - Indice di rotazione della scorta - Misura della rapidità della gestione del flusso dei materiali, e della validità della pianificazione operativa. Il rapporto, misurato in un periodo di tempo definito, per i prodotti principali o per gruppi di prodotti; tra la quantità di prodotti spediti o utilizzati, e il livello medio di scorta di quei prodotti.  
   
   
ACSM S.P.A. CEDE IL 40% DELLA SOCIETA ACSM AMBIENTE S.R.L.  
 
Como, 24 maggio 2005 - A seguito di un continuo processo di rifocalizzazione sulle attività core business, Acsm S.p.a. Ha deciso di cedere una quota pari al 40% della partecipazione in Acsm Ambiente S.r.l.. Nell'ambito delle attività intraprese nel settore ambientale, infatti, l'azienda ritiene opportuno concentrarsi nel settore dello smaltimento. A tal fine Acsm S.p.a. Ha sottoscritto ieri il contratto di cessione di parte della quota detenuta in Acsm Ambiente S.r.l. A favore dell'attuale socio di minoranza e principale operatore della provincia di Como in materia di raccolta e trasporto di Rsu, Econord S.p.a. Le due società intendono individuare e sviluppare ogni possibile sinergia nel settore dei rifiuti al fine di ottimizzare le rispettive competenze e capacità operative nonché rafforzare la presenza nei rispettivi settori core business: Proprio in tale prospettiva sia Acsm S.p.a. Che Econord S.p.a. Hanno avviato una collaborazione destinata a produrre studi e ricerche per lo sviluppo di interventi in settori allo stato non percorsi quali quello degli impianti di pretrattamento dei rifiuti indifferenziati. Al 31 dicembre 2004 la partecipazione di Acsm S.p.a. In Acsm Ambiente S.rl. Risultava iscritta per €/000 619 corrispondenti a quanto versato per la sottoscrizione della quota rappresentativa del 60% capitale sociale, pari a €/000 1.000, oltre alle riserve accantonate. Ii prezzo di cessione è stato concordato pari a €/000 463. Alla luce del processo di applicazione dei Principi Contabili Internazionali, che dovrebbe concludersi con la redazione della Relazione Semestrale secondo tali principi, non è allo stato possibile prevedere se l'area di Consolidamento verrà o meno modificata per effetto della cessione in oggetto. Anche in caso di esclusione dall'area di Consolidamento della società Acsm Ambiente S.r.l., considerato che tale società svolge la sua attività per conto di Acsm S.p.a. In virtù dell'affidamento della stessa ad Acsm S.p.a. Da parte del Comune di Como, i ricavi del Gruppo rimarrebbero sostanzialmente invariati.  
   
   
INFORMATIVA AEM TORINO  
 
Torino, 24 maggio 2005 – Su richiesta della Consob di informazioni aem torino fa presente quanto segue. Con decisione n. 2003/193/Ce del 5 giugno 2002 la Commissione Europea ha qualificato come aiuti di Stato dichiarati illegittimi dalla decisione della Commissione Europea 2003/193/Ce, l’esenzione triennale (1997 – 1999) dall’imposta sul reddito prevista dall’art. 3, comma 70, della L. N. 549/1995 a favore delle società per azioni di servizi pubblici locali, nonché i prestiti a tasso agevolato previsti a favore delle medesime società. Contro tale decisione il Governo italiano ha presentato ricorso in annullamento. Analoghi ricorsi in annullamento sono stati presentati dalle società beneficiarie delle misure in questione, inclusa Aem Torino S.p.a.. I ricorsi sono tuttora pendenti. Il Consiglio di Amministrazione di Aem Torino S.p.a. In occasione del progetto di bilancio d’esercizio al 31/12/2004, ha dato informativa della disposizione in argomento, sulla base del testo al momento noto e che è risultato conforme al testo successivamente approvato dal Parlamento e pubblicato su G.u. Del 27/04/2005, ritenendo, allo stato, non necessario procedere ad alcun accantonamento. La procedura prevista dall’articolo 27 della Legge 62/2005 prevede alcuni adempimenti dichiarativi da parte dei contribuenti e presuppone l’emanazione di atti ufficiali volti a specificare le modalità applicative e le linee guida per una corretta valutazione dei casi di non applicazione. In mancanza di tali provvedimenti non è possibile quantificare con esattezza gli importi oggetto della procedura in questione, di cui è stata data un’ipotesi quantitativa nel “Prospetto informativo di sollecitazione e quotazione” depositato presso la Consob in data 3 giugno 2003. Il Consiglio di Amministrazione di Aem Torino del 29 aprile 2005, ha preso atto dei contenuti della disposizione definitiva, che confermano le proprie valutazioni riportate nel Bilancio 2004, sulla base delle quali, anche nella Relazione Trimestrale al 31/03/2005, non si è ritenuto di procedere, allo stato, ad alcun accantonamento. Con riferimento ai prestiti agevolati concessi nel periodo di riferimento della Legge 62/2005, si precisa che la società non ha usufruito dell’erogazione di alcun finanziamento agevolato.  
   
   
FINARTE : APPROVAZIONE DEL PROGETTO DI BILANCIO AL 31/12/2004  
 
Milano, 24 maggio 2005 - Il Consiglio di Amministrazione di Finarte – Semenzato Casa d’Aste S.p.a., riunitosi in data odierna, ha approvato il Progetto di Bilancio e di Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2004. Il progetto di bilancio chiude sostanzialmente in pareggio o più precisamente con un utile di € 20.602 contro una perdita dell’esercizio precedente di € 11.993.116. Le differenze sono rappresentate: da un miglioramento del saldo valore-costi della produzione di € 5.870.267 di cui oltre € 4.600 mila per minor svalutazione delle immobilizzazioni e dei crediti compresi nell’attivo circolante: da un miglioramento del saldo proventi oneri finanziari € 830.352 collegato essenzialmente ai maggiori proventi da partecipazioni; da una minore incidenza della svalutazione di partecipazioni € 477.633; da maggiori proventi straordinari € 4.844.108 dovuti essenzialmente alla plusvalenza sulle cessione dello stabile di Roma (circa € 4.270 mila); nello scorso esercizio incidevano maggiori imposte relative a esercizi precedenti per € 460.000; da maggiori imposte sul reddito € 8.642 Totale € 12.013.718. Nei proventi da partecipazione figurano 800.000 euro pari a differenze cambio sulla riduzione del capitale della controllata Finarte Sa (da € 5 milioni a 1 milione di Frsv). Il bilancio consolidato del gruppo Finarte chiude con una perdita di € 840.273 contro una perdita dell’esercizio precedente di € 11.709.098. La differenze fra la perdita consolidata di € 840.273 ed il risultato della controllante è dovuta alla somma fra il saldo negativo dei risultati delle controllate e la differenza cambio sulla riduzione del capitale della Controllata Finarte Sa che nel consolidato ha inciso sul patrimonio netto. I ricavi consolidati del gruppo (incluse le vendite di beni di proprietà) nel 2004 sono stati di € 16.692.000 con un aumento di circa l’8% rispetto al precedente esercizio. L’indebitamento netto consolidato del gruppo al 31.12.2004 ammonta ad € 1.592 mila contro € 10.283 mila al 31.12.2003. Si ricorda che l’Assemblea ordinaria dei soci è stata convocata per mercoledì 29 giugno 2005 alle ore 11.00 presso la sede della società in Piazzetta Bossi n. 4 e in seconda convocazione per mercoledì 6 luglio 2005 stessa ora e luogo, per deliberare sul seguente ordine del giorno: 1. Delibere ai sensi dell’art. 2364 del codice civile, I comma, punto 1; 2. Conferimento dell’incarico di revisione ai sensi del D.lgs. 58/98 per il triennio 2005/2007; 3. Nomina del collegio sindacale e determinazione dell’emolumento del Presidente e dei sindaci effettivi; 4. Provvedimenti ai sensi dell’art. 2446 del codice civile.  
   
   
AMERICA WEST HOLDINGS CORP.: PROSSIMA FUSIONE DI AMERICA WEST HOLDINGS CORPORATION E US AIRWAYS GROUP, INC. LA NUOVA COMPAGNIA AEREA SARÀ IN GRADO DI OFFRIRE AI CLIENTI BIGLIETTI A PREZZI ESTREMAMENTE CONTENUTI  
 
 Phoenix, 24 maggio 2005 - Questa unione darà vita a una delle compagnie aeree più stabili dal punto di vista finanziario con ricavi pari a circa 10 miliardi di dollari all'anno, con cassa totale pari a 2 miliardi di dollari e debiti attestati su livelli decisamente inferiori a quelli delle principali compagnie aeree. Ci si aspetta che la nuova compagnia aerea diventerà uno dei gruppi di lavoro più efficienti del settore. Questo dopo aver realizzato i risparmi previsti sui costi annuali e sinergie sui ricavi per oltre 600 milioni di dollari, la nuova compagnia aerea si troverà ad essere comunque in attivo anche con il petrolio ad oltre 50 dollari al barile La nuova compagnia aerea opererà solo con il marchio Us Airways, ma i diversi gruppi di lavoro saranno integrati in un arco di tempo dai due ai tre anni, cercando di ridurre al minimo eventuali spostamenti all'interno dei gruppi America West Holdings Corporation (Nyse: Awa) e Us Airways Group, Inc. (mercato dei titoli non quotati: Uairq) hanno annunciato ieri di aver sottoscritto un accordo di fusione per poter creare la prima compagnia aera nazionale in grado di offrire una linea completa di servizi, a prezzi estremamente ridotti e concorrenziali rispetto a quelli offerti dalle compagnie low-cost. È destinata a diventare la prima compagnia aerea nazionale low-cost (Lcc), in grado di offrire una struttura semplificata dei prezzi, destinazioni internazionali, e permetterà di accedere a servizi a costo ridotto in oltre 200 città negli Stati Uniti, in Canada, in Messico, nei Caraibi e in Europa, oltre a una serie di altre facilitazioni che comprendono un nutrito programma frequent flyer, club presso gli aereoporti, prenotazione dei posti e servizio a bordo per la Prima Classe. Doug Parker, Ceo, presidente e presidente del consiglio di amministrarione di America West Holdings Corporation ha dichiarato: "La nuova iniziativa si fonda su due reti complementari con flotte simili, contratti di lavoro molto simili tra loro e due team di tutto rilievo, tutti fattori che consentiranno di creare, grazie a questa fusione, la prima linea aerea low- cost in grado di offrire una gamma completa di servizi. Questa combinazione ci offre l'opportunità di rafforzare le nostre attività, senza dover attendere che le condizioni del nostro settore migliorino. L'unione tra Us Airways/america West colloca la nuova compagnia in una posizione sicura da cui poter raggiungere obiettivi che nessuna delle due società avrebbe potuto raggiungere da sola." Bruce Lakefield, presidente e Ceo di Us Airways ha dichiarato: "Us Airways può contare su concessioni di rilievo e su un team di dipendenti molto validi che saranno ulteriormente valorizzati dalle potenzialità e dal successo di America West nel mercato del low-fare e del low-cost. L'entusiasmo e le aspettative che questa operazione ha generato sono testimoniati dal gran numero di investitori azionari e dal sostegno dei partner, in un momento di grossa incertezza del settore, quale quello presente. Il mio obiettivo è stato quello di assicurare la fattibilità a lungo termine di Us Airways e di garantire il lavoro ai nostri dipendenti; e grazie alla fusione con America West sarà possibile raggiungere questi obiettivi." L'operazione di fusione è soggetta all'approvazione da parte della U.s. Bankruptcy Court (Tribunale fallimentare americano) che sta esaminando la causa della Us Airways in relazione al Chapter 11 e alla chiusura dell'operazione, che dovrebbe essere perfezionata nel prossimo autunno, le compagnie opereranno con il marchio Us Airways sotto la guida del Ceo, Doug Parker. I 13 componenti del nuovo consiglio di amministrazione saranno: un membro per ognuna delle nuove tre società di investimento in titoli, sei membri provenienti dall'attuale consiglio di amministrazione di America West, tra cui Parker in qualità del presidente del consiglio di amministrazione, e quattro membri dall'attuale consiglio di amministrazione di Us Airways, tra cui Lakefield in qualità di vicepresident del consiglio di amministrazione. La sede centrale congiunta sarà ospitata negli uffici di America West a Tempe, Arizona. Per quanto riguarda gli aspetti regolamentari, entrambe le compagn! ie aeree opereranno utilizzando certificati separati per un periodo di transizione di circa due o tre anni, con equipaggi, e procedure di manutenzione e sicurezza separati. Tuttavia, al fine di garantire interessanti vantaggi ai propri clienti, le compagnie collaboreranno, non appena possibile, per coordinare orari, programmi frequent flyer e altre iniziative di marketing. Lakefield ha poi aggiunto: "Crediamo inoltre che la compagnia frutto della fusione di Us Airways e America West sarà in grado di offrire maggiore scelta ai clienti, grazie ai prezzi low-fare offerti da America West su molte destinazione, insieme ad una serie di altri servizi destinati ai passeggeri, come ad esempio un interessante programma frequent flyer, prenotazione posti e la Prima Classe." Grazie alla creazione della prima compagnia aera nazionale, in grado di offrire una vasta gamma di servizi, i clienti potranno usufruire di prezzi semplificati su tutta la rete occidentale/orientale, oltre all'offerta di destinazioni estere. Una volta completata la fusione, anche i programmi frequent flyer delle due compagnie verranno unificati. Gli associati di entrambi i programmi conserveranno le miglia accumulate, e godranno di tutti i vantaggi speciali riservati loro dal programma di provenienza e il programma frequent flyer della nuova compagnia gli consentirà di godere degli stessi vantaggi offerti dai programmi a cui appartenevano. Gli altri servizi offerti ai clienti comprendono club negli aereoporti, prenotazione posti e possibilità di avere la Prima Classe. Si prevede che la fusione darà vita a uno degli attori più stabili dal punto di vista finanziario di tutto il settore, con ricavi annuali per oltre 10 miliardi di dollari e un bilancio solido, che può contare su circa 2 miliardi di dollari di liquidità alla chiusura, da utilizzare per affrontare il clima attuale del settore e finanziare altre strategie di crescita. Si prevede di creare una solida liquidità grazie alla combinazione della attuale disponibilità liquida di Us Airways/america West, a 350 milioni di dollari di nuovi titoli dedicati (che possono essere integrati da altri impegni), e proventi per 150 milioni di dollari derivanti dall'offerta di diritti. Inoltre, la nuova compagnia aerea riceverà liquidità per oltre 1,1 miliardi di dollari, principalmente da partner e fornitori (circa 675 milioni di dollari), da finanziamenti garantiti dalle attività o dalla vendita di aereomobili in eccesso (circa 250 milioni di dollari) e da una parte delle riserve! di cassa (circa 200-300 milioni di dollari). Ci si aspetta che i 350 milioni di dollari in nuovi titoli siano messi a disposizione da quattro gruppi diversi di investitori. I nuovi investitori sono: Ace Aviation Holdings Inc., (con un impegno per 75 milioni di dollari) una holding canadese che possiede Air Canada, la maggiore compagnia aerea canadese con ricavi che superano i 7,5 miliardi di dollari all'anno; Par Investment Partners, L.p., (con un impegno di 100 milioni di dollari) una società di investimento con sede a Boston; Peninsula Investment Partners, L.p., (con un impegno per 50 milioni di dollari) una società di investimento con sede in Virginia; e Eastshore Holdings Llc, (con un impegno di 125 milioni di dollari e un accordo per la fornitura si servizi aerei regionali), che è posseduta da Air Wisconsin Airlines Corporation e dai suoi azionisti. La nuova compagnia ha anche in programma di offrire diritti che potrebbero generare altri 150 milioni di di dollari di finanziamento in titoli. Circa 675 milioni di dollari di altri finanziamenti in liquidità saranno garantiti da una combinazione di rifanziamento di alcuni depositi, rifinanziamento di debiti (con conseguente riduzione delle garanzie) e dalla sottoscrizione di programmi bonus e incentivi con società che sono interessate a stabilire rapporti a lungo termine con la nuova compagnia. Queste società hanno sottoscritto impegni o proposte per un valore che supera i 425 milioni di dollari in liquidità da partner e fornitori strategici, tra cui un programma di bonus del valore di 300 milioni di dollari e un prestito concesso da fornitori di carte di credito specifiche per la nuova compagnia. Le trattative con le società di gestione delle carte di credito sono ancora in corso. Altri 250 milioni di dollari verranno dalla Airbus sotto forma di prestito. Le società hanno anche concordato che la nuova compagnia aerea sarà la società prescelta per il lancio dell'Airbus A350, con consegne programmate! dal 2011 al 2013. "Siamo estremamente contenti del sostegno finanziario che questa nuova operazione ha ricevuto, ma su cui non avremmo potuto contare se non avessimo avuto in mente un modello operativo di successo, considerate le difficoltà che hanno investito questo settore," ha dichiarato Parker. "Abbiamo creato un'attività che è in grado di essere concorrenziale anche se il petrolio arrivasse a 50 dollari il barile, risultato possibile essenzialmente grazie ai 600 milioni di dollari derivanti da energie alla base del risultato operativo netto annuale. Si tratta di sinergie che si trovano a un livello decisamente superiore rispetto a quanto di norma si riscontra nelle fusioni di linee aeree, per due motivi: il primo è dovuto al fatto che sia Us Airways sia America West hanno costi di manodopera molto simili, in altre parole non ci saranno sinergie negative per quanto riguarda l'integrazione dei contratti, e inoltre la bancarotta di Us Airways ci consente di dimensionare cor! rettamente la capacità, in modo da incrementare le sinergie di rete." I 600 milioni di dollari di sinergie annuali anticipate sono il frutto della ristrutturazione delle rotte, di sinergie per quanto riguarda i ricavi e di risparmi sui costi. Le sinergie derivanti dalla ristrutturazione delle rotte, pari a circa 150-200 milioni di dollari sono il frutto della riduzione del numero di aereomobili e di voli che non erano redditizi, da una migliore corrispondenza delle dimensioni degli aereomobili in relazione alla domanda della clientela per ogni rotta, e dalla integrazione del servizio verso le Hawaii. Le sinergie sui ricavi per 150-200 milioni di dollari sono il risultato dell'unione di due linee aeree regionali per dar vita a una compagnia aerea a livello nazionale, low-cost che possa offrire una scelta più ricca ai clienti, grazie ai collegamenti possibili tra le due reti e grazie all'incremento del numero di aereomobili e all'utilizzo di altre attività. Per concludere, la nuova compagnia aerea prevede di realizzare sinergie! per i costi pari a 250-300 milioni di dollari all'anno grazie alla riduzione delle spese generali di amministrazione, consolidando i sistemi informatici delle due linee aeree e unendo le due strutture. Oltre alle sinergie operative derivanti dalla fusione, i nuovi rapporti stabiliti con Air Canada consentiranno di introdurre ulteriori miglioramenti operativi. La nuova compagnia aerea e Air Canada hanno in programma di lavorare insieme per creare valore aggiunto per entrambi, sfruttando i contratti di manutenzione, accordi per lo svolgimento delle operazioni a terra e l'eventuale ampliamento dell'accordo con Star Alliance, che potrebbe portare al codesharing con Air Canada, nel rispetto dell'accordo bilaterale in materia tra Stati Uniti - Canada. Us Airways/us Airways Express servono al momento 179 città e America West/america West Express serve 96 città. Dopo la fusione, la nuova compagnia aerea diventerà la quinta compagnia aerea americana, misurata in termini di domestic Available Seat Miles (Asm- Miglia nazionali posti a sedere). Si prevede che la nuova compagnia aerea possa operare con una flotta principale composta da 361 aereomobili (con 239 jet regionali e 57 turboelica per la rete principale), riducendo il totale di 419 aereombili gestito da entrambe le compagnie aeree all'inizio del 2005. Us Airways ha inprogramma la restituzione di altri 25 aereomobili entro la fine del 2006, in aggiunta ai 46 aereombili la cui restituzione è già stata annunciata da Us Airways. Quasi tutti gli aereomobili saranno restituiti a General Electric Capital Aviation Services (Gecas). La nuova compagnia aerea riceverà anche 13 Airbus A320 che erano stati ordinati da America West Airlines. Airbus ha anche accettato di modificare le consegne e confermare la consegna di 30 A320 a fusoliera più stretta, differendo le consegne dal 2006 - 2008 al 2009 - 2010. Per razionalizzare i voli internazionali, la nuova compagnia aerea utilizzerà Airbus per passare a una flotta internazionale composta da Airbus A330 e, a partire dal 2011, di A350. Una volta completata l'integrazione, gli scali principali della nuova compagnia aerea saranno situati a Charlotte, Phoenix e Filadelfia, mentre gl scali secondari saranno a Las Vegas e Pittsburgh. Le città di maggior interesse si prevede saranno Boston, New York/laguardia, Washington, D.c., e Fort Lauderdale. Us Airways al momento conta 30.100 dipendenti e America West ne ha 14.000. Si prevede che i contratti di lavoro dei dipendenti rappresentati saranno integrati dopo la conclusione delle trattative sui ruoli di anzianità condotte con i gruppi di ciascuna compagnia aerea. Parker di America West ha così proseguito: "Sebbene Us Airways e America West siano due compagnie aeree distinte, con culture diverse, gli elementi in comune sono comunque prevalenti rispetto alle differenze. Siamo tutti professionisti del settore, orgogliosi della tradizione a cui apparteniamo, e pronti a servire al meglio i viaggiatori, e con una visione ottimistica del futuro. L'integrazione dei ruoli di anzianità è una grossa sfida, sia per noi sia per i dipendenti, ci adopreremo affinché questi temi siano discussi e risolti in modo equo e giusto. Questo processo, così come è sempre stato, ci vedrà sempre impegnati a proseguire nella nostra politica di comunicazioni con i dipendenti improntata alla massima chiarezza e onestà. Stiamo lavorando alla realizzazione di un nuovo futuro che sarà caratterizzato da una maggiore sicurezza del lavoro e da maggiori opportunità di crescita di quanto altre compagnie aeree possano aver fatto da sole, e stiamo operando i! n modo che tutti possano partecipare ai vantaggi che ne scaturiranno." I 350 milioni di dollari di impegni in titoli privati si basano su un valore implicito di titoli pari a 850 milioni di dollari per la nuova compagnia risultante dalla fusione. L'ammontare di 850 milioni di dollari sarà così suddiviso: il 45% a America West, il 41% ai nuovi titoli e il 14% a Us Airways. Da tale valutazione scaturisce un valore implicito di 6,12 dollari per azione per le azioni negoziate di America West, tenendo conto dell'effetto diluizione dei certificati e delle opzioni e del trattamento anticipato dei titoli convertibili in azioni. I partner hanno concordato una raccolta fino a 650 milioni di dollari in titoli, comprensivi dei proventi dall'offerta programmata di diritti. L'aggiunta di altri titoli diluirebbe l'importo pro capite per tutti i partecipanti. Tuttavia, titoli raccolti oltre il valore di 350 milioni di dollari non andrebbero a intaccare il valore di 6,12 dollari per azione per le azioni negoziate di America West. Il diritto a p! artecipare ad un'offerta di diritti fino a 150 milioni di dollari in azioni comuni delle società riunite sarà così suddiviso: il 61,5% agli azionisti di Us Airways e il 38,5% per gli azionisti comuni di America West. Secondo quanto previsto dai termini dell'accordo, la fusione verrà perfezionata dopo la conferma dei programmi da parte di Us Airways per la riorganizzazione e per l'emergenza a causa del Chapter 11. Poichè la fusione e i relativi investimenti in titoli sono soggetti al procedimento a cui è soggetta Us Airways a seguito del Chapter 11 presso la U.s. Bankruptcy Court (Tribunale fallimentare) dell'Eastern District della Virginia ad Alexandria, anche l'operazione dovrà essere approvata dalla U.s. Bankruptcy Court e sarà soggetta a una procedura di offerta che sarà proposta al tribunale. L'operazione che è stata approvata da entrambi i consigli di amministrazione, deve anche ricevere l'approvazione degli azionisti di America West. Entrambe le compagnie aeree presenteranno la documentazione necessaria in modo che possa essere esaminata dalle seguenti autorità: U.s. Department of Justice (Dipartimento di giustica), U.s. Department of Transportation (Dipartimento dei trasporti) e la Securities and Exchange Commission (Commissione di vigilanza sulla borsa) e qualsiasi altra documentazione fosse necessaria per poter ottenere le approvazioni richieste. Inoltre, le due compagnie aeree hanno ricevuto prestiti con garanzia federale da Air Transportation Stabilization Board (Atsb - Commissione per la stabilizzazione del trasporto aereo), e entrambi i vettori stanno conducendo trattative congiunte con Atsb su come trattare i suddetti prestiti in relazione alla fusione proposta. Us Airways Group, Inc. È seguita dalla società di consulenza Seabury Group Llc per quanto riguarda la ristrutturazione e per la parte finanziaria e dallo studio legale Arnold & Porter Llp; tra i consulenti di cui si avvale America West Holdings Corp. Ci sono Greenhill & Co., Llc è il più importante dei consulenti finanziari, Merrill Lynch & Co. Offrono servizi di consulenza per alcuni finanziamenti e i seguenti studi legali Skadden, Arps, Slate Meagher e Flom, Llp e Cooley, Godward Llp.  
   
   
VERSO I CREDITI DI MOBILITÀ: "VIVERE LE CITTÀ. DALLE RESTRIZIONI ALL'ORGANIZZAZIONE DELLA MOBILITÀ"  
 
Milano, 24 maggio 2005 - Che cosa fare per non morire di traffico? Uno studio della Fondazione Italiana Accenture - realizzato in collaborazione con la società Evidenze - propone l'utilizzo del sistema dei crediti di mobilità come contributo alla riduzione della congestione delle aree urbane, un problema dal notevole impatto non solo sui cittadini, ma anche sull'ambiente e sull'economia. Lo studio, che ha coinvolto complessivamente oltre 150 persone, è stato condotto in maniera articolata attraverso: un questionario inviato agli assessori alla mobilità di 64 comuni italiani; 2 tavole rotonde, una a Roma e una a Milano, cui hanno partecipato oltre 50 selezionati operatori industriali, referenti delle pubbliche amministrazioni, accademici esperti del settore; una serie di incontri one-to-one con circa 15 personaggi di rilievo del mondo delle istituzioni, dell'imprenditoria e del management; un focus group condotto con gruppi di cittadini dell'area metropolitana milanese. I risultati emersi hanno evidenziato che i cittadini e i politici percepiscono maggiormente l'aspetto di carattere ambientale e di qualità della vita che non l'aspetto dei costi e della perdita di tempo. Infatti, per 1'81% degli intervistati l'elemento più importante è il peggioramento della qualità della vita, per il 74% il problema è quello dell'inquinamento e il 68% vede il problema traffico circoscritto ad alcune fasce orarie e giorni della settimana. La soluzione non è però facile. Se per il 60% un aumento del 20/30% della capacità del Trasporto Pubblico Locale (Tpl) contribuirebbe in modo rilevante alla riduzione della congestione, in pochi si illudono sulla criticità di realizzazione: mancanza di fondi (61%) e di spazi (57%) sembrano essere gli ostacoli maggiori. La politiche di contenimento del traffico sono considerate inevitabili dal 51% dei rispondenti. Su quest'ultimo punto le politiche di contenimento basate sul concetto "pay per use" sono considerate utili e addirittura necessarie dal 74% degli intervistati nella forma di Area Pricing (ovvero l'accesso condizionato al pagamento di un pedaggio). In prospettiva, secondo il 48% dei rispondenti, nei prossimi anni il concetto di fare pagare di più a coloro che consumano più risorse potrà essere accettato. Le cause della congestione - In sintesi la congestione è causata dall'insufficienza delle infrastrutture urbane rispetto alle necessità di mobilità dei cittadini. Il problema nasce sostanzialmente dalla combinazione di tre fattori: lo sviluppo del traffico veicolare privato; strutture urbane scarsamente modificabili; la difficoltà di eliminare quote rilevanti di traffico privato attraverso una maggiore offerta di trasporto pubblico. Su questo ultimo punto lo studio ha messo in luce una uniformità di vedute: oltre il 90% degli assessori intervistati indica che l'unica soluzione praticabile nel contesto odierno sia il porre restrizioni all'uso dei veicoli privati, essendo scarsamente possibile costruire nuove infrastrutture per mancanza di risorse finanziarie e, soprattutto, di spazi disponibili. Le restrizioni adottate finora consistono nella chiusura al traffico di alcune zone della città (zone pedonali), nella regolamentazione di altre (Ztl - Zona Traffico Limitato), oltre ai blocchi del traffico e alle targhe alterne in occasione di forti livelli di inquinamento atmosferico. I crediti di mobilità - La proposta dei crediti di mobilità sovverte il concetto della restrizione, introducendo una regolamentazione che permette però al cittadino una totale accessibilità e mobilità nella città. Il modello teorico di riferimento prevede un budget annuale di crediti gratuiti - equivalenti a dei diritti di percorrenza - distribuito a ciascun cittadino, che è libero di amministrarlo secondo necessità e scelta. Ne può risultare una eccedenza - che può essere convertita in denaro, in deduzioni di tasse esistenti o in altri servizi, - o una carenza, che richiede l'acquisizione di ulteriori crediti, questa volta a pagamento. Infatti, in caso di esaurimento della propria disponibilità di crediti, ci si potrà rivolgere all'ente gestore (per esempio l'Amministrazione Locale), che assegnerà a pagamento una dotazione aggiuntiva di crediti. Il modello dotato di grande flessibilità, potrebbe prevedere che il consumo dei crediti sia reso variabile in funzione di parametri quali: l'ora del giorno; il giorno della settimana; la stagione (tenendo conto di particolari effetti stagionali come il periodo pre-natalizio o quello estivo); la via cittadina; il senso di percorrenza (evitando di penalizzare chi si muove controcorrente rispetto ai flussi di ingresso e di uscita dalle città); parametri di inquinamento medi o locali (polveri sottili, Non, ozono). Il sistema dei crediti di mobilità non si deve però confondere con il road pricing, già adottato in alcune aree come Londra e Singapore. Infatti, il road pricing: •è sempre a titolo oneroso (non esiste una quota di spostamenti gratuiti, né la possibilità di guadagnare "non accedendo" ad una determinata zona della città); negli esempi citati ha richiesto la costruzione di un'infrastruttura ad hoc fissa (tipicamente porte dotate di sensori per il rilevamento del transito); non esplicita il budget di mobilità che invece obbliga il cittadino a riconsiderare in modo complessivo il mix delle proprie scelte di mobilità; non contiene elementi di flessibilità gestionale che ne possano facilitare l'adozione iniziale e la sua ritaratura nel tempo (l'unica variabile è il prezzo). Gli aspetti tecnologici - Dal punto di vista della tecnologia il sistema dei crediti di mobilità non richiede la realizzazione di una infrastruttura ad hoc, ma solo l'adeguamento di centri di calcolo delle Amministrazioni Locali. E' invece indispensabile un'unità di bordo che rilevi le posizioni dei veicoli in momenti prefissati e le invii al centro elaborazione dati, il quale provvede ai conteggi ed all'invio degli estratti conto. Le tecnologie Ict sono ormai tutte disponibili: Gps e in futuro prossimo Galileo per rilevare la posizione, la rete Gsm/gprs per la trasmissione dei dati dai veicoli al centro dati, sistemi di Crm per la gestione dell'interfaccia con il cittadino via web, via cellulare, via posta ecc. Queste tecnologie possono essere integrate per formare una piattaforma tecnologica di mobilità urbana che sia in grado di aggregare, intorno ad alcuni poli di eccellenza, imprese presenti in Italia, operanti in diversi settori che afferiscono alla mobilità. Il Paese dispone già di tutte le competenze necessarie a sviluppare questa piattaforma. Un atteggiamento proattivo di alcune aree urbane e di opportuni aggregati di imprese consentirebbe in poco tempo di mettere a punto il sistema con, in aggiunta, significative possibilità di esportazione verso altri paesi. Gli aspetti culturali - L'adozione di un modello di questo genere richiede un cambiamento culturale nelle amministrazioni e nei cittadini che non è immediato e richiede quindi percorsi di adozione che permettano di creare un'accettazione progressiva. Si può ipotizzare che una prima introduzione possa riguardare il mondo del business, soprattutto per quanto riguarda la distribuzione delle merci in ambito urbano e in seguito il mondo dei dipendenti delle imprese che operano nell'area urbana e che si spostano per esigenze di servizio. Una successiva ondata potrebbe interessare i privati cittadini con l'introduzione di incentivi per i primi adottatori. Il sistema dei crediti di mobilità è a disposizione degli amministratori pubblici come driver per il cambiamento dei comportamenti. Attraverso una visione integrata, la riallocazione degli spostamenti può essere utilizzata lavorando contemporaneamente su più piani che costituiscono in generale una alternativa all'uso del veicolo privato o a un suo uso più oculato. A puro titolo di esempio si citano: lo stimolo a un maggiore impiego del mezzo pubblico, dove l'offerta lo consenta; lo stimolo a una maggiore ridistribuzione degli spostamenti nel tempo e nello spazio, attraverso l'infomobilità; lo stimolo ad una maggiore diffusione del telelavoro e delle teleattività; • la possibilità di stabilire una riallocazione dinamica dei parcheggi riservati ai residenti (tipicamente sottoutilizzati nelle ore lavorative); lo stimolo all'impiego di mezzi privati più adatti alla circolazione urbana (per dimensioni e motorizzazione) o di modalità di utilizzo dell'automobile (car pooling e car sharing); un completo ripensamento delle tasse rigide (tassa di proprietà, accisa sul carburante) introducendo anche qui un pagamento proporzionale alle esternalità generate; una forma di tassazione minima generalizzata da utilizzare sia in fase di lancio dell'iniziativa (per sostenerne i costi di avvio), sia come modalità di raccolta di fondi per migliorare l'offerta di trasporto, può essere realizzata cedendo una quota di crediti a titolo oneroso a tutti i soggetti coinvolti. "Credo che un elemento innovativo di questo progetto, che riflette profondamente la filosofia della nostra Fondazione - ha dichiarato Roberto Romanin Jacur Vice Presidente della Fondazione Italiana Accenture- risieda nella volontà di ottimizzare le sinergie tra i diversi protagonisti che presidiano la Mobilità: le case automobilistiche, la pubblica amministrazione centrale e locale, gli organi di controllo, le società produttrici di soluzioni hardware e software, e chi deve predisporre gli indispensabili strumenti finanziari per la realizzazione concreta di una mobilità migliore". "Il modello dei crediti non è un alternativa agli attuali sistemi e infrastrutture per la gestione del traffico ", ha dichiarato Gianfranco Casati, Amministratore Delegato di Accenture, "ma costituisce una integrazione evoluta delle infrastrutture fisiche in senso lato (acciaio, gomma, cemento). Tali infrastrutture infatti verranno dotate di una regia intelligente abilitata da tecnologie Ict che, insieme ai sistemi gestionali esistenti, renderanno possibile l'ottimizzazione degli spazi riducendo la necessità di investimento e saturando al meglio le risorse scarse esistenti". "Lo studio di Evidenze con Accenture va oltre il tema tecnico della mobilità e di fatto è un contributo al grande problema della competitività", ha dichiarato Carlo Mario Guerci, Presidente di Evidenze. "Infatti i tempi di trasporto e altri aspetti connessi alla congestione sono costi e perdite di produttività. So bene che la mobilità non migliorerà solo con l'adozione delle nostre proposte e che saranno necessari tanti interventi anche sulle infrastrutture".  
   
   
FORUM GAS: LE DIFFICOLTÀ OPERATIVE DEL MERCATO DEL GAS DOPO IL PROCESSO DI LIBERALIZZAZIONE  
 
Roma, 24 maggio 2005 - Economist Conferences - The Economist Organizza il 25 maggio a Roma, presso il Grand Hotel Parco dei Principi, Via G. Frescobaldi 5, con inizio ore 9.00. La seconda edizione del più autorevole evento annuale del settore. Una giornata di incontro e confronto tra istituzioni e comparto industriale per esaminare le difficoltà operative che ancora oggi rallentano il processo di liberalizzazione e impediscono lo sviluppo di un autentico e concorrenziale mercato del gas, individuando gli strumenti atti a superare tali resistenze. Tra I Relatori Interverranno: ; Giovanni Apa, Amministratore Delegato, Italtrading ; Piero Biscari, Direttore Relazioni Esterne, Exxonmobil ; Valerio Camerano, Direttore Generale, Enel Gas ; Franco Castagnola, Presidente, Anigas ; Stefano da Empoli, Direttore, Opef - Osservatorio Politiche Energetiche Fondazione Einaudi ; Antonio De Marco, Fuel Operation Manager, Electrabel Italia ; Egidio Fedele Dell'oste, Direttore Direzione Tariffe, Autorita' per l'Energia Elettrica e il Gas ; Claudio Di Macco, Direttore Area Gas, Autorita' per l'Energia Elettrica e il Gas ; Gilberto Dialuce, Direttore Ufficio Mercato del Gas, Ministero delle Attivita' Produttive ; Giandomenico Fabiani, Presidente, Assogas ; Claudio Gianotti, Direttore, Worldenergy ; Francesco Giunti, Direttore Risk Management Operativo e Rapporti con le Autorità, Eni ; Fabio Leoncini, Presidente, Aiget - Associazione Italiana di Grossisti di Energia e Trader ; Nino Morgantini, Amministratore Delegato, Aice - Approvvigionamento Internaz. Consortile Energetico ; Lorenzo Parola, Avvocato, Studio Legale Allen & Overy ; Fabio Santini, Direttore Servizio Gas, Federgasacqua ; Giordano Serena, Direttore Business Unit Asset Idrocarburi, Edison ; Davide Tornatore, Energy Risk Management, Aem Milano Per visionare il programma completo: http://www.Biweb.it/conferenze/conferenza.asp?id=519  
   
   
DEPURATORE DI CANEGRATE OPEN DAY: UN SUCCESSO DI PUBBLICO UN CENTINAIO DI PERSONE HA VISITATO L'IMPIANTO IERI, MA SONO IN OLTRE 500 HANNO VISITATO LA MOSTRA ALLESTITA NEGLI SPAZI DEL DEPURATORE  
 
Canegrate, 24 maggio 2005 - Successo di pubblico per l'open day del depuratore di Canegrate, organizzato in contemporanea con secondo viaggio alla scoperta del parco dei mulini, costeggiando il fiume Olona di Legambiente. ". Sono state oltre cento le persone che hanno deciso di fare il percorso completo all'interno del depuratore di Canegrate: mostra con lo studio della Regione Lombardia sulla messa in sicurezza del fiume e poi l'impianto vero e proprio, si parte dalle vasche di smistamento, per arrivare ai laboratori di analisi della qualità dell'acqua e ai quadri elettrici generali da cui si comanda tutto l'impianto. Le visite si sono svolte a piccoli gruppi di cinque o sei persone per volta, ma i gestori hanno garantito anche una possibilità di percorso personalizzato e autonomo a chi lo ha richiesto, dando una serie di strumenti che hanno reso possibile effettuare questo percorso in modo proficuo e per quanto possibile diversificato ai visitatori. In totale sono state oltre 500 le persone hanno visitato la mostra, mentre solo un centinaio ha deciso di fare il percorso completo. "E' stato un momento importante per tutto il territorio", commenta Roberto Colombo, 51 anni, sposato due figlie, presidente di Infrastrutture Acque Nord Milano. "Da anni lottiamo assieme alla popolazione per il risanamento dell'Olona, noi con il depuratore stiamo facendo la nostra parte, e per il futuro abbiamo in mente delle migliorie, che rendano ancora più spinto il processo di depurazione. Il nostro obiettivo è risanare il fiume e rendere utilizzabili le acque in uscita dai nostri impianti che per l'agricoltura Depuratore di Canegrate Comuni serviti: Canegrate; Legnano; S. Giorgio su Legnano; San Vittore Olona; Castellanza. Abitanti equivalenti: 270.000. Collettori intercomunali: 10 Km. Volume trattato: mc/anno 12.000.000. La storia dell'inquinamento dell'Olona. Le prime lamentele dei comuni rivieraschi iniziano già nell'Ottocento, perché le acque erano sporche ed insalubri. Con il rafforzarsi e il crescere dell’industria i problemi legati alla qualità delle acque del Fiume peggiorarono costantemente. Le acque del fiume venivano utilizzate da cartiere, filature, tintorie e concerie. Nel 1907 venne istituita, dal Consorzio delle acque, una Commissione con ampi poteri di indagine, che decretò che "le acque risultavano all’analisi chimica così fortemente inquinate da essere nocive all’irrigazione dei prati e in misura tale da renderne i prodotti pressoché inservibili perché rifiutati dal bestiame". Si minacciarono provvedimenti contro gli inquinatori, che purtroppo, non vennero mai applicati. Nel 1919, si diffuse un’infezione di carbonchio che provocò la morte di quattro persone e sette capi di bestiame. Tra le due guerre mondiali, anche in seguito al crescere delle esigenze produttive la situazione peggiorò rapidamente. Negli anni del "boom economico" l’inquinamento fluviale aumentò in modo rapidissimo, non solo per gli scarichi industriali, sempre più numerosi, ma anche per quelli domestici dato il rapido incremento della densità della popolazione. La situazione raggiunse il massimo grado di criticità. All’inizio degli anni ’80, le municipalità locali cominciarono a mettere a punto un piano d'azione per tentare di risanare le condizioni dell’Olona. Vennero organizzate diverse iniziative. Durante un convegno a Legnano sullo stato di salute del fiume, nel 1984, venne riscontrato un deciso miglioramento, dovuto all’installazione di numerosi impianti di depurazione lungo il corso del Fiume, ma molto resta ancora da fare.  
   
   
DURO ALLARME SULLA PERDITA DI BIODIVERSITÀ  
 
Bruxelles, 24 maggio 2005 - Una relazione elaborata con il contributo di oltre 1.300 scienziati di più di 90 paesi lancia l'allarme affermando che la biodiversità si sta estinguendo a un ritmo tale da rappresentare ormai una pesante minaccia per l'umanità. Dall'ultima di una serie di relazioni del Millennium Ecosystem Assessment (Ma), "Ecosystems and human wellbeing: the biodiversity synthesis report", emerge che le riserve di pesce globali sono diminuite del 90 per cento dall'avvento della pesca industriale. Inoltre, secondo la relazione sono minacciati di estinzione un terzo degli anfibi, oltre un quinto dei mammiferi e un quarto delle conifere del mondo. I cambiamenti in termini di biodiversità causati dalle attività umane sono stati più rapidi negli ultimi 50 anni che in qualsiasi altra epoca della storia umana, aggiunge il documento. "La nuova relazione dell'Ma sottolinea che anziché premere sul freno, il mondo continua a spingere sull'acceleratore, mettendoci tutti in rotta di collisione con un destino tutt'altro che roseo", ha risposto Klaus Töpfer, direttore esecutivo del programma delle Nazioni Unite per l'ambiente. "Se queste paludi, foreste, fiumi e barriere coralline fossero fabbriche, gallerie d'arte, università e strutture simili, danneggiarli come stiamo facendo noi sarebbe considerato un atto di palese vandalismo o un incendio doloso. Eppure la nostra condotta imprudente non si ferma qui", ha aggiunto Klaus Töpfer. La perdita di questi ambienti potrebbe anche generare difficoltà economiche per alcune popolazioni, si legge nella relazione. Il documento sottolinea, per esempio, che un ettaro incontaminato di mangrovie in un paese come la Tailandia vale più di 1.000 dollari statunitensi (792 euro). Se convertito in terreno destinato all'agricoltura intensiva, il valore precipita a circa 200 dollari americani (158 euro) per ettaro. Secondo il direttore dell'Ma Walter Reid, i messaggi contenuti nell'ultima relazione non sono tuttavia tutti scoraggianti. La relazione "rileva che esistono già strumenti di gestione, politiche e tecnologie in grado di rallentare significativamente tale perdita", ha dichiarato.  
   
   
FIGEL' SOLLECITA UN NUOVO PARTENARIATO FRA UNIVERSITÀ E STATO  
 
Bruxelles, 24 maggio 2005 - Il Commissario Ján Figel' ha sollecitato un nuovo tipo di partenariato fra Stato e università, e ritiene che il processo di riforma di Bologna debba avere un legame più stretto con la rinnovata strategia di Lisbona. Il Commissario responsabile dell'Istruzione, la formazione, la cultura e il multilinguismo si è rivolto ai ministri dell'Istruzione di 45 paesi europei nel corso di una conferenza tenutasi a Bergen, in Norvegia, il 19 maggio scorso, affermando che il rapido aumento del numero degli stati firmatari della dichiarazione di Bologna è indice della dinamicità del processo. Tuttavia, le università europee si trovano oggi ad affrontare sfide maggiori e una concorrenza più forte che in passato. "Anche se l'Europa è senza dubbio una società con un elevato grado di istruzione," ha affermato Figel', "solo il 21 per cento della popolazione in età lavorativa dell'Ue ha un'istruzione di livello universitario, di molto inferiore rispetto a Stati Uniti (38 per cento), Canada (43 per cento) o Giappone (36 per cento). Il Commissario ha inoltre fatto presente che se l'Europa forma in generale più laureati e dottori in materie scientifiche e tecnologiche dei suoi concorrenti, la proporzione di coloro che seguono una carriera nella ricerca è ampiamente inferiore a quella statunitense o giapponese. "Due recenti indagini incentrate sulla ricerca hanno rilevato che solo un numero ristretto di università europee figura nell'elenco delle prime 50 al mondo", ha aggiunto. "[ ] Occorrono riforme radicali per cambiare la situazione." Il Commissario Figel' ha accolto positivamente le riforme già portate a termine o quelle in corso di attuazione nell'ambito del processo di Bologna, fra cui l'assicurazione della qualità, un quadro delle qualifiche europee e, insieme al Commissario responsabile della Scienza e la ricerca Janez Potocnik, il rilancio del programma delletichetta di dottorato europeo. Tuttavia, nonostante questi risultati positivi, ha sottolineato: "Le riforme del processo di Bologna sono necessarie e avranno il mio pieno appoggio nei prossimi anni, ma occorre guardare oltre le strutture e affrontare le questioni di fondo dell'attrattiva, della governance e dei finanziamenti." Per fornire una risposta a tali domande, il Commissario ha sollecitato "un nuovo partenariato fra Stato e università, che comprenda i seguenti elementi: equilibrio fra autonomia, responsabilità e autogestione, da una parte, e la guida strategica del governo dall'altra; un quadro di finanziamenti stabile e a medio termine, che includa una "combinazione creativa" di risorse pubbliche e private; nonché una vera responsabilità nei confronti della società. Il Commissario Figel' ha aggiunto che le università devono garantire un accesso equo a tutti gli studenti qualificati, a prescindere dalla combinazione di finanziamenti scelta, e ha concluso sottolineando che: "investimenti sufficienti e una sana gestione dell'istruzione superiore sono fattori determinanti per il futuro di ciascuna regione e paese in Europa, e del futuro dell'Europa nel mondo".  
   
   
LA FUNZIONE FINANZA NELL’ENTE LOCALE. UN NUOVO CORSO SDA BOCCONI INSERITO NEL PERCORSO LA GESTIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE NELL’ENTE LOCALE  
 
Milano 24 maggio 2005 - Per rispondere all’attuale fabbisogno degli enti locali, la Divisione Amministrazioni Pubbliche, Sanità e Non Profit della Sda Bocconi presenta un nuovo percorso formativo integrato, che si propone di fornire le competenze necessarie per sviluppare politiche di gestione finanziaria in modo coordinato e per impiegare in modo coerente gli strumenti a disposizione. La prima iniziativa di questo percorso formativo è rappresentata dal corso: “La Funzione finanza nell’ente locale” che si terrà a Milano, dal 15 al 17 giugno p.V. Nel corso degli ultimi anni, infatti, gli enti locali hanno sperimentato l’introduzione di prassi innovative nella programmazione delle risorse finanziarie e nelle modalità di finanziamento degli investimenti. Questo è stato possibile grazie allo sviluppo dell’autonomia tributaria, al ricorso dello strumento obbligazionario e alle leggi di riforma sui lavori pubblici. Nonostante la presenza di significative esperienze a livello di Regioni, di Comuni di grandi dimensioni e di forme associate di Comuni di piccole dimensioni, le metodologie e le prassi riconducibili alla funzione finanziaria non sono ancora diventate patrimonio conoscitivo e operativo della pubblica amministrazione del nostro Paese. Lo sviluppo della funzione finanziaria può costituire una delle maggiori sfide future per la modernizzazione della pubblica amministrazione. Il corso, dunque, si propone di approfondire alcuni aspetti, tra cui: programmare e gestire le risorse finanziarie all’interno degli enti locali, presentare le caratteristiche delle operazioni di cartolarizzazione immobiliare e della creazione di fondi immobiliari, analizzare le procedure di co-finanziamento attraverso i programmi di iniziativa comunitaria esaminare i differenti strumenti di finanziamento (tradizionali e innovativi) attivabili dagli enti locali, valutare le modifiche apportate al quadro normativo di riferimento. Particolare attenzione verrà dedicata a un’analisi comparata dei diversi strumenti di finanziamento, sulla base di un modello volto ad individuare le condizioni (culturali, ambientali, politiche ed economiche) che orientano la scelta delle amministrazioni verso gli strumenti finanziari. Per informazioni: Divisione Amministrazioni Pubbliche, Sanità e Non Profit: tel. 02.5836.6884; e-mail: dap@sdabocconi.It ; sito internet: www.Sdabocconi.it/dap/268005
 
   
   
IL MIEX INTERNATIONAL EXECUTIVES, MASTER IN SMES AND INTERNATIONAL MANAGEMENT DELL’UNIVERSITÀ DI BOLOGNA PRESENTA A PARIGI LA SUA NUOVA ARTICOLAZIONE  
 
Bologna,m 24 maggio 2005 - Il 26 maggio l’Università di Bologna e l’Icn École de Management (una prestigiosa Business School francese) presentano alla stampa specializzata la nuova configurazione del Master Miex, International Executives Le principali novità riguardano l’anticipo della data di inizio (19 settembre 2005) e l’articolazione internazionale del programma. Il primo semestre si svolge a l’Icn Nancy in Francia, il secondo semestre all’Università di Bologna, presso il campus di Forlì. Il programma offre poi ai partecipanti la possibilità di specializzarsi su un’area a forte potenziale di sviluppo: il Messico, con un soggiorno di 3 mesi presso l’Università La Salle di Città del Messico, o la Russia, con un soggiorno di 3 mesi presso l’Università Mgimo di Mosca. Il percorso di studio in due o tre paesi permette di ottenere un doppio o triplo diploma oltre al titolo Master italiano. La seconda parte del programma prevede, dopo il percorso accademico, la realizzazione di un progetto internazionale in collaborazione con un’impresa europea (francese, italiana, ecc…) o non europea (messicana, russa, ecc…). Questo progetto, di una durata compresa tra i 3 e i 6 mesi, permette di sperimentare operativamente, attraverso l’esperienza sul campo, le conoscenze acquisite durante la fase d’aula. A partire dal 2006-2007 l’Università di Bologna e l’Icn École de Management intendono estendere la specializzazione internazionale a tutte le principali aree emergenti stipulando ulteriori accordi con una università cinese e una università indiana. Www.miex.unibo.it  
   
   
DONNE E FISICA: ANNUS MIRABILIS PER LE STUDENTESSE DELLE SCUOLE SUPERIORI PIEMONTESI  
 
Torino, 24 Maggio 2005 - Nel centenario dell’annus mirabilis che vide la formulazione della teoria della relatività ristretta, dell’ipotesi del quanto di luce e del moto browniano, martedì 24 maggio alle 9,30 si svolge nell’Aula Magna del Rettorato in Via Verdi 8 la cerimonia di premiazione del concorso Donne e fisica: un mestiere possibile. Vedere nella scienza una professione, una passione e un futuro adatto alle donne è l’obiettivo che spinge il Centro Studi e Documentazione del Pensiero Femminile a promuovere il concorso Donne e Fisica: un mestiere possibile, in collaborazione con la Facoltà di Scienze Mfn dell’Università di Torino, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, la Commissione Pari Opportunità del Cnr e il Centro Unesco, e il sostegno finanziario della Provincia di Torino e della Fondazione Crt. Il bando invita le ragazze delle scuole superiori dell’intero Piemonte a realizzare interviste da sottoporre a donne che della fisica hanno fatto il loro ambito di studio e lavoro. Secondo il bando del concorso, il comitato promotore ha messo a disposizione delle scuole un elenco di studiose disponibili ad essere intervistate per via telematica, telefonica, di persona o con modalità concordata con le studiose stesse. Nelle intenzioni di chi ha proposto il tema del bando, il confronto diretto con donne che hanno già vissuto un’esperienza “mascolina” significa avere qualche elemento di confronto in più nella scelta del futuro indirizzo di studi universitari. “Lo scorso anno siamo stati noi a distribuire un questionario nelle scuole, per scoprire esigenze ed aspettative delle studentesse piemontesi. Ora abbiamo deciso di cambiare i destinatari: non più gli studenti, ma le scienziate stesse, allargando il tema della comunicazione non solo sugli aspetti strettamente professionali. Ritengo che scoprire il modo in cui una donna affronti un mestiere troppo spesso esclusivamente maschile possa essere di spunto ed incentivo a fare altrettanto”, osserva Ferdinanda Vigliani, vicepresidente del Centro Studi e Documentazione del Pensiero Femminili. Hanno partecipato al concorso 16 scuole, per un totale di 34 gruppi costituiti da 182 studentesse e 8 studenti tra i 14 e i 18 anni coordinati dai loro insegnanti di italiano e fisica, che in tal modo hanno trovato una ulteriore conferma nell’inclinazione a proseguire gli studi universitari iscrivendosi a facoltà scientifiche. Sebbene si tratti di un concorso riservato alle scuole piemontesi, hanno contribuito anche 3 scuole di Lazio e Campania con lavori degni di interesse.
1/22
Elenco Scuole
Scuola Lss “Vercelli” Lss “Ancina” Ist. Magistrale “Bellini” Istituto Superiore “Don Milani” I.i.s “A. Einstein” liceo Socio Psico pedagogico Lss “Galilei” Istituto Superiore “Galilei” Istituto Superiore “E. Majorana”, sez. Scientifica Lss “Monti” Lss “Gino Segré” Lss “Copernico” Itis “Volta” Lss “Alberti” Ls “Cattaneo” Lss “Einstein” Iis “Aldo Moro” Città Asti Fossano (Cn) Novara Gragnano(na) Torino Ciriè (To) Napoli Moncalieri (To) Chieri (To) Torino Torino Alessandria Minturno Torino Torino Rivarolo (To)
 
   
   
‘EYE TRACKING TEST: VEDERE CON GLI OCCHI DELL’UTENTE’ È IL TEMA DELL’INTERVENTO DI CONSULTECHNOLOGY AL CONVEGNO ‘ERGONOMIA E TECNOLOGIE COGNITIVE: DALLA RICERCA UNIVERSITARIA ALLE AZIENDE ITALIANE’  
 
 Milano, 24 maggio 2005 – Consultechnology (Ct), società It milanese, conferma ancora una volta la propria attenzione al mondo della ricerca e alla fondamentale collaborazione con il mondo universitario, partecipando al convegno ‘Ergonomia e Tecnologie Cognitive: dalla ricerca universitaria alle Aziende Italiane’ che si terrà il 27 maggio prossimo alle ore 11.00 presso l’aula Magna dell’Università di Padova, con l’intervento di Matteo Penzo - Responsabile Produzione e R&d in Ct dal tema ‘Eye tracking Test: vedere con gli occhi degli utenti’ Il convegno organizzato dal Dipartimento di Psicologia Generale dell’Università di Padova in collaborazione con Ht-lab Human Technology Laboratories e Cisc - Centro Interdipartimentale Scienze Cognitive, tratterà i temi dell’ergonomia e delle più avanzate tecnologie cognitive in una prospettiva che vede una sempre più stretta correlazione e collaborazione tra il mondo universitario e le aziende. Introdurrà il convegno il prof. Sergio Roncato - Vicepreside Facoltà di Psicologia - e coordineranno gli interventi il Dr. Luciano Gamberini e la Dr.ssa Anna Spagnolli , Ht-lab, Dipartimento Psicologia Generale. “La nostra partecipazione a questo convegno conferma il cammino intrapreso da Consultechnology nello sviluppo di collaborazioni significative con il mondo della Ricerca e dell’Università.” – Ha dichiarato Sandro Bicci amministratore di Consultechnology – “Gli investimenti che abbiamo già effettuato in Ricerca e Sviluppo confermano la nostra convinzione che solo con l’innovazione, nel nostro caso tecnologica, possiamo dare un contributo e una spinta al rilancio competitivo dell’azienda italiana.” “Il convegno del 27 maggio va nella direzione di intensificare le relazioni tra il sistema Università e le Aziende.” – Ha dichiarato Luciano Gamberini direttore di Ht-lab – “Ne scaturirà una visione d’insieme e aggiornata sul mondo dell’ergonomia e della interazione uomo computer, grazie anche ai contributi portati da importanti Aziende, quali Telecom Italia Learning Service, Elasis Fiat, Whirpool, Xiwrite e Consultechnology, all’avanguardia nella ricerca nel settore.”  
   
   
UNIVERSITÀ ESTIVA EUROPEA SULL'INNOVAZIONE E LA BUSINESS INTELLIGENCE  
 
 Bruxelles, 24 maggio 2005 - La Scuola di ingegneria di Cherbourg (Eic) organizza la quarta edizione dell'Università estiva europea sul tema "Innovazione e business intelligence" dal 25 giugno al 13 luglio a Cherbourg (Francia). Si tratta del terzo anno in cui l'Eic organizza la sua Università estiva, che ha ricevuto il marchio ufficiale di qualità del Ministero dell'Istruzione francese, sull'innovazione e la business intelligence. Il programma, che unisce sessioni teoriche a sessioni pratiche sia in francese sia in inglese, è articolato in tre parti principali: l'innovazione: chiave per la competitività; la business intelligence e lo sviluppo strategico: catalizzatori dell'innovazione; il progetto finale di ricerca. Dopo l'esame finale, gli studenti riceveranno un attestato ufficiale di tirocinio consegnato dall'Università di Caen e cinque crediti Ects. Per ulteriori informazioni consultare il seguente indirizzo web: http://www.Chbg.unicaen.fr/eic/uee/en/index.html  
   
   
FARE LA PACE I CAMPI DI LAVORO E CONOSCENZA DELL’ARCI  
 
Roma, 24 maggio 2005 - Palestina, Serbia, Kosovo, Bosnia Erzegovina, Kurdistan turco: sono questi i paesi in cui l’Arci organizza a luglio ed agosto campi di lavoro e conoscenza, paesi in cui sono attivi progetti e iniziative di solidarietà e cooperazione internazionale. L’arci promuove da anni attività per lo sviluppo sociale, culturale, economico e democratico dei paesi in difficoltà, per la difesa dei diritti umani e per l’inclusione sociale. Opera per la prevenzione e la soluzione pacifica dei conflitti. Promuove scambi culturali e formativi mirati all’educazione alla pace, alla convivenza e alla mondialità ed è impegnata nella rete globale dei movimenti per un mondo diverso. I campi sono lo strumento per facilitare l’incontro, le relazioni, la conoscenza tra popoli e culture, tra comunità sociali del Nord e del Sud del mondo. L’obiettivo è quello di mettere in rete esperienze individuali e collettive sui temi della partecipazione, come contributo alla crescita sociale e culturale della comunità. Durante le settimane di vita comune, i partecipanti avranno l’occasione di condividere le esperienze sul campo delle organizzazioni locali, con attività che vanno dall’animazione con i bambini e ragazzi, all’organizzazione di eventi culturali a laboratori tematici. Ai campi possono partecipare tutti coloro che hanno compiuto 18 anni e possiedono una conoscenza base della lingua inglese. Prima della partenza sono previsti due incontri formativi, uno di carattere generale e l’altro specifico sul campo-paese prescelto. La quota di partecipazione è comprese tra i 500 e i 700 euro (le variazioni dipendono dai costi dei Paesi di accoglienza) e prevede la copertura delle spese di viaggio, vitto, alloggio, assicurazione e trasferimenti interni, nonché un contributo alle attività delle organizzazioni locali. Per iscriversi è necessario inviare una mail a campidilavoro@arci.It oppure telefonare al numero 06/41609500 o inviare un fax al numero 06/41609214. Le richieste di iscrizione vanno fatte pervenire entro il 15 giugno 2005. Www.arci.it