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Notiziario Marketpress di Martedì 07 Giugno 2005
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MILANO: IN EUROPA LA CITTÀ DEL FUTURO AL VIA LA BROADBAND WEEK INCONTRI, GARE, APERITIVI DEI NET MILANESI  
 
Milano, 7 giugno 2005 - Uno scenario da Matrix: e-home più sicura, adatta a anziani e disabili, grazie alle web cam e coi consumi ottimizzati. Collegamenti con le forze dell’ordine grazie a sensori e video camere sul territorio: e-entertainment per tutti con i video on demand, giochi on line. Ma anche e-learning per studiare a distanza, telelavoro, telemedicina. Milano è pronta con 275 mila km di fibra ottica. La città più cablata d’Europa. Supera Madrid (250 mila km), Londra (225 mila), Barcellona (165 mila), Stoccolma (155 mila), Parigi (130 mila), Francoforte (85 mila), Amsterdam (50 mila), Bruxelles (35 mila). Per densità sul totale della popolazione prima è Bruxelles (250 km ogni 1.000 abitanti), al secondo posto Milano (212 km), segue Stoccolma (204 km), Francoforte (131 km), Barcellona (110 km), Madrid (81 km), Amsterdam (68 km), Parigi (61 km), Londra (31 km). A Milano sono cablati il 68,5% delle vie (3.084 su 4.500), il 58% degli edifici (26 mila su 45 mila) e l’80% delle unità immobiliari (600 mila su 750 mila). Nel comune di Milano ci sono 212 km ogni 1.000 abitanti, 212 metri per abitante, più del doppio di quella nazionale pari a 94 km ogni 1.000 abitanti. Ma non si tratta solo del futuro. Già oggi 1 gioielliere milanese su 10 usa internet e una web-cam per controllare da casa la sicurezza della sua impresa, mentre si può prenotare on line una camera di albergo (85% dei casi). Sono questi alcuni dei dati che emergono dalla ricerca della Camera di commercio di Milano, in occasione del convegno “Lo sviluppo della banda larga per agevolare i rapporti cittadini, imprese, istituzioni” questa mattina in Camera di commercio che dà il via alla Broadband Week milanese. Al via la Broadband week www.Broadbandweek.it. Promossa dal Forum della Net Economy che riunisce Camera di Commercio, Provincia e Comune di Milano, dal 6 all’11 giugno 2005. La Broadband Week si apre questa mattina con un convegno sulle nuove potenzialità di servizi pubblici resi possibili dalla “banda larga”. Nel corso della settimana segue una serie di workshop, convegni, incontri tra professionisti del settore, forum tra imprese, ricercatori e studenti. Tra i temi: Broadband visions e televisioni digitali alla Casa dell’Energia in piazza Po 3, il 7 e 8 giugno, la tutela della creatività online e Broadband Match Day di incontro tra laureati e imprenditori al Politecnico di Milano in piazza Leonardo da Vinci 32 il 9 giugno, Multimedia creativity Day l’incontro tra creativi e produttori in Mediateca Santa Teresa in via Moscova 28 il 10 giugno, Electronic Sports World Cup in Mediateca Santa Teresa 11 giugno, l’evento “ludico” conclusivo, la finale del girone italiano della coppa del mondo di videogiochi, che sceglierà i nostri partecipanti alla finale internazionale di Parigi. Momenti serali dalle 18 alle 21 alla Mediateca Santa Teresa in via Moscova 28 per tre giorni, 8, 9 e 10 giugno, su premio Fausto Sartori dedicato ai progetti innovativi delle scuole, Tv digitale, incontro coi creativi. “La diffusione dei nuovi strumenti di telecomunicazione – ha commentato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio – a partire da internet, rappresenta una sfida e al tempo stesso una grande opportunità. Investire in questo senso costituisce una strategia importante per velocizzare i tempi, ridurre gli spostamenti, offrire nuove opportunità. Già oggi Milano è prima in Europa per dotazione di infrastrutture tecnologiche come la banda larga. Ecco perché siamo insieme come Camera di commercio, Comune e Provincia di Milano e promuoviamo questa settimana Broadband Week. Accanto alle imprese, alle associazioni, ai milanesi per puntare alla sfida del futuro”. Milano in Italia. Nel giro di 4 anni (dal 1999 a fine 2002), a Milano i chilometri installati in fibra ottica è passato da 80 mila a 275 mila km (+243%, il 4,6% del totale delle fibre ottiche installate in tutta Italia). La lunghezza degli scavi è così passata da 66 km a oltre 889 km (+218%). Grazie a questa crescita, a Milano sono cablati il 68,5% delle vie (3.084 vie su un tot. Di 4.500), il 58% degli edifici (26 mila su 45 mila) e l’80% delle unità immobiliari (600 mila su 750 mila). Nel comune di Milano, la diffusione di fibra ottica è pari a 212 km ogni 1.000 abitanti (più del doppio di quella nazionale pari a 94 km ogni 1.000 abitanti, nel Nord-ovest la densità è di 107 km ogni 1.000 abitanti, nel Nord-est è di 103 km ogni 1.000 abitanti, nel centro è di 122 km ogni 1.000 abitanti, nel Sud e nelle Isole è di 65 km ogni 1.000 abitanti). In altri termini, ogni milanese ha a propria disposizione 212 metri di fibra ottica. Milano in Europa. Milano è la città più cablata d’Europa, superando Madrid (250 mila km di cablatura complessiva), Londra (225 mila), Barcellona (165 mila), Stoccolma (155 mila), Parigi (130 mila), Francoforte (85 mila), Amsterdam (50 mila), Bruxelles (35 mila). In termini di densità di fibre ottiche sul totale della popolazione, prima è Bruxelles (250 km ogni 1.000 abitanti), al secondo posto Milano (212 km), segue Stoccolma (204 km), Francoforte (131 km), Barcellona (110 km), Madrid (81 km), Amsterdam (68 km), Parigi (61 km), Londra (31 km). Alberghi e gioiellerie milanesi on-line. Per approfondire le potenzialità dei servizi di connettività a banda larga degli utenti commerciali a Milano, sono state analizzate due categorie particolarmente rappresentative: alberghi e gioiellerie. Tutto il campione degli alberghi milanesi (con un minimo di 3 stelle) hanno un collegamento a internet e un sito, mentre l’85% del campione offre la possibilità di prenotare on-line le camere. Per quanto riguarda i servizi interni, il 60% degli alberghi offre ai loro clienti postazioni di collegamento ad Internet, mentre il 15% ne prevede l’installazione in futuro. Il 95% degli alberghi offre la possibilità di collegarsi direttamente dalla camera via telefono ad internet a chi ha a disposizione un computer portatile. Infine, il 50% degli alberghi intervistati offre la possibilità di una video-conferenza. Per quanto riguarda le gioiellerie, il 60% dispone di un collegamento internet in negozio. Tra i suoi usi, spicca nel 10% dei casi la scelta da parte dei proprietari del negozio di utilizzare una web-cam come metodo di video-sorveglianza della gioielleria direttamente da casa. I comuni della Provincia di Milano e internet. Il 75% dei comuni della provincia di Milano (141 su 189) dispongono di un sito internet (di cui il 74,5% è completato mentre il 25,5% è in costruzione). Diversi i servizi offerti: il 34% dei siti offre la possibilità di scaricare i moduli per l’autocertificazione, il 41,8% offre informazioni sui trasporti pubblici, il 66% da informazioni sull’Ici, il 48% sul Tarsu, il 28% sul Tosap, il 36% forniscono informazioni su come avviare un’attività economica. Poco diffusa la possibilità per i cittadini di compilare via internet un modulo di richiesta di informazioni da inviare all’ufficio competente (solo nel 13% dei casi). Da segnalare che 3 comuni mettono a disposizione una web-cam per osservare il traffico sulle tangenziali e per scopi turistici, mentre il comune di Sesto San Giovanni offre la possibilità di pagare on line Ici e Tarsu tramite un sito internet. Quale banda larga. Sono sette le tecnologie attualmente disponibili per ottenere l’accesso a servizi di connessione a banda larga a Milano e provincia distinguibili a seconda del tipo di collegamento (terrestre con rete fissa o via interfaccia radio), della mobilità concessa all’utente (assente, media o elevata: in questo ultimo caso, l’utente connesso può muoversi liberamente all’interno del territorio coperto dall’operatore), della possibilità da parte dell’utente di selezionare o meno la capacità di collegamento della sua banda larga, della velocità di trasmissione (bassa: inferiore ai 256 kbits/secondo, sufficiente: da 256 kbits/s a 2 Mbit/s: possibilità di navigazione in internet ma non di offrire all’esterno servizi di e-commerce, buona: da 2 a 10 Mbits/s: possibilità di offrire servizi di e-commerce per una utenza di tipo aziendale, alta: superiore a 10 Mbits/s: nessun limite ai servizi che si possono offrire), e infine della simmetria o asimmetria della velocità di collegamento (quando c’è o meno la stessa velocità in ricezione e trasmissione di dati). Le sette tecnologie sono: 1) Cdn (Circuiti Diretti Numerici): sono linee dedicate che l’utente può affittare pagando un canone mensile, rappresenta la tecnologia che offre la gamma di servizi più ampia ma anche la più costosa, 2) Fastweb: si tratta di fibra ottica a 10 Mbits/s, 3) Adsl: collegamento a banda larga attraverso il classico doppino telefonico di rame, 4) Adsl satellitare: accesso a internet mediante collegamento a satellite, 5) Wifi: sistemi che impiegano antenne poste sui tetti e che permettono ad una utenza in una area delimitata di avere accesso a internet senza bisogno di collegarsi direttamente ad una rete fisica, 6) Gprs: accesso a internet mediante telefono cellulare (sistema Wap), 7) Umts: sistema cellulare di terza generazione che offre una capacità di trasmissione molto elevata. L’accesso alla banda larga a Milano e Provincia. Per quanto riguarda i servizi di telecomunicazione di fascia più alta (Cdn e Fastweb 10 Mbit/s), la diffusione è buona nell’ambito della cerchia cittadina. Per quel che riguarda la Provincia, l’utenza (specie aziendale), che per esigenze di comunicazione supera i limiti, piuttosto stretti, del servizio Adsl, deve rivolgersi ai servizi offerti tramite Cdn. I servizi su canale radio, tranne il Wifi, hanno una buona penetrazione sia in Milano che in Provincia. Il Wifi ha tuttora un grado di diffusione embrionale in città mentre è assente in provincia. Quali servizi su banda larga. I servizi che si possono ottenere grazie alla banda larga sono molteplici. C’è la possibilità dell’e-Business: sia business-to-business (vale a dire i servizi per le imprese erogati via internet), sia business-to-consumer (l’insieme dei servizi per i clienti individuali). Quella dell’e-Government, volto a rafforzare i servizi erogati dalla pubblica amministrazione a cittadini e imprese via internet (pagamenti di tasse, certificati, licenze). E ancora: il telelavoro, la telemedicina (dalla prenotazione di visite mediche al reperimento dei referti e responsi clinici), l’e-Learning (corsi di formazione universitaria e lavorativa on-line), l’e-Entertainment (videocomunicazione, video on demand, giochi on line). Per finire all’e-Home (dalla sicurezza degli impianti e della persona attraverso apposite web-cam, alla gestione delle apparecchi come lavatrici, frigorifero, aria condizionata per ottimizzare i consumi, al sostegno ad anziani e disabili), all’e-Tourism (grazie a siti per l’acquisto di pacchetti turistici, hotel, biglietti aerei) e alla protezione e monitoraggio del territorio ad opera dei Vigili del Fuoco, della Protezione Civile e del Corpo Forestale di Stato (grazie all’installazione di sensori e video camere sul territorio). Caratteristiche dei servizi di telecomunicazione disponibili a Milano: tabella riassuntiva
Servizio Collegamento Mobilità Capacità selezionabile o vincolata Capacità simmetrica o asimmetrica Velocità di collegamento
Cdn Terrestre assente Selezionabile Simmetrica da sufficiente ad alta (dipende dall'utente)
Fastweb Terrestre assente Vincolata Simmetrica buona
Adsl Terrestre assente Selezionabile parzialmente Asimmetrica bassa/sufficiente
Adsl satelliatere Radio assente Selezionabile parzialmente Asimmetrica bassa/sufficiente
Wifi Radio media Selezionabile Simmetrica sufficiente
Gprs Radio alta Vincolata Simmetrica bassa/sufficiente
Umts Radio alta Vincolata Simmetrica/ Asimmetrica bassa/sufficiente
Situazione complessiva della disponibilità dei servizi di telecomunicazione a Milano e Provincia
Servizio Milano Provincia
Cdn Buona diffusione Buona diffusione
Fastweb 10 Mbit/s Buona diffusione Non presente
Adsl Buona diffusione Buona diffusione
“Adsl” satellitare Buona diffusione Buona diffusione
Wifi Presenza in pochi punti strategici Non presente
Gprs Buona diffusione Buona diffusione
Umts Buona diffusione Buona diffusione
 
   
   
BROADBAND WEEK INCONTRA DIGITAL HUB IN THE GREAT WEST: TERZO WEBCAST MILANO SAN FRANCISCO  
 
Milano, 7 giugno 2005 - Videoconferenza dalla Silicon Valley: partecipa Jaz Banga, fondatore e presidente di Unwirenow.com San Francisco (Ca) , introduce Gianluigi Ferri, direttore della Rivista Wireless.  7 giugno 2005, ore 18.30, Casa dell' Energia di Aem, Piazza Po 3 Milano. Dopo gli interessanti appuntamenti sestesi dedicati a Social Networking e Idrogeno, il Webcast Digital Hub in the Great West si trasferisce alla Broadband Week per parlare di connessioni a banda larga e Wi-fi. Al centro della videoconferenza, che collegherà esperti americani ed italiani e che sarà scaricabile nei giorni successivi da Internet, saranno i nuovi approcci alla banda larga, e in particolare al Wi-fi, che stanno caratterizzando l'azione di aziende private e Pubblica Amministrazione statunitensi. A raccontare come questi metodi abbiano permesso in aree metropolitane accessi ad internet Wi-fi gratuiti o a costi contenuti, sarà Jaz Banga, fondatore della società californiana Unire.com che gestisce una piattaforma altamente innovativa dedicata a questo scopo. Si parlerà in particolare dei progetti di sviluppo realizzati per la città e la Contea di San Francisco, che hanno permesso di creare un "hot-spot" Wi-fi , con accesso gratuito al pubblico, per la centralissima Union Square e per la sede centrale della Biblioteca Pubblica di San Francisco. Partner tecnico dell'iniziativa è Eurosell. Digital Hub in the Great West è un progetto nato su iniziativa di Bic La Fucina e Provincia di Milano per supportare le imprese che si affacciano al mercato californiano. I webcast, videoconferenze che permettono un'interazione in tempo reale via audio e video tra gli esperti americani e quelli italiani consentono agli imprenditori milanesi di capire meglio le opportunità del mercato californiano e di approfondire la conoscenza dei settori in maggiore espansione.  
   
   
YAMAHA CORPORATION: NEW PLATFORM FOR MULTIMEDIA MOBILE PHONES, AUDIOENGINE LAUNCHED  
 
Tokyo, 7 giugno 2005 - Yamaha Corporation (with its head office in 10-1, Nakazawa-cho, Hamamatsu-shi, Shizuoka; President: Shuji Ito) started shipping its mobile phone sound chip Audioengine. Audioengine features Yamaha's proprietary hybrid synthesizer, a high-quality sound processor, and an energy-saving Class-d amplifier. Kazunari Fukaya, marketing division manager of Yamaha's semiconductor division, summarizes the Audioengine concept: "Basically, Audioengine represents the continual evolution of our lineup of sound chips, of which we have shipped more than 600 million units to date. In the future, mobile phones will feature even greater multimedia capabilities, enabling music and video playback as well as radio and television program reception. Yamaha developed the Audioengine series as an attractive platform for delivering the ultimate acoustic experience to users of multimedia mobile phones, which require advanced technologies for universal and high-quality sound processing and playback across a broad range of sounds. We are confident that the Audioengine series will contribute to further sales growth in our sound chip operation." One product in the Audioengine series is the Ymu791, which features a 93-ball wafer level chip scale package (Wlcsp) with dimensions of 5.9mm x 5.6mm. Samples are scheduled to be shipped in August 2005 at a price of Japanese Yen 1,050 per unit, including tax. Main features of the Audioengine series: 1. Numerous stereo functions, including enhanced wide stereo, digital equalizer, dynamic range control, sound field controller, and class-D amplifier, to ensure high-quality, high-performance audio. 2. Dramatically enhanced game and ringtone sound expression capability, hybrid synthesizer with maximum simultaneous output of 128-note polyphony, multifunction effector, and 3D positioning processor. 3. Multifunction mixer that enables total control of sound output, binaural-path, and customizable crosstalk cancellation parameters for tailoring to acoustic characteristics.  
   
   
IL CANCELLIERE TEDESCO SI CONGRATULA CON L'ESA PER 30 ANNI DI INNOVAZIONE  
 
Bruxelles, 6 giugno 2005 - Il Cancelliere tedesco Gerhard Schröder ha definito l'Agenzia spaziale europea (Esa) "un motore per l'innovazione europea in tutto il mondo". Gerhard Schröder si è espresso in questi termini durante una visita al Centro operativo spaziale dell'Esa a Darmstadt, in Germania, organizzata per celebrare il trentesimo anniversario dell'Agenzia. "I complessi programmi dell'Esa, come Envisat per l'osservazione terrestre e il futuro sistema di navigazione Galileo, sono una prova evidente del fatto che l'Europa deve avere e ha un ruolo guida tecnologico internazionale nel campo spaziale e oltre. Ne sono [ ] fiero", ha affermato il Cancelliere. Fra i veicoli spaziali dell'Esa controllati da Darmstadt vi sono Cassini-huygens, Mars Express, e il satellite per l'osservazione terrestre Envisat. Anche la prossima missione Cryosat sarà gestita dal centro tedesco. Cryosat consentirà misurazioni precise dello spessore del ghiaccio continentale e oceanico, al fine di fornire risposte accurate sullo scioglimento delle calotte di ghiaccio e sul riscaldamento globale. Nell'introdurre il Cancelliere tedesco al pubblico del centro di Darmstadt, il direttore generale dell'Esa Jean-jacques Dordain ha ricordato i successi dell'Agenzia dalla sua nascita nel 1975: "30 anni di Esa significano 30 anni di successi. Ogni singolo cittadino europeo trae vantaggio dallo spazio, per quanto riguarda le telecomunicazioni globali, le previsioni del tempo o il controllo climatico. Siamo l'unica Agenzia che orbita simultaneamente intorno alla Terra, a Marte e alla Luna e segue le comete. Fra 10 o 20 anni saremo giudicati per gli investimenti tecnologici di oggi." Il Cancelliere Schröder ha assistito i controllori di Darmstadt nell'apertura dell'antenna di 40 metri Marsis a bordo di Mars Express, che dovrebbe servire a confermare la presenza di acqua sotto la superficie di Marte. Per il suo contributo gli è stato consegnato un attestato di "Controllore di satellite" onorario.  
   
   
SOFISTICATE TECNOLOGIE RADAR NELLE APPLICAZIONI CIVILI  
 
Lainate (Mi), 7 giugno 2005 – Si terrà martedì 14 giugno nella Sala del Levati in Villa Borromeo Visconti Litta di Lainate la prima presentazione ufficiale del Progetto “Sviluppo e diffusione di tecnologie radar innovative per applicazioni civili” finanziato dal Fondo Sociale Europeo nel quadro degli interventi per il miglioramento delle risorse umane nel settore della ricerca e sviluppo tecnologico. Sei i partner del progetto: Euroimpresa Legnano (capofila), Città di Lainate, Fondazione Politecnico di Milano, Oerlikon Contraves, Arvatec, Lisalab. Con l’obiettivo di promuovere l'utilizzo delle più sofisticate tecnologie radar in campo civile, il progetto si avvale delle elevate competenze tecnologiche di Oerlikon Contraves Spa, produttrice di radar prevalentemente per il settore della Difesa e propensa a convertire la produzione del proprio stabilimento di Lainate, e di due imprese high tech, Lisalab srl e Arvatec srl, già operanti nel campo dei radar e delle trasmissioni satellitari. Il progetto vede inoltre coinvolti come partner la Fondazione Politecnico di Milano, per l'indagine di mercato e gli studi di fattibilità, che verranno condotti con la collaborazione di alcuni dipartimenti dell’Ateneo milanese, Euroimpresa Legnano scrl, Agenzia Locale di Sviluppo e la Città di Lainate. Nell’ambito dell’analisi tecnico-economica di fattibilità si valuterà la possibilità di favorire accordi di trasferimento tecnologico tra i partner e il coinvolgimento di altre imprese del nord-ovest milanese, che potranno entrare a far parte del programma nella fase di industrializzazione dei risultati. Il piano di lavoro – partito alcuni mesi fa – prevede anche l’organizzazione di alcune dimostrazioni pratiche sul campo con simulazione delle applicazioni e alcuni workshop specifici sulle tecnologie individuate, oltre a eventi di promozione e di presentazione dei risultati. Un convegno finale, in autunno, consentirà di far conoscere i risultati dell’intero progetto sia in termini tecnici specifici sia per quanto concerne le valutazioni collaterali (ricadute sul piano economico e territoriale, programmi di future collaborazioni, nuove iniziative).  
   
   
L’ENEA METTE IN CAMPO LE RETI NEURALI DELLA STAZIONE ATMOSFERA PER LA QUALITÀ DELL’ARIA IN CITTÀ  
 
Roma, 7 giugno 2005 - In occasione del convegno: “Qualità dell’aria nelle città italiane” svoltosi all’Accademia dei Lincei, l’Enea ha presentato“Atmosfera”, una Stazione intelligente in grado di tenere sotto controllo l’inquinamento urbano e di prevedere con tre giorni di anticipo situazioni di emergenza. Con la Stazione “Atmosfera”, l’Enea ha sviluppato una tecnologia di avanguardia che realizza previsioni certe attraverso un modello di elaborazioni matematiche di tipo intelligente che utilizza le reti neurali, in grado di combinare insieme elementi di fisica, meteorologia, ambiente, machine learning e di statistica. Il sistema di reti neurali è in grado di prevedere i livelli di concentrazione in aria degli inquinanti rilevati dalle centraline di monitoraggio della qualità dell’aria (Co, So2, O3, Pm10, No2, benzene), elaborando le serie storiche degli stessi inquinanti, le variabili meteorologiche già rilevate e le previsioni meteo a breve. L’adozione di questo sistema previsionale da parte delle Amministrazioni Comunali delle grandi città permette di disporre di un supporto tecnologico automatico finalizzato ad orientare le scelte degli interventi di prevenzione da mettere in atto per scongiurare il verificarsi di situazioni atmosferiche critiche con un anticipo di tre giorni, nonché fornisce dati certi per un corretto controllo della qualità dell’aria e per l’adozione di soluzioni migliorative. Il modello è, infatti, in grado di prevedere sia eventi di superamento dei valori critici, che di discernere tra situazioni di criticità costante (come per il Pm10) e situazioni di eccedenze sporadiche (come accade per l’ozono). Questo modello predittivo a reti neurali si dice “intelligente” perché è in grado, attraverso l’addestramento al quale viene periodicamente sottoposto, di apprendere e migliorare la conoscenza necessaria per effettuare le previsioni migliorandone sempre più l’efficacia. Infatti le previsioni si ottengono utilizzando anche i dati ricavati dall’apprendimento. L’apprendimento è stato organizzato sull’elaborazione dei dati meteo e di qualità dell’aria rilevati nella finestra temporale degli ultimi quattro mesi, ai quali vengono combinati anche i dati relativi ad eventi di superamento dei valori critici verificati negli ultimi anni. In questo modo è stato possibile ottenere un maggiore adattamento del modello predittivo ai cambiamenti meteo-diffusivi migliorando la sua capacità di apprendimento e di previsione. (Atmosfera: Analisi e Trattamento dati Meteo con l’Obiettivo di individuare Statisticamente Fenomeni Relativi all’inquinamento dell’Aria)  
   
   
L'ITALIANO, UN PATRIMONIO PER L'EUROPA L’OPERA DEL VOCABOLARIO ITALIANO DEL CNR PRESENTA UNA BANCA DATI DEI TESTI IN VOLGARE FINO ALLA FINE DEL ‘300 E LA PRIMA PARTE DEL ‘TESORO DELLA LINGUA ITALIANA DELLE ORIGINI’, INTERROGABILE IN INTERNET. IL VICEPRESIDENTE DE MATTEI RILANCIA L'IDEA DI UN "POLO DELLA LATINITÀ" PER COMPETERE CON L'EGEMONIA DELL'INGLESE  
 
Firenze, 7 giugno 2005 - “Tutto il cammino dell’Unione Europea è una ricerca di un’identità comune nella quale le peculiarità culturali nazionali siano dialetticamente presenti. E la lingua è un aspetto fondamentale di tale patrimonio”. Così Pietro Beltrami, direttore dell’Opera del vocabolario italiano (Ovi) del Consiglio nazionale delle ricerche, commenta il convegno: “L’italiano e l’Europa. Punti di vista sull’identità linguistica e culturale” che si è svolto questa mattina a Firenze. L’iniziativa è stata l’occasione per annunciare l’avvio delle attività del ‘neonato’ Dipartimento Identità Culturali del Cnr, che gestirà gran parte dei progetti che riguardano l’area umanistica e, fra questi, "Lingua italiana e cultura nella società della conoscenza: storia, apprendimento, uso, neologia e tecnologie". Il convegno giunge pochi mesi dopo la decisione della Unione Europea di limitare le lingue di lavoro ad inglese, francese e tedesco, provvedimento che ha suscitato non poche polemiche, e nel pieno del dibattito scatenato dalle bocciature referendarie francese e olandese alla Costituzione Ue, che vede schierato un ampio e variegato fronte di 'euroscettici'. Ma segnali inquietanti per la nostra lingua non arrivano solo nell'Unione Europea: in Svizzera, infatti, le cattedre universitarie di italiano sono a rischio di estinzione. D'altra parte, si registrano anche segnali confortanti, quale il crescente numero di stranieri che si avvicinano alla nostra lingua per la sua enorme valenza culturale, peculiarità che la pone al quarto posto tra quelle più studiate al mondo. “La pluralità delle lingue” continua Beltrami “non riguarda soltanto l’uso di un sistema di segni, di un codice piuttosto che un altro, ma un insieme di cultura, storia e tradizione. Per questo motivo, in collaborazione con l’Accademia della Crusca, abbiamo voluto creare un momento di confronto sull’argomento, coinvolgendo vari soggetti che a titolo diverso si occupano della nostra tradizione culturale (Cnr, Università, Crusca, Fondazioni culturali, editori, giornalisti...). A fronte di una lingua ormai ‘globale’ come l’inglese, le altre lingue devono poter convivere con pari dignità: non è possibile accettare un’ulteriore gerarchia, come il provvedimento della Commissione sembra stabilire. E’ pur vero che l'italiano è un patrimonio che tende a modificarsi, sotto la spinta dei cambiamenti sociali e delle mode, bisogna tuttavia tener presente che la base della lingua moderna resta quella dei primi secoli, codificata nel Cinquecento sulle fondamenta di quella del Trecento”. Nell’ottica della salvaguardia delle nostre radici culturali, l’Ovi del Cnr ha realizzato una grande banca dati dei testi in lingua "volgare" fino alla fine del ‘300, e la prima parte del Tlio, il ‘Tesoro della lingua italiana delle origini’, interrogabile in Internet. “Monitorando gli accessi al Tlio” prosegue Beltrami “abbiamo constatato che esso è visitato ogni mese da più 10.000 utenti, di cui molti stranieri (i più assidui, tra questi, sono: svizzeri, tedeschi, russi, olandesi, statunitensi e brasiliani), per oltre 150.000 pagine visitate. Un dato che conferma come l’italiano, pur non essendo una lingua veicolare, sia tra quelle più studiate all’estero soprattutto per il suo interesse culturale”. Cosa si può fare allora per rendere viva e preservare, nello stesso tempo, la nostra lingua? “Bisognerebbe leggere di più, soprattutto i classici della letteratura italiana, e incentivare gli strumenti di accesso in rete” conclude lo studioso. “Gli inglesi, ad esempio, hanno messo in internet l’'Oxford English Dictionary’ (20 volumi), i francesi il ‘Trésor de la Langue Française’ (16 volumi), mentre noi abbiamo in rete solo vocabolari in volume unico, quali il ‘Garazanti’ e il ‘De Mauro’. Tra i dizionari scientifici per ora abbiamo solo la prima parte del Tlio, realizzata tra mille difficoltà. Senza una buona conoscenza dell’italiano non si impara neanche l’inglese o si apprendono frasi elementari per comunicare, ma non per esprimersi. La lettura è l’unico modo per arricchire il lessico e in Italia c’è un forte bisogno di propagandarla”. Il vicepresidente del Cnr, Roberto de Mattei, intervenuto al convegno su "L'italiano e l'Europa", ha poi sottolineato l’opportunità di creare un "polo della latinità", mettendo in rete le istituzioni culturali dei paesi di lingua e cultura neolatina. “Il sistema culturale italiano” spiega de Mattei “tende a sottovalutare il forte nesso che lega cultura e lingua, riducendo spesso la prima ad evento effimero e la seconda a mero strumento di comunicazione”. Invece, "di fronte alla crescente egemonia della lingua inglese, interfaccia del 'soft power' angloamericano, serve proprio una diffusione della lingua che sia anche promozione culturale. Tale compito non può essere sostenuto da una singola identità nazionale, ma se gli Stati dove si parlano le lingue romanze attivassero tra loro, a partire dalla scuola, un sistema volto alla reciproca comprensione, nel 2025 avremmo un blocco di parlanti lingue neolatine, potenzialmente in grado di intendersi, di 1,3 milioni di persone, in grado quindi di competere con il blocco anglofono e con quello cinese” . Il problema della "lingua mondiale" è stato affrontato anche dal presidente dell'Accademia della Crusca, Francesco Sabatini, perplesso sia dall'idea di "rilanciare l'esperanto" sia da quella di "affiancare all'inglese una seconda lingua, sostenuta soprattutto dai francesi, i quali ovviamente pensano alla loro". Sabatini si è anche detto scettico sull'"abusato paragone tra l'inglese di oggi e il latino: il confronto non calza. Il latino antico, infatti, non si affermò laddove incontrò lingue di cultura come il greco, mentre quello medievale venne progressivamente soppiantato dalle lingue romanze poiché non di uso quotidiano". Secondo Sabatini, "non si tratta di difendere una lingua, ma tutte le lingue europee come patrimonio comune", contro decisioni istituzionali (il riferimento è all'Ue) che "non possono essere prese da singoli uffici ma devono essere oggetto di dibattito degli organismi deliberanti".  
   
   
ESPOTTING E IL GRUPPO FINDWHAT.COM, INC. CAMBIERANNO NOME IN MIVA, INC.  
 
Londra, New York, Fort Myers, Fla. 7 Giugno 2005 – Il Consiglio di Amministrazione di Findwhat.com, Inc. Ha annunciato ieri che la società cambierà il proprio nome in Miva, Inc., per unire ed integrare sotto un unico brand le società acquisite negli ultimi 18 mesi. La nuova costituita società rappresenta il più grande Network indipendente di Performance Marketing. Il simbolo del titolo sarà cambiato anche al Nasdaq in Miva a partire dal 13 Giugno 2005; la società prevede di completare il piano di re-branding per la fine di Giugno 2005. L’operazione di re-branding — sviluppata nel corso degli ultimi nove mesi – si pone come obiettivo di raggruppare le diverse divisioni aziendali sotto un unico marchio, una comune strategia aziendale ed un’unica missione di Performance Marketing. Miva, Inc. E le sue sussidiarie opereranno attraverso tre divisioni distinte: Miva Media, che racchiude i marchi Findwhat.com e Espotting, gestirà la rete di pubblicità dell'azienda e tutte le iniziative di private label. Miva Small Business, in precedenza Miva Corporation, sarà focalizzata sullo sviluppo di soluzioni business per il marketing integrato, basate sulla piattaforma di e-commerce Miva Merchant che include storefronts per le transazioni, modelli di pagamento, gestione della logistica e servizi professionali. Miva Direct, prima Comet Systems, fornirà supporto alle aziende per sviluppare relazioni one-to-one con i clienti offrendo soluzioni consumer software quali toolbar personalizzate e per migliorare la performance del proprio sito attraverso applicazioni relative alla ricerca. "Unire queste aziende sotto un unico brand Miva aiuterà i clienti attuali e potenziali a comprendere in maniera più completa e ad apprezzare l’intera gamma di servizi che l’azienda offre ai grandi e piccoli inserzionisti” ha dichiarato Greg Sterling, program director di Kelsey Group. "Il nuovo brand permetterà alla società di consolidare l’immagine aziendale e al contempo rafforzare la sua presenza sul mercato." “Ora che la nostra organizzazione assume una dimensione così ampia ed intende contribuire allo sviluppo della Performance Marketing, siamo convinti che ‘Miva’ possa meglio rappresentare la mission della società” ha detto Craig Pisaris-henderson, chairman e chief executive officer di Miva. “Miva è lungimirante e fornisce al nostro team, ai nostri inserzionisti e ai partner un messaggio chiaro e preciso su quello che è il nostro impegno per definire il futuro del Performance Marketing.” Pisaris-henderson ha aggiunto “Ci consideriamo molto fortunati poiché il nuovo brand trae origine da uno dei nostri asset ‘Miva Corporation,’ che ha segnato lo sviluppo del famoso Miva Merchant storefront e del sistema di gestione, società acquisita nel Gennaio 2004.” Miva Corporation ora diventerà la divisione Miva Small Business. “La nostra missione consiste nell’aiutare le imprese a crescere e questo principio è chiaramente espresso nel logo di Miva” ha dichiarato Seb Bishop, chief marketing officer. “La ‘a’ di Miva rappresenta uno dei nostri principali valori, la crescita infinita. Noi sosteniamo lo sviluppo delle aziende attraverso tre distinte modalità di business – presentiamo opportunità qualificate agli inserzionisti, massimizziamo i profitti per i partner e facilitiamo le transazioni tra operatori on line.” Per visualizzare il nuovo logo Miva e l’evoluzione del simbolo della crescita è possibile collegarsi a http://it.Espotting.com/popups/mivafaqit.asp  Come parte della strategia che annuncia il nuovo posizionamento ed evidenzia l’impegno verso clienti e partner commerciali, Miva sta pianificando una campagna marketing globale negli Stati Uniti, in Inghilterra, Germania, Francia, Italia e Spagna. In Italia la campagna include pubblicità stampata, on line e direct mail. La durata della campagna è di sei settimane ed è suddivisa in due fasi. La prima fase è rivolta al ‘Symbol’ che illustra le varianti del nuovo simbolo Miva e riporta nella tagline ‘una novità si avvicina’. In questo caso il nome Miva non viene menzionato poiché l’obiettivo è introdurre il nuovo elemento visivo e al contempo creare aspettativa. Nella seconda fase, il nuovo brand ‘Miva’ si presenta come un collage dei loghi di Espotting e con una nuova tagline - ‘Miva Means Business.’ Negli Stati Uniti la campagna è stata pianificata sulle seguenti testate: The New York Times, Adweek, Mediaweek, Advertising Age, B-2-b Magazine e Dm News dal 13 Giugno 2005. Una prima pubblicità mette in evidenza la visione di Miva per il Performance Marketing, mentre una seconda spiega perché i web publishers dovrebbero collaborare con una società realmente indipendente, come Miva. Con Miva i web publishers hanno la possibilità di lavorare insieme ad una struttura indipendente che può aiutarli ad accrescere la loro presenza su Internet, in maniera molto più efficiente di chi regolarmente si contende visitatori e clienti, ma che in realtà è solo un concorrente” ha aggiunto Bishop. “Miva è un partner strategico nel vero senso del termine e le nostre attività di marketing hanno come obiettivo di comunicare questo forte messaggio.” La società riferisce che i nuovi prodotti saranno rilasciati sotto il marchio Miva e il nuovo sito dell’azienda sarà disponibile all’indirizzo: http://www.Miva.com  dalla fine del mese di Giugno 2005.  
   
   
IN PARTENZA I CORSI ON-LINE ESTIVI PER CONSULENTI, PROJECT MANAGER E FORMATORI: NUOVA OPPORTUNITÀ, COACHING AZIENDALE!  
 
Milano, 7 giugno 2005 - Scatole Pensanti attiverà, prima della pausa estiva, una nuova edizione dei corsi on line sulle mappe mentali, per offrire a formatori, consulenti e referenti aziendali la possibilità di acquisire nuove competenze sul mapping, quale strumento utile per la rappresentazione grafica delle informazioni, la generazione del pensiero e la comunicazione della conoscenza. Ai professionisti della progettazione è rivolto il corso: “Supportare il Project Management con le Mappe 1: le mappe per gestire il tempo, le risorse e le informazioni del progetto”. L’attenzione sarà posta sull’utilizzo delle mappe: per supportare l’organizzazione delle attività di progetto, nella gestione efficace del tempo per facilitare l’interazione all’interno del gruppo di lavoro e con la committenza, per catturare più efficacemente l’attenzione della propria platea. Il corso verrà impostato su cinque argomenti, per una durata complessiva di un 31 giorni, e richiederà un impegno medio giornaliero di 30/45 minuti, che varierà in base alla dimestichezza che si ha con i vari software e con le tematiche affrontate. Questo corso di base è propedeutico per l'iscrizione al corso avanzato "Supportare il Project Management con le mappe 2", di prossima attivazione, nel quale saranno trattati i temi della gestione delle riunioni, della conoscenza, il Problem Solving creativo e la meta-progettazione. Partenza del corso: 13 giugno 2005. A formatori e consulenti è rivolto il corso: ”Usare le mappe per il training aziendale: supportare l’organizzazione della prassi formativa e le attività di valutazione introducendo un nuovo strumento di competitività”. L’obiettivo del corso è di fornire ai professionisti della formazione: una completa panoramica delle caratteristiche delle mappe come strumento per la costruzione del pensiero e la sua rappresentazione, riflessioni sull’impiego delle mappe mentali, delle Solution Map e del Mindmanager nell’ambito del training aziendale, soluzioni pratiche per la gestione delle attività formative. Il corso verrà impostato su sette argomenti, per una durata complessiva di un 45 giorni e richiederà mediamente 30/45 minuti di lavoro al giorno. Partenza del corso: 13 giugno 2005. Per questi due corsi Scatole Pensanti ha introdotto un'interessantissima opportunità per le aziende: la modalità Coaching. Ogni azienda potrà iscrivere tre partecipanti a prezzo scontato ed accedere a numerosi vantaggi quali: la possibilità di installare un numero illimitato di trial a 60gg di Mindmanager in azienda. Il supporto telefonico per 60 giorni. Uno sconto del 5% sull'eventuale acquisto successivo di Mindmanager Ciascun corso verrà attivato soltanto al raggiungimento di almeno 5 iscritti. Per tutte le informazioni su programmi, prezzi e offerte: http://market.Scatolepensanti.it  
   
   
WAYIN LANCIA IL BIO E-LEARNING: RUDOLF PROJECT PER GLI “ATTORI DEL BIOLOGICO”  
 
Milano, 7 giugno 2005 - Con Wayin, e-media company del Gruppo J.venture & Partners e Rudolf Project l'agricoltura biologica trova una piattaforma virtuale d'avanguardia e un modello europeo per la formazione a distanza. Nell'ambito del progetto Leonardo da Vinci fase Ii (finanziato dall’Ue), Rudolf Project, con Wayin, partner tecnologico  www.Rudolfproject.org  ha, infatti, aperto la strada a un innovativo modello di formazione on line dedicato all'agricoltura biologica. Il progetto Rudolf è stato promosso dal Consorzio Biologico per lo Sviluppo Sostenibile e ha visto la partecipazione di numerosi e qualificati partner. "La piattaforma multimediale interattiva di net-learning, creata per la comunicazione a distanza e il portale verticale nel quale essa è inserita, rappresentano strumenti fondamentali per l'inserimento dei giovani nel settore dell’agricoltura biologica, per lo sviluppo delle pari opportunità, per il reinserimento dei lavoratori e per la cosiddetta life long learning (formazione continua)” - commenta Cristina Capineri, curatrice del progetto. "Quello attuato con Rudolf è un modello per lo scambio e per la formazione fortemente specializzata - precisa l'ing. Paolo Cecchetti di Wayin - il manuale e il cd rom, frutto del progetto potranno essere utilizzati da enti pubblici, istituzioni e altri soggetti come riferimento per la creazione di corsi e master". Grazie a Rudolf gli attori del biologico possono attivare moduli formativi relativi al miglioramento delle produzioni di qualità, alle innovazioni tecnologiche e colturali, al marketing e alla distribuzione che oggi più che mai diventano fondamentali per gestire al meglio la presenza e la visibilità del biologico sui mercati e dunque la capacità di essere competitiva di questo tipo di agricoltura. "Siano partiti dal fatto che - illustra la dottoressa Capineri – l’agricoltura biologica necessita di adeguamenti continui, di innovazioni tecniche, sia produttive sia gestionali, di servizi di ricerca e sperimentazione. Il panorama immediatamente visibile ai nostri occhi, a livello europeo, era quello di informazioni frammentarie, non sempre facilmente reperibili e di una formazione composita, spesso difficilmente accessibile. Abbiamo puntato, così, a coinvolgere attori diversi: dall’università ai produttori, soggetti questi ultimi spesso portatori di grandi conoscenze, ma che trovano difficoltà a veicolare le proprie capacità e competenze". "A esperienza conclusa -sostiene Capineri - possiamo dire di aver prodotto una serie di materiali tangibili, di aver potuto iniziare un'analisi precisa dei fabbisogni formativi a livello europeo e di avere a disposizione oggi questa piattaforma di e-learning utilizzabile per tutti i moduli possibili". "Con Rudolf abbiamo testato un modello di training - commenta Paolo Cecchetti - cercavamo regole per la creazione di moduli formativi. Il progetto tende virtuosamente a creare un ambiente unico a livello europeo. Utilizzando l'on line è possibile passarsi rapidamente materiali da scaricare e test di autovalutazione". Notevole il risparmio di tempo e denaro: i meeting realizzati tramite computer consentono un risparmio di tempo e di denaro facilmente immaginabile, con Adsl e web cam siamo in grado di far interagire 20 persone, che si trovano in varie località dell'Europa e del mondo, come se fossero in una stanza. Così è possibile partecipare a lezioni e discussioni on line interagendo costantemente l'uno con gli altri.  
   
   
ARAVEN SCEGLIE TXT PER LA GESTIONE DELLA PREVISIONE DELLA DOMANDA E DELLA PIANIFICAZIONE DELLE PRODUZIONE  
 
Milano, 7 giugno 2005 - Txt e-solutions, è stata scelta da Araven come fornitore per le soluzioni software di gestione della Supply Chain. Araven è una società attiva nel settore dei prodotti per lo storage per casa e settore alberghiero (scatole, cesti, cassette, accessori per la tavola…). La soluzione scelta da Araven riguarda il Demand Planning e il Production Planning, ed ha l'obiettivo di realizzare la miglior previsione possibile della domanda e una pianificazione della produzione soddisfacente. Questa soluzione è parte di un ambizioso progetto che Arven ha lanciato quest'anno e che ha fra i suoi obiettivi la gestione della previsione della domanda, una migliore reazione a fronte delle promozioni, e un'ottimizzazione della pianificazione a breve e medio termine, Grazie alla modularità delle soluzioni di Txt e alla loro specializzazione per specifici mercati, Araven ha creato una soluzione su misura, completa e integrata, collegando il cliente e il fornitore e risolvendo tutte le problematiche di pianificazione della produzione. Inoltre la piattaforma software di Txt è progettata per integrarsi con il resto delle soluzioni gestionali presenti in azienda, così che le soluzioni implementate non restino isolate ma condividano le informazioni con gli altri sistemi presenti in azienda, completandole e creando sinergia comune. Pedro Marin, Director de Sistemas y Comunicaciones di Araven, commenta "abbiamo scelto la soluzione di Txt perché oggi giorno esistono poche soluzioni sul mercato che integrino le funzioni di pianificazione della domanda e della produzione. È da sottolineare anche la sua competitività sul prezzo così come la sua esperienza nella installazione di questi sistemi in società simili alla nostra. Con questi nuovi progetti – aggiunge Marin -vogliamo migliorare il livello di servizio al cliente, introdurre sistemi ad alta tecnologia nella nostra organizzazione per renderla più competitiva.  
   
   
UN FLUSSO INFINITO DI LETTORI MP3: IRIVER APRE UN NUOVO IMPIANTO PRODUTTIVO IN CINA  
 
 Eschborn, 7 giugno, 2005 - Il mercato dei lettori Mp3 sta esplodendo. Di conseguenza, per soddisfare le richieste in costante crescita, iriver ha aperto un nuovo impianto produttivo a Dongguan, in Cina. Lo stabilimento recentemente aperto dal fornitore di soluzioni audio e video innovative nel settore dell’intrattenimento digitale attualmente impiega 530 persone. Sebbene lo spazio disponibile in termini di capacità produttiva sia triplicato raggiungendo i 43.500 m2, c’è ancora spazio per espansioni future: lo stabilimento infatti può ospitare tranquillamente fino a 2.000 dipendenti. Le linee produttive dovrebbero rilasciare circa 4 milioni di player Mp3 entro la fine di quest’anno. La produzione ha già raggiunto un ritmo di 230 player all’ora nel mese di Maggio. Un team altamente qualificato della sede centrale coreana dell’azienda è responsabile della gestione della qualità e dell’avanzamento delle attività di ricerca e sviluppo. Del resto, in questo progetto sono stati investiti 20 milioni di dollari. L’obiettivo di iriver con l’apertura di questo impianto produttivo aggiuntivo è quello di continuare a garantire la consegna di volumi adeguati di prodotti nei propri mercati strategici, che includono Stati Uniti, Europa, Russia, Australia, Sudest Asiatico e Medio Oriente. Oltre alla produzione di 4 milioni di player previsti con il nuovo stabilimento, altri 3 milioni verranno prodotti dal vecchio impianto, portando così il volume produttivo totale a 7 milioni di pezzi entro la fine dell’anno. Nel corso dei prossimi 5 anni, l’utilizzo della capacità produttiva verrà gradualmente incrementato finché il nuovo stabilimento di Dongguan opererà a pieno regime, producendo un totale di 8 milioni di riproduttori digitali multimediali all’anno.