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Notiziario Marketpress di Mercoledì 29 Giugno 2005
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INCONTRO MINISTRO STORACE E IMPRENDITORI FARMACEUTICI  
 
 Roma, 29 giugno 2005 - Confronto a 360 gradi il 27 giugno al Ministero della Salute tra il ministro Storace, gli imprenditori del settore farmaceutico e le loro associazioni. Tema dell’incontro le politiche farmaceutiche più efficaci a livello europeo e nazionale, per promuovere l’innovazione e la competitività. Altri temi trattati: le nuove normative comunitarie sui medicinali pediatrici e l’attuazione in Italia delle normative europee adottate nel corso del 2003. Gli imprenditori hanno espresso apprezzamento per l’iniziativa del ministro Storace, così come è stata accolta positivamente la disponibilità a sostenere, attraverso un apposito programma del ministero, la partecipazione delle aziende farmaceutiche alle attività del settimo Programma quadro di ricerca comunitaria, finanziato per i prossimi cinque anni con 70 milioni di euro, e a quello per l’innovazione, finanziato con 4 milioni di euro. Anche l’Italia, poi, farà la sua parte nel rendere disponibili risorse aggiuntive, per facilitare la partecipazione alle piattaforme tecnologiche, attraverso le quali sia articolerà la collaborazione pubblico-privato a livello europeo. Molto interesse ha suscitato anche l’iniziativa, annunciata dal ministro, di proporre ai competenti commissari europei per la Competitività e la Sanità di tenere, nel prossimo autunno a Roma, una Conferenza europea sulle future politiche farmaceutiche (aspetti normativi, competitività, prezzi e informazione e sicurezza dei pazienti) a sostegno dell’innovazione, per coadiuvare nel modo più efficace il processo avviato da parte della Commissione europea. Il ministro ha, infine, assicurato agli imprenditori che le politiche nazionali saranno tese a promuovere investimenti stranieri in Italia, con misure intese ad accelerare gli iter di registrazione, a riesaminare le politiche di rimborso e a facilitare altre forme di incentivazione per le imprese. Il ministro e gli imprenditori si sono dati appuntamento a breve termine, per continuare il lavoro avviato.  
   
   
PREVENZIONE CARDIOLOGICA: FIRMATA LA CARTA DI ROMA  
 
 Roma, 28 giugno 2005 - Firmata alla Camera dei Deputati la Carta di Roma per la prevenzione cardiologica. Sono arrivati a Roma da tutti Italia i rappresentanti delle quasi 100 Associazioni aderenti al Conacuore, dei Medici di medicina generale, delle società scientifiche, delle Fondazioni e delle Istituzioni: tutti insieme, per la prima volta concordi su un atto che prevede passi concreti per potenziare la lotta alle malattie cardiovascolari, prima causa di morte in Italia. La Carta chiama ad un impegno reale su tutti gli aspetti di una corretta prevenzione a 360° delle malattie cardiovascolari: da un sistema di controllo e diagnosi tempestiva accessibile su tutto il territorio, alle campagne informative a tutti i livelli (comprese le scuole, per i più giovani, ed i palinsesti televisivi per l’enorme pubblico indistinto della Tv) sui corretti stili di vita (alimentazione, movimento, fumo, alcol); dalla responsabilizzazione dei medici di medicina generale, primo punto di riferimento per la tutela della salute del cittadino, all’accesso per i soggetti a rischio alle terapie più adeguate per prevenire l’infarto. “La speranza - ha dichiarato l’on. Marida Bolognesi, Presidente dei Parlamentari del Cuore - è che la Carta di Roma possa essere il programma di una politica della salute che avverta la prevenzione cardiovascolare a breve, medio e lungo termine come un investimento. La prevenzione in un sistema che funzioni non può essere un fatto soltanto privato ma un investimento pubblico di sistema. E’ per questo che ci impegneremo a fare quanto è doveroso affinché venga ribadita la centralità della prevenzione, cura e riabilitazione delle malattie cardiovascolari nel prossimo piano sanitario nazionale nonché nei piani sanitari regionali”. “La tutela della persona - ha precisato il prof. Gianni Spinella, pres. Del Conacuore - deve essere il criterio guida delle scelte strategiche in materia sanitaria. Investire nella prevenzione, per le malattie cardiovascolari, significa proprio questo: mettere i cittadini in condizione di tutelare la propria salute prima che questa venga compromessa, spesso in maniera irreversibile”.  
   
   
GIOVEDÌ 30 GIUGNO 2005 PRESSO LA DIVISIONE MEDICUS, CONVEGNO INI SU “STILI DI VITA E PATOLOGIE CORRELATE” LA PIAGA DELL’ALCOL VIAGGIO TRA I COMPORTAMENTI A RISCHIO PIÙ DIFFUSI DELLA SOCIETÀ ITALIANA  
 
Roma, 29 giugno 2005 - Le malattie croniche, incluse le patologie cardiovascolari, il diabete, lo stroke, il cancro e le malattie respiratorie rappresentano nel loro insieme il 46% di tutte le malattie e sono causa di ben il 59% dei 57 milioni di decessi che ogni anno si verificano nel mondo. Il progressivo incremento delle malattie croniche riflette una significativa modificazione nelle abitudini alimentari e nei livelli di attività fisica, come conseguenza dei processi economici di industrializzazione e di globalizzazione. Già dal 2002 l’Organizzazione mondiale della sanità ha lanciato un allarme sui rischi di uno stile di vita non corretto e ha indicato una strategia globale di tipo correttivo, attraverso progetti di tipo educativo finalizzati a migliorare il nostro stile di vita e conseguentemente la nostra salute. Scopo del convegno “Stili di vita e patologie correlate: obesità, fumo, ipertensione arteriosa, dipendenze legali, attività fisica”, organizzato dall’Ini, Istituto Neurotraumatologico Italiano, presso la Divisione Medicus di Monteripoli (Tivoli, Roma) dal 30 giugno al 1° luglio 2005, è quello di fare un excursus su alcuni tra i comportamenti a rischio più diffusi nella nostra società, responsabili di varie patologie. L’attenzione sarà focalizzata non tanto sull’aspetto terapeutico e farmacologico, quanto sulle possibili motivazioni e sulle strategie correttive attuabili. Di seguito riportiamo solo alcuni aspetti delle varie patologie correlate a errati stili di vita. Alcol. L’alcol è a tutti gli effetti una droga in quanto capace di indurre fenomeni di abuso e di dipendenza sia psicologica che fisica anche se, nella opinione comune, il bevitore non è considerato un tossicodipendente. L’abuso prolungato di alcol provoca danni fisici (malattie epatiche e pancreatite tra le più frequenti), psichici (labilità del tono dell’umore, perdita del controllo, decadimento cognitivo) e sociali (scarsa produttività, difficoltà nei rapporti interpersonali, in particolare in famiglia, aumento del rischio di suicidi, criminalità ed incidenti stradali). Un dato tra tutti: negli Stati Uniti il 45% degli incidenti mortali su veicoli a motore ed il 22% degli incidenti in navigazione è dovuto all’intossicazione da alcol. Il consumo di alcol tra i giovani è problema rilevante e diffuso che riguarda anche il nostro paese che ha anzi un primato poco invidiabile quello cioè della “precocità etilica” tra i paesi europei; il primo bicchiere viene assunto tra gli 11 e i 12 anni rispetto ai 14 anni di età degli altri stati europei. Le ragioni vanno ricercate sicuramente nella tradizione italica del bere; si beve per “cultura mediterranea” a tavola, in famiglia e, soprattutto in alcune regioni, l’iniziazione viene fatta, sia pur in buona fede, dal genitore che sembra essere più terrorizzato dall’idea che il proprio figlio possa diventare un “drogato” piuttosto che un alcolista. Ma il giovane italiano tende poi a bere fuori pasto, preferendo, avendo gusti sicuramente raffinati, al vino i cocktail. I dati dell’ Istituto superiore di Sanità indicano che i consumatori di alcol in Italia, nell’età compresa tra i 14 e i 16 anni sono passati dai 781.000 dell’98 agli 870.000 del 2001. La percentuale dei consumatori tra i maschi è passata dal 46,2% del 98 al 51,6% nel 2001; quella delle femmine dal 35,7% al 41,6%. Le preferenze vano in ordine alla birra, al vino agli aperitivi alcolici e agli amari. Il costo sociale dell’ eccesso di consumo di alcol è altissimo; c’è un dato statunitense del 2001 impressionante: il costo sociale dei giovani al di sotto dei 21 anni è stato di 61,9 miliardi di dollari in spese sanitarie ed in ridotta produttività a fronte di un guadagno per le aziende produttrici di 8,9 miliardi di dollari. Va ricordato poi che sotto l’influsso delle sostanze alcoliche vengono compiuti un numero maggiore di atti criminali e si hanno comportamenti violenti. Nella fascia di età compresa tra i 14 e i 18 anni l’alcol miete un numero di vittime 6 volte maggiore di quello provocato da tutte le sostanze stupefacenti messe insieme ed è al primo posto tra le quattro principali cause di morte : incidenti stradali, ferimenti non intenzionali, omicidi e suicidi. Gli incidenti stradali rappresentano la prima causa di morte tra i giovani sotto i 30 anni di età. La pubblicità delle bevande alcoliche è, o meglio, dovrebbe, però, essere vietata cosi come è vietata la vendita dei superalcolici negli esercizi pubblici, ma non nei supermercati, spesso aperti 24 ore al giorno o negli autogrill. E allora come hanno fatto le aziende produttrici ad aggirare i divieti? La risposta ci viene, e non oggi ma dieci anni fa, dall’Australia dove è allora iniziata la produzione degli alcolpops, categoria di prodotti che sta ridisegnando il panorama della dipendenza giovanile da sostanze alcoliche. Cosa sono gli alcolpops? Sono bevande gassate con aggiunta di alcol con gradazione tra i 5% ed il 7%. L’età media in cui si inizia a bere alcolpop è 13 anni, le ragazze rappresentano la percentuale più consistente, si può bere direttamente dalla bottiglia o sull’onda del “binge drinking”(che in realtà è una sbornia) 5-6 bottiglie in una volta sola. Grazie agli alcolpop l’industria ha trovato il modo di “coltivare “ fin da piccoli i giovani aprendo la strada alla dipendenza. Secondo una valutazione del National Institute on Alchol Abuse and Alcholism, il pericolo della dipendenza è inversamente proporzionale all’età; chi inizia a bere sotto i 15 anni di età è quattro volte più a rischio di chi lo fa dopo i 21 anni. Nel 1997 il fatturato della vendita degli alcopop negli Stati Uniti è stato di 1,8 miliardi di dollari, il giro d’affari nel 2002 di 4,9 miliardi di dollari, la crescita annua è del 20%. In Italia nel 2003 il mercato degli alcolpop ha fatturato 1,5 milioni di euro. Dipendenza da farmaci. Stando a una indagine del Censis sulle motivazioni che spingono gli italiani ad assumere farmaci, si ha che per il 54.5% degli intervistati i farmaci servono per garantire la possibilità di convivere a lungo con una malattia cronica e per il 60,2% sono in grado di contribuire a migliorare la qualità della vita. Il 46% assume il farmaco prescritto solo se ritiene che sia veramente utile mentre il 41% segue alla lettera l’indicazione del medico. La percentuale di italiani che si rivolge alla medicina non tradizionale rappresenta solo il 3,6%. E’stato chiesto, in tema di dipendenza da farmaci quanti fossero a conoscenza di persone definibili “farmaco dipendenti”, ha risposto affermativamente il 35,7% . La percentuale sale al 38% tra i giovani, al 41% tra i residenti nelle regioni centrali e al 48.8% tra i laureati. Cosi come per l’alcol quindi, anche per i farmaci si parla di dipendenza come conseguenza del loro uso. In genere la farmacodipendenza si sviluppa lentamente, coinvolge moltissime sostanze e raramente viene considerata dal soggetto una malattia. I danni che ne derivano sono, come per l’alcol, di tipo fisico, psichico e sociale. La categoria di farmaci più coinvolta è rappresentata dagli psicofarmaci, in grado di produrre dipendenza fisica e psichica, il rischio aumenta in funzione della dose e della durata della terapia. Tabagismo. La relazione tra fumo attivo di tabacco e maggior frequenza di malattie non è più da documentare. E' una delle poche cose certe della medicina. 20 sigarette al giorno riducono di circa 4,6 anni la vita media di un giovane che inizia a fumare a 25 anni. Ovvero per ogni settimana di fumo si perde un giorno di vita. Di 1.000 maschi adulti che fumano: uno morirà di morte violenta, sei moriranno per incidente stradale, 250 saranno uccisi dal tabacco per patologie ad esso correlate. Secondo l'Oms il 90-95% dei tumori polmonari, l'80-85% delle bronchiti croniche ed enfisema polmonare ed il 20-25% degli incidenti cardiovascolari, sono dovuti al fumo di tabacco. In ogni boccata di fumo sono contenute almeno 10 sostanze ossidanti e irritanti che sono i principali responsabili: a) della bronchite acuta e, alla lunga, di bronchite cronica (presenza di tosse ed escreato per almeno tre mesi all'anno per due anni consecutivi) ed enfisema (abnorme allargamento degli alveoli con distruzione delle loro pareti); b) della aumentata incidenza e gravità di episodi asmatici ed infezioni respiratorie ricorrenti. Gli idrocarburi policiclici aromatici contenuti nel "catrame" e il Polonio 210 sono invece i principali responsabili dello sviluppo dei tumori, polmonari e non solo. Il fumo è la causa principale di malattie coronariche in uomini e donne e si associa al 30% delle morti causate da malattie coronariche. Anche il fumo passivo è in grado di indurre il cancro polmonare nei fumatori e i figli di genitori fumatori hanno una maggiore incidenza di polmoniti, di bronchiti e crisi asmatiche rispetto ai figli di genitori non fumatori. Secondo alcuni rapporti il fumo passivo provoca ogni anno negli Usa quasi 5.000 decessi per cancro del polmone nei non fumatori. In Italia il fumo passivo sarebbe responsabile di un migliaio di morti l'anno. Anche gli studi epidemiologici più ottimisti valutano che il rischio cumulativo di morte per tumore polmonare sia di un morto ogni 1.000 persone esposte al fumo passivo. Un rischio enormemente inferiore a quello dei fumatori attivi in cui l'ordine è di 380 morti ogni 1.000 persone fumatrici. Tecno-malattie. Il termine tecno-malattie ufficialmente non esiste, ma indipendentemente dalla definizione che si vuole dare il termine esprime i potenziali danni per la salute derivanti da prodotti tecnologici o dalle trasformazione indotte dalla tecnica nell’ambiente fisico e sociale, cioè: dal videoterminale al cellulare, dagli Ogm alle mutazioni tecno-indotte del clima e dell’ambiente socio-lavorativo; in altre parole, patologie da uso e abuso delle nuove tecnologie. Particolarmente significative, poi, sono le correlazioni tra variazioni climatiche e salute pubblica. Il riscaldamento globale può determinare un impatto negativo sulla salute attraverso i seguenti meccanismi diretti e indiretti: a) variazione delle caratteristiche di esposizione ad estremi termici con aumento di frequenza e di intensità di fenomeni climatici periodici (ondate di calore con incremento della mortalità ed un eccesso di prestazioni al pronto soccorso; in Italia nel 2003 c’è stato un eccesso di mortalità di 4.300 morti). B) Incremento di uragani, tempeste, siccità ed altri fattori climatici estremi (patologia fisica, traumatica, infettiva, nutrizionale, psicologica; è stato stimato che negli ultimi 10 anni il numero di disastri naturali si è triplicato rispetto agli anni Sessanta). C) Alterazioni della dinamica di trasmissione di malattie infettive veicolate da cibo e da vettori (variazioni ambientali favorenti l’alimentazione ed il ciclo vitale dei vettori, insetti, topi e zecche; la ricchezza di specie patogene è proporzionale non alla temperature ma alla tropicalizzazione del clima con alternanza di secco e umido) quali malaria, dengue, salmonellosi, ecc. Per ciò che riguarda distribuzione geografica e stagionalità. Questi effetti sono già manifesti; l’Oms ritiene che le variazioni climatiche sono responsabili del 2,4% delle sindromi diarroiche e del 6% dei casi di malaria nei paesi in via di sviluppo; in zone non endemiche si sono verificate epidemie di malaria e dengue e 3.000 morti per salmonellosi; in Nuova Zelanda è già stato registrato un incremento dei casi di salmonellosi con l’aumento della temperatura; in molte regioni, stando ad alcune stime che si spingono fino al 2030, il rischio di ammalarsi di diarrea subirà un incremento del 10%; negli Stati Uniti è in Nord-europa si sta verificando un’epidemia di encefalite da West Nile Virus e una riattivazione di malattia di Lyme. D) Peggioramento dell’inquinamento ambientale, della qualità dell’aria e dell’esposizione ad allergeni (comparsa precoce di pollini e loro persistenza nell’aria dato dall’aumento di C02, proliferazione a causa delle precipitazioni di spore e miceti). E) Variazioni negative degli ecosistemi producenti cibo e diminuzione dell’acqua potabile (patologia nutrizionale, psicologica, fisica). F) Migrazioni (patologia fisica, nutrizionale, psicologica); g) Tensioni civili ed economiche. I soggetti più esposti al rischio saranno per ovvi motivi quelli appartenenti a strati socio-economici svantaggiati ovvero anziani, malati, soggetti isolati, poveri e con accesso difficoltoso a cure mediche. L’oms ha calcolato che le variazioni climatiche sono state responsabili, da sole nel 2000 di 150.000 morti e di 5,5 milioni di anni persi per disabilità/morte.  
   
   
IMPORTANTI CAMBIAMENTI AL VERTICE DI TOYOTA MOTOR ITALIA. NORIO KITAMURA: PRIMA LE 150.000 E POI LE 200.000 VENDITE SUL MERCATO ITALIANO.  
 
Roma 29 giugno 2005 - Nel corso della riunione del Consiglio di Amministrazione di ieri sono stati decisi alcuni importanti cambiamenti organizzativi di Tmi che entreranno in vigore a partire dall’ 1/07/2005. Norio Kitamura prenderà la carica di Chairman e Amministratore Delegato, Ceo (Chief Executive Officer); Massimo Nordio prenderà la carica di Amministratore Delegato, Coo (Chief Operating Officer). Norio Kitamura il nuovo Chairman e Amministratore Delegato, Ceo ha quindi commentato la nomina con un breve messaggio: “ Vi sono davvero grato per il supporto che mi avete dato sin dalla mia nomina nella mia precedente posizione di Presidente dal 1996. Con la nuova organizzazione ed i nostri sforzi continueremo a crescere raggiungendo prima le 150.000 e poi le 200.000 vendite sul mercato italiano. Per ottenere questo scopo continueremo a costruire una rete di Concessionari forti così come rafforzeremo Tmi secondo il principio Toyota “il cliente al primo posto”. In questa nuova impresa la vostra attenzione, i vostri suggerimenti e la vostra collaborazione saranno molto utili e graditi.” Anche Massimo Nordio, Amministratore Delegato, Coo ha così commentato la nomina: “Ringrazio tutti voi per avermi aiutato a guadagnare la grande responsabilità che oggi mi viene assegnata. Metterò in questa sfida tutta la passione, l'energia e la motivazione per costruire insieme ai concessionari ed ai miei colleghi la migliore organizzazione Toyota in Europa. Spero di essere degno della fiducia di tutti voi.”  
   
   
TOYOTA: LEXUS SVELA LA NUOVA IS  
 
Roma, 29 giugno 2005 - “Siamo stati ossessionati dall’attenzione posta fin nel minimo dettaglio. Come da tradizione Lexus, la nuova Is non si limita solo ad adottare le nuove tecnologie. Ogni cosa deve raggiungere la perfezione e, allo stesso tempo, funzionare in modo impeccabile”, Suguya Fukasato, Ingegnere Capo della nuova Lexus. La nuova Is, la nuova generazione della berlina sportiva compatta di Lexus, stabilisce nuovi standard in termini di comportamento stradale, piacere di guida, lusso ed ergonomia. La nuova Is offre un’esperienza esclusiva, altamente sofisticata ed unica nel segmento D di lusso. La nuova Is segna anche il debutto del primo motore diesel di Lexus. Questo inedito motore di 2.2 litri, costruito interamente in alluminio, è un’unità estremamente potente e soddisfa in pieno i rigidi standard Lexus in termini di dolcezza di funzionamento, prestazioni e silenziosità. Grazie all’eccezionale valore di coppia che è in grado di erogare, soddisfa al meglio anche chi cerca in un diesel un’auto in grado di regalare ottime prestazioni. L’introduzione di un motore diesel nella gamma Lexus avrà un impatto fondamentale nel rafforzamento del brand in Europa. “Il Diesel è essenziale per il successo di un brand in Europa” fa notare Karl Schlicht, Vice Presidente di Lexus Europe. “Il nostro primo diesel ci aprirà il mercato e metterà in gioco Lexus”. L’incremento dei volumi di vendita generato dalla nuova Lexus Is stimolerà la crescita di una rete di concessionari esclusivi con circa 340 punti vendita in Europa. Come risultato, entro il 2010, Lexus prevede di triplicare o quadruplicare le vendite in Europa. La nuova Is è il secondo modello nato secondo seguendo la nuova filosofia dell’ “L-finesse”, il nuovo corso stilistico di Lexus. I primi prototipi ad aver inizialmente beneficiato di questo nuovo corso sono stati l’Lf-s e l’Lf-c seguiti poi dalla prima Lexus di serie che l’ha adottato: la nuova Gs. “L-finesse” è un innovativo design profondamente radicato nella cultura giapponese, con richiami alla tradizione della più autentica iconografia stilistica, antica e moderna. Questa nuova direzione esprime tre elementi fondamentali: “Design fluente”, che può essere meglio definito come purezza, “Eleganza affascinante” – una sensazione di profondità che suscita emozioni, e “Pulita semplicità”, parte integrante dell’ospitalità giapponese dove la presentazione di un evento è fondamentale per il suo completo apprezzamento. La nuova gamma Is coniuga l’eleganza delle linee di una carrozzeria fluida e dinamica con un design interno molto raffinato e lussuoso. La cura quasi maniacale per ogni minimo dettaglio dà come risultato un’auto molto raffinata e di estrema qualità costruttiva, in perfetto stile Lexus. La nuova Is è 90 mm più lunga e 75 mm più larga rispetto alla precedente generazione. Le sue ampie carreggiate e gli archi ruota possenti si combinano con sbalzi ridotti per garantire all’auto un baricentro basso ed un aspetto deciso e personale, in sintonia con le sue caratteristiche dinamiche. Frontalmente, la griglia anteriore identifica immediatamente la nuova Is come appartenente alla famiglia Lexus. Riprendendo una soluzione già anticipata sul concept Lf-s, gli aggressivi fari anteriori a doppia ottica sono posizionati su un piano più elevato rispetto alla griglia. Questa accurata disposizione degli elementi del frontale diventerà una caratteristica specifica dei futuri modelli Lexus. Dalla griglia anteriore prende origine una doppia nervatura che caratterizza l’intero frontale della nuova Is donandole una ben precisa personalità. Una superficie concava adiacente si estende tra il cofano e l’arco ruota per rafforzare l’aspetto ampio e dinamico del frontale della vettura, interrotta unicamente dal design particolarmente sportivo degli specchi retrovisori. Di profilo, l’ampia superficie laterale fa da supporto al parabrezza molto inclinato. Ancor più caratterizzato è il montante posteriore, molto deciso e personale. Questo motivo, già integrato nel design frontale della nuova gamma Gs, diventerà un ulteriore elemento stilistico chiave del marchio Lexus. Gli archi ruota posteriori vanno ad assottigliarsi in uno sbalzo posteriore contenuto e sovrastato dai gruppi ottici con tecnologia Led. Il design personale dei fari posteriori riflette un’eleganza che è centrale nella filosofia “L-finesse” e una volta di più rappresenta uno spunto per i modelli futuri. L’accurata maestria nella realizzazione degli interni è propria dell’estetica giapponese tradizionale e moderna, vero elemento chiave per la filosofia della “L-finesse”. Tutto ciò trova riscontro in un nuovo e raffinato abitacolo dove, ancora una volta, vengono combinate superfici concave e convesse con gran maestria: le prime destinate alle funzioni di comando e controllo come la leva del cambio nella console centrale e il pulsante di avviamento motore, le seconde per accomodare il guidatore ed il passeggero. Il fluire dinamico ed ordinato delle superfici del pannello porta nella plancia culmina nel quadro strumenti che letteralmente “proietta” le indicazioni. Il collegamento verticale della plancia con il resto dell’abitacolo attraverso la console centrale rafforza ulteriormente l’omogeneità volumetrica del design interno. E’ stata posta massima attenzione nella definizione delle forme e delle distanze dei singoli comandi, coordinando nel dettaglio le finiture al tatto delle superfici quali, ad esempio, la finitura cromata delle maniglie porta, il pulsante avviamento o la leva del cambio. I sedili anteriori si caratterizzano per un’ottima profilatura in grado di contenere adeguatamente il corpo senza però pregiudicare il comfort di guida. Se presente, il rivestimento in pelle dei sedili è dotato di un sistema di riscaldamento e di ventilazione che ne ottimizza le capacità di traspirazione ed il comfort. L’estrema attenzione al dettaglio trova riscontro anche nelle cuciture degli stessi rivestimenti in pelle, estremamente precisi. Lo spazio a disposizione delle gambe dei passeggeri posteriori è stato incrementato grazie all’aumento di 60 mm del passo della nuova Is; ciò ha permesso di aumentare la distanza tra i passeggeri anteriori e quelli posteriori a tutto vantaggio dell’abitabilità. L’abitacolo si caratterizza anche per una serie di attenzioni nella finitura e nel montaggio del più piccolo particolare. Un livello qualitativo in perfetto secondo i leggendari standard Lexus. E’ stato fatto ogni sforzo per ridurre, e in qualche caso eliminare del tutto, gli interspazi tra i componenti interni, creando un ambiente di una pulizia e un lusso senza pari in questa classe. Per la nuova Is è previsto di serie un sistema di accesso a bordo senza l’utilizzo di chiavi. Ciò si rende possibile avendo con sé la chiave, senza però il bisogno di azionare alcun pulsante. Sarà sufficiente soltanto premere il lato interno della maniglia porta per sbloccare la chiusura dell’auto. Poi, per avviare il motore, è sufficiente spingere l’apposito pulsante presente in plancia, mantenendo la chiave in tasca o in borsa. Sulla nuova Is è inoltre disponibile il più avanzato navigatore satellitare oggi sul mercato. Vanta la più veloce tecnologia di calcolo di un percorso e incorpora un sistema vivavoce con tecnologia Bluetooth ed un sistema di comando vocale in grado di comandare il navigatore, il sistema audio ed il climatizzatore. Il sistema audio prevede 13 diffusori, un caricatore Cd a 6 dischi ed è in grado di riprodurre file Mp3 e Wma. Il sistema è inoltre dotato di una connessione ausiliaria – sistemata nel vano console – per collegare direttamente un apparecchio portatile. Per i clienti che vogliono il meglio nel segmento, Lexus offre un sistema ancor più raffinato che porta la firma di Mark Levinson ed è dotato di 14 diffusori. Il quadro strumenti della nuova Is utilizza la nuova generazione della tecnologia Optitron. Gli indicatori del contagiri e del tachimetro dispongono di un sistema di illuminazione progressiva che assicura un’ulteriore tocco di raffinatezza. La sobria ricchezza interna della nuova Is è ulteriormente rinforzata grazie ad una completa e approfondita riprogettazione dei sistemi di’illuminazione dell’abitacolo. L’area d’accesso alla vettura viene illuminata dai faretti inseriti nel corpo inferiore dei retrovisori esterni e dalla luce nel pozzetto piedi anteriore; luci che possono agire in combinazione con gli speciali Led blu inseriti nelle soglie porta. L’illuminazione completa dell’interno è assicurata dalle plafoniere anteriori e posteriori, mentre le luci di lettura anteriori e posteriori prevedono quattro gruppi di Led bianchi. E’ inoltre disponibile un’ampia varietà di equipaggiamenti su misura, come la tendina “privacy” posteriore a comando elettrico ed il Monitor di Assistenza al Parcheggio. Quest’ultimo impiega una telecamera installata sul portatarga posteriore che invia l’immagine della zona posteriore dell’auto sullo schermo a colori del navigatore satellitare. Le manovre, anche quelle più impegnative, sono facilitate dalle linee guida che indicano il percorso in prospettiva sulla base della posizione corrente dello sterzo. La nuova gamma Is sarà proposta con due diverse motorizzazioni: un propulsore V6 benzina di 2.5 litri a iniezione diretta e il primo diesel Lexus in assoluto: un 2.2 litri che permetterà alla nuova Is di inserirsi nel segmento D di lusso con alimentazione diesel. Il nuovo propulsore diesel Common Rail da 2.231 cm3 è realizzato interamente in alluminio per ridurne il peso e garantire così maggiori doti dinamiche alla nuova Lexus. Questo nuovo motore fa ricorso ad alcune soluzioni progettuali davvero uniche. Come consuetudine per Lexus, è stata posta la massima attenzione nel ridurre il rumore e le vibrazioni a livelli senza precedenti per un motore diesel. Il nuovo propulsore propone il primo sistema di iniezione Common Rail con iniettori piezoelettrici in questa classe di cilindrata, combinando così una pressione di iniezione eccezionalmente alta pressione, 1800 bar, con il più basso rapporto di compressione al mondo per un motore diesel. La presenza di quattro iniezioni separate per ciclo, con un rapporto di compressione molto basso, dà luogo non soltanto ad una combustione eccezionalmente regolare, ma anche ad una combustione più efficiente del carburante, con significativi vantaggi in termini di consumo e di controllo delle emissioni. Inoltre, l’adozione di un albero di equilibratura assicura un’ulteriore riduzione delle vibrazioni ai regimi più elevati, mentre l’attivazione elettrica del turbocompressore a geometria variabile aumenta la sua efficienza, aumentando il range di massima erogazione di coppia fin dai regimi più bassi. Questo nuovo propulsore, il più potente nella sua classe di cilindrata, eroga una potenza massima di 130 kW / 177 Cv 3.600 giri/min. Ed un’impressionante valore di coppia pari a 400 Nm disponibili tra 2.000 e 2.400 giri/min. Il nuovo diesel 2.2 litri è equipaggiato con la “Lexus Clean Diesel Technology”, un insieme di soluzioni innovative che hanno lo scopo di ridurre le emissioni al di sotto dei livelli previsti dalla normativa Euro Iv. Fondamentale per questa tecnologia è il catalizzatore Dpnr (Diesel Particulate Nox Reduction) a 4 vie, l’unico catalizzatore al mondo che riduce simultaneamente Nox e Pm (il particolato), rimanendo di gran lunga al di sotto dei limiti previsti della normativa Euro Iv. Ciò rende la nuova Lexus Is220d una delle berline diesel di lusso più pulite per quanto riguarda i valori combinati delle emissioni Nox e Pm. Questo nuovo motore è associato ad un cambio manuale a 6 rapporti molto preciso ed in grado di esaltare le caratteristiche del nuovo motore e che si integra perfettamente con lo spirito della nuova Is. Il nuovo motore benzina V6 di 2.499 cm3 adotta si caratterizza per un sistema di iniezione diretta con il Dual Vvt-i, una sofisticata evoluzione del famoso sistema di fasatura variabile delle valvole di Lexus. Questo sistema è ora in grado di controllare sia le valvole di aspirazione sia quelle di scarico allo scopo di raggiungere un equilibrio ottimale tra prestazioni elevate e consumi ed emissioni contenuti. Il nuovo V6 a 24 valvole impiega la tecnologia dell’iniezione diretta che assicura a questa unità la più elevata pressione di iniezione fra tutti i motori a benzina. È uno dei motori più potenti nella sua classe. Eroga una potenza massima di 150 kW / 204 Cv a 6.400 giri/min ed una coppia massima di 250 Nm a 4.800 giri/min. Questo V6, che si caratterizza per un’erogazione molto fluida e priva di vibrazioni, può essere abbinato ad un cambio manuale a 6 rapporti oppure ad un nuovo cambio automatico (sempre a 6 rapporti) che dispone di modalità sequenziale. Spostando la leva nella posizione “S”, è possibile selezionare manualmente i rapporti azionando le levette di selezione dei rapporti presenti sul volante. In alternativa, la selezione dei rapporti può essere effettuata anche tramite la leva sul tunnel. La modalità sequenziale consente una selezione più rapida rispetto a quella completamente automatica e permette un maggiore coinvolgimento del guidatore che può sfruttare appieno il potenziale dinamico della nuova Lexus. Grazie ad una carrozzeria dotata di un’eccezionale rigidità torsionale e all’impiego dell’alluminio per il cofano, per i componenti delle sospensioni e per il motore, la nuova gamma Is si caratterizza per le grandi doti dinamiche. Ciò avviene anche grazie ad un baricentro ridotto, una perfetta distribuzione delle masse, un sofisticato sistema di sospensioni ed un nuovo servosterzo elettrico. Fattori che regalano alla nuova Is caratteristiche dinamiche straordinarie senza però compromettere la leggendaria qualità stradale e comfort tipici del brand. Le nuove, leggere, sospensioni anteriori a doppio braccio oscillante della Is utilizzano un’articolazione anteriore in alluminio ed un braccio inferiore in acciaio ad alta resistenza allo scopo di assicurare un ancor migliore controllo del telaio sulle superfici irregolari, una tenuta di strada ancor più precisa, ed un’elevata stabilità. Posteriormente, un nuovo sistema Multilink con bracci di controllo dell’incidenza e un supporto dell’asse posteriore in alluminio garantiscono un eccellente comfort stradale assieme a un’elevata sicurezza dinamica. Nuovi ammortizzatori ancor più raffinati rendono possibile un ottimo assorbimento delle asperità dell’asfalto garantendo un livello di comfort in perfetto stile Lexus. La nuova gamma Is adotta un nuovo servosterzo elettrico sensibile alla velocità che, rispetto ai sistemi idraulici tradizionali, offre il vantaggio di un leggero risparmio in fatto di consumi, offrendo però un funzionamento estremamente silenzioso ed una sensibilità e prontezza molto elevati. La nuova Is racchiude un elevato bagaglio tecnologico in termini di sicurezza sia attiva che passiva. Grazie al sistema di gestione integrata delle dinamiche del veicolo (Vdim) e il sistema di sicurezza pre-crash Pcs, la sicurezza a bordo raggiunge livelli estremamente elevati. E’ inoltre disponibile un sistema Cruise Control Adattivo Acc che permette di variare automaticamente la velocità dell’auto in funzione di quella del veicolo che precede. Il sistema di gestione integrata delle dinamiche del veicolo (Vdim) impiega i sensori dei freni, dell’angolo di sterzata, della coppia di assistenza dello sterzo, del rapporto di imbardata, della forza G e della velocità del veicolo per la completa integrazione dei sistemi di Abs, Traction Control, Controllo di Stabilità e Servoassistenza Elettrica. A differenza di altri sistemi analoghi, però, il Vdim è stato progettato per intervenire in anticipo, prima che il veicolo raggiunga il limite fisico di tenuta garantendo così non solo un livello di sicurezza maggiore ma anche rendendo possibile una guida più fluida e lineare, senza quei tagli di potenza tipici di sistemi analoghi ma meno evoluti. Il nuovo sistema di sicurezza pre-crash (Pcs) disponibile sulla Is250 utilizza un sensore anteriore in grado di individuare gli ostacoli davanti all’auto. Simultaneamente, l’unità di controllo Ecu monitora la velocità del veicolo, l’angolo di sterzata, e l’input per il rapporto di imbardata, al pari della posizione, velocità e traiettoria prevedibile di ogni ostacolo rilevato, per determinare, in anticipo, quando si possa verificare una collisione. Se il sistema rileva quest’ultima situazione, attiverà preventivamente i pretensionatori Pre-crash delle cinture e contemporaneamente predisporrà il sistema di emergenza Brake Assist alla sua massima potenza nel momento in cui verrà premuto il pedale del freno. Di serie sono previsti ben 10 airbag: frontali anteriori multistadio, a tendina anteriori e posteriori, nuovi e più ampi laterali anteriori e quelli inediti anteriori a protezione delle ginocchia di guidatore e passeggero. I nuovi fari Bi-xenon dispongono di un sistema I-afs di Illuminazione Anteriore Adattiva Intelligente che ruota (all’interno di un angolo di 15°) un singolo proiettore per illuminare l’interno delle curve, zona altrimenti buia.  
   
   
TOYOTA: PRESENTAZIONE DEL PRIMO MOTORE DIESEL DI LEXUS  
 
Roma, 29 giugno 2005 - La nuova gamma Is, che sarà commercializzata in Italia ad inizio 2006, è il secondo modello creato seguendo la nuova filosofia di design dell’L-finesse e porta con sé l’introduzione del primo motore diesel di Lexus. Il nuovo propulsore, costruito completamente in alluminio, ha una cilindrata di 2.2 litri ed è in grado di erogare 130 kW / 177 Cv. E’ il motore più potente nella sua classe ed anche quello con maggior coppia grazie ad un valore massimo di ben 400 Nm disponibili tra 2.000 e 2.400 giri/min. Oltre a rispettare i più precisi requisiti di potenza e raffinatezza tipici di Lexus, garantisce un funzionamento molto silenzioso e fluido con prestazioni al vertice della classe. E’ inoltre disponibile un nuovo motore V6 benzina di 2.5 litri con sistema di iniezione diretta stechiometrica. Questo propulsore può essere abbinato ad un cambio automatico a 6 rapporti con selezione sequenziale. L’elevatissimo controllo del telaio, la tenuta in curva e la stabilità in rettilineo fanno della nuova Is una delle berline sportive con il miglior handling nel suo segmento. Tra gli equipaggiamenti al top della classe si segnalano il Sistema di Sicurezza Pre-crash a controllo radar (Pcs), il Cruise Control Adattivo (Acc), i Fari Anteriori Adattivi ad orientamento intelligente (i-Afs), 10 airbag di serie, compresi quelli frontali per le ginocchia di guidatore e passeggero ed il sistema di Gestione Integrata delle Dinamiche del Veicolo (Vdim) che contribuisce ad elevare ulteriormente prestazioni, controllo della trazione e stabilità del veicolo.  
   
   
GRUPPO CARRARO: SOTTOSCRITTO UN CONTRATTO DI FINANZIAMENTO DI 100 MILIONI DI EURO CON SCADENZA MAGGIO 2012  
 
Campodarsego – Padova, 29 giugno 2005 - Il Gruppo Carraro, attiva nei sistemi per l’autotrazione, ha sottoscritto ieri un contratto di finanziamento a medio termine per un ammontare massimo di 100 milioni di Euro con scadenza maggio 2012. In dettaglio, il contratto di finanziamento, concluso da Carraro International S.a. Con sede in Lussemburgo, è stato organizzato dal Gruppo Carraro sotto forma di club deal a cui partecipano primari istituti di credito, Mcc S.p.a. – Capitalia Gruppo Bancario, Banca Antoniana Popolare Veneta S.p.a., Banco Popolare di Verona e Novara S.c.r.l., Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo S.p.a. – Gruppo San Paolo Imi e Mediobanca S.p.a.. L’operazione, che va a supporto della strategia di crescita ed internazionalizzazione del Gruppo, avviene con un anno di anticipo rispetto alla scadenza del bond di 100 milioni di Euro, emesso a maggio 2001 da Carraro International S.a., che già nel corso dell’esercizio 2004 il Gruppo aveva provveduto a riacquistare e annullare parzialmente, riducendone il valore in scadenza a maggio 2006 a 74,4 milioni di Euro. “L’accordo concluso oggi” ha dichiarato Mario Carraro, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Carraro, “rafforza la fiducia riposta nel nostro Gruppo e nelle nostre prospettive di crescita. Nell’ambito delle politiche strategiche fissate dal Gruppo, questa operazione conferma la determinazione nel perseguire gli obiettivi a sostegno dei progetti di internazionalizzazione e di ulteriore sviluppo, e il rispetto degli impegni presi verso il mercato”.  
   
   
VOLKSWAGEN E IL ROTARY ITALIANO: UNA PARTNERSHIP CHE DURA NEL TEMPO  
 
Verona, 29 Giugno 2005 - Per una Casa automobilistica produrre auto sicure e affidabili rappresenta solo l'inizio, il punto di partenza per la realizzazione di una visione che è quella di migliorare la qualità della vita dell'uomo, con la responsabilità della tutela dell'ambiente, del risparmio energetico, della solidarietà sociale e, più in generale, dell'essere umano. E la realizzazione di questa visione si traduce per Volkswagen in un concreto sostegno a coloro che operano per questo miglioramento. La consapevolezza di questa responsabilità è il motivo che ha spinto Volkswagen a sostenere, nel corso del tempo, numerose iniziative in ambito ambientale, sociale, culturale, artistico e a difesa dei bisogni fondamentali dell'uomo. E ciò si è realizzato, e si realizza, collaborando con associazioni ed enti per dare vita ad un processo di sviluppo destinato a produrre vantaggi a lungo termine per l'ambiente e la società. Quando si parla della qualità della vita dell'uomo, non si può trascurare quella caratteristica peculiare che fa dell'uomo un essere sociale: il rapporto con i suoi simili. I recenti avvenimenti hanno ricordato a tutti che questo non è più trascurabile. Inoltre, quando si definisce un progetto per il futuro, chiunque senta una responsabilità verso l'uomo si pone anche l'obiettivo di essere aperto a nuove conoscenze, in altre parole a sfidare il futuro stesso. Questa è la missione nella quale Volkswagen ha trovato in Rotary Club un partner con cui condividere la sua visione del mondo. Con questo spirito Volkswagen ha comiciato a collaborare in Italia con il Rotary nel convegno "Educare per la Pace" del 2 marzo 2002, in occasione del primo incontro nazionale dei rotariani dei 10 distretti italiani del Rotary International presso il Centro Congressi Fao di Roma, portando il proprio contributo concreto al progetto Polioplus. Da allora, Volkswagen ha dato ulteriore impulso alle proprie attività, supportando vari Rotary Club italiani in progetti e collaborazioni fattive anche sul territorio. Nel progetto "Una conoscenza nuova per la sfida al domani", il binomio Rotary-volkswagen si rinnova ancora una volta, proponendo alla comunità veronese una iniziativa mirata a premiare la ricerca e lo studio di nuovi percorsi progettuali su un tema attuale e importante: "I giovani ed il sapere tra proiezioni e preconcetti". Volkswagen sostiene questo progetto, realizzato grazie alla collaborazione dei Rotary Club di Verona e Provincia e dell'Universita degli Studi di Verona, supportato dalla forte volontà del magnifico rettore Prof. Mazzucco con l'obiettivo di diffondere la cultura scientifica tra i giovani, intravedendo una ulteriore modalità per essere vicina alle nuove generazioni pronte a suggerire nuovi percorsi e nuove soluzioni nel rapporto tra le opportunità fornite dalle tecnologie e la salvaguardia di valori dati dalla qualità della vita e dell'ambiente che ci circonda. L'università, i docenti e gli studenti svilupperanno ricerche ed applicazioni nel prossimo anno accademico per presentare una serie di progetti all'attenzione delle Istituzioni politiche e sociali.  
   
   
PUEBLA: ROB HUFF E NICOLA LARINI CONQUISTANO I LORO PRIMI PUNTI NEL WTCC 2005 IL MIGLIORE WEEKEND DI GARA PER LE CHEVROLET LACETTI  
 
Roma, 29 giugno 2005 - Un altro significativo capitolo della prima stagione Chevrolet nel Wtcc 2005 è stato segnato, questo fine settimana, durante le gare 9 e 10 svoltesi sul rinnovato circuito di Puebla, in Messico. Rob Huff e Nicola Larini hanno infatti “fatto punti” nelle due sessioni svoltesi di fronte al folto pubblico dell’autodromo Miguel E Abed, che ha registrato il tutto esaurito. Huff ha concluso la prima gara in sesta posizione, mentre Larini, settimo nella seconda gara, ha ottenuto un punto. Dopo le qualifiche, che hanno visto le Lacetti per la prima volta tra le prime dieci, i risultati finali rappresentano un ulteriore passo avanti per Chevrolet nel Campionato Mondiale Turismo. “È stata una corsa positiva”, commenta un Rob Huff dall’espressione soddisfatta dopo aver concluso gara 1 in sesta posizione. “Ho voluto mantenere una guida pulita per terminare nella migliore posizione possibile. Ero nella zona punti e desideravo rimanerci per cui ho cercato di usare al meglio i freni per non finire con le ruote bloccate. Cinque o sei giri prima della fine ho cominciato a cambiare traiettoria passando molto interno sui cordoli, in questo modo l’auto sembrava correre come su un binario. Quindi ho fatto in modo di sorpassare Terting, per il quinto posto, ma poi mi sono allargato in una curva e lui è riuscito a superarmi nuovamente”. Nicola Larini ha terminato gara 1 per pochissimo fuori dalla zona punti. “Ho fatto una buona gara, ma ho avuto dei problemi con la pressione del carburante subito dopo aver sorpassato Farfus e prima di intraprendere il sorpasso di Coronel. La stessa cosa è successa altre due o tre volte così ho finito in decima posizione. Un vero peccato perché arrivando ottavo sarei partito dalla prima linea in gara 2”. La performance di Alain Menu è stata presto interrotta da un incidente. “Coronel si è allargato in curva e Terting, proprio davanti a me, lo ha sorpassato. Ho seguito la scia di Terting, ma Coronel ha prontamente chiuso e facendo ciò mi ha colpito duramente costringendomi al ritiro”. I meccanici Rml hanno ancora una volta fatto in modo di far tornare Alain in gara, ma il pilota svizzero non è rimasto abbastanza tempo per completare il numero minimo di giri per classificarsi. Come da regolamento, in gara 2 i primi otto piloti hanno preso il via in ordine inverso rispetto alla classifica della prima manche. Rob Huff è partito in terza posizione, ne ha perse due alla partenza e un’altra durante il secondo giro, insediandosi in sesta con la prospettiva di infilare due traguardi preziosi, uno di seguito all’altro. Evidentemente il destino aveva un programma diverso e al sesto giro era fuori. “La temperatura dell’acqua cominciava a salire già dal giro precedente, penso per la rottura di un manicotto che ha fatto colare acqua sugli pneumatici posteriori per cui mi sono girato. Stavo mantenendo una guida pulita e poi all’improvviso qualcuno ha tirato il freno a mano facendomi finire nella ghiaia”, commenta il pilota. Larini ha combattuto per la sua posizione, si è difeso dagli attacchi e si è aggiudicato il suo primo punto del 2005, mentre Menu piantona il suo tredicesimo posto. “Ho fatto tutto ciò che potevo, considerando che alla partenza ero in ultima fila”. Eric Neve, Responsabile Chevrolet Europe Motorsport, si è dichiarato molto soddisfatto dei risultati ottenuti. “Sono molto colpito dalla gara fatta da Rob”, ha detto, “specialmente dal modo in cui ha gestito la pressione esercitata da Dirk Müller, l’attuale leader. Il primo evento “fuori Europa” dell’anno ci ha visto portare a casa un punto per la classifica piloti. Allo stesso tempo mi voglio congratulare con gli organizzatori per aver fatto tutte le revisioni richieste dai piloti e dalle squadre e per aver organizzato proprio un bello spettacolo”. Puebla – Risultati Gara 1: 1. F Giovanardi (Alfa Romeo) 17 giri in 26m06s219 (Velocità media: 118,390 km/h); 2. G Tarquini (Alfa Romeo) + 2s172; 3. R Rydell (Seat) + 11s525; 4. J Thompson (Alfa Romeo) + 13s298; 5. A Garcia (Bmw) + 13s772; 6. R Huff (Chevrolet) + 15s658; 10. N Larini (Chevrolet) + 25s072; Ncf A Menu (Chevrolet) + 10 giri. Puebla – Risultati Gara 2: 1. P Terting (Seat) 17 giri in 26m10s825 (Velocità media: 118,050 km/h); 2. A Garcia (Bmw) + 0s693; Dq R Colciago (Honda) + 7s461; 3. F Giovanardi (Alfa Romeo) + 7s578; 4. J Thompson (Alfa Romeo) + 11s621; 5. T Coronel (Honda) + 13s038; 7. N Larini (Chevrolet) + 17s091; 13. A Menu (Chevrolet) + 25s176; Dnf R Huff (Chevrolet) Fuori (6 giri). Wtcc 2005 – Classifica Piloti: 1. D Müller (Bmw) 47 punti; 2. F Giovanardi (Alfa Romeo) 44; 3. A Priaulx (Bmw) 41; 4. A Garcia (Bmw) 39; 5. G Tarquini (Alfa Romeo) 38;… 16. R Huff (Chevrolet) 3; 17. N Larini (Chevrolet) 2. Wtcc 2005 – Classifica Costruttori: 1 ex. Bmw e Alfa Romeo, 129 punti; 3. Seat, 98; 4. Chevrolet 32; 5. Ford, 2.  
   
   
VESPAPARTY UNA VESPA LX E 10 CASCHI IN REGALO AI PIU’ FORTUNATI MILANO IL 30 GIUGNO E A ROMA IL 12 LUGLIO.  
 
 Milano, 29 giugno 2005 - Giovedì 30 giugno alle ore 21,30 ad ospitare gli oltre mille invitati del partyVespa. Sarà lo spazio Officinestendhal, ex fabbrica di turbine oggi loft polifunzionale, progettato da Stefano Giovannoni. Il Vespaparty si sviluppa in verticale, tra terra e cielo, dalla strada fin in cima alle terrazze. Nel contesto metropolitano la facciata dell’ edificio, viene usata come elemento di continuità fisica e visiva. Le Officine Stendhal diventano per una sera supporto e scenario di una rappresentazione aerea dove tre danzatori/acrobati esplorano la parete, dando vita ad uno spettacolo di grande impatto che coinvolge gli invitati e tutti coloro che si troveranno a passare per caso. I Performer, - diretti artisticamente da Alberto Milazzo e Fabio Carturan, per le coreografie di Brigitte Morel- si lanciano nel vuoto all’assalto delle grandi facciate illuminate, in cui cinque Vespe incollate/sospese, creano un impatto scenico davvero unico. Per la realizzazione della scenografia è stata necessaria una progettazione e certificazione ingegneristica su misura per l’ancoraggio delle Vespe La colonna sonora della serata è a cura di R101, emittente radiofonica nazionale del gruppo Mondadori. Dalle 21.00 un Radio Truck diventa il palco dal quale la voce storica della radio, Luca Dondoni anima la performance. I partecipanti alla serata, compilando una scheda con i propri dati anagrafici, hanno anche la possiblità di vincere una Nuova Vespa Lx o uno dei dieci caschi Vespa messi in palio da Piaggio. Prossimo party a Roma il 12 luglio.  
   
   
DOLOMITI RIDE: WEEK-END SU DUE RUOTEE INTRATTENIMENTI IN VAL DI FASSA LA YAMAHA FESTEGGIA 50 ANNI IL PROSSIMO WEEK-END MOTO PER TUTTI I GUSTI, DA PROVARE, DA VEDERE E DA AMMIRARE  
 
Trento, 29 giugno 2005 - Il caldo di questi giorni è uno stimolo in più per passare un bel week-end con la moto dove l’aria è fresca e frizzante. Ecco allora che Dolomiti Ride, in programma in Valle di Fassa (Tn) dal 1° al 3 luglio è un’opportunità unica e da non perdere per chi ama la due ruote, per chi desidera viaggiare e divertirsi. La tre giorni che farà fulcro a Canazei è anche l’ultima tappa di “Yamaha Events & Riding ‘05”, l’evento allestito per i festeggiamenti dei 50 anni di vita della famosa casa motociclistica di Iwata, il cui compleanno cade proprio il 2 luglio. La moto è quindi protagonista in questo week-end visto che l’intenso programma prevede tre giorni di prove dei vari modelli della gamma 2005, salendo dal fondovalle fino ai passi Costalunga, San Pellegrino e Fedaia, poi ci sarà il Villaggio Yamaha che offrirà spettacolo con il freestyle motocross e con le esibizioni di Jean Pierre Goy, lo stuntman di “Mission Impossible”, e ancora l’opportunità di provare i quad e le moto da supermotard in pista. Il Villaggio Yamaha ed il suo Yamaha Cafè saranno il punto di ritrovo degli appassionati della due ruote, ma il clou del divertimento sarà nella serata di sabato alle ore 21, con lo spettacolo di intrattenimento e musica condotto da Valerio Staffelli di Striscia la Notizia, il quale ha promesso “scintille”. Il Motogiro in programma sabato suscita molta curiosità. Solo in 150 saranno i “fortunati”, i primi che si iscriveranno dalle 8 alle 10 al Villaggio Yamaha, poi alle 11 sarà dato il via alla carovana, alla cui testa sono annunciati il pilota ufficiale del Moto Gp Ruben Xaus, Christian Zorzi - lo “Zorro” del fondo, e pure un altro promettente atleta della squadra azzurra di sci di fondo, Roland Clara, felice possessore di una Yamaha R1. Sono 240 i chilometri che i partecipanti affronteranno. Da Canazei attraverseranno prima la Val di Fassa e quindi la Val di Fiemme, poi, dopo un tratto in Valle di Cembra, la comitiva entrerà in Valsugana dove è previsto il pranzo offerto dal “Club Mototurismo in Trentino”. Nel pomeriggio, ripresa la marcia, il Motogiro Yamaha salirà verso lo spettacolare Passo del Manghen attraverso il quale rientrerà poi in Valle di Fiemme. A Predazzo i partecipanti seguiranno la direzione di Paneveggio, che ospita il famoso parco naturale, e del Passo Valles, una tipica strada dolomitica all’ombra delle Pale di San Martino, per poi entrare in territorio bellunese. Passata la località di Falcade raggiungeranno Alleghe, Caprile, Malga Ciapella e, scollinati a Passo Fedaia a fianco dell’imponente Marmolada, concluderanno il Motogiro a Canazei. Qui l’ospitale Villaggio Yamaha offrirà ancora momenti di relax e spettacolo, anche con la mostra delle Yamaha storiche, 50 anni di storia raccontati “dal vivo”. Www.yamaha-motor.it/eventi  
   
   
LA DANZA INCONTRA I POPOLI NEL NUOVO SPETTACOLO DELLA F.N.A.S.D. UNO SPETTACOLO IN CUI LA DANZA DIVENTA OCCASIONE DI SCAMBIO TRA CULTURE DIVERSE  
 
Parma, 29 giugno 2005 - Giovedì 30 giugno, al Chiostro della Chiesa dell’Annunziata di Parma, si terrà ‘Danzando l’identità’, uno spettacolo che la Federazione nazionale associazione scuole di danza (f.N.a.s.d.) organizza in collaborazione con l’associazione Parma Operart all’interno della rassegna estiva ‘Chiostro d’Estate’(ore 21, Strada Imbriani, 4, Parma) La spettacolo, ideato e presentato dalla f.N.a.s.d., sarà preceduto da una riflessione sul significato antropologico della danza etnica e introdurrà lo spettatore alle tre discipline sulla scena: la danza indiana, la danza egiziana e la danza africana. ‘Entrare in contatto con le danze di un altro popolo – spiega Rosanna Pasi, presidente f.N.a.s.d. - vuol dire conoscere le passioni, i sentimenti e la storia di un’altra civiltà perchè ogni musica e movimento ha i propri significati. La danza diventa così un importante strumento di comunicazione e contemporaneamente un mezzo per evidenziare la propria identità. Ma perché dall’incontro si passi al dialogo, occorre abbandonare l’idea diffusa che il carattere etnico della danza significhi “istintività genetica” e assenza di tecnica. In realtà la conoscenza dei linguaggi delle danze etniche rivela i tratti della universalità di questi gesti e dall’incontro di questi, può svilupparsi un dialogo in grado davvero di incontrare l’altro, danzando l’identità’. Tra le varie espressioni di danze etniche, si parlerà e si presenterà la danza indiana, intesa come parte del culto riservato agli dei, eseguita nella parte più interna del tempio davanti al simulacro del dio; la danza egiziana, madre di tutte le danze, usata dalle donne in riti che permettevano di risvegliare le profonde energie femminili e ristabilire i rapporti tra terra e cielo; la danza afro, specchio della comunità, in cui l’uomo comunica con il gruppo in un gioco di domande e risposte, attraverso un codice ritmico e gestuale. Ogni danza sarà inoltre accompagnata da musica dal vivo, in modo che i gesti e i movimenti in scena si possano fondere nei ritmi delle culture di provenienza. Sul palco, saliranno Marzia Colitti, ballerina e studiosa di danza classica indiana, Maria Martinez, coreografa, insegnante e danzatrice di danza egiziana, e Solò Dienaba Diedhiou, cantante, coreografa e ballerina di danza africana. Lo spettacolo sarà riproposto il 5 luglio a Ravenna, all’interno della rassegna ‘Ravenna Bella di Sera’ e il 24 luglio al Teatro Via Spada di Brisighella (Ra). Per informazioni, è possibile contattare la f.N.a.s.d. Allo 0546-50049 oppure all’indirizzo ropasi@racine.Ra.it  
   
   
DALL' 8 ALL'11 LUGLIO MILANO CULLA DEL ROCK ITALIANO  
 
Milano, 29 giugno 2005 - Oltre 40 gruppi emergenti e non (di fronte Castello Sforzesco), serata dedicata ad Adriano Celentano, incontri e ospiti alla Mondadori Multicenter e Fnac, serata Dj al femminile, eventi e spettacoli nei club: Le Scimmie - Goganga - Dynamo - Pow Wow - Nidaba Theatre. Segue uno speciale televisivo su Rai 2 dal titolo "Milano in Musica" condotto da Omar Pedrini.  www.Milanoinmusica.it  
   
   
UNA SETTIMANA DI CORSA IN VAL DI FASSA CON LA 7.A EDIZIONE DELLA TRASLAVAL LUNEDÌ 4 LUGLIO IL VIA ALLA SETTIMA EDIZIONE  
 
Trento, 29 giugno 2005 - Era nata come una semplice gara fra amatori, senza la pretesa di diventare in poche edizioni un appuntamento agonistico ata come una semplice gara fra amatori, senza pretese di diventare in poche edizioni un appuntamento importanteimportante. E la Traslaval, il giro podistico a tappe della Val di Fassa ideato da Stefano Benatti, nella sua semplicità ha seguito proprio un percorso di crescita graduale che nel giro di sette anni l’ha portata ad essere uno degli eventi podistici fra i più interessanti nel panorama nazionale. Dai 150 partecipanti del primo anno si è arrivati agli oltre 400 dell’ultima edizione, ma quello che più si apprezza è che nel lotto dei concorrenti vi sono ancora, come nei primi anni, i classici e numerosi amatori che non corrono per la classifica, ma a questi si sono aggiunti via via atleti dal curriculum di grande qualità. E quindi si possono trovare nelle classifiche nomi come quelli di Antonio Molinari pluricampione della corsa in montagna, di Antonella Confortola, azzurra dello sci di fondo ma anche ai vertici delle classifiche nella corsa, e come lei Christian Zorzi e Cristina Paluselli, campioni degli sci stretti ma che nei mesi estivi non mancano di calcare i sentieri di montagna per tenersi in allenamento. Anche quest’anno la lista degli iscritti si sta infittendo e fra quanti hanno già confermato la propria partecipazione alla settima edizione (dal 4 all’8 luglio) si notano anche i due keniani Paul Kipkermei Kogo e Kiprotich Kenei, atleti da tenere d’occhio visto che il primo vanta un personale in mezza maratona di 1h01’54” e il secondo di 1h02’30”. Ci penserà un bel gruppo di atleti preparati a controllare i due “figli degli altipiani”. Primo fra tutti il trentino Ettore Girardi, colui che più ha contribuito a scrivere la storia agonistica della Traslaval visto che il suo nome compare ben sei volte nel giovane albo d’oro, tre al primo posto e altre tre al secondo posto. Poi una “benedizione” agli avversari la darà senza scrupoli anche don Franco Torresani, che non vuole essere chiamato parroco volante ma che quando c’è da “volare” lui si trasforma in un missile. Ha vinto la Traslaval nel 2002, nelle altre edizioni non ha avuto un ruolo da protagonista assoluto per via dei suoi impegni pastorali che gli hanno impedito di correre tutte le tappe. Quest’anno ha promesso di disputarle tutte, e se lo dice lui c’è da crederci, intanto ha appena vinto il Giro dell’Elba, quindi è sicuramente in forma e non mancherà di dire la sua sui sentieri della Val di Fassa. A fare compagnia ai due trentini ci saranno anche Riccardo Baggia, Massimiliano Ronca e lo svizzero Stampanoni. È recente anche l’iscrizione del bergamasco Emanuele Zenucchi, atleta di tutto rispetto e considerato uno dei migliori 20 in Italia. Nella gara femminile c’è il felice ritorno di due protagoniste degli anni scorsi alla Traslaval e che la maternità aveva fermato obbligatoriamente per qualche tempo, Marina Gorra e Melissa Peretti. Altro nome di rilievo quello di Lorenza Beatrici. Presenza curiosa sarà quella di un folto numero di “Scarriolanti”, runners che nelle loro gare spingono una carriola ed alla prima esperienza sulle Dolomiti. Le tappe quest’anno saranno tutte e cinque susseguenti, senza la tradizionale giornata di riposo. La Fata delle Dolomiti, Moena, lunedì 4 luglio darà il via alla settima edizione, martedì la gara si sposterà a Canazei con un percorso di 12 km toccando le frazioni di Alba e Penia, mercoledì si partirà da Campitello (km 14,5), giovedì da Soraga ed infine venerdì ci sarà il classico “tappone”, che questa volta porta i concorrenti da Pozza di Fassa fino ai 2000 metri del Buffaure. Su www.Traslaval.com