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9 APRILE 2001
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INAUGURATO SABATO DAL MINISTRO ENZO BIANCO, IL MOBILE
TECHNOLOGY CENTER IBM: CATANIA CENTRO DI ATTRAZIONE DI INVESTIMENTO E
SVILUPPO TECNOLOGICO
Catania, 8 aprile 2001 - All'inaugurazione del centro
Ibm di competenza sul Mobile e-business sono intervenuti Enzo Bianco,
Ministro dell'Interno, Umberto Scapagnini, Sindaco di Catania, Ferdinando
Lanteri, Rettore dell'Università di Catania, Elio Catania, Presidente e
Amministratore Delegato Ibm Italia e Pasquale Pistorio, President and Ceo St
Microelectronics. "Abbiamo deciso di scegliere Catania quale sede del
Centro di competenza sul Mobile e-business ? ha affermato Elio Catania ?
certi di poter contare sulla presenza di infrastrutture adeguate, in larga
parte risultato delle attività promosse con il Progetto Athena".
"La presenza di Ibm a Catania - ha dichiarato l'Onorevole Enzo Bianco -
è ulteriore dimostrazione dell'importanza e della capacità di attrazione
raggiunta dalla "Etna Valley". L'insediamento del nuovo Centro Ibm
conferisce valore aggiunto agli investimenti tecnologici già effettuati in
quest'area da altre importanti aziende". "Le scelte di un'azienda
- ha ribadito Pasquale Pistorio - sono dettate da ragioni di business, e il
fatto che Ibm abbia scelto Catania per insediare il Centro sancisce il
valore raggiunto dalla città etnea" "Catania si sta sviluppando
attraverso un processo molto forte, che seguiamo attentamente - ha detto il
Rettore dell'Università di Catania Ferdinando Lanteri. L'Università si sta
movendo tenendo in considerazione le esigenze espresse dagli operatori
presenti sul territorio, attraverso l'istituzione di corsi di laurea brevi
ma anche di corsi di aggiornamento post-laurea". Il Centro, dove sono
già all'opera una decina di esperti di tecnologie mobile, rappresenta un
investimento di circa 10 miliardi di lire entro il 2001, che si aggiungono
agli oltre 150 miliardi già investiti da Ibm al Sud in attività di
innovazione e ricerca, a partire dal 1992. Il nuovo Centro, oltre a
realizzare soluzioni per il mercato, condurrà anche sperimentazioni e
progetti pilota su tecnologie "mobile", cooperando con realtà
universitarie e accademiche internazionali e locali e in collegamento con i
poli tecnologici nati in questi anni nel catanese Il Mobile Technology
Center si integra nella rete di centri Ibm nell'area "mobile" di
Zurigo, Boeblingen, Helsinki, La Gaude e Hursley e con i centri italiani di
competenza e-business di Ibm a Bari, Cagliari e Napoli. Inoltre, esso è
collegato a una struttura di oltre 4000 professionisti di Ibm in Italia
dedicati a progetti di e-business (e oltre 24.000 in Europa). Il Centro di
Catania nasce per rispondere a una nuova esigenza di business che sta
emergendo, legata alla notevole diffusione della telefonia cellulare e alla
continua evoluzione delle tecnologie, che permetterà di portare sempre più
l'e-business "ovunque, sempre, in ogni modo", è il Mobile
e-business, la naturale estensione dell'e-business. Il Mobile e-business
pone esigenze nuove e complesse alle infrastrutture. L'utente mobile deve
poter contare in ogni momento sull'accesso immediato a una rete sempre
disponibile e questo significa tecnologie avanzate, evoluzione delle
infrastrutture, nuovo disegno delle applicazioni. Le aziende e gli operatori
di telecomunicazione dovranno offrire servizi sempre più semplici da usare,
dietro ai quali ci saranno applicazioni e soluzioni tecnologiche sempre più
sofisticate e complesse. Il ruolo che la Ibm intende svolgere è proprio
questo: mettere a disposizione, con l'annuncio di oggi, un Centro avanzato
di supporto allo sviluppo del Mobile e-business, nel mercato italiano e del
Sud Europa, inserito nella rete di competenze globali di Ibm sull'e-business
e sulle tecnologie e collegato con il patrimonio dei centri di ricerca Ibm
nel Mondo. Il centro sarà: Punto Focale di Competenza per la Consulenza e
lo Sviluppo di Soluzioni Mobile e-Business, con particolare attenzione alle
problematiche di mobilizzazione delle soluzioni e dei servizi basati su
tecnologie e-business oggi esistenti. Le attivita' spazieranno dalla
consulenza tecnologica e di business alla messa in opera delle soluzioni e
delle applicazioni, passando per le fasi di disegno e di sviluppo.
Riferimento per il Sud Europa per il disegno e lo sviluppo di soluzioni
Mobile e-Business. In tale ambito, la copertura del centro spaziera' dalla
penisola iberica, all'area greco-turca, fino all'area israeliana. Parte
integrante di una rete mondiale di centri Ibm per la sperimentazione
dell'integrazione delle nuove tecnologie Mobile nell'attuale mondo
informatico esistente (assieme al laboratorio di Zurigo, al centro di
sviluppo di Boeblingen e ai centri di Competenza di Hursley, La Gaude ed
Helsinki). Centro di collaborazione con i partner impegnati sul fronte della
telefonia mobile (operatori, produttori di dispositivi, sviluppatori di
soluzioni) e delle tecnologie pervasive. In Italia sono già attivi alcuni
progetti, fra questi Aci BolloNet, il sito dell'Automobile Club d'Italia che
offre un servizio innovativo per la visura e il pagamento della tassa di
circolazione attraverso diversi canali, come Internet, il canale telefonico
vocale e i telefoni Wap, e We@Bank, il sito della società di servizi in
ambito bancario del gruppo Banca Popolare di Milano, che offre l'accesso
alle operazioni bancarie di sportello, alle operazioni finanziarie e di
trading on-line, al sistema di blocco carte e di supporto ai clienti
attraverso diversi canali, come Internet, il canale telefonico vocale, i
telefoni Wap, mediante Short Message System (Sms) e la Web Tv.
NOKIA FORNIRÀ UNA RETE TETRA ALL'ENTE PER LA
CONSERVAZIONE DELLE ACQUE DI TIANJIN IN CINA - IL PRIMO SISTEMA NOKIA TETRA
DA 800 MHZ VENDUTO IN CINA CONTINENTALE
Milano, 9 aprile 2001 - Nokia e la Shanghai Machinery Complete Equipment (Group)
Corp. in Cina hanno firmato un contratto per la fornitura di un sistema di
radiocomunicazione digitale mobile Tetra da 800 Mhz all'Ente per la
Conservazione delle Acque della città di Tianjin. L'accordo rappresenta la
prima vendita di una rete Nokia Tetra da 800 Mhz alla Cina continentale. La
rete fornita ai sensi dell'accordo sarà utilizzata per un progetto
intrapreso dall'Ente per la Conservazione delle Acque di Tianjin volto alla
fornitura di un circuito di telecomunicazione digitale per il sistema
informativo di controllo delle inondazioni. Oltre al traffico vocale la
rete, che coprirà la città di Tianjin e la periferia,. permetterà la
comunicazione delle informazioni per la raccolta e l'elaborazione
automatizzata dei dati telemetrici relativi alle risorse idriche, in
collaborazione con il sistema di condizionamento del segnale e di
acquisizione dati (Signal Conditioning and Data Acquisition, Scada)
dell'Ente. Ai sensi dell'accordo, Nokia fornirà un centralino Dxt a
tolleranza di errore e 15 stazioni base Tetra, nonché una workstation per
la distribuzione e un certo numero di terminali Tetra. La Shanghai Machinery
Complete Equipment (Group) Corp. ha ottenuto l'appalto per l'acquisto e
l'importazione dell'infrastruttura Tetra mentre l'installazione sarà
effettuata dalla Shanghai Posts & Telecommunications Equipment Co., Ltd.
L'Ente per la Conservazione delle Acque di Tianjin è entrato a far parte
del programma di partnership Nokia Twisp (Tetra Wireless Service Partner) e
svilupperà una propria applicazione dati basata sulla piattaforma Tetra di
Nokia utilizzando l'interfaccia di programmazione aperta Nokia (Api).
"La rete Tetra che stiamo fornendo non solo permetterà comunicazioni
vocali ad alta efficienza, ma anche la trasmissione di dati necessaria
all'Ente per la Conservazione delle Acque di Tianjin per sviluppare
ulteriormente il proprio sistema informativo," ha detto Topi Kinnunen,
Direttore di Nokia Professional Mobile Radio China. "Siamo lieti di
avere collaborato con i partner cinesi per consentire questo importante
accesso di Nokia al mercato di Tetra in Cina. E' un traguardo che dimostra
anche quanto velocemente la tecnologia Tetra si sia diffusa in Cina e sia
stata adottata dai clienti e dai dipartimenti di governo del paese." Le
reti Tetra permettono una comunicazione mobile digitale sicura agli enti di
sicurezza e alle società di trasporti e di pubblica utilità. Nokia è
stata la prima al mondo a lanciare la funzione dei pacchetti Ip per Tetra.
Il nuovo sistema Nokia Tetra da 800 MHz è stato presentato alla mostra Pt/Expo
Comm China 2000 di Pechino in ottobre. Il programma Nokia Twisp fornisce
informazioni sui servizi e le interfacce dati che permettono alle società
di software di agevolare l'integrazione di nuove applicazioni per le reti
Tetra.
COLT INVESTE IN ITALIA OLTRE 100 MILIARDI E PUNTA A 150
DI FATTURATO NEL 2001 ATTIVI I PRIMI 3 COLLEGAMENTI A 2,5 GIGABIT AL SECONDO
(50.000 VOLTE UN MODEM)
Milano, 9 aprile 2001 - Colt, leader europeo nelle telecomunicazioni e
Internet per aziende, ha connesso i primi 3 clienti in Italia con anelli Sdh
a banda "larghissima", a 2,5 Gigabit al secondo, equivalente al
trasferimento, in pochi istanti, di un film digitale ad alta definizione di
2 ore. Con un investimento di oltre 100 miliardi di lire nel 2001 (in
aggiunta ai 500 degli anni passati), Colt rafforza la sua presenza in
Italia, estendendo la rete in fibra ottica fino a 1.700 chilometri,
destinati a diventare 3.000 nel 2003. I clienti previsti a fine anno sono
circa 5.000, con 400 edifici collegati nelle tre città cablate di Milano,
Torino e Roma, dove sono stati già posati oltre 45.000 chilometri di fibre
ottiche, più della circonferenza terrestre all'equatore. "Colt è, di
fatto, il primo operatore in Italia nella banda larga per le aziende davvero
alternativo all'ex monopolista, per numero di edifici cablati con servizi
attivi, ampiezza e qualità di offerta", afferma Achille De Tommaso,
amministratore delegato di Colt, "Nel 2001 puntiamo a 150 miliardi di
fatturato, grazie alla fortissima domanda da parte delle imprese". Colt
gestisce una rete europea in fibra ottica di 20.000 chilometri, che collega
27 città cablate, fra le quali Milano, Roma e Torino, che diventeranno 32
entro la fine dell'anno. In Italia la rete in fibra ottica si estende per
1.500 chilometri. Il gruppo ha 13 Internet Solution Centre, di cui uno a
Milano, in grado di ospitare 5.000 server. Nel 2000 Colt ha realizzato un
fatturato di 1.966 miliardi di lire (+60% rispetto al 1999) e nel 2001,
secondo gli analisti, dovrebbe superare i 3.000 miliardi di lire. Colt ha
lanciato in Italia Ip Corporate, una rete privata virtuale europea
"chiavi in mano" che permette la trasmissione integrata di dati e
voce, nella massima sicurezza, fra le varie sedi nel mondo dell'impresa
cliente ad una velocità fino a 100 Megabit al secondo (2.000 volte più
veloce di un moderno modem), con il protocollo universale Ip. Il servizio,
già operativo, è rivolto al settore finanziario, alle grandi e medie
imprese, alle multinazionali con sedi nel mondo intero. Si tratta, in
sostanza, di un sistema di outsourcing che include il progetto,
l'installazione, la configurazione e la gestione degli apparati del cliente
(router), l'instradamento del traffico e il monitoraggio 24 ore su 24. Colt
Ip Corporate permette di variare la velocità di trasmissione, in qualunque
momento, nell'intervallo fra 0 e 100 Megabit al secondo, su richiesta. Colt
estende ancora la sua offerta, lanciando la banda "larghissima"
alla velocità record di 2,5 miliardi di bit al secondo (2,5 Gigabit/sec),
50.000 volte più rapido di un moderno modem. I primi clienti collegati a
Milano sono 3 grandi carrier internazionali. Nelle scorse settimane Colt
aveva anche attivato i primi collegamenti di alcuni clienti alla velocità
di 1 Gigabit al secondo (1.000 Megabit): a Milano il gruppo Finanza &
Futuro e a Torino Csi (Consorzio per il Sistema Informativo del Piemonte) e
Csp (Centro di eccellenza per la Ricerca, Sviluppo e Sperimentazione di
Tecnologie Avanzate Informatiche e Telematiche).
GIANNI GRISENDI, CEO DI TIM DO BRASIL
Rio de Janeiro, 6 aprile 2001 - Gianni Grisendi sara' il nuovo Ceo di Tim do
Brasil, la nuova holding cui faranno capo le societa' del Gruppo Tim in
Brasile. Quarantanove anni, italiano, Gianni Grisendi ha acquisito una vasta
esperienza in Brasile, dove ha trascorso 24 anni, lavorando per Parmalat e
Italtel. Tim sara', dal gennaio 2002, l'unico gestore radiomobile ad operare
su tutto il territorio brasiliano: alla consolidata presenza nel Paese
latino-americano si sono infatti recentemente aggiunte le licenze ottenute
nelle aste per la banda D (Area di Sao Paulo e Brasilia) ed E (16 stati, da
Rio de Janeiro all'Amazzonia). Tim do Brasil, che diventera' operativa prima
della fine dell'anno, assumera' anche la gestione operativa delle tre
societa' di radiomobile del Gruppo Tim in Brasile: Tele Celular Sul (attiva
negli Stati di Paraná, Santa Catarina, Rio Grande do Sul e nella citta' di
Pelotas), Tele Nordeste Celular (stati di Alagoas, Ceará, Paraíba,
Pernambuco, Piauí e Rio Grande do Norte) e Maxitel, operatore di banda B
negli Stati di Minas Gerais, Bahia e Sergipe, oltre agli start-up per la
banda D ed E, programmati nel corso del 2001 per raggiungere la copertura
nazionale.
LIBERTÀ DELL'ULTIMO MIGLIO: FINISCE PER SEMPRE L'ERA
DEL MONOPOLIO?
Bologna, 9 aprile 2001 - Un confronto serrato sui concreti benefici che
porterà l'Umbundling Local Loop ha animato il convegno "Il mercato
libero delle Tariffe", l'incontro che Business@Business ha voluto
dedicare nella sua prima giornata, oggi 5 aprile, all'importante innovazione
che coinvolgerà nei prossimi mesi il mondo della telefonia fissa italiana.
Fine completa del vecchio monopolio pubblico o nuovi "piccoli
monopoli" privati? Da una parte si rilevano i pareri di Ettore
Cardamellis, responsabile marketing dell'operatore privato E-planet, e Paolo
Carmagnolo, responsabile della sezione Fonia Fissa di Wind: "il
cosiddetto "doppino disaggregato", cioè l'affitto mensile del
collegamento diretto con l'utente privato, apre grandi opportunità di
ampliamento del mercato. Su questo campo si giocherà buona parte della
concorrenza tra gestori". Precisa però Carmagnolo: "la
competizione dovrà essere sempre più fondata sulla diversificazione dei
servizi piuttosto che sulla diminuzione del prezzo. Le tariffe si sono più
che dimezzate e non è pensabile il modello della telefonata gratuita".
A difesa degli utenti dei servizi di telefonia intervengono, invece,
l'amministratore delegato di "Tariffe.it" Mario Puzzarini e Sergio
Antocicco, presidente di Anuit, un'associazione che raccoglie l'utenza
professionale di Tlc. Il responsabile del sito che compara le tariffe
telefoniche commenta: "molte delle offerte dei gestori privati
prevedono comunque l'operatore unico, non consentono cioè di rivolgersi a
gestori alternativi". "Ma ora dobbiamo porgere estrema attenzione
anche a quei sistemi che selezionano il prefisso più conveniente in base
alle caratteristiche della telefonata" conclude Antocicco. Libertà o
meno nell'ultimo miglio, i consumatori sembrano comunque continuare a
richiedere prima di tutto la trasparenza nelle tariffe proposte dai gestori
telefoni.
TELECOM E VIRGILIO OFFRONO ITALIA WIRELINE ADSL E
QUINDI INTERNET VELOCE PER LE FAMIGLIE
Milano, 9 aprile 2001 E' stata presentata al Futurshow 3001 di Bologna la
nuovo Adsl che consente il collegamento 24 ore su 24 con Internet Si chiama
Broad Band Box, la nuova offerta Adsl rivolta alle famiglie per una
navigazione in Internet ad alta velocita' messa a punto da Telecom Italia
Wireline in collaborazione con Virgilio. Il contributo di attivazione -
informa un comunicato - e' gratuito fino al 30 giugno 2001. La soluzione di
Telecom viene offerta a 83.000 lire al mese, Iva esclusa (accesso Adsl,
modem, filtri,installazione, configurazione del Pc e, con la collaborazione
di Virgilio, la guida al mondo dei contenuti multimediali di Internet).
WIND SCEGLIE MICROSTRATEGY PER OFFRIRE SERVIZI
NARROWCASTING AI PROPRI UTENTI
Milano, 9 aprile 2001 - Wind, operatore primario del mercato delle
telecomunicazioni sia fisse che mobili in Italia, nonche' importante
fornitore di servizi e accessi internet, ha siglato un contratto per la
fornitura di software e servizi MicroStrategy. La tecnologia MicroStrategy
verra' utilizzata da Wind per la realizzazione di un'applicazione di
Narrowcasting. La prima fase del progetto consentira' a Wind di rendere
disponibile per il mese di Aprile 2001 un sistema di invio di informazioni
personalizzate ai membri del portale inwind ( http://www.inwind.it ) in
modalita' push tramite canali e.mail e Sms. I sottoscrittori del servizio
avranno la possibilita' di definire il loro profilo in termini di interessi
e preferenze, eventualmente anche tramite profili predefiniti da Wind, in
modo da personalizzre i contenuti e le modalita' di delivery delle
informazioni. Il sistema consentira' l'inserimento di messaggi pubblicitari
nelle e.mail informative o il loro invio tramite Sms distinti da quelli
informativi. L'applicazione mettera' in pratica i concetti piu' avanzati di
One-to-One Marketing e Permission Marketing attraverso una soluzione
integrata a ciclo chiuso per coinvolgere i clienti in un dialogo, basato su
permesso. Il sistema prevede l'invio di un numero estremamente elevato di
messaggi durante l'intera giornata. Tutto questo grazie all'utilizzo di
MicroStrategy Narrowcast Server che puo' proattivamente inviare milioni di
messaggi personalizzati al giorno via web, wireless e voce. ''Siamo
estremamente contenti che Wind abbia adottato la tecnologia MicroStrategy
per la realizzazione di progetti di importanza strategica per lo sviluppo
del proprio business. Siamo certi che i prodotti e i servizi MicroStrategy
forniti metteranno a disposizione di Wind e degli utenti Wind servizi
avanzati di informazione'' ha affermato Andrea Delvo', Amministratore
Delegato di MicroStrategy Italy. ''Strumenti come quelli adottati da Wind,
permettono alle organizzazioni di creare rapporti personalizzati con i
propri utenti e porsi sul mercato come leader, non solo tecnologici, ma
soprattutto di mercato''.
TIM: CONCORSO WIRELESS INNOVATION UN PREMIO PER
STUDENTI UNIVERSITARI CHE PROPORRANNO IDEE E PROGETTI NUOVI RELATIVI ALLA
TELEFONIA MOBILE
Milano, 9 aprile 2001 - Una giuria di esperto premiera' le 10 idee migliori.
I vincitori parteciperanno ad uno stage retribuito della durata di tre mesi
in Tim, riceveranno un telefonini Wap e avranno libero accesso a specifici
corsi di formazione on-line oltre ad una somma fino a 30 milioni di lire da
dividere con gli altri membri del team. E' partito in tutte le universita'
italiane Wireless Innovation, il concorso bandito da Tim e rivolto a tutti
gli studenti universitari che vorranno proporre idee e progetti relativi
alla telefonia mobile.
LA FIBRA OTTICA TRA TECNOLOGIA E SERVIZI: QUALE FUTURO?
Bologna, 9 aprile 2001 - Il convegno "Fibra Ottica: il Futuro
Veloce" tenutosi a Business@Business, la manifestazione riservata alle
aziende e agli operatori del settore, ha affrontato il tema della banda
larga e dei suoi possibili sviluppi. L'appuntamento odierno ha raccolto le
testimonianze di alcuni dei più importanti esperti e manager della New
Economy. Abilmente guidati da Carlo Massarini, conduttore della trasmissione
televisiva "Mediamente", i numerosi relatori del convegno hanno
presentato le prospettive della banda larga italiana e le probabili
situazioni problematiche che si porranno nei prossimi mesi con l'adozione
delle tecnologie che rivoluzioneranno il futuro della Rete. "Lo
scenario è composito, i trend sono sicuramente in crescita, ma il destino
della banda larga sarà deciso sia dagli operatori di Tlc, sia dai fornitori
di servizi e contenuti" così ha commentato Carlo Massarini. "Le
infrastrutture in fibra ottica possono raggiungere solo le città e i
distretti industriali, cioè aree di densità tali da giustificare gli
investimenti. In queste zone è inoltre importante sfruttare la conoscenza
del sottosuolo cittadino detenuta dalle "public utilities", le
ex-municipalizzate" spiega Mario Citelli, amministratore delegato di
2Net. Continua Stefano Mattiotti, responsabile marketing dell'offerta dati
di Wind: "Sui servizi di connettività bisogna ragionare in un'ottica
di mix di sistemi tecnologici; ad esempio il satellite è una soluzione
efficace per le zone non raggiungibili dal cavo". La discussione è
quindi proseguita più specificamente sui vantaggi e sulle criticità
dell'uso del satellite. "Per quanto riguarda le incognite - rileva
Riccardo Colasanti, amministratore delegato di Tv-Files - uno dei principali
problemi di oggi si riferisce alla scalabilità dei server che è
risolvibile in modo efficace proprio tramite il multicast satellitare. Ma il
"tubo va riempito" ed è quindi rilevante anche l'aspetto dei
contenuti che valorizzano la banda larga". "Il testo dentro il
monitor è una forzatura - spiega Giuseppe Mascitelli, amministratore
delegato di Alboran. Il video s'indirizza alla vista e all'udito quindi la
soluzione è portare la Tv dentro Internet". Conclude Sergio Luciano
del giornale on line "Il Nuovo": "Le news sono contenuti
particolari e rappresentano il versante meno ripido per scalare la montagna
della produzione di contenuti".
PONZELLINI: 'INTERNET TRIPLICHERÀ I POSTI DI LAVORO'
Bologna, 9 aprile 2001 - "La Bei prevede che i posti di lavoro legati a
Internet possano anche triplicare, ma bisogna investire in sicurezza e
cultura", ha dichiarato Massimo Ponzellini, vicepresidente della Banca
Europea degli Investimenti, intervenendo a "La legge del Far Web: c'era
una volta la New Economy?" l'incontro, moderato da Giancarlo Mazzuca,
che si è tenuto a Futurshow 3001. Fatti i conti, la previsione della Bei,
significa per l'Europa quasi un milione di posti di lavoro in più. La Rete,
dunque, è e rimane un potente mezzo per dare impulso all'economia. La crisi
che la Net Economy sta vivendo in questi ultimi tempi è considerata, dagli
esperti, la fase 3 della sua evoluzione, la lotta senza confini nel mondo
della Rete, sembra ormai agli sgoccioli. "La fase 1 - ha detto Umberto
Paolucci, Vice Presidente Microsoft Corp. e Presidente Microsoft Italia -
era quella in cui bastava esserci, poi c'è stata la fase 2, quella in cui
sono iniziate le prime transazioni. Ora, invece, Internet sta diventando una
risorsa per tutti: aziende e cittadini". Una fase che vede in prima
linea l'Italia. "Da noi - ha sostenuto Enzo Biagini, Regional Manager
Southern Europe Apple - ci sono più possibilità che in altri paesi.
L'importante è che l'imprenditoria italiana osi, tenendo ben presente che
le idee hanno bisogno dei capitali per essere sostenute". E' Massimo
Ponzellini a indicare uno dei motivi per cui la Net Economy nel nostro Paese
ha buone possibilità di crescita, per ora: 'La fortuna della Net Economy è
che, per il momento, la politica è entrata abbastanza poco, perché la
classe politica è un po' ignorante e non capisce bene queste cose. Bisogna
fare in modo che continui a capirci poco, secondo me, rimanendo fuori da
queste cose e allora gli imprenditori potranno andare avanti da soli, ma con
un rapporto più sano'. La crisi attuale è dovuta anche alla maggior
cautela degli investitori, dopo i primi scossoni del mercato. "Non è
la prima volta che ci sono crolli del genere - ha spiegato Federico Scrocco,
consulente finanziario Merrill Lynch - dovuti all'euforia degli investitori.
Anche se questa volta ci sono state delle anomalie, era da vent'anni che il
Nasdaq non perdeva per quattro trimestri di seguito, e per questo non è
facile dire quando la crisi terminerà". Ma Internet è insostituibile,
ormai. "Si pensi - ha aggiunto Ponzellini - che la Rete rende possibile
ogni ora transazioni che rappresentano il 300-400% delle riserve aurifere
delle banche mondiali". "L'importate - secondo Marco Madrigali,
presidente Cto - è che università e aziende collaborino insieme".
Resta una grossa incognita, per l'economia su internet: quella della
sicurezza delle operazioni e su questo non ci sono al momento grossi
investimenti.
LE PROFESSIONI DELLA WEB GENERATION
Bologna, 9 aprile 2001 - Un tema apparentemente semplice quello affrontato
oggi al Futurshow durante il convegno "Le professioni della web
generation" che ha invece offerto molti spunti di riflessione con un
forte coinvolgimento da parte sia dei relatori sia del pubblico. Umberto
Torelli, giornalista del Corriere della Sera e moderatore dell'incontro, non
ha perso occasioni per provocare i relatori prendendo di petto gli aspetti
più spinosi e discussi della cosiddetta New Economy, a cominciare proprio
dal significato di questo termine. In apertura Torelli ne ha sottolineato
quella che si potrebbe definire "un'intensa ma breve vita", dato
che dal marzo 2000, momento in cui al Vertice di Lisbona è stato coniato il
termine New Economy, ad oggi abbiamo già vissuto la nascita, il boom e lo
sboom di questo fenomeno. Messe da parte le perplessità di mercato, già
ampiamente dibattute, qui si è voluta affrontare un'altra incognita
fondamentale: e il mondo del lavoro? L'attuale situazione americana, fatta
di licenziamenti di massa, non può che accendere campanelli d'allarme ed
esortare i paesi europei a correre ai ripari. In questo caso, infatti, il
ritardo europeo è un vantaggio e permette di guardare agli errori altrui
per poter aggiustare il tiro. In Italia il mercato Ict tiene perché le web
professioni non erano ancora state coperte per cui siamo in una situazione
ancora di forte domanda che lascia intravedere se non altro una certezza di
opportunità lavorative. Inoltre a questi si aggiungeranno 30/40.000 nuovi
posti di lavoro previsti solo per l'Umts. Ernesto Hofmann, Consulente Senior
Ibm, coglie subito la palla al balzo affermando che "il termine New
Economy è fuorviante. Se questa è la New Economy come si chiamerà la
prossima?. Probabilmente My Economy è il termine più adatto, giacché
ognuno la può interpretare a proprio uso". Hofmann sposta poi la
questione chiedendosi se questa sia una vera rivoluzione o solo un'onda che
si ripresenta sotto spoglie diverse. Gli spunti non mancano, ma può bastare
ad esempio la corsa agli studi di fisica durante l'era spaziale degli anni
'60 quando in molti si convinsero che gli anni seguenti tutto sarebbe stato
creato in funzione della conquista dello spazio. Hofmann prosegue toccando
un tasto molto delicato sottolineando che "La vera rivoluzione c'è
quando c'è sofferenza. Per questo è errato usare il termine in questo
momento: per ora ci sono l'euforia e il cambiamento. La rivoluzione ci sarà
quando si avvertirà la necessità di un cambiamento delle regole e di
affrontare una vera trasformazione sociale". Ma già sono visibili le
prime incongruenze tra le promesse della New Economy e la realtà che ha
creato. Tra i primi miti sfatati quello che prometteva meno lavoro e più
divertimento: attualmente l'americano medio lavora 300/400 ore all'anno in
più di un europeo. E questo anche per colpa della corsa parossistica alla
nuova scoperta, che costringe a lavorare di più prima per inventarla e poi
per imparare ad utilizzarla. Questo porterà ad un altro fenomeno: la lotta
per la competitività. "E' vero, si lavora tanto" ammette Gionata
Mettifogo, Project Manager di Voceviva Tiscali "ma c'è l'entusiasmo
voglia di creare ciò che non esiste. C'è un senso di proprietà del
progetto che è difficile ritrovare in altri ambiti". A rappresentare
il punto di vista della cosiddetta Old Economy c'era Luigi Amedeo Melegari,
Presidente Giovani Imprenditori di Confindustria Emilia Romagna, secondo il
quale "non si dovrebbe fare differenziazione tra Old e New Economy,
bensì tra new imprese da old imprese, in quanto il passaggio consiste nel
fare le stesse cose in modo nuovo". Rispondendo all'intervento di
Mettifogo tiene inoltre a sottolineare che "è importante sfatare
l'immagine della catena di montaggio impersonale in cui il lavoratore è
solo un numero. Ad oggi, soprattutto in Italia, dove la maggior parte delle
aziende è composta di piccoli nuclei, è fondamentale il lavoro di gruppo e
il coinvolgimento delle persone attraverso la condivisione degli
obiettivi". La corsa alla competitività evidenzia l'aspetto cruciale,
ossia la formazione. I dati illustrati da Annamaria Venezia, Responsabile
Formazione e Certificazione Microsoft danno un'idea dell'importanza di
questo aspetto: "Investendo una cifra pari all'1% delle risorse
finanziarie" afferma "si ottiene un ritorno di crescita aziendale
pari all'1.3/1.5%; la stessa cifra investita in formazione annuale crea un
ritorno stimabile tra il 3.8 e il 6.8%". La formazione va quindi
considerata come un presupposto per la crescita dell'impresa. Ma c'è un
dato che più di ogni altro sconcerta e fa riflettere: sempre dai dati in
possesso di Annamaria Venezia "Ogni anno l'Italia perde dai 18 ai
30.000 miliardi per la mancanza di mercato dovuta alla mancanza di
competenze adeguate". Anche Anna Barbato di Mercury Urval Italia calca
questo argomento offrendo un dato significativo riguardante la domanda
lavorativa italiana nel solo comparto Ict: nel 2000 mancavano circa 115.000
figure professionali per soddisfare la domanda, nel 2002 saranno 215.000.
Inevitabile a questo punto l'intervento di Torelli: "ma allora in cosa
manca la scuola italiana?" I relatori sono concordi sulla mancanza di
un vero dialogo con il mondo del lavoro, dovuto anche alla paura delle
scuole di rientrare in un ruolo di "succube" delle esigenze del
mercato. In realtà preparare le persone a quello che le aziende cercano non
può che essere utile a tutti gli attori, primo tra tutti il futuro
lavoratore. Hoffman sottolinea anche la necessità di rivalutare la figura
dell'insegnante posizionandola tra i pilastri dell'economia e della
società. Ma conferma la sua contrarietà alla presenza dei computer nelle
scuole elementari, che, dice "devono restare un luogo dove i bambini
imparano a socializzare e a coesistere con i propri simili".
DOMINI INTERNET, PROPRIETÀ DEI NOMI, PROSPETTIVE DI
LINUX E SOFTWARE PROPRIETARI: SE NE PARLA ALLA "LINUX CONFERENCE"
Bologna, 9aprile 2001 - Business@Business, la manifestazione riservata agli
operatori del settore delle telecomunicazioni, dedica un'intera giornata al
tema dei domini Internet. "Linux Conference", questo il titolo
dell'incontro dedicato al sistema operativo ideato dagli appassionati di
informatica, ha proposto una serie di interventi volti a presentare le
numerose potenzialità della piattaforma Unix. Oggi sono numerose le
possibili aree di applicazione del nuovo ambiente e per confrontare le
diverse opinioni sull'argomento hanno partecipato al convegno alcuni
rappresentanti degli organismi di autoregolamentazione della Rete, del mondo
aziendale ed esperti dell' "Open Source". Sulle tematiche della
gestione dei domini Internet è intervenuto Stefano Trumpy, membro della
Commissione Esperti Internet presso la Presidenza del Consiglio: "Il
mondo della Rete sta diventando sempre più complesso: sono 407 milioni gli
utenti abituali e ben 33 milioni i nomi collegati ad Internet. Serve quindi
una regolamentazione del settore che deve essere stilata tenendo conto delle
esigenze degli utilizzatori della Rete". Secondo Claudio Allocchio,
presidente della Naming Authority Italiana che difende le scelte di
autoregolamentazione a livello legislativo: "Le regole devono nascere
dalle necessità dell'utenza, dal basso, rispettando principi di democrazia
diretta". Luca Barbero - arbitro di Onpi - e Luca Sandri - responsabile
dell'Ente Conduttore per le procedure di riassegnazione dei domini - hanno
sviluppato l'aspetto delle controversie relative alla proprietà dei nomi di
dominio. Spiega Barbero: "La registrazione abusiva oggi si individua
nella concomitanza di tre condizioni: il nome "usurpato" deve
essere identico o simile a un marchio registrato, il possessore non deve
avere diritti legittimi sul dominio e l'utilizzo deve avvenire in mala
fede". Una critica ai siti delle Pubbliche Amministrazioni è infine
espressa da Gianluca Rubini, tesoriere dell'associazione no-profit "Airlug.linux.it":
"La P.A. non viene incontro ai cittadini perché fornisce documenti in
formato proprietario che obbligano gli utenti ad avere un software
specifico".
WEB E SOFTWARE LIBERI O A PAGAMENTO? LA GRATUITÀ È UN
ASPETTO DELICATO DELL'INFORMATICA SOPRATTUTTO PER LE APPLICAZIONI E
INTERNET.
Bologna 9 aprile 2001 - La seconda giornata di Futurshow 3001 si conclude
con un incontro dal titolo "Free Web - Free Software ",
un'occasione di confronto e di approfondimento tra chi crede nella libertà
della Rete e la libera circolazione del software e chi invece sostiene che
il software debba essere commercializzato. Quale sarà il futuro sviluppo di
Internet, a pagamento o gratuito?. La questione è spinosa e i sostenitori
di una e dell'altra tesi credono fermamente nelle loro posizioni. Internet
ha bisogno delle connessioni telefoniche o di linee dedicate e queste hanno
evidentemente dei costi. La scelta è quella tra pagare un servizio di alta
qualità che comprenda anche la connessione, o accettare un servizio di
minor livello e accollarsi il costo delle telefonate. "Gli utenti -
dice Mario Mariani, direttore Marketing di Tiscali - sono disposti a pagare
i servizi a contenuti esclusivi. Noi, ad esempio, in Inghilterra abbiamo
entrambe le offerte: un pacchetto che si acquista da Tiscali comprendente la
connessione e un pacchetto free, dove l'utente paga solo la
telefonata". Una realtà confermata anche dal giornalista Franco
Carlini, del "Secolo XIX": "Già ora vengono offerti servizi
di qualità a pagamento. A questo proposito sarà necessaria una maggiore
attenzione ai contenuti dei portali che non dovranno essere dei contenitori
vuoti creati con il solo scopo di ottenere la quotazione in borsa".
Secondo Fausto Gimondi di Virgilio "Non è un problema di costi. Le
persone sono disposte a pagare cifre molto diverse per lo stesso servizio.
Quello che fa la differenza è la qualità: cioè quanto saranno soddisfatti
del servizio". Secondo Vittorio Veltroni la vera componente free è
un'altra: "La vera libertà della rete era l'essere costituita da
protocolli insensibili alle informazioni che passavano. Ora che tanta gente
chiede qualità è necessario differenziare il servizio, ma questo rischia
di rendere internet meno duttile". Il tema della libertà del software
è molto più problematico. Il professor Roberto Di Cosmo, docente di
informatica a Parigi, ha portato l'esempio di Linux, sistema operativo non a
pagamento e che permette la visione del codice sorgente (ossia il programma
vero e proprio). "Proprio per tale motivo Linux - sottolinea Di Cosmo -
può essere modificato secondo le proprie esigenze. Inoltre è distribuito
gratuitamente". Sull'altro lato della palizzata c'è Fabio Falsea, di
Microsoft, secondo il quale "Bisogna lasciare a ognuno la libertà di
scegliere ciò che vuole e quindi è necessaria un'offerta che comprenda
anche programmi a pagamento".
HACKING ETICO PER MIGLIORARE LA SICUREZZA INFORMATICA:
ESPERTI DI SICUREZZA E "HACKER ETICI". DUE MONDI CONTRAPPOSTI A
CONFRONTO NEL CONVEGNO "WEB SECURITY: I SITI SICURI SONO NECESSARI E
POSSIBILI".
Bologna 9 aprile 2001 - E' stato un incontro informale quello che Futurshow
3001 ha ospitato nell'area Business@Business e che ha visto faccia a faccia
gli esperti di sicurezza informatica e chi, invece in passato, ha violato le
barriere di questi sistemi. Tutti i relatori hanno concordato su un fatto:
continua a mancare la cultura della "Web Security". Su questo
argomento permangono ancora semplificazioni e leggende, che contribuiscono
ad aumentare la percezione di insicurezza e secondo gli intervenuti sono
spesso le enfatizzazioni delle forze dell'ordine e dei giornalisti a creare
confusione tra il pubblico. "Premettendo che la sicurezza assoluta non
esiste, le tecnologie oggi sono abbastanza sicure" rileva il moderatore
dell'incontro Roberto Dadda, direttore Ricerca & Sviluppo di Sia,
"Effettuare pagamenti su Internet con la carta di credito non è certo
meno sicuro che utilizzare la carta al ristorante. La sicurezza su Internet
esiste ed è possibile". Raoul Chiesa rileva poi i problemi che
riguardano i diversi aspetti della "Web Security": "Capita a
volte che gli Isp mantengano una copia dei numeri di carta di credito; altro
errore è ritenere di essere garantiti dalla sola presenza di un Firewall
(una porta di accesso al sito con funzioni di controllo e difesa. ndr). Il
Firewall, infatti, deve essere ben gestito e sottoposto a
manutenzione". Raoul Chiesa è oggi consulente di Security a "@
Mediaservice.net", ma il suo passato è quello tipico dell'adolescente
che per sfida violava le barriere dei sistemi informatici protetti. Un
"hacker etico" puntualizza Chiesa. Matteo Del Corno,
amministratore delegato Checkpoint Italia, contribuisce infine a sfatare
alcune leggende: "Non è vero che più un prodotto è chiuso più è
blindato. Al contrario, i sistemi più sicuri sono quelli che prendono in
considerazione l'aspetto sicurezza pensato per tutta l'architettura di un
sistema. Quando si considera questo problema la risposta migliore spesso non
è il singolo prodotto, ma una piattaforma completa".
L'UOMO E LA MACCHINA: DALLA DIPENDENZA ALLA FRATELLANZA
Bologna 6 aprile 2001 - Il tempo in cui le macchine e gli uomini
interagiranno completamente non è poi così lontano. I PC potranno sentire
le sensazioni dell'uomo e interagire con il sistema nervoso, per arrivare
alla intelligenza artificiale: migliaia di chip che pensano come un cervello
umano. Questo il tema un po' ambizioso ma non così lontano dalla realtà
affrontato nel convegno che si è svolto ieri a Futurshow 3001 e dal titolo
La cyber-connessione tra l'uomo e la macchina. "Una delle frontiere del
futuro più prossimo della tecnologia è l'integrazione uomo macchina",
ha detto introducendo gli ospiti Carlo Massarini. La cyberconnessione, sulla
quale molti scrittori hanno fantasticato in passato, non è poi così
lontana. Kevin Warwick, docente di cibernetica alla Reading University di
Londra, è venuto a Futurshow per parlare della sua esperienza: si è fatto
impiantare nel 1998 un microchip nel braccio sinistro. Per nove giorni un
computer, collegato al microchip, ha registrato tutti i suoi movimenti. A
settembre di quest'anno l'esperimento entrerà nella seconda fase: il
professore si farà impiantare un microchip allacciato al sistema nervoso
per interagire totalmente con il computer. "Con mia moglie Irene - dice
Warwick -stiamo pensando di farci installare, due chip per provare uno le
emozioni dell'altro". Una tecnologia che, però, non deve essere fine a
se stessa, "ma alle nostre domande", come sostiene lo scrittore e
giornalista Carlo Infante. "Pensiamo ad esempio - dice Ernesto Hofmann,
consulente senior di Ibm - se il computer potesse essere attivato non con la
password, ma con l'impronta digitale, o il mouse muoversi con un
riconoscimento del movimento oculare, o ancora se un chip potesse
riconoscere lo stato d'ebbrezza di un guidatore e bloccare automaticamente
l'auto". Una funzionalità che si avvicina all'intelligenza, ma non lo
è. "Il computer - continua Hofmann - è molto meno complesso di un
essere umano, anche se è in grado di svolgere migliaia di algoritmi in
pochissimo tempo. Un transistor non può essere paragonato a un neurone. Nel
Pc ci sono un milione di transistor, ognuno dei quali è collegato al
massimo ad altri tre. Un neurone base, invece, parla con altri 5.000 neuroni
e un neurone intelligente, quelli del cervelletto, con altri 80mila".
Senza contare poi il fattore evolutivo: quello che noi siamo è la
conseguenza di parecchi milioni di anni di evoluzione. Secondo Warwick,
invece, anche quella dei Pc è un'intelligenza, anche se diversa dalla
nostra. Al di là degli aspetti etici, quello che sarà in gioco nel
prossimo futuro è il rapporto tra l'uomo e la nuova dimensione creata dalla
tecnologia. Warwick parla di techno upgrade of mind e pur condividendo la
preoccupazione etica di Hofmann è convinto che la nuova rivoluzione non
sarà biologica ma permetterà sicuramente di far guadagnare all'uomo dei
passaggi nell'evoluzione della sua storia naturale. "La realtà
virtuale - replica Infante - è la vera nuova dimensione creata
dall'evoluzione tecnologia, che media la realtà che conosciamo e il mondo
dell'immaginario". Una dimensione che ha protocolli di spazio e tempo
tutti suoi. Il percorso è ancora lungo. "Per i prossimi anni varranno
ancora le leggi di Moore - dice Enrica Fortunati, responsabile Marketing di
Intel -: ogni 18 mesi il numero dei transistor duplicheranno e i costi di
acquisto si ridurranno del 50%". L'unico limite è dato dalla crescita
esponenziale dei costi della produzione che duplicano ogni tre anni. Ma
sicuramente le aziende e il mondo della ricerca scientifica andranno avanti.
IL COMMERCIO ELETTRONICO NON ESISTE
Milano, 9 aprile 2001 - In una nota diffusa il Codacons sostiene che l'E-Commerce
è una grande possibilità. La pubblicità del servizio, oggi, sopperisce e
cela alle/le problematiche sottese al mercato del futuro. Innegabile è la
grandissima capacità di comunicazione, la velocità di ricerca e soluzione
dei problemi connessi ed affidati al mezzo. Privacy, costi di attuazione,
Sicurezza delle Transazioni, buon esito delle stesse ed illecite mappature
del Dna dell'"acquirente tipo" impediscono al Commercio
Elettronico di decollare come dovrebbe. La lacerazione continua dei nostri
intimi segreti legata ed affidata al doppino telefonico e poi al
"grande canale" lascia attoniti e sfiduciati i neofiti del
multimediale ed inchioda la corsa alla comunicazione globale. Costi
proibitivi di costruzione dei portali, costi di integrazione tecnologica dei
rami di impresa ostacola la diffusione del servizio. Cookies, vale a dire
file che lasciano traccia del nostro passaggio identificano i
"Viaggiatori" ed indeboliscono il mercato di rete. Completa
insicurezza nelle trattative commerciali, rischi altissi di intrusione nei
dati bancari "tappano" l'erogazione di investimento in alta
tecnologia di comunicazione. Oggi più che mai occorre chiarezza e la
chiarezza del ...futuro significa: certificazione! Se non c'è chiarezza, se
non cè "certificazione", l'E-Commerce è solo ...tanta
pubblicità!
COMPRARE ON LINE CON LE CARTE DI CREDITO, IL CELLULARE
E IL CONTO CORRENTE
Bologna - 9 aprile 2001 - Anche quest'anno, Tecnobanca, l'evento dedicato al
settore bancario, assicurativo e finanziario, rinnova l'appuntamento con
l'utenza professionale per proporre prodotti, servizi e soluzioni per la
gestione delle attività legate allo sviluppo del business on line.
Sicurezza, facilità di utilizzo e flessibilità al servizio dei clienti,
queste le caratteristiche che i nuovi sistemi di pagamento per il commercio
elettronico devono avere per potersi imporre in un mercato nuovo e che ha
grandi potenzialità di penetrazione. Chi è intervenuto al convegno
organizzato da Tecnobanca ha sviluppato proprio questi temi. Roberto Cuomo
ha illustrato Omnipay, il progetto realizzato da Omnitel per i pagamenti su
Internet alternativi alla carta di credito. Da un lato, vi è Omnipay
prepagato, pensato per i piccoli acquisti e in cui si utilizza la stessa
carta che si usa per la ricarica dei cellulari. Dall'altro, Omnipay OnPhone,
che consiste nella possibilità di servirsi del proprio numero di cellulare
anziché di quello della propria carta di credito per i pagamenti on line.
In entrambi i casi l'obiettivo è di spingere i clienti ad usare il
cellulare come portafoglio mobile per gli acquisti. Pasquale Favale ha
presentato il sistema di pagamento Trinitech elaborato da Selesta, leader
del settore dell'Itc. Si tratta di una carta di credito virtuale con un
numero personale anch'esso virtuale, utilizzabile solo su Internet e che
corrisponde ad una carta di credito reale. Trinitech supporta la
multicanalità e garantisce la sicurezza dei dati. Massimo Gasparini ha
parlato di Blu American Express, una nuova carta di credito che si rivolge
ad un pubblico diverso rispetto a quello tradizionale dell'azienda. I suoi
punti di forza sono la sicurezza, la flessibilità in rapporto alle esigenze
della clientela e la fornitura di servizi dedicati on line. Infine, Roberto
Spada ha illustrato Pago 24, un nuovo sistema di pagamento gestito da
Carisbo, che consiste in una struttura multicanale aperta a varie forme di
pagamento, tra cui la possibilità di pagare da conto corrente. Semplicità,
sicurezza e certezza dei tempi sono per Carisbo le parole d'ordine del
futuro.
EUTRON E OMNIKEY PRESENTANO IL PRIMO LETTORE USB
TASCABILE PER SMARTCARD FULL-SIZED AL MONDO
Bergamo, 9 aprile 2001 - Eutron, leader nel campo della tecnologia Usb di
autenticazione personale, e Omnikey, leader nella produzione di lettori
smartcard, hanno annunciato un nuovo modello di lettore smartcard
rivoluzionario. Il nuovo dispositivo è in grado di leggere smartcard di
dimensioni standard pur presentando una tale compattezza da consentirne
l'inserimento in un normale portachiavi. Eutron e Omnikey hanno presentato
il nuovo prodotto in anteprima al Cebit di Hannover. Grazie a questa
collaborazione l'avanzata tecnologia dei lettori di smartcard sviluppata da
Omnikey per la famiglia CardMan si combinerà con le competenze specifiche
di Eutron in fatto di design e produzione di dispositivi Usb per
applicazioni di sicurezza quali CryptoIdentity, la chiave Usb Pki, o
WebIdentity, il token con crittografia simmetrica per strong authentication.
Entrambe le società sono leader nella tecnologia dei sistemi di
autenticazione e delle smartcard. Infatti il lettore di smartcard (in
formato Sim) di Omnikey è stato recentemente premiato quale "Prodotto
più innovativo dell'anno 2001" in occasione dell'Advanced Card Awards
tenutosi a Londra lo scorso febbraio. Eutron dal canto suo ha appena
ottenuto il brevetto per il suo nuovo concetto di lettore smartcard
tascabile, ora realizzato in collaborazione con Omnikey. Eutron e Omnikey
distribuiranno il nuovo prodotto attraverso i loro canali di vendita; il
lettore sarà disponibile in grossi volumi a partire dal terzo trimestre
2001. Grazie all'estrema portabilità del lettore Usb e alla sua semplicità
di utilizzo, la soluzione combinata Eutron / Omnikey, supportata da un
crescente numero di applicazioni quali pagamenti e sicurezza via Internet,
favorirà e spingerà ulteriormente l'utilizzo di smartcard ovunque e
comunque. "Siamo lieti di collaborare con Omnikey allo sviluppo di
questo prodotto in quanto i loro canali di vendita e il carattere innovativo
dei loro prodotti si adatta perfettamente alle nostre competenze e ai nostri
mercati" dichiara Michele Leidi, Direttore Commerciale e Marketing di
Eutron. "Condividiamo la visione di Eutron e siamo convinti che questa
partnership strategica accelererà il processo di introduzione delle
smartcard in diversi ambiti applicativi", afferma Kurt Schmid, Cto di
Omnikey. Infolink: www.eutron.it
UNA RECENTE INDAGINE EVIDENZIA CHE LE PICCOLE E MEDIE
IMPRESE ITALIANE PRIMEGGIANO TRA LE NAZIONI EUROPEE NELLO SVILUPPO DI
STRATEGIE MCOMMERCE PER LE LORO INIZIATIVE COMMERCIALI
Milano, 9 aprile 2001- I dati evidenziati da una recente ricerca
commissionata da Nextra, il Communication Service Provider (Csp) pan-europeo
rivolto alle aziende, mostrano che il 28% delle Piccole e Medie Imprese
italiane utilizzano già il "m(obile) Commerce" come parte
integrante delle loro strategie aziendali.1 Lo studio, condotto su base
comparativa in 16 paesi europei per offrire una panoramica sullo sviluppo
della new economy in Europa, si propone di evidenziare come la tecnologia
mCommerce emergente sia percepita dalle Piccole e Medie Imprese europee. In
Francia nessuno degli intervistati ha dichiarato di aver incluso il"mCommerce"
tra le attuali strategie aziendali, mentre in nazioni come il Regno Unito e
la Germania, considerate all’avanguardia nel settore dell’Information
Technology, meno del 3% delle risposte indicano tale applicazione nelle
rispettive strategie. La Finlandia è stata sorprendentemente l’unica
nazione ad avvicinarsi all’Italia riportando tuttavia solo il 17%. Il 51%
delle Pmi italiane ha inoltre riconosciuto chiaramente nella sicurezza il
principale ostacolo all’implementazione dell’mCommerce rispetto ad altri
fattori quali, per esempio, l’accesso (13%) o i costi di gestione (8%). La
scarsa fiducia nella sicurezza del mCommerce potrebbe costituire nel
prossimo futuro una barriera alla sua definitiva accettazione nel nostro
Paese, se si considera che nel Regno Unito solo il 6% delle Pmi pone come
ostacolo principale la questione sicurezza, mentre in Olanda la percentuale
si aggira intorno all’8%. Lo studio ha inoltre evidenziato che soltanto un
numero particolarmente contenuto di Pmi europee -il 14% - ha avviato
rilevanti attività di eBusiness. Anche in questo caso tuttavia, l’Italia
si colloca al primo posto in Europa con il 29% delle Piccole e Medie Imprese
che effettuano significative operazioni di eBusiness. Le Pmi austriache e
inglesi seguono subito dopo l’Italia, con il 24% e il 18% rispettivamente.
"Non possiamo che ritenerci soddisfatti per i risultati evidenziati dal
rapporto sul mCommerce in Europa", ha dichiarato Stein Tømmer,
amministratore delegato di Nextra Italia. "I dati emersi sono
particolarmente favorevoli per l'Italia che, con fare pionieristico, ha
dimostrato di aver saputo accogliere e sfruttare appieno i dettami della new
economy e conduce ora il resto dell'Europa verso l'adozione di strategie
all'avanguardia come il mobile commerce. Una volta superate anche le
barriere legate al problema della sicurezza, le Pmi italiane ricorreranno
alla tecnologia mobile come a un servizio a valore aggiunto per incrementare
il business". "In ogni caso", prosegue Tømmer, "un dato
importante che questa ricerca sottolinea è proprio l'attenzione verso le
novità introdotte nelle telecomunicazioni da parte delle aziende che sono
interlocutori sempre più aggiornati e competenti con cui poter progettare
soluzioni innovative e all'avanguardia". Dai dati presentati emerge
chiaramente come sia ancora prematuro parlare di adozione definitiva della
tecnologia mCommerce in Europa. Infatti, solo il 7% delle Pmi ricorre
attualmente al mobile Commerce come strumento di business, mentre un
ulteriore 4% ritiene di volersene avvalere nei prossimi 6 mesi. Tuttavia la
percentuale aumenta sensibilmente se ci si proietta più nel lungo periodo.
Tra due anni, hanno dichiarato gli imprenditori europei, il commercio mobile
verrà adottato dal 26% degli operatori. E tutto fa supporre che gran parte
di essi effettueranno le loro transazioni proprio dall’Italia. Lo studio
è stato effettuato dalla Infratest Burke InCom, un Istituto di ricerche
operante a livello mondiale sulla base di interviste condotte su un campione
base comprendente amministratori delegati e dirigenti di primo livello nei
settori dalla finanza e dell’IT, oltre ad una sezione trasversale
proveniente da altri dipartimenti. Sono state effettuate in totale 1215
interviste utilizzando intervistatori di lingua madre. Ai fini di questa
ricerca, rientrano nella categoria delle Piccole e Medie Imprese le
organizzazioni con uno staff compreso tra le 5 e le 1000 persone.
II EDIZIONE DELL'SMC DAY E I NUOVI SCENARI DELL'INFORMATION
TECHNOLOGY I GRANDI TEMI TRATTATI DALL'EVOLUZIONE DELL'INFORMATION
TECHNOLOGY ALL'IMMINENTE INTRODUZIONE DELL'EURO
Treviso, 9 aprile '01. - La seconda edizione dell'Smc Day, organizzato in
Villa Foscarini Rossi di Stra da Smc Treviso con la collaborazione di
Hewlett Packard ha avuto come tema centrale l'evoluzione delle nuove
tecnologie informatiche e le possibilità da esse offerte alle aziende;
l'evento, che ha visto la partecipazione di molte aziende del triveneto e
non, ha riscontrato grande favore e apprezzamento da parte dei convenuti. I
convegni ed i seminari che si sono susseguiti nell'arco della giornata, si
sono articolati attorno ad alcuni nuclei tematici portanti individuati tra
gli snodi più problematici dell'attuale panorama economico. L'integrazione
della gestione delle aree aziendali per rispondere alle richieste di
flessibilità, qualità e abbassamento dei costi e dei tempi di produzione
richiesti dall'estrema dinamicità e concorrenzialità della situazione del
mercato; il momento di passaggio che l'economia sta vivendo da
un'impostazione di tipo tradizionale agli interrogativi sempre più aperti
dalla new economy; le opportunità che il mondo internet offre
all'organizzazione aziendale, in termini di rapporti e contatti tra aziende
e con i clienti; l'entrata in vigore dell'euro dal gennaio 2001 e le
scadenze previste, il conseguente impatto organizzativo e le possibili
soluzioni per le aziende; la risposta delle nuove tecnologie alle esigenze
di libero accesso agli applicativi e alle informazioni indipendente dal
luogo di connessione e alle richieste di una manutenzione rapida e
risolutiva che non interferisca con i tempi di produzione; l'evoluzione del
3D-commerce e delle possibilità offerte agli uffici tecnici nella
trasmissione e condivisione dei progetti. Su queste nuove ma pressanti
esigenze si è articolato l'Smc Day, che ha reso proficua l'occasione
abbinando alle nozioni sull'introduzione dell'euro le innovazioni tecniche,
tecnologiche e metodologiche che in questi ultimi mesi il mercato ha
maturato: dall'Erp di Practor 5 all'annuncio della nuova versione del
gestionale Qu-Winner 4, dal Crm alla sicurezza per Internet e il Networking,
dalla gestione nell'area della Finanza e del Controllo di Gestione alla
Distribuzione e alla Produzione di imprese grandi e piccole. Nelle varie
sessioni della giornata sono stati approfonditi i temi del Data Warehousing,
dell'Scm, della Logistica di Magazzino, di come va affrontato il Web, il Cad,
il Calcolo Strutturale e la Cinetodinamica, il Pdm e il 3D-commerce. Un
articolato panorama che ha saputo davvero far vedere cosa presenti, in
termini di opportunità offerte, il mondo, sempre in evoluzione, dell'Information
Technology. Da segnalare la partecipazione a questa edizione dell'Smc Day di
altre aziende del settore: Cisco, Grant Thornton, Infosquare, Oracle,
Project-net, Satel Group, Solid Works, Tools. Infolink : http://www.smc.it
L'ISTITUTO NAZIONALE PER IL COMMERCIO ESTERO APRE
ITALTRADE.COM UN PORTALE IN INGLESE PER LE IMPRESE ESTERE CHE VOGLIONO
CONTATTARE QUELLE ITALIANE
Milano, 9 aprile 2001 - Il nuovo sito 'Promoting Italy', all'indirizzo web www.italtrade.com
è scritto in inglese e punta a divenire un polo di attrazione da parte
delle imprese straniere interessate a fare affari nel BelPaese. Dopo il
lancio di www.ice.it il portale per
gli operatori italiani che guardano ai mercati internazionali, non poteva
essere che Internet la vetrina privilegiata per la promozione del ''sistema
Italia'' nel mondo. l'Istituto nazionale per il commercio estero ha lanciato
un portale per orientare le imprese straniere verso le diverse opportunità
di affari che l'Italia e' in grado di offrire. La grafica consente
l'immediata individuazione delle numerose rubriche del sito, tra cui una
panoramica della situazione economica italiana e un quotidiano on line in
inglese, sara' possibile accedere a quattro sezioni: 'Invest in Italy' che
si rivolge agli operatori nordamericani, inglesi, francesi, tedeschi,
giapponesi e svedesi nelle rispettive lingue; ''Italia Production'' che
raccoglie siti specializzati per settori di prodotti; 'Subcontracting' che
punta ad agevolare l'inserimento delle aziende italiane di fornitura sui
mercati esteri; 'Send up your business proposal' che consentira' ad
un'azienda estera di contattare possibili partner italiani. Nel sito e'
previsto anche un link all'Associazione Enti fieristici italiani cosi' da
essere sempre informati sulle fiere a valenza internazionale che si svolgono
in Italia.
"COME GESTIRE L'AZIENDA ATTRAVERSO LA RETE"
Bologna, 9 aprile 2001 - Svoltosi a Tecnobanca 2001 il convegno "Come
gestire l'azienda attraverso la rete" è stato l'occasione per
presentare lo stato dell'arte delle Pmi italiane nei confronti dell'utilizzo
della rete. Tre gli aspetti fondamentali affrontati dai relatori:
Comunicazione integrata; Impresa e rete; Cultura d'impresa. Moderati da
Emanuele Danesi della testata Web Marketing Tools i protagonisti del
dibattito hanno illustrato le prospettive di mercato e le offerte con le
quali le rispettive aziende intendono rispondere. Secondo Nicola Cavallina,
Divisione Mercato Pmi di Cisco, l'evoluzione in corso comporta la
trasformazione delle Company in E-company: "Molte aziende" afferma
"non hanno ancora superato la fase del sito-vetrina per cui l'esigenza
primaria è quella di trovare un partner che le accompagni in questo
passaggio, che non deve essere traumatico e che deve rispettare i processi
aziendali e la cultura interna. Il nostro intento è proprio questo:
accompagnare l'azienda in una crescita che la porti da utilizzatrice di
tecnologie e servizi minimi, come la posta elettronica, a ecosistema di
rete, in cui le tecnologie si integrano con i processi aziendali". Uno
degli elementi di questo processo di trasformazione comprende l'integrazione
di dati e voce. Franco Uomo, Direttore Marketing di Tenovis ha illustrato
l'offerta dell'azienda per la veicolazione delle due componenti su
protocollo IP, in modo da massimizzare il rendimento delle infrastrutture
tecnologiche e dei processi comunicazionali tra l'azienda e tutti gli
attori, sia interni sia esterni. In tema di massimizzazione dei risultati
Mauro Nanni ha proposto Telecom Italia in veste di outsourcer per le
soluzioni business, con la quale l'operatore nazionale si vuole presentare
come unico interlocutore e con un'offerta di pay for use, in linea con il
trend che sta cambiando l'approccio dell'Ict in tutto il mondo.
"Attualmente siamo solo all'inizio, il potenziale del nostro paese è
altissimo, ma la situazione ottimale nel mercato Ict italiano deve ancora
realizzarsi. Il primo elemento da affrontare per fare in modo che ciò
accada è la formazione del management, che deve essere in grado non solo di
utilizzare le nuove tecnologie ma di sentirle come parte integrante della
propria professione". Tra gli aspetti a cui la rete ha dato vita emerge
quello della "impresa di rete", intesa come elemento senza
confini. Gianfranco Sampò di Consulteque.com "grazie a Internet è
stato superata la suddivisione tra ciò che sta dentro e ciò che sta fuori
all'azienda. Un aspetto fondamentale, soprattutto laddove lo spostamento
verso prodotti intangibili rende necessaria l'interazione di competenze
molto approfondite e conoscenze diversificate. Le nuove tecnologie
permettono all'imprenditore di utilizzare le risorse intellettuali esterne,
facendole interagire con l'organizzazione interna". E se da una parte
la rete ha costruito molto, dall'altra ha di certo abbattuto il concetto del
tempo lavorativo. A tale proposito Alberto Fioravanti ha toccato il tema
della necessità di "essere on line 24 ore su 24", al quale
Inferentia risponde offrendo un servizio globale che va dalla consulenza
alla progettazione dei servizi web, fino all'offerta delle infrastrutture
tecnologiche necessarie, al fine di "garantire all'azienda un servizio
non solo completo, ma soprattutto continuativo nel tempo, in modo da poter
rispettare le aspettative della rete che non permette soluzione di
continuità".
CDBOX.IT PRESIDIA IL CANALE MUSICA E VIDEO DI KATAWEB
Roma, 9 aprile 2001 - Cdbox.it, sito leader nella vendita di Cd Musicali e
Dvd, stipula un accordo con Kataweb, che prevede la presenza di Cdbox.it nel
canale Musica e Video dell'area kwShopping. I navigatori del portale del
gruppo l'Espresso, tra i più visitati in Italia con oltre 4 milioni di
utenti unici al mese, possono dunque accedere già da ora, attraverso
kwShopping, al ricchissimo catalogo di Cdbox.it, che offre oltre 1 milione
di articoli audio e video, specializzati e non, a prezzi davvero
competitivi. "La partnership con Kataweb è particolarmente
significativa per Cdbox.it", ha dichiarato Oberdan Ferrari, General
Manager di Cdbox.it, "la presenza nel canale Musica e Video di
kwShopping conferma la posizione di primissimo piano di Cdbox.it nel mercato
dell'intrattenimento in cui opera".Nato nel 1997 dalla profonda
esperienza musicale di Oberdan Ferrari, Cdbox.it è uno dei maggiori web
store italiani dedicati alla vendita di supporti audio e video (Cd, Dvd e
Video). Cdbox.it fornisce un servizio di vendita al dettaglio e
all'ingrosso, per la prima volta con visibilità immediata sul magazzino, di
un catalogo di oltre 1 milione pezzi da collezione e prodotti commerciali a
prezzi estremante competitivi. Il sito, dotato di un motore di ricerca
interno, è suddiviso nelle sezioni catalogo e servizi (compra-vendita
usato, newsletter e preferiti) e offre la possibilità di ascoltare spezzoni
dei brani musicali preferiti.
CON CLICKAR L'E-BUSINESS FUNZIONA 100 AUTO COMPRATE
ONLINE IN SOLI TRE MESI
Milano, 9 aprile 2001 - In soli tre mesi ben 100 automobilisti hanno scelto
Clickar, il sito che si propone come la più importante iniziativa di
e-commerce in Italia nel settore dell'automobile, per acquistare auto in
pronta consegna, di tutte le marche, prenotabili e bloccabili online. Il
risultato ottenuto in così breve tempo dimostra che Clickar www.clickar.com
è il luogo ideale dove comprare l'auto, grazie anche agli standard di
qualità e ai servizi speciali che contraddistinguono il sito: - selezione e
collaborazione con le migliori concessionarie di tutte le marche - parco
vetture in pronta consegna e con garanzia - prenotazione online dell'auto
scelta - assistenza clienti con un Call Center dedicato - servizi di
cortesia dedicati "Comprare la mia nuova Renault Megane Coach 1.9
Expression con Clickar.com - afferma Giorgio Gerli di Milano, il 100mo
acquirente - è stato davvero semplice, veloce e gradevole. In particolare,
ho trovato molto efficiente il servizio di Call Center che prontamente mi ha
bloccato l'auto che avevo scelto e fissato un appuntamento con il
concessionario. E' la prima volta che acquisto l'auto che avevo in mente, al
giusto prezzo, in tempi così rapidi, senza perdere pomeriggi in giro per
concessionarie." "100 auto vendute in tre mesi tramite i servizi
di un marketplace online sono sicuramente un ottimo risultato se valutato
nella prospettiva dell'e-commerce - commenta Carlo Simongini, Amministratore
Delegato di Ciaomotori. "I clienti dell'auto online preferiscono siti
indipendenti e multimarca e non navigano solo alla ricerca di vetture di
occasione - aggiunge Simongini - Il mix di vendita finora ottenuto mostra
infatti un sostanziale equilibrio della domanda; il 45% sceglie il nuovo in
pronta consegna, il 55% l'usato garantito". Perché piace Clickar
Clickar.com è un vero sito di "infomediazione" pensato per
rendere più semplice il processo di scelta, acquisto e utilizzo di
un'automobile nuova o usata. · L'informazione di Clickar è utile ai
navigatori della grande Rete per l'enorme quantità di dati, utili per
valutare con serenità e scegliere con criterio la propria auto, nuova o
usata: oltre 15.000 schede tecniche di prodotto aggiornate e complete,
comparazioni tra modelli alternativi; centinaia di prove su strada
effettuate da esperti. · La mediazione di Clickar piace anche per
l'esperienza online in sé, per la semplicità e gradevolezza dell'acquisto.
La grande comodità di prenotare online la propria vettura, fissare un
appuntamento in funzione delle proprie esigenze con il concessionario, avere
sempre a disposizione un Call Center dedicato che verifica la disponibilità
della vettura e la prenota in tempo reale sono infatti i vantaggi che gli
utenti di Clickar hanno dimostrato di apprezzare di più. "Un recente
rapporto del Censis afferma che molti automobilisti italiani escludono
l'acquisto di una vettura online per il timore di essere imbrogliati. E'
fondamentale trasmettere una garanzia di serietà, sicurezza, chiarezza e
disponibilità. Clickar opera con sette precisi standard di qualità,
espressamente dichiarati nel sito. I clienti hanno il totale controllo del
loro processo di acquisto. Clickar è al loro fianco per offrire la
assistenza in ogni momento", ha aggiunto Andrea da Lisca, Direttore
Marketing e Innovazione di Ciaomotori.
SAP ACQUISISCE TOPTIER
Milano, 9 aprile 2001 - Sap Ag (Nyse: Sap), il maggior produttore mondiale
di soluzioni software per l'e-business e TopTier Software Inc., società
leader nella produzione di software per portali enterprise e relativi
prodotti di integrazione, hanno annunciato un accordo che prevede
l'acquisizione di TopTier da parte di Sap, e che sarà soggetto
all'approvazione della Autorità Antitrust. TopTier è partner di Sap fin
dal 1999 e parti della sua tecnologia sono già presenti all'interno di
Mysap Workplace, il portale enterprise Sap. In base all'accordo, Sap
acquisirà l'intero pacchetto azionario di TopTier per una cifra pari a
circa 400 milioni di dollari; al perfezionamento della transazione, previsto
per il secondo trimestre 2001 e soggetto alle normali condizioni di chiusura
di un accordo di questo tipo, TopTier diventerà una consociata totalmente
controllata da Sap. Sap, che nel corso del 2000 ha raggiunto un fatturato di
circa 20 milioni di dollari, prevede che i costi legati alle attività di
ricerca e sviluppo acquisite non supereranno i 50 milioni di dollari.
Escludendo questi costi straordinari e l'ammortamento dei costi di
avviamento e degli altri beni immateriali acquisiti, l'operazione avrà un
impatto minimo sugli utili per azione Sap previsti per il 2001. Questa
acquisizione rappresenta un ulteriore passo avanti nella strategia di Sap
che mira a stabilire posizioni di leadership nei settori dei portali
enterprise, delle soluzioni Crm (Customer Relationship Management), delle
soluzioni Scm (Supply Chain Management) e dei sistemi per ambienti
marketplace. L'acquisizione di TopTier rafforza la leadership di Sap nel
mercato dei portali enterprise, a conferma della sua capacità di ampliare
la propria base di utenti. A seguito di questa iniziativa, SAP avrà a
disposizione un valido staff tecnico esperto nei portali e una vasta base di
clienti installati tra i quali sono già presenti realtà come Daimler
Chrysler, Hewlett Packard, Gmac, Universal Studios e Wells Fargo Bank. La
tecnologia TopTier si integra perfettamente all'interno di Mysap Workplace,
il portale enterprise che unisce le soluzioni e-business della famiglia
Mysap con componenti prodotti da terzi per mettere a disposizione delle
persone - in modo aggiornato e sulla base dei ruoli professionali ricoperti
da ciascuno - tutte le informazioni, le applicazioni e i servizi necessari
per svolgere l'attività lavorativa di ogni giorno. La tecnologia TopTier
consente di integrare ulteriormente applicazioni eterogenee messe a punto da
produttori diversi da Sap. http://www.toptier.com
www.sap.com/italy
LAUREA HONORIS CAUSA A GIULIANO BERRETTA DIRETTORE
GENERALE DI EUTELSAT
Bologna, 9 aprile 2001 - Il rettore dell'Università di Bologna, Pier Ugo
Calzolari, conferirà lunedì 9 aprile alle ore 17.00 presso l'Aula Magna S.
Lucia, via Castiglione 36 a Bologna la laurea honoris causa in ingegneria
gestionale a Giuliano Berretta, direttore generale di Eutelsat. Il
prestigioso riconoscimento viene assegnato all'ing. Berretta con questa
motivazione da parte del Consiglio di Facoltà: "dall'attività svolta
da Giuliano Berretta e dal suo percorso di carriera emergono in modo
evidente i connotati di base della figura dell'ingegnere gestionale: un
dirigente d'azienda che svolge compiti prevalentemente manageriali fondando
il proprio processo decisionale su conoscenze di base di natura tecnico
scientifica e su competenze di tipo economico organizzativo. Queste
considerazioni, unite all'apprezzamento del contributo che Giuliano Berretta
ha dato alla valorizzazione del ruolo del nostro Paese nel contesto
internazionale e nel settore industriale specifico, hanno portato a
deliberare di conferirgli la laurea honoris causa in ingegneria
gestionale". Giuliano Berretta ricopre oggi la carica di direttore
generale di Eutelsat, il maggiore consorzio europeo di telecomunicazioni via
satellite e secondo operatore satellitare nel mondo, costituito come
organizzazione intergovernativa formata da 48 Paesi europei. Attualmente
Eutelsat conta 19 satelliti geostazionari e nel 2000 ha fatturato circa
1.350 miliardi di lire. Giuliano Berretta, laureatosi in ingegneria
elettronica nel 1962 a Padova, ha lavorato inizialmente in Selenia e
Telettra, per poi trasferirsi nel '71 in Olanda, all'Esro (European Space
Research Organization), dove si è occupato della Satellite Payload
Technology. Nel '78 Berretta è passato alla Agenzia Spaziale Esa di Parigi,
avviando i primi importanti programmi dell'Agenzia. In questo periodo ha
brevettato un nuovo sistema spaziale per un "satellite riconfigurabile
multimissione a lunga vita", mentre nel campo della comunicazioni
ottiche ha dato un fondamentale apporto per l'introduzione in Europa della
tecnologia a diodi laser. Nel '90 Beretta è diventato il primo direttore
commerciale di Eutelsat, con l'obiettivo di valorizzare il potenziale della
flotta spaziale, decidendo di utilizzarla anche per le trasmissioni
televisive. Così, Eutelsat passa dai 12 canali analogici del '91 agli oltre
840 attuali, di cui 60 in analogico. Giuliano Berretta è stato nominato tre
anni fa direttore generale di Eutelsat, e da questa posizione avvia una
politica di espansione basata su accordi e alleanze, consapevole della
necessità delle dimensioni sovrannazionali per sviluppare l'innovazione. In
questo contesto viene avviata la costruzione di Atlantic Bird 1, il primo
satellite per un consorzio internazionale che ha un'impresa italiana come
capocommessa e che offrirà, oltre ai canali Tv e telefonici, una dorsale
medioatlantica in grado di collegare l'Europa al cuore delle dorsali
internet dell'intero continente americano.
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