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LUNEDì
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 06 Giugno 2005 |
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LA COMMISSIONE EUROPEA DELINEA LA NUOVA STRATEGIA PER L'INDUSTRIA FARMACEUTICA |
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Bruxelles, 6 giugno 2005 - Il commissario europeo per l'Industria e le imprese Günter Verheugen ha delineato una strategia per il miglioramento della competitività dell'industria farmaceutica in seno all'Unione europea. La strategia, basata su tre caratteristiche centrali, comprende incentivi finanziari a sostegno delle piccole e medie imprese (Pmi) e delle start-up, che costituiscono una componente essenziale del settore biofarmaceutico europeo. "L'europa è giunta ad una svolta fondamentale per quanto riguarda il futuro del settore farmaceutico europeo", ha dichiarato Verheugen. "Questo settore, che rappresentava un bastione dell'innovazione europea e la "farmacia del mondo" è sempre più minacciato [...]. L'europa deve decidere se vuole continuare ad essere un esponente leader dell'innovazione farmaceutica o se intende semplicemente farsi da parte, lasciando tale compito ad altri". "Non ho intenzione di farmi da parte", ha continuato il Commissario. "Non solo il settore farmaceutico è vitale per la nostra base economica e scientifica, ma sarà anche uno degli elementi principali nelle enormi sfide sanitarie che domineranno l'agenda politica nel prossimo futuro. Ma è necessario un impegno altrettanto forte dell'industria per mantenere il ruolo dell'Europa quale centro fondamentale per l'innovazione". La strategia della Commissione per il settore farmaceutico è volta ad aumentare gli spazi adatti all'innovazione e agli investimenti, tramite una riflessione sulle modalità per dare maggiore flessibilità di mercato al settore e il miglioramento sia della qualità dell'informazione fornita ai pazienti sia della sicurezza di questi ultimi. Per ristabilire la leadership dell'Eu per quanto riguarda ricerca e sviluppo (R&s) nello strategico settore biofarmaceutico, la Commissione ha proposto un incremento significativo, fino a 73,2 miliardi di euro, della spesa per R&s nell'ambito del Settimo programma quadro (7Pq). Secondo il commissario Verheugen, le scienze della vita e la biotecnologia otterranno benefici significativi dal pianificato aumento: i contributi annuali destinati alle scienze della vita saranno infatti più che duplicati. La ricerca in materia di sanità, quale parte importante delle scienze della vita, trarrà particolare beneficio da tali stimoli. Inoltre, ha aggiunto, tale sostegno dovrebbe avere un significativo effetto leva sugli investimenti pubblici e privati nella ricerca. Parallelamente, la Commissione ha proposto un nuovo programma, per cui saranno stanziati 2,6 miliardi di euro, dedicato all'imprenditorialità e all'innovazione, a sostegno delle Pmi e delle start-up. La "piattaforma strategica" di recente definizione sarà cruciale per promuovere la competitività dell'Europa negli ambiti della ricerca e dello sviluppo tecnologico, ha proseguito Verheugen, spiegando che tale piattaforma riunirà tutte le parti interessate, al fine di mettere in comune le risorse per creare valore aggiunto. Per aumentare la competitività, la Commissione indagherà le modalità con le quali garantire all'industria una maggiore flessibilità nel fissare i prezzi, senza compromettere la capacità degli Stati membri di tutelare i loro bilanci destinati alla sanità. Inoltre, ha spiegato il Commissario, la presente riflessione dovrebbe tenere in considerazione la velocità di accesso al mercato, l'abolizione del controllo dei prezzi per i medicinali che non rientrano nell'ambito delle competenze statali, il commercio parallelo e l'impatto della direttiva "Trasparenza". Per quanto riguarda il miglioramento dell'informazione e della sicurezza per i pazienti, la Commissione istituirà un partenariato pubblico-privato per migliorare le condizioni di accesso del pubblico a un'informazione di qualità sui medicinali. Le recenti preoccupazioni per la sicurezza hanno sottolineato l'esigenza di riesaminare la vigilanza sui farmaci in Europa; l'obiettivo della Commissione è, quindi, giungere a un dibattito pubblico per prendere in considerazione le opzioni esistenti per migliorare l'uso sicuro dei medicinali a livello sia nazionale sia europeo. Una revisione della vigilanza sui farmaci a livello nazionale ed europeo è già stata commissionata. Pur accogliendo con favore l'iniziativa, la Federazione europea delle associazioni e delle industrie farmaceutiche ha avvertito che i governi europei sono divenuti troppo "accomodanti e compiacenti" e non si sono accorti che la sanità è un investimento, non un costo. "Le proposte tese ad incrementare i finanziamenti sono incoraggianti", ha dichiarato Tom Mckillop dell'Astrazeneca Plc. "Ma vale la pena far notare che gli Stati Uniti investono cinque volte più del Pil medio europeo in R&s". Ha inoltre manifestato la propria preoccupazione sul fatto che l'iniziativa si riveli una "tipica soluzione europea" rallentata dai regolamenti. |
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L'IRLANDA STANZIA DIECI MILIONI DI EURO PER LA RICERCA SANITARIA |
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Bruxelles, 6 giugno 2005 - Mary Harney, vice primo ministro (Tánaiste) e ministro della Salute e dell'infanzia irlandese, ha annunciato che il suo governo stanzierà dieci milioni di euro per programmi relativi alla ricerca sanitaria, che includeranno lo sviluppo di un centro nazionale di diagnostica per immagini. Il finanziamento a favore dell'Health Research Board (Hrb) è la somma maggiore mai erogata e verrà utilizzata per sviluppare capacità di ricerca attraverso il sostegno a persone, programmi e progetti di infrastrutture. "L'odierna ricerca per la salute rappresenta il servizio sanitario di domani", ha affermato Mary Harney, spiegando che l'aumento significativo nell'investimento di capitali indica il riconoscimento crescente da parte del governo dell'importanza della ricerca sanitaria per il futuro sviluppo economico e sociale. Nel corso del 2005 verranno investiti sei milioni di euro a favore di persone e programmi. Verrà fornito un sostegno per finanziare più ricercatori medici, un premio che consente ai professionisti nel campo della salute di disporre di tempo tutelato per concentrarsi sulla ricerca a livello mondiale in aree che produrranno benefici diretti per la prevenzione delle malattie, per l'assistenza ai malati e per il rafforzamento dei legami con il settore dell'assistenza sanitaria. Ci sarà inoltre un investimento aggiuntivo in premi per la ricerca strategica e lo sviluppo che mirano a sostenere programmi di ricerca di alta qualità collegati agli obiettivi del servizio sanitario. Il fine è quello di dimostrare che ciò porterà a miglioramenti considerevoli nell'attuale funzionamento del servizio sanitario e nell'assistenza al paziente e fornisce elementi per nuovi processi o sistemi. Altri quattro milioni di euro saranno utilizzati per rafforzare infrastrutture di ricerca strategica. Quest'anno inizieranno due progetti chiave. Il primo contemplerà investimenti per lo sviluppo di un centro nazionale di diagnostica per immagini per la ricerca sanitaria. Le istituzioni accademiche e gli ospedali ad esse associati verranno invitati a concorrere per questo finanziamento. Il secondo progetto sarà lo sviluppo di una proposta iniziale di biblioteca genetica per tutta l'isola come risorsa per la ricerca genetica. Come ha affermato Ruth Barrington, direttore esecutivo dell'Hrb, quello che sta emergendo chiaramente è che il momento non poteva essere migliore in Irlanda per investire nel campo della ricerca sanitaria e per generare ricchezza attraverso la biotecnologia. "Questi dieci milioni andranno a integrare il rilevante finanziamento da parte di altri enti di ricerca, offriranno una salute migliore alle persone e genereranno attività redditizie", ha aggiunto Ruth Barrington. |
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MEDICINA NON CONVENZIONALE & RICERCA SCIENTIFICA L’ESEMPIO DEL GYNPENT: DALLA CINA ALL’ITALIA (BRESCIA) CON SALUTE |
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Milano, 6 giugno 2005 - Dalle ricerche di cure attraverso l’uso di piante naturali e dei loro estratti deriva la spinta ad indagare con metodo “scientifico” gli effetti terapeutici ottenibili con sistemi non convenzionali (rispetto alla medicina allopatica tradizionale occidentale). La Regione Lombardia ha da anni promosso importanti iniziative in tal senso, dando accoglienza presso le strutture mediche lombarde a ricerche mirate a diversi aspetti terapeutici. Tali studi sono promossi per affrontare con serietà una domanda diffusa di mezzi terapeutici “naturali”, ma trovano il loro sostegno anche nella possibilità di verificare l’efficacia di cure naturali che potrebbero rivelarsi interessanti, oltre che per gli aspetti clinici, anche per le possibilità di risparmio economico legato all’utilizzo di mezzi a costi ridotti: proprio in quanto naturali. La spinta all’approfondimento è stata colta da numerose strutture private operanti in tal senso e da strutture pubbliche, che sono diventate capofila nelle ricerche proposte. Nella prima tornata di ricerche approvate dalla Regione Lombardia, l’Azienda Ospedaliera della Valtellina e Valchiavenna, allora diretta dal Prof. Piergiorgio Spaggiari aveva realizzato diverse ricerche mirate in medicina non convenzionale, con importanti risultati interessanti. A conclusione di questo primo ciclo sono stati pertanto presentati alla Regione Lombardia altri progetti di ricerca in medicina non convenzionale approvati nel 2004. Il Prof. Piergiorgio Spaggiari. Ora Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera della Provincia di Lodi, ha ripreso alcuni dei progetti proposti e ha stimolato le strutture ospedaliere a procedere con le ricerche approvate dalla Regione Lombardia. Appare di particolare interesse, nel quadro delle ricerche avviate, lo studio che ha per tema la valutazione dell’assunzione del fitocomplesso Gynostemma pentaphillum var. Europea Gynpent [acclimatato e coltivato da anni nei vivai specializzati di Leno-brescia], nei casi di ipercolesterolemia e diabete, nella riduzione del rischio cardiovascolare e nella riduzione dei relativi fabbisogni farmacologici ‘tradizionali’. I presupposti scientifici di queste ricerche si ritrovano negli studi riguardanti la possibilità da parte dell’estratto di Gynostemma pentaphillum di intervenire su numerosi processi patologici legati alla degenerazione tissutale indotta da uno squilibrio delle concentrazioni cellulari di ossido nitrico. L’ossido Nitrico infatti è attivo nella patogenesi dei fenomeni di degenerazione tissutale particolarmente importanti a livello delle pareti dei vasi. Ed è qui che un anomalo livello di ossido nitrico svolge un ruolo di primo piano nella patogenesi delle malattie infiammatorie e nella formazione dei processi aterosclerotici. L’azione positiva del fitocomplesso Gynpent appare dovuta alla presenza - nell’estratto di questa specifica varietà di Gynostemma pentaphillum - di particolari saponine, chiamate gipenosidi, con struttura chimica originale (glicosidi di triterpeni tipo dammarano) mai rinvenuti in altre piante (L Hu – J Nat Prod 1996, 59, 1143-5). Questi particolari gipenosidi intervengono sull’attività dell’ iNos (inducible nitric oxide synthetase) che regola i livelli di ossido nitrico. Recentemente F. Aktan, ricercatore della facoltà di Farmacia di Sidney (su Nitric Oxide, 2003 Jun; 8(4):235-42 e su Life Sci. 2004 Jun 25; 75(6):639-53), evidenzia come il meccanismo di azione del Gynostemma pentaphillum sia riferibile al suo ruolo sui meccanismi di attivazione e regolazione dell’attività ossidativa legata alla sintesi di ossido nitrico. Analoghe valutazioni erano state precedentemente pubblicate da Jl Kang del Dipartimento di Fisiologia della Ewha Womans University di Seul (Mol Cell Biochem. 2000 Dec; 215 (1-2): 1-9) e da Ma Tanner della Divisione di Cardiologia della Vanderbilt University di Nashville (Nitric Oxide 1999 Oct; 3(5):359-65). Gli studi citati propongono analisi approfondite dei meccanismi di azione del fitocomplesso Gynostemma pentaphillum a livello cellulare. A questi si affiancano altri studi dell’Università di Shangai (Zt Zhou, Y Wang, Sl Zhang) che osservano effetti protettivi anticancerogeni sulla cute buccale di cavie trattate con Dimetilbenzantracene ed ulteriori studi realizzati presso altre università cinesi su aspetti diversi degli effetti del trattamento con Gynostemma pentaphillum. In Italia proprio l’Istituto di Biologia Generale dell’Università degli Studi di Siena si è già occupato degli effetti clinici della somministrazione di Gynostemma pentaphillum var. Europea Gynpent in soggetti aterosclerotici anziani, affetti da depressione delle capacità cognitive e relazionali, con il risultato di un positivo miglioramento delle condizioni di base. Sulla scorta di queste premesse si realizza l’osservazione clinica presso l’Azienda Ospedaliera della Provincia di Lodi, che si è proposta di evidenziare con metodo scientifico le modifiche oggettive dei parametri umorali; le modifiche dei dosaggi farmacologici utilizzati nel mantenimento di un corretto quadro di compenso metabolico in un gruppo di pazienti trattati tradizionalmente ai quali viene aggiunta l’integrazione della terapia con il fitocomplesso Gynostemma pentaphillum var europea Gynpent, a paragone di un gruppo omogeneo trattato invece senza tale integrazione. I risultati sono volti all’attenzione della Commissione Scientifica Regionale dedicata allo studio delle Medicine non Convenzionali perché possano quindi essere di valido riferimento per l’indicazione all’uso di tale estratto naturale nonché per successive ricerche cliniche e sperimentali. Dr. Paolo Buselli, Responsabile Riabilitazione Ortopedica Ao Provincia Lodi, Osp. Sant’angelo Lodigiano Prof. Piergiorgio Spaggiari, Direttore Generale Ao Provincia Lodi |
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IL PROSSIMO MERCOLEDÌ 8 GIUGNO ALLE 18.00, PRESSO L’AULA MAGNA DELL’ UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO, SI TERRÀ IL TERZO APPUNTAMENTO DI RICERCA E CURA. 8 INCONTRI PER CAPIRE: “UN PAZIENTE, TANTI SPECIALISTI” |
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Milano, 6 giugno 2005 - Un solo medico non può essere depositario di tutto il sapere legato al mondo della salute. L’enorme quantità di conoscenze necessarie per prevenire, diagnosticare e curare le 24.000 malattie ad oggi riconosciute richiede la formazione di medici sempre più specializzati. I vantaggi di questa “superspecializzazione”, sostenuta anche dai progressi tecnologici, sono senza dubbio innumerevoli, ma hanno comportato un disorientamento nel paziente, spesso rinviato da un ambulatorio all’altro. L’effetto è quello di un’orchestra sinfonica priva di direttore: la bravura dei singoli musicisti non sempre è in grado di garantire una esibizione armonica. Come limitare dunque l’isolamento del medico specialista? Cosa si può fare per favorire il lavoro di squadra? E soprattutto, a chi affidare la responsabilità ultima del paziente, ovvero il ruolo di direttore d’orchestra? Ne discutono: Federico Annoni, Chirurgo, Fondazione Irccs Ospedale Maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena, Professore di Chirurgia Generale, Università degli Studi di Milano; Nereo Bresolin, Direttore U.o. Neurologia, Fondazione Irccs Ospedale Maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena, Professore di Scienze Neurologiche, Università degli Studi di Milano; Stefano Carugo, Responsabile Day Hospital Malattie Cardiovascolari, Fondazione Irccs Ospedale Maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena; Fabio Magrini, Direttore U.o. Medicina Cardiovascolare, Fondazione Irccs Ospedale Maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena. Introduce: Anna Parravicini, Responsabile coordinamento comunicazione scientifica Irccs pubblici di Milano. Sede degli incontri: Università degli Studi di Milano, Aula Magna. Via Festa del Perdono 7. Data e Ora: mercoledì 8 giugno, 18.00 – 20.00 |
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LE FARMACIE DI CASTELLANZA TAGLIANO I PREZZI E ADERISCONO AL DECRETO STORACE SUI FARMACI "C" |
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Castellanza, 6 giugno 2005 - «I cittadini prima di tutto». Con questo spirito, da venerdì 3 giugno, le due farmacie a gestione pubblica del Comune di Castellanza (Varese) applicheranno lo sconto massimo consentito dal decreto Storace, ovvero il 20% per i farmaci di fascia C senza obbligo di prescrizione. La decisione è stata presa nel pomeriggio di oggi dal Consiglio di Amministrazione di Castellanza Servizi, società a partecipazione pubblica che ha in gestione anche le due farmacie comunali della città di Castellanza. «Di fronte alla possibilità di dare concrete agevolazioni ai cittadini, già sufficientemente gravati dai costi della sanità, è per noi una scelta obbligata, ma condivisa, aderire in toto alle possibilità introdotte dal decreto legge -dice Valter Andreazza, 46 anni, presidente di Castellanza Servizi-. Con la stessa chiarezza, però, va detto che dal governo ci aspettiamo ben altri provvedimenti, che sappiano andare ad incidere anche a monte della filiera, ovvero sulle case farmaceutiche, e non solo sulle farmacie. Ci rendiamo conto che, proprio per questa sua parzialità, il decreto Storace sta scatenando vivaci polemiche tra associazioni di categorie, governo e Comsumatori, ma noi, come azienda pubblica al servizio dei cittadini, sull'immobilismo della polemica facciamo prevalere lo spirito di servizio». |
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LA FONDAZIONE ANT ITALIA LANCIA LA PRIMA EDIZIONE DELLA CAMPAGNA NAZIONALE DI EVENTI SPECIALI “ESTATE ANT 2005: E’ TEMPO DI SOLIDARIETÀ” |
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Milano, 6 giugno 2005 - La più importante esperienza a livello nazionale di assistenza domiciliare gratuita ai Sofferenti di tumore ha messo a punto, tra giugno e settembre 2005, un programma di eventi speciali in alcune località turistiche italiane per la raccolta di nuovi fondi per finanziare l’assistenza domiciliare oncologica gratuita, la ricerca scientifica, la formazione in medicina e borse di studio. Nel 2004, l’Ant ha assistito gratuitamente nelle loro case 7.313 Sofferenti di tumore, con un aumento del 10% rispetto all’anno precedente. La Fondazione Ant Italia Onlus (la più importante esperienza a livello italiano di assistenza domiciliare gratuita ai Sofferenti di tumore) presenta la prima edizione della campagna nazionale di raccolta fondi denominata “Estate Ant 2005: è tempo di solidarietà”. Il tutto grazie alla realizzazione (tra giugno e settembre 2005) di eventi speciali di grande prestigio e di risonanza nazionale in alcune località italiane, toccando alcuni punti cardine del territorio nazionale. Tra le città interessate vi saranno, per esempio, Roseda di Merate (sul Lago di Como), Pesaro, Firenze, Bari, Livorno. <<Grazie a questa prima edizione della campagna nazionale – spiega il prof. Franco Pannuti, Presidente della Fondazione Ant Italia – la nostra Fondazione ha, questa estate, deciso di essere presente in alcune località italiane con l’intento di organizzare eventi ed incontri di importante valore etico e di raccogliere fondi a favore dell’assistenza ai Sofferenti di tumore in fase avanzata ed avanzatissima. Non sarà, quindi, una vacanza dai Sofferenti o dall’assistenza domiciliare, ma sarà, invece, al contrario, un maggiore impegno per fare in modo che la solidarietà non vada mai in vacanza>>. Questa una prima parte del calendario delle iniziative già fissate della campagna “Estate Ant 2005 è tempo di solidarietà”: Torneo di Tennis a Roseda di Merate sul Lago di Como il 19 giugno all’interno del 17° “dodici ore di tennis”; Cena in Barca e Cena di Gala a Pesaro in luglio; Festa dell’Estate a Villa Ebe di Borgo San Lorenzo (Firenze) il 23 giugno; Serata Ant alle Rime Rampanti di Firenze (spazio serale all’aperto dell’estate fiorentina) in luglio; ‘Gran Ballo d’Estate’ alla Fiera del Levante di Bari l’11 giugno; l’evento “Effetto Venezia” che animerà i canali medicei a Livorno a fine luglio. Il programma completo dell’Estate Ant 2005 e le modalità di partecipazione per ogni singola città saranno disponibili sul sito www.Antitalia.org (a partire da giugno) e chiamando il numero telefonico 051-6199385. L’eubiosia, (dal greco eu=buona e bios=vita), è il principio guida dell’Ant Italia e sarà anche il filo che legherà insieme il programma di eventi di solidarietà estivi firmato dalla Fondazione. Tra gli obiettivi della campagna “Estate Ant 2005: è tempo di solidarietà” vi sono quelli di raccogliere fondi (attraverso donazioni in denaro, conferimento di beni o servizi, supporto tecnico alle iniziative Ant grazie operazioni di co-marketing) per sostenere l’assistenza domiciliare che ogni giorno viene erogata gratuitamente a 2.173 Famiglie, per acquistare attrezzature e macchine moderne per proseguire nella ricerca scientifica, per aumentare la formazione del personale medico e paramedico e per finanziare borse di studio per medici, infermieri e psicologi. Non solo. <<Questa campagna nazionale di raccolta fondi – aggiunge Raffaella Pannuti, Segretario Generale della Fondazione Ant Italia – avrà anche il compito di contribuire a portare a compimento la costruzione dell’Istituto delle Scienze Oncologiche, della Solidarietà e del Volontariato (Ist-ant) di Bologna che sarà inaugurato entro agosto 2005>>. La struttura, che sarà il primo centro per lo studio, la ricerca e la terapia contro il tumore (su una superficie complessiva di 4.420 metri quadrati), diverrà il nucleo per gli studi e le ricerche dell’Ant, un punto di riferimento a livello internazionale, e avrà il compito di trasformare la medicina in una scienza al servizio dell’umanità. <<L’istituto – continua Franco Pannuti - è un progetto importante e coraggioso che intende salvaguardare la qualità della vita di chi è costretto in stadi avanzati di sofferenza e nasce per dare spazio e attenzione al tema (molto spesso appannato dagli argomenti della ricerca e della prevenzione, ma di estrema rilevanza per poter condurre la battaglia contro il tumore giorno per giorno e in termini attuali) della cura assistenziale ai Malati terminali>>. Dal 1985 ad oggi l’Ant (che è stata fondata nel 1978) ha assistito 48.594 persone, con 7.656.814 giornate erogate e una media giornaliera di 2.713 assistiti nel 2004. Tutte le attività di assistenza domiciliare vengono portate avanti grazie all’impegno di più di mille Volontari Ant presenti su tutto il territorio nazionale, di 132 medici, 58 infermieri (che garantiscono una reperibilità di 24 ore su 24 ore ogni giorno dell’anno) e 10 psicologi. Lo strumento principale attraverso cui l’Ant offre la sua assistenza sono gli Hod-ant (Hospice Oncologici Domiciliari), si tratta di “ospedali senza mura” fatti di persone competenti e specializzate nel loro lavoro (medici, psicologi, infermieri), di apparecchiature e di farmaci che vengono portati a casa dei malati. Nel 2004 si contano 27 Hod-ant presenti da nord a sud del territorio nazionale: in Emilia Romagna, Puglia, Lazio, Toscana, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Calabria, Campania, Marche e Basilicata. <<La Fondazione – afferma Raffaella Pannuti - si occupa di assistenza domiciliare gratuita ai Sofferenti di tumore, di età media di circa 73 anni, offrendo loro diversi servizi quali: l’assistenza medica, la cura della persona, il trasporto in ospedale, la consegna di presidi medici, la consegna di pasti caldi, il sostegno psicologico ed economico>>. Nel 2004, le persone assistite gratuitamente nelle loro case dalla Fondazione Ant Italia (che è conosciuta grazie alla presenza di 119 delegazioni di Volontari in Italia e ad associazioni internazionali legate all’Ant in India, Bangladesh, Germania, Albania e Repubblica Ceca) sono state 7.313, con un aumento del numero di Sofferenti coinvolti del 10% rispetto all’anno precedente, e 808.829 giornate di assistenza gratuita erogate. Il profilo dei malati di tumore assistiti nel 2004 dall’Ant mette in evidenza che il 37,5% risiede in Puglia, a seguire l’Emilia Romagna con il 34,8% di sofferenti, le Marche con il 7,1%, la Campania con il 6,7%, la Basilicata con il 5,1%, la Toscana con il 4,1%, il Lazio con l’1,6%, la Lombardia con l’1,3%, la Calabria con l’1%, il Friuli Venezia Giulia con lo 0,5% e il Veneto con lo 0,4%. I dati complessivi riferiti all’attività dell’Ant dal 1985 ad oggi mostrano come ci sia una prevalenza di pazienti assistiti uomini, 26.487 casi il 55% del totale, rispetto alle donne, 22.107 casi il 45%. Nel 2004 all’interno del Programma di Sostegno Economico sono stati consegnati, a favore di nuclei famigliari in situazioni di gravissimo disagio economico e sociale, 137 Pacchi della Solidarietà. I Pacchi della Solidarietà contengono generi alimentari vari forniti dalla Fondazione Banco Alimentare. Sempre nel 2004 il Programma Consegna Domiciliare Farmaci dell’Ant ha realizzato 4.642 tra consegne e ritiri di presidi ortopedici. I tempi di attesa per le consegne e i ritiri da parte dell’Ant sono in media di 48 ore, oltre al ritiro dei presidi ortopedici si provvede a ritirare i farmaci e tutto il materiale per le cure mediche rimasto a domicilio del sofferente. Tale materiale viene portato nel magazzino Ant dove viene selezionato e consegnato alle farmacie dell’Ant per riutilizzarlo. Le prime tre tipologie di tumori che colpiscono i Sofferenti assistiti dall’Ant sono quelle dell’apparato gastroenterico (31,7% dei casi), dell’apparato respiratorio (20,8% dei casi) e dell’apparato genitale (10,1% dei casi). <<Il totale dei fondi raccolti complessivamente nel 2004 dalla Fondazione Ant Italia – dice Raffaella Pannuti - è stato pari a 14 Milioni e 709.790 Euro (con un incremento, rispetto all’anno precedente, del 10,70%)>>. I fondi sono giunti attraverso le iniziative di raccolta fondi, i proventi derivanti dalle convenzioni con le Asl e le erogazioni liberali di vario genere. Le risorse raccolte dall’Ant nel 2004 sono state destinate per il 52% alle attività di assistenza domiciliare, il 19% all’organizzazione della raccolta fondi, il 20% alla gestione della struttura centrale e periferica e l’1% alle attività di ricerca scientifica e formazione. L’approccio medico terapeutico che guida le attività dell’Ant è una formula unica nel suo genere, perché rivolto a garantire un aiuto globale, a 360 gradi, alla persona malata, la quale riceve cure medico farmaceutiche, di tipo psicologico e aiuto economico. Per portare a termine questa importante funzione la Fondazione realizza oltre alle attività di assistenza domiciliare, attività di ricerca scientifica e programmi di formazione rivolti agli operatori coinvolti. La ricerca scientifica riveste un ruolo portante nell’individuazione di nuove terapie palliative a favore dei Sofferenti in fase avanzata di tumore. Nel 2004, l’Ant ha condotto studi clinici sia attraverso la ricerca di base che quella applicata seguendo il motto “dalla provetta in laboratorio al letto del Sofferente”. Questo approccio rappresenta la peculiarità unica della ricerca scientifica realizzata da Ant, capace di unire insieme teoria e pratica delle nuove soluzioni terapeutiche. <<Finalità principali della Fondazione Ant Italia – conclude Franco Pannuti - sono quelle di fornire un’assistenza globale alle persone malate di tumore in fase avanzata, di sostenere le famiglie delle persone malate e di affermare il valore dell’Eubiosia rispetto all’Eutanasia, intesa nella sua accezione di morte anticipata e quindi non naturale>>. Ogni anno, la Fondazione Ant Italia organizza, nelle maggiori piazze italiane, alcune campagne nazionali per la raccolta fondi (la campagna “Uova di Pasqua” nel mese di aprile, la campagna “I Ciclamini Ant” nel mese di ottobre e la campagna “Stelle di Natale” nel mese di dicembre). Nello stesso tempo, l’Ant propone lo shopping socialmente utile attraverso i Punti Verdi Ant Italia, detti anche i “cAntucci della solidarietà” (25 piccoli spazi in tutta Italia, che offrono abiti, libri, giocattoli e altri oggetti regalati dalle aziende o dai privati del luogo): la loro natura legata al territorio di cui sono espressione, e il fatto di essere in genere gestiti da Volontari fanno inoltre dei Punti Verde un importante veicolo della conoscenza della Fondazione e della sua attività. Nel corso del 2004, sono stati, infine, collocati (presso negozi, banche, centri commerciali e aziende private dislocate su tutto il territorio nazionale) 9.233 Salvadanai Ant. I Salvadanai rappresentano una modalità semplice per assicurare una presenza il più possibile capillare e semi-permanente sul territorio nazionale. |
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NUTRILO D’AFFETTO: LA CHARITY PRÉNATAL PER I BAMBINI PREMATURI |
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Milano, 6 giugno 2005 - Una vera e propria operazione di charity che mira a raccogliere fondi per un duplice scopo: da una parte sostenere attraverso la neonata Aiblud (Associazione Italiana Banche del Latte Umano Donato) l’attività delle Banche del Latte Umano Donato attualmente presenti in Italia; dall’altro, realizzarne una nuova nel sud Italia (dove strutture di questo tipo sono meno presenti), e precisamente a Crotone, presso l’Ospedale San Giovanni di Dio. È questo il progetto 2005 di Prénatal che è stato presentato alla Macedonio Melloni di Milano, sede non solo di una delle Blud più avanzate dal punto di vista tecnologico sul territorio nazionale, ma anche della neonata Associazione Italiana Banche del Latte Umano Donato, costituita lo scorso aprile con questo preciso scopo. “Il latte materno e l’allattamento al seno sono senza dubbio due argomenti di rilievo al giorno d’oggi, soprattutto per il benessere e la salute dei bambini stessi”, afferma Ettore Lazzarini, Direttore Marketing Internazionale di Prénatal. “Siamo perfettamente d’accordo con l’Aiblud e con il suo Presidente, dottor Moro, nel ritenere il latte di donna l’alimento migliore per tutti i neonati: quelli nati a termine, per una crescita sana e uno sviluppo corretto; quelli prematuri, soprattutto, per garantire una migliore qualità di crescita”. Nutrilo d’affetto. A partire dal 1° giugno, attraverso gli oltre 180 punti vendita in tutta Italia, Prénatal ha lanciato l’operazione di charity “Nutrilo d’affetto”. Nei negozi Prénatal sarà quindi possibile dare il proprio personale contributo, partecipando a una raccolta fondi che viene organizzata in due modi: sia attraverso delle donazioni volontarie, sia attraverso l’acquisto di particolari prodotti realizzati appositamente in occasione dell’iniziativa. L’intero ammontare delle donazioni volontarie e il 50% del ricavato dalla vendita dei prodotti che partecipano alla charity verranno devoluti all’Aiblud Onlus per creare la prima Banca del Latte a Crotone, e per acquistare materiali e attrezzature necessari quotidianamente alle ventitre Blud attive in Italia. “Abbiamo scelto questo progetto etico-sociale perché è molto in linea con la nostra mission, ovvero aiutare le mamme e i bambini giorno dopo giorno”, continua Lazzarini. “I bambini prematuri sono circa 50 mila ogni anno in tutta Italia. Le Banche del Latte Umano Donato, invece, sono concentrate soprattutto al nord e al centro. Realizzarne una all’Ospedale di Crotone significa fare un passo concreto a fianco delle mamme delle regioni meridionali che al momento non possono contare su strutture di questo tipo, dedicate alla raccolta di latte di donna, destinato ai bambini prematuri. Per questo motivo abbiamo deciso di portare avanti la sua realizzazione indipendentemente dalla raccolta fondi. L’investimento necessario è cospicuo, ma contiamo di fare qualcosa di veramente concreto per le mamme e i bambini”. |
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CON UN’OFFERTA A TELEFONO AZZURRO SARÀ POSSIBILE DIVERTIRSI E AIUTARE I BAMBINI - UN BRACCIALETTO AZZURRO PER LA NOTTE BIANCA MILANESE |
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Milano, 6 giugno 2005 - I banchetti dell’associazione saranno dislocati in vari punti della città “La notte bianca di Milano –spiega Giovanni Bozzetti- sarà un momento in cui tutta la città vivrà un sussulto e i milanesi si riapproprieranno delle vie e delle piazze, dei musei e dei palazzi storici, dei teatri e delle università. Una notte in cui accadrà davvero di tutto. E in questo turbinio di eventi non potevamo dimenticare la solidarietà. In collaborazione con Telefono Azzurro verrà creato un braccialetto in lattice azzurro con la scritta “Kids forever” che verrà distribuito a partire da sabato 11 giugno a tutti coloro che oltre a partecipare alla notte bianca vorranno dare un contributo a questa associazione in occasione del suo 18° anno. Invito quindi i milanesi a dimostrare ancora una volta la propria generosità e a recarsi presso i desk informativi posizionati in Galleria Vittorio Emanuele e in piazzale Cadorna nei giorni antecedenti la notte bianca e nel corso dell’evento presso i Giardini di Palestro, in piazza S. Stefano, al Museo della Scienza e della Tecnica e in Fiera”. |
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GLI ITALIANI A TAVOLA? UN DISASTRO HANNO LASCIATO LA DIETA MEDITERRANEA PER QUELLA AMERICANA, MANGIANO MALE, STANNO PEGGIO. IL CENTRO UNIVERSITARIO CERA ANNUNCIA IL 1° CONVEGNO PRESENTANDO DUE RICERCHE SU 1000 FIORENTINI |
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Firenze, 6 giugno 2005 - Cinque su dieci hanno valori del colesterolo alterati, quattro sono decisamente in soprappeso, uno tracima oltre la soglia dell’obesità, mezzo (5%) naviga in zona prediabetica. Ecco la contabilità dei malesseri dell’eccessivo benessere in un doppio studio sugli italiani a tavola presentato oggi alla stampa dal Cera, il Centro Interdipartimentale di Ricerca per la Valorizzazione degli Alimenti che fa capo all’Università di Firenze e che lunedì 6 giugno celebra il suo primo convegno (dalle 9,30, Palazzo Incontri, Sala Verde della Banca Cr Firenze, Via de’ Pucci 1). Il professor Vincenzo Vecchio, che di Cera è il direttore, ha illustrato il tema del convegno (Alimenti e ricerca dalla produzione alla tavola: qualità, tipicità e salute), insistendo sull’approccio interdisciplinare del progetto, sulla concretezza delle ricerche e sugli impegni del prossimo futuro. Presenti alla conferenza stampa anche gli altri numerosi protagonisti di Cera, costituito, come noto, da docenti e ricercatori di ben quattro Facoltà (Agraria, Medicina, Farmacia, Lettere) e di otto dipartimenti (Scienze Agronomiche, Economia Agraria, Scienze Zootecniche, Medicina Interna, Area Critica Medico Chirurgica, Fisiopatologia Clinica, Scienze Farmaceutiche, Studi Storici e Geografici). Si tratta di una task force, finanziata in parte dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, organizzata secondo criteri innovativi, con strumenti scientifici d’avanguardia e con lo scopo preciso di operare in una dimensione europea (dallo studio degli aspetti produttivi a quelli nutrizionali e dietetici), offrendosi come punto di riferimento alle stesse istituzioni (prima fra tutte la Regione Toscana), oltre che a operatori sanitari, imprese, organizzazioni produttive, associazioni dei consumatori. Al convegno, l’endocrinologa Maria Luisa Brandi presenterà i risultati di ben tre ricerche condotte dal suo gruppo, il primo in Italia a lavorare sui problemi dello scheletro in rapporto all’alimentazione. Stefano Benedettelli tratterà di biodiversità, qualità e tipicità dei prodotti agricoli; Bianca Maria Poli di tradizione e innovazione in materia di carne e pesce; Mauro Antongiovanni di latte e derivati; Nadia Mulinacci di tipicità in rapporto alle potenzialità salutistiche degli alimenti vegetali; Mario Bertuccioli di relazione tra composizione e qualità; Caterina Dinnella di indici per stimare la prestazione degli alimenti; Ferdinando Ficari di immunonutrizione nella pratica clinica. Sono previsti anche interventi di Vieri Bufalari, funzionario della regione Toscana (parlerà di alimentazione e comunicazione), di rappresentanti dell’Arsia e della Camera di Commercio di Firenze, del nutrizionista Giulio Testolin (Università di Milano) sulla tipicità dei prodotti alimentari a garanzia della salute. A due noti esperti, Zeffiro Ciuffoletti e Gianluca Stefani, il compito di parlare di piatti della tradizione povera in Italia (il primo), di consumo e del versante socio economico dell’alimentazione (l’altro). Il nutrizionista Alessandro Casini e l’internista Rosanna Abbate presenteranno invece il doppio studio sulle abitudini alimentari degli italiani e sulle conseguenze sullo stato di salute di cui oggi è stata offerta un’essenziale anticipazione. Condotta nel corso di tre anni (dal 2002 alla fine del 2004), la ricerca ha preso come campione 1000 persone, per lo più residenti a Firenze, sani, scelti a caso, analizzandone sia il comportamento a tavola che lo stato di salute. Ed ecco i risultati . 1) Si mangia troppa carne e troppi formaggi, salumi, biscotti, dolci, olio cotto; 2) Si fa dunque uso eccessivo di grassi saturi, 3) Si mangia invece poca frutta, pochi ortaggi, fibre, legumi, latticini; 4) Mangiando pochissimo pesce si ha soprattutto un consumo di grassi polinsaturi del tutto insufficiente. In altre parole, i fiorentini hanno voluto fare gli americani. Hanno abbandonando la semplicità e la leggerezza della dieta mediterranea, bilanciata da verdure, pasta, pesce e grassi vegetali, a favore di un regime ipercalorico e iperproteico. Eccone quindi le conseguenze. A) il 40% del campione è sovrappeso, con una quota di obesi del 10% circa; B) il 48% presenta valori alterati del colesterolo totale, mentre nel 6% dei casi il colesterolo Hdl (quello buono) è inferiore alla norma; C) il 5% ha ridotta tolleranza agli zuccheri, con un 2,2% di soggetti francamente diabetici; D) il 10% circa ha alterati i valori delle transaminasi e il 13,5% quelli della gamma Gt, questi ultimi enzimi epatici che suggeriscono la presenza di fegato grasso e il possibile rischio di cirrosi. Il gruppo del professor Casini presenterà al convegno anche una serie di dati su sedentarietà, fumo, consumo di alcolici, quello della professoressa Abbate i risultati di una terza ricerca su soggetti anziani residenti in Chianti. Il professor Antongiovanni ha invece in serbo alcune sorprese sul latte di pecora. |
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AL FESTIVAL DEL FITNESS SI PARLA DI SESSO: PER IL 60% DELLE DONNE E IL 66% DEGLI UOMINI ITALIANI IN ESTATE SI FA PIU’ SPESSO |
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Rimini, 6 giugno 2005 – Secondo una ricerca Demoskopea, realizzata a maggio 2005 su un campione di 500 donne e 500 uomini, il 60% delle donne e il 66% degli uomini italiani ritiene che estate aumentino i rapporti sessuali. Ma quanti di questi amori estivi vengono affrontati con una sessualità consapevole e un altrettanto consapevole ricorso a metodi contraccettivi sicuri? Questi e altri interrogativi sono stati al centro del talk show moderato da Simona Ventura ed Emilio Fede, svoltosi il 2 giugno al Festival del Fitness di Rimini, con la partecipazione di Aida Yespica, il sessuologo Marco Rossi, le due campionesse di Beach Volley Daniela Gattelli e Lucilla Perrotta e il ginecologo Bruno Moretti. Organizzato dalla Fondazione Organon, che da anni promuove una corretta conoscenza dei metodi contraccettivi tra le donne e i giovani, l’incontro ha affrontato, tra il serio e il faceto, alcune tematiche legate alla vita di coppia, partendo dalle testimonianze degli ospiti, dal parere degli esperti e dagli spunti del pubblico. Emilio Fede e Simona Ventura, partendo dai numeri emersi da recenti sondaggi, hanno tracciato insieme agli altri ospiti un quadro della contraccezione moderna, sottolineando come oggi più che mai sia necessaria una giusta informazione su questo argomento, soprattutto per i più giovani, per affrontare le proprie scelte in ambito sessuale in modo consapevole. Secondo una ricerca realizzata dall’istituto Tns Nipo nel 2005, su un campione di 315 donne e 302 uomini italiani, il 20% delle donne ritiene di scegliere in modo autonomo il metodo contraccettivo. Dall’altra parte l’87% degli uomini pensa che si tratti di una scelta comune o addirittura, per il 7%, di una decisione dell’uomo. Ma chi sceglie nella coppia moderna il metodo contraccettivo? A questo proposito il sessuologo Marco Rossi ha ricordato che la scelta del metodo contraccettivo viene affrontata oggi in modo diverso dalle coppie italiane rispetto al passato. “Grazie ai notevoli progressi realizzati in questo campo – ha dichiarato Rossi - e alla scoperta di nuovi metodi contraccettivi, come l’anello, la ricerca del benessere fisico e psicologico non solo della donna, ma anche della coppia, sono diventati un’esigenza che si affianca al desiderio di sicurezza e contribuisce all’armonia della coppia”. Sempre la ricerca realizzata da Tns Nipo evidenzia che, secondo le donne italiane, il 45% delle gravidanze in Italia non sono pianificate. Commentando questo dato Daniela Gattelli e Lucilla Perrotta, olimpioniche di Beach Volley, hanno ricordato che “in Italia non si parla molto di contraccezione e, soprattutto le ragazze giovani, rischiano di trovarsi ad affrontare situazioni difficili per gravidanze indesiderate, solo per mancanza di informazione.” |
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CRESCE L’ECONOMIA MA IL MARMO ITALIANO SOFFRE LA CONCORRENZA INTERNAZIONALE TUTTE LE STATISTICHE DEL COMMERCIO E DELLA PRODUZIONE INTERNAZIONALE IN STONE SECTOR 2005, IL VOLUME ANNUALE PRESENTATO A CARRARAMARMOTEC. |
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Carrara, 6 giugno 2005 - Il 2004 sono stati estratti, in tutto il mondo 89,5 milioni di tonnellate di marmi e graniti, circa 3 milioni in più del 2003. Un trend in ascesa che dura da anni, con la Cina primo produttore (20 milioni di tonnellate), seguita dall’Idia (11), Italia e Iran (10,5) e Turchia (7). L’italia, però, non è più protagonista come in passato. Ecco il quadro mondiale aggiornato del settore disegnato da Stone Sector, l’annuario realizzato dall’Internazionale Marmi e Macchine presentato a Carraramarmotec dalla responsabile dell’Ufficio studi, Silvana Napoli. Il vice presidente Loris Barsi e il presidente di Assomarmi Cesare Bellamoli ne hanno commentato gli aspetti più significativi. Nel 2004 il bilancio dell’ex-import italiano registra un’inversione di tendenza: 4,7 milioni di tonnellate (+8,4%) per un valore di 1,78 milioni di euro (+3,2%). L’import è invece cresciuto dell’11% circa sia in volume che in valore. Cifre considerate ancora insoddisfacenti: il confronto con il solo 2003, ossia con un esercizio particolarmente negativo, è in effetti fuorviante. Più significativo quello con il 2002: -8,8% in valore, -1,3% in volume. Le note positive del 2004 riguardano essenzialmente Nord America ed Estremo Oriente, Cina in particolare che ha assorbito da sola quasi la metà del nostro export di marmi grezzi e semigrezzi (+22% in volumi e +15,5% in valore), divenendo in assoluto il nostro primo importatore di materiale grezzo per un valore 23 milioni di euro, ma crescono in volumi anche Brasile, India e Turchia. Tra le novità un vivace Vietnam. In Medio Oriente, dove la concorrenza internazionale si avverte di più, continua invece il forte trend al ribasso (valore -25%, volume –22,3%). È un mercato che ha grandissime potenzialità ma che sta trovando nuovi fornitori. L’italia sconta in maniera pesante la concorrenza dei paesi che non quotano in euro e sono particolarmente competitivi. Resta importantissima l’Unione Europea, calcolata a 25 Paesi, dove l’export di granito italiano lavorato ha avuto un incremento percentuale superiore al marmo, mentre i marmi hanno fatto registrare un export in Ue per oltre 344 milioni di euro, su 657 di totale. È ancora la Germania il partner più importante, mentre spetta al Regno Unito, tra i paesi significativi, l’incremento più elevato, seguito da Francia e Spagna. La Svizzera, fra i paesi non comunitari, è il mercato più grande e rimane in crescita per le esportazioni italiane, ma crescono anche la Russia e la Croazia che comincia ad avere un ruolo apprezzabile, immediatamente seguita dalla Turchia. Tutti insieme costruiscono un saldo annuale positivo, soprattutto sui graniti lavorati, per un generale +11,1% in quantità e +13,8% in valore. La Tunisia è il partner più importante nel Nord Africa, mentre in Medio Oriente si fa sentire la concorrenza con gli altri produttori ed il saldo del 2004 è molto negativo: –25% in valore e –22,35% in volume. Sono cifre che preoccupano anche in prospettiva perché l’area per molti anni è stata un grande mercato di sbocco dei prodotti italiani e ora usa altri fornitori per integrare le proprie produzioni. Il Nord America è ancora la nostra seconda area-partner: se il Canada ha un peso modesto, gli Stati Uniti restano principale mercato dei graniti lavorati, sia per le quantità che per i valori, nonostante l’Euro, con crescita nei volumi (+16,4%) e un po’ meno dei valori (+13,6%), ma resta positivo anche l’export di lavorati in marmo e travertino. Nel mercato Usa la produzione interna di materia prima da sempre non riesce a soddisfare la domanda crescente di prodotti per consumi “domestici” che vengono soddisfatti con importazioni sempre crescenti da Brasile e Turchia. Discorso a parte per la Cina che continua a estrarre molta materia prima (soprattutto granito, di cui è il maggior produttore e trasformatore). È proprio l’export cinese di granito lavorato ad aver modificato radicalmente il quadro generale. In Medio Oriente stanno crescendo anche alcuni paesi minori: Siria, Giordania e Libano, che si stanno ritagliando un ruolo attivo con i maggiori consumatori locali (Arabia Saudita ed Emirati). In nord Africa spicca lo sviluppo dei produttori egiziani. Merita inoltre una segnalazione il Vietnam, dotato di buone risorse e il cui partner più importante è oggi Taiwan. “Per l’Italia il 2003 è stato un anno difficile”, ha detto Silvana Napoli, “ma il mercato interno ha tenuto e un ruolo forte lo hanno avuto grezzi e semilavorati”. L’italia rappresenta il modello di riferimento dell’industria lapidea. Ma è proprio questo modello evoluto che da qualche anno sta soffrendo e solamente il 2004 sembra aver messo un freno alla spirale negativa. Il mercato interno continua a dare segnali di vitalità, specialmente nel settore dell’edilizia, in espansione da ormai 12 anni. Ma anche questa fase di crescita sembra ormai essere arrivata al capolinea. Le imprese del comprensorio toscano, Carrara e Lucca, ma anche Verona e Vicenza, hanno operato direttamente con l’estero coprendo in totale i tre quarti delle esportazioni nazionali. Le note negative per il nostro mercato giungono dal continente asiatico (Medio ed Estremo Oriente): sono in calo le esportazioni e solo alcune produzioni di altissimo livello qualitativo rimangono appannaggio dell’industria italiana. È in espansione il settore delle macchine, in particolare quelle utensili. Prosegue in sostanza la tendenza positiva di questi ultimi anni, con un + 12% nel 2004 (in volume) e +20,7% (in valore). Nonostante l’industria delle macchine italiana non sia più leader assoluta, i segnali sono positivi. Sono andate meglio le macchine utensili, rispetto a quelle da taglio e da lavorazione e finitura. Il calo si deve alla crescita di autonomia in aree come l’Estremo Oriente, che ormai produce in proprio quasi tutte le macchine. Nel panorama dell’Unione europea (mercato più importante per l’export italiano) la Spagna rimane un buon cliente, come anche il Regno Unito (macchine utensili), Francia (macchine utensili e da taglio) e Germania (macchine da taglio). Nell’europa comunitaria la Turchia segna un vero boom per le macchine utensili, mentre in Medio Oriente l’Iran si riconferma al primo posto tra gli acquirenti di macchine utensili. |
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L’UNRAE CHIEDE AL GOVERNO INTERVENTI SULLA FISCALITÀ IL BLOCCO DELLE “BISARCHE” COLPISCE DURAMENTE IL MERCATO DI MAGGIO (-27,9%) |
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Roma, 6 giugno 2005 - Con 149.229 immatricolazioni ed una flessione del 27,9% rispetto al maggio dello scorso anno, va in archivio un mese del tutto anomalo ai fini delle statistiche del mercato italiano dell’automobile. La lunga agitazione delle bisarche, protrattasi dal 26 aprile al 24 maggio, ha infatti messo in ginocchio il sistema distributivo delle auto nuove: la stima è di circa 140.000 mancate consegne ai Concessionari durante il periodo di blocco. In questo contesto, tuttavia, le Case automobilistiche hanno fatto il possibile per minimizzare i disagi ai clienti, riuscendo ad immatricolare negli ultimi due giorni (lunedì 30 e martedì 31) oltre 37.000 unità, ovvero un quarto dell’intero mese. Le Case estere, anche per la maggiore complessità della loro logistica distributiva, hanno visto limitare in questi due giorni la quota al 53% contro il 72% che rappresenta la loro quota media del 2005. Anche la raccolta ordini, come conseguenza indiretta della paralisi, è risultata ben al di sotto della media, con circa 183.000 contratti, -5% rispetto all’analogo mese del 2004, e quasi il 10% al di sotto delle previsioni iniziali. La situazione del tutto particolare, che ha inciso in modo forte sull’attività commerciale del sistema automotive italiano, ha ulteriormente messo l’accento sulle problematiche che il settore sta vivendo nel nostro Paese, in buona parte dovute - come ha sottolineato in occasione di una recentissima conferenza stampa Salvatore Pistola, Presidente dell’Unrae, l’Associazione delle Case estere - alla pressione fiscale divenuta un freno al regolare sviluppo della domanda. “Gli automobilisti sono fortemente colpiti da una fiscalità opprimente - ha affermato Pistola - che li penalizza oltre il dovuto. Noi dell’Unrae riteniamo necessario un intervento strutturale sul gettito fiscale derivante dall’automobile, rendendolo più consono alla realtà odierna, che - fra l’altro - deve tenere conto delle regole europee”. In particolare, il Presidente dell’Unrae ha indicato una misura che più direttamente potrebbe modificare la fase di stallo nella quale si trova il mercato oggi, con un occhio anche alla semplificazione della vita degli automobilisti: l’abolizione della tassa annua di proprietà, trasformandola da fissa in variabile aggiungendo 7 centesimi al litro sui carburanti e stabilendo così un preciso rapporto fra contributo fiscale e impiego delle infrastrutture. “Chi più usa l’auto, più contribuisce al gettito fiscale” ha sottolineato Pistola, ricordando anche che lo Stato, a fronte di un gettito globale di oltre 64 miliardi di euro, restituisce agli automobilisti ben poca cosa, non adeguando le infrastrutture che non sono più in grado di sopportare la forte crescita del parco circolante, che ha ormai superato i 32 milioni di autovetture. L’unrae, a seguito di quanto è stato anticipato nel corso dell’incontro stampa, ha inoltrato oggi al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ed ai Ministri competenti formale proposta di revisione dell’attuale sistema impositivo riferito alla tassa annua di possesso dimostrando, dati alla mano, come il gettito fiscale potrebbe non subire modificazioni, evitando, oltretutto, il concreto rischio dell’evasione. Quanto all’andamento del mercato, il Presidente dell’Unrae ha sottolineato le difficoltà che hanno caratterizzato i primi 5 mesi dell’anno, difficoltà che hanno suggerito di rivedere al ribasso le previsioni formulate alla fine del 2004, quando si ipotizzava per quest’anno un Pil al +1,8%: il mercato del 2005 dovrebbe chiudere attorno alle 2.100.000 - 2.150.000 immatricolazioni, con una flessione del 6-7% rispetto al 2004, un perdita di fatturato di 2.800 milioni di euro e con una riduzione del gettito Iva sulle mancate vendite di 150.000 vetture nuove di circa 470 milioni di euro. Tornando all’analisi delle immatricolazioni di maggio, l’Unrae sottolinea come - dopo tre mesi in negativo - si sia registrato un recupero della quota delle auto diesel, passate al 59,3% del totale rispetto al 57,5% di aprile. Significativa, inoltre, la quota delle auto per i noleggi: ben il 15,81%, oltre un punto in più rispetto al già notevole 14,64% del maggio 2004. Da notare, infine, il dato sull’usato comunicato dal Ministero: nel mese di maggio si sono registrati 430.762 passaggi di proprietà (comprensivi delle minivolture), vale a dire ben il 9% in più rispetto al maggio del 2004. Un risultato così positivo del mercato dell’usato può far pensare che molti automobilisti lo scorso mese abbiano preferito acquistare un’auto usata, tenuto conto delle difficoltà di consegna di quelle nuove. |
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ALLEANZA TRA IVECO E BARCLAYS PER SERVIZI FINANZIARI |
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Torino, 6 giugno 2005 - Dopo aver ottenuto dagli organi di controllo tutte le necessarie autorizzazioni, Iveco e Barclays hanno perfezionato l 1 giugno per un importo di 119 milioni di Euro l’acquisto del 51% di Iveco Finance Holdings Ltd, di cui Iveco manterrà il 49%. L’operazione comporta per la Fiat il rimborso di finanziamenti intragruppo per un importo superiore a 2 miliardi di Euro, rafforzando ulteriormente la liquidità del Gruppo. |
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GUARDIA DI FINANZA. IMPORTATE 3.000 AUTO DALL’ESTERO SENZA PAGARE L’I.V.A. SCOPERTO UN GIRO DI FALSE FATTURAZIONI PER OLTRE 123 MILIONI DI EURO. COINVOLTE 48 SOCIETA’ ED ARRESTATI 25 RESPONSABILI |
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Roma, 6 giugno 2005 - I finanzieri del Comando Provinciale di Brescia hanno eseguito 25 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale aggravata e continuata, riciclaggio e trasferimento fraudolento di valori. I responsabili della frode hanno emesso ed utilizzato fatture per operazioni inesistenti per un importo superiore ai 123.000.000 di euro, corrispondente al valore di oltre 3.000 autovetture illecitamente commercializzate da 48 società (39 italiane e 9 estere) operanti nel settore della vendita di automobili, nuove ed usate, provenienti da vari Paesi dell’Unione Europea. L’operazione delle Fiamme Gialle bresciane, durata oltre un anno, è stata condotta su tutto il territorio nazionale e all’estero, in Portogallo, Spagna, Germania, Austria, Francia e Belgio. Il sistema fraudolento escogitato consisteva nel creare società di comodo (le cosiddette “cartiere”) da interporre tra il venditore estero e l’acquirente italiano. Le stesse, dopo aver movimentato acquisti di ingenti partite di auto sparivano dalla circolazione, sottraendosi agli obblighi di versamento dell’I.v.a. Assolta dall’acquirente. Questo sistema di frode, conosciuto come “I.v.a. Carosello”, consente alle imprese destinatarie di acquistare autovetture a costi contenuti e, conseguentemente, di praticare listini di vendita estremamente concorrenziali rispetto agli operatori onesti. I militari della Guardia di Finanza di Brescia, anche grazie all’effettuazione di intercettazioni telefoniche, sono riusciti a ricostruire le varie fasi delle frodi all’Iva, che permettevano di importare gli autoveicoli in Italia a prezzi inferiori - di circa il 20% - rispetto a quelli normalmente praticati sul mercato. I finanzieri hanno anche sottoposto a sequestro 6 immobili, 1 terreno e 52 conti bancari nelle disponibilità dei responsabili, mentre altre 25 persone (coinvolte a vario titolo nella maxi-frode) sono state interdette dall’esercizio delle attività commerciali. |
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FIAT AUTO: SEI MILIONI DI PUNTO PRODOTTE |
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Torino, 6 giugno 2005 - La Fiat Auto ha raggiunto il traguardo dei sei milioni di Punto prodotte. Il risultato è stato ottenuto grazie all’attività dei tre stabilimenti Fiat dove si costruisce il modello: la Sata di Melfi (Potenza), l’impianto di Mirafiori (Torino) e quello di Termini Imerese (Palermo). L’evento è stato festeggiato il 1° giugno a Melfi, una delle fabbriche più moderne d’Europa, che non solo ha costruito la seimilionesima Fiat Punto ma ha anche contribuito in maniera determinante alla conquista del traguardo, producendo da solo la metà delle vetture. La Fiat Punto è ancora oggi il modello più richiesto in Italia ed è al vertice delle classifiche di vendita da oltre dieci anni. La prima Punto uscì dallo stabilimento di Mirafiori nel luglio del 1993. A seguire, furono avviate le produzioni di Melfi, nel settembre dello stesso anno, e di Termini Imerese, a dicembre. Nel 1999 in tutti e tre gli impianti fu avviata la costruzione della Punto seconda serie. Attualmente lo stabilimento di Melfi produce sia Fiat Punto sia Lancia Ypsilon e occupa circa 5 mila persone. La Sata è stata inoltre scelta per diventare l’unico impianto dove verrà costruita la vettura che sostituirà l’attuale Punto, la cui produzione proseguirà, per tutto il 2006, nello stabilimento di Mirafiori (To). Fiat Punto è stata pensata per soddisfare ogni esigenza. L’offerta prevede, infatti, 40 differenti possibilità di scelta: versioni a tre e cinque porte; otto motorizzazioni (1.2 8v - 1.2 16v - 1.4 16v - 1.8 16v - 1.3 Multijet - 1.9 Multijet - 1.9 Jtd - 1.2 8v a benzina e metano); due cambi meccanici (a cinque e a sei marce), un cambio "Speedgear" automatico e sequenziale insieme, un cambio "Dualogic" con funzione sequenziale e automatico, oltre che automatico in modalità "Economy"; otto allestimenti (Actual, Active, Sound, Dynamic, Class, Emotion, Sporting, Hgt); 13 colori di carrozzeria, per ognuno dei quali sono disponibili due diversi rivestimenti interni. A questa ampia gamma si aggiunge una versione commerciale, la Punto Van, disponibile con tre diverse motorizzazioni (1.2 8v – 1.3 Multijet - 1.9 Jtd) e a tre o cinque porte. Il proprietario della seimilionesima Punto è Francesco D’ariano, residente a Canosa di Puglia (Bari) e dipendente dello stabilimento di Melfi, che ha scelto la vettura in versione Dynamic, cinque porte, con alimentazione a benzina, nel colore grigio steel. A consegnargli le chiavi della vettura che ha fatto segnare lo storico traguardo è stato il direttore della Sata, Massimo Risi. |
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NUOVA PASSAT VARIANT LA STATION WAGON BEST SELLER FIN QUI PRODOTTA IN 4,3 MILIONI DI ESEMPLARI, SARÀ IN VENDITA IN ITALIA DA SETTEMBRE. DESIGN MODERNO E GRANDE FUNZIONALITÀ |
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Verona, 6 giugno 2005 - È iniziato il conto alla rovescia per il lancio europeo della nuova Passat Variant e, al tempo stesso, anche il conto alla rovescia per il suo. La sesta nuova Volkswagen presentata quest’anno sarà nelle Concessionarie tedesche verso la fine di agosto e in Italia sarà lanciata a metà settembre. La Passat Variant è una delle station wagon di maggior successo al mondo e finora ne sono stati prodotti più di 4,3 milioni di esemplari. Tra le caratteristiche principali di questo modello c’è una grande funzionalità che, in questa nuova generazione, è stata ulteriormente perfezionata e poi “confezionata” in modo tale da renderla più affascinante che mai. Già il design della Passat berlina presentata all’inizio dell’anno è inconfondibile, elegante e, al tempo stesso, moderno. L’elemento di spicco è senza dubbio l’interpretazione del nuovo volto del Marchio, con la nuova calandra a “V” cromata. La berlina e la Variant condividono il frontale e si differenziano chiaramente a partire dal montante centrale. Con la berlina è nato un modello che, nelle linee laterali e nella parte posteriore, coniuga forza e raffinatezza. La nuova Variant, pur essendo caratterizzata da un design molto pulito, ha un aspetto decisamente più vigoroso ed emozionale rispetto alla precedente, più elegante e rigorosa. Nella fiancata, la linea inferiore dei cristalli sale verso l’alto nella zona posteriore, mentre quella superiore curva leggermente verso il basso; la superficie dei cristalli, nel tratto compreso tra il montante centrale e il posteriore, risulta quindi più stretta e, di conseguenza, più leggera, più tesa e più sportiva. La linea del tetto digrada in modo un po’ meno evidente verso la parte posteriore della vettura e così il longherone del tetto al di sotto della barra longitudinale, fino al montante posteriore, spicca come elemento preponderante. Le modanature integrate nella parte bassa delle fiancate e nel paraurti posteriore, sottolineano la linea flessuosa e sportiva della vettura. La tipicità del design è garantita anche dai gruppi ottici posteriori con tecnologia Led, con il loro aspetto inconfondibile sia di giorno sia di notte. Grazie alla linea di cintura robusta, la nuova Passat Variant ha un aspetto “atletico” anche nella parte posteriore. Il suo design moderno, però, non va a scapito della capacità del vano bagagli e della versatilità della vettura nell’uso quotidiano. Al contrario: pur avendo una linea più bassa, affilata, e quindi dinamica, rispetto al modello precedente, la nuova Variant è più alta di 1,9 centimetri (per un’altezza complessiva di 1,52 metri). La capacità del vano bagagli, caricando fino all’altezza della cappelliera (bordo inferiore dei finestrini), è pari a 603 litri. Sfruttando al massimo il vano, la sua capacità di carico arriva a 1.731 litri (compresi i 90 litri dell’alloggiamento della ruota di scorta). Al tempo stesso è aumentato il volume del serbatoio del carburante, che è di 70 litri. Considerando le dimensioni del nuovo modello, si nota che il cambio generazionale ha portato molte novità: la nuova Passat Variant è lunga 4,77 metri e larga 1,82 metri, quindi rispetto alla precedente ha guadagnato 9,2 centimetri in lunghezza e 7,4 in larghezza. Questa crescita non porta benefici solo al vano bagagli, ma anche ai passeggeri che godono di una maggiore disponibilità di spazio. Analogamente alla berlina, anche la nuova Passat Variant sarà disponibile nelle quattro linee di allestimento Trendline, Comfortline, Sportline e Highline. Già nell’allestimento Trendline sono di serie, tra l’altro, l’Esp, il climatizzatore, sei airbag, i cerchi da 16 pollici, gli alzacristalli elettrici anteriori, la chiusura centralizzata con telecomando, il freno di stazionamento elettronico, il servosterzo elettromeccanico, il sistema di avviamento “Press&drive” che consente di avviare il motore semplicemente premendo un tasto, il pianale di carico ribaltabile, il sedile posteriore sdoppiato asimmetricamente e completamente abbattibile (seduta e schienale) e naturalmente le barre longitudinali sul tetto. Nelle versioni Comfortline, Sportline e Highline, la Passat Variant ha in più alcuni elementi cromati (che variano a seconda degli allestimenti), una consolle centrale più lunga con bracciolo, vano portaoggetti e presa di corrente nella parte posteriore, gli alzacristalli elettrici posteriori e il sedile lato guida 6 differenti regolazioni elettriche. Ciascuna linea di allestimento è poi caratterizzata da alcuni elementi tipici, tra cui lo schienale abbattibile del sedile del passeggero anteriore nella Passat Variant Comfortline, il telaio sportivo nella Variant Sportline e le barre longitudinali cromate sul tetto nella versione Highline. Per la prima volta sulla Passat Variant sono disponibili le sospensioni posteriori idropneumatiche autolivellanti, il cosiddetto “Cargo Management System” con un sistema di guide sul pianale di carico, una barra telescopica regolabile e una cinghia di fissaggio arrotolabile, nonché il portellone posteriore elettrico, che si apre e si chiude premendo un tasto. Analogamente alla berlina, anche per la Variant sono disponibili, a richiesta, l’impianto audio Dynaudio, il navigatore con autoradio e lettore Dvd, i sedili con 12 diverse regolazioni elettriche, la predisposizione per il telefono con interfaccia Bluetooth con tastiera separata e i fari al bi-xeno con regolazione dinamica del fascio di luce in curva. La Passat Variant sarà disponibile con otto motori diversi, tutti nuovi per la Variant ad eccezione della motorizzazione base (motore benzina 75 kW / 102 Cv). Motori benzina: i quattro cilindri Fsi ad iniezione diretta omogenea erogano rispettivamente una potenza pari a 85 kW / 115 Cv, 110 kW / 150 Cv e 147 kW / 200 Cv. Nell’ultimo trimestre dell’anno il nuovo motore 3.2 V6-fsi 184 kW / 250 Cv (abbinato, di serie, alla trazione integrale 4Motion) completerà la gamma di motorizzazioni, posizionandosi al suo vertice. Le Passat Variant con motore 150 e 200 Cv si riconoscono dal terminale di scarico a doppia uscita sul lato sinistro. La versione 250 Cv si distingue invece per il terminale di scarico a doppia uscita sia sul lato sinistro, sia su quello destro. I motori Diesel: i tre motori Tdi erogano una potenza di 77 kW / 105 Cv, 103 kW / 140 Cv e 125 kW / 170 Cv. Il motore Tdi più potente è dotato di un innovativo impianto di iniezione ad alta pressione con iniettore-pompa piezoelettrico e del filtro anti-particolato di serie. Per i gruppi propulsori Tdi 105 e 140 Cv il filtro antiparticolato è optional. |
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LE IMMAGINI DEL TRAFFICO DIRETTAMENTE SUL TELEFONINO SU VODAFONE LIVE! TUTTE LE INFORMAZIONI PER METTERSI IN VIAGGIO E PER EVITARE LE CODE |
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Milano, 6 giugno 2005 - Vodafone porta sul telefonino le immagini del traffico riprese dalle telecamere di Quattroruote, posizionate nei punti strategici delle grandi citta'. Questo nuovo servizio, in anteprima assoluta per i clienti Vodafone, nasce dalla collaborazione con il mensile del gruppo Editoriale Domus, e consente di evitare le code che solitamente accompagnano gli esodi durante le festivita'. I clienti Vodafone possono accedere attraverso Vodafone live! alle informazioni sulle condizioni del traffico di tutta la rete autostradale italiana, tangenziali comprese, verificando direttamente le immagini dalle telecamere di Quattroruote, posizionate sulle principali autostrade e sulle tangenziali di Milano, Roma, Torino, Firenze e Bergamo. Le immagini sono accompagnate dall'indicazione di dove e' posizionata la telecamera e dell'ora nella quale e' avvenuto l'aggiornamento. Accedere al servizio e' semplicissimo. Basta entrare nell'area "traffico&mappe" di Vodafone live! e una volta effettuato l'accesso ci si ritrova direttamente nell'area dedicata al partner Quattroruote - il mensile di auto piu' letto in Italia - dove i clienti Vodafone possono facilmente visualizzare le immagini delle telecamere direttamente sul proprio telefonino per rendersi conto personalmente dell'intensita' del traffico sulle varie direttrici. All'interno dell'area dedicata a Quattroruote su Vodafone live! gli appassionati e i potenziali acquirenti, infine, possono consultare i listini e le prove delle nuove auto. |
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IL MOTORE 1.3 DIESEL E’ “MOTORE DELL’ANNO 2005” (CATEGORIA 1-1,4 LITRI) |
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Torino, 6 giugno 2005 - La giuria del premio “International Engine of the Year” ha eletto il motore turbodiesel 1.3 prodotto da Fiat e Gm “Motore dell’Anno 2005” nella categoria da 1 a 1.4 litri. Il motore Fiat-gm 1.3 diesel ha preceduto nell’ordine: il 1.3 Ima della Honda, il 1.4 diesel di Peugeot-citroen/ford, il 1.4 Fsi di Volkswagen, il 1.4 diesel di Toyota, il 1.3 di Daihatsu. La giuria “International Engine of the Year”, composta di 56 tra i più autorevoli giornalisti del settore automotive di 26 Paesi di tutto il mondo, ha valutato ciascun motore in produzione installato su vetture in vendita in più di un Paese. La lista includeva quasi 60 nuovi motori introdotti sul mercato negli ultimi 12 mesi. Prodotto in Polonia, il 1.3 diesel common rail si avvale della tecnologia “Multijet” sviluppata dal Centro Ricerche Fiat. “Multijet” utilizza il controllo elettronico per suddividere l’iniezione principale in iniezioni minori multiple finalizzate ad ottenere una combustione più omogenea, emissioni ridotte e maggior rendimento. Il peso ridotto è un ulteriore punto a favore di questo propulsore da 70 Cv e 170 Nm. Ed è pure compatto, caratteristica che gli consente di essere installato in un’ampia gamma di veicoli. Tale versatilità ha trovato l’apprezzamento dei giudici: “Un motore sobrio e agile per un’ampia gamma di auto” ha commentato il giornalista specializzato Thomas Imhof. Per il Presidente della giuria Graham Johnson “E’ un’applicazione diesel molto dolce e silenziosa che offre ottime prestazioni e guidabilità unite ad economia.” Il giudice svedese Lasse Sward ha sintetizzato così la sua valutazione: “Piccolo, leggero, intelligente e molto efficiente nei consumi”. Ricevendo il 1° giugno il premio a Stoccarda (Germania), Paolo Ferrero, Responsabile Product Engineering della Fiat Powertrain Italia, ha detto: “Con una produzione nel 2004 di 405.000 unità, il motore 1.3 rappresenta un nuovo capitolo nella tecnologia del diesel firmata Fiat. Come lo fu il lancio, nel 1988 della Fiat Croma 1.9 Tdi, la prima automobile di serie al mondo ad essere dotata di un propulsore diesel a iniezione diretta. E come, dieci anni dopo, lo fu l’avvento del 1.9 Jtd, il primo motore diesel a iniezione diretta prodotto con la tecnologia Common Rail sviluppata da Fiat.” |
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IL MOTORE DIESEL DI CASA HONDA È "ENGINE OF THE YEAR" 2005 |
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Verona, 6 giugno 2005 – Quest’anno il concorso "Engine of the year" ha visto trionfare, nella propria categoria, il nuovo propulsore diesel sviluppato interamente da Honda, il 2.2 litri i-Ctdi con una potenza di 140 cavalli e una coppia massima di 340 Nm a soli 2.000 g/min. Per la prima volta il motore diesel Honda (disponibile su Accord berlina e Tourer, sul fuoristrada Cr-v e a breve anche sul monovolume compatto Fr-v) ha vinto la categoria dei motori di cilindrata compresa tra 2.0 e 2.5 lt. La giuria ha riconosciuto questo motore quale uno dei più efficienti in termini di consumo e silenziosità disponibili ad oggi sul mercato. Anche il motore 1.0 con sistema ibrido Ima (Integrated Motor Assist) di Honda Insight si è dimostrato il migliore della propria categoria. Per il motore Ima 1.0 lt, questo è il decimo premio che lo rende uno dei motori più premiati da quando è nato il concorso "Engine of the year". La giuria ha apprezzato questo motore esprimendo giudizi estremamente positivi. Honda ancora una volta viene riconosciuta come uno dei migliori costruttori al mondo di motori, assicurandosi 21 tra gli 84 possibili premi del settore nei sette anni di storia dell? "Engine of the year" con decorrenza annuale. L’international Engine of the Year Awards rappresenta il concorso degli oscar dei motori a livello mondiale. Votati da una rappresentanza di 56 giornalisti specializzati nel settore automobilistico mondiale e provenienti da 26 Paesi, i motori in gara sono giudicati sulla base dell?efficienza, del rispetto ambientale e chiaramente della loro performance e guidabilità. |
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SERVIZIO VISITE CLIENTI AD EMISSIONI ZERO IKEA ED OPEL ORGANIZZANO A BERLINO UN PROGRAMMA DI PROVE CONGIUNTO DI VEICOLI FUEL CELL |
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Berlino/rüsselsheim/hofheim, 6 giugno 2005 - Sarà difficile che in futuro i clienti dell’Ikea di Berlino possano sentire arrivare il personale di servizio dell’azienda. Le visite saranno effettuate con un veicolo fuel cell Hydrogen3 ad emissioni zero realizzato sulla base della monovolume compatta Opel Zafira ed alimentato ad idrogeno liquido. Con la prova pratica iniziata oggi a Berlino, l’azienda svedese di arredamento e la Casa automobilistica tedesca contano di acquisire nuove conoscenze sull’impiego dell’idrogeno come sistema di propulsione nell’ambito del programma Berlin Cep (Clean Energy Partnership). Questa Zafira a fuel cell sarà utilizzato presso il centro Ikea di Berlino-spandau. Due impiegati di quest’ultimo sono stati addestrati a raccogliere informazioni che saranno poi analizzate nell’ambito di una prova che prevede un servizio clienti con un silenzioso veicolo ad emissioni zero. «La posizione di Ikea in fatto di protezione ambientale è che in ogni settore della sua attività si debba contenere quanto più possibile qualsiasi impatto dannoso per l’ambiente stesso. Siamo pertanto molto lieti di poter utilizzare questo veicolo presso il centro di Spandau. In questo modo possiamo anche contribuire a far fare a questa tecnologia un altro passo avanti verso il suo utilizzo quotidiano» ha detto Peter Betzel, vice-amministratore delegato di Ikea in Germania. «C’è un grande bisogno di automobili a basso impatto ambientale» ha aggiunto Betzel. «Se in futuro potremo utilizzare su larga scala l’idrogeno come fonte energetica, la motorizzazione sarà ancora più ecologica. Ikea è lieta di contribuire al raggiungimento di questo obiettivo». «Vogliamo che la società del futuro possa continuare a contare sulla mobilità senza emissioni di gas dannose che contribuiscano all’effetto serra» ha detto Hans H. Demant, amministratore delegato di Adam Opel Ag. «Fino a questo momento General Motors ed Opel hanno investito un miliardo di Dollari per sviluppare tecnologie relative all’uso di idrogeno e di fuel cell». Demant ha aggiunto che Hydrogen3 ha già dimostrato l’alto livello raggiunto da questa tecnologia, ma che molto lavoro è ancora necessario perché i veicoli a fuel cell possano essere prodotti in serie in modo economicamente conveniente. Da molti anni General Motors ed Opel sono tra le principali industrie impegnate nello sviluppo delle pile a combustibile. Hydrogen3 è azionata da un motore elettrico da 82 Cv (60 kW) che le permette di raggiungere i 100 km/h in 16 secondi ed una velocità massima di 160 km/h. Questo prototipo ha già dimostrato in molte occasioni la sua affidabilità: nell’Estate del 2004 ha percorso, ad esempio, 9.696 chilometri da Hammerfest, in Norvegia, fino a Cabo da Roca, in Portogallo in appena 38 giorni, stabilendo un nuovo record mondiale per veicoli a fuel cell. Nell’aprile dell 2005 ha effettuato un’altra prova di durata. Con il pilota tedesco Heinz-harald Frentzen al volante, ha vinto la categoria dei veicoli fuel cell nella prima edizione del Rallye Monte Carlo Fuel Cell and Hybrid. Partito nell’Autunno del 2004, il programma Berlin Cep (Clean Energy Partnership) segna un nuovo capitolo nella storia dell’energia ed è uno dei maggiori progetti europei per una mobilità sostenibile. Questa collaborazione fra pubblico e privato è appoggiata dal governo federale tedesco e da dieci società partner. L’obiettivo è quello di garantire mobilità alla società di domani con l’aiuto di fonti d’energia pulita senza emissioni di gas nocivi che contribuiscano all’effetto serra. Il governo federale tedesco e le società partner stanno investendo 33 milioni di Euro nel programma Cep “Una strategia sostenibile per la Germania”. L’idrogeno è assolutamente compatibile con l’ambiente ed è fonte energetica rinnovabile. |
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SHINYA FURUKAWA, PRESIDENTE DI TOYOTA INDUSTRIAL EQUIPMENT EUROPE, PARLA DI COME IL SETTORE DELLA MOVIMENTAZIONE POTREBBE AGIRE CON MAGGIORE RESPONSABILITÀ VERSO L’AMBIENTE |
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Bologna, 6 giugno 2005 - “I temi legati all’ambiente come per esempio l’effetto serra ed i livelli di emissioni sono considerazioni importanti nel settore della movimentazione. E’ sempre più importante sviluppare prodotti e servizi con i migliori standard ambientali”. “Nel decennio passato, specificamente tra il 1993 e 2000, Toyota si è impegnata a dare il proprio contributo alla protezione dell’ambiente, azionando tre piani specifici. Il piano operativo più recente ha anche come obiettivo di ottenere zero emissioni e di ridurre le emissioni di diossido di carbonio al 95% dei livelli del 1991 entro il 2006“. “Oltre alle emissioni bisogna concentrarsi sul prodotto che offriamo e i suoi effetti. L’impegno di Toyota in materia ambientale è evidente se guardiamo sistemi gestionali utilizzati nei siti produttivi compreso lo stabilimento europeo, situato in Francia certificato Iso 14001. Questo impegno è anche esteso ai prodotti che beneficiano da investimenti importanti nella sicurezza e produttività limitando il loro impatto ambientale.” “Sviluppi nella tecnologia dei materiali, nelle fuel cells, e nei carrelli elevatori elettrici permettono a Toyota di rispettare i propri obiettivi ambientali oltre ad una ampia offerta di soluzioni nella movimentazione”. “Era il 1967 quando cominciammo a sensibilizzarci sull’ambiente introducendo il primo carrello elettrico Toyota, il 2Fb. Oggi è disponibile un’intera gamma di carrelli elettrici a 3 o 4 ruote, compreso modelli compatti, con portate da 1000 a 5000 kg e con sistemi elettrici a 24, 48, e 80 Volts, offrendo al cliente prodotti compatibili con l’ambiente, mantenendo eccellenti caratteristiche”. “Lo sviluppo di prodotti compatibili con l’ambiente, mantenendo sempre alti livelli di produttività, è fondamentale. In Toyota abbiamo affrontato l’argomento progettando il cambio batteria laterale sui carrelli elettrici controbilanciati. Questo sistema permette di effettuare il cambio batteria orizzontalmente, in modo semplice e rapido ed ottimizzando l’utilizzo del carrello.” “ Il sistema cambio batteria laterale insieme a diversi sistemi di scarico e carico della batteria aiutano le aziende a lavorare 24 ore al giorno. Questo minimizza i tempi di fermi macchina associati con cambi batteria tradizionali - una differenza drammatica dal precedente processo utilizzando sistemi verticale per la rimozione della batteria. “ Generalmente, è essenziale che i carrelli elevatori elettrici siano sia in grado di movimentare merci in aree esterne che ad operare in spazi interni ristretti. Dobbiamo considerare anche l’utilizzo di sistemi tecnologici come il Toyota Ac2 Power System, una tecnologia che gestisce in modo efficiente l’energia. Questo sistema permette di utilizzare i carrelli per tempi maggiori, con elevata potenza di sollevamento, oltre ad una efficienza migliore della batteria. Non è solo tramite i prodotti elettrici che Toyota offre soluzioni ambientali innovative. Altri esempi comprendono il Dpf-ii, un ‘filtro particelle diesel’ che elimina quasi il 100% del articolato carbonio nero nello scarico diesel e riduce le emissioni, un altro esempio è il Sistema Converter Catalitico a 3 vie il quale riduce emissioni nocive dai motori alimentati a Lpg. “Incrementare l’utilizzo di Lpg o Cng (compressed natural gas) fornirebbe energia più pulita. Il mercato dei carrelli a Lpg e cresciuto notevolmente per riuscire a rispettare i limiti di emissioni stabiliti dalla legge. Toyota ha investimento in modo significativo nella ricerca e sviluppo della sua gamma di carrelli a Lpg per garantire alla clientela elevati livelli di affidabilità, produttività e comfort. “ Infine, lo smaltimento dei carrelli elevatori dovrebbe essere attentamente considerato. Dopo 15 anni di vita oppure 15.000 ore di lavoro solitamente i carrelli vengono smaltiti. Un carrello con portata di 2500kg pesa intorno 3700kg, quindi quando è smaltito rende circa 40kg di rifiuti composti di materiale plastico e di gomma. Per garantire un impatto negativo minimo sull’ambiente, i carrelli Toyota sono costruiti al 99% con materiale riciclabile, le parti in plastica e gomma sono identificate con etichette. Questo permette di evitare rifiuti non necessari e permette di riciclare il materiale. “E’ evidente che nuove tecnologie e processi produttivi hanno un ruolo importante nel produrre prodotti compatibili con l’ambiente. Offrendo prodotti che riducono l’impatto ambientale, i nostri clienti, molti di cui sono sensibili alla materia ambientale, possono avere un grado di sicurezza in più nelle loro decisioni di acquisto di prodotti per la movimentazione. |
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REGISTRO ITALIANO MAZDA MX-5: LA STAGIONE 2005 È INIZIATA |
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Roma, 6 giugno 2005 - La macchina organizzativa del Rim Registro Italiano Mazda Mx-5 ha avviato la stagione 2005 con la partecipazione, sabato 28 maggio, alla Savigliano – Sestriere, tappa numero 19 del Giro d’Italia. “Mx-5 Special Vip al Giro d’Italia” questo il nome dato all’evento, che ha dato la possibilità a 30 possessori di Mx-5, di aprire con le loro vetture la carovana pubblicitaria della 19° tappa. Una giornata da ospiti di riguardo per i fortunati vip che, grazie a Mazda Motor Italia, hanno potuto percorrere i 192 km della tappa salutati da due ali di folla festante. Suggestiva la partenza della carovana dalla Piazza di Savigliano e calorosissimo l’abbraccio dei tifosi a Pinerolo, Sestriere e Susa. Non poteva iniziare in modo migliore la stagione eventi 2005 del Rim, bissando l’appuntamento dello scorso anno e consolidando la partnership di Mazda al Giro d’Italia. La stagione eventi Mazda Mx-5 prosegue a ritmo incessante e già sabato 4 giugno si è replicato con un altro appuntamento di rilievo. Il calendario del Rim prevedeva infatti il Moscato Rally di Mango (Cn) in collaborazione con la Concessionaria Mazda Unicar cui sono già iscritte altre 30 fantastiche Mx-5. Molto intensa la giornata che ha alternato impegnativi percorsi dove saggiare le performance della Mx-5, a piacevoli pause eno-gastronomiche. Nei dettagli vi sarà il ritrovo presso la Concessionaria Mazda Unicar sede di Alba (Guarene), passaggio sulla Pedana di Partenza della gara a Mango con trasferimento alla Prova Speciale del Moscato Rally, pranzo nella splendida Barbaresco, tour turistico delle Langhe con degustazioni ed infine passaggio singolo sulla Pedana d’Arrivo con foto ricordo. Seguendo un ritmo incalzante che solo l’amore per la Mx-5 può sostenere, il week-end successivo, sabato 11 e domenica 12 giugno, nella verde Umbria, cuore dell’Italia, sarà ospitato il 21° Raduno Nazionale “Umbria Amore Mio”: una “due giorni” ricca di interessanti iniziative, sapientemente organizzata dal Rim. Torgiano, Assisi, Brufa e Marciano le principali mete toccate dal raduno, tra visite a musei, curve mozzafiato ed appuntamenti culinari alla ricerca della più genuina tradizione umbra. Le iscrizioni sono aperte ed i moduli di partecipazione sono scaricabili direttamente dal sito www.Mx5.it nella sezione Raduni/iscrizioni. |
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MARINO PARISOTTO “GLORIFY” CHEVROLET MATIZ LA “PICCOLA” NELL’OBIETTIVO DI UN GRANDE FOTOGRAFO |
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Roma, 6 giugno 2005 - Ironia, complicità e visione della vettura, è ciò che emerge dagli scatti fatti alla nuova Chevrolet Matiz. È Marino Parisotto, uno dei più grandi fotografi di moda italiani, che, durante il backstage della campagna pubblicitaria “Glorify” a Rosignano Marittimo, ha sapientemente evidenziato lo spirito anticonformista della vettura. Il semplice contatto provoca una trasfigurazione dell’utilizzatore che da persona comune assume d’impatto le sembianze di un’icona della moda. “La magia sta nel prodotto”, afferma il fotografo. La foto “alla Parisotto” è fondata sul credo “Motion creates Emotion”. Cos’altro se non un’automobile che rivoluziona il modo di vedere la realtà per rendere questa filosofia? Il look elegante e personale, la freschezza del design interno della nuova Matiz, si uniscono all’eccezionale praticità e versatilità della vettura. Qualità rese in maniera sorprendente dall’effetto cromatico delle fotografie della campagna stampa. La tonalità e la luminosità dei colori, ottenute grazie all’uso di particolari filtri e giochi di luce, conferiscono all’immagine seduttività e simbolismo esaltando così il messaggio che Chevrolet vuole comunicare ai propri clienti. Il carattere è quello ammiccante di Matiz: giovane, frizzante e versatile. Questa volta però con una marcia in più: quella di rendere tutto favoloso! Matiz diventa una vera compagna di vita, complice nelle azioni quotidiane perché trasferisce l’abilità di ironizzare sulla realtà. L’utilizzatore ha un rapporto aspirazionale, ma allo stesso tempo intelligente con lo stile Urban Fashion della vettura. La bellezza delle foto, ma soprattutto la loro efficacia nel trasmettere il messaggio della casa automobilistica, sono senza dubbio il risultato di un lavoro attento e minuzioso che non ha sottovalutato nessun particolare. Una donna al supermercato, che per il gioco di luci e colori sembra essere piovuta dal cielo e un uomo al distributore di benzina caratterizzato da contorni sfocati che creano un’aura surreale: sono questi i personaggi estrapolati dalla realtà attraverso i quali Chevrolet intende comunicare la capacità di Matiz di sorprendere per qualità e contenuti. L’auto soddisfa non solo esigenze di funzionalità, ma anche i desideri più intimi di chi la possiede. Richiama ad un vero e proprio stile di vita scandito dal ritmo della città. Per questo è compatta, ma allo stesso tempo dotata di cinque porte; spaziosa e allo stesso tempo maneggevole. |
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SERRONE BIENNALEGIOVANI MONZA 2005. PITTURE E IBRIDAZIONI MULTIMEDIALI: A MONZA L’ARTE GIOVANE IN POLE POSITION |
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Monza, 6 giugno 2005 - 700 metri quadrati dedicati all’arte giovane italiana. Il Comune di Monza apre ai giovani artisti il Serrone della Villa Reale. Negli spazi del Piermarini, dal 7 giugno al 17 luglio 2005 si svolge la rassegna di arte contemporanea Serrone Biennalegiovani Monza 2005, la nuova versione della storica “Mostra Nazionale di pittura Premio città di Monza” nata negli anni 50. La manifestazione, a cadenza biennale, è promossa, con il Patrocinio e la collaborazione del Comune di Monza, dai Rotary Club Monza, Monza est, Monza Ovest, Monza Nord Lissone, da Inner Wheel Club Monza, Associazione Amici dei Musei di Monza, Associazione per il Teatrino di Corte, Associazione per la Villa Reale di Monza, Società di Studi Monzesi, Università Popolare di Monza, Associazione Pro Monza Iat. La biennale, coordinata da Ermanno Krumm e Alberto Montrasio, è dedicata a giovani artisti invitati da un comitato scientifico di 5 critici particolarmente attenti alle nuove tendenze dell’arte contemporanea: Luca Beatrice, Martina Corgnati, Gianluca Marziani, Marco Meneguzzo, Marisa Vescovo. Proponendosi come punto di riferimento per giovani artisti emergenti, l’esposizione intende delineare una sorta di ‘carta geografica’, una ‘mappatura’, delle giovani generazioni dell’arte italiana e dei linguaggi più attuali: una significativa rappresentanza del meglio della ricerca odierna, in un percorso espositivo di ‘pitture e ibridazioni multimediali’. Non una mostra tradizionale, ma un insieme di installazioni, sculture, video, proiezioni: una rassegna delle tecniche più diverse con cui si esprime la ricerca dell’arte contemporanea oggi in Italia. Alcune delle opere esposte nel Serrone verranno acquisite per ampliare la collezione delle Civiche Raccolte d’Arte della città di Monza e andranno ad aggiungersi ai lavori di artisti già scelti nelle varie edizioni precedenti dal 1951 a oggi, fra cui spiccano, tra gli altri, i nomi di Pirandello, Zigaina, Radice, Turcato, Birolli, Dangelo, Vago, Raciti, Uncini, Gastini, Scialoja e Bonalumi. Informazioni: tel. 039 23.02.653 |
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FORNI GALLERIA D’ARTE “ESTATE RACCONTI PITTORICI” 9 GIUGNO – 30 LUGLIO 2005 |
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Milano, 6 giugno 2005 - La Galleria presenta al pubblico, per il periodo estivo, una selezione di opere di alcuni dei suoi artisti più amati ed affermati; sono pittori di diverse generazioni , posti a dialogare tra loro mediante un numero scelto di lavori, che esemplificano al meglio la loro maestria pittorica. Gianluca Corona (Milano, 1969) presenta una selezione di nuove opere: mele cotogne, limoni, e zucche immortalate su un piano di legno, da una luce calda e avvolgente, che ne scopre i dettagli, rivelando una sapienza pittorica memore degli antichi maestri. La tecnica più amata da Giovanni Iudice (Gela, 1970 ), del quale sono in mostra scorci urbani e naturalistici, è la matita, con la quale realizza delle vere e proprie istantanee, soffermandosi su dettagli di vita quotidiana. La città di Comiso svela le sue piazze e i suoi scorci più nascosti, toccati dalla luce violenta ed accecante di un sole estivo. Giovanni La Cognata (Comiso 1954) così descrive la sua amata Sicilia, mostrandone il lato più vero, meno turistico, delle piccole città e della campagna circostante lontano dalle spiagge affollate. Amante del mare mediterraneo, dei suoi colori ed atmosfere Isabella Molard (Strasburgo, 1957) presenta un nuovo ciclo di opere, in cui ricordi e sensazioni della sua infanzia in Marocco si sovrappongono a vedute della campagna della Normandia; di solito ritratta attraverso piccoli giardini, ricolmi di fiori, sottratti agli occhi della gente da alberi carichi di fronde. Affascinato dal paesaggio industriale, dall’aspetto caotico di fabbriche e bacini di carenaggio, Alessandro Papetti (Milano, 1958) esplora interni polverosi ed abbandonati, utilizzando scale di grigio, sabbia o violetto. I riflessi e i giochi chiaroscurali si impadroniscono di ogni elemento, trasfigurandone la consistenza materica. La metropoli contemporanea, le periferie e i quartieri industriali sono i temi preferiti di Alejandro Quincoces (Bilbao, 1951), che ne descrive le vie, solcate da auto in una perfetta armonia di luci, ombre e colori., riuscendo così a riscattare l’anonimo grigiore della città e donandoci una visione “sublime”, di radice inconfondibilmente romantica. Persecutore fino all’estremo dell’imperativo di “mimesi” Luciano Ventrone (Roma, 1942) mette in mostra alcuni nuovi dipinti, ceste ricolme di frutti, dai toni vivaci del rosso e violetto, composizioni di agli e cipolle e una virtuosistica cascata di foglie, dagli accesi colori autunnali. Tel 02/29060126 E-mail forni.Mi@iol.it |
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L'ALLESTIMENTO IN MOSTRA LA TRIENNALE OSPITA IL PROGETTO ESPOSITIVO ASAL DEDICATO ALLA STORIA DELL'ALLESTIMENTO ITALIANO |
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Milano, 6 giugno 2005 - Conoscere a fondo l'allestimento made in Italy, una delle più interessanti variabili del progetto italiano e ripercorrere le tappe fondamentali del suo sviluppo in Italia, in un viaggio attraverso i personaggi, i marchi, le opere e i prodotti che ne hanno fatto la storia. E' questo il moto che ispira la mostra "Vuoto Per Pieno - Allestimenti per Comunicare. Scenografie come luoghi di conoscenza", organizzata da Asal, l'Associazione Nazionale Aziende Allestitrici di Fiere e Mostre associata a Federlegno-arredo, in programma alla Triennale di Milano dal 23 giugno al 18 settembre . L'iniziativa nasce dal desiderio di permettere anche ad un pubblico di non addetti ai lavori di concepire l'allestimento come elemento generatore di luoghi di conoscenza e pertanto strumento elettivo di comunicazione tra i contenuti concettuali, culturali e commerciali della produzione e il pubblico stesso. La mostra si snoda attraverso diversi percorsi: grandi proiezioni di immagini e filmati in scala al vero restituiscono il senso spaziale ed emozionale di queste imponenti "scenografie", numerosi modellini in scala realizzati dal Laboratorio di modellistica del Politecnico di Milano e da altri Laboratori di progettazione permettono al visitatore di comprendere la complessità degli spazi nel loro insieme. Alcune frazioni di allestimenti significativi realizzati dagli allestitori associati ad Asal vengono inoltre riproposte al vero e consentono di conoscere in profondità i reali componenti del progetto e apprezzarne le qualità formali e di realizzazione. Il viaggio attraverso i protagonisti di questi 60 anni di storia dell'allestimento è completato anche grazie a mappe grafiche dinamiche ideate per restituire la cronologia, la sincronia o sinergia tra fermenti, idee, personaggi, prodotti, avvenimenti, nonché il senso del ruolo e peso economico connesso a questi interventi e a momenti di approfondimento che sottolineino l'importanza della sperimentazione trasversale linguistica e tecnologica, dell'innovazione, dei grandi protagonisti e dei grandi realizzatori. Asal ha quindi progettato una mostra dettagliata e multiforme, che articolandosi in percorsi paralleli guida il visitatore attraverso 60 anni di originale storia dell'allestimento made in Italy. |
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LA CITTÀ CHE SALE. VISIONI METROPOLITANE D'ARTE CONTEMPORANEA BERGAMO SPAZIO ESPOSITIVO SANT'AGOSTINO 22 OTTOBRE - 11 DICEMBRE 2005 |
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Bergamo, 6 giugno 2005 - Ventitre artisti interpretano la città da prospettive inedite, che indagano aspetti, aree, luoghi metropolitani differenti visti da differenti prospettive. La mostra La città che sale. Visioni metropolitane d'arte contemporanea si inaugura il 21 ottobre nelle sale del Centro espositivo Sant'agostino di Bergamo alta con il Patrocinio di: Comune di Bergamo, Provincia di Bergamo, Unesco e la Comunità delle Botteghe di Città Alta. Il filo conduttore del percorso espositivo curato da Stefano Raimondi è il tema della città, che appunto "sale" disegnando paesaggi urbani simbolo della società attuale. Strade, stazioni, palazzi, scorci e panorami, persone, oggetti, alberi e fiori sono reinterpretati nei lavori degli artisti all'interno dello spazio espositivo, che raccoglie linguaggi diversi, contaminati e contaminanti: dalla pittura al video, alla scultura, alla fotografia e alla computer graphic. La multimedialità e la moltiplicazione delle prospettive sono il punto di partenza del lavoro del curatore, Stefano Raimondi, che afferma: "ho progettato questo evento perché sono convinto che tutte le forme d'arte contemporanea e il nuovo pubblico stiano acquisendo una maturità tale da rendersi inscindibili. Il pubblico oggi vuole sempre più dialogare con la realtà in cui è immerso. Per questo i diversi aspetti della città che la mostra offre, sono un modo per far vivere ai visitatori angolature varie e differenti della realtà, che non si colgono con lo sguardo distratto del quotidiano. Con questo obiettivo è nato un mosaico unico fatto di prospettive molteplici". Cinquanta le opere esposte, tutte realizzate da artisti già affermati nel panorama nazionale e internazionale: Giampietro Agostini, Alice Belcredi, Corrado Bonomi, Mauro Ceolin, Giacomo Costa, Vittore Fossati, Claudio Granaroli, Paolo Grassino, Jonathan Guaitamacchi, Guido Guidi, Luigi Mainolfi, Angelo Morelli, Cristina Omenetto, Luca Padroni, Fabio Paladini, Paperkut, Francesco Radino, Antje Rieck, Mario Schifano, Francesco Sena, Marcus Sendlinger, Stephen Treherne, Giulio Turcato. L'esposizione è corredata da un calendario di conferenze e workshop tenuti da professionisti affermati che declineranno il tema della città in diversi ambiti culturali: cinema, architettura, pittura, videogioco. Tra i relatori figurano Victor de Circasia, membro della Tate Gallery, della Royal Academy di Londra e dell'Accademia delle Belle Arti di Bergamo; Gian Battista Canova, voce critica di Sky Cinema e docente presso l'Università Iulm di Milano; Matteo Bittanti, docente universitario e curatore della prima antologia di game studies italiana. Www.lacittachesale.it |
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PROGETTO ESSERCI CHIESETTA DI SAN GALLO, VENEZIA CAMPO SAN GALLO, SAN MARCO |
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Venezia, 6 giugno 2005 - Il 9 giugno 2005 alle 15.30 si celebra l’apertura di Padiglione Italia, uno spazio offerto agli artisti italiani e italici, tutti invitati ad Esserci per esprimere attraverso un gesto di coesione la vitalità dell’arte italiana. La Chiesa di San Gallo raccoglie un insieme di lavori e opere concepite in forma di ex-voto, frutto di una reazione a un sistema che non dimostra rispetto per la produzione artistica nazionale. Il valore del gesto è dato dalla partecipazione spontanea, non auto-celebrativa, slegata da ogni vincolo, ideologia, appartenenza a movimenti prestabiliti. L’iniziativa nasce nel segno dell’autenticità e della trasversalità e per questo la possibilità di Esserci è stata data indistintamente a tutti gli artisti italiani ed italici, conosciuti e sconosciuti, già invitati alla biennale di Venezia e non, già apprezzati a livello nazionale o ancora da valorizzare. Gli artisti potranno partecipare inviando un ex-voto o un fioretto all’indirizzo indicato o accorrendo in pellegrinaggio a soccorso della Biennale malata per inserire personalmente un tassello al metaforico mosaico dell’arte italiana. Il tutto rappresenterà una sorta di raccolta firme visiva. Questo evento è stato realizzato grazie al sostegno di: artisti, creativi, pensatori liberi, galleristi, giornalisti, musicisti, amatori e collezionisti che hanno deciso di movimentarsi a favore dell’arte italiana. Per coerenza alle regole del gioco i curatori stessi hanno deciso di non esporre il loro nome ma di usare uno pseudonimo. Www.padiglioneitalia.com |
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MELANGE MEDITERRANEO: UN SUCCESSO LE PRIME DUE SETTIMANE DELLA RETROSPETTIVA DEL SARTO ARTISTA LIVIO DE SIMONE |
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Napoli 6 giugno 2005 - Un successo le prime due settimane della mostra “il Mediterraneo di Stoffa”, retrospettiva del sarto artista Livio de Simone in occasione del decennale della sua scomparsa organizzata dalla Fondazione Mondragone- Polo della Moda della Regione Campania, guidato da Elena Perrella. Nella mostra sono esposti i coloratissimi tessuti elaborati dalla Casa di Moda Livio De Simone, in una esplosione di colori quasi duecento metri di stoffa e rifacimenti di abiti dai disegni originali, il tutto valorizzato anche in un’opera-catalogo di grande pregio artistico e fotografico, curata da Patrizia Ranzo, presidente del Corso di Laurea in Disegno Aziendale della Seconda Università degli Studi di Napoli, ed Elena Perrella con la collaborazione di Roberto Liberti e di Lino Vairetti. Il progetto nasce dall’analisi storica di un grande talento napoletano degli anni Settanta, che cominciò stampando cravatte e tessuti fino a creare un marchio inconfondibile per l’esclusività e la purezza artigianale dei suoi prodotti. “Il successo della mostra –dichiara il Commissario Straordinario della Fondazione Mondragone e Presidente del Polo della Regione Campania della Moda Elena Perrella- è una chiara testimonianza di come la nostra città abbia bisogno di iniziative che promuovano la cultura della moda. La mostra “Il Mediterraneo di Stoffa” s’inquadra nell’ambito della ricerca e della valorizzazione dei marchi storici del sistema moda napoletano in una ricerca costante che è la missione stessa della Fondazione Mondragone, Polo della Moda della Regione Campania, impegnata nello sviluppo e nella promozione dei brand locali, e allo stesso tempo, nella ricostruzione storica e nella riscoperta di elementi stilistici legati alla tradizione mediterranea, il cui approfondimento è volto, attraverso le nuove tecnologie, al recupero e al restiling dei marchi storici con l’ obiettivo di fornire alle nuove generazioni l’opportunità di creare nuove figure professionali per una domanda che si sviluppa a livello locale.” |
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IL CINQUECENTESCO ORGANO DI SAN FRANCESCO IN TREVI UNO DEGLI ESEMPLARI PIÙ ANTICHI AL MONDO TORNA A SUONARE |
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Milano, 6 giugno 2005 - Inaugurazione con un concerto dedicato a musiche di Monteverdi, Merula, Carissimi, Legrenzi e affidato all’Ensamble Arte Antica all’organo Francesco Cera L’organo è un rarissimo esemplare superstite di quel tipo che nel Rinascimento veniva definito “Organo da muro”. La sua realizzazione è databile con certezza, essendo noto l’atto notarile del 22.9.1509 con il quale i frati del convento di S.francesco ne commissionarono la costruzione a Mastro Paolo Pietro di Paolo da Montefalco. Lo strumento suonò per la prima volta nel Natale del 1509. Indubbiamente uno degli strumenti più importanti del panorama organario internazionale e fra i più antichi in assoluto. La sua collocazione all’interno della Chiesa di S. Francesco in Trevi centro, che fa parte del Complesso Museale della Città, ne assicura la visibilità durante gli orari di apertura del Museo in cui è allestita la mostra di documenti archivistici dell'epoca relativi all'organo, rinvenuti negli archivi Comunali di Trevi e Montefalco realizzata grazie alle ricerche archivistiche della dott.Ssa Luisa Forsoni. Dopo sei anni di restauro, svolto dalla bottega organaria Pinchi di Foligno, torna quindi finalmente a suonare il cinquecentesco organo della chiesa di San Francesco in Trevi, datato 1509. Buona parte delle 315 canne originali è stata recuperata ed insieme ad esse sono state salvate anche le integrazioni seicentesche e settecentesche. L’organo di San Francesco di Trevi costituisce un unicum se si pensa al suo felice contesto, nell’ambito cioè del sistema museale. La sua preziosità fu subito evidenziata da Andrea Pinchi nel 1987 nel corso di un primo sopralluogo sollecitato dall’Avv. Carlo Zenobi che da allora si battè per il recupero dell’importante manufatto, coinvolgendo l’allora sindaco Carlo Antonini e l’assessore alle attività culturali Lucia Genga. Successivamente Oscar Mischiati, Luigi Ferdinando Tagliavini e Wijnand van de Pol, Ispettore onorario per la Soprintendenza dell’Umbria, studiarono a fondo lo strumento, offrendo significativi contributi al progetto di restauro. La preziosa cassa armonica, restaurata dalla Coobec di Spoleto è originale e si presenta imponente con le sue cinque campate di canne in stagno vergine, la cui autenticità fu stabilita grazie alla felice intuizione del Prof. Patrizio Barbieri dell’Università di Roma che ricollegò la particolarissima fattura delle saldature ad una tecnica tardo-medievale di costruire le canne mediante l’uso del mercurio. Gli esami effettuati presso il laboratorio Sereco di Perugia su piccolissimi campioni prelevati dalle canne evidenziarono tracce di mercurio ben superiori alla media riscontrata abitualmente negli altri strumenti, confortando ulteriormente le ipotesi di Barbieri. Il restauro é stato effettuato dalla Fabbrica Artigiana di Organi Pinchi di Foligno. I lavori, iniziati nel 1998 e terminati nella primavera del 2005, hanno comportato il rifacimento di molte parti lignee secondo i modelli e le tecniche dell’epoca. Il materiale fonico originale è stato tutto recuperato e restaurato, mentre le canne mancanti sono state tutte ricostruite secondo le antiche tecniche costruttive. La presenza di un così importante organo a Trevi significa poter programmare eventi di spessore internazionali come auspicato dall’Assessore alle attività culturali Valentino Brizi che ha allo studio la creazione di un festival internazionale per cori ed organo. Ma uno strumento così potrebbe anche offrire aperture straordinarie anche ad altri repertori, quindi ad altri bacini d’utenza culturale. Come non ricordare ad esempio le mitiche improvvisazioni Spheres di Keith Jarrett agli straordinari organi di Karl Joseph Riepp dell’Abbazia Benedettina di Ottobeuren in Germania. Il concerto inaugurale che si terrà domenica 19 giugno alle ore 17,00 con ingresso libero presso la Chiesa di San Francesco in Trevi posta nel Complesso Museale di San Francesco muove proprio verso la dimostrazione delle possibilità di utilizzo di un organo tanto prezioso, affidato al celebre Francesco Cera che con il suo Ensemble Arte-musica proporrà un programma raramente fruibile in Italia. L’organico sarà ricchissimo con il M° Cera all’organo ed alla direzione, Rosita Frisani e Loredana Bigi soprani, Gabriella Martellacci contralto, Vincenzo di Betta tenore, Giuseppe Pistone tiorba. Il programma si articolerà tra i capisaldi della gloriosa tradizione organistica italiana con brani di Girolamo Frescobaldi e Tarquinio Merula ed i capolavori di Giacomo Carissimi di cui ricorre quest’anno il centenario, Giovanni Legrenzi e Claudio Monteverdi. |
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12° “CONCORSO PIANISTICO NAZIONALE CITTÀ DI CESENATICO” INTITOLATO A FEBO VILLANI – IN GARA 157 GIOVANI PIANISTI DA 12 REGIONI ITALIANE, 2 DAGLI USA E DAL GIAPPONE |
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Cesenatico, 6 giugno 2005 - Fino all’11 giugno nel Teatro Comunale della città leonardesca si svolgerà il 12° “Concorso Pianistico Nazionale Città di Cesenatico” intitolato a Febo Villani. Saranno a coda e di colore nero i pianoforti su cui si svolgerà uno degli appuntamenti musicali più importanti d’Italia. Si tratta della dodicesima edizione del Concorso Pianistico Nazionale “Città di Cesenatico”, in programma dal 4 all’11 giugno nella località balneare romagnola. Il Teatro Comunale della città turistica ospiterà 157 giovani pianisti (limite massimo 32 anni) che si sfideranno, lasciando le mani libere di scivolare sui tasti bianconeri del pianoforte. Provengono da 12 regioni italiane, dagli Usa e dal Giappone. Sono allievi delle migliori scuole pianistiche italiane, con una presenza massiccia di concorrenti veneti: la più piccola, Teresa Feresin, ha tre anni e mezzo e lo scorso anno segnò il record mondiale del concorrente più giovane ad un concorso di esecuzione musicale. I pianisti in gara, solisti e a quattro mani, sono suddivisi in categorie: si va dalle Prime Note, (otto anni), fino a trentadue anni. Il “papà” del concorso è il Maestro Febo Villani che, negli ultimi anni della sua vita, diede anima e corpo a questo grande evento musicale. Nella sua carriera, il tenore lirico ha avuto la possibilità di esibirsi in tanti palcoscenici, sia in Italia che in sud America, arrivando a conoscere le difficoltà e le soddisfazioni che si incontrano ad ogni esibizione. Questo il principale motivo per cui iniziò il Concorso e volle che tutte le prove si svolgessero nel Teatro di Cesenatico e nella situazione migliore, affinché anche i più piccoli potessero accedervi da veri protagonisti. Nelle varie edizioni hanno partecipato più di 1.500 concorrenti di circa 480 scuole pianistiche che si sono aggiudicati oltre 750 premi. Le prove, a seconda della categoria, consistono nell’esecuzione di un programma libero di brani, inizieranno sabato 4 giugno, sempre in teatro, per terminare sabato 11 giugno. Il Concorso è organizzato da Associazione Amici del Teatro, Comune di Cesenatico e Gesturist. Il Concorso Pianistico prevede martedì 7 giugno ore 20,00 finale pubblica per il “Premio Yamaha-del Rio Giovani Talenti” (fino a 16 anni), mentre giovedì 9 ore 20,00 esibizioni dei finalisti del “Premio Gesturist” (dai 19 ai 32 anni). Sabato 11 giugno alle 20,30 concerto di gala conclusivo con la consegna del “Trofeo Febo Villani” al migliore assoluto dell’intera manifestazione. L’ingresso è sempre gratuito. Un’appendice del Concorso si terrà dal 23 al 25 giugno a Roma, perché 40 vincitori suoneranno nel Palazzo della Provincia in un concerto a favore dei bambini meno fortunati, che ha per padrino il maestro Stelvio Cipriani. |
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DA GIOVEDI’ 9 GIUGNO AL TEATRO STUDIO “VORTICE DEL MACBETH” DI MARCIDO MARCIDORJS E FAMOSA MIMOSA
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Milano, 6 giugno 2005 - Giovedì 9 giugno, al Teatro Studio, ore 20.30, Vortice del Macbeth, da Macbeth di William Shakespeare con Marco Isidori e Maria Luisa Abate. Scene e costumi Daniela Dal Cin, regia Marco Isidori. “Quale spazio? E per quale teatro?”. La Compagnia Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa tenta di dare risposta a tale quesito mettendo in scena uno spettacolo ispirato al Macbeth di Shakespeare, punto di arrivo di una ricerca sulle potenzialità dello spazio scenico inteso come luogo di trasformazione, concentrazione e scambio di energie tra attori e spettatori. In un’unica struttura scenografica, la “Torre del Teatro Rosso”, opera di architettura teatrale cui si accede tramite un ponte levatoio, il gruppo orchestrato da Marco Isidori riunisce spazio dell’azione, parola, movimento e spettatori (80 alla volta), in una rielaborazione dei temi e dei motivi del Macbeth shakespeariano, dove si fondono coreografia e parola recitante, dando vita a un “sabba” infernale il cui officiante è allo stesso tempo Macbeth e Lady Macbeth, ambigua entità interpretata da Marco Isidori. Macchine sonore e inquietanti apparizioni accompagnano le ossessive cadenze intonate dagli attori, mentre scontri fisici e lotte sanguinose si alternano a momenti di intenso lirismo.Contemporaneamente allo spettacolo è in mostra la Torre stessa come installazione autonoma. La Torre del Teatro Rosso - così è denominata la struttura all’interno della quale lo spettacolo prende vita - sviluppa infatti, lungo le sue quattro pareti, per quasi 120 metri quadrati dipinti dalla scenografa Daniela Dal Cin, una superficie pittorica di grande rilevanza cromatica, dove è stato possibile costruire un itinerario figurale con aperti rimandi sia alla tradizione pittorica occidentale, che alla tessitura ideogrammatica orientale. www.Piccoloteatro.org |
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LA COMPAGNIA TEATRO FILODRAMMATICI IN COLLABORAZIONE CON L’ACCADEMIA DELLE BELLE ARTI DI BRERA PRESENTA WOODY ALLEN CAFE’ |
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Milano, 6 giugno 2005 - Debutta mercoledì 8 giugno in Prima Nazionale Woody Allen Cafe’, nel cortile dell’Osservatorio dell’Accademia delle Belle Arti di Brera, a Milano. Woody Allen autore di film e commedie, e anche grande maestro del comico moderno. Tutto questo viene rappresentato al Woody Allen Café: dalla battaglia con le “battute” che hanno contribuito a creare la fama intorno a questo personaggio, ai suoi taglienti articoli pubblicati sul Newyorker, per arrivare ai personaggi più emblematici che parlano di religione, politica, psicanalisi, sesso e donne. Ingredienti per una rappresentazione spudorata e assolutamente non convenzionale. All’interno della suggestiva cornice dell’Accademia di Brera, è stata ricostruita l’atmosfera seducente di un bar newyorkese, luogo ideale per riscoprire la comicità mordace di Woody Allen. Hanno collaborato a questa ricostruzione gli allievi del corso di scenografia, coordinati dal Prof. Comotti, che hanno progettato e curato la realizzazione delle scene e dei costumi. Una citazione particolare meritano gli arredi del Cafè: sedie e tavolini sono del grande designer, Vico Magistretti, e gentilmente offerti per l’occasione da Depadova. La musica dal vivo sarà l’altra protagonista, indiscreta e invadente: un quartetto composto da pianoforte, batteria, contrabbasso, clarinetto e sax per portarci nel mondo dello swing, del rag–time, del jazz e farci passare una piacevole serata al Woody Allen Café. Fino a qui l’omaggio vero e proprio, attraverso una rielaborazione ispirata alla produzione letteraria e cinematrografica di Woody Allen, soprattutto quella meno nota, ma non per questo meno acuta e raffinata. A questo si affianca una presentazione del personaggio Woody Allen, quasi una biografia, raccontata in modo originale, attraverso un video, parte integrante dello spettacolo a completamento del racconto dedicato al grande comico. |
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FESTIVAL DEL TICINO 2005: DA MARTEDÌ 7 A SABATO 11 GIUGNO GLI ULTIMI TRE SPETTACOLI DELLA RASSEGNA DISTRIBUITI IN TUTTI I TERRITORI DEL FESTIVAL DEL TICINO. CONCERTO ROCK ELETTRONICO A SESTO CALENDE, TEATRO DANZA A SOMMA LOMBARDO E, PER CONCLUDERE, FLAMENCO A CIMBRO DI VERGIATE |
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Milano, 6 giugno 2005 - Il Festival del Ticino saluta il suo pubblico offrendo una settimana ricca di appuntamenti: Il gruppo 21g sarà martedì 7 giugno alle ore 22.00 a Sesto Calende presso il Circolo La Marna, con il concerto rock elettronico. La musica che i 21g propongono è un mix di riff violenti di chitarra ed elettronica. Suoni, campioni e basi si legano perfettamente agli strumenti suonati, creando un sound particolare, accattivante e con forti richiami agli anni '80 Lo spettacolo di teatro danza della Compagnia Tecnologia Filosofica & Livingston Teatro dal titolo “Popoli” andrà in scena giovedì 9 giugno alle ore 21.15 presso il Teatro Oratorio San Luigi a Somma Lombardo. Lo spettacolo è una continua interazione ritmica di suoni fisici e musicali ove sono presenti canti, danza e teatro, uniti in un unico rito vitale, che fa di queste una sola arte. “Popoli” rappresenta la nostra interiorità messa a nudo, la convivenza fra il bene ed il male che è nella natura dell’uomo e che permette ai nostri cuori di pulsare Spettacolo di chiusura del Festival con Viejo Mundo, compagnia di flamenco, sabato 11 giugno alle ore 21.15 al Palacimbro di Cimbro di Vergiate. Da Jerez de la Frontera, cuore del flamenco tradizionale, la Compagnia Viejo Mundo rappresenterà con genialità ed innovazione l’anima pura di un’arte e di quella cultura gitana, che con il canto, il ballo e la chitarra, richiama il profondo gusto del vivere e del “sentire”. Con uno spettacolo che si preannuncia ricco di emozioni, il Festival del Ticino saluta tutto il caloroso pubblico di questa Ix edizione. Www.festivaldelticino.it www.Lombardiacultura.it |
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GOLF – VERONICA ZORZI E SOPHIE SANDOLO LOTTANO PER IL TITOLO NEL BMW LADIES ITALIAN OPEN CHE SI CONCLUDE ALLO SHERATON GOLF PARCO DE’ MEDICI ALESSANDRO TADINI MANTIENE IL PRIMATO NEL CELTIC MANOR WALES OPEN
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Milano, 6 giugno 2005 - Due proettes al comando con 205 colpi dopo la terza giornata del Bmw Ladies Italian Open che si conclude sul percorso romano dello Sheraton Golf Parco de’ Medici. Sono la danese Iben Tinning (69 70 66) e la svedese Asa Gottmo (72 66 67), due delle favorite della vigilia, ma nella volata finale per la conquista del titolo potranno dire la loro anche Veronica Zorzi, terza con 206 (66 73 67), alla pari con la spagnola Ana Larraneta e con la tedesca Martina Eberl, e Sophie Sandolo, sesta con 207 (69 69 69) insieme all’ iberica Marta Prieto, alla francese Ludivine Kreutz e alla neozelandese Lynnette Brooky. Complessivamente sono almeno diciassette le proettes in lotta per la vittoria, raccolte nell’arco di cinque colpi, ma non si possono negare speranza, sia pure limitatissime, alla otto giocatrici al 18° posto con 211 tra le quali c’è anche Federica Piovano (73 71 67), che sta rinvenendo forte dopo una partenza difficile. In bassa classifica le altre sei italiane rimaste in gara: 42ª con 215 Stefania Croce (75 66 74) e Diana Luna (68 71 76); 49ª con 216 Isabella Maconi (67 73 76); 56ª con 218 Tullia Calzavara (71 70 77); 58ª con 219 Vittoria Valvassori (am, 68 75 76); 62ª con 226 Alessandra De Luigi (am, 70 74 82). La Zorzi è parsa subito in ottima giornata e con una partenza folgorante ha guadagnato tre colpi al par nelle prime tre buche (birdie e eagle), poi nella seconda parte del tracciato ha messo a segno altri tre birdie contro un bogey passando dall’undicesimo al terzo posto. La ventiquattrenne veronese ha dato una bella dimostrazione di carattere risollevandosi da una situazione critica ieri, quando alla buca 6 aveva perso quattro colpi segnando un 8: "In quel momento ho pensato di essermi giocata tutte le chance, invece sono riuscita a tenere la concentrazione e limitare i danni, anche se a fine giornata avevo il dente avvelenato per l’occasione sprecata" ha dichiarato. "Oggi sono partita molto bene con un birdie alla buca 1 e un eagle alla buca 3, imbucando un’uscita dal bunker, e questo mi ha dato la carica giusta. Sto raccogliendo adesso i risultati del lungo lavoro fatto in questi anni e la maggior soddisfazione è vedere che non sono exploit estemporanei. Aspetto la vittoria, senza fretta, so che prima o poi arriverà". È da ricordare che nessuna italianasi è mai imposta nell’Open nazionale. Quattro birdie e un bogey per la Sandolo (69) che sebbene abbia perso un posto in classifica in realtà ha ridotto a due soli colpi in ritardo dalle leaders. Gran balzo, infine, di Federica Piovano, da 51ª a 18ª grazie al 67 frutto di un eagle e tre birdie. La classifica: 1ª Iben Tinning (Dan), Asa Gottmo (Sve) 205; 3ª Ana Larraneta (Spa), Veronica Zorzi, Martina Eberl (Ger) 206; 6ª Sophie Sandolo, Marta Prieto (Spa), Ludivine Kreutz (Fra), Lynnette Brooky (Nz) 207; 10ª Elisa Serramia (Spa), Cecilia Ekelundh (Sve), Minea Blomqvist (Fin), Rebecca Coakley (Irl) 209; 14ª Georgina Simpson (Ing), Alison Munt (Aus), Marianne Skarpnord (Nor), Kris Lindstrom (Usa) 210; 18ª Federica Piovano, Karen Lunn (Aus), Marine Monnet (Fra), Karen Margrethe Juul (Dan), Lara Tadiotto (Bel), Trish Johnson (Ing), Anna Highgate (Gal), Gwladys Nocera (Fra) 211; 42° Stefania Croce, Diana Luna 215; 49ª Isabella Maconi 216; 56ª Tullia Calzavara 218; 58ª Vittoria Valvassori (am) 219; 62ª Alessandra De Luigi (m) 226. Dopo due giri non hanno superato il taglio caduto a 144: 76ª con 147 Monica Quartana (72 75); 82ª con 148 Giulia Sergas (73 75), Marianna Causin (am, 72 76); 87ª con 149 Monica Cosenza (77 72); 100ª con 151 Margherita Rigon (74 77); Barbara Paruscio (73 78); 116° Giusy Paolillo 155 (am, 75 80); 123° Alessandra Gallo 158 (am, 77 81); 124ª Caterina Quintarelli 161 (78 83), Anna Roscio (am, 82 79). Wales Open: Tadini Soffre Ma Resta Al Comando - Malgrado un terzo giro molto sofferto e chiuso in 72 colpi, tre sopra il par, Alessandro Tadini (199 - 65 62 72) ha mantenuto la leadership nel Celtic Manor Wales Open, torneo dell’ European Tour che si conclude al Celtic Manor Resort (par 69) di Newport, in Galles. Ha conservato un colpo di vantaggio sul francese Jean-françois Lucquin (200 - 65 66 69), sul gallese Ian Woosnam (64 68 68) e sugli spagnoli Miguel Angel Jimenez (63 67 70) e José Manuel Lara (68 65 67). In sesta posizione David Lynn con 201. Ha perso quarantesei posizioni Emanuele Canonica, 68° con 211 (67 68 76), ed è sceso di nove Marco Bernardini, 75° con 214 (74 65 75). Tadini ha iniziato con un bogey subito compensato da un birdie, ma alla terza buca ha perso due colpi per un doppio bogey e altri tre tra l’8ª e al 12ª per altrettanti errori. Superato in classifica, si è ripreso con due birdie alla 13 e alla 14 ritornando in vetta. Seniors Tour: Cali’ 25°, Croce 56° – Due posizioni guadagnate da Giuseppe Calì, 25° con 149 (73 76), e diciannove perse da Alberto Croce, 56° con 153 (74 79) dopo il secondo giro dell’Aib Irish Seniors Open, all’Heritage di Killenard in Irlanda. Rivoluzionata la classifica dove sono nuovi leaders con 139 l’argentino Luis Carbonetti (70 69) e l’australiano Noel Ratcliffe (71 68), che hanno due colpi di vantaggio sullo scozzese John Chillas (141 - 70 71) e sul giapponese Seiji Ebihara (71 70). Alps Tour: Cede Emmanuele Lattanzi - Nell’open International des Cotes d’ Armor Bretagne, al G.c. Pléneuf Val Andrè nei pressi di Rennes, giornata nera per Emmanuele Lattanzi che con un 80 è scivolato dal quarto al 28° posto con 219 (66 73 80). Miglior italiano classificato è il neo pro Giampaolo Zanol, 13° con 215 (74 71 70), mentre sono in retrovia Fernando Pasqualucci, 32° con 221 (71 77 73) e Massimiliano Secci, 35° con 222 (74 72 76). Del trio di testa ha mantenuto la posizione solo il francese Bruno Lecuona (210 - 70 68 72), raggiunto dal belga Jerome Theunis (68 73 69). Terzi con 211 Nicolas Joakimides, Ronnie Zimmermann e Bertand Coathalem. Europeo Mid Amateur: Titolo Allo Spagnolo Zamora, Sesto Clerici – Filippo Clerici, campione uscente, ha concluso la sesto posto con 223 colpi (75 74 74) il Campionato Europeo Mid-amateur disputato sul tracciato del Golf Club Bled in Slovenia. Il titolo è stato appannaggio dello spagnolo José Maria Zamora (216 - 70 75 71) che con tre birdie nelle ultime cinque buche ha sorpassato il britannico Graham Ruth (220 - 73 73 74) e il francese François Illouz (73 71 76). In quarta posizione con 221 un altro britannico, Roger Roper, e il danese Bjorn Norgaard. Al 25° posto con 228 Rodolfo Pesati (76 76 76), lo scorso anno secondo a Varese alle spalle di Clerici, al 28° Andrea Corbellini con 230 (76 77 77). Così gli altri italiani ammessi al turno finale: 34° con 233 Marco Villa (76 79 78); 40° con 234 Carlo Torrani (72 82 80); 44° con 235 Loris Vento (82 77 76); 60° con 239 Alessandro Fea (78 79 82); 87° con 246 Giambattista Pisa (81 79 86); 91° con 247 Giorgio Raccani (78 84 85). Non hanno preso parte al turno finale: Marco Gnalducci (162 - 80 82); Gianni Lageard (165 - 81 84); Paul William Bourne (171 - 83 88); Giampiero Brangero (144 - 89 90). Ritirato Mario Villa. |
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IL PESARESE IVAN LAZZARINI (HUSQVARNA) E IL BELGA GERALD DELEPINE (HUSQVARNA) IN CLASSE PRESTIGE, E IL BELGA EDDY SEEL (HUSQVARNA) IN CLASSE SPORT SONO I VINCITORI DELLA TERZA PROVA DEL CAMPIONATO ITALIANO SUPERMOTARD CHE SI E’ SVOLTA A JESOLO (VE) |
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Jesolo (Ve) 7 giugno 2005 - Nuvole e vento hanno scoraggiato i moltissimi turisti del fine settimana arrivati nella città turistica balneare veneta per un meritato bagno, ma non hanno scoraggiato il gran numero di concorrenti che a Jesolo sono giunti per disputare la terza prova del Campionato Italiano Supermoto. Prove libere al venerdì, qualifiche il sabato e finalmente la domenica che ha permesso di conoscere i nomi dei vincitori di questa bella e appassionante gara, organizzata sulla Pista Azzurra dalla società torinese Dbo di Danilo Boccadolce. Il selettivo circuito, che si sviluppa su una lunghezza di circa 1.200 metri, 200 dei quali riservati al tratto di pista fuoristrada che solitamente fa la differenza, ha offerto una delle gare più belle e combattute della stagione. Alla fine chi ha veramente gioito per le vittorie sono stati il pesarese della Husqvarna Ivan Lazzarini (al comando della graduatoria provvisoria di campionato) e il compagno belga Gerald Delepine in classe Prestige (moto fino a 750cc.), e il belga Eddy Seel (al comando della graduatoria di campionato internazionale) in classe Sport (moto fino a 450cc.) dominando con la sua Husqvarna le gare in programma con le migliori performance della stagione. Nelle gare riservate ai trofei monomarca Paolo Terraneo fa sua la prova del Trofeo Runner grazie ad un secondo e un primo posto che gli hanno permesso di precedere sul podio assoluto il vincitore di gara 1 Riccardo Peroni. Nel Trofeo Tm è Alex Serafini a spadroneggiare dopo aver vinto entrambe le frazioni finali prima davanti a Fabio Veronese e poi a Mirko Marini. Infine il Trofeo Honda dove Diego Guerra ha fatto sua l’assoluta con un secondo e un primo posto ai danni del vincitore della manche di apertura Cristiano Lupacchini. Il prossimo appuntamento con il Campionato Italiano Supermoto è fissato per il 25 e 26 giugno A Ottobiano, nel pavese, dove si disputerà la quarta delle sei prove previste. Gara-1 Prestige: Dopo due giorni di prove libere e cronometrate eccoci al nastro di partenza, al momento della verità con l’incredibile scatto di Cristian Medizza (Ktm) che è subito davanti a tutti e il belga Gerald Delepine (Husqvarna) che vuole superare, e ci riesce, il battistrada. Qualche scambio di posizioni che sfocia con la caduta di entrambi all’uscita del tratto fuoristrada, con Medizza che riesce a ripartire ultimo e il belga che invece è stato costretto al ritiro. Al comando passa così al termine del primo giro il modenese Emanuele Giovanelli (Yamaha) ma subito viene superato dal pesarese campione italiano in carica Ivan Lazzarini (Husqvarna), dietro transitano oltre a Giovanelli anche l’altro pesarese Lorenzo Mariani (Ktm), il sardo Lorenzo Pes (Husaberg), l’imolese Valter Bartolini . Gara-2 Prestige: Si replica con lo spunto migliore del belga Gerald Delepine (Husqvarna) il quale aggiudicandosi la Michelin Holeshot si lascia subito dietro Ivan Lazzarini (Husqvarna), Lorenzo Pes (Husaberg), quindi Cristian Medizza (Ktm) l’altro protagonista della caduta con Delepine nella manche precedente, e ancora Emanuele Giovanelli (Yamaha). Non c’è storia al comando se non per dire che Delepine ha condotto dal primo all’ultimo giro aggiudicandosi la gara davanti a Lazzarini che niente ha potuto, e su Cristian Medizza che completa il podio di questa seconda manche anticipando così Giovanelli, Bartolini e l’Aprilia di Max Manzo. Gara-1 Sport: Grande scatto del belga ex iridato Eddy Seel (Husqvarna) che si aggiudica la Michelin Holeshot davanti al bolognese campione italiano in carica Fabio Balducci (Honda), quindi Federico Brondi (Honda), Max Verderosa (Honda), Massimo Beltrami (Honda). Il belga è stato imprendibile allungando il suo distacco ad ogni passaggio, tanto che neppure il progressivo bolognese Massimo Beltrami è stato in grado di impensierire il battistrada che alla fine ha chiuso vittorioso, lasciandosi alle spalle Beltrami, che conquista il massimo del punteggio per la corsa tricolore non potendo Seel acquisire punti in quanto di nazionalità non italiana, e il tenace Verderosa che completa il podio di questa frazione di avvio. In leggero regresso Balducci chiude quarto davanti a Max Gazzarata (Honda). Gara-2 Sport: E’ uno strepitoso Federico Brondi (Honda) a guadagnarsi la Michelin Holeshot davanti al belga Eddy Seel (Husqvarna) e al casco tricolore Fabio Balducci (Honda) che anticipa a sua volta il bresciano Davide Gozzini (Husqvarna) e l’ex campione europeo Max Verderosa (Honda). Al secondo passaggio il belga riesce nel suo tentativo di superare Brondi e si porta al comando per involarsi verso la seconda vittoria della giornata e la quinta della stagione. Secondo posto per l’ottimo Gozzini che sale così al sesto posto in graduatoria, mentre terzo chiude Brondi che è terzo in campionato. Bene anche Verderosa giunto quarto davanti a Bolley Classifiche - Prestige Gara-1: 1. Ivan Lazzarini (Husqvarna) 16 giri 17’55.055 e giro più veloce in 1’05.494; 2. L. Pes (Husaberg) a 5”423; 3. L. Mariani (Ktm) a 10”225; 4. V. Bartolini a 11”877; 5. E. Giovanelli (Yamaha) a 18”133. Prestige Gara-2: 1. Gerald Delepine (Husqvarna) 16 giri in 17’38.349 e giro più in 1’05.219; 2. I. Lazzarini (Husqvarna) a 6”336; 3. C. Medizza (Ktm) a 12”992; 4. E. Giovanelli (Yamaha) a 13”267; 5. V. Bartolini a 13”795. Prestige Graduatoria Di Campionato: 1. Ivan Lazzarini punti 139; 2. Gerald Delepine 119; 3. Valter Bartolini 106; 4. Massimo Manzo 99; 5. Emanuele Giovanelli 94. Warm-up Prestige: 1. G. Delepine (Bel-husqvarna) 1’04.765; 2. I. Lazzarini (Husqvarna); 3. L. Pes (Husaberg). Sport Gara-1: 1. Eddy Seel (Bel-husqvarna) 16 giri in 17’36.017 e giro più veloce in 1’05.153; 2. M. Beltrami (Honda) a 12”594; 3. M. Verderosa (Honda) a 14”501; 4. F. Balducci (Honda) a 14”677; 5. M. Gazzarata (Honda) a 15”056. Sport Gara-2: 1. Eddy Seel (Bel-husqvarna) 16 giri in 17’25.863 e giro più veloce in 1’04.506; 2. D. Gozzini (Husqvarna) a 7”323; 3. F. Brondi (Honda) a 13”688; 4. M. Verderosa (Honda) a 15”868; 5. F. Bolley (Fra-aprilia) 18”887. Sport Graduatoria Di Campionato Italiano: 1. Fabio Balducci punti 1.050; 2. Massimo Beltrami 950; 3. Federico Brondi 910; 4. Massimiliano Verderosa 775; 5. Graziano Rispoli 749. Warm-up Sport: 1. E. Seel (Bel-husqvarna) 1’04.094; 2. F. Brondi (Honda); 3. M. Verderosa (Honda). Sport Gruppo “B” Gara-1: 1. A. Notari (Svi-suzuki) 15 giri in 17’30.909; 2. K. Irsara (Honda); 3. F. Daverio (Honda). Sport Gruppo “B” Gara-2: 1. M. Dondi 15 giri in 17’30.066; 2. A. Notari (Suzuki); 3. G. Graspan (Honda). Trofeo Honda Gara-1: 1. C. Lupacchini 11 giri in 13’00.787; 2. D. Guerra; 3. G. Borgiotti. Trofeo Honda Gara-2: 1. D. Guerra 11 giri in 13’05”831; 2. C. Lupacchini; 3. G. Borgiotti. Trofeo Tm Gara-1: 1. A. Serafini 11 giri in 13’25.050; 2. M. Marini; 3. G. Giordano. Trofeo Tm Gara-2: 1. A. Serafini 11 giri in 13’12.998; 2. M. Marini; 3. Y. Guardalà. Trofeo Tm Graduatoria Di Campionato: 1. Alex Serafini punti 143; 2. M. Marini 123; 3. G. Giordano 109. Trofeo Runner Gara-1: 1. R. Peroni (Husqvarna) 11 giri in 13’15.263; 2. P. Terraneo (Svi-kawasaki); 3. R. Oprandi (Honda). Trofeo Runner Gara-2: 1. P. Terraneo (Svi-kawasaki) 11 giri in 13’07“970; 2. R. Oprandi (Honda); 3. R. Peroni (Husqvarna). Trofeo Runner Cup Graduatoria Di Campionato: 1. Riccardo Peroni punti 131; 2. R. Oprandi 131; 3. P. Terraneo 115. |
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TRE GIORNI IN MTB A LAVARONE DEBUTTA IL RAMPITOUR INTERNATIONAL MARATHON LE GARE IL 10, 11 E 12 GIUGNO |
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Trento, 6 giugno 2005 - Archiviate le prime tre tappe, dopo le "arrampicate" in montagna il Ritter Rampitour d’Italia di mtb si trasferisce sugli altipiani di Lavarone e Luserna, sempre in Trentino, con la quarta tappa in programma il 10, 11 e 12 giugno. La "100 Km dei Forti" nel 2005 compie dieci anni, davvero una lunga storia da raccontare per una manifestazione che ora, con la 1000Grobbebike, in realtà propone ben quattro gare insieme, un appuntamento molto apprezzato e che si svolge sulla distanza dei tre giorni. Vi sono quattro percorsi di gara, decisamente divertenti, e proprio per il fatto di svolgersi su un altopiano sono tutto sommato "morbidi" non presentando salite o discese impegnative. La manifestazione inizialmente era nata come "100 Km dei Forti", con un percorso lungo che faceva fede alla cifra indicata nel logo (il nome "Forti" sta invece a significare le numerose fortificazioni della Grande Guerra che il tracciato lambiva), e con un alternativo percorso "breve" di 50 km. Poi negli anni la gara ha mutato fisionomia, e sull’onda del grande successo della Millegrobbe invernale di sci di fondo, è nata la 1000Grobbebike, che ha di fatto trasportato la sede operativa nell’incantevole Lavarone. Ecco dunque i due eventi affiancarsi, con la 1000Grobbebike che si sviluppa sui tre giorni utilizzando due diversi percorsi il venerdì ed il sabato, rispettivamente di 29,8 Km e 30,8 Km, mentre la terza tappa si identifica con il tracciato breve (58 km per l’esattezza) della "100 Km dei Forti". Le tre competizioni danno vita ad una classifica a sé, con relativo montepremi. La gara della domenica dispensa punti e montepremi come tappa del Ritter Rampitour d’Italia, al pari della "100 Km dei Forti" che da parte sua rappresenta il primo appuntamento del neonato circuito Rampitour International Marathon e del quale fanno parte con altrettanti percorsi "lunghi" anche la Rampikissima e la Rampilonga. La gara breve della domenica, la 50 Km dei Forti, ripropone il piacevole tracciato dell’edizione scorsa, con la partenza a "Parco Palù" e con l’arrivo a Gionghi dove è allestito il quartier generale della manifestazione ed anche l’area expo. La lunghezza è invariata, 58 chilometri, ed il dislivello è attestato sui 1.262 metri. La 100 Km dei Forti riprende il percorso della "50" fino al 56° chilometro, poi prosegue riproponendo in parte il vecchio tracciato a cui si aggiunge un tratto nuovo, tanto da far lievitare la lunghezza complessiva a 90 km, con un dislivello tutto sommato contenuto, di 1972 metri. Insomma, il secondo week-end di giugno gli appassionati della mtb non avranno che l’imbarazzo della scelta, col percorso breve, quello medio e quello marathon nella splendida zona degli altipiani trentini. Www.rampitour.com |
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VELA: GIOVANISSIMI TIMONIERI DEL CVMM SULL’ARNO |
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Firenze/lago di Bilancino, 6 giugno 2005 – Brillante risultato dei giovanissimi timonieri (categoria Cadetti anni di nascita 1995-96) della classe Optimist in trasferta dal Circolo della Vela Marciana Marina. Nello scorso fine settimana a Firenze sull’Arno per l’Viii Trofeo Orsa Maggiore/coppa Piercarlo Ruffilli nella giornata di sabato 28 maggio e sul lago di Bilancino per la Regata Zonale di classe , nella giornata di domenica 29 maggio, i tre velisti in erba si sono ben destreggiati nella flotta alle prese con venti leggerissimi e insidiosi. Il migliore marinese è risultato Tommaso Marzocchini che in entrambe le regate ha conquistato la posizione d’onore alle spalle della riese Benedetta Arrighi. Quinto e sesto posto rispettivamente per Stefano Pace e Sandro Mazzei nell’Orsa Maggiore e quarto e quinto della Regata Zonale. La manifestazione era organizzata dal Comitato Circoli Velici Elbani e dal Circolo Nautico Mugello con la collaborazione della Società Canottieri di Firenze e godeva del patrocinio di Coni, Comune e Provincia di Firenze e Regione Toscana. Ciliegina sulla torta per il Cmm la vincita, a sorteggio, di un esemplare di Optimist che la “mano” di Piero Canovai, presidente sia del Cvmm che del Ccve, ha “pescato” a fine regata. |
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AL VIA LA 14 EDIZIONE DEL VIP TENNIS DAL 3 AL 18 GIUGNO AL CENTRO TENNIS DI CIVIDINO LA KERMESSE CHE UNISCE SPORT E SOLIDARIETÀ |
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Bergamo, 6 giugno 2005 - Si preannuncia ancora più ricca di ospiti e novità la 14° edizione del Torneo di Tennis dedicato alla memoria di Achille e Cesare Bortolotti, meglio conosciuto come “Tennis Vip”. La kermesse, che in due settimane vedrà sfidarsi sui campi del centro Tennis di Cividino di Castelli di Calepio personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo, ha preso ufficialmente il via questa mattina presso la sala consiliare della Provincia di Bergamo alla presenza delle maggiori autorità politiche, militari e cittadine. Presenti al vernissage, oltre al presidente della Provincia Valerio Bettoni, altri “padrini” dell’eccezione dal prefetto Cono Federico al questore Giuseppe Messa, dall’assessore allo sport del Comune di Bergamo, Fabio Rustico all’amministratore delegato dell’Atalanta, Isidoro Fratus: tutti concordi nel ritenere l’evento un mix particolarmente riuscito tra varie componenti. A fare gli onori di casa, il patron Giovanni Licini che in un breve cenno di saluto ha sottolineato i temi forti dell’evento: “Abbiamo assistito- negli ultimi anni- ad una progressiva crescita della manifestazione che trova nell’entusiasmo di un gruppo di lavoro un perno insostituibile. L’ entusiasmo ed il lavoro-ha proseguito Licini- sono doti basilari per qualsiasi impresa. Al “vip” lavora per molti mesi un gruppo che si aiuta, si sostiene, si confronta e progetta. L’evento è cresciuto tanto che proprio per ragioni di spazio ci siamo trasferiti da Sarnico, dove abbiamo disputato le ultime tre edizioni, ai campi di Cividino. Avremo a disposizione dieci campi da tennis su cui giocare, di cui sei coperti oltre ad infrastrutture che ci hanno consentito di creare un vero e proprio “villaggio ospitality” visitabile da un pubblico che ci auguriamo numeroso”. Sportivi, ma anche industriali, commercialisti tra i mille impegni troveranno il tempo per le sfide: una partecipazione che dal piano prettamente sportivo, si sposta poi su quello solidale..La raccolta di fondi a favore di enti e istituzioni del territorio è, infatti, il vero cuore di questo torneo, lo smash più bello, l’ace vincente. L’anno scorso il ricavato del “Vip” , svariate decine di migliaia di euro, andò alla Casa di Riposo Faccanoni di Sarnico e alla Scuola Internazionale del Cuore di Bergamo, questa volta toccherà all’Associazione Disabili Bergamaschi che opera presso il Centro di riabilitazione di Mozzo e all’Associazione Genesis di San Pellegrino: “Abbiamo ritenuto questi due centri di riabilitazione motoria- spiega Giovanni Licini- molto vicini allo scopo benefico che ci prefiggiamo, soprattutto nell’ottica di recupero di giovani costretti a vari tipi di inabilità da gravi incidenti”. Affiancheranno il Torneo altre due iniziative, una più sportiva, l’altra decisamente più “vippaiola”. Per la serie “Young Vip” gli under 12 e 14 si contenderanno la 2° Coppa dedicata a Gigi Basso Basset, un torneo a carattere nazionale che osserverà le medesime date di svolgimento del torneo maggiore e che nel 2004 ha visto primeggiare i ragazzi del Tc Pradalunga su quelli del Sarnico. Per l’attribuzione del Golden Vip, invece, riceveranno il prestigioso riconoscimento che attesta una particolare affezione al Torneo, Valerio Bettoni, Claudio Curnis, Gigi Maifredi e Trento Longaretti, il pittore bergamasco che anche quest’anno ha dedicato al Torneo una sua realizzazione artistica. |
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PER I LEADERS DEL RITTER RAMPITOUR UN BEL VIAGGIO A SHARM EL SHEIKH DOPO LE PRIME TRE TAPPE ECCO LE CLASSIFICHE PROVVISORIE DEL CHALLENGE |
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Trento, 6 giugno 2005 - Il Ritter Rampitour d’Italia dopo tre tappe disputate (Rampibike, Rampiledro e Paganella Bike) può già dare le prime indicazioni in merito alla classifica finale. Mancano all’appello la 1000Grobbebike-100 Km dei Forti e la Rampikissima. È vero che l’introduzione dello scarto del peggior risultato acquisito sui 5 disponibili lascia aperta la situazione fino alla Rampikissima, ma nelle singole categorie ci sono delle indicazioni già chiare. È noto che ai vincitori finali delle rispettive categorie spetta un premio niente male, la partecipazione gratuita (e soggiorno di una settimana) alla Desert Rampitour a Sharm El Sheikh, dal 5 al 12 novembre. Ovvio quindi che per i migliori sarà una …lotta senza esclusione di colpi. La classifica assoluta provvisoria esalta la stagione tutta da incorniciare del bresciano Ramon Bianchi che da tre tappe indossa la maglia rosa. Simbolo del primato assoluto. La situazione è la medesima tra gli èlite col bresciano che alle due vittorie di inizio stagione somma il secondo posto della Paganella Bike, conseguenza della sconfitta patita ad opera del colombiano Paez. Al secondo posto Nicola Dalto controlla l’altoatesino Augscheller. Nella categoria Sp (18-29 anni), grazie ad una significativa prestazione assoluta, il bergamasco Jonny Cattaneo ha staccato Ivo Zulian e Andrea Zamboni. Nella M1 (30-34 anni) una inattesa defaillance di Oscar Lazzaroni che non si è presentato alla Paganella Bike ha lanciato al comando Jarno Varesco, ma anche in questo caso occorre tener conto dello scarto finale. Alle spalle del fiemmese si sono posizionati ora Ludwig e Collareda. Giancarlo Paperini, nonostante la giornata da dimenticare alla Rampiledro, con due vittorie nelle rimanenti tappe è l’uomo da battere nella M2 e si ritrova metà biglietto per Sharm El Sheikh già in tasca. Un regolare Masini si trova alle sue spalle con tre secondi posti, mentre Mario Appolonni, terzo, è in rimonta. La M3 (40-44 anni) ha una gerarchia fissa con Rigon, Perini e Linardi esattamente piazzati nell’ordine della classifica del challenge e delle tre gare. Rigon, tra l’altro, è il primo vincitore del Rampitour. Platzgummer, battuto solo alla Paganella Bike da Arici, è il leader della M4 (45-49 anni) con alle costole Dellagiacoma e Kraner. Infine nella M5 (oltre 50 anni) l’intramontabile Silvano Janes non trova rivali, con tre centri pieni. Dietro di lui Angioli e Piva, che possono nutrire ben poche speranze per la vittoria, a meno di una defaillance improvvisa del campione master. Tra le donne Anna Ferrari è la reginetta indiscussa ed anche lei ha la possibilità di presentarsi a Sharm El Sheikh con la maglia tricolore d leader di categoria. Zocca e Rosi la seguono staccate in classifica. Il Gs Morbiato Racing Bike tra le squadre ha un notevole vantaggio su Euroscaf Bikbike e Surfing Shop. Ora toccherà alla 1000Grobbebike-100 Km dei Forti aggiungere i punteggi della quarta tappa, poi sarà la Rampikissima a stilare la classifica definitiva. Classifica Ritter Rampitour d'Italia dopo tre tappe: Categoria Ue (Èlite – Under 23) - 1) Bianchi Ramon (Scott) 4360; 2) Dalto Nicola (Olympia) 3650; 3) Augscheller Stephan (Profi Bike) 3330; 4) Modesti Dimitri (Scott) 3260; 5) Pallaoro Christian (Olympia) 3250. Categoria Sp (18-29 Anni) - 1) Cattaneo Jonny (Oprandi) 4360; 2) Zulian Ivo (Sacconi) 3930; 3) Zamboni Andrea (Crazy Bike) 3550; 4) Fischnaller Stefan (Mtb Casentino) 3530; 5) Egger Guenther (Profi Bike) 3470. Categoria M1 (30-34 Anni) - 1) Varesco Jarno (L'arcobaleno Carraro) 4220; 2) Ludwig Stefan (S.c. Centrofiemme) 3480; 3) Collareda Isidoro (Tosetto Racing Pool) 3350; 4) Festa Stefano (Bussola) 3280; 5) Kofler Andreas (S.c. Algund) 3150. Categoria M2 (35-39 Anni) - 1) Paperini Giancarlo (Pasquini) 4210; 2) Masini Giancarlo (Caiola) 3840; 3) Appolonni Mario (L'arcobaleno Carraro) 3820; 4) Paolazzi Valentino (Assos Bolzano) 3390; 5) Camaggi Fabrizio (Salieri Adventure) 3380. Categoria M3 (40-44 Anni) - 1) Rigon Flaviano (Scott) 4500; 2) Perini Gilberto (Staff Bike) 4080; 3) Linardi Tarcisio (Pastorello) 3840; 4) Inama Rolando (G.s. Kiklos) 3460; 5) Degli Innocenti Fabio (Staff Bike 2000) 3390. Categoria M4 (45-49 Anni) - 1) Platzgummer Helmut (Rsv Vinschgau) 4360; 2) Dellagiacoma Piergiorgio (L'arcobaleno Carraro) 3840; 3) Kraner Stefan (Zanolini Bike) 3780; 4) Stefani Fabrizio (Scavezzon) 3270; 5) Caselin Livio (Mtb Tmz Sandore') 3230 Categoria M5 (50 Anni E Oltre) - 1) Janes Silvano (Pastorello) 4500; 2) Angioli Gianfranco (Staff Bike 2000) 3700; 3) Piva Eugenio (S.c. Pergine) 3650; 4) Da Lio Adriano (Scavezzon) 3390; 5) Vernaccini Stefano (Pastorello) 3210. Categoria Du (Femminile) - 1) Ferrari Anna (Montebelluna) 4360; 2) Zocca Lorena (Cicli Fontana) 3700; 3) Rosi Valentina (Mtb 4 Colli) 3530; 4) Paolazzi Claudia (Bicimania) 3390; 5) Incristi Antonella (Granzon Team) 3200. |
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