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Notiziario Marketpress di Mercoledì 29 Giugno 2005
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VERTICE EUROPEO ALL'ESAME DEI DEPUTATI  
 
Bruxelles, 29 giugno 2005 - L'aula ha svolto un dibattito sugli esiti della riunione del Consiglio europeo tenutasi il 16 e il 17 giugno. Ratifica della Costituzione e prossime prospettive finanziarie sono stati i principali punti discussi. Sul primo punto, si è deciso di prorogare il termine ultimo per le ratifiche al fine di avere il tempo di condurre un ampio dibattito. Sul secondo, invece, il Vertice non è riuscito a trovare un accordo. Ma i Capi di Stato e di Governo hanno anche trattato della Strategia di Lisbona nel più ampio contesto dello sviluppo sostenibile e dell'attuazione del Programma dell'Aia inteso a rafforzare lo spazio di libertà, sicurezza e giustizia nonché della lotta la terrorismo. Per quanto riguarda le relazioni esterne, oltre ad una panoramica su diversi paesi o aree del mondo, il Vertice ha affrontato un dibattito sulla preparazione del Vertice Onu di settembre ed ha approvato il mandato per la prossima Presidenza in materia di Pesd. Il Consiglio europeo, poi, ha trattato il tema della lotta all'Aids e alle altre malattie trasmissibili. Riguardo ai prossimi ampliamenti dell'Unione, infine, i Capi di Stato e di Governo hanno plaudito alla firma del trattato di adesione di Bulgaria e Romania e hanno sottolineato la necessità di dare piena attuazione alle conclusioni adottate in occasione dei Vertici di giugno e dicembre 2004. Ratifica della Costituzione In merito al processo di ratifica della Costituzione, il Consiglio europeo ha adottato una dichiarazione con la quale si afferma di aver «preso atto dei risultati dei referendum in Francia e nei Paesi Bassi» ritenendo, tuttavia, che essi «non rimettano in discussione l'interesse dei cittadini per la costruzione europea». Di conseguenza, i Capi di Stato e di Governo hanno rilevato la necessità di «intraprendere una riflessione comune» che consenta l'avvio di un ampio dibattito «mobilitante» in tutti gli Stati membri che veda coinvolti i cittadini, la società civile, le parti sociali, i parlamenti nazionali e i partiti politici. Anche le istituzioni europee dovranno apportare il loro contributo a questo dibattito. Per il Consiglio europeo i recenti sviluppi «non rimettono in questione la validità della prosecuzione dei processi di ratifica» e, pertanto, ha convenuto di darsi appuntamento nel primo semestre 2006 «per procedere ad una valutazione globale dei dibattiti nazionali e per decidere sul seguito del processo». Il calendario della ratifica in vari Stati membri, se necessario, «sarà adeguato». A tale proposito, il Presidente Josep Borrell ha sottolineato come anche la maggioranza del Parlamento europeo fosse del parere di proseguire il processo di ratifica e ha definito «democratica» la decisione del Consiglio europeo. Solo due paesi rappresentanti 76 milioni di cittadini hanno detto No, ha proseguito, mentre altri dieci paesi che contano 225 milioni di cittadini hanno già ratificato il trattato costituzionale e tutti gli altri europei devono aver la possibilità di pronunciarsi. Per il Presidente, occorre ora approfittare del tempo supplementare a disposizione per consentire ai 455 milioni di cittadini europei di riflettere sul loro futuro comune. Il dibattito, al quale parteciperà attivamente anche il Parlamento, dovrà svolgersi a tutti i livelli dell'Unione e degli Stati membri e vertere, in particolare, sul modello di società europea di fronte alla globalizzazione e sulle frontiere dell'Europa. Nel primo caso si tratta di dimostrare che l'Unione può apportare prosperità, sicurezza e solidarietà ai cittadini senza imporre un modello unico di società. Nel secondo, si tratterà di distinguere la nozione di riunificazione dell'Europa, come avvenuto con l'ultimo ampliamento, e gli allargamenti futuri. Prospettive finanziarie Sul bilancio europeo per il periodo 2007-2013, il Vertice non è riuscito a trovare un'intesa globale. Le conclusioni della Presidenza, tuttavia, sottolineano la necessità di «chiarezza» sulle risorse dell'Unione a sostegno delle politiche comuni e affermano l'impegno a «compiere ogni sforzo per conseguire tale obiettivo». I lavori preparatori, vi si legge, «hanno consentito di progredire significativamente su questo punto» e il Vertice ha quindi convenuto sulla necessità di «mantenere l'enfasi e l'impulso impressi alle discussioni» dallo schema di negoziato della Presidenza. Il Presidente Borrell si è detto «profondamente deluso e rattristato» dal fallimento delle trattative sulle prossime prospettive finanziarie. Pur sostenendo che vi sia ancora tempo per trovare un'intesa, ha espresso dubbi che questa possa essere trovata nel corso del semestre britannico, visto lo svolgimento dei negoziati e talune posizioni assunte nella fase finale dei negoziati. Egli ha quindi ammonito che il dibattito sulle risorse proprie non deve focalizzarsi sui saldi netti di bilancio che danno l'impressione ai cittadini di «pagare una tassa ad una sorta di potenza straniera senza trarne beneficio». Questo, ha aggiunto, significa ignorare che «se stiamo assieme è perché esiste un valore aggiunto europeo» e che tutti abbiamo beneficiato, direttamente o indirettamente, della costruzione europea. Se dovesse persistere questo approccio con il quale ognuno si impunta sugli interessi nazionali apparenti a scapito dell'interesse comune, ha dichiarato, «sarà sempre più difficile, se non impossibile, trovare un accordo». Proseguire su questa strada, per il Presidente, porterà al fallimento dimostrando che, purtroppo, non esiste un'unione politica. L'esigenza dell'unanimità in questo campo non incita al compromesso ed è paralizzante per l'Unione, e ha quindi ricordato che la Convenzione, non seguita dai Capi di Stato e di Governo, aveva proposto di passare alla maggioranza qualificata. Se si fosse raggiunto un accordo, ha poi precisato il Presidente, sarebbe stato necessario iniziare un negoziato con il Parlamento e la Commissione che, ha sottolineato, a differenza del Consiglio, hanno già adottato la loro posizione al riguardo. Egli ha quindi ricordato che se non si giungesse a un'intesa entro novembre 2006, l'Unione funzionerebbe sulla base dei bilanci annuali e, in tale contesto, il Parlamento sfrutterà al massimo il margine di manovra conferitogli dai trattati.  
   
   
PATTO DI STABILITÀ: I DEPUTATI INSISTONO SUL RIGORE  
 
 Bruxelles, 29 giugno 2005 - La Plenaria esaminerà la relazione di Othmar Karas (Ppe/de, At) che continua a insistere su una più rigorosa applicazione degli strumenti preventivi del Patto di stabilità e di crescita. In effetti, i deputati ripropongono gli emendamenti adottati in prima lettura che erano stati successivamente respinti dalla posizione comune del Consiglio. Nel corso del Vertice di primavera i Capi di Stato e di Governo avevano raggiunto un accordo politico sulla riforma del Patto di stabilità e diventava quindi necessario definire le modifiche legislative per la sua attuazione. A tale fine sono state presentate due proposte legislative: la prima intende rendere più flessibile l'aspetto correttivo della procedura di deficit eccessivi, la seconda ha lo scopo di rafforzare il lato preventivo del Patto e riguarda più in particolare la sorveglianza delle politiche economiche e di bilancio degli Stati membri. Il Parlamento, nella sessione del 6-9 giugno, aveva già adottato la sua posizione in prima lettura. Tuttavia, mentre la prima proposta era soggetta alla procedura di consultazione ed è stata nel frattempo adottata definitivamente dal Consiglio, per la seconda si ricorre alla procedura di cooperazione che conferisce al Parlamento una seconda possibilità di essere ascoltato. I deputati della commissione per i problemi economici e monetari, seguendo il suggerimento del relatore, ripropongono quindi gli emendamenti adottati in prima lettura. Questi, più in particolare, prevedono che le statistiche di bilancio degli Stati membri debbano essere paragonate a quelle presentate alla Bce dalle banche centrali nazionali, mentre i programmi di stabilità per il biennio successivo vanno presentati ogni anno. Il Consiglio, inoltre, deve avere la possibilità di invitare uno Stato membro a rafforzare il proprio programma, in particolare nei periodi economici favorevoli, e maggiore attenzione deve essere attribuita all'indice di indebitamento pubblico del governo. Se la Plenaria intende seguire il parere della commissione parlamentare, dovrà pronunciarsi a maggioranza assoluta (almeno 367 voti favorevoli) per emendare il regolamento. Per non tenere conto delle indicazioni del Parlamento, invece, il Consiglio dovrà pronunciarsi all'unanimità. Background Nella riunione di Amsterdam del 17 giugno 1997 il Consiglio europeo ha adottato un Patto di stabilità e crescita conformemente ai principi e alle procedure del trattato. Tuttavia, nel giugno 2004 il Consiglio europeo ha rilevato la necessità di rafforzare la trasparenza e il grado di ”ownership” nazionale dell’insieme di regole fiscali Ue e di migliorare l’applicazione delle relative norme e disposizioni. Il 3 settembre 2004 la Commissione ha pubblicato una comunicazione intitolata ”Rafforzare la governance economica e chiarire l'attuazione del Patto di stabilità e crescita”, nella quale ha presentato degli orientamenti in merito al futuro assetto di tale patto e ha proposto di consolidarne le basi economiche e di rafforzarne la credibilità e l'applicazione effettiva. Il 20 marzo 2005, il Consiglio ha adottato una relazione intitolata ”Migliorare l'attuazione del Patto di stabilità e crescita”. Nella sua relazione, il Consiglio ha concentrato la propria attenzione sul rafforzamento della governance e della ”ownership” nazionale del quadro di bilancio, sul consolidamento delle basi economiche e dell'efficacia del patto, sia nell'aspetto preventivo che in quello correttivo. Inoltre, è stato posto l'accento sulla garanzia della sostenibilità delle finanze pubbliche a lungo termine, sulla promozione della crescita e sull'obiettivo di evitare di imporre oneri eccessivi alle generazioni future. Il 22 e 23 marzo 2005 il Consiglio europeo ha approvato questa relazione ed ha invitato la Commissione a presentare proposte volte a modificare i regolamenti nel senso indicato nella relazione del Consiglio.  
   
   
IMMUNITÀ E STATUTO DEI DEPUTATI EUROPEI: ACCORDO IN VISTA  
 
 Bruxelles, 29 giugno 2005 - Il Parlamento esaminerà la relazione di Giuseppe Gargani (Ppe/de, It), approvata a larga maggioranza dalla commissione giuridica da esso presieduta, che appoggia la proposta di compromesso del Consiglio sullo statuto dei deputati. Se la Plenaria sottoscrive l'accordo sarà possibile chiudere la procedura sotto Presidenza lussemburghese. La proposta prevede di fissare a 7.000 euro lo stipendio mensile dei deputati, al fine di eliminare le disparità delle remunerazioni tra i parlamentari che, attualmente, percepiscono un'indennità pari ai loro omologhi nazionali. Con il nuovo regime, i deputati sarebbero retribuiti dal bilancio comunitario e sottoposti all'imposta comunitaria. Gli Stati membri, tuttavia, potrebbero applicare un tasso d'imposizione complementare conforme al regime fiscale nazionale. I parlamentari europei, inoltre, sarebbero soggetti ad un regime pensionistico comune e, pertanto, le pensioni sarebbero versate dal Parlamento. In forza al nuovo statuto, poi, le spese di viaggio di tutti i deputati sarebbero rimborsate in base ai costi reali e non più su base forfetaria, rendendo così il sistema più trasparente. L'accordo prevede inoltre un periodo transitorio durante il quale gli Stati membri che lo auspicano possono applicare un sistema diverso da quello previsto dallo Statuto. Più in particolare, i deputati già in carica e rieletti prima dell'entrata in vigore dello statuto potranno optare, per l'intera durata dell'attività parlamentare, per il regime nazionale in vigore relativo all'indennità (compresa quella transitoria) e a diverse categorie di pensioni. In questo caso, i versamenti saranno a carico del bilancio dello Stato membro. I deputati che intendono continuare a rimanere affiliati al regime nazionale sinora vigente dovranno darne comunicazione scritta al Presidente entro 30 giorni dall'entrata in vigore dello statuto e tale decisione è considerata «definitiva e irrevocabile». Gli Stati membri, infine, possono definire per i propri deputai europei una regolamentazione in deroga alle disposizioni dello statuto in materia di indennità, anche transitoria, nonché di pensioni di anzianità e di reversibilità per un periodo di transizione che non può tuttavia superare la durata di due legislature del Parlamento europeo. In virtù di tale regolamentazione, è precisato, i deputati europei «sono quanto meno equiparati» ai deputati dei rispettivi parlamenti nazionali. Anche in questo caso, i pagamenti restano interamente a carico del bilancio dei rispettivi Stati membri. Il primo progetto di Statuto era stato adottato dal Parlamento nel 1998 e poneva il principio dell'indipendenza e della parità di trattamento dei suoi membri. Le divergenze tra Parlamento e Consiglio, in particolare sull'importo della retribuzione e sul sistema di rimborso delle spese di viaggio, avevano però impedito la conclusione di un accordo nel 2001. Due anni dopo, i deputati avevano rilanciato la procedura proponendo un compromesso al Consiglio. Tuttavia, all'epoca, i Ministri non furono in grado di raggiungere la maggioranza qualificata su taluni aspetti salienti del progetto di Statuto.  
   
   
DEFICIT ECCESSIVI: MIGLIORARE LA QUALITÀ DELLE STATISTICHE  
 
 Bruxelles, 29 giugno 2005 - Il Parlamento europeo è consultato sulla proposta di regolamento concernente la qualità dei dati statistici nel contesto della procedura per i disavanzi eccessivi. La proposta si prefigge di creare una base giuridica per le migliori pratiche esistenti in materia di compilazione e comunicazione dei dati, di fornire un approccio più sistematico che consenta di monitorare la qualità dei dati mediante visite di controllo approfondite, oltre alle missioni regolari attualmente effettuate, e di rafforzare la trasparenza in tutto il processo. La relazione di Jean-paul Gauzes (Ppe/de, Fr), adottata a larghissima maggioranza dalla commissione per i problemi economici e monetari, precisa taluni aspetti relativi alle visite di controllo e introduce una serie di obblighi quanto alle informazioni da fornire al Parlamento. Più in particolare, per i deputati, le visite condotte nell'ambito del «dialogo permanente con le autorità statistiche nazionali» con lo scopo di verificare i dati trasmessi, esaminare le questioni metodologiche e valutare il rispetto delle norme contabili, debbono essere effettuate secondo un calendario fissato di comune accordo tra gli Stati membri e la Commissione (Eurostat). Nella misura del possibile, inoltre, devono aver luogo contemporaneamente in tutti gli Stati membri. I risultati delle visite, precisano poi i deputati, devono essere comunicati agli altri istituti nazionali. Le ispezioni approfondite, invece, sono tese a verificare i processi e i conti che comprovano i dati trasmessi e a trarre dettagliate conclusioni circa il rispetto delle norme contabili, nonché la completezza, l'attendibilità, la tempestività e la coerenza dei dati trasmessi. A parere dei deputati, queste ispezioni debbono essere decise dalla Commissione (Eurostat) ove «sussistano gravi dubbi quanto all'accuratezza e alla coerenza dei dati trasmessi». Ai sensi della proposta, gli Stati membri devono informare la Commissione, con l'ausilio della pertinente documentazione, in merito a ogni revisione significativa dei dati relativi al debito pubblico e al disavanzo pubblico previsto ed effettivo già trasmessi. A queste disposizioni i deputati aggiungono che qualora per il disavanzo pubblico previsto e il debito, ovvero per la loro revisione, non siano state utilizzate le «ipotesi esterne comuni» rese disponibili dalla Commissione nel quadro del coordinamento delle politiche economiche e fiscali per effettuare raffronti tra gli Stati membri, gli Stati membri «illustrano dettagliatamente le ragioni di tale divergenza e calcolano il differenziale tra le proiezioni».  
   
   
MONITORAGGIO E ANALISI DEL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO E DEI REGIMI DI PROPRIETÀ INTELLETTUALE  
 
Bruxelles, 29 giugno 2005 - La Dg Ricerca della Commissione europea ha pubblicato un bando di gara nell'ambito del Sesto programma quadro (6Pq) per l'assistenza nel monitoraggio e nell'analisi del trasferimento tecnologico e dei regimi di proprietà intellettuale e del loro utilizzo. Il vincitore del bando di gara dovrà valutare gli aspetti specifici, relativi alla ricerca, del diritto in materia di proprietà intellettuale, tra i quali l'eccezione sperimentale, i diritti prioritari dell'utente, la legislazione applicabile al know-how tecnologico, le disposizioni in materia di comproprietà dei diritti di proprietà intellettuale (Ipr) e altri, allo scopo di individuare, laddove occorra, le azioni necessarie. Sarà indispensabile inoltre trattare il tema della sensibilizzazione e della formazione in materia di Ipr e garantire un'ampia diffusione dei risultati e delle raccomandazioni, in particolare presso i responsabili politici. Per informazioni : Commissione europea, Direzione generale della Ricerca, All'attenzione di Lynda Morrish, Sdme 9/82, B-1049 Bruxelles, Fax: +32-2-299 -4207, E-mail: rtd-ipr-study@cec.Eu.int  
Per ulteriori indicazioni sull'invito consultare il seguente indirizzo web: http://ted.Publications.eu.int/udl?request=seek-deliver&language=it&docid=118814-2005
 
   
   
EUROPEAN CENTRAL BANK: NEW DIRECTORATE GENERAL HUMAN RESOURCES, BUDGET AND ORGANISATION  
 
Frankfurt am Main 28 June 2005 - In order to further enhance internal efficiency and effectiveness, the Executive Board of the European Central Bank (Ecb) has decided to merge the Directorate Human Resources – so far part of the Directorate General Administration – and the Directorate Planning and Controlling into a new Directorate General Human Resources, Budget and Organisation. Koenraad de Geest, Director Planning and Controlling, and Berend van Baak, Director Human Resources, have been appointed as Director General and Deputy Director General, respectively, of the new department, with effect from 1 July 2005. The Directorates Human Resources and Planning and Controlling will be abolished on the same day. Gerald Grisse will remain Director General Administration.  
   
   
EUROPEAN CENTRAL BANK: UPDATE OF THE ASSESSMENT OF LINKS BETWEEN SECURITIES SETTLEMENT SYSTEMS  
 
Frankfurt am Main, 29 June 2005 - The Governing Council of the European Central Bank has updated the assessment of links between securities settlement systems (Ssss) eligible for the settlement of collateral for Eurosystem credit operations. Links between Ssss are assessed periodically against the “Standards for the use of Eu securities settlement systems in Escb credit operations” published by the European Monetary Institute in 1998. The number of eligible links has gone down from 67 to 59 since the last link assessment in 2001. The main reason for this development is that, since 1 July 2003, only securities issued and held in an Sss located in the euro area have been eligible for Eurosystem credit operations. As a result, links to Ssss located outside the euro area do not handle Eurosystem collateral any more and are therefore no longer assessed by the Eurosystem. The overall level of compliance with the standards is high, and the Ssss have maintained their efforts to enhance compliance further. The list of all eligible links is set out in the table below, which replaces the list published in a press release on 4 July 2001.
Table: List of links eligible for Eurosystem credit operations
Country Eligible links
Belgium Euroclear (Belgium) to Nbb Sss (Belgium)
Euroclear (Belgium) to Clearstream (Luxembourg)
Euroclear (Belgium) to Clearstream (Germany)
Euroclear (Belgium) to Oekb (Austria)
Euroclear (Belgium) to Euroclear (the Netherlands), operated by Abn Amro
Euroclear (Belgium) to Euroclear (France), operated by Société Générale
Euroclear (Belgium) to Monte Titoli (Italy), operated by Unicredito Italiano
Germany Clearstream (Germany) to Euroclear (France)
Clearstream (Germany) to Euroclear (the Netherlands)
Clearstream (Germany) to Oekb (Austria)
Clearstream (Germany) to Apk (Finland)
Clearstream (Germany) to Clearstream (Luxembourg)
Clearstream (Germany) to Cade (Spain)
Clearstream (Germany) to Monte Titoli (Italy)
Spain Cade to Clearstream (Germany)
Cade to Euroclear (France)
Cade to Monte Titoli (Italy)
Cade to Euroclear (the Netherlands)
Sclv to Monte Titoli (Italy)
Sclv to Euroclear (France)
Sclv to Euroclear (The Netherlands)*
France Euroclear (France) to Clearstream (Germany)
Euroclear (France) to Euroclear (the Netherlands)
Euroclear (France) to Monte Titoli (Italy)
Euroclear (France) to Oekb (Austria)
Euroclear (France) to Nbb Sss (Belgium)
Euroclear (France) to Cade (Spain)
Euroclear (France) to Apk (Finland)
Euroclear (France) to Clearstream (Luxembourg)
Euroclear (France) to Sclv (Spain)
Euroclear (France) to Euroclear (Belgium)
Italy Monte Titoli to Euroclear (Belgium)
Monte Titoli to Clearstream (Germany)
Monte Titoli to Euroclear (France)
Monte Titoli to Oekb (Austria)
Monte Titoli to Sclv (Spain)
Monte Titoli to Cade (Spain)
Monte Titoli to Euroclear (the Netherlands)
Monte Titoli to Clearstream (Luxembourg)
Luxembourg Clearstream (Luxembourg) to Euroclear (Belgium)
Clearstream (Luxembourg) to Clearstream (Germany)
Clearstream (Luxembourg) to Nbb Sss (Belgium), operated by Ing Belgium
Clearstream (Luxembourg) to Oekb (Austria), operated by Erste Bank
Clearstream (Luxembourg) to Euroclear (the Netherlands), operated by Kas Associatie
Clearstream (Luxembourg) to Monte Titoli (Italy), operated by Sanpaolo Imi
Netherlands Euroclear (the Netherlands) to Euroclear (France)
Euroclear (the Netherlands) to Clearstream (Germany)
Euroclear (the Netherlands) to Oekb (Austria)
Euroclear (the Netherlands) to Cade (Spain)
Euroclear (the Netherlands) to Monte Titoli (Italy)
Euroclear (the Netherlands) to Sclv (Spain)
Austria Oekb to Euroclear (Belgium)
Oekb to Clearstream (Germany)
Oekb to Euroclear (France)
Oekb to Monte Titoli (Italy)
Oekb to Euroclear (the Netherlands)
Oekb to Clearstream (Luxembourg)
Finland Apk to Clearstream (Germany)
Apk to Euroclear (France)
 
   
   
TONNAGE TAX: FIRMATI DUE DECRETI  
 
Roma, 29 giugno 2005 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze rende noto che il Ministro Domenico Siniscalco ha firmato un Decreto ministeriale e controfirmato uno schema di Dpcm riguardanti la cosiddetta "tonnage tax". Il Decreto ministeriale detta le disposizioni relative al regime forfetario di determinazione della base imponibile per le imprese marittime, opzionale e parametrato al tonnellaggio delle navi, dando attuazione in tal modo al Decreto legislativo di riforma della tassazione sociataria. Tra queste disposizioni: le modalità ed i termini per l’esercizio dell’opzione e del suo rinnovo, i limiti all’esercizio dell’opzione e alla sua efficacia, l’elenco delle attività incluse nella base imponibile forfetaria. Lo schema di Dpcm, trasmesso alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, differisce il termine per effettuare la comunicazione all’Agenzia delle Entrate dell’esercizio dell’opzione in materia di tonnage tax alla fine del periodo d’imposta.  
   
   
BANCA CR FIRENZE (CASSA DI RISPARMIO DI FIRENZE) : SUL PATTO DI SINDACATO  
 
Firenze, 29 Giugno 2005 - A seguito della scadenza a far data dal 1° maggio scorso del Patto di Sindacato sottoscritto il 15 novembre 1999 tra l' Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Bnp Paribas e Sanpaolo Imi, riguardante le partecipazioni al capitale della Cassa di Risparmio di Firenze, i contatti tra l'Ente Cassa di Risparmio di Firenze ed il Sanpaolo Imi sono proseguiti con uno spirito costruttivo. Le parti hanno oggi concordato di posticipare al 30 settembre 2005 il termine – originariamente scadente il 29 giugno – per l'esercizio dell'opzione di acquisto da parte di Sanpaolo Imi di azioni ordinarie della Cassa detenute dall'Ente (per il 10,78% del capitale), al fine di verificare la possibilità di raggiungere una soluzione delle attuali divergenze per la definizione di un nuovo accordo parasociale, che possa auspicabilmente essere condiviso anche da Bnp Paribas. Ciò ferme ed impregiudicate restando le rispettive posizioni quanto alla sussistenza e validità dell'accennata opzione di acquisto, sostenute da Sanpaolo Imi e contestate dall'Ente  
   
   
FONDAZIONE EDISON: LA SUSSIDIARIETÀ ELEMENTO CHIAVE PER FAVORIRE UN NUOVO CICLO DI CRESCITA DELL’ECONOMIA ITALIANA SEMPRE MENO REGIONI ITALIANE FRA LE PIÙ RICCHE D’EUROPA: ESCONO DALLA CLASSIFICA FRIULI VENEZIA GIULIA, TOSCANA E VENETO  
 
 Milano, 29 giugno 2005 – La sussidiarietà potrà essere l’elemento chiave per favorire e accelerare un nuovo ciclo di crescita dell’economia italiana nel Xxi secolo: questo è quanto emerso ieri durante il convegno “Sussidiarietà ed economia. Nuovi paradigmi di sviluppo in Italia”, organizzato dalla Fondazione Edison, cui hanno partecipato Umberto Quadrino, Presidente di Edison e della Fondazione Edison, Alberto Quadrio Curzio, Presidente del Comitato scientifico Fondazione Edison, Bruno Tabacci, Presidente della Commissione attività produttive della Camera dei deputati, Savino Pezzotta, Segretario generale Cisl, Giulio Sapelli, Università degli Studi di Milano, Carlo Longo, Presidente Unione Industriale Pratese, Giuseppe Guzzetti Presidente della Fondazione Cariplo, Luigi Roth della Fondazione Fiera di Milano, Raffaello Vignali, Presidente della Compagnia delle Opere, Mario Deaglio, Università degli Studi di Torino, Marco Fortis, Vicepresidente della Fondazione Edison, Fabio Pistella, Presidente del Cnr, Giampio Bracchi, Vicepresidente Banca Intesa, Roberto Mazzotta, Presidente della Banca Popolare di Milano e Angelo Tantazzi, Presidente Borsa Italiana. Per il rilancio dello sviluppo italiano occorrono nuove energie: a fianco del Mercato e dello Stato sono necessari nuovi soggetti intermedi espressione della Comunità e della sussidiarietà orizzontale. “Le banche, le fondazioni ex bancarie, le fondazioni di sviluppo”, ha dichiarato Umberto Quadrino, Presidente di Edison e della Fondazione Edison, “possono contribuire al conseguimento di cinque obiettivi fondamentali per il Paese: la crescita dimensionale delle imprese, una loro maggiore internazionalizzazione, un forte sviluppo dell’attività di ricerca e innovazione, il rilancio del turismo e della competitività delle imprese”. Per accelerare la strada di un nuovo ciclo di crescita dell’economia italiana la Fondazione Edison ha concentrato quindi l’attenzione su tre temi strategici, sempre nell’ottica della sussidiarietà. Il primo tema è quello del rilancio economico-tecnologico. In vari casi l'economia richiede l'efficienza del privato ma anche la stabilità di lungo termine dell'investimento. Ciò è possibile soprattutto quando stakeholders e shareholders danno origine a forme composite di collaborazione. Un caso emblematico potrebbe essere quello della creazione di “laboratori” che siano intersezioni tra pubblico e privato per il raggiungimento di obiettivi comuni. Un secondo tema è quello delle nuove forme organizzative, tra cui vi sono le fondazioni che in Italia solo di recente hanno visto crescere il loro ruolo contrassegnato da grande ed efficiente dinamismo. Queste realtà possono partecipare in modo attivo e rilevante al processo di crescita dimensionale delle imprese e agendo da catalizzatore e propulsore nelle collaborazioni tra pubblico e privato. Il terzo tema riguarda infine il sistema bancario-finanziario. Il ruolo del credito e quello dei capitali di rischio reperiti sul mercato rappresentano un tema cruciale nella ricerca di nuovi strumenti di sviluppo. La “ritirata” dello Stato dal Mercato e il cessato ruolo di alcune istituzioni finanziarie, che agivano come stanza di compensazione in situazione di crisi e rilancio aziendale, hanno creato un vuoto non ancora riempito dai tradizionali strumenti di mercato (Borsa e Fondi di investimento). Il sistema si trova quindi ad affrontare nuove sfide nel reperimento di forme di finanziamento per soluzioni aggregative di impresa (distretti) da parte di soggetti come le fondazioni per facilitare grandi progetti di rilancio e sviluppo con un’ottica di medio-lungo termine dell'investimento. Le banche a loro volta giocheranno un ruolo di primo piano nell’internazionalizzazione delle imprese e nel consolidamento dei capitali delle nuove auspicate aggregazioni tra le imprese, base per superare il problema del “nanismo” aziendale che caratterizza l’Italia. “Il modello dei distretti industriali ha consentito al nostro Paese di conseguire elevati livelli di sviluppo e di diffusione del benessere”, ha aggiunto il professor Alberto Quadrio Curzio, Presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Edison. “La storia distrettuale ha costituito una forma particolarmente interessante di sussidiarietà orizzontale con sistemi reticolari che ancora oggi sono essenziali per avviare il nuovo ciclo di sviluppo: è necessario tuttavia che queste reti economiche possano inserirsi in una più ampia linea evolutiva che caratterizzi l’Italia e la differenzi dai modelli esistenti in altri Paesi con diverse caratteristiche economiche”. Sempre meno regioni italiane tra le più ricche d’Europa - Tali riflessioni si inseriscono in un momento di passaggio molto delicato per l’Italia: sono sempre di meno infatti le regioni italiane che figurano tra le più ricche d’Europa, ossia con un prodotto per abitante superiore del 25% alla media dell’Unione Europea. Considerando l’indicatore del Pil pro capite a parità di potere di acquisto, nel 1995 l’Italia aveva ben 10 regioni tra le più ricche del continente, mentre nel 2002 – secondo gli ultimi dati diffusi dall’Eurostat ed elaborati dalla Fondazione Edison – ne ha solo 7, essendo uscite nel frattempo dalla parte alta della classifica la Toscana (nel 1997), il Friuli-venezia Giulia (nel 2000) e il Veneto (nel 2002). Le 7 regioni italiane più “ricche” risultano quindi: Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Trentino, Alto-adige (considerato autonomamente nelle classificazioni Eurostat), Emilia-romagna e Lazio. Anche se l’Italia si pone ancora ai vertici europei per diffusione del benessere a fianco del Regno Unito (anch’esso con 7 regioni “ricche” nel 2002) e della Germania (con 6 regioni “ricche”), da questo quadro comparato emerge il forte rallentamento della crescita economica italiana degli ultimi anni: una dinamica che tende ad erodere i notevoli livelli di sviluppo conseguiti precedentemente dal nostro Paese grazie al modello di successo del “made in Italy”, oggi invece fortemente minacciato dalla concorrenza asimmetrica cinese. Basti pensare che dal 1996 al 2004 nella sola Europa la Cina ha guadagnato circa 13 miliardi di euro di quote di mercato nelle principali categorie di prodotti in cui è specializzata l’Italia, cioè moda, arredo-casa e meccanica leggera. La riduzione del numero delle regioni “ricche” non è stato solo un fenomeno italiano e sconta anche un aumento del livello medio europeo di benessere, soprattutto nei Paesi di nuova adesione. Ma è soprattutto la crisi economica ad aver provocato i maggiori impatti sui livelli di reddito di alcuni tra i maggiori Paesi europei. Infatti, anche la Germania – che negli ultimi anni ha sperimentato un forte rallentamento della crescita economica, con rilevanti processi di delocalizzazione produttiva e un consistente aumento della disoccupazione - ha visto ridursi le proprie regioni più “ricche” da 9 a 6. Il Regno Unito invece ha accresciuto il proprio numero di regioni “ricche” tra il 1995 e il 2002 da 3 a 6, mentre la Francia continua ad avere una sola regione con un Pil per abitante superiore del 25% alla media europea: l’Ile de France, cioè la regione di Parigi. La popolazione residente delle 7 regioni italiane “ricche”è di oltre 23 milioni di abitanti, contro i 12 milioni di abitanti delle 7 regioni inglesi più “ricche”, i 17 milioni delle 6 regioni tedesche più “ricche” e gli 8 milioni di abitanti dell’Ile de France. Dunque l’Italia è ancora il Paese europeo con la più elevata ricchezza diffusa sul territorio, specie nel Nord e nel Centro. E’ da rilevare, però, che nel 1995 la popolazione residente nelle 10 regioni italiane più “ricche” che all’epoca presentavano un Pil pro capite del 25% più alto della media Ue (cioè le 7 regioni più “ricche” di oggi più Toscana, Veneto e Friuli-venezia Giulia che nel frattempo hanno perso terreno) era addirittura di 32 milioni di abitanti, contro i 27,5 milioni delle 9 regioni tedesche che nello stesso anno figuravano tra le più “ricche” d’Europa. In soli 7 anni il numero degli abitanti corrispondenti alle regioni comparativamente più “ricche” a livello europeo si è dunque ridotto di 8,8 milioni in Italia e di 10,7 milioni in Germania, gli ultimi due grandi Paesi manifatturieri d’Europa: quelli più colpiti dalle ripercussioni della globalizzazione che minaccia oggi i maggiori livelli di reddito diffuso che questi due Paesi avevano conseguito in passato rispetto a Francia e Regno Unito. Da qui la necessità di un progetto condiviso di rilancio dell’economia italiana che preveda due tipologie di azioni. Innanzitutto di legittima difesa per riequilibrare la concorrenza asimmetrica asiatica nei settori tradizionali, accompagnate da adeguati progetti di riconversione dei nostri settori tradizionali (tessile, calzaturiero, ecc.). A queste misure vanno associate azioni di ammodernamento del nostro sistema produttivo che prevedano un’ampia partecipazione a fianco del Mercato e dello Stato di vari soggetti espressione della Comunità e della sussidiarietà orizzontale.  
   
   
PAOLO INNOCENTI È IL NUOVO DIRETTORE GENERALE DELLA BCC DI BUSTO GAROLFO E BUGUGGIATE  
 
 Busto Garolfo, 29 giugno 2005 - Paolo Innocenti, 49 anni, attuale responsabile del dipartimento Studi, Strategie e Modelli di controllo della Federazione Lombarda delle Bcc, è il nuovo direttore generale della Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate. Nominato ufficialmente nel corso del consiglio di amministrazione del 21 giugno scorso, Innocenti si insedierà stabilmente dal prossimo settembre, in modo da consentirgli la gestione del passaggio di consegne delle numerose attività che sta seguendo in Federazione. Tra queste, anche il continuo monitoraggio del piano strategico della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, che vede impegnato Innocenti dal 2003 e che, in due anni, ha portato la Banca a registrare aumenti medi superiori al 20%. La raccolta diretta è infatti passata da 297 a 361 milioni di euro; la raccolta indiretta da 298 a 375; gli impieghi da 201 a 286; il patrimonio di vigilanza da 77,3 a 84,4; il risultato lordo da 3,5 a 5,7 e l’utile da 3 a 3,8 milioni di euro. Negli ultimi due anni, inoltre, sono state aperte due importanti filiali (Busto Arsizio e Cassano Magnago) e una terza verrà inaugurata in autunno (Castellanza). “Innocenti, dunque, conosce bene la realtà della nostra Bcc e, nella sua veste di funzionario della Federazione Lombarda, ha contribuito a consolidarne la crescita, lavorando di concerto con il consiglio di amministrazione e con l’ex direttore Gianni Macchi, che si è dimesso a fine maggio per motivi personali –commenta Silvano Caglio, presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate-. Affidare il timone della nostra Bcc a Paolo Innocenti è una scelta che ci dà tranquillità e grande fiducia in vista degli importanti e ambiziosi obiettivi di crescita che, proprio assieme a lui, abbiamo disegnato per i prossimi anni”. Nato a Lucignano, piccolo paese della provincia di Arezzo, laureato All’università di Siena in Scienze Economiche e Bancarie, sposato con Vera Spinozzi Infermiera professionale in una struttura sanitaria di Somma Lombardo e un figlio, Luigi, responsabile di settore di un multinazionale con sede a Milano, Paolo Innocenti vanta un curriculum di tutto rispetto nel mondo bancario. Per 15 anni ha lavorato presso strutture bancarie associative a livello nazionale (prima a Roma nell’Associazione Casse di Risparmio e in Abi, poi a Milano nell’Associazione Aziende di Credito Ordinario) e, dopo una parentesi di 5 anni come partner di una conosciuta società di consulenza bancaria milanese, nel 2000 è stato chiamato in Federazione Lombarda in qualità di responsabile del dipartimento suddetto. Le sue competenze spaziano dall’area direzionale (Pianificazione, controllo, marketing strategico e operativo) all’area gestione credito e controllo finanza, all’area organizzazione. “Sono orgoglioso e onorato di essere stato chiamato alla guida della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate: una realtà brillante e attiva tra le più interessanti del panorama creditizio lombardo, che ha saputo diventare punto di riferimento per la crescita economica e sociale del suo territorio con davanti a sé obiettivi importanti e grandi spazi di crescita –commenta il neo direttore generale-. Questi mesi estivi mi saranno utili per migliorare la conoscenza della struttura, ricca di risorse umane motivate e preparate, e, soprattutto, per affinare assieme al presidente, al consiglio di amministrazione e al comitato di direzione il programma di lavoro. Quella che trovo è una Bcc vivace, pronta a giocare il suo ruolo di partner naturale del territorio, come voluto da Gianni Macchi che mi ha preceduto. Intendo continuare e accelerare su questa strada, lavorando per ottenere una Bcc sempre più competitiva al servizio delle comunità dell’Altomilanese e del Varesotto, capace di spendere la sua efficienza e redditività a favore della crescita del tessuto produttivo e del benessere delle famiglie. Il mio progetto, condiviso dagli amministratori, consiste nel fare della nostra Banca l’attore principale e il motore di sviluppo del territorio. Comunità e territorio non sono parole astratte, per me significano contatto con le persone, volontà di ascoltarne le esigenze e di soddisfarne, per quanto possibile, le attese. Peraltro questa è l’essenza di una banca locale a finalità sociale quale la nostra Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate. Tutto ciò potrà essere costruito solo se il personale mi seguirà e con il personale intendo lavorare intensamente, con rispetto, impegno, correttezza e trasparenza.”  
   
   
NEL 2004 I BROKER ITALIANI HANNO GESTITO PREMI PER 14.822 MILIONI DI EURO. NEI SOLI RAMI DANNI INTERMEDIATO IL 33,5% DELL’INTERO MERCATO ASSICURATIVO  
 
 Milano, 29 giugno 2005 - Nel corso dell’Assemblea annuale dell’Aiba (Associazione Italiana Brokers di Assicurazioni e Riassicurazioni) il Presidente Enrico Boglione, ha comunicato i dati del settore per il 2004 evidenziando che “l’anno appena trascorso è stato caratterizzato da una serie di eventi di grande impatto per la categoria dei broker, che hanno comportato per l’Aiba, un’intensa attività. Abbiamo seguito il recepimento della Direttiva europea sull’intermediazione assicurativa, affrontato con successo alcune problematiche connesse all’attività dei broker nella Pubblica Amministrazione. Parallelamente sono stati integrati e sviluppati i progetti di formazione (anche grazie ad Aba, Accademia di Brokeraggio Assicurativo) e i servizi offerti agli associati. “Anche nel 2004 - ha spiegato Enrico Boglione - nonostante un contesto economico generale poco dinamico, i broker italiani hanno confermato tutta la loro vivacità, muovendosi in controtendenza rispetto alle dinamiche del nostro Paese: produttività in crescita e ulteriore espansione della professione”. La significativa presenza dei broker sul mercato assicurativo italiano ha visto, anche nel 2004, l’ulteriore aumento del peso specifico dell’attività del brokeraggio. Un’espansione avvenuta, ancora una volta, in una situazione di mercato non favorevole, considerata la composizione del portafoglio italiano dove il ramo vita, settore storicamente non produttivo per i broker, pesa per il 65% sul totale. Nel 2004 i broker hanno gestito complessivamente premi per 14.822 milioni di euro, in crescita rispetto ai 13.928 milioni del 2003, pari ad una percentuale del 14,70% dell’intero mercato. Nei soli rami danni l’ammontare dei premi gestiti dai broker è stato di 11.857, pari al 33,5% del totale (32,6% nel 2003). Enrico Boglione ha sottolineato come “la penetrazione dei broker nel segmento aziende sia superiore al 60%. Dato, che evidenzia come il broker venga ormai identificato quale interlocutore privilegiato per la gestione dei rischi delle imprese industriali e di servizi”. Le imprese operanti sul mercato sono salite a 940, mentre le persone fisiche iscritte all’Albo sono 3.082. In totale i broker di assicurazioni e/o riassicurazioni hanno raggiunto quota 4.022 unità, in lieve incremento rispetto alle 3.950 del 2003. La Lombardia si conferma al vertice della classifica delle regioni per numero di broker presenti sul territorio (390 iscritti all’Albo), pari al 31,2% del totale italiano. Seguono il Lazio con 185 iscritti (14,8%), il Veneto con 110 (8,8%), il Piemonte con 108 (8,6%) e l’Emilia Romagna con 93 (7,4%). In riferimento alle grandi zone geografiche, il nord Italia ha il 64,4% degli iscritti (rispetto al 65,4% del 2003), il centro sale al 23,8% (23,6% nel 2003) mentre il sud arriva a una percentuale dell’11,6% (10.9% nel 2003). A fine 2004 l’Aiba contava 916 aziende iscritte, tra società e ditte individuali, rispetto alle 882 dell’anno precedente. Un aumento del 3,9% e un conseguente incremento di persone fisiche operanti al loro interno di circa 2.400 unità, per una rappresentatività rispetto al totale della Categoria del 70%, che in termini di volume d’affari rappresentano circa il 90% del mercato del brokeraggio italiano. Il 15 gennaio scorso è scaduto il termine entro il quale i singoli Stati dell’Unione Europea dovevano trasporre la Direttiva sull’intermediazione (2002/92/Eu) nelle proprie legislazioni. Al momento, solo 12 Stati Membri su 25 hanno provveduto al recepimento. Tra questi non c’è l’Italia. Negli ultimi dodici mesi Aiba ha interagito con i principali organi istituzionali al fine di promuovere alcune modifiche al disegno di legge. Il 14 giugno scorso l’Associazione ha partecipato a un’audizione presso la Commissione Finanze della Camera, congiuntamente con la Commissione Industria del Senato presentando le proprie valutazioni e richieste di modifica che si confida vengano accolte nel definitivo testo di legge. Pur condividendo l’approccio pragmatico adottato che, non perseguendo l’utopia di innalzare la preparazione professionale degli sportellisti bancari e postali al livello di agenti e brokers, ne limita il campo di attività alla distribuzione di prodotti standard, l’Aiba suggerisce di riformulare in maniera più minuziosa la definizione di ”prodotto standard”, attualmente troppo generica e di impedire agli istituti di credito di condizionare la fornitura di servizi bancari o finanziari alla vendita di prodotti assicurativi. Aiba segue da sempre l’evolversi del rapporto fra broker e Pubblica Amministrazione, svolgendo attività di approfondimento delle numerose problematiche connesse e di tutela nei confronti della categoria a fronte dei continui e infondati attacchi di altri segmenti dell’intermediazione, tendenti a sostenere la non legittimità del ricorso al broker da parte della Pubblica Amministrazione. In particolare, il Sindacato Nazionale Agenti ha chiesto al Ministero della Funzione Pubblica di pronunciarsi sulla questione. La risposta, arrivata dall’Avvocatura Generale dello Stato cui il Ministero aveva girato il quesito, non lascia spazio a dubbi visto che afferma: “Non si ritiene sia precluso il ricorso al broker da parte di Pubbliche Amministrazioni in funzione della stipula di propri contratti di assicurazione…”. A fugare ogni “dubbio” dello Sna, l’Avvocatura ha anche sottolineato che “…ogni remunerazione…sarà esclusivamente a carico della società assicuratrice che risulterà aggiudicatrice del contratto di assicurazione”. A rafforzare ulteriormente questo già autorevole parere è giunta la sentenza della Suprema Corte del 16 marzo 2005, dove si legge che “il broker di assicurazione svolge attività mediatizia in forma di impresa commerciale, sia pure connotata da profili di intellettualità… Si ritiene che sia legittimo il ricorso da parte della P.a. O di un ente pubblico al broker, in quanto vale a garantirli ed assisterli nella stipula del contratto di assicurazione, e che l’attività del broker sia compatibile con le procedure ad evidenza pubblica…”. La qualificazione professionale è considerata dall’Aiba come il principale strumento di affermazione per il broker e l’attenzione agli aspetti più articolati della formazione assorbe il massimo impegno della vita associativa. Nel corso dell’anno è stata ulteriormente implementata l’attività di formazione di Aiba, realizzata attraverso l’Accademia di Brokeraggio Assicurativo (Aba), la struttura creata nel 2003 per occuparsi dei molteplici progetti formativi. Attualmente, l’offerta di Aiba si snoda secondo tre percorsi diversi. Il primo è il corso ad alta specializzazione, realizzato in collaborazione con il Cineas (Consorzio di Ingegneria delle Assicurazioni presso il Politecnico di Milano), rivolto agli operatori che abbiano già una buona esperienza di base e che desiderino approfondire le conoscenze e gli strumenti di lavoro e di analisi più efficaci e coerenti per affrontare, con la massima competenza professionale, tutte le fasi del processo di risk analysis, risk mapping e risk management. Il secondo è un corso finanziato dal Fondo Sociale Europeo indirizzato a neolaureati non occupati che vogliano avvicinarsi alla professione, mentre il terzo è un programma di incontri di perfezionamento “Un giorno, un problema, una soluzione”, tenuti in 15 città italiane, per approfondire specifiche tematiche tecniche e gestionali. L’edizione 2005, partita a marzo e non ancora conclusa ha registrato fino ad oggi, l’adesione di oltre 1.100 iscritti.  
   
   
FONDIARIA-SAI VALORIZZA LA SUA CONTROLLATA PROGESTIM ATTRAVERSO LA FUSIONE PER INCORPORAZIONE IN IMMOBILIARE LOMBARDA  
 
Milano, 29 giugno 2005 – Nella riunione del 25 giugno il Consiglio di Amministrazione di Progestim S.p.a., presieduto da Filippo Milone, ha deliberato l’approvazione del progetto di fusione per incorporazione di Progestim, interamente posseduta da Fondiaria-sai S.p.a., in Immobiliare Lombarda S.p.a.. Nel corso della mattinata si è riunito il Consiglio di Amministrazione di Immobiliare Lombarda che ha deliberato l´approvazione del medesimo progetto di fusione. L´amministratore delegato di Progestim, Antonio Talarico, ha dichiarato: “Immobiliare Lombarda e Progestim sono due società immobiliari con caratteristiche complementari, l’unione permetterà ad Immobiliare Lombarda di ottenere le risorse necessarie per massimizzare il potenziale di sviluppo del suo patrimonio immobiliare. L´integrazione consentirà a Progestim di quotarsi, così creando uno dei principali leader immobiliari sul mercato italiano operante in tutte le linee di business. La nuova entità sarà principalmente attiva nella gestione dei servizi immobiliari al mercato, rafforzando la sua attuale missione quale società del Gruppo Fondiaria-sai dedicata ai servizi immobiliari. La nuova società sarà inoltre titolare di importanti iniziative immobiliari che verranno realizzate nel corso degli anni, nonché di un patrimonio immobiliare, che oggi fa capo ad Immobiliare Lombarda, che necessita di interventi di riqualificazione per una sua valorizzazione.”  
   
   
PAOLO BELLOTTO NUOVO DIRETTORE GENERALE DI RASBANK AL VIA LA RIORGANIZZAZIONE STRATEGICA DELLE ATTIVITÀ DI MARKETING DEL GRUPPO RAS  
 
 Milano, 29 giugno 2005 – Il Consiglio di Amministrazione di Rasbank, riunitosi ieri sotto la presidenza di Aldo Messa, ha deliberato un rafforzamento della struttura manageriale della Società, guidata dall'amministratore delegato Pier Riches, con la nomina di Paolo Bellotto quale nuovo direttore generale e di Pier Giorgio Costantini a vice direttore generale responsabile per l'attività bancaria. Paolo Bellotto, 49 anni, laureato in economia e commercio, è entrato in Rasbank nel 1987, dopo precedenti esperienze in Kpmg e nel gruppo Citicorp. Dal 1997 era direttore commerciale, carica che continuerà a ricoprire ad interim. Pier Giorgio Costantini, 35 anni, laureato in economia e commercio con master in business administration, ha lavorato in Enel e Bain & Company; nel 2003 è entrato nel Gruppo Ras nell'ambito della direzione commerciale. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre esaminato la riorganizzazione strategica delle attività di marketing del Gruppo Ras e ha deliberato che la Banca si avvarrà dei servizi di una nuova funzione centrale che, nel rispetto delle peculiarità dei due canali distributivi proprietari (agenti e promotori), integrerà le competenze esistenti in Ras e Rasbank. La nuova direzione marketing di Gruppo - affidata a Pierluigi Verderosa, 46 anni, già direttore centrale Vita di Ras - avrà l'obiettivo di incrementare la base clienti di Ras e Rasbank, adottando un approccio sempre più customer oriented e accelerando la velocità di innovazione prodotto. Il ruolo di Verderosa a capo della direzione centrale Vita di Ras verrà assunto da Camillo Candia, che manterrà anche la responsabilità delle attività di bancassurance.  
   
   
ASTE TITOLI DI STATO A MEDIO/LUNGO TERMINE DEL 28 GIUGNO 2005  
 
Cct T. V. Btp 2,50% Btp 3,75%
Scadenza 01.03.2012 15.06.2008 01.08.2015
Cod./tranche It0003858856/3 It0003877708/1 It0003844534/5
Imp.offerto 2000 4000 2500
Regolamento 01.07.2005 01.07.2005 01.07.2005
Ced. God. 01.11.04 1,20
Imp.domandato 4068 6003 3637
Imp.assegnato 2000 4000 2500
Prezzo aggiudicazione 101,11 100,95 104,15
Prezzo esclusione 99,131 98,986 102,226
Rendimento lordo 2,13 2,17 3,29
Variazione Rend.asta prec.(*) 0 -0,13 -0,21
Rendimento netto 1,84 1,86 2,82
Riparto 73,473 42,703 23,205
Importo in circolazione (mln) 6000 4000 9250
Riapertura (mln) 200 1000 250
Prezzo nettisti 101,11000000 100,95000000 104,15000000
(*) raffronto con titolo di pari durata
Elaborazione Assiom
 
   
   
RISULTATI DEL GRUPPO PARMALAT AL 31 MAGGIO 2005  
 
Collecchio (Pr), 29 Giugno 2005 – Parmalat Finanziaria Spa in Amministrazione Straordinaria comunica i risultati dell’andamento economico e finanziario del Gruppo Parmalat al 31 Maggio 2005. L’area di consolidamento è stata definita secondo principi consistenti a quelli adottati nella preparazione della situazione economica e patrimoniale al 31 dicembre u.S.; sono quindi escluse dall’area di consolidamento integrale le società soggette a vincoli nella gestione in base a procedure concorsuali locali che le pongono, nei fatti, fuori dal controllo di Parmalat Finanziaria Spa in Amministrazione Straordinaria, e le società poste in liquidazione volontaria. Sono state inoltre escluse dall’area di consolidamento per l’anno corrente, e sono stati quindi coerentemente sviluppati i dati pro-forma relativi all’anno precedente, le società di cui è stata ceduta la partecipazione nel corso del 2005: le società costituenti la divisione Usa Bakery (Mother’s Cake & Cookies, Archway Cookies e tre unità produttive in Canada), cedute nel gennaio 2005; e Parmalat Uruguay, ceduta nel Febbraio 2005. E’ stata inoltre esclusa dall’area di consolidamento Margherita Yogurt, per la quale è stato avviato il processo di liquidazione nel mese di Febbraio 2005. A seguito dell’accordo transattivo con le tre società americane in Charter 11 (Parmalat Usa Corporation, Farmland Dairies Llc e Farmland Stremicks Sub Llc), con gli organi delle rispettive procedure, nonché con i loro creditori (Usa Dairy), le tre società di cui sopra sono definitivamente uscite dal Gruppo Parmalat. Andamento Economico Dati di sintesi
Progressivo a Maggio
Valori in Milioni di Euro Anno Precedente Ricavi Anno Precedente Pro-forma Anno Corrente Margine Operativo Lordo Anno Anno Precedente Anno Precedente Pro-forma Corrente Anno Precedente % sui Ricavi Anno Precedente Pro-forma Anno Corrente
Attività Core (*) 1.484,4 1.484,4 1.530,8 101,3 101,3 115,6 6,8 6,8 7,5
Attività No Core (**) 124,4 112,4 107,5 (1,2) (0,9) 9,6 (1,0) (0,8) 8,9
Parziale 1.608,7 1.596,8 1.638,4 100,1 100,4 125,1 6,2 6,3 7,6
Spese della Procedura (24,3) (24,3) (24,5)
Totale 1.608,7 1.596,8 1.638,4 75,8 76,1 100,6 4,7 4,8 6,1
Attività Core I ricavi al 31 Maggio registrati dalle Attività Core, pari a 1.530,8 Mio€, risultano in crescita del 3,1% rispetto ai 1.484,4 Mio€ dello stesso periodo dell’anno precedente. Analogamente è migliorato il Margine Operativo Lordo (Mol) rispetto a Maggio 2004, passando da 101,3 Mio€ a 115,6 Mio€ ovvero dal 6,8% al 7,5% sui ricavi. Questi risultati non includono i costi straordinari relativi alla procedura, il cui valore di competenza del periodo è pari a circa 24,5 Mio€ (24,3 Mio€ nel 2004). I ricavi di competenza del mese (differenza tra il progressivo al 31 Maggio ed il progressivo al 30 Aprile), pari a 315,4 Mio€ sono sostanzialmente invariati rispetto al corrispondente valore dell’anno precedente (319,9 Mio€), mentre il risultato operativo, nello stesso arco temporale, è leggermente diminuito, passando da 26,8 Mio€ a 25,9 Mio€ (dall’ 8,4% all’ 8,2% sui ricavi). Analizzando le principali aree geografiche, si evidenzia che: Italia Al lieve peggioramento del fatturato netto di periodo, passato dai 574,2 Mio€ dell’anno precedente agli attuali 564,7 Mio€ (-1,7%), è corrisposta la flessione in valore assoluto del margine operativo lordo (-3,2%, da 40,0 Mio€ a 38,7Mio€). In termini percentuali la redditività è invece sostanzialmente invariata. I ricavi del mese risultano pari a 119,2 Mio€ mentre il margine operativo lordo è di 8,0 Mio€ (117,7 Mio€ e 8,2 Mio€ i corrispondenti valori di Maggio 2004). Escludendo la consociata Boschi Spa in Amministrazione Straordinaria, si registra un leggero miglioramento del fatturato netto e della redditività. L’azienda ha inoltre avviato un piano di rilancio - focalizzato in particolare sul mercato del latte fresco - accompagnato da una politica di marketing più aggressiva e competitiva, ed ha lanciato sul mercato la nuova linea di prodotti funzionali Jeunesse. Le quote di mercato relative ai business principali mostrano un discreto recupero, essendo tornate negli ultimi mesi al livello precedente l’ingresso del Gruppo in Amministrazione Straordinaria. Spagna Anche i risultati del mese di Maggio, pur in presenza di ricavi progressivi in lieve flessione rispetto all’anno precedente, segnano un buon recupero di redditività. I ricavi infatti, pari a 87,9 Mio€, sono in diminuzione rispetto ai 91,0 Mio€ di Maggio 2004, mentre il margine operativo lordo cresce in valore assoluto passando da 5,9 Mio€ a 6,5 Mio€ (in termini percentuali dal 6,4% al 7,4% sui ricavi). Il fatturato netto di competenza del mese, pari a 19,8 Mio€, ed il relativo risultato operativo di 1,8 Mio€ risultano in miglioramento rispetto ai primi quattro mesi dell’anno. Tale crescita delle vendite nel mese è stata determinata dall’avvio di campagne promo-pubblicitarie sui prodotti che tradizionalmente risentono della stagionalità (quali latte aromatizzato) e sui prodotti in fase di lancio o riposizionamento (quali succhi Santal Top e Active Soja). In termini di redditività, i maggiori costi promo-pubblicitari sono stati già nel breve controbilanciati dai maggiori volumi, e da una minore incidenza dei costi variabili di produzione. Permangono, tuttavia, le note criticità che caratterizzano la Spagna, quali il generale calo dei consumi e la forte competitività del mercato (evidente soprattutto nei business dello yogurt e dei dessert). Sudafrica I risultati di periodo registrati dal Sudafrica sono in crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I ricavi migliorano del 21,6%, passando da 93,1 Mio€ a 113,2 Mio€, mentre il margine operativo lordo cresce da 8,1 Mio€ a 11,4 Mio€ (in termini percentuali passa dall’ 8,8% al 10,0% sui ricavi). I ricavi relativi al mese di Maggio risultano pari a 23,6 Mio€ mentre il margine operativo lordo è di 2,8 Mio€ (11,9% dei ricavi). Sia i ricavi che la redditività si presentano in lieve crescita rispetto ai mesi precedenti. La forte crescita dei volumi di vendita che caratterizza tutti i prodotti (ad eccezione del solo latte pastorizzato), unitamente alla riduzione delle spese generali e di alcuni costi fissi rappresentano i fattori principali determinanti tale miglioramento. Inoltre, si evidenzia l’apprezzamento registrato dal Rand Sudafricano nei confronti dell’Euro, pari al 4,4% (al cambio medio Gennaio-maggio 2005). Venezuela I ricavi progressivi registrati dal Venezuela, pari a 59,0 Mio€, risultano in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (erano pari a 62,7 Mio€, -5,9%). A ciò tuttavia è corrisposta la forte crescita del margine operativo lordo, che in valori assoluti è passato da 1,7 Mio€ a 5,5 Mio€ (in termini percentuali dal 2,7% al 9,2%). Il fatturato del mese (pari a 11,9 Mio€) risulta leggermente in crescita rispetto ai mesi precedenti mentre il risultato operativo è stato di 1,0 Mio€ (8,4% sui ricavi). Nel periodo si è registrato un notevole miglioramento dei risultati del paese, evidente anche nella rappresentazione dei risultati della società nella moneta di conto del Gruppo, nonostante il forte deprezzamento registrato dal Bolivar nei confronti dell’Euro (-18,8% rispetto al cambio medio di periodo). Questo miglioramento, oltre ad essere determinato da risparmi ottenuti sulle materie prime, è riconducibile alle attività di ristrutturazione e riorganizzazione in corso, pur permanendo forti elementi di instabilità sociale. Canada Il fatturato netto al 31 Maggio mostra una decisa crescita rispetto a Maggio 2004, passando da 464,6 Mio€ a 500,3 Mio€ (+7,7%). Analogamente il margine operativo è cresciuto da 27,2 Mio€ a 35,4 Mio€ (+30,1%) ovvero dal 5,8% al 7,1% sui ricavi. Nel mese i ricavi si sono attestati a 94,2 Mio€ mentre il risultato operativo è di 8,1 Mio€ (8,6% sui ricavi), in calo rispetto ad Aprile 2005. Tra i fattori che hanno determinato la crescita dei risultati di periodo rispetto all’anno precedente si evidenzia la crescita dei volumi di vendita in numerose categorie di prodotto, ed i risparmi ottenuti sulle spese di distribuzione e generali. L’apprezzamento registrato dal cambio medio di periodo Dollaro Canadese/euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente è pari al 2,3%. Australia I risultati progressivi a Maggio confermano la tendenza delineatasi nei mesi scorsi. Al leggero miglioramento dai ricavi (passati da 154,9 Mio€ a 160,7 Mio€, +3,7%) è corrisposta la crescita del risultato operativo sia in valore assoluto (da 11,7 Mio€ a 12,5 Mio€) che in termini percentuali (dal 7,6% al 7,8% sui ricavi). I ricavi di competenza del mese risultano pari a 35,5 Mio€ mentre il relativo risultato operativo, in flessione rispetto al mese precedente, risulta di 2,7 Mio€. Il buon andamento delle vendite e della redditività di latte pastorizzato, panna Uht e yogurt è il fattore principale determinante il miglioramento dei risultati. Il deprezzamento subito dalla moneta locale nei confronti dell’Euro risulta in diminuzione rispetto al mese scorso (-2,1% rispetto al cambio medio di periodo). Attività No Core I ricavi di periodo relativi alle Attività No Core sono pari a 107,5 Mio€, in diminuzione del 4,4% rispetto ai 112,4 Mio€ pro-forma di Maggio 2004. Alla flessione del fatturato netto, dovuto principalmente alla cessione del ramo d’azienda operativo della consociata messicana avvenuto nel corso del 2004, è comunque corrisposta la crescita del margine operativo lordo, passato da -0,9 Mio€ a 9,6 Mio€, principalmente grazie al contenimento dei costi delle altre attività. I ricavi di competenza del mese risultano pari a 22,0 Mio€, in lieve crescita rispetto all’anno precedente.
 
   
   
PARTECIPAZIONI ITALIANE: PRECISAZIONI IN MERITO ALL’OPERAZIONE DI ACQUISTO, DA PARTE DI BORMIOLI FINANZIARIA S.P.A  
 
Pavia, 29 giugno 2005 - Ai fini della determinazione del prezzo di acquisto della partecipazione del 13,46% (la “Partecipazione”) in Bormioli Rocco e Figlio S.p.a. (“Brf”), pari ad Euro 1,70 per azione – inferiore alla valutazione di Euro 2,72 per azione recentemente attribuita alla partecipazione di maggioranza posseduta da Bormioli Finanziaria S.p.a. (“Bf”) in Brf e conferita da Glass Italy Bv a Partecipazioni Italiane S.p.a. – è stato tenuto conto della circostanza per cui le partecipazioni detenute da Groupe Danone S.a. E Bnp Paribas S.a. Nel capitale di Brf, a differenza della partecipazione ceduta da Glass Italy Bv a Partecipazioni Italiane S.p.a., sono partecipazioni di minoranza, rispettivamente pari al 7,78% ed al 5,68% del capitale sociale di Brf. Per quanto attiene alle motivazioni dell’operazione, si specifica che l’acquisto della Partecipazione assume valenza strategica nell’ottica del rafforzamento e consolidamento della partecipazione di maggioranza detenuta da Bf in Brf.  
   
   
“ALGERIAN WEEK”: L’ALGERIA NEL CUORE DI MILANO E LE OPPORTUNITÀ DEL BUSINESS  
 
Milano, 29 giugno 2005 - L’evento, promosso dal Ministero del Commercio Algerino, in collaborazione con Promos - Camera di Commercio di Milano Il Comune di Milano, Safex e Mimed, animerà il centro della metropoli lombarda dal 5 all’11 luglio. Attualmente, l’Algeria è in crescita da un punto di vista economico ed organizzativo, grazie soprattutto all’apporto costante di risorse energetiche fondamentali, quali il petrolio ed il gas naturale che le permettono di beneficiare di un bilancio economico sempre attivo; tutto ciò ha naturalmente delle positive ripercussioni sulle politiche di sostegno economico negli altri settori. La settimana milanese “Algerian Week” si snoderà quindi attraverso una serie di appuntamenti che consentiranno di far conoscere meglio agli operatori economici la realtà algerina. Si inizierà il 5 luglio con la Conferenza di apertura “Da Milano ad Algeri”: le opportunità del business algerino” a Palazzo Turati h. 09.30, a cui interverranno esponenti delle istituzioni e delle industria italiana ed algerina. Seguirà l’apertura del “Salone del Commercio e dell’Industria Algerina” presso il Palazzo Mezzanotte (Borsa), dove verranno presentate le opportunità con il Paese. Il 6 luglio, invece, al Palazzo della Borsa dalle h. 10.00 alle ore. 13.00 sarà possibile fissare un appuntamento con una o più imprese algerine (gratuitamente e con il supporto di un interprete). La partecipazione a tutti gli eventi e gratuita. Per informazioni Promos Camera di Commercio di Milano tel. 02. 85155218 5220- 5248- 5374 mediterraneo@mi.Camcom.it
La crescita economica dell’Algeria dovrebbe continuare ad essere guidata dagli investimenti, sia domestici che stranieri, sempre concentrati, per la maggior parte, nel settore degli idrocarburi, dove le prospezioni estere non sono mai state sospese neanche nel difficile decennio d`insorgenza islamica. Forti tassi di crescita sono attesi anche negli investimenti pubblici nazionali, dal momento che la maggior parte delle spese per i primi anni 2000 inserite nell’Economic Recovery Plan (Erp), disposto per il periodo 2001-2004, è stata rivolta a progetti infrastrutturali, oltrechè per l’agricoltura. Somme aggiuntive, peraltro già disposte nel corso del 2003, continueranno ad essere stanziate per la ricostruzione in particolare di case, come conseguenza del terremoto che ha colpito il Paese a maggio del 2003. L’implementazione del programma è stata però piuttosto lenta per molte aree del Paese, a causa degli intoppi burocratici a livello sia locale che nazionale, mentre il governo centrale tenta anche di reperire ulteriore sostegni esterni, nonostante abbia ormai accumulato consistenti beni finanziari dal 1999. A settembre del 2004 il Presidente ha così annunciato un nuovo piano di spesa di 4.000 miliardi di Ad per il periodo 2005-2009, che è finalizzato a venire incontro alle crescenti necessità sociali del paese, paragonato al ben più piccolo piano di spesa di 525 miliardi di Ad per il programma 2001-2004 che non è stato nemmeno speso del tutto. Mentre una parte delle somme rimanenti è stata utilizzata nella campagna per le elezioni presidenziali del 2004, i ritardi di spesa hanno suscitato vaste critiche. Ciononostante i precedenti problemi di erogazione non sono stati risolti, cosicché anche il prossimo pacchetto di spesa potrebbe essere impegnato solo per il 20%. Insieme alla spinta per la ricostruzione, anche la determinazione nel portare avanti i programmi di espansione della produzione di petrolio grezzo, in modo apparentemente indifferente rispetto alle richieste dell’Opec, dovrebbe continuare a guidare la crescita economica, in linea con quanto già avvenuto nel 2003-2004. La forte crescita del Pil è proseguita dunque anche nel 2004, sostenuta in particolare dall’espansione del settore del gas legata al sito di In-salah, entrato a regime proprio a metà del 2004. La produzione petrolifera, dopo una momentanea frenata nel 2004, tornerà ad espandersi ancor più tra il 2005-2006, periodo in cui il governo algerino potrebbe raggiungere il suo target di produzione di 1,5 milioni di barili al giorno. La crescita economica sarà sostenuta in particolare dall’avvio del progetto relativo al gas incentrato a In Amenas, che produrrà circa 9 miliardi di metri cubi di gas all’anno e circa 60.000 barili al giorno di gas liquido. Il gas proveniente dagli impianti di In Amenas saranno trasportati, probabilmente attraverso gasdotti, verso la Spagna e l’Italia. Alcune minacce alle buone prospettive delle esportazioni potrebbero provenire solo da una più debole ripresa nella crescita economica europea, che potrebbe infatti avere un certo impatto sulla domanda di gas algerino, così come da alcuni ritardi nella ricostruzione dagli impianti di gas di Skikda, che sono stati gravemente danneggiati da un’esplosione a gennaio del 2004. Sono anche attesi forti tassi di crescita dei consumi pubblici, poiché il governo tenterà di affrontare il problema degli alti livelli di disoccupazione creando posti di lavoro nel settore pubblico ed aumentando i salari del settore pubblico. Questo aiuterà la fiducia dei consumatori, e avrà una certa influenza anche nell’allentamento delle violenze islamiche. I consumi privati saranno invece sostenuti dalle forti entrate agricole, grazie ai buoni raccolti che sono attesi. La crescita degli investimenti rimarrŕà forte, sostenuta dall’espansione di settori come le telecomunicazioni, l’energia, l’acqua e gli idrocarburi. Considerato questo trend, la crescita economica, dopo un incremento del Pil stimato nel 2004 intorno al 6,6%, resterà robusta che nel 2005 e nel 2006, rispettivamente al 8,3% e al 7,5% (leggermente in discesa come riflesso del probabile declino dei prezzi del petrolio). Infine l’Algeria, come conseguenza del suo impegno riformista, continuerà a ricevere un forte supporto dall’estero, sia da parte dell’Unione Europea, con la quale continua ad essere implementato l’Accodo di Associazione, che da parte degli Usa.
 
   
   
FLESSIBILITA’ DEL LAVORO E DELL’ORGANIZZAZIONE PER LA COMPETITIVITA’ DELLE PMI  
 
Varese, 29 maggio 2005 - Si è tenuto ieri a Varese la presentazione dell’indagine Confapi-manpower “Le Pmi tra flessibilità del lavoro e flessibilità dell’organizzazione”. Hanno partecipato il Ministro Roberto Maroni, il Segretario Confederale Cisl Raffaele Bonanni, Danilo Broggi Presidente Confapi e Jonas Prising A.d. Manpower “Di fronte al mutamento dello scenario competitivo, legato ai processi di globalizzazione dei mercati e di innovazione tecnologica, l’indagine voluta da Confapi e Manpower risponde alla necessità delle piccole e medie imprese di individuare strumenti nuovi per coniugare flessibilità del lavoro e flessibilità dell’organizzazione d’impresa. Questo nuovo approccio può aiutare ad aumentare la competitività dell’impresa perché si basa sulla valorizzazione delle risorse umane, introducendo modelli organizzativi più rispondenti alle proprie necessità”. Così Danilo Broggi, presidente di Confapi. Per l’amministratore delegato di Manpower Italia, Jonas Prising, “dopo un primo periodo di rodaggio, le Pmi sono pronte ad investire nei nuovi strumenti, riconoscendo la gestione strategica delle risorse umane come fattore determinante per la crescita e la competitività. Mettere a fuoco i trend di utilizzo del lavoro flessibile e comprendere i motivi che sono alla base della scelta delle imprese, ci permette di definire i punti di forza e di debolezza del nuovo mercato del lavoro e allo stesso tempo di concentrare la nostra attenzione su interventi di consulenza e gestione delle risorse umane mirati, a supporto del buon funzionamento dell’organizzazione e della progettazione aziendale”.  
   
   
UNA CASA IN CENTRO VALE QUATTRO IN PERIFERIA (E UN GARAGE) A MILANO IL MERCATO SALE ANCORA: +4,2% I PREZZI IN 6 MESI. MA IN CENTRO SI ARRIVA AL +6,1%.  
 
Milano, 29 giugno 2005. Il mercato immobiliare non cessa di crescere negli ultimi sei mesi, anche se con meno enfasi. I prezzi degli immobili sono ancora più alti del 4,2% dal gennaio di quest’anno (+6,8% in un anno). Comprare casa costa in media 4.174 euro al mq, ma gli affitti scendono al livello del 2002, con un costo medio di 191 euro al metro quadro all’anno. Anche se la zona più costosa è il centro città: guida l’aumento con +6,1% ed un prezzo medio di 7.294 euro. Ma a Gratosoglio-missaglia i prezzi crescono quasi del 10% in sei mesi. Axum- Ospedale San Carlo, Tribunale-5 Giornate, Cairoli-cordusio, Corvetto tengono un ritmo superiore al +9%. Ferma via Forlanini (+0%) come alcune vie della zona nord (Niguarda, Padova-palmanova, Repubblica-porta Nuova) e ovest (Fiera, Leopardi-boccaccio-pagano, Parco Castello, S. Vittore). E sono proprio le zone Nord e Ovest quelle che crescono di meno con il 2,8% e 2,7% in sei mesi. Se via della Spiga si conferma la più costosa (10.500 euro) dove sono le case più economiche? Salomone-bonfadini con 2.400 euro per metro quadro e Forlanini-mecenate con 2.500 euro. Ciò significa che il costo al metro quadro di una casa in centro è 4,4 volte quello di un’abitazione in periferia. Ma è soprattutto la Milano delle isole pedonali (Solferino-porta Garibaldi, Mercalli-quadronno, Conca dei Navigli) quella che piace di più: in sei mesi i prezzi crescono del +6,6%. Segue a poca distanza la Milano della moda (Spiga, Montenapoleone, Nirone–s. Ambrogio,venezia-monforte) +6,4%. Stop per la zona Fiera a 0,0% e per la città multietnica (Sarpi, Procaccini, Istria, Buenos Aires ) +2,2%. Come influiscono i grandi progetti sul valore delle case? Exploit per Montecity-rogoredo: in un anno il valore degli immobili è cresciuto del 18%. La nuova fermata della metropolitana in Piazza Abbiategrasso rilancia Gratosoglio-missaglia a quasi +10% in sei mesi. Il passante fa decollare Repubblica +119% e Venezia-monforte +93% in cinque anni. Sono questi alcuni dei dati che emergono dalla ventisettesima edizione della “Rilevazione dei prezzi degli immobili sulla piazza di Milano” sul primo semestre 2005 realizzata da Borsa Immobiliare, azienda speciale della Camera di commercio di Milano, in collaborazione con Fimaa Milano. "In una fase di transizione per l’economia a livello internazionale - ha commentato Antonio Pastore, presidente di Borsa Immobiliare, azienda speciale della Camera di commercio di Milano - il mercato immobiliare ha retto. Anzi, resiste nel suo trend positivo, segno che la casa rimane ancora il bene rifugio dei milanesi, anche se con meno enfasi che nel passato. La nostra ricerca ogni sei mesi parla di Milano nel senso più ampio del termine, suggerendoci come cambia la città, i gusti e le aspettative dei suoi cittadini e delle sue imprese. A questo proposito, due aspetti emergono forse in modo più eclatante di altri. In primo luogo l’effetto positivo delle grandi infrastrutture sul valore degli immobili. In secondo luogo il mercato ha premiato la qualità della vita di Milano: la Milano delle isole pedonali e quella dell’eleganza”. “L’osservatorio – ha dichiarato Giorgio Viganò, presidente dell’Osservatorio Permanente sul mercato immobiliare della Camera di commercio di Milano – rappresenta un’occasione per valutare il consuntivo e la situazione del mercato immobiliare, ma anche per elaborare proposte e azioni comuni. È infatti necessario oggi più che mai essere in grado di interpretare e valutare in modo chiaro e trasparente le forti variazioni dell’attuale mercato per elaborare previsioni sull’andamento degli anni a venire. Un settore immobiliare in crescita rappresenta anche un giudizio positivo degli operatori economici sulla qualità della vita e sulle potenzialità di sviluppo della nostra città ”. Tutti i dati della ricerca Mercato immobiliare in crescita: le case – Continuano a crescere i prezzi delle case: + 4,2% nel semestre gennaio/giugno 2005 e del 6,8% rispetto al primo semestre 2004 (ed in cinque anni la crescita è stata del 62,1%). Gratosoglio - Missaglia la zona che è cresciuta di più in sei mesi +9,8%. Segue Axum - Ospedale S. Carlo con +9,6%. Fermi a 0% invece: Forlanini – Mecenate, Repubblica - Porta Nuova, Buenos Aires – Vitruvio, Musocco – Villapizzone, Niguarda, Padova – Palmanova, Fiera – Monterosa, Fiera – Sempione, Leopardi - Boccaccio - Pagano, Parco Castello, S. Vittore. Chi cresce di più…e chi meno La zona che è cresciuta di più è il Centro +6,1%(+7,5% in un anno). Segue la Zona Sud (Navigli, Porta Genova, viale Bligny, etc.) con +5,2% (+9,0% in un anno). Zona est nella media (Tribunale, Indipendenza, porta Venezia) con il 4,6% (+9,1%in un anno). Le più lente Zona Nord (Quarto Oggiaro, Solferino, Lagosta, Carbonari), con il 2,8% (+5,0% in un anno) e la zona ovest (Castello, Monterosa, Tripoli, Sempione, etc.) + 2,7% (+4,4% in un anno) In sei mesi I più veloci Nella Zona Nord il primato spetta a Fulvio Testi - Bicocca con il +8,3%. Invece nella zona est prima Tribunale –5 giornate 9,5% e a Sud vince Gratosoglio - Missaglia (+9,8%). A Ovest primo è Axum - Ospedale S.carlo +9,6. Nel Centro Storico cresce Cairoli - Cordusio con il +9,4%. E i più lenti In centro Duomo - Scala - Diaz la zona cresciuta di meno +4,3%. A Sud battuta d’arresto per Navigli - Cassala (+1,1%). A ovest stabilità per Fiera – Monterosa, Fiera – Sempione, Leopardi - Boccaccio – Pagano, Parco Castello, S. Vittore. A Nord stabili Repubblica - Porta Nuova, Buenos Aires – Vitruvio, Musocco – Villapizzone, Niguarda, Padova - Palmanova . A Est stabile Forlanini – Mecenate. In un anno Su base annua nella zona sud è a Conca dei Navigli (+19,8%) la crescita più alta della città su base annua. Seguita nella zona Est da Montecity Rogoredo (+18,4%). Segue nella zona Nord Lagosta - stazione Garibaldi con +15,6%. Cresce nella Zona Ovest Baggio - Quinto Romano +11,8%. Mentre al centro si distinguono Cairoli - Cordusio (+11,3%). Battute d’arresto con stabilità nei prezzi a Nord per Repubblica, Niguarda, Padova - Palmanova, Musocco – Villapizzone A Ovest fermi Leopardi, Parco Castello, San Vittore. Rallenta a Sud Navigli - Cassala (+1,1%). Mentre a est va piano Forlanini - Mecenate (+2%). Al centro chiude la fila Brera con + 4,9%. E in cinque anni I velocisti sono stati Repubblica - Porta Nuova + 119%, Mercalli – Quadronno + 110%, Venezia – Monforte 93,5%. Mentre i più lenti sono raggruppati tutti a Nord con Turro - Precotto +43%, Brianza – Pasteur +42% e fanalino di coda del quinquennio milanese Pisani - Gioia - Baiamonti + 40%. Costo al metro quadro – In media, a Milano, un appartamento costa al metro quadrato 4.174 euro (rispetto ai 4.003 euro di un anno fa). Nel centro storico la zona più costosa si conferma via della Spiga, dove il prezzo medio al metro quadro di un appartamento è di circa 10.500 euro (rispetto ai 9.750 euro di un anno fa), seguita da Vittorio Emanuele con 8250 (erano 7.650 euro).. Nella zona est spicca il costo degli alloggi di corso Venezia con 8.000 euro (contro i 7.250). Nella parte ovest della città ottima la performance di via Leopardi (6.000 stabile rispetto a 6.000 euro di un anno fa ) e parco Castello (5.650 euro stabili rispetto a 5.650). Nella zona nord le case costano di più in piazza della Repubblica (6.500 euro stabili) e in via Solferino (5.600 euro rispetto a 5.250). Chiude la zona sud con via Mercalli (6.500 euro rispetto a 6.000). Le case sono più convenienti? Sono per lo più ad est Salomone - Bonfadini (2.400 euro), Forlanini – Mecenate (2.500 euro). A Nord Greco (2.800 euro). A Sud Gratosoglio – Missaglia (2.800 euro). La Milano tematica. Cresce di più la Milano delle isole pedonali +6,6% in sei mesi, (+10,8% in un anno e 82,3% in 5 anni). Segue la Milano della moda 6,4%, (8,9% e 70,4%). Terza la Milano dei divertimenti (Vetra-s.vito, Solferino-s.marco, Conca del Naviglio-porta Genova, Mercalli-quadronno, Navigli-cassala, Brera) +5,4% (7,5% e 76,6%). Rallenta la città multietnica (Sarpi-procaccini, Bovisa-dergano, Istria-maciachini, Buenos Aires-vitruvio) +2,2% (+6,2% e +60,4%). Ferma la zona Fiera a 0,0%, +3,1% in sei mesi , ma in cinque anni ha guadagnato un +79,4%. Stabili gli Affitti a Milano – case. Gli affitti negli ultimi sei mesi hanno registrato un rallentamento del 2% riportando le tariffe al livello del 2002. In particolare i trilocali registrano una diminuzione in media di-7%, con punte di -10% in periferia. In controtendenza i monolocali nella zona circonvallazione che aumentano di + 10% in sei mesi. In media nella cerchia dei bastioni affittare un monolocale costa 7.800 euro all’anno e 9.600 un bilocale. Nel centro di Milano un monocale costa 11.400 euro e un bilocale 13.500.
I sem 04 Ii sem 04 I sem 05 6 mesi 1 anno 5 anni
media Milano 3907 4003 4174 4,2% 6,8% 62,1%
Centro Storico
I sem 04 Ii sem 04 I sem 05 6 mesi 1 anno 5 anni
Augusto 5800 5900 6300 6,8% 8,6% 52,4%
Brera 7150 7150 7500 4,9% 4,9% 65,9%
Cairoli - Cordusio 5750 5850 6400 9,4% 11,3% 59,8%
Diaz - Duomo - Scala 6850 7050 7350 4,3% 7,3% 53,9%
Missori - S.sofia 5600 5700 6000 5,3% 7,1% 60,2%
Nirone - S.ambrogio 6900 7000 7350 5,0% 6,5% 77,8%
Spiga - Montenapoleone 9750 9900 10500 6,1% 7,7% 80,7%
Vetra - S.vito 5600 5650 6000 6,2% 7,1% 66,0%
Vittorio Emanuele - S.babila 7650 7650 8250 7,8% 7,8% 68,2%
media zona centro 6783 6872 7294 6,1% 7,5% 65,6%
Zona Nord
I sem 04 Ii sem 04 I sem 05 6 mesi 1 anno 5 anni
Repubblica - Porta Nuova 6500 6500 6500 0,0% 0,0% 118,9%
Bovisa - Dergano 2650 2950 3050 3,4% 15,1% 66,7%
Brianza - Pasteur 3050 3050 3150 3,3% 3,3% 41,9%
Buenos Aires - Vitruvio 3800 3850 3850 0,0% 1,3% 56,8%
Carbonari - Maggiolina 3500 3750 3850 2,7% 10,0% 52,2%
Fulvio Testi - Bicocca 3000 3000 3250 8,3% 8,3% 46,4%
Fulvio Testi - Cà Granda 3000 3050 3150 3,3% 5,0% 60,7%
Gen. Govone - Cenisio 3200 3200 3300 3,1% 3,1% 56,0%
Greco 2650 2700 2800 3,7% 5,7% 48,5%
Istria - Maciachini 2950 3100 3200 3,2% 8,5% 55,0%
Lagosta - Staz. Garibaldi 3200 3500 3700 5,7% 15,6% 79,2%
Musocco - Villapizzone 2900 2900 2900 0,0% 0,0% 70,1%
Niguarda 2900 2900 2900 0,0% 0,0% 62,9%
Padova - Palmanova 2900 2900 2900 0,0% 0,0% 45,7%
Pellegrino Rossi - Affori - Bruzzano 2750 2800 2950 5,4% 7,3% 63,4%
Pisani Gioia Baiamonti 4300 4300 4350 1,2% 1,2% 40,3%
Quarto Oggiaro 2600 2750 2850 3,6% 9,6% 69,6%
Sarpi - Procaccini 3550 3550 3650 2,8% 2,8% 64,4%
Solferino - Corso Garibaldi 5250 5250 5600 6,7% 6,7% 60,7%
Turro Precotto 2900 2950 3000 1,7% 3,4% 43,2%
media zona nord 3377,5 3447,5 3545 2,8% 5,0% 60,5%
Zona Est
I sem 04 Ii sem 04 I sem 05 6 mesi 1 anno 5 anni
Abruzzi - Romagna 3500 3800 3900 2,6% 11,4% 58,9%
Argonne - Corsica 3100 3250 3400 4,6% 9,7% 73,5%
Forlanini - Mecenate 2450 2500 2500 0,0% 2,0% 48,8%
Lambrate 2650 2700 2850 5,6% 7,5% 53,2%
Libia - Cirene 4450 4500 4600 2,2% 3,4% 54,9%
Martini - Cuoco 3150 3500 3550 1,4% 12,7% 76,2%
Montecity Rogoredo 2450 2800 2900 3,6% 18,4%
Pacini - Ponzio 3100 3300 3400 3,0% 9,7% 60,4%
Piceno - Indipendenza 4450 4500 4750 5,6% 6,7% 59,9%
Salomone Bonfadini 2250 2300 2400 4,3% 6,7%
Teodosio - Vallazze 2800 2900 3000 3,4% 7,1% 57,1%
Tribunale - 5 Giornate 5250 5250 5750 9,5% 9,5% 71,4%
Udine 2700 2850 3050 7,0% 13,0% 61,8%
Venezia - Monforte 7250 7500 8000 6,7% 10,3% 93,5%
media zona est 3539,286 3689,286 3860,714 4,6% 9,1% 58,0%
Zona Sud
I sem 04 Ii sem 04 I sem 05 6 mesi 1 anno 5 anni
Agrippa - Abbiategrasso 2650 2850 2900 1,8% 9,4%
Barona - Famagosta 3000 3000 3100 3,3% 3,3% 71,3%
Bligny - Toscana 3450 3450 3600 4,3% 4,3% 49,7%
Cermenate Ortles 2700 2750 2850 3,6% 5,6% 46,9%
Conca del Naviglio - Porta genova 4050 4500 4850 7,8% 19,8% 78,6%
Corvetto 2650 2750 3000 9,1% 13,2% 61,3%
Gratosoglio - Missaglia 2400 2550 2800 9,8% 16,7% 77,8%
Mercalli - Quadronno 6000 6150 6500 5,7% 8,3% 109,7%
Navigli - Cassala 4500 4500 4550 1,1% 1,1% 91,2%
Q.re S.ambrogio - Torretta 2750 2850 3000 5,3% 9,1% 57,1%
Ripamonti Vigentino 2750 2900 3100 6,9% 12,7% 66,7%
Ronchetto Lodovico il Moro 2600 2650 2850 7,5% 9,6% 67,2%
Solari - Napoli 3850 4000 4150 3,8% 7,8% 74,4%
media zona sud 3334,615 3453,846 3634,615 5,2% 9,0% 70,1%
Zona Ovest
I sem 04 Ii sem 04 I sem 05 6 mesi 1 anno 5 anni
Accursio 2800 3000 3100 3,3% 10,7% 76,6%
Axum - Ospedale S. Carlo 2600 2600 2850 9,6% 9,6% 72,2%
Baggio - Quinto Romano 2550 2650 2850 7,5% 11,8% 74,8%
Bande Nere - Giambellino 3150 3150 3350 6,3% 6,3% 47,6%
Caprilli - S.siro 3550 3550 3800 7,0% 7,0% 58,3%
Fiera - Monterosa 4400 4600 4600 0,0% 4,5% 58,9%
Fiera - Sempione 3800 4050 4050 0,0% 6,6% 57,0%
Inganni - S.cristoforo 2950 2950 3050 3,4% 3,4% 57,6%
Leopardi - Boccaccio - Pagano 6000 6000 6000 0,0% 0,0% 66,0%
Parco Castello 5650 5650 5650 0,0% 0,0% 59,6%
Quartiere Gallaretese - Trenno 2700 2800 2950 5,4% 9,3% 81,0%
S. Vittore 4900 4900 4900 0,0% 0,0% 58,1%
Selinunte - Rembrandt 2950 2950 3100 5,1% 5,1% 50,1%
Washington - Po - Vesuvio 4000 4000 4050 1,3% 1,3% 53,7%
media zona ovest 3714,286 3775 3878,571 2,7% 4,4% 61,1%
I sem 00 I sem 04 Ii sem 04 I sem 05 6 mesi 1 anno 5 anni
Isole pedonali 3.100 5.100 5.300 5.650 6,60% 10,80% 82,30%
Moda 3.951 6.181 6.325 6.731 6,40% 8,90% 70,40%
Milano dei divertimenti 3.303 5.425 5.533 5.833 5,40% 7,50% 76,60%
La città dello studio 2.804 4.208 4.275 4.500 5,30% 6,90% 60,50%
La città del verde 2.561 4.072 4.156 4.333 4,30% 6,40% 69,20%
Montecity Rogoredo 2.450 2.800 2.900 3,60% 18,40%
La città multietnica 2.143 3.238 3.363 3.438 2,20% 6,20% 60,40%
Fiera 2.815 4.900 5.050 5.050 0,00% 3,10% 79,40%
 
   
   
MILANO, EDILIZIA SOCIALE: PROCLAMATI I 4 VINCITORI DEL CONCORSO PER 4 NUOVI QUARTIERI CIRCA 550 NUOVI ALLOGGI GIÀ FINANZIATI DI EDILIZIA SOCIALE CANTIERI APERTI ENTRO GENNAIO 2006 GIÀ BANDITO UN SECONDO CONCORSO PER ALTRE 4 AREE  
 
Milano, 29 giugno 2005 - Sono state aperte ieri in seduta pubblica presso la sala Alessi di Palazzo Marino le buste contenenti i nomi dei 4 vincitori del concorso internazionale di progettazione (a procedura aperta, in un'unica fase, in forma anonima) Abitare a Milano - nuovi spazi urbani per gli insediamenti di edilizia sociale (denominate via Gallarate, via Civitavecchia, via Ovada e via Senigallia). La Giuria ha, infatti, concluso i lavori il 23 giugno dopo aver esaminato ben 200 candidature, un numero importante e indicativo di quanto interesse abbia suscitato il tema del concorso. Oltre ai progetti vincitori e a quelli selezionati, la Giuria ha ritenuto di segnalare alcuni progetti particolarmente interessanti (in allegato la relazione finale della Commissione Giudicatrice). Presenti il Sindaco di Milano Gabriele Albertini, l’assessore allo Sviluppo del Territorio Gianni Verga, il presidente A.l.e.r. Milano Luciano Niero, il direttore Settore Piani e Programmi Esecutivi per l’Edilizia Pubblica, Lides Canaia, il direttore Settore Pianificazione Urbanistica Generale Giovanni Oggioni e Alessandro Balducci membro della Giuria. Nell’occasione è stato anche annunciato il secondo concorso internazionale di progettazione Abitare a Milano/2 - nuovi spazi urbani per gli insediamenti di edilizia sociale per altre 4 aree (denominate via degli Appennini, via Cogne, via Giambellino e via del Ricordo) il cui termine per la presentazione degli elaborati è fissato per il 12 settembre 2005 e la proclamazione dei vincitori avverrà entro il 30 di settembre 2005. L’amministrazione, con questi concorsi, attua quanto previsto dal Programma Comunale per l’Edilizia Residenziale Sociale (approvato dal Consiglio Comunale il 16 maggio) con il quale il Comune ha messo a disposizione 46 aree di sua proprietà per la realizzazione di residenze destinate alle fasce più bisognose. Per ognuna delle aree messe a concorso è stato individuato dall’Amministrazione un tema progettuale da sviluppare che tenesse conto delle caratteristiche del contesto urbano circostante. L’individuazione del tema progettuale è stata il frutto di un attento lavoro degli uffici comunali in collaborazione con il Politecnico di Milano (Diap) che ha portato alla stesura di un master plan per ogni area. Non si tratta, quindi, di concorsi per la progettazione di soli edifici residenziali ma della progettazione urbanistica di 8 interi nuovi quartieri che dovranno inserirsi nei diversi contesti urbani esistenti rispettandone la storia, le caratteristiche e le esigenze. Una particolare attenzione, dunque, non solo alla qualità degli edifici ma anche a quella del nuovo insediamento urbanistico nel suo complesso. Con i 4 progetti vincitori dei 4 nuovi quartieri (circa 100 mila mq complessivi), verranno realizzati circa 550 alloggi di edilizia residenziale sociale. Per realizzarne e gestirne circa 250 (cofinanziati dalla Regione Lombardia) il Comune di Milano si avvarrà dell’A.l.e.r. Mentre, ai restanti, provvederà l’Amministrazione comunale. I vincitori riceveranno immediatamente l’incarico per la progettazione definitiva ed esecutiva per poter appaltare i relativi lavori. L’apertura dei cantieri è prevista per gennaio 2006. I Finanziamenti: costo complessivo: 70 milioni di euro circa. Cofinanziamento della Regione Lombardia: 22 milioni di euro circa già stanziati mentre, il restante importo, è già impegnato nel bilancio comunale. “In fretta e bene. Non sempre – ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo del Territorio Gianni Verga - questi due obiettivi si conciliano ed è proprio attraverso lo strumento dei concorsi internazionali di progettazione che vogliamo riuscire in questo intento dopo aver riscontrato che il concorso è la via più rapida per l’apertura dei cantieri. L’amministrazione ha fatto la sua parte. Ora tocca a Governo/parlamento e imprese che non possono più stare a guardare. Al Governo e al Parlamento chiediamo di legiferare in modo da introdurre esenzioni fiscali sostanziali per abbattere i costi e inserire procedure snelle per abbattere i tempi. Alle imprese chiediamo di far bene il proprio lavoro: di utilizzare le tecnologie più aggiornate specialmente sul piano dell’impiantistica in modo da abbattere l’inquinamento legato al consumo energetico, di impiegare materiali di qualità e di realizzare interventi nel rispetto della sicurezza dei cantieri sottraendo l’attività edilizia a qualunque tipo di speculazione. Il nostro è un esempio da seguire di eccellenza e operosità ambrosiana: per rispondere all’emergenza casa abbiamo messo a disposizione le aree, per salvaguardare la qualità degli interventi abbiamo bandito concorsi internazionali di progettazione, per avere la copertura finanziaria abbiamo già acquisito i finanziamenti necessari partecipando ai bandi regionali. Allo stesso modo chiediamo allo Stato e a tutto il sistema degli Enti Pubblici (Regione Lombardia, Provincia di Milano, etc..) di mettere a disposizione le proprie aree nello spirito della legislazione vigente”. “Come ci eravamo impegnati – ha continuato Verga – siamo partiti dall’edilizia residenziale sociale per le fasce più bisognose. Questi nuovi 550 alloggi circa saranno affittati a canone sociale. Inizia la fase attuativa del primo programma comunale per l’edilizia residenziale pubblica, con il quale il Comune di Milano ha messo a disposizione ben 46 aree di sua proprietà, che si svilupperà con nuovi bandi per l’edilizia sociale e convenzionata”. “Anche in questo caso – ha concluso l’assessore Verga- siamo arrivati prima delle altre grandi città: è ormai riconosciuto che, sull’emergenza casa, nessun altro Comune abbia fatto qualche cosa di simile e paragonabile a ciò che ha fatto il Comune di Milano”. I Progetti Vincitori - 1. Via Civitavecchia (76 progetti presentati). Vincitore: Lorenzo Consalez (Capogruppo - motto 51731). Area di progetto: 24.800 mq. L’ambito di progetto occupa la parte compresa tra via Civitavecchia, il limite Nord del parco Lambro, gli stabilimenti industriali della Rcs e un insediamento di case minime con accesso da via Canneto. Sintesi di progetto (estratto dalla relazione di concorso dei progettisti): Il nuovo quartiere prediligerà tipologie residenziali a basso consumo del territorio: a stecca e a torre. Il contatto con il parco sarà diretto e immediato, non mediato da confini e recinzioni. Le funzioni commerciali della media e grande distribuzione saranno contenute a favore del mercato rionale periodico, che troverà uno spazio strutturato ad accoglierlo. Il progetto è pensato in continuità con la fermata della metropolitana fino al parco Lambro. Dall’uscita sarà percepibile il verde del parco, attestato su via Civitavecchia e utilizzato come segnale urbano sulla torre comunale, elemento di maggiore densità. Da via Civitavecchia le residenze Aler, attestate su una lunga piazza parallela agli edifici Rizzoli, si inseriscono nel parco perdendo progressivamente densità. La dimensione pubblica del nuovo sistema parco-quartiere converge verso il parco: mercato, parcheggio, ristoro e hammam costituiscono l’accesso al parco. La qualità dello spazio aperto e pubblico avrà carattere di forte fruibilità attraverso nuovi elementi attrattori. Prioritaria sarà la funzione dell’accoglienza e del ristoro sia per la residenza sia per il nuovo polo terziario Rcs, sia per il “turismo” sportivo e ricreativo del parco. 2 .Via Gallarate (49 progetti presentati). Vincitore: Massimo Basile (Capogruppo - motto 08018). Area di progetto: 33.500 mq. Fascia lunga e stretta compresa tra via Gallarate e via Appennini. Il casello daziario attualmente utilizzato come deposito comunale verrà dismesso e riutilizzato dal progetto. Sintesi di progetto (estratto dalla relazione di concorso dei progettisti): L’area di progetto è considerata come un intervento urbano, un parco attrezzato di cui si dota il quartiere e che inoltre accoglie edifici di abitazione e servizi. La sua fruibilità dunque è rivolta all’intera zona su cui esso gravita. Il disegno del parco invita l’accesso da via Appennini, mantenendo con essa una relazione continua. Inoltre, sul lato sud del parco (via Appennini) si prevedono le aree attrezzate, le isole di gioco per bambini, in modo da creare una zona più permeabile che sia utilizzabile sia dai residenti del parco che dai residenti della via Appennini e dell’immediato intorno. Sul lato nord il progetto, pur prevedendo la barriera contro il rumore, assicura la permeabilità tra strada e parco non recludendo la possibilità di relazione dell’ isolato con una futura estensione nord del quartiere, in vista del declassamento del flusso automobilistico sulla via Gallarate. Le varie tipologie abitative, concentrate principalmente in bilocali e trilocali, sono organizzate con spazi polivalenti “aperti”, riducendo al minimo gli spazi di distribuzione, proponendo cucine attrezzate e pannelli scorrevoli che separano gli ambienti. Inoltre la maggior parte degli alloggi dispone di spazi “filtro”, come logge, balconi coperti o ambienti di servizio che facilitano un adattamento flessibile alle varie esigenze. Al piano terra degli edifici il progetto prevede delle sale polivalenti ad uso del condominio, degli accessi che consentano un eventuale servizio di portierato e dei locali lavanderie, che oltre a fornire un importante servizio agli utenti che non sono forniti di elettrodomestici, offre momenti di incontro ed inoltre costituisce un importante risparmio energetico. 3. Via Ovada (39 progetti presentati). Vincitore: Raffaello Cecchi (Capogruppo - motto 33328). Area di progetto: 29.920 mq. Occupa il triangolo compreso tra via Ovada, l’ospedale San Paolo e via San Virgilio (ed è delimitata ad est dal lotto recintato di una residenza studentesca, già sede dell’istituto per l’assistenza finanziaria ai paesi africani). Sintesi di progetto (estratto dalla relazione di concorso dei progettisti): Il parco è l’elemento di connessione fra l’abitato allineato sul bordo di via Ovada e l’insediamento del quartiere S. Ambrogio. Il percorso di attraversamento dell’area in direzione nord-sud, già oggi in uso per raggiungere dal quartiere Sant’ambrogio la via Ovada e Famagosta, si apre a forma di albero verso via Ovada delimitando campi di intervento parziali: sulla prima si insediano l’edificio residenziale comunale e il centro servizi ai lati dell’ingresso connesso al percorso principale del Parco, dove un ramo del parco, si insinua idealmente nel varco della cortina edilizia legandosi al giardino del quartiere fra via Ovada e Famagosta. Sulla seconda si insedia la residenza sociale Aler. Questo edificio dalla figura asimmetrica a corona delimita percettivamente uno spazio del Parco e allo stesso tempo, sollevandosi su pilotis, permette la visione generale del parco da via Ovada e reciprocamente dal parco verso quella. L’ edificio residenziale comunale situato sul bordo di via Ovada, contribuisce a configurare quello spazio pubblico d’ingresso al Parco ove si raccolgono buona parte dei servizi di quartiere. L’edificio così come il nucleo di cui fa parte è impostato alla quota di via Ovada e segue la regola insediativa della città esistente che, con il progetto, si affaccerà sul Parco. La torre concentra tutta la residenza sociale comunale é un parallelepipedo su base rettangolare. Il blocco è reso poroso da quattro vuoti che attraversano l’edificio. Questi luoghi, contengono ai vari piani piattaforme che costituiscono gli spazi comuni di servizio previsti per la Torre. Questi si adattano a molteplici usi: parcheggio biciclette, patio comune, stanze verdi e si prestano ad aggiustamenti e modifiche in funzione delle scelte degli inquilini e della gestione. 4. Via Senigallia (36 progetti presentati). Vincitore: Remo Dorigati (Capogruppo - motto 27100). Area di progetto: 14.450 mq. L’area è collocata entro un ampio spazio aperto delimitato da via Senigallia a sud e ad est, da una cascina a ovest e da quattro grandi torri direzionali a nord. Sintesi di progetto (estratto dalla relazione di concorso dei progettisti): La matrice del progetto nasce dalla strutturazione degli spazi aperti, dal vuoto e, successivamente, dai volumi e dai tipi edilizi: spazi pubblici e privati modulati su una sequenza di luoghi: piazza pubblica, con servizi commerciali; spazi raccolti entro una struttura avvolgente con servizi per gli abitanti ed aperti al pubblico; intenso rapporto con il suolo, generatore di spazi aperti che trasformano il tema del verde in servizio sociale, atto all’incontro ed allo scambio; ampia gamma di variazioni tipologiche in relazione a nuclei famigliari diversi ed a temi di disagio sociale; autonomia del singolo alloggio, ma integrazione con la comunità tramite i servizi. Relazione tra servizi e residenza: articolare una molteplicità di spazi e pratiche d’uso. Uno spazio percorribile che diventa luogo di incontro, gioco e relazione si insinua fra giardini e spazi a verde. Il tema che individua una forte caratterizzazione dello spazio è quello di un percorso che si abbassa in quota come una faglia nel suolo, generando piccoli slarghi e piazzette ritagliate nei giardini. Esso è la spina dorsale dell'insieme su cui si affacciano i servizi: - piccola palestra - attività di lettura/ studio - spazio per incontri, feste, momenti di aggregazione - spazio per attività culturali, formative e didattiche e gestionali - poliambulatorio medico - "orti urbani". Tipologia degli Alloggi: dal rispetto dei vincoli, una rivisitazione contemporanea dell’edilizia pubblica storica di inizio secolo. Premi E Conferimento Dell’incarico - I vincitori, uno per ciascuna area, riceveranno la somma di 50.000 euro lordi a titolo di premio che vale come anticipazione del compenso professionale dovuto per la progettazione. Giuria Membri effettivi: Presidente: Avv. Pier Giuseppe Torrani (Presidente Aim - Associazione Interessi Metropolitani); Ing. Antonio Acerbo (Direttore Centrale Area Tecnica - Comune di Milano); Arch. Prof. Sandro Balducci (Direttore del Dipartimento di Architettura e Pianificazione - Politecnico di Milano); Dott. Ing. Giovanni Bosisio (Rappresentante Ordine Ingegneri della Provincia di Milano); Arch. Michael Burckhardt (Rappresentante Ordine Architetti Pianificatori e Paesaggisti della Provincia di Milano; Arch. Lides Canaia (Direttore Settore Piani e Programmi Esecutivi per l'Edilizia Pubblica); Arch. Enrico Galbiati (Rappresentante Aler - Azienda Lombarda Edilizia Residenziale Milano); Dott.ssa Giovanna Giannachi (Settore Parchi e Giardini - Comune di Milano); Arch. Giovanni Oggioni (Direttore Ufficio Concorsi di Progettazione - Comune di Milano); Dott. Ing. Carlo Valtolina (Rappresentante Ordine Ingegneri della Provincia di Milano); Arch. Cino Zucchi (Rappresentante Ordine Architetti Pianificatori e Paesaggisti della Provincia di Milano). I progetti vincitori, i selezionati e i segnalati saranno parte della mostra Abitare a Milano che verrà inaugurata il 20 luglio alle ore 18.30 presso l’Urban Center.
Elenco vincitori :
Civitavecchia
Motto Capogruppo
Vincitore 46 51731 Arch. Lorenzo Consalez
56 62260 Arch. Mauro Galantino
6 00142 Arch. Federico Bargone
10 14105 Arch. Giacomo Borella
67 01569 Arch. Pier Alberto Ferrè
segnalato 17 12825 Arch. Maurice Kanah
segnalato 59 73740 Arch. Carlo Terpolilli
segnalato 7 72931 Arch. Giovanni Mattia Urso
Gallarate
Motto Capogruppo
Vincitore 33 08018 Arch. Massimo Basile
38 16305 Arch. Pier Alberto Ferrè
31 73740 Arch. Carlo Terpolilli
40 00031 Arch. Henk Hartzema
14 62962 Arch. Giorgio Lombardi
segnalato 35 17171 Arch. Angelo del Vecchio
segnalato 42 25445 Arch. Nicola Fabrizio Braghieri
segnalato 36 74867 Arch. Wilhelmus Gerardus Maria Maas
Ovada
Motto Capogruppo
Vincitore 18 33328 Arch. Raffaello Cecchi
10 62963 Arch. Giorgio Lombardi
12 93186 Arch. Michele Cannatà
23 73740 Arch. Carlo Terpolilli
31 51014 Arch.ester Garzonio
segnalato 21 55010 Arch. Roberto Verdolini
segnalato 32 17324 Arch. Giulia de Apollonia
segnalato 36 11118 Arch. Efisio Pitzalis
Senigallia
Motto Capogruppo
Vincitore 11 27100 Arch. Remo Dorigati
1 32951 Arch. Andrea Stipa
35 54543 Arch. Stefano Boeri
31 25445 Arch. Nicola Fabrizio Braghieri
9 98196 Arch. Michele Cannatà
segnalato 34 81823 Arch. Efisio Pitzalis
segnalato 7 74355 Arch. Markus Luscher
segnalato 6 62005 Arch. Pierluigi Niccolin
Segnalato 8 73707 Arch. Cristiano Benzoni
 
   
   
IFI BILANCIO 2004 : DESTINATO A RISERVA L’UTILE DELL’ESERCIZIO 2004 (€ 37,7 MILIONI) LUCA FERRERO VENTIMIGLIA NOMINATO CONSIGLIERE DI AMMINISTRAZIONE  
 
Torino, 29 giugno 2005 - L’assemblea degli azionisti dell’Ifi – Istituto Finanziario Industriale S.p.a, riunitasi ieri a Torino sotto la Presidenza di Gianluigi Gabetti, ha approvato il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2004, che - come già comunicato in precedenza - si è chiuso con un utile netto di € 37,7 milioni. L’assemblea ha deliberato di destinare interamente l’utile a riserva senza distribuzione di dividendi. Inoltre l’Assemblea, dopo aver rinnovato l’autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie, ha modificato il regolamento assembleare anche per adeguarlo allo Statuto Sociale ed ha nominato Consigliere di Amministrazione Luca Ferrero Ventimiglia, già cooptato nel Consiglio dell’Ifi nel giugno 2004.  
   
   
NUOVE NOMINE ALLA GARBOLI CONICOS S.P.A.: PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE IL CAV. DEL LAVORO DOTT. FRANCO NOBILI E AMMINISTRATORE DELEGATO ING. LUCA SASSI  
 
Mondovì, 29 giugno 2005 - Nel corso del Consiglio di Amministrazione della Garboli Conicos S.p.a. Impresa Generale Costruzioni, riunitosi ieri, il Presidente Geom. Giorgio Vinai, l Amministratore Delegato Ing. Stefano Bongiovanni e il Consigliere Avv. Brunello Olivero hanno rassegnato le proprie dimissioni. I suddetti membri decadono pertanto sia dalle cariche di consiglieri che dalle deleghe attribuite. Le suddette dimissioni sono conseguenti alla cessione del pacchetto azionario effettuato da parte della Con.i.cos. Partecipazioni Generali S.p.a. Alla Impresa Pizzarotti & C. S.p.a.. Il Consiglio ai sensi del disposto dell Art. 2386 primo comma C.c., ha provveduto a sostituire i Consiglieri dimissionari cooptando, con validità fino alla prossima Assemblea, i Signori Cav. Del Lavoro Dott. Franco Nobili, Ing. Luca Sassi e Dott. Mauro Pirondi. Il Consiglio ha provveduto inoltre a nominare quale Presidente del Consiglio di Amministrazione il Cav. Del Lavoro Dott. Franco Nobili e a conferire al nuovo Amministratore Delegato Ing. Luca Sassi il potere di rappresentare la Società e tutti i poteri di ordinaria amministrazione.  
   
   
EU: VICE-PRESIDENT BARROT ATTENDS THE EU-CHINA AVIATION SUMMIT  
 
 Brussels, 29 June 2005 - The Eu-china Aviation Summit, which is jointly organised by the European Commission and the General Administration of Civil Aviation of China (Caac) will take place in Beijing on 30 June – 1 July 2005. It aims at enhancing political and industrial co-operation between China and the Eu in the aviation sector. China is one of the world’s fastest growing aviation markets and of strategic importance to the Eu and its industry. China is also taking a lead in market opening in Asia. “The Eu and its industry have much to offer China in the run-up to the 2008 Olympics in Beijing and the 2010 World Expo in Shanghai”, said Vice-president Jacques Barrot before leaving for China. “The Eu-china Aviation Summit is an excellent opportunity for bringing together top-level policy makers and industry executives to identify priority areas for future co-operation”. The Summit will be chaired by Vice-president Jacques Barrot and Minister Yang Yuanyuan for Civil Aviation. The European delegation includes 150 representatives from airlines, airports, aerospace industries, national governments and the European Commission. A similar number of Chinese participants will attend. A parallel exhibition on Eu and China aviation opportunities and co-operation will be organised. Highlights of the issues to be addressed include: Market trends (passenger and cargo markets) and political and regulatory developments in China and the Eu including the increasing emphasis on market opening and consumer benefits arising from competition. Infrastructure plans and opportunities for sustainable investment in both markets. Aviation safety and security policies and scope for regulatory co-operation. Air traffic management and the potential for co-operation in the Eu’s Single European Sky technology and industrial programme, Sesame. Future Eu-china co-operation in civil aviation including technical assistance and industrial co-operation. Vice-president Barrot will have a bilateral meeting with the Chinese Minister for Civil Aviation to discuss future co-operation between China and the Eu. This meeting will take place on 29 June. In March 2005, the Commission presented a Communication on a European civil aviation policy towards China and requested a mandate from the Council to negotiate a comprehensive open aviation area agreement with this country (Ip/05/288). As a first step, such an agreement should provide legal certainty to existing bilateral air services agreements between Member States and China, which are unsustainable following the “open skies” judgements of the European Court of Justice. However, the agreement should go further and establish an ambitious framework for aviation relations between the Eu and China. It should include a process of gradual market opening, regulatory convergence and technical and industrial co-operation. The Commission expects that such a comprehensive open aviation agreement would entail significant economic benefits to both sides. The Council is currently discussing at working group level the request for a negotiation mandate by the Commission. Such an agreement would be an important contribution to the strategic partnership between the Eu and China. Vice-president Barrot will also meet with Vice Prime Minister Huang Ju, Communications Minister Zhang Chunxian, Railway Minister Liu Zhijun and the Vice Minister for Science and Technology, Ma Songde, to discuss cooperation on Galileo and general transport policies. The programme for the Summit : http://www.Euchinaaviationsummit.com  
   
   
ALITALIA: APPROVAZIONE DEL BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2004 NOMINA DEL COLLEGIO SINDACALE. RINNOVO A DELOITTE & TOUCHE DELL'INCARICO DI REVISIONE  
 
Roma, 29 giugno 2005 - Si è riunita il 27 giugno a sotto la presidenza dell'ing. Giancarlo Cimoli, l'Assemblea degli Azionisti di Alitalia che ha deliberato: di approvare il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2004, coprendo parzialmente la perdita di periodo pari ad Euro 810.434.163, mediante l'integrale utilizzo delle riserve presenti nel patrimonio della Società con conseguente rinvio a nuovo del residuo importo di Euro 575.173.772; di nominare il Collegio Sindacale, per gli esercizi 2005-2007, composto dai Signori: Luigi Pacifico (Presidente): laureato in Economia e Commercio, revisore contabile, dottore commercialista, professore di discipline tecniche commerciali e aziendali e di materie giuridiche ed economiche. Dal dicembre 1989 è preposto all'Ispettorato Generale per le Politiche di Bilancio del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze Marcellino Bortolomiol: laureato in Economia e Commercio, revisore contabile, dottore commercialista. Attualmente presidente e sindaco effettivo in numerosi collegi sindacali (tra cui Gruppo Zoppas, Bnl Vita Spa, Bnl Finance Spa, Bnl Direct Services Spa, Beni Stabili Gestioni Spa) e Consigliere dell'Ordine dei Dottori Commercialisti per la giurisdizione del Tribunale di Treviso. Diego Maria Berruti: laureato in Economia e Commercio, revisore contabile, dottore commercialista. Esercita l'attività di dottore commercialista fornendo consulenza alle imprese in campo societario, tributario e aziendale. Più volte nominato sindaco effettivo, ricoprendo anche la carica di presidente, in società operanti in diversi comparti (tra cui Enel Gas Spa, Enel Net Spa e Sorrisi e Canzoni Tv). Enrico Laghi: laureato in Economia e Commercio, revisore contabile, dottore commercialista, iscritto all'Albo dei Consulenti Tecnici del Tribunale Civile di Roma, professore straordinario di Economia Aziendale presso l'università degli Studi di Roma - La Sapienza, docente di analisi finanziaria presso la Luiss - Guido Carli di Roma, docente di Economia Aziendale presso la Lumsa -Libera Università Maria Ss. Assunta di Roma. Nicandro Mancini: ufficiale della Guardia di Finanza con il grado di maggiore in congedo, revisore dei conti. Dal 1996 esercita l'attività di consulente amministrativo e fiscale di società di dimensioni medio-grandi operanti in settori vari. Di conferire l'incarico di revisione contabile, sempre per gli esercizi 2005-2007, alla Deloitte & Touche S.p.a.. Nel corso dell'Assemblea, il Presidente-amministratore Delegato ha fornito l'informativa richiesta dalla Comunicazione Consob n. 5015175 del 10 marzo 2005, in merito allo stato di attuazione dei sistemi e delle procedure contabili per l'applicazione dei principi contabili internazionali Ias/ifrs confermando quanto comunicato dalla Società lo scorso 12 maggio. Sempre in data odierna si è poi riunito sotto la presidenza dell'ing. Giancarlo Cimoli, il Consiglio di Amministrazione di Alitalia - Linee Aeree Italiane Spa che ha deliberato in merito ad alcuni primi importanti interventi che renderanno percorribile dal punto di vista finanziario il Piano Industriale 2005-2008. Di seguito saranno illustrati alcune iniziative sul capitale sociale utili a portare a termine con successo il programmato aumento di capitale, che, congiuntamente alla ristrutturazione del prestito obbligazionario convertibile, completano gli strumenti attraverso i quali sarà possibile il raggiungimento dell'equilibrio finanziario e patrimoniale previsto a Piano. Interventi sul Capitale Sociale Avvalendosi della facoltà oggi prevista dall'articolo 2346 del Codice Civile il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto di proporre l'eliminazione del valore nominale delle azioni. Il Consiglio ha deciso di proporre all'Assemblea Straordinaria degli Azionisti la riduzione del Capitale Sociale per perdite da 1.433 milioni di Euro a 291 milioni di Euro a copertura di tutte le perdite cumulate al 31 marzo 2005 e non ancora coperte. Nel contesto dei diversi interventi sul capitale sociale di Alitalia, il Consiglio ha inoltre deliberato di proporre un raggruppamento delle azioni nel rapporto di una nuova azione ordinaria per ogni 30 azioni detenute. Tale operazione, che ridurrà il numero delle azioni, consentirà una semplificazione della gestione amministrativa del titolo nell'interesse degli azionisti e favorirà la liquidità e gli scambi sul mercato borsistico, rendendo più leggibile il valore unitario del singolo titolo, a beneficio degli investitori attuali e prospettici. In data 15 dicembre 2004 l'Assemblea Straordinaria degli Azionisti della società ha deliberato una delega al Consiglio di Amministrazione per aumentare il capitale sociale della società di un importo fino a 1,2 miliardi di Euro. Tale delega scade il 31 luglio 2005. In relazione agli interventi sul capitale della Compagnia prima descritti, nonché del loro probabile collocamento temporale nell'autunno 2005, il Consiglio ha deliberato di proporre un'estensione di tale delega fino al 31 dicembre 2005. Ristrutturazione del prestito obbligazionario con vertibile Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato, anche sulla base delle indicazioni fornite dall'advisor finanziario della Compagnia Deutsche Bank, di proporre la posticipazione del rimborso del prestito obbligazionario convertibile, attualmente costituito da circa 1.930 milioni di obbligazioni equivalenti ad un ammontare di debito pari a circa 714 milioni di Euro, previsto il 22 luglio 2007. Verrà infatti proposto agli Azionisti e Obbligazionisti lo spostamento della data di scadenza del prestito dal 22 luglio 2007 al 22 luglio 2010, con un contestuale aumento della cedola dal 2,9% al 7,5%. Queste modificazioni del regolamento del Prestito Obbligazionario Convertibile, e specificatamente la modifica della data di scadenza e del Tasso di Interesse annuo, sono state ritenute congrue anche dalle due banche, Société Générale e Banca Intesa, a cui è stato richiesto di rilasciare parere di congruità. Sarà proposto all'Assemblea Straordinaria degli Azionisti e degli Obbligazionisti che il nuovo Tasso di Interesse annuo del 7,5% decorra a far data dal 1° agosto 2005.  
   
   
AIR DOLOMITI CONQUISTA SKYTRAX: NUOVI RICONOSCIMENTI PER LA COMPAGNIA  
 
Milano, 29 giugno 2005 - Risultati lusinghieri per Air Dolomiti, compagnia regionale italiana del gruppo Lufthansa e membro di Lufthansa Regional, all’annuale ricerca condotta da Skytrax tra milioni di passeggeri: Air Dolomiti è risultata terza nella categoria Best Cabin Staff in Europa, davanti a blasonate compagnie di bandiera e terza tra i vettori regionali operanti in Europa per qualità in generale. La survey condotta è complessa ed articolata e prevede severi criteri di valutazione. Air Dolomiti è stata capace di ottenere risultati importanti grazie all’impegno costante del team e grazie alla grande attenzione alla qualità offerta, da sempre punto di forza di Air Dolomiti. In particolare la categoria Best Cabin staff ha visto il giovane vettore italiano svettare ai vertici in Europa sfidando tutte le grandi compagnie. Il personale di contatto Air Dolomiti riceve un training ad hoc estremamente articolato e capace di trasferire adeguate competenze per saper gestire i passeggeri e considerarli sempre ospiti graditi a bordo. L’attestazione quale terzo miglior vettore regionale in Europa conferma ancora una volta la qualità totale del servizio Air Dolomiti, concepito mettendo il passeggero al centro e costruito secondo le sue esigenze.  
   
   
SABRE TRAVEL NETWORK CHIAMA DANIEL NAOUMOVITCH ALLA GUIDA DEL MEDIO ORIENTE  
 
Milano, 29 giugno 2005 - Daniel Naoumovitch è stato nominato chief executive officer per Sabre Travel Network Middle East, una joint venture tra Sabre Travel Network e Gulf Air, costituita lo scorso Febbraio per sostituire un accordo ultradecennale tra le due organizzazioni. Naoumovitch, che sin dalla fondazione della Società ha svolto le funzioni di Ceo, assume ora la responsabilità effettiva per tutti gli 11 Paesi coinvolti nella joint venture. “Daniel è un leader forte che saprà far crescere il giro d’affari in Medio Oriente,” ha dichiarato Richard Adams, senior vice president di Sabre Travel Network Europa, Medio Oriente e Africa. “Grazie alla competenza manageriale e alla sua grande esperienza ha già messo in cantiere, in solo 6 mesi, grandi progetti.” Naoumovitch, ha spiegato che la sua priorità sarà quella di assicurare che Sabre Travel Network Middle East sia in grado di soddisfare le diverse esigenze delle agenzie di viaggio ma anche dei travel supplier e che per ottenere questo risultato si avvarrà dell’esperienza globale, dell’expertise tecnologica e della lunga storia di fornitore di successo di Sabre Travel Network. “Sin dalla fondazione di Sabre Travel Network Middle East, 5 mesi fa, abbiamo cercato di migliorare la nostra posizione, rafforzando l’infrastruttura con importanti investimenti in tutte le aree che vanno dal personale all’helpdesk, dal training al supporto tecnico, fino all’hardware e alle nuove tecnologie, per far percepire Sabre come società all’avanguardia,” ha dichiarato Naoumovitch.  
   
   
LA SVEZIA PRESENTA IL TRENO ALIMENTATO A BIOGAS  
 
Bruxelles, 29 giugno 2005 - La Svezia sarà il primo paese al mondo ad introdurre un treno passeggeri alimentato unicamente a biogas. Il treno, sviluppato dalla Svensk Biogas per un costo di dieci milioni di corone (1,08 milioni di euro), dovrebbe diventare operativo a partire da settembre, quando trasporterà fino a 54 passeggeri lungo la costa orientale della Svezia, fra Linköping e Västervik. Il biogas viene generato nel corso di un processo noto come digestione anaerobica, tramite la degradazione di materiale biologico operata dai batteri in assenza di ossigeno. Poiché è un misto di metano e biossido di carbonio, il biogas rappresenta un carburante rinnovabile prodotto grazie al trattamento dei rifiuti. La quasi totalità dei materiali organici è utilizzabile: il processo si verifica naturalmente in sistemi di digestione, paludi, discariche di rifiuti, fosse biologiche e nella tundra artica, una regione brulla del polo nord che si trova tra la calotta polare e la linea degli alberi, con terreno ghiacciato e vegetazione bassa. Il treno può percorrere 600 chilometri circa con un pieno e raggiunge una velocità massima di 130 chilometri orari. La Svezia dispone già di 779 autobus a biogas e di più di 4.500 automobili alimentate da un misto di petrolio e biogas o gas naturale. Per ulteriori informazioni (in svedese) visitare: http://www.Svenskbiogas.se/  
   
   
ITER AND FUSION ENERGY RESEARCH – YOUR QUESTIONS ANSWERED  
 
Brussels, 29 June 2005 - In Moscow the Six Parties participating in the Iter project decided to build this project in Cadarache in Southern France. This agreement heralds the end of a deadlock between two alternative sites for the reactor and is an important milestone in the move towards establishing fusion as a sustainable source of energy production. This background note aims to answer major questions on the agreement reached today, and the project in general. What is Iter? Iter is an experimental reactor which will reproduce the physical reaction - fusion - that occurs in the sun and stars. Existing experiments have already shown that it is possible to replicate this process on Earth. Iter aims to do this at a scale and in conditions that will demonstrate the scientific and technological feasibility of fusion as an energy source. What is fusion? When the nuclei of light atoms come together at very high temperatures, they fuse and this produces enormous amounts of energy. In the core of the sun or a star, the huge gravitational pressure allows this to happen at temperatures of around 10 million degrees Celsius. At the much lower pressures that we can produce on Earth, temperatures to produce fusion need to be much higher – above 100 million degrees Celsius. To reach these temperatures there must first be powerful heating, and thermal losses must be minimised by keeping the hot fuel particles away from the walls of the container. This is achieved by creating a magnetic “cage” made by strong magnetic fields, which prevent the particles from escaping. The development of the science and technology involved in this process is the basis of the European fusion programme. What are the attractions of fusion as an energy source? The key advantages are: It could provide a large-scale energy source with basic fuels which are abundant and available everywhere. Very low global impact on the environment – no Co2 greenhouse gas emissions Day-to-day-operation of a fusion power station would not require the transport of radio-active materials Power Stations would be inherently safe, with no possibility of “meltdown” or “runaway reactions”. There is no long-lasting radioactive waste to create a burden on future generations. Is fusion safe? A fusion reactor is like a gas burner – the fuel which is injected into the system is burnt off. There is very little fuel in the reaction chamber at any given moment (about 1g in a volume of 1000 m3) and if the fuel supply is interrupted, the reactions only continue for a few seconds. Any malfunction of the device would cause the reactor to cool and the reactions would stop. The basic fuels - deuterium and lithium – and the reaction product - helium - are not radioactive. The intermediate fuel – tritium – is radioactive and decays very quickly, producing a very low energy electron (Beta radiation). In air, this electron can only travel a few millimetres and cannot even penetrate a piece of paper Nevertheless, tritium would be harmful if it entered the body, so the facility will have very thorough safety facilities and procedures for the handling and storage of tritium. As the tritium is produced in the reactor chamber itself, there are no issues regarding the transport of radio-active materials. Extensive safety and environmental studies have led to the conclusion that a fusion reactor could be designed in such a way to ensure that any in-plant incident would not require the evacuation of the local population. What will be the environmental impact of fusion energy? The energy generated by the fusion reactions will be used for the same purposes as current sources of energy, such as generation of electricity, heat for industrial use or the production of hydrogen. The fuel consumption of a fusion power station will be extremely low. A 1 Gw fusion plant will need about 100g of deuterium and 3 tons of natural lithium to operate for a whole year, generating about 7 billion kWh, with no greenhouse gas or other polluting emissions. To generate the same energy, a coal-fired power plan (without carbon sequestration) requires about 1.5 million tons of fuel and produces about 4-5 million tons of Co2. The neutrons generated by the fusion reaction cause radio-activity in the materials surrounding the reaction – so the walls of the container etc. A careful choice of the materials for these components will allow them to be released from regulatory control and possibly recycled about 100 years after the power plant stop operating. Waste from fusion plants will not be a burden for future generations. Who are the Six Parties to Iter? The Six international Parties that are co-operating to develop Iter are: China, Eu, Japan, Russia, South Korea, and the United States. The negotiations take place under the auspices of the International Atomic Energy Agency (Iaea). Canada was also a party to the negotiations, but withdrew in December 2003. What was decided in Moscow on 28 June and what happens next? At the Moscow meeting the Six Parties settled the outstanding issue of the site of Iter. This means that Iter will be built at the site proposed by the Eu, Cadarache in Southern France. The negotiations had been deadlocked since December 2003 on this issue of the site, preventing the parties making further progress in the technical negotiations relating to the project itself. Now that this issue has been resolved, the technical work can be carried out to finalise the agreement. It is hoped that it will be possible for all parties to initial the text of the agreement by the end of this year, thereby allowing for the start of construction by the end of 2005. Why is it so important to undertake this project with all Six international Parties? It is clearly a very important step to bring together the most advanced nations in the world to co-operate in the development of a major potential new technology. The challenges of the Iter project require the best technological and scientific expertise, which can best be harnessed by pooling resources globally. By working together, the Six parties are committing themselves to a global response to a global challenge – assuring sustainable energy resources. By ensuring the best possible knowledge is put into Iter, it will be all the more likely that a viable energy source will emerge at the end of the project. Will other countries be able to participate? Since its very beginning, development of Iter has taken place under the auspices of the United Nations International Atomic Energy Authority. The Iter Agreement, once finalised, will be open for accession by or co-operation with other countries who have demonstrated a capacity for specific technologies and knowledge and are ready to contribute to the project. How much will Iter cost? Iter construction costs are estimated at 4.57B€ (at 2000 prices), to be spread over about ten years. Estimated total operating costs over the expected operational lifetime of about twenty years are of a similar order. How will Iter be financed? The Iter project will be undertaken by the Iter Organisation established by the Iter Agreement. The members of the Organisation will bear the costs of Iter. With respect o the construction of the Iter device, most of the components will be contributed by the members in kind (i.E. The components themselves, rather than the financing for them). For the European Union, a new Joint Undertaking will be established in Spain through which contributions (in cash and in kind) will be provided to the Iter Organisation The Eu and France – will contribute 50% of the construction costs and the other five parties will each contribute 10%. Why is Cadarache the best site for Iter? Cadarache, the site proposed by the Eu, was supported for a number of reasons: The site satisfies all the technical requirements specified by the international team in charge of the design of Iter. Cadarache already hosts the world’s largest super-conducting fusion experiment Tore-supra at the Cea Cadarache Research Centre, one of the biggest civil nuclear research centres in Europe. Therefore the Cadarache site has existing technical support facilities and expertise, which significantly reduce the risks associated with the construction of a project such as Iter. France has well-established regulations for licensing ground-breaking “first of a kind” facilities such as Iter. Cadarache is situated close to the second largest city in France, with associated social, cultural industrial and academic infrastructure, an agreeable climate and pleasant natural environment. These will help attract the brightest and best scientists and engineers from around the world to the Iter project. What are the terms of the agreement reached with Japan on the roles of host and non-host? Eu and Japan have reached an agreement on a privileged partnership in which both partners will be able to develop a leading role in taking fusion energy into the future. This partnership looks beyond the Iter project to put it in the context of a Broader Approach to fusion energy development. Iter as a project is not enough to make fusion energy a commercially viable source of energy for the future. The Broader Approach will ensure other supporting research is carried out. The list of potential Broader Approach projects has been identified by all six Iter parties. The terms of the agreement are: The Eu will transfer up to 10% of its procurement to Japan, so that both participate on similar terms in the high technology components of the Iter device. The Eu will participate in projects undertaken in Japan within the Broader Approach with up to 8% of the costs of Iter construction. The Eu will support a suitable Japanese candidate for the post of Director-general of the Iter Organisation and will also support the right for Japan to have more staff in the Organisation than its proportionate share. Some of the Headquarters functions could be situated in Japan. If there is an international agreement to undertake the later phase – construction of a demonstration reactor – the Eu will support Japan as the site. How will the Eu benefit from hosting Iter? By hosting Iter, the Eu will maintain its position at the forefront of fusion research. The existence of such a high technology, cutting edge research facility in the Eu will have considerable benefits for Eu industry. We have seen from past experiments in this field that participation in such projects has kept the best and brightest scientists in Europe, who have gone on to develop highly innovative projects that bring considerable value for the companies for which they work and Eu industry in general.
For more information on Iter, go to www.Iter.org  
For more information on Iter at Cadarache, go to www.Itercad.org
 
   
   
54.100 MEGAWATT: NUOVO RECORD STORICO ASSOLUTO DEI CONSUMI DI ELETTRICITA’ SUPERATO DI 600 MW IL RECORD ESTIVO DEL 2004  
 
Roma, 29 giugno 2005 – 54.100 megawatt: è il nuovo record storico assoluto dei consumi nazionali di elettricità, registrato oggi alle ore 11.30. Il valore è superiore di 600 Mw rispetto al record estivo del 2004, quando si registrarono 53.500 Mw (23 luglio 2004), e di 500 Mw rispetto all’ultimo record storico dei consumi, pari a 53.600 Mw (16 dicembre 2004). Si conferma così il trend di questi ultimi anni di sorpasso della “punta” estiva di domanda rispetto a quella invernale. Le ragioni di questo fenomeno sono da ricondursi sostanzialmente ai mutati stili di vita dei cittadini. Come nella giornata di ieri, determinante è stata l’impennata dei consumi causata dall’ondata di caldo torrido, che spinge al ricorso massiccio ai condizionatori d’aria e alle apparecchiature refrigeranti. Infine, il Grtn ribadisce che il sistema di produzione di energia elettrica è stato in grado di garantire adeguati margini di riserva per soddisfare i consumi.  
   
   
SOLZINC: ACCUMULARE CON EFFICACIA L'ENERGIA SOLARE PRODUCENDO ZINCO METALLICO  
 
Bruxelles, 29 giugno 2005 - Il progetto Solzinc, finanziato dall'Unione europea, è stato il primo a utilizzare efficacemente l'energia solare in un impianto pilota allo scopo di creare energia immagazzinabile da un minerale di metallo. L'energia solare può essere convertita in combustibili chimici che, a loro volta, possono essere accumulati per lunghi periodi e trasportati su lunghe distanze. Solzinc è un progetto paneuropeo di ricerca finanziato in parte dall'Unione europea nell'ambito del Quinto programma quadro, a titolo dell'azione chiave "Energia economica ed efficiente per un'Europa competitiva". L'obiettivo del progetto è sviluppare la tecnologia relativa a un reattore chimico solare per la produzione solare di zinco (Zn) mediante la riduzione carbotermica dell'ossido di zinco. Tra i partner del progetto figurano Promes-cnrs (Francia), Scanarc Plasma Systems Ab (Svezia), Zoxy Energy Systems Ag (Germania), l'Istituto Paul Scherrer (Psi) nell'ambito dell'Istituto di tecnologia energetica-Eth (Svizzera) e l'Istituto di scienze Weizmann in Israele. Sulla base di un precedente lavoro in scala effettuato in laboratorio, il progetto Solzinc mira sostanzialmente a portare a livello di progetto pilota una tecnologia per la produzione carbotermica di zinco solare. In una prima fase è stato condotto uno studio dettagliato sui costi tecnologici e sull'economicità di una riduzione solare delle emissioni di Co2 e della generazione di elettricità tramite il ciclo Zno-zn; i risultati sperimentali, numerici e relativi all'ecoefficienza sono stati successivamente utilizzati per sviluppare un progetto concettuale per il reattore e per gli altri componenti del processo Zno-zn. Le prove su larga scala condotte con prototipi di reattore presso la fornace solare dell'Istituto Paul Scherrer di Zurigo hanno preparato il terreno per lo stadio attuale della sperimentazione tecnologica, condotta in una centrale dimostrativa su scala commerciale presso l'Istituto di scienze Weizmann di Rehovot, in Israele, in cui è stato installato un impianto pilota per la generazione di 300 kW di energia solare concentrata. I primi risultati dell'importante serie di prove solari, previsti per la primavera-estate del 2005, costituiscono un punto di riferimento di rilievo. La produzione solare di zinco offre la possibilità di accumulare e trasportare energia solare. Si tratta di un combustibile solido compatto che trova applicazione in celle e batterie combustibili zinco/aria. Lo zinco può inoltre essere sottoposto a reazione con l'acqua per la formazione di idrogeno altamente puro. In entrambi i casi, il prodotto chimico risultante da questi processi di generazione di energia elettrica è l'ossido di zinco, che viene ridotto a propria volta in zinco tramite il sole. I primi esperimenti condotti con la centrale di energia solare hanno utilizzato il 30 per cento dell'energia solare disponibile e prodotto 45 chilogrammi di zinco all'ora, superando le aspettative. Ci si attende un'efficienza ancora maggiore nel corso delle prossime sperimentazioni, previste per quest'estate. Le centrali di dimensioni industriali che verranno sviluppate a partire dal prototipo dovrebbero raggiungere livelli di efficienza pari al 50-60 per cento. La buona riuscita di questo progetto pilota di chimica solare getta le basi per un progetto termochimico efficiente in cui l'energia del sole possa essere immagazzinata e trasportata sotto forma di combustibile chimico. I vantaggi a lungo termine offerti verosimilmente da questa tecnologia comprendono una riduzione delle emissioni di Co2, la conservazione delle risorse di combustibile fossile, l'opportunità di realizzare un sistema di trasporti urbani quasi privo di emissioni e un aumento delle possibilità occupazionali nel campo dell'energia rinnovabile. Per u informazioni : Professor Aldo Steinfeld E-mail: aldo.Steinfeld@psi.ch  oppure Dott. Christian Wieckert E-mail: Christian.wieckert@psi.ch  
   
   
GIORNATA D'INFORMAZIONE SULL'ENERGIA SOSTENIBILE  
 
Bruxelles, 29 giugno 2005 - L'11 luglio si svolgerà a Londra (Regno Unito) una giornata d'informazione sul prossimo invito a presentare proposte sui sistemi energetici sostenibili nell'ambito del sesto programma quadro (6Pq). L'obiettivo della manifestazione è presentare le ultime novità relative al contenuto dell'invito, agli strumenti del 6Pq e agli accordi finanziari e amministrativi. Per informazioni: Energie Helpline Uk Tel.: +44 161 874 3636 E-mail: energie@enviros.Com  
   
   
IL RIFIUTO DEL CONSIGLIO "AMBIENTE" ALLA REVOCA DI RESTRIZIONI NAZIONALI FA SORGERE DUBBI SULLA NORMATIVA IN MATERIA DI OGM  
 
Bruxelles, 29 giugno 2005 - Il Consiglio "Ambiente" ha votato contro un pacchetto di proposte della Commissione europea volte a chiedere la revoca di divieti e restrizioni su otto organismi geneticamente modificati autorizzati (Ogm) in Austria, Francia, Germania, Grecia e Lussemburgo. Questa è la prima volta che il Consiglio si è espresso a maggioranza qualificata contro proposte avanzate dalla Commissione sugli Ogm, e l'Esecutivo ha dichiarato che dovrà "esaminare con attenzione" le basi giuridiche e scientifiche a sostegno di eventuali proposte future. Il Commissario per l'Ambiente, Stavros Dimas, ha affermato: "La Commissione ha il dovere giuridico di vegliare sulla corretta applicazione da parte degli Stati membri del quadro normativo in vigore in materia di rilascio di Ogm. Ecco perché abbiamo proposto di revocare i divieti e le restrizioni attuali su determinati Ogm in Austria, Francia, Germania, Grecia e Lussemburgo". "Il fatto che il Consiglio abbia respinto tutte e otto le richieste solleva una serie di interrogativi. Quel che è certo è che il segnale politico inviato dal voto odierno è che probabilmente gli Stati membri intendono rivedere alcuni aspetti del sistema in vigore", ha suggerito il Commissario. Le proposte avevano l'obiettivo di revocare le cosiddette misure di salvaguardia nazionali su alcune varietà di mais, ravizzone e colza geneticamente modificati, nonché le restrizioni alla coltivazione, importazione e utilizzo di tali organismi negli alimenti e nei mangimi. La Commissione è stata costretta a intervenire quando i pertinenti comitati scientifici hanno ritenuto che le informazioni presentate da questi paesi a giustificazione dei divieti non modificassero le valutazioni dei rischi originariamente svolte nell'ambito della procedura di autorizzazione. La Commissione dispone ora di tre possibilità: ripresentare le proposte esistenti al Consiglio, modificare le proposte prima di ripresentarle o avanzare una nuova proposta legislativa sulla base del Trattato. Il Commissario Dimas ha confermato che la Commissione esaminerà tutte le questioni giuridiche e scientifiche inerenti alle decisioni prima di individuare il modo migliore di procedere. Sempre nella riunione del 24 giugno, il Consiglio "Ambiente" non è riuscito a pronunciarsi né a favore né contro l'autorizzazione all'importazione, alla trasformazione e all'uso del mais geneticamente modificato Mon863 nell'alimentazione animale. Il caso sarà ora deferito alla Commissione europea per la decisione definitiva.  
   
   
GIORNATA DI STUDIO “IL NUCLEARE TRA KYOTO E COMPETITIVITÀ: UN’OPPORTUNITÀ PER L’ITALIA”  
 
Milano, 29 giugno 2005 - La Giornata di Studio affronta, nel primo modulo della mattina, le tematiche relative alle “Peculiarità e Prospettive del Nucleare”, argomento che oggi in Italia è riemerso all’attenzione del pubblico, dei media e degli operatori del settore energetico. L’obiettivo è di fornire ai responsabili di aziende ed enti operanti nel settore energetico ma anche a chiunque sia interessato a conoscere meglio il panorama nucleare, un quadro aggiornato delle caratteristiche peculiari delle centrali nucleari (incluso il problema delle scorie) e della loro situazione attuale e prospettive di sviluppo nel mondo con riferimento anche agli aspetti economici e alle strategie politiche e industriali internazionali (il caso francese). Il secondo modulo, pomeridiano, vuole approfondire come l’Italia possa gradualmente ampliare la propria presenza scientifica, industriale (inclusa la Pmi) e finanziaria nel settore, mediante la partecipazione ad iniziative internazionali. Oltre a rappresentare un’opportunità di business nell’immediato, ciò permetterebbe, in un orizzonte di più lungo termine, di trovarsi preparati a possibili scelte nazionali. E’ previsto a conclusione dei lavori un momento di discussione per domande ed approfondimenti. Giovedì, 30 Giugno 2005 Politecnico di Milano, Auditorium Via Pascoli, 53 – Milano. Per informazioni Aeit Tel. 02 77790215/218 - Fax 02 798817 E-mail: notaro@federaeit.It  
   
   
LE UNIVERSITÀ BRITANNICHE SOTTOSCRIVONO UNA CARTA PER LE DONNE SCIENZIATE  
 
Bruxelles, 29 giugno 2005 - Nel Regno Unito è stata firmata una carta per le donne attive nel campo della scienza, dell'ingegneria e della tecnologia al fine di affrontare il problema delle disparità di genere all'interno delle università. La carta, contenente sei punti, è stata elaborata nell'ambito del progetto Athena e della Scientific Women's Academic Network. Tutte le università aderenti si impegneranno a promuovere il cambiamento culturale in seno ai propri istituti. L'iniziativa prevede inoltre l'assegnazione di riconoscimenti per le università che favoriscono i cambiamenti. I principi sanciti nella carta sono i seguenti: la gestione del problema delle disparità di genere richiede impegno e azione da parte di ognuno, a tutti i livelli dell'organizzazione; la lotta contro l'ineguale rappresentanza delle donne nel mondo scientifico impone il cambiamento delle culture e degli atteggiamenti in seno all'organizzazione; l'elevato tasso di fuga delle donne dal contesto scientifico è un problema urgente, che l'organizzazione deve affrontare; il ricorso a contratti a breve termine ha conseguenze particolarmente negative per l'inserimento e l'avanzamento di carriera delle donne nelle scienze, aspetto che l'università riconosce; il passaggio dal dottorato a una carriera accademica sostenibile nel settore scientifico può essere particolarmente difficile per le donne e deve essere preso in considerazione da parte dell'organizzazione; la mancanza di diversità a livello gestionale e politico comporta notevoli implicazioni che l'organizzazione esaminerà. Hanno già aderito alla carta dieci università, fra cui Bristol, Cambridge, Heriot Watt, Oxford e Southampton. Per contro, negli Stati Uniti, l'Harvard University ha stanziato 50 milioni di dollari statunitensi (41,1 milioni d euro) a favore delle donne scienziate per i prossimi dieci anni. La comunicazione relativa ai finanziamenti ha fatto seguito alle discutibili osservazioni espresse dal rettore dell'università sulle attitudini delle donne scienziate.  
   
   
UN NUOVO STUDIO RIVELA UN CONSENSO QUASI UNANIME SULL'ACCESSO APERTO  
 
Bruxelles, 29 giugno 2004 - Un nuovo studio internazionale su ricercatori accademici di tutte le discipline ha evidenziato che oltre l'80 per cento di loro sarebbe disposto a depositare i propri articoli in archivi istituzionali ad accesso aperto. Dallo studio, condotto per conto del Joint Information Systems Committee (Jisc) britannico, è emerso che l'81 per cento degli autori assolverebbe volentieri il compito di depositare i propri articoli in archivi ad accesso aperto, se richiesto dal datore di lavoro o dai finanziatori della ricerca, contro il 14 per cento che accetterebbe con riluttanza e solo il 5 per cento che si rifiuterebbe di farlo. Per quanto riguarda i singoli paesi, dall'indagine risulta che i più alti livelli di consenso al modello di accesso aperto si riscontrano negli Stati Uniti, dove tale modello ha riscosso il sostegno dell'88 per cento degli intervistati. L'idea gode di grande favore anche nel Regno Unito, dove l'83 per cento dei ricercatori l'ha sostenuta, mentre in Cina, con il 58 per cento, si registrano i livelli di consenso più bassi. Lo studio ha anche evidenziato che il 31 per cento degli intervistati non conosce ancora le possibilità dall'autoarchiviazione e che i ricercatori che pubblicano il maggior numero di articoli tendono ad essere più produttivi nell'autoarchiviazione. In quasi tutti i casi, il motivo principale che spinge i ricercatori a pubblicare è avere un impatto nel loro campo grazie alla lettura, all'uso e alla citazione dei risultati del loro lavoro. In uno studio separato, l'American Physical Society e l'Institute of Physics Publishing Ltd sono stati interpellati in merito alla loro esperienza con arXiv, un archivio elettronico aperto che contiene oltre 400.000 documenti di fisica. Nel corso dei suoi 14 anni di esistenza, nessuno dei due editori ha ritenuto di aver perso abbonamenti a causa di arXiv né l'ha considerato una minaccia, anzi, entrambi l'hanno attivamente promosso. Steven Harnad dell'Università di Southampton, l'unica università britannica con un incarico di autoarchiviazione e uno dei principali fautori del movimento degli archivi ad accesso aperto, ha affermato: "Questi risultati sono estremamente importanti e avranno una considerevole influenza. Attualmente solo il 15 per cento degli articoli viene autoarchiviato in tutto il mondo, ma dai dati emersi dall'indagine possiamo osservare che la stragrande maggioranza degli autori accademici di qualsiasi paese sarebbe disposta ad autoarchiviare se venisse richiesto". Il professor Harnad ha concluso: "Le università e i finanziatori della ricerca che hanno esitato a chiedere che venisse effettuata, adesso dispongono di una chiara prova che l'autoarchiviazione non susciterebbe resistenza o risentimento. Inoltre, coloro che hanno esitato a proporla perché preoccupati per i suoi effetti sugli editori dovrebbero tenere presente che gli editori che hanno acquisito un'esperienza maggiore e più lunga in merito accolgono tale pratica con favore". Http://eprints.ecs.soton.ac.uk/10999/01/jisc2.pdf  
   
   
NASCE DREAMORE: UN PROGRAMMA CONCRETO CHE REALIZZA LA PROPRIA ASPIRAZIONE PROFESSIONALE. FINALMENTE IL CARRER MANAGEMENT DIVENTA TANGIBILE. TRASFORMARE LA PROPRIA PASSIONE IN PROFESSIONE. (LOVE WHAT YOU DO AND DO ONLY WHAT YOU LOVE )  
 
Milano, 29 giugno 2005 - La missione della Dreamore è la scoperta e la realizzazione del sogno professionale attraverso la costruzione di un percorso formativo individuale fatto di studio e di lavoro, di teoria e esperienze sul campo, in Italia e all’estero. Dreamore conosce a fondo il mercato del lavoro, sa come completarti e cura ogni aspetto della tua carriera: dall’inserimento allo sviluppo. La filosofia della Dreamore è un invito a credere nel proprio sogno professionale e nelle proprie capacità di poterlo realizzare preparandosi adeguatamente. Per questo la Dreamore attraverso un’organizzazione estesa, con sedi in Europa e in Usa, collabora con quaranta università nel mondo e con oltre mille grandi corporation per inserirti o farti avanzare nei settori più moderni del business: Finanza, Marketing, Moda & Beni di Lusso, Arte e Museum management, Musica, Entertainment, Organizzazione di Eventi, Sport, Turismo & Hospitality, Cinema, Risorse Umane, Economia dell¹Ambiente & Clinics Management. Dreamore crede che un uomo debba riscoprire il proprio sogno e fare solo ciò che ama, realizzando nel corso della propria vita le sue più alte aspirazioni. Sia nel primo inserimento nel mondo del lavoro che nell’evoluzione della propria carriera, Dreamore rovescia l’approccio tradizionale: non bisogna preoccuparsi di essere scelto ma occorre prepararsi per poter scegliere con chi e dove lavorare. Per fare questo Dreamore prepara, promuove, propone: Dreamore completa aggiungendo quello che manca al curriculum per realizzare il tuo sogno, professionalità: internazionalità, conoscenze specialistiche, esperienze di lavoro, comportamento, attitudini, look, carattere. Dreamore mette nello stato di essere scelto dalle migliori società del mondo. Dreamore cura ogni aspetto della carriera. Dall’inserimento allo sviluppo. Career consulting. Career Management. Career Improvement & Personal Management. Prepararsi significa innalzare il proprio livello di responsabilità. Accanto alla preparazione professionale e specialistica, Dreamore riconosce l’importanza di un allargamento della visione, di un innalzamento dei valori, dell’accettazione di idee più alte ed innovative. Questa preparazione cambia il proprio destino finanziario e permette l’inserimento in ruoli organizzativi più importanti. Un’operazione di career management significa cambiamento di attitudini, abitudini, comportamenti, reazioni, innalzamento dei modi di pensare, di sentire. Esiste un’equazione fondamentale tra sviluppo dell’essere e carriera professionale; tra evoluzione delle idee, innalzamento dei valori, e destino finanziario di un uomo. L’economia di un uomo è solo un riflesso del suo sistema di valori e del suo grado di responsabilità. L’innalzamento di un millimetro nella responsabilità sposta montagne e ti proietta come un gigante nel mondo professionale. Dreamore collabora con le più grandi società del mondo per inserirti nei settori più avanzati del moderno business internazionale, ha rivoluzionato il concetto stesso di lavoro sottraendolo alla sua secolare connotazione di fatica e sforzo. Lavorare deve trasformarsi in “sognare”. Il messaggio ai giovani è di trasformare la passione in professione, senza compromessi, e credere nella possibilità di affermare i propri valori di libertà nella vita di tutti i giorni. Love what you do and do only what you love è l’abbreviazione della fisolofia Dreamore che crede nell’individuo, nel suo sforzo di migliorarsi e nella sua capacità di sconfiggere la paura e il dubbio. ”La disoccupazione non esiste, esiste l’impreparazione”. A chi già lavora, la Dreamore offre nuove opportunità di muoversi dalla fissità, dalla noia di una carriera programmata, rigida, dando concretezza alle proprie aspirazioni. Sia che si tratti di inserirsi nel mondo del lavoro che di cambiare la propria carriera in qualcosa di più avvincente e congeniale, la Dreamore ha rovesciato l’approccio tradizionale. Non bisogna preoccuparsi di essere scelto ma occorre prepararsi per poter scegliere con chi e dove lavorare nel mondo.  Giovedì 30 giugno ore 15,00 Aula Magna alla European Schoo of Economics, University College of Higher Education, Via Chiaravalle, 7 a Milano verrà presentato il progetto Dreamore – www.Dreamore.it  – un programma costituito da studio e lavoro. Per informazioni sui programmi Dreamore, 800 116 286 info@dreamore.It  
   
   
ALFIO BARDOLLA: CORSI DI WELLNESS FINANZIARIO PER RAGGIUNGERE L’INDEPENDENZA ECOMICA  
 
Milano, 29 giugno 2005 - Alfio Bardolla si occupa già da alcuni anni di personal coaching per tutti coloro che desiderano raggiungere l’indipendenza e la serenità finanziaria. Tra i suoi allievi annovera diversi imprenditori, manager, sportivi, ma anche persone comuni, tutti alla ricerca di un trainer che possa aiutarli a raggiungere l’indipendenza economica. Dopo essersi laureato in Scienze Bancarie, Finanziarie e Assicurative con indirizzo in Intermediazione Finanziaria presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Alfio Bardolla si trasferisce negli Stati Uniti dove diventa trainer ufficiale della Society of Neuro Linguistic Programming seguendo i corsi dei maggiori esperti nella disciplina, tra cui Anthony Robbins, Richard Bandler, John Grinder, Robert Dilts, John La Valle e David Gordon. Alfio Bardolla ha così approfondito le tecniche di financial coaching apprendendo le migliori metodologie dai più importanti trainer nel settore finanziario, tra cui Robert T. Kiyosaki e Robert Allen, e portando per primo in Italia il concetto di wellness finanziario. Questa filosofia gli ha permesso di applicare i concetti di gestione del denaro e di effettuare in maniera proficua alcuni importanti investimenti nel settore immobiliare e nel trading su opzioni a livello personale, raggiungendo l’indipendenza economica a soli 33 anni. Alfio Bardolla è oggi l’unico Financial Coach attivo in Italia: la sua mission è quella di guidare i clienti alla pianificazione e al conseguimento dei propri obiettivi finanziari fornendo loro consigli su tecniche di investimento particolarmente redditizie nel settore immobiliare e nel trading su opzioni. Nel 2004 Bardolla fonda la Alfio Bardolla Training Company, società specializzata nello sviluppo personale e nel wellness finanziario. Wellness Finanziario L’obiettivo dei corsi di wellness finanziario è quello di insegnare le tecniche per diventare autonomi nella gestione delle proprie risorse economiche, facendo in modo che generino un flusso continuo di reddito su cui poter costruire la propria indipendenza finanziaria. La Alfio Bardolla Training Company si rivolge infatti a tutti coloro che intendono migliorare la propria situazione finanziaria o arrivare all’indipendenza economica partendo addirittura da zero, attraverso la partecipazione ai seminari sul settore immobiliare e sugli investimenti in Borsa condotti da Alfio Bardolla. I corsi di wellness finanziario si suddividono in: Psicologia del denaro; Investimento in Immobili; Investimento in Borsa. Nei corsi di wellness finanziario, partendo dallo studio di casi reali di persone che sono stati capaci di creare ricchezza, Alfio Bardolla insegna a perseguire i più corretti comportamenti mentali nella gestione economica delle proprie finanze. Fornisce inoltre indicazioni su come dovrebbe essere realizzata una corretta gestione del denaro e dei propri investimenti. Il corso Investire in Immobili intende fornire ai partecipanti le tecniche relative alla compravendita nel settore immobiliare basate sull’importante esperienza maturata da Alfio Bardolla nell’ambito degli investimenti nel real estate. La Ab Trading School è la più importante scuola in Italia per numero di allievi, nella quale Alfio Bardolla e i suoi traider insegnano a investire in Borsa. Tecniche e metodologie assolutamente innovative adottate dai più noti trader americani, permettono di calcolare esattamente i margini di rischio e di ottimizzare il proprio investimento. Il corso è suddiviso in due parti: Trading1 e Trading2. Innovativa è anche la formula del trading coach: un vero trader che guida ogni singolo allievo della Ab Trading School nell’operatività giornaliera e nella messa in pratica delle tecniche insegnate.  
   
   
NEW ENTERTAINMENT DESIGN. NASCE A MILANO IL PRIMO CORSO IN EUROPA DI ALTA FORMAZIONE PER I LOCALI INNOVATIVI  
 
Milano, 29 giugno 2005 - E’ istituito da Poli.design, Consorzio del Politecnico di Milano, il nuovo corso di alta formazione in New Entertainment Design. Primo e unico in Europa, è la specializzazione per architetti e professionisti che vogliono dedicarsi alla progettazione di locali serali innovativi, nel segno del design e dell’evoluzione dei comportamenti sociali. Iniziato il 13 giugno con termine a settembre, il corso forma 20 architetti e progettisti italiani stranieri attentamente selezionati e prevede lezioni e workshop di docenti del Politecnico di Milano e di qualificati professionisti del settore. Il programma delle docenze è integrato da un workshop sull’ideazione e la progettazione, in una location a Milano, di un locale che sarà inaugurato in ottobre, e da un tour formativo attraverso realizzazioni di successo per identificare le soluzioni più innovative ed efficaci. La nuova specializzazione si rivolge al mercato in rapida crescita dei locali di “new entertainment”, fenomeno che sta trasformando il panorama del divertimento serale. “Nei locali notturni classici l’attenzione del progettista era rivolta principalmente alla funzionalità e all’impatto visivo di spazi come la pista da ballo, e alle tecnologie luce e audio. – afferma Nicola R. Ticozzi, direttore del corso – Nei locali di new entertainment, invece, uno degli elementi che riveste un ruolo estetico e funzionale fondamentale per il successo del locale è l’area del banco bar. E’ infatti un elemento determinante sia sotto il profilo della socializzazione che per la caratterizzazione dell’atmosfera del locale. Nell’ambito del corso di alta formazione in New Entertainment Design analizziamo, anche insieme a Industrieifi, gli aspetti tecnici del banco bar e il valore del design, ma anche il tema molto attuale del suo inserimento in ambienti non convenzionali, come show restaurant e spazi di entertainment retail”. “La ricerca e il design applicati all’evoluzione dei locali di entertainment sono in perfetta sintonia con la filosofia e l’attività delle nostre aziende, in particolare di Dsl e Rossi Dimension. - spiega Gianfranco Tonti, amministratore delegato del Gruppo Industrieifi, quattro aziende e 11 marchi dalla tecnologia del freddo agli arredi completi per pubblici esercizi, anche su misura - Dsl, ovvero la tecnologia del freddo, ha oltre 40 anni di know-how acquisito nel settore dell’arredamento dei locali food & beverage, ed è oggi leader di mercato nella produzione di tecnologia built -in per l’arredo di locali pubblici. Ad Abitare il Tempo di Verona, e in anteprima agli iscritti al corso, Dsl presenta Th2o, il nuovo built-in per il locale di tendenza, la rivoluzione del concetto di locale pubblico, con la partecipazione dei designer Makio Hasuike e Denis Santachiara. Rossi Dimension, nata nei primi anni Sessanta e specialista nell’arredamento di locali pubblici per il mercato italiano ed estero, al concetto cardine del ‘su misura’ coniuga da sempre la collaborazione con architetti e studi di fama internazionale. Il rapporto tra chi produce e chi ricerca, nel design e nel mondo accademico, dà sempre grandi stimoli all’innovazione e allo sviluppo.” “Il corso in New Entertainment Design – dice Nicola R. Ticozzi – sviluppa tutti gli aspetti legati all’ideazione e alla progettazione di locali serali innovativi, anche quelli più tecnici degli spazi di servizio. Servono competenze mirate e specialistiche per interpretare con successo le nuove richieste del mondo dell’entertainment. Anche per questo il contributo di esperienza e l’attenzione verso le nuove tendenze di Simas ci sono particolarmente graditi“. “Crediamo nell’importanza di interpretare i mutamenti di gusto e di tradurre i cambiamenti in innovazione che riguarda tutti gli spazi dell’abitare - spiega Alessandro Scopetti, direttore generale Simas, sanitari in ceramica made in Italy dal 1955 (è di quest’anno il cinquantenario) - anche quelli dell’entertainment serale dove siamo già presenti in locali culto. E’ un modo per essere vicini a chi studia, nel mondo accademico e del design, i fenomeni evolutivi e il loro potenziale innovativo.” Il corso di alta formazione in New Entertainment Design ha coinvolto l’interesse di altre realtà produttive particolarmente sensibili all’innovazione, come Rosenthal Italia e Pinko, e ha il patrocinio di importanti istituzioni come Aipi (Associazione Progettisti in Architettura), Sibatmosfair-riminifiera, Anie-assil (Associazione Produttori Illuminazione), Acapo (Ass.contract Alberghiero), Fipe-conals (Coordinamento Locali Serali) e Comune di Milano. Www.newentertainmentdesign.it