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NUOVE CONOSCENZE, NUOVI IMPIEGHI, NUOVI PROBLEMI?
Bruxelles 15 novembre 2000 - L'impatto sociale della
società dell'informazione è stato al centro della conferenza dal titolo
"Nuove conoscenze, nuove impieghi", organizzata dal Comitato
economico e sociale europeo (Ces) e dal Consiglio economico e sociale
francese e svoltasi a Parigi l'8 novembre scorso. Le delegazioni dei
consigli economici e sociali nazionali ed i rappresentanti di organizzazioni
europee della società civile, nel porre l'accento sulle divisioni sociali
che le nuove tecnologie minacciano di creare, hanno invitato i politici a
tener conto dei rapidi cambiamenti della società e ad affrontare le
preoccupazioni e le sfide poste dalle nuove tecnologie. Numerosi
partecipanti hanno sollecitato un potenziamento dell'istruzione. Secondo una
dichiarazione presentata alla conferenza dal ministro francese per gli
Affari comunitari Pierre Moscovici, il quale ha partecipato alla
manifestazione a nome della Presidenza francese dell'Unione europea,
"le opportunità per l'innovazione nell'industria e nella società
verranno valorizzate in modo efficace e socialmente responsabile solo se
saranno attuati sforzi congiunti da parte di tutti i protagonisti, al fine
di migliorare ed accrescere il livello delle conoscenze e le competenze di
base di ciascuno. La società fondata sulla conoscenza offre nuove
opportunità di crescita e di occupazione. Nel contempo, possono emergere
nuovi rischi sociali ed una maggiore esigenza di solidarietà, in
particolare nei confronti dei soggetti più vulnerabili". Lord Ralf
Dahrendorf, ex commissario ed attuale membro della Camera dei Lord del Regno
Unito, ha dichiarato che l'istruzione non eliminerebbe il cosiddetto divario
digitale. Secondo Lord Dahrendorf, è probabile che i lavoratori della
società fondata sulla conoscenza in possesso di un buon livello di
istruzione incoraggino i propri figli a conseguire specializzazioni utili;
tuttavia è altrettanto probabile che lo stesso numero di persone rimanga
indietro. Jacques Delors, ex presidente della Commissione europea, ha
evidenziato i problemi per il settore agricolo e per le industrie più
tradizionali. Secondo Delors, i lavoratori anziani hanno difficoltà a
comprendere le nuove tecnologie, la cui avanzata minaccia, in una certa
misura, il modello sociale europeo. Claude Allègre, direttore dell'Istituto
di fisica della Terra, ha illustrato le difficoltà incontrate da coloro che
intendono avviare nuove imprese tecnologiche, sottolineando la lentezza con
cui vengono finanziate, ed ha invitato l'Unione a migliorare il
coordinamento dei programmi di ricerca, in modo che i responsabili dei
programmi possano incontrarsi e confrontare i propri risultati. Infolink: www.esc.eu.int
LE CIFRE ESATTE IN MATERIA DI INNOVAZIONE
Bruxelles, 15 novembre 2000 - In Europa, il settore dell'alta tecnologia
registra un tasso di crescita occupazionale due volte superiore a quello dei
settori terziario e manifatturiero; l'Unione europea ha una percentuale di
ricercatori molto bassa sul totale della forza lavoro e i paesi scandinavi
dimostrano di eccellere nella cooperazione in materia di innovazione. Queste
sono solo alcune delle conclusioni tratte dal documento intitolato "Key
figures in science, technology and innovation" (Cifre chiave in materia
di scienza, tecnologia e innovazione), pubblicato dalla Direzione generale
della Ricerca della Commissione europea. I dati contenuti nella
pubblicazione costituiscono una parte importante del contributo volto alla
creazione dello Spazio europeo della ricerca (SER) proposto dal commissario
per la Ricerca Philippe Busquin, il quale ha così commentato la relazione:
"Sono perfettamente consapevole del fatto che questi dati, di per sé,
non possano essere considerati elementi utilizzabili ai fini di un
benchmarking delle politiche nazionali di ricerca, attività essenziale per
avanzare verso il SER. Tuttavia essi forniranno un prezioso contributo a
favore delle iniziative di benchmarking attualmente in fase di
preparazione". La pubblicazione analizza i seguenti cinque ambiti:
prestazioni in termini di crescita, occupazione e competitività e relativo
contributo della ricerca, dello sviluppo tecnologico e dell'innovazione;
investimenti nella conoscenza (cosiccome nella spesa per la ricerca e
sviluppo, nell'istruzione e nei software) e investimenti in capitali di
rischio; risorse umane nell'ambito e a favore della scienza e della
tecnologia, ivi compresi gli indicatori relativi alla mobilità e alla
partecipazione; produzione scientifica e creativa e commercio nel settore
dell'alta tecnologia, inclusi gli indicatori regionali; indicatori relativi
ai modelli di innovazione in Europa. Per informazioni E-mail: Michel.Claessens@cec.eu.int
NUOVE NOMINE AL MINISTERO DEL TESORO
Roma, 14 novembre 2000 Il Ministero del Tesoro comunica che il Prof.
Riccardo Faini, attualmente Direttore Esecutivo presso il Fondo Monetario
Internazionale, assumerà la carica di Direttore, presso il 1° Dipartimento
del ministero, con responsabilità nell'area Analisi Economico-Finanziaria;
il dott. Carlo Tamburi, attualmente Condirettore Centrale nella Direzione
Finanza dello stesso Dipartimento e responsabile dei processi di
privatizzazione IRI , assumerà la carica di Direttore con responsabilità
nell'area Finanza e Privatizzazioni; la dott.ssa Maria Cannata, attualmente
dirigente del Tesoro nella direzione del Debito Pubblico, assumerà la
carica di Direttore con responsabilità nell'area Debito Pubblico. Il Prof.
Faini, il dott. Tamburi e la dott.ssa Cannata sostituiscono il Prof.
Vittorio Grilli e il dott. Vincenzo La Via i quali, seguendo una tradizione
ormai consolidata nel Dipartimento del Tesoro, avevano da tempo manifestato
l'intenzione di assumere incarichi nel settore privato. Il Ministro del
Tesoro ha espresso al Prof. Grilli e al Dott. La Via, che rimetteranno i
rispettivi incarichi il 1/12/2000, vivo apprezzamento per la
professionalità e la dedizione con cui il hanno svolto i compiti loro
assegnati. Il Ministro del Tesoro ha proceduto anche al riassetto dell'area
Contenzioso Comunitario dello stesso Dipartimento: Il Dott. Ferdinando
Carpentieri, attualmente Coordinatore del Servizio di Controllo Interno del
Ministero, è nominato Direttore con responsabilità nell'area del
Contenzioso Comunitario in sostituzione dell'Avv. Nunzio Guglielmino, eletto
Vice-Governatore della Banca di Sviluppo del Consiglio D'Europa, che il
Ministro ha ringraziato per la preziosa opera svolta. La Dott.ssa Luciana
Patrizi, attualmente dirigente con responsabilità nell'area Partecipazioni
Pubbliche, è nominata Dirigente Generale con responsabilità nell'area del
Controllo Interno del Ministero. L'assetto di vertice del 1° Dipartimento
del ministero del Tesoro risulterà pertanto così configurato: -direttore
generale: Prof. Mario Draghi; -direttore analisi Economico-Finanziaria:
Prof. Riccardo Faini; -direttore finanza e Privatizzazioni: Dott. Carlo
Tamburi; -direttore debito Pubblico: Dott.ssa Maria Cannata; -direttore
rapporti Finanziari Internazionali : Dott. Lorenzo Bini Smaghi; -direttore
affari Legali Sistema Bancario e Finanziario : Avv. Roberto Ulissi;
-direttore contenzioso Comunitario: Dott.Ferdinando Carpentieri; -direttore
valutario Antiriciclaggio e Antiusura: Dott. Costantino Lauria; Ai nuovi
Direttori, con la fiducia del Ministro del Tesoro, va l'augurio che possano
trarre dai loro nuovi incarichi le stesse soddisfazioni professionali che ne
hanno tratto i loro predecessori.
FINANZIARIA: IMPRESE MARGINALI A RISCHIO ESTINZIONE
DOPO CANCELLAZIONE AGEVOLAZIONI DA FINANZIARIA
Roma, 14 novembre 2000 Prima l'abolizione dello scontrino fiscale, promessa
dal ministro delle Finanze Del Turco e caduta nel dimenticatoio, poi la
proposta di agevolazioni per le imprese del Sud, che di fatto riguarderebbe
soltanto le grandi industrie, ed infine la cancellazione dalla Finanziaria
della norma che prevedeva agevolazioni per le imprese marginali. Tempi duri
per le piccole imprese se ancora una volta, nel giro di pochi giorni, siamo
costretti a sottolineare un nuovo attacco alle aziende di piccole dimensioni
che, invece di ricevere aiuto ed incentivi in nome del rilancio
dell'economia e della competitività, si vedono sempre più spesso escluse
dai benefici di legge e penalizzate da proposte "interessate". La
norma in questione, cancellata questa mattina nell'esame della Finanziaria
da parte della Camera, era il risultato di un impegno preso con le
organizzazioni di categoria dal ministro Visco e avallate poi dal ministro
Del Turco, a fronte del quale le imprese si erano impegnate nella
realizzazione degli studi di settori grazie ai quali sono emersi 12 mila
miliardi di imponibile. E' bene dunque che il Senato riveda la decisione
della Camera e reintegri una normativa che per molte imprese di piccole e
piccolissime dimensioni vuole dire la sopravvivenza.
E-GOVERNMENT: IL COMUNE DI MILANO SCEGLIE HYPERION PER
LE ANALISI DI GESTIONE
Milano, 15 novembre '00 - Il Comune di Milano utilizzerà Hyperion Essbase
Olap Server, Hyperion Analyser ed Hyperion Reporting per migliorare la
rappresentazione, l'analisi e la ridistribuzione dei dati del proprio
bilancio, per creare modelli e scenari di simulazione sui risultati e per
pianificare le nuove strategie sviluppando con facilità e massima
flessibilità, su un'unica piattaforma, applicazioni mirate al controllo
delle diverse attività comunali. 'Le soluzioni proposte da Hyperion si
inseriscono nelle scelte tecnologiche all'avanguardia sul tema dell'
e-Government, che stiamo introducendo nella nostra amministrazione, già
operative sul sistema di controllo strategico direzionale e che prevediamo
di utilizzare, nel medio termine, anche per la stesura del bilancio
consolidato dell'Ente', ha commentato Francesco Capra, Direttore Centrale
Programmazione e Controlli del Comune di Milano. Il Comune di Milano, più
di 20.000 dipendenti, un bilancio annuale di oltre 3.300 Mld e attività di
controllo delle Partecipate con 25.000 dipendenti e con un fatturato annuo
di circa 5.000 Mld, rappresenta una delle più importanti realtà economiche
del Paese. 'Lo sforzo profuso per acquisire il cliente Comune di Milano
avrà una determinante valenza strategica per la nostra penetrazione nel
mercato delle Amministrazioni Locali, anche in considerazione del fatto che
Milano costituisce un punto di riferimento nei processi di rinnovamento
della Pubblica Amministrazione' ha dichiarato Claudio Bastia, Sales Director
della filiale italiana di Hyperion.
CONVEGNO A ROMA: 'SCENARI SULLA PREVIDENZA PRIVATA E
PUBBLICA'
Roma, 15 novembre 2000 La Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense
e Mediobanca, con la partecipazione di Adepp, Assicurazioni Generali e
Mediolanum, organizzano il convegno "Scenari sulla previdenza privata e
pubblica". Esso si terrà presso l'auditorium della Cassa Forense
(Roma, Via Ennio Quirino Visconti n. 8) e si svilupperà come segue: - 15
novembre, mattina: Lo sviluppo dei fondi pensione e gli effetti sul mercato
finanziario; relazioni di Lucio Francario (Presidente Covip), Pierluigi
Ciocca (Vice Direttore Generale Banca d'Italia), Paolo Savona (Università
Luiss) e Angelo Tantazzi (Presidente della Borsa Italiana). 15 novembre,
pomeriggio: I problemi dell'introduzione della previdenza privata e della
sua coesistenza con quella pubblica; relazioni di Mario Baldassarri
(Università di Roma La Sapienza), Andrea Monorchio (Ragioniere Generale
dello Stato), Paolo Onofri (Università di Bologna), Elsa Fornero
(Università di Torino e Cerp), Maria Luisa Ceprini (Mit) e Franco
Modigliani (Premio Nobel per l'economia). 15 novembre, pomeriggio: tavola
rotonda su Previdenza, mercato del lavoro e costi di produzione;
intervengono Giuliano Cazzola (Sindaco Inpdap), Innocenzo Cipolletta
(Presidente Marzotto), Rinaldo Fadda (Vice Direttore Generale Confindustria),
Gian Maria Gros-Pietro (Presidente Eni), Pietro Larizza (Presidente CNEL),
Antonio Martino (Università Luiss), Armando Veneto (Sottosegretario di
Stato alle Finanze). 16 novembre, mattina: L'operatività dei fondi
pensione; relazioni di Andrea Amatucci (Università di Napoli), Gianfranco
Gutty (Vice Presidente e Amministratore delegato Assicurazioni Generali),
Ennio Doris (Amministratore delegato Mediolanum); testimonianze di gestori
di fondi (Invesco, ING, Fonchim e SimCoGeF). 16 novembre, mattina: tavola
rotonda su Previdenza e sviluppo dei mercati finanziari; intervengono Luigi
Abete (Presidente Università Luiss), Roberto Colaninno (Presidente Telecom
Italia), Augusto Fantozzi (Presidente Commissione Bilancio Camera dei
Deputati), Giorgio La Malfa (Università di Catania), Alberto Lina
(Presidente Finmeccanica), Antonio Marzano (Università Luiss); moderatore
Ferruccio De Bortoli (Direttore Corriere della Sera). Trasmissione in
diretta su Internet all'indirizzo: www.cassaforense.it
FCB SIM LA PRIMA SOCIETÀ MANTOVANA DI INTERMEDIAZIONE
MOBILIARE
Mantova, 15 novembre 2000 - Financial Consultants & Brokers (Fcb Sim) è
l'unica società di intermediazione mobiliare con sede legale a Mantova
autorizzata al collocamento e alla gestione patrimoniale. Fcb Sim, attiva
sul mercato dal 20/08/1998, nasce dall'iniziativa di un gruppo di
professionisti della gestione del risparmio, ex promotori di Agos (Banca
Popolare di Lodi). Questi esperti, grazie alla competenza e alla profonda
conoscenza del settore, sono riusciti a creare una Sim specializzata nella
scelta e nella gestione dei migliori strumenti finanziari nazionali e
internazionali. Fcb Sim, prima in Italia ad ottenere il titolo di Eurosim,
è attualmente composta da 40 promotori dislocati tra la sede legale di
Mantova e le agenzie di Bolzano, Padova, Ortisei e Verona e da circa 40 tra
dipendenti e collaboratori. La società vanta ad oggi un patrimonio raccolto
e gestito superiore a 200 miliardi ed un portafoglio clienti destinato ben
presto a superare il numero di 4000 voci. Tra gli obiettivi a breve termine
vi è anche l'apertura di una sede milanese per la Divisione di Private
Banking. Gianluca Braguzzi, Presidente ed Amministratore Delegato della Sim
mantovana dichiara: "Fcb Sim è una realtà giovane e dinamica che si
propone di offrire una gestione patrimoniale ad hoc per ogni singolo
cliente, non a caso ci piace definirci la sartoria della finanza." La
Holding "Iniziative di Investimento S.r.l." ha un ampio raggio
d'azione che può spaziare dall'assunzione di partecipazione a scopo di
investimento fino ad operazioni commerciali, industriali e finanziarie,
mobiliari ed immobiliari, a favore e nell'ambito delle società del Gruppo
di appartenenza. Della struttura generale, la Holding rappresenta in buona
sostanza, la cassaforte, e le persone che la guidano, la testa pensante del
Gruppo. La sub-Holding "Industria degli Investimenti S.p.a."
assolve compiti molteplici. E' innanzitutto la "società
immobiliare" del Gruppo, essendo proprietaria degli immobili concessi
in locazione ad uso ufficio alle società partecipate. "Industria degli
Investimenti S.p.a." è dotata inoltre di una struttura che permette di
soddisfare sia le esigenze legate alla propria operatività che la
possibilità di prestare attività per le società del Gruppo, che
usufruiscono di servizi di outsourcing in tematiche amministrative. Allo
stato attuale e dopo gli ultimi aumenti la sub-Holding possiede un capitale
sociale pari a 4,9 miliardi di lire. La Società controlla: Fcb Sim S.p.a.
società di intermediazione mobiliare con un capitale sociale di 2,6
miliardi Mediatechs S.p.a. società che offre soluzioni on-line con un
capitald sociale di 600 milioni Job & Work Servicds S.r.l. società che
si occupa della parte assicurativa e delle dinamiche legate agli aspetti
della previdenza con un capitale sociale di 20 milioni. Per informazioni
numero verde: 800.414.020
NASCE A MILANO LA SCUOLA SUPERIORE DEL FRANCHISING.
ESSA HA LA SUA DIREZIONE OPERATIVA E LA SUA SEDE FISICA ALLA EUROPEAN
BUSINESS SCHOOL
Milano, 15 novembre 2000. Pierenrico Fossati, nato a Lissone (Milano) nel
1951, laureato al Politecnico di Milano, è il nuovo presidente di European
Business School (Ebs). Le sue esperienze sono tutte in attività di tipo
autonomo. Nel 1977 fonda la Program Nc S.p.A., azienda che nel corso di
pochi anni avrebbe dovuto giocare un ruolo assai importante nello sviluppo
dei processi di automazione a livello internazionale. Nel 1983 entra nel CdA
di Italian M3T S.p.A., società di formazione ed engineering nell'ambito
dell'Unione Costruttori Italiani di Macchine Utensili. A metà del 1991,
riceve dalla Cciaa di Milano e dalla Regione Lombardia l'incarico di
sviluppare il progetto di un Incubatore d'Impresa; l'attivazione di tale
progetto ha permesso altresì di entrare in contatto con le più
significative realizzazioni di questo tipo in Europa. Nel 1992 gli viene
affidata la presidenza della filiale italiana dell'European Business School
che opera con otto sedi nei principali paesi dell'Unione Europea.
Nell'ultimo periodo è coinvolto nel management di diverse imprese e
presiede "Bottega di Leonardo", Associazione tra imprese operanti
in aree di produzione e di servizi a tecnologia avanzata. Paolo Bertaccini,
35 anni, è il nuovo Direttore Generale di Ebs. Attualmente ha fondato a
Milano la società Pass.World s.a.s, di cui è Amministratore Unico,
società specializzata in content service providing, data-banking, progetti
di comunicazione (off line e on line). Svolge da Milano attività di
consulenza strategica per il business development dell'area formazione Ebs
di Sofit e Incubatore Tecnologico, facente funzioni di direzione generale.
Nel 1999 ha lavorato presso il centro di ricerca Cies (Centro di Ingegneria
Economica e Sociale) a Cosenza (Calabria) nella funzione di Assistente di
Direzione del Progetto Majise (fondi Murst), con particolare attenzione alle
strategie di sviluppo. In questo quadro, ha promosso le attività del Cies
nel campo della ricerca e della formazione in campo nazionale e
internazionale presso università, centri di ricerca, istituzioni politiche,
imprese; contribuisce alla progettazione esecutiva del "Master di
Politica dell' Innovazione", sia negli aspetti di contenuto didattico,
sia in quelli di implementazione, inclusa la formulazione del bando di
concorso per l'assegnazione delle borse di studio e la pubblicizzazione del
bando stesso. La Ebs, che presto trasformerà la propria denominazione in
Net Economy Business School, ospiterà da gennaio i corsi della scuola
superiore del Franchising. La scuola è una vera e propria università per
il franchising, nata su iniziativa di Promofranchising (Confesercenti),
Università di Firenze, Cescot e di Claymore Assocates, collocata presso l'Incubatore
Tecnologico di Milano-Bicocca e si avvale della collaborazione didattica del
Cescot (Centro sviluppo commercio turismo e terziario) di Roma. I corsi si
articolano in sei aree tematiche: creazione d'impresa, formazione e
aggiornamento quadri, export in franchising (dedicate ai franchisor) e
introduzione al franchising, net development e approfondimenti tematici su
contrattualistica, marketing, fiscalità e finanza (dedicati ai franchisee).
"Da tempo si sentiva la necessità - ha sottolineato Pierfranco
Devasini, Vice Presidente di Promofranchising e partner di Claymore
Associates - che il nostro settore si dotasse di un istituto superiore di
formazione degli operatori in grado di attivare un processo virtuoso di
innalzamento della qualità media dei franchisee italiani per adeguarli agli
standard internazionali. Si pensi che in USA ben il 35% delle vendite al
dettaglio sono realizzate con questa formula per un volume d'affari di ben
800 miliardi di dollari. In Italia il franchising è in rapida crescita e
conta oggi un giro d'affari complessivo di circa 21.000 miliardi di lire con
536 insegne commerciali e 27.000 affiliati. Come associazione di categoria
che rappresenta la maggioranza degli affiliati non potevamo restare estranei
al tema della formazione e abbiamo cercato e trovato le alleanze giuste nel
mondo accademico e della ricerca." "La European Business School -
ha dichiarato l'Amministratore Delegato Piero Fossati - è lieta di
partecipare alla nascita di una nuova struttura formativa di alto prestigio
che si inserisce a pieno titolo pur nella sua autonomia operativa
nell'offerta formativa della scuola. Il nostro istituto - ha proseguito
Fossati - sta riformulando profondamente la sua struttura e la politica di
offerta formativa (potrebbe presto darsi anche una nuova denominazione)
lasciando inalterati i plus che ci hanno contraddistinto fin dall'inizio
della nuova vita ovvero l'alto grado di qualificazione dei docenti e il
taglio internazionale dei percorsi di studio. " Fondamentale nella
formulazione dei corsi e nel sostegno alla didattica della Scuola Superiore
del Franchising sarà l'apporto del Cescot (Centro Sviluppo Commercio
Turismo e Terziario) ente di ricerca della Confesercenti attivo fin dai
primi anni '80 e dell'Università di Firenze che tramite il Laboratorio di
Ricerca Educativa e la struttura CreaNet gestisce il programma europeo
Ektaf-Eumedis per lo sviluppo del franchising nel sistema distributivo dei
Paesi mediterranei. La scuola inizierà i suoi corsi nel 2001. Le iscrizioni
sono già aperte. Per informazioni ci si può rivolgere alla sede della EBS
in Viale F.Testi 223 presso il Polo Tecnologico Pirelli Bicocca. Tel.
02-66124341 e-mail: staff@ebs.milano.it
TUTTO, MA PROPRIO TUTTO, ANZI ...CONTUTTO DAL BANCO
AMBROSIANO VENETO (GRUPPO INTESA) UNA NUOVA PROPOSTA PER LA PICCOLA E MEDIA
IMPRESA
Milano, 15 novembre 2000 - Pmicontutto Un conto corrente che riunisce tutti
i servizi che Banco Ambrosiano Veneto (Gruppo Intesa) ha dedicato
nell'ultimo anno all'impresa di piccole e medie dimensioni, a testimonianza
di una attenzione particolare per questo settore. Pmi Contutto: il nome
suggerisce la completezza e insieme la ricchezza della proposta che unisce
ad un conto pensato per l'impresa tutti i vantaggi dell'offerta Pmi Mach,
Pmi Plus, il servizio Remote banking e un Call Center dedicato. Per
l'imprenditore questo significa trovare risposte ai propri bisogni con
Pmimach per quanto riguarda le esigenze previdenziali e la pianificazione
finanziaria, per impostare piani di sviluppo del proprio business, gestire
al meglio crediti e incassi, navigare tra gli adempimenti burocratici,
esplorare le opportunità dei mercati esteri. Strumenti esclusivi
accessibili attraverso il sito www.pmimach.it Incluso è anche Pmiplus con
la migliore offerta di opportunità commerciali, creata con un network di
primarie aziende, per l'acquisto di prodotti e servizi su misura della
piccola e media impresa comprendente oltre a servizi finanziari e bancari,
hardware, software, servizi di telefonia, trasporti, banche dati ed altri
numerosi servizi. La scelta è ampia e comoda, fruibile dal sito
www.pmiplus.it La facilità d'accesso, la comodità e l'approccio fortemente
innovativo della proposta Pmicontutto sono completate dalla disponibilità
del collegamento telematico di Remote banking Imprese installato presso il
cliente, in grado di gestire operazioni informative e dispositive e dal
servizio Company Net, un collegamento web di nuova generazione, che permette
all'imprenditore di disporre delle funzionalità del Remote Banking in
qualsiasi luogo tramite la rete Internet. Infine l'attivazione di un Call
Center Imprese attivo 24 ore su 24, festivi inclusi, che risponde al numero
840.00.33.44 consente all'imprenditore di essere sempre aggiornato e in
contatto con la propria banca. Pmicontutto è un conto molto innovativo per
la completezza dei servizi, con condizioni che verranno valorizzate sulla
base della complessità dell'azienda. Pmicontutto è quindi un conto nuovo e
completo per il mondo delle piccole e medie imprese, un universo di
soluzioni con vantaggi anche per la famiglia dell'imprenditore.
WLF & BORSA ITALIANA: MINIFIB, IL FUTURE
SULL'INDICE DELLE BLUE CHIP ITALIANE.
Milano, 15 novembre 20000 Al via la campagna pubblicitaria dedicata al
MiniFib, il future sull'indice delle blue chip italiane. È il primo frutto
della collaborazione fra Borsa Italiana e wlf La "prima volta"...
non si scorda mai. Parola di Borsa Italiana che, per la sua prima campagna
pubblicitaria, ha scelto wlf - l'agenzia di pubblicità specializzata nelle
aree della finanza, dei servizi e di internet. Il 13 novembre 2000, infatti,
parte la prima campagna di Borsa Italiana sull'innovativo prodotto MiniFib,
il primo mini-future europeo, che consente agli investitori privati più
audaci e agli amanti delle sfide offerte dal mercato, di investire, al
rialzo o al ribasso, sull'indice Mib30, che include i 30 principali titoli
della Borsa Italiana. La campagna, realizzata sotto la Direzione Creativa di
Paolo Torchetti e Oscar Morisio, interpreta creativamente il rischio insito
nei mercati finanziari, legando il piacere che si prova a "sfidare gli
elementi" a quello che si prova affrontando il mercato finanziario
investendo in un prodotto derivato: suggestive immagini di sport estremi (sky
surfing, paracadutismo, windsurf), infatti, mostrano le diverse espressioni
di gioia, di piacere e di impegno dei protagonisti, puntando l'attenzione
del pubblico sui due claim: "MiniFib, prendetevi un bel rischio" e
"MiniFib, rischia di piacervi". "Spesso la comunicazione
finanziaria è fatta di cautela e di toni sfumati. In questo caso, invece,
d'accordo con Borsa Italiana abbiamo realizzato una campagna vitale,
energica, sia nei titoli che nelle immagini, rivolta a un pubblico evoluto,
che conosce il rischio finanziario, lo sa gestire e ne apprezza le
potenzialità. Ne è nato un messaggio riconoscibile e di impatto, che si
propone di attirare l'attenzione in un panorama di comunicazione molto
affollato", afferma Luca Villani, direttore servizio clienti wlf.
Parallelamente al lancio della campagna debutta il nuovo pay off della Borsa
Italiana, "I valori che cambiano". "Un indicazione strategica
scelta proprio perché aperta a numerose interpretazioni positive",
spiega ancora Villani: "in senso tecnico, i valori che cambiano
potrebbero essere anche i prezzi di Borsa, per definizione in costante
movimento. Ma in senso più strutturale, a mutare sono i valori di fondo
dell'economia: o, a un altro livello ancora, a cambiare è il ruolo di Borsa
Italiana, sempre più driver del cambiamento". La campagna, che si
concluderà a fine dicembre 2000, è stata pianificata sulle principali
testate quotidiane nazionali, sia di informazione che finanziarie, su alcuni
settimanali e su Internet, con banner nei siti di informazione
economico-finanziaria e nelle sezioni specializzate di alcuni portali
orizzontali.
BANCA INTESA NELLA TRIMESTRALE REGISTRA UNA CRESCITA
DEL 37,7% DELL'UTILE NETTO
Milano, 15 novembre 2000 La relazione trimestrale consolidata al 30
settembre 2000 e' stata approvata ieri dal consiglio di amministrazione di
Banca Intesa, presieduto da Giovanni Bazoli. I conti consolidati dei primi
nove mesi del 2000 si sono chiusi con una crescita del 37,7% dell'utile
netto, che si e' attestato a 2.124 miliardi (1.097 milioni di euro),
rispetto al dato omogeneo ''pro-forma'' di 1.542 miliardi (796 milioni di
euro) del medesimo periodo del 1999, che peraltro aveva beneficiato di
proventi straordinari netti per 1.267 miliardi. L'utile netto dei primi nove
mesi del 2000 e' pertanto superiore all'utile netto ''pro-forma''
dell'intero esercizio 1999 (2.108 miliardi, pari a 1.089 milioni di euro).
Il conto economico al 30 settembre 2000 e' caratterizzato da una positiva
crescita di tutti i margini caratteristici e dei risultati operativi sia al
lordo sia al netto delle componenti non ricorrenti che hanno interessato
l'ex Gruppo BCI (1.219 miliardi di proventi derivanti dalla cessione di
parte dell'interessenza detenuta indirettamente da Comit nell'ambito dell'attivita'
di merchant banking in Seat Pagine Gialle e 454 miliardi di stanziamenti
straordinari indeducibili fiscalmente imposti al Gruppo Sudameris dalle
disposizioni delle autorita' di vigilanza brasiliane). Il margine degli
interessi, pari a 8.517 miliardi, presenta un incremento del 4,6% rispetto
ai primi nove mesi del 1999, grazie anche al forte sviluppo delle masse
medie intermediate con la clientela (+14,6% per gli impieghi e + 3,2% per la
raccolta) e alla sostanziale stabilita' dello spread medio (-7 b.p, in linea
con il budget di periodo), in recupero nel terzo trimestre e nel periodo
piu' recente. In incremento anche i dividendi incassati, sia per la gia'
citata operazione SEAT sia per investimenti in titoli di capitale.
Apprezzabile e' risultata la crescita delle commissioni nette da servizi
(+13,7%), grazie all'andamento favorevole dell'attivita' di gestione del
risparmio, intermediazione e consulenza finanziaria. I profitti da
operazioni finanziarie sono cresciuti da 105 a 262 miliardi. Peraltro, per
meglio valutare le performance dell'operativita' finanziaria del Gruppo, si
deve tenere conto anche del contributo che questa attivita' fornisce al
margine di interesse e alle commissioni nette. Il margine di intermediazione
complessivo e' cresciuto del 18%. I costi operativi ammontano a 11.006
miliardi (+4%), per effetto essenzialmente della ristrutturazione della rete
del Gruppo Sudameris, dove l'incremento degli oneri di gestione ha raggiunto
il 34%, in relazione ai processi di riorganizzazione in corso nelle societa'
acquisite in Brasile e Peru' e all'andamento dei rapporti di cambio.
Escludendo l'incremento registrato nel Gruppo Sudameris, i costi operativi
sarebbero stabili rispetto al 30.9.1999 (+0,3%). Nonostante l'indice sia
influenzato dai costi connessi all'avvio delle nuove attivita' di internet
banking attraverso Intesa E-Lab (45 miliardi circa) e dagli oneri di
ristrutturazione, il cost/income e' pari al 62,8% e registra un
miglioramento sia rispetto al 30 settembre 1999 (71,2%) che al 31 dicembre
1999 (72,4%). Il risultato lordo di gestione si e' attestato a 6.531
miliardi, con un incremento del 52,6% rispetto allo stesso periodo del 1999.
Dopo prudenziali accantonamenti e rettifiche di valore netti per 1.934
miliardi, in diminuzione di quasi 400 miliardi rispetto al 30 settembre
1999, il risultato della gestione ordinaria dei primi nove mesi del 2000 ha
sfiorato i 4.600 miliardi, con un miglioramento del 135%. Anche al netto
degli effetti dell'operazione SEAT, l'utile delle attivita' ordinarie si
sarebbe comunque confermato in significativa crescita rispetto al 30
settembre 1999, con un miglioramento di 1.425 miliardi di lire (+73%).
L'apporto delle componenti straordinarie, e' ammontato nei primi nove mesi
del 2000 a soli 97 miliardi, contro 1.267 miliardi nei primi nove mesi del
1999. Infatti nei primi tre trimestri del 1999 erano state realizzate
rilevanti plusvalenze con la cessione di partecipazioni ed altre
immobilizzazioni finanziarie, mentre nell'esercizio in corso tali proventi
sono stati molto piu' contenuti e controbilanciati dal gia' citato onere
straordinario a presidio del rischio di credito di pertinenza del Gruppo
Sudameris. L'indeducibilita' fiscale di questi stanziamenti rende
l'incidenza fiscale al 30.9.2000 relativamente elevata (tax rate 47,4%).
Riguardo ai dati patrimoniali, il Gruppo - rispetto al 31.12.1999 - ha
registrato un'espansione del 9,7% dei crediti verso la clientela, pari a
oltre 346.700 miliardi, in rapporto ai quali l'incidenza delle sofferenze e'
diminuita al 3,7% rispetto al 3,9% di fine 1999. La massa amministrata per
conto della clientela ha superato il milione di miliardi (1.014.008
miliardi, +9,8% in nove mesi) e risulta formata da raccolta diretta per
361.525 miliardi e da raccolta indiretta per 652.483 miliardi (+12% su
dicembre 1999). Segna un incremento del 2,3% nei nove mesi la componente
gestita, che si e' posizionata a 300.714 miliardi. Con l'occasione si rende
noto che Banca Intesa, avvalendosi della facolta' concessa dall'articolo 82
della deliberazione Consob 14 maggio 1999 n. 11971 e successive
modificazioni, rendera' disponibili, presso la sede sociale e presso la
Borsa Italiana S.p.A., il progetto di bilancio d'esercizio e il bilancio
consolidato al 31 dicembre 2000 entro il 31 marzo 2001 e, pertanto, non
predisporra' la relazione relativa al quarto trimestre 2000.
BNL: ACCELERA SULL'UTILE E SI RAFFORZA PATRIMONIALMENTE
Roma, 10 novembre 2000 - Nel terzo trimestre il risultato netto di Gruppo
cresce del 77,8% anche senza la plusvalenza derivante dalla cessione di
Banco di Napoli Holding, in gran parte finalizzata a una prossima
cartolarizzazione Nel terzo trimestre 2000, i risultati del Gruppo Bnl* -
approvati oggi dal CdA riunitosi a Roma sotto la presidenza di Luigi Abete -
confermano il soddisfacente andamento della gestione registrato nei primi
sei mesi dell'esercizio, accentuandone le valenze positive. L'utile
ordinario consolidato cresce del 41,1%** rispetto ai primi nove mesi del
'99, attestandosi a 993 miliardi di Lire (513 milioni di Euro) a cui il
terzo trimestre contribuisce con 298 miliardi (154 milioni di Euro). L'utile
netto consolidato aumenta del 46,7%, a quota 707 miliardi (365 milioni di
Euro) di cui 280 (144 milioni di Euro) realizzati tra luglio e settembre
(+77,8% rispetto al terzo trimestre '99). I fattori straordinari - pur
determinando un introito di 1.400 miliardi, direttamente riconducibile alla
plusvalenza derivante dalla cessione del Banco di Napoli Holding - non
influenzano il risultato netto. Dedotta, infatti, la pertinente quota di
imposizione fiscale, detto introito è stato interamente destinato al
rafforzamento patrimoniale, mediante uno stanziamento di 400 miliardi al
Fondo rischi bancari generali e un accantonamento di 700 miliardi al Fondo
rischi su crediti. Quest'ultimo, in particolare, è finalizzato alla
copertura dei presumibili oneri che deriveranno da un'operazione di
cartolarizzazione in corso di perfezionamento, che potrebbe essere definita
entro il 31 dicembre prossimo. "Siamo convinti che questa scelta - ha
detto l'amministratore delegato di Bnl, Davide Croff -migliorando in misura
sostanziale la qualità del credito ponga le premesse per una crescita di
redditività nei futuri esercizi non più condizionata da rettifiche e
accantonamenti legati alla necessità di sanare situazioni pregresse".
Nel corso del trimestre le principali agenzie internazionali di rating hanno
già migliorato le loro valutazioni su Bnl: Moody's ha aumentato il "financial
strength" da "D+" a "C"; Fitch IBCA ha rialzato il
rating individuale da "D" a "C/D", attribuendo un
outlook positivo. Analizzando la progressione dei flussi reddituali, si nota
la buona ripresa del margine d'interesse, che sale del 3,7% nei nove mesi,
raggiungendo i 2.573 miliardi di Lire (1.329 milioni di Euro), e del 10,1%
nel trimestre, con 882 miliardi (455 milioni di Euro). Il margine
d'intermediazione cresce del 9,4% nei nove mesi (4.773 miliardi di Lire pari
a 2.465 milioni di Euro) e del 25,2% nel trimestre (1.570 miliardi di Lire
pari a 811 milioni di Euro) grazie a un'impennata dei proventi netti da
servizi che hanno raggiunto i 2.200 miliardi, di cui 1.695 di commissioni
nette contro i 1.394 dei primi nove mesi del '99 (+21,7%). Sotto il profilo
dei costi, gli ammortamenti risultano in aumento (261 miliardi contro 247 al
30 settembre 1999) e le spese amministrative, pari a 2.701 miliardi, si
mantengono sui medesimi livelli del periodo di confronto (1 miliardo in
meno). In particolare, i costi di personale sono pari a 1.765 miliardi, con
un decremento dello 0,3% sui 1.771 di dodici mesi prima. Le altre spese
amministrative si attestano a 936 miliardi, in aumento dello 0,5%. Nei primi
nove mesi del 2000, il risultato lordo di gestione del Gruppo Bnl è di
1.811 miliardi di Lire (935 milioni di Euro), in aumento del 28,3% rispetto
al 30 settembre 1999. Il contributo del terzo trimestre è di 555 miliardi
di Lire (287 milioni di Euro), in crescita dell'85,1% sui 300 dello stesso
periodo del '99.
GRUPPO BIPIEMME - BANCA POPOLARE DI MILANO UTILE
ORDINARIO AL 30 SETTEMBRE L. 535 MILIARDI (+ 45,0%)
Milano, 15 novembre 2000 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca
Popolare di Milano nella riunione odierna ha approvato i risultati, a
livello consolidato, al 30 settembre 2000 che evidenziano un utile dalle
attività ordinarie di L. 535 miliardi (+ 45,0%) e un utile lordo di L. 551
miliardi (+ 21,5%). L'ottimo andamento della gestione ordinaria del Gruppo
Bipiemme nel terzo trimestre 2000 migliora il trend di crescita dei ricavi
già evidenziato nella semestrale: il margine di interesse sale a L. 309
miliardi (+25,3%), i ricavi da servizi ed i profitti su operazioni
finanziare crescono a L. 296 miliardi (+20,4%) e portano il margine di
intermediazione al 30 settembre 2000 a L. 1.827 miliardi, con una crescita
del +15,9% rispetto ai primi tre trimestri del 1999. Sotto stretto controllo
la dinamica dei costi che, pari a L. 366 miliardi nel 3° trimestre,
crescono del +5,5%. Il cost/income ratio al 30 settembre 2000 (inclusivo
degli ammortamenti) scende al 62,2%, con un calo di 4,2 punti percentuali
rispetto ai primi tre trimestri del 1999. Il risultato di gestione del terzo
trimestre si porta a L. 239 miliardi, con un +64,2% rispetto al
corrispondente periodo dell'anno precedente. La crescita progressiva da
inizio anno del risultato di gestione passa dal +17,9% del 30 giugno al +
30,7% del 30 settembre. Le rettifiche di valore su crediti ed
immobilizzazioni finanziarie del trimestre risultano complessivamente pari a
L. 55 miliardi e sono allineate ai due trimestri precedenti; tali valori
riflettono la elevata qualità degli impieghi a clientela ed i rigorosi
processi di valutazione dei crediti e delle partecipazioni. Al 30 settembre
il saldo complessivo delle rettifiche e degli accantonamenti ammonta a L.
156 miliardi con un calo del 2,3% rispetto al pari periodo del 1999. L'utile
ordinario del trimestre raggiunge L.184 miliardi con una crescita del 44,8%
e porta il valore progressivo al 30 settembre 2000 a L. 535 miliardi
(+45,0%). Dopo aver tenuto conto del saldo delle componenti straordinarie
del trimestre, positivo per L. 3 miliardi, l'utile lordo al 30 settembre
raggiunge L. 551 miliardi con una crescita del 21,5% rispetto al pari
periodo del 1999. L'ottimo andamento di tutti i comparti della gestione
ordinaria dei primi nove mesi dell'anno ha permesso di assorbire ampiamente
il minor apporto generato dalle componenti straordinarie. La dinamica degli
aggregati patrimoniali riflette il positivo andamento del conto economico.
In particolare, sempre a livello consolidato, la raccolta diretta da
clientela raggiunge i L. 28.831 miliardi (+ 13,6% rispetto al 31.12.1999 e +
11,3% rispetto al 30.09.1999). I conti correnti, con un'incidenza
complessiva sul totale della provvista del 65,5%, si confermano la
principale forma tecnica di raccolta. La raccolta indiretta, comprensiva del
risparmio gestito ed amministrato della sola clientela ordinaria, espressa
ai valori di mercato, si è attestata a L. 56.916 miliardi (+9,4% rispetto a
fine anno e + 16,6% rispetto al 3° trimestre 1999). Da rilevare,
nell'ambito del risparmio gestito, una buona crescita delle gestioni
patrimoniali in quote di fondi pari a L. 6.031 miliardi (+ 20,4% rispetto al
31.12.1999 e + 27,4% rispetto al 30.09.1999). Nel terzo trimestre 2000 è
proseguita la crescita degli impieghi a clientela che si sono attestati a L.
27.663 miliardi (+ 14,6% rispetto a fine anno e + 21,7% rispetto al
30.09.1999). Costante è stata l'attenzione posta alla qualità del credito.
Il grado di copertura dei crediti dubbi a clientela si è mantenuto oltre il
40% ed è proseguita la riduzione delle sofferenze nette, sia in valore
assoluto (a L. 177 miliardi con un -9,4% rispetto al 31.12.99), che in
rapporto al totale dei crediti (dallo 0,8% registrato a fine anno 1999 allo
0,6% del 30 settembre 2000). I risultati al 30 settembre della sola
capogruppo Banca Popolare di Milano incidono sull'utile lordo consolidato
per oltre l'84% e rispecchiano l'andamento del Gruppo Bipiemme sia a livello
patrimoniale che economico. Fra i principali aggregati si segnalano i
seguenti andamenti: raccolta diretta da clientela L. 28.057 miliardi (+
10,7% rispetto al 31.12.1999 e + 11,5% rispetto al 30.09.1999); impieghi con
la clientela L. 29.954 miliardi (+ 17,5% rispetto al 31.12.1999 e + 26,9%
rispetto al 30.09.1999); margine di intermediazione L. 1.666 miliardi (+
13,1% rispetto al 30.09.1999) risultato lordo di gestione L. 619 miliardi (+
26,5% rispetto al 30.09.1999); utile ordinario L. 467 miliardi (+ 41,6%
rispetto al 30.09.1999) utile lordo L. 484 miliardi (+ 17,2% rispetto al
30.09.1999); la relazione trimestrale al 30 settembre 2000 è stata
depositata il 14 novembre, a disposizione dei soci e del pubblico, presso la
Sede Sociale della Banca Popolare di Milano e presso la Borsa Italiana
S.p.A.
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