|
|
|
LUNEDì
|
|
|
Notiziario Marketpress di
Lunedì 27 Giugno 2005 |
|
Web e diritto per le nuove tecnologie | |
|
GIUSTIZIA ON LINE: POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA |
|
|
|
|
|
Il Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie Lucio Stanca, presidente del Cmsi-comitato dei Ministri per la Società dell'Informazione, ha firmato le comunicazioni che danno il via ad una serie di progetti per sostituire con la posta elettronica certificata la tradizionale trasmissione manuale degli avvisi di reato da parte delle varie Forze dell'ordine a 77 Procure della Repubblica poste nel Sud. L'iniziativa riguarda i Ministeri dell'Interno e della Giustizia e coinvolgerà Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Corpo Forestale dello Stato. Molte comunicazioni relative alle notizie di reato, che ora vengono recapitate a mano da personale delle forze dell'ordine, distolto in questa maniera da più importanti compiti di istituto, giungeranno alle Procure della Repubblica per via elettronica. L'iniziativa ha richiesto un investimento complessivo di 14,8 milioni di euro, di cui 3,7 finanziati dal Comitato dei Ministri per la Società dell'Informazione, e rientra nel più ampio “Progetto @P@”, finalizzato alla diffusione e all'utilizzo della comunicazione elettronica nella Pubblica Amministrazione italiana, obiettivo 5 di legislatura che, complessivamente, richiederà investimenti per circa 42 milioni di euro, di cui 13 cofinanziati dallo stesso Comitato Interministeriale, innescando risparmi annui per almeno 130 milioni di euro, con un rientro dell'investimento in 24 mesi a partire dall'erogazione. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
GIUSTIZIA ON LINE: ALTRE INIZIATIVE |
|
|
|
|
|
Oltre all’avvio della gestione informatizzata delle attività di recupero delle spese di giustizia attraverso l'uso della posta elettronica certificata e della firma digitale, per cui il Ministero della Giustizia ha investito 1,8 milioni di euro, di cui 750 mila coperti da finanziamento del CSMI, con un risparmio annuo di quasi un milione di euro grazie all'eliminazione di 600 mila comunicazioni, sono previste anche la registrazione telematica degli atti giudiziari e l’automazione delle adozioni in Sicilia. L'introduzione, da parte del Ministero della Giustizia e dall'Agenzia delle Entrate, dell'invio elettronico e della registrazione informatica di decreti ingiuntivi, atti di Tribunali, Corti d'Appello e Cassazione ha richiesto un investimento di 4,2 milioni di euro, di cui 1,2 finanziati dal CMSI, cui corrisponderà il vantaggio dall'eliminazione di 1,6 milioni di comunicazioni cartacee l'anno con un risparmio di 53 milioni di euro. Il Tribunale dei minorenni della Sicilia e i consultori isolani si scambieranno posta elettronica certificata anziché documentazione cartacea riducendo così i tempi burocratici e i costi di gestione e archiviazione della pratiche. Per circa 10 mila pratiche l'anno, si realizzerà un risparmio di una circa 60 mila di euro per esercizio, a fronte di un investimento da parte del ministero della Giustizia di 500 mila euro,di cui 200 mila erogati dal CMSI. Il progetto pilota è frutto di accordi locali e verrà successivamente allargato ad altre aree del Paese. Per consentire la sostituzione dell'invio tradizionale di comunicazioni con la posta elettronica certificata nell'ambito del processo amministrativo telematico, in particolare per gli avvisi di udienza, le sentenze, le ordinanze e le memorie difensive, l'Avvocatura dello Stato e il Consiglio di Stato hanno investito 1,6 milioni di euro, di cui 700 mila del CMSI, eliminando ben 240 mila comunicazioni l'anno e conseguendo risparmi per 4,7 milioni di euro per esercizio. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
CULTURA ON LINE: E-MUSEION E GESTIONE DOCUMENTI |
|
|
|
|
|
Il Ministero dei Beni Attività Culturali con il progetto e-museion aggrega e uniforma le informazioni sul patrimonio dei 379 musei, attiva caselle di posta elettronica certificata e fornisce informazioni complete ai cittadini ed agli operatori del settore turistico, eliminando in tal modo 100 mila comunicazioni tradizionali l'anno e conseguendo risparmi per 4,3 milioni di euro per esercizio. L'investimento è di 500 mila euro, metà del quale coperto dal CMSI. Lo stesso dicastero con un investimento di 2 milioni di euro (di cui 750 mila euro cofinanziati dal CMSI) sostituisce con le comunicazioni elettroniche lo scambio di documenti cartacei relativi alla gestione interna (comunicazioni tra dirigenti, tra amministrazione e dipendenti, bacheche elettroniche), eliminando in tal modo oltre 800 mila comunicazioni l'anno e risparmiando 7,7 milioni di euro ogni anno. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
MINISTERO DELL’INTERNO: AUTOMAZIONE DEL CAMBIO DI COGNOME |
|
|
|
|
|
Il Ministero dell'Interno ha deciso di sostituire con posta elettronica certificata le comunicazioni relative alle procedure per il cambio di cognome, almeno 7 mila comunicazioni l'anno, in particolare per quanto riguarda l'acquisizione e spedizione delle richieste, le comunicazioni dei cambiamenti, le interrogazioni sullo stato della pratica e la gestione dei quesiti. I risparmi sono di 40 mila euro all'anno, dopo un investimento di 200 mila euro, metà cofinanziati dal CMSI. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
AGENZIA DELLE ENTRATE ON LINE: GESTIONE DELLA DOCUMENTAZIONE |
|
|
|
|
|
L'Agenzia delle Entrate, con un investimento di 3,5 milioni di euro (di cui 750 mila co-finanziati dal CMSI) gestirà in maniera integrata tutto il ciclo documentale (ricezione, produzione, conservazione, spedizione e reperimento) per le 408 unità operative con un risparmio di 1,5 milioni di euro l'anno. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
UNIONE EUROPEA: CRITERI ECOLOGICI PER PERSONAL COMPUTER |
|
|
|
|
|
Con la Decisione 11 aprile 2005 n. 2005/341/CE la Commissione Europea ha aggiornato i criteri ecologici e i connessi criteri di valutazione e verifica, validi fino al 30 aprile 2009 per i personal computer. Il gruppo di prodotti "personal computer" comprende computer progettati per essere utilizzati in una postazione fissa, quale una scrivania, e composti da un'unità di sistema e un'unità video, formanti o meno un tutt'uno, nonché da una tastiera. Il gruppo di prodotti comprende anche un'unità di sistema tastiere e unità video progettate per essere utilizzate con i personal computer. Ma non comprende i server. I marchi di qualità ecologica rilasciati sulla base la precedente decisione n. 2001/686/Ce del 22 agosto 2001 sono validi sino al 31 marzo 2006. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
UNIONE EUROPEA: CRITERI ECOLOGICI PER COMPUTER PORTATILI |
|
|
|
|
|
Con la Decisione 11 aprile 2005 n. 2005/343/CE la Commissione Europea ha precisato che il gruppo di prodotti "computer portatili" comprende tutti i computer che possono essere utilizzati in posti diversi e che consistono in un'unità di sistema, un'unità video e una tastiera formanti un tutt'uno, al fine di un facile trasporto da un posto a un altro, e che possono essere alimentati da una batteria interna. Nel gruppo sono compresi i dispositivi dotati di tastiera su schermo sensibile al tatto e sono esclusi i prodotti non destinati in modo prioritario all'elaborazione dati. I criteri ecologici e i relativi requisiti di valutazione e verifica sono validi fino al 30 aprile 2009. I marchi di qualità ecologica, rilasciati sulla base della precedente Decisione n. 2001/687/Ce del 28 agosto 2001, sono validi sino al 31 marzo 2006. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
PRIVACY: NORME ANTIRICICLAGGIO E GARANZIE PER LE PERSONE |
|
|
|
|
|
Avvocati, notai, commercialisti, banche, ma anche gallerie d'arte e case d'asta, devono trattare solo dati personali pertinenti ed effettivamente necessari dei clienti che effettuano operazioni di valore superiore ai 12.500 euro e devono informarli sull'uso che verrà fatto di questi dati. Necessaria la creazione, presso ogni categoria o singolo operatore, di un apposito archivio dedicato solo alla conservazione delle informazioni antiriciclaggio raccolte (nome, cognome, data, tipo di operazione ecc.). È quanto chiede il Garante della Privacy in un parere inviato al Ministero dell'Economia e delle Finanze. Il Ministero aveva posto all'attenzione del Garante tre schemi di regolamento, con i quali si introducono disposizioni in materia di obblighi "antiriciclaggio" a carico di numerose categorie ed attività che potrebbero, secondo il legislatore, essere usate a fini di riciclaggio di proventi derivanti da attività illecite. Proprio l'ampliamento della normativa ad attività e libere professioni che riguardano migliaia di cittadini ha indotto il Garante a sottolineare l'esigenza di attuare gli obblighi antiriciclaggio nel rispetto dei principi di necessità e proporzionalità dei trattamenti dei dati prescritti dal Codice della privacy. Il Garante richiama in particolare l'attenzione sulle cautele da adottare nell'acquisizione, conservazione ed eventuale segnalazione dei dati trattati. Il Garante invita, inoltre, il Ministero a rivedere alcune disposizioni, sulla creazione di diversi tipi di archivi, che paiono in contrasto con la prevista adozione di un archivio "unico" da parte dalle categorie interessate, nel quale raccogliere solo le informazioni acquisite nell'adempimento degli obblighi "antiriciclaggio" allo scopo di facilitare la conservazione e i controlli. Per la tenuta e la gestione di tale archivio "unico" le categorie interessate possono avvalersi eventualmente anche di "centri di servizio" esterni: in questa ipotesi, però, il Garante raccomanda che le informazioni vengano conservate separate per singolo operatore, avendo cura che ne sia garantita la sicurezza e la segretezza. In merito, infine, alla segnalazione di operazioni sospette all'Ufficio italiano cambi da parte di avvocati, notai, commercialisti, il Garante chiede di specificare nel dettaglio cosa si intenda per operazione, poiché l'attuale definizione non consente di individuare con certezza i casi da segnalare e comporta il rischio di omissioni o di comunicazioni ingiustificate. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
PRIVACY: FOTO SEGNALETICHE E DIGNITÀ DELLA PERSONA |
|
|
|
|
|
Il Tribunale di Milano, dando ragione al Garante, ha stabilito che non si possono pubblicare le foto segnaletiche per soddisfare la curiosità del pubblico, ma devono esserci specifiche esigenze di giustizia e di polizia. Con una sentenza di cui si sono apprese di recente le motivazioni, il tribunale ha respinto il ricorso di un noto quotidiano nazionale contro un provvedimento del Garante che aveva ordinato al giornale di non pubblicare più le foto segnaletiche di alcune persone arrestate nel corso di un'indagine su stupefacenti e prostituzione in corso a Roma nel novembre del 2003. Tra le foto pubblicate vi era anche quella di una nota attrice italiana. Nel provvedimento il Garante, in linea con un proprio consolidato orientamento, affermava che la pubblicazione delle foto segnaletiche, avvenuta senza che ricorressero i necessari fini di giustizia e di polizia, configurava una violazione di legge con grave pregiudizio per la dignità delle persone coinvolte. Nell'accogliere la tesi del Garante, il tribunale ha riconosciuto l'insussistenza dei presupposti che legittimano la pubblicazioni delle immagini diffuse dal quotidiano. Ha precisato, inoltre, che le foto segnaletiche sono idonee di per sé a rivelare lo stato di detenzione, enfatizzando visivamente la notizia della misura restrittiva della libertà personale. Ciò comporta una grave lesione della dignità della persona, anche di quella arrestata o carcerata, il cui rispetto è invece riconosciuto dal Codice deontologico dei giornalisti. Con riguardo alla fotografia dell'attrice, il tribunale ha osservato inoltre che la sua pubblicazione era da considerarsi eccedente, rispondente ad una "meno nobile curiosità del pubblico" piuttosto che ad una reale esigenza informativa; ciò ove si consideri anche che tale immagine rivelava una notevole alterazione dello stato fisico dell'artista rispetto al periodo migliore della sua carriera. La sentenza si pone in linea di continuità con un'altra pronuncia del Tribunale (26 giugno 2003) e, da ultimo, con l'orientamento espresso dalla Corte europea dei diritti dell'uomo (Strasburgo 11 gennaio 2005, decisione n. 50774/99). |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
BANCA POPOLARE DI MILANO: BILANCIO SOCIALE |
|
|
|
|
|
Oggi 27 giugno 2005, presso la Sala delle Colonne, la Banca Popolare di Milano ha presentato il Bilancio Sociale del Gruppo Dipiemme. La Banca Popolare di Milano, fondata nel 1865, è oggi una delle principali banche popolari italiane, è a capo di un gruppo che comprende le reti bancarie di Banca di Legnano e Cassa di Risparmio di Alessandria, con circa 700 sportelli, e conta circa 58.000 soci. A dimensione interregionale, la sua rete è prevalentemente estesa in Lombardia ed è cresciuta accompagnando lo sviluppo economico del suo territorio attraverso il sostegno e l’attenzione alla clientela retail e al mondo delle piccole e medie imprese. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
SISTEMA-PAESE ITALIA: MODELLI ECONOMICI ETICI E PRATICABILI TRA CRESCITA E DECRESCITA |
|
|
|
|
|
Presso la Casa della Cultura, Via Borgogna 3, a Milano, giovedì 23 giugno, si è svolto l’incontro “Pil negativo e Decrescita”: siamo sulla buona strada?”, organizzato da Assoetica. Nel corso dell’evento Serge Latouche (sociologo dell’economia ed epistemologo delle scienze umane, esperto di rapporti economici e culturali Nord/sud. Membro dell’Incad –International Network for Cultural Alternative to Development di Montreal, della Rete Culture e Sviluppo Nord/sud di Bruxelles, docente all’Università di Parigi Xi e all’Institut d’étude du developpement economique di Parigi) ha affrontato il tema ”Modelli economici etici e praticabili per il sistema-paese Italia: tra crescita e decrescita”. La decrescita è innanzitutto uno slogan, utilizzato per indicare la necessità e l'urgenza di una inversione di tendenza, rispetto al modello dominante dello sviluppo e della crescita illimitati, resa necessaria per il semplice motivo che l'attuale modello di sviluppo è ecologicamente insostenibile, ingiusto ed incompatibile con il mantenimento della pace. Esso, inoltre, porta con sé, anche all'interno dei paesi ricchi, perdita di autonomia, alienazione, aumento delle disuguaglianze e dell'insicurezza. La decrescita non è una ricetta, ma un cartello stradale che indica un nuovo percorso che ha nell’orizzonte un'altra economia: pacifica, sostenibile e conviviale, in altre parole felice. In particolare, la decrescita non è la crescita negativa. Così come non c’è niente di peggio di una società fondata sul lavoro che non abbia lavoro, non c’è niente di peggio di una società della crescita senza crescita. La decrescita, dunque, può solo immaginarsi in una “società della decrescita”. La società della decrescita presuppone un’organizzazione completamente diversa in cui viene valorizzato il tempo libero, dove i legami sociali sono più importanti della produzione e del consumo di prodotti inutili, o nocivi. Traendo ispirazione dalla “Carta dei consumatori e degli stili di vita” proposta al Forum degli organismi non governativi di Rio de Janeiro, tutto ciò può essere sintetizzato nel programma delle “sei R”: rivalutare, ristrutturare, ridistribuire, ridurre, riutilizzare, riciclare. Questi sei obiettivi interdipendenti darebbero il via ad un circolo virtuoso di decrescita conviviale e sostenibile. Bruno Bonsignore, Presidente Assoetica, ha ribadito che “lo sviluppo sostenibile è come l'inferno, lastricato di buone intenzioni”. La società della crescita non è auspicabile per almeno tre motivi: perché incrementa le disuguaglianze e le ingiustizie; perché dispensa un benessere largamente illusorio, e perché non offre un tipo di vita conviviale neppure ai «benestanti»: è un'antisocietà malata della propria ricchezza. Indubbiamente, molti possono spendere di più per acquistare beni e servizi mercantili, ma dimenticano di calcolare una serie di costi aggiuntivi che assumono forme diverse, legate al degrado della qualità della vita (aria, acqua, ambiente): spese di «compensazione» e di riparazione (farmaci, trasporti, intrattenimento) imposte dalla vita moderna, o determinate all'aumento dei prezzi di generi divenuti rari (l'acqua in bottiglie, l'energia, il verde...). Herman Daly ha compilato un indice sintetico, il «Genuine Progress Indicator» (Gpi) che rettifica il Prodotto interno lordo tenendo conto dei costi dovuti all'inquinamento e al degrado ambientale. A partire dal 1970, per gli Stati uniti l'indice del «progresso genuino» è stagnante, o addirittura in regresso, mentre quello del Prodotto interno lordo continua registrare aumenti. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|