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Notiziario Marketpress di Lunedì 27 Giugno 2005
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TELECOM ITALIA MEDIA: RISULTATI PROVVISORI DELL’OPA VOLONTARIA PARZIALE SU AZIONI ORDINARIE E DELL’OPA VOLONTARIA PARZIALE SU AZIONI DI RISPARMIO PROPRIE  
 
Roma, 27 giugno 2005 - Telecom Italia Media rende noto che alle ore 17:40 del 24 giugno si è chiuso il periodo di adesione all’offerta pubblica di acquisto volontaria parziale promossa su azioni ordinarie e di risparmio della società fino a concorrenza dei limiti di legge (massimo del 10% di ciascuna categoria). Alla luce dei dati provvisori ricevuti dagli intermediari incaricati del coordinamento della raccolta delle adesioni, risultano complessivamente apportate: n. 502.678.857 azioni ordinarie, pari al 13,80% circa del capitale§ ordinario di Telecom Italia Media e al 138,00% circa delle azioni oggetto dell’offerta sulle azioni ordinarie; n. 6.921.446 azioni di risparmio, pari al 11,33% circa del capitale di§ risparmio di Telecom Italia Media e al 113,32% circa delle azioni oggetto dell’offerta sulle azioni di risparmio. Tenuto conto che l’ammontare delle adesioni eccede il quantitativo massimo di azioni ordinarie Telecom Italia Media in relazione alle quali l’offerta è stata promossa, si procederà, come indicato nel Documento di Offerta, al riparto proporzionale delle adesioni. Il riparto – calcolato sulla base dei risultati provvisori dell’offerta – sarebbe pari al 72,462153%. Conseguentemente Telecom Italia Media ritirerebbe da ciascun aderente un numero di azioni ordinarie proprie ottenuto applicando la predetta percentuale di riparto al numero delle azioni ordinarie apportate all’offerta, con arrotondamento, per difetto, all’azione unitaria inferiore. Tenuto conto che l’ammontare delle adesioni eccede il quantitativo massimo di azioni di risparmio Telecom Italia Media in relazione alle quali l’offerta è stata promossa, si procederà, come indicato nel Documento di Offerta, al riparto proporzionale delle adesioni. Il riparto – calcolato sulla base dei risultati provvisori dell’offerta – sarebbe pari al 88,243454%. Conseguentemente Telecom Italia Media ritirerebbe da ciascun aderente un numero di azioni di risparmio proprie ottenuto applicando la predetta percentuale di riparto al numero delle azioni di risparmio apportate all’offerta, con arrotondamento, per difetto, all’azione unitaria inferiore. Come indicato nel Documento di Offerta, entro le ore 07:59 di lunedì 27 giugno p.V. Telecom Italia Media comunicherà l’avveramento o il mancato avveramento della condizione di efficacia dell’offerta, prevista ai Paragrafi a.1 e c.7 del Documento di Offerta. I risultati definitivi dell’offerta, nonché la percentuale definitiva di riparto, saranno resi noti mediante avviso pubblicato entro il giorno precedente la data prevista per il pagamento del corrispettivo per le azioni portate in adesione e accettate, e pertanto entro il 30 giugno 2005, nonché anticipati al mercato non appena disponibili tramite apposito comunicato stampa. L’operazione si colloca nel contesto del piano di riassetto organizzativo approvato dal Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia Media il 4 aprile 2005, che prevedeva la cessione per cassa al Gruppo Telecom Italia delle attività Internet, perfezionata il 1° giugno scorso, consistenti nel ramo d’azienda Tin.it e nelle attività inerenti al portale Virgilio, nonché la focalizzazione e il rafforzamento delle attività della società nel settore dei media. Consulente finanziario di Telecom Italia Media nell’operazione è Morgan Stanley & Co. Limited. Gli intermediari incaricati del coordinamento della raccolta delle adesioni sono Banca Caboto S.p.a. (Gruppo Intesa), Mcc S.p.a. – Capitalia Gruppo Bancario e Unicredit Banca Mobiliare S.p.a.  
   
   
MONDADORI: VARIAZIONE CALENDARIO EVENTI SOCIETARI 2005 PREDISPOSIZIONE DELLA RELAZIONE SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2005 SECONDO I PRINCIPI IAS/IFRS  
 
Segrate, 27 giugno 2005 - Arnoldo Mondadori Editore S.p.a. Informa che la relazione semestrale al 30 giugno 2005 verrà redatta secondo i principi contabili Ias/ifrs. Conseguentemente, la Società è esonerata dalla pubblicazione della seconda relazione trimestrale relativa all'esercizio 2005, ai sensi dell'art. 82 bis comma 3 del regolamento Consob n. 11971/1999. In relazione a quanto sopra, e a parziale modifica del calendario degli eventi societari 2005, diffuso lo scorso 28 gennaio, rende noto che la riunione del Consiglio di Amministrazione per l'esame della relazione semestrale al 30 giugno 2005, precedentemente prevista per lunedì 12 settembre 2005, si terrà martedì 27 settembre 2005. Il giorno stesso è in programma un'apposita conference cali per la presentazione dei dati semestrali ad analisti finanziari ed investitori istituzionali. Resta invariata la data, già comunicata, di giovedì 10 novembre 2005 per l'approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione della relazione trimestrale al 30 settembre 2005.  
   
   
IL 14 LUGLIO SCIOPERO DEI MAGISTRATI. E I GIORNALISTI CHE FARANNO? STARANNO A GUARDARE? ABRUZZO: "AVREMO UN'INFORMAZIONE GIUDIZIARIA CENTRALIZZATA. E ANCHE RETICENTE?"  
 
Milano, 27 giugno 2005 - I giornalisti, come i magistrati, sotto tiro. Per quanto riguarda i giornalisti, il Parlamento è sul punto di approvare alcune norme, che mettono a rischio il diritto dei cittadini all'informazione e il lavoro dei cronisti. L'ultima tegola è rappresentata dalla riforma della Giustizia: il relativo disegno di legge "potrebbe essere riapprovato dal Senato - secondo l'agenzia Apcom - già martedì della prossima settimana". Il 14 luglio i magistrati italiani incroceranno le braccia contro un provvedimento ritenuto incostituzionale in più punti. I giornalisti resteranno a guardare? Non sono in ballo, con questa "riforma", le loro libertà fondamentali di mediatori tra i fatti e la gente? Suscita, infatti, pesanti perplessità anche di profilo costituzionale un passaggio, che riguarda i rapporti Stampa-magistrati delle Procure della Repubblica. Il Governo è delegato ad adottare, entro un anno dalla data di entrata in vigore della legge, con l'osservanza dei princìpi e dei criteri direttivi di cui all'articolo 2 (commi 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7 e 8), uno o più decreti legislativi. Nell'attuazione della delega il Governo si atterrà ai seguenti princìpi e criteri direttivi:... "prevedere che il procuratore della Repubblica tenga personalmente, o tramite magistrato appositamente delegato, i rapporti con gli organi di informazione e che tutte le informazioni sulle attività dell'ufficio vengano attribuite impersonalmente allo stesso; prevedere che il procuratore della Repubblica segnali obbligatoriamente al consiglio giudiziario, ai fini di quanto previsto al comma 3, lettera r), numero 3), i comportamenti dei magistrati del proprio ufficio che siano in contrasto con la disposizione di cui sopra". Franco Abruzzo, presidente dell'Ogl, ha dichiarato: "Questa riforma della Giustizia, per quanto riguarda i giornalisti, è in netto e radicale contrasto con l'articolo 21 (Ii comma) della Costituzione. La Costituzione disegna una professione giornalistica libera, non soggetta ad autorizzazioni e censure. Il ruolo "monopolista" assegnato dalla nuova legge ai Procuratori della Repubblica contrasta con questi principi. La visione del legislatore è quella del generale Cadorna, quando l'Italia era impegnata nella prima mondiale: i giornali erano obbligati a pubblicare soltanto i bollettini del Comando supremo; potevano, però, scrivere articoli di colore sulla guerra. I giornali saranno costretti a pubblicare soltanto quel che dice il Procuratore capo della Repubblica novello Cadorna? Che accadrà se i giornali pubblicheranno notizie giudiziarie fuori dal canale ufficiale? Si apriranno inchieste a caccia del magistrato troppo loquace? Avremo un'informazione giudiziaria non solo centralizzata, ma anche reticente? "Tutte le informazioni sulle attività dell'ufficio del Pm - continua Abruzzo - dovranno essere attribuite impersonalmente allo stesso Ufficio. Che significa? I giornali dovranno censurare i nomi dei magistrati, che si occupano delle singole inchieste? E se ciò non dovesse accadere?".  
   
   
CONSIGLIO DELL'ORDINE DEI GIORNALISTI DI MILANO: APPROVATO ALL'UNANIMITÀ IL GRATUITO PATROCINIO CONTRATTUALE  
 
Milano, 27 giugno 2005 - Il Consiglio dell'Ordine dei giornalisti della Lombardia ha approvato all'unanimità la delibera che prevede, in via sperimentale e per sei mesi, a partire dal 1° settembre 2005, il gratuito patrocinio contrattuale a favore dei giornalisti "che abbiano introiti non superiori ai 15mila euro lordi annuali". Tale delibera, opportunamente emendata, ha accolto le osservazioni dei sette consiglieri presenti (su nove). Questo servizio, che intende tutelare il diritto costituzionale alla difesa dei giornalisti "sprovvisti di mezzi economici o con mezzi economici molto limitati", si aggiungerà ai preesistenti e tuttora funzionanti servizi di assistenza legale e fiscali predisposti a favore dei cronisti free lance.
Ecco il testo della delibera:
Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti della Lombardia
Delibera sul servizio di gratuito patrocinio contrattuale
Il Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti della Lombardia, riunito in data 23 giugno 2005,
premesso che l'Ordine va visto quale "ente esponenziale di una categoria di professionisti" portatore di "interessi collettivi, non solo morali, ma anche giuridici ed economici" della categoria stessa (Cass. 336/1993) e che la funzione attribuita all'Ordine dei Giornalisti è quella di assicurare "nel complesso mondo della stampa e dei rapporti tra giornalisti ed editori la rigorosa osservanza di quella dignità professionale che si traduce nel non abdicare mai alla libertà di informazione e di critica e nel non cedere a sollecitazioni che possano comprometterla, rafforzando quella libertà di manifestazione del pensiero che è cardine dell'ordinamento democratico" (Corte Cost. 98/1968). Richiamate la sentenza 71/1991 della Corte costituzionale che recita: "L'ordinamento della professione di giornalista, come costruito dal legislatore del 1963, soprattutto attraverso l'istituzione dell'Ordine e l'obbligatorietà dell'iscrizione all'Albo, persegue fini che superano 'di gran lunga la tutela sindacale dei diritti della categoria' nel rapporto di lavoro subordinato con l'impresa giornalistica. L'ordine dei giornalisti, come questa corte ebbe a sottolineare nella sentenza n. 11 del 1968, ha il compito di salvaguardare, erga omnes e nell'interesse della collettività, la dignità professionale e la libertà di informazione e di critica dei propri iscritti"; sottolineato che l'Ordine ente pubblico, ex sentenze 11/1968 e 71/1991 della Corte costituzionale, deve tutelare (a favore degli iscritti) il diritto alla dignità (art. 2 Cost.), sia il diritto all'uguaglianza (art. 3 Cost.), sia il diritto al lavoro (art. 4 Cost), sia il diritto alla salute (art. 32 Cost.), sia il trattamento economico (art. 36 Cost.), sia le mansioni e le qualifiche (art. 13 legge 300/1970 o Statuto dei lavoratori); osservato che quote annuali sono da definire «tassa» ai sensi dell'articolo 7 del citato Decretolgslgt n. 382/1944 e che la tassa implica l'erogazione di servizi a favore di chi la paga; visto l'articolo 11 (punti a e b) della legge n. 69/1963 che fissa le attribuzioni del Consiglio dell'Ordine tra le quali appaiono preminenti quelle di "curare l'osservanza della legge professionale e di tutte le disposizioni in materia", vigilare "per la tutela del titolo di giornalista", procedendo "in qualunque sede, anche giudiziaria" ad ogni "attività diretta alla repressione dell'esercizio abusivo della professione". Sul punto si richiamano queste massime: a) "L'ente pubblico esponenziale del gruppo di professionisti ad esso obbligatoriamente associati gode di una posizione giuridica soggettiva direttamente tutelabile dinanzi al giudice, che gli consente di agire per rimuovere una situazione vietata perché considerata pregiudizievole per la categoria professionale e per l'interesse pubblico al legale esercizio della professione, alla cui tutela l'Ordine è preposto" (Cass. Civ., sez. I, 22 marzo 1993 n. 3361 in Giur. It., 1994, I,1, 1226). B) "Non è, invece, necessaria una espressa previsione normativa che legittimi l'Ordine professionale ad agire in giudizio per la tutela degli interessi (non solo corporativi ma anche pubblici) che affida alla sua cura, dovendosi ritenere coessenziale alle attribuzioni innanzi indicate il conferimento dei poteri necessari per il concreto espletamento dei compiti e per la realizzazione dei fini istituzionali dell'ente, tra cui il potere-dovere di invocare l'intervento del giudice per far cessare situazioni illegittime o comportamenti illeciti di terzi, che ledano i suddetti interessi e che l'Ordine non potrebbe rimuovere mediante l'emanazione di propri provvedimenti. Se così non fosse, risulterebbe vanificata la funzione e l'esistenza stessa degli Ordini professionali e si renderebbe in non pochi casi impossibile il ripristino della legalità nell'esercizio di professioni che il legislatore ha ritenuto meritevoli di particolare protezione, dettandone gli ordinamenti, sancendo la nullità del contratto e negando il diritto al compenso per le prestazioni eseguite da soggetti non iscritti nell'albo o elenco professionale (art. 2031 cod. Civ.) e sanzionando penalmente l'esercizio abusivo delle professioni per le quali è richiesta una speciale abilitazione dello Stato (art. 348 Cp)" (Cass. Civ., sez. I, 22 marzo 1993 n. 3361 in Giur. It., 1994, I,1, 1226); osservato che il Cnlg ha forza di legge (ex legge 741/1959 e Dpr n. 153/1961) e che l'articolo 1 del Cnlg richiama le regole deontologiche contenute nell'articolo 2 della legge professionale n. 69/1963 come presupposto dell'autonomia della professione; ritenuto che l'Ordine debba tutelare i propri iscritti anche "per fatti che comportino la responsabilità dell'editore, quando nelle aziende si sia creata una situazione evidentemente incompatibile con la loro dignità" (art. 32 Cnlg); ritenuto che siffatta tutela intende preservare e garantire la dignità del lavoro giornalistico e che non si estende alle controversie sindacali (singole o collettive), in base al Cnlg, di esclusiva pertinenza dei Cdr, dell'Alg o della Fnsi e alle controversie collegate agli articoli 18 e 28 dello Statuto dei Lavoratori (o legge 300/1970); sottolineato che la legalità delle spese per il gratuito patrocinio contrattuale va collegata, per costante giurisprudenza contabile, "al criterio generale della rispondenza della spesa stessa agli interessi e alle finalità dell'ente"; letto l'articolo 24 (Ii comma) della Costituzione secondo il quale "Sono assicurati ai non abbienti, con appositi istituti, i mezzi per agire e difendersi davanti ad ogni giurisdizione"; Delibera di istituire, con uno stranziamento di 12.500 euro e per un periodo sperimentale di sei mesi, il servizio di consulenza e di gratuito patrocinio contrattuale al fine di garantire il diritto costituzionale di difesa (art. 24, I comma, della Cost.) soltanto a favore di chi sia sprovvisto di mezzi economici o abbia mezzi economici molto limitati; ed Emana le seguenti norme del servizio di consulenza e di gratuito patrocinio contrattuale, cui gli iscritti dovranno attenersi nella richiesta delle relative prestazioni, e che sono dirette anche ad evitare sovrapposizioni con le competenze del sindacato. 1 - Soggetti aventi diritto Hanno diritto di usufruire del servizio di consulenza e patrocinio contrattuale gratuito i giornalisti professionisti e i pubblicisti esercenti la professione o l'attività giornalistica come dipendenti o fittiziamente in chiave autonoma, che risultino regolarmente iscritti negli elenchi dell'Albo alla data della richiesta. Analogo diritto hanno i praticanti giornalisti iscritti nel Registro. Le segnalazioni di intervento dovranno pervenire all'Ogl tramite il sindacato regionale o nazionale. Nel caso di richiesta diretta all'Ogl, gli uffici dell'Ogl provvederanno ad informare tempestivamente il sindacato regionale o nazionale. Deve in ogni caso essere assicurato il "filtro" del sindacato regionale; 2 - Affari ammessi Possono formare oggetto di consulenza e di gratuito patrocinio contrattuale, a carico dell'Ordine dei Giornalisti della Lombardia, tutte le violazioni di legge relative all'attività lavorativa del richiedente e/o al rapporto di lavoro in essere con il datore/editore, ma innanzitutto le previsioni descritte dall'articolo 11 (punti a e b) della legge n. 69/1963 che fissa le attribuzioni del Consiglio dell'Ordine tra le quali appaiono preminenti quelle di "curare l'osservanza della legge professionale e di tutte le disposizioni in materia", vigilare "per la tutela del titolo di giornalista", procedendo "in qualunque sede, anche giudiziaria" ad ogni "attività diretta alla repressione dell'esercizio abusivo della professione".; 3 - Condizioni di ammissibilità 3.1- Possono richiedere il servizio di cui sopra tutti gli iscritti nell'Albo e nel Registro che siano in regola con il versamento della quota annuale dovuta e che abbiano introiti non superiori ai 15mila euro lordi annuali; 3.2- L'esercizio del gratuito patrocinio contrattuale è subordinato all'insindacabile parere del legale responsabile del servizio in ordine alla probabile fondatezza delle pretese prospettate, anche in relazione alla documentazione prodotta. E' in ogni caso dovuto al richiedente il servizio di consulenza; 3.3- In caso di ricorso al gratuito patrocinio contrattuale, il richiedente dovrà sottoscrivere una relazione sui fatti dedotti, nonché produrre tutta la documentazione relativa; 3.4 - In caso di ammissione al servizio di gratuito patrocinio contrattuale il richiedente si impegna inoltre a non conferire ad un proprio legale di fiducia incarico relativo alla medesima questione per la quale si è richiesta l'ammissione al servizio. In caso contrario, il richiedente dovrà provvedere al pagamento degli oneri maturati sino a quel momento a carico dell'Ordine per l'espletamento del servizio medesimo. 4 - Revoca del gratuito patrocinio 4.1 - Per il caso di dichiarazioni false e reticenti che incidano sulle valutazioni di fondatezza delle pretese, l'ammissione al patrocinio gratuito sarà revocata per colpa del richiedente con addebito a suo carico degli oneri procedurali maturati e sino ad allora sopportati dall'Ordine; 4.2 - In ogni caso l'Ordine si riserva il diritto di revocare l'ammissione al patrocinio in ogni stato e grado della vertenza qualora emergano circostanze non prima conosciute che consiglino la non prosecuzione della controversia, restando libero il richiedente di coltivarla in nome e per conto proprio a suo personale giudizio, con assunzione diretta di ogni ulteriore eventuale onere. Approvato all'unanimità dal Consiglio nella seduta del 23 giugno 2005.
Francesco Abruzzo, presidente
Sergio D'asnasch, segretario
 
   
   
4° RAPPORTO SULLA COMUNICAZIONE IN ITALIA ITALIANI, MEDIA E GIORNALISTI NEL QUARTO RAPPORTO SULLA COMUNICAZIONE IN ITALIA  
 
Roma, 27 Giugno 2005 - Esce in questi giorni il volume del 4° Rapporto Censis/ucsi sulla comunicazione in Italia. Il Rapporto - oltre all’approfondimento interpretativo dei dati in parte anticipati a ottobre sull’uso da parte degli italiani di televisione, radio, tv satellitare, quotidiani, libri, settimanali e mensili, internet e cellulari (“I media che vorrei”) -, si è arricchito di tre capitoli fondamentali per la comprensione dello stato dell’informazione e della comunicazione nel nostro paese. Il primo contiene un’analisi dei profili degli utenti e dei non utenti di internet e cellulari, ossia delle tecnologie attualmente più evolute per informarsi e comunicare. Il 20% della popolazione italiana può essere considerata “aliena” rispetto alle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione, non hanno infatti alcun rapporto né con internet né con i cellulari (sono in maggioranza donne, anziane, con basso titolo di studio). Il 24% si può considerare “attardata” sulla strada dell’uso delle nuove tecnologie, non hanno alcun rapporto con internet (perché non sanno usare il computer), ma usano i cellulari con una qualche frequenza (anche questo gruppo è costituito per lo più da donne, anche se di età meno avanzata e con un titolo di studio elementare o di licenza media). Il 25% è costituito da persone “tiepide” rispetto alle nuove tecnologie, perché nonostante non usino mai internet (perché non sanno usare il computer) fanno un uso del cellulare abbastanza intenso (quasi per metà uomini e metà donne, sono per lo più madri e padri con figli) e probabilmente lo usano proprio per tenere contatti, di controllo, con i figli. Il 17% della popolazione italiana, invece, appartiene al gruppo definibile degli “sperimentatori”, nel senso che fanno un uso molto intenso sia di internet sia dei cellulari e con una spiccata tendenza a personalizzare le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie (sono ovviamente soprattutto giovani, e maschi e con un buon titolo di studio). Infine vi è un 14% degli italiani ormai definibili semplicemente “consumatori” di nuove tecnologie, usano, infatti, normalmente e quotidianamente internet e cellulari, per attività di lavoro e professionali, e anche sul piano privato, pur non avendo modo di “sperimentare”, usano le nuove tecnologie come abituali consumatori. Il secondo capitolo contiene un’analisi del rapporto fra i vecchi (sopra i 65 anni) l’informazione e la comunicazione. Avendo dedicato un intero Rapporto (il terzo, nel 2003) alla relazione fra giovani e media, in uno stato demografico di acclarato invecchiamento era doveroso approfondire gli aspetti riguardanti l’uso dei media da parte dei vecchi. Una visione omogenea, appiattita e monotona della vecchiaia è uno degli aspetti messi in discussione dalla ricerca: allo stesso modo dei giovani, anche i vecchi, rispetto ai media, non sono tutti uguali. Si capisce dai dati che per ciascun media ci sono percentuali di vecchi in situazioni diverse da quelle prevalenti. Per esempio fra le persone dai 65 anni in su in Italia il 48% ascolta la radio, il 48% legge settimanali, il 45% usa un telefono cellulare, il 44% legge i quotidiani, il 32% legge libri, il 22% ha la televisione satellitare, eccetera. Solo nel caso dell’internet si scende a un desolante due per cento. Il terzo capitolo contiene i risultati di una ricerca svolta per conto del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei giornalisti sulla delicata questione dell’autonomia/libertà effettivamente goduta dai giornalisti italiani. Sono stati intervistati 300 “redattori”, (quindi giovani giornalisti alla base della piramide gerarchica nelle redazioni) delle testate giornalistiche di agenzie, quotidiani, settimanali, radio e tv di livello nazionale e pluri-regionale. Alla domanda “Le capita di non riuscire a raccontare i fatti osservati/accaduti, perché condizionato da qualcuno?” Il 50% degli intervistati ha risposto “mai”, ovvero per il restante 50% i condizionamenti professionali sono una realtà, che per il 39% accade “di rado”, per l’8% “spesso” e per il 2% “sempre”. Alla domanda “Le è mai capitato di percepire che rispetto a un determinato evento la sua testata avesse un’idea precostituita sulle cose accadute?” Il 19% ha risposto “mai”, ossia per l’81% si tratta di una realtà, che per il 45% accade “di rado”, per il 30% “spesso” e per il 6% “sempre”. E alla domanda “Ritiene che in generale la sua testata sia costretta o indotta a fare scelte determinate da considerazioni e spinte non di tipo professionale?” Il 28% dei redattori intervistati ha risposto “mai”, mentre per il 70% questa è un’evenienza che si verifica: “di rado” nel 46% dei casi, “spesso” nel 20% e “sempre” nel 4%. Come si può capire da queste percentuali di risposta, l’indagine ha messo in evidenza una problematica, quella della libertà e dell’autonomia giornalistica, molto complessa, di difficile trattazione e tuttavia sotterraneamente molto avvertita nella professione, pur con forti pulsioni alla rimozione dei problemi generati da una scarsa attenzione concreta ai limiti imposti dall’esterno al libero esercizio della professione.  
   
   
6A EDIZIONE PREMIO CENACOLO EDITORIA E INNOVAZIONE BANDO DI CONCORSO  
 
Milano, 27 giugno 2005 - Assolombarda, Il Sole 24 Ore, Mediaset, Mondadori, Radio e Reti, promuovono la sesta edizione del Premio Cenacolo Editoria e Innovazione. Il premio sostiene l’innovazione nel campo dell’editoria e della comunicazione e punta sui progetti dei giovani, veri protagonisti della Vi edizione, con l’obiettivo di creare connessioni e opportunità tra le principali realtà editoriali e le università italiane con occasioni formative nel settore. Per la prima volta i vincitori dell’ Editoria e della Comunicazione saranno invitati a raccontare pubblicamente le proprio case history di successo e partendo dalle candidature dei progetti dei giovani verrà tracciato un ritratto inedito delle tendenze giovanili. In occasione della Premiazione si terrà una giornata interamente dedicata alle proposte più innovative dell’editoria italiana. Premio Cenacolo “Giovani” ai 3 migliori progetti editoriali non ancora immessi sul mercato ideati da giovani al di sotto dei 35 anni residenti in Italia. Case history “Comunicazione” alle 2 migliori campagne di comunicazione di prodotti editoriali realizzate nell’ultimo anno da un’azienda che opera nel mercato italiano. Case history “Editoria” ai 2 migliori e più innovativi prodotti editoriali realizzati nell’ultimo anno da un’azienda italiana. Verranno assegnati i seguenti premi: Per l’edizione 2005 la Giuria è presieduta da Umberto Eco e composta da: Carlo Antonelli, Direttore Editoriale Rollingstone Magazine; Antonio Calabrò, Direttore Apcom; Gianni Canova, Professore di Storia del Cinema, Iulm, Milano; Francesco Casetti, Professore di Filmologia , delegato del Rettore per l'Innovazione Didattica e le Tecnologie della comunicazione, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano. Guido Martinotti, pro - Rettore e Professore di Sociologia Urbana, Università Statale Milano Bicocca; Enrico Menduni, Professore di Culture e Formati della Radio e della Televisione, Università 3, Roma; Severino Salvemini, Professore di Organizzazione Aziendale, Presidente Sda, Università Bocconi, Milano Segretario del Premio: Elisa Fulco. Il Comitato Tecnico del Premio, che procederà alla selezione delle candidature da sottoporre al giudizio finale della Giuria, è coordinato da Antonio Calabrò, Direttore Apcom e composto da: Federico Angrisano, Responsabile Comunicazione Istituzionale, Mondatori; Aurelio Arrigo, Direttore Comunicazione, Il Sole 24 Ore; Giuliano Faliva, Direttore Comunicazione e Immagine, Assolombarda; Laura Casarotto, Direttore Marketing Tv, Mediaste; Maurizio Rosso, Direttore Marketing, Radio e Reti; Pietro Sala, Direttore Rapporti Istituzionali, Assolombarda. I progetti editoriali devono essere presentati da singoli o da gruppi di persone che non abbiano superato i 35 anni di età (nati dopo il 1970) e siano residenti in Italia, oltre ad essere originali e non ancora immessi sul mercato devono rientrare nelle seguenti categorie: carta stampata (libri, riviste, periodici, etc.); format televisivi; format radiofonici; editoria elettronica on line e off line. Saranno privilegiati i progetti che oltre a descrivere i contenuti alleghino dei prototipi (maquette, promo video, cd audio, etc.). La valutazione delle candidature sarà effettuata in base a: livello di approfondimento dei contenuti e di definizione dei diversi aspetti progettuali (economico/commerciali, tecnico/realizzativi, gestionali e di marketing ecc.); novità ed originalità del progetto; attualità e pertinenza dei contenuti; qualità, efficacia della veste grafica; capacità di raggiungere nuovi segmenti di pubblico I 3 migliori progetti verranno premiati con un Primo Premio di € 15. 000, un Secondo Premio di € 10. 000 e un Terzo Premio di € 5. 000 e un servizio di tutoring offerto dalle Aziende Promotrici per l’analisi e lo sviluppo dei primi studi di fattibilità. I premi saranno consegnati dalle massime autorità cittadine e da personalità di spicco della comunicazione e dell’editoria milanese durante una cerimonia pubblica nel mese di novembre 2005. La valutazione delle candidature sarà effettuata in base a: originalità del format; novità e efficacia comunicativa dei contenuti; qualità e efficacia della veste grafica; capacità di raggiungere nuovi segmenti di pubblico; ibridazione su diversi media. Possono partecipare tutti i prodotti editoriali senza distinzione di medium: dal libro al format televisivo, dal sito web alla rivista o al quotidiano su carta, dal Cd Rom alla trasmissione radiofonica. I prodotti concorrenti devono essere stati ideati, prodotti e immessi sul mercato da un’azienda italiana nel periodo compreso tra il 1 gennaio 2004 e il 30 settembre 2005. I Premi Cenacolo case history “Editoria” e “Comunicazione” verranno assegnati ai 2 migliori prodotti editoriali e alle 2 migliori campagne pubblicitarie realizzati in Italia nell’ultimo anno. I premiati saranno invitati a raccontare pubblicamente le loro case history in occasione della giornata finale, dedicata alle proposte più innovative dell’editoria italiana. La valutazione delle candidature sarà effettuata in base a: novità ed efficacia del concepì; utilizzo integrato di diversi media; adozione di modalità comunicative e di strumenti di promozione/distrubuzione innovativi; efficacia e gradimento della campagna presso il pubblico. Possono partecipare le campagne di comunicazione dedicate alla promozione di prodotti editoriali declinate su diversi media (televisione, carta stampata, radio, web, affissioni, eventi, ecc.), ideate e lanciate tra il 1 gennaio 2004 e il 30 settembre 2005 da aziende o da agenzie che operano sul mercato italiano La partecipazione al Premio è gratuita e volontaria. I candidati che desiderano partecipare devono compilare una scheda di iscrizione al concorso reperibile sul sito web www.Premiocenacolo.it  corredata dei dati anagrafici e di una sintetica presentazione del prodotto. La scheda di iscrizione dovrà pervenire via e-mail entro e non oltre il 7 Ottobre 2005. Entro la stessa data, la scheda in versione cartacea dovrà essere inviata per posta alla Segreteria del Premio Cenacolo Editoria e Innovazione, via Pantano 9, 20122 Milano unitamente al materiale documentario ritenuto utile all’illustrazione del prodotto. Il Comitato Tecnico del Premio procederà alla preselezione delle candidature. La shortlist dei migliori prodotti selezionati dal Comitato Tecnico sarà poi sottoposta al giudizio finale della Giuria per la scelta dei vincitori. La premiazione avverrà nel corso di una manifestazione pubblica che avrà luogo a Milano nel novembre 2005. In occasione della premiazione si terrà una giornata interamente dedicata all’editoria in cui editori, editor, autori, creativi delle Agenzie Pubblicitarie, docenti universitari e professionisti dell’editoria e della comunicazione presenteranno e analizzeranno format di successo e le proposte più innovative nel panorama editoriale italiano dell’ultimo anno. Le tendenze editoriali, con particolare attenzione al mondo giovanile, saranno discusse dai promotori in occasione della tavola di premiazione della Vi Edizione del Premio Cenacolo Editoria e Innovazione. Per ulteriori informazioni, si prega di contattare la Segreteria del Premio Cenacolo Editoria e Innovazione (via Pantano, 9 - 20122 Milano, tel. 02/58370.236 e-mail: info@premiocenacolo.It ).  
   
   
IL COMUNICATTIVO TEMI E OSPITI DAL 27 GIUGNO AL 1° LUGLIO: “INFORMAZIONE SPORTIVA: CHIARO O CRIPTATO?”  
 
Roma, 27 giugno 2005 - Lunedì 27 giugno “Il linguaggio della critica” Claudia Vinciguerra, giornalista e critico televisivo. Massimiliano Lussana, giornalista e critico radiofonico quotidiano Il Giornale. Sandro Bugialli, responsabile pagina spettacoli Quotidiano nazionale (La Nazione, Il resto del Carlino, Il Giorno). La critica, sia essa letteraria, teatrale, cinematografica, musicale, delle arti visive, radiofonica o televisiva, questa parte della logica che si occupa del giudizio e che attua una valutazione estetica, è sempre stata lo spauracchio di chi per l’attività che esercita è sottoposto naturalmente all’esame di pubblico e di specialisti. Ma anche la critica si è adeguata ai tempi. È diventata più conciliante fino a essere soporifera. E non mancano i casi di critici portati alla stroncatura degli esaminandi che non compiono un’opera di analisi sul lavoro o sul personaggio, ma intervengono in modo bilioso rilevando le caratteristiche personali dell’individuo preso di mira. Sicché il loro intervento risulta inutile e dannoso non soltanto per lo sfortunato capitato sotto le grinfie di questo tipo di critica ma anche per il lettore o per lo spettatore che viene così privato di un accrescimento culturale. E il fenomeno, specie per le recensioni letterarie, si sta ampliando da quando i critici si sono messi a scrivere con implicazioni molto interessanti da analizzare. Martedì 28 giugno: “Informazione sportiva: chiaro o criptato?” Aldo Biscardi. Alessandro Vocalelli, direttore Corriere dello sport. Nicola Nieddu, direttore Catalan tv e organizzatore “Gran gala dello sport 2005” Alghero. Le innovazioni tecnologiche hanno portato grande scompiglio anche nel calcio aggravando i fattori di crisi in cui versa da qualche tempo. I dati di un recente sondaggio di Sport system europe sul calcio giocato e parlato nelle tv italiane evidenziano la presenza televisiva del calcio in aumento rispetto alla stagione sportiva dell’anno precedente. E questo è di certo un dato che può far piacere agli sportivi. Ma il dato preoccupante arriva nell’analizzare la suddivisione della copertura per tipologia di emittente. Si scopre così che quasi il 75% viene trasmesso sulle emettenti satellitari criptate e, quindi, è poco più del 25% a essere trasmesso in chiaro. Mercoledì 29 giugno: “Il Comunicattivo compie due anni e festeggia le 500 puntate “ Interverranno alcuni personaggi che sono stati ospiti del programma e faranno gli auguri a modo loro. Tra questi Vladimir Luxuria, Clive, Patrizia De Blanck, Gene Gnocchi, Domenico De Masi, il presidente dell’Accademia della Crusca Francesco Sabatini, Ivan Cattaneo, Luigi Saitta. Per la rubrica “Il Comunicattivo in direzione”, ideata per illustrare i compiti, i ruoli, lo stile e le finalità che diversificano i vari media italiani interviene il direttore del quotidiano “La Stampa”, Marcello Sorgi. In occasione del compleanno del programma Igor Righetti assegnerà i gadget del programma agli ascoltatori che chiameranno in diretta e dimostreranno di saper comunicare in modo efficace sottoponendosi ad alcune prove. Giovedì 30 giugno: “Dove vai se il sito Internet non ce l’hai?” Giuseppe Volpi, web designer Lineando. Daniele Badursi, responsabile Visibilmedia web communication. Per la rubrica “Pungilingua” interviene il presidente dell’Accademia della Crusca Francesco Sabatini. Per la rubrica “Il libro ad alto tasso comunicativo” “Giornalismo Radio-televisivo”, di Giuseppe Mazzei (Rai-eri) Il termine sito fino a non molti anni fa veniva usato in modo prevalente per dire luogo o località. Oggi, invece, sito è un termine usato per indicare una specifica posizione Internet. E di siti di questo tipo ce ne sono milioni e milioni e continuano a spuntarne sempre di nuovi perché, al di là delle necessità di lavoro o di servizio, se non si ha un proprio sito non si è in ma si è out. Entrato nel gergo comunque, dunque, il sito è così diffuso che sono cominciati sondaggi e ricerche per capire come interagiscono con il popolo dei navigatori e il loro grado di efficienza. Venerdì 1° luglio: Il “Confessionale del Comunicattivo”: l’ospite di questa settimana è Piero Chiambretti. Parla della mancanza di mamma Rai, di Mediaset, della sua tv ideale, del suo passato da deejay, delle sue non esaltanti esperienze cinematografiche, del suo rapporto con la tecnologia, con i critici e dei suoi progetti. Max Casacci, chitarrista e produttore dei Subsonica parlerà in qualità di direttore artistico del Traffic Torino free festival. Per intervenire sul forum del Comunicattivo e ascoltare le puntate: www.Ilcomunicattivo.rai.it  
   
   
IL COMUNICATTIVO, GENE GNOCCHI: “CHE FATICA LAVORARE CON IRENE PIVETTI” “È LA PERSONA CON CUI MI SONO TROVATO PEGGIO PERCHÉ NON ACCETTA LO SCHERZO” “UN SMS CHE INVIEREI AL MIO PUBBLICO?: ‘NON CREDETECI’”  
 
Roma, 27 giugno 2005 - In tv non si riesce a sperimentare. È meglio fare tante cose male invece che una bene. Il giurista si avvicina molto all’attore. Non frequento i potenti e non ho nessuna sudditanza. La televisione è frutto di mille compromessi, il teatro ti gratifica di più. A “I cervelloni” non mi sono trovato bene a lavorare con Bonolis. Professionalmente devo dire grazie a Zuzzurro e Gaspare perché sono stati loro a volermi a “Emilio”, la mia prima trasmissione. C’è molta fretta nel fare televisione: in sette-quindici giorni devi mettere su un varietà. Sto scrivendo un romanzetto che dovrebbe uscire in autunno o all’inizio del 2006, pubblicato da Einaudi. Il titolo provvisorio è “Sembra sabato ma non lo è”. A settembre riparto con “Quelli che il calcio” e in teatro riprendo la tournée dell’anno scorso con “La neve e l’arte di scioglierla senza farla bollire”. Domani (venerdì 24 giugno alle 15.35 su Radio 1 Rai) Gene Gnocchi, sarà l’ospite del “Confessionale del Comunicattivo”, laboratorio dei linguaggi della comunicazione ideato e condotto da Igor Righetti. Ecco un estratto dell’intervista realizzata da Igor Righetti. Hai cominciato la carriera di attore debuttando come comico allo Zelig di Milano nel 1989. Da allora è cambiata la tua comicità? Cambia continuamente, facendo televisione sei un po’ al servizio del programma che vai a fare. Però devo dire che, sostanzialmente, la mia comicità, quella che porto sul palcoscenico, non è cambiata. Quella televisiva sì perché tutte le volte è un po’ compromissoria nel senso che si va a tarare il proprio impatto sulla base di quelle che sono le necessità del programma. Riesci a sperimentare in televisione? No, però adesso col satellite ho fatto questo programmino su Raisat Extra “Buono a sapersi” e mi sono divertito molto. Lì non c’è nessun assillo ed è una palestra ottima anche per fare cose che poi si possono portare da un’altra parte. La tua comicità è sorniona, un po’ surreale. Ma tu come sei? Sono così. Mi ci ritrovo perché poi anche nella vita privata sono così. Mi piacciono le storie un po’ strane, un po’ sghembe. Quello che scrivo è in fondo quello che dico. Mi piace scrivere e spesso vengono fuori delle cose anche po’ strane. Hai scritto e pubblicato libri che hanno ottenuto un buon successo. Ti esprimi più facilmente con la scrittura, con la parola o con la recitazione? A me piace molto scrivere, lo faccio dai tempi del liceo, in cui mi piaceva fare i temi. Tuttora scrivo, non passa giorno in cui non butto giù qualcosa. Poi, magari, quello che scrivo è più adatto per uno sketch televisivo che per un raccontino. Però la cosa che mi piace di più è sicuramente scrivere. Che cosa provi nel momento in cui scatta l’idea? Quando scatta l’idea è strano perché devi lasciarla un po’ maturare. Io di solito quando accade lascio tutto ed esco. Vado a giocare a pallone o anche a tennis. Se rimane vuol dire che era una buona idea, se invece si perde no. Quando scatta un’idea che piace è bene farla attendere un po’. È più appagante fare molte cose in modo dignitoso o poche di alta specializzazione? No, sono assolutamente convinto che è meglio fare tante cose male invece che una bene. Io ho fatto uno spettacolo che si intitolava “Decathlon” proprio per la sublimazione di questo concetto. Il decatleta è quello che fa dieci cose medie però assapora il gusto di farle tutte e io sono assolutamente convinto di questo. I tuoi studi giuridici che parte hanno avuto nel tuo sviluppo professionale? Devo dire parecchia. Perché in effetti poi il giurista si avvicina molto all’attore. L’avvocato è spesso imparentato con l’attore. Non a caso si fanno anche corsi di dizione e retorica per avvocati, perché bisogna convincere un giudice come quando si va su un palco si tratta di convincere un platea della bontà del proprio operato. C’è molta affinità e non soltanto in quello. Io ho anche portato a teatro spettacoli con risvolti giuridici. Un lavoro di tre anni fa si intitolava “Responsabilità civile dei bidelli durante il periodo estivo” ed era tutta legata a contenziosi di carattere giuridico ovviamente in chiave comica. Però era molto legata al mio passato di studente di legge. Infatti il bravo avvocato è sempre un grande attore e l’attore ha sempre bisogno di un bravo avvocato… È vero. Soprattutto di questi tempi… Poi se l’attore irriverente riesce a fare anche l’avvocato risparmia sulla parcella. La tua satira chi colpisce in prevalenza? In realtà io ho sempre preso in giro tutti, dal tempo del “Gioco dei nove” con Gerry Scotti e Teo Teocoli, con cui dalle caselline prendevamo in giro chiunque passasse. Però devo dire che poi a “Quelli che il calcio” abbiamo scelto questo modo tagliente verso gli ospiti che venivano. A chi partecipa qualche scheletro nell’armadio si cerca di tirarlo fuori. Che cosa canticchi quando ti fai la barba? Canticchio “Going missing” dei Maximo Park. Tutte le mattine quando faccio la barba viene la band, monta l’impianto alle cinque e mezza e poi alle otto siamo pronti. Ridi alle battute dei comici? Sì, spesso sì. E alle tue? Alle mie no. Quando siamo a “Quelli che il calcio” capita spesso che una reazione dell’ospite possa essere inaspettata e questo ti fa ridere. Simona Ventura non sa mai niente di quello che accade, anche di quello che diciamo su di lei. E certe volte ha delle reazioni che a me fanno ridere, non tanto per la mia battuta quanto delle reazioni che può avere l’ospite. Con chi non vorresti più lavorare? Lavoro bene con tutti. Non mi sono trovato bene a “I cervelloni” con Paolo Bonolis. Tanto ora se ne è andato dalla Rai… Sì, ma va bene poi ci siamo comunque ritrovati. In quel periodo lì io ero in un certo momento, lui in un altro e infatti ho preferito andarmene. Che cos’è lo sport del calcio per te? Beh è la mia vita, è stata la mia vita perché ho cominciato a giocare a pallone in squadra che avevo nove anni, facevo la quarta elementare e giocavo con dei ragazzi che frequentavano la terza media, quindi di quattro anni più vecchi di me. E poi gioco tuttora quindi da otto-nove anni a cinquanta sono quarant’anni che gioco a pallone in vari campionati. Prima nei campionati giovanili, poi dilettanti, professionisti, amatoriali quindi il pallone ha attraversato tutta la mia vita. Qual è il personaggio televisivo che più apprezzi? A me piace molto Teo Teocoli perché ho lavorato molto con lui e, devo dire, che con lui mi sono divertito tantissimo anche al di fuori della scatola televisiva. Mi faceva ridere tantissimo anche nei camerini. Poi ho fatto un periodo con lui “Il gioco dei nove”, “Scherzi a parte, “Vicini di casa” e “Mai dire goal”, davvero fantastico. È la persona che ricordo con più affetto e anche con più ammirazione. E il più antipatico? La persona con cui mi sono trovato peggio è stata Irene Pivetti, devo dire la verità, perché è una che non accetta lo scherzo. Si fa proprio fatica a lavorarci. Non sembrerebbe. E’ sempre così sorridente… Non sembrerebbe è vero, hai ragione. Ma tanti come te quando glielo dico strabuzzano gli occhi e dicono “ma va?” A chi devi dire grazie? Per la professione sicuramente a Zuzzurro e Gaspare perché sono stati loro a volermi fortissimamente a “Emilio” la mia prima trasmissione importante. Soprattutto per chi comincia questo lavoro è importante azzeccare le trasmissioni giuste. Io ho avuto la fortuna che loro due credevano in me e me l’hanno sempre dimostrato. E anche a Gino e Michele che mi hanno consentito di andare allo Zelig. Però se dovessi dire un nome direi Zuzzurro e Gaspare. Un sms che vorresti inviare al tuo pubblico? Non credeteci. Il messaggio più toccante che hai ricevuto? Più che toccante fa ridere. È stato il messaggio di Del Plavignano, il produttore di Masotti di “Punto e a capo”. Siccome ho fatto un intervento nel programma mi ha lasciato un messaggio con scritto “finalmente l’ho visto ridere”. Se tu potessi portare in vita un personaggio del passato chi sarebbe e perché? Flaiano perché ha segnato la mia vita. Io sono cresciuto leggendo Flaiano dall’età di quattordici anni, ho cominciato a leggere tutto quello che scriveva poi lui è morto prestissimo nel 72. E quindi se potessi mi piacerebbe riportarlo in vita per incontrarlo. Se uno si legge “Le ombre bianche”, che sono una serie di racconti molto malinconici, trova un Flaiano che è pazzesco, con una limpidezza di scrittura incredibile. Quello del racconto è forse un po’ il Flaiano da riscoprire, è veramente un grande scrittore. Sei un malinconico così come lo sono un po’ tutti i comici? No io devo dire che mi diverto molto perché faccio una vita divertente, ho tre figli con i quali sto bene, con cui mi diverto, ho degli amici con cui mi diverto. Certo, non passo tutta la vita a ridere, però faccio una vita piena. Lavoro però trovo il tempo per giocare a pallone, per ascoltare la musica rock. Leggere mi piace molto quindi devo dire che mi diverto. Parliamo di satira politica. Chi potrebbero essere i tuoi bersagli? Ci sono dei personaggi anche minori che sono divertenti. Per esempio c’è il senatore De Benedetti dell’unione, quello con tutti i capelli bianchi, che è molto divertente. Perché pare che lui si tinga i capelli di bianco, ma che ce li abbia neri. Marco Rizzo dei comunisti italiani è divertente così come lo stesso Di Pietro. Che cosa vorresti per il tuo futuro? Star bene perché attualmente ho un ginocchio disastrato e questo mi limita un po’, visto che c’è l’estate, nei campi. E poi che stiano bene i miei figli e di poter continuare a divertirmi, perché la cosa fondamentale nella vita è divertirsi. Quindi avere la possibilità di impiantare su delle idee e avere qualcuno sempre che ti dica che queste cose si possono realizzare o, comunque, ti dia la possibilità di realizzarle. Progetti? Un libro, un romanzetto, che dovrebbe uscire all’inizio del prossimo anno. A settembre riparto con “Quelli che il calcio” e adesso faccio un po’di date col gruppo. Come si chiamerà il romanzo? Ha un titolo provvisorio che è “Sembra sabato ma non lo è” e dovrebbe uscire o in autunno o all’inizio del 2006 per Einaudi. Dovrei finirlo quest’estate e poi consegnarlo e vediamo un po’ che cosa accade. Teatro? In teatro riprendo la tournée dell’anno scorso con “La neve e l’arte di scioglierla senza farla bollire”.  
   
   
PARTNERSHIP ASSODIGITALE E E-TV ALLEATE PER LA CONVERGENZA DIGITALE  
 
Milano, 27 giugno 2005 - “Grazie all’accordo con E-tv Assodigitale realizza concretamente il primo tassello della convergenza digitale tra i mezzi di comunicazione di massa” ha dichiarato Michele Ficara Manganelli, Presidente e Fondatore di Assodigitale. “ Abbiamo posto le basi di quella filosofia in cui crediamo fortemente, dove i media provenienti da diverse piattaforme e vocazioni comunicative, si uniscono e collaborano nella distribuzione di contenuti.” Grazie all’accordo siglato E-tv accederà alla piattaforma di web content del sito di Assodigitale e al bacino di utenza, distribuendo i contenuti delle trasmissioni e Assodigitale collaborerà alla ricerca e pubblicazione di contenuti ed alla strategia di espansione e della testata e della filosofia di produzione dei programmi. La nascita di questa collaborazione fonda le proprie basi altresì su di una fondata ricerca di un’etica comunicativa: secondo una stima del mercato della comunicazione tecnologica, attualmente, esiste un eccesso di informazione e di informazioni, spesso non focalizzate sui veri interessi del pubblico, e sempre più spesso basate su terminologie mai spiegate. Grazie alla collaborazione tra le due realtà si svilupperanno azioni volte a rendere la comunicazione più accessibile, non solo nei mezzi ma anche nella semantica. “Un grande dilemma per chi si occupa di giornalismo è affrontare la sfida di capire se sia meglio comunicare l’innovazione o innovare la comunicazione” aggiunge Walter Barbaglia, Marketing Manager di E-tv. “Con Assodigitale abbiamo guadagnato un partner in grado di supportarci come editori e come comunicatori, con una visione allargata del mercato in grado di integrarsi con la nostra esperienza.”  
   
   
MARKETING FORUM E SAILMAXIONE NAVIGANO DI NUOVO INSIEME RICHMOND ITALIA HA RINNOVATO PER IL SECONDO ANNO L’ACCORDO DI PARTNERSHIP CON SAILMAXIONE PER DAR VITA ALLA QUARTA EDIZIONE DELLA MARKETING FORUM CUP  
 
 Milano, 27 giugno 2005 - La comunità del marketing si riunirà anche quest’anno per partecipare alla tradizionale regata organizzata da Richmond Italia in collaborazione con Sailmaxione, società leader nella realizzazione di sailing events per il mercato corporate a bordo dei 6 Maxi One Design, l’unica flotta al mondo di maxi yacht gemelli lunghi 25 metri. La Marketing forum Cup è uno degli appuntamenti dedicati ai manager del marketing e della comunicazione organizzati per la comunità di Marketing forum. La regata vedrà la partecipazione di sessanta professionisti del settore divisi in sei equipaggi da dieci, selezionati nel corso della prossima edizione di Marketing forum, dal 21 al 24 settembre. I futuri velisti saranno scelti tra i direttori marketing che parteciperanno alla manifestazione, dopo aver superato una serie di test e colloqui attitudinali con lo staff di Sailmaxione. La novità dell’iniziativa è data dal fatto che ai partecipanti alla Marketing forum Cup non è richiesta alcuna pregressa esperienza di vela: Sailmaxione è specializzata nella gestione di equipaggi di neofiti che, assistiti da otto istruttori, risponderanno agli ordini di uno skipper. La Marketing forum Cup ha scopo non solo ludico, ma anche e soprattutto formativo: l’equipaggio, la barca a vela e la regata come ideali metafore del management, dell’azienda e del mercato e l’apprendimento esperenziale come nuove frontiere della formazione. Oggi più che mai le risorse umane sono il fattore critico di successo del sistema azienda: ecco perché, formando un equipaggio, i manager rafforzano lo spirito di collaborazione all'interno di un gruppo, sviluppano le capacità di ragionare per obiettivi e far fronte agli imprevisti e imparano, perché no, anche a gestire l’insuccesso. Capacità, queste, necessarie in azienda per affrontare i cambiamenti richiesti dal mercato. Benedetta Favara, responsabile di Marketing forum, commenta il nuovo accordo: “In Sailmaxione abbiamo trovato il partner ideale per ampliare la gamma di iniziative nate dal Marketing forum. La manifestazione di Richmond Italia è per sua natura fortemente legata al mondo nautico e Sailmaxione ci ha offerto la possibilità di sviluppare il nostro concetto di community mantenendo un certo carattere distintivo.”  
   
   
SIMPOSIO SULLA “COMUNICAZIONE SENZA CONFINI” A GORIZIA  
 
 Gorizia, 27 giugno 2005 - Sarà Gorizia quest’anno a ospitare, il secondo simposio internazionale sul tema “Comunicazione senza confini” dal titolo “Setting Corporate Standards across Cultural Borders” il 27 e 28 giugno 2005, a partire dalle ore 9.00. L’evento, organizzato dal Corso di Laurea in Relazioni Pubbliche, si terrà a conclusione del Global Communication Project. La scelta di Gorizia come sede per la seconda edizione del Simposio è particolarmente significativa considerata l’importante posizione della città quale cuore della nuova Europa allargata. Nel capoluogo isontino è previsto l’arrivo di 100 persone tra professionisti, professori e studenti da tutto il mondo. Tra questi anche esponenti di importanti istituzioni che lavorano nelle Rp, come la Global Alliance for Public Relations and Communication Managment e la Federazione Relazioni Pubbliche italiana (Ferpi). Il Globcom è un progetto internazionale che prevede la partecipazione di studenti di Relazioni Pubbliche e Comunicazione, provenienti da 8 università dislocate in 4 continenti (Usa, U.k., India, Polonia, Sud Africa, Germania, Spagna e Italia). Organizzati in team misti, gli studenti collaborano on line, lavorando su un caso concreto, come vere e proprie agenzie di relazioni pubbliche internazionali. Quest’anno, il brief assegnato agli studenti riguardava il Nepad (New Partnership for Africa’s Development), organizzazione per lo sviluppo dell’Africa il cui scopo è accrescere la visibilità e stimolare gli investimenti nel continente africano. Collocato a termine di questo progetto, il simposio ha lo scopo di coniugare in un’ottica interculturale, l’approfondimento accademico e l’esperienza delle best practices di professionisti operanti a livello globale. Va inoltre sottolineato lo stretto legame che intercorre tra l’evento goriziano e il World Public Relations Festival (Wprf - Trieste 28,29, 30 giugno). I vincitori dell’edizione Globcom 2005 parteciperanno, infatti, alla sessione plenaria presentando il loro lavoro.  
   
   
SARANNO PRESENTATI A COM-PA I RISULTATI DEL MONITORAGGIO SULLO STATO DELLA COMUNICAZIONE PUBBLICA IN EUROPA  
 
 Bologna, 27 giugno 2005 - Conoscere lo stato della comunicazione pubblica in Europa è lo scopo del monitoraggio promosso da Feacp, la Federazione Europea delle Associazioni di Comunicazione Pubblica, fra i comunicatori pubblici dei 25 Paesi dell'Unione. I risultati dell'indagine saranno presentati nel corso della dodicesima edizione di Com-pa, il Salone Europeo della Comunicazione Pubblica, dei Servizi al Cittadino e alle Imprese, che si svolgerà a Bologna dal 3 al 5 novembre 2005. Il questionario "La comunicazione pubblica in Europa", presentato con una lettera di Pierre Zèmor, Presidente di Communication Publique e di Feacp, è indirizzato agli aderenti alla Federazione, agli osservatori di Gran Bretagna, Olanda e Repubblica Ceca e ai funzionari, con delega alla comunicazione pubblica, dei governi dei 25 Paesi dell'Unione Europea. Quali sono le forme di comunicazione pubblica più sviluppate in ciascun Paese; quali sono le strutture pubbliche incaricate di comunicare; quali i livelli di responsabilità, anche legali; se e dove esistono leggi varate ad hoc; come viene considerato il ruolo della comunicazione pubblica da parte dei dirigenti politici e degli amministratori e se esiste una deontologia del comunicatore pubblico. Queste alcune delle domande del questionario. I risultati dell'indagine saranno utilizzati da Feacp per promuovere un percorso di formazione e professionalità che sostenga le istituzioni nazionali e sovranazionali nello strategico compito di sviluppare un dialogo con i cittadini europei.  
   
   
I-SPOT ENTRA NELLA FASE CONCLUSIVA: 48 GLI SPOT IN GARA, DI CUI 38 SPERIMENTALI LE PREMIAZIONI A LUGLIO, A MILANO  
 
Cannes, 27 giugno 2005 - È stata annunciata il 24 giugno a Cannes la fase conclusiva di I-spot, il primo premio della pubblicità interattiva sul digitale terrestre promosso da Rai e Sipra. Per questa prima edizione i promotori hanno voluto una forma “laboratorio”, dando la possibilità ad agenzie e scuole di comunicazione di iscrivere anche campagne non andate effettivamente in onda sul Dtt, ma realizzate come una sorta di esercitazione sul nuovo mezzo. E la risposta è stata positiva: 48 campagne iscritte, di cui 10 effettivamente andate in onda. Fra le campagne sperimentali molte quelle realizzate da scuole di comunicazione, a testimonianza del forte interesse dei giovani creativi. Tre le categorie in gara: spot interattivo più overlay (per un massimo di 90 secondi di interattività), telepromozione interattiva (120 secondi) e banner con Dal (Dedicated advertising location: pagine dedicate su tutte le applicazioni permanentemente consultabili). Complessivamente sono state iscritti 13 spot, cinque telepromozioni e 30 banner con Dal. «Sono davvero felice di poter annunciare oggi i primi importanti risultati di I-spot» - ha commentato Roberto Sergio, direttore Nuovi Media Rai - «Quando, esattamente un anno fa, ho immaginato un premio del genere non osavo sperare in numeri così importanti, quantitativamente e qualitativamente. Il risultato non fa che confermare che l’offerta editoriale Rai su digitale terrestre va nella giusta direzione. La strategia avviata, infatti, prevede un bouquet di canali molto ampio (Raiuno, Raidue, Raitre, Rainews24, Raiedu, Raidoc, Raiutile e il prossimo Raifamiglia) e una ricca offerta di servizi interattivi. Ho sempre creduto che la pubblicità dovesse inserirsi in questo contesto con nuove modalità, guardando a un pacchetto di 8/10 canali anziché 3 e incrociando le tecnologie per l’interattività. È così che è nata l’idea di sensibilizzare il mercato di creativi, agenzie, scuole, centri media, invogliandoli a ideare ma soprattutto a “fare”, a provare le nuove opportunità e a confrontarsi con un nuovo tipo di televisione. Lavorando quindi in parallelo, la Rai sull’offerta editoriale e i pubblicitari sui format commerciali, siamo arrivati oggi a poter avere contemporaneamente i nuovi canali e i nuovi spot, con una sinergia che mi sembra davvero straordinaria. Adesso non resta che andare avanti, continuando a immaginare e a creare nuove modalità di fruizione televisiva e dando fin d’ora appuntamento ad I-spot 2006». Mario Bianchi, amministratore delegato di Sipra, sottolinea il “ruolo di formazione che Rai e Sipra si sono assunti in questo storico passaggio dall’analogico al digitale che stiamo vivendo”. «In questi mesi abbiamo lavorato a preparare il futuro, sperimentando format semplici per favorire una graduale abitudine del pubblico televisivo alla fruizione e promuovendo la conoscenza del mezzo presso investitori e agenzie; “i-spot” si colloca proprio in questa ottica di sensibilizzazione e familiarizzazione del mondo della comunicazione alle nuove opportunità offerte dall’interattività del Dtt». La parola spetta ora alla Giuria, presieduta da Carlo Freccero e composta da esponenti del mondo della pubblicità, dell’impresa, della stampa e dei consumatori. A loro la scelta della campagna interattiva dell’anno, dei premi di categoria e dei premi speciali (t-commerce, t-government, advergame, scuole di comunicazione). I vincitori saranno annunciati nel corso della cerimonia di premiazione che si svolgerà a Milano il prossimo 18 luglio.  
   
   
ACQUA PANNA DELICA LA VITA…È ON AIR LO SPOT DI ACQUA PANNA, L’ACQUA CHE AMMORBIDISCE GLI SPIGOLI DELLA TUA VITA  
 
Milano, 27 giugno 2005 – Due giovani famiglie che pranzano, come potrebbero essercene mille, in ogni momento e in ogni luogo: una bella casa, una tavola apparecchiata con stile, chiacchiere, sorrisi, una calda atmosfera di intimità e Acqua Panna, protagonista sulla tavola che – non appena viene versata – trasforma questo normale pranzo in una magica alchimia… Infatti, quando Acqua Panna entra in scena, avviene qualcosa di magico al tavolo dei commensali: non appena una giovane mamma comincia a versare Acqua Panna – ben presente sulla tavola, nella bottiglia in pet da 1.5 l, il più adatto per l’uso familiare - nel biberon del suo bimbo, immediatamente le spine di un cactus si trasformano in fiori dai petali delicati e il robot giocattolo di un ragazzino ritrae le sue punte, addolcendo il suo profilo. E mentre la giovane madre sorride, accarezzando il suo bambino, il ciondolo che ha al collo assume la forma di una morbida goccia. Tutte queste trasformazioni che volgono alla morbidezza vogliono sottolineare le caratteristiche di Acqua Panna, un’acqua oligominerale, leggera, dal contenuto equilibrato di sali minerali che, grazie alle sue caratteristiche organolettiche, stimola la digestione ed è particolarmente indicata per l’alimentazione dei neonati. La delicatezza e la morbidezza di Acqua Panna vengono espresse anche nel claim scelto “Acqua Panna. Delicata a te” che, mentre lo spot chiude sul primo piano della bottiglia, appare sullo schermo. E anche questa volta, mentre la voce dello speaker legge “Acqua Panna”, le lettere della frase magicamente si arrotondano, come tracciate da una mano leggera. Proprio su questo effetto di morphing gioca lo spot realizzato dall’agenzia Publicis per Acqua Panna: diretto da Raf Wathion, “Metamorfosi” è on air sulle reti Rai, Mediaset e La7, nella versione 30” e 15”, a partire dal 19 giugno. Acqua Panna diventa l’acqua delicata adatta alla donna, ai bambini e a tutta la famiglia, protagonista assoluta di ogni momento di convivialità: la sua presenza aiuta a smussare le spigolosità della vita quotidiana ed esalta il piacere dello stare insieme. Inoltre, a partire dal 6 giugno, è in corso una pianificazione stampa sui magazines dei principali gruppi editoriali dal titolo “Icona”. Protagonista della campagna è una donna dalla bellezza sublime, dai tratti perfetti e dallo sguardo intenso, che tiene tra le sue braccia un bimbo. Su uno sfondo che richiama i quadri leonardeschi, il soggetto esalta il rapporto esclusivo e intenso madre-figlio e nella semplicità della scena richiama le qualità di delicatezza di Acqua Panna, enfatizzate dal claim “Acqua Panna. Delicata a te”.  
   
   
GREY ANNUNCIA IL NUOVO TOP MANAGEMENT ITALIANO SILVIO SAFFIRIO NUOVO PRESIDENTE, LUCA MORVILLI VICE PRESIDENTE E CEO VALERIA MONTI IN WPP ITALIA PER SEGUIRE I PROCESSI DI MERGER&ACQUISITION  
 
Milano, 27 giugno 2005. Grey Global Group Europe, Middle East & Africa ha annunciato oggi la composizione del nuovo top management di Grey Italia. Dal 29 giugno prossimo, giorno in cui la nomina sarà formalizzata dall’Assemblea degli Azionisti, Silvio Saffirio sarà il nuovo Presidente del Gruppo in Italia. Con Saffirio, assume la guida di Grey Italia Luca Morvilli già Vice Presidente di Grey e recentemente nominato Ceo. Il ruolo di Cfo è affidato a Piero Cantarelli, di recente cooptato nel Consiglio di Amministrazione di Grey Worldwide come consigliere delegato. Il percorso di Silvio Saffirio nel mondo della comunicazione e della pubblicità è ampio e ricco di esperienze significative che hanno segnato tappe importanti nel processo di crescita di questo settore in Italia. Saffirio ha fondato nel 1968 a Torino l’agenzia Cgss, poi “Barbella Gagliardi Saffirio”, che ha conquistato negli anni la quarta posizione nel ranking italiano grazie a campagne come quelle realizzate per Swatch e Fiat. Nel 2003, dopo aver gestito nel ruolo di advisor di Maurice Lévy il processo di integrazione del Gruppo Bgs nell’ambito di Publicis Group, ha lasciato l’agenzia per dedicarsi all’attività di insegnamento universitario, in particolare come docente al Master di Marketing e Comunicazione della Facoltà di Economia dell’Università di Torino. Recentemente Saffirio è divenuto membro dell’Advisory Board di Wpp Italia. Luca Morvilli, 41 anni, uno tra i più giovani manager della pubblicità italiana, da febbraio 2004 è Vice Presidente di Grey, dove ha dato nuovo vigore alla competitività e al new business. Precedentemente, Morvilli ha impostato con successo, nel ruolo di Amministratore Delegato di Publicis Italia, il forte rinnovamento qualitativo e il riposizionamento dell’agenzia con significativi risultati di sviluppo del business, curando direttamente la fusione con la struttura milanese di Bgs D’arcy e la creazione di Publicis Dialog. Carolyn Carter, Presidente e Ceo di Grey Global Group Emea commenta: “E’ con grande piacere che do il benvenuto a Silvio Saffirio. Silvio rappresenta una delle vere icone dell’advertising italiano, in grado di dare un nuovo impulso alle attività Grey in Italia”. Valeria Monti si trasferisce in Wpp Italia, in posizione di staff al Country Manager, con l’incarico di collaborare sui programmi di Merger & Acquisition e per guidare alcuni progetti di sviluppo delle attività del Gruppo in Italia. Inoltre, Valeria Monti continua a collaborare con il Gruppo Grey e in particolare con Carolyn Carter sui progetti di interesse internazionale in Europa, Middle East e Africa. Commenta Carolyn Carter: “Viste le eccezionali capacità nel costruire progetti di comunicazione e sviluppare business, non ci meraviglia che Valeria Monti abbia attirato l’interesse di Wpp”. “Ringraziamo Valeria per il suo lavoro di questi anni e per il suo contributo alle attività di Grey in Italia. Auguro a Valeria buon lavoro e sempre nuovi successi”.  
   
   
PLEON CRESCE IN EUROPA E NEL MEDITERRANEO NUOVI PARTNER IN TURCHIA E SPAGNA E UN NUOVO UFFICIO DI RELAZIONI PUBBLICHE A BRUXELLES  
 
Milano, 24 Giugno 2005 - A soli sei mesi dalla sua nascita, Pleon - società leader in Europa in consulenza di comunicazione - ha annunciato la costituzione di nuove partnership in Spagna e in Turchia, a cui si aggiunge l'apertura di un ufficio Pr a Bruxelles. La società ha anche comunicato che il proprio fatturato 2004 ha superato l'obiettivo previsto di 75 milioni di euro. La recente espansione a Bruxelles, dove già da cinque anni opera il team di Public Affairs, rafforza ulteriormente la posizione di Pleon quale protagonista della comunicazione in Europa. A questo proposito Alex Schoep, Presidente di Pleon, ha dichiarato: "Questo nuovo ufficio, guidato dal General Manager Anja Verheij - da lungo tempo partner del nostro ufficio di Amsterdam - costituirà la base per lo sviluppo di nuove e importanti attività con le istituzioni europee oltre che sul mercato belga". Grazie alla partnership con Bersay Communications, che conta 90 consulenti negli uffici di Istanbul e Ankara, Pleon si assicura anche una porzione significativa del business che potrà derivare dal tentativo di questo Paese di entrare a fare parte dell'Unione Europea. La Turchia, infatti, sta attraversando un periodo di crescita record, che lo scorso anno ha raggiunto il 9,9%, e si prevede che il settore delle relazioni pubbliche possa crescere del 40% nel 2005 dopo il +20% registrato nel 2004. Rainer Zimmermann, Ceo di Pleon, ha affermato che uno dei punti fermi della nuova partnership sarà quello di aiutare le aziende turche a lavorare con le istituzioni e con l'intera business community europea: "Non esiste praticamente settore del mondo aziendale o istituzione pubblica di questo Paese che non desideri trovare nuovi modi per instaurare collegamenti più stretti con l'Europa. Noi ci troviamo nella posizione ideale sia per aiutare le realtà turche, grazie alle nostra esperienza nei public affairs sia, attraverso Bersay, per aprire alle aziende europee un mercato in rapida crescita come quello turco". Pleon ha annunciato anche la costituzione di una nuova partnership in Spagna con l'ingresso di Medialuna Comunicacion nel network Brodeur|pleon Worldwide. L'agenzia, con sede a Madrid, è una delle società di consulenza in più forte crescita nel Paese: dalla sua nascita, avvenuta cinque anni fa, Medialuna Comunicacion, conta oggi un team di 20 consulenti e una solida base clienti in diversi settori. Commentando l'intesa raggiunta, Mercedes Pescador - fondatrice e titolare dell'agenzia - ha dichiarato: "L'ingresso di Medialuna in uno dei più importanti network di consulenza d'Europa si inserisce nella nostra strategia di crescita. Stiamo già coinvolgendo aziende e istituzioni spagnole interessate a operare a livello europeo e – grazie alla collaborazione con Pleon - stiamo già riscontrando un forte interesse da parti di numerose aziende ad operare attivamente in Spagna".  
   
   
LURBE GROUP AFFIDA A SEIGRADI LA GESTIONE DELL’UFFICIO STAMPA E LE ATTIVITA’ DI COMUNICAZIONE PER I MARCHI NGS E MONRAY  
 
Milano, 27 Giugno 2005 – Lurbe Group, uno dei produttori leader europei di periferiche per computer e accessori per notebook, ha scelto Seigradi come partner per le attività di comunicazione. Lurbe Group, presente sul mercato da oltre 15 anni, ha sede in Spagna e ha propri uffici in Italia, Portogallo, Francia e Taiwan. Negli altri paesi europei il Gruppo è rappresentato da una rete di oltre 80 distributori. L’offerta di Lurbe Group comprende i prodotti a marchio Ngs Technology e Monray. Ngs propone un'ampia gamma di periferiche per i personal computer che vanno dalle tastiere, mouse e gamepad fino ai modem e schede Tv, compresi gli altoparlanti e le cuffie audio, auricolari, microfoni, cuffie e camere per videoconferenza, tavolette grafiche, sistemi di alimentazione Ups, prese multiple di protezione, tastiere midi etc. I prodotti a marchio Ngs sono semplici da usare ma nello stesso tempo innovativi e dal design accattivante. L’offerta Monray comprende borse porta notebook, cd e macchine fotografiche. Le borse Monray si distinguono per l’ampia gamma di modelli, dai più classici a quelli con design e fantasie originali, prodotti che soddisfano le esigenze di tutti, dall’uomo d’affari, al giovane amante dei viaggi alle donne manager. In Italia è stato recentemente nominato Alessandro Zucchet come Country Manager del Gruppo. Zucchet approda in Lurbe Group dopo varie esperienze nel settore informatico in società come Apc, Xerox Italia, Tech Data ed Ingram Micro. Il suo compito sarà quello di promuovere i due brand di Lurbe Group nel mercato italiano supportando i distributori e il canale. Grazie agli accordi di distribuzione siglati con Aldiers, Brain Technology, Dbm Informatica, Sky Eyes, Stiltecnica e Word Bit, i prodotti Ngs e Monray sono disponibili presso i migliori negozi di hardware, tra cui quelli della catena Essedishop. “Per esprimere il carattere innovativo dei prodotti Ngs abbiamo deciso di puntare sulle sponsorizzazioni sportive e su una comunicazione dinamica e d’impatto. Ngs è già sponsor del team di motomondiale, classe 125, Totti Top Sport con la rivelazione Mattia Pasini e della squadra di calcio spagnola Real Sociedad. Abbiamo scelto Seigradi come partner per l’ufficio stampa e la comunicazione perché è un’azienda giovane, dinamica ma con una solida esperienza alle spalle che potrà aiutarci per sviluppare al meglio le azioni di marketing e comunicazione del Gruppo, promuovere la brand awareness dei marchi Ngs e Monray e supportarci nel conseguimento degli obiettivi di business”, ha dichiarato Alessandro Zucchet, Country Manager di Lurbe Group Italia.  
   
   
CITIGATE GUNPOWDER SCEGLIE CONTACTLAB PER LA GESTIONE DEGLI INVII EMAIL SU GRANDI DATABASE  
 
Milano, 27 giugno 2005 Citigate Gunpowder, agenzia di marketing e comunicazione integrati presente da oltre 15 anni nel mercato italiano, ha affidato a Contactlab, divisione dedicata all’email marketing della Web agency Tomato Interactive, la gestione dell’invio email degli inviti agli eventi organizzati per i clienti e altre operazioni di marketing tramite il canale digitale. Citigate Gunpowder offre un bouquet di servizi di comunicazione globale inbound, con una forte specializzazione in eventi a largo impatto. La piattaforma di Contactlab e' stata integrata nel flusso operativo della divisione Marketing per la gestione di eventi. Nel 2004-2005 l’agenzia ha gestito circa venti progetti ogni mese, suddivisi tra seminari, workshop, convegni e conferenze, roadshow e kick off aziendali, con un’affluenza di oltre 7.000 partecipanti all’anno, e un flusso di oltre 95.000 comunicazioni di invito, remind e conferma. Grazie a Contactlab, Citigate Gunpowder e' in grado di automatizzare l’invio di mailing, inviti o comunicazioni marketing, su database di oltre 60.000 contatti, e monitorarne in tempo reale la redemption. La piattaforma Contactlab consente infatti di misurare l’efficacia della comunicazione con report e statistiche di lettura in tempo reale. L’interfaccia Web e' semplice da utilizzare e permette la personalizzazione degli strumenti disponibili in base alle diverse esigenze di comunicazione. La piattaforma si integra con i database aziendali, con un caricamento immediato e bug-free dai file Excel dell’Agenzia, senza interferire con i suoi processi organizzativi e strutturali. Una semplice funzione consente inoltre di definire dei gruppi di contatti profilati raggruppandoli in sottoliste secondo i criteri più adatti all’invio, permettendo cosi' di segmentare il target e aumentare la pertinenza, e quindi l’efficacia, della comunicazione. “Contactlab ci ha convinto immediatamente per l’efficacia dei risultati e la facilita' di utilizzo” ha dichiarato Chiara Bassani, Managing Director di Citigate Gunpowder. “Negli anni scorsi abbiamo dovuto destinare tempo e risorse all’emissione degli inviti, coinvolgendo personale operativo, che avrebbe potuto offrire maggior supporto ad altre attivita', rallentando inoltre l’operativita' dei server e della rete”. Grazie alla semplificazione delle operazioni ed alla riduzione della complessita' operativa, Citigate Gunpowder sta pianificando un’integrazione del prodotto Contactlab anche nella divisione Pubbliche Relazioni e Corporate Communication, che allo stato attuale gestisce più di 40 uffici stampa. “Grazie a Contactlab possiamo oggi garantire ai nostri clienti l’invio veloce e sicuro di mailing e inviti e fornire loro report precisi e in tempo reale sui risultati, ha dichiarato Roberta Dami, Managing Director di Citigate Gunpowder. ”Utilizzare Contactlab ha portato un Roi immediato: l’emissione delle comunicazioni viene predisposta in pochi minuti, personalizzata e profilata a seconda delle esigenze”.  
   
   
PROGETTARE UN MUSEO LE NUOVE GALLERIE DELL’ACCADEMIA DI VENEZIA  
 
Milano, 27 giugno 2005 - Il volume presenta il progetto esecutivo per il restauro, l’adeguamento funzionale e l’ampliamento delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, nel complesso monumentale della Carità. Il tema architettonico risale all’inizio degli anni settanta, quando le esigenze espositive della pinacoteca e l’attività della scuola Accademia di belle arti mostrano di essere incompatibili. Con l’insediamento della scuola nella nuova sede degli Incurabili alle Zattere, si realizzano ora le Grandi gallerie dell’Accademia, creando nuove opportunità di valorizzazione e fruizione delle opere d’arte e del contesto architettonico che le ospita. Il progetto propone al visitatore un percorso di continuità tra uno spazio storicizzato e uno spazio contemporaneo. Accanto ai capolavori di Bellini, Carpaccio, Cima da Conegliano, Tiziano, Veronese e Piazzetta, viene sottolineata l’unicità della loro collocazione in un’architettura, altrettanto straordinaria, costruita da Bartolomeo Bon, Andrea Palladio, Giorgio Massari, Bernardino Maccaruzzi e Giannantonio Selva, ai quali si aggiunge l’opera di Carlo Scarpa, grande maestro dell’architettura del ’900. Per raggiungere questo obiettivo, il progetto architettonico sconfina nella progettazione industriale degli elementi impiantistici, definendo lo studio e la realizzazione di speciali macchine per il condizionamento e degli apparati per l’illuminazione delle opere. Al visitatore si offrirà un sistema espositivo integrato, che include anche la definizione degli allestimenti e degli arredi. Le suggestioni scaturite dall’incontro fra antico e nuovo, architettura e arte, sono il lavoro di Tobia Scarpa, Renata Codello, Evandro Sacchi, Giandomenico Cocco, Adriano Lagrecacolonna, Luigi Cocco, Alberto Torsello, Vincenzo Muzi. Renata Codello è architetto e Soprintendente per i Beni Architettonici, per il Paesaggio e per il Patrimonio Storico, Artistico e Etnoantropologico di Venezia e Laguna. Laureata allo Iuav, dove ha svolto attività di tecnico a contratto, ha conseguito il titolo di dottore di ricerca nel 1996. Autrice di numerosi saggi, ha curato, con Roberto Masiero, il volume Materia Signata-haecceitas. Tra restauro e conservazione (Milano, 1990) e l’edizione italiana del testo di A. W. Pugin I veri principi dell’architettura cuspidata ovvero cristiana (Roma-bari, 1990). Ha pubblicato Gli intonaci. Conoscenza e conservazione (Firenze, 1996, 1997); Il restauro dell’architettura contemporanea. Carlo Scarpa, aula Manlio Capitolo (Milano, 2000); La nuova Accademia di Belle Arti di Venezia. Cinque progetti per il complesso degli Incurabili (Venezia, 2001); L’intonaco da risanamento a Venezia: sperimentazione sulle murature antiche (Reggio Emilia, 2003). Ha insegnato alla Facoltà di architettura di Genova e alla Facoltà di ingegneria di Roma Tor Vergata. È docente di Teoria e tecnica del restauro architettonico presso la Facoltà di scienze ambientali dell’Università degli studi di Venezia Ca’ Foscari. Ha redatto il progetto preliminare e diretto i lavori per la nuova sede dell’Accademia di belle arti nel complesso cinquecentesco degli Incurabili alle Zattere  
   
   
ENEL PUBBLICA “IL CUORE NELLO SPORT” RACCOGLIE I MIGLIORI TRA I 1.600 ARTICOLI SULLA CORRETTEZZA SPORTIVA PUBBLICATI ON LINE SUL GIORNALE TELEMATICO “TRIBUNA SPORTIVA ENEL”  
 
Roma, 27 giugno 2005 – Raccontare di sport dall’A di atletica alla V di vela, attraverso le tante belle storie che spesso non trovano l’attenzione che meritano. E’ questo l’obiettivo de “il Cuore nello Sport”, il libro realizzato da Enel, in collaborazione con il Coni e l’Ussi, che sarà presentato domenica 26 giugno, fuori concorso, al Bancarella Sport. Il libro raccoglie una selezione degli oltre 1.600 articoli inviati a Tribuna Sportiva Enel, il primo giornale on line sulla correttezza sportiva, la cui redazione virtuale, composta esclusivamente da giovani aspiranti giornalisti sportivi, ha cercato e raccontato nel corso di mesi eventi e personaggi che si sono distinti per fair play e per correttezza sportiva. Con la pubblicazione del libro, “il Cuore nello sport”, si è voluto dare continuità alla esperienza web che si concluderà il prossimo 30 giugno, con la definizione dei migliori “giornalisti in erba” che parteciperanno a settembre a un corso di giornalismo sportivo presso la Scuola dello Sport del Coni, a Roma. Per i migliori cinque del corso è previsto inoltre uno stage presso una redazione sportiva. Il libro “il Cuore nello Sport” sarà distribuito gratuitamente e inviato alle Facoltà di Scienze della Comunicazione, alle Scuole di Giornalismo, alle Facoltà di Lettere, ai Direttori delle testate giornalistiche, stampa o tv, che parlano di sport, alle Federazioni sportive ed alle Associazioni sportive. La pubblicazione de “il Cuore nello Sport” rientra nell’attività di Energiaper, il programma di Enel per la promozione della cultura, la scienza, la natura, la musica e lo sport. Energiaper si articola in una serie di progetti organizzati per filoni di attività, caratterizzati da un progetto guida a livello nazionale e sostenuti da programmi specifici per le comunità locali, in grado di rendere diretto il rapporto con i propri clienti, le istituzioni, il territorio. Nello sport Enel è impegnata dal 2003 a sostenere il calcio dilettantistico, in collaborazione con la Lega Nazionale Dilettanti e l’Associazione Italiana Arbitri, per valorizzare e premiare con il progetto “Lealtà nello Sport” la correttezza dei giocatori e l’ospitalità delle tifoserie. Per la promozione e la gestione di Tribuna Sportiva Enel partner fondamentali per Enel sono stati il Coni e l’Ussi.