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INAUGURATO SABATO DAL MINISTRO ENZO BIANCO, IL MOBILE TECHNOLOGY CENTER IBM: CATANIA CENTRO DI ATTRAZIONE DI INVESTIMENTO E SVILUPPO TECNOLOGICO

Catania, 8 aprile 2001 - All'inaugurazione del centro Ibm di competenza sul Mobile e-business sono intervenuti Enzo Bianco, Ministro dell'Interno, Umberto Scapagnini, Sindaco di Catania, Ferdinando Lanteri, Rettore dell'Università di Catania, Elio Catania, Presidente e Amministratore Delegato Ibm Italia e Pasquale Pistorio, President and Ceo St Microelectronics. "Abbiamo deciso di scegliere Catania quale sede del Centro di competenza sul Mobile e-business ? ha affermato Elio Catania ? certi di poter contare sulla presenza di infrastrutture adeguate, in larga parte risultato delle attività promosse con il Progetto Athena". "La presenza di Ibm a Catania - ha dichiarato l'Onorevole Enzo Bianco - è ulteriore dimostrazione dell'importanza e della capacità di attrazione raggiunta dalla "Etna Valley". L'insediamento del nuovo Centro Ibm conferisce valore aggiunto agli investimenti tecnologici già effettuati in quest'area da altre importanti aziende". "Le scelte di un'azienda - ha ribadito Pasquale Pistorio - sono dettate da ragioni di business, e il fatto che Ibm abbia scelto Catania per insediare il Centro sancisce il valore raggiunto dalla città etnea" "Catania si sta sviluppando attraverso un processo molto forte, che seguiamo attentamente - ha detto il Rettore dell'Università di Catania Ferdinando Lanteri. L'Università si sta movendo tenendo in considerazione le esigenze espresse dagli operatori presenti sul territorio, attraverso l'istituzione di corsi di laurea brevi ma anche di corsi di aggiornamento post-laurea". Il Centro, dove sono già all'opera una decina di esperti di tecnologie mobile, rappresenta un investimento di circa 10 miliardi di lire entro il 2001, che si aggiungono agli oltre 150 miliardi già investiti da Ibm al Sud in attività di innovazione e ricerca, a partire dal 1992. Il nuovo Centro, oltre a realizzare soluzioni per il mercato, condurrà anche sperimentazioni e progetti pilota su tecnologie "mobile", cooperando con realtà universitarie e accademiche internazionali e locali e in collegamento con i poli tecnologici nati in questi anni nel catanese Il Mobile Technology Center si integra nella rete di centri Ibm nell'area "mobile" di Zurigo, Boeblingen, Helsinki, La Gaude e Hursley e con i centri italiani di competenza e-business di Ibm a Bari, Cagliari e Napoli. Inoltre, esso è collegato a una struttura di oltre 4000 professionisti di Ibm in Italia dedicati a progetti di e-business (e oltre 24.000 in Europa). Il Centro di Catania nasce per rispondere a una nuova esigenza di business che sta emergendo, legata alla notevole diffusione della telefonia cellulare e alla continua evoluzione delle tecnologie, che permetterà di portare sempre più l'e-business "ovunque, sempre, in ogni modo", è il Mobile e-business, la naturale estensione dell'e-business. Il Mobile e-business pone esigenze nuove e complesse alle infrastrutture. L'utente mobile deve poter contare in ogni momento sull'accesso immediato a una rete sempre disponibile e questo significa tecnologie avanzate, evoluzione delle infrastrutture, nuovo disegno delle applicazioni. Le aziende e gli operatori di telecomunicazione dovranno offrire servizi sempre più semplici da usare, dietro ai quali ci saranno applicazioni e soluzioni tecnologiche sempre più sofisticate e complesse. Il ruolo che la Ibm intende svolgere è proprio questo: mettere a disposizione, con l'annuncio di oggi, un Centro avanzato di supporto allo sviluppo del Mobile e-business, nel mercato italiano e del Sud Europa, inserito nella rete di competenze globali di Ibm sull'e-business e sulle tecnologie e collegato con il patrimonio dei centri di ricerca Ibm nel Mondo. Il centro sarà: Punto Focale di Competenza per la Consulenza e lo Sviluppo di Soluzioni Mobile e-Business, con particolare attenzione alle problematiche di mobilizzazione delle soluzioni e dei servizi basati su tecnologie e-business oggi esistenti. Le attivita' spazieranno dalla consulenza tecnologica e di business alla messa in opera delle soluzioni e delle applicazioni, passando per le fasi di disegno e di sviluppo. Riferimento per il Sud Europa per il disegno e lo sviluppo di soluzioni Mobile e-Business. In tale ambito, la copertura del centro spaziera' dalla penisola iberica, all'area greco-turca, fino all'area israeliana. Parte integrante di una rete mondiale di centri Ibm per la sperimentazione dell'integrazione delle nuove tecnologie Mobile nell'attuale mondo informatico esistente (assieme al laboratorio di Zurigo, al centro di sviluppo di Boeblingen e ai centri di Competenza di Hursley, La Gaude ed Helsinki). Centro di collaborazione con i partner impegnati sul fronte della telefonia mobile (operatori, produttori di dispositivi, sviluppatori di soluzioni) e delle tecnologie pervasive. In Italia sono già attivi alcuni progetti, fra questi Aci BolloNet, il sito dell'Automobile Club d'Italia che offre un servizio innovativo per la visura e il pagamento della tassa di circolazione attraverso diversi canali, come Internet, il canale telefonico vocale e i telefoni Wap, e We@Bank, il sito della società di servizi in ambito bancario del gruppo Banca Popolare di Milano, che offre l'accesso alle operazioni bancarie di sportello, alle operazioni finanziarie e di trading on-line, al sistema di blocco carte e di supporto ai clienti attraverso diversi canali, come Internet, il canale telefonico vocale, i telefoni Wap, mediante Short Message System (Sms) e la Web Tv.

NOKIA FORNIRÀ UNA RETE TETRA ALL'ENTE PER LA CONSERVAZIONE DELLE ACQUE DI TIANJIN IN CINA - IL PRIMO SISTEMA NOKIA TETRA DA 800 MHZ VENDUTO IN CINA CONTINENTALE
Milano, 9 aprile 2001 - Nokia e la Shanghai Machinery Complete Equipment (Group) Corp. in Cina hanno firmato un contratto per la fornitura di un sistema di radiocomunicazione digitale mobile Tetra da 800 Mhz all'Ente per la Conservazione delle Acque della città di Tianjin. L'accordo rappresenta la prima vendita di una rete Nokia Tetra da 800 Mhz alla Cina continentale. La rete fornita ai sensi dell'accordo sarà utilizzata per un progetto intrapreso dall'Ente per la Conservazione delle Acque di Tianjin volto alla fornitura di un circuito di telecomunicazione digitale per il sistema informativo di controllo delle inondazioni. Oltre al traffico vocale la rete, che coprirà la città di Tianjin e la periferia,. permetterà la comunicazione delle informazioni per la raccolta e l'elaborazione automatizzata dei dati telemetrici relativi alle risorse idriche, in collaborazione con il sistema di condizionamento del segnale e di acquisizione dati (Signal Conditioning and Data Acquisition, Scada) dell'Ente. Ai sensi dell'accordo, Nokia fornirà un centralino Dxt a tolleranza di errore e 15 stazioni base Tetra, nonché una workstation per la distribuzione e un certo numero di terminali Tetra. La Shanghai Machinery Complete Equipment (Group) Corp. ha ottenuto l'appalto per l'acquisto e l'importazione dell'infrastruttura Tetra mentre l'installazione sarà effettuata dalla Shanghai Posts & Telecommunications Equipment Co., Ltd. L'Ente per la Conservazione delle Acque di Tianjin è entrato a far parte del programma di partnership Nokia Twisp (Tetra Wireless Service Partner) e svilupperà una propria applicazione dati basata sulla piattaforma Tetra di Nokia utilizzando l'interfaccia di programmazione aperta Nokia (Api). "La rete Tetra che stiamo fornendo non solo permetterà comunicazioni vocali ad alta efficienza, ma anche la trasmissione di dati necessaria all'Ente per la Conservazione delle Acque di Tianjin per sviluppare ulteriormente il proprio sistema informativo," ha detto Topi Kinnunen, Direttore di Nokia Professional Mobile Radio China. "Siamo lieti di avere collaborato con i partner cinesi per consentire questo importante accesso di Nokia al mercato di Tetra in Cina. E' un traguardo che dimostra anche quanto velocemente la tecnologia Tetra si sia diffusa in Cina e sia stata adottata dai clienti e dai dipartimenti di governo del paese." Le reti Tetra permettono una comunicazione mobile digitale sicura agli enti di sicurezza e alle società di trasporti e di pubblica utilità. Nokia è stata la prima al mondo a lanciare la funzione dei pacchetti Ip per Tetra. Il nuovo sistema Nokia Tetra da 800 MHz è stato presentato alla mostra Pt/Expo Comm China 2000 di Pechino in ottobre. Il programma Nokia Twisp fornisce informazioni sui servizi e le interfacce dati che permettono alle società di software di agevolare l'integrazione di nuove applicazioni per le reti Tetra.

COLT INVESTE IN ITALIA OLTRE 100 MILIARDI E PUNTA A 150 DI FATTURATO NEL 2001 ATTIVI I PRIMI 3 COLLEGAMENTI A 2,5 GIGABIT AL SECONDO (50.000 VOLTE UN MODEM)
Milano, 9 aprile 2001 - Colt, leader europeo nelle telecomunicazioni e Internet per aziende, ha connesso i primi 3 clienti in Italia con anelli Sdh a banda "larghissima", a 2,5 Gigabit al secondo, equivalente al trasferimento, in pochi istanti, di un film digitale ad alta definizione di 2 ore. Con un investimento di oltre 100 miliardi di lire nel 2001 (in aggiunta ai 500 degli anni passati), Colt rafforza la sua presenza in Italia, estendendo la rete in fibra ottica fino a 1.700 chilometri, destinati a diventare 3.000 nel 2003. I clienti previsti a fine anno sono circa 5.000, con 400 edifici collegati nelle tre città cablate di Milano, Torino e Roma, dove sono stati già posati oltre 45.000 chilometri di fibre ottiche, più della circonferenza terrestre all'equatore. "Colt è, di fatto, il primo operatore in Italia nella banda larga per le aziende davvero alternativo all'ex monopolista, per numero di edifici cablati con servizi attivi, ampiezza e qualità di offerta", afferma Achille De Tommaso, amministratore delegato di Colt, "Nel 2001 puntiamo a 150 miliardi di fatturato, grazie alla fortissima domanda da parte delle imprese". Colt gestisce una rete europea in fibra ottica di 20.000 chilometri, che collega 27 città cablate, fra le quali Milano, Roma e Torino, che diventeranno 32 entro la fine dell'anno. In Italia la rete in fibra ottica si estende per 1.500 chilometri. Il gruppo ha 13 Internet Solution Centre, di cui uno a Milano, in grado di ospitare 5.000 server. Nel 2000 Colt ha realizzato un fatturato di 1.966 miliardi di lire (+60% rispetto al 1999) e nel 2001, secondo gli analisti, dovrebbe superare i 3.000 miliardi di lire. Colt ha lanciato in Italia Ip Corporate, una rete privata virtuale europea "chiavi in mano" che permette la trasmissione integrata di dati e voce, nella massima sicurezza, fra le varie sedi nel mondo dell'impresa cliente ad una velocità fino a 100 Megabit al secondo (2.000 volte più veloce di un moderno modem), con il protocollo universale Ip. Il servizio, già operativo, è rivolto al settore finanziario, alle grandi e medie imprese, alle multinazionali con sedi nel mondo intero. Si tratta, in sostanza, di un sistema di outsourcing che include il progetto, l'installazione, la configurazione e la gestione degli apparati del cliente (router), l'instradamento del traffico e il monitoraggio 24 ore su 24. Colt Ip Corporate permette di variare la velocità di trasmissione, in qualunque momento, nell'intervallo fra 0 e 100 Megabit al secondo, su richiesta. Colt estende ancora la sua offerta, lanciando la banda "larghissima" alla velocità record di 2,5 miliardi di bit al secondo (2,5 Gigabit/sec), 50.000 volte più rapido di un moderno modem. I primi clienti collegati a Milano sono 3 grandi carrier internazionali. Nelle scorse settimane Colt aveva anche attivato i primi collegamenti di alcuni clienti alla velocità di 1 Gigabit al secondo (1.000 Megabit): a Milano il gruppo Finanza & Futuro e a Torino Csi (Consorzio per il Sistema Informativo del Piemonte) e Csp (Centro di eccellenza per la Ricerca, Sviluppo e Sperimentazione di Tecnologie Avanzate Informatiche e Telematiche).

GIANNI GRISENDI, CEO DI TIM DO BRASIL
Rio de Janeiro, 6 aprile 2001 - Gianni Grisendi sara' il nuovo Ceo di Tim do Brasil, la nuova holding cui faranno capo le societa' del Gruppo Tim in Brasile. Quarantanove anni, italiano, Gianni Grisendi ha acquisito una vasta esperienza in Brasile, dove ha trascorso 24 anni, lavorando per Parmalat e Italtel. Tim sara', dal gennaio 2002, l'unico gestore radiomobile ad operare su tutto il territorio brasiliano: alla consolidata presenza nel Paese latino-americano si sono infatti recentemente aggiunte le licenze ottenute nelle aste per la banda D (Area di Sao Paulo e Brasilia) ed E (16 stati, da Rio de Janeiro all'Amazzonia). Tim do Brasil, che diventera' operativa prima della fine dell'anno, assumera' anche la gestione operativa delle tre societa' di radiomobile del Gruppo Tim in Brasile: Tele Celular Sul (attiva negli Stati di Paraná, Santa Catarina, Rio Grande do Sul e nella citta' di Pelotas), Tele Nordeste Celular (stati di Alagoas, Ceará, Paraíba, Pernambuco, Piauí e Rio Grande do Norte) e Maxitel, operatore di banda B negli Stati di Minas Gerais, Bahia e Sergipe, oltre agli start-up per la banda D ed E, programmati nel corso del 2001 per raggiungere la copertura nazionale.

LIBERTÀ DELL'ULTIMO MIGLIO: FINISCE PER SEMPRE L'ERA DEL MONOPOLIO?
Bologna, 9 aprile 2001 - Un confronto serrato sui concreti benefici che porterà l'Umbundling Local Loop ha animato il convegno "Il mercato libero delle Tariffe", l'incontro che Business@Business ha voluto dedicare nella sua prima giornata, oggi 5 aprile, all'importante innovazione che coinvolgerà nei prossimi mesi il mondo della telefonia fissa italiana. Fine completa del vecchio monopolio pubblico o nuovi "piccoli monopoli" privati? Da una parte si rilevano i pareri di Ettore Cardamellis, responsabile marketing dell'operatore privato E-planet, e Paolo Carmagnolo, responsabile della sezione Fonia Fissa di Wind: "il cosiddetto "doppino disaggregato", cioè l'affitto mensile del collegamento diretto con l'utente privato, apre grandi opportunità di ampliamento del mercato. Su questo campo si giocherà buona parte della concorrenza tra gestori". Precisa però Carmagnolo: "la competizione dovrà essere sempre più fondata sulla diversificazione dei servizi piuttosto che sulla diminuzione del prezzo. Le tariffe si sono più che dimezzate e non è pensabile il modello della telefonata gratuita". A difesa degli utenti dei servizi di telefonia intervengono, invece, l'amministratore delegato di "Tariffe.it" Mario Puzzarini e Sergio Antocicco, presidente di Anuit, un'associazione che raccoglie l'utenza professionale di Tlc. Il responsabile del sito che compara le tariffe telefoniche commenta: "molte delle offerte dei gestori privati prevedono comunque l'operatore unico, non consentono cioè di rivolgersi a gestori alternativi". "Ma ora dobbiamo porgere estrema attenzione anche a quei sistemi che selezionano il prefisso più conveniente in base alle caratteristiche della telefonata" conclude Antocicco. Libertà o meno nell'ultimo miglio, i consumatori sembrano comunque continuare a richiedere prima di tutto la trasparenza nelle tariffe proposte dai gestori telefoni.

TELECOM E VIRGILIO OFFRONO ITALIA WIRELINE ADSL E QUINDI INTERNET VELOCE PER LE FAMIGLIE
Milano, 9 aprile 2001 E' stata presentata al Futurshow 3001 di Bologna la nuovo Adsl che consente il collegamento 24 ore su 24 con Internet Si chiama Broad Band Box, la nuova offerta Adsl rivolta alle famiglie per una navigazione in Internet ad alta velocita' messa a punto da Telecom Italia Wireline in collaborazione con Virgilio. Il contributo di attivazione - informa un comunicato - e' gratuito fino al 30 giugno 2001. La soluzione di Telecom viene offerta a 83.000 lire al mese, Iva esclusa (accesso Adsl, modem, filtri,installazione, configurazione del Pc e, con la collaborazione di Virgilio, la guida al mondo dei contenuti multimediali di Internet).

WIND SCEGLIE MICROSTRATEGY PER OFFRIRE SERVIZI NARROWCASTING AI PROPRI UTENTI
Milano, 9 aprile 2001 - Wind, operatore primario del mercato delle telecomunicazioni sia fisse che mobili in Italia, nonche' importante fornitore di servizi e accessi internet, ha siglato un contratto per la fornitura di software e servizi MicroStrategy. La tecnologia MicroStrategy verra' utilizzata da Wind per la realizzazione di un'applicazione di Narrowcasting. La prima fase del progetto consentira' a Wind di rendere disponibile per il mese di Aprile 2001 un sistema di invio di informazioni personalizzate ai membri del portale inwind ( http://www.inwind.it ) in modalita' push tramite canali e.mail e Sms. I sottoscrittori del servizio avranno la possibilita' di definire il loro profilo in termini di interessi e preferenze, eventualmente anche tramite profili predefiniti da Wind, in modo da personalizzre i contenuti e le modalita' di delivery delle informazioni. Il sistema consentira' l'inserimento di messaggi pubblicitari nelle e.mail informative o il loro invio tramite Sms distinti da quelli informativi. L'applicazione mettera' in pratica i concetti piu' avanzati di One-to-One Marketing e Permission Marketing attraverso una soluzione integrata a ciclo chiuso per coinvolgere i clienti in un dialogo, basato su permesso. Il sistema prevede l'invio di un numero estremamente elevato di messaggi durante l'intera giornata. Tutto questo grazie all'utilizzo di MicroStrategy Narrowcast Server che puo' proattivamente inviare milioni di messaggi personalizzati al giorno via web, wireless e voce. ''Siamo estremamente contenti che Wind abbia adottato la tecnologia MicroStrategy per la realizzazione di progetti di importanza strategica per lo sviluppo del proprio business. Siamo certi che i prodotti e i servizi MicroStrategy forniti metteranno a disposizione di Wind e degli utenti Wind servizi avanzati di informazione'' ha affermato Andrea Delvo', Amministratore Delegato di MicroStrategy Italy. ''Strumenti come quelli adottati da Wind, permettono alle organizzazioni di creare rapporti personalizzati con i propri utenti e porsi sul mercato come leader, non solo tecnologici, ma soprattutto di mercato''.

TIM: CONCORSO WIRELESS INNOVATION UN PREMIO PER STUDENTI UNIVERSITARI CHE PROPORRANNO IDEE E PROGETTI NUOVI RELATIVI ALLA TELEFONIA MOBILE
Milano, 9 aprile 2001 - Una giuria di esperto premiera' le 10 idee migliori. I vincitori parteciperanno ad uno stage retribuito della durata di tre mesi in Tim, riceveranno un telefonini Wap e avranno libero accesso a specifici corsi di formazione on-line oltre ad una somma fino a 30 milioni di lire da dividere con gli altri membri del team. E' partito in tutte le universita' italiane Wireless Innovation, il concorso bandito da Tim e rivolto a tutti gli studenti universitari che vorranno proporre idee e progetti relativi alla telefonia mobile.

LA FIBRA OTTICA TRA TECNOLOGIA E SERVIZI: QUALE FUTURO?
Bologna, 9 aprile 2001 - Il convegno "Fibra Ottica: il Futuro Veloce" tenutosi a Business@Business, la manifestazione riservata alle aziende e agli operatori del settore, ha affrontato il tema della banda larga e dei suoi possibili sviluppi. L'appuntamento odierno ha raccolto le testimonianze di alcuni dei più importanti esperti e manager della New Economy. Abilmente guidati da Carlo Massarini, conduttore della trasmissione televisiva "Mediamente", i numerosi relatori del convegno hanno presentato le prospettive della banda larga italiana e le probabili situazioni problematiche che si porranno nei prossimi mesi con l'adozione delle tecnologie che rivoluzioneranno il futuro della Rete. "Lo scenario è composito, i trend sono sicuramente in crescita, ma il destino della banda larga sarà deciso sia dagli operatori di Tlc, sia dai fornitori di servizi e contenuti" così ha commentato Carlo Massarini. "Le infrastrutture in fibra ottica possono raggiungere solo le città e i distretti industriali, cioè aree di densità tali da giustificare gli investimenti. In queste zone è inoltre importante sfruttare la conoscenza del sottosuolo cittadino detenuta dalle "public utilities", le ex-municipalizzate" spiega Mario Citelli, amministratore delegato di 2Net. Continua Stefano Mattiotti, responsabile marketing dell'offerta dati di Wind: "Sui servizi di connettività bisogna ragionare in un'ottica di mix di sistemi tecnologici; ad esempio il satellite è una soluzione efficace per le zone non raggiungibili dal cavo". La discussione è quindi proseguita più specificamente sui vantaggi e sulle criticità dell'uso del satellite. "Per quanto riguarda le incognite - rileva Riccardo Colasanti, amministratore delegato di Tv-Files - uno dei principali problemi di oggi si riferisce alla scalabilità dei server che è risolvibile in modo efficace proprio tramite il multicast satellitare. Ma il "tubo va riempito" ed è quindi rilevante anche l'aspetto dei contenuti che valorizzano la banda larga". "Il testo dentro il monitor è una forzatura - spiega Giuseppe Mascitelli, amministratore delegato di Alboran. Il video s'indirizza alla vista e all'udito quindi la soluzione è portare la Tv dentro Internet". Conclude Sergio Luciano del giornale on line "Il Nuovo": "Le news sono contenuti particolari e rappresentano il versante meno ripido per scalare la montagna della produzione di contenuti".

PONZELLINI: 'INTERNET TRIPLICHERÀ I POSTI DI LAVORO'
Bologna, 9 aprile 2001 - "La Bei prevede che i posti di lavoro legati a Internet possano anche triplicare, ma bisogna investire in sicurezza e cultura", ha dichiarato Massimo Ponzellini, vicepresidente della Banca Europea degli Investimenti, intervenendo a "La legge del Far Web: c'era una volta la New Economy?" l'incontro, moderato da Giancarlo Mazzuca, che si è tenuto a Futurshow 3001. Fatti i conti, la previsione della Bei, significa per l'Europa quasi un milione di posti di lavoro in più. La Rete, dunque, è e rimane un potente mezzo per dare impulso all'economia. La crisi che la Net Economy sta vivendo in questi ultimi tempi è considerata, dagli esperti, la fase 3 della sua evoluzione, la lotta senza confini nel mondo della Rete, sembra ormai agli sgoccioli. "La fase 1 - ha detto Umberto Paolucci, Vice Presidente Microsoft Corp. e Presidente Microsoft Italia - era quella in cui bastava esserci, poi c'è stata la fase 2, quella in cui sono iniziate le prime transazioni. Ora, invece, Internet sta diventando una risorsa per tutti: aziende e cittadini". Una fase che vede in prima linea l'Italia. "Da noi - ha sostenuto Enzo Biagini, Regional Manager Southern Europe Apple - ci sono più possibilità che in altri paesi. L'importante è che l'imprenditoria italiana osi, tenendo ben presente che le idee hanno bisogno dei capitali per essere sostenute". E' Massimo Ponzellini a indicare uno dei motivi per cui la Net Economy nel nostro Paese ha buone possibilità di crescita, per ora: 'La fortuna della Net Economy è che, per il momento, la politica è entrata abbastanza poco, perché la classe politica è un po' ignorante e non capisce bene queste cose. Bisogna fare in modo che continui a capirci poco, secondo me, rimanendo fuori da queste cose e allora gli imprenditori potranno andare avanti da soli, ma con un rapporto più sano'. La crisi attuale è dovuta anche alla maggior cautela degli investitori, dopo i primi scossoni del mercato. "Non è la prima volta che ci sono crolli del genere - ha spiegato Federico Scrocco, consulente finanziario Merrill Lynch - dovuti all'euforia degli investitori. Anche se questa volta ci sono state delle anomalie, era da vent'anni che il Nasdaq non perdeva per quattro trimestri di seguito, e per questo non è facile dire quando la crisi terminerà". Ma Internet è insostituibile, ormai. "Si pensi - ha aggiunto Ponzellini - che la Rete rende possibile ogni ora transazioni che rappresentano il 300-400% delle riserve aurifere delle banche mondiali". "L'importate - secondo Marco Madrigali, presidente Cto - è che università e aziende collaborino insieme". Resta una grossa incognita, per l'economia su internet: quella della sicurezza delle operazioni e su questo non ci sono al momento grossi investimenti.

LE PROFESSIONI DELLA WEB GENERATION
Bologna, 9 aprile 2001 - Un tema apparentemente semplice quello affrontato oggi al Futurshow durante il convegno "Le professioni della web generation" che ha invece offerto molti spunti di riflessione con un forte coinvolgimento da parte sia dei relatori sia del pubblico. Umberto Torelli, giornalista del Corriere della Sera e moderatore dell'incontro, non ha perso occasioni per provocare i relatori prendendo di petto gli aspetti più spinosi e discussi della cosiddetta New Economy, a cominciare proprio dal significato di questo termine. In apertura Torelli ne ha sottolineato quella che si potrebbe definire "un'intensa ma breve vita", dato che dal marzo 2000, momento in cui al Vertice di Lisbona è stato coniato il termine New Economy, ad oggi abbiamo già vissuto la nascita, il boom e lo sboom di questo fenomeno. Messe da parte le perplessità di mercato, già ampiamente dibattute, qui si è voluta affrontare un'altra incognita fondamentale: e il mondo del lavoro? L'attuale situazione americana, fatta di licenziamenti di massa, non può che accendere campanelli d'allarme ed esortare i paesi europei a correre ai ripari. In questo caso, infatti, il ritardo europeo è un vantaggio e permette di guardare agli errori altrui per poter aggiustare il tiro. In Italia il mercato Ict tiene perché le web professioni non erano ancora state coperte per cui siamo in una situazione ancora di forte domanda che lascia intravedere se non altro una certezza di opportunità lavorative. Inoltre a questi si aggiungeranno 30/40.000 nuovi posti di lavoro previsti solo per l'Umts. Ernesto Hofmann, Consulente Senior Ibm, coglie subito la palla al balzo affermando che "il termine New Economy è fuorviante. Se questa è la New Economy come si chiamerà la prossima?. Probabilmente My Economy è il termine più adatto, giacché ognuno la può interpretare a proprio uso". Hofmann sposta poi la questione chiedendosi se questa sia una vera rivoluzione o solo un'onda che si ripresenta sotto spoglie diverse. Gli spunti non mancano, ma può bastare ad esempio la corsa agli studi di fisica durante l'era spaziale degli anni '60 quando in molti si convinsero che gli anni seguenti tutto sarebbe stato creato in funzione della conquista dello spazio. Hofmann prosegue toccando un tasto molto delicato sottolineando che "La vera rivoluzione c'è quando c'è sofferenza. Per questo è errato usare il termine in questo momento: per ora ci sono l'euforia e il cambiamento. La rivoluzione ci sarà quando si avvertirà la necessità di un cambiamento delle regole e di affrontare una vera trasformazione sociale". Ma già sono visibili le prime incongruenze tra le promesse della New Economy e la realtà che ha creato. Tra i primi miti sfatati quello che prometteva meno lavoro e più divertimento: attualmente l'americano medio lavora 300/400 ore all'anno in più di un europeo. E questo anche per colpa della corsa parossistica alla nuova scoperta, che costringe a lavorare di più prima per inventarla e poi per imparare ad utilizzarla. Questo porterà ad un altro fenomeno: la lotta per la competitività. "E' vero, si lavora tanto" ammette Gionata Mettifogo, Project Manager di Voceviva Tiscali "ma c'è l'entusiasmo voglia di creare ciò che non esiste. C'è un senso di proprietà del progetto che è difficile ritrovare in altri ambiti". A rappresentare il punto di vista della cosiddetta Old Economy c'era Luigi Amedeo Melegari, Presidente Giovani Imprenditori di Confindustria Emilia Romagna, secondo il quale "non si dovrebbe fare differenziazione tra Old e New Economy, bensì tra new imprese da old imprese, in quanto il passaggio consiste nel fare le stesse cose in modo nuovo". Rispondendo all'intervento di Mettifogo tiene inoltre a sottolineare che "è importante sfatare l'immagine della catena di montaggio impersonale in cui il lavoratore è solo un numero. Ad oggi, soprattutto in Italia, dove la maggior parte delle aziende è composta di piccoli nuclei, è fondamentale il lavoro di gruppo e il coinvolgimento delle persone attraverso la condivisione degli obiettivi". La corsa alla competitività evidenzia l'aspetto cruciale, ossia la formazione. I dati illustrati da Annamaria Venezia, Responsabile Formazione e Certificazione Microsoft danno un'idea dell'importanza di questo aspetto: "Investendo una cifra pari all'1% delle risorse finanziarie" afferma "si ottiene un ritorno di crescita aziendale pari all'1.3/1.5%; la stessa cifra investita in formazione annuale crea un ritorno stimabile tra il 3.8 e il 6.8%". La formazione va quindi considerata come un presupposto per la crescita dell'impresa. Ma c'è un dato che più di ogni altro sconcerta e fa riflettere: sempre dai dati in possesso di Annamaria Venezia "Ogni anno l'Italia perde dai 18 ai 30.000 miliardi per la mancanza di mercato dovuta alla mancanza di competenze adeguate". Anche Anna Barbato di Mercury Urval Italia calca questo argomento offrendo un dato significativo riguardante la domanda lavorativa italiana nel solo comparto Ict: nel 2000 mancavano circa 115.000 figure professionali per soddisfare la domanda, nel 2002 saranno 215.000. Inevitabile a questo punto l'intervento di Torelli: "ma allora in cosa manca la scuola italiana?" I relatori sono concordi sulla mancanza di un vero dialogo con il mondo del lavoro, dovuto anche alla paura delle scuole di rientrare in un ruolo di "succube" delle esigenze del mercato. In realtà preparare le persone a quello che le aziende cercano non può che essere utile a tutti gli attori, primo tra tutti il futuro lavoratore. Hoffman sottolinea anche la necessità di rivalutare la figura dell'insegnante posizionandola tra i pilastri dell'economia e della società. Ma conferma la sua contrarietà alla presenza dei computer nelle scuole elementari, che, dice "devono restare un luogo dove i bambini imparano a socializzare e a coesistere con i propri simili".

DOMINI INTERNET, PROPRIETÀ DEI NOMI, PROSPETTIVE DI LINUX E SOFTWARE PROPRIETARI: SE NE PARLA ALLA "LINUX CONFERENCE"
Bologna, 9aprile 2001 - Business@Business, la manifestazione riservata agli operatori del settore delle telecomunicazioni, dedica un'intera giornata al tema dei domini Internet. "Linux Conference", questo il titolo dell'incontro dedicato al sistema operativo ideato dagli appassionati di informatica, ha proposto una serie di interventi volti a presentare le numerose potenzialità della piattaforma Unix. Oggi sono numerose le possibili aree di applicazione del nuovo ambiente e per confrontare le diverse opinioni sull'argomento hanno partecipato al convegno alcuni rappresentanti degli organismi di autoregolamentazione della Rete, del mondo aziendale ed esperti dell' "Open Source". Sulle tematiche della gestione dei domini Internet è intervenuto Stefano Trumpy, membro della Commissione Esperti Internet presso la Presidenza del Consiglio: "Il mondo della Rete sta diventando sempre più complesso: sono 407 milioni gli utenti abituali e ben 33 milioni i nomi collegati ad Internet. Serve quindi una regolamentazione del settore che deve essere stilata tenendo conto delle esigenze degli utilizzatori della Rete". Secondo Claudio Allocchio, presidente della Naming Authority Italiana che difende le scelte di autoregolamentazione a livello legislativo: "Le regole devono nascere dalle necessità dell'utenza, dal basso, rispettando principi di democrazia diretta". Luca Barbero - arbitro di Onpi - e Luca Sandri - responsabile dell'Ente Conduttore per le procedure di riassegnazione dei domini - hanno sviluppato l'aspetto delle controversie relative alla proprietà dei nomi di dominio. Spiega Barbero: "La registrazione abusiva oggi si individua nella concomitanza di tre condizioni: il nome "usurpato" deve essere identico o simile a un marchio registrato, il possessore non deve avere diritti legittimi sul dominio e l'utilizzo deve avvenire in mala fede". Una critica ai siti delle Pubbliche Amministrazioni è infine espressa da Gianluca Rubini, tesoriere dell'associazione no-profit "Airlug.linux.it": "La P.A. non viene incontro ai cittadini perché fornisce documenti in formato proprietario che obbligano gli utenti ad avere un software specifico".

WEB E SOFTWARE LIBERI O A PAGAMENTO? LA GRATUITÀ È UN ASPETTO DELICATO DELL'INFORMATICA SOPRATTUTTO PER LE APPLICAZIONI E INTERNET.
Bologna 9 aprile 2001 - La seconda giornata di Futurshow 3001 si conclude con un incontro dal titolo "Free Web - Free Software ", un'occasione di confronto e di approfondimento tra chi crede nella libertà della Rete e la libera circolazione del software e chi invece sostiene che il software debba essere commercializzato. Quale sarà il futuro sviluppo di Internet, a pagamento o gratuito?. La questione è spinosa e i sostenitori di una e dell'altra tesi credono fermamente nelle loro posizioni. Internet ha bisogno delle connessioni telefoniche o di linee dedicate e queste hanno evidentemente dei costi. La scelta è quella tra pagare un servizio di alta qualità che comprenda anche la connessione, o accettare un servizio di minor livello e accollarsi il costo delle telefonate. "Gli utenti - dice Mario Mariani, direttore Marketing di Tiscali - sono disposti a pagare i servizi a contenuti esclusivi. Noi, ad esempio, in Inghilterra abbiamo entrambe le offerte: un pacchetto che si acquista da Tiscali comprendente la connessione e un pacchetto free, dove l'utente paga solo la telefonata". Una realtà confermata anche dal giornalista Franco Carlini, del "Secolo XIX": "Già ora vengono offerti servizi di qualità a pagamento. A questo proposito sarà necessaria una maggiore attenzione ai contenuti dei portali che non dovranno essere dei contenitori vuoti creati con il solo scopo di ottenere la quotazione in borsa". Secondo Fausto Gimondi di Virgilio "Non è un problema di costi. Le persone sono disposte a pagare cifre molto diverse per lo stesso servizio. Quello che fa la differenza è la qualità: cioè quanto saranno soddisfatti del servizio". Secondo Vittorio Veltroni la vera componente free è un'altra: "La vera libertà della rete era l'essere costituita da protocolli insensibili alle informazioni che passavano. Ora che tanta gente chiede qualità è necessario differenziare il servizio, ma questo rischia di rendere internet meno duttile". Il tema della libertà del software è molto più problematico. Il professor Roberto Di Cosmo, docente di informatica a Parigi, ha portato l'esempio di Linux, sistema operativo non a pagamento e che permette la visione del codice sorgente (ossia il programma vero e proprio). "Proprio per tale motivo Linux - sottolinea Di Cosmo - può essere modificato secondo le proprie esigenze. Inoltre è distribuito gratuitamente". Sull'altro lato della palizzata c'è Fabio Falsea, di Microsoft, secondo il quale "Bisogna lasciare a ognuno la libertà di scegliere ciò che vuole e quindi è necessaria un'offerta che comprenda anche programmi a pagamento".

HACKING ETICO PER MIGLIORARE LA SICUREZZA INFORMATICA: ESPERTI DI SICUREZZA E "HACKER ETICI". DUE MONDI CONTRAPPOSTI A CONFRONTO NEL CONVEGNO "WEB SECURITY: I SITI SICURI SONO NECESSARI E POSSIBILI".
Bologna 9 aprile 2001 - E' stato un incontro informale quello che Futurshow 3001 ha ospitato nell'area Business@Business e che ha visto faccia a faccia gli esperti di sicurezza informatica e chi, invece in passato, ha violato le barriere di questi sistemi. Tutti i relatori hanno concordato su un fatto: continua a mancare la cultura della "Web Security". Su questo argomento permangono ancora semplificazioni e leggende, che contribuiscono ad aumentare la percezione di insicurezza e secondo gli intervenuti sono spesso le enfatizzazioni delle forze dell'ordine e dei giornalisti a creare confusione tra il pubblico. "Premettendo che la sicurezza assoluta non esiste, le tecnologie oggi sono abbastanza sicure" rileva il moderatore dell'incontro Roberto Dadda, direttore Ricerca & Sviluppo di Sia, "Effettuare pagamenti su Internet con la carta di credito non è certo meno sicuro che utilizzare la carta al ristorante. La sicurezza su Internet esiste ed è possibile". Raoul Chiesa rileva poi i problemi che riguardano i diversi aspetti della "Web Security": "Capita a volte che gli Isp mantengano una copia dei numeri di carta di credito; altro errore è ritenere di essere garantiti dalla sola presenza di un Firewall (una porta di accesso al sito con funzioni di controllo e difesa. ndr). Il Firewall, infatti, deve essere ben gestito e sottoposto a manutenzione". Raoul Chiesa è oggi consulente di Security a "@ Mediaservice.net", ma il suo passato è quello tipico dell'adolescente che per sfida violava le barriere dei sistemi informatici protetti. Un "hacker etico" puntualizza Chiesa. Matteo Del Corno, amministratore delegato Checkpoint Italia, contribuisce infine a sfatare alcune leggende: "Non è vero che più un prodotto è chiuso più è blindato. Al contrario, i sistemi più sicuri sono quelli che prendono in considerazione l'aspetto sicurezza pensato per tutta l'architettura di un sistema. Quando si considera questo problema la risposta migliore spesso non è il singolo prodotto, ma una piattaforma completa".

L'UOMO E LA MACCHINA: DALLA DIPENDENZA ALLA FRATELLANZA
Bologna 6 aprile 2001 - Il tempo in cui le macchine e gli uomini interagiranno completamente non è poi così lontano. I PC potranno sentire le sensazioni dell'uomo e interagire con il sistema nervoso, per arrivare alla intelligenza artificiale: migliaia di chip che pensano come un cervello umano. Questo il tema un po' ambizioso ma non così lontano dalla realtà affrontato nel convegno che si è svolto ieri a Futurshow 3001 e dal titolo La cyber-connessione tra l'uomo e la macchina. "Una delle frontiere del futuro più prossimo della tecnologia è l'integrazione uomo macchina", ha detto introducendo gli ospiti Carlo Massarini. La cyberconnessione, sulla quale molti scrittori hanno fantasticato in passato, non è poi così lontana. Kevin Warwick, docente di cibernetica alla Reading University di Londra, è venuto a Futurshow per parlare della sua esperienza: si è fatto impiantare nel 1998 un microchip nel braccio sinistro. Per nove giorni un computer, collegato al microchip, ha registrato tutti i suoi movimenti. A settembre di quest'anno l'esperimento entrerà nella seconda fase: il professore si farà impiantare un microchip allacciato al sistema nervoso per interagire totalmente con il computer. "Con mia moglie Irene - dice Warwick -stiamo pensando di farci installare, due chip per provare uno le emozioni dell'altro". Una tecnologia che, però, non deve essere fine a se stessa, "ma alle nostre domande", come sostiene lo scrittore e giornalista Carlo Infante. "Pensiamo ad esempio - dice Ernesto Hofmann, consulente senior di Ibm - se il computer potesse essere attivato non con la password, ma con l'impronta digitale, o il mouse muoversi con un riconoscimento del movimento oculare, o ancora se un chip potesse riconoscere lo stato d'ebbrezza di un guidatore e bloccare automaticamente l'auto". Una funzionalità che si avvicina all'intelligenza, ma non lo è. "Il computer - continua Hofmann - è molto meno complesso di un essere umano, anche se è in grado di svolgere migliaia di algoritmi in pochissimo tempo. Un transistor non può essere paragonato a un neurone. Nel Pc ci sono un milione di transistor, ognuno dei quali è collegato al massimo ad altri tre. Un neurone base, invece, parla con altri 5.000 neuroni e un neurone intelligente, quelli del cervelletto, con altri 80mila". Senza contare poi il fattore evolutivo: quello che noi siamo è la conseguenza di parecchi milioni di anni di evoluzione. Secondo Warwick, invece, anche quella dei Pc è un'intelligenza, anche se diversa dalla nostra. Al di là degli aspetti etici, quello che sarà in gioco nel prossimo futuro è il rapporto tra l'uomo e la nuova dimensione creata dalla tecnologia. Warwick parla di techno upgrade of mind e pur condividendo la preoccupazione etica di Hofmann è convinto che la nuova rivoluzione non sarà biologica ma permetterà sicuramente di far guadagnare all'uomo dei passaggi nell'evoluzione della sua storia naturale. "La realtà virtuale - replica Infante - è la vera nuova dimensione creata dall'evoluzione tecnologia, che media la realtà che conosciamo e il mondo dell'immaginario". Una dimensione che ha protocolli di spazio e tempo tutti suoi. Il percorso è ancora lungo. "Per i prossimi anni varranno ancora le leggi di Moore - dice Enrica Fortunati, responsabile Marketing di Intel -: ogni 18 mesi il numero dei transistor duplicheranno e i costi di acquisto si ridurranno del 50%". L'unico limite è dato dalla crescita esponenziale dei costi della produzione che duplicano ogni tre anni. Ma sicuramente le aziende e il mondo della ricerca scientifica andranno avanti.

IL COMMERCIO ELETTRONICO NON ESISTE
Milano, 9 aprile 2001 - In una nota diffusa il Codacons sostiene che l'E-Commerce è una grande possibilità. La pubblicità del servizio, oggi, sopperisce e cela alle/le problematiche sottese al mercato del futuro. Innegabile è la grandissima capacità di comunicazione, la velocità di ricerca e soluzione dei problemi connessi ed affidati al mezzo. Privacy, costi di attuazione, Sicurezza delle Transazioni, buon esito delle stesse ed illecite mappature del Dna dell'"acquirente tipo" impediscono al Commercio Elettronico di decollare come dovrebbe. La lacerazione continua dei nostri intimi segreti legata ed affidata al doppino telefonico e poi al "grande canale" lascia attoniti e sfiduciati i neofiti del multimediale ed inchioda la corsa alla comunicazione globale. Costi proibitivi di costruzione dei portali, costi di integrazione tecnologica dei rami di impresa ostacola la diffusione del servizio. Cookies, vale a dire file che lasciano traccia del nostro passaggio identificano i "Viaggiatori" ed indeboliscono il mercato di rete. Completa insicurezza nelle trattative commerciali, rischi altissi di intrusione nei dati bancari "tappano" l'erogazione di investimento in alta tecnologia di comunicazione. Oggi più che mai occorre chiarezza e la chiarezza del ...futuro significa: certificazione! Se non c'è chiarezza, se non cè "certificazione", l'E-Commerce è solo ...tanta pubblicità!

COMPRARE ON LINE CON LE CARTE DI CREDITO, IL CELLULARE E IL CONTO CORRENTE
Bologna - 9 aprile 2001 - Anche quest'anno, Tecnobanca, l'evento dedicato al settore bancario, assicurativo e finanziario, rinnova l'appuntamento con l'utenza professionale per proporre prodotti, servizi e soluzioni per la gestione delle attività legate allo sviluppo del business on line. Sicurezza, facilità di utilizzo e flessibilità al servizio dei clienti, queste le caratteristiche che i nuovi sistemi di pagamento per il commercio elettronico devono avere per potersi imporre in un mercato nuovo e che ha grandi potenzialità di penetrazione. Chi è intervenuto al convegno organizzato da Tecnobanca ha sviluppato proprio questi temi. Roberto Cuomo ha illustrato Omnipay, il progetto realizzato da Omnitel per i pagamenti su Internet alternativi alla carta di credito. Da un lato, vi è Omnipay prepagato, pensato per i piccoli acquisti e in cui si utilizza la stessa carta che si usa per la ricarica dei cellulari. Dall'altro, Omnipay OnPhone, che consiste nella possibilità di servirsi del proprio numero di cellulare anziché di quello della propria carta di credito per i pagamenti on line. In entrambi i casi l'obiettivo è di spingere i clienti ad usare il cellulare come portafoglio mobile per gli acquisti. Pasquale Favale ha presentato il sistema di pagamento Trinitech elaborato da Selesta, leader del settore dell'Itc. Si tratta di una carta di credito virtuale con un numero personale anch'esso virtuale, utilizzabile solo su Internet e che corrisponde ad una carta di credito reale. Trinitech supporta la multicanalità e garantisce la sicurezza dei dati. Massimo Gasparini ha parlato di Blu American Express, una nuova carta di credito che si rivolge ad un pubblico diverso rispetto a quello tradizionale dell'azienda. I suoi punti di forza sono la sicurezza, la flessibilità in rapporto alle esigenze della clientela e la fornitura di servizi dedicati on line. Infine, Roberto Spada ha illustrato Pago 24, un nuovo sistema di pagamento gestito da Carisbo, che consiste in una struttura multicanale aperta a varie forme di pagamento, tra cui la possibilità di pagare da conto corrente. Semplicità, sicurezza e certezza dei tempi sono per Carisbo le parole d'ordine del futuro.

EUTRON E OMNIKEY PRESENTANO IL PRIMO LETTORE USB TASCABILE PER SMARTCARD FULL-SIZED AL MONDO
Bergamo, 9 aprile 2001 - Eutron, leader nel campo della tecnologia Usb di autenticazione personale, e Omnikey, leader nella produzione di lettori smartcard, hanno annunciato un nuovo modello di lettore smartcard rivoluzionario. Il nuovo dispositivo è in grado di leggere smartcard di dimensioni standard pur presentando una tale compattezza da consentirne l'inserimento in un normale portachiavi. Eutron e Omnikey hanno presentato il nuovo prodotto in anteprima al Cebit di Hannover. Grazie a questa collaborazione l'avanzata tecnologia dei lettori di smartcard sviluppata da Omnikey per la famiglia CardMan si combinerà con le competenze specifiche di Eutron in fatto di design e produzione di dispositivi Usb per applicazioni di sicurezza quali CryptoIdentity, la chiave Usb Pki, o WebIdentity, il token con crittografia simmetrica per strong authentication. Entrambe le società sono leader nella tecnologia dei sistemi di autenticazione e delle smartcard. Infatti il lettore di smartcard (in formato Sim) di Omnikey è stato recentemente premiato quale "Prodotto più innovativo dell'anno 2001" in occasione dell'Advanced Card Awards tenutosi a Londra lo scorso febbraio. Eutron dal canto suo ha appena ottenuto il brevetto per il suo nuovo concetto di lettore smartcard tascabile, ora realizzato in collaborazione con Omnikey. Eutron e Omnikey distribuiranno il nuovo prodotto attraverso i loro canali di vendita; il lettore sarà disponibile in grossi volumi a partire dal terzo trimestre 2001. Grazie all'estrema portabilità del lettore Usb e alla sua semplicità di utilizzo, la soluzione combinata Eutron / Omnikey, supportata da un crescente numero di applicazioni quali pagamenti e sicurezza via Internet, favorirà e spingerà ulteriormente l'utilizzo di smartcard ovunque e comunque. "Siamo lieti di collaborare con Omnikey allo sviluppo di questo prodotto in quanto i loro canali di vendita e il carattere innovativo dei loro prodotti si adatta perfettamente alle nostre competenze e ai nostri mercati" dichiara Michele Leidi, Direttore Commerciale e Marketing di Eutron. "Condividiamo la visione di Eutron e siamo convinti che questa partnership strategica accelererà il processo di introduzione delle smartcard in diversi ambiti applicativi", afferma Kurt Schmid, Cto di Omnikey. Infolink: www.eutron.it 

UNA RECENTE INDAGINE EVIDENZIA CHE LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE ITALIANE PRIMEGGIANO TRA LE NAZIONI EUROPEE NELLO SVILUPPO DI STRATEGIE MCOMMERCE PER LE LORO INIZIATIVE COMMERCIALI
Milano, 9 aprile 2001- I dati evidenziati da una recente ricerca commissionata da Nextra, il Communication Service Provider (Csp) pan-europeo rivolto alle aziende, mostrano che il 28% delle Piccole e Medie Imprese italiane utilizzano già il "m(obile) Commerce" come parte integrante delle loro strategie aziendali.1 Lo studio, condotto su base comparativa in 16 paesi europei per offrire una panoramica sullo sviluppo della new economy in Europa, si propone di evidenziare come la tecnologia mCommerce emergente sia percepita dalle Piccole e Medie Imprese europee. In Francia nessuno degli intervistati ha dichiarato di aver incluso il"mCommerce" tra le attuali strategie aziendali, mentre in nazioni come il Regno Unito e la Germania, considerate all’avanguardia nel settore dell’Information Technology, meno del 3% delle risposte indicano tale applicazione nelle rispettive strategie. La Finlandia è stata sorprendentemente l’unica nazione ad avvicinarsi all’Italia riportando tuttavia solo il 17%. Il 51% delle Pmi italiane ha inoltre riconosciuto chiaramente nella sicurezza il principale ostacolo all’implementazione dell’mCommerce rispetto ad altri fattori quali, per esempio, l’accesso (13%) o i costi di gestione (8%). La scarsa fiducia nella sicurezza del mCommerce potrebbe costituire nel prossimo futuro una barriera alla sua definitiva accettazione nel nostro Paese, se si considera che nel Regno Unito solo il 6% delle Pmi pone come ostacolo principale la questione sicurezza, mentre in Olanda la percentuale si aggira intorno all’8%. Lo studio ha inoltre evidenziato che soltanto un numero particolarmente contenuto di Pmi europee -il 14% - ha avviato rilevanti attività di eBusiness. Anche in questo caso tuttavia, l’Italia si colloca al primo posto in Europa con il 29% delle Piccole e Medie Imprese che effettuano significative operazioni di eBusiness. Le Pmi austriache e inglesi seguono subito dopo l’Italia, con il 24% e il 18% rispettivamente. "Non possiamo che ritenerci soddisfatti per i risultati evidenziati dal rapporto sul mCommerce in Europa", ha dichiarato Stein Tømmer, amministratore delegato di Nextra Italia. "I dati emersi sono particolarmente favorevoli per l'Italia che, con fare pionieristico, ha dimostrato di aver saputo accogliere e sfruttare appieno i dettami della new economy e conduce ora il resto dell'Europa verso l'adozione di strategie all'avanguardia come il mobile commerce. Una volta superate anche le barriere legate al problema della sicurezza, le Pmi italiane ricorreranno alla tecnologia mobile come a un servizio a valore aggiunto per incrementare il business". "In ogni caso", prosegue Tømmer, "un dato importante che questa ricerca sottolinea è proprio l'attenzione verso le novità introdotte nelle telecomunicazioni da parte delle aziende che sono interlocutori sempre più aggiornati e competenti con cui poter progettare soluzioni innovative e all'avanguardia". Dai dati presentati emerge chiaramente come sia ancora prematuro parlare di adozione definitiva della tecnologia mCommerce in Europa. Infatti, solo il 7% delle Pmi ricorre attualmente al mobile Commerce come strumento di business, mentre un ulteriore 4% ritiene di volersene avvalere nei prossimi 6 mesi. Tuttavia la percentuale aumenta sensibilmente se ci si proietta più nel lungo periodo. Tra due anni, hanno dichiarato gli imprenditori europei, il commercio mobile verrà adottato dal 26% degli operatori. E tutto fa supporre che gran parte di essi effettueranno le loro transazioni proprio dall’Italia. Lo studio è stato effettuato dalla Infratest Burke InCom, un Istituto di ricerche operante a livello mondiale sulla base di interviste condotte su un campione base comprendente amministratori delegati e dirigenti di primo livello nei settori dalla finanza e dell’IT, oltre ad una sezione trasversale proveniente da altri dipartimenti. Sono state effettuate in totale 1215 interviste utilizzando intervistatori di lingua madre. Ai fini di questa ricerca, rientrano nella categoria delle Piccole e Medie Imprese le organizzazioni con uno staff compreso tra le 5 e le 1000 persone.

II EDIZIONE DELL'SMC DAY E I NUOVI SCENARI DELL'INFORMATION TECHNOLOGY I GRANDI TEMI TRATTATI DALL'EVOLUZIONE DELL'INFORMATION TECHNOLOGY ALL'IMMINENTE INTRODUZIONE DELL'EURO
Treviso, 9 aprile '01. - La seconda edizione dell'Smc Day, organizzato in Villa Foscarini Rossi di Stra da Smc Treviso con la collaborazione di Hewlett Packard ha avuto come tema centrale l'evoluzione delle nuove tecnologie informatiche e le possibilità da esse offerte alle aziende; l'evento, che ha visto la partecipazione di molte aziende del triveneto e non, ha riscontrato grande favore e apprezzamento da parte dei convenuti. I convegni ed i seminari che si sono susseguiti nell'arco della giornata, si sono articolati attorno ad alcuni nuclei tematici portanti individuati tra gli snodi più problematici dell'attuale panorama economico. L'integrazione della gestione delle aree aziendali per rispondere alle richieste di flessibilità, qualità e abbassamento dei costi e dei tempi di produzione richiesti dall'estrema dinamicità e concorrenzialità della situazione del mercato; il momento di passaggio che l'economia sta vivendo da un'impostazione di tipo tradizionale agli interrogativi sempre più aperti dalla new economy; le opportunità che il mondo internet offre all'organizzazione aziendale, in termini di rapporti e contatti tra aziende e con i clienti; l'entrata in vigore dell'euro dal gennaio 2001 e le scadenze previste, il conseguente impatto organizzativo e le possibili soluzioni per le aziende; la risposta delle nuove tecnologie alle esigenze di libero accesso agli applicativi e alle informazioni indipendente dal luogo di connessione e alle richieste di una manutenzione rapida e risolutiva che non interferisca con i tempi di produzione; l'evoluzione del 3D-commerce e delle possibilità offerte agli uffici tecnici nella trasmissione e condivisione dei progetti. Su queste nuove ma pressanti esigenze si è articolato l'Smc Day, che ha reso proficua l'occasione abbinando alle nozioni sull'introduzione dell'euro le innovazioni tecniche, tecnologiche e metodologiche che in questi ultimi mesi il mercato ha maturato: dall'Erp di Practor 5 all'annuncio della nuova versione del gestionale Qu-Winner 4, dal Crm alla sicurezza per Internet e il Networking, dalla gestione nell'area della Finanza e del Controllo di Gestione alla Distribuzione e alla Produzione di imprese grandi e piccole. Nelle varie sessioni della giornata sono stati approfonditi i temi del Data Warehousing, dell'Scm, della Logistica di Magazzino, di come va affrontato il Web, il Cad, il Calcolo Strutturale e la Cinetodinamica, il Pdm e il 3D-commerce. Un articolato panorama che ha saputo davvero far vedere cosa presenti, in termini di opportunità offerte, il mondo, sempre in evoluzione, dell'Information Technology. Da segnalare la partecipazione a questa edizione dell'Smc Day di altre aziende del settore: Cisco, Grant Thornton, Infosquare, Oracle, Project-net, Satel Group, Solid Works, Tools. Infolink : http://www.smc.it 

L'ISTITUTO NAZIONALE PER IL COMMERCIO ESTERO APRE ITALTRADE.COM UN PORTALE IN INGLESE PER LE IMPRESE ESTERE CHE VOGLIONO CONTATTARE QUELLE ITALIANE
Milano, 9 aprile 2001 - Il nuovo sito 'Promoting Italy', all'indirizzo web www.italtrade.com  è scritto in inglese e punta a divenire un polo di attrazione da parte delle imprese straniere interessate a fare affari nel BelPaese. Dopo il lancio di www.ice.it  il portale per gli operatori italiani che guardano ai mercati internazionali, non poteva essere che Internet la vetrina privilegiata per la promozione del ''sistema Italia'' nel mondo. l'Istituto nazionale per il commercio estero ha lanciato un portale per orientare le imprese straniere verso le diverse opportunità di affari che l'Italia e' in grado di offrire. La grafica consente l'immediata individuazione delle numerose rubriche del sito, tra cui una panoramica della situazione economica italiana e un quotidiano on line in inglese, sara' possibile accedere a quattro sezioni: 'Invest in Italy' che si rivolge agli operatori nordamericani, inglesi, francesi, tedeschi, giapponesi e svedesi nelle rispettive lingue; ''Italia Production'' che raccoglie siti specializzati per settori di prodotti; 'Subcontracting' che punta ad agevolare l'inserimento delle aziende italiane di fornitura sui mercati esteri; 'Send up your business proposal' che consentira' ad un'azienda estera di contattare possibili partner italiani. Nel sito e' previsto anche un link all'Associazione Enti fieristici italiani cosi' da essere sempre informati sulle fiere a valenza internazionale che si svolgono in Italia.

"COME GESTIRE L'AZIENDA ATTRAVERSO LA RETE"
Bologna, 9 aprile 2001 - Svoltosi a Tecnobanca 2001 il convegno "Come gestire l'azienda attraverso la rete" è stato l'occasione per presentare lo stato dell'arte delle Pmi italiane nei confronti dell'utilizzo della rete. Tre gli aspetti fondamentali affrontati dai relatori: Comunicazione integrata; Impresa e rete; Cultura d'impresa. Moderati da Emanuele Danesi della testata Web Marketing Tools i protagonisti del dibattito hanno illustrato le prospettive di mercato e le offerte con le quali le rispettive aziende intendono rispondere. Secondo Nicola Cavallina, Divisione Mercato Pmi di Cisco, l'evoluzione in corso comporta la trasformazione delle Company in E-company: "Molte aziende" afferma "non hanno ancora superato la fase del sito-vetrina per cui l'esigenza primaria è quella di trovare un partner che le accompagni in questo passaggio, che non deve essere traumatico e che deve rispettare i processi aziendali e la cultura interna. Il nostro intento è proprio questo: accompagnare l'azienda in una crescita che la porti da utilizzatrice di tecnologie e servizi minimi, come la posta elettronica, a ecosistema di rete, in cui le tecnologie si integrano con i processi aziendali". Uno degli elementi di questo processo di trasformazione comprende l'integrazione di dati e voce. Franco Uomo, Direttore Marketing di Tenovis ha illustrato l'offerta dell'azienda per la veicolazione delle due componenti su protocollo IP, in modo da massimizzare il rendimento delle infrastrutture tecnologiche e dei processi comunicazionali tra l'azienda e tutti gli attori, sia interni sia esterni. In tema di massimizzazione dei risultati Mauro Nanni ha proposto Telecom Italia in veste di outsourcer per le soluzioni business, con la quale l'operatore nazionale si vuole presentare come unico interlocutore e con un'offerta di pay for use, in linea con il trend che sta cambiando l'approccio dell'Ict in tutto il mondo. "Attualmente siamo solo all'inizio, il potenziale del nostro paese è altissimo, ma la situazione ottimale nel mercato Ict italiano deve ancora realizzarsi. Il primo elemento da affrontare per fare in modo che ciò accada è la formazione del management, che deve essere in grado non solo di utilizzare le nuove tecnologie ma di sentirle come parte integrante della propria professione". Tra gli aspetti a cui la rete ha dato vita emerge quello della "impresa di rete", intesa come elemento senza confini. Gianfranco Sampò di Consulteque.com "grazie a Internet è stato superata la suddivisione tra ciò che sta dentro e ciò che sta fuori all'azienda. Un aspetto fondamentale, soprattutto laddove lo spostamento verso prodotti intangibili rende necessaria l'interazione di competenze molto approfondite e conoscenze diversificate. Le nuove tecnologie permettono all'imprenditore di utilizzare le risorse intellettuali esterne, facendole interagire con l'organizzazione interna". E se da una parte la rete ha costruito molto, dall'altra ha di certo abbattuto il concetto del tempo lavorativo. A tale proposito Alberto Fioravanti ha toccato il tema della necessità di "essere on line 24 ore su 24", al quale Inferentia risponde offrendo un servizio globale che va dalla consulenza alla progettazione dei servizi web, fino all'offerta delle infrastrutture tecnologiche necessarie, al fine di "garantire all'azienda un servizio non solo completo, ma soprattutto continuativo nel tempo, in modo da poter rispettare le aspettative della rete che non permette soluzione di continuità".

CDBOX.IT PRESIDIA IL CANALE MUSICA E VIDEO DI KATAWEB
Roma, 9 aprile 2001 - Cdbox.it, sito leader nella vendita di Cd Musicali e Dvd, stipula un accordo con Kataweb, che prevede la presenza di Cdbox.it nel canale Musica e Video dell'area kwShopping. I navigatori del portale del gruppo l'Espresso, tra i più visitati in Italia con oltre 4 milioni di utenti unici al mese, possono dunque accedere già da ora, attraverso kwShopping, al ricchissimo catalogo di Cdbox.it, che offre oltre 1 milione di articoli audio e video, specializzati e non, a prezzi davvero competitivi. "La partnership con Kataweb è particolarmente significativa per Cdbox.it", ha dichiarato Oberdan Ferrari, General Manager di Cdbox.it, "la presenza nel canale Musica e Video di kwShopping conferma la posizione di primissimo piano di Cdbox.it nel mercato dell'intrattenimento in cui opera".Nato nel 1997 dalla profonda esperienza musicale di Oberdan Ferrari, Cdbox.it è uno dei maggiori web store italiani dedicati alla vendita di supporti audio e video (Cd, Dvd e Video). Cdbox.it fornisce un servizio di vendita al dettaglio e all'ingrosso, per la prima volta con visibilità immediata sul magazzino, di un catalogo di oltre 1 milione pezzi da collezione e prodotti commerciali a prezzi estremante competitivi. Il sito, dotato di un motore di ricerca interno, è suddiviso nelle sezioni catalogo e servizi (compra-vendita usato, newsletter e preferiti) e offre la possibilità di ascoltare spezzoni dei brani musicali preferiti.

CON CLICKAR L'E-BUSINESS FUNZIONA 100 AUTO COMPRATE ONLINE IN SOLI TRE MESI
Milano, 9 aprile 2001 - In soli tre mesi ben 100 automobilisti hanno scelto Clickar, il sito che si propone come la più importante iniziativa di e-commerce in Italia nel settore dell'automobile, per acquistare auto in pronta consegna, di tutte le marche, prenotabili e bloccabili online. Il risultato ottenuto in così breve tempo dimostra che Clickar www.clickar.com  è il luogo ideale dove comprare l'auto, grazie anche agli standard di qualità e ai servizi speciali che contraddistinguono il sito: - selezione e collaborazione con le migliori concessionarie di tutte le marche - parco vetture in pronta consegna e con garanzia - prenotazione online dell'auto scelta - assistenza clienti con un Call Center dedicato - servizi di cortesia dedicati "Comprare la mia nuova Renault Megane Coach 1.9 Expression con Clickar.com - afferma Giorgio Gerli di Milano, il 100mo acquirente - è stato davvero semplice, veloce e gradevole. In particolare, ho trovato molto efficiente il servizio di Call Center che prontamente mi ha bloccato l'auto che avevo scelto e fissato un appuntamento con il concessionario. E' la prima volta che acquisto l'auto che avevo in mente, al giusto prezzo, in tempi così rapidi, senza perdere pomeriggi in giro per concessionarie." "100 auto vendute in tre mesi tramite i servizi di un marketplace online sono sicuramente un ottimo risultato se valutato nella prospettiva dell'e-commerce - commenta Carlo Simongini, Amministratore Delegato di Ciaomotori. "I clienti dell'auto online preferiscono siti indipendenti e multimarca e non navigano solo alla ricerca di vetture di occasione - aggiunge Simongini - Il mix di vendita finora ottenuto mostra infatti un sostanziale equilibrio della domanda; il 45% sceglie il nuovo in pronta consegna, il 55% l'usato garantito". Perché piace Clickar Clickar.com è un vero sito di "infomediazione" pensato per rendere più semplice il processo di scelta, acquisto e utilizzo di un'automobile nuova o usata. · L'informazione di Clickar è utile ai navigatori della grande Rete per l'enorme quantità di dati, utili per valutare con serenità e scegliere con criterio la propria auto, nuova o usata: oltre 15.000 schede tecniche di prodotto aggiornate e complete, comparazioni tra modelli alternativi; centinaia di prove su strada effettuate da esperti. · La mediazione di Clickar piace anche per l'esperienza online in sé, per la semplicità e gradevolezza dell'acquisto. La grande comodità di prenotare online la propria vettura, fissare un appuntamento in funzione delle proprie esigenze con il concessionario, avere sempre a disposizione un Call Center dedicato che verifica la disponibilità della vettura e la prenota in tempo reale sono infatti i vantaggi che gli utenti di Clickar hanno dimostrato di apprezzare di più. "Un recente rapporto del Censis afferma che molti automobilisti italiani escludono l'acquisto di una vettura online per il timore di essere imbrogliati. E' fondamentale trasmettere una garanzia di serietà, sicurezza, chiarezza e disponibilità. Clickar opera con sette precisi standard di qualità, espressamente dichiarati nel sito. I clienti hanno il totale controllo del loro processo di acquisto. Clickar è al loro fianco per offrire la assistenza in ogni momento", ha aggiunto Andrea da Lisca, Direttore Marketing e Innovazione di Ciaomotori.

SAP ACQUISISCE TOPTIER
Milano, 9 aprile 2001 - Sap Ag (Nyse: Sap), il maggior produttore mondiale di soluzioni software per l'e-business e TopTier Software Inc., società leader nella produzione di software per portali enterprise e relativi prodotti di integrazione, hanno annunciato un accordo che prevede l'acquisizione di TopTier da parte di Sap, e che sarà soggetto all'approvazione della Autorità Antitrust. TopTier è partner di Sap fin dal 1999 e parti della sua tecnologia sono già presenti all'interno di Mysap Workplace, il portale enterprise Sap. In base all'accordo, Sap acquisirà l'intero pacchetto azionario di TopTier per una cifra pari a circa 400 milioni di dollari; al perfezionamento della transazione, previsto per il secondo trimestre 2001 e soggetto alle normali condizioni di chiusura di un accordo di questo tipo, TopTier diventerà una consociata totalmente controllata da Sap. Sap, che nel corso del 2000 ha raggiunto un fatturato di circa 20 milioni di dollari, prevede che i costi legati alle attività di ricerca e sviluppo acquisite non supereranno i 50 milioni di dollari. Escludendo questi costi straordinari e l'ammortamento dei costi di avviamento e degli altri beni immateriali acquisiti, l'operazione avrà un impatto minimo sugli utili per azione Sap previsti per il 2001. Questa acquisizione rappresenta un ulteriore passo avanti nella strategia di Sap che mira a stabilire posizioni di leadership nei settori dei portali enterprise, delle soluzioni Crm (Customer Relationship Management), delle soluzioni Scm (Supply Chain Management) e dei sistemi per ambienti marketplace. L'acquisizione di TopTier rafforza la leadership di Sap nel mercato dei portali enterprise, a conferma della sua capacità di ampliare la propria base di utenti. A seguito di questa iniziativa, SAP avrà a disposizione un valido staff tecnico esperto nei portali e una vasta base di clienti installati tra i quali sono già presenti realtà come Daimler Chrysler, Hewlett Packard, Gmac, Universal Studios e Wells Fargo Bank. La tecnologia TopTier si integra perfettamente all'interno di Mysap Workplace, il portale enterprise che unisce le soluzioni e-business della famiglia Mysap con componenti prodotti da terzi per mettere a disposizione delle persone - in modo aggiornato e sulla base dei ruoli professionali ricoperti da ciascuno - tutte le informazioni, le applicazioni e i servizi necessari per svolgere l'attività lavorativa di ogni giorno. La tecnologia TopTier consente di integrare ulteriormente applicazioni eterogenee messe a punto da produttori diversi da Sap. http://www.toptier.com  www.sap.com/italy 

LAUREA HONORIS CAUSA A GIULIANO BERRETTA DIRETTORE GENERALE DI EUTELSAT
Bologna, 9 aprile 2001 - Il rettore dell'Università di Bologna, Pier Ugo Calzolari, conferirà lunedì 9 aprile alle ore 17.00 presso l'Aula Magna S. Lucia, via Castiglione 36 a Bologna la laurea honoris causa in ingegneria gestionale a Giuliano Berretta, direttore generale di Eutelsat. Il prestigioso riconoscimento viene assegnato all'ing. Berretta con questa motivazione da parte del Consiglio di Facoltà: "dall'attività svolta da Giuliano Berretta e dal suo percorso di carriera emergono in modo evidente i connotati di base della figura dell'ingegnere gestionale: un dirigente d'azienda che svolge compiti prevalentemente manageriali fondando il proprio processo decisionale su conoscenze di base di natura tecnico scientifica e su competenze di tipo economico organizzativo. Queste considerazioni, unite all'apprezzamento del contributo che Giuliano Berretta ha dato alla valorizzazione del ruolo del nostro Paese nel contesto internazionale e nel settore industriale specifico, hanno portato a deliberare di conferirgli la laurea honoris causa in ingegneria gestionale". Giuliano Berretta ricopre oggi la carica di direttore generale di Eutelsat, il maggiore consorzio europeo di telecomunicazioni via satellite e secondo operatore satellitare nel mondo, costituito come organizzazione intergovernativa formata da 48 Paesi europei. Attualmente Eutelsat conta 19 satelliti geostazionari e nel 2000 ha fatturato circa 1.350 miliardi di lire. Giuliano Berretta, laureatosi in ingegneria elettronica nel 1962 a Padova, ha lavorato inizialmente in Selenia e Telettra, per poi trasferirsi nel '71 in Olanda, all'Esro (European Space Research Organization), dove si è occupato della Satellite Payload Technology. Nel '78 Berretta è passato alla Agenzia Spaziale Esa di Parigi, avviando i primi importanti programmi dell'Agenzia. In questo periodo ha brevettato un nuovo sistema spaziale per un "satellite riconfigurabile multimissione a lunga vita", mentre nel campo della comunicazioni ottiche ha dato un fondamentale apporto per l'introduzione in Europa della tecnologia a diodi laser. Nel '90 Beretta è diventato il primo direttore commerciale di Eutelsat, con l'obiettivo di valorizzare il potenziale della flotta spaziale, decidendo di utilizzarla anche per le trasmissioni televisive. Così, Eutelsat passa dai 12 canali analogici del '91 agli oltre 840 attuali, di cui 60 in analogico. Giuliano Berretta è stato nominato tre anni fa direttore generale di Eutelsat, e da questa posizione avvia una politica di espansione basata su accordi e alleanze, consapevole della necessità delle dimensioni sovrannazionali per sviluppare l'innovazione. In questo contesto viene avviata la costruzione di Atlantic Bird 1, il primo satellite per un consorzio internazionale che ha un'impresa italiana come capocommessa e che offrirà, oltre ai canali Tv e telefonici, una dorsale medioatlantica in grado di collegare l'Europa al cuore delle dorsali internet dell'intero continente americano.

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