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Notiziario Marketpress di Lunedì 27 Giugno 2005
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PRESENTAZIONE DEL 'PROGETTO SANITÃ BPVI'  
 
Vicenza, 24 giugno 2005 - Presso la sala riunioni della Direzione Generale dell' U.l.ss n. 6 " Vicenza" si incontrano oggi il Presidente della Banca Popolare di Vicenza Cav.lav. Gianni Zonin accompagnato dal Consiglio di Amministrazione ed il Direttore Generale dell'U.l.ss. N. 6 "Vicenza" dott. Antonio Alessandri con la sua Direzione Strategica. La Banca Popolare di Vicenza, richiamandosi allo spirito di solidarietà e di mutualità su cui si fonda il modello di autentica banca popolare radicata nel territorio d'elezione, ha sempre rivolto la propria concreta attenzione, tra gli altri, anche nei confronti dei soggetti che operano nel campo della sanità . In questi anni di veloci cambiamenti il settore medico-scientifico è stato fortemente interessato dalle novità della tecnologia, ma non sempre le risorse del nostro sistema sanitario hanno consentito, e consentono, di rendere disponibili anche negli ospedali di casa nostra tutte le nuove opportunità di cura presenti. Mentre alcuni Servizi e reparti del nostro Ospedale di Vicenza si sono consolidati come polo di eccellenza e punto di riferimento, riconosciuto a livello regionale e nazionale, i tagli della spesa pubblica non consentono ad altri Servizi di disporre delle risorse per dotarsi di un adeguato organico tale da rispondere alle necessità della popolazione servita ed inoltre delle apparecchiature mediche di ultima generazione . La Banca Popolare di Vicenza ha così deciso di mettere quest'anno a disposizione la somma complessiva di 200.000 euro, da destinare esclusivamente ad interventi nella sanità vicentina, in particolare per l'acquisto di apparecchiature mediche e per l'assegnazione di borse di studio. Questo "Progetto Sanità Bpvi" E’ rivolto quindi specificatamente alle strutture sanitarie pubbliche locali, affinchè, grazie ad adeguate dotazioni di personale e di apparecchiature mediche avanzate, siano in grado di offrire efficaci risposte ai bisogni dei cittadini-utenti. In particolare, il Progetto Sanità Bpvi nei confronti dell'Ospedale S. Bortolo di Vicenza E’ stato così articolato: - euro 108.000 a favore della Divisione Chirurgia Generale I per l'acquisto di un "Performer" per il trattamento di neoplasie addominali, uno strumento all'avanguardia in Italia, presente nei centri più avanzati; - euro 30.000 a favore dell' U.o. Di Cardiologia per l'acquisto di un'apparecchiatura salvavita che consente interventi cardiochirurgici su pazienti gravi, non altrimenti in grado di sostenere trattamenti chirurgici. - euro 12.500 a favore dell'U.o. Di Chirurgia Pediatrica per l'assegnazione di una borsa di studio della durata di sei mesi in favore di un giovane specialista in chirurgia pediatrica, per il completamento dell'attività clinica e di ricerca già in corso nel Reparto, e riguardante bimbi affetti da malformazioni urologiche e intestinali - euro 12.000 a favore dell'Unità Spinale- Unità Gravi Cerebrolesioni per una borsa di studio nel campo della riabilitazione Le difficoltà incontrate nella Sanità Pubblica in questi ultimi anni legate alle riduzioni dei bilanci ed al tempo stesso agli aumenti di spesa necessari per fornire ai cittadini prestazioni sanitarie sempre più efficaci, rende indispensabile attivare azioni sinergiche con i Soggetti più significativi del territorio. Il Direttore Generale, Dr. Antonio Alessandri, ringrazia sentitamente la Banca Popolare di Vicenza nella persona del suo Presidente Cav. Lav. Gianni Zonin per la grande sensibilità e considerazione dimostrata verso questa Azienda, primo polo della Sanità Pubblica Vicentina. Nell'assicurare il massimo impegno nel tradurre quanto donato in Servizi sempre più rispondenti ai bisogni dei cittadini, auspica che Codesto Istituto possa, anche per gli anni a venire, riservare la propria attenzione all'Ospedale di Vicenza.  
   
   
PROJECT FINANCING IN SANITÀ, LOMBARDIA AI VERTICI TRA LE OPERE FINANZIATE IL NUOVO NIGUARDA E L'OSPEDALE DI LEGNANO  
 
Milano, 27 giugno 2005 - Sono 19 gli interventi di edilizia sanitaria che in Lombardia sono finanziati da capitale privato e hanno un valore complessivo di 1,27 miliardi di euro. Questo uno dei dati principali emersi al convegno "Finanza e sanità" e resi noti dall'Osservatorio nazionale sul project financing in sanità. Risulta così che il 32% delle 49 aziende monitorate in Lombardia hanno aggiudicato o hanno in corso un'iniziativa di project financing. In particolare delle 19 iniziative localizzate in Lombardia, 13 riguardano strutture ospedaliere e 6, invece, strutture di supporto. Per quanto riguarda le dimensioni degli investimenti in Lombardia, solo 5 di questi hanno una dimensione superiore ai 50 milioni di euro, ma costituiscono l'88% degli investimenti totali. Nei primi mesi del 2005 sono state vinte le gare d'appalto per le due iniziative piu' importanti: la riqualificazione dell'ospedale Niguarda di Milano e la realizzazione del nuovo ospedale di Legnano. La Lombardia è inoltre la Regione italiana con il più alto coinvolgimento di capitale privato nell'edilizia sanitaria, coprendo il 35,2% del valore dell'intero mercato nazionale. "Assolutamente indispensabile comunque in questa fase - ha sottolineato in proposito l'assessore regionale alla Sanità Alessandro Cè - formare, sia nel pubblico che nel privato, la mentalità corretta per affrontare queste nuove opportunità di partnership". Da sottolineare, infine, che l'Italia con 3 miliardi e 600 milioni di euro, si conferma seconda nella classifica mondiale del project financing nel settore dell'edilizia sanitaria, dopo il Regno Unito.  
   
   
IL SOFTWARE CHE RIDUCE I RICOVERI EVITABILI  
 
Milano, 27 giugno 2005 - Il consorzio Mario Negri Sud ha sviluppato con Sas un modello di analisi epidemiologica per individuare situazioni di rischio nei pazienti esposti a determinati farmaci. In particolare, il modello consente di stimare il rischio cardiovascolare in 155.303 pazienti trattati con farmaci antinfiammatori confrontando i farmaci di nuova generazione Coxib (25% dei pazienti) con i tradizionali Fans (75% dei pazienti). I dati analizzati provengono da grandi database amministrativi normalmente utilizzati dalle Asl. Per valutare il rischio cardiovascolare indotto da farmaci antinfiammatori è necessario identificare quei pazienti che al momento dell’inizio del trattamento non presentano una storia pregressa di patologie cardiovascolari: solo per questi pazienti è possibile ipotizzare un’eventuale associazione tra tipo di trattamento con antinfiammatorio e insorgenza di patologie cardiovascolari. Dall’analisi svolta con Sas, è emerso che i pazienti che assumono farmaci cardiovascolari dopo l’inizio del trattamento con gli antinfiammatori sono il 23,7% tra i trattati con i Coxib contro il 14,7% tra i trattati con i Fans. Il costo medio di un trattamento con i Fans è di 17 euro, con i Coxib è di 80 euro. La spesa aumenta notevolmente se si considera, come emerso dall’analisi, che i pazienti trattati con i Coxib necessitano più frequentemente di essere ospedalizzati. Questo modello di analisi permette di individuare, e soprattutto prevenire, le situazioni di rischio per la salute dei pazienti. Le Asl possono in questo modo ottimizzare l’uso delle risorse disponibili riducendo o eliminando i ricoveri evitabili e tutte quelle situazioni che comportano aggravi sia di tipo assistenziale che economico.  
   
   
IL MINISTRO AHERN SOTTOLINEA I BUONI RISULTATI OTTENUTI DALLA BIOTECNOLOGIA IRLANDESE  
 
 Bruxelles, 27 giugno 2005 - Secondo quanto dichiarato da Michael Ahern T.d., ministro del Commercio irlandese, la biotecnologia sta mantenendo le promesse e sta diventando uno dei settori principali per la creazione di una base industriale e di ricerca per l'high-tech in Irlanda. Intervenendo durante la visita al padiglione irlandese all'interno della manifestazione "Bio 2005" a Filadelfia (Stati Uniti), Ahern ha dichiarato che il settore della biotecnologia nel suo paese è solido e pronto a crescere ulteriormente. "Il governo del paese si è impegnato a creare un ambiente favorevole al commercio e alla scienza per trasformare l'industria irlandese", ha dichiarato il ministro. "Gli investimenti stanziati dal governo nel campo della scienza e della tecnologia hanno raggiunto un livello senza precedenti: l'obiettivo è creare una comunità scientifica biotecnologica vivace e ben finanziata e fornire così una risorsa concreta per le soluzioni tecnologiche e la base per una serie di start-up attivi nel settore della tecnologia". L'irlanda conta attualmente più di 170 aziende che occupano 35.000 lavoratori nei settori farmaceutico, chimico, dei dispositivi medici e diagnostico. "Se a ciò si aggiunge un investimento governativo su larga scala nella ricerca e un incremento delle attività relative al capitale imprenditoriale e di rischio, è possibile capire perché l'Irlanda stia emergendo realmente come un cluster di livello mondiale nel settore delle scienze della vita", ha aggiunto Ahern. Secondo il ministro del Commercio, l'Irlanda è attualmente uno dei maggiori esportatori di prodotti farmaceutici, potendo vantare esportazioni annue di prodotti intermedi e finiti per un valore superiore ai 34 miliardi di euro. Inoltre, sei dei dieci medicinali più venduti al mondo sono prodotti in Irlanda. Oltre 40 aziende nel paese, sia multinazionali sia di proprietà irlandese, sono impegnate in attività basate primariamente sulla ricerca e/o sui processi biotecnologici. Questi includono: ritrovati e produzione biofarmaceutici, diagnostica, servizi farmaceutici, tecnologia bioambientale e tecnologia agroalimentare. Parallelamente sta inoltre emergendo un'infrastruttura di sostegno composta da fondi di capitale di rischio per le scienze della vita, incubatori, organizzazioni per la ricerca clinica e aziende di servizi. Http://www.cordis.lu/ireland/home.html  
   
   
SALON DU MEUBLE DE PARIS 2006 APPUNTAMENTO DELLA PROFESSIONE  
 
Milano, 27 Giugno 2005 - Ad oggi, come alla stessa data, lo scorso anno quasi il 65% degli espositori 2005 ha confermato la propria adesione al .Salon du Meuble di Parigi 2006, l'appuntamento del settore arredamento che si svolge a Paris Expo, Porte de Versailles. Questa "forte" fedeltà degli espositori è relativa alle imprese leader, francesi e internazionali (non ne mancia nessuna sia dei marchi, sia delle imprese piccole e medie, sia degli artigiani) e si registra in quasi tutti i settori del salone. Se è troppo presto fare un bilancio dei nuovi espositori, le richieste che ci pervengo-no -soprattutto dalla penisola Iberic:a- indicano che il salone presenterà un'offerta ancora più prestigiosa e più internazionale. Questi risultati confermano il ruolo primario del Salor, du Meuble di Parigi nell'ambito di incontri tra produttori e compratori. Va sottolineata la mobilitazione dell'intera filiera professionale al fianco del Salon du Meuble de Paris e l'attiva collaborazione della distribuzione e delle sue organizzazione professionali: la Fnaem, partner attivo del salone molto legato a questo appuntamento privilegiato con i produttori e il Cnv (Chambre Natio-naie des Forces de Vente- Camera Nazionale delle Forze di vendita) e gli artigiani dell'arredamento: Unama (Union Nazionale des Métiers de I'ameublement- Unione Nazionale dei Mestieri dell'Arredamento). Per quanto riguarda I'unifa (Union National des Industries Frannaises de I'ameublement- Unione Nazionale dell'Industria Francese del mobile), la sua posizione è chiara : ogni divisione dell'offerta nuoce allo sviluppo del mercato e complica il lavoro della distribuzione. Nel momento in cui la professione si trova di fronte a nuove sfide economiche, la solidarietà del tandem industria-distribuzione farà la differenza. Il .Salon du Meuble di Parigi si terrà in un ambiente rinnovato grazie agli impor-tanti lavori effettuati nel cuore di Paris Expo. I lavori previsti assicureranno ai visitatori un maggiore confort grazie all'installazione di una nuova segnaletica all'ingresso della fiera, un accesso immediato al padiglione 5, una maggiore integrazione del padiglione 7. Va sottolineata anche la creazione di una galleria dei servizi nella hall principale, l'armonizzazione delle facciate di diversi padiglioni e l'importo di piacevoli spazi verdi. Infine gli importanti lavori delle linee tran-viarie saranno terminati nel prossimo mese di gennaio. Fedeltà degli espositori, sostegno delle associazioni professionali, miglioramento del confort e dell'efficienza del Pari, des Expositions di Parigi sono legati nel 2006 a un programma di servizi agli espositori, unico nel mondo dei saloni, e a una campagna d'informazione visitatori particolarmente forte. Il Salon du Meuble di Parigi offre ai suoi espositori dal momento della loro iscrizione: Domovision, un approccio originale- in due fasi- destinato ad aiutare le aziende nella creazione di nuovi prodotti o nell'adattamento delle collezioni alle esigenze dei consumatori. Domovision, realizzato dal Via, in collaborazione con l'agenzia Loeb Innovation, alla richiesta del Salon du Meuble di Parigi è un percorso completo di marketing- prodotto. Prima fase: un ampio studio prende in considerazione le modifiche comportamentali della nostra epoca, quelle del nostro quadro di vita, quelle dei materiali e delle tecnologie... Si appoggia sulla qualità e sulla particolarità dei mestieri del mobile e fa il panorama delle gran-de tendenze della creatività attuale per valutare le possibile linee d'evoluzione. La gamma è promettente. Tutta l'originalità dell'approccio di Domovision sta nella seconda fase: accompagnare gli industriali nel loro processo creativo. Questa offerta è fonda-mentale su un mercato in piena evoluzione. Può assumere varie forme e giungere fino all'intervento, in azienda, di specialisti di ogni settore. Poterono dare una mano nel momento della scelta dei tessuti o partecipare alla creazione di una nuova gamma! I risultati di questa formidabile aiuto offerto dal Salon du Meuble di Parigi a suoi espositori, saranno visibili in tutto il salone attraverso dei Parcours (per-corsi) e dei Forums de Tendances (Forum di tendenza) proposti ai compratori per facilitare la scelta dei prodotti.  
   
   
FIAT: RIORGANIZZAZIONE DEI COMITATI  
 
Torino, 27 giugno 2005 - Al Consiglio di Amministrazione della Fiat, riunitosi al termine dell’Assemblea degli Azionisti sotto la presidenza di Luca Cordero di Montezemolo, hanno partecipato per la prima volta i quattro nuovi Consiglieri nominati dall’Assemblea stessa: Gian Maria Gros-pietro, Virgilio Marrone, Vittorio Mincato e Mario Zibetti. Il Consiglio ha provveduto alla verifica dei requisiti di indipendenza dei Consiglieri: Angelo Benessia, Flavio Cotti, Luca Garavoglia, Gian Maria Gros-pietro, Hermann-josef Lamberti, Vittorio Mincato, Pasquale Pistorio, Mario Zibetti. Il Consiglio di Amministrazione della Fiat è quindi composto di quindici membri, per la maggioranza indipendenti. Nell’ambito della revisione della Corporate Governance del Gruppo il Consiglio ha deciso di istituire al suo interno il Comitato Strategico con il compito di coadiuvare il Consiglio stesso nell’elaborazione delle scelte strategiche della Società e del Gruppo. Il Comitato Strategico è composto da: Luca Cordero di Montezemolo Presidente; John Elkann, Sergio Marchionne, Vittorio Mincato, Pasquale Pistorio. Il Consiglio di Amministrazione ha infine modificato la composizione del Comitato Nomine e Compensi e del Comitato per il Controllo Interno che risultano così definiti: Comitato Nomine e Compensi: John Elkann Presidente; Flavio Cotti; Luca Garavoglia; Gian Maria Gros-pietro; Daniel John Winteler. Comitato per il Controllo Interno: Mario Zibetti Presidente; Angelo Benessia; Hermann-josef Lamberti.  
   
   
ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI FIAT INTERVENTO DELL'AMMINISTRATORE DELEGATO SERGIO MARCHIONNE  
 
Torino, 27 giugno 2005 – Presso il Centro Storico Fiat il 23 giugno si è svolta l’assemblea degli azionisti Fiat, di seguito la redazione dell’ Ad Sergio Marchionne: “ Signori Azionisti buongiorno. Come vi ha anticipato il Presidente io vi illustrerò i risultati ottenuti dal Gruppo nel 2004 e quelli conseguiti nel primo trimestre di quest'anno. Concludendo il mio intervento con un breve riepilogo degli obiettivi per i quali stiamo lavorando. Nonostante i molti eventi eccezionali, dalla scomparsa di Umberto Agnelli al totale rinnovo dei vertici aziendali, nel 2004 il Gruppo Fiat ha fatto importanti passi avanti sulla strada del risanamento. 2004 — Fatti salienti: Raggiunti gli obiettivi di Gruppo per il 2004; Risolta la questione "Put option" con Gm; Leadership e cambiamenti organizzativi; Significativi costi di ristrutturazione, in particolare in Fiat Auto; Solida posizione di liquidità a fine periodo (€5,3 mld); Ultimo annodi perdite nette per il Gruppo. Sono stati, infatti, conseguiti tutti gli obiettivi fissati, primo fra tutti quello del break even operativo di Gruppo, raggiunto con un miglioramento di oltre 700 milioni di euro rispetto al 2003. Abbiamo anche ridotto la liquidità assorbita dal funzionamento dell'Azienda che, al netto della cessione dei crediti, è passata da 2,8 miliardi a 700 milioni di euro. Abbiamo registrato un costante progresso delle performance dei nostri business: il break even, infatti, è stato raggiunto dopo otto trimestri consecutivi di miglioramento del risultato operativo. La perdita netta si è ridotta di 400 milioni di euro, a 1,5 miliardi, nonostante 1,6 miliardi di euro di minori proventi non operativi. Abbiamo sostenuto significativi costi di ristrutturazione, in particolare per Fiat Auto. Come sapete, poi, nel febbraio di quest'anno si è conclusa positivamente la vicenda Generai Motors. Fiat ha visto riconosciuto il valore della "put option" incassando 1,56 miliardi di euro, ha riconquistato il completo controllo di Fiat Auto e ha recuperato la propria flessibilità strategica. E' stata, infine, completata la riorganizzazione di Fiat Auto. Abbiamo, infatti, dotato l'Azienda di una struttura più snella ed efficiente e di nuovi quadri dirigenti di vertice, avviando l'indispensabile cambiamento culturale. Fiat Spa, da parte sua, ha iniziato un alleggerimento dell'organizzazione che si è concretizzato in modo significativo nei primi mesi del 2005, favorendo la responsabilizzazione delle persone, la rapidità dei processi decisionali e una più efficace interazione con i Settori. A fine 2004, dopo aver rimborsato prestiti obbligazionari per 2,7 miliardi di euro, il Gruppo disponeva di una buona liquidità, pari a 5,3 miliardi di euro. Una flessibilità finanziaria che è ancora aumentata dopo l'accordo con Gm. In generale riteniamo di poter dire che il 2004, per il Gruppo, è stato l'ultimo anno di perdita netta. Scendendo invece nel particolare, vediamo che in termini di fatturato il Gruppo ha registrato, nel 2004, una crescita del 5,5% rispetto all'anno precedente. A questo miglioramento hanno contribuito tutti i Settori. Fiat Auto ha aumentato i volumi soprattutto grazie ai nuovi modelli, al buon andamento delle vendite in Brasile e al successo dei Veicoli commerciali. Un'importante spinta al miglioramento dei ricavi nel business automobilistico è stata data, nel 2004, anche da Ferrari-maserati che ha fatto registrare una crescita del fatturato del 20%. Cnh ha aumentato i ricavi in dollari del 14,4%. Buono, soprattutto, l'andamento delle vendite sul mercato americano grazie alla nuova gamma di prodotti. Il fatturato di Iveco è aumentato - nel 2004 - del 10%. L'azienda ha saputo beneficiare dell'incremento della domanda in Europa occidentale, mantenendo pressoché invariata la propria quota di mercato. Crescita del fatturato dell'1,4%, infine, anche per la Componentistica. Passiamo ora al risultato operativo del Gruppo, che nel 2004 è stato positivo per 22 milioni di euro. Fiat Auto ha ridotto la perdita operativa di 254 milioni di euro, grazie al miglioramento dei volumi e del mix di prodotti. Sul risultato di Fiat Auto hanno influito positivamente anche la crescita di volumi e margini registrata in Brasile e le riduzioni di costi; in parte assorbite, queste ultime, dalle maggiori spese in ricerca e sviluppo, destinate al rinnovo dei prodotti. Tra gli altri settori principali è da segnalare il forte miglioramento di Cnh e Iveco. L'utile operativo di Cnh, infatti, è salito da 229 a 407 milioni di euro. Grande importanza, per il conseguimento di questo risultato, hanno avuto le efficienze produttive e le sinergie realizzate. Iveco, da parte sua, ha più che quadruplicato il risultato operativo, passando dagli 81 milioni di euro del 2003 ai 357 milioni di euro del 2004. Ii risultato è stato reso possibile, oltre che dalla crescita dei volumi di vendita, anche dai migliori prezzi, ottenuti attraverso un riposizionamento della gamma. Positivo, per 6 milioni di euro, il risultato operativo di Ferrari-maserati, anche se in calo rispetto al 2003 per il negativo effetto del cambio dollaro-euro e per i maggiori costi in Ricerca e Sviluppo. Al raggiungimento del break even operativo hanno contribuito anche i settori della Componentistica: Magneti Marelli con +84 milioni di euro rispetto all'anno precedente; Comau con +30 milioni e Teksid con + 23 milioni. Il risultato netto è migliorato di circa 400 milioni di euro rispetto all'anno precedente, che era stato caratterizzato da proventi straordinari, derivanti da importanti cessioni, tra le quali, in particolare, quelle di Toro Assicurazioni e Fiatavio. Questo progresso si deve, principalmente, al positivo contributo delle Partecipazioni, a una riduzione degli oneri finanziari, a un minore impatto delle spese straordinarie e ad un minor carico fiscale. *** Veniamo, ora, ai risultati del primo trimestre 2005. Prima, però, consentitemi di spendere qualche parola sui nuovi principi contabili internazionali Ias/ifrs adottati proprio a partire da gennaio di quest'anno e che hanno lo scopo di sviluppare standard contabili globali e comparabili. Gruppo Fiat — Adozione degli Ias/ifrs - Adozione obbligatoria per bilanci consolidati a partire dal l° gennaio 2005 per tutte le società quotate in Europa; bilancio d'esercizio a partire dal l° gennaio 2006; I primi risultati pubblicati sulla base dei nuovi standard sono stati quelli consolidati del primo trimestre 2005, con dati comparativi del corrispondente periodo 2004. I principali cambiamenti dovuti all'applicazione degli Ias/ifrs alla contabilità aziendale, sono illustrati sia nell'Appendice della Relazione trimestrale al 31 marzo 2005, di cui già disponete, sia nel sito del Gruppo. Vediamo, ora, i risultati realizzati dal Gruppo nel primo trimestre 2005. Risultati che sono stati pesantemente condizionati dalla forte flessione dei mercati automobilistici. Il fatturato è stato di 10,8 miliardi di euro, in lieve diminuzione rispetto ai primi tre mesi del 2004. I ricavi dei Settori non automobilistici sono cresciuti del 3,2%. Quelli di Fiat Auto si sono ridotti dell'9,3% a causa della forte flessione della domanda e della scelta strategica di ottimizzare i canali di vendita. Nel periodo è migliorato invece, il risultato della gestione ordinaria del Gruppo. Il parametro è quasi raddoppiato, grazie al buon andamento di tutti i Settori e alla riduzione delle perdite di Fiat Auto da 146 a 129 milioni di euro. Il risultato netto è stato positivo per 293 milioni di euro, in crescita di 685 milioni grazie al provento Gm, che nel trimestre ha pesato per circa 540 milioni di euro. Il residuo della plusvalenza, circa 300 milioni di euro al netto delle tasse, verrà contabilizzato nel secondo trimestre. A fine marzo il flusso di cassa delle attività industriali era negativo per 550 milioni di euro. Questo è un effetto dovuto principalmente all'aumento del capitale di funzionamento, che ci aspettiamo di riassorbire nel corso dell'anno, e ai minori volumi di Fiat Auto. Inoltre, le banche finanziatrici hanno confermato la disponibilità a convertire il prestito Convertendo. E quando questo avverrà, unitamente alla cessione definitiva della partecipazione detenuta in Italenergia Bis, il debito industriale netto si attesterà a un po' più della metà del valore del patrimonio del Gruppo. Guardando al quadro d'insieme, dunque, possiamo dire che nei primi tre mesi di quest'anno l'Azienda ha saputo reagire alla forte flessione dei mercati automobilistici, proseguendo sulla via del miglioramento. Da qui la possibilità di confermare tutti gli obiettivi finanziari di Gruppo che ci eravamo dati per il 2005. *** Il rafforzamento sul fronte finanziario ha consentito all'Azienda di concentrarsi sulla parte industriale. In questo campo, nei primi mesi dell'anno abbiamo compiuto alcune scelte operative di particolare valore strategico, che rafforzano la posizione del Gruppo in aree importanti e gli consentono di affrontare il mercato da posizioni più favorevoli. 2005 — Aggiornamento strategico/operativo Costituito il nuovo Settore industriale "Powertrain Technologies"; Costituzione del "Polo sportivo" Alfa – Macerati; Alleanza tra Iveco Finance e Barclays per potenziare i servizi finanziari ai clienti Iveco; Nuovo accordo di cooperazione nei Lcv tra Fiat, Psa e Tofas in Turchia; Significativa riduzione dei costi di struttura di Fiat Auto Incassata la rata finale dell'accordo con Gm il 13 Maggio. Mi riferisco alla nascita di Fiat Powertrain Technologies, che integrerà tutte le capacità innovative e l'esperienza del Gruppo nel settore dei motori e dei cambi. La nuova realtà industriale sarà una delle più importanti del mondo automotoristico, presente in 12 Paesi e con una produzione annua di oltre 2.200.000 motori e circa due milioni di cambi. In febbraio abbiamo avviato la costituzione del polo sportivo Alfa-maserati, trasferendo la proprietà di Maserati a Fiat Spa. Lo scopo è quello di stabilire una stretta collaborazione tecnica e commerciale tra Maserati e Alfa Romeo, per realizzare sinergie e allargare il campo di azione del marchio Alfa Romeo al segmento delle sportive di prestigio. Dall'alleanza tra Iveco e Barclays è nata Iveco Finance Holdings una nuova società che potenzia la già forte offerta commerciale di Iveco ai concessionari e ai clienti finali. Il perfezionamento dell'accordo, avvenuto il primo giugno scorso, ha comportato per Fiat il rimborso di finanziamenti intergruppo per un valore superiore a 2 miliardi di euro, rafforzando ulteriormente la nostra liquidità. In marzo Fiat, Psa Peugeot-citroen e Tofas hanno firmato un accordo per sviluppare e produrre in Turchia un nuovo veicolo commerciale leggero. La Fiat Auto sta completando un significativo riallineamento dei costi diretti e indiretti. Da un Iato, attraverso una razionalizzazione dei costi degli organici che sarà completata nel secondo trimestre e dalla quale prevediamo risparmi per 180 milioni di euro su base annua. Dall'altro Iato, agendo anche sugli altri costi di governance. Ii 13 maggio abbiamo incassato da Gm la parte rimanente del pagamento, pari a 500 milioni di euro. *** Vediamo, ora, nel dettaglio come sono stati ottenuti i principali risultati del primo trimestre 2005, cominciando dal fatturato. La flessione di circa il 2% dei ricavi del Gruppo è stata essenzialmente determinata dal calo del fatturato di Fiat Auto. Grazie alla redistribuzione dei canali di vendita, tuttavia, i ricavi del Settore sono diminuiti del 9% mentre i volumi sono calati di quasi il 12% per la forte contrazione della domanda in Europa Occidentale e in particolare in Italia. In crescita, invece, del 6,5% i ricavi di Ferrari-maserati, soprattutto per i maggiori volumi di vendita realizzati da Maserati sfruttando il successo della Quattroporte. Buone, in termini di fatturato, anche le performance di Cnh, che in dollari ha realizzato un +6% dovuto soprattutto alle maggiori vendite di macchine per le costruzioni. Iveco ha fatto segnare un aumento dei ricavi del 4,8%, nonostante la penalizzazione di uno sfavorevole mix geografico e di prodotto. Il settore Componenti, infine, ha saputo reggere bene alla forte flessione del mercato automobilistico. Per quanto riguarda il risultato della gestione ordinaria di Gruppo, il miglioramento rispetto al 2004 è stato determinato principalmente dalla crescita di Cnh e Iveco e dalla riduzione delle perdite nell'Area Automobili. Il risultato di Fiat Auto, infatti, è stato negativo per 129 milioni di euro contro la perdita di 146 milioni di euro del primo trimestre 2004. I minori volumi di vendita sono stati più che controbilanciati dai benefici derivanti dalle azioni di riduzione dei costi, dai successi sul mercato brasiliano e dall'ottimo andamento dei Veicoli Commerciali. In Brasile, nel primo trimestre di quest'anno, Fiat ha riguadagnato la leadership del mercato con una quota del 24,6%, aumentando le immatricolazioni del 15,8% a fronte di una crescita della domanda di poco meno del 5%. I Veicoli Commerciali Fiat hanno conquistato, nel periodo, il 39,4% del mercato italiano. Quota che in maggio è ancora aumentata, superando il 45%. In riduzione di 2 milioni di euro anche le perdite di gestione ordinaria di Ferrari-maserati, nonostante la penalizzazione dei cambi e le maggiori spese in ricerca e sviluppo. Leggero miglioramento, da 118 a 124 milioni di euro, per Cnh che è stata penalizzata dall'aumento del costo delle materie prime, bilanciato dai migliori prezzi. Il risultato della gestione ordinaria di Iveco è sostanzialmente allineato a quello del primo trimestre del 2004. Il risultato netto registra un miglioramento di 685 milioni di euro e riflette i circa 540 milioni di euro, al netto delle imposte, dei proventi derivanti dall'accordo con Gm. Il risultato ha beneficiato anche di un miglioramento degli oneri finanziari netti per 176 milioni di euro, prevalentemente indotto da aggiustamenti contabili imposti dall'adozione dei criteri Ias/ifrs. Dai dati che vi ho esposto emerge con chiarezza come una parte della Fiat abbia già ampiamente superato il punto di svolta e stia procedendo rapidamente sulla strada del rafforzamento. E' il caso di Cnh e Iveco, impegnate a migliorare fatturato e redditività. Ma è anche il caso dei Settori della Componentistica, le cui performance rimangono buone anche in questa fase che vede tutti i costruttori automobilistici alle prese con un mercato in flessione. Difficoltà, invece, restano ancora per la Fiat Auto che ha già compiuto numerosi passi avanti, ma deve aumentare la sua velocità di recupero. Il rilancio del Settore resta il punto-chiave per l'intero Gruppo. A questo obiettivo stiamo lavorando con la massima intensità. In Fiat Auto, uno dei principali problemi che ci siamo trovati di fronte era quello di una struttura dei costi non adeguata alla reale domanda del mercato. E questo ci ha imposto misure dolorose, ma indispensabili. La riduzione dei costi del personale di circa il 30%, in gran parte già realizzata, porterà un risparmio di 105 milioni di euro nel 2005 e di 180 milioni su base annua. Abbiamo anche rivisto la distribuzione delle spese pubblicitarie, con l'obiettivo di ridurle di 150 milioni di euro già nel 2005. Dalla razionalizzazione degli investimenti in ricerca e sviluppo, infine, ci aspettiamo vantaggi per 200 milioni di euro. Razionalizzazione, nel caso di R&d, ovviamente, non significa spendere meno, ma spendere meglio, focalizzandoci solo sulle iniziative strettamente legate al prodotto e condividendo i costi con gli eventuali partner. Alla qualità della spesa è legato anche l'obiettivo di differenziare le strategie di marketing adottate in Italia e in Europa. Le risorse disponibili devono essere impiegate nel modo più efficace. La chiave di volta per ottenere questo risultato è il rafforzamento sul mercato domestico. Stiamo, perciò, lavorando per sviluppare e migliorare in termini qualitativi la rete di vendita italiana. Le attività sugli altri mercati europei sono state adattate in modo da stabilire una solida base sulla quale costruire le future quote di mercato. Il terzo punto, più che un obiettivo è una necessità. Dovremo, infatti, continuare ad adeguare l'attività produttiva alla domanda, attraverso fermate temporanee degli stabilimenti. Il superamento di questa situazione, attraverso un maggior utilizzo degli impianti, sarà favorito dall'arrivo dei nuovi modelli. Fiat Croma, già commercializzata; Alfa 159 e futura Punto, che saranno in vendita a settembre e Alfa Brera che arriverà sul mercato a novembre. Nell'insieme, tutte le attività di razionalizzazione previste e il parziale contributo che potranno già dare quest'anno i nuovi modelli, ci permettono di confermare l'obiettivo di contenere nel 2005 la perdite di Fiat Auto a 320 milioni di euro, con un miglioramento di circa 500 milioni rispetto al 2004. A questo punto, prima di concludere con le prospettive, vorrei farvi due esempi sull'impatto che ci attendiamo dai nuovi modelli, in termini sia produttivi sia di immagine. Il primo esempio riguarda Fiat Croma, che ha già ricevuto un'ottima accoglienza sia dai media internazionali sia dalla clientela. Per questo modello abbiamo investito, includendo le spese di ricerca e sviluppo, 550 milioni di euro e pensiamo di venderne circa 20.000 nel 2005 e 50-60 mila l'anno, a regime. Ma soprattutto riteniamo che Croma rappresenti un cambio di passo per il marchio in termini di qualità e di posizionamento sul mercato. Con Croma, infatti, Fiat ritorna con autorevolezza in un segmento dal quale mancava fin dai primi anni Novanta e che è il terzo più importante del mercato europeo. A novembre, poi, sarà la volta dell'Alfa Brera, un altro tassello importante per il rafforzamento del marchio. Riassumendo le prospettive per il 2005, possiamo dire che Fiat Auto si è trovata ad affrontare una prima metà dell'anno caratterizzata da condizioni di mercato difficili, soprattutto in Italia. Non ci aspettiamo, quindi, aiuti dalla domanda. Tuttavia nella seconda parte dell'anno, in un mercato ancora molto competitivo, Fiat Auto registrerà un netto miglioramento sia per le azioni intraprese sia per il contributo dei nuovi modelli. Cnh ha come obiettivo una crescita del fatturato, in dollari, del 5%. E questo nonostante il previsto rallentamento della domanda in America Latina. Tutto ciò in un quadro che continuerà a vedere una domanda di macchine per le costruzioni, percentualmente più sostenuta di quella delle macchine agricole e un mercato americano più redditizio di quello europeo. Dai Veicoli Industriali ci aspettiamo una crescita dei ricavi del 2-3%. Riscontriamo inoltre, fin da ora, un sensibile aumento degli ordini rispetto al 2004. Buone, infine, le prospettive per le aziende dell'area componenti, dalle quali ci si attende una crescita di fatturato del 5-6%. Proiettando lo sguardo più avanti, fino al 2007, per vedere la progressione di miglioramento, possiamo dire che il Gruppo conferma gli obiettivi di margine operativo a suo tempo stabiliti. Per Fiat Auto ci attendiamo una riduzione della perdita dagli 820 milioni del 2004 ai 320 milioni di quest'anno, con l'obiettivo di arrivare - nel 2007 - ad un margine operativo tra il 2 e il 4% del fatturato. Cnh nel 2005 dovrebbe realizzare un margine operativo pari al 6 – 6,5% dei ricavi; percentuale destinata a crescere fino al 10% nel 2007. Prevediamo che Iveco chiuda l'esercizio corrente con un margine superiore al 4% e che possa crescere entro i prossimi due anni fino al 7,5%. Il settore Componenti, infine, dovrebbe registrare un lieve incremento del margine operativo quest'anno, per aumentare poi fino al 5 – 7% del fatturato entro il 2007. Riteniamo di poter confermare anche i nostri obiettivi finanziari, che vedete esposti secondo i nuovi criteri contabili. Crediamo, infatti, che il Gruppo possa tornare ad un risultato netto positivo già da quest'anno, grazie al contributo delle componenti straordinarie, realizzando contemporaneamente un cash flow industriale di circa 2 miliardi di euro. Ii 2006, poi, sarà il primo anno in cui l'Azienda conseguirà, senza componenti straordinarie, un utile netto che prevediamo superiore a 700 milioni di euro. L'anno prossimo anche il cash flow operativo di Gruppo dovrebbe essere positivo e il debito industriale netto essere non superiore al patrimonio netto. Nel 2007, infine, crediamo di poter registrare un utile netto di 1,6 — 2 miliardi di euro e un margine operativo del 5-6%. C'è un altro impegno, però, che proprio in questa sede vogliamo ribadire. Ed è quello a ricostruire con ferma determinazione un Gruppo automotoristico forte e capace di generare profitto. E' un obiettivo che ritengo concreto e possibile, sulla base di quanto abbiamo già fatto, di quanto stiamo facendo e di quanto faremo nel prossimo futuro. Abbiamo una leadership forte, con una precisa responsabilizzazione per trasmettere alle persone il necessario senso di urgenza. Abbiamo riconquistato la libertà strategica di sviluppare il business automobilistico con tutta la flessibilità necessaria. Abbiamo identificato con chiarezza tutte le attività che non portano valore aggiunto al Gruppo e stiamo lavorando con grande rapidità ed efficacia per ridurre i costi. Abbiamo una forte gamma di nuovi prodotti. Abbiamo le risorse finanziarie necessarie per gli investimenti dei prossimi anni. Disponiamo, infine, del capitale umano necessario per sostenere la svolta. Una svolta che, ne sono convinto, è a portata di mano! Grazie a tutti per l'attenzione”.  
   
   
PIANO NAZIONALE SICUREZZA STRADALE "PERCORSI SICURI E CENTRO SICUREZZA URBANA" FINO AL 29 GIUGNO È IN PROGRAMMA, IN PIAZZA DUOMO, UNA SERIE DI MANIFESTAZIONI SU PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI E PRONTO INTERVENTO  
 
Milano, 27 giugno 2005 - Il Comune di Milano, in collaborazione con la Regione Lombardia, organizza in Piazza Duomo, a partire dal 24 f fino al 29 giugno, una serie di manifestazioni sui progetti in corso e gli interventi riguardanti la sicurezza stradale e urbana, la prevenzione degli incidenti e il pronto intervento del 118. Sotto una grande tensostruttura sarà realizzato un percorso pedonale guidato che accompagnerà i visitatori lungo itinerari tematici relativi alla sicurezza stradale, urbana, alla mobilità alternativa e alle iniziative dell’Amministrazione comunale. All’esterno verrà allestita una pista prove per motorini, dove saranno affrontate le diverse problematiche della guida in condizioni critiche. Da anni il Comune di Milano è impegnato sul fronte della sicurezza stradale e della prevenzione degli incidenti con progetti e iniziative di vario genere: il sistema integrato di controllo e gestione del traffico e del territorio urbano, che oggi si avvale di oltre 500 telecamere, 38 varchi elettronici e circa 300 impianti semaforici intelligenti; interventi di moderazione del traffico, corsi di educazione stradale, progressivo abbattimento delle barriere architettoniche sulle strade. A breve saranno realizzati, in corrispondenza di scuole, parchi giochi e centri per anziani, 40 percorsi sicuri sul modello europeo della “Green- way”. Entro l’anno invece, verrà attivata presso il futuro Centro Permanente della Sicurezza Urbana di Quarto Oggiaro (scelta nel programma europeo Urban Ii, finanziato dall’Unione Europea), una pista stabile di “guida sicura” per le due ruote ed entreranno in funzione 13 nuovi pullmini “security point” della Polizia Municipale. Nell’ambito del progetto di riorganizzazione “Emergenza-urgenza”, della Regione Lombardia, con il “118” e l’Ospedale Cà Granda di Niguarda, la manifestazione di piazza Duomo darà ampio risalto agli interventi di soccorso stradale e traumatologico. Venerdì 24 giugno, giornata inaugurale, alle 11.30, l’Ospedale Riguarda, in collaborazione con il 118, i Vigili del Fuoco, la Polizia Municipale, ha organizzato una simulazione di pronto intervento in caso di incidente stradale. Sabato 25 giugno, alle ore 12, con replica alle 18, è stata la volta dell’Istituto Ortopedico Galeazzi e lunedì 27, alle 15 con replica alle 17, dell’Ospedale Ortopedico G. Pini, per dimostrazioni su soccorso traumatologico. Nella mattinata di lunedì 27, alle 11, sarà presentata la nuova Unità Speciale di pronto intervento di Niguarda, dotata di ospedale mobile. Nella giornata di martedì 28 giugno, invece, verranno affrontati i temi della sicurezza stradale nel motociclismo con esperti del settore. Di sicuro interesse, inoltre, la giornata del 29 giugno dedicata sempre alla sicurezza stradale con incontri di piloti, testimonial, esperti e famigliari di vittime della strada. In chiusura, alle 17, alcuni esperti di settore offriranno una dimostrazione sui controlli e gli interventi da compiere da parte di chi parte per le vacanze. Per tutta la durata della manifestazione sarà presente, oltre ad una rappresentanza della Polizia Municipale, il Pullman Azzurro della Polizia di Stato.  
   
   
CON CLICUDRIVE LO SEAT PREPARO LO STRADA AGLI AUTOMOBILISTI DEL FUTURO  
 
Verona, 27 giugno 2005 - Prosegue l'impegno della Seat nell'importante settore delle Scuole di Guida. Già da anni la Casa spagnola ha infatti attivato in Italia un progetto di franchising - primo esempio del genere a livello europeo - definendo una rete di scuole in grado di preparare i giovani automobilisti alla guida accompagnandoli sin dai primi passi. Una dotazione didattica unica ed esclusiva quella fornita dalle Autoscuole Seat che può vantare istruttori preparati con specifici corsi di approfondimento che spaziano dalla psicologia alla pedagogia. I percorsi formativi sono inoltre particolarmente attenti alle nozioni di sicurezza stradale includendo anche le tecniche di guida sicura. Sono già circa 40 le autoscuole italiane che hanno aderito al progetto Seat acquisendo una nuova identità caratterizzata da un'immagine e uno stile in linea con i dettami della Marca spagnola. Oggi con Click&drive il Gruppo Seat-autoscuole Italia introduce un ulteriore elemento innovativo nella preparazione teorica per il conseguimento delle patenti di guida con inedite opportunità di formazione anche on-line proprio grazie all'utilizzo di questo nuovo software sviluppato in modo specifico. Particolarmente importante è il concetto didattico con cui è stato realizzato il software: con Click&drive il percorso ministeriale è suddiviso in unità didattiche interattive. Una caratteristica assolutamente unica è inoltre rappresentata dagli oltre 200 filmati presenti che, suddivisi nelle varie unità didattiche, consentono un approfondimento importante per comprendere meglio il contesto di guida. Click&drive è disponibile sul sito www.Seat-autoscuoleitalia.it  a soli 19 € per tutti coloro che intendono prepararsi all'esame di teoria autonomamente da casa propria, mentre viene fornito in esclusiva agli allievi delle Autoscuole Seat con il libro Patenti A&b ed è compreso nell'iscrizione all'Autoscuola Seat di riferimento.  
   
   
AUTO, CALANO I PREZZI DI LISTINO  
 
Rozzano, 27 giugno 2005 - Sorpresa: dopo anni di corse al rialzo, i prezzi delle auto diminuiscono. Lo rivela il mensile Quattroruote con un'inchiesta sui listini delle Case. Qualche esempio? L'allestimento base della nuova Volkswagen Passat costa il 9,2% in meno del modello precedente. E la nuova Fox è dell'11,8% più economica della Lupo che andrà a sostituire. Ma non c'è solo Volkswagen, anche se quella della casa di Wolfsburg appare una scelta strategica. Sulla scia del maggiore costruttore di auto in Europa si stanno muovendo Bmw, la cui nuova serie "3" costa fino a 3.850 euro in meno rispetto alla versione precedente (-11,2%) e Citroen, che ha tagliato i listini di alcune versioni di Xsara e C4. Non si sono sottratte alla tendenza nemmeno Renault (una versione della Modus costa 600 euro in meno rispetto a sei mesi fa, -4,7%) e Fiat (-560 euro per l'Idea 1.4 Active rispetto alla versione base precedente, il 4% in meno) e anche la Ford ha deciso di tagliare del 20% i prezzi dei ricambi delle auto costruite tra il 1989 e il 2000. Una cosa è certa, sottolinea il mensile: a beneficiare di questa rivoluzione copernicana, che va diffondendosi in tutta Europa, è soprattutto il consumatore, alla ricerca di modelli spartani, senza particolari allestimenti. Tra ribassi e basso costo del denaro, conclude Quattroruote, mai come adesso è stato vantaggioso acquistare un'auto.  
   
   
LA GUIDA "AUTOSTRADE ITALIANE" IN REGALO CON QUATTRORUOTE  
 
 Rozzano, 27 giugno 2005 - Oltre quaranta itinerari alternativi per sfuggire ai maxi ingorghi dell'estate, scoprendo il bello e il buono dell'Italia appena fuori autostrada. E' questo uno dei contenuti più importanti della guida "Autostrade Italiane", allegata in omaggio al numero di luglio di Quattroruote. In collaborazione con la Pirelli, la rivista ha infatti realizzato, con una formula originale, un volume di 256 pagine interamente dedicato alle autostrade del nostro Paese. Ogni autostrada, infatti, è suddivisa in segmenti lunghi una cinquantina di chilometri, riprodotti con inedite tavole ad acquarello sulle quali sono riportate tutte le informazioni utili per chi viaggia: svincoli, aree di servizio, cantieri di lunga durata, numeri telefonici utili. Non solo: le tavole sono arricchite con indicazioni di luoghi d'interesse (borghi, chiese, monumenti, outlet, ecc.), alberghi e ristoranti che si trovano nelle immediate vicinanze dei caselli. In questo modo chi vorrà programmare delle soste o si troverà nella necessità di farlo a causa di code chilometriche avrà sempre a disposizione tutte le informazioni più utili sul territorio circostante. Con gli itinerari alternativi suggeriti da Quattroruote, infine, si possono "saltare" i nodi critici della rete autostradale seguendo percorsi sicuramente non più veloci, ma molto più piacevoli e rilassanti.  
   
   
RENAULT AMPLIA L’UTILIZZO DI ARIBA SPEND MANAGEMENT SOLUTIO  
 
Parigi e Sunnyvale - 27 giugno, 2005 – Ariba, Inc. , produttore di soluzioni di Spend Management, annuncia che Renault - primaria società del settore automobilistico e produttore di veicoli leggeri - ha stretto un accordo per ampliare l’utilizzo delle soluzioni Ariba Spend Management*, tra cui l’ultimissima versione della piattaforma tecnologica Ariba Sourcing**. Negli ultimi tre anni, Renault ha utilizzato le soluzioni Ariba, inizialmente attraverso le società Covisint e Freemarkets, realizzando risparmi significativi in termini di costi per merci e servizi diretti e indiretti in Francia, Spagna, Romania, Brazile e Turchia. La società aveva l’esigenza di avere un fornitore di soluzioni che potesse esprimere un altissimo livello di capacità di sviluppo e abilità nel supportare il business. Dave Mccormick, presidente of Ariba, afferma, “Renault ha la giusta strategia, il focus e le persone. Combinate alle capacità di Ariba, queste caratteristiche aiutano a raggiungere risultati straordinari. Renault comprende completamente il valore che la gestione degli acquisti può offrire ad una società, specialmente quando opera in un mercato altamente competitivo”.  
   
   
LA POLO È SPONSOR DI “GARDA CHE…MUSICAL!”  
 
Verona, 23 giugno 2005 - Con la rappresentazione di “My fair Lady” lo scorso sabato a Desenzano (Brescia), è iniziata ufficialmente la prima rassegna Nazionale del musical intitolata “Garda che… musical!” (www.Gardachemusical.it). Si tratta di un festival che tra giugno e luglio toccherà le più belle località del Lago di Garda portando nelle piazze un genere di spettacolo che sta via via raccogliendo sempre più successo. La presenza tra gli sponsor principali della nuova Polo nasce dalla volontà della Volkswagen di sostenere le varie forme di cultura soprattutto quando, come in questo caso, escono dagli ambiti consueti, nella fattispecie i teatri, per conquistarsi il successo nelle piazze e approdare alla massima visibilità della Tv. Una valorizzazione, quella della televisione, che a “Garda che…musical!” sarà garantita da Raidue che nel corso di luglio e agosto (a partire dal lunedì 11 luglio) manderà in onda otto puntate dell’evento in seconda serata. Anche il grande pubblico televisivo potrà quindi apprezzare un genere di spettacolo che nel nostro Paese da circa un decennio sta raccogliendo successi sempre più rimarchevoli di pubblico e di critica. Classici del musical come La febbre del sabato sera (svoltasi a Torri del Benaco – Verona il 25 giugno), Jesus Christ Superstar (Salò – Brescia, 2 luglio), Fame (Arco – Trento, 6 luglio), Grease (Limone sul Garda – Brescia, 9 luglio), Gianburrasca (Riva del Garda – Trento, 15 luglio), Nights on Broadway (Peschiera del Garda – Verona, 20 luglio) e Pinocchio (Arco – Trento, 24 luglio) daranno vita a questa spettacolare rassegna (per tutte le serate l’ingresso è libero fino al raggiungimento dei posti disponibili) che avrà il suo momento clou con l’evento conclusivo, il Gran Galà del Musical in programma a Bardolino (Verona) il 2 settembre.  
   
   
SERIE SPECIALE DESIGNO DELLA MERCEDES-BENZ CLK 500 CABRIO GIORGIO ARMANI GUIDA ORA UNA MERCEDES-BENZ BY GIORGIO ARMANI  
 
Milano, 27 giugno 2005 - Al noto stilista Giorgio Armani è stato consegnato, in veste di Presidente e Amministratore Unico della Giorgio Armani S.p.a., l'esclusivo modello Mercedes-benz Clk 500 Cabrio da lui stesso personalizzato. La "Mercedes-benz Clk designo by Giorgio Armani" si distingue per l'eleganza e la spiccata sportività. L'esclusiva vernice color sabbia - una tonalità opaca tipica di Giorgio Armani - e gli interni perfettamente armonizzati alla vernice e realizzati con materiali di prima qualità conferiscono alla vettura un tocco di grande esclusività. Mercedes-benz ha prodotto una Serie speciale limitata a soli 100 esemplari nell'ambito del programma designo. Da ormai dieci anni designo consente ai Clienti più esigenti di personalizzare la propria Mercedes-benz con esclusive combinazioni di materiali e vernici. "È stato affascinante vedere con che precisione Mercedes-benz abbia realizzato le mie idee nel design", commenta soddisfatto lo stilista allorché Burghard Conte Vitzthum, Responsabile del Settore Comunicazione Alternativa Autovetture Mercedes-benz, gli consegna le chiavi della sua esclusiva "Mercedes-benz Clk designo by Giorgio Armani". "Quest'auto coniuga due filosofie di design inconfondibili che perseguono entrambe obiettivi molto ambiziosi", puntualizza Burghard Conte Vitzthum descrivendo il significato della collaborazione con Giorgio Armani. La cooperazione tra la Casa automobilistica di Stoccarda e lo stilista milanese è iniziata con una showcar presentata nell'autunno del 2003 in occasione della settimana della moda di Milano e che ha riscosso uno straordinario consenso da parte del pubblico. La Mercedes-benz Clk 500 Cabrio, che porta l'impronta inconfondibile di Giorgio Armani è disponibile da maggio del 2005 in una Serie speciale limitata a 100 esemplari. Questa vettura nasce dalla stretta collaborazione con il Daimlerchrysler Advanced Design Center di Como su una base comune di filosofia di design che punta essenzialmente su stile, eleganza, qualità e fascino intramontabile. La particolare vernice colore sabbia opaco che Mercedes-benz designo ha appositamente creato per la "Mercedes-benz Clk designo by Giorgio Armani" mette in particolare risalto le linee della Clk Cabrio, mentre le modanature in nero lucidato a specchio le donano un tocco di personalità in più. Anche il rivestimento del tetto è stato realizzato con grande cura e in perfetta armonia con la carrozzeria. Il carattere sportivo del nuovo modello è sottolineato dai componenti del kit aerodinamico Amg e dai cerchi in lega Amg da 18 pollici, verniciati lucidi in tinta con la carrozzeria. Gli interni, nei quali prevalgono rivestimenti in pelle marrone designo lavorata con cura artigianale di altissima qualità e tessuti high-tech, riprendono la tonalità della vernice, creando così un legame armonico con gli esterni. Tutti gli inserti cromati sono realizzati in un particolare look opacizzato, denominato "Aged Look". La base della "Mercedes-benz Clk designo by Giorgio Armani" è la Clk 500 Cabrio. La perfetta interazione tra il motore V8 da 225 kW/306 Cv e l'assetto assicura un piacere di guida open air straordinario e un comfort ottimale per tutti e quattro i passeggeri. La scocca particolarmente stabile, la protezione antiribaltamento, gli airbag per testa e torace di serie, i sidebag posteriori, gli airbag anteriori a doppio stadio di attivazione, i pretensionatori su tutte le cinture e il roll bar a gestione elettronica garantiscono massimi livelli di protezione. Pienamente all'altezza delle più alte aspettative, la Clk Cabrio personalizzata da Giorgio Armani soddisfa anche le esigenze più sofisticate in termini di equipaggiamento. Il modello firmato dal noto stilista italiano è dotato di serie, tra l'altro, di climatizzazione automatica Comfortmatic con sensore solare, autoradio stereo, Sound System Surround con dieci altoparlanti e amplificatore da 8 x 40 Watt, sedili riscaldabili, sedili anteriori ad azionamento elettrico con funzione Memory, sensore crepuscolare per l'accensione automatica delle luci, Parktronic, sensore pioggia per l'attivazione automatica del tergicristallo e Tempomat con Speedtronic.  
   
   
STRAGE DI MULTE DAI GIUDICI DI PACE  
 
Rozzano, 27 giugno 2005 - Più di 100 mila verbali per infrazioni al codice della strada vengono annullati ogni anno dai giudici di pace. Lo rivela Quattroruote pubblicando i risultati di un'indagine esclusiva sui principali uffici giudiziari italiani. Nel 2004 gli italiani hanno presentato quasi 400 mila ricorsi, il 18% in più rispetto al 2003. Un numero enorme ma che rappresenta solo una parte delle multe effettivamente elevate. La percentuale di accoglimento non viene rilevata dalle statistiche ufficiali ma viene stimata, in media, nel 30%. I motivi? Uso illegittimo degli strumenti, errori procedurali, vizi di forma. Non solo. In alcuni casi le percentuali di annullamenti raggiungono livelli molto alti, con punte fino all'80% in funzione dei periodi dell'anno e delle località. Infatti il numero dei ricorsi, sottolinea Quattroruote, registra vere e proprie impennate quando le amministrazioni municipali decidono di utilizzare massicciamente gli apparecchi elettronici per il rilevamento delle infrazioni (autovelox, photored, telecamere per l'accesso alle Ztl). Come a Padova, dove in appena sei mesi i Telelaser della polizia locale hanno rilevato 17 mila infrazioni, contro una media precedente di 4 mila all'anno. O come nelle decine di piccoli comuni italiani che noleggiano autovelox da ditte private pagate in proporzione alle multe incassate. In queste località, denuncia Quattroruote, si arrivano a fare, spesso utilizzando questi strumenti in maniera illegittima (da qui la pioggia di ricorsi e di accoglimenti) migliaia di verbali in pochi mesi di noleggio. Se si pensa che l'importo medio di un'infrazione per eccesso di velocità può essere stimato in circa cento euro, si comprende come per i comuni il business degli autovelox significhi ricavi per centinaia di migliaia di euro, in alcuni casi milioni di euro, ogni anno.  
   
   
ANTEPRIMA: OPEL COMBO GAMMA 2006 LA GAMMA SI ARRICCHISCE DELLE VERSIONI CON PORTELLONE POSTERIORE - MOTORE 1.6 CNG A METANO PER TUTTE LE VERSIONI  
 
Rüsselsheim 27 Giugno 2005 - Opel ha presentato l’edizione 2006 del suo veicolo commerciale Combo che si annuncia più interessante e versatile che mai. Tutte le versioni passeggeri, di questo compatto ed economicamente conveniente veicolo multi-funzionale, sono adesso disponibili con un unico portellone che si apre sollevandosi verso l’alto (le porte a doppio battente sono ottenibili a richiesta). Nuovi colori di carrozzeria e rivestimenti interni conferiscono al nuovo Opel Combo un aspetto più fresco e di maggiore qualità. Equipaggiamenti a richiesta di carattere innovativo, come il porta-biciclette interno, ne aumentano invece la versatilità. A Settembre la gamma si arricchirà della versione multispazio Combo Arizona che ha una connotazione fuoristradistica. Nel frattempo, alla gamma delle motorizzazioni si è aggiunto un economico 1.6 Cng a metano da 97 Cv (71 kW) che si segnala anche per il ridotto impatto ambientale. Oltre a questo nuovo propulsore, che è offerto su tutte le versioni di Combo, sono sempre disponibili il motore 1.4 Twinport a benzina da 90 Cv (66 kW) ed i turbodiesel common-rail 1.3 Cdti da 70 Cv (51 kW) e 1.7 Cdti da 101 Cv (74 kW). Da quando è stata lanciata nel 2001, la gamma Combo è stata oggetto di continui aggiornamenti. La serie attuale è realizzata sulla base della terza generazione Corsa ed, oltre al classico furgone, comprende anche spaziose, economiche e robuste versioni trasporto persone. Alla spaziosità degli interni contribuisce, tra le altre cose, il divanetto posteriore, ripiegabile in due sezioni di diversa larghezza, che permette di portare la capacità di carico a 3.050 litri. Club è il nome della versione d’ingresso dell’edizione multispazio. Il nuovo portellone posteriore e la porta laterale scorrevole (lato passeggero) fanno parte della sua dotazione di serie, come il sedile del conducente regolabile in altezza, il divanetto posteriore ripiegabile asimmetricamente, il lava-tergilunotto ed il lunotto termico. La funzionale versione Enjoy è più una vettura che un veicolo commerciale compatto: lo sottolineano i paraurti e gli specchietti retrovisori esterni in tinta con la carrozzeria, i rivestimenti degli interni e dei pannelli porta, così come i tre poggiatesta posteriori, la chiusura centralizzata, gli alzacristalli elettrici e la copertura del vano di carico di serie. Particolarmente interessanti per le famiglie con bambini sono le due porte laterali scorrevoli con finestrini incernierati e chiusure di sicurezza. Opel Combo Cosmo è un veicolo a 5 posti, ideale per tutte quelle persone che cercano un’automobile versatile, confortevole e ben equipaggiata. Oltre a quanto già presente con l’allestimento Enjoy, su questa versione troviamo climatizzatore, autoradio Cd 30 con comandi sul volante, e retrovisori elettrici, volante rivestito in pelle e strumenti e comandi con finiture ad effetto cromato. La principale novità della nuova gamma Combo è certamente Combo Arizona, un veicolo multispazio a 5 posti di chiara impronta sportiva ed con una immagine fuoristradistica. I paracolpi nella parte inferiore del frontale e della parte posteriore del mezzo, così come il tetto di colore nero, distinguono questo veicolo per viaggi e tempo libero dalla versione Cosmo. I colori scelti per la carrozzeria (Yellow Punch, Olympic Blue, Aero Blue, Star Silver e Magma Red) creano un netto contrasto con queste caratteristiche, così come con le soglie laterali di colore nero ed in paraurti in tinta con la carrozzeria stessa. Le consegne di Opel Combo Arizona inizieranno il prossimo Settembre. Combo Arizona è un veicolo molto ben attrezzato per affrontare le strade più sconnesse. E’ dotato infatti di piastre protettive per il vano motore e per il serbatoio del carburante, nonché di un rivestimento rinforzato attorno al cavo del freno a mano. Le sospensioni sono state anch’esse modificate in modo da aumentare di 20 mm l’altezza da terra. Sono state inoltre adottate ruote in lega leggera da 15 pollici con uno speciale disegno a 7 raggi che sottolinea l’aspetto “duro” del veicolo e speciali pneumatici da 185/65 Hr 15. Il furgone è il “membro fondatore” della famiglia Combo. E’ un veicolo molto spazioso, robusto ed economico che unisce guida automobilistica ad una grande capacità di carico (fino a 3.200 litri). Pedane normalizzate (Euro pallet) possono essere caricate al suo interno sia attraverso il portellone posteriore a doppio battente (di serie) che attraverso il nuovo portellone sollevabile, disponibile a richiesta da Settembre. Le brillanti ed economiche motorizzzazioni adottate su Opel Combo fissano uno standard nuovo in questo segmento. Oltre ai motori benzina e turbodiesel, è adesso disponile un 1.600 a metano da 97 Cv (71 kW) che si segnala per il suo ridotto impatto ambientale. L’innovativa soluzione monovalentplus adottata da Opel è studiata per garantire la massima efficienza proprio quando è alimentato a metano. Un punto forte di Opel Combo 1.6 Cng (Compressed Natural Gas) è la sua economicità di funzionamento: con un consumo nel ciclo misto di 4,9 kg di metano ogni 100 chilometri ed un costo del metano di 0,70 Euro al chilogrammo, l’utente del Combo a metano risparmia il 40% circa rispetto a quello di Combo turbodiesel ed addirittura il 55% rispetto a quello di un Combo a benzina. E’ grazie alla progettazione specifica del motore per il funzionamento a metano che è stato possibile ottenere prestazioni dello stesso livello di un pari cilindrata a benzina; ciò in luogo della perdita di potenza ed aumento dei consumi che si hanno quando un motore progettato per la benzina viene fatto lavorare a metano. Infatti, assecondando il più elevato numero di ottano del gas naturale rispetto alla benzina, il rapporto di compressione è stato elevato a 12,5:1 ottenendo, in questo modo, un incremento dell’efficienza del ciclo termodinamico e quindi un miglioramento della coppia e potenza con consumi inferiori. Le tre bombole di metano della capacità complessiva di 19 kg o 110 litri ed un serbatoio con una riserva di 14 litri di benzina garantiscono un’autonomia di 550 chilometri circa. Grazie alle bassissime emissioni inquinanti dell’alimentazione a metano, questi veicoli possono circolare anche durante le limitazioni del traffico. Opel Combo è sempre disponibile con il motore turbodiesel common-rail 1.3 Cdti da 70 Cv (51 kW) ad iniezione diretta variabile multipla. Questa versione consuma solo 5,1 litri di gasolio ogni 100 chilometri e, grazie ad una coppia massima di 17,3 kgm (170 Nm), garantisce prestazioni molto brillanti. Ancora più brillanti sono le prestazioni della versione con motore 1.7 Cdti turbodiesel common-rail da 101 Cv (74 kW) Euro 4 che ha una coppia massima di 24,5 kgm (240 Nm): accelera da 0 a 100 km/h in 12.5 secondi, raggiunge una velocità di 170 km/h e consuma nel ciclo misto 5,2 litri di gasolio ogni 100 chilometri. Oltre alle versioni a metano ed a gasolio, è disponibile anche un Combo equipaggiato con il motore 1.4 Twinport a benzina da 90 Cv (66 kW) che, proprio grazie alla tecnologia Opel Twinport, consuma nel ciclo misto solo 6,3 litri di carburante ogni 100 chilometri. I punti forti della gamma d’equipaggiamenti a richiesta sono una serie di impianti audio e di comunicazione mobile che rappresentano lo stato dell’arte nel loro genere e comprendono un processore digitale del suono (Dsp) di utilizzo davvero intuitivo. Tra questi impianti troviamo un lettore di Cd/mp3, un sistema di navigazione integrato e sistemi audio d’alta qualità con doppio sintonizzatore. A richiesta è inoltre disponibile una capote ad azionamento elettrico che scopre il tetto per tutta la sua lunghezza e che permette a tutti gli occupanti la possibilità di godersi l’aria aperta. Ci sono anche molti accessori e/o pacchetti per le versioni da lavoro: il Blitz Pack, a prezzo speciale, che per le versioni Van e Club include il climatizzatore,l’Eletric Pack e la Radio Cd, il Flex Cargo System che incrementa la capacità di carico permettendo alla paratia divisoria di ruotare al centro e di guadagnare per il carico lo spazio del passeggero, quando non necessario, solo per citarne alcuni.  
   
   
100 MILLION MISSION: IL RECORD VOLKSWAGEN DIVENTA UN GIOCO ON-LINE  
 
Verona, 27 giugno 2005 - L’eccezionale record di produzione – 100 milioni di veicoli costruiti – raggiunto il mese scorso dalla Volkswagen è diventato un gioco. Proprio così: con il nome di “100 Million Mission” la Casa tedesca ha lanciato un gioco on-line che celebra il prestigioso traguardo. “100 Million Mission” è un gioco per Pc che con i suoi realistici e accattivanti scenari tridimensionali coinvolge i giocatori nella missione finale: costruire 100 milioni di Volkswagen. Muovendosi in ambienti virtuali che riproducono i vari reparti di uno stabilimento produttivo Volkswagen, chi sceglierà di divertirsi con “100 Million Mission” sarà direttamente coinvolto nella costruzione di un modello a scelta tra Golf, New Beetle e Passat. La costruzione della vettura deve essere completata lavorando nelle nove situazioni produttive previste. Si parte dalla scelta dei lamierati nel reparto presse, poi si passa all’assemblaggio degli stessi (con la saldatura laser controllata dal mouse!), alla verniciatura, alla installazione del motore e così via. Nel corso del gioco è richiesto un certo livello di qualità nella realizzazione della vettura, perché anche se virtuale si tratta sempre di una Volkswagen. In tutte le fasi di lavoro il giocatore è assistito da un collega di nome Max: è un simpatico cartone animato che dispensa consigli e rimedia ad eventuali errori. Il supporto di Max è prezioso anche per riuscire a respingere le intrusioni dell’imprevedibile Mister X, una spia con tanto di macchina fotografica che cerca di carpire informazioni segrete: quando riesce a scattare tre foto, la missione del giocatore viene considerata fallita e quindi deve ripartire dall’inizio. Www.volkswagen.it  
   
   
LA CITTÀ E ALTRI CAPOLAVORI LA FONDAZIONE CARIVERONA E LA FONDAZIONE DOMUS PER L’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA APRONO AL PUBBLICO PARTE DELLE LORO COLLEZIONI IN OCCASIONE DI NUOVE IMPORTANTI ACQUISIZIONI 17 GIUGNO – 27 AGOSTO 2005 VERONA, PALAZZO PELLEGRINI  
 
Verona, 27 giugno 2005 - Venerdì 17 giugno nello storico Palazzo Pellegrini di via Forti a Verona, prestigiosa sede della Fondazione Cariverona e della Fondazione Domus per l’arte moderna e contemporanea, si è inaugurata la mostra “La città e altri capolavori”. Un’occasione preziosa per vedere esposta, per la prima volta al pubblico, una parte delle opere di recente acquisizione della Fondazione Domus, promotrice, insieme alla Fondazione Cariverona, dell’iniziativa. Istituita da quest’ultima nel 2004, con lo scopo di promuovere l’arte moderna e contemporanea, la Fondazione Domus ha dato avvio alla costruzione di una propria collezione di opere, che documenti l’arte del Novecento fino ai giorni nostri, con l’obiettivo finale di costituire nel prossimo futuro un vero e proprio museo. Così se a marzo del 2005 è stato acquisito Nature morte, encrier, un olio di Ardengo Soffici del 1913, che denuncia la stagione futurista dell’autore, è dello scorso 24 maggio l’assegnazione all’asta di Christie’s a Milano di due indiscutibili capolavori del Novecento: Bagnanti (1915), una tela giovanile di Giorgio Morandi, rara, in quanto sfuggita al vaglio critico e distruttivo dell’artista verso la sua prima produzione, e quindi di grande valore per ricostruire la personalità di Morandi, che nonostante l’isolamento bolognese, si rivela in linea con le sperimentazioni più all’avanguardia del tempo; e Donna che nuota sott’acqua (1942) di Arturo Martini, un’opera di tale rilevanza, che la Fondazione ha ritenuto importante contendere ad altri collezionisti. L’opera che per Nico Stringa (1966) è “la scultura più importante del secolo” e per Carlo Pirovano (1991) “la scultura per antonomasia”, approda in Veneto - terra d’origine di Martini, nato a Treviso nel 1889 - a testimoniare il risultato straordinario di un lungo travaglio creativo, che aveva indotto l’artista quasi ad abbandonare la scultura. La mostra, che resterà aperta fino a sabato 27 agosto, con una pausa di qualche giorno, è introdotta da una sezione dedicata alla città di Verona, con opere in parte di proprietà della Fondazione Cariverona, che apre in tal modo il percorso nel segno di una continuità operativa, e prosegue con l’esposizione di alcune significative testimonianze del Novecento, che vogliono raccontare il talento di un’epoca e al tempo stesso la strategia culturale delle due Istituzioni. Brevi presentazioni di Gino Castiglioni, consigliere delegato della Fondazione Domus, e del prof. Sergio Marinelli, ordinario di Storia della Critica delle Arti all’Univerità Ca’ Foscari di Venezia – nella vicina Sala Conferenze di Unicredit Banca d’Impresa, prima della visita vera e propria – hanno illustrato la volontà da parte dell’Istituzione di dialogare con la città e con i suoi ospiti - invitati a visitare gratuitamente la mostra e omaggiati di catalogo per tutta la durata dell’esposizione - e hanno dato un contributo alla lettura delle opere. Il pubblico può, dapprima, ritornare alla città come fu vista da artisti quali Gaspar van Wittel, Bernardo Bellotto, Giovan Battista Cimaroli, Carlo Ferrari, Ercole Calvi, Rubens Santoro, Bartolomeo Bezzi, Augusto Manzini; per allargare successivamente lo sguardo fino alle soglie della contemporaneità. Dai maestri delle avanguardie ai rappresentanti di alcuni dei movimenti più importanti del secolo scorso, si possono ammirare, tra le altre, opere di Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Gino Severini, Felice Casorati, Massimo Campigli, Renato Birolli, Osvaldo Licini, Tancredi, Giuseppe Santomaso, Afro, Emilio Vedova. Si tratta, quindi, di una nuova opportunità, nata dalla strategia culturale di un’Istituzione, che ha tra i suoi principali scopi quello di “promuovere, tutelare, far comprendere l’arte moderna e contemporanea”, rivolgendosi a un pubblico vasto e diversificato, attraverso un articolato piano di attività, che vedono nell’acquisizione di opere d’arte lo strumento per la costituzione di un nuovo museo, e nella ideazione, promozione e realizzazione di una serie di iniziative la preparazione a un simile ambizioso progetto. Diverse sono state, infatti, le attività culturali pianificate e promosse fino ad ora dalla Fondazione Domus per stabilire un dialogo con il pubblico interessato al mondo dell’arte. A partire dal ciclo di incontri dedicati lo scorso autunno al rapporto “Tra Arte e Architettura. Artisti e scultori a confronto con lo spazio” curato da Camilla Bertoni, che ha suscitato un ottimo riscontro di interesse, invitando artisti, collezionisti, giornalisti, galleristi, operatori del settore, a riportare le proprie esperienze. Si è creata una vivace occasione di scambio, che ha indotto a continuare la rassegna anche per il 2005 con un taglio nuovo e di grande attualità, rivolgendosi all’Arte Pubblica e precisamente ai rapporti “Tra Arte e Architettura. Scultura e arti ambientate e ambientali” e invitando Anna Detheridge, critica e giornalista del “Sole 24 Ore”, ad aprire a novembre il programma. Lo scorso marzo sono state organizzate dalla Fondazione quattro conferenze dal titolo “Arte dell’oggi e dell’appena ieri. La via italiana: quattro soluzioni”, che hanno visto intervenire i direttori di alcuni fra i più importanti musei d’arte contemporanea in Italia, come Ida Gianelli del Castello di Rivoli, Gabriella Belli del Mart di Rovereto, Paolo Colombo del Maxxi di Roma e Pier Giovanni Castagnoli della Gam di Torino. La Fondazione Domus ha poi deciso di avviare la costituzione di una Biblioteca di Storia dell’arte contemporanea da aprire agli studiosi e a chi ne farà richiesta e ha predisposto i necessari interventi di ristrutturazione e allestimento degli spazi all’interno di Palazzo Pellegrini; i lavori si concluderanno in autunno. Tra le iniziative che vedranno impegnata la Fondazione nei prossimi mesi, ci sono, oltre alla mostra in oggetto, altre due esposizioni che indicano la volontà da parte dell’Istituzione di rimanere radicati al proprio territorio con uno sguardo alto e di qualità, che desti l’interesse di un pubblico più ampio, rispetto a quello locale: “Architettura e Memoria”, una selezione di fotografie degli ex Magazzini Generali e dell’ex Mercato Ortofrutticolo di Verona, appositamente commissionate a Gabriele Basilico, artista di fama internazionale, che ha fatto scuola nel ritrarre alcune tra le più significative testimonianze di Archeologia Industriale (data da definire); “Nativitas”, piccola e preziosa esposizione di due tavole e alcune miniature di Liberale da Verona, a cura di Hans-joachim Eberhardt, della Staatliche Graphische Sammlung, di Monaco, che offrirà l’occasione di rivisitare il tema del Natale attraverso poche eccezionali opere del Quattrocento, per lo più sconosciute al grande pubblico (20 dicembre 2005 - 20 gennaio 2006). Con “La città e altri capolavori” si apre, dunque, una ricca stagione di appuntamenti che la Fondazione Domus intende promuovere e che trova, nell’ideazione e nell’allestimento di piccole per quantità, ma significative mostre, il completamento della propria attività, finalizzata a proporre l’Istituzione come un nuovo propositivo interlocutore nel mondo dell’arte. Di preferenza moderna e contemporanea, ma non solo.  
   
   
"CRISTOFORO DI BINDOCCIO E FRANCESCO DI GIORGIO: DUE BOTTEGHE DI PITTORI SENESI DEL TRECENTO E QUATTROCENTO A CAMPAGNATICO" DI LAURA MARTINI QUARTO VOLUME DELLA COLLANA "I QUADERNI DELLA SOPRINTENDENZA PER IL PATRIMONIO STORICO, ARTISTICO E DEMOETNOANTROPOLOGICO DI SIENA E GROSSETO"  
 
Siena, 27 giugno 2005 - Il “quaderno” è dedicato a due importanti cicli di affreschi in gran parte inediti e scoperti nel corso del recente restauro architettonico dell'antica chiesa di Santa Maria a Campagnatico, borgo medievale vicino a Grosseto. I due cicli pittorici, che si distinguono per la fortunata e inconsueta presenza sulla superficie dipinta della data di esecuzione - 1393 e 1476 - si impongono nel cuore della Maremma tra le più significative espressioni d'arte figurativa senese di quei tempi. Si tratta della completa scopertura delle Storie della Vergine, già note e in parte emerse negli anni 1979-82 nella cappella principale, firmate da Cristoforo di Bindoccio e Meo di Pero e datate 1393. Un'impresa decorativa che ha consentito un ventennio fa di dare un nome a dipinti murali fino a quel momento anonimi e di approfondire oggi la conoscenza di una prolifica bottega senese, che lavora di frequente accanto ad artisti più noti come Bartolo di Fredi e Francesco di Vannuccio e che è caratterizzata da un linguaggio che interpreta in maniera popolaresca e con rustico espressionismo i modelli del primo Trecento senese, quali Ambrogio Lorenzetti e Bartolomeo Bulgarini. Nella cappella a sinistra, adiacente a quella principale inoltre sono stati ritrovati da poco straordinari affreschi quattrocenteschi con la Fondazione di Santa Maria Maggiore, Santi e frammenti di altra scena che reca la data 1476. Qui si avverte in maniera decisa l'influenza dell'arte pittorica senese di quegli anni, specialmente di Lorenzo Vecchietta e di Francesco di Giorgio, entrambi segnati dalla presenza a Siena di Donatello. I caratteri stilistici rinviano a Francesco di Giorgio e alla sua bottega, in particolar modo al più stretto collaboratore di Francesco, già denominato, proprio per il rapporto privilegiato con il maestro, 'Fiduciario di Francesco'. Francesco di Giorgio, che aveva stretti rapporti con Campagnatico per aver sposato in prime nozze nel 1467 Cristofana di Cristofano, forse per i gravosi impegni di lavoro già assunti, o anche per assolvere più stimolanti commissioni, pare aver lasciato la realizzazione dell¹impresa maremmana proprio al suo più fedele esecutore.  
   
   
MORENO BONDI, VITTORIO SGARBI CON ARTISTI E CRITICI “PER ANGELO FABBRI”  
 
Forlì, 27 giugno 2005 - Per ricordare Angelo Fabbri (Forlì1957-2004) Moreno Bondi insieme a Richard Hess, Massimo Pulini, Adriano Bimbi, Lily Salvo, Velasco Vitali, con Vittorio Sgarbi, Marco di Capua, Arnaldo Romani Brizzi, Bruno Mantura ed altri fra artisti e critici danno vita alla mostra curata da Marisa Zattini: “Per Angelo Fabbri. 33 artisti più uno”. La rassegna (presso l’Oratorio di San Sebastiano a Forlì, 8 luglio-11settembre 2005), promossa e sponsorizzata dall’Assessorato Cultura ed Università del Comune di Forlì, è dedicata al ricordo del significativo pittore forlivene, protagonista nel 2000 della Quadriennale di Roma. L’opera donata da Moreno Bondi per la manifestazione è un olio su tela dal titolo “Accordi di luce”: raffigura un seicentesco angelo dalle ali dischiuse, chino su una stele di marmo nel gesto di cogliere fra le mani il fluire dell’acqua, quale simbolo di vita. Duplice è il fine dell’iniziativa, che accomuna artisti differenti (legati ad Angelo Fabbri da amicizia e stima) sui temi della natura morta e della centralità della figura umana: l’acquisto per € 51.000 euro di tutti i lavori da parte del Comune di Forlì, al fine di costituire una collezione permanente destinata alla Pinacoteca comunale, e l’assegnazione della cifra alla famiglia del pittore recentemente scomparso . Tutti i partecipanti hanno, infatti, rinunciato a qualsiasi compenso seppure simbolico (poiché il valore delle opere è stimato essere molto maggiore alla somma complessivamente corrisposta), quale segno di apprezzamento concreto nei confronti del collega ed amico. E’ una dimostrazione che, pure nella diversità di esperienze ed espressione artistica, tutti i “33” si sono riuniti nel ricordo e nell’omaggio “Per Angelo Fabbri” Anticipazioni: Moreno Bondi è protagonista con le sue imponenti tele dipinte ad olio (secondo la tecnica di Caravaggio, di cui è esperto conoscitore) e con le sculture in marmo di Carrara della personale “La caduta degli dei”, a Villa La Colombaia di Luchino Visconti di Ischia, dal 5 sino al 25 agosto 2005. A novembre (sino a gennaio 2006) sarà ai Magazzini del sale di Cervia con “Permutazioni Visionarie: Fra Angeli & Demoni”, organizzata da “Il Vicolo” sez. Arte e curata da Marisa Zattini. Www.morenobondi.it  
   
   
ARCHITETTURA SENZA FISSA DIMORA “PANORAMA 2004 – MONUMENTI VOL I E II” MARTEDÌ 28 GIUGNO 2005  
 
Milano, 27 giugno 2005 – Domani Martedì 28 Giugno alle ore 21.00, presso la sede della Fondazione dell’Ordine degli Architetti P.p.c. Della Provincia di Milano in via Solferino 19, si terrà la presentazione del video “Monumenti”, un montaggio di brani cinematografici sul tema dell’architettura monumentale e degli spazi pubblici. La proiezione segue, a un anno di distanza, la prima parte del progetto intitolata Maison Cinema, ed è parte integrante del ciclo “Panorama 2004 - Le case, i monumenti e le città attraverso la macchina da presa”. Nel corso delle due ore di proiezione verranno riproposte nella loro integrità alcune delle scene che hanno segnato la recente storia del cinema. Tra gli autori Alfred Hitchcock, Luchino Visconti, Luis Buñuel, Jacques Tati, Michelangelo Antonioni, Federico Fellini, Pier Paolo Pasolini, Woody Allen, Stanley Kubrick, Peter Greenaway, Pupi Avati, Brian De Palma, Carol Reed, Wim Wenders, Luigi Zampa, Sergio Leone, Alain Resnais, Ermanno Olmi, Orson Welles, Leni Riefenstahl, Bernardo Bertolucci, Vittorio De Sica, Giuseppe Tornatore, Francis Ford Coppola, Andrej Tarkowskij, Steno, Vincent Minnelli, Charlie Chaplin, Ridley Scott, Quentin Tarantino, Brian De Palma. Il progetto vuole mostrare al grande pubblico la fondamentale importanza dell’architettura nell’ambiente in cui viviamo servendosi dei mezzi dell’arte cinematografica, che – nelle parole di Hervè Aubron e Cyril Nyrat – non è altro che “architettura senza fissa dimora”. Introdurranno la proiezione l’architetto Antonio Borghi e l’autore televisivo Alessandra Galletta, curatori del progetto. Ingresso libero Per Info: Dott.ssa Giulia Pellegrino – Coordinamento Fondazione dell’Ordine degli Architetti P.p.c. Della Provincia di Milano Tel 0262534202 E-mail: coordinamento.Fondazione@ordinearchitetti.mi.it    
   
   
VUOTO X PIENO: L'ALLESTIMENTO MADE IN ITALY IN MOSTRA  
 
Milano, 27 giugno 2005 - E' dedicata all'allestimento come componente significativa del progetto contemporaneo italiano, ricca di fermenti e stimoli, luogo elettivo di conoscenza e comunicazione, la mostra "Vuoto X Pieno, Architettura temporanea Italiana", organizzata da Asal, l'Associazione Nazionale Aziende Allestitrici di Fiere e Mostre associata a Federlegno-arredo. La mostra, in programma alla Triennale di Milano dal 24 giugno al 19 settembre, è curata da Italo Lupi, Ico Migliore e Mara Servetto, che hanno selezionato una parte dei progetti esposti dalle pagine della rivista "Abitare". Asal propone una mostra che desidera far conoscere in profondità – anche ad un pubblico di non addetti ai lavori - l'allestimento made in Italy, in un viaggio attraverso i progettisti, i marchi, le aziende allestitrici, le opere e i prodotti che ne hanno fatto la storia e che lo hanno reso denso di significati culturali e comunicazionali. Il percorso espositivo si sofferma su fasi e aspetti differenti della storia dell'allestimento italiano. I vari atteggiamenti possibili nell'approccio ad un progetto sono analizzati attraverso otto stanze tematiche, ognuna delle quali è dedicata ad un diverso modo di confrontarsi con gli allestimenti e un diverso modo con cui gli allestimenti - rappresentati da immagini e filmati in scala al vero che restituiscono il senso spaziale ed emozionale di queste imponenti scenografie - si confrontano con lo spazio intorno a sé. Per ognuna delle otto stanze è stato individuato un progetto di un grande maestro che ne illustri in modo esemplare gli aspetti tematici, come se ne fosse l' "archetipo". Ogni stanza è arricchita inoltre da un contributo critico che accompagna il visitatore durante il suo percorso. Il percorso si apre con oggetto, la stanza che pone proprio l'oggetto come tematica principale e che presenta progetti "itineranti", ideati come vere e proprie "machine à montrer". Si tratta di allestimenti composti in modi vari e utilizzabili per vocazione in sedi diverse da quella per cui sono stati prodotti. "Immagine coordinata Arte e città", realizzata da A.g. Fronzoni (Teatro del Falcone, Palazzo Reale a Genova – 1978/1981), è il progetto esemplare per questa stanza. Il testo critico è a cura di Marco Romanelli. Il viaggio negli ambiti tematici degli allestimenti continua attraverso la stanza dedicata all'artificio, grazie al quale gli allestimenti proiettano il visitatore in un mondo diverso e giocoso realizzato attraverso espedienti scenici che creano sorpresa e divertissement. Il progetto scelto per rappresentare questo approccio è "Sezione introduttiva della Xiii Triennale" di Berio, Brivio, Eco, Gregotti, Meneghetti, Stoppini e Vignelli (Milano - 1964). Il testo critico è a cura di Pierluigi Cerri. L'uso grafico delle superfici è determinante negli allestimenti presenti nella stanza successiva, in cui i progetti sono fortemente caratterizzati dall'utilizzo del testo, che diviene elemento fondante per la creazione di un progetto dove la sinergia con il grafico è quindi indispensabile, come accade per la "Sala delle Vernici, Padiglione Montecatini" di Achille e Pier Giacomo Castiglioni (Xxxvii Fiera di Milano - 1959). Il testo critico è a cura di Beppe Finessi. Nella stanza seguente il tema sviluppato è quello della luce e di come lo spazio possa essere percepito e valorizzato attraverso di essa. Come modello per questa tematica è stato scelto "Sezione dedicata alla Montecatini nel Mondo" di Giò Ponti e Costantino Corsini (Padiglione Montecatini, Fiera di Milano - 1961). Il testo critico è a cura di Enrico Morteo. Una percezione più urbanistica dell'allestimento sta alla base della tematica del paesaggio, dove il progetto è costituito da una somma di elementi che interagiscono tra loro per portare ad una ricostruzione dello spazio. L'allestimento "modello" di questa stanza è "Retrospettiva su Alexander Calder" di Renzo Piano – Rpbw (Palazzo a Vela, Torino - 1982). Il testo critico è a cura di Paolo Ferrari. Proseguendo attraverso il percorso espositivo s'incontra la stanza destinata al ritmo, che negli allestimenti proposti è determinato da una serie di elementi che costruendo lo spazio ne definiscono appunto il ritmo, armonico o disarmonico, ma comunque affascinante, come in "Architettura, misura dell'uomo" di Ernesto N.rogers (Ix Triennale di Milano - 1951). Il testo critico è a cura di Gianni Ottolini. E' il costruito il motivo centrale della stanza successiva, dove protagonisti sono gli allestimenti dalle strutture architettoniche molto forti, inscindibilmente legati allo spazio per cui vengono concepiti. Il progetto "archetipo" selezionato per questa stanza è "Vie d'acqua da Milano al mare" di Achille e Pier Giacomo Castiglioni (Palazzo Reale, Milano - 1963). Il testo critico è a cura di Andrea Branzi. Ampiamente utilizzato negli anni sessanta, l'ultimo approccio viene rappresentato nella stanza intitolata "vuoto", che vede la realizzazione di allestimenti minimali, composti da pochi elementi forti, all'interno dei quali il prodotto risulta protagonista assoluto, come l'"Allestimento 'mercato' per Danese" di Enzo Mari (Sede storica della Danese, Milano - 1951). Il testo critico è a cura di Silvana Annichiarico. Oltre alle stanze tematiche, la mostra si sviluppa in una ampia stanza centrale dove numerosi modelli di importanti progetti di grandi maestri sono stati riprodotti dal Laboratorio di modellistica del Politecnico di Milano, mentre grandi proiezioni di allestimenti storici vengono mostrate sulle pareti della stanza. Il viaggio attraverso i protagonisti di questi 60 anni di storia dell'allestimento è completato anche grazie a mappe grafiche dinamiche poste lungo i corridoi esterni della mostra, attraverso cui vengono ripercorsi la cronologia, la sincronia o sinergia tra fermenti, idee, personaggi, prodotti e avvenimenti che hanno fatto la storia dei grandi progetti e dei grandi allestimenti dagli inizi del novecento fino agli novanta. Asal ha quindi progettato una mostra dettagliata e multiforme, che articolandosi in percorsi paralleli guida il visitatore attraverso 60 anni di originale storia dell'allestimento made in Italy.  
   
   
“LA PICCOLA ORCHESTRA DI MIMI’ PALMIERO” IN CONCERTO CON “CARTOLINE DA NAPOLI”  
 
 Cervinara - (Av) 27 giugno 2005 - (ore 21,00) Panoramica di Napoli con Voci, musiche e danze di tradizione classica napoletana, dal 1600 fino ai giorni nostri con la Napoli di Pino Daniele .. Un percorso che traccia le vie fondamentali della tradizione etnico musicale partenopea, ed anche un viaggio in un Sud che, nonostante patisca gli aspetti deleteri della modernità, riesce senza contaminarsi ad esprimere fedelmente con voci, chitarre, mandolini, danze e poesie il nostro patrimonio storico culturale sempre vivo. Un’occasione anche per esplorare e comprendere meglio queste nostre radici, tramite uno spettacolo che lascia spazio a spunti di riflessione circa il significato che può assumere la tradizione ai nostri giorni. Mimi’ anche in questo altro suo spettacolo fa trasparire tutta la sua devozione per le tradizioni popolari facendo capire quanto grande sia il suo amore per la verace Napoletanità .. Per informazioni : Associazione Musicale Culturale Mimì Palmiero Tel: 336 - 77 88 97 -  0823 -49 28 00  email : dopalmi@tin.It  
   
   
VISITE ANCHE DI SERA AL MUSEO DI STORIA DELLA SCIENZA PRIMI APPUNTAMENTI STRAORDINARI DEL PROGRAMMA ESTIVO: DI SCENA L’ASTROLABIO RACCONTATO DA GALILEO GALILEI E DAL COSMOGRAFO GRANDUCALE EGNAZIO DANTI  
 
Firenze, 27 giugno 2005 - Di sera al Museo di Storia della Scienza per una visita in compagnia di Galileo Galilei e di Egnazio Danti, ovvero il cosmografo del granduca di Toscana, Cosimo de’ Medici. Appuntamento giovedì 30 giugno, con due turni d’ingresso (ore 20 e 21,30) ognuno per un massimo di 50 persone. Prenotazione obbligatoria  (Museo dei Ragazzi, ore 9–18, tel. 055.2768224, fax 055.2768558, info@museoragazzi.It  ingresso intero € 7,5, ridotto 4). Questo programma sarà anticipato da una visita analoga nel pomeriggio di lunedì 27 giugno (ore 15) con replica il 1 luglio, stessa ora. L’itinerario comprende le ventun sale delle collezioni di strumenti scientifici e le due mostre Pedalando nel tempo (biciclette d’epoca) e Il numero e le sue forme (poliedri). Galileo ed Egnazio Danti (ovviamente due attori in costume) spiegheranno in particolare i segreti dell’astrolabio, lo strumento di calcolo astronomico con cui per secoli si è rappresentato l’universo aristotelico (Terra al centro, Sole, pianeti e astri a danzarle intorno). Danti dedicò a questo strumento un Trattato dell’uso et della fabbrica (1569) e realizzò due degli astrolabi conservati nel Museo. Galileo chiese in prestito il più grande al granduca Cosimo Ii quando, tornato a Firenze nel 1611 con la nomina di Primario matematico e filosofo di corte, volle utilizzarlo per i propri calcoli. Lo strumento è perciò noto anche come astrolabio di Galileo.  
   
   
GOLF – L.E.T.: VERONICA ZORZI E TULLIA CALZAVARA QUINTE IN PORTOGALLO CHALLENGE TOUR: PAOLO TERRENI E MICHELE REALE OTTAVI IN GERMANIA  
 
Milano, 26 giugno 2005 - Ancora una bella prova delle proettes italiane nel Ladies European Tour: Tullia Calzavara (74 73 68) e Veronica Zorzi (68 76 71) si sono classificate al quinto posto con 215 colpi e Sophie Sandolo al 12° con 217 (70 74 73) nell’Algarve Ladies Open of Portugal, sul percorso del Gramacho Pestana Golf Resort di Carvoeiro, in Portogallo. Al 33° con 220 Federica Piovano (74 74 72). Il titolo è stato appannaggio della svedese Cecilia Ekelundh (210 - 77 66 67), che grazie a un 67 è risalita dall’ottava posizione. A tre colpi la francese Ludivine Kreutz (213 - 69 74 70), a quattro l’australiana Cherie Byrnes (214 - 69 72 73) e la transalpina Gwladys Nocera (67 73 74), che aveva iniziato il giro finale da leader alla pari con la svedese Nina Reis, finita nona (216). Ottima progressione della Calzavara che con un 68 (5 birdie, 1 bogey) ha recuperato dal 32° posto, mentre la Zorzi dopo le prime undici buche in par è incappata in un bogey. Ha subito reagito con un birdie e nelle ultime tre buche ha completato la scalata dalla 15ª alla quinta piazza con altri due birdie, a fronte di un secondo bogey. La Sandolo (2 birdie, 3 bogey per il suo 73) ha recuperato tre posizioni, la Piovano nove (72 di giornata con 2 birdie e 2 bogey). Sono state eliminate al taglio: 76ª con 151 Margherita Rigon (76 75); 81ª con 152 Barbara Paruscio (80 72) e Isabella Maconi (72 80); 90ª con 153 Monica Cosenza (80 73). Challenge Tour: Paolo Terreni E Michele Reale Ottavi In Germania – Bella prestazione e ottavo posto finale con lo score di 273 per Paolo Terreni (68 67 72 66) e per Michele Reale (66 72 68 67) nel Galeria Kaufhof Pokal Challenge, torneo del Challenge Tour disputato al Rittergut Birkof Gc di Korschenbroich, nei pressi di Dusseldorf in Germania. Ha vinto l’inglese Gareth Davies (269 - 68 68 66 67) che nel turno finale ha recuperato cinque colpi al danese Anders S. Hansen (63 65 69 72), leader dopo tre giri, e lo ha poi battuto con un birdie alla prima buca di play off. Al 24° posto con 278 Marco Crespi (70 68 71 69) e Gregory Molteni (71 67 67 73); al 39° con 280 Massimo Scarpa (69 68 68 75); al 60° con 288 Marco Soffietti (72 70 73 73). Non hanno superato il taglio dopo 36 buche: 88° con 145 Stefano Reale (74 71) e Massimo Florioli (72 73); 151° con 159 Joachim Hassan (77 82). Seniors Tour: Titolo A Carl Mason – L’inglese Carl Mason (200 - 68 63 69) è tornato al successo nel Seniors Tour, imponendosi nel De Vere Northumberland Seniors Classic, al De Vere Slaley Hall in Inghilterra. Ha superato di tre colpi l’irlandese Eamonn Darcy (203 - 68 68 67) e di sei il giamaicano Delroy Cambridge (206 - 68 70 68) e il giapponese Seiji Ebihara (72 69 65). Al quinto posto con 207 Manuel Piñero. Media classifica per Giuseppe Calì, 38° con 216 (74 70 72), reduce dal successo della scorsa settimana nella Mobile Cup. U.s. Womens Open: Trio In Vetta - Si prevede un finale molto combattuto ed emozionante nell’U.s. Womens Open, il terzo major stagionale femminile che si svolge al Cherry Hills Cc di Cherry Hills Village in Colorado. Al vertice si è formato un terzetto con 214 colpi, uno sopra il par, composto dalle due dilettanti Michelle Wie (69 73 72) e Morgan Pressel (71 73 70) e dalla veterana Karen Stupples (75 70 69); al quarto posto con 215 Birdie Kim, Young Jo e Paula Creamer; al settimo con 216 Young Kim e Angela Stanford. La cilena Nicole Perrot, leader dopo due turni, è 12ª con 218, dopo un giro difficile in 78 colpi, mentre Annika Sorenstam è 16ª con 219. La svedese (73 di giornata) può ancora recuperare, tuttavia il suo gioco ha lasciato molto a desiderare e appare abbastanza nervosa. Hanno lo stesso punteggio Lorena Ochoa e Natalie Gulbis. Fuori gioco Grace Park e Karrie Webb, 35.E con 222, e Se Ri Pak, 56ª con 226. U.s Pga Tour: Padraig Harrington Raggiunge Jim Furyk – L’irlandese Padraig Harrington (204 - 71 65 68) ha raggiunto Jim Furyk (65 69 70) in vetta alla graduatoria del Barclays Classic, torneo del tour statunitense che si conclude al Westchester Cc di Harrison, nello stato di New York. Al terzo posto con 206 Brian Gay e Brad Faxon, al quinto con 208 Vijay Singh, John Senden e Kenny Perry. E’ 18° Chris Dimarco con 212, mentre non ha più chances di difendere il titolo Sergio Garcia, 48° con 216. Per Le Redazioni: l’Open de France, torneo dell’European Tour, è ancora in corso. Notizie con un prossimo comunicato.  
   
   
GOLF – EUROPEAN TOUR: NELL’OPEN DE FRANCE DOMINIO TRANSALPINO REMESY BATTE VAN DE VELDE IN PLAY OFF - MOLINARI 26°, TADINI 31°  
 
Milano, 27 giugno 2005 - Finale da sogno per i francesi il cui Open del France, sul percorso del Le Golf National, a Guyancourt nei pressi di Parigi, si è concluso con un play off tra due transalpini. Ha confermato il titolo il quarantunenne Jean François Remesy (273 - 68 69 67 69), al terzo successo nel tour europeo, che ha battuto con un bogey alla prima buca di play off il trentanovenne connazionale Jean Van de Velde (64 70 70 69). Terzo con 276 il danese Soren Hansen (65 69 71 71). A completare il successo dei professionisti di casa, quarti con 279 altri due transalpini, Gregory Havret e François Delamontagne, insieme all’inglese Richard Finch e all’ australiano Peter O’malley. Miglior italiano Francesco Molinari, che ha concluso al 26° posto con 284 colpi (68 72 69 75), dopo un torneo in cui ha avuto un rendimento molto alterno dimostrando tuttavia un notevole miglioramento dopo le ultime prestazioni sotto tono. Un colpo di più per Alessandro Tadini, 31° con 285 (70 73 69 73). In bassa classifica Costantino Rocca, 73° con 293 (72 71 74 76). Non hanno superato il taglio dopo 36 buche: Emanuele Canonica, 102° con 147 (78 69) e Andrea Maestroni, 141° con 154 (83 71). C’è sempre l’acqua nel destino di Van de Velde, che perse nel 1999 l’Open Championship pur avendo tre colpi di vantaggio all’inizio dell’ultima buca. Anche in questa occasione l’acqua lo ha tradito. Avanti di una lunghezza su Remesy ha spedito alla buca 18 la palla nel lago con il driver e con il bogey ha concesso lo spareggio all’avversario. Stessa buca 18 e secondo colpo oltre il green con palla che non è finita in acqua per pochi centimetri, ma che comunque il francese ha dovuto dichiarare ingiocabile. A Remesy, sul punto di compiere un’impresa che rimarrà storica nella sua nazione, sono tremate le gambe e anch’egli ha trovato il lago. E’ stato però bravo a trovare l’asta con il quarto colpo. Van de Velde, invece, ha mandato la pallina in un bunker, poi ha sfiorato la buca da lontano per il bogey. A quel punto Remesy ha chiuso il conto con due putt. Lacrime per il vincitore e lacrime anche per lo sconfitto, il cui primo e unico titolo risale al Roma Masters del 1993. Van de Velde, che in Francia è un’autentica gloria proprio per quell’Open Championship perso, è rimasto a lungo sul green con gli occhi rossi, mentre la folla non finiva più di applaudirlo.  
   
   
IO, MASSIMO D’ALEMA, NUMERO 18 A POPPA DI MASCALZONE LATINO, DICO CHE…  
 
Valencia, 26 giugno 2005 -  Maglietta color arancione -quella d’ordinanza degli officials di Valencia- shorts blu e scarpe da ginnastica scure, Massimo D’alema si è goduto dalla poppa di Ita 77 una delle più grintose regate portate a termine da Mascalzone Latino-capitalia Team nel Louis Vuitton Act 5 appena conclusosi a Valencia. E ha subito spiegato che per regolamento non poteva vestire la divisa del team, né parlare. “Il 18mo deve essere diverso, riconoscibile e non deve fare assolutamente nulla”. E, last but not least, ha anche rischiato di vincere, visto che i mascalzoni hanno tagliato il traguardo con soli tre secondi di distacco dagli spagnoli. “Regata bellissima- ha commentato Massimo D’alema. Appena tornato sul Mascalzone Assai, navetta d’appoggio del team napoletano. Comunque era previsto che vincessero gli spagnoli nell’ultima regata… non gli si poteva rovinare la festa… Ml: Ci racconti le prime impressioni… Md: “Vedersi dietro Alinghi e New Zealand è un bell’effetto… Le regate di flotta certo sono più divertenti, sono più creative… del match race… salvo la partenza, si fa un regata di barche, conta di più la barca, si vede la barca che va più veloce. È la barca che fa la regata.… qui invece ci sono le strategie…”. Ml: Che ci dice dei mascalzoni? Md: “ E’ un bellissimo equipaggio: non sono solo bravi, sono anche belli come team, sono aggressivi… Non è un equipaggio burocratico, è combattivo… Flavio è bravissimo ma anche Vasco, il tattico, è bravissimo…”. Ml: Si è divertito? Md: “Certamente, grande occasione per un dilettante… La barca a vela consente anche ad un dilettante di mettersi lì è osservare… è come se uno potesse sedersi sull’alettone dell’auto di Schumacher… E’ un privilegio veramente raro ed è anche andata bene, molto bene… Bella regata, bella partenza… “E poi soprattutto il terzo e il quarto lato -l’ultima poppa- tutto affrontato con molto coraggio. Si, hanno fatto delle scelte molto coraggiose… “Al momento di affrontare la seconda bolina hanno dimostrato di avere personalità perché hanno rischiato decidendo di girare la boa che avevamo a sinistra mentre tutti quelli che avevamo davanti avevano girato l’altra… Così si sono tolti dalla copertura, si sono buttati sul campo più libero e si sono trovati nell’aria più fresca e hanno recuperato su Luna Rossa… e anche lì, poi, bravissimi ancora a tirar su diritti sulla destra…”. Ml: Com’è la Coppa America per Massimo D’alema? Md: “Questo è il mio lavoro domenicale. Durante la settimana faccio un altro lavoro. Ma la domenica eccomi qua. “Questi atti, questi momenti preliminari, sono stati molto interessanti… Mascalzone Latino è stato un po’ la sorpresa, soprattutto in queste regate di flotta. Un primo posto, oggi un secondo… Forse inatteso… “Insomma le barche italiane ci sono e adesso vedremo… Abbiamo ancora due anni davanti, siamo all’inizio, c’è voglia di fare, di competere… chi lo sa che questa volta non ce la portiamo a casa… E’ una straordinaria opportunità. Non è solo la bellezza di un evento sportivo, è che intorno all’evento sportivo lavorano migliaia di persone, c’è una città mobilitata… La voglia di portarcela a casa c’è. Questa volta invece che chiedere il permesso a uno svizzero... Potremmo proprio cercare di vincercela…”.  
   
   
MASCALZONE LATINO CONCLUDE IN CRESCENDO  
 
Valencia, 27 giugno 2005 - Mascalzone Latino conquista un convincente secondo posto nell’ultima prova di flotta. A poppa, il primo a congratularsi con Flavio Favini e Vasco Vascotto per l’entusiasmante regata, è stato Massimo D’alema. Nuovamente ariette leggere -circa 6 nodi alla partenza- per la quinta e conclusiva prova del Louis Vuitton Act 5 a Valencia. Mascalzone Latino-capitalia Team, che per l’occasione aveva a bordo nel ruolo di 18mo Massimo D’alema, nelle prime fasi della prima bolina è stato protagonista di un appassionante confronto con Alinghi e Luna Rossa. Alla prima boa al vento Ita 77 era in quarta posizione -dietro a Victory, Desafio e Luna Rossa, e seguito da Bmw Oracle. Il confronto con Luna Rossa è proseguito per tutta la prima poppa, al termine della quale Mascalzone Latino si trovava ancora in quarta posizione. E qui una scelta tattica ha portato i Mascalzoni a girare la boa di destra del gate, portandoli ben fuori dalla copertura degli avversari. E’ così iniziata la seconda bolina nella quale Ita 77 si è reinserita nel gruppetto di testa, girando la seconda boa al vento in terza posizione -dietro a Desafio e Victory- e davanti a Luna Rossa e +39. Poi nell’ultima poppa Ita 77, con una impressionante rimonta, è riuscita a portarsi in seconda posizione, tagliando il traguardo solo tre secondi dietro a Desafio Espanol. Ecco, al termine di questo evento, che ha segnato il debutto di Mascalzone Latino- Capitalia team sul campo di Valencia alcuni commenti di Vincenzo Onorato che ha corso tutte le prove degli Atti 4 e 5 nell’afterguard di Ita 77. Ml: Un tuo bilancio… in breve… Vo: “Le cose hanno cominciato a girare, tra noi tutti si è instaurato il clima giusto… e io, a furia di girare, le manovelle… quest’estate farò una magnifica figura sulle spiagge…”. Scherza e sorride Vincenzo Onorato e già pensa alle regate che correrà al timone del suo Farr 40 alla fine della prossima settimana. Ml: Bella regata, quella di oggi… Vo: “Direi soprattutto molto interessante tecnicamente… D’altra parte Vasco e Flavio sono tra i più forti velisti italiani…Ed è anche chiaro che dimostra che abbiamo ancora un bel potenziale da sviluppare…”. Ml: Match Races o flotta? Vo: “Le regate di flotta sono interessantissime e poi è bellissimo veder regatare tutte queste barche insieme…”. Ml: Alla vigilia avevi delle perplessità sul formato… Vo: “Sì, ho sempre pensato che i molti atti in programma avrebbero fatto aumentare enormemente i costi… che questa nuova Coppa fosse estenuante dal punto di vista finanziario. Questo è e resta un fatto. “Però, dopo questi due primi eventi devo osservare che, per un team come il nostro, confronti come questi rappresentano anche un’opportunità importantissima: fanno capire subito, chiaramente, quali sono i punti e i settori sui quali ti devi concentrare… Tutto questo mi fa pensare che già a partire dal prossimo anno arriveremo ad avere una flotta molto equilibrata…”. Ml: Tra gli italiani ora in classifica dopo due atti siete secondi… Vo: “E’ un dato di fatto, di classifica. Voglio però ribadire che per quanto riguarda i nostri avversari non abbiamo nessun atteggiamento emotivo diverso rispetto i team italiani e quelli delle altre nazioni…”. Ml: Da quanto hai visto in questi giorni in questa nuova Coppa conta di più l’uomo o la barca? Vo: “L’uomo- gli uomini- al 50%, la barca- e tutti gli aspetti tecnici- al 40%. Comunque, come in tutti i casi della vita, un 10% resta legato al fattore “K”…”. Ml: Qual è l’aspetto più positivo di queste primissime fasi? Vo: “Lo spirito del team. C’è una spinta di grande unità”. I risultati della quinta prova dell’Act 5: 1) Desafío Español 2007; 2) Mascalzone Latino-capitalia Team; 3) Victory Challenge; 4) Luna Rossa Challenge; 5) Alinghi; 6) Emirates Team New Zealand; 7) +39 Challenge; 8) China Team; 9) K-challenge; 10) Bmw Oracle Racing; 11) United Internet Team Germany; 12) Team Shosholoza.  
   
   
VELA: A MARCIANA MARINA GERONIMO VINCE LA COOK & SAIL  
 
 Marciana Marina, 27 giugno 2005 – Poco, pochissimo vento ha caratterizzato la quarta edizione della Cook & Sail, manifestazione organizzata dal Circolo della Vela di Marciana Marina con il Quadrante Toscana Associazione Allievi Centro Velico Caprera con la collaborazione della Dolphin Communication di Leonardo Belloni. Una decina le imbarcazioni che hanno disputato la regata in cui per vincere non è solo necessario saper condurre con maestria le imbarcazioni, ma anche preparare deliziosi manicaretti giudicati dai rappresentanti della Accademia Italiana della Cucina. Gli equipaggi in gara sabato mattina alle ore 10.30 lasciavano puntualmente Punta Ala per dirigersi verso Marciana Marina dove era previsto l’arrivo dopo circa 25 miglia di navigazione: purtroppo il vento andava mano a mano calando fino a scomparire del tutto permettendo a due sole imbarcazioni di tagliare regolarmente la linea d’arrivo, mentre tutte le altre non potevano avere una classifica. Vincitore dell’edizione 2005 della Cook & Sail risultava Geronimo, il First Class Europe del portoferraiese Aldemaro Orlandini (Lni Portoferraio) che in questa occcasione aveva affidato la ruota del timone a Luigi Tacchella, velista portacolori del Circolo della Vela Marciana Marina: Geronimo vincevasi aggiudicava tutte le classifiche, la Sail, la Cook e la Combinata portandosi via la cecera d’argento (specie di paiolo atto alla cottura dei ceci), premio challenge vinto nella passata edizione dai fiorentini di Looping. La classifica Cook veniva vinta grazie all’abilità culinaria dell’architetto portoferraiese Mario Ferrari (che il giorno prima della regata si era esercitato ai fornelli nella cucina dello chef Alvaro Claudi): il piatto salato consisteva in una Zuppa di baccalà al profumo d’estate, mentre il dolce a base di crepes e fette di melone aveva il suggestivo nome “vele al vento”. Le’quipaggio vincitore era poi completato dalla prsenza di Federico Orlandini (Lni Portoferraio), Piero Uglietta e Stefano Ciumei (Cvmm), Lorenzo, Massimo Segnini e Luca Cabras (il primo presidente del Club del Mare di Marina di Campo). La manifestazione si è svolta con il patrocinio del Comune di Marciana Marina. Il prossimo appuntamento con la vela agonistica del Circolo della Vela Marciana Marina è ora fissato per prossimo 12 agosto, quando verrà disputata la regata Zonale Derive S. Chiara e Viii Trofeo Mario Fantozzi.  
   
   
BASKET: VELTRONI E ALBERTINI ISTITUISCONO TROFEO “MARC’AMBROGIO” TRA VIRTUS ROMA E OLIMPIA  
 
Milano Roma e Milano, 27 giugno 2005 - La pallacanestro italiana ha conosciuto nella stagione appena conclusa un grande successo sia in termini di pubblico sia di diffusione. Gli eccellenti risultati ottenuti quest’anno dalle rispettive squadre di pallacanestro hanno quindi suggerito ai sindaci Veltroni e Albertini di organizzare – in accordo con la Virtus Lottomatica e con l’Olimpia Armani Jeans – una doppia partita di andata e ritorno Roma-milano da disputarsi ogni anno nel mese di settembre. In quest’occasione, come segno dell’amicizia, della collaborazione e della solidarietà tra le due più importanti città italiane, i due sindaci hanno anche deciso di istituire il trofeo “Marc’ambrogio” che sarà assegnato alla squadra che risulterà vincente dal doppio confronto.  
   
   
RAMPIKISSIMA: DEHÒ FA TATTICA E PAEZ IL MECCANICO ALL’IRIDATO MASSIMO DEBERTOLIS IL SECONDO POSTO GARA CON COLPI DI SCENA A RIPETIZIONE IN VALLE DI PRIMIERO  
 
Trento 27 giugno 2005 - Colpi di scena a ripetizione alla Rampikissima 2005, quinta ed ultima tappa del Ritter Rampitour d’Italia di mtb, e con un percorso lungo che ha inserito la gara nel Rampitour International Marathon. Nella marathon ha vinto Marzio Dehò con una tattica di gara intelligente, ma si può dire che hanno vinto anche Leonardo Paez, “meccanico volante” che al 15° chilometro ha rotto il cambio, ha tolto il deragliatore, accorciato la catena e fatto tutta la gara con un rapporto fisso, un durissimo 32/23, e Pierluigi Bettelli, in testa fino all’ultima salita e poi “crollato” per una crisi di fame. Elena Giacomuzzi ha bissato il successo della 100 Km dei Forti, Jonny Cattaneo e Anna Ferrari hanno dominato la Rampikissima classica sulla distanza dei 53 chilometri. Il bresciano Bettelli ha acceso la miccia subito dopo il via ed al 15° chilometro poteva già contare su oltre un minuto di vantaggio sul compagno di squadra Ramon Bianchi (Scott) che a sua volta precedeva Debertolis, Dehò e Cattaneo. Dietro viaggiavano tutti gli altri, ancora più staccati, compreso lo sfortunato colombiano Leonardo Paez che sabato aveva disputato, per “allenarsi”, la Trento - Bondone su strada, piazzandosi secondo. La gara è proseguita senza particolari scossoni, con il battistrada che ha allungato ulteriormente fino a San Martino di Castrozza, poi sulla discesa di Zivertaghe Ramon ha passato la mano a Debertolis e Dehò, i quali hanno cercato inutilmente di riacciuffare Bettelli, confidando anche nel fatto che il bresciano optasse per la gara classica. Bettelli invece ha proseguito per la marathon ma al culmine dell’ultima salita, in crisi di fame, si è piantato sui pedali. La mancanza di carboidrati ha bloccato i suoi muscoli e così Debertolis è passato a condurre, ma Dehò con uno scatto gli ha guadagnato quei 40 metri che sono stati fatali al campione del mondo che non è più riuscito a rientrare. Nel frattempo il bergamasco Jonny Cattaneo andava a vincere in solitaria la Rampikissima tradizionale, con oltre 4’ sui vicentini Trentin e Rigon. La viscidissima discesa nel finale di gara, su un ciottolato “insaponato” dopo la pioggia della notte, veniva tagliata prima del via dal direttore di gara Riccardo Taroni, e così Dehò lungo i pochi chilometri di asfalto che lo dividevano dal traguardo inseriva il turbo andando a vincere col rispettabile tempo di 2h37’04” all’incredibile media di 24.83 km/h. Passava quasi un minuto prima che Massimo Debertolis transitasse sotto lo striscione d’arrivo, soddisfatto sì, ma amareggiato di non aver vinto la sua 7.A Rampikissima davanti al pubblico di casa che lo ha applaudito lungo tutti e 67 i chilometri. Sul podio saliva anche uno sconsolato Pierluigi Bettelli che si è visto sfuggire di mano una vittoria che oggi era alla sua portata. Quarto, sfinito, si piazza la maglia rosa del Rampitour, Ramon Bianchi, proprio davanti all’eroe della giornata, Leonardo Paez. Era poi la volta delle donne. La gara breve era dominata, e non c’erano dubbi, dalla vicentina Anna Ferrari che aveva la meglio sulla bergamasca Daniela Bresciani e sulla veronese Lorena Zocca. La gara marathon era un nuovo successo per la trentina Elena Giacomuzzi, sempre e da sola al comando. Il suo ritmo da extraterrestre l’ha portata a primeggiare col tempo di 3h12’07”, con ben 33’ di vantaggio sull’altoatesina Petra Dibiasi e quasi 50’ su Marcellina Dossi. Il tempo fortunatamente ha retto, e così il successo si è completato con una giornata da incorniciare, giusto per festeggiare i 10 anni di vita della Rampikissima. Con la gara del Primiero si è concluso anche il Ritter Rampitour d’Italia, mentre il challenge marathon attende ancora la Rampilonga, l’11 settembre a Moena. Classifica: Percorso 53 km: 1) Cattaneo Jonny (Gs Scott Racing Team) 02.07.16; 2) Trentin Marco (Asd Adventure & Bike) 02.11.23; 3) Rigon Flaviano (Gs Scott Racing Team) 02.11.44; 4) Michailowski Serghei (Mtb Durantini) 02.12.09; 5) Zamboni Andrea (Acs Crazy Bike) 02.14.06. Femminile: 1) Ferrari Anna (Uct Montebelluna) 02.41.30; 2) Bresciani Daniela (Gs Scott Racing Team) 02.49.34; 3) Zocca Lorena (Sc Cicli Fontana) 02.53.45; 4) Rosi Valentina (Mtb 4 Colli) 02.58.24; 5) Lonardelli Francesca (Gs Bikestore) 02.58.25. Percorso 67,2 km: 1) Dehò Marzio (Gs Cicli Olympia) 02.37.04; 2) Debertolis Massimo (Full Dynamix) 02.38.01; 3) Bettelli Pierluigi (Scott Racing Team) 02.38.16; 4) Bianchi Ramon (Gs Scott Racing Team) 02.40.35; 5) Paez Leonardo (Arcobaleno Carraro Team) 02.42.08 Femminile: 1) Giacomuzzi Elena (Dragon Bike) 03.12.07; 2) Dibiasi Petra (Team Protek) 03.45.21; 3) Dossi Marcellina (Arcobaleno Carraro Team) 04.01.29.  
   
   
AD OTTOBIANO (PV) SI SONO SVOLTE LE QUALIFICHE DELLA QUARTA PROVA DEL TRICOLORE SUPERMOTO  
 
Ottobiano (Pv) 27 giugno 2005 - Un pallido sole ha accolto ad Ottobiano, sul circuito South Milano, il circus del Campionato Italiano Supermoto che sabato ha visto la disputa delle qualifiche valide per l’ammissione alle gare finali di oggi, che assegneranno i punti per il torneo che è giunto con questa alla quarta delle sei prove previste in questa stagione dopo le gare di Castelletto di Branduzzo, di Latina e di Jesolo. Brilla ancora la stalla nazionale Ivan Lazzarini (Husqvarna) in classe Prestige (moto fino a 750cc.) dove conquista autorevolmente il giro più veloce non solo del gruppo A ma anche di classe con 1’14.609 precedendo l’astigiano Giuseppe Gaspardone (Honda) e il pesarese come Lazzarini, Lorenzo Mariani (Ktm). Nel gruppo B è il belga Gerald Delepine il più veloce con 1’15.608 che gli permette di anticipare il varesino Massimo Manzo (Aprilia) e Massimo Migliorati (Ktm). Si continua con la più piccola classe Sport (moto fino a 450cc.) dove il gruppo A è tutto per il bolognese ex tricolore Massimo Beltrami (Honda) che sorprendentemente si lascia alle spalle il belga iridato Eddy Seel (Husqvarna), mentre al terzo posto si posiziona il romano Simone Girolami (Ktm). Gruppo B per il milanese Massimiliano Verderosa (Honda) che fa segnare il record odierno della pista con il tempo di 1’13.265 lasciandosi dietro l’imolese Andrea Bartolini (Yamaha) che sta crescendo vistosamente dopo essere passato dal motocross alla supermoto. Terzo tempo per Federico Brondi (Honda). Domani il programma ufficiale prevede il via alle ore 8,30 con i warm-up riservato alla Runner Cup e via via anche le altre categorie e Trofei Honda e Tm, mentre dalle 15,30 prenderanno il via le attesissime gare finali valide per la corsa al titolo tricolore. Qualifiche Prestige Gruppo A: 1. Ivan Lazzarini (Husqvarna) 1’14.609; 2. G. Gaspardone (Honda) 1’15.613; 3. L. Mariani (Ktm) 1’15.735; 4. E. Giovanelli (Yamaha) 1’15.749; 5. V. Bartolini 1’15.973. Prestige Gruppo B: 1. Gerald Delepine (B-husqvarna) 1’15.608; 2. M. Manzo (Aprilia) 1’15.632; 3. M. Migliorati (Ktm) 1’17.079; 4. M. Lavetti 1’17.538; 5. C. Medizza (Ktm) 1’17.891. Sport Gruppo A: 1. Massimo Beltrami (Honda) 1’13.755; 2. E. Seel (B-husqvarna) 1’13.873; 3. S. Girolami (Ktm) 1’14.223; 4. D. Gozzini (Husqvarna) 1’15.090; 5. I. Boano (Suzuki) 1’15.406. Sport Gruppo B: 1. Massimo Verderosa (Honda) 1’13.265; 2. A. Bartolini (Yamaha) 1’13.500; 3. F. Brondi (Honda) 1’13.627; 4. F. Balducci (Honda) 1’13.727; 5. A. Pignotti (Honda) 1’13.848.